AGRICOLTURA
D.P.G.R. 12 aprile 2000, n. 40Legge regionale 9 agosto 1999 n. 21, art. 63 - Nomina della Consulta regionale per la bonifica e lirrigazione; integrazione
D.G.R 27 marzo 2000, n. 42 - 29747Criteri per lesecuzione di trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei sulla vite. Disposizioni per la campagna 2000
D.G.R. 27 marzo 2000, n. 9 - 29715Programma di divulgazione agricola 2000 - Spedizione Quaderni della Regione Piemonte - Agricoltura. Accantonamento Lire 25.000.000 (Cap. 10450) ed assegnazione alla Direzione Regionale n. 12 Sviluppo dellAgricoltura
ASSISTENZA
Codice 30Art. 14 LR n. 38/94 Valorizzazione e promozione del volontariato. Assegnazione dei contirbuti per lanno 1999 per Lire 4.000.000.000. Impegno di spesa di L. 2.800.000.000 sul cap. 11985/99 (accantonamento n. 354230/A) e prenotazione di L. 1.200.000.000 sul cap. 11985/2000 (prenotazione n. 354258/P). Liquidazione acconto di complessive L. 2.800.000.000
Codice 30.1L. 162/98, di modifica ed integrazione alla L. 104/92 Legge quadro per lassistenza, linterazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Assegnazione ed erogazione di contributi per progetti a favore delle persone con handicap di particolare gravità. Impegno di spesa di L. 2.238.000.000= sui capitoli 11916/99 e 12006/99
Codice 30.1Legge 104/92 Legge quadro per lassistenza, lintegrazione sociale e i diritti delle persone handicappate così come modificata dalla L. 162/98. Assegnazione di contributi per progetti a favore delle persone disabili. Spesa di L. 8.203.700.000= sui capitoli 11905/99 e 11905/2000
Codice 30.1Programma 99 degli interventi a favore degli immigrati extracomunitari di cui alla L.R. 64/89 e al D.Lgs. 286/98 attuativo della L. 40/98, come approvato con D.C.R. 564-C.R. 13913 del 9.11.99 - Integrazione alla D.D. 616/30/1 del 9.12.99 - Erogazione contributi per un totale di L. 4.572.624.000 di cui L. 1.100.000.000 disponibile sul Cap. 12000/99 e L. 3.472.624.000 disponibili sul Cap. 11917/99 bilancio regionale
BORSE DI STUDIO
Codice 22.2Approvazione dellavviso pubblico per la selezione per soli titoli degli aspiranti al conferimento di una borsa di studio annuale a tempo pieno, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno, per laureati in architettura ovvero in ingegneria ambientale, in attuazione della D.G.R. n. 102-29031 del 20 dicembre 1999, da svolgersi presso il Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale. (Impegno di L. 30.000.000 sul cap. 15186/2000)
CACCIA
Codice 13.4Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria in Provincia di Torino. Anno 1998 e I semestre 1999. Spesa di L. 6.105.016.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999
Codice 13.4Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria in Provincia di Novara. Periodo II semestre 1997 e anno 1998. Spesa di L. 1.756.340.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999
Codice 13.4Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria in Provincia di Alessandria. Anno 1996, 1997 e 1998. Spesa di L. 330.000 sul capitolo 10590 del bilancio 1999
Codice 13.4Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria in Provincia di Vercelli. Anno 1996. Spesa di L. 684.247.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999
CONSIGLIO REGIONALE
Codice D3 S3L.R. n. 51/97 e piano occupazionale 1999: concorso pubblico (indetto con deliberazione ufficio di presidenza n. 56, del 14.3.2000) per la copertura di n. 6 posti vacanti nella dotazione organica del personale del ruolo del consiglio regionale: categoria D1 - laurea in giurisprudenza, o in economia e commercio, o in scienze politiche (o equipollenti), per il profilo professionale di: Funzionario addetto ad attività giuridica, amministrativa, funzionale e di controllo presso il consiglio regionale del piemonte - Approvazione bando di concorso
CORTE COSTITUZIONALE
Corte CostituzionaleOrdinanza 22 marzo 2000, n. 84
Corte CostituzionalePubblicazione disposta dal presidente della Corte Costituzionale a norma dellart. 24 delle Norme integrative del 16 marzo 1956
CULTURA
D.P.G.R. 12 aprile 2000, n. 41Nomina rappresentante della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione dellAssociazione Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio delletà evolutiva
EDILIZIA RESIDENZIALE
D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 2/RRegolamento regionale recante: Modifiche agli articoli 4 e 12 del regolamento per lattuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata.
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 56 - 29545Modifiche agli articoli 4 e 12 del regolamento per lattuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata approvato con D.C.R. n. 974-3901 del 3 marzo 1995
ENERGIA
Codice 22.8Rettifica scheda tecnica IO collocata alla pagina 22 dellallegato alla D.D. 141 del 27.3.2000
FORMAZIONE PROFESSIONALE - LAVORO
Codice 15.1Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 7 ottobre 1999 n. 359. Affidamento incarico a trattativa privata ai quotidiani La Stampa S.p.A. di Torino e a La Repubblica S.p.A. - Pubblicazione avviso di informazione a mezzo stampa - Spesa complessiva L. 19.572.286 - Bilancio 1999 - Capitoli vari
Codice 15.9L. 608/96-art. 1. L.S.U. Progetto interregionale Regioni per lOccupazione - Azioni di prima accoglienza e consulenza progetto Sanità Pubblica. Impegno di spesa della somma di L. 14.120.000 sul cap. 11510/99, assegnata ed accantonata dalla DGR n. 74-28749 del 23/11/1999
Codice 15.9Impegno di spesa a favore della Coop. Orso a r.l. per ladeguamento e la qualificazione dei contenuti informativi del progetto Iperinfo. Spesa di L. 88.624.800 sul cap. 11085/99. (Accantonamento n. 364152/A)
Codice 15.1Progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) per lanno 1999-2000. Approvazione graduatoria. Spesa di lire 2.209.830.044 (cap. 11400/2000)
Codice 15.1Iniziative di integrazione tra il sistema dellistruzione statale ed il sistema della formazione professionale regionale inerenti linnalzamento dellobbligo scolastico
Codice 15.2Direttiva disoccupati Mercato del Lavoro 99/2000 - Determinazione n. 683 dell1/10/99 - ob. 3 - Parziale modifica ed erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 2.748.630.055.= - Capp. vari - Bilancio 1999
Codice 15.2Direttiva disoccupati Mercato del Lavoro 99/2000 - Determinazione n. 678 del 30/09/99 - Ob. 3 - Erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 783.625.000.= Cap. 11540/99
Codice 15.3Formazione Professionale - Attività di Assistenza Tecnica finanziate dal F.S.E. Obiettivo 3 Spesa per la partecipazione di operatori di Enti di Formazione Professionale alle Commissioni Tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale anno formativo 1999/2000. Spesa L. 150.000.000 (Cap. vari Bilancio 99)
Codice 15.3Formazione Professionale - Attività di Assistenza Tecnica finanziate dal F.S.E. Obiettivo 4 asse 3, Obiettivo 3 asse 5, partecipazione di operatori di Enti di Formazione Professionale alle Commissioni Tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale, anno formativo 1998/99, spesa L. 186.511.129= (Cap. vari Bilancio 99)
Codice 15.3Orientamento Professionale: Progetto pilota Orientamento e bilancio di competenze: affidamento incarico per la redazione elle due Euroguide alla Fondazione Centro di Orientamento scolastico e professionale di Alessandria. Spesa complessiva di L. 10.000.000= o.f.c. Cap. 11365/99
Codice 15.3Formazione Professionale - Azioni di Assistenza Tecnica previste dallOb. 3 asse 5 e Ob. 4 asse 3 del F.S.E. Saldo delle spettanze alla Soc. Emme&Erre di Padova. Impegno di L. 50.339.040.= o.f.c. Capitoli vari Bilancio 1999
Codice 15.3Formazione Professionale Assistenza Tecnica Ob. 3. Erogazione agli Enti di Formazione Professionale a fronte della partecipazione alle prove SOM. Spesa L. 78.000.000.= Capp. vari - Bilancio 99
Codice 15.3Formazione Professionale - Assistenza Tecnica Ob. 3 Attività corsuali finalizzate agli accreditatori dei fornitori di Formazione Professionale per la Regione Piemonte ed ai referenti di Agenzia Formativa. Spesa L. 342.944.000.= Capp. vari Bilancio 1999
Codice 15.3Formazione Professionale - Acquisto materiali informatici per la realizzazione delle prove finali. Spesa L. 244.053.600.= Capitoli vari bilancio 1999
Codice 15.3F.S.E. Assistenza Tecnica Ob. 2 Progetti approvati con Determinazione n. 688 del 30/11/1998. Erogazione della terza tranche. Spesa L. 1.110.813.930.= Capitoli vari Bilancio 1999
Codice 15.9Assistenza tecnica di cui al D.D. n. 207/III/99 del 16/06/1999 relativa al Parco Progetti: una rete per lo sviluppo locale. Autorizzazione alla Stipula della Convenzione con la Tecnostruttura delle Regioni per il F.S.E.. Impegno di spesa di L. 620.808.620 sui capitoli vari del bilancio 99
Codice 15Affidamento al CSI-Piemonte della creazione di un Centro Risorse sulle opportunità lavorative e per lorientamento professionale per un importo complessivo di L. 1.440.000.000 o.f.c. erogabili per: L. 68.659.516= sul cap. n. 11353/99, L. 99.589.598= sul cap. 11355/99, L. 158.400.000= sul cap. n. 11357/99, L. 534.010.402= sul cap. n. 11356/99, L. 579.340.484= sul cap. 11354/99
Codice 15.9Impegno a favore del COREP di L. 2.000.000.000 sul cap. 11071 del Bilancio Regionale 1999 per un programma di formazione continua per gli operatori dei servizi pubblici al lavoro
Codice 15.3Formazione professionale. Assistenza tecnica ob. 3. Costituzione di un gruppo di lavoro per la correlazione della guida per laccreditamento degli operatori della formazione professionale con la normativa di certificazione del sistema qualità ISO 9001. Spesa L. 10.800.000.= - Capp. Vari - Bilancio 1999
Codice 15.3Manutenzione del sistema di valutazione ex ante relativo alla Direttiva occupati e disoccupati. Azioni di assistenza tecnica, Ob. 03 Asse 5. Affidamento dellincarico alla Società Emme&Erre di Padova. Impegno di spesa di L. 41.551.200 (o.f.c.), capitoli vari bilancio 1999
Codice 15.3Legge 492/88. Progetto integrato per lorientamento. Liquidazione spettanze agli esperti esterni del gruppo di progettazione ed autovalutazione. Spesa complessiva di L. 14.400.000.= o.f.c. (Capitoli vari, Bilancio 1999)
Codice 15.3Formazione Professionale - Acquisto di due copie della pubblicazione Valutazione dei programmi socioeconomici - Collezione Means. Impegno di spesa L. 480.000 (cap. 11530/99)
Codice 15.3Orientamento professionale - Guida per lorientamento dopo la scuola dellobbligo - posters sui corsi di formazione professionale: Incarico per la redazione della Fondazione Centro di Orientamento di Alessandria. Affidamento della stampa e distribuzione alla Tipografia LArtistica Savigliano, spesa complessiva L. 181.824.400= o.f.c. (cap. 11510/99)
Codice 15.3Formazione Professionale - Convenzione con CSEA per la progettazione e la gestione di due corsi di riqualificazione per Educatore Prima infanzia. Impegno di spesa L. 100.000.000 (cap. 11490/99)
Codice 15.3Orientamento professionale F.S.E. Ob. 3 Asse 5 Azioni di Assistenza tecnica. Progettazione materiali per lOrientamento professionale. Affidamento alla Cooperativa Sociale Orso. Impegno di spesa L. 47.760.000.= (Cap. vari del bilancio 1999)
Codice 15.3Formazione Professionale - F.S.E. Ob. 3 Asse 5 Ob. 4 Asse 3 Assistenza Tecnica. Affidamento incarico di conduzione del Laboratorio sulla competenza professionale. Fase di implementazione e di messa a regime del modello sperimentale alla Società Studio Mèta ed Associati - Bologna. Spesa L. 100.296.000 (Cap. vari/99)
Codice 15.3F.S.E.: Ob. 4 asse 3. Conferimento incarico in sanatoria al dott. Alberto Vergani e saldo competenze relative. Spesa L. 2.880.000.= (capitoli vari esercizio 1999)
Codice 15.3Legge 492/88. Progetto integrato per lorientamento. Affidamento incarico alla Ser.in.ar./Centro per le transazioni al lavoro e nel lavoro per la selezione formativa degli orientatori e lindividuazione dei relativi crediti formativi. Spesa complessiva di L. 107.460.000. o.f.c. da impegnare su Ob. 3 asse 5. Capitoli vari, bilancio 1999
Codice 15.9L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa datto dei rendiconti delle Province relativi allesercizio finanziario dellanno 1997 - Rendiconto della Provincia di Alessandria
Codice 15.9L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa datto dei rendiconti delle Province relativi allesercizio finanziario dellanno 1997 - Rendiconto della Provincia di Biella
Codice 15.9L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa datto dei rendiconti delle Province relativi allesercizio finanziario dellanno 1997 - Rendiconto della Provincia di Vercelli
Codice 15.1Circolare Ministeriale n. 139/98 per la gestione dei fondi ex art. 9 della Legge 236/93, destinati agli interventi di formazione continua dei lavoratori: pubblicazione degli esiti delle domande presentate dal 21/6/99 al 20/7/99, approvazione della graduatoria dei relativi progetti e finanziamento della III^ fase di attività. Spesa complessiva L. 2.740.115.550=
Codice 15.3Formazione Professionale - F.S.E. Assistenza Tecnica Ob. 4 asse 3. Interventi per ladeguamento delle strutture delle Amministrazioni Provinciali alle nuove funzioni in materia di formazione professionale e di politica attiva del lavoro. Spesa L. 2.423.911.110.= Cap. vari bilancio 99
Codice 15.3Continuazione della collaborazione dei docenti della Formazione Professionale Ing. Giuseppe Beraudo (CSEA - SCPA) e Dott. Domenico Piegaia (Casa di Carità Arti e Mestieri) per le esigenze del sistema informativo per la didattica (S.INF.O.D.). Spesa L. 137.993.375. Capitoli vari bilancio 1999
Codice 15.1Direttiva relativa alla sperimentazione di azioni di formazione continua ad iniziativa individuale per lavoratori occupati: attribuzione delle risorse alle Province. Spesa complessiva L. 3.881.300.000= capp. vari bilancio 99
Codice 15.1Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994/99 - Progetti ammessi al finanziamento nella sesta fase di programmazione con D.G.R. n. 89-28764 del 23.11.1999, alla Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro, impegno di spesa di L. 136.260.000= Cap. di spesa: L. 46.736.000= cap. 20971/99 L. 47.692.000= Cap. 20976/99 L. 41.832.000= Cap. 20975/99
Codice 15.2D.G.R. n. 37-28912 del 13/12/99 - Finanziamento alle società consortili, costituite ai sensi dellart. 15 della L.R. n. 63/95, per un primo intervento di adeguamento alle norme di sicurezza delle strutture, degli impianti e delle attrezzature ad esse assegnate. Impegno di spesa L. 900.000.000.= Cap. 23785 - Bilancio 1999
Codice 15.9L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa datto dei rendiconti delle Province relativi allesercizio finanziario dellanno 1997 - Rendiconto della provincia del Verbano Cusio Ossola
Codice 15Revoca determinazione n. 982 del 1.12.1999 e dei relativi impegni di spesa
Codice 15.11Dlgs 468/97, art. 1, comma 2, lett. B): progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanze presentate alla C.R.I. del Piemonte da: Comune di Romano C.se (TO) l9.11.99, A.S.P. di Asti il 15.11.99, Comune di Moncalieri il 29.11.99, Comune di Grugliasco il 3.12.99, Provincia di Torino il 7.12.99
Codice 15Affidamento al Dr. Sebastiano Granieri del compito di collaborare al progetto Centri Risorse per quanto attiene alla ricerca e allaggiornamento della documentazione, a carattere regionale, statale, comunitario, inerente: lorientamento, la formazione e il mercato del lavoro
Codice 15Affidamento alla D.ssa Giuseppina Restivo del compito di collaboratore al progetto Centro Risorse per quanto attiene alla ricerca e allaggiornamento della normativa di riferimento a carattere regionale, statale, comunitario
Codice 15.9Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 97/99 - Misura 6.3. Impegno di spesa di L. 8.000.000.000 sui capitoli n. 26835, 26833 e 26836 del Bilancio 99. Erogazione a favore di Finpiemonte S.p.A.
Codice 15.1Parco Progetti di cui alle Circolari Ministeriali n. 144/1997 e n. 114/1998 - Convenzioni con gli Organismi Bilaterali per la realizzazione di interventi di ricerca, orientamento e formazione - Proroga termine per la conclusione delle attività
Codice 15.2Direttiva disoccupati Mercato del Lavoro 99/2000 - Determinazione n. 678 del 30/09/99 - Ob. 3 - Erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 3.671.184.781.= - Cap. 11400/99
Codice 15.3Sperimentazione del Master per il management formativo. Pagamento delle quote di partecipazione nel limite di 30 operatori del sistema formativo regionale. Spesa L. 220.000.000.= Capp. vari Bilancio 1999
Codice 15.3Programma di adeguamento organizzativo attuato dalle Province per la gestione delle nuove competenze previste dalla L.R. n. 63/95 e approvato con D.G.R. n. 197 - 22214 del 01/09/97. Erogazione del saldo finale per il periodo 1997 - 1999. Spesa L. 1.236.000.000.= Capitoli vari. Bilancio 1999
Codice 15.10L.R. n. 24/78 art. 6 lettera b). Contributi alle sezioni regionali di rappresentanza e tutela del movimento cooperativo. Anno 1999. L. 240.000.000 (cap. 11140/99)
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Creativando di Perino Claudia e Bartolini Paola di Torino
Codice 15.3Progetto sperimentale sullapprendistato, nellambito del Programma operativo Parco Progetti. Azioni di Assistenza Tecnica nei confronti delle Agenzie coinvolte nellintervento. Affidamento della realizzazione delle attività allAssociazione delle Agenzie Formative (AFPA). Spesa L. 331.284.906.= Capitoli vari/99
Codice 15.10L.R. 16/95. Attivazione sperimentale di servizi presso i Comuni della Regione Piemonte per laccompagnamento e il tutoraggio delle imprese giovanili. Art. 8 della L.R. 28/93 e L.R. 22/97. Impegno della somma di L. 150.000.000 sul cap. 11045/1999
Codice 15.10L.R. n. 67/94 art. 10. Fondo di Garanzia. Erogazione della somma di L. 1.000.000.000 a favore della Finpiemonte S.p.A. di Torino quale quota di partecipazione relativa allanno 1998, (20150/98)
Codice 15.10L.R. n. 67/94. Art. 9, commi 2 e 4. S.C. a R.L. Pusabren di Rocchetta Belbo (CN). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 280 del 19.05.99. Autorizzazione modifica Progetto di Sviluppo e autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa allanno 99 di L. 51.500.000. Erogazione formazione: anno 98 L. 5.003.600. (Cap. 11150/98). Rettifica termini anno 99
Codice 15.10L.R. n. 67/94. Art. 9, comma 2. Art. 11. S.C. a R.L. San Giuseppe di Tortona (AL). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 145 del 25.03.1999. Autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa allanno 1999 di L. 13.125.000. Erogazione formazione anno 1998: L. 10.752.500 (Cap. 11150/1998)
Codice 15.10L.R. n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 - Art. 4, comma 3 - D.G.R. n. 185-21670 del 04.08.1997. Autorizzazione a Finpiemonte S.p.A. a prelevare la somma di L. 10.855.572 per rimborso spese di gestione del fondo rotativo, relativo allanno 1998
Codice 15.10L.R. 12 dicembre 1994, n. 67, art. 5 - D.G.R. n. 28-43928 del 20/03/1995. Autorizzazione a Finpiemonte S.p.A. a prelevare la somma di L. 28.284.000 per rimborso spese di gestione del fondo rotativo relativo allanno 1998
Codice 15.10L.R. 67/94 - Non ammissibilità della domanda presente dalla S.C. a r.l. T.F. di Torino
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Ra di Bessone, Falco & Ruo Roch di Bibiana
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo Mare Chiaro di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 17.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 17.500.000. Contributi: avvio L. 2.794.450 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 779.000 (cap. 11173/1999), erogazione
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Nieddu Giovanna di Cavour (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 56.345.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 56.345.000. Contributi: avvio L. 1.240.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.000.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda di contributo e finanziamento presentata dallImpresa Conchiglia Blu di Galantin Gabriele di Borgosesia (VC)
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. Financialife di Carola Raimondo e C. di Alba (CN)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. S.C. a R.L. Tiellebi di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 177.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 120.000.000. Contributi: avviamento L. 39.886.488 (cap. 20130/1999), erogazione; formazione L. 22.500.000 di cui L. 7.500.000 sul cap. 11150/1999
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale T.D. Scavi di Villette (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 47.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 47.500.000. Contributi: avvio L. 584.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.500.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo Glitter di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 52.434.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 52.434.000. Contributi: avvio L. 2.928.167 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 10.000.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10L.R. 67/94. S.C. a R.L. Cotrama Arts di Torino. Finanziamento concesso con D.G.R. n. 115-18517 del 21.04.1997. Erogazione contributo formazione anno 1998: L. 7.500.000 (cap. 11150/1998). Attuazione del Progetto di Sviluppo
Codice 15.10L.R. 67/94. S.C. a R.L. Recupero Ambientale di Perosa Argentina (TO). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 95 del 31.03.1998. Attuazione del Progetto di Sviluppo
Codice 15.10L.R. 67/94. S.C. a R.L. Valli Unite del Canavese di Borgiallo (TO). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 104 del 07.04.1998. Attuazione alla modifica ed attuazione del Progetto di Sviluppo
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Studio Borgaro di Borgaro Torinese (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 10.800.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 10.800.000. Contributi: avvio L. 4.560.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 500.000 (cap. 11173/2000)
Codice 15.10L.R. 67/94. S.C. a R.L. LA.VER. di Verbania. Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 69 del 23.03.1998. Autorizzazione a Finpiemonte a chiedere la restituzione in via anticipata della somma di L. 9.044.000. Attuazione del Progetto di Sviluppo
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-. Impresa individuale Mercante in Fiera di Ciriè (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 10.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 10.500.000
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo Link Pubbliche Relazioni di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 5.504.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 5.504.000. Contributi: avvio L. 2.449.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 7.880.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale La Tavolozza di Stefania Febbo di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 15.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 15.000.000. Contributi: avvio L. 16.250.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 600.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice Suntribe di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 13.029.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 43.029.000. Contributi: avvio L. 7.817.350 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.620.000 (cap. 11173/1999), erogazione
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Ottica Foto Vogue 2" di Leinì (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 48.125.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 48.125000. Contributi: avvio L. 4.182.500 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.250.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo Coccinella di Chivasso (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 66.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 66.500.000. Contributi: avvio L. 10.500.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 4.500.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Zampoli Patrizia di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 17.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 17.500.000. Contributi: avvio L. 330.550 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 800.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Casual Outlet di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 25.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 25.000.000. Contributi: avvio L. 1.429.550 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 832.000 (cap. 11173/1999), erogazione
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Liuni Serena di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 62.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 62.500.000. Contributi: avvio L. 2.100.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.000.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15Termine della concessione a titolo gratuito da parte della Regione Piemonte a favore dellex Ufficio Regionale del Lavoro e della Massima Occupazione del Piemonte di apparecchiature informatiche, accessori e software di sistema e gestionale
Codice 15.3Variazione delle Determine: numero 99 del 1997, numero 96 del 1999, numero 584 el 1998, numero 37 del 1999, numero 313 del 1999, numero 74 del 1999, numero 8 del 1999
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata Profilo Design di Grugliasco (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 52.200.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 52.200.000. Contributi: avvio L. 13.293.230 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 10.000.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Barletta Giuseppe di Leinì (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 33.250.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 33.250.000. Contributi: avvio L. 2.605.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.500.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Zaramella Paola di Predosa (AL). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 9.833.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 9.833.000. Contributi: avvio L. 4.683.450 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 3.204.800 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale De Petris Pollini Maurizio di Santa Maria Maggiore (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 33.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 33.000.000. Contributi: assistenza tecnica L. 1.495.900 (cap. 11173/1999), erogazione
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice Clayart di Cambiano (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 38.530.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 38.530.000. Contributi: avvio L. 9.885.052 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 6.250.000 (cap. 11173/2000)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Tuo Logo di San Colombano (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 16.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 16.500.000. Contributi: avvio L. 9.090.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.250.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Palestra Meyners Club di Villanova dAsti (AT). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 74.817.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 74.817.000. Contributi: avvio L. 2.321.850 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 3.520.000 (cap. 11173/1999)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata Multimedia Net di Omegna (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 25.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 25.000.000. Contributi: avvio L. 4.776.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.000.000 (cap. 11173/1999), erogazione
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Video Vercelli 245" di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 28.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 28.500.000. Contributi: avvio L. 286.500 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 900.000 (cap. 11173/1999), erogazione
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Libreria Aleste di Vercelli. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 41.246.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 41.246.000. Contributi: avvio L. 6.904.734 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.580.000 (cap. 11173/1999), erogazione
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice Prosciutto e Formaggio di Asti. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 53.139.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 53.139.000. Contributi: avvio L. 10.313.319 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.860.700 (cap. 11173/1999), erogazione
Codice 15.11D.lgs 468/87, art. 1 comma 2, lettera B): Progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanze presentate alla C.R.I. del Piemonte da: Città di Valenza (AL) 15.12.99, Provincia di Vercelli 17.12.99, Comune di Acqui Terme (AL) 20.12.99
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Impresa STAM.P.LAST. di Pagliasso Flaviana di Torino
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. Teseo Telefonia Servizi Organizzati di Calandra Alberto e C. di Alessandria
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Profumeria e Solarium Gardenia Blu di Mosca S. e Sesini M. di Biella
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. Trend di Matarrese Giuseppina e C. di Carmagnola (TO)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Mentalità Ultras di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 2.507.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 2.507.000. Contributi: avvio L. 3.968.334 (cap. 11172/2000)
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata Sans Souci di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 100.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 100.000.000. Contributi: avvio L. 3.260.000 (cap. 11172/1998), erogazione
Codice 15.10Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Centro Villa Beria di Mathi (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 24.650.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 24.650.000. Contributi: assistenza tecnica L. 1.750.000 (cap. 11173/1998), erogazione
Codice 15.11D.lgs 468/97, art. 1, comma 2, lettera b): progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanza presentata alla C.R.I. del Piemonte dal Comune di Novi Ligure (AL) 24/12/1999
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla impresa La Griffe Creativi di Marchelli Carlo di Nizza Monferrato (AT)
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dallimpresa Dolci e Delizie di Gargano C. di Vignale Monferrato (AL)
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata Cleder, di Torino
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla impresa Il Rullino di Terlingo Maria di Torino
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Olifax di Minotti Arpino e Nobile Sabino di Torino
Codice 15.10L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Oasi Informatica di Benzi Pierpaolo & Moroni Aurelio di Torino
NAVIGAZIONE INTERNA E PORTI
D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 3/RRegolamento regionale recante: Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque piemontesi del Lago Maggiore.
D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 4/RRegolamento regionale recante: Disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Viverone.
D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 5/RRegolamento regionale recante: Modifica al Regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo.
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 58 - 29547Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque piemontesi del Lago Maggiore. Approvazione regolamento
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 59 - 29548Disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Viverone. Approvazione nuovo regolamento
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 60 - 29549Modifica al regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo
OPERE PUBBLICHE
D.P.G.R. 12 aprile 2000, n. 39L.R. 21.03.1984 n. 18 - Nomina di un membro in sostituzione di un componente dimissionario del Comitato Regionale per le Opere Pubbliche - Sezione Infrastrutture
RADIO E TELEVISIONE
D.P.G.R. 14 aprile 2000, n. 1/RRegolamento regionale recante: Nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dellautorizzazione regionale allinstallazione e modifica degli impianti di teleradiocomunicazioni di cui alla legge regionale 23 gennaio 1989, n. 6".
Circolare del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 4/ASA/LAPD.G.R. n. 74-29563 del 1.03.2000 e D.G.R. 75-29564 del 1.3.2000 relative ai criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dellautorizzazione regionale per impianti di teleradiocomunicazione. Circolare applicativa
SANITA
D.P.G.R. 6 aprile 2000, n. 38Profilassi dellinfluenza aviare - Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Brandizzo
TUTELA DELLAMBIENTE
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 22 - 29512L.R. n. 59/95, art. 25. Finanziamenti a Cooperative e Associazioni di Volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Criteri e modalità di concessione dei contributi regionali. Accantonamento di Lire 1.300.000.000 cap. 27035/00
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 75 - 29564Approvazione del regolamento regionale relativo ai nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dellautorizzazione regionale allinstallazione e modifica degli impianti di teleradiocomunicazioni di cui alla L.R. 23 gennaio 1989, n. 6
Codice 22.5L.R. 59/95, art. 25 - D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000. Incentivi a favore di Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Modalità e termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento
TUTELA DEL SUOLO
Comunicato della Direzione Regionale Servizi Tecnici di PrevenzioneElenco dei nominativi dei committenti e dei soggetti intervenuti nella progettazione ed esecuzione dellopera nonchè esito del controllo a campione per le costruzioni in zona sismica estratte il 12/1/2000
URBANISTICA
D.G.R. 10 aprile 2000, n. 23 - 29829L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Montemagno (AT). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso. Approvazione
D.G.R. 10 aprile 2000, n. 24 - 29830L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Crevoladossola (V.C.O.). Approvazione
D.G.R. 10 aprile 2000, n. 25 - 29831L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Tornaco (NO). Variante n. 1 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
Parte I
ATTI DELLA REGIONE
LEGGI E REGOLAMENTI
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 1/R.
Regolamento regionale recante: Nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dellautorizzazione regionale allinstallazione e modifica degli impianti di teleradiocomunicazioni di cui alla legge regionale 23 gennaio 1989, n. 6.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Visto larticolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;
Vista la legge regionale 23 gennaio 1989, n. 6;
Visto il decreto ministeriale 10 settembre 1998, n. 381;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 75-29564 del 1 marzo 2000;
Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto
EMANA
il seguente regolamento:
Art. 1.
1. I titolari o legali rappresentanti degli apparati per teleradiocomunicazioni, funzionanti nelle gamme di frequenza da 10 KHz a 300 GHz devono, ai fini sanitari per il rilascio dellautorizzazione di cui allarticolo 1 della L.R. 6/1989, presentare domanda indirizzata al Sindaco del Comune in cui è o verrà installato limpianto.
2. Tale domanda dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:
a) dichiarazione del titolare o legale rappresentante dellapparato per teleradiocomunicazioni attestante la potenza media fornita al sistema irradiante presentata unitamente a copia fotostatica di un documento di riconoscimento del sottoscrittore.
b) parere sanitario rilasciato dallAgenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), salvo quanto previsto allarticolo 4, comma 2.
Art. 2.
1. Per lottenimento del parere sanitario di cui allarticolo 1, i titolari o legali rappresentanti degli apparati devono inviare formale domanda allARPA.
2. Tale domanda, presentata unitamente a copia fotostatica di un documento di riconoscimento del sottoscrittore, deve contenere la dichiarazione della potenza media fornita al sistema irradiante e lelenco degli allegati di cui deve essere corredata la domanda stessa:
a) scheda riportata nellAllegato A al presente regolamento debitamente compilata e aggiornata;
b) diagrammi angolari di irradiazione orizzontale e verticale del sistema irradiante, compilati con incremento da 1° ad un massimo di 10° e a partire da 0° fino ad almeno 180° per il diagramma orizzontale e compilati con incremento da 1° ad un massimo di 3° a partire da 0° fino ad almeno 90° per il diagramma verticale. In tali diagrammi deve essere riportata lattenuazione in dB del campo. Se forniti su supporto informatico i diagrammi dovranno essere in formato ASCII. Tali diagrammi o la lettera di trasmissione degli stessi dovranno essere firmati dal legale rappresentante dellapparato per teleradiocomunicazioni o da un suo tecnico incaricato;
c) estratto di mappa catastale in scala 1:1500 della zona circostante il punto di installazione con indicate le curve di livello altimetriche, il nord geografico, il punto di installazione e le abitazioni presenti o in costruzione al momento della domanda con indicati i piani fuori terra nonché i luoghi di pubblico accesso in un raggio di 300 metri dal punto di installazione.
3. Tutti i suddetti documenti devono essere consegnati firmati dal titolare o dal legale rappresentante o da un suo tecnico incaricato.
Art. 3.
1. LARPA invierà il parere sanitario al Sindaco del Comune sede dellinstallazione dellemittente. Il parere sanitario deve contenere la denominazione dellemittente, le caratteristiche dellimpianto e la fascia di rispetto di cui allarticolo 2 della legge regionale 23 gennaio 1989, n. 6.
Art. 4.
1. Il parere sanitario di cui allarticolo 1 verrà rilasciato sulla base di valutazione dellesposizione a campi elettromagnetici assumendo i limiti stabiliti dal decreto ministeriale 10 settembre 1998, n. 381.
2. Ad esclusione degli impianti il cui funzionamento è finalizzato a collegamenti di tipo ottico (punto-punto), i valori indicati in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore non si riscontrano per apparati la cui potenza media fornita al sistema irradiante sia inferiore o uguale a 5W oltre una distanza di 10 metri nella direzione di massimo irraggiamento e oltre una distanza di 1 metro nelle direzioni laterali e posteriori (comprese tra gli angoli di 90° e 270° dalla direzione di massimo irraggiamento) di emissione per cui non necessitano del parere di cui sopra e dellautorizzazione regionale. Tuttavia in caso di installazione o modifica di tali impianti i gestori dovranno preventivamente comunicarne le caratteristiche al Comune e allARPA, con le modalità indicate allarticolo 2.
Art. 5.
1. Il rispetto delle condizioni alle quali è stata subordinata lautorizzazione sarà verificato periodicamente dallARPA.
2. I risultati delle verifiche effettuate dallARPA devono essere comunicati allAutorità sanitaria locale, alla Provincia e alla Regione.
3. Nel caso in cui si riscontri il superamento dei limiti di cui allarticolo 4, lARPA procede alla valutazione della riduzione da apportare ai contributi dei campi elettromagnetici generati da diverse sorgenti, che concorrono a tale superamento, secondo le modalità di cui allAllegato C del d.m. 381/1998.
4. LAutorità sanitaria locale deve diffidare le emittenti interessate a modificare entro 15 giorni le caratteristiche di emissione degli impianti al fine di far rientrare il valore di campo rilevato nei limiti consentiti.
5. Scaduto il termine della diffida, in presenza del permanere del superamento del limite, il Sindaco dovrà procedere alla disattivazione dellimpianto dandone immediata comunicazione alla Provincia, alla Regione e agli organi tecnici e ausiliari periferici delle Autorità centrali competenti per le teleradiocomunicazioni.
6. Nel caso in cui si riscontri lesistenza di impianti già attivati, ma non sottoposti ad autorizzazione o della cui installazione non è stata data alcuna comunicazione al Comune o allARPA, il Sindaco dovrà altresì procedere alla disattivazione dellimpianto dandone immediata comunicazione alla Provincia ed alla Regione.
Art. 6.
