ARTIGIANATO

Codice 17.1
D.D. 23 novembre 2000, n. 337

L.R. n. 21/97, art. 10. Concessione di contributi regionali a favore dei Consorzi e delle Cooperative artigiane di garanzia collettiva fidi (Confidi) e di ARTIGIANCREDIT Piemonte. Impegno di Lire 2.000.000.000 cap. 25567/2000 (100184/A)

Codice 17.7
D.D. 23 novembre 2000, n. 338

L.R. 21/97, art. 21 - Assistenza Tecnica - Concessione contributo a Artigianato Torino C.A.S.A. di Lire 70.000.000 - cap. 25545/2000 (100183/A)

ASSISTENZA

Codice 30
D.D. 27 novembre 2000, n. 524

Art. 14 L.R. n. 38/94 “Valorizzazione e promozione del volontariato”. Assegnazione di contributi per L. 4.000.000.000. Impegno di spesa di L. 2.800.000.000 sul cap./art. 11985/331 per l’anno 2000 (accantonamento n. 767/A). Liquidazione acconto di complessive L. 2.800.000.000

BILANCIO

D.G.R. 13 novembre 2000, n. 22 - 1291

Assestamento al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2000 della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo

COMMERCIO

Codice 17.1
D.D. 27 novembre 2000, n. 346

L.R. 28/99 - art. 3 D.G.R. n. 43-29533 del 1.03.2000. Conferenza dei Servizi. Fissazione Calendario delle sedute per i mesi gennaio, febbraio e marzo 2001

ECONOMIA MONTANA E FORESTE

Codice 14.7
D.D. 15 dicembre 2000, n. 1149

Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Misura T - azione 1."Interventi di sistemazione idrogeologica e di recupero e riqualificazione ambientale di aree degradate" Approvazione invito pubblico e modulistica e apertura domande

FINANZE

Legge regionale 22 dicembre 2000, n. 60.

Disposizioni in materia di tasse di concessione regionale.

FORMAZIONE PROFESSIONALE - LAVORO

Codice 15.10
D.D. 29 novembre 2000, n. 1036

L.R. 14 giugno 1993, n.28 modificata ed integrata con L.R. 9 maggio 1997, n.22; art.6,comma1. Determinazione delle modalità per la presentazione e l’esame delle domande presentate da nuove imprese, di cui all’art.3 della legge

Codice 15.11
D.D. 23 novembre 2000, n. 1002

Affidamento del servizio di valutazione per l’attuazione del Programma Operativo obiettivo 3 2000/2006 - Ex Reg. CE 1260/99 - Misura F2 - Indizione di gara

INDUSTRIA

Codice 16.2
D.D. 29 novembre 2000, n. 207

L.R.n. 24/97 “Interventi per lo sviluppo dei sistemi di imprese nei distretti industriali del Piemonte”. Bando 2000. Determinazioni relative alle domande presentate

NOMINE

D.P.G.R. 18 dicembre 2000, n. 129

Designazione di un membro del Collegio dei revisori dei conti dell’Unioncamere Piemonte (art. 17 L. 580/93 e art. 11 Statuto Unioncamere Piemonte)

D.P.G.R. 20 dicembre 2000, n. 130

Ricostituzione della Commissione Regionale per la Tutela e Valorizzazione dei beni culturali ambientali

Comunicato della Giunta Regionale

Designazione di un sindaco supplente della “SAGAT” S.p.A. a seguito di ridistribuzione degli incarichi all’interno dell’organo di vigilanza

PROTEZIONE CIVILE

Codice 25.2
D.D. 13 novembre 2000, n. 1191

Evento alluvionale ottobre 2000 - Ordinanza del Ministro dell’Interno con delega alla protezione civile n.  3090 del 18/10/2000 - Impegno della somma di L. 60.000.000.000.= sul Cap. 24084/2000

SANITA’

D.G.R. 18 dicembre 2000, n. 54 - 1768

Aggiornamento assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti dietetici - Morbo Celiaco

Comunicato dell’Assessorato della Sanità

Graduatoria Unica Regionale definitiva degli Psicologi - aspiranti ad incarichi ambulatoriali convenzionali di sostituzione a tempo determinato presso i Presidi e le Strutture del S.S.N. - valida per l’anno 2001

SPORT

Codice 21.4
D.D. 14 novembre 2000, n. 559

L.R. 93/95 - Approvazione graduatoria e assegnazione di contributi a favore dei soggetti di cui all’art. 2 per iniziative promozionali delle attività sportive e fisico-motorie relative all’anno 2000.Impegno e liquidazione di Lire 8.000.000.000 cap. 12590/2000

URBANISTICA

D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 16 - 1637

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Ceresole D’Alba (CN). Seconda Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 17 - 1638

Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i. Comune di Castelnuovo Scrivia (AL). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 18 - 1639

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Arquata Scrivia (AL). Approvazione della Variante n. 2 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 19 - 1640

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Castelmagno (CN). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunita’ Montana “Valle Grana”, interessante il Comune stesso

Regione Piemonte - Direzione regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Avviso (a norma della L. 7.8.1990, n. 241 e della L.R. 25.7.1994, n. 27) - Comunicazione ai Comuni della Regione Piemonte aventi titolo a presentare domanda di contributo per l’adeguamento obbligatorio della Strumentazione urbanistica previsto dalla L.R. 30 aprile 1996, n. 24

VIABILITA’

Codice 26.2
D.D. 21 novembre 2000, n. 604

Approvazione progetto. Sciovia a fune alta denominata “Baby Pragelato” da m. 1526 a m. 1572 s.l.m. in Comune di Pragelato (TO). Societa’ concessionaria “PRAGES” S.p.A. di Pragelato (TO)

Codice 26.2
D.D. 23 novembre 2000, n. 606

Seggiovia biposto ad ammorsamento fisso “Rossa” (1553-1923) nel comune di Frabosa Sottana (CN). Approvazione progetto di modifica posizionamento dei sostegni nn. 3, 7 e 8

Codice 26.2
D.D. 23 novembre 2000, n. 607

Assenso alla nomina del Direttore di Esercizio. Impianti funiviari di proprieta’ della societa’ Sestrieres S.p.A. nel comune di Sauze d’Oulx in provincia di Torino

Codice 26.2
D.D. 27 novembre 2000, n. 614

Approvazione Regolamento di Esercizio. Funicolare terrestre a va e vieni, “Biella Piano-Biella Piazzo” (419-475) s.l.m., costruita in comune di Biella (BI). Concessionaria la societa’ “A.T.A.P.”

Codice 26.2
D.D. 27 novembre 2000, n. 615

Sciovia a fune alta ad attacchi fissi, denominata “Buca Di Forno” da m. 1444 a m. 1618 s.l.m., costruita nei Comuni di Piatto e di Callabiana in provincia di Biella. Concessionaria la società “Zegna Holditalia”. Approvazione modifica all’impianto

Codice 26.2
D.D. 24 novembre 2000, n. 613

LL.RR. n. 18/84 e n. 33/90 - Erogazione della somma di Lire 23.646.300= quale secondo acconto del 30 per cento del contributo concesso al Comune di Costigliole d’Asti (AT) con determinazione dirigenziale n. 413 del 21.6.1999 per la realizzazione della pista ciclabile denominata “Completamento Sabbionassi - Cimitero” sul cap. 25020/99 (353288)

Parte I
ATTI DELLA REGIONE


LEGGI E REGOLAMENTI

Legge regionale 22 dicembre 2000, n. 60.

Disposizioni in materia di tasse di concessione regionale.

Il Consiglio regionale ha approvato.

Il Commissario del Governo ha apposto il visto.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

promulga

la seguente legge:

Art. 1.

1. A decorrere dal 1° gennaio 2001 non sono più applicate le tasse sulle concessioni regionali di cui ai numeri d’ordine della tariffa allegata al decreto legislativo 22 giugno 1991, n. 230 (Approvazione della tariffa delle tasse sulle concessioni regionali ai sensi dell’articolo 3 della legge 16 maggio 1970, n. 281, come sostituito dall’articolo 4 della legge 14 giugno 1990, n. 158) e della legge regionale 10 dicembre 1997, n. 60 (Disposizioni in materia di tasse di concessione regionale), comprese nell’allegata tabella A.

Art. 2.

1. A decorrere dal 1° gennaio 2001 gli importi delle tasse sulle concessioni regionali di cui al numero d’ordine 16 della tariffa allegata al d.lgs. 230/1991 e della l.r. 60/1997 sono ridotti del 20 per cento.

La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Piemonte.

Data a Torino, addì 22 dicembre 2000

Enzo Ghigo

Allegato A.
(art. 1, comma 1)

Tabella A

n. 4 - Autorizzazione all’apertura e all’esercizio di:

a) stabilimenti termali - balneari, di cure idropiniche, idroterapiche, fisiche di ogni specie;

b) gabinetti medici ed ambulatori in genere dove si applicano anche saltuariamente la radioterapia e la radiumterapia.

Autorizzazione all’esercizio di gabinetti medici ed al possesso di apparecchi di radioterapia e di radiumterapia.

n. 6 - a) Licenza per la pubblicità a mezzo della stampa e in qualsiasi altro modo, concernente ambulatori o case o istituti di cura medico chirurgica o di assistenza ostetrica, case o pensioni per gestanti, stabilimenti termali e altri luoghi dove si praticano cure idropiniche, idroterapiche e fisioterapiche.

b) Licenza per la pubblicità a mezzo della stampa o in qualsiasi altro modo, concernente la prevenzione e la cura delle malattie, cure fisiche ed affini.

n. 20 - Autorizzazione agli scarichi di acque di rifiuto in acque pubbliche, o comunque con essa collegati, rilasciata agli insediamenti diversi da quelli abitativi.

n. 26 - Autorizzazione per impiantare vivai di piante, stabilimenti orticoli e stabilimenti per la produzione e selezione dei semi od esercitare il commercio di piante, parti di piante e semi.

n. 35 - Concessione della costruzione e dell’esercizio di vie funicolari aeree (funivie), di interesse regionale, in servizio pubblico, per trasporto di persone e di cose.

n. 36 - Licenza d’impianto di funicolari aeree o teleferiche, di interesse regionale, destinate al trasporto di prodotti agrari, minerali e forestali o di qualsiasi altra industria.

n. 37 - Licenza d’esercizio di funicolari aeree o teleferiche, di interesse regionale, rilasciata nel caso in cui la funicolare interessi corsi d’acqua, strade, ferrovie, ed altre opere pubbliche.

n. 39 - Concessione per l’impianto e l’esercizio pubblico di slittovie, sciovie e altri mezzi di trasporto terrestre a fune senza rotaia, di interesse regionale.

n. 41 - Concessione, tanto provvisoria che definitiva, di servizi pubblici automobilistici - di interesse regionale - per viaggiatori bagagli e pacchi agricoli (autolinee) di qualunque natura e durata che si effettuino ad itinerario fisso, anche se abbiano carattere saltuario.

n. 46 - Permesso rilasciato per trasporto, per effettuare corse per trasporto viaggiatori fuori linea con autobus adibiti ai servizi pubblici, regolarmente concessi od autorizzati, aventi interesse regionale.


DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2000, n. 129

Designazione di  un membro del Collegio dei revisori dei conti dell’Unioncamere Piemonte (art. 17 L. 580/93 e art. 11 Statuto Unioncamere Piemonte)

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

Il sig. Vietti Pier Vittorio (omissis), è designato membro del Collegio dei revisori dei conti dell’Unionecamere Piemonte.

Il presente decreto sarà pubblicato sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 20 dicembre 2000, n. 130

Ricostituzione della Commissione Regionale per la Tutela e Valorizzazione dei beni culturali ambientali

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

E’ rinnovata la Commissione Regionale per la Tutela e Valorizzazione dei beni culturali ambientali; essa è composta da:

a) Roberto Vaglio

Assessore Regionale competente per delega nelle funzioni: economia montana e foreste, e beni ambientali;

b) Dott. Franco Botta, in quanto Presidente della C.T.U.;

c) i seguenti tre esperti nominati dal Consiglio Regionale:

Arch. Cristiana Lombardi Sertorio, (omissis);

Arch. Gabriella Gedda, (omissis);

Arch. Tommaso Richetti, (omissis);

d) Arch. Franco Ferrero

Responsabile della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica;

e) i seguenti tre funzionari  regionali nominati dalla Giunta Regionale:

- Arch. Giuseppe Brunetti, Responsabile della Direzione Edilizia Regionale;

- Arch. Luciano Rolando, Responsabile del Settore Valutazione progetti e proposte di atti di programmazione negoziata;

- Arch. Bernardo Sarà, Esperto presso il Settore Approvazione Strumenti Urbanistici;

f) Arch. Pasquale Bruno Malara

Soprintendente per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte;

g) Dott.ssa Liliana Mercando

Soprintendente Archeologico del Piemonte;

La presente Commissione, ai sensi del secondo capoverso dell’art. 91 bis, L.R. 56/77 e s.m.i., durata in carica tre anni.

Enzo Ghigo











DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione della Giunta Regionale 13 novembre 2000, n. 22 - 1291

Assestamento al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2000 della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare, in termini di competenza ed in termini di cassa l’assestamento al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2000 della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo, di cui all’allegato A, parte integrante della presente deliberazione.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)


































Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo

ASSESTAMENTO AL BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ANNO 2000



Deliberazione della Giunta Regionale 11 dicembre 2000, n. 16 - 1637

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Ceresole D’Alba (CN). Seconda Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Seconda Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Ceresole d’Alba, in provincia di Cuneo, adottata e successivamente integrata con deliberazioni consiliari n. 47 in data 16.12.1997, n. 13 in data 18.5.1998, n. 41 in data 21.12.1999 e n. 16 in data 6.4.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante al Piano, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 28.11.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART.2

La documentazione costituente la Seconda Variante al Piano Regolatore Generale vigente, adottata e modificata dal Comune di Ceresole d’Alba, debitamente vistata, si compone di:

- Deliberazioni consiliari n. 47 in data 16.12.1997 e n. 13 in data 18.5.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione Tecnica

- Elab. - Norme di Attuazione - Tabelle di zona

- Tav. N. 1 - Stato di Fatto - Inquadramento territoriale, in scala 1:250000

- Tav. N. 2 - Stato di Fatto - Uso del suolo - Insediamenti - Infrastrutture primarie e secondarie, in scala 1:5000

- Tav. N. 3 - Stato di Fatto - Servizi e attrezzature esistenti - Concentrico, in scala 1:2000

- Tav. N. 4 - Stato di Fatto - Servizi e attrezzature esistenti - Fraz.ne Borretti, in scala 1:2000

- Tav. N. 5 - Stato di Fatto - Servizi e attrezzature esistenti - Fraz.ne Cappelli, in scala 1:2000

- Tav. N. 6 - Stato di Fatto - Analisi del tessuto edilizio - Nucleo storico, in scala 1:1000

- Tav. A - Progetto Preliminare - Individuazione delle osservazioni e proposte - Assetto Generale (Estratto), in scala 1:5000

- Tav. B - Progetto Preliminare - Individuazione delle osservazioni e proposte - Concentrico, in scala 1:2000

- Tav. C - Progetto Preliminare - Individuazione delle osservazioni e proposte - Fraz.ne Borretti, in scala 1:2000

- Tav. D - Progetto Preliminare - Individuazione delle osservazioni e proposte - Fraz.ne Cappelli (Estratto), in scala 1:2000

- Tav. E - Progetto Preliminare - Individuazione delle osservazioni e proposte - Nucleo Storico (Estratto), in scala 1:1000

- Tav. N. 7 - Progetto Definitivo - Schema sintetico di Piano, in scala 1:25000

- Tav. N. 8 - Progetto Definitivo - Assetto Generale, in scala 1:5000

- Tav. N. 9 - Progetto Definitivo - Concentrico, in scala 1:2000

- Tav. N. 10 - Progetto Definitivo - Fraz.ne Borretti, in scala 1:2000

- Tav. N. 11 - Progetto Definitivo - Fraz.ne Cappelli, in scala 1:2000

- Tav. N. 12 - Progetto Definitivo - Nucleo Storico, in scala 1:1000

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab. - Relazione Geologico - Tecnica

- Tav. 01 - Carta Geologico strutturale, in scala 1:10000

- Tav. 02 - Carta Geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:5000

- Tav. 03 - Carta.di sintesi della pericolosità Geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:10000

- Tav. 04 - Carta Geoidrologica, in scala 1:10000

- Deliberazioni consiliari n. 41 in data 21.12.1999 e n. 16 in data 6.4.2000, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione Tecnica

- Elab. - Norme di Attuazione - Tabelle di zona

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Tav. N. 6 - Stato di Fatto - Analisi del tessuto edilizio - Nucleo Storico, in scala 1:1000

- Tav. N. 7 - Progetto Definitivo - Schema sintetico di Piano, in scala 1:25000

- Tav. N. 8 - Progetto Definitivo - Assetto Generale, in scala 1:5000

- Tav. N. 8Bis - Progetto Definitivo - Assetto Generale, in scala 1:5000

- Tav. N. 9 - Progetto Definitivo - Concentrico, in scala 1:2000

- Tav. N. 10 - Progetto Definitivo - Fraz.ne Borretti, in scala 1:2000

- Tav. N. 11 - Progetto Definitivo - Fraz.ne Cappelli, in scala 1:2000

- Tav. N. 12 - Progetto Definitivo - Nucleo Storico, in scala 1:1000

- Elab. - Relazione Geologico - Tecnica - Integrazione

- Tav. 3.1A - Carta di Sintesi, in scala 1:5000

- Tav. 3.1B - Carta di Sintesi, in scala 1:5000.

