ANNUNCI LEGALI
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Regione Piemonte - Settore Programmazione - Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Termali - TorinoComune di Cannobio - Richiesta di rinnovo della concessione per acque minerali Fonte Carlina, in Comune di Cannobio (Vb)
Regione Piemonte - Direzione IndustriaProgetto di cava in località Veterana dei Comuni di Rocca dArazzo e Azzano dAsti (AT) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
Regione Piemonte - Direzione IndustriaProgetto di cava in località Gorreti del Comune di Neive (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
Regione Piemonte - Direzione IndustriaProgetto di cava in località C.na Bischiavino del Comune di Barengo (NO) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
Regione Piemonte - Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica1° modifica allaccordo di programma stipulato in data 23.01.1998, tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino, finalizzato alla realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica nellarea denominata Sangone - Imperia, nel Comune di Torino
Regione Piemonte - Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - AlessandriaIntervento di manutenzione ordinaria torrente Ardana in comune di Gavi, per ripristino sezione di deflusso mediante rimozione di materiali litoidi (mc. 3.250) pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque - Tratto a monte confluenza Torr. Lemme
Regione Piemonte - Direzione Turismo, Sport e Parchi - Settore Offerta Turistica - Interventi Comunitari in Materia TuristicaRichiesta di contributi ai sensi del Programma annuale degli interventi 2000" della L.R. 18/99 - Comunicazione di avvio del procedimento
STATUTI ENTI LOCALI
Comunità Montana dello Strona e Basso Toce - Valstrona (Verbano Cusio Ossola)Statuto
Comune di Piedicavallo (Biella)Statuto comunale
ALTRI ANNUNCI
Comune di AstiDeliberazione del Consiglio Comunale n° 32 del 31.05.2000 divenuta esecutiva il 13.06.2000. Variante al Piano Particolareggiato denominato Anfossi relativo allisola compresa tra le vie Gardini, Garibaldi, S. Secondo, al Teatro Alfieri, Grandi e la piazza Alfieri - Controdeduzioni alle osservazioni - Approvazione - Provvedimenti
Comune di AstiDecreto di valutazione n. 242/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)
Comune di AstiDecreto di valutazione n. 244/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)
Comune di Baldichieri dAsti (Asti)Avviso
Comune di Baldichieri dAsti (Asti)Avviso
Comune di Barge (Cuneo)Deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 in data 9.5.2000 -Piano di Recupero area n. 27 proposto da Peplo Perrone Franca e Giuseppe - Approvazione
Comune di Brandizzo (Torino)Avviso - Emissione Bando per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata
Comune di Buttigliera Alta (Torino)Decreto n. 2/2000 Prot. 6130 - Aree site nel Piano per lEdilizia Economica Popolare destinate alla realizzazione di programmi edilizi ed opere di urbanizzazione. Provvedimento relativo alla espropriazione.
Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata fabbricato sito in Via Vittorio Emanuele II°/Via Vittorio Veneto di proprietà Stassio Giuseppe
Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata fabbricato sito in Via Vittorio Emanuele II° n. 46-48 di proprietà Pignata Maddalena e Taricco Maria Antonella
Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata costruzione basso fabbricato uso autorimessa sito in Via Lamberti, 31 di proprietà Cortassa Mario e Gallo Maria
Comune di Castellamonte (Torino)Avviso
Comune di Cavallermaggiore (Cuneo)Deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 27 aprile 2000 - Sdemanializzazione due tratti di strada comunale - Legge Regionale n. 86 del 21 novembre 1996 - Provvedimenti
Comune di Chivasso (Torino)Decreto di occupazione di urgenza n. 29 - Occupazione durgenza dei beni immobili per la realizzazione del tratto ovest di canale di gronda compreso tra la cascina Pozzo ed il rio Palazzolo,
Comune di Gattinara (Vercelli)Variante 6/A al piano regolatore generale comunale - Progetto definitivo - Avviso per notizia di deposito atti documentazione integrativa
Comune di Masio (Alessandria)Deliberazione Consiglio Comunale n. 5 del 19/5/2000, esecutiva il 8/6/2000. Approvazione Nuovo Regolamento edilizio
Comune di Montanera (Cuneo)Avviso relativo al deposito degli atti concernenti lavvenuta adozione di una variante al vigente piano regolatore generale comunale
Comune di Moretta (Cuneo)Estratto Deliberazione Consiglio Comunale n. 17 del 15/4/2000 Regolamento Edilizio - Provvedimenti
Comune di Novello (Cuneo)Avviso di bando di concorso per lassegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione e di risulta che si renderanno disponibili nel periodo di efficacia della graduatoria nel Comune di Novello
Comune di Saluzzo (Cuneo)Piano Esecutivo Convenzionato area normativa 35.RS.08 subcomparto A di P.R.G.C. vigente (Via Bodoni) - Avviso di deposito e pubblicazione
Comune di San Germano Vercellese (Vercelli)Avviso dasta per la vendita di fabbricati comunali e terreni di proprietà comunale
Comune di Sestriere (Torino)Adozione 7° variante al P.R.G.C.
Comune di Sestriere (Torino)Adozione Piano Particolareggiato A5pp di Piazza Agnelli
Comune di Trecate (Novara)Delibera C.C. n. 28 in data 4/5/2000 - Piano di recupero del Patrimonio Edilizio adottato con Delibera C.C. n. 83/99 - Approvazione
Comune di Trecate (Novara)Progetto preliminare della variante n. 5 al P.R.G. variante parziale
Comune di Trecate (Novara)Integrazione del progetto definitivo della variante n. 2 al P.R.G. adozione della relazione geologico-tecnica relativa allarea oggetto della variante
Comune di Trofarello (Torino)Servizio Urbanistica - Deliberazione di Consiglio Comunale n. 73 del 30.9.1998 - Piano Particolareggiato in zona Cr2/7 del vigente P.R.G.C. approvato con deliberazione consiliare n. 13 del 26.2.93 - Variante tecnica n. 2 - Presa datto assenza di osservazioni e adozione definitiva
Comune di Trofarello (Torino)Servizio Urbanistica - Deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del 3.5.2000 - Approvazione del Regolamento edilizio comunale ex art. 3, comma 3, della L.R. 8.7.1999 n. 19
Comune di Valenza (Alessandria)Estratto da verbale di deliberazione della G.C. n. 114 in data 5.6.2000 - Domanda di partecipazione bando di concorso regionale 8° Programma Edilizia Agevolata e L.R. 31/99 - Fondo Investimenti Piemonte
Comune di Varzo (Verbano Cusio Ossola)Avviso
Comune di VercelliSettore Sviluppo Urbano - Servizio Pianificazione Urbanistica e Edilizia Privata - Ufficio Espropri - Decreto n. 1/2000 - Originale
Comune di Vesime (Asti)Avviso
Enel Distribuzione - TorinoAvviso
Ente commissione assegnazione alloggi c/o A.T.C. - VercelliAvviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria
Provincia di CuneoPubblicazione ai sensi dellart. 4 legge regionale 29.11.1996 n. 88 Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica - Derivazione n. 5191/1 - torrente Unerzio - Comune di Acceglio - Istanza 17.12.1997 - Richiedente: Comunità Montana Valle Maira, con sede in San Damiano Macra Via Torretta n. 9
Provincia di TorinoAvviso servizio pianificazione e utilizzazione risorse idriche
Provincia di TorinoServizio pianificazione e utilizzazione delle risorse idriche - T.U. 11.12.1933 n. 1775 - Determinazione del Dirigente n. 190-201115 del 9.12.1999 di concessione di derivazione di acqua dal Torrente Pellice in Comune di Bobbio Pellice ad uso idroelettrico.
Regione Piemonte - Direzione Patrimonio e TecnicoAvviso
T.E.R.N.A. S.p.A. - TorinoAvviso
ANNUNCI LEGALI
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Regione Piemonte - Settore Programmazione - Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Termali - Torino
Comune di Cannobio - Richiesta di rinnovo della concessione per acque minerali Fonte Carlina, in Comune di Cannobio (Vb)
Data di avvio: 25/5/2000
Numero di protocollo dellistanza: 11094
Termine massimo per la conclusione del provvedimento: 180 giorni
Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Tommaso Turinetti.
Funzionario a cui è stata affidata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Arch. Ansaldo Michele.
Settore presso il quale è possibile visionare gli atti relativi: Settore Programmazione - Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Termali - Via Magenta, 12 - 10128 Torino.
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.
Il Dirigente di Settore
Tommaso Turinetti
Regione Piemonte - Direzione Industria
Progetto di cava in località Veterana dei Comuni di Rocca dArazzo e Azzano dAsti (AT) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
In data 26/5/2000 la ditta Ghione Luigi con sede in Fraz. Caretti, 175 del Comune di Asti ha depositato, ai sensi dellarticolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, presso lUfficio di deposito progetti regionale - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, istanza di avvio della Fase di verifica della procedura V.I.A. e relativi allegati del progetto di cava in località Veterana dei Comuni di Rocca dArazzo e Azzano dAsti (AT).
La domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A. è stata presentata al Nucleo centrale dellOrgano tecnico regionale Prot. n. 11453 del 26/5/2000 ai sensi dellart. 10, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dellAutorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere presentati allUfficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
Ai sensi dellarticolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Dott. Luigi Vigliero - tel. 011/432.25.89 - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva; il funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è il geom. Enzo Lucarno del medesimo Settore.
Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Direttore Regionale
Vito Valsania
Regione Piemonte - Direzione Industria
Progetto di cava in località Gorreti del Comune di Neive (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
In data 2/6/2000 la Soc. Neive Calcestruzzi di Rivella Luigi e C. S.a.s. con sede in fraz. Micca del Comune di Neive ha depositato, ai sensi dellarticolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, presso lUfficio di deposito progetti regionale - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, istanza di avvio della Fase di verifica della procedura V.I.A. e relativi allegati del progetto di cava in località Gorreti del Comune di Neive.
La domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A. è stata presentata al Nucleo centrale dellOrgano tecnico regionale Prot. n. 11910 del 2/6/2000 ai sensi dellart. 10, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dellAutorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere presentati allUfficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
Ai sensi dellarticolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Dott. Luigi Vigliero - tel. 011/432.25.89 - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva; il funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è il geom. Enzo Lucarno del medesimo Settore.
Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Direttore Regionale
Vito Valsania
Regione Piemonte - Direzione Industria
Progetto di cava in località C.na Bischiavino del Comune di Barengo (NO) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
In data 6/6/2000 i Sigg. Di Leo Maria Concetta, Luigi e Gian Carlo Novarina residenti in Via Bagnati del Comune di Barengo (NO) hanno depositato, ai sensi dellarticolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, presso lUfficio di deposito progetti regionale - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, istanza di avvio della Fase di verifica della procedura V.I.A. e relativi allegati del progetto di realizzazione di un bacino irriguo in località C.na Bischiavina del Comune di Barengo (NO).
La domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A. è stata presentata al Nucleo centrale dellOrgano tecnico regionale Prot. n. 12134 del 6/6/2000 ai sensi dellart. 10, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dellAutorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere presentati allUfficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
Ai sensi dellarticolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Dott. Luigi Vigliero - tel. 011/432.25.89 - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva; il funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è il geom. Gianni Verna del medesimo Settore.
Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Direttore Regionale
Vito Valsania
Regione Piemonte - Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica
1° modifica allaccordo di programma stipulato in data 23.01.1998, tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino, finalizzato alla realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica nellarea denominata Sangone - Imperia, nel Comune di Torino
Data di avvio del procedimento: 10.3.1999.
Istanza: Nota del Sindaco del Comune di Torino, prot. 13458 del 8.1.1999.
Nuovi termini per la conclusione del procedimento: 90 giorni.
Dirigente Responsabile del procedimento: Arch. Claudio Fumagalli - Responsabile del Settore Accordi di Programma ed Esame di Conformità Urbanistica.
Ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Accordi di programma ed Esame di Conformità Urbanistica - Corso Bolzano n. 44 - primo piano tel. 011-4324104.
Termine per la presentazione di memorie scritte e documenti: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul Bur del presente avviso.
Regione Piemonte - Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Alessandria
Intervento di manutenzione ordinaria torrente Ardana in comune di Gavi, per ripristino sezione di deflusso mediante rimozione di materiali litoidi (mc. 3.250) pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque - Tratto a monte confluenza Torr. Lemme
Data di avvio: 9/6/2000
Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 giorni
Unità responsabile del procedimento: il Responsabile di Settore.
Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: geom. Pierluigi Bruno
Ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Alessandria, piazza Turati n. 1, 3º piano.
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorno dalla data della pubblicazione sul B.U.R.
Il Responsabile del Settore
Mauro Forno
Regione Piemonte - Direzione Turismo, Sport e Parchi - Settore Offerta Turistica - Interventi Comunitari in Materia Turistica
Richiesta di contributi ai sensi del Programma annuale degli interventi 2000" della L.R. 18/99 - Comunicazione di avvio del procedimento
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, con la presente si comunica che sono pervenute al Settore Offerta Turistica della Direzione Turismo Sport Parchi, le richieste di contributo, ai sensi del programma annuale della L.R. 18/99, riportate nellallegato elenco.
Listruttoria della pratica sarà effettuata nellambito del medesimo Settore Offerta Turistica al quale potranno essere richieste informazioni e chiarimenti.
Sulla base delle risultanze istruttorie, ai sensi del paragrafo 2.3.2. del Programma annuale degli interventi 2000", entro 180 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura saranno adottate le determinazioni circa lammissibilità ai finanziamenti.
Si prega di voler cortesemente indicare il numero assegnato allistanza in tutte le comunicazioni inviate alla Regione Piemonte.
Il Dirigente del Settore
Aldo Migliore
Allegato
PROVINCIA DI ALESSANDRIA
Istanza Beneficiario Comune
AL/18.00/1 Albergo Fiorito di Raiteri Mario ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/2 Albergo Moretti di Moretti Massimo PONZONE (AL)
AL/18.00/3 Albergo rist. Capanne di Cosola CABELLA L.RE (AL)
AL/18.00/4 Albergo rist.Italia di Lerna di Baiocco Fausto LERMA (AL)
AL/18.00/5 Alberti Maria Teresa CASTELLANIA (AL)
AL/18.00/6 Alchieri Guido CARPENETO (AL)
AL/18.00/7 Alizeri Stefano VISONE (AL)
AL/18.00/8 Antica Osteria di nonno Carlo MONTECHIARO DASTI (AL)
AL/18.00/9 Arciconfraternita SS.Trinità-Opera Dioc. CASALE MONFERRATO
AL/18.00/10 Arecco Carmela GAVI (AL)
AL/18.00/11 Arsura Massimo FABBRICA CURONE (AL)
AL/18.00/12 Ass. A.I.B. Valle Bormida CASTELLETTO DERRO (AL)
AL/18.00/13 Ass.ricreativa culturale Cosola CABELLA LIGURE (AL)
AL/18.00/14 Assoc. tur. Pro Loco di Montechiaro dAsti MONTECHIARO DASTI (AL)
AL/18.00/15 Azienda agr. Contry House Villa Pallavicini SERRAVALLE SCRIVIA (AL)
AL/18.00/16 Azienda agr. La Marchesa di Marenco G. STREVI (AL)
AL/18.00/17 Azienda agr. Cascina Merli di Malon S.S. CERESETO M.TO (AL)
AL/18.00/18 Azienda agr. Cascina Zerbetta QUARGNENTO (AL)
AL/18.00/19 Azienda agr. Castello Anna Maria PONZONE (AL)
AL/18.00/20 Azienda agr. Cei Piero OVIGLIO (AL)
AL/18.00/21 Azienda agr. Montafia Giorgio ROSSIGNANO MONFERRATO (AL)
AL/18.00/22 Azienda agr. Ugo Angelo STREVI (AL)
AL/18.00/23 Azienda agr. Zanotto Roberto MONCESTINO (AL)
AL/18.00/24 Azienda agr.Porotto Marco OVADA (AL)
AL/18.00/25 Azienda agric.Prato Livia Marchisio VIGNALE MONFERRATO (AL)
AL/18.00/26 Azienda Agricola Montafia Giorgio ROSSIGNANO MONFERRATO (AL)
AL/18.00/27 Baracca Gianfranca ALICE BEL COLLE (AL)
AL/18.00/28 Baroni Rosanna STREVI (AL)
AL/18.00/29 Bersano Albina BORGORATTO ALESSANDRINO (AL)
AL/18.00/30 Bianchi Filippo ROSIGNANO MONFERRATO (AL)
AL/18.00/31 Biato Silvano PONZONE (AL)
AL/18.00/32 Billi Pierluigi SPINETO SCRIVIA (AL)
AL/18.00/33 Bisio Anna Lia BORGHETTO BORBERA (AL)
AL/18.00/34 Bosio Rodolfo ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/35 Cagnin Teresina SESSADIO (AL)
AL/18.00/36 Canepa Clara CUCCARO (AL)
AL/18.00/37 Canevari Celeste VOLPEDO (AL)
AL/18.00/38 Caprino Anita VALENZA (AL)
AL/18.00/39 Caramellino Giancarlo ODALENGO PICCOLO (AL)
AL/18.00/40 Casalone Roberto CASALE MONFERRATO (AL)
AL/18.00/41 Catalano Franca CASALE (AL)
AL/18.00/42 Cei Ugo OVIGLIO (AL)
AL/18.00/43 Cerniglia Maria Teresa BERGAMASCO (AL)
AL/18.00/44 Ciceri Laura CASALE MONFERRATO (AL)
AL/18.00/45 Comune di Carrosio CARROSIO (AL)
AL/18.00/46 Consorzio Serv. fra Soc. Circoli- Ass. Sport-ricret.
dellOvadese OVADA
(AL)
AL/18.00/47 Coppo Claudio S.GIORGIO M.TO (AL)
AL/18.00/48 Costanzo Paolo FRASSINETTO PO (AL)
AL/18.00/49 DAmbrosio Domenico STAZZANO (AL)
AL/18.00/50 Davico di Quittengo Giovanni PONZANO M.TO (AL)
AL/18.00/51 De Lucchi Gemma MOMPERONE (AL)
AL/18.00/52 Fattoria Valserena di Gobbi M. CASASCO (AL)
AL/18.00/53 Ferrando Alberto ODALENGO GRANDE (AL)
AL/18.00/54 Ferrari Paola ROCCAFORTE LIGURE (AL)
AL/18.00/55 Fervidi Luciano VIGNOLE BORBERA (AL)
AL/18.00/56 Fittabile Giancarlo ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/57 Fortunato Bruno ROCCAGRIMALDA (AL)
AL/18.00/58 Gamalero Margherita CASSINE (AL)
AL/18.00/59 Gandino Elisabetta GENOVA
AL/18.00/60 Ghisolfi Giuliana SAREZZANO (AL)
AL/18.00/61 Ginosa Filomena FRACONALTO (AL)
AL/18.00/62 Grassi Manuela CONZANO (AL)
AL/18.00/63 Greco Giancarla FRASCARO (AL)
AL/18.00/64 Hotel Domus di Fuganti E. ALESSANDRIA
AL/18.00/65 Hotel Marengo & C. di Reposo Walter ALESSANDRIA
AL/18.00/66 Il Convento - Picc. Coop a r.l. CAREZZANO (AL)
AL/18.00/67 Isolabella Sas di Curti Rosalia ISOLA S. ANTONIO (al)
AL/18.00/68 La Cascata di Assandri M.C. e C. CARTOSIO (AL)
AL/18.00/69 Lunardo Pierangela ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/70 Maggio Renato VIGNOLE BORBERA (AL)
AL/18.00/71 Manzotti Silvio ODALENGO PICCOLO (AL)
AL/18.00/72 Martelozzo Patrizia ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/73 Mereatur Carlo TERRUGGIA (AL)
AL/18.00/74 Milanese Maria Rosa POZZOLO FORMIGARO (AL)
AL/18.00/75 Mocca Gatta Monica Maria CASTELLAZZZO BORMIDA (AL)
AL/18.00/76 Naldini Fabrizio MELAZZO (AL)
AL/18.00/77 Onesti Rita Isabella MONTALDEO (AL)
AL/18.00/78 P.S.C.R.L. Cà DAlchemya TRISOBBIO (AL)
AL/18.00/79 Palma Piercarlo VIGNALE MONFERRATO (AL)
AL/18.00/80 Palma Piercarlo VIGNALE M.TO (AL)
AL/18.00/81 Parrocchia di nostra Signora della Neve GAVI (AL)
AL/18.00/82 Pastorino Raffaella MONTALDO BORMIDA (AL)
AL/18.00/83 Pavese Maurizio ALFIANO NATTA (AL)
AL/18.00/84 Piazzoli Luigi VOLPEDO (AL)
AL/18.00/85 Pro Loco Ciglione - Pastorino Domenico PONZONE (AL)
AL/18.00/86 Rampi Franco ALFIANO NATTA (AL)
AL/18.00/87 Repetto Mario TASSAROLO (AL)
AL/18.00/88 Repetto Samantha MOTALDEO (AL)
AL/18.00/89 Ricagno Paolo RICALDONE (AL)
AL/18.00/90 Ristorante Cacciatori di Ivaldi M.P. PONZONE (AL)
AL/18.00/91 Ristorante Da Fausto di Olivieri Rosella ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/92 Ristorante Villa Magnolia di Vargiu F. PREDOSA (AL)
AL/18.00/93 Rodano Germana MURISENGO (AL)
AL/18.00/94 Rossi Marisa CASALE MONFERRATO (AL)
AL/18.00/95 Rossi Stefano ORSARA BORMIDA (AL)
AL/18.00/96 S.S. Corallo Due di De Pasquale Umberto ROSIGNANO M.TO (AL)
AL/18.00/97 Sas Bar Del Porto TAGLIOLO M.TO (AL)
AL/18.00/98 Sas Locanda Del Torchio di Ferraris A.& C. MORBELLO (AL)
AL/18.00/99 Sas S.I.G.A. di Negro Ortensio e C. ALESSANDRIA
AL/18.00/100 Sas Villa Irene OVADA (AL)
AL/18.00/101 Scazzola Giuseppe Mario ORSARA BORMIDA (AL)
AL/18.00/102 Snc Albergo rist. Italia di Tirelli Ernestina & C. OVADA (AL)
AL/18.00/103 Snc Albergo Rondò di Rolando Silvio & C. ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/104 Snc Bandini Roberto e Bruno Giovanna & C. ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/105 Snc Campeggio Valmilana - Raselli Fausto VALMADONNA (AL)
AL/18.00/106 Snc Camping Panoramico Colma di Roggero Stefano TAGLIOLO M.TO (AL)
AL/18.00/107 Snc Dalil di Liliana Aimone Prina CASTELLETTO DERRO (AL)
AL/18.00/108 Snc Rist. Ariotto di Cabiati Graziella & C. TERRUGGIA (AL)
AL/18.00/109 Soc. Coop. agricola r.l. Terre Bianche CABELLA L.RE (AL)
AL/18.00/110 Soc.Coop. r.l. Gestione Segg. e Sciovie di Caldirola FABBRICA CURONE (AL)
AL/18.00/111 Sottottetti Manuela Maria CASALNOCETO (AL)
AL/18.00/112 Spa Genagricola TRIESTE
AL/18.00/113 Spada Maria Luisa VIGNALE M.TO (AL)
AL/18.00/114 Srl Esal ALESSANDRIA
AL/18.00/115 Srl Esercizio Grandi Alberghi ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/116 Srl San Remo di Grossi R. CASALE M.TO (AL)
AL/18.00/117 Srl Soc. Consolata - Azienda agrit.-venatoria CASALE MONFERRATO (AL)
AL/18.00/118 Srl Società Castello di Pomaro POMARO (AL)
AL/18.00/119 Srl Terme 2000 di Chiabrera B. ACQUI TERME (AL)
AL/18.00/120 Srl Vicara TREVILLE (AL)
AL/18.00/121 Srl Vineria Fausto Coppi SERRAVALLE SCRIVIA (AL)
AL/18.00/122 Tassistro Maura SPIGNO MONFERRATO (AL)
AL/18.00/123 Tento Maria Carla DENICE (AL)
AL/18.00/124 Trade di Vellano Maurizio GABBIANO (AL)
AL/18.00/125 Trade di Vellano Maurizio GABBIANO (AL)
AL/18.00/126 Vacchino Irma VIGNALE (AL)
AL/18.00/127 Varese Rosanna STAZZANO (AL)
AL/18.00/128 Veronesi Simona CASSINELLE (AL)
AL/18.00/129 Volante Virginia CANTALUPO (AL)
PROVINCIA DI ASTI
Istanza Beneficiario Comune
AT/18.00/1 Agagliate Clementina e Riccio Pier Gabriele CORTANDONE (AT)
AT/18.00/2 Albanese Paolo ASTI
AT/18.00/3 Aliardi Giuseppe MONTABONE (CN)
AT/18.00/4 Amerio Margherita VILLAFRANCA DASTI (AT)
AT/18.00/5 Assoc. Campeggiatori turistici Astigiani - A.C.T.A. ASTI
AT/18.00/6 Az. Agr. Il Rifugio MOASCA (AT)
AT/18.00/7 Az. agric. Carlevero Cesare S.DAMIANO (AT)
AT/18.00/8 Az. Agric. San Grato ASTI
AT/18.00/9 Azienda agr. La Piazza COSTIGLIOLE DASTI (AT)
AT/18.00/10 Azienda agr. Arri Mario ASTI
AT/18.00/11 Azienda agr. Balbo Pier Angelo BUBBIO (AT)
AT/18.00/12 Azienda agr. Cascina Galarin di Carosso Giuseppe CASTAGNOLE LANZE (AT)
AT/18.00/13 Azienda agr. Cascina Lissona SS. di Solimeo P. ASTI
AT/18.00/14 Azienda agr. Cascina Monsignorotti - Lacqua C. NIZZA M.TO (AT)
AT/18.00/15 Azienda agr. Fattoria La Quercia Rossa MONCALVO (AT)
AT/18.00/16 Azienda agr. La Vacchia Cascina ROCCHETTA PALAFEA (AT)
AT/18.00/17 Azienda agr. Marchisio Giacomo COSTIGLIOLE DASTI (AT)
AT/18.00/18 Azienda agr. Raimondo Cusmano CALAMANDRANA (AT)
AT/18.00/19 Azienda agr. Veglio Margherita ASTI
AT/18.00/20 Azienda agr.Fornaro Corrado CANELLI (AT)
AT/18.00/21 Azienda agrc. Cantarella Franco SESSAME (AT)
AT/18.00/22 Azienda agric. El Castlet ASTI
AT/18.00/23 Azienda agric. Pavanello Maria Rosa CORTAZZONE (AT)
AT/18.00/24 Azienda agricola Bricchetto di Osella p. AZZANO DASTI (AT)
AT/18.00/25 Azienda agricola Cotto Domenico .DAMIANO DASTI (AT)
AT/18.00/26 Azienda S.Colombano di Cossetti Clementina CASTELNUOVO BELBO (AT)
AT/18.00/27 Balestrino Pietro Giovanni CALAMANDRANA (AT)
AT/18.00/28 Barisone Renato ASTI
AT/18.00/29 Bella Vista di Peletto A. CISTENA DASTI (AT)
AT/18.00/30 Benzi Giovanni Battista SESSAME (AT)
AT/18.00/31 Berta Paolo CASTEL BOGLIONE (AT)
AT/18.00/32 Bollito Renato MONCALVO (AT)
AT/18.00/33 Bonzani Marina MONBALDONE (AT)
AT/18.00/34 Bosca Maurizio COAZZOLO DASTI (AT)
AT/18.00/35 Bosco Mariangela SETTIME (AT)
AT/18.00/36 Bosticco Fiammetta TIGLIOLE (AT)
AT/18.00/37 Busso Daniela CORTAZZONE (AT)
AT/18.00/38 Candelo Pier Gianni CAPRIGLIO DASTI (AT)
AT/18.00/39 Canta Simona CAPRIGLIO DASTI (AT)
AT/18.00/40 Cantamessa Giorgio CASORZO (AT)
AT/18.00/41 Cascina Borio - Benato Annalisa VILLAFRANCA (AT)
AT/18.00/42 Cascina Brichetto di Bersano Francesco ASTI
AT/18.00/43 Cascina Corte del Cavaliere FONTANILE (AT)
AT/18.00/44 Cascina Sassia di Pallucchini Gnocchi PORTACOMARO (AT)
AT/18.00/45 Cascinotto di Variglie di Tosetto Giorgio ASTI
AT/18.00/46 Castellazzo Maurizio ASTI
AT/18.00/47 Ceffa Francesco CAPRIGLIO DASTI (AT)
AT/18.00/48 Circolo Ippico La Ciocca di Bellera Emilio TONCO (AT)
AT/18.00/49 Collavini Bruno COSTIGLIOLE DASTI (AT)
AT/18.00/50 Contursi Francesca COSTIGLIOLE DASTI (AT)
AT/18.00/51 Coscio Franco VILLANOVA DASTI (AT)
AT/18.00/52 Cotto Giovanni SAN DAMIANO DASTI (AT)
AT/18.00/53 Della Valle Maria SAN DAMIANO (AT)
AT/18.00/54 Demaria Franca MOASCA (AT)
AT/18.00/55 Destefanis Carla CASTAGNOLE LANZE (AT)
AT/18.00/56 Deviardi Manuela MONTIGLIO M.TO (AT)
AT/18.00/57 Dezzani Angiola SETTIME (AT)
AT/18.00/58 Di Norcia Stefano MONTALDO SCARAMPI (AT)
AT/18.00/59 Di Norcia Stefano MONTALDO SCARAMPI (AT)
AT/18.00/60 Di Salvo Giuseppe SAN PAOLO SOBRITO (AT)
AT/18.00/61 Elisabetta Potenza ASTI
AT/18.00/62 Enoresidence Le Betulle CISTERNA DASTI (AT)
AT/18.00/63 F.lli Rovero di Rovero Michelino e Claudio S.S ASTI
AT/18.00/64 Ferraris Giulio SCURZOLENGO (AT)
AT/18.00/65 Ferrero Pierangela SEROLE (AT)
AT/18.00/66 Fiora Maria Luisa ASTI
AT/18.00/67 Fogliati Eugenio COSTIGLIONE DASTI (AT)
AT/18.00/68 Fogliotti Elena ISOLA DASTI (AT)
AT/18.00/69 Formenti Giovanni CUNICO (AT)
AT/18.00/70 Forno Massimo ASTI
AT/18.00/71 Fresia Oliva VESIME (AT))
AT/18.00/72 Frizzarin Antonio TIGLIOLE (AT)
AT/18.00/73 Fuba Rosalia MONALE (AT)
AT/18.00/74 Furlani Guerrino Vito ASTI
AT/18.00/75 Gasparin Donatella CANTARANA (AT)
AT/18.00/76 Gatto Pier Francesco CASTAGNOLE M.TO (AT)
AT/18.00/77 Gavello Patrizia MONTECHIARO DASTI
AT/18.00/78 Gestione Mini Motel s.a.s. - Amalberto Felice ASTI
AT/18.00/79 Gherlone Giulia TIGLIOLE (AT)
AT/18.00/80 Ghidone Andrea ASTI
AT/18.00/81 Grimaldi Francesco VESIME (AT)
AT/18.00/82 Heyday s.a. di Urs Langen VEZIA - CANTON TICINO (SVIZZERA)
AT/18.00/83 Iguerra Licinio INCISA SCAPACCINO (AT)
AT/18.00/84 Ivaldi Franca Maria CASSINE (AT)
AT/18.00/85 Ivaldi LuigiI Cesare ASTI
AT/18.00/86 La Locanda delle Fate di Cavallero Mario e C. ISOLA DASTI (AT)
AT/18.00/87 Locanda Vecchio Piemonte VILLANOVA DASTI (AT)
AT/18.00/88 Lombardo Manuela MONTEMAGNO (AT)
AT/18.00/89 Lopez Salvatore CORSIONE (AT)
AT/18.00/90 Lovisolo Gianluca NIZZA M.TO (AT)
AT/18.00/91 Macario Giuseppe CASTEL BOGLIONE (AT)
AT/18.00/92 Macario Marco MONTEGROSSO DASTI (AT)
AT/18.00/93 Magnone Davide CORTANZE (AT)
AT/18.00/94 Mandelli Carla CANTARANA (AT)
AT/18.00/95 Marchetto Aurora COSTIGLIOLE (AT)
AT/18.00/96 Marisa Zeppa REFRANCORE (AT)
AT/18.00/97 Masoero Giovanni ASTI
AT/18.00/98 Montrucchio Giancarlo ANTIGNANO (AT)
AT/18.00/99 Mottura Secondina BALDICHIERI DASTI (AT)
AT/18.00/100 Mussa Amalia MONGARDINO (AT)
AT/18.00/101 Nardo Giuseppe MONTECHIARO DASTI (AT)
AT/18.00/102 Nuova Iniziativa di Pesce Mario MONTABONE (AT)
AT/18.00/103 Occhiena Maria Rosa MONTAFIA (AT)
AT/18.00/104 Onlus La volta Celeste- Arch.Barrera D. CAPRIGLIO (AT)
AT/18.00/105 Onlus La volta Celeste- Arch.Barrera D. CAPRIGLIO (AT)
AT/18.00/106 Onlus La volta Celeste- Arch.Barrera D. CAPRIGLIO (AT)
AT/18.00/107 Orsi Zita CASTEL ROCCHERO (AT)
AT/18.00/108 Pagani Maria Luisa CASTEL NUOVO DON BOSCO (AT)
AT/18.00/109 Parrocchia SS.Cosma e Damiano S. DAMIANO DASTI (AT)
AT/18.00/110 Perrone Fulvio COSTIGLIOLE DASTI (AT)
AT/18.00/111 Quirico Alberto ASTI
AT/18.00/112 Redoglia Francesco GRAZZANO BADOGLIO (AT)
AT/18.00/113 Riccio Caterina CORTANDONE (AT)
AT/18.00/114 Ristorante Il Bagatto di Poggio F. GRAZZANO BADOGLIO (AT)
AT/18.00/115 Ristorante Madonna della Neve CESSOLE (AT)
AT/18.00/116 Rocca Enrichetta CASTAGNOLE LANZE (AT)
AT/18.00/117 Rocca Ezio CASTAGNOLE LANZE (AT)
AT/18.00/118 S.S. Cascina Rosengana di Vigna Stefania COCCONATO (AT)
AT/18.00/119 Sas Cà Bianca di Bonzani Andrea MOMBALDONE (AT)
AT/18.00/120 Sas Imm.re Cisalpina di Gallardo Carla & C. ASTI
AT/18.00/121 Sas Liberty 2000 di Epoque Igor Alessandro ASTI
AT/18.00/122 Sasa Il Conte di Defendi Antonio & C. COCCONATO DASTI (AT)
AT/18.00/123 Sequino Cinzia ASTI
AT/18.00/124 Serra Loredana S.PAOLO SOLBRITO (AT)
AT/18.00/125 Siccato John Mathew MONTAFIA (AT)
AT/18.00/126 Slocovich Pietro RAPALLO (GE)
AT/18.00/127 Snc Alb. Rist. Canon dOro di Tortia P. & C. COCCONATO (AT)
AT/18.00/128 Snc Arca Noe di Roffinella Monica ASTI
AT/18.00/129 Snc C.F.M. di Basso Massimo e C. CANELLI (AT)
AT/18.00/130 Snc Ristorante Vittoria di Strocco Alessandra & C. TIGLIOLE DASTI (AT)
AT/18.00/131 Soc. Ida di Dezzani Franca & C. COCCONATO (AT)
AT/18.00/132 Sottero Piera Rina CASTAGNOLE LANZE (AT)
AT/18.00/133 Spa Cantine Bava - A.V.I.C.B. COCCONATO (AT)
AT/18.00/134 Spagnuolo Carla VILLA S. SECONDO (AT)
AT/18.00/135 Srl Albergo Il Muletto di Vergnano G. VILLANOVA DASTI (AT)
AT/18.00/136 Srl Cantine Cavallotti CALAMANDRANA (AT)
AT/18.00/137 Srl Lago di Codana MONTIGLIO (AT)
AT/18.00/138 Srl Le Coccole FONTANILE (AT)
AT/18.00/139 Srl Nuova Asti Lido ASTI
AT/18.00/140 Sticca Daniela CASTELLERO (AT)
AT/18.00/141 Tamburelli Giampietro PIEA DASTI (AT)
AT/18.00/142 Tasselli Elisa TONENGO (AT)
AT/18.00/143 Tenuta Antica s.s di Lottini M.Pia CESSOLE (AT)
AT/18.00/144 Tortia Laura Carla PASSERANO MARMORITO (AT)
AT/18.00/145 Tosini Silverio BRUNO (AT)
AT/18.00/146 Valfré Silvana CASTAGNOLE LANZE (AT)
AT/18.00/147 Veglio Margherita ASTI
AT/18.00/148 Visca Carla Maria VAGLIO SERRA (AT)
AT/18.00/149 Volpiano Elsa VALFENERA (AT)
AT/18.00/150 Volpiano Elsa VALFENERA (AT)
AT/18.00/151 Zari Leonilda COSTIGLIOLE DASTI (AT)
PROVINCIA DI BIELLA
Istanza Beneficiario Comune
BI/18.00/1 A.G..E.S.C.I. Trivero 1 TRIVERO (BI)
BI/18.00/2 Agriturismo Gemma di Rizzi Elena SALUSSOLA (BI)
BI/18.00/3 Arnaldi Monica STRONA (BI)
BI/18.00/4 Associazione Rosminiana Beata Vergine dOropa BIELLA
BI/18.00/5 Azienda agric. Buscaglione Giuliana CAMBURZANO (BI)
BI/18.00/6 Bar Ristorante Giletti TRIVERO (BI)
BI/18.00/7 Boggio Marco STRONA (BI)
BI/18.00/8 Carraria Martinotti Gianni MAGNANO (BI)
BI/18.00/9 Carraria Martinotti Nelson CAMBURZANO (BI)
BI/18.00/10 Circolo Culturale Ricreativo ANSPI S.Pietro CANDELO (BI)
BI/18.00/11 Corbetta Paola ZUMAGLIA (BI)
BI/18.00/12 Festa Fabio e Ghigoni Roberta TRIVERO (BI)
BI/18.00/13 LAlbertana Azienda Agricola NETRO (BI)
BI/18.00/14 Parrocchia Natività di Maria di Strona STRONA (BI)
BI/18.00/15 Parrocchia S.S. Fabiano e Sebastiano TRIVERO (BI)
BI/18.00/16 Pozzallo Luigina DONATO (BI)
BI/18.00/17 Pro-Loco di Pistolesa MOSSO (BI)
BI/18.00/18 Sas Achille Edvige 87 BIELLA
BI/18.00/19 Sas S.A. Imm.re di Rosetta Roberto ANDORNO MICCA (BI)
BI/18.00/20 Snc Selm di Ramella Trafighet F.&C. BIELLA
BI/18.00/21 Spa Funivie Oropa BIELLA
BI/18.00/22 Spa Videodelta BIELLA
BI/18.00/23 Srl Tre Esse BIELLA
BI/18.00/24 Zumaglini Chiara BIELLA
PROVINCIA DI CUNEO
Istanza Beneficiario Comune
CN/18.00/1 Agricola S.Anna S.S - Dogliotti G. CASTAGNOLE DELLE LANZE (CN)
CN/18.00/2 Agriturismo Il Cortile di Colla Graziella DIANA DALBA (CN)
CN/18.00/3 Aicardi Carla ORMEA (CN)
CN/18.00/4 Aimone Susanna BUSCA (CN)
CN/18.00/5 Albergo Bar Nazionale ORMEA (CN)
CN/18.00/6 Albergo La Contea di Verro A. NEIVE (CN)
CN/18.00/7 Allione Rosa SALUZZO (CN)
CN/18.00/8 Allulli Donatella GARESSIO (CN)
CN/18.00/9 Alvisa Antonella Loredana SINIO (CN)
CN/18.00/10 Amidei Nicoletta Maria MARTINIANA PO (CN)
CN/18.00/11 Andreis Achille GARESSIO (CN)
CN/18.00/12 Angelo Franco MONDOVI (CN)
CN/18.00/13 Anibaldi Luca CANALE DALBA (CN)
CN/18.00/14 Antonietti Roberto PEVERAGNO (CN)
CN/18.00/15 Arenice di Clerico Mauro MONFORTE DALBA (CN)
