ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte - Settore Programmazione - Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Termali - Torino

Comune di Cannobio - Richiesta di rinnovo della concessione per acque minerali “Fonte Carlina”, in Comune di Cannobio (Vb)

Regione Piemonte - Direzione Industria

Progetto di cava in località Veterana dei Comuni di Rocca d’Arazzo e Azzano d’Asti (AT) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

Regione Piemonte - Direzione Industria

Progetto di cava in località Gorreti del Comune di Neive (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

Regione Piemonte - Direzione Industria

Progetto di cava in località C.na Bischiavino del Comune di Barengo (NO) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

Regione Piemonte - Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica

1° modifica all’accordo di programma stipulato in data 23.01.1998, tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino, finalizzato alla realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica nell’area denominata “Sangone - Imperia”, nel Comune di Torino

Regione Piemonte - Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Alessandria

Intervento di manutenzione ordinaria torrente Ardana in comune di Gavi, per ripristino sezione di deflusso mediante rimozione di materiali litoidi (mc. 3.250) pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque - Tratto a monte confluenza Torr. Lemme

Regione Piemonte - Direzione Turismo, Sport e Parchi - Settore Offerta Turistica - Interventi Comunitari in Materia Turistica

Richiesta di contributi ai sensi del “Programma annuale degli interventi 2000" della L.R. 18/99 - Comunicazione di avvio del procedimento


STATUTI ENTI LOCALI

Comunità Montana dello Strona e Basso Toce - Valstrona (Verbano Cusio Ossola)

Statuto

Comune di Piedicavallo (Biella)

Statuto comunale


ALTRI ANNUNCI

Comune di Asti

Deliberazione del Consiglio Comunale n° 32 del 31.05.2000 divenuta esecutiva il 13.06.2000. Variante al Piano Particolareggiato denominato “Anfossi” relativo all’isola compresa tra le vie Gardini, Garibaldi, S. Secondo, al Teatro Alfieri, Grandi e la piazza Alfieri - Controdeduzioni alle osservazioni - Approvazione - Provvedimenti

Comune di Asti

Decreto di valutazione n. 242/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)

Comune di Asti

Decreto di valutazione n. 244/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)

Comune di Baldichieri d’Asti (Asti)

Avviso

Comune di Baldichieri d’Asti (Asti)

Avviso

Comune di Barge (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 in data 9.5.2000 -Piano di Recupero area n. 27 proposto da Peplo Perrone Franca e Giuseppe - Approvazione

Comune di Brandizzo (Torino)

Avviso - Emissione Bando per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata

Comune di Buttigliera Alta (Torino)

Decreto n. 2/2000 Prot. 6130 - Aree site nel Piano per l’Edilizia Economica Popolare destinate alla realizzazione di programmi edilizi ed opere di urbanizzazione. Provvedimento relativo alla espropriazione.

Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata fabbricato sito in Via Vittorio Emanuele II°/Via Vittorio Veneto di proprietà Stassio Giuseppe

Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata fabbricato sito in Via Vittorio Emanuele II° n. 46-48 di proprietà Pignata Maddalena e Taricco Maria Antonella

Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata costruzione basso fabbricato uso autorimessa sito in Via Lamberti, 31 di proprietà Cortassa Mario e Gallo Maria

Comune di Castellamonte (Torino)

Avviso

Comune di Cavallermaggiore (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 27 aprile 2000 - Sdemanializzazione due tratti di strada comunale - Legge Regionale n. 86 del 21 novembre 1996 - Provvedimenti

Comune di Chivasso (Torino)

Decreto di occupazione di urgenza n. 29 - Occupazione d’urgenza dei beni immobili per la realizzazione del tratto ovest di “canale di gronda” compreso tra la cascina Pozzo ed il rio Palazzolo,

Comune di Gattinara (Vercelli)

Variante 6/A al piano regolatore generale comunale - Progetto definitivo - Avviso per notizia di deposito atti documentazione integrativa

Comune di Masio (Alessandria)

Deliberazione Consiglio Comunale n. 5 del 19/5/2000, esecutiva il 8/6/2000. Approvazione Nuovo Regolamento edilizio

Comune di Montanera (Cuneo)

Avviso relativo al deposito degli atti concernenti l’avvenuta adozione di una variante al vigente piano regolatore generale comunale

Comune di Moretta (Cuneo)

Estratto Deliberazione Consiglio Comunale n. 17 del 15/4/2000 “Regolamento Edilizio - Provvedimenti”

Comune di Novello (Cuneo)

Avviso di bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione e di risulta che si renderanno disponibili nel periodo di efficacia della graduatoria nel Comune di Novello

Comune di Saluzzo (Cuneo)

Piano Esecutivo Convenzionato area normativa 35.RS.08 subcomparto “A” di P.R.G.C. vigente (Via Bodoni) - Avviso di deposito e pubblicazione

Comune di San Germano Vercellese (Vercelli)

Avviso d’asta per la vendita di fabbricati comunali e terreni di proprietà comunale

Comune di Sestriere (Torino)

Adozione 7° variante al P.R.G.C.

Comune di Sestriere (Torino)

Adozione Piano Particolareggiato A5pp di Piazza Agnelli

Comune di Trecate (Novara)

Delibera C.C. n. 28 in data 4/5/2000 - Piano di recupero del Patrimonio Edilizio adottato con Delibera C.C. n. 83/99 - Approvazione

Comune di Trecate (Novara)

Progetto preliminare della variante n. 5 al P.R.G. variante parziale

Comune di Trecate (Novara)

Integrazione del progetto definitivo della variante n. 2 al P.R.G. adozione della relazione geologico-tecnica relativa all’area oggetto della variante

Comune di Trofarello (Torino)

Servizio Urbanistica - Deliberazione di Consiglio Comunale n. 73 del 30.9.1998 - Piano Particolareggiato in zona Cr2/7 del vigente P.R.G.C. approvato con deliberazione consiliare n. 13 del 26.2.93 - Variante tecnica n. 2 - Presa d’atto assenza di osservazioni e adozione definitiva

Comune di Trofarello (Torino)

Servizio Urbanistica - Deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del 3.5.2000 - Approvazione del Regolamento edilizio comunale ex art. 3, comma 3, della L.R. 8.7.1999 n. 19

Comune di Valenza (Alessandria)

Estratto da verbale di deliberazione della G.C. n. 114 in data 5.6.2000 - Domanda di partecipazione bando di concorso regionale 8° Programma Edilizia Agevolata e L.R. 31/99 - Fondo Investimenti Piemonte

Comune di Varzo (Verbano Cusio Ossola)

Avviso

Comune di Vercelli

Settore Sviluppo Urbano - Servizio Pianificazione Urbanistica e Edilizia Privata - Ufficio Espropri - Decreto n. 1/2000 - Originale

Comune di Vesime (Asti)

Avviso

Enel Distribuzione - Torino

Avviso

Ente commissione assegnazione alloggi c/o A.T.C. - Vercelli

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria

Provincia di Cuneo

Pubblicazione ai sensi dell’art. 4 legge regionale 29.11.1996 n. 88 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” - Derivazione n. 5191/1 - torrente Unerzio - Comune di Acceglio - Istanza 17.12.1997 - Richiedente: Comunità Montana Valle Maira, con sede in San Damiano Macra Via Torretta n. 9

Provincia di Torino

Avviso servizio pianificazione e utilizzazione risorse idriche

Provincia di Torino

Servizio pianificazione e utilizzazione delle risorse idriche - T.U. 11.12.1933 n. 1775 - Determinazione del Dirigente n. 190-201115 del 9.12.1999 di concessione di derivazione di acqua dal Torrente Pellice in Comune di Bobbio Pellice ad uso idroelettrico.

Regione Piemonte - Direzione Patrimonio e Tecnico

Avviso

T.E.R.N.A. S.p.A. - Torino

Avviso

ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte - Settore Programmazione - Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Termali - Torino

Comune di Cannobio - Richiesta di rinnovo della concessione per acque minerali “Fonte Carlina”, in Comune di Cannobio (Vb)

Data di avvio: 25/5/2000

Numero di protocollo dell’istanza: 11094

Termine massimo per la conclusione del provvedimento: 180 giorni

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Tommaso Turinetti.

Funzionario a cui è stata affidata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Arch. Ansaldo Michele.

Settore presso il quale è possibile visionare gli atti relativi: Settore Programmazione - Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Termali - Via Magenta, 12 - 10128 Torino.

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Il Dirigente di Settore
Tommaso Turinetti



Regione Piemonte - Direzione Industria

Progetto di cava in località Veterana dei Comuni di Rocca d’Arazzo e Azzano d’Asti (AT) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

In data 26/5/2000 la ditta Ghione Luigi con sede in Fraz. Caretti, 175 del Comune di Asti ha depositato, ai sensi dell’articolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, presso l’Ufficio di deposito progetti regionale - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, istanza di avvio della Fase di verifica della procedura V.I.A. e relativi allegati del progetto di cava in località Veterana dei Comuni di Rocca d’Arazzo e Azzano d’Asti (AT).

La domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A. è stata presentata al Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale Prot. n. 11453 del 26/5/2000 ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dell’Autorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere presentati all’Ufficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’articolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Dott. Luigi Vigliero - tel. 011/432.25.89 - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva; il funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è il geom. Enzo Lucarno del medesimo Settore.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Direttore Regionale
Vito Valsania



Regione Piemonte - Direzione Industria

Progetto di cava in località Gorreti del Comune di Neive (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

In data 2/6/2000 la Soc. Neive Calcestruzzi di Rivella Luigi e C. S.a.s. con sede in fraz. Micca del Comune di Neive ha depositato, ai sensi dell’articolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, presso l’Ufficio di deposito progetti regionale - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, istanza di avvio della Fase di verifica della procedura V.I.A. e relativi allegati del progetto di cava in località Gorreti del Comune di Neive.

La domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A. è stata presentata al Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale Prot. n. 11910 del 2/6/2000 ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dell’Autorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere presentati all’Ufficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’articolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Dott. Luigi Vigliero - tel. 011/432.25.89 - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva; il funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è il geom. Enzo Lucarno del medesimo Settore.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Direttore Regionale
Vito Valsania



Regione Piemonte - Direzione Industria

Progetto di cava in località C.na Bischiavino del Comune di Barengo (NO) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

In data 6/6/2000 i Sigg. Di Leo Maria Concetta, Luigi e Gian Carlo Novarina residenti in Via Bagnati del Comune di Barengo (NO) hanno depositato, ai sensi dell’articolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, presso l’Ufficio di deposito progetti regionale - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, istanza di avvio della Fase di verifica della procedura V.I.A. e relativi allegati del progetto di realizzazione di un bacino irriguo in località C.na Bischiavina del Comune di Barengo (NO).

La domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A. è stata presentata al Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale Prot. n. 12134 del 6/6/2000 ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dell’Autorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere presentati all’Ufficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’articolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Dott. Luigi Vigliero - tel. 011/432.25.89 - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva; il funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è il geom. Gianni Verna del medesimo Settore.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Direttore Regionale
Vito Valsania



Regione Piemonte - Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica

1° modifica all’accordo di programma stipulato in data 23.01.1998, tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino, finalizzato alla realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica nell’area denominata “Sangone - Imperia”, nel Comune di Torino

Data di avvio del procedimento: 10.3.1999.

Istanza: Nota del Sindaco del Comune di Torino, prot. 13458 del 8.1.1999.

Nuovi termini per la conclusione del procedimento: 90 giorni.

Dirigente Responsabile del procedimento: Arch. Claudio Fumagalli - Responsabile del Settore Accordi di Programma ed Esame di Conformità Urbanistica.

Ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Accordi di programma ed Esame di Conformità Urbanistica - Corso Bolzano n. 44 - primo piano tel. 011-4324104.

Termine per la presentazione di memorie scritte e documenti: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul Bur del presente avviso.



Regione Piemonte - Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Alessandria

Intervento di manutenzione ordinaria torrente Ardana in comune di Gavi, per ripristino sezione di deflusso mediante rimozione di materiali litoidi (mc. 3.250) pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque - Tratto a monte confluenza Torr. Lemme

Data di avvio: 9/6/2000

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 giorni

Unità responsabile del procedimento: il Responsabile di Settore.

Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: geom. Pierluigi Bruno

Ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Alessandria, piazza Turati n. 1, 3º piano.

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorno dalla data della pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Mauro Forno



Regione Piemonte - Direzione Turismo, Sport e Parchi - Settore Offerta Turistica - Interventi Comunitari in Materia Turistica

Richiesta di contributi ai sensi del “Programma annuale degli interventi 2000" della L.R. 18/99 - Comunicazione di avvio del procedimento

Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, con la presente si comunica che sono pervenute al Settore Offerta Turistica della Direzione Turismo Sport Parchi, le richieste di contributo, ai sensi del programma annuale della L.R. 18/99, riportate nell’allegato elenco.

L’istruttoria della pratica sarà effettuata nell’ambito del medesimo Settore Offerta Turistica al quale potranno essere richieste informazioni e chiarimenti.

Sulla base delle risultanze istruttorie, ai sensi del paragrafo 2.3.2. del “Programma annuale degli interventi 2000", entro 180 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura saranno adottate le determinazioni circa l’ammissibilità ai finanziamenti.

Si prega di voler cortesemente indicare il numero assegnato all’istanza in tutte le comunicazioni inviate alla Regione Piemonte.

Il Dirigente del Settore
Aldo Migliore
















Allegato


PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Istanza    Beneficiario    Comune

AL/18.00/1    Albergo Fiorito di Raiteri Mario    ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/2    Albergo Moretti di Moretti Massimo    PONZONE (AL)

AL/18.00/3    Albergo rist. Capanne di Cosola    CABELLA L.RE (AL)

AL/18.00/4    Albergo rist.Italia di Lerna di Baiocco Fausto    LERMA (AL)

AL/18.00/5    Alberti Maria Teresa    CASTELLANIA (AL)

AL/18.00/6    Alchieri Guido    CARPENETO (AL)

AL/18.00/7    Alizeri Stefano    VISONE (AL)

AL/18.00/8    Antica Osteria di nonno Carlo    MONTECHIARO D’ASTI (AL)

AL/18.00/9    Arciconfraternita SS.Trinità-Opera Dioc.    CASALE MONFERRATO

AL/18.00/10    Arecco Carmela    GAVI (AL)

AL/18.00/11    Arsura Massimo    FABBRICA CURONE (AL)

AL/18.00/12    Ass. A.I.B. Valle Bormida    CASTELLETTO D’ERRO (AL)

AL/18.00/13    Ass.ricreativa culturale Cosola    CABELLA LIGURE (AL)

AL/18.00/14    Assoc. tur. Pro Loco di Montechiaro d’Asti    MONTECHIARO D’ASTI (AL)

AL/18.00/15    Azienda agr. “Contry House” Villa Pallavicini    SERRAVALLE SCRIVIA (AL)

AL/18.00/16    Azienda agr. “La Marchesa” di Marenco G.    STREVI (AL)

AL/18.00/17    Azienda agr. Cascina Merli di Malon S.S.    CERESETO M.TO (AL)

AL/18.00/18    Azienda agr. Cascina Zerbetta    QUARGNENTO (AL)

AL/18.00/19    Azienda agr. Castello Anna Maria    PONZONE (AL)

AL/18.00/20    Azienda agr. Cei Piero    OVIGLIO (AL)

AL/18.00/21    Azienda agr. Montafia Giorgio    ROSSIGNANO MONFERRATO (AL)

AL/18.00/22    Azienda agr. Ugo Angelo    STREVI  (AL)

AL/18.00/23    Azienda agr. Zanotto Roberto    MONCESTINO (AL)

AL/18.00/24    Azienda agr.Porotto Marco    OVADA (AL)

AL/18.00/25    Azienda agric.Prato Livia Marchisio    VIGNALE MONFERRATO (AL)

AL/18.00/26    Azienda Agricola Montafia Giorgio    ROSSIGNANO MONFERRATO (AL)

AL/18.00/27    Baracca Gianfranca    ALICE BEL COLLE (AL)

AL/18.00/28    Baroni Rosanna    STREVI (AL)

AL/18.00/29    Bersano Albina    BORGORATTO ALESSANDRINO (AL)

AL/18.00/30    Bianchi Filippo    ROSIGNANO MONFERRATO (AL)

AL/18.00/31    Biato Silvano    PONZONE (AL)

AL/18.00/32    Billi Pierluigi    SPINETO SCRIVIA (AL)

AL/18.00/33    Bisio Anna Lia    BORGHETTO BORBERA (AL)

AL/18.00/34    Bosio Rodolfo    ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/35    Cagnin Teresina    SESSADIO (AL)

AL/18.00/36    Canepa Clara    CUCCARO (AL)

AL/18.00/37    Canevari Celeste    VOLPEDO (AL)

AL/18.00/38    Caprino Anita    VALENZA (AL)

AL/18.00/39    Caramellino Giancarlo    ODALENGO PICCOLO (AL)

AL/18.00/40    Casalone Roberto    CASALE MONFERRATO (AL)

AL/18.00/41    Catalano Franca    CASALE  (AL)

AL/18.00/42    Cei Ugo    OVIGLIO (AL)

AL/18.00/43    Cerniglia Maria Teresa    BERGAMASCO (AL)

AL/18.00/44    Ciceri Laura    CASALE MONFERRATO (AL)

AL/18.00/45    Comune di Carrosio    CARROSIO (AL)

AL/18.00/46    Consorzio Serv. fra Soc. Circoli- Ass. Sport-ricret.
    dell’Ovadese    OVADA (AL)

AL/18.00/47    Coppo Claudio    S.GIORGIO M.TO (AL)

AL/18.00/48    Costanzo Paolo    FRASSINETTO PO (AL)

AL/18.00/49    D’Ambrosio Domenico    STAZZANO (AL)

AL/18.00/50    Davico di Quittengo Giovanni    PONZANO M.TO (AL)

AL/18.00/51    De Lucchi Gemma    MOMPERONE (AL)

AL/18.00/52    Fattoria Valserena di Gobbi M.    CASASCO (AL)

AL/18.00/53    Ferrando Alberto    ODALENGO GRANDE (AL)

AL/18.00/54    Ferrari Paola    ROCCAFORTE LIGURE (AL)

AL/18.00/55    Fervidi Luciano    VIGNOLE BORBERA (AL)

AL/18.00/56    Fittabile Giancarlo    ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/57    Fortunato Bruno    ROCCAGRIMALDA (AL)

AL/18.00/58    Gamalero Margherita    CASSINE (AL)

AL/18.00/59    Gandino Elisabetta    GENOVA

AL/18.00/60    Ghisolfi Giuliana    SAREZZANO (AL)

AL/18.00/61    Ginosa Filomena    FRACONALTO (AL)

AL/18.00/62    Grassi Manuela    CONZANO (AL)

AL/18.00/63    Greco Giancarla    FRASCARO (AL)

AL/18.00/64    Hotel Domus di Fuganti E.    ALESSANDRIA

AL/18.00/65    Hotel Marengo & C. di Reposo Walter    ALESSANDRIA

AL/18.00/66    Il Convento - Picc. Coop a r.l.    CAREZZANO (AL)

AL/18.00/67    Isolabella Sas di Curti Rosalia    ISOLA S. ANTONIO (al)

AL/18.00/68    La Cascata di Assandri M.C. e C.    CARTOSIO (AL)

AL/18.00/69    Lunardo Pierangela    ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/70    Maggio Renato    VIGNOLE BORBERA (AL)

AL/18.00/71    Manzotti Silvio    ODALENGO PICCOLO (AL)

AL/18.00/72    Martelozzo Patrizia    ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/73    Mereatur Carlo    TERRUGGIA (AL)

AL/18.00/74    Milanese Maria Rosa    POZZOLO FORMIGARO (AL)

AL/18.00/75    Mocca Gatta Monica Maria    CASTELLAZZZO BORMIDA (AL)

AL/18.00/76    Naldini Fabrizio    MELAZZO (AL)

AL/18.00/77    Onesti Rita Isabella    MONTALDEO (AL)

AL/18.00/78    P.S.C.R.L. “Cà D’Alchemya”    TRISOBBIO (AL)

AL/18.00/79    Palma Piercarlo    VIGNALE MONFERRATO (AL)

AL/18.00/80    Palma Piercarlo    VIGNALE M.TO (AL)

AL/18.00/81    Parrocchia di nostra Signora della Neve    GAVI (AL)

AL/18.00/82    Pastorino Raffaella    MONTALDO BORMIDA (AL)

AL/18.00/83    Pavese Maurizio    ALFIANO NATTA (AL)

AL/18.00/84    Piazzoli Luigi     VOLPEDO (AL)

AL/18.00/85    Pro Loco Ciglione - Pastorino Domenico    PONZONE (AL)

AL/18.00/86    Rampi Franco    ALFIANO NATTA (AL)

AL/18.00/87    Repetto Mario    TASSAROLO (AL)

AL/18.00/88    Repetto Samantha    MOTALDEO (AL)

AL/18.00/89    Ricagno Paolo    RICALDONE (AL)

AL/18.00/90    Ristorante Cacciatori di Ivaldi M.P.    PONZONE (AL)

AL/18.00/91    Ristorante Da Fausto di Olivieri Rosella    ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/92    Ristorante Villa Magnolia di Vargiu F.    PREDOSA (AL)

AL/18.00/93    Rodano Germana    MURISENGO (AL)

AL/18.00/94    Rossi Marisa    CASALE MONFERRATO (AL)

AL/18.00/95    Rossi Stefano    ORSARA BORMIDA (AL)

AL/18.00/96    S.S. Corallo Due di De Pasquale Umberto    ROSIGNANO M.TO (AL)

AL/18.00/97    Sas Bar Del Porto    TAGLIOLO M.TO (AL)

AL/18.00/98    Sas Locanda Del Torchio di Ferraris A.& C.    MORBELLO (AL)

AL/18.00/99    Sas S.I.G.A. di Negro Ortensio e C.    ALESSANDRIA

AL/18.00/100    Sas Villa Irene    OVADA (AL)

AL/18.00/101    Scazzola Giuseppe Mario    ORSARA BORMIDA (AL)

AL/18.00/102    Snc Albergo rist. Italia di Tirelli Ernestina & C.    OVADA (AL)

AL/18.00/103    Snc Albergo Rondò di Rolando Silvio & C.    ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/104    Snc Bandini Roberto e Bruno Giovanna & C.    ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/105    Snc Campeggio Valmilana - Raselli Fausto    VALMADONNA (AL)

AL/18.00/106    Snc Camping Panoramico Colma di Roggero Stefano    TAGLIOLO M.TO (AL)

AL/18.00/107    Snc Dalil di Liliana Aimone Prina    CASTELLETTO D’ERRO (AL)

AL/18.00/108    Snc Rist. Ariotto di Cabiati Graziella & C.    TERRUGGIA (AL)

AL/18.00/109    Soc. Coop. agricola r.l. Terre Bianche     CABELLA L.RE (AL)

AL/18.00/110    Soc.Coop. r.l. Gestione Segg. e Sciovie di Caldirola    FABBRICA CURONE (AL)

AL/18.00/111    Sottottetti Manuela Maria    CASALNOCETO (AL)

AL/18.00/112    Spa Genagricola    TRIESTE

AL/18.00/113    Spada Maria Luisa    VIGNALE M.TO (AL)

AL/18.00/114    Srl Esal    ALESSANDRIA

AL/18.00/115    Srl Esercizio Grandi Alberghi     ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/116    Srl San Remo di Grossi R.    CASALE M.TO (AL)

AL/18.00/117    Srl Soc. Consolata - Azienda agrit.-venatoria    CASALE MONFERRATO (AL)

AL/18.00/118    Srl Società Castello di Pomaro    POMARO (AL)

AL/18.00/119    Srl Terme 2000 di Chiabrera B.    ACQUI TERME (AL)

AL/18.00/120    Srl Vicara    TREVILLE (AL)

AL/18.00/121    Srl Vineria Fausto Coppi    SERRAVALLE SCRIVIA (AL)

AL/18.00/122    Tassistro Maura    SPIGNO MONFERRATO (AL)

AL/18.00/123    Tento Maria Carla    DENICE (AL)

AL/18.00/124    Trade di Vellano Maurizio    GABBIANO (AL)

AL/18.00/125    Trade di Vellano Maurizio    GABBIANO (AL)

AL/18.00/126    Vacchino Irma    VIGNALE (AL)

AL/18.00/127    Varese Rosanna    STAZZANO (AL)

AL/18.00/128    Veronesi Simona    CASSINELLE (AL)

AL/18.00/129    Volante Virginia    CANTALUPO (AL)

PROVINCIA DI ASTI

Istanza    Beneficiario    Comune

AT/18.00/1    Agagliate Clementina e Riccio Pier Gabriele    CORTANDONE (AT)

AT/18.00/2    Albanese Paolo    ASTI

AT/18.00/3    Aliardi Giuseppe    MONTABONE (CN)

AT/18.00/4    Amerio Margherita     VILLAFRANCA D’ASTI (AT)

AT/18.00/5    Assoc. Campeggiatori turistici Astigiani - A.C.T.A.    ASTI

AT/18.00/6    Az. Agr. Il Rifugio     MOASCA (AT)

AT/18.00/7    Az. agric. Carlevero Cesare    S.DAMIANO (AT)

AT/18.00/8    Az. Agric. San Grato    ASTI

AT/18.00/9    Azienda agr. “La Piazza”    COSTIGLIOLE D’ASTI (AT)

AT/18.00/10    Azienda agr. Arri Mario    ASTI

AT/18.00/11    Azienda agr. Balbo Pier Angelo    BUBBIO (AT)

AT/18.00/12    Azienda agr. Cascina Galarin di Carosso Giuseppe    CASTAGNOLE LANZE (AT)

AT/18.00/13    Azienda agr. Cascina Lissona SS. di Solimeo P.    ASTI

AT/18.00/14    Azienda agr. Cascina Monsignorotti - Lacqua C.    NIZZA M.TO (AT)

AT/18.00/15    Azienda agr. Fattoria “La Quercia Rossa”    MONCALVO (AT)

AT/18.00/16    Azienda agr. La Vacchia Cascina    ROCCHETTA PALAFEA (AT)

AT/18.00/17    Azienda agr. Marchisio Giacomo    COSTIGLIOLE D’ASTI (AT)

AT/18.00/18    Azienda agr. Raimondo Cusmano    CALAMANDRANA (AT)

AT/18.00/19    Azienda agr. Veglio Margherita    ASTI

AT/18.00/20    Azienda agr.Fornaro Corrado    CANELLI (AT)

AT/18.00/21    Azienda agrc. Cantarella Franco    SESSAME (AT)

AT/18.00/22    Azienda agric. “El Castlet”    ASTI

AT/18.00/23    Azienda agric. Pavanello Maria Rosa    CORTAZZONE (AT)

AT/18.00/24    Azienda agricola Bricchetto di Osella p.    AZZANO D’ASTI (AT)

AT/18.00/25    Azienda agricola Cotto Domenico    .DAMIANO D’ASTI (AT)

AT/18.00/26    Azienda S.Colombano di Cossetti Clementina    CASTELNUOVO BELBO (AT)

AT/18.00/27    Balestrino Pietro Giovanni    CALAMANDRANA (AT)

AT/18.00/28    Barisone Renato    ASTI

AT/18.00/29    Bella Vista di Peletto A.    CISTENA D’ASTI (AT)

AT/18.00/30    Benzi Giovanni Battista    SESSAME (AT)

AT/18.00/31    Berta Paolo    CASTEL BOGLIONE (AT)

AT/18.00/32    Bollito Renato    MONCALVO (AT)

AT/18.00/33    Bonzani Marina    MONBALDONE (AT)

AT/18.00/34    Bosca Maurizio    COAZZOLO D’ASTI (AT)

AT/18.00/35    Bosco Mariangela    SETTIME (AT)

AT/18.00/36    Bosticco Fiammetta    TIGLIOLE (AT)

AT/18.00/37    Busso Daniela    CORTAZZONE (AT)

AT/18.00/38    Candelo Pier Gianni    CAPRIGLIO D’ASTI (AT)

AT/18.00/39    Canta Simona    CAPRIGLIO D’ASTI (AT)

AT/18.00/40    Cantamessa Giorgio    CASORZO (AT)

AT/18.00/41    Cascina Borio - Benato Annalisa    VILLAFRANCA (AT)

AT/18.00/42    Cascina Brichetto di Bersano Francesco    ASTI

AT/18.00/43    Cascina Corte del Cavaliere    FONTANILE (AT)

AT/18.00/44    Cascina Sassia di Pallucchini Gnocchi    PORTACOMARO (AT)

AT/18.00/45    Cascinotto di Variglie di Tosetto Giorgio    ASTI

AT/18.00/46    Castellazzo Maurizio    ASTI

AT/18.00/47    Ceffa Francesco    CAPRIGLIO D’ASTI (AT)

AT/18.00/48    Circolo Ippico La Ciocca di Bellera Emilio    TONCO (AT)

AT/18.00/49    Collavini Bruno    COSTIGLIOLE D’ASTI (AT)

AT/18.00/50    Contursi Francesca    COSTIGLIOLE D’ASTI (AT)

AT/18.00/51    Coscio Franco    VILLANOVA D’ASTI (AT)

AT/18.00/52    Cotto Giovanni    SAN DAMIANO D’ASTI (AT)

AT/18.00/53    Della Valle Maria    SAN DAMIANO (AT)

AT/18.00/54    Demaria Franca    MOASCA (AT)

AT/18.00/55    Destefanis Carla    CASTAGNOLE LANZE (AT)

AT/18.00/56    Deviardi Manuela    MONTIGLIO M.TO (AT)

AT/18.00/57    Dezzani Angiola    SETTIME (AT)

AT/18.00/58    Di Norcia Stefano    MONTALDO SCARAMPI (AT)

AT/18.00/59    Di Norcia Stefano    MONTALDO SCARAMPI (AT)

AT/18.00/60    Di Salvo Giuseppe    SAN PAOLO SOBRITO (AT)

AT/18.00/61    Elisabetta Potenza    ASTI

AT/18.00/62    Enoresidence “Le Betulle”    CISTERNA D’ASTI (AT)

AT/18.00/63    F.lli Rovero di Rovero Michelino e Claudio S.S    ASTI

AT/18.00/64    Ferraris Giulio    SCURZOLENGO (AT)

AT/18.00/65    Ferrero Pierangela     SEROLE (AT)

AT/18.00/66    Fiora Maria Luisa    ASTI

AT/18.00/67    Fogliati Eugenio    COSTIGLIONE D’ASTI (AT)

AT/18.00/68    Fogliotti Elena    ISOLA D’ASTI (AT)

AT/18.00/69    Formenti Giovanni    CUNICO (AT)

AT/18.00/70    Forno Massimo    ASTI

AT/18.00/71    Fresia Oliva    VESIME (AT))

AT/18.00/72    Frizzarin Antonio     TIGLIOLE (AT)

AT/18.00/73    Fuba Rosalia    MONALE (AT)

AT/18.00/74    Furlani Guerrino Vito    ASTI

AT/18.00/75    Gasparin Donatella    CANTARANA (AT)

AT/18.00/76    Gatto Pier Francesco    CASTAGNOLE M.TO (AT)

AT/18.00/77    Gavello Patrizia    MONTECHIARO D’ASTI

AT/18.00/78    Gestione Mini Motel s.a.s. - Amalberto Felice    ASTI

AT/18.00/79    Gherlone Giulia    TIGLIOLE (AT)

AT/18.00/80    Ghidone Andrea    ASTI

AT/18.00/81    Grimaldi Francesco    VESIME (AT)

AT/18.00/82    Heyday s.a. di Urs Langen    VEZIA - CANTON TICINO (SVIZZERA)

AT/18.00/83    Iguerra Licinio    INCISA SCAPACCINO (AT)

AT/18.00/84    Ivaldi Franca Maria    CASSINE (AT)

AT/18.00/85    Ivaldi LuigiI Cesare     ASTI

AT/18.00/86    La Locanda delle Fate di Cavallero Mario e C.    ISOLA D’ASTI (AT)

AT/18.00/87    Locanda Vecchio Piemonte    VILLANOVA D’ASTI (AT)

AT/18.00/88    Lombardo Manuela    MONTEMAGNO (AT)

AT/18.00/89    Lopez Salvatore    CORSIONE (AT)

AT/18.00/90    Lovisolo Gianluca    NIZZA M.TO (AT)

AT/18.00/91    Macario Giuseppe    CASTEL BOGLIONE (AT)

AT/18.00/92    Macario Marco    MONTEGROSSO D’ASTI (AT)

AT/18.00/93    Magnone Davide    CORTANZE (AT)

AT/18.00/94    Mandelli Carla    CANTARANA (AT)

AT/18.00/95    Marchetto Aurora    COSTIGLIOLE (AT)

AT/18.00/96    Marisa Zeppa    REFRANCORE (AT)

AT/18.00/97    Masoero Giovanni    ASTI

AT/18.00/98    Montrucchio Giancarlo    ANTIGNANO (AT)

AT/18.00/99    Mottura Secondina    BALDICHIERI D’ASTI (AT)

AT/18.00/100    Mussa Amalia    MONGARDINO (AT)

AT/18.00/101    Nardo Giuseppe    MONTECHIARO D’ASTI (AT)

AT/18.00/102    Nuova Iniziativa di Pesce Mario    MONTABONE (AT)

AT/18.00/103    Occhiena Maria Rosa    MONTAFIA (AT)

AT/18.00/104    Onlus “La volta Celeste”- Arch.Barrera D.    CAPRIGLIO (AT)

AT/18.00/105    Onlus “La volta Celeste”- Arch.Barrera D.    CAPRIGLIO (AT)

AT/18.00/106    Onlus “La volta Celeste”- Arch.Barrera D.    CAPRIGLIO (AT)

AT/18.00/107    Orsi Zita    CASTEL ROCCHERO (AT)

AT/18.00/108    Pagani Maria Luisa    CASTEL NUOVO DON BOSCO (AT)

AT/18.00/109    Parrocchia SS.Cosma e Damiano    S. DAMIANO D’ASTI (AT)

AT/18.00/110    Perrone Fulvio    COSTIGLIOLE D’ASTI (AT)

AT/18.00/111    Quirico Alberto    ASTI

AT/18.00/112    Redoglia Francesco    GRAZZANO BADOGLIO (AT)

AT/18.00/113    Riccio Caterina    CORTANDONE (AT)

AT/18.00/114    Ristorante “Il Bagatto” di Poggio F.    GRAZZANO BADOGLIO (AT)

AT/18.00/115    Ristorante Madonna della Neve    CESSOLE (AT)

AT/18.00/116    Rocca Enrichetta    CASTAGNOLE LANZE (AT)

AT/18.00/117    Rocca Ezio    CASTAGNOLE LANZE (AT)

AT/18.00/118    S.S. Cascina Rosengana di Vigna Stefania    COCCONATO (AT)

AT/18.00/119    Sas Cà Bianca di Bonzani Andrea    MOMBALDONE (AT)

AT/18.00/120    Sas Imm.re Cisalpina di Gallardo Carla & C.    ASTI

AT/18.00/121    Sas Liberty 2000 di Epoque Igor Alessandro    ASTI

AT/18.00/122    Sasa Il Conte di Defendi Antonio & C.    COCCONATO D’ASTI (AT)

AT/18.00/123    Sequino Cinzia    ASTI

AT/18.00/124    Serra Loredana    S.PAOLO SOLBRITO (AT)

AT/18.00/125    Siccato John Mathew    MONTAFIA (AT)

AT/18.00/126    Slocovich Pietro    RAPALLO (GE)

AT/18.00/127    Snc Alb. Rist. Canon d’Oro di Tortia P. & C.    COCCONATO (AT)

AT/18.00/128    Snc Arca Noe di Roffinella Monica    ASTI

AT/18.00/129    Snc C.F.M. di Basso Massimo e C.    CANELLI (AT)

AT/18.00/130    Snc Ristorante Vittoria di Strocco Alessandra & C.    TIGLIOLE D’ASTI (AT)

AT/18.00/131    Soc. Ida di Dezzani Franca & C.    COCCONATO (AT)

AT/18.00/132    Sottero Piera Rina    CASTAGNOLE LANZE (AT)

AT/18.00/133    Spa Cantine Bava - A.V.I.C.B.    COCCONATO  (AT)

AT/18.00/134    Spagnuolo Carla     VILLA S. SECONDO (AT)

AT/18.00/135    Srl Albergo Il Muletto di Vergnano G.    VILLANOVA D’ASTI (AT)

AT/18.00/136    Srl Cantine Cavallotti    CALAMANDRANA (AT)

AT/18.00/137    Srl Lago di Codana    MONTIGLIO (AT)

AT/18.00/138    Srl Le Coccole     FONTANILE (AT)

AT/18.00/139    Srl Nuova Asti Lido    ASTI

AT/18.00/140    Sticca Daniela    CASTELLERO (AT)

AT/18.00/141    Tamburelli Giampietro    PIEA D’ASTI (AT)

AT/18.00/142    Tasselli Elisa    TONENGO (AT)

AT/18.00/143    Tenuta Antica s.s di Lottini M.Pia    CESSOLE (AT)

AT/18.00/144    Tortia Laura Carla    PASSERANO MARMORITO (AT)

AT/18.00/145    Tosini Silverio    BRUNO (AT)

AT/18.00/146    Valfré Silvana    CASTAGNOLE LANZE (AT)

AT/18.00/147    Veglio Margherita      ASTI

AT/18.00/148    Visca Carla Maria    VAGLIO SERRA (AT)

AT/18.00/149    Volpiano Elsa     VALFENERA (AT)

AT/18.00/150    Volpiano Elsa    VALFENERA (AT)

AT/18.00/151    Zari Leonilda    COSTIGLIOLE D’ASTI (AT)

PROVINCIA DI BIELLA

Istanza    Beneficiario    Comune

BI/18.00/1    A.G..E.S.C.I. Trivero 1    TRIVERO (BI)

BI/18.00/2    Agriturismo Gemma di Rizzi Elena    SALUSSOLA (BI)

BI/18.00/3    Arnaldi Monica     STRONA (BI)

BI/18.00/4    Associazione Rosminiana Beata Vergine d’Oropa    BIELLA

BI/18.00/5    Azienda agric. Buscaglione Giuliana    CAMBURZANO (BI)

BI/18.00/6    Bar Ristorante Giletti    TRIVERO (BI)

BI/18.00/7    Boggio Marco    STRONA (BI)

BI/18.00/8    Carraria Martinotti Gianni    MAGNANO (BI)

BI/18.00/9    Carraria Martinotti Nelson    CAMBURZANO (BI)

BI/18.00/10    Circolo Culturale Ricreativo ANSPI S.Pietro    CANDELO (BI)

BI/18.00/11    Corbetta Paola    ZUMAGLIA (BI)

BI/18.00/12    Festa Fabio e Ghigoni Roberta    TRIVERO (BI)

BI/18.00/13    L’Albertana Azienda Agricola    NETRO (BI)

BI/18.00/14    Parrocchia Natività di Maria di Strona    STRONA (BI)

BI/18.00/15    Parrocchia S.S. Fabiano e Sebastiano    TRIVERO (BI)

BI/18.00/16    Pozzallo Luigina    DONATO (BI)

BI/18.00/17    Pro-Loco di Pistolesa    MOSSO (BI)

BI/18.00/18    Sas Achille Edvige 87    BIELLA

BI/18.00/19    Sas S.A. Imm.re di Rosetta Roberto    ANDORNO MICCA (BI)

BI/18.00/20    Snc Selm di Ramella Trafighet F.&C.    BIELLA

BI/18.00/21    Spa Funivie Oropa    BIELLA

BI/18.00/22    Spa Videodelta    BIELLA

BI/18.00/23    Srl Tre Esse    BIELLA

BI/18.00/24    Zumaglini Chiara    BIELLA

PROVINCIA DI CUNEO

Istanza    Beneficiario    Comune

CN/18.00/1    Agricola S.Anna S.S - Dogliotti G.    CASTAGNOLE DELLE LANZE (CN)

CN/18.00/2    Agriturismo “Il Cortile” di Colla Graziella    DIANA D’ALBA (CN)

CN/18.00/3    Aicardi Carla    ORMEA (CN)

CN/18.00/4    Aimone Susanna    BUSCA (CN)

CN/18.00/5    Albergo Bar Nazionale    ORMEA (CN)

CN/18.00/6    Albergo La Contea di Verro A.    NEIVE (CN)

CN/18.00/7    Allione Rosa     SALUZZO (CN)

CN/18.00/8    Allulli Donatella    GARESSIO (CN)

CN/18.00/9    Alvisa Antonella Loredana    SINIO (CN)

CN/18.00/10    Amidei Nicoletta Maria     MARTINIANA PO (CN)

CN/18.00/11    Andreis Achille    GARESSIO (CN)

CN/18.00/12    Angelo Franco    MONDOVI’ (CN)

CN/18.00/13    Anibaldi Luca    CANALE D’ALBA (CN)

CN/18.00/14    Antonietti Roberto    PEVERAGNO (CN)

CN/18.00/15    Arenice di Clerico Mauro    MONFORTE D’ALBA (CN)

CN/18.00/16    Ass. Cult.Circolo del Buon Bere - Cazzola Gino    CEVA (CN)

CN/18.00/17    Ass. Dominus Tecum    BAGNOLO PIEMONTE (CN)

CN/18.00/18    Assoc. Asfodelo O.N.L.U.S. - Chiotti Silvio    POCAPAGLIA (CN)

CN/18.00/19    Assoc. naturalistica Treeking in Langa    BRA (CN)

CN/18.00/20    Assoc.Nat.Trekking in Langa    BRA (CN)

CN/18.00/21    Az. Agr. Collina S. Ponzio s.a.s.    BAROLO (CN)

CN/18.00/22    Az.agr."Antica Pieve s.s"    PRIOCCA (CN)

CN/18.00/23    Aziend agr. Pittatore Michele    BAROLO (CN)

CN/18.00/24    Azienda agr. “La Toledana” di Martin G.e P.    COSSANO BELBO (CN)

CN/18.00/25    Azienda agr. Antichi Poderi dei Gallina    NEIVE (CN)

CN/18.00/26    Azienda agr. Boasso Benvenuto    SINIO (CN)

CN/18.00/27    Azienda agr. Boggero Piera Ines    NEIVE (CN)

CN/18.00/28    Azienda agr. Bove Giovanna    BONVICINO (CN)

CN/18.00/29    Azienda agr. Cascina Del Monastero    LA MORRA (CN)

CN/18.00/30    Azienda agr. Cozzo Mario    DOGLIANI (CN)

CN/18.00/31    Azienda agr. Il Torriglione di Gagliasso M.    LA MORRA (CN)

CN/18.00/32    Azienda agr. La Bertorella di Bisagno V.    TORRE BORMIDA (CN)

CN/18.00/33    Azienda agr. Malvirà dei F.lli Damonte     CANALE D’ALBA (CN)

CN/18.00/34    Azienda agr. Massa Lionello    NEVIGLIE (CN)

CN/18.00/35    Azienda agr. Rabbia Lorenzo    VERZUOLO (CN)

CN/18.00/36    Azienda agr. Tenuta Bompè  di Boroli Silvano    ALBA (CN)

CN/18.00/37    Azienda agric Brazzino Maria Angela    PEZZOLO VALLE UZZONE

CN/18.00/38    Azienda agric. Baràc di Piazzo Wilma    ALBA (CN)

CN/18.00/39    Azienda agric. Cagliero Stefano    BAROLO (CN)

CN/18.00/40    Azienda agric. Stra Roberto    NOVELLO (CN)

CN/18.00/41    Azienda agricola “ill Rusticone”    ALBA (CN)

CN/18.00/42    Azienda Agricola Bertone    CRAVANZANA (CN)

CN/18.00/43    Balocco Elena    NARZOLE (CN)

CN/18.00/44    Barbara Franco    MONDOVI’ (CN)

CN/18.00/45    Barbero Francesco    COSSANO B. (CN)

CN/18.00/46    BERGESE Giovanni    CHERASCO (CN)

CN/18.00/47    Boffa Camilla    CORTEMILIA (CN)

CN/18.00/48    Bollano Livio    BRA (CN)

CN/18.00/49    Bonvini Simone    GARESSIO (CN)

CN/18.00/50    Borgo Robinie di Lo Russo Pasqualina    LUPIANO (CN)

CN/18.00/51    Borgongno Dario    CASTGLIONE FALLETTO (CN)

CN/18.00/52    Borio Maggiorino    NEVIGLIE (CN)

CN/18.00/53    Brangero Pinuccia    DIANO D’ALBA (CN)

CN/18.00/54    Burdese Maria Vittoria    POCAPAGLIA (CN)

CN/18.00/55    Burlotto Marina    VERDUNO (CN)

CN/18.00/56    C.A.I. Sez. di Cuneo    CUNEO

CN/18.00/57    C.A.I. Sez. di CUNEO    CUNEO

CN/18.00/58    C.A.I. Sez. di CUNEO     CUNEO

CN/18.00/59    Ca ‘D Camiot di Perin Paolo e Perin Giulio    MONFORTE D’ALBA (CN)

CN/18.00/60    Ca’ dl’uva di Gallina Nicola    ALBA (CN)

CN/18.00/61    Cagnasso Teodoro    LIMONE P.TE (CN)

CN/18.00/62    Carazza Elda    CRISSOLO (CN)

CN/18.00/63    Casetta Giuseppe    MONTA’ (CN)

CN/18.00/64    Castellengo Fiorella    ALBA (CN)

CN/18.00/65    Cazzulo Riccardo    TORRE BORMIDA (CN)

CN/18.00/66    Centro Italiano Femminile - Fossano    FOSSANO (CN)

CN/18.00/67    Centro turistico Valghignun - Ferro Luigi    NEIVE (CN)

CN/18.00/68    Cherasco Maria Angela    MANTA (CN)

CN/18.00/69    Chiarlone Antonella    SANTA VITTORIA D’ALBA (CN)

CN/18.00/70    Chiarva Rossana    SALUZZO (CN)

CN/18.00/71    Chiavarino Clementa    BOSSOLASCO (CN)

CN/18.00/72    Ciaburro Raffaele    ARGENTERA (CN)

CN/18.00/73    Cinzia Daniele    PRADLEVES (CN)

CN/18.00/74    Circolo Acli - Neef Gertrud Maria    STROPPO (CN)

CN/18.00/75    Crespi Mozzoni    MILANO (MI)

CN/18.00/76    Del Tufo Serena    CISSONE (CN)

CN/18.00/77    Diale Matteo    BRA (CN)

CN/18.00/78    Diana s.a.s. di Dalmasso Nadia & C.     ALBA (CN)

CN/18.00/79    DIEFFE s.a.s. Ferrero Romano & C.    ALBA (CN)

CN/18.00/80    Dogliani Domenico    CHERASCO (CN)

CN/18.00/81    Faraudo Bruno    PONTECHIANALE (CN)

CN/18.00/82    Farioli Sabrina    DIANO D’ALBA (CN)

CN/18.00/83    Ferraiuolo Gelsomina    POCAPAGLIA (CN)

CN/18.00/84    Ferrua Giovanna    PAMPARATO (CN)

CN/18.00/85    Fiore Lucia    MONFORTE D’ALBA (CN)

CN/18.00/86    Firino Federico    NARZOLE (CN)

CN/18.00/87    FO.IMM. s.a.s. di Fogliati Maria Gabriella e C.    MILANO

CN/18.00/88    Gancia di Mascarello Luca    LA MORRA (CN)

CN/18.00/89    Garbarino Marina    CORTEMILIA (CN)

CN/18.00/90    Garvetto Claudio    GARESSIO (CN)

CN/18.00/91    Gattinoni Marco    BARGE (CN)

CN/18.00/92    Genre Giovanni    CRISSOLO (CN)

CN/18.00/93    Genta Francesco    CASTIGLIONE FALLETTO (CN)

CN/18.00/94    Giorio Lorenzina    MONTA’ (CN)

CN/18.00/95    Giovannacci Cristina     BOSSOLASCO (CN)

CN/18.00/96    Girasole Roberta    ALBA (CN)

CN/18.00/97    Giraudo Egidio    CASTELLETTO STURA (CN)

CN/18.00/98    Giribaldi Walter    RODELLO (CN)

CN/18.00/99    Grimaldi Gian Paolo    DIANO D’ALBA (CN)

CN/18.00/100    Gruppo Erre S.S    FOSSANO (CN)

CN/18.00/101    Hotel Floreale s.a.s. di Ferro Floriana & C.    GUARENE (CN)

CN/18.00/102    Isola Felice  di Remondino Gianni Carlo    BENE VAGIENNA (CN)

CN/18.00/103    La Fenice di Strumia Giovanni & C.    BRA (CN)

CN/18.00/104    La Merica di Pittamiglio di Comino Sergio G.    CHERASCO (CN)

CN/18.00/105    L’Antico Asilo di Picedi Maria    SERRALUNGA D’ALBA (CN)

CN/18.00/106    L’Aromatario di Pastura Agnese Rita    NEIVE (CN)

CN/18.00/107    Laser di Bernocco Mario e C. s.a.s.    NARZOLE (CN)

CN/18.00/108    Locanda Della Posta    MELLE (CN)

CN/18.00/109    Locanda Il Molino Vecchio di Costa Elena    MAGLIANO ALFIERI (CN)

CN/18.00/110    Lodali Walter    RODDI (CN)

CN/18.00/111    Losinno Claudio    LA MORRA (CN)

CN/18.00/112    Manera Lucia Maria    BOSSOLASCO (CN)

CN/18.00/113    Marchesi di Barolo S.r.L. - Abbona Ernesto    BAROLO (CN)

CN/18.00/114    Marello Giuseppe Cesare    MANGO (CN)

CN/18.00/115    Martino Mario    SAMPEYRE (CN)

CN/18.00/116    Medana Zucco Dario    NEIVE (CN)

CN/18.00/117    Mele Maria    NARZOLE (CN)

CN/18.00/118    Menegaldo Tiziana    DIANO D’ALBA (CN)

CN/18.00/119    Messuerotti Giovanni    MURAZZANO (CN)

CN/18.00/120    Minasso Guido    CASTAGNITO (CN)

CN/18.00/121    MINAZZO Iolanda    ORMEA (CN)

CN/18.00/122    Musso Tiziana    MONTELUPO ALBESE (CN)

CN/18.00/123    Neef Gertrud Maria    STROPPO (CN)

CN/18.00/124    Novello Edoardo    COSSANO BELBO (CN)

CN/18.00/125    Osteria Sibona di Sibona Sergio    SANTO STEFANO ROERO (CN)

CN/18.00/126    P.A.F.O.M. (Pia Ass.Femm.le Opera di Maria)    MONCALIERI (TO)

CN/18.00/127    PANERO Raffaella    CHERASCO (CN)

CN/18.00/128    Para Giacomo    PONTECHIANALE (CN)

CN/18.00/129    Parrocchia S.Giovanni    IMPERIA

CN/18.00/130    Paruzzo Maria Rosa    BENEVELLO (CN)

CN/18.00/131    Pasquale Paola    BUSA (CN)

CN/18.00/132    Peano Cristina    FRABOSA SOPRANA (CN)

CN/18.00/133    Pellegrino Michelangelo e Baudino Iulia     BOVES (CN)

CN/18.00/134    Pensione Casa Beatrice - Kreienbuehl Josef    NEVIGLIE (CN)

CN/18.00/135    Pettini Maria - “Nulla”    ALBA (CN)

CN/18.00/136    Piovano Angela    SALE DELLE LANGHE (CN)

CN/18.00/137    Pisano M.Rosa    SALICETO (CN)

CN/18.00/138    Pompele Mamelita    BARGE (CN)

CN/18.00/139    Promo Sport Srl    CHERASCO (CN)

CN/18.00/140    Quarenghi Adalberto    MILANO (MI)

CN/18.00/141    Ravina Daniele    TORRE BORMIDA (CN)

CN/18.00/142    Reale Daniele    ROCCHETTA BELBO (CN)

CN/18.00/143    Reviglio Grazia    MURAZZANO (CN)

CN/18.00/144    Rinaldi Bruno    MONFORTE D’ALBA

CN/18.00/145    Rist. La Lucerna di Giavelli Arnaldo    ARGENTERA (CN)

CN/18.00/146    Rist.Da Anselmo di Rolondo I.    CAPRAUNA (CN)

CN/18.00/147    Ristorante “Da Colla” - De Cian D.    GARESSIO (CN)

CN/18.00/148    Ristorante Rocciarè    ROCCABRUNA (CN)

CN/18.00/149    Robaldo Maurizio    CRAVANZANA (CN)

CN/18.00/150    Robino Patrizia    S.STEFANO BELBO (CN)

CN/18.00/151    Roggia Renato    NOVELLO (CN)

CN/18.00/152    Rolfo Angela    DOGLIANI (CN)

CN/18.00/153    Rubello Delfina    RODDI (CN)

CN/18.00/154    Rumi Nadia    MILANO

CN/18.00/155    S.c.a..r.l. La Quercia - Onlus    CARAPELLE (FG)

CN/18.00/156    S.c.r.l. Turistalba Camping    ALBA (CN)

CN/18.00/157    S.I.P.R.E. Monviso Ski Srl    CRISSOLO (CN)

CN/18.00/158    Sales Laura    NEIVE (CN)

CN/18.00/159    Salpetre Elisabetta    STROPPO (CN)

CN/18.00/160    Santilli Patrizio    ALBA (CN)

CN/18.00/161    Sappa Adriana    LESEGNO (CN)

CN/18.00/162    Sas Albergo Real Castello di Burlotto Elisa    VERDUNO (CN)

CN/18.00/163    Sas Albergo S.Carlo di CAGNA R.& C.    ORMEA (CN)

CN/18.00/164    Sas B & B di Damiano Secondo & C.    SAN REMO (IM)

CN/18.00/165    Sas Cascina Ricca di Lombardo Massimiliano & C.    RODDINO (CN)

CN/18.00/166    Sas Castello di S. Vittoria di sartore A. & C.    SANTA VITTORIA D’ALBA (CN)

CN/18.00/167    Sas Corona d’Italia di Bertolone P.    TRINITA’ (CN)

CN/18.00/168    Sas Cosmera di Ronco Mauro & C.    SAVIGLIANO (CN)

CN/18.00/169    Sas Domus di Domini Amgelo & C.    BRA (CN)

CN/18.00/170    Sas Enomotel di Giardino Laura & C.    RODDI D’ALBA (CN)

CN/18.00/171    Sas Fontana Giorgio e Vioglio Giancarlo    SERRALUNGA D’ALBA ( CN)

CN/18.00/172    Sas Giotto di Giardino & C.    RODDI D’ALBA (CN)

CN/18.00/173    Sas Il Cappallotto di Lanzavecchia Davide & C.    SERRALUNGA D’ALBA (CN)

CN/18.00/174    Sas Il Tucano di Peirona Paola & C.    PEVERAGNO (CN)

CN/18.00/175    Sas Imm.re Garessio di Carrara G.&C.    GARESSIO (CN)

CN/18.00/176    Sas Immobil Park Hotel di Macario Fausti e C.    VERNANTE (CN)

CN/18.00/177    Sas La Nicchia di Perrone Sabrina & C.    CASTIGLIONE TINELLA (CN)

CN/18.00/178    Sas La Sofora di Giordano Bruno e C.    SANFRE’ (CN)

CN/18.00/179    Sas La Sofora di Giordano Bruno e C.    SANFRE’ (CN)

CN/18.00/180    Sas Locanda prof. Di Ferrondi E.& C.    CHERASCO (CN)

CN/18.00/181    Sas Luzi Donadei - Fabiani di Fabrizio Fabiani & C.    CLAVESANA (CN)

CN/18.00/182    Sas ORMEA di Lenta, Scalerandi & C.    CHERASCO (CN)

CN/18.00/183    Sas Rist.Bar Alb. Mongioie di Boffredo    ORMEA (CN)

CN/18.00/184    Sas Schiappapietra Finanziaria    NEIVE (CN)

CN/18.00/185    Savigliano Giancarlo    MONTELUPO ALBESE (CN)

CN/18.00/186    Scalitti Nadia    MONFORTE D’ALBA (CN)

CN/18.00/187    Scarzello Sivana    LA MORRA (CN)

CN/18.00/188    Scatizzi Alessandro    SERRALUNGA D’ALBA (CN)

CN/18.00/189    SITAP s.n.c.    PONTECHIANALE (CN)

CN/18.00/190    Snc Agrihotel Sulpiano di Roagna G.     MONTA’ (CN)

CN/18.00/191    Snc Alb. Cagna di Cagna M. & C.    ORMEA Fraz. PONTE DI Nava (CN)

CN/18.00/192    Snc Alb. Rist. Giardino    GARESSIO (CN)

CN/18.00/193    Snc Alb. Tramontana di Somero M.& C.    ORMEA  (CN)

CN/18.00/194    Snc Albergo Al Castagneto    PRIOLA (CN)

CN/18.00/195    Snc Ari di Ribero Ines    CUNEO

CN/18.00/196    Snc C.C.C.J. di Corsi Giuseppe e C.    BRA (CN)

CN/18.00/197    Snc Casalora di Perucca Maurizio    GUARENE D’ALBA (CN)

CN/18.00/198    Snc Corte Gondina di Oberto Elena & C.    LA MORRA (CN)

CN/18.00/199    Snc F.lli Zunino Pierluigi & C.    SERRALUNGA D’ALBA (CN)

CN/18.00/200    Snc Il Podio di Giraudo Stefano e Delpero C.    SANTO STEFANO ROERO (CN)

CN/18.00/201    Snc Maccario Hotels di Maccario Giuseppe & C.    CUNEO

CN/18.00/202    Snc Pastura Costruzioni del Geom. Pastura E.    NEIVE (CN)

CN/18.00/203    Snc Rist.Dei Cacciatori di Giaccone C.&C.    ALBARETTO DELLA TORRE (CN)

CN/18.00/204    Snc ristorante Brezza di Brezza F.lli    BAROLO (CN)

CN/18.00/205    Snc Ski Club Artesina    FRABOSA SOTTANA (CN)

CN/18.00/206    Snc Sobrero Gianmarco    GUARENE (CN)

CN/18.00/207    Snc Torresan Arnado & Poli Anna Paola    SOMMARIVA PERNO (CN)

CN/18.00/208    Snc Trattoria Colombaro di Marengo Lucia e C.    ROSETO DI CHERASCO (CN)

CN/18.00/209    Soc. Coop. a r.l. RO & RO di Merlo Valentino    MONTA’ (CN)

CN/18.00/210    Sole Langhe di Bianco Luciano    BAROLO (CN)

CN/18.00/211    Sole Langhe di Bianco Luciano    BAROLO (CN)

CN/18.00/212    Sommariva Massimo    GARESSIO (CN)

CN/18.00/213    Spa O.S.T.     CAVALLERMAGGIORE (CN)

CN/18.00/214    Spinardi Barbara    BELVEDERE LANGHE (CN)

CN/18.00/215    Srl Impremont di Gonella Luigi    MONTA’ (CN)

CN/18.00/216    Srl La Cascata    VERDUNO (CN)

CN/18.00/217    Srl Lurisia Acque Minerali     ABBAITEGRASSO (MI)

CN/18.00/218    Srl Progetto Futuro di Ventura Fabrizio    ALBA (CN)

CN/18.00/219    Srl ristorante Castello delle Frabose     MOMBASIGLIO (CN)

CN/18.00/220    Srl S.I.A.B. di Davico Ada    BRA (CN)

CN/18.00/221    Srl Sciovie Del Viver Entracque     ENTRACQUE (CN)

CN/18.00/222    Taliano Walter e Ferrero Silvana    MONTA’ (CN)

CN/18.00/223    Ternavasio Sergio    NEVIGLIE (CN)

CN/18.00/224    Tibaldi Gianfranco    POCAPAGLIA (CN)

CN/18.00/225    Tomasini Roberto    DRONERO (CN)

CN/18.00/226    Torterolo Silvana    ARGENTERA (CN)

CN/18.00/227    Turco Aldo    BARGE (CN)

CN/18.00/228    Unione agric.Diano D’Alba-Soc di mutuo socc.    DIANO D’ALBA (CN)

CN/18.00/229    Vacca Daniela    BAROLO (CN)

CN/18.00/230    Valfrè Daniela    CORNELIANO D’ALBA (CN)

CN/18.00/231    Valfrè Gabriella    NEIVE (CN)

CN/18.00/232    Varrone Margherita    PEVERAGNO (CN)

CN/18.00/233    Vercellino Loredana    SAVIGLIANO (CN)

CN/18.00/234    Viale-Serale s.n.c. - Serale Daniel    BORGO SAN DALMAZZO (CN)

CN/18.00/235    Viberti Armando     BRA (CN)

CN/18.00/236    Viberti Pinuccia    LA MORRA (CN)

CN/18.00/237    Villa Ile di Corradini Ileana    TREISO (CN)

CN/18.00/238    Vivalda Clelia Maria    MONCHIERO (CN)

CN/18.00/239    Werheburg Reinholo    DOGLIANI (CN)

PROVINCIA DI NOVARA

Istanza    Beneficiario    Comune

NO/18.00/1    ANVA Assoc. Novarese Volontari per gli Anziani    NOVARA

NO/18.00/2    Asilo infantile Luigi e Luigina Comola    VARALLO

NO/18.00/3    Azienda agr. Petrini Giuseppe    S.NAZZARO SESIA (NO)

NO/18.00/4    Azienda agr. Srl La Ghirlandina    BOROMANERO (NO)

NO/18.00/5    Bianchi Matteo    SIZZANO (NO)

NO/18.00/6    Capone Alfonso    MEINA (NO)

NO/18.00/7    Cascina del Castello - Malvezzi Campeggi A.M.    BRIONA (NO)

NO/18.00/8    Cusiovit di Fiorito Giovanni    ARMENO (NO)

NO/18.00/9    Dal Pozzo Cassiano    OLEGGIO CASTELLO (NO)

NO/18.00/10    Grismoni Daniela    ARONA (NO)

NO/18.00/11    Hotel La Bussola S.r.l. - Tassera Mario Carlo    ORTA SAN GIULIO (NO)

NO/18.00/12    Hotel Ramoverde di Tabarini C.    BORGOMANERO (NO)

NO/18.00/13    M2 Sas di Tettoni A. e C.    ARONA (NO)

NO/18.00/14    M2 Sas di Tettoni A. e C.    ARONA (NO)

NO/18.00/15    Marta’s Bed & Breakfast    ARONA (NO)

NO/18.00/16    Ompio Assoc. Culturale - Leutnegger Rainer
    Pius Michel    PETTENASCO (NO)

NO/18.00/17    Opera Dioc. Preservazione della Fede    NOVARA

NO/18.00/18    Osteria Del Laghetto    NOVARA

NO/18.00/19    Osteria Madonna della Neve    PETTENASCO (NO)

NO/18.00/20    Santa Caterina S.r.L. - Ferri Benilde    ORTA SAN GIULIO (NO)

NO/18.00/21    Sas Dani di Rappoldi Fabio e C.    CASTELLETTO TICINO (NO)

NO/18.00/22    Sas Imm.re S.Giulio di Nuvolone R.    NOVARA

NO/18.00/23    Sas Sira di F. Scaltriti e C.    DORMELLETTO (NO)

NO/18.00/24    Snc “La Rotta” di Savoini B. e C    DORMELLETTO (NO)

NO/18.00/25    Snc D & D di D’Addario M., Galante M. & C.    NOVARA

NO/18.00/26    Snc Firoentino dei F.lli Bolongaro    STRESA (NO)

NO/18.00/27    Snc Giardinetto di Primatesta Oreste e C.    PETTENASCO (NO)

NO/18.00/28    Soc. Coop. r.l. Monte Oro    ARMENO (NO)

NO/18.00/29    Sora Maria Lucia    PETTENASCO (NO)

NO/18.00/30    Srl Arona Golf di Meroni Lorenza    BORGO TICINO (NO)

NO/18.00/31    Srl Campeggio Punta di Crabbia di Sangalli Fabio    PETTENASCO (NO)

NO/18.00/32    Srl Cica Holidays    LECCO

NO/18.00/33    Srl Coswan di Paganoni Rossella    MASERA (NO)

NO/18.00/34    Srl Enoteca Il Grappolo    BORGOMANERO (NO)

NO/18.00/35    Srl Hotel Ris. Europa di Lucchini Lucia    NOVARA

NO/18.00/36    Srl Mingolla di Mingolla Renato    BOLZANO NOVARESE (NO)

NO/18.00/37    Srl Sempre Insieme di Ariano Rosa    CASTELLETTO TICINO (NO)

NO/18.00/38    Villa S. Francesco Prov. di S. Diego dei Frati Minori
    dell’Insubria - Mauro Zella    NOVARA

PROVINCIA DI TORINO

Istanza    Beneficiario    Comune

TO/18.00/1    Agape Centro Ecumenico     PRALI (TO)

TO/18.00/2    Agriturismo AlpiI Graie    GROSCAVALLO (TO)

TO/18.00/3    Alb.Rist. Miramonti di Rubat Borel R.    CORIO (TO)

TO/18.00/4    Albergo Avalon s.a.s. di Antonacci Elena & C.    TORINO

TO/18.00/5    Albergo Gran Mago di Lalumera Lucia    TORINO

TO/18.00/6    Albergo Rist. Del Gallo    CORIO (TO)

TO/18.00/7    Albergo Rist. D’oria di Lussiana Saracco Alfredo    CIRIE’ (TO)

TO/18.00/8    Angeleri Francesca    TORRE PELLICE (TO)

TO/18.00/9    Ass. culturale Il Frutto Permesso    BIBIANA (TO)

TO/18.00/10    Ass."Nella terra dei Cavalli" - Raggi G.    VENARIA (TO)

TO/18.00/11    Ass.Amici del Gran Paradiso    CERESOLE REALE (TO)

TO/18.00/12    ASSA - Ass. per lo Studio della storia e della tecnologia
    e per la ricerca archeologica del bacino minerario
    e metallurgico dell’Assa     TORINO

TO/18.00/13    Assoc. Culturale e Naturalistica La Jumarre    ANGROGNA (TO)

TO/18.00/14    Assoc. culturale e naturalistica La Jumarre    ANGROGNA (TO)

TO/18.00/15    Assoc. Culturale ricreativa Felce e Mirtillo -
    Bar Danilo    S. GIORIO DI SUSA (TO)

TO/18.00/16    Assoc. San Giuseppe Cafasso, Onlus    MONTALENGHE (TO)

TO/18.00/17    Assoc. turismo Itinerante    BEINASCO (TO)

TO/18.00/18    Associazione sportiva Olympika    SESTRIERE (TO)

TO/18.00/19    Az.agr. Meizoun de Barbamarc    GIAGLIONE (TO)

TO/18.00/20    Azienda agr. “Lou Chardoun” di Cardon A.    LUSERNA S.GIOVANNI (TO)

TO/18.00/21    Azienda agr. Agù Maria    FROSSASCO (TO)

TO/18.00/22    Azienda agr. Bacomela di Grindatto P.    LUSERNA S.GIOVANNI (TO)

TO/18.00/23    Azienda agr. Bernarello Natalina    CINZANO (TO)

TO/18.00/24    Azienda agr. Cena Pierangelo    CARMAGNOLA (TO)

TO/18.00/25    Azienda agr. La Miando di Canal Brunet Renata    SALSA DI PINEROLO (TO)

TO/18.00/26    Azienda agr. Manzon Elena    CESANA T.SE (TO)

TO/18.00/27    Azienda agr. Quattrocolo Catterina    POIRINO (TO)

TO/18.00/28    Azienda agr. Stella Germano    VENAUS (TO)

TO/18.00/29    Azienda agr. venatoria “Formaca”    MONCALIERI (TO)

TO/18.00/30    Azienda Agricola Agriturismo Rivalba    BURIASCO (TO)

TO/18.00/31    Azienda agritur. Sibourgh di Cesan V.    RORA’ (TO)

TO/18.00/32    Bar rist. posto tappa G.T.A. di Rostagnol Elda    BOBBIO PELLICE (TO)

TO/18.00/33    Bellocchi Giuseppa    CUORGNE’ (TO)

TO/18.00/34    Bendinoni Paolo    SESTRIERE (TO)

TO/18.00/35    Benotto Maria     MORIONDO T.SE (TO)

TO/18.00/36    Bertoldi Carla    SAN SEBASTIANO DA PO (TO)

TO/18.00/37    Bianco Prevot Enrica    SUSA (TO)

TO/18.00/38    Boggio Loredana    CERESOLE REALE (TO)

TO/18.00/39    Boggio Loredana    CERESOLE REALE (TO)

TO/18.00/40    Borgis Luigi    BRUZOLO (TO)

TO/18.00/41    Bugnano Giorgia    BORGIANO (TO)

TO/18.00/42    C.I.R.E.T. - Geraci Giovanna    TORINO

TO/18.00/43    C.S.D. - Commissione Sinodale per la Diaconia    TORRE PELLICE (TO)

TO/18.00/44    Cacherano D’Osasco Enrico    OSASCO (TO)

TO/18.00/45    Campari Sergio    GALLARATE (VA)

TO/18.00/46    Campeggio Beaulard s.r.l. - Boidi Giovanni     OULX (TO)

TO/18.00/47    Caputo Natalia    TORRE PELLICE (TO)

TO/18.00/48    Casarotto Gabriella    TORINO

TO/18.00/49    Castellani Alina    CASELLE T.SE (TO)

TO/18.00/50    Chiri Daniela    CERESOLE REALE (TO)

TO/18.00/51    Circolo interparrocchiale Casa Alpina “Giovanni XXIII”    SAUZE DI CESANA (TO)

TO/18.00/52    Contratto Maria Caterina    S.BENIGNO C.SE (TO)

TO/18.00/53    Costantino Gianfranco    RIVAROLO C.SE (TO)

TO/18.00/54    Cuomo Antonio    IVREA (TO)

TO/18.00/55    Da “Colturi” di Bermond Franca    CESANA T.SE (TO)

TO/18.00/56    Ente Morale Barolo - Canonico Mario Scremin    TORINO

TO/18.00/57    Esercito Della Salvezza    BOBBIO PELLICE (TO)

TO/18.00/58    Fabbri Faustina     ROMA

TO/18.00/59    Ferragut Gianni    CESANA T.SE (TO)

TO/18.00/60    Frejus G.H. SrL - Zoppi Fabio    COLLEGNO (TO)

TO/18.00/61    Garrone Luca    SAN SEBASTIANO DA PO (TO)

TO/18.00/62    Giunta Rossana    SAUZE D’OULX (TO)

TO/18.00/63    Goffi Mario    COLLEGNO (TO)

TO/18.00/64    Hotel Europa - D’Anna Bruno    BARDONECCHIA (TO)

TO/18.00/65    Hotel Ristorante Bucaneve    BARDONECCHIA (TO)

TO/18.00/66    Immobiliare Audace s.a.s. di D’Agostino Raffaele    TORINO

TO/18.00/67    Isola Verde s.a.s. di Muscariello Salvatore e C.    TORINO

TO/18.00/68    Istituto Dioc.per Sostentamento Clero    PINEROLO (TO)

TO/18.00/69    Istituto Salesiano Agostino Richelmy    TORINO

TO/18.00/70    Istituto Suore San Giuseppe - Manassero Caterina    PINEROLO (TO)

TO/18.00/71    La Soldanella di Fiore Giuseppe    GIVOLETTO (TO)

TO/18.00/72    L’azalea     PIOSSASCO (TO)

TO/18.00/73    Le Pigne s.r.l. - Gallo Walter    TORINO

TO/18.00/74    Liconti Maria Clelia    BRICHERASIO (TO)

TO/18.00/75    Long Elisa    CLAVIERE (TO)

TO/18.00/76    Manavella Piero    PINEROLO (TO)

TO/18.00/77    Mecca Giovan Maria Domenico    ROBASSONERO (TO)

TO/18.00/78    Moretti Federica    CERESOLE REALE (TO)

TO/18.00/79    Morina Bonansea Anna Maria    PINEROLO (TO)

TO/18.00/80    Mortarini Roberto    TORINO

TO/18.00/81    Mosconi  Amato    PIOSSASCO (TO)

TO/18.00/82    Oberto Alessandra    CERESOLE REALE (TO)

TO/18.00/83    Ore Sandra    VILLAR DORA (TO)

TO/18.00/84    Parco Antica Cascina s.r.l. - Martinotti Mauro    TORINO

TO/18.00/85    Parr. Presentazione di Gesù al tempio    LUGNACCO (TO)

TO/18.00/86    Parrocchia dei Santi G.Battista e Remigio di
    Carignano    CARIGNANO (TO)

TO/18.00/87    Parrocchia S.Bartolomeo    RIVOLI (TO)

TO/18.00/88    Parrocchia SS. Pietro e Paolo    PIANEZZA (TO)

TO/18.00/89    Perono Cacciafuoco Lorenzo    CUORGNE’’ (TO)

TO/18.00/90    Picco Bernardo    PRATIGLIONE (TO)

TO/18.00/91    Poletto Giuseppina    CERESOLE REALE (TO)

TO/18.00/92    Politi Giovanna    FENESTELLE  (TO)

TO/18.00/93    Pro-Loco Usseglio    USSEGLIO (TO)

TO/18.00/94    Riceli Anita    MASSELLO (TO)

TO/18.00/95    Rigat Massimo    SAUZE DI CESANA (TO)

TO/18.00/96    Ristorante “Il Bambas”    CALUSO (TO)

TO/18.00/97    Ristorante alb. Al Brunet di Sabbione    PONT CANAVESE (TO)

TO/18.00/98    Ristorante Stella d’Italia di Aimonetto Osvaldo    SPARONE (TO)

TO/18.00/99    Rivetti Gabriella    BUSSOLENO (TO)

TO/18.00/100    S.S.Mosso Pier Matteo e Giovanni    CARMAGNOLA (TO)

TO/18.00/101    San Paolo s.r.l. - Gobetti Vincenzo    TORINO

TO/18.00/102    Santi Silvana    SAUZE DI CESANA (TO)

TO/18.00/103    Sartor Cristina    CHIAVERANO (TO)

TO/18.00/104    Sas “Mangia Ben” di Cerutti V.    TORINO

TO/18.00/105    Sas Borla Agnese e C.    TORINO

TO/18.00/106    Sas Capello Piero e C.    PONT C.SE (TO)

TO/18.00/107    Sas Dalla Terra al cielo di Marro U.&C.    TORINO

TO/18.00/108    Sas Del Casale di Ragazzoni Lombardi Laura & Figlio    TORINO

TO/18.00/109    Sas Domino di Rudas Andrea e C.    NONE (TO)

TO/18.00/110    Sas Expo residence di Elio Luzi e C.    TORINO

TO/18.00/111    Sas G.M. GEST di Gasca Mario Giorgio e C.    PINEROLO (TO)

TO/18.00/112    Sas GIO.VA di Bechis Giovanni e C.    SAUZE D’OULX  (TO)

TO/18.00/113    Sas Grand Hotel Ala di Stura di Vanelli     TORINO

TO/18.00/114    Sas Hotel Banchetta di Bert Bruna e C.     SESTRIERE (TO)

TO/18.00/115    Sas Il Giardino dell’isola di Riva F. & C.    PINEROLO (TO)

TO/18.00/116    Sas Il Lampione di Faure R. e C.    TORINO

TO/18.00/117    Sas La Betulla di Mattioda Francesco & C.    RIVAROLO  C.SE (TO)

TO/18.00/118    Sas L’Teit di Lanthelme Charret Elena Cristina e C.    SESTRIERE (TO)

TO/18.00/119    Sas Milagro di Renata Miglioretti    CHIERI (TO)

TO/18.00/120    Sas Ponte Ventoso     TORINO

TO/18.00/121    Sas Ricca    CANTOIRA (TO)

TO/18.00/122    Sas Rist. “El Merendero” e C. di Ruatta Daniela    SAN MAURIZIO C.SE (TO)

TO/18.00/123    Sas Rist. S.Genesio di Morando S. e D’Inca’  V.    CASTAGNETO PO (TO)

TO/18.00/124    Sas Ritz Hotel di Franchi P.c. & C.    TORINO

TO/18.00/125    Sas Sincom di Fiorito G.&C.    CIRIE’ (TO)

TO/18.00/126    Sas Società verso Il 2000 di Simian Lucia    TORINO

TO/18.00/127    Sas Valsangone di Moretto Massimo    GIAVENO (TO)

TO/18.00/128    Sas Velpat di Balangero Elda & C.    CERESOLE REALE (TO)

TO/18.00/129    Sas Via Lattea di Cavani Claudio    TORINO

TO/18.00/130    Sci Club Sansicario Cesana Via Lattea    CESANA T.SE (TO)

TO/18.00/131    Scotto Maria Maddalena    VEROLENGO (TO)

TO/18.00/132    Scuola Teorico Pratica Malva-Arnaldi    BIBIANA (TO)

TO/18.00/133    Sereno Gualtiero    GIAGLIONE (TO)

TO/18.00/134    Sereno Serena    GIAGLIONE (TO)

TO/18.00/135    Sereno Vincenzo    GIAGLIONE (TO)

TO/18.00/136    Snc Albergo Furnasa    USSEGLIO (TO)

TO/18.00/137    Snc Aris di Montanaro Stefania & C.    BARDONECCHIA (TO)

TO/18.00/138    Snc B.T. & di V.    USSEGLIO (TO)

TO/18.00/139    Snc Baudino Carlo & C.    S.BENIGNO C.SE (TO)

TO/18.00/140    Snc Centro Sci Sestriere    SESTRIERE (TO)

TO/18.00/141    Snc Cibrario Italo Tachin    USSEGLIO (TO)

TO/18.00/142    Snc F.lli Lavezzo    ROMANO C.SE (TO)

TO/18.00/143    Snc G.M.G.    MACELLO (TO)

TO/18.00/144    Snc La Duja di Gaia E Actis    CIRIE’ (TO)

TO/18.00/145    Snc Lantelme Faisan Massimo e C.    PRAGELATO (TO)

TO/18.00/146    Snc Leo di Trolese Salvatore  & C.    CHIVASSO (TO)

TO/18.00/147    Snc Maestri di sci Claviere di Capra F. & C.    CLAVIERE (TO)

TO/18.00/148    Snc Meinard Rocciavre    COAZZE (TO)

TO/18.00/149    Snc Sciovie Usseglio-Svilup.Centr.Inver.     USSEGLIO (TO)

TO/18.00/150    Snc Seas di Marchetto Ernesto & C.    CLAVIERE (TO)

TO/18.00/151    Snc Soc. Rocca Clari di Debernardi Massimo    CESANA T.SE (TO)

TO/18.00/152    Snc Tota Virginia di Ferrero R.    PINEROLO (TO)

TO/18.00/153    Snc Trattoria Barba Toni di Pozzetti Sara & C.    ORIO CANAVESE (TO)

TO/18.00/154    Soc. coop. a r.I. Il Sole e La Luna di Orecchia Monica    EXILLES (TO)

TO/18.00/155    Spa Costa Adriatica    FASANO (BR)

TO/18.00/156    Spa Magistra    TORINO

TO/18.00/157    Spa Prages - Matheoud Sergio    PRAGELATO (TO)

TO/18.00/158    Spa Principi di Piemonte    TORINO

TO/18.00/159    Spa Residence Sacchi    TORINO

TO/18.00/160    Spa Sansicario Immobiliare    TORINO

TO/18.00/161    Spa Sofir Felt    TORINO

TO/18.00/162    Spa Sofir Felt    TORINO

TO/18.00/163    Srl Albergo Ristorante Dock Milano    TORINO

TO/18.00/164    Srl B.& V. di Vincentini Telemaco    TORINO

TO/18.00/165    Srl Car - Inn di Da Frè Alfredo    TORINO

TO/18.00/166    Srl Cristal di Graziano Franco    MONCALIERI (TO)

TO/18.00/167    Srl Domus fFod di Cognetti A.    TORINO

TO/18.00/168    Srl Equin’ozio di Toscano Pino    CASTELLAMONTE (TO)

TO/18.00/169    Srl Glicine di Torrezzani M.l.    S.SECONDO DI PINEROLO (TO)

TO/18.00/170    Srl Golf hotel “La Romanina”- Vietti Anna    LANZO T.SE (TO)

TO/18.00/171    Srl Granbosco di Deyme Massimo    SALBERTRAND (TO)

TO/18.00/172    Srl Hotel Caprilli di De Gregorio Alberto    PINEROLO (TO)

TO/18.00/173    Srl Ibis di Mandelli Armando    TORINO

TO/18.00/174    Srl imm.re Marina di Alessandro    NICHELINO (TO)

TO/18.00/175    Srl La Vostra Meta    MILANO

TO/18.00/176    Srl Les Alpes     TORINO

TO/18.00/177    Srl Mada Hotels di Mangano V.    PINEROLO (TO)

TO/18.00/178    Srl Maga di Moiso Olga    TORINO

TO/18.00/179    Srl Millenium di Cravetto G.Mario    MONCALIERI (TO)

TO/18.00/180    Srl Royal di Rava Alfonso    TORINO

TO/18.00/181    Srl Savio Imm.re    MONCALIERI (TO)

TO/18.00/182    Srl SI. FRA    MILANO

TO/18.00/183    Srl Soc.Imm.re Sviluppo Golf    TORINO

TO/18.00/184    SS. Castelnuovo ‘ 80    CASTELNUOVO NIGRA (TO)

TO/18.00/185    SS. La Zucca di Accornero M. Ester    TORINO

TO/18.00/186    SS. Marchesi Alfieri    TORINO

TO/18.00/187    SS. Melarancio di Bellato Ferdinando    ROSTA (TO)

TO/18.00/188    Star Residence - Nicolotti Davide    TORINO

TO/18.00/189    Tavola Valdese - Genre Giovanni Pietro    TORRE PELLICE (TO)

TO/18.00/190    Terranova s.r.l. - Alpe Giuliano    BARDONECCHIA (TO)

TO/18.00/191    Vico Aldo    GIAVENO (TO)

TO/18.00/192    Viggiani Domenica    PRAGELATO (TO)

TO/18.00/193    Y.M.C.A - Federaz.Italiana delle Assoc. Cristiane
    dei Giovani     Roma

TO/18.00/194    Y.M.C.A - Federaz.Italiana delle Assoc. Cristiane
    dei Giovani     Roma

TO/18.00/195    Y.W.C.A. - U.C.D.G.- Unione Cristiana delle Giovani     TORINO

TO/18.00/196    Zattarin Gianni    TORINO

TO/18.00/197    Zenerino Maria Sonia    VICO CANAVESE (TO)

PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA

Istanza    Beneficiario    Comune

VCO/18.00/1    Al Casale della Rondola di Minetti Lisanna    CRODO (VB)

VCO/18.00/2    Albergo Rist. “Lo Scoiattolo” di Tadina Anna    VILLETTE (VB)

VCO/18.00/3    Albergo rist. Stazione di Caretti Mario    DRUOGNO (VB)

VCO/18.00/4    Albero Rist. Cicicn di Nazzaroli Riccardo    CASALE C.C. (VB)

VCO/18.00/5    Alpitecno Vigezzo s.c.a.r.l.    MALESCO (VCO)

VCO/18.00/6    Assoc. Pro Cannero Riviera    CANNERO R. (VB)

VCO/18.00/7    Assoc. Sviluppo Colonia (A.SVI.CO) - Cazzaniga E.    MONZA (MI)

VCO/18.00/8    Assoc. turistica Pro Loco I.A.T. di Cannobio    CANNOBIO (VB)

VCO/18.00/9    Azienda agr. “La Masseria”    ORNAVASSO (VB)

VCO/18.00/10    Bar, trattoria “Il Gottardo” di Miele R.    VERBANIA - INTRA

VCO/18.00/11    Bieno SrL - Donzelli Marco    VERBANIA - INTRA (VB)

VCO/18.00/12    Biselli Franco    VARZO (VB)

VCO/18.00/13    Bottini Gaudenzia    ROVEGRO (VB)

VCO/18.00/14    Caffetteria Black & White di Borgatta Jolanda    DOMODOSSOLA (VB)

VCO/18.00/15    Circolo Arci “Franco Ferraris”     OMEGNA (VB)

VCO/18.00/16    Complesso pesca sport.Lago delle Rose - Corna G.    ORNAVASSO (VB)

VCO/18.00/17    Croce Bianca - Valsecchi Luciano    OMEGNA (VB)

VCO/18.00/18    Delsale Edoardo    VERBANIA FONDOTOCE

VCO/18.00/19    Ferrari Tiziana    GIGNESE (VB)

VCO/18.00/20    Genrelli Gloria Hedy    TOCENO (VB)

VCO/18.00/21    Ghizzo Pier Giorgio    CEPPO MORELLI (VB)

VCO/18.00/22    Hostaria Tresoldi di Spitti Luigi    PREMENO (VB)

VCO/18.00/23    Hotel Carillon di Racchelli G.    FERIOLO BAVENO (VB)

VCO/18.00/24    Maffezzoli Erwin    STRESA (VB)

VCO/18.00/25    Mardorio Alberto    STRESA (VB)

VCO/18.00/26    Minotti Iside    VERBANIA

VCO/18.00/27    Morandi Barbara e Ferrarese Stefano    VERBANIA - PALLANZA

VCO/18.00/28    Piazza Gianfranco    VERBANIA  - SUNA

VCO/18.00/29    Ristorante La Pescheria Pizzeria    MALESCO (VB)

VCO/18.00/30    Rubinelli Alberto    ARIZZANO (VB)

VCO/18.00/31    Ruffatti Virgilio    GHIFFA (VB)

VCO/18.00/32    Ruffatti Virgilio    GHIFFA (VB)

VCO/18.00/33    Sas AD di Dovera Angela e C.    MADONNA DEL SASSO (VB)

VCO/18.00/34    Sas Campeggio Internazionale F.lli Zanone di
    Zanone Alfredo    CANNOBIO (VB)

VCO/18.00/35    Sas Carina di Ruffatti Luigi & C.    OGGEBBIO (VB)

VCO/18.00/36    Sas Cima Iazzi di Giovanni Ripamonti & C.    MACUGNAGA (VB)

VCO/18.00/37    Sas Hotel Verbano di Lanteri Emanuele & C.    STRESA (VB)

VCO/18.00/38    Sas Hotel Villa Aminta di Zanetta R.    MILANO

VCO/18.00/39    Sas S.T.A.M.S.A di Ionghi Benedetta    MACUGNAGA (VB)

VCO/18.00/40    Sasa Villa Azalea di Beltrami Paolo e C.    BAVENO (VB)

VCO/18.00/41    Scesa Fulvio    ORNAVASSO (VB)

VCO/18.00/42    Scesa Fulvio    ORNAVASSO (VB)

VCO/18.00/43    Scesa Ruggero    ORNAVASSO (VB)

VCO/18.00/44    Scrl Acli Service di Bianchi Gerard    CINISELLO B.MO (BG)

VCO/18.00/45    Snc Albergo Bel Soggiorno di Vercelli N. & C.    OGGEBBIO (VB)

VCO/18.00/46    Snc Albergo Cristallo di Lagger Etta & C.    MACUGNAGA (VB)

VCO/18.00/47    Snc Albergo CUCCINI      VARZO (VB)

VCO/18.00/48    Snc Albergo Ghiffa di Cattaneo D. e C.    GHIFFA (VB)

VCO/18.00/49    Snc Bar Miralago di Vadalà Giovanni & C.    BAVENO (VB)

VCO/18.00/50    Snc Beltrami di Beltrami I.G.e C.    LOREGLIA (VB)

VCO/18.00/51    Snc Condor di Marolini Sergio    STRESA (VB)

VCO/18.00/52    Snc F.lli Minoli    CANNERO R. (VB)

VCO/18.00/53    Snc Ferrari Gino &.C.    CANNOBIO (VB)

VCO/18.00/54    Snc Ferrari Pierina & C.    CANNOBIO (VB)

VCO/18.00/55    Snc Hotel Premeno di Barbini G.& C.    PREMENO (VB)

VCO/18.00/56    Snc La Locanda di Locati Paola e C.    STRESA (VB)

VCO/18.00/57    Snc Lago di Viscomi Alfredo e C.    MERGOZZO (VB)

VCO/18.00/58    Snc Rist. Centro di Bendotti P.L.& C.    VERBANIA

VCO/18.00/59    Snc Rist. Unione di Ruffoni A. e M.    STRESA ISOLA PESCATORI (VB)

VCO/18.00/60    Sormani Matteo e Francesca    FORMAZZA (VCO)

VCO/18.00/61    Spa AIA - Anonima italiana alberghi - di Zacchera Carlo    BAVENO (VB)

VCO/18.00/62    Spa Soc. AIA Anonima Ital. Alberghi    BAVENO (VB)

VCO/18.00/63    Spa Soc. AIA Anonima Ital. Alberghi    BAVENO (VB)

VCO/18.00/64    Spa Soc. AIA Anonina Ital. Alberghi     BAVENO (VB)

VCO/18.00/65    Srl Albergo Belvedere    VERBANIA PALLANZA

VCO/18.00/66    Srl Camping Village Isolino di Mengozzi M.Concetta    VERBANIA FONDOTOCE

VCO/18.00/67    Srl Costa Levante di Lupatini Enrico    MILANO

VCO/18.00/68    Srl Filsport Service    VERBANIA

VCO/18.00/69    Srl Fiordalpe Ristorazione    BACENO (VB)

VCO/18.00/70    Srl Hotel Due Palme di Oliva Milena    MERGOZZO (VB)

VCO/18.00/71    Srl Il Cortile di Arno Albert Sgier    CANNERO R. (VB)

VCO/18.00/72    Srl La Sosta    MALESCO (VB)

VCO/18.00/73    Srl Magic Ski     FORMAZZA (VB)

VCO/18.00/74    Srl Malu’ di Manoni Tranquillo    VERBANIA FONDOTOCE

VCO/18.00/75    Srl S.Anna hotel     VERBANIA PALLANZA

VCO/18.00/76    Srl S.Domenico Neve di Rossi Gianluigi    VARZO (VB)

VCO/18.00/77    Srl Soc. S.I.A.L.M.    MILANO

VCO/18.00/78    Srl Spi Service     OMEGNA (VB)

VCO/18.00/79    Srl Stradale    20124 MILANO

VCO/18.00/80    Srl Trattoria Della Stazione    OMEGNA (VB)

VCO/18.00/81    Srl Verbania Sporting    VERBANIA

VCO/18.00/82    Srl Verbania Vacanze di Manoni Tranquillo    VERBANIA INTRA

VCO/18.00/83    SS. Ca du Cioss di Debetaz Jacqueline    BEURA CARDEZZA (VB)

VCO/18.00/84    Tartaini Luigia    VIGNONE (VB)

VCO/18.00/85    Villa Dal Pozzo D’Annone    BELGIRATE (VB)

PROVINCIA DI VERCELLI

Istanza    Beneficiario    Comune

VC/18.00/1    Albego Bucaneve    VEGLIO (VC)

VC/18.00/2    Alpe Campo s.r.l. - Antonietti Alberto    RIMASCO (VC)

VC/18.00/3    Assoc. Sportalp Scopello - Canova Luigino    SCOPELLO (VC)

VC/18.00/4    Associazione Terrieri - Goddo Franco    BREIA (VC)

VC/18.00/5    Azienda agr. Greppi Massimo Fabrizio e Davide     CRESCENTINO (VC)

VC/18.00/6    Casa Indren di Grober Sergio    ALAGNA VALSESIA (VC)

VC/18.00/7    Casaccia Mario    PARONE VARALLO (VC)

VC/18.00/8    Cisnetti Andrea    PALAZZOLO V.SE (VC)

VC/18.00/9    Congregazione Suore Missionarie di Gesù    VARALLO (VC)

VC/18.00/10    Defabiani Armando    QUARONA (VC)

VC/18.00/11    Doniani Romano    BORGOSESIA (VC)

VC/18.00/12    Jauch Doris    CRESCENTINO (VC)

VC/18.00/13    Masoni Graziana e Figli    CIVIASCO (VC)

VC/18.00/14    Pantaleo Mariano    SCOPELLO (VC)

VC/18.00/15    Pro-Loco Piode    PIODE (VC)

VC/18.00/16    Rossi Simona    SCOPA (VC)

VC/18.00/17    Sas Albergo Rosetta di Corda Carla e &    SCOPELLO (VC)

VC/18.00/18    Sas Col D’Olen Guglielmina     ALAGNA VALSESIA (VC)

VC/18.00/19    Sas Erika di Faur Aline    BORGOSESIA (VC)

VC/18.00/20    Sas Hotel Ristorante La Campagnola    BORGOSESIA (VC)

VC/18.00/21    Sas RISTO di De Zuani P.F. & C.    BORGOSESIA (VC)

VC/18.00/22    Scalvini Valeria    BORGOSESIA (VC)

VC/18.00/23    Scopello Cultura - Ottone Paola    SCOPELLO (VC)

VC/18.00/24    Snc Albergo Dell’Auto     VERCELLI

VC/18.00/25    Snc Hotel Rist. Cinzia di Sarzano A. e Brusasca C.    VERCELLI

VC/18.00/26    Snc Rist. San Massimo di Barioglio Fiorenzina & C.    SANTHIA’  (VC)

VC/18.00/27    Spa Mera    SCOPELLO (VC)

VC/18.00/28    Srl Immobiliare Sabrina    VERCELLI

VC/18.00/29    Srl S.I.S.T.A.- Soc. per l’incremento e lo sviluppo
    tur. di Alagna    ALAGNA VALSESIA (VC)

VC/18.00/30    Srl S.V.A.L.T.U.R    BORGOSESIA (VC)

VC/18.00/31    Stocco Paola    BORGOSESIA (VC)

VC/18.00/32    Tirozzo Silvana    CERVATTO (VC)

VC/18.00/33    Vocca 2000    VOCCA (VC)

VC/18.00/34    Zimmer In di Grober Cristina    ALAGNA VALSESIA (VC)


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Piedicavallo (Biella)

Statuto comunale

TITOLO I
Principi generali

Art. 1
Denominazione e natura giuridica

1. Il Comune di Piedicavallo, interamente montano, è situato tra le quote altimetriche 951 e 2556, appartiene storicamente e geograficamente all’Alta Valle del Cervo, territorio alpino omogeneo dotato di autonomia amministrativa fin dal 1694, costituitosi nel 1957 in Consiglio della Valle ed in forza della legge regionale n. 17 dell’11 agosto 1973 in Comunità Montana.

2. E’ ente autonomo locale con rappresentatività generale secondo i principi della Costituzione, nel rispetto delle leggi della Repubblica Italiana e del presente Statuto.

3. Il Comune tutela la propria denominazione e l’integrità geografica e dimensionale del proprio territorio che deriva da secolari accordi tra le genti della montagna e da consuetudini di utilizzo collettivo del suolo e delle sue risorse naturali.

4. Il Comune comprende due cantoni: Montesinaro e Piedicavallo capoluogo; in quest’ultimo ha la sua sede legale e individua nel palazzo civico l’apposito spazio da attrezzare ad albo pretorio per la pubblicazione degli ed avvisi previsti dalla legge.

Comprende altresì dieci vecchi borghi sparsi sul territorio, usati un tempo per attività agricole e divenuti oggi sedi private di soggiorni estivi e di fine settimana, privi comunque di urbanizzazione primaria impossibile per la specificità dei luoghi.

Art. 2
Finalità generali

1. Il Comune promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico della propria comunità ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Costituzione, riconoscendo il valore fondamentale della famiglia.

2. Il Comune promuove lo sviluppo del proprio territorio, favorisce e coordina le iniziative volte alla difesa ed alla rivalutazione dell’insediamento umano nel rispetto dei valori storico-sociali-ambientali. Promuove lo studio e la conoscenza del territorio, valorizzando l’originale patrimonio storico, etnico, culturale, linguistico, artistico, ambientale ed ogni testimonianza segno di originale ed autonoma identità.

3. Il Comune concorre all’attuazione del servizio di assistenza sociale, con speciale riferimento agli anziani, ai minori, agli inabili ed invalidi, al fine del loro insediamento sociale compatibilmente con le risorse disponibili.

4. Nei casi e con le modalità previsti da apposito regolamento, il Comune può erogare contributi e concede facilitazioni a soggetti in disagiate condizioni economico-sociali ed alle associazioni ed Enti del volontariato compatibilmente con le risorse disponibili.

5. Sono fatte salve le disposizioni, i limiti, le esclusioni, imposti dalla normativa vigente in materia.

Art. 3
Tutela Ambientale

1. Il Comune promuove le misure necessarie a conservare e difendere l’ambiente, attuando iniziative per la difesa del suolo e del sottosuolo e per eliminare le cause e lo stato di inquinamento atmosferico, acustico e delle acque.

Art. 4
Tutela attività sportive e ricreative

1. Il Comune promuove la diffusione dello sport quale strumento di aggregazione sociale, di sviluppo della persona, di conservazione della efficienza fisica, soprattutto per la formazione dei giovani, anche nel tentativo di prevenirli dal contatto con la droga, impegnandoli in sane competizioni.

2. Per questo favorisce l’attività di Enti, organismi, associazioni ricreative e sportive, anche a mezzo di contributi ed altre agevolazioni, nei casi e con le modalità previsti dal regolamento.

3. Promuove la creazione di idonee strutture per l’esercizio di attività sportive e ricreative, assicurandone l’accesso ai cittadini singoli ed associati, regolamentandone l’utilizzo ma favorendo, con ogni sforzo, le società locali che promuovono iniziative ricreative per i giovani e per gli anziani.

Art. 5
Tutela diritto allo studio

1. Il Comune svolge funzioni relative all’esercizio del diritto allo studio concernenti le strutture, i servizi e le attività destinate a facilitare l’assolvimento dell’obbligo scolastico.

Art. 6
Tutela attività industriali, commerciali - Artigianato Agricoltura

1. Il Comune tutela tutte le attività industriali e l’esercizio delle attività commerciali, ne pianifica la localizzazione, favorisce l’organizzazione razionale dell’apparato distributivo, al fine di garantire la migliore funzionalità e produttività del servizio da rendere al consumatore.

2. Tutela e promuove lo sviluppo dell’artigianato e dell’agricoltura, adotta iniziative atte ad incentivare l’attività, favorisce le associazioni.

Art. 7
Tutela assetto territoriale
Sviluppo residenziale

1. Il Comune promuove ed attua un organico assetto del territorio nel quadro di un programmato sviluppo degli insediamenti residenziali, delle infrastrutture sociali, e delle attività economiche.

2. Realizza piani di sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica, al fine di assicurare il diritto all’abitazione.

3. Predispone la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria secondo le esigenze e le priorità definite dai programmi pluriennali di attuazione.

Art. 8
Tutela edifici culto e pratiche religiose ammesse

1. Il Comune concorre, nei limiti delle disponibilità di bilancio, con osservanza delle disposte normative vigenti, alle spese necessarie alla conservazione degli edifici adibiti al culto ed assume, ove necessario, altri idonei interventi diretti a garantire l’esercizio della pratica religiosa ammessa.

Art. 9
Territorio e sede comunale

1. Il territorio, del Comune si estende per 1788 ettari, confina con i comuni di Rosazza, Tavigliano, Sagliano Micca, Andorno Micca e Gaby.

2. Il Palazzo civico, sede comunale, è ubicato in via IV Novembre n. 2.

3. Le adunanze degli organi collegiali si svolgono normalmente nella sede comunale; esse possono tenersi in luoghi diversi in caso di necessità o per particolari esigenze.

Art. 10
Simbolo e sigillo

1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome Comune di Piedicavallo, nonché col gonfalone e con lo stemma concesso con D.P.R. 12.10.1993. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, e ogni qualvolta sia necessario rendere ufficiale la partecipazione dell’ente a una particolare iniziativa, il Sindaco può disporre che venga esibito il gonfalone con lo stemma del Comune.

2. La Giunta può autorizzare l’uso e la riproduzione dello stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto ove sussista un pubblico interesse.

Art. 11
Programmazione e cooperazione

1. Il Comune persegue le proprie finalità attraverso gli strumenti della programmazione, della pubblicità e della trasparenza, avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali, economiche, sindacali, sportive e culturali operanti sul suo territorio.

2. Il Comune ricerca, in modo particolare, la collaborazione e la cooperazione con i comuni vicini, con la provincia di Biella, con la regione Piemonte.

TITOLO II
Ordinamento strutturale

CAPO I
Organi e loro attribuzioni

Art. 12
Organi

1. Sono organi del Comune il Consiglio Comunale, il Sindaco e la Giunta e le rispettive competenze sono stabilite dalla legge e dal presente statuto.

2. Il consiglio comunale è organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo.

3. Il Sindaco è responsabile dell’amministrazione ed è il legale rappresentante del Comune, egli esercita inoltre le funzioni di Ufficiale di Governo secondo le leggi dello stato.

4. La Giunta collabora col Sindaco nella gestione amministrativa del Comune e svolge attività propositive e di impulso nei confronti del consiglio.

Art. 13
Deliberazioni degli organi collegiali

1. Le deliberazioni degli organi collegiali sono assunte, di regola, con votazione palese; sono da assumere a scrutinio segreto le deliberazioni concernenti persone, quando venga esercitata una facoltà discrezionale fondata sull’apprezzamento delle qualità soggettive di una persona o sulla valutazione dell’azione da questi svolta.

2. L’istruttoria e la documentazione delle proposte di deliberazione avvengono attraverso i responsabili dei servizi; la verbalizzazione degli atti e delle sedute del consiglio e della Giunta è curata dal segretario comunale, secondo le modalità e i termini stabiliti dal regolamento per il funzionamento del consiglio.

3. Il segretario comunale non partecipa alle sedute quando si trova in stato di incompatibilità: in tal caso è sostituito in via temporanea dal componente del consiglio o della Giunta nominato dal presidente.

4. I verbali delle sedute sono firmati dal presidente e dal segretario.

Art. 14
Consiglio comunale

1. Il consiglio comunale è dotato di autonomia organizzativa e funzionale e, rappresentando l’intera comunità, delibera l’indirizzo politico-amministrativo ed esercita il controllo sulla sua applicazione.

2. L’elezione, la durata in carica, la composizione e lo scioglimento del consiglio comunale sono regolati dalla legge.

3. Il consiglio, comunale esercita le potestà e le competenze stabilite dalla legge e dallo statuto e svolge le proprie attribuzioni conformandosi ai principi, alle modalità e alle procedure stabiliti nel presente statuto e nelle norme regolamentari.

4. Il consiglio comunale definisce gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni e provvede alla nomina degli stessi nei casi previsti dalla legge. Detti indirizzi sono valevoli limitatamente all’arco temporale del mandato politico-amministrativo dell’organo consiliare.

5. Il consiglio comunale conforma l’azione complessiva dell’ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità ai fini di assicurare imparzialità e corretta gestione amministrativa.

6. Gli atti fondamentali del consiglio devono contenere l’individuazione degli obiettivi da raggiungere nonché le modalità di reperimento e di destinazione delle risorse e degli strumenti necessari.

7. Il consiglio comunale ispira la propria azione al principio di solidarietà.

Art. 15
Sessioni e convocazione

1. L’attività del consiglio comunale si svolge in sessione ordinaria o straordinaria.

2. Ai fini della convocazione, sono considerate ordinarie le sedute nelle quali vengono iscritte le proposte di deliberazioni inerenti all’approvazione delle linee programmatiche del mandato, del bilancio di previsione e del rendiconto della gestione.

3. Le sessioni ordinarie devono essere convocate almeno cinque giorni prima del giorno stabilito; quelle straordinarie almeno tre. In caso d’eccezionale urgenza, la convocazione può avvenire con un anticipo di almeno 24 ore.

4. La convocazione del consiglio e l’ordine del giorno degli argomenti da trattare è effettuata dal Sindaco di sua iniziativa o su richiesta di almeno un quinto dei consiglieri; in tal caso la riunione deve tenersi entro 20 giorni e devono essere inseriti all’ordine del giorno gli argomenti proposti, purché di competenza consiliare; qualora gli argomenti proposti non siano di competenza consiliare, gli stessi verranno posti in discussione nella prima riunione valida successiva del Consiglio comunale, venendo in tal caso quindi meno l’obbligo di convocazione nel termine anzidetto. Potranno, altresì, essere inseriti argomenti nella stessa seduta del Consiglio quando vi sia la presenza di tutti i consiglieri in carica e che questi siano unanimemente concordi.

5. La convocazione è effettuata tramite avvisi scritti contenenti le questioni da trattare, da consegnarsi a ciascun consigliere nel domicilio eletto; la consegna deve risultare da dichiarazione del messo comunale. Gli avvisi potranno essere recapitati a mezzi di telefax o attraverso un’altra forma telematica, qualora sia il consigliere interessato a richiederlo espressamente, in tal caso farà fede la ricevuta di trasmissione telefonica e sarà esonerato da ogni responsabilità ulteriore il soggetto incaricato comunale dell’invio. L’avviso scritto può prevedere anche una seconda convocazione, da tenersi almeno due ore dopo la prima.

6. L’integrazione dell’ordine del giorno con altri argomenti da trattarsi in aggiunta a quelli per cui è stata già effettuata la convocazione è sottoposta alle medesime condizioni di cui al comma precedente e può essere effettuata almeno 24 ore prima del giorno in cui è stata convocata la seduta.

7. L’elenco degli argomenti da trattare deve essere affisso nell’albo pretorio almeno entro il giorno precedente a quello stabilito per la prima adunanza e deve essere adeguatamente pubblicizzato in modo da consentire la più ampia partecipazione dei cittadini.

8. La documentazione relativa alle pratiche da trattare deve essere messa a disposizione dei consiglieri comunali almeno ventiquattro ore prima della seduta.

9. Le sedute del consiglio sono pubbliche, salvi i casi previsti dal regolamento consiliare che ne disciplina il funzionamento.

10. La prima convocazione del consiglio comunale subito dopo le elezioni per il suo rinnovo viene indetta dal Sindaco neoeletto entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e la riunione deve tenersi entro dieci giorni dalla convocazione.

11. In caso di impedimento permanente, decadenza, rimozione, decesso del Sindaco si procede allo scioglimento del consiglio comunale; il consiglio e la Giunta rimangono in carica fino alla data delle elezioni e le funzioni del Sindaco sono svolte dal Vicesindaco.

Art. 16
Linee programmatiche di mandato

1. Entro il termine di 30 giorni, decorrenti dalla data del suo avvenuto insediamento, sono presentate, da parte del Sindaco, sentita la Giunta, le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare durante il mandato politico-amministrativo.

2. Ciascun consigliere comunale ha il pieno diritto di intervenire nella definizione delle linee programmatiche, proponendo le integrazioni, gli adeguamenti e le modifiche, mediante presentazione di appositi emendamenti, nelle modalità indicate dal regolamento del consiglio comunale.

3. Il consiglio provvede, in sessione straordinaria, a verificare l’attuazione di tali linee, da parte del Sindaco e dei rispettivi assessori, entro il 30 settembre di ogni anno. E’ facoltà del consiglio provvedere a integrare, nel corso della durata del mandato, con adeguamenti strutturali e/o modifiche, le linee programmatiche, sulla base delle esigenze e delle problematiche che dovessero emergere in ambito locale.

Art. 17
Commissioni

1. Il Consiglio comunale può nel suo seno istituire commissioni permanenti, temporanee o speciali, aventi poteri esclusivamente referenticonsultivi.

2. Compito principale delle commissioni permanenti è l’esame preparatorio degli atti deliberativi del Consiglio al fine di favorire il miglior esercizio delle funzioni dell’organo stesso.

3. Compito delle commissioni temporanee e di quelle speciali è l’esame di materie relative a questioni di carattere particolare o generale individuate dal Consiglio comunale.

4. Nel provvedimento di nomina viene designato il coordinatore della commissione ed, inoltre, per le commissioni temporanee e speciali l’oggetto specifico dell’incarico ed il termine entro il quale la commissione deve riferire al Consiglio.

5. Con la deliberazione di istituzione della commissione, il Consiglio determinerà il numero dei commissari che la compongono, garantendo con criterio proporzionale la presenza delle minoranze.

6. Le commissioni possono invitare a partecipare ai propri lavori anche soggetti esterni all’Amministrazione comunale purché questi siano in qualche modo interessati all’argomento trattato dalla Commissione stessa.

7. Le commissioni sono tenute a sentire il Sindaco e gli Assessori ogni qual volta questi lo richiedano.

Art. 18
Consiglieri

1. Lo stato giuridico, le dimissioni e la sostituzione dei consiglieri sono regolati dalla legge; essi rappresentano l’intera comunità alla quale costantemente rispondono.

2. Le funzioni di consigliere anziano sono esercitate dal consigliere che, nell’elezione a tale carica, ha ottenuto il maggior numero di preferenze. A parità di voti sono esercitate dal più anziano di eta.

3. I consiglieri comunali che non intervengono alle sessioni ordinarie per tre volte, consecutive senza giustificato motivo sono dichiarati decaduti con deliberazione del consiglio comunale. A tale riguardo, il Sindaco, a seguito dell’avvenuto accertamento dell’assenza maturata da parte del consigliere interessato, provvede con comunicazione scritta, ai sensi dell’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, a comunicargli l’avvio del procedimento amministrativo. Il consigliere ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze, nonché a fornire al Sindaco eventuali documenti probatori, entro il termine indicato nella comunicazione scritta, che comunque non può essere inferiore a giorni 20, decorrenti dalla data di ricevimento. Scaduto quest’ultimo termine, il consiglio esamina e infine delibera, tenuto adeguatamente conto delle cause giustificative presentate da parte del consigliere interessato.

Art. 19
Diritti e doveri dei consiglieri

1. I consiglieri hanno diritto di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di deliberazione, nei limiti consentiti dalla legge, dal presente Statuto e dai Regolamenti comunali.

2. Le modalità e le forme di esercizio del diritto di iniziativa e di controllo dei consiglieri comunali sono disciplinati dal regolamento del consiglio comunale.

3. I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune nonché dalle aziende, istituzioni o enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni utili all’espletamento del proprio mandato. Essi, nei limiti e con le forme stabilite dal regolamento, hanno diritto di visionare gli atti e documenti, anche preparatori e di conoscere ogni altro atto utilizzato ai fini dell’attività amministrativa e sono tenuti al segreto nei casi specificatamente determinati dalla legge. Inoltre essi hanno diritto a ottenere, da parte del Sindaco, un’adeguata e preventiva informazione sulle questioni sottoposte all’organo, anche attraverso l’attività della conferenza dei capigruppo, di cui al successivo art. 21 del presente statuto.

4. Ciascun, consigliere è tenuto a eleggere un domicilio presso il quale verranno recapitati gli avvisi di convocazione del consiglio e ogni altra comunicazione ufficiale. Le convocazioni a riunione, compresa quella del Consiglio, e ogni altra documentazione potrà essere trasmessa a mezzo telefax al numero comunicato dal consigliere interessato, farà ricevuta di avvenuta ricezione il referto dì trasmissione del documento.

Art. 20
Gruppi consiliari

1. I Consiglieri eletti nella medesima lista formano un gruppo consiliare. Nel caso in cui in una lista sia stato eletto un solo consigliere, a questo sono riconosciute la rappresentanza e le prerogative spettanti ad un gruppo consiliare.

2. Ciascun gruppo, come sopra formato, comunica al Sindaco ed al Segretario Comunale il nome del capogruppo entro il giorno precedente la prima riunione del Consiglio neoeletto; in mancanza di tale comunicazione verrà considerato capogruppo il Consigliere che nella lista si era presentato candidato alla carica di Sindaco.

3. I consiglieri comunali possono costituire gruppi non corrispondenti alle liste elettorali nei quali sono stati eletti purché tali gruppi risultino composti da almeno due membri.,

4. Presso il Comune di Piedicavallo, potrà essere costituita la conferenza dei capigruppo, finalizzata a rispondere alle finalità generali indicate dall’art. 19, comma 3, del presente statuto, nonché dall’art 31, comma 7 ter, della legge 142/90, e s.m.i. La disciplina, il funzionamento e le specifiche attribuzioni sono contenute nel regolamento del consiglio comunale.

5. Ai capigruppo consiliari è consentito ottenere, gratuitamente, una copia della documentazione inerente gli atti utili all’espletamento del proprio mandato.

6. I gruppi consiliari, nel caso siano. composti da almeno tre consiglieri, hanno diritto a riunirsi in un locale comunale messo a disposizione, per tale scopo, dal Sindaco.

Art. 21
Sindaco

1. Il Sindaco è eletto direttamente dai cittadini secondo le modalità stabilite nella legge che disciplina altresì i casi di ineleggibilità, di incompatibilità, lo stato giuridico e le cause di cessazione dalla carica.

2. Egli rappresenta il Comune ed è l’organo responsabile dell’amministrazione, sovrintendo alle verifiche di risultato connesse al funzionamento dei servizi comunali, impartisce direttive al segretario comunale, al direttore, se nominato, e ai responsabili degli uffici in ordine agli indirizzi amministrativi e gestionali, nonché sull’esecuzione degli atti.

3. Il Sindaco esercita le funzioni attribuitegli dalle leggi, dallo statuto, dai regolamenti e sovrintende all’espletamento delle funzioni statali o regionali attribuite al Comune. Egli ha inoltre competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e controllo sull’attività degli assessori e delle strutture gestionali ed esecutive.

4. Il Sindaco, sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio, provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni.

5. Il Sindaco è inoltre competente, sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio comunale, nell’ambito dei criteri indicati dalla Regione Piemonte, e sentite le categorie interessate a coordinate gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, previo accordo con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, degli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, considerando i bisogni delle diverse fasce di popolazione interessate, con particolare riguardo alle esigenze delle persone che lavorano.

6. Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono assegnate dal presente statuto e dai regolamenti attribuzioni quale organo di amministrazione, di vigilanza e poteri di autorganizzazione delle competenze connesse all’ufficio.

Art. 22
Attribuzioni di amministrazione

1. Il Sindaco ha la rappresentanza generale dell’ente, può delegare le sue funzioni o parte di esse ai singoli assessori o consiglieri ed è l’organo responsabile dell’amministrazione del Comune; in particolare il Sindaco:

a) dirige e coordina l’attività politica e amministrativa del Comune nonché l’attività della Giunta e dei singoli assessori;

b) promuove e assume iniziative per concludere accordi di programma con tutti i soggetti pubblici previsti dalla legge, sentito il consiglio comunale;

c) convoca i comizi per i referendum previsti dall’art. 6 della legge a. 142/90, e s.m. e i;

d) adotta le ordinanze contingibili e urgenti previste dalla legge;

e) nomina il segretario comunale, scegliendolo nell’apposito albo;

f) conferisce e revoca al segretario comunale, se lo ritiene opportuno e previa deliberazione della Giunta comunale, le funzioni di direttore generale nel caso in cui non sia stipulata la convenzione con altri comuni per la nomina del direttore;

g) nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, in base a esigenze effettive e verificabili.

Art. 23
Attribuzioni di vigilanza

1. Il Sindaco nell’esercizio delle sue funzioni di vigilanza acquisisce direttamente presso tutti gli uffici e servizi le informazioni e gli atti, anche riservati, e può disporre l’acquisizione di atti, documenti e informazioni presso le aziende speciali, le istituzioni e le società per azioni, appartenenti all’ente, tramite i rappresentanti legali delle stesse, informandone il consiglio comunale.

2. Egli compie gli atti conservativi dei diritti del Comune e promuove, direttamente o avvalendosi del segretario comunale o del direttore se nominato, le indagini e le verifiche amministrative sull’intera attività del Comune.

3. Il Sindaco promuove e assume iniziative atte ad assicurare che uffici, servizi, aziende speciali, istituzioni e società appartenenti al Comune, svolgano le loro attività secondo gli obiettivi indicati dal consiglio e in coerenza con gli indirizzi attuativi espressi dalla Giunta.

Art. 24
Attribuzioni di organizzazione

1. Il Sindaco nell’esercizio delle sue funzioni di organizzazione:

a) stabilisce argomenti all’ordine del giorno delle sedute del consiglio comunale, ne dispone la convocazione e le presiede. Provvede alla convocazione quando la richiesta è formulata da un quinto dei consiglieri; esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari e negli organismi pubblici di partecipazione popolare dal Sindaco presieduti, nei limiti previsti dalle leggi;

b) propone argomenti da trattare in Giunta, ne dispone la convocazione e la presiede;

c) riceve le interrogazioni;

d) riceve le mozioni da sottoporre al consiglio in quanto di competenza.

Art. 25
Vicesindaco

1. Il Vicesindaco, nominato tale dal Sindaco, è l’Assessore che ha la delega generale per l’esercizio di tutte le funzioni del Sindaco, in caso di assenza o impedimento di quest’ultimo.

2. Il conferimento delle deleghe rilasciate agli assessori o consiglieri, deve essere comunicato al consiglio e agli organi previsti dalla legge, nonché pubblicato all’albo pretorio.

Art. 26
Mozioni di sfiducia

1. Il voto del consiglio comunale contrario a una proposta del Sindaco o della Giunta non ne comporta le dimissioni.

2. Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica nel caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti del consiglio.

3. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre 30 dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del consiglio e alla nomina di un commissario, ai sensi delle leggi vigenti.

Art. 27
Dimissioni e impedimento permanente del Sindaco

1. Le dimissioni comunque presentate dal Sindaco al consiglio diventano irrevocabili decorsi 20 giorni dalla loro presentazione. Trascorso tale termine, si procede allo scioglimento del consiglio, con contestuale nomina di un commissario.

2. L’impedimento permanente del Sindaco viene accertato da una commissione di tre persone eletta dal consiglio comunale e composta da soggetti estranei al consiglio, nominati in relazione allo specifico motivo dell’impedimento.

3. La commissione nel termine di 30 giorni dalla nomina relaziona al consiglio sulle ragioni dell’impedimento.

4. Il consiglio si pronuncia sulla relazione in seduta pubblica, salvo sua diversa determinazione, anche su richiesta della commissione, entro dieci giorni dalla presentazione.

Art. 28
Giunta comunale

1. La Giunta è organo di impulso e di gestione amministrativa, collabora col Sindaco al governo del Comune e impronta la propria attività ai principi della trasparenza e dell’efficienza.

2. La Giunta adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dell’ente nel quadro degli indirizzi generali e in attuazione delle decisioni fondamentali approvate dal consiglio comunale.

3. In particolare, la Giunta esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi e i programmi da attuare e adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, e verifica la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.

4. La Giunta riferisce annualmente al consiglio comunale sulla sua attività.

Art. 29
Composizione della Giunta comunale

1. La Giunta è composta dal Sindaco e da un numero massimo di 3 assessori di cui uno è investito della carica di Vicesindaco.

2. Gli assessori sono scelti normalmente tra i consiglieri; possono tuttavia essere nominati anche assessori esterni al consiglio, purché dotati dei requisiti di eleggibilità e in possesso di particolare competenza ed esperienza tecnica, amministrativa o professionale.

3. Gli assessori esterni possono partecipare alle sedute del consiglio e intervenire nella discussione ma non hanno diritto di voto.

Art. 30
Nomina della Giunta Comunale

1. Il Vicesindaco e gli altri componenti della Giunta sono nominati dal Sindaco e presentati al consiglio comunale nella prima seduta successiva alle elezioni.

2. Il Sindaco può revocare uno o più assessori dandone motivata comunicazione al consiglio e deve sostituire entro 15 giorni gli assessori dimissionari.

3. Le cause di incompatibilità, la posizione e lo stato giuridico degli assessori nonché gli istituti della decadenza e della revoca sono disciplinati dalla legge; non possono comunque far parte della Giunta coloro che abbiano tra loro o con il Sindaco rapporti di parentela entro il terzo grado, di affinità di primo grado, di affiliazione e i coniugi.

4. Salvi i casi di revoca da parte del Sindaco la Giunta rimane in carica fino al giorno della proclamazione degli eletti in occasione del rinnovo del consiglio comunale.

Art. 31
Funzionamento della Giunta comunale

1. La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco, che coordina e controlla l’attività degli assessori e stabilisce l’ordine del giorno delle riunioni, anche tenuto conto degli argomenti proposti dai singoli assessori.

2. Le modalità di convocazione e di funzionamento della Giunta sono stabilite in modo informale dalla stessa.

3. Le sedute sono valide se è presente la metà più uno dei suoi componenti e le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti.

4. In caso di parità di voti su un argomento, prevarrà quello dato dal Sindaco.

Art. 32
Competenze della Giunta comunale

1. La Giunta collabora con il Sindaco nell’amministrazione del Comune e compie gli atti che, ai sensi di legge o del presente statuto, non siano riservati al consiglio e non rientrino nelle competenze attribuite al Sindaco, al segretario comunale, al direttore o ai responsabili dei servizi comunali.

2. La. Giunta opera in modo collegiale, dà attuazione agli indirizzi generali espressi dal consiglio e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello stesso.

3. La Giunta, in particolare, nell’esercizio delle attribuzioni di governo e delle funzioni organizzative:

a) propone al consiglio i regolamenti;

b) approva i progetti, i programmi esecutivi e i provvedimenti che non comportano impegni dì spesa sugli stanziamenti di bilancio e che non siano riservati dalla legge o dal regolamento di contabilità ai responsabili dei servizi comunali;

c) elabora le linee di indirizzo e predispone le proposte di provvedimenti da sottoporre alle determinazioni del consiglio;

d) assume attività di iniziativa, di impulso e di raccordo con gli organi di partecipazione e decentramento;

e) modifica le tariffe, mentre elabora e propone al consiglio i criteri per la determinazione di quelle nuove;

f) nomina i membri delle commissioni per i concorsi pubblici su proposta del responsabile del servizio interessato;

g) propone i criteri generali per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e vantaggi economici di qualunque genere a enti e persone;

h) approva i regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio;

i) esprime il proprio parere circa la nomina e la revoca del direttore generale o autorizza il Sindaco a conferire le relative funzioni al segretario comunale;

j) dispone l’accettazione o il rifiuto di lasciti e donazioni;

k) fissa la data di convocazione dei comizi per i referendum e costituisce l’ufficio comunale per le elezioni, cui è rimesso l’accertamento della regolarità del procedimento;

l) esercita, previa determinazione dei costi e individuazione dei mezzi, funzioni delegate dalla provincia, regione e stato quando non espressamente attribuite dalla legge e dallo statuto ad altro organo;

m) approva gli accordi di contrattazione decentrata;

n) decide in ordine alle controversie sulle competenze funzionali che potrebbero sorgere fra gli organi gestionali dell’ente;

o) fissa, ai sensi del regolamento e degli accordi decentrati, i parametri, gli standard e i carichi funzionali di lavoro per misurare la produttività dell’apparato, sentito il direttore generale;

p) determina, sentiti i revisori dei conti, i misuratori e i modelli di rilevazione del controllo interno di gestione secondo i principi stabiliti dal consiglio;

q) approva gli atti previsti dai regolamenti comunali che non rientrano fra le competenze di altri organi.

Titolo II
Istituti dì partecipazione e diritti dei cittadini

CAPO I
Partecipazione e decentramento

Art. 33
Partecipazione popolare

1. Il Comune promuove e tutela la partecipazione dei cittadini, singoli o associati, all’amministrazione dell’ente al fine di assicurarne il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza.

2. La partecipazione popolare si esprime attraverso l’incentivazione delle forme associative e di volontariato e il diritto dei singoli cittadini a intervenire nel procedimento amministrativo.

3. Il consiglio comunale predispone e approva un regolamento nel quale vengono definite le modalità con cui i cittadini possono far valere i diritti e le prerogative previste dal presente titolo.

CAPO II
Associazionismo e volontariato

Art. 34
Associazionismo

1. Il Comune riconosce e promuove le forme di associazionismo presenti sul proprio territorio.

2. Non è ammesso il riconoscimento di associazioni segrete o aventi caratteristiche non compatibili con indirizzi generali espressi dalla Costituzione, dalle norme vigenti e dal presente statuto.

3. Le associazioni riconosciute che ottengano contributi di qualsiasi natura dal Comune devono presentare annualmente il loro bilancio

4. Il Comune può promuovere e istituire la consulta delle associazioni operanti sul territorio.

Art. 35
Diritti delle associazioni

1. Ciascuna associazione riconosciuta ha diritto, per il tramite del legale rappresentante o suo delegato, di accedere ai dati di cui è in possesso l’amministrazione e di essere consultata, a richiesta, in merito alle iniziative dell’ente nel settore in cui essa opera.

2. Le scelte amministrative che incidono sull’attività delle associazioni possono essere precedute dall’acquisizione di pareri espressi dagli organi collegiali delle stesse.

3. I pareri devono pervenire all’ente nei termini stabiliti nella richiesta.

Art. 36
Contributi alle associazioni

1. Il Comune può erogare alle associazioni, con esclusione dei partiti politici o loro associazioni, contributi economici da destinarsi allo svolgimento dell’attività associativa.

2. Il Comune può altresì mettere a disposizione delle associazioni, di cui al comma precedente, a titolo di contributi in natura, strutture, beni o servizi in modo gratuito.

3. Le modalità di erogazione dei contributi o di godimento delle strutture, beni o servizi dell’ente è stabilita nell’apposito regolamento previsto dall’art. 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241, in modo da garantire a tutte le associazioni pari opportunità.

4. Il Comune può gestire servizi in collaborazione con le associazioni di volontariato riconosciute a livello nazionale e inserite nell’apposito albo regionale, l’erogazione dei contributi e le modalità della collaborazione verranno stabilite in apposito regolamento.

5. Le associazioni che hanno ricevuto contributi in denaro o natura dall’ente devono redigere al termine di ogni anno apposito rendiconto che ne evidenzi l’impiego.

Art. 37
Volontariato

1. Il Comune promuove forme di volontariato per un coinvolgimento della popolazione in attività volte al miglioramento della qualità della vita personale, civile e sociale, in particolare delle fasce in costante rischio di emarginazione, nonché per la tutela dei minori e dell’ambiente.

2. Le associazioni di volontariato potranno collaborare a progetti, strategie, studi e sperimentazioni.

3. Il Comune garantisce che le prestazioni di attività volontarie e gratuite nell’interesse collettivo e ritenute di importanza generale abbiano i mezzi necessari per la loro migliore riuscita e vigila affinché queste abbiano intrapreso tulle le iniziative affinché i soci siano tutelati sotto l’aspetto infortunistico.

CAPO III
Modalità dì partecipazione

Art. 38
Consultazioni

1. L’amministrazione comunale può indire, quali strumenti di partecipazione, assemblee dei cittadini, consulte e comitati allo scopo di acquisire pareri e proposte in merito all’attività amministrativa.

2. Le assemblee sono riunioni pubbliche finalizzate a migliorare la comunicazione e la reciproca informazione tra popolazione e Amministrazione in ordine a fatti, problemi e iniziative che investono la tutela dei diritti dei cittadini e gli interessi collettivi.

3. Le consulte sono strumenti di partecipazione riguardanti specifici settori sociali, economici e culturali.

4. I comitati sono organizzazioni di persone che si propongono il raggiungimento di uno scopo o finalità di interesse collettivo.

5. Le assemblee dei cittadini possono avere dimensione comunale o subcomunale. Possono avere carattere periodico o essere convocate per trattare specifici argomenti, temi o questioni di particolare urgenza.

6. Le assemblee possono essere convocate anche sulla base di una richiesta formulata da un congruo numero di cittadini nella quale devono essere indicati gli oggetti proposti alla discussione ed i nominativi dei rappresentanti dell’Amministrazione di cui è richiesta necessariamente la presenza.

7. La convocazione dell’Assemblea dovrà avvenire assicurando il pieno rispetto dei principi di partecipazione posti alla base della legge.

Art. 39
Carte dei diritti

1. Il Comune può adottare carte dei diritti, elaborare su autonoma iniziativa dei cittadini che possono riguardare specifici ambiti della vita comunale o particolari servizi dell’Ente Locale.

2. Le carte devono essere il frutto di una vasta consultazione popolare e, con i medesimi criteri, possono essere sottoposte a successive integrazioni e verifiche periodiche.

3. Il Comune è tenuto a dare pubblicità delle carte attraverso la propria sede ed uffici e a tener conto delle stesse nella elaborazione dei propri regolamenti quali criteri di indirizzo per l’attività comunale.

Art. 40
Petizioni, proposte e istanze

1. I cittadini residenti in Piedicavallo, anche stranieri. possono, tramite petizione, chiedere l’iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio comunale di problemi inerenti la vita amministrativa e sociale del Comune.

2. Le petizioni devono essere ampiamente motivate e accompagnate e sottoscritte da almeno cento elettori.

3. Il Sindaco iscrive le petizioni pervenute all’ordine del giorno del primo Consiglio utile.

4. I cittadini hanno, inoltre, diritto a presentare proposte e istanze al Sindaco, alla Giunta e ai responsabili dei servizi i quali sono tenuti a dare adeguata e tempestiva risposta nel termine massimo di trenta giorni dal ricevimento delle stesse.

5. Le proposte devono essere sufficientemente dettagliate in modo da non lasciare dubbi sulla natura dell’atto e il suo contenuto dispositivo.

6. L’organo competente può sentire i proponenti e deve adottare le sue determinazioni in via formale comunque entro 30 giorni dal ricevimento della proposta.

7. Le determinazioni di cui al comma precedente sono pubblicate negli appositi spazi e sono comunicate formalmente al primo firmatario della proposta.

8. Chiunque, singolo o associato, può rivolgere al Sindaco interrogazioni in merito a specifici problemi o aspetti dell’attività amministrativa la risposta all’interrogazione deve essere motivata e fornita entro 30 giorni dall’interrogazione.

Art. 41
Referendum consultivi propositivi

1. Per conferire l’effettiva partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa, è prevista l’indizione e l’attuazione di referendum consultivi tra la popolazione comunale in materia di esclusiva competenza locale.

2. Sono escluse dai referendum le materie concernenti:

a) Statuto comunale;

b) Regolamento del Consiglio comunale;

c) tributi locali;

d) atti di bilancio;

e) piano regolatore generale e strumenti urbanistici attuativi;

f) norme statali o regionali contenenti disposizioni obbligatorie per l’Ente;

g) per 5 anni le materie già oggetto di precedenti referendum con esito negativo.

3. L’iniziativa dei referendum può essere presa dal Consiglio comunale o da 1/3 del corpo elettorale.

4. Il Consiglio comunale nominerà una apposita commissione, disciplinata dal Regolamento, cui viene affidato il giudizio tecnico di ammissibilità dei referendum proposti dai cittadini, procedendo alla verifica della regolarità della presentazione delle firme, dell’ammissibilità per materia considerate le limitazioni del precedente secondo comma ed al riscontro della comprensibilità del quesito referendario.

5. Ultimata la verifica, entro 30 giorni dalla presentazione del quesito referendario, la commissione ne presenta una relazione alla Giunta comunale.

6. La Giunta, ove nulla osti, indirà il referendum, con fissazione della data.

7. Nel caso in cui il Consiglio comunale, per motivi di legittimità, si pronunci per il rigetto della proposta referendaria o per il parziale accoglimento, dovrà assumere apposita deliberazione in tal senso.

8. Le modalità operative per la consultazione referendaria formeranno oggetto di apposito disciplinare che, approvato dalla Giunta comunale verrà successivamente depositato presso la segreteria a disposizione dei cittadini interessati.

9. Il referendum non sarà valido se non vi avrà partecipato oltre il 50% degli aventi diritto.

10. I referendum possono essere revocati e sospesi, previo parere della apposita commissione e con motivata deliberazione della Giunta comunale, quando l’oggetto del loro quesito non abbia  più ragion d’essere o sussistano degli impedimenti temporanei.

11. I referendum consultivi non possono aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto.

12. Il quesito da sottoporre agli elettori deve essere di immediata comprensione e tale da non ingenerare equivoci.

13. Sono ammesse richieste di referendum anche in ordine all’oggetto di atti amministrativi già approvati dagli organi competenti del Comune, a eccezione di quelli relativi alle materie di cui al precedente comma 2.

Art. 42
Accesso agli atti

1. Ciascun cittadino ha libero accesso alla consultazione degli atti dell’amministrazione comunale e dei soggetti, anche privati, che gestiscono servizi pubblici.

2. Possono essere sottratti alla consultazione soltanto gli atti che esplicite disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione.

3. La consultazione degli atti di cui al primo comma, deve avvenire, con richiesta scritta e motivata dell’interessato, nei tempi stabiliti da apposito regolamento.

4. In caso di diniego da parte dell’impiegato, o funzionario che ha in deposito l’atto l’interessato può rinnovare la richiesta per iscritto al Sindaco del Comune, che deve comunicare le proprie determinazioni in merito entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta stessa.

5. In caso di diniego devono essere esplicitamente citati gli articoli di legge che impediscono la divulgazione dell’atto richiesto.

6. Il regolamento stabilisce i tempi e le modalità per l’esercizio dei diritti previsti nel presente articolo.

Art. 43
Diritto di informazione - Albo Pretorio

1. Tutti gli atti dell’amministrazione, a esclusione di quelli aventi destinatario determinato, sono pubblici e devono essere adeguatamente pubblicizzati.

2. La pubblicazione avviene, di norma, mediante affissione in apposito spazio denominato “Albo Pretorio”. Tale spazio potrà avere collocazione interna od esterna al palazzo comunale, comunque in posizione facilmente accessibile a tutti.

3. Gli atti aventi destinatario determinato devono essere notificati all’interessato.

4. Le ordinanze, i conferimenti di contributi a enti e associazioni devono essere pubblicizzati mediante affissione.

5. Inoltre, per gli atti più importanti, individuati dal Sindaco o dai Responsabili dei servizi, deve essere disposta l’affissione negli spazi pubblicitari e ogni altro mezzo necessario a darne opportuna divulgazione.

6. Il Segretario comunale sovrintende il servizio delle pubblicazioni degli atti previsti dai commi precedenti. Ad egli compete la certificazione di avvenuta pubblicazione, su attestazione del Messo comunale o del dipendente che cura materialmente la pubblicazione. Ad eccezione degli espressi atti previsti dalla legge, è data facoltà al Segretario di delegare un impiegato comunale od il Messo stesso a certificare l’avvenuta pubblicazione.

CAPO IV
Difensore civico

Art. 44
Nomina

1. Il difensore civico, qualora non sia scelto preferibilmente in forma di convenzione con altri comuni o con la provincia di Biella, è nominato dal consiglio comunale, a scrutinio segreto e a maggioranza dei due terzi dei consiglieri.

2. Ciascun cittadino che abbia i requisiti di cui al presente articolo può far pervenire la propria candidatura all’amministrazione comunale che ne predispone apposito elenco previo controllo dei requisiti.

3. La designazione del difensore civico deve avvenire tra persone che per preparazione ed esperienza diano ampia garanzia di indipendenza, probità e competenza giuridico - amministrativa e siano in possesso del diploma di laurea in scienze politiche, giurisprudenza, economia e commercio o equipollenti.

4. Il difensore civico rimane in carica quanto il consiglio che lo ha eletto ed esercita le sue funzioni fino all’insediamento del successore.

5. Non può essere nominato difensore civico:

a) chi si trova in condizioni di ineleggibilità alla carica di consigliere comunale;

b) i parlamentari, i consiglieri regionali, provinciali e comunali, i membri dei consorzi tra comuni e delle comunità montane, i membri del comitato regionale di controllo, i ministri di culto, i membri di partiti politici;

c) i dipendenti del Comune, gli amministratori e i dipendenti di persone giuridiche, enti, istituti e aziende che abbiano rapporti contrattuali con l’amministrazione comunale o che ricevano da essa a qualsiasi titolo sovvenzioni o contributi;

d) chi fornisca prestazioni di lavoro autonomo all’amministrazione comunale;

e) chi sia coniuge o abbia rapporti di parentela o affinità entro il quarto grado con amministratori del Comune. suoi dipendenti od il segretario comunale.

Art. 45
Decadenza

1. Il difensore civico decade dal suo incarico nel caso sopravvenga una condizione che ne otterrebbe la nomina o nel caso egli tratti privatamente cause inerenti l’amministrazione comunale.

2. La decadenza è pronunciata dal consiglio comunale.

3. Il difensore civico può essere revocato dal suo incarico per gravi motivi con deliberazione assunta a maggioranza dei due terzi dei consiglieri.

4. In ipotesi di surroga, per revoca, decadenza o dimissioni, prima che termini la scadenza naturale dell’incarico, sarà il consiglio comunale a provvedere.

Art. 46
Funzioni

1. Il difensore civico ha il compito di intervenire presso gli organi e uffici del Comune allo scopo di garantire l’osservanza del presente statuto e dei regolamenti comunali, nonché il rispetto dei diritti dei cittadini italiani e stranieri.

2. Il difensore civico deve intervenire dietro richiesta degli interessati o per iniziativa propria ogni volta che ritiene sia stata violata la legge, lo statuto o il regolamento.

3. Il difensore civico deve provvedere affinché la violazione, per quanto possibile, venga eliminata e può dare consigli e indicazioni alla parte offesa affinché la stessa possa tutelare i propri diritti e interessi nelle forme di legge.

4. Il difensore civico deve inoltre vigilare affinché a tutti i cittadini siano riconosciuti i medesimi diritti.

5. Il difensore civico deve garantire il proprio interessamento a vantaggio di chiunque si rivolga a lui; egli deve essere disponibile per il pubblico nel suo ufficio almeno un giorno alla settimana.

6. Il difensore civico esercita il controllo sulle deliberazioni comunali di cui all’art. 17, comma 38 della legge 15 maggio 1997 n. 127 secondo le modalità previste dall’art. 17, comma 39, dell’ultima legge citata.

Art. 47
Facoltà e prerogative

1. L’ufficio del difensore civico ha sede, qualora non venga disposto diversamente per convenzione con altri comuni o con la Provincia di Biella, presso idonei locali messi a disposizione dell’amministrazione comunale, unitamente ai servizi e alle attrezzature necessarie allo svolgimento del suo incarico.

2. Il difensore civico nell’esercizio del suo mandato può consultare gli atti e i documenti in possesso dell’amministrazione comunale e dei concessionari di pubblici servizi.

3. Egli inoltre può convocare il responsabile del servizio interessato e richiedergli documenti, notizie, chiarimenti, senza che possa essergli opposto il segreto d’ufficio.

4. Il difensore civico riferisce entro 30 giorni l’esito del proprio operato, verbalmente o per iscritto, al cittadino che gli ha richiesto l’intervento e segnala agli organi comunali o alla magistratura le disfunzioni, le illegittimità o i ritardi riscontrati.

5. Il difensore civico può altresì invitare l’organo competente ad adottare gli atti amministrativi che reputa opportuni, concordandone eventualmente il contenuto.

6. E’ facoltà del difensore civico, quale garante dell’imparzialità e del buon andamento delle attività della pubblica amministrazione. di presenziare, senza diritto di voto o di intervento, alle sedute pubbliche delle commissioni concorsuali, aste pubbliche, licitazioni private, appalti concorso. A tale scopo potrà fare richiesta di essere posto a conoscenza delle date delle dette riunioni.

Art. 48
Relazione annuale

1. Il difensore civico presenta ogni anno, entro il mese di marzo, la relazione relativa all’attività svolta nell’anno precedente, illustrando i casi seguiti, le disfunzioni, i ritardi e le illegittimità riscontrate e formulando i suggerimenti che ritiene più opportuni allo scopo di eliminarle.

2. Il difensore civico nella relazione di cui al primo comma può altresì indicare proposte rivolte a migliorare il funzionamento dell’attività amministrativa e l’efficienza dei servizi pubblici, nonché a garantire l’imparzialità delle decisioni.

3. La relazione deve essere affissa all’albo pretorio, trasmessa a tutti i consiglieri comunali e discussa entro 30 giorni in consiglio comunale.

4. Tutte le volte che ne ravvisa l’opportunità, il difensore civico può segnalare singoli casi o questioni al Sindaco affinché siano discussi nel consiglio comunale, che deve essere convocato entro 30 giorni.

Art. 49
Indennità di funzione

1. Al difensore civico è corrisposta un’indennità di funzione il cui importo è determinato annualmente dal consiglio comunale, salvo diversa disposizione di legge o di convenzione.

CAPO V
Procedimento amministrativo

Art. 50
Diritto di intervento nei procedimenti

1. Chiunque sia portatore di un diritto o di un interesse legittimo coinvolto in un procedimento amministrativo ha facoltà di intervenirvi, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge o dal regolamento.

2. L’amministrazione comunale deve rendere pubblico il nome del funzionario responsabile del procedimento, di colui che è delegato ad adottare le decisioni in merito e il termine entro cui le decisioni devono essere adottate.

Art. 51
Procedimenti ad istanza di parte

1. Nel caso di procedimenti ad istanza di parte il soggetto che ha presentato l’istanza può chiedere di essere sentito dal funzionario o dall’amministratore che deve pronunciarsi in merito.

2. Il funzionario o l’amministratore devono sentire l’interessato entro il termine massimo di 30 giorni dalla richiesta.

3. Ad ogni istanza rivolta a ottenere l’emanazione di un atto o provvedimento amministrativo deve essere data opportuna risposta per iscritto entro il più breve termine e, comunque. non oltre a sessanta giorni.

4. Nel caso l’atto o provvedimento richiesto possa incidere negativamente su diritti o interessi legittimi di altri soggetti il funzionario responsabile deve dare loro comunicazione della richiesta ricevuta.

5. Tali soggetti possono inviare all’amministrazione istanze, memorie, proposte o produrre documenti entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione.

Art. 52
Procedimenti a impulso di ufficio

1. Nel caso di procedimenti ad impulso d’ufficio il funzionario responsabile deve darne comunicazione ai soggetti i quali siano portatori di diritti od interessi legittimi che possano essere pregiudicati dall’adozione dell’atto amministrativo, indicando il termine non minore di 15 giorni, salvo i casi di particolare urgenza, entro il quale gli interessati possono presentare istanze, memorie, proposte o produrre documenti.

2. I soggetti interessati possono, altresì, nello stesso termine chiedere di essere sentiti personalmente dal funzionario responsabile o dall’amministratore che deve pronunciarsi in merito.

3. Qualora per l’elevato numero degli interessati sia particolarmente gravosa la comunicazione personale di cui al primo comma è consentito sostituirla con la pubblicazione ai sensi dell’art. 43 del presente statuto.

Art. 53
Determinazione del contenuto dell’atto

1. Nei casi previsti dai due articoli precedenti, e sempre che siano state puntualmente osservate le procedure ivi previste, il contenuto volitivo dell’atto può risultare da un accordo tra il soggetto privato interessato e la Giunta comunale.

2. In tal caso è necessario che di tale accordo sia dato atto nella premessa e che il contenuto dell’accordo medesimo sia comunque tale da garantire il pubblico interesse e l’imparzialità dell’amministrazione.

Titolo III
Attività amministrativa

Art. 54
Obiettivi dell’attività amministrativa

1. Il Comune informa la propria attività amministrativa ai principi di democrazia, di partecipazione, di trasparenza, di efficienza, di efficacia, di economicità e di semplicità delle procedure.

2. Gli organi istituzionali del Comune e i dipendenti responsabili dei servizi sono tenuti a provvedere sulle istanze degli interessati nei modi e nei termini stabiliti dalla legge, dal presente statuto e dai regolamenti di attuazione.

3. Il Comune, allo scopo di soddisfare le esigenze dei cittadini, attua le forme di partecipazione previste dal presente statuto, nonché forme di cooperazione con altri comuni e con la provincia.

Art. 55
Servizi pubblici comunali

1. Il Comune può istituire e gestire servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni e servizi o l’esercizio di attività rivolte a perseguire fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile della comunità locale.

2. I servizi da gestirsi con diritto di privativa sono stabiliti dalla legge.

Art. 56
Forme di gestione dei servizi pubblici

1. Il consiglio comunale può deliberare l’istituzione e l’esercizio dei pubblici servizi nelle seguenti forme:

a) in economia, quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio, non sia opportuno costituire un’istituzione o un’azienda;

b) in concessione a terzi quando esistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale;

c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica e imprenditoriale;

d) a mezzo di istituzione, per l’esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;

e) a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare, la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati;

f) a mezzo di convenzioni, consorzi, accordi di programma, unioni di comuni nonché in ogni altra forma consentita dalla legge.

2. Il Comune può partecipare a società per azioni, a prevalente capitale pubblico per la gestione di servizi che la legge non riserva in via esclusiva al Comune.

3. Il Comune può altresì dare impulso e partecipare, anche indirettamente, ad attività economiche connesse ai suoi fini istituzionali avvalendosi dei principi e degli strumenti di diritto Comune.

4. I poteri, a eccezione del referendum, che il presente statuto riconosce ai cittadini nei confronti degli atti del Comune sono estesi anche agli atti delle aziende speciali, delle istituzioni e delle società di capitali a maggioranza pubblica.

Art. 57
Aziende speciali

1. Il consiglio comunale può deliberare la costituzione di aziende speciali, dotate di personalità giuridica e di autonomia gestionale e imprenditoriale, e ne approva lo statuto.

2. Le aziende speciali informano la loro attività a criteri di trasparenza, di efficacia, di efficienza e di economicità e hanno l’obbligo del pareggio finanziario ed economico da conseguire attraverso l’equilibrio, dei costi e dei ricavi, ivi compresi i trasferimenti.

3. I servizi di competenza delle aziende speciali possono essere esercitati anche al di fuori del territorio comunale, previa stipulazione di accordi tesi a garantire l’economicità e la migliore qualità dei servizi.

Art. 58
Struttura delle aziende speciali

1 Lo statuto delle aziende speciali ne disciplina la struttura, il funzionamento, le attività e i controlli.

2. Sono organi delle aziende speciali il consiglio di amministrazione, il presidente, il direttore e il collegio dei revisori.

3. Il presidente e gli amministratoti delle aziende speciali sono nominati dal Sindaco fra le persone in possesso dei requisiti di eleggibilità a consigliere comunale dotate di speciale competenza tecnica o amministrativa per studi compiuti, per funzioni esercitate presso aziende pubbliche o private o per uffici ricoperti.

4. Il direttore è assunto per pubblico concorso, salvo i casi previsti dal T.u. 2578/25 in presenza dei quali si può procedere alla chiamata diretta. Può esercitare, su nomina del Sindaco, le funzioni di direttore anche il Direttore Generale del Comune.

5. Il consiglio comunale provvede alla nomina del revisore dei conti, conferisce il capitale di dotazione e determina gli indirizzi e le finalità dell’amministrazione delle aziende, ivi compresi i criteri generali per la determinazione delle tariffe per la fruizione dei beni o servizi.

6. Il consiglio comunale approva altresì i bilanci annuali e pluriennali, i programmi e il conto consuntivo delle aziende speciali ed esercita la vigilanza sul loro operato.

7. Gli amministratori delle aziende speciali possono essere revocati soltanto per gravi violazioni di legge, documentata inefficienza o difformità rispetto agli indirizzi e alle finalità dell’amministrazione approvate dal consiglio comunale.

Art. 59
Istituzioni

1. Le istituzioni sono organismi strumentali del Comune privi di personalità giuridica ma dotate di autonomia gestionale.

2. Sono organi delle istituzioni il consiglio di amministrazione, il presidente e il direttore.

3. Gli organi dell’istituzione sono nominati dal Sindaco che può revocarli per gravi violazioni di legge, per documentata inefficienza o per difformità rispetto agli indirizzi e alle finalità dell’amministrazione.

4. Il consiglio comunale determina gli indirizzi e le finalità dell’amministrazione delle istituzioni, ivi compresi i criteri generali per la determinazione delle tariffe per la fruizione dei beni o servizi, approva i bilanci annuali e pluriennali, i programmi e il conto consuntivo delle aziende speciali ed esercita la vigilanza sul loro operato.

5. Il consiglio di amministrazione provvede alla gestione dell’istituzione deliberando nell’ambito delle finalità e degli indirizzi approvati dal consiglio comunale e secondo le modalità organizzative e funzionali previste nel regolamento.

6. Il regolamento può anche prevedere forme di partecipazione dei cittadini o degli utenti alla gestione o al controllo dell’istituzione.

Art. 60
Società per azioni o a responsabilità limitata

1. Il consiglio comunale può approvare la partecipazione dell’ente a società per azioni o a responsabilità limitata per la gestione di servizi pubblici, eventualmente provvedendo anche alla loro costituzione.

2. Nel caso di servizi pubblici di primaria importanza la partecipazione del Comune, unitamente a quella di altri eventuali enti pubblici, dovrà essere obbligatoriamente maggioritaria.

3. L’atto costitutivo, lo statuto o l’acquisto di quote o azioni devono essere approvati dal consiglio comunale e deve in ogni caso essere garantita la rappresentatività dei soggetti pubblici negli organi di amministrazione.

4. Il Comune sceglie i propri rappresentanti tra soggetti di specifica competenza tecnica e professionale e nel concorrere agli atti gestionali considera gli interessi dei consumatori e degli utenti.

5. I consiglieri comunali non possono essere nominati nei consigli di amministrazione delle società per azioni o a responsabilità limitata.

6. Il Sindaco o un suo delegato partecipa all’assemblea dei soci in rappresentanza dell’ente.

7. Il consiglio comunale provvede a verificare annualmente l’andamento della società per azioni o a responsabilità limitata e a controllare che l’interesse della collettività sia adeguatamente tutelato nell’ambito dell’attività esercitata dalla società medesima.

Art. 61
Convenzioni

1. Il consiglio comunale, su proposta della Giunta, delibera apposite convenzioni da stipularsi con amministrazioni statali, altri enti pubblici o con privati al fine di fornire in modo coordinato servizi pubblici.

2. Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari e i reciproci obblighi e garanzie.

Art. 62
Consorzi

1. Il Comune può partecipare alla costituzione di consorzi con altri enti locali per la gestione associata di uno o più servizi secondo le norme previste per le aziende speciali in quanto applicabili.

2. A questo fine il consiglio comunale approva, a maggioranza assoluta dei componenti, una convenzione ai sensi del precedente articolo, unitamente allo statuto del consorzio.

3. La convenzione deve prevedere l’obbligo a carico del consorzio della trasmissione al Comune degli atti fondamentali che dovranno essere pubblicati con le modalità di cui all’art. 43 del presente statuto.

4. Il Sindaco o un suo delegato fa parte dall’assemblea del consorzio con responsabilità pari alla quota di partecipazione fissata dalla convenzione e dallo statuto del consorzio.

Art. 63
Accordi di programma

1. Il Sindaco per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata del Comune e di altri soggetti pubblici, in relazione alla competenza primaria o prevalente del Comune sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un accordo di programma per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento e ogni altro connesso adempimento.

2. L’accordo di programma, consistente nel consenso unanime del presidente della regione, del presidente della provincia, dei sindaci delle amministrazioni interessate viene definito in un’apposita conferenza la quale provvede altresì all’approvazione formale dell’accordo stesso ai sensi dell’art. 27, comma 4, della legge 8 giugno 1990 n. 142, modificato dall’art. 17, comma 9, della legge n. 127/97.

3. Qualora l’accordo sia adottato con decreto del presidente della regione e comporti variazioni degli strumenti urbanistici, l’adesione del Sindaco allo stesso deve essere ratificata dal consiglio comunale entro 30 giorni a pena di decadenza.

Titolo IV
Uffici e personale

Capo I
Uffici

Art. 64
Principi strutturali e organizzativi

1. L’amministrazione del Comune si esplica mediante il perseguimento di obiettivi specifici e deve essere improntata ai seguenti principi:

a) un’organizzazione del lavoro per progetti, obiettivi e programmi;

b) l’analisi e l’individuazione delle produttività e dei carichi funzionali di lavoro e del grado di efficacia dell’attività svolta da ciascun elemento dell’apparato;

c) l’individuazione di responsabilità strettamente collegata all’ambito di autonomia decisionale dei soggetti;

d) il superamento della separazione rigida delle competenze nella divisione del lavoro e il conseguimento della massima flessibilità delle strutture e del personale e della massima collaborazione tra gli uffici.

Art. 65
Organizzazione degli uffici e del personale

1. Il Comune disciplina con appositi atti la dotazione organica del personale e, in conformità alle norme del presente statuto, l’organizzazione degli uffici e dei servizi sulla base della distinzione tra funzione politica e di controllo attribuita al consiglio comunale, al Sindaco e alla Giunta e funzione di gestione amministrativa attribuita al direttore generale e ai responsabili degli uffici e dei servizi.

2. Gli uffici sono organizzati secondo i principi di autonomia, trasparenza ed efficienza e criteri di funzionalità, economicità di gestione e flessibilità della struttura.

3. I servizi e gli uffici operano sulla base dell’individuazione delle esigenze dei cittadini, adeguando costantemente la propria azione amministrativa e i servizi offerti, verificandone la rispondenza ai bisogni e l’economicità.

4. Gli orari dei servizi aperti al pubblico vengono fissati per il miglior soddisfacimento delle esigenze dei cittadini.

Art. 66
Regolamento degli uffici e dei servizi

1. Il Comune attraverso il regolamento di organizzazione stabilisce le norme generali per l’organizzazione e il funzionamento degli uffici e, in particolare, le attribuzioni e le responsabilità di ciascuna struttura organizzativa, i rapporti reciproci tra uffici e servizi e tra questi, il direttore e gli organi amministrativi.

2. I regolamenti si uniformano al principio secondo cui agli organi di governo è attribuita la funzione politica di indirizzo di controllo, intesa come potestà di stabilire in piena autonomia obiettivi e finalità dell’azione amministrativa in ciascun settore e di verificarne il conseguimento; al direttore e ai funzionari responsabili spetta, ai fini del perseguimento degli obiettivi assegnati, il compito di definire, congruamente con i fini istituzionali, gli obiettivi più operativi e la gestione amministrativa, tecnica e contabile secondo i principi di professionalità e responsabilità.

3. L’organizzazione del Comune si articola in unità operative che sono aggregate, secondo criteri di omogeneità, in strutture progressivamente più ampie, come disposto dall’apposito regolamento anche mediante il ricorso a strutture trasversali o di staff intersettoriali.

4. Il Comune recepisce e applica gli accordi collettivi nazionali approvati nelle forme di legge e tutela la libera organizzazione sindacale dei dipendenti stipulando con le rappresentanze sindacali gli accordi collettivi decentrati ai sensi delle norme di legge e contrattuali in vigore.

Art. 67
Diritti e doveri dei dipendenti

1. I dipendenti comunali, inquadrati in ruoli organici e ordinati secondo categorie in conformità alla disciplina generale sullo stato giuridico e il trattamento economico del personale stabilito dalla legge è dagli accordi collettivi nazionali, svolgono la propria attività al servizio e nell’interesse dei cittadini.

2. Ogni dipendente comunale è tenuto ad assolvere con correttezza e tempestività agli incarichi di competenza dei relativi uffici e servizi e, nel rispetto delle competenze dei rispettivi ruoli, a raggiungere gli obiettivi assegnati. Egli è altresì direttamente responsabile verso il direttore; il responsabile del servizio e l’amministrazione degli atti compiuti e dei risultati conseguiti nell’esercizio delle proprie funzioni.

3. Il regolamento organico determina le condizioni e le modalità, con le quali il Comune promuove l’aggiornamento e l’elevazione professionale del personale, assicura condizioni di lavoro idonee a preservarne la salute e l’integrità psicofisica e garantisce pieno ed effettivo esercizio delle libertà e dei diritti sindacali.

4. L’approvazione dei ruoli dei tributi e dei canoni nonché la stipulazione, in rappresentanza dell’ente, dei contratti già approvati, compete al personale responsabile dei singoli servizi, nel rispetto delle direttive impartite dal Sindaco, dal direttore e dagli organi collegiali.

5. Il personale di cui al precedente comma provvede altresì al rilascio delle autorizzazioni commerciali, di polizia amministrativa, nonché delle autorizzazioni, delle concessioni edilizie e alla pronuncia delle ordinanze di natura non continuabile e urgente.

6. Il regolamento di organizzazione individua forme e modalità di gestione della tecnostruttura comunale.

Capo II
Personale direttivo

Art. 68
Direttore generale

1. Il Sindaco, previa delibera della Giunta comunale, può nominare un direttore generale, al di fuori della dotazione organica e con un contratto a tempo determinato, secondo i criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione, dopo aver stipulato apposita convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano i 15 mila abitanti.

2. In tal caso il direttore generale dovrà provvedere alla gestione coordinata o unitaria dei servizi tra i comuni interessati.

3. Quando non risulta stipulata la convenzione per il servizio di direzione generale, le relative funzioni possono essere conferite dal Sindaco al segretario comunale, sentita la Giunta comunale.

Art. 69
Compiti del direttore generale

1. Il direttore generale provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell’ente secondo le direttive che, a tale riguardo, gli impartirà il Sindaco.

2. Il direttore generale sovrintende alle gestioni dell’ente perseguendo livelli ottimali di efficaci ed efficienza tra i responsabili di servizio che allo stesso tempo rispondono nell’esercizio delle funzioni loro assegnate.

3. La durata dell’incarico non può eccedere quella del mandato elettorale del Sindaco che può procedere alla sua revoca previa delibera della Giunta comunale nel caso in cui non riesca a raggiungere gli obiettivi fissati, o quando sorga contrasto con le linee di politica amministrativa della Giunta, nonché in ogni altro caso di grave opportunità.

Art. 70
Funzioni del direttore generale

1. Il direttore generale predispone la proposta di piano esecutivo di gestione o del piano dettagliato degli obiettivi previsto dalle norme della contabilità, sulla base degli indirizzi forniti dal Sindaco dalla Giunta comunale.

2. Egli in particolare esercita le seguenti funzioni:

a) predispone, sulla base delle direttive stabilite dal Sindaco, programmi organizzativi o di attuazione, relazioni o studi particolari;

b) organizza e dirige il personale, coerentemente con gli indirizzi funzionali stabiliti dal Sindaco e dalla Giunta;

c) verifica l’efficacia e l’efficienza dell’attività degli uffici e del personale a essi preposto;

d) promuove i procedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili degli uffici e dei servizi e adotta le sanzioni sulla base di quanto prescrive il regolamento, in armonia con le previsioni dei contratti collettivi di lavoro;

e) autorizza le missioni, le prestazioni di lavoro straordinario, i congedi, i permessi dei responsabili dei servizi;

f) emana gli atti di esecuzione delle deliberazioni non demandati alla competenza del Sindaco o dei responsabili dei servizi;

g) gestisce i processi di mobilità intersettoriale del personale;

h) riesamina annualmente, sentiti i responsabili dei settori, l’assetto organizzativo dell’ente e la distribuzione dell’organico effettivo, proponendo alla Giunta e al Sindaco eventuali provvedimenti in merito;

i) promuove i procedimenti e adotta, in via surrogatoria, gli atti di competenza dei responsabili dei servizi nei casi in cui essi siano temporaneamente assenti, previa istruttoria curata dal servizio competente;

j) promuove e resiste alle liti, ed ha il potere di conciliare e di transigere.

Art. 71
Responsabili degli uffici e dei servizi

1. I responsabili degli uffici e dei servizi sono individuati nel regolamento di organizzazione e nel regolamento organico del personale.

2. I responsabili provvedono ad organizzare gli uffici e i servizi a essi assegnati in base alle indicazioni ricevute dal direttore generale, e secondo le direttive impartite nel Regolamento degli Uffici e servizi, dal Sindaco e dalla Giunta comunale.

3. Essi nell’ambito delle competenze loro assegnate provvedono a gestire l’attività dell’ente e ad attuare gli indirizzi e a raggiungere gli obiettivi indicati dal direttore, se nominato, dal Sindaco e dalla Giunta comunale.

Art. 72
Funzioni dei responsabili degli uffici
e dei servizi

1. I responsabili degli uffici e dei servizi stipulano in rappresentanza dell’ente i contratti già deliberati, approvano i ruoli dei tributi e dei canoni, gestiscono le procedure di appalto e di concorso e provvedono agli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa.

2. Essi provvedono altresì al rilascio delle autorizzazioni o concessioni e svolgono inoltre le seguenti funzioni:

a) presiedono le commissioni di gara e di concorso, assumono le responsabilità dei relativi procedimenti e propongono alla Giunta la designazione degli altri membri;

b) rilasciano le attestazioni e le certificazioni;

c) emettono le comunicazioni, i verbali, le diffide e ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza, ivi compresi, per esempio, i bandi di gara e gli avvisi di pubblicazione degli strumenti urbanistici;

d) provvedono alle autenticazioni e alle legalizzazioni;

e) pronunciano le ordinanze di demolizione dei manufatti abusivi e ne curano l’esecuzione;

f) emettono le ordinanze di ingiunzione di pagamento di sanzioni amministrative e dispongono l’applicazione delle sanzioni accessorie nell’ambito delle direttive impartite dal Sindaco;

g) pronunciano le altre ordinanze previste da norme di legge o di regolamento a eccezione di quelle di cui all’art. 38 della legge n. 142/1990;

h) promuovono i procedimenti disciplinari nei confronti del personale a essi sottoposto e adottano le sanzioni nei limiti e con le procedure previste dalla legge e dal regolamento;

i) provvedono a dare pronta esecuzione alle deliberazioni della Giunta e dal consiglio e alle direttive impartite dal Sindaco e dal direttore;

j) forniscono al direttore nei termini di cui al regolamento di contabilità gli elementi per la predisposizione della proposta dei piani previsti dal Regolamento di contabilità dell’Ente;

k) autorizzano le prestazioni di lavoro straordinario, le ferie, i recuperi, le missioni del personale dipendente secondo le direttive impartite dal direttore e dal Sindaco;

l) concedono le licenze agli obiettori di coscienza in servizio presso il Comune;

m) rispondono, nei confronti del direttore generale, del mancato raggiungimento degli obiettivi loro assegnati.

3. I responsabili degli uffici e dei servizi possono assegnare provvisoriamente le funzioni che precedono al personale a essi sottoposto, pur rimanendo completamente responsabili del regolare adempimento dei compiti loro affidati.

4. Il Sindaco può delegare ai responsabili degli uffici e dei servizi ulteriori funzioni non previste dallo statuto e dai regolamenti, impartendo contestualmente le necessarie direttive per il loro corretto espletamento.

Art. 73
Incarichi dirigenziali e di alta specializzazione

1. La Giunta comunale, nelle forme, con i limiti e le modalità previste dalla legge, e dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, può deliberare al di fuori della dotazione organica l’assunzione con contratto a tempo determinato di personale dirigenziale o di alta specializzazione nel caso in cui tra i dipendenti dell’ente non siano presenti analoghe professionalità.

2. La Giunta comunale nel caso di vacanza del posto o per altri gravi motivi può assegnare, nelle forme e con le modalità previste dal regolamento, la titolarità di uffici e servizi a personale assunto con contratto a tempo determinato o incaricato con contratto di lavoro autonomo, ai sensi dell’art. 6, comma 4, della legge 127/97.

3. I contratti a tempo determinato non possono essere trasformati a tempo indeterminato, salvo che non lo consentano apposite norme di legge.

Art. 74
Collaborazioni esterne

1. Il regolamento può prevedere collaborazioni esterne, ad alto contenuto di professionalità, con rapporto di lavoro autonomo per obiettivi determinati e con convenzioni a termine.

2. Le norme regolamentari per il conferimento degli incarichi di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione devono stabilirne la durata, che non potrà essere superiore alla durata del programma, e i criteri per la determinazione del relativo trattamento economico.

Art. 75
Ufficio di indirizzo e di controllo

1. Il regolamento può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del Sindaco; della Giunta comunale o degli assessori, per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell’ente o da collaboratori assunti a tempo determinato purché l’ente non sia dissestato e/o non versi nelle situazioni strutturate deficitarie di cui all’art. 45 del d. lgs n. 504/92.

Capo III
Il Segretario comunale

Art. 76
Segretario comunale

1. Il segretario comunale è nominato dal Sindaco, da cui dipende funzionalmente ed è scelto nell’apposito albo.

2. Il consiglio comunale può approvare la stipulazione di convenzioni con altri comuni per la gestione consortile dell’ufficio del segretario comunale.

3. Lo stato giuridico e il trattamento economico del segretario comunale sono stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

4. Il segretario comunale, nel rispetto delle direttive impartite dal Sindaco, presta consulenza giuridica agli organi del Comune, ai singoli consiglieri e agli uffici.

Art. 77
Funzioni del segretario comunale

1. Il segretario comunale partecipa alle riunioni di Giunta e del consiglio e ne redige i verbali che sottoscrive insieme al Sindaco.

2. Il segretario comunale può partecipare a commissioni di studio e di lavoro interne all’ente e, con l’autorizzazione del Sindaco, a quelle esterne; egli, su richiesta, formula i pareri ed esprime valutazioni di ordine tecnico - giuridico al Consiglio, alla Giunta, al Sindaco, agli Assessori e ai singoli Consiglieri.

3. Il Segretario comunale riceve dai Consiglieri le richieste di trasmissione delle deliberazioni della Giunta soggette a controllo eventuale del difensore civico.

4. Egli presiede l’ufficio comunale per le elezioni in occasione delle consultazioni popolari e dei referendum e riceve le dimissioni del Sindaco, degli assessori o dei consiglieri nonché le proposte di revoca e la mozione di sfiducia.

5. Il Segretario comunale roga i contratti del Comune, nei quali l’ente è parte, quando non sia necessaria l’assistenza di un notaio, e autentica le scritture private e gli atti unilaterali nell’interesse dell’ente, ed esercita infine ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dal regolamento conferitagli dal Sindaco che sia compatibile con la funzione dallo stesso ricoperta.

Art. 78
Vicesegretario comunale

1. La dotazione organica del personale potrà prevedere un vicesegretario comunale individuandolo in uno dei funzionari apicali dell’ente in possesso di laurea.

2. Il vicesegretario comunale collabora con il segretario nello svolgimento delle sue funzioni organizzative e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento.

Capo IV
La responsabilità

Art. 79
Responsabilità verso il Comune

1. Gli amministratori e i dipendenti comunali sono tenuti a risarcire al Comune i danni derivanti da violazioni di obblighi di servizio.

3. Il Sindaco, il segretario comunale, il responsabile del servizio che vengano a conoscenza, direttamente od in seguito a rapporto cui sono tenuti gli organi inferiori, di fatti che diano luogo a responsabilità ai sensi del primo comma, devono farne denuncia al procuratore della Corte dei conti, indicando tutti gli elementi raccolti per l’accertamento della responsabilità e la determinazione dei danni.

4. Qualora il fatto dannoso sia imputabile al segretario comunale o ad un responsabile di servizio la denuncia è fatta a cura del Sindaco.

Art. 80
Responsabilità verso terzi

1. Gli amministratori, il segretario, il direttore e i dipendenti comunali che, nell’esercizio delle funzioni loro conferite dalle leggi e dai regolamenti, cagionino ad altri, per dolo o colpa grave, un danno ingiusto sono personalmente obbligati a risarcirlo.

2. Ove il Comune abbia corrisposto al terzo l’ammontare del danno cagionato dall’amministratore, dal segretario o dal dipendente si rivale agendo contro questi ultimi a norma del precedente articolo,

3. La responsabilità personale dell’amministratore, del segretario, del direttore o del dipendente che abbia violato diritti di terzi sussiste sia nel caso di adozione di atti o di compimento di operazioni, sia nel caso di omissioni o nel ritardo ingiustificato di atti od operazioni al cui compimento l’amministratore o il dipendente siano obbligati per legge o per regolamento.

4. Quando la violazione del diritto sia derivata da atti od operazioni di organi collegiali del Comune, sono responsabili, in solido, il presidente e i membri del collegio che hanno partecipato all’atto od operazione. La responsabilità è esclusa per coloro che abbiano fatto constatare nel verbale il proprio dissenso.

Art. 81
Responsabilità dei contabili

1. Il tesoriere e ogni altro contabile che abbia maneggio di denaro del Comune o sia incaricato della gestione dei beni comunali, nonché chiunque ingerisca, senza legale autorizzazione, nel maneggio del denaro del Comune deve rendere il conto della gestione ed è soggetto alle responsabilità stabilite nelle norme di legge e di regolamento.

Capo V
Finanza e contabilità

Art. 82
Ordinamento

1. L’ordinamento della finanza del Comune è riservato alla legge, nei limiti da essa previsti, dal regolamento.

2. Nell’ambito della finanza pubblica il Comune è titolare di autonomia finanziaria fondata su certezza di risorse proprie e trasferite.

3. Il Comune, in conformità delle leggi vigenti in materia, è altresì titolare di potestà impositiva autonoma nel campo delle imposte delle tasse e delle tariffe, ed ha un proprio demanio e patrimonio.

Art. 83
Attività finanziaria del Comune

1. Le entrate finanziarie del Comune sono costituite da imposte proprie, addizionali compartecipazione ad imposte erariali e regionali, tasse e diritti per servizi pubblici trasferimenti erariali, trasferimenti regionali, altre entrate proprie anche di natura patrimoniale, risorse per investimenti e da ogni altra entrata stabilita per legge o regolamento.

2. I trasferimenti erariali sono destinati a garantire i servizi pubblici comunali indispensabili; le entrate fiscali finanziano i servizi pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo della comunità e integrano la contribuzione erariale per l’erogazione dei servizi pubblici indispensabili.

3. Nell’ambito delle facoltà concesse dalla legge il Comune istituisce, sopprime e regolamenta, con deliberazione consiliare, imposte, tasse e tariffe.

4. Il Comune applica le imposte tenendo conto della capacità contributiva dei soggetti passivi secondo i principi di progressività stabiliti dalla Costituzione e applica le tariffe in modo da privilegiare le categorie più deboli della popolazione.

Art. 84
Amministrazione dei beni comunali

1. Il Sindaco dispone la compilazione dell’inventario dei beni demaniali e patrimoniali del Comune da rivedersi, annualmente ed è responsabile, unitamente al segretario e al responsabile del servizio finanziario comunale dell’esattezza dell’inventario, delle successive aggiunte e modificazioni e della conservazione dei titoli, atti, carte e scritture relativi al patrimonio.

2. I beni patrimoniali comunali non utilizzati in proprio e non destinati a funzioni sociali ai sensi del titolo secondo del presente statuto devono, di regola, essere dati in affitto; i beni demaniali possono essere concessi in uso con canoni la cui tariffa è determinata dalla Giunta comunale.

3. Le somme provenienti dall’alienazione di beni, lasciti, donazioni, riscossioni di crediti o, comunque, da cespiti da investirsi a patrimonio, debbono essere impiegate in titoli nominativi dello stato o nell’estinzione di passività onerose e nel miglioramento del patrimonio o nella realizzazione di opere pubbliche.

Art. 85
Bilancio comunale

1. L’ordinamento contabile del Comune è riservato alla legge dello stato e, nei limiti da questa fissati, al regolamento di contabilità.

2. La gestione finanziaria del Comune si svolge in base al bilancio annuale di previsione redatto in termini di competenza, deliberato dal consiglio comunale entro il termine stabilito dal regolamento, osservando i principi dell’universalità, unità, annualità, veridicità, pubblicità, dell’integrità e del pareggio economico e finanziario.

3. Il bilancio e gli allegati prescritti dalla legge devono essere redatti in modo da consentirne la lettura per programmi, servizi e interventi.

4. Gli impegni di spesa, per essere efficaci, devono contenere il visto di regolarità contabile attestante la relativa copertura finanziaria da parte del responsabile del servizio finanziario. L’apposizione del visto rende esecutivo l’atto adottato.

Art. 86
Rendiconto della gestione

1. I fatti gestionali sono rilevati mediante contabilità finanziaria ed economica e dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del bilancio, il conto economico e il conto del patrimonio.

2. Il rendiconto è deliberato dal consiglio comunale entro il 30 giugno dell’anno successivo.

3. La Giunta comunale allega al rendiconto una relazione illustrativa con cui esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risaltati conseguiti in rapporto ai programmi e ai costi sostenuti, nonché la relazione del revisore dei conti.

Art. 87
Attività contrattuale

1. Il Comune, per il perseguimento dei suoi fini istituzionali, provvede mediante contratti agli appalti di lavori, alle forniture di beni e servizi, alle vendite, agli acquisti a titolo oneroso, alle permute e alle locazioni.

2. La stipulazione dei contratti deve essere preceduta dalla determinazione del responsabile procedimento di spesa.

3. La determinazione deve indicare il fine che con il contratto si intende perseguire, l’oggetto, la forma e le clausole ritenute essenziali nonché le modalità di scelta del contraente in base alle disposizioni vigenti.

Art. 88
Revisore dei conti

1. Il consiglio comunale elegge, con voto limitato a candidati, il revisore dei conti secondo i criteri stabiliti dalla legge.

2. Il revisore dei conti ha diritto di accesso agli atti e documenti dell’ente, dura in carica tre anni, è rieleggibile per una sola volta ed è revocabile per inadempienza nonché quando ricorrono gravi motivi che influiscono negativamente sull’espletamento del mandato.

3. Il revisore dei conti collabora con il Consiglio comunale nella sua funzione di controllo e di indirizzo, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dell’ente e attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione, che accompagna la proposta di deliberazione consiliare del rendiconto del bilancio.

4. Nella relazione di cui al precedente comma il revisore dei conti esprime rilievi e proposte tendenti a conseguire una migliore efficienza, produttività ed economicità della gestione.

5. Il revisore dei conti, ove riscontri gravi irregolarità nella gestione dell’ente, ne riferisce immediatamente al Consiglio.

6. Il revisore dei conti risponde della verità delle sue attestazioni e adempie ai doveri con la diligenza del mandatario e del buon padre di famiglia.

7. Al revisore dei conti possono essere affidate le ulteriori funzioni relative al controllo di gestione nonché alla partecipazione al nucleo di valutazione dei responsabili degli uffici e dei servizi di cui all’art. 20 del d.lgs. 3 febbraio 1993 n. 29.

Art. 89
Tesoreria

1. Il Comune ha un servizio di tesoreria che comprende:

a) la riscossione di tutte le entrate, di pertinenza comunale, versate dai debitori in base ad ordini di incasso e liste di carico e dal concessionario del servizio di riscossione dei tributi;

b) la riscossione di qualsiasi altra somma spettante di cui il tesoriere è tenuto a dare comunicazione all’ente entro tre giorni;

c) il pagamento delle spese ordinate mediante mandati di pagamento nei limiti degli stanziamenti dì bilancio e dei fondi di cassa disponibili;

d) il pagamento, anche in mancanza dei relativi mandati, delle rate di ammortamento di mutui, dei contributi previdenziali e delle altre somme stabilite dalla legge.

2. I rapporti del Comune con il tesoriere sono regolati dalla legge, dal regolamento di contabilità nonchè da apposita convenzione.

Art. 90
Controllo economico della gestione

1. I responsabili degli uffici e dei servizi possono essere chiamati a eseguire operazioni di controllo economico-finanziario per verificare la rispondenza della gestione dei fondi loro assegnati dal bilancio e agli obiettivi fissati dalla Giunta e dal consiglio.

2. Le operazioni eseguite e le loro risultanze sono descritte in un verbale che, insieme con le proprie osservazioni e rilievi, viene rimesso all’Assessore competente che ne riferisce alla Giunta per gli eventuali provvedimenti di competenza, da adottarsi sentito il revisore dei conti.

Titolo VI
Disposizioni diverse

Art. 91
Iniziativa per il mutamento
delle circoscrizioni provinciali

1. Il Comune esercita l’iniziativa per il mutamento delle circoscrizioni provinciali di cui all’art. 133 della Costituzione, osservando le norme emanate a tal fine dalla regione.

2. L’iniziativa deve essere assunta con deliberazione approvata a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.

Art. 92
Pareri obbligatori

1. Il Comune è tenuto a chiedere i pareri prescritti da qualsiasi norma avente forza di legge ai fini della programmazione, progettazione ed esecuzione di opere pubbliche, ai sensi dell’art. 16, commi 1-4, della legge 7 agosto 1990 n. 241, sostituito dall’art. 17, comma 24, della legge 127/97.

3. Decorso infruttuosamente il termine di 45 giorni, il Comune può prescindere dal parere, salvo diversa disposizione di legge.

Art. 93
Regolamenti

1. Il Comune emana regolamenti:

a) Nelle materie ad esso demandate dalla legge o dallo statuto.

b) Nelle materie di competenza comunale.

1. Nelle materie di competenza riservata dalla legge generali sugli Enti locali, la potestà regolamentare viene esercitata nel rispetto delle suddette norme generali e delle disposizioni statutarie.

2. Nelle altre materie i regolamenti comunali sono adottati nel rispetto delle leggi statali e regionali, tenendo conto delle altre disposizioni regolamentari emanate dai soggetti aventi una concorrente competenza nelle materie stesse.

3. L’iniziativa dei regolamenti spetta alla Giunta, a ciascun Consigliere ed ai cittadini, ai sensi di quanto disposto dal presente Statuto.

4. Nella formazione dei regolamenti possono essere consultati i soggetti interessati.

5. I regolamenti sono soggetti a duplice pubblicazione all’Albo pretorio: dopo l’adozione della delibera in conformità alle disposizioni sulla pubblicazione della stessa deliberazione, nonché per la durata di 15 giorni dopo che la deliberazione di adozione è diventata esecutiva.

6. I regolamenti devono comunque essere sottoposti a forme di pubblicità che ne consentono l’effettiva conoscibilità.

7. Essi debbono essere accessibili a chiunque intenda consultarli.

Art. 94
Adeguamento delle fonti normative
comunali a leggi sopravvenute

1. Gli adeguamenti dello Statuto e dei regolamenti debbono essere apportati, nel rispetto dei principi dell’ordinamento comunale contenuti nella costituzione, nelle leggi costituzionali, nella Legge 8 giugno 1990, n. 142 e nelle altre fonti pari ordinate e nello Statuto stesso, entro i termini stabiliti dalla legge.

Titolo VII
Disposizioni finali e transitorie

Art. 95
Norme transitorie

1. Il presente statuto entra in vigore dopo aver ottemperato agli adempimenti di legge. Da tale momento cessa l’applicazione delle norme transitorie e l’applicazione del precedente Statuto.

2. Il Consiglio approva entro un anno i regolamenti previsti dallo statuto.

3. Fino all’adozione dei suddetti regolamenti, restano in vigore le norme adottate dal Comune secondo la precedente legislazione che risultano compatibili con la legge e lo statuto.




Comunità Montana dello Strona e Basso Toce - Valstrona (Verbano Cusio Ossola)

Statuto

INDICE

TITOLO I - PRINCIPI GENERALI

ART. 1 DENOMINAZIONE - NATURA GIURIDICA

ART. 2 SEGNI DISTINTIVI - SEDE

ART. 3 RUOLO E ATTRIBUZIONI GENERALI

ART. 4 FINALITA’

ART. 5 PRINCIPI ISPIRATORI PER RAGGIUNGIMENTO DELLE FINALITA’

TITOLO II - ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE

SEZIONE I - LIVELLO POLITICO : ORGANI ELETTIVI

ART. 6 GLI ORGANI ELETTIVI

CAPO I IL CONSIGLIO

ART. 7 COMPOSIZIONE ED ELEZIONE

ART. 8 COMPETENZE

ART. 9 ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

ART. 10 STRUMENTI DI INDIRIZZO E CONTROLLO

ART. 11 DELLE VOTAZIONI

ART. 12 COMMISSIONI CONSILIARI STRAORDINARIE, TEMPORANEE E SPECIALI

CAPO II LA GIUNTA

ART. 13 COMPOSIZIONE, ELEZIONE E CESSAZIONE

ART. 14 COMPETENZA

ART. 15 FUNZIONAMENTO

CAPO III IL PRESIDENTE

ART. 16 COMPETENZA

ART. 17 IL VICE PRESIDENTE

ART. 18 INCARICHI E DELEGHE DEL PRESIDENTE

SEZIONE II - ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

CAPO I L’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA

ART. 19 ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

ART. 20 INDIRIZZI E CRITERI DIRETTIVI DEL CONSIGLIO DELLA COMUNITA’ MONTANA

ART. 21 INCARICHI ED INDIRIZZI DI GESTIONE

ART. 22 IL DIRETTORE

CAPO II IL REVISORE DEI CONTI

ART. 23 RUOLO DELL’ORGANO

ART. 24 REVISIONE ECONOMICO - FINANZIARIA

ART. 25 NOMINA, DURATA IN CARICA, CESSAZIONE

ART. 26 FUNZIONAMENTO

CAPO III CONTROLLO DI GESTIONE

ART. 27 IMPOSTAZIONE METODOLOGICA

ART. 28 OBIETTIVI - RISULTATI - PRODUTTIVITA’

ART. 29 UFFICIO DI CONTROLLO

ART. 30 CONTROLLO DI GESTIONE E CONTROLLO DI QUALITA’

TITOLO III - ATTIVITA’ SOCIO - ECONOMICA

CAPO I

ART. 31 PREMESSE METODOLOGICHE

CAPO II TIPOLOGIA GESTIONALE

ART. 32 SERVIZI PUBBLICI

ART. 33 RAPPORTI ISTITUZIONALI CON ENTI PUBBLICI

ART. 34 RAPPORTI CON I COMUNI E CON ALTRI ENTI PUBBLICI

ART. 35 GESTIONE DA PARTE DELLA COMUNITA’ MONTANA DI FUNZIONI PROPRIE DEI COMUNI O AD ESSA DELEGATE, DA ESERCITARSI IN FORMA ASSOCIATA

ART. 36 ADESIONE AD ENTI E ASSOCIAZIONI

CAPO III STRUMENTI DI ATTUAZIONE

ART. 37 TIPOLOGIA

ART. 38 IL PIANO PLURIENNALE DI SVILUPPO SOCIO - ECONOMICO

ART. 39 CARTA DI DESTINAZIONE D’USO DEL SUOLO

ART. 40 PROGRAMMI ANNUALI OPERATIVI

ART. 41 PROGETTI SPECIALI INTEGRATI

ART. 42 I PIANI DI SETTORE

ART. 43 I PROGETTI O PROGRAMMI SPECIALI

ART. 44 I REGOLAMENTI

TITOLO IV - ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE

CAPO I

ART. 45 PRINCIPI GENERALI

CAPO II TRASPARENZA

ART. 46 ALBO PRETORIO

ART. 47 INFORMAZIONE

ART. 48 ACCESSO

ART. 49 RAPPORTI ECONOMICI CON I PRIVATI

CAPO III ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE

ART. 50 ASSOCIAZIONI

ART. 51 CONSULTE

CAPO IV ATTIVITA’ DI PARTECIPAZIONE

ART. 52 ISTANZE, PETIZIONI, PROPOSTE

ART. 53 CONSULTAZIONE DELLA POPOLAZIONE

ART. 54 REFERENDUM CONSULTIVO

CAPO V DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

ART. 55 PROVVEDIMENTI D’ATTUAZIONE DELLO STATUTO

ART. 56 APPROVAZIONE DEI REGOLAMENTI

ART. 57 NORMA DI FUNZIONALITA’

ART. 58 MODIFICHE STATUTARIE SUCCESSIVE

ART. 59 ENTRATA IN VIGORE DELLO STATUTO

TITOLO I
PRINCIPI GENERALI

Art. 1
Denominazione - natura giuridica

1. La Comunità Montana dello Strona e Basso Toce è un’unione montana, ente locale con autonomia statutaria, costituito tra i Comuni di Casale Corte Cerro, Germagno, Gravellona Toce, Loreglia, Massiola e Valstrona, ricadenti nella zona omogenea montana N° 43, delimitata ai sensi dell’Art. 3 della L.R. 2 luglio 1999, n. 16, in attuazione degli artt.28 e 29 della legge 08/06/1990, n°142, così come modificati dalla legge 3 agosto 1999, n. 265, nel quadro delle finalità degli artt.44 ultimo comma e 129 della Costituzione.

Art. 2
Segni distintivi - sede

1. La Comunità Montana dello Strona e Basso Toce si doterà di un proprio gonfalone ed un proprio stemma.

2. La sede legale è stabilita in Valstrona Fraz. Strona Via Roma 54.

Art. 3
Ruolo e attribuzioni generali

1. La Comunità Montana si avvale della propria autonomia statutaria per il perseguimento dei fini istituzionali e per l’organizzazione e lo svolgimento della propria attività nel rispetto dei principi della Costituzione, delle leggi dello Stato, della Regione e del presente Statuto.

2. La Comunità Montana, attraverso l’attuazione del piano di sviluppo, dei programmi annuali operativi e di progetti integrati di intervento speciale per la montagna e nel quadro della programmazione di sviluppo provinciale e regionale, in generale:

a) promuove, favorisce e coordina le iniziative pubbliche e private rivolte alla valorizzazione economica, sociale, ambientale e turistica del proprio territorio caratteristiche etniche e culturali.

b) promuove e favorisce l’esercizio associato delle funzioni comunali;

c) coordina l’unione di tutti o parte dei Comuni associati;

d) promuove lo sviluppo ed il progresso civile dei suoi cittadini e garantisce la partecipazione delle popolazioni locali alle scelte politiche ed all’attività amministrativa.

3. La Comunità Montana per tali scopi:

a) esercita le funzioni attribuite dalla legge statale e regionale, nonché le funzioni ad essa delegate dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni appartenenti;

b) gestisce gli interventi speciali per la montagna stabiliti dalla Comunità economica europea o dalle leggi statali e regionali;

c) organizza e gestisce il servizio associato di funzioni e servizi propri dei Comuni o a questi delegati dalla Regione o da altri soggetti;

d) può delegare ad altri Enti o soggetti operanti nel territorio l’esecuzione di determinate realizzazioni attinenti le loro specifiche funzioni;

e) può sostituire nell’esecuzione di opere e nella predisposizione di servizi socio-economici gli enti e le persone fisiche e giuridiche inadempienti;

f) può acquistare, affittare, espropriare e gestire terreni compresi nei territori montani per destinarli alla formazione di boschi, prati, pascoli, riserve naturali, o altro, creando un proprio demanio forestale.

Art. 4
Finalità

1. Nell’ambito delle attribuzioni generali, delle competenze, delle funzioni e del ruolo assegnati dalla legge, la Comunità Montana nel particolare si propone i seguenti fini:

A) predisporre ed aggiornare con forme di concreta partecipazione, il piano pluriennale di sviluppo economico - sociale della zona, al fine di concorrere alla realizzazione di una politica generale di riequilibrio economico e sociale tra le zone montane ed il resto del territorio provinciale e regionale, nel quadro delle indicazioni del programma economico nazionale e del piano regionale di sviluppo concorrendo alla difesa del suolo ed alla protezione della natura, della fauna e della flora;

B) predisporre, coordinare ed attuare i programmi di intervento intesi a dotare il territorio, con l’esecuzione di opere pubbliche e di bonifica montana, delle infrastrutture e dei servizi idonei a consentire migliori condizioni di abitabilità ed a costituire la base di un adeguato sviluppo;

C) individuare e sostenere, attraverso opportuni incentivi e supporti tecnici e nel quadro di una economia montana integrata, le iniziative di natura economica pubblica e privata idonea alla valorizzazione di ogni tipo di risorsa attuale e potenziale, con specifico riferimento all’attività artigianale, nel rispetto delle compatibilità ecologiche ed ambientali;

D) fornire alle popolazioni che ancora effettivamente vivono ed operano nelle zone rurali, e, in particolare in quelle montane, anche solo per una parte significativa dell’anno, gli strumenti necessari ed idonei a compensare le condizioni di disagio derivanti dall’ambiente e dall’isolamento, al fine di favorire la permanenza di queste popolazioni e di evitare i fenomeni di disgregazione sociale ed economica, spesso conseguenti allo spopolamento. Si riconosce che il servizio da essa svolto di presidio e di manutenzione del territorio è di fondamentale importanza per la salvaguardia degli equilibri ecologici della montagna.

E) concorrere, d’intesa con i Comuni membri e gli altri Enti, alla formazione di strumenti di pianificazione territoriale, urbanistica e di settore, idonei a favorire l’armonizzazione degli interventi più significativi a livello sovracomunale, finalizzati alla salvaguardia dei terreni a vocazione agricola o forestale, e, alla tutela di quelli sottoposti a particolari vincoli territoriali ed ambientali, mediante una sistematica politica di recupero e di riutilizzo del patrimonio edilizio esistente e del territorio comunque già compromesso.

F) promuovere, nell’ambito delle proprie competenze e d’intesa con i Comuni membri e gli altri Enti operanti nel settore, ogni utile azione capace di eliminare od attenuare le cause di disagio sociale;

G) favorire l’elevazione culturale e professionale della popolazione, anche attraverso una adeguata formazione professionale che tenga conto, con particolare riferimento alla cultura “walser” nei suoi moduli organizzativi, delle peculiarità della realtà montana;

H) promuovere, attuare e partecipare ad ogni iniziativa atta a valorizzare ed a tutelare il patrimonio di cultura, di lingua e di tradizione, di usi e di consuetudini locali proprie delle popolazioni della Comunità, nell’applicazione concreta dell’Art. 6 della Costituzione Repubblicana e degli articoli 5 e 7 dello Statuto Regionale;

I) riconoscere il diritto di tutti gli uomini ad insediarsi dove più lo ritengano opportuno garantendo loro ed alle loro famiglie di potere vivere in condizioni di sicurezza e di dignità economica e sociale. Nel rispetto delle leggi vigenti, la Comunità Montana collabora con i Comuni membri, con gli Enti e le Associazioni di volontariato affinché le persone che legittimamente si insediano sul territorio comunitario siano messe in condizioni di usufruire dei medesimi servizi e diritti riconosciuti alla popolazione autoctona, ivi compreso il diritto al rispetto della loro identità culturale e religiosa;

J) promuovere ogni utile forma di collaborazione con le altre Comunità Montane interessate a risolvere congiuntamente problemi di comune interesse e inoltre riconoscendo l’importanza degli obiettivi di sviluppo economico-sociale e di protezione dell’ambiente montano e lacuale; favorire ogni utile forma di intesa, anche con i confinanti organismi pubblici e privati, per meglio utilizzare, o far utilizzare dai singoli operatori economici loro organizzazioni operanti all’interno del territorio montano, le opportunità messe a disposizione della Comunità per tali fini;

K) riconoscere nel Comune l’Ente amministrativo storicamente più vicino alla gente e più consono a comprendere e recepire le istanze fondamentali della popolazione. In questa ottica e in relazione alle specifiche realtà dei singoli Comuni, la Comunità Montana favorisce l’introduzione di modalità organizzative e tecniche gestionali, atte a garantire livelli quantitativi e qualificativi di servizi omogenei in tutti i Comuni membri e ove ritenuto necessario dai Comuni, forme associate di gestione di uno o più dei servizi di competenza comunale;

L) valutare l’opportunità, manifestandosene l’esigenza e secondo le procedure previste dalla legge, di trasformarsi in unione di Comuni, senza che vengano meno le finalità perseguite e le funzioni esercitate in quanto Comunità Montana;

M) concorrere alla formazione del “Piano territoriale di coordinamento” prioritariamente della Provincia, attraverso le indicazioni urbanistiche contenute nel proprio Piano pluriennale di sviluppo socio economico.

Art. 5
Principi ispiratori per raggiungimento delle finalità

1. Per il perseguimento delle finalità prefissate, indicate nell’articolo 4,precedente, la Comunità Montana nell’esercizio delle proprie attribuzioni si conforma ad alcuni fondamentali principi ispiratori:

a) Attività amministrativa e partecipazione popolare.

In ossequio all’Art. 3 della Costituzione e dell’Art. 6 della legge 142 del 8.6.1990, così come modificata dalla legge n. 265 in data 3 agosto 1999, ispira l’etica della sua azione ai principi di efficacia, efficienza, equità, razionalità ed economicità di gestione, pubblicità e trasparenza, favorendo la partecipazione dei cittadini alle proprie attività e decisioni ed assicurando loro i diritti di accesso e di informazione nonché gli strumenti a garanzia dell’imparzialità e del buon andamento dell’amministrazione.

b) Programmazione economico - sociale e territoriale.

La Comunità Montana assume il metodo e gli strumenti della Programmazione, come criterio ispiratore della propria Attività, nel quadro generale della programmazione dello Stato e di quella regionale, che concorre a determinare, di concerto con le altre Comunità Montane e con i Comuni di cui raccoglie e coordina le proposte, e ad attuare, i programmi annuali operativi, i progetti speciali integrati, i piani settoriali anche con l’adozione del piano pluriennale di sviluppo socio-economico, fondamentale strumento pianificatorio.

c) Gestione e cooperazione.

Nella gestione dei servizi e delle attività, si afferma e sancisce la distinzione del ruolo di indirizzo, di controllo politico degli organi elettivi, dal ruolo di gestione degli Uffici, si afferma la cooperazione con Enti pubblici, anche appartenenti ad altri Stati, per l’esercizio delle proprie funzioni mediante tutti gli strumenti previsti dalla normativa italiana e comunitaria, nonché la cooperazione con i privati per lo svolgimento di attività economiche e sociali

TITOLO II
“ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE”

SEZIONE I
LIVELLO POLITICO: ORGANI ELETTIVI

Art. 6
Gli organi elettivi

1. Gli organi elettivi sono:

* il Consiglio

* la Giunta

* il Presidente.

2. Essi costituiscono, nel loro complesso, il governo della Comunità Montana di cui esprimono la volontà politico-amministrativa, esercitando, nell’ambito delle rispettive legittime competenze, i poteri di indirizzo di gestione, di rappresentanza, di controllo, su tutte le attività dell’Ente.

3. L’elezione, la revoca, le dimissioni, la cessazione dalla carica per altra causa, degli organi elettivi o dei loro singoli componenti e la loro sostituzione sono regolate dalla legge, dalle norme del presente Statuto e dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio.

4. Gli amministratori nell’esercizio delle proprie funzioni improntano il proprio comportamento a criteri di imparzialità e buona amministrazione.

CAPO I
Il Consiglio

Art. 7
Composizione ed elezione

1) Il Consiglio della Comunità Montana è costituito da tre rappresentanti per ciascuno dei Comuni che la compongono.

2) Sono rappresentanti del Comune in seno al Consiglio della Comunità Montana:

a) Il Sindaco o un Consigliere nominato dal Sindaco stesso;

b) Due consiglieri di cui uno della minoranza, ove presente; in caso di mancanza della minoranza, due Consiglieri di maggioranza.

Art. 8
Competenza

1. Il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo della Comunità Montana.

2. Il Consiglio ha competenza sui seguenti atti fondamentali:

a) Lo Statuto ed i regolamenti dell’Ente;

b) Il piano pluriennale di sviluppo socio-economico, la carta di destinazione d’uso del suolo, i programmi annuali operativi, i programmi di settore;

c) L’accettazione di deleghe connesse all’esercizio di funzioni delegate dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione;

d) La presa d’atto dell’acquisizione dell’esercizio di funzioni proprie dei Comuni o ad essi delegate dalla Regione;

e) I programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i piani finanziari, i programmi triennali e l’elenco annuale dei lavori pubblici;

f) I bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni;

g) I conti consuntivi;

h) La contrazione dei mutui, e relativi piani finanziari, non previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio e la emissione di prestiti obbligazionari;

i) I pareri da rendere in relazione agli atti suddetti;

j) La fissazione degli indirizzi generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi",

k) Le convenzioni con gli altri Enti locali, la costituzione e la modificazione di altre forme associative, compresi gli accordi di programma di cui alla legge 8.6.1990, n.142 e s.m.i.;

l) La costituzione, i compiti di aziende speciali ed istituzioni, l’assunzione e la concessione di pubblici servizi, la partecipazione della Comunità Montana a società di capitali,

m) Le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione di beni e servizi di carattere continuativo;

n) Gli acquisti e le alienazioni immobiliari e le relative permute;

o) Gli appalti e le concessioni di opere e di servizi che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio o che per la rilevanza e la particolarità non ne costituiscano mera esecuzione, e che comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta o dei funzionari;

p) La nomina, la designazione e la revoca di propri rappresentanti presso Enti, aziende, istituzioni, associazioni o altri soggetti;

q) I piani regolatori intercomunali e più in generale i pareri in materia urbanistica ove previsti, ai sensi delle vigenti leggi,

3. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al comma precedente non possono essere adottate in via d’urgenza da altri organi della Comunità Montana, salvo quelle attinenti alle variazioni di bilancio da sottoporre alla ratifica del Consiglio nei sessanta giorni successivi, pena di decadenza.

Art. 9
Organizzazione e funzionamento

Nel rispetto e in ossequio alla legge regionale, l’organizzazione ed il funzionamento del Consiglio sono disciplinati da apposito regolamento, nel quale in particolare sono “normati”:

1) i diritti ed i doveri dei Consiglieri

2) la costituzione dei gruppi consiliari

3) la designazione e le funzioni dei capigruppo

4) la conferenza dei capigruppo

5) la costituzione, la composizione, le attribuzioni ed il funzionamento delle Commissioni permanenti

6) il funzionamento degli assessorati

7) le attribuzioni ai Consiglieri incaricati;

8) il funzionamento del Consiglio relativamente alle modalità di iniziativa delle deliberazioni di convocazione, di stesura dell’o.d.g., di svolgimento dell’adunanza, di elezioni e votazioni, di stesura del processo verbale della seduta e della sua approvazione.

Art. 10
Strumenti di indirizzo e controllo

1. Il Consiglio si può rivolgere alla Giunta e al Presidente, con mozioni, indirizzi, direttive, su temi specifici, impegnandoli a riferire sulla loro attuazione.

Art. 11
Delle Votazioni

1. Le votazioni hanno luogo con voto palese.

2. Il regolamento stabilisce i casi in cui il Consiglio vota a scrutinio segreto.

Art. 12
Commissioni Consiliari Straordinarie, Temporanee e Speciali.

1. Oltre alle Commissioni permanenti di cui all’Art. 9 comma 5°) il Consiglio può istituire - con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei componenti - commissioni consiliari straordinarie, temporanee, speciali, di indagine e di inchiesta, determinando nell’atto di istituzione i compiti, la composizione, la durata, i poteri di indagine eventualmente conferiti, le modalità di funzionamento e la dotazione di beni, servizi, strutture e personale che sia ritenuta necessaria all’espletamento del mandato.

2. I lavori delle commissioni così nominate devono compiersi nel termine assegnato, pena la decadenza automatica della Commissione.

3. I lavori delle commissioni si concludono con la presentazione mediante deposito in segreteria a disposizione del Consiglio entro il termine fissato di una relazione a cura del Presidente della Commissione.

4. E’ in facoltà dei commissari dissenzienti di presentare relazioni di minoranza nelle stesse forme e termini della relazione della Commissione.

5. La relazione della commissione e quelle eventuali di minoranza devono essere sottoposte all’esame del Consiglio per l’assunzione di eventuali provvedimenti nella prima seduta successiva a quella dell’avvenuto deposito.

6. Il regolamento disciplina il loro numero, le materie di competenza, il funzionamento e la loro composizione nel rispetto del criterio proporzionale.

CAPO II
La Giunta

Art. 13
Composizione, elezione e cessazione

1. La Giunta è l’organo di governo dell’Ente, ispirata ad una visione unitaria degli interessi dei territori che costituiscono la Comunità Montana. E’ composta dal Presidente, dal Vice Presidente e da un numero di componenti, denominati assessori, non superiori a quattro.

2. Il Presidente, il Vice Presidente e i componenti della Giunta debbono avere i requisiti di eleggibilità e compatibilità previsti dalla legge regionale, che ne disciplina la decadenza

3. La Giunta della Comunità Montana è eletta dal Consiglio con unica votazione nella prima adunanza subito dopo la convalida dei Consiglieri. L’elezione avviene sulla base di un documento programmatico, sottoscritto da almeno un terzo dei Consiglieri assegnati alla Comunità Montana, contenente la lista dei candidati alla carica di Presidente, di Vice Presidente, e di componenti della Giunta. Il documento è illustrato dal candidato alla carica di Presidente. Esso deve contenere, oltre a quanto previsto dalla Legge, l’indicazione delle deleghe che il Presidente intende attribuire ai singoli componenti.

4. L’elezione avviene a scrutinio palese, a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati alla Comunità Montana. Nel caso non si raggiunga la maggioranza predetta, si procede alla indizione di due successive votazioni da tenersi in distinte sedute e comunque entro sessanta giorni dalla convalida dei Consiglieri. Qualora in nessuna di esse si raggiunga la maggioranza richiesta, il Consiglio è sciolto secondo le procedure previste dall’art 39 della legge n.142/1990 e s.m.i. Analoga procedura si utilizza in caso di vacanza della carica di Presidente; in caso di dimissioni del Presidente decade l’intera Giunta, ed i sessanta giorni decorrono dalla data di presentazione delle dimissioni. La surroga di uno o più componenti la Giunta avviene nella seduta del Consiglio immediatamente successiva al verificarsi della vacanza od alla presentazione delle dimissioni.

5. Possono essere eletti componenti della Giunta Sindaci, Assessori o Consiglieri Comunali dei Comuni facenti parte della Comunità Montana.

6. l Presidente, il Vice Presidente e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia costruttiva espressa per appello nominale con voto della maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati alla Comunità montana. Si applicano le norme contenute nell’articolo 37, comma 2, della L.142/1990 e s.m.i.

7. Alla sostituzione di singoli componenti della Giunta, revocati dal Consiglio su proposta del Presidente, provvede nella stessa seduta il Consiglio su proposta del Presidente.

Art. 14
Competenza

1. La Giunta organo di governo della Comunità Montana:

a) adotta tutti gli atti di amministrazione ordinaria;

b) adotta tutti gli atti che non siano riservati alla competenza del Consiglio o che non siano attribuiti o riservati dalla legge, dallo statuto o dai regolamenti al Presidente, al Direttore o ai funzionari e ai responsabili;

c) adotta in via d’urgenza le deliberazioni di variazione al bilancio, comunque soggette a ratifica consiliare entro i termini previsti dalla legge

d) svolge attività propositiva e di impulso nei confronti del Consiglio

e) da attuazione agli indirizzi del Consiglio

f) riferisce annualmente al Consiglio sulla propria attività

g) determina con atti generali criteri, obiettivi e mezzi per l’attività di gestione di competenza dei funzionari dirigenti

h) esercita tutte le funzioni assegnate dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti e dai provvedimenti fondamentali del Consiglio.

i) Adotta i regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio.

j) Decide sugli appalti e le concessioni di opere e di servizi che siano stati previsti espressamente in altri atti fondamentali deliberati dal Consiglio.

k) Delibera la contrazione dei mutui previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio.

Art. 15
Funzionamento

1. La Giunta delibera con l’intervento della maggioranza dei componenti e a maggioranza di voti.

2. Alle adunanze può partecipare chiunque venga invitato dal Presidente o dagli Assessori.

3. La Giunta provvede, con proprio provvedimento a disciplinare le modalità di convocazione, la determinazione dell’ordine del giorno e ogni altro aspetto del proprio funzionamento non disciplinati dalla legge regionale o dallo statuto.

4. Contestualmente all’affissione all’Albo Pretorio, le deliberazioni adottate dalla Giunta della Comunità Montana sono trasmesse in elenco ai Capigruppo consiliari, i relativi testi sono messi a disposizione dei Consiglieri, presso i rispettivi Capogruppo.

CAPO III
Il Presidente

Art. 16
Competenza

1. Il Presidente della Comunità Montana ha la legale rappresentanza della Comunità Montana, assicura l’unità dell’attività politico-amministrativa della medesima, anche tramite il coordinamento dell’attività degli organi collegiali e dei componenti della Giunta, sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici nonché all’esecuzione degli atti, sovrintende altresì all’espletamento delle funzioni attribuitegli dalla legge regionale, dallo statuto e dai regolamenti.

2. Nell’esercizio delle competenze indicate nel primo comma, il Presidente della Comunità Montana, in particolare:

a) rappresenta la Comunità Montana in tutti i rapporti e le sedi istituzionali e sociali competenti;

b) firma tutti gli atti nell’interesse della Comunità Montana per i quali tale potere non sia attribuito dalla legge o dallo statuto al Direttore o ai funzionari dirigenti;

c) convoca e presiede la Giunta, fissando l’ordine del giorno e distribuendo gli affari sui quali deve deliberare tra i componenti della medesima in armonia con gli incarichi eventualmente a questi rilasciate;

d) convoca e presiede il Consiglio, di norma, previa deliberazione di giunta, fissando l’ordine del giorno, salvi i casi in cui tale funzione è demandata dalla legge al Consigliere più anziano;

e) firma i verbali e le deliberazioni della Giunta e del Consiglio congiuntamente al Direttore segretario verbalizzante;

f) impartisce ai componenti della Giunta le direttive politiche e amministrative relative all’indirizzo generale dell’Ente e a specifiche deliberazioni del Consiglio e della Giunta, nonché’ all’attuazione delle leggi e delle direttive della Comunità Europea;

g) coordina e stimola l’attività dei singoli componenti della Giunta; viene da questi informato di ogni iniziativa che influisca sull’indirizzo politico amministrativo dell’Ente; può in ogni momento sospendere l’esecuzione di atti dei componenti della Giunta da lui incaricati per sottoporli all’esame della Giunta;

h) svolge attività propulsiva nei confronti degli uffici e dei servizi, impartendo direttive, indicando obiettivi e attività necessarie per la realizzazione dei programmi dell’ente, anche sulla base delle indicazioni della Giunta;

i) adotta, di concerto con il Direttore e i funzionari dirigenti, in relazione alla loro competenza, atti di carattere generale per garantire il coordinamento ed il regolare funzionamento degli uffici e dei servizi;

j) promuove tramite il Direttore indagini e verifiche sull’attività degli uffici e dei servizi;

k) può acquisire informazioni presso tutti gli uffici e servizi informazioni;

l) promuove ed assume iniziative volte ad assicurare che aziende, enti, istituzioni della Comunità Montana nonché consorzi o società di cui la Comunità Montana fa parte svolgano la rispettiva attività secondo gli indirizzi fissati dagli organi collegiali della Comunità stessa;

m) riceve le interrogazioni, le interpellanze, le mozioni, le istanze, le proposte e le petizioni da sottoporre al Consiglio;

n) indice i referendum, deliberati dal Consiglio su iniziativa popolare;

o) conclude accordi con i soggetti interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ai sensi delle disposizioni sul procedimento amministrativo, fatto salvo l’intervento dell’organo competente all’adozione del provvedimento stesso;

p) stipula gli accordi di programma, ferma restando la competenza degli altri organi ad intervenire al riguardo;

q) provvede alle nomine spettanti al Consiglio nel caso di inerzia di questo secondo le previsioni di legge.

Art. 17
Il Vice Presidente

1. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di assenza o di impedimento. In questo caso competono al Vice Presidente tutte le attribuzioni di cui al precedente Art. 16.

Art. 18
Incarichi e deleghe del Presidente

Il Presidente può conferire deleghe amministrative al Vice Presidente agli assessori. nelle materie omogenee definite dall’apposito regolamento, e se del caso, su materie specifiche a singoli consiglieri.

SEZIONE II
ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

CAPO I
L’organizzazione amministrativa

Art. 19
Ordinamento degli uffici e dei servizi

1. L’organizzazione degli uffici e dei servizi, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti di accesso all’impiego sono disciplinati in uno o più regolamenti, in conformità alle disposizioni di legge, dello Statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale degli enti locali.

2. I regolamenti di cui al precedente comma, sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, sono adottati dalla Giunta della Comunità Montana, sulla scorta degli indirizzi generali approvati dal Consiglio della Comunità Montana.

3. Sono esclusi dalla competenza della Giunta gli istituti espressamente riservati per legge al Consiglio o alla contrattazione collettiva nazionale e decentrata.

4. L’organizzazione degli uffici e dei servizi è improntata a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione e risponde a principi di professionalità e responsabilità.

5. La struttura organizzativa si articola in unità operative aggregate, secondo criteri di omogeneità, in aree in modo da conseguire il coordinato esercizio di funzioni fra loro omogenee.

6. La dotazione organica e l’organigramma del personale sono qualitativamente e quantitativamente dimensionati in relazione alle esigenze di esercizio delle funzioni e dei servizi gestiti dalla Comunità Montana ed alle disponibilità finanziarie consolidate dell’Ente; nella dotazione organica specifico rilievo assume la costituzione dell’ufficio di piano tecnico urbanistico ex Art. 7 Legge n° 93 del 25/03/1981

7. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e gli altri regolamenti attinenti per materia prevedono forme per l’esercizio del controllo di gestione e definiscono le modalità per il conferimento degli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi, i criteri di valutazione dei dirigenti e le modalità di revoca dell’incarico.

8. Negli stessi regolamenti sono altresì previste forme di coordinamento dell’attività degli uffici, nonché disciplinate la mobilità interna del personale e la formazione professionale, perseguendo l’obiettivo di conseguire la piena integrazione e complementarità tra i vari settori di attività dell’Ente.

Art. 20
Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio
della Comunità Montana

1. Il Consiglio della Comunità Montana determina nell’ambito dei principi stabiliti dallo Statuto gli indirizzi ed i criteri direttivi cui la Giunta uniformerà i contenuti del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

2. Nell’esercizio di tale attribuzione in particolare il Consiglio provvede a:

a) Definire le linee essenziali dell’organizzazione dell’Ente, nonché i criteri per il dimensionamento della dotazione organica in funzione delle esigenze operative dei servizi e della attuazione del programma politico - amministrativo;

b) Stabilire eventuali limiti e forme di controllo della spesa del personale;

c) Fissare i limiti del ricorso alla dirigenza esterna ed al personale a contratto;

d) Definire i criteri atti a garantire il coordinato svolgimento dell’attività degli uffici posti alla diretta dipendenza del Presidente e degli Assessori, ove istituiti, per l’esercizio della funzione di indirizzo e controllo spettante al Consiglio stesso.

Art. 21
Incarichi ed indirizzi di gestione

1. Gli organi istituzionali dell’ente uniformano la propria attività al principio dell’attribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai funzionari responsabili degli uffici e dei servizi.

2. Stabiliscono in atti provvedimenti formali, anche sulla base delle proposte degli stessi funzionari, gli indirizzi e le direttive generali e settoriali per l’azione amministrativa e la gestione, indicando le priorità di intervento, i criteri e le modalità per l’esercizio delle attribuzioni.

3. Il Presidente definisce ed attribuisce ai funzionari di adeguata qualifica e di congrua capacità gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi.

4. La direzione degli Uffici e dei servizi può essere altresì attribuita al Direttore della Comunità Montana o a Dirigenti funzionari esterni, in assenza di professionalità analoghe all’interno dell’Ente, con le modalità e nei limiti previsti dai regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

5. Gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi hanno durata temporanea e non possono superare quella del mandato elettorale del Presidente della Comunità Montana che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati nei casi previsti dalla legge e dai regolamenti dell’ente.

6. Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con il funzionario interessato, secondo le modalità stabilite dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme degli accordi collettivi di lavoro.

7. La Comunità Montana può associarsi con altri enti locali per l’esercizio in comune di funzioni amministrative e per l’espletamento dei servizi, regolando con apposita convenzione i reciproci rapporti, le modalità di svolgimento delle attività gestite unitariamente ed i compiti del personale impiegato.

8. Gli atti dei responsabili dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma da parte del Presidente.

9. In caso di inerzia o ritardo nella assunzione di atti dovuti, di competenza degli stessi o degli organi gerarchicamente sovraordinati, il Presidente assegna ove possibile un termine per l’adempimento e nomina un commissario “ad acta” ove l’inerzia permanga ulteriormente.

10. E’ in ogni caso fatta salva l’eventuale adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del funzionario inadempiente, come anche resta ferma la facoltà del Presidente di revocare l’incarico di direzione ove ne ricorrano i presupposti.

11. Fermo restando quanto previsto al comma precedente, il regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei servizi disciplina le ulteriori misure atte a conseguire efficacia all’azione amministrativa ed efficienza nella gestione, compresi i rimedi nel caso di carenze imputabili ai responsabili dei servizi, per inefficienza, violazione delle direttive e degli atti di indirizzo o per altra causa.

Art. 22
Il Direttore

1. La Comunità Montana in aderenza ai contenuti del 2° comma dell’Art. 24 della L.R. 16/99 - si dota di un Direttore che svolge anche funzioni di Segretario.

2. Il Direttore è il garante della correttezza amministrativa sia per la preparazione sia per l’attuazione delle decisioni degli organi della Comunità Montana, disponendo -d’intesa con il Presidente- a tal fine di poteri di propulsione, indirizzo, coordinamento e controllo.

3. Al Direttore della Comunità Montana compete l’adozione degli atti previsti dalla legge, dal presente statuto e dal regolamento, gli atti esecutivi, anche a rilevanza esterna, non comportanti attività deliberative e non espressamente attribuiti ad organi elettivi.

4. Il Direttore, nel rispetto delle direttive impartitegli dal Presidente, da cui dipende funzionalmente, e oltre alle competenze di legge, in particolare:

a) sovrintende, in qualità di dirigente del personale, allo svolgimento delle funzioni dei dipendenti e ne coordina l’attività, cura l’attuazione dei provvedimenti, è responsabile dell’istruttoria delle deliberazioni, provvede ai relativi atti esecutivi e partecipa alle riunioni della Giunta e del Consiglio per la redazione e sottoscrizione, tra l’altro, dei relativi verbali di seduta;

b) predispone i programmi di attuazione tecnico - amministrativa che gli competono in virtù di leggi, del presente statuto e del regolamento, secondo le direttive impartitegli dal Presidente, forma relazioni e progetti di carattere organizzativo, cura gli indirizzi esecutivi della volontà degli organi nell’interesse della Comunità Montana;

c) organizza il personale ai sensi del regolamento e individua le risorse finanziarie e strumentali, messe a disposizione della Comunità Montana per la realizzazione degli obiettivi e delle finalità fissate dagli organi dell’ente;

d) presiede le commissioni di concorso per l’assunzione del personale dipendente della Comunità Montana;

e) sovrintende all’acquisto di beni e servizi nei limiti degli impegni e dei criteri adottati con deliberazioni della Giunta o del Consiglio, secondo le modalità del regolamento;

f) provvede, di concerto con il Presidente, con proprio atto scritto di natura non deliberativa, alla liquidazione delle spese per acquisto di beni e servizi già predeterminati, relativi alla gestione corrente e liquida indennità, compensi, rimborsi ai dipendenti, previa attestazione di regolarità tecnica e contabile dei responsabili degli uffici e dei servizi, secondo le modalità del regolamento;

g) provvede alla verifica di tutta la fase istruttoria degli adempimenti di legge e concorre all’attuazione di tutti quegli atti, anche a rilevanza esterna, consequenziali all’esecuzione delle deliberazioni degli organi;

h) verifica la correttezza amministrativa e l’efficienza di gestione sull’attività degli uffici e dei servizi e coordina i responsabili degli stessi in base ai criteri di autonomia, di funzionalità e di economicità;

i) sottoscrive i mandati di pagamento e le reversali di incasso unitamente al responsabile del servizio contabile.

j) esprime i pareri di cui all’Art. 53 della legge 8.6.1990, n°142;

m) riferisce al Presidente su ogni situazione di irregolarità o di disfunzionalità inerente alle materie di competenza e propone l’adozione di provvedimenti di natura organizzativa e gestionale, anche di valenza generale.

5. Il Direttore quale Segretario, se in possesso dei requisiti prescritti, può rogare nell’interesse della Comunità Montana gli atti, le scritture private e quanto ammesso dalla legge e dal regolamento.

CAPO II
Il Revisore dei Conti

Art. 23
Ruolo dell’organo

1. Il Revisore dei Conti è organo della Comunità Montana, equiordinato agli organi istituzionali e finalizzato a tutelare gli interessi pubblici dell’Ente e della collettività amministrati.

Art. 24
Revisione economico - finanziaria

1. Il Revisore dei conti è nominato dal Consiglio della Comunità Montana, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione della Comunità Montana e delle istituzioni.

2. Il Revisore attesta la veridicità delle scritture contabili e la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del conto consuntivo.

3. La relazione deve evidenziare i dati e gli elementi necessari per la valutazione del livello di produttività ed economicità della gestione ed esprime suggerimenti e proposte tese a migliorare l’efficienza ed i risultati.

4. Nell’esercizio delle sue attribuzioni il Revisore dei Conti ha accesso a tutti gli uffici della Comunità Montana per effettuare le verifiche e gli accertamenti necessari per l’espletamento dell’incarico ed ha diritto ad ottenere direttamente dagli stessi copia degli atti e dei documenti necessari.

5. Il Regolamento di contabilità definisce le funzioni del Revisore dei Conti e può attribuire allo stesso ulteriori compiti di verifica e controllo, rispetto a quelli previsti dalla legge, nonché di supporto all’attività degli organi amministrativi dell’ente.

6. Il Regolamento di contabilità disciplina l’organizzazione ed il funzionamento dell’organo, le modalità di presentazione al Consiglio della Comunità Montana del referto su gravi irregolarità della gestione e specifica i rapporti del Revisore con gli organi elettivi e burocratici.

Art. 25
Nomina, durata in carica, cessazione

1. La nomina, la durata in carica e la cessazione del Revisore dei conti sono disciplinate dalla Legge.

Art. 26
Funzionamento

1. L’esercizio delle funzioni è previsto e disciplinato nel regolamento di contabilità, in apposito titolo, nel quale in particolare saranno specificati:

a) la causa di ineleggibilità alla carica;

b) le modalità di corresponsione del compenso;

c) le modalità di accesso agli atti e ai documenti dell’ente;

d) le modalità di collaborazione con gli organi elettivi e burocratici dell’ente nell’ottica del miglioramento dell’economicità, dell’efficienza, dell’efficacia dell’azione  amministrativa;

e) la responsabilità nell’espletamento della funzione;

f) le modalità di revoca in caso di inadempienza;

g) l’organizzazione razionale delle funzioni attribuite.

CAPO III
Controllo di gestione

Art. 27
Impostazione metodologica

1. La Comunità Montana persegue le proprie finalità adottando il metodo della programmazione aziendale ed relativi strumenti.2. Programmazione degli obiettivi e verifica dei risultati, intermedi e finali, costituiscono due aspetti interrelati del processo direzionale che, nella sua unitarietà, configura il contenuto del controllo di gestione.3. Finalità fondamentali del controllo di gestione sono:

a) supportare i settori singolarmente intesi e l’Amministrazione nel suo complesso nella realizzazione efficace ed efficiente degli obiettivi assegnati;

b) migliorare il processo decisionale e gestionale dell’Amministrazione attraverso un confronto ragionato e continuo sugli scostamenti osservati tra obiettivi e risultati e sulle cause che sono all’origine degli scostamenti medesimi;

c) specificare le responsabilità gestionali istituite dalla legge 8 giugno 1990 n°142 e dalla legge 7 agosto 1990 n° 241, fornendo indicazioni sull’attività dei funzionari al fine di una loro corretta e oggettiva valutazione;

d) costituire un terreno oggettivo di confronto tra organi politici ed organi di gestione.

Art. 28
Obiettivi - risultati - produttività

1. La definizione degli obiettivi perseguiti dai settori E’ la specificazione in termini gestionali delle finalità politiche espresse dal Consiglio con l’adozione di atti programmatici fondamentali gestiti dalla Giunta nell’aspetto esecutivo.

2. Tali obiettivi vengono misurati secondo i predeterminati criteri oggettivi.3. I risultati conseguiti nella gestione dei settori vengono rilevati nella stessa forma in cui sono stati definiti gli obiettivi corrispondenti.

4. La rilevazione dei risultati conseguiti in relazione agli obiettivi fissati avviene alla fine di ogni esercizio.

5. Il raffronto tra obiettivi e risultati costituisce base per la periodica valutazione della produttività.

Art. 29
Ufficio di controllo

1. Gli adempimenti tecnico - amministrativi concernenti il controllo della gestione spettano al Direttore che risponde direttamente al Presidente.

2. I risultati del controllo di gestione sono sottoposti dall’ufficio competente al Revisore dei conti e alla Giunta. Questa riferisce su di essi al Consiglio con apposita relazione annessa alla proposta di deliberazione consiliare di approvazione del conto consuntivo.

Art. 30
Controllo di gestione e controllo di qualità

1. Al fine di verificare lo stato d’attuazione degli obiettivi programmati, nonché l’efficienza, l’efficacia e l’economicità della gestione, è istituito il controllo di gestione, secondo le norme e con le modalità disciplinate nel regolamento di contabilità.

2. Per i servizi gestiti direttamente dall’ente e per quelli eventualmente erogati attraverso le istituzioni, deve essere posto in essere un sistema di rilevazione dei costi e dei ricavi secondo le tecniche della contabilità economica analitica, tenendo conto dell’articolazione organizzativa degli uffici e dei servizi.

3. Per l’esercizio del controllo di gestione la Comunità Montana può avvalersi di professionalità esterne all’ente o di società ed organismi specializzati.

4. Nei servizi erogati all’utenza la Comunità Montana definisce gli standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni e determina indici e parametri idonei a misurare e valutare i risultati conseguiti.

5. Il livello qualitativo e quantitativo dei servizi è periodicamente verificato con gli utenti, attraverso idonee forme di consultazione anche a campione, ed è costantemente adeguato al mutare delle esigenze e della domanda.

TITOLO III
“ATTIVITA’ SOCIO-ECONOMICA”

CAPO I

Art. 31
Premesse metodologiche

1. Le forme di esercizio e gestione delle attività economico - sociali svolte dalla Comunità Montana sono determinate sulla base dei seguenti criteri:

a) raggiungimento delle dimensioni offerte idonee a garantire la qualità tecnica della risposta ai bisogni, la continuità dei servizi e la professionalità degli operatori sulla base delle conoscenze tecnico - scientifiche esistenti;

b) conseguimento dei livelli di costi complessivamente giudicati più convenienti e compatibili con il mantenimento di equilibri di gestione ottenibili da parte dello Stato, della Regione o di altri enti interessati al servizio.

c) realizzazione di opportunità per lo sviluppo delle iniziative economiche e imprenditoriali locali e per l’aumento dell’occupazione locale, con specifico riferimento all’attività artigianale.

d) mantenimento di un’autonomia e di una flessibilità di scelta della Comunità Montana

nel lungo periodo evitando il rischio della subordinazione a posizioni di monopoli

esterni non controllabili. CAPO II Tipologia gestionale

Art. 32
Servizi pubblici

1. La scelta fra le diverse forme di affidamento dei servizi pubblici spetta al Consiglio con deliberazione a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di apposite analisi e valutazioni attuate con i metodi suggeriti dalle discipline aziendali.

2. Nel regolamento di amministrazione e contabilità sono previste procedure di raccordo e di coordinamento tra i servizi gestiti nelle diverse forme e gli indirizzi e programmi generali di intervento della Comunità Montana in modo da realizzare una organica strategia complessiva di intervento del gruppo di aziende comunitarie.

3. La gestione dei servizi può avvenire nelle seguenti forme:

a) in economia, quando, per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio non sia opportuno costituire una istituzione o una azienda;

b) in concessione a terzi, quando sussistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale; in tal caso la Comunità Montana può partecipare con proprie quote a Società di capitale;

c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica imprenditoriale;

d) a mezzo di istituzione, e consorzi, per l’esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;

e) a mezzo di società di capitali, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare, la partecipazione di altri soggetti pubblici o privati.

4. I modi e le forme di organizzazione dei servizi formeranno oggetto di apposito regolamento.

Art. 33
Rapporti istituzionali con enti pubblici

1. La Comunità Montana, per il migliore perseguimento delle proprie finalità istituzionali, impronta la propria azione alla massima collaborazione con gli enti pubblici che hanno poteri di intervento in materie rilevanti per la collettività locale.

2. La collaborazione con gli enti pubblici può esplicarsi in tutte le possibili forme sia di diritto pubblico sia di diritto privato a condizione che alla Comunità Montana siano assicurati congrui strumenti di indirizzo, informazione e controllo sull’attività interessata.

3. in particolare, la Comunità Montana può far ricorso alla convenzione, all’accordo di programma, alla conferenza di servizi, al consorzio, all’unione di comuni, alla società di diritto privato, e con tali mezzi può svolgere in modo coordinato funzioni e servizi, gestire in modo associato servizi , definire e attuare opere, interventi e programmi di interventi, avvalersi di uffici di altri enti e consentire a questi di avvalersi dei propri, istituire strutture per attività di comune interesse.

Art. 34
Rapporti con i Comuni e con altri enti pubblici

1. L’esercizio associato, da parte della Comunità Montana, di funzioni proprie dei Comuni o a questi delegate dalla Regione è disciplinato dalla Legge.

2. L’esercizio di altre funzioni delegate dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione da parte della Comunità Montana presuppone un accordo tra la Comunità Montana e l’ente delegante. In tale accordo deve essere normalmente previsto l’impegno dell’ente delegante a trasferire alla Comunità Montana le risorse finanziarie e organizzative necessarie per l’esercizio della delega.

3. La Comunità Montana può, delegare ad altri enti, di volta in volta le realizzazioni dei programmi di intervento attinenti alle loro specifiche funzioni nell’ambito della rispettiva competenza territoriale.

4. La Comunità Montana cura l’informazione dei Comuni membri circa la propria attività.

5. D’intesa con i Comuni, la Comunità Montana promuove la costituzione della conferenza dei Sindaci quale organismo permanente di consultazione e di raccordo fra l’attività dei Comuni e quella della Comunità stessa.

6. La Comunità Montana promuove lo sviluppo dei rapporti con le altre Comunità Montane, anche attraverso la costituzione della Consulta dei Presidenti delle Comunità Montane.

Art. 35
Gestione da parte della Comunità montana di funzioni proprie dei Comuni o ad esse delegate, da esercitarsi in forma associata

1. I Comuni di Casale Corte Cerro, Germagno, Gravellona Toce, Loreglia, Massiola e Valstrona, o parte di essi organizzano l’esercizio associato di funzioni proprie e la gestione associata di servizi comunali, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

2. I Comuni di cui al comma 1 organizzano altresì, a livello di Comunità Montana, l’esercizio associato di funzioni ad essi delegate.

3. La legge regionale indica le funzioni proprie dei Comuni, o ad essi delegate, che debbono essere esercitate in forma associata in attuazione dell’Art. 29, comma 2, della legge 142/1990 e ne definisce le procedure dell’attuazione.

4. Ai fini dell’attuazione delle disposizioni di cui ai commi 1. e 2., i Consigli Comunali approvano un disciplinare sulla base di uno schema tipo, definito dalla Comunità Montana d’intesa con i Comuni interessati, che stabilisce i fini, la durata dell’impegno, i rapporti finanziari, nonché gli obblighi e le garanzie reciproche tra i Comuni e la Comunità Montana.

5. Per la gestione di servizi di livello provinciale o di aree intercomunali che superino l’ambito territoriale della zona omogenea montana, la Comunità Montana può essere delegata da tutti o parte dei propri Comuni a far parte di Consorzi fra Enti Locali costituiti ai sensi dell’Art. 25 della legge 142/1990, assorbendo le quote di partecipazione assegnate ai singoli Comuni aderenti. In tal caso il Presidente della Comunità Montana, o suo delegato, fa parte dell’Assemblea del Consorzio in rappresentanza dei Comuni deleganti alla Comunità Montana.

6. La Comunità Montana non può partecipare a Consorzi qualora facciano parte dei medesimi tutti i Comuni che la costituiscono.

7. Ai sensi degli articoli 28 e 29 della legge 142/1990, e successive modifiche ed integrazione, la Comunità Montana, singolarmente o in consorzio con altri enti montani, esercita i forma associata le funzioni comunali, nonché la gestione associata di servizi pubblici spettanti ai Comuni.I Comuni possono delegare alla Comunità Montana la facoltà di contrarre mutui, in loro nome e per loro conto, presso la Cassa Depositi e Prestiti o presso altri istituti di credito, per la realizzazione di opere e per l’attuazione di interventi aventi carattere sovracomunale, qualora tali opere ed interventi siano coerenti con le finalità del piano pluriennale di sviluppo socio - economico.

Art. 36
Adesione ad enti e associazioni

1. La Comunità Montana può aderire ad altri Enti, organismi ed associazioni che curano interessi attinenti ai suoi fini istituzionali.

CAPO III
STRUMENTI DI ATTUAZIONE

Art. 37
Tipologia

1. Sono strumenti di attuazione delle attività socio - economiche territoriali:

a) il piano pluriennale di sviluppo socio - economico;

b) carta di destinazione d’uso del suolo;

c) i programmi annuali operativi

d) i progetti speciali integrati

e) i piani di settore

f) i programmi progetti specifici

g) regolamenti attuativi di cui alle lettere a), b), c), d) e)

h) provvedimenti previsionali previsti dalla legge.

Art. 38 Il piano pluriennale
di sviluppo socio - economico

1. La Comunità Montana, in accordo con le previsioni e gli obiettivi del programma regionale di sviluppo, adotta il piano pluriennale di sviluppo socio-economico e provvede agli aggiornamenti e alle eventuali variazioni dello stesso nei termini e con le procedure previste dalla legge.

2. Il Piano pluriennale di sviluppo socio - economico ha durata quinquennale. Nel corso della sua validità, al piano possono essere apportate variazioni ed aggiornamenti.

3. Il piano pluriennale di sviluppo socio - economico, è predisposto dalla Giunta della Comunità Montana tenendo conto delle previsioni degli strumenti urbanistici esistenti a livello comunale ed intercomunale, della pianificazione territoriale e di settore vigenti, nonché delle indicazioni derivanti dalla consultazione dei Comuni interessati, ed è elaborato sulla base delle conoscenze aggiornate della realtà della zona.

4. Il Consiglio della Comunità Montana adotta il Piano pluriennale di sviluppo socio - economico e lo trasmette corredato di ogni utile documentazione, alla Provincia del Verbano-Cusio-Ossola che lo approva con deliberazione consiliare entro novanta giorni dal suo ricevimento.

Art. 39
Carta di destinazione d’uso del suolo

1. Il Piano pluriennale di sviluppo socio - economico è corredato da una tavole denominata “carta di destinazione d’uso del suolo” contenente gli indirizzi fondamentali dell’organizzazione territoriale nell’area di propria competenza, che ne costituisce parte integrante.

2. La carta di cui al comma precedente, elaborata in scala 1:25.000 individua le aree di prevalente interesse agro silvo - forestale e di particolare pregio ambientale e paesistico, le linee di uso delle risorse primarie e dello sviluppo residenziale, produttivo, terziario, turistico e la rete delle infrastrutture, aventi rilevanza territoriale.

3. La carta di cui ai commi precedenti concorre alla formazione del piano territoriale provinciale e del piano territoriale metropolitano ai sensi dell’articolo 9 ter, comma 2, lettera c) della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del Suolo) e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 40
Programmi annuali operativi

1. Il piano pluriennale di sviluppo socio - economico viene realizzato mediante i programmi annuali operativi. Il programma annuale operativo integra la relazione previsionale e programmatica allegata al bilancio di previsione della Comunità Montana ed indica l’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili per la sua attuazione.

2. Il programma annuale operativo è trasmesso alla Provincia ed alla Regione.

Art. 41
Progetti speciali integrati

1. Oltre che per le finalità specifiche previste dalla legge, la Comunità Montana può attuare i propri fini istituzionali anche mediante la predisposizione e l’adozione di progetti speciali integrati coerenti con il contenuto del piano pluriennale di sviluppo socio - economico, assunti anche d’intesa e con il concorso di altri enti pubblici e privati interessati alla promozione economico - sociale della zona montana.

2. I rapporti e gli impegni per la realizzazione dei progetti speciali integrati, qualora concorrano più soggetti al loro finanziamento e alla loro attuazione, sono regolati da appositi accordi e convenzioni stipulati tra le parti nei modi di legge.

Art. 42
I piani di settore

1. Per l’attuazione dei propri fini istituzionali, la Comunità Montana può dotarsi di piani e programmi di settore coerenti con il contenuto del piano pluriennale di sviluppo socio - economico.

Art. 43
I progetti o programmi specifici

1. I progetti specifici (la più semplice unità di pianificazione), nell’ambito dei progetti speciali integrati, dei piani di settore, dei regolamenti, in coerenza col piano pluriennale di sviluppo socio - economico, costituiscono il provvedimento operativo concreto per la realizzazione di iniziative di attività.

Art. 44
I regolamenti

1. La Comunità Montana disciplina con regolamenti, oltre alle materie indicate dalla legge, tutte quelle indicate dalle norme statutarie. Il Consiglio adotta i regolamenti previsti dalla legge e dal presente statuto a maggioranza assoluta dei propri componenti.

2. Prima della loro adozione gli schemi di regolamento verranno depositati per quindici giorni presso l’ufficio di Segreteria dell’Ente e del deposito verrà dato congruo avviso al pubblico mediante pubblicazione all’Albo Pretorio ed in ogni altra forma utile, onde consentire agli interessati la presentazione di osservazioni e/o memorie in merito ed al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla loro formazione.

3. Il Regolamento, con la relativa deliberazione consiliare d’approvazione, resterà pubblicato per 15 giorni all’Albo pretorio entrando in vigore il giorno successivo alla scadenza dei termini d’esecutività.

TITOLO IV
“ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE”

CAPO I

Art. 45 Principi generali

1. In attuazione del principio espresso nell’Art. 1 della Costituzione, la Comunità Montana valorizza ogni libera forma associativa e promuove la partecipazione dei cittadini alla propria attività, in particolare attraverso idonee forme di consultazione dei Comuni membri, degli altri enti pubblici e delle componenti economiche e sociali presenti sul territorio per una migliore individuazione degli obiettivi da perseguire e per un più efficace svolgimento della sua attività di programmazione.

2. Allo scopo di realizzare i principi di cui al precedente comma, la Comunità Montana:a) assicura la più ampia informazione sulle attività svolte e programmate;b) attua i principi sul diritto di accesso agli atti e ai documenti amministrativi;c) persegue la massima chiarezza nelle scelte comportanti vantaggi economici per enti e privati;

d) favorisce e promuove la partecipazione dei cittadini singoli o associati, anche inferiori ai diciotto anni, e in particolare della associazioni di volontariato, ai servizi di interesse collettivo;

e) istituisce consulte, disciplinate nella delibera consiliare di costituzione circa la loro composizione e modalità di funzionamento, per promuovere la conoscenza dei problemi relativi a determinati settori di attività e per assicurare il confronto con quanti operano in essi;

f) individua forme e momenti di coordinamento costanti con i comuni membri, gli altri Enti pubblici operanti sul suo territorio nell’ambito delle competenze sue proprie e con le altre Comunità Montane;

g) provvede alla consultazione della popolazione;

h) prevede il referendum consultivo;

i) può istituire il difensore civico. CAPO II Trasparenza

Art. 46
Albo pretorio

1. La Comunità Montana ha un albo pretorio per la pubblicazione delle deliberazioni, delle ordinanze, dei manifesti ed degli atti che devono essere portati a conoscenza del pubblico. Altre forme di pubblicazione per garantire la massima trasparenza potranno essere previste in apposito regolamento.

2. Il Direttore nella sua qualità di Segretario o un dipendente da lui delegato E’ responsabile delle pubblicazioni.

Art. 47
informazione

1) la Comunità Montana informa la collettività circa la propria organizzazione e attività, con particolare riguardo ai propri atti programmatici e generali.

2) la Comunità Montana, nel rispetto del segreto d’ufficio, mette a disposizione di chi ne abbia interesse le informazioni di cui dispone relativamente all’organizzazione, all’attività, alla popolazione e al territorio.

3) la Comunità Montana assicura agli interessati l’informazione sullo stato degli atti e delle procedure che li riguardino.

4) La Comunità Montana provvede a confermare l’organizzazione dei propri uffici e servizi

al perseguimento degli obiettivi indicati nei commi precedenti.

Art. 48
Accesso

1) Tutti gli atti della Comunità Montana sono pubblici, ad eccezione di quelli per i quali disposizioni normative e provvedimenti adottati in conformità ad esse vietano o consentono il differimento della divulgazione.

2) E’ garantito a chiunque vi abbia interesse il diritto di accesso ai documenti

amministrativi, relativi ad atti, dell’attività amministrativa.

3) Il diritto di accesso ricomprende, di norma, la facoltà di prendere in visione il documento e di ottenerne copia.

4) L’esercizio dell’acceso è disciplinato dal regolamento.

Art. 49
Rapporti economici con i privati

1) Un apposito regolamento stabilisce criteri per l’erogazione di contributi, sussidi, e, in genere, benefici economici ad Enti, privati e ad altri soggetti.

CAPO III
ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE

ART 50
Associazioni

1) La Comunità montana valorizza le libere associazioni, anche non personificate, diverse dai partiti politici, nonché le organizzazioni di volontariato, che perseguano interessi socialmente meritevoli e rilevanti per la propria azione, assicurandone la partecipazione attiva all’azione stessa, autorizzando l’accesso alle proprie strutture ed ai propri servizi ed, eventualmente, contribuendo alle loro esigenze funzionali.

2) Ai fini del precedente comma viene istituito un albo secondo le modalità stabilite dal regolamento, il quale disciplina appunto la concessione di contributi, sovvenzioni e ausili in genere, per agevolare il perseguimento degli scopi istituzionali di associazioni ed organizzazioni

Art. 51
Consulte

1) La Comunità Montana può istituire consulte relative a settori di particolare importanza per la propria azione.

2) Le consulte sono composte dai Rappresentanti delle forme associative portatrici degli interessi settoriali rilevanti e da Cittadini di particolare qualificazione ed esperienza nominati dal Consiglio.

3) Le consulte sono presiedute dal Presidente o dal componente della giunta incaricato per la materia e integrate da una rappresentanza della minoranza consiliare.

4) Le consulte esprimono pareri e formulano proposte sugli indirizzi politico-amministrativi del settore, che debbono obbligatoriamente essere esaminati dai competenti organi della Comunità Montana.

5) L’istituzione, a composizione, il funzionamento ed il rapporto delle consulte con la Comunità Montana sono disciplinati da appositi provvedimenti.

Capo IV
ATTIVITA’ DI PARTECIPAZIONE

Art. 52
Istanze, petizioni e proposte

1) Ogni cittadino, individualmente o in forma associata. può rivolgere alla Comunità Montana istanze, petizioni, e proposte dirette a promuovere una migliore tutela di interessi collettivi; le istanze sono trasmesse dal Presidente all’organo competente.

2) Ai fini del presente statuto si intendono:

a) per istanza: la richiesta scritta presentata da cittadini singoli o associati per sollecitare, nell’interesse collettivo, il compimento di atti doverosi di competenza degli Organi della Comunità Montana;

b) per petizione: la richiesta scritta presentata dal Sindaco di un Comune della Comunità Montana o da un numero minimo di 40 cittadini diretta a porre all’attenzione dell’amministrazione una questione di su competenza e di interesse collettivo;

c) per proposta: la richiesta scritta presentata da un numero minimo di 120 cittadini, per l’adozione di un atto di contenuto determinato, rispondente ad un interesse collettivo, di competenza del Consiglio e della Giunta.

3) Le istanze, petizioni e proposte sono presentate in carta semplice sottoscritta per esteso dagli interessati, l’esame delle stesse deve avvenire da parte degli organi competenti entro 60 giorni dalla data di presentazione.

Art. 53
Consultazione della popolazione

1) Il Consiglio può disporre forme di consultazione della popolazione o di particolari settori di questa, individuati in base a caratteristiche sociali o territoriali, in vista dell’adozione di specifici provvedimenti e comunque su problemi di interesse comunitario.

2) La consultazione può avvenire attraverso assemblee, sondaggi di opinioni, inchieste, raccolta di firme ed altri strumenti analoghi. Tali strumenti devono, comunque, garantire il massimo grado di obiettività e neutralità.

3) L’esito della consultazione non è vincolante per la Comunità Montana. L’organo competente è però tenuto ad esprimere le ragioni dell’eventuale mancato accoglimento delle indicazioni fornite dai cittadini.

Art. 54
Referendum consultivo

1) Il referendum consultivo può essere effettuato su temi di esclusiva competenza della Comunità Montana e di rilevante interesse sociale. Nell’ambito di tali temi il referendum consultivo deve riguardare o la proposta di adozione di una deliberazione o la proposta di abrogazione di una deliberazione di competenza di Consiglio o della giunta.

2) Hanno diritto di votare tutti gli elettori dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana.

3) Non è ammesso il referendum consultivo in materia di tributi, bilanci, conti consuntivi, mutui, nomine dei rappresentanti della Comunità Montana presso Enti e aziende e su proposte che siano già state sottoposte a referendum nell’ultimo triennio.

4) Il referendum consuntivo è indetto dal Presidente su richiesta di almeno un ventesimo degli elettori dei Consigli dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana.

5) Annualmente si può tenere una sola sessione referendaria, da svolgersi in una giornata domenicale nel periodo 1° Maggio 30 giugno purché non in concomitanza con altre elezioni o votazioni. In detta giornata hanno luogo le votazioni relative a tutte le richieste presentate dopo la scadenza di tali termini si tengono nella sessione dell’anno successivo.

6) Il quesito sottoposto a referendum consultivo è dichiarato accolto se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

7) Entro 90 giorni dalla proclamazione dell’esito favorevole del referendum il Consiglio deve deliberare, sulla proposta sottoposta a referendum. Il Consiglio può disattendere motivatamente il risultato referendario con deliberazione adottata con l’intervento della maggioranza dei Consiglieri ed a maggioranza di voti.  

TITOLO V
DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

Art. 55
provvedimenti d’attuazione dello statuto

1) Nell’adeguamento di regolamenti, provvedimenti, procedure, programmi, piani, uffici, servizi, e quant’altro necessario per l’attuazione delle norme statutarie, l’Ente deve ispirarsi ai nuovi principi generali in materia di procedimento amministrativo, allo scopo di assicurare la concreta applicazione di quei criteri di economicità, efficienza, efficacia e produttività che devono reggere l’espletamento di ogni attività amministrativa, garantendo nel contempo il rispetto di questi requisiti di imparzialità, trasparenza, pubblicità di partecipazione, con riferimento alla legge 8 giugno 1990, n. 142 e agli articoli 2, 3 e della Costituzione.

Art. 56
Approvazione dei regolamenti

1) Entro 12 mesi dall’entrata in vigore del presente Statuto, la Giunta presenta al Consiglio le proposte degli schemi dei regolamenti previsti dallo Statuto stesso e per l’adeguamento alle norme statutarie dei regolamenti già in vigore.

2) Sino all’approvazione dei nuovi regolamenti rimangono in vigore, per quanto

compatibili con le norme del presente Statuto, i regolamenti già esistenti.

Art. 57
Norma di funzionalità

1) Per tutti i casi dubbi che dovessero presentarsi o verificarsi intorno alla vera interpretazione, comunque giustificata dalle parti, di norme statutarie o regolamentari, nelle quali lo stesso Direttore ammetta la possibilità e l’esistenza di incertezza interpretativa, caso di necessità ed urgenza decide il Presidente con dichiarazione motivata, salvo poi sottoporre la questione al Consiglio per ogni definitiva risoluzione, vigendo sino ad allora la determinazione del Presidente.

2) Negli altri casi la questione è sottoposta al Consiglio che, vagliate le diverse posizioni, decide con deliberazione adottata con l’intervento della maggioranza dei Consiglieri ed a maggioranza di voti, motivando la sua determinazione.

3) Il definitivo pronunciamento del Consiglio rappresenterà un autorevole ed ufficiale riferimento normativo interno.

Art. 58
Modifiche statutarie successive

1) Le modificazioni soppressive, aggiuntive sostitutive e l’abrogazione totale o parziale dello statuto, sono deliberate dal Consiglio con la procedura di cui all’Art. 12- comma 3 della Legge Regionale 2 luglio 1999 n° 16.

2) La proposta di deliberazione di abrogazione totale dello Statuto deve essere accompagnata dalla proposta di deliberazione di un nuovo Statuto in sostituzione di quello precedente.

3) L’approvazione della deliberazione di abrogazione totale dello Statuto comporta l’approvazione del nuovo.

4) Nessuna iniziativa per la revisione o l’abrogazione totale o parziale, dello Statuto può essere presa, se non sia trascorso almeno un anno dall’entrata in vigore dello statuto o dell’ultima modifica, salvo che si renda necessario in adeguamento a norma di legge.

5) Una iniziativa di revisione o di abrogazione, respinta dal Consiglio, non può essere rinnovata se non trascorso un anno.

Art. 59
Entrata in vigore dello Statuto

1) Lo Statuto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

2) Le disposizioni dello Statuto che non richiedono norme regolamentari di attuazione sono immediatamente prevalenti su ogni altra disposizione normativa e sono immediatamente applicabili.



ALTRI ANNUNCI

Commissione assegnazione alloggi c/o A.T.C. - Vercelli

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che è stata pubblicata ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale 28.3.95 n. 46, nell’Albo Pretorio del Comune di Crescentino la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso generale emesso il 17.2.2000 dal Comune di Crescentino per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata disponibili nell’ambito del Comune stesso.

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate indirizzandole, a mezzo lettera raccomandata A.R., alla Commissione assegnazione alloggi c/o l’A.T.C. di Vercelli - C.so Palestro, 21/a 13100 Vercelli entro trenta giorni dalla pubblicazione nell’Albo Pretorio del Comune suindicato.

Il Presidente




Comune di Asti

Deliberazione del Consiglio Comunale n° 32 del 31.05.2000 divenuta esecutiva il 13.06.2000. Variante al Piano Particolareggiato denominato “Anfossi” relativo all’isola compresa tra le vie Gardini, Garibaldi, S. Secondo, al Teatro Alfieri, Grandi e la piazza Alfieri - Controdeduzioni alle osservazioni - Approvazione - Provvedimenti

(omissis)

IL CONSIGLIO COMUNALE

Riunitosi in seduta il giorno 31.05.2000

ha deliberato

1) Di accogliere l’osservazione n° 1 così come motivato all’allegato “B” della presente deliberazione;

2) Di estendere per equità e per oggettivi problemi strutturali e di incolumità pubblica, la possibilità di intervento di sostituzione edilizia con ricostruzione fedele delle fronti sulla pubblica via, oltre che al Comparto Edificatorio n° 3, anche alla attigua palazzina (c.d. Liberty) compresa nel Comparto Edificatorio n° 2;

3) Di respingere, per le motivazioni contenute nell’allegato “C” della presente deliberazione, l’osservazione n° 2;

4) Di approvare, sulla scorta di quanto indicato in premessa, ai sensi dell’art. 40 della L.R. 56/77 e s.m. ed i. , la seconda variante al Piano Particolareggiato denominato “Anfossi” da realizzare in Asti, nell’isola compresa tra le vie Gardini, Garibaldi, S. Secondo, al Teatro Alfieri, Grandi e la piazza Alfieri;

5) Di approvare gli elaborati della variante al Piano Particolareggiato “Anfossi”, allegati alla presente deliberazione sotto la lettera “D”, modificati ed integrati conseguentemente all’accoglimento dell’osservazione n° 1 e della determinazione di cui al punto 2;

6) Di mandare al Settore Urbanistica affinché curi le conseguenti previste pubblicazioni di legge.

(omissis)

Asti, 13 giugno 2000

Il Sindaco
Luigi Florio




Comune di Asti

Decreto di valutazione n. 242/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)

- Vista la Legge del 25.6.1865 n. 2359;

- Visto il titolo II° della Legge 22.10.1971 n. 865;

- Vista la Legge Regionale del 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni;

- Vista la Legge n. 359/92;

- Visto l’art. 3, comma 2 del D.lgs n. 29/93 e s.m.i., nonché l’art. 45, comma 1° del D.lgs. n. 80/98 emanato in attuazione dell’art. 11, comma 4°, Legge n. 58/97;

(omissis)

decreta

Articolo 1

Le indennità da corrispondere agli aventi diritto per l’espropriazione delle aree interessate “dalle opere di urbanizzazione per il completamento di Via Zara e Via Fiume” risultano fissate nella seguente misura:

A) TESTA MARIO di Roberto Testa & C. s.a.s.

con sede in Asti - via Sant’Evasio n. 16/A

N.C.T. di Asti

Foglio 81 mappale 1458

(ex 415/b, anziché 413 come da particellare di esproprio, in quanto come comunicato da tecnico incaricato al frazionamento in data 10/4/2000, il n. 413 è stato soppresso e fuso con il mappale 415 originale)

Superficie totale mq. 460

Superficie in esproprio mq. 78

Indennità di esproprio dovuta: L. 7.800.000

Indennità di occupazione dovuta: L. 153.833

B) proprietà VIARENGO ROMANO (omissis)

N.C.E.U. di Asti

Foglio 81 mappale 1455 (ex 235/b)

Superficie totale mq. 130

Superficie in esproprio mq. 130

Indennità di esproprio dovuta: L. 13.000.000

Indennità di occupazione dovuta: L. 256.390

N.C.E.U. di Asti

Foglio 81 mappale 1456 (ex 236/b)

Superficie totale mq. 220

Superficie in esproprio mq. 100

Indennità di esproprio dovuta: L. 10.000.000

Indennità di occupazione dovuta: L. 197.220

L’indennizzo di esproprio così determinato, dovrà essere ridefinito ai sensi dell’art. 16 D.lgs 30.12.1992 n. 504 ed eventualmente ridotto ad un importo pari al valore indicato per l’area nell’ultima dichiarazione o denuncia presentata dall’espropriato ai fini dell’applicazione dell’importo, trattandosi di espropriazione di area fabbricabile.

Pertanto i destinatari dell’esproprio sono invitati a presentare all’Ufficio Espropri copia dell’ultima dichiarazione ICI e dei relativi versamenti, nonché dichiarazione sostitutiva di atto notorio che precisi la quota di valore e la corrispondente ICI relativa all’area prevista in esproprio del Comune. “Qualora questa documentazione non venga fornita, non potrà aver seguito l’eventuale accettazione volontaria dell’indennizzo d’esproprio indicato in questo Decreto, che trascorsi trenta giorni dalla notifica del presente atto, verrà depositato come dal Legge alla Cassa DD.PP. in attesa di rivalutazione della Commissione Provinciale per le Espropriazioni.

Naturalmente la procedura proseguirà con il Decreto di Esproprio, e l’indennizzo rideterminato dovrà comunque essere ragguagliato al valore dell’area dichiarato ai fini dell’I.C.I.

Articolo 2

Il presente Decreto dovrà essere notificato, per la parte interessante ogni singola ditta proprietà, a tutti gli aventi causa, nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili.

I proprietari espropriandi entro trenta giorni dalla notifica del presente Decreto hanno diritto di convenire con l’Ente espropriante la cessione volontaria delle aree. In caso di silenzio l’indennità si intende rifiutata.

(omissis)

Il Dirigente
Valeria Fornaca




Comune di Asti

Decreto di valutazione n. 244/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)

- Vista la Legge del 25.6.1865 n. 2359;

- Visto il titolo II° della Legge 22.10.1971 n. 865;

- Vista la Legge Regionale del 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni;

- Vista la Legge n. 359/92;

- Visto l’art. 3, comma 2 del D.lgs n. 29/93 e s.m.i., nonché l’art. 45, comma 1° del Dlgs. n. 80/98 emanato in attuazione dell’art. 11, comma 4°, Legge n. 58/97;

(omissis)

decreta

Articolo 1

Le indennità da corrispondere agli aventi diritto per l’espropriazione delle aree interessate per la realizzazione dei “Lavori di costruzione Impianto Sportivo a Quarto Inferiore” risultano fissate nella seguente misura:

a) Proprietà:

BONACCORSI CARTUYVELS ANNA MARIA (omissis)

BONACCORSI FRANCO (omissis)

N.C.T. Comune di Asti

Foglio 91 mappale 261

Superficie totale mq. 36.430

Superficie da espropriare mq. 7.040

(salvo giusta misura da frazionamento)

Indennità di esproprio: L. 141.504.000

Superficie da espropriare mq. 6.030 soggetta a

fascia di inedificabilità

(salvo giusta misura da frazionamento)

Indennità di esproprio: L. 60.903.000

N.C.T. Comune di Asti

Foglio 91 mappale 260

Superficie totale mq. 19.805

Superficie da espropriare mq. 3.780

(salvo giusta misura da frazionamento)

Indennità di esproprio: L. 75.845.700

Superficie da espropriare soggetta a fascia di

inedificabilità 809 mq.

(salvo giusta misura da frazionamento)

Indennità di esproprio: L. 8.142.585

b) Proprietà:

FAUSSONE FABIO (omissis)

N.C.T. Comune di Asti

Foglio 91 mappale 505

Superficie totale mq. 18.080

Superficie da espropriare mq. 420

(salvo giusta misura da frazionamento)

Indennità di esproprio: L. 8.442.000

Superficie da espropriare soggetta a fascia di

inedificabilità: mq. 1.040

(salvo giusta misura da frazionamento)

Indennità di esproprio: L. 10.504.000

L’indennizzo di esproprio così determinato, dovrà essere ridefinito ai sensi dell’art. 16 D.lgs 30.12.1992 n. 504 ed eventualmente ridotto ad un importo pari al valore indicato per l’area nell’ultima dichiarazione o denuncia presentata dall’espropriato ai fini dell’applicazione dell’importo, trattandosi di espropriazione di area fabbricabile.

Pertanto i destinatari dell’esproprio sono invitati a presentare all’Ufficio Espropri copia dell’ultima dichiarazione ICI e dei relativi versamenti, nonché dichiarazione sostitutiva di atto notorio che precisi la quota di valore e la corrispondente ICI relativa all’area prevista in esproprio del Comune. “Qualora questa documentazione non venga fornita, non potrà aver seguito l’eventuale accettazione volontaria dell’indennizzo d’esproprio indicato in questo Decreto, che trascorsi trenta giorni dalla notifica del presente atto, verrà depositato come dal Legge alla Cassa DD.PP. in attesa di rivalutazione della Commissione Provinciale per le Espropriazioni.

Naturalmente la procedura proseguirà con il Decreto di Esproprio, e l’indennizzo rideterminato dovrà comunque essere ragguagliato al valore dell’area dichiarato ai fini dell’I.C.I.

Articolo 2

Il presente Decreto dovrà essere notificato, per la parte interessante ogni singola ditta proprietà, a tutti gli aventi causa, nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili.

I proprietari espropriandi entro trenta giorni dalla notifica del presente Decreto hanno diritto di convenire con l’Ente espropriante la cessione volontaria delle aree. In caso di silenzio l’indennità si intende rifiutata.

(omissis)

Il Dirigente
Valeria Fornaca




Comune di Baldichieri d’Asti (Asti)

Avviso

Il Responsabile del Servizio

In esecuzione del provvedimento del Consiglio Comunale n. 10 in data 27 marzo 2000, esecutivo ai sensi di Legge,

rende noto

che è depositato in visione presso la Segreteria Comunale nonchè pubblicato per estratto all’Albo Pretorio del Comune per 30 giorni consecutivi dal 21 giugno 2000 al 21 luglio 2000 il progetto di Variante parziale n. 1/2000 ai sensi dell’art. 17, c. 7 della L.R. 56/77, così come modificato dall’art. 1 c. 1 della L.R. 41/97, al vigente P.R.G.C.

Chiunque può prenderne visione presso l’Ufficio di Segreteria nei giorni di apertura al pubblico.

Dal 6 luglio 2000 al 21 luglio 2000 possono essere presentate osservazioni e proposte nel pubblico interesse esclusivamente per quanto oggetto della Variante.

Baldichieri d’Asti, 21 giugno 2000

Il Responsabile del Servizio
Simone Accossato




Comune di Baldichieri d’Asti (Asti)

Avviso

Il Responsabile del Servizio

In esecuzione del provvedimento del Consiglio Comunale n. 11 in data 27 marzo 2000, esecutivo ai sensi di Legge,

rende noto

che è depositato in visione presso la Segreteria Comunale nonchè pubblicato per estratto all’Albo Pretorio del Comune per 30 giorni consecutivi dal 21 giugno 2000 al 21 luglio 2000 il progetto di Variante parziale n. 2/2000 ai sensi dell’art. 17, c. 7 della L.R. 56/77, così come modificato dall’art. 1 c. 1 della L.R. 41/97, al vigente P.R.G.C.

Chiunque può prenderne visione presso l’Ufficio di Segreteria nei giorni di apertura al pubblico.

Dal 6 luglio 2000 al 21 luglio 2000 possono essere presentate osservazioni e proposte nel pubblico interesse esclusivamente per quanto oggetto della Variante.

Baldichieri d’Asti, 21 giugno 2000

Il Responsabile del Servizio
Simone Accossato




Comune di Barge (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 in data 9.5.2000 -Piano di Recupero area n. 27 proposto da Peplo Perrone Franca e Giuseppe - Approvazione

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

- di approvare gli elaborati costituenti il piano di recupero dei beni immobili individuati catastalmente al F. 62 particella 345 del N.C.E.U., presentato dai Sigg. Peplo Perrone Franca e Giuseppe, a firma dell’Ing. Angelo Ventura, di seguito elencati:

- Tav. 1 - Piante Stato di Fatto e Stato in Progetto (3.12.1999);

- Tav. 2 - Prospetti e Sezioni Stato di Fatto e Stato in Progetto (11.1.1999);

- Tav. 3 - Calcoli planovolumetrici, Planimetrie ed estratti di P.R.G.C. (3.12.1999);

- Tav. 4 - Particolari Costruttivi (11.1.1999);

- Tav. 5 - Relazione tecnico - Illustrativa (3.12.1999);

- Tav. 6 - Relazione Geotecnica (11.1.1999);

- Tav. 7 - Documentazione fotografica (11.1.1999);

- Tav. 8 - Computo Metrico Estimativo (11.1.1999);

- Tav. 9 - Bozza di Convenzione (4.5.2000);

- di pubblicare per estratto la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della regione Piemonte;

- di procedere alla sottoscrizione della convenzione, il cui testo è allegato alla presente deliberazione;

(omissis)




Comune di Brandizzo (Torino)

Avviso - Emissione Bando per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata

Si rende noto che, ai sensi della L.R. 28/3/1995 n. 46 è stato pubblicato in data 12.6.2000 il Bando per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata di risulta.

La partecipazione è consentita ai residenti o a coloro che svolgono la propria attività lavorativa in uno dei Comuni facenti parte dell’ambito territoriale n. 17.

Le domande di partecipazione, compilate sui moduli appositamente predisposti ed in distribuzione presso gli uffici del Comune sopra indicato, dovranno essere presentate entro il termine del 31.7.2000, salvo che si tratti di lavoratori emigrati all’estero, per i quali il termine è prorogato al 30.8.2000.

Brandizzo, 21 febbraio 2000

Il Sindaco
Roberto Buscaglia




Comune di Buttigliera Alta (Torino)

Decreto n. 2/2000 Prot. 6130 - Aree site nel Piano per l’Edilizia Economica Popolare destinate alla realizzazione di programmi edilizi ed opere di urbanizzazione. Provvedimento relativo alla espropriazione.

Il Responsabile dell’Area Tecnica

(omissis)

decreta

Articolo 1 - In favore del Comune di Buttigliera Alta è pronunciata l’espropriazione delle aree di seguito descritte, site nel territorio Comunale, ambito del vigente Piano per l’Edilizia Economica Popolare e suo quarto Programma Pluriennale di Attuazione, occorrenti per la realizzazione di programmi edilizi e relative opere di urbanizzazione dichiarati di pubblica utilità, e precisamente:

- Foglio 3 mappale n.ro 19 parte (ora numeri 47, 48, 49, 50, 52, 53, 54, 55, 56), di complessivi mq. 14.225

Proprietà: Ordine Mauriziano - Via Magellano n.ro 1 - Torino, C.F. 01257260016.

Partita catastale 599 intestata allo stesso Ente.

Indennità di esproprio determinata

(L./mq. 35.000 x mq. 14.225) = L. 497.875.000 (Euro 257.130,97)

Riduzione del 40% ai sensi articolo 5 bis

Legge n.ro 359/92 L. 298.725.000 (Euro 154.278,58)

Indennità depositata = L. 298.725.000 (Euro 154.278,58) oltre I.V.A. di L. 50.783.250 (Euro 26.227,36), (20% su L. 253.916.250 in quanto la parte di L. 44.808.750 è riferita alla indennità aggiuntiva di spettanza dei fittavoli coltivatori diretti) L. 349.508.250 (Euro 180.505,94).

Il tutto salva l’applicazione dell’articolo 16 del D.Lgs n.ro 504/92, sussistendone i presupposti

Articolo 2 - I predetti immobili, per i quali il Comune è autorizzato alla occupazione permanente e definitiva, sono meglio individuati nella planimetria allegata al presente decreto per farne parte integrante e sostanziale.

Articolo 3 - Il presente decreto, sarà notificato a cura del Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Buttigliera Alta, agli aventi diritto nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili; e sarà depositato negli atti del Comune, pubblicato per estratto all’Albo Pretorio, e sul Foglio Annunzi Legali della Provincia di Torino, registrato e trascritto in termini d’urgenza e volturato.

Articolo 4 - Il presente Decreto, inoltre, sarà comunicato alla Regione Piemonte e pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della stessa Regione.

Articolo 5 - Avverso il presente provvedimento, gli interessati potranno presentare eventuale ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro sessanta giorni e centoventi giorni dalla notificazione dello stesso.

Articolo 6 - Ai sensi della legge n.ro 241/90, il Responsabile del Procedimento viene individuato nella persona del Geom. De Vecchis, presso l’Area Tecnica del Comune di Buttigliera Alta, Via Reano n. 3.

Buttigliera Alta, 2 giugno 2000

Il Responsabile dell’Area Tecnica
Giovanni De Vecchis




Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata fabbricato sito in Via Vittorio Emanuele IIº/Via Vittorio Veneto di proprietà Stassio Giuseppe

Il Sindaco

Visto gli artt. 27 e 30 della legge 5.8.1978, n. 457 e l’art. 47 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.

rende noto

Che con atto consiliare n. 29 del 26.5.2000 è stato approvato in via definitiva il piano di recupero di iniziativa privata relativo ad immobili di proprietà Stassio Giuseppe siti in Via Vittorio Emanuele IIº/Via Vittorio Veneto e censiti a Catasto terreni al Foglio XXIII mappali 375-369-370.

Caramagna Piemonte, 30 maggio 2000

Il Sindaco
Brunetto




Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata fabbricato sito in Via Vittorio Emanuele IIº n. 46-48 di proprietà Pignata Maddalena e Taricco Maria Antonella

Il Sindaco

Visto gli artt. 27 e 30 della legge 5.8.1978, n. 457 e l’art. 47 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.

rende noto

Che con atto consiliare n. 31 del 26.5.2000 è stato approvato in via definitiva il piano di recupero di iniziativa privata relativo ad immobili di proprietà Pignata Maddalena e Taricco Maria Antonella siti in Via Vittorio Emanuele IIº n. 46-48 e c censiti a Catasto terreni al Foglio XXIII mappali 370-1004.

Caramagna Piemonte, 30 maggio 2000

Il Sindaco
Brunetto




Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di approvazione definitiva piano di recupero di iniziativa privata costruzione basso fabbricato uso autorimessa sito in Via Lamberti, 31 di proprietà Cortassa Mario e Gallo Maria

Il Sindaco

Visto gli artt. 27 e 30 della legge 5.8.1978, n. 457 e l’art. 47 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.

rende noto

Che con atto consiliare n. 32 del 26.5.2000 è stato approvato in via definitiva il piano di recupero di iniziativa privata relativo alla costruzione di basso fabbricato uso autorimessa di proprietà Cortassa Mario e Gallo Maria siti in Via Lamberti, 31 e censiti a Catasto terreni al Foglio XXIII mappali 219-221-782.

Caramagna Piemonte, 30 maggio 2000

Il Sindaco
Brunetto




Comune di Castellamonte (Torino)

Avviso

Il Sindaco

rende noto

Che con le deliberazioni della Giunta Comunale n. 101 - 102 - 103 del 20.4.2000 sono stati approvati i Piani di Recupero presentati dai Sigg.: Spiller Giacomo (in qualità di Presidente della Banda Musicale della frazione Spineto); Fantino Elvira; Icardi Giovanni; Icardi Franca; Icardi Piera; Falletti Nella; Falletti Bruno; Enrietti Bianca.

Castellamonte, 26 maggio 2000

Il Sindaco




Comune di Cavallermaggiore (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 27 aprile 2000 - Sdemanializzazione due tratti di strada comunale - Legge Regionale n. 86 del 21 novembre 1996 - Provvedimenti

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Di provvedere alla sdemanializzazione di due tratti di strada descritti in premessa distinti al catasto terreni al foglio 47 e al foglio 34 per una superficie rispettivamente di circa mq. 1720 e mq. 370.

2) Di dare atto che tale provvedimento di declassificazione dei due tratti di strada ha effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello nel quale lo stesso è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi del comma 5 dell’art. 3 della L.R. n. 86 del 21 novembre 1996.

Cavallermaggiore, 30 maggio 2000

Il Sindaco
Nicola Solavaggione




Comune di Chivasso (Torino)

Decreto di occupazione di urgenza n. 29 - Occupazione d’urgenza dei beni immobili per la realizzazione del tratto ovest di “canale di gronda” compreso tra la cascina Pozzo ed il rio Palazzolo,

Il Dirigente Area Tecnica

(omissis)

decreta

Art. 1 - E’ disposta a favore del Comune di Chivasso l’occupazione d’urgenza degli immobili in Comune di Chivasso, identificati come nel seguente elenco, necessari alla esecuzione dei lavori del tratto ovest di “canale di gronda” compreso tra la cascina Pozzo ed il rio Palazzolo,

1) DEMANIO PUBBLICO prop. - Azienda Autonoma Stradale Della Strada us.

Foglio n. 13 - mappale n. 131 - sup. mq. 29.320 - sup. da occupare mq. 248;

2) BOERO Carlo

Foglio n. 13 - mappale n. 10 - sup mq. 6.306 - sup. da occupare mq. 1.505;

3) ACTIS Miranda

Foglio n. 13 - mappale n. 123 - sup. mq. 10.103 - sup. da occupare mq. 1.152

4-8) SOCIETA’ ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Comune di Chivasso)

Foglio n. 13 - mappale n. 122 - sup. mq. 615 - sup. da occupare mq. 106;

Foglio n. 11 - mappale n. 115 - sup. mq. 782 - sup. da occupare mq. 311;

5) SOCIETA’ ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Autostrada Torino Milano Spa)

Foglio n. 13 - mappale n. 120 - sup. mq. 1.840 - sup. da occupare mq. 19;

6-7) ACTIS Miranda Vittoria

Foglio n. 13 - mappale n. 9 - sup. mq. 825 - sup. da occupare mq. 537;

Foglio n. 11 - mappale n. 116 - sup. mq. 1.587 - sup. da occupare mq. 810;

9) ACTIS Giuseppe - ACTIS Renzo - ACTIS Ugo - SUSSETTO Maria Carolina

Foglio n. 11 - mappale n. 40 - sup. mq. 25.933 - sup. da occupare mq. 2.181;

10-11) CENA Severino (ora Regis Giovanna)

Foglio n. 11 - mappale n. 118 - sup. mq. 4.437 - sup. da occupare mq. 459;

Foglio n. 11 - mappale n. 39 - sup. mq. 6.883 - sup. da occupare mq. 1.585;

12) CENA Carla - CENA Carolina - CENA Maria (ora Ravera Paola, Ravera Enrica, Ravera Fabrizio, Molinario Silvia, Molinario Elisa, Roggero Giuseppina - CENA Carolina - Cena Maria)

Foglio n. 11 - mappale n. 122 - sup. mq. 11.551 - sup. da occupare mq. 3.391;

13) MANASSERO Lidia

Foglio n. 11 - mappale n. 260 - sup. mq. 6.031 - sup. da occupare mq. 911;

14) MANASSERO Catterina (ora Bonomo Pierflavio)

Foglio n. 11 - mappale n. 178 - sup. mq. 3.780 - sup. da occupare mq. 646;

15) MANASSERO Franco, Torasso Ester

Foglio n. 11 - mappale n. 34 - sup. mq. 12.420 - sup. da occupare mq. 1.964;

16-17) BONOMO Giuseppe

Foglio n. 11 - mappale n. 110 - sup. mq. 3.485 - sup. da occupare mq. 206;

Foglio n. 11 - mappale n. 108 - sup. mq. 3.682 - sup. da occupare mq. 972;

18) CENA Natale

Foglio n. 11 - mappale n. 33 - sup. mq. 6.927 - sup. da occupare mq. 1.225;

19) MUSSETTI Giovanni e TORASSO Maria Angela

Foglio n. 11 mappale n. 30 - sup. mq. 9.156 - sup. da occupare mq. 2.204;

20-21) FERRERO Pietro, RIMONDOT Lucia

Foglio n. 11 mappale n. 29 - sup. mq. 4.280 - sup. da occupare mq. 1.528;

Foglio n. 11 mappale n. 140 - sup. mq. 1.831 - sup. da occupare mq. 828;

22) BONOMO Walter (ora Comune di Chivasso)

Foglio n. 11 mappale n. 28 - sup. mq. 1.282 - sup. da occupare mq. 771;

23-24-25-26-28) GAGLIARDINO Marco (ora Pozzo Marco e Pozzo Silvana)

Foglio n. 11 mappale n. 23 - sup. mq. 1.246 - sup. da occupare mq. 933;

Foglio n. 11 mappale n. 70 - sup. mq. 215 - sup. da occupare mq. 215;

Foglio n. 11 mappale n. 211 - sup. mq. 215 - sup. da occupare mq. 34;

Foglio n. 11 mappale n. 212 - sup. mq. 155 - sup. da occupare mq. 21;

Foglio n. 11 mappale n. 213 - sup. mq. 220 - sup. da occupare mq. 46;

27) (intestazione mancante) GUADAGNIN Giuseppe, SOLDI Severina

Foglio n. 11 mappale n. 176 - sup. mq. 825 sup. da occupare mq. 27;

29) GUADAGNIN Giuseppe e SOLDI Severina (ora Comune di Chivasso)

Foglio n. 11 mappale n. 209 - sup. mq. 10 - sup. da occupare mq. 3;

30) GUADAGNIN Claudio

Foglio n. 11 - mappale n. 174 - sup. mq. 3.890 - sup. da occupare mq. 308;

31-32-43) STOCCO Adelia in SALVADORI

Foglio n. 11 - mappale n. 5 - sup. mq. 1.487 - sup. da occupare mq. 383;

Foglio n. 11 - mappale n. 6 - sup. mq. 1.320 - sup. da occupare mq. 306; Foglio n. 29 - mappale n. 154 - sup. mq. 2.100 - sup. da occupare mq. 656;

33) MUSSETTI Giovanni e TORASSO Maria

Foglio n. 11 - mappale n. 7 - sup. mq. 9.243 - sup. da occupare mq. 1.766;

34-35) SOCIETA’ SEMPLICE IMMOBILIARE PONY (ora Comune di Chivasso)

Foglio n. 11 - mappale n. 214 - sup. mq. 1.148 - sup. da occupare mq. 38;

Foglio n. 11 - mappale n. 217 - sup. mq. 310 - sup. da occupare mq. 13;

36) SOCIETA’ ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Comune di Chivasso)

Foglio n. 11 - mappale n. 95 - sup. mq. 1.342 - sup. da occupare mq. 83;

37) SOCIETA’ ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Autostrada Torino Milano Spa)

Foglio n. 11 - mappale n. 96 - sup. mq. 630 - sup. da occupare mq. 9;

38) Intestazione mancante

Foglio n. 28 - mappale n. 196 - sup. mq. = - Strada - sup. da occupare mq. 5;

39) BENA Celestino - BENA Gemma - BENA Maria (ora Reato Armando, Cena Claudia)

Foglio n. 29 - mappale n. 116 - sup. mq. 4.254 - sup. da occupare mq. 536;

40) BENA Giovanni - DEMARCHI Emedina (ora Reato Armando, Cena Claudia)

Foglio n. 29 - mappale n. 245 - sup. mq. 850 - sup. da occupare mq. 94;

41-42) BENA Aldo (ora Reato Armando, Cena Claudia)

Foglio n. 29 - mappale n. 251 - sup. mq. 3.749 - sup. da occupare mq. 337;

Foglio n. 29 - mappale n. 42 - sup. mq. 1.763 - sup. da occupare mq. 409;

44-45) BENA Pierangelo e BOTTA Albina (ora Bena Marco, Botta Albina)

Foglio n. 29 - mappale n. 155 - sup. mq. 1.220 - sup. da occupare mq. 449;

Foglio n. 29 - mappale n. 156 - sup. mq. 940 - sup. da occupare mq. 370;

46) SOCIETA’ SEMPLICE IMMOBILIARE PONY

Foglio n. 29 - mappale n. 48 - sup. mq. 2.940 - sup. da occupare mq. 1.854;

47) MUSSETTI Carolina e SUSSETTO Aldo (ora Sussetto Aldo, Mussetti Carolina)

Foglio n. 29 - mappale n. 127 - sup. mq. 5.375 - sup. da occupare mq. 236;

48-49-50-51-52-53-54) BURLO Anna - CAPPELLO Francesco - CAPPELLO Renzo (ora Capello Renzo, Cionini Maria Pia)

Foglio n. 29 - mappale n. 49 - sup. mq. 584 - sup. da occupare mq. 345;

Foglio n. 29 - mappale n. 50 - sup. mq. 500 - sup. da occupare mq. 372;

Foglio n. 29 - mappale n. 159 - sup. mq. 287 - sup. da occupare mq. 284; Foglio n. 29 - mappale n. 160 - sup. mq. 94 - sup. da occupare mq. 94;

Foglio n. 29 - mappale n. 51 - sup. mq. 11 - sup. da occupare mq. 11;

Foglio n. 29 - mappale n. 128 - sup. mq. 7.152 - sup. da occupare mq. 323;

Foglio n. 29 - mappale n. 97 - sup. mq. 1.423 - sup. da occupare mq. 276;

55-58-60) SOCIETA’ ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Comune di Chivasso)

Foglio n. 29 - mappale n. 237 - sup. mq. 60 - sup. da occupare mq. 42;

Foglio n. 29 - mappale n. 238 - sup. mq. 160 - sup. da occupare mq. 160;

Foglio n. 29 - mappale n. 239 - sup. mq. 110 - sup. da occupare mq. 110;

56-61-62-62bis-78) SOCIETA’ ANONIMA AUTOSTRADA TORINO MILANO (ora Autostrada Torino Milano S.p.A.)

Foglio n. 29 - mappale n. 55 - sup. mq. 180 - sup. da occupare mq. 67;

Foglio n. 29 - mappale n. 212 - sup. mq. 210 - sup. da occupare mq. 168;

Foglio n. 29 - mappale n. 213 - sup. mq. 166 - sup. da occupare mq. 109;

Foglio n. 29 - mappale n. 185 - sup. mq. 38.731 - sup. da occupare mq. 9;

Foglio n. 27 - mappale n. 202 - sup. mq. 94.507 - sup. da occupare mq. 1.659;

57-59) CONCOLATO Nadia

Foglio n. 29 - mappale n. 56 - sup. mq. 6.505 - sup. da occupare mq. 191;

Foglio n. 29 - mappale n. 98 - sup. mq. 3.524 - sup. da occupare mq. 92;

63) INTESTAZIONE MANCANTE

Foglio n. 29 - mappale n. 241 - sup. mq. = (Strada) - sup. da occupare mq. 60;

64) CENA Giovanni

Foglio n. 29 - mappale n. 83 - sup. mq. 2.797 - sup. da occupare mq. 244;

74) BERGER Franco (ora Comune di Chivasso)

Foglio n. 29 - mappale n. 219 - sup. mq. 1.000 - sup. da occupare mq. 657;

79) CENA Cesare (ora Cena Mario, Cena Gianfranco)

Foglio n. 27 - mappale n. 364 - sup. mq. 14.513 - sup. da occupare mq. 221.

Art. 2 - L’occupazione per poter realizzare i lavori di cui al precedente art. 1 può essere protratta fino a cinque anni dalla data di immissione nel possesso.

Art. 3 - All’atto dell’effettiva occupazione degli immobili l’ente occupante provvederà a redigere, contestualmente al verbale di immissione nel possesso, il relativo stato di consistenza. Detto verbale dovrà essere redatto in contraddittorio con il proprietario, o in caso di rifiuto di firma, con l’intervento di due testimoni che non siano dipendenti dell’Ente interessato o dei suoi concessionari. Al contraddittorio sono ammessi il fittavolo, il mezzadro, il colono o il compartecipante.

Art. 4 - L’avviso di convocazione per la redazione dello Stato di consistenza e presa di possesso, contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora, dovrà essere notificato dall’occupante almeno 20 giorni prima al proprietario del fondo ed affisso per lo stesso periodo all’albo del Comune.

Art. 5 - Al fine della determinazione dell’indennità di occupazione l’Ente

occupante dovrà trasmettere i verbali di consistenza e di presa di possesso degli immobili occupati alla Commissione Provinciale Espropri dandone comunicazione ai soggetti interessati.

Art. 6 - L’indennità di occupazione sarà determinata dalla competente Commissione Provinciale Espropri di Torino e comunicata al proprietario, a cura dell’occupante nelle forme prescritte per la notificazione degli atti processuali civili.

Art. 7 - Il decreto perde efficacia ove l’occupazione non segua nel termine di tre mesi dalla data del presente decreto.

Art. 8 - Avverso il presente decreto può essere opposto ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro i termini di legge.

Il Dirigente Area Tecnica
Francesco Lisa




Comune di Gattinara (Vercelli)

Variante 6/A al piano regolatore generale comunale - Progetto definitivo - Avviso per notizia di deposito atti documentazione integrativa

Il Responsabile del Servizio

- che con deliberazione C.C. n. 40 del 29/5/2000 è stato approvata la tavola integrativa dal titolo “Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità alla utilizzazione urbanistica redatta sulla base cartografica della tavola della zonizzazione del piano (tav. 2)” del progetto definitivo della Variante 6/A al Piano Regolatore Generale Comunale, ai sensi dell’art. 15 della L.R. 56/77 e successive modificazioni;

- che la sopracitata deliberazione consiliare ed i relativi elaborati tecnici sono depositati presso la Segreteria Comunale e sono in visione presso l’Ufficio Tecnico Comunale - Settore urbanistica ed Edilizia - per trenta giorni consecutivi, sabato e festivi compresi, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 a decorrere dalla data 16 giugno 2000 di pubblicazione del presente avviso all’Albo Pretorio di questo Comune.

Si precisa che la presente pubblicazione e deposito degli atti sopracitati assolve solo ad una semplice funzione di pubblicità per notizia e che nessuna osservazione può essere presentata durante o a seguito di tale pubblicazione.

Gattinara, 16 giugno 2000

Il Responsabile del Servizio
Emiliano Chiodo




Comune di Masio (Alessandria)

Deliberazione Consiglio Comunale n. 5 del 19/5/2000, esecutiva il 8/6/2000. Approvazione Nuovo Regolamento edilizio

Il Consiglio Comunale

(omissis)

Di approvare il testo del Regolamento Edilizio che, allegato al presente atto per farne parte integrante e sostanziale, si compone di nr. 70 articoli e nr. 10 modelli.

Di dichiarare la conformità del Regolamento Comunale approvato al Regolamento tipo formato dalla Regione.

(omissis)

Masio, 21 giugno 2000

Il Segretario Comunale
Francesca Ganci




Comune di Montanera (Cuneo)

Avviso relativo al deposito degli atti concernenti l’avvenuta adozione di una variante al vigente piano regolatore generale comunale

Il Sindaco

Visti gli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni

rende noto

- che con deliberazione del C.C. n. 18 in data 30.5.2000 è stata adottata una variante al vigente P.R.G.C.

I conseguenti atti sono pubblicati per estratto all’albo e depositati presso la Segreteria comunale per 30 giorni consecutivi, decorrenti dal 21 giugno 2000 consultabili nei normali orari d’ufficio, il sabato e nei giorni festivi dalle ore 9 alle ore 11.

- che nei trenta giorni successivi la pubblicazione ed il deposito e cioè dal 22 luglio 2000 al 21 agosto 2000 potranno venire presentate osservazioni e proposte nel pubblico interesse. Tali proposte dovranno pervenire in n. 1 originale in bollo e n. 1 copia.

Montanera, 9 giugno 2000

Il Sindaco    Il Segretario comunale
Tommaso Masera    Giuseppe Tassone




Comune di Moretta (Cuneo)

Estratto Deliberazione Consiglio Comunale n. 17 del 15/4/2000 “Regolamento Edilizio - Provvedimenti”

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. Di approvare in ogni sua parte la relazione del Sindaco;

2. Di approvare l’allegato regolamento edilizio comunale, dando atto che lo stesso è conforme al regolamento edilizio tipo della Regione Piemonte ai sensi della L.R. 8.7.1999 n. 19;

3. Di ripubblicare, ad avvenuta esecutività la presente deliberazione per 15 giorni consecutivi;

4. Di trasmettere la presente deliberazione per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte;

5. Di trasmettere la presente deliberazione per l’approvazione alla Giunta regionale, dopo l’avvenuta pubblicazione per estratto sul B.U.R.




Comune di Novello (Cuneo)

Avviso di bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione e di risulta che si renderanno disponibili nel periodo di efficacia della graduatoria nel Comune di Novello

Il Sindaco

Vista la deliberazione della Giunta Comunale n. 19 dell’8.3.2000, dichiarata immediatamente esecutiva;

Visto l’art. 6 L.R. 28/3/1995 n. 46;

rende noto

che dal 30/6/2000 e per 30 giorni consecutivi è in pubblicazione all’Albo Pretorio di questo Comune il bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione e di risulta che si renderanno disponibili nel periodo di efficacia della graduatoria nel Comune di Novello.

Le domande per concorrere all’assegnazione di cui sopra dovranno essere presentate su appositi moduli disponibili presso gli Uffici Comunale entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del bando suddetto cioè entro il 29/8/2000.

Dalla Residenza Municipale, 7 giugno 2000

Il Sindaco
Domenico Anselma




Comune di Saluzzo (Cuneo)

Piano Esecutivo Convenzionato area normativa 35.RS.08 subcomparto “A” di P.R.G.C. vigente (Via Bodoni) - Avviso di deposito e pubblicazione

Il Dirigente Tecnico

Visto il proprio Provvedimento n. 12.087 in data 6.6.2000, avente per oggetto: “accoglimento del Piano Esecutivo Convenzionato area normativa 35.RS.08 di P.R.G.C. (Via Bodoni)”, ai sensi dell’art. 43, 3° e 4° comma L.R. 56/77 e ss.mm.ii.",

rende noto

che il progetto del P.E.C. area normativa 35.RS.08 di P.R.G.C. (Via Bodoni), sarà depositato, unitamente agli atti e documenti relativi, presso la Sede Comunale (Via Macallé n.9) per quindici giorni consecutivi, dal 20.6.2000 a tutto il 5.7.2000, durante i quali chiunque potrà prenderne visione con il seguente orario:

Lunedì Sabato e Domenica - dalle ore 10,00 alle ore 12,00;

Giorni Feriali - esclusi Lunedì e Sabato - dalle ore 09,00 alle ore 12,00 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30.

Entro i quindici giorni successivi alla scadenza del deposito del piano, ossia entro il 20.7.2000, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte.

Tutte le osservazioni e proposte dovranno essere presentate per iscritto, su carta legale, al Comune di Saluzzo.

Saluzzo, 6 giugno 2000

Il Dirigente Tecnico
Edoardo Bonicelli




Comune di San Germano Vercellese (Vercelli)

Avviso d’asta per la vendita di fabbricati comunali e terreni di proprietà comunale

Si rende noto

che il giorno 11.7.2000, alle ore 14,30, presso il Municipio - Ufficio del Sindaco - avrà luogo un’asta pubblica per la vendita dei seguenti immobili di proprietà del Comune:

a) Terreni

Primo Lotto: - Partita 1590, fg n. 20, n. 39, sup. Ha 11, A 0,5, C.A. 66 (ex ECA)

- Partita 188, fg. n. 20, n. 41, sup. HA ==, A 07, CA 20;

- Partita 188, fg. N. 20, n. 294 sup. HA 03, A 90, CA 60;

- Partita 188, Fg. 20, n. 299, sup. HA04 ==, A 66, CA 70;

- Partita 188, fg. 20, n. 300, sup. HA ==, A 35, CA 50;

- Partita 1590, fg. 25, n. 70, sup. HA ==, A 22, CA 50 (ex ECA);

- Partita 1590, fg. 25, n. 71, sup. HA ==, A 30, CA 20 (ex ECA);

Prezzo a base d’asta L. 565.844.500//;

Secondo lotto - Partita 1590, fg. 21, n. 29, sup. HA 02, A 23, CA 20 (ex ECA);

Prezzo a base d’asta: L. 70.299.600//;

Terzo lotto - Partita 1590, fg. 12, n. 12, sup. HA ==, A 04, CA 30 (ex ECA);

Prezzo a base d’asta: L. 902.880;

Quarto lotto - partita 1590, fg. 12, n. 51, sup. HA ==, A 36, CA 90 (ex ECA);

Prezzo a base d’asta: L. 7.748.000;

Quinto lotto - partita 1590, fg. 12, n. 61, sup. HA ==, A 20, CA 00 (ex ECA);

- partita 188, fg. 12, n. 68, sup. HA ==, A 10, CA 80;

Prezzo a base d’asta: L. 4.850.340//;

Sesto lotto - partita 1590, fg. 12, n. 76, sup. HA ==, A 52, CA 10 (ex ECA);

Prezzo a base d’asta: L. 13.674.500//;

Settimo lotto - partita 1590, fg. 18, n. 190, sup. HA ==, A 20, CA 40 (ex ECA);

Pezzo a base d’asta: L. 4.283.440//;

Ottavo lotto - partita 1590, fg. 18, n. 70, sup. HA ==, A 53, CA 80 (ex ECA);

- partita 1590, fg. 18, n. 71, sup. HA ==, A 05, CA 20 (ex ECA);

- partita 188, fg. 18, n. 73, sup. HA ==, A 01, CA 30;

Prezzo a base d’asta: L. 18.992.040//;

Nono lotto - partita 1590, fg. 22, n. 127, sup. HA ==, A 65, CA 60 9ex ECA);

- partita 1590, fg. 22, n. 128, sup. HA ==, A 04, CA 30 (ex ECA);

Prezzo a base d’asta: L. 18.346.450//;

Decimo lotto - partita 1590, fg. 23, n. 51, sup. HA ==, A 69, CA 20 (ex ECA);

Prezzo a base d’asta: L. 14.530.184//;

Undicesimo lotto - partita 1590, fg. 22, n. 217, sup. HA ==, A 45, CA 05 (ex ECA);

Prezzo a base d’asta: L. 14.188.968//;

Dodicesimo lotto - partita 1590, fg. 18, n. 428, sup. HA ==, A 33 CA 00;

Prezzo a base d’asta: L. 99.000.000;

b) Fabbricati:

Tredicesimo lotto - fabbricato definito - ex casa Selletti -, sito in S. Germano V.se in Via Cugnolio 57 (ex via Allievo 51), individuato al Nuovo Catasto Edilizio Urbano alla partita 1000240, foglio 18, numero 61 (sub 08):

- prezzo a base d’asta di L. 2.000.000//.

Quattordicesimo lotto - Fabbricato ex casa Barilli sito in San Germano V.se via B. Antonio della Chiesa ai civici attuali numeri: 08-10-12-14-16-18-20 individuato al N.C.E.U. alla partita 789, foglio 19, n. 286 (sub. 7-8-9-10):

- prezzo a base d’asta: L. 20.000.000.

Quindicesimo lotto - Fabbricato definito - ex Casa Schellino sito in San Germano Vercellese in via Beato Antonio numero 02 - individuato al N.C.E.U. alla partita 1000277, foglio n. 19, mappale 804 (sub. 4-5-6-7) piano terreno e primo: prezzo a base d’asta: L. 30.000.000//.

Sedicesimo lotto - Fabbricato ex Donazione Camagna sito in Comune di San Germano V.se in via P. Cara, numero 06, individuato al N.C.E.U. - alla partita: 1000548 - foglio 19, mappale 472 (sub. 1-2-3-4-5-6).

- Prezzo a base d’asta: L. 90.000.000//.

L’asta pubblica sarà esperita con il sistema previsto nel Regolamento Comunale per l’alienazione di beni immobili e con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo base indicato nell’avviso d’asta.

Le offerte da redigersi in carta bollata potranno essere inviate per posta raccomandata e pervenire al Comune di San Germano V.se non più tardi delle ore 13,00 del giorno 10 luglio 2000.

L’aggiudicazione avrà luogo a favore dell’offerta più favorevole purchè superiore o almeno uguale al prezzo base d’asta.

Per ulteriori informazioni e copia integrale dell’Avviso d’asta rivolgersi all’Ufficio Tecnico Comunale. Telefono: 0161/95.134.

San Germano Vercellese, 10 giugno 2000

Il Segretario Comunale
Vincenzo Esposito




Comune di Sestriere (Torino)

Adozione 7º variante al P.R.G.C.

Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 22/5/2000, è stato adottato il Progetto preliminare di 7º variante al Piano Regolatore Generale ai sensi e per gli effetti dell’art. 17, c. 7, della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i. limitatamente all’area A5pp.

Presso la Segreteria del Comune, per la durata di 15 giorni consecutivi a partire dal 12 Giugno 2000 sono depositati gli elaborati relativi alla variante suddetta unitamente alla deliberazione di adozione.

Chiunque può prenderne visione nelle ore d’ufficio.

Eventuali osservazioni e proposte, da chiunque formulate nel pubblico interesse, devono essere presentate in originale e tre copie, anche munite di supporti esplicativi, al Comune nelle ore d’ufficio entro e non oltre 15 giorni dalla data di scadenza della pubblicazione e cioè a partire dal 27 Giugno 2000 e non oltre le ore 16.00 del 12 Luglio 2000.

Sestriere, 2 giugno 2000

Il Resp. dell’Area Tecnica
Edilizia Privata ed Urbanistica
Valter Marin




Comune di Sestriere (Torino)

Adozione Piano Particolareggiato A5pp di Piazza Agnelli

Con deliberazione di C.C. n. 18 del 22/5/2000, è stato adottato il Piano Particolareggiato area A5 (Piazza Agnelli).

Presso la Segreteria del Comune, per la durata di 30 giorni consecutivi a partire dal 12 Giugno 2000 sono depositati gli elaborati relativi al Piano Particolareggiato suddetto, unitamente alla deliberazione di adozione.

Chiunque può prenderne visione nelle ore d’ufficio.

Eventuali osservazioni e proposte, da chiunque formulate nel pubblico interesse, devono essere presentate in originale e tre copie, anche munite di supporti esplicativi, al Comune nelle ore d’ufficio entro e non oltre 30 giorni dalla data di scadenza della pubblicazione e cioè a partire dal 12 Giugno 2000 e non oltre le ore 16.00 del 12 Agosto 2000.

Sestriere, 2 giugno 2000

Il Resp. dell’Area Tecnica
Edilizia Privata ed Urbanistica
Valter Marin




Comune di Trecate (Novara)

Delibera C.C. n. 28 in data 4/5/2000 - Piano di recupero del Patrimonio Edilizio adottato con Delibera C.C. n. 83/99 - Approvazione

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. di prendere atto che nei confronti del Piano di Recupero e schema di convenzione presentati dal Sig. Leone Domenico residente a Trecate in Corso Roma 196 relativo all’immobile censito al C.T. F. 62/A mapp. 247 non furono presentate osservazioni od opposizioni;

2. di prendere atto che l’attuale proprietaria dell’immobile sopracitato è la “Clerico & C. S.r.l.” alla quale perviene con atto di compravendita dalla Aurora S.r.l. che a sua volta l’ha acquistato dal Sig. Leone Domenico;

3. di approvare la documentazione già adottata con delibera C.C. n. 83/99 con le modifiche relative ai suggerimenti contenuti nel parere della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici relative alle tavole che costituiscono l’allegato G1 e che sostituiscono a tutti gli effetti quelle corrispondenti adottate nella delibera succitata e che dettagliatamente vengono elencate:

- planimetria piano terra

- planimetria piano primo

- sezione A-A’

- sezione B-B’

- sezione C-C’

- sezione D-D’

4. di dare atto che il Piano di Recupero ha efficacia dal momento in cui, la presente deliberazione, sarà divenuta esecutiva e la stessa deliberazione sarà pubblicata, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione.




Comune di Trecate (Novara)

Progetto preliminare della variante n. 5 al P.R.G. variante parziale

Il Responsabile del Settore Urbanistica-Ecologia
Avviso di deposito e pubblicazione

In esecuzione della deliberazione consiliare n. 33 del 15/5/2000, esecutiva, con la quale è stato adottato il progetto preliminare della variante parziale n. 5 al P.R.G.

Vista la L.R. n. 56 del 5/12/1977 e s.m.i.

Vista la circolare regionale n. 16/URE in data 18 Luglio 1989.

Rende noto

che gli atti relativi al progetto preliminare della variante parziale n. 5 al P.R.G., adottato dal Consiglio Comunale con atto n. 33 del 15/5/2000, sono depositati presso la segreteria comunale per trenta giorni consecutivi: dal 5/6/2000 al 4/7/2000, durante i quali i cittadini e gli enti interessati potranno prenderne visione, nei giorni feriali, dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30; il venerdì, sabato e festivi dalle ore 9,00 alle ore 12,00.

Il progetto preliminare è pubblicato per estratto all’Albo Pretorio, per lo stesso periodo.

Dal quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione e precisamente dal 19/6/2000 al 4/7/2000, chiunque ne abbia interesse, ivi compresi i soggetti portatori di interessi diffusi, potrà presentare osservazioni e proposte anche muniti di supporti esplicativi redatte in n. 1 originale in carta legale e 2 copie in carta libera, con allegati estratti catastali e planimetrici.

Trecate, 1 giugno 2000

Il Responsabile Settore Urbanistica-Ecologia
Silvana Provasoli




Comune di Trecate (Novara)

Integrazione del progetto definitivo della variante n. 2 al P.R.G. adozione della relazione geologico-tecnica relativa all’area oggetto della variante

Il Capo Ufficio Urbanistica

In esecuzione della deliberazione consiliare n. 34 del 15/5/2000, esecutiva, con la quale è stata adottata, l’integrazione del Progetto Definitivo della Variante n. 2 al P.R.G.

Vista la L.R. n. 56 del 5/12/1977 e s.m.i.

Vista la circolare regionale n. 16/URE in data 18 Luglio 1989.

Rende noto

che l’integrazione del Progetto Definitivo della Variante n. 2 al P.R.G. - Relazione geologica-tecnica relativa all’area oggetto della Variante adottata dal Consiglio Comunale con atto n. 34 del 15/5/2000, è depositata presso la Segreteria Comunale, per trenta giorni consecutivi: dal 15/6/2000 al 14/7/2000, durante i quali i cittadini e gli Enti interessati potranno prenderne visione, nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 8,45 alle ore 12,15 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30; il lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e festivi dalle ore 8,45 alle ore 12,15.

Trattandosi di pubblicità “per notizia” non comporta la facoltà di presentare osservazioni e proposte.

Trecate, 7 giugno 2000

Il Capo Ufficio Urbanistica
Giovanni Cagnoni




Comune di Trofarello (Torino)

Servizio Urbanistica - Deliberazione di Consiglio Comunale n. 73 del 30.9.1998 - Piano Particolareggiato in zona Cr2/7 del vigente P.R.G.C. approvato con deliberazione consiliare n. 13 del 26.2.93 - Variante tecnica n. 2 - Presa d’atto assenza di osservazioni e adozione definitiva

Il Consiglio Comunale

Visto il Piano Regolatore Generale Comunale di Trofarello, approvato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 88-23949 dell’11.10.1988, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 46 del 16.11.1998;

Richiamata la deliberazione consiliare n. 13 del 26.2.93, con la quale si approvava definitivamente il Piano Particolareggiato in zona Rocchette esteso alle aree Cr2/7 comprese tra Via Torino, Via Belvedere, Via XXV Aprile, Via Rocchette, Via Brofferio, redatto dal Servizio Urbanistica Comunale con la consulenza dell’Arch. Teresa Marchini Vernetti;

Dato atto che con i predetti provvedimenti amministrativi, pienamente legittimi e finalizzati a soddisfare le esigenze del pubblico interesse, si è inteso avviare le procedure necessarie per addivenire alla riqualificazione di una parte importante del territorio comunale, mediante attuazione del Piano Particolareggiato;

Precisato che l’area oggetto di Piano Particolareggiato si sviluppa su di una superficie totale territoriale di circa mq. 68260;

Richiamata la deliberazione n. 49 del 16.4.1993, esecutiva, con cui è stato approvato lo schema di convenzione tra il Comune ed il Consorzio Rocchette per l’attuazione del Piano Particolareggiato ed in particolare per la realizzazione delle opere di urbanizzazione;

Preso atto che la predetta convenzione è stata regolarmente stipulata, come da atto rogito notaio dott. Mauro D’Ambrosi; in data 10.5.1994, n. 30185, fasc. n. 7866, registrato e trascritto a termine di legge;

Richiamata la deliberazione C.C. n. 84 del 30.9.96, con cui viene adottata definitivamente la “Variante Tecnica” n. 1 riferita alla modifica dell’art. 10 delle N.d.A. del P.P. per quanto riguarda la tipologia della copertura dei fabbricati del lotto C5.1 e alla modifica degli ambiti di edificabilità dei singoli lotti;

Richiamata inoltre la deliberazione C.C. n. 108 del 17.12.97, con la quale si provvedeva ad adottare una ulteriore “variante tecnica” al P.P. al fine di consentire una diversa distribuzione della cubatura tra gli edifici previsti all’interno del lotto C4.3 del P.P. in accoglimento alla richiesta sottoscritta dal geom. Ugo Zanon in qualità di legale rappresentante della Imm.re Horizon in data 7.5.97, prot. 5169;

Verificato che con la predetta “Variante Tecnica” n. 2 non vengono mutati gli aspetti essenziali degli strumenti urbanistici in precedenza adottati ed approvati, non viene mutata la previsione della volumetria inizialmente ammessa né la previsione degli standards urbanistici previsti dalle vigenti norme in materia, quindi il procedimento in oggetto non dà luogo a Varianti al P.R.G.C. vigente:

Dato atto che la delibera di C.C. n. 108 del 17.12.1997 e l’elaborato allegato sono stati depositati per 30 giorni consecutivi (dal 22.4.98 al 22.5.98) nella Segreteria dell’Ufficio Tecnico Urbanistico Comunale ai sensi delle vigenti disposizioni in materia e che di tale deposito si è data notizia mediante pubblicazione di apposito avviso sul B.U.R., sul F.A.L. e sul quotidiano “La Stampa”;

Dato atto inoltre che nei successivi 30 giorni non sono pervenute osservazioni nel pubblico interesse, come risulta dalla certificazione del Segretario Comunale in data 24.9.1998;

Ravvisata la necessità di provvedere alla presa d’atto della assenza di osservazioni, nonché di provvedere alla approvazione della variante tecnica in questione, in quanto ne sussistono i presupposti;

Richiamate le norme vigenti in materia e specificatamente la Legge Regionale 5.12.1977. n. 56 art. 40, nonché per quanto applicabili le leggi 17.8.1942, n. 1150; 28.1.1977 n. 10; 7.8.1990, n. 241;

Visto il vigente Statuto Comunale;

Vista la Circolare del Presidente della Giunta Regionale n. 16/URE del 18.7.1989, relativa alle procedure da seguire per addivenire alla approvazione degli strumenti urbanistici;

Vista la legge 8.6.90, n. 142;

Si propone che il Consiglio Comunale

deliberi

Prendere atto della assenza di osservazioni a seguito del deposito dell’elaborato costituente “Variante Tecnica” n. 2 al Piano Particolareggiato dell’area Cr2/7 in zona Rocchette in riferimento alla richiesta avanzata dal geom. Ugo Zanon in qualità di legale rappresentante della Soc. Imm.re Horizon per la diversa distribuzione della cubatura tra gli edifici previsti all’interno del lotto C4.3 così come evidenziato nell’elaborato grafico redatto dallo Studio R.V. di Torino e dallo Studio Architetti Associati, trasmesso il 7.5.97, prot. 5169, adottato con deliberazione consiliare n. 108 del 17.12.1997 richiamata in premessa;

Approvare ai sensi delle norme soprarichiamate la predetta “Variante Tecnica” n. 2 in riferimento alle modifiche richieste dal geom. Zanon così come proposto nell’elaborato grafico citato al punto 1, il quale allegato alla presente deliberazione ne costituisce parte essenziale ed integrante;

Dare atto che con la Variante in argomento non vengono previste nuove spese da imputare al Bilancio Comunale, per cui non si rende necessaria l’attestazione del ragioniere relativa all’art. 55 della Legge 142/90.

Il Presidente    Il Segretario Comunale
Adriana Cortassa    Giuseppe Formichella




Comune di Trofarello (Torino)

Servizio Urbanistica - Deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del 3.5.2000 - Approvazione del Regolamento edilizio comunale ex art. 3, comma 3, della L.R. 8.7.1999 n. 19

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

di approvare, ai sensi del comma 3, dell’art. 3, della L.R. 8 luglio 1999, n. 19 il regolamento edilizio comunale redatto dall’arch. Raffaele Radicioni e pervenuto in data 18.4.2000 con prot. n. 4085, allegato alla presente sotto il n. 2 per formarne parte integrante e sostanziale;

2) di evidenziare che secondo quanto emerge dalla dichiarazione del tecnico incaricato, contenuta nell’allegata nota prot. n. 4085 del 18.4.2000, il regolamento edilizio comunale risulta conforme al regolamento edilizio tipo formulato dalla Regione ed approvato con D.C.R. 29 luglio 1999, n. 548-9691;

di incaricare il Responsabile del Settore Urbanistica per lo svolgimento degli adempimenti successivi previsti dalla normativa di riferimento.

Il Sindaco    Il Segretario Comunale
Adriana Cortassa    Giuseppe Formichella




Comune di Valenza (Alessandria)

Estratto da verbale di deliberazione della G.C. n. 114 in data 5.6.2000 - Domanda di partecipazione bando di concorso regionale 8º Programma Edilizia Agevolata e L.R. 31/99 - Fondo Investimenti Piemonte

L’anno duemila, addì cinque del mese di giugno,

(omissis)

Premesso:

- che la Regione Piemonte ha pubblicato il bando di concorso relativo all’8º Programma di Edilizia Agevolata e la Legge Regionale 6.12.1999, n. 31, Fondo Investimenti Piemonte;

- che nei termini previsti dal bando relativo all’8º Programma di Edilizia Agevolata è giunta una sola domanda di finanziamento da parte della Cooperativa Edilizia “C.C. Scapaccino” a r.l., con sede in Alessandria, Piazza Vittorio Veneto, per Forze Armate e Polizia - Nuova Costruzione, all’A);

- che nei termini previsti dalla L.R. n. 31/99, F.I.P. è giunta una sola domanda di finanziamento da parte della Cooperativa Edilizia “Quadrifoglio” a r.l., con sede in Alessandria, Corso Lamarmora n. 6, facente parte del Consorzio Regionale Cooperativa Edilizia Piemontesi a r.l. “Co.Re.C.E.P.” s.c.r.l., per gli obiettivi A1 e A2, all. B);

- che entrambe le richieste prevedono la realizzazione di interventi che ricadono all’interno di un’are individuata dal P.R.G.C. vigente quale area residenziale di nuovo impianti a S.U.E., area C10C S.U.E.;

- che l’area individuata ha destinazione residenziale e quindi pertinente all’utilizzazione proposta, ma, in assenza di apposito strumento urbanistico Esecutivo, P.E.C. e P.E.E.P., non sarà possibile attuare alcun intervento edificatorio;

Rilevato:

1) che le domande inoltrate sono pertanto accoglibili a condizione essenziale ed irrinunciabile che i proponenti procedano alla redazione del S.U.E.;

2) che se non si darà attuazione al S.U.E. le presenti domande sono da considerarsi non efficaci ai fini del possibile finanziamento Regionale, nè potrà essere invocata l’applicazione dell’art. 51 della L. 865/71, essendo questo Comune dotato in un P.E.E.P. approvato, vigente e non saturo;

3) che anche in presenza di finanziamento regionale dovrà essere rispettata la normativa di P.R.G. per la specifica zona oggetto delle richieste e pertanto l’approvazione delle domande ed il relativo inoltro alla Regione per la concessione dei finanziamenti richiesti, non vincola l’Amministrazione Comunale alla redazione di eventuali varianti urbanistiche la cui opportunità sarà valutata indipendentemente dall’eventuale presenza di finanziamenti regionali;

4) che prima della presentazione del S.U.E. le Cooperative richiedenti, i loro consorzi ed eventuali aventi causa dovranno dimostrare la proprietà o quanto meno la disponibilità di tutte le aree facenti parte del S.U.E., a mezzo di appositi atti notarili registrati;

Viste le domande elevate;

Viste le schede regionali relative ai finanziamenti, appositamente predisposte dall’Ufficio Tecnico Comunale, all. C);

(omissis)

delibera

1. Di accogliere la richiesta di finanziamento relativo all’8º Programma di Edilizia Agevolata per Forze Armate - Nuova Costruzione, presentata dalla Cooperativa “C.C. Scapaccino” a r.l., con sede in Alessandria, Piazza Vittorio Veneto, a condizione che si realizzino le condizioni in premessa indicate.

2. Di accogliere la richiesta di finanziamento relativa alla L.R. n. 31/99 F.I.P., obiettivi A1 e A2, presentata dalla Cooperativa Edilizia “Quadrifoglio” a r.l., con sede in Alessandria, Corso Lamarmora n. 6, facente parte del Consorzio fra Cooperative “Co.Re.C.E.P. s.c.r.l.”, a condizione che si realizzino le condizioni in premessa indicate, specificatamente ai n. 1) - 2) - 3) - 4) che si intendono qui riconfermate.

3. Di approvare le schede Regionali predisposte dall’Ufficio Tecnico Comunale, all. C), a corredo della presente deliberazione.

4. Di inviare la presente deliberazione alla Regione Piemonte, Direzione Regionale dell’Edilizia, Settore Programmazione e Localizzazione delle Risorse.

5. Di richiedere la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

(omissis)

Il Sindaco    Il Segretario Generale
Germano Tosetti    Fabrizia Cassola

Valenza, 7 giugno 2000

Il Segretario Generale
F. Cassola




Comune di Varzo (Verbano Cusio Ossola)

Avviso

Si rende noto che è in pubblicazione dal giorno 12.6.2000 un bando di concorso per l’assegnazione in locazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica e disponibile per risulta nel Comune di Varzo, mediante presentazione di domanda ed aperto a tutti i residenti nei comuni della Provincia del Verbano Cusio Ossola.

I lavoratori emigrati all’estero hanno facoltà di concorrere.

Termine di scadenza tassativo 26.6.2000.

Per informazione ufficio segreteria 0324/7001.

Varza, 12 giugno 2000

Il Notaio
Bruno Stefanetti




Comune di Vercelli

Settore Sviluppo Urbano - Servizio Pianificazione Urbanistica e Edilizia Privata - Ufficio Espropri - Decreto n. 1/2000 - Originale

Il Direttore Settore Sviluppo Urbano

- Visti gli artt. 7 e 71 della legge n. 2359/1865 nonchè l’art. 20 della legge 22.10.1971, n. 865;

- Visto l’art. 3 del D.P.R. 15.1.1972, n. 8;

- Visto il D.L. 2.5.1974, n. 115, modificato e convertito nella legge 27.6.1974, n. 247;

- Vista la legge 28.1.1977;

- Visto l’ultimo comma dell’art. 106 del D.P.R. 24.7.1977, n. 616;

- Vista la legge regionale 5.12.1977, n. 56;

- Vista la legge 3.1.1978, n. 1;

- Vista la legge 29.7.1980, n. 385;

- Visto il D.L. 29.5.1982, n. 298, convertito nella legge 29.7.1982, n. 481;

- Vista la deliberazione di Consiglio Comunale n. 92 del 14 ottobre 1996 con la quale è stata approvata la variante urbanistica ai sensi dell’art. 1 della Legge 1/1978 e contestualmente approvato il progetto per la costruzione dei laboratori didattici, a servizio della II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino;

- Vista la deliberazione di Giunta Comunale n. 1081 del 5 dicembre 1996, con la quale è stata disposta l’occupazione d’urgenza delle aree occorrenti alla costruzione dei laboratori didattici, a servizio della II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, l’emissione del relativo decreto e nominato il tecnico per la redazione dello stato di consistenza degli immobili da occupare;

- Vista la deliberazione di Giunta Comunale n. 247 del 25 marzo 1997 con la quale è stato approvato l’ammontare dell’indennità di esproprio, ed è stato altresì disposto a carico del Comune di Vercelli, il versamento alla Cassa DD.PP. dell’indennità non accettata a favore dell’avente diritto;

- Vista la quietanza della Tesoreria Provinciale dello Stato di Vercelli n. 1167 in data 28 maggio 1997 attestante l’avvenuto versamento alla cassa DD.PP. a favore dell’avente diritto, da parte della Civica Amministrazione dell’indennità rifiutata;

- Vista la deliberazione di Giunta Comunale n. 247 del 25 marzo 1997 con la quale è stata pronunciata a favore del Comune di Vercelli, l’espropriazione degli immobili sottoindicati ed è stato inoltre indicato di procedere all’espropriazione ed all’occupazione permanente e definitiva degli immobili, per le ragioni e giustificazioni che precedono:

decreta

Art. 1

A favore del Comune di Vercelli è pronunciata l’espropriazione, degli immobili occorrenti per la costruzione dei laboratori didattici, a servizio della II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, appresso descritti:

- N.C.E.U. - Provincia di Vercelli - Comune censuario di Vercelli - Foglio 88 - mappale 106 - partita 5083 - categoria catastale D/8 - in capo a Garavelli Carlo (omissis).

L’Amministrazione Comunale di Vercelli è pertanto autorizzata a procedere all’occupazione permanente e definitiva degli immobili indicati.

Art. 2

Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme degli atti processuali civili.

L’Amministrazione Comunale provvederà inoltre, con ogni urgenza, alla trascrizione del presente decreto presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari, e adempierà altresì a tutte le formalità necessarie affinchè le volture catastali e le trascrizioni apparenti dai libri censuari ed ipotecari risultino in piena corrispondenza con la traslazione dei beni immobili disposta con il presente decreto.

Art. 3

Copia del presente provvedimento espropriativo sarà comunicato alla Regione e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Vercelli, 7 giugno 2000

Il Direttore di Settore
Luigi Formoso




Comune di Vesime (Asti)

Avviso

Il Sindaco

rende noto

che dal 14/6/2000 verrà pubblicata la Graduatoria definitiva per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica siti in Vesime - di cui al Bando di Concorso del 2/11/1999 - elaborata dalla Commissione Assegnazione Alloggi Edilizia Residenziale Pubblica (art. 11 L.R. 28/3/95, n. 46 e s.m.i.) presso l’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Asti.

Si ricorda che, ai sensi di legge, gli interessati possono presentare opposizioni alla suddetta Commissione, per iscritto, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione all’Albo Pretorio.

Il Sindaco
Giuseppe Bertonasco




Enel Distribuzione - Torino

Avviso

Visto l’art. 3 della L.R. 26.4.84, n. 23

rende noto

che in data 2/6/2000 è stata presentata al Presidente della Giunta della Regione Piemonte, la domanda per ottenere l’autorizzazione alla ricostruzione e all’esercizio di parte dell’impianto elettrico a 132000 Volt denominato “Rondissone-Crescentino”, nel tratto compreso tra i comuni di Torrazza Piemonte, Verolengo (TO) e Saluggia (VC).

Con la stessa domanda è stato richiesto a termini dell’art. 9 della L.R. 26.4.84 n. 23 che l’autorizzazione dell’impianto in argomento abbia efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza nonchè, in deroga all’art. 122 del T.U. 11.12.1933, n. 1775, di inamovibilità delle relative opere.

La domanda ed i documenti ad essa allegati sono depositati presso la Regione Piemonte, Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Torino per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso.

Chiunque ne abbia interesse può presentare, ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 della L.R. 26.4.84 n. 23 osservazioni al Settore sopraccitato entro 30 giorni dalla data della presente pubblicazione.

Torino, 2 giugno 2000

Responsabile della Funzione Ingegneria
Mario Marchesini




Provincia di Cuneo

Pubblicazione ai sensi dell’art. 4 legge regionale 29.11.1996 n. 88 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” - Derivazione n. 5191/1 - torrente Unerzio - Comune di Acceglio - Istanza 17.12.1997 - Richiedente: Comunità Montana Valle Maira, con sede in San Damiano Macra Via Torretta n. 9

Con Determinazione dirigenziale n. 15 dell’8 maggio 2000, è stata assentita la concessione di derivare, per anni trenta successivi e continui dal torrente Unerzio in comune di Acceglio, località Prato Rotondo, moduli massimi 13 e medi 5,2 ad uso idroelettrico per produrre, su un salto di metri 445, la potenza nominale media di Kw 2269 per azionare una centralina elettrica.

Estratto del Disciplinare 24 febbraio 2000, contenente le condizioni intese a tutelare i diritti dei terzi:

Art. 18 - Garanzie da osservarsi

A carico dell’Ente concessionario saranno eseguite e mantenute tutte le opere necessarie sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per la difesa della proprietà e del buon regime del corso d’acqua in dipendenza della concessa derivazione, che si intende rilasciata senza pregiudizio delle eventuali concessioni anteriori ed in genere dei diritti dei terzi.

Registrato a Cuneo il 26 maggio 2000 al n. 3678 Serie 3º. Esatte lire 260.000.

Cuneo, 6 giugno 2000

Il Dirigente
Fabrizio Cavallo




Provincia di Torino

Avviso servizio pianificazione e utilizzazione risorse idriche

Il Dirigente del Servizio, ai sensi dell’art. 18 del T.U. 11.12.1933 n. 1775 sulle Acque Pubbliche, dispone la pubblicazione dell’estratto dei seguenti atti:

- Determinazione del Dirigente del Servizio Pianificazione e Utilizzazione Risorse Idriche n. 189-201070 del 9.12.1999:

(omissis)

determina

1) Fatti salvi i diritti dei terzi la C.I.O. S.p.A. con sede legale in Ivrea - Via Camillo Olivetti n. 8, P. IVA 00869440016, subentrata alle Acque Potabili S.p.A., è riconosciuta titolare dell’utenza relativa alla concessione di derivazione di mod. max 6.30 e medi 3.30 di acqua dal Torrente Messa nel territorio del Comune di Almese ad uso idroelettrico, per produrre sul salto di metri 135.17 la potenza nominale media di kW 437.31, già assentita con D.P.G.R. 24.4.1985 n. 3753;

2) La concessione continuerà ad essere vincolata agli obblighi e alle condizioni del predetto D.P.G.R. 24.4.1985 n. 3753;

3) L’onere dei canoni e dei sovracanoni rimasti eventualmente insoluti è a carico della C.I.O. S.p.A.

(omissis)




Provincia di Torino

Servizio pianificazione e utilizzazione delle risorse idriche - T.U. 11.12.1933 n. 1775 - Determinazione del Dirigente n. 190-201115 del 9.12.1999 di concessione di derivazione di acqua dal Torrente Pellice in Comune di Bobbio Pellice ad uso idroelettrico.

Il Dirigente del Servizio, ai sensi dell’art. 18 del T.U. 11.12.1933 n. 1775 sulle Acque Pubbliche, dispone la pubblicazione dell’estratto dei seguenti atti:

- Determinazione del Dirigente del Servizio Pianificazione e Utilizzazione Risorse Idriche n. 190-201115 del 9.12.1999.

“Il Dirigente del Servizio Pianificazione e Utilizzazione Risorse Idriche

(omissis)

determina

1) Salvi i diritti dei terzi e nei limiti di disponibilità dell’acqua è assentita alla Comunità Montana Val Pellice la concessione di derivazione di acqua dal Torrente Pellice nel territorio del Comune di Bobbio Pellice in misura di mod. max e medi 0.40 per produrre sul salto di metri 130 la potenza nominale media di kW 51;

2) E’ approvato il disciplinare di concessione relativo alla derivazione in oggetto, costituente parte integrante della presente determinazione e conservato agli atti dell’Amministrazione Provinciale;

3) La concessione è accordata per anni trenta successivi e continui, decorrenti dal 23.7.1990 data di notifica dell’Autorizzazione Provvisoria all’inizio dei lavori rilasciata con D.P.G.R. n. 65/18 del 20.7.1990 e previo pagamento anticipato e decorrente dalla stessa data del canone annuo ai sensi delle leggi vigenti;

4) Il canone annuo relativo alla suindicata concessione sarà imputato al capo 7 capitolo 2608 dello stato di previsione dell’entrata del Bilancio dello Stato per il corrente esercizio finanziario ed ai capitoli corrispondenti per gli esercizi futuri."

- Disciplinare di concessione sottoscritto 26.8.1999:

(omissis)

Art. 7 - Garanzie da osservarsi

A carico del concessionario saranno eseguite e mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamento di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese delle proprietà e del buon regime delle acque derivate in dipendenza della concessa derivazione, anche se il bisogno di dette opere venga accertato in seguito.

A carico del concessionario sarà l’apposizione ed il mantenimento dei capisaldi alla presa, alla camera di carico e lungo il canale di scarico ai quali poter riferire in ogni tempo il livello dell’acqua.

Art. 8 - Condizioni particolari

In merito a quanto emerso in sede di istruttoria, su richiesta del Servizio Tutela della Fauna e della Flora, il concessionario è tenuto alla piena osservanza delle seguenti prescrizioni:

- la derivazione deve essere realizzata in modo tale da non creare sull’ecosistema interessato effetti tali da alterare, temporaneamente o permanentemente, la struttura dell’idrofauna e la qualità delle acque in generale;

- si deve garantire la tutela dei momenti riproduttivi dell’ittiofauna;

- il concessionario deve garantire a valle dell’opera di presa il rilascio nel Torrente Pellice di una portata minima d’acqua non inferiore a 80 l/s;

- l’esercizio della derivazione dovrà essere sospeso ogni qualvolta la portata istantanea disponibile risulti uguale o inferiore al valore minimo indicato al punto precedente. E’ facoltà delle Autorità competenti eseguire idonei controlli e applicare a carico del titolare della concessione, nel caso di infrazione della presente clausola, provvedimenti restrittivi e/o sanzionatori nell’ambito del disciplinare;

- la derivazione dovrà essere dotata di asta idrometrica, sulla quale sia ben evidenziato il precedente valore di rilascio, e la condotta dovrà essere dimensionata per valori di prelievo non superiori a quelli dichiarati.

(omissis)

Art. 12 - Collaudo e termini per la utilizzazione dell’acqua.

Il concessionario, trattandosi di domanda in sanatoria, può continuare a fare uso della derivazione, salvo che in sede di collaudo, di controllo e di vigilanza, il Servizio Pianificazione e Utilizzazione Risorse Idriche non riconosca la necessarità di maggiori lavori o di modifiche a quelli eseguiti, precisando nel verbale di visita un termine per la loro esecuzione e stabilendo altresì se, in pendenza della loro esecuzione, possa o meno continuarsi la derivazione.

Il verbale di visita di collaudo verrà trasmesso a cura di questa Amministrazione al Ministero delle Finanze - Ufficio del Territorio.

(omissis)

Art. 14 - Canone

A far tempo dal 23.7.1990, data di notifica della autorizzazione provvisoria, il concessionario deve corrispondere (ove non lo avesse già fatto) al Ministero delle Finanze di anno in anno, e anticipatamente, l’annuo canone:

- dal 23.7.1990 al 31.12.1990 L. 354.000 in ragione di L/kW 15.744 per kW medi 51 (ai sensi della L. 25.8.1991 n. 282);

- dal 1.1.1991 al 31.12.1993 L. 2.409.000 in ragione di L/kW 15.744 per kW medi 51 (ai sensi della L. 25.8.1991 n. 282);

- dal 1.1.1994 al 31.12.1996 L. 3.131.000 in ragione di L/kW 20.467 per kW medi 51 (ai sensi della L. 5.1.1994 n. 36);

- dal 1.1.1997 al 31.12.1998 L. 2.142.000 in ragione di L/kW 21.000 per kW medi 51 (ai sensi del D.M. 25.2.1997 n. 90);

- dal 1.1.1999 al 31.12.1999 L. 1.122.000 in ragione di L/kW 22.000 per kW medi 51 (ai sensi del D.M. 25.2.1997 n. 90).

Il canone potrà essere modificato in relazione agli aumenti di legge e alle risultanze delle operazioni di verifica e di collaudo. Al riguardo, per un periodo di anni tre dall’entrata in funzione dell’impianto, il Servizio Pianificazione e Utilizzazione delle Risorse Idriche avrà la facoltà a procedere a sistematiche misurazioni di portata, nonchè di esercitare un controllo periodico regolare dell’impianto e ciò indipendentemente dalle verifiche di cui all’art. 17 del citato Regolamento 14/8/1920 n. 1285.

Di conseguenza, il concessionario sarà tenuto a prestarsi a sua cura e spese ad eseguire le constatazioni e le misurazioni che il predetto Servizio riterrà necessarie, favorendo ed installando tutti gli apparecchi di misura che saranno richiesti e a permettere e a favorire il libero accesso negli impianti relativi alla concessione.

(omissis)

Art. 16 - Richiamo a leggi e regolamenti   

Oltre alle condizioni contenute nel presente disciplinare il concessionario è tenuto alla piena ed esatta osservanza di tutte le norme del suddetto T.U. 1775/1933 e successive disposizioni, delle relative norme regolamentari approvate con R.D. 1285/1920, e di tutte le prescrizioni legislative e regolamentari concernenti il buon regime delle acque pubbliche, l’agricoltura, la piscicoltura, l’industria, l’igiene e la sicurezza pubblica, i vincoli paesaggistici (L. 431/1985), i vincoli idrogeologici (L.R. 45/1989), le concessioni edilizie (L.R. 56/1977), ecc. ___

(omissis)

Per il richiedente la concessione
Il Presidente della Comunità Montana Val Pellice
Giorgio Cotta Morandini




Regione Piemonte - Direzione Patrimonio e Tecnico

Avviso

Il Dirigente

visti gli artt. 15 e 19 della legge 22.10.1971, n. 865 e successive modifiche ed integrazioni

rende noto

che presso le segreterie dei Comuni di Orbassano, Rivalta di Torino, Rivoli e Grugliasco è depositata la relazione della Commissione Espropri per la Provincia di Torino riguardante la quantificazione, ai sensi dell’art. 5 bis, comma 1 della legge 8.8.1992 n. 359, dell’indennità di esproprio delle aree necessarie alla realizzazione, presso l’Interporto di Torino-Orbassano, dell’asse di penetrazione denominato “asse viario nord-sud”, espropriate con determinazioni del Direttore della Direzione Patrimonio e Tecnico n. 779 del 26.7.1999 e n. 1169 del 22.11.1999, pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Tale indennità spetta ai sottoindicati soggetti nei seguenti importi, fatta salva l’applicazione dell’art. 16 del D.L. 30.12.1992, n. 504:


Comune di Orbassano

    Foglio    mappale    mq.    indennità esproprio

Servizi Industriali S.r.l.    3    59 (ex 9/p)    150    1.972.500
    3    64 (ex 31/p)    110    1.446.500
    3    66 (ex 32/p)    1.120    14.728.000
Fornace Bellezia di Cirio Candida & c. S.n.c.    3    61 (ex 13/p)    14.312    188.202.800
    3    10 (ex 10/p)    7.657    100.689.550
Cirio Candida e Veglia Giuseppina    3    57 (ex 7/p)    8.030    105.594.500

Comune di Rivalta di Torino

    Foglio    mappale    mq.    indennità esproprio

A.T.I.V.A. S.p.A.    11    11    7.263    95.508.450
    11    30    12.029    158.181.350
Fornas Giuseppe, Fornas Carlo, Bardo
Michele, Bardo Giovanni,
Bardo Michele, Baricada Giovannina    11    130 (ex 10/p)    16.050    211.057.500

Comune di Rivoli

    Foglio    mappale    mq.    indennità esproprio

Piccola Casa della Divina Provvidenza    68    46 (ex 10/p)    1.560    20.514.000
    68    48 (ex 11/p)    3.885    51.087.750
Fornace Bellezia di Cirio Candida & c. S.n.c.    68    18    22    289.300
    68    65 (ex 15/p)    5.906    77.663.900
Albino Giovanni    68    44 (ex 8/p)    120    1.578.000

Comune di Grugliasco

    Foglio    mappale    mq.    indennità esproprio

Barra Alfredo e Novero Maria Francesca    20    259 (ex 55/p)    3.585    47.142.750
Albino Giovanni    20    257 (ex 54/p)    4.655    61.213.250
Fornace Bellezia di Cirio Candida & c. S.n.c.    20    6    680    8.942.000


Contro la stima della Commissione Espropri per la Provincia di Torino, i soggetti sopraindicati e gli altri interessati al pagamento dell’indennità possono presentare opposizione avanti alla Corte di Appello di Torino entro il termine di 30 giorni dalla data di inserzione del presente avviso nel Foglio degli annunzi legali della Provincia di Torino, con atto di citazione da notificare a questa Amministrazione espropriante, come disposto dall’art. 19 della legge 22.10.1971, n. 865 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente del Settore
Carla Cima




T.E.R.N.A. S.p.A. - Torino

Avviso

T.E.R.NA. S.p.A. - Direzione Torino - Via Bologna 22 - 10152 Torino - Codice Fiscale 05779661007

rende noto

che in data odierna ha presentato domanda al Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, per ottenere l’autorizzazione alla ricostruzione della linea a 132 kV Pallanzeno - Gravellona nel primo tratto tra Pallanzeno e Pieve Vergonte e della linea 132 kV Pallanzeno - S. Maurizio d’Opaglio nel medesimo tratto. Verranno demolite le linee elettriche 132 kV esistenti ex T. 435 ex T. 463 ex T.451 ex T.468 nel tratto compreso tra Pallanzeno e Pieve Vergonte.

I Comuni interessati saranno quelli di Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte e Vogogna in Provincia di Verbania.

Ai termini dell’art. 9 della Legge Regionale 26/4/1984 n. 23 l’autorizzazione dell’impianto in argomento avrà efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità, urgenza ed ai sensi del quinto comma dello stesso articolo 9 è stata richiesta l’inamovibilità.

La domanda ed i documenti ad essa allegati sono depositati presso la Regione Piemonte, Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Verbania per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso.

Chiunque ne abbia interesse può presentare, ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 della predetta Legge Regionale, osservazioni od opposizioni al Servizio sopracitato entro trenta giorni dalla presente pubblicazione.

Torino, 8 giugno 2000

TERNA
Trasmissione Elettricità Rete Nazionale
Direzione di Torino
G. Stanzani