1. A seguito della avvenuta riduzione a conformità, il gestore dellimpianto o, nel caso di più gestori, i consorzi da questi liberamente costituiti, può procedere alladozione di piani di risanamento, che interessano il sito di attuale localizzazione, comprendenti misure tecniche ovvero tecnologiche di modernizzazione degli impianti, unitamente a misure organizzative e di razionalizzazione mediante condivisione su tralicci comuni, ovvero ipotesi di rilocalizzazione in altri siti. Tali piani dovranno contenere anche la specificazione dei tempi di realizzazione degli interventi.
2. I piani di risanamento devono acquisire il preventivo parere da parte degli organi tecnici e ausiliari periferici delle Autorità centrali competenti per le teleradiocomunicazioni e dellARPA e devono essere successivamente trasmessi alle Amministrazioni comunali interessate dalle azioni di risanamento e/o da eventuale rilocalizzazione che li approvano, sentita la Provincia territorialmente competente.
3. Ai fini dellacquisizione dei pareri di competenza sono indette dalle Amministrazioni comunali titolari del potere di autorizzazione degli impianti, secondo le procedure della legge 7 agosto 1990, n. 241 e della legge 15 maggio 1997, n. 127, apposite conferenze dei servizi con le Amministrazioni che a vario titolo devono esprimere una propria determinazione e/o parere. Le conferenze devono essere attivate entro 30 giorni dalla data di ricevimento del piano.
4. Le Amministrazioni comunali, con il supporto tecnico dellARPA e degli organi tecnici e ausiliari periferici delle Autorità centrali competenti per le teleradiocomunicazioni, sono deputate al controllo della conforme realizzazione del piano approvato e in qualsiasi momento possono sospenderne lesecuzione al verificarsi di condizioni di difformità rispetto a quanto è contenuto nel piano.
5. I piani di risanamento possono essere dichiarati dalle Amministrazioni comunali di pubblico interesse, urgenti e indifferibili.
Art. 7.
1. La fascia di rispetto di cui allarticolo 2, punto 2, della l.r. 6/1989 è rappresentata dalla porzione di spazio contenuta in un parallelepipedo regolare con base rettangolare.
2. Per ogni impianto il parallelepipedo di cui sopra viene definito in modo da avere laltezza corrispondente al segmento di retta contenuta nella direzione ( o di una delle direzioni) di massimo irradiamento. Tale segmento è delimitato dai due punti in cui il valore di campo elettrico si riporta ai limiti di cui allarticolo 4. La base del parallelepipedo dovrà essere di dimensioni tali da impedire che punti con valore di campo maggiore o uguale ai limiti di cui allarticolo 4 si trovino allesterno del parallelepipedo.
3. La fascia di rispetto riportata sia nel parere sanitario rilasciato dallARPA che nellautorizzazione regionale viene indicata con i seguenti parametri:
a) altezza del parallelepipedo;
b) distanza dal centro elettrico del sistema irradiante e base del parallelepipedo nella direzione di massimo irraggiamento;
c) dimensioni della base con lindicazione della relativa orientazione rispetto al terreno.
Art. 8.
1. Il Sindaco del Comune ove è o verrà installato limpianto, ricevuto il parere sanitario da parte dellARPA, provvederà ad inoltrare agli uffici regionali competenti copia conforme alloriginale della domanda del titolare o del legale rappresentante dellapparato per teleradiocomunicazione, del parere sanitario, della dichiarazione di potenza e dellautorizzazione edilizia per il rilascio dellautorizzazione di cui allarticolo 1 della l.r. 6/1989, verificando che nella predetta documentazione sia indicata in modo univoco lesatta localizzazione dellimpianto.
2. Relativamente agli impianti con potenza media fornita al sistema irradiante inferiore o uguale a 5W, i gestori degli impianti dovranno presentare al Sindaco la denuncia di inizio attività e la documentazione di cui allarticolo 2.
Art. 9.
1. I pareri sanitari rilasciati successivamente allentrata in vigore del d.m. 381/1998 mantengono la loro validità fermo restando il mantenimento delle caratteristiche tecniche e di funzionamento dellimpianto.
2. Relativamente ai pareri sanitari rilasciati prima dellentrata in vigore del d.m. 381/1998, i titolari o legali rappresentanti degli apparati, entro 90 giorni devono richiedere un nuovo parere allARPA e inviare alla medesima una dichiarazione attestante che permangono i parametri tecnici e di potenza dellimpianto a cui il parere sanitario si riferisce.
Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
Torino, addì 14 aprile 2000
Enzo Ghigo
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 2/R.
Regolamento regionale recante: Modifiche agli articoli 4 e 12 del regolamento per lattuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Visto larticolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;
Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457;
Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 1522 del 4 aprile 1995;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 56-29545 del 1 marzo 2000;
Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto
EMANA
il seguente regolamento:
Art. 1.
1. Dopo il primo comma dellarticolo 4 del regolamento per lattuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, è inserito il seguente:
Per gli interventi di nuova costruzione, recupero e manutenzione straordinaria, per i quali risultano espletati gli appalti per laffidamento dei lavori, ovvero il riappalto dei lavori necessari al completamento dellopera, a decorrere dal 1° febbraio 1997, con progetti conformi ai disposti di cui alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, come modificata dalle leggi 2 giugno 1995, n. 216 e 18 novembre 1998, n. 415, sono riconosciute, su parere favorevole espresso dalla Commissione tecnica consultiva, le seguenti aliquote percentuali:
a1) alla A.T.C. competente per territorio, per il funzionamento delle Commissioni preposte allassegnazione degli alloggi, per lespletamento delle funzioni di Tesoreria dei fondi assegnati ai Comuni, nonché per il funzionamento della Commissione tecnica consultiva:
- per importi di lavori fino a 3.000 milioni il 3%;
- per importi di lavori superiori a 3.000 milioni il 2,2%;
b1) alla stazione appaltante, per le spese di progettazione, gestione dellappalto, direzione lavori, sicurezza, collaudo e verifiche tecniche, le aliquote massime ammissibili sono le seguenti:
- nuove costruzioni: il 17% per importi di lavori inferiori a 1.000 milioni, il 15,5% per importi di lavori compresi fra 1.000 e 2.000 milioni, il 13% per importi superiori;
- recupero e manutenzione straordinaria: il 19% per importi di lavori inferiori a 300 milioni, il 16,5% per importi compresi fra 300 e 1.000 milioni, il 15,5% per importi superiori;
c1) alla A.T.C. competente per territorio, per lespletamento delle funzioni di Tesoreria dei finanziamenti assegnati ai Comuni per gli investimenti non residenziali nellambito dei Programmi di recupero urbano (PRU), lo 0,3 % dellimporto dei lavori.
Art. 2.
1. Il primo capoverso del decimo comma dellarticolo 12 del regolamento per lattuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, è sostituito dal seguente:
Le spese tecniche riconosciute alla stazione appaltante, di cui allarticolo 4, relative agli interventi già localizzati ovvero al riappalto dei lavori necessari al completamento dellopera sono calcolate una sola volta con riferimento allimporto risultante dal Q.T.E. n. 1 di progetto e rimangono invariate con la compilazione dei quadri economici successivi. I pagamenti relativi ai contributi e rimborsi spese di cui allarticolo 4 avvengono con la seguente cadenza:.
Al secondo capoverso del decimo comma dellarticolo 12 del regolamento per lattuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, le parole: alla lettera a) 1° comma del precedente articolo 4 sono sostituite dalle seguenti: per lA.T.C. provinciale dallarticolo 4;
Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
Torino, addì 14 aprile 2000
Enzo Ghigo
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 3/R.
Regolamento regionale recante: Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque piemontesi del Lago Maggiore.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Visto larticolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;
Visto il regio decreto 30 marzo 1942, n. 327;
Visto il D.P.R. 28 giugno 1949, n. 631;
Visti i DD.P.R. 14 gennaio 1972, n. 5 e 24 luglio 1977, n. 616;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 58-29547 del 1 marzo 2000;
Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto
EMANA
il seguente regolamento:
Capo I
AMBITO DI APPLICAZIONE
Art. 1.
(Circolazione delle unità di navigazione)
1. Nella fascia costiera, sino ad una distanza di metri 150 dalla riva, la navigazione è consentita soltanto ai natanti a vela, a remi, a pedale, alle tavole a vela, alle unità intente alla pesca professionale e dilettantistica. Tali unità a motore devono essere condotte ad una velocità consona allesercizio della pesca alla traina.
2. Alle unità a motore è consentito lattraversamento della fascia di cui al comma 1, per la via più breve (perpendicolarmente alla costa), ad una velocità non superiore a 10 km/h (5 nodi circa).
3. Oltre la fascia lacuale di cui al comma 1, la velocità diurna e notturna delle unità di navigazione non può superare il limite massimo di 45 km/h (25 nodi circa), tranne che per le unità esclusivamente dotate di luce bianca di segnalazione a 360 gradi, per le quali la velocità notturna massima consentita è di 14 km/h (7 nodi circa).
4. E comunque fatto obbligo ai conducenti delle unità di navigazione di regolare la velocità del mezzo in modo da non costituire pericolo per le persone e per le altre unità, tenendo conto della densità del traffico, della visibilità e dello stato del lago.
5. Le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 non si applicano:
a) alle unità adibite in operazioni di soccorso, alle unità in servizio della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza, delle Forze dellOrdine, della Provincia e dellEnte Regione;
b) alle unità con targa temporanea ed operative appositamente autorizzate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci;
c) alle unità in servizio di trasporto pubblico di linea e non;
d) alle unità adibite a operazioni di controllo, assistenza e giuria durante lo svolgimento di manifestazioni sportive autorizzate.
6. Alle unità da competizione, oltre la fascia lacuale di cui al comma 1, è ammesso il superamento della velocità massima di 45 km/h (25 nodi circa) in deroga a quanto disposto dal comma 3.
Art. 2.
(Norme di comportamento in navigazione)
1. Tutte le unità che governano hanno lobbligo di tenersi almeno a metri 50 dalle unità in servizio pubblico di linea nonché di osservare particolare prudenza in prossimità degli scali del servizio di trasporto pubblico di linea e non, dei porti, delle scuole a vela, motonautiche e di sci nautico e nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto dacqua, corridoi di uscita, ecc.).
2. A tutte le unità di navigazione è consentito lattraversamento delle rotte del servizio di trasporto pubblico di linea evitando tuttavia, in modo assoluto, di costituire ostacolo alla navigazione delle unità stesse.
3. E vietato:
a) ostacolare la rotta, lentrata e luscita dai porti nonché lapprodo ai pontili delle unità in servizio pubblico di linea e non;
b) ostacolare le unità impegnate in operazioni di pesca professionale nonché le unità o i soggetti impegnati in manifestazioni autorizzate ai sensi dellarticolo 13;
c) seguire nella scia a distanza inferiore a metri 50 le unità trainanti sciatori nautici;
d) accedere con qualsiasi unità nelle zone riservate alla balneazione, in quelle mantenute a canneto ed in quelle di rilevanza archeologica o naturalistica appositamente individuate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci;
e) lammaraggio ed il decollo di idrovolanti e di altri tipi di aeromobili, salvo negli eventuali corridoi ed aree appositamente concesse dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.
4. Non è consentita la navigazione ad unità da competizione fatto salvo nel caso di manifestazioni, indette dalla Federazione Italiana Motonautica (FIM), ed allenamenti autorizzati ai sensi dellarticolo 13.
5. I divieti di cui al comma 3, lettera e), non si applicano in caso di soccorso ai mezzi in servizio della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza e delle Forze dellOrdine.
Art. 3.
(Servizio di trasporto pubblico di linea)
1. Le unità di linea in entrata nei porti devono sempre dare la precedenza alle unità di linea in uscita e, se necessario, devono fermarsi ed attendere, allesterno dei porti ovvero ad una distanza di sicurezza, le unità di linea che manovrano per luscita dal porto.
2. Le unità di linea devono manovrare in entrata ed in uscita dai porti, dagli ormeggi e dai pontili al minimo consentito dei giri del motore e con scafo dislocante.
3. Larrivo e la partenza dai porti delle unità di linea deve avvenire con scafo dislocante ad una distanza di sicurezza dallimboccatura del porto ovvero dagli ormeggi e dai pontili.
Art. 4.
(Sci nautico e altri sport al traino)
1. Lesercizio dello sci nautico può essere effettuato:
a) per conto proprio;
b) per conto terzi con motoscafi noleggiati al pubblico;
c) dalle scuole di sci nautico, società sportive ed altri sodalizi nautici.
2. E vietato lesercizio dello sci nautico nello specchio dacqua compreso tra lIsola Bella e lIsola Superiore e la riva antistante più prossima (lido di Carciano - hotel Lido Palace).
3. Nellesercizio dello sci nautico per conto proprio (libero) e per conto terzi (a mezzo di unità noleggiate o locate al pubblico) si osservano le seguenti norme:
a) la pratica dello sci nautico è consentita dalle ore 8.00 sino al tramonto, con tempo favorevole, nelle acque distanti almeno metri 150 sia dalla costa sia dalle isole;
b) i conduttori delle unità sono assistiti da persone esperte del nuoto;
c) sulle unità, oltre al conducente ed allaccompagnatore esperto di nuoto, può essere trasportato un numero massimo di occupanti pari alla portata dellimbarcazione; nel numero degli occupanti vanno computati anche gli sciatori trainati;
d) la partenza ed il rientro dello sciatore devono avvenire esclusivamente in acque libere dai bagnanti e da imbarcazioni nonché entro appositi corridoi di lancio concessi dal Settore regionale Navigazione interna e Merci oppure oltre metri 150 dalla costa;
e) durante le varie fasi del traino la distanza tra il mezzo e lo sciatore nautico non deve mai essere inferiore a metri 12;
f) le unità adibite allo sci nautico devono essere munite di dispositivo per linversione della marcia e per la messa in folle del motore nonché devono essere dotate di unadeguata cassetta di pronto soccorso e di un salvagente per lo sciatore trainato;
g) la distanza laterale di sicurezza dagli altri natanti di un autoscafo trainante uno sciatore non deve essere inferiore a metri 50;
h) gli sciatori devono indossare i giubbotti di salvataggio;
i) la velocità massima raggiungibile è di 45 km/h (25 nodi circa);
l) le unità adibite allo sci nautico devono essere munite di dispositivi di traino e di specchietto retrovisore previsti dalle normative vigenti in materia;
m) il conduttore deve avere con sé patente nautica valida qualsiasi sia la potenza del motore istallato sullunità.
4. Chiunque intenda posizionare sulle acque piemontesi del lago Maggiore: corridoi di lancio, trampolini di salto, campi di slalom, deve preventivamente chiedere apposita autorizzazione al Settore regionale Navigazione interna e Merci.
5. Le scuole di sci nautico, le società sportive e gli altri sodalizi nautici, nellesercizio delle specialità discipline classiche, piedi nudi, sci nautico disabili, velocità e wakeboard osservano le seguenti norme:
a) allinterno di apposite aree concesse dal Settore regionale Navigazione interna e Merci alla Federazione Italiana Sci Nautico (FISN), dalle ore 8.00 sino al tramonto, con tempo favorevole, è ammesso il superamento della velocità massima di 45 km/h (25 nodi circa). Allinterno di tali aree possono navigare solo unità riconosciute dalla FISN idonee allimpiego per scuola ed agonismo, in possesso di relativa certificazione e condotte da persone in possesso di abilitazione federale. In tali aree valgono le normative vigenti dei regolamenti sportivi relativi alle singole specialità. Per la pratica dello sci nautico specialità velocità è ammissibile una sola zona lacuale predeterminata;
b) allinterno delle aree di cui alla lettera a), possono essere posizionate le attrezzature necessarie per lo svolgimento dellattività sportiva;
c) le aree di cui alla lettera a), non possono essere situate: lungo le rotte di accesso ai porti, in prossimità delle loro imboccature, nelle zone riservate alla pesca professionale ed in prossimità dei pontili di approdo dei battelli che effettuano servizio di trasporto pubblico di linea e non. Le aree devono essere opportunamente segnalate anche nelle ore notturne;
d) per lattività agonistica e di addestramento svolta al di fuori delle aree di cui alla lettera a), valgono le norme di cui al comma 3;
e) le unità di navigazione devono riportare evidenti contrassegni rilasciati dalla FISN ed essere iscritte al registro nautico della medesima federazione;
f) il conduttore deve avere con sé patente nautica valida ed essere abilitato quale pilota dalla FISN.
6. Le attività comportanti altre forme di traino (paracadute ascensionale, aquiloni e dispositivi similari) sono consentite previa autorizzazione rilasciata dal Settore regionale Navigazione interna e Merci, ai sensi dellarticolo 55, comma 7, della legge 20 gennaio1997, n. 19 (Ratifica ed esecuzione della convenzione tra lItalia e la Svizzera per la disciplina della navigazione sulle acque sul lago Maggiore e sul lago di Lugano, con allegati, fatta sul lago Maggiore il 2 dicembre 1992).
Art. 5.
(Moto dacqua e mezzi similari)
1. La navigazione delle moto dacqua e degli altri mezzi similari motorizzati possono avvenire alle seguenti condizioni:
a) dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00, nelle acque distanti almeno metri 150 sia dalla costa sia dalle isole;
b) ad una velocità massima non superiore a 30 km/h (16 nodi circa);
c) i conduttori delle unità devono essere muniti di patente nautica quando previsto per legge;
d) durante la navigazione il conduttore deve obbligatoriamente indossare un regolare giubbotto di salvataggio ed idonea muta di salvataggio;
e) è vietata la navigazione lungo le rotte dei battelli in servizio di linea;
f) è vietato seguire la scia delle unità di navigazione ad una distanza inferiore ai metri 100;
g) è vietato il deposito delle moto dacqua e unità similari su spiaggia o su aree demaniali;
h) è vietata la navigazione nello specchio dacqua compreso tra lIsola Bella e lIsola Superiore e la riva antistante più prossima (Lido di Carciano - Hotel Lido Palace).
2. Le moto dacqua e mezzi similari possono attraversare a motore, per la via più breve (perpendicolarmente alla costa), la fascia costiera di cui allarticolo 1, comma 1, purché lunità sia condotta ad una velocità tale da non permettere che il tubo di scarico del mezzo, nella spinta propulsiva, emerga dallacqua. La velocità non deve comunque superare i 5 km/h (3 nodi circa).
3. Allinterno di apposite aree concesse dal Settore regionale Navigazione interna e Merci alla FIM, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00, è ammesso il superamento della velocità massima di 30 km/h (16 nodi circa). In tali aree valgono le normative vigenti dei regolamenti sportivi relativi alle singole specialità.
4. Allinterno delle aree di cui al comma 3, possono essere posizionate le attrezzature necessarie per lo svolgimento dellattività sportiva.
5. Le aree di cui al comma 3, non possono essere situate: lungo le rotte di accesso ai porti, in prossimità delle loro imboccature, nelle zone riservate alla pesca professionale ed in prossimità dei pontili di approdo dei battelli che effettuano servizio di trasporto pubblico di linea e non. Le aree devono essere opportunamente segnalate anche nelle ore notturne.
6. Le unità devono riportare evidenti contrassegni rilasciati dalla FIM ed essere in possesso di documento che ne certifichi luso agonistico.
7. E facoltà delle Amministrazioni locali rivierasche assumere provvedimenti atti sia a vietare sia a regolamentare, con norme più restrittive, luso delle moto dacqua e degli altri mezzi similari nellambito del proprio territorio comunale.
Art. 6.
(Tavole a vela windsurf)
1. Luso delle tavole a vela è consentito solo di giorno e con buona visibilità da unora dopo lalba al tramonto.
2. I conduttori devono regolare il natante in modo da non creare situazioni di pericolo o di intralcio alla navigazione ed a tal fine devono tenere tra di loro sempre una distanza di almeno metri 10. I conduttori devono sempre indossare regolare giubbotto di salvataggio e non possono portare persone o animali a bordo.
3. Limpiego delle tavole a vela è vietato:
a) sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;
b) allinterno dei porti e nelle loro vicinanze;
c) entro metri 150 dalla riva nelle zone occupate dai bagnanti;
d) nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto dacqua, corridoi di uscita, ecc.).
4. Le scuole di tavole a vela devono inoltre:
a) rispettare le norme generali di sicurezza predisposte dalla Federazione Italiana Vela (FIV);
b) essere coperte da assicurazione per responsabilità civile anche a favore degli allievi.
Art. 7.
(Natanti a remi e a pedali:
canoe, jole, sandolini, pattini)
1. Lutilizzo di piccoli natanti a remi o a pedali (canoe, jole, sandolini, pattini, ecc.) è consentito con lago calmo e con buone condizioni meteorologiche. Su tali natanti può essere trasportato un numero di persone che abbiano la possibilità tecnica di stare sedute.
2. Limpiego dei piccoli natanti di cui al comma 1, è vietato sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea, allinterno dei porti e nelle loro vicinanze, nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto dacqua, corridoi di uscita, ecc.).
Art. 8.
(Balneazione)
1. E vietata la balneazione:
a) allinterno dei porti ed in prossimità dei loro accessi;
b) nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto dacqua, corridoi di uscita, ecc.);
c) presso i pontili pubblici e nelle loro vicinanze.
2. Chiunque intenda praticare la balneazione oltre metri 150 dalla costa deve essere assistito da unità di appoggio ed indossare calottina rossa.
3. Le strutture ricettive turistiche rivierasche devono essere dotate di personale idoneo a prestare soccorso ai bagnanti.
Art. 9.
(Attività subacquea)
1. Nello svolgere attività subacquea devono essere rispettate le seguenti prescrizioni:
a) è obbligatorio segnalare la propria presenza mediante boa con bandiera rossa con striscia diagonale bianca;
b) qualora venga utilizzata ununità di appoggio questa deve inalberare lapposita bandiera; il subacqueo è tenuto a non allontanarsi oltre ad un raggio di metri 50 dallunità di appoggio;
c) è vietato praticare immersioni sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;
d) è vietato praticare immersioni nei porti ed in prossimità dei loro accessi nonché nelle vicinanze dei pontili di approdo pubblici e privati;
e) è vietato praticare immersioni nelle zone riservate alla balneazione, nelle zone mantenute a canneto e nelle zone di protezione naturalistica, ambientale ed archeologica;
f) è vietato praticare immersioni nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto dacqua, corridoi di uscita, ecc.).
2. I divieti di cui al comma 1, lettere c), d), e) ed f), non si applicano in caso di soccorso, nellesercizio dei compiti propri della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza e delle Forze dellOrdine.
3. I divieti di cui al comma 1, lettere c), d), e) ed f), non si applicano nellesercizio di attività professionali debitamente autorizzate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.
Art. 10.
(Locazione e noleggio)
1. Chi esercita la locazione senza conducente, di unità a motore e non, è obbligato a:
a) prendere nota dellidentità e reperibilità delle persone a cui vengono consegnate le unità stesse;
b) accertare il possesso della patente nautica se lunità lo prevede;
c) garantire la presenza a bordo delle unità di navigazione date in uso dei dispositivi di sicurezza omologati;
d) essere in possesso di opportune unità in caso di necessità di recupero degli utenti.
2. I locatori ed i noleggiatori di unità da diporto sono tenuti ad informare gli utenti delle regole generali di navigazione nonché delle disposizioni vigenti sul lago.
Art. 11.
(Norme di comportamento degli utenti)
1. E vietato asportare, modificare, spostare, manomettere o rendere inefficienti i dispositivi di segnalamento diurni o notturni nonché ormeggiare lunità di navigazione ai predetti dispositivi.
2. Chiunque danneggi un dispositivo di segnalamento deve immediatamente avvertire il Settore regionale Navigazione interna e Merci.
3. Nelle zone portuali è vietato:
a) lasciare in sosta veicoli e carrelli o ormeggiare unità di navigazione al di fuori degli spazi autorizzati;
b) occupare i corridoi di accesso e di uscita;
c) intralciare lesecuzione di lavori pubblici sulle opere portuali;
d) eseguire opere di calatafaggio o verniciatura senza le prescritte autorizzazioni rilasciate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.
4. Nei porti e presso i pontili pubblici è obbligatorio ormeggiare le unità di navigazione esclusivamente in andana ai moli ed alle rampe esistenti nonché utilizzare gli impianti portuali in modo diverso dallo scopo per i quali sono stati costruiti.
5. Chiunque navighi sulle acque interne piemontesi deve avere a bordo, in piena efficienza, i dispositivi di sicurezza e pronto soccorso previsti dalla normativa vigente per la categoria di unità impiegata in relazione alla navigazione effettuata.
Art. 12.
(Utilizzo delle banchine,
dei pontili e delle strutture portuali)
1. E vietato:
a) impegnare ed accedere per usi non attinenti alla nautica, compresa la pesca e la balneazione, i pontili e le strutture di attracco pubbliche delle unità di navigazione;
b) calare reti da pesca allinterno dei porti nonché entro un raggio di metri 200 dai loro accessi;
c) sostare con automezzi e carrelli sui piazzali dimbarco fuori dagli spazi appositamente delimitati.
Art. 13.
(Manifestazioni nautiche e sportive)
1. E vietata qualsiasi manifestazione sulle acque del lago o interessante lo specchio dacqua lacuale nonché la navigazione per allenamento di unità da competizione, senza la preventiva autorizzazione rilasciata dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.
2. Le manifestazioni sulle acque del lago o interessanti lo specchio dacqua lacuale possono essere effettuate in deroga ai disposti di cui allarticolo 1, commi 1, 2 e 3.
3. E obbligatorio rispettare le disposizioni impartite dal Settore regionale Navigazione interna e Merci allatto dellautorizzazione prevista dal comma 1.
Art. 14.
(Norme)
1. E vietato scaricare in acqua o sulle sponde residui di combustione di oli lubrificanti, carburante ed in ogni caso qualsiasi sostanza pericolosa o inquinante, anche se diluita. E altresì vietato abbandonare relitti di unità di navigazione nonché oggetti, detriti e rifiuti di qualsiasi genere.
2. E obbligatorio mantenere in perfetta efficienza i motori delle unità di navigazione e gli impianti delle stazioni di servizio di distribuzione carburante, al fine di evitare spargimenti o perdite in acqua di olio, carburante o liquidi di altra natura.
3. Le operazione di manutenzione e di rifornimento devono essere effettuate in modo da evitare spargimenti o perdite in acqua di olio, carburante o liquidi di altra natura.
Capo II
PUBBLICITA
Art. 15.
(Informazione)
1. Le presenti disposizioni e prescrizioni sono esposte presso i comuni rivieraschi, gli scali pubblici, nei porti, sulle navi in servizio pubblico di linea e non, nei circoli nautici, sci club, cantieri nautici nonché presso gli stabilimenti balneari.
2. Tutti coloro che navigano sulle acque del lago Maggiore sono obbligati a tenere a bordo dellunità di navigazione copia del presente regolamento, ad eccezione di coloro che navigano con i mezzi di cui agli articoli 5, 6, 7 e 10 .
Capo III
VIGILANZA
Art. 16.
(Vigilanza)
1. Gli atti di accertamento, contestazione e notificazione delle violazioni di cui alla presente normativa, ai sensi della legge regionale 3 agosto 1993, n. 39 (Determinazione sanzioni amministrative inerenti violazioni in materia di navigazione interna), sono compiuti:
a) dal personale regionale assegnato alle funzioni in materia di Navigazione interna, nei limiti del servizio a cui sono destinati e secondo le rispettive attribuzioni ai sensi degli articoli 55 e seguenti del codice di procedura penale;
b) dagli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria.
Capo IV
SANZIONI
Art. 17.
(Sanzioni)
1. La non osservanza di ciascuna disposizione del presente regolamento comporta, ai sensi della l.r. 39/1993, una sanzione amministrativa da un minimo di lire 100 mila ad un massimo di lire 1 milione.
Capo V
NORME DI RINVIO
Art. 18.
(Norme di rinvio)
1. Le disposizioni di cui alla presente normativa, nel sostituire ogni precedente disposizione regionale disciplinante la navigazione sulle acque piemontesi del lago Maggiore, non costituiscono deroga a normative regionali vigenti allinterno di Parchi e Riserve Naturali istituiti ai sensi di legge.
2. La Regione Piemonte, attraverso specifici atti amministrativi del Dirigente responsabile del Settore regionale Navigazione interna e Merci, si riserva di intervenire sugli aspetti di cui alla presente disciplina al fine di disporre ulteriori prescrizioni in ordine alla sicurezza della navigazione, al fine di tutelare la pubblica incolumità.
3. Per tutto quanto non previsto dalla presente disciplina valgono le normative generali vigenti in materia di navigazione ivi compresa la legge 20 gennaio 1997, n. 19 (Ratifica ed esecuzione della convenzione fra lItalia e la Svizzera per la disciplina della navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano, con allegati, fatta sul Lago Maggiore il 2 dicembre 1992).
Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
Torino, addì 14 aprile 2000
Enzo Ghigo
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 4/R.
Regolamento regionale recante: Disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Viverone.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Visto larticolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;
Visto il regio decreto 30 marzo 1942, n. 327;
Visto il D.P.R. 28 giugno 1949, n. 631;
Visti i DD.P.R. 14 gennaio 1972, n. 5 e 24 luglio 1977, n. 616;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 59-29548 del 1 marzo 2000;
Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto
EMANA
il seguente regolamento:
Capo I
AMBITO DI APPLICAZIONE
Art. 1.
(Finalità)
1. Il presente regolamento disciplina la navigazione sulle acque del Lago di Viverone onde garantire la sicurezza della navigazione e della balneazione, la salvaguardia dellecosistema lacustre ed al fine di promuovere lo sviluppo socio-economico delle Comunità locali, favorendo il turismo in forme compatibili con la protezione dei beni culturali ed ambientali.
Art. 2.
(Circolazione delle unità di navigazione)
1. E vietata la navigazione alle unità a motore dal 2 novembre al 31 marzo e nella fascia oraria 21.00 - 7.00 nel restante periodo dellanno.
2. Nella fascia costiera, sino ad una distanza di 100 metri dalla riva (segnalata da apposite boe cilindriche gialle poste a cura del Settore regionale Navigazione Interna e Merci), la navigazione è consentita soltanto ai natanti a vela, a remi, a pedale, alle tavole a vela, alle unità intente alla pesca professionale e dilettantistica. Le unità a motore intente alla pesca professionale e dilettantistica, devono essere condotte ad una velocità consona allesercizio della pesca alla traina.
3. Alle ulteriori unità a motore è consentito lattraversamento della fascia di cui al comma 1, ad una velocità non superiore ai 4 Km/h (2 nodi circa), utilizzando esclusivamente appositi corridoi di navigazione autorizzati dal Settore regionale Navigazione interna e Merci;
4. Oltre la fascia lacuale, di cui al comma 1, la velocità delle unità di navigazione non può superare il limite massimo di 20 Km/h (11 nodi circa).
5. E fatto obbligo ai conducenti delle unità di navigazione di condurre il mezzo in modo tale da non costituire pericolo per le persone e per le altre unità, tenendo conto della densità del traffico, della visibilità e dello stato del lago.
6. E vietata la navigazione alle unità a motore nello specchio dacqua compreso nel territorio del Comune di Azeglio (TO), nonché entro la fascia ad esso esterna riva segnalata da apposite boe cilindriche gialle poste a cura del Settore regionale Navigazione Interna e Merci.
7. E vietata la navigazione con qualsiasi unità di navigazione nelle zone a canneto ed in quelle di rilevanza archeologica.
8. E vietato lammaraggio ed il decollo di idrovolanti e di mezzi similari.
9. E vietata la raccolta della flora acquatica.
10. E vietata la navigazione alle unità mono o bimotore aventi potenza totale superiore a 80,9 kW (110 CV) per motore a due tempi e 135 kW (185 CV) per motore a quattro tempi, nonché di lunghezza superiore a 6.50 metri e una stazza lorda superiore alle 1,5 tonnellate per entrambe le tipologie.
11. E vietata la navigazione alle unità da competizione.
12. Le disposizioni di cui ai commi 2, 3, 4, 6, 8 e 10 non si applicano:
a) alle unità in servizio della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza, delle Forze dellOrdine, della Provincia, e della Regione Piemonte;
b) alle unità operative appositamente autorizzate dai Comuni rivieraschi territorialmente competenti;
c) alle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;
d) alle unità, autorizzate dai Comuni rivieraschi territorialmente competenti, adibite a operazioni di controllo, assistenza e giuria durante lo svolgimento di manifestazioni sportive.
13. Alle unità con targa temporanea, oltre la fascia lacuale di cui al comma 2, è ammesso il superamento della velocità massima di 20 Km/h (11 nodi circa), in deroga a quanto disposto dal comma 4.
Art. 3.
(Norme di comportamento in navigazione)
1. Tutte le unità di navigazione che governano hanno lobbligo di tenersi almeno a metri 50 dalle unità in servizio di trasporto pubblico di linea nonché di osservare particolare prudenza in prossimità degli scali del servizio di trasporto pubblico di linea e non, dei porti, delle scuole a vela (Federazione Italiana Vela), motonautiche (Federazione Italiana Motonautica), sci nautico (Federazione Italiana Sci Nautico) e nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, moto dacqua, corridoi di uscita, ecc.).
2. A tutte le unità di navigazione è consentito lattraversamento delle rotte delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea evitando tuttavia, in modo assoluto, di costituire ostacolo alla navigazione delle unità stesse.
3. E vietato:
a) ostacolare la rotta, lentrata e luscita dai porti nonché lapprodo ai pontili delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea e non;
b) ostacolare le unità di navigazione impegnate in operazioni di pesca professionale nonché le unità o i soggetti impegnati in manifestazioni autorizzate, ai sensi dellarticolo 13;
c) seguire nella scia a distanza inferiore a 50 metri le unità trainanti sciatori nautici;
d) seguire o incrociare nella scia, a distanza inferiore a 50 metri, le unità non a motore.
Art. 4.
(Sci nautico e altri sport al traino)
1. Lesercizio dello sci nautico può essere effettuato:
a) per conto proprio;
b) per conto terzi con motoscafi noleggiati al pubblico;
c) dalle scuole di sci nautico, società sportive ed altri sodalizi nautici.
2. Nellesercizio dello sci nautico per conto proprio (libero), per conto terzi (a mezzo di unità noleggiate o locate al pubblico), si osservano le seguenti norme:
a) la pratica dello sci nautico è consentita dalle ore 9.00 sino al tramonto, con tempo favorevole, nelle acque distanti dalla costa almeno 100 metri;
b) i conduttori delle unità sono assistiti da persone esperte del nuoto;
c) sulle unità, oltre al conducente ed allaccompagnatore esperto di nuoto, può essere trasportato un numero massimo di occupanti pari alla portata dellimbarcazione; nel numero degli occupanti vanno computati anche gli sciatori trainati;
d) la partenza ed il rientro dello sciatore devono avvenire esclusivamente in acque libere dai bagnanti e da imbarcazioni, nonché entro appositi corridoi di lancio concessi dal Settore regionale Navigazione interna e Merci, oppure oltre i 100 metri dalla costa;
e) durante le varie fasi del traino la distanza tra il mezzo e lo sciatore nautico non deve mai essere inferiore a 12 metri;
f) le unità adibite allo sci nautico devono essere munite di dispositivo per linversione della marcia e per la messa in folle del motore nonché devono essere dotate di unadeguata cassetta di pronto soccorso e di un salvagente per lo sciatore trainato;
g) la distanza laterale di sicurezza di un autoscafo trainante uno sciatore, con gli altri natanti, non deve essere inferiore ai 50 metri;
h) gli sciatori devono indossare i giubbotti di salvataggio;
i) è ammesso il superamento del limite massimo di 20 km/h (11 nodi circa) ed il raggiungimento della velocità massima di 45 km/h (25 nodi circa);
l) le unità adibite allo sci nautico devono essere munite dì dispositivi di traino e specchietto retrovisore previsti dalle normative vigenti in materia.
m) il conduttore deve avere con sé patente nautica valida qualsiasi sia la potenza del motore istallato sullunità.