CN/18.00/16 Ass. Cult.Circolo del Buon Bere - Cazzola Gino CEVA (CN)
CN/18.00/17 Ass. Dominus Tecum BAGNOLO PIEMONTE (CN)
CN/18.00/18 Assoc. Asfodelo O.N.L.U.S. - Chiotti Silvio POCAPAGLIA (CN)
CN/18.00/19 Assoc. naturalistica Treeking in Langa BRA (CN)
CN/18.00/20 Assoc.Nat.Trekking in Langa BRA (CN)
CN/18.00/21 Az. Agr. Collina S. Ponzio s.a.s. BAROLO (CN)
CN/18.00/22 Az.agr."Antica Pieve s.s" PRIOCCA (CN)
CN/18.00/23 Aziend agr. Pittatore Michele BAROLO (CN)
CN/18.00/24 Azienda agr. La Toledana di Martin G.e P. COSSANO BELBO (CN)
CN/18.00/25 Azienda agr. Antichi Poderi dei Gallina NEIVE (CN)
CN/18.00/26 Azienda agr. Boasso Benvenuto SINIO (CN)
CN/18.00/27 Azienda agr. Boggero Piera Ines NEIVE (CN)
CN/18.00/28 Azienda agr. Bove Giovanna BONVICINO (CN)
CN/18.00/29 Azienda agr. Cascina Del Monastero LA MORRA (CN)
CN/18.00/30 Azienda agr. Cozzo Mario DOGLIANI (CN)
CN/18.00/31 Azienda agr. Il Torriglione di Gagliasso M. LA MORRA (CN)
CN/18.00/32 Azienda agr. La Bertorella di Bisagno V. TORRE BORMIDA (CN)
CN/18.00/33 Azienda agr. Malvirà dei F.lli Damonte CANALE DALBA (CN)
CN/18.00/34 Azienda agr. Massa Lionello NEVIGLIE (CN)
CN/18.00/35 Azienda agr. Rabbia Lorenzo VERZUOLO (CN)
CN/18.00/36 Azienda agr. Tenuta Bompè di Boroli Silvano ALBA (CN)
CN/18.00/37 Azienda agric Brazzino Maria Angela PEZZOLO VALLE UZZONE
CN/18.00/38 Azienda agric. Baràc di Piazzo Wilma ALBA (CN)
CN/18.00/39 Azienda agric. Cagliero Stefano BAROLO (CN)
CN/18.00/40 Azienda agric. Stra Roberto NOVELLO (CN)
CN/18.00/41 Azienda agricola ill Rusticone ALBA (CN)
CN/18.00/42 Azienda Agricola Bertone CRAVANZANA (CN)
CN/18.00/43 Balocco Elena NARZOLE (CN)
CN/18.00/44 Barbara Franco MONDOVI (CN)
CN/18.00/45 Barbero Francesco COSSANO B. (CN)
CN/18.00/46 BERGESE Giovanni CHERASCO (CN)
CN/18.00/47 Boffa Camilla CORTEMILIA (CN)
CN/18.00/48 Bollano Livio BRA (CN)
CN/18.00/49 Bonvini Simone GARESSIO (CN)
CN/18.00/50 Borgo Robinie di Lo Russo Pasqualina LUPIANO (CN)
CN/18.00/51 Borgongno Dario CASTGLIONE FALLETTO (CN)
CN/18.00/52 Borio Maggiorino NEVIGLIE (CN)
CN/18.00/53 Brangero Pinuccia DIANO DALBA (CN)
CN/18.00/54 Burdese Maria Vittoria POCAPAGLIA (CN)
CN/18.00/55 Burlotto Marina VERDUNO (CN)
CN/18.00/56 C.A.I. Sez. di Cuneo CUNEO
CN/18.00/57 C.A.I. Sez. di CUNEO CUNEO
CN/18.00/58 C.A.I. Sez. di CUNEO CUNEO
CN/18.00/59 Ca D Camiot di Perin Paolo e Perin Giulio MONFORTE DALBA (CN)
CN/18.00/60 Ca dluva di Gallina Nicola ALBA (CN)
CN/18.00/61 Cagnasso Teodoro LIMONE P.TE (CN)
CN/18.00/62 Carazza Elda CRISSOLO (CN)
CN/18.00/63 Casetta Giuseppe MONTA (CN)
CN/18.00/64 Castellengo Fiorella ALBA (CN)
CN/18.00/65 Cazzulo Riccardo TORRE BORMIDA (CN)
CN/18.00/66 Centro Italiano Femminile - Fossano FOSSANO (CN)
CN/18.00/67 Centro turistico Valghignun - Ferro Luigi NEIVE (CN)
CN/18.00/68 Cherasco Maria Angela MANTA (CN)
CN/18.00/69 Chiarlone Antonella SANTA VITTORIA DALBA (CN)
CN/18.00/70 Chiarva Rossana SALUZZO (CN)
CN/18.00/71 Chiavarino Clementa BOSSOLASCO (CN)
CN/18.00/72 Ciaburro Raffaele ARGENTERA (CN)
CN/18.00/73 Cinzia Daniele PRADLEVES (CN)
CN/18.00/74 Circolo Acli - Neef Gertrud Maria STROPPO (CN)
CN/18.00/75 Crespi Mozzoni MILANO (MI)
CN/18.00/76 Del Tufo Serena CISSONE (CN)
CN/18.00/77 Diale Matteo BRA (CN)
CN/18.00/78 Diana s.a.s. di Dalmasso Nadia & C. ALBA (CN)
CN/18.00/79 DIEFFE s.a.s. Ferrero Romano & C. ALBA (CN)
CN/18.00/80 Dogliani Domenico CHERASCO (CN)
CN/18.00/81 Faraudo Bruno PONTECHIANALE (CN)
CN/18.00/82 Farioli Sabrina DIANO DALBA (CN)
CN/18.00/83 Ferraiuolo Gelsomina POCAPAGLIA (CN)
CN/18.00/84 Ferrua Giovanna PAMPARATO (CN)
CN/18.00/85 Fiore Lucia MONFORTE DALBA (CN)
CN/18.00/86 Firino Federico NARZOLE (CN)
CN/18.00/87 FO.IMM. s.a.s. di Fogliati Maria Gabriella e C. MILANO
CN/18.00/88 Gancia di Mascarello Luca LA MORRA (CN)
CN/18.00/89 Garbarino Marina CORTEMILIA (CN)
CN/18.00/90 Garvetto Claudio GARESSIO (CN)
CN/18.00/91 Gattinoni Marco BARGE (CN)
CN/18.00/92 Genre Giovanni CRISSOLO (CN)
CN/18.00/93 Genta Francesco CASTIGLIONE FALLETTO (CN)
CN/18.00/94 Giorio Lorenzina MONTA (CN)
CN/18.00/95 Giovannacci Cristina BOSSOLASCO (CN)
CN/18.00/96 Girasole Roberta ALBA (CN)
CN/18.00/97 Giraudo Egidio CASTELLETTO STURA (CN)
CN/18.00/98 Giribaldi Walter RODELLO (CN)
CN/18.00/99 Grimaldi Gian Paolo DIANO DALBA (CN)
CN/18.00/100 Gruppo Erre S.S FOSSANO (CN)
CN/18.00/101 Hotel Floreale s.a.s. di Ferro Floriana & C. GUARENE (CN)
CN/18.00/102 Isola Felice di Remondino Gianni Carlo BENE VAGIENNA (CN)
CN/18.00/103 La Fenice di Strumia Giovanni & C. BRA (CN)
CN/18.00/104 La Merica di Pittamiglio di Comino Sergio G. CHERASCO (CN)
CN/18.00/105 LAntico Asilo di Picedi Maria SERRALUNGA DALBA (CN)
CN/18.00/106 LAromatario di Pastura Agnese Rita NEIVE (CN)
CN/18.00/107 Laser di Bernocco Mario e C. s.a.s. NARZOLE (CN)
CN/18.00/108 Locanda Della Posta MELLE (CN)
CN/18.00/109 Locanda Il Molino Vecchio di Costa Elena MAGLIANO ALFIERI (CN)
CN/18.00/110 Lodali Walter RODDI (CN)
CN/18.00/111 Losinno Claudio LA MORRA (CN)
CN/18.00/112 Manera Lucia Maria BOSSOLASCO (CN)
CN/18.00/113 Marchesi di Barolo S.r.L. - Abbona Ernesto BAROLO (CN)
CN/18.00/114 Marello Giuseppe Cesare MANGO (CN)
CN/18.00/115 Martino Mario SAMPEYRE (CN)
CN/18.00/116 Medana Zucco Dario NEIVE (CN)
CN/18.00/117 Mele Maria NARZOLE (CN)
CN/18.00/118 Menegaldo Tiziana DIANO DALBA (CN)
CN/18.00/119 Messuerotti Giovanni MURAZZANO (CN)
CN/18.00/120 Minasso Guido CASTAGNITO (CN)
CN/18.00/121 MINAZZO Iolanda ORMEA (CN)
CN/18.00/122 Musso Tiziana MONTELUPO ALBESE (CN)
CN/18.00/123 Neef Gertrud Maria STROPPO (CN)
CN/18.00/124 Novello Edoardo COSSANO BELBO (CN)
CN/18.00/125 Osteria Sibona di Sibona Sergio SANTO STEFANO ROERO (CN)
CN/18.00/126 P.A.F.O.M. (Pia Ass.Femm.le Opera di Maria) MONCALIERI (TO)
CN/18.00/127 PANERO Raffaella CHERASCO (CN)
CN/18.00/128 Para Giacomo PONTECHIANALE (CN)
CN/18.00/129 Parrocchia S.Giovanni IMPERIA
CN/18.00/130 Paruzzo Maria Rosa BENEVELLO (CN)
CN/18.00/131 Pasquale Paola BUSA (CN)
CN/18.00/132 Peano Cristina FRABOSA SOPRANA (CN)
CN/18.00/133 Pellegrino Michelangelo e Baudino Iulia BOVES (CN)
CN/18.00/134 Pensione Casa Beatrice - Kreienbuehl Josef NEVIGLIE (CN)
CN/18.00/135 Pettini Maria - Nulla ALBA (CN)
CN/18.00/136 Piovano Angela SALE DELLE LANGHE (CN)
CN/18.00/137 Pisano M.Rosa SALICETO (CN)
CN/18.00/138 Pompele Mamelita BARGE (CN)
CN/18.00/139 Promo Sport Srl CHERASCO (CN)
CN/18.00/140 Quarenghi Adalberto MILANO (MI)
CN/18.00/141 Ravina Daniele TORRE BORMIDA (CN)
CN/18.00/142 Reale Daniele ROCCHETTA BELBO (CN)
CN/18.00/143 Reviglio Grazia MURAZZANO (CN)
CN/18.00/144 Rinaldi Bruno MONFORTE DALBA
CN/18.00/145 Rist. La Lucerna di Giavelli Arnaldo ARGENTERA (CN)
CN/18.00/146 Rist.Da Anselmo di Rolondo I. CAPRAUNA (CN)
CN/18.00/147 Ristorante Da Colla - De Cian D. GARESSIO (CN)
CN/18.00/148 Ristorante Rocciarè ROCCABRUNA (CN)
CN/18.00/149 Robaldo Maurizio CRAVANZANA (CN)
CN/18.00/150 Robino Patrizia S.STEFANO BELBO (CN)
CN/18.00/151 Roggia Renato NOVELLO (CN)
CN/18.00/152 Rolfo Angela DOGLIANI (CN)
CN/18.00/153 Rubello Delfina RODDI (CN)
CN/18.00/154 Rumi Nadia MILANO
CN/18.00/155 S.c.a..r.l. La Quercia - Onlus CARAPELLE (FG)
CN/18.00/156 S.c.r.l. Turistalba Camping ALBA (CN)
CN/18.00/157 S.I.P.R.E. Monviso Ski Srl CRISSOLO (CN)
CN/18.00/158 Sales Laura NEIVE (CN)
CN/18.00/159 Salpetre Elisabetta STROPPO (CN)
CN/18.00/160 Santilli Patrizio ALBA (CN)
CN/18.00/161 Sappa Adriana LESEGNO (CN)
CN/18.00/162 Sas Albergo Real Castello di Burlotto Elisa VERDUNO (CN)
CN/18.00/163 Sas Albergo S.Carlo di CAGNA R.& C. ORMEA (CN)
CN/18.00/164 Sas B & B di Damiano Secondo & C. SAN REMO (IM)
CN/18.00/165 Sas Cascina Ricca di Lombardo Massimiliano & C. RODDINO (CN)
CN/18.00/166 Sas Castello di S. Vittoria di sartore A. & C. SANTA VITTORIA DALBA (CN)
CN/18.00/167 Sas Corona dItalia di Bertolone P. TRINITA (CN)
CN/18.00/168 Sas Cosmera di Ronco Mauro & C. SAVIGLIANO (CN)
CN/18.00/169 Sas Domus di Domini Amgelo & C. BRA (CN)
CN/18.00/170 Sas Enomotel di Giardino Laura & C. RODDI DALBA (CN)
CN/18.00/171 Sas Fontana Giorgio e Vioglio Giancarlo SERRALUNGA DALBA ( CN)
CN/18.00/172 Sas Giotto di Giardino & C. RODDI DALBA (CN)
CN/18.00/173 Sas Il Cappallotto di Lanzavecchia Davide & C. SERRALUNGA DALBA (CN)
CN/18.00/174 Sas Il Tucano di Peirona Paola & C. PEVERAGNO (CN)
CN/18.00/175 Sas Imm.re Garessio di Carrara G.&C. GARESSIO (CN)
CN/18.00/176 Sas Immobil Park Hotel di Macario Fausti e C. VERNANTE (CN)
CN/18.00/177 Sas La Nicchia di Perrone Sabrina & C. CASTIGLIONE TINELLA (CN)
CN/18.00/178 Sas La Sofora di Giordano Bruno e C. SANFRE (CN)
CN/18.00/179 Sas La Sofora di Giordano Bruno e C. SANFRE (CN)
CN/18.00/180 Sas Locanda prof. Di Ferrondi E.& C. CHERASCO (CN)
CN/18.00/181 Sas Luzi Donadei - Fabiani di Fabrizio Fabiani & C. CLAVESANA (CN)
CN/18.00/182 Sas ORMEA di Lenta, Scalerandi & C. CHERASCO (CN)
CN/18.00/183 Sas Rist.Bar Alb. Mongioie di Boffredo ORMEA (CN)
CN/18.00/184 Sas Schiappapietra Finanziaria NEIVE (CN)
CN/18.00/185 Savigliano Giancarlo MONTELUPO ALBESE (CN)
CN/18.00/186 Scalitti Nadia MONFORTE DALBA (CN)
CN/18.00/187 Scarzello Sivana LA MORRA (CN)
CN/18.00/188 Scatizzi Alessandro SERRALUNGA DALBA (CN)
CN/18.00/189 SITAP s.n.c. PONTECHIANALE (CN)
CN/18.00/190 Snc Agrihotel Sulpiano di Roagna G. MONTA (CN)
CN/18.00/191 Snc Alb. Cagna di Cagna M. & C. ORMEA Fraz. PONTE DI Nava (CN)
CN/18.00/192 Snc Alb. Rist. Giardino GARESSIO (CN)
CN/18.00/193 Snc Alb. Tramontana di Somero M.& C. ORMEA (CN)
CN/18.00/194 Snc Albergo Al Castagneto PRIOLA (CN)
CN/18.00/195 Snc Ari di Ribero Ines CUNEO
CN/18.00/196 Snc C.C.C.J. di Corsi Giuseppe e C. BRA (CN)
CN/18.00/197 Snc Casalora di Perucca Maurizio GUARENE DALBA (CN)
CN/18.00/198 Snc Corte Gondina di Oberto Elena & C. LA MORRA (CN)
CN/18.00/199 Snc F.lli Zunino Pierluigi & C. SERRALUNGA DALBA (CN)
CN/18.00/200 Snc Il Podio di Giraudo Stefano e Delpero C. SANTO STEFANO ROERO (CN)
CN/18.00/201 Snc Maccario Hotels di Maccario Giuseppe & C. CUNEO
CN/18.00/202 Snc Pastura Costruzioni del Geom. Pastura E. NEIVE (CN)
CN/18.00/203 Snc Rist.Dei Cacciatori di Giaccone C.&C. ALBARETTO DELLA TORRE (CN)
CN/18.00/204 Snc ristorante Brezza di Brezza F.lli BAROLO (CN)
CN/18.00/205 Snc Ski Club Artesina FRABOSA SOTTANA (CN)
CN/18.00/206 Snc Sobrero Gianmarco GUARENE (CN)
CN/18.00/207 Snc Torresan Arnado & Poli Anna Paola SOMMARIVA PERNO (CN)
CN/18.00/208 Snc Trattoria Colombaro di Marengo Lucia e C. ROSETO DI CHERASCO (CN)
CN/18.00/209 Soc. Coop. a r.l. RO & RO di Merlo Valentino MONTA (CN)
CN/18.00/210 Sole Langhe di Bianco Luciano BAROLO (CN)
CN/18.00/211 Sole Langhe di Bianco Luciano BAROLO (CN)
CN/18.00/212 Sommariva Massimo GARESSIO (CN)
CN/18.00/213 Spa O.S.T. CAVALLERMAGGIORE (CN)
CN/18.00/214 Spinardi Barbara BELVEDERE LANGHE (CN)
CN/18.00/215 Srl Impremont di Gonella Luigi MONTA (CN)
CN/18.00/216 Srl La Cascata VERDUNO (CN)
CN/18.00/217 Srl Lurisia Acque Minerali ABBAITEGRASSO (MI)
CN/18.00/218 Srl Progetto Futuro di Ventura Fabrizio ALBA (CN)
CN/18.00/219 Srl ristorante Castello delle Frabose MOMBASIGLIO (CN)
CN/18.00/220 Srl S.I.A.B. di Davico Ada BRA (CN)
CN/18.00/221 Srl Sciovie Del Viver Entracque ENTRACQUE (CN)
CN/18.00/222 Taliano Walter e Ferrero Silvana MONTA (CN)
CN/18.00/223 Ternavasio Sergio NEVIGLIE (CN)
CN/18.00/224 Tibaldi Gianfranco POCAPAGLIA (CN)
CN/18.00/225 Tomasini Roberto DRONERO (CN)
CN/18.00/226 Torterolo Silvana ARGENTERA (CN)
CN/18.00/227 Turco Aldo BARGE (CN)
CN/18.00/228 Unione agric.Diano DAlba-Soc di mutuo socc. DIANO DALBA (CN)
CN/18.00/229 Vacca Daniela BAROLO (CN)
CN/18.00/230 Valfrè Daniela CORNELIANO DALBA (CN)
CN/18.00/231 Valfrè Gabriella NEIVE (CN)
CN/18.00/232 Varrone Margherita PEVERAGNO (CN)
CN/18.00/233 Vercellino Loredana SAVIGLIANO (CN)
CN/18.00/234 Viale-Serale s.n.c. - Serale Daniel BORGO SAN DALMAZZO (CN)
CN/18.00/235 Viberti Armando BRA (CN)
CN/18.00/236 Viberti Pinuccia LA MORRA (CN)
CN/18.00/237 Villa Ile di Corradini Ileana TREISO (CN)
CN/18.00/238 Vivalda Clelia Maria MONCHIERO (CN)
CN/18.00/239 Werheburg Reinholo DOGLIANI (CN)
PROVINCIA DI NOVARA
Istanza Beneficiario Comune
NO/18.00/1 ANVA Assoc. Novarese Volontari per gli Anziani NOVARA
NO/18.00/2 Asilo infantile Luigi e Luigina Comola VARALLO
NO/18.00/3 Azienda agr. Petrini Giuseppe S.NAZZARO SESIA (NO)
NO/18.00/4 Azienda agr. Srl La Ghirlandina BOROMANERO (NO)
NO/18.00/5 Bianchi Matteo SIZZANO (NO)
NO/18.00/6 Capone Alfonso MEINA (NO)
NO/18.00/7 Cascina del Castello - Malvezzi Campeggi A.M. BRIONA (NO)
NO/18.00/8 Cusiovit di Fiorito Giovanni ARMENO (NO)
NO/18.00/9 Dal Pozzo Cassiano OLEGGIO CASTELLO (NO)
NO/18.00/10 Grismoni Daniela ARONA (NO)
NO/18.00/11 Hotel La Bussola S.r.l. - Tassera Mario Carlo ORTA SAN GIULIO (NO)
NO/18.00/12 Hotel Ramoverde di Tabarini C. BORGOMANERO (NO)
NO/18.00/13 M2 Sas di Tettoni A. e C. ARONA (NO)
NO/18.00/14 M2 Sas di Tettoni A. e C. ARONA (NO)
NO/18.00/15 Martas Bed & Breakfast ARONA (NO)
NO/18.00/16 Ompio Assoc. Culturale - Leutnegger Rainer
Pius Michel PETTENASCO
(NO)
NO/18.00/17 Opera Dioc. Preservazione della Fede NOVARA
NO/18.00/18 Osteria Del Laghetto NOVARA
NO/18.00/19 Osteria Madonna della Neve PETTENASCO (NO)
NO/18.00/20 Santa Caterina S.r.L. - Ferri Benilde ORTA SAN GIULIO (NO)
NO/18.00/21 Sas Dani di Rappoldi Fabio e C. CASTELLETTO TICINO (NO)
NO/18.00/22 Sas Imm.re S.Giulio di Nuvolone R. NOVARA
NO/18.00/23 Sas Sira di F. Scaltriti e C. DORMELLETTO (NO)
NO/18.00/24 Snc La Rotta di Savoini B. e C DORMELLETTO (NO)
NO/18.00/25 Snc D & D di DAddario M., Galante M. & C. NOVARA
NO/18.00/26 Snc Firoentino dei F.lli Bolongaro STRESA (NO)
NO/18.00/27 Snc Giardinetto di Primatesta Oreste e C. PETTENASCO (NO)
NO/18.00/28 Soc. Coop. r.l. Monte Oro ARMENO (NO)
NO/18.00/29 Sora Maria Lucia PETTENASCO (NO)
NO/18.00/30 Srl Arona Golf di Meroni Lorenza BORGO TICINO (NO)
NO/18.00/31 Srl Campeggio Punta di Crabbia di Sangalli Fabio PETTENASCO (NO)
NO/18.00/32 Srl Cica Holidays LECCO
NO/18.00/33 Srl Coswan di Paganoni Rossella MASERA (NO)
NO/18.00/34 Srl Enoteca Il Grappolo BORGOMANERO (NO)
NO/18.00/35 Srl Hotel Ris. Europa di Lucchini Lucia NOVARA
NO/18.00/36 Srl Mingolla di Mingolla Renato BOLZANO NOVARESE (NO)
NO/18.00/37 Srl Sempre Insieme di Ariano Rosa CASTELLETTO TICINO (NO)
NO/18.00/38 Villa S. Francesco Prov. di S. Diego dei Frati Minori
dellInsubria
- Mauro Zella NOVARA
PROVINCIA DI TORINO
Istanza Beneficiario Comune
TO/18.00/1 Agape Centro Ecumenico PRALI (TO)
TO/18.00/2 Agriturismo AlpiI Graie GROSCAVALLO (TO)
TO/18.00/3 Alb.Rist. Miramonti di Rubat Borel R. CORIO (TO)
TO/18.00/4 Albergo Avalon s.a.s. di Antonacci Elena & C. TORINO
TO/18.00/5 Albergo Gran Mago di Lalumera Lucia TORINO
TO/18.00/6 Albergo Rist. Del Gallo CORIO (TO)
TO/18.00/7 Albergo Rist. Doria di Lussiana Saracco Alfredo CIRIE (TO)
TO/18.00/8 Angeleri Francesca TORRE PELLICE (TO)
TO/18.00/9 Ass. culturale Il Frutto Permesso BIBIANA (TO)
TO/18.00/10 Ass."Nella terra dei Cavalli" - Raggi G. VENARIA (TO)
TO/18.00/11 Ass.Amici del Gran Paradiso CERESOLE REALE (TO)
TO/18.00/12 ASSA - Ass. per lo Studio della storia e della tecnologia
e
per la ricerca archeologica del bacino minerario
e metallurgico dellAssa
TORINO
TO/18.00/13 Assoc. Culturale e Naturalistica La Jumarre ANGROGNA (TO)
TO/18.00/14 Assoc. culturale e naturalistica La Jumarre ANGROGNA (TO)
TO/18.00/15 Assoc. Culturale ricreativa Felce e Mirtillo -
Bar Danilo S.
GIORIO DI SUSA (TO)
TO/18.00/16 Assoc. San Giuseppe Cafasso, Onlus MONTALENGHE (TO)
TO/18.00/17 Assoc. turismo Itinerante BEINASCO (TO)
TO/18.00/18 Associazione sportiva Olympika SESTRIERE (TO)
TO/18.00/19 Az.agr. Meizoun de Barbamarc GIAGLIONE (TO)
TO/18.00/20 Azienda agr. Lou Chardoun di Cardon A. LUSERNA S.GIOVANNI (TO)
TO/18.00/21 Azienda agr. Agù Maria FROSSASCO (TO)
TO/18.00/22 Azienda agr. Bacomela di Grindatto P. LUSERNA S.GIOVANNI (TO)
TO/18.00/23 Azienda agr. Bernarello Natalina CINZANO (TO)
TO/18.00/24 Azienda agr. Cena Pierangelo CARMAGNOLA (TO)
TO/18.00/25 Azienda agr. La Miando di Canal Brunet Renata SALSA DI PINEROLO (TO)
TO/18.00/26 Azienda agr. Manzon Elena CESANA T.SE (TO)
TO/18.00/27 Azienda agr. Quattrocolo Catterina POIRINO (TO)
TO/18.00/28 Azienda agr. Stella Germano VENAUS (TO)
TO/18.00/29 Azienda agr. venatoria Formaca MONCALIERI (TO)
TO/18.00/30 Azienda Agricola Agriturismo Rivalba BURIASCO (TO)
TO/18.00/31 Azienda agritur. Sibourgh di Cesan V. RORA (TO)
TO/18.00/32 Bar rist. posto tappa G.T.A. di Rostagnol Elda BOBBIO PELLICE (TO)
TO/18.00/33 Bellocchi Giuseppa CUORGNE (TO)
TO/18.00/34 Bendinoni Paolo SESTRIERE (TO)
TO/18.00/35 Benotto Maria MORIONDO T.SE (TO)
TO/18.00/36 Bertoldi Carla SAN SEBASTIANO DA PO (TO)
TO/18.00/37 Bianco Prevot Enrica SUSA (TO)
TO/18.00/38 Boggio Loredana CERESOLE REALE (TO)
TO/18.00/39 Boggio Loredana CERESOLE REALE (TO)
TO/18.00/40 Borgis Luigi BRUZOLO (TO)
TO/18.00/41 Bugnano Giorgia BORGIANO (TO)
TO/18.00/42 C.I.R.E.T. - Geraci Giovanna TORINO
TO/18.00/43 C.S.D. - Commissione Sinodale per la Diaconia TORRE PELLICE (TO)
TO/18.00/44 Cacherano DOsasco Enrico OSASCO (TO)
TO/18.00/45 Campari Sergio GALLARATE (VA)
TO/18.00/46 Campeggio Beaulard s.r.l. - Boidi Giovanni OULX (TO)
TO/18.00/47 Caputo Natalia TORRE PELLICE (TO)
TO/18.00/48 Casarotto Gabriella TORINO
TO/18.00/49 Castellani Alina CASELLE T.SE (TO)
TO/18.00/50 Chiri Daniela CERESOLE REALE (TO)
TO/18.00/51 Circolo interparrocchiale Casa Alpina Giovanni XXIII SAUZE DI CESANA (TO)
TO/18.00/52 Contratto Maria Caterina S.BENIGNO C.SE (TO)
TO/18.00/53 Costantino Gianfranco RIVAROLO C.SE (TO)
TO/18.00/54 Cuomo Antonio IVREA (TO)
TO/18.00/55 Da Colturi di Bermond Franca CESANA T.SE (TO)
TO/18.00/56 Ente Morale Barolo - Canonico Mario Scremin TORINO
TO/18.00/57 Esercito Della Salvezza BOBBIO PELLICE (TO)
TO/18.00/58 Fabbri Faustina ROMA
TO/18.00/59 Ferragut Gianni CESANA T.SE (TO)
TO/18.00/60 Frejus G.H. SrL - Zoppi Fabio COLLEGNO (TO)
TO/18.00/61 Garrone Luca SAN SEBASTIANO DA PO (TO)
TO/18.00/62 Giunta Rossana SAUZE DOULX (TO)
TO/18.00/63 Goffi Mario COLLEGNO (TO)
TO/18.00/64 Hotel Europa - DAnna Bruno BARDONECCHIA (TO)
TO/18.00/65 Hotel Ristorante Bucaneve BARDONECCHIA (TO)
TO/18.00/66 Immobiliare Audace s.a.s. di DAgostino Raffaele TORINO
TO/18.00/67 Isola Verde s.a.s. di Muscariello Salvatore e C. TORINO
TO/18.00/68 Istituto Dioc.per Sostentamento Clero PINEROLO (TO)
TO/18.00/69 Istituto Salesiano Agostino Richelmy TORINO
TO/18.00/70 Istituto Suore San Giuseppe - Manassero Caterina PINEROLO (TO)
TO/18.00/71 La Soldanella di Fiore Giuseppe GIVOLETTO (TO)
TO/18.00/72 Lazalea PIOSSASCO (TO)
TO/18.00/73 Le Pigne s.r.l. - Gallo Walter TORINO
TO/18.00/74 Liconti Maria Clelia BRICHERASIO (TO)
TO/18.00/75 Long Elisa CLAVIERE (TO)
TO/18.00/76 Manavella Piero PINEROLO (TO)
TO/18.00/77 Mecca Giovan Maria Domenico ROBASSONERO (TO)
TO/18.00/78 Moretti Federica CERESOLE REALE (TO)
TO/18.00/79 Morina Bonansea Anna Maria PINEROLO (TO)
TO/18.00/80 Mortarini Roberto TORINO
TO/18.00/81 Mosconi Amato PIOSSASCO (TO)
TO/18.00/82 Oberto Alessandra CERESOLE REALE (TO)
TO/18.00/83 Ore Sandra VILLAR DORA (TO)
TO/18.00/84 Parco Antica Cascina s.r.l. - Martinotti Mauro TORINO
TO/18.00/85 Parr. Presentazione di Gesù al tempio LUGNACCO (TO)
TO/18.00/86 Parrocchia dei Santi G.Battista e Remigio di
Carignano CARIGNANO
(TO)
TO/18.00/87 Parrocchia S.Bartolomeo RIVOLI (TO)
TO/18.00/88 Parrocchia SS. Pietro e Paolo PIANEZZA (TO)
TO/18.00/89 Perono Cacciafuoco Lorenzo CUORGNE (TO)
TO/18.00/90 Picco Bernardo PRATIGLIONE (TO)
TO/18.00/91 Poletto Giuseppina CERESOLE REALE (TO)
TO/18.00/92 Politi Giovanna FENESTELLE (TO)
TO/18.00/93 Pro-Loco Usseglio USSEGLIO (TO)
TO/18.00/94 Riceli Anita MASSELLO (TO)
TO/18.00/95 Rigat Massimo SAUZE DI CESANA (TO)
TO/18.00/96 Ristorante Il Bambas CALUSO (TO)
TO/18.00/97 Ristorante alb. Al Brunet di Sabbione PONT CANAVESE (TO)
TO/18.00/98 Ristorante Stella dItalia di Aimonetto Osvaldo SPARONE (TO)
TO/18.00/99 Rivetti Gabriella BUSSOLENO (TO)
TO/18.00/100 S.S.Mosso Pier Matteo e Giovanni CARMAGNOLA (TO)
TO/18.00/101 San Paolo s.r.l. - Gobetti Vincenzo TORINO
TO/18.00/102 Santi Silvana SAUZE DI CESANA (TO)
TO/18.00/103 Sartor Cristina CHIAVERANO (TO)
TO/18.00/104 Sas Mangia Ben di Cerutti V. TORINO
TO/18.00/105 Sas Borla Agnese e C. TORINO
TO/18.00/106 Sas Capello Piero e C. PONT C.SE (TO)
TO/18.00/107 Sas Dalla Terra al cielo di Marro U.&C. TORINO
TO/18.00/108 Sas Del Casale di Ragazzoni Lombardi Laura & Figlio TORINO
TO/18.00/109 Sas Domino di Rudas Andrea e C. NONE (TO)
TO/18.00/110 Sas Expo residence di Elio Luzi e C. TORINO
TO/18.00/111 Sas G.M. GEST di Gasca Mario Giorgio e C. PINEROLO (TO)
TO/18.00/112 Sas GIO.VA di Bechis Giovanni e C. SAUZE DOULX (TO)
TO/18.00/113 Sas Grand Hotel Ala di Stura di Vanelli TORINO
TO/18.00/114 Sas Hotel Banchetta di Bert Bruna e C. SESTRIERE (TO)
TO/18.00/115 Sas Il Giardino dellisola di Riva F. & C. PINEROLO (TO)
TO/18.00/116 Sas Il Lampione di Faure R. e C. TORINO
TO/18.00/117 Sas La Betulla di Mattioda Francesco & C. RIVAROLO C.SE (TO)
TO/18.00/118 Sas LTeit di Lanthelme Charret Elena Cristina e C. SESTRIERE (TO)
TO/18.00/119 Sas Milagro di Renata Miglioretti CHIERI (TO)
TO/18.00/120 Sas Ponte Ventoso TORINO
TO/18.00/121 Sas Ricca CANTOIRA (TO)
TO/18.00/122 Sas Rist. El Merendero e C. di Ruatta Daniela SAN MAURIZIO C.SE (TO)
TO/18.00/123 Sas Rist. S.Genesio di Morando S. e DInca V. CASTAGNETO PO (TO)
TO/18.00/124 Sas Ritz Hotel di Franchi P.c. & C. TORINO
TO/18.00/125 Sas Sincom di Fiorito G.&C. CIRIE (TO)
TO/18.00/126 Sas Società verso Il 2000 di Simian Lucia TORINO
TO/18.00/127 Sas Valsangone di Moretto Massimo GIAVENO (TO)
TO/18.00/128 Sas Velpat di Balangero Elda & C. CERESOLE REALE (TO)
TO/18.00/129 Sas Via Lattea di Cavani Claudio TORINO
TO/18.00/130 Sci Club Sansicario Cesana Via Lattea CESANA T.SE (TO)
TO/18.00/131 Scotto Maria Maddalena VEROLENGO (TO)
TO/18.00/132 Scuola Teorico Pratica Malva-Arnaldi BIBIANA (TO)
TO/18.00/133 Sereno Gualtiero GIAGLIONE (TO)
TO/18.00/134 Sereno Serena GIAGLIONE (TO)
TO/18.00/135 Sereno Vincenzo GIAGLIONE (TO)
TO/18.00/136 Snc Albergo Furnasa USSEGLIO (TO)
TO/18.00/137 Snc Aris di Montanaro Stefania & C. BARDONECCHIA (TO)
TO/18.00/138 Snc B.T. & di V. USSEGLIO (TO)
TO/18.00/139 Snc Baudino Carlo & C. S.BENIGNO C.SE (TO)
TO/18.00/140 Snc Centro Sci Sestriere SESTRIERE (TO)
TO/18.00/141 Snc Cibrario Italo Tachin USSEGLIO (TO)
TO/18.00/142 Snc F.lli Lavezzo ROMANO C.SE (TO)
TO/18.00/143 Snc G.M.G. MACELLO (TO)
TO/18.00/144 Snc La Duja di Gaia E Actis CIRIE (TO)
TO/18.00/145 Snc Lantelme Faisan Massimo e C. PRAGELATO (TO)
TO/18.00/146 Snc Leo di Trolese Salvatore & C. CHIVASSO (TO)
TO/18.00/147 Snc Maestri di sci Claviere di Capra F. & C. CLAVIERE (TO)
TO/18.00/148 Snc Meinard Rocciavre COAZZE (TO)
TO/18.00/149 Snc Sciovie Usseglio-Svilup.Centr.Inver. USSEGLIO (TO)
TO/18.00/150 Snc Seas di Marchetto Ernesto & C. CLAVIERE (TO)
TO/18.00/151 Snc Soc. Rocca Clari di Debernardi Massimo CESANA T.SE (TO)
TO/18.00/152 Snc Tota Virginia di Ferrero R. PINEROLO (TO)
TO/18.00/153 Snc Trattoria Barba Toni di Pozzetti Sara & C. ORIO CANAVESE (TO)
TO/18.00/154 Soc. coop. a r.I. Il Sole e La Luna di Orecchia Monica EXILLES (TO)
TO/18.00/155 Spa Costa Adriatica FASANO (BR)
TO/18.00/156 Spa Magistra TORINO
TO/18.00/157 Spa Prages - Matheoud Sergio PRAGELATO (TO)
TO/18.00/158 Spa Principi di Piemonte TORINO
TO/18.00/159 Spa Residence Sacchi TORINO
TO/18.00/160 Spa Sansicario Immobiliare TORINO
TO/18.00/161 Spa Sofir Felt TORINO
TO/18.00/162 Spa Sofir Felt TORINO
TO/18.00/163 Srl Albergo Ristorante Dock Milano TORINO
TO/18.00/164 Srl B.& V. di Vincentini Telemaco TORINO
TO/18.00/165 Srl Car - Inn di Da Frè Alfredo TORINO
TO/18.00/166 Srl Cristal di Graziano Franco MONCALIERI (TO)
TO/18.00/167 Srl Domus fFod di Cognetti A. TORINO
TO/18.00/168 Srl Equinozio di Toscano Pino CASTELLAMONTE (TO)
TO/18.00/169 Srl Glicine di Torrezzani M.l. S.SECONDO DI PINEROLO (TO)
TO/18.00/170 Srl Golf hotel La Romanina- Vietti Anna LANZO T.SE (TO)
TO/18.00/171 Srl Granbosco di Deyme Massimo SALBERTRAND (TO)
TO/18.00/172 Srl Hotel Caprilli di De Gregorio Alberto PINEROLO (TO)
TO/18.00/173 Srl Ibis di Mandelli Armando TORINO
TO/18.00/174 Srl imm.re Marina di Alessandro NICHELINO (TO)
TO/18.00/175 Srl La Vostra Meta MILANO
TO/18.00/176 Srl Les Alpes TORINO
TO/18.00/177 Srl Mada Hotels di Mangano V. PINEROLO (TO)
TO/18.00/178 Srl Maga di Moiso Olga TORINO
TO/18.00/179 Srl Millenium di Cravetto G.Mario MONCALIERI (TO)
TO/18.00/180 Srl Royal di Rava Alfonso TORINO
TO/18.00/181 Srl Savio Imm.re MONCALIERI (TO)
TO/18.00/182 Srl SI. FRA MILANO
TO/18.00/183 Srl Soc.Imm.re Sviluppo Golf TORINO
TO/18.00/184 SS. Castelnuovo 80 CASTELNUOVO NIGRA (TO)
TO/18.00/185 SS. La Zucca di Accornero M. Ester TORINO
TO/18.00/186 SS. Marchesi Alfieri TORINO
TO/18.00/187 SS. Melarancio di Bellato Ferdinando ROSTA (TO)
TO/18.00/188 Star Residence - Nicolotti Davide TORINO
TO/18.00/189 Tavola Valdese - Genre Giovanni Pietro TORRE PELLICE (TO)
TO/18.00/190 Terranova s.r.l. - Alpe Giuliano BARDONECCHIA (TO)
TO/18.00/191 Vico Aldo GIAVENO (TO)
TO/18.00/192 Viggiani Domenica PRAGELATO (TO)
TO/18.00/193 Y.M.C.A - Federaz.Italiana delle Assoc. Cristiane
dei Giovani
Roma
TO/18.00/194 Y.M.C.A - Federaz.Italiana delle Assoc. Cristiane
dei Giovani
Roma
TO/18.00/195 Y.W.C.A. - U.C.D.G.- Unione Cristiana delle Giovani TORINO
TO/18.00/196 Zattarin Gianni TORINO
TO/18.00/197 Zenerino Maria Sonia VICO CANAVESE (TO)
PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA
Istanza Beneficiario Comune
VCO/18.00/1 Al Casale della Rondola di Minetti Lisanna CRODO (VB)
VCO/18.00/2 Albergo Rist. Lo Scoiattolo di Tadina Anna VILLETTE (VB)
VCO/18.00/3 Albergo rist. Stazione di Caretti Mario DRUOGNO (VB)
VCO/18.00/4 Albero Rist. Cicicn di Nazzaroli Riccardo CASALE C.C. (VB)
VCO/18.00/5 Alpitecno Vigezzo s.c.a.r.l. MALESCO (VCO)
VCO/18.00/6 Assoc. Pro Cannero Riviera CANNERO R. (VB)
VCO/18.00/7 Assoc. Sviluppo Colonia (A.SVI.CO) - Cazzaniga E. MONZA (MI)
VCO/18.00/8 Assoc. turistica Pro Loco I.A.T. di Cannobio CANNOBIO (VB)
VCO/18.00/9 Azienda agr. La Masseria ORNAVASSO (VB)
VCO/18.00/10 Bar, trattoria Il Gottardo di Miele R. VERBANIA - INTRA
VCO/18.00/11 Bieno SrL - Donzelli Marco VERBANIA - INTRA (VB)
VCO/18.00/12 Biselli Franco VARZO (VB)
VCO/18.00/13 Bottini Gaudenzia ROVEGRO (VB)
VCO/18.00/14 Caffetteria Black & White di Borgatta Jolanda DOMODOSSOLA (VB)
VCO/18.00/15 Circolo Arci Franco Ferraris OMEGNA (VB)
VCO/18.00/16 Complesso pesca sport.Lago delle Rose - Corna G. ORNAVASSO (VB)
VCO/18.00/17 Croce Bianca - Valsecchi Luciano OMEGNA (VB)
VCO/18.00/18 Delsale Edoardo VERBANIA FONDOTOCE
VCO/18.00/19 Ferrari Tiziana GIGNESE (VB)
VCO/18.00/20 Genrelli Gloria Hedy TOCENO (VB)
VCO/18.00/21 Ghizzo Pier Giorgio CEPPO MORELLI (VB)
VCO/18.00/22 Hostaria Tresoldi di Spitti Luigi PREMENO (VB)
VCO/18.00/23 Hotel Carillon di Racchelli G. FERIOLO BAVENO (VB)
VCO/18.00/24 Maffezzoli Erwin STRESA (VB)
VCO/18.00/25 Mardorio Alberto STRESA (VB)
VCO/18.00/26 Minotti Iside VERBANIA
VCO/18.00/27 Morandi Barbara e Ferrarese Stefano VERBANIA - PALLANZA
VCO/18.00/28 Piazza Gianfranco VERBANIA - SUNA
VCO/18.00/29 Ristorante La Pescheria Pizzeria MALESCO (VB)
VCO/18.00/30 Rubinelli Alberto ARIZZANO (VB)
VCO/18.00/31 Ruffatti Virgilio GHIFFA (VB)
VCO/18.00/32 Ruffatti Virgilio GHIFFA (VB)
VCO/18.00/33 Sas AD di Dovera Angela e C. MADONNA DEL SASSO (VB)
VCO/18.00/34 Sas Campeggio Internazionale F.lli Zanone di
Zanone Alfredo CANNOBIO
(VB)
VCO/18.00/35 Sas Carina di Ruffatti Luigi & C. OGGEBBIO (VB)
VCO/18.00/36 Sas Cima Iazzi di Giovanni Ripamonti & C. MACUGNAGA (VB)
VCO/18.00/37 Sas Hotel Verbano di Lanteri Emanuele & C. STRESA (VB)
VCO/18.00/38 Sas Hotel Villa Aminta di Zanetta R. MILANO
VCO/18.00/39 Sas S.T.A.M.S.A di Ionghi Benedetta MACUGNAGA (VB)
VCO/18.00/40 Sasa Villa Azalea di Beltrami Paolo e C. BAVENO (VB)
VCO/18.00/41 Scesa Fulvio ORNAVASSO (VB)
VCO/18.00/42 Scesa Fulvio ORNAVASSO (VB)
VCO/18.00/43 Scesa Ruggero ORNAVASSO (VB)
VCO/18.00/44 Scrl Acli Service di Bianchi Gerard CINISELLO B.MO (BG)
VCO/18.00/45 Snc Albergo Bel Soggiorno di Vercelli N. & C. OGGEBBIO (VB)
VCO/18.00/46 Snc Albergo Cristallo di Lagger Etta & C. MACUGNAGA (VB)
VCO/18.00/47 Snc Albergo CUCCINI VARZO (VB)
VCO/18.00/48 Snc Albergo Ghiffa di Cattaneo D. e C. GHIFFA (VB)
VCO/18.00/49 Snc Bar Miralago di Vadalà Giovanni & C. BAVENO (VB)
VCO/18.00/50 Snc Beltrami di Beltrami I.G.e C. LOREGLIA (VB)
VCO/18.00/51 Snc Condor di Marolini Sergio STRESA (VB)
VCO/18.00/52 Snc F.lli Minoli CANNERO R. (VB)
VCO/18.00/53 Snc Ferrari Gino &.C. CANNOBIO (VB)
VCO/18.00/54 Snc Ferrari Pierina & C. CANNOBIO (VB)
VCO/18.00/55 Snc Hotel Premeno di Barbini G.& C. PREMENO (VB)
VCO/18.00/56 Snc La Locanda di Locati Paola e C. STRESA (VB)
VCO/18.00/57 Snc Lago di Viscomi Alfredo e C. MERGOZZO (VB)
VCO/18.00/58 Snc Rist. Centro di Bendotti P.L.& C. VERBANIA
VCO/18.00/59 Snc Rist. Unione di Ruffoni A. e M. STRESA ISOLA PESCATORI (VB)
VCO/18.00/60 Sormani Matteo e Francesca FORMAZZA (VCO)
VCO/18.00/61 Spa AIA - Anonima italiana alberghi - di Zacchera Carlo BAVENO (VB)
VCO/18.00/62 Spa Soc. AIA Anonima Ital. Alberghi BAVENO (VB)
VCO/18.00/63 Spa Soc. AIA Anonima Ital. Alberghi BAVENO (VB)
VCO/18.00/64 Spa Soc. AIA Anonina Ital. Alberghi BAVENO (VB)
VCO/18.00/65 Srl Albergo Belvedere VERBANIA PALLANZA
VCO/18.00/66 Srl Camping Village Isolino di Mengozzi M.Concetta VERBANIA FONDOTOCE
VCO/18.00/67 Srl Costa Levante di Lupatini Enrico MILANO
VCO/18.00/68 Srl Filsport Service VERBANIA
VCO/18.00/69 Srl Fiordalpe Ristorazione BACENO (VB)
VCO/18.00/70 Srl Hotel Due Palme di Oliva Milena MERGOZZO (VB)
VCO/18.00/71 Srl Il Cortile di Arno Albert Sgier CANNERO R. (VB)
VCO/18.00/72 Srl La Sosta MALESCO (VB)
VCO/18.00/73 Srl Magic Ski FORMAZZA (VB)
VCO/18.00/74 Srl Malu di Manoni Tranquillo VERBANIA FONDOTOCE
VCO/18.00/75 Srl S.Anna hotel VERBANIA PALLANZA
VCO/18.00/76 Srl S.Domenico Neve di Rossi Gianluigi VARZO (VB)
VCO/18.00/77 Srl Soc. S.I.A.L.M. MILANO
VCO/18.00/78 Srl Spi Service OMEGNA (VB)
VCO/18.00/79 Srl Stradale 20124 MILANO
VCO/18.00/80 Srl Trattoria Della Stazione OMEGNA (VB)
VCO/18.00/81 Srl Verbania Sporting VERBANIA
VCO/18.00/82 Srl Verbania Vacanze di Manoni Tranquillo VERBANIA INTRA
VCO/18.00/83 SS. Ca du Cioss di Debetaz Jacqueline BEURA CARDEZZA (VB)
VCO/18.00/84 Tartaini Luigia VIGNONE (VB)
VCO/18.00/85 Villa Dal Pozzo DAnnone BELGIRATE (VB)
PROVINCIA DI VERCELLI
Istanza Beneficiario Comune
VC/18.00/1 Albego Bucaneve VEGLIO (VC)
VC/18.00/2 Alpe Campo s.r.l. - Antonietti Alberto RIMASCO (VC)
VC/18.00/3 Assoc. Sportalp Scopello - Canova Luigino SCOPELLO (VC)
VC/18.00/4 Associazione Terrieri - Goddo Franco BREIA (VC)
VC/18.00/5 Azienda agr. Greppi Massimo Fabrizio e Davide CRESCENTINO (VC)
VC/18.00/6 Casa Indren di Grober Sergio ALAGNA VALSESIA (VC)
VC/18.00/7 Casaccia Mario PARONE VARALLO (VC)
VC/18.00/8 Cisnetti Andrea PALAZZOLO V.SE (VC)
VC/18.00/9 Congregazione Suore Missionarie di Gesù VARALLO (VC)
VC/18.00/10 Defabiani Armando QUARONA (VC)
VC/18.00/11 Doniani Romano BORGOSESIA (VC)
VC/18.00/12 Jauch Doris CRESCENTINO (VC)
VC/18.00/13 Masoni Graziana e Figli CIVIASCO (VC)
VC/18.00/14 Pantaleo Mariano SCOPELLO (VC)
VC/18.00/15 Pro-Loco Piode PIODE (VC)
VC/18.00/16 Rossi Simona SCOPA (VC)
VC/18.00/17 Sas Albergo Rosetta di Corda Carla e & SCOPELLO (VC)
VC/18.00/18 Sas Col DOlen Guglielmina ALAGNA VALSESIA (VC)
VC/18.00/19 Sas Erika di Faur Aline BORGOSESIA (VC)
VC/18.00/20 Sas Hotel Ristorante La Campagnola BORGOSESIA (VC)
VC/18.00/21 Sas RISTO di De Zuani P.F. & C. BORGOSESIA (VC)
VC/18.00/22 Scalvini Valeria BORGOSESIA (VC)
VC/18.00/23 Scopello Cultura - Ottone Paola SCOPELLO (VC)
VC/18.00/24 Snc Albergo DellAuto VERCELLI
VC/18.00/25 Snc Hotel Rist. Cinzia di Sarzano A. e Brusasca C. VERCELLI
VC/18.00/26 Snc Rist. San Massimo di Barioglio Fiorenzina & C. SANTHIA (VC)
VC/18.00/27 Spa Mera SCOPELLO (VC)
VC/18.00/28 Srl Immobiliare Sabrina VERCELLI
VC/18.00/29 Srl S.I.S.T.A.- Soc. per lincremento e lo sviluppo
tur. di
Alagna ALAGNA VALSESIA (VC)
VC/18.00/30 Srl S.V.A.L.T.U.R BORGOSESIA (VC)
VC/18.00/31 Stocco Paola BORGOSESIA (VC)
VC/18.00/32 Tirozzo Silvana CERVATTO (VC)
VC/18.00/33 Vocca 2000 VOCCA (VC)
VC/18.00/34 Zimmer In di Grober Cristina ALAGNA VALSESIA (VC)
STATUTI ENTI LOCALI
Comune di Piedicavallo (Biella)
Statuto comunale
TITOLO I
Principi generali
Art. 1
Denominazione e natura giuridica
1. Il Comune di Piedicavallo, interamente montano, è situato tra le quote altimetriche 951 e 2556, appartiene storicamente e geograficamente allAlta Valle del Cervo, territorio alpino omogeneo dotato di autonomia amministrativa fin dal 1694, costituitosi nel 1957 in Consiglio della Valle ed in forza della legge regionale n. 17 dell11 agosto 1973 in Comunità Montana.
2. E ente autonomo locale con rappresentatività generale secondo i principi della Costituzione, nel rispetto delle leggi della Repubblica Italiana e del presente Statuto.
3. Il Comune tutela la propria denominazione e lintegrità geografica e dimensionale del proprio territorio che deriva da secolari accordi tra le genti della montagna e da consuetudini di utilizzo collettivo del suolo e delle sue risorse naturali.
4. Il Comune comprende due cantoni: Montesinaro e Piedicavallo capoluogo; in questultimo ha la sua sede legale e individua nel palazzo civico lapposito spazio da attrezzare ad albo pretorio per la pubblicazione degli ed avvisi previsti dalla legge.
Comprende altresì dieci vecchi borghi sparsi sul territorio, usati un tempo per attività agricole e divenuti oggi sedi private di soggiorni estivi e di fine settimana, privi comunque di urbanizzazione primaria impossibile per la specificità dei luoghi.
Art. 2
Finalità generali
1. Il Comune promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico della propria comunità ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Costituzione, riconoscendo il valore fondamentale della famiglia.
2. Il Comune promuove lo sviluppo del proprio territorio, favorisce e coordina le iniziative volte alla difesa ed alla rivalutazione dellinsediamento umano nel rispetto dei valori storico-sociali-ambientali. Promuove lo studio e la conoscenza del territorio, valorizzando loriginale patrimonio storico, etnico, culturale, linguistico, artistico, ambientale ed ogni testimonianza segno di originale ed autonoma identità.
3. Il Comune concorre allattuazione del servizio di assistenza sociale, con speciale riferimento agli anziani, ai minori, agli inabili ed invalidi, al fine del loro insediamento sociale compatibilmente con le risorse disponibili.
4. Nei casi e con le modalità previsti da apposito regolamento, il Comune può erogare contributi e concede facilitazioni a soggetti in disagiate condizioni economico-sociali ed alle associazioni ed Enti del volontariato compatibilmente con le risorse disponibili.
5. Sono fatte salve le disposizioni, i limiti, le esclusioni, imposti dalla normativa vigente in materia.
Art. 3
Tutela Ambientale
1. Il Comune promuove le misure necessarie a conservare e difendere lambiente, attuando iniziative per la difesa del suolo e del sottosuolo e per eliminare le cause e lo stato di inquinamento atmosferico, acustico e delle acque.
Art. 4
Tutela attività sportive e ricreative
1. Il Comune promuove la diffusione dello sport quale strumento di aggregazione sociale, di sviluppo della persona, di conservazione della efficienza fisica, soprattutto per la formazione dei giovani, anche nel tentativo di prevenirli dal contatto con la droga, impegnandoli in sane competizioni.
2. Per questo favorisce lattività di Enti, organismi, associazioni ricreative e sportive, anche a mezzo di contributi ed altre agevolazioni, nei casi e con le modalità previsti dal regolamento.
3. Promuove la creazione di idonee strutture per lesercizio di attività sportive e ricreative, assicurandone laccesso ai cittadini singoli ed associati, regolamentandone lutilizzo ma favorendo, con ogni sforzo, le società locali che promuovono iniziative ricreative per i giovani e per gli anziani.
Art. 5
Tutela diritto allo studio
1. Il Comune svolge funzioni relative allesercizio del diritto allo studio concernenti le strutture, i servizi e le attività destinate a facilitare lassolvimento dellobbligo scolastico.
Art. 6
Tutela attività industriali, commerciali - Artigianato Agricoltura
1. Il Comune tutela tutte le attività industriali e lesercizio delle attività commerciali, ne pianifica la localizzazione, favorisce lorganizzazione razionale dellapparato distributivo, al fine di garantire la migliore funzionalità e produttività del servizio da rendere al consumatore.
2. Tutela e promuove lo sviluppo dellartigianato e dellagricoltura, adotta iniziative atte ad incentivare lattività, favorisce le associazioni.
Art. 7
Tutela assetto territoriale
Sviluppo residenziale
1. Il Comune promuove ed attua un organico assetto del territorio nel quadro di un programmato sviluppo degli insediamenti residenziali, delle infrastrutture sociali, e delle attività economiche.
2. Realizza piani di sviluppo delledilizia residenziale pubblica, al fine di assicurare il diritto allabitazione.
3. Predispone la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria secondo le esigenze e le priorità definite dai programmi pluriennali di attuazione.
Art. 8
Tutela edifici culto e pratiche religiose ammesse
1. Il Comune concorre, nei limiti delle disponibilità di bilancio, con osservanza delle disposte normative vigenti, alle spese necessarie alla conservazione degli edifici adibiti al culto ed assume, ove necessario, altri idonei interventi diretti a garantire lesercizio della pratica religiosa ammessa.
Art. 9
Territorio e sede comunale
1. Il territorio, del Comune si estende per 1788 ettari, confina con i comuni di Rosazza, Tavigliano, Sagliano Micca, Andorno Micca e Gaby.
2. Il Palazzo civico, sede comunale, è ubicato in via IV Novembre n. 2.
3. Le adunanze degli organi collegiali si svolgono normalmente nella sede comunale; esse possono tenersi in luoghi diversi in caso di necessità o per particolari esigenze.
Art. 10
Simbolo e sigillo
1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome Comune di Piedicavallo, nonché col gonfalone e con lo stemma concesso con D.P.R. 12.10.1993. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, e ogni qualvolta sia necessario rendere ufficiale la partecipazione dellente a una particolare iniziativa, il Sindaco può disporre che venga esibito il gonfalone con lo stemma del Comune.
2. La Giunta può autorizzare luso e la riproduzione dello stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto ove sussista un pubblico interesse.
Art. 11
Programmazione e cooperazione
1. Il Comune persegue le proprie finalità attraverso gli strumenti della programmazione, della pubblicità e della trasparenza, avvalendosi dellapporto delle formazioni sociali, economiche, sindacali, sportive e culturali operanti sul suo territorio.
2. Il Comune ricerca, in modo particolare, la collaborazione e la cooperazione con i comuni vicini, con la provincia di Biella, con la regione Piemonte.
TITOLO II
Ordinamento strutturale
CAPO I
Organi e loro attribuzioni
Art. 12
Organi
1. Sono organi del Comune il Consiglio Comunale, il Sindaco e la Giunta e le rispettive competenze sono stabilite dalla legge e dal presente statuto.
2. Il consiglio comunale è organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo.
3. Il Sindaco è responsabile dellamministrazione ed è il legale rappresentante del Comune, egli esercita inoltre le funzioni di Ufficiale di Governo secondo le leggi dello stato.
4. La Giunta collabora col Sindaco nella gestione amministrativa del Comune e svolge attività propositive e di impulso nei confronti del consiglio.
Art. 13
Deliberazioni degli organi collegiali
1. Le deliberazioni degli organi collegiali sono assunte, di regola, con votazione palese; sono da assumere a scrutinio segreto le deliberazioni concernenti persone, quando venga esercitata una facoltà discrezionale fondata sullapprezzamento delle qualità soggettive di una persona o sulla valutazione dellazione da questi svolta.
2. Listruttoria e la documentazione delle proposte di deliberazione avvengono attraverso i responsabili dei servizi; la verbalizzazione degli atti e delle sedute del consiglio e della Giunta è curata dal segretario comunale, secondo le modalità e i termini stabiliti dal regolamento per il funzionamento del consiglio.
3. Il segretario comunale non partecipa alle sedute quando si trova in stato di incompatibilità: in tal caso è sostituito in via temporanea dal componente del consiglio o della Giunta nominato dal presidente.
4. I verbali delle sedute sono firmati dal presidente e dal segretario.
Art. 14
Consiglio comunale
1. Il consiglio comunale è dotato di autonomia organizzativa e funzionale e, rappresentando lintera comunità, delibera lindirizzo politico-amministrativo ed esercita il controllo sulla sua applicazione.
2. Lelezione, la durata in carica, la composizione e lo scioglimento del consiglio comunale sono regolati dalla legge.
3. Il consiglio, comunale esercita le potestà e le competenze stabilite dalla legge e dallo statuto e svolge le proprie attribuzioni conformandosi ai principi, alle modalità e alle procedure stabiliti nel presente statuto e nelle norme regolamentari.
4. Il consiglio comunale definisce gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni e provvede alla nomina degli stessi nei casi previsti dalla legge. Detti indirizzi sono valevoli limitatamente allarco temporale del mandato politico-amministrativo dellorgano consiliare.
5. Il consiglio comunale conforma lazione complessiva dellente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità ai fini di assicurare imparzialità e corretta gestione amministrativa.
6. Gli atti fondamentali del consiglio devono contenere lindividuazione degli obiettivi da raggiungere nonché le modalità di reperimento e di destinazione delle risorse e degli strumenti necessari.
7. Il consiglio comunale ispira la propria azione al principio di solidarietà.
Art. 15
Sessioni e convocazione
1. Lattività del consiglio comunale si svolge in sessione ordinaria o straordinaria.
2. Ai fini della convocazione, sono considerate ordinarie le sedute nelle quali vengono iscritte le proposte di deliberazioni inerenti allapprovazione delle linee programmatiche del mandato, del bilancio di previsione e del rendiconto della gestione.
3. Le sessioni ordinarie devono essere convocate almeno cinque giorni prima del giorno stabilito; quelle straordinarie almeno tre. In caso deccezionale urgenza, la convocazione può avvenire con un anticipo di almeno 24 ore.
4. La convocazione del consiglio e lordine del giorno degli argomenti da trattare è effettuata dal Sindaco di sua iniziativa o su richiesta di almeno un quinto dei consiglieri; in tal caso la riunione deve tenersi entro 20 giorni e devono essere inseriti allordine del giorno gli argomenti proposti, purché di competenza consiliare; qualora gli argomenti proposti non siano di competenza consiliare, gli stessi verranno posti in discussione nella prima riunione valida successiva del Consiglio comunale, venendo in tal caso quindi meno lobbligo di convocazione nel termine anzidetto. Potranno, altresì, essere inseriti argomenti nella stessa seduta del Consiglio quando vi sia la presenza di tutti i consiglieri in carica e che questi siano unanimemente concordi.
5. La convocazione è effettuata tramite avvisi scritti contenenti le questioni da trattare, da consegnarsi a ciascun consigliere nel domicilio eletto; la consegna deve risultare da dichiarazione del messo comunale. Gli avvisi potranno essere recapitati a mezzi di telefax o attraverso unaltra forma telematica, qualora sia il consigliere interessato a richiederlo espressamente, in tal caso farà fede la ricevuta di trasmissione telefonica e sarà esonerato da ogni responsabilità ulteriore il soggetto incaricato comunale dellinvio. Lavviso scritto può prevedere anche una seconda convocazione, da tenersi almeno due ore dopo la prima.
6. Lintegrazione dellordine del giorno con altri argomenti da trattarsi in aggiunta a quelli per cui è stata già effettuata la convocazione è sottoposta alle medesime condizioni di cui al comma precedente e può essere effettuata almeno 24 ore prima del giorno in cui è stata convocata la seduta.
7. Lelenco degli argomenti da trattare deve essere affisso nellalbo pretorio almeno entro il giorno precedente a quello stabilito per la prima adunanza e deve essere adeguatamente pubblicizzato in modo da consentire la più ampia partecipazione dei cittadini.
8. La documentazione relativa alle pratiche da trattare deve essere messa a disposizione dei consiglieri comunali almeno ventiquattro ore prima della seduta.
9. Le sedute del consiglio sono pubbliche, salvi i casi previsti dal regolamento consiliare che ne disciplina il funzionamento.
10. La prima convocazione del consiglio comunale subito dopo le elezioni per il suo rinnovo viene indetta dal Sindaco neoeletto entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e la riunione deve tenersi entro dieci giorni dalla convocazione.
11. In caso di impedimento permanente, decadenza, rimozione, decesso del Sindaco si procede allo scioglimento del consiglio comunale; il consiglio e la Giunta rimangono in carica fino alla data delle elezioni e le funzioni del Sindaco sono svolte dal Vicesindaco.
Art. 16
Linee programmatiche di mandato
1. Entro il termine di 30 giorni, decorrenti dalla data del suo avvenuto insediamento, sono presentate, da parte del Sindaco, sentita la Giunta, le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare durante il mandato politico-amministrativo.
2. Ciascun consigliere comunale ha il pieno diritto di intervenire nella definizione delle linee programmatiche, proponendo le integrazioni, gli adeguamenti e le modifiche, mediante presentazione di appositi emendamenti, nelle modalità indicate dal regolamento del consiglio comunale.
3. Il consiglio provvede, in sessione straordinaria, a verificare lattuazione di tali linee, da parte del Sindaco e dei rispettivi assessori, entro il 30 settembre di ogni anno. E facoltà del consiglio provvedere a integrare, nel corso della durata del mandato, con adeguamenti strutturali e/o modifiche, le linee programmatiche, sulla base delle esigenze e delle problematiche che dovessero emergere in ambito locale.
Art. 17
Commissioni
1. Il Consiglio comunale può nel suo seno istituire commissioni permanenti, temporanee o speciali, aventi poteri esclusivamente referenticonsultivi.
2. Compito principale delle commissioni permanenti è lesame preparatorio degli atti deliberativi del Consiglio al fine di favorire il miglior esercizio delle funzioni dellorgano stesso.
3. Compito delle commissioni temporanee e di quelle speciali è lesame di materie relative a questioni di carattere particolare o generale individuate dal Consiglio comunale.
4. Nel provvedimento di nomina viene designato il coordinatore della commissione ed, inoltre, per le commissioni temporanee e speciali loggetto specifico dellincarico ed il termine entro il quale la commissione deve riferire al Consiglio.
5. Con la deliberazione di istituzione della commissione, il Consiglio determinerà il numero dei commissari che la compongono, garantendo con criterio proporzionale la presenza delle minoranze.
6. Le commissioni possono invitare a partecipare ai propri lavori anche soggetti esterni allAmministrazione comunale purché questi siano in qualche modo interessati allargomento trattato dalla Commissione stessa.
7. Le commissioni sono tenute a sentire il Sindaco e gli Assessori ogni qual volta questi lo richiedano.
Art. 18
Consiglieri
1. Lo stato giuridico, le dimissioni e la sostituzione dei consiglieri sono regolati dalla legge; essi rappresentano lintera comunità alla quale costantemente rispondono.
2. Le funzioni di consigliere anziano sono esercitate dal consigliere che, nellelezione a tale carica, ha ottenuto il maggior numero di preferenze. A parità di voti sono esercitate dal più anziano di eta.
3. I consiglieri comunali che non intervengono alle sessioni ordinarie per tre volte, consecutive senza giustificato motivo sono dichiarati decaduti con deliberazione del consiglio comunale. A tale riguardo, il Sindaco, a seguito dellavvenuto accertamento dellassenza maturata da parte del consigliere interessato, provvede con comunicazione scritta, ai sensi dellart. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, a comunicargli lavvio del procedimento amministrativo. Il consigliere ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze, nonché a fornire al Sindaco eventuali documenti probatori, entro il termine indicato nella comunicazione scritta, che comunque non può essere inferiore a giorni 20, decorrenti dalla data di ricevimento. Scaduto questultimo termine, il consiglio esamina e infine delibera, tenuto adeguatamente conto delle cause giustificative presentate da parte del consigliere interessato.
Art. 19
Diritti e doveri dei consiglieri
1. I consiglieri hanno diritto di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di deliberazione, nei limiti consentiti dalla legge, dal presente Statuto e dai Regolamenti comunali.
2. Le modalità e le forme di esercizio del diritto di iniziativa e di controllo dei consiglieri comunali sono disciplinati dal regolamento del consiglio comunale.
3. I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune nonché dalle aziende, istituzioni o enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni utili allespletamento del proprio mandato. Essi, nei limiti e con le forme stabilite dal regolamento, hanno diritto di visionare gli atti e documenti, anche preparatori e di conoscere ogni altro atto utilizzato ai fini dellattività amministrativa e sono tenuti al segreto nei casi specificatamente determinati dalla legge. Inoltre essi hanno diritto a ottenere, da parte del Sindaco, unadeguata e preventiva informazione sulle questioni sottoposte allorgano, anche attraverso lattività della conferenza dei capigruppo, di cui al successivo art. 21 del presente statuto.
4. Ciascun, consigliere è tenuto a eleggere un domicilio presso il quale verranno recapitati gli avvisi di convocazione del consiglio e ogni altra comunicazione ufficiale. Le convocazioni a riunione, compresa quella del Consiglio, e ogni altra documentazione potrà essere trasmessa a mezzo telefax al numero comunicato dal consigliere interessato, farà ricevuta di avvenuta ricezione il referto dì trasmissione del documento.
Art. 20
Gruppi consiliari
1. I Consiglieri eletti nella medesima lista formano un gruppo consiliare. Nel caso in cui in una lista sia stato eletto un solo consigliere, a questo sono riconosciute la rappresentanza e le prerogative spettanti ad un gruppo consiliare.
2. Ciascun gruppo, come sopra formato, comunica al Sindaco ed al Segretario Comunale il nome del capogruppo entro il giorno precedente la prima riunione del Consiglio neoeletto; in mancanza di tale comunicazione verrà considerato capogruppo il Consigliere che nella lista si era presentato candidato alla carica di Sindaco.
3. I consiglieri comunali possono costituire gruppi non corrispondenti alle liste elettorali nei quali sono stati eletti purché tali gruppi risultino composti da almeno due membri.,
4. Presso il Comune di Piedicavallo, potrà essere costituita la conferenza dei capigruppo, finalizzata a rispondere alle finalità generali indicate dallart. 19, comma 3, del presente statuto, nonché dallart 31, comma 7 ter, della legge 142/90, e s.m.i. La disciplina, il funzionamento e le specifiche attribuzioni sono contenute nel regolamento del consiglio comunale.
5. Ai capigruppo consiliari è consentito ottenere, gratuitamente, una copia della documentazione inerente gli atti utili allespletamento del proprio mandato.
6. I gruppi consiliari, nel caso siano. composti da almeno tre consiglieri, hanno diritto a riunirsi in un locale comunale messo a disposizione, per tale scopo, dal Sindaco.
Art. 21
Sindaco
1. Il Sindaco è eletto direttamente dai cittadini secondo le modalità stabilite nella legge che disciplina altresì i casi di ineleggibilità, di incompatibilità, lo stato giuridico e le cause di cessazione dalla carica.
2. Egli rappresenta il Comune ed è lorgano responsabile dellamministrazione, sovrintendo alle verifiche di risultato connesse al funzionamento dei servizi comunali, impartisce direttive al segretario comunale, al direttore, se nominato, e ai responsabili degli uffici in ordine agli indirizzi amministrativi e gestionali, nonché sullesecuzione degli atti.
3. Il Sindaco esercita le funzioni attribuitegli dalle leggi, dallo statuto, dai regolamenti e sovrintende allespletamento delle funzioni statali o regionali attribuite al Comune. Egli ha inoltre competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e controllo sullattività degli assessori e delle strutture gestionali ed esecutive.
4. Il Sindaco, sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio, provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni.
5. Il Sindaco è inoltre competente, sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio comunale, nellambito dei criteri indicati dalla Regione Piemonte, e sentite le categorie interessate a coordinate gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, previo accordo con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, degli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, considerando i bisogni delle diverse fasce di popolazione interessate, con particolare riguardo alle esigenze delle persone che lavorano.
6. Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono assegnate dal presente statuto e dai regolamenti attribuzioni quale organo di amministrazione, di vigilanza e poteri di autorganizzazione delle competenze connesse allufficio.
Art. 22
Attribuzioni di amministrazione
1. Il Sindaco ha la rappresentanza generale dellente, può delegare le sue funzioni o parte di esse ai singoli assessori o consiglieri ed è lorgano responsabile dellamministrazione del Comune; in particolare il Sindaco:
a) dirige e coordina lattività politica e amministrativa del Comune nonché lattività della Giunta e dei singoli assessori;
b) promuove e assume iniziative per concludere accordi di programma con tutti i soggetti pubblici previsti dalla legge, sentito il consiglio comunale;
c) convoca i comizi per i referendum previsti dallart. 6 della legge a. 142/90, e s.m. e i;
d) adotta le ordinanze contingibili e urgenti previste dalla legge;
e) nomina il segretario comunale, scegliendolo nellapposito albo;
f) conferisce e revoca al segretario comunale, se lo ritiene opportuno e previa deliberazione della Giunta comunale, le funzioni di direttore generale nel caso in cui non sia stipulata la convenzione con altri comuni per la nomina del direttore;
g) nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, in base a esigenze effettive e verificabili.
Art. 23
Attribuzioni di vigilanza
1. Il Sindaco nellesercizio delle sue funzioni di vigilanza acquisisce direttamente presso tutti gli uffici e servizi le informazioni e gli atti, anche riservati, e può disporre lacquisizione di atti, documenti e informazioni presso le aziende speciali, le istituzioni e le società per azioni, appartenenti allente, tramite i rappresentanti legali delle stesse, informandone il consiglio comunale.
2. Egli compie gli atti conservativi dei diritti del Comune e promuove, direttamente o avvalendosi del segretario comunale o del direttore se nominato, le indagini e le verifiche amministrative sullintera attività del Comune.
3. Il Sindaco promuove e assume iniziative atte ad assicurare che uffici, servizi, aziende speciali, istituzioni e società appartenenti al Comune, svolgano le loro attività secondo gli obiettivi indicati dal consiglio e in coerenza con gli indirizzi attuativi espressi dalla Giunta.
Art. 24
Attribuzioni di organizzazione
1. Il Sindaco nellesercizio delle sue funzioni di organizzazione:
a) stabilisce argomenti allordine del giorno delle sedute del consiglio comunale, ne dispone la convocazione e le presiede. Provvede alla convocazione quando la richiesta è formulata da un quinto dei consiglieri; esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari e negli organismi pubblici di partecipazione popolare dal Sindaco presieduti, nei limiti previsti dalle leggi;
b) propone argomenti da trattare in Giunta, ne dispone la convocazione e la presiede;
c) riceve le interrogazioni;
d) riceve le mozioni da sottoporre al consiglio in quanto di competenza.
Art. 25
Vicesindaco
1. Il Vicesindaco, nominato tale dal Sindaco, è lAssessore che ha la delega generale per lesercizio di tutte le funzioni del Sindaco, in caso di assenza o impedimento di questultimo.
2. Il conferimento delle deleghe rilasciate agli assessori o consiglieri, deve essere comunicato al consiglio e agli organi previsti dalla legge, nonché pubblicato allalbo pretorio.
Art. 26
Mozioni di sfiducia
1. Il voto del consiglio comunale contrario a una proposta del Sindaco o della Giunta non ne comporta le dimissioni.
2. Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica nel caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti del consiglio.
3. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre 30 dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del consiglio e alla nomina di un commissario, ai sensi delle leggi vigenti.
Art. 27
Dimissioni e impedimento permanente del Sindaco
1. Le dimissioni comunque presentate dal Sindaco al consiglio diventano irrevocabili decorsi 20 giorni dalla loro presentazione. Trascorso tale termine, si procede allo scioglimento del consiglio, con contestuale nomina di un commissario.
2. Limpedimento permanente del Sindaco viene accertato da una commissione di tre persone eletta dal consiglio comunale e composta da soggetti estranei al consiglio, nominati in relazione allo specifico motivo dellimpedimento.
3. La commissione nel termine di 30 giorni dalla nomina relaziona al consiglio sulle ragioni dellimpedimento.
4. Il consiglio si pronuncia sulla relazione in seduta pubblica, salvo sua diversa determinazione, anche su richiesta della commissione, entro dieci giorni dalla presentazione.
Art. 28
Giunta comunale
1. La Giunta è organo di impulso e di gestione amministrativa, collabora col Sindaco al governo del Comune e impronta la propria attività ai principi della trasparenza e dellefficienza.
2. La Giunta adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dellente nel quadro degli indirizzi generali e in attuazione delle decisioni fondamentali approvate dal consiglio comunale.
3. In particolare, la Giunta esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi e i programmi da attuare e adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, e verifica la rispondenza dei risultati dellattività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.
4. La Giunta riferisce annualmente al consiglio comunale sulla sua attività.
Art. 29
Composizione della Giunta comunale
1. La Giunta è composta dal Sindaco e da un numero massimo di 3 assessori di cui uno è investito della carica di Vicesindaco.
2. Gli assessori sono scelti normalmente tra i consiglieri; possono tuttavia essere nominati anche assessori esterni al consiglio, purché dotati dei requisiti di eleggibilità e in possesso di particolare competenza ed esperienza tecnica, amministrativa o professionale.
3. Gli assessori esterni possono partecipare alle sedute del consiglio e intervenire nella discussione ma non hanno diritto di voto.
Art. 30
Nomina della Giunta Comunale
1. Il Vicesindaco e gli altri componenti della Giunta sono nominati dal Sindaco e presentati al consiglio comunale nella prima seduta successiva alle elezioni.
2. Il Sindaco può revocare uno o più assessori dandone motivata comunicazione al consiglio e deve sostituire entro 15 giorni gli assessori dimissionari.
3. Le cause di incompatibilità, la posizione e lo stato giuridico degli assessori nonché gli istituti della decadenza e della revoca sono disciplinati dalla legge; non possono comunque far parte della Giunta coloro che abbiano tra loro o con il Sindaco rapporti di parentela entro il terzo grado, di affinità di primo grado, di affiliazione e i coniugi.
4. Salvi i casi di revoca da parte del Sindaco la Giunta rimane in carica fino al giorno della proclamazione degli eletti in occasione del rinnovo del consiglio comunale.
Art. 31
Funzionamento della Giunta comunale
1. La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco, che coordina e controlla lattività degli assessori e stabilisce lordine del giorno delle riunioni, anche tenuto conto degli argomenti proposti dai singoli assessori.
2. Le modalità di convocazione e di funzionamento della Giunta sono stabilite in modo informale dalla stessa.
3. Le sedute sono valide se è presente la metà più uno dei suoi componenti e le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti.
4. In caso di parità di voti su un argomento, prevarrà quello dato dal Sindaco.
Art. 32
Competenze della Giunta comunale
1. La Giunta collabora con il Sindaco nellamministrazione del Comune e compie gli atti che, ai sensi di legge o del presente statuto, non siano riservati al consiglio e non rientrino nelle competenze attribuite al Sindaco, al segretario comunale, al direttore o ai responsabili dei servizi comunali.
2. La. Giunta opera in modo collegiale, dà attuazione agli indirizzi generali espressi dal consiglio e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello stesso.
3. La Giunta, in particolare, nellesercizio delle attribuzioni di governo e delle funzioni organizzative:
a) propone al consiglio i regolamenti;
b) approva i progetti, i programmi esecutivi e i provvedimenti che non comportano impegni dì spesa sugli stanziamenti di bilancio e che non siano riservati dalla legge o dal regolamento di contabilità ai responsabili dei servizi comunali;
c) elabora le linee di indirizzo e predispone le proposte di provvedimenti da sottoporre alle determinazioni del consiglio;
d) assume attività di iniziativa, di impulso e di raccordo con gli organi di partecipazione e decentramento;
e) modifica le tariffe, mentre elabora e propone al consiglio i criteri per la determinazione di quelle nuove;
f) nomina i membri delle commissioni per i concorsi pubblici su proposta del responsabile del servizio interessato;
g) propone i criteri generali per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e vantaggi economici di qualunque genere a enti e persone;
h) approva i regolamenti sullordinamento degli uffici e dei servizi nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio;
i) esprime il proprio parere circa la nomina e la revoca del direttore generale o autorizza il Sindaco a conferire le relative funzioni al segretario comunale;
j) dispone laccettazione o il rifiuto di lasciti e donazioni;
k) fissa la data di convocazione dei comizi per i referendum e costituisce lufficio comunale per le elezioni, cui è rimesso laccertamento della regolarità del procedimento;
l) esercita, previa determinazione dei costi e individuazione dei mezzi, funzioni delegate dalla provincia, regione e stato quando non espressamente attribuite dalla legge e dallo statuto ad altro organo;
m) approva gli accordi di contrattazione decentrata;
n) decide in ordine alle controversie sulle competenze funzionali che potrebbero sorgere fra gli organi gestionali dellente;
o) fissa, ai sensi del regolamento e degli accordi decentrati, i parametri, gli standard e i carichi funzionali di lavoro per misurare la produttività dellapparato, sentito il direttore generale;
p) determina, sentiti i revisori dei conti, i misuratori e i modelli di rilevazione del controllo interno di gestione secondo i principi stabiliti dal consiglio;
q) approva gli atti previsti dai regolamenti comunali che non rientrano fra le competenze di altri organi.
Titolo II
Istituti dì partecipazione e diritti dei cittadini
CAPO I
Partecipazione e decentramento
Art. 33
Partecipazione popolare
1. Il Comune promuove e tutela la partecipazione dei cittadini, singoli o associati, allamministrazione dellente al fine di assicurarne il buon andamento, limparzialità e la trasparenza.
2. La partecipazione popolare si esprime attraverso lincentivazione delle forme associative e di volontariato e il diritto dei singoli cittadini a intervenire nel procedimento amministrativo.
3. Il consiglio comunale predispone e approva un regolamento nel quale vengono definite le modalità con cui i cittadini possono far valere i diritti e le prerogative previste dal presente titolo.
CAPO II
Associazionismo e volontariato
Art. 34
Associazionismo
1. Il Comune riconosce e promuove le forme di associazionismo presenti sul proprio territorio.
2. Non è ammesso il riconoscimento di associazioni segrete o aventi caratteristiche non compatibili con indirizzi generali espressi dalla Costituzione, dalle norme vigenti e dal presente statuto.
3. Le associazioni riconosciute che ottengano contributi di qualsiasi natura dal Comune devono presentare annualmente il loro bilancio
4. Il Comune può promuovere e istituire la consulta delle associazioni operanti sul territorio.
Art. 35
Diritti delle associazioni
1. Ciascuna associazione riconosciuta ha diritto, per il tramite del legale rappresentante o suo delegato, di accedere ai dati di cui è in possesso lamministrazione e di essere consultata, a richiesta, in merito alle iniziative dellente nel settore in cui essa opera.
2. Le scelte amministrative che incidono sullattività delle associazioni possono essere precedute dallacquisizione di pareri espressi dagli organi collegiali delle stesse.
3. I pareri devono pervenire allente nei termini stabiliti nella richiesta.
Art. 36
Contributi alle associazioni
1. Il Comune può erogare alle associazioni, con esclusione dei partiti politici o loro associazioni, contributi economici da destinarsi allo svolgimento dellattività associativa.
2. Il Comune può altresì mettere a disposizione delle associazioni, di cui al comma precedente, a titolo di contributi in natura, strutture, beni o servizi in modo gratuito.
3. Le modalità di erogazione dei contributi o di godimento delle strutture, beni o servizi dellente è stabilita nellapposito regolamento previsto dallart. 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241, in modo da garantire a tutte le associazioni pari opportunità.
4. Il Comune può gestire servizi in collaborazione con le associazioni di volontariato riconosciute a livello nazionale e inserite nellapposito albo regionale, lerogazione dei contributi e le modalità della collaborazione verranno stabilite in apposito regolamento.
5. Le associazioni che hanno ricevuto contributi in denaro o natura dallente devono redigere al termine di ogni anno apposito rendiconto che ne evidenzi limpiego.
Art. 37
Volontariato
1. Il Comune promuove forme di volontariato per un coinvolgimento della popolazione in attività volte al miglioramento della qualità della vita personale, civile e sociale, in particolare delle fasce in costante rischio di emarginazione, nonché per la tutela dei minori e dellambiente.
2. Le associazioni di volontariato potranno collaborare a progetti, strategie, studi e sperimentazioni.
3. Il Comune garantisce che le prestazioni di attività volontarie e gratuite nellinteresse collettivo e ritenute di importanza generale abbiano i mezzi necessari per la loro migliore riuscita e vigila affinché queste abbiano intrapreso tulle le iniziative affinché i soci siano tutelati sotto laspetto infortunistico.
CAPO III
Modalità dì partecipazione
Art. 38
Consultazioni
1. Lamministrazione comunale può indire, quali strumenti di partecipazione, assemblee dei cittadini, consulte e comitati allo scopo di acquisire pareri e proposte in merito allattività amministrativa.
2. Le assemblee sono riunioni pubbliche finalizzate a migliorare la comunicazione e la reciproca informazione tra popolazione e Amministrazione in ordine a fatti, problemi e iniziative che investono la tutela dei diritti dei cittadini e gli interessi collettivi.
3. Le consulte sono strumenti di partecipazione riguardanti specifici settori sociali, economici e culturali.
4. I comitati sono organizzazioni di persone che si propongono il raggiungimento di uno scopo o finalità di interesse collettivo.
5. Le assemblee dei cittadini possono avere dimensione comunale o subcomunale. Possono avere carattere periodico o essere convocate per trattare specifici argomenti, temi o questioni di particolare urgenza.
6. Le assemblee possono essere convocate anche sulla base di una richiesta formulata da un congruo numero di cittadini nella quale devono essere indicati gli oggetti proposti alla discussione ed i nominativi dei rappresentanti dellAmministrazione di cui è richiesta necessariamente la presenza.
7. La convocazione dellAssemblea dovrà avvenire assicurando il pieno rispetto dei principi di partecipazione posti alla base della legge.
Art. 39
Carte dei diritti
1. Il Comune può adottare carte dei diritti, elaborare su autonoma iniziativa dei cittadini che possono riguardare specifici ambiti della vita comunale o particolari servizi dellEnte Locale.
2. Le carte devono essere il frutto di una vasta consultazione popolare e, con i medesimi criteri, possono essere sottoposte a successive integrazioni e verifiche periodiche.
3. Il Comune è tenuto a dare pubblicità delle carte attraverso la propria sede ed uffici e a tener conto delle stesse nella elaborazione dei propri regolamenti quali criteri di indirizzo per lattività comunale.
Art. 40
Petizioni, proposte e istanze
1. I cittadini residenti in Piedicavallo, anche stranieri. possono, tramite petizione, chiedere liscrizione allordine del giorno del Consiglio comunale di problemi inerenti la vita amministrativa e sociale del Comune.
2. Le petizioni devono essere ampiamente motivate e accompagnate e sottoscritte da almeno cento elettori.
3. Il Sindaco iscrive le petizioni pervenute allordine del giorno del primo Consiglio utile.
4. I cittadini hanno, inoltre, diritto a presentare proposte e istanze al Sindaco, alla Giunta e ai responsabili dei servizi i quali sono tenuti a dare adeguata e tempestiva risposta nel termine massimo di trenta giorni dal ricevimento delle stesse.
5. Le proposte devono essere sufficientemente dettagliate in modo da non lasciare dubbi sulla natura dellatto e il suo contenuto dispositivo.
6. Lorgano competente può sentire i proponenti e deve adottare le sue determinazioni in via formale comunque entro 30 giorni dal ricevimento della proposta.
7. Le determinazioni di cui al comma precedente sono pubblicate negli appositi spazi e sono comunicate formalmente al primo firmatario della proposta.
8. Chiunque, singolo o associato, può rivolgere al Sindaco interrogazioni in merito a specifici problemi o aspetti dellattività amministrativa la risposta allinterrogazione deve essere motivata e fornita entro 30 giorni dallinterrogazione.
Art. 41
Referendum consultivi propositivi
1. Per conferire leffettiva partecipazione dei cittadini allattività amministrativa, è prevista lindizione e lattuazione di referendum consultivi tra la popolazione comunale in materia di esclusiva competenza locale.
2. Sono escluse dai referendum le materie concernenti:
a) Statuto comunale;
b) Regolamento del Consiglio comunale;
c) tributi locali;
d) atti di bilancio;
e) piano regolatore generale e strumenti urbanistici attuativi;
f) norme statali o regionali contenenti disposizioni obbligatorie per lEnte;
g) per 5 anni le materie già oggetto di precedenti referendum con esito negativo.
3. Liniziativa dei referendum può essere presa dal Consiglio comunale o da 1/3 del corpo elettorale.
4. Il Consiglio comunale nominerà una apposita commissione, disciplinata dal Regolamento, cui viene affidato il giudizio tecnico di ammissibilità dei referendum proposti dai cittadini, procedendo alla verifica della regolarità della presentazione delle firme, dellammissibilità per materia considerate le limitazioni del precedente secondo comma ed al riscontro della comprensibilità del quesito referendario.
5. Ultimata la verifica, entro 30 giorni dalla presentazione del quesito referendario, la commissione ne presenta una relazione alla Giunta comunale.
6. La Giunta, ove nulla osti, indirà il referendum, con fissazione della data.
7. Nel caso in cui il Consiglio comunale, per motivi di legittimità, si pronunci per il rigetto della proposta referendaria o per il parziale accoglimento, dovrà assumere apposita deliberazione in tal senso.
8. Le modalità operative per la consultazione referendaria formeranno oggetto di apposito disciplinare che, approvato dalla Giunta comunale verrà successivamente depositato presso la segreteria a disposizione dei cittadini interessati.
9. Il referendum non sarà valido se non vi avrà partecipato oltre il 50% degli aventi diritto.
10. I referendum possono essere revocati e sospesi, previo parere della apposita commissione e con motivata deliberazione della Giunta comunale, quando loggetto del loro quesito non abbia più ragion dessere o sussistano degli impedimenti temporanei.
11. I referendum consultivi non possono aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto.
12. Il quesito da sottoporre agli elettori deve essere di immediata comprensione e tale da non ingenerare equivoci.
13. Sono ammesse richieste di referendum anche in ordine alloggetto di atti amministrativi già approvati dagli organi competenti del Comune, a eccezione di quelli relativi alle materie di cui al precedente comma 2.
Art. 42
Accesso agli atti
1. Ciascun cittadino ha libero accesso alla consultazione degli atti dellamministrazione comunale e dei soggetti, anche privati, che gestiscono servizi pubblici.
2. Possono essere sottratti alla consultazione soltanto gli atti che esplicite disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione.
3. La consultazione degli atti di cui al primo comma, deve avvenire, con richiesta scritta e motivata dellinteressato, nei tempi stabiliti da apposito regolamento.
4. In caso di diniego da parte dellimpiegato, o funzionario che ha in deposito latto linteressato può rinnovare la richiesta per iscritto al Sindaco del Comune, che deve comunicare le proprie determinazioni in merito entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta stessa.
5. In caso di diniego devono essere esplicitamente citati gli articoli di legge che impediscono la divulgazione dellatto richiesto.
6. Il regolamento stabilisce i tempi e le modalità per lesercizio dei diritti previsti nel presente articolo.
Art. 43
Diritto di informazione - Albo Pretorio
1. Tutti gli atti dellamministrazione, a esclusione di quelli aventi destinatario determinato, sono pubblici e devono essere adeguatamente pubblicizzati.
2. La pubblicazione avviene, di norma, mediante affissione in apposito spazio denominato Albo Pretorio. Tale spazio potrà avere collocazione interna od esterna al palazzo comunale, comunque in posizione facilmente accessibile a tutti.
3. Gli atti aventi destinatario determinato devono essere notificati allinteressato.
4. Le ordinanze, i conferimenti di contributi a enti e associazioni devono essere pubblicizzati mediante affissione.
5. Inoltre, per gli atti più importanti, individuati dal Sindaco o dai Responsabili dei servizi, deve essere disposta laffissione negli spazi pubblicitari e ogni altro mezzo necessario a darne opportuna divulgazione.
6. Il Segretario comunale sovrintende il servizio delle pubblicazioni degli atti previsti dai commi precedenti. Ad egli compete la certificazione di avvenuta pubblicazione, su attestazione del Messo comunale o del dipendente che cura materialmente la pubblicazione. Ad eccezione degli espressi atti previsti dalla legge, è data facoltà al Segretario di delegare un impiegato comunale od il Messo stesso a certificare lavvenuta pubblicazione.
CAPO IV
Difensore civico
Art. 44
Nomina
1. Il difensore civico, qualora non sia scelto preferibilmente in forma di convenzione con altri comuni o con la provincia di Biella, è nominato dal consiglio comunale, a scrutinio segreto e a maggioranza dei due terzi dei consiglieri.
2. Ciascun cittadino che abbia i requisiti di cui al presente articolo può far pervenire la propria candidatura allamministrazione comunale che ne predispone apposito elenco previo controllo dei requisiti.
3. La designazione del difensore civico deve avvenire tra persone che per preparazione ed esperienza diano ampia garanzia di indipendenza, probità e competenza giuridico - amministrativa e siano in possesso del diploma di laurea in scienze politiche, giurisprudenza, economia e commercio o equipollenti.
4. Il difensore civico rimane in carica quanto il consiglio che lo ha eletto ed esercita le sue funzioni fino allinsediamento del successore.
5. Non può essere nominato difensore civico:
a) chi si trova in condizioni di ineleggibilità alla carica di consigliere comunale;
b) i parlamentari, i consiglieri regionali, provinciali e comunali, i membri dei consorzi tra comuni e delle comunità montane, i membri del comitato regionale di controllo, i ministri di culto, i membri di partiti politici;
c) i dipendenti del Comune, gli amministratori e i dipendenti di persone giuridiche, enti, istituti e aziende che abbiano rapporti contrattuali con lamministrazione comunale o che ricevano da essa a qualsiasi titolo sovvenzioni o contributi;
d) chi fornisca prestazioni di lavoro autonomo allamministrazione comunale;
e) chi sia coniuge o abbia rapporti di parentela o affinità entro il quarto grado con amministratori del Comune. suoi dipendenti od il segretario comunale.
Art. 45
Decadenza
1. Il difensore civico decade dal suo incarico nel caso sopravvenga una condizione che ne otterrebbe la nomina o nel caso egli tratti privatamente cause inerenti lamministrazione comunale.
2. La decadenza è pronunciata dal consiglio comunale.
3. Il difensore civico può essere revocato dal suo incarico per gravi motivi con deliberazione assunta a maggioranza dei due terzi dei consiglieri.
4. In ipotesi di surroga, per revoca, decadenza o dimissioni, prima che termini la scadenza naturale dellincarico, sarà il consiglio comunale a provvedere.
Art. 46
Funzioni
1. Il difensore civico ha il compito di intervenire presso gli organi e uffici del Comune allo scopo di garantire losservanza del presente statuto e dei regolamenti comunali, nonché il rispetto dei diritti dei cittadini italiani e stranieri.
2. Il difensore civico deve intervenire dietro richiesta degli interessati o per iniziativa propria ogni volta che ritiene sia stata violata la legge, lo statuto o il regolamento.
3. Il difensore civico deve provvedere affinché la violazione, per quanto possibile, venga eliminata e può dare consigli e indicazioni alla parte offesa affinché la stessa possa tutelare i propri diritti e interessi nelle forme di legge.
4. Il difensore civico deve inoltre vigilare affinché a tutti i cittadini siano riconosciuti i medesimi diritti.
5. Il difensore civico deve garantire il proprio interessamento a vantaggio di chiunque si rivolga a lui; egli deve essere disponibile per il pubblico nel suo ufficio almeno un giorno alla settimana.
6. Il difensore civico esercita il controllo sulle deliberazioni comunali di cui allart. 17, comma 38 della legge 15 maggio 1997 n. 127 secondo le modalità previste dallart. 17, comma 39, dellultima legge citata.
Art. 47
Facoltà e prerogative
1. Lufficio del difensore civico ha sede, qualora non venga disposto diversamente per convenzione con altri comuni o con la Provincia di Biella, presso idonei locali messi a disposizione dellamministrazione comunale, unitamente ai servizi e alle attrezzature necessarie allo svolgimento del suo incarico.
2. Il difensore civico nellesercizio del suo mandato può consultare gli atti e i documenti in possesso dellamministrazione comunale e dei concessionari di pubblici servizi.
3. Egli inoltre può convocare il responsabile del servizio interessato e richiedergli documenti, notizie, chiarimenti, senza che possa essergli opposto il segreto dufficio.
4. Il difensore civico riferisce entro 30 giorni lesito del proprio operato, verbalmente o per iscritto, al cittadino che gli ha richiesto lintervento e segnala agli organi comunali o alla magistratura le disfunzioni, le illegittimità o i ritardi riscontrati.
5. Il difensore civico può altresì invitare lorgano competente ad adottare gli atti amministrativi che reputa opportuni, concordandone eventualmente il contenuto.
6. E facoltà del difensore civico, quale garante dellimparzialità e del buon andamento delle attività della pubblica amministrazione. di presenziare, senza diritto di voto o di intervento, alle sedute pubbliche delle commissioni concorsuali, aste pubbliche, licitazioni private, appalti concorso. A tale scopo potrà fare richiesta di essere posto a conoscenza delle date delle dette riunioni.
Art. 48
Relazione annuale
1. Il difensore civico presenta ogni anno, entro il mese di marzo, la relazione relativa allattività svolta nellanno precedente, illustrando i casi seguiti, le disfunzioni, i ritardi e le illegittimità riscontrate e formulando i suggerimenti che ritiene più opportuni allo scopo di eliminarle.
2. Il difensore civico nella relazione di cui al primo comma può altresì indicare proposte rivolte a migliorare il funzionamento dellattività amministrativa e lefficienza dei servizi pubblici, nonché a garantire limparzialità delle decisioni.
3. La relazione deve essere affissa allalbo pretorio, trasmessa a tutti i consiglieri comunali e discussa entro 30 giorni in consiglio comunale.
4. Tutte le volte che ne ravvisa lopportunità, il difensore civico può segnalare singoli casi o questioni al Sindaco affinché siano discussi nel consiglio comunale, che deve essere convocato entro 30 giorni.
Art. 49
Indennità di funzione
1. Al difensore civico è corrisposta unindennità di funzione il cui importo è determinato annualmente dal consiglio comunale, salvo diversa disposizione di legge o di convenzione.
CAPO V
Procedimento amministrativo
Art. 50
Diritto di intervento nei procedimenti
1. Chiunque sia portatore di un diritto o di un interesse legittimo coinvolto in un procedimento amministrativo ha facoltà di intervenirvi, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge o dal regolamento.
2. Lamministrazione comunale deve rendere pubblico il nome del funzionario responsabile del procedimento, di colui che è delegato ad adottare le decisioni in merito e il termine entro cui le decisioni devono essere adottate.
Art. 51
Procedimenti ad istanza di parte
1. Nel caso di procedimenti ad istanza di parte il soggetto che ha presentato listanza può chiedere di essere sentito dal funzionario o dallamministratore che deve pronunciarsi in merito.
2. Il funzionario o lamministratore devono sentire linteressato entro il termine massimo di 30 giorni dalla richiesta.
3. Ad ogni istanza rivolta a ottenere lemanazione di un atto o provvedimento amministrativo deve essere data opportuna risposta per iscritto entro il più breve termine e, comunque. non oltre a sessanta giorni.
4. Nel caso latto o provvedimento richiesto possa incidere negativamente su diritti o interessi legittimi di altri soggetti il funzionario responsabile deve dare loro comunicazione della richiesta ricevuta.
5. Tali soggetti possono inviare allamministrazione istanze, memorie, proposte o produrre documenti entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione.
Art. 52
Procedimenti a impulso di ufficio
1. Nel caso di procedimenti ad impulso dufficio il funzionario responsabile deve darne comunicazione ai soggetti i quali siano portatori di diritti od interessi legittimi che possano essere pregiudicati dalladozione dellatto amministrativo, indicando il termine non minore di 15 giorni, salvo i casi di particolare urgenza, entro il quale gli interessati possono presentare istanze, memorie, proposte o produrre documenti.
2. I soggetti interessati possono, altresì, nello stesso termine chiedere di essere sentiti personalmente dal funzionario responsabile o dallamministratore che deve pronunciarsi in merito.
3. Qualora per lelevato numero degli interessati sia particolarmente gravosa la comunicazione personale di cui al primo comma è consentito sostituirla con la pubblicazione ai sensi dellart. 43 del presente statuto.
Art. 53
Determinazione del contenuto dellatto
1. Nei casi previsti dai due articoli precedenti, e sempre che siano state puntualmente osservate le procedure ivi previste, il contenuto volitivo dellatto può risultare da un accordo tra il soggetto privato interessato e la Giunta comunale.
2. In tal caso è necessario che di tale accordo sia dato atto nella premessa e che il contenuto dellaccordo medesimo sia comunque tale da garantire il pubblico interesse e limparzialità dellamministrazione.
Titolo III
Attività amministrativa
Art. 54
Obiettivi dellattività amministrativa
1. Il Comune informa la propria attività amministrativa ai principi di democrazia, di partecipazione, di trasparenza, di efficienza, di efficacia, di economicità e di semplicità delle procedure.
2. Gli organi istituzionali del Comune e i dipendenti responsabili dei servizi sono tenuti a provvedere sulle istanze degli interessati nei modi e nei termini stabiliti dalla legge, dal presente statuto e dai regolamenti di attuazione.
3. Il Comune, allo scopo di soddisfare le esigenze dei cittadini, attua le forme di partecipazione previste dal presente statuto, nonché forme di cooperazione con altri comuni e con la provincia.
Art. 55
Servizi pubblici comunali
1. Il Comune può istituire e gestire servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni e servizi o lesercizio di attività rivolte a perseguire fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile della comunità locale.
2. I servizi da gestirsi con diritto di privativa sono stabiliti dalla legge.
Art. 56
Forme di gestione dei servizi pubblici
1. Il consiglio comunale può deliberare listituzione e lesercizio dei pubblici servizi nelle seguenti forme:
a) in economia, quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio, non sia opportuno costituire unistituzione o unazienda;
b) in concessione a terzi quando esistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale;
c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica e imprenditoriale;
d) a mezzo di istituzione, per lesercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;
e) a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare, la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati;
f) a mezzo di convenzioni, consorzi, accordi di programma, unioni di comuni nonché in ogni altra forma consentita dalla legge.
2. Il Comune può partecipare a società per azioni, a prevalente capitale pubblico per la gestione di servizi che la legge non riserva in via esclusiva al Comune.
3. Il Comune può altresì dare impulso e partecipare, anche indirettamente, ad attività economiche connesse ai suoi fini istituzionali avvalendosi dei principi e degli strumenti di diritto Comune.
4. I poteri, a eccezione del referendum, che il presente statuto riconosce ai cittadini nei confronti degli atti del Comune sono estesi anche agli atti delle aziende speciali, delle istituzioni e delle società di capitali a maggioranza pubblica.
Art. 57
Aziende speciali
1. Il consiglio comunale può deliberare la costituzione di aziende speciali, dotate di personalità giuridica e di autonomia gestionale e imprenditoriale, e ne approva lo statuto.
2. Le aziende speciali informano la loro attività a criteri di trasparenza, di efficacia, di efficienza e di economicità e hanno lobbligo del pareggio finanziario ed economico da conseguire attraverso lequilibrio, dei costi e dei ricavi, ivi compresi i trasferimenti.
3. I servizi di competenza delle aziende speciali possono essere esercitati anche al di fuori del territorio comunale, previa stipulazione di accordi tesi a garantire leconomicità e la migliore qualità dei servizi.
Art. 58
Struttura delle aziende speciali
1 Lo statuto delle aziende speciali ne disciplina la struttura, il funzionamento, le attività e i controlli.
2. Sono organi delle aziende speciali il consiglio di amministrazione, il presidente, il direttore e il collegio dei revisori.
3. Il presidente e gli amministratoti delle aziende speciali sono nominati dal Sindaco fra le persone in possesso dei requisiti di eleggibilità a consigliere comunale dotate di speciale competenza tecnica o amministrativa per studi compiuti, per funzioni esercitate presso aziende pubbliche o private o per uffici ricoperti.
4. Il direttore è assunto per pubblico concorso, salvo i casi previsti dal T.u. 2578/25 in presenza dei quali si può procedere alla chiamata diretta. Può esercitare, su nomina del Sindaco, le funzioni di direttore anche il Direttore Generale del Comune.
5. Il consiglio comunale provvede alla nomina del revisore dei conti, conferisce il capitale di dotazione e determina gli indirizzi e le finalità dellamministrazione delle aziende, ivi compresi i criteri generali per la determinazione delle tariffe per la fruizione dei beni o servizi.
6. Il consiglio comunale approva altresì i bilanci annuali e pluriennali, i programmi e il conto consuntivo delle aziende speciali ed esercita la vigilanza sul loro operato.
7. Gli amministratori delle aziende speciali possono essere revocati soltanto per gravi violazioni di legge, documentata inefficienza o difformità rispetto agli indirizzi e alle finalità dellamministrazione approvate dal consiglio comunale.
Art. 59
Istituzioni
1. Le istituzioni sono organismi strumentali del Comune privi di personalità giuridica ma dotate di autonomia gestionale.
2. Sono organi delle istituzioni il consiglio di amministrazione, il presidente e il direttore.
3. Gli organi dellistituzione sono nominati dal Sindaco che può revocarli per gravi violazioni di legge, per documentata inefficienza o per difformità rispetto agli indirizzi e alle finalità dellamministrazione.
4. Il consiglio comunale determina gli indirizzi e le finalità dellamministrazione delle istituzioni, ivi compresi i criteri generali per la determinazione delle tariffe per la fruizione dei beni o servizi, approva i bilanci annuali e pluriennali, i programmi e il conto consuntivo delle aziende speciali ed esercita la vigilanza sul loro operato.
5. Il consiglio di amministrazione provvede alla gestione dellistituzione deliberando nellambito delle finalità e degli indirizzi approvati dal consiglio comunale e secondo le modalità organizzative e funzionali previste nel regolamento.
6. Il regolamento può anche prevedere forme di partecipazione dei cittadini o degli utenti alla gestione o al controllo dellistituzione.
Art. 60
Società per azioni o a responsabilità limitata
1. Il consiglio comunale può approvare la partecipazione dellente a società per azioni o a responsabilità limitata per la gestione di servizi pubblici, eventualmente provvedendo anche alla loro costituzione.
2. Nel caso di servizi pubblici di primaria importanza la partecipazione del Comune, unitamente a quella di altri eventuali enti pubblici, dovrà essere obbligatoriamente maggioritaria.
3. Latto costitutivo, lo statuto o lacquisto di quote o azioni devono essere approvati dal consiglio comunale e deve in ogni caso essere garantita la rappresentatività dei soggetti pubblici negli organi di amministrazione.
4. Il Comune sceglie i propri rappresentanti tra soggetti di specifica competenza tecnica e professionale e nel concorrere agli atti gestionali considera gli interessi dei consumatori e degli utenti.
5. I consiglieri comunali non possono essere nominati nei consigli di amministrazione delle società per azioni o a responsabilità limitata.
6. Il Sindaco o un suo delegato partecipa allassemblea dei soci in rappresentanza dellente.
7. Il consiglio comunale provvede a verificare annualmente landamento della società per azioni o a responsabilità limitata e a controllare che linteresse della collettività sia adeguatamente tutelato nellambito dellattività esercitata dalla società medesima.
Art. 61
Convenzioni
1. Il consiglio comunale, su proposta della Giunta, delibera apposite convenzioni da stipularsi con amministrazioni statali, altri enti pubblici o con privati al fine di fornire in modo coordinato servizi pubblici.
2. Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari e i reciproci obblighi e garanzie.
Art. 62
Consorzi
1. Il Comune può partecipare alla costituzione di consorzi con altri enti locali per la gestione associata di uno o più servizi secondo le norme previste per le aziende speciali in quanto applicabili.
2. A questo fine il consiglio comunale approva, a maggioranza assoluta dei componenti, una convenzione ai sensi del precedente articolo, unitamente allo statuto del consorzio.
3. La convenzione deve prevedere lobbligo a carico del consorzio della trasmissione al Comune degli atti fondamentali che dovranno essere pubblicati con le modalità di cui allart. 43 del presente statuto.
4. Il Sindaco o un suo delegato fa parte dallassemblea del consorzio con responsabilità pari alla quota di partecipazione fissata dalla convenzione e dallo statuto del consorzio.
Art. 63
Accordi di programma
1. Il Sindaco per la definizione e lattuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, lazione integrata e coordinata del Comune e di altri soggetti pubblici, in relazione alla competenza primaria o prevalente del Comune sullopera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un accordo di programma per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento e ogni altro connesso adempimento.
2. Laccordo di programma, consistente nel consenso unanime del presidente della regione, del presidente della provincia, dei sindaci delle amministrazioni interessate viene definito in unapposita conferenza la quale provvede altresì allapprovazione formale dellaccordo stesso ai sensi dellart. 27, comma 4, della legge 8 giugno 1990 n. 142, modificato dallart. 17, comma 9, della legge n. 127/97.
3. Qualora laccordo sia adottato con decreto del presidente della regione e comporti variazioni degli strumenti urbanistici, ladesione del Sindaco allo stesso deve essere ratificata dal consiglio comunale entro 30 giorni a pena di decadenza.
Titolo IV
Uffici e personale
Capo I
Uffici
Art. 64
Principi strutturali e organizzativi
1. Lamministrazione del Comune si esplica mediante il perseguimento di obiettivi specifici e deve essere improntata ai seguenti principi:
a) unorganizzazione del lavoro per progetti, obiettivi e programmi;
b) lanalisi e lindividuazione delle produttività e dei carichi funzionali di lavoro e del grado di efficacia dellattività svolta da ciascun elemento dellapparato;
c) lindividuazione di responsabilità strettamente collegata allambito di autonomia decisionale dei soggetti;
d) il superamento della separazione rigida delle competenze nella divisione del lavoro e il conseguimento della massima flessibilità delle strutture e del personale e della massima collaborazione tra gli uffici.
Art. 65
Organizzazione degli uffici e del personale
1. Il Comune disciplina con appositi atti la dotazione organica del personale e, in conformità alle norme del presente statuto, lorganizzazione degli uffici e dei servizi sulla base della distinzione tra funzione politica e di controllo attribuita al consiglio comunale, al Sindaco e alla Giunta e funzione di gestione amministrativa attribuita al direttore generale e ai responsabili degli uffici e dei servizi.
2. Gli uffici sono organizzati secondo i principi di autonomia, trasparenza ed efficienza e criteri di funzionalità, economicità di gestione e flessibilità della struttura.
3. I servizi e gli uffici operano sulla base dellindividuazione delle esigenze dei cittadini, adeguando costantemente la propria azione amministrativa e i servizi offerti, verificandone la rispondenza ai bisogni e leconomicità.
4. Gli orari dei servizi aperti al pubblico vengono fissati per il miglior soddisfacimento delle esigenze dei cittadini.
Art. 66
Regolamento degli uffici e dei servizi
1. Il Comune attraverso il regolamento di organizzazione stabilisce le norme generali per lorganizzazione e il funzionamento degli uffici e, in particolare, le attribuzioni e le responsabilità di ciascuna struttura organizzativa, i rapporti reciproci tra uffici e servizi e tra questi, il direttore e gli organi amministrativi.
2. I regolamenti si uniformano al principio secondo cui agli organi di governo è attribuita la funzione politica di indirizzo di controllo, intesa come potestà di stabilire in piena autonomia obiettivi e finalità dellazione amministrativa in ciascun settore e di verificarne il conseguimento; al direttore e ai funzionari responsabili spetta, ai fini del perseguimento degli obiettivi assegnati, il compito di definire, congruamente con i fini istituzionali, gli obiettivi più operativi e la gestione amministrativa, tecnica e contabile secondo i principi di professionalità e responsabilità.
3. Lorganizzazione del Comune si articola in unità operative che sono aggregate, secondo criteri di omogeneità, in strutture progressivamente più ampie, come disposto dallapposito regolamento anche mediante il ricorso a strutture trasversali o di staff intersettoriali.
4. Il Comune recepisce e applica gli accordi collettivi nazionali approvati nelle forme di legge e tutela la libera organizzazione sindacale dei dipendenti stipulando con le rappresentanze sindacali gli accordi collettivi decentrati ai sensi delle norme di legge e contrattuali in vigore.
Art. 67
Diritti e doveri dei dipendenti
1. I dipendenti comunali, inquadrati in ruoli organici e ordinati secondo categorie in conformità alla disciplina generale sullo stato giuridico e il trattamento economico del personale stabilito dalla legge è dagli accordi collettivi nazionali, svolgono la propria attività al servizio e nellinteresse dei cittadini.
2. Ogni dipendente comunale è tenuto ad assolvere con correttezza e tempestività agli incarichi di competenza dei relativi uffici e servizi e, nel rispetto delle competenze dei rispettivi ruoli, a raggiungere gli obiettivi assegnati. Egli è altresì direttamente responsabile verso il direttore; il responsabile del servizio e lamministrazione degli atti compiuti e dei risultati conseguiti nellesercizio delle proprie funzioni.
3. Il regolamento organico determina le condizioni e le modalità, con le quali il Comune promuove laggiornamento e lelevazione professionale del personale, assicura condizioni di lavoro idonee a preservarne la salute e lintegrità psicofisica e garantisce pieno ed effettivo esercizio delle libertà e dei diritti sindacali.
4. Lapprovazione dei ruoli dei tributi e dei canoni nonché la stipulazione, in rappresentanza dellente, dei contratti già approvati, compete al personale responsabile dei singoli servizi, nel rispetto delle direttive impartite dal Sindaco, dal direttore e dagli organi collegiali.
5. Il personale di cui al precedente comma provvede altresì al rilascio delle autorizzazioni commerciali, di polizia amministrativa, nonché delle autorizzazioni, delle concessioni edilizie e alla pronuncia delle ordinanze di natura non continuabile e urgente.
6. Il regolamento di organizzazione individua forme e modalità di gestione della tecnostruttura comunale.
Capo II
Personale direttivo
Art. 68
Direttore generale
1. Il Sindaco, previa delibera della Giunta comunale, può nominare un direttore generale, al di fuori della dotazione organica e con un contratto a tempo determinato, secondo i criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione, dopo aver stipulato apposita convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano i 15 mila abitanti.
2. In tal caso il direttore generale dovrà provvedere alla gestione coordinata o unitaria dei servizi tra i comuni interessati.
3. Quando non risulta stipulata la convenzione per il servizio di direzione generale, le relative funzioni possono essere conferite dal Sindaco al segretario comunale, sentita la Giunta comunale.
Art. 69
Compiti del direttore generale
1. Il direttore generale provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dellente secondo le direttive che, a tale riguardo, gli impartirà il Sindaco.
2. Il direttore generale sovrintende alle gestioni dellente perseguendo livelli ottimali di efficaci ed efficienza tra i responsabili di servizio che allo stesso tempo rispondono nellesercizio delle funzioni loro assegnate.
3. La durata dellincarico non può eccedere quella del mandato elettorale del Sindaco che può procedere alla sua revoca previa delibera della Giunta comunale nel caso in cui non riesca a raggiungere gli obiettivi fissati, o quando sorga contrasto con le linee di politica amministrativa della Giunta, nonché in ogni altro caso di grave opportunità.
Art. 70
Funzioni del direttore generale
1. Il direttore generale predispone la proposta di piano esecutivo di gestione o del piano dettagliato degli obiettivi previsto dalle norme della contabilità, sulla base degli indirizzi forniti dal Sindaco dalla Giunta comunale.
2. Egli in particolare esercita le seguenti funzioni:
a) predispone, sulla base delle direttive stabilite dal Sindaco, programmi organizzativi o di attuazione, relazioni o studi particolari;
b) organizza e dirige il personale, coerentemente con gli indirizzi funzionali stabiliti dal Sindaco e dalla Giunta;
c) verifica lefficacia e lefficienza dellattività degli uffici e del personale a essi preposto;
d) promuove i procedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili degli uffici e dei servizi e adotta le sanzioni sulla base di quanto prescrive il regolamento, in armonia con le previsioni dei contratti collettivi di lavoro;
e) autorizza le missioni, le prestazioni di lavoro straordinario, i congedi, i permessi dei responsabili dei servizi;
f) emana gli atti di esecuzione delle deliberazioni non demandati alla competenza del Sindaco o dei responsabili dei servizi;
g) gestisce i processi di mobilità intersettoriale del personale;
h) riesamina annualmente, sentiti i responsabili dei settori, lassetto organizzativo dellente e la distribuzione dellorganico effettivo, proponendo alla Giunta e al Sindaco eventuali provvedimenti in merito;
i) promuove i procedimenti e adotta, in via surrogatoria, gli atti di competenza dei responsabili dei servizi nei casi in cui essi siano temporaneamente assenti, previa istruttoria curata dal servizio competente;
j) promuove e resiste alle liti, ed ha il potere di conciliare e di transigere.
Art. 71
Responsabili degli uffici e dei servizi
1. I responsabili degli uffici e dei servizi sono individuati nel regolamento di organizzazione e nel regolamento organico del personale.
2. I responsabili provvedono ad organizzare gli uffici e i servizi a essi assegnati in base alle indicazioni ricevute dal direttore generale, e secondo le direttive impartite nel Regolamento degli Uffici e servizi, dal Sindaco e dalla Giunta comunale.
3. Essi nellambito delle competenze loro assegnate provvedono a gestire lattività dellente e ad attuare gli indirizzi e a raggiungere gli obiettivi indicati dal direttore, se nominato, dal Sindaco e dalla Giunta comunale.
Art. 72
Funzioni dei responsabili degli uffici
e dei servizi
1. I responsabili degli uffici e dei servizi stipulano in rappresentanza dellente i contratti già deliberati, approvano i ruoli dei tributi e dei canoni, gestiscono le procedure di appalto e di concorso e provvedono agli atti di gestione finanziaria, ivi compresa lassunzione degli impegni di spesa.
2. Essi provvedono altresì al rilascio delle autorizzazioni o concessioni e svolgono inoltre le seguenti funzioni:
a) presiedono le commissioni di gara e di concorso, assumono le responsabilità dei relativi procedimenti e propongono alla Giunta la designazione degli altri membri;
b) rilasciano le attestazioni e le certificazioni;
c) emettono le comunicazioni, i verbali, le diffide e ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza, ivi compresi, per esempio, i bandi di gara e gli avvisi di pubblicazione degli strumenti urbanistici;
d) provvedono alle autenticazioni e alle legalizzazioni;
e) pronunciano le ordinanze di demolizione dei manufatti abusivi e ne curano lesecuzione;
f) emettono le ordinanze di ingiunzione di pagamento di sanzioni amministrative e dispongono lapplicazione delle sanzioni accessorie nellambito delle direttive impartite dal Sindaco;
g) pronunciano le altre ordinanze previste da norme di legge o di regolamento a eccezione di quelle di cui allart. 38 della legge n. 142/1990;
h) promuovono i procedimenti disciplinari nei confronti del personale a essi sottoposto e adottano le sanzioni nei limiti e con le procedure previste dalla legge e dal regolamento;
i) provvedono a dare pronta esecuzione alle deliberazioni della Giunta e dal consiglio e alle direttive impartite dal Sindaco e dal direttore;
j) forniscono al direttore nei termini di cui al regolamento di contabilità gli elementi per la predisposizione della proposta dei piani previsti dal Regolamento di contabilità dellEnte;
k) autorizzano le prestazioni di lavoro straordinario, le ferie, i recuperi, le missioni del personale dipendente secondo le direttive impartite dal direttore e dal Sindaco;
l) concedono le licenze agli obiettori di coscienza in servizio presso il Comune;
m) rispondono, nei confronti del direttore generale, del mancato raggiungimento degli obiettivi loro assegnati.
3. I responsabili degli uffici e dei servizi possono assegnare provvisoriamente le funzioni che precedono al personale a essi sottoposto, pur rimanendo completamente responsabili del regolare adempimento dei compiti loro affidati.
4. Il Sindaco può delegare ai responsabili degli uffici e dei servizi ulteriori funzioni non previste dallo statuto e dai regolamenti, impartendo contestualmente le necessarie direttive per il loro corretto espletamento.
Art. 73
Incarichi dirigenziali e di alta specializzazione
1. La Giunta comunale, nelle forme, con i limiti e le modalità previste dalla legge, e dal regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi, può deliberare al di fuori della dotazione organica lassunzione con contratto a tempo determinato di personale dirigenziale o di alta specializzazione nel caso in cui tra i dipendenti dellente non siano presenti analoghe professionalità.
2. La Giunta comunale nel caso di vacanza del posto o per altri gravi motivi può assegnare, nelle forme e con le modalità previste dal regolamento, la titolarità di uffici e servizi a personale assunto con contratto a tempo determinato o incaricato con contratto di lavoro autonomo, ai sensi dellart. 6, comma 4, della legge 127/97.
3. I contratti a tempo determinato non possono essere trasformati a tempo indeterminato, salvo che non lo consentano apposite norme di legge.
Art. 74
Collaborazioni esterne
1. Il regolamento può prevedere collaborazioni esterne, ad alto contenuto di professionalità, con rapporto di lavoro autonomo per obiettivi determinati e con convenzioni a termine.
2. Le norme regolamentari per il conferimento degli incarichi di collaborazione a soggetti estranei allamministrazione devono stabilirne la durata, che non potrà essere superiore alla durata del programma, e i criteri per la determinazione del relativo trattamento economico.
Art. 75
Ufficio di indirizzo e di controllo
1. Il regolamento può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del Sindaco; della Giunta comunale o degli assessori, per lesercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dellente o da collaboratori assunti a tempo determinato purché lente non sia dissestato e/o non versi nelle situazioni strutturate deficitarie di cui allart. 45 del d. lgs n. 504/92.
Capo III
Il Segretario comunale
Art. 76
Segretario comunale
1. Il segretario comunale è nominato dal Sindaco, da cui dipende funzionalmente ed è scelto nellapposito albo.
2. Il consiglio comunale può approvare la stipulazione di convenzioni con altri comuni per la gestione consortile dellufficio del segretario comunale.
3. Lo stato giuridico e il trattamento economico del segretario comunale sono stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.
4. Il segretario comunale, nel rispetto delle direttive impartite dal Sindaco, presta consulenza giuridica agli organi del Comune, ai singoli consiglieri e agli uffici.
Art. 77
Funzioni del segretario comunale
1. Il segretario comunale partecipa alle riunioni di Giunta e del consiglio e ne redige i verbali che sottoscrive insieme al Sindaco.
2. Il segretario comunale può partecipare a commissioni di studio e di lavoro interne allente e, con lautorizzazione del Sindaco, a quelle esterne; egli, su richiesta, formula i pareri ed esprime valutazioni di ordine tecnico - giuridico al Consiglio, alla Giunta, al Sindaco, agli Assessori e ai singoli Consiglieri.
3. Il Segretario comunale riceve dai Consiglieri le richieste di trasmissione delle deliberazioni della Giunta soggette a controllo eventuale del difensore civico.
4. Egli presiede lufficio comunale per le elezioni in occasione delle consultazioni popolari e dei referendum e riceve le dimissioni del Sindaco, degli assessori o dei consiglieri nonché le proposte di revoca e la mozione di sfiducia.
5. Il Segretario comunale roga i contratti del Comune, nei quali lente è parte, quando non sia necessaria lassistenza di un notaio, e autentica le scritture private e gli atti unilaterali nellinteresse dellente, ed esercita infine ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dal regolamento conferitagli dal Sindaco che sia compatibile con la funzione dallo stesso ricoperta.
Art. 78
Vicesegretario comunale
1. La dotazione organica del personale potrà prevedere un vicesegretario comunale individuandolo in uno dei funzionari apicali dellente in possesso di laurea.
2. Il vicesegretario comunale collabora con il segretario nello svolgimento delle sue funzioni organizzative e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento.
Capo IV
La responsabilità
Art. 79
Responsabilità verso il Comune
1. Gli amministratori e i dipendenti comunali sono tenuti a risarcire al Comune i danni derivanti da violazioni di obblighi di servizio.
3. Il Sindaco, il segretario comunale, il responsabile del servizio che vengano a conoscenza, direttamente od in seguito a rapporto cui sono tenuti gli organi inferiori, di fatti che diano luogo a responsabilità ai sensi del primo comma, devono farne denuncia al procuratore della Corte dei conti, indicando tutti gli elementi raccolti per laccertamento della responsabilità e la determinazione dei danni.
4. Qualora il fatto dannoso sia imputabile al segretario comunale o ad un responsabile di servizio la denuncia è fatta a cura del Sindaco.
Art. 80
Responsabilità verso terzi
1. Gli amministratori, il segretario, il direttore e i dipendenti comunali che, nellesercizio delle funzioni loro conferite dalle leggi e dai regolamenti, cagionino ad altri, per dolo o colpa grave, un danno ingiusto sono personalmente obbligati a risarcirlo.
2. Ove il Comune abbia corrisposto al terzo lammontare del danno cagionato dallamministratore, dal segretario o dal dipendente si rivale agendo contro questi ultimi a norma del precedente articolo,
3. La responsabilità personale dellamministratore, del segretario, del direttore o del dipendente che abbia violato diritti di terzi sussiste sia nel caso di adozione di atti o di compimento di operazioni, sia nel caso di omissioni o nel ritardo ingiustificato di atti od operazioni al cui compimento lamministratore o il dipendente siano obbligati per legge o per regolamento.
4. Quando la violazione del diritto sia derivata da atti od operazioni di organi collegiali del Comune, sono responsabili, in solido, il presidente e i membri del collegio che hanno partecipato allatto od operazione. La responsabilità è esclusa per coloro che abbiano fatto constatare nel verbale il proprio dissenso.
Art. 81
Responsabilità dei contabili
1. Il tesoriere e ogni altro contabile che abbia maneggio di denaro del Comune o sia incaricato della gestione dei beni comunali, nonché chiunque ingerisca, senza legale autorizzazione, nel maneggio del denaro del Comune deve rendere il conto della gestione ed è soggetto alle responsabilità stabilite nelle norme di legge e di regolamento.
Capo V
Finanza e contabilità
Art. 82
Ordinamento
1. Lordinamento della finanza del Comune è riservato alla legge, nei limiti da essa previsti, dal regolamento.
2. Nellambito della finanza pubblica il Comune è titolare di autonomia finanziaria fondata su certezza di risorse proprie e trasferite.
3. Il Comune, in conformità delle leggi vigenti in materia, è altresì titolare di potestà impositiva autonoma nel campo delle imposte delle tasse e delle tariffe, ed ha un proprio demanio e patrimonio.
Art. 83
Attività finanziaria del Comune
1. Le entrate finanziarie del Comune sono costituite da imposte proprie, addizionali compartecipazione ad imposte erariali e regionali, tasse e diritti per servizi pubblici trasferimenti erariali, trasferimenti regionali, altre entrate proprie anche di natura patrimoniale, risorse per investimenti e da ogni altra entrata stabilita per legge o regolamento.
2. I trasferimenti erariali sono destinati a garantire i servizi pubblici comunali indispensabili; le entrate fiscali finanziano i servizi pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo della comunità e integrano la contribuzione erariale per lerogazione dei servizi pubblici indispensabili.
3. Nellambito delle facoltà concesse dalla legge il Comune istituisce, sopprime e regolamenta, con deliberazione consiliare, imposte, tasse e tariffe.
4. Il Comune applica le imposte tenendo conto della capacità contributiva dei soggetti passivi secondo i principi di progressività stabiliti dalla Costituzione e applica le tariffe in modo da privilegiare le categorie più deboli della popolazione.
Art. 84
Amministrazione dei beni comunali
1. Il Sindaco dispone la compilazione dellinventario dei beni demaniali e patrimoniali del Comune da rivedersi, annualmente ed è responsabile, unitamente al segretario e al responsabile del servizio finanziario comunale dellesattezza dellinventario, delle successive aggiunte e modificazioni e della conservazione dei titoli, atti, carte e scritture relativi al patrimonio.
2. I beni patrimoniali comunali non utilizzati in proprio e non destinati a funzioni sociali ai sensi del titolo secondo del presente statuto devono, di regola, essere dati in affitto; i beni demaniali possono essere concessi in uso con canoni la cui tariffa è determinata dalla Giunta comunale.
3. Le somme provenienti dallalienazione di beni, lasciti, donazioni, riscossioni di crediti o, comunque, da cespiti da investirsi a patrimonio, debbono essere impiegate in titoli nominativi dello stato o nellestinzione di passività onerose e nel miglioramento del patrimonio o nella realizzazione di opere pubbliche.
Art. 85
Bilancio comunale
1. Lordinamento contabile del Comune è riservato alla legge dello stato e, nei limiti da questa fissati, al regolamento di contabilità.
2. La gestione finanziaria del Comune si svolge in base al bilancio annuale di previsione redatto in termini di competenza, deliberato dal consiglio comunale entro il termine stabilito dal regolamento, osservando i principi delluniversalità, unità, annualità, veridicità, pubblicità, dellintegrità e del pareggio economico e finanziario.
3. Il bilancio e gli allegati prescritti dalla legge devono essere redatti in modo da consentirne la lettura per programmi, servizi e interventi.
4. Gli impegni di spesa, per essere efficaci, devono contenere il visto di regolarità contabile attestante la relativa copertura finanziaria da parte del responsabile del servizio finanziario. Lapposizione del visto rende esecutivo latto adottato.
Art. 86
Rendiconto della gestione
1. I fatti gestionali sono rilevati mediante contabilità finanziaria ed economica e dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del bilancio, il conto economico e il conto del patrimonio.
2. Il rendiconto è deliberato dal consiglio comunale entro il 30 giugno dellanno successivo.
3. La Giunta comunale allega al rendiconto una relazione illustrativa con cui esprime le valutazioni di efficacia dellazione condotta sulla base dei risaltati conseguiti in rapporto ai programmi e ai costi sostenuti, nonché la relazione del revisore dei conti.
Art. 87
Attività contrattuale
1. Il Comune, per il perseguimento dei suoi fini istituzionali, provvede mediante contratti agli appalti di lavori, alle forniture di beni e servizi, alle vendite, agli acquisti a titolo oneroso, alle permute e alle locazioni.
2. La stipulazione dei contratti deve essere preceduta dalla determinazione del responsabile procedimento di spesa.
3. La determinazione deve indicare il fine che con il contratto si intende perseguire, loggetto, la forma e le clausole ritenute essenziali nonché le modalità di scelta del contraente in base alle disposizioni vigenti.
Art. 88
Revisore dei conti
1. Il consiglio comunale elegge, con voto limitato a candidati, il revisore dei conti secondo i criteri stabiliti dalla legge.
2. Il revisore dei conti ha diritto di accesso agli atti e documenti dellente, dura in carica tre anni, è rieleggibile per una sola volta ed è revocabile per inadempienza nonché quando ricorrono gravi motivi che influiscono negativamente sullespletamento del mandato.
3. Il revisore dei conti collabora con il Consiglio comunale nella sua funzione di controllo e di indirizzo, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dellente e attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione, che accompagna la proposta di deliberazione consiliare del rendiconto del bilancio.
4. Nella relazione di cui al precedente comma il revisore dei conti esprime rilievi e proposte tendenti a conseguire una migliore efficienza, produttività ed economicità della gestione.
5. Il revisore dei conti, ove riscontri gravi irregolarità nella gestione dellente, ne riferisce immediatamente al Consiglio.
6. Il revisore dei conti risponde della verità delle sue attestazioni e adempie ai doveri con la diligenza del mandatario e del buon padre di famiglia.
7. Al revisore dei conti possono essere affidate le ulteriori funzioni relative al controllo di gestione nonché alla partecipazione al nucleo di valutazione dei responsabili degli uffici e dei servizi di cui allart. 20 del d.lgs. 3 febbraio 1993 n. 29.
Art. 89
Tesoreria
1. Il Comune ha un servizio di tesoreria che comprende:
a) la riscossione di tutte le entrate, di pertinenza comunale, versate dai debitori in base ad ordini di incasso e liste di carico e dal concessionario del servizio di riscossione dei tributi;
b) la riscossione di qualsiasi altra somma spettante di cui il tesoriere è tenuto a dare comunicazione allente entro tre giorni;
c) il pagamento delle spese ordinate mediante mandati di pagamento nei limiti degli stanziamenti dì bilancio e dei fondi di cassa disponibili;
d) il pagamento, anche in mancanza dei relativi mandati, delle rate di ammortamento di mutui, dei contributi previdenziali e delle altre somme stabilite dalla legge.
2. I rapporti del Comune con il tesoriere sono regolati dalla legge, dal regolamento di contabilità nonchè da apposita convenzione.
Art. 90
Controllo economico della gestione
1. I responsabili degli uffici e dei servizi possono essere chiamati a eseguire operazioni di controllo economico-finanziario per verificare la rispondenza della gestione dei fondi loro assegnati dal bilancio e agli obiettivi fissati dalla Giunta e dal consiglio.
2. Le operazioni eseguite e le loro risultanze sono descritte in un verbale che, insieme con le proprie osservazioni e rilievi, viene rimesso allAssessore competente che ne riferisce alla Giunta per gli eventuali provvedimenti di competenza, da adottarsi sentito il revisore dei conti.
Titolo VI
Disposizioni diverse
Art. 91
Iniziativa per il mutamento
delle circoscrizioni provinciali
1. Il Comune esercita liniziativa per il mutamento delle circoscrizioni provinciali di cui allart. 133 della Costituzione, osservando le norme emanate a tal fine dalla regione.
2. Liniziativa deve essere assunta con deliberazione approvata a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.
Art. 92
Pareri obbligatori
1. Il Comune è tenuto a chiedere i pareri prescritti da qualsiasi norma avente forza di legge ai fini della programmazione, progettazione ed esecuzione di opere pubbliche, ai sensi dellart. 16, commi 1-4, della legge 7 agosto 1990 n. 241, sostituito dallart. 17, comma 24, della legge 127/97.
3. Decorso infruttuosamente il termine di 45 giorni, il Comune può prescindere dal parere, salvo diversa disposizione di legge.
Art. 93
Regolamenti
1. Il Comune emana regolamenti:
a) Nelle materie ad esso demandate dalla legge o dallo statuto.
b) Nelle materie di competenza comunale.
1. Nelle materie di competenza riservata dalla legge generali sugli Enti locali, la potestà regolamentare viene esercitata nel rispetto delle suddette norme generali e delle disposizioni statutarie.
2. Nelle altre materie i regolamenti comunali sono adottati nel rispetto delle leggi statali e regionali, tenendo conto delle altre disposizioni regolamentari emanate dai soggetti aventi una concorrente competenza nelle materie stesse.
3. Liniziativa dei regolamenti spetta alla Giunta, a ciascun Consigliere ed ai cittadini, ai sensi di quanto disposto dal presente Statuto.
4. Nella formazione dei regolamenti possono essere consultati i soggetti interessati.
5. I regolamenti sono soggetti a duplice pubblicazione allAlbo pretorio: dopo ladozione della delibera in conformità alle disposizioni sulla pubblicazione della stessa deliberazione, nonché per la durata di 15 giorni dopo che la deliberazione di adozione è diventata esecutiva.
6. I regolamenti devono comunque essere sottoposti a forme di pubblicità che ne consentono leffettiva conoscibilità.
7. Essi debbono essere accessibili a chiunque intenda consultarli.
Art. 94
Adeguamento delle fonti normative
comunali a leggi sopravvenute
1. Gli adeguamenti dello Statuto e dei regolamenti debbono essere apportati, nel rispetto dei principi dellordinamento comunale contenuti nella costituzione, nelle leggi costituzionali, nella Legge 8 giugno 1990, n. 142 e nelle altre fonti pari ordinate e nello Statuto stesso, entro i termini stabiliti dalla legge.
Titolo VII
Disposizioni finali e transitorie
Art. 95
Norme transitorie
1. Il presente statuto entra in vigore dopo aver ottemperato agli adempimenti di legge. Da tale momento cessa lapplicazione delle norme transitorie e lapplicazione del precedente Statuto.
2. Il Consiglio approva entro un anno i regolamenti previsti dallo statuto.
3. Fino alladozione dei suddetti regolamenti, restano in vigore le norme adottate dal Comune secondo la precedente legislazione che risultano compatibili con la legge e lo statuto.
Comunità Montana dello Strona e Basso Toce - Valstrona (Verbano Cusio Ossola)
Statuto
INDICE
TITOLO I - PRINCIPI GENERALI
ART. 1 DENOMINAZIONE - NATURA GIURIDICA
ART. 2 SEGNI DISTINTIVI - SEDE
ART. 3 RUOLO E ATTRIBUZIONI GENERALI
ART. 4 FINALITA
ART. 5 PRINCIPI ISPIRATORI PER RAGGIUNGIMENTO DELLE FINALITA
TITOLO II - ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE
SEZIONE I - LIVELLO POLITICO : ORGANI ELETTIVI
ART. 6 GLI ORGANI ELETTIVI
CAPO I IL CONSIGLIO
ART. 7 COMPOSIZIONE ED ELEZIONE
ART. 8 COMPETENZE
ART. 9 ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO
ART. 10 STRUMENTI DI INDIRIZZO E CONTROLLO
ART. 11 DELLE VOTAZIONI
ART. 12 COMMISSIONI CONSILIARI STRAORDINARIE, TEMPORANEE E SPECIALI
CAPO II LA GIUNTA
ART. 13 COMPOSIZIONE, ELEZIONE E CESSAZIONE
ART. 14 COMPETENZA
ART. 15 FUNZIONAMENTO
CAPO III IL PRESIDENTE
ART. 16 COMPETENZA
ART. 17 IL VICE PRESIDENTE
ART. 18 INCARICHI E DELEGHE DEL PRESIDENTE
SEZIONE II - ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI
CAPO I LORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
ART. 19 ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI
ART. 20 INDIRIZZI E CRITERI DIRETTIVI DEL CONSIGLIO DELLA COMUNITA MONTANA
ART. 21 INCARICHI ED INDIRIZZI DI GESTIONE
ART. 22 IL DIRETTORE
CAPO II IL REVISORE DEI CONTI
ART. 23 RUOLO DELLORGANO
ART. 24 REVISIONE ECONOMICO - FINANZIARIA
ART. 25 NOMINA, DURATA IN CARICA, CESSAZIONE
ART. 26 FUNZIONAMENTO
CAPO III CONTROLLO DI GESTIONE
ART. 27 IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
ART. 28 OBIETTIVI - RISULTATI - PRODUTTIVITA
ART. 29 UFFICIO DI CONTROLLO
ART. 30 CONTROLLO DI GESTIONE E CONTROLLO DI QUALITA
TITOLO III - ATTIVITA SOCIO - ECONOMICA
CAPO I
ART. 31 PREMESSE METODOLOGICHE
CAPO II TIPOLOGIA GESTIONALE
ART. 32 SERVIZI PUBBLICI
ART. 33 RAPPORTI ISTITUZIONALI CON ENTI PUBBLICI
ART. 34 RAPPORTI CON I COMUNI E CON ALTRI ENTI PUBBLICI
ART. 35 GESTIONE DA PARTE DELLA COMUNITA MONTANA DI FUNZIONI PROPRIE DEI COMUNI O AD ESSA DELEGATE, DA ESERCITARSI IN FORMA ASSOCIATA
ART. 36 ADESIONE AD ENTI E ASSOCIAZIONI
CAPO III STRUMENTI DI ATTUAZIONE
ART. 37 TIPOLOGIA
ART. 38 IL PIANO PLURIENNALE DI SVILUPPO SOCIO - ECONOMICO
ART. 39 CARTA DI DESTINAZIONE DUSO DEL SUOLO
ART. 40 PROGRAMMI ANNUALI OPERATIVI
ART. 41 PROGETTI SPECIALI INTEGRATI
ART. 42 I PIANI DI SETTORE
ART. 43 I PROGETTI O PROGRAMMI SPECIALI
ART. 44 I REGOLAMENTI
TITOLO IV - ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE
CAPO I
ART. 45 PRINCIPI GENERALI
CAPO II TRASPARENZA
ART. 46 ALBO PRETORIO
ART. 47 INFORMAZIONE
ART. 48 ACCESSO
ART. 49 RAPPORTI ECONOMICI CON I PRIVATI
CAPO III ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE
ART. 50 ASSOCIAZIONI
ART. 51 CONSULTE
CAPO IV ATTIVITA DI PARTECIPAZIONE
ART. 52 ISTANZE, PETIZIONI, PROPOSTE
ART. 53 CONSULTAZIONE DELLA POPOLAZIONE
ART. 54 REFERENDUM CONSULTIVO
CAPO V DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
ART. 55 PROVVEDIMENTI DATTUAZIONE DELLO STATUTO
ART. 56 APPROVAZIONE DEI REGOLAMENTI
ART. 57 NORMA DI FUNZIONALITA
ART. 58 MODIFICHE STATUTARIE SUCCESSIVE
ART. 59 ENTRATA IN VIGORE DELLO STATUTO
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1
Denominazione - natura giuridica
1. La Comunità Montana dello Strona e Basso Toce è ununione montana, ente locale con autonomia statutaria, costituito tra i Comuni di Casale Corte Cerro, Germagno, Gravellona Toce, Loreglia, Massiola e Valstrona, ricadenti nella zona omogenea montana N° 43, delimitata ai sensi dellArt. 3 della L.R. 2 luglio 1999, n. 16, in attuazione degli artt.28 e 29 della legge 08/06/1990, n°142, così come modificati dalla legge 3 agosto 1999, n. 265, nel quadro delle finalità degli artt.44 ultimo comma e 129 della Costituzione.
Art. 2
Segni distintivi - sede
1. La Comunità Montana dello Strona e Basso Toce si doterà di un proprio gonfalone ed un proprio stemma.
2. La sede legale è stabilita in Valstrona Fraz. Strona Via Roma 54.
Art. 3
Ruolo e attribuzioni generali
1. La Comunità Montana si avvale della propria autonomia statutaria per il perseguimento dei fini istituzionali e per lorganizzazione e lo svolgimento della propria attività nel rispetto dei principi della Costituzione, delle leggi dello Stato, della Regione e del presente Statuto.
2. La Comunità Montana, attraverso lattuazione del piano di sviluppo, dei programmi annuali operativi e di progetti integrati di intervento speciale per la montagna e nel quadro della programmazione di sviluppo provinciale e regionale, in generale:
a) promuove, favorisce e coordina le iniziative pubbliche e private rivolte alla valorizzazione economica, sociale, ambientale e turistica del proprio territorio caratteristiche etniche e culturali.
b) promuove e favorisce lesercizio associato delle funzioni comunali;
c) coordina lunione di tutti o parte dei Comuni associati;
d) promuove lo sviluppo ed il progresso civile dei suoi cittadini e garantisce la partecipazione delle popolazioni locali alle scelte politiche ed allattività amministrativa.
3. La Comunità Montana per tali scopi:
a) esercita le funzioni attribuite dalla legge statale e regionale, nonché le funzioni ad essa delegate dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni appartenenti;
b) gestisce gli interventi speciali per la montagna stabiliti dalla Comunità economica europea o dalle leggi statali e regionali;
c) organizza e gestisce il servizio associato di funzioni e servizi propri dei Comuni o a questi delegati dalla Regione o da altri soggetti;
d) può delegare ad altri Enti o soggetti operanti nel territorio lesecuzione di determinate realizzazioni attinenti le loro specifiche funzioni;
e) può sostituire nellesecuzione di opere e nella predisposizione di servizi socio-economici gli enti e le persone fisiche e giuridiche inadempienti;
f) può acquistare, affittare, espropriare e gestire terreni compresi nei territori montani per destinarli alla formazione di boschi, prati, pascoli, riserve naturali, o altro, creando un proprio demanio forestale.
Art. 4
Finalità
1. Nellambito delle attribuzioni generali, delle competenze, delle funzioni e del ruolo assegnati dalla legge, la Comunità Montana nel particolare si propone i seguenti fini:
A) predisporre ed aggiornare con forme di concreta partecipazione, il piano pluriennale di sviluppo economico - sociale della zona, al fine di concorrere alla realizzazione di una politica generale di riequilibrio economico e sociale tra le zone montane ed il resto del territorio provinciale e regionale, nel quadro delle indicazioni del programma economico nazionale e del piano regionale di sviluppo concorrendo alla difesa del suolo ed alla protezione della natura, della fauna e della flora;
B) predisporre, coordinare ed attuare i programmi di intervento intesi a dotare il territorio, con lesecuzione di opere pubbliche e di bonifica montana, delle infrastrutture e dei servizi idonei a consentire migliori condizioni di abitabilità ed a costituire la base di un adeguato sviluppo;
C) individuare e sostenere, attraverso opportuni incentivi e supporti tecnici e nel quadro di una economia montana integrata, le iniziative di natura economica pubblica e privata idonea alla valorizzazione di ogni tipo di risorsa attuale e potenziale, con specifico riferimento allattività artigianale, nel rispetto delle compatibilità ecologiche ed ambientali;
D) fornire alle popolazioni che ancora effettivamente vivono ed operano nelle zone rurali, e, in particolare in quelle montane, anche solo per una parte significativa dellanno, gli strumenti necessari ed idonei a compensare le condizioni di disagio derivanti dallambiente e dallisolamento, al fine di favorire la permanenza di queste popolazioni e di evitare i fenomeni di disgregazione sociale ed economica, spesso conseguenti allo spopolamento. Si riconosce che il servizio da essa svolto di presidio e di manutenzione del territorio è di fondamentale importanza per la salvaguardia degli equilibri ecologici della montagna.
E) concorrere, dintesa con i Comuni membri e gli altri Enti, alla formazione di strumenti di pianificazione territoriale, urbanistica e di settore, idonei a favorire larmonizzazione degli interventi più significativi a livello sovracomunale, finalizzati alla salvaguardia dei terreni a vocazione agricola o forestale, e, alla tutela di quelli sottoposti a particolari vincoli territoriali ed ambientali, mediante una sistematica politica di recupero e di riutilizzo del patrimonio edilizio esistente e del territorio comunque già compromesso.
F) promuovere, nellambito delle proprie competenze e dintesa con i Comuni membri e gli altri Enti operanti nel settore, ogni utile azione capace di eliminare od attenuare le cause di disagio sociale;
G) favorire lelevazione culturale e professionale della popolazione, anche attraverso una adeguata formazione professionale che tenga conto, con particolare riferimento alla cultura walser nei suoi moduli organizzativi, delle peculiarità della realtà montana;
H) promuovere, attuare e partecipare ad ogni iniziativa atta a valorizzare ed a tutelare il patrimonio di cultura, di lingua e di tradizione, di usi e di consuetudini locali proprie delle popolazioni della Comunità, nellapplicazione concreta dellArt. 6 della Costituzione Repubblicana e degli articoli 5 e 7 dello Statuto Regionale;
I) riconoscere il diritto di tutti gli uomini ad insediarsi dove più lo ritengano opportuno garantendo loro ed alle loro famiglie di potere vivere in condizioni di sicurezza e di dignità economica e sociale. Nel rispetto delle leggi vigenti, la Comunità Montana collabora con i Comuni membri, con gli Enti e le Associazioni di volontariato affinché le persone che legittimamente si insediano sul territorio comunitario siano messe in condizioni di usufruire dei medesimi servizi e diritti riconosciuti alla popolazione autoctona, ivi compreso il diritto al rispetto della loro identità culturale e religiosa;
J) promuovere ogni utile forma di collaborazione con le altre Comunità Montane interessate a risolvere congiuntamente problemi di comune interesse e inoltre riconoscendo limportanza degli obiettivi di sviluppo economico-sociale e di protezione dellambiente montano e lacuale; favorire ogni utile forma di intesa, anche con i confinanti organismi pubblici e privati, per meglio utilizzare, o far utilizzare dai singoli operatori economici loro organizzazioni operanti allinterno del territorio montano, le opportunità messe a disposizione della Comunità per tali fini;
K) riconoscere nel Comune lEnte amministrativo storicamente più vicino alla gente e più consono a comprendere e recepire le istanze fondamentali della popolazione. In questa ottica e in relazione alle specifiche realtà dei singoli Comuni, la Comunità Montana favorisce lintroduzione di modalità organizzative e tecniche gestionali, atte a garantire livelli quantitativi e qualificativi di servizi omogenei in tutti i Comuni membri e ove ritenuto necessario dai Comuni, forme associate di gestione di uno o più dei servizi di competenza comunale;
L) valutare lopportunità, manifestandosene lesigenza e secondo le procedure previste dalla legge, di trasformarsi in unione di Comuni, senza che vengano meno le finalità perseguite e le funzioni esercitate in quanto Comunità Montana;
M) concorrere alla formazione del Piano territoriale di coordinamento prioritariamente della Provincia, attraverso le indicazioni urbanistiche contenute nel proprio Piano pluriennale di sviluppo socio economico.
Art. 5
Principi ispiratori per raggiungimento delle finalità
1. Per il perseguimento delle finalità prefissate, indicate nellarticolo 4,precedente, la Comunità Montana nellesercizio delle proprie attribuzioni si conforma ad alcuni fondamentali principi ispiratori:
a) Attività amministrativa e partecipazione popolare.
In ossequio allArt. 3 della Costituzione e dellArt. 6 della legge 142 del 8.6.1990, così come modificata dalla legge n. 265 in data 3 agosto 1999, ispira letica della sua azione ai principi di efficacia, efficienza, equità, razionalità ed economicità di gestione, pubblicità e trasparenza, favorendo la partecipazione dei cittadini alle proprie attività e decisioni ed assicurando loro i diritti di accesso e di informazione nonché gli strumenti a garanzia dellimparzialità e del buon andamento dellamministrazione.
b) Programmazione economico - sociale e territoriale.
La Comunità Montana assume il metodo e gli strumenti della Programmazione, come criterio ispiratore della propria Attività, nel quadro generale della programmazione dello Stato e di quella regionale, che concorre a determinare, di concerto con le altre Comunità Montane e con i Comuni di cui raccoglie e coordina le proposte, e ad attuare, i programmi annuali operativi, i progetti speciali integrati, i piani settoriali anche con ladozione del piano pluriennale di sviluppo socio-economico, fondamentale strumento pianificatorio.
c) Gestione e cooperazione.
Nella gestione dei servizi e delle attività, si afferma e sancisce la distinzione del ruolo di indirizzo, di controllo politico degli organi elettivi, dal ruolo di gestione degli Uffici, si afferma la cooperazione con Enti pubblici, anche appartenenti ad altri Stati, per lesercizio delle proprie funzioni mediante tutti gli strumenti previsti dalla normativa italiana e comunitaria, nonché la cooperazione con i privati per lo svolgimento di attività economiche e sociali
TITOLO II
ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE
SEZIONE I
LIVELLO POLITICO: ORGANI ELETTIVI
Art. 6
Gli organi elettivi
1. Gli organi elettivi sono:
* il Consiglio
* la Giunta
* il Presidente.
2. Essi costituiscono, nel loro complesso, il governo della Comunità Montana di cui esprimono la volontà politico-amministrativa, esercitando, nellambito delle rispettive legittime competenze, i poteri di indirizzo di gestione, di rappresentanza, di controllo, su tutte le attività dellEnte.
3. Lelezione, la revoca, le dimissioni, la cessazione dalla carica per altra causa, degli organi elettivi o dei loro singoli componenti e la loro sostituzione sono regolate dalla legge, dalle norme del presente Statuto e dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio.
4. Gli amministratori nellesercizio delle proprie funzioni improntano il proprio comportamento a criteri di imparzialità e buona amministrazione.
CAPO I
Il Consiglio
Art. 7
Composizione ed elezione
1) Il Consiglio della Comunità Montana è costituito da tre rappresentanti per ciascuno dei Comuni che la compongono.
2) Sono rappresentanti del Comune in seno al Consiglio della Comunità Montana:
a) Il Sindaco o un Consigliere nominato dal Sindaco stesso;
b) Due consiglieri di cui uno della minoranza, ove presente; in caso di mancanza della minoranza, due Consiglieri di maggioranza.
Art. 8
Competenza
1. Il Consiglio è lorgano di indirizzo e di controllo politico amministrativo della Comunità Montana.
2. Il Consiglio ha competenza sui seguenti atti fondamentali:
a) Lo Statuto ed i regolamenti dellEnte;
b) Il piano pluriennale di sviluppo socio-economico, la carta di destinazione duso del suolo, i programmi annuali operativi, i programmi di settore;
c) Laccettazione di deleghe connesse allesercizio di funzioni delegate dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione;
d) La presa datto dellacquisizione dellesercizio di funzioni proprie dei Comuni o ad essi delegate dalla Regione;
e) I programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i piani finanziari, i programmi triennali e lelenco annuale dei lavori pubblici;
f) I bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni;
g) I conti consuntivi;
h) La contrazione dei mutui, e relativi piani finanziari, non previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio e la emissione di prestiti obbligazionari;
i) I pareri da rendere in relazione agli atti suddetti;
j) La fissazione degli indirizzi generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi",
k) Le convenzioni con gli altri Enti locali, la costituzione e la modificazione di altre forme associative, compresi gli accordi di programma di cui alla legge 8.6.1990, n.142 e s.m.i.;
l) La costituzione, i compiti di aziende speciali ed istituzioni, lassunzione e la concessione di pubblici servizi, la partecipazione della Comunità Montana a società di capitali,
m) Le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione di beni e servizi di carattere continuativo;
n) Gli acquisti e le alienazioni immobiliari e le relative permute;
o) Gli appalti e le concessioni di opere e di servizi che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio o che per la rilevanza e la particolarità non ne costituiscano mera esecuzione, e che comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta o dei funzionari;
p) La nomina, la designazione e la revoca di propri rappresentanti presso Enti, aziende, istituzioni, associazioni o altri soggetti;
q) I piani regolatori intercomunali e più in generale i pareri in materia urbanistica ove previsti, ai sensi delle vigenti leggi,
3. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al comma precedente non possono essere adottate in via durgenza da altri organi della Comunità Montana, salvo quelle attinenti alle variazioni di bilancio da sottoporre alla ratifica del Consiglio nei sessanta giorni successivi, pena di decadenza.
Art. 9
Organizzazione e funzionamento
Nel rispetto e in ossequio alla legge regionale, lorganizzazione ed il funzionamento del Consiglio sono disciplinati da apposito regolamento, nel quale in particolare sono normati:
1) i diritti ed i doveri dei Consiglieri
2) la costituzione dei gruppi consiliari
3) la designazione e le funzioni dei capigruppo
4) la conferenza dei capigruppo
5) la costituzione, la composizione, le attribuzioni ed il funzionamento delle Commissioni permanenti
6) il funzionamento degli assessorati
7) le attribuzioni ai Consiglieri incaricati;
8) il funzionamento del Consiglio relativamente alle modalità di iniziativa delle deliberazioni di convocazione, di stesura dello.d.g., di svolgimento delladunanza, di elezioni e votazioni, di stesura del processo verbale della seduta e della sua approvazione.
Art. 10
Strumenti di indirizzo e controllo
1. Il Consiglio si può rivolgere alla Giunta e al Presidente, con mozioni, indirizzi, direttive, su temi specifici, impegnandoli a riferire sulla loro attuazione.
Art. 11
Delle Votazioni
1. Le votazioni hanno luogo con voto palese.
2. Il regolamento stabilisce i casi in cui il Consiglio vota a scrutinio segreto.
Art. 12
Commissioni Consiliari Straordinarie, Temporanee e Speciali.
1. Oltre alle Commissioni permanenti di cui allArt. 9 comma 5°) il Consiglio può istituire - con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei componenti - commissioni consiliari straordinarie, temporanee, speciali, di indagine e di inchiesta, determinando nellatto di istituzione i compiti, la composizione, la durata, i poteri di indagine eventualmente conferiti, le modalità di funzionamento e la dotazione di beni, servizi, strutture e personale che sia ritenuta necessaria allespletamento del mandato.
2. I lavori delle commissioni così nominate devono compiersi nel termine assegnato, pena la decadenza automatica della Commissione.
3. I lavori delle commissioni si concludono con la presentazione mediante deposito in segreteria a disposizione del Consiglio entro il termine fissato di una relazione a cura del Presidente della Commissione.
4. E in facoltà dei commissari dissenzienti di presentare relazioni di minoranza nelle stesse forme e termini della relazione della Commissione.
5. La relazione della commissione e quelle eventuali di minoranza devono essere sottoposte allesame del Consiglio per lassunzione di eventuali provvedimenti nella prima seduta successiva a quella dellavvenuto deposito.
6. Il regolamento disciplina il loro numero, le materie di competenza, il funzionamento e la loro composizione nel rispetto del criterio proporzionale.
CAPO II
La Giunta
Art. 13
Composizione, elezione e cessazione
1. La Giunta è lorgano di governo dellEnte, ispirata ad una visione unitaria degli interessi dei territori che costituiscono la Comunità Montana. E composta dal Presidente, dal Vice Presidente e da un numero di componenti, denominati assessori, non superiori a quattro.
2. Il Presidente, il Vice Presidente e i componenti della Giunta debbono avere i requisiti di eleggibilità e compatibilità previsti dalla legge regionale, che ne disciplina la decadenza
3. La Giunta della Comunità Montana è eletta dal Consiglio con unica votazione nella prima adunanza subito dopo la convalida dei Consiglieri. Lelezione avviene sulla base di un documento programmatico, sottoscritto da almeno un terzo dei Consiglieri assegnati alla Comunità Montana, contenente la lista dei candidati alla carica di Presidente, di Vice Presidente, e di componenti della Giunta. Il documento è illustrato dal candidato alla carica di Presidente. Esso deve contenere, oltre a quanto previsto dalla Legge, lindicazione delle deleghe che il Presidente intende attribuire ai singoli componenti.
4. Lelezione avviene a scrutinio palese, a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati alla Comunità Montana. Nel caso non si raggiunga la maggioranza predetta, si procede alla indizione di due successive votazioni da tenersi in distinte sedute e comunque entro sessanta giorni dalla convalida dei Consiglieri. Qualora in nessuna di esse si raggiunga la maggioranza richiesta, il Consiglio è sciolto secondo le procedure previste dallart 39 della legge n.142/1990 e s.m.i. Analoga procedura si utilizza in caso di vacanza della carica di Presidente; in caso di dimissioni del Presidente decade lintera Giunta, ed i sessanta giorni decorrono dalla data di presentazione delle dimissioni. La surroga di uno o più componenti la Giunta avviene nella seduta del Consiglio immediatamente successiva al verificarsi della vacanza od alla presentazione delle dimissioni.
5. Possono essere eletti componenti della Giunta Sindaci, Assessori o Consiglieri Comunali dei Comuni facenti parte della Comunità Montana.
6. l Presidente, il Vice Presidente e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia costruttiva espressa per appello nominale con voto della maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati alla Comunità montana. Si applicano le norme contenute nellarticolo 37, comma 2, della L.142/1990 e s.m.i.
7. Alla sostituzione di singoli componenti della Giunta, revocati dal Consiglio su proposta del Presidente, provvede nella stessa seduta il Consiglio su proposta del Presidente.
Art. 14
Competenza
1. La Giunta organo di governo della Comunità Montana:
a) adotta tutti gli atti di amministrazione ordinaria;
b) adotta tutti gli atti che non siano riservati alla competenza del Consiglio o che non siano attribuiti o riservati dalla legge, dallo statuto o dai regolamenti al Presidente, al Direttore o ai funzionari e ai responsabili;
c) adotta in via durgenza le deliberazioni di variazione al bilancio, comunque soggette a ratifica consiliare entro i termini previsti dalla legge
d) svolge attività propositiva e di impulso nei confronti del Consiglio
e) da attuazione agli indirizzi del Consiglio
f) riferisce annualmente al Consiglio sulla propria attività
g) determina con atti generali criteri, obiettivi e mezzi per lattività di gestione di competenza dei funzionari dirigenti
h) esercita tutte le funzioni assegnate dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti e dai provvedimenti fondamentali del Consiglio.
i) Adotta i regolamenti sullordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio.
j) Decide sugli appalti e le concessioni di opere e di servizi che siano stati previsti espressamente in altri atti fondamentali deliberati dal Consiglio.
k) Delibera la contrazione dei mutui previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio.
Art. 15
Funzionamento
1. La Giunta delibera con lintervento della maggioranza dei componenti e a maggioranza di voti.
2. Alle adunanze può partecipare chiunque venga invitato dal Presidente o dagli Assessori.
3. La Giunta provvede, con proprio provvedimento a disciplinare le modalità di convocazione, la determinazione dellordine del giorno e ogni altro aspetto del proprio funzionamento non disciplinati dalla legge regionale o dallo statuto.
4. Contestualmente allaffissione allAlbo Pretorio, le deliberazioni adottate dalla Giunta della Comunità Montana sono trasmesse in elenco ai Capigruppo consiliari, i relativi testi sono messi a disposizione dei Consiglieri, presso i rispettivi Capogruppo.
CAPO III
Il Presidente
Art. 16
Competenza
1. Il Presidente della Comunità Montana ha la legale rappresentanza della Comunità Montana, assicura lunità dellattività politico-amministrativa della medesima, anche tramite il coordinamento dellattività degli organi collegiali e dei componenti della Giunta, sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici nonché allesecuzione degli atti, sovrintende altresì allespletamento delle funzioni attribuitegli dalla legge regionale, dallo statuto e dai regolamenti.
2. Nellesercizio delle competenze indicate nel primo comma, il Presidente della Comunità Montana, in particolare:
a) rappresenta la Comunità Montana in tutti i rapporti e le sedi istituzionali e sociali competenti;
b) firma tutti gli atti nellinteresse della Comunità Montana per i quali tale potere non sia attribuito dalla legge o dallo statuto al Direttore o ai funzionari dirigenti;
c) convoca e presiede la Giunta, fissando lordine del giorno e distribuendo gli affari sui quali deve deliberare tra i componenti della medesima in armonia con gli incarichi eventualmente a questi rilasciate;
d) convoca e presiede il Consiglio, di norma, previa deliberazione di giunta, fissando lordine del giorno, salvi i casi in cui tale funzione è demandata dalla legge al Consigliere più anziano;
e) firma i verbali e le deliberazioni della Giunta e del Consiglio congiuntamente al Direttore segretario verbalizzante;
f) impartisce ai componenti della Giunta le direttive politiche e amministrative relative allindirizzo generale dellEnte e a specifiche deliberazioni del Consiglio e della Giunta, nonché allattuazione delle leggi e delle direttive della Comunità Europea;
g) coordina e stimola lattività dei singoli componenti della Giunta; viene da questi informato di ogni iniziativa che influisca sullindirizzo politico amministrativo dellEnte; può in ogni momento sospendere lesecuzione di atti dei componenti della Giunta da lui incaricati per sottoporli allesame della Giunta;
h) svolge attività propulsiva nei confronti degli uffici e dei servizi, impartendo direttive, indicando obiettivi e attività necessarie per la realizzazione dei programmi dellente, anche sulla base delle indicazioni della Giunta;
i) adotta, di concerto con il Direttore e i funzionari dirigenti, in relazione alla loro competenza, atti di carattere generale per garantire il coordinamento ed il regolare funzionamento degli uffici e dei servizi;
j) promuove tramite il Direttore indagini e verifiche sullattività degli uffici e dei servizi;
k) può acquisire informazioni presso tutti gli uffici e servizi informazioni;
l) promuove ed assume iniziative volte ad assicurare che aziende, enti, istituzioni della Comunità Montana nonché consorzi o società di cui la Comunità Montana fa parte svolgano la rispettiva attività secondo gli indirizzi fissati dagli organi collegiali della Comunità stessa;
m) riceve le interrogazioni, le interpellanze, le mozioni, le istanze, le proposte e le petizioni da sottoporre al Consiglio;
n) indice i referendum, deliberati dal Consiglio su iniziativa popolare;
o) conclude accordi con i soggetti interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ai sensi delle disposizioni sul procedimento amministrativo, fatto salvo lintervento dellorgano competente alladozione del provvedimento stesso;
p) stipula gli accordi di programma, ferma restando la competenza degli altri organi ad intervenire al riguardo;
q) provvede alle nomine spettanti al Consiglio nel caso di inerzia di questo secondo le previsioni di legge.
Art. 17
Il Vice Presidente
1. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di assenza o di impedimento. In questo caso competono al Vice Presidente tutte le attribuzioni di cui al precedente Art. 16.
Art. 18
Incarichi e deleghe del Presidente
Il Presidente può conferire deleghe amministrative al Vice Presidente agli assessori. nelle materie omogenee definite dallapposito regolamento, e se del caso, su materie specifiche a singoli consiglieri.
SEZIONE II
ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI
CAPO I
Lorganizzazione amministrativa
Art. 19
Ordinamento degli uffici e dei servizi
1. Lorganizzazione degli uffici e dei servizi, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti di accesso allimpiego sono disciplinati in uno o più regolamenti, in conformità alle disposizioni di legge, dello Statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale degli enti locali.
2. I regolamenti di cui al precedente comma, sullordinamento degli uffici e dei servizi, sono adottati dalla Giunta della Comunità Montana, sulla scorta degli indirizzi generali approvati dal Consiglio della Comunità Montana.
3. Sono esclusi dalla competenza della Giunta gli istituti espressamente riservati per legge al Consiglio o alla contrattazione collettiva nazionale e decentrata.
4. Lorganizzazione degli uffici e dei servizi è improntata a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione e risponde a principi di professionalità e responsabilità.
5. La struttura organizzativa si articola in unità operative aggregate, secondo criteri di omogeneità, in aree in modo da conseguire il coordinato esercizio di funzioni fra loro omogenee.
6. La dotazione organica e lorganigramma del personale sono qualitativamente e quantitativamente dimensionati in relazione alle esigenze di esercizio delle funzioni e dei servizi gestiti dalla Comunità Montana ed alle disponibilità finanziarie consolidate dellEnte; nella dotazione organica specifico rilievo assume la costituzione dellufficio di piano tecnico urbanistico ex Art. 7 Legge n° 93 del 25/03/1981
7. Il regolamento sullordinamento degli uffici e gli altri regolamenti attinenti per materia prevedono forme per lesercizio del controllo di gestione e definiscono le modalità per il conferimento degli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi, i criteri di valutazione dei dirigenti e le modalità di revoca dellincarico.
8. Negli stessi regolamenti sono altresì previste forme di coordinamento dellattività degli uffici, nonché disciplinate la mobilità interna del personale e la formazione professionale, perseguendo lobiettivo di conseguire la piena integrazione e complementarità tra i vari settori di attività dellEnte.
Art. 20
Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio
della Comunità Montana
1. Il Consiglio della Comunità Montana determina nellambito dei principi stabiliti dallo Statuto gli indirizzi ed i criteri direttivi cui la Giunta uniformerà i contenuti del regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi.
2. Nellesercizio di tale attribuzione in particolare il Consiglio provvede a:
a) Definire le linee essenziali dellorganizzazione dellEnte, nonché i criteri per il dimensionamento della dotazione organica in funzione delle esigenze operative dei servizi e della attuazione del programma politico - amministrativo;
b) Stabilire eventuali limiti e forme di controllo della spesa del personale;
c) Fissare i limiti del ricorso alla dirigenza esterna ed al personale a contratto;
d) Definire i criteri atti a garantire il coordinato svolgimento dellattività degli uffici posti alla diretta dipendenza del Presidente e degli Assessori, ove istituiti, per lesercizio della funzione di indirizzo e controllo spettante al Consiglio stesso.
Art. 21
Incarichi ed indirizzi di gestione
1. Gli organi istituzionali dellente uniformano la propria attività al principio dellattribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai funzionari responsabili degli uffici e dei servizi.
2. Stabiliscono in atti provvedimenti formali, anche sulla base delle proposte degli stessi funzionari, gli indirizzi e le direttive generali e settoriali per lazione amministrativa e la gestione, indicando le priorità di intervento, i criteri e le modalità per lesercizio delle attribuzioni.
3. Il Presidente definisce ed attribuisce ai funzionari di adeguata qualifica e di congrua capacità gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi.
4. La direzione degli Uffici e dei servizi può essere altresì attribuita al Direttore della Comunità Montana o a Dirigenti funzionari esterni, in assenza di professionalità analoghe allinterno dellEnte, con le modalità e nei limiti previsti dai regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi.
5. Gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi hanno durata temporanea e non possono superare quella del mandato elettorale del Presidente della Comunità Montana che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati nei casi previsti dalla legge e dai regolamenti dellente.
6. Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con il funzionario interessato, secondo le modalità stabilite dal regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme degli accordi collettivi di lavoro.
7. La Comunità Montana può associarsi con altri enti locali per lesercizio in comune di funzioni amministrative e per lespletamento dei servizi, regolando con apposita convenzione i reciproci rapporti, le modalità di svolgimento delle attività gestite unitariamente ed i compiti del personale impiegato.
8. Gli atti dei responsabili dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma da parte del Presidente.
9. In caso di inerzia o ritardo nella assunzione di atti dovuti, di competenza degli stessi o degli organi gerarchicamente sovraordinati, il Presidente assegna ove possibile un termine per ladempimento e nomina un commissario ad acta ove linerzia permanga ulteriormente.
10. E in ogni caso fatta salva leventuale adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del funzionario inadempiente, come anche resta ferma la facoltà del Presidente di revocare lincarico di direzione ove ne ricorrano i presupposti.
11. Fermo restando quanto previsto al comma precedente, il regolamento sullordinamento degli Uffici e dei servizi disciplina le ulteriori misure atte a conseguire efficacia allazione amministrativa ed efficienza nella gestione, compresi i rimedi nel caso di carenze imputabili ai responsabili dei servizi, per inefficienza, violazione delle direttive e degli atti di indirizzo o per altra causa.
Art. 22
Il Direttore
1. La Comunità Montana in aderenza ai contenuti del 2° comma dellArt. 24 della L.R. 16/99 - si dota di un Direttore che svolge anche funzioni di Segretario.
2. Il Direttore è il garante della correttezza amministrativa sia per la preparazione sia per lattuazione delle decisioni degli organi della Comunità Montana, disponendo -dintesa con il Presidente- a tal fine di poteri di propulsione, indirizzo, coordinamento e controllo.
3. Al Direttore della Comunità Montana compete ladozione degli atti previsti dalla legge, dal presente statuto e dal regolamento, gli atti esecutivi, anche a rilevanza esterna, non comportanti attività deliberative e non espressamente attribuiti ad organi elettivi.
4. Il Direttore, nel rispetto delle direttive impartitegli dal Presidente, da cui dipende funzionalmente, e oltre alle competenze di legge, in particolare:
a) sovrintende, in qualità di dirigente del personale, allo svolgimento delle funzioni dei dipendenti e ne coordina lattività, cura lattuazione dei provvedimenti, è responsabile dellistruttoria delle deliberazioni, provvede ai relativi atti esecutivi e partecipa alle riunioni della Giunta e del Consiglio per la redazione e sottoscrizione, tra laltro, dei relativi verbali di seduta;
b) predispone i programmi di attuazione tecnico - amministrativa che gli competono in virtù di leggi, del presente statuto e del regolamento, secondo le direttive impartitegli dal Presidente, forma relazioni e progetti di carattere organizzativo, cura gli indirizzi esecutivi della volontà degli organi nellinteresse della Comunità Montana;
c) organizza il personale ai sensi del regolamento e individua le risorse finanziarie e strumentali, messe a disposizione della Comunità Montana per la realizzazione degli obiettivi e delle finalità fissate dagli organi dellente;
d) presiede le commissioni di concorso per lassunzione del personale dipendente della Comunità Montana;
e) sovrintende allacquisto di beni e servizi nei limiti degli impegni e dei criteri adottati con deliberazioni della Giunta o del Consiglio, secondo le modalità del regolamento;
f) provvede, di concerto con il Presidente, con proprio atto scritto di natura non deliberativa, alla liquidazione delle spese per acquisto di beni e servizi già predeterminati, relativi alla gestione corrente e liquida indennità, compensi, rimborsi ai dipendenti, previa attestazione di regolarità tecnica e contabile dei responsabili degli uffici e dei servizi, secondo le modalità del regolamento;
g) provvede alla verifica di tutta la fase istruttoria degli adempimenti di legge e concorre allattuazione di tutti quegli atti, anche a rilevanza esterna, consequenziali allesecuzione delle deliberazioni degli organi;
h) verifica la correttezza amministrativa e lefficienza di gestione sullattività degli uffici e dei servizi e coordina i responsabili degli stessi in base ai criteri di autonomia, di funzionalità e di economicità;
i) sottoscrive i mandati di pagamento e le reversali di incasso unitamente al responsabile del servizio contabile.
j) esprime i pareri di cui allArt. 53 della legge 8.6.1990, n°142;
m) riferisce al Presidente su ogni situazione di irregolarità o di disfunzionalità inerente alle materie di competenza e propone ladozione di provvedimenti di natura organizzativa e gestionale, anche di valenza generale.
5. Il Direttore quale Segretario, se in possesso dei requisiti prescritti, può rogare nellinteresse della Comunità Montana gli atti, le scritture private e quanto ammesso dalla legge e dal regolamento.
CAPO II
Il Revisore dei Conti
Art. 23
Ruolo dellorgano
1. Il Revisore dei Conti è organo della Comunità Montana, equiordinato agli organi istituzionali e finalizzato a tutelare gli interessi pubblici dellEnte e della collettività amministrati.
Art. 24
Revisione economico - finanziaria
1. Il Revisore dei conti è nominato dal Consiglio della Comunità Montana, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione della Comunità Montana e delle istituzioni.
2. Il Revisore attesta la veridicità delle scritture contabili e la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del conto consuntivo.
3. La relazione deve evidenziare i dati e gli elementi necessari per la valutazione del livello di produttività ed economicità della gestione ed esprime suggerimenti e proposte tese a migliorare lefficienza ed i risultati.
4. Nellesercizio delle sue attribuzioni il Revisore dei Conti ha accesso a tutti gli uffici della Comunità Montana per effettuare le verifiche e gli accertamenti necessari per lespletamento dellincarico ed ha diritto ad ottenere direttamente dagli stessi copia degli atti e dei documenti necessari.
5. Il Regolamento di contabilità definisce le funzioni del Revisore dei Conti e può attribuire allo stesso ulteriori compiti di verifica e controllo, rispetto a quelli previsti dalla legge, nonché di supporto allattività degli organi amministrativi dellente.
6. Il Regolamento di contabilità disciplina lorganizzazione ed il funzionamento dellorgano, le modalità di presentazione al Consiglio della Comunità Montana del referto su gravi irregolarità della gestione e specifica i rapporti del Revisore con gli organi elettivi e burocratici.
Art. 25
Nomina, durata in carica, cessazione
1. La nomina, la durata in carica e la cessazione del Revisore dei conti sono disciplinate dalla Legge.
Art. 26
Funzionamento
1. Lesercizio delle funzioni è previsto e disciplinato nel regolamento di contabilità, in apposito titolo, nel quale in particolare saranno specificati:
a) la causa di ineleggibilità alla carica;
b) le modalità di corresponsione del compenso;
c) le modalità di accesso agli atti e ai documenti dellente;
d) le modalità di collaborazione con gli organi elettivi e burocratici dellente nellottica del miglioramento delleconomicità, dellefficienza, dellefficacia dellazione amministrativa;
e) la responsabilità nellespletamento della funzione;
f) le modalità di revoca in caso di inadempienza;
g) lorganizzazione razionale delle funzioni attribuite.
CAPO III
Controllo di gestione
Art. 27
Impostazione metodologica
1. La Comunità Montana persegue le proprie finalità adottando il metodo della programmazione aziendale ed relativi strumenti.2. Programmazione degli obiettivi e verifica dei risultati, intermedi e finali, costituiscono due aspetti interrelati del processo direzionale che, nella sua unitarietà, configura il contenuto del controllo di gestione.3. Finalità fondamentali del controllo di gestione sono:
a) supportare i settori singolarmente intesi e lAmministrazione nel suo complesso nella realizzazione efficace ed efficiente degli obiettivi assegnati;
b) migliorare il processo decisionale e gestionale dellAmministrazione attraverso un confronto ragionato e continuo sugli scostamenti osservati tra obiettivi e risultati e sulle cause che sono allorigine degli scostamenti medesimi;
c) specificare le responsabilità gestionali istituite dalla legge 8 giugno 1990 n°142 e dalla legge 7 agosto 1990 n° 241, fornendo indicazioni sullattività dei funzionari al fine di una loro corretta e oggettiva valutazione;
d) costituire un terreno oggettivo di confronto tra organi politici ed organi di gestione.
Art. 28
Obiettivi - risultati - produttività
1. La definizione degli obiettivi perseguiti dai settori E la specificazione in termini gestionali delle finalità politiche espresse dal Consiglio con ladozione di atti programmatici fondamentali gestiti dalla Giunta nellaspetto esecutivo.
2. Tali obiettivi vengono misurati secondo i predeterminati criteri oggettivi.3. I risultati conseguiti nella gestione dei settori vengono rilevati nella stessa forma in cui sono stati definiti gli obiettivi corrispondenti.
4. La rilevazione dei risultati conseguiti in relazione agli obiettivi fissati avviene alla fine di ogni esercizio.
5. Il raffronto tra obiettivi e risultati costituisce base per la periodica valutazione della produttività.
Art. 29
Ufficio di controllo
1. Gli adempimenti tecnico - amministrativi concernenti il controllo della gestione spettano al Direttore che risponde direttamente al Presidente.
2. I risultati del controllo di gestione sono sottoposti dallufficio competente al Revisore dei conti e alla Giunta. Questa riferisce su di essi al Consiglio con apposita relazione annessa alla proposta di deliberazione consiliare di approvazione del conto consuntivo.
Art. 30
Controllo di gestione e controllo di qualità
1. Al fine di verificare lo stato dattuazione degli obiettivi programmati, nonché lefficienza, lefficacia e leconomicità della gestione, è istituito il controllo di gestione, secondo le norme e con le modalità disciplinate nel regolamento di contabilità.
2. Per i servizi gestiti direttamente dallente e per quelli eventualmente erogati attraverso le istituzioni, deve essere posto in essere un sistema di rilevazione dei costi e dei ricavi secondo le tecniche della contabilità economica analitica, tenendo conto dellarticolazione organizzativa degli uffici e dei servizi.
3. Per lesercizio del controllo di gestione la Comunità Montana può avvalersi di professionalità esterne allente o di società ed organismi specializzati.
4. Nei servizi erogati allutenza la Comunità Montana definisce gli standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni e determina indici e parametri idonei a misurare e valutare i risultati conseguiti.
5. Il livello qualitativo e quantitativo dei servizi è periodicamente verificato con gli utenti, attraverso idonee forme di consultazione anche a campione, ed è costantemente adeguato al mutare delle esigenze e della domanda.
TITOLO III
ATTIVITA SOCIO-ECONOMICA
CAPO I
Art. 31
Premesse metodologiche
1. Le forme di esercizio e gestione delle attività economico - sociali svolte dalla Comunità Montana sono determinate sulla base dei seguenti criteri:
a) raggiungimento delle dimensioni offerte idonee a garantire la qualità tecnica della risposta ai bisogni, la continuità dei servizi e la professionalità degli operatori sulla base delle conoscenze tecnico - scientifiche esistenti;
b) conseguimento dei livelli di costi complessivamente giudicati più convenienti e compatibili con il mantenimento di equilibri di gestione ottenibili da parte dello Stato, della Regione o di altri enti interessati al servizio.
c) realizzazione di opportunità per lo sviluppo delle iniziative economiche e imprenditoriali locali e per laumento delloccupazione locale, con specifico riferimento allattività artigianale.
d) mantenimento di unautonomia e di una flessibilità di scelta della Comunità Montana
nel lungo periodo evitando il rischio della subordinazione a posizioni di monopoli
esterni non controllabili. CAPO II Tipologia gestionale
Art. 32
Servizi pubblici
1. La scelta fra le diverse forme di affidamento dei servizi pubblici spetta al Consiglio con deliberazione a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di apposite analisi e valutazioni attuate con i metodi suggeriti dalle discipline aziendali.
2. Nel regolamento di amministrazione e contabilità sono previste procedure di raccordo e di coordinamento tra i servizi gestiti nelle diverse forme e gli indirizzi e programmi generali di intervento della Comunità Montana in modo da realizzare una organica strategia complessiva di intervento del gruppo di aziende comunitarie.
3. La gestione dei servizi può avvenire nelle seguenti forme:
a) in economia, quando, per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio non sia opportuno costituire una istituzione o una azienda;
b) in concessione a terzi, quando sussistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale; in tal caso la Comunità Montana può partecipare con proprie quote a Società di capitale;
c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica imprenditoriale;
d) a mezzo di istituzione, e consorzi, per lesercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;
e) a mezzo di società di capitali, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare, la partecipazione di altri soggetti pubblici o privati.
4. I modi e le forme di organizzazione dei servizi formeranno oggetto di apposito regolamento.
Art. 33
Rapporti istituzionali con enti pubblici
1. La Comunità Montana, per il migliore perseguimento delle proprie finalità istituzionali, impronta la propria azione alla massima collaborazione con gli enti pubblici che hanno poteri di intervento in materie rilevanti per la collettività locale.
2. La collaborazione con gli enti pubblici può esplicarsi in tutte le possibili forme sia di diritto pubblico sia di diritto privato a condizione che alla Comunità Montana siano assicurati congrui strumenti di indirizzo, informazione e controllo sullattività interessata.
3. in particolare, la Comunità Montana può far ricorso alla convenzione, allaccordo di programma, alla conferenza di servizi, al consorzio, allunione di comuni, alla società di diritto privato, e con tali mezzi può svolgere in modo coordinato funzioni e servizi, gestire in modo associato servizi , definire e attuare opere, interventi e programmi di interventi, avvalersi di uffici di altri enti e consentire a questi di avvalersi dei propri, istituire strutture per attività di comune interesse.
Art. 34
Rapporti con i Comuni e con altri enti pubblici
1. Lesercizio associato, da parte della Comunità Montana, di funzioni proprie dei Comuni o a questi delegate dalla Regione è disciplinato dalla Legge.
2. Lesercizio di altre funzioni delegate dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione da parte della Comunità Montana presuppone un accordo tra la Comunità Montana e lente delegante. In tale accordo deve essere normalmente previsto limpegno dellente delegante a trasferire alla Comunità Montana le risorse finanziarie e organizzative necessarie per lesercizio della delega.
3. La Comunità Montana può, delegare ad altri enti, di volta in volta le realizzazioni dei programmi di intervento attinenti alle loro specifiche funzioni nellambito della rispettiva competenza territoriale.
4. La Comunità Montana cura linformazione dei Comuni membri circa la propria attività.
5. Dintesa con i Comuni, la Comunità Montana promuove la costituzione della conferenza dei Sindaci quale organismo permanente di consultazione e di raccordo fra lattività dei Comuni e quella della Comunità stessa.
6. La Comunità Montana promuove lo sviluppo dei rapporti con le altre Comunità Montane, anche attraverso la costituzione della Consulta dei Presidenti delle Comunità Montane.
Art. 35
Gestione da parte della Comunità montana di funzioni proprie dei
Comuni o ad esse delegate, da esercitarsi in forma associata
1. I Comuni di Casale Corte Cerro, Germagno, Gravellona Toce, Loreglia, Massiola e Valstrona, o parte di essi organizzano lesercizio associato di funzioni proprie e la gestione associata di servizi comunali, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.
2. I Comuni di cui al comma 1 organizzano altresì, a livello di Comunità Montana, lesercizio associato di funzioni ad essi delegate.
3. La legge regionale indica le funzioni proprie dei Comuni, o ad essi delegate, che debbono essere esercitate in forma associata in attuazione dellArt. 29, comma 2, della legge 142/1990 e ne definisce le procedure dellattuazione.
4. Ai fini dellattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1. e 2., i Consigli Comunali approvano un disciplinare sulla base di uno schema tipo, definito dalla Comunità Montana dintesa con i Comuni interessati, che stabilisce i fini, la durata dellimpegno, i rapporti finanziari, nonché gli obblighi e le garanzie reciproche tra i Comuni e la Comunità Montana.
5. Per la gestione di servizi di livello provinciale o di aree intercomunali che superino lambito territoriale della zona omogenea montana, la Comunità Montana può essere delegata da tutti o parte dei propri Comuni a far parte di Consorzi fra Enti Locali costituiti ai sensi dellArt. 25 della legge 142/1990, assorbendo le quote di partecipazione assegnate ai singoli Comuni aderenti. In tal caso il Presidente della Comunità Montana, o suo delegato, fa parte dellAssemblea del Consorzio in rappresentanza dei Comuni deleganti alla Comunità Montana.
6. La Comunità Montana non può partecipare a Consorzi qualora facciano parte dei medesimi tutti i Comuni che la costituiscono.
7. Ai sensi degli articoli 28 e 29 della legge 142/1990, e successive modifiche ed integrazione, la Comunità Montana, singolarmente o in consorzio con altri enti montani, esercita i forma associata le funzioni comunali, nonché la gestione associata di servizi pubblici spettanti ai Comuni.I Comuni possono delegare alla Comunità Montana la facoltà di contrarre mutui, in loro nome e per loro conto, presso la Cassa Depositi e Prestiti o presso altri istituti di credito, per la realizzazione di opere e per lattuazione di interventi aventi carattere sovracomunale, qualora tali opere ed interventi siano coerenti con le finalità del piano pluriennale di sviluppo socio - economico.
Art. 36
Adesione ad enti e associazioni
1. La Comunità Montana può aderire ad altri Enti, organismi ed associazioni che curano interessi attinenti ai suoi fini istituzionali.
CAPO III
STRUMENTI DI ATTUAZIONE
Art. 37
Tipologia
1. Sono strumenti di attuazione delle attività socio - economiche territoriali:
a) il piano pluriennale di sviluppo socio - economico;
b) carta di destinazione duso del suolo;
c) i programmi annuali operativi
d) i progetti speciali integrati
e) i piani di settore
f) i programmi progetti specifici
g) regolamenti attuativi di cui alle lettere a), b), c), d) e)
h) provvedimenti previsionali previsti dalla legge.
Art. 38 Il piano pluriennale
di sviluppo socio - economico
1. La Comunità Montana, in accordo con le previsioni e gli obiettivi del programma regionale di sviluppo, adotta il piano pluriennale di sviluppo socio-economico e provvede agli aggiornamenti e alle eventuali variazioni dello stesso nei termini e con le procedure previste dalla legge.
2. Il Piano pluriennale di sviluppo socio - economico ha durata quinquennale. Nel corso della sua validità, al piano possono essere apportate variazioni ed aggiornamenti.
3. Il piano pluriennale di sviluppo socio - economico, è predisposto dalla Giunta della Comunità Montana tenendo conto delle previsioni degli strumenti urbanistici esistenti a livello comunale ed intercomunale, della pianificazione territoriale e di settore vigenti, nonché delle indicazioni derivanti dalla consultazione dei Comuni interessati, ed è elaborato sulla base delle conoscenze aggiornate della realtà della zona.
4. Il Consiglio della Comunità Montana adotta il Piano pluriennale di sviluppo socio - economico e lo trasmette corredato di ogni utile documentazione, alla Provincia del Verbano-Cusio-Ossola che lo approva con deliberazione consiliare entro novanta giorni dal suo ricevimento.
Art. 39
Carta di destinazione duso del suolo
1. Il Piano pluriennale di sviluppo socio - economico è corredato da una tavole denominata carta di destinazione duso del suolo contenente gli indirizzi fondamentali dellorganizzazione territoriale nellarea di propria competenza, che ne costituisce parte integrante.
2. La carta di cui al comma precedente, elaborata in scala 1:25.000 individua le aree di prevalente interesse agro silvo - forestale e di particolare pregio ambientale e paesistico, le linee di uso delle risorse primarie e dello sviluppo residenziale, produttivo, terziario, turistico e la rete delle infrastrutture, aventi rilevanza territoriale.
3. La carta di cui ai commi precedenti concorre alla formazione del piano territoriale provinciale e del piano territoriale metropolitano ai sensi dellarticolo 9 ter, comma 2, lettera c) della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del Suolo) e successive modifiche ed integrazioni.
Art. 40
Programmi annuali operativi
1. Il piano pluriennale di sviluppo socio - economico viene realizzato mediante i programmi annuali operativi. Il programma annuale operativo integra la relazione previsionale e programmatica allegata al bilancio di previsione della Comunità Montana ed indica lutilizzo delle risorse finanziarie disponibili per la sua attuazione.
2. Il programma annuale operativo è trasmesso alla Provincia ed alla Regione.
Art. 41
Progetti speciali integrati
1. Oltre che per le finalità specifiche previste dalla legge, la Comunità Montana può attuare i propri fini istituzionali anche mediante la predisposizione e ladozione di progetti speciali integrati coerenti con il contenuto del piano pluriennale di sviluppo socio - economico, assunti anche dintesa e con il concorso di altri enti pubblici e privati interessati alla promozione economico - sociale della zona montana.
2. I rapporti e gli impegni per la realizzazione dei progetti speciali integrati, qualora concorrano più soggetti al loro finanziamento e alla loro attuazione, sono regolati da appositi accordi e convenzioni stipulati tra le parti nei modi di legge.
Art. 42
I piani di settore
1. Per lattuazione dei propri fini istituzionali, la Comunità Montana può dotarsi di piani e programmi di settore coerenti con il contenuto del piano pluriennale di sviluppo socio - economico.
Art. 43
I progetti o programmi specifici
1. I progetti specifici (la più semplice unità di pianificazione), nellambito dei progetti speciali integrati, dei piani di settore, dei regolamenti, in coerenza col piano pluriennale di sviluppo socio - economico, costituiscono il provvedimento operativo concreto per la realizzazione di iniziative di attività.
Art. 44
I regolamenti
1. La Comunità Montana disciplina con regolamenti, oltre alle materie indicate dalla legge, tutte quelle indicate dalle norme statutarie. Il Consiglio adotta i regolamenti previsti dalla legge e dal presente statuto a maggioranza assoluta dei propri componenti.
2. Prima della loro adozione gli schemi di regolamento verranno depositati per quindici giorni presso lufficio di Segreteria dellEnte e del deposito verrà dato congruo avviso al pubblico mediante pubblicazione allAlbo Pretorio ed in ogni altra forma utile, onde consentire agli interessati la presentazione di osservazioni e/o memorie in merito ed al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla loro formazione.
3. Il Regolamento, con la relativa deliberazione consiliare dapprovazione, resterà pubblicato per 15 giorni allAlbo pretorio entrando in vigore il giorno successivo alla scadenza dei termini desecutività.
TITOLO IV
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE
CAPO I
Art. 45 Principi generali
1. In attuazione del principio espresso nellArt. 1 della Costituzione, la Comunità Montana valorizza ogni libera forma associativa e promuove la partecipazione dei cittadini alla propria attività, in particolare attraverso idonee forme di consultazione dei Comuni membri, degli altri enti pubblici e delle componenti economiche e sociali presenti sul territorio per una migliore individuazione degli obiettivi da perseguire e per un più efficace svolgimento della sua attività di programmazione.
2. Allo scopo di realizzare i principi di cui al precedente comma, la Comunità Montana:a) assicura la più ampia informazione sulle attività svolte e programmate;b) attua i principi sul diritto di accesso agli atti e ai documenti amministrativi;c) persegue la massima chiarezza nelle scelte comportanti vantaggi economici per enti e privati;
d) favorisce e promuove la partecipazione dei cittadini singoli o associati, anche inferiori ai diciotto anni, e in particolare della associazioni di volontariato, ai servizi di interesse collettivo;
e) istituisce consulte, disciplinate nella delibera consiliare di costituzione circa la loro composizione e modalità di funzionamento, per promuovere la conoscenza dei problemi relativi a determinati settori di attività e per assicurare il confronto con quanti operano in essi;
f) individua forme e momenti di coordinamento costanti con i comuni membri, gli altri Enti pubblici operanti sul suo territorio nellambito delle competenze sue proprie e con le altre Comunità Montane;
g) provvede alla consultazione della popolazione;
h) prevede il referendum consultivo;
i) può istituire il difensore civico. CAPO II Trasparenza
Art. 46
Albo pretorio
1. La Comunità Montana ha un albo pretorio per la pubblicazione delle deliberazioni, delle ordinanze, dei manifesti ed degli atti che devono essere portati a conoscenza del pubblico. Altre forme di pubblicazione per garantire la massima trasparenza potranno essere previste in apposito regolamento.
2. Il Direttore nella sua qualità di Segretario o un dipendente da lui delegato E responsabile delle pubblicazioni.
Art. 47
informazione
1) la Comunità Montana informa la collettività circa la propria organizzazione e attività, con particolare riguardo ai propri atti programmatici e generali.
2) la Comunità Montana, nel rispetto del segreto dufficio, mette a disposizione di chi ne abbia interesse le informazioni di cui dispone relativamente allorganizzazione, allattività, alla popolazione e al territorio.
3) la Comunità Montana assicura agli interessati linformazione sullo stato degli atti e delle procedure che li riguardino.
4) La Comunità Montana provvede a confermare lorganizzazione dei propri uffici e servizi
al perseguimento degli obiettivi indicati nei commi precedenti.
Art. 48
Accesso
1) Tutti gli atti della Comunità Montana sono pubblici, ad eccezione di quelli per i quali disposizioni normative e provvedimenti adottati in conformità ad esse vietano o consentono il differimento della divulgazione.
2) E garantito a chiunque vi abbia interesse il diritto di accesso ai documenti
amministrativi, relativi ad atti, dellattività amministrativa.
3) Il diritto di accesso ricomprende, di norma, la facoltà di prendere in visione il documento e di ottenerne copia.
4) Lesercizio dellacceso è disciplinato dal regolamento.
Art. 49
Rapporti economici con i privati
1) Un apposito regolamento stabilisce criteri per lerogazione di contributi, sussidi, e, in genere, benefici economici ad Enti, privati e ad altri soggetti.
CAPO III
ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE
ART 50
Associazioni
1) La Comunità montana valorizza le libere associazioni, anche non personificate, diverse dai partiti politici, nonché le organizzazioni di volontariato, che perseguano interessi socialmente meritevoli e rilevanti per la propria azione, assicurandone la partecipazione attiva allazione stessa, autorizzando laccesso alle proprie strutture ed ai propri servizi ed, eventualmente, contribuendo alle loro esigenze funzionali.
2) Ai fini del precedente comma viene istituito un albo secondo le modalità stabilite dal regolamento, il quale disciplina appunto la concessione di contributi, sovvenzioni e ausili in genere, per agevolare il perseguimento degli scopi istituzionali di associazioni ed organizzazioni
Art. 51
Consulte
1) La Comunità Montana può istituire consulte relative a settori di particolare importanza per la propria azione.
2) Le consulte sono composte dai Rappresentanti delle forme associative portatrici degli interessi settoriali rilevanti e da Cittadini di particolare qualificazione ed esperienza nominati dal Consiglio.
3) Le consulte sono presiedute dal Presidente o dal componente della giunta incaricato per la materia e integrate da una rappresentanza della minoranza consiliare.
4) Le consulte esprimono pareri e formulano proposte sugli indirizzi politico-amministrativi del settore, che debbono obbligatoriamente essere esaminati dai competenti organi della Comunità Montana.
5) Listituzione, a composizione, il funzionamento ed il rapporto delle consulte con la Comunità Montana sono disciplinati da appositi provvedimenti.
Capo IV
ATTIVITA DI PARTECIPAZIONE
Art. 52
Istanze, petizioni e proposte
1) Ogni cittadino, individualmente o in forma associata. può rivolgere alla Comunità Montana istanze, petizioni, e proposte dirette a promuovere una migliore tutela di interessi collettivi; le istanze sono trasmesse dal Presidente allorgano competente.
2) Ai fini del presente statuto si intendono:
a) per istanza: la richiesta scritta presentata da cittadini singoli o associati per sollecitare, nellinteresse collettivo, il compimento di atti doverosi di competenza degli Organi della Comunità Montana;
b) per petizione: la richiesta scritta presentata dal Sindaco di un Comune della Comunità Montana o da un numero minimo di 40 cittadini diretta a porre allattenzione dellamministrazione una questione di su competenza e di interesse collettivo;
c) per proposta: la richiesta scritta presentata da un numero minimo di 120 cittadini, per ladozione di un atto di contenuto determinato, rispondente ad un interesse collettivo, di competenza del Consiglio e della Giunta.
3) Le istanze, petizioni e proposte sono presentate in carta semplice sottoscritta per esteso dagli interessati, lesame delle stesse deve avvenire da parte degli organi competenti entro 60 giorni dalla data di presentazione.
Art. 53
Consultazione della popolazione
1) Il Consiglio può disporre forme di consultazione della popolazione o di particolari settori di questa, individuati in base a caratteristiche sociali o territoriali, in vista delladozione di specifici provvedimenti e comunque su problemi di interesse comunitario.
2) La consultazione può avvenire attraverso assemblee, sondaggi di opinioni, inchieste, raccolta di firme ed altri strumenti analoghi. Tali strumenti devono, comunque, garantire il massimo grado di obiettività e neutralità.
3) Lesito della consultazione non è vincolante per la Comunità Montana. Lorgano competente è però tenuto ad esprimere le ragioni delleventuale mancato accoglimento delle indicazioni fornite dai cittadini.
Art. 54
Referendum consultivo
1) Il referendum consultivo può essere effettuato su temi di esclusiva competenza della Comunità Montana e di rilevante interesse sociale. Nellambito di tali temi il referendum consultivo deve riguardare o la proposta di adozione di una deliberazione o la proposta di abrogazione di una deliberazione di competenza di Consiglio o della giunta.
2) Hanno diritto di votare tutti gli elettori dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana.
3) Non è ammesso il referendum consultivo in materia di tributi, bilanci, conti consuntivi, mutui, nomine dei rappresentanti della Comunità Montana presso Enti e aziende e su proposte che siano già state sottoposte a referendum nellultimo triennio.
4) Il referendum consuntivo è indetto dal Presidente su richiesta di almeno un ventesimo degli elettori dei Consigli dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana.
5) Annualmente si può tenere una sola sessione referendaria, da svolgersi in una giornata domenicale nel periodo 1° Maggio 30 giugno purché non in concomitanza con altre elezioni o votazioni. In detta giornata hanno luogo le votazioni relative a tutte le richieste presentate dopo la scadenza di tali termini si tengono nella sessione dellanno successivo.
6) Il quesito sottoposto a referendum consultivo è dichiarato accolto se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
7) Entro 90 giorni dalla proclamazione dellesito favorevole del referendum il Consiglio deve deliberare, sulla proposta sottoposta a referendum. Il Consiglio può disattendere motivatamente il risultato referendario con deliberazione adottata con lintervento della maggioranza dei Consiglieri ed a maggioranza di voti.
TITOLO V
DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
Art. 55
provvedimenti dattuazione dello statuto
1) Nelladeguamento di regolamenti, provvedimenti, procedure, programmi, piani, uffici, servizi, e quantaltro necessario per lattuazione delle norme statutarie, lEnte deve ispirarsi ai nuovi principi generali in materia di procedimento amministrativo, allo scopo di assicurare la concreta applicazione di quei criteri di economicità, efficienza, efficacia e produttività che devono reggere lespletamento di ogni attività amministrativa, garantendo nel contempo il rispetto di questi requisiti di imparzialità, trasparenza, pubblicità di partecipazione, con riferimento alla legge 8 giugno 1990, n. 142 e agli articoli 2, 3 e della Costituzione.
Art. 56
Approvazione dei regolamenti
1) Entro 12 mesi dallentrata in vigore del presente Statuto, la Giunta presenta al Consiglio le proposte degli schemi dei regolamenti previsti dallo Statuto stesso e per ladeguamento alle norme statutarie dei regolamenti già in vigore.
2) Sino allapprovazione dei nuovi regolamenti rimangono in vigore, per quanto
compatibili con le norme del presente Statuto, i regolamenti già esistenti.
Art. 57
Norma di funzionalità
1) Per tutti i casi dubbi che dovessero presentarsi o verificarsi intorno alla vera interpretazione, comunque giustificata dalle parti, di norme statutarie o regolamentari, nelle quali lo stesso Direttore ammetta la possibilità e lesistenza di incertezza interpretativa, caso di necessità ed urgenza decide il Presidente con dichiarazione motivata, salvo poi sottoporre la questione al Consiglio per ogni definitiva risoluzione, vigendo sino ad allora la determinazione del Presidente.
2) Negli altri casi la questione è sottoposta al Consiglio che, vagliate le diverse posizioni, decide con deliberazione adottata con lintervento della maggioranza dei Consiglieri ed a maggioranza di voti, motivando la sua determinazione.
3) Il definitivo pronunciamento del Consiglio rappresenterà un autorevole ed ufficiale riferimento normativo interno.
Art. 58
Modifiche statutarie successive
1) Le modificazioni soppressive, aggiuntive sostitutive e labrogazione totale o parziale dello statuto, sono deliberate dal Consiglio con la procedura di cui allArt. 12- comma 3 della Legge Regionale 2 luglio 1999 n° 16.
2) La proposta di deliberazione di abrogazione totale dello Statuto deve essere accompagnata dalla proposta di deliberazione di un nuovo Statuto in sostituzione di quello precedente.
3) Lapprovazione della deliberazione di abrogazione totale dello Statuto comporta lapprovazione del nuovo.
4) Nessuna iniziativa per la revisione o labrogazione totale o parziale, dello Statuto può essere presa, se non sia trascorso almeno un anno dallentrata in vigore dello statuto o dellultima modifica, salvo che si renda necessario in adeguamento a norma di legge.
5) Una iniziativa di revisione o di abrogazione, respinta dal Consiglio, non può essere rinnovata se non trascorso un anno.
Art. 59
Entrata in vigore dello Statuto
1) Lo Statuto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
2) Le disposizioni dello Statuto che non richiedono norme regolamentari di attuazione sono immediatamente prevalenti su ogni altra disposizione normativa e sono immediatamente applicabili.
ALTRI ANNUNCI
Commissione assegnazione alloggi c/o A.T.C. - Vercelli
Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria
La Commissione per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che è stata pubblicata ai sensi dellart. 11 della Legge Regionale 28.3.95 n. 46, nellAlbo Pretorio del Comune di Crescentino la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso generale emesso il 17.2.2000 dal Comune di Crescentino per lassegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata disponibili nellambito del Comune stesso.
Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate indirizzandole, a mezzo lettera raccomandata A.R., alla Commissione assegnazione alloggi c/o lA.T.C. di Vercelli - C.so Palestro, 21/a 13100 Vercelli entro trenta giorni dalla pubblicazione nellAlbo Pretorio del Comune suindicato.
Il Presidente
Comune di Asti
Deliberazione del Consiglio Comunale n° 32 del 31.05.2000 divenuta esecutiva il 13.06.2000. Variante al Piano Particolareggiato denominato Anfossi relativo allisola compresa tra le vie Gardini, Garibaldi, S. Secondo, al Teatro Alfieri, Grandi e la piazza Alfieri - Controdeduzioni alle osservazioni - Approvazione - Provvedimenti
(omissis)
IL CONSIGLIO COMUNALE
Riunitosi in seduta il giorno 31.05.2000
ha deliberato
1) Di accogliere losservazione n° 1 così come motivato allallegato B della presente deliberazione;
2) Di estendere per equità e per oggettivi problemi strutturali e di incolumità pubblica, la possibilità di intervento di sostituzione edilizia con ricostruzione fedele delle fronti sulla pubblica via, oltre che al Comparto Edificatorio n° 3, anche alla attigua palazzina (c.d. Liberty) compresa nel Comparto Edificatorio n° 2;
3) Di respingere, per le motivazioni contenute nellallegato C della presente deliberazione, losservazione n° 2;
4) Di approvare, sulla scorta di quanto indicato in premessa, ai sensi dellart. 40 della L.R. 56/77 e s.m. ed i. , la seconda variante al Piano Particolareggiato denominato Anfossi da realizzare in Asti, nellisola compresa tra le vie Gardini, Garibaldi, S. Secondo, al Teatro Alfieri, Grandi e la piazza Alfieri;
5) Di approvare gli elaborati della variante al Piano Particolareggiato Anfossi, allegati alla presente deliberazione sotto la lettera D, modificati ed integrati conseguentemente allaccoglimento dellosservazione n° 1 e della determinazione di cui al punto 2;
6) Di mandare al Settore Urbanistica affinché curi le conseguenti previste pubblicazioni di legge.
(omissis)
Asti, 13 giugno 2000
Il Sindaco
Luigi Florio
Comune di Asti
Decreto di valutazione n. 242/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)
- Vista la Legge del 25.6.1865 n. 2359;
- Visto il titolo II° della Legge 22.10.1971 n. 865;
- Vista la Legge Regionale del 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni;
- Vista la Legge n. 359/92;
- Visto lart. 3, comma 2 del D.lgs n. 29/93 e s.m.i., nonché lart. 45, comma 1° del D.lgs. n. 80/98 emanato in attuazione dellart. 11, comma 4°, Legge n. 58/97;
(omissis)
decreta
Articolo 1
Le indennità da corrispondere agli aventi diritto per lespropriazione delle aree interessate dalle opere di urbanizzazione per il completamento di Via Zara e Via Fiume risultano fissate nella seguente misura:
A) TESTA MARIO di Roberto Testa & C. s.a.s.
con sede in Asti - via SantEvasio n. 16/A
N.C.T. di Asti
Foglio 81 mappale 1458
(ex 415/b, anziché 413 come da particellare di esproprio, in quanto come comunicato da tecnico incaricato al frazionamento in data 10/4/2000, il n. 413 è stato soppresso e fuso con il mappale 415 originale)
Superficie totale mq. 460
Superficie in esproprio mq. 78
Indennità di esproprio dovuta: L. 7.800.000
Indennità di occupazione dovuta: L. 153.833
B) proprietà VIARENGO ROMANO (omissis)
N.C.E.U. di Asti
Foglio 81 mappale 1455 (ex 235/b)
Superficie totale mq. 130
Superficie in esproprio mq. 130
Indennità di esproprio dovuta: L. 13.000.000
Indennità di occupazione dovuta: L. 256.390
N.C.E.U. di Asti
Foglio 81 mappale 1456 (ex 236/b)
Superficie totale mq. 220
Superficie in esproprio mq. 100
Indennità di esproprio dovuta: L. 10.000.000
Indennità di occupazione dovuta: L. 197.220
Lindennizzo di esproprio così determinato, dovrà essere ridefinito ai sensi dellart. 16 D.lgs 30.12.1992 n. 504 ed eventualmente ridotto ad un importo pari al valore indicato per larea nellultima dichiarazione o denuncia presentata dallespropriato ai fini dellapplicazione dellimporto, trattandosi di espropriazione di area fabbricabile.
Pertanto i destinatari dellesproprio sono invitati a presentare allUfficio Espropri copia dellultima dichiarazione ICI e dei relativi versamenti, nonché dichiarazione sostitutiva di atto notorio che precisi la quota di valore e la corrispondente ICI relativa allarea prevista in esproprio del Comune. Qualora questa documentazione non venga fornita, non potrà aver seguito leventuale accettazione volontaria dellindennizzo desproprio indicato in questo Decreto, che trascorsi trenta giorni dalla notifica del presente atto, verrà depositato come dal Legge alla Cassa DD.PP. in attesa di rivalutazione della Commissione Provinciale per le Espropriazioni.
Naturalmente la procedura proseguirà con il Decreto di Esproprio, e lindennizzo rideterminato dovrà comunque essere ragguagliato al valore dellarea dichiarato ai fini dellI.C.I.
Articolo 2
Il presente Decreto dovrà essere notificato, per la parte interessante ogni singola ditta proprietà, a tutti gli aventi causa, nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili.
I proprietari espropriandi entro trenta giorni dalla notifica del presente Decreto hanno diritto di convenire con lEnte espropriante la cessione volontaria delle aree. In caso di silenzio lindennità si intende rifiutata.
(omissis)
Il Dirigente
Valeria Fornaca
Comune di Asti
Decreto di valutazione n. 244/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)
- Vista la Legge del 25.6.1865 n. 2359;
- Visto il titolo II° della Legge 22.10.1971 n. 865;
- Vista la Legge Regionale del 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni;
- Vista la Legge n. 359/92;
- Visto lart. 3, comma 2 del D.lgs n. 29/93 e s.m.i., nonché lart. 45, comma 1° del Dlgs. n. 80/98 emanato in attuazione dellart. 11, comma 4°, Legge n. 58/97;
(omissis)
decreta
Articolo 1
Le indennità da corrispondere agli aventi diritto per lespropriazione delle aree interessate per la realizzazione dei Lavori di costruzione Impianto Sportivo a Quarto Inferiore risultano fissate nella seguente misura:
a) Proprietà:
BONACCORSI CARTUYVELS ANNA MARIA (omissis)
BONACCORSI FRANCO (omissis)
N.C.T. Comune di Asti
Foglio 91 mappale 261
Superficie totale mq. 36.430
Superficie da espropriare mq. 7.040
(salvo giusta misura da frazionamento)
Indennità di esproprio: L. 141.504.000
Superficie da espropriare mq. 6.030 soggetta a
fascia di inedificabilità
(salvo giusta misura da frazionamento)
Indennità di esproprio: L. 60.903.000
N.C.T. Comune di Asti
Foglio 91 mappale 260
Superficie totale mq. 19.805
Superficie da espropriare mq. 3.780
(salvo giusta misura da frazionamento)
Indennità di esproprio: L. 75.845.700
Superficie da espropriare soggetta a fascia di
inedificabilità 809 mq.
(salvo giusta misura da frazionamento)
Indennità di esproprio: L. 8.142.585
b) Proprietà:
FAUSSONE FABIO (omissis)
N.C.T. Comune di Asti
Foglio 91 mappale 505
Superficie totale mq. 18.080
Superficie da espropriare mq. 420
(salvo giusta misura da frazionamento)
Indennità di esproprio: L. 8.442.000
Superficie da espropriare soggetta a fascia di
inedificabilità: mq. 1.040
(salvo giusta misura da frazionamento)
Indennità di esproprio: L. 10.504.000
Lindennizzo di esproprio così determinato, dovrà essere ridefinito ai sensi dellart. 16 D.lgs 30.12.1992 n. 504 ed eventualmente ridotto ad un importo pari al valore indicato per larea nellultima dichiarazione o denuncia presentata dallespropriato ai fini dellapplicazione dellimporto, trattandosi di espropriazione di area fabbricabile.
Pertanto i destinatari dellesproprio sono invitati a presentare allUfficio Espropri copia dellultima dichiarazione ICI e dei relativi versamenti, nonché dichiarazione sostitutiva di atto notorio che precisi la quota di valore e la corrispondente ICI relativa allarea prevista in esproprio del Comune. Qualora questa documentazione non venga fornita, non potrà aver seguito leventuale accettazione volontaria dellindennizzo desproprio indicato in questo Decreto, che trascorsi trenta giorni dalla notifica del presente atto, verrà depositato come dal Legge alla Cassa DD.PP. in attesa di rivalutazione della Commissione Provinciale per le Espropriazioni.
Naturalmente la procedura proseguirà con il Decreto di Esproprio, e lindennizzo rideterminato dovrà comunque essere ragguagliato al valore dellarea dichiarato ai fini dellI.C.I.
Articolo 2
Il presente Decreto dovrà essere notificato, per la parte interessante ogni singola ditta proprietà, a tutti gli aventi causa, nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili.
I proprietari espropriandi entro trenta giorni dalla notifica del presente Decreto hanno diritto di convenire con lEnte espropriante la cessione volontaria delle aree. In caso di silenzio lindennità si intende rifiutata.
(omissis)
Il Dirigente
Valeria Fornaca
Comune di Baldichieri dAsti (Asti)
Avviso
Il Responsabile del Servizio
In esecuzione del provvedimento del Consiglio Comunale n. 10 in data 27 marzo 2000, esecutivo ai sensi di Legge,
rende noto
che è depositato in visione presso la Segreteria Comunale nonchè pubblicato per estratto allAlbo Pretorio del Comune per 30 giorni consecutivi dal 21 giugno 2000 al 21 luglio 2000 il progetto di Variante parziale n. 1/2000 ai sensi dellart. 17, c. 7 della L.R. 56/77, così come modificato dallart. 1 c. 1 della L.R. 41/97, al vigente P.R.G.C.
Chiunque può prenderne visione presso lUfficio di Segreteria nei giorni di apertura al pubblico.
Dal 6 luglio 2000 al 21 luglio 2000 possono essere presentate osservazioni e proposte nel pubblico interesse esclusivamente per quanto oggetto della Variante.
Baldichieri dAsti, 21 giugno 2000
Il Responsabile del Servizio
Simone Accossato
Comune di Baldichieri dAsti (Asti)
Avviso
Il Responsabile del Servizio
In esecuzione del provvedimento del Consiglio Comunale n. 11 in data 27 marzo 2000, esecutivo ai sensi di Legge,
rende noto
che è depositato in visione presso la Segreteria Comunale nonchè pubblicato per estratto allAlbo Pretorio del Comune per 30 giorni consecutivi dal 21 giugno 2000 al 21 luglio 2000 il progetto di Variante parziale n. 2/2000 ai sensi dellart. 17, c. 7 della L.R. 56/77, così come modificato dallart. 1 c. 1 della L.R. 41/97, al vigente P.R.G.C.
Chiunque può prenderne visione presso lUfficio di Segreteria nei giorni di apertura al pubblico.
Dal 6 luglio 2000 al 21 luglio 2000 possono essere presentate osservazioni e proposte nel pubblico interesse esclusivamente per quanto oggetto della Variante.
Baldichieri dAsti, 21 giugno 2000
Il Responsabile del Servizio
Simone Accossato
Comune di Barge (Cuneo)
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 in data 9.5.2000 -Piano di Recupero area n. 27 proposto da Peplo Perrone Franca e Giuseppe - Approvazione
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
- di approvare gli elaborati costituenti il piano di recupero dei beni immobili individuati catastalmente al F. 62 particella 345 del N.C.E.U., presentato dai Sigg. Peplo Perrone Franca e Giuseppe, a firma dellIng. Angelo Ventura, di seguito elencati:
- Tav. 1 - Piante Stato di Fatto e Stato in Progetto (3.12.1999);
- Tav. 2 - Prospetti e Sezioni Stato di Fatto e Stato in Progetto (11.1.1999);
- Tav. 3 - Calcoli planovolumetrici, Planimetrie ed estratti di P.R.G.C. (3.12.1999);
- Tav. 4 - Particolari Costruttivi (11.1.1999);
- Tav. 5 - Relazione tecnico - Illustrativa (3.12.1999);
- Tav. 6 - Relazione Geotecnica (11.1.1999);
- Tav. 7 - Documentazione fotografica (11.1.1999);
- Tav. 8 - Computo Metrico Estimativo (11.1.1999);
- Tav. 9 - Bozza di Convenzione (4.5.2000);
- di pubblicare per estratto la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della regione Piemonte;
- di procedere alla sottoscrizione della convenzione, il cui testo è allegato alla presente deliberazione;
(omissis)
Comune di Brandizzo (Torino)
Avviso - Emissione Bando per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata
Si rende noto che, ai sensi della L.R. 28/3/1995 n. 46 è stato pubblicato in data 12.6.2000 il Bando per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata di risulta.
La partecipazione è consentita ai residenti o a coloro che svolgono la propria attività lavorativa in uno dei Comuni facenti parte dellambito territoriale n. 17.
Le domande di partecipazione, compilate sui moduli appositamente predisposti ed in distribuzione presso gli uffici del Comune sopra indicato, dovranno essere presentate entro il termine del 31.7.2000, salvo che si tratti di lavoratori emigrati allestero, per i quali il termine è prorogato al 30.8.2000.
Brandizzo, 21 febbraio 2000
Il Sindaco
Roberto Buscaglia
Comune di Buttigliera Alta (Torino)
Decreto n. 2/2000 Prot. 6130 - Aree site nel Piano per lEdilizia Economica Popolare destinate alla realizzazione di programmi edilizi ed opere di urbanizzazione. Provvedimento relativo alla espropriazione.
Il Responsabile dellArea Tecnica
(omissis)
decreta
Articolo 1 - In favore del Comune di Buttigliera Alta è pronunciata lespropriazione delle aree di seguito descritte, site nel territorio Comunale, ambito del vigente Piano per lEdilizia Economica Popolare e suo quarto Programma Pluriennale di Attuazione, occorrenti per la realizzazione di programmi edilizi e relative opere di urbanizzazione dichiarati di pubblica utilità, e precisamente:
- Foglio 3 mappale n.ro 19 parte (ora numeri 47, 48, 49, 50, 52, 53, 54, 55, 56), di complessivi mq. 14.225
Proprietà: Ordine Mauriziano - Via Magellano n.ro 1 - Torino, C.F. 01257260016.
Partita catastale 599 intestata allo stesso Ente.
Indennità di esproprio determinata
(L./mq. 35.000 x mq. 14.225) = L. 497.875.000 (Euro 257.130,97)
Riduzione del 40% ai sensi articolo 5 bis
Legge n.ro 359/92 L. 298.725.000 (Euro 154.278,58)
Indennità depositata = L. 298.725.000 (Euro 154.278,58) oltre I.V.A. di L. 50.783.250 (Euro 26.227,36), (20% su L. 253.916.250 in quanto la parte di L. 44.808.750 è riferita alla indennità aggiuntiva di spettanza dei fittavoli coltivatori diretti) L. 349.508.250 (Euro 180.505,94).
Il tutto salva lapplicazione dellarticolo 16 del D.Lgs n.ro 504/92, sussistendone i presupposti
Articolo 2 - I predetti immobili, per i quali il Comune è autorizzato alla occupazione permanente e definitiva, sono meglio individuati nella planimetria allegata al presente decreto per farne parte integrante e sostanziale.
Articolo 3 - Il presente decreto, sarà notificato a cura del Responsabile dellArea Tecnica del Comune di Buttigliera Alta, agli aventi diritto nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili; e sarà depositato negli atti del Comune, pubblicato per estratto allAlbo Pretorio, e sul Foglio Annunzi Legali della Provincia di Torino, registrato e trascritto in termini durgenza e volturato.
Articolo 4 - Il presente Decreto, inoltre, sarà comunicato alla Regione Piemonte e pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della stessa Regione.
Articolo 5 - Avverso il presente provvedimento, gli interessati potranno presentare eventuale ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro sessanta giorni e centoventi giorni dalla notificazione dello stesso.
Articolo 6 - Ai sensi della legge n.ro 241/90, il Responsabile del Procedimento viene individuato nella persona del Geom. De Vecchis, presso lArea Tecnica del Comune di Buttigliera Alta, Via Reano n. 3.
Buttigliera Alta, 2 giugno 2000
Il Responsabile dellArea Tecnica
Giovanni De Vecchis
Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)
Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata fabbricato sito in Via Vittorio Emanuele IIº/Via Vittorio Veneto di proprietà Stassio Giuseppe
Il Sindaco
Visto gli artt. 27 e 30 della legge 5.8.1978, n. 457 e lart. 47 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.
rende noto
Che con atto consiliare n. 29 del 26.5.2000 è stato approvato in via definitiva il piano di recupero di iniziativa privata relativo ad immobili di proprietà Stassio Giuseppe siti in Via Vittorio Emanuele IIº/Via Vittorio Veneto e censiti a Catasto terreni al Foglio XXIII mappali 375-369-370.
Caramagna Piemonte, 30 maggio 2000
Il Sindaco
Brunetto
Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)
Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata fabbricato sito in Via Vittorio Emanuele IIº n. 46-48 di proprietà Pignata Maddalena e Taricco Maria Antonella
Il Sindaco
Visto gli artt. 27 e 30 della legge 5.8.1978, n. 457 e lart. 47 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.
rende noto
Che con atto consiliare n. 31 del 26.5.2000 è stato approvato in via definitiva il piano di recupero di iniziativa privata relativo ad immobili di proprietà Pignata Maddalena e Taricco Maria Antonella siti in Via Vittorio Emanuele IIº n. 46-48 e c censiti a Catasto terreni al Foglio XXIII mappali 370-1004.
Caramagna Piemonte, 30 maggio 2000
Il Sindaco
Brunetto
Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)
Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata costruzione basso fabbricato uso autorimessa sito in Via Lamberti, 31 di proprietà Cortassa Mario e Gallo Maria
Il Sindaco
Visto gli artt. 27 e 30 della legge 5.8.1978, n. 457 e lart. 47 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.
rende noto
Che con atto consiliare n. 32 del 26.5.2000 è stato approvato in via definitiva il piano di recupero di iniziativa privata relativo alla costruzione di basso fabbricato uso autorimessa di proprietà Cortassa Mario e Gallo Maria siti in Via Lamberti, 31 e censiti a Catasto terreni al Foglio XXIII mappali 219-221-782.
Caramagna Piemonte, 30 maggio 2000
Il Sindaco
Brunetto
Comune di Castellamonte (Torino)
Avviso
Il Sindaco
rende noto
Che con le deliberazioni della Giunta Comunale n. 101 - 102 - 103 del 20.4.2000 sono stati approvati i Piani di Recupero presentati dai Sigg.: Spiller Giacomo (in qualità di Presidente della Banda Musicale della frazione Spineto); Fantino Elvira; Icardi Giovanni; Icardi Franca; Icardi Piera; Falletti Nella; Falletti Bruno; Enrietti Bianca.
Castellamonte, 26 maggio 2000
Il Sindaco
Comune di Cavallermaggiore (Cuneo)
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 27 aprile 2000 - Sdemanializzazione due tratti di strada comunale - Legge Regionale n. 86 del 21 novembre 1996 - Provvedimenti
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) Di provvedere alla sdemanializzazione di due tratti di strada descritti in premessa distinti al catasto terreni al foglio 47 e al foglio 34 per una superficie rispettivamente di circa mq. 1720 e mq. 370.
2) Di dare atto che tale provvedimento di declassificazione dei due tratti di strada ha effetto dallinizio del secondo mese successivo a quello nel quale lo stesso è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi del comma 5 dellart. 3 della L.R. n. 86 del 21 novembre 1996.
Cavallermaggiore, 30 maggio 2000
Il Sindaco
Nicola Solavaggione
Comune di Chivasso (Torino)
Decreto di occupazione di urgenza n. 29 - Occupazione durgenza dei beni immobili per la realizzazione del tratto ovest di canale di gronda compreso tra la cascina Pozzo ed il rio Palazzolo,
Il Dirigente Area Tecnica
(omissis)
decreta
Art. 1 - E disposta a favore del Comune di Chivasso loccupazione durgenza degli immobili in Comune di Chivasso, identificati come nel seguente elenco, necessari alla esecuzione dei lavori del tratto ovest di canale di gronda compreso tra la cascina Pozzo ed il rio Palazzolo,
1) DEMANIO PUBBLICO prop. - Azienda Autonoma Stradale Della Strada us.
Foglio n. 13 - mappale n. 131 - sup. mq. 29.320 - sup. da occupare mq. 248;
2) BOERO Carlo
Foglio n. 13 - mappale n. 10 - sup mq. 6.306 - sup. da occupare mq. 1.505;
3) ACTIS Miranda
Foglio n. 13 - mappale n. 123 - sup. mq. 10.103 - sup. da occupare mq. 1.152
4-8) SOCIETA ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Comune di Chivasso)
Foglio n. 13 - mappale n. 122 - sup. mq. 615 - sup. da occupare mq. 106;
Foglio n. 11 - mappale n. 115 - sup. mq. 782 - sup. da occupare mq. 311;
5) SOCIETA ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Autostrada Torino Milano Spa)
Foglio n. 13 - mappale n. 120 - sup. mq. 1.840 - sup. da occupare mq. 19;
6-7) ACTIS Miranda Vittoria
Foglio n. 13 - mappale n. 9 - sup. mq. 825 - sup. da occupare mq. 537;
Foglio n. 11 - mappale n. 116 - sup. mq. 1.587 - sup. da occupare mq. 810;
9) ACTIS Giuseppe - ACTIS Renzo - ACTIS Ugo - SUSSETTO Maria Carolina
Foglio n. 11 - mappale n. 40 - sup. mq. 25.933 - sup. da occupare mq. 2.181;
10-11) CENA Severino (ora Regis Giovanna)
Foglio n. 11 - mappale n. 118 - sup. mq. 4.437 - sup. da occupare mq. 459;
Foglio n. 11 - mappale n. 39 - sup. mq. 6.883 - sup. da occupare mq. 1.585;
12) CENA Carla - CENA Carolina - CENA Maria (ora Ravera Paola, Ravera Enrica, Ravera Fabrizio, Molinario Silvia, Molinario Elisa, Roggero Giuseppina - CENA Carolina - Cena Maria)
Foglio n. 11 - mappale n. 122 - sup. mq. 11.551 - sup. da occupare mq. 3.391;
13) MANASSERO Lidia
Foglio n. 11 - mappale n. 260 - sup. mq. 6.031 - sup. da occupare mq. 911;
14) MANASSERO Catterina (ora Bonomo Pierflavio)
Foglio n. 11 - mappale n. 178 - sup. mq. 3.780 - sup. da occupare mq. 646;
15) MANASSERO Franco, Torasso Ester
Foglio n. 11 - mappale n. 34 - sup. mq. 12.420 - sup. da occupare mq. 1.964;
16-17) BONOMO Giuseppe
Foglio n. 11 - mappale n. 110 - sup. mq. 3.485 - sup. da occupare mq. 206;
Foglio n. 11 - mappale n. 108 - sup. mq. 3.682 - sup. da occupare mq. 972;
18) CENA Natale
Foglio n. 11 - mappale n. 33 - sup. mq. 6.927 - sup. da occupare mq. 1.225;
19) MUSSETTI Giovanni e TORASSO Maria Angela
Foglio n. 11 mappale n. 30 - sup. mq. 9.156 - sup. da occupare mq. 2.204;
20-21) FERRERO Pietro, RIMONDOT Lucia
Foglio n. 11 mappale n. 29 - sup. mq. 4.280 - sup. da occupare mq. 1.528;
Foglio n. 11 mappale n. 140 - sup. mq. 1.831 - sup. da occupare mq. 828;
22) BONOMO Walter (ora Comune di Chivasso)
Foglio n. 11 mappale n. 28 - sup. mq. 1.282 - sup. da occupare mq. 771;
23-24-25-26-28) GAGLIARDINO Marco (ora Pozzo Marco e Pozzo Silvana)
Foglio n. 11 mappale n. 23 - sup. mq. 1.246 - sup. da occupare mq. 933;
Foglio n. 11 mappale n. 70 - sup. mq. 215 - sup. da occupare mq. 215;
Foglio n. 11 mappale n. 211 - sup. mq. 215 - sup. da occupare mq. 34;
Foglio n. 11 mappale n. 212 - sup. mq. 155 - sup. da occupare mq. 21;
Foglio n. 11 mappale n. 213 - sup. mq. 220 - sup. da occupare mq. 46;
27) (intestazione mancante) GUADAGNIN Giuseppe, SOLDI Severina
Foglio n. 11 mappale n. 176 - sup. mq. 825 sup. da occupare mq. 27;
29) GUADAGNIN Giuseppe e SOLDI Severina (ora Comune di Chivasso)
Foglio n. 11 mappale n. 209 - sup. mq. 10 - sup. da occupare mq. 3;
30) GUADAGNIN Claudio
Foglio n. 11 - mappale n. 174 - sup. mq. 3.890 - sup. da occupare mq. 308;
31-32-43) STOCCO Adelia in SALVADORI
Foglio n. 11 - mappale n. 5 - sup. mq. 1.487 - sup. da occupare mq. 383;
Foglio n. 11 - mappale n. 6 - sup. mq. 1.320 - sup. da occupare mq. 306; Foglio n. 29 - mappale n. 154 - sup. mq. 2.100 - sup. da occupare mq. 656;
33) MUSSETTI Giovanni e TORASSO Maria
Foglio n. 11 - mappale n. 7 - sup. mq. 9.243 - sup. da occupare mq. 1.766;
34-35) SOCIETA SEMPLICE IMMOBILIARE PONY (ora Comune di Chivasso)
Foglio n. 11 - mappale n. 214 - sup. mq. 1.148 - sup. da occupare mq. 38;
Foglio n. 11 - mappale n. 217 - sup. mq. 310 - sup. da occupare mq. 13;
36) SOCIETA ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Comune di Chivasso)
Foglio n. 11 - mappale n. 95 - sup. mq. 1.342 - sup. da occupare mq. 83;
37) SOCIETA ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Autostrada Torino Milano Spa)
Foglio n. 11 - mappale n. 96 - sup. mq. 630 - sup. da occupare mq. 9;
38) Intestazione mancante
Foglio n. 28 - mappale n. 196 - sup. mq. = - Strada - sup. da occupare mq. 5;
39) BENA Celestino - BENA Gemma - BENA Maria (ora Reato Armando, Cena Claudia)
Foglio n. 29 - mappale n. 116 - sup. mq. 4.254 - sup. da occupare mq. 536;
40) BENA Giovanni - DEMARCHI Emedina (ora Reato Armando, Cena Claudia)
Foglio n. 29 - mappale n. 245 - sup. mq. 850 - sup. da occupare mq. 94;
41-42) BENA Aldo (ora Reato Armando, Cena Claudia)
Foglio n. 29 - mappale n. 251 - sup. mq. 3.749 - sup. da occupare mq. 337;
Foglio n. 29 - mappale n. 42 - sup. mq. 1.763 - sup. da occupare mq. 409;
44-45) BENA Pierangelo e BOTTA Albina (ora Bena Marco, Botta Albina)
Foglio n. 29 - mappale n. 155 - sup. mq. 1.220 - sup. da occupare mq. 449;
Foglio n. 29 - mappale n. 156 - sup. mq. 940 - sup. da occupare mq. 370;
46) SOCIETA SEMPLICE IMMOBILIARE PONY
Foglio n. 29 - mappale n. 48 - sup. mq. 2.940 - sup. da occupare mq. 1.854;
47) MUSSETTI Carolina e SUSSETTO Aldo (ora Sussetto Aldo, Mussetti Carolina)
Foglio n. 29 - mappale n. 127 - sup. mq. 5.375 - sup. da occupare mq. 236;
48-49-50-51-52-53-54) BURLO Anna - CAPPELLO Francesco - CAPPELLO Renzo (ora Capello Renzo, Cionini Maria Pia)
Foglio n. 29 - mappale n. 49 - sup. mq. 584 - sup. da occupare mq. 345;
Foglio n. 29 - mappale n. 50 - sup. mq. 500 - sup. da occupare mq. 372;
Foglio n. 29 - mappale n. 159 - sup. mq. 287 - sup. da occupare mq. 284; Foglio n. 29 - mappale n. 160 - sup. mq. 94 - sup. da occupare mq. 94;
Foglio n. 29 - mappale n. 51 - sup. mq. 11 - sup. da occupare mq. 11;
Foglio n. 29 - mappale n. 128 - sup. mq. 7.152 - sup. da occupare mq. 323;
Foglio n. 29 - mappale n. 97 - sup. mq. 1.423 - sup. da occupare mq. 276;
55-58-60) SOCIETA ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Comune di Chivasso)
Foglio n. 29 - mappale n. 237 - sup. mq. 60 - sup. da occupare mq. 42;
Foglio n. 29 - mappale n. 238 - sup. mq. 160 - sup. da occupare mq. 160;
Foglio n. 29 - mappale n. 239 - sup. mq. 110 - sup. da occupare mq. 110;
56-61-62-62bis-78) SOCIETA ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Autostrada Torino Milano S.p.A.)
Foglio n. 29 - mappale n. 55 - sup. mq. 180 - sup. da occupare mq. 67;
Foglio n. 29 - mappale n. 212 - sup. mq. 210 - sup. da occupare mq. 168;
Foglio n. 29 - mappale n. 213 - sup. mq. 166 - sup. da occupare mq. 109;
Foglio n. 29 - mappale n. 185 - sup. mq. 38.731 - sup. da occupare mq. 9;
Foglio n. 27 - mappale n. 202 - sup. mq. 94.507 - sup. da occupare mq. 1.659;
57-59) CONCOLATO Nadia
Foglio n. 29 - mappale n. 56 - sup. mq. 6.505 - sup. da occupare mq. 191;
Foglio n. 29 - mappale n. 98 - sup. mq. 3.524 - sup. da occupare mq. 92;
63) INTESTAZIONE MANCANTE
Foglio n. 29 - mappale n. 241 - sup. mq. = (Strada) - sup. da occupare mq. 60;
64) CENA Giovanni
Foglio n. 29 - mappale n. 83 - sup. mq. 2.797 - sup. da occupare mq. 244;
74) BERGER Franco (ora Comune di Chivasso)
Foglio n. 29 - mappale n. 219 - sup. mq. 1.000 - sup. da occupare mq. 657;
79) CENA Cesare (ora Cena Mario, Cena Gianfranco)
Foglio n. 27 - mappale n. 364 - sup. mq. 14.513 - sup. da occupare mq. 221.
Art. 2 - Loccupazione per poter realizzare i lavori di cui al precedente art. 1 può essere protratta fino a cinque anni dalla data di immissione nel possesso.
Art. 3 - Allatto delleffettiva occupazione degli immobili lente occupante provvederà a redigere, contestualmente al verbale di immissione nel possesso, il relativo stato di consistenza. Detto verbale dovrà essere redatto in contraddittorio con il proprietario, o in caso di rifiuto di firma, con lintervento di due testimoni che non siano dipendenti dellEnte interessato o dei suoi concessionari. Al contraddittorio sono ammessi il fittavolo, il mezzadro, il colono o il compartecipante.
Art. 4 - Lavviso di convocazione per la redazione dello Stato di consistenza e presa di possesso, contenente lindicazione del luogo, del giorno e dellora, dovrà essere notificato dalloccupante almeno 20 giorni prima al proprietario del fondo ed affisso per lo stesso periodo allalbo del Comune.
Art. 5 - Al fine della determinazione dellindennità di occupazione lEnte
occupante dovrà trasmettere i verbali di consistenza e di presa di possesso degli immobili occupati alla Commissione Provinciale Espropri dandone comunicazione ai soggetti interessati.
Art. 6 - Lindennità di occupazione sarà determinata dalla competente Commissione Provinciale Espropri di Torino e comunicata al proprietario, a cura delloccupante nelle forme prescritte per la notificazione degli atti processuali civili.
Art. 7 - Il decreto perde efficacia ove loccupazione non segua nel termine di tre mesi dalla data del presente decreto.
Art. 8 - Avverso il presente decreto può essere opposto ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro i termini di legge.
Il Dirigente Area Tecnica
Francesco Lisa
Comune di Gattinara (Vercelli)
Variante 6/A al piano regolatore generale comunale - Progetto definitivo - Avviso per notizia di deposito atti documentazione integrativa
Il Responsabile del Servizio
- che con deliberazione C.C. n. 40 del 29/5/2000 è stato approvata la tavola integrativa dal titolo Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità alla utilizzazione urbanistica redatta sulla base cartografica della tavola della zonizzazione del piano (tav. 2) del progetto definitivo della Variante 6/A al Piano Regolatore Generale Comunale, ai sensi dellart. 15 della L.R. 56/77 e successive modificazioni;
- che la sopracitata deliberazione consiliare ed i relativi elaborati tecnici sono depositati presso la Segreteria Comunale e sono in visione presso lUfficio Tecnico Comunale - Settore urbanistica ed Edilizia - per trenta giorni consecutivi, sabato e festivi compresi, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 a decorrere dalla data 16 giugno 2000 di pubblicazione del presente avviso allAlbo Pretorio di questo Comune.
Si precisa che la presente pubblicazione e deposito degli atti sopracitati assolve solo ad una semplice funzione di pubblicità per notizia e che nessuna osservazione può essere presentata durante o a seguito di tale pubblicazione.
Gattinara, 16 giugno 2000
Il Responsabile del Servizio
Emiliano Chiodo
Comune di Masio (Alessandria)
Deliberazione Consiglio Comunale n. 5 del 19/5/2000, esecutiva il 8/6/2000. Approvazione Nuovo Regolamento edilizio
Il Consiglio Comunale
(omissis)
Di approvare il testo del Regolamento Edilizio che, allegato al presente atto per farne parte integrante e sostanziale, si compone di nr. 70 articoli e nr. 10 modelli.
Di dichiarare la conformità del Regolamento Comunale approvato al Regolamento tipo formato dalla Regione.
(omissis)
Masio, 21 giugno 2000
Il Segretario Comunale
Francesca Ganci
Comune di Montanera (Cuneo)
Avviso relativo al deposito degli atti concernenti lavvenuta adozione di una variante al vigente piano regolatore generale comunale
Il Sindaco
Visti gli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni
rende noto
- che con deliberazione del C.C. n. 18 in data 30.5.2000 è stata adottata una variante al vigente P.R.G.C.
I conseguenti atti sono pubblicati per estratto allalbo e depositati presso la Segreteria comunale per 30 giorni consecutivi, decorrenti dal 21 giugno 2000 consultabili nei normali orari dufficio, il sabato e nei giorni festivi dalle ore 9 alle ore 11.
- che nei trenta giorni successivi la pubblicazione ed il deposito e cioè dal 22 luglio 2000 al 21 agosto 2000 potranno venire presentate osservazioni e proposte nel pubblico interesse. Tali proposte dovranno pervenire in n. 1 originale in bollo e n. 1 copia.
Montanera, 9 giugno 2000
Il Sindaco Il Segretario comunale
Tommaso Masera Giuseppe Tassone
Comune di Moretta (Cuneo)
Estratto Deliberazione Consiglio Comunale n. 17 del 15/4/2000 Regolamento Edilizio - Provvedimenti
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1. Di approvare in ogni sua parte la relazione del Sindaco;
2. Di approvare lallegato regolamento edilizio comunale, dando atto che lo stesso è conforme al regolamento edilizio tipo della Regione Piemonte ai sensi della L.R. 8.7.1999 n. 19;
3. Di ripubblicare, ad avvenuta esecutività la presente deliberazione per 15 giorni consecutivi;
4. Di trasmettere la presente deliberazione per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte;
5. Di trasmettere la presente deliberazione per lapprovazione alla Giunta regionale, dopo lavvenuta pubblicazione per estratto sul B.U.R.
Comune di Novello (Cuneo)
Avviso di bando di concorso per lassegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione e di risulta che si renderanno disponibili nel periodo di efficacia della graduatoria nel Comune di Novello
Il Sindaco
Vista la deliberazione della Giunta Comunale n. 19 dell8.3.2000, dichiarata immediatamente esecutiva;
Visto lart. 6 L.R. 28/3/1995 n. 46;
rende noto
che dal 30/6/2000 e per 30 giorni consecutivi è in pubblicazione allAlbo Pretorio di questo Comune il bando di concorso per lassegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione e di risulta che si renderanno disponibili nel periodo di efficacia della graduatoria nel Comune di Novello.
Le domande per concorrere allassegnazione di cui sopra dovranno essere presentate su appositi moduli disponibili presso gli Uffici Comunale entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del bando suddetto cioè entro il 29/8/2000.
Dalla Residenza Municipale, 7 giugno 2000
Il Sindaco
Domenico Anselma
Comune di Saluzzo (Cuneo)
Piano Esecutivo Convenzionato area normativa 35.RS.08 subcomparto A di P.R.G.C. vigente (Via Bodoni) - Avviso di deposito e pubblicazione
Il Dirigente Tecnico
Visto il proprio Provvedimento n. 12.087 in data 6.6.2000, avente per oggetto: accoglimento del Piano Esecutivo Convenzionato area normativa 35.RS.08 di P.R.G.C. (Via Bodoni), ai sensi dellart. 43, 3° e 4° comma L.R. 56/77 e ss.mm.ii.",
rende noto
che il progetto del P.E.C. area normativa 35.RS.08 di P.R.G.C. (Via Bodoni), sarà depositato, unitamente agli atti e documenti relativi, presso la Sede Comunale (Via Macallé n.9) per quindici giorni consecutivi, dal 20.6.2000 a tutto il 5.7.2000, durante i quali chiunque potrà prenderne visione con il seguente orario:
Lunedì Sabato e Domenica - dalle ore 10,00 alle ore 12,00;
Giorni Feriali - esclusi Lunedì e Sabato - dalle ore 09,00 alle ore 12,00 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30.
Entro i quindici giorni successivi alla scadenza del deposito del piano, ossia entro il 20.7.2000, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte.
Tutte le osservazioni e proposte dovranno essere presentate per iscritto, su carta legale, al Comune di Saluzzo.
Saluzzo, 6 giugno 2000
Il Dirigente Tecnico
Edoardo Bonicelli
Comune di San Germano Vercellese (Vercelli)
Avviso dasta per la vendita di fabbricati comunali e terreni di proprietà comunale
Si rende noto
che il giorno 11.7.2000, alle ore 14,30, presso il Municipio - Ufficio del Sindaco - avrà luogo unasta pubblica per la vendita dei seguenti immobili di proprietà del Comune:
a) Terreni
Primo Lotto: - Partita 1590, fg n. 20, n. 39, sup. Ha 11, A 0,5, C.A. 66 (ex ECA)
- Partita 188, fg. n. 20, n. 41, sup. HA ==, A 07, CA 20;
- Partita 188, fg. N. 20, n. 294 sup. HA 03, A 90, CA 60;
- Partita 188, Fg. 20, n. 299, sup. HA04 ==, A 66, CA 70;
- Partita 188, fg. 20, n. 300, sup. HA ==, A 35, CA 50;
- Partita 1590, fg. 25, n. 70, sup. HA ==, A 22, CA 50 (ex ECA);
- Partita 1590, fg. 25, n. 71, sup. HA ==, A 30, CA 20 (ex ECA);
Prezzo a base dasta L. 565.844.500//;
Secondo lotto - Partita 1590, fg. 21, n. 29, sup. HA 02, A 23, CA 20 (ex ECA);
Prezzo a base dasta: L. 70.299.600//;
Terzo lotto - Partita 1590, fg. 12, n. 12, sup. HA ==, A 04, CA 30 (ex ECA);
Prezzo a base dasta: L. 902.880;
Quarto lotto - partita 1590, fg. 12, n. 51, sup. HA ==, A 36, CA 90 (ex ECA);
Prezzo a base dasta: L. 7.748.000;
Quinto lotto - partita 1590, fg. 12, n. 61, sup. HA ==, A 20, CA 00 (ex ECA);
- partita 188, fg. 12, n. 68, sup. HA ==, A 10, CA 80;
Prezzo a base dasta: L. 4.850.340//;
Sesto lotto - partita 1590, fg. 12, n. 76, sup. HA ==, A 52, CA 10 (ex ECA);
Prezzo a base dasta: L. 13.674.500//;
Settimo lotto - partita 1590, fg. 18, n. 190, sup. HA ==, A 20, CA 40 (ex ECA);
Pezzo a base dasta: L. 4.283.440//;
Ottavo lotto - partita 1590, fg. 18, n. 70, sup. HA ==, A 53, CA 80 (ex ECA);
- partita 1590, fg. 18, n. 71, sup. HA ==, A 05, CA 20 (ex ECA);
- partita 188, fg. 18, n. 73, sup. HA ==, A 01, CA 30;
Prezzo a base dasta: L. 18.992.040//;
Nono lotto - partita 1590, fg. 22, n. 127, sup. HA ==, A 65, CA 60 9ex ECA);
- partita 1590, fg. 22, n. 128, sup. HA ==, A 04, CA 30 (ex ECA);
Prezzo a base dasta: L. 18.346.450//;
Decimo lotto - partita 1590, fg. 23, n. 51, sup. HA ==, A 69, CA 20 (ex ECA);
Prezzo a base dasta: L. 14.530.184//;
Undicesimo lotto - partita 1590, fg. 22, n. 217, sup. HA ==, A 45, CA 05 (ex ECA);
Prezzo a base dasta: L. 14.188.968//;
Dodicesimo lotto - partita 1590, fg. 18, n. 428, sup. HA ==, A 33 CA 00;
Prezzo a base dasta: L. 99.000.000;
b) Fabbricati:
Tredicesimo lotto - fabbricato definito - ex casa Selletti -, sito in S. Germano V.se in Via Cugnolio 57 (ex via Allievo 51), individuato al Nuovo Catasto Edilizio Urbano alla partita 1000240, foglio 18, numero 61 (sub 08):
- prezzo a base dasta di L. 2.000.000//.
Quattordicesimo lotto - Fabbricato ex casa Barilli sito in San Germano V.se via B. Antonio della Chiesa ai civici attuali numeri: 08-10-12-14-16-18-20 individuato al N.C.E.U. alla partita 789, foglio 19, n. 286 (sub. 7-8-9-10):
- prezzo a base dasta: L. 20.000.000.
Quindicesimo lotto - Fabbricato definito - ex Casa Schellino sito in San Germano Vercellese in via Beato Antonio numero 02 - individuato al N.C.E.U. alla partita 1000277, foglio n. 19, mappale 804 (sub. 4-5-6-7) piano terreno e primo: prezzo a base dasta: L. 30.000.000//.
Sedicesimo lotto - Fabbricato ex Donazione Camagna sito in Comune di San Germano V.se in via P. Cara, numero 06, individuato al N.C.E.U. - alla partita: 1000548 - foglio 19, mappale 472 (sub. 1-2-3-4-5-6).
- Prezzo a base dasta: L. 90.000.000//.
Lasta pubblica sarà esperita con il sistema previsto nel Regolamento Comunale per lalienazione di beni immobili e con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo base indicato nellavviso dasta.
Le offerte da redigersi in carta bollata potranno essere inviate per posta raccomandata e pervenire al Comune di San Germano V.se non più tardi delle ore 13,00 del giorno 10 luglio 2000.
Laggiudicazione avrà luogo a favore dellofferta più favorevole purchè superiore o almeno uguale al prezzo base dasta.
Per ulteriori informazioni e copia integrale dellAvviso dasta rivolgersi allUfficio Tecnico Comunale. Telefono: 0161/95.134.
San Germano Vercellese, 10 giugno 2000
Il Segretario Comunale
Vincenzo Esposito
Comune di Sestriere (Torino)
Adozione 7º variante al P.R.G.C.
Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 22/5/2000, è stato adottato il Progetto preliminare di 7º variante al Piano Regolatore Generale ai sensi e per gli effetti dellart. 17, c. 7, della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i. limitatamente allarea A5pp.
Presso la Segreteria del Comune, per la durata di 15 giorni consecutivi a partire dal 12 Giugno 2000 sono depositati gli elaborati relativi alla variante suddetta unitamente alla deliberazione di adozione.
Chiunque può prenderne visione nelle ore dufficio.
Eventuali osservazioni e proposte, da chiunque formulate nel pubblico interesse, devono essere presentate in originale e tre copie, anche munite di supporti esplicativi, al Comune nelle ore dufficio entro e non oltre 15 giorni dalla data di scadenza della pubblicazione e cioè a partire dal 27 Giugno 2000 e non oltre le ore 16.00 del 12 Luglio 2000.
Sestriere, 2 giugno 2000
Il Resp. dellArea Tecnica
Edilizia Privata ed Urbanistica
Valter Marin
Comune di Sestriere (Torino)
Adozione Piano Particolareggiato A5pp di Piazza Agnelli
Con deliberazione di C.C. n. 18 del 22/5/2000, è stato adottato il Piano Particolareggiato area A5 (Piazza Agnelli).
Presso la Segreteria del Comune, per la durata di 30 giorni consecutivi a partire dal 12 Giugno 2000 sono depositati gli elaborati relativi al Piano Particolareggiato suddetto, unitamente alla deliberazione di adozione.
Chiunque può prenderne visione nelle ore dufficio.
Eventuali osservazioni e proposte, da chiunque formulate nel pubblico interesse, devono essere presentate in originale e tre copie, anche munite di supporti esplicativi, al Comune nelle ore dufficio entro e non oltre 30 giorni dalla data di scadenza della pubblicazione e cioè a partire dal 12 Giugno 2000 e non oltre le ore 16.00 del 12 Agosto 2000.
Sestriere, 2 giugno 2000
Il Resp. dellArea Tecnica
Edilizia Privata ed Urbanistica
Valter Marin
Comune di Trecate (Novara)
Delibera C.C. n. 28 in data 4/5/2000 - Piano di recupero del Patrimonio Edilizio adottato con Delibera C.C. n. 83/99 - Approvazione
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1. di prendere atto che nei confronti del Piano di Recupero e schema di convenzione presentati dal Sig. Leone Domenico residente a Trecate in Corso Roma 196 relativo allimmobile censito al C.T. F. 62/A mapp. 247 non furono presentate osservazioni od opposizioni;
2. di prendere atto che lattuale proprietaria dellimmobile sopracitato è la Clerico & C. S.r.l. alla quale perviene con atto di compravendita dalla Aurora S.r.l. che a sua volta lha acquistato dal Sig. Leone Domenico;
3. di approvare la documentazione già adottata con delibera C.C. n. 83/99 con le modifiche relative ai suggerimenti contenuti nel parere della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici relative alle tavole che costituiscono lallegato G1 e che sostituiscono a tutti gli effetti quelle corrispondenti adottate nella delibera succitata e che dettagliatamente vengono elencate:
- planimetria piano terra
- planimetria piano primo
- sezione A-A
- sezione B-B
- sezione C-C
- sezione D-D
4. di dare atto che il Piano di Recupero ha efficacia dal momento in cui, la presente deliberazione, sarà divenuta esecutiva e la stessa deliberazione sarà pubblicata, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Comune di Trecate (Novara)
Progetto preliminare della variante n. 5 al P.R.G. variante parziale
Il Responsabile del Settore Urbanistica-Ecologia
Avviso di deposito e pubblicazione
In esecuzione della deliberazione consiliare n. 33 del 15/5/2000, esecutiva, con la quale è stato adottato il progetto preliminare della variante parziale n. 5 al P.R.G.
Vista la L.R. n. 56 del 5/12/1977 e s.m.i.
Vista la circolare regionale n. 16/URE in data 18 Luglio 1989.
Rende noto
che gli atti relativi al progetto preliminare della variante parziale n. 5 al P.R.G., adottato dal Consiglio Comunale con atto n. 33 del 15/5/2000, sono depositati presso la segreteria comunale per trenta giorni consecutivi: dal 5/6/2000 al 4/7/2000, durante i quali i cittadini e gli enti interessati potranno prenderne visione, nei giorni feriali, dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30; il venerdì, sabato e festivi dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
Il progetto preliminare è pubblicato per estratto allAlbo Pretorio, per lo stesso periodo.
Dal quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione e precisamente dal 19/6/2000 al 4/7/2000, chiunque ne abbia interesse, ivi compresi i soggetti portatori di interessi diffusi, potrà presentare osservazioni e proposte anche muniti di supporti esplicativi redatte in n. 1 originale in carta legale e 2 copie in carta libera, con allegati estratti catastali e planimetrici.
Trecate, 1 giugno 2000
Il Responsabile Settore Urbanistica-Ecologia
Silvana Provasoli
Comune di Trecate (Novara)
Integrazione del progetto definitivo della variante n. 2 al P.R.G. adozione della relazione geologico-tecnica relativa allarea oggetto della variante
Il Capo Ufficio Urbanistica
In esecuzione della deliberazione consiliare n. 34 del 15/5/2000, esecutiva, con la quale è stata adottata, lintegrazione del Progetto Definitivo della Variante n. 2 al P.R.G.
Vista la L.R. n. 56 del 5/12/1977 e s.m.i.
Vista la circolare regionale n. 16/URE in data 18 Luglio 1989.
Rende noto
che lintegrazione del Progetto Definitivo della Variante n. 2 al P.R.G. - Relazione geologica-tecnica relativa allarea oggetto della Variante adottata dal Consiglio Comunale con atto n. 34 del 15/5/2000, è depositata presso la Segreteria Comunale, per trenta giorni consecutivi: dal 15/6/2000 al 14/7/2000, durante i quali i cittadini e gli Enti interessati potranno prenderne visione, nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 8,45 alle ore 12,15 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30; il lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e festivi dalle ore 8,45 alle ore 12,15.
Trattandosi di pubblicità per notizia non comporta la facoltà di presentare osservazioni e proposte.
Trecate, 7 giugno 2000
Il Capo Ufficio Urbanistica
Giovanni Cagnoni
Comune di Trofarello (Torino)
Servizio Urbanistica - Deliberazione di Consiglio Comunale n. 73 del 30.9.1998 - Piano Particolareggiato in zona Cr2/7 del vigente P.R.G.C. approvato con deliberazione consiliare n. 13 del 26.2.93 - Variante tecnica n. 2 - Presa datto assenza di osservazioni e adozione definitiva
Il Consiglio Comunale
Visto il Piano Regolatore Generale Comunale di Trofarello, approvato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 88-23949 dell11.10.1988, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 46 del 16.11.1998;
Richiamata la deliberazione consiliare n. 13 del 26.2.93, con la quale si approvava definitivamente il Piano Particolareggiato in zona Rocchette esteso alle aree Cr2/7 comprese tra Via Torino, Via Belvedere, Via XXV Aprile, Via Rocchette, Via Brofferio, redatto dal Servizio Urbanistica Comunale con la consulenza dellArch. Teresa Marchini Vernetti;
Dato atto che con i predetti provvedimenti amministrativi, pienamente legittimi e finalizzati a soddisfare le esigenze del pubblico interesse, si è inteso avviare le procedure necessarie per addivenire alla riqualificazione di una parte importante del territorio comunale, mediante attuazione del Piano Particolareggiato;
Precisato che larea oggetto di Piano Particolareggiato si sviluppa su di una superficie totale territoriale di circa mq. 68260;
Richiamata la deliberazione n. 49 del 16.4.1993, esecutiva, con cui è stato approvato lo schema di convenzione tra il Comune ed il Consorzio Rocchette per lattuazione del Piano Particolareggiato ed in particolare per la realizzazione delle opere di urbanizzazione;
Preso atto che la predetta convenzione è stata regolarmente stipulata, come da atto rogito notaio dott. Mauro DAmbrosi; in data 10.5.1994, n. 30185, fasc. n. 7866, registrato e trascritto a termine di legge;
Richiamata la deliberazione C.C. n. 84 del 30.9.96, con cui viene adottata definitivamente la Variante Tecnica n. 1 riferita alla modifica dellart. 10 delle N.d.A. del P.P. per quanto riguarda la tipologia della copertura dei fabbricati del lotto C5.1 e alla modifica degli ambiti di edificabilità dei singoli lotti;
Richiamata inoltre la deliberazione C.C. n. 108 del 17.12.97, con la quale si provvedeva ad adottare una ulteriore variante tecnica al P.P. al fine di consentire una diversa distribuzione della cubatura tra gli edifici previsti allinterno del lotto C4.3 del P.P. in accoglimento alla richiesta sottoscritta dal geom. Ugo Zanon in qualità di legale rappresentante della Imm.re Horizon in data 7.5.97, prot. 5169;
Verificato che con la predetta Variante Tecnica n. 2 non vengono mutati gli aspetti essenziali degli strumenti urbanistici in precedenza adottati ed approvati, non viene mutata la previsione della volumetria inizialmente ammessa né la previsione degli standards urbanistici previsti dalle vigenti norme in materia, quindi il procedimento in oggetto non dà luogo a Varianti al P.R.G.C. vigente:
Dato atto che la delibera di C.C. n. 108 del 17.12.1997 e lelaborato allegato sono stati depositati per 30 giorni consecutivi (dal 22.4.98 al 22.5.98) nella Segreteria dellUfficio Tecnico Urbanistico Comunale ai sensi delle vigenti disposizioni in materia e che di tale deposito si è data notizia mediante pubblicazione di apposito avviso sul B.U.R., sul F.A.L. e sul quotidiano La Stampa;
Dato atto inoltre che nei successivi 30 giorni non sono pervenute osservazioni nel pubblico interesse, come risulta dalla certificazione del Segretario Comunale in data 24.9.1998;
Ravvisata la necessità di provvedere alla presa datto della assenza di osservazioni, nonché di provvedere alla approvazione della variante tecnica in questione, in quanto ne sussistono i presupposti;
Richiamate le norme vigenti in materia e specificatamente la Legge Regionale 5.12.1977. n. 56 art. 40, nonché per quanto applicabili le leggi 17.8.1942, n. 1150; 28.1.1977 n. 10; 7.8.1990, n. 241;
Visto il vigente Statuto Comunale;
Vista la Circolare del Presidente della Giunta Regionale n. 16/URE del 18.7.1989, relativa alle procedure da seguire per addivenire alla approvazione degli strumenti urbanistici;
Vista la legge 8.6.90, n. 142;
Si propone che il Consiglio Comunale
deliberi
Prendere atto della assenza di osservazioni a seguito del deposito dellelaborato costituente Variante Tecnica n. 2 al Piano Particolareggiato dellarea Cr2/7 in zona Rocchette in riferimento alla richiesta avanzata dal geom. Ugo Zanon in qualità di legale rappresentante della Soc. Imm.re Horizon per la diversa distribuzione della cubatura tra gli edifici previsti allinterno del lotto C4.3 così come evidenziato nellelaborato grafico redatto dallo Studio R.V. di Torino e dallo Studio Architetti Associati, trasmesso il 7.5.97, prot. 5169, adottato con deliberazione consiliare n. 108 del 17.12.1997 richiamata in premessa;
Approvare ai sensi delle norme soprarichiamate la predetta Variante Tecnica n. 2 in riferimento alle modifiche richieste dal geom. Zanon così come proposto nellelaborato grafico citato al punto 1, il quale allegato alla presente deliberazione ne costituisce parte essenziale ed integrante;
Dare atto che con la Variante in argomento non vengono previste nuove spese da imputare al Bilancio Comunale, per cui non si rende necessaria lattestazione del ragioniere relativa allart. 55 della Legge 142/90.
Il Presidente Il Segretario Comunale
Adriana Cortassa Giuseppe Formichella
Comune di Trofarello (Torino)
Servizio Urbanistica - Deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del 3.5.2000 - Approvazione del Regolamento edilizio comunale ex art. 3, comma 3, della L.R. 8.7.1999 n. 19
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
di approvare, ai sensi del comma 3, dellart. 3, della L.R. 8 luglio 1999, n. 19 il regolamento edilizio comunale redatto dallarch. Raffaele Radicioni e pervenuto in data 18.4.2000 con prot. n. 4085, allegato alla presente sotto il n. 2 per formarne parte integrante e sostanziale;
2) di evidenziare che secondo quanto emerge dalla dichiarazione del tecnico incaricato, contenuta nellallegata nota prot. n. 4085 del 18.4.2000, il regolamento edilizio comunale risulta conforme al regolamento edilizio tipo formulato dalla Regione ed approvato con D.C.R. 29 luglio 1999, n. 548-9691;
di incaricare il Responsabile del Settore Urbanistica per lo svolgimento degli adempimenti successivi previsti dalla normativa di riferimento.
Il Sindaco Il Segretario Comunale
Adriana Cortassa Giuseppe Formichella
Comune di Valenza (Alessandria)
Estratto da verbale di deliberazione della G.C. n. 114 in data 5.6.2000 - Domanda di partecipazione bando di concorso regionale 8º Programma Edilizia Agevolata e L.R. 31/99 - Fondo Investimenti Piemonte
Lanno duemila, addì cinque del mese di giugno,
(omissis)
Premesso:
- che la Regione Piemonte ha pubblicato il bando di concorso relativo all8º Programma di Edilizia Agevolata e la Legge Regionale 6.12.1999, n. 31, Fondo Investimenti Piemonte;
- che nei termini previsti dal bando relativo all8º Programma di Edilizia Agevolata è giunta una sola domanda di finanziamento da parte della Cooperativa Edilizia C.C. Scapaccino a r.l., con sede in Alessandria, Piazza Vittorio Veneto, per Forze Armate e Polizia - Nuova Costruzione, allA);
- che nei termini previsti dalla L.R. n. 31/99, F.I.P. è giunta una sola domanda di finanziamento da parte della Cooperativa Edilizia Quadrifoglio a r.l., con sede in Alessandria, Corso Lamarmora n. 6, facente parte del Consorzio Regionale Cooperativa Edilizia Piemontesi a r.l. Co.Re.C.E.P. s.c.r.l., per gli obiettivi A1 e A2, all. B);
- che entrambe le richieste prevedono la realizzazione di interventi che ricadono allinterno di unare individuata dal P.R.G.C. vigente quale area residenziale di nuovo impianti a S.U.E., area C10C S.U.E.;
- che larea individuata ha destinazione residenziale e quindi pertinente allutilizzazione proposta, ma, in assenza di apposito strumento urbanistico Esecutivo, P.E.C. e P.E.E.P., non sarà possibile attuare alcun intervento edificatorio;
Rilevato:
1) che le domande inoltrate sono pertanto accoglibili a condizione essenziale ed irrinunciabile che i proponenti procedano alla redazione del S.U.E.;
2) che se non si darà attuazione al S.U.E. le presenti domande sono da considerarsi non efficaci ai fini del possibile finanziamento Regionale, nè potrà essere invocata lapplicazione dellart. 51 della L. 865/71, essendo questo Comune dotato in un P.E.E.P. approvato, vigente e non saturo;
3) che anche in presenza di finanziamento regionale dovrà essere rispettata la normativa di P.R.G. per la specifica zona oggetto delle richieste e pertanto lapprovazione delle domande ed il relativo inoltro alla Regione per la concessione dei finanziamenti richiesti, non vincola lAmministrazione Comunale alla redazione di eventuali varianti urbanistiche la cui opportunità sarà valutata indipendentemente dalleventuale presenza di finanziamenti regionali;
4) che prima della presentazione del S.U.E. le Cooperative richiedenti, i loro consorzi ed eventuali aventi causa dovranno dimostrare la proprietà o quanto meno la disponibilità di tutte le aree facenti parte del S.U.E., a mezzo di appositi atti notarili registrati;
Viste le domande elevate;
Viste le schede regionali relative ai finanziamenti, appositamente predisposte dallUfficio Tecnico Comunale, all. C);
(omissis)
delibera
1. Di accogliere la richiesta di finanziamento relativo all8º Programma di Edilizia Agevolata per Forze Armate - Nuova Costruzione, presentata dalla Cooperativa C.C. Scapaccino a r.l., con sede in Alessandria, Piazza Vittorio Veneto, a condizione che si realizzino le condizioni in premessa indicate.
2. Di accogliere la richiesta di finanziamento relativa alla L.R. n. 31/99 F.I.P., obiettivi A1 e A2, presentata dalla Cooperativa Edilizia Quadrifoglio a r.l., con sede in Alessandria, Corso Lamarmora n. 6, facente parte del Consorzio fra Cooperative Co.Re.C.E.P. s.c.r.l., a condizione che si realizzino le condizioni in premessa indicate, specificatamente ai n. 1) - 2) - 3) - 4) che si intendono qui riconfermate.
3. Di approvare le schede Regionali predisposte dallUfficio Tecnico Comunale, all. C), a corredo della presente deliberazione.
4. Di inviare la presente deliberazione alla Regione Piemonte, Direzione Regionale dellEdilizia, Settore Programmazione e Localizzazione delle Risorse.
5. Di richiedere la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
(omissis)
Il Sindaco Il Segretario Generale
Germano Tosetti Fabrizia Cassola
Valenza, 7 giugno 2000
Il Segretario Generale
F. Cassola
Comune di Varzo (Verbano Cusio Ossola)
Avviso
Si rende noto che è in pubblicazione dal giorno 12.6.2000 un bando di concorso per lassegnazione in locazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica e disponibile per risulta nel Comune di Varzo, mediante presentazione di domanda ed aperto a tutti i residenti nei comuni della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
I lavoratori emigrati allestero hanno facoltà di concorrere.
Termine di scadenza tassativo 26.6.2000.
Per informazione ufficio segreteria 0324/7001.
Varza, 12 giugno 2000
Il Notaio
Bruno Stefanetti
Comune di Vercelli
Settore Sviluppo Urbano - Servizio Pianificazione Urbanistica e Edilizia Privata - Ufficio Espropri - Decreto n. 1/2000 - Originale
Il Direttore Settore Sviluppo Urbano
- Visti gli artt. 7 e 71 della legge n. 2359/1865 nonchè lart. 20 della legge 22.10.1971, n. 865;
- Visto lart. 3 del D.P.R. 15.1.1972, n. 8;
- Visto il D.L. 2.5.1974, n. 115, modificato e convertito nella legge 27.6.1974, n. 247;
- Vista la legge 28.1.1977;
- Visto lultimo comma dellart. 106 del D.P.R. 24.7.1977, n. 616;
- Vista la legge regionale 5.12.1977, n. 56;
- Vista la legge 3.1.1978, n. 1;
- Vista la legge 29.7.1980, n. 385;
- Visto il D.L. 29.5.1982, n. 298, convertito nella legge 29.7.1982, n. 481;
- Vista la deliberazione di Consiglio Comunale n. 92 del 14 ottobre 1996 con la quale è stata approvata la variante urbanistica ai sensi dellart. 1 della Legge 1/1978 e contestualmente approvato il progetto per la costruzione dei laboratori didattici, a servizio della II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino;
- Vista la deliberazione di Giunta Comunale n. 1081 del 5 dicembre 1996, con la quale è stata disposta loccupazione durgenza delle aree occorrenti alla costruzione dei laboratori didattici, a servizio della II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, lemissione del relativo decreto e nominato il tecnico per la redazione dello stato di consistenza degli immobili da occupare;
- Vista la deliberazione di Giunta Comunale n. 247 del 25 marzo 1997 con la quale è stato approvato lammontare dellindennità di esproprio, ed è stato altresì disposto a carico del Comune di Vercelli, il versamento alla Cassa DD.PP. dellindennità non accettata a favore dellavente diritto;
- Vista la quietanza della Tesoreria Provinciale dello Stato di Vercelli n. 1167 in data 28 maggio 1997 attestante lavvenuto versamento alla cassa DD.PP. a favore dellavente diritto, da parte della Civica Amministrazione dellindennità rifiutata;
- Vista la deliberazione di Giunta Comunale n. 247 del 25 marzo 1997 con la quale è stata pronunciata a favore del Comune di Vercelli, lespropriazione degli immobili sottoindicati ed è stato inoltre indicato di procedere allespropriazione ed alloccupazione permanente e definitiva degli immobili, per le ragioni e giustificazioni che precedono:
decreta
Art. 1
A favore del Comune di Vercelli è pronunciata lespropriazione, degli immobili occorrenti per la costruzione dei laboratori didattici, a servizio della II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, appresso descritti:
- N.C.E.U. - Provincia di Vercelli - Comune censuario di Vercelli - Foglio 88 - mappale 106 - partita 5083 - categoria catastale D/8 - in capo a Garavelli Carlo (omissis).
LAmministrazione Comunale di Vercelli è pertanto autorizzata a procedere alloccupazione permanente e definitiva degli immobili indicati.
Art. 2
Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme degli atti processuali civili.
LAmministrazione Comunale provvederà inoltre, con ogni urgenza, alla trascrizione del presente decreto presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari, e adempierà altresì a tutte le formalità necessarie affinchè le volture catastali e le trascrizioni apparenti dai libri censuari ed ipotecari risultino in piena corrispondenza con la traslazione dei beni immobili disposta con il presente decreto.
Art. 3
Copia del presente provvedimento espropriativo sarà comunicato alla Regione e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Vercelli, 7 giugno 2000
Il Direttore di Settore
Luigi Formoso
Comune di Vesime (Asti)
Avviso
Il Sindaco
rende noto
che dal 14/6/2000 verrà pubblicata la Graduatoria definitiva per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica siti in Vesime - di cui al Bando di Concorso del 2/11/1999 - elaborata dalla Commissione Assegnazione Alloggi Edilizia Residenziale Pubblica (art. 11 L.R. 28/3/95, n. 46 e s.m.i.) presso lAgenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Asti.
Si ricorda che, ai sensi di legge, gli interessati possono presentare opposizioni alla suddetta Commissione, per iscritto, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione allAlbo Pretorio.
Il Sindaco
Giuseppe Bertonasco
Enel Distribuzione - Torino
Avviso
Visto lart. 3 della L.R. 26.4.84, n. 23
rende noto
che in data 2/6/2000 è stata presentata al Presidente della Giunta della Regione Piemonte, la domanda per ottenere lautorizzazione alla ricostruzione e allesercizio di parte dellimpianto elettrico a 132000 Volt denominato Rondissone-Crescentino, nel tratto compreso tra i comuni di Torrazza Piemonte, Verolengo (TO) e Saluggia (VC).
Con la stessa domanda è stato richiesto a termini dellart. 9 della L.R. 26.4.84 n. 23 che lautorizzazione dellimpianto in argomento abbia efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza nonchè, in deroga allart. 122 del T.U. 11.12.1933, n. 1775, di inamovibilità delle relative opere.
La domanda ed i documenti ad essa allegati sono depositati presso la Regione Piemonte, Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Torino per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Chiunque ne abbia interesse può presentare, ai sensi e per gli effetti dellart. 4 della L.R. 26.4.84 n. 23 osservazioni al Settore sopraccitato entro 30 giorni dalla data della presente pubblicazione.
Torino, 2 giugno 2000
Responsabile della Funzione Ingegneria
Mario Marchesini
Provincia di Cuneo
Pubblicazione ai sensi dellart. 4 legge regionale 29.11.1996 n. 88 Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica - Derivazione n. 5191/1 - torrente Unerzio - Comune di Acceglio - Istanza 17.12.1997 - Richiedente: Comunità Montana Valle Maira, con sede in San Damiano Macra Via Torretta n. 9
Con Determinazione dirigenziale n. 15 dell8 maggio 2000, è stata assentita la concessione di derivare, per anni trenta successivi e continui dal torrente Unerzio in comune di Acceglio, località Prato Rotondo, moduli massimi 13 e medi 5,2 ad uso idroelettrico per produrre, su un salto di metri 445, la potenza nominale media di Kw 2269 per azionare una centralina elettrica.
Estratto del Disciplinare 24 febbraio 2000, contenente le condizioni intese a tutelare i diritti dei terzi:
Art. 18 - Garanzie da osservarsi
A carico dellEnte concessionario saranno eseguite e mantenute tutte le opere necessarie sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per la difesa della proprietà e del buon regime del corso dacqua in dipendenza della concessa derivazione, che si intende rilasciata senza pregiudizio delle eventuali concessioni anteriori ed in genere dei diritti dei terzi.
Registrato a Cuneo il 26 maggio 2000 al n. 3678 Serie 3º. Esatte lire 260.000.
Cuneo, 6 giugno 2000
Il Dirigente
Fabrizio Cavallo
Provincia di Torino
Avviso servizio pianificazione e utilizzazione risorse idriche
Il Dirigente del Servizio, ai sensi dellart. 18 del T.U. 11.12.1933 n. 1775 sulle Acque Pubbliche, dispone la pubblicazione dellestratto dei seguenti atti:
- Determinazione del Dirigente del Servizio Pianificazione e Utilizzazione Risorse Idriche n. 189-201070 del 9.12.1999:
(omissis)
determina
1) Fatti salvi i diritti dei terzi la C.I.O. S.p.A. con sede legale in Ivrea - Via Camillo Olivetti n. 8, P. IVA 00869440016, subentrata alle Acque Potabili S.p.A., è riconosciuta titolare dellutenza relativa alla concessione di derivazione di mod. max 6.30 e medi 3.30 di acqua dal Torrente Messa nel territorio del Comune di Almese ad uso idroelettrico, per produrre sul salto di metri 135.17 la potenza nominale media di kW 437.31, già assentita con D.P.G.R. 24.4.1985 n. 3753;
2) La concessione continuerà ad essere vincolata agli obblighi e alle condizioni del predetto D.P.G.R. 24.4.1985 n. 3753;
3) Lonere dei canoni e dei sovracanoni rimasti eventualmente insoluti è a carico della C.I.O. S.p.A.
(omissis)
Provincia di Torino
Servizio pianificazione e utilizzazione delle risorse idriche - T.U. 11.12.1933 n. 1775 - Determinazione del Dirigente n. 190-201115 del 9.12.1999 di concessione di derivazione di acqua dal Torrente Pellice in Comune di Bobbio Pellice ad uso idroelettrico.
Il Dirigente del Servizio, ai sensi dellart. 18 del T.U. 11.12.1933 n. 1775 sulle Acque Pubbliche, dispone la pubblicazione dellestratto dei seguenti atti:
- Determinazione del Dirigente del Servizio Pianificazione e Utilizzazione Risorse Idriche n. 190-201115 del 9.12.1999.
Il Dirigente del Servizio Pianificazione e Utilizzazione Risorse Idriche
(omissis)
determina
1) Salvi i diritti dei terzi e nei limiti di disponibilità dellacqua è assentita alla Comunità Montana Val Pellice la concessione di derivazione di acqua dal Torrente Pellice nel territorio del Comune di Bobbio Pellice in misura di mod. max e medi 0.40 per produrre sul salto di metri 130 la potenza nominale media di kW 51;
2) E approvato il disciplinare di concessione relativo alla derivazione in oggetto, costituente parte integrante della presente determinazione e conservato agli atti dellAmministrazione Provinciale;
3) La concessione è accordata per anni trenta successivi e continui, decorrenti dal 23.7.1990 data di notifica dellAutorizzazione Provvisoria allinizio dei lavori rilasciata con D.P.G.R. n. 65/18 del 20.7.1990 e previo pagamento anticipato e decorrente dalla stessa data del canone annuo ai sensi delle leggi vigenti;
4) Il canone annuo relativo alla suindicata concessione sarà imputato al capo 7 capitolo 2608 dello stato di previsione dellentrata del Bilancio dello Stato per il corrente esercizio finanziario ed ai capitoli corrispondenti per gli esercizi futuri."
- Disciplinare di concessione sottoscritto 26.8.1999:
(omissis)
Art. 7 - Garanzie da osservarsi
A carico del concessionario saranno eseguite e mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamento di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese delle proprietà e del buon regime delle acque derivate in dipendenza della concessa derivazione, anche se il bisogno di dette opere venga accertato in seguito.
A carico del concessionario sarà lapposizione ed il mantenimento dei capisaldi alla presa, alla camera di carico e lungo il canale di scarico ai quali poter riferire in ogni tempo il livello dellacqua.
Art. 8 - Condizioni particolari
In merito a quanto emerso in sede di istruttoria, su richiesta del Servizio Tutela della Fauna e della Flora, il concessionario è tenuto alla piena osservanza delle seguenti prescrizioni:
- la derivazione deve essere realizzata in modo tale da non creare sullecosistema interessato effetti tali da alterare, temporaneamente o permanentemente, la struttura dellidrofauna e la qualità delle acque in generale;
- si deve garantire la tutela dei momenti riproduttivi dellittiofauna;
- il concessionario deve garantire a valle dellopera di presa il rilascio nel Torrente Pellice di una portata minima dacqua non inferiore a 80 l/s;
- lesercizio della derivazione dovrà essere sospeso ogni qualvolta la portata istantanea disponibile risulti uguale o inferiore al valore minimo indicato al punto precedente. E facoltà delle Autorità competenti eseguire idonei controlli e applicare a carico del titolare della concessione, nel caso di infrazione della presente clausola, provvedimenti restrittivi e/o sanzionatori nellambito del disciplinare;
- la derivazione dovrà essere dotata di asta idrometrica, sulla quale sia ben evidenziato il precedente valore di rilascio, e la condotta dovrà essere dimensionata per valori di prelievo non superiori a quelli dichiarati.
(omissis)
Art. 12 - Collaudo e termini per la utilizzazione dellacqua.
Il concessionario, trattandosi di domanda in sanatoria, può continuare a fare uso della derivazione, salvo che in sede di collaudo, di controllo e di vigilanza, il Servizio Pianificazione e Utilizzazione Risorse Idriche non riconosca la necessarità di maggiori lavori o di modifiche a quelli eseguiti, precisando nel verbale di visita un termine per la loro esecuzione e stabilendo altresì se, in pendenza della loro esecuzione, possa o meno continuarsi la derivazione.
Il verbale di visita di collaudo verrà trasmesso a cura di questa Amministrazione al Ministero delle Finanze - Ufficio del Territorio.
(omissis)
Art. 14 - Canone
A far tempo dal 23.7.1990, data di notifica della autorizzazione provvisoria, il concessionario deve corrispondere (ove non lo avesse già fatto) al Ministero delle Finanze di anno in anno, e anticipatamente, lannuo canone:
- dal 23.7.1990 al 31.12.1990 L. 354.000 in ragione di L/kW 15.744 per kW medi 51 (ai sensi della L. 25.8.1991 n. 282);
- dal 1.1.1991 al 31.12.1993 L. 2.409.000 in ragione di L/kW 15.744 per kW medi 51 (ai sensi della L. 25.8.1991 n. 282);
- dal 1.1.1994 al 31.12.1996 L. 3.131.000 in ragione di L/kW 20.467 per kW medi 51 (ai sensi della L. 5.1.1994 n. 36);
- dal 1.1.1997 al 31.12.1998 L. 2.142.000 in ragione di L/kW 21.000 per kW medi 51 (ai sensi del D.M. 25.2.1997 n. 90);
- dal 1.1.1999 al 31.12.1999 L. 1.122.000 in ragione di L/kW 22.000 per kW medi 51 (ai sensi del D.M. 25.2.1997 n. 90).
Il canone potrà essere modificato in relazione agli aumenti di legge e alle risultanze delle operazioni di verifica e di collaudo. Al riguardo, per un periodo di anni tre dallentrata in funzione dellimpianto, il Servizio Pianificazione e Utilizzazione delle Risorse Idriche avrà la facoltà a procedere a sistematiche misurazioni di portata, nonchè di esercitare un controllo periodico regolare dellimpianto e ciò indipendentemente dalle verifiche di cui allart. 17 del citato Regolamento 14/8/1920 n. 1285.
Di conseguenza, il concessionario sarà tenuto a prestarsi a sua cura e spese ad eseguire le constatazioni e le misurazioni che il predetto Servizio riterrà necessarie, favorendo ed installando tutti gli apparecchi di misura che saranno richiesti e a permettere e a favorire il libero accesso negli impianti relativi alla concessione.
(omissis)
Art. 16 - Richiamo a leggi e regolamenti
Oltre alle condizioni contenute nel presente disciplinare il concessionario è tenuto alla piena ed esatta osservanza di tutte le norme del suddetto T.U. 1775/1933 e successive disposizioni, delle relative norme regolamentari approvate con R.D. 1285/1920, e di tutte le prescrizioni legislative e regolamentari concernenti il buon regime delle acque pubbliche, lagricoltura, la piscicoltura, lindustria, ligiene e la sicurezza pubblica, i vincoli paesaggistici (L. 431/1985), i vincoli idrogeologici (L.R. 45/1989), le concessioni edilizie (L.R. 56/1977), ecc. ___
(omissis)
Per il richiedente la concessione
Il Presidente della Comunità Montana Val
Pellice
Giorgio Cotta Morandini
Regione Piemonte - Direzione Patrimonio e Tecnico
Avviso
Il Dirigente
visti gli artt. 15 e 19 della legge 22.10.1971, n. 865 e successive modifiche ed integrazioni
rende noto
che presso le segreterie dei Comuni di Orbassano, Rivalta di Torino, Rivoli e Grugliasco è depositata la relazione della Commissione Espropri per la Provincia di Torino riguardante la quantificazione, ai sensi dellart. 5 bis, comma 1 della legge 8.8.1992 n. 359, dellindennità di esproprio delle aree necessarie alla realizzazione, presso lInterporto di Torino-Orbassano, dellasse di penetrazione denominato asse viario nord-sud, espropriate con determinazioni del Direttore della Direzione Patrimonio e Tecnico n. 779 del 26.7.1999 e n. 1169 del 22.11.1999, pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Tale indennità spetta ai sottoindicati soggetti nei seguenti importi, fatta salva lapplicazione dellart. 16 del D.L. 30.12.1992, n. 504:
Comune di Orbassano
Foglio mappale mq. indennità esproprio
Servizi Industriali
S.r.l. 3 59 (ex 9/p) 150 1.972.500
3 64 (ex 31/p) 110 1.446.500
3 66 (ex 32/p) 1.120 14.728.000
Fornace
Bellezia di Cirio Candida & c. S.n.c. 3 61 (ex 13/p) 14.312 188.202.800
3 10
(ex 10/p) 7.657 100.689.550
Cirio Candida e Veglia Giuseppina 3 57 (ex 7/p) 8.030 105.594.500
Comune
di Rivalta di Torino
Foglio mappale mq. indennità esproprio
A.T.I.V.A. S.p.A. 11 11 7.263 95.508.450
11 30 12.029 158.181.350
Fornas
Giuseppe, Fornas Carlo, Bardo
Michele, Bardo Giovanni,
Bardo Michele, Baricada
Giovannina 11 130 (ex 10/p) 16.050 211.057.500
Comune di Rivoli
Foglio mappale mq. indennità
esproprio
Piccola Casa della Divina Provvidenza 68 46 (ex 10/p) 1.560 20.514.000
68 48
(ex 11/p) 3.885 51.087.750
Fornace Bellezia di Cirio Candida & c. S.n.c. 68 18 22 289.300
68 65
(ex 15/p) 5.906 77.663.900
Albino Giovanni 68 44 (ex 8/p) 120 1.578.000
Comune
di Grugliasco
Foglio mappale mq. indennità esproprio
Barra Alfredo e Novero
Maria Francesca 20 259 (ex 55/p) 3.585 47.142.750
Albino Giovanni 20 257 (ex 54/p) 4.655 61.213.250
Fornace
Bellezia di Cirio Candida & c. S.n.c. 20 6 680 8.942.000
Contro la stima della Commissione Espropri per la Provincia di Torino, i soggetti sopraindicati e gli altri interessati al pagamento dellindennità possono presentare opposizione avanti alla Corte di Appello di Torino entro il termine di 30 giorni dalla data di inserzione del presente avviso nel Foglio degli annunzi legali della Provincia di Torino, con atto di citazione da notificare a questa Amministrazione espropriante, come disposto dallart. 19 della legge 22.10.1971, n. 865 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente del Settore
Carla Cima
T.E.R.N.A. S.p.A. - Torino
Avviso
T.E.R.NA. S.p.A. - Direzione Torino - Via Bologna 22 - 10152 Torino - Codice Fiscale 05779661007
rende noto
che in data odierna ha presentato domanda al Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, per ottenere lautorizzazione alla ricostruzione della linea a 132 kV Pallanzeno - Gravellona nel primo tratto tra Pallanzeno e Pieve Vergonte e della linea 132 kV Pallanzeno - S. Maurizio dOpaglio nel medesimo tratto. Verranno demolite le linee elettriche 132 kV esistenti ex T. 435 ex T. 463 ex T.451 ex T.468 nel tratto compreso tra Pallanzeno e Pieve Vergonte.
I Comuni interessati saranno quelli di Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte e Vogogna in Provincia di Verbania.
Ai termini dellart. 9 della Legge Regionale 26/4/1984 n. 23 lautorizzazione dellimpianto in argomento avrà efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità, urgenza ed ai sensi del quinto comma dello stesso articolo 9 è stata richiesta linamovibilità.
La domanda ed i documenti ad essa allegati sono depositati presso la Regione Piemonte, Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Verbania per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Chiunque ne abbia interesse può presentare, ai sensi e per gli effetti dellart. 4 della predetta Legge Regionale, osservazioni od opposizioni al Servizio sopracitato entro trenta giorni dalla presente pubblicazione.
Torino, 8 giugno 2000
TERNA
Trasmissione Elettricità Rete Nazionale
Direzione di Torino
G. Stanzani