(omissis)

Allegato

Elenco delle modifiche introdotte “ex officio”

Modifiche cartografiche:

- La Tavola n. 7 è da intendersi modificata nei contenuti mediante l’esclusione delle indicazioni relative ai nuclei frazionali di: Baracche, Cantarelli dei Boschi, Rava, Roggeri, Cascina Bianca e Donati stralciati in fase controdeduttiva.

- La Tavola n. 8 bis, che presenta incongruenze di contenuto con le tavole di progetto della Variante e con la cartografia di indagine prodotta ai sensi della Circolare P.G.R. 8 maggio 1996, n. 7/LAP, è da intendersi eliminata.

- Le Tavole di progetto n. 8 e 9 sono da intendersi modificate nei contenuti cartografici per quanto attiene:

- il perimetro delle aree residenziali R2 ed R3 situate in prossimità del polo produttivo P3: mediante l’esclusione della superficie di pertinenza della viabilità provinciale e comunale esistente, come già previsto dal vigente P.R.G.C.;

- le fasce di rispetto afferenti alla Strada Provinciale, mediante l’individuazione di fasce di rispetto con profondità di mt. 20 dal confine della Strada Provinciale n. 10 interamente:

- al nucleo frazionale rurale di località Borretti ed alle contigue aree produttive di tipo P2A;

- ai settori meridionali dell’area P3 e della interposta area P2B;

- all’area R3 posta a fronte della predetta area P3;

- all’area di tipo P2A situata a sud/est del capoluogo, oltre il raccordo della circonvallazione in progetto.

- il fronte di area P3 che prospetta sulla Strada Comunale per Carmagnola: mediante l’individuazione di una fascia di arretramento con profondità di mt. 30 dal perimetro dell’area R2 come innanzi modificato (ovvero come previsto dal vigente P.R.G.C.).

La legenda della Tavola n. 8 à da intendersi inoltre integrata:

- per quanto riguarda il richiamo all’area di interesse paesistico-ambientale “Bosco dei Cantarelli”, con la precisazione: “individuata ai sensi dell’art. 13, 7º comma lettera a) della L.R. 56/77 e s.m.”;

- mediante l’inserimento della seguente nota conclusiva:

“NOTA: Per quanto attiene la definizione delle aree inidonee all’utilizzazione urbanistica vincolate all’inedificabilità o ad edificazione condizionata si richiamano le delimitazioni e classificazioni operate dal geologo nelle tavole 3.1.A e 3.1.B ”Carta di Sintesi (C.P.G.R. n. 7/LAP)" che sono da intendersi a tutti gli effetti puntualmente riportate sulla presente tavola di progetto".

La Tavola di progetto n. 10 è da intendersi modificata nei contenuti mediante l’individuazione di una fascia di rispetto di mt. 20 dalla Strada Provinciale entro le aree produttive P2A ed entro la perimetrazione del nucleo frazionare di B.ta Borretti.

Modifiche normative:

Indice: I richiami relativi agli artt. 19 e 20 sono da intendersi sostituiti con “Art. 19/20 Aree inidonee all’utilizzazione urbanistica o ad utilizzazione condizionata”.

Art. 4 (Definizioni urbanistiche ed edilizie)

Il testo del penultimo comma del punto 11) è da intendersi integralmente stralciato.

Il testo del comma successivo è da intendersi integrato, dopo le parole: “Sono considerati non abitabili”, con la precisazione: “ai fini del computo in oggetto”.

Art. 5 (Definizione dei tipi di intervento)

La definizione corrispondente alla lettera “D” relativa agli interventi di risanamento conservativo, è da intendersi modificata mediante lo stralcio del secondo, terzo e quarto comma (ovvero da: “Tali interventi ...” a: “... consentirne il riconoscimento”).

La definizione del paragrafo E1) è da intendersi integrata per quanto attiene il disposto del quarto trattino  mediante l’inserimento della seguente precisazione conclusiva:

“tale intervento non dovrà comportare la formazione di vani abitabili.”.

La definizione del paragrafo E2) è da intendersi integrata nel disposto finale mediante l’inserimento della seguente conclusione: “secondo quanto meglio precisato nel successivo art. 39.”

Art. 7 (standards urbanistici e parcheggi privati)

La definizione del paragrafo “D)” è da intendersi perfezionata nella parte finale del primo comma mediante la soppressione della parola: “residenziale”.

Art. 15 (Individuazione e classificazione dei Beni Culturali ...)

Al termine dell’articolo è da intendersi aggiunto il seguente testo:

“Per i beni in condizione di vincolo ex L. 431/85 e precisamente:

- le fasce spondali descritte al successivo art. 18.5

- le aree boscate

- le zone gravate da usi civici

si richiamano le procedure di intervento previste dalla L.R. 3 aprile 1989, n. 20 e s.m.i.".

Art. 18 (Distanze, fasce ed aree di rispetto)

Al sesto comma del punto 1, relativo alla viabilità, il testo corrispondente agli ultimi due trattini è da intendersi integralmente stralciato e sostituito con il seguente:

“- aumenti di volume limitatamente a quanto previsto dal 12º c. dell’art. 27 della L.R. 56/77". A conclusione del primo comma del punto 5, relative alle distanze dai rii, è da intendersi reinserito il seguente trattino:

“- mt. 200 per laghi naturali, artificiali e per le zone umide”.

Dopo il primo comma del punto 5 è da intendersi inserita la seguente precisazione:

“Le tavole di progetto del P.R.G.C. evidenziano il limite delle fasce di rispetto spondale ex art. 29 L.R. 56/77 e s.m. afferenti ai corsi d’acqua principali.

L’applicazione del predetto disposto relativo alle fasce di inedificabilità di mt. 200 da prevedersi in zona agricola per i laghi e zone umide è da intendersi riferito ai bacini idrici artificiali esistenti sul territorio.".

Art. n. 19 e 20: i testi dei due articoli sono da intendersi integralmente stralciati e sostituiti dal seguente:

“Articolo 19/20 - Aree inidonee all’utilizzazione urbanistica o ad utilizzazione condizionata

La Variante fa espresso riferimento alle perimetrazioni, classificazioni e normative operate dal geologo ai sensi della Circolare P.G.R. 8.5.1996 n. 7/LAP (v. tav. 3.1A - 3.1B).

Per gli interventi sul territorio e nelle singole aree normative si richiamano pertanto le limitazioni e modalità di intervento derivanti da detta classificazione e le ulteriori specificazioni fornite dagli elaborati di indagine geologico-tecnica, da considerarsi come parte integrante delle prescrizioni normative di piano.".

Art. 21 (Aree a vincolo idrogeologico, aree boscate)

Al terzo comma la parola “vincolo” è da intendersi sostituita dalle parole: “dissesto, pericolo, pericolo di valanghe o di alluvioni”.

Art. 23 (Bassi fabbricati)

Il testo del secondo comma è da intendersi completato con le parole: “e con dimensionamento rapportato alle esigenze delle unità abitative esistenti e/o previste.”

Al terzo comma, dopo: “a condizione che”, sono da intendersi inserite le parole: “con la loro realizzazione”.

Art. 24 (Recinzioni)

A conclusione di quanto disposto dal 2º trattino del 7º comma, si intende inserita la precisazione:

“e fatti salvi maggiori arretramenti da prevedersi in ossequio a quanto disposto dal richiamato N.C. della Strada, dal relativo Regolamento di esecuzione ed attuazione e dal D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503.”.

Art. 27 (Area R1 di interesse ambientale e di recupero)

Al secondo comma, dopo la citazione: “dell’art. 24", precisare: ”1º c., punto 1)".

Art. 28 (interventi ammessi nelle specifiche classi)

Al paragrafo 28/1, entro il testo del secondo trattino, dopo le parole: “a servizi” è da intendersi inserita la precisazione: “pubblici o di uso pubblico o preveda il foro recupero in sede di intervento”.

Art. 32 (Area R3 di completamento)

Il testo del punto 4 del paragrafo 32/4 è da intendersi integrato con la seguente prescrizione conclusiva:

“Per l’area R3 prospettante sulla Strada Provinciale n. 10 si richiamano i maggiori arretramenti indicati in cartografia.”.

Art. 33 (Aree R4 di nuovo impianto)

La parola: “possono” che compare entro l’ultimo comma del paragrafo 33/8 è da intendersi sostituito con la parola: “devono”.

Art. 35 (Aree P1 industriale-artigianale da mantenere allo stato di fatto)

Al termine dell’articolo è da intendersi inserito il seguente disposto:

“Le superfici destinate alle attività commerciali consentite, dovranno avere dimensionamento rapportato alle esigenze di vendita dei prodotti aziendali.”.

Art. 36 (Aree P2 industriale-artigianale di completamento e riordino)

Nel testo del paragrafo 36/1, dopo le parole: “attività commerciali” è da intendersi inserita la precisazione:

“limitatamente alle esistenti ed a quanto previsto per le aree P1".

Il testo del successivo paragrafo 36/3 è da intendersi modificato al punto 1 mediante la rettifica del valore: “mt. 10.00" in: ”mt. 8.00" e l’inserimento della seguente precisazione finale: “Per gli edifici produttivi delle aree P2 contigue all’area P3 sono ammesse altezze di mt. 10.00, fatto salve le sovrastrutture tecniche documentatamente necessarie”.

Art. 39 (Area H - agricola)

Al paragrafo 39/3 lettera A), entro il punto 3, dopo le parole “comunali e provinciali”, è da intendersi inserita la precisazione:

“fatte salve maggiori distanze da prevedersi in applicazione di quanto disposto dal Nuovo Codice della Strada e relativo Regolamento di esecuzione ed attuazione”.

Al paragrafo 39/3 lettera B) è da intendersi aggiunto il seguente comma:

“Non è previsto l’insediamento di strutture ed attrezzature per allevamenti di animali di aziende non configurabili come attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile; all’occorrenza, qualora l’A.C. lo ritenga opportuno, si procederà alla individuazione di apposite aree ex art. 25, 2º c. lettera h) della L.R. 56/77 ricorrendo alle procedure di Variante al P.R.G.C.”.

Art. 42 (Norme particolari di intervento nell’area H ...)

A conclusione dell’articolo è da intendersi inserito il seguente disposto:

“Si richiamano le limitazioni d’uso ed i prevalenti vincoli di inedificabilità previsti per le aree H1 dal precedente art. 41.”.

Art. 43 (Cave e peschiere)

Al termine dell’articolo è da intendersi inserito il seguente richiamo:

“Per gli invasi e bacini artificiali di maggiori dimensioni esistenti sul territorio agricolo, si richiamano anche i vincoli ai sensi dell’art. 29 della L.R. 56/77 previsti dal precedente art. 18.5.”

Art. 44 (Aree afferenti gli insediamenti residenziali)

Al terzo comma del paragrafo 44/4, dopo le parole: “planimetrica definita”, sono da intendersi inserite le parole: “in ambiti soggetti a S.U.E.”.

A conclusione dell’articolo è da intendersi inoltre inserita la seguente precisazione:

“Le aree a servizi S3 e S4 ricadono in aree di classe IIIA (aree esondabili) e risultano pertanto, inedificabili.”.

Tabelle riassuntive di zona:

Tabella di Zona delle aree R2

La nota n. (3) è da intendersi integralmente stralciata.

Tabella di zona delle aree R3

A conclusione del punto 14) è da intendersi inserita la seguente nota:

“(2) fatte salve maggiori distanze individuate in cartografia di P.R.G.C.”

Tabella di zona delle aree P2A

Sono da intendersi apportate le seguenti modifiche:

- a conclusione del punto 14), dopo “mt. 10.00" è aggiunta la precisazione: ”fatte salve maggiori distanze stabilite in cartografia";

- al punto 16) il valore “10.00" è modificato in: ”8.00(*)"

- il testo delle note è integrato come segue:

“(*)  Fatti salvi interventi di ampliamento su edifici di H a mt. 8.00 (per cui valgono le altezze in atto con possibilità dì inserimento delle sovrastrutture tecniche necessarie) e quanto previsto per l’azienda insediata a confine dell’area P3".

Tabella di zona delle aree P2B

Sono da intendersi apportate le seguenti modifiche:

- al punto 16), il valore: “10.00" è sostituito con: ”8.00", inoltre viene inserito un rimando alla nota (4);

- alla nota (3), dopo le parole: “strutture tecnologiche”, viene inserita la frase: “e per interventi di ampliamento su impianti con altezze in atto  a mt. 8.00".

- a conclusione della tabella sono inserite la seguente nota e precisazione:

“(4) Per l’area P2B insediata tra le aree P3 sono consentite altezze di mt. 10.00 fatte salve ulteriori altezze per sovrastrutture tecniche documentatamente necessarie.

Per parte delle aree P2B di località Cantarelli dei Boschi e Cappelli si richiamano i vincoli di inedificabilità individuati dalla tav. 3.1B; per gli edifici esistenti nei settori esondabili non possono essere effettuati ampliamenti."

Tabella di zona relativa alle aree P3

Dopo il punto 17) è da intendersi aggiunto il seguente punto 18) e la relativa nota (4) di riferimento:

“18) Distanza dalle aree residenziali m. 30.00 (4)”

“(4) L’indicazione di arretramento individuata lungo il fronte che prospetta sulla strada comunale Carmagnola-Ceresole assume valenza di fascia inedificabile di salvaguardia e protezione dell’area residenziale R2".

Tabella di zona relativa ai Nuclei Frazionali Rurali

A conclusione di quanto disposto al punto 14) è da intendersi inserita la seguente nota:

“(4) fatte salve maggiori distanze previste in cartografia.”.



Deliberazione della Giunta Regionale 11 dicembre 2000, n. 17 - 1638

Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i. Comune di Castelnuovo Scrivia (AL). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Castelnuovo Scrivia, in Provincia di Alessandria, adottata con deliberazioni consiliari n. 38 in data 21.7.2000 e n. 49 in data 28.9.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante al Piano, delle modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 7.11.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente, adottata dal Comune di Castelnuovo Scrivia, debitamente vistata, si compone di:

- Deliberazione consiliare n. 38 in data 21.7.2000 (comprensiva degli Allegati “A” e “B” riferiti all’osservazione presentata al Progetto Preliminare ed alle relative controdeduzioni comunali), integrata e rettificata con deliberazione consiliare n. 49 in data 28.9.2000 (comprensiva dell’Allegato “B”), esecutive ai sensi di legge, con allegato:

ELABORATI DI VARIANTE

- Elab. - Relazione

- Elab. - Norme Tecniche di Attuazione (All. A)

- Elab. - Relazione Geologico-tecnica e carte tematiche relative alla Variante strutturale del P.R.G.C. riguardante l’ampliamento della zona industriale

- Tav.9/1 - Azzonamento territorio comunale zona Nord, in scala 1:5.000

- Tav.10/1 - Azzonamento territorio comunale zona Sud, in scala 1:5.000

- Tav.11/1 - Azzonamento centro abitato, in scala 1:2.000

ELABORATI ILLUSTRATIVI

- Tav.9/2 - Azzonamento territorio comunale zona Nord - a fini istruttori, in scala 1:5.000

- Tav.10/2 - Azzonamento territorio comunale zona Sud - a fini istruttori, in scala 1:5.000

- Tav.11/2 - Azzonamento centro abitato - a fini istruttori, in scala 1:2.000.

(omissis)

Allegato

Modifiche da introdurre “ex officio” ai sensi dell’11º comma, art. 15 della L.R. 56/77 e s.m.i.

Testo delle Norme Tecniche d’Attuazione:

art. 12 - L’espressione, riportata dopo: “... interventi diretti” che recita “... che interessino principalmente i fabbricati accessori, le superfetazioni e le pertinenze” deve essere stralciata, mentre, al temine del nuovo comma, a seguito delle parole: “... circa l’utilizzo di materiali.” s’intende inserito un nuovo comma che recita: “Detti trasferimenti di cubatura dovranno tuttavia riguardare superfetazioni, pertinenze fabbricati accessori o volumi assimilabili a tali cubature.”.

art. 16 - Al termine del periodo aggiunto che termina con le parole: “... l’allineamento delle gronde preesistenti.”, s’intende aggiunta la seguente locuzione che recita: “Sono comunque fatte salve altezze superiori determinate da necessità funzionali per impianti e/o attrezzature tecnologiche (silos. ecc.)”.

art. 17 - Dopo le parole: “Gli interventi dovranno ...” s’intende essere aggiunta la seguente locuzione che recita: “osservare le prescrizioni degli strumenti urbanistici esecutivi vigenti, nel caso riguardino immobili che facciano parte di ambiti a s. u. e. già approvato, oppure saranno subordinati a strumenti esecutivi di nuova formazione che comunque dovranno ...” che si collegherà pertanto al successivo periodo “interessare una superficie non inferiore a ...”. In seguito, nello stesso periodo la parola “compatibili” s’intende sostituita da: “collegati”, mentre il periodo conclusivo che recita: “... con la rete viaria che dovrà essere concordata con l’Amministrazione.” s’intende sostituito dal seguente: “alle infrastrutture primarie esistenti e/o previste dagli strumenti urbanistici esecutivi vigenti. L’Amministrazione Comunale, oltre ad esercitare il suo compito nell’approvazione dei s.u.e., ne guiderà la formazione al fine di assicurare i necessari collegamenti tra le infrastrutture primarie e secondarie di ogni ambito a s.u.e.”.



Deliberazione della Giunta Regionale 11 dicembre 2000, n. 18 - 1639

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Arquata Scrivia (AL). Approvazione della Variante n. 2 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la variante n. 2 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Arquata Scrivia (AL) adottata e successivamente modificata con deliberazioni consiliari n. 58 in data 28.9.1999 e n. 35 in data 24.7.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 6.11.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla variante n. 2 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Arquata Scrivia, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 58 in data 28.9.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione illustrativa - Norme tecniche di attuazione, contenente tavola All."A" alla relazione illustrativa in scala 1:2000

- Elab. - Proposte di controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini

- Elab. - Scheda Geologico Tecnica

- Elab. - Norme Tecniche di attuazione

- Tav.2 - Assetto insediativo, viabilità e vincoli

- Tav.3B - Concentrico - destinazione d’uso del suolo

- deliberazione consiliare n. 35 in data 24.7.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Controdeduzioni

- Elab. - Relazione illustrativa - norme tecniche di at-

tuazione con allegato “A” alla relazione illu-

 strativa

- Elab. - Testo integrato

- Tav.2 - Assetto insediativo, viabilità e vincoli

- Tav.3B - Concentrico - destinazione d’uso del suolo.

(omissis)

Allegato

Modifiche da introdurre “ex officio” ai sensi dell’11º comma, art. 15 della L.R. 56/77 e s.m.i.

A) Modifiche all’articolo 37 bis delle N.T.A., riportato sia nel fascicolo “Relazione Illustrativa Norme Tecniche d’Attuazione” (come parte integrante dell’Articolo Unico), sia all’interno del “Testo integrato” delle stesse N.T.A.:

- art. 37 bis - All’ottavo comma dell’art. 37 bis, che inizia con le parole: “Il P.E.C., ferme restando le quantità massime ...”, al termine della dizione: “... destinazioni d’uso residenziale e direzionali/alberghiere” - che conclude il primo periodo del comma 8º - oltre ad eliminare il segno di interpunzione, si provvederà ad aggiungere la locuzione che recita:

“..., a favore della destinazione residenziale.”.

All’interno del decimo comma che comincia con l’espressione: “Si richiamano i contenuti delle norme e dei criteri ...”, s’intende inserito l’inciso che recita: “... (dotazione minima: 100% della superficie lorda di pavimento) ...”; esso verrà introdotto a prosecuzione della dizione così articolata: “Il reperimento della dotazione ... omissis ... destinazione commerciale”.

B) Modifiche alla Scheda aderente al Piano Esecutivo Convenzionato n. 1, in Aree trasformabili da riqualificare - B4, contenuta sia nel fascicolo “Relazione Illustrativa Norme Tecniche d’Attuazione”, sia nella sezione terminale del “Testo integrato” delle N.T.A., avente come intestazione: “Piani Esecutivi: Schede”:

- Al termine della prima pagina della Scheda in argomento, a prosecuzione della locuzione: “Aree per attrezzature e servizi art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i.” dovrà essere eliminata la dizione: “(ipotesi massima)”. Tale espressione, ovvero “(ipotesi massima) ”, si intende inserita a seguito delle successive parole: “Destinazione residenziale ...”

- Alla penultima riga della prima pagina della Scheda di P.E. n. 1 in esame, all’interno della enunciazione: “Destinazione direzionale/alberghiera 100% SUL realizzabile”, la parola SUL dovrà essere soppressa e sostituita dall’espressione che recita: “..._superficie lorda di pavimento ...”.



Deliberazione della Giunta Regionale 11 dicembre 2000, n. 19 - 1640

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Castelmagno (CN). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunita’ Montana “Valle Grana”, interessante il Comune stesso

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunità Montana “Valle Grana”, interessante unicamente il Comune di Castelmagno (CN) e dallo stesso adottata e successivamente modificata con deliberazioni consiliari n. 1 in data 24.2.1998 e n. 26 in data 18.12.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante, delle ulteriori modificazioni specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 3.10.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune di Castelmagno, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 1 in data 24.2.1998, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione

- Elab. - Osservazioni presentate a seguito del deposito e della pubblicazione del Progetto preliminare

- Elab. - Norme di attuazione, stralcio degli articoli modificati

- Tav.0 - Previsioni P.R.I. legenda

- Tav.6.3 - Previsioni P.R.I. territorio comunale in scala 1:5.000

- Tav.7.3 - Previsioni P.R.I. Campomolino-Frazioni in scala 1:1.000

- Tav.8.3.1 - Previsioni P.R.I. Chiappi-S.Magno in scala 1:1.000

- Elab. - Relazione Geologico-tecnica

- deliberazione consiliare n. 26 in data 18.12.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione integrativa

- Elab. - Norme di Attuazione, stralcio degli articoli modificati

- Tav.0 - Previsioni P.R.I. legenda

- Tav.6.3 - Previsioni P.R.I. Territorio comunale in scala 1:5.000

- Tav.7.3 - Previsioni P.R.I. Campomolino-Frazioni 1:1.000

- Tav.8.3.1 - Previsioni P.R.I. Chiappi-S. Magno in scala 1:1.000

- Elab. - Relazione Geologico-Tecnica integrativa.

(omissis)

Allegato

Elenco delle modifiche introdotte “ex officio”

Modifiche normative:

Art. 28 bis - Interventi nelle aree di tipo P4 ...

Dopo il penultimo comma è da intendersi inserita la seguente precisazione comprensiva delle indicazioni di cui al parere della Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione prot. n. 6923/26 del 29.8.2000:

“Nella porzione di area P4.1.3, posta a valle della Strada Provinciale, l’intervento edificatorio dovrà prevedere la contemporanea realizzazione delle opere di sostegno necessarie a garantire la stabilità della sovrastante carreggiata stradale.

Per l’ambito posto a monte della Strada Provinciale gli ampliamenti consentiti non dovranno comportare riduzione dell’attuale arretramento stradale.

Per tutti gli interventi si richiamano le prescrizioni della Relazione Geologico Tecnica Integrativa di Variante al P.R.I.C.M.".

Nel fascicolo Norme di Attuazione di Variante è da intendersi inserito il seguente nuovo articolo:

“Art. 37 bis - Norme particolari per le Aree per attrezzature e servizi.

Relativamente alle due aree a verde attrezzato previste dalla “Variante 1997" a valle della frazione Chiappi, considerato che ricadono in ambito a rischio geologico ed interessato da fenomeni valanghivi, sono assoggettate alle seguenti prescrizioni:

- le aree sono da considerarsi a tutti gli effetti vincolate all’inedificabilità;

- dovranno essere sistemate a verde pubblico con utilizzo limitato alla sola stagione estiva;

- la loro sistemazione ed utilizzo dovrà avvenire sola previa approfondita indagine idrogeologico-tecnica che ne definisca la fattibilità nel contesto del versante."

Art. 46 - Edifici esistenti ricadenti ...

Al termine del testo del penultimo comma è da intendersi inserita la seguente precisazione di cui al citato parere dei Servizi Tecnici di Prevenzione: “; detto ampliamento, finalizzato all’adeguamento igienico-sanitario e funzionale, non dovrà avvenire nel lato sud-est dell’edificio, più esposto al pericolo di distacco di massi, né comportare riduzione dell’attuale arretramento stradale.”.



Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2000, n. 54 - 1768

Aggiornamento assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti dietetici - Morbo Celiaco

A relazione dell’ Assessore D’Ambrosio :

Visto il D.M. 1.7.1982: “Assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti dieteci” che stabilisce, tra l’altro, il diritto dei soggetti affetti da malattia celiaca ad ottenere gratuitamente, con spesa a carico del Servizi sanitario nazionale, i prodotti dieteci senza glutine, necessari al trattamento della patologia e alla prevenzione delle complicanze;

Visto che gli stati morbosi per i quali è ammessa l’assistenza sanitaria mediante erogazione di prodotti dietetici sono i seguenti:

1) Fibrosi cistica del pancreas;

2) Errori metabolici congeniti;

3) Morbo Celiaco;

Dato atto che per i punti 1 e 2 restano confermate le precedenti direttive stabilite con D.G.R. n. 1 - 14808 del 5.5.1992.

Constatato che la malattia celiaca è caratterizzata da malassorbimento, alterazioni morfologiche della mucosa dell’intestino tenue e da intolleranza permanente al glutine contenuto nella farina di grano, segala, orzo, avena e triticale (cereale ibrido derivato dall’incrocio tra frumento e segale), e che il paziente non potendo disporre di medicinali per la cura, deve seguire una ferrea dieta per tutta la vita;

Visto il quadro della malattia celiaca;


MALATTIE GASTROINTESTINALI

MALATTIE EPATICHE    MALATTIE GASTROINTESTINALI

Steatosi epatica    Afte recidivanti
Epatite reattiva non specifica    Deficit di IgA
Epatite cronica autoimmune    Pancreatite cronica
Cirrosi biliare primitiva    Gastrite cronica atrofica autoimmune
Colangite sclerosante    Morbo di Crohn
Calcolosi coecistica    Rettocolite ulcerosa

MALATTIE EXTRA-INTESTINALI

MALATTIE ENDOCRINE    MALATTIE NEUROLOGICHE
Diabete mellito tipo 1    Epilessia
Ipotiroidismo autoimmune    Atassia
Ipertiroidismo    Sclerosi multipla
M. di Addison    Polineuropatie
MALATTIE CUTANEE    MALATTIE DEL CONETTIVO
Dermatite erpetiforme     S. Di Sjogren
Eczema atopico    Sclerodermia
Alopecia    Polimiosite
MALATTIE ARTICOLARI    MALATTIE RESPIRATORIE
Artrite reumatoide    Asma bronchiale
Oligo - artriti    Sarcoidosi
MALATTIE RENALI    ALTRE MALATTIE
Glomerulonefrite di Berger    S. Di Down
Acidosi tubolare renale    Pericarditi


Visto che il D.M. 1.7.1982 individua le strutture autorizzate all’accertamento, mediante biopsia digiunale, della forma morbosa e stabilisce il rilascio di un certificato, dove si dichiara che il paziente è affetto da morbo celiaco;

Visto che in relazione alla diagnosi effettuata mediante biopsia digiunale, da effettuarsi una sola volta per l’accertamento definitivo, la relazione diagnostica deve contenere anche indicazioni relative alla dieta tipo cui il paziente deve attenersi;

Evidenziato che con deliberazione di Giunta regionale n. 23-26982 del 1.4.1999 sono state definite:

* la tabella delle quantità mensili massime prescrivibili

* le modalità per le prescrizioni dei prodotti.

Visto che con determinazione del Dirigente n. 214 del 17.7.2000, è stata istituita una apposita Commissione con il compito di stabilire le linee guida per l’utilizzo dei prodotti dietetici.

Visto il quadro dei fabbisogni calorici proposto dalla Commissione:


FABBISOGNI CALORICI GIORNALIERI IN RAPPORTO ALL’ ETA’ E PERCENTUALE
    DEI CARBOIDRATI NELLA DIETA (LARN 1996)

DAI 6 AI 12 MESI:    970 Kcal == carboidrati: 47% = 114 gr.
DA 1 A 3 ANNI:    1300 Kcal == carboidrati: 54% = 117 gr. (- 16% glicidi a rapido assorbimento = 52 gr.) -> 125 gr.
DA 3 A 6 ANNI:     1560 Kcal == carboidrati: 57% = 222 gr. (-16% glicidi a rapido assorbimento = 62 gr. ->160 gr.
DAI 6 AI 12 ANNI:    1900 Kcal == carboidrati: 57% = 270 gr. (- 12% glicidi a rapido assorbimento = 57 gr.) -> 213 gr.
DAI 12 AI 18 ANNI:    2500 Kcal == carboidrati: 57% = 356 gr. (-12 glicidi a rapido assorbimento = 70 gr.) -> 286 gr.
OLTRE I 18 ANNI:     2550 Kcal* == carboidrati: 57% = 370 gr. (-12% glicidi a rapido assorbimento = 78 gr.) -> 292 gr.
N.B.: esclusi gli alcolici


- Dal quantitativo totale di carboidrati sono stati sottratti i glicidi a rapido assorbimento in quanto questi vengono assunti con frutta, latte, yogurt, bibite, zucchero da cucina.

* Inoltre e’ previsto che una parte della quota rimanente di carboidratri, venga introdotta con alimenti naturalmente privi di glutine quali riso, mais, legumi, patate.

I quantitativi mensili massimi prescrivibili sono stati rivisti rispetto a quelli del 1999 in base ai fabbisogni medi calorici e glucidi, suddivisi per fascia d’età e sesso, consigliati dai LARN ( livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti per la popolazione italiana), revisione 1996.

La riduzione è stata peraltro stimolata dal numero, in aumento di bambini obesi presso gli ambulatori di celiachia e inoltre, si ritiene doveroso dare una corretta educazione alimentare, occorre puntare l’attenzione sull’utilizzo di alimenti naturalmente privi di glutine e quindi idonei ai celiaci: riso integrale e brillato, grano saraceno, farina di mais per polenta, fagioli, ceci e legumi in genere, miglio e sesamo. In questo modo i bambini abituati ad ingerire amidi diversi dalla pasta potranno introdurre un primo piatto senza glutine anche in ambienti diversi dal desco famigliare.

Un secondo punto su cui è stato neceSsario intervenire è stata la limitazione di alimenti dolci senza glutine (biscotti, snak, ...); per ridurre la quota totale di zuccheri a rapido assorbimento responsabile a lungo tempo di incremento dell’obesità e di malattie metaboliche (ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia....); la quota di zuccheri a rapido assorbimento, sempre secondo il LARN, dovrebbe essere inferiore al 10% delle calorie sul fabbisogno totale: questa quota è largamente soddisfatta da alimenti naturali (senza glutine) e quasi sempre presenti nella dieta del bambino: latte, frutta, miele, zucchero, succhi di frutta, bibite.

Constatato che gli alimenti senza glutine prescrivibili sono :

Pane, fette biscottate, fette tostate, cracchers,

Pane nel barattolo,

Pane e wafer di mais,

Pasta, pastina, pizza,

Farine, semolini, Biscotti, dolci, brioches, plum-caches,

Birra, ecc.,

Constatato che il Decreto Ministeriale non contiene i quantitativi massimi da prescrivere;

Vista la proposta formulata dalla Commissione in merito alle quantità prescrivibili.

Sentito il parere dell’Associazione Italiana Celiaci;

il relatore invita la Giunta a deliberare in merito;

la Giunta regionale, condividendo le argomentazioni del relatore,

Visti:

la L. 833/78;

il D.Lgs. n. 502/92 e successive modificazioni;

il D.M.1.7.1982;

la L.R. 12.12.1997 n. 61 (P.S.R.);

la D.G.R. n. 23-16982 del 1.4. 1999;

unanime,

delibera

- di modificare la tabella delle quantità mensili massime prescrivibili a favore dei soggetti affetti da morbo celiaco, quale di seguito indicata:


DAI 6 AI 9 MESI:    PASTINA    1000    gr
    BISCOTTI     600    gr

DAI 6 AI 12 MESI:    PASTINE / SEMOLINI    2000    gr
    BISCOTTI / GRANULATO     600    gr

DA 1 A 3 ANNI:    PASTA* / FARINA /PANE
    FETTE / CRACHERS
    GRISSINI    4000    gr
    BISCOTTI / DOLCI    1000    gr

DAI 3 AI 6 ANNI:     PASTA* / FARINA / PANE
    FETTE / CRACHERS
    GRISSINI    5000    gr
    BISCOTTI / DOLCI    1500    gr

DAI 6 ANNI AI 12 ANNI:    PASTA* / FARINA/ PANE
    FETTE / CRACHERS
    GRISSINI    8000    gr
    BISCOTTI / DOLCI    1500    gr

DAI 12 AI 18 ANNI:    PASTA* / FARINA / PANE
    FETTE / CRACHERS
    GRISSINI    11.000    gr
    BISCOTTI / DOLCI     2000    gr

OLTRE I 18 ANNI:    PASTA* / FARINA / PANE
    FETTE / CRACHERS
    GRISSINI    12.0000    gr
    BISCOTTI / DOLCI     1500    gr
    BIBITE     1,5    l.

* SONO ASSOLUTAMENTE ESCLUSE DA QUESTA VOCE LE PASTE PRECOTTE


- di stabilire che la presente deliberazione entra in vigore il 1.1.2001.

(omissis)



DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)

Giunta regionale


Codice 14.7
D.D. 15 dicembre 2000, n. 1149

Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Misura T - azione 1."Interventi di sistemazione idrogeologica e di recupero e riqualificazione ambientale di aree degradate" Approvazione invito pubblico e modulistica e apertura domande

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di procedere alla formulazione dell’invito pubblico per l’attuazione della Misura T-Azione T1 “Interventi di sistemazione idrogeologica e di recupero e riqualificazione ambientale di aree degradate” del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte, secondo lo schema di invito allegato alla presente determinazione per farne parte integrante unitamente all’allegato modello di domanda di adesione da compilarsi a cura dei soggetti beneficiari.

La formulazione dell’invito è riferita alla copertura della disponibilità delle risorse per il triennio 2001-2003.

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino

Allegato

REGIONE PIEMONTE
DIREZIONE REGIONALE ECONOMIA
MONTANA E FORESTE
SETTORE IDRAULICA FORESTALE
E TUTELA DEL TERRITORIO

INVITO PUBBLICO

per l’attuazione del

PIANO DI SVILUPPO RURALE 2000-2006
DELLA REGIONE PIEMONTE

MISURA T

“TUTELA DELL’AMBIENTE IN RELAZIONE ALL’AGRICOLTURA, ALLA SILVICOLTURA, ALLA CONSERVAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, NONCHÈ AL BENESSERE DEGLI ANIMALI”

AZIONE T1

“INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA E DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DI AREE DEGRADATE”

Con D.G.R. n.118-704 del 31.7.2000 e con Decisione della Commissione Europea n.C (2000) 2507 def.del 7.9.2000 è stato approvato il Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte;

Con D.G.R. n.72-1340 del 13.11.2000 sono state approvate le Norme di attuazione relative alla Misura T - Azione T1 del sopra citato P.S.R.

Le Norme di attuazione suddette prevedono che l’azione venga attuata mediante la pubblicazione di inviti pubblici formulati dal competente ufficio della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste.

E’ pertanto indetto il presente invito pubblico per l’attuazione dell’Azione 1 della Misura T del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte,secondo i criteri ed i modi di seguito riportati.

Interventi ammissibili a finanziamento

Nell’ambito delle tipologie di intervento individuate nelle Norme di attuazione, con il presente bando sono ammissibili a finanziamento:

1. i lavori di manutenzione straordinaria idraulico-forestale secondo le tipologie previste dagli “Indirizzi tecnici e procedurali in materia di manutenzioni idraulico-forestali” approvati con D.G.R. n. 49-28011 del 2 agosto 1999 (Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n.36 dell’8.9.1999).

2. la realizzazione di briglie, soglie, difese spondali, palificate di sostegno, terre armate, gabbionate ed opere affini e complementari finalizzate alla regimazione delle acque, al contenimento dei fenomeni erosivi, al ripristino delle situazioni di dissesto presenti nel bacino idrografico.

3. i lavori di regimazione delle acque superficiali dei versanti, al fine di risanare isolati fenomeni erosivi o ad integrazione e completamento delle opere di cui al precedente punto 2, da eseguirsi anche mediante interventi di canalizzazione, inerbimento, rimboschimento;

4. nuovi interventi di ricostituzione delle biocenosi naturali e rinaturazione dei corsi d’acqua.

Gli interventi ammissibili e sopra descritti devono avere le seguenti caratteristiche:

* progettualità mirata al recupero e salvaguardia dell’assetto idrogeologico e ambientale in territori rurali, al fine di raggiungere gli obiettivi propri della misura;

* impiego di tipologie costruttive rispettose delle caratteristiche naturali e prevalentemente progettate con criteri di ingegneria naturalistica o, in casi obbligati, con criteri di basso impatto ambientale;

* individuazione di un unico ambito territoriale nel bacino idrografico, in cui vengano effettuate anche differenti tipologie di opere, purché riconducibili ad un intervento unitario, nonché consequenziali e funzionali tra loro per la risoluzione delle problematiche riscontrate.

Gli interventi relativi ai lavori indicati sono individuati negli elaborati progettuali da presentarsi da parte dei soggetti attuatori ammessi ai benefici della presente azione.

Localizzazione degli interventi

Sono ammissibili esclusivamente gli interventi localizzati nei territori classificati montani e nei territori classificati collinari ai sensi della Deliberazione del Consiglio Regionale n.826-6658 del 12.5.1988.

Soggetti beneficiari

Sono beneficiari dei contributi previsti dal presente invito:

* i Comuni aventi territori classificati collinari;

* le Comunità Montane per i territori classificati montani;

* le Province per le loro proprietà.

Sono inoltre considerati soggetti beneficiari, nel caso di interventi complessi, riguardanti in continuità il territorio di due o più Comuni collinari contermini:

* le Comunità Collinari costituite ai sensi della l.r. 28.2.2000, n.16;

* il Comune che agisce in qualità di capofila su delega di altri Comuni territorialmente interessati;

* la Provincia di competenza su delega dei Comuni interessati.

Gli Enti beneficiari dei contributi concessi assumono la funzione di soggetti attuatori degli interventi previsti.

Dotazione finanziaria

L’invito è aperto fino a copertura della dotazione finanziaria prevista per gli anni 2001-2003, di importo complessivo indicativamente pari a L. 16.000.000.000.

Date le modalità di rendicontazione previste dalle disposizioni FEOGA, le liquidazioni avverranno a seguito dell’accertamento annuale delle spese sostenute entro il mese di agosto di ogni anno, nell’ambito delle disponibilità finanziarie a disposizione.

Agevolazioni previste ed importi ammissibili a finanziamento

E’ rimborsabile, a rendicontazione delle spese sostenute, il contributo in conto capitale pari al 100% dell’investimento ritenuto ammissibile.

Sono ammissibili a finanziamento gli investimenti di importo compreso tra lire 40 e 400 milioni, Iva e spese tecniche incluse.

L’importo di spesa massima ammissibile per soggetto beneficiario è il seguente:

Comuni collinari singoli e Province: L.100.000.000

Comunità Montane: L. 400.000.000

Comunità Collinari e Comuni associati: L. 400.000.000

Nell’ambito dell’importo di spesa sopraindicato, ogni soggetto beneficiario può presentare una o più domande di finanziamento, ciascuna dotata della documentazione richiesta.

Le Province possono presentare più domande di finanziamento relative ai raggruppamenti di Comuni collinari rappresentati.

Eventuali forme di cofinanziamento con risorse proprie da parte dei soggetti beneficiari verranno prese in considerazione esclusivamente nella misura massima del 50% della spesa ammissibile a finanziamento.

Termini per la presentazione delle domande

Le domande di partecipazione al presente invito, debitamente compilate e munite della documentazione richiesta, dovranno essere inviate entro e non oltre il giorno venerdì 9 Febbraio 2001 al seguente indirizzo:

Regione Piemonte - Direzione Economia Montana e Foreste - C.so Stati Uniti 21 - 10128 Torino

Per le domande inviate per posta fa fede il timbro in partenza dell’ufficio postale.

Documentazione richiesta

Da parte dei soggetti che intendono partecipare all’invito va prodotta la seguente documentazione:

1. Domanda di adesione presentata utilizzando il modello allegato al presente invito.

2. Progetto preliminare degli interventi previsti, redatto ai sensi della normativa vigente in materia di lavori pubblici.

E’ facoltà dell’Ente, anche ai fini della valutazione di pronta cantierabilità degli interventi, presentare elaborati di livello progettuale superiore.

3. Idoneo provvedimento dell’Ente, con il quale si approva il progetto presentato e si autorizza il legale rappresentante dell’Ente stesso a formulare domanda di contributo. Nei casi previsti di partecipazione di più Comuni collinari allo stesso progetto, la documentazione di cui sopra è presentata dal Comune capofila, con esplicita accettazione della delega ricevuta dal Comune o Comuni aggregati, mentre questi ultimi presentano il provvedimento di approvazione del progetto con l’autorizzazione alla rappresentanza da parte del Comune capofila. Analoga procedura va utilizzata nel caso di rappresentanza di due o più Comuni collinari da parte dell’Amministrazione Provinciale di appartenenza.

La progettazione deve avvenire nel rispetto delle competenze proprie degli ordini professionali, tenendo conto dell’eventuale multidisciplinarietà necessaria ad affrontare compiutamente gli aspetti tecnici trattati.

Procedure di ammissione ai finanziamenti

Le domande pervenute sono soggette alla valutazione iniziale di ammissibilità, che consiste nell’esame della completezza della documentazione richiesta.

Sono considerati elementi essenziali per consentire l’accettazione delle domande:

* la presentazione entro i termini stabiliti dall’invito, attestati dalla data del protocollo apposto al ricevimento o dal timbro dell’ufficio postale;

* la compilazione in ogni sua parte del modulo di domanda, comprensivo della firma del legale rappresentante dell’Ente e del timbro dell’Ente stesso.

Le domande inizialmente ammissibili sono soggette all’esame del nucleo di valutazione di cui alle norme di attuazione.

Il nucleo di valutazione provvede all’esame della documentazione tecnica allegata alle domande e alla formulazione della graduatoria di merito, tenendo conto dei previsti criteri preferenziali.

Risultano ammesse a finanziamento le domande iscritte nella graduatoria di merito in ordine di valutazione decrescente fino all’esaurimento della dotazione finanziaria.

La graduatoria di merito, con l’elenco delle domande ammesse a finanziamento, è approvata dalla Direzione Economia Montana e Foreste entro 30 giorni dalla data di chiusura dei bandi e direttamente comunicata agli enti beneficiari. La graduatoria è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

L’ufficio responsabile provvede a formulare la pianificazione relativa all’avvio ed attuazione degli interventi ammessi a finanziamento, per consentire l’utilizzo delle risorse annualmente disponibili .

La graduatoria è riaperta in caso di disponibilità di fondi liberi nel corso del triennio 2001-2003.

Criteri di valutazione delle domande

Le domande vengono valutate mediante la considerazione dei criteri preferenziali sotto riportati:

* grado di approfondimento dei contenuti progettuali

Il parametro valuta il grado di qualità della documentazione progettuale presentata dagli enti, anche in relazione al corretto approfondimento delle specifiche progettuali richieste.

Valutazione e relativo punteggio:insufficiente (pt.0); sufficiente (pt.6); buono (pt.12); ottimo (pt.18)

* efficacia degli interventi progettuali proposti, intesa come grado di risoluzione delle problematiche individuate sotto l’aspetto del dissesto idrogeologico e ambientale.

Il criterio valuta le soluzioni tecniche prospettate in merito al carattere di risoluzione delle problematiche evidenziate.

Valutazione e relativo punteggio:insufficiente (pt.0); sufficiente (pt.6); buono (pt.12); ottimo (pt.18)

* eventuale collocazione degli interventi e della priorità degli stessi nell’ambito degli strumenti di programmazione e pianificazione vigenti a livello territoriale.

Vengono valutati preferenzialmente gli interventi finalizzati a incidere su situazioni di rischio idrogeologico, già segnalati con criteri di priorità nell’ambito di indagini o studi sulla situazione territoriale dell’ente o individuati nei piani e programmi di settore. Si considerano a riguardo anche i programmi pluriennali di cui all’art. 37 della l.r. n 16/99, gli atti di pianificazione adottati dall’Autorità di Bacino del Fiume Po ed i piani regolatori vigenti ed opportunamente documentati.

Punti : 5 in presenza di segnalazione

* misura dell’eventuale cofinanziamento da parte degli Enti interessati.

Un ulteriore valutazione preferenziale viene attribuita alle proposte progettuali che prevedano il sostanziale cofinanziamento degli interventi attuato attraverso risorse proprie degli enti.

Cofinanziamento da L. 20 a L. 50 ml punti 2; L. 50-100 ml. pt.4; L. 100.150 ml. pt. 6; L.150-200 ml. pt. 8

* interventi eseguiti in aree a dimostrata valenza ambientale e agro-silvo-pastorale

Per gli interventi eseguiti in aree protette, biotopi, territori inseriti in elenchi di beni sottoposti a vincoli di tutela ambientale e paesaggistica: punti 5 ( non vengono considerate ai fini del punteggio le aziende faunistico venatorie ).

Per gli interventi eseguiti in aree a valenza agro-silvo-pastorale, dichiarata mediante elencazione della quantità e qualità delle colture in atto, capi di bestiame ed infrastrutture esistenti: punti 5.

I punteggi per le due differenti caratteristiche non sono cumulabili.

* cronologia degli interventi

Con riferimento al cronoprogramma dichiarato in domanda, sono attribuiti i seguenti punteggi riferiti alla percentuale di rendicontazione al 31 agosto 2001 delle spese sostenute rispetto alla spesa ammissibile a finanziamento:

dal 10% al 30%: pt. 5; dal 40% al 50%: pt. 15; dal 60% al 80% pt. 25; dal 90% al 100% pt. 35.

Spese ammissibili

Sono ammissibili a finanziamento l’Iva sui lavori e sulle spese generali e tecniche.

Il contributo per le spese generali e tecniche è ammesso nella misura massima del 10% dell’importo lavori a base d’asta.

Il contributo massimo liquidabile per gli adempimenti di cui al D.Lgs.n. 494/96 ammonta al 2% dell’importo lavori a base d’asta.

I contributi suddetti devono essere effettivamente rendicontabili, nonchè compiutamente documentati a presentazione della richiesta di saldo.

Non è ammissibile a finanziamento l’acquisizione di terreni ed il ripristino di dissesti originati da interventi di qualunque natura per i quali era prevista la sistemazione a fine lavori.

Non sono ammissibili a finanziamento interventi direttamente rivolti al ripristino di infrastrutture esistenti.

Disposizioni finali

Il Settore si riserva di formulare, a seguito della formalizzazione della graduatoria, ulteriori indirizzi applicativi ad illustrazione e completamento delle fasi procedurali inerenti l’attuazione dell’azione di cui al presente invito, ai quali i soggetti beneficiari sono tenuti ad attenersi.

Eventuali informazioni e chiarimenti in merito ai contenuti del presente invito possono essere richiesti al Settore Idraulica forestale e tutela del territorio - Via dei Guasco 1 - 15100 Alessandria - Tel. 0131/285312 - Fax 0131/285310 - e-mail: ALsettore.foreste14-7@regione.piemonte.it

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino








Codice  15.11
D.D. 23 novembre 2000, n. 1002

Affidamento del servizio di valutazione per l’attuazione del Programma Operativo obiettivo 3 2000/2006 - Ex Reg. CE 1260/99 - Misura F2 - Indizione di gara

Visto il Regolamento (CE) n. 1260/99 (GUCE L. 161/4 del 26/6/99) che riporta le disposizioni generali sui Fondi Strutturali comunitari, per il periodo 2000/2006, definendo in particolare i nuovi obiettivi su cui concentrare l’azione dei Fondi;

Visto il Regolamento (CE) n. 1784/99 del 12/7/1999 (GUCE L. 213 del 13/8/1999) relativo al Fondo Sociale Europeo che definisce in particolare una nuova e più estesa missione del Fondo, comprendente il sostegno alle politiche della formazione professionale, dell’occupazione e dell’istruzione;

Vista la Decisione C(2000) n. 1120 del 18/7/2000 con la quale la Commissione Europea ha approvato il Quadro Comunitario di Sostegno (di seguito QCS) per l’Obiettivo 3 - regioni centro nord per il periodo 2000/2006;

Vista la Decisione C(2000) n. 2068 del 21/9/2000 con la quale la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo della Regione Piemonte per l’obiettivo 3 per il periodo 2000/2006;

Vista altresì la D.G.R. n. 46 - 995 del 2/10/2000 con la quale si prende atto dell’approvazione da parte della Commissione Europea del POR Piemonte e del relativo impegno a cofinanziare la pertinente quota a carico della Regione;

Vista la deliberazione del C.I.P.E. n. 94 del 4/8/2000, registrata dalla Corte dei Conti il 3/10/2000, tramite la quale si assicura copertura al cofinanziamento nazionale ed impegna, a valere sulla L. 183/97, istitutiva del Fondo Di Rotazione, la pertinente quota a carico dello Stato;

Richiamato, nell’ambito del Regolamento 1260/99 sopradetto, l’art. 42, che definisce le finalità e i contenuti dell’attività di “valutazione intermedia” quale strumento che prende in considerazione i primi risultati degli interventi, la loro pertinenza e il grado di conseguimento degli obiettivi, tenendo conto della “valutazione ex ante” e valuta l’impiego dei fondi, nonchè lo svolgimento della sorveglianza e della realizzazione e verte sui singoli QCS e sui singoli Programmi Operativi;

vista la D.G.R. n. 71 - 1339 del 13/11/2000, la quale approva:

- l’affidamento del servizio di valutazione indipendente delle azioni finanziate nell’ambito del Programma Operativo obiettivo 3 della Regione Piemonte esteso al periodo di validità 2000/2006 - ex Regolamento (CE) 1260/99 - con specifico riferimento alla “valutazione intermedia”, ai sensi dell’art. 42 del medesimo regolamento e alla “valutazione finale”, come previsto dal Quadro Comunitario di Sostegno per l’obiettivo 3 2000/2006;

- l’aggiudicazione del predetto servizio mediante procedura aperta (pubblico incanto) ai sensi dell’art. 6, comma 1 lett. a) del D.lgs n. 157 del 17/3/95 e secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che sia fatta cioè, più specificatamente, secondo elementi attinenti non solo al prezzo ma anche alla qualità delle competenze tecniche, alla continuità nella prestazione del servizio ed ai tempi di realizzazione dello stesso, ai sensi dell’art. 23 lett. b) del citato decreto;

considerato che i soggetti concorrenti alla predetta gara dovranno possedere i seguenti requisiti:

- essere indipendenti dall’autorità di gestione, nel senso che il soggetto affidatario e i suoi collaboratori non hanno avuto contratti o collaborazioni riguardanti il periodo di programmazione F.S.E. 2000-2006 (esclusa la valutazione ex ante del POR) con l’autorità di gestione appaltante;

- non potranno avere contratti o collaborazioni con organismi che intendono presentare progetti cofinanziati dal FSE con l’autorità di gestione appaltante;

- si debbono impegnare a evitare conflitti d’interesse astenendosi dal presentare progetti presso l’autorità di gestione appaltante;

- a garanzia che il carattere di indipendenza sia salvaguardato nello svolgimento di tutta l’attività, la composizione dei gruppi di lavoro non potrà essere modificata, in tempi successivi alla sua prima presentazione, se non con il consenso esplicito e formale della Regione;

tutto ciò premesso,

IL DIRETTORE

Visti gli artt. 3 e 16 D.lgs n. 29/93 così come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

Visto l’art. 23 della L.R. 51/97

Vista la L.R. 55/81;

nell’ambito delle risorse assegnate con D.G.R. n. 71 - 1339 del 13/11/2000 e in conformità con gli indirizzi di cui alla medesima deliberazione;

determina

- di avviare le procedure per l’assicurazione del servizio di valutazione indipendente delle azioni finanziate nell’ambito del Programma Operativo obiettivo 3 della Regione Piemonte esteso al periodo di validità 2000/2006 - ex Regolamento (CE) 1260/99 - con specifico riferimento alla “valutazione intermedia”, ai sensi dell’art. 42 del medesimo regolamento e alla “valutazione finale”, come previsto dal Quadro Comunitario di Sostegno per l’obiettivo 3 2000/2006;

- di indire la gara relativa all’aggiudicazione del servizio in oggetto, mediante procedura aperta (pubblico incanto) ai sensi dell’art. 6, comma 1 lett. a) del D.leg. n. 17/3/95 e secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che sia fatta cioè, più specificatamente, secondo elementi attinenti non solo al prezzo ma anche alla qualità delle competenze tecniche, alla continuità delle prestazioni del servizio ed ai tempi di realizzazione dello stesso, ai sensi dell’art. 23 comma 1) lett. b) del citato decreto, secondo i seguenti elementi di valutazione in ordine decrescente di importanza:

max 40 punti, metodologia proposta in termini di:

- equilibrio fra servizi offerti e mezzi a disposizione;

- innovativa ed estensione qualitativa delle valutazioni proposte;

- validità delle scelte organizzative, logistiche e metodologiche;

- adeguatezza del piano di lavoro dettagliato in termini di fasi, operazioni metodologie, scadenze, prodotti intermedi e finali, relativi a ciascuno dei segmenti temporali e di attività costitutivi dell’incarico;

max 40 punti, qualità del servizio in termini di:

- esperienza consolidata in materia di valutazione nei settori delle politiche formative, del lavoro, dell’occupazione e dello sviluppo territoriale;

- grado di specializzazione settoriale in materia di politiche formative, del lavoro, dell’occupazione e dello sviluppo territoriale;

- qualità del gruppo di lavoro in termini di equilibrio quali-quantitativo nella sua composizione tecnico-scientifica, desumibile dai curricula.

max 20 punti, offerta economica: il punteggio attribuito si ottiene dall’applicazione della formula:

Pi = Pmin/Pi*20

Ove:

Pi= prezzo offerto dal concorrente iesimo

Pmin = prezzo minore offerta;

- di approvare il capitolato speciale d’appalto che fa parte integrante del presente provvedimento, relativo al servizio di valutazione in oggetto;

- di demandare al Settore Attività Negoziale e Contrattuale l’incarico di compiere tutte le formalità di legge inerenti l’espletamento della gara di appalto, ivi compresa la predisposizione del contratto per l’affidamento dell’incarico ed il successivo impegno di spesa.

Alla spesa necessaria si provvederà con successivo provvedimento di approvazione dell’esito della gara e con i fondi previsti dalla citata D.G.R. n. 71 - 1339 del 13/11/2000.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 29 novembre 2000, n. 1036

L.R. 14 giugno 1993,n.28 modificata ed integrata con L.R. 9 maggio 1997, n. 22; art.6, comma 1. Determinazione delle modalità per la presentazione e l’esame delle domande presentate da nuove imprese,di cui all’art.3 della legge

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di stabilire che le imprese che intendono accedere ai benefici della legge regionale in oggetto, a partire dal 1° Gennaio 2001, devono presentare domanda all’Amministrazione Regionale secondo le modalità definite negli allegati “A” e “B”, costituenti parte integrante alla presente determinazione, utilizzando gli appositi moduli, predisposti dall’Amministrazione stessa, in conformità alla legge, alla delibera dei criteri e alla presente determinazione.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin

Allegato A

IMPRESA INDIVIDUALE

1. DESTINATARI DEI BENEFICI DI LEGGE

1.1 Sono ammissibili a contributo e finanziamento, ai sensi dell’art. 3 della L.R. n.28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97, le imprese individuali costituite da un soggetto appartenente ad una delle seguenti categorie:

giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni;

lavoratori o lavoratrici posti in mobilità ai sensi della vigente normativa;

lavoratori o lavoratrici direttamente provenienti da aziende in liquidazione o sottoposte a

procedure concorsuali o da stabilimenti dismessi;

iscritti, da almeno ventiquattro mesi, nella prima classe delle liste di collocamento, di cui

all’ art. 10 della legge 28 febbraio 1987, n.56 (Norme sull’organizzazione del mercato del lavoro);

donne;

emigrati piemontesi, compresi i lavoratori frontalieri, così come definiti dall’art. 2 della

legge regionale 9 gennaio 1987, n.1 (Interventi regionali in materia di movimenti migratori)      

modificata dalla legge regionale 20 dicembre 1988, n.45.

1.2 I soggetti di cui al punto 1.1, lett. a), b), c), d) ed e), devono essere residenti in Piemonte da almeno 24 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda.

1.3 Le imprese devono avere sede legale, amministrativa ed operativa nella Regione.

1.4 Per la data di costituzione dell’impresa individuale, si intende la data di iscrizione al Registro delle imprese della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura ed Artigianato territorialmente competente.

2. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande tendenti all’ottenimento dei contributi e finanziamenti devono essere presentate dalle imprese individuali entro 180 giorni dalla data della loro costituzione, nei periodi compresi tra il 1° ed il 31 gennaio, ovvero tra il 1° ed il 31 maggio, ovvero tra il 1° ed il 30 settembre di ogni anno.

Le predette domande devono essere presentate utilizzando l’apposito modulo predisposto dall’Amministrazione Regionale.

3. CONTENUTI ED INDICAZIONI CHE DEVONO ESSERE INSERITI NEL PROGETTO DI IMPRESA

3.1 Descrizione dell’impresa.

3.1.1 Precedenti esperienze lavorative dell’imprenditore.

3.1.2 Attività esercitata dall’impresa.

3.1.3 Situazione finanziaria dell’impresa, notificando, in particolare:

la dotazione finanziaria dell’impresa;

le previsioni di adeguamento della dotazione finanziaria;

i canali di finanziamento.

3.1.4 Informazioni relative ad eventuali finanziamenti richiesti ad Istituti di Credito

(compresi i fidi, dei quali, se accordati, occorre specificare tipo e garanzie offerte dall’imprenditore).

3.2 Contenuti del progetto di impresa.

3.2.1 Descrizione del progetto di impresa:

presentazione dell’idea e motivazioni sulla scelta del settore o dei settori merceologici;

descrizione del prodotto e/o del servizio;

analisi di mercato: principali concorrenti, spazi che si intendono coprire, fornitori, tendenze di sviluppo;

piano economico-previsionale e situazione finanziaria previsionale.

3.2.2 Piano degli investimenti che risultano necessari per l’attuazione del progetto.

Il piano degli investimenti deve riportare, in particolare, la descrizione di tutti gli investimenti necessari per la realizzazione del progetto di impresa.

3.2.3 Spese di avvio.

Descrizione delle spese, importo complessivo di tali spese e relativa modalità di copertura finanziaria.

3.2.4 Spese per servizi di assistenza tecnica e gestionale.

a) descrizione delle spese e loro importo;

b) per le spese di formazione specificare:

ragioni di opportunità;

numero delle ore di svolgimento del corso;

spesa globale prevista;

organismo, ente, società in grado di offrire la formazione individuata come necessaria.

4. SPESE AMMISSIBILI

4.1 Le spese di avvio ammissibili a contributo devono essere sostenute e fatturate dalla data di assegnazione della Partita IVA fino a 6 mesi dopo la data di presentazione della domanda.

Spesa per la predisposizione del progetto di impresa:

parcella professionale inerente la predisposizione del progetto di impresa;

Spesa per la costituzione dell’impresa:

consulenza ed assistenza alla costituzione dell’impresa;

parcella notarile riguardante l’eventuale atto di acquisizione di azienda;

contratti per gli allacciamenti ed i collegamenti necessari per l’avvio dell’impresa (esclusi i canoni);

acquisto di materie prime, di consumo e semilavorati (escluse le merci destinate alla

rivendita);

spese di pubblicità e promozione (compresa la realizzazione del logo).

4.2 Le spese relative ai servizi di assistenza tecnica e gestionale devono essere sostenute e fatturate nei dodici mesi successivi la costituzione dell’impresa e riguardano:

studi di fattibilità e ricerche di mercato;

assistenza tecnica e gestionale (tenuta della contabilità, ecc.);

corsi di formazione.

4.3 Le spese per investimenti ammissibili a finanziamento devono essere sostenute e documentate dalla data di assegnazione della Partita IVA fino ai 24 mesi dopo la data di costituzione dell’impresa; tali spese riguardano l’acquisizione di:

macchinari ed attrezzature;

automezzi;

sistemi informatici e relativi programmi applicativi;

licenze, registrazione brevetti e marchi (escluso l’avviamento commerciale);

attivazione o adeguamento degli impianti tecnici e dei locali.

Tali beni devono essere direttamente connessi e necessari alle attività produttive e lavorative previste nel progetto di impresa e la loro realizzazione dovrà essere dimostrata da perizia asseverata redatta e sottoscritta da un professionista abilitato.

5. DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI CONTRIBUTO E FINANZIAMENTO

5.1 Dichiarazione dell’imprenditore, redatta secondo il modulo predisposto dall’Amministrazione Regionale, di appartenenza ad una delle categorie previste dall’art. 3, comma 1, della L.R. n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97.

5.2 Copia fotostatica della carta di identità sottoscritta dall’imprenditore.

5.3 Testo del progetto di impresa.

5.4 Certificato di attribuzione della Partita IVA.

6. CAUSE DI INAMMISSIBILITA’ DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO E FINANZIAMENTO

Le domande di contributo e finanziamento non possono essere valutate e sono considerate inammissibili ai benefici di legge per le seguenti cause:

6.1 Domande presentate fuori dalle scadenze temporali previste dall’art. 6, comma 3, della Legge Regionale n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97.

6.2 Domande presentate oltre il 180( giorno dalla data della costituzione.

6.3 Domande che richiedono solo ed esclusivamente il contributo regionale a fondo perduto e quindi prive di richiesta di finanziamento agevolato.

6.4 Domande non corredate dal progetto di impresa che contenga gli elementi previsti dall’art. 6, comma 4, della Legge Regionale n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 e dalle indicazioni contenute al punto 3 del presente allegato.

6.5 Domande di imprese che acquisiscono attività preesistenti, alla data di presentazione della domanda, facenti capo al coniuge, a parenti in linea retta, a fratelli e sorelle dell’imprenditore.

7. CAUSE DI REVOCA DEI BENEFICI DI LEGGE

Le agevolazioni di legge verranno revocate per le seguenti cause:

7.1 Composizione delle imprese/società beneficiarie variata entro i tre anni successivi la data di concessione delle agevolazioni previste dalla legge senza le sostituzioni a norma di legge ( vedi articolo 3, comma 6).

7.2 Composizione societaria variata: quando la variazione non è comunicata entro sessanta giorni alla Regione.

7.3 Attività ceduta ad altra impresa o società entro i tre anni successivi la data di concessione delle agevolazioni di legge.

7.4 Modifica della ragione sociale da impresa a società, da società di persone a società di capitali, da società di capitali a società di persone e da società ad impresa.

Allegato B

SOCIETA’ DI PERSONE O DI CAPITALI

1 DESTINATARI DEI BENEFICI

1.1 Sono ammissibili a finanziamento e contributo, ai sensi dell’art. 3, commi 1 e 3, della L.R. n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97, le società che all’atto della loro costituzione risultino formate per almeno il 60% dei soci da soggetti appartenenti ad una delle seguenti categorie:

giovani di età fra i diciotto ed i trentacinque anni;

lavoratori o lavoratrici posti in mobilità ai sensi della vigente normativa;

lavoratori o lavoratrici direttamente provenienti da aziende in liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali o da stabilimenti dismessi;

iscritti, da almeno ventiquattro mesi, nella prima classe delle liste di collocamento di cui

all’articolo 10 della legge 28 febbraio 1987, n. 56;

donne;

emigrati piemontesi, compresi i lavoratori frontalieri, così come definiti dall’articolo 2

della legge regionale 9 gennaio 1987, n.1 (Interventi regionali in materia di movimenti migratori), modificata dalla legge regionale 20 dicembre 1988, n.45.

Inoltre i soggetti appartenenti alle categorie sopra richiamate devono sottoscrivere:

almeno il 60% del capitale sociale nelle società di persone;

almeno l’80% del capitale sociale nelle società di capitali.

1.2 I soci di categoria di cui al precedente punto 1.1, lett. a), b), c), d) ed e), devono essere residenti in Piemonte da almeno 24 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda;

1.3 Le società devono avere sede legale, amministrativa ed operativa nella Regione;

1.4 Per la data di costituzione della società si fa riferimento all’atto costitutivo.

2 MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande tendenti all’ottenimento dei contributi e dei finanziamenti devono essere presentate dalle società entro 180 giorni dalla loro costituzione, nei periodi compresi tra il 1° ed il 31 gennaio, ovvero tra il 1° ed il 31 maggio, ovvero tra il 1° ed il 30 settembre di ogni anno.

Le predette domande devono essere presentate utilizzando l’apposito modulo predisposto dall’Amministrazione Regionale.

3 CONTENUTI ED INDICAZIONI CHE DEVONO ESSERE INSERITI NEL PROGETTO DI IMPRESA

3.1 Descrizione della società.

3.1.1 Origine, organizzazione della società, caratteristiche e provenienza dei soci, loro eventuali precedenti esperienze lavorative.

3.1.2 Attività esercitata dalla società.

3.1.3 Situazione finanziaria della società, notificando, in particolare:

la dotazione finanziaria della società;

le previsioni di adeguamento della dotazione finanziaria;

i canali di finanziamento;

l’ammontare e le condizioni di eventuali prestiti contratti con i soci, allegando copia del regolamento del prestito sociale.

3.1.4 Informazioni relative ad eventuali finanziamenti richiesti ad Istituti di Credito (compresi i fidi dei quali, se accordati, occorre specificare tipo e garanzie offerta dalla società).

3.2 Contenuti del progetto di impresa.

3.2.1 Descrizione del progetto di impresa:

presentazione dell’idea e motivazioni sulla scelta del settore o dei settori  merceologici;

descrizione del prodotto e/o del servizio

analisi di mercato: principali concorrenti, spazi che si intendono coprire, fornitori, tendenze di sviluppo;

scelte strategiche: scelte di marketing, scelte produttive, scelte organizzative,  scelte di finanziamento;

piano economico-previsionale e situazione finanziaria previsionale.

3.2.2 Piano degli investimenti che risultano necessari per l’attuazione del progetto.

Il piano degli investimenti, deve riportare, in particolare, la descrizione di tutti gli investimenti necessari per la realizzazione del progetto di impresa.

3.2.3 Spese di avvio.

Descrizione delle spese, importo complessivo e relativa copertura finanziaria.

3.2.4 Spese per servizi di assistenza tecnica e gestionale.

a) descrizione delle spese e loro importo;

b) per le spese di formazione specificare:

ragioni di opportunità;

numero delle ore di svolgimento del corso;

spesa globale prevista;

organismo, ente, società in grado di offrire la formazione individuata come necessaria.

4 SPESE AMMISSIBILI

4.1 Le spese di avvio ammissibili a contributo devono essere sostenute e fatturate dalla data di costituzione della società fino a 6 mesi dopo la data di presentazione della domanda.

spesa per la predisposizione del progetto di impresa;

parcella professionale inerente la predisposizione del progetto di impresa;

spesa per la costituzione dell’impresa:

consulenza ed assistenza alla costituzione della società;

parcella notarile relativa all’atto costitutivo ed all’eventuale atto di acquisizione di azienda;

contratti per gli allacciamenti ed i collegamenti necessari per l’avvio dell’impresa (esclusi i canoni);

acquisto di materie prime, di consumo e semilavorati (escluse le merci destinate alla rivendita);

spese di pubblicità e promozione (compresa la realizzazione del logo).

4.2 Le spese relative ai servizi di assistenza tecnica e gestionale devono essere sostenute e fatturate nei dodici mesi successivi la costituzione della società e riguardano:

studi di fattibilità e ricerche di mercato;

assistenza tecnico e gestionale (tenuta della contabilità, ecc.);

corsi di formazione.

4.3 Le spese per investimenti ammissibili a finanziamento devono essere sostenute e documentate fino a 24 mesi dopo la costituzione della società e riguardano l’acquisizione di:

macchinari ed attrezzature;

automezzi;

sistemi informatici e relativi programmi applicativi;

licenze, registrazione brevetti e marchi (escluso l’avviamento commerciale);

attivazione o adeguamento degli impianti tecnici e dei locali.

Tali beni devono essere direttamente connessi e necessari alle attività produttive e lavorative previste nel progetto di impresa e la loro realizzazione dovrà essere dimostrata da perizia asseverata redatta e sottoscritta da un professionista abilitato.

5. DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI CONTRIBUTO E FINANZIAMENTO.

5.1 Copia conforme all’originale dell’atto costitutivo e delle eventuali variazioni intervenute fino alla data di presentazione della domanda;

5.2 Elenco nominativo di tutti i soci, con specifica evidenziazione di quelli appartenenti alle categorie previste dall’art. 3, comma 1, della L. R. n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97.

5.3 Dichiarazione individuale, redatta secondo il modulo predisposto dall’Amministrazione Regionale, da parte dei soci appartenenti ad una delle categorie di cui all’art. 3, comma 1, della L.R. n.28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97.

5.4 Libro soci, con l’indicazione delle quote sottoscritte da ogni socio (obbligatorio solo per le società di capitali)

5.5 Testo del progetto di impresa.

6. CAUSE DI INAMMISSIBILITA’ DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO E FINANZIAMENTO

Le domande di contributo e finanziamento non possono essere valutate e sono considerate inammissibili ai benefici di legge per le seguenti cause.

6.1 Domande presentate fuori dalle scadenze temporali previste dall’art. 6, comma 3, della Legge Regionale n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97.

6.2 Domande presentate oltre il 180° giorno dalla data della costituzione.

6.3 Domande che richiedono solo ed esclusivamente il contributo regionale a fondo perduto e quindi prive di richiesta di finanziamento agevolato.

6.4 Domande non corredate dal progetto di impresa che contenga gli elementi previsti dall’art. 6, comma 4, della Legge Regionale n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 e dalle indicazioni contenute al punto 3 del presente allegato.

6.5 Domande di società che acquisiscono attività preesistenti, alla data di presentazione della domanda, facenti capo al coniuge, a parenti in linea retta, a fratelli e sorelle dei soci e/o degli amministratori.

6.6 Domande di società che acquisiscono, di diritto o di fatto, attività preesistenti, esercitate anche in forma professionale, alla data di presentazione della domanda, facenti capo ai soci e/o agli amministratori.

7. CAUSE DI REVOCA DEI BENEFICI DI LEGGE

Le agevolazioni di legge verranno revocate per le seguenti cause:

7.1 Composizione delle imprese/società beneficiarie variata entro i tre anni successivi la data di concessione delle agevolazioni previste dalla legge senza le sostituzioni a norma di legge ( vedi articolo 3, comma 6).

7.2 Composizione societaria variata: quando la variazione non è comunicata entro sessanta giorni alla Regione.

7.3 Attività ceduta ad altra impresa o società entro i tre anni successivi la data di concessione delle agevolazioni di legge.

7.4 Modifica della ragione sociale da impresa a società, da società di persone a società di capitali, da società di capitali a società di persone e da società ad impresa.



Codice 16.2
D.D. 29 novembre 2000, n. 207

L.R.n. 24/97 “Interventi per lo sviluppo dei sistemi di imprese nei distretti industriali del Piemonte”. Bando 2000. Determinazioni relative alle domande presentate

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

* di prendere atto che alla data del 30 settembre 2000 risultano pervenute n. 24 domande relative al contributo previsto dalla L.R. n. 24/97; tali domande sono numerate per ordine cronologico di arrivo, come evidenziato nell’allegato elenco (Allegato A) che fa parte integrante del presente provvedimento;

* di prendere atto che, con note del 21 novembre 2000, il legale rappresentante dell’impresa F.LLI DEZZANI s.a.s ed il legale rappresentante dell’impresa COMEN S.R.L. in qualità di capofila delle due associazioni temporanee di imprese A.T.I. - Capogruppo “F.lli Dezzani e C. S.a.s.” e A.T.I. - Capogruppo “Comen S.r.l.” hanno comunicato di rinunciare alla richiesta di contributo, a suo tempo presentata, rispettivamente per i progetti “Valorizzazione delle Colline Torinesi” e “8 Enotech - Sviluppo dell’internazionalizzazione dell’enomeccanica”;

* di considerare, conformemente al parere espresso dal Nucleo Tecnico di Valutazione, n. 19 progetti validi sotto il profilo tecnico-economico ed ammissibili al contributo regionale come meglio evidenziato nell’Allegato B) che fa parte integrante del presente provvedimento ;

* di considerare n. 5 progetti evidenziati nell’Allegato C), parte integrante della presente Determinazione, non ammessi a contributo per la motivazione a fianco di ciascuno indicata;

* di considerare, conformemente al parere espresso dal Nucleo Tecnico di Valutazione, ammissibili con riserva i progetti numero 11, 12, 14, 15, 16 e 17 di cui all’Allegato B) della presente Determinazione a condizione che i soggetti beneficiari assumano, entro tre mesi dalla data di notifica del presente provvedimento, una diversa struttura giuridico-amministrativa riconducibile alle lett. a) o b) di cui all’articolo 6, comma 1 della L.R. n. 24/97; la non presentazione, nei termini stabiliti, della relativa documentazione prevista dall’Allegato 2 del disciplinare attuativo approvato con D.G.R. n. 41-385 in data 4 luglio 2000 comporterà l’automatica esclusione dal contributo;

* il non rispetto dei tempi previsti dalla L.R. 24/97 per la realizzazione dei progetti o la sostanziale difformità della realizzazione rispetto al progetto approvato con il presente provvedimento, potrà comportare la revoca del contributo;

* di stabilire, conformemente a quanto espresso dal Nucleo Tecnico di Valutazione in premessa richiamato, che:

* a metà percorso della realizzazione di ciascun progetto dovrà essere fornita specifica relazione contenente una circostanziata descrizione del programma realizzato nonché un monitoraggio sui tempi e costi del restante e previsto programma a completamento del progetto stesso;

* qualunque variazione di programma dovrà essere preventivamente soggetta all’autorizzazione regionale;

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 8 della L.R. 51/97

Il Direttore Regionale
Vito Valsania



Codice 17.1
D.D. 23 novembre 2000, n. 337

L.R. n. 21/97, art. 10. Concessione di contributi regionali a favore dei Consorzi e delle Cooperative artigiane di garanzia collettiva fidi (Confidi) e di ARTIGIANCREDIT Piemonte. Impegno di Lire 2.000.000.000 cap. 25567/2000 (100184/A)

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di approvare la concessione dei contributi ai sensi dell’art.10 della L.R. n. 21/1997 e s.m..i. ai Confidi e ad ARTIGIANCREDIT Piemonte, come da tabella allegata alla presente determinazione per farne parte integrante, per l’importo indicato nella colonna “Contributo accordato”, per un ammontare complessivo di lire 2.000.000.000;

di impegnare a tali fini la somma complessiva di lire 2.000.000.000 sul cap. 25567 del bilancio regionale 2000 (100184/A).

L’erogazione dei contributi accordati rispettivamente alla Cooperativa artigiana di garanzia del Vercellese e alla COGARN di Novara dovrà essere effettuata in forma unificata alla nuova COGAR-CNA.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U.R. Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Lucia Barberis

Allegato (fare riferimento al file PDF)














Codice 17.7
D.D. 23 novembre 2000, n. 338

L.R. 21/97, art. 21 - Assistenza Tecnica - Concessione contributo a Artigianato Torino C.A.S.A. di Lire 70.000.000 - cap. 25545/2000 (100183/A)

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di approvare la concessione del contributo di L. 70.000.000 all’Associazione Artigianato Torino C.A.S.A. per la realizzazione di un programma di assistenza tecnica ai sensi dell’art. 21 della L.R. n. 21/97;

di impegnare la somma di L. 70.000.000 sul capitolo n. 25545 (100183/A) del bilancio 2000;

l’erogazione del contributo avverrà:

- per il 20% a presentazione dell’atto di accettazione del medesimo;

- per la restante quota a presentazione della documentazione di spesa attestante il collegamento delle imprese e una relazione dettagliata sull’andamento del progetto;

qualsiasi variazione del progetto dovrà essere comunicata ed autorizzata dalla Regione;

sono escluse dalla rendicondazione finale le spese relative all’acquisto di hardware e le prestazioni rese da personale dell’associazione o con cariche associative, nonché gli oneri fiscali.

Ai sensi dell’art. 10, comma 1, Legge n. 675/96, i dati personali forniti sono raccolti presso il Settore promozione, sviluppo e credito dell’artigianato della Regione Piemonte , per le sole finalità di gestione. Gli interessati possono far valere i diritti loro spettanti nei confronti della Regione Piemonte e del Dirigente del citato Settore, rispettivamente titolare e responsabile del trattamento dei dati personali. Il suddetto trattamento rientra nei casi di esclusione di notifica al Garante ai sensi dell’art. 7 della Legge n. 675/96.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul BU della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

IL Dirigente responsabile
Lucia Barberis



Codice 17.1
D.D. 27 novembre 2000, n. 346

L.R. 28/99 - art. 3 D.G.R. n. 43-29533 del 1.03.2000. Conferenza dei Servizi. Fissazione Calendario delle sedute per i mesi gennaio, febbraio e marzo 2001

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

* di fissare per il periodo gennaio-marzo 2001, il seguente calendario delle riunioni della Conferenza dei Servizi prevista all’art.9 comma 3 del D.lgs. 114/98 da svolgersi presso la Sala riunioni, al III° piano della sede regionale di Via Pisano 6, Torino:

18 gennaio (giovedì ) ore 9,30

1 febbraio (giovedì) ore 9,30

22 febbraio (giovedì) ore 9,30

8 marzo (giovedì) ore 9,30

29 marzo (giovedì) ore 9,30

* di predisporre per ciascuna seduta, apposito ordine del giorno con l’elenco delle domande di autorizzazione per grandi strutture di vendita da esaminare, consultabile presso l’Ufficio di Segreteria della Conferenza - Direzione Commercio e Artigianato Via XX Settembre 88 - Torino.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni



Codice 21.4
D.D. 14 novembre 2000, n. 559

L.R. 93/95 - Approvazione graduatoria e assegnazione di contributi a favore dei soggetti di cui all’art. 2 per iniziative promozionali delle attività sportive e fisico-motorie relative all’anno 2000. Impegno e liquidazione di Lire 8.000.000.000 cap. 12590/2000

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di approvare gli elenchi delle istanze previste dall’art. 7 della L.R. 93/95 e dalla D.C.R. 30/5/96 n. 240-8251 di contributo, anno 2000, facenti parte della presente determinazione, per iniziative promozionali delle attività sportive e fisico-motorie riportati negli allegati:

-A), B) (nei quali sono individuate le iniziative e i beneficiari ammessi a finanziamento);

-C) (nel quale sono individuate le iniziative e i beneficiari che devono integrare la documentazione);

-D) (nel quale sono elencate le iniziative che risultano essere non idonee a finanziamento per: finalità, soggetto e/o tipologia, pervenute fuori termine o riferite all’anno 2001, finanziate da altri capitoli assegnati alla Direzione 21);

di impegnare e liquidare L. 7.777.031.881 (acc. 100130) sul cap. 12590/00, a favore dei beneficiari idonei ed ammessi a finanziamento per gli importi indicati negli elenchi A) e B);

di impegnare e liquidare L. 222.968.119 (acc.100130) sul cap. 12590/00, a favore dei soggetti di cui all’allegato C), secondo la graduatoria contenuta nello stesso e in seguito ad integrazione della documentazione;

di stabilire in 30 giorni dal ricevimento di ammissione a contributo il tempo entro cui i soggetti di cui all’allegato C), devono integrare la documentazione indicata nell’allegato stesso;

di destinare eventuali ulteriori risorse resesi disponibili sul cap. 12590/00 con legge di bilancio, con l’assunzione di un successivo atto di impegno, per l’ammissione a contributo dei soggetti, ad esaurimento della graduatoria, di cui all’allegato C);

di liquidare i contributi concessi su presentazione, da parte dei beneficiari ammessi a contributo, del modello di rendicontazione, di cui all’allegato E), facente parte integrante della presente determinazione, che risponde alle norme relative alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;

avverso al presente provvedimento è proponibile ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione dello stesso sul B.U.; in alternativa avverso il presente provvedimento è proponibile ricorso straordinario al Capo dello Stato entro e non oltre il termine di 120 giorni dalla data di pubblicazione dello stesso sul B.U.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Alfonso Facco

Gli elenchi allegati alla presente determinazione dirigenziale sono consultabili presso gli uffici della Regione Piemonte , Settore Sport, Via Magenta 12, Torino (orario di apertura al pubblico: lunedì - venerdì ore 9,30 - 12,00) (Ndr)



Codice 25.2
D.D. 13 novembre 2000, n. 1191

Evento alluvionale ottobre 2000 - Ordinanza del Ministro dell’Interno con delega alla protezione civile n0 3090 del 18/10/2000 - Impegno della somma di L. 60.000.000.000.= sul Cap. 24084/2000

Con D.G.R. n° 2-1269 del 07/11/2000 sono state fornite le priorità dell’utlizzo delle prime risorse resesi disponibili e finalizzate agli interventi da eseguirsi nelle zone colpite dall’alluvione dell’ottobre 2000 secondo lo spirito e i principi di cui all’ordinanza del Ministro dell’Interno con delega alla protezione civile n° 3090 del 18/10/2000 e successive modifiche ed integrazioni, e in ossequio alle norme di cui alla direttiva applicativa del 23/10/2000.

Col medesimo provvedimento la Direzione regionale alle opere pubbliche e la Direzione S1 Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale sono state incaricate degli adempimenti necessari al trasferimento delle precitate somme ai comuni interessati, secondo modalità e criteri espressamente indicati.

Al fine dell’attuazione operativa dei disposti stabiliti, è stato autorizzato l’accantonamento sul Cap. 24084/2000 (acc. 101058), della somma di £. 60.000.000.000.= a favore della Direzione regionale alle opere pubbliche.

Poichè è evidente, data la situazione, la necessità di erogare immediatamente gli acconti ai comuni interessati non appena acquisita la documentazione necessaria secondo i criteri di priorità impartiti, diviene indispensabile impegnare la somma di £. 60.000.000.000.= sul Cap. 24084/2000.

Tutto ciò premesso;

IL DIRETTORE

vista l’ordinanza del Ministro dell’Interno con delega alla protezione civile n. 3090 del 18/10/2000 e successive modifiche e integrazioni;

vista la direttiva ministeriale in data 23/10/2000;

vista la D.G.R. n° 2-1269 del 07/11/2000;

visti gli articoli 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

visti gli articoli 22 e 23 della L.R. n. 51/97;

determina

1. di impegnare sul Cap. 24084/2000 la somma di £. 60.000.000.000.= necessaria ai primi interventi di soccorso alle popolazioni e ai territori colpiti dall’alluvione dell’ottobre 2000;

2. l’erogazione di detti fondi avverrà in ossequio ai criteri indicati espressamente nella D.G.R. n° 2-1259 del 07/11/2000 a favore dei comuni colpiti dall’evento non appena perverranno le documentazioni giustificative dei contributi.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli

La deliberazione di Giunta Regionale relativa alla presente determinazione dirigenziale è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 47 - parte I - del 22 novembre 2000,  a pagina 151 (Ndr)



Codice 26.2
D.D. 21 novembre 2000, n. 604

Approvazione progetto. Sciovia a fune alta denominata “Baby Pragelato” da m. 1526 a m. 1572 s.l.m. in Comune di Pragelato (TO). Societa’ concessionaria “Prages” S.p.A. di Pragelato (TO)

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

A) di approvare, subordinatamente all’ottemperanza delle prescrizioni e delle condizioni in premessa citate, il progetto, a firma del progettista ing. Carlo Colla per conto della Ditta “C.C.M.” di Finotello con sede in Pianezza (TO), dell’impianto funiviario, sciovia a fune alta ad attacchi fissi con traini monoposto, denominato “Baby Pragelato” (1525 -1572); L’impianto funiviario, di proprietà del società “Prages” S.p.A. con sede in Via Wenbech-Hann s.n., Pragelato, sarà costruito sul territorio del comune di Pragelato (TO); il progetto è depositato presso la Direzione Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi - di questa Regione al Prot. n. 4550/26.2 del 25/5/2000.

B) di stabilire che le suddette opere dovranno essere terminate, con conseguente richiesta di visita di ricognizione, entro 24 mesi dalla data della presente Determinazione. L’inosservanza di tali termini comporta la decadenza dell’approvazione, fatto salvo di eventuale proroga debitamente motivata e autorizzata.

Sono fatti salvi eventuali ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi che esulano dalla competenza di questo Settore.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art 65 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 23 novembre 2000, n. 606

Seggiovia biposto ad ammorsamento fisso “Rossa” (1553-1923) nel comune di Frabosa Sottana (CN). Approvazione progetto di modifica posizionamento dei sostegni nn. 3, 7 e 8

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di approvare la modifica del posizionamento dei sostegni nn. 3, 7 e 8 della seggiovia biposto ad attacchi fissi denominata “Rossa”( 1553-1923) nel comune di Frabosa Sottana (CN), come da documentazione depositata presso la Direzione Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi di questa Regione al prot. n. 7388/26.2 del 14/09/00.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6/12/1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25/11/1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art 65 dello Statuto e della L.R. 8/8/97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 23 novembre 2000, n. 607

Assenso alla nomina del Direttore di Esercizio. Impianti funiviari di proprieta’ della societa’ Sestrieres S.p.A. nel comune di Sauze d’Oulx in provincia di Torino

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di rilasciare l’assenso alla nomina di Direttore di Esercizio dell’ing. Nicola Mastrapasqua per gli impianti funiviari, in concessione alla società Sestrieres S.p.a. siti in comune di Sauze D’Oulx in provincia di Torino, di seguito elencati:

“Jouvenceaux - Sarnas” da m 1392 a m 1907 s.l.m.;

“Sarnas - Sportinia” da m 1907 a m 2158 s.l.m.;

“Sportinia - Rocce Nere II” da m 2134 a m 2420 s.l.m.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art 65 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice  26.2
D.D. 24 novembre 2000, n. 613

LL.RR. n. 18/84 e n. 33/90 - Erogazione della somma di Lire 23.646.300= quale secondo acconto del 30 per cento del contributo concesso al Comune  di Costigliole d’Asti (AT) con determinazione dirigenziale n. 413 del 21.6.1999 per la realizzazione della pista ciclabile denominata “Completamento Sabbionassi - Cimitero” sul cap. 25020/99 (353288)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di erogare la somma di Lire 23.646.300= quale secondo acconto del 30% del contributo concesso al Comune di Costigliole d’Asti (AT) con determinazione dirigenziale n. 413 del 21/6/1999 per la realizzazione della pista ciclabile denominata “Completamento Sabbionassi - Cimitero” sul capitolo 25020/99 (Impegno 353288).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o dalla piena conoscenza secondo le modalità di cui alla Legge 6/12/1971 n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25/11/1971 n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art.  8 della L.R. 51/97.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 27 novembre 2000, n. 614

Approvazione Regolamento di Esercizio. Funicolare terrestre a va e vieni, “Biella Piano-Biella Piazzo” (419-475) s.l.m., costruita in comune di Biella (BI). Concessionaria la societa’ “A.T.A.P.”

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di approvare, subordinatamente a quanto riportato in premessa, il Regolamento di Esercizio dell’impianto funiviario, funicolare terrestre a va e vieni, “Biella Piano - Biella Piazzo”, (419 - 475) s.l.m., località Piazzo in comune di Biella. Concessionaria la società “ATAP.”, con sede in V.le Macallé, n. 40 Biella (BI). Il Regolamento è depositato presso la Direzione Regionale Trasporti -Settore Viabilità ed Impianti Fissi- al prot. n° 715/26.2 in data 26/01/2000.

Sono fatti salvi eventuali altri adempimenti regolamentari e legislativi che esulano dalla competenza di questo Settore.

Contro il presente provvedimento è ammesso proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le norme di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art 65 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 27 novembre 2000, n. 615

Sciovia a fune alta ad attacchi fissi, denominata “Buca Di Forno” da m. 1444 a m. 1618 s.l.m., costruita nei Comuni di Piatto e di Callabiana in provincia di Biella. Concessionaria la società “Zegna Holditalia”. Approvazione modifica all’impianto

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

A) di approvare, ai sensi dell’art. 8) l.r. n. 74/89, le varianti al progetto originario, sostituzione delle rulliere della stazione di partenza, dell’impianto funiviario, sciovia a fune alta ad attacchi fissi, denominato “Buca Di Forno”, da m. 1444 a m. 1618 s.l.m., costruita sul territorio dei comuni di Callabiana e di Piatto in provincia di Biella.

B) Di stabilire che le suddette opere dovranno essere eseguite nel rispetto della relazione, a firma dell’assistente tecnico ing. Andrea Marocchi, depositata presso la Direzione Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi - di questa Regione, in data 11/09/2000 al prot. n. 7296/26.2. La documentazione depositata è parte integrante del progetto di costruzione approvato con Determinazione n. 581 del 13/9/1999.

Sono fatti salvi eventuali ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art 65 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 30
D.D. 27 novembre 2000, n. 524

Art. 14 L.R. n. 38/94 “Valorizzazione e promozione del volontariato”. Assegnazione di contributi per L. 4.000.000.000. Impegno di spesa di L. 2.800.000.000 sul cap./art. 11985/331 per l’anno 2000 (accantonamento n. 767/A). Liquidazione acconto di complessive L. 2.800.000.000

La Giunta Regionale, con deliberazione del 28 giugno 1999 n. 31-27680, ai sensi dell’art. 14 della L.R. 38/94, ha individuato i criteri per l’assegnazione di contributi per l’avvio e lo sviluppo di specifici progetti e attività realizzati dalle organizzazioni di volontariato regolarmente iscritte al registro regionale, di cui agli artt. 3 e 4 della citata legge.

Con determinazione dirigenziale n. 247/30 del 19 giugno 2000 è stato fissato il termine per la presentazione delle domande per l’anno in corso ed è stata adottata la relativa modulistica; ai sensi di detto provvedimento le domande dovevano essere inoltrate alla Direzione Politiche Sociali entro il giorno 15 settembre 2000.

Sono state trasmesse all’Amministrazione regionale, entro il termine stabilito, complessivamente

n. 225 istanze così suddivise fra i settori del registro regionale e per territorio di appartenenza:














Province    AL    AT    BI    CN    NO    TO    VB    VC    totale

Sezione beni e sistemi culturali    2    -    -    2    -    11    -    1    16
Sezione cultura-istruzione    2    -    -    -    -    3    -    -    5
Sezione impegno civile    2    -    -    2    -    10    -    -    14
Sezione protezione civile    3    1    -    3    1    15    1    -    24
Sezione sanitaria    6    2    1    6    4    54    3    4    80
Sezione socio-assistenziale    8    3    1    10    3    42    6    2    75
Sezione tutela e risanamento ambientale    1     -    1     1     2     4
    1     1     11
Totale     24    6    3    24    10    139    11    8    225


Le istanze delle seguenti associazioni risultano essere oltre tale termine:

- Associazione Aladino di Torino iscritta nella sezione socio-assistenziale

- Centro Unesco di Torino iscritta nella sezione cultura-istruzione.

Complessivamente risultano finanziabili:


Province    AL    AT    BI    CN    NO    TO    VB    VC    totale

Sezione beni e sistemi culturali    2    -    -    1    -    9    -    1    13
Sezione cultura-istruzione    2    -    -    -    -    3    -    -    5
Sezione impegno civile    2    -    -    2    -    10    -    -    14
Sezione protezione civile    2    -    -    2    1    9    1    -    15
Sezione sanitaria    5    2    -    4    2    43    2    3    61
Sezione socio-assistenziale    8    3    1    10    3    42    6    2    75
Sezione tutela e risanamento ambientale    1     -    1     1     2     3    1     1     10

Totale     22    5    2    20    8    119    10    7    193


per un totale di n. 193 progetti di cui all’allegato A) parte integrante e sostanziale del presente atto.

Risultano non ammissibili n. 34 progetti di cui all’allegato B) anch’esso parte integrante e sostanziale del presente atto.

Si precisa inoltre che, rispetto alle somme previste dalla citata D.G.R. di criteri, per le seguenti sezioni di iscrizione non sono comunque state utilizzate:

L. 34.191.670 protezione civile;

L. 93.220.000 beni e sistemi culturali;

L. 43.560.000 tutela e risanamento ambientale;

L. 40.000.000 sport e tempo libero;

per complessive L. 210.971.670; si è pertanto proceduto a ripartire tale somma tra le sezioni che hanno ricevuto il maggior numero di richieste ammissibili, secondo le indicazioni e le percentuali stabilite dalla citata D.G.R. di criteri.

Acquisite le valutazioni di merito da parte dei competenti Dirigenti di Settore, per le parti di competenza:

- nota n. 14802/28.1 del 16/11/2000 del Settore Programmazione Sanitaria;

- nota n. 4867/S1.5 del 13/11/2000 del Settore Protezione Civile;

- note n. 21297/31.3 del 7/11/2000 del Settore Musei e Patrimonio culturale;

- nota n. 25056/22.1 del 16/11/2000 del Settore Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale;

- nota n. 23408/32 dell’8/11/2000 della Direzione Promozione Attività culturali, Istruzione e Spettacolo;

IL DIRETTORE

vista la L.R. n. 38/94;

vista la L.R. n. 27/94;

vista la D.G.R. n. 31-27680 del 28/06/99;

visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 e successive modifiche ed integrazioni;

visto l’art. 23 della L.R. 51/97;

vista la L.R. 55/81;

in conformità agli indirizzi in materia disposti dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 31-27680 del 28/06/1999 e nell’ambito delle risorse finanziarie assegnate con D.G.R. n. 23-416 del 10/07/2000

determina

- di assegnare, ai sensi dell’art. 14 della L.R. n. 38/94, alle organizzazioni di volontariato di cui all’allegato A), che forma parte integrante e sostanziale della presente determinazione, il contributo nella misura a fianco di ciascuna indicato per la realizzazione e lo svolgimento del progetto presentato;

- di liquidare detti contributi secondo le seguenti modalità:

- 70% con l’adozione del presente provvedimento;

- 30% a saldo e a fronte di relazione sulle risultanze del progetto e di rendicontazione delle complessive spese sostenute resa:

- con copia autenticata delle fatture;

- ovvero con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa e sottoscritta dal legale rappresentante dell’organizzazione attestante le spese complessivamente sostenute e fotocopie delle relative fatture di spesa.

- alla spesa complessiva di L. 4.000.000.000 si fa fronte, per L. 2.800.000.000 con impegno della somma già accantonata sul capitolo/articolo 11985/331 dell’anno 2000 con D.G.R. n. 23-416 del 10 luglio 2000 (accantonamento n. 767/A) e per L. 1.200.000.000 con la somma prenotata con medesima D.G.R. sul cap. 11985/2001 (prenotazione n. 21/P).

- di ritenere non ammissibili a contributo i progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato di cui all’allegato B), anch’esso parte integrante e sostanziale della presente determinazione.

Si da’ atto che l’applicazione della trattenuta IRPEG non è dovuta ai sensi del D.lgs. n. 460/97.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. nel termine di gg. 60 dalla notificazione o dall’intervenuta piena conoscenza.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Direttore Vicario
Sergio Di Giacomo

Allegato (fare riferimento al file PDF)




COMUNICATI

Comunicato della Giunta Regionale

Designazione di un sindaco supplente della “SAGAT” S.p.A. a seguito di ridistribuzione degli incarichi all’interno dell’organo di vigilanza

Si comunica che la Giunta regionale deve procedere alla designazione di un componente supplente l’organo di vigilanza della società:

Sagat S.p.A.
Capitale sociale L. 19.700.000.000
sede legale: Caselle Torinese
Torino

il cui incarico avrà scadenza il 31.12.2002 (salvo proroga fino alla nomina del nuovo Collegio Sindacale).

La scelta del designato, una volta acquisite le candidature degli interessati, sarà effettuata dalla Giunta regionale nel rispetto dei criteri di carattere generale assunti con propria deliberazione n. 154-2944 del 6.11.95. Tali criteri consistono “nella valutazione del titolo di studio conseguito e delle esperienze personali e lavorative pregresse”.

Le candidature dovranno essere personalmente presentate nell’orario d’ufficio (lunedì-giovedi 9.00-12.30 14.00-16.30, venerdì 9.00-12.30) ovvero spedite a mezzo posta raccomandata ovvero ancora inviate tramite fax, entro 15 giorni dalla pubblicazione del presente comunicato, al Settore Rapporti con Società a Partecipazione Regionale, Via Maria Vittoria, 35 - 10123 - TORINO (fax. 011-8174943).

La sottoscrizione dell’istanza non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza di un dipendente dell’Ufficio competente a riceverla; del pari non occorre autenticazione se la candidatura è accompagnata da copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore.

Nel caso di invio a mezzo posta, ai fini del rispetto del termine di scadenza, farà fede la data del timbro dell’Ufficio postale accettante.

Le candidature oltre ai dati personali (generalità, data e luogo di nascita, residenza, domicilio e recapito telefonico) dovranno contenere o essere corredate da curriculum personale del candidato da cui risulti, a pena di irricevibilità, l’iscrizione all’Albo dei Revisori Contabili (o titolo equipollente), il titolo di studio posseduto, l’attività professionale e lavorativa attuale e pregressa, le cariche elettive e non ricoperte nonchè le eventuali condanne penali o carichi pendenti.

Le dichiarazioni rese ed in particolare quella concernente l’assenza (o la presenza) di condanne penali, costituiscono dichiarazioni sostitutive di certificazioni ai sensi dell’art. 11 D.P.R. 20 ottobre 1998 n. 403. Si richiamano al riguardo le sanzioni penali previste dall’art. 26 L. 15/68 per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci. In ogni caso si significa fin d’ora che, rispetto al designato, verrà effettuato idoneo controllo sulla veridicità della dichiarazione sostitutiva e che qualora emergesse la non veridicità del contenuto della stessa si procederà d’ufficio a notiziare l’Autorità penale ferma rimanendo la possibilità, per l’Amministrazione regionale, di adottare eventuale provvedimento di decadenza, sospensione o revoca dell’incarico conferito.

Dal contesto della candidatura dovrà altresì risultare la preventiva accettazione alla nomina, la dichiarazione di inesistenza di eventuali incompatibilità (ovvero la loro indicazione e l’impegno a rimuoverle) ed ineleggibilità.

Per miglior comprensione si significa che le cause di ineleggibilità che qui rilevano sono quelle di cui all’art. 2382 c.c. e di cui alla legge 16/1992 e successive modifiche, mentre le cause di incompatibiltà sono quelle previste dall’art. 13 della l.r. 39/1995 e successive modifiche.

Le informazioni comunicate a questa Amministrazione saranno trattate, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge 675/1996, esclusivamente ai fini del procedimento di nomina di cui al presente avviso.

Ai sensi della legge 241/1990 e della l.r. 27/1994 il Responsabile del Procedimento viene identificato nel Dirigente responsabile del Settore Rapporti con Società a Partecipazione regionale.

I moduli necessari per la presentazione delle candidature così come ogni altra informazione potranno essere richieste direttamente presso gli Uffici del medesimo Settore, Via Maria Vittoria n. 35 - Torino. Tel. 011-882298/883523.

Il Presidente della Giunta Regionale
Enzo Ghigo



Regione Piemonte - Direzione regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Avviso(a norma della L. 7.8.1990,  n. 241 e della L.R. 25.7.1994, n. 27 - Comunicazione ai Comuni della Regione Piemonte aventi titolo a presentare domanda di contributo per l’adeguamento obbligatorio della Strumentazione urbanistica previsto dalla L.R. 30 aprile 1996, n. 24

Ai sensi dell’art. 3 della L.R. 30 aprile 1996, n. 24 si porta a conoscenza che i Comuni, inferiori a 5.000 abitanti, obbligati a redigere Varianti di adeguamento dei P.R.G. rese necessarie dall’approvazione dei piani, progetti o provvedimenti regionali, ovvero da urgenti motivazioni conseguenti a calamità naturali, possono presentare le relative domande dalla Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica entro il termine ultimo del 31 marzo 2001 (art. 3 della L.R. 24/96).

La L.R. 24/96 stabilisce le modalità di presentazione delle domande (art. 3), l’entità dei contributi (art. 2), le priorità per l’ammissione al finanziamento (art. 4), nonchè le modalità di erogazione (art. 5).

Ai sensi dell’art. 4 della L.R. 24/96 ed in applicazione delle D.G.R. n. 61-9963 del 24.6.1996, n. 206-17824 del 24.3.1997, n. 26-23830 del 19.1.1998, n. 14-24158 del 16.3.1998 e n. 10-29772 del 3.4.2000 hanno titolo a presentare la domanda per l’anno 2001 i Comuni obbligati ad adeguare i rispettivi Strumenti urbanistici a seguito dell’approvazione dei seguenti provvedimenti:

- Piano Territoriale Operativo “Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del Po” approvato con D.C.R. n. 982-4328 in data 8.3.1995 ed ammesso al contributo con D.G.R. n. 61-9963 del 24.6.1996;

- Provvedimenti cautelari assunti a seguito di dissesti e calamità naturali ai sensi dell’art. 9 bis della L.R. 56/77;

- Schema previsionale programmatico per il risanamento idrogeologico del bacino del fiume Toce approvato con D.P.C.M. del 7 dicembre 1995 e ammesso al contributo con D.G.R. n. 26-23830 del 19.1.1998;

- Piano Stralcio delle Fasce Fluviali approvato con D.P.C.M. 24 luglio 1998 e ammesso al contributo con D.G.R. 30-26158 del 27.11.1998;

- Varianti ai P.R.G. redatte dai comuni ai sensi dell’art. 4 della L.R. 28/99.

I Comuni aventi titolo, che intendono richiedere i contributi di cui all’oggetto devono presentare le domande a:

Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica
Corso Bolzano, 44
10122 - Torino

Il Settore Studi, Regolamenti e Programmi Attuativi in materia Urbanistica della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, competente per l’istruttoria delle domande e le procedure di erogazione dei contributi, è a disposizione per ogni informazione e chiarimento, che potrà essere richiesto al Responsabile del Settore arch. Luisa Vicentini (Tel. 011/432.2533/3820 - Fax 011-432.3898).

L’Assessore all’Urbanistica Pianificazione Territoriale
e dell’Area Metropolitana, Edilizia Residenziale
Dott. Franco Maria Botta



Comunicato dell’Assessorato della Sanità

Graduatoria Unica Regionale definitiva degli Psicologi - aspiranti ad incarichi ambulatoriali convenzionali di sostituzione a tempo determinato presso i Presidi e le Strutture del S.S.N. - valida per l’anno 2001

La presente pubblicazione della Graduatoria Unica Regionale definitiva degli Psicologi - aspiranti  ad incarichi ambulatoriali convezionali di sostituzione a tempo determinato presso i Presidi e le Strutture del S.S.N. - valida per l’anno 2001, è stata predisposta sulla base dei titoli di cui all’Allegato A2 (Psicologici), dei criteri di valutazione di cui all’Allegato B2 (Psicologi) e sulla base dei requisiti e delle indicazioni di cui agli artt. 3 e 4 del D.P.R. n. 458/98, in regime di prorogatio legis.

La pubblicazione della Graduatoria Unica Regionale definitiva degli Psicologi sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte - valida per l’anno 2001 - e stata approvata in via definitiva con Determinazione Dirigenziale n. 463 del 19/12/00 del Dirigente del Settore Assistenza Ospedaliera e Territoriale e costituisce notificazione ufficiale ai Professionisti interessati, alle Aziende Sanitarie Locali, alle OO.SS. di categoria e all’Ordine professionale.

Il Responsabile del Settore
Assistenza Ospedaliera e Territoriale
Daniela Nizza

Graduatoria in ordine alfabetico
Graduatoria in ordine di punteggio