ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Provincia del Verbano Cusio Ossola

Avvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - Istanza di concessione di derivazione d’acqua dai rii Kramk, Foglia, Stivello e Staffel ad uso produzione di energia elettrica in Comune di Formazza (VB) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla Fase di Verifica della procedura VIA ai sensi dell’art. 10, c. 2 della L.R. 14/12/98, n. 40

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua Rio Mondagnola in Comune di Frabosa Soprana con linea elettrica aerea a 15 kV

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua Rio di Carrù in Comune di Carrù con linea elettrica bt/MT 0.380/15kV in cavi interrati staffati al ponte

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Comune di Bagnolo Piemonte - Richiesta autorizzazione per attraversamento in sub alveo Rio Secco con conduttura fognaria - Variazione del tracciato

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Domanda di sistemazione passaggio temporaneo R.D. 1904/523 - Richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un guado temporaneo di attraversamento T. Varaita in località Melle

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Cons. Irriguo “Le Rocchette” - Richiesta nulla osta per rimozione deteriti depositati sulle opere di captazione del Consorzio - T. Ghiandone in Comune di Barge


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Piobesi Torinese (Torino)

Statuto comunale


ALTRI ANNUNCI

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Torino

Tariffe gas metano

Adda Gas S.p.A. - Cremona

Tariffe distribuzione gas metano

ASMT S.p.A. - Tortona (Alessandria)

Tariffe erogazione gas metano distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza del bacino di Tortona

Associazione Museo Ferroviario Piemontese (Torino)

Convocazione Assemblea ordinaria dei soci

Biamino Cav. Giuseppe e Figli S.r.l. - Asti

Tariffe erogazione gas metano

Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso - pubblicazione della graduatoria definitiva

Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso - pubblicazione della graduatoria definitiva

Commissione formazione graduatorie assegnazione alloggi edilizia residenziale pubblica c/o ATC - Alessandria

Avviso di pubblicazione di graduatoria provvisoria

Comune di Aisone (Cuneo)

Estratto deliberazione C.C. n. 38 del 18.12.2000 - Approvazione nuovo Regolamento Edilizio

Comune di Bardonecchia (Torino)

Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 del 28.3.2001 con oggetto: “Approvazione Variante Parziale al P.R.G.C. (ai sensi dell’art. 17 comma 7 L.R. n. 56/77 e s.m.i.) - Approvazione Terza Variante al Piano Particolareggiato dell’U.U.I. n. 11 del P.R.G.C.”.

Comune di Bardonecchia (Torino)

Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 8 del 28.3.2001 con oggetto: “Approvazione modificazione al vigente P.R.G.C. (ai sensi dell’art. 17 comma 8 L.R. n. 56/77 e s.m.i.) - Approvazione Terza Variante al Piano Particolareggiato dell’area B2 S 10 del P.R.G.C.”.

Comune di Biella

Estratto di avviso d’asta pubblica per la vendita di immobili di proprietà comunale pubblicato sul BUR del 18/4/2001

Comune di Bra (Cuneo)

Ordinanza n. 170 del 11/4/2001 - Occupazione temporanea e d’urgenza degli immobili necessari per sistemazione incrocio tra Via Cuneo, Via Rosselli e Via Gabotto mediante rotonda

Comune di Carignano (Torino)

Bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica disponibili per risulta nel Comune di Carignano ai sensi L.R. 28.3.95 n. 46 e 29.7.96 n. 51

Comune di Castagnole delle Lanze (Asti)

Nuovo Piano di Recupero di Libera Iniziativa da realizzarsi dal Sig. Tagliaferro Giuseppe in Via Alfieri n. 7 - Approvazione definitiva - Deliberazione del Consiglio Comunale n. 5 del 20 febbraio 2001

Comune di Castellamonte (Torino)

Avviso ad opponendum

Comune di Cerano (Novara)

Approvazione di variante parziale al P.R.G.C. vigente art. 17, 7° comma L.R. 56/77 e s.m.i., relativa al cambio di destinazione d’uso di alcune aree

Comune di Cerano (Novara)

Estratto della Deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 2.4.2001 - Approvazione Piano di Recupero di iniziativa privata Ubezio/Borando

Comune di Demonte (Cuneo)

Estratto deliberazione C.C. n. 49 del 19.12.2000 - Approvazione nuovo Regolamento Edfilizio

Comune di Dusino San Michele (Asti)

Avviso

Comune di Grugliasco (Torino)

Espropriazione e occupazione d’urgenza degli immobili occorrenti per la realizzazione della sistemazione del c.so Torino

Comune di La Morra (Cuneo)

Bando di concorso speciale per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di edilizia residenziale pubblica in La Morra

Comune di Miagliano (Biella)

Errata Corrige - Avviso di deposito variante generale al Piano Regolatore Generale del Comune di Miagliano

Comune di Nonio (Verbano Cusio Ossola)

Del. C.C. n. 7 in data 22.2.2001 - esecutiva

Comune di Orbassano (Torino)

Estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 28/3/2001 - estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 28/3/2001, immediatamente eseguibile, all’oggetto: “Approvazione del progetto di piano di recupero del complesso Cascina Gonzole (raggruppamento 14.1.3 - ambito 3 - del vigente P.R.G.C) ai sensi art. 41 bis L.R. 56/77 e s.m.i. - dichiarazione immediata eseguibilità”

Comune di Pavarolo (Torino)

Adozione Piano di Recupero di iniziativa privata proprietà Roccati Enrico - Grancia Maria - Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del 19.12.2000

Comune di Salmour (Cuneo)

Avviso di pubblicazione e deposito del progetto preliminare di variante n. 2 al vigente P.R.G.C.

Comune di Toceno (Verbano Cusio Ossola)

Prot. n. 1099 del 12 aprile 2001 - Decreto di occupazione temporanea e d’urgenza degli immobili necessari alla realizzazione del collegamento strada dalla Via Torino alla Località Ascone

Comune di Torino

Avviso

Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca Perosa Argentina (Torino)

Decreto n. 1/2001 del 27.3.2001 - Occupazione d’urgenza degli immobili necessari alla sistemazione idraulica e consolidamento dei versanti del Torrente Chisone in località Gorge di Usseaux, nei Comuni di Usseaux e Fenestrelle

Doragas S.p.A. - Cremona

Tariffe distribuzione gas metano

Enel Distribuzione - Torino

Avviso autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto elettrico

Geico S.p.A. - Cremona

Tariffe distribuzione gas metano

Libarna Gas S.p.A. - Montebello della Battaglia

Tariffe gas metano

Metano Borgomanero S.p.A. - Borgomanero (Novara)

Tariffe gas metano

Metano Borgomanero S.p.A. - Borgomanero (Novara)

Tariffe gas metano

Metano Borgomanero S.p.A. - Borgomanero (Novara)

Tariffe gas metano

Provincia di Alessandria

Avviso

Provincia di Alessandria

Avviso

Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato Opere Pubbliche e difesa Assetto Idrogeologico - Biella

Avviso - R.D. 25.7.1904 n. 523, art. 97

Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato Opere Pubbliche e difesa Assetto Idrogeologico - Biella

Avviso - R.D. 25.7.1904 n. 523, art. 97

S. Quirico Gas S.p.A. - Crema (Cremona)

Tariffe distribuzione gas metano

S. Quirico Gas S.p.A. - Crema (Cremona)

Tariffe distribuzione gas metano

Società Camuzzi - Gazometri S.p.A. - Milano

Tariffe metano distribuito a mezzo rete urbana nei Comuni della Regione Piemonte

S.I.Me. Società Impianti Metano S.p.A. - Crema

Tariffe distribuzione gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe erogazione g.p.l.

Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Metanprogetti S.p.A. - Asti

Tariffe distribuzione gas metano

SO.MET. S.r.l. - Costiglione D’Asti (Asti)

Tariffe erogazione gas


ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Provincia del Verbano Cusio Ossola

Avvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - Istanza di concessione di derivazione d’acqua dai rii Kramk, Foglia, Stivello e Staffel ad uso produzione di energia elettrica in Comune di Formazza (VB) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla Fase di Verifica della procedura VIA ai sensi dell’art. 10, c. 2 della L.R. 14/12/98, n. 40

In data 3/4/2001 la Società ALCOTEC S.n.c., con sede legale in Comune di Crevoladossola, Via Dante Alighieri n. 80, ha depositato presso l’Ufficio di deposito del Servizio VIA della Provincia del V.C.O., Tecnoparco del Lago Maggiore, Via dell’Industria, n. 25 - 28924 Verbania - ai sensi dell’art. 10, c. 2 della L.R. 40/98, copia degli elaborati relativi all’istanza di concessione di derivazione d’acqua dai Rii Kramek, Foglia, Stivello e Staffel ad uso produzione di energia elettrica in Comune di Formazza (VB), allegati alla domanda di avvio della Fase di Verifica della procedura VIA, presentata alla Provincia del V.C.O., al n. 10 del registro dei progetti depositati, ai sensi dell’art. 10, c. 1, della L.R. 40/98.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente alla Fase di verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dell’Autorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico scientifici potranno essere presentati all’Ufficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’art. 4 e seguenti della L. 241/90 il responsabile del Servizio VIA è il Dott. Geol. Mauro Spanò Tel. 0323/4950208.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Responsabile del Servizio VIA
Mauro Spanò



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua Rio Mondagnola in Comune di Frabosa Soprana con linea elettrica aerea a 15 kV

Data di avvio: 2 aprile 2001

N. protocollo dell’istanza: 10526

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed a cui rivolgersi per informazioni: Sig.ra Luisa Piola

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua Rio di Carrù in Comune di Carrù con linea elettrica bt/MT 0.380/15kV in cavi interrati staffati al ponte

Data di avvio: 3 aprile 2001

N. protocollo dell’istanza: 10764

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed a cui rivolgersi per informazioni: Sig.ra Luisa Piola

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Comune di Bagnolo Piemonte - Richiesta autorizzazione per attraversamento in sub alveo Rio Secco con conduttura fognaria - Variazione del tracciato

Data di avvio: 2.4.2001

N. protocollo dell’istanza: 10531

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 90 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed a cui rivolgersi per informazioni: Geom. Nicolangelo Cuomo

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: gg. 15 dalla pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Domanda di sistemazione passaggio temporaneo R.D. 1904/523 - Richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un guado temporaneo di attraversamento T. Varaita in località Melle

Data di avvio: 3.4.2001

N. protocollo dell’istanza: 10763

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 90 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Dott. Ing. Carlo Giraudo

Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi a: Ing. Comba

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - 12100 Cuneo

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Procedimento: Cons. Irriguo “Le Rocchette” - Richiesta nulla osta per rimozione deteriti depositati sulle opere di captazione del Consorzio - T. Ghiandone in Comune di Barge

Data di avvio: 3.4.2001

N. protocollo dell’istanza: 10979

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 90 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed a cui rivolgersi per informazioni: Ing. Gianluca Comba

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: gg. 15 dalla pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Piobesi Torinese (Torino)

Statuto comunale

INDICE

ELEMENTI COSTITUTIVI

TITOLO I

AUTONOMIA E FINALITA’ DEL COMUNE

Art. 1 - Autonomia e funzione del Comune

Art. 2 - Territorio e sede comunale.

Art. 3 - Stemma e gonfalone.

Art. 4 - Albo Pretorio

TITOLO II

ORDINAMENTO ISTITUZIONALE

Art. 5 - Organi

Art. 6 - Il Consiglio Comunale

Art. 7 - Il Sindaco

Art. 8 - Giunta Comunale

Art. 9 - I Consiglieri

Art. 10 - Il Vicesindaco

Art. 11 - Commissioni

Art. 12 - Linee programmatiche dell’azione di governo dell’ente

Art. 13 - Mozioni

Art. 14 - Divieto generale di incarichi e consulenze ed obblighi di astensione.

TITOLO III

ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE E DIRITTI DEI CITTADINI

Art. 15 - Partecipazione popolare

Art. 16 - Referendum

Art. 17 - Difensore civico

TITOLO IV

I SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Art. 18 - I servizi pubblici locali e forme di cooperazione. Accordi di programmi.

Art. 19 - Gestione in economia.

Art. 20 - Concessione a terzi.

Art. 21 - L’Azienda speciale

Art. 22 - L’Istituzione

Art. 23 - Le Società

Art. 24 - Convenzioni

Art. 25 - Consorzi

Art. 26 - gestione dei servizi in forma associata .

Art. 27 - Accordi di programma

Art. 28 - Fondazioni e lasciti

TITOLO V

ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

Art. 29 - ordinamento degli uffici e dei servizi. .

Art. 30 - Il Segretario Comunale

Art. 31 - Il Direttore generale.

Art. 32 - Direzione degli uffici e dei servizi. Coolaborazioni esterne e a tempo determinato.

TITOLO VI

FINANZA E CONTABILITA’

Art. 33 - Autonomia finanziaria

Art. 34 - Demanio e Patrimonio

Art. 35 - Revisione economico finanziaria

Art. 36 - Controllo di gestione e controllo di qualità

TITOLO VI

DISPOSIZIONI FINALI

Art. 37 - Assicurazione Amministratori e dipendenti.

Art. 38 - Revisione ed abrogazione dello Statuto

Art. 39 - Disposizioni finali

ELEMENTI COSTITUTIVI

Lo Statuto del Comune di Piobesi Torinese, che ha un proprio codice di legislazione municipale finalizzato alla regolamentazione del vivere civile per il bene comune, è improntato alle caratteristiche peculiari della popolazione che lo abita, nonché alle tradizioni e alle consuetudini locali ivi compresi il mantenimento e lo sviluppo dei valori storici, culturali nel rispetto delle diverse realtà sociali presenti nel territorio.

TITOLO I
AUTONOMIA E FINALITA’ DEL COMUNE

Art. 1
Autonomia e funzione del Comune

1. Il Comune è l’Ente espressione della comunità locale, dotato di autonomia costituzionalmente prevista e garantita.

2. Il Comune:

* rappresenta la popolazione insediata nel proprio territorio, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo civile, sociale ed economico;

* è titolare di funzioni e poteri propri ed esercita le funzioni attribuite, conferite o delegate dallo Stato e dalla Regione, secondo il principio di sussidiarietà;

* ha autonomia statutaria, normativa, organizzativa e finanziaria;

* determina il proprio ordinamento nello Statuto, cui devono uniformarsi i regolamenti e gli atti degli organi istituzionali e di quelli amministrativi e di gestione;

* esercita tutte le funzioni ed i compiti amministrativi necessari alla cura degli interessi ed alla promozione dello sviluppo della comunità comunale, non attribuiti espressamente per legge allo Stato, alla Regione ed alla Provincia;

* concorre nei modi previsti dalla legge a definire gli obiettivi della programmazione provinciale, regionale e statale;

* attua forme di cooperazione tra enti per l’esercizio in ambiti territoriali adeguati delle attribuzioni proprie, conferite e delegate, secondo i principi della sussidiarietà e dell’omogeneità delle funzioni, dell’economicità, efficienza ed efficacia della gestione e dell’adeguatezza organizzativa;

* svolge le sue funzioni anche attraverso l’attività e la collaborazione dei cittadini e delle loro forme di aggregazione sociale;

* definisce gli obiettivi della programmazione economico - sociale e territoriale;

* pianifica l’assetto territoriale al fine di garantire un armonico sviluppo territoriali, socio economico e un controllo rigoroso, mediante gli strumenti urbanistici;

* ispira la propria azione per tutelare e sviluppare le risorse naturali, ambientali presenti nel proprio territorio, per garantire alla collettività una migliore qualità della vita, perseguendo una politica di prevenzione sul territorio e di costante adeguamento dei servizi sociali e sanitari;

* favorisce la più ampia partecipazione della popolazione alle scelte amministrative;

* riconosce e sostiene le libere associazioni ed il volontariato, quale momento di aggregazione e confronto su temi d’interesse della comunità locale;

* assicura che i cittadini abbiano libero accesso alle informazioni sulla vita amministrativa e sull’attività dell’Ente ed assume le misure idonee a realizzare il pieno e paritario uso dei servizi pubblici, senza distinzioni dovute alle condizioni economiche e sociali, al sesso, alla religione, alla nazionalità ed alla appartenenza politica;

* realizza un sistema globale ed integrato di sicurezza sociale, assistenziale e di tutela attiva delle persone disagiate, svantaggiate e nei confronti degli anziani ;

* promuove e riconosce la partecipazione dei cittadini, singoli o associati, all’amministrazione dell’ente al fine di assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza dell’azione amministrativa, attraverso gli istituti di partecipazione previsti dalla normativa vigente;

* garantisce la partecipazione popolare che si esprime attraverso l’incentivazione delle forme associative e di volontariato e il diritto dei singoli cittadini ad intervenire nel procedimento amministrativo;

* organizza il servizio di protezione civile in maniera diretta o mediante associazioni operanti sul territorio comunale o sovracomunale;

* eroga servizi gratuiti o a pagamento, prestazioni economiche, sia in danaro che in natura, a favore dei singoli o di gruppi;

* adotta lo Statuto che è atto normativo ed espressione dell’autonomia del Comune, ai sensi degli articoli 5 e 28 della Costituzione. Esso è a disposizione dei cittadini per la consultazione presso la sede comunale.

Inoltre:

a) l’adozione dello Statuto, le modifiche, l’entrata in vigore avviene secondo la normativa vigente.

b) le modifiche possono essere proposte:

* da almeno la metà dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco;

* da almeno il 50% degli elettori.

* ha potestà regolamentare nelle materie e funzioni proprie;

* esercita la potestà regolamentare nell’ambito dei principi fissati dalla legge e nel rispetto delle norme statutarie;

* i regolamenti le cui disposizioni incidono su posizioni giuridiche soggettive non possono essere sottoposti a forme di consultazione popolare.

Tutti i regolamenti entrano in vigore, se non diversamente previsto dalla legge, al compimento di un periodo di deposito presso la Segreteria Comunale della durata di dieci giorni, da effettuare successivamente all’esecutività delle relative deliberazioni di approvazione. I regolamenti sono portati a conoscenza della popolazione attraverso idonei mezzi di informazione, che ne mettano in evidenza i contenuti e gli aspetti significativi.

* promuove e favorisce il progresso culturale ed i piani educativi, tutelando le istituzioni già esistenti con tali obiettivi.

Art. 2
Territorio e sede comunale.

1. Il Comune di Piobesi Torinese è costituito dai seguenti nuclei abitativi:

* Centro;

* Borgata Tetti Cavalloni divisa in più agglomerati: T. Albera, T. Ochene, T. Respertino;

* Cascine sparse così denominate: T. aia, T. Verdina, T. Brussino, T. Magala,;

* Cascine Castelletto, Formica Nuova, Formica Vecchia, Passatempo, Monache, Chiabotto, Violetta, Vallina, Malpensata, Buenos Aires, Passatempo, Ponte Fantino, Cascine Nuove, Respaglie, Paesana, Sacchetto ed altre case sparse;

* Zona industriale/artigianale situata a levante del concentrico, oltre i tre insediamenti situati nella zona a Sud-Ovest del concentrico;

2. Il territorio del Comune si estende per 1969 ettari e confina con i Comuni di Vinovo, Candiolo, None, Castagnole e Carignano;

3. Il palazzo civico, sede comunale, è situato in Piobesi Torinese, Corso Italia, 9 ;

4. Le adunanze degli organi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi eccezionali, per particolari esigenze di spazio, sicurezza o altre necessità, esse possono tenersi in locali diversi che siano idonei.

Art. 3
Stemma e gonfalone.

1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di “Comune di Piobesi Torinese”.

2. Nelle cerimonie ufficiali e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal Sindaco o da un suo delegato e scortato da Vigili urbani, si può esibire il gonfalone comunale.

3. La Giunta può autorizzare l’uso e la riproduzione grafica dello stemma del gonfalone del Comune per fini non istituzionali, soltanto ove sussista un pubblico interesse, qualora non previsto dall’apposito regolamento.

Art. 4
Albo Pretorio

1. E’ istituito nel palazzo civico apposito spazio, di facile accesso, da destinare all’Albo pretorio, per la pubblicazione degli atti ed avvisi prevista dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti;

2. Il segretario comunale, o dipendente comunale da lui incaricato, è responsabile della pubblicazione in base alla normative vigente.

TITOLO II
ORDINAMENTO ISTITUZIONALE

Art. 5
Organi

1. Sono organi del Comune il Consiglio Comunale, il Sindaco, e la Giunta e le rispettive competenze sono stabilite dalla legge e dal presente statuto.

2. Gli amministratori nell’esercizio delle proprie funzioni improntano il proprio comportamento a criteri di imparzialità e buona amministrazione.

3. Il consiglio comunale è organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo.

4. Il sindaco è responsabile dell’amministrazione ed è il legale rappresentante del comune; egli esercita inoltre le funzioni di Ufficiale di Governo secondo le leggi dello stato.

5. La giunta collabora col sindaco nella gestione amministrativa del comune e svolge attività propositive e di impulso nei confronti del consiglio.

Art. 6
Il Consiglio Comunale

1. Il Consiglio Comunale:

* è dotato di autonomia funzionale ed organizzativa;

* rappresenta l’intera comunità, delibera l’indirizzo politico e amministrativo ed esercita il controllo sulla sua applicazione;

* la durata, composizione e lo scioglimento sono regolati dalla legge;

* esercita le potestà e le competenze stabilite dalla legge e dallo Statuto e svolge le proprie attribuzioni conformandosi ai principi, alle modalità e alle procedure stabiliti nel presente Statuto e nelle norme regolamentari;

* conforma l’azione complessiva dell’Ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità ai fini di assicurare l’imparzialità e corretta gestione amministrativa;

* nell’adozione degli atti fondamentali individua gli obiettivi da raggiungere nonché le modalità di reperimento e di destinazione delle risorse e degli strumenti necessari;

* ispira la propria azione al principio di solidarietà e sussidiarietà;

* si riunisce validamente con la presenza della metà dei Consiglieri assegnati, con arrotondamento all’unità superiore, salvo i casi per i quali la legge o lo Statuto richiedano una maggioranza speciale;

* si svolge, di norma, in sedute pubbliche.

2. Il Consiglio comunale è eletto a suffragio universale.

3. Dopo l’indizione dei comizi elettorali e fino alla data delle elezioni per il rinnovo dell’organo, il Consiglio adotta i soli atti urgenti ed improrogabili;

4. L’attività del Consiglio comunale si svolge in sessione ordinaria, straordinaria o urgente ed è convocato dal Sindaco o da chi ne fa le veci, sentito il Sindaco.

5. Gli adempimenti di cui al presente comma in caso di dimissioni, decadenza, rimozione o decesso del Sindaco;

6. La prima seduta del C.C. dopo le elezioni è convocata e presieduta dal Sindaco nel termine di dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e deve tenersi entro dieci giorni dalla diramazione dell’invito di convocazione.

7. Prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, l’Assemblea procede alla convalida dei consiglieri eletti e del Sindaco.

8. La seduta prosegue con il giuramento del Sindaco, con la comunicazione da parte del Sindaco della composizione della Giunta.

9. La disciplina, il funzionamento, l’attività e le specifiche attribuzioni del Consiglio comunale sono contenute in apposito regolamento.

10. Il Consiglio Comunale delibera validamente a maggioranza dei voti favorevoli sui contrari , salvo maggioranze speciali previste espressamente dalla leggi o dallo statuto. Gli astenuti, nelle votazioni palesi, e le schede bianche, nulle o annullate, nelle votazioni segrete, non si computano per determinare la maggioranza dei votanti.

11. Delle sedute sono redatti i verbali sottoscritti da chi presiede e l’adunanza e dal Segretario.

Art. 7
Il Sindaco

1. Il Sindaco :

* è eletto direttamente dai cittadini secondo le modalità stabilite nella legge che disciplina altresì i casi di ineleggibilità, di incompatibilità, lo stato giuridico e le cause di cessazione dalla carica;

* rappresenta il Comune ed è organo responsabile dell’Amministrazione, sovrintende alle verifiche di risultato connesse al funzionamento dei servizi comunali, impartisce direttive al Segretario comunale, al Direttore, se nominato, e ai responsabili degli uffici in ordine agli indirizzi amministrativi e di gestione, nonché sull’esecuzione degli atti;

* esercita le funzioni attribuitegli dalle leggi, dallo Statuto, dai regolamenti e sovrintende all’espletamento delle funzioni statali o regionali attribuite al Comune. Egli ha inoltre competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e di controllo sull’attività degli Assessori e delle strutture gestionali ed esecutive;

* sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio Comunale, provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni;

* è competente, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio comunale, nell’ambito dei criteri indicati dalla Regione e sentite le categorie interessate, a coordinare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, previo accordo con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, degli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati sul territorio , considerando i bisogni delle diverse fasce di popolazione interessate, con particolare riguardo alle esigenze delle persone che lavorano;

* sono attribuiti poteri di autorganizzazione delle competenze connesse all’ufficio, secondo quanto stabilito dalla legge, dal presente Statuto o dai regolamenti comunali;

* ha la rappresentanza generale dell’Ente, può delegare le sue funzioni o parte di esse ai singoli Assessori o Consiglieri ed è organo responsabile dell’amministrazione del Comune, in particolare:

- Promuove ed assume iniziative per concludere accordi di programma con tutti i soggetti pubblici previsti dalla legge, sentito il Consiglio Comunale;

- Rappresenta l’ente in giudizio, sia come attore, sia come convenuto. Detta rappresentanza può essere da lui delegata;

- Dirige e coordina l’attività politica e amministrativa del Comune nonché l’attività della Giunta e dei singoli Assessori;

- Nomina il Vice Sindaco e gli altri componenti della Giunta Comunale e ne informa il Consiglio Comunale nella prima seduta successiva alle elezioni;

- Revoca uno o più Assessori dandone motiva comunicazione al Consiglio e deve provvedere alla sostituzione entro 15 giorni gli Assessori dimissionari;

- Ha potere di delega generale o parziale delle sue competenze ed attribuzioni, con firma dei relativi atti ad uno o più Assessori. Dei provvedimenti ne dà comunicazione al C.C.;

- Affida, con formale provvedimento, ai Consiglieri incarichi di collaborazione con gli Assessori competenti, per attività di particolare difficoltà o opere di particolare importanza. Dei provvedimenti ne dà comunicazione al C.C.;

- Delega la sottoscrizione di specifici atti non rientranti nelle attribuzioni delegate ad Assessori al Segretario comunale;

- Nella prima riunione del nuovo Consiglio Comunale presta giuramento di osservare lealmente la Costituzione Italiana;

- Propone argomenti da trattare e dispone con atto informale la convocazione della Giunta e la presiede;

- Riceve le interrogazioni e mozioni da sottoporre al Consiglio comunale;

- Nomina il Segretario comunale, scegliendolo nell’apposito albo;

- Conferisce e revoca al Segretario Comunale, se lo ritiene opportuno e previa deliberazione della Giunta Comunale, le funzioni di Direttore generale nel caso in cui non sia stipulata la convenzione con altri Comuni per la nomina del direttore,

- Nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, in base ad esigenze effettive e verificabili;

- Stabilisce gli argomenti all’ordine del giorno delle sedute e dispone la convocazione del Consiglio Comunale, d’intesa con la Giunta Comunale;

- Acquisisce direttamente presso tutti gli uffici e servizi le informazioni o gli atti, anche riservati;

- Può disporre l’acquisizione di atti, documenti e informazioni presso aziende speciali, le istituzioni e le società per azioni, appartenenti all’ente, tramite i rappresentanti legali delle stesse, informandone il Consiglio comunale;

- Compie gli atti conservativi dei diritti del Comune e promuove, direttamente o avvalendosi del Segretario Comunale o del Direttore Generale se nominato, le indagini e le verifiche amministrative sull’intera attività del Comune;

- Promuove e assume iniziative atte ad assicurare che gli uffici, servizi, aziende speciali, istituzioni e società appartenenti al comune, svolgano le loro attività secondo gli obiettivi indicati dal Consiglio Comunale e in coerenza con gli indirizzi attuativi espressi dalla Giunta;

- Impartisce, nell’esercizio delle funzioni di polizia locale, le direttive, vigila sull’espletamento del servizio di polizia municipale;

- Sovrintende alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione ed agli adempimenti demandategli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e di statistica;

- Emana tutti gli atti che gli sono attribuiti dalla legge e regolamenti in materia di ordine pubblico e sicurezza pubblica, di sanità e di igiene pubblica;

- Adotta le ordinanze contingibili ed urgenti previste dalla legge;

- Convoca i comizi per i referendum secondo la normativa vigente.

2. L’impedimento permanente, la rimozione, la decadenza o il decesso del Sindaco danno luogo alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale, che restano temporaneamente in carica fino a nuove elezioni.

3. Nei casi previsti dal precedente comma le funzioni del Sindaco sono assunte dal Vicesindaco.

4. Le dimissioni del Sindaco sono presentate per iscritto ed entro i successivi dieci giorni deve essere convocato il Consiglio Comunale.

5. Una volta decorso il termine di venti giorni dalla presentazione senza che le dimissioni siano state ritirate o che il Consiglio Comunale ne abbia preso atto prima, le stesse divengono efficaci ed irrevocabili e danno luogo all’immediata cessazione dalla carica del Sindaco, alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale.

Art. 8
Giunta comunale

1. La Giunta:

* compie atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge e dallo Statuto al Consiglio e che non rientrino nelle competenze del Sindaco, degli organi di decentramento , del Segretario Comunale e dei Responsabili degli uffici e dei servizi;

* è organo di impulso e di gestione amministrativa, collabora con il Sindaco al governo del Comune e impronta la propria attività ai principi della trasparenza e dell’efficienza;

* adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dell’Ente nel quadro degli indirizzi generali e in attuazione delle decisioni fondamentali approvate dal Consiglio Comunale;

* esprime parere a resistere in giudizio;

* approva transazioni;

* riferisce annualmente al Consiglio Comunale sulla sua attività;

* collabora con il Sindaco nell’Amministrazione del Comune e per l’attuazione degli indirizzi generali di governo;

* svolge funzioni propositive e d’impulso nei confronti del Consiglio;

* è composta dal Sindaco e dagli Assessori, fino al numero massimo previsto dalla legge, di cui uno investito della carica di Vicesindaco, scelto tra i consiglieri. Possono essere nominati anche Assessori esterni al Consiglio, purché dotati dei requisiti di eleggibilità e in possesso di competenza ed esperienza tecnica, amministrativa. I medesimi possono partecipare alle sedute del Consiglio e intervenire nella discussione ma non hanno diritto di voto.

Gli Assessori devono comunicare, prima di assumere le proprie funzioni, ai fini della trasparenza, i redditi posseduti secondo le modalità stabilite dal regolamento sul funzionamento della Giunta Comunale. Qualora non presentassero tale dichiarazione, non potranno espletare le funzioni.

* si uniforma al principio della collegialità;

* è convocata e presieduta dal Sindaco che assicura l’unità d’indirizzo politico degli Assessori e la collegiale responsabilità delle decisioni;

* per essere validamente costituita, necessità dell’intervento della metà dei suoi componenti, compreso il Sindaco;

* delibera a maggioranza assoluta dei voti, in caso di parità prevale il voto del Sindaco o di chi presiede in sua vece;

2. A discrezione del Sindaco possono essere ammessi a partecipare ai lavori della Giunta dirigenti e funzionari del Comune, cittadini o autorità, al fine di acquisire elementi valutativi sugli argomenti in discussione.

3. Le cause di incompatibilità, la posizione e lo stato giuridico degli Assessori nonché gli istituti della decadenza e della revoca sono disciplinati dalla legge.

4. Salvi i casi di revoca da parte del Sindaco, la Giunta e il Sindaco rimangono in carica fino al giorno della proclamazione degli eletti in occasione del rinnovo del Consiglio comunale.

5. Il regolamento disciplina il funzionamento della Giunta per quanto non previsto dallo Statuto.

6. Delle sedute della Giunta sono redatti i verbali sottoscritti da chi la presiede e dal Segretario.

7. La Giunta riferisce annualmente al Consiglio Comunale sulla propria attività.

Art. 9
I Consiglieri

1. Le prerogative ed i diritti dei consiglieri sono disciplinati dalla legge, dal presente Statuto e dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;

2. I consiglieri comunali:

* rappresentano l’intera comunità ed esercitano le funzioni senza vincolo di mandato;

* hanno diritto d’iniziativa su ogni oggetto di competenza del Consiglio;

* hanno un potere ispettivo sull’attività dell’ente attraverso interrogazioni, mozioni e accesso e rilascio di atti;

* sono tenuti al segreto nei casi specificatamente previsti dalla legge;

* sono tenuti ad eleggere un domicilio nel territorio comunale presso il quale verranno recapitati gli avvisi di convocazione del Consiglio e ogni altra comunicazione ufficiale;

* devono comunicare annualmente al Sindaco, ai fini della trasparenza, i redditi posseduti, entro il mese successivo a quello stabilito dalla legge vigente per la presentazione delle dichiarazione dei redditi. In caso di mancata presentazione della dichiarazione, il Sindaco eleverà formale richiamo in ogni Consiglio comunale;

* devono essere tutelati nei propri diritti ed interessi;

* possono costituirsi in gruppi, secondo quanto previsto dal Regolamento del Consiglio comunale e ne danno comunicazione al Sindaco ed al Segretario comunale unitamente all’indicazione del nome del capogruppo. Qualora non si eserciti tale facoltà o nelle more della designazione, i gruppi sono individuati nelle liste che si sono presentate alle elezioni e i relativi capigruppo nei candidati alla carica di Sindaco ovvero, nel caso di cessazione dalla carica, nei consiglieri, non appartenenti alla Giunta, che abbiano riportato il maggior numero di preferenze. Non possono costituirsi nuovi gruppi consiliari, diversi da quelli formatisi a seguito della consultazione elettorale, se tali nuovi gruppi non sono composti da almeno due consiglieri.

3. La posizione giuridica dei consiglieri, nonché le cause di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza sono disciplinate dalla legge.

4. Oltre che ai casi previsti dalla legge, i consiglieri decadono automaticamente dalla carica per la mancata partecipazione senza giustificato motivo a tre sedute consecutive del Consiglio, di tale decadenza il Consiglio Comunale ne prende atto.

5. La decadenza è pronunciata dal Consiglio negli stessi termini e modalità previsti dalla legge per la dichiarazione di incompatibilità.

6. I consiglieri entrano in carica all’atto della proclamazione, ovvero in caso di surrogazione, non appena adottata la relativa deliberazione.

7. I consiglieri cessati dalla carica per effetto del rinnovo o dello scioglimento del Consiglio continuano ad esercitare gli incarichi esterni, nei limiti temporali delle norme sul rinnovo degli organismi amministrativi, per quest’ultimi la proroga non può avere durata superiore a 45 giorni.

8. E’ istituita la Conferenza dei Capigruppo.

9. I gruppi consiliari possono riunirsi in apposita sala nella sede comunale.

Art. 10
Il Vicesindaco

Il Vicesindaco è l’Assessore che riceve dal Sindaco delega generale per l’esercizio di tutte le sue funzioni in caso di assenza o impedimento.

In caso di assenza o impedimento del Vicesindaco, alla sostituzione del Sindaco provvede l’Assessore più anziano d’età.

Art. 11
Commissioni.

1. Il Consiglio Comunale istituisce, entro quarantacinque giorni dalla prima seduta, le commissioni permanenti. Può inoltre istituire quelle temporanee o speciali per fini di controllo, di indagine, di inchiesta e di studio. Dette commissioni sono composte ed elette solo da consiglieri comunali, con criterio proporzionale. Per quanto riguarda le commissioni avente funzione di controllo e di garanzia, la Presidenza è attribuita ai consiglieri appartenenti ai gruppi di opposizione .

2. Il funzionamento, la composizione, i poteri, l’oggetto e la durata delle commissioni sono disciplinate da apposito regolamento,

3. La delibera di istituzione dovrà essere adottata a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.

4. Le norme del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale devono consentire ai Consiglieri appartenenti ai gruppi delle minoranze consiliare l’effettivo esercizio dei poteri ispettivi e di controllo e del diritto di informazione sull’attività e sulle iniziative del Comune, delle Aziende, Istituzioni e degli enti dipendenti.

5. Spetta altresì ai gruppi di minoranza, la nomina di loro rappresentanti negli organi collegiali degli Enti, delle Aziende, delle istituzioni dipendenti dall’Ente, nonché in tutte le commissioni anche a carattere consultivo, ove la legge, lo Statuto ed i regolamenti prevedano la designazione da parte del Consiglio di rappresentanti in numero superiore ad uno. L’elezione ed il sistema di votazione avviene secondo le modalità previste dall’art 13 del D.P.R. 20.3.1967 n. 223.

6. Al Presidente di ciascuna commissioni consiliare, secondo le rispettive competenze e le modalità stabilite dal regolamento sul funzionamento del C.C., prima dell’esame da parte dello stesso, vanno trasmessi, per quanto di competenza, gli atti relativi a:

* Linee programmatiche di mandato ;

* Statuto dell’ente e delle aziende speciali;

* Bilancio di previsione e relative variazioni;

* Rendiconto di gestione;

* P.R.G.C. e strumenti attuativi;

* Regolamenti di competenza consiliare e loro modifiche;

* Convenzioni con enti di interesse pubblico;

* Acquisti e alienazione immobiliari superiori a 50 milioni;

* Costituzione di istituzioni, aziende speciali, convenzioni di pubblici servizi, nonché costituzione o partecipazione in S.p.A., qualora non siano previsti in atti fondamentali del comune;

7. Il mancato esame degli argomenti di cui sopra, non preclude l’iscrizione degli stessi all’ordine del giorno del Consiglio Comunale.

Art. 12
Linee programmatiche dell’azione di governo dell’Ente.

1. Il Sindaco definisce, con la collaborazione degli Assessori, le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato e le presenta, sentita la Giunta, al Consiglio comunale per l’approvazione entro novanta giorni dall’insediamento dello stesso.

2. Il Consiglio concorre alla definizione delle linee programmatiche attraverso le commissioni consiliari, ciascuna per il settore di propria competenza, mediante un preventivo esame delle proposte illustrate dal Sindaco o dagli Assessori e la formulazione d’indicazioni, emendamenti, integrazioni e direttive utili alla stesura del documento definitivo da sottoporre ad approvazione del Consiglio.

3. La medesima procedura è osservata nel corso del mandato amministrativo, ove si renda necessario aggiornare in maniera sostanziale l’azione di governo inizialmente definita ed approvata.

4. Il documento contenente le linee programmatiche dell’azione amministrativa e gli adeguamenti successivi sono messi a disposizione dei consiglieri almeno dieci giorni prima della data fissata per la trattazione in Consiglio comunale e sono approvati a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, con unica votazione per appello nominale;

5. Il documento così approvato costituisce il principale atto d’indirizzo dell’attività amministrativa e riferimento per l’esercizio delle funzioni di controllo politico amministrativo del Consiglio;

6. Fatte salve le eventuali competenze delle commissioni consiliari in ordini di stato di attuazione dei piani e dei programmi, l’azione di governo della Giunta ed il programma amministrativo possono essere sottoposti a verifica consiliare straordinaria, nelle forme previste dal Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, ove lo richieda almeno la metà dei consiglieri assegnati ;

7. Ciascun consigliere comunale ha il pieno diritto di intervenire nella definizione delle linee programmatiche, proponendo le integrazioni, gli adeguamenti e le modifiche, mediante presentazione di appositi emendamenti, nelle modalità indicate dal regolamento del consiglio comunale.

Art 13
Mozioni

1. E’ mozione la richiesta presentata da uno o più consiglieri comunali di procedere alla discussione e votazione su un determinato oggetto;

2. E’ mozione di censura la richiesta presentata da uno o più consiglieri comunali tendente a censurare l’operato di un organo o singolo componente di esso.

3. E’ mozione di sfiducia costruttiva la richiesta motivata di un dibattito generale tendente a sindacare: la legittimità, l’attualità, la rispondenza agli interessi generali dell’azione amministrativa della maggioranza in carica.

4. La mozione di sfiducia costruttiva se respinta non può essere presentata prima di un anno dall’avvenuta votazione.

5. Le modalità di presentazione di votazione ed approvazione della mozione di sfiducia costruttiva sono regolate dalla legge.

6. Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica nel caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.

7. Il voto del Consiglio comunale contrario ad una proposta del Sindaco o della Giunta non ne comporta le dimissioni.

Art. 14
Divieto generale di incarichi e consulenze ed obblighi di astensione.

1. Al Sindaco, al Vicesindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze, anche a titolo gratuito, presso il Comune, nonché presso Enti, Aziende ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dello stesso.

2. E’ fatto altresì divieto ai medesimi soggetti di cui al primo comma di effettuare a favore dell’Ente donazioni in denaro, beni mobili od immobili o altre utilità per tutto il periodo di espletamento del mandato.

3. I componenti della Giunta devono astenersi dall’esercitare attività professionale nel territorio comunale, qualora la stessa comporti un conflitto d’interessi con la specifica funzione ricoperta dall’amministratore.

4. Tutti gli amministratori hanno altresì l’obbligo di astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di deliberazioni riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado.

5. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti a contenuto generale, compresi quelli urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto dell’atto e specifici interessi degli amministratori o di loro parenti e affini fino al quarto grado.

6. Il medesimo obbligo di astensione sussiste inoltre in confronto del Segretario comunale, dei responsabili degli uffici e dei servizi in relazioni ai pareri da esprimere sugli atti deliberativi ed agli atti di gestione di propria competenza.

7. In caso di astensione, per improvvisa assenza o impedimento del Segretario Generale, al fine di assicurare il regolare completamento degli organi collegiali, ove non possa essere sostituito, il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale scelgono uno dei suoi membri a svolgere le funzioni di segretario.

TITOLO III
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE
E DIRITTI DEI CITTADINI

Art. 15
Partecipazione popolare.

Il Comune di Piobesi Torinese ammette le seguenti forme di partecipazione popolare:

a) Associazionismo;

1. Il Comune:

* riconosce e promuove le forme di associazionismo di fatto e/o di diritto presenti sul proprio territorio, purché dotati di Statuto;

* deve istituire la consulta delle associazioni;

* può erogare alle associazioni, con esclusione dei partiti politici, contributi economici da destinarsi allo svolgimento dell’attività di carattere generale;

* può mettere a disposizione delle associazioni, strutture, beni o servizi in modo gratuito;

* può gestire servizi in collaborazione con le associazioni di volontariato riconosciute, a livello nazionale e inserite nell’apposito albo regionale;

2. E’ istituito un registro delle associazioni che operano sul territorio comunale, ivi comprese le sezioni locali di associazioni a rilevanza sovracomunale.

3. Per ottenere la registrazione è necessario che l’associazione presenti o depositi in Comune, secondo le modalità e la disciplina fissate dal regolamento:

* apposita istanza;

* copia dello Statuto, comunicando la sede e il nominativo del legale rappresentante;

4. Non è ammesso il riconoscimento di associazioni segrete o aventi caratteristiche non compatibili con indirizzi generali espressi dalla Costituzione, dalle norme vigenti e dal presente Statuto.

5. Ogni associazione registrata ha diritto, per il tramite del legale rappresentante o suo delegato, ad accedere ai dati di cui è in possesso l’amministrazione, secondo la normativa vigente e di essere consultata, a richiesta, in merito ad iniziative dell’Ente nel settore in cui essa opera.

6. Le modalità di erogazione dei contributi o di godimento delle strutture, beni o servizi dell’Ente è stabilita in apposito regolamento, in modo da garantire a tutte le associazioni pari opportunità.

b) Consulta delle associazioni;

1. Il Comune di Piobesi Torinese, per la promozione e l’attività delle associazioni operanti nel territorio comunale, istituisce la Consulta delle associazioni.

2. La consulta ha il compito di proporre e promuovere iniziative culturali, scientifiche, sportive e ricreative che possono contribuire alla crescita civile e sociale del comunità di Piobesi Torinese.

3. La consulta è costituita e rappresentata da tutti i presidenti delle associazioni o società o loro delegati ;

4. La consulta è convocata e presieduta dal Sindaco o Assessore delegato permanente ;

5. La consulta, di norma, si riunisce due volte l’anno per redigere il bilancio preventivo e consuntivo delle attività ;

6. La consulta si riunisce inoltre su convocazione del Sindaco o di un quinto delle Associazioni presenti sul territorio comunale.

c) Volontariato;

1. Il Comune promuove forme di volontariato per un coinvolgimento della popolazione in attività volte al miglioramento della qualità della vita personale, civile e sociale, in particolare delle fasce in costante rischio di emarginazione, nonché per la tutela dell’ambiente;

2. Il volontariato potrà esprime il proprio punto di vista sui bilanci e programmi dell’Ente e collaborare a progetti, strategie, studi e sperimentazioni;

3. Il Comune garantisce che le prestazioni di attività volontarie e gratuite nell’interesse collettivo e ritenute di importanza generale abbiano i mezzi necessari per la loro migliore riuscita e siano tutelate sotto l’aspetto infortunistico.

d) Consultazioni

1. La consultazione è un sistema di indagine con la quale è possibile verificare l’orientamento dei cittadini nei confronti degli indirizzi politico - amministrativi relativi allo svolgimento di una funzione o nella gestione di un servizio o bene pubblico.

2. L’Amministrazione comunale può indire consultazioni della popolazione o parte di essa, quando il problema investe una limitata posizione del territorio, allo scopo di acquisire pareri e proposte.

e) Petizioni;

1. La petizione consiste in una richiesta diretta a richiamare l’attenzione dell’operato politico del governo locale su questioni di interesse collettivo o a sollecitarne l’intervento.

2. Chiunque, anche se non residente nel territorio comunale, può rivolgersi in forma collettiva agli organi dell’Amministrazione per sollecitarne l’intervento su questioni di interesse comune o per esporre esigenze di natura collettiva;

f) Istanze;

1. Sono istanze le richieste rivolte ad un organo politico o burocratico di compiere una data attività attinente alle esplicazione della propria funzione per perseguire interessi collettivi.

2. I cittadini, le associazioni, i comitati e i soggetti collettivi possono rivolgere al Sindaco interrogazioni in merito a specifici problemi o aspetti dell’attività amministrativa.

3. La risposta all’istanza deve essere motivata e fornita, di norma, entro 30 giorni dalla data della sua presentazione.

g) Proposte;

1. Sono proposte gli atti propulsivi con i quali non solo si dà inizio ad un procedimento amministrativo, ma si esprime un avviso in ordine al contenuto che dovrebbe avere il provvedimento da emanarsi da parte dell’organo di amministrazione attiva al fine di raggiungere interessi collettivi.

2. L’organo competente può sentire i proponenti e deve adottare le sue determinazioni in via formale entro 30 giorni dal ricevimento della proposta.

h) Comunicazione;

1. Il Comune, gli Enti ed Aziende dipendenti, secondo le norme previste dal regolamento, provvedono a dare notizia dell’avvio del procedimento mediante comunicazione personale, nella quale debbono essere indicati:

* l’oggetto del procedimento promosso;

* l’ufficio e la persona responsabile del procedimento;

* l’ufficio in cui si può prendere visione degli atti;

2. Qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosi, gli elementi di cui al comma precedente debbono essere resi noti mediante forme di pubblicità idonee.

i) Diritto di partecipazione al procedimento amministrativo;

1. Il Comune, gli Enti ed Aziende dipendenti, ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento, ovvero di opportunità, sono tenuti a comunicare l’avvio del procedimento ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge devono intervenire ;

2. Ove parimenti non sussistano le ragioni di impedimento di cui al precedente comma la notizia dell’inizio del procedimento è comunicata, altresì, ai soggetti diversi dai suoi diretti destinatari, individuati o facilmente individuabili, qualora possa loro derivare un pregiudizio dal provvedimento;

3. Hanno facoltà di intervenire nel procedimento i soggetti portatori di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, legalmente riconosciuti, qualora dal provvedimento possa loro derivare un pregiudizio;

4. I soggetti di cui ai precedenti commi hanno diritto di prendere visione degli atti del procedimento e di presentare memorie scritte e documenti, con l’obbligo di valutazione, qualora siano pertinenti all’oggetto del procedimento, secondo le modalità previste dal regolamento.

l) Accesso agli atti;

1. Ciascun cittadino ha libero accesso alla consultazione degli atti dell’Amministrazione comunale e dei soggetti, anche privati, che gestiscono servizi pubblici;

2. Possono essere sottratti alla consultazione tanto gli atti che esplicite disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione;

3. Il regolamento stabilisce i tempi e le modalità per l’esercizio dei diritti previsti nel presente articolo.

Art. 16
Referendum

1. Sono consentiti referendum:

* consultivi;

* propositivi;

* abrogativi;

in materia di esclusiva competenza comunale .I referendum abrogativi dovranno interessare i regolamenti e i provvedimenti amministrativi di interesse generale.

2. Non possono essere indetti referendum:

a) in materia di tributi e finanza locale e tariffe;

b) su attività amministrative vincolate da leggi statali o regionali;

c) in materia di statuto;

d) regolamento di Consiglio Comunale;

e) su atti amministrativi di esecuzione di norme legislative e regolamentari e di esecuzione delle deliberazioni consiliari

3. I soggetti promotori del referendum possono essere:

a) un decimo degli iscritti nelle liste elettorali della popolazione;

b) il Consiglio comunale.

4. La proposta soggetta a referendum è accolta se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto a voto e se ha ottenuto la maggioranza dei voti validi.

5. Entro 60 giorni dalla proclamazione dei risultati, ed in relazione all’esito degli stessi, il Consiglio comunale è tenuto ad adottare un provvedimento avente per oggetto la proposta sottoposta al referendum.

6. Una proposta di referendum che non sia stata accolta non può essere ripresentata prima di due anni.

7. I referendum non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali e comunali.

8. Un referendum non può essere indetto prima che siano decorsi almeno 12 mesi dall’attuazione di altro precedente referendum di qualsiasi tipo, né può svolgersi in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali.

Art. 17
Difensore Civico

E’ istituito il Difensore Civico.

1. Nomina

1. Il difensore civico è nominato dal consiglio comunale,

2. La nomina dovrà avvenire con il voto favorevole, espresso in forma segreta, dei 2/3 dei consiglieri assegnati, tra i cittadini che per preparazione ed esperienza diano ampia garanzia di indipendenza, probità e competenza giuridico-amministrativa;

3. La nomina può avvenire in convezionamento con altri Enti Locali. Per la nomina valgono tutte le cause di ineleggibilità e di incompatibilità dei Consiglieri Comunali, salvo che il Regolamento non individui altre cause.

4. Ciascun cittadino che abbia i requisiti di cui al presente articolo può far pervenire la propria candidatura all’amministrazione comunale che ne predispone apposito elenco previo controllo dei requisiti.

5. Il difensore civico dura in carica fino alla scadenza dell’organo che lo ha nominato;

6. Non può essere nominato difensore civico:

a) chi si trova in condizioni di ineleggibilità alla carica di consigliere comunale;

b) i parlamentari, i consiglieri regionali, provinciali e comunali, i membri dei consorzi tra comuni e delle comunità montane, i membri del comitato regionale di controllo, i ministri di culto, i membri di partiti politici;

c) i dipendenti del comune, gli amministratori e i dipendenti di persone giuridiche, enti, istituti e aziende che abbiano rapporti contrattuali con l’amministrazione comunale o che ricevano da essa a qualsiasi titolo sovvenzioni o contributi:

d) chi fornisca prestazioni di lavoro autonomo all’amministrazione comunale in maniera continuativa;

e) chi sia coniuge o abbia rapporti di parentela o affinità entro il quarto grado con amministratori del comune, il segretario comunale o dipendenti che svolgono funzioni apicali;

2. Decadenza e Revoca.

1. Il difensore civico decade dal suo incarico nel caso sopravvenga una condizione che ne osterebbe la nomina o nel caso egli tratti privatamente cause inerenti l’amministrazione comunale.

2. La decadenza è pronunciata dal consiglio comunale, con lo stesso quorum per la nomina;

3. Il difensore civico può essere revocato dal suo incarico per gravi motivi con deliberazione assunta a maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati ed in forma segreta,

4. In caso di dimissioni, il consiglio comunale dovrà provvedere alla sostituzione entro 45 giorni, così pure in caso di revoca o decadenza;

3. Funzioni

1. Il difensore civico ha compiti di garanzia dell’imparzialità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini;

2. Ha, inoltre, funzione di controllo sugli atti deliberativi, nei limiti delle illegittimità denunciate, quando 1/5 dei Consiglieri ne facciano richiesta scritta e motivata con l’indicazione delle norme violate, entro dieci giorni dall’affissione all’Albo pretorio, quando le deliberazioni riguardino:

a) appalti e affidamento di servizi o forniture di importo superiore alla soglia di rilievo comunitario;

b) dotazioni organiche e relative variazioni;

c) assunzioni del personale

3. Il difensore civico deve intervenire dietro richiesta degli interessati o per iniziativa propria ogni volta che ritiene sia stata violata la legge, lo statuto o il regolamento.

4. Il difensore civico deve garantire il proprio interessamento a vantaggio di chiunque si rivolga a lui; egli deve essere disponibile per il pubblico nel suo ufficio almeno un giorno alla settimana.

4. Facoltà e prerogative

1. L’ufficio del difensore civico ha sede presso idonei locali messi a disposizione dell’amministrazione comunale, oltre alle risorse necessarie allo svolgimento del suo incarico.

2. Il difensore civico nell’esercizio del suo mandato può consultare gli atti e i documenti in possesso dell’amministrazione comunale e dei concessionari di pubblici servizi.

3. Egli inoltre può convocare il responsabile del servizio interessato e richiedergli documenti, notizie, chiarimenti senza che possa essergli opposto il segreto d’ufficio, se non previsto dalla legge;

4. Il difensore civico riferisce entro 30 giorni l’esito del proprio operato, verbalmente o per iscritto, al cittadino che gli ha richiesto l’intervento e segnala agli organi comunali le disfunzioni, le illegittimità o i ritardi riscontrati.

5. Il difensore civico può altresì invitare l’organo competente ad adottare gli atti amministrativi che reputa opportuni;


5. Relazione annuale

1. Il difensore civico presenta ogni anno, entro il mese di marzo, la relazione relativa all’attività svolta nell’anno precedente, illustrando i casi seguiti, le disfunzioni, i ritardi e le illegittimità riscontrate formulando i suggerimenti che ritiene più opportuni allo scopo di eliminarle.

2. La relazione deve essere trasmessa a tutti i consiglieri comunali entro 30 giorni ,

6. Indennità di funzione

1. Al difensore civico è corrisposta un’indennità di funzione il cui importo è determinato annualmente dal consiglio comunale.

TITOLO IV
I SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Art. 18
I servizi pubblici locali e forme di cooperazione.
Accordi di programmi

1. Il Comune provvede alla gestione dei servizi rivolti a promuovere e garantire lo sviluppo sociale, civile ed economico della comunità locale;

2. Il Consiglio Comunale individua la forma di gestione dei servizi più idonea tra quelle consentite dalla legge, in relazione alle caratteristiche ed alla natura del servizio e secondo criteri di economicità ed efficienza organizzativa;

3. La gestione dei servizi pubblici viene assicurata nelle seguenti forme:

a) in economia

b) in concessione a terzi, quando esistono ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale;

c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale;

d) a mezzo di istituzioni, per l’esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;

e) a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico locale costituite o partecipate dall’ente titolare del pubblico servizio, qualora sia opportuna in relazione alla natura o all’ambito territoriale del servizio la partecipazione di soggetti pubblici o privati.

f) a mezzo convenzioni con altri enti locali;

g) a mezzo di consorzi con altri enti pubblici;

h) mediante l’esercizio associato delle funzioni;

i) a mezzo di accordi di programma.

4. Fatta salva la disciplina legislativa in materia tributaria, per l’erogazione dei servizi di propria competenza il Comune applica tariffe e contribuzioni a carico degli utenti, in modo da conseguire il necessario equilibrio tra i costi e i ricavi;

5. La compartecipazione alla spesa per l’erogazione dei servizi a carattere sociale è determinata tenendo conto delle condizioni economiche e sociali degli utenti, applicando agevolazioni e forme di esenzione totale o parziale.

6. Anche in tale ipotesi il gettito tariffario dovrà garantire un adeguato livello di copertura dei costi, considerando anche gli eventuali trasferimenti di risorse da parte di Enti e private le altre entrate finalizzate;

7. Il Sindaco riferisce al Consiglio Comunale sull’attività svolta dagli Enti, Aziende, Istituzioni dipendenti e dalle Società a partecipazione comunale, almeno una volta all’anno, in occasione della approvazione dei bilanci consuntivi, al fine di verificarne l’economicità della gestione e la rispondenza dell’attività alla esigenze dei cittadini.

Art. 19
Gestione in economia

1. L’organizzazione e l’esercizio di servizi in economia sono disciplinati da appositi regolamenti.

2. La gestione in economia riguarda servizi per i quali per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio non sia opportuno costituire una istituzione o una azienda o altra forma di gestione.

Art. 20
Concessione a terzi

1. Qualora ricorrano condizioni tecniche o il possesso di speciali apparecchiature e simili, o ragioni economiche o di opportunità sociale, i servizi possono essere gestiti mediante concessioni a terzi.

2. La concessione a terzi è decisa dal Consiglio Comunale con atto motivato circa la convenienza di tale forma di gestione, soprattutto sotto l’aspetto sociale.

Art. 21
L’Azienda speciale

1. L’Azienda speciale è Ente strumentale del Comune, dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio Statuto approvato dal Consiglio Comunale;

2. L’ordinamento ed il funzionamento dell’azienda speciale sono disciplinati, nell’ambito della legge, dal proprio statuto e dai regolamenti;

3. Sono organi dell’Azienda:

* il Presidente;

* il Consiglio di amministrazione;

* il Direttore, cui compete la responsabilità di gestione;

4. Il Presidente ed i componenti del Consiglio di amministrazione sono nominati dal Sindaco, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio Comunale e salvaguardando la rappresentanza delle minoranze consiliari, fra coloro che abbiano i requisiti per la nomina a consigliere comunale e documentata esperienza e competenza tecnica ed amministrativa, preferibilmente nello stesso settore;

5. Il Sindaco può revocare dall’incarico il Presidente ed i componenti del Consiglio di Amministrazione, anche singolarmente, prima della scadenza del mandato, provvedendo contestualmente alla loro sostituzione, su propria iniziativa o sulla base dell’accoglimento di una mozione di sfiducia costruttiva secondo le modalità di cui al precedente art. 12;

6. Il Comune conferisce all’Azienda il capitale di dotazione, ne determina le finalità e gli indirizzi, ne approva lo Statuto e gli atti fondamentali, verifica i risultati della gestione e provvede alla copertura degli eventuali costi sociali;

7. I Revisori dei Conti dell’Azienda sono nominati dal Consiglio Comunale, con modalità che assicurino la presenza nel collegio di almeno un componente di designazione della minoranza.

Art. 22
L’Istituzione.

1. L’Istituzione è un organismo strumentale dell’Ente per l’esercizio dei servizi sociali, anche di carattere educativo o culturale, senza rilevanza imprenditoriale, dotato di autonomia gestionale;

2. Sono organi dell’Istituzione:

* il Presidente;

* il Consiglio di amministrazione;

* il Direttore.

3. Essi sono nominati dal Sindaco, secondo i criteri definiti dal Consiglio Comunale e salvaguardando la rappresentanza delle minoranze consiliari, e restano in carica per l’intero periodo del mandato amministrativo del Sindaco, salvo il caso di revoca anticipata, secondo le stesse modalità di cui al comma 5 del precedente articolo.

4. Il Consiglio Comunale disciplina in apposito regolamento le finalità dell’istituzione, l’ordinamento interno, le prestazioni all’utenza e le modalità di finanziamento dei servizi gestiti, le forme di controllo e vigilanza.

5. I Bilanci preventivi e consuntivi dell’istituzione sono allegati ai relativi bilanci comunali;

Art. 23
Le società

1. Per la gestione di servizi pubblici comunali di rilevante importanza e consistenza, che richiedono investimenti finanziari elevati ed organizzazione imprenditoriale, il Consiglio comunale può promuovere la costituzione di società per azioni o a responsabilità limitata, con la partecipazione di altri soggetti pubblici o privati.

2. Per l’esercizio di servizi pubblici e per la realizzazione delle opere di interesse pubblico, che non rientrino, ai sensi della vigente legislazione statale e regionale, nelle competenze istituzionali di altri enti, il Comune può costituire apposite società per azioni, anche mediante accordi di programma, senza il vincolo della proprietà maggioritaria secondo la legislazione vigente e anche in deroga a quanto previsto dall’art. 9, 1° comma della legge 2.4.1968 n. 475.

Art. 24
Convenzioni

1. Al fine di assicurare lo svolgimento in modo coordinato di funzioni e servizi determinati, il Comune favorisce la stipulazione di convenzioni con altri Comuni e con la Provincia.

2. Le convenzioni di cui al presente articolo possono prevedere la costituzione di uffici comuni, che operano con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali affidare l’esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all’accordo, ovvero la delega di funzioni da parte degli enti partecipanti all’accordo a favore di uno di essi, che opera in luogo e per conto degli enti deleganti.

Art. 25
Consorzi

1. Per la gestione associata di uno o più servizi il Consiglio Comunale può deliberare la costituzione di un Consorzio con altri Comuni e, ove interessa, la partecipazione della Provincia.

2. Il Consorzio è ente strumentale degli enti consorziati, dotato di personalità giuridica e di autonomia organizzativa e gestionale.

Art. 26
Gestione dei servizi in forma associata

1. Il Comune ricerca e promuove forme di collaborazione con gli altri Enti Locali e con gli Enti istituzionali per lo svolgimento, in ambiti territoriali più idonei, di attività e di servizi di comune interesse, con l’obiettivo di conseguire la migliore efficienza organizzativa, l’economicità della gestione e la piena soddisfazione per gli utenti.

2. Possono essere gestite in forma associata anche funzioni amministrative, attraverso la costituzione di uffici comuni che si avvalgono di norma di personale distaccato ed operano in luogo e per conto di enti aderenti;

3. Il Comune può, altresì, delegare ad enti sovracomunali o a Comuni limitrofi l’esercizio di funzioni ed a sua volta riceverne da questi, ove sia in grado di assicurare con risorse proprie, congiuntamente all’apporto economico, di personale e di attrezzature degli enti interessati, un efficiente erogazione dei servizi;

4. I rapporti tra gli Enti, le modalità di organizzazione dei servizi ed i criteri di ripartizione degli oneri economici saranno regolati da apposita convenzione;

5. Per l’esercizio di servizi a carattere imprenditoriale e di altra natura, il Comune può partecipare a consorzi;

6. Nelle convenzioni e negli atti costitutivi degli organismi associativi di qualsiasi natura, debbono essere previsti strumenti che rendano effettiva la funzione di indirizzo e controllo degli enti aderenti,

7. L’approvazione delle convenzioni per la gestione dei servizi e gli atti costitutivi delle forme associative, comunque denominate, è di competenza del Consiglio Comunale.

Art. 27
Accordi di programma

1. Il Comune si fa parte attiva per raggiungere accordi di programma per la definizione e l’attuazione di opere di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata di Comuni, di Provincie e Regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici, o comunque di due o più tra i soggetti predetti.

2. Gli accordi di programma sono disciplinati dalla legge.

Art. 28
Fondazioni e lasciti

1. Il Comune di Piobesi tutela secondo le vigenti normative i lasciti, i legati e le fondazioni provenienti ex E.C.A.

2. La Fondazione Gariglio ha sede presso il Comune:

TITOLO V
ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

Art. 29
Ordinamento degli uffici e dei servizi.

1. L’organizzazione degli uffici e dei servizi, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti di accesso all’impiego sono disciplinati da apposito regolamento, in conformità alle disposizioni di legge, dello Statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale degli Enti Locali;

2. L’organizzazione degli uffici e dei servizi è improntata a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione e risponde ai principi di professionalità, responsabilità e trasparenza.

3. L’apposito regolamento definisce e stabilisce:

* la struttura organizzativa;

* la dotazione organica e l’organigramma del personale, dimensionati in relazione alle esigenze di esercizio delle funzioni e dei servizi gestiti dal Comune ed alle disponibilità finanziarie consolidate dall’Ente;

* le modalità di selezione per l’assunzione ed i requisiti di accesso;

* le forme e l’esercizio del controllo di gestione;

* le modalità per il conferimento degli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi;

* i criteri di valutazione dei dirigenti e le modalità di revoca dell’incarico;

* le forme di coordinamento dell’attività degli uffici;

* la mobilità del personale e la formazione professionale, perseguendo l’obiettivo di conseguire piena integrazione e complementarità tra i vari settori di attività dell’Ente;

* la strutturazione formale dei rapporti tra Segretario Generale, Direttore Generale e Responsabili di servizio;

* la definizione di adeguati percorsi di carriera atta a valorizzare le professionalità acquisite nell’ente;

* il C.C.N.L.;

* la possibilità di ricorso a contratti a tempo determinato al di fuori della dotazione organica.

