Bollettino Ufficiale n. 13 del 28 / 03 / 2001
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Deliberazione della Giunta Regionale 5 marzo 2001, n. 42-2393
Erogazioni di spesa alle province piemontesi nellambito della misura F1
del Programma Operativo Regionale FSE per il periodo 2000 _ 2006. Criteri
di presentazione dei piani di attività per gli anni 2000-2001-2002
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di stabilire che i progetti da finanziare alle province piemontesi, nellambito
della misura F1 del Programma Operativo Regionale FSE per il periodo 2000
- 2006, nellambito delle azioni indicate nella D.G.R. n. 54-1323 del 13
novembre 2000, siano presentati mediante piani di attività predisposti
per il periodo 2000-2001-2002 secondo le seguenti modalità:
1. Presentazione dei piani di attività
I piani di attività dovranno svilupparsi per progetti o interventi finalizzati.
Ciascun progetto dovrà contenere indicazioni circa gli obiettivi specifici,
le modalità di attuazione e i risultati attesi. Se il progetto viene realizzato
attraverso fasi successive occorrerà indicare tali fasi e prevederne il
loro sviluppo temporale.
2. Speci ficazioni delle voci di spesa ammissibili
Le macro-voci di spesa ammissibili sono quelle individuate nellallegata
tabella 1.
Esse dovranno essere riferite:
- a ciascun progetto
- a ciascuna delle tre annualità finanziate (2000, 2001, 2002)
Tali macro-voci possono ulteriormente essere scorporate in:
- Personale
- Consulenze
- Convenzioni con Agenzie Formative
- Attrezzature e arredi
- Consumi e organizzazione
Nel caso di utilizzo della stessa persona su più progetti, dovrà essere
indicata la percentuale di utilizzo riferita a ciascuno dei progetti interessati.
Lacquisto di beni e servizi dovrà essere effettuato ricorrendo a procedure
in applicazione di norme comunitarie, nazionali e regionali nel rispetto
dei quattro principi di parità di trattamento, trasparenza, riconoscimento
reciproco e di proporzionalità.
E comunque possibile utilizzare, mediante convenzione, personale proveniente
dalle Agenzie del sistem a regionale di formazione professionale che applichino
il c.c.n.l. della categoria. Tale possibilità è motivata dal fatto che
il suddetto personale presenta costi inferiori, a parità di prestazioni,
rispetto alle Società di consulenza. Di ciò si dovrà dare atto nella presentazione
dei preventivi di costo.
3. Spese non ammissibili
Non sono considerate ammissibili le seguenti spese:
- Spese per il personale dipendente con contratto a tempo indeterminato
- Spese che risultano già coperte da altri contributi comunitari
- Attività di ufficio, anche svolte nellambito delle materie trasferite,
ma che non sono riconducibili ai progetti da finanziare
4. Parametri
Sono fissati i seguenti parametri massimi:
Per i consulenti esterni L.1.200.000 (619,7 euro) netti per giorno.
Per le società di consulenza L.1.200.000 (619,7 euro) netti per giornata/uomo.
Le spese di funzionamento non sono parametrate ma non potranno superare
il 10% del costo complessivo del preventivo di progetto.
5. Monitoraggio
Il monitoraggio sarà realizzato prendendo a riferimento indicatori di efficienza
e di efficacia .
I primi riguarderanno la capacità di spesa, la corretta gestione finanziaria
e la coerenza tra contenuti dei progetti e interventi realizzati e saranno
effettuati dalle strutture regionali. I secondi prenderanno in esame la
capacità di raggiungere gli obiettivi programmati e utilizzeranno forme
di autovalutazione, che devono essere previste dal presentatore, allinterno
di ciascun progetto.
6. Pubblicazione del materiale prodotto
Tutto il materiale destinato alla pubblicizzazione dellintervento deve
riportare in testa le seguenti diciture e relativo logo degli organismi
finanziatori:
- Commissione Europea - FSE
- Ministero del Lavoro
- Regione Piemonte Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro
7. Data di presentazione
I progetti dovranno pervenire alla Regione Piemonte, Direzione Formazione
Professionale Lavoro, redatti completamente in tutte le loro parti, entro
il 30.04.2001.
(omissis)