AGRICOLTURA

D.P.G.R. 12 aprile 2000, n. 40

Legge regionale 9 agosto 1999 n. 21, art. 63 - Nomina della “Consulta regionale per la bonifica e l’irrigazione”; integrazione

D.G.R 27 marzo 2000, n. 42 - 29747

Criteri per l’esecuzione di trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei sulla vite. Disposizioni per la campagna 2000

D.G.R. 27 marzo 2000, n. 9 - 29715

Programma di divulgazione agricola 2000 - Spedizione “Quaderni della Regione Piemonte - Agricoltura”. Accantonamento Lire 25.000.000 (Cap. 10450) ed assegnazione alla Direzione Regionale n. 12 “Sviluppo dell’Agricoltura”

ASSISTENZA

Codice 30
D.D. 23 novembre 1999, n. 582

Art. 14 LR n. 38/94 “Valorizzazione e promozione del volontariato”. Assegnazione dei contirbuti per l’anno 1999 per Lire 4.000.000.000. Impegno di spesa di L. 2.800.000.000 sul cap. 11985/99 (accantonamento n. 354230/A) e prenotazione di L. 1.200.000.000 sul cap. 11985/2000 (prenotazione n. 354258/P). Liquidazione acconto di complessive L. 2.800.000.000

Codice 30.1
D.D. 26 novembre 1999, n. 594

L. 162/98, di modifica ed integrazione alla L. 104/92 “Legge quadro per l’assistenza, l’interazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. Assegnazione ed erogazione di contributi per progetti a favore delle persone con handicap di particolare gravità. Impegno di spesa di L. 2.238.000.000= sui capitoli 11916/99 e 12006/99

Codice 30.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 595

Legge 104/92 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” così come modificata dalla L. 162/98. Assegnazione di contributi per progetti a favore delle persone disabili. Spesa di L. 8.203.700.000= sui capitoli 11905/99 e 11905/2000

Codice 30.1
D.D. 20 marzo 2000, n. 89

Programma 99 degli interventi a favore degli immigrati extracomunitari di cui alla L.R. 64/89 e al D.Lgs. 286/98 attuativo della L. 40/98, come approvato con D.C.R. 564-C.R. 13913 del 9.11.99 - Integrazione alla D.D. 616/30/1 del 9.12.99 - Erogazione contributi per un totale di L. 4.572.624.000 di cui L. 1.100.000.000 disponibile sul Cap. 12000/99 e L. 3.472.624.000 disponibili sul Cap. 11917/99 bilancio regionale

BORSE DI STUDIO

Codice 22.2
D.D. 16 marzo 2000, n. 124

Approvazione dell’avviso pubblico per la selezione per soli titoli degli aspiranti al conferimento di una borsa di studio annuale a tempo pieno, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno, per laureati in architettura ovvero in ingegneria ambientale, in attuazione della D.G.R. n. 102-29031 del 20 dicembre 1999, da svolgersi presso il Settore “Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale”. (Impegno di L. 30.000.000 sul cap. 15186/2000)

CACCIA

Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 385

Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria in Provincia di Torino. Anno 1998 e I semestre 1999. Spesa di L. 6.105.016.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999

Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 386

Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria in Provincia di Novara. Periodo II semestre 1997 e anno 1998. Spesa di L. 1.756.340.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999

Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 387

Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria in Provincia di Alessandria. Anno 1996, 1997 e 1998. Spesa di L. 330.000 sul capitolo 10590 del bilancio 1999

Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 388

Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria in Provincia di Vercelli. Anno 1996. Spesa di L. 684.247.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999

CONSIGLIO REGIONALE

Codice D3 S3
D.D. 13 aprile 2000, n. 194

L.R. n. 51/97 e piano occupazionale 1999: concorso pubblico (indetto con deliberazione ufficio di presidenza n. 56, del 14.3.2000) per la copertura di n. 6 posti vacanti nella dotazione organica del personale del ruolo del consiglio regionale: categoria D1 - laurea in giurisprudenza, o in economia e commercio, o in scienze politiche (o equipollenti), per il profilo professionale di: “Funzionario addetto ad attività giuridica, amministrativa, funzionale e di controllo presso il consiglio regionale del piemonte” - Approvazione bando di concorso

CORTE COSTITUZIONALE

Corte Costituzionale

Ordinanza 22 marzo 2000, n. 84

Corte Costituzionale

Pubblicazione disposta dal presidente della Corte Costituzionale a norma dell’art. 24 delle Norme integrative del 16 marzo 1956

CULTURA

D.P.G.R. 12 aprile 2000, n. 41

Nomina rappresentante della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione dell’Associazione “Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio dell’età evolutiva”

EDILIZIA RESIDENZIALE

D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 2/R

Regolamento regionale recante: “Modifiche agli articoli 4 e 12 del regolamento per l’attuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata”.

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 56 - 29545

Modifiche agli articoli 4 e 12 del regolamento per l’attuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata approvato con D.C.R. n. 974-3901 del 3 marzo 1995

ENERGIA

Codice 22.8
D.D. 12 aprile 2000, n. 178

Rettifica scheda tecnica IO collocata alla pagina 22 dell’allegato alla D.D. 141 del 27.3.2000

FORMAZIONE PROFESSIONALE - LAVORO

Codice 15.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 944

Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 7 ottobre 1999 n. 359. Affidamento incarico a trattativa privata ai quotidiani La Stampa S.p.A. di Torino e a La Repubblica S.p.A. - Pubblicazione avviso di informazione a mezzo stampa - Spesa complessiva L. 19.572.286 - Bilancio 1999 - Capitoli vari

Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 945

L. 608/96-art. 1. L.S.U. Progetto interregionale “Regioni per l’Occupazione” - Azioni di prima accoglienza e consulenza progetto Sanità Pubblica. Impegno di spesa della somma di L. 14.120.000 sul cap. 11510/99, assegnata ed accantonata dalla DGR n. 74-28749 del 23/11/1999

Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 951

Impegno di spesa a favore della Coop. Orso a r.l. per l’adeguamento e la qualificazione dei contenuti informativi del progetto “Iperinfo”. Spesa di L. 88.624.800 sul cap. 11085/99. (Accantonamento n. 364152/A)

Codice 15.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 952

Progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) per l’anno 1999-2000. Approvazione graduatoria. Spesa di lire 2.209.830.044 (cap. 11400/2000)

Codice 15.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 953

Iniziative di integrazione tra il sistema dell’istruzione statale ed il sistema della formazione professionale regionale inerenti l’innalzamento dell’obbligo scolastico

Codice 15.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 954

Direttiva disoccupati “Mercato del Lavoro” 99/2000 - Determinazione n. 683 dell’1/10/99 - ob. 3 - Parziale modifica ed erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 2.748.630.055.= - Capp. vari - Bilancio 1999

Codice 15.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 955

Direttiva disoccupati “Mercato del Lavoro” 99/2000 - Determinazione n. 678 del 30/09/99 - Ob. 3 - Erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 783.625.000.= Cap. 11540/99

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 956

Formazione Professionale - Attività di Assistenza Tecnica finanziate dal F.S.E. Obiettivo 3 Spesa per la partecipazione di operatori di Enti di Formazione Professionale alle Commissioni Tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale anno formativo 1999/2000. Spesa L. 150.000.000 (Cap. vari Bilancio ‘99)

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 958

Formazione Professionale - Attività di Assistenza Tecnica finanziate dal F.S.E. Obiettivo 4 asse 3, Obiettivo 3 asse 5, partecipazione di operatori di Enti di Formazione Professionale alle Commissioni Tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale, anno formativo 1998/99, spesa L. 186.511.129= (Cap. vari Bilancio ‘99)

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 959

Orientamento Professionale: Progetto pilota “Orientamento e bilancio di competenze”: affidamento incarico per la redazione elle due Euroguide alla “Fondazione Centro di Orientamento scolastico e professionale” di Alessandria. Spesa complessiva di L. 10.000.000= o.f.c. Cap. 11365/99

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 960

Formazione Professionale - Azioni di Assistenza Tecnica previste dall’Ob. 3 asse 5 e Ob. 4 asse 3 del F.S.E. Saldo delle spettanze alla Soc. Emme&Erre di Padova. Impegno di L. 50.339.040.= o.f.c. Capitoli vari Bilancio 1999

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 961

Formazione Professionale Assistenza Tecnica Ob. 3. Erogazione agli Enti di Formazione Professionale a fronte della partecipazione alle prove SOM. Spesa L. 78.000.000.= Capp. vari - Bilancio ‘99

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 962

Formazione Professionale - Assistenza Tecnica Ob. 3 Attività corsuali finalizzate agli accreditatori dei fornitori di Formazione Professionale per la Regione Piemonte ed ai referenti di Agenzia Formativa. Spesa L. 342.944.000.= Capp. vari Bilancio 1999

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 964

Formazione Professionale - Acquisto materiali informatici per la realizzazione delle prove finali. Spesa L. 244.053.600.= Capitoli vari bilancio 1999

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 965

F.S.E. Assistenza Tecnica Ob. 2 Progetti approvati con Determinazione n. 688 del 30/11/1998. Erogazione della terza tranche. Spesa L. 1.110.813.930.= Capitoli vari Bilancio 1999

Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 966

Assistenza tecnica di cui al D.D. n. 207/III/99 del 16/06/1999 relativa al Parco Progetti: una rete per lo sviluppo locale. Autorizzazione alla Stipula della Convenzione con la Tecnostruttura delle Regioni per il F.S.E.. Impegno di spesa di L. 620.808.620 sui capitoli vari del bilancio 99

Codice 15
D.D. 30 novembre 1999, n. 967

Affidamento al CSI-Piemonte della creazione di un “Centro Risorse” sulle opportunità lavorative e per l’orientamento professionale per un importo complessivo di L. 1.440.000.000 o.f.c. erogabili per: L. 68.659.516= sul cap. n. 11353/99, L. 99.589.598= sul cap. 11355/99, L. 158.400.000= sul cap. n. 11357/99, L. 534.010.402= sul cap. n. 11356/99, L. 579.340.484= sul cap. 11354/99

Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 968

Impegno a favore del COREP di L. 2.000.000.000 sul cap. 11071 del Bilancio Regionale 1999 per un programma di formazione continua per gli operatori dei servizi pubblici al lavoro

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 970

Formazione professionale. Assistenza tecnica ob. 3. Costituzione di un gruppo di lavoro per la correlazione della guida per l’accreditamento degli operatori della formazione professionale con la normativa di certificazione del sistema qualità ISO 9001. Spesa L. 10.800.000.= - Capp. Vari - Bilancio 1999

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 971

Manutenzione del sistema di valutazione ex ante relativo alla Direttiva occupati e disoccupati. Azioni di assistenza tecnica, Ob. 03 Asse 5. Affidamento dell’incarico alla Società Emme&Erre di Padova. Impegno di spesa di L. 41.551.200 (o.f.c.), capitoli vari bilancio 1999

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 972

Legge 492/88. Progetto integrato per l’orientamento. Liquidazione spettanze agli esperti esterni del gruppo di progettazione ed autovalutazione. Spesa complessiva di L. 14.400.000.= o.f.c. (Capitoli vari, Bilancio 1999)

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 973

Formazione Professionale - Acquisto di due copie della pubblicazione “Valutazione dei programmi socioeconomici” - Collezione Means. Impegno di spesa L. 480.000 (cap. 11530/99)

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 974

Orientamento professionale - Guida per l’orientamento dopo la scuola dell’obbligo - posters sui corsi di formazione professionale: Incarico per la redazione della Fondazione “Centro di Orientamento” di Alessandria. Affidamento della stampa e distribuzione alla Tipografia “L’Artistica Savigliano”, spesa complessiva L. 181.824.400= o.f.c. (cap. 11510/99)

Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 976

Formazione Professionale - Convenzione con CSEA per la progettazione e la gestione di due corsi di riqualificazione per “Educatore Prima infanzia”. Impegno di spesa L. 100.000.000 (cap. 11490/99)

Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 980

Orientamento professionale F.S.E. Ob. 3 Asse 5 Azioni di Assistenza tecnica. Progettazione materiali per l’Orientamento professionale. Affidamento alla Cooperativa Sociale Orso. Impegno di spesa L. 47.760.000.= (Cap. vari del bilancio 1999)

Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 981

Formazione Professionale - F.S.E. Ob. 3 Asse 5 Ob. 4 Asse 3 Assistenza Tecnica. Affidamento incarico di conduzione del “Laboratorio sulla competenza professionale. Fase di implementazione e di messa a regime del modello sperimentale” alla Società Studio Mèta ed Associati - Bologna. Spesa L. 100.296.000 (Cap. vari/99)

Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 983

F.S.E.: Ob. 4 asse 3. Conferimento incarico in sanatoria al dott. Alberto Vergani e saldo competenze relative. Spesa L. 2.880.000.= (capitoli vari esercizio 1999)

Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 984

Legge 492/88. Progetto integrato per l’orientamento. Affidamento incarico alla “Ser.in.ar./Centro per le transazioni al lavoro e nel lavoro” per la selezione formativa degli orientatori e l’individuazione dei relativi crediti formativi. Spesa complessiva di L. 107.460.000. o.f.c. da impegnare su Ob. 3 asse 5. Capitoli vari, bilancio 1999

Codice 15.9
D.D. 2 dicembre 1999, n. 989

L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa d’atto dei rendiconti delle Province relativi all’esercizio finanziario dell’anno 1997 - Rendiconto della Provincia di Alessandria

Codice 15.9
D.D. 2 dicembre 1999, n. 990

L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa d’atto dei rendiconti delle Province relativi all’esercizio finanziario dell’anno 1997 - Rendiconto della Provincia di Biella

Codice 15.9
D.D. 2 dicembre 1999, n. 991

L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa d’atto dei rendiconti delle Province relativi all’esercizio finanziario dell’anno 1997 - Rendiconto della Provincia di Vercelli

Codice 15.1
D.D. 3 dicembre 1999, n. 993

Circolare Ministeriale n. 139/98 per la gestione dei fondi ex art. 9 della Legge 236/93, destinati agli interventi di formazione continua dei lavoratori: pubblicazione degli esiti delle domande presentate dal 21/6/99 al 20/7/99, approvazione della graduatoria dei relativi progetti e finanziamento della III^ fase di attività. Spesa complessiva L. 2.740.115.550=

Codice 15.3
D.D. 3 dicembre 1999, n. 994

Formazione Professionale - F.S.E. Assistenza Tecnica Ob. 4 asse 3. Interventi per l’adeguamento delle strutture delle Amministrazioni Provinciali alle nuove funzioni in materia di formazione professionale e di politica attiva del lavoro. Spesa L. 2.423.911.110.= Cap. vari bilancio 99

Codice 15.3
D.D. 3 dicembre 1999, n. 995

Continuazione della collaborazione dei docenti della Formazione Professionale Ing. Giuseppe Beraudo (CSEA - SCPA) e Dott. Domenico Piegaia (Casa di Carità Arti e Mestieri) per le esigenze del sistema informativo per la didattica (S.INF.O.D.). Spesa L. 137.993.375. Capitoli vari bilancio 1999

Codice 15.1
D.D. 14 dicembre 1999, n. 1027

Direttiva relativa alla sperimentazione di azioni di formazione continua ad iniziativa individuale per lavoratori occupati: attribuzione delle risorse alle Province. Spesa complessiva L. 3.881.300.000= capp. vari bilancio 99

Codice 15.1
D.D. 15 dicembre 1999, n. 1039

Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994/99 - Progetti ammessi al finanziamento nella sesta fase di programmazione con D.G.R. n. 89-28764 del 23.11.1999, alla Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro, impegno di spesa di L. 136.260.000= Cap. di spesa: L. 46.736.000= cap. 20971/99 L. 47.692.000= Cap. 20976/99 L. 41.832.000= Cap. 20975/99

Codice 15.2
D.D. 15 dicembre 1999, n. 1040

D.G.R. n. 37-28912 del 13/12/99 - Finanziamento alle società consortili, costituite ai sensi dell’art. 15 della L.R. n. 63/95, per un primo intervento di adeguamento alle norme di sicurezza delle strutture, degli impianti e delle attrezzature ad esse assegnate. Impegno di spesa L. 900.000.000.= Cap. 23785 - Bilancio 1999

Codice 15.9
D.D. 16 dicembre 1999, n. 1042

L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa d’atto dei rendiconti delle Province relativi all’esercizio finanziario dell’anno 1997 - Rendiconto della provincia del Verbano Cusio Ossola

Codice 15
D.D. 16 dicembre 1999, n. 1043

Revoca determinazione n. 982 del 1.12.1999 e dei relativi impegni di spesa

Codice 15.11
D.D. 20 dicembre 1999, n. 1048

Dlgs 468/97, art. 1, comma 2, lett. B): progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanze presentate alla C.R.I. del Piemonte da: Comune di Romano C.se (TO) l’9.11.99, A.S.P. di Asti il 15.11.99, Comune di Moncalieri il 29.11.99, Comune di Grugliasco il 3.12.99, Provincia di Torino il 7.12.99

Codice 15
D.D. 20 dicembre 1999, n. 1052

Affidamento al Dr. Sebastiano Granieri del compito di collaborare al progetto “Centri Risorse” per quanto attiene alla ricerca e all’aggiornamento della documentazione, a carattere regionale, statale, comunitario, inerente: l’orientamento, la formazione e il mercato del lavoro

Codice 15
D.D. 20 dicembre 1999, n. 1053

Affidamento alla D.ssa Giuseppina Restivo del compito di collaboratore al progetto “Centro Risorse” per quanto attiene alla ricerca e all’aggiornamento della normativa di riferimento a carattere regionale, statale, comunitario

Codice 15.9
D.D. 21 dicembre 1999, n. 1056

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 97/99 - Misura 6.3. Impegno di spesa di L. 8.000.000.000 sui capitoli n. 26835, 26833 e 26836 del Bilancio 99. Erogazione a favore di Finpiemonte S.p.A.

Codice 15.1
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1057

“Parco Progetti” di cui alle Circolari Ministeriali n. 144/1997 e n. 114/1998 - Convenzioni con gli Organismi Bilaterali per la realizzazione di interventi di ricerca, orientamento e formazione - Proroga termine per la conclusione delle attività

Codice 15.2
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1059

Direttiva disoccupati “Mercato del Lavoro” 99/2000 - Determinazione n. 678 del 30/09/99 - Ob. 3 - Erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 3.671.184.781.= - Cap. 11400/99

Codice 15.3
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1060

Sperimentazione del Master per il management formativo. Pagamento delle quote di partecipazione nel limite di 30 operatori del sistema formativo regionale. Spesa L. 220.000.000.= Capp. vari Bilancio 1999

Codice 15.3
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1061

Programma di adeguamento organizzativo attuato dalle Province per la gestione delle nuove competenze previste dalla L.R. n. 63/95 e approvato con D.G.R. n. 197 - 22214 del 01/09/97. Erogazione del saldo finale per il periodo 1997 - 1999. Spesa L. 1.236.000.000.= Capitoli vari. Bilancio 1999

Codice 15.10
D.D. 23 dicembre 1999, n. 1072

L.R. n. 24/78 art. 6 lettera b). Contributi alle sezioni regionali di rappresentanza e tutela del movimento cooperativo. Anno 1999. L. 240.000.000 (cap. 11140/99)

Codice 15.10
D.D. 23 dicembre 1999, n. 1073

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Creativando di Perino Claudia e Bartolini Paola di Torino

Codice 15.3
D.D. 23 dicembre 1999, n. 1074

Progetto sperimentale sull’apprendistato, nell’ambito del Programma operativo Parco Progetti. Azioni di Assistenza Tecnica nei confronti delle Agenzie coinvolte nell’intervento. Affidamento della realizzazione delle attività all’Associazione delle Agenzie Formative (AFPA). Spesa L. 331.284.906.= Capitoli vari/99

Codice 15.10
D.D. 24 dicembre 1999, n. 1075

L.R. 16/95. Attivazione sperimentale di servizi presso i Comuni della Regione Piemonte per l’accompagnamento e il tutoraggio delle imprese giovanili. Art. 8 della L.R. 28/93 e L.R. 22/97. Impegno della somma di L. 150.000.000 sul cap. 11045/1999

Codice 15.10
D.D. 24 dicembre 1999, n. 1078

L.R. n. 67/94 art. 10. Fondo di Garanzia. Erogazione della somma di L. 1.000.000.000 a favore della Finpiemonte S.p.A. di Torino quale quota di partecipazione relativa all’anno 1998, (20150/98)

Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1081

L.R. n. 67/94. Art. 9, commi 2 e 4. S.C. a R.L. “Pusabren” di Rocchetta Belbo (CN). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 280 del 19.05.99. Autorizzazione modifica Progetto di Sviluppo e autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa all’anno ‘99 di L. 51.500.000. Erogazione formazione: anno ‘98 L. 5.003.600. (Cap. 11150/98). Rettifica termini anno ‘99

Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1083

L.R. n. 67/94. Art. 9, comma 2. Art. 11. S.C. a R.L. “San Giuseppe” di Tortona (AL). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 145 del 25.03.1999. Autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa all’anno 1999 di L. 13.125.000. Erogazione formazione anno 1998: L. 10.752.500 (Cap. 11150/1998)

Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1086

L.R. n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 - Art. 4, comma 3 - D.G.R. n. 185-21670 del 04.08.1997. Autorizzazione a Finpiemonte S.p.A. a prelevare la somma di L. 10.855.572 per rimborso spese di gestione del fondo rotativo, relativo all’anno 1998

Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1087

L.R. 12 dicembre 1994, n. 67, art. 5 - D.G.R. n. 28-43928 del 20/03/1995. Autorizzazione a Finpiemonte S.p.A. a prelevare la somma di L. 28.284.000 per rimborso spese di gestione del fondo rotativo relativo all’anno 1998

Codice 15.10
D.D. 30 dicembre 1999, n. 1089

L.R. 67/94 - Non ammissibilità della domanda presente dalla S.C. a r.l. “T.F.” di Torino

Codice 15.10
D.D. 5 gennaio 2000, n. 1

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Ra di Bessone, Falco & Ruo Roch di Bibiana

Codice 15.10
D.D. 11 gennaio 2000, n. 2

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo “Mare Chiaro” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 17.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 17.500.000. Contributi: avvio L. 2.794.450 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 779.000 (cap. 11173/1999), erogazione

Codice 15.10
D.D. 12 gennaio 2000, n. 3

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Nieddu Giovanna” di Cavour (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 56.345.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 56.345.000. Contributi: avvio L. 1.240.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.000.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 12 gennaio 2000, n. 4

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda di contributo e finanziamento presentata dall’Impresa Conchiglia Blu di Galantin Gabriele di Borgosesia (VC)

Codice 15.10
D.D. 12 gennaio 2000, n. 5

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. Financialife di Carola Raimondo e C. di Alba (CN)

Codice 15.10
D.D. 13 gennaio 2000, n. 6

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. S.C. a R.L. “Tiellebi” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 177.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 120.000.000. Contributi: avviamento L. 39.886.488 (cap. 20130/1999), erogazione; formazione L. 22.500.000 di cui L. 7.500.000 sul cap. 11150/1999

Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 10

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “T.D. Scavi” di Villette (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 47.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 47.500.000. Contributi: avvio L. 584.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.500.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 11

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo “Glitter” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 52.434.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 52.434.000. Contributi: avvio L. 2.928.167 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 10.000.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 12

L.R. 67/94. S.C. a R.L. “Cotrama Arts” di Torino. Finanziamento concesso con D.G.R. n. 115-18517 del 21.04.1997. Erogazione contributo formazione anno 1998: L. 7.500.000 (cap. 11150/1998). Attuazione del Progetto di Sviluppo

Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 13

L.R. 67/94. S.C. a R.L. “Recupero Ambientale” di Perosa Argentina (TO). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 95 del 31.03.1998. Attuazione del Progetto di Sviluppo

Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 14

L.R. 67/94. S.C. a R.L. “Valli Unite del Canavese” di Borgiallo (TO). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 104 del 07.04.1998. Attuazione alla modifica ed attuazione del Progetto di Sviluppo

Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 9

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Studio Borgaro” di Borgaro Torinese (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 10.800.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 10.800.000. Contributi: avvio L. 4.560.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 500.000 (cap. 11173/2000)

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 15

L.R. 67/94. S.C. a R.L. “LA.VER.” di Verbania. Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 69 del 23.03.1998. Autorizzazione a Finpiemonte a chiedere la restituzione in via anticipata della somma di L. 9.044.000. Attuazione del Progetto di Sviluppo

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 16

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-. Impresa individuale “Mercante in Fiera” di Ciriè (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 10.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 10.500.000

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 17

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo “Link Pubbliche Relazioni” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 5.504.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 5.504.000. Contributi: avvio L. 2.449.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 7.880.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 18

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “La Tavolozza di Stefania Febbo” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 15.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 15.000.000. Contributi: avvio L. 16.250.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 600.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 19

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice “Suntribe” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 13.029.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 43.029.000. Contributi: avvio L. 7.817.350 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.620.000 (cap. 11173/1999), erogazione

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 20

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Ottica Foto Vogue 2" di Leinì (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 48.125.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 48.125000. Contributi: avvio L. 4.182.500 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.250.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 21

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo “Coccinella” di Chivasso (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 66.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 66.500.000. Contributi: avvio L. 10.500.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 4.500.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 22

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Zampoli Patrizia” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 17.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 17.500.000. Contributi: avvio L. 330.550 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 800.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 23

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Casual Outlet” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 25.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 25.000.000. Contributi: avvio L. 1.429.550 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 832.000 (cap. 11173/1999), erogazione

Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 24

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Liuni Serena” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 62.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 62.500.000. Contributi: avvio L. 2.100.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.000.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15
D.D. 17 gennaio 2000, n. 25

Termine della concessione a titolo gratuito da parte della Regione Piemonte a favore dell’ex Ufficio Regionale del Lavoro e della Massima Occupazione del Piemonte di apparecchiature informatiche, accessori e software di sistema e gestionale

Codice 15.3
D.D. 19 gennaio 2000, n. 28

Variazione delle Determine: numero 99 del 1997, numero 96 del 1999, numero 584 el 1998, numero 37 del 1999, numero 313 del 1999, numero 74 del 1999, numero 8 del 1999

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 31

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata “Profilo Design” di Grugliasco (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 52.200.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 52.200.000. Contributi: avvio L. 13.293.230 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 10.000.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 33

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Barletta Giuseppe” di Leinì (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 33.250.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 33.250.000. Contributi: avvio L. 2.605.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.500.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 34

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Zaramella Paola” di Predosa (AL). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 9.833.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 9.833.000. Contributi: avvio L. 4.683.450 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 3.204.800 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 35

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “De Petris Pollini Maurizio” di Santa Maria Maggiore (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 33.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 33.000.000. Contributi: assistenza tecnica L. 1.495.900 (cap. 11173/1999), erogazione

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 36

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice “Clayart” di Cambiano (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 38.530.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 38.530.000. Contributi: avvio L. 9.885.052 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 6.250.000 (cap. 11173/2000)

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 37

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Tuo Logo” di San Colombano (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 16.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 16.500.000. Contributi: avvio L. 9.090.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.250.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 38

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Palestra Meyner’s Club” di Villanova d’Asti (AT). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 74.817.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 74.817.000. Contributi: avvio L. 2.321.850 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 3.520.000 (cap. 11173/1999)

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 39

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata “Multimedia Net” di Omegna (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 25.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 25.000.000. Contributi: avvio L. 4.776.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.000.000 (cap. 11173/1999), erogazione

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 40

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Video Vercelli 245" di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 28.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 28.500.000. Contributi: avvio L. 286.500 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 900.000 (cap. 11173/1999), erogazione

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 41

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Libreria Aleste” di Vercelli. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 41.246.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 41.246.000. Contributi: avvio L. 6.904.734 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.580.000 (cap. 11173/1999), erogazione

Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 44

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice “Prosciutto e Formaggio” di Asti. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 53.139.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 53.139.000. Contributi: avvio L. 10.313.319 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.860.700 (cap. 11173/1999), erogazione

Codice 15.11
D.D. 25 gennaio 2000, n. 45

D.lgs 468/87, art. 1 comma 2, lettera B): Progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanze presentate alla C.R.I. del Piemonte da: Città di Valenza (AL) 15.12.99, Provincia di Vercelli 17.12.99, Comune di Acqui Terme (AL) 20.12.99

Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 49

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Impresa “STAM.P.LAST. di Pagliasso Flaviana” di Torino

Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 50

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. “Teseo Telefonia Servizi Organizzati di Calandra Alberto e C.” di Alessandria

Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 51

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla “Profumeria e Solarium Gardenia Blu di Mosca S. e Sesini M.” di Biella

Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 52

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. “Trend di Matarrese Giuseppina e C.” di Carmagnola (TO)

Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 53

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Mentalità Ultras” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 2.507.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 2.507.000. Contributi: avvio L. 3.968.334 (cap. 11172/2000)

Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 55

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata “Sans Souci” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 100.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 100.000.000. Contributi: avvio L. 3.260.000 (cap. 11172/1998), erogazione

Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 57

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Centro Villa Beria” di Mathi (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 24.650.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 24.650.000. Contributi: assistenza tecnica L. 1.750.000 (cap. 11173/1998), erogazione

Codice 15.11
D.D. 1 febbraio 2000, n. 58

D.lgs 468/97, art. 1, comma 2, lettera b): progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanza presentata alla C.R.I. del Piemonte dal Comune di Novi Ligure (AL) 24/12/1999

Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 61

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla impresa “La Griffe Creativi di Marchelli Carlo” di Nizza Monferrato (AT)

Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 62

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dall’impresa “Dolci e Delizie di Gargano C.” di Vignale Monferrato (AL)

Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 63

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata “Cleder”, di Torino

Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 64

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla impresa “Il Rullino di Terlingo Maria” di Torino

Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 66

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. “Olifax di Minotti Arpino e Nobile Sabino” di Torino

Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 67

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. “Oasi Informatica di Benzi Pierpaolo & Moroni Aurelio” di Torino

NAVIGAZIONE INTERNA E PORTI

D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 3/R

Regolamento regionale recante: “Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque piemontesi del Lago Maggiore”.

D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 4/R

Regolamento regionale recante: “Disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Viverone”.

D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 5/R

Regolamento regionale recante: “Modifica al Regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo”.

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 58 - 29547

Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque piemontesi del Lago Maggiore. Approvazione regolamento

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 59 - 29548

Disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Viverone. Approvazione nuovo regolamento

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 60 - 29549

Modifica al regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo

OPERE PUBBLICHE

D.P.G.R. 12 aprile 2000, n. 39

L.R. 21.03.1984 n. 18 - Nomina di un membro in sostituzione di un componente dimissionario del Comitato Regionale per le Opere Pubbliche - Sezione Infrastrutture

RADIO E TELEVISIONE

D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 1/R

Regolamento regionale recante: “Nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dell’autorizzazione regionale all’installazione e modifica degli impianti di teleradiocomunicazioni di cui alla legge regionale 23 gennaio 1989, n. 6".

Circolare del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 4/ASA/LAP

D.G.R. n. 74-29563 del 1.03.2000 e D.G.R. 75-29564 del 1.3.2000 relative ai criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dell’autorizzazione regionale per impianti di teleradiocomunicazione. Circolare applicativa

SANITA’

D.P.G.R. 6 aprile 2000, n. 38

Profilassi dell’influenza aviare - Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Brandizzo

TUTELA DELL’AMBIENTE

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 22 - 29512

L.R. n. 59/95, art. 25. Finanziamenti a Cooperative e Associazioni di Volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Criteri e modalità di concessione dei contributi regionali. Accantonamento di Lire 1.300.000.000 cap. 27035/00

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 75 - 29564

Approvazione del regolamento regionale relativo ai nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dell’autorizzazione regionale all’installazione e modifica degli impianti di teleradiocomunicazioni di cui alla L.R. 23 gennaio 1989, n. 6

Codice 22.5
D.D. 10 aprile 2000, n. 171

L.R. 59/95, art. 25 - D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000. Incentivi a favore di Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Modalità e termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento

TUTELA DEL SUOLO

Comunicato della Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione

Elenco dei nominativi dei committenti e dei soggetti intervenuti nella progettazione ed esecuzione dell’opera nonchè esito del controllo a campione per le costruzioni in zona sismica estratte il 12/1/2000

URBANISTICA

D.G.R. 10 aprile 2000, n. 23 - 29829

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Montemagno (AT). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso. Approvazione

D.G.R. 10 aprile 2000, n. 24 - 29830

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Crevoladossola (V.C.O.). Approvazione

D.G.R. 10 aprile 2000, n. 25 - 29831

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Tornaco (NO). Variante n. 1 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

Parte I
ATTI DELLA REGIONE


LEGGI E REGOLAMENTI

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 1/R.

Regolamento regionale recante: “Nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dell’autorizzazione regionale all’installazione e modifica degli impianti di teleradiocomunicazioni di cui alla legge regionale 23 gennaio 1989, n. 6”.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Visto l’articolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;

Vista la legge regionale 23 gennaio 1989, n. 6;

Visto il decreto ministeriale 10 settembre 1998, n. 381;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 75-29564 del 1 marzo 2000;

Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto

EMANA

il seguente regolamento:

Art. 1.

1. I titolari o legali rappresentanti degli apparati per teleradiocomunicazioni, funzionanti nelle gamme di frequenza da 10 KHz a 300 GHz devono, ai fini sanitari per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’articolo 1 della L.R. 6/1989, presentare domanda indirizzata al Sindaco del Comune in cui è o verrà installato l’impianto.

2. Tale domanda dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:

a) dichiarazione del titolare o legale rappresentante dell’apparato per teleradiocomunicazioni attestante la potenza media fornita al sistema irradiante presentata unitamente a copia fotostatica di un documento di riconoscimento del sottoscrittore.

b) parere sanitario rilasciato dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), salvo quanto previsto all’articolo 4, comma 2.

Art. 2.

1. Per l’ottenimento del parere sanitario di cui all’articolo 1, i titolari o legali rappresentanti degli apparati devono inviare formale domanda all’ARPA.

2. Tale domanda, presentata unitamente a copia fotostatica di un documento di riconoscimento del sottoscrittore, deve contenere la dichiarazione della potenza media fornita al sistema irradiante e l’elenco degli allegati di cui deve essere corredata la domanda stessa:

a) scheda riportata nell’Allegato A al presente regolamento debitamente compilata e aggiornata;

b) diagrammi angolari di irradiazione orizzontale e verticale del sistema irradiante, compilati con incremento da 1° ad un massimo di 10° e a partire da 0° fino ad almeno 180° per il diagramma orizzontale e compilati con incremento da 1° ad un massimo di 3° a partire da 0° fino ad almeno 90° per il diagramma verticale. In tali diagrammi deve essere riportata l’attenuazione in dB del campo. Se forniti su supporto informatico i diagrammi dovranno essere in formato ASCII. Tali diagrammi o la lettera di trasmissione degli stessi dovranno essere firmati dal legale rappresentante dell’apparato per teleradiocomunicazioni o da un suo tecnico incaricato;

c) estratto di mappa catastale in scala 1:1500 della zona circostante il punto di installazione con indicate le curve di livello altimetriche, il nord geografico, il punto di installazione e le abitazioni presenti o in costruzione al momento della domanda con indicati i piani fuori terra nonché i luoghi di pubblico accesso in un raggio di 300 metri dal punto di installazione.

3. Tutti i suddetti documenti devono essere consegnati firmati dal titolare o dal legale rappresentante o da un suo tecnico incaricato.

Art. 3.

1. L’ARPA invierà il parere sanitario al Sindaco del Comune sede dell’installazione dell’emittente. Il parere sanitario deve contenere la denominazione dell’emittente, le caratteristiche dell’impianto e la fascia di rispetto di cui all’articolo 2 della legge regionale 23 gennaio 1989, n. 6.

Art. 4.

1. Il parere sanitario di cui all’articolo 1 verrà rilasciato sulla base di valutazione dell’esposizione a campi elettromagnetici assumendo i limiti stabiliti dal decreto ministeriale 10 settembre 1998, n. 381.

2. Ad esclusione degli impianti il cui funzionamento è finalizzato a collegamenti di tipo ottico (punto-punto), i valori indicati in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore non si riscontrano per apparati la cui potenza media fornita al sistema irradiante sia inferiore o uguale a 5W oltre una distanza di 10 metri nella direzione di massimo irraggiamento e oltre una distanza di 1 metro nelle direzioni laterali e posteriori (comprese tra gli angoli di 90° e 270° dalla direzione di massimo irraggiamento) di emissione per cui non necessitano del parere di cui sopra e dell’autorizzazione regionale. Tuttavia in caso di installazione o modifica di tali impianti i gestori dovranno preventivamente comunicarne le caratteristiche al Comune e all’ARPA, con le modalità indicate all’articolo 2.

Art. 5.

1. Il rispetto delle condizioni alle quali è stata subordinata l’autorizzazione sarà verificato periodicamente dall’ARPA.

2. I risultati delle verifiche effettuate dall’ARPA devono essere comunicati all’Autorità sanitaria locale, alla Provincia e alla Regione.

3. Nel caso in cui si riscontri il superamento dei limiti di cui all’articolo 4, l’ARPA procede alla valutazione della riduzione da apportare ai contributi dei campi elettromagnetici generati da diverse sorgenti, che concorrono a tale superamento, secondo le modalità di cui all’Allegato C del d.m. 381/1998.

4. L’Autorità sanitaria locale deve diffidare le emittenti interessate a modificare entro 15 giorni le caratteristiche di emissione degli impianti al fine di far rientrare il valore di campo rilevato nei limiti consentiti.

5. Scaduto il termine della diffida, in presenza del permanere del superamento del limite, il Sindaco dovrà procedere alla disattivazione dell’impianto dandone immediata comunicazione alla Provincia, alla Regione e agli organi tecnici e ausiliari periferici delle Autorità centrali competenti per le teleradiocomunicazioni.

6. Nel caso in cui si riscontri l’esistenza di impianti già attivati, ma non sottoposti ad autorizzazione o della cui installazione non è stata data alcuna comunicazione al Comune o all’ARPA, il Sindaco dovrà altresì procedere alla disattivazione dell’impianto dandone immediata comunicazione alla Provincia ed alla Regione.

Art. 6.

1. A seguito della avvenuta riduzione a conformità, il gestore dell’impianto o, nel caso di più gestori, i consorzi da questi liberamente costituiti, può procedere all’adozione di piani di risanamento, che interessano il sito di attuale localizzazione, comprendenti misure tecniche ovvero tecnologiche di modernizzazione degli impianti, unitamente a misure organizzative e di razionalizzazione mediante condivisione su tralicci comuni, ovvero ipotesi di rilocalizzazione in altri siti. Tali piani dovranno contenere anche la specificazione dei tempi di realizzazione degli interventi.

2. I piani di risanamento devono acquisire il preventivo parere da parte degli organi tecnici e ausiliari periferici delle Autorità centrali competenti per le teleradiocomunicazioni e dell’ARPA e devono essere successivamente trasmessi alle Amministrazioni comunali interessate dalle azioni di risanamento e/o da eventuale rilocalizzazione che li approvano, sentita la Provincia territorialmente competente.

3. Ai fini dell’acquisizione dei pareri di competenza sono indette dalle Amministrazioni comunali titolari del potere di autorizzazione degli impianti, secondo le procedure della legge 7 agosto 1990, n. 241 e della legge 15 maggio 1997, n. 127, apposite conferenze dei servizi con le Amministrazioni che a vario titolo devono esprimere una propria determinazione e/o parere. Le conferenze devono essere attivate entro 30 giorni dalla data di ricevimento del piano.

4. Le Amministrazioni comunali, con il supporto tecnico dell’ARPA e degli organi tecnici e ausiliari periferici delle Autorità centrali competenti per le teleradiocomunicazioni, sono deputate al controllo della conforme realizzazione del piano approvato e in qualsiasi momento possono sospenderne l’esecuzione al verificarsi di condizioni di difformità rispetto a quanto è contenuto nel piano.

5. I piani di risanamento possono essere dichiarati dalle Amministrazioni comunali di pubblico interesse, urgenti e indifferibili.

Art. 7.

1. La fascia di rispetto di cui all’articolo 2, punto 2, della l.r. 6/1989 è rappresentata dalla porzione di spazio contenuta in un parallelepipedo regolare con base rettangolare.

2. Per ogni impianto il parallelepipedo di cui sopra viene definito in modo da avere l’altezza corrispondente al segmento di retta contenuta nella direzione ( o di una delle direzioni) di massimo irradiamento. Tale segmento è delimitato dai due punti in cui il valore di campo elettrico si riporta ai limiti di cui all’articolo 4. La base del parallelepipedo dovrà essere di dimensioni tali da impedire che punti con valore di campo maggiore o uguale ai limiti di cui all’articolo 4 si trovino all’esterno del parallelepipedo.

3. La fascia di rispetto riportata sia nel parere sanitario rilasciato dall’ARPA che nell’autorizzazione regionale viene indicata con i seguenti parametri:

a) altezza del parallelepipedo;

b) distanza dal centro elettrico del sistema irradiante e base del parallelepipedo nella direzione di massimo irraggiamento;

c) dimensioni della base con l’indicazione della relativa orientazione rispetto al terreno.

Art. 8.

1. Il Sindaco del Comune ove è o verrà installato l’impianto, ricevuto il parere sanitario da parte dell’ARPA, provvederà ad inoltrare agli uffici regionali competenti copia conforme all’originale della domanda del titolare o del legale rappresentante dell’apparato per teleradiocomunicazione, del parere sanitario, della dichiarazione di potenza e dell’autorizzazione edilizia per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’articolo 1 della l.r. 6/1989, verificando che nella predetta documentazione sia indicata in modo univoco l’esatta localizzazione dell’impianto.

2. Relativamente agli impianti con potenza media fornita al sistema irradiante inferiore o uguale a 5W, i gestori degli impianti dovranno presentare al Sindaco la denuncia di inizio attività e la documentazione di cui all’articolo 2.

Art. 9.

1. I pareri sanitari rilasciati successivamente all’entrata in vigore del d.m. 381/1998 mantengono la loro validità fermo restando il mantenimento delle caratteristiche tecniche e di funzionamento dell’impianto.

2. Relativamente ai pareri sanitari rilasciati prima dell’entrata in vigore del d.m. 381/1998, i titolari o legali rappresentanti degli apparati, entro 90 giorni devono richiedere un nuovo parere all’ARPA e inviare alla medesima una dichiarazione attestante che permangono i parametri tecnici e di potenza dell’impianto a cui il parere sanitario si riferisce.

Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.

Torino, addì 14 aprile 2000

Enzo Ghigo

Allegato











Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 2/R.

Regolamento regionale recante: “Modifiche agli articoli 4 e 12 del regolamento per l’attuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata”.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Visto l’articolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;

Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457;

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 1522 del 4 aprile 1995;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 56-29545 del 1 marzo 2000;

Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto

EMANA

il seguente regolamento:

Art. 1.

1. Dopo il primo comma dell’articolo 4 del regolamento per l’attuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, è inserito il seguente:

“Per gli interventi di nuova costruzione, recupero e manutenzione straordinaria, per i quali risultano espletati gli appalti per l’affidamento dei lavori, ovvero il riappalto dei lavori necessari al completamento dell’opera, a decorrere dal 1° febbraio 1997, con progetti conformi ai disposti di cui alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, come modificata dalle leggi 2 giugno 1995, n. 216 e 18 novembre 1998, n. 415, sono riconosciute, su parere favorevole espresso dalla Commissione tecnica consultiva, le seguenti aliquote percentuali:

a1) alla A.T.C. competente per territorio, per il funzionamento delle Commissioni preposte all’assegnazione degli alloggi, per l’espletamento delle funzioni di Tesoreria dei fondi assegnati ai Comuni, nonché per il funzionamento della Commissione tecnica consultiva:

- per importi di lavori fino a 3.000 milioni il 3%;

- per importi di lavori superiori a 3.000 milioni il 2,2%;

b1) alla stazione appaltante, per le spese di progettazione, gestione dell’appalto, direzione lavori, sicurezza, collaudo e verifiche tecniche, le aliquote massime ammissibili sono le seguenti:

- nuove costruzioni: il 17% per importi di lavori inferiori a 1.000 milioni, il 15,5% per importi di lavori compresi fra 1.000 e 2.000 milioni, il 13% per importi superiori;

- recupero e manutenzione straordinaria: il 19% per importi di lavori inferiori a 300 milioni, il 16,5% per importi compresi fra 300 e 1.000 milioni, il 15,5% per importi superiori;

c1) alla A.T.C. competente per territorio, per l’espletamento delle funzioni di Tesoreria dei finanziamenti assegnati ai Comuni per gli investimenti non residenziali nell’ambito dei Programmi di recupero urbano (PRU), lo 0,3 % dell’importo dei lavori”.

Art. 2.

1. Il primo capoverso del decimo comma dell’articolo 12 del regolamento per l’attuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, è sostituito dal seguente:

“Le spese tecniche riconosciute alla stazione appaltante, di cui all’articolo 4, relative agli interventi già localizzati ovvero al riappalto dei lavori necessari al completamento dell’opera sono calcolate una sola volta con riferimento all’importo risultante dal Q.T.E. n. 1 di progetto e rimangono invariate con la compilazione dei quadri economici successivi. I pagamenti relativi ai contributi e rimborsi spese di cui all’articolo 4 avvengono con la seguente cadenza:”.

Al secondo capoverso del decimo comma dell’articolo 12 del regolamento per l’attuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, le parole: “alla lettera a) 1° comma del precedente articolo 4” sono sostituite dalle seguenti: “per l’A.T.C. provinciale dall’articolo 4;”

Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.

Torino, addì 14 aprile 2000

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 3/R.

Regolamento regionale recante: “Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque piemontesi del Lago Maggiore”.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Visto l’articolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;

Visto il regio decreto 30 marzo 1942, n. 327;

Visto il D.P.R. 28 giugno 1949, n. 631;

Visti i DD.P.R. 14 gennaio 1972, n. 5 e 24 luglio 1977, n. 616;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 58-29547 del 1 marzo 2000;

Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto

EMANA

il seguente regolamento:

Capo I
AMBITO DI APPLICAZIONE

Art. 1.
(Circolazione delle unità di navigazione)

1. Nella fascia costiera, sino ad una distanza di metri 150 dalla riva, la navigazione è consentita soltanto ai natanti a vela, a remi, a pedale, alle tavole a vela, alle unità intente alla pesca professionale e dilettantistica. Tali unità a motore devono essere condotte ad una velocità consona all’esercizio della pesca alla traina.

2. Alle unità a motore è consentito l’attraversamento della fascia di cui al comma 1, per la via più breve (perpendicolarmente alla costa), ad una velocità non superiore a 10 km/h (5 nodi circa).

3. Oltre la fascia lacuale di cui al comma 1, la velocità diurna e notturna delle unità di navigazione non può superare il limite massimo di 45 km/h (25 nodi circa), tranne che per le unità esclusivamente dotate di luce bianca di segnalazione a 360 gradi, per le quali la velocità notturna massima consentita è di 14 km/h (7 nodi circa).

4. E’ comunque fatto obbligo ai conducenti delle unità di navigazione di regolare la velocità del mezzo in modo da non costituire pericolo per le persone e per le altre unità, tenendo conto della densità del traffico, della visibilità e dello stato del lago.

5. Le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 non si applicano:

a) alle unità adibite in operazioni di soccorso, alle unità in servizio della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza, delle Forze dell’Ordine, della Provincia e dell’Ente Regione;

b) alle unità con targa temporanea ed operative appositamente autorizzate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci;

c) alle unità in servizio di trasporto pubblico di linea e non;

d) alle unità adibite a operazioni di controllo, assistenza e giuria durante lo svolgimento di manifestazioni sportive autorizzate.

6. Alle unità da competizione, oltre la fascia lacuale di cui al comma 1, è ammesso il superamento della velocità massima di 45 km/h (25 nodi circa) in deroga a quanto disposto dal comma 3.

Art. 2.
(Norme di comportamento in navigazione)

1. Tutte le unità che governano hanno l’obbligo di tenersi almeno a metri 50 dalle unità in servizio pubblico di linea nonché di osservare particolare prudenza in prossimità degli scali del servizio di trasporto pubblico di linea e non, dei porti, delle scuole a vela, motonautiche e di sci nautico e nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto d’acqua, corridoi di uscita, ecc.).

2. A tutte le unità di navigazione è consentito l’attraversamento delle rotte del servizio di trasporto pubblico di linea evitando tuttavia, in modo assoluto, di costituire ostacolo alla navigazione delle unità stesse.

3. E’ vietato:

a) ostacolare la rotta, l’entrata e l’uscita dai porti nonché l’approdo ai pontili delle unità in servizio pubblico di linea e non;

b) ostacolare le unità impegnate in operazioni di pesca professionale nonché le unità o i soggetti impegnati in manifestazioni autorizzate ai sensi dell’articolo 13;

c) seguire nella scia a distanza inferiore a metri 50 le unità trainanti sciatori nautici;

d) accedere con qualsiasi unità nelle zone riservate alla balneazione, in quelle mantenute a canneto ed in quelle di rilevanza archeologica o naturalistica appositamente individuate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci;

e) l’ammaraggio ed il decollo di idrovolanti e di altri tipi di aeromobili, salvo negli eventuali corridoi ed aree appositamente concesse dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.

4. Non è consentita la navigazione ad unità da competizione fatto salvo nel caso di manifestazioni, indette dalla Federazione Italiana Motonautica (FIM), ed allenamenti autorizzati ai sensi dell’articolo 13.

5. I divieti di cui al comma 3, lettera e), non si applicano in caso di soccorso ai mezzi in servizio della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza e delle Forze dell’Ordine.

Art. 3.
(Servizio di trasporto pubblico di linea)

1. Le unità di linea in entrata nei porti devono sempre dare la precedenza alle unità di linea in uscita e, se necessario, devono fermarsi ed attendere, all’esterno dei porti ovvero ad una distanza di sicurezza, le unità di linea che manovrano per l’uscita dal porto.

2. Le unità di linea devono manovrare in entrata ed in uscita dai porti, dagli ormeggi e dai pontili al minimo consentito dei giri del motore e con scafo dislocante.

3. L’arrivo e la partenza dai porti delle unità di linea deve avvenire con scafo dislocante ad una distanza di sicurezza dall’imboccatura del porto ovvero dagli ormeggi e dai pontili.

Art. 4.
(Sci nautico e altri sport al traino)

1. L’esercizio dello sci nautico può essere effettuato:

a) per conto proprio;

b) per conto terzi con motoscafi noleggiati al pubblico;

c) dalle scuole di sci nautico, società sportive ed altri sodalizi nautici.

2. E’ vietato l’esercizio dello sci nautico nello specchio d’acqua compreso tra l’Isola Bella e l’Isola Superiore e la riva antistante più prossima (lido di Carciano - hotel Lido Palace).

3. Nell’esercizio dello sci nautico per conto proprio (libero) e per conto terzi (a mezzo di unità noleggiate o locate al pubblico) si osservano le seguenti norme:

a) la pratica dello sci nautico è consentita dalle ore 8.00 sino al tramonto, con tempo favorevole, nelle acque distanti almeno metri 150 sia dalla costa sia dalle isole;

b) i conduttori delle unità sono assistiti da persone esperte del nuoto;

c) sulle unità, oltre al conducente ed all’accompagnatore esperto di nuoto, può essere trasportato un numero massimo di occupanti pari alla portata dell’imbarcazione; nel numero degli occupanti vanno computati anche gli sciatori trainati;

d) la partenza ed il rientro dello sciatore devono avvenire esclusivamente in acque libere dai bagnanti e da imbarcazioni nonché entro appositi corridoi di lancio concessi dal Settore regionale Navigazione interna e Merci oppure oltre metri 150 dalla costa;

e) durante le varie fasi del traino la distanza tra il mezzo e lo sciatore nautico non deve mai essere inferiore a metri 12;

f) le unità adibite allo sci nautico devono essere munite di dispositivo per l’inversione della marcia e per la messa in folle del motore nonché devono essere dotate di un’adeguata cassetta di pronto soccorso e di un salvagente per lo sciatore trainato;

g) la distanza laterale di sicurezza dagli altri natanti di un autoscafo trainante uno sciatore non deve essere inferiore a metri 50;

h) gli sciatori devono indossare i giubbotti di salvataggio;

i) la velocità massima raggiungibile è di 45 km/h (25 nodi circa);

l) le unità adibite allo sci nautico devono essere munite di dispositivi di traino e di specchietto retrovisore previsti dalle normative vigenti in materia;

m) il conduttore deve avere con sé patente nautica valida qualsiasi sia la potenza del motore istallato sull’unità.

4. Chiunque intenda posizionare sulle acque piemontesi del lago Maggiore: corridoi di lancio, trampolini di salto, campi di slalom, deve preventivamente chiedere apposita autorizzazione al Settore regionale Navigazione interna e Merci.

5. Le scuole di sci nautico, le società sportive e gli altri sodalizi nautici, nell’esercizio delle specialità “discipline classiche, piedi nudi, sci nautico disabili, velocità e wakeboard” osservano le seguenti norme:

a) all’interno di apposite aree concesse dal Settore regionale Navigazione interna e Merci alla Federazione Italiana Sci Nautico (FISN), dalle ore 8.00 sino al tramonto, con tempo favorevole, è ammesso il superamento della velocità massima di 45 km/h (25 nodi circa). All’interno di tali aree possono navigare solo unità riconosciute dalla FISN idonee all’impiego per scuola ed agonismo, in possesso di relativa certificazione e condotte da persone in possesso di abilitazione federale. In tali aree valgono le normative vigenti dei regolamenti sportivi relativi alle singole specialità. Per la pratica dello sci nautico specialità “velocità” è ammissibile una sola zona lacuale predeterminata;

b) all’interno delle aree di cui alla lettera a), possono essere posizionate le attrezzature necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva;

c) le aree di cui alla lettera a), non possono essere situate: lungo le rotte di accesso ai porti, in prossimità delle loro imboccature, nelle zone riservate alla pesca professionale ed in prossimità dei pontili di approdo dei battelli che effettuano servizio di trasporto pubblico di linea e non. Le aree devono essere opportunamente segnalate anche nelle ore notturne;

d) per l’attività agonistica e di addestramento svolta al di fuori delle aree di cui alla lettera a), valgono le norme di cui al comma 3;

e) le unità di navigazione devono riportare evidenti contrassegni rilasciati dalla FISN ed essere iscritte al registro nautico della medesima federazione;

f) il conduttore deve avere con sé patente nautica valida ed essere abilitato quale pilota dalla FISN.

6. Le attività comportanti altre forme di traino (paracadute ascensionale, aquiloni e dispositivi similari) sono consentite previa autorizzazione rilasciata dal Settore regionale Navigazione interna e Merci, ai sensi dell’articolo 55, comma 7, della legge 20 gennaio1997, n. 19 (Ratifica ed esecuzione della convenzione tra l’Italia e la Svizzera per la disciplina della navigazione sulle acque sul lago Maggiore e sul lago di Lugano, con allegati, fatta sul lago Maggiore il 2 dicembre 1992).

Art. 5.
(Moto d’acqua e mezzi similari)

1. La navigazione delle moto d’acqua e degli altri mezzi similari motorizzati possono avvenire alle seguenti condizioni:

a) dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00, nelle acque distanti almeno metri 150 sia dalla costa sia dalle isole;

b) ad una velocità massima non superiore a 30 km/h (16 nodi circa);

c) i conduttori delle unità devono essere muniti di patente nautica quando previsto per legge;

d) durante la navigazione il conduttore deve obbligatoriamente indossare un regolare giubbotto di salvataggio ed idonea muta di salvataggio;

e) è vietata la navigazione lungo le rotte dei battelli in servizio di linea;

f) è vietato seguire la scia delle unità di navigazione ad una distanza inferiore ai metri 100;

g) è vietato il deposito delle moto d’acqua e unità similari su spiaggia o su aree demaniali;

h) è vietata la navigazione nello specchio d’acqua compreso tra l’Isola Bella e l’Isola Superiore e la riva antistante più prossima (Lido di Carciano - Hotel Lido Palace).

2. Le moto d’acqua e mezzi similari possono attraversare a motore, per la via più breve (perpendicolarmente alla costa), la fascia costiera di cui all’articolo 1, comma 1, purché l’unità sia condotta ad una velocità tale da non permettere che il tubo di scarico del mezzo, nella spinta propulsiva, emerga dall’acqua. La velocità non deve comunque superare i 5 km/h (3 nodi circa).

3. All’interno di apposite aree concesse dal Settore regionale Navigazione interna e Merci alla FIM, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00, è ammesso il superamento della velocità massima di 30 km/h (16 nodi circa). In tali aree valgono le normative vigenti dei regolamenti sportivi relativi alle singole specialità.

4. All’interno delle aree di cui al comma 3, possono essere posizionate le attrezzature necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva.

5. Le aree di cui al comma 3, non possono essere situate: lungo le rotte di accesso ai porti, in prossimità delle loro imboccature, nelle zone riservate alla pesca professionale ed in prossimità dei pontili di approdo dei battelli che effettuano servizio di trasporto pubblico di linea e non. Le aree devono essere opportunamente segnalate anche nelle ore notturne.

6. Le unità devono riportare evidenti contrassegni rilasciati dalla FIM ed essere in possesso di documento che ne certifichi l’uso agonistico.

7. E’ facoltà delle Amministrazioni locali rivierasche assumere provvedimenti atti sia a vietare sia a regolamentare, con norme più restrittive, l’uso delle moto d’acqua e degli altri mezzi similari nell’ambito del proprio territorio comunale.

Art. 6.
(Tavole a vela “windsurf”)

1. L’uso delle tavole a vela è consentito solo di giorno e con buona visibilità da un’ora dopo l’alba al tramonto.

2. I conduttori devono regolare il natante in modo da non creare situazioni di pericolo o di intralcio alla navigazione ed a tal fine devono tenere tra di loro sempre una distanza di almeno metri 10. I conduttori devono sempre indossare regolare giubbotto di salvataggio e non possono portare persone o animali a bordo.

3. L’impiego delle tavole a vela è vietato:

a) sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;

b) all’interno dei porti e nelle loro vicinanze;

c) entro metri 150 dalla riva nelle zone occupate dai bagnanti;

d) nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto d’acqua, corridoi di uscita, ecc.).

4. Le scuole di tavole a vela devono inoltre:

a) rispettare le norme generali di sicurezza predisposte dalla Federazione Italiana Vela (FIV);

b) essere coperte da assicurazione per responsabilità civile anche a favore degli allievi.

Art. 7.
(Natanti a remi e a pedali:
canoe, jole, sandolini, pattini)

1. L’utilizzo di piccoli natanti a remi o a pedali (canoe, jole, sandolini, pattini, ecc.) è consentito con lago calmo e con buone condizioni meteorologiche. Su tali natanti può essere trasportato un numero di persone che abbiano la possibilità tecnica di stare sedute.

2. L’impiego dei piccoli natanti di cui al comma 1, è vietato sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea, all’interno dei porti e nelle loro vicinanze, nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto d’acqua, corridoi di uscita, ecc.).

Art. 8.
(Balneazione)

1. E’ vietata la balneazione:

a) all’interno dei porti ed in prossimità dei loro accessi;

b) nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto d’acqua, corridoi di uscita, ecc.);

c) presso i pontili pubblici e nelle loro vicinanze.

2. Chiunque intenda praticare la balneazione oltre metri 150 dalla costa deve essere assistito da unità di appoggio ed indossare calottina rossa.

3. Le strutture ricettive turistiche rivierasche devono essere dotate di personale idoneo a prestare soccorso ai bagnanti.

Art. 9.
(Attività subacquea)

1. Nello svolgere attività subacquea devono essere rispettate le seguenti prescrizioni:

a) è obbligatorio segnalare la propria presenza mediante boa con bandiera rossa con striscia diagonale bianca;

b) qualora venga utilizzata un’unità di appoggio questa deve inalberare l’apposita bandiera; il subacqueo è tenuto a non allontanarsi oltre ad un raggio di metri 50 dall’unità di appoggio;

c) è vietato praticare immersioni sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;

d) è vietato praticare immersioni nei porti ed in prossimità dei loro accessi nonché nelle vicinanze dei pontili di approdo pubblici e privati;

e) è vietato praticare immersioni nelle zone riservate alla balneazione, nelle zone mantenute a canneto e nelle zone di protezione naturalistica, ambientale ed archeologica;

f) è vietato praticare immersioni nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto d’acqua, corridoi di uscita, ecc.).

2. I divieti di cui al comma 1, lettere c), d), e) ed f), non si applicano in caso di soccorso, nell’esercizio dei compiti propri della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza e delle Forze dell’Ordine.

3. I divieti di cui al comma 1, lettere c), d), e) ed f), non si applicano nell’esercizio di attività professionali debitamente autorizzate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.

Art. 10.
(Locazione e noleggio)

1. Chi esercita la locazione senza conducente, di unità a motore e non, è obbligato a:

a) prendere nota dell’identità e reperibilità delle persone a cui vengono consegnate le unità stesse;

b) accertare il possesso della patente nautica se l’unità lo prevede;

c) garantire la presenza a bordo delle unità di navigazione date in uso dei dispositivi di sicurezza omologati;

d) essere in possesso di opportune unità in caso di necessità di recupero degli utenti.

2. I locatori ed i noleggiatori di unità da diporto sono tenuti ad informare gli utenti delle regole generali di navigazione nonché delle disposizioni vigenti sul lago.

Art. 11.
(Norme di comportamento degli utenti)

1. E’ vietato asportare, modificare, spostare, manomettere o rendere inefficienti i dispositivi di segnalamento diurni o notturni nonché ormeggiare l’unità di navigazione ai predetti dispositivi.

2. Chiunque danneggi un dispositivo di segnalamento deve immediatamente avvertire il Settore regionale Navigazione interna e Merci.

3. Nelle zone portuali è vietato:

a) lasciare in sosta veicoli e carrelli o ormeggiare unità di navigazione al di fuori degli spazi autorizzati;

b) occupare i corridoi di accesso e di uscita;

c) intralciare l’esecuzione di lavori pubblici sulle opere portuali;

d) eseguire opere di calatafaggio o verniciatura senza le prescritte autorizzazioni rilasciate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.

4. Nei porti e presso i pontili pubblici è obbligatorio ormeggiare le unità di navigazione esclusivamente in andana ai moli ed alle rampe esistenti nonché utilizzare gli impianti portuali in modo diverso dallo scopo per i quali sono stati costruiti.

5. Chiunque navighi sulle acque interne piemontesi deve avere a bordo, in piena efficienza, i dispositivi di sicurezza e pronto soccorso previsti dalla normativa vigente per la categoria di unità impiegata in relazione alla navigazione effettuata.

Art. 12.
(Utilizzo delle banchine,
dei pontili e delle strutture portuali)

1. E’ vietato:

a) impegnare ed accedere per usi non attinenti alla nautica, compresa la pesca e la balneazione, i pontili e le strutture di attracco pubbliche delle unità di navigazione;

b) calare reti da pesca all’interno dei porti nonché entro un raggio di metri 200 dai loro accessi;

c) sostare con automezzi e carrelli sui piazzali d’imbarco fuori dagli spazi appositamente delimitati.

Art. 13.
(Manifestazioni nautiche e sportive)

1. E’ vietata qualsiasi manifestazione sulle acque del lago o interessante lo specchio d’acqua lacuale nonché la navigazione per allenamento di unità da competizione, senza la preventiva autorizzazione rilasciata dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.

2. Le manifestazioni sulle acque del lago o interessanti lo specchio d’acqua lacuale possono essere effettuate in deroga ai disposti di cui all’articolo 1, commi 1, 2 e 3.

3. E’ obbligatorio rispettare le disposizioni impartite dal Settore regionale Navigazione interna e Merci all’atto dell’autorizzazione prevista dal comma 1.

Art. 14.
(Norme)

1. E’ vietato scaricare in acqua o sulle sponde residui di combustione di oli lubrificanti, carburante ed in ogni caso qualsiasi sostanza pericolosa o inquinante, anche se diluita. E’ altresì vietato abbandonare relitti di unità di navigazione nonché oggetti, detriti e rifiuti di qualsiasi genere.

2. E’ obbligatorio mantenere in perfetta efficienza i motori delle unità di navigazione e gli impianti delle stazioni di servizio di distribuzione carburante, al fine di evitare spargimenti o perdite in acqua di olio, carburante o liquidi di altra natura.

3. Le operazione di manutenzione e di rifornimento devono essere effettuate in modo da evitare spargimenti o perdite in acqua di olio, carburante o liquidi di altra natura.

Capo II
PUBBLICITA’

Art. 15.
(Informazione)

1. Le presenti disposizioni e prescrizioni sono esposte presso i comuni rivieraschi, gli scali pubblici, nei porti, sulle navi in servizio pubblico di linea e non, nei circoli nautici, sci club, cantieri nautici nonché presso gli stabilimenti balneari.

2. Tutti coloro che navigano sulle acque del lago Maggiore sono obbligati a tenere a bordo dell’unità di navigazione copia del presente regolamento, ad eccezione di coloro che navigano con i mezzi di cui agli articoli 5, 6, 7 e 10 .

Capo III
VIGILANZA

Art. 16.
(Vigilanza)

1. Gli atti di accertamento, contestazione e notificazione delle violazioni di cui alla presente normativa, ai sensi della legge regionale 3 agosto 1993, n. 39 (Determinazione sanzioni amministrative inerenti violazioni in materia di navigazione interna), sono compiuti:

a) dal personale regionale assegnato alle funzioni in materia di Navigazione interna, nei limiti del servizio a cui sono destinati e secondo le rispettive attribuzioni ai sensi degli articoli 55 e seguenti del codice di procedura penale;

b) dagli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria.

Capo IV
SANZIONI

Art. 17.
(Sanzioni)

1. La non osservanza di ciascuna disposizione del presente regolamento comporta, ai sensi della l.r. 39/1993, una sanzione amministrativa da un minimo di lire 100 mila ad un massimo di lire 1 milione.

Capo V
NORME DI RINVIO

Art. 18.
(Norme di rinvio)

1. Le disposizioni di cui alla presente normativa, nel sostituire ogni precedente disposizione regionale disciplinante la navigazione sulle acque piemontesi del lago Maggiore, non costituiscono deroga a normative regionali vigenti all’interno di Parchi e Riserve Naturali istituiti ai sensi di legge.

2. La Regione Piemonte, attraverso specifici atti amministrativi del Dirigente responsabile del Settore regionale Navigazione interna e Merci, si riserva di intervenire sugli aspetti di cui alla presente disciplina al fine di disporre ulteriori prescrizioni in ordine alla sicurezza della navigazione, al fine di tutelare la pubblica incolumità.

3. Per tutto quanto non previsto dalla presente disciplina valgono le normative generali vigenti in materia di navigazione ivi compresa la legge 20 gennaio 1997, n. 19 (Ratifica ed esecuzione della convenzione fra l’Italia e la Svizzera per la disciplina della navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano, con allegati, fatta sul Lago Maggiore il 2 dicembre 1992).

Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.

Torino, addì 14 aprile 2000

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 4/R.

Regolamento regionale recante: “Disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Viverone”.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Visto l’articolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;

Visto il regio decreto 30 marzo 1942, n. 327;

Visto il D.P.R. 28 giugno 1949, n. 631;

Visti i DD.P.R. 14 gennaio 1972, n. 5 e 24 luglio 1977, n. 616;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 59-29548 del 1 marzo 2000;

Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto

EMANA

il seguente regolamento:

Capo I
AMBITO DI APPLICAZIONE

Art. 1.
(Finalità)

1. Il presente regolamento disciplina la navigazione sulle acque del Lago di Viverone onde garantire la sicurezza della navigazione e della balneazione, la salvaguardia dell’ecosistema lacustre ed al fine di promuovere lo sviluppo socio-economico delle Comunità locali, favorendo il turismo in forme compatibili con la protezione dei beni culturali ed ambientali.

Art. 2.
(Circolazione delle unità di navigazione)

1. E’ vietata la navigazione alle unità a motore dal 2 novembre al 31 marzo e nella fascia oraria 21.00 - 7.00 nel restante periodo dell’anno.

2. Nella fascia costiera, sino ad una distanza di 100 metri dalla riva (segnalata da apposite boe cilindriche gialle poste a cura del Settore regionale Navigazione Interna e Merci), la navigazione è consentita soltanto ai natanti a vela, a remi, a pedale, alle tavole a vela, alle unità intente alla pesca professionale e dilettantistica. Le unità a motore intente alla pesca professionale e dilettantistica, devono essere condotte ad una velocità consona all’esercizio della pesca alla traina.

3. Alle ulteriori unità a motore è consentito l’attraversamento della fascia di cui al comma 1, ad una velocità non superiore ai 4 Km/h (2 nodi circa), utilizzando esclusivamente appositi corridoi di navigazione autorizzati dal Settore regionale Navigazione interna e Merci;

4. Oltre la fascia lacuale, di cui al comma 1, la velocità delle unità di navigazione non può superare il limite massimo di 20 Km/h (11 nodi circa).

5. E’ fatto obbligo ai conducenti delle unità di navigazione di condurre il mezzo in modo tale da non costituire pericolo per le persone e per le altre unità, tenendo conto della densità del traffico, della visibilità e dello stato del lago.

6. E’ vietata la navigazione alle unità a motore nello specchio d’acqua compreso nel territorio del Comune di Azeglio (TO), nonché entro la fascia ad esso esterna riva segnalata da apposite boe cilindriche gialle poste a cura del Settore regionale Navigazione Interna e Merci.

7. E’ vietata la navigazione con qualsiasi unità di navigazione nelle zone a canneto ed in quelle di rilevanza archeologica.

8. E’ vietato l’ammaraggio ed il decollo di idrovolanti e di mezzi similari.

9. E’ vietata la raccolta della flora acquatica.

10. E’ vietata la navigazione alle unità mono o bimotore aventi potenza totale superiore a 80,9 kW (110 CV) per motore a due tempi e 135 kW (185 CV) per motore a quattro tempi, nonché di lunghezza superiore a 6.50 metri e una stazza lorda superiore alle 1,5 tonnellate per entrambe le tipologie.

11. E’ vietata la navigazione alle unità da competizione.

12. Le disposizioni di cui ai commi 2, 3, 4, 6, 8 e 10 non si applicano:

a) alle unità in servizio della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza, delle Forze dell’Ordine, della Provincia, e della Regione Piemonte;

b) alle unità operative appositamente autorizzate dai Comuni rivieraschi territorialmente competenti;

c) alle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;

d) alle unità, autorizzate dai Comuni rivieraschi territorialmente competenti, adibite a operazioni di controllo, assistenza e giuria durante lo svolgimento di manifestazioni sportive.

13. Alle unità con targa temporanea, oltre la fascia lacuale di cui al comma 2, è ammesso il superamento della velocità massima di 20 Km/h (11 nodi circa), in deroga a quanto disposto dal comma 4.

Art. 3.
(Norme di comportamento in navigazione)

1. Tutte le unità di navigazione che governano hanno l’obbligo di tenersi almeno a metri 50 dalle unità in servizio di trasporto pubblico di linea nonché di osservare particolare prudenza in prossimità degli scali del servizio di trasporto pubblico di linea e non, dei porti, delle scuole a vela (Federazione Italiana Vela), motonautiche (Federazione Italiana Motonautica), sci nautico (Federazione Italiana Sci Nautico) e nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto d’acqua, corridoi di uscita, ecc.).

2. A tutte le unità di navigazione è consentito l’attraversamento delle rotte delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea evitando tuttavia, in modo assoluto, di costituire ostacolo alla navigazione delle unità stesse.

3. E’ vietato:

a) ostacolare la rotta, l’entrata e l’uscita dai porti nonché l’approdo ai pontili delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea e non;

b) ostacolare le unità di navigazione impegnate in operazioni di pesca professionale nonché le unità o i soggetti impegnati in manifestazioni autorizzate, ai sensi dell’articolo 13;

c) seguire nella scia a distanza inferiore a 50 metri le unità trainanti sciatori nautici;

d) seguire o incrociare nella scia, a distanza inferiore a 50 metri, le unità non a motore.

Art. 4.
(Sci nautico e altri sport al traino)

1. L’esercizio dello sci nautico può essere effettuato:

a) per conto proprio;

b) per conto terzi con motoscafi noleggiati al pubblico;

c) dalle scuole di sci nautico, società sportive ed altri sodalizi nautici.

2. Nell’esercizio dello sci nautico per conto proprio (libero), per conto terzi (a mezzo di unità noleggiate o locate al pubblico), si osservano le seguenti norme:

a) la pratica dello sci nautico è consentita dalle ore 9.00 sino al tramonto, con tempo favorevole, nelle acque distanti dalla costa almeno 100 metri;

b) i conduttori delle unità sono assistiti da persone esperte del nuoto;

c) sulle unità, oltre al conducente ed all’accompagnatore esperto di nuoto, può essere trasportato un numero massimo di occupanti pari alla portata dell’imbarcazione; nel numero degli occupanti vanno computati anche gli sciatori trainati;

d) la partenza ed il rientro dello sciatore devono avvenire esclusivamente in acque libere dai bagnanti e da imbarcazioni, nonché entro appositi corridoi di lancio concessi dal Settore regionale Navigazione interna e Merci, oppure oltre i 100 metri dalla costa;

e) durante le varie fasi del traino la distanza tra il mezzo e lo sciatore nautico non deve mai essere inferiore a 12 metri;

f) le unità adibite allo sci nautico devono essere munite di dispositivo per l’inversione della marcia e per la messa in folle del motore nonché devono essere dotate di un’adeguata cassetta di pronto soccorso e di un salvagente per lo sciatore trainato;

g) la distanza laterale di sicurezza di un autoscafo trainante uno sciatore, con gli altri natanti, non deve essere inferiore ai 50 metri;

h) gli sciatori devono indossare i giubbotti di salvataggio;

i) è ammesso il superamento del limite massimo di 20 km/h (11 nodi circa) ed il raggiungimento della velocità massima di 45 km/h (25 nodi circa);

l) le unità adibite allo sci nautico devono essere munite dì dispositivi di traino e specchietto retrovisore previsti dalle normative vigenti in materia.

m) il conduttore deve avere con sé patente nautica valida qualsiasi sia la potenza del motore istallato sull’unità.

3. Chiunque intenda posizionare corridoi di lancio, trampolini di salto, campi di slalom, dovrà preventivamente chiedere apposita autorizzazione al Settore regionale Navigazione interna e Merci.

4. Le scuole di sci nautico, le società sportive e gli altri sodalizi nautici, nell’esercizio delle specialità “discipline classiche, piedi nudi, sci nautico disabili, velocità e wakeboard”, osservano le seguenti norme:

a) all’interno di apposite aree debitamente autorizzate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci alla Federazione Italiana Sci Nautico, dalle ore 8.00 sino al tramonto, con tempo favorevole, è ammesso il superamento della velocità massima di cui alla lettera i), del comma 2 del presente articolo. In deroga a quanto previsto dall’articolo 2, comma 10 possono raggiungere e navigare in tali aree solo unità mono motore a quattro tempi riconosciute dalla Federazione Italiana Sci Nautico idonee all’impiego per scuola ed agonismo, in possesso di relativa certificazione e condotte da persone in possesso di abilitazione federale. In tali aree valgono le normative vigenti dei regolamenti sportivi relativi alle specialità di che trattasi;

b) all’interno di dette aree potranno essere posizionate le attrezzature necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva;

c) tali aree non possono essere situate: lungo le rotte di accesso ai porti, in prossimità delle loro imboccature, nelle zone riservate alla pesca professionale ed in prossimità dei pontili di approdo dei battelli che effettuano servizio di trasporto pubblico di linea e non, nonché devono essere opportunamente segnalate anche nelle ore notturne;

d) per l’attività agonistica e di addestramento svolta al di fuori delle aree, di cui alla lettera a), valgono le norme di cui al comma 3;

e) le unità di navigazione devono riportare evidenti contrassegni rilasciati dalla Federazione Italiana Sci Nautico ed essere iscritte al Registro nautico della medesima federazione;

f) il conduttore deve avere con sé patente nautica valida ed essere abilitato dalla Federazione Italiana Sci Nautico quale pilota.

5. Le attività comportanti altre forme di traino (paracadute ascensionale, aquiloni e dispositivi similari) sono consentite previa autorizzazione rilasciata dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.

Art. 5.
(Moto d’acqua e mezzi similari)

1. La navigazione delle moto d’acqua e degli altri mezzi similari motorizzati può avvenire, nei giorni feriali, alle seguenti condizioni:

a) dalle ore 9.00 alle ore 13.00, nonché dalle ore 15.00 alle ore 19.00 nelle acque distanti almeno 100 metri dalla costa;

b) ad una velocità massima non superiore a 30 Km/h (16 nodi circa);

c) i conduttori delle unità devono essere munite di patente nautica quando previsto per legge;

d) durante la navigazione il conduttore dovrà obbligatoriamente indossare un regolare giubbotto di salvataggio ed idonea muta di salvataggio;

e) è vietata la navigazione lungo le rotte delle unità in servizio pubblico di trasporto di linea;

f) è vietato seguire la scia delle unità di navigazione ad una distanza inferiore ai 100 metri;

g) è vietato il deposito delle moto d’acqua e unità similari su spiaggia o su aree demaniali.

2. Le moto d’acqua e mezzi similari possono attraversare a motore, per la via più breve (perpendicolarmente alla costa), la fascia costiera, di cui all’articolo 2, comma 2, purché l’unità sia condotta ad una velocità tale da non permettere che il tubo di scarico del mezzo, nella spinta propulsiva, emerga dall’acqua. La velocità non deve comunque superare i 4 km/h (circa 2 nodi).

3. E’ facoltà delle Amministrazioni locali rivierasche assumere provvedimenti atti sia a vietare sia a regolamentare, con norme più restrittive, l’uso delle moto d’acqua e d’altri mezzi similari nell’ambito del proprio territorio comunale.

Art. 6.
(Tavole a vela)

1. L’uso delle tavole a vela è consentito solo di giorno e con buona visibilità da un’ora dopo l’alba al tramonto.

2. I conduttori devono regolare il natante in modo da non creare situazioni di pericolo o di intralcio alla navigazione ed a tal fine debbono tenere tra di loro sempre una distanza di almeno 10 metri. I conduttori debbono sempre indossare regolare giubbotto di salvataggio e non possono portare persone o animali a bordo.

3. L’impiego delle tavole a vela è vietato:

a) sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;

b) all’interno dei porti e nelle loro vicinanze;

c) entro i 100 metri dalla riva nelle zone occupate dai bagnanti;

d) nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, corridoi di uscita, ecc.).

4. Le scuole di tavole a vela devono inoltre:

a) rispettare le norme generali di sicurezza predisposte dalla Federazione Italiana Vela;

b) essere coperte da assicurazione per responsabilità civile anche a favore degli allievi.

Art. 7.
(Natanti a remi e a pedali,
canoe, jole, sandolini, pattini)

1. L’utilizzo di piccoli natanti a remi o a pedali (canoe, jole, sandolíni, pattini, ecc..) è consentito con lago calmo e con buone condizioni meteorologiche. Su tali natanti può essere trasportato un numero di persone che abbiano la possibilità tecnica di stare sedute.

2. L’impiego dei piccoli natanti di cui al comma 1, è vietato sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea, all’interno dei porti e nelle loro vicinanze, nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, corridoi di uscita, ecc.).

Art. 8.
(Balneazione)

1. E’ vietata la balneazione:

a) all’interno dei porti ed in prossimità dei loro accessi;

b) nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, corridoi di uscita, ecc.);

c) presso i pontili pubblici e nelle loro vicinanze.

2. Chiunque intenda praticare la balneazione oltre i 100 metri dalla costa deve essere assistito da unità di appoggio ed indossare calottina rossa.

3. Le strutture ricettive turistiche rivierasche, devono essere dotate di personale idoneo a prestare soccorso ai bagnanti.

Art. 9.
(Attività subacquea)

1. Nello svolgere attività subacquea devono essere rispettate le seguenti prescrizioni:

a) è obbligatorio segnalare la propria presenza mediante boa con bandiera rossa con striscia diagonale bianca;

b) qualora venga utilizzata un’unità di appoggio questa deve inalberare l’apposita bandiera; il subacqueo è tenuto a non allontanarsi oltre ad un raggio di 50 metri dall’unità di appoggio;

c) è vietato praticare immersioni sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;

d) è vietato praticare immersioni nei porti e in prossimità dei loro accessi, nonché nelle vicinanze dei pontili di approdo pubblici e privati;

e) è vietato praticare immersioni nelle zone riservate alla balneazione, nelle zone a canneto ed in quelle di rilevanza archeologica;

f) è vietato praticare immersioni nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, corridoi di uscita, corridoi di navigazione, ecc.).

2. I divieti di cui al comma 1, lettere c), d), e) ed f), non si applicano nei confronti dei soggetti appartenenti alla Protezione civile, ai Vigili del Fuoco, alla Guardia di Finanza ed alle Forze dell’Ordine, nell’esercizio dei compiti d’istituto.

3. I divieti di cui al comma 1, lettere c), d), e) ed f) non si applicano nell’esercizio di attività professionali, debitamente autorizzate, dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.

Art. 10.
(Locazione e noleggio)

1. E’ fatto obbligo a chi concede unità a motore e non in locazione senza conducente:

a) prendere nota dell’identità e reperibilità delle persone a cui vengono consegnate le unità stesse;

b) accertare il possesso della parente nautica se l’unità lo prevede;

c) garantire la presenza a bordo delle unità di navigazione date in uso dei dispositivi di sicurezza omologati;

d) essere in possesso di opportune unità in caso di necessità di recupero degli utenti.

2. I locatori ed i noleggiatori di unità da diporto sono tenuti ad informare gli utenti delle regole generali di navigazione nonché delle disposizioni vigenti sul lago.

Art. 11.
(Norme di comportamento degli utenti)

1. E’ vietato asportare, modificare, spostare, manomettere o rendere inefficienti i dispositivi di segnalamento diurni o notturni nonché ormeggiare l’unità di navigazione ai succitati dispositivi.

2. Chiunque danneggi un dispositivo di segnalamento, deve immediatamente avvertire il Settore regionale Navigazione interna e Merci.

3. Nelle zone portuali è vietato:

a) lasciare in sosta veicoli e carrelli o ormeggiare unità di navigazione al di fuori degli spazi autorizzati;

b) occupare i corridoi di accesso e di uscita;

c) intralciare l’esecuzione di lavori pubblici sulle opere portuali;

d) eseguire opere di calatafaggio o verniciatura senza le prescritte autorizzazioni rilasciate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.

4. E’ fatto obbligo nei porti e presso i pontili pubblici di ormeggiare le unità di navigazione esclusivamente in andana ai moli ed alle rampe esistenti nonché è fatto divieto di utilizzare gli impianti portuali in modo diverso dallo scopo per i quali sono stati costruiti.

5. Chiunque navighi deve avere a bordo, in piena efficienza, i dispositivi di sicurezza e pronto soccorso previsti dalla normativa vigente per la categoria di unità impiegata in relazione alla navigazione effettuata.

Art. 12.
(Utilizzo delle banchine,
dei pontili e delle strutture portuali)

1. E’ vietato:

a) impegnare ed accedere per usi non attinenti alla nautica, compresa la pesca e la balneazione, i pontili e le strutture di attracco pubbliche delle unità di navigazione;

b) calare reti da pesca all’interno dei porti;

c) sostare con automezzi e carrelli sui piazzali d’imbarco fuori dagli spazi appositamente delimitati.

Art. 13.
(Manifestazioni nautiche e sportive)

1. E’ vietata qualsiasi manifestazione sulle acque del lago o interessante lo specchio d’acqua lacuale, senza la preventiva autorizzazione rilasciata dai Comuni rivieraschi territorialmente competenti.

2. Le manifestazioni sulle acque del lago o interessanti lo specchio d’acqua lacuale, possono essere effettuate in deroga ai disposti di cui all’articolo 2, commi 2, 3 e 4.

3. E’ fatto obbligo di rispettare le disposizioni impartite dai Comuni rivieraschi territorialmente competenti, all’atto dell’autorizzazione prevista dal comma 1.

Art. 14.
(Norme speciali)

1. E’ assolutamente vietato scaricare in acqua o sulle sponde residui di combustione di oli lubrificanti, carburante ed in ogni caso qualsiasi sostanza pericolosa o inquinante, anche se diluita. E’ altresì vietato abbandonare relitti di unità di navigazione nonché oggetti, rifiuti di qualsiasi genere, detriti o quant’altro.

2. E’ fatto obbligo di mantenere in perfetta efficienza i motori delle unità di navigazione e gli impianti delle stazioni di servizio di distribuzione carburante, ciò al fine di evitare spargimenti o perdite in acqua di olio, carburante o quant’altro.

3. Le operazione di manutenzione e di rifornimento devono essere effettuate in modo da evitare perdite o spargimenti in acqua di olio, carburante o quant’altro.

Capo II
PUBBLICITA’

Art. 15.
(Informazione)

1. Le presenti disposizioni e prescrizioni sono esposte presso i Comuni rivieraschi, gli scali pubblici, nei porti, sulle unità in servizio pubblico di linea e non, nei circoli nautici, sci club, cantieri nautici nonché presso gli stabilimenti balneari.

2. E’ fatto obbligo per tutti coloro che intendono navigare sulle acque del lago tenere a bordo dell’unità di navigazione copia del presente regolamento, ad eccezione di coloro che navigano con i mezzi di cui agli articoli 5, 6, 7 e 10.

Capo III
VIGILANZA

Art. 16.
(Vigilanza)

1. Gli atti di accertamento, contestazione e notificazione delle violazioni di cui alla presente normativa, ai sensi della legge regionale 3 agosto 1993, n. 39 (Determinazione sanzioni amministrative inerenti violazioni in materia di navigazione interna), sono compiuti:

a) dal personale regionale assegnato alle funzioni in materia di Navigazione interna, nei limiti del servizio a cui sono destinati e secondo le rispettive attribuzioni ai sensi degli articoli 55 e seguenti del codice di procedura penale;

b) dagli Ufficiali ed Agenti di Polizia giudiziaria.

Capo IV
SANZIONI

Art. 17.
(Sanzioni)

1. La non osservanza di una delle disposizioni del regolamento comporta, ai sensi della l.r. 39/1993, una sanzione amministrativa da un minimo di lire 100 mila ad un massimo di lire 1 milione.

Capo V
NORME DI RINVIO

Art. 18.
(Norme di rinvio)

1. La Regione Piemonte, attraverso specifici atti amministrativi del Dirigente responsabile del Settore regionale Navigazione interna e Merci, si riserva di intervenire sugli aspetti di cui alla presente disciplina al fine di disporre eventuali ulteriori particolari prescrizioni in ordine alla sicurezza della navigazione al fine di tutelare la pubblica incolumità.

2. Per tutto quanto non previsto dalla presente disciplina, valgono le normative generali vigenti in materia di navigazione interna.

Art. 19.
(Abrogazione norme)

1. E’ abrogato il regolamento disciplinante la navigazione sulle acque del lago di Viverone, promulgato con il decreto del Presidente della Giunta regionale 17 giugno 1992, n. 2685.

Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.

Torino, addì 14 aprile 2000

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 5/R.

Regolamento regionale recante: “Modifica al Regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo”.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Visto l’articolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;

Visto il regio decreto 30 marzo 1942, n. 327;

Visto il D.P.R. 28 giugno 1949, n. 631;

Visti i DD.P.R. 14 gennaio 1972, n. 5 e 24 luglio 1977, n. 616;

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 1992 del 4 maggio 1992;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 60-29549 del 1 marzo 2000;

Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto

EMANA

il seguente regolamento:

Art. 1.

Il comma 2, dell’articolo 19 (Disposizioni generali) del regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo, è sostituito dal seguente:

“2. Le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 1, non si applicano alle unità alimentate da motore elettrico ed alle unità adibite ad operazioni di controllo, assistenza e giuria durante lo svolgimento di manifestazioni sportive autorizzate, fermo restando l’obbligo, per tali unità, di regolare la navigazione in modo tale da non costituire pericolo per le persone e per le altre unità.”.

Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.

Torino, addì 14 aprile 2000

Enzo Ghigo



DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 6 aprile 2000, n. 38

Profilassi dell’influenza aviare - Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Brandizzo

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

Art. 1 - Si dichiara “zona di protezione” per influenza aviare:

- l’intero territorio del Comune di Brandizzo;

- il territorio del Comune di S. Raffaele Cimena, limitatamente alle Frazioni Piana e Cimena;

- il territorio del Comune di Chivasso, limitatamente alla zona compresa tra il Comune di Brandizzo sino al torrente Orco e sino alla confluenza del torrente Orco con il fiume Po;

- il territorio del Comune di Volpiano, limitatamente alla zona compresa fino alla Cascina Malone e tra la Via Brandizzo, l’autostrada TO - MI ed i confini con il Comune di Settimo Torinese.

Ai limiti della zona di protezione sulle vie di accesso devono essere apposte a cura delle Amministrazioni Comunali, tabelle ben visibili con la scritta: “Zona di protezione per influenza aviare”.

Art. 2 -  Si dichiara “zona di sorveglianza” per influenza aviare:

- il territorio dei Comuni di Casalborgone, Castagneto Po, Castiglione Torinese, Foglizzo Capoluogo, Gassino Torinese, Leinì, Montanaro, Rivalba, S. Benigno Canavese, S. Mauro Torinese, Settimo Torinese, Sciolze;

- il Comune di Chivasso, per la parte non compresa nella zona di protezione;

- il Comune di Lombardore, limitatamente al territorio compreso a sud est del capoluogo;

- il Comune di S. Raffaele Cimena, per la parte non compresa nella zona di protezione;

- il Comune di Verolengo, limitatamente alla Frazione Casabianca ed al territorio ad ovest del capoluogo;

- il Comune di Volpiano, per la parte non compresa nella zona di protezione.

Ai limiti della zona di sorveglianza, sulle vie di accesso, devono essere apposte, a cura delle Amministrazioni Comunali, tabelle ben visibili con la scritta “Zona di sorveglianza per Influenza aviare”.

Art. 3 - Nell’ambito delle zone di protezione e di sorveglianza il Servizio veterinario della A.S.L. territorialmente competente provvede ad organizzare ed effettuare:

1. il censimento degli allevamenti che detengono volatili e la numerazione per categoria degli animali presenti;

2. le ispezioni sanitarie e i controlli volti ad accertare il rispetto delle misure di profilassi e polizia veterinaria disposte dal presente Decreto; i controlli sanitari negli allevamenti che detengono volatili della zona di protezione devono essere eseguiti con urgenza e annotati su verbale;

3. la vigilanza straordinaria negli stabilimenti di macellazione dei volatili.

Art. 4 - Nella zona di protezione devono essere applicate le seguenti misure:

a) sequestro dei volatili presenti nei locali di stabulazione o altri luoghi che ne consentano l’isolamento, con divieto di spostamento anche delle uova da cova; gli animali di specie diversa presenti nelle aziende che detengono volatili possono essere trasferiti, previa autorizzazione veterinaria;

b) l’effettuazione di  controlli clinici, integrati da eventuali esami di laboratorio, con particolare riferimento ai controlli di cui all’O.M. 14 gennaio 2000;

c) divieto di introdurre nella zona volatili ad eccezione di quelli destinati alla immediata macellazione;

d) divieto di trasporto dei volatili sulle strade pubbliche e private, ad eccezione del trasporto in transito nella zona per ferrovia, autostrada o grandi assi stradali, purché senza effettuare soste, e dei trasporti per l’immediata macellazione di cui alla lettera c), appositamente autorizzati;

e) divieto di accesso, nelle aziende che detengono volatili, di veicoli e personale estraneo non autorizzato;

f) divieto di trasferire fuori dagli allevamenti di volatili qualsiasi possibile vettore animato o inanimato dell’agente patogeno, compresi lettiera e deiezioni non opportunamente trattati, carne e prodotti carnei, carcasse, parti o resti di volatili; gli automezzi utilizzati per il trasporto di volatili, nonché veicoli o attrezzature venute in contatto con animali o materiali possibili vettori di infezione, non possono lasciare la zona di protezione se non sottoposti alla disinfezione sotto controllo veterinario, secondo le modalità di cui all’articolo 64 del vigente regolamento di polizia veterinaria; il trasferimento delle uova da consumo può essere autorizzato previa adozione di idonee misure cautelative;

g) controllo dei movimenti delle persone addette alla manipolazione dei volatili e delle uova;

h) sospensione di fiere, mercati e di ogni concentramento di volatili o altri uccelli, compresa la raccolta e la distribuzione ad opera di commercianti;

i) obbligo di porre in atto adeguati sistemi di disinfezione negli allevamenti di volatili e presso i relativi accessi;

j) divieto di introduzione e immissione nel territorio di selvaggina avicola cacciabile e sospensione delle attività venatorie della selvaggina da piuma;

Dopo che siano trascorsi ventuno giorni dall’estinzione dell’ultimo focolaio nella zona di protezione si adottano i provvedimenti in vigore nella zona di sorveglianza, di cui al successivo art. 5 del presente decreto.

Art. 5 -  Nell’ambito della zona di sorveglianza, si applicano le seguenti misure:

a) divieto di spostamento dei volatili e delle uova da cova, ad eccezione dei casi di cui al seguente articolo 7;

b) controllo clinico e sierologico degli allevamenti come previsto dall’O.M. 14 gennaio 2000;

c) divieto di introduzione di volatili vivi appartenenti alle specie sensibili, con l’eccezione di quelli destinati direttamente all’immediata macellazione;

d) sospensione di fiere, mercati e di ogni concentramento di volatili, compresa la raccolta e la distribuzione ad opera di commercianti;

e) divieto di trasporto dei volatili sulle strade pubbliche e private, ad eccezione del trasporto in transito nella zona per ferrovia, autostrada o grandi assi stradali, purché senza effettuare soste, e dei trasporti per l’immediata macellazione di cui alla lettera d), appositamente autorizzati;

f) obbligo di adeguati trattamenti di disinfezione per i veicoli e le attrezzature utilizzate per il trasporto di volatili, di altri animali o materiali che potrebbero costituire veicolo di infezione, comprese deiezioni e lettiere;

g) obbligo di segnalazione di qualunque sintomo riferibile a influenza aviare e dei casi di morte di volatili, qualora si discostino dalla percentuale consueta dell’azienda;

h) divieto di introduzione e immissione nel territorio di selvaggina avicola cacciabile e sospensione delle attività venatorie della selvaggina da piuma.

Art. 6 - In deroga al divieto di spostamento di volatili dalla zona di protezione, di cui all’articolo 4, il Servizio veterinario della A.S.R. può autorizzare:

- la raccolta dei volatili morti dalle aziende per essere trasportati in un impianto di trattamento dei rifiuti ad alto rischio con l’adozione delle misure precauzionali necessarie;

- lo spostamento di volatili destinati direttamente alla macellazione immediata in un macello situato all’interno della zona di protezione o, qualora non sia possibile, in un altro, preferibilmente nella zona di sorveglianza, designato dalla Regione.

Art. 7 - In deroga al divieto di spostamento dei volatili dalla zona di sorveglianza di cui all’art. 5 il Servizio Veterinario A.S.L. può autorizzare:

- lo spostamento dei volatili per l’invio diretto in un macello, anche situato al di fuori della zona di sorveglianza, designato dalla Regione.

Art. 8 - Lo spostamento dei volatili dagli allevamenti della zona di protezione e della zona di sorveglianza, secondo i precedenti articoli 6 e 7, deve essere effettuato previo rigoroso accertamento sanitario volto ad escludere il sospetto di influenza aviare in tutti i soggetti presenti nell’azienda interessata e adottando le modalità previste dagli articoli 14 e 15 del vigente regolamento di polizia veterinaria.

Per il trasferimento è necessaria l’autorizzazione della A.S.R. di destinazione, con la quale devono essere preventivamente concordati tempi e modalità di inoltro.

Nei macelli di destinazione gli animali devono essere isolati e macellati separatamente, subendo visita sanitaria ante e post-mortem particolarmente accurata. Le carni così ottenute devono essere marchiate conformemente all’art. 5, comma 1 del D.P.R. 30/12/92 n. 558 e successive modifiche.

Gli automezzi di trasporto devono essere immediatamente disinfettati sotto controllo veterinario.

Art. 9 - Le misure della zona di sorveglianza restano in vigore per 30 giorni dopo l’esecuzione della operazioni di disinfezione dell’ultimo focolaio denunciato.

Art. 10 - I sindaci dei Comuni, i Servizi veterinari delle A.S.R. della Regione, gli agenti tutti della Forza Pubblica, sono incaricati dell’esecuzione del presente Decreto.

Art. 11 - I contravventori al presente Decreto sono puniti a norma di Legge.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 aprile 2000, n. 39

L.R. 21.03.1984 n. 18 - Nomina di un membro in sostituzione di un componente dimissionario del Comitato Regionale per le Opere Pubbliche - Sezione Infrastrutture

Visto la L.R. 21.03.1984 n. 18 e il relativo Regolamento di Attuazione.

Visto la L.R. 23.03.1995 n.39.

Considerato che l’art. 24 della succitata L.R. 18/84 articola il Comitato Regionale per le Opere Pubbliche in due Sezioni di cui una denominata “Sezione Infrastrutture”;

Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 4827del 24-11-1995, con il quale, tra l’altro, è stato costituito il Comitato Regionale per le Opere Pubbliche - Sezione Infrastrutture;

Considerato che con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 1331/97 del 07-04-1997 era stato nominato l’Ing. Alvares Vincenzo quale rappresentante dell’ANCI, cosi’ come previsto dall’art.27 lettera b) della L.R. 18/84;

Vista la nota dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani del 22/03/2000, prot. n.507/9-18, con la quale veniva comunicato la designazione, quale rappresentante, il Sig. Guabello Massimo, in sostituzione dell’Ing. Alvares Vincenzo, dimissionario.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

decreta

ART. 1 - Ai sensi della L.R. 21/03/1984 n.18 e relativo Regolamento di Attuazione è nominato il Sig. Guabello Massimo, quale rappresentante dell’ANCI (lett. b- art.27 L.R.18/84), in sostituzione dell’Ing. Alvares Vincenzo dimissionario.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 aprile 2000, n.  40

Legge regionale 9 agosto 1999 n. 21, art. 63 - Nomina della “Consulta regionale per la bonifica e l’irrigazione”; integrazione

Visto il D.P.G.R. n. 14/2000 in data 3 febbraio 2000 con il quale si integrava e modificava la composizione della Consulta regionale per la bonifica e l’irrigazione nominata con D.P.G.R. n. 79 in data 4 novembre 1999.

Preso atto che l’Associazione nazionale Comuni italiani ha comunicato, con nota del 16 marzo 2000 prot. n. 470/2G/9, il nominativo del proprio rappresentante geom. Scavarda Desiderio.

decreta

La “Consulta regionale per la bonifica e l’irrigazione” di cui all’art. 63 della legge regionale 9 agosto 1999, n. 21, nominata con D.P.G.R. in data 2 febbraio 2000 n. 14/2000 è così integrata:

- in rappresentanza della “Associazione Nazionale Comuni Italiani - Associazione Regionale del Piemonte” è nominato il geom. Scavarda Desiderio.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 aprile 2000, n. 41

Nomina rappresentante della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione dell’Associazione “Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio dell’età evolutiva”

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

di nominare il Sig. Giampiero Leo, Assessore alla Cultura pro-tempore, quale rappresentante della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione dell’Associazione “Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio dell’età evolutiva”.

Il presente decreto è pubblicato sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi di legge.

Enzo Ghigo


DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 22 - 29512

L.R. n. 59/95, art. 25. Finanziamenti a Cooperative e Associazioni di Volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Criteri e modalità di concessione dei contributi regionali. Accantonamento di Lire 1.300.000.000 cap. 27035/00

Il D.Lgs 22/97 prevede l’incentivazione al recupero dei rifiuti ed il raggiungimento di determinati obiettivi di raccolta differenziata;

la L.R. n. 59/95, all’art. 25, prevede che la Regione conceda contributi a titolo d’incentivo alle Associazioni di volontariato ed alle Cooperative che operano o intendono operare in Regione per il recupero dei rifiuti, ai fini di sostenerne le relative attività;

il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti, approvato dalla Regione con D.C.R. n. 436-11546 del 30 luglio 1997, contiene indicazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, compresi i rifiuti assimilati, e dei rifiuti speciali;

l’art. 25 c.3 della L.R. n. 59/95 prevede che la Giunta Regionale approvi una delibera intesa a definire le modalità ed i criteri per la concessione e la revoca dei contributi;

tali criteri sono stati adottati con deliberazioni della Giunta regionali per i passati anni di riferimento, in ultimo con la D.G.R. n. 60-24925 del 22 giugno 1998, così come modificata dalla D.G.R. n. 27-27215 del 3 maggio 1999;

l’evoluzione normativa e l’esperienza pregressa richiedono sistematici aggiornamenti e perfezionamenti dei criteri già adottati;

occorre quindi definire le modalità ed i criteri per la concessione e la revoca dei contributi di cui all’art. 25 della L.R. 59/95, contenuti nell’Allegato 1, parte integrante della presente deliberazione, che sostituiscano integralmente i criteri dettati con la D.G.R. n. 60-24925 del 22 giugno 1998, così come modificata dalla D.G.R. n. 27-27215 del 3 maggio 1999;

considerato che già nei criteri adottati dalla Giunta regionale negli anni precedenti si è inteso promuovere l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, e conseguentemente privilegiare le Cooperative Sociali di cui alla L. 381/91 e L.R. 18/94, si ritiene opportuno incentivare e sostenere l’avvio dell’ attività di Cooperative sociali e Associazioni di volontariato che intendono operare nella gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati, oltrechè concorrere al consolidamento di attività già in corso di gestione dei rifiuti svolte da Cooperative Sociali e Associazioni di volontariato;

i progetti e le attività ammissibili al contributo di cui alla presente deliberazione devono essere coerenti con la programmazione regionale e provinciale sulla gestione dei rifiuti e, qualora trattasi di rifiuti urbani e assimilati, con la progettazione territoriale dei soggetti pubblici operanti sul territorio;

ai fini dell’attuazione della presente deliberazione è disposto l’accantonamento della somma di L. 1.300.000.000 sul cap. 27035/00 e l’assegnazione di tali risorse alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione Gestione Rifiuti, per l’adozione dei provvedimenti di competenza ai sensi della L.R. 51/97;

vista la L.R. n. 10 del 27.01.2000 di autorizzazione all’esercizio provvisorio sullo stato di previsione per l’esercizio 2000 di cui al D.D.L. n. 628;

visto l’art. 22 della legge regionale n. 51/1997;

la Giunta Regionale;

a voti unanimi, espressi nelle forme di legge,

delibera

di approvare i criteri e le modalità per la concessione e la revoca dei contributi di cui all’art. 25 della L.R. 59/95, contenuti nell’Allegato 1, parte integrante della presente deliberazione;

di accantonare la somma di Lire 1.300.000.000 sul capitolo 27035/00 e di assegnare tali risorse alla Direzione Tutela e risanamento ambientale,Programmazione gestione rifiuti; (100348)

di demandare alla competente Direzione, Settore Programmazione Gestione Rifiuti, l’assunzione dei conseguenti provvedimenti concernenti l’indicazione delle modalità e dei termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento, l’individuazione dei soggetti beneficiari dei contributi nonchè l’assunzione degli impegni di spesa.

(omissis)

Allegato 1

L.R. 59/95, art. 25. INCENTIVI A FAVORE DI COOPERATIVE ED ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA RACCOLTA ED IL RECUPERO DI RIFIUTI (CAP. 27035)

CRITERI DI AMMISSIBILITA’ DEI PROGETTI AL FINANZIAMENTO E DI CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI

1. Soggetti titolati alla presentazione dei progetti

I Soggetti titolati alla presentazione dei progetti sono le Cooperative sociali di cui alla L.R. 18/94 e le Associazioni di volontariato di cui alla L.R. 38/94.

2. Ammissibilità degli interventi

Sono ammissibili a contributo:

A. Progetti per interventi di raccolta differenziata con metodo “porta a porta” dei rifiuti cartacei, dei rifiuti ad elevata matrice organica e dei rifiuti ingombranti, sia da utenze domestiche che da utenze selezionate, nonchè dei rifiuti vetrosi da utenze selezionate.

Sono ammissibili a contributo unicamente le spese per gli investimenti (escluse le spese per materiali di consumo) che risultino opportunamente giustificati in termini di necessità e coerenza.

Per le attività già in corso sono ammissibili a contributo le spese per gli investimenti (escluse le spese per materiali di consumo), opportunamente giustificati in termini di necessità e coerenza, sostenute dal 1° ottobre dell’anno precedente a quello di riferimento del bando.

B. Consolidamento di attività in atto di gestione dei rifiuti urbani e assimilati e di rifiuti speciali non pericolosi avviati in modo comprovato al recupero, già finanziate ai sensi dell’art. 25 L.R. 59/95.

Sono ammissibili a contributo le spese per gli investimenti (escluse le spese per materiali di consumo), opportunamente giustificati in termini di necessità e coerenza, sostenute dal 1° ottobre dell’anno precedente a quello di riferimento del bando.

Gli interventi progettuali e le attività già in atto dovranno essere coerenti con la programmazione regionale e provinciale per la gestione dei rifiuti, oltrechè, qualora si tratti di rifiuti di privativa pubblica, ossia di rifiuti urbani e rifiuti assimilati, con la programmazione territoriale dell’Ente pubblico responsabile del servizio sul territorio.

Ulteriori criteri operativi volti ad ottimizzare l’organizzazione delle attività di raccolta differenziata potranno essere dettati con provvedimento dirigenziale.

Sono escluse da contributo le acquisizioni effettuate mediante contratti di locazione finanziaria.

L’acquisto di automezzi ed attrezzature usati costituisce spesa ammissibile purchè la presentazione delle relative fatture di acquisto per l’erogazione del saldo del contributo sia accompagnata da una perizia tecnica asseverata, effettuata da un professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, attestante che l’automezzo/attrezzatura è idonea per caratteristiche tecniche all’uso previsto dal progetto o dall’attività in corso e che il prezzo d’acquisto è congruo.

3.  Limite del contributo

Il tetto massimo del contributo concedibile è fissato nell’80% della spesa ammissibile, al netto di eventuali contributi concessi da altri Enti per lo stesso intervento.

I contributi si intendono comprensivi di IVA qualora i beneficiari non operino in regime di IVA deducibile.

4. Modalità di erogazione del contributo e documentazione richiesta

Progetti di cui al punto 2A

4.1.  Soggetti beneficiari in possesso di iscrizione all’Albo di cui all’art. 30 D.Lgs 22/97.

4.1.a.  Anticipo

Un anticipo pari al 50% dell’entità dell’intero contributo sarà erogato, successivamente alla esecutività della determinazione dirigenziale di individuazione dei soggetti beneficiari, dietro presentazione, da parte del legale rappresentante, della seguente documentazione:

- Relazione che attesti l’avvio dell’attività;

- Contratto/convenzione con l’ente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio per l’affidamento del servizio oggetto di contributo regionale;

- Copia dell’iscrizione all’Albo di cui all’art. 30 del D.Lgs 22/97;

- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale si dichiari di aver usufruito o meno di altri contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di contributo regionale e, in caso positivo, l’ammontare del contributo.

Ai sensi dell’art.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.

4.1.b. Saldo

Il saldo del contributo sarà erogato dietro presentazione, da parte del legale rappresentante, della seguente documentazione:

- rendicontazione delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto, allegando le fatture quietanzate in originale o autenticate a norma di legge;

- relazione sintetica attestante l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi di raccolta indicati nel progetto, controfirmata dal legale rappresentante dell’Ente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio.

L’ammontare del saldo sarà calcolato sulle spese effettivamente sostenute, in modo che l’erogazione complessiva del contributo sia tale da corrispondere alla percentuale stabilita al momento della concessione dello stesso.

Nel caso di acquisizione di automezzi e/o attrezzature usati dovrà essere presentata anche una perizia tecnica asseverata, effettuata da un professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, attestante che l’automezzo/attrezzatura è idonea per caratteristiche tecniche all’uso previsto dal progetto e che il prezzo d’acquisto è congruo.

4.2.  Soggetti non ancora in possesso di iscrizione all’Albo di cui all’art. 30 D.Lgs 22/97.

L’iscrizione all’”Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti” richiede, tra l’altro, il possesso di automezzi idonei allo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti.

Pertanto, ai fini di incentivare e sostenere l’avvio dell’attività di Cooperative sociali ed Associazioni di volontariato che intendono operare nella gestione dei rifiuti urbani, si ritiene di erogare un anticipo del contributo concesso per l’acquisto degli automezzi necessari per poter effettuare l’iscrizione all’”Albo gestori”. Rimane inteso che l’effettivo avvio dell’attività potrà avvenire solo successivamente al perfezionamento degli adempimenti di cui al D.Lgs 22/97, da comunicare al Settore Programmazione Gestione Rifiuti.

4.2.a. Anticipo

Un anticipo pari al 50% della quota di contributo relativa agli automezzi sarà erogata a quei soggetti beneficiari di contributo che non siano già in possesso degli automezzi necessari allo svolgimento dell’attività e di conseguenza non siano in possesso dell’iscrizione all’Albo di cui all’art. 30 del D.Lgs 22/97.

L’erogazione dell’anticipo avverrà successivamente alla esecutività della determinazione dirigenziale di individuazione dei soggetti beneficiari e dietro presentazione della seguente documentazione:

- dichiarazione redatta dal legale rappresentante attestante che l’anticipo del contributo sarà utilizzato esclusivamente per l’acquisto degli automezzi necessari per poter effettuare l’iscrizione all’Albo Gestori;

- documentazione attestante le intese tra l’Ente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio ed il soggetto beneficiario del contributo per l’affidamento del servizio oggetto di contributo regionale;

- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale si dichiari di aver usufruito o meno di altri contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di contributo regionale e, in caso positivo, l’ammontare del contributo.

Ai sensi dell’art.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.

L’eventuale quota mancante al raggiungimento del 50% dell’intero contributo sarà erogata dietro presentazione della seguente documentazione:

- Copia dell’iscrizione all’Albo di cui all’art. 30 del D.Lgs 22/97.

- Contratto/convenzione con l’ente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio per l’affidamento del servizio oggetto di contributo regionale;

- Relazione che attesti l’avvio dell’attività.

4.2.b.  Saldo

Il saldo del contributo sarà erogato dietro presentazione, da parte del legale rappresentante, della seguente documentazione:

- rendicontazione delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto, allegando le fatture quietanzate in originale o autenticate a norma di legge;

- relazione sintetica attestante l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi di raccolta indicati nel progetto, controfirmata dal legale rappresentante dell’Ente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio.

L’ammontare del saldo sarà calcolato sulle spese effettivamente sostenute, in modo che l’erogazione complessiva del contributo sia tale da corrispondere alla percentuale stabilita al momento della concessione dello stesso.

Nel caso di acquisizione di automezzi e/o attrezzature usati dovrà essere presentata anche una perizia tecnica asseverata, effettuata da un professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, attestante che l’automezzo/attrezzatura è idonea per caratteristiche tecniche all’uso previsto dal progetto e che il prezzo d’acquisto è congruo.

Attività già in atto di cui al punto 2B

L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione dietro presentazione della seguente documentazione:

- Copia dell’iscrizione all’Albo di cui all’art. 30 del D.Lgs 22/97 e/o, in caso di attività di recupero di rifiuti individuati dal D.M. 05.02.1998, della comunicazione alla Provincia ai sensi dell’art 33 del D.Lgs 22/97 e/o, in caso di recupero di rifiuti non individuati dal suddetto D.M., dell’autorizzazione rilasciata dalla Provincia ai sensi degli art. 27 e 28 del D.Lgs 22/97.

Nel caso in cui non siano intervenute variazioni rispetto alla documentazione già presentata all’Amministrazione regionale per l’erogazione di contributi in anni precedenti, occorre presentare una dichiarazione, redatta dal legale rappresentante, attestante che la documentazione relativa all’iscrizione all’Albo di cui all’art. 30 del D.Lgs 22/97 e/o alla comunicazione alla Provincia ai sensi dell’art 33 del D.Lgs 22/97 e/o all’autorizzazione rilasciata dalla Provincia ai sensi degli art. 27 e 28 del D.Lgs 22/97, è già in possesso dell’Amministrazione regionale e che non sono intervenute variazioni.

- Fatture quietanzate in originale o autenticate a norma di legge;

- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale si dichiari di aver usufruito o meno di altri contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di contributo regionale e, in caso positivo, l’ammontare del contributo.

Ai sensi dell’art.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.

Nel caso di acquisizione di automezzi e/o attrezzature usati dovrà essere presentata anche una perizia tecnica asseverata, effettuata da un professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, attestante che l’automezzo/attrezzatura è idonea per caratteristiche tecniche all’uso previsto dall’attività in corso e che il prezzo d’acquisto è congruo.

Inoltre, nel caso in cui l’attività oggetto di contributo riguardi rifiuti urbani e/o assimilati, occorre presentare copia del contratto/convenzione con l’ente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio per l’affidamento del servizio oggetto di contributo regionale.

5. Termini per la realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento

I progetti ammessi a finanziamento dovranno essere avviati entro 1 anno dalla data di adozione della Determinazione dirigenziale di individuazione dei soggetti beneficiari. Eventuali proroghe a tale termine potranno essere concesse in base a richieste motivate.

La conclusione degli interventi oggetto di contributo regionale dovrà avvenire entro 2 anni dalla comunicazione dell’avvio dell’attività.

6. Revoca del contributo

Si provvederà alla revoca del contributo, con recupero delle somme già erogate, gravate degli interessi legali calcolati dalla data della liquidazione alla data della restituzione, qualora non siano rispettati i termini per l’avvio e la conclusione degli interventi stabiliti al punto 5..

7. Commissione esaminatrice

L’istruttoria delle istanze di finanziamento sarà effettuata da un gruppo di lavoro costituito da funzionari del Settore Programmazione Gestione Rifiuti, con la collaborazione del Settore Tecnologie di Smaltimento e Recupero, che nell’espletamento dei propri compiti si avvarrà del contributo tecnico dell’A.R.P.A. Piemonte.

8.  Rinuncia al contributo

Qualora i soggetti beneficiari intendano rinunciare al contributo dovranno darne immediata comunicazione alla Regione, Settore Programmazione Gestione Rifiuti, tramite lettera raccomandata. Nel caso in cui abbiano già ricevuto l’acconto pari al 50% del contributo, esso deve essere restituito alla Regione gravato degli interessi legali calcolati dalla data della liquidazione alla data della restituzione.

La determinazione dirigenziale - codice 22.5 - del 10 aprile 2000, n. 171 è pubblicata nel presente Bollettino Ufficiale a pagina 97 (Ndr)



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 56 - 29545

Modifiche agli articoli 4 e 12 del regolamento per l’attuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata approvato con D.C.R. n. 974-3901 del 3 marzo 1995

(omissis)

Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 16 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 58 - 29547

Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque piemontesi del Lago Maggiore. Approvazione regolamento

(omissis)

Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 17 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 59 - 29548

Disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Viverone. Approvazione nuovo regolamento

(omissis)

Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 24 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 60 - 29549

Modifica al regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo

(omissis)

Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 29 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 75 - 29564

Approvazione del regolamento regionale relativo ai nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dell’autorizzazione regionale all’installazione e modifica degli impianti di teleradiocomunicazioni di cui alla L.R. 23 gennaio 1989, n. 6

(omissis)

Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 13 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)



Deliberazione della Giunta Regionale 27 marzo 2000, n. 9 - 29715

Programma di divulgazione agricola 2000 - Spedizione “Quaderni della Regione Piemonte - Agricoltura”. Accantonamento Lire 25.000.000 (Cap. 10450) ed assegnazione alla Direzione Regionale n. 12 “Sviluppo dell’Agricoltura”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Per le motivazioni di cui in premessa, al fine di consentire la spedizione di n. 3 edizioni della pubblicazione dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte “Quaderni della Regione Piemonte - Agricoltura”, è accantonata la somma di Lire 25.000.000 sullo stanziamento del cap. 10450 del Bilancio Regionale dell’anno 2000, in favore della Direzione Regionale n. 12 “Sviluppo dell’Agricoltura” (n. 100479/acc.).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 27 marzo 2000, n. 42 - 29747

Criteri per l’esecuzione di trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei sulla vite. Disposizioni per la campagna 2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare, per le considerazioni ed i motivi indicati in premessa, i criteri per l’esecuzione dei trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei nella campagna 2000:

- limitatamente alla coltura della vite;

- fino e non oltre il 31 agosto 2000 e comunque nel rispetto del periodo di carenza degli anticrittogamici impiegati;

- esclusivamente per la difesa dalle crittogame (Peronospora ed Oidio);

- impiegando formulati registrati “ad hoc”;

- nel rispetto delle prescrizioni di cui all’allegato A, che fa parte integrante della presente deliberazione e, per quanto non ivi esplicitamente previsto, degli indirizzi generali di riferimento di cui alla circolare del Ministero della Sanità del 19 luglio 1984, n. 55, fatta eccezione, per particolari condizioni di ambiente, a quanto indicato alla lettera c) del capitolo 1-2.

L’autorizzazione all’esecuzione dei trattamenti con mezzi aerei sulla vite verrà rilasciata con successiva determinazione dirigenziale.

(omissis)

Allegato

Modalità e prescrizioni per i trattamenti con mezzi aerei sulla vite

1) La richiesta di autorizzazione, agli atti del Settore Fitosanitario regionale, deve essere completata dalla seguente documentazione:

a) coltura ed avversità;

b) indicazione dei fitofarmaci che si prevede di usare per i trattamenti, i quali devono risultare registrati per l’impiego con mezzo aereo;

c) epoche d’impiego (ipotesi di calendario dei trattamenti);

d) località interessate (Comuni) e relative superfici da sottoporre ai trattamenti;

e) elenco delle basi operative ed indicazione delle generalità e del recapito degli addetti alle basi;

f) planimetria degli appezzamenti da trattare, in scala idonea 1:10000 o 1:5000 o più dettagliata riportante l’indicazione delle zone di rispetto previste dall’art. 6 del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 236;

g) relazione tecnica ambientale, sottoscritta dal presidente del Consorzio Aeragricolo, che descriva:

- la presenza di eventuali zone sensibili (abitazioni, allevamenti di bestiame, di api, di pesci, ecc., strade aperte al traffico);

- la valutazione complessiva della compatibilità dei fitofarmaci con le colture praticate nel comprensorio di competenza;

- la situazione climatica ed anemologica nonchè le principali caratteristiche orografiche del comprensorio di competenza.

2) La stessa documentazione, unita a copia della domanda, deve essere inviata, entro il termine stabilito, anche all’Azienda sanitaria locale (A.S.L.) competente per territorio, al fine di consentire alla stessa l’effettuazione dei relativi controlli ed al Dipartimento A.R.P.A. (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) competente per territorio.

3) L’Assessorato Regionale all’Agricoltura, Settore Fitosanitario regionale, provvede ad inoltrare le autorizzazioni agli operatori interessati ed alle Aziende sanitarie locali (A.S.L.) competenti per territorio ed al Dipartimento A.R.P.A. competente per territorio.

4) Le Aziende sanitarie locali (A.S.L.) competenti per territorio sono incaricate della sorveglianza delle operazioni e dell’esatta osservanza da parte degli operatori delle disposizioni impartite con la presente deliberazione.

5) Prima di dare inizio ai trattamenti della campagna 2000, gli Eliconsorzi aeragricoli devono produrre dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà rilasciata dal pilota del mezzo aereo da inviare al Settore Fitosanitario regionale, alle Aziende sanitarie locali (A.S.L.) competenti per territorio ed al Dipartimento A.R.P.A. competente per territorio dalla quale risulti che ha provveduto ad eseguire un’accurata ricognizione dei territorio da trattare, al fine di accertare:

a) la sicurezza delle persone, degli animali d’azienda, dei beni pubblici e privati, dei corsi d’acqua, delle zone sensibili in generale;

b) l’eventuale presenza di ostacoli al volo (antenne, cavi, pali, ecc.);

c) l’eventuale presenza di piante isolate o limitate colture diverse all’interno del territorio o monocoltura da trattare.

6) Gli operatori interessati devono, ogni volta e tempestivamente, comunicare il giorno e l’ora di inizio degli interventi con mezzi aerei alle singole Aziende sanitarie locali (A.S.L.) competenti per territorio, a mezzo telegramma, ed all’Assessorato Regionale all’Agricoltura a mezzo lettera. I casi di rinvio dei trattamenti devono, altresì, essere comunicati immediatamente all’Azienda sanitaria locale (A.S.L.) competente per territorio secondo modalità preventivamente concordate.

7) Gli operatori devono provvedere ad inviare ai Sindaci dei Comuni interessati ai trattamenti un congruo numero di manifesti indicanti il periodo in cui sono previsti gli interventi aerei, le zone sorvolate, i fitofarmaci che verranno utilizzati (specificando il nome commerciale, il principio attivo, le dosi di impiego, il periodo di carenza e la classe tossicologica), nonchè l’intervallo di inagibilità degli appezzamenti per la durata di 48 ore. Le stesse indicazioni, con la data esatta di ogni intervento devono essere riportate anche su manifesti che, a cura degli operatori, devono essere affissi tempestivamente ed in numero adeguato nelle zone interessate al trattamento con mezzi aerei.

8) Gli addetti alle basi, delegati dal titolare dell’autorizzazione ai trattamenti antiparassitari con mezzi aerei, devono essere sempre presenti durante le operazioni nelle basi loro assegnate.

9) Durante i trattamenti è vietato ai mezzi aerei il sorvolo dei centri abitati, intendendosi per tali quelli indicati dall’art. 2 del D.P.R. 15 giugno 1959, n. 343, e dall’art. 1 del D.P.R. 30 giugno 1959, n. 420. In ogni caso il sorvolo delle vie di comunicazione e dei corsi d’acqua, con ugelli chiusi, deve avvenire intersecando gli stessi nel tratto più breve.

10) Al fine di ridurre gli effetti di deriva devono essere osservate le seguenti prescrizioni:

a) deve essere garantita dal Consorzio la perfetta efficienza delle attrezzature impiegate nelle irrorazioni;

b) il diametro delle particelle delle miscele irrorate non deve essere inferiore ai 100 micron, evitando nebbie con gocce ad ultra basso volume;

c) i trattamenti devono essere eseguiti in assenza di vento;

d) i trattamenti devono essere eseguiti in modo che il pilota possa fruire di mezzi idonei a terra (contrassegni di confine, zone di rispetto, indicazioni di direzione di volo e simili) che gli consentano di operare nel modo migliore;

e) la distribuzione dei fitofarmaci deve avvenire con traiettorie di volo alle minime altezze e velocità ____ compatibili con la sicurezza del volo e l’efficienza del trattamento;

f) gli appezzamenti da trattare devono essere sufficientemente estesi in relazione alle specifiche e particolari situazioni territoriali.

11) Nell’esecuzione dei trattamenti devono essere tutelate le zone di rispetto previste dall’art. 6 del D.P.R. 25 maggio 1988, n. 236, nonchè le altre zone sensibili, quali abitazioni, allevamenti di bestiame, di api, di pesci, ecc., strade aperte al traffico, ecc.

12) Le ditte esercenti i mezzi aerei devono essere in possesso del disciplinare di lavoro aereo ed in regola con le nonne di sicurezza dei Ministero dei Trasporti ed i piloti in possesso di tutte le abilitazioni necessarie per l’attività.

13) I Consorzi aeragricoli che trattano vigneti aderenti al Programma regionale di attuazione del Reg. CEE 2078/92, Misura A1, devono rispettare i disciplinari di produzione e le indicazioni fornite dalla Struttura pubblica tecnica coordinata dalla Direzione Regionale Sviluppo dell’Agricoltura, nonchè operare in stretto raccordo con i Soggetti erogatori di assistenza tecnica privata, di cui alla D.G.R. n. 516-41385 del 30 novembre 1994, ai quali devono essere comunicati tempestivamente le date dei trattamenti, i prodotti e le dosi impiegati, al fine di consentire ai viticoltori di aggiornare con regolarità la scheda dei trattamenti.

14) Nei casi di inadempienza alle sopracitate disposizioni i trattamenti non possono essere effettuati. Tale sospensione, che in caso di continuità dell’inadempienza sarà notificata dall’Autorità locale, decadrà con il ripristino dell’osservanza delle presenti istruzioni tecniche operative.

Su segnalazione dell’Autorità locale, in casi di gravi o reiterate inadempienze, l’Amministrazione Regionale provvederà alla revoca dell’autorizzazione.

15) Per quanto non esplicitamente previsto nelle suesposte prescrizioni vanno rispettati gli indirizzi generali di riferimento di cui alla circolare del Ministero della Sanità 19 luglio 1984, n. 55.



Deliberazione della Giunta Regionale 10 aprile 2000, n. 23 - 29829

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Montemagno (AT). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente dei Comuni di Montemagno, Refrancore e viarigi, interessante unicamente il Comune di Montemagno, in provincia di Asti e dallo stesso adottata con deliberazioni consiliari n. 21 in data 27.9.1996, n. 13 e n. 14 in data 28.8.1997, n. 5 e n. 6 in data 11.2.1998, con le modifiche e le integrazioni apportate in sede di deliberazioni consiliari n. 11 in data 23.4.1999 e n. 23 in data 29.9.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 14.3.2000, che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente, interessante il Comune di Montemagno, debitamente vistata, si compone di:

- - deliberazioni consiliari n. 21 in data 27.9.1996, n. 13 e n. 14 in data 28.8.1997, n. 5 e n. 6 in data 11.2.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegati i seguenti elaborati (precisati, riconfermati o sostituiti con quanto assunto con le successive DD.CC. n. 11 in data 23.4.1999 e n. 23 in data 29.9.1999):

- Elab. - Relazione e Tabelle illustrative

- Tav.B2 - Destinazioni d’uso del suolo - Tavola di raffronto, in scala 1:5000

- Tav.B5 - Aree di destinazione e categorie d’intervento edilizio - Tavola di raffronto, in scala 1:2000

- Elab. - Relazione Geologico-tecnica

- Tav. - Carta Geo-litotecnica, in scala 1:10000

- Tav. - Carta Geomorfologica, in scala 1:10000

- Tav. - Carta di Sintesi (classi di edificabilità), in scala 1:5000

- Tav. - Carta dell’Acclività, in scala 1:10000

- Tav. - Carta Geoidrologica, in scala 1:10000

- Tav. - Carta di Sintesi (classi di edificabilità), Integrazione, in scala 1:5000

- Elab. - Relazione di integrazione e adeguamento documentazione geologica (ai sensi della Circolare del P.G.R. n. 7/LAP).

- Elab. - Norme di Attuazione (testo coordinato), comprensive di Tabelle di zona e della Relazione geologico-tecnica sulle aree interessate da nuovi insediamenti od opere pubbliche di particolare importanza

- Tav.A1 - Inquadramento territoriale, in scala 1:25000

- Tav.A5 - Rete fognaria, in scala 1:5000

- Tav.B2 - Destinazioni d’uso del suolo, in scala 1:5000

- Tav.B5 - Aree di destinazione e categorie d’intervento edilizio, in scala 1:2000

- Tav.B8 - Aree di destinazione e categorie d’intervento edilizio nelle frazioni santo Stefano e San Carlo, in scala 1:2000

- Tav.B12 - Categorie d’intervento edilizio nel capoluogo, in scala 1:1000.

- deliberazioni consiliari n. 11 in data 23.4.1999 e n. 23 in data 29.9.1999, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione e tabelle illustrative

- Elab. - Norme di attuazione, comprensive di Tabelle di zona

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Tav.B2 - Destinazioni d’uso del suolo, in scala 1:5000

- Tav.B5 - Aree di destinazione, in scala 1:2000

- Tav.B8 - Aree di destinazione e categorie d’intervento edilizio nelle frazioni, in scala 1:2000

- Tav.B12 - Categorie d’intervento edilizio nel capoluogo, in scala 1:1000.

(omissis)

Allegato

Modifiche di introduzione “ex officio” ai sensi dell’11º comma art. 15, L.R. 56/77 e s.m.i.

Sulle tavole di progetto B5 Aree di destinazione e B8 Aree di destinazione e categorie di intervento edilizio nelle frazioni, è inserita la seguente dizione:

“Per ogni singola area di nuovo impianto residenziale NI, indipendentemente da quanto cartograficamente rappresentato e normativamente stabilito, il volume edificabile è quello risultante dall’applicazione di un indice fondiario max di 0,50 mc/mq. e la  dotazione di spazi pubblici è quella determinata ai sensi dell’art. 38 delle norme di attuazione.

Le aree residenziali di nuovo impianto NI7 ed NI 12 costituiscono un unico SUE."

Sulla tavola B2 Destinazioni d’uso del suolo, è inserita la seguente dizione:

“Lungo entrambe le sponde del torrente Grana vigono le fasce di rispetto stabilite dall’articolo 29 della L.R. 56/77 e s.m.i. ed inoltre su tutte le acque pubbliche esistenti nel Comune di Montemagno devono essere osservati i divieti contenuti nell’art. 96 del T.U. n. 523/1904".

Sulle Tabelle di zona RC 3 e RC 4, alle “Note”, sono apposte le seguenti modificazioni:

- di seguito alla dizione: “se i singoli lotti ____” deve essere inserita la seguente: “di superficie fondiaria non inferiore a 1000 mq. e liberi da asservimenti”;

- dopo la dizione: “____ allegato alle presenti NdA” deve essere inserita la seguente: “e alla redazione di S.U.E. nel caso di più edificazioni nello stesso lotto”.

Sulle norme di attuazione:

Art. 17

- al titolo dell’articolo è aggiunta la seguente dizione: “e relative categorie d’intervento edilizio della Tab. 1";

- al quart’ultimo rigo è stralciato il riferimento al comma “6";

- sia nel testo dell’articolo sia nell’annessa Tab. 1, ogni riferimento al P.P.A. deve essere seguito dal termine “(eventuale)”.

Art. 37

- al decimo rigo, di seguito a: “____ e non vincolati ____” è inserita la seguente dizione: “compresi gli asservimenti volumetrici”;

- all’undicesimo rigo, la dizione: “____ singole concessioni” è sostituita dalla seguente: “nel rispetto delle modalità stabilite alle Note delle tabelle RC3 e RC4".

Art. 38

- al 6º capoverso, di seguito alla dizione: “cono visivo del castello” deve essere aggiunto il seguente testo: “e rispettando la morfologia originaria dei luoghi.”;

- di seguito a: “all’altezza massima: 4,50 m.” è aggiunta la dizione: “misurata dal piano di campagna preesistente all’intervento e con la condizione che il colmo della copertura risulti ad altezza inferiore del punto più elevato del lotto.”

Art. 43 nel titolo:

- dopo la parola “____ insediamento ____” è inserita la dizione: “nelle zone produttive”;

- di seguito a “____ edificabilità geomorfologica” è aggiunta la dizione: “del P.R.G.I.”.

Art. 46

dall’elenco degli interventi edilizi ammessi è stralciata la dizione “Edifici in  demolizione art. 28 NdA”.

Art. 50

alla dizione del quarto comma “____ per un massimo di 300 mc” è aggiunto: “reperibili, una-tantum, dal recupero di parti ex agricole aggregate all’edificio residenziale o in assenza di queste, con la nuova costruzione in ampliamento dell’esistente”.

Art. 52

è stralciata la dizione finale che recita: “1º comma computando la cubatura edificabile pari a 0,03 mc/mq”.

Sulla Tabella n. 21 (compresa nel fascicolo delle norme di attuazione)

è aggiunto il seguente paragrafo:

“Tutti i progetti che si attueranno nelle presenti aree dovranno essere subordinati al rispetto delle indicazioni contenute nello studio geologico tecnico allegato alle norme di attuazione del piano”.



Deliberazione della Giunta Regionale 10 aprile 2000, n. 24 - 29830

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Crevoladossola (V.C.O.). Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Crevoladossola (V.C.O.) e dallo stesso adottata con deliberazione consiliare n. 58 in data 12.11.1999, con l’intesa che in fase esecutiva delle opere oggetto della variante in questione, dovranno comunque essere rispettate le condizioni di intervento imposte nelle varie autorizzazioni prescritte per legge e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni,

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente, predisposta dal Comune di Crevoladossola, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 58 in data 12.11.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. -Relazione

- Elab. -Indagine geologico-tecnica

- Elab. -Indagine storica relativa alla relazione geologico-tecnica

- Tav.VPD1 -Zonizzazione, Preglia, in scala 1:10000

- Tav.VPD2b -Zonizzazione, Preglia

- Elab. -Norme Tecniche di Attuazione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 10 aprile 2000, n. 25 - 29831

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Tornaco (NO). Variante n. 1 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Art. 1

Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante n. 1 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Tornaco, in provincia di Novara, adottata con deliberazione consiliare n. 26 in data 30.11.1995, con le modifiche e le integrazioni apportate in sede di deliberazioni consiliari n. 99 in data 12.5.1998 e n. 116 in data 22.3.1999, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive mofificazioni.

Art. 2

La documentazione relativa alla Variante n. 1 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Tornaco, debitamente vistata, si compone di:

- Deliberazione consiliare n. 26 in data 30.11.1995, integrata con deliberazione consiliare n.99 in data 12.5.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione

- Elab. - Norme Tecniche di Attuazione

- Tav. 4 - Azzonamento in scala 1:5.000

- Tav. 5 - Azzonamento in scala 1:1.500

- Tav. 5 - Azzonamento in scala 1:1.500, individuazione e delimitazione delle aree oggetto della variante al piano

- Tav. 5 - Azzonamento in scala 1:1.500, grafico delle osservazioni

- Elab. - Relazione - elaborati geologico - tecnici

- Tav. 01- Corografia territorio comunale in scala 1:10.000

- Tav. 02- Carta geologica in scala 1:25.000

- Tav. 03- Carta litotecnica in scala 1:25.000

- Deliberazione consiliare n. 116 in data 22.3.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Scheda n. 2 allegata alle Norme Tecniche di Attuazione

- Tav. 07- Viabilità e servizi in progetto in scala 1:1.500.

(omissis)



DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)

Consiglio regionale


Codice  D3 S4
D.D. 13 aprile 2000, n. 194

L.R. n. 51/97 e piano occupazionale 1999: concorso pubblico (indetto con deliberazione ufficio di presidenza n. 56, del 14.3.2000) per la copertura di n. 6 posti vacanti nella dotazione organica del personale del ruolo del consiglio regionale: categoria D1 - laurea in giurisprudenza, o in economia e commercio, o in scienze politiche (o equipollenti), per il profilo professionale di: “Funzionario addetto ad attività giuridica, amministrativa, funzionale e di controllo presso il consiglio regionale del piemonte” - Approvazione bando di concorso

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

per le considerazioni dettagliatamente espresse in premessa,

1) di approvare, ai sensi dell’art. 5, della L.R. n. 34/89 e dell’art. 45, della L.R. n. 51/97, il bando di concorso pubblico per complessivi n. 6 posti vacanti nella dotazione organica del personale del ruolo del Consiglio regionale di categoria D1 - laurea in Giurisprudenza ovvero in Economia e Commercio ovvero in Scienze politiche (o equipollenti), per il profilo prefessionale di: “Funzionario addetto ad attività giuridica, amministrativa, funzionale e di controllo presso il Consiglio Regionale del Piemonte”.

Il bando è allegato al presente provvedimento per farne parte integrante;

2) di evidenziare che, ai sensi della L. 12.3.1999, n. 68 (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”), il 50% dei posti messi a concorso è riservato ai candidati disabili i quali abbiano conseguito l’idoneità e che dimostrino di essere iscritti nell’apposito elenco istituito presso gli uffici competenti (art. 8 della citata legge).

3) di rinviare a successivo provvedimento, di competenza dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, la nomina della Commissione esaminatrice del concorso, che sarà composta a norma delle LL. RR. n. 26/94 e n. 51/97;

4) di stabilire, ai sensi del Regolamento sui concorsi attualmente in vigore, che la Commissione esaminatrice del concorso in questione decide circa l’ammissione o l’esclusione dei candidati, espleta le prove del concorso, provvedendo alla formulazione della graduatoria finale di merito, con l’osservanza delle disposizioni vigenti in materia di precedenza e di preferenza a parità di merito a favore di particolari categorie;

5) di stabilire che il calendario e la sede degli esami del concorso di che trattasi saranno fissati successivamente dalla Commissione esaminatrice.

Il Direttore regionale
Wally Montagnin

Il bando relativo alla presente determinazione è pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 16 del 19 aprile 2000 Parte III (Ndr)

Giunta regionale


Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 385

Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria in Provincia di Torino. Anno 1998 e I semestre 1999. Spesa di L. 6.105.016.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare la liquidazione ed il pagamento dei gettoni di presenza e il rimborso delle spese di viaggio ai singoli membri aventi diritto della Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria operante nella Provincia di Torino, relativi alle sedute tenutesi nell’anno 1998 e I semestre 1999 per la somma a fianco di ciascuno di essi indicata, al lordo delle ritenute fiscali, di cui agli allegati elenchi facenti parte integrante della presente determinazione.

La somma di L. 540.000 relativa alle spese di segreteria dovrà essere versata direttamente all’Amministrazione provinciale.

La spesa complessiva di L. 6.105.016.= è impegnata sul Cap. 10590 del Bilancio 1999.

Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli



Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 386

Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria in Provincia di Novara. Periodo II semestre 1997 e anno 1998. Spesa di L. 1.756.340.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare la liquidazione ed il pagamento dei gettoni di presenza e il rimborso delle spese di viaggio ai singoli membri aventi diritto della Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria operante nella Provincia di Novara, relativi alle sedute tenutesi nel periodo II semestre 1997 e anno 1998 per la somma a fianco di ciascuno di essi indicata, al lordo delle ritenute fiscali, di cui agli allegati elenchi facenti parte integrante della presente determinazione.

La somma di L. 195.000 relativa alle spese di segreteria dovrà essere versata direttamente all’Amministrazione provinciale.

La spesa complessiva di L. 1.756.340.= è impegnata sul Cap. 10590 del Bilancio 1999.

Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli



Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 387

Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria in Provincia di Alessandria. Anno 1996, 1997 e 1998. Spesa di L. 330.000 sul capitolo 10590 del bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di versare, per le motivazioni in premessa illustrate, la somma di L. 330.000.= quale spese di segreteria in conto entrate alla Provincia di Alessandria, per le sedute della Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria tenutesi negli anni 1996, 1997 e 1998.

La spesa complessiva di L. 330.000.= è impegnata sul Cap. 10590 del Bilancio 1999.

Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli



Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 388

Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria in Provincia di Vercelli. Anno 1996. Spesa di L. 684.247.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare la liquidazione ed il pagamento dei gettoni di presenza e il rimborso delle spese di viaggio ai singoli membri aventi diritto della Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione venatoria spettante nella Provincia di Vercelli, relativi alle sedute tenutesi nell’anno 1999 per la somma a fianco di ciascuno di essi indicata, al lordo delle ritenute fiscali, di cui agli allegati elenchi facenti parte integrante della presente determinazione.

La somma di L. 120.000 relativa alle spese di segreteria dovrà essere versata direttamente all’Amministrazione provinciale.

La spesa complessiva di L. 684.247.= è impegnata sul Cap. 10590 del Bilancio 1999.

Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli



Codice 15.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 944

Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 7 ottobre 1999 n. 359. Affidamento incarico a trattativa privata ai quotidiani La Stampa S.p.A. di Torino e a La Repubblica S.p.A. - Pubblicazione avviso di informazione a mezzo stampa - Spesa complessiva L. 19.572.286 - Bilancio 1999 - Capitoli vari

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare, per le motivazioni espresse in premessa la pubblicazione sui quotidiani La Stampa S.p.A. e La Repubblica S.p.A. dell’avviso a mezzo stampa riguardante l’informativa sulle modalità di comunicazioni degli avviamenti di apprendisti.

Di affidare a trattativa privata, ai sensi della lettera g articolo 31 L.R. 8/84, modificato dalla L.R. 18/92 e secondo le modalità previste all’art. 33 lettera d, l’incarico a La Stampa S.p.A. e La Repubblica Gruppo Espresso per la pubblicazione dell’allegato parte integrante e sostanziale della presente determinazione in un’unica uscita nel periodo compreso tra il 7/12/1999 e il 14/12/99.

Di approvare la spesa complessiva pari a L. 19.572.286 - oneri fiscali inclusi - da erogare a seguito di presentazione di regolare fattura da parte di:

Publikompass S.p.A. per la pubblicazione sul quotidiano La Stampa S.p.A. pari ad un importo di L. 13.134.000.

Tale somma verrà liquidata mediante accredito presso:

Banca Istituto Bancario San Paolo di Torino

- Manzoni & C. S.p.A. per la pubblicazione sul quotidiano La Repubblica edizione di Torino pari ad un importo di L. 6.438.286.

Tale somma verrà liquidata mediante accredito presso:

Banca COMIT

Alla spesa complessiva di L. 19.572.286 si fa fronte con impegno sui sotto elencati capp. del bilancio 1999:

L. 8.807.529 Capp. 11353 (328984/A) - (per il 45%) I n. 365035

L. 8.611.806 Capp. 11355 (328986/A) - (per il 44%) I n. 365038

L. 2.152.951 Capp. 11357 (364179/A) - (per l’11%) I n. 365039

In caso di inadempienza contrattuale sarà applicata una penale pari all’1% dell’ammontare netto della spesa prevista.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 945

L. 608/96-art. 1. L.S.U. Progetto interregionale “Regioni per l’Occupazione” - Azioni di prima accoglienza e consulenza progetto Sanità Pubblica. Impegno di spesa della somma di L. 14.120.000 sul cap. 11510/99, assegnata ed accantonata dalla DGR n. 74-28749 del 23/11/1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di impegnare la somma di lire 14.120.000 sul capitolo 11510 del bilancio per l’esercizio finanziario dell’anno 1999 a favore dell’Ente Scuola C.I.P.E.T. - Via Quarello 19, 10135 Torino, così come indicato nella comunicazione del Direttore Regionale della Sanità Pubblica del 29/11/1999, prot. n. 16813/27/002, al Direttore Regionale della Formazione Professionale - Lavoro, pervenuta il 29/11/1999, prot. n. 31822/15/09 e nella comunicazione del Direttore della Sanità Pubblica del 16/11/1999, prot. n. 16062/27/002 al Direttore Regionale della Formazione Professionale - Lavoro, pervenuta il 16/11/1999, prot. n. 30541/15/09 relativa alle spese di prima accoglienza e consulenza comprese nel progetto di LSU, approvato dalla DD 110 del 17/12/1999, denominato “Piano regionale di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dei pericoli derivanti dall’amianto”.

Di dare atto che la predetta liquidazione avverrà a cura del Direttore Regionale della Sanità Pubblica, successivamente e subordinatamente l’acquisizione della relativa documentazione che sarà trattenuta agli atti della citata Direzione Regionale 27 cui compete la verifica dell’attinenza della documentazione stessa alla finalità dell’impegno ed alla sua regolarità formale e fiscale.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 951

Impegno di spesa a favore della Coop. Orso a r.l. per l’adeguamento e la qualificazione dei contenuti informativi del progetto “Iperinfo”. Spesa di L. 88.624.800 sul cap. 11085/99. (Accantonamento n. 364152/A)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare il verbale di gara (allegato A) e la lettera d’Ordine (allegato B) allegati alla presente per farne parte integrante.

Di affidare, mediante trattativa privata, l’adeguamento e la qualificazione dei contenuti informativi del progetto Iperinfo alla Coop. Orso a r.l. - Via Le Chiuse 14 - 10144 Torino - per un importo di L. 88.624.800 comprensivo di IVA al 20% e del miglioramento del prezzo dell’1%.

Di approvare la spesa di L. 88.624.800 e di impegnare la suddetta sul cap. 11085/99 (Imp. n. 367194) che presenta la necessaria disponibilità.

All’erogazione delle somme relative al primo 50%, si provvederà ad avvio operativo del progetto, previa attestazione scritta.

All’erogazione della somma relativa al secondo 50%, si provvederà alla fine delle attività e alla presentazione del prodotto finale corredato da una dettagliata relazione sul lavoro svolto.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 952

Progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) per l’anno 1999-2000. Approvazione graduatoria. Spesa di lire 2.209.830.044 (cap. 11400/2000)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare la graduatoria dei corsi approvati e finanziati così come descritti nell’allegato “1”, parte integrante e sostanziale della presente determinazione, con la precisazione che il corso, classificatosi al 19º posto della graduatoria di cui all’allegato ”1" innanzi citato, potrà disporre di un finanziamento pari a L. 253.000.146 e, quindi, inferiore al preventivato di una somma pari a L. 85.639.854 e che, pertanto, il corso in questione è approvato a condizione che venga ricondotto nei limiti della disponibilità finanziaria;

- di approvare l’elenco dei corsi che sono risultati approvati ma non finanziati perchè in esubero rispetto alla disponibilità finanziaria messa a bando di cui all’allegato “2" parte integrante e sostanziale della presente determinazione;

- di dichiarare non idonei i corsi di cui all’allegato “3" parte integrante della presente determinazione per il non raggiungimento del punteggio minimo previsto dal bando;

- di approvare la spesa complessiva di L. 7.366.100.146 così ripartita:

- per L. 5.156.270.102 (pari a 2.662.991,27 Euro) da risorse statali e corrispondenti al 70% del finanziamento pubblico complessivo

- per L. 2.209.830.044 (pari a 1.141.281,97 Euro) da risorse regionali e corrispondenti al 30% dal finanziamento pubblico complessivo;

alla spesa di L. 2.209.830.044 quale quota parte della Regione Piemonte si farà fronte con la prenotazione di pari importo, già assunta con D.G.R. n. 57-28553 dell’11/11/1999 sul capitolo 11400 del bilancio 2000 (P 363524).

Trattandosi di attività formativa, i contributi di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenute d’acconto ai sensi della legge n. 67/88.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 953

Iniziative di integrazione tra il sistema dell’istruzione statale ed il sistema della formazione professionale regionale inerenti l’innalzamento dell’obbligo scolastico

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare l’elenco dei corsi di cui all’Allegato “A”, parte integrante e sostanziale della presente determinazione;

di autorizzare, anche in via di sanatoria per le attività già iniziate, l’avvio dell’attività formativa dei corsi di cui all’Allegato “A” sopra specificato;

di autorizzare la relativa spesa secondo i modi previsti dalla convenzione-tipo a suo tempo approvata;

alla spesa complessiva di L. 1.000.000.000.= si farà fronte con l’impegno a valere sul cap. 11400 del bilancio 99 nei limiti dell’accantonamento assunto con D.G.R. n. 72 - 28747 del 23/11/99.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 954

Direttiva disoccupati “Mercato del Lavoro” 99/2000 - Determinazione n. 683 dell’1/10/99 - ob. 3 - Parziale modifica ed erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 2.748.630.055.= - Capp. vari - Bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, a parziale modifica della determinazione n. 683 del 1/10/99, l’attribuzione di parte dei corsi di cui alla determinazione medesima alla fonte di finanziamento del Fondo Sociale Europeo per l’importo di L. 2.748.630.055.=;

di impegnare la somma di L. 2.748.630.055.= a favore degli operatori di cui alla determinazione n. 683 del 1/10/99 da erogare secondo le modalità di cui alla convenzione approvata con determinazione n. 663 del 21/09/99 per le azioni riferite all’ob. 3:

Alla spesa complessiva di L. 2.748.630.055.= si fa fronte con impegno sui sottoelencati Capp. del Bilancio 1999:

L. 1.236.883.525.= Cap. 11550 (364547/A) I nº 365337

L. 1.209.397.224.= Cap. 11440 (364548/A) I nº 365338

L. 302.349.306.= Cap. 11540 (364549/A) I nº 365339

Trattandosi di attività formative i finanziamenti di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta d’acconto ai sensi dell’art. 8 della L. n. 67/88.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 955

Direttiva disoccupati “Mercato del Lavoro” 99/2000 - Determinazione n. 678 del 30/09/99 - Ob. 3 - Erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 783.625.000.= Cap. 11540/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, per le motivazioni esposte in premessa, l’erogazione della somma di L. 783.625.000.=, quale parziale finanziamento relativo agli anticipi e saldi, a favore delle Agenzie Formative di cui alla determinazione n. 678 del 30/09/99 e secondo le modalità previste dalla convenzione approvata con determinazione n. 663 del 21/09/99, per le azioni riferite all’Obiettivo 3.

Alla spesa di L. 783.625.000.= si fa fronte con impegno sul Capitolo 11540 del Bilancio 1999 (364746/A).

Trattandosi di attività formative i finanziamenti di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta d’acconto ai sensi dell’art. 8 della L. n. 67/88.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 956

Formazione Professionale - Attività di Assistenza Tecnica finanziate dal F.S.E. Obiettivo 3 Spesa per la partecipazione di operatori di Enti di Formazione Professionale alle Commissioni Tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale anno formativo 1999/2000. Spesa L. 150.000.000 (Cap. vari Bilancio ‘99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare l’allegato “A” contenente l’elenco degli Enti e la relativa cifra per la prima tranche rendicontabile;

di dare mandato al Dirigente del Settore Standard Formativi di autorizzare le singole partecipazioni secondo le modalità di cui all’allegato G della D.G.R. n. 184-2323 del 16/10/95 modificata con D.G.R. n. 233-14720 del 29/11/96 per il numero di ore necessarie per ogni specifica competenza effettuando anche le necessarie variazioni in corso d’opera;

di approvare, per la motivazione indicata in premessa, la spesa complessiva di L. 350.000.000= di cui L. 150.000.000= per l’anno formativo 1999/2000 per la partecipazione dei docenti e direttori del sistema formativo regionale alle commissioni afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale.

L’elenco degli Enti, con la relativa cifra si trovano rispettivamente alle colonne a e b dell’allegato “A”, parte integrante della presente determinazione;

di autorizzare l’erogazione della prima tranche secondo l’avanzamento dei lavori dietro ricevimento di regolare documentazione delle ore svolte, per la cifra a fianco di ciascun Ente segnato nell’allegato “A” parte integrante della presente e l’erogazione del saldo ad avvenuta rendicontazione finale.

Si da atto che tale spesa andrà rendicontata sull’obiettivo 3 asse 2 del F.S.E..

Alla spesa emergente di L. 150.000.000.= si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli del bilancio 1999:

cap. 11353/99    per L. 67.500.000    (328984/A) I n. 365402
cap. 11355/99    per L. 66.000.000    (328986/A) I n. 365404
cap. 11357/99    per L. 16.500.000    (364179/A) I n. 365405

Per la restante cifra di L. 200.000.000 con prenotazione da assumersi sui corrispondenti capitoli del bilancio 2000 con apposito atto deliberativo.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 958

Formazione Professionale - Attività di Assistenza Tecnica finanziate dal F.S.E. Obiettivo 4 asse 3, Obiettivo 3 asse 5, partecipazione di operatori di Enti di Formazione Professionale alle Commissioni Tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale, anno formativo 1998/99, spesa L. 186.511.129= (Cap. vari Bilancio ‘99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, a seguito della rendicontazione presentata, l’erogazione del saldo di L. 186.511.129= per la partecipazione di operatori degli Enti di Formazione Professionale alle commissioni tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale, agli Enti di cui all’allegato “A”, parte integrante della presente determinazione, nella misura a fianco di ciascuno indicata.

Alla spesa complessiva di L. 186.511.129= si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli del bilancio 1999:

cap. 11353/99    L. 83.930.008    (328984/A) I n. 365422
cap. 11355/99    L. 82.064.897     (328986/A) I n. 365423
cap. 11357/99    L. 20.516.224    (364179/A) I n. 365425

Tali somme ai fini della rendicontazione all’U.E. vanno ripartite in eguale misura tra l’obiettivo 3 asse 5 e l’obiettivo 4 asse 3.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 959

Orientamento Professionale: Progetto pilota “Orientamento e bilancio di competenze”: affidamento incarico per la redazione elle due Euroguide alla “Fondazione Centro di Orientamento scolastico e professionale” di Alessandria. Spesa complessiva di L. 10.000.000= o.f.c. Cap. 11365/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di affidare l’incarico per la presentazione del testo definitivo di due Guide, relative all’orientamento per giovani e per adulti, e di occuparsi della correzione delle bozze del testo, alla “Fondazione Centro di Orientamento scolastico e professionale”, Spalto Marengo, 93, 15100 Alessandria;

di erogare la somma di L. 10.000.000= o.f.c. alla succitata Fondazione per la predisposizione della prima guida rivolta ai giovani;

alla spesa complessiva di L. 10.000.000= o.f.c. si fa fronte con impegno sul Cap. 11365/99 (346474/A)

Tale somma sarà liquidata su presentazione di regolare fattura ed a seguito di attestazione di regolarità nella prestazione del servizio effettuata da questa amministrazione.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 960

Formazione Professionale - Azioni di Assistenza Tecnica previste dall’Ob. 3 asse 5 e Ob. 4 asse 3 del F.S.E. Saldo delle spettanze alla Soc. Emme&Erre di Padova. Impegno di L. 50.339.040.= o.f.c. Capitoli vari Bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di liquidare il saldo precedentemente pattuito e previsto con la Determinazione n. 648 del 25/11/98 per un totale di L. 50.339.040.= a seguito di presentazione di regolare fattura.

Alla spesa emergente di L. 50.339.040 si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli:

Cap. 11353, bilancio 1999, per L. 22.652.568.= (328984/A) I n. 365481

Cap. 11355, bilancio 1999, per L. 22.149.178.= (328986/A) I n. 365482

Cap. 11357, bilancio 1999, per L. 5.537.294.= (328988/A) I n. 365483

La spesa va computata al 50% sull’Ob. 3 e al 50% sull’Ob. 4.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 961

Formazione Professionale Assistenza Tecnica Ob. 3. Erogazione agli Enti di Formazione Professionale a fronte della partecipazione alle prove SOM. Spesa L. 78.000.000.= Capp. vari - Bilancio ‘99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare per le motivazioni di cui in premessa il riconoscimento della quota pro-capite di L. 1.000.000.= per partecipante per l’attività 1998/99 per un totale di L. 78.000.000.=;

di autorizzare a seguito della rendicontazione presentata l’erogazione del saldo spettante ad ogni Ente Formativo partecipante alle suddette prove di cui all’allegato A, parte integrante della presente determinazione nella misura a fianco di ciascuno indicata.

Alla spesa di L. 78.000.000.= si fa fronte con le seguenti disponibilità:

Cap. 11353, bilancio 1999, per L. 35.100.000.= (328984/A) I n. 365362

Cap. 11355, bilancio 1999, per L. 34.320.000.= (328986/A) I n. 365363

Cap. 11357, bilancio 1999, per L. 8.580.000.= (364179/A) I n. 365364

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 962

Formazione Professionale - Assistenza Tecnica Ob. 3 Attività corsuali finalizzate agli accreditatori dei fornitori di Formazione Professionale per la Regione Piemonte ed ai referenti di Agenzia Formativa. Spesa L. 342.944.000.= Capp. vari Bilancio 1999

Vista la DGR n. 36-27634 del 21/06/1999, con cui venivano definite le priorità per la realizzazione delle azioni di assistenza tecnica finanziate con il concorso del F.S.E. e dato atto che alla lettera B viene esplicitamente citata l’implementazione del sistema di accreditamento.

Visto l’art. 25 della L.R. 63/1995.

Vista la D.G.R. n. 85 - 20603 del 30 Giugno 1997, istitutiva del Comitato Guida per la Qualità (di seguito denominato C.G.Q.).

Considerati gli esiti della seduta del C.G.Q. tenutasi il 3 Novembre 1999, con la quale, fra l’altro, si approvava la bozza di guida per l’accreditamento dei fornitori di formazione professionale per la Regione Piemonte (formazione iniziale).

Considerata la necessità di provvedere urgentemente alla formazione degli accreditatori e alla sperimentazione con i referenti delle singole Agenzie formative, comprensiva del monitoraggio dell’attività corsuale e di assistenza alle modifiche da apportare alla guida in seguito alla sperimentazione suddetta.

Considerata la necessità di coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti interessati all’accreditamento, attraverso un seminario di presentazione da tenersi entro il mese di Febbraio 2000 e di provvedere ad una pubblicazione informativa dell’implementando sistema.

Considerata inoltre la necessità di fornire un supporto informatico on-line, concernente la sperimentazione del sistema di accreditamento.

Dato atto che la complessità di queste azioni interconnesse necessita di una gestione puntuale, si prevede l’affidamento al Centro per la Formazione dell’OIL di Torino, di seguito denominato CIF OIL, della realizzazione e della gestione delle attività corsuali e seminariali suddette.

Il termine per lo svolgimento delle azioni è previsto per il 30/6/00.

Circa i motivi della scelta, si rinvia all’O.d.g. del C.R. 449/1997 e sono richiamate le caratteristiche istituzionali dello stesso CIF OIL quale organismo pubblico di diritto internazionale.

Stante le caratteristiche descritte dal CIF OIL e alla tipologia di affidamento, si ritiene che l’affidamento possa avvenire ai sensi della lettera H art. 31 della L.R. 8/1984 e successive modifiche ed integrazioni, con il metodo della trattativa privata ed in deroga all’obbligo di procedere alla gara ufficiosa previo coinvolgimento di più ditte.

Dato atto che che i costi delle azioni summenzionate sono stati preventivati secondo le quote previste con circolare del Ministero del Lavoro n. 99 del 04/08/1995 e successive integrazioni e appaiono pertanto congrui.

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

ai sensi degli artt. 3 e 16 del Dlgs 29/1993, come modificato dal Dlgs 470 del 1993,

visto l’art. 23 della L.R. 51 del 1997,

vista la L.R. 55/1981,

nell’ambito delle risorse finanziarie assegnate con DGR n. 16 - 26830 del 15/03/1999 e con DGR n. 75-28750 del 23/11/1999, in conformità con gli indirizzi in materia disposti con DGR N. 36 - 27634 del 21/06/1999,

determina

- Di affidare l’incarico al CIF OIL, ai sensi della L.R. 8/1984, art. 31 lettera H e successive modifiche ed integrazioni;

- di avviare e gestire i corsi di formazione finalizzati alla preparazione degli accreditatori del sistema di formazione professionale inerenti le Agenzie formative e dei referenti delle Agenzie.

Questi ultimi potranno essere suddivisi in referenti di Agenzie certificate ISO 9001 e referenti di Agenzie che intraprendono il percorso dell’accreditamento senza precedente certificazione.

Sarà inoltre possibile avviare un corso per sperimentare le procedure di qualità non obbligatorie ma previste come possibili espansioni.

- di gestire la realizzazione di un seminario finalizzato alla divulgazione del sistema di accreditamento tra i soggetti interessati, unitamente alla predisposizione e produzione del materiale e delle pubblicazioni concernenti il sistema di accreditamento e la sua sperimentazione.

- di elaborare un sistema informativo e di monitoraggio on-line che possa funzionare da supporto informatico per la sperimentazione delle procedure di accreditamento.

Ai corsi di formazione potranno essere ammessi:

1) (per i corsi per accreditatori) Valutatori del sistema qualità presentati da un ente di certificazione appartenente alla tabella 37B (Education): un prerequisito essenziale in quest’ambito è la conoscenza delle caratteristiche di un sistema formativo.

2) Referenti delle Agenzie formative interessate all’accreditamento, in numero di un rappresentante per ciascuna Agenzia e, nel caso di Agenzie con più sedi, di un rappresentante in più per ogni gruppo composto da almeno tre sedi decentrate.

L’oggetto dei corsi riferiti sarà l’analisi delle procedure di accreditamento che la Direzione Formazione Professionale intende implementare, applicate temporaneamente in via sperimentale, e contenute nel manuale per l’accreditamento dei fornitori di formazione professionale.

I corsi saranno anche momento per la verifica della praticabilità delle procedure.

Il totale dei corsi è da preventivarsi in n. sette corsi della durata di cinque giornate ciascuno con venti partecipanti.

Tutti gli interventi di cui sopra verranno puntualmente monitorati con azioni disciplinate dal Responsabile del Settore Standard Formativi, Qualità e Orientamento, che viene autorizzato, con la presente, a controfirmare, all’intero dei limiti di spesa di cui al presente provvedimento, le variazioni in corso d’opera.

Il CIF OIL provvederà all’assegnazione frazionata degli incarichi connessi alla realizzazione delle attività suddette, sulla base degli indirizzi e delle indicazioni del C. G. Q..

Di stipulare, per le motivazioni di cui in premessa, apposita convenzione con l’Ente CIF OIL, avente per oggetto la realizzazione delle attività sopra specificate.

Il costo complessivo dell’intervento è fissato in L. 342.944.000 che verranno erogate al CIF OIL secondo le modalità previste dalla citata convenzione.

Alla spesa emergente di L. 342.944.000 si fa fronte: per L. 154.324.800 sul cap. 11353/99 n. 365477-5478 (328984/A), per L. 150.895.360 sul cap. 11355/99 (328986/A), per L. 37.723.840 sul cap. 11357/99 (364179/A). Tale spesa è da riferire all’Ob. 3 n. 365479.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 964

Formazione Professionale - Acquisto materiali informatici per la realizzazione delle prove finali. Spesa L. 244.053.600.= Capitoli vari bilancio 1999

Vista la D.G.R. n. 184-2323 del 16/10/95 con cui venivano definiti gli standard formativi, comprese le modalità di attribuzione dei crediti formativi e le modalità di funzionamento delle commissioni tecniche;

dato atto che un’importante modalità di attribuzione di tali crediti risiede nella possibilità di effettuare prove di credito per modulo analoghe alla prova terminale del modulo medesimo;

vista la determinazione n. 685 del 30/11/98 con la quale si acquisiva la licenza d’uso sperimentale (limitata al periodo della sperimentazione stessa) del software denominato “Questionari” di esclusiva proprietà di “Apprendimenti & Linguaggi” S.r.l.;

considerato che la fase di sperimentazione comprendeva l’attività di definizione e progettazione delle personalizzazioni relative al software di base, così come previsto dagli standard formativi, integrate da richieste provenienti dalle varie commissioni tecniche e da funzionari regionali;

dato atto che le commissioni tecniche di comparto afferenti al Settore standard formativi, aventi tra i loro obiettivi la predisposizione e manutenzione delle prove finali, hanno avuto modo di esaminare a fondo, in affiancamento a funzionari regionali, la fase sperimentale del software denominato “Questionari”, esprimendo, al termine della fase, all’unanimità, un giudizio più che positivo;

dato atto inoltre, che, il software in questione è stato al termine della fase sperimentale realmente testato, in un aula multimediale, presso un’Agenzia di Formazione, su un corso di specializzazione nella fase di certificazione finale, dando risultati positivi;

considerato quindi, alla luce degli elementi sopra esposti, che la prima fase di sperimentazione si è conclusa in modo positivo, andando oltre le aspettative iniziali, si può quindi ritenere pronto il momento di attivazione della fase finale applicativa al fine di poterlo diffondere e utilizzare nelle Agenzie Formative per i corsi approvati dalla Regione Piemonte.

Visto l’art. 5, II comma, del regolamento CEE 2081/93, relativo alla missione dei Fondi Strutturali, che alla lettera e) individua tra le forme di finanziamento i sussidi all’assistenza tecnica;

visti gli artt. 5 e 6 del regolamento CEE 2084/93 concernente il Fondo Sociale Europeo ed in specifico il I comma lettera a) dell’art. 6 che individua tra gli interventi finanziabili le azioni volte a migliorare l’organizzazione della formazione professionale;

vista la D.G.R. n. 36-27634 del 21/06/99 che stabilisce le priorità d’intervento per la realizzazione delle azioni di assistenza tecnica, in particolare le azioni di cui al punto “e”;

vista la D.G.R. n. 16-26830 del 15/03/99 che conferma l’assegnazione delle risorse finanziarie sul bilancio 1999 tra cui quelle a favore della Direzione Formazione Professionale - Lavoro relative all’assistenza tecnica.

Vista la D.G.r. n. 76-28751 del 23/11/99 che assegna le risorse finanziarie sul bilancio 1999 a favore della Direzione Formazione Professionale - Lavoro relative a interventi per la didattica.

Visto che la proposta presentata dalla predetta società per l’acquisto di tale software, era già suddivisa in due fasi distinte: Sperimentale e Applicativa, di cui la seconda comprendeva la fornitura di:

Unità Centrale, intesa come il software che consente di generare e gestire i questionari e con la quale è possibile accedere all’archivio generale

Unità periferiche, intese come il software che consente di gestire, ottimizzare e somministrare i questionari

Formazione, al fine di poter garantire l’effettiva funzionalità del software considerando parte integrante del prodotto una serie di giornate di formazione gestite da un formatore Senior indicato dalla Società Apprendimenti & Linguaggi S.r.l.

Visto inoltre che a decorrere dalla data di presentazione del primo preventivo, per l’acquisto del software “Questionari”, da parte della Società Apprendimenti & Linguaggi S.r.l., è trascorso un anno ed inoltre sono state apportate variazioni alle specifiche indicate, in base a quanto emerso nella fase precedente, si è invitata la società a emettere un nuovo preventivo.

Dato atto che il nuovo preventivo presentato per la fase applicativa contiene condizioni di sconto effettuate a seguito della fase sperimentale con ulteriori sconti al crescere del numero delle periferiche richieste ed è nell’insieme economicamente migliorativo rispetto al precedente;

constatato che per poter avviare il processo di informatizzazione delle verifiche intermedie e finali, sia di modulo che di qualifica, occorrono acquisire le seguenti configurazioni:

- Software denominato “Questionari monte”, destinato alle commissioni tecniche di comparto per l’elaborazione delle prove standard di verifica. Quantità richiesta N. 10 copie per un importo totale di L. 46.200.000 (più IVA 20%);

- Software denominato “Questionari valle” destinato alle Agenzie Formative per la gestione delle prove finali standard elaborate dalle commissioni tecniche di comparto. Quantità richiesta N. 100 copie per un importo totale di L. 115.200.000 (più IVA 20%);

- Software denominato “Questionati Light” destinato alle Agenzie Formative per l’elaborazione di prove intermedie anche non standard. Quantità richiesta N. 100 copie per un importo totale di L. 20.000.000 (più IVA 20%).

Al fine inoltre di poter garantire il reale utilizzo dei tool integrati compresi nel software denominato “Questionari” si devono inoltre prevedere attività di formazione degli utilizzatori tanto per la versione “monte” che “valle” così suddivise:

- N. 2 edizioni corso di 4gg. cadauna per gli utilizzatori della versione “monte” per un totale di 8gg; corrispondenti ad un importo totale di L. 9.600.000, esente IVA;

- N. 5 edizioni corso di 3gg. cadauna per gli utilizzatori della versione “valle” per un totale di 15gg; corrispondenti ad un importo totale di L. 18.000.000, esente IVA.

Dato inoltre atto che la ditta ha offerto uno sconto dello 0,5% al fine di essere esonerata dalla caparra fidejussoria, portando così il preventivo per la fase applicativa da L. 209.000.000= o.f.e. a L. 207.955.000= o.f.e. e a L. 244.053.600 IVA compresa

dato atto che il preventivo così formulato viene giudicato congruo e che trattandosi di software specifico per la didattica non occorre il visto del Settore sistemi informativi ed informatica;

tutto ciò premesso e considerato,

IL DIRIGENTE

visti gli artt. 3 e 16 del D.Lgs. n. 29/93 come modificato dal D.Lgs n. 470/93;

visto l’art. 23 della L.R. 51/97;

vista la l.R. 55/81;

nell’ambito delle risorse finanziarie assegnate con provvedimenti n. 16-26830 del 15/03/99 e n. 76-28751 del 23/11/99 ed in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale con Delibera n. 36-27634 del 21/06/99.

determina

- Di acquisire, tramite trattativa privata ai sensi dell’art. 31 lett. B) della L.R. 8/84, modificata con L.R. 18/62, con la società “Apprendimenti & Linguaggi” S.r.l. con sede in San Mauro T.se, via Vercelli 10, per un importo complessivo di L. 216.591.600= o.f.c., n. 10 copie del software “Questionari monte” destinati alle commissioni tecniche di comparto, n. 100 copie del software “Questionari valle”, e “Questionari light” utilizzabili nei centri di formazione professionale delle agenzie formative di cui all’art. 11, lettere a), b) e c) della L.R. 63/95 necessarie alla gestione informatizzata delle prove finali e intermedie di modulo al fine dell’attribuzione dei crediti formativi;

- di fissare in n. 23 giornate complessive le attività di formazione, che essendo considerate parte integrante al prodotto, sono gestite da un Formatore senior a carico della medesima società sopra citata per un importo complessivo di L. 27.462.000 esente IVA, in base art. 10 dpr 633/72 per disposto legge 537/93;

di conferire l’incarico ai sensi dell’art. 33, lettera d) della L.R. 8/84, alle seguenti condizioni:

- corrispettivo di L. 216.591.600 (IVA compresa), alla consegna delle copie richieste, previo collaudo favorevole e ricevimento di regolare fattura;

- corrispettivo di L. 27.462.000 (esente IVA) al termine delle attività di formazione e ricevimento di regolare fattura;

- la fase applicativa dovrà concludersi entro il 31/07/2000, verrà applicata una penale per ogni 10 giorni di ingiustificato ritardo pari al 5% dell’ammontare della fornitura.

Alla spesa emergente di L. 244.053.600.= o.f.c., si fa fronte con impegno sui sottoindicati capitoli:

per L.    109.824.120    sul cap. 11353/99    (328984/A)    I n. 365347
per L.    107.383.584    sul cap. 11355/99    (328986/A)    I n. 365348
per L.    26.845.896    sul cap. 11530/99    (364184/A)    I n. 365349

La predetta spesa sarà da computare per il 50% sull’ob. 3 e per il 50% sull’ob. 2 progetto comunicazione.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 965

F.S.E. Assistenza Tecnica Ob. 2 Progetti approvati con Determinazione n. 688 del 30/11/1998. Erogazione della terza tranche. Spesa L. 1.110.813.930.= Capitoli vari Bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, per le motivazioni di cui in premessa, l’erogazione, agli Enti IAL, CIAC, ENGIM, Casa di Carità Arti e Mestieri, CNOS, ENAIP e FORUM della somma di L. 1.110.813.930.= quale saldo per la realizzazione dei progetti di Assistenza Tecnica FSE Obiettivo 2 approvati con Determinazione n. 688 del 30/11/98.

Le quote spettanti a ciascun Ente sono indicate nella tabella allegata quale parte integrante della presente determinazione.

Di stabilire al 31/12/2000 la data per la conclusione dei progetti di cui alla presente Determinazione.

L’erogazione delle somme avverrà al termine delle attività e dietro presentazione di relazione finale e rendiconto.

Alla spesa di L. 1.110.813.930= si fa fronte:

per L. 499.866.269    sul cap. 11353/99    (328984/A) I n. 365485
per L. 488.758.129    sul cap. 11355/99    (328986/A) I n. 365486
per L. 122.189.532    sul cap. 11357/99    (364179/A) I n. 365487

La somma complessiva va computata per L. 732.431.053 sull’Ob. 2 e per L. 378.382.877 sull’Ob. 4 asse 3.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 966

Assistenza tecnica di cui al D.D. n. 207/III/99 del 16/06/1999 relativa al Parco Progetti: una rete per lo sviluppo locale. Autorizzazione alla Stipula della Convenzione con la Tecnostruttura delle Regioni per il F.S.E.. Impegno di spesa di L. 620.808.620 sui capitoli vari del bilancio 99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare i programmi di massima presentati da Tecnostruttura per la realizzazione degli interventi di assistenza tecnica sulle attività del P.O. Parco Progetti di cui al D.D. n. 207/III/99 per un costo pari a L. 620.808.620;

Di autorizzare la stipula della Convenzione con la Tecnostruttura che si allega alla presente Determinazione per farne parte integrante;

Di impegnare la somma di L. 620.808.620 sul seguente modo:

L.    279.363.880    sul Cap. 11410/99    
    (Quota FSE)    (364153/A)    (I 366356)
L.    273.155.792    sul Cap. 11415/99
    (Quota Stato)    (364154/A)    (I 366357)

L. 68.288.948 quale quota di cofinanziamento regionale ripartito sui seguenti capitoli:

- L. 33.172.077 sul Cap. 11093/99 (364164/A) (I/366359) ; e L. 35.116.871 sul Cap. 11400/99 (364165/A) (I/366361).

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15
D.D. 30 novembre 1999, n. 967

Affidamento al CSI-Piemonte della creazione di un “Centro Risorse” sulle opportunità lavorative e per l’orientamento professionale per un importo complessivo di L. 1.440.000.000 o.f.c. erogabili per: L. 68.659.516= sul cap. n. 11353/99, L. 99.589.598= sul cap. 11355/99, L. 158.400.000= sul cap. n. 11357/99, L. 534.010.402= sul cap. n. 11356/99, L. 579.340.484= sul cap. 11354/99

Visti:

- la L. 59/97, “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;

- il D. Lgs. 469/97 “Conferimento alle Regioni e agli Enti Locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro” a norma dell’art. 1 della citata L. 59/97;

- la L.R. 41/98 “Organizzazione delle funzioni regionali e locali in materia di mercato del lavoro” che prevede norme in materia di politiche regionali del lavoro e di servizi per l’impiego, e in particolare all’art. 14 “Sistema informativo regionale per il lavoro”, la costruzione di un sistema informativo regionale per il lavoro ed un servizio di informazione ed analisi del mercato del lavoro volto a favorire: l’incontro domanda-offerta, l’incremento occupazionale e in relazione alle specifiche funzioni informative di tutti i soggetti interessati ogni utile dato riguardante l’istruzione, la formazione, l’orientamento e il lavoro;

Considerato che tale legge prevede:

- la gestione del sistema informativo lavoro (SIL), ai sensi dell’art. 11 del citato D. Lgs. 469/97;

- l’istituzione di adeguate strutture per l’erogazione di servizi integrati per il lavoro, denominate “Centri per l’impiego”;

- l’istituzione dell’Agenzia Piemonte Lavoro, entre strumentale regionale con funzioni di garanzia sull’interconnessione e l’integrazione tra il SIL e il Sistema informativo regionale per il lavoro di cui all’art. 14;

Visto l’art. 16 della L.R. 41/98 che dispone la soppressione dei CILO;

atteso che nel DPCM del 25.11.1999 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 277 supplemento n. 206 del 25.11.1999 è previsto, all’art. 4, il trasferimento di tutte le risorse informatiche alla Regione e alle Province, nonchè la soppressione delle strutture e gli uffici periferici del Ministero del Lavoro, in particolare i recapiti e le Sezioni Circoscrizionali per l’Impiego e il Collocamento Agricolo (SCICA);

Attesto il Decreto del Ministero del Lavoro concernente la composizione ed il funzionamento dell’organo tecnico con compiti di raccordo tra il Ministero del lavoro, le ragioni e le amministrazioni locali in materia di SIL, istituito di SIL, istituito dall’art. 11, comma 8 del D.lgs. 469/97;

Rilevato essenziale procedere alla creazione di un “Centro Risorse” della Regione Piemonte, che consenta l’alimentazione e la fruizione delle informazioni relative a: figure professionali, percorsi formativi, banca dati dei corsi, disposizioni comunitarie, atti statali, normative regionali e atti attuativi collegati, giurisprudenza di rilevanza e congruenza specifica, rassegne stampa tematiche, estratti di documentazione giuridica da BUR e Gazzetta Ufficiali, nonchè dalle Banche Dati di Documentazione Giuridica, indirizzari e anagrafiche di Direzione, e infine risorse informative provenienti da altri “Centri Risorse” Regionali ed Europei, attraverso l’utilizzo di tecnologie interne-intranet compatibili, su piattaforme, architetture e con strumenti che consentano la gestione comune ma ad accesso variabile a seconda dell’abilitazione concessa all’utente, delle basi dati: gestionali, descrittivo-conoscitive e documentali;

considerata di rilevante complessità e importanza la strutturazione dei materiali e delle informazioni, e quindi ritenuta prioritaria la classificazione e l’indicizzazione, nonchè l’individuazione dei legami logico-funzionali dei documenti trattati, e che saranno determinati in tutti i suoi aspetti dalle specialistiche conoscenze dei componenti il “Gruppo di Lavoro” agente sui contenuti, e che con atto dirigenziale successivo saranno individuati;

Ritenuto che occorra garantire alle Province, che hanno istituito nel frattempo i Centri per l’impiego, ai sensi della citata LR. 41/98, le condizioni tali da consentire l’avvio e l’esercizio delle competenze conferite in pieno accordo con il SIL e con l’utilizzo dei relativi software;

vista la L.R. 43/92 “Informazione, promozione, divulgazione di azioni positive per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna”

Vista la D.G.R. n. 56-12635 del 10/2/1992 avente ad oggetto il “Progetto Regionale Integrato per l’Orientamento”;

Vista la D.G.R. 25291 del 5/8/1998 che autorizzava il Responsabile della Direzione Regionale Formazione Professionale e Lavoro ad affidare con propria determinazione, l’incarico e la manutenzione del sistema informativo S.INFOD (Sistema Informativo per l’Orientamento della Didattica);

considerato, inoltre che la Regione ha promosso il Progetto “IPERINFO” mediante la DGR n. 168-15570 del 23.12.1996, la DGR n. 38-23234 del 24.11.1997, la DGR n. 95-26090 del 23.11.1998 e le successive determinazioni dirigenziali, che hanno permesso la costruzione di uno strumento che consente la raccolta, l’organizzazione e la diffusione delle informazioni utili al fine di fornire un adeguato supporto alle politiche attive del lavoro e ai servizi per l’impiego;

vista la Determinazione dirigenziale del Settore Servizi alle Politiche per l’occupazione e per la promozione di sviluppo locale, n. 695 del 30.11.1998 con la quale si prevedeva lo sviluppo del progetto “IPERINFO”;

vista la Determinazione dirigenziale del Settore Servizi alle Politiche per l’occupazione e per la promozione di svilupp locale, n. 951 del 30.11.1999 con la quale si prevede l’adeguamento e la qualificazione dei contenuti informativi del progetto “IPERINFO”;

vista la L.R. n. 48 del 4.09.1975, “Costituzione del Consorzio per il trattamento automatico dell’informazione e del Comitato provvisorio per la Progettazione di un sistema regionale integrato dall’informazione”;

vista la L.R. n. 13 del 15.03.1978, “Definizione dei Rapporti tra Regione e Consorzio per il trattamento automatico dell’informazione;

vista l’offerta di sviluppo presentata dal CSI-Piemonte, C.so Unione Sovietica n. 216, 10134 Torino - prot. n. 20261 del 26.11.1999, per un importo complessivo di o.f.c. di L. 1.440.000.000;

vista le D.G.R. 16-26830 del 15/3/1999 e D.G.R. 75-28750 del 23.11.1999 con la quale si provvedevano gli accantonamenti: n. 328984 sul cap. 11353/99, n. 328986 sul cap. 11355/99, n. 364179/99 sul cap. 11357/99, n. 364181 sul cap. 11356/99 e n. 364182 sul cap. 11354/99;

espressa congiuntamente la valutazione da parte del Settore Sistemi Informativi ed Informatica e da questa Direzione sull’offerta di sviluppo presentata dal CSI-Piemonte e avendo ritenuto non dover esservi motivi ostativi relativamente al progetto del “Centro Risorse sulle opportunità lavorative e sull’orientamento professionale”, di fatto approvano il medesimo progetto e si condiziona l’avviamento a successivo parere scritto del Settore Sistemi Informativi e Informatica;

Tutto ciò premesso e considerato

IL DIRIGENTE

Visti gli art. 3 e 16 del D.Lgs. 29/1993 come modificato dal D.Lgs. 470/1993;

Visto l’art. 22 della L.R. 51/1997;

Vista L.R. 55/1981;

Nell’ambito delle risorse finanziarie ed in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale con provvedimenti: n. 16-26830 del 15/3/1999 e n. 75-28750 del 23/11/1999;

determina

Di affidare al CSI-Piemonte, C.so Unione Sovietica n. 216, 10134 - Torino, l’esecuzione della fornitura dell’infrastruttura informativa denominata “Centro Risorse” così come da offerta di sviluppo di cui al prot. n. 20261 del 26.11.1999, per un importo complessivo di o.f.c. di L. 1.440.000.000;

di prevedere la consegna della fornitura in data 30.12.2000, Considerato che l’attuale Quadro Comunitario di Sostegno ammette la possibilità di completare le attività finanziate dal FSE per il periodo 1994-1999 entro il 31.12.2000 e la presentazione dei relativi rendiconti entro il 31.12.2001.

di riconoscere, a fronte dell’offerta presentata, la spesa di L. 1.440.000.000.= o.f.c. al CSI-Piemonte, C.so Unione Sovietica n. 216, 10134 - Torino, erogandola secondo le seguenti modalità:

- 40% ad avviamento lavori L. 576.000.000

- 30% ad avanzamento lavori dietro presentazione della documentazione tecnica, relazione e parere favorevole dei nostri uffici competenti per L. 432.000.000;

- ulteriore 30% a saldo per conclusione lavori e presentazione della documentazione tecnica, relazione finale e parere favorevole dei nostri uffici competenti per L. 432.000.000.

La somma va computata per L. 224.705.894 sull’ob. 3 e per L. 1.175.294.106 sull’ob. 4

- Alla spesa complessiva di L. 1.440.000.000 o.f.c. si farà fronte con la disponibilità derivante da specifici capitoli di bilancio:

L. 68.659.516= sul cap. n. 11353/99 (acc. 328984) I. 366576

L. 99.589.598= sul cap. n. 11355/99 (acc. 328986) I. 366578

L. 158.400.000= sul cap. n. 11357/99 (acc. 364179) I. 366842

L. 534.010.402= sul cap. n. 11356/99 (acc. 364181) I. 366585

L. 579.340.484= sul cap. n. 11354/99 (acc. 364182) I. 366586.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 968

Impegno a favore del COREP di L. 2.000.000.000 sul cap. 11071 del Bilancio Regionale 1999 per un programma di formazione continua per gli operatori dei servizi pubblici al lavoro

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di impegnare, mediante la stipula di una apposita convenzione con il COREP secondo lo schema allegato, la somma di Lire 2.000.000.000 sul Cap. 11071 del Bilancio Regionale 1999 per la realizzazione di un programma di formazione continua per gli operatori dei servizi pubblici al lavoro secondo la proposta di un progetto di fattibilità che si allega come parte integrante.

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Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 970

Formazione professionale. Assistenza tecnica ob. 3. Costituzione di un gruppo di lavoro per la correlazione della guida per l’accreditamento degli operatori della formazione professionale con la normativa di certificazione del sistema qualità ISO 9001. Spesa L. 10.800.000.= - Capp. Vari - Bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di affidare l’incarico, per le motivazioni esplicitate in premessa, ai sensi della L.R. 8/1984, art. 31 lettere g e h, e successive modifiche ed integrazioni, di individuare i parallelismi tra sistema di accreditamento e sistema di certificazione ISO 9001 e di formulare una proposta di prezziario giornaliero per l’attività di accreditamento, in concordanza con i prezzi della certificazione; ai sottoelencati esperti per il numero di giornate e l’importo a fianco di ciascuno elencato:

dr.ssa Mara Trivini dell’Uniter, organismo di normazione e Certificazione di Sistemi Qualità - Commercio, Turismo e Servizi, n. 5 giornate per L. 6.000.000 (o.f.i.)

dr. Roberto Ladetto dell’AFAQ-ACERT, società certificatrice europea che ha svolto l’opera di certificazione del sistema qualità per la maggior parte degli organismi formativi certificati in Piemonte, n. 2 giornate per L. 2.400.000 (o.f.i.)

dr. Andrea Martra, docente di prezzo la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino n. 2 giornate per L. 2.400.000 (o.f.i.).

Il pagamento avverrà al termine dei lavori, previsti per il 28/2/2000 e dietro presentazione di regolare fattura; per ogni decade di ingiustificato ritardo verrà applicata una penale pecuniaria del 2% sull’importo complessivo.

Il conferimento dell’incarico avverrà ai sensi dell’art. 33, lettera d) della L.R. 8/84.

Alla spesa emergente di L. 10.800.000 si fa fronte: per L. 4.860.000 sul cap. 11353/99 n. 366027 (328984/A), per L. 4.752.000 sul cap. 11355/99 (328986/A), per L. 1.188.000 sul cap. 11357/99 n. 366028 (328988/A).

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Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 971

Manutenzione del sistema di valutazione ex ante relativo alla Direttiva occupati e disoccupati. Azioni di assistenza tecnica, Ob. 03 Asse 5. Affidamento dell’incarico alla Società Emme&Erre di Padova. Impegno di spesa di L. 41.551.200 (o.f.c.), capitoli vari bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, per le motivazioni esplicitate in premessa, la trattativa privata con la Società Emme&Erre, ai sensi dell’art. 31 Lettera G e lettera H della L.R. 8/1984, modificata dalla L.R. 18/1992, avente come oggetto: la manutenzione del sistema di valutazione ex ante relativo alle Direttive.

Di autorizzare la stipula del contratto secondo le forme previste dall’art. 33, lettera D, della L.R. 8/1984 e procedere all’affidamento dell’incarico alle seguenti condizioni: 50% pari a L. 20.775.600 a lavori iniziati e dietro presentazione di regolare fattura; il rimanente 50% a saldo, al termine dei lavori ed a seguito di presentazione di regolare fattura.

All’impegno complessivo di L. 41.551.200 si fa fronte nel seguente modo:

L.    18.698.040    sul capitolo 11353/99
        (328984/A) I n. 366015
L.    18.282.528    sul capitolo 11355/99
        (328986/A) I n. 366017
L.    4.570.632    sul capitolo 11357/99
        (364179/A) I n. 366018.

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Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 972

Legge 492/88. Progetto integrato per l’orientamento. Liquidazione spettanze agli esperti esterni del gruppo di progettazione ed autovalutazione. Spesa complessiva di L. 14.400.000.= o.f.c. (Capitoli vari, Bilancio 1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di liquidare, per le motivazioni indicate in premessa, i compensi spettanti agli esperti esterni del gruppo di progetto ed autovalutazione del progetto integrato per l’orientamento;

la liquidazione avverrà secondo le ore svolte e precisamente:

prof.ssa Maria Luisa Pombeni h. n. 56 per L. 10.080.000 (o.f.i.).

prof. Giovanni Bertin h. n. 8 per L. 1.440.000 (o.f.i.)

prof.ssa Elena Allegri h. n. 16 per L. 2.880.000 (o.f.i.)

e a seguito di presentazione di fattura o di nota, vista per regolarità;

Alla spesa complessiva di L. 14.400.000.= o.f.c. si farà fronte con le seguenti disponibilità:

L. 6.480.000    sul cap. n. 11353/99    (328984/A) I n. 366043
L. 6.336.000    sul cap. n. 11355/99    (328986/A) I n. 366044
L. 1.584.000    sul cap. n. 11357/99    (328988/A) I n. 366048.

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Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 973

Formazione Professionale - Acquisto di due copie della pubblicazione “Valutazione dei programmi socioeconomici” - Collezione Means. Impegno di spesa L. 480.000 (cap. 11530/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare la spesa di L. 480.000, relativa all’acquisto delle due pubblicazioni “Collection Means, Evaluer les programmes socio-economiques” e “Means collection - Evaluation of socio-economic programmes”, a favore della Licosa S.p.A., Via Duca di Calabria, 1/1 - 50125 Firenze.

Tale somma verrà liquidata su presentazione di regolare fattura mediante accredito intestato a Licosa S.p.A..

Alla spesa complessiva di L. 480.000.= si fa fronte con impegno sul cap. 11530/99 (364184/A) I n. 366052.

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Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 974

Orientamento professionale - Guida per l’orientamento dopo la scuola dell’obbligo - posters sui corsi di formazione professionale: Incarico per la redazione della Fondazione “Centro di Orientamento” di Alessandria. Affidamento della stampa e distribuzione alla Tipografia “L’Artistica Savigliano”, spesa complessiva L. 181.824.400= o.f.c. (cap. 11510/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di affidare l’incarico alla Fondazione “Centro di Orientamento” di Alessandria, Spalto Marengo, n. 93 - 15100 Alessandria ai sensi dell’art. 31 lett. “g” della L.R. 8/84, modificata con L. R. 18/92, avente come oggetto il lavoro di aggiornamento dati e informazioni, redazione testi e trascrizione su supporto informatico del prototipo per la stampa, controllo e supervisione delle bozze di stampa per la nuova guida regionale post-obbligo, come specificato nella lettera di incarico allegata quale parte integrante della presente determinazione;

di autorizzare la stipula del contratto secondo le forme previste dall’art. 33, lett. “d” della L.R. 8/84 come specificato nella lettera di affidamento d’incarico allegata quale parte integrante della presente determinazione, per un importo complessivo di L. 36.536.400 o.f.c. con pagamento della fornitura alle seguenti condizioni:

50%, pari a L. 1.268.200, ad inizio lavori in seguito alla consegna del progetto metodologico e di regolare fattura,

saldo al termine dei lavori dietro presentazione dell’elaborato per la stampa accompagnato da regolare fattura.

Tale fornitura dovrà essere compiuta entro il 30/06/2000 come indicato nella lettera d’incarico.

Inoltre di affidare, autorizzando la forma della trattiva privata per le ragioni esposte nella motivazione, la stampa e distribuzione della guida informativa per la formazione post-obbligo e per la stampa dei posters alla ditta L’Artistica Savigliano, V. Togliatti 2/a Savigliano Cn per un importo di L. 145.228.000.= o.f.c..

La fornitura dovrà essere compiuta entro il 31/09/2000 ed alle condizioni indicate dall’Amministrazione Regionale nella lettera di richiesta preventivo allegata alla presente determinazione e parte integrante di essa.

Le sopracitate Ditte hanno fatto pervenire una dichiarazione sostitutiva di Atto di Notorietà ai sensi della L. 19/3/90 n. 55, art. 7, punto 7.

Alla spesa di L. 181.824.400 si fa fronte con l’impegno sul cap. 11510 del bilancio 1999 (364203/A).

Tali somme saranno liquidate dietro presentazione di regolare fattura a seguito di collaudo favorevole, mediante accredito sul c.c.b. n. 1162/7 presso la sede centrale della Cassa di Risparmio di Savigliano intestato alla ditta L’Artistica Savigliano, V. Togliatti 2/a - Savigliano (Cn).

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 976

Formazione Professionale - Convenzione con CSEA per la progettazione e la gestione di due corsi di riqualificazione per “Educatore Prima infanzia”. Impegno di spesa L. 100.000.000 (cap. 11490/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare lo svolgimento dei corsi di formazione professionale per Educatori della prima infanzia da affidarsi allo CSEA di Torino, le cui caratteristiche sono riportate nei progetti protocollo n. 30957/15.3 del 19/11/99;

di autorizzare la stipula di un’apposita convenzione con CSEA per la definizione dei reciproci impegni.

Le modalità di erogazione del contributo sono individuate in 50% allo svolgimento del 50% delle attività e il restante a saldo finale.

Alla spesa complessiva di L. 100.000.000 si fa fronte con impegno sul cap. 11490/99 (364185/A).

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 980

Orientamento professionale F.S.E. Ob. 3 Asse 5 Azioni di Assistenza tecnica. Progettazione materiali per l’Orientamento professionale. Affidamento alla Cooperativa Sociale Orso. Impegno di spesa L. 47.760.000.= (Cap. vari del bilancio 1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare la trattativa privata con la Cooperativa Orso, via Le Chiuse, n. 14 - 10144 Torino ai sensi dell’art. 1 lett. “g” della L.R. 18/92, avente come oggetto l’aggiornamento di pubblicazioni relative alla formazione professionale (Guida per l’Orientamento, Standard formativi);

- di autorizzare la stipula del contratto secondo le forme previste dall’art. 33, lett. “d” della L.R. 8/84 e procedere all’affidamento dell’incarico alle seguenti condizioni:

50% pari a L. 23.880.000 a lavori iniziati, consegna dell’aggiornamento delle qualifiche concordate e di regolare fattura;

saldo al termine dei lavori, a seguito di presentazione della pubblicazione aggiornata della Guida per l’Orientamento e produzione di materiali per l’orientamento e l’informazione e di regolare fattura.

All’impegno complessivo di L. 47.760.000 si fa fronte nel seguente modo:

L. 21.942.000 con le disponibilità sul cap. 11353/99 del Fondo Sociale Europeo (328984/A), n. 365986

L. 21.014.000 con le disponibilità sul cap. 11355/99 del Fondo di Rotazione (328986/A), n. 365987

L. 5.253.600 con le disponibilità sul cap. 11357/99 con finanziamento regionale (328988/A), n. 365991

Tale somma verrà liquidata dietro presentazione di regolare fattura a seguito di regolare collaudo della fornitura eseguito dagli uffici dell’Assessorato.

La fornitura dovrà essere compiuta entro il 28 aprile 2000, per ogni decade di ingiustificato ritardo verrà comminata una penale pecuniaria pari all’1% della fornitura.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 981

Formazione Professionale - F.S.E. Ob. 3 Asse 5 Ob. 4 Asse 3 Assistenza Tecnica. Affidamento incarico di conduzione del “Laboratorio sulla competenza professionale. Fase di implementazione e di messa a regime del modello sperimentale” alla Società Studio Mèta ed Associati - Bologna. Spesa L. 100.296.000 (Cap. vari/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare la trattativa privata con la Società Studio Mèta ed Associati, Via Saragozza, n. 33 40123 Bologna, ai sensi dell’art. 31 lett. “h” della L.R. 8/84 e successive modificazioni, avente come oggetto la conduzione del “Laboratorio sulla competenza professionale. Fase di implementazione e di messa a regime del modello sperimentale, fasi I e II;

- di autorizzare la stipula del contratto secondo le forme previste dall’art. 33 lett. “d” della L.R. 8/84 e procedere all’affidamento dell’incarico alle seguenti condizioni:

50% pari a L. 50.148.000 o.f.c. ad attivazione dei lavori e dietro consegna di regolare fattura, e il restante 50% al termine dell’intervento e dietro presentazione di relazione sull’andamento dei lavori e regolare fattura.

Si da atto che le fatture saranno ad IVA 0= ai sensi dell’art. 8, comma 34 della L. 67/88, e dell’art. 14, comma 10 della L. 537/92 esclusivamente per la somma di L. 30.000.000 inerente all’attività formativa.

di rinviare l’approvazione delle fasi successive con ulteriori atti deliberativi e a seguito dei risultati raggiunti;

All’impegno complessivo di L. 100.296.000 si fa fronte nel seguente modo:

L. 45.133.200 con le disponibilità sul cap. 11353/99 del Fondo Sociale Europeo (328984/A) n. 365983

L. 44.130.240 con le disponibilità sul cap. 11355/99 del Fondo di Rotazione (328986/A), n. 365984

L 11.032.560 con le disponibilità sul cap. 11357/99 del finanziamento regionale (364179/A) n. 365985

Tale somma verrà liquidata dietro presentazione di regolare fattura a seguito di regolare collaudo della fornitura eseguito dagli uffici dell’Assessorato.

La fornitura dovrà essere compiuta entro il 30 novembre 2000, per ogni decade di ingiustificato ritardo verrà comminata una penale pecuniaria pari all’1% della fornitura.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 983

F.S.E.: Ob. 4 asse 3. Conferimento incarico in sanatoria al dott. Alberto Vergani e saldo competenze relative. Spesa L. 2.880.000.= (capitoli vari esercizio 1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di affidare in sanatoria l’incarico, ai sensi dell’art. 31 lettera g della L.R. 8/84 con successive modifiche ed integrazioni, al dott. Alberto Vergani al costo complessivo di L. 2.400.000 (L. 150.000 orarie per n. 16 ore) più IVA 20% pari a L. 480.000, per un totale di L. 2.880.000.

Il pagamento avverrà dietro presentazione di regolare fattura.

Alla spesa emergente di L. 2.880.000 si fa fronte:

- per L. 1.296.000 sul cap. 11354/99 (364182/A) I n. 365993

- per L. 1.267.200 sul cap. 11356/99 (364181/A) I n. 365994

- per L. 316.800 sul cap. 11540/99 (364180/A) I n. 365996.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 984

Legge 492/88. Progetto integrato per l’orientamento. Affidamento incarico alla “Ser.in.ar./Centro per le transazioni al lavoro e nel lavoro” per la selezione formativa degli orientatori e l’individuazione dei relativi crediti formativi. Spesa complessiva di L. 107.460.000. o.f.c. da impegnare su Ob. 3 asse 5. Capitoli vari, bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di affidare, per le motivazioni esplicitate in premessa, ai sensi dell’art. 31 lettera h della L.R. 8/84 e successive modificazioni, alla “Ser.in.ar./Centro per le transazioni al lavoro e nel lavoro” per la selezione formativa degli orientatori e l’individuazione dei relativi crediti formativi, per 6 gruppi di 15 persone;

- di erogare il compenso di L. 107.460.000. o.f.c. (già comprensivo dello sconto ai fini dell’esonero della caparra fidejussoria) secondo le seguenti modalità: 50% dopo il completamento dell’attività con il primo gruppo e a seguito di regolare fattura, il rimanente a saldo e a seguito di regolare fattura e consegna del report finale

- di regolare il contratto tramite convenzione alle seguenti condizioni:

- termine dell’attività entro il 31/12/2000

- penale pari all’1% per l’inadempienza, l’inadeguatezza, o il ritardo nell’attività

- di demandare al responsabile del Settore Standard Formativi - Qualità ed Orientamento Professionale la firma per l’autorizzazione alla ricalibrazione del progetto in corso d’opera, nei limiti di spesa previsti;

Alla spesa complessiva di L. 107.460.000. o.f.c. si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli:

L. 48.357.000.= sul cap. 11353 (328984/A) I n. 365973

L. 2.365.974.= sul cap. 11355 (328986/A) L. 25.133.222 + L. 22.149.178 sul cap. 11356 (364181/A) I n. 365976

L. 11.820.600.= sul cap. 11357 (364179/A) I n. 365978.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.9
D.D. 2 dicembre 1999, n. 989

L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa d’atto dei rendiconti delle Province relativi all’esercizio finanziario dell’anno 1997 - Rendiconto della Provincia di Alessandria

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di prendere atto del rendiconto, di cui all’art. 9 della LR 55/84, presentato dalla Provincia di Alessandria, così come definito nella documentazione agli atti dell’Amministrazione Regionale, relativamente alla realizzazione degli interventi previsti dagli artt. 7bis e 8 della LR 55/84 compresi nei cantieri di lavori per disoccupati di cui all’art. 2 della predetta legge, autorizzati nel corso dell’esercizio dell’anno 1997.

Di prendere atto del rendiconto, presentato dalla sopra indicata Provincia relativo alle azioni di orientamento e consulenza comprese negli interventi previsti dall’art. 6 della LR 63/95 così come definitivo nella documentazione agli atti dell’Amministrazione Regionale realizzate nell’ambito dei cantieri di lavoro sopra indicati.

Di liquidare, pertanto, a favore della Provincia di Alessandria la somma di lire 110.940.000 impegnata sul cap. 11100/97 (I 299137).

Di accertare l’entrata (A365373) della somma di lire 7.280.000 sul cap. 2400/99, impegnata sul cap. 11110/97 (I 299138).

Di accertare l’entrata (A 365374) della somma di lire 4.364.169 sul cap. 2400/99 impegnata sul cap. 11510/97 (I 299130).

Di accertare un’economia di spesa di lire 36.660.000 sul cap. 11100 (I 299137), di lire 37.300.000 sul cap. 11110 (I 299138) e di lire 32.122.531 sul cap. 11510 (I 299130).

Di dare atto che la documentazione riguardante i sopra indicati rendiconti è trattenuta agli atti del Settore 15.09 servizi alle politiche per l’occupazione e per la promozione dello sviluppo locale cui compete la verifica dell’attinenza della documentazione stessa alla finalità del contributo concesso ed alla sua regolarità formale.

Il Dirigente responsabile
Concetto Maugeri



Codice 15.9
D.D. 2 dicembre 1999, n. 990

L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa d’atto dei rendiconti delle Province relativi all’esercizio finanziario dell’anno 1997 - Rendiconto della Provincia di Biella

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di prendere atto del rendiconto, di cui all’art. 9 della LR 55/84, presentato dalla Provincia di Biella, così come definito nella documentazione agli atti dell’Amministrazione Regionale, relativamente alla realizzazione degli interventi previsti dall’art. 8 della LR 55/84 compresi nei cantieri di lavori per disoccupati di cui all’art. 2 della predetta legge, autorizzati nel corso dell’esercizio dell’anno 1997.

Di prendere atto del rendiconto, presentato dalla sopra indicata Provincia non risultano indicate spese relative alle azioni di orientamento e consulenza comprese negli interventi previsti dall’art. 6 della LR 63/95 ne spese relative alle attività formative previste dall’art. 7 bis della LR 55/84;

Di liquidare, pertanto, a favore della Provincia di Biella la somma di lire 31.500.000 impegnata sul cap. 11100/97 (I 299137) quale saldo del contributo concesso.

Di accertare un’economia di spesa di lire 10.500.000 sul cap. 11100 (I 299137) e di lire 20.162.500 sul cap. 11510 (I 299130).

Di dare atto che la documentazione riguardante i sopra indicati rendiconti è trattenuta agli atti del Settore servizi alle politiche per l’occupazione e per la promozione dello sviluppo locale cui compete la verifica dell’attinenza della documentazione stessa alla finalità del contributo concesso ed alla sua regolarità formale.

Il Dirigente responsabile
Concetto Maugeri



Codice 15.9
D.D. 2 dicembre 1999, n. 991

L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa d’atto dei rendiconti delle Province relativi all’esercizio finanziario dell’anno 1997 - Rendiconto della Provincia di Vercelli

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di prendere atto del rendiconto, di cui all’art. 9 della LR 55/84, presentato dalla Provincia di Vercelli, così come definito nella documentazione agli atti dell’Amministrazione Regionale, relativamente alla realizzazione degli interventi previsti dagli artt. 7bis e 8 della LR 55/84 compresi nei cantieri di lavori per disoccupati di cui all’art. 2 della predetta legge, autorizzati nel corso dell’esercizio dell’anno 1997.

Di prendere atto del rendiconto, presentato dalla sopra indicata Provincia relativo alle azioni di orientamento e consulenza comprese negli interventi previsti dall’art. 6 della LR 63/95 così come definitivo nella documentazione agli atti dell’Amministrazione Regionale realizzate nell’ambito dei cantieri di lavoro sopra indicati.

Di liquidare, pertanto, a favore della Provincia di Vercelli la somma di lire 44.160.000 impegnata sul cap. 11100/97 (I 299137).

Di accertare un’economia di spesa di lire 5.340.000 sul cap. 11100 (I 299137), di lire 16.500.000 sul cap. 11110 (I 299138) e di lire 26.212.500 sul cap. 11510 (I 299130).

Di dare atto che la documentazione riguardante i sopra indicati rendiconti è trattenuta agli atti del Settore 15.09 servizi alle politiche per l’occupazione e per la promozione dello sviluppo locale cui compete la verifica dell’attinenza della documentazione stessa alla finalità del contributo concesso ed alla sua regolarità formale.

Il Dirigente responsabile
Concetto Maugeri



Codice 15.1
D.D. 3 dicembre 1999, n. 993

Circolare Ministeriale n. 139/98 per la gestione dei fondi ex art. 9 della Legge 236/93, destinati agli interventi di formazione continua dei lavoratori: pubblicazione degli esiti delle domande presentate dal 21/6/99 al 20/7/99, approvazione della graduatoria dei relativi progetti e finanziamento della III a fase di attività. Spesa complessiva L. 2.740.115.550=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare la pubblicazione degli esiti di valutazione delle domande presentate dal 21/6/99 al 20/7/99 (III a fase) ai sensi della Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 139/98 del 22/12/98, inerente il finanziamento di interventi di formazione continua dei lavoratori, in applicazione dell’art. 17 della Legge 196/97; egli esiti suddetti sono distintamente descritti nei seguenti allegati, parti integranti della presente determinazione:

allegato “A” - Elenco dei progetti della III a fase non ammissibili con relativa motivazione;

allegato “B” - Graduatoria dei progetti della III a fase approvati, recante la suddivisione tra progetti approvati e finanziabili e progetti approvati ma non finanziabili, in relazione alle risorse disponibili;

allegato “C” - Dettaglio delle azioni approvate e finanziabili per ognuno dei rispettivi operatori.

- di approvare la spesa massima di L. 2.740.115.550= necessaria alla realizzazione dei progetti finanziabili risultanti dalla graduatoria.

Il rapporto con gli operatori è regolato da apposita convenzione, conforme allo schema tipo approvato con la d.g.r. n. 23 - 24976 del 6/7/98.

Alla spesa complessiva di L. 2.740.115.550= relativa agli importi indicati in convenzione - ivi comprese quote di anticipazione e/o eventuali quote di saldo determinate a conclusione dei corsi, dietro presentazione di rendiconto e previa verifica delle attività effettivamente svolte e delle spese effettivamente sostenute e dimostrate -, si fa fronte nei limiti della prenotazione n. 360685/P adottata sul cap. 11535/2000 del bilancio pluriennale 1999/201 tramite la d.g.r. n. 24 - 28332 del 11/10/99.

Con ulteriore atto si provvederà ad adottare gli impegni di spesa per le suddette erogazioni.

In relazione a quanto previsto dalla d.g.r. n. 112 - 28671 del 15/11/99, ove si determinassero residui di disponibilità sui fondi comunitari dell’obiettivo 4 ex reg. CE 2081/93 a conclusione del periodo di programmazione 1994/1999, le azioni già approvate e finanziate ai sensi della citata Circolare 139/98, in quanto compatibili con le azioni finanziabili a valere sull’obiettivo anzidetto, saranno trasferite, ai soli fini rendicontuali dai fondi ex art. 9 - L.N. n. 236/93 alle risorse del F.S.E. ancora disponibili.

Trattandosi di attività formativa, i contributi di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta d’acconto, ai sensi della L.N. n. 67/88.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 3 dicembre 1999, n. 994

Formazione Professionale - F.S.E. Assistenza Tecnica Ob. 4 asse 3. Interventi per l’adeguamento delle strutture delle Amministrazioni Provinciali alle nuove funzioni in materia di formazione professionale e di politica attiva del lavoro. Spesa L. 2.423.911.110.= Cap. vari bilancio 99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di erogare alle Amministrazioni Provinciali le somme di seguito indicate per la realizzazione delle attività di cui alla premessa:

Provincia di Alessandria    L. 250.753.604
Provincia di Asti    L. 222.878.627
Provincia di Biella    L. 222.878.627
Provincia di Cuneo    L. 334.378.538
Provincia di Novara    L. 222.878.627
Provincia di Torino    L. 724.385.835
Provincia di Vercelli    L. 222.878.627
Provincia del V.C.O.    L. 222.878.627

L’erogazione delle somme avverrà per il 50% alla comunicazione dell’avvenuto impegno, da parte delle Amministrazioni Provinciali, delle quote spettanti, - contenente gli estremi dei provvedimenti all’atto - e per il rimanente 50% al termine delle attività, previsto per il 31/12/2000, dietro presentazione di rendiconti (da effettuarsi all’interno dei costi ammissibili secondo il regolamento n. 2084/93) e relazione finale.

La Direzione provvederà a monitorare lo svolgimento delle varie attività e a impartire le disposizioni aggiuntive che si renderanno eventualmente necessarie.

Alla spesa di L. 2.423.911.110.= si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli del Bilancio 1999:

L.    145.662.397    sul Cap. 11357/99 (364179/A)    I n. 366291
L.    186.968.167    sul Cap. 11540/99 (364180/A)    I n. 366293
L.    1.000.520.516    sul Cap. 11356/99 (364181/A)    I n. 366294
L.    1.090.760.000    sul Cap. 11354/99 (364182/A)    I n. 366296

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 3 dicembre 1999, n. 995

Continuazione della collaborazione dei docenti della Formazione Professionale Ing. Giuseppe Beraudo (CSEA - SCPA) e Dott. Domenico Piegaia (Casa di Carità Arti e Mestieri) per le esigenze del sistema informativo per la didattica (S.INF.O.D.). Spesa L. 137.993.375. Capitoli vari bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare il Responsabile del Settore Standard Formativi, Qualità ed Orientamento Professionale ad avvalersi, per le fasi di consolidamento, gestione ed implementazione del sistema S.INF.O.D., della professionalità dei docenti:

dott. Domenico Piegaia (Casa di Carità Arti e Mestieri) per un importo pari a n. 36 ore settimanali

ing. Giuseppe Beraudo (CSEA - SCPA) per un impegno pari a n. 36 ore settimanali;

di regolare i rapporti tramite rinnovo della convenzione con i rispettivi Enti;

di autorizzare il saldo delle ore straordinarie prestate sulla precedente convenzione;

di approvare l’impegno della somma complessiva di L. 137.993.375, ominicomprensiva e così suddivisa:

dott. Domenico Piegaia (Casa di Carità Arti e Mestieri) per L. 64.601.700 o.f.c. (L. 40.630 per 1590 ore) e L. 3.644.770 (L. 38.366 per 95 ore) di liquidazione dello straordinario precedente, per un totale di L. 68.246.470

ing. Giuseppe Beraudo (CSEA - SCPA) per L. 67.295.160 o.f.c. (L. 42.324 per 1590 ore) e L. 2.451.745 (L. 41.555 per n. 59 ore) di liquidazione dello straordinario precedente, per un totale di L. 69.746.905.

Eventuali variazioni dovute ad aumenti contrattuali che potranno verificarsi nel periodo gennaio - novembre 2000 verranno riconosciute con l’adozione di nuovo atto amministrativo.

L’erogazione delle somme previste avverrà per l’80% alla stipula della convenzione, e dietro presentazione della nota sulle ore maturate, per il restante 20% a saldo, previa presentazione dei fogli presenza firmati e vistati per regolarità dal Responsabile del Settore Standard Formativi, Qualità ed Orientamento Professionale e di regolare nota corredata da rendiconto.

Alla spesa emergente si farà fronte con impegno sui capitoli:

per L. 62.097.019 sul cap. 11353/99 (328984/A) 366300 I.

per L. 60.717.085 sul cap. 11355/99 (328986/A) 366301 I.

per L. 15.179.271 sul cap. 11357/99 (364179/A) 366302 I.

Tale spesa è da riferire all’ob. 3 asse 5 (Assistenza Tecnica).

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.1
D.D. 14 dicembre 1999, n. 1027

Direttiva relativa alla sperimentazione di azioni di formazione continua ad iniziativa individuale per lavoratori occupati: attribuzione delle risorse alle Province. Spesa complessiva L. 3.881.300.000= capp. vari bilancio 99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare il trasferimento alle Province delle risorse destinate all’emissione dei Buoni di partecipazione di cui alla “Direttiva relativa alla sperimentazione di azioni di formazione continua ad iniziativa individuale per lavoratori occupati”, approvata con d.g.r. n. 12 - 28888 del 13/12/99;

- di approvare la spesa complessiva di L. 3.881.300.000= relativa al suddetto trasferimento, secondo la ripartizione di cui al seguente prospetto:

Provincia    Importo in lire

Torino    1.981.152.000
Vercelli    168.954.000
Novara     326.335.000
Cuneo    513.804.000
Asti    199.041.000
Alessandria    344.850.000
Biella    194.412.000
Verbania    152. 752.000

Totale    3.881.300.000

Alla spesa complessiva di L. 3.881.300.000= si fa fronte mediante impegno sui sottoelencati capitoli del bilancio di previsione per il 1999:

per L. 2.958.755.000= cap. 11536/99 (365860/A) I nº 366676

per L. 922.545.000= cap. 11535/99 (365863/A) I nº 366677

Il trasferimento delle suddette risorse avverrà per ogni provincia in due soluzioni:

1) un’anticipazione, pari al 70% dell’importo attribuito, a comunicazione di avvio della fase sperimentale, recante gli estremi dell’atto con cui la Provincia ha deliberato la realizzazione della sperimentazione medesima;

2) un saldo, a copertura delle spese sostenute per l’erogazione dei Buoni di partecipazione previsti dalla Direttiva in oggetto, per un importo massimo pari al 30% dell’importo attribuito, a conclusione della fase sperimentale, dietro presentazione di un rapporto conclusivo sull’andamento e sui risultati della sperimentazione stessa, accompagnato dal resoconto dettagliato delle spese sostenute e dall’elenco dei relativi beneficiari.

Trattandosi di attività formativa, i contribuiti di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta d’acconto, ai sensi della L.N. n. 67/88.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.1
D.D. 15 dicembre 1999, n. 1039

Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994/99 - Progetti ammessi al finanziamento nella sesta fase di programmazione con D.G.R. n. 89-28764 del 23.11.1999, alla Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro, impegno di spesa di L. 136.260.000= Cap. di spesa: L. 46.736.000= cap. 20971/99 L. 47.692.000= Cap. 20976/99 L. 41.832.000= Cap. 20975/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di provvedere all’attuazione e controllo da parte del Settore Attività Formativa dei progetti Interreg II Italia - Francia (Alpi) 1994/99 ammessi al finanziamento nella sesta fase di programmazione, elencati nell’allegato “A” parte integrante della presente determinazione;

- di autorizzare la stipula della convenzione, il cui schema tipo è allegato sotto la lettera “B”, quale parte integrante della presente determinazione, tra la Regione Piemonte e gli operatori suddetti;

- di autorizzare le modalità di attuazione e di controllo dei progetti così illustrate nell’allegato “C” parte integrante della presente determinazione;

- di autorizzare l’impegno alla spesa complessiva di L. 136.260.000= si farà fronte secondo la seguente ripartizione:

- per L. 46.736.000= cap. con le disponibilità del Cap. 20971/99 F.S.E. (accantonamento n. 364264/A); I n. 366708

- per L. 47.692.000= con le disponibilità del Cap. 20976/99 quota Stato (accantonamento n. 364266/A), I n. 365710

- per L. 41.832.000= con le disponibilità del Cap. 20975/99 quota Regione (accantonamento n. 364267/A) I n. 366711.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.2
D.D. 15 dicembre 1999, n. 1040

D.G.R. n. 37-28912 del 13/12/99 - Finanziamento alle società consortili, costituite ai sensi dell’art. 15 della L.R. n. 63/95, per un primo intervento di adeguamento alle norme di sicurezza delle strutture, degli impianti e delle attrezzature ad esse assegnate. Impegno di spesa L. 900.000.000.= Cap. 23785 - Bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare la spesa complessiva di L. 900.000.000.= da destinare in via prioritaria agli interventi più urgenti di adeguamento alle norme di sicurezza delle strutture, degli impianti e delle attrezzature assegnate alle società consortili, costituite in attuazione del disposto dell’art. 15 della L.R. n. 63/95;

di erogare detta somma alle società consortili di cui all’allegato elenco, parte integrante della presente determinazione, nella misura a fianco di ciascuna indicata, per il finanziamento degli interventi di cui trattasi, a comunicazione di avvio dei lavori.

Alla spesa di L. 900.000.000.= si fa fronte con impegno sul Cap. 23785 del Bilancio 1999 (366110/A).

Si dà atto che le risorse necessarie a garantire la completa copertura della restante parte della spesa, pari a L. 3.000.000.000.=, saranno garantite mediante iscrizione sul corrispondente capitolo del Bilancio 2000 come previsto dalla D.G.R. n. 37-28912 del 13/12/99.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.9
D.D. 16 dicembre 1999, n. 1042

L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa d’atto dei rendiconti delle Province relativi all’esercizio finanziario dell’anno 1997 - Rendiconto della provincia del Verbano Cusio Ossola

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di prendere atto del rendiconto, di cui all’art. 9 della LR 55/84, presentato dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola, così come definito nella documentazione agli atti dell’Amministrazione Regionale, relativo alla realizzazione degli interventi previsti dall’art. 8 della LR 55/84 compresi nei cantieri di lavoro per disoccupati di cui all’art. 2 della predetta legge, autorizzati nel corso dell’esercizio dell’anno 1997, rilevando che non sono stati effettuati gli interventi previsti dall’art. 7 bis della LR 55/84 e dall’art. 6 della LR 63/95.

Di liquidare, pertanto, a favore della Provincia del Verbano Cusio Ossola la somma di lire 19.500.000 impegnata sul cap. 11100/97 (I 299137) quale saldo del contributo concesso.

Di accertare un’economia di spesa di lire 69.000.000 sul cap. 11100 (I 299137), di lire 18.000.000 sul cap. 11110 (I 299138) e di lire 26.212.500 sul cap. 11510 (I 299130).

Di dare atto che la documentazione riguardante i sopra indicati rendiconti è trattenuta agli atti del Settore servizi alle politiche per l’occupazione e per la promozione dello sviluppo locale cui compete la verifica dell’attinenza della documentazione stessa alla finalità del contributo concesso ed alla sua regolarità formale.

Il Dirigente responsabile
Concetto Maugeri



Codice 15
D.D. 16 dicembre 1999, n. 1043

Revoca determinazione n. 982 del 1.12.1999 e dei relativi impegni di spesa

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Revoca, per le motivazioni esplicitate in premessa la propria determinazione n. 982 del 01/12/1999.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.11
D.D. 20 dicembre 1999, n. 1048

Dlgs 468/97, art. 1, comma 2, lett. B): progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanze presentate alla C.R.I. del Piemonte da: Comune di Romano C.se (TO) l’9.11.99, A.S.P. di Asti il 15.11.99, Comune di Moncalieri il 29.11.99, Comune di Grugliasco il 3.12.99, Provincia di Torino il 7.12.99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, in esecuzione della DGR n. 41-25087 del 20/07/1998, i progetti formativi facenti parte integrante dei rispettivi progetti di LSU a carattere formativo di cui all’art. 1, comma 2, lett. b) del Dlgs 468/97 allegati alle istanze presentate alla segreteria della C.R.I. del Piemonte del Comune di Romano C.se (TO) il 8/11/1999, prot. n. 9823, dalla Azienda Servizi Pubblici di Asti il 15/11/1999, prot. n. 10052, dal Comune di Moncalieri il 29/11/1999, prot. n. 226/R, dal Comune di Grugliasco il 3/12/1999, prot. 1036/R, dalla Provincia di Torino il 7/11/1999, prot. n. 1302/R, così come indicato nell’allegato - A - al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante.

Di notificare alla Commissione Regionale per l’Impiego del Piemonte la presente determinazione ai fini dell’ulteriore corso del procedimento di approvazione dei progetti di L.S.U. sopra indicati.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15
D.D. 20 dicembre 1999, n. 1052

Affidamento al Dr. Sebastiano Granieri del compito di collaborare al progetto “Centri Risorse” per quanto attiene alla ricerca e all’aggiornamento della documentazione, a carattere regionale, statale, comunitario, inerente: l’orientamento, la formazione e il mercato del lavoro

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15
D.D. 20 dicembre 1999, n. 1053

Affidamento alla D.ssa Giuseppina Restivo del compito di collaboratore al progetto “Centro Risorse” per quanto attiene alla ricerca e all’aggiornamento della normativa di riferimento a carattere regionale, statale, comunitario

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.9
D.D. 21 dicembre 1999, n. 1056

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 97/99 - Misura 6.3. Impegno di spesa di L. 8.000.000.000 sui capitoli n. 26835, 26833 e 26836 del Bilancio 99. Erogazione a favore di Finpiemonte S.p.A.

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.1
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1057

“Parco Progetti” di cui alle Circolari Ministeriali n. 144/1997 e n. 114/1998 - Convenzioni con gli Organismi Bilaterali per la realizzazione di interventi di ricerca, orientamento e formazione - Proroga termine per la conclusione delle attività

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di prorogare il termine per la conclusione delle attività previste nelle Convenzioni stipulate con l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese, con l’Ente Bilaterale ERFEA e con l’Ente Bilaterale del Terziario nell’ambito del “Parco Progetti” di cui all’oggetto, e approvate con D.D. n. 740 del 22/12/1998, dal 31/12/1999 al 30/06/2000.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.2
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1059

Direttiva disoccupati “Mercato del Lavoro” 99/2000 - Determinazione n. 678 del 30/09/99 - Ob. 3 - Erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 3.671.184.781.= - Cap. 11400/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, per le motivazioni esposte in premessa, l’erogazione della somma di L. 3.671.184.781.=, quale parziale finanziamento relativo agli anticipi e saldi, a favore delle Agenzie formative di cui alla determinazione n. 678 del 30/09/99 e secondo le modalità previste dalla convenzione approvata con determinazione n. 663 del 21/09/99, per le azioni riferite all’obiettivo 3.

Alla spesa di L. 3.671.184.781.= si fa fronte con impegno sul Cap. 11400 del bilancio 1999 (366833/A).

Trattandosi di attività formative i finanziamenti di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta d’acconto ai sensi dell’art. 8 della L. n. 67/88.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1060

Sperimentazione del Master per il management formativo. Pagamento delle quote di partecipazione nel limite di 30 operatori del sistema formativo regionale. Spesa L. 220.000.000.= Capp. vari Bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di erogare all’Ente Corep - C.so Duca degli Abruzzi, 24 - 10129 Torino, la somma di L. 220.000.000., quale copertura dei costi per la partecipazione nel limite di 30 operatori del sistema formativo piemontese al primo anno del Master universitario sperimentale per il management formativo, coordinato dall’Isfol e gestito in Piemonte dal Corep medesimo.

L’erogazione della somma avverrà per il 50% del totale, pari a L. 110.000.000.=, dopo il compimento delle fasi di pubblicizzazione e selezione dei candidati dietro presentazione di relazione sull’andamento di tali fasi e per il rimanente 50% al termine del primo anno di svolgimento del master, dietro presentazione di rendiconto e relazione finale.

Alla spesa emergente di L. 220.000.000.= si fa fronte:

per L. 9.000.000.= con le disponibilità di cui al cap. 11354 (364182/A) I n. 368215

per L. 96.800.000.= con le disponibilità di cui al cap. 11356 (364181/A) I n. 368216

per L. 24.200.000.= con le disponibilità di cui al cap. 11537/99 )364179/A) I n. 368217.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1061

Programma di adeguamento organizzativo attuato dalle Province per la gestione delle nuove competenze previste dalla L.R. n. 63/95 e approvato con D.G.R. n. 197 - 22214 del 01/09/97. Erogazione del saldo finale per il periodo 1997 - 1999. Spesa L. 1.236.000.000.= Capitoli vari. Bilancio 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di impegnare la cifra complessiva di L. 1.236.000.000 per l’erogazione del saldo finale relativo al programma di Assistenza Tecnica alle Province approvato con D.G.R. n. 197 - 22214 del 01/07/97, secondo gli importi previsti nell’allegata tabella.

Di autorizzare il pagamento di tali somme a fronte dei riscontri dei rendiconti.

Alla spesa complessiva di 1.236.000.000.= si fa fronte con impegni su accantonamenti secondo la seguente ripartizione

- L. 757.500.000.= sul cap. 11555 bilancio 1999 (288462/A) I n. 368167

- L. 382.800.000.= sul cap. 11440 bilancio 1999 (288463/A) I n. 368169

- L. 95.7500.000.= sul cap. 11540 bilancio 1999 (288464/A) I n. 368170.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 23 dicembre 1999, n. 1072

L.R. n. 24/78 art. 6 lettera b). Contributi alle sezioni regionali di rappresentanza e tutela del movimento cooperativo. Anno 1999. L. 240.000.000 (cap. 11140/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di assegnare ed erogare ai sensi dell’art. 6 lettera b) della L.R. n. 24 del 15.5.1978 e secondo il riparto citato in premessa, alle Sezioni regionali delle Associazioni Nazionali Cooperative giuridicamente riconosciute, le somme, a fianco di ciascuna, di seguito indicate:

L. 88.360.000 alla Confederazione Cooperative Italiane - ConfCooperative Piemonte - Coso Francia, 9 - Torino

L. 88.360.000 alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue - Comitato Regionale Piemontese - Via S. Quintino, 26/A - Torino

L. 31.640.000 all’Associazione Generale Cooperative Italiane - Federazione Regionale Piemontese - Corso San Martino 1 - Torino

L. 31.640.000 all’Unione Nazionale Cooperative Italiane - Federazione Regionale Piemontese - Via P.D. Pinelli, 23 - Torino

La spesa di L. 240.000.000 è già stata impegnata con la Determinazione n. 491 del 19.07.1999 sul capitolo 11140 del bilancio 1999 (imp. n. 355005).

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 23 dicembre 1999, n. 1073

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Creativando di Perino Claudia e Bartolini Paola di Torino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.3
D.D. 23 dicembre 1999, n. 1074

Progetto sperimentale sull’apprendistato, nell’ambito del Programma operativo Parco Progetti. Azioni di Assistenza Tecnica nei confronti delle Agenzie coinvolte nell’intervento. Affidamento della realizzazione delle attività all’Associazione delle Agenzie Formative (AFPA). Spesa L. 331.284.906.= Capitoli vari/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di attivare, per le motivazioni di cui in premessa, il progetto sperimentale per la implementazione e validazione delle azioni di supporto all’iniziativa “Parco Progetti - Apprendistato” finalizzato a sviluppare gli aspetti di creazione di una banca dati, di strumenti di accertamento e certificazione delle competenze e di realizzazione di strumenti per la gestione delle attività integrate con la formazione.

Di affidare la realizzazione dell’intervento all’AFP, Agenzie di Formazione Professionale Associate, piazza Statuto, 12 Torino.

L’importo complessivo dell’intervento è stabilito in L. 331.284.906= da erogarsi secondo le seguenti modalità: L. 166.000.000 all’atto dell’avvenuto svolgimento del 50% delle attività dietro presentazione di fatture, la rimanente quota di L. 165.284.906.= al termine del progetto dietro presentazione di fatture, relazione finale e rendiconto delle spese effettuate.

Alla spesa d L. 331.284.906= si fa fronte:

per L. 149.078.205= con impegno sul cap. 11410/1999 (n. 367722/acc) I n. 368189

per L. 145.765.362.= con impegno sul cap. 11415/1999 (n. 367723/acc) I n. 368190

per L. 36.441.339.= con impegno sul cap. 11540/1999 (n. 367725/acc) I n. 368191.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 24 dicembre 1999, n. 1075

L.R. 16/95. Attivazione sperimentale di servizi presso i Comuni della Regione Piemonte per l’accompagnamento e il tutoraggio delle imprese giovanili. Art. 8 della L.R. 28/93 e L.R. 22/97. Impegno della somma di L. 150.000.000 sul cap. 11045/1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di impegnare la somma di L. 150.000.000 (Imp. n. .....) sul cap. 11045/99, quale contributo da erogare ai Comuni della Regione Piemonte che presenteranno progetti relativi all’attivazione di servizi per l’accompagnamento ed il tutoraggio delle imprese giovanili.

All’individuazione dei citati Comuni ed alla ripartizione ed erogazione dei contributi si provvederà successivamente con apposite determinazioni.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 24 dicembre 1999, n. 1078

L.R. n. 67/94 art. 10. Fondo di Garanzia. Erogazione della somma di L. 1.000.000.000 a favore della Finpiemonte S.p.A. di Torino quale quota di partecipazione relativa all’anno 1998, (20150/98)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di erogare sul cap. 20150/98 la somma di L. 1.000.000.000 (Imp. n. 330473) a favore della Finpiemonte S.p.A. avente sede sociale in Galleria San Federico 54, Torino, quale somma relativa alla partecipazione Regionale al Fondo di Garanzia, secondo le modalità stabilite dalla Convenzione, citata in premessa, prevista dall’art. 10 della L.R. 67/94.

La sopra indicata somma di L. 1.000.000.000 (imp. n. 330473) è stata impegnata con la determina n. 655 del 26.11.1998.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1081

L.R. n. 67/94. Art. 9, commi 2 e 4. S.C. a R.L. “Pusabren” di Rocchetta Belbo (CN). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 280 del 19.05.99. Autorizzazione modifica Progetto di Sviluppo e autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa all’anno ‘99 di L. 51.500.000. Erogazione formazione: anno ‘98 L. 5.003.600. (Cap. 11150/98). Rettifica termini anno ‘99

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1083

L.R. n. 67/94. Art. 9, comma 2. Art. 11. S.C. a R.L. “San Giuseppe” di Tortona (AL). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 145 del 25.03.1999. Autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa all’anno 1999 di L. 13.125.000. Erogazione formazione anno 1998: L. 10.752.500 (Cap. 11150/1998)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1086

L.R. n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 - Art. 4, comma 3 - D.G.R. n. 185-21670 del 04.08.1997. Autorizzazione a Finpiemonte S.p.A. a prelevare la somma di L. 10.855.572 per rimborso spese di gestione del fondo rotativo, relativo all’anno 1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, ai sensi dell’art. 4, comma 3, della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 e dell’art. 11 della convenzione in premessa richiamata, la Finpiemonte S.p.A. - Galleria San Federico, 54, 10121 Torino, al prelievo di lire 10.855.572 IVA compresa, dal fondo rotativo denominato: “Finanziamenti a tasso agevolato alle imprese per l’attuazione degli investimenti” costituito presso la Finpiemonte medesima, corrispondenti alle spese, da questa sostenute, indicate nel dettagliato rendiconto presentato all’Amministrazione Regionale, in data 23.03.1999 prot. n. 6833/15.10, per le attività di gestione del fondo medesimo.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1087

L.R. 12 dicembre 1994, n. 67, art. 5 - D.G.R. n. 28-43928 del 20/03/1995. Autorizzazione a Finpiemonte S.p.A. a prelevare la somma di L. 28.284.000 per rimborso spese di gestione del fondo rotativo relativo all’anno 1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, ai sensi dell’art. 5 della Legge Regionale 21 dicembre 1994, n. 67 e dell’art. 12 della convenzione stipulata in data 4.5.1995, rep. 4732, ai sensi della D.G.R. n. 28-43928 del 20.3.1995, la Finpiemonte S.p.A. - Galleria S. Federico, 54, 10121 Torino, al prelievo di lire 28.284.000 IVA compresa, dal fondo rotativo denominato: “Finanziamenti a tasso agevolato alle Cooperative per l’attuazione degli investimenti” costituito presso la Finpiemonte medesima, corrispondenti alle spese, da questa sostenute, indicate nel dettagliato rendiconto presentato all’Amministrazione Regionale, in data 23.03.1999 prot. n. 6832/15.10, per le attività di gestione del fondo medesimo.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 30 dicembre 1999, n. 1089

L.R. 67/94 - Non ammissibilità della domanda presente dalla S.C. a r.l. “T.F.” di Torino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 5 gennaio 2000, n. 1

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Ra di Bessone, Falco & Ruo Roch di Bibiana

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 11 gennaio 2000, n. 2

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo “Mare Chiaro” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 17.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 17.500.000. Contributi: avvio L. 2.794.450 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 779.000 (cap. 11173/1999), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in nome collettivo “Mare Chiaro” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.794.450, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di erogare a favore dell’Impresa beneficiaria la somma di L. 779.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).

La sopra indicata somma di L. 779.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 938 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 17.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 12 gennaio 2000, n. 3

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Nieddu Giovanna” di Cavour (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 56.345.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 56.345.000. Contributi: avvio L. 1.240.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.000.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Nieddu Giovanna” di Cavour (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 1.240.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.000.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La somma di L. 1.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 17.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 12 gennaio 2000, n. 4

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda di contributo e finanziamento presentata dall’Impresa Conchiglia Blu di Galantin Gabriele di Borgosesia (VC)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 12 gennaio 2000, n. 5

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. Financialife di Carola Raimondo e C. di Alba (CN)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 13 gennaio 2000, n. 6

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. S.C. a R.L. “Tiellebi” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 177.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 120.000.000. Contributi: avviamento L. 39.886.488 (cap. 20130/1999), erogazione; formazione L. 22.500.000 di cui L. 7.500.000 sul cap. 11150/1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 67/94 la domanda presentata dalla Società Cooperativa a Responsabilità Limitata “Tiellebi” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C - D - contenute nella presente determinazione.

Di erogare a favore della suddetta Cooperativa la somma di L. 39.886.488, quale contributo in conto capitale per spese di avviamento (tabella - A -) e di operare sulla stessa la ritenuta d’acconto del 4% ai sensi de D.P.R. n. 600/73 e successive modifiche ed integrazioni.

La predetta somma di L. 39.886.488 è già stata impegnata con la Determinazione nº 901 del 24.11.1999 sul capitolo 20130/1999 (Imp. n. 366312).

Di determinare l’importo totale del finanziamento agevolato a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione del piano investimenti, in L. 177.500.000 così come ripartito annualmente nelle tabelle - B - C - D -.

Di autorizzare, con il presente provvedimento, la Finpiemonte S.p.A. al prelievo del fondo rotativo ed alla successiva erogazione a favore della Cooperativa beneficiaria, della somma di L. 120.000.000, corrispondente alla quota di finanziamento agevolato per gli anni 1999 e 2000.

Di stabilire che all’autorizzazione del prelievo dal fondo rotativo ed alla successiva erogazione della quota di finanziamento agevolato per l’anno 2001 di L. 57.500.000 si provvederà con apposita determinazione subordinatamente alla presentazione della documentazione relativa agli anni 1999 e 2000.

Di determinare il contributo totale per la formazione professionale e manageriale dei soci in L. 22.500.000 così come ripartito annualmente nelle tabelle B - C - D e di stabilire che all’erogazione dei singoli importi si provvederà con apposite successive determinazioni.

La somma relativa al contributo sulle spese per la formazione professionale e manageriale dei soci, inerente l’anno 1999 è già stata impegnata sul capitolo 11150/1999, mentre quelle inerenti gli anni 2000 e 2001 saranno impegnate con successive determinazioni a carico dei corrispondenti capitoli dei bilanci relativi all’anno 2000 e all’anno 2001.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante della Cooperativa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 9

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Studio Borgaro” di Borgaro Torinese (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 10.800.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 10.800.000. Contributi: avvio L. 4.560.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 500.000 (cap. 11173/2000)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Studio Borgaro” di Borgaro Torinese (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 4.560.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 500.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11173/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 10.800.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 10

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “T.D. Scavi” di Villette (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 47.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 47.500.000. Contributi: avvio L. 584.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.500.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “T.D. Scavi” di Villette (VB), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 584.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.500.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La predetta somma di L. 1.500.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 47.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 11

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo “Glitter” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 52.434.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 52.434.000. Contributi: avvio L. 2.928.167 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 10.000.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in nome collettivo “Glitter” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.928.167, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 10.000.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La predetta somma di L. 10.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 52.434.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 12

L.R. 67/94. S.C. a R.L. “Cotrama Arts” di Torino. Finanziamento concesso con D.G.R. n. 115-18517 del 21.04.1997. Erogazione contributo formazione anno 1998: L. 7.500.000 (cap. 11150/1998). Attuazione del Progetto di Sviluppo

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 13

L.R. 67/94. S.C. a R.L. “Recupero Ambientale” di Perosa Argentina (TO). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 95 del 31.03.1998. Attuazione del Progetto di Sviluppo

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 14

L.R. 67/94. S.C. a R.L. “Valli Unite del Canavese” di Borgiallo (TO). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 104 del 07.04.1998. Attuazione alla modifica ed attuazione del Progetto di Sviluppo

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 15

L.R. 67/94. S.C. a R.L. “LA.VER.” di Verbania. Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 69 del 23.03.1998. Autorizzazione a Finpiemonte a chiedere la restituzione in via anticipata della somma di L. 9.044.000. Attuazione del Progetto di Sviluppo

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 16

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-. Impresa individuale “Mercante in Fiera” di Ciriè (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 10.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 10.500.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Mercante In Fiera” di Ciriè (TO), così come specificato nella tabella - A -, contenuta nella presente determinazione.

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 10.500.000, come riportato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 17

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo “Link Pubbliche Relazioni” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 5.504.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 5.504.000. Contributi: avvio L. 2.449.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 7.880.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in nome collettivo “Link Pubbliche Relazioni” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.449.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 7.880.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La predetta somma di L. 7.880.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 5.504.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 18

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “La Tavolozza di Stefania Febbo” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 15.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 15.000.000. Contributi: avvio L. 16.250.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 600.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “La Tavolozza di Stefania Febbo” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 26.250.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 600.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La sopra indicata somma di L. 600.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 15.000.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 19

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice “Suntribe” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 13.029.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 43.029.000. Contributi: avvio L. 7.817.350 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.620.000 (cap. 11173/1999), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in accomandita semplice “Suntribe” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 7.817.350, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di erogare a favore dell’Impresa beneficiaria la somma di L. 1.620.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).

La sopra indicata somma di L. 1.620.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 43.029.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 20

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Ottica Foto Vogue 2" di Leinì (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 48.125.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 48.125000. Contributi: avvio L. 4.182.500 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.250.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Ottica Foto Vogue 2" di Leinì (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 4.182.500, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.250.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La sopra indicata somma di L. 1.250.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 48.125.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 21

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo “Coccinella” di Chivasso (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 66.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 66.500.000. Contributi: avvio L. 10.500.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 4.500.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in nome collettivo “Coccinella” di Chivasso (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 10.500.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 4.500.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La sopra indicata somma di L. 4.500.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 66.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 22

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Zampoli Patrizia” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 17.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 17.500.000. Contributi: avvio L. 330.550 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 800.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Zampoli Patrizia” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 330.550, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 800.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La sopra indicata somma di L. 800.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 17.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 23

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Casual Outlet” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 25.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 25.000.000. Contributi: avvio L. 1.429.550 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 832.000 (cap. 11173/1999), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Casual Outlet” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 1.429.550, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di erogare a favore dell’Impresa beneficiaria la somma di L. 832.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).

La sopra indicata somma di L. 832.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 938 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 25.000.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 24

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Liuni Serena” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 62.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 62.500.000. Contributi: avvio L. 2.100.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.000.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Liuni Serena” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.100.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.000.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La predetta somma di L. 1.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 62.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15
D.D. 17 gennaio 2000, n. 25

Termine della concessione a titolo gratuito da parte della Regione Piemonte a favore dell’ex Ufficio Regionale del Lavoro e della Massima Occupazione del Piemonte di apparecchiature informatiche, accessori e software di sistema e gestionale

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 19 gennaio 2000, n. 28

Variazione delle Determine: numero 99 del 1997, numero 96 del 1999, numero 584 el 1998, numero 37 del 1999, numero 313 del 1999, numero 74 del 1999, numero 8 del 1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di precisare, ad integrazione, gli obiettivi ai quali imputare le spese previste dai provvedimenti amministrativi indicati in premessa, nel seguente modo:

- Determinazione n. 96 del 17/11/1997, avente ad oggetto: “Guida post-diploma. Incarico per la redazione alla Fondazione Centro di Orientamento di Alessandria. Spesa L. 23.760.000.=. o.f.c. (cap. 111510/97). Affidamento della stampa e distribuzione alla tipografia L’Artistica Savigliano. Spesa L. 91.478.400.=. cap. vari Bilancio 97", imputando la spesa ivi prevista 50% all’obiettivo 2 e 50% all’obiettivo 3;

- Determinazione n. 99 del 17/11/1997, avente ad oggetto: “Affidamento fornitura programmi multimediali didattici alle ditte: Finson-Vincenzi & C. - Studio Teos. Spesa L. 25.780.000.=. o.f.c. (cap. 11530/97)”, imputando la spesa ivi prevista all’obiettivo 3;

- Determinazione n. 8 del 14/04/1999, avente ad oggetto: “Organizzazione seminario dal titolo: Formazione Professionale: scenari e prospettive. - Torino 21/4/99. Spesa L. 10.270.880.=. capitoli vari”, imputando la spesa ivi prevista all’obiettivo 2;

- Determinazione n. 37 del 7/05/1999, avente ad oggetto: “Organizzazione seminario Formazione Professionale Sinfod e SEM 2000 - Torino 20 maggio 99. Spesa L. 17.420.460 capitoli vari”, imputando la spesa ivi prevista all’obiettivo 2;

- Determinazione n. 313 del 2/06/1999, avente ad oggetto: “Affidamento alla Ditta Studio Teos S.r.l. dei servizi di assistenza, funzionalità e manutenzione sia ordinaria che straordinaria e/o evolutiva del Sistema Informativo per l’Orientamento alla Didattica per un importo complessivo di L. 735.116.580.=. o.f.c. da impegnare ed erogare sui cap. n. 11353/99 (L. 330.802.461.=.) cap. n. 11355/99 (L. 323.451.292.=) cap. 11357/99 (L. 80.862.824.=)”, imputando la spesa ivi prevista 50% all’obiettivo 3 e 50% all’obiettivo 4;

- Determinazione n. 74 del 25/06/1999, avente ad oggetto: “Organizzazione seminario: Tirocini formativi e di orientamento. 7 luglio 99. Spesa L. 6.060.000.=. capitoli vari, imputando la spesa ivi prevista all’obiettivo 2;

- di rettificare la seguente Determinazione n. 584 del 9/11/1998, avente ad oggetto: “Formazione Professionale - D.G.R. 80-22325 del 3/9/97 - Assistenza Tecnica obiettivo 3 asse 5 ex regolamento CEE 2081/93 - Progetto di revisione e riprogettazione sistema informativo Formazione Professionale - Impegno di spesa di L. 3.367.730.000.=. cap. Vari bilancio 1998"; imputando la spesa ivi prevista il 50% all’obiettivo 3 e il 50% all’obiettivo 4.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 31

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata “Profilo Design” di Grugliasco (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 52.200.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 52.200.000. Contributi: avvio L. 13.293.230 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 10.000.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata “Profilo Design” di Grugliasco (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 13.293.230, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 10.000.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La sopra indicata somma di L. 10.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 52.200.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 33

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Barletta Giuseppe” di Leinì (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 33.250.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 33.250.000. Contributi: avvio L. 2.605.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.500.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Barletta Giuseppe” di Leinì (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.605.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.500.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La sopra indicata somma di L. 1.500.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 33.250.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 34

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Zaramella Paola” di Predosa (AL). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 9.833.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 9.833.000. Contributi: avvio L. 4.683.450 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 3.204.800 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Zaramella Paola” di Predosa (AL), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 4.683.450, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 3.204.800, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La sopra indicata somma di L. 3.204.800 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 9.833.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 35

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “De Petris Pollini Maurizio” di Santa Maria Maggiore (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 33.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 33.000.000. Contributi: assistenza tecnica L. 1.495.900 (cap. 11173/1999), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “De Petris Pollini Maurizio” di Santa Maria Maggiore (VB), così come specificato nelle tabelle - A - B -, contenute nella presente determinazione.

Di erogare a favore dell’Impresa beneficiaria la somma di L. 1.495.900, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - A -).

La sopra indicata somma di L. 1.495.900 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 33.000.000, come riportato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 36

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice “Clayart” di Cambiano (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 38.530.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 38.530.000. Contributi: avvio L. 9.885.052 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 6.250.000 (cap. 11173/2000)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in accomandita semplice “Clayart” di Cambiano (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 9.885.052, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 6.250.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11173/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 38.530.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 37

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Tuo Logo” di San Colombano (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 16.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 16.500.000. Contributi: avvio L. 9.090.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.250.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Tuo Logo” di San Colombano (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 9.090.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.250.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La sopra indicata somma di L. 1.250.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 16.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 38

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Palestra Meyner’s Club” di Villanova d’Asti (AT). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 74.817.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 74.817.000. Contributi: avvio L. 2.321.850 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 3.520.000 (cap. 11173/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Palestra Meuner’s Club” di Villanova d’Asti (AT), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.321.850, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 3.520.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.

La sopra indicata somma di L. 3.520.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 74.817.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 39

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata “Multimedia Net” di Omegna (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 25.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 25.000.000. Contributi: avvio L. 4.776.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.000.000 (cap. 11173/1999), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata “Multimedia Net” di Omegna (VB), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 4.776.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di erogare a favore dell’Impresa beneficiaria la somma di L. 2.000.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).

La sopra indicata somma di L. 2.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 25.000.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 40

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Video Vercelli 245" di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 28.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 28.500.000. Contributi: avvio L. 286.500 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 900.000 (cap. 11173/1999), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Video Vercelli 245" di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 286.500, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di erogare a favore dell’Impresa beneficiaria la somma di L. 900.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).

La sopra indicata somma di L. 900.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 28.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 41

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Libreria Aleste” di Vercelli. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 41.246.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 41.246.000. Contributi: avvio L. 6.904.734 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.580.000 (cap. 11173/1999), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Libreria Aleste” di Vercelli, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 6.904.734, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di erogare a favore dell’Impresa beneficiaria la somma di L. 2.580.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).

La sopra indicata somma di L. 2.580.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 41.246.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 44

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice “Prosciutto e Formaggio” di Asti. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 53.139.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 53.139.000. Contributi: avvio L. 10.313.319 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.860.700 (cap. 11173/1999), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in accomandita semplice “Prosciutto e Formaggio” di Asti, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 10.313.319, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di erogare a favore dell’Impresa beneficiaria la somma di L. 2.860.700, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).

La sopra indicata somma di L. 2.860.700 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 53.139.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.11
D.D. 25 gennaio 2000, n. 45

D.lgs 468/87, art. 1 comma 2, lettera B): Progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanze presentate alla C.R.I. del Piemonte da: Città di Valenza (AL) 15.12.99, Provincia di Vercelli 17.12.99, Comune di Acqui Terme (AL) 20.12.99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, in esecuzione della DGR n. 41-25087 del 20/07/1998, i progetti formativi facenti parte integrante dei rispettivi progetti di LSU a carattere formativo di cui all’art. 1, comma 2, lett. b) del Dlgs 468/97 allegati alle istanze presentate alla segreteria della C.R.I. del Piemonte dalla Città di Valenza (AL) ricevuta il 15/12/1999, prot. n. 2011R, dalla Provincia di Vercelli ricevuta il 17/12/1999, prot. n. 2114R, dal Comune di Acqui Terme (AL) ricevuta il 20/12/1999, prot. n. 2272R/L, così come indicato nell’allegato - A - al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante.

Di trasmettere alla Commissione Regionale per l’Impiego del Piemonte la presente determinazione ai fini dell’ulteriore corso del procedimento di approvazione dei progetti di L.S.U. sopra indicati.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 49

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Impresa “STAM.P.LAST. di Pagliasso Flaviana” di Torino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 50

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. “Teseo Telefonia Servizi Organizzati di Calandra Alberto e C.” di Alessandria

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 51

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla “Profumeria e Solarium Gardenia Blu di Mosca S. e Sesini M.” di Biella

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 52

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. “Trend di Matarrese Giuseppina e C.” di Carmagnola (TO)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 53

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Mentalità Ultras” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 2.507.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 2.507.000. Contributi: avvio L. 3.968.334 (cap. 11172/2000)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Mentalità Ultras” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B -, contenute nella presente determinazione.

Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 3.968.334, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che all’impegno e all’erogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 2.507.000, come riportato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 55

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata “Sans Souci” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 100.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 100.000.000. Contributi: avvio L. 3.260.000 (cap. 11172/1998), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata “Sans Souci” di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B -, contenute nella presente determinazione.

Di erogare a favore dell’impresa beneficiaria la somma di L. 3.260.000, quale contributo in conto capitale per spese di avvio (tabella - A -) e di operare, sul valore del contributo sopra indicato, la ritenuta d’acconto del 4% ai sensi del D.P.R. n. 600/73 e successive modifiche ed integrazioni.

La sopra indicata somma di L. 3.260.000 è già stata impegnata con la Determinazione nº 671 del 27.11.1998 sul capitolo 11172/1998 (imp. n. 332430).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi

regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 100.000.000, come riportato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 57

Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale “Centro Villa Beria” di Mathi (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 24.650.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 24.650.000. Contributi: assistenza tecnica L. 1.750.000 (cap. 11173/1998), erogazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dall’Impresa individuale “Centro Villa Beria” di Mathi (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B -, contenute nella presente determinazione.

Di erogare a favore dell’impresa beneficiaria la somma di L. 1.750.000, quale contributo in conto capitale per spese di avvio (tabella - A -).

La sopra indicata somma di L. 1.750.000 è già stata impegnata con la Determinazione nº 691 del 30.11.1998 sul capitolo 11173/1998 (imp. n. 332450).

Di determinare l’importo del finanziamento agevolato, a valere sui fondi

regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 24.650.000, come riportato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dell’impresa beneficiaria.

Di stabilire che l’erogazione dei benefici di legge è altresì subordinata all’accettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’impresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere l’assunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.11
D.D. 1 febbraio 2000, n. 58

D.lgs 468/97, art. 1, comma 2, lettera b): progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanza presentata alla C.R.I. del Piemonte dal Comune di Novi Ligure (AL) 24/12/1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, in esecuzione della DGR n. 41-25087 del 20/07/1998, i progetti formativi facenti parte integrante dei rispettivi progetti di LSu a carattere formativo di cui all’art. 1, comma 2, lett. b) del Dlgs 468/97 allegati all’istanza presentata dal Comune di Novi Ligure (AL) alla segreteria della C.R.I. del Piemonte, il 24/12/1999 (data timbro postale), protocollo di partenza n. 424883, così come indicato nell’allegato - A - al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante.

Di trasmettere alla Commissione Regionale per l’Impiego del Piemonte la presente determinazione ai fini dell’ulteriore corso del procedimento di approvazione del progetto di L.S.U. sopra indicato.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 61

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla impresa “La Griffe Creativi di Marchelli Carlo” di Nizza Monferrato (AT)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 62

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dall’impresa “Dolci e Delizie di Gargano C.” di Vignale Monferrato (AL)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 63

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata “Cleder”, di Torino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 64

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla impresa “Il Rullino di Terlingo Maria” di Torino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 66

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. “Olifax di Minotti Arpino e Nobile Sabino” di Torino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 67

L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. “Oasi Informatica di Benzi Pierpaolo & Moroni Aurelio” di Torino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin



Codice  22.2
D.D. 16 marzo 2000, n. 124

Approvazione dell’avviso pubblico per la selezione per soli titoli degli aspiranti al conferimento di una borsa di studio annuale a tempo pieno, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno, per laureati in architettura ovvero in ingegneria ambientale, in attuazione della D.G.R. n. 102-29031 del 20 dicembre 1999, da svolgersi presso il Settore “Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale”. (Impegno di L. 30.000.000 sul cap. 15186/2000)

L’art. 22, comma 2a, della legge regionale 40/1998 recante “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione” prevede, l’istituzione di borse di studio per l’attuazione della legge stessa.

Con deliberazione n. 102-29031 del 20 dicembre 1999 la Giunta regionale ha previsto l’istituzione di una borsa di studio finalizzata all’approfondimento degli aspetti connessi alla compatibilità ambientale di piani e programmi di cui all’art. 20 della legge regionale 40/1998, prenotando la somma necessaria di L. 30.000.000 sul cap. 15186/2000, (367554/P) e rinviando ai criteri già indicati nella precedente D.G.R. n. 24-27267 del 10 maggio 1999 per l’istituzione di borse di studio.

La D.G.R. n. 24-27267 del 10 maggio 1999 stabiliva i seguenti criteri:

- assegnazione delle borse sulla base delle risultanze di un pubblico concorso per soli titoli avviato con la pubblicazione di un bando approvato con determinazione dirigenziale;

- previsione nel bando dei requisiti per la partecipazione e dei titoli valutabili, delle modalità per l’assegnazione della borsa di studio e per l’erogazione delle somme, nonchè della disciplina dei rapporti tra i borsisti e l’Ente;

- assegnazione della borsa di studio disposta con determinazione dirigenziale su conforme relazione di una Commissione appositamente nominata e composta da almeno tre componenti competenti nella materia specifica;

- svolgimento dell’attività presso la sede della Direzione regionale “Tutela e risanamento ambientale-Programmazione gestione rifiuti”;

- divieto di cumulo della borsa di studio con altre borse a qualunque titolo conferite;

- compenso per la borsa di studio in lire 30.000.000 (comprensive di oneri fiscali, IRAP, spese di trasporto e di ogni altra spesa a qualunque titolo sostenuta dal borsista);

- adozione di provvedimenti amministrativi necessari al conferimento delle predette borse da parte della Direzione regionale “Tutela e risanamento ambientale- Programmazione gestione rifiuti” studio.

Con successiva deliberazione n. 37-29309 del 7/2/2000, la Giunta Regionale ha confermato quale assegnazione a valere sul corrente esercizio (367554/A) in favore della Direzione Tutela e risanamento Ambientale programmazione Gestione Rifiuti la prenotazione succitata.

Per quanto sopra si procede pertanto ad indire, come da avviso riportato nell’Allegato I, facente parte integrante della presente determinazione, pubblica selezione per soli titoli per il conferimento di una borsa di studio, annuale e a tempo pieno, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno, per laureati in architettura ovvero in ingegneria ambientale, per l’approfondimento degli aspetti connessi alla compatibilità ambientale di piani e programmi prevista dall’art. 20 della legge regionale 40/1998, da svolgersi presso il Settore “Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale” della Regione Piemonte.

IL DIRIGENTE

visto l’art. 22 della legge regionale 51/1997;

visto l’art. 22 della legge regionale 40/1998;

vista la D.G.R. n. 24-27267 del 10 maggio 1999, la D.G.R. n. 102-29031 del 20 dicembre 1999 e la D.G.R. n. 37-29309 del 7/2/2000

Vista la nota del Direttore della Direzione 22 prot. n. 3514 del 28 febbraio 2000 che assegna al responsabile del Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale le risorse finanziarie

determina

- di indire, sulla base dell’avviso allegato alla presente determinazione quale parte integrante della stessa, pubblica selezione per soli titoli per il conferimento di una borsa di studio, annuale e a tempo pieno, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno, per laureati in architettura ovvero in ingegneria ambientale da svolgersi presso il Settore “Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale” della Regione Piemonte. La borsa sarà assegnata per l’approfondimento degli aspetti connessi alla compatibilità ambientale di piani e programmi prevista dall’art. 20 della legge regionale 40/1998;

- di impegnare, a favore del candidato che risulterà vincitore della selezione, al fine di consentire il pagamento delle obbligazioni conseguenti all’attivazione della borsa di studio, la somma di L. 30.000.000 sul cap. 15186 dell’esercizio finanziario 2000, accantonata con la D.G.R. n. 37-29309 del 07/02/2000 ed assegnata con nota n. 3514 del 28 febbraio 2000 al Responsabile del Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione della stessa al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.

Il Dirigente Responsabile
Annamaria Bairati

Il bando relativo alla presente determinazione è pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 16 del 19 aprile 2000 Parte III (Ndr)



Codice 22.5
D.D. 10 aprile 2000, n. 171

L.R. 59/95, art. 25 - D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000. Incentivi a favore di Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Modalità e termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento

Vista la D.G.R. n. 22-29512 del 1 marzo 2000 con cui sono stati approvati i criteri e modalità per la concessione e revoca dei contributi regionali a Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti, ai sensi dell’art. 25 L.R. 59/95;

considerato che con la medesima D.G.R. è stato disposto l’accantonamento della somma di L. 1.300.000.000 sul cap. 27035/00 che è stata assegnata alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione Gestione Rifiuti per l’adozione dei provvedimenti di competenza ai sensi della L.R. 51/97;

vista la nota n. 6432 del 4.04.2000 con la quale il Direttore competente ha assegnato al Settore Programmazione Gestione Rifiuti la somma di L. 1.300.000.000 sul cap. 27035/00 da destinare ad incentivi a favore di Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti;

ritenuto di definire, come previsto dalla D.G.R. n. 22-29215 del 1.3.2000, le modalità e termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento ed il modello per la richiesta di contributo, di cui agli Allegati 1 e 2, parti integranti alla presente determinazione;

tutto ciò premesso;

IL DIRIGENTE

visti gli artt. 3 e 16 del D.Lgs. n. 29/1993, come modificato dal D.Lgs n. 470/1993 e dal D.Lgs n. 80/1998;

visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con D.G.R. n. 22-29512 del 1.3.2000;

determina

- di approvare le Modalità ed i termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento da parte di Cooperative ed Associazioni di volontariato ai sensi dell’art. 25 della L.R. 59/95, come riportate all’Allegato 1 alla presente determinazione quale parte integrante;

- di approvare il modello per la richiesta di contributo ex art. 25 L.R. 59/95, come riportato in Allegato 2 alla presente determinazione quale parte integrante;

- di definire nel 14 luglio 2000 la data ultima per la presentazione delle istanze di finanziamento;

- di dare atto che alla spesa relativa alla concessione dei contributi si farà fronte con i fondi di cui al capitolo 27035/00, già accantonati con la D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000.

Il Dirigente Responsabile
Agata Milone

La DGR 1 marzo 2000, n. 22-29512  è pubblicata nel presente  Bollettino Ufficiale a pagina 33 (Ndr)

Allegato 1

L.R. 59/95, art. 25. INCENTIVI A FAVORE DI COOPERATIVE ED ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA RACCOLTA ED IL RECUPERO DI RIFIUTI.

MODALITA’ E TERMINI PER LA REDAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE istanze DI FINANZIAMENTO

A) Soggetti titolati alla presentazione dell’istanza di finanziamento.

Possono accedere ai contributi previsti all’art. 25 della L.R. 59/95 le Cooperative sociali, di cui alla L.R. 18/94, e le Associazioni di volontariato, di cui alla L.R. 38/94, che hanno sede legale ed operativa nella Regione Piemonte.

A causa della limitata disponibilità di fondi, i soggetti interessati potranno presentare una sola istanza di finanziamento, o per un intervento di raccolta differenziata di cui al punto 2A dell’allegato 1 della D.G.R. n. 22-29512 del 1.3.2000 o per il consolidamento di un’attività in atto già finanziata ai sensi dell’art. 25 L.R. 59/95 di cui al punto 2B dell’allegato 1 della stessa D.G.R.

In quest’ultimo caso inoltre il progetto già finanziato e che si intende consolidare deve essere stato concluso (saldo del contributo già erogato o documentazione per l’erogazione del saldo già inviata all’amministrazione regionale) se l’ammissione a finanziamento è antecedente il 1999 o deve essere stato avviato (anticipo del contributo già erogato o documentazione per l’erogazione dell’anticipo già inviata all’amministrazione regionale) se il progetto è stato ammesso a finanziamento nel 1999.

B)  Modalità e termini di redazione e presentazione delle istanze di finanziamento.

L’istanza di finanziamento, a firma del legale rappresentante, redatta sulla base del modello di cui al successivo Allegato 2 ed in duplice copia, dovrà pervenire alla Regione Piemonte - Assessorato Ambiente - Settore Programmazione Gestione Rifiuti - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, entro il 14 luglio 2000. L’istanza potrà essere consegnata a mano, presso la segreteria del Settore Programmazione Gestione Rifiuti (h. 9,00 - 12,00 e 14,00 - 16,00 dal lunedì al giovedì e h. 9,00 - 12,00 il venerdì) o fatta pervenire tramite raccomandata (farà fede la data del timbro postale).

Ai sensi dell’articolo 3, comma 11, della L. 127/97, la firma in calce all’istanza di contributo non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se l’istanza è presentata unitamente alla fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.

La domanda dovrà essere corredata da tutta la documentazione di cui al successivo punto C), pena l’esclusione dal contributo.

C) Documentazione da allegare all’istanza di finanziamento domanda (in duplice copia):

C.1.Interventi di raccolta differenziata con metodo “porta a porta” dei rifiuti cartacei, dei rifiuti ad elevata matrice organica e dei rifiuti ingombranti, sia da utenze domestiche che da utenze selezionate, nonché dei rifiuti vetrosi da utenze selezionate (punto 2A dell’Allegato 1 alla D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000)

- Relazione dettagliata sull’organizzazione e sulle modalità di svolgimento del servizio di raccolta differenziata porta a porta, con indicazione delle utenze coinvolte (utenze domestiche e utenze selezionate), dei flussi qualitativi e quantitativi dei materiali e della loro destinazione, degli obiettivi di raccolta che si prevede di raggiungere, dei tempi previsti di attuazione del progetto. La relazione dovrà inoltre contenere indicazioni sui mezzi ed attrezzature necessari alla realizzazione del progetto ed al conseguimento dell’obiettivo preposto.

- Copia della delibera del C.d.A. o organo equipollente, controfirmata dal Presidente del C.d.A. e da quello del Collegio Sindacale, contenente:

- approvazione dei progetti degli interventi e dei costi;

- impegno a provvedere alla quota di spesa relativa agli investimenti non coperta da contributo regionale;

- impegno a rispettare i tempi di attuazione previsti per gli interventi;

- autorizzazione al legale rappresentante a presentare domanda di contributo.

- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, a firma del legale rappresentante, nella quale si dichiari di aver richiesto/ottenuto o meno contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di richiesta di finanziamento regionale ex art. 25 L.R. 59/95 e, in caso positivo, l’ammontare del contributo richiesto/ottenuto.

Ai sensi dell’art.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.

- Dichiarazione di intenti rilasciata dall’Ente pubblico titolare della gestione dei rifiuti urbani (Comune, Consorzio o Azienda Speciale) da cui si evinca che il progetto è coerente con la programmazione territoriale dell’Ente stesso e che pertanto tale Ente è disponibile ad attivarlo.

- Dichiarazione, a firma del legale rappresentante, che attesti se il soggetto opera o meno in regime di I.V.A. deducibile.

- Quadro economico dettagliato delle spese di investimento, con indicazione delle spese prioritarie. Nel caso in cui il soggetto non operi in regime di I.V.A. deducibile, per ogni voce di spesa dovrà essere indicata la relativa quota I.V.A.

- Presentazione di preventivi delle attrezzature e/o automezzi che si intendono acquistare (per gli automezzi è necessario presentare almeno 3 preventivi) o, nel caso di attività già in corso, le bolle di consegna e/o le fatture riferite alle spese già sostenute dal 1° ottobre 1999, per le quali si intende richiedere il contributo regionale.

Si ricorda che sono escluse da contributo le acquisizioni effettuate mediante contratti di locazione finanziaria, mentre per l’acquisto di automezzi ed attrezzature usate occorre attenersi a quanto previsto al punto 2, ultimo comma, dell’allegato alla D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000.

C.2. Consolidamento di attività in atto di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e di rifiuti speciali non pericolosi avviati in modo comprovato al recupero, già finanziate ai sensi dell’art. 25 L.R. 59/95 (punto 2A dell’Allegato 1 alla D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000)

Relazione dettagliata sulle attività svolte in prosecuzione del progetto già finanziato ex art. 25 L.R. 59/95 e che si intende consolidare sul territorio, con indicazione delle utenze servite, dei flussi qualitativi e quantitativi dei rifiuti e della loro destinazione e degli obiettivi di raccolta che si intende raggiungere. La relazione dovrà inoltre contenere indicazioni sui mezzi ed attrezzature necessari alla realizzazione del progetto ed al conseguimento dell’obiettivo preposto.

- Copia della delibera del C.d.A. o organo equipollente, controfirmata dal Presidente del C.d.A. e da quello del Collegio Sindacale, contenente:

- approvazione dei progetti degli interventi e dei costi;

- impegno a provvedere alla quota di spesa relativa agli investimenti non coperta da contributo regionale;

- autorizzazione al legale rappresentante a presentare domanda di contributo.

- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, a firma del legale rappresentante, nella quale si dichiari di aver richiesto/ottenuto o meno contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di richiesta di finanziamento regionale ex art. 25 L.R. 59/95 e, in caso positivo, l’ammontare del contributo richiesto/ottenuto.

Ai sensi dell’art.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.

- Dichiarazione, a firma del legale rappresentante, che attesti se il soggetto opera o meno in regime di I.V.A. deducibile.

- Quadro economico dettagliato delle spese di investimento, con indicazione delle spese prioritarie. Nel caso in cui il soggetto non operi in regime di I.V.A. deducibile, per ogni voce di spesa dovrà essere indicata la relativa quota I.V.A.

- Presentazione delle bolle di consegna e/o delle fatture riferite alle spese sostenute dal 1° ottobre 1999 per l’acquisto di automezzi e/o attrezzature funzionali allo svolgimento dell’attività.

Si ricorda che sono escluse da contributo le acquisizioni effettuate mediante contratti di locazione finanziaria, mentre per l’acquisto di automezzi ed attrezzature usate occorre attenersi a quanto previsto al punto 2, ultimo comma, dell’allegato alla D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000.

- Qualora i rifiuti oggetto dell’intervento siano di privativa pubblica, ossia rifiuti urbani e rifiuti assimilati, occorre presentare una copia del contratto/convenzione stipulata con l’Ente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio per l’affidamento del servizio oggetto di richiesta del contributo regionale.

All’istanza di finanziamento devono inoltre essere allegati:

 • per le Cooperative sociali

- copia dell’Atto costitutivo e dello Statuto, con le eventuali variazioni intervenute fino alla data di presentazione della domanda, accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, redatta dal legale rappresentante, attestante che i documenti presentati sono in copia conforme all’originale.

Ai sensi dell’articolo 3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 DPR 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.

I soggetti che negli anni precedenti hanno già presentato richiesta di contributo ai sensi dell’art. 25 della L.R. 59/95, possono presentare una dichiarazione, redatta dal legale rappresentante, attestante che copia dell’Atto costitutivo e dello Statuto sono già in possesso dell’Amministrazione regionale e che non sono nel frattempo intervenute variazioni.

- dichiarazione, a firma del legale rappresentante, che attesti l’iscrizione all’Albo Regionale istituito con L.R. 18/94.

• per le Associazioni di volontariato

- Dichiarazione, a firma del legale rappresentante, che attesti l’iscrizione al Registro regionale delle organizzazioni di volontariato.

D) Trattamento dei dati personali

Ai sensi dell’art. 10 della Legge 675/1996 si informa che il trattamento dei dati personali che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore Programmazione Gestione Rifiuti è unicamente finalizzato all’espletamento della procedura per l’ammissione al contributo. Il Soggetto istante, con la presentazione della domanda, consente implicitamente che il Responsabile del procedimento, individuato nella persona del Dirigente del Settore Programmazione Gestione Rifiuti, utilizzi i dati per le finalità di cui sopra.

Per informazioni e/o chiarimenti è possibile contattare il Settore Programmazione Gestione Rifiuti, tel. 011/432.45.87 (Claudia Bianco) o 011/432.30.97 (Anna Poma).





Codice  22.8
D.D. 12 aprile 2000, n. 178

Rettifica scheda tecnica IO collocata alla pagina 22 dell’allegato alla D.D. 141 del 27.3.2000

Con D.D. n. 141 del 27.3.2000, si disponeva l’apertura di un Bando Regionale per la concessione di contributi finalizzati all’incentivazione del risparmio energetico e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia nei settori “Edilizia” ed “Industria”.

Il bando allegato alla suddetta determinazione prevede che le domande di contributo siano corredate da schede tecniche illustrative dell’impianto proposto.

La scheda IO, collocata alla pagina 22 dell’allegato alla medesima D.D. 141 del 27.3.2000, risulta da rettificare nella parte in cui non prevede la durata di vita utile per l’intervento proposto.

Si rende, pertanto, necessario procedere alla suddetta rettifica, aggiungendo, dopo il n. 14 del paragrafo “Sintesi della proposta”, il n. 15 “Anni di vita utile previsti (minori o uguali a 10)”, nonché nelle note, tra la terza e la quarta proposizione, la seguente frase “Nel calcolo dell’indice di valutazione principale si assume, per questo tipo di intervento, una vita utile convenzionale pari al valore minimo tra quello dichiarato dal proponente (al punto 15) e 10 anni”.

Tutto ciò premesso

IL DIRIGENTE

- visti gli artt. 3 e 16 del D.L.gs. n. 29/93, come modificato dal D.Lgs. n. 470/93;

- visto l’art. 23 della L.R. 51/97;

- vista la propria precedente determinazione n. 141 del 27.3.2000

determina

di dare atto che la scheda tecnica IO, inserita a pagina 22 dell’allegato alla precedente D.D. 141 del 27.3.2000, risulta carente dell’indicazione della durata di vita utile convenzionale dell’impianto e della nota relativa;

di rettificare, come da allegato, la suddetta scheda aggiungendo dopo il n. 14 del paragrafo intitolato “Sintesi della proposta”, il n. 15 “Anni di vita utile previsti (minori o uguali a 10)”, nonché nelle note, tra la terza e la quarta proposizione, la seguente frase “Nel calcolo dell’indice di valutazione principale si assume, per questo tipo di intervento, una vita utile convenzionale pari al valore minimo tra quello dichiarato dal proponente (al punto 15) e 10 anni”.

Il Dirigente Responsabile
Roberto Quaglia






Codice 30
D.D. 23 novembre 1999, n. 582

Art. 14 LR n. 38/94 “Valorizzazione e promozione del volontariato”. Assegnazione dei contributi per l’anno 1999 per Lire 4.000.000.000. Impegno di spesa di L. 2.800.000.000 sul cap. 11985/99 (accantonamento n. 354230/A) e prenotazione di L. 1.200.000.000 sul cap. 11985/2000 (prenotazione n. 354258/P). Liquidazione acconto di complessive L. 2.800.000.000

La Giunta Regionale, con deliberazione del 28 giugno 1999 n. 31-27680, ai sensi dell’art. 14 della L.R. 38/94, ha individuato i criteri per l’assegnazione di contirbuti per l’avvio e lo svilupo di specifici progetti realizzati dalle organizzazioni di volontariato regolarmente iscritte al registro regionale, di cui agli artt. 3 e 4 della citata legge, nonchè le modalità di presentazione delle domande.

Ai sensi della detta D.G.R. le domande di contributo dovevano pervenire alla Direzione Politiche Sociali entro e non oltre il termine di settantacinque giorni dalla data di pubblicazione sul B.U., termine coincidente con il giorno 20 settembre 1999.

Sono pervenute all’Amministrazione regionale, entro il termine suddetto, complessivamente n. 139 istanze così suddivise fra i settori del registro regionale e per territorio di appartenenza:


Sono pervenure oltre tale termine, ma con timbro postale anteriore o coincidente con la data del 20 settembre, n. 45 istanze di cui:


N. 2 istanze sono risultate spedite oltre il termine e n. 4 domande sono state inoltrate da associazioni non iscritte al registro regionale.

Il gruppo di lavoro interassessorile ha, pertanto, prioritariamente provveduto all’istruttoria delle istanze pervenute entro il termine ed ha individuato in quanto rispondenti ai criteri di progettualità e priorità prevista dalla citata D.G.R. i progetti finanziabili (Allegato A).

Una volta esaurita l’istruttoria delle domande pervenute entro i termini, considerata la residua disponibilità finanziaria sull’apposito capitolo di bilancio, si è ritenuto opportuno ammettere alla possibilità di finanziamento anche i progetti pervenuti oltre il termine fissato, in prevalenza provenienti dal territorio regionale extra Torino, purchè spediti entro il termine stesso, in uniformità agli indirizzi definiti dalla Giunta regionale la quale ha, tra l’altro, raccomandato che l’assegnazione tenesse conto dell’equilibrio degli interventi sul territorio regionale (ved. D.G.R. 31-27680 28/06/99, punto 3, lett. f).

Da detta istruttoria sono stati individuati i progetti ulteriormente ammissibili a finanziamento (Allegato B).

Complessivamente risultano finanziabili:


per un totale di n. 165 progetti di cui agli allegati A) e B), parti integranti e sostanziali del presente atto.

Risultano, inoltre, non ammissibili, ai sensi del citato provvedomento di Giunta regionale, n. 21 progetti di cui all’allegato C) anch’esso parte integrante e sostanziale del presente atto.

Si precisa inoltre come, rispetto alle somme previste dalla citata D.G.R. di criteri per i vari settori di iscrizione, non sono comunque state utilizzate:

- L. 59.067.000 dal settore protezione civile;

- L. 54.000.000 dal settore impegno civile;

- L. 126.422.000 dal settore beni e sistemi culturali;

- L. 3.000.000 dal settore cultura-istruzione;

- L. 191.435.000 dal settore tutela e risanamento ambientale;

- L. 40.000.000 dal settore sport e tempo libero;

per complesive L. 473.924.000; si è pertanto proceduto a ripartire tale somma tra i settori che hanno ricevuto il maggior numero di richieste ammissibili, secondo le indicazioni e le percentuali stabilite dalla citata D.G.R. dei criteri.

Vista la L.R. n. 38/94;

vista la L.R. n. 27/94;

vista la D.G.R. n. 31-27680 del 28/06/99;

acquisite le valutazioni di merito da parte dei competenti Dirigenti di Settore, per le parti di competenza:

- nota n. 14056/28.1 del 19/11/1999 del Settore Programmazione Sanitaria;

- nota n. 4453/S1.5 del 15/11/1999 dal Settore Protezione Civile;

- note n. 19533/31.3 dell’8/11/1999 e n. 20520/31.3 del 18/11/1999 del Settore Musei e Patrimonio culturale;

- nota n. 19741/22.1 dell’11/11/1999 del Settore Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale;

- nota n. 20820/32 del 15/11/1999 della Direzione Promozione Attività culturali, Istruzione e Spettacolo;

tutto ciò premesso

IL DIRIGENTE

Visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 e successive modifiche ed integrazioni;

visto l’art. 23 della L.R. 51/97;

vista la L.R. 55/51;

in conformità agli indirizzi in materia disposti dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 31-27680 del 28/06/1999 e nell’ambito delle risorse finanziarie assegnate con D.G.R. n. 75-27930 del 26/07/99

determina

- Di assegnare, ai sensi dell’art. 14 della L.R. n. 38/94, alle organizzazioni di volontariato di cui agli allegati A) e B), che sono parti integranti e sostanziali della presente determinazione, il contributo nella misura a fianco di ciascuna indicato per la realizzazione e lo svolgimento del progetto presentato;

- di liquidare detti contributi secone le seguenti modalità:

- 70% con l’adozione del presente provvedimento;

- 30% a saldo e a fronte di relazione sulle risultanze del progetto e di rendicontazione delle complessive spese sostenute;

- alla spesa complessiva di L. 4.000.000.000= si fa fronte, per L. 2.800.000.000 con impegno della somma già accantonata sul Cap. 11985/99 con la D.G.R. n. 75-27930 del 26 luglio 1999 (accantonamento n. 354230/A) e per L. 1.200.000.000 con la somma già prenotata con la medesima D.G.R. sul cap. 11985/2000 (prenotazione n. 354258/P).

- di ritenere non ammissibili a contributo i progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato di cui all’allegato C), anch’esso parte integrante e sostanziale della presente determinazione.

Si dà atto che l’applicazione della trattenuta IRPEG non è dovuta ai sensi del D.lgs. n. 460/97.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. nel termine di gg. 60 dalla notificazione o dall’intervenuta piena conoscenza.

Il Direttore regionale
Sergio Di Giacomo

Allegato





Codice 30.1
D.D. 26 novembre 1999, n. 594

L. 162/98, di modifica ed integrazione alla L. 104/92 “Legge quadro per l’assistenza, l’interazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. Assegnazione ed erogazione di contributi per progetti a favore delle persone con handicap di particolare gravità. Impegno di spesa di L. 2.238.000.000= sui capitoli 11916/99 e 12006/99

Ai sensi dell’art. 42, comma 6, lett. q), L. 104/92 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” così come modificata dall’art. 3, comma 1 della L. 162/98 la Giunta regionale con D.G.R. n. 28-27481 del 31 maggio 1999 ha delineato gli obiettivi, definiti i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi per la realizzazione dei progetti e azioni qualificanti le attività a sostegno di persone con handicap di particolare gravità e dei loro nuclei familiari, per garantire il diritto ad una vita indipendente.

Con successiva determinazione dirigenziale n. 308/30.1 del 22 giugno 1999 è stata approvata la modulistica per la presentazione delle istanze di contributo.

Ai sensi della suddetta D.G.R. le istanze di contributo dovevano essere presentate al Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia e per la Qualificazione del Personale Socio-Assistenziale entro e non oltre il termine di 60 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U., termine coincidente con il giorno 30 agosto 1999.

Sono pervenute all’Amministrazione regionale entro il termine stabilito complessivamente n. 33 istanze di contributo di cui una istanza presentata da una associazione del privato sociale per interventi di accoglienza residenziale in casa famiglia.

Il gruppo di lavoro interassessorile preposto all’attuazione della L. 104/92 ha valutato i progetti presentati sulla base dei criteri contenuti nella già citata D.G.R. e ne ha verificato i requisiti formali e sostanziali.

Considerato che il Comune di Asti con nota del 25 novembre 1999 ha rinunciato al finanziamento richiesto, risultano ammissibili a contributo n. 32 progetti presentati dai soggetti specificati nell’allegato A) che fa parte integrante del presente provvedimento secondo gli importi indicati a lato di ciascuno e per un totale complessivo di L. 2.238.000.000=.

I contributi saranno erogati per il 70% ad avvenuta adozione del presente provvedimento di assegnazione ed il restante 30% per gli Enti Pubblici a seguito della presentazione della documentazione attestante l’avvio o la realizzazione del progetto; per il soggetto del privato sociale ad avvenuta rendicontazione degli oneri complessivi del progetto.

La predetta rendicontazione potrà essere resa attraverso copia autenticata delle fatture, ovvero con dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto presentatore, attestante le spese complessivamente sostenute e fotocopie delle relative fatture di spesa.

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

Vista la L. 104/1992, art. 42, comma 6, lettera q;

vista la L.R. 62/95;

visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93, come modificato ed integrato dal D.lgs. n. 470/93;

vista la L.R. 55/81;

visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

vista D.G.R. n. 28-27481 del 31.05.1999;

vista la determinazione dirigenziale n. 308/30.1 del 22 giugno 1999

vista la nota del Direttore Regionale n. 295/30 del 12.01.1999 con la quale è stata attribuita ai Dirigenti la delega a gestire le risorse finanziarie disponibili sui capitoli relativi alla materia di competenza di ciascun settore.

Nell’ambito delle risorse finanziarie assegnate ed in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale con provvedimento n. 75-27930 del 26.07.1999 e con provvedimento n. 54-28550 dell’11.11.1999.

determina

Di assegnare la somma complessiva di L. 2.238.000.000= per contributi ai progetti di cui all’art. 3, comma 1 della L. 162/98 ai soggetti individuati nell’allegato A), che fa parte della presente determinazione secondo gli importi indicati a lato di ciascuno e per un totale complessivo di L. 2.238.000.000=.

Di erogare detti contributi con le seguenti modalità:

- 70% ad avvenuta adozione del presente provvedimento

- 30% per gli Enti Pubblici a seguito della presentazione della documentazione attestante l’avvio o la realizzazione del progetto; per il soggetto del privato sociale ad avvenuta rendicontazione degli oneri complessivi del progetto.

La rendicontazione potrà essere resa attraverso copia autenticata delle fatture, ovvero con dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto presentatore, attestante le spese complessivamente sostenute e fotocopie delle relative fatture di spesa.

Alla spesa complessiva di L. 2.238.000.000 si fa fronte per L. 1.238.000.000 sul cap. 11916/99 (Accantonamento n. 354227/A); per L. 50.000.000= sul cap. 12006/99 (Accantonamento n. 354228/A) e per L. 950.000.000= sul cap. 11916/99 (Accantonamento n. 363486).

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. nel termine di 60 giorni dalla notificazione o dall’intervenuta piena conoscenza.

Il Direttore regionale
Ruggero Teppa

Allegato











Codice 30.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 595

Legge 104/92 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” così come modificata dalla L. 162/98. Assegnazione di contributi per progetti a favore delle persone disabili. Spesa di L. 8.203.700.000= sui capitoli 11905/99 e 11905/2000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di assegnare ed erogare la somma complessiva di L. 8.203.700.000= per contributi ai progetti di cui all’art. 42, comma 6, lett. q, della L. 104/1992, agli enti individuati nell’allegato A, che fa parte integrante della presente determinazione, nella misura riportata a lato di ciascuno;

i contributi saranno liquidati per il 70% ad avvenuta adozione della presente determinazione di assegnazione ed il restante 30% a seguito della presentazione della documentazione attestante l’avvio o la realizzazione del progetto.

Di non ammettere a contributo i progetti degli enti individuati nell’allegato B che fa parte integrante del presente provvedimento con le motivazioni evidenziate a lato di ciascuno;

alla spesa complessiva di L. 8.203.700.000= si fa fronte, per L. 3.700.000, con impegno della somma sul cap. 11905/99 già prenotata con D.G.R. 48-25959 del 16.11.1998 e confermata con DGR 16-26830 del 15/3/99 (Accantonamento n. 327515/A), per L. 3.300.000.000=, con impegno della somma già accantonata sul cap. 11905/99 con la D.G.R. n. 75-27930 del 26.07.1999 (Accantonamento nº 354226/A) e, per L. 4.900.000.000=, con la somma già prenotata con la medesima D.G.R. sul cap. 11905/2000 (Prenotazione nº 354274/P).

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. nel termine di 60 giorni dalla notificazione o dall’intervenuta piena conoscenza.

La Dirigente responsabile
Anna Toffanin

Allegato





Codice  30.1
D.D. 20 marzo 2000, n. 89

Programma 99 degli interventi a favore degli immigrati extracomunitari di cui alla L.R. 64/89 e al D.Lgs. 286/98 attuativo della L. 40/98, come approvato con D.C.R. 564-C.R. 13913 del 9.11.99 - Integrazione alla D.D. 616/30/1 del 9.12.99 - Erogazione contributi per un totale di L. 4.572.624.000 di cui L. 1.100.000.000 disponibile sul Cap. 12000/99 e L. 3.472.624.000 disponibili sul Cap. 11917/99 bilancio regionale

Vista la Legge Regionale n. 64/89 “Interventi a favore degli immigrati extracomunitari residenti in Piemonte;

visto il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello stranieri), emanato in attuazione della delega contenuta nella Legge 8 marzo 1998, n. 40 (Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero);

vista la deliberazione n. 564 - C.R. 13913 del 9.11.1999 con la quale il Consiglio Regionale ha approvato il programma 1999 a favore degli immigrati extracomunitari previsti dalla L.R. n. 64/89 e dal D.Lgs. 286/98, attuativo della L. 40/98, proposto dalla Giunta Regionale; con tale atto il Consiglio Regionale ha individuato le linee di intervento in materia ed ha previsto le condizioni di carattere generale, unitamente alla data entro cui sarebbero dovute pervenire alla Direzione competente le domande per la concessione di contributi ai soggetti interessati (26.11.1999);

considerato che con lettera prot. n. 15483/30.1/IMM. del 10 novembre 1999 si è provveduto ad informare i soggetti interessati alla presentazione delle domande di contributo, dell’avvenuta adozione della succitata delibera da parte del Consiglio Regionale;

dato atto che con la determinazione dirigenziale n. 616/30.1 del 9.12.1999, integrata dalla Determinazione Dirigenziale n. 632/30.1 del 29.12.1999 sono stati individuati i soggetti promotori dei progetti elencati  nell’allegato A, parte integrante delle determinazioni stesse; con la stessa Determinazione Dirigenziale sono state impegnate (l. n. 36733-334-335) le somme di:

- lire 600.000.000 sul capitolo 12000/19 - Acc. n. 327524/A D.G.R. n. 16-26830 del 15/3/99;

- lire 500.000.000 sul capitolo n. 12000/99 - Acc. n. 324236/A D.G.R. n. 75-27930 del 26/7/99;

- lire 3.472.624.000 sul capitolo 11917/99 - Acc. n. 354245/A D.G.R. n. 75-27930 del 26/7/99;

verificato, inoltre, che nel summenzionato elenco dei soggetti promotori di progetti di cui all’allegato A delle determinazioni n. 616/30.1 e n. 632/30.1, non erano compresi alcuni progetti che, seppur regolarmente inviati nei termini stabiliti dal programma, sono pervenuti all’ufficio competente in ritardo, risultano comunque inseriti negli allegati che costituiscono parte integrante della presente determinazione.

Tali progetti riguardano: l’Associazione Amici del Nizza Millefonti di Torino, l’Associazione China Consultant di Torino e la Cooperativa Crescere Insieme di Acqui Terme.

valutato che per il consistente numero dei progetti pervenuti per un ammontare complessivo di richieste di circa lire 30 miliardi non è stato possibile soddisfare in toto le richieste avanzate, in quanto le stesse superano abbondantemente il budget a disposizione;

dato atto che la totalità delle domande pervenute riguardano progetti complessi, meglio specificati nella documentazione agli atti dell’Amministrazione regionale;

verificato che sulla base delle domande pervenute, ritualmente inviate all’Amministrazione regionale e delle valutazioni effettuate, risultano ammissibili a contributo, nel rispetto delle linee stabilite dalla suddetta deliberazione del Consiglio regionale n. 564 - C.R. 13913 del 9.11.1999, quelle riferite ai progetti elencati negli allegati A e B che costituiscono parte integrante della presente determinazione;

valutato, pertanto, necessario:

- di dover dare attuazione al programma 1999 a favore degli immigrati extracomunitari;

- di assegnare i contributi ai soggetti beneficiari, tenendo conto dell’opportunità di coprire i diversi ambiti di intervento previsti dal programma, nonchè di una razionale ed omogenea distribuzione sulle diverse province piemontesi, in rapporto alle esigenze espresse dai singoli territori provinciali, ci si è dotati di un elenco di indicatori oggettivi che permettesse una valutazione il più possibile omogenea in presenza anche di una progettualità molto variegata e complessa e non facilmente comparabile.

Si, è proceduto, quindi, alla valutazione secondo le modalità di seguito riportare:

Motivi di non finanziamento dei progetti:

1. Progetti realizzati e conclusi nel 1998.

2. Progetti da realizzare nel 2001.

3. Progetti rivolti alla popolazione nomade in quanto finanziabili attraverso la L.R. n. 26/93

4. Progetti di competenza di altri Organi Istituzionali.

5. Progetti di ristrutturazione di locali di cui l’ente non ha la proprietà o l’affitto per almeno 15 anni.

6. Progetti di ristrutturazione di locali non da adibire a seconda accoglienza.

7. Progetti non dettagliati, con documentazione insufficiente o con preventivo economico incongruente rispetto all’obiettivo da raggiungere;

8. Progetti che prevedono iniziative nell’ambito culturale, sportivo, sanitario o di formazione professionale finanziabili da altre leggi regionali di settore.

9. Enti non in possesso dei requisiti previsti per l’ammissione al contributo.

Indicatori utilizzati nella valutazione dei progetti

priorità indicate dalla (D.C.R. 564-CR 13913):

- “progetti” che consolidano le esperienze e i programmi che, già avviati in attuazione del programma di interventi 1997, sono proseguiti nel corso del 1998 ed hanno fornito risultati positivi"

- progetti di integrazione sociale rivolti a “minori e a donne, con priorità alle iniziative volte a favorire la tutela sociale della maternità”

- distribuzione territoriale per provincia

- presenza di immigrati sul territorio

- ambito di intervento (in relazione alle linee di intervento previste dalla D.C.R. 564-CR 13913)

- progetti che prevedono la partecipazione attiva di enti locali

- realizzazione del progetto in partenariato tra più enti

- collaborazione con altri enti o associazioni che operano nel settore in un’ottica di lavoro di rete

- cantierabilità dell’intervento

- progettazione di attività finalizzate alla messa a punto di modelli di intervento innovativo

- nel caso di percorsi formativi coerenza con le politiche regionali di formazione professionale

- nel caso di studi o ricerche è stato considerato l’interesse regionale prevalente per le tematiche proposte

rapporto ottimale costi/benefici in relazione:

al numero di persone destinatarie

all’effetto moltiplicatore dell’intervento

alla trasferibilità dei risultati

Nel caso di Enti o Istituzioni presentatori di progetti complessi si sono selezionati per il finanziamento gli interventi più significativi, al momento attuale.

tutto ciò premesso e considerato:

IL DIRIGENTE

visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

vista la legge 55/81 e successive modificazioni ed integrazioni;

vista la nota del Direttore regionale n. 295 del 12/1/99, con la quale è stata attribuita ai Dirigenti la delega a gestire le risorse finanziarie disponibili sui capitoli relativi alla materia di competenza di ciascun settore;

nell’ambito delle risorse assegnate e in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 564-C.R. 13913 del 9.11.199 e nell’ambito delle risorse impegnate con la Determinazione Dirigenziale n. 616/30.1 del 30.12.1999;

determina

- di approvare l’allegato A, elenco delle domande di contributi concessi distinte per Provincia, parte integrante della presente deliberazione;

- di approvare l’allegato B, elenco delle domande dei contributi ammessi ma non finanziati per mancanza di fondi distinti per Provincia, parte integrante della presente deliberazione;

- di approvare l’allegato C, elenco delle domande dei contributi esclusi distinti per Provincia, parte integrante della presente deliberazione;

- di dare attuazione al programma 1999 degli interventi previsti dalla L.R. n. 64/89 e al D.Lgs. 286/98, attuativo della L. 40/98, assegnando contributi per un totale complessivo di lire 4.572.624.000 così come specificato nell’allegato A, parte integrante della presente determinazione, di cui lire 1.100.000.000 disponibili sul cap. 12000/99 e di lire 3.472.624.000 sul cap. 11917/99, con le seguenti modalità;

- di erogare ai soggetti indicati  nell’elenco allegato, la somma a fianco di ognuno riportata nella misura del 50% all’avvio del progetto; il restante 50% sarà erogato su presentazione di una relazione finale attestante la realizzazione del progetto e corredata da idonee pezze giustificative attestanti il costo effettivo delle iniziative e delle attività finanziate;

- di revocare il contributo concesso qualora l’iniziativa non si realizzi in conformità a quanto previsto della presente determinazione, ovvero vengano accertate irregolarità nella contabilizzazione delle spese;

- di ridurre proporzionalmente i contributi assegnati qualora venga accertata, in sede di verifica, una diminuzione della spesa ammessa a contributo;

- di riservarsi, qualora i beneficiari dei contributi concessi non siano in grado di realizzare il progetto finanziato, l’opportunità che i fondi resisi disponibili da eventuali revoche e/o economie di spesa, possano essere ridistribuiti nell’ambito di quei  progetti ritenuti ammissibili e non finanziati per mancanza di disponibilità finanziaria (così come specificato nell’allegato B, parte integrante alla presente determinazione);

La realizzazione dei progetti dovrà avvenire entro il termine di 18 mesi dall’avvenuta comunicazione di inizio dell’attività progettuale;

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR del Piemonte entro il termine di 60 giorni della notificazione o dall’intervenuta piena conoscenza;

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuti.

Il Dirigente Responsabile
Anna Toffanin

Allegato


CIRCOLARI \ DIRETTIVE

Circolare del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 4/ASA/LAP

D.G.R. n. 74-29563 del 1.03.2000 e D.G.R. 75-29564 del 1.3.2000 relative ai criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dell’autorizzazione regionale per impianti di teleradiocomunicazione. Circolare applicativa

Ai Sindaci dei Comuni
della Regione Piemonte
Alle Province
della Regione Piemonte
All’Ispettorato territoriale regionale
per le telecomunicazioni
All’Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni
Ai gestori degli impianti
di teleradiocomunicazione
All’ARPA
LORO SEDI

La D.G.R. n. 74-29563 del 1.03.2000 e la D.G.R. 75-29564 del 1.3.2000, con la quale è stato approvato il regolamento regionale relativo ai nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dell’ autorizzazione regionale in materia di teleradiocomunicazioni, in attuazione del D.M. 381/98, hanno disciplinato, in via transitoria ed in attesa della legge regionale, le modalità di rispetto dei nuovi limiti di esposizione e l’effettuazione degli interventi di risanamento.

Considerata l’importanza della materia trattata e la necessità di assicurare l’uniforme applicazione operativa delle disposizioni contenute nelle D.G.R. citate, in attesa di disporre di un’interpretazione autentica del D.M. 381/98 da parte del Ministero dell’Ambiente, del Ministero della Sanità e di quello delle Comunicazioni, che hanno sottoscritto il predetto decreto, questa Amministrazione ritiene di dover sin da ora impartire direttive applicative , in particolare per ciò che attiene la riduzione a conformità e le azioni di risanamento.

Come indicato all’art. 5 delle predette D.G.R., nel caso in cui si riscontri il superamento dei limiti di esposizione previsti dalle norme vigenti, l’ARPA procede alla valutazione della riduzione da apportare ai contributi dei campi elettromagnetici generati da diverse sorgenti, che concorrono a tale superamento, secondo le modalità di cui all’Allegato C del D.M. 381/98.

Fermi restando i limiti di esposizione indicati all’art. 3 del D.M. 381/98 che non possono essere in alcun caso superati, la riduzione a conformità deve tendere a ridurre i valori di campo elettromagnetico a livelli più bassi possibile e nel contempo assicurare il permanere della qualità del servizio svolto dai sistemi di teleradiocomunicazione, così come richiesto dall’art. 4 del D.M. 381/98.

La riduzione a conformità, pertanto, deve in ogni caso assicurare il rispetto dei limiti di cui all’art. 3 del D.M. 381/98, peraltro già contenuti nella L.R. 6/89, mentre per la riduzione a valori più bassi occorre valutare la compatibilità di tali limiti con il permanere della qualità del servizio; tale valutazione deve essere effettuata dall’organo ausiliario periferico delle Autorità centrali competenti per le teleradiocomunicazioni.

Se la riduzione a conformità è compatibile con il permanere della qualità del servizio, l’Autorità sanitaria locale, ricevuta la comunicazione degli organi di cui sopra, deve diffidare le emittenti interessate a modificare entro 15 giorni le caratteristiche di emissione degli impianti e disattivare l’impianto se, scaduti inutilmente i termini, permane il superamento dei limiti.

In caso invece di accertata incompatibilità della riduzione a conformità con il permanere della qualità del servizio, l’Autorità sanitaria locale deve diffidare le emittenti a produrre, entro 15 giorni, misure alternative di risanamento, in armonia con quanto suggerito nelle linee guida applicative del D.M. 381/98, anche organizzate sotto forma di specifici piani proposti dai gestori, al fine di far rientrare il valore di campo rilevato nei limiti consentiti.

I piani di risanamento, infatti, che possono essere proposti anche ad avvenuta riduzione a conformità per una migliore organizzazione del territorio, nel caso di situazioni complesse che richiedono la predisposizione di metodi e strumenti straordinari di intervento anche in relazione alle localizzazioni, rappresentano la via per garantire la riduzione a conformità, fermi restando i limiti di cui all’art. 3 del D.M. 381/98, oltre a perseguire obiettivi di qualità e di minimizzazione dell’esposizione.

Nell’uno e nell’altro caso, i piani richiedono per la loro adottabilità l’indizione di apposite conferenze dei servizi, al fine di acquisire i pareri preventivi e le eventuali intese da parte di tutti quei soggetti, richiamati nelle citate deliberazioni che possiedono le competenze collegate alle attività e agli interessi coinvolti dai piani in argomento.

Considerata la rilevanza e la complessità della materia, si invitano le Autorità in indirizzo, ciascuna per quanto di propria competenza, ad assumere le iniziative necessarie per garantire una sollecita realizzazione dei piani di risanamento .

Visto: L’Assessore alla Sanità
Antonio D’Ambrosio

Visto: L’Assessore all’Ambiente
Ugo Cavallera

Il Presidente
Enzo Ghigo


COMUNICATI

Comunicato della Direzione Regionale Servizi tecnici di Prevenzione

Elenco dei nominativi dei committenti e dei soggetti intervenuti nella progettazione ed esecuzione dell’opera nonchè esito del controllo a campione per le costruzioni in zona sismica estratte il 12/1/2000

La presente pubblicazione viene effettuata ai sensi dell’art. 3 della legge regionale n. 19 del 12/3/1985 e della deliberazione della Giunta Regionale n. 49-42336 del 21/3/1985.

COMUNE DI SAN PIETRO VAL LEMINA

ACTIS DANNA Guido, proprietario

TOSCANO ing. Ezio, progettista e d.l. strutturali

TOSCANO ing. Ezio, progettista e d.l. architettonici

BERTONE Oreste, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI PINASCA

BECCARI Giorgio e SIONDINO Maria Lorena, proprietari

CORINO ing. Guido, progettista e d.l. strutturali

CLOT arch. Elena, d.l. architettonici

ROSTAN geom. Daniele, progettista architettonico

GALLIANO Silvano, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI CUMIANA

VALINOTTO Bruno, proprietario

TAMAGNONE ing. Sergio, progettista e d.l. strutturali

GILLIO geom. Renato, progettista e d.l. architettonici

BERTONE Adriano, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI CANTALUPA

FRAGOLA Bruno, proprietario

GIACOTTO ing. Massimo, progettista e d.l. strutturali

CAMUSSO geom. Davide, progettista e d.l. architettonici

RIGHERO Sergio, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI PINASCA

GALLIANO Silvano e GIAJ Carla, proprietari

BERTETTO ing. Dino, progettista e d.l. strutturali

BERTETTO ing. Dino, progettista e d.l. architettonici

GALLIANO Roberto, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI PINEROLO

BARONE Maria Grazia, proprietaria

MARINONE ing. Marcello, progettista e d.l. strutturali

CHIAPPERO geom. Roberto, progettista e d.l. architettonici

DEPETRIS Alberto, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI BAGNOLO PIEMONTE

UGHETTO Elvira, proprietaria PICOTTO ing. Franco, progettista e d.l. strutturali

BRUNO geom. Marco, d.l. architettonici

ROSSI arch. Giorgio e AVAGNINA arch. Chiara, progettisti architettonici

EDIL 2000, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI GIAVENO

GOCCIONE Costruzioni S.r.l., proprietaria

CHIAMPO ing. Marcello, progettista e d.l. strutturali

GOCCIONE arch. Giacomo, progettista e d.l. architettonici

BRUNFRANCO Aldo, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI GIAVENO

GUGLIELMINO Adelina, proprietaria

CHIAMPO ing. Marcello, progettista e d.l. strutturali

BATTAGLIOTTI geom. Franco, progettista e d.l. architettonici

SAUNA Giuseppe, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI COAZZE

COMUNE, proprietario

PATTA ing. Gianfranco, progettista e d.l. strutturali

PATTA ing. Gianfranco, progettista e d.l. architettonici

PA.R.ED. S.r.l., costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI PINASCA

ROSTAN Daniele e Marilena, proprietari

CORINO ing. Guido, progettista e d.l. strutturali

ROSTAN geom. Daniele, progettista e d.l. architettonici

VINCON Enrico, costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI CUMIANA

GILI Renata e LOVATI Gabriella, proprietari

TOSCANI ing. Giuseppe, progettista e d.l. strutturali

BONIZZOLI geom. Andrea, progettista e d.l. architettonici

LOVATI & C. s.a.s., costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI PINASCA

TERRERAN Carta, proprietaria

ZANINETTI ing. Elio, progettista e d.l. strutturali

CLOT geom. Flavio, progettista e d.l. architettonici

QUADRIFOGLIO CASA S.r.l., costruttore

ESITO: POSITIVO

COMUNE DI LUSERNA SAN GIOVANNI

RIVOIRA Ruben, proprietaria

BRUNO ing. Renzo, progettista e d.l. strutturali

BRUNO geom. Giorgio, progettista e d.l. architettonici

F.lli PONS s.n.c., costruttore

ESITO: POSITIVO






Parte II
ATTI DELLO STATO


ALTRI PROVVEDIMENTI

Corte Costituzionale

Ordinanza 22 marzo 2000, n. 84

Repubblica Italiana
In Nome del Popolo Italiano
La Corte Costituzionale

composta dai signori:

- Francesco GUIZZI Presidente

- Cesare MIRABELLI Giudice

- Fernando SANTOSUOSSO Giudice

- Massimo VARI Giudice

- Cesare RUPERTO Giudice

- Riccardo CHIEPPA Giudice

- Gustavo ZAGREBELSKY Giudice

- Valerio ONIDA Giudice

- Carlo MEZZANOTTE Giudice

- Guido NEPPI MODONA Giudice

- Piero Alberto CAPOTOSTI Giudice

- Annibale MARINI Giudice

- Franco BILE Giudice

ha pronunciato la seguente

Ordinanza

nei giudizi di legittimità costituzionale degli articoli 1, comma 2, 2, 3 e 4 della legge della Regione Piemonte 3 gennaio 1997, n. 4 (Regolamentazione dell’esercizio dell’attività libero-professionale dei medici veterinari dipendenti dal Servizio Sanitario Nazionale), promossi con due ordinanze emesse il 15 luglio 1998 dal Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte sui ricorsi proposti da G. Z. contro Azienda sanitaria regionale di Chieri n. 8 ed altra da L. B. ed altri contro Azienda sanitaria regionale n. 16 di Mondovì - Ceva ed altra, iscritte ai numeri 672 e 673 del registro ordinanze 1998 e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 39, prima serie speciale, dell’anno 1998.

Visti gli atti di costituzione di G. Z., L. B. ed altri nonché gli atti di costituzione della Regione Piemonte;

- udito nell’udienza pubblica dell’8 febbraio 2000 il Giudice relatore Piero Alberto Capotosti;

uditi l’avv. Sebastiano Zuccarello per G. Z., L. B. ed altri e Gustavo Romanelli per la Regione Piemonte.

Ritenuto che nel corso di due giudizi aventi rispettivamente ad oggetto l’annullamento dell’atto con cui l’Azienda sanitaria regionale del Piemonte n. 8 ha intimato ad un medico veterinario da essa dipendente la chiusura di un ambulatorio privato, nonché l’annullamento della nota con cui l’Azienda sanitaria regionale n. 16 del Piemonte ha chiesto ad alcuni medici veterinari da essa dipendenti informazioni sulla loro attività libero professionale, il Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte, con due ordinanze emesse il 15 luglio 1998, ha sollevato questione di costituzionalità, nel primo giudizio dell’art. 2 della legge della Regione Piemonte 3 gennaio 1997, n. 4 (Regolamentazione dell’esercizio dell’attività libero-professionale dei medici veterinari dipendenti dal Servizio Sanitario Nazionale), nel secondo degli articoli 1, comma 2, 2, 3 e 4 della stessa legge, in relazione agli articoli 3, 4, 35, 117 e 120 della Costituzione;

che, ad avviso del collegio, le disposizioni impugnate disciplinano la libera professione dei medici veterinari del Servizio Sanitario Nazionale con modalità così restrittive da impedirne sostanzialmente l’esercizio, ed appaiono quindi irragionevoli e in contrasto con il diritto costituzionale al lavoro, con i principi della legislazione statale e con il diritto dei cittadini di esercitare in ogni parte del territorio nazionale la loro professione;

che secondo i giudici a quibus l’art. 2 della legge, prevedendo il divieto di svolgere, nel territorio dell’azienda sanitaria di appartenenza, la libera professione sugli “animali d’affezione”, viola gli articoli 4 e 35 della Costituzione, in quanto “determina un grave affievolimento delle facoltà professionali del veterinario senza raccordarsi funzionalmente a specifiche esigenze della struttura sanitaria pubblica”, e sovrappone il criterio territoriale a quello della potenziale situazione di conflitto, che impone di “procedere alla individuazione in concreto delle situazioni pregiudizievoli per i fini istituzionali del Servizio sanitario nazionale”;

che l’art. 3 della legge impugnata implica, per i rimettenti, una analoga “soppressione di ogni possibilità di esercizio della libera professione”, in quanto la consente sugli animali “da reddito” solo “in caso di carenza di veterinari libero-professionisti”, e pone quindi una preclusione che difetta di “ogni ponderato collegamento con le esigenze del servizio sanitario pubblico”, sicché è inficiato da vizi che riguardano anche il successivo art. 4, il quale estende la disciplina degli articoli 2 e 3 all’attività veterinaria sul “cavallo sportivo”, apparendo altresì illegittimo anche l’art. 1, comma 2 della legge in ragione della sua “connessione” con la disciplina dei precedenti articoli 2, 3 e 4;

che, ad avviso del Tar, le norme impugnate vulnerano l’articolo 3 della Costituzione, dato che prima riconoscono, e poi, contraddittoriamente, restringono fino a vanificare il diritto dei veterinari pubblici all’esercizio dell’attività libero-professionale, nonché l’articolo 120 della Costituzione, a causa dell’indebito limite territoriale che la legge impugnata appone allo svolgimento della libera professione;

che la legge regionale sarebbe altresì in contrasto con l’art. 117 della Costituzione, in quanto, in una materia nella quale “la competenza regionale (____) conserva un ruolo secondario, ovvero attuativo di principi e norme stabilite a livello statale”, essa violerebbe i principi fondamentali posti dall’art. 47 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale), dall’art. 36, primo comma, del d.P.R. 20 dicembre 1979, n. 761 (Stato giuridico del personale delle unità sanitarie locali), e dall’art. 4, settimo comma, della legge 30 dicembre 1991, n. 412 (Disposizioni in materia di finanza pubblica), i quali stabiliscono il diritto dei veterinari pubblici dipendenti all’esercizio dell’attività libero-professionale;

- che si è costituita in giudizio la Regione Piemonte, in persona del Presidente della Giunta regionale, convenuta in entrambi i giudizi principali, chiedendo che le questioni di costituzionalità siano dichiarate inammissibili, in quanto il decreto del Ministro della sanità 31 luglio 1997 - recante disposizioni sulla “Attività libero professionale e incompatibilità del personale della dirigenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale” - conterrebbe disposizioni di contenuto analogo a quello delle norme impugnate, con la conseguenza che, anche a seguito di una decisione di illegittimità costituzionale, esso rimarrebbe comunque in vigore, facendo “quindi venir meno l’interesse dei ricorrenti all’impugnativa”;

che, secondo la difesa della Regione, le questioni sarebbero comunque infondate, in quanto le norme impugnate disciplinerebbero la libera professione dei veterinari pubblici “secondo un criterio non irragionevole”, “finalizzato ad assicurare la migliore funzionalità del servizio  pubblico sanitario”, mentre il riferimento all’art. 4 della Costituzione non sarebbe pertinente, poiché detta norma costituzionale “concerne precipuamente l’accesso al mercato del lavoro”;

che si sono costituiti i ricorrenti nei due giudizi principali, svolgendo argomentazioni a sostegno dell’accoglimento delle questioni di costituzionalità e deducendo in particolare che limiti all’attività libero-professionale dei veterinari pubblici possono venire disposti soltanto per grave e comprovato pregiudizio al servizio sanitario nazionale, e che il legislatore regionale non avrebbe rispettato il principio che essi “devono essere dimensionati in relazione al tipo di attività svolta nell’ambito della struttura pubblica, e non anche in riferimento al luogo in cui opera il veterinario”.

Considerato che i giudizi hanno ad oggetto le medesime disposizioni di legge in riferimento agli stessi parametri costituzionali e quindi vanno riuniti per essere decisi congiuntamente;

che, successivamente alle ordinanze di rimessione, è stato emanato il decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229 (Norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale, a norma dell’art. 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419), il quale, fra l’altro, ha stabilito, all’art. 13, una nuova disciplina della dirigenza medica e delle professioni sanitarie, la quale, come questa Corte ha rilevato, ha determinato il superamento della “stessa summa divisio fra regime dei sanitari che svolgono attività c.d. extramuraria e regime dei sanitari che svolgono attività intramuraria”, (sentenza n. 61 del 2000);

che, in particolare, l’art. 15-quater del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, nel testo modificato dall’art. 13 dello stesso decreto legislativo n. 229 del 1999, ha disciplinato, al comma 3, anche il rapporto di lavoro di coloro che erano già alle dipendenze del Servizio Sanitario Nazionale, stabilendo, a seguito della ulteriore modifica introdotta dall’art. 1 del decreto legislativo 2 marzo 2000, n. 49 (Disposizioni correttive del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, concernenti il termine di opzione per il rapporto esclusivo da parte dei dirigenti sanitari), che entro il 14 marzo 2000 “tutti i dirigenti in servizio alla data del 31 dicembre 1998 sono tenuti a comunicare al direttore generale l’opzione in ordine al rapporto esclusivo”, e che anche “in assenza di comunicazione si presume che il dipendente abbia optato per il rapporto esclusivo”, prevedendo altresì, al comma 1, che i dirigenti sanitari “con i quali sia stato stipulato il contratto di lavoro o un nuovo contratto di lavoro in data successiva al 31 dicembre 1998, nonché quelli che, alla data di entrata in vigore del presente decreto (____) abbiano optato per l’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria, sono assoggettati al rapporto di lavoro esclusivo”;

che, infine, il successivo art. 15 sexies, comma 1, dispone che lo stesso rapporto di lavoro dei dirigenti sanitari, che abbiano comunicato l’opzione per l’esercizio della libera professione extramuraria, “comporta la totale disponibilità nell’ambito dell’impegno di servizio, per la realizzazione dei risultati programmati e lo svolgimento delle attività professionali di competenza”;

che la predetta sopravvenuta disciplina modifica il quadro normativo di riferimento considerato dai giudici rimettenti, cosicché si impone un nuovo esame della rilevanza delle questioni di costituzionalità nei giudizi a quibus.

Per questi motivi

La Corte Costituzionale

riuniti i giudizi,

ordina la restituzione degli atti al Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte.

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della

Consulta, il 22 marzo 2000.



Corte Costituzionale

Pubblicazione disposta dal Presidente della Corte costituzionale a norma dell’art. 24 delle Norme integrative del 16 marzo 1956

Ricorso n. 11 depositato il 25 marzo 2000

Ricorso

per il Presidente del Consiglio dei Ministri, rappresentato dall’Avvocatura Generale dello Stato

nei confronti della

Regione Piemonte, in persona del Presidente della Giunta regionale,

avverso

la delibera legislativa riapprovata il 29 febbraio 2000 concernente “Regolamentazione sulla applicazione della terapia elettroconvulsivante, la lobotomia prefrontale e transorbitale ed altri interventi  di psicochirurgia”, delibera pervenuta al Commissario del Governo il 3 marzo 2000.

La delibera legislativa anzidetta aveva formato oggetto di rinvio ad opera del Governo (Consiglio dei Ministri del 28 gennaio 2000) ed è stata approvata senza modifiche. La proposizione del presente ricorso è stata decisa nel Consiglio dei Ministri  del 14 marzo 2000.

La delibera legislativa piemontese 29 febbraio 2000 contrasta con gli artt. 2, 32 e 117 Cost. e con le norme interposte contenute negli artt. 1, 2, 3 e 5 della legge 13 maggio 1978 n. 180 negli artt. 33, 34 e 35 della legge 23 dicembre 1978 n. 833, negli artt. 1 e 14 (nei testi attualmente vigenti) del d.lgs. 30 dicembre 1992 n. 502, e negli 112, 113, 114  e 115 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112.

La delibera intenderebbe introdurre - ovviamente solo nella Regione Piemonte - disposizioni limitative di alcune pratiche terapeutiche. Tali disposizioni (in particolare, quelle contenute negli artt. 4 e 5 della delibera) comprimerebbero in modo “dirigistico” l’autonomia scientifica e professionale dei sanitari e delle strutture proposti alla cura della salute, contrasterebbero con il principio “i trattamenti sanitari sono volontari” salvo tassative eccezioni consentite dalla legge, e comunque sarebbero invasive della competenza statale da ultimo puntualizzata dall’art. 115 comma 1 lettere b) d) ed e) del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112.

Giova sottolineare che le disposizioni recate dagli artt. 4 e 5 della delibera “sub judice” attengono alla preferibilità, qualità ed “appropriatezza” (così nell’art. 1 comma 2 del d.lgs 30 dicembre 1992 n. 502 come sostituito dal d.lgs 19 giugno 1999 n. 229) di alcune cure, quindi al diritto sostanziale di ciascun cittadino (e in genere essere umano) alla salute, e non agli aspetti strumentali quali l’organizzazione e la gestione dei presidi e strutture sanitari e più in generale del “servizio” sanitario. Si è quindi nell’area concettuale dei diritti fondamentali della persona “paziente” e nella contigua area delle responsabilità (anche civilistiche) degli esercenti le professioni sanitarie ed in qualche misura delle linee di ricerca degli studiosi dediti alla scienza medica, aree la cui configurazione ed il cui spessore spetta allo Stato determinare “in modo uniforme”. I compiti conferiti alle Regioni in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera per così dire “vengono dopo”, ed attengono alla concreta prestazione di detta assistenza.

Del resto, in un contesto che non inibisce la circolazione delle persone ed è sempre più globalizzato, sarebbe non poco irrazionale un assetto normativo che consentisse ad un singolo Consiglio regionale di vietare una terapia (ad esempio, paradossalmente, la dialisi) o di promuoverne un’altra; e ciò non per esigenze organizzative o finanziarie, ma per scelte attinenti alla adeguatezza medica.

Si chiede pertanto che sia dichiara la illegittimità della delibera sottoposta a giudizio, con ogni conseguenziale pronuncia.

Si depositeranno la delibera 29 febbraio 2000, la nota 28 gennaio 2000, e la determinazione 14 marzo 2000.

Roma, 15 marzo 2000

Il Vice Avvocato Generale dello Stato
Franco Favara