Art. 30
Il Segretario comunale.

1. Il Segretario comunale è nominato dal Sindaco, da cui dipende funzionalmente ed è scelto nell’apposito albo;

2. Il Segretario comunale nel rispetto delle direttive impartite dal Sindaco:

* Svolge compiti di collaborazione nei confronti del Sindaco, della Giunta, del Consiglio e nell’ambito delle attribuzioni affidate a ciascun organo;

* Svolge funzioni di assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli stessi organi e dei responsabili apicali in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo Statuto e ai regolamenti e, ove richiesto, esprime il parere di conformità sui procedimenti di detti organi;

* Sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili apicali e ne coordina l’attività;

* Partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e ne cura la verbalizzazione;

* Può rogare i contratti del Comune, autentica le scritture private e atti nell’interesse del Comune;

* Esercita ogni altra funzione attribuitagli dal presente Statuto e dai regolamenti o conferitagli dal Sindaco;

* Svolge funzioni di Direttore generale se conferitagli dal Sindaco nel caso non fosse stata stipulata con altri Comuni convenzione per la nomina dello stesso Direttore generale in una persona esterna agli Enti interessati;

* Studia i problemi di organizzazione, di razionalità e semplificazione delle procedure, delle nuove tecniche e metodologie di lavoro con formalizzazione di progetti o di adozione di disposizioni volte ad assicurare l’osservanza dei criteri di regolarità gestionale, speditezza amministrativa ed economia di gestione, con riferimento anche al rapporto costi - benefici;

* Partecipa ove richiesto, alle riunioni delle commissioni consiliari con funzioni referenti o consultive;

* Coordina l’orario di lavoro dei dipendenti in funzione all’orario di servizio;

* Acquisisce il deposito delle mozioni di sfiducia al Sindaco e/o alla Giunta e delle dimissioni del Sindaco e degli Assessori;

* Provvede ad ogni altro adempimento previsto dalle leggi, dal presente Statuto, dai regolamenti;

* Sostituisce gli apicali di settore per quanto di competenza nel caso di vacanza del posto o in assenza o impedimento del titolare in tutti i compiti assegnati dallo Statuto o dai regolamenti;

* Adotta i provvedimenti con rilevanza esterna intersettoriale;

* Ha facoltà di avocazione dei provvedimenti dei responsabili di servizio;

* Ha la direzione di singoli settori della struttura organizzativa dell’ente affidatagli dal Sindaco.

3. Qualora non venga nominato il Direttore Generale, al Segretario Generale possono essere attribuite anche le funzioni e le attività proprie del Direttore.

Art. 31
Il Direttore generale

1. Il Direttore generale nominato dal Sindaco sovrintende alla gestione dell’Ente perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza della struttura burocratica.

2. Egli in particolare esercita le seguenti funzioni:

* Predispone la proposta del piano esecutivo di gestione e del piano dettagliato degli obiettivi previsto dalle norme e dalla contabilità, sulla base degli indirizzi forniti dal Sindaco e dalla Giunta Comunale;

* Predispone, sulla base delle direttive stabilite dal Sindaco, programmi organizzativi o di attuazione, relazioni o studi particolari;

* Organizza e dirige il personale, coerentemente con gli indirizzi funzionali stabiliti dal Sindaco e dalla Giunta;

* Verifica l’efficacia e l’efficienza dell’attività degli uffici e del personale a essi preposto;

* Promuove i procedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili degli uffici e dei servizi e adotta le sanzioni in conformità a quanto previsto dal regolamento e dal contratto di lavoro;

* Dà esecuzione agli atti deliberativi per quanto di competenza;

* Gestisce i processi di mobilità intersettoriale;

* Riesamina annualmente, sentiti i responsabili dei servizi, l’assetto organizzativo dell’Ente e la distribuzione delle risorse umane, proponendo al Sindaco e alla Giunta comunale eventuali provvedimenti in merito;

* Adotta in via surrogatoria i provvedimenti dei responsabili dei servizi qualora siano assenti, previa istruttoria del servizio competente;

* Concilia e transige le liti in corso.

Art. 32
Direzione degli uffici e dei servizi. Collaborazioni esterne e a tempo determinato.

1. L’incarico di Responsabili degli uffici e dei servizi è attribuito al funzionario preposto all’area di attività o al servizio, inquadrato nella categoria apicale dell’ente, in base al principio per cui i poteri di indirizzo e controllo spettano agli organi elettivi, mentre la gestione amministrativa è attribuita agli organi burocratici.

2. L’incarico viene attribuito secondo quanto stabilito dalle norme di legge e contrattuali, con provvedimento scritto e motivato e può essere revocato con procedimento che garantisca il contraddittorio

3. Il responsabile degli uffici e dei servizi è direttamente responsabile , in relazione agli obiettivi stabiliti dagli organi elettivi, della correttezza amministrativa, dell’efficacia ed efficienza della gestione.

4. I posti di responsabile degli uffici e dei servizi, staff o di alta specializzazione, possono essere coperti con le modalità stabilite dal regolamento mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico od eccezionalmente, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.

5. Il regolamento definisce le modalità in base alle quali il Sindaco conferisce incarichi di collaborazione esterna finalizzati al conseguimento di obiettivi determinati e con convenzioni a termine.

TITOLO VI
FINANZA E CONTABILITA’

Art. 33
Autonomia finanziaria

1. Nel rispetto dei principi costituzionali e delle leggi in materia di finanza pubblica il Comune ha autonomia finanziaria, fondata su certezza di risorse proprie e trasferite;

2. Il Comune è titolare di potestà impositiva autonoma, che esercita attraverso l’applicazione di imposte e tasse e la riscossione di tariffe, corrispettivi e contributi per l’erogazione dei servizi comunali;

3. Entro il mese di Dicembre di ciascun anno o nel diverso termine stabilito dalla legge, il Consiglio Comunale delibera il bilancio di previsione per l’anno successivo;

4. Il bilancio corredato della relazione previsionale e programmatica, redatta per programmi, progetti ed interventi che evidenzi in maniera distinta la spesa corrente consolidata, la spesa di sviluppo e quella destinata agli investimenti;

5. Prima dell’esercizio finanziario la Giunta approva il piano esecutivo di gestione, attraverso il quale predetermina gli obiettivi e il livello qualitativo e quantitativo dei servizi, delle prestazioni all’utenza ed assegna ai responsabili dei servizi la dotazione finanziaria, strumentale e di personale necessaria per l’ordinaria gestione e attuazione degli interventi programmati;

6. Nel corso dell’esercizio l’azione dell’Amministrazione è strettamente correlata al costante mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario ed è soggetta a verifica ed aggiornamenti, in relazione alla realizzazione delle entrate ed all’andamento della spesa;

7. I risultati della gestione sono rilevati mediante contabilità economica e dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del bilancio finanziario, il conto economico e quello del patrimonio, secondo le disposizioni di legge e del regolamento di contabilità;

8. La Giunta comunale entro il trenta Giugno di ciascun anno presenta al Consiglio per l’approvazione il bilancio consuntivo dell’anno precedente, accompagnato da una relazione illustrativa dei risultati di gestione, in rapporto alle risorse economiche conseguite ed agli obiettivi definiti in sede previsionale e programmatica;

Art. 34
Demanio e patrimonio.

1. I beni di proprietà del Comune sono soggetti, in relazione alla natura ed alla destinazione, al regime giuridico proprio del demanio e del patrimonio degli Enti Locali;

2. La gestione dei beni comunali s’ispira ai principi della conservazione, della valorizzazione e dell’utilità pubblica;

3. I beni non impiegati per i fini istituzionali dell’Ente e non strumentali all’erogazione dei servizi, sono dati di norma in locazione o in uso, compatibilmente con la loro natura, a canoni tali da consentire un’adeguata redditività;

Art. 35
Revisione economico finanziaria.

1. Il Revisore dei Conti , nominato dal Consiglio Comunale, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione del Comune e delle istituzioni, in particolare:

* - attesta la veridicità delle scritture contabili e la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del conto consuntivo;

* - deve evidenziare i dati e gli elementi necessari per la valutazione del livello di produttività ed economicità della gestione ed esprime suggerimenti e proposte tese a migliorarne l’efficienza e i risultati;

* - nell’esercizio delle sue attribuzioni il Revisore dei Conti ha accesso a tutti gli uffici comunali per effettuare le verifiche e gli accertamenti necessari per l’espletamento dell’incarico ed ha diritto ad ottenere direttamente dagli stessi copia degli atti e dei documenti necessari;

2. Il Regolamento di Contabilità definisce le funzioni e i compiti attribuiti al Revisore dei Conti , disciplina l’organizzazione ed il funzionamento dell’organo, le modalità di presentazione al Consiglio Comunale del referto su gravi irregolarità della gestione e specifica i rapporti del Revisore dei Conti con gli organi elettivi e burocratici;

Art. 36
Controllo di gestione e controllo di qualità

1. Al fine di verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati, nonché l’efficienza, l’efficacia e l’economicità della gestione, è istituito il controllo di gestione, secondo le norme le modalità disciplinate nel regolamento di Contabilità;

2. Per i servizi gestiti direttamente dall’Ente e per quelli eventualmente erogati attraverso istituzioni, deve essere posto in essere un sistema di rilevazione dei costi e dei ricavi secondo le tecniche della contabilità economica analitica, tenendo conto dell’articolazione organizzativa degli uffici e dei servizi;

3. Per l’esercizio di controllo di gestione il Comune può avvalersi di professionalità interne e/o esterne all’Ente o di Società ed Organismi specializzati;

4. Nei servizi erogati all’utenza il Comune definisce gli standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni e determina indici e parametri idonei a misurare e valutare i risultati conseguiti;

5. Il livello qualitativo e quantitativo dei servizi è periodicamente verificato con gli utenti, attraverso idonee forme di consultazione anche a campione, ed è costantemente adeguato al mutare delle esigenze e della domanda.

TITOLO VI
DISPOSIZIONI FINALI

Art. 37
Assicurazione Amministratori e dipendenti

1. Il Sindaco, il Vice Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri comunali e i rappresentanti del Comune, sono assicurati contro i rischi conseguenti all’espletamento del mandato. L’onere è a carico del Comune.

2. Sono a carico del Comune la spesa relativa alla stipulazione di assicurazioni per la copertura dei rischi professionali relativi alle funzioni di responsabile degli uffici e dei servizi, del Segretario e Direttore Generale e del Vice Segretario.

Art. 38
Revisione ed abrogazione dello Statuto

1. La revisione dello Statuto e deliberata dal Consiglio comunale con le stesse modalità che la legge dispone per l’approvazione;

2. La proposta di abrogazione segue la stesa procedura della proposta di revisione. L’abrogazione deve essere votata contestualmente all’approvazione del nuovo Statuto ed ha efficacia dal momento dell’entrata in vigore di quest’ultimo.

Art. 39
Disposizioni finali.

1. Il Consiglio Comunale predispone ed approva appositi regolamenti per l’attuazione di quanto indicato negli articoli 8, 10, 13, 15, 17, 19, 20 e 32.

2. Il presente Statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua affissione all’Albo Pretorio del Comune.

3. L’adozione e l’adeguamento dei regolamenti deve avvenire entro 180 giorni dall’entrata in vigore del presente Statuto.


ALTRI ANNUNCI

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario “Valcerrina” costituito dai seguenti Comuni

Provina di Alessandria: Camino, Cereseto, Cerrina, Gabiano, Mombello, Moncestino, Murisengo, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Pontestura (Frazione Rocchetta), Ponzano, Serralunga di Crea, Solonghello, Villadeati, Villamiroglio

Provincia di Asti: Montiglio Monferrato

Provincia di Torino: Verrua Savoia

La Società Acquedotto Monferrato S.p.A. in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000 n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del T.A.R. Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001, sono le seguenti:

T1 per usi domestici di cottura cibi e produzione acqua calda    Lire/mc 823,9
T2 per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo)    Lire/mc 715,9
T3 per altri usi:
1º scaglione per consumi fino a 50.000 mc/anno    Lire/mc 709,3
2º scaglione per consumi oltre 50.000 mc/anno    Lire/mc 678,5
T3 per usi speciali:
raffrescamento estivo    Lire/mc 568,4
T4 per imprese industriali ed artigianali con consumo compreso tra 100.000 e 200.000 mc/anno:
1º scaglione per consumi fino a 100.000 mc/anno    Lire/mc 598,4
2º scaglione per consumi oltre 100.000 mc/anno    Lire/mc 568,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici

(cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/mc (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Acquedotto Monferrato S.p.A.
L’Amministratore Delegato
Paolo Martinelli




Adda Gas S.p.A. - Cremona

Tariffe distribuzione gas metano

La società Adda Gas S.p.A. con sede in Cremona, Via Belfiore n. 2, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni sottoelencati, comunica che con riferimento alla Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrics ed il Gas n. 237/00 del 28 Dicembre 2000, integrata e modificata dalle successive Delibere 4/01 - 25/01-58/01, ed alla delibera n. 245/00 del 28.12.2000 relativa alla variazione intervenuta sul prezzo di materia prima decorrente dal 1.1.2001, ha rideterminato le strutture tariffarie da applicare agli utenti dei Comuni in argomento:

Tariffe in vigore dal 1º gennaio 2001

Provincia di Novara - Comuni di: Gattico-Invorio-Veruno-Comignago-Agrate Conturbia-Bogogno-B. Ticino-Divignano-Pombia-

Livelli tariffari    L/mc    L/mcal
T1 uso domestico    799,3    86,89
T2 uso risc. indiv.    647,5    70,39
T3 altri usi
1º scagl. Fino 50.000 mc/a    608,2    66,11
2º scagl. Oltre 50.000 mc/a    587,8    63,90
T3 ente pubblico    533,5    57,99
T4 piccole imp. Ind. artig.
1º scagl. Fino 100.000 mc/a    575,1    62,52
2º scagl. Oltre 100.000 mc/a    544,7    59,21

Provincia di Vercelli - Comuni di Santhià - S. Germano V.se - Salasco e Crova

Livelli tariffari    L/mc    L/mcal
T1 uso domestico    799,7    86,92
T2 uso risc. indiv.    621,3    67,54
T3 altri usi
1º scagl. Fino 50.000 mc/a    577,8    62,81
2º scagl. Oltre 50.000 mc/a    575,1    62,51
T3 ente pubblico    532,3    57,86
T4 piccole imp. Ind. artig.
1º scagl. Fino 100.000 mc/a    575,1    62,51
2º scagl. Oltre 100.000 mc/a    544,7    59,20

In accordo a quanto previsto dall’Autorità, le suddette tariffe sostituiscono quelle in precedenza pubblicate in via provvisoria.

I valori di tariffa sopra esposti sono stati elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, fatte salve le conseguenze del contenzioso in corso in merito alle delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193 del 22 Dicembre 1999 e n. 237/00 del 28.12.00.

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. CIP n. 16/93 del 23 Dicembre 1993 e precisamente:

Uso domestico    3.000 L/mese
Uso riscaldamento    5.000 L/mese

Altri usi L/Mcal 4,5 per l’effettivo consumo.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provv. CIP n. 24/88 del 9 Dicembre 1988.

Cremona, 10 aprile 2001

Il Presidente del C.D.A.
Lorenzo Marcotti




ASMT S.p.A. - Tortona (Alessandria)

Tariffe erogazione gas metano distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza del bacino di Tortona

L’Asmt S.p.A. comunica che in applicazione dei criteri stabiliti dal provvedimento dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 237/2000 dei 28112/2000 a decorrere dal 1º Gennaio 2001 e sino al 30 Giugno 2001 le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, sono le seguenti:

Cod. uso    Tipologia uso    Tariffa (L./Mj
T1    uso domestico    19,72
T2    usi riscaldamento    16,82
T31    usi riscaldamento centralizzato    16,65
T32    usi risaldamento centralizzato    16,56
T3a1     usi artigianale - industriale    16,30
T3a2    usi artigianale - industriale    16,17
T3d1    usi comunali    14,87
T3d2    usi comunali    14,23
T41    ex esenti    14,74
T42    ex esenti    14,10

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 dei Provv. C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1998.

Tortona, 5 aprile 2001

Il Direttore Generale
Ennio Radio




Associazione Museo Ferroviario Piemontese (Torino)

Convocazione Assemblea ordinaria dei soci

I Soci della Associazione “Museo Ferroviario Piemontese”, costituita in attuazione della legge regionale 26 luglio 1978, n. 45, sono convocati in assemblea ordinaria il giorno 29 aprile 2001 alle ore 6 in prima convocazione e il giorno 26 maggio 2001 alle ore 10 in seconda convocazione, conformemente all’art. 7 dello statuto.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono:

1) - Relazione del Presidente;

2) - Relazione finanziaria;

3) - discussioni delle relazioni e osservazioni generali;

4) - varie ed eventuali.

In analogia a quanto previsto dall’art. 17 dello Statuto, oltre ai soci in regola con il pagamento della quota associativa, possono intervenire anche coloro che provvedono al versamento della quota sociale non oltre l’inizio dell’assemblea; nel caso degli Enti Pubblici questi possono limitarsi a produrre la deliberazione di associazione o di pagamento della quota annua approvata dagli organi competenti.

Il Presidente
Guido Rossi




Biamino Cav. Giuseppe e Figli S.r.l. - Asti

Tariffe erogazione gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9.200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana relativamente ai seguenti comuni:

Provincia di Asti

Refrancore, Castagnole M.to, Scurzolengo, Portacomaro, Calliano, Moncalvo, Castell’Alfero, Montemagno, Grana, Tonco, Grazzano Badoglio, Penango, Frinco, Viarigi, Corsione, Casorzo, Fr. S. Carlo di Villa S. Secondo;

Provincia di Alessandria

Alfiano Natta, Castelletto Merli.

La Società Biamino Cav. Giuseppe e Figli S.r.l. comunica che, in applicazione alla Deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n. 237/00 del 28/12/2000 sono state determinate le tariffe di fornitura ai clienti del mercato vincolato per il semestre gennaio - giugno 2001, con riferimento agli ambiti di cui all’art. 3.

Pertanto i nuovi livelli tariffari per tutti i Comuni sopra elencati appartenenti ad un unico ambito tariffario, imposte escluse, sono i seguenti:

    L/MC    L/MJ
T1 Tariffa per usi domestici    778,874    20,22
T2 Tariffa per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo)    723,791    18,79
T3 Tariffa per altri usi:
1° scaglione - fino a 150.000 mc/anno    674,870    17,52
2° scaglione - oltre 150.0000 mc/anno    661,774    17,18
T4 Tariffa usi industriali ed artigianali con consumi compresi tra 100.000 e 200.000 mc/anno
1° scaglione - fino a 100.000 mc/anno    571,252    14,83
2° scaglione - oltre 100.000 mc/anno    543,517    14,11

I valori di tariffa sopra esposti sono elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, fatte salve le conseguenze del contenzioso in corso in merito alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193 del 22/12/1999.

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. CIP n. 16/93 del 23.12.1993 e precisamente:

Quota fissa di 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici di cui alla tariffa T1.

Quota fissa di 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) di cui alla tariffa T2.

Nella misura di 41,4 L/Mc per gli altri usi di cui alle tariffe T3 T4.

Le tariffe saranno applicate con il criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito dal punto 3.1.6 del Provv. CIP N. 24/88 del 9.12.1988.

L’Amministratore
Filippo Finello




Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso - pubblicazione della graduatoria definitiva

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46, è stata pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune di Bagnasco e nella sede dello A.T.C. di Cuneo la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 18/10/2000 dal Comune di Bagnasco.

La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.

Cuneo, 3 aprile 2001

Il Presidente
Carlo Maroglio




Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso - pubblicazione della graduatoria definitiva

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46, è stata pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune di Bra e nella sede dello A.T.C. di Cuneo la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 17/5/2000 dal Comune di Bra.

La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.

Cuneo, 3 aprile 2001

Il Presidente
Carlo Maroglio




Commissione formazione graduatorie assegnazione alloggi edilizia residenziale pubblica c/o ATC - Alessandria

Avviso di pubblicazione di graduatoria provvisoria

Si rende noto che questa Commissione ha formato la graduatoria provvisoria relativa al bando generale di concorso pubblicato in data 15 gennaio 2001 per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di edilizia residenziale pubblica che dovessero comunque rendersi disponibili nel Comune di Viguzzolo.

La graduatoria provvisoria sarà pubblicata nei modi e nei termini previsti dall’art. 11 della Legge Regionale 28 marzo 1995, n. 46 così come modificata dalla Legge Regionale 29 luglio 1996, n. 51 e dalla Legge Regionale 21 gennaio 1998, n. 5 e gli interessati potranno prenderne visione presso il Comune sopra indicato e presso la sede dell’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Alessandria (ex I.A.C.P.).

Alessandria, 5 aprile 2001

Il Presidente della Commissione
Michele Zeoli




Comune di Aisone (Cuneo)

Estratto deliberazione C.C. n. 38 del 18.12.2000 - Approvazione nuovo Regolamento Edilizio

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

di revocare la precedente deliberazione del Consiglio Comunale n. 33 dell’11.8.2000 avente per oggetto: “Approvazione ai sensi art. 3 L.R. 19/99 del Regolamento edilizio comunale”;

di approvare ai sensi della L.R. 19/99 il Nuovo Regolamento Edilizio Comunale, composto da n. 71 articoli, da n. 10 modelli allegati, di seguito elencati:

Modello 1 C.U., Modello 2 C.D.U., Modello 3 Relazione illustrativa del Progetto Municipale, Modello 4 Concessione Edilizia, Modello 5 Autorizzazione Edilizia, Modello 6 Comunicazione Inizio Lavori, Modello 7 Comunicazione Ultimazione Lavori, Modello 8 Richiesta verifica finale e certificato di abitabilità, Modello 9 Atto di Impegno per Interventi Edificatori nelle Zone Agricole, Modello 10 Certificato di abitabilità

(omissis)

di dare atto il testo approvato è conforme ai sensi dell’art. 3, comma 2º, L.R. 19/99 al Regolamento tipo formato dalla Regione;

(omissis)

Il Responsabile del Procedimento    Il Sindaco
Enrico Tassone    Armando Franco




Comune di Bardonecchia (Torino)

Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 del 28.3.2001 con oggetto: “Approvazione Variante Parziale al P.R.G.C. (ai sensi dell’art. 17 comma 7 L.R. n. 56/77 e s.m.i.) - Approvazione Terza Variante al Piano Particolareggiato dell’U.U.I. n. 11 del P.R.G.C.”.

(omissis)

delibera

- Di richiamare integralmente quanto esposto in premessa;

- Con riferimento alle osservazioni pervenute vengono assunte le seguenti determinazioni, contenute nel fascicolo “Controdeduzioni alle Osservazioni” allegato alla presente deliberazione:

(omissis)

- Di approvare, ai sensi dell’articolo 17 comma 7 della L.R. n. 56/77 e s.m. e i., la variante parziale al P.R.G.C. redatta su incarico dell’Amministrazione Comunale dall’ing. Roberto Renacco, composta da un elaborato (tavola aggiornata di P.R.G.C.) denominato “Unità Urbana di Intervento n. 11”;

- Di approvare, ai sensi dell’art. 40 comma 2 della L.R. n. 56/77 e s.m. e i., la terza variante al Piano Particolareggiato dell’U.U.I. n. 11 del P.R.G.C., nella versione redatta su in carico dell’Amministrazione Comunale dall’ing. Roberto Renacco, composta dai seguenti elaborati:

- indagini geologiche e geomorfologiche;

1 relazione illustrativa;

1 relazione illustrativa (testo coordinato comparativo);

2. planimetrie previsioni urbanistiche precedenti;

3.1 planimetria con evidenziazione superfici fondiarie;

3.2 planimetria con evidenziazione sagome limite di edificazione;

3.3 piano particolareggiato planimetria di riferimento;

4.1.1 percorso veicolare;

4.1.2 percorsi pedonali;

4.1.3 parcheggi;

4.1.4 alberature;

4.2.1 illuminazione;

4.2.2 fognature;

4.2.3 acquedotto;

4.3 arginature;

4.4 edifici ed impianti pubblici di nuova realizzazione;

5.1 planimetria planivolumetrica indicativa;

5.2 profili e sezioni indicativi;

6.1.1 planimetria catastale con perimetro di piano;

6.1.2 elenchi catastali;

6.2.1 planimetria con aree assoggettate all’uso pubblico;

6.2.2 elenchi catastali aree assoggettate all’uso pubblico;

7 norme di attuazione;

7 norme di attuazione (testo coordinato comparativo);

- Di considerare gli elaborati “6.2.1 planimetria con aree assoggettate all’uso pubblico” e “6.2.2 elenchi catastale aree assoggettate all’uso pubblico” come allegati alla presente deliberazione, in quanto parte integrante di convenzione già stipulata;

- Di precisare che le aree di uso pubblico sono quelle individuate nella tavola “3.3 piano particolareggiato planimetria di riferimento” con destinazione a servizi;

- Di manifestare la volontà che le potenzialità edificatorie non utilizzate dal Piano Particolareggiato, aventi destinazione ricettiva e a servizi, trovino localizzazione in apposite aree da individuare nel redigendo P.R.G.C.;

- Di disporre che, ai sensi dell’art. 40, 3º comma della L.R. n. 56/77 e s.m.ei., la presente deliberazione venga pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione e trasmessa, completa degli elaborati costituenti il Piano, alla Provincia ed alla Regione, ai sensi del combinato disposto degli articoli 17 comma 7 e 40 comma 2 della L.R. n. 56/77 e s.m. e i.;

- Di aver acquisito il parere favorevole in linea tecnica del responsabile del Servizio, ai sensi dell’art. 49 del T.U.E.L. 267/2000, inserito solo nell’originale del presente atto;

- Di dare atto che trattasi di competenza del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 10, comma 2, lettera b) del vigente Statuto Comunale (approvazione degli strumenti urbanistici);

- Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile con separata distinta votazione resa in forma palese per alzata di mano che dà il seguente risultato: presenti: 12, astenuti: -, votanti: 12, favorevoli: 10, contrari: 2.

Del che si è redatto il presente verbale.

Il Sindaco    Il Segretario Comunale




Comune di Bardonecchia (Torino)

Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 8 del 28.3.2001 con oggetto: “Approvazione modificazione al vigente P.R.G.C. (ai sensi dell’art. 17 comma 8 L.R. n. 56/77 e s.m.i.) - Approvazione Terza Variante al Piano Particolareggiato dell’area B2 S 10 del P.R.G.C.”.

(omissis)

delibera

- Di richiamare integralmente quanto esposto in premessa;

- Con riferimento alle osservazioni pervenute vengono assunte le seguenti determinazioni, contenute nel fascicolo “Controdeduzioni alle Osservazioni” allegato alla presente deliberazione:

(omissis)

- Di puntualizzare che la richiesta contenuta nell’Osservazione presentata dall’arch. Cassi e dalla signora Scarato, intesa ad ottenere la possibilità di procedere all’edificazione prima dell’approvazione da parte regionale del progetto della viabilità principale, è condivisa da questa Amministrazione. Tale richiesta non è stata accolta unicamente alla luce dell’allegato parere contrario espresso in merito dal Responsabile del Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata;

- Di approvare, ai sensi dell’art. 17, comma 8, punto c, della L.R. n. 56/77 e s.m. e i., la modificazione al P.R.G.C. descritta in premessa;

- Di puntualizzare che data la modestissima variazione della perimetrazione del Piano Particolareggiato (inserimento di due mappali privi di potenzialità edificatoria, di complessivi mq. 152 pari allo 0,37% della superficie totale del P.P.), non si ritiene di predisporre la tavola aggiornata di P.R.G.C., anche in considerazione del fatto che tale modificazione risulterebbe impercettibile in una cartografia in scale 1:1.000;

- Di approvare, ai sensi dell’art. 40 comma 2 della L.R. n. 56/77 e s.m. e i., la terza variante al Piano Particolareggiato dell’area B2 S 10 del P.R.G.C., nella versione redatta su in carico dell’Amministrazione Comunale dall’arch. Fabio Minucci, composta dai seguenti elaborati:

- elaborato 1): relazione illustrativa, norme tecniche di attuazione, elenco catastale;

- elaborato 2): mappa catastale, comparti d’intervento, destinazione d’uso;

- Di disporre che, ai sensi del combinato disposto degli articoli 40, 3º comma, e 17, 9º comma, della L.R. n. 56/77 e s.m.e i., la presente deliberazione venga pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione e trasmessa, completa degli elaborati costituenti il Piano, alla Regione Piemonte;

- Di determinare che nell’ambito delle aree destinate a servizi dalla presente variante, non appena dismesse o acquisite dal Comune, qualora in futuro si vengano a determinare situazioni di sicurezza sotto il profilo idrogeologico, verranno ricavati spazi idonei da destinare ad attività ricettive. Quanto precede tramite la redigenda revisione generale di Piano o tramite specifica variante di P.R.G.C.

- Di aver acquisito il parere favorevole in linea tecnica del responsabile del Servizio, ai sensi dell’art. 49 del T.U.E.L. 267/2000, inserito solo nell’originale del presente atto;

- Di dare atto che trattasi di competenza del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 10, comma 2, lettera b) del vigente Statuto Comunale (approvazione degli strumenti urbanistici);

- Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile con separata distinta votazione resa in forma palese per alzata di mano che dà il seguente risultato:

presenti: 13

astenuti: -

votanti: 13

favorevoli: 13

contrari: -

Del che si è redatto il presente verbale.

Il Sindaco    Il Segretario Comunale




Comune di Biella

Estratto di avviso d’asta pubblica per la vendita di immobili di proprietà comunale pubblicato sul BUR n. 16 del 18/4/2001

Rettifica data apertura delle offerte erroneamente indicata:

L’apertura avverrà il giorno 15/5/2001

Il Tecnico Responsabile
Jean Pierre Agnolio




Comune di Bra (Cuneo)

Ordinanza n. 170 del 11/4/2001 - Occupazione temporanea e d’urgenza degli immobili necessari per sistemazione incrocio tra Via Cuneo, Via Rosselli e Via Gabotto mediante rotonda

Il Dirigente Ripartizione Lavori Pubblici

(omissis)

decreta

Art. 1) In favore del Comune di Bra è autorizzata l’occupazione d’urgenza per la durata di anni cinque dalla data di immissione nel possesso degli immobili necessari alla realizzazione delle opere e così di seguito descritti:

1) Poggio Alma - Piazza Mazzini, 2/a - Manta di Saluzzo

Società Monica di Sartore Francesco & C. c/o Avv. Giolito Giammario Curatore fallimentare - Via Serra n. 1/a - Bra

Foglio n. 60, mappale n. 22

Superficie da occupare mq. 8

2) Manfredi Ottavia - Via Bonino n. 3 - Bra

Foglio n. 60, mappale n. 24

Superficie da occupare mq. 860;

Foglio n. 60, mappale n. 294

Superficie da occupare mq. 16 (fabbricato rurale)

Foglio n. 60, mappale n. 304

Superficie da occupare mq. 483

3) Longo Giovanni Battista - Via Cuneo, 87 - Bra

Matteo da Anna Maria - Via Cuneo, 87 - Bra

Foglio 60, mappale n. 450

Superficie da occupare mq. 13

4) Longo Matteo - Via Cuneo, 87 - Bra

Panero Lucia - Via Cuneo, 87 - Bra

Foglio 60, mappale n. 453

Superficie da occupare mq. 82

Art. 2) Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme di legge, pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ed inserito sul Foglio Annunzi Legali della Provincia di Cuneo.

Ordina

Il Sig. Felice Serra - Dott. Agronomo con studio in Bra via Rambaudi n. 7 procederà alla compilazione a termini di legge e in conformità di quanto disposto dall’art. 3 commi 2 e 3 della legge 3.1.1978 n. 1, degli stati di consistenza degli immobili da occupare per gli scopi indicati in premessa.

A tal fine il predetto professionista, accompagnato da testimoni, potrà introdursi nelle proprietà private previo avviso da notificarsi nei termini fissati dall’art. 3 della legge 3.1.1978 n. 1.

Avvisa

che in forza del presente provvedimento il giorno Martedì 8/5/2001 dalle ore 9,00 alle ore 10,30 negli immobili innanzi descritti saranno effettuate, in contraddittorio alla presenza dei testimoni, le operazioni relative alla redazione dello stato di consistenza ed alla presa di possesso, redigendo apposito verbale.

Il Dirigente Rip. LL.PP.
Giovanni Galletto




Comune di Carignano (Torino)

Bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica disponibili per risulta nel Comune di Carignano ai sensi L.R. 28.3.95 n. 46 e 29.7.96 n. 51

Si rende noto che, ai sensi L.R. 28.3.95 n. 46 e 29.7.96 n. 51, viene pubblicato, con decorrenza 2.5.2001, il bando in oggetto.

La partecipazione è consentita ai residenti o a coloro che prestano attività lavorativa esclusiva o principale nel Comune o in uno dei Comuni compresi nell’ambito territoriale n. 9 (Carmagnola, Carignano, Villastellone, Piobesi Torinese, Castagnole Piemonte, Pancalieri, Lombriasco ed Osasio), salvo che che si tratti di lavoratori emigrati all’estero per i quali è ammessa la partecipazione per un solo ambito territoriale.

Le domande di partecipazione, compilate su moduli appositamente predisposti ed in distribuzione gratuita presso gli uffici dei comuni sopraindicati, devono essere presentate entro il termine tassativo del 15.6.2001 salvo che si tratti di lavoratori emigrati all’estero per i quali il termine è prorogato di 30 giorni.

Il Responsabile dei Servizi Sociali
Maria Teresa Partiti




Comune di Castagnole delle Lanze (Asti)

Nuovo Piano di Recupero di Libera Iniziativa da realizzarsi dal Sig. Tagliaferro Giuseppe in Via Alfieri n. 7 - Approvazione definitiva - Deliberazione del Consiglio Comunale n. 5 del 20 febbraio 2001

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Approvare, in via definitiva, il Piano di Recupero specificato in premessa, secondo gli atti tecnici presentati in sede di adozione e di cui alla propria deliberazione n. 44 del 30.8.2000.

2) Dare atto che il suddetto Piano di Recupero assumerà efficacia con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, della presente deliberazione divenuta esecutiva ai sensi di legge.

Il Segretario Comunale    Il Sindaco
Leonardo Fricano    Roberta Filippa




Comune di Castellamonte (Torino)

Avviso ad opponendum

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 360 L. 20.3.1865 n. 2248 all. f), sui lavori pubblici,

Il Capo Settore Tecnico

avverte

che essendo ultimati i lavori di: “Realizzazione opere per ripristino strada comunale danneggiata dalle frane conseguenti all’evento alluvionale del 5-6 novembre 1994 - fraz. Filia - Canton Neiro”, in data 10.11.2000, chiunque vanti crediti verso la ditta I.V.E.C. s.n.c. - Via clapey, 19 - Donnas (AO), per occupazioni permanenti o temporanee di immobili ovvero per danni verificatisi in dipendenza dei lavori anzidetti, deve presentare a questo Comune istanza corredata dai relativi titoli entro il termine di quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.

I creditori che intendono garantirsi per i titoli suddetti, anche sulla cauzione prestata dall’Impresa, dovranno chiederne tempestivamente il sequestro alla competente Autorità Giudiziaria.

Il Capo Sett. Tecnico
A. Maggiotti




Comune di Cerano (Novara)

Approvazione di variante parziale al P.R.G.C. vigente art. 17, 7º comma L.R. 56/77 e s.m.i., relativa al cambio di destinazione d’uso di alcune aree

Il Sindaco

rende noto

che con deliberazione di C.C. n. 17 del 2.4.2001 esecutiva ai sensi di legge, è stato approvato definitivamente il progetto di variante parziale al P.R.G.C. vigente.

Gli elaborati saranno depositati ai sensi dell’art. 18 della L.R. 56/77 presso gli Uffici Comunali in continua visione; chiunque potrà ottenerne copia degli stessi previo deposito delle relative spese.

Il Sindaco
Agostino Frau




Comune di Cerano (Novara)

Estratto della Deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 2.4.2001 - Approvazione Piano di Recupero di iniziativa privata Ubezio/Borando

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. Di approvare il progetto di Piano di Recupero, proposto dai sigg. Ubezio e Borando costituito dai seguenti elaborati:

- relazione

- norme tecniche di attuazione

- schema di convenzione come modificato

- rilievo fotografico

- Tav. 1 - estratti catastali

- Tav. 2 - rilievo dell’esistente - piante

- Tav. 3 - rilievo dell’esistente - piante della copertura

- Tav. 4 - rilievo dell’esistente - prospetti e sezioni

- Tav. 5 - conteggi planovolumetrici

- Tav. 6 - sovrapposizione degli interventi - piante

- Tav. 6 bis - conteggi planovolumetrici

- Tav. 7 - progetto di ristrutturazione e recupero - pianta piano terra

- Tav. 8 - progetto di ristrutturazione e recupero - pianta piano primo

- Tav. 9 - progetto di ristrutturazione e recupero - pianta copertura

- Tav. 10 - progetto di ristrutturazione e recupero - sezione A-A, B-B, C-C, D-D

- Tav. 11 - progetto di ristrutturazione e recupero - prospetti

(omissis)

Il Responsabile del Servizio
Camilla Vignola




Comune di Demonte (Cuneo)

Estratto deliberazione C.C. n. 49 del 19.12.2000 - Approvazione nuovo Regolamento Edfilizio

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

di approvare ai sensi della L.R. 19/99 il Nuovo Regolamento Edilizio Comunale, composto da n. 71 articoli, da n. 10 modelli allegati, di seguito elencati:

Modello 1 C.U., Modello 2 C.D.U., Modello 3 Relazione illustrativa del Progetto Municipale, Modello 4 Concessione Edilizia, Modello 5 Autorizzazione Edilizia, Modello 6 Comunicazione Inizio Lavori, Modello 7 Comunicazione Ultimazione Lavori, Modello 8 Richiesta verifica finale e certificato di abitabilità, Modello 9 Atto di Impegno per Interventi Edificatori nelle Zone Agricole, Modello 10 Certificato di abitabilità

(omissis)

di dare atto il testo approvato è conforme ai sensi dell’art. 3, comma 2º, L.R. 19/99 al Regolamento tipo formato dalla Regione;

(omissis)

Il Responsabile del Procedimento    Il Sindaco
Claudio Fantini    Mario Bertoldi




Comune di Dusino San Michele (Asti)

Avviso

Addì 17 aprile 2001 pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune di Dusino S. Michele al n. 111 della graduatoria provvisoria per assegnazione di alloggio di E.P.R. di cui al bando di concorso del 16/1/2001. E’ possibile presentare opposizione alla Commissione Assegnazione Alloggi per iscritto entro 30 giorni dalla data odierna.

Il Sindaco
Bruno Trevisan




Comune di Grugliasco (Torino)

Espropriazione e occupazione d’urgenza degli immobili occorrenti per la realizzazione della sistemazione del c.so Torino

Il Dirigente Settore LL.PP.

- In esecuzione della legge 22.10.1971 n. 865 artt. 10 e successive modifiche e integrazioni

rende noto

che presso la segreteria del Settore LL.PP., Piazza Matteotti 50, dal lunedì al venerdì - dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e presso il Comando Polizia Municipale, Piazza Matteotti 40, nei giorni di sabato e domenica - dalle ore 10.00 alle ore 12.00 - per 20 giorni consecutivi dal 24.4.01, data di inserzione di questo Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte e all’Albo Pretorio del Comune, sono depositati i seguenti atti affinchè chiunque possa prenderne visione:

- copia conforme all’originale della deliberazione di G.C. n. 526 del 21.12.2000 del Comune di Grugliasco con la quale è stato approvato il progetto esecutivo di sistemazione c.so Torino;

- copia conforme all’originale della deliberazione di G.C. n. 121 del 29.3.01 con la quale è stata approvata la procedura espropriativa e l’elaborato denominato piano particellare d’esproprio con allegato l’elenco ditte espropriande in cui vengono evidenziate sia le aree occorrenti per la realizzazione della viabilità anzidetta che le proprietà;

- elaborati progettuali esecutivi approvati con la deliberazione di G.C. n. 526/2000;

- piano particellare d’esproprio ed elenco Ditte espropriande approvati con la deliberazione di G.C. n. 121 del 29.3.01;

- copia Tavola b del P.R.G.C. vigente in scala 1:2000;

- copia Tavola 1.06.2 del Progetto Definitivo del P.R.G. adottato con delibera del Consiglio Comunale n. 64 del 20.7.1999 in scala 1:2000.

Durante il termine suddetto gli interessati possono presentare osservazioni scritte a norma della legge 22.10.1971 n. 865, depositandole presso l’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Grugliasco.

Grugliasco, 12 aprile 2001

Il Dirigente Settore LL.PP.
Massimo Porchietti




Comune di La Morra (Cuneo)

Bando di concorso speciale per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di edilizia residenziale pubblica in La Morra

Il Responsabile del Servizio

In esecuzione della determina n. 24/10.4.01 del Responsabile;

Vista la legge Reg.le n. 46 del 28.3.85 e ss.mm. e ii;

rende noto

Che in data 12.4.2001 è stato pubblicato il bando di concorso speciale per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di E.R.P. disponibili nel Comune di La Morra.

Possono partecipare coloro che hanno superato il sessantesimo anno di età, non svolgono alcuna attività lavorativa, vivono soli o in coppia quali coniugi o conviventi more uxorio, residenti nel Comune di La Morra. Le domande di partecipazione da compilare su moduli appositamente predisposti dall’Ente, devono essere presentati entro il termine perentorio del 27.5.2001 salvo che si tratti di residenti emigrati all’estero per i quali il termine è prorogato di trenta giorni.

Il Responsabile del Servizio
Agata Magorda




Comune di Miagliano (Biella)

Avviso di rettifica - Avviso di deposito variante generale al Piano Regolatore Generale del Comune di Miagliano

Il Sindaco

A rettifica del precedente avviso specifica che il deposito si intende dal 10 aprile al 9 maggio e pertanto i termini per presentare osservazioni scadono il giorno 8 giugno alle ore 12,00.

Il Sindaco
Giovanni Geda




Comune di Nonio (Verbano Cusio Ossola)

Deliberazione del C.C. n. 7 in data 22.2.2001 - esecutiva

(omissis)

Il Consiglio Comunale

Con voti favorevoli unanimi espressi in forma palese dai n. 13 consiglieri presenti e votanti

delibera

1 Di approvare il piano di recupero relativo agli immobili siti in Comune di Nonio, fra.ne Brolo, Via Oratorio n. 1 identificati in catasto terreni al foglio 7 mappali 507, 508, 742 e 743 presentato dalla Sig.ra Spadea Maria in Tonti (omissis), composto dai seguenti elaborati:

- Relazione illustrativa ed economica;

- Tavola 1: Planimetria Generale;

- Tavola 3: Planimetrie a sezioni;

- Tavola 3: Prospetti e sezioni;

- Elaborato grafico integrativo redatto a seguito delle osservazioni dell’Assessorato Beni Culturali e Ambientali della Regione Piemonte.

2. (omissis)

Il Segretario Comunale    Il Sindaco
Giulia Di Nuzzo    Giovanni Bertone




Comune di Orbassano (Torino)

Estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 28/3/2001 - estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 28/3/2001, immediatamente eseguibile, all’oggetto: “Approvazione del progetto di piano di recupero del complesso Cascina Gonzole (raggruppamento 14.1.3 - ambito 3 - del vigente P.R.G.C) ai sensi art. 41 bis L.R. 56/77 e s.m.i. - dichiarazione immediata eseguibilità”

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. Di prendere atto della mancata presentazione di opposizioni entro i termini previsti dalla legge;

2. Di approvare, in conformità all’art. 41 bis della L.R. 5/12/1977 n. 56 s.m.i.:

a) il progetto di Piano di Recupero del complesso Cascina Gonzole (raggruppamento 14.1.3 - ambito 3 - del vigente P.R.G.C.) presentato dall’Ordine Mauriziano di Torino in data 13/7/1999, con nota prot. n. 16351, costituito dai seguenti elaborati;

- Relazione tecnico-illustrativa

- Norme di Attuazione

- Tav. 1 - Inquadramento territoriale (scala 1:10000); Estratto di mappa catastale (scala 1:1500); Stato di fatto ed urbanizzazioni esistenti (scala 1:500)

- Tav. 2 - Progetto generale (scala 1:500)

- Tav. R3.1 - Rilievo - pianta piano terreno (scala 1:200)

- Tav. R3.2 - Rilievo - pianta piano primo (scala 1:200)

- Tav. R3.3 - Rilievo - sezioni e prospetti (scala 1:200)

- Tav. V4.1 - Vincoli all’intervento - pianta piano terreno (scala 1:200)

- Tav. V4.2 - Vincoli all’intervento - pianta piano primo (scala 1:200)

- Tav. V4.3 - Vincoli all’intervento - sezioni e prospetti (scala 1:200)

- Tav. P5.1 - Schema di progetto - pianta piano terreno (scala 1:200)

- Tav. P5.2 - Schema di progetto - pianta piano primo - pianta sottotetto (scala 1:200)

- Tav. P5.3 - Schema di progetto - sezioni e prospetti (scala 1:200)

b) il relativo “Schema di convenzione”;

3. Di allegare al presente atto il progetto di cui alla lettera “a)” e lo schema di convenzione di cui alla lettera “b)”.

4. Di autorizzare il Dirigente del IV Settore ad intervenire alla stipula della detta convenzione ad avvenuta esecutività della presente deliberazione (e ad apportare correzioni ad eventuali errori materiali), dando atto che le spese conseguenti sono a carico dei soggetti attuatori del piano.

5. Di pubblicare la presente deliberazione consiliare, divenuta esecutiva ai sensi di legge, sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai fini dell’acquisizione del requisito di efficacia.

Infine,

Il Consiglio Comunale

delibera

di dichiarare immediatamente eseguibile la presente deliberazione ai sensi dell’art. 134, comma 3, della legge 267/00.

Il Dirigente IV Settore
Urbanistica - Sviluppo Economico
Roberto Modugno




Comune di Pavarolo (Torino)

Adozione Piano di Recupero di iniziativa privata proprietà Roccati Enrico - Grancia Maria - Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del 19.12.2000

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

- Di approvare il Piano di Recupero di iniziativa privata relativo all’immobile sito in questo Comune - Via Maestra, n. 10 di proprietà dei Signori Roccati Enrico - Grancia Maria, così come risulta dal progetto, conservato agli atti di questo Comune, a firma del Geom. Riccardo Roccati.

- Di condizionare l’approvazione di cui al punto precedente all’osservanza delle condizioni poste dalla Commissione Regionale per i Beni Culturali ed Ambientali nella seduta del 23.10.2000 e comunicate dalla Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica - Settore Gestione Beni Ambientali, con nota in data 6.11.2000.

(omissis)

Il Vice Sindaco
Laura Martini




Comune di Salmour (Cuneo)

Avviso di pubblicazione e deposito del progetto preliminare di variante n. 2 al vigente P.R.G.C.

Il Sindaco

In ottemperanza a quanto previsto dagli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.

rende noto

che il Consiglio Comunale in data 14 marzo 2001 con deliberazione n. 8 ha adottato il progetto preliminare di Variante n. 2 al vigente P.R.G.C..

Che gli elaborati relativi sono depositati presso la Segreteria Comunale per trenta giorni consecutivi decorrenti dal 13 aprile al 12.5.2001 durante i quali si potrà prendere visione dalle ore 9.00 alle 12.30 dei giorni feriali e dalle ore 9.00 alle ore 11.00 dei giorni festivi. Durante detto periodo gli atti sono altresì pubblicati all’Albo Pretorio del Comune.

Che dal 13.5.2001 al 11.6.2001 decorre il termine per la presentazione di osservazioni e proposte nel pubblico interesse ai sensi dell’art. 15 della Legge 56/77 s.m.i., le quali dovranno essere presentate in triplice copia, di cui una in bollo.

Dalla Residenza Municipale, 10 aprile 2001

Il Sindaco
Riccardo Manfredi




Comune di Toceno (Verbano Cusio Ossola)

Prot. n. 1099 del 12 aprile 2001 - Decreto di occupazione temporanea e d’urgenza degli immobili necessari alla realizzazione del collegamento strada dalla Via Torino alla Località Ascone

Il Responsabile del Servizio
Gestione Opere Pubbliche

(omissis)

decreta

Art. 1) - In favore del Comune di Toceno è autorizzata l’occupazione d’urgenza dei seguenti immobili siti nel Comune di Toceno, occorrenti per l’esecuzione dei lavori di realizzazione del collegamento strada dalla Via Torino alla Località Ascone, limitatamente alle parti indicate negli allegati del progetto definitivo ed esecutivo citato nella premessa, così individuati secondo gli attuali dati del Catasto e così di seguito descritti:

Art. 2) - L’occupazione per poter realizzare i lavori di cui all’art. 1 può essere protratta fino al 31 dicembre 2003 dalla data di immissione nel possesso come risulterà dall’apposito verbale.

Art. 3) - Al momento della effettiva occupazione degli immobili si provvederà, previo avviso delle parti e in contraddittorio con il proprietario ed eventualmente il fittavolo, il mezzadro, il colono o il compartecipante, a redigere il verbale dello stato di consistenza e quello di immissione nel possesso delle aree di cui trattasi, ai sensi dell’art. 3 della legge n. 1/78.

Art. 4) - La convocazione dei proprietari e degli altri interessati di cui all’art. 3 per la redazione dello stato di consistenza e l’immissione nel possesso è disposta per il giorno 27 maggio 2001 alle ore 10,00 e successive. Il luogo di convocazione, per ciascun interessato, corrisponde alla rispettiva proprietà indicata con i dati catastali nel presente decreto, il quale, indicando il luogo, il giorno e l’ora delle operazioni, vale quale avviso di convocazione e sarà notificato agli interessati dal Comune di Toceno almeno venti giorni prima della data fissata per le operazioni medesime ed affisso per lo stesso periodo all’Albo Pretorio.

Art. 5) - In caso di assenza del proprietario o di rifiuto di sottoscrizione si procederà comunque con l’intervento di due testimoni che non siano dipendenti dell’Amministrazione Comunale.

Art. 6) - Il presente Decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme di legge e pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Art. 7) - Il Geom. Alberto Pidò con studio in Santa Maria Maggiore, procederà alla compilazione, a termini di legge ed in conformità a quanto disposto dall’art. 3, commi 2 e 3, della legge n. 1/78, degli stati di consistenza e dei verbali di immissione nel possesso delle aree oggetto della presente occupazione.

A tal fine il predetto professionista, accompagnato dai testimoni, potrà introdursi nelle proprietà private, ai sensi e per gli effetti del presente decreto.

Art. 8) - L’indennità di occupazione sarà determinata, ai sensi di legge, successivamente in relazione alla durata.

Si dà atto che la deliberazione della Giunta Comunale n. 157 del 23.1.2001 ha previsto complessivamente per le operazioni relative alle espropriazioni e alle acquisizioni bonarie la somma di lire 32.580.000.

Art. 9) - Il comune di Toceno provvederà alla notifica del presente Decreto ai proprietari catastali delle aree da occuparsi. Ai proprietari sarà, altresì, inviata copia autentica del verbale di consistenza e di immissione nel possesso.

Art. 10) - Ai sensi dell’art. 3, ultimo comma, della legge 241/90, si rende noto che in forza dell’art. 113 della Costituzione e dell’art. 34 del Decreto Legislativo n. 80/98 contro il presente decreto può essere presentato ricorso al T.A.R. entro 60 giorni dal ricevimento, con le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034 e s.m.i., ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dallo stesso termine.

Il Responsabile del Servizio
Francesco Cerasoli




Comune di Torino

Avviso

Il Dirigente

- Visto il Piano Regolatore Generale della Città approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3 - 45091 del 21 aprile 1995, pubblicata sul BUR n. 21 del 24 maggio 1995;

- Vista la legge 22 ottobre 1971 n. 865 e s.m.i.;

- Vista la legge regionale 5 dicembre 1977 n. 56;

- Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241;

- Vista la legge 8 agosto 1992 n. 359;

- Visto il D.lgs. 3 febbraio 1993 n. 29 e s.m.i.;

- Visto l’art. 107 del Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267;

rende noto

che con deliberazione del Consiglio Comunale in data 19 febbraio 2001 immediatamente eseguibile (n. mecc. 2001 00408/09), è stata approvata la modificazione del piano d’esproprio, approvato con deliberazione del 13 marzo 2000 (n. mecc. 00 00701/09), esecutiva dal 27 marzo 2000, delle aree necessarie alla realizzazione del parco fluviale della Dora - via Calabria. La deliberazione specificata ed i relativi allegati costituiti dalla planimetria e dall’elenco catastale dei proprietari, sono depositati presso il Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche - (via Avellino, 6 - 4º piano, ore d’ufficio). Il presente avviso sarà affisso all’Albo Pretorio del Comune di Torino dopo la notifica dello stesso.

Entro quindici giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, gli interessati possono presentare osservazioni ed eventuali documenti contenenti ogni informazione utile al fine di determinare la valutazione e la consistenza dell’immobile presso il Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche - (via Avellino, 6 - 4º piano).

Gli immobili oggetto del procedimento espropriativo sono individuati come segue:

Ditta n. 3:

F. 1156 n. 260p - mq. 2.805 - L. 84.150.000 (Euro 43459,85)

ALLOATTI Angela - FASSIO Annamaria - FASSIO Carlo Luigi - FASSIO Secondo - FASSIO Giorgio - PELASSA Federico - PELASSA Piergiorgio.

Ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 4 e 5 della legge 7 agosto 1990 n. 241, l’unità organizzativa responsabile è il Settore Procedure Amministrative Urbanistiche - Ufficio Espropri il cui Responsabile del procedimento è il dott. Giuseppe FILIPPONE - (via Avellino, 6 - 4º piano).

Ai sensi dell’art. 3, comma 4, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, si comunica che contro il presente atto può essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte nei termini di cui all’art. 21 della Legge 6 dicembre 1971 n. 1034, come modificata dall’art. 1 della Legge 21 luglio 2000 n. 205.

Il Dirigente Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
Paola Virano




Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca Perosa Argentina (Torino)

Decreto n. 1/2001 del 27.3.2001 - Occupazione d’urgenza degli immobili necessari alla sistemazione idraulica e consolidamento dei versanti del Torrente Chisone in località Gorge di Usseaux, nei Comuni di Usseaux e Fenestrelle

Il Direttore dell’Area Tecnica

(omissis)

Art. 1) In favore della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca è autorizzata l’occupazione d’urgenza per la durata di anni cinque dalla data di immissione nel possesso, degli immobili necessari alla realizzazione dell’opera indicata in premessa, e descritti nell’allegato elenco ditte che forma parte integrante del presente decreto;

Art. 2) L’occupazione per poter realizzare i lavori di cui al precedente art. 1 dovrà avere luogo a far data dal 1 maggio 2001 e la sua durata non potrà essere protratta oltre il termine di cinque anni decorrenti dalla data di immissione nel possesso. All’atto della effettiva occupazione degli immobili, l’Ente occupante provvederà a redigere, in contraddittorio con il proprietario o, in sua assenza o in caso di rifiuto di firma, con l’intervento di due testimoni;

Art. 3) La Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca corrisponderà agli aventi diritto, dalla data di effettiva occupazione, l’indennità di occupazione nella misura prevista dalla Legge 3.1.1978 n. 1 e con le modalità stabilite dall’art. 20 della Legge 22.10.1971 n. 865, modificato e integrato con l’art. 14 della Legge 28.1.1977 n. 10;

Art. 4) Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme di legge;

Art. 5) Si dispone l’affissione all’Albo Pretorio di questa Amministrazione e dei Comuni di Usseaux e Fenestrelle;

Art. 6) Avverso il presente decreto può essere proposto ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di 30 giorni dalla notifica o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro sessanta giorni dalla notifica.

Perosa Argentina, 27 marzo 2001

Il Direttore dell’Area Tecnica
e Responsabile Unico del Procedimento
Gino Baral




Doragas S.p.A. - Cremona

Tariffe distribuzione gas metano

La società Doragas S.p.A. con sede in Cremona, Via Belfiore n. 2, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni sottoelencati, comunica che con riferimento alla Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 237/00 del 28 Dicembre 2000, integrata e modificata dalle successive Delibere 4/01 - 25/01-58/01, ed alla delibera n. 245/00 del 28.12.2000 relativa alla variazione intervenuta sul prezzo di materia prima decorrente dal 1.1.2001, ha rideterminato le strutture tariffarie da applicare agli utenti dei Comuni in argomento:

Tariffe in vigore dal 1º gennaio 2001

Provincia di Novara - Comuni di Armeno-Miasino-Ameno-Bolzano N.se

Livelli tariffari    L/mc    L/mcal
T1 uso domestico    797,7    86,71
T2 uso risc. indiv.    649,1    70,56
T3 altri usi
1º scagl. Fino 50.000 mc/a    624,8    67,92
2º scagl. Oltre 50.000 mc/a    600,1    65,23
T3 ente pubblico    577,8    62,81
T4 piccole imp. Ind. artig.
1º scagl. Fino 100.000 mc/a    574,3    62,43
2º scagl. Oltre 100.000 mc/a    543,9    59,11

Provincia di Novara - Comuni di: Gargallo-Soriso

Livelli tariffari    L/mc    L/mcal
T1 uso domestico    799,3    86,89
T2 uso risc. indiv.    650,2    70,68
T3 altri usi
1º scagl. Fino 50.000 mc/a    625,6    68,00
2º scagl. Oltre 50.000 mc/a    600,5    65,28
T3 ente pubblico    578,2    62,85
T4 piccole imp. Ind. artig.
1º scagl. Fino 100.000 mc/a    574,7    62,47
2º scagl. Oltre 100.000 mc/a    544,3    59,17

In accordo a quanto previsto dall’Autorità, le suddette tariffe sostituiscono quelle in precedenza pubblicate in via provvisoria.

I valori di tariffa sopra esposti sono stati elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, fatte salve le conseguenze del contenzioso in corso in merito alle delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193 del 22 Dicembre 1999 e n. 237/00 del 28.12.00.

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. CIP n. 16/93 del 23 Dicembre 1993 e precisamente:

Uso domestico    3.000 L/mese
Uso riscaldamento    5.000 L/mese

Altri usi L/Mcal 4,5 per l’effettivo consumo.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provv. CIP n. 24/88 del 9 Dicembre 1988.

Cremona, 10 aprile 2001

Il Presidente del C.D.A.
Lorenzo Marcotti




Enel Distribuzione - Torino

Avviso autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto elettrico

Visto l’art. 3 della L.R. 26.4.84, n. 23

si rende noto

che in data 5/4/01 è stata presentata domanda al Presidente della Giunta della Regione Piemonte, per ottenere l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto elettrico alla tensione di 15000 Volt nei comuni di S. Vittoria d’Alba, Roddi, La Morra e Alba.

A termini dell’art. 9 della L.R. 26.4.84 n. 23 l’autorizzazione dell’impianto in argomento avrà efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità.

La domanda ed i documenti ad essa allegati sono depositati presso la Regione Piemonte, Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso.

Chiunque ne abbia interesse può presentare, ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 della L.R. 26.4.84 n. 23 osservazioni al Settore sopraccitato entro 30 giorni dalla data della presente pubblicazione.

Torino, 5 aprile 2001

Responsabile della Funzione Ingegneria
Mario Marchesini




Geico S.p.A. - Cremona

Tariffe distribuzione gas metano

La società Geico S.p.A., con sede in Cremona, Galleria del Corso n. 3, c    oncessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei comuni sottoelencati, comunica che con riferimento alla Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 237/00 del 28 Dicembre 2000, integrata e modificata dalle successive Delibere 4/01 - 25/01 - 58/01, ed alla Delibera n. 245/00 del 28/12/2000 relativa alla variazione intervenuta sul prezzo di materia prima decorrente dal 1/1/2001, ha rideterminato le strutture tariffarie da applicare agli utenti dei Comuni in argomento:

Tariffe in vigore dal 1º gennaio 2001:

Esercizio di Formazza (VB), relativamente al comune di Formazza (VB).

Esercizio di Caprezzo (VB), relativamente ai comuni di Oggebbio (VB), Premeno (VB), Cannero Riviera (VB), Cannobio (VB), Caprezzo (VB), Trarego Viggiona (VB), Intragna (VB) e Aurano (VB).

Tariffe    L/mc    L/Mcal
T1 uso domestico    758,5    82,44
T2 uso riscaldamento individuale    763,5    82,99
T3 altri usi:
1º scaglione: fino a 50.000 mc/anno    748,8    81,40
2º scaglione: oltre 50.000 mc/anno    707,2    76,87
- Enti Pubblici Comunali    525,0    57,07
T4 usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno:
- 1º scaglione: fino a 100.000 mc/anno    566,6    61,59
- 2º scaglione: oltre 100.000 mc/anno    541,6    58,87

Esercizio di Masera (VB), relativamente ai comuni di Masera (VB), Druogno (VB), Toceno (VB), Craveggia (VB), Re (VB) e Villette (VB).

Tariffe    L/mc    L/Mcal
T1 uso domestico    772,3    83,95
T2 uso riscaldamento individuale    781,2    84,91
T3 altri usi:
1º scaglione: fino a 50.000 mc/anno    765,4    83,20
2º scaglione: oltre 50.000 mc/anno    720,7    78,34
- Enti Pubblici Comunali    525,0    57,07
T4 usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno:
- 1º scaglione: fino a 100.000 mc/anno    569,7    61,93
- 2º scaglione: oltre 100.000 mc/anno    542,7    58,99

Esercizio di Premia (VB), relativamente ai comuni di Premia (VB) e Baceno (VB).

Esercizio di Crodo (VB), relativamente ai comuni di Crodo (VB) e Varzo (VB).

Esercizio di Calasca Castiglione (VB), relativamente ai comuni di Calasca Castiglione (VB), Bannio Anzino (VB), Vanzone S. Carlo (VB), Ceppo Morelli (VB) e Macugnaga (VB).

Tariffe    L/mc    L/Mcal
T1 uso domestico    800,1    86,96
T2 uso riscaldamento individuale    816,6    88,76
T3 altri usi:
1º scaglione: fino a 50.000 mc/anno    798,9    86,84
2º scaglione: oltre 50.000 mc/anno    748,1    81,31
- Enti Pubblici Comunali    525,0    57,07
T4 usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno:
- 1º scaglione: fino a 100.000 mc/anno    575,9    62,60
- 2º scaglione: oltre 100.000 mc/anno    545,4    59,29

Esercizio di Rondissone (TO), relativamente ai comuni di Rondissone (TO), Torrazza Piemonte (TO), Mazzè (TO) e Vische (TO).

Tariffe    L/mc    L/Mcal
T1 uso domestico    759,2    82,53
T2 uso riscaldamento individuale    686,4    74,61
T3 altri usi:
1º scaglione: fino a 50.000 mc/anno    656,0    71,30
2º scaglione: oltre 50.000 mc/anno    639,4    69,50
- Enti Pubblici Comunali    532,0    57,82
T4 usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno:
- 1º scaglione: fino a 100.000 mc/anno    5670,    61,63
- 2º scaglione: oltre 100.000 mc/anno    542,0    58,91

Esercizio di Casaleggio Boiro (AL), relativamente ai comuni di Casaleggio Boiro (AL), Lerma (AL), Mornese (AL), Montaldeo (AL).

Tariffe    L/mc    L/Mcal
T1 uso domestico    793,5    86,25
T2 uso riscaldamento individuale    715,3    77,75
T3 altri usi:
1º scaglione: fino a 50.000 mc/anno    679,5    73,86
2º scaglione: oltre 50.000 mc/anno    659,8    71,72
- Enti Pubblici Comunali    532,0    57,82
T4 usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno:
- 1º scaglione: fino a 100.000 mc/anno    573,6    62,34
- 2º scaglione: oltre 100.000 mc/anno    543,9    59,12

Esercizio di Terzo (AL), relativamente ai comuni di Terzo (AL), Melazzo (AL), Cartosio (AL), Cavatore (AL), Ponzone (AL), Grognardo (AL), Morbello (AL), Cassinelle (AL), Pareto (AL), Sassello (SV), Urbe (SV), Mioglia (SV) e Tiglieto (GE).

Esercizio di Orsara Bormida (AL), relativamente ai comuni di Orsara B.da (AL), Montaldo B.da (AL) e Trisobbio (AL).

Esercizio di Castel Boglione (AT), relativamente ai comuni di Castel Boglione (AT), Castel Rocchero (AT), Quaranti (AT), Alice Bel Colle (AL) e Ricaldone (AL).

Esercizio di Rocchetta Palafea (AT), relativamente ai comuni di Rocchetta Palafea (AT), Montabone (AT), Bubbio (AT), Loazzolo (AT), Cassinasco (AT), Cessole (AT), Vesime (AT), Sessame (AT), Cortemilia (CN), Castino (CN), Perletto (CN) e Rocchetta Belbo (CN).

Tariffe    L/mc    L/Mcal
T1 uso domestico    799,7    86,92
T2 uso riscaldamento individuale    720,7    78,34
T3 altri usi:
1º scaglione: fino a 50.000 mc/anno    683,7    74,32
2º scaglione: oltre 50.000 mc/anno    663,3    72,10
- Enti Pubblici Comunali    532,0    57,82
T4 usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno:
- 1º scaglione: fino a 100.000 mc/anno    574,7    62,47
- 2º scaglione: oltre 100.000 mc/anno    544,3    59,16

In accordo a quanto previsto dall’Autorità, le suddette tariffe sostituiscono quelle in precedenza pubblicate in via provvisoria.

I valori di tariffa sopra esposti sono stati elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, fatte salve le conseguenze del contensioso in corso in merito alle Delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193/99 del 22 dicembre 1999 e n. 237/00 del 28/12/2000.

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. C.I.P. n. 16/93 del 23 Dicembre 1993 e precisamente:

uso domestico 3.000 L/mese

uso riscaldamento 5.000 L/mese

altri usi L/Mcal. 4,5 per l’effettivo consumo.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del Provv. C.I.P. n. 24/88 del 9 Dicembre 1988.

Cremona, 11 aprile 2001

Geico S.p.A.
Il Presidente




Libarna Gas S.p.A. - Montebello della Battaglia (Pavia)

Tariffe gas metano

Ai sensi di quanto disposto dall’articolo 18.6 della Delibera n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale supplemento ordinario - serie generale n. 4 del 5 gennaio 2001, così come modificato dalla Delibera n. 58/01 della stessa Autorità, si riportano le tariffe di vendita del gas metano in vigore dal 1/1/2001 al 30/6/2001.

Tariffe valide per i seguenti ambiti tariffari:

Ambito tariffario n. 6 comprendente i Comuni di Castellar Guidobono e Viguzzolo in Provincia di Alessandria

Tipologia di Uso    Tariffa Lit/mc.
Uso domestico (cottura cibi e acqua calda) T1    793,51
Uso riscaldamento individuale con o senza uso domestico T2    628,26
Usi industriali, artigianali e grande terziario fino a 50.000 mc/anno    583,19
Usi industriali, artigianali e grande terziario da 50.001 a 100.00 mc/anno    565,86
Usi industriali, artigianali e grande terziario oltre 100.000 mc/anno    555,46
Usi comunali, enti pubblici ed enti di assistenza    533,50
Altri usi non altrove previsti fino a 50.000 mc/anno    604,76
Altri usi non altrove previsti oltre 50.000 mc/anno    599,76
Usi industriali con consumi compresi fra 100.000 e 200.000 mc/anno - Fino a 100.000    573,95
Usi industriali con consumi compresi fra 100.000 e 200.000 mc/anno - oltre 100.000    544,29

Ambito tariffario n. 7 comprendente i Comuni di Cherasco e Narzole in Provincia di Cuneo

Ambito tariffario n. 8 comprendente il Comune di Monticello d’Alba in Provincia di Cuneo

Tipologia di Uso    Tariffa Lit/mc.
Uso domestico (cottura cibi e acqua calda) T1    759,23
Uso riscaldamento individuale con o senza uso domestico T2    671,40
Altri usi - consumi fino a 5.000 mc/anno    663,70
Altri usi - consumi da 5.001 a 20.000 mc/anno    647,52
Altri usi - consumi da 20.001 a 50.000 mc/anno    639,43
Altri usi - consumi superiori a 50.000 mc/anno    608,23
Usi comunali, enti pubblici ed enti di assistenza    533,50
Usi industriali con consumi compresi fra 100.000 e 200.000 mc/anno - Fino a 100.000    567,40
Usi industriali con consumi compresi fra 100.000 e 200.000 mc/anno - oltre 100.000    542,36

In aggiunta alle sopra indicate tariffe vengono applicate le seguenti quote fisse

Utenti con tariffa T1 Lit 3.000/mese

Utenti con tariffa T2 Lit 5.000/mese

Altri utenti Lit. 41,40/mc.




Metano Borgomanero S.p.A. - Borgomanero (Novara)

Tariffe gas metano

Società Metano Borgomanero S.p.A. con sede in Borgomanero via Gramsci, 30.

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Orta San Giulio relativamente al Comune di Orta San Giulio in provincia di Novara.

La Metano Borgomanero S.p.A. in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000 n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas e successive modificazioni;

- della sentenza 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1 per usi domestici di cottura cibi e produzione acqua calda L/m3 796,8

T2 per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) L/m3 637,7

T3 per altri usi:

1º scaglione per consumi fino a 50.000 mc/a L/m3 625,4

2º scaglione per consumi oltre 50.000 mc/a L/m3 616,5

usi comunali, ove previsto L/m3 616,5

per usi speciali:

grande terziario non consumi superiori a 300.000 mc/a L/m3 593,8

raffrescamento estivo L/m3 566,8

T4 per imprese industriali ed artigianali con consumo annuo compreso tra 100.000 e 200.000 mc/a:

1º scaglione per consumi fino a 100.000 mc/a L/m3 593,8

2º scaglione per consumi oltre 100.000 mc/a L/m3 566,8

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del Provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1998.

Milano, 10 aprile 2001

Metano Borgomanero S.p.A.
Il Vice Presidente
Aldo Marchetti




Metano Borgomanero S.p.A. - Borgomanero (Novara)

Tariffe gas metano

Società Metano Borgomanero S.p.A. con sede in Borgomanero via Gramsci, 30.

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Borgomanero relativamente al Comune di Borgomanero in provincia di Novara.

La Metano Borgomanero S.p.A. in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000 n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas e successive modificazioni;

- della sentenza 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1 per usi domestici di cottura cibi e produzione acqua calda L/m3 823,0

T2 per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) L/m3 648,9

T3 per altri usi:

1º scaglione per consumi fino a 50.000 mc/a L/m3 634,6

2º scaglione per consumi oltre 50.000 mc/a L/m3 624,6

usi comunali, ove previsto L/m3 624,6

per usi speciali:

grande terziario non consumi superiori a 300.000 mc/a L/m3 598,8

raffrescamento estivo L/m3 568,4

T4 per imprese industriali ed artigianali con consumo annuo compreso tra 100.000 e 200.000 mc/a:

1º scaglione per consumi fino a 100.000 mc/a L/m3 598,8

2º scaglione per consumi oltre 100.000 mc/a L/m3 568,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del Provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1998.

Milano, 10 aprile 2001

Metano Borgomanero S.p.A.
Il Vice Presidente
Aldo Marchetti




Metano Borgomanero S.p.A. - Borgomanero (Novara)

Tariffe gas metano

Società Metano Borgomanero S.p.A. con sede in Borgomanero via Gramsci, 30.

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Cureggio relativamente al Comune di Cureggio in provincia di Novara.

La Metano Borgomanero S.p.A. in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000 n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas e successive modificazioni;

- della sentenza 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1 per usi domestici di cottura cibi e produzione acqua calda L/m3 823,0

T2 per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) L/m3 648,9

T3 per altri usi:

1º scaglione per consumi fino a 50.000 mc/a L/m3 634,6

2º scaglione per consumi oltre 50.000 mc/a L/m3 624,6

usi comunali, ove previsto L/m3 624,6

per usi speciali:

grande terziario non consumi superiori a 300.000 mc/a L/m3 598,8

raffrescamento estivo L/m3 568,4

T4 per imprese industriali ed artigianali con consumo annuo compreso tra 100.000 e 200.000 mc/a:

1º scaglione per consumi fino a 100.000 mc/a L/m3 598,8

2º scaglione per consumi oltre 100.000 mc/a L/m3 568,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del Provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1998.

Milano, 10 aprile 2001

Metano Borgomanero S.p.A.
Il Vice Presidente
Aldo Marchetti




Provincia di Alessandria

Avviso

In ossequio alle disposizioni dell’art. 8 dello statuto si rende noto che il consiglio provinciale nella seduta del 19 febbraio 2001 ha approvato la deliberazione n. 12/10888 ad oggetto: “Approvazione delle modifiche al regolamento del Consiglio Provinciale e delle commissioni consiliari permanenti e speciali”.

Il Responsabile del Procedimento
Gian Alfredo De Regibus




Provincia di Alessandria

Avviso

In ossequio alle disposizioni dell’art. 8 dello statuto si rende noto che il consiglio provinciale nella seduta del 19 febbraio 2001 ha approvato la deliberazione n. 13/9479 ad oggetto: “Regolamento per il concorso dei comuni e delle comunità montane alla formazione di atti di pianificazione”.

Il Responsabile del Procedimento
Gian Alfredo De Regibus




Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato Opere Pubbliche e difesa Assetto Idrogeologico - Biella

Avviso - R.D. 25.7.1904 n. 523, art. 97

Il Responsabile del Settore

Vista la domanda in data 2/2/2001 e gli atti tecnici ad essa allegati, con la quale la Ditta Andreotti S.r.l., con sede in via Gramsci, 69 Comune di Gaglianico richiede l’autorizzazione ad estrarre materiale litoide dall’alveo del torrente Elvo nel Comune di Cerrione.

Considerato che l’intervento proposto rientra nelle attività finalizzate alla conservazione della sezione utile di deflusso;

Visto il R.D. 25.7.1904, art. 97, la legge 18.5.1989 n. 183, la legge 5.1.1994 n. 37, la deliberazione dell’Autorità di Bacino del Fiume Po 9.11.1995 n. 20;

dispone

che la domanda suddetta, corredata dei disegni e degli elaborati tecnici redatti dalla Ditta in argomento, sia depositata presso il Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Biella, per la durata di quindici giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione, a disposizione di chiunque intenda prenderne visione in ore di Ufficio.

Copia della domanda e degli atti tecnici ad essa allegati sono stati pubblicati, per quindici giorni consecutivi, all’Albo Pretorio del comune di Cerrione il 16/2/2001 al n. 40/01.

Le eventuali osservazioni ed opposizioni, redatte in carta da bollo da L. 20.000, potranno essere presentate entro otto giorni consecutivi dalla data di pubblicazione sul B.U.R. al Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Biella.

Il Responsabile del Settore
Felice Storti




Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato Opere Pubbliche e difesa Assetto Idrogeologico - Biella

Avviso - R.D. 25.7.1904 n. 523, art. 97

Il Responsabile del Settore

Vista la domanda in data 5/2/2001 e gli atti tecnici ad essa allegati, con la quale il Sig. Mosca Alfredo in qualià di Amministratore e legale rappresentante della soc. Mosca & c. Cave e Calcestruzzi S.r.l. con sede in via XXV Aprile, 86 Comune di Castelletto Cervo richiede l’autorizzazione ad estrarre m3 7260 di materiale litoide dall’alveo del torrente Cervo nel tratto a valle ponte sulla S.S. - Mottalciata/Cossato nel Comune di Cossato.

Considerato che l’intervento proposto rientra nelle attività finalizzate alla conservazione della sezione utile di deflusso;

Visto il R.D. 25.7.1904, art. 97, la legge 18.5.1989 n. 183, la legge 5.1.1994 n. 37, la deliberazione dell’Autorità di Bacino del Fiume Po 9.11.1995 n. 20;

dispone

che la domanda suddetta, corredata dei disegni e degli elaborati tecnici redatti dalla Ditta in argomento, sia depositata presso il Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Biella, per la durata di quindici giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione, a disposizione di chiunque intenda prenderne visione in ore di Ufficio.

Copia della domanda e degli atti tecnici ad essa allegati sono stati pubblicati, per quindici giorni consecutivi, all’Albo Pretorio del comune di Cossato il 6/3/2001 al n. 261/01.

Le eventuali osservazioni ed opposizioni, redatte in carta da bollo da L. 20.000, potranno essere presentate entro otto giorni consecutivi dalla data di pubblicazione sul B.U.R. al Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Biella.

Il Responsabile del Settore
Felice Storti




S. Quirico Gas S.p.A. - Crema (Cremona)

Tariffe distribuzione gas metano

S. Quirico Gas S.p.A.

Capitale Sociale L. 1.000.000.000- (interamente versato)

Sede Legale Crema - Via S. Chiara, 9

Codice Fiscale n. 00294570197 - Partita I.V.A. n. 00294570197

Registro Imprese n. 1232 - R.E.A. n. 97169

La Società S. Quirico Gas S.p.A., con sede in Crema (CR) Via S. Chiara n. 9, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni sottoelencati, comunica che, con riferimento alla Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 237/00 del 28 dicembre 2000, integrata e modificata dalle successive Delibere 4/01 - 25/01 - 58/01, ed alla delibera n. 245/00 del 28/12/2000 relativa alla variazione intervenuta sul prezzo di materia prima decorrente dal 1/1/2001, ha rideterminato le strutture tariffarie da applicare agli utenti dei Comuni in argomento:

Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2001

Comune di Guardabosone - Postua - Provincia di Vercelli. Comune di Crevacuore - Pray - Coggiola - Portula - Trivero - Vallemosso - Ailoche - Mosso - Soprana - Veglio - Strona - Callabiana - Camandona - Casapinta - Mezzana Mortigliengo - Pettinengo - Provincia di Biella.

Livelli tariffari    L/mc    L/Mj/mc
T1    Tariffa domestica    780,8    20,27
T2    Tariffa riscald. individ.    649,1    16,85
T3    altri usi:    
1º scag. fino a 20.000/mc.anno    623,2    16,18
2º scagl. Oltre 20.000/mc./anno    617,7    16,02
T4    Usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno
1º scag. fino a 100.000/mc. anno    571,3    14,83
2º scagl. oltre a 100.000/mc. anno    543,1    14,10
T3e    Enti Pubblici    568,6    14,76

Quote fisse:

T1 = L. 3.000 utente/mese

T2 = L. 5.000 utente/mese

T3 - T4 = L. 41,4/mc

In accordo a quanto previsto dall’Autorità, le suddette tariffe sostituiscono quelle in precedenza pubblicate in via provvisoria.

I valori di tariffa sopra esposti sono stati elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas;

sono fatte salve le eventuali conseguenze del contenzioso in corso in merito alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193 del 22 dicembre 1999.

Crema, 9 aprile 2001

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Crotti Cristina




S. Quirico Gas S.p.A. - Crema (Cremona)

Tariffe distribuzione gas metano

S. Quirico Gas S.p.A.

Capitale Sociale L. 1.000.000.000- (interamente versato)

Sede Legale Crema - Via S. Chiara, 9

Codice Fiscale n. 00294570197 - Partita I.V.A. n. 00294570197

Registro Imprese n. 1232 - R.E.A. n. 97169

La Società S. Quirico Gas S.p.A., con sede in Crema (CR) Via S. Chiara n. 9, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni sottoelencati, comunica che, con riferimento alla Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 237/00 del 28 Dicembre 2000, integrata e modificata dalle successive Delibere 4/01 - 25/01 - 58/01, ed alla delibera n. 245/00 del 28/12/2000 relativa alla variazione intervenuta sul prezzo di materia prima decorrente dal 1/1/2001, ha rideterminato le strutture tariffarie da applicare agli utenti dei Comuni in argomento:

Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2001

Comune di Varallo Sesia - Quarona - Provincia di Vercelli.

    Livelli tariffari    L./mc    L./Mj/mc
T1    Tariffa domestica    759,2    19,71
T2    Tariffa riscald. individ.    637,1    16,54
T3    Altri usi:
1º scagl. fino a 20.000/mc. anno    613,6    15,93
2º scagl. Oltre 20.000/mc. anno    608,6    15,80
T4    Usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno
1º scagl. fino a 100.000/mc. anno    567,4    14,73
2º scagl. oltre a 100.000/mc. anno    542,4    14,08
T3e    Enti Pubblici    564,7    14,66

Quote fisse:

T1 = L. 3.000 utente/mese

T2 = L. 5.000 utente/mese

T3 - T4 = L. 41,4/mc

In accordo a quanto previsto dall’Autorità, le suddette tariffe sostituiscono quelle in precedenza pubblicate in via provvisoria.

I valori di tariffa sopra esposti sono stati elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gaso; sono fatte salve le eventuali conseguenze del contenzioso in corso in merito alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193 del 22 dicembre 1999.

Crema, 9 aprile 2001

Il Presidente
del Consiglio di Amministrazione
Cristina Crotti




Società Camuzzi - Gazometri S.p.A. - Milano

Tariffe metano distribuito a mezzo rete urbana nei Comuni della Regione Piemonte

La società Camuzzi Gazometri, in conformità alle Deliberazioni Autorità per l’energia n. 237/00 del 28/12/00, n. 4/01 del 24/01/01, n. 25/01 del 14/2/01 e n. 58/01 del 13/3/01, comunica i nuovi livelli tariffari, imposte escluse, in vigore dal 1º Gennaio 2001 nei Comuni di:

Comuni di: Castelletto Cervo, Cossato, Crosa, Lessona, Mottalciata, Quaregna, Brusnengo, Masserano, Sostegno, Villa Del Bosco, Cerreto Castello, Valdengo, Benna, Massazza, Verrone, Borgolavezzaro, Briona, Carpignano Sesia, Casaleggio Novara, Castellazzo Novarese, Fara Novarese, Landiona, Mandello Vitta, Sillavengo, Vicolungo, Barengo, Cavaglietto, Cavaglio D’agogna, Vaprio D’agogna, Albonese, Nicorvo, Buronzo, Desana, Lignana, Lozzolo, Roasio

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    19,72
T2 Uso Riscald. Individuale    17,01
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,35
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,74
3º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,74
2º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T5 Usi Comunali    14,10

Comune di Vespolate

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    19,77
T2 Uso Riscald. Individuale    17,04
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,37
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,75
3º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,75
2º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T5 Usi Comunali    14,10

Comuni di: Pettinengo, Ronco Biellese, Vigliano Biellese, Zumaglia

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    19,84
T2 Uso Riscald. Individuale    17,08
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,41
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,76
3º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,76
2º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T5 Usi Comunali    14,10

Comuni di: Candelo, Gaglianico, Ponderano

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    19,93
T2 Uso Riscald. Individuale    17,14
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,45
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,77
3º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,77
2º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T5 Usi Comunali    14,10

Comuni di: Ghemme, Prato Sesia, Romagnano Sesia, Sizzano

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    19,97
T2 Uso Riscald. Individuale    17,17
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,48
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,78
3º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,78
2º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T5 Usi Comunali    14,10

Comune di Ghislarengo

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,00
T2 Uso Riscald. Individuale    17,19
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,49
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,78
3º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,78
2º scaglione 100.000 mc/a    14,10
T5 Usi Comunali    14,10

Comuni di: Biandrate, Casalbeltrame, Casalino, Casalvolone, Granozzo con Monticello, Recetto, San Nazzaro Sesia, Borgovercelli, Villata

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,08
T2 Uso Riscald. Individuale    17,24
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,53
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,80
3º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,80
2º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T5 Usi Comunali    14,11

Comuni di: Lenta, Rovasenda

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,09
T2 Uso Riscald. Individuale    17,25
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,54
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,80
3º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,80
2º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T5 Usi Comunali    14,11

Comune di Gattinara

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,22
T2 Uso Riscald. Individuale    17,33
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,60
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,82
3º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,82
2º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T5 Usi Comunali    14,11

Comuni di: Asigliano Vercellese, Costanzana, Pertengo

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,24
T2 Uso Riscald. Individuale    17,34
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,61
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,82
3º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,82
2º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T5 Usi Comunali    14,11

Comuni di: Borgosesia, Serravalle Sesia, Valduggia

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,30
T2 Uso Riscald. Individuale    17,38
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,64
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,83
3º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,83
2º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T5 Usi Comunali    14,11

Comune di Trino Vercellese

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,39
T2 Uso Riscald. Individuale    17,44
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,69
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,85
3º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,85
2º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T5 Usi Comunali    14,11

Comune di Suno

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,40
T2 Uso Riscald. Individuale    17,45
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,70
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,85
3º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,85
2º scaglione 100.000 mc/a    14,11
T5 Usi Comunali    14,11

Comuni di: Arborio, San Giacomo Vercellese

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,69
T2 Uso Riscald. Individuale    17,64
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,85
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,89
3º scaglione 100.000 mc/a    14,12
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,89
2º scaglione 100.000 mc/a    14,12
T5 Usi Comunali    14,12

Comuni di: Ronsecco, Tricerro

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,71
T2 Uso Riscald. Individuale    17,66
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,86
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,90
3º scaglione 100.000 mc/a    14,12
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,90
2º scaglione 100.000 mc/a    14,12
T5 Usi Comunali    14,12

Morano sul Po, Andorno Micca, Biella, Camburzano, Graglia, Miagliano, Mongrando, Muzzano, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pollone, Pralungo, Sagliano Micca, Sala Biellese, Sordevolo, Tavigliano, Tollegno, Torrazzo, Zubiena, Bioglio, Piatto, Ternengo, Vallanzengo, Valle San Nicolao, Casanova Elvo, Formigliana, Mantie fraz. Motta de Conti

    Lit./MJ
T1 Uso Domestico    20,74
T2 Uso Riscald. Individuale    17,68
T3 altri usi:
1º scaglione 0-20.000 mc/a    16,87
2º scaglione 20.001-100.000 mc/a    14,90
3º scaglione 100.000 mc/a    14,12
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    14,90
2º scaglione 100.000 mc/a    14,12
T5 Usi Comunali    14,12

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6. del Provv. n. 24/88 del 9/12/88.

I valori di tariffa sopra esposti sono stati elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, fatte salve le conseguenze del contenzioso in corso in merito alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193 del 22 dicembre 1999.

Camuzzi - Gazometri S.p.A.
Il Direttore Generale
Franco Castagnola




S.I.Me. Società Impianti Metano S.p.A. - Crema

Tariffe distribuzione gas metano

La Società S.I.Me. Società Impianti Metano S.p.A. con sede in Crema - fraz. Ombriano - P.zza Benvenuti 11 concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di Carignano (TO) - Gavi (AL) - Pozzolo Formigaro (AL) - comunica che, con riferimento alla Deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas n. 237/00 del 28/12/2000, integrata e modificata dalle successive Delibere 4/01 - 25/01 - 58/01, ed alla Delibera n. 245/00 del 28/12-2000 relativa alla variazione intervenuta sul prezzo di materia prima decorrente dal 1.1.2001, ha rideterminato le strutture tariffarie da applicare agli utenti dei Comuni in argomento:

Tariffe in vigore dal 1 Gennaio 2001 -

Comune di Carignano (TO) -

T.1 - Tariffa domestica (cottura cibi e produzione acqua calda):

L/mc. 799,3 -

T.2 - Tariffa riscaldamento individuale:

L/mc. 608,6 -

T.3 - Tariffa altri usi:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 603,6 -

2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)

L/mc. 601,3 -

T.4 - Tariffe per piccole imprese industriali ed artigianali con consumo fra 100.000 e 200.000 mc./anno:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 575,1 -

2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)

L/mc. 544,7 -

T.3 - Tariffa per Enti Pubblici

L/mc. 594,0

Comune di Gavi (AL)

T.1 - Tariffa domestica (cottura cibi e produzione acqua calda):

L/mc. 798,1 -

T.2 - Tariffa riscaldamento individuale:

L/mc. 716,5 -

T.3 - Tariffa altri usi:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 702,2 -

2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)

L/mc. 696,8 -

T.4 - Tariffe per piccole imprese industriali ed artigianali con consumo fra 100.000 e 200.000 mc./anno:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 574,7 -

2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)

L/mc. 544,7 -

T.3 - Tariffa per Enti Pubblici

L/mc. 692,6

Comune di Pozzolo Formigaro (AL)

T.1 - Tariffa domestica (cottura cibi e produzione acqua calda):

L/mc. 799,3 -

T.2 - Tariffa riscaldamento individuale:

L/mc. 631,7 -

T.3 - Tariffa altri usi:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 624,0 -

2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)

L/mc. 613,2 -

T.4 - Tariffe per piccole imprese industriali ed artigianali con consumo fra 100.000 e 200.000 mc./anno:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 575,1 -

2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)

L/mc. 544,7 -

T.3 - Tariffa per Enti Pubblici

L/mc. 613,2

In accordo a quanto previsto dall’Autorità le suddette tariffe sostituiscono quelle in precedenza pubblicate in via provvisoria.

I valori di tariffa sopraesposti sono stati elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas; sono fatte salve le eventuali conseguenze del contenzioso in corso in merito alla Delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193 del 22 Dicembre 1999.

Crema, 10 aprile 2001

S.I.M.E. S.p.A.
Società Impianti Metano
Roberto Bonaventura




Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Fabbrica Curone, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: AL

Avolasca, Brignano-Frascata, Cantalupo Ligure, Casasco, Castellania, Costa Vescovato, Dernice, Fabbrica Curone, Garbagna, Gremiasco, Momperone, Monleale, Montacuto, Montegioco, Montemarzino, Pozzol Groppo, San Sebastiano Curone, Sarezzano.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    822,6
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    735,2
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi fino
    a 50.000 mc/anno    L/m3    712,8
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    668,9
    usi comunali ove previsto    L/m3    668,9
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    573,0
    raffrescamento estivo    L/m3    568,0
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    598,0
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    568,0

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Società Italiana per il Gas p.A.
Customer Service
Il Responsabile Sistemi Tariffari
P. Bertone




Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Asti, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: AT

Antignano, Asti, Celle Enomondo, Revigliasco d’Asti, San Damiano d’Asti, San Martino Alfieri.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Società Italiana per il Gas p.A.
Customer Service
Il Responsabile Sistemi Tariffari
P. Bertone




Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Nizza Monferrato,

relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: AT

Calamandrana, Calosso, Canelli, Moasca, Nizza Monferrato, San Marzano Oliveto

provincia di: CN

Santo Stefano Belbo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  
    e produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed
    artigianali con consumo annuo
    compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Centallo, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

Castelletto Stura, Centallo, Montanera, Tarantasca.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Cuneo, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

Beinette, Bernezzo, Borgo San Dalmazzo, Boves, Caraglio, Cervasca, Chiusa di Pesio, Cuneo, Dronero, Entracque, Limone Piemonte, Peveragno, Roaschia, Robilante, Roccavione, Valdieri, Vernante, Vignolo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Fossano, relativamente al seguente Comune:

provincia di: CN

Fossano.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed
    artigianali con consumo annuo
    compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,9
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Mondovì, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

Mondovì, Roccaforte Mondovì, Villanova Mondovì.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi fino
    a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Saluzzo, relativamente al seguente Comune:

provincia di: CN

Saluzzo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di San Michele Mondovì, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

San Michele Mondovì, Torre Mondovì.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    801,8
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    718,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    698,2
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    658,1
    usi comunali ove previsto    L/m3    658,1
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    571,8
    raffrescamento estivo    L/m3    567,2
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    594,2
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    567,2

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Savigliano, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

Brossasco, Busca, Cavallermaggiore, Costigliole Saluzzo, Piasco, Rossana, Savigliano, Venasca, Villafalletto, Vottignasco.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Verzuolo, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

Manta, Verzuolo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Vicoforte, relativamente al seguente Comune:

provincia di: CN

Vicoforte.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Cerano, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: NO

Cerano

provincia di: PV

Cassolnovo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    699,7
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    665,8
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    608,0
    usi comunali ove previsto    L/m3    587,2
    per usi speciali:
    agricoli    L/m3    587,2
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    571,1
    raffrescamento estivo    L/m3    566,8
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,5
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,8

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Garbagna Novarese, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: NO

Garbagna Novarese, Nibbiola, Sozzago, Terdobbiate, Tornaco.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    673,1
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    624,6
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    582,6
    usi comunali ove previsto    L/m3    582,6
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    571,1
    raffrescamento estivo    L/m3    566,8
T4    per imprese industriali ed artigianali
     con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,5
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,8

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Fabbrica Curone, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: NO

Colazza, Meina, Nebbiuno, Pisano.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi  e
    produzione acqua calda    L/m3    822,6
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo    L/m3    697,8
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    638,5
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    587,2
    usi comunali ove previsto    L/m3    587,2
    per usi speciali:
    grande terziario  con consumi
     superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    572,6
    raffrescamento estivo    L/m3    567,6
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    597,6
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    567,6

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Novara, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: NO

Novara, San Pietro Mosezzo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    673,1
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    624,6
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    582,6
usi comunali ove previsto    L/m3    582,6
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    571,1
    raffrescamento estivo    L/m3    566,8
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,5
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,8

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Pettenasco, relativamente al seguente Comune:

provincia di: NO

Pettenasco.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    784,5
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    673,9
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    625,0
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    583,0
    usi comunali ove previsto    L/m3    583,0
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    571,1
    raffrescamento estivo    L/m3    566,8
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,5
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,8

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di San Maurizio D’Opaglio, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: NO

Pella, Pogno, San Maurizio d’Opaglio.

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- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    673,1
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    624,6
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    582,6
    usi comunali ove previsto    L/m3    582,6
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    571,1
raffrescamento estivo    L/m3    566,8
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,5
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,8

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Agliè, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Agliè, Ozegna.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Novara, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Almese, Avigliana, Coazze, Giaveno, Rubiana Sant’Ambrogio di Torino, Villar Dora.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed
    artigianali con consumo annuo
    compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Bussoleno, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Borgone, Susa, Bruzolo, Bussoleno, Caprie, Chianocco, Chiusa di San Michele, Condove, Gravere, Mompantero, San Didero, San Giorio di Susa, Sant’Antonino di Susa, Susa, Vaie, Villar Focchiardo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Caluso, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Barone Canavese, Caluso, Candia Canavese, Foglizzo, Orio Canavese.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed
    artigianali con consumo annuo
    compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Candiolo, relativamente al seguente Comune:

provincia di: TO

Candiolo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    822,6
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    735,2
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    712,8
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    668,9
    usi comunali ove previsto    L/m3    668,9
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    573,0
    raffrescamento estivo    L/m3    568,0
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    598,0
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    568,0

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Carmagnola, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

Caramagna Piemonte, Racconigi, Sanfrè, Sommariva del Bosco

provincia di: TO

Carmagnola.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e produzione
    acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Castellamonte, relativamente al seguente Comune:

provincia di: TO

Castellamonte.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Novara, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Cambiano, Chieri, Pino Torinese, Santena, Villastellone.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Forno Canavese, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Busano, Forno Canavese, Rivara.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Luserna San Giovanni, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

Bagnolo Piemonte, Barge

provincia di: TO

Angrogna, Bibiana, Campiglione-Fenile, Cavour, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Torre Pellice.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di None, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

Casalgrasso, Faule, Polonghera

Provincia di: TO

Castagnole Piemonte, Lombriasco, None, Osasio, Pancalieri, Virle Piemonte.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Pont-Saint-Martin, relativamente al seguente Comune:

provincia di: TO

Carema.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed
    artigianali con consumo annuo
    compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Prascorsano, relativamente al seguente Comune:

provincia di: TO

Prascorsano.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    807,0
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    723,2
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    702,6
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    662,5
    usi comunali ove previsto    L/m3    662,5
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    575,7
    raffrescamento estivo    L/m3    570,8
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    598,4
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    570,8

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Rivarolo Canavese, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Bosconero, Cuorgnè, Favria, Feletto, Oglianico, Pertusio, Pont-Canavese, Rivarolo Canavese, Salassa, Valperga.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi     
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Rivarossa, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Front, Lombardore, Rivarossa.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed
    artigianali con consumo annuo
    compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di San Colombano Belmonte, relativamente al seguente Comune:

provincia di: TO

San Colombano Belmonte.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    807,0
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    723,2
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    702,6
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    662,5
    usi comunali ove previsto    L/m3    662,5
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    575,7
    raffrescamento estivo    L/m3    570,8
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    598,4
    2º scaglione per consumi     
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    570,8

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di San Giusto Canavese, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

San Giorgio Canavese, San Giusto Canavese.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Strambino, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Cuceglio, Mercenasco, Montalenghe, Perosa Canavese, Romano Canavese, Scarmagno, Strambino.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Torino, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

Alpignano, Balangero, Beinasco, Borgaro Torinese, Bruino, Buttigliera Alta, Cafasse, Caselette, Caselle Torinese, Castiglione Torinese, Ciriè, Coassolo Torinese, Collegno, Druento, Fiano, Gassino Torinese, Germagnano, Grosso, Grugliasco, La Cassa, La Loggia, Lanzo Torinese, Leinì, Mathi, Moncalieri, Nichelino, Nole, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Piossasco, Reano, Rivalta di Torino, Rivoli, Robassomero, Rosta, San Francesco al Campo, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, San Raffaele Cinema, Sangano, Torino, Trana, Trofarello, Val Della Torre, Vallo Torinese, Varisella, Venaria Reale, Villanova Canavese, Villarbasse, Vinovo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Vigone, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: CN

Moretta

provincia di: TO

Airasca, Cercenasco, Scalenghe, Vigone, Villafranca Piemonte.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi     
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Volpiano, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: TO

San Benigno Canavese, Volpiano.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Volvera, relativamente al seguente Comune:

provincia di: TO

Volvera.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,0
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Mergozzo, relativamente al seguente Comune:

provincia di: VB

Mergozzo.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    822,6
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    697,8
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    638,5
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    587,2
    usi comunali ove previsto    L/m3    587,2
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    572,6
    raffrescamento estivo    L/m3    567,6
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    597,6
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    567,6

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Stresa, relativamente ai seguenti Comuni:

provincia di: NO

Lesa, Massino Visconti

provincia di: VB

Baveno, Belgirate, Brovello-Carpugnino, Gignese, Stresa.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    822,6
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    697,8
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    638,5
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    587,2
    usi comunali ove previsto    L/m3    587,2
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    572,6
    raffrescamento estivo    L/m3    567,6
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    597,6
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    567,6

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Fontanetto Po, relativamente al seguente Comune:

provincia di: VC

Fontanetto Po.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe erogazione g.p.l.

Tariffe erogazione g.p.l. a 22,40 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito di San Giorgio Canavese, relativamente al seguente Comune:

provincia di: TO

San Giorgio Canavese.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione della normativa tariffaria stabilita dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas con proprie deliberazioni, comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2000 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    4.103,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    3.780,7
T3    per altri usi    L/m3    3.684,1

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 100,8 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/m3 distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Montanaro, relativamente al seguente Comune:

provincia di: TO

Montanaro.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dell’Ambito tariffario di Piobesi Torinese, relativamente al seguente Comune:

provincia di: TO

Piobesi Torinese.

La Società Italiana per il Gas p.A. (ITALGAS), in applicazione:

- della deliberazione 28 dicembre 2000, n. 237/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e successive modificazioni,

- della sentenza n. 700/01 del TAR Lombardia che ha annullato la deliberazione 22 dicembre 1999 n. 193/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,

comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2001 sono le seguenti:

T1    per usi domestici cottura cibi e
    produzione acqua calda    L/m3    783,3
T2    per uso riscaldamento individuale
    (con o senza uso promiscuo)    L/m3    703,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi
    fino a 50.000 mc/anno    L/m3    685,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 50.000 mc/anno    L/m3    649,3
    usi comunali ove previsto    L/m3    649,3
per usi speciali:
    grande terziario con consumi
    superiori a 300.000 mc/anno    L/m3    570,7
    raffrescamento estivo    L/m3    566,4
T4    per imprese industriali ed artigianali
    con consumo annuo compreso
    tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi
    fino a 100.000 mc/anno    L/m3    591,1
    2º scaglione per consumi
    oltre 100.000 mc/anno    L/m3    566,4

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

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SO.MET. S.r.l. - Costiglione D’Asti (Asti)

Tariffe erogazione gas

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9.200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana relativamente ai seguenti comuni appartenenti ai seguenti ambiti tariffari:

Ambito 1 - San Carlo Canavese, Vauda, Rocca, Barbania, Levone, Corio

Ambito 2 - Cerro Tanaro

Ambito 3 - Villafranca d’Asti, Cantarana

Ambito 4 - Castagnole delle Lanze, Costigliole d’Asti, Neive, Mango, Coazzolo, Castiglione Tinella, Valdivilla fraz. Di Santo Stefano Belbo

Ambito 5 - Lagnasco, Scarnafigi, Cardè, Ruffia, Monasterolo, Murello, Villanova Solaro, Torre San Giorgio

Ambito 6 - Trinità, Sant’Albano di Stura

Ambito 7 - Genola

La Società SO.MET. S.r.l. comunica che, in applicazione alla Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 237/00 del 28/12/2000 sono state determinate le tariffe di fornitura ai clienti del mercato vincolato per il semestre gennaio - giugno 2001, con riferimento agli ambiti di cui all’art. 3 sopra elencati.

Pertanto i nuovi livelli tariffari per ciascun ambito, imposte escluse, sono i seguenti:

Ambito 1 - 2 - 3 - 4   

(Ambito 1 - San Carlo Canavese, Vauda, Rocca, Barbania, Levone, Corio)

(Ambito 2 - Cerro Tanaro)

(Ambito 3 - Villafranca d’Asti, Cantarana)

(Ambito 4 - Castagnole Lanze, Costigliole d’Asti, Neive, Mango, Coazzolo, Castiglione Tinella, Valdivilla fraz. Di Santo Stefano Belbo)

T1 Tariffa per usi domestici  L/MC 799,290 L/MJ 20,75

T2 Tariffa per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) L/MC 679, 878 L/MJ 17,65

T3 Tariffa per altri usi:

1° scaglione - fino a 50.000 mc/anno L/MC 640,588 L/MJ 16,63

2° scaglione - oltre 50.000 mc/anno L/MC 601,682 L/MJ 15,62

T4 Tariffa usi industriali ed artigianali con consumi compresi tra 100.000 e 200.000 mc/anno

1° scaglione - fino a 100.000 mc/anno L/MC 575,104 L/MJ 14,93

2° scaglione - oltre 100.000 mc/anno L/MC 544,673 L/MJ 14,14

Ambito 5   

(Ambito 5 - Lagnasco, Scarnafigi, Cardè, Ruffia, Monasterolo, Murello, Villanova Solaro, Torre San Giorgio)

T1 Tariffa per usi domestici   L/MC 759,614 L/MJ 19,72

T2 Tariffa per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) L/MC 698,368 L/MJ 18,13 T3 Tariffa per altri usi:

1° scaglione - fino a 30.000 mc/anno L/MC 690,278 L/MJ 17,92

2° scaglione - fino a 50.000 mc/anno L/MC 665,626 L/MJ 17,28

3° scaglione - oltre 50.000 mc/anno L/MC 654,455 L/MJ 16,99

T4 Tariffa usi industriali ed artigianali con consumi compresi tra 100.000 e 200.000 mc/anno  

1° scaglione - fino a 100.000 mc/anno L/MC 567,400 L/MJ 14,73

2° scaglione - oltre 100.000 mc/anno L/MC 542,362 L/MJ 14,08

Ambito 6   

(Ambito 6 - Trinità, Sant’Albano Stura)

T1 Tariffa per usi domestici  L/MC 779,645 L/MJ 20,24

T2 Tariffa per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) L/MC 716,857 L/MJ 18,61

T3 Tariffa per altri usi:

1° scaglione - fino a 30.000 mc/anno L/MC 707,612 L/MJ 18,37

2° scaglione - fino a 50.000 mc/anno L/MC 680,263 L/MJ 17,66

3° scaglione - oltre 50.000 mc/anno L/MC 667,937 L/MJ 17,34

T4 Tariffa usi industriali ed artigianali con consumi compresi tra 100.000 e 200.000 mc/anno  

1° scaglione - fino a 100.000 mc/anno L/MC 571,252 L/MJ 14,83

2° scaglione - oltre 100.000 mc/anno L/MC 543,517 L/MJ 14,11

Ambito 7    

(Ambito 7 - Genola)

T1 Tariffa per usi domestici  L/MC 775,408 L/MJ 20,13

T2 Tariffa per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) L/MC 713,005 L/MJ 18,51  

T3 Tariffa per altri usi:

1° scaglione - fino a 30.000 mc/anno L/MC 703,760 L/MJ 18,27

2° scaglione - fino a 50.000 mc/anno L/MC 676,796 L/MJ 17,57

3° scaglione - oltre 50.000 mc/anno L/MC 664,855 L/MJ 17,26

T4 Tariffa usi industriali ed artigianali con consumi compresi tra 100.000 e 200.000 mc/anno  

1° scaglione - fino a 100.000 mc/anno L/MC 570,481 L/MJ 14,81

2° scaglione - oltre 100.000 mc/anno L/MC 543,132 L/MJ 14,10

I valori di tariffa sopra esposti sono elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, fatte salve le conseguenze del contenzioso in corso in merito alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193 del 22/12/1999.

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. CIP n. 16/93 del 23.12.1993 e precisamente:

Quota fissa di 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici di cui alla tariffa T1.

Quota fissa di 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) di cui alla tariffa T2.

Nella misura di 41,4 L/Mc per gli altri usi di cui alle tariffe T3 T4.

Le tariffe saranno applicate con il criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito dal punto 3.1.6 del Provv. CIP n. 24/88 del  9.12.1988.

Il Presidente del Consiglio d’Amministrazione
Alberto Pippione




Società Metanprogetti S.p.A. - Asti

Tariffe distribuzione gas metano

La Società Metanprogetti S.p.A. con sede in Via del Lavoro n. 144 14100 Asti, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni sottoelencati, comunica che, con riferimento alla deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 237/00 del 28 Dicembre 2000, integrata e modificata dalle successive Delibere 4/01 25/01 - 58/01 ed alla delibera n. 245/00 del 28.12.2000 relativa alla variazione intervenuta sul prezzo di materia prima decorrente dal 1.1.2001, ha rideterminato le strutture tariffarie da applicare agli utenti dei Comuni in argomento:

Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2001

Ambito 1 Comuni di: Buttigliera di Asti, Castelnuovo Don Bosco, Moncucco, Moriondo T.se, Andezeno, Mombellotse, Arignano, Marentino, Pavarolo, Montaldo, Baldissero T.se, Castiglione T.se

Ambito 2 Comuni di: Oviglio, Bergamasco, Carentino, Borgoratto, Frascaro

Ambito 3 Comuni di: Incisa Scapaccino, Castelnuovo Belbo, Bruno, Vaglio Serra, Mombaruzzo, Castelletto Molina, Maranzana, Fontanile, Cortiglione

Ambito 4 Comuni di: Berzano San Pietro, Albugnano, Pino D’Asti, Casal - Borgone

Ambito 5 Comuni di: San Sebastiano Po, Castagneto Po, Lauriano, Monteu da Po, Cavagnolo, Brusasco

Livelli tariffari    L/MC    L/MJ
T1 Tariffa domestica    799,30    20.75
T2 Tariffa riscaldamento individuale    711,80    18.48
T3 Altri usi:
- 1º scaglione fino a 100.000 mc/anno    649,10    16.85
- 2º scaglione oltre 100.000 mc/anno    590,10    15.32
T4 Usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno
- 1º scaglione fino a 100.000 mc/anno    575,1    14.93
- 2º scaglione oltre 100.000 mc/anno    544,70    14.14

I valori di tariffa sopra esposti sono stati elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas; sono fatte salve le eventuali conseguenze del contenzioso in corso alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 193/99 del 22.12.1999.

Metanprogetti S.p.A.
Il Presidente
Marco Marenco