3. Chiunque intenda posizionare corridoi di lancio, trampolini di salto, campi di slalom, dovrà preventivamente chiedere apposita autorizzazione al Settore regionale Navigazione interna e Merci.
4. Le scuole di sci nautico, le società sportive e gli altri sodalizi nautici, nellesercizio delle specialità discipline classiche, piedi nudi, sci nautico disabili, velocità e wakeboard, osservano le seguenti norme:
a) allinterno di apposite aree debitamente autorizzate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci alla Federazione Italiana Sci Nautico, dalle ore 8.00 sino al tramonto, con tempo favorevole, è ammesso il superamento della velocità massima di cui alla lettera i), del comma 2 del presente articolo. In deroga a quanto previsto dallarticolo 2, comma 10 possono raggiungere e navigare in tali aree solo unità mono motore a quattro tempi riconosciute dalla Federazione Italiana Sci Nautico idonee allimpiego per scuola ed agonismo, in possesso di relativa certificazione e condotte da persone in possesso di abilitazione federale. In tali aree valgono le normative vigenti dei regolamenti sportivi relativi alle specialità di che trattasi;
b) allinterno di dette aree potranno essere posizionate le attrezzature necessarie per lo svolgimento dellattività sportiva;
c) tali aree non possono essere situate: lungo le rotte di accesso ai porti, in prossimità delle loro imboccature, nelle zone riservate alla pesca professionale ed in prossimità dei pontili di approdo dei battelli che effettuano servizio di trasporto pubblico di linea e non, nonché devono essere opportunamente segnalate anche nelle ore notturne;
d) per lattività agonistica e di addestramento svolta al di fuori delle aree, di cui alla lettera a), valgono le norme di cui al comma 3;
e) le unità di navigazione devono riportare evidenti contrassegni rilasciati dalla Federazione Italiana Sci Nautico ed essere iscritte al Registro nautico della medesima federazione;
f) il conduttore deve avere con sé patente nautica valida ed essere abilitato dalla Federazione Italiana Sci Nautico quale pilota.
5. Le attività comportanti altre forme di traino (paracadute ascensionale, aquiloni e dispositivi similari) sono consentite previa autorizzazione rilasciata dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.
Art. 5.
(Moto dacqua e mezzi similari)
1. La navigazione delle moto dacqua e degli altri mezzi similari motorizzati può avvenire, nei giorni feriali, alle seguenti condizioni:
a) dalle ore 9.00 alle ore 13.00, nonché dalle ore 15.00 alle ore 19.00 nelle acque distanti almeno 100 metri dalla costa;
b) ad una velocità massima non superiore a 30 Km/h (16 nodi circa);
c) i conduttori delle unità devono essere munite di patente nautica quando previsto per legge;
d) durante la navigazione il conduttore dovrà obbligatoriamente indossare un regolare giubbotto di salvataggio ed idonea muta di salvataggio;
e) è vietata la navigazione lungo le rotte delle unità in servizio pubblico di trasporto di linea;
f) è vietato seguire la scia delle unità di navigazione ad una distanza inferiore ai 100 metri;
g) è vietato il deposito delle moto dacqua e unità similari su spiaggia o su aree demaniali.
2. Le moto dacqua e mezzi similari possono attraversare a motore, per la via più breve (perpendicolarmente alla costa), la fascia costiera, di cui allarticolo 2, comma 2, purché lunità sia condotta ad una velocità tale da non permettere che il tubo di scarico del mezzo, nella spinta propulsiva, emerga dallacqua. La velocità non deve comunque superare i 4 km/h (circa 2 nodi).
3. E facoltà delle Amministrazioni locali rivierasche assumere provvedimenti atti sia a vietare sia a regolamentare, con norme più restrittive, luso delle moto dacqua e daltri mezzi similari nellambito del proprio territorio comunale.
Art. 6.
(Tavole a vela)
1. Luso delle tavole a vela è consentito solo di giorno e con buona visibilità da unora dopo lalba al tramonto.
2. I conduttori devono regolare il natante in modo da non creare situazioni di pericolo o di intralcio alla navigazione ed a tal fine debbono tenere tra di loro sempre una distanza di almeno 10 metri. I conduttori debbono sempre indossare regolare giubbotto di salvataggio e non possono portare persone o animali a bordo.
3. Limpiego delle tavole a vela è vietato:
a) sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;
b) allinterno dei porti e nelle loro vicinanze;
c) entro i 100 metri dalla riva nelle zone occupate dai bagnanti;
d) nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, corridoi di uscita, ecc.).
4. Le scuole di tavole a vela devono inoltre:
a) rispettare le norme generali di sicurezza predisposte dalla Federazione Italiana Vela;
b) essere coperte da assicurazione per responsabilità civile anche a favore degli allievi.
Art. 7.
(Natanti a remi e a pedali,
canoe, jole, sandolini, pattini)
1. Lutilizzo di piccoli natanti a remi o a pedali (canoe, jole, sandolíni, pattini, ecc..) è consentito con lago calmo e con buone condizioni meteorologiche. Su tali natanti può essere trasportato un numero di persone che abbiano la possibilità tecnica di stare sedute.
2. Limpiego dei piccoli natanti di cui al comma 1, è vietato sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea, allinterno dei porti e nelle loro vicinanze, nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, corridoi di uscita, ecc.).
Art. 8.
(Balneazione)
1. E vietata la balneazione:
a) allinterno dei porti ed in prossimità dei loro accessi;
b) nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, corridoi di uscita, ecc.);
c) presso i pontili pubblici e nelle loro vicinanze.
2. Chiunque intenda praticare la balneazione oltre i 100 metri dalla costa deve essere assistito da unità di appoggio ed indossare calottina rossa.
3. Le strutture ricettive turistiche rivierasche, devono essere dotate di personale idoneo a prestare soccorso ai bagnanti.
Art. 9.
(Attività subacquea)
1. Nello svolgere attività subacquea devono essere rispettate le seguenti prescrizioni:
a) è obbligatorio segnalare la propria presenza mediante boa con bandiera rossa con striscia diagonale bianca;
b) qualora venga utilizzata ununità di appoggio questa deve inalberare lapposita bandiera; il subacqueo è tenuto a non allontanarsi oltre ad un raggio di 50 metri dallunità di appoggio;
c) è vietato praticare immersioni sulla rotta delle unità in servizio di trasporto pubblico di linea;
d) è vietato praticare immersioni nei porti e in prossimità dei loro accessi, nonché nelle vicinanze dei pontili di approdo pubblici e privati;
e) è vietato praticare immersioni nelle zone riservate alla balneazione, nelle zone a canneto ed in quelle di rilevanza archeologica;
f) è vietato praticare immersioni nelle aree lacuali destinate per specifiche attività (sci nautico, corridoi di uscita, corridoi di navigazione, ecc.).
2. I divieti di cui al comma 1, lettere c), d), e) ed f), non si applicano nei confronti dei soggetti appartenenti alla Protezione civile, ai Vigili del Fuoco, alla Guardia di Finanza ed alle Forze dellOrdine, nellesercizio dei compiti distituto.
3. I divieti di cui al comma 1, lettere c), d), e) ed f) non si applicano nellesercizio di attività professionali, debitamente autorizzate, dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.
Art. 10.
(Locazione e noleggio)
1. E fatto obbligo a chi concede unità a motore e non in locazione senza conducente:
a) prendere nota dellidentità e reperibilità delle persone a cui vengono consegnate le unità stesse;
b) accertare il possesso della parente nautica se lunità lo prevede;
c) garantire la presenza a bordo delle unità di navigazione date in uso dei dispositivi di sicurezza omologati;
d) essere in possesso di opportune unità in caso di necessità di recupero degli utenti.
2. I locatori ed i noleggiatori di unità da diporto sono tenuti ad informare gli utenti delle regole generali di navigazione nonché delle disposizioni vigenti sul lago.
Art. 11.
(Norme di comportamento degli utenti)
1. E vietato asportare, modificare, spostare, manomettere o rendere inefficienti i dispositivi di segnalamento diurni o notturni nonché ormeggiare lunità di navigazione ai succitati dispositivi.
2. Chiunque danneggi un dispositivo di segnalamento, deve immediatamente avvertire il Settore regionale Navigazione interna e Merci.
3. Nelle zone portuali è vietato:
a) lasciare in sosta veicoli e carrelli o ormeggiare unità di navigazione al di fuori degli spazi autorizzati;
b) occupare i corridoi di accesso e di uscita;
c) intralciare lesecuzione di lavori pubblici sulle opere portuali;
d) eseguire opere di calatafaggio o verniciatura senza le prescritte autorizzazioni rilasciate dal Settore regionale Navigazione interna e Merci.
4. E fatto obbligo nei porti e presso i pontili pubblici di ormeggiare le unità di navigazione esclusivamente in andana ai moli ed alle rampe esistenti nonché è fatto divieto di utilizzare gli impianti portuali in modo diverso dallo scopo per i quali sono stati costruiti.
5. Chiunque navighi deve avere a bordo, in piena efficienza, i dispositivi di sicurezza e pronto soccorso previsti dalla normativa vigente per la categoria di unità impiegata in relazione alla navigazione effettuata.
Art. 12.
(Utilizzo delle banchine,
dei pontili e delle strutture portuali)
1. E vietato:
a) impegnare ed accedere per usi non attinenti alla nautica, compresa la pesca e la balneazione, i pontili e le strutture di attracco pubbliche delle unità di navigazione;
b) calare reti da pesca allinterno dei porti;
c) sostare con automezzi e carrelli sui piazzali dimbarco fuori dagli spazi appositamente delimitati.
Art. 13.
(Manifestazioni nautiche e sportive)
1. E vietata qualsiasi manifestazione sulle acque del lago o interessante lo specchio dacqua lacuale, senza la preventiva autorizzazione rilasciata dai Comuni rivieraschi territorialmente competenti.
2. Le manifestazioni sulle acque del lago o interessanti lo specchio dacqua lacuale, possono essere effettuate in deroga ai disposti di cui allarticolo 2, commi 2, 3 e 4.
3. E fatto obbligo di rispettare le disposizioni impartite dai Comuni rivieraschi territorialmente competenti, allatto dellautorizzazione prevista dal comma 1.
Art. 14.
(Norme speciali)
1. E assolutamente vietato scaricare in acqua o sulle sponde residui di combustione di oli lubrificanti, carburante ed in ogni caso qualsiasi sostanza pericolosa o inquinante, anche se diluita. E altresì vietato abbandonare relitti di unità di navigazione nonché oggetti, rifiuti di qualsiasi genere, detriti o quantaltro.
2. E fatto obbligo di mantenere in perfetta efficienza i motori delle unità di navigazione e gli impianti delle stazioni di servizio di distribuzione carburante, ciò al fine di evitare spargimenti o perdite in acqua di olio, carburante o quantaltro.
3. Le operazione di manutenzione e di rifornimento devono essere effettuate in modo da evitare perdite o spargimenti in acqua di olio, carburante o quantaltro.
Capo II
PUBBLICITA
Art. 15.
(Informazione)
1. Le presenti disposizioni e prescrizioni sono esposte presso i Comuni rivieraschi, gli scali pubblici, nei porti, sulle unità in servizio pubblico di linea e non, nei circoli nautici, sci club, cantieri nautici nonché presso gli stabilimenti balneari.
2. E fatto obbligo per tutti coloro che intendono navigare sulle acque del lago tenere a bordo dellunità di navigazione copia del presente regolamento, ad eccezione di coloro che navigano con i mezzi di cui agli articoli 5, 6, 7 e 10.
Capo III
VIGILANZA
Art. 16.
(Vigilanza)
1. Gli atti di accertamento, contestazione e notificazione delle violazioni di cui alla presente normativa, ai sensi della legge regionale 3 agosto 1993, n. 39 (Determinazione sanzioni amministrative inerenti violazioni in materia di navigazione interna), sono compiuti:
a) dal personale regionale assegnato alle funzioni in materia di Navigazione interna, nei limiti del servizio a cui sono destinati e secondo le rispettive attribuzioni ai sensi degli articoli 55 e seguenti del codice di procedura penale;
b) dagli Ufficiali ed Agenti di Polizia giudiziaria.
Capo IV
SANZIONI
Art. 17.
(Sanzioni)
1. La non osservanza di una delle disposizioni del regolamento comporta, ai sensi della l.r. 39/1993, una sanzione amministrativa da un minimo di lire 100 mila ad un massimo di lire 1 milione.
Capo V
NORME DI RINVIO
Art. 18.
(Norme di rinvio)
1. La Regione Piemonte, attraverso specifici atti amministrativi del Dirigente responsabile del Settore regionale Navigazione interna e Merci, si riserva di intervenire sugli aspetti di cui alla presente disciplina al fine di disporre eventuali ulteriori particolari prescrizioni in ordine alla sicurezza della navigazione al fine di tutelare la pubblica incolumità.
2. Per tutto quanto non previsto dalla presente disciplina, valgono le normative generali vigenti in materia di navigazione interna.
Art. 19.
(Abrogazione norme)
1. E abrogato il regolamento disciplinante la navigazione sulle acque del lago di Viverone, promulgato con il decreto del Presidente della Giunta regionale 17 giugno 1992, n. 2685.
Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
Torino, addì 14 aprile 2000
Enzo Ghigo
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 5/R.
Regolamento regionale recante: Modifica al Regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Visto larticolo 121 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1;
Visto il regio decreto 30 marzo 1942, n. 327;
Visto il D.P.R. 28 giugno 1949, n. 631;
Visti i DD.P.R. 14 gennaio 1972, n. 5 e 24 luglio 1977, n. 616;
Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 1992 del 4 maggio 1992;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 60-29549 del 1 marzo 2000;
Preso atto che il Commissario di Governo ha apposto il visto
EMANA
il seguente regolamento:
Art. 1.
Il comma 2, dellarticolo 19 (Disposizioni generali) del regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo, è sostituito dal seguente:
2. Le disposizioni di cui allarticolo 2, comma 1, non si applicano alle unità alimentate da motore elettrico ed alle unità adibite ad operazioni di controllo, assistenza e giuria durante lo svolgimento di manifestazioni sportive autorizzate, fermo restando lobbligo, per tali unità, di regolare la navigazione in modo tale da non costituire pericolo per le persone e per le altre unità..
Il presente regolamento regionale sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
Torino, addì 14 aprile 2000
Enzo Ghigo
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 6 aprile 2000, n. 38
Profilassi dellinfluenza aviare - Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Brandizzo
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(omissis)
decreta
Art. 1 - Si dichiara zona di protezione per influenza aviare:
- lintero territorio del Comune di Brandizzo;
- il territorio del Comune di S. Raffaele Cimena, limitatamente alle Frazioni Piana e Cimena;
- il territorio del Comune di Chivasso, limitatamente alla zona compresa tra il Comune di Brandizzo sino al torrente Orco e sino alla confluenza del torrente Orco con il fiume Po;
- il territorio del Comune di Volpiano, limitatamente alla zona compresa fino alla Cascina Malone e tra la Via Brandizzo, lautostrada TO - MI ed i confini con il Comune di Settimo Torinese.
Ai limiti della zona di protezione sulle vie di accesso devono essere apposte a cura delle Amministrazioni Comunali, tabelle ben visibili con la scritta: Zona di protezione per influenza aviare.
Art. 2 - Si dichiara zona di sorveglianza per influenza aviare:
- il territorio dei Comuni di Casalborgone, Castagneto Po, Castiglione Torinese, Foglizzo Capoluogo, Gassino Torinese, Leinì, Montanaro, Rivalba, S. Benigno Canavese, S. Mauro Torinese, Settimo Torinese, Sciolze;
- il Comune di Chivasso, per la parte non compresa nella zona di protezione;
- il Comune di Lombardore, limitatamente al territorio compreso a sud est del capoluogo;
- il Comune di S. Raffaele Cimena, per la parte non compresa nella zona di protezione;
- il Comune di Verolengo, limitatamente alla Frazione Casabianca ed al territorio ad ovest del capoluogo;
- il Comune di Volpiano, per la parte non compresa nella zona di protezione.
Ai limiti della zona di sorveglianza, sulle vie di accesso, devono essere apposte, a cura delle Amministrazioni Comunali, tabelle ben visibili con la scritta Zona di sorveglianza per Influenza aviare.
Art. 3 - Nellambito delle zone di protezione e di sorveglianza il Servizio veterinario della A.S.L. territorialmente competente provvede ad organizzare ed effettuare:
1. il censimento degli allevamenti che detengono volatili e la numerazione per categoria degli animali presenti;
2. le ispezioni sanitarie e i controlli volti ad accertare il rispetto delle misure di profilassi e polizia veterinaria disposte dal presente Decreto; i controlli sanitari negli allevamenti che detengono volatili della zona di protezione devono essere eseguiti con urgenza e annotati su verbale;
3. la vigilanza straordinaria negli stabilimenti di macellazione dei volatili.
Art. 4 - Nella zona di protezione devono essere applicate le seguenti misure:
a) sequestro dei volatili presenti nei locali di stabulazione o altri luoghi che ne consentano lisolamento, con divieto di spostamento anche delle uova da cova; gli animali di specie diversa presenti nelle aziende che detengono volatili possono essere trasferiti, previa autorizzazione veterinaria;
b) leffettuazione di controlli clinici, integrati da eventuali esami di laboratorio, con particolare riferimento ai controlli di cui allO.M. 14 gennaio 2000;
c) divieto di introdurre nella zona volatili ad eccezione di quelli destinati alla immediata macellazione;
d) divieto di trasporto dei volatili sulle strade pubbliche e private, ad eccezione del trasporto in transito nella zona per ferrovia, autostrada o grandi assi stradali, purché senza effettuare soste, e dei trasporti per limmediata macellazione di cui alla lettera c), appositamente autorizzati;
e) divieto di accesso, nelle aziende che detengono volatili, di veicoli e personale estraneo non autorizzato;
f) divieto di trasferire fuori dagli allevamenti di volatili qualsiasi possibile vettore animato o inanimato dellagente patogeno, compresi lettiera e deiezioni non opportunamente trattati, carne e prodotti carnei, carcasse, parti o resti di volatili; gli automezzi utilizzati per il trasporto di volatili, nonché veicoli o attrezzature venute in contatto con animali o materiali possibili vettori di infezione, non possono lasciare la zona di protezione se non sottoposti alla disinfezione sotto controllo veterinario, secondo le modalità di cui allarticolo 64 del vigente regolamento di polizia veterinaria; il trasferimento delle uova da consumo può essere autorizzato previa adozione di idonee misure cautelative;
g) controllo dei movimenti delle persone addette alla manipolazione dei volatili e delle uova;
h) sospensione di fiere, mercati e di ogni concentramento di volatili o altri uccelli, compresa la raccolta e la distribuzione ad opera di commercianti;
i) obbligo di porre in atto adeguati sistemi di disinfezione negli allevamenti di volatili e presso i relativi accessi;
j) divieto di introduzione e immissione nel territorio di selvaggina avicola cacciabile e sospensione delle attività venatorie della selvaggina da piuma;
Dopo che siano trascorsi ventuno giorni dallestinzione dellultimo focolaio nella zona di protezione si adottano i provvedimenti in vigore nella zona di sorveglianza, di cui al successivo art. 5 del presente decreto.
Art. 5 - Nellambito della zona di sorveglianza, si applicano le seguenti misure:
a) divieto di spostamento dei volatili e delle uova da cova, ad eccezione dei casi di cui al seguente articolo 7;
b) controllo clinico e sierologico degli allevamenti come previsto dallO.M. 14 gennaio 2000;
c) divieto di introduzione di volatili vivi appartenenti alle specie sensibili, con leccezione di quelli destinati direttamente allimmediata macellazione;
d) sospensione di fiere, mercati e di ogni concentramento di volatili, compresa la raccolta e la distribuzione ad opera di commercianti;
e) divieto di trasporto dei volatili sulle strade pubbliche e private, ad eccezione del trasporto in transito nella zona per ferrovia, autostrada o grandi assi stradali, purché senza effettuare soste, e dei trasporti per limmediata macellazione di cui alla lettera d), appositamente autorizzati;
f) obbligo di adeguati trattamenti di disinfezione per i veicoli e le attrezzature utilizzate per il trasporto di volatili, di altri animali o materiali che potrebbero costituire veicolo di infezione, comprese deiezioni e lettiere;
g) obbligo di segnalazione di qualunque sintomo riferibile a influenza aviare e dei casi di morte di volatili, qualora si discostino dalla percentuale consueta dellazienda;
h) divieto di introduzione e immissione nel territorio di selvaggina avicola cacciabile e sospensione delle attività venatorie della selvaggina da piuma.
Art. 6 - In deroga al divieto di spostamento di volatili dalla zona di protezione, di cui allarticolo 4, il Servizio veterinario della A.S.R. può autorizzare:
- la raccolta dei volatili morti dalle aziende per essere trasportati in un impianto di trattamento dei rifiuti ad alto rischio con ladozione delle misure precauzionali necessarie;
- lo spostamento di volatili destinati direttamente alla macellazione immediata in un macello situato allinterno della zona di protezione o, qualora non sia possibile, in un altro, preferibilmente nella zona di sorveglianza, designato dalla Regione.
Art. 7 - In deroga al divieto di spostamento dei volatili dalla zona di sorveglianza di cui allart. 5 il Servizio Veterinario A.S.L. può autorizzare:
- lo spostamento dei volatili per linvio diretto in un macello, anche situato al di fuori della zona di sorveglianza, designato dalla Regione.
Art. 8 - Lo spostamento dei volatili dagli allevamenti della zona di protezione e della zona di sorveglianza, secondo i precedenti articoli 6 e 7, deve essere effettuato previo rigoroso accertamento sanitario volto ad escludere il sospetto di influenza aviare in tutti i soggetti presenti nellazienda interessata e adottando le modalità previste dagli articoli 14 e 15 del vigente regolamento di polizia veterinaria.
Per il trasferimento è necessaria lautorizzazione della A.S.R. di destinazione, con la quale devono essere preventivamente concordati tempi e modalità di inoltro.
Nei macelli di destinazione gli animali devono essere isolati e macellati separatamente, subendo visita sanitaria ante e post-mortem particolarmente accurata. Le carni così ottenute devono essere marchiate conformemente allart. 5, comma 1 del D.P.R. 30/12/92 n. 558 e successive modifiche.
Gli automezzi di trasporto devono essere immediatamente disinfettati sotto controllo veterinario.
Art. 9 - Le misure della zona di sorveglianza restano in vigore per 30 giorni dopo lesecuzione della operazioni di disinfezione dellultimo focolaio denunciato.
Art. 10 - I sindaci dei Comuni, i Servizi veterinari delle A.S.R. della Regione, gli agenti tutti della Forza Pubblica, sono incaricati dellesecuzione del presente Decreto.
Art. 11 - I contravventori al presente Decreto sono puniti a norma di Legge.
Enzo Ghigo
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 aprile 2000, n. 39
L.R. 21.03.1984 n. 18 - Nomina di un membro in sostituzione di un componente dimissionario del Comitato Regionale per le Opere Pubbliche - Sezione Infrastrutture
Visto la L.R. 21.03.1984 n. 18 e il relativo Regolamento di Attuazione.
Visto la L.R. 23.03.1995 n.39.
Considerato che lart. 24 della succitata L.R. 18/84 articola il Comitato Regionale per le Opere Pubbliche in due Sezioni di cui una denominata Sezione Infrastrutture;
Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 4827del 24-11-1995, con il quale, tra laltro, è stato costituito il Comitato Regionale per le Opere Pubbliche - Sezione Infrastrutture;
Considerato che con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 1331/97 del 07-04-1997 era stato nominato lIng. Alvares Vincenzo quale rappresentante dellANCI, cosi come previsto dallart.27 lettera b) della L.R. 18/84;
Vista la nota dellAssociazione Nazionale Comuni Italiani del 22/03/2000, prot. n.507/9-18, con la quale veniva comunicato la designazione, quale rappresentante, il Sig. Guabello Massimo, in sostituzione dellIng. Alvares Vincenzo, dimissionario.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
decreta
ART. 1 - Ai sensi della L.R. 21/03/1984 n.18 e relativo Regolamento di Attuazione è nominato il Sig. Guabello Massimo, quale rappresentante dellANCI (lett. b- art.27 L.R.18/84), in sostituzione dellIng. Alvares Vincenzo dimissionario.
Enzo Ghigo
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 aprile 2000, n. 40
Legge regionale 9 agosto 1999 n. 21, art. 63 - Nomina della Consulta regionale per la bonifica e lirrigazione; integrazione
Visto il D.P.G.R. n. 14/2000 in data 3 febbraio 2000 con il quale si integrava e modificava la composizione della Consulta regionale per la bonifica e lirrigazione nominata con D.P.G.R. n. 79 in data 4 novembre 1999.
Preso atto che lAssociazione nazionale Comuni italiani ha comunicato, con nota del 16 marzo 2000 prot. n. 470/2G/9, il nominativo del proprio rappresentante geom. Scavarda Desiderio.
decreta
La Consulta regionale per la bonifica e lirrigazione di cui allart. 63 della legge regionale 9 agosto 1999, n. 21, nominata con D.P.G.R. in data 2 febbraio 2000 n. 14/2000 è così integrata:
- in rappresentanza della Associazione Nazionale Comuni Italiani - Associazione Regionale del Piemonte è nominato il geom. Scavarda Desiderio.
Enzo Ghigo
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 aprile 2000, n. 41
Nomina rappresentante della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione dellAssociazione Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio delletà evolutiva
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(omissis)
decreta
di nominare il Sig. Giampiero Leo, Assessore alla Cultura pro-tempore, quale rappresentante della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione dellAssociazione Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio delletà evolutiva.
Il presente decreto è pubblicato sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi di legge.
Enzo Ghigo
DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 22 - 29512
L.R. n. 59/95, art. 25. Finanziamenti a Cooperative e Associazioni di Volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Criteri e modalità di concessione dei contributi regionali. Accantonamento di Lire 1.300.000.000 cap. 27035/00
Il D.Lgs 22/97 prevede lincentivazione al recupero dei rifiuti ed il raggiungimento di determinati obiettivi di raccolta differenziata;
la L.R. n. 59/95, allart. 25, prevede che la Regione conceda contributi a titolo dincentivo alle Associazioni di volontariato ed alle Cooperative che operano o intendono operare in Regione per il recupero dei rifiuti, ai fini di sostenerne le relative attività;
il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti, approvato dalla Regione con D.C.R. n. 436-11546 del 30 luglio 1997, contiene indicazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, compresi i rifiuti assimilati, e dei rifiuti speciali;
lart. 25 c.3 della L.R. n. 59/95 prevede che la Giunta Regionale approvi una delibera intesa a definire le modalità ed i criteri per la concessione e la revoca dei contributi;
tali criteri sono stati adottati con deliberazioni della Giunta regionali per i passati anni di riferimento, in ultimo con la D.G.R. n. 60-24925 del 22 giugno 1998, così come modificata dalla D.G.R. n. 27-27215 del 3 maggio 1999;
levoluzione normativa e lesperienza pregressa richiedono sistematici aggiornamenti e perfezionamenti dei criteri già adottati;
occorre quindi definire le modalità ed i criteri per la concessione e la revoca dei contributi di cui allart. 25 della L.R. 59/95, contenuti nellAllegato 1, parte integrante della presente deliberazione, che sostituiscano integralmente i criteri dettati con la D.G.R. n. 60-24925 del 22 giugno 1998, così come modificata dalla D.G.R. n. 27-27215 del 3 maggio 1999;
considerato che già nei criteri adottati dalla Giunta regionale negli anni precedenti si è inteso promuovere linserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, e conseguentemente privilegiare le Cooperative Sociali di cui alla L. 381/91 e L.R. 18/94, si ritiene opportuno incentivare e sostenere lavvio dell attività di Cooperative sociali e Associazioni di volontariato che intendono operare nella gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati, oltrechè concorrere al consolidamento di attività già in corso di gestione dei rifiuti svolte da Cooperative Sociali e Associazioni di volontariato;
i progetti e le attività ammissibili al contributo di cui alla presente deliberazione devono essere coerenti con la programmazione regionale e provinciale sulla gestione dei rifiuti e, qualora trattasi di rifiuti urbani e assimilati, con la progettazione territoriale dei soggetti pubblici operanti sul territorio;
ai fini dellattuazione della presente deliberazione è disposto laccantonamento della somma di L. 1.300.000.000 sul cap. 27035/00 e lassegnazione di tali risorse alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione Gestione Rifiuti, per ladozione dei provvedimenti di competenza ai sensi della L.R. 51/97;
vista la L.R. n. 10 del 27.01.2000 di autorizzazione allesercizio provvisorio sullo stato di previsione per lesercizio 2000 di cui al D.D.L. n. 628;
visto lart. 22 della legge regionale n. 51/1997;
la Giunta Regionale;
a voti unanimi, espressi nelle forme di legge,
delibera
di approvare i criteri e le modalità per la concessione e la revoca dei contributi di cui allart. 25 della L.R. 59/95, contenuti nellAllegato 1, parte integrante della presente deliberazione;
di accantonare la somma di Lire 1.300.000.000 sul capitolo 27035/00 e di assegnare tali risorse alla Direzione Tutela e risanamento ambientale,Programmazione gestione rifiuti; (100348)
di demandare alla competente Direzione, Settore Programmazione Gestione Rifiuti, lassunzione dei conseguenti provvedimenti concernenti lindicazione delle modalità e dei termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento, lindividuazione dei soggetti beneficiari dei contributi nonchè lassunzione degli impegni di spesa.
(omissis)
Allegato 1
L.R. 59/95, art. 25. INCENTIVI A FAVORE DI COOPERATIVE ED ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA RACCOLTA ED IL RECUPERO DI RIFIUTI (CAP. 27035)
CRITERI DI AMMISSIBILITA DEI PROGETTI AL FINANZIAMENTO E DI CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI
1. Soggetti titolati alla presentazione dei progetti
I Soggetti titolati alla presentazione dei progetti sono le Cooperative sociali di cui alla L.R. 18/94 e le Associazioni di volontariato di cui alla L.R. 38/94.
2. Ammissibilità degli interventi
Sono ammissibili a contributo:
A. Progetti per interventi di raccolta differenziata con metodo porta a porta dei rifiuti cartacei, dei rifiuti ad elevata matrice organica e dei rifiuti ingombranti, sia da utenze domestiche che da utenze selezionate, nonchè dei rifiuti vetrosi da utenze selezionate.
Sono ammissibili a contributo unicamente le spese per gli investimenti (escluse le spese per materiali di consumo) che risultino opportunamente giustificati in termini di necessità e coerenza.
Per le attività già in corso sono ammissibili a contributo le spese per gli investimenti (escluse le spese per materiali di consumo), opportunamente giustificati in termini di necessità e coerenza, sostenute dal 1° ottobre dellanno precedente a quello di riferimento del bando.
B. Consolidamento di attività in atto di gestione dei rifiuti urbani e assimilati e di rifiuti speciali non pericolosi avviati in modo comprovato al recupero, già finanziate ai sensi dellart. 25 L.R. 59/95.
Sono ammissibili a contributo le spese per gli investimenti (escluse le spese per materiali di consumo), opportunamente giustificati in termini di necessità e coerenza, sostenute dal 1° ottobre dellanno precedente a quello di riferimento del bando.
Gli interventi progettuali e le attività già in atto dovranno essere coerenti con la programmazione regionale e provinciale per la gestione dei rifiuti, oltrechè, qualora si tratti di rifiuti di privativa pubblica, ossia di rifiuti urbani e rifiuti assimilati, con la programmazione territoriale dellEnte pubblico responsabile del servizio sul territorio.
Ulteriori criteri operativi volti ad ottimizzare lorganizzazione delle attività di raccolta differenziata potranno essere dettati con provvedimento dirigenziale.
Sono escluse da contributo le acquisizioni effettuate mediante contratti di locazione finanziaria.
Lacquisto di automezzi ed attrezzature usati costituisce spesa ammissibile purchè la presentazione delle relative fatture di acquisto per lerogazione del saldo del contributo sia accompagnata da una perizia tecnica asseverata, effettuata da un professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, attestante che lautomezzo/attrezzatura è idonea per caratteristiche tecniche alluso previsto dal progetto o dallattività in corso e che il prezzo dacquisto è congruo.
3. Limite del contributo
Il tetto massimo del contributo concedibile è fissato nell80% della spesa ammissibile, al netto di eventuali contributi concessi da altri Enti per lo stesso intervento.
I contributi si intendono comprensivi di IVA qualora i beneficiari non operino in regime di IVA deducibile.
4. Modalità di erogazione del contributo e documentazione richiesta
Progetti di cui al punto 2A
4.1. Soggetti beneficiari in possesso di iscrizione allAlbo di cui allart. 30 D.Lgs 22/97.
4.1.a. Anticipo
Un anticipo pari al 50% dellentità dellintero contributo sarà erogato, successivamente alla esecutività della determinazione dirigenziale di individuazione dei soggetti beneficiari, dietro presentazione, da parte del legale rappresentante, della seguente documentazione:
- Relazione che attesti lavvio dellattività;
- Contratto/convenzione con lente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio per laffidamento del servizio oggetto di contributo regionale;
- Copia delliscrizione allAlbo di cui allart. 30 del D.Lgs 22/97;
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale si dichiari di aver usufruito o meno di altri contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di contributo regionale e, in caso positivo, lammontare del contributo.
Ai sensi dellart.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.
4.1.b. Saldo
Il saldo del contributo sarà erogato dietro presentazione, da parte del legale rappresentante, della seguente documentazione:
- rendicontazione delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto, allegando le fatture quietanzate in originale o autenticate a norma di legge;
- relazione sintetica attestante lavvenuto raggiungimento degli obiettivi di raccolta indicati nel progetto, controfirmata dal legale rappresentante dellEnte pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio.
Lammontare del saldo sarà calcolato sulle spese effettivamente sostenute, in modo che lerogazione complessiva del contributo sia tale da corrispondere alla percentuale stabilita al momento della concessione dello stesso.
Nel caso di acquisizione di automezzi e/o attrezzature usati dovrà essere presentata anche una perizia tecnica asseverata, effettuata da un professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, attestante che lautomezzo/attrezzatura è idonea per caratteristiche tecniche alluso previsto dal progetto e che il prezzo dacquisto è congruo.
4.2. Soggetti non ancora in possesso di iscrizione allAlbo di cui allart. 30 D.Lgs 22/97.
Liscrizione allAlbo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti richiede, tra laltro, il possesso di automezzi idonei allo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti.
Pertanto, ai fini di incentivare e sostenere lavvio dellattività di Cooperative sociali ed Associazioni di volontariato che intendono operare nella gestione dei rifiuti urbani, si ritiene di erogare un anticipo del contributo concesso per lacquisto degli automezzi necessari per poter effettuare liscrizione allAlbo gestori. Rimane inteso che leffettivo avvio dellattività potrà avvenire solo successivamente al perfezionamento degli adempimenti di cui al D.Lgs 22/97, da comunicare al Settore Programmazione Gestione Rifiuti.
4.2.a. Anticipo
Un anticipo pari al 50% della quota di contributo relativa agli automezzi sarà erogata a quei soggetti beneficiari di contributo che non siano già in possesso degli automezzi necessari allo svolgimento dellattività e di conseguenza non siano in possesso delliscrizione allAlbo di cui allart. 30 del D.Lgs 22/97.
Lerogazione dellanticipo avverrà successivamente alla esecutività della determinazione dirigenziale di individuazione dei soggetti beneficiari e dietro presentazione della seguente documentazione:
- dichiarazione redatta dal legale rappresentante attestante che lanticipo del contributo sarà utilizzato esclusivamente per lacquisto degli automezzi necessari per poter effettuare liscrizione allAlbo Gestori;
- documentazione attestante le intese tra lEnte pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio ed il soggetto beneficiario del contributo per laffidamento del servizio oggetto di contributo regionale;
- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale si dichiari di aver usufruito o meno di altri contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di contributo regionale e, in caso positivo, lammontare del contributo.
Ai sensi dellart.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.
Leventuale quota mancante al raggiungimento del 50% dellintero contributo sarà erogata dietro presentazione della seguente documentazione:
- Copia delliscrizione allAlbo di cui allart. 30 del D.Lgs 22/97.
- Contratto/convenzione con lente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio per laffidamento del servizio oggetto di contributo regionale;
- Relazione che attesti lavvio dellattività.
4.2.b. Saldo
Il saldo del contributo sarà erogato dietro presentazione, da parte del legale rappresentante, della seguente documentazione:
- rendicontazione delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto, allegando le fatture quietanzate in originale o autenticate a norma di legge;
- relazione sintetica attestante lavvenuto raggiungimento degli obiettivi di raccolta indicati nel progetto, controfirmata dal legale rappresentante dellEnte pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio.
Lammontare del saldo sarà calcolato sulle spese effettivamente sostenute, in modo che lerogazione complessiva del contributo sia tale da corrispondere alla percentuale stabilita al momento della concessione dello stesso.
Nel caso di acquisizione di automezzi e/o attrezzature usati dovrà essere presentata anche una perizia tecnica asseverata, effettuata da un professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, attestante che lautomezzo/attrezzatura è idonea per caratteristiche tecniche alluso previsto dal progetto e che il prezzo dacquisto è congruo.
Attività già in atto di cui al punto 2B
Lerogazione del contributo avverrà in ununica soluzione dietro presentazione della seguente documentazione:
- Copia delliscrizione allAlbo di cui allart. 30 del D.Lgs 22/97 e/o, in caso di attività di recupero di rifiuti individuati dal D.M. 05.02.1998, della comunicazione alla Provincia ai sensi dellart 33 del D.Lgs 22/97 e/o, in caso di recupero di rifiuti non individuati dal suddetto D.M., dellautorizzazione rilasciata dalla Provincia ai sensi degli art. 27 e 28 del D.Lgs 22/97.
Nel caso in cui non siano intervenute variazioni rispetto alla documentazione già presentata allAmministrazione regionale per lerogazione di contributi in anni precedenti, occorre presentare una dichiarazione, redatta dal legale rappresentante, attestante che la documentazione relativa alliscrizione allAlbo di cui allart. 30 del D.Lgs 22/97 e/o alla comunicazione alla Provincia ai sensi dellart 33 del D.Lgs 22/97 e/o allautorizzazione rilasciata dalla Provincia ai sensi degli art. 27 e 28 del D.Lgs 22/97, è già in possesso dellAmministrazione regionale e che non sono intervenute variazioni.
- Fatture quietanzate in originale o autenticate a norma di legge;
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale si dichiari di aver usufruito o meno di altri contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di contributo regionale e, in caso positivo, lammontare del contributo.
Ai sensi dellart.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.
Nel caso di acquisizione di automezzi e/o attrezzature usati dovrà essere presentata anche una perizia tecnica asseverata, effettuata da un professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, attestante che lautomezzo/attrezzatura è idonea per caratteristiche tecniche alluso previsto dallattività in corso e che il prezzo dacquisto è congruo.
Inoltre, nel caso in cui lattività oggetto di contributo riguardi rifiuti urbani e/o assimilati, occorre presentare copia del contratto/convenzione con lente pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio per laffidamento del servizio oggetto di contributo regionale.
5. Termini per la realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento
I progetti ammessi a finanziamento dovranno essere avviati entro 1 anno dalla data di adozione della Determinazione dirigenziale di individuazione dei soggetti beneficiari. Eventuali proroghe a tale termine potranno essere concesse in base a richieste motivate.
La conclusione degli interventi oggetto di contributo regionale dovrà avvenire entro 2 anni dalla comunicazione dellavvio dellattività.
6. Revoca del contributo
Si provvederà alla revoca del contributo, con recupero delle somme già erogate, gravate degli interessi legali calcolati dalla data della liquidazione alla data della restituzione, qualora non siano rispettati i termini per lavvio e la conclusione degli interventi stabiliti al punto 5..
7. Commissione esaminatrice
Listruttoria delle istanze di finanziamento sarà effettuata da un gruppo di lavoro costituito da funzionari del Settore Programmazione Gestione Rifiuti, con la collaborazione del Settore Tecnologie di Smaltimento e Recupero, che nellespletamento dei propri compiti si avvarrà del contributo tecnico dellA.R.P.A. Piemonte.
8. Rinuncia al contributo
Qualora i soggetti beneficiari intendano rinunciare al contributo dovranno darne immediata comunicazione alla Regione, Settore Programmazione Gestione Rifiuti, tramite lettera raccomandata. Nel caso in cui abbiano già ricevuto lacconto pari al 50% del contributo, esso deve essere restituito alla Regione gravato degli interessi legali calcolati dalla data della liquidazione alla data della restituzione.
La determinazione dirigenziale - codice 22.5 - del 10 aprile 2000, n. 171 è pubblicata nel presente Bollettino Ufficiale a pagina 97 (Ndr)
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 56 - 29545
Modifiche agli articoli 4 e 12 del regolamento per lattuazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata approvato con D.C.R. n. 974-3901 del 3 marzo 1995
(omissis)
Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 16 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 58 - 29547
Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque piemontesi del Lago Maggiore. Approvazione regolamento
(omissis)
Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 17 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 59 - 29548
Disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Viverone. Approvazione nuovo regolamento
(omissis)
Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 24 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 60 - 29549
Modifica al regolamento per la disciplina della navigazione sulle acque del Lago di Mergozzo
(omissis)
Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 29 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 75 - 29564
Approvazione del regolamento regionale relativo ai nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dellautorizzazione regionale allinstallazione e modifica degli impianti di teleradiocomunicazioni di cui alla L.R. 23 gennaio 1989, n. 6
(omissis)
Il Regolamento regionale relativo alla deliberazione sopra riportata è pubblicato a pagina 13 del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)
Deliberazione della Giunta Regionale 27 marzo 2000, n. 9 - 29715
Programma di divulgazione agricola 2000 - Spedizione Quaderni della Regione Piemonte - Agricoltura. Accantonamento Lire 25.000.000 (Cap. 10450) ed assegnazione alla Direzione Regionale n. 12 Sviluppo dellAgricoltura
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Per le motivazioni di cui in premessa, al fine di consentire la spedizione di n. 3 edizioni della pubblicazione dellAssessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte Quaderni della Regione Piemonte - Agricoltura, è accantonata la somma di Lire 25.000.000 sullo stanziamento del cap. 10450 del Bilancio Regionale dellanno 2000, in favore della Direzione Regionale n. 12 Sviluppo dellAgricoltura (n. 100479/acc.).
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 27 marzo 2000, n. 42 - 29747
Criteri per lesecuzione di trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei sulla vite. Disposizioni per la campagna 2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare, per le considerazioni ed i motivi indicati in premessa, i criteri per lesecuzione dei trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei nella campagna 2000:
- limitatamente alla coltura della vite;
- fino e non oltre il 31 agosto 2000 e comunque nel rispetto del periodo di carenza degli anticrittogamici impiegati;
- esclusivamente per la difesa dalle crittogame (Peronospora ed Oidio);
- impiegando formulati registrati ad hoc;
- nel rispetto delle prescrizioni di cui allallegato A, che fa parte integrante della presente deliberazione e, per quanto non ivi esplicitamente previsto, degli indirizzi generali di riferimento di cui alla circolare del Ministero della Sanità del 19 luglio 1984, n. 55, fatta eccezione, per particolari condizioni di ambiente, a quanto indicato alla lettera c) del capitolo 1-2.
Lautorizzazione allesecuzione dei trattamenti con mezzi aerei sulla vite verrà rilasciata con successiva determinazione dirigenziale.
(omissis)
Allegato
Modalità e prescrizioni per i trattamenti con mezzi aerei sulla vite
1) La richiesta di autorizzazione, agli atti del Settore Fitosanitario regionale, deve essere completata dalla seguente documentazione:
a) coltura ed avversità;
b) indicazione dei fitofarmaci che si prevede di usare per i trattamenti, i quali devono risultare registrati per limpiego con mezzo aereo;
c) epoche dimpiego (ipotesi di calendario dei trattamenti);
d) località interessate (Comuni) e relative superfici da sottoporre ai trattamenti;
e) elenco delle basi operative ed indicazione delle generalità e del recapito degli addetti alle basi;
f) planimetria degli appezzamenti da trattare, in scala idonea 1:10000 o 1:5000 o più dettagliata riportante lindicazione delle zone di rispetto previste dallart. 6 del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 236;
g) relazione tecnica ambientale, sottoscritta dal presidente del Consorzio Aeragricolo, che descriva:
- la presenza di eventuali zone sensibili (abitazioni, allevamenti di bestiame, di api, di pesci, ecc., strade aperte al traffico);
- la valutazione complessiva della compatibilità dei fitofarmaci con le colture praticate nel comprensorio di competenza;
- la situazione climatica ed anemologica nonchè le principali caratteristiche orografiche del comprensorio di competenza.
2) La stessa documentazione, unita a copia della domanda, deve essere inviata, entro il termine stabilito, anche allAzienda sanitaria locale (A.S.L.) competente per territorio, al fine di consentire alla stessa leffettuazione dei relativi controlli ed al Dipartimento A.R.P.A. (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) competente per territorio.
3) LAssessorato Regionale allAgricoltura, Settore Fitosanitario regionale, provvede ad inoltrare le autorizzazioni agli operatori interessati ed alle Aziende sanitarie locali (A.S.L.) competenti per territorio ed al Dipartimento A.R.P.A. competente per territorio.
4) Le Aziende sanitarie locali (A.S.L.) competenti per territorio sono incaricate della sorveglianza delle operazioni e dellesatta osservanza da parte degli operatori delle disposizioni impartite con la presente deliberazione.
5) Prima di dare inizio ai trattamenti della campagna 2000, gli Eliconsorzi aeragricoli devono produrre dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà rilasciata dal pilota del mezzo aereo da inviare al Settore Fitosanitario regionale, alle Aziende sanitarie locali (A.S.L.) competenti per territorio ed al Dipartimento A.R.P.A. competente per territorio dalla quale risulti che ha provveduto ad eseguire unaccurata ricognizione dei territorio da trattare, al fine di accertare:
a) la sicurezza delle persone, degli animali dazienda, dei beni pubblici e privati, dei corsi dacqua, delle zone sensibili in generale;
b) leventuale presenza di ostacoli al volo (antenne, cavi, pali, ecc.);
c) leventuale presenza di piante isolate o limitate colture diverse allinterno del territorio o monocoltura da trattare.
6) Gli operatori interessati devono, ogni volta e tempestivamente, comunicare il giorno e lora di inizio degli interventi con mezzi aerei alle singole Aziende sanitarie locali (A.S.L.) competenti per territorio, a mezzo telegramma, ed allAssessorato Regionale allAgricoltura a mezzo lettera. I casi di rinvio dei trattamenti devono, altresì, essere comunicati immediatamente allAzienda sanitaria locale (A.S.L.) competente per territorio secondo modalità preventivamente concordate.
7) Gli operatori devono provvedere ad inviare ai Sindaci dei Comuni interessati ai trattamenti un congruo numero di manifesti indicanti il periodo in cui sono previsti gli interventi aerei, le zone sorvolate, i fitofarmaci che verranno utilizzati (specificando il nome commerciale, il principio attivo, le dosi di impiego, il periodo di carenza e la classe tossicologica), nonchè lintervallo di inagibilità degli appezzamenti per la durata di 48 ore. Le stesse indicazioni, con la data esatta di ogni intervento devono essere riportate anche su manifesti che, a cura degli operatori, devono essere affissi tempestivamente ed in numero adeguato nelle zone interessate al trattamento con mezzi aerei.
8) Gli addetti alle basi, delegati dal titolare dellautorizzazione ai trattamenti antiparassitari con mezzi aerei, devono essere sempre presenti durante le operazioni nelle basi loro assegnate.
9) Durante i trattamenti è vietato ai mezzi aerei il sorvolo dei centri abitati, intendendosi per tali quelli indicati dallart. 2 del D.P.R. 15 giugno 1959, n. 343, e dallart. 1 del D.P.R. 30 giugno 1959, n. 420. In ogni caso il sorvolo delle vie di comunicazione e dei corsi dacqua, con ugelli chiusi, deve avvenire intersecando gli stessi nel tratto più breve.
10) Al fine di ridurre gli effetti di deriva devono essere osservate le seguenti prescrizioni:
a) deve essere garantita dal Consorzio la perfetta efficienza delle attrezzature impiegate nelle irrorazioni;
b) il diametro delle particelle delle miscele irrorate non deve essere inferiore ai 100 micron, evitando nebbie con gocce ad ultra basso volume;
c) i trattamenti devono essere eseguiti in assenza di vento;
d) i trattamenti devono essere eseguiti in modo che il pilota possa fruire di mezzi idonei a terra (contrassegni di confine, zone di rispetto, indicazioni di direzione di volo e simili) che gli consentano di operare nel modo migliore;
e) la distribuzione dei fitofarmaci deve avvenire con traiettorie di volo alle minime altezze e velocità ____ compatibili con la sicurezza del volo e lefficienza del trattamento;
f) gli appezzamenti da trattare devono essere sufficientemente estesi in relazione alle specifiche e particolari situazioni territoriali.
11) Nellesecuzione dei trattamenti devono essere tutelate le zone di rispetto previste dallart. 6 del D.P.R. 25 maggio 1988, n. 236, nonchè le altre zone sensibili, quali abitazioni, allevamenti di bestiame, di api, di pesci, ecc., strade aperte al traffico, ecc.
12) Le ditte esercenti i mezzi aerei devono essere in possesso del disciplinare di lavoro aereo ed in regola con le nonne di sicurezza dei Ministero dei Trasporti ed i piloti in possesso di tutte le abilitazioni necessarie per lattività.
13) I Consorzi aeragricoli che trattano vigneti aderenti al Programma regionale di attuazione del Reg. CEE 2078/92, Misura A1, devono rispettare i disciplinari di produzione e le indicazioni fornite dalla Struttura pubblica tecnica coordinata dalla Direzione Regionale Sviluppo dellAgricoltura, nonchè operare in stretto raccordo con i Soggetti erogatori di assistenza tecnica privata, di cui alla D.G.R. n. 516-41385 del 30 novembre 1994, ai quali devono essere comunicati tempestivamente le date dei trattamenti, i prodotti e le dosi impiegati, al fine di consentire ai viticoltori di aggiornare con regolarità la scheda dei trattamenti.
14) Nei casi di inadempienza alle sopracitate disposizioni i trattamenti non possono essere effettuati. Tale sospensione, che in caso di continuità dellinadempienza sarà notificata dallAutorità locale, decadrà con il ripristino dellosservanza delle presenti istruzioni tecniche operative.
Su segnalazione dellAutorità locale, in casi di gravi o reiterate inadempienze, lAmministrazione Regionale provvederà alla revoca dellautorizzazione.
15) Per quanto non esplicitamente previsto nelle suesposte prescrizioni vanno rispettati gli indirizzi generali di riferimento di cui alla circolare del Ministero della Sanità 19 luglio 1984, n. 55.
Deliberazione della Giunta Regionale 10 aprile 2000, n. 23 - 29829
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Montemagno (AT). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente dei Comuni di Montemagno, Refrancore e viarigi, interessante unicamente il Comune di Montemagno, in provincia di Asti e dallo stesso adottata con deliberazioni consiliari n. 21 in data 27.9.1996, n. 13 e n. 14 in data 28.8.1997, n. 5 e n. 6 in data 11.2.1998, con le modifiche e le integrazioni apportate in sede di deliberazioni consiliari n. 11 in data 23.4.1999 e n. 23 in data 29.9.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nellallegato documento A in data 14.3.2000, che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione relativa alla variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente, interessante il Comune di Montemagno, debitamente vistata, si compone di:
- - deliberazioni consiliari n. 21 in data 27.9.1996, n. 13 e n. 14 in data 28.8.1997, n. 5 e n. 6 in data 11.2.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegati i seguenti elaborati (precisati, riconfermati o sostituiti con quanto assunto con le successive DD.CC. n. 11 in data 23.4.1999 e n. 23 in data 29.9.1999):
- Elab. - Relazione e Tabelle illustrative
- Tav.B2 - Destinazioni duso del suolo - Tavola di raffronto, in scala 1:5000
- Tav.B5 - Aree di destinazione e categorie dintervento edilizio - Tavola di raffronto, in scala 1:2000
- Elab. - Relazione Geologico-tecnica
- Tav. - Carta Geo-litotecnica, in scala 1:10000
- Tav. - Carta Geomorfologica, in scala 1:10000
- Tav. - Carta di Sintesi (classi di edificabilità), in scala 1:5000
- Tav. - Carta dellAcclività, in scala 1:10000
- Tav. - Carta Geoidrologica, in scala 1:10000
- Tav. - Carta di Sintesi (classi di edificabilità), Integrazione, in scala 1:5000
- Elab. - Relazione di integrazione e adeguamento documentazione geologica (ai sensi della Circolare del P.G.R. n. 7/LAP).
- Elab. - Norme di Attuazione (testo coordinato), comprensive di Tabelle di zona e della Relazione geologico-tecnica sulle aree interessate da nuovi insediamenti od opere pubbliche di particolare importanza
- Tav.A1 - Inquadramento territoriale, in scala 1:25000
- Tav.A5 - Rete fognaria, in scala 1:5000
- Tav.B2 - Destinazioni duso del suolo, in scala 1:5000
- Tav.B5 - Aree di destinazione e categorie dintervento edilizio, in scala 1:2000
- Tav.B8 - Aree di destinazione e categorie dintervento edilizio nelle frazioni santo Stefano e San Carlo, in scala 1:2000
- Tav.B12 - Categorie dintervento edilizio nel capoluogo, in scala 1:1000.
- deliberazioni consiliari n. 11 in data 23.4.1999 e n. 23 in data 29.9.1999, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione e tabelle illustrative
- Elab. - Norme di attuazione, comprensive di Tabelle di zona
- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Tav.B2 - Destinazioni duso del suolo, in scala 1:5000
- Tav.B5 - Aree di destinazione, in scala 1:2000
- Tav.B8 - Aree di destinazione e categorie dintervento edilizio nelle frazioni, in scala 1:2000
- Tav.B12 - Categorie dintervento edilizio nel capoluogo, in scala 1:1000.
(omissis)
Allegato
Modifiche di introduzione ex officio ai sensi dell11º comma art. 15, L.R. 56/77 e s.m.i.
Sulle tavole di progetto B5 Aree di destinazione e B8 Aree di destinazione e categorie di intervento edilizio nelle frazioni, è inserita la seguente dizione:
Per ogni singola area di nuovo impianto residenziale NI, indipendentemente da quanto cartograficamente rappresentato e normativamente stabilito, il volume edificabile è quello risultante dallapplicazione di un indice fondiario max di 0,50 mc/mq. e la dotazione di spazi pubblici è quella determinata ai sensi dellart. 38 delle norme di attuazione.
Le aree residenziali di nuovo impianto NI7 ed NI 12 costituiscono un unico SUE."
Sulla tavola B2 Destinazioni duso del suolo, è inserita la seguente dizione:
Lungo entrambe le sponde del torrente Grana vigono le fasce di rispetto stabilite dallarticolo 29 della L.R. 56/77 e s.m.i. ed inoltre su tutte le acque pubbliche esistenti nel Comune di Montemagno devono essere osservati i divieti contenuti nellart. 96 del T.U. n. 523/1904".
Sulle Tabelle di zona RC 3 e RC 4, alle Note, sono apposte le seguenti modificazioni:
- di seguito alla dizione: se i singoli lotti ____ deve essere inserita la seguente: di superficie fondiaria non inferiore a 1000 mq. e liberi da asservimenti;
- dopo la dizione: ____ allegato alle presenti NdA deve essere inserita la seguente: e alla redazione di S.U.E. nel caso di più edificazioni nello stesso lotto.
Sulle norme di attuazione:
Art. 17
- al titolo dellarticolo è aggiunta la seguente dizione: e relative categorie dintervento edilizio della Tab. 1";
- al quartultimo rigo è stralciato il riferimento al comma 6";
- sia nel testo dellarticolo sia nellannessa Tab. 1, ogni riferimento al P.P.A. deve essere seguito dal termine (eventuale).
Art. 37
- al decimo rigo, di seguito a: ____ e non vincolati ____ è inserita la seguente dizione: compresi gli asservimenti volumetrici;
- allundicesimo rigo, la dizione: ____ singole concessioni è sostituita dalla seguente: nel rispetto delle modalità stabilite alle Note delle tabelle RC3 e RC4".
Art. 38
- al 6º capoverso, di seguito alla dizione: cono visivo del castello deve essere aggiunto il seguente testo: e rispettando la morfologia originaria dei luoghi.;
- di seguito a: allaltezza massima: 4,50 m. è aggiunta la dizione: misurata dal piano di campagna preesistente allintervento e con la condizione che il colmo della copertura risulti ad altezza inferiore del punto più elevato del lotto.
Art. 43 nel titolo:
- dopo la parola ____ insediamento ____ è inserita la dizione: nelle zone produttive;
- di seguito a ____ edificabilità geomorfologica è aggiunta la dizione: del P.R.G.I..
Art. 46
dallelenco degli interventi edilizi ammessi è stralciata la dizione Edifici in demolizione art. 28 NdA.
Art. 50
alla dizione del quarto comma ____ per un massimo di 300 mc è aggiunto: reperibili, una-tantum, dal recupero di parti ex agricole aggregate alledificio residenziale o in assenza di queste, con la nuova costruzione in ampliamento dellesistente.
Art. 52
è stralciata la dizione finale che recita: 1º comma computando la cubatura edificabile pari a 0,03 mc/mq.
Sulla Tabella n. 21 (compresa nel fascicolo delle norme di attuazione)
è aggiunto il seguente paragrafo:
Tutti i progetti che si attueranno nelle presenti aree dovranno essere subordinati al rispetto delle indicazioni contenute nello studio geologico tecnico allegato alle norme di attuazione del piano.
Deliberazione della Giunta Regionale 10 aprile 2000, n. 24 - 29830
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Crevoladossola (V.C.O.). Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Crevoladossola (V.C.O.) e dallo stesso adottata con deliberazione consiliare n. 58 in data 12.11.1999, con lintesa che in fase esecutiva delle opere oggetto della variante in questione, dovranno comunque essere rispettate le condizioni di intervento imposte nelle varie autorizzazioni prescritte per legge e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni,
ART. 2
La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente, predisposta dal Comune di Crevoladossola, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 58 in data 12.11.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. -Relazione
- Elab. -Indagine geologico-tecnica
- Elab. -Indagine storica relativa alla relazione geologico-tecnica
- Tav.VPD1 -Zonizzazione, Preglia, in scala 1:10000
- Tav.VPD2b -Zonizzazione, Preglia
- Elab. -Norme Tecniche di Attuazione.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 10 aprile 2000, n. 25 - 29831
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Tornaco (NO). Variante n. 1 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Art. 1
Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante n. 1 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Tornaco, in provincia di Novara, adottata con deliberazione consiliare n. 26 in data 30.11.1995, con le modifiche e le integrazioni apportate in sede di deliberazioni consiliari n. 99 in data 12.5.1998 e n. 116 in data 22.3.1999, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive mofificazioni.
Art. 2
La documentazione relativa alla Variante n. 1 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Tornaco, debitamente vistata, si compone di:
- Deliberazione consiliare n. 26 in data 30.11.1995, integrata con deliberazione consiliare n.99 in data 12.5.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione
- Elab. - Norme Tecniche di Attuazione
- Tav. 4 - Azzonamento in scala 1:5.000
- Tav. 5 - Azzonamento in scala 1:1.500
- Tav. 5 - Azzonamento in scala 1:1.500, individuazione e delimitazione delle aree oggetto della variante al piano
- Tav. 5 - Azzonamento in scala 1:1.500, grafico delle osservazioni
- Elab. - Relazione - elaborati geologico - tecnici
- Tav. 01- Corografia territorio comunale in scala 1:10.000
- Tav. 02- Carta geologica in scala 1:25.000
- Tav. 03- Carta litotecnica in scala 1:25.000
- Deliberazione consiliare n. 116 in data 22.3.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Scheda n. 2 allegata alle Norme Tecniche di Attuazione
- Tav. 07- Viabilità e servizi in progetto in scala 1:1.500.
(omissis)
DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI
La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)
Consiglio regionale
Codice D3 S4
D.D. 13 aprile 2000, n. 194
L.R. n. 51/97 e piano occupazionale 1999: concorso pubblico (indetto con deliberazione ufficio di presidenza n. 56, del 14.3.2000) per la copertura di n. 6 posti vacanti nella dotazione organica del personale del ruolo del consiglio regionale: categoria D1 - laurea in giurisprudenza, o in economia e commercio, o in scienze politiche (o equipollenti), per il profilo professionale di: Funzionario addetto ad attività giuridica, amministrativa, funzionale e di controllo presso il consiglio regionale del piemonte - Approvazione bando di concorso
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
per le considerazioni dettagliatamente espresse in premessa,
1) di approvare, ai sensi dellart. 5, della L.R. n. 34/89 e dellart. 45, della L.R. n. 51/97, il bando di concorso pubblico per complessivi n. 6 posti vacanti nella dotazione organica del personale del ruolo del Consiglio regionale di categoria D1 - laurea in Giurisprudenza ovvero in Economia e Commercio ovvero in Scienze politiche (o equipollenti), per il profilo prefessionale di: Funzionario addetto ad attività giuridica, amministrativa, funzionale e di controllo presso il Consiglio Regionale del Piemonte.
Il bando è allegato al presente provvedimento per farne parte integrante;
2) di evidenziare che, ai sensi della L. 12.3.1999, n. 68 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili), il 50% dei posti messi a concorso è riservato ai candidati disabili i quali abbiano conseguito lidoneità e che dimostrino di essere iscritti nellapposito elenco istituito presso gli uffici competenti (art. 8 della citata legge).
3) di rinviare a successivo provvedimento, di competenza dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale, la nomina della Commissione esaminatrice del concorso, che sarà composta a norma delle LL. RR. n. 26/94 e n. 51/97;
4) di stabilire, ai sensi del Regolamento sui concorsi attualmente in vigore, che la Commissione esaminatrice del concorso in questione decide circa lammissione o lesclusione dei candidati, espleta le prove del concorso, provvedendo alla formulazione della graduatoria finale di merito, con losservanza delle disposizioni vigenti in materia di precedenza e di preferenza a parità di merito a favore di particolari categorie;
5) di stabilire che il calendario e la sede degli esami del concorso di che trattasi saranno fissati successivamente dalla Commissione esaminatrice.
Il Direttore regionale
Wally Montagnin
Il bando relativo alla presente determinazione è pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 16 del 19 aprile 2000 Parte III (Ndr)
Giunta regionale
Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 385
Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria in Provincia di Torino. Anno 1998 e I semestre 1999. Spesa di L. 6.105.016.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare la liquidazione ed il pagamento dei gettoni di presenza e il rimborso delle spese di viaggio ai singoli membri aventi diritto della Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria operante nella Provincia di Torino, relativi alle sedute tenutesi nellanno 1998 e I semestre 1999 per la somma a fianco di ciascuno di essi indicata, al lordo delle ritenute fiscali, di cui agli allegati elenchi facenti parte integrante della presente determinazione.
La somma di L. 540.000 relativa alle spese di segreteria dovrà essere versata direttamente allAmministrazione provinciale.
La spesa complessiva di L. 6.105.016.= è impegnata sul Cap. 10590 del Bilancio 1999.
Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli
Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 386
Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria in Provincia di Novara. Periodo II semestre 1997 e anno 1998. Spesa di L. 1.756.340.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare la liquidazione ed il pagamento dei gettoni di presenza e il rimborso delle spese di viaggio ai singoli membri aventi diritto della Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria operante nella Provincia di Novara, relativi alle sedute tenutesi nel periodo II semestre 1997 e anno 1998 per la somma a fianco di ciascuno di essi indicata, al lordo delle ritenute fiscali, di cui agli allegati elenchi facenti parte integrante della presente determinazione.
La somma di L. 195.000 relativa alle spese di segreteria dovrà essere versata direttamente allAmministrazione provinciale.
La spesa complessiva di L. 1.756.340.= è impegnata sul Cap. 10590 del Bilancio 1999.
Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli
Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 387
Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria in Provincia di Alessandria. Anno 1996, 1997 e 1998. Spesa di L. 330.000 sul capitolo 10590 del bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di versare, per le motivazioni in premessa illustrate, la somma di L. 330.000.= quale spese di segreteria in conto entrate alla Provincia di Alessandria, per le sedute della Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria tenutesi negli anni 1996, 1997 e 1998.
La spesa complessiva di L. 330.000.= è impegnata sul Cap. 10590 del Bilancio 1999.
Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli
Codice 13.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 388
Liquidazione delle spettanze ai componenti la Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria in Provincia di Vercelli. Anno 1996. Spesa di L. 684.247.= sul capitolo 10590 del bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare la liquidazione ed il pagamento dei gettoni di presenza e il rimborso delle spese di viaggio ai singoli membri aventi diritto della Commissione desame per il conseguimento dellabilitazione venatoria spettante nella Provincia di Vercelli, relativi alle sedute tenutesi nellanno 1999 per la somma a fianco di ciascuno di essi indicata, al lordo delle ritenute fiscali, di cui agli allegati elenchi facenti parte integrante della presente determinazione.
La somma di L. 120.000 relativa alle spese di segreteria dovrà essere versata direttamente allAmministrazione provinciale.
La spesa complessiva di L. 684.247.= è impegnata sul Cap. 10590 del Bilancio 1999.
Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli
Codice 15.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 944
Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 7 ottobre 1999 n. 359. Affidamento incarico a trattativa privata ai quotidiani La Stampa S.p.A. di Torino e a La Repubblica S.p.A. - Pubblicazione avviso di informazione a mezzo stampa - Spesa complessiva L. 19.572.286 - Bilancio 1999 - Capitoli vari
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare, per le motivazioni espresse in premessa la pubblicazione sui quotidiani La Stampa S.p.A. e La Repubblica S.p.A. dellavviso a mezzo stampa riguardante linformativa sulle modalità di comunicazioni degli avviamenti di apprendisti.
Di affidare a trattativa privata, ai sensi della lettera g articolo 31 L.R. 8/84, modificato dalla L.R. 18/92 e secondo le modalità previste allart. 33 lettera d, lincarico a La Stampa S.p.A. e La Repubblica Gruppo Espresso per la pubblicazione dellallegato parte integrante e sostanziale della presente determinazione in ununica uscita nel periodo compreso tra il 7/12/1999 e il 14/12/99.
Di approvare la spesa complessiva pari a L. 19.572.286 - oneri fiscali inclusi - da erogare a seguito di presentazione di regolare fattura da parte di:
Publikompass S.p.A. per la pubblicazione sul quotidiano La Stampa S.p.A. pari ad un importo di L. 13.134.000.
Tale somma verrà liquidata mediante accredito presso:
Banca Istituto Bancario San Paolo di Torino
- Manzoni & C. S.p.A. per la pubblicazione sul quotidiano La Repubblica edizione di Torino pari ad un importo di L. 6.438.286.
Tale somma verrà liquidata mediante accredito presso:
Banca COMIT
Alla spesa complessiva di L. 19.572.286 si fa fronte con impegno sui sotto elencati capp. del bilancio 1999:
L. 8.807.529 Capp. 11353 (328984/A) - (per il 45%) I n. 365035
L. 8.611.806 Capp. 11355 (328986/A) - (per il 44%) I n. 365038
L. 2.152.951 Capp. 11357 (364179/A) - (per l11%) I n. 365039
In caso di inadempienza contrattuale sarà applicata una penale pari all1% dellammontare netto della spesa prevista.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 945
L. 608/96-art. 1. L.S.U. Progetto interregionale Regioni per lOccupazione - Azioni di prima accoglienza e consulenza progetto Sanità Pubblica. Impegno di spesa della somma di L. 14.120.000 sul cap. 11510/99, assegnata ed accantonata dalla DGR n. 74-28749 del 23/11/1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di impegnare la somma di lire 14.120.000 sul capitolo 11510 del bilancio per lesercizio finanziario dellanno 1999 a favore dellEnte Scuola C.I.P.E.T. - Via Quarello 19, 10135 Torino, così come indicato nella comunicazione del Direttore Regionale della Sanità Pubblica del 29/11/1999, prot. n. 16813/27/002, al Direttore Regionale della Formazione Professionale - Lavoro, pervenuta il 29/11/1999, prot. n. 31822/15/09 e nella comunicazione del Direttore della Sanità Pubblica del 16/11/1999, prot. n. 16062/27/002 al Direttore Regionale della Formazione Professionale - Lavoro, pervenuta il 16/11/1999, prot. n. 30541/15/09 relativa alle spese di prima accoglienza e consulenza comprese nel progetto di LSU, approvato dalla DD 110 del 17/12/1999, denominato Piano regionale di protezione dellambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dei pericoli derivanti dallamianto.
Di dare atto che la predetta liquidazione avverrà a cura del Direttore Regionale della Sanità Pubblica, successivamente e subordinatamente lacquisizione della relativa documentazione che sarà trattenuta agli atti della citata Direzione Regionale 27 cui compete la verifica dellattinenza della documentazione stessa alla finalità dellimpegno ed alla sua regolarità formale e fiscale.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 951
Impegno di spesa a favore della Coop. Orso a r.l. per ladeguamento e la qualificazione dei contenuti informativi del progetto Iperinfo. Spesa di L. 88.624.800 sul cap. 11085/99. (Accantonamento n. 364152/A)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare il verbale di gara (allegato A) e la lettera dOrdine (allegato B) allegati alla presente per farne parte integrante.
Di affidare, mediante trattativa privata, ladeguamento e la qualificazione dei contenuti informativi del progetto Iperinfo alla Coop. Orso a r.l. - Via Le Chiuse 14 - 10144 Torino - per un importo di L. 88.624.800 comprensivo di IVA al 20% e del miglioramento del prezzo dell1%.
Di approvare la spesa di L. 88.624.800 e di impegnare la suddetta sul cap. 11085/99 (Imp. n. 367194) che presenta la necessaria disponibilità.
Allerogazione delle somme relative al primo 50%, si provvederà ad avvio operativo del progetto, previa attestazione scritta.
Allerogazione della somma relativa al secondo 50%, si provvederà alla fine delle attività e alla presentazione del prodotto finale corredato da una dettagliata relazione sul lavoro svolto.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 952
Progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) per lanno 1999-2000. Approvazione graduatoria. Spesa di lire 2.209.830.044 (cap. 11400/2000)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare la graduatoria dei corsi approvati e finanziati così come descritti nellallegato 1, parte integrante e sostanziale della presente determinazione, con la precisazione che il corso, classificatosi al 19º posto della graduatoria di cui allallegato 1" innanzi citato, potrà disporre di un finanziamento pari a L. 253.000.146 e, quindi, inferiore al preventivato di una somma pari a L. 85.639.854 e che, pertanto, il corso in questione è approvato a condizione che venga ricondotto nei limiti della disponibilità finanziaria;
- di approvare lelenco dei corsi che sono risultati approvati ma non finanziati perchè in esubero rispetto alla disponibilità finanziaria messa a bando di cui allallegato 2" parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
- di dichiarare non idonei i corsi di cui allallegato 3" parte integrante della presente determinazione per il non raggiungimento del punteggio minimo previsto dal bando;
- di approvare la spesa complessiva di L. 7.366.100.146 così ripartita:
- per L. 5.156.270.102 (pari a 2.662.991,27 Euro) da risorse statali e corrispondenti al 70% del finanziamento pubblico complessivo
- per L. 2.209.830.044 (pari a 1.141.281,97 Euro) da risorse regionali e corrispondenti al 30% dal finanziamento pubblico complessivo;
alla spesa di L. 2.209.830.044 quale quota parte della Regione Piemonte si farà fronte con la prenotazione di pari importo, già assunta con D.G.R. n. 57-28553 dell11/11/1999 sul capitolo 11400 del bilancio 2000 (P 363524).
Trattandosi di attività formativa, i contributi di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenute dacconto ai sensi della legge n. 67/88.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 953
Iniziative di integrazione tra il sistema dellistruzione statale ed il sistema della formazione professionale regionale inerenti linnalzamento dellobbligo scolastico
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare lelenco dei corsi di cui allAllegato A, parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
di autorizzare, anche in via di sanatoria per le attività già iniziate, lavvio dellattività formativa dei corsi di cui allAllegato A sopra specificato;
di autorizzare la relativa spesa secondo i modi previsti dalla convenzione-tipo a suo tempo approvata;
alla spesa complessiva di L. 1.000.000.000.= si farà fronte con limpegno a valere sul cap. 11400 del bilancio 99 nei limiti dellaccantonamento assunto con D.G.R. n. 72 - 28747 del 23/11/99.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 954
Direttiva disoccupati Mercato del Lavoro 99/2000 - Determinazione n. 683 dell1/10/99 - ob. 3 - Parziale modifica ed erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 2.748.630.055.= - Capp. vari - Bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, a parziale modifica della determinazione n. 683 del 1/10/99, lattribuzione di parte dei corsi di cui alla determinazione medesima alla fonte di finanziamento del Fondo Sociale Europeo per limporto di L. 2.748.630.055.=;
di impegnare la somma di L. 2.748.630.055.= a favore degli operatori di cui alla determinazione n. 683 del 1/10/99 da erogare secondo le modalità di cui alla convenzione approvata con determinazione n. 663 del 21/09/99 per le azioni riferite allob. 3:
Alla spesa complessiva di L. 2.748.630.055.= si fa fronte con impegno sui sottoelencati Capp. del Bilancio 1999:
L. 1.236.883.525.= Cap. 11550 (364547/A) I nº 365337
L. 1.209.397.224.= Cap. 11440 (364548/A) I nº 365338
L. 302.349.306.= Cap. 11540 (364549/A) I nº 365339
Trattandosi di attività formative i finanziamenti di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta dacconto ai sensi dellart. 8 della L. n. 67/88.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 955
Direttiva disoccupati Mercato del Lavoro 99/2000 - Determinazione n. 678 del 30/09/99 - Ob. 3 - Erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 783.625.000.= Cap. 11540/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, per le motivazioni esposte in premessa, lerogazione della somma di L. 783.625.000.=, quale parziale finanziamento relativo agli anticipi e saldi, a favore delle Agenzie Formative di cui alla determinazione n. 678 del 30/09/99 e secondo le modalità previste dalla convenzione approvata con determinazione n. 663 del 21/09/99, per le azioni riferite allObiettivo 3.
Alla spesa di L. 783.625.000.= si fa fronte con impegno sul Capitolo 11540 del Bilancio 1999 (364746/A).
Trattandosi di attività formative i finanziamenti di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta dacconto ai sensi dellart. 8 della L. n. 67/88.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 956
Formazione Professionale - Attività di Assistenza Tecnica finanziate dal F.S.E. Obiettivo 3 Spesa per la partecipazione di operatori di Enti di Formazione Professionale alle Commissioni Tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale anno formativo 1999/2000. Spesa L. 150.000.000 (Cap. vari Bilancio 99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare lallegato A contenente lelenco degli Enti e la relativa cifra per la prima tranche rendicontabile;
di dare mandato al Dirigente del Settore Standard Formativi di autorizzare le singole partecipazioni secondo le modalità di cui allallegato G della D.G.R. n. 184-2323 del 16/10/95 modificata con D.G.R. n. 233-14720 del 29/11/96 per il numero di ore necessarie per ogni specifica competenza effettuando anche le necessarie variazioni in corso dopera;
di approvare, per la motivazione indicata in premessa, la spesa complessiva di L. 350.000.000= di cui L. 150.000.000= per lanno formativo 1999/2000 per la partecipazione dei docenti e direttori del sistema formativo regionale alle commissioni afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale.
Lelenco degli Enti, con la relativa cifra si trovano rispettivamente alle colonne a e b dellallegato A, parte integrante della presente determinazione;
di autorizzare lerogazione della prima tranche secondo lavanzamento dei lavori dietro ricevimento di regolare documentazione delle ore svolte, per la cifra a fianco di ciascun Ente segnato nellallegato A parte integrante della presente e lerogazione del saldo ad avvenuta rendicontazione finale.
Si da atto che tale spesa andrà rendicontata sullobiettivo 3 asse 2 del F.S.E..
Alla spesa emergente di L. 150.000.000.= si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli del bilancio 1999:
cap. 11353/99 per L. 67.500.000 (328984/A) I n. 365402
cap. 11355/99 per L.
66.000.000 (328986/A) I n. 365404
cap. 11357/99 per L. 16.500.000 (364179/A)
I n. 365405
Per la restante cifra di L. 200.000.000 con prenotazione da assumersi sui corrispondenti capitoli del bilancio 2000 con apposito atto deliberativo.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 958
Formazione Professionale - Attività di Assistenza Tecnica finanziate dal F.S.E. Obiettivo 4 asse 3, Obiettivo 3 asse 5, partecipazione di operatori di Enti di Formazione Professionale alle Commissioni Tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale, anno formativo 1998/99, spesa L. 186.511.129= (Cap. vari Bilancio 99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, a seguito della rendicontazione presentata, lerogazione del saldo di L. 186.511.129= per la partecipazione di operatori degli Enti di Formazione Professionale alle commissioni tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità ed Orientamento Professionale, agli Enti di cui allallegato A, parte integrante della presente determinazione, nella misura a fianco di ciascuno indicata.
Alla spesa complessiva di L. 186.511.129= si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli del bilancio 1999:
cap. 11353/99 L. 83.930.008 (328984/A) I n. 365422
cap. 11355/99 L. 82.064.897
(328986/A) I n. 365423
cap. 11357/99 L. 20.516.224 (364179/A) I n. 365425
Tali somme ai fini della rendicontazione allU.E. vanno ripartite in eguale misura tra lobiettivo 3 asse 5 e lobiettivo 4 asse 3.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 959
Orientamento Professionale: Progetto pilota Orientamento e bilancio di competenze: affidamento incarico per la redazione elle due Euroguide alla Fondazione Centro di Orientamento scolastico e professionale di Alessandria. Spesa complessiva di L. 10.000.000= o.f.c. Cap. 11365/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di affidare lincarico per la presentazione del testo definitivo di due Guide, relative allorientamento per giovani e per adulti, e di occuparsi della correzione delle bozze del testo, alla Fondazione Centro di Orientamento scolastico e professionale, Spalto Marengo, 93, 15100 Alessandria;
di erogare la somma di L. 10.000.000= o.f.c. alla succitata Fondazione per la predisposizione della prima guida rivolta ai giovani;
alla spesa complessiva di L. 10.000.000= o.f.c. si fa fronte con impegno sul Cap. 11365/99 (346474/A)
Tale somma sarà liquidata su presentazione di regolare fattura ed a seguito di attestazione di regolarità nella prestazione del servizio effettuata da questa amministrazione.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 960
Formazione Professionale - Azioni di Assistenza Tecnica previste dallOb. 3 asse 5 e Ob. 4 asse 3 del F.S.E. Saldo delle spettanze alla Soc. Emme&Erre di Padova. Impegno di L. 50.339.040.= o.f.c. Capitoli vari Bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di liquidare il saldo precedentemente pattuito e previsto con la Determinazione n. 648 del 25/11/98 per un totale di L. 50.339.040.= a seguito di presentazione di regolare fattura.
Alla spesa emergente di L. 50.339.040 si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli:
Cap. 11353, bilancio 1999, per L. 22.652.568.= (328984/A) I n. 365481
Cap. 11355, bilancio 1999, per L. 22.149.178.= (328986/A) I n. 365482
Cap. 11357, bilancio 1999, per L. 5.537.294.= (328988/A) I n. 365483
La spesa va computata al 50% sullOb. 3 e al 50% sullOb. 4.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 961
Formazione Professionale Assistenza Tecnica Ob. 3. Erogazione agli Enti di Formazione Professionale a fronte della partecipazione alle prove SOM. Spesa L. 78.000.000.= Capp. vari - Bilancio 99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare per le motivazioni di cui in premessa il riconoscimento della quota pro-capite di L. 1.000.000.= per partecipante per lattività 1998/99 per un totale di L. 78.000.000.=;
di autorizzare a seguito della rendicontazione presentata lerogazione del saldo spettante ad ogni Ente Formativo partecipante alle suddette prove di cui allallegato A, parte integrante della presente determinazione nella misura a fianco di ciascuno indicata.
Alla spesa di L. 78.000.000.= si fa fronte con le seguenti disponibilità:
Cap. 11353, bilancio 1999, per L. 35.100.000.= (328984/A) I n. 365362
Cap. 11355, bilancio 1999, per L. 34.320.000.= (328986/A) I n. 365363
Cap. 11357, bilancio 1999, per L. 8.580.000.= (364179/A) I n. 365364
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 962
Formazione Professionale - Assistenza Tecnica Ob. 3 Attività corsuali finalizzate agli accreditatori dei fornitori di Formazione Professionale per la Regione Piemonte ed ai referenti di Agenzia Formativa. Spesa L. 342.944.000.= Capp. vari Bilancio 1999
Vista la DGR n. 36-27634 del 21/06/1999, con cui venivano definite le priorità per la realizzazione delle azioni di assistenza tecnica finanziate con il concorso del F.S.E. e dato atto che alla lettera B viene esplicitamente citata limplementazione del sistema di accreditamento.
Visto lart. 25 della L.R. 63/1995.
Vista la D.G.R. n. 85 - 20603 del 30 Giugno 1997, istitutiva del Comitato Guida per la Qualità (di seguito denominato C.G.Q.).
Considerati gli esiti della seduta del C.G.Q. tenutasi il 3 Novembre 1999, con la quale, fra laltro, si approvava la bozza di guida per laccreditamento dei fornitori di formazione professionale per la Regione Piemonte (formazione iniziale).
Considerata la necessità di provvedere urgentemente alla formazione degli accreditatori e alla sperimentazione con i referenti delle singole Agenzie formative, comprensiva del monitoraggio dellattività corsuale e di assistenza alle modifiche da apportare alla guida in seguito alla sperimentazione suddetta.
Considerata la necessità di coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti interessati allaccreditamento, attraverso un seminario di presentazione da tenersi entro il mese di Febbraio 2000 e di provvedere ad una pubblicazione informativa dellimplementando sistema.
Considerata inoltre la necessità di fornire un supporto informatico on-line, concernente la sperimentazione del sistema di accreditamento.
Dato atto che la complessità di queste azioni interconnesse necessita di una gestione puntuale, si prevede laffidamento al Centro per la Formazione dellOIL di Torino, di seguito denominato CIF OIL, della realizzazione e della gestione delle attività corsuali e seminariali suddette.
Il termine per lo svolgimento delle azioni è previsto per il 30/6/00.
Circa i motivi della scelta, si rinvia allO.d.g. del C.R. 449/1997 e sono richiamate le caratteristiche istituzionali dello stesso CIF OIL quale organismo pubblico di diritto internazionale.
Stante le caratteristiche descritte dal CIF OIL e alla tipologia di affidamento, si ritiene che laffidamento possa avvenire ai sensi della lettera H art. 31 della L.R. 8/1984 e successive modifiche ed integrazioni, con il metodo della trattativa privata ed in deroga allobbligo di procedere alla gara ufficiosa previo coinvolgimento di più ditte.
Dato atto che che i costi delle azioni summenzionate sono stati preventivati secondo le quote previste con circolare del Ministero del Lavoro n. 99 del 04/08/1995 e successive integrazioni e appaiono pertanto congrui.
Tutto ciò premesso,
IL DIRIGENTE
ai sensi degli artt. 3 e 16 del Dlgs 29/1993, come modificato dal Dlgs 470 del 1993,
visto lart. 23 della L.R. 51 del 1997,
vista la L.R. 55/1981,
nellambito delle risorse finanziarie assegnate con DGR n. 16 - 26830 del 15/03/1999 e con DGR n. 75-28750 del 23/11/1999, in conformità con gli indirizzi in materia disposti con DGR N. 36 - 27634 del 21/06/1999,
determina
- Di affidare lincarico al CIF OIL, ai sensi della L.R. 8/1984, art. 31 lettera H e successive modifiche ed integrazioni;
- di avviare e gestire i corsi di formazione finalizzati alla preparazione degli accreditatori del sistema di formazione professionale inerenti le Agenzie formative e dei referenti delle Agenzie.
Questi ultimi potranno essere suddivisi in referenti di Agenzie certificate ISO 9001 e referenti di Agenzie che intraprendono il percorso dellaccreditamento senza precedente certificazione.
Sarà inoltre possibile avviare un corso per sperimentare le procedure di qualità non obbligatorie ma previste come possibili espansioni.
- di gestire la realizzazione di un seminario finalizzato alla divulgazione del sistema di accreditamento tra i soggetti interessati, unitamente alla predisposizione e produzione del materiale e delle pubblicazioni concernenti il sistema di accreditamento e la sua sperimentazione.
- di elaborare un sistema informativo e di monitoraggio on-line che possa funzionare da supporto informatico per la sperimentazione delle procedure di accreditamento.
Ai corsi di formazione potranno essere ammessi:
1) (per i corsi per accreditatori) Valutatori del sistema qualità presentati da un ente di certificazione appartenente alla tabella 37B (Education): un prerequisito essenziale in questambito è la conoscenza delle caratteristiche di un sistema formativo.
2) Referenti delle Agenzie formative interessate allaccreditamento, in numero di un rappresentante per ciascuna Agenzia e, nel caso di Agenzie con più sedi, di un rappresentante in più per ogni gruppo composto da almeno tre sedi decentrate.
Loggetto dei corsi riferiti sarà lanalisi delle procedure di accreditamento che la Direzione Formazione Professionale intende implementare, applicate temporaneamente in via sperimentale, e contenute nel manuale per laccreditamento dei fornitori di formazione professionale.
I corsi saranno anche momento per la verifica della praticabilità delle procedure.
Il totale dei corsi è da preventivarsi in n. sette corsi della durata di cinque giornate ciascuno con venti partecipanti.
Tutti gli interventi di cui sopra verranno puntualmente monitorati con azioni disciplinate dal Responsabile del Settore Standard Formativi, Qualità e Orientamento, che viene autorizzato, con la presente, a controfirmare, allintero dei limiti di spesa di cui al presente provvedimento, le variazioni in corso dopera.
Il CIF OIL provvederà allassegnazione frazionata degli incarichi connessi alla realizzazione delle attività suddette, sulla base degli indirizzi e delle indicazioni del C. G. Q..
Di stipulare, per le motivazioni di cui in premessa, apposita convenzione con lEnte CIF OIL, avente per oggetto la realizzazione delle attività sopra specificate.
Il costo complessivo dellintervento è fissato in L. 342.944.000 che verranno erogate al CIF OIL secondo le modalità previste dalla citata convenzione.
Alla spesa emergente di L. 342.944.000 si fa fronte: per L. 154.324.800 sul cap. 11353/99 n. 365477-5478 (328984/A), per L. 150.895.360 sul cap. 11355/99 (328986/A), per L. 37.723.840 sul cap. 11357/99 (364179/A). Tale spesa è da riferire allOb. 3 n. 365479.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 964
Formazione Professionale - Acquisto materiali informatici per la realizzazione delle prove finali. Spesa L. 244.053.600.= Capitoli vari bilancio 1999
Vista la D.G.R. n. 184-2323 del 16/10/95 con cui venivano definiti gli standard formativi, comprese le modalità di attribuzione dei crediti formativi e le modalità di funzionamento delle commissioni tecniche;
dato atto che unimportante modalità di attribuzione di tali crediti risiede nella possibilità di effettuare prove di credito per modulo analoghe alla prova terminale del modulo medesimo;
vista la determinazione n. 685 del 30/11/98 con la quale si acquisiva la licenza duso sperimentale (limitata al periodo della sperimentazione stessa) del software denominato Questionari di esclusiva proprietà di Apprendimenti & Linguaggi S.r.l.;
considerato che la fase di sperimentazione comprendeva lattività di definizione e progettazione delle personalizzazioni relative al software di base, così come previsto dagli standard formativi, integrate da richieste provenienti dalle varie commissioni tecniche e da funzionari regionali;
dato atto che le commissioni tecniche di comparto afferenti al Settore standard formativi, aventi tra i loro obiettivi la predisposizione e manutenzione delle prove finali, hanno avuto modo di esaminare a fondo, in affiancamento a funzionari regionali, la fase sperimentale del software denominato Questionari, esprimendo, al termine della fase, allunanimità, un giudizio più che positivo;
dato atto inoltre, che, il software in questione è stato al termine della fase sperimentale realmente testato, in un aula multimediale, presso unAgenzia di Formazione, su un corso di specializzazione nella fase di certificazione finale, dando risultati positivi;
considerato quindi, alla luce degli elementi sopra esposti, che la prima fase di sperimentazione si è conclusa in modo positivo, andando oltre le aspettative iniziali, si può quindi ritenere pronto il momento di attivazione della fase finale applicativa al fine di poterlo diffondere e utilizzare nelle Agenzie Formative per i corsi approvati dalla Regione Piemonte.
Visto lart. 5, II comma, del regolamento CEE 2081/93, relativo alla missione dei Fondi Strutturali, che alla lettera e) individua tra le forme di finanziamento i sussidi allassistenza tecnica;
visti gli artt. 5 e 6 del regolamento CEE 2084/93 concernente il Fondo Sociale Europeo ed in specifico il I comma lettera a) dellart. 6 che individua tra gli interventi finanziabili le azioni volte a migliorare lorganizzazione della formazione professionale;
vista la D.G.R. n. 36-27634 del 21/06/99 che stabilisce le priorità dintervento per la realizzazione delle azioni di assistenza tecnica, in particolare le azioni di cui al punto e;
vista la D.G.R. n. 16-26830 del 15/03/99 che conferma lassegnazione delle risorse finanziarie sul bilancio 1999 tra cui quelle a favore della Direzione Formazione Professionale - Lavoro relative allassistenza tecnica.
Vista la D.G.r. n. 76-28751 del 23/11/99 che assegna le risorse finanziarie sul bilancio 1999 a favore della Direzione Formazione Professionale - Lavoro relative a interventi per la didattica.
Visto che la proposta presentata dalla predetta società per lacquisto di tale software, era già suddivisa in due fasi distinte: Sperimentale e Applicativa, di cui la seconda comprendeva la fornitura di:
Unità Centrale, intesa come il software che consente di generare e gestire i questionari e con la quale è possibile accedere allarchivio generale
Unità periferiche, intese come il software che consente di gestire, ottimizzare e somministrare i questionari
Formazione, al fine di poter garantire leffettiva funzionalità del software considerando parte integrante del prodotto una serie di giornate di formazione gestite da un formatore Senior indicato dalla Società Apprendimenti & Linguaggi S.r.l.
Visto inoltre che a decorrere dalla data di presentazione del primo preventivo, per lacquisto del software Questionari, da parte della Società Apprendimenti & Linguaggi S.r.l., è trascorso un anno ed inoltre sono state apportate variazioni alle specifiche indicate, in base a quanto emerso nella fase precedente, si è invitata la società a emettere un nuovo preventivo.
Dato atto che il nuovo preventivo presentato per la fase applicativa contiene condizioni di sconto effettuate a seguito della fase sperimentale con ulteriori sconti al crescere del numero delle periferiche richieste ed è nellinsieme economicamente migliorativo rispetto al precedente;
constatato che per poter avviare il processo di informatizzazione delle verifiche intermedie e finali, sia di modulo che di qualifica, occorrono acquisire le seguenti configurazioni:
- Software denominato Questionari monte, destinato alle commissioni tecniche di comparto per lelaborazione delle prove standard di verifica. Quantità richiesta N. 10 copie per un importo totale di L. 46.200.000 (più IVA 20%);
- Software denominato Questionari valle destinato alle Agenzie Formative per la gestione delle prove finali standard elaborate dalle commissioni tecniche di comparto. Quantità richiesta N. 100 copie per un importo totale di L. 115.200.000 (più IVA 20%);
- Software denominato Questionati Light destinato alle Agenzie Formative per lelaborazione di prove intermedie anche non standard. Quantità richiesta N. 100 copie per un importo totale di L. 20.000.000 (più IVA 20%).
Al fine inoltre di poter garantire il reale utilizzo dei tool integrati compresi nel software denominato Questionari si devono inoltre prevedere attività di formazione degli utilizzatori tanto per la versione monte che valle così suddivise:
- N. 2 edizioni corso di 4gg. cadauna per gli utilizzatori della versione monte per un totale di 8gg; corrispondenti ad un importo totale di L. 9.600.000, esente IVA;
- N. 5 edizioni corso di 3gg. cadauna per gli utilizzatori della versione valle per un totale di 15gg; corrispondenti ad un importo totale di L. 18.000.000, esente IVA.
Dato inoltre atto che la ditta ha offerto uno sconto dello 0,5% al fine di essere esonerata dalla caparra fidejussoria, portando così il preventivo per la fase applicativa da L. 209.000.000= o.f.e. a L. 207.955.000= o.f.e. e a L. 244.053.600 IVA compresa
dato atto che il preventivo così formulato viene giudicato congruo e che trattandosi di software specifico per la didattica non occorre il visto del Settore sistemi informativi ed informatica;
tutto ciò premesso e considerato,
IL DIRIGENTE
visti gli artt. 3 e 16 del D.Lgs. n. 29/93 come modificato dal D.Lgs n. 470/93;
visto lart. 23 della L.R. 51/97;
vista la l.R. 55/81;
nellambito delle risorse finanziarie assegnate con provvedimenti n. 16-26830 del 15/03/99 e n. 76-28751 del 23/11/99 ed in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale con Delibera n. 36-27634 del 21/06/99.
determina
- Di acquisire, tramite trattativa privata ai sensi dellart. 31 lett. B) della L.R. 8/84, modificata con L.R. 18/62, con la società Apprendimenti & Linguaggi S.r.l. con sede in San Mauro T.se, via Vercelli 10, per un importo complessivo di L. 216.591.600= o.f.c., n. 10 copie del software Questionari monte destinati alle commissioni tecniche di comparto, n. 100 copie del software Questionari valle, e Questionari light utilizzabili nei centri di formazione professionale delle agenzie formative di cui allart. 11, lettere a), b) e c) della L.R. 63/95 necessarie alla gestione informatizzata delle prove finali e intermedie di modulo al fine dellattribuzione dei crediti formativi;
- di fissare in n. 23 giornate complessive le attività di formazione, che essendo considerate parte integrante al prodotto, sono gestite da un Formatore senior a carico della medesima società sopra citata per un importo complessivo di L. 27.462.000 esente IVA, in base art. 10 dpr 633/72 per disposto legge 537/93;
di conferire lincarico ai sensi dellart. 33, lettera d) della L.R. 8/84, alle seguenti condizioni:
- corrispettivo di L. 216.591.600 (IVA compresa), alla consegna delle copie richieste, previo collaudo favorevole e ricevimento di regolare fattura;
- corrispettivo di L. 27.462.000 (esente IVA) al termine delle attività di formazione e ricevimento di regolare fattura;
- la fase applicativa dovrà concludersi entro il 31/07/2000, verrà applicata una penale per ogni 10 giorni di ingiustificato ritardo pari al 5% dellammontare della fornitura.
Alla spesa emergente di L. 244.053.600.= o.f.c., si fa fronte con impegno sui sottoindicati capitoli:
per L. 109.824.120 sul cap. 11353/99 (328984/A) I n. 365347
per L. 107.383.584 sul
cap. 11355/99 (328986/A) I n. 365348
per L. 26.845.896 sul cap. 11530/99 (364184/A) I
n. 365349
La predetta spesa sarà da computare per il 50% sullob. 3 e per il 50% sullob. 2 progetto comunicazione.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 965
F.S.E. Assistenza Tecnica Ob. 2 Progetti approvati con Determinazione n. 688 del 30/11/1998. Erogazione della terza tranche. Spesa L. 1.110.813.930.= Capitoli vari Bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, per le motivazioni di cui in premessa, lerogazione, agli Enti IAL, CIAC, ENGIM, Casa di Carità Arti e Mestieri, CNOS, ENAIP e FORUM della somma di L. 1.110.813.930.= quale saldo per la realizzazione dei progetti di Assistenza Tecnica FSE Obiettivo 2 approvati con Determinazione n. 688 del 30/11/98.
Le quote spettanti a ciascun Ente sono indicate nella tabella allegata quale parte integrante della presente determinazione.
Di stabilire al 31/12/2000 la data per la conclusione dei progetti di cui alla presente Determinazione.
Lerogazione delle somme avverrà al termine delle attività e dietro presentazione di relazione finale e rendiconto.
Alla spesa di L. 1.110.813.930= si fa fronte:
per L. 499.866.269 sul cap. 11353/99 (328984/A) I n. 365485
per L. 488.758.129 sul
cap. 11355/99 (328986/A) I n. 365486
per L. 122.189.532 sul cap. 11357/99 (364179/A)
I n. 365487
La somma complessiva va computata per L. 732.431.053 sullOb. 2 e per L. 378.382.877 sullOb. 4 asse 3.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 966
Assistenza tecnica di cui al D.D. n. 207/III/99 del 16/06/1999 relativa al Parco Progetti: una rete per lo sviluppo locale. Autorizzazione alla Stipula della Convenzione con la Tecnostruttura delle Regioni per il F.S.E.. Impegno di spesa di L. 620.808.620 sui capitoli vari del bilancio 99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare i programmi di massima presentati da Tecnostruttura per la realizzazione degli interventi di assistenza tecnica sulle attività del P.O. Parco Progetti di cui al D.D. n. 207/III/99 per un costo pari a L. 620.808.620;
Di autorizzare la stipula della Convenzione con la Tecnostruttura che si allega alla presente Determinazione per farne parte integrante;
Di impegnare la somma di L. 620.808.620 sul seguente modo:
L. 279.363.880 sul Cap. 11410/99
(Quota FSE) (364153/A) (I 366356)
L. 273.155.792 sul
Cap. 11415/99
(Quota Stato) (364154/A) (I 366357)
L. 68.288.948 quale quota di cofinanziamento regionale ripartito sui seguenti capitoli:
- L. 33.172.077 sul Cap. 11093/99 (364164/A) (I/366359) ; e L. 35.116.871 sul Cap. 11400/99 (364165/A) (I/366361).
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15
D.D. 30 novembre 1999, n. 967
Affidamento al CSI-Piemonte della creazione di un Centro Risorse sulle opportunità lavorative e per lorientamento professionale per un importo complessivo di L. 1.440.000.000 o.f.c. erogabili per: L. 68.659.516= sul cap. n. 11353/99, L. 99.589.598= sul cap. 11355/99, L. 158.400.000= sul cap. n. 11357/99, L. 534.010.402= sul cap. n. 11356/99, L. 579.340.484= sul cap. 11354/99
Visti:
- la L. 59/97, Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa;
- il D. Lgs. 469/97 Conferimento alle Regioni e agli Enti Locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro a norma dellart. 1 della citata L. 59/97;
- la L.R. 41/98 Organizzazione delle funzioni regionali e locali in materia di mercato del lavoro che prevede norme in materia di politiche regionali del lavoro e di servizi per limpiego, e in particolare allart. 14 Sistema informativo regionale per il lavoro, la costruzione di un sistema informativo regionale per il lavoro ed un servizio di informazione ed analisi del mercato del lavoro volto a favorire: lincontro domanda-offerta, lincremento occupazionale e in relazione alle specifiche funzioni informative di tutti i soggetti interessati ogni utile dato riguardante listruzione, la formazione, lorientamento e il lavoro;
Considerato che tale legge prevede:
- la gestione del sistema informativo lavoro (SIL), ai sensi dellart. 11 del citato D. Lgs. 469/97;
- listituzione di adeguate strutture per lerogazione di servizi integrati per il lavoro, denominate Centri per limpiego;
- listituzione dellAgenzia Piemonte Lavoro, entre strumentale regionale con funzioni di garanzia sullinterconnessione e lintegrazione tra il SIL e il Sistema informativo regionale per il lavoro di cui allart. 14;
Visto lart. 16 della L.R. 41/98 che dispone la soppressione dei CILO;
atteso che nel DPCM del 25.11.1999 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 277 supplemento n. 206 del 25.11.1999 è previsto, allart. 4, il trasferimento di tutte le risorse informatiche alla Regione e alle Province, nonchè la soppressione delle strutture e gli uffici periferici del Ministero del Lavoro, in particolare i recapiti e le Sezioni Circoscrizionali per lImpiego e il Collocamento Agricolo (SCICA);
Attesto il Decreto del Ministero del Lavoro concernente la composizione ed il funzionamento dellorgano tecnico con compiti di raccordo tra il Ministero del lavoro, le ragioni e le amministrazioni locali in materia di SIL, istituito di SIL, istituito dallart. 11, comma 8 del D.lgs. 469/97;
Rilevato essenziale procedere alla creazione di un Centro Risorse della Regione Piemonte, che consenta lalimentazione e la fruizione delle informazioni relative a: figure professionali, percorsi formativi, banca dati dei corsi, disposizioni comunitarie, atti statali, normative regionali e atti attuativi collegati, giurisprudenza di rilevanza e congruenza specifica, rassegne stampa tematiche, estratti di documentazione giuridica da BUR e Gazzetta Ufficiali, nonchè dalle Banche Dati di Documentazione Giuridica, indirizzari e anagrafiche di Direzione, e infine risorse informative provenienti da altri Centri Risorse Regionali ed Europei, attraverso lutilizzo di tecnologie interne-intranet compatibili, su piattaforme, architetture e con strumenti che consentano la gestione comune ma ad accesso variabile a seconda dellabilitazione concessa allutente, delle basi dati: gestionali, descrittivo-conoscitive e documentali;
considerata di rilevante complessità e importanza la strutturazione dei materiali e delle informazioni, e quindi ritenuta prioritaria la classificazione e lindicizzazione, nonchè lindividuazione dei legami logico-funzionali dei documenti trattati, e che saranno determinati in tutti i suoi aspetti dalle specialistiche conoscenze dei componenti il Gruppo di Lavoro agente sui contenuti, e che con atto dirigenziale successivo saranno individuati;
Ritenuto che occorra garantire alle Province, che hanno istituito nel frattempo i Centri per limpiego, ai sensi della citata LR. 41/98, le condizioni tali da consentire lavvio e lesercizio delle competenze conferite in pieno accordo con il SIL e con lutilizzo dei relativi software;
vista la L.R. 43/92 Informazione, promozione, divulgazione di azioni positive per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna
Vista la D.G.R. n. 56-12635 del 10/2/1992 avente ad oggetto il Progetto Regionale Integrato per lOrientamento;
Vista la D.G.R. 25291 del 5/8/1998 che autorizzava il Responsabile della Direzione Regionale Formazione Professionale e Lavoro ad affidare con propria determinazione, lincarico e la manutenzione del sistema informativo S.INFOD (Sistema Informativo per lOrientamento della Didattica);
considerato, inoltre che la Regione ha promosso il Progetto IPERINFO mediante la DGR n. 168-15570 del 23.12.1996, la DGR n. 38-23234 del 24.11.1997, la DGR n. 95-26090 del 23.11.1998 e le successive determinazioni dirigenziali, che hanno permesso la costruzione di uno strumento che consente la raccolta, lorganizzazione e la diffusione delle informazioni utili al fine di fornire un adeguato supporto alle politiche attive del lavoro e ai servizi per limpiego;
vista la Determinazione dirigenziale del Settore Servizi alle Politiche per loccupazione e per la promozione di sviluppo locale, n. 695 del 30.11.1998 con la quale si prevedeva lo sviluppo del progetto IPERINFO;
vista la Determinazione dirigenziale del Settore Servizi alle Politiche per loccupazione e per la promozione di svilupp locale, n. 951 del 30.11.1999 con la quale si prevede ladeguamento e la qualificazione dei contenuti informativi del progetto IPERINFO;
vista la L.R. n. 48 del 4.09.1975, Costituzione del Consorzio per il trattamento automatico dellinformazione e del Comitato provvisorio per la Progettazione di un sistema regionale integrato dallinformazione;
vista la L.R. n. 13 del 15.03.1978, Definizione dei Rapporti tra Regione e Consorzio per il trattamento automatico dellinformazione;
vista lofferta di sviluppo presentata dal CSI-Piemonte, C.so Unione Sovietica n. 216, 10134 Torino - prot. n. 20261 del 26.11.1999, per un importo complessivo di o.f.c. di L. 1.440.000.000;
vista le D.G.R. 16-26830 del 15/3/1999 e D.G.R. 75-28750 del 23.11.1999 con la quale si provvedevano gli accantonamenti: n. 328984 sul cap. 11353/99, n. 328986 sul cap. 11355/99, n. 364179/99 sul cap. 11357/99, n. 364181 sul cap. 11356/99 e n. 364182 sul cap. 11354/99;
espressa congiuntamente la valutazione da parte del Settore Sistemi Informativi ed Informatica e da questa Direzione sullofferta di sviluppo presentata dal CSI-Piemonte e avendo ritenuto non dover esservi motivi ostativi relativamente al progetto del Centro Risorse sulle opportunità lavorative e sullorientamento professionale, di fatto approvano il medesimo progetto e si condiziona lavviamento a successivo parere scritto del Settore Sistemi Informativi e Informatica;
Tutto ciò premesso e considerato
IL DIRIGENTE
Visti gli art. 3 e 16 del D.Lgs. 29/1993 come modificato dal D.Lgs. 470/1993;
Visto lart. 22 della L.R. 51/1997;
Vista L.R. 55/1981;
Nellambito delle risorse finanziarie ed in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale con provvedimenti: n. 16-26830 del 15/3/1999 e n. 75-28750 del 23/11/1999;
determina
Di affidare al CSI-Piemonte, C.so Unione Sovietica n. 216, 10134 - Torino, lesecuzione della fornitura dellinfrastruttura informativa denominata Centro Risorse così come da offerta di sviluppo di cui al prot. n. 20261 del 26.11.1999, per un importo complessivo di o.f.c. di L. 1.440.000.000;
di prevedere la consegna della fornitura in data 30.12.2000, Considerato che lattuale Quadro Comunitario di Sostegno ammette la possibilità di completare le attività finanziate dal FSE per il periodo 1994-1999 entro il 31.12.2000 e la presentazione dei relativi rendiconti entro il 31.12.2001.
di riconoscere, a fronte dellofferta presentata, la spesa di L. 1.440.000.000.= o.f.c. al CSI-Piemonte, C.so Unione Sovietica n. 216, 10134 - Torino, erogandola secondo le seguenti modalità:
- 40% ad avviamento lavori L. 576.000.000
- 30% ad avanzamento lavori dietro presentazione della documentazione tecnica, relazione e parere favorevole dei nostri uffici competenti per L. 432.000.000;
- ulteriore 30% a saldo per conclusione lavori e presentazione della documentazione tecnica, relazione finale e parere favorevole dei nostri uffici competenti per L. 432.000.000.
La somma va computata per L. 224.705.894 sullob. 3 e per L. 1.175.294.106 sullob. 4
- Alla spesa complessiva di L. 1.440.000.000 o.f.c. si farà fronte con la disponibilità derivante da specifici capitoli di bilancio:
L. 68.659.516= sul cap. n. 11353/99 (acc. 328984) I. 366576
L. 99.589.598= sul cap. n. 11355/99 (acc. 328986) I. 366578
L. 158.400.000= sul cap. n. 11357/99 (acc. 364179) I. 366842
L. 534.010.402= sul cap. n. 11356/99 (acc. 364181) I. 366585
L. 579.340.484= sul cap. n. 11354/99 (acc. 364182) I. 366586.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.9
D.D. 30 novembre 1999, n. 968
Impegno a favore del COREP di L. 2.000.000.000 sul cap. 11071 del Bilancio Regionale 1999 per un programma di formazione continua per gli operatori dei servizi pubblici al lavoro
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di impegnare, mediante la stipula di una apposita convenzione con il COREP secondo lo schema allegato, la somma di Lire 2.000.000.000 sul Cap. 11071 del Bilancio Regionale 1999 per la realizzazione di un programma di formazione continua per gli operatori dei servizi pubblici al lavoro secondo la proposta di un progetto di fattibilità che si allega come parte integrante.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 970
Formazione professionale. Assistenza tecnica ob. 3. Costituzione di un gruppo di lavoro per la correlazione della guida per laccreditamento degli operatori della formazione professionale con la normativa di certificazione del sistema qualità ISO 9001. Spesa L. 10.800.000.= - Capp. Vari - Bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di affidare lincarico, per le motivazioni esplicitate in premessa, ai sensi della L.R. 8/1984, art. 31 lettere g e h, e successive modifiche ed integrazioni, di individuare i parallelismi tra sistema di accreditamento e sistema di certificazione ISO 9001 e di formulare una proposta di prezziario giornaliero per lattività di accreditamento, in concordanza con i prezzi della certificazione; ai sottoelencati esperti per il numero di giornate e limporto a fianco di ciascuno elencato:
dr.ssa Mara Trivini dellUniter, organismo di normazione e Certificazione di Sistemi Qualità - Commercio, Turismo e Servizi, n. 5 giornate per L. 6.000.000 (o.f.i.)
dr. Roberto Ladetto dellAFAQ-ACERT, società certificatrice europea che ha svolto lopera di certificazione del sistema qualità per la maggior parte degli organismi formativi certificati in Piemonte, n. 2 giornate per L. 2.400.000 (o.f.i.)
dr. Andrea Martra, docente di prezzo la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino n. 2 giornate per L. 2.400.000 (o.f.i.).
Il pagamento avverrà al termine dei lavori, previsti per il 28/2/2000 e dietro presentazione di regolare fattura; per ogni decade di ingiustificato ritardo verrà applicata una penale pecuniaria del 2% sullimporto complessivo.
Il conferimento dellincarico avverrà ai sensi dellart. 33, lettera d) della L.R. 8/84.
Alla spesa emergente di L. 10.800.000 si fa fronte: per L. 4.860.000 sul cap. 11353/99 n. 366027 (328984/A), per L. 4.752.000 sul cap. 11355/99 (328986/A), per L. 1.188.000 sul cap. 11357/99 n. 366028 (328988/A).
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 971
Manutenzione del sistema di valutazione ex ante relativo alla Direttiva occupati e disoccupati. Azioni di assistenza tecnica, Ob. 03 Asse 5. Affidamento dellincarico alla Società Emme&Erre di Padova. Impegno di spesa di L. 41.551.200 (o.f.c.), capitoli vari bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, per le motivazioni esplicitate in premessa, la trattativa privata con la Società Emme&Erre, ai sensi dellart. 31 Lettera G e lettera H della L.R. 8/1984, modificata dalla L.R. 18/1992, avente come oggetto: la manutenzione del sistema di valutazione ex ante relativo alle Direttive.
Di autorizzare la stipula del contratto secondo le forme previste dallart. 33, lettera D, della L.R. 8/1984 e procedere allaffidamento dellincarico alle seguenti condizioni: 50% pari a L. 20.775.600 a lavori iniziati e dietro presentazione di regolare fattura; il rimanente 50% a saldo, al termine dei lavori ed a seguito di presentazione di regolare fattura.
Allimpegno complessivo di L. 41.551.200 si fa fronte nel seguente modo:
L. 18.698.040 sul capitolo 11353/99
(328984/A) I n. 366015
L. 18.282.528 sul
capitolo 11355/99
(328986/A) I n. 366017
L. 4.570.632 sul capitolo 11357/99
(364179/A)
I n. 366018.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 972
Legge 492/88. Progetto integrato per lorientamento. Liquidazione spettanze agli esperti esterni del gruppo di progettazione ed autovalutazione. Spesa complessiva di L. 14.400.000.= o.f.c. (Capitoli vari, Bilancio 1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di liquidare, per le motivazioni indicate in premessa, i compensi spettanti agli esperti esterni del gruppo di progetto ed autovalutazione del progetto integrato per lorientamento;
la liquidazione avverrà secondo le ore svolte e precisamente:
prof.ssa Maria Luisa Pombeni h. n. 56 per L. 10.080.000 (o.f.i.).
prof. Giovanni Bertin h. n. 8 per L. 1.440.000 (o.f.i.)
prof.ssa Elena Allegri h. n. 16 per L. 2.880.000 (o.f.i.)
e a seguito di presentazione di fattura o di nota, vista per regolarità;
Alla spesa complessiva di L. 14.400.000.= o.f.c. si farà fronte con le seguenti disponibilità:
L. 6.480.000 sul cap. n. 11353/99 (328984/A) I n. 366043
L. 6.336.000 sul cap.
n. 11355/99 (328986/A) I n. 366044
L. 1.584.000 sul cap. n. 11357/99 (328988/A)
I n. 366048.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 973
Formazione Professionale - Acquisto di due copie della pubblicazione Valutazione dei programmi socioeconomici - Collezione Means. Impegno di spesa L. 480.000 (cap. 11530/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare la spesa di L. 480.000, relativa allacquisto delle due pubblicazioni Collection Means, Evaluer les programmes socio-economiques e Means collection - Evaluation of socio-economic programmes, a favore della Licosa S.p.A., Via Duca di Calabria, 1/1 - 50125 Firenze.
Tale somma verrà liquidata su presentazione di regolare fattura mediante accredito intestato a Licosa S.p.A..
Alla spesa complessiva di L. 480.000.= si fa fronte con impegno sul cap. 11530/99 (364184/A) I n. 366052.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 974
Orientamento professionale - Guida per lorientamento dopo la scuola dellobbligo - posters sui corsi di formazione professionale: Incarico per la redazione della Fondazione Centro di Orientamento di Alessandria. Affidamento della stampa e distribuzione alla Tipografia LArtistica Savigliano, spesa complessiva L. 181.824.400= o.f.c. (cap. 11510/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di affidare lincarico alla Fondazione Centro di Orientamento di Alessandria, Spalto Marengo, n. 93 - 15100 Alessandria ai sensi dellart. 31 lett. g della L.R. 8/84, modificata con L. R. 18/92, avente come oggetto il lavoro di aggiornamento dati e informazioni, redazione testi e trascrizione su supporto informatico del prototipo per la stampa, controllo e supervisione delle bozze di stampa per la nuova guida regionale post-obbligo, come specificato nella lettera di incarico allegata quale parte integrante della presente determinazione;
di autorizzare la stipula del contratto secondo le forme previste dallart. 33, lett. d della L.R. 8/84 come specificato nella lettera di affidamento dincarico allegata quale parte integrante della presente determinazione, per un importo complessivo di L. 36.536.400 o.f.c. con pagamento della fornitura alle seguenti condizioni:
50%, pari a L. 1.268.200, ad inizio lavori in seguito alla consegna del progetto metodologico e di regolare fattura,
saldo al termine dei lavori dietro presentazione dellelaborato per la stampa accompagnato da regolare fattura.
Tale fornitura dovrà essere compiuta entro il 30/06/2000 come indicato nella lettera dincarico.
Inoltre di affidare, autorizzando la forma della trattiva privata per le ragioni esposte nella motivazione, la stampa e distribuzione della guida informativa per la formazione post-obbligo e per la stampa dei posters alla ditta LArtistica Savigliano, V. Togliatti 2/a Savigliano Cn per un importo di L. 145.228.000.= o.f.c..
La fornitura dovrà essere compiuta entro il 31/09/2000 ed alle condizioni indicate dallAmministrazione Regionale nella lettera di richiesta preventivo allegata alla presente determinazione e parte integrante di essa.
Le sopracitate Ditte hanno fatto pervenire una dichiarazione sostitutiva di Atto di Notorietà ai sensi della L. 19/3/90 n. 55, art. 7, punto 7.
Alla spesa di L. 181.824.400 si fa fronte con limpegno sul cap. 11510 del bilancio 1999 (364203/A).
Tali somme saranno liquidate dietro presentazione di regolare fattura a seguito di collaudo favorevole, mediante accredito sul c.c.b. n. 1162/7 presso la sede centrale della Cassa di Risparmio di Savigliano intestato alla ditta LArtistica Savigliano, V. Togliatti 2/a - Savigliano (Cn).
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 30 novembre 1999, n. 976
Formazione Professionale - Convenzione con CSEA per la progettazione e la gestione di due corsi di riqualificazione per Educatore Prima infanzia. Impegno di spesa L. 100.000.000 (cap. 11490/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare lo svolgimento dei corsi di formazione professionale per Educatori della prima infanzia da affidarsi allo CSEA di Torino, le cui caratteristiche sono riportate nei progetti protocollo n. 30957/15.3 del 19/11/99;
di autorizzare la stipula di unapposita convenzione con CSEA per la definizione dei reciproci impegni.
Le modalità di erogazione del contributo sono individuate in 50% allo svolgimento del 50% delle attività e il restante a saldo finale.
Alla spesa complessiva di L. 100.000.000 si fa fronte con impegno sul cap. 11490/99 (364185/A).
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 980
Orientamento professionale F.S.E. Ob. 3 Asse 5 Azioni di Assistenza tecnica. Progettazione materiali per lOrientamento professionale. Affidamento alla Cooperativa Sociale Orso. Impegno di spesa L. 47.760.000.= (Cap. vari del bilancio 1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare la trattativa privata con la Cooperativa Orso, via Le Chiuse, n. 14 - 10144 Torino ai sensi dellart. 1 lett. g della L.R. 18/92, avente come oggetto laggiornamento di pubblicazioni relative alla formazione professionale (Guida per lOrientamento, Standard formativi);
- di autorizzare la stipula del contratto secondo le forme previste dallart. 33, lett. d della L.R. 8/84 e procedere allaffidamento dellincarico alle seguenti condizioni:
50% pari a L. 23.880.000 a lavori iniziati, consegna dellaggiornamento delle qualifiche concordate e di regolare fattura;
saldo al termine dei lavori, a seguito di presentazione della pubblicazione aggiornata della Guida per lOrientamento e produzione di materiali per lorientamento e linformazione e di regolare fattura.
Allimpegno complessivo di L. 47.760.000 si fa fronte nel seguente modo:
L. 21.942.000 con le disponibilità sul cap. 11353/99 del Fondo Sociale Europeo (328984/A), n. 365986
L. 21.014.000 con le disponibilità sul cap. 11355/99 del Fondo di Rotazione (328986/A), n. 365987
L. 5.253.600 con le disponibilità sul cap. 11357/99 con finanziamento regionale (328988/A), n. 365991
Tale somma verrà liquidata dietro presentazione di regolare fattura a seguito di regolare collaudo della fornitura eseguito dagli uffici dellAssessorato.
La fornitura dovrà essere compiuta entro il 28 aprile 2000, per ogni decade di ingiustificato ritardo verrà comminata una penale pecuniaria pari all1% della fornitura.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 981
Formazione Professionale - F.S.E. Ob. 3 Asse 5 Ob. 4 Asse 3 Assistenza Tecnica. Affidamento incarico di conduzione del Laboratorio sulla competenza professionale. Fase di implementazione e di messa a regime del modello sperimentale alla Società Studio Mèta ed Associati - Bologna. Spesa L. 100.296.000 (Cap. vari/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare la trattativa privata con la Società Studio Mèta ed Associati, Via Saragozza, n. 33 40123 Bologna, ai sensi dellart. 31 lett. h della L.R. 8/84 e successive modificazioni, avente come oggetto la conduzione del Laboratorio sulla competenza professionale. Fase di implementazione e di messa a regime del modello sperimentale, fasi I e II;
- di autorizzare la stipula del contratto secondo le forme previste dallart. 33 lett. d della L.R. 8/84 e procedere allaffidamento dellincarico alle seguenti condizioni:
50% pari a L. 50.148.000 o.f.c. ad attivazione dei lavori e dietro consegna di regolare fattura, e il restante 50% al termine dellintervento e dietro presentazione di relazione sullandamento dei lavori e regolare fattura.
Si da atto che le fatture saranno ad IVA 0= ai sensi dellart. 8, comma 34 della L. 67/88, e dellart. 14, comma 10 della L. 537/92 esclusivamente per la somma di L. 30.000.000 inerente allattività formativa.
di rinviare lapprovazione delle fasi successive con ulteriori atti deliberativi e a seguito dei risultati raggiunti;
Allimpegno complessivo di L. 100.296.000 si fa fronte nel seguente modo:
L. 45.133.200 con le disponibilità sul cap. 11353/99 del Fondo Sociale Europeo (328984/A) n. 365983
L. 44.130.240 con le disponibilità sul cap. 11355/99 del Fondo di Rotazione (328986/A), n. 365984
L 11.032.560 con le disponibilità sul cap. 11357/99 del finanziamento regionale (364179/A) n. 365985
Tale somma verrà liquidata dietro presentazione di regolare fattura a seguito di regolare collaudo della fornitura eseguito dagli uffici dellAssessorato.
La fornitura dovrà essere compiuta entro il 30 novembre 2000, per ogni decade di ingiustificato ritardo verrà comminata una penale pecuniaria pari all1% della fornitura.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 983
F.S.E.: Ob. 4 asse 3. Conferimento incarico in sanatoria al dott. Alberto Vergani e saldo competenze relative. Spesa L. 2.880.000.= (capitoli vari esercizio 1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di affidare in sanatoria lincarico, ai sensi dellart. 31 lettera g della L.R. 8/84 con successive modifiche ed integrazioni, al dott. Alberto Vergani al costo complessivo di L. 2.400.000 (L. 150.000 orarie per n. 16 ore) più IVA 20% pari a L. 480.000, per un totale di L. 2.880.000.
Il pagamento avverrà dietro presentazione di regolare fattura.
Alla spesa emergente di L. 2.880.000 si fa fronte:
- per L. 1.296.000 sul cap. 11354/99 (364182/A) I n. 365993
- per L. 1.267.200 sul cap. 11356/99 (364181/A) I n. 365994
- per L. 316.800 sul cap. 11540/99 (364180/A) I n. 365996.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 984
Legge 492/88. Progetto integrato per lorientamento. Affidamento incarico alla Ser.in.ar./Centro per le transazioni al lavoro e nel lavoro per la selezione formativa degli orientatori e lindividuazione dei relativi crediti formativi. Spesa complessiva di L. 107.460.000. o.f.c. da impegnare su Ob. 3 asse 5. Capitoli vari, bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di affidare, per le motivazioni esplicitate in premessa, ai sensi dellart. 31 lettera h della L.R. 8/84 e successive modificazioni, alla Ser.in.ar./Centro per le transazioni al lavoro e nel lavoro per la selezione formativa degli orientatori e lindividuazione dei relativi crediti formativi, per 6 gruppi di 15 persone;
- di erogare il compenso di L. 107.460.000. o.f.c. (già comprensivo dello sconto ai fini dellesonero della caparra fidejussoria) secondo le seguenti modalità: 50% dopo il completamento dellattività con il primo gruppo e a seguito di regolare fattura, il rimanente a saldo e a seguito di regolare fattura e consegna del report finale
- di regolare il contratto tramite convenzione alle seguenti condizioni:
- termine dellattività entro il 31/12/2000
- penale pari all1% per linadempienza, linadeguatezza, o il ritardo nellattività
- di demandare al responsabile del Settore Standard Formativi - Qualità ed Orientamento Professionale la firma per lautorizzazione alla ricalibrazione del progetto in corso dopera, nei limiti di spesa previsti;
Alla spesa complessiva di L. 107.460.000. o.f.c. si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli:
L. 48.357.000.= sul cap. 11353 (328984/A) I n. 365973
L. 2.365.974.= sul cap. 11355 (328986/A) L. 25.133.222 + L. 22.149.178 sul cap. 11356 (364181/A) I n. 365976
L. 11.820.600.= sul cap. 11357 (364179/A) I n. 365978.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.9
D.D. 2 dicembre 1999, n. 989
L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa datto dei rendiconti delle Province relativi allesercizio finanziario dellanno 1997 - Rendiconto della Provincia di Alessandria
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di prendere atto del rendiconto, di cui allart. 9 della LR 55/84, presentato dalla Provincia di Alessandria, così come definito nella documentazione agli atti dellAmministrazione Regionale, relativamente alla realizzazione degli interventi previsti dagli artt. 7bis e 8 della LR 55/84 compresi nei cantieri di lavori per disoccupati di cui allart. 2 della predetta legge, autorizzati nel corso dellesercizio dellanno 1997.
Di prendere atto del rendiconto, presentato dalla sopra indicata Provincia relativo alle azioni di orientamento e consulenza comprese negli interventi previsti dallart. 6 della LR 63/95 così come definitivo nella documentazione agli atti dellAmministrazione Regionale realizzate nellambito dei cantieri di lavoro sopra indicati.
Di liquidare, pertanto, a favore della Provincia di Alessandria la somma di lire 110.940.000 impegnata sul cap. 11100/97 (I 299137).
Di accertare lentrata (A365373) della somma di lire 7.280.000 sul cap. 2400/99, impegnata sul cap. 11110/97 (I 299138).
Di accertare lentrata (A 365374) della somma di lire 4.364.169 sul cap. 2400/99 impegnata sul cap. 11510/97 (I 299130).
Di accertare uneconomia di spesa di lire 36.660.000 sul cap. 11100 (I 299137), di lire 37.300.000 sul cap. 11110 (I 299138) e di lire 32.122.531 sul cap. 11510 (I 299130).
Di dare atto che la documentazione riguardante i sopra indicati rendiconti è trattenuta agli atti del Settore 15.09 servizi alle politiche per loccupazione e per la promozione dello sviluppo locale cui compete la verifica dellattinenza della documentazione stessa alla finalità del contributo concesso ed alla sua regolarità formale.
Il Dirigente responsabile
Concetto Maugeri
Codice 15.9
D.D. 2 dicembre 1999, n. 990
L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa datto dei rendiconti delle Province relativi allesercizio finanziario dellanno 1997 - Rendiconto della Provincia di Biella
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di prendere atto del rendiconto, di cui allart. 9 della LR 55/84, presentato dalla Provincia di Biella, così come definito nella documentazione agli atti dellAmministrazione Regionale, relativamente alla realizzazione degli interventi previsti dallart. 8 della LR 55/84 compresi nei cantieri di lavori per disoccupati di cui allart. 2 della predetta legge, autorizzati nel corso dellesercizio dellanno 1997.
Di prendere atto del rendiconto, presentato dalla sopra indicata Provincia non risultano indicate spese relative alle azioni di orientamento e consulenza comprese negli interventi previsti dallart. 6 della LR 63/95 ne spese relative alle attività formative previste dallart. 7 bis della LR 55/84;
Di liquidare, pertanto, a favore della Provincia di Biella la somma di lire 31.500.000 impegnata sul cap. 11100/97 (I 299137) quale saldo del contributo concesso.
Di accertare uneconomia di spesa di lire 10.500.000 sul cap. 11100 (I 299137) e di lire 20.162.500 sul cap. 11510 (I 299130).
Di dare atto che la documentazione riguardante i sopra indicati rendiconti è trattenuta agli atti del Settore servizi alle politiche per loccupazione e per la promozione dello sviluppo locale cui compete la verifica dellattinenza della documentazione stessa alla finalità del contributo concesso ed alla sua regolarità formale.
Il Dirigente responsabile
Concetto Maugeri
Codice 15.9
D.D. 2 dicembre 1999, n. 991
L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa datto dei rendiconti delle Province relativi allesercizio finanziario dellanno 1997 - Rendiconto della Provincia di Vercelli
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di prendere atto del rendiconto, di cui allart. 9 della LR 55/84, presentato dalla Provincia di Vercelli, così come definito nella documentazione agli atti dellAmministrazione Regionale, relativamente alla realizzazione degli interventi previsti dagli artt. 7bis e 8 della LR 55/84 compresi nei cantieri di lavori per disoccupati di cui allart. 2 della predetta legge, autorizzati nel corso dellesercizio dellanno 1997.
Di prendere atto del rendiconto, presentato dalla sopra indicata Provincia relativo alle azioni di orientamento e consulenza comprese negli interventi previsti dallart. 6 della LR 63/95 così come definitivo nella documentazione agli atti dellAmministrazione Regionale realizzate nellambito dei cantieri di lavoro sopra indicati.
Di liquidare, pertanto, a favore della Provincia di Vercelli la somma di lire 44.160.000 impegnata sul cap. 11100/97 (I 299137).
Di accertare uneconomia di spesa di lire 5.340.000 sul cap. 11100 (I 299137), di lire 16.500.000 sul cap. 11110 (I 299138) e di lire 26.212.500 sul cap. 11510 (I 299130).
Di dare atto che la documentazione riguardante i sopra indicati rendiconti è trattenuta agli atti del Settore 15.09 servizi alle politiche per loccupazione e per la promozione dello sviluppo locale cui compete la verifica dellattinenza della documentazione stessa alla finalità del contributo concesso ed alla sua regolarità formale.
Il Dirigente responsabile
Concetto Maugeri
Codice 15.1
D.D. 3 dicembre 1999, n. 993
Circolare Ministeriale n. 139/98 per la gestione dei fondi ex art. 9 della Legge 236/93, destinati agli interventi di formazione continua dei lavoratori: pubblicazione degli esiti delle domande presentate dal 21/6/99 al 20/7/99, approvazione della graduatoria dei relativi progetti e finanziamento della III a fase di attività. Spesa complessiva L. 2.740.115.550=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare la pubblicazione degli esiti di valutazione delle domande presentate dal 21/6/99 al 20/7/99 (III a fase) ai sensi della Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 139/98 del 22/12/98, inerente il finanziamento di interventi di formazione continua dei lavoratori, in applicazione dellart. 17 della Legge 196/97; egli esiti suddetti sono distintamente descritti nei seguenti allegati, parti integranti della presente determinazione:
allegato A - Elenco dei progetti della III a fase non ammissibili con relativa motivazione;
allegato B - Graduatoria dei progetti della III a fase approvati, recante la suddivisione tra progetti approvati e finanziabili e progetti approvati ma non finanziabili, in relazione alle risorse disponibili;
allegato C - Dettaglio delle azioni approvate e finanziabili per ognuno dei rispettivi operatori.
- di approvare la spesa massima di L. 2.740.115.550= necessaria alla realizzazione dei progetti finanziabili risultanti dalla graduatoria.
Il rapporto con gli operatori è regolato da apposita convenzione, conforme allo schema tipo approvato con la d.g.r. n. 23 - 24976 del 6/7/98.
Alla spesa complessiva di L. 2.740.115.550= relativa agli importi indicati in convenzione - ivi comprese quote di anticipazione e/o eventuali quote di saldo determinate a conclusione dei corsi, dietro presentazione di rendiconto e previa verifica delle attività effettivamente svolte e delle spese effettivamente sostenute e dimostrate -, si fa fronte nei limiti della prenotazione n. 360685/P adottata sul cap. 11535/2000 del bilancio pluriennale 1999/201 tramite la d.g.r. n. 24 - 28332 del 11/10/99.
Con ulteriore atto si provvederà ad adottare gli impegni di spesa per le suddette erogazioni.
In relazione a quanto previsto dalla d.g.r. n. 112 - 28671 del 15/11/99, ove si determinassero residui di disponibilità sui fondi comunitari dellobiettivo 4 ex reg. CE 2081/93 a conclusione del periodo di programmazione 1994/1999, le azioni già approvate e finanziate ai sensi della citata Circolare 139/98, in quanto compatibili con le azioni finanziabili a valere sullobiettivo anzidetto, saranno trasferite, ai soli fini rendicontuali dai fondi ex art. 9 - L.N. n. 236/93 alle risorse del F.S.E. ancora disponibili.
Trattandosi di attività formativa, i contributi di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta dacconto, ai sensi della L.N. n. 67/88.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 3 dicembre 1999, n. 994
Formazione Professionale - F.S.E. Assistenza Tecnica Ob. 4 asse 3. Interventi per ladeguamento delle strutture delle Amministrazioni Provinciali alle nuove funzioni in materia di formazione professionale e di politica attiva del lavoro. Spesa L. 2.423.911.110.= Cap. vari bilancio 99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di erogare alle Amministrazioni Provinciali le somme di seguito indicate per la realizzazione delle attività di cui alla premessa:
Provincia di Alessandria L. 250.753.604
Provincia di Asti L. 222.878.627
Provincia
di Biella L. 222.878.627
Provincia di Cuneo L. 334.378.538
Provincia di Novara L.
222.878.627
Provincia di Torino L. 724.385.835
Provincia di Vercelli L. 222.878.627
Provincia
del V.C.O. L. 222.878.627
Lerogazione delle somme avverrà per il 50% alla comunicazione dellavvenuto impegno, da parte delle Amministrazioni Provinciali, delle quote spettanti, - contenente gli estremi dei provvedimenti allatto - e per il rimanente 50% al termine delle attività, previsto per il 31/12/2000, dietro presentazione di rendiconti (da effettuarsi allinterno dei costi ammissibili secondo il regolamento n. 2084/93) e relazione finale.
La Direzione provvederà a monitorare lo svolgimento delle varie attività e a impartire le disposizioni aggiuntive che si renderanno eventualmente necessarie.
Alla spesa di L. 2.423.911.110.= si fa fronte con impegno sui sottoelencati capitoli del Bilancio 1999:
L. 145.662.397 sul Cap. 11357/99 (364179/A) I n. 366291
L. 186.968.167 sul Cap.
11540/99 (364180/A) I n. 366293
L. 1.000.520.516 sul Cap. 11356/99 (364181/A) I
n. 366294
L. 1.090.760.000 sul Cap. 11354/99 (364182/A) I n. 366296
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 3 dicembre 1999, n. 995
Continuazione della collaborazione dei docenti della Formazione Professionale Ing. Giuseppe Beraudo (CSEA - SCPA) e Dott. Domenico Piegaia (Casa di Carità Arti e Mestieri) per le esigenze del sistema informativo per la didattica (S.INF.O.D.). Spesa L. 137.993.375. Capitoli vari bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare il Responsabile del Settore Standard Formativi, Qualità ed Orientamento Professionale ad avvalersi, per le fasi di consolidamento, gestione ed implementazione del sistema S.INF.O.D., della professionalità dei docenti:
dott. Domenico Piegaia (Casa di Carità Arti e Mestieri) per un importo pari a n. 36 ore settimanali
ing. Giuseppe Beraudo (CSEA - SCPA) per un impegno pari a n. 36 ore settimanali;
di regolare i rapporti tramite rinnovo della convenzione con i rispettivi Enti;
di autorizzare il saldo delle ore straordinarie prestate sulla precedente convenzione;
di approvare limpegno della somma complessiva di L. 137.993.375, ominicomprensiva e così suddivisa:
dott. Domenico Piegaia (Casa di Carità Arti e Mestieri) per L. 64.601.700 o.f.c. (L. 40.630 per 1590 ore) e L. 3.644.770 (L. 38.366 per 95 ore) di liquidazione dello straordinario precedente, per un totale di L. 68.246.470
ing. Giuseppe Beraudo (CSEA - SCPA) per L. 67.295.160 o.f.c. (L. 42.324 per 1590 ore) e L. 2.451.745 (L. 41.555 per n. 59 ore) di liquidazione dello straordinario precedente, per un totale di L. 69.746.905.
Eventuali variazioni dovute ad aumenti contrattuali che potranno verificarsi nel periodo gennaio - novembre 2000 verranno riconosciute con ladozione di nuovo atto amministrativo.
Lerogazione delle somme previste avverrà per l80% alla stipula della convenzione, e dietro presentazione della nota sulle ore maturate, per il restante 20% a saldo, previa presentazione dei fogli presenza firmati e vistati per regolarità dal Responsabile del Settore Standard Formativi, Qualità ed Orientamento Professionale e di regolare nota corredata da rendiconto.
Alla spesa emergente si farà fronte con impegno sui capitoli:
per L. 62.097.019 sul cap. 11353/99 (328984/A) 366300 I.
per L. 60.717.085 sul cap. 11355/99 (328986/A) 366301 I.
per L. 15.179.271 sul cap. 11357/99 (364179/A) 366302 I.
Tale spesa è da riferire allob. 3 asse 5 (Assistenza Tecnica).
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.1
D.D. 14 dicembre 1999, n. 1027
Direttiva relativa alla sperimentazione di azioni di formazione continua ad iniziativa individuale per lavoratori occupati: attribuzione delle risorse alle Province. Spesa complessiva L. 3.881.300.000= capp. vari bilancio 99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare il trasferimento alle Province delle risorse destinate allemissione dei Buoni di partecipazione di cui alla Direttiva relativa alla sperimentazione di azioni di formazione continua ad iniziativa individuale per lavoratori occupati, approvata con d.g.r. n. 12 - 28888 del 13/12/99;
- di approvare la spesa complessiva di L. 3.881.300.000= relativa al suddetto trasferimento, secondo la ripartizione di cui al seguente prospetto:
Provincia Importo in lire
Torino 1.981.152.000
Vercelli 168.954.000
Novara 326.335.000
Cuneo 513.804.000
Asti 199.041.000
Alessandria 344.850.000
Biella 194.412.000
Verbania 152.
752.000
Totale 3.881.300.000
Alla spesa complessiva di L. 3.881.300.000= si fa fronte mediante impegno sui sottoelencati capitoli del bilancio di previsione per il 1999:
per L. 2.958.755.000= cap. 11536/99 (365860/A) I nº 366676
per L. 922.545.000= cap. 11535/99 (365863/A) I nº 366677
Il trasferimento delle suddette risorse avverrà per ogni provincia in due soluzioni:
1) unanticipazione, pari al 70% dellimporto attribuito, a comunicazione di avvio della fase sperimentale, recante gli estremi dellatto con cui la Provincia ha deliberato la realizzazione della sperimentazione medesima;
2) un saldo, a copertura delle spese sostenute per lerogazione dei Buoni di partecipazione previsti dalla Direttiva in oggetto, per un importo massimo pari al 30% dellimporto attribuito, a conclusione della fase sperimentale, dietro presentazione di un rapporto conclusivo sullandamento e sui risultati della sperimentazione stessa, accompagnato dal resoconto dettagliato delle spese sostenute e dallelenco dei relativi beneficiari.
Trattandosi di attività formativa, i contribuiti di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta dacconto, ai sensi della L.N. n. 67/88.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.1
D.D. 15 dicembre 1999, n. 1039
Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994/99 - Progetti ammessi al finanziamento nella sesta fase di programmazione con D.G.R. n. 89-28764 del 23.11.1999, alla Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro, impegno di spesa di L. 136.260.000= Cap. di spesa: L. 46.736.000= cap. 20971/99 L. 47.692.000= Cap. 20976/99 L. 41.832.000= Cap. 20975/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di provvedere allattuazione e controllo da parte del Settore Attività Formativa dei progetti Interreg II Italia - Francia (Alpi) 1994/99 ammessi al finanziamento nella sesta fase di programmazione, elencati nellallegato A parte integrante della presente determinazione;
- di autorizzare la stipula della convenzione, il cui schema tipo è allegato sotto la lettera B, quale parte integrante della presente determinazione, tra la Regione Piemonte e gli operatori suddetti;
- di autorizzare le modalità di attuazione e di controllo dei progetti così illustrate nellallegato C parte integrante della presente determinazione;
- di autorizzare limpegno alla spesa complessiva di L. 136.260.000= si farà fronte secondo la seguente ripartizione:
- per L. 46.736.000= cap. con le disponibilità del Cap. 20971/99 F.S.E. (accantonamento n. 364264/A); I n. 366708
- per L. 47.692.000= con le disponibilità del Cap. 20976/99 quota Stato (accantonamento n. 364266/A), I n. 365710
- per L. 41.832.000= con le disponibilità del Cap. 20975/99 quota Regione (accantonamento n. 364267/A) I n. 366711.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.2
D.D. 15 dicembre 1999, n. 1040
D.G.R. n. 37-28912 del 13/12/99 - Finanziamento alle società consortili, costituite ai sensi dellart. 15 della L.R. n. 63/95, per un primo intervento di adeguamento alle norme di sicurezza delle strutture, degli impianti e delle attrezzature ad esse assegnate. Impegno di spesa L. 900.000.000.= Cap. 23785 - Bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare la spesa complessiva di L. 900.000.000.= da destinare in via prioritaria agli interventi più urgenti di adeguamento alle norme di sicurezza delle strutture, degli impianti e delle attrezzature assegnate alle società consortili, costituite in attuazione del disposto dellart. 15 della L.R. n. 63/95;
di erogare detta somma alle società consortili di cui allallegato elenco, parte integrante della presente determinazione, nella misura a fianco di ciascuna indicata, per il finanziamento degli interventi di cui trattasi, a comunicazione di avvio dei lavori.
Alla spesa di L. 900.000.000.= si fa fronte con impegno sul Cap. 23785 del Bilancio 1999 (366110/A).
Si dà atto che le risorse necessarie a garantire la completa copertura della restante parte della spesa, pari a L. 3.000.000.000.=, saranno garantite mediante iscrizione sul corrispondente capitolo del Bilancio 2000 come previsto dalla D.G.R. n. 37-28912 del 13/12/99.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.9
D.D. 16 dicembre 1999, n. 1042
L.R. 55/84 e s.m., art. 9, commi 2 e 3 - L.R. 63/95, art. 6 - Presa datto dei rendiconti delle Province relativi allesercizio finanziario dellanno 1997 - Rendiconto della provincia del Verbano Cusio Ossola
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di prendere atto del rendiconto, di cui allart. 9 della LR 55/84, presentato dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola, così come definito nella documentazione agli atti dellAmministrazione Regionale, relativo alla realizzazione degli interventi previsti dallart. 8 della LR 55/84 compresi nei cantieri di lavoro per disoccupati di cui allart. 2 della predetta legge, autorizzati nel corso dellesercizio dellanno 1997, rilevando che non sono stati effettuati gli interventi previsti dallart. 7 bis della LR 55/84 e dallart. 6 della LR 63/95.
Di liquidare, pertanto, a favore della Provincia del Verbano Cusio Ossola la somma di lire 19.500.000 impegnata sul cap. 11100/97 (I 299137) quale saldo del contributo concesso.
Di accertare uneconomia di spesa di lire 69.000.000 sul cap. 11100 (I 299137), di lire 18.000.000 sul cap. 11110 (I 299138) e di lire 26.212.500 sul cap. 11510 (I 299130).
Di dare atto che la documentazione riguardante i sopra indicati rendiconti è trattenuta agli atti del Settore servizi alle politiche per loccupazione e per la promozione dello sviluppo locale cui compete la verifica dellattinenza della documentazione stessa alla finalità del contributo concesso ed alla sua regolarità formale.
Il Dirigente responsabile
Concetto Maugeri
Codice 15
D.D. 16 dicembre 1999, n. 1043
Revoca determinazione n. 982 del 1.12.1999 e dei relativi impegni di spesa
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Revoca, per le motivazioni esplicitate in premessa la propria determinazione n. 982 del 01/12/1999.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.11
D.D. 20 dicembre 1999, n. 1048
Dlgs 468/97, art. 1, comma 2, lett. B): progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanze presentate alla C.R.I. del Piemonte da: Comune di Romano C.se (TO) l9.11.99, A.S.P. di Asti il 15.11.99, Comune di Moncalieri il 29.11.99, Comune di Grugliasco il 3.12.99, Provincia di Torino il 7.12.99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, in esecuzione della DGR n. 41-25087 del 20/07/1998, i progetti formativi facenti parte integrante dei rispettivi progetti di LSU a carattere formativo di cui allart. 1, comma 2, lett. b) del Dlgs 468/97 allegati alle istanze presentate alla segreteria della C.R.I. del Piemonte del Comune di Romano C.se (TO) il 8/11/1999, prot. n. 9823, dalla Azienda Servizi Pubblici di Asti il 15/11/1999, prot. n. 10052, dal Comune di Moncalieri il 29/11/1999, prot. n. 226/R, dal Comune di Grugliasco il 3/12/1999, prot. 1036/R, dalla Provincia di Torino il 7/11/1999, prot. n. 1302/R, così come indicato nellallegato - A - al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante.
Di notificare alla Commissione Regionale per lImpiego del Piemonte la presente determinazione ai fini dellulteriore corso del procedimento di approvazione dei progetti di L.S.U. sopra indicati.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15
D.D. 20 dicembre 1999, n. 1052
Affidamento al Dr. Sebastiano Granieri del compito di collaborare al progetto Centri Risorse per quanto attiene alla ricerca e allaggiornamento della documentazione, a carattere regionale, statale, comunitario, inerente: lorientamento, la formazione e il mercato del lavoro
(omissis)
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15
D.D. 20 dicembre 1999, n. 1053
Affidamento alla D.ssa Giuseppina Restivo del compito di collaboratore al progetto Centro Risorse per quanto attiene alla ricerca e allaggiornamento della normativa di riferimento a carattere regionale, statale, comunitario
(omissis)
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.9
D.D. 21 dicembre 1999, n. 1056
Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 97/99 - Misura 6.3. Impegno di spesa di L. 8.000.000.000 sui capitoli n. 26835, 26833 e 26836 del Bilancio 99. Erogazione a favore di Finpiemonte S.p.A.
(omissis)
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.1
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1057
Parco Progetti di cui alle Circolari Ministeriali n. 144/1997 e n. 114/1998 - Convenzioni con gli Organismi Bilaterali per la realizzazione di interventi di ricerca, orientamento e formazione - Proroga termine per la conclusione delle attività
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di prorogare il termine per la conclusione delle attività previste nelle Convenzioni stipulate con lEnte Bilaterale dellArtigianato Piemontese, con lEnte Bilaterale ERFEA e con lEnte Bilaterale del Terziario nellambito del Parco Progetti di cui alloggetto, e approvate con D.D. n. 740 del 22/12/1998, dal 31/12/1999 al 30/06/2000.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.2
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1059
Direttiva disoccupati Mercato del Lavoro 99/2000 - Determinazione n. 678 del 30/09/99 - Ob. 3 - Erogazione ulteriori quote di finanziamento - Spesa L. 3.671.184.781.= - Cap. 11400/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, per le motivazioni esposte in premessa, lerogazione della somma di L. 3.671.184.781.=, quale parziale finanziamento relativo agli anticipi e saldi, a favore delle Agenzie formative di cui alla determinazione n. 678 del 30/09/99 e secondo le modalità previste dalla convenzione approvata con determinazione n. 663 del 21/09/99, per le azioni riferite allobiettivo 3.
Alla spesa di L. 3.671.184.781.= si fa fronte con impegno sul Cap. 11400 del bilancio 1999 (366833/A).
Trattandosi di attività formative i finanziamenti di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta dacconto ai sensi dellart. 8 della L. n. 67/88.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1060
Sperimentazione del Master per il management formativo. Pagamento delle quote di partecipazione nel limite di 30 operatori del sistema formativo regionale. Spesa L. 220.000.000.= Capp. vari Bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di erogare allEnte Corep - C.so Duca degli Abruzzi, 24 - 10129 Torino, la somma di L. 220.000.000., quale copertura dei costi per la partecipazione nel limite di 30 operatori del sistema formativo piemontese al primo anno del Master universitario sperimentale per il management formativo, coordinato dallIsfol e gestito in Piemonte dal Corep medesimo.
Lerogazione della somma avverrà per il 50% del totale, pari a L. 110.000.000.=, dopo il compimento delle fasi di pubblicizzazione e selezione dei candidati dietro presentazione di relazione sullandamento di tali fasi e per il rimanente 50% al termine del primo anno di svolgimento del master, dietro presentazione di rendiconto e relazione finale.
Alla spesa emergente di L. 220.000.000.= si fa fronte:
per L. 9.000.000.= con le disponibilità di cui al cap. 11354 (364182/A) I n. 368215
per L. 96.800.000.= con le disponibilità di cui al cap. 11356 (364181/A) I n. 368216
per L. 24.200.000.= con le disponibilità di cui al cap. 11537/99 )364179/A) I n. 368217.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 22 dicembre 1999, n. 1061
Programma di adeguamento organizzativo attuato dalle Province per la gestione delle nuove competenze previste dalla L.R. n. 63/95 e approvato con D.G.R. n. 197 - 22214 del 01/09/97. Erogazione del saldo finale per il periodo 1997 - 1999. Spesa L. 1.236.000.000.= Capitoli vari. Bilancio 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di impegnare la cifra complessiva di L. 1.236.000.000 per lerogazione del saldo finale relativo al programma di Assistenza Tecnica alle Province approvato con D.G.R. n. 197 - 22214 del 01/07/97, secondo gli importi previsti nellallegata tabella.
Di autorizzare il pagamento di tali somme a fronte dei riscontri dei rendiconti.
Alla spesa complessiva di 1.236.000.000.= si fa fronte con impegni su accantonamenti secondo la seguente ripartizione
- L. 757.500.000.= sul cap. 11555 bilancio 1999 (288462/A) I n. 368167
- L. 382.800.000.= sul cap. 11440 bilancio 1999 (288463/A) I n. 368169
- L. 95.7500.000.= sul cap. 11540 bilancio 1999 (288464/A) I n. 368170.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.10
D.D. 23 dicembre 1999, n. 1072
L.R. n. 24/78 art. 6 lettera b). Contributi alle sezioni regionali di rappresentanza e tutela del movimento cooperativo. Anno 1999. L. 240.000.000 (cap. 11140/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di assegnare ed erogare ai sensi dellart. 6 lettera b) della L.R. n. 24 del 15.5.1978 e secondo il riparto citato in premessa, alle Sezioni regionali delle Associazioni Nazionali Cooperative giuridicamente riconosciute, le somme, a fianco di ciascuna, di seguito indicate:
L. 88.360.000 alla Confederazione Cooperative Italiane - ConfCooperative Piemonte - Coso Francia, 9 - Torino
L. 88.360.000 alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue - Comitato Regionale Piemontese - Via S. Quintino, 26/A - Torino
L. 31.640.000 allAssociazione Generale Cooperative Italiane - Federazione Regionale Piemontese - Corso San Martino 1 - Torino
L. 31.640.000 allUnione Nazionale Cooperative Italiane - Federazione Regionale Piemontese - Via P.D. Pinelli, 23 - Torino
La spesa di L. 240.000.000 è già stata impegnata con la Determinazione n. 491 del 19.07.1999 sul capitolo 11140 del bilancio 1999 (imp. n. 355005).
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 23 dicembre 1999, n. 1073
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Creativando di Perino Claudia e Bartolini Paola di Torino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.3
D.D. 23 dicembre 1999, n. 1074
Progetto sperimentale sullapprendistato, nellambito del Programma operativo Parco Progetti. Azioni di Assistenza Tecnica nei confronti delle Agenzie coinvolte nellintervento. Affidamento della realizzazione delle attività allAssociazione delle Agenzie Formative (AFPA). Spesa L. 331.284.906.= Capitoli vari/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di attivare, per le motivazioni di cui in premessa, il progetto sperimentale per la implementazione e validazione delle azioni di supporto alliniziativa Parco Progetti - Apprendistato finalizzato a sviluppare gli aspetti di creazione di una banca dati, di strumenti di accertamento e certificazione delle competenze e di realizzazione di strumenti per la gestione delle attività integrate con la formazione.
Di affidare la realizzazione dellintervento allAFP, Agenzie di Formazione Professionale Associate, piazza Statuto, 12 Torino.
Limporto complessivo dellintervento è stabilito in L. 331.284.906= da erogarsi secondo le seguenti modalità: L. 166.000.000 allatto dellavvenuto svolgimento del 50% delle attività dietro presentazione di fatture, la rimanente quota di L. 165.284.906.= al termine del progetto dietro presentazione di fatture, relazione finale e rendiconto delle spese effettuate.
Alla spesa d L. 331.284.906= si fa fronte:
per L. 149.078.205= con impegno sul cap. 11410/1999 (n. 367722/acc) I n. 368189
per L. 145.765.362.= con impegno sul cap. 11415/1999 (n. 367723/acc) I n. 368190
per L. 36.441.339.= con impegno sul cap. 11540/1999 (n. 367725/acc) I n. 368191.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.10
D.D. 24 dicembre 1999, n. 1075
L.R. 16/95. Attivazione sperimentale di servizi presso i Comuni della Regione Piemonte per laccompagnamento e il tutoraggio delle imprese giovanili. Art. 8 della L.R. 28/93 e L.R. 22/97. Impegno della somma di L. 150.000.000 sul cap. 11045/1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di impegnare la somma di L. 150.000.000 (Imp. n. .....) sul cap. 11045/99, quale contributo da erogare ai Comuni della Regione Piemonte che presenteranno progetti relativi allattivazione di servizi per laccompagnamento ed il tutoraggio delle imprese giovanili.
Allindividuazione dei citati Comuni ed alla ripartizione ed erogazione dei contributi si provvederà successivamente con apposite determinazioni.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.10
D.D. 24 dicembre 1999, n. 1078
L.R. n. 67/94 art. 10. Fondo di Garanzia. Erogazione della somma di L. 1.000.000.000 a favore della Finpiemonte S.p.A. di Torino quale quota di partecipazione relativa allanno 1998, (20150/98)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di erogare sul cap. 20150/98 la somma di L. 1.000.000.000 (Imp. n. 330473) a favore della Finpiemonte S.p.A. avente sede sociale in Galleria San Federico 54, Torino, quale somma relativa alla partecipazione Regionale al Fondo di Garanzia, secondo le modalità stabilite dalla Convenzione, citata in premessa, prevista dallart. 10 della L.R. 67/94.
La sopra indicata somma di L. 1.000.000.000 (imp. n. 330473) è stata impegnata con la determina n. 655 del 26.11.1998.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1081
L.R. n. 67/94. Art. 9, commi 2 e 4. S.C. a R.L. Pusabren di Rocchetta Belbo (CN). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 280 del 19.05.99. Autorizzazione modifica Progetto di Sviluppo e autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa allanno 99 di L. 51.500.000. Erogazione formazione: anno 98 L. 5.003.600. (Cap. 11150/98). Rettifica termini anno 99
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1083
L.R. n. 67/94. Art. 9, comma 2. Art. 11. S.C. a R.L. San Giuseppe di Tortona (AL). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 145 del 25.03.1999. Autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa allanno 1999 di L. 13.125.000. Erogazione formazione anno 1998: L. 10.752.500 (Cap. 11150/1998)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1086
L.R. n. 28/93 modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 - Art. 4, comma 3 - D.G.R. n. 185-21670 del 04.08.1997. Autorizzazione a Finpiemonte S.p.A. a prelevare la somma di L. 10.855.572 per rimborso spese di gestione del fondo rotativo, relativo allanno 1998
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, ai sensi dellart. 4, comma 3, della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 e dellart. 11 della convenzione in premessa richiamata, la Finpiemonte S.p.A. - Galleria San Federico, 54, 10121 Torino, al prelievo di lire 10.855.572 IVA compresa, dal fondo rotativo denominato: Finanziamenti a tasso agevolato alle imprese per lattuazione degli investimenti costituito presso la Finpiemonte medesima, corrispondenti alle spese, da questa sostenute, indicate nel dettagliato rendiconto presentato allAmministrazione Regionale, in data 23.03.1999 prot. n. 6833/15.10, per le attività di gestione del fondo medesimo.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.10
D.D. 29 dicembre 1999, n. 1087
L.R. 12 dicembre 1994, n. 67, art. 5 - D.G.R. n. 28-43928 del 20/03/1995. Autorizzazione a Finpiemonte S.p.A. a prelevare la somma di L. 28.284.000 per rimborso spese di gestione del fondo rotativo relativo allanno 1998
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, ai sensi dellart. 5 della Legge Regionale 21 dicembre 1994, n. 67 e dellart. 12 della convenzione stipulata in data 4.5.1995, rep. 4732, ai sensi della D.G.R. n. 28-43928 del 20.3.1995, la Finpiemonte S.p.A. - Galleria S. Federico, 54, 10121 Torino, al prelievo di lire 28.284.000 IVA compresa, dal fondo rotativo denominato: Finanziamenti a tasso agevolato alle Cooperative per lattuazione degli investimenti costituito presso la Finpiemonte medesima, corrispondenti alle spese, da questa sostenute, indicate nel dettagliato rendiconto presentato allAmministrazione Regionale, in data 23.03.1999 prot. n. 6832/15.10, per le attività di gestione del fondo medesimo.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.10
D.D. 30 dicembre 1999, n. 1089
L.R. 67/94 - Non ammissibilità della domanda presente dalla S.C. a r.l. T.F. di Torino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 5 gennaio 2000, n. 1
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Ra di Bessone, Falco & Ruo Roch di Bibiana
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 11 gennaio 2000, n. 2
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo Mare Chiaro di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 17.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 17.500.000. Contributi: avvio L. 2.794.450 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 779.000 (cap. 11173/1999), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in nome collettivo Mare Chiaro di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.794.450, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di erogare a favore dellImpresa beneficiaria la somma di L. 779.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).
La sopra indicata somma di L. 779.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 938 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 17.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 12 gennaio 2000, n. 3
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Nieddu Giovanna di Cavour (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 56.345.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 56.345.000. Contributi: avvio L. 1.240.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.000.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Nieddu Giovanna di Cavour (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 1.240.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.000.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La somma di L. 1.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 17.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 12 gennaio 2000, n. 4
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda di contributo e finanziamento presentata dallImpresa Conchiglia Blu di Galantin Gabriele di Borgosesia (VC)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 12 gennaio 2000, n. 5
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. Financialife di Carola Raimondo e C. di Alba (CN)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 13 gennaio 2000, n. 6
Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. S.C. a R.L. Tiellebi di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 177.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 120.000.000. Contributi: avviamento L. 39.886.488 (cap. 20130/1999), erogazione; formazione L. 22.500.000 di cui L. 7.500.000 sul cap. 11150/1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 67/94 la domanda presentata dalla Società Cooperativa a Responsabilità Limitata Tiellebi di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C - D - contenute nella presente determinazione.
Di erogare a favore della suddetta Cooperativa la somma di L. 39.886.488, quale contributo in conto capitale per spese di avviamento (tabella - A -) e di operare sulla stessa la ritenuta dacconto del 4% ai sensi de D.P.R. n. 600/73 e successive modifiche ed integrazioni.
La predetta somma di L. 39.886.488 è già stata impegnata con la Determinazione nº 901 del 24.11.1999 sul capitolo 20130/1999 (Imp. n. 366312).
Di determinare limporto totale del finanziamento agevolato a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione del piano investimenti, in L. 177.500.000 così come ripartito annualmente nelle tabelle - B - C - D -.
Di autorizzare, con il presente provvedimento, la Finpiemonte S.p.A. al prelievo del fondo rotativo ed alla successiva erogazione a favore della Cooperativa beneficiaria, della somma di L. 120.000.000, corrispondente alla quota di finanziamento agevolato per gli anni 1999 e 2000.
Di stabilire che allautorizzazione del prelievo dal fondo rotativo ed alla successiva erogazione della quota di finanziamento agevolato per lanno 2001 di L. 57.500.000 si provvederà con apposita determinazione subordinatamente alla presentazione della documentazione relativa agli anni 1999 e 2000.
Di determinare il contributo totale per la formazione professionale e manageriale dei soci in L. 22.500.000 così come ripartito annualmente nelle tabelle B - C - D e di stabilire che allerogazione dei singoli importi si provvederà con apposite successive determinazioni.
La somma relativa al contributo sulle spese per la formazione professionale e manageriale dei soci, inerente lanno 1999 è già stata impegnata sul capitolo 11150/1999, mentre quelle inerenti gli anni 2000 e 2001 saranno impegnate con successive determinazioni a carico dei corrispondenti capitoli dei bilanci relativi allanno 2000 e allanno 2001.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante della Cooperativa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 9
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Studio Borgaro di Borgaro Torinese (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 10.800.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 10.800.000. Contributi: avvio L. 4.560.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 500.000 (cap. 11173/2000)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Studio Borgaro di Borgaro Torinese (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 4.560.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 500.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11173/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 10.800.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 10
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale T.D. Scavi di Villette (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 47.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 47.500.000. Contributi: avvio L. 584.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.500.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale T.D. Scavi di Villette (VB), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 584.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.500.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La predetta somma di L. 1.500.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 47.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 11
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo Glitter di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 52.434.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 52.434.000. Contributi: avvio L. 2.928.167 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 10.000.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in nome collettivo Glitter di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.928.167, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 10.000.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La predetta somma di L. 10.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 52.434.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 12
L.R. 67/94. S.C. a R.L. Cotrama Arts di Torino. Finanziamento concesso con D.G.R. n. 115-18517 del 21.04.1997. Erogazione contributo formazione anno 1998: L. 7.500.000 (cap. 11150/1998). Attuazione del Progetto di Sviluppo
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 13
L.R. 67/94. S.C. a R.L. Recupero Ambientale di Perosa Argentina (TO). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 95 del 31.03.1998. Attuazione del Progetto di Sviluppo
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 14 gennaio 2000, n. 14
L.R. 67/94. S.C. a R.L. Valli Unite del Canavese di Borgiallo (TO). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. Progr. 104 del 07.04.1998. Attuazione alla modifica ed attuazione del Progetto di Sviluppo
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 15
L.R. 67/94. S.C. a R.L. LA.VER. di Verbania. Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 69 del 23.03.1998. Autorizzazione a Finpiemonte a chiedere la restituzione in via anticipata della somma di L. 9.044.000. Attuazione del Progetto di Sviluppo
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 16
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-. Impresa individuale Mercante in Fiera di Ciriè (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 10.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 10.500.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Mercante In Fiera di Ciriè (TO), così come specificato nella tabella - A -, contenuta nella presente determinazione.
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 10.500.000, come riportato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 17
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo Link Pubbliche Relazioni di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 5.504.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 5.504.000. Contributi: avvio L. 2.449.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 7.880.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in nome collettivo Link Pubbliche Relazioni di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.449.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 7.880.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La predetta somma di L. 7.880.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 5.504.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 18
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale La Tavolozza di Stefania Febbo di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 15.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 15.000.000. Contributi: avvio L. 16.250.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 600.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale La Tavolozza di Stefania Febbo di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 26.250.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 600.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La sopra indicata somma di L. 600.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 15.000.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 19
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice Suntribe di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 13.029.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 43.029.000. Contributi: avvio L. 7.817.350 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.620.000 (cap. 11173/1999), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in accomandita semplice Suntribe di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 7.817.350, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di erogare a favore dellImpresa beneficiaria la somma di L. 1.620.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).
La sopra indicata somma di L. 1.620.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 43.029.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 20
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Ottica Foto Vogue 2" di Leinì (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 48.125.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 48.125000. Contributi: avvio L. 4.182.500 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.250.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Ottica Foto Vogue 2" di Leinì (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 4.182.500, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.250.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La sopra indicata somma di L. 1.250.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 48.125.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 21
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in nome collettivo Coccinella di Chivasso (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 66.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 66.500.000. Contributi: avvio L. 10.500.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 4.500.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in nome collettivo Coccinella di Chivasso (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 10.500.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 4.500.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La sopra indicata somma di L. 4.500.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 66.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 22
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Zampoli Patrizia di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 17.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 17.500.000. Contributi: avvio L. 330.550 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 800.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Zampoli Patrizia di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 330.550, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 800.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La sopra indicata somma di L. 800.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 17.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 23
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Casual Outlet di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 25.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 25.000.000. Contributi: avvio L. 1.429.550 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 832.000 (cap. 11173/1999), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Casual Outlet di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 1.429.550, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di erogare a favore dellImpresa beneficiaria la somma di L. 832.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).
La sopra indicata somma di L. 832.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 938 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 25.000.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 17 gennaio 2000, n. 24
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Liuni Serena di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 62.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 62.500.000. Contributi: avvio L. 2.100.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.000.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Liuni Serena di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.100.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.000.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La predetta somma di L. 1.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 62.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15
D.D. 17 gennaio 2000, n. 25
Termine della concessione a titolo gratuito da parte della Regione Piemonte a favore dellex Ufficio Regionale del Lavoro e della Massima Occupazione del Piemonte di apparecchiature informatiche, accessori e software di sistema e gestionale
(omissis)
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.3
D.D. 19 gennaio 2000, n. 28
Variazione delle Determine: numero 99 del 1997, numero 96 del 1999, numero 584 el 1998, numero 37 del 1999, numero 313 del 1999, numero 74 del 1999, numero 8 del 1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di precisare, ad integrazione, gli obiettivi ai quali imputare le spese previste dai provvedimenti amministrativi indicati in premessa, nel seguente modo:
- Determinazione n. 96 del 17/11/1997, avente ad oggetto: Guida post-diploma. Incarico per la redazione alla Fondazione Centro di Orientamento di Alessandria. Spesa L. 23.760.000.=. o.f.c. (cap. 111510/97). Affidamento della stampa e distribuzione alla tipografia LArtistica Savigliano. Spesa L. 91.478.400.=. cap. vari Bilancio 97", imputando la spesa ivi prevista 50% allobiettivo 2 e 50% allobiettivo 3;
- Determinazione n. 99 del 17/11/1997, avente ad oggetto: Affidamento fornitura programmi multimediali didattici alle ditte: Finson-Vincenzi & C. - Studio Teos. Spesa L. 25.780.000.=. o.f.c. (cap. 11530/97), imputando la spesa ivi prevista allobiettivo 3;
- Determinazione n. 8 del 14/04/1999, avente ad oggetto: Organizzazione seminario dal titolo: Formazione Professionale: scenari e prospettive. - Torino 21/4/99. Spesa L. 10.270.880.=. capitoli vari, imputando la spesa ivi prevista allobiettivo 2;
- Determinazione n. 37 del 7/05/1999, avente ad oggetto: Organizzazione seminario Formazione Professionale Sinfod e SEM 2000 - Torino 20 maggio 99. Spesa L. 17.420.460 capitoli vari, imputando la spesa ivi prevista allobiettivo 2;
- Determinazione n. 313 del 2/06/1999, avente ad oggetto: Affidamento alla Ditta Studio Teos S.r.l. dei servizi di assistenza, funzionalità e manutenzione sia ordinaria che straordinaria e/o evolutiva del Sistema Informativo per lOrientamento alla Didattica per un importo complessivo di L. 735.116.580.=. o.f.c. da impegnare ed erogare sui cap. n. 11353/99 (L. 330.802.461.=.) cap. n. 11355/99 (L. 323.451.292.=) cap. 11357/99 (L. 80.862.824.=), imputando la spesa ivi prevista 50% allobiettivo 3 e 50% allobiettivo 4;
- Determinazione n. 74 del 25/06/1999, avente ad oggetto: Organizzazione seminario: Tirocini formativi e di orientamento. 7 luglio 99. Spesa L. 6.060.000.=. capitoli vari, imputando la spesa ivi prevista allobiettivo 2;
- di rettificare la seguente Determinazione n. 584 del 9/11/1998, avente ad oggetto: Formazione Professionale - D.G.R. 80-22325 del 3/9/97 - Assistenza Tecnica obiettivo 3 asse 5 ex regolamento CEE 2081/93 - Progetto di revisione e riprogettazione sistema informativo Formazione Professionale - Impegno di spesa di L. 3.367.730.000.=. cap. Vari bilancio 1998"; imputando la spesa ivi prevista il 50% allobiettivo 3 e il 50% allobiettivo 4.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 31
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata Profilo Design di Grugliasco (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 52.200.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 52.200.000. Contributi: avvio L. 13.293.230 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 10.000.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata Profilo Design di Grugliasco (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 13.293.230, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 10.000.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La sopra indicata somma di L. 10.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 52.200.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 33
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Barletta Giuseppe di Leinì (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 33.250.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 33.250.000. Contributi: avvio L. 2.605.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.500.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Barletta Giuseppe di Leinì (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.605.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.500.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La sopra indicata somma di L. 1.500.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 33.250.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 34
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Zaramella Paola di Predosa (AL). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 9.833.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 9.833.000. Contributi: avvio L. 4.683.450 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 3.204.800 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Zaramella Paola di Predosa (AL), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 4.683.450, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 3.204.800, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La sopra indicata somma di L. 3.204.800 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 9.833.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 35
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale De Petris Pollini Maurizio di Santa Maria Maggiore (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 33.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 33.000.000. Contributi: assistenza tecnica L. 1.495.900 (cap. 11173/1999), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale De Petris Pollini Maurizio di Santa Maria Maggiore (VB), così come specificato nelle tabelle - A - B -, contenute nella presente determinazione.
Di erogare a favore dellImpresa beneficiaria la somma di L. 1.495.900, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - A -).
La sopra indicata somma di L. 1.495.900 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul cap. 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 33.000.000, come riportato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 36
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice Clayart di Cambiano (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 38.530.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 38.530.000. Contributi: avvio L. 9.885.052 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 6.250.000 (cap. 11173/2000)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in accomandita semplice Clayart di Cambiano (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 9.885.052, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 6.250.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11173/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 38.530.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 37
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Tuo Logo di San Colombano (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 16.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 16.500.000. Contributi: avvio L. 9.090.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 1.250.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Tuo Logo di San Colombano (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 9.090.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 1.250.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La sopra indicata somma di L. 1.250.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 16.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 38
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Palestra Meyners Club di Villanova dAsti (AT). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 74.817.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 74.817.000. Contributi: avvio L. 2.321.850 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 3.520.000 (cap. 11173/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Palestra Meuners Club di Villanova dAsti (AT), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 2.321.850, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale in L. 3.520.000, così come indicato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposito successivo atto di liquidazione, subordinatamente la presentazione della documentazione indicata nella citata tabella - B -, nei termini e con le modalità ivi previsti.
La sopra indicata somma di L. 3.520.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 74.817.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 39
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata Multimedia Net di Omegna (VB). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 25.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 25.000.000. Contributi: avvio L. 4.776.000 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.000.000 (cap. 11173/1999), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata Multimedia Net di Omegna (VB), così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 4.776.000, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di erogare a favore dellImpresa beneficiaria la somma di L. 2.000.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).
La sopra indicata somma di L. 2.000.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 25.000.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 40
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Video Vercelli 245" di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 28.500.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 28.500.000. Contributi: avvio L. 286.500 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 900.000 (cap. 11173/1999), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Video Vercelli 245" di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 286.500, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di erogare a favore dellImpresa beneficiaria la somma di L. 900.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).
La sopra indicata somma di L. 900.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 28.500.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 41
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Libreria Aleste di Vercelli. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 41.246.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 41.246.000. Contributi: avvio L. 6.904.734 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.580.000 (cap. 11173/1999), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Libreria Aleste di Vercelli, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 6.904.734, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di erogare a favore dellImpresa beneficiaria la somma di L. 2.580.000, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).
La sopra indicata somma di L. 2.580.000 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 41.246.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 25 gennaio 2000, n. 44
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società in accomandita semplice Prosciutto e Formaggio di Asti. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 53.139.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 53.139.000. Contributi: avvio L. 10.313.319 (cap. 11172/2000); assistenza tecnica L. 2.860.700 (cap. 11173/1999), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società in accomandita semplice Prosciutto e Formaggio di Asti, così come specificato nelle tabelle - A - B - C -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 10.313.319, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di erogare a favore dellImpresa beneficiaria la somma di L. 2.860.700, quale contributo in conto capitale per spese di assistenza tecnica e gestionale (tabella - B -).
La sopra indicata somma di L. 2.860.700 è già stata impegnata con Determinazione n. 941 del 29.11.1999 sul capitolo 11173/99 (imp. n. 366226).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 53.139.000, come riportato nella tabella - C - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.11
D.D. 25 gennaio 2000, n. 45
D.lgs 468/87, art. 1 comma 2, lettera B): Progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanze presentate alla C.R.I. del Piemonte da: Città di Valenza (AL) 15.12.99, Provincia di Vercelli 17.12.99, Comune di Acqui Terme (AL) 20.12.99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, in esecuzione della DGR n. 41-25087 del 20/07/1998, i progetti formativi facenti parte integrante dei rispettivi progetti di LSU a carattere formativo di cui allart. 1, comma 2, lett. b) del Dlgs 468/97 allegati alle istanze presentate alla segreteria della C.R.I. del Piemonte dalla Città di Valenza (AL) ricevuta il 15/12/1999, prot. n. 2011R, dalla Provincia di Vercelli ricevuta il 17/12/1999, prot. n. 2114R, dal Comune di Acqui Terme (AL) ricevuta il 20/12/1999, prot. n. 2272R/L, così come indicato nellallegato - A - al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante.
Di trasmettere alla Commissione Regionale per lImpiego del Piemonte la presente determinazione ai fini dellulteriore corso del procedimento di approvazione dei progetti di L.S.U. sopra indicati.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 49
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Impresa STAM.P.LAST. di Pagliasso Flaviana di Torino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 50
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. Teseo Telefonia Servizi Organizzati di Calandra Alberto e C. di Alessandria
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 51
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Profumeria e Solarium Gardenia Blu di Mosca S. e Sesini M. di Biella
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 52
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.a.s. Trend di Matarrese Giuseppina e C. di Carmagnola (TO)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 53
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Mentalità Ultras di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 2.507.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 2.507.000. Contributi: avvio L. 3.968.334 (cap. 11172/2000)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Mentalità Ultras di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B -, contenute nella presente determinazione.
Di determinare il contributo in conto capitale per spese di avvio in L. 3.968.334, così come indicato nella tabella - A - contenuta nella presente determinazione e di stabilire che allimpegno e allerogazione dello stesso si provvederà con apposita successiva determinazione sul cap. 11172/2000, subordinatamente la disponibilità di bilancio della somma.
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 2.507.000, come riportato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 55
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Società a responsabilità limitata Sans Souci di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 100.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 100.000.000. Contributi: avvio L. 3.260.000 (cap. 11172/1998), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata Sans Souci di Torino, così come specificato nelle tabelle - A - B -, contenute nella presente determinazione.
Di erogare a favore dellimpresa beneficiaria la somma di L. 3.260.000, quale contributo in conto capitale per spese di avvio (tabella - A -) e di operare, sul valore del contributo sopra indicato, la ritenuta dacconto del 4% ai sensi del D.P.R. n. 600/73 e successive modifiche ed integrazioni.
La sopra indicata somma di L. 3.260.000 è già stata impegnata con la Determinazione nº 671 del 27.11.1998 sul capitolo 11172/1998 (imp. n. 332430).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi
regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 100.000.000, come riportato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 28 gennaio 2000, n. 57
Ammissione ai benefici della L.R. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. 22/97. Artt. 3-4-8. Impresa individuale Centro Villa Beria di Mathi (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 24.650.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 24.650.000. Contributi: assistenza tecnica L. 1.750.000 (cap. 11173/1998), erogazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di ammettere ai benefici della L.R. n. 28/93, modificata ed integrata dalla L.R. n. 22/97 la domanda presentata dallImpresa individuale Centro Villa Beria di Mathi (TO), così come specificato nelle tabelle - A - B -, contenute nella presente determinazione.
Di erogare a favore dellimpresa beneficiaria la somma di L. 1.750.000, quale contributo in conto capitale per spese di avvio (tabella - A -).
La sopra indicata somma di L. 1.750.000 è già stata impegnata con la Determinazione nº 691 del 30.11.1998 sul capitolo 11173/1998 (imp. n. 332450).
Di determinare limporto del finanziamento agevolato, a valere sui fondi
regionali, relativo alle spese per la realizzazione di investimenti in L. 24.650.000, come riportato nella tabella - B - contenuta nella presente determinazione, e di autorizzare la Finpiemonte S.p.A. al prelievo di tale somma dal fondo rotativo di cui in premessa ed alla sua successiva erogazione a favore dellimpresa beneficiaria.
Di stabilire che lerogazione dei benefici di legge è altresì subordinata allaccettazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dellimpresa beneficiaria, di quanto è disposto ed indicato nella presente determinazione e nelle sue tabelle e che la suddetta accettazione dovrà anche contenere lassunzione di impegno a rispettare quanto stabilito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. entro il termine di 60 gg. dalla notifica della stessa.
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.11
D.D. 1 febbraio 2000, n. 58
D.lgs 468/97, art. 1, comma 2, lettera b): progetti di LSU a carattere formativo. Art. 5, comma 2: autorizzazione dei progetti formativi parte integrante di progetti di LSU formativi. Istanza presentata alla C.R.I. del Piemonte dal Comune di Novi Ligure (AL) 24/12/1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, in esecuzione della DGR n. 41-25087 del 20/07/1998, i progetti formativi facenti parte integrante dei rispettivi progetti di LSu a carattere formativo di cui allart. 1, comma 2, lett. b) del Dlgs 468/97 allegati allistanza presentata dal Comune di Novi Ligure (AL) alla segreteria della C.R.I. del Piemonte, il 24/12/1999 (data timbro postale), protocollo di partenza n. 424883, così come indicato nellallegato - A - al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante.
Di trasmettere alla Commissione Regionale per lImpiego del Piemonte la presente determinazione ai fini dellulteriore corso del procedimento di approvazione del progetto di L.S.U. sopra indicato.
Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale
Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 61
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla impresa La Griffe Creativi di Marchelli Carlo di Nizza Monferrato (AT)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 62
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dallimpresa Dolci e Delizie di Gargano C. di Vignale Monferrato (AL)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 63
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla Società a responsabilità limitata Cleder, di Torino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 64
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla impresa Il Rullino di Terlingo Maria di Torino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 66
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Olifax di Minotti Arpino e Nobile Sabino di Torino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 15.10
D.D. 3 febbraio 2000, n. 67
L.R. 28/93 modificata ed integrata con L.R. 22/97 - Non ammissibilità della domanda presentata dalla S.n.c. Oasi Informatica di Benzi Pierpaolo & Moroni Aurelio di Torino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Rosa Corradin
Codice 22.2
D.D. 16 marzo 2000, n. 124
Approvazione dellavviso pubblico per la selezione per soli titoli degli aspiranti al conferimento di una borsa di studio annuale a tempo pieno, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno, per laureati in architettura ovvero in ingegneria ambientale, in attuazione della D.G.R. n. 102-29031 del 20 dicembre 1999, da svolgersi presso il Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale. (Impegno di L. 30.000.000 sul cap. 15186/2000)
Lart. 22, comma 2a, della legge regionale 40/1998 recante Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione prevede, listituzione di borse di studio per lattuazione della legge stessa.
Con deliberazione n. 102-29031 del 20 dicembre 1999 la Giunta regionale ha previsto listituzione di una borsa di studio finalizzata allapprofondimento degli aspetti connessi alla compatibilità ambientale di piani e programmi di cui allart. 20 della legge regionale 40/1998, prenotando la somma necessaria di L. 30.000.000 sul cap. 15186/2000, (367554/P) e rinviando ai criteri già indicati nella precedente D.G.R. n. 24-27267 del 10 maggio 1999 per listituzione di borse di studio.
La D.G.R. n. 24-27267 del 10 maggio 1999 stabiliva i seguenti criteri:
- assegnazione delle borse sulla base delle risultanze di un pubblico concorso per soli titoli avviato con la pubblicazione di un bando approvato con determinazione dirigenziale;
- previsione nel bando dei requisiti per la partecipazione e dei titoli valutabili, delle modalità per lassegnazione della borsa di studio e per lerogazione delle somme, nonchè della disciplina dei rapporti tra i borsisti e lEnte;
- assegnazione della borsa di studio disposta con determinazione dirigenziale su conforme relazione di una Commissione appositamente nominata e composta da almeno tre componenti competenti nella materia specifica;
- svolgimento dellattività presso la sede della Direzione regionale Tutela e risanamento ambientale-Programmazione gestione rifiuti;
- divieto di cumulo della borsa di studio con altre borse a qualunque titolo conferite;
- compenso per la borsa di studio in lire 30.000.000 (comprensive di oneri fiscali, IRAP, spese di trasporto e di ogni altra spesa a qualunque titolo sostenuta dal borsista);
- adozione di provvedimenti amministrativi necessari al conferimento delle predette borse da parte della Direzione regionale Tutela e risanamento ambientale- Programmazione gestione rifiuti studio.
Con successiva deliberazione n. 37-29309 del 7/2/2000, la Giunta Regionale ha confermato quale assegnazione a valere sul corrente esercizio (367554/A) in favore della Direzione Tutela e risanamento Ambientale programmazione Gestione Rifiuti la prenotazione succitata.
Per quanto sopra si procede pertanto ad indire, come da avviso riportato nellAllegato I, facente parte integrante della presente determinazione, pubblica selezione per soli titoli per il conferimento di una borsa di studio, annuale e a tempo pieno, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno, per laureati in architettura ovvero in ingegneria ambientale, per lapprofondimento degli aspetti connessi alla compatibilità ambientale di piani e programmi prevista dallart. 20 della legge regionale 40/1998, da svolgersi presso il Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale della Regione Piemonte.
IL DIRIGENTE
visto lart. 22 della legge regionale 51/1997;
visto lart. 22 della legge regionale 40/1998;
vista la D.G.R. n. 24-27267 del 10 maggio 1999, la D.G.R. n. 102-29031 del 20 dicembre 1999 e la D.G.R. n. 37-29309 del 7/2/2000
Vista la nota del Direttore della Direzione 22 prot. n. 3514 del 28 febbraio 2000 che assegna al responsabile del Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale le risorse finanziarie
determina
- di indire, sulla base dellavviso allegato alla presente determinazione quale parte integrante della stessa, pubblica selezione per soli titoli per il conferimento di una borsa di studio, annuale e a tempo pieno, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno, per laureati in architettura ovvero in ingegneria ambientale da svolgersi presso il Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale della Regione Piemonte. La borsa sarà assegnata per lapprofondimento degli aspetti connessi alla compatibilità ambientale di piani e programmi prevista dallart. 20 della legge regionale 40/1998;
- di impegnare, a favore del candidato che risulterà vincitore della selezione, al fine di consentire il pagamento delle obbligazioni conseguenti allattivazione della borsa di studio, la somma di L. 30.000.000 sul cap. 15186 dellesercizio finanziario 2000, accantonata con la D.G.R. n. 37-29309 del 07/02/2000 ed assegnata con nota n. 3514 del 28 febbraio 2000 al Responsabile del Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione della stessa al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.
Il Dirigente Responsabile
Annamaria Bairati
Il bando relativo alla presente determinazione è pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 16 del 19 aprile 2000 Parte III (Ndr)
Codice 22.5
D.D. 10 aprile 2000, n. 171
L.R. 59/95, art. 25 - D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000. Incentivi a favore di Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Modalità e termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento
Vista la D.G.R. n. 22-29512 del 1 marzo 2000 con cui sono stati approvati i criteri e modalità per la concessione e revoca dei contributi regionali a Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti, ai sensi dellart. 25 L.R. 59/95;
considerato che con la medesima D.G.R. è stato disposto laccantonamento della somma di L. 1.300.000.000 sul cap. 27035/00 che è stata assegnata alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione Gestione Rifiuti per ladozione dei provvedimenti di competenza ai sensi della L.R. 51/97;
vista la nota n. 6432 del 4.04.2000 con la quale il Direttore competente ha assegnato al Settore Programmazione Gestione Rifiuti la somma di L. 1.300.000.000 sul cap. 27035/00 da destinare ad incentivi a favore di Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti;
ritenuto di definire, come previsto dalla D.G.R. n. 22-29215 del 1.3.2000, le modalità e termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento ed il modello per la richiesta di contributo, di cui agli Allegati 1 e 2, parti integranti alla presente determinazione;
tutto ciò premesso;
IL DIRIGENTE
visti gli artt. 3 e 16 del D.Lgs. n. 29/1993, come modificato dal D.Lgs n. 470/1993 e dal D.Lgs n. 80/1998;
visto lart. 22 della L.R. 51/97;
in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con D.G.R. n. 22-29512 del 1.3.2000;
determina
- di approvare le Modalità ed i termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento da parte di Cooperative ed Associazioni di volontariato ai sensi dellart. 25 della L.R. 59/95, come riportate allAllegato 1 alla presente determinazione quale parte integrante;
- di approvare il modello per la richiesta di contributo ex art. 25 L.R. 59/95, come riportato in Allegato 2 alla presente determinazione quale parte integrante;
- di definire nel 14 luglio 2000 la data ultima per la presentazione delle istanze di finanziamento;
- di dare atto che alla spesa relativa alla concessione dei contributi si farà fronte con i fondi di cui al capitolo 27035/00, già accantonati con la D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000.
Il Dirigente Responsabile
Agata Milone
La DGR 1 marzo 2000, n. 22-29512 è pubblicata nel presente Bollettino Ufficiale a pagina 33 (Ndr)
Allegato 1
L.R. 59/95, art. 25. INCENTIVI A FAVORE DI COOPERATIVE ED ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA RACCOLTA ED IL RECUPERO DI RIFIUTI.
MODALITA E TERMINI PER LA REDAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE istanze DI FINANZIAMENTO
A) Soggetti titolati alla presentazione dellistanza di finanziamento.
Possono accedere ai contributi previsti allart. 25 della L.R. 59/95 le Cooperative sociali, di cui alla L.R. 18/94, e le Associazioni di volontariato, di cui alla L.R. 38/94, che hanno sede legale ed operativa nella Regione Piemonte.
A causa della limitata disponibilità di fondi, i soggetti interessati potranno presentare una sola istanza di finanziamento, o per un intervento di raccolta differenziata di cui al punto 2A dellallegato 1 della D.G.R. n. 22-29512 del 1.3.2000 o per il consolidamento di unattività in atto già finanziata ai sensi dellart. 25 L.R. 59/95 di cui al punto 2B dellallegato 1 della stessa D.G.R.
In questultimo caso inoltre il progetto già finanziato e che si intende consolidare deve essere stato concluso (saldo del contributo già erogato o documentazione per lerogazione del saldo già inviata allamministrazione regionale) se lammissione a finanziamento è antecedente il 1999 o deve essere stato avviato (anticipo del contributo già erogato o documentazione per lerogazione dellanticipo già inviata allamministrazione regionale) se il progetto è stato ammesso a finanziamento nel 1999.
B) Modalità e termini di redazione e presentazione delle istanze di finanziamento.
Listanza di finanziamento, a firma del legale rappresentante, redatta sulla base del modello di cui al successivo Allegato 2 ed in duplice copia, dovrà pervenire alla Regione Piemonte - Assessorato Ambiente - Settore Programmazione Gestione Rifiuti - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, entro il 14 luglio 2000. Listanza potrà essere consegnata a mano, presso la segreteria del Settore Programmazione Gestione Rifiuti (h. 9,00 - 12,00 e 14,00 - 16,00 dal lunedì al giovedì e h. 9,00 - 12,00 il venerdì) o fatta pervenire tramite raccomandata (farà fede la data del timbro postale).
Ai sensi dellarticolo 3, comma 11, della L. 127/97, la firma in calce allistanza di contributo non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se listanza è presentata unitamente alla fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.
La domanda dovrà essere corredata da tutta la documentazione di cui al successivo punto C), pena lesclusione dal contributo.
C) Documentazione da allegare allistanza di finanziamento domanda (in duplice copia):
C.1.Interventi di raccolta differenziata con metodo porta a porta dei rifiuti cartacei, dei rifiuti ad elevata matrice organica e dei rifiuti ingombranti, sia da utenze domestiche che da utenze selezionate, nonché dei rifiuti vetrosi da utenze selezionate (punto 2A dellAllegato 1 alla D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000)
- Relazione dettagliata sullorganizzazione e sulle modalità di svolgimento del servizio di raccolta differenziata porta a porta, con indicazione delle utenze coinvolte (utenze domestiche e utenze selezionate), dei flussi qualitativi e quantitativi dei materiali e della loro destinazione, degli obiettivi di raccolta che si prevede di raggiungere, dei tempi previsti di attuazione del progetto. La relazione dovrà inoltre contenere indicazioni sui mezzi ed attrezzature necessari alla realizzazione del progetto ed al conseguimento dellobiettivo preposto.
- Copia della delibera del C.d.A. o organo equipollente, controfirmata dal Presidente del C.d.A. e da quello del Collegio Sindacale, contenente:
- approvazione dei progetti degli interventi e dei costi;
- impegno a provvedere alla quota di spesa relativa agli investimenti non coperta da contributo regionale;
- impegno a rispettare i tempi di attuazione previsti per gli interventi;
- autorizzazione al legale rappresentante a presentare domanda di contributo.
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, a firma del legale rappresentante, nella quale si dichiari di aver richiesto/ottenuto o meno contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di richiesta di finanziamento regionale ex art. 25 L.R. 59/95 e, in caso positivo, lammontare del contributo richiesto/ottenuto.
Ai sensi dellart.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.
- Dichiarazione di intenti rilasciata dallEnte pubblico titolare della gestione dei rifiuti urbani (Comune, Consorzio o Azienda Speciale) da cui si evinca che il progetto è coerente con la programmazione territoriale dellEnte stesso e che pertanto tale Ente è disponibile ad attivarlo.
- Dichiarazione, a firma del legale rappresentante, che attesti se il soggetto opera o meno in regime di I.V.A. deducibile.
- Quadro economico dettagliato delle spese di investimento, con indicazione delle spese prioritarie. Nel caso in cui il soggetto non operi in regime di I.V.A. deducibile, per ogni voce di spesa dovrà essere indicata la relativa quota I.V.A.
- Presentazione di preventivi delle attrezzature e/o automezzi che si intendono acquistare (per gli automezzi è necessario presentare almeno 3 preventivi) o, nel caso di attività già in corso, le bolle di consegna e/o le fatture riferite alle spese già sostenute dal 1° ottobre 1999, per le quali si intende richiedere il contributo regionale.
Si ricorda che sono escluse da contributo le acquisizioni effettuate mediante contratti di locazione finanziaria, mentre per lacquisto di automezzi ed attrezzature usate occorre attenersi a quanto previsto al punto 2, ultimo comma, dellallegato alla D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000.
C.2. Consolidamento di attività in atto di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e di rifiuti speciali non pericolosi avviati in modo comprovato al recupero, già finanziate ai sensi dellart. 25 L.R. 59/95 (punto 2A dellAllegato 1 alla D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000)
Relazione dettagliata sulle attività svolte in prosecuzione del progetto già finanziato ex art. 25 L.R. 59/95 e che si intende consolidare sul territorio, con indicazione delle utenze servite, dei flussi qualitativi e quantitativi dei rifiuti e della loro destinazione e degli obiettivi di raccolta che si intende raggiungere. La relazione dovrà inoltre contenere indicazioni sui mezzi ed attrezzature necessari alla realizzazione del progetto ed al conseguimento dellobiettivo preposto.
- Copia della delibera del C.d.A. o organo equipollente, controfirmata dal Presidente del C.d.A. e da quello del Collegio Sindacale, contenente:
- approvazione dei progetti degli interventi e dei costi;
- impegno a provvedere alla quota di spesa relativa agli investimenti non coperta da contributo regionale;
- autorizzazione al legale rappresentante a presentare domanda di contributo.
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, a firma del legale rappresentante, nella quale si dichiari di aver richiesto/ottenuto o meno contributi regionali, statali e/o di altra pubblica amministrazione relativi alle spese oggetto di richiesta di finanziamento regionale ex art. 25 L.R. 59/95 e, in caso positivo, lammontare del contributo richiesto/ottenuto.
Ai sensi dellart.3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 del D.P.R. 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.
- Dichiarazione, a firma del legale rappresentante, che attesti se il soggetto opera o meno in regime di I.V.A. deducibile.
- Quadro economico dettagliato delle spese di investimento, con indicazione delle spese prioritarie. Nel caso in cui il soggetto non operi in regime di I.V.A. deducibile, per ogni voce di spesa dovrà essere indicata la relativa quota I.V.A.
- Presentazione delle bolle di consegna e/o delle fatture riferite alle spese sostenute dal 1° ottobre 1999 per lacquisto di automezzi e/o attrezzature funzionali allo svolgimento dellattività.
Si ricorda che sono escluse da contributo le acquisizioni effettuate mediante contratti di locazione finanziaria, mentre per lacquisto di automezzi ed attrezzature usate occorre attenersi a quanto previsto al punto 2, ultimo comma, dellallegato alla D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000.
- Qualora i rifiuti oggetto dellintervento siano di privativa pubblica, ossia rifiuti urbani e rifiuti assimilati, occorre presentare una copia del contratto/convenzione stipulata con lEnte pubblico responsabile della gestione dei rifiuti urbani sul territorio per laffidamento del servizio oggetto di richiesta del contributo regionale.
Allistanza di finanziamento devono inoltre essere allegati:
per le Cooperative sociali
- copia dellAtto costitutivo e dello Statuto, con le eventuali variazioni intervenute fino alla data di presentazione della domanda, accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, redatta dal legale rappresentante, attestante che i documenti presentati sono in copia conforme alloriginale.
Ai sensi dellarticolo 3, comma 11, della L. 127/97 e art. 3 DPR 403/98 la firma in calce alla dichiarazione sostitutiva non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza del dipendente regionale addetto o se alla dichiarazione è allegata la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.
I soggetti che negli anni precedenti hanno già presentato richiesta di contributo ai sensi dellart. 25 della L.R. 59/95, possono presentare una dichiarazione, redatta dal legale rappresentante, attestante che copia dellAtto costitutivo e dello Statuto sono già in possesso dellAmministrazione regionale e che non sono nel frattempo intervenute variazioni.
- dichiarazione, a firma del legale rappresentante, che attesti liscrizione allAlbo Regionale istituito con L.R. 18/94.
per le Associazioni di volontariato
- Dichiarazione, a firma del legale rappresentante, che attesti liscrizione al Registro regionale delle organizzazioni di volontariato.
D) Trattamento dei dati personali
Ai sensi dellart. 10 della Legge 675/1996 si informa che il trattamento dei dati personali che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore Programmazione Gestione Rifiuti è unicamente finalizzato allespletamento della procedura per lammissione al contributo. Il Soggetto istante, con la presentazione della domanda, consente implicitamente che il Responsabile del procedimento, individuato nella persona del Dirigente del Settore Programmazione Gestione Rifiuti, utilizzi i dati per le finalità di cui sopra.
Per informazioni e/o chiarimenti è possibile contattare il Settore Programmazione Gestione Rifiuti, tel. 011/432.45.87 (Claudia Bianco) o 011/432.30.97 (Anna Poma).
Codice 22.8
D.D. 12 aprile 2000, n. 178
Rettifica scheda tecnica IO collocata alla pagina 22 dellallegato alla D.D. 141 del 27.3.2000
Con D.D. n. 141 del 27.3.2000, si disponeva lapertura di un Bando Regionale per la concessione di contributi finalizzati allincentivazione del risparmio energetico e dellutilizzo delle fonti rinnovabili di energia nei settori Edilizia ed Industria.
Il bando allegato alla suddetta determinazione prevede che le domande di contributo siano corredate da schede tecniche illustrative dellimpianto proposto.
La scheda IO, collocata alla pagina 22 dellallegato alla medesima D.D. 141 del 27.3.2000, risulta da rettificare nella parte in cui non prevede la durata di vita utile per lintervento proposto.
Si rende, pertanto, necessario procedere alla suddetta rettifica, aggiungendo, dopo il n. 14 del paragrafo Sintesi della proposta, il n. 15 Anni di vita utile previsti (minori o uguali a 10), nonché nelle note, tra la terza e la quarta proposizione, la seguente frase Nel calcolo dellindice di valutazione principale si assume, per questo tipo di intervento, una vita utile convenzionale pari al valore minimo tra quello dichiarato dal proponente (al punto 15) e 10 anni.
Tutto ciò premesso
IL DIRIGENTE
- visti gli artt. 3 e 16 del D.L.gs. n. 29/93, come modificato dal D.Lgs. n. 470/93;
- visto lart. 23 della L.R. 51/97;
- vista la propria precedente determinazione n. 141 del 27.3.2000
determina
di dare atto che la scheda tecnica IO, inserita a pagina 22 dellallegato alla precedente D.D. 141 del 27.3.2000, risulta carente dellindicazione della durata di vita utile convenzionale dellimpianto e della nota relativa;
di rettificare, come da allegato, la suddetta scheda aggiungendo dopo il n. 14 del paragrafo intitolato Sintesi della proposta, il n. 15 Anni di vita utile previsti (minori o uguali a 10), nonché nelle note, tra la terza e la quarta proposizione, la seguente frase Nel calcolo dellindice di valutazione principale si assume, per questo tipo di intervento, una vita utile convenzionale pari al valore minimo tra quello dichiarato dal proponente (al punto 15) e 10 anni.
Il Dirigente Responsabile
Roberto Quaglia
Codice 30
D.D. 23 novembre 1999, n. 582
Art. 14 LR n. 38/94 Valorizzazione e promozione del volontariato. Assegnazione dei contributi per lanno 1999 per Lire 4.000.000.000. Impegno di spesa di L. 2.800.000.000 sul cap. 11985/99 (accantonamento n. 354230/A) e prenotazione di L. 1.200.000.000 sul cap. 11985/2000 (prenotazione n. 354258/P). Liquidazione acconto di complessive L. 2.800.000.000
La Giunta Regionale, con deliberazione del 28 giugno 1999 n. 31-27680, ai sensi dellart. 14 della L.R. 38/94, ha individuato i criteri per lassegnazione di contirbuti per lavvio e lo svilupo di specifici progetti realizzati dalle organizzazioni di volontariato regolarmente iscritte al registro regionale, di cui agli artt. 3 e 4 della citata legge, nonchè le modalità di presentazione delle domande.
Ai sensi della detta D.G.R. le domande di contributo dovevano pervenire alla Direzione Politiche Sociali entro e non oltre il termine di settantacinque giorni dalla data di pubblicazione sul B.U., termine coincidente con il giorno 20 settembre 1999.
Sono pervenute allAmministrazione regionale, entro il termine suddetto, complessivamente n. 139 istanze così suddivise fra i settori del registro regionale e per territorio di appartenenza:
Sono pervenure oltre tale termine, ma con timbro postale anteriore o coincidente con la data del 20 settembre, n. 45 istanze di cui:
N. 2 istanze sono risultate spedite oltre il termine e n. 4 domande sono state inoltrate da associazioni non iscritte al registro regionale.
Il gruppo di lavoro interassessorile ha, pertanto, prioritariamente provveduto allistruttoria delle istanze pervenute entro il termine ed ha individuato in quanto rispondenti ai criteri di progettualità e priorità prevista dalla citata D.G.R. i progetti finanziabili (Allegato A).
Una volta esaurita listruttoria delle domande pervenute entro i termini, considerata la residua disponibilità finanziaria sullapposito capitolo di bilancio, si è ritenuto opportuno ammettere alla possibilità di finanziamento anche i progetti pervenuti oltre il termine fissato, in prevalenza provenienti dal territorio regionale extra Torino, purchè spediti entro il termine stesso, in uniformità agli indirizzi definiti dalla Giunta regionale la quale ha, tra laltro, raccomandato che lassegnazione tenesse conto dellequilibrio degli interventi sul territorio regionale (ved. D.G.R. 31-27680 28/06/99, punto 3, lett. f).
Da detta istruttoria sono stati individuati i progetti ulteriormente ammissibili a finanziamento (Allegato B).
Complessivamente risultano finanziabili:
per un totale di n. 165 progetti di cui agli allegati A) e B), parti integranti e sostanziali del presente atto.
Risultano, inoltre, non ammissibili, ai sensi del citato provvedomento di Giunta regionale, n. 21 progetti di cui allallegato C) anchesso parte integrante e sostanziale del presente atto.
Si precisa inoltre come, rispetto alle somme previste dalla citata D.G.R. di criteri per i vari settori di iscrizione, non sono comunque state utilizzate:
- L. 59.067.000 dal settore protezione civile;
- L. 54.000.000 dal settore impegno civile;
- L. 126.422.000 dal settore beni e sistemi culturali;
- L. 3.000.000 dal settore cultura-istruzione;
- L. 191.435.000 dal settore tutela e risanamento ambientale;
- L. 40.000.000 dal settore sport e tempo libero;
per complesive L. 473.924.000; si è pertanto proceduto a ripartire tale somma tra i settori che hanno ricevuto il maggior numero di richieste ammissibili, secondo le indicazioni e le percentuali stabilite dalla citata D.G.R. dei criteri.
Vista la L.R. n. 38/94;
vista la L.R. n. 27/94;
vista la D.G.R. n. 31-27680 del 28/06/99;
acquisite le valutazioni di merito da parte dei competenti Dirigenti di Settore, per le parti di competenza:
- nota n. 14056/28.1 del 19/11/1999 del Settore Programmazione Sanitaria;
- nota n. 4453/S1.5 del 15/11/1999 dal Settore Protezione Civile;
- note n. 19533/31.3 dell8/11/1999 e n. 20520/31.3 del 18/11/1999 del Settore Musei e Patrimonio culturale;
- nota n. 19741/22.1 dell11/11/1999 del Settore Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale;
- nota n. 20820/32 del 15/11/1999 della Direzione Promozione Attività culturali, Istruzione e Spettacolo;
tutto ciò premesso
IL DIRIGENTE
Visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 e successive modifiche ed integrazioni;
visto lart. 23 della L.R. 51/97;
vista la L.R. 55/51;
in conformità agli indirizzi in materia disposti dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 31-27680 del 28/06/1999 e nellambito delle risorse finanziarie assegnate con D.G.R. n. 75-27930 del 26/07/99
determina
- Di assegnare, ai sensi dellart. 14 della L.R. n. 38/94, alle organizzazioni di volontariato di cui agli allegati A) e B), che sono parti integranti e sostanziali della presente determinazione, il contributo nella misura a fianco di ciascuna indicato per la realizzazione e lo svolgimento del progetto presentato;
- di liquidare detti contributi secone le seguenti modalità:
- 70% con ladozione del presente provvedimento;
- 30% a saldo e a fronte di relazione sulle risultanze del progetto e di rendicontazione delle complessive spese sostenute;
- alla spesa complessiva di L. 4.000.000.000= si fa fronte, per L. 2.800.000.000 con impegno della somma già accantonata sul Cap. 11985/99 con la D.G.R. n. 75-27930 del 26 luglio 1999 (accantonamento n. 354230/A) e per L. 1.200.000.000 con la somma già prenotata con la medesima D.G.R. sul cap. 11985/2000 (prenotazione n. 354258/P).
- di ritenere non ammissibili a contributo i progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato di cui allallegato C), anchesso parte integrante e sostanziale della presente determinazione.
Si dà atto che lapplicazione della trattenuta IRPEG non è dovuta ai sensi del D.lgs. n. 460/97.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. nel termine di gg. 60 dalla notificazione o dallintervenuta piena conoscenza.
Il Direttore regionale
Sergio Di Giacomo
Allegato
Codice 30.1
D.D. 26 novembre 1999, n. 594
L. 162/98, di modifica ed integrazione alla L. 104/92 Legge quadro per lassistenza, linterazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Assegnazione ed erogazione di contributi per progetti a favore delle persone con handicap di particolare gravità. Impegno di spesa di L. 2.238.000.000= sui capitoli 11916/99 e 12006/99
Ai sensi dellart. 42, comma 6, lett. q), L. 104/92 Legge quadro per lassistenza, lintegrazione sociale e i diritti delle persone handicappate così come modificata dallart. 3, comma 1 della L. 162/98 la Giunta regionale con D.G.R. n. 28-27481 del 31 maggio 1999 ha delineato gli obiettivi, definiti i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi per la realizzazione dei progetti e azioni qualificanti le attività a sostegno di persone con handicap di particolare gravità e dei loro nuclei familiari, per garantire il diritto ad una vita indipendente.
Con successiva determinazione dirigenziale n. 308/30.1 del 22 giugno 1999 è stata approvata la modulistica per la presentazione delle istanze di contributo.
Ai sensi della suddetta D.G.R. le istanze di contributo dovevano essere presentate al Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia e per la Qualificazione del Personale Socio-Assistenziale entro e non oltre il termine di 60 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U., termine coincidente con il giorno 30 agosto 1999.
Sono pervenute allAmministrazione regionale entro il termine stabilito complessivamente n. 33 istanze di contributo di cui una istanza presentata da una associazione del privato sociale per interventi di accoglienza residenziale in casa famiglia.
Il gruppo di lavoro interassessorile preposto allattuazione della L. 104/92 ha valutato i progetti presentati sulla base dei criteri contenuti nella già citata D.G.R. e ne ha verificato i requisiti formali e sostanziali.
Considerato che il Comune di Asti con nota del 25 novembre 1999 ha rinunciato al finanziamento richiesto, risultano ammissibili a contributo n. 32 progetti presentati dai soggetti specificati nellallegato A) che fa parte integrante del presente provvedimento secondo gli importi indicati a lato di ciascuno e per un totale complessivo di L. 2.238.000.000=.
I contributi saranno erogati per il 70% ad avvenuta adozione del presente provvedimento di assegnazione ed il restante 30% per gli Enti Pubblici a seguito della presentazione della documentazione attestante lavvio o la realizzazione del progetto; per il soggetto del privato sociale ad avvenuta rendicontazione degli oneri complessivi del progetto.
La predetta rendicontazione potrà essere resa attraverso copia autenticata delle fatture, ovvero con dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà resa e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto presentatore, attestante le spese complessivamente sostenute e fotocopie delle relative fatture di spesa.
Tutto ciò premesso,
IL DIRIGENTE
Vista la L. 104/1992, art. 42, comma 6, lettera q;
vista la L.R. 62/95;
visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93, come modificato ed integrato dal D.lgs. n. 470/93;
vista la L.R. 55/81;
visto lart. 22 della L.R. 51/97;
vista D.G.R. n. 28-27481 del 31.05.1999;
vista la determinazione dirigenziale n. 308/30.1 del 22 giugno 1999
vista la nota del Direttore Regionale n. 295/30 del 12.01.1999 con la quale è stata attribuita ai Dirigenti la delega a gestire le risorse finanziarie disponibili sui capitoli relativi alla materia di competenza di ciascun settore.
Nellambito delle risorse finanziarie assegnate ed in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale con provvedimento n. 75-27930 del 26.07.1999 e con provvedimento n. 54-28550 dell11.11.1999.
determina
Di assegnare la somma complessiva di L. 2.238.000.000= per contributi ai progetti di cui allart. 3, comma 1 della L. 162/98 ai soggetti individuati nellallegato A), che fa parte della presente determinazione secondo gli importi indicati a lato di ciascuno e per un totale complessivo di L. 2.238.000.000=.
Di erogare detti contributi con le seguenti modalità:
- 70% ad avvenuta adozione del presente provvedimento
- 30% per gli Enti Pubblici a seguito della presentazione della documentazione attestante lavvio o la realizzazione del progetto; per il soggetto del privato sociale ad avvenuta rendicontazione degli oneri complessivi del progetto.
La rendicontazione potrà essere resa attraverso copia autenticata delle fatture, ovvero con dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà resa e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto presentatore, attestante le spese complessivamente sostenute e fotocopie delle relative fatture di spesa.
Alla spesa complessiva di L. 2.238.000.000 si fa fronte per L. 1.238.000.000 sul cap. 11916/99 (Accantonamento n. 354227/A); per L. 50.000.000= sul cap. 12006/99 (Accantonamento n. 354228/A) e per L. 950.000.000= sul cap. 11916/99 (Accantonamento n. 363486).
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. nel termine di 60 giorni dalla notificazione o dallintervenuta piena conoscenza.
Il Direttore regionale
Ruggero Teppa
Allegato
Codice 30.1
D.D. 30 novembre 1999, n. 595
Legge 104/92 Legge quadro per lassistenza, lintegrazione sociale e i diritti delle persone handicappate così come modificata dalla L. 162/98. Assegnazione di contributi per progetti a favore delle persone disabili. Spesa di L. 8.203.700.000= sui capitoli 11905/99 e 11905/2000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di assegnare ed erogare la somma complessiva di L. 8.203.700.000= per contributi ai progetti di cui allart. 42, comma 6, lett. q, della L. 104/1992, agli enti individuati nellallegato A, che fa parte integrante della presente determinazione, nella misura riportata a lato di ciascuno;
i contributi saranno liquidati per il 70% ad avvenuta adozione della presente determinazione di assegnazione ed il restante 30% a seguito della presentazione della documentazione attestante lavvio o la realizzazione del progetto.
Di non ammettere a contributo i progetti degli enti individuati nellallegato B che fa parte integrante del presente provvedimento con le motivazioni evidenziate a lato di ciascuno;
alla spesa complessiva di L. 8.203.700.000= si fa fronte, per L. 3.700.000, con impegno della somma sul cap. 11905/99 già prenotata con D.G.R. 48-25959 del 16.11.1998 e confermata con DGR 16-26830 del 15/3/99 (Accantonamento n. 327515/A), per L. 3.300.000.000=, con impegno della somma già accantonata sul cap. 11905/99 con la D.G.R. n. 75-27930 del 26.07.1999 (Accantonamento nº 354226/A) e, per L. 4.900.000.000=, con la somma già prenotata con la medesima D.G.R. sul cap. 11905/2000 (Prenotazione nº 354274/P).
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. nel termine di 60 giorni dalla notificazione o dallintervenuta piena conoscenza.
La Dirigente responsabile
Anna Toffanin
Allegato
Codice 30.1
D.D. 20 marzo 2000, n. 89
Programma 99 degli interventi a favore degli immigrati extracomunitari di cui alla L.R. 64/89 e al D.Lgs. 286/98 attuativo della L. 40/98, come approvato con D.C.R. 564-C.R. 13913 del 9.11.99 - Integrazione alla D.D. 616/30/1 del 9.12.99 - Erogazione contributi per un totale di L. 4.572.624.000 di cui L. 1.100.000.000 disponibile sul Cap. 12000/99 e L. 3.472.624.000 disponibili sul Cap. 11917/99 bilancio regionale
Vista la Legge Regionale n. 64/89 Interventi a favore degli immigrati extracomunitari residenti in Piemonte;
visto il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellimmigrazione e norme sulla condizione dello stranieri), emanato in attuazione della delega contenuta nella Legge 8 marzo 1998, n. 40 (Disciplina dellimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero);
vista la deliberazione n. 564 - C.R. 13913 del 9.11.1999 con la quale il Consiglio Regionale ha approvato il programma 1999 a favore degli immigrati extracomunitari previsti dalla L.R. n. 64/89 e dal D.Lgs. 286/98, attuativo della L. 40/98, proposto dalla Giunta Regionale; con tale atto il Consiglio Regionale ha individuato le linee di intervento in materia ed ha previsto le condizioni di carattere generale, unitamente alla data entro cui sarebbero dovute pervenire alla Direzione competente le domande per la concessione di contributi ai soggetti interessati (26.11.1999);
considerato che con lettera prot. n. 15483/30.1/IMM. del 10 novembre 1999 si è provveduto ad informare i soggetti interessati alla presentazione delle domande di contributo, dellavvenuta adozione della succitata delibera da parte del Consiglio Regionale;
dato atto che con la determinazione dirigenziale n. 616/30.1 del 9.12.1999, integrata dalla Determinazione Dirigenziale n. 632/30.1 del 29.12.1999 sono stati individuati i soggetti promotori dei progetti elencati nellallegato A, parte integrante delle determinazioni stesse; con la stessa Determinazione Dirigenziale sono state impegnate (l. n. 36733-334-335) le somme di:
- lire 600.000.000 sul capitolo 12000/19 - Acc. n. 327524/A D.G.R. n. 16-26830 del 15/3/99;
- lire 500.000.000 sul capitolo n. 12000/99 - Acc. n. 324236/A D.G.R. n. 75-27930 del 26/7/99;
- lire 3.472.624.000 sul capitolo 11917/99 - Acc. n. 354245/A D.G.R. n. 75-27930 del 26/7/99;
verificato, inoltre, che nel summenzionato elenco dei soggetti promotori di progetti di cui allallegato A delle determinazioni n. 616/30.1 e n. 632/30.1, non erano compresi alcuni progetti che, seppur regolarmente inviati nei termini stabiliti dal programma, sono pervenuti allufficio competente in ritardo, risultano comunque inseriti negli allegati che costituiscono parte integrante della presente determinazione.
Tali progetti riguardano: lAssociazione Amici del Nizza Millefonti di Torino, lAssociazione China Consultant di Torino e la Cooperativa Crescere Insieme di Acqui Terme.
valutato che per il consistente numero dei progetti pervenuti per un ammontare complessivo di richieste di circa lire 30 miliardi non è stato possibile soddisfare in toto le richieste avanzate, in quanto le stesse superano abbondantemente il budget a disposizione;
dato atto che la totalità delle domande pervenute riguardano progetti complessi, meglio specificati nella documentazione agli atti dellAmministrazione regionale;
verificato che sulla base delle domande pervenute, ritualmente inviate allAmministrazione regionale e delle valutazioni effettuate, risultano ammissibili a contributo, nel rispetto delle linee stabilite dalla suddetta deliberazione del Consiglio regionale n. 564 - C.R. 13913 del 9.11.1999, quelle riferite ai progetti elencati negli allegati A e B che costituiscono parte integrante della presente determinazione;
valutato, pertanto, necessario:
- di dover dare attuazione al programma 1999 a favore degli immigrati extracomunitari;
- di assegnare i contributi ai soggetti beneficiari, tenendo conto dellopportunità di coprire i diversi ambiti di intervento previsti dal programma, nonchè di una razionale ed omogenea distribuzione sulle diverse province piemontesi, in rapporto alle esigenze espresse dai singoli territori provinciali, ci si è dotati di un elenco di indicatori oggettivi che permettesse una valutazione il più possibile omogenea in presenza anche di una progettualità molto variegata e complessa e non facilmente comparabile.
Si, è proceduto, quindi, alla valutazione secondo le modalità di seguito riportare:
Motivi di non finanziamento dei progetti:
1. Progetti realizzati e conclusi nel 1998.
2. Progetti da realizzare nel 2001.
3. Progetti rivolti alla popolazione nomade in quanto finanziabili attraverso la L.R. n. 26/93
4. Progetti di competenza di altri Organi Istituzionali.
5. Progetti di ristrutturazione di locali di cui lente non ha la proprietà o laffitto per almeno 15 anni.
6. Progetti di ristrutturazione di locali non da adibire a seconda accoglienza.
7. Progetti non dettagliati, con documentazione insufficiente o con preventivo economico incongruente rispetto allobiettivo da raggiungere;
8. