ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Provincia di Torino - Servizio di Valutazione Impatto Ambientale

Progetto di sistemazione e ammodernamento della diramazione Km 10 + 500 della SP 53 di San Giorgio - Comune di Orio

Provincia di Torino - Servizio di Valutazione Impatto Ambientale

Derivazione ad uso idroelettrico in ampliamento ad impianto esistente sul torrente Malone - Corio Canavese (TO) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10 comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998 n. 40


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Clavesana (Cuneo)

Modifica allo Statuto Comunale allegato alla delibera del Consiglio Comunale del 20 novembre 2000. n. 37


ALTRI ANNUNCI

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di Casalborborgone e San Sebastiano da Po

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Lamporo

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni del Consorzio per l’Acquedotto del Monferrato $INIZIO_$

Azienda Multiservizi Casalese - Casale Monferrato (Alessandria)

Tariffa di consumo acqua potabile per l’utenza degli acquedotti gestiti dall’Azienda Multiservizi Casalese, decorrenza 1/7/2000

Azienda Multiservizi Casalese - Casale Monferrato (Alessandria)

Tariffa del servizio fognatura e depurazione per l’utenza dei Comuni gestiti dall’Azienda Multiservizi Casalese, decorrenza 1/7/2000

Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Torino

Graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso speciale emesso dal Comune di Piscina

Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Vercelli

Avviso - Pubblicazione della graduatoria provvisoria

Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Vercelli

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria

Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Vercelli

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria

Comune di Alba (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 110 in data 18.9.2000 avente per oggetto: “Classificazione a Strade comunali, ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. n. 285/92 e s.m.i.

Comune di Buttigliera Alta (Torino)

Decreto n.ro 6/2000. Espropriazione aree site nel Piano per l’Edilizia Economica Popolare - località Ferriera occorrenti per la realizzazione di un’area articolata in spazi verdi, parcheggi pubblici e piazza sovrastante autorimessa interrata. Provvedimenti per la determinazione della indennità di esproprio

Comune di Campiglia Cervo (Biella)

Deliberazione Giunta Municipale n. 48 del 15.12.2000 avente ad oggetto: “Approvazione Tariffa acquedotto Anno 2001

Comune di Castellamonte (Torino)

Piano insediamenti produttivi comunale - Avviso di deposito nella segreteria comunale - Atti relativi al procedimento espropriativo

Comune di Castel Rocchero (Asti)

Estratto Deliberazione C.C. n. 22 del 24.11.2000 - Approvazione del Regolamento Edilizio Comunale in conformità al testo tipo formato dalla Regione

Comune di Cerano (Novara)

Estratto della deliberazione di Consiglio Comunale n. 41 del 27/11/2000 - Approvazione del Piano di Recupero di iniziativa privata proposto dai Sigg. Ubezio/Concas

Comune di Grugliasco (Torino)

Decreto di Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati, indennità rifiutata (art. 13, legge 22 ottobre 1971, n. 865) - Decreto n. 2/2000 - Oggetto: Espropriazione per pubblica utilità degli immobili necessari alla realizzazione dell’ampliamento e urbanizzazione di Strada del Portone, lotto 1 e lotto 2, siti nel Comune di Grugliasco.

Comune di Magliano Alpi (Cuneo)

Tariffe Acquedotto comunale anno 2000

Comune di Piedicavallo (Biella)

Deliberazione Giunta Municipale n. 58 del 18.12.2000 avente ad oggetto: “Approvazione Tariffa acquedotto Anno 2001"

Comune di Roccavione (Cuneo)

Approvazione piano di recupero di iniziativa privata di immobile sito in Roccavione Via Barale n. 69 - N.C.E.U. Foglio 8 mappali 943 - 449

Comune di Sommariva del Bosco (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 del 22 novembre 2000 - Sdemanializzazione di porzione di area pubblica - Legge Regionale n. 86 del 21 novembre 1996 - Provvedimenti

Comune di Torino

Iniziative di pace, solidarietà e progetti di cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo - Bando di concorso di idee per la presentazione di progetti - anno 2001." Sezioni: A - Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo; B - Iniziative di cooperazione decentrata in aree di intervento prioritarie per la Città di Torino.

Comune di Villar Focchiardo (Torino)

Approvazione Piano di Recupero

Consorzio Acea di Pinerolo - Pinerolo (Torino)

Tariffa di consumo acqua potabile per l’utenza degli acquedotti gestiti dal Consorzio ACEA, a decorrere dal 1 luglio 2000

Consorzio Intercomunale Servizi Imprenditoriali - C.I.S.I. - Alessandria

Tariffe fognatura

Consorzio Intercomunale Servizi Imprenditoriali - C.I.S.I. - Alessandria

Tariffe depurazione

Consorzio Intercomunale Servizi Imprenditoriali - C.I.S.I. - Alessandria

Tariffe di vendita e nolo contatore dell’acqua potabile

Provincia di Cuneo

Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 23/8 in data 22.5.2000 avente per oggetto “Declassificazione tratti di strade provinciali e dismissione al Comune di Alba

Provincia di Cuneo

Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 73/7 in data 30.10.2000 avente per oggetto “Declassificazione di due tratti della strada provinciale n. 12 Niella Tanaro-Bastia in località Peironi e dismissione al Comune di Cigliè

Provincia di Cuneo

Pubblicazione ai sensi della legge regionle 29.11.1996 n. 88 - art. 4 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” - Derivazione n. 3314 Rio Ghidone - Comune di Cherasco - Consorzio Irriguo Cascinotta Geina - Istanza 27.12.94

Società CPL Concordia Soc. Coop. a r.l. - Concordia sulla Secchia (Modena)

Determinazione in via transitoria delle tariffe degli acquedotti per l’anno 2000


ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Provincia di Torino - Servizio di Valutazione Impatto Ambientale

Progetto di sistemazione e ammodernamento della diramazione Km 10 + 500 della SP 53 di San Giorgio - Comune di Orio

Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10 comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998 n. 40.

Si comunica che l’Area Viabilità della Provincia di Torino - Via Maria Vittoria n. 12, 10123 Torino, P.IVA 01907990012 ha depositato presso l’Ufficio di deposito - Sportello Ambiente - della Provincia di Torino via Valeggio n. 5, 10128 Torino, ai sensi dell’art. 10 comma 2 L.R. 40/1998, copia degli elaborati relativi al progetto di sistemazione e ammodernamento della diramazione Km 10+500 della SP 53 di San Giorgio. Comune di Orio.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lo Sportello Ambiente (Lun./Ven. 9 - 12 Merc. 15-19), per 30 giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia della Autorità Competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di Valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere depositati all’Ufficio di Deposito - Sportello Ambiente - nel termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’art. 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990 n. 241 il responsabile del procedimento designato è l’arch. Tullio Galliano, ætel. 011/861 3815/3830 fax. 011/861 3857, del Servizio V.I.A.

La dirigente del servizio V.I.A.
Paola Molina



Provincia di Torino - Servizio di Valutazione Impatto Ambientale

Derivazione ad uso idroelettrico in ampliamento ad impianto esistente sul torrente Malone - Corio Canavese (TO) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10 comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998 n. 40

Si comunica che il Sig. Rubat Borel Renato - (omissis), ha depositato presso l’Ufficio di deposito - Sportello Ambiente - della Provincia di Torino via Valeggio n. 5, 10128 Torino, ai sensi dell’art. 10 comma 2 L.R. 40/1998, copia degli elaborati relativi al progetto di derivazione d’acqua a scopo idroelettrico dal torrente Malone in ampliamento all’impianto esistente, localizzato nel comune di Corio Canavese (TO).

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lo Sportello Ambiente (Lun./Ven. 9 - 12 Merc. 15 - 19), per 30 giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia della Autorità Competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di Valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere depositati all’Ufficio di Deposito - Sportello Ambiente - nel termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’art. 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990 n. 241 il responsabile del procedimento designato è l’ing. Donatella Ducortil, tel. 011/861 3815/3830 fax. 011/861 3857, del Servizio V.I.A.

La dirigente del servizio V.I.A.
Paola Molina







STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Clavesana (Cuneo)

Modifica allo Statuto Comunale allegato alla delibera del Consiglio Comunale del 20 novembre 2000. n. 37

Sezione I
organi del Comune

Art. 6
Organi

1. Sono organi del Comune: il Consiglio, il Sindaco e la Giunta. Le rispettive competenze sono stabilite dalla legge o dal presente statuto.

2. Il Consiglio Comunale è organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo.

3. Il Sindaco è il responsabile dell’amministrazione ed è il legale rappresentante dell’Ente. Esercita inoltre le funzioni di Ufficiale di Governo secondo le leggi dello Stato.

4. La Giunta Comunale collabora con il Sindaco nell’azione amministrativa del Comune e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti del Consiglio Comunale.

Art. 7
Organi Collegiali

1. Il Consiglio Comunale, la Giunta Comunale, le Commissioni Consiliari e le Commissioni Comunali, sono organi collegiali.

2. In via di principio gli organi collegiali deliberano validamente con l’intervento della metà più uno dei loro componenti ed a maggioranza dei voti favorevoli.

Tutta la materia è disciplinata da apposito regolamento.

3. I componenti l’organo collegiale ed il segretario comunale non partecipano alla discussione ed alla deliberazione quando si trovano in uno dei casi di incompatibilità stabiliti dalla legge ovvero vengano esaminati oggetti in cui si possono configurare interessi personali.

4. Nei casi di cui al precedente comma il segretario viene sostituito, in via temporanea, da un componente del collegio stesso nominato dal Presidente.

5. I verbali delle sedute del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale sono firmati dal Presidente, dal Segretario, e da un Membro.

Sezione II
Consiglio Comunale

Art. 8
Il Consiglio Comunale
Funzioni - Competenze - Attribuzioni - Composizione
Durata in carica

1. Il Consiglio Comunale rappresenta l’intera comunità, determina l’indirizzo politico-amministrativo, esercita il controllo sulla sua applicazione, conformandosi ai principi, ai criteri, alle modalità ed ai procedimenti stabiliti nel presente Statuto e nelle norme regolamentari.

2. Impronta l’azione complessiva dell’Ente ai principi della democrazia partecipativa, della pubblicità, della trasparenza e legalità ai fini di assicurare il buon andamento e l’imparzialità.

3. Nell’adozione degli atti fondamentali privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione perseguendo il raccordo con la programmazione provinciale, regionale e statale.

4. Ispira la propria azione al principio della solidarietà.

5. E’ dotato di autonomia organizzativa e funzionale

6. La presidenza del Consiglio è attribuita al Sindaco.

7. Le funzioni vicarie di presidente del Consiglio sono esercitate dal Vicesindaco

8. In caso di assenza o impedimento del Sindaco e del Vicesindaco le funzioni vicarie di presidente del Consiglio sono esercitate dal Consigliere Anziano.

9. La prima convocazione del Consiglio Comunale subito dopo le elezioni per il suo rinnovo viene indetta dal neo Sindaco entro 10 (dieci) giorni dalla proclamazione degli eletti e la riunione deve tenersi entro 10 (dieci) giorni dalla convocazione. La seduta è presieduta dal neo - Sindaco.

10. L’elezione, la durata in carica, la composizione e lo scioglimento del Consiglio Comunale sono regolati dalla legge.

11. L’attività ed il funzionamento del Consiglio Comunale sono disciplinati da apposito regolamento.

Art. 9
Linee Programmatiche di Mandato

1. Entro il termine di 120 giorni dall’insediamento il Sindaco, sentita la Giunta Comunale, presenta le linee programmatiche che contemplano le azioni ed i progetti di realizzare durante il mandato amministrativo

2. Ciascun Consigliere ha diritto di intervenire nella definizione delle linee programmatiche proponendo integrazioni, adeguamenti con le modalità indicate nel regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale.

3. Con cadenza annuale, entro il 30 di settembre, il Consiglio provvede a verificare l’attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco e della Giunta Comunale

4. Il Consiglio Comunale può inoltre provvedere ad integrare, nel corso del mandato, le linee programmatiche con adeguamenti sulla base delle esigenze e delle problematiche emerse in ambito locale.

5. Al termine del mandato il Sindaco presenta al Consiglio Comunale un documento di rendicontazione generale dello stato di attuazione e realizzazione delle linee programmatiche.

Art. 10
Funzionamento

1. L’ attività del Consiglio si svolge in sessioni ordinarie e straordinarie.

2. Sono sessioni ordinarie quelle convocate per l’approvazione del bilancio di previsione e/o del conto consuntivo. Tutte le altre sono straordinarie.

3. Il Consiglio è convocato e presieduto dal Sindaco secondo le norme regolamentari.

4. La convocazione dei Consiglieri deve essere fatta con avvisi scritti e con l’elenco degli oggetti da trattarsi.

5. Le sedute del Consiglio sono pubbliche salvo i casi previsti dal regolamento consiliare che ne disciplina il funzionamento.

6. La seduta del Consiglio in seconda convocazione, il cui avviso con i medesimi oggetti da trattare può essere contenuto in quello di prima convocazione, non può aver luogo nella stessa giornata in cui è stata stabilita la seduta di prima convocazione.

7. Nel caso in cui un quinto dei Consiglieri lo richieda il Consiglio deve essere convocato nel termine di 20 (venti) giorni inserendo nell’ordine del giorno le questioni indicate.

8. Il finanziamento del Consiglio Comunale, per le fattispecie non regolate dalla legge e dal presente Statuto, è disciplinato da apposito regolamento per la cui approvazione e modificazione è necessaria la maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati al Comune.

9. I verbali delle sedute del Consiglio Comunale sono firmati dal Presidente, dal Segretario e dal Membro Anziano

Art. 11
Consiglieri

1. La posizione giuridica e lo status dei consiglieri comunali sono regolati dalla legge.

2. Ogni consigliere comunale rappresenta la comunità, alla quale costantemente risponde, ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.

3. Nell’adempimento delle funzioni connesse alla carica elettiva egli ha pertanto piena libertà di azione, di espressione e di voto.

4. Il consigliere comunale è responsabile, personalmente, dei voti espressi in favore o contro provvedimenti deliberati dal Consiglio Comunale.

5. E’ esente da qualsiasi responsabilità il consigliere assente giustificato dall’adunanza o che non abbia preso parte alla deliberazione.

6. E’ parimenti esente da responsabilità, conseguente all’adozione di un provvedimento deliberativo, il consigliere che abbia dichiarato, prima della votazione, il proprio dissenso o abbia espresso voto contrario, chiedendo di far risultare a verbale la sua posizione.

7. Si applicano ai consiglieri comunali le disposizioni in materia di responsabilità stabilite dall’ art. 93 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (T.U.L.O.E.L.), nonché dalla legge n. 20/1994, e s.m.i.

8. L’ elezione dei consiglieri comunali, la loro durata in carica, il numero dei consiglieri attribuiti al Comune e la loro posizione giuridica sono regolati dalla legge.

9. I Consiglieri comunali entrano in carica all’atto della proclamazione della loro elezione da parte del presidente dell’organo elettorale preposto, secondo il vigente ordinamento elettorale amministrativo, ovvero, in caso di surrogazione, non appena adottata dal Consiglio Comunale la relativa deliberazione.

10. Nella prima adunanza successiva all’elezione il Consiglio Comunale, prima di deliberare su qualsiasi argomento, deve esaminare la condizione degli eletti e dichiarare, con l’osservanza delle modalità prescritte, la ineleggibilità di coloro per i quali sussiste una delle cause di ineleggibilità o di incompatibilità, procedendo alla loro immediata surrogazione.

11. Nel caso di successiva cessazione, per qualsiasi causa, dalla carica di consigliere comunale, si procede alla surrogazione, convalidando l’elezione di colui che, nella medesima lista, ha riportato il maggior numero di preferenze dopo gli eletti, previo accertamento dell’insussistenza delle cause di ineleggibilità e di incompatibilità.

12. Le dimissioni dalla carica devono essere presentate dai consiglieri con comunicazione scritta e sottoscritta indirizzata al presidente del consiglio comunale ed allo stesso rimessa mediante inoltro presso l’ufficio protocollo del Comune.

13. Non è prescritto che la comunicazione di dimissioni sia integrata da motivazioni. Se queste sono poste devono essere formulate in maniera chiara ed esplicita.

14. Le dimissioni sono irrevocabili si dalla loro presentazione e sono immediatamente efficaci. La surrogazione, adottata dal Consiglio Comunale, deve avvenire entro, e non oltre, 10 (dieci) giorni dalla data di presentazione delle dimissioni stesse.

15. Il consigliere comunale è tenuto a partecipare a tutte le adunanze del Consiglio Comunale

16. I consiglieri comunali che non intervengono alle sedute per 4 (quattro) volte consecutive senza giustificato motivo sono dichiarati decaduti con delibera del consiglio comunale. A tal riguardo il Sindaco, a seguito dell’avvenuto accertamento dell’assenza maturata da parte del consigliere interessato, provvede, con comunicazione scritta ai sensi dell’art. 7, legge 7 agosto 1990, n. 241, a comunicargli l’avvio del procedimento amministrativo. Il Consigliere ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze nonché fornire al Sindaco eventuali documenti probatori entro il termine indicato nella comunicazione che, comunque, non può essere inferiore a giorni 20 (venti) dalla data del ricevimento. Scaduto tale termine il Consiglio Comunale esamina, e delibera, tenuto adeguatamente conto delle eventuali cause giustificative presentate dal Consigliere interessato.

17. La surrogazione dei consiglieri decaduti, o rimossi, dalla carica, ha luogo nella stessa seduta nella quale viene dichiarata la decadenza previo accertamento dell’insussistenza delle condizioni di ineleggibilità o di incompatibilità per il soggetto surrogante.

18. Il Consiglio Comunale dura in carica sino alla elezione del nuovo limitandosi ad adottare gli atti urgenti ed improrogabili nel periodo intercorrente tra la pubblicazione dei comizi elettorali e l’insediamento del nuovo Consiglio Comunale.

19. I consiglieri comunali hanno diritto di iniziativa e di controllo su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale secondo i modi e le forme stabiliti dal regolamento e dalla legge. Hanno diritto di presentare mozioni ed interrogazioni (*), secondo i modi e le forme stabiliti dal regolamento. Possono svolgere incarichi su diretta attribuzione del Sindaco su singole questioni.

20. Per l’espletamento del proprio mandato i consiglieri hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune, nonché dalle Aziende e da Enti dipendenti dal medesimo, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso.

21. Ciascun consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio nel territorio comunale presso il quale vengono recapitati gli avvisi di convocazione del consiglio comunale ed ogni altra comunicazione ufficiale.

Art. 12
Il Consigliere Anziano

1 E’ consigliere anziano colui che ha ottenuto, nelle elezioni, il maggior numero di voti.

2. A parità di voti si ha per anziano il Consigliere di maggiore età

Art. 13
Gruppi Consiliari

1. I Consiglieri possono costituirsi in gruppi consiliari e ne danno comunicazione, designando anche il capogruppo, al Consiglio Comunale che ne prende atto.

2. Qualora non si eserciti tale facoltà, o nelle more della designazione, i capigruppo sono individuati nei consiglieri, non componenti la Giunta Comunale, che abbiano riportato il maggior numero di voti di lista.

3. Il funzionamento dei gruppi consiliari e le loro attribuzioni sono disciplinate da apposito regolamento.

Art. 14
Commissioni Consiliari

1. Il Consiglio può istituire, nel suo seno, Commissioni Consultive Permanenti, composte con criterio proporzionale, assicurando la presenza in esse, con diritto di voto, di almeno un rappresentante per ogni gruppo.

2. Le materie di competenza, i poteri, le forme di pubblicità dei lavori, la nomina, la composizione ed il funzionamento di dette Commissioni sono stabilite con apposito regolamento.

3. La presidenza delle Commissioni, con funzioni di garanzia e di controllo, viene attribuita ai Consiglieri appartenenti al gruppo di opposizione.

4. I componenti delle Commissioni hanno la facoltà di farsi assistere da esperti.

5. Il Consiglio Comunale, in qualsiasi momento, può istituire Commissioni Speciali per esperire indagini conoscitive ed inchieste.

6. Per la costituzione delle Commissioni Speciali trovano applicazione, in quanto compatibili, le precedenti norme.

7. Con l’atto costitutivo sono disciplinati i limiti e le procedure di indagine.

Sezione III
Giunta Comunale

Art. 15
Funzioni e composizione

1. La Giunta Comunale è organo di impulso e gestione amministrativa. Collabora con il Sindaco nel governo della comunità improntando la propria azione ai principi della trasparenza e dell’efficienza.

2. Le competenze della Giunta Comunale sono disciplinate dalla legge.

3. La Giunta Comunale è composta dal Sindaco, che la presiede e da un numero minimo di 2 e massimo di 4 (quattro) Assessori di cui uno é investito della carica di Vicesindaco.

4. Nel corso del mandato amministrativo il Sindaco può revocare dall’ incarico uno o più Assessori provvedendo, contestualmente, alla nomina dei sostituti.

5. Il Sindaco nomina il Vicesindaco e gli Assessori scelti tra i componenti il Consiglio Comunale.

6. Le cause di ineleggibiliià e di incompatibilità, la posizione giuridica e lo status sono disciplinati dalla legge.

7. Oltre ai casi di incompatibilità previsti al comma 2 non possono far parte della Giunta contemporaneamente gli ascendenti, i discendenti, l’adottante e l’adottato, i fratelli, i coniugi e gli affini di primo grado.

Art. 16
Competenze e attribuzioni

1. La Giunta Comunale compie gli atti che non siano riservati al Consiglio Comunale o non rientrino nelle attribuzioni del Sindaco, degli organi di decentramento, del Segretario Comunale, del Direttore Generale, se nominato, e dei Responsabili dei Servizi.

Art. 17
Funzionamento della Giunta

1. Nello svolgimento della propria attività la Giunta si uniforma al principio della collegialità ferme restando le attribuzioni e le responsabilità dei singoli componenti.

2. Il Sindaco convoca e presiede la Giunta

3. Il Sindaco dirige coordina l’ attività della Giunta e assicura l’ unità di indirizzo politico - amministrativo e la collegiale responsabilità di decisioni della stessa.

4. Le sedute della Giunta non sono pubbliche ma, a discrezione del Sindaco, possono essere ammessi a partecipare ai lavori della Giunta dipendenti del comune, cittadini, personalità o esperti al fine di acquisire elementi integrativi di giudizio sugli argomenti in discussione.

5. Le dimissioni da componente della Giunta sono presentate al Sindaco che le acquisisce agli atti. Esse sono immediatamente efficaci ed irrevocabili.

6. le deliberazioni della Giunta sono assunte, di regola, con votazione palese. Vengono assunte a scrutinio segreto le deliberazioni concernenti le persone qualora venga esercitata una facoltà discrezionale basata sull’apprezzamento delle qualità soggettive o sulla valutazione dell’attività svolta.

7. La verbalizzazione degli atti e delle sedute della Giunta è curata dal Segretario Comunale. Il Segretario Comunale non partecipa alle sedute qualora versi in situazione di incompatibilità. In tal caso il segretario viene sostituito, dall’ Assessore più giovane di età presente.

8. I verbali delle sedute della Giunta sono firmati dal Presidente, dal Segretario e dal Vicesindaco o, in assenza di questi, dal Membro Anziano.

Sezione IV
Il Sindaco

Art. 18
Funzioni

1. Il Sindaco è il capo del governo locale ed in tale veste esercita le funzioni di rappresentanza, di presidenza, di sovrintendenza e di amministrazione.

2. Ha competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e controllo dell’attività degli Assessori e delle strutture gestionali - esecutive.

3. La legge disciplina le modalità per l’elezione, i casi di incompatibilità e di ineleggibilità all’ufficio di Sindaco, il suo status e le cause di cessazione della carica.

4. Al Sindaco, oltre le competenze di legge, sono assegnate dal presente Statuto e dai Regolamenti, attribuzioni quale organo di amministrazione, di vigilanza, e poteri di autorganizzazione delle competenze connesse all’ufficio.

Art. 19
Attribuzioni Amministrative

1. Il sindaco:

1.1. ha la rappresentanza generale dell’Ente;

1.2. ha la direzione unitaria ed il coordinamento dell’ attività politico amministrativa del Comune

1.3. coordina l’attività dei singoli Assessori

1.4. può sospendere l’adozione di specifici atti concernenti l’attività amministrativa dei singoli Assessori per sottoporli all’esame della Giunta.

1.5. ha la facoltà di delega

1.6. promuove ed assume iniziative per concludere, unitamente alla Giunta, accordi di programma con i soggetti pubblici previsti dalla legge

1.7. convoca i comizi per i referendum consultivi

1.8. adotta le ordinanze nei limiti previsti dalla legge

1.9. nomina e revoca il Segretario Comunale

1.10. conferisce e revoca al Segretario Comunale, se ritiene opportuno e previa deliberazione della Giunta Comunale, le funzioni di Direttore Generale nel caso in cui non sia stata stipulata la convenzione con altri comuni per la nomina del Direttore Generale

1.11. nomina i Responsabili degli Uffici e dei Servizi ed attribuisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna ad alta professionalità

1.12. nomina i rappresentanti del Comune presso Aziende ed Istituzioni, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio Comunale

Art. 20
Attribuzioni di Vigilanza

1. Il Sindaco:

1.1. acquisisce direttamente presso gli uffici ed i servizi informazioni ed atti anche riservati;

1.2. promuove, direttamente o tramite il Segretario Comunale o i Responsabili dei Servizi, indagini e verifiche amministrative sull’intera attività del Comune

1.3. compie gli atti conservativi dei diritti del Comune

1.4. dispone l’acquisizione di atti, documenti, ed informazioni preso le Aziende Speciali, le Istituzioni e le Società per Azioni appartenenti all’Ente, tramite i rappresentanti legali delle stesse e ne informa il Consiglio Comunale.

Art. 21
Ufficiale di Governo

1. Il Sindaco:

1. 1. sovrintende alla tenuta dei registri di stato civile e della popolazione ed agli adempimenti demandategli dalla legge in materia elettorale e statistica

1. 2. sovrintende alla emanazione degli atti che sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine pubblico, di sanità e di igiene pubblica

1. 3. sovrintende allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli per legge

1. 4. sovrintende alla vigilanza su tutto quanto possa interessare alla sicurezza e all’ordine pubblico informandone il Prefetto

Art. 22
Vicesindaco e Delegati dal Sindaco

1. Il Sindaco, con il decreto di nomina della Giunta, individua tra i componenti della medesima il Vicesindaco.

2. Il Vicesindaco sostituisce il Sindaco in caso di assenza o impedimento e negli altri casi di legge.

3. In caso di assenza o di impedimento anche del Vicesindaco le competenze del Sindaco sono esercitate dall’ Assessore anziano, tale essendo il più anziano di età tra i componenti le Giunta Comunale presenti in quel frangente.

Sezione V
Organi Burocratici ed uffici

Art. 23
Il Segretario Comunale

1. Il Segretario Comunale è nominato dal Sindaco da cui dipende funzionalmente ed è scelto tra gli iscritti all’apposito albo

2. Il Consiglio Comunale può approvare la stipula di convenzioni con altri comuni per la gestione associata dell’ ufficio di segretario comunale

3. Lo stato giuridico ed il trattamento economico del Segretario sono stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva

4. Le incompatibilità con l’ufficio di Segretario Comunale sono stabilite dalla legge

5. Può essere nominato Responsabile dei Servizi o degli Uffici

6. Può essere nominato Direttore Generale secondo le norme di legge e le procedure del presente statuto

Art. 24
Funzioni Attribuite al Segretario Comunale

1. Il Segretario Comunale, nell’ ambito dei principi di cui al precedente articolo,

1.1. sovrintende, vigila e controlla lo svolgimento delle funzioni degli uffici e ne coordina le attività mediante direttive ed ordini

1.2. partecipa alle riunioni del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale

1.3. esprime, su ogni proposta di delibera sottoposta alla giunta ed al consiglio che non sia mero atto di indirizzo, il parere in ordine alla conformità dell’ azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti;

1.4. stende i processi verbali delle deliberazioni del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale

1.5. presta consulenza giuridica agli organi del comune

1.6. roga, nell’ esclusivo interesse del Comune, atti e contratti;

1.7. autentica le scritture private e gli atti unilaterali nell’interesse dell’Ente

1.8. svolge le funzioni previste nel regolamento degli uffici e dei servizi e degli altri regolamenti nonché tutti i compiti e le funzioni che gli vengono assegnati dal Sindaco

Art. 25
Vicesegretario

1. Il Sindaco può assegnare la funzione di vicesegretario ad un dipendente in possesso dei necessari requisiti professionali previsti dalla legge e con le modalità previste dal regolamento degli uffici e dei servizi

Art. 26
Direttore Generale

1. Il Sindaco può nominare un Direttore Generale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato, secondo quanto stabilito dalla legge e dai criteri previsti dal regolamento di organizzazione

2. Il Sindaco può nominare quale Direttore Generale il Segretario Comunale con apposto decreto

3. Compiti e funzioni del Direttore Generale sono disciplinati dalla legge e dal regolamento di organizzazione

Art. 27
Principi strutturali degli Uffici

1. L’amministrazione del Comune si esplica mediante il perseguimento degli obiettivi specifici e deve essere improntata ai seguenti principi:

1.1. organizzazione del lavoro per progetti, obiettivi e programmi

1.2. analisi e individuazione delle produttività e dei carichi funzionali di lavoro nonché il grado di efficacia dell’ attività svolta da ciascun elemento dell’ apparato

1.3. individuazione di responsabilità strettamente collegate all’ambito di autonomia decisionale dei soggetti

1.4. superamento della rigida separazione delle competenze nella divisione del lavoro ed il conseguimento della massima flessibilità delle strutture e del personale nonché della massima collaborazione tra gli uffici

Art. 28
Organizzazione degli Uffici e del Personale

1. Il Comune disciplina, con appositi atti, la dotazione organica del personale e, in conformità alle norme del presente statuto, l’organizzazione degli uffici e dei servizi sulla base della distinzione tra funzione politica e di controllo attribuita al Consiglio Comunale, al Sindaco ed alla Giunta, e funzione di gestione amministrativa attribuita al Direttore Generale, se nominato, ed ai Responsabili degli Uffici e dei Servizi tenuto anche presente il principio costituzionale del buon andamento e della semplificazione dell’azione amministrativa.

2. Il Comune provvede alla determinazione della propria dotazione organica nonché all’organizzazione ed alla gestione del personale nell’ ambito della propria autonomia normativa ed organizzativa, con i soli limiti derivanti dalla propria capacità di bilancio e dalle esigenze di esercizio delle funzioni dei servizi e dei compiti attribuiti

3. Gli Uffici sono organizzati secondo i principi di autonomia, trasparenza ed efficienza e con i criteri di funzionalità, economicità di gestione e flessibilità della struttura, anche utilizzando le innovative forme di flessibilità del rapporto di lavoro.

Art. 29
Regolamento degli Uffici e dei Servizi

1. Il Comune, attraverso il regolamento di organizzazione, stabilisce le norme generali per l’ organizzazione ed il funzionamento degli uffici e, in particolare, le attribuzioni e le responsabilità di ciascuna struttura organizzativa, i rapporti reciproci tra uffici e servizi e tra questi e il Direttore Generale, se nominato, e gli organi amministrativi, le relative norme di accesso all’ufficio di dipendente comunale le relative incompatibilità

2. I regolamenti si uniformano al principio secondo cui agli Organi di Governo è attribuita la funzione politica di indirizzo e di controllo, intesa come potestà di stabilire, in piena autonomia, obiettivi e finalità dell’ azione amministrativa in ciascun settore e di verificarne il conseguimento; al Direttore Generale, se nominato, ed ai Responsabili dei Servizi e degli Uffici spettano, ai fini del perseguimento degli obiettivi assegnati, il compito di definire, congruamente con i fini istituzionali, gli obiettivi e la gestione amministrativa, tecnica e contabile, secondo i principi di professionalità e di responsabilità

3. L’ organizzazione del Comune si articola in unità operative che sono aggregate, secondo i criteri di omogeneità, in strutture progressivamente più ampie, come disposto dall’apposito regolamento, anche mediante ricorso a strutture trasversali o di staff intersettoriali.

4. Il Comune recepisce ed applica gli accordi collettivi nazionali approvati nelle forme di legge e tutela la libera organizzazione sindacale dei dipendenti stipulando con le rappresentanze sindacali gli accordi collettivi decentrati ai sensi delle norme di legge contrattuali in vigore.

5. Il regolamento comunale sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina, tra l’altro, le modalità di nomina e le funzioni del Direttore Generale, se nominato, dei Responsabili degli Uffici e dei Servizi, gli incarichi ad alta specializzazione, gli incarichi di consulenza e le collaborazioni esterne.

Art. 30
Responsabili degli Uffici e dei Servizi

1. I Responsabili degli Uffici e dei Servizi sono individuati nell’ ambito della dotazione organica e nominati dal Sindaco con apposito decreto

2. I Responsabili provvedono ad organizzare gli Uffici ed i Servizi ad essi assegnati in base alle indicazioni ricevute dal Segretario Comunale o dal Direttore Generale, se nominato, e secondo le direttive impartite dal Sindaco.

3. I Responsabili, nell’ambito delle competenze loro attribuite, provvedono alla gestione dell’ Ente ed attuano gli indirizzi per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dagli Organi di Governo adottando provvedimenti a rilevanza esterna quali:

3.1. adozione di determinazioni a contrattare

3.2. stipula dei contratti in rappresentanza dell’ Ente

3.3. approvazione del ruolo tributi

3.4. adozione dei procedimenti d’appalto di lavori pubblici, forniture e servizi

3.5. adozione dei procedimenti concorsuali

3.6. adozione degli atti di gestione finanziaria, compresa l’assunzione degli impegni di spesa;

3.7. rilascio di autorizzazioni e concessioni;

4. L’attività dei Responsabili dei Servizi viene disciplinata dal Regolamento di organizzazione.

5. La Giunta Comunale, nelle forme, con le modalità ed i limiti previsti dalla legge e dal regolamento di organizzazione, ha la facoltà di:

5.1. provvedere all’assunzione, fuori della dotazione organica, del personale ad alta specializzazione qualora tra i dipendenti dell’Ente non siano presenti analoghe professionalità;

5.2. in caso di vacanza del posto previsto in dotazione organica, o per altri gravi motivi, assegnare la titolarità di uffici e servizi a personale assunto con contratto a tempo determinato o incaricato con contratto di lavoro autonomo.

Art. 62
Adeguamento delle Fonti Normative Comunali
a Leggi Sopravvenute

1. Gli adeguamenti dello Statuto e dei Regolamenti devono essere apportati, nel rispetto dei principi dell’ ordinamento comunale contenuti nella Costituzione, nel Decreto Legislativo 20 agosto 2000, n. 267 (T.U.L.O.E.L.), ed in altre leggi, e nello Statuto stesso, entro i 120 (centoventi) giorni successivi all’entrata in vigore delle nuove disposizioni.

2. Le deliberazioni di revisione dello Statuto sono approvate dal Consiglio Comunale.

3. La deliberazione di abrogazione totale dello Statuto non è valida se non accompagnata dalla deliberazione di un nuovo Statuto che sostituisce il precedente.

4. Non possono essere disposte revisioni dello Statuto durante il semestre precedente la naturale scadenza del Consiglio Comunale.

Capo VII
Disposizioni finali e transitorie

Art. 66
Ordinanze

1. Per dare attuazione a disposizioni contenute nelle leggi e nei regolamenti generali e comunali i Responsabili degli Uffici e dei Servizi emettono ordinanze ordinarie imponendo, con tali provvedimenti, ai soggetti interessati e secondo i casi, obblighi positivi o negativi ad adempiere.

2. Nelle materie di competenza il Sindaco, o chi legalmente lo sostituisce, adotta, motivate ordinanze straordinarie, ricorrendo nei casi considerati gli estremi della contingibilità dell’urgenza e dell’interesse pubblico.

3. Le ordinanze straordinarie o contingibili ed urgenti devono essere contenute nei limiti richiesti dall’entità e dalla natura del pericolo a cui si intende ovviare, nel rispetto delle norme costituzionali nonché nei principi generali dell’ordinamento giuridico. Di regola l’ordinanza ha la forma scritta e deve essere notificata agli interessati. L’ efficacia di tali provvedimenti deve essere limitata nel tempo in rapporto alle specifiche necessità. Se i destinatari non adempiono all’ordine impartito dal Sindaco entro il termine stabilito, il medesimo viene fatto eseguire d’ufficio con il recupero delle spese sostenute e, ove occorra, con l’assistenza della forza pubblica. Quando l’ordinanza abbia carattere individuale deve essere notificata al destinatario. Negli altri casi viene pubblicata per 15 (quindici) giorni consecutivi all’albo pretorio.

Art. 67
Entrata in vigore

1. Lo Statuto, dopo l’espletamento del controllo da parte del competente organo regionale, è pubblicato nel bollettino ufficiale della Regione, affisso all’albo pretorio del Comune per 30 (trenta) giorni consecutivi ed inviato al Ministero dell’Interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli statuti. Lo statuto entra in vigore decorsi 30 (trenta) giorni dalla sua affissione all’albo pretorio del Comune.

2. Da tale momento cessa l’ applicazione delle norme transitorie e modificate.

(*) comma modificato ai sensi dell’ ordinanza della Regione Piemonte Direzione Generale Affari Istituzionali e Processo di Delega - Sezione Regionale di Controllo territoriale di Cuneo, del 5 dicembre 2000, n. 8034/4818/5.6.



ALTRI ANNUNCI

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di Casalborborgone e San Sebastiano da Po

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Sede Legale 10121 Torino - C.so Re Umberto 9 bis - tel. 011/55941 - Capitale Sociale L. 1.200.000.000 interamente versato. Iscrizione C.C.I.A.A. di Torino n. 108566 e Cancelleria del Tribunale di Torino (Registro Imprese) n. 208/1930 - C.F./Partita I.V.A. 0091089011.

L’Acquedotto Monferrato S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera C.I.P.E. del 22 giugno 2000 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2000, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2000, sono le seguenti:

Distribuzione Acqua Potabile

Decorrenza 1º luglio 2000:

Usi Domestici    m.i. 100 mc/anno    
da mc 0    a mc 80    L./mc 1003
da mc 81    a mc m.i.    L./mc 1464
da mc 1 m.i    a mc 1,5 m.i.    L./mc 2072
oltre mc 1,5 m.i.        L./mc 2401
Usi Agricoli            
da mc 0    a mc 120    L./mc 1003
da mc 121    a mc 180    L./mc 1464
oltre mc 180        L./mc 2072
Uso Allevamento Animali        
Consumo libero        L./mc 733
Uso Artigianale    m.i. 100-600 mc/anno    
da mc 0    a mc 1 m.i.    L.mc/1464
da mc 1 m.i.    a mc 1,5 m.i.    L./mc 2072
oltre mc 1,5 m.i.        L./mc 2401
Uso Commerciale    m.i. 150-400 mc/anno    
da mc 0    a mc 1 m.i.    L./mc 1464
da mc 1 m.i.    a mc 1,5 m.i.    L./mc 2072
oltre mc 1,5 m.i.        L./mc 2401
Uso Industriale    m.i. 200-300 mc/anno    
da mc 0    a mc 1 m.i.    L./mc 1464
da mc 1 m.i.    a mc 1,5 m.i.    L./mc 2072
oltre mc 1,5 m.i.        L./mc 2401
Altri Usi        
Utenze comunali    Consumo libero    L./mc 1003
Subdistributori        
Consumo libero        L./mc 1367

Bocche Antincendio:

Decorrenza 1º Luglio 2000

a) Per teatri, cinema e altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.    Canone annuo
bocca principale    L. 49.000
bocca secondaria    L. 12.500

b) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.    Canone annuo
bocca principale    L. 28.000
bocca secondaria    L. 6.000

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 20 dicembre 2000

Acquedotto Monferrato S.p.A.
L’Amministratore Delegato
E. P. Monti




Acquedotto Monferrato S.p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Lamporo

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Sede Legale 10121 Torino - C.so Re Umberto 9 bis - tel. 011/55941 - Capitale Sociale L. 1.200.000.000 interamente versato. Iscrizione C.C.I.A.A. di Torino n. 108566 e Cancelleria del Tribunale di Torino (Registro Imprese) n. 208/1930 - C.F./Partita I.V.A. 00910890011.

L’Acquedotto Monferrato S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera C.I.P.E. del 22 giugno 2000 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2000, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2000, sono le seguenti:

Distribuzione Acqua Potabile

Decorrenza 1º luglio 2000:

Usi Domestici    m.i. 50 mc/anno    
da mc 0    a mc 50    L./mc 463
da mc 51    a mc 100    L./mc 623
da mc 101    a mc 200     L./mc 751
oltre mc 200        L./mc 1252
Usi Agricoli            
da mc 0    a mc 120    L./mc 436
da mc 121    a mc 180    L./mc 623
oltre mc 180        L./mc 751
Uso Allevamento Animali        
Consumo libero        L./mc 310
Altri usi
Utenze comunali    Consumo libero    L./mc 623
Subdistributori        
Consumo libero        L./mc 592

Bocche Antincendio:

Decorrenza 1º Luglio 2000

a) Per teatri, cinema e altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.    Canone annuo
bocca principale    L. 47.000
bocca secondaria    L. 12.000

b) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.    Canone annuo
bocca principale    L. 27.000
bocca secondaria    L. 6.000

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 20 dicembre 2000

Acquedotto Monferrato S.p.A.
L’Amministratore Delegato
E. P. Monti




Acquedotto Monferrato S.p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni del Consorzio per l’Acquedotto del Monferrato

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Sede Legale 10121 Torino - C.so Re Umberto 9 bis - tel. 011/55941 - Capitale Sociale L. 1.200.000.000 interamente versato. Iscrizione C.C.I.A.A. di Torino n. 108566 e Cancelleria del Tribunale di Torino (Registro Imprese) n. 208/1930 - C.F./Partita I.V.A. 00910890011.

L’Acquedotto Monferrato S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera C.I.P.E. del 22 giugno 2000 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2000, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2000, sono le seguenti:

Distribuzione Acqua Potabile

Decorrenza 1º luglio 2000:

Usi Domestici    m.i. 100 mc/anno    
da mc 0    a mc 80    L./mc 1288
da mc 81    a mc m.i.    L./mc 1758
da mc 1 m.i    a mc 1,5 m.i.    L./mc 2791
da mc 1,5 m.i.    a mc 2 m.i.    L./mc 3102
oltre mc 2 m.i.        L./mc 3541
Usi Agricoli    
da mc 0    a mc 120    L./mc 1288
da mc 121    a mc 180    L./mc 1758
oltre mc 180        L./mc 2791
Uso Allevamento Animali        
Consumo libero        L./mc 879
Uso Artigianale    m.i. 100-600 mc/anno    
da mc 0    a mc 1 m.i.    L./mc 1758
da mc 1 m.i.    a mc 1,5 m.i.    L./mc 2791
da mc 1,5 m.i.    a mc 2 m.i.    L./mc 3102
oltre mc 2 m.i.        L./mc 3541
Uso Commerciale    m.i. 150-400 mc/anno    
da mc 0    a mc 1 m.i.    L./mc 1758
da mc 1 m.i.    a mc 1,5 m.i.    L./mc 2791
da mc 1,5 m.i.    a mc 2 m.i.    L./mc 3102
oltre mc 2 m.i.        L./mc 3541
Uso Industriale    m.i. 200-300 mc/anno    
da mc 0    a mc 1 m.i.    L./mc 1758
da mc 1 m.i.    a mc 1,5 m.i.    L./mc 2791
da mc 1,5 m.i.    a mc 2 m.i.    L./mc 3102
oltre mc 2 m.i.        L./mc 3514
Altri Usi        
Utenze speciali    Consumo libero    L./mc 1758
Utenze comunali    Consumo libero    L./mc 1758
Subdistributori        
Consumo libero        L./mc 1036

Bocche Antincendio:

Decorrenza 1º Luglio 2000

a) Per teatri, cinema e altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.    Canone annuo
bocca principale    L. 47.000
bocca secondaria    L. 12.000

b) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.    Canone annuo
bocca principale    L. 27.000
bocca secondaria    L. 6.000

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 20 dicembre 2000

Acquedotto Monferrato S.p.A.
L’Amministratore Delegato
E. P. Monti




Azienda Multiservizi Casalese - Casale Monferrato (Alessandria)

Tariffa di consumo acqua potabile per l’utenza degli acquedotti gestiti dall’Azienda Multiservizi Casalese, decorrenza 1/7/2000

Azienda Multiservizi Casalese Via Orti n. 2 - 15033 Casale Monferrato (AL)

Il Direttore
dell’Azienda Multiservizi Casalese

Vista la deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’A.M.C. n. 56 del 18/12/2000, regolarmente esecutiva, con la quale si procedeva all’approvazione delle nuove tariffe per il consumo di acqua potabile, decorrenza 01/07/2000.

Vista la deliberazione C.I.P.E. del 22/6/2000 concernente le direttive per la determinazione, in via transitoria, delle tariffe degli acquedotti.

Vista la conformità delle elaborazioni di calcolo per la determinazione delle tariffe idriche alle direttive ed i criteri emanati con gli appositi provvedimenti di cui sopra.

Comunica

Le nuove condizioni tariffarie a carico dell’utenza degli acquedotti dei Comuni gestiti dall’A.M.C., relative al pubblico servizio di distribuzione dell’acqua potabile nel limite massimo, imposte escluse, come segue:

Decorrenza 1/7/2000

Tariffa vendita acqua potabile

Usi domestici        Nuova tariffa
da mc. 0 a mc. 70    L.    475
da mc. 71 a mc. 150    L.    1.170
da mc. 151 a mc. 200    L.    1.785
oltre mc. 200    L.    1.963
Usi diversi (*)        Nuova tariffa
da mc 0 a mc. 150    L.    1.170
da mc 151 a mc. 200    L.    1.785
oltre mc 200    L.    1.963
(*) artigianale, commerciale, industriale, ecc.
Uso agricolo    Nuova tariffa
da mc 0 - illimitato    L.    585
Subdistributori    Nuova tariffa
da mc 0 - illimitato - invariata    L.    679

Il presente comunicato è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, con applicabilità delle nuove tariffe a partire dalle bollette e fatture sui consumi in prevalenza non anteriori alla data del 1° luglio 2000.

Casale Monferrato, 19 dicembre 2000

Il Direttore Generale
Maurizio Garaventa




 Azienda Multiservizi Casalese - Casale Monferrato (Alessandria)

Tariffa del servizio fognatura e depurazione per l’utenza dei Comuni gestiti dall’Azienda Multiservizi Casalese, decorrenza 1/7/2000

Azienda Multiservizi Casalese - Via Orti n. 2 - 15033 Casale Monferrato (AL)

Il Direttore

dell’Azienda Multiservizi Casalese

Vista la deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’A.M.C. n. 56 del 18/12/2000, regolarmente esecutiva, con la quale si procedeva all’approvazione delle nuove tariffe per il servizio di fognatura e depurazione, decorrenza 1/7/2000.

Vista la deliberazione C.I.P.E. del 22/6/2000 concernente le direttive per la determinazione, in via transitoria, del canone di fognatura e depurazione con decorrenza 1/7/2000.

Vista la conformità delle elaborazioni di calcolo per la determinazione delle suddette tariffe alle direttive ed i criteri emanati con gli appositi provvedimenti di cui sopra.

Comunica

che le nuove tariffe per il servizio di fognatura e depurazione da applicarsi al 100% dell’acqua fornita, prelevata o comunque accumulata (art. 14 Legge 36/94), con decorrenza 1/7/2000, agli utenti dei Comuni di seguito elencati risultano essere le seguenti:

Comune    Tariffa     Tariffa
        depurazione
    L/mc    L/mc
Balzola    174,62    527,80
Borgo S. Martino    200,00    527,80
Bozzole    177,1    527,80
Frassineto Po    174,62    527,80
Giarole    174,62    527,80
Morano sul Po    174,62    527,80
Ticineto    174,62    527,80
Valmacca    174,62    527,80
Casale Monf.to    178,29    527,80

Il presente comunicato è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, con applicabilità della nuova tariffa a partire dalle bollette e fatture sui consumi in prevalenza non anteriori alla data del 1° luglio 2000.

Casale Monferrato, 19 dicembre 2000

Il Direttore Generale
Maurizio Garaventa




Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Torino

Graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso speciale emesso dal Comune di Piscina

La Commissione per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica rende noto che è stata pubblicata ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale 28 Marzo 1995 n. 46 e successive modificazioni e/o integrazioni, nell’Albo Pretorio del Comune di Piscina e nella sede dell’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino in data 19 dicembre 2000, la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso speciale emesso dal Comune di Piscina il 16/8/2000 per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di e.r.p..

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate, in bollo, indirizzandole a mezzo posta raccomandata r.r. alla Commissione Assegnazione Alloggi di E.R.P. c/o l’A.T.C. - C.so Dante, 14, Torino - entro e non oltre il giorno 18 gennaio 2001.

Il Presidente
Nicolò Franco




Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Vercelli

Avviso - Pubblicazione della graduatoria provvisoria

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che è stata pubblicata ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale 28.3.95 n. 46, nell’Albo Pretorio del Comune di Albano V.se la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso generale emesso il 7.6.2000 dal Comune di Albano V.se per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata disponibili nell’ambito del Comune stesso.

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate indirizzandole, a mezzo lettera raccomandata A.R., alla Commissione assegnazione alloggi c/o l’A.T.C. di Vercelli - C.so Palestro, 21/a 13100 Vercelli entro trenta giorni dalla pubblicazione nell’Albo Pretorio del Comune suindicato.

Il Presidente




Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Vercelli

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che è stata pubblicata ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale 28.3.95 n. 46, nell’Albo Pretorio del Comune di Asigliano V.se la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso generale emesso il 11.8.2000 dal Comune di Asigliano V.se per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata disponibili nell’ambito del Comune stesso.

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate indirizzandole, a mezzo lettera raccomandata A.R., alla Commissione assegnazione alloggi c/o l’A.T.C. di Vercelli - C.so Palestro, 21/a 13100 Vercelli entro trenta giorni dalla pubblicazione nell’Albo Pretorio del Comune suindicato.

Il Presidente




Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Vercelli

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che è stata pubblicata ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale 28.3.95 n. 46, nell’Albo Pretorio del Comune di Trino la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso Speciale riservato ad Anziani e/o invalidi Palazzo Biandrà emesso il 25.8.2000 dal Comune di Trino per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata disponibili nell’ambito del Comune stesso.

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate indirizzandole, a mezzo lettera raccomandata A.R., alla Commissione assegnazione alloggi c/o l’A.T.C. di Vercelli - C.so Palestro, 21/a 13100 Vercelli entro trenta gironi dalla pubblicazione nell’Albo Pretorio del Comune suindicato.

Il Presidente




Comune di Alba (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 110 in data 18.9.2000 avente per oggetto: “Classificazione a Strade comunali, ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. n. 285/92 e s.m.i.

(omissis)

Il Consiglio Comunale

delibera

1) di classificare e di includere nell’elenco delle Strade Comunali, ai sensi dell’art. 2, comma 8, del D.Lgs. 30.4.1992 n. 285 e s.m.i. e giusta delega di cui all’art. 1 della L.R. 21 novembre 1996 n. 86 le seguenti strade:

a) S.P. n. 3 Alba-Cantina di Roddi dal Km 2+660 al Km 3+880

b) S.P. n. 3 Alba-Tre Stelle dal Km 0+000 al Km 1+370

c) S.P. n. 32 Alba-Diano dal Km 0+000 al Km 1+800

d) S.P. n. 158 Alba-Camo dal Km 0+000 al km 0+580

In quanto traverse interne di un Centro Abitato con popolazione superiore a 10.000 abitanti (art. 2 comma 5, del C.d.S. e artt. 3 e 4 commi 1 e 2 del Regolamento di Attuazione).




Comune di Buttigliera Alta (Torino)

Decreto n.ro 6/2000. Espropriazione aree site nel Piano per l’Edilizia Economica Popolare - località Ferriera occorrenti per la realizzazione di un’area articolata in spazi verdi, parcheggi pubblici e piazza sovrastante autorimessa interrata. Provvedimenti per la determinazione della indennità di esproprio

Il Responsabile dell’area Tecnica

(omissis)

decreta

Articolo 1 - Sono richiamati i provvedimenti amministrativi citati in premessa, relativi al Piano per l’Edilizia Economica Popolare ed alla instaurazione del procedimento di espropriazione di specifiche aree occorrenti per la realizzazione di un’area articolata in spazi verdi, parcheggi pubblici e piazza sovrastante autorimessa interrata, dichiarata di pubblica utilità; nonchè l’avvenuto deposito del Piano di Espropriazione delle aree (dal 14/7/2000 per 15 giorni consecutivi) e la mancanza di osservazioni, a seguito del deposito stesso e della notificazione e pubblicazione del relativo avviso.

Articolo 2 - L’indennità da corrispondere da parte del Comune di Buttigliera Alta, in favore del proprietario avente diritto per l’espropriazione delle aree occorrenti alla realizzazione delle succitate opere, sono determinate con esclusione di maggiorazioni, conguagli o rimborsi di sorta, come segue:

Foglio 3 mappale n.ro 70 (ex 51/a) di mq. 2153 mappale n.ro 71 (ex 51b) di mq. 10; per complessivi mq. 2.163

Indennità di esproprio (L/mq. 28.600 x mq. 2.163)= L. 61.861.800 (Euro 31.948,95)

Importo ridotto del 40% ai sensi dell’articolo 5 Bis - Legge n.ro 359/92 nel caso di mancata accettazione, oltre I.V.A. in misura di legge L. 37.117.080 (Euro 19.169,37)

Immobili di proprietà dell’Ordine Mauriziano, Via Magellano n.ro 1 - Torino, C.F. 01257260016, incolonnati alla partita catastale n.ro 599 intestata allo stesso Ente.

Articolo 3 - In ogni fase del procedimento espropriativo il Soggetto Espropriando potrà convenire la cessione volontaria dei beni. In tal caso non si applica la riduzione del 40%, riferita all’importo come sopra determinato.

Articolo 4 - La suddetta indennità è comprensiva di ogni spettanza o indennità che possano competere ad usufruttuari, conduttori, o chiunque altro soggetto che possa vantare diritti sulle aree espropriande, per cui gli stessi sono fatti indenni dai proprietari oppure potranno esperire le loro ragioni nei modi di legge.

In relazione alla stessa indennità non trova applicazione la ritenuta del 20% di cui alla legge 30/12/1991 n.ro 413, non sussistendone i presupposti in capo all’Ente Espropriando.

Il tutto fatta salva l’applicazione dell’articolo 16 del D.lg. n.ro 504/92, sussistendone i presupposti.

Articolo 5 - Sono richiamati i termini fissati ai sensi dell’articolo 13 della legge 25/6/1865 n.ro 2359, come specificato nella deliberazione consiliare n.ro 30 del 12/6/2000.

Articolo 6 - Il presente decreto sarà notificato dal Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Buttigliera Alta all’avente diritto, nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili.

Articolo 7 - Il proprietario espropriando entro 30 (trenta) giorni dalla notifica del presente decreto, potrà far pervenire al Comune di Buttigliera Alta dichiarazione di accettazione della indennità determinata e di cessione volontaria degli immobili. In caso di silenzio la medesima indennità si intende rifiutata e di conseguenza da versarsi alla Cassa Depositi e Prestiti.

Articolo 8 - Estratto del presente decreto sarà inserito sul Foglio degli Annunzi Legali della Provincia di Torino, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, all’Albo Pretorio del Comune di Buttigliera Alta e comunicato alla Regione.

Articolo 9 - Ai sensi della legge n.ro 241/90, il Responsabile del procedimento viene individuato nella persona del Geom. Giovanni De Vecchis, in qualità di Responsabile dell’Area Tecnica, presso il Comune di Buttigliera Alta - Via Reano n.ro 3.

Articolo 10 - Avverso il presente provvedimento, gli interessati potranno presentare eventuale ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, entro sessanta giorni dalla notificazione dello stesso, ovvero entro centoventi giorni, al Capo dello Stato, con ricorso Straordinario.

Buttigliera Alta, 11 dicembre 2000

Il Responsabile dell’Area Tecnica
Giovanni De Vecchis




Comune di Campiglia Cervo (Biella)

Deliberazione Giunta Municipale n. 48 del 15.12.2000 avente ad oggetto: “Approvazione Tariffa acquedotto Anno 2001

La Giunta Comunale, a votazione palese unanime:

delibera

- Di stabilire a partire dal 1º gennaio 2001 la seguente tariffa per il consumo di acqua potabile:

lire 180 a metro cubo (+ I.V.A.) - L. 150.000 in ragione annua per nolo contatore.

- Di trasmettere copia della presente all’UPICA - Camera di Commercio di Biella.

- Di provvedere alla pubblicazione della tariffa sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

- Di approvare con separata, palese, unanime votazione l’immediata eseguibilità del presente provvedimento ai sensi dell’art. 134 comma 4 del D.L. 267/2000.

Campiglia Cervo, 18 dicembre 2000

Il Segretario Comunale
Gennaro Campitiello




Comune di Castellamonte (Torino)

Piano insediamenti produttivi comunale - Avviso di deposito nella segreteria comunale - Atti relativi al procedimento espropriativo

Il Dirigente

Vista la determina n. 981 del 20.12.1999 del Dirigente Regione Piemonte Direzione e pianificazione delle risorse idriche, con la quale

(omissis)

rende noto

Che presso questa Segreteria comunale si trovano depositati i seguenti atti relativi al progetto riguardante le opere di urbanizzazione primaria, realizzazione e sviluppo di aree attrezzate industriali ed artigianali del P.I.P. comunale:

- Relazione

- Piano particellare di esproprio

- Elenco ditte espropriande

- Elaborati grafici

- Determina n. 981 del 20 dicembre 1999 del Dirigente Regione Piemonte Direzione e pianificazione delle risorse idriche

- Delibera della Giunta Comunale n. 171 del 26.6.1999.

Gli interessati sono invitati a fornire al Comune le informazioni e le certificazioni di cui agli artt. 16 e 17 della legge 865/1971.

I proprietari interessati dovranno dare nei tempi di legge, notizia dell’avvio della procedura espropriativa ad affittuari, mezzadri, ecc..

Chiunque possa avervi interesse può prendere visione dei documenti ed eventualmente presentare le proprie osservazioni scritte depositandole presso la Segreteria di questo Comune, nel termine massimo di quindici giorni, decorrenti dalla data di iscrizione del presente avviso nel Foglio Annunzi Legali della Provincia.

Di notificare che il responsabile del procedimento è l’Arch. Aldo Maggiotti - Capo Settore Tecnico di questo Ente.

Castellamonte, 19 dicembre 2000

Il Dirigente
Aldo Maggiotti




Comune di Castel Rocchero (Asti)

Estratto Deliberazione C.C. n. 22 del 24.11.2000 - Approvazione del Regolamento Edilizio Comunale in conformità al testo tipo formato dalla Regione

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

Di approvare il Regolamento edilizio Comunale in conformità del testo tipo approvato dalla Regione Piemonte, composto da n. 70 articoli (oltre appendice all’art. 31) e comprensivo dei seguenti allegati:

Modello 1: Certificato urbanistico (C.U.);

Modello 2: Certificato di destinazione urbanistica (C.D.U.);

Modello 3: Relazione illustrativa del progetto municipale;

Modello 4: Concessione edilizia;

Modello 5: Autorizzazione Edilizia;

Modello 6: Comunicazione di inizio dei lavori;

Modello 7: Comunicazione di ultimazione dei lavori;

Modello 8: Richiesta della verifica finale e del certificato di abitabilità;

Modello 9: Atto di impegno per interventi edificatori nelle zone agricole;

Modello 10: Certificato di abitabilità;

Di dare atto che il suddetto Regolamento è allegato alla presente deliberazione per formarne parte integrante e sostanziale;

Di inviare tale deliberazione al Co.Re.Co per l’esplicazione del controllo preventivo di legittimità, previsto all’art. 126 D.Lgs. 267/00.

Di pubblicare tale deliberazione, una volata superato il controllo di legittimità, per estratto sul B.U.R. Piemonte;




Comune di Cerano (Novara)

Estratto della deliberazione di Consiglio Comunale n. 41 del 27/11/2000 - Approvazione del Piano di Recupero di iniziativa privata proposto dai Sigg. Ubezio/Concas

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. Di approvare il Progetto di Piano di Recupero, proposto dai Sigg. Concas e Ubezio costituito dai seguenti elaborati:

- Relazione

- Norme Tecniche di attuazione

- Schema di convenzione come modificato;

- Rilievo Fotografico

- Tav. 1 - rilievo dell’esistente - piante

- Tav. 2 - rilievo dell’esistente - prospetti e sezioni

- Tav. 3 - progetto di ristrutturazione e recupero - piante

- Tav. 4 - progetto di ristrutturazione e recupero - prospetti e sezioni

- Tav. 5 - sovrapposizione degli interventi - piana

- Tav. 6 - sovrapposizione degli interventi - prospetti e sezioni

(omissis)

La Responsabile del Servizio
Camilla Vignola




Comune di Grugliasco (Torino)

Decreto di Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati, indennità rifiutata (art. 13, legge 22 ottobre 1971, n. 865) - Decreto n. 2/2000 - Oggetto: Espropriazione per pubblica utilità degli immobili necessari alla realizzazione dell’ampliamento e urbanizzazione di Strada del Portone, lotto 1 e lotto 2, siti nel Comune di Grugliasco.

Ente espropriante: Comune di Grugliasco

Pronuncia del trasferimento coatto
degli immobili espropriati

Il Dirigente Responsabile del Procedimento

- Constatato, dalla documentazione degli atti, che è stata fornita la prova di aver adempiuto a quanto prescritto dal comma 3 dell’art. 12 della legge 22 ottobre 1971, n. 865;

- Richiamato il precedente decreto n. 2 del 20.7.99 di indicazione della misura dell’indennità a titolo provvisorio, con il quale viene indicato il 5º anno il termine entro cui devono compiersi le espropriazioni;

- Considerato che tale indennità è stata rifiutata dalle seguenti Ditte espropriande proprietarie dei seguenti immobili:

- Fg. 20 map. 78-81, Barale Domenico, (omissis);

- Fg. 20 map. 52-24, pro quota indivisa Barale Gian Franco e Mario, via Spanna 34 e Marchiaro Maddalena (omissis);

- Fg. 20 map. 79 - 82 Barale Pier Carlo, (omissis);

- Fg. 20 map. 25 Bardo Giuseppa mar. Actis Goretta, residenza non trovata;

- Fg. 20 map. 65-21 Coggiola Carlo, (omissis);

- Fg. 21 map. 125 Della Cha Maria Zina in Odescalchi, (omissis)

- Fg. 20 map. 73-44 Ferrovie dello Stato, via Sacchi 3 - 10125 Torino;

- Fg. 20 map. 123 I Gelsi di Indelicato Michele e Calogero, (omissis);

- Richiamata la propria Determina n. 742 in data 17.7.2000 di deposito presso la Cassa DD.PP. dell’indennità di espropriazione provvisoria non accettata;

- Esaminate le quietanze di deposito:

- n. 554 in data 20.10.2000 di L. 10.211.484 per map. 52-24 del fg. 20

- n. 555 in data 20.10.2000 di L. 13.115.505 per map. 73-44 del fg. 20

- n. 556 in data 20.10.2000 di L. 2.641.320 per map. 125 del fg. 21

- n. 557 in data 20.10.2000 di L. 52.749.966 per map. 65-21 del fg. 20

- n. 558 in data 20.10.2000 di L. 4.094.253 per map. 25 del foglio 20

- n. 559 in data 20.10.2000 di L. 6.845.580 per map. 79-82 del foglio 20

- n. 560 in data 20.10.2000 di L. 6.382.614 per map. 78-81 del foglio 20

- n. 561 in data 20.10.2000 di L. 35.545.536 per map. 123 del fg. 20

(Servizio Deposito della Cassa DD.PP.) comprovante l’avvenuto deposito dell’indennità di cui sopra;

- Vista la legge 22 ottobre 1971, n. 865 e successive modificazioni;

- Visto l’art. 13 della legge 25 giugno 1865, n. 2539;

- Richiamato l’art. 71 della Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.;

decreta

Art. 1

Sono definitivamente espropriati a favore del Comune di Grugliasco gli immobili occorrenti per realizzazione dell’ampliamento e urbanizzazione di Strada del Portone, lotto 1 e lotto 2, siti nel Comune di Grugliasco come sopra elencati ed identificati come nell’allegato 1 al presente decreto.

Art. 2

Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato e notificato ai relativi proprietari nelle forme degli atti processuali civili, nonchè trascritto, in termini d’urgenza, presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Art. 3

Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati, possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.

Il Dirigente
Responsabile del Procedimento
Massimo Porchietti




Comune di Magliano Alpi (Cuneo)

Tariffe Acquedotto comunale anno 2000

Si rende noto che, con deliberazione della Giunta Comunale n. 52 adottata in data 5.4.2000, esecutiva, sono state approvate le nuove tariffe del servizio acquedotto comunale per l’anno 2000, nel seguente modo:

a) Utenza domestica:

Tariffa agevolata fino a 90 mc. lire 435

Tariffa base:

da 91 a 130 mc lire 605

da 131 a 160 mc lire 810

oltre i 161 mc lire 1.180

b) Utenza agricola allevamento animali e attività socialmente utili: lire 300 (50% della tariffa base)

Magliano Alpi, 6 dicembre 2000

Il Sindaco
Alberto Vinassa




Comune di Piedicavallo (Biella)

Deliberazione Giunta Municipale n. 58 del 18.12.2000 avente ad oggetto: “Approvazione Tariffa acquedotto Anno 2001"

La Giunta Comunale, a votazione palese unanime:

delibera

- di stabilire a partire dal 1.1.2001 la seguente tariffa per il consumo di acqua potabile:

Tariffa d’utenza annua per residenti L. 31.500 + I.V.A.

Tariffa d’utenza annua per non residenti L. 42.000 + I.V.A.

- di trasmettere copia della presente all’UPICA - Camera di Commercio di Biella.

 - di provvedere alla pubblicazione della tariffa sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

- di approvare con separata, palese, unanime votazione l’immediata eseguibilità del presente provvedimento ai sensi dell’art. 134 comma 4 del D.L. 267/2000.

Piedicavallo, 18 dicembre 2000

Il Segretario Comunale
Gennaro Campitiello




Comune di Roccavione (Cuneo)

Approvazione piano di recupero di iniziativa privata di immobile sito in Roccavione Via Luigi Barale n. 69 - N.C.E.U. Foglio 8 mappali 943 - 449

Il Sindaco

Ai sensi e per gli effetti delle L. 17 Agosto 1942 n. 1150, 5 Agosto 1978 n. 457 e della L.R. 5 Dicembre 1977 n. 56, e loro ss.mm.ii.

rende noto

Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 60 del 28.11.2000, è stato approvato il progetto di Piano di Recupero di Iniziativa Privata relativo all’immobile sito in Roccavione, Via L. Barale n. 69, distinto al N.C.E.U. al Foglio 8 nn. 943-449, di proprietà del Sig. Massa Bruno.

Il progetto è costituito dai seguenti elaborati tecnici:

- Relazione tecnica; documentazione fotografica; bozza di convenzione; elaborati grafici: Tav. 1 “Stato Attuale” - Tav. 2 “Stato di Progetto” - Tav. 3 “Lavori da Eseguire”.

Ai sensi dell’art. 41/bis della L.R. 05 Dicembre 1977 n. 56 e ss.mm.ii., il Piano di Recupero assume Efficacia con la pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Roccavione, 21.12.2000

Il Sindaco




Comune di Sommariva del Bosco (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 del 22 novembre 2000 - Sdemanializzazione di porzione di area pubblica - Legge Regionale n. 86 del 21 novembre 1996 - Provvedimenti

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Di provvedere alla sdemanializzazione della porzione di area pubblica descritta in premessa, distinta al Catasto terreni al Foglio 16, per una superficie di mq. 23.

2) Di dare atto che tale provvedimento di declassificazione, del tratto di Piazza Umberto Iº, ha effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello nel quale lo stesso è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi del comma 5 dell’art. 3 della L.R. n. 86 del 21 novembre 1996.

Sommariva del Bosco, 11 dicembre 2000

Il Sindaco
Pier Luigi Vanni




Comune di Torino

Iniziative di pace, solidarietà e progetti di cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo - Bando di concorso di idee per la presentazione di progetti - anno 2001." Sezioni: A - Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo; B - Iniziative di cooperazione decentrata in aree di intervento prioritarie per la Città di Torino

Allegato n. 1 alla deliberazione n. 2000/11698/01

Città di Torino

«Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo»: bando di concorso di idee per la presentazione di progetti - anno 2001.

Nel documento dell’Assemblea Nazionale degli Enti Locali per la Pace di Assisi del 21 maggio 1994, veniva affermato che «le Città devono trasformarsi in laboratori di cultura di pace».

La Città di Torino ha da tempo dimostrato una particolare sensibilità verso la tematica della convivenza pacifica tra i popoli, della conoscenza e del rispetto delle altre culture, della cooperazione con i Paesi in Via di Sviluppo e del sostegno ai processi di pace.

Nella Legge n. 49 del 26 febbraio 1987 «Nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i Paesi in Via di Sviluppo» sono state indicate alcune linee di azione del nostro paese che, per essere concretamente attuate, abbisognano dell’apporto del mondo del volontariato e dell’associazionismo, che devono trovare a livello locale interlocutori, informazioni e sostegno economico.

Il Consiglio Comunale di Torino con la mozione N. 3 approvata il 20 gennaio 1997 decideva di destinare lo 0,025% dei primi tre titoli delle entrate correnti a sostegno di programmi ed interventi di solidarietà internazionale, così come previsto dal d.d.l. n. 8 del 18/1/1993 convertito in legge n. 68 del 19/3/1993.

La Città di Torino ha considerato prioritarie per il suo intervento tre aree (Guatemala, Ex-Jugoslavia e Palestina e Israele) accomunate tra di loro perché teatro per lunghi anni di un conflitto interno e ora protagoniste di un difficile percorso di pace. All’interno di queste aree sono state individuate le Città di Quetzaltenango (Guatemala), Gaza (Palestina) e Haifa (Israele) che si sono gemellate con Torino, e Breza (Bosnia Erzegovina) che fa parte del Cantone di Zenica, gemellato con la Regione Piemonte.

Inoltre, riconoscendo nelle attività promosse dalle Associazioni ed Enti nel campo della solidarietà e cooperazione internazionale un fattore di significativa rilevanza per lo sviluppo di altre aree disagiate del mondo, favorisce le iniziative di tutti quei soggetti attivi presenti nella nostra Città e sostiene finanziariamente i loro progetti.

La Città di Torino nell’anno 2001 intende rafforzare od avviare iniziative specifiche rivolte ad alcune aree geografiche particolarmente significative, in forma coordinata con altri soggetti istituzionali che operano nell’area, in particolare la Regione Piemonte, il Ministero degli Affari Esteri e l’UNOPS/UNDP.

Le aree individuate sono:

- le Città gemellate: Gaza in Palestina e Quetzaltenango in Guatemala, in continuità con gli interventi già avviati negli scorsi anni;

- i Balcani, individuando le Città di Breza, in Bosnia-Herzegovina, di Kragujevac nella Federazione Jugoslava e di Scutari in Albania, in continuità con gli interventi già avviati e in relazione ai programmi di sviluppo umano avviati nell’area;

- il Mediterraneo, individuando la Città di Khouribga in Marocco, in quanto Città che origina consistenti flussi migratori verso la nostra Città, nel quadro delle iniziative di cooperazione decentrata della Regione Piemonte.

Per questo motivo, si ritiene opportuno prevedere due distinte sezioni, e precisamente:

A) Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo;

B) Iniziative di cooperazione decentrata in aree di intervento prioritarie per la Città di Torino;

Pertanto vengono individuate delle modalità operative di selezione dei progetti che si riportano di seguito:

Sezione A)

Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo;

a) Soggetti destinatari del contributo .

Per il raggiungimento delle finalità suindicate, la Città concede contributi a titolo di concorso nelle spese di iniziative promosse da:

- Organizzazioni Non Governative (ONG) in possesso del riconoscimento di idoneità del Ministero degli Affari Esteri ;

- ONG che pur non disponendo del riconoscimento di idoneità facciano parte del Comitè de Liaison delle ONG di sviluppo presso l’U.E.;

- Associazioni iscritte nell’apposito Registro comunale delle Associazioni o nel Registro regionale delle Associazioni.

b) Requisiti

Per accedere ai contributi i soggetti precedentemente citati devono:

- operare senza scopo di lucro nell’interesse dei paesi in via di sviluppo;

- dimostrare di avere svolto da almeno tre anni precedenti attività documentabili nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale;

- avere sede legale in Torino o Provincia, ovvero, se trattasi di Associazioni a carattere nazionale, una sezione nella Città di Torino;

- riservare parte dell’attività ad interventi di solidarietà e di cooperazione internazionale;

- riservare parte dell’attività ad interventi di promozione, diffusione e sensibilizzazione nel territorio del Comune di Torino;

- disporre per lo svolgimento delle attività di idonee strutture.

c) Iniziative ammesse

L’iniziativa dovrà realizzarsi in un’ area compresa tra i PVS, prevedendo nella gestione delle attività il coinvolgimento diretto di partner locali.

Verranno esclusi i progetti relativi alle aree indicate nella sezione B) del presente Bando (Quetzaltenango - Guatemala, Breza - Bosnia Erzegovina, Scutari - Albania, Kragujevac - Fed. Jugoslava, Gaza - Palestina, Khouribga - Marocco).

Le Associazioni proponenti dovranno prevedere che una parte del budget complessivo (compresa tra un minimo del 10% ed un massimo del 50%) sia destinata ad iniziative specifiche di sensibilizzazione legate al progetto e da svolgersi nel territorio cittadino).

Ogni Ente potrà presentare un solo progetto a ciascuna delle sezioni del presente bando.

d) Aree geografiche di intervento

Non vengono indicate aree preferenziali ma si sottolinea l’interesse prioritario per le aree a più alto grado di povertà, le aree recentemente colpite da eventi calamitosi o conflitti, i paesi che presentano consistenti flussi migratori verso il nostro paese.

Sarà valutata positivamente la continuità e lo sviluppo di progetti già finanziati dalla Città di Torino.

e) Priorità

Sarà riconosciuta priorità alle iniziative che:

a) saranno realizzate valorizzando il coinvolgimento attivo delle comunità immigrate a Torino, sia per favorire un migliore rapporto tra territorio ospitante e comunità di origine, sia per prevedere la consultazione e l’apporto professionale, ove possibile, nella realizzazione di parti dell’intervento, sia infine per studiare percorsi di rientro e reinserimento socio-produttivo;

b) prevedano una particolare attenzione alle tematiche di genere e tese a dare continuità ed applicazione alle risoluzioni internazionali del Foro di Pechino e Città del Cairo 1 e 2, con il coinvolgimento diretto di gruppi di donne, finalizzato allo sviluppo di pari opportunità nell’accesso al mondo del lavoro, al sistema dei servizi, all’istruzione;

c) privilegino il sostegno dello sviluppo democratico e del rafforzamento delle strutture di governo locale e il rispetto dei diritti umani;

d) sostengano le dinamiche di pacificazione nazionale e prevedano interventi di ricostruzione e sviluppo in aree colpite da eventi calamitosi o conflitto;

e) costituiscano il frutto di una collaborazione tra diversi enti e Associazioni nella nostra Città e nel paese partner;

f) favoriscano la sensibilizzazione, il coinvolgimento della comunità locale della nostra Città ed un effettivo radicamento sul territorio con attività specifiche.

f) Valutazione dei progetti

I progetti saranno esaminati da apposita Commissione nominata dalla Giunta Comunale.

Gli esperti componenti della commissione non dovranno appartenere ad enti, istituzioni ed organismi che presentano istanze di contributo.

La Commissione individuerà i criteri di selezione e valuterà:

a) l’ammissibilità dei progetti nel rispetto del presente bando;

b) l’applicazione delle priorità;

c) la congruità del costo del progetto e la proposta dell’ammontare del contributo erogabile.

Sulla base delle valutazioni e delle indicazioni fornite dalla Commissione, saranno predisposte le proposte di deliberazione da sottoporre all’approvazione della Giunta Comunale.

g) Documentazione

Ai fini della concessione dei contributi, i soggetti devono presentare domanda conformemente all’allegato modello (Allegato A), sottoscritta dal legale rappresentante, che dovrà contenere l’indicazione dei seguenti elementi:

- denominazione o ragione sociale, indirizzo, codice fiscale o partita IVA;

- dichiarazione di eventuale esenzione IRPEG;

- quota di spesa che si intende coprire con il contributo del Comune;

- requisiti del soggetto proponente ed esperienze maturate nella realizzazione di iniziative analoghe;

- dichiarazione che indichi o escluda eventuali analoghe richieste di finanziamento contestualmente presentate ad altri Enti pubblici, Istituti di credito, fondazioni o imprese private, nonchè alle Circoscrizioni.

- impegno a presentare a consuntivo dettagliato rendiconto delle spese sostenute e la relativa documentazione.

Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:

- una scheda di sintesi del progetto, predisposta conformemente all’allegato B;

- descrizione dell’iniziativa che si intende realizzare avvalendosi del supporto finanziario del Comune, redatta in forma libera;

- dettagliato preventivo di spesa;

- l’eventuale fotocopia non autenticata del documento d’identità del legale rappresentante dell’ente;

- l’atto costitutivo e lo Statuto dell’Ente, qualora non fossero già in possesso degli uffici comunali competenti.

La scheda di sintesi del progetto e il preventivo di spesa dovranno pervenire alla Città di Torino anche in versione informatica, tramite floppy disk o con messaggio e-mail all’indirizzo: cooperazione.internazionale@comune.torino.it

h) Assegnazione del contributo.

Tenendo conto del vincolo delle risorse finanziarie disponibili, saranno presi in considerazione soltanto i microprogetti che prevedono un costo complessivo inferiore ai 60 milioni.

Saranno presi in considerazione anche progetti inseriti nell’ambito di iniziative più’ ampie, purché dotati di una propria organicità, sempre nel limite dei 60 milioni.

Il contributo sarà concesso con deliberazione della Giunta Comunale nel rispetto dei vincoli di cui al regolamento comunale.

Il contributo non potrà essere superiore al 60% della spesa ritenuta ammissibile e sarà vincolato alla realizzazione delle iniziative indicate nella relativa domanda.

Il progetto dovrà essere avviato al massimo entro sei mesi dalla data della comunicazione formale della concessione del contributo.

i) Rendicontazione

I soggetti beneficiari dei contributi dovranno presentare la rendicontazione completa delle spese sostenute per la realizzazione dell’iniziativa, delle eventuali entrate erogate da altri enti o privati, di giustificativi di spese superiori all’entità del contributo concesso dalla Città di Torino ed una relazione descrittiva del progetto realizzato.

La somma delle spese rendicontate non dovrà essere inferiore a quella indicata nel preventivo allegato al progetto presentato: Diversamente si procederà ad una riduzione del contributo in proporzione alle spese effettivamente sostenute e documentate.

Il progetto dovrà essere realizzato entro e non oltre lo scadere del 12° mese dalla prima liquidazione del contributo.

l) Erogazione dei contributi

Il contributo sarà erogato nella misura del 70% ad esecutività della determinazione dirigenziale d’impegno della relativa spesa. La quota restante sarà liquidata ad attività conclusa dopo la presentazione della rendicontazione finale dell’attività svolta e della spesa sostenuta.

In caso di mancata o parziale attuazione delle iniziative programmate e ammesse al contributo, la Giunta Comunale provvede alla revoca e al recupero totale o parziale del contributo stesso.

m) Termini di presentazione delle domande

Le istanze di contributo dovranno essere presentate entro e non oltre il 16 febbraio 2001.

A tal fine farà fede:

- la data di protocollo, apposta sulle istanze consegnate a mano esclusivamente all’Ufficio di Protocollo della Divisione Economia e Sviluppo (piazza Palazzo di Città 1, Torino) nei giorni lavorativi con esclusione del venerdì pomeriggio.

- la data del timbro dell’Ufficio postale di spedizione, per le istanze spedite a mezzo posta (raccomandata con avviso di ricevimento).

L’istanza dovrà essere indirizzata al Direttore Divisione Economia e Sviluppo - Comune di Torino, Piazza Palazzo di Città 1 Torino.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo dovrà essere apposta la dicitura :

“Bando di concorso di idee per la presentazione di progetti:

Sezione A) Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo.

Non saranno prese in considerazione le istanze pervenute oltre il termine previsto.

Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente bando si rimanda al surrichiamato Regolamento della Città di Torino per le modalità di erogazione dei contributi., approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in data 19 dicembre 1994 n. 9407324/01, esecutiva dal 23/1/95.

Sezione B)

Iniziative di cooperazione decentrata in aree di intervento prioritarie per la Città di Torino.

a) Soggetti destinatari del contributo .

Per il raggiungimento delle finalità suindicate, la Città concede contributi a titolo di concorso nelle spese di iniziative promosse da:

- Organizzazioni Non Governative (ONG) in possesso del riconoscimento di idoneità del Ministero degli Affari Esteri ;

- ONG che pur non disponendo del riconoscimento di idoneità facciano parte del Comitè de Liaison delle ONG di sviluppo presso l’U.E.;

- Associazioni iscritte nell’apposito Registro comunale delle Associazioni o nel Registro regionale delle Associazioni.

b) Requisiti

Per accedere ai contributi i soggetti precedentemente citati devono:

- operare senza scopo di lucro nell’interesse dei paesi in via di sviluppo;

- dimostrare di avere svolto da almeno tre anni precedenti attività documentabili nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale;

- avere sede legale in Torino o Provincia, ovvero, se trattasi di Associazioni a carattere nazionale, una sezione nella Città di Torino;

- riservare parte dell’attività ad interventi di solidarietà e di cooperazione internazionale;

- riservare parte dell’attività ad interventi di promozione, diffusione e sensibilizzazione nel territorio del Comune di Torino;

- disporre per lo svolgimento delle attività di idonee strutture.

c) Iniziative ammesse

L’iniziativa dovrà realizzarsi in una delle aree di intervento prioritarie per la Città di Torino, prevedendo nella gestione delle attività il coinvolgimento diretto di partner locali.

Le aree previste sono: Quetzaltenango in Guatemala, Breza in Bosnia Erzegovina, Scutari in Albania, Kragujevac nella Fed. Jugoslava, Gaza in Palestina e Khouribga in Marocco.

Ogni Ente potrà presentare un solo progetto a ciascuna delle sezioni del presente bando.

d) Priorità

Sarà riconosciuta priorità alle iniziative che:

a) saranno realizzate valorizzando il coinvolgimento attivo delle comunità immigrate a Torino, sia per favorire un migliore rapporto tra territorio ospitante e comunità di origine, sia per prevedere la consultazione e l’apporto professionale, ove possibile, nella realizzazione di parti dell’intervento, sia infine per studiare percorsi di rientro e reinserimento socio-produttivo;

b) prevedano una particolare attenzione alle tematiche di genere e tese a dare continuità ed applicazione alle risoluzioni internazionali del Foro di Pechino e Città del Cairo 1 e 2, con il coinvolgimento diretto di gruppi di donne, finalizzato allo sviluppo di pari opportunità nell’accesso al mondo del lavoro, al sistema dei servizi, all’istruzione;

c) privilegino il sostegno dello sviluppo democratico e del rafforzamento delle strutture di governo locale e il rispetto dei diritti umani;

d) costituiscano il frutto di una collaborazione tra diversi enti e Associazioni nella nostra Città e nel paese partner;

e) costituiscano elemento di continuità, sviluppo e rafforzamento di progetti già finanziati dalla Città di Torino o da altri soggetti finanziatori.

e) Preselezione delle iniziative.

I progetti saranno esaminati da apposita Commissione nominata dalla Giunta Comunale.

Gli esperti componenti della commissione non dovranno appartenere ad enti, istituzioni ed organismi che presentano istanze di contributo.

La Commissione valuterà:

a) l’ammissibilità dei progetti nel rispetto del presente bando;

b) il grado di conformità dei progetti alle priorità di cui al punto d);

La fase di preselezione si concluderà con l’individuazione, da parte della Commissione, dei progetti giudicati ammissibili.

f) Concertazione e coordinamento delle iniziative.

Conclusa la preselezione, la Città di Torino promuoverà un’azione di concertazione allo scopo di coordinare le proposte pervenute, favorendo eventuali azioni di raccordo tra i progetti e con i programmi di intervento in corso nelle diverse aree da parte di altri soggetti istituzionali.

I soggetti autori dei progetti saranno pertanto convocati dalla Città di Torino per i necessari approfondimenti.

g) Valutazione dei progetti.

Esaurita la fase di concertazione, la Commissione esaminerà ciascuna richiesta di contributo e gli eventuali documenti integrativi, determinando una graduatoria dei progetti stessi e proponendo l’entità dei contributi da assegnare a ciascuno di essi.

Sulla base delle valutazioni e delle indicazioni fornite dalla Commissione, saranno predisposte le proposte di deliberazione da sottoporre all’approvazione della Giunta Comunale.

h) Documentazione

Ai fini della concessione dei contributi, i soggetti devono presentare domanda conformemente all’allegato modello (Allegato A), sottoscritta dal legale rappresentante, che dovrà contenere l’indicazione dei seguenti elementi:

- denominazione o ragione sociale, indirizzo, codice fiscale o partita IVA;

- dichiarazione di eventuale esenzione IRPEG;

- quota di spesa che si intende coprire con il contributo del Comune;

- requisiti del soggetto proponente ed esperienze maturate nella realizzazione di iniziative analoghe;

- dichiarazione che indichi o escluda eventuali analoghe richieste di finanziamento contestualmente presentate ad altri Enti pubblici, Istituti di credito, fondazioni o imprese private, nonchè alle Circoscrizioni.

- impegno a presentare a consuntivo dettagliato rendiconto delle spese sostenute e la relativa documentazione.

Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:

- una scheda di sintesi del progetto, predisposta conformemente all’allegato B;

- descrizione dell’iniziativa che si intende realizzare avvalendosi del supporto finanziario del Comune, redatta in forma libera;

- dettagliato preventivo di spesa;

- l’eventuale fotocopia non autenticata del documento d’identità del legale rappresentante dell’ente;

- l’atto costitutivo e lo Statuto dell’Ente, qualora non fossero già in possesso degli uffici comunali competenti.

La scheda di sintesi del progetto e il preventivo di spesa dovranno pervenire alla Città di Torino anche in versione informatica, tramite floppy disk o con messaggio e-mail all’indirizzo: cooperazione.internazionale@comune.torino.it

i) Assegnazione del contributo.

Tenendo conto del vincolo delle risorse finanziarie disponibili, saranno presi in considerazione soltanto i microprogetti che prevedono un costo complessivo inferiore ai 50milioni.

Saranno presi in considerazione anche progetti inseriti nell’ambito di iniziative più ampie, purché dotati di una propria organicità, sempre nel limite dei 50 milioni.

Il contributo sarà concesso con deliberazione della Giunta Comunale nel rispetto dei vincoli di cui al regolamento comunale.

Il contributo non potrà essere superiore al 60% della spesa ritenuta ammissibile e sarà vincolato alla realizzazione delle iniziative indicate nella relativa domanda.

Il progetto dovrà essere avviato al massimo entro sei mesi dalla data della comunicazione formale della concessione del contributo.

l) Rendicontazione

I soggetti beneficiari dei contributi dovranno presentare la rendicontazione completa delle spese sostenute per la realizzazione dell’iniziativa, delle eventuali entrate erogate da altri enti o privati, di giustificativi di spese superiori all’entità del contributo concesso dalla Città di Torino ed una relazione descrittiva del progetto realizzato.

La somma delle spese rendicontate non dovrà essere inferiore a quella indicata nel preventivo allegato al progetto presentato: Diversamente di procederà ad una riduzione del contributo in proporzione alle spese effettivamente sostenute e documentate.

Il progetto dovrà essere realizzato entro e non oltre lo scadere del 12° mese dalla prima liquidazione del contributo.

m) Erogazione dei contributi

Il contributo sarà erogato nella misura del 70% ad esecutività della determinazione dirigenziale di impegno della relativa spesa. La quota restante sarà liquidata ad attività conclusa dopo la presentazione della rendicontazione finale dell’attività svolta e della spesa sostenuta.

In caso di mancata o parziale attuazione delle iniziative programmate e ammesse al contributo, la Giunta Comunale provvede alla revoca e al recupero totale o parziale del contributo stesso.

n) Termini di presentazione delle domande

Le istanze di contributo dovranno essere presentate entro e non oltre il 16 febbraio 2001.

A tal fine farà fede:

- la data di protocollo, apposta sulle istanze consegnate a mano esclusivamente all’Ufficio di Protocollo della Divisione Economia e Sviluppo (piazza Palazzo di Città 1, Torino) nei giorni lavorativi con esclusione del venerdì pomeriggio.

- la data del timbro dell’Ufficio postale di spedizione, per le istanze spedite a mezzo posta (raccomandata con avviso di ricevimento).

L’istanza dovrà essere indirizzata al Direttore Divisione Economia e Sviluppo - Comune di Torino, Piazza Palazzo di Città 1 Torino.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo dovrà essere apposta la dicitura:

“Bando di concorso di idee per la presentazione di progetti:

Sezione B) Iniziative di cooperazione decentrata in aree di intervento prioritarie per la Città di Torino.

Non saranno prese in considerazione le istanze pervenute oltre il termine previsto.

Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente bando si rimanda al surrichiamato Regolamento della Città di Torino per le modalità di erogazione dei contributi., approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in data 19 dicembre 1994 n. 9407324/01, esecutiva dal 23/1/95.

Allegato A

Data

Al Direttore della
Divisione Economia e Sviluppo
Comune di Torino.
Piazza Palazzo di Città, 1
10125 Torino

«Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo»: bando di concorso di idee per la presentazione di progetti - anno 2001.

sezione (a oppure b)

DOMANDA DI CONTRIBUTO

(in carta semplice)

Il/la sottoscritto/a ____ nato a ____ Prov. ____ il ____ in qualità di legale rappresentante dell’Ente / Associazione

ONG riconosciuta con decreto _ / ONG facente parte del Comité de Liaison delle ONG di sviluppo presso l’U.E./ Associazione iscritta al Registro comunale/regionale delle Associazioni

con sede legale in ____

Codice fiscale n. ____

Sezione torinese ( nel caso di Associazione a carattere nazionale)

a conoscenza di quanto prescritto dall’art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 sulla responsabilità penale cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci e falsità in atti,

chiede

l’assegnazione di un contributo di Lire a parziale copertura delle spese previste per l’attuazione del progetto descritto nell’allegato B, avente il seguente titolo:

dichiara

- di avere svolto da almeno tre anni precedenti attività documentabili nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale (allegare documentazione)

- che per il progetto oggetto della domanda di contributo sono stati/ non sono stati richiesti/concessi altri contributi ad altri enti pubblici , Istituti di credito, fondazioni o imprese private, nonchè alle Circoscrizioni.

(specificare l’ente e l’importo:)

- che l’Ente è soggetto/ non è soggetto a ritenuta fiscale del 4% ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. 600/73

- che il proprio statuto o atto costitutivo già depositato presso i competenti Uffici della Città di Torino è tuttora vigente

Oppure

Allega il proprio Statuto o Atto Costitutivo.

Il sottoscritto si impegna nel caso di eventuale finanziamento a presentare a consuntivo un dettagliato rendiconto delle spese sostenute e la relativa documentazione.

Firma e timbro del legale rappresentante dell’ente

Allegato B

Iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo»: bando di concorso di idee per la presentazione di progetti - anno 2001.

sezione (a oppure b)

scheda di sintesi del progetto

(max due pagine)

1) Nome dell’Ente/Associazione titolare del progetto

2) Titolo del progetto

3) Obiettivi del progetto

4) Altri soggetti / enti / associazioni coinvolti nel progetto e loro ruolo

5) Descrizione sintetica del progetto (massimo 30 righe) con l’indicazione di:

- bisogni rilevati

- contenuti generali ed eventuale continuità con precedenti iniziative

- azioni previste

- tempi di realizzazione

- risultati attesi

6) Costo complessivo del progetto

7) Altri finanziamenti previsti (fonti ed entità)

8) Contributo richiesto alla Città di Torino

9) Eventuali altre informazioni circa l’applicazione dei criteri di priorità

10) Referente del progetto (nome, qualifica, recapiti telefonici)




Comune di Villar Focchiardo (Torino)

Approvazione Piano di Recupero

In esecuzione alla delibera di C.C. n. 54 del 28/11/2000, si rende noto che è stato approvato il Piano di Recupero di iniziativa privata presentato dai Sigg. Chiaberto - Ottenga di Villar Focchiardo, in zona A del vigente P.R.G.C. ambito 6 - unità di suolo 3 edifici 1 e 2 e ambito 6 - unità di suolo 2 fabbricati 1 relativi al recupero e ristrutturazione dei fabbricati siti in Villar Focchiardo Via Umberto I censiti ai mappali F. 11 (zona A del P.R.G.C.) n. 114 - 460 - 473 - 474 - 475 - 290 e 113

Villar Focchiardo, 14 dicembre 2000

Il Resp. dell’Area Tecnica
Roberto Conti




Consorzio Acea  - Pinerolo (Torino)

Tariffa di consumo acqua potabile per l’utenza degli acquedotti gestiti dal Consorzio ACEA, a decorrere dal 1 luglio 2000

Il Direttore del Consorzio Acea

Vista la deliberazione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio ACEA di Pinerolo n. 263 del 7 novembre 2000, con la quale si procedeva alla approvazione delle nuove tariffe per il consumo di acqua potabile e dei servizi di fognatura e depurazione, con decorrenza 1 luglio 2000.

Viste le deliberazioni dell’Assemblea Consorziale n. 18 e 19 del 19 dicembre 2000, con la quale venivano adeguate le tariffe di acqua potabile, fognatura e depurazione.

Vista la deliberazione CIPE 22 giugno 2000 concernente le direttive per la determinazione delle tariffe dei servizi acquedottistici, di fognatura e di depurazione per l’anno 2000.

Vista la conformità delle elaborazioni di calcolo per la determinazione delle tariffe idriche alle direttive ed i criteri emanati con gli appositi provvedimenti di cui sopra.

Comunica

le nuove condizioni tariffarie a carico dell’utenza degli acquedotti dei comuni gestiti dal Consorzio Acea di Pinerolo, relative al pubblico servizio di distribuzione dell’acqua potabile nel limite massimo, imposte escluse, come segue:

- Tariffa vendita Acqua potabile:

uso domestico

da mc. 0 a mc. 90 L./mc. 580

da mc. 91 a mc. 135 L./mc. 937

da mc. 136 a mc. 180 L./mc. 1.318

oltre mc. 180 L./mc. 1.846

uso agricolo

da mc. 0 a mc. 120 L./mc. 580

da mc. 121 a mc. 180 L./mc. 937

oltre mc. 180 L./mc. 1.318

allevamento L./mc. 469

vincolo del 50% della tariffa base. uso allevamento

consumo effettivo L./mc. 469

vincolo del 50% della tariffa base.

uso artigianale

da mc. 0 a mc. 120 L./mc. 937

oltre mc. 120 L./mc. 1.846

uso commerciale

da mc. 0 a mc. 120 L./mc. 937

altre mc. 120 L./mc. 1.977

uso industriale ed altri utilizzi

da mc. 0 a mc. 120 L./mc. 937

oltre mc. 120 L./mc. 2.109

contratti comuni consorziati

consumo effettivo L./mc. 937

uso grandi utilizzatori

consumo effettivo L./mc. 937

- Tariffa servizio fognatura:

Utenze civili L. 180 per mc. di acqua scaricata.

- Tariffa servizio depurazione:

Utenze civili L. 518 per mc. di acqua scaricata.

Il presente comunicato è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, con applicabilità delle nuove tariffe a partire dalle bollette e fatture emesse dal 1° luglio 2000 limitatamente ai consumi attribuibili al periodo successivo a tale data.

Pinerolo, 20 dicembre 2000

Il Direttore Generale
Francesco Carcioffo




Consorzio Intercomunale Servizi Imprenditoriali - C.I.S.I. - Alessandria

Tariffe fognatura

Il C.I.S.I. comunica che, in applicazione della deliberazione CIPE n. 62/2000, la nuova struttura tariffaria per il servizio fognatura risulta la seguente:

Comune di Acqui Terme L./mc. 176

Comune di Alessandria L./mc. 176

Comune di Borgoratto Alessandrino L./mc. 176

Comune di Cassine L./mc. 176

Comune di Frascaro L./mc. 176

Comune di Pietra Marazzi L./mc. 176

Comune di Piovera L./mc. 176

Comune di Sale L./mc. 176

Comune di Rivarone L./mc. 176

La tariffa sopraspecificata viene applicata con decorrenza 1/7/2000, come da deliberazione Consiglio di Amministrazione n. 120 del 14/12/00

Alessandria, 14 dicembre 2000

Il Direttore Generale
Marco Piemonti




Consorzio Intercomunale Servizi Imprenditoriali - C.I.S.I. - Alessandria

Tariffe depurazione

Il C.I.S.I. comunica che, in applicazione della deliberazione CIPE n. 62/2000, la nuova struttura tariffaria per il servizio depurazione risulta la seguente:

Comune di Acqui Terme L./mc. 506

Comune di Alessandria L./mc. 506

Comune di Borgoratto Alessandrino L./mc. 506

Comune di Cassine L./mc. 506

Comune di Frascaro L./mc. 506

Comune di Pietra Marazzi L./mc. 506

Comune di Piovera L./mc. 506

Comune di Sale L./mc. 506

Comune di Rivarone L./mc. 506

La tariffa sopraspecificata viene applicata con decorrenza 1/07/2000, come da deliberazione Consiglio di Amministrazione n. 120 del 14/12/2000.

Alessandria, 14 dicembre 2000

Il Direttore Generale
Marco Piemonti




 Consorzio Intercomunale Servizi Imprenditoriali - C.I.S.I. - Alessandria

Tariffe di vendita e nolo contatore dell’acqua potabile

Il C.I.S.I. comunica che, in applicazione dei Provvedimenti CIP n. 45/46 del 1974, n. 26 del 1975 e della deliberazione CIPE n. 62/2000, la nuova struttura tariffaria per la vendita dell’acqua potabile e nolo contatore, da applicarsi nell’ambito consortile, risulta la seguente:

nel Comune di Alessandria

- Uso Domestico

Tariffa agevolata L./mc. 535

Tariffa base L./mc. 779

1° fascia L./mc. 1420

2° fascia L./mc. 1909

- Usi diversi

Fino a 250 mc./anno L./mc. 779

Oltre 250 mc./anno L./mc. 1909

- Enti locali e ruoli speciali L./mc. 779

- Attività di allevamento animali

Tariffa base usi domestici ridotta al 50% L./mc. 389

- Nolo contatore

fino a 100 mc./mese L./mese 450

da 101 a 500 mc./mese L./mese 750

da 501 a 1.500 mc./mese L./mese 2.000

oltre 1.500 mc./mese L./mese 4.000

nel Comune di Rivarone

Tariffa agevolata da 0-48 mc./anno L./mc. 363

Tariffa base da 49-80 mc./anno L./mc. 675

1° fascia oltre 80 mc./anno L./mc. 831

Nolo contatore - fascia unica L./anno 2.500

Le tariffe sopraspecificate vengono applicate con decorrenza 1/7/2000, come da deliberazione Consiglio di Amministrazione n. 120 del 14/12/00.

Alessandria, 14 dicembre 2000

Il Direttore Generale
Marco Piemonti




Provincia di Cuneo

Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 23/8 in data 22.5.2000 avente per oggetto “Declassificazione tratti di strade provinciali e dismissione al Comune di Alba

Il Consiglio Provinciale

(omissis)

delibera

(omissis)

1) di declassificare da provinciale a comunale, con conseguente dismissione dal Demanio della Provincia i seguenti tratti di strade provinciali, ai sensi del combinato disposto dell’art. 2 comma 9 del D.Lgs. 30.4.1992 n. 285 e s.m.i. e degli artt. 3 e 4 del D.P.R. 16.12.1992 n. 495 s.m.i.

a) S.P. n. 3 Alba-Tre Stelle dal Km. 0+000 al Km 1+370 per una lunghezza di ml. 1.370;

b) S.P. n. 3 Alba-Cantina Roddi dal Km. 2+660 al Km. 3+880 per una lunghezza di ml. 1.220;

c) S.P. n. 32 Alba-Diano dal Km 0+000 al km. 1+800 per una lunghezza di ml. 1.800;

d) S.P. n. 158 Alba-Camo dal Km 0+000 al Km 0+580 per una lunghezza di ml. 580.




Provincia di Cuneo

Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 73/7 in data 30.10.2000 avente per oggetto “Declassificazione di due tratti della strada provinciale n. 12 Niella Tanaro-Bastia in località Peironi e dismissione al Comune di Cigliè

Il Consiglio Provinciale

(omissis)

delibera

1) di prendere atto che con deliberazione consiliare n. 39 del 22.6.2000 il Comune di Cigliè ha deliberato l’assunzione a proprio carico e il relativo inserimento nel demanio comunale dei seguenti tratti di strada provinciale:

S.P. n. 12 Niella Tanaro-Bastia in località Peironi dalla progressiva Km. 9+560 alla progressiva 9+830 per m 270 e dalla progressiva km 9+564 alla progressiva Km 9+724 per m 160;

2) di declassificare da provinciale a comunale, con conseguente dismissione dal demanio della Provincia i suddetti tratti stradali, in quanto non più rispondenti all’uso e alle tipologie di collegamento proprie delle strade provinciali, ai sensi del combinato disposto dell’art. 2 comma 9 del D.Lgs. 30.4.1992 n. 285 s.m.i. e degli artt. 3 e 4 del D.P.R. 16.12.1992 n. 495 s.m.i.




Provincia di Cuneo

Pubblicazione ai sensi della legge regionle 29.11.1996 n. 88 - art. 4 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” - Derivazione n. 3314 Rio Ghidone - Comune di Cherasco - Consorzio Irriguo Cascinotta Geina - Istanza 27.12.94

Con Determinazione Dirigenziale n. 32 del 31.8.98 è stata rilasciata la concessione per anni trenta successivi e continui decorrenti dalla data del 31.8.98, alla Ditta suddetta di derivare dal Rio Ghidone mod. max 0,45 (l/s 45) da prelevare in modo continuativo ad uso irriguo.

Estratto del Disciplinare

Art. 12
Riserve

La concessione dovrà intendersi fatta entro i limiti della disponibilità dell’acqua e che rientrano nelle competenze dell’Amministrazione concedente, senza pregiudizio delle concessioni anteriori ed in generale dei diritti dei terzi. Il concessionario renderà sollevata ed indenne l’Amministrazione concedente di qualsiasi molestia giudiziale che potesse provenirle da terzi i quali si ritengano pregiudicati dalla presente concessione.

Registrato a Cuneo il 11.9.98 al n. 11569 serie 3ª. Esatte lire 260.000 (duecentosessantamila).

Cuneo, 5 dicembre 2000

Il Dirigente
Fabrizio Cavallo




Società CPL Concordia Soc. Coop. a r.l. - Concordia sulla Secchia (Modena)

Determinazione in via transitoria delle tariffe degli acquedotti per l’anno 2000

La Soc. CPL Concordia Soc. Coop. a r.l. con sede in Concordia sulla Secchia (MO) Via A. Grandi n. 39 concessionaria per la distribuzione dell’acqua nel Comune di Romentino (NO), comunica che, in applicazione della delibera CIPE del 22 giugno 2000 relative alla determinazione delle tariffe idriche, la Società ha determinato le tariffe da applicare alle Utenze del Comune suindicato con il criterio del pro-die in analogia a quanto stabilito dal Provv. CIP n. 24/1988:

Tariffe in vigore dal 1º luglio 2000:

Tariffa agevolata per usi domestici 318

Tariffa base per usi domestici 529

Tariffa 1º fascia d’eccedenza per usi domestici 661

Tariffa 2º fascia d’eccedenza per usi domestici 793

Tariffa 3º fascia d’eccedenza per usi domestici 952

Tariffa base per uso agricolo 264

Tariffa 1º fascia d’eccedenza per uso agricolo 529

Tariffa per uso allevamento animali 264

Tariffa base per usi diversi 529

Tariffa 1º fascia d’eccedenza per usi diversi 661

Tariffa 2º fascia d’eccedenza per usi diversi 793

Tariffa per usi comunali 529

La delibera CIPE 22 giugno 2000 che detta le direttive per la determinazione in via transitoria delle tariffe degli acquedotti per l’anno 2000 è stata pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2000.

Per i noli degli strumenti di misura restano validi i criteri e le misure di cui al punto 6) del provvedimento CIP n. 45 del 4 ottobre 1974.

Il Presidente
Roberto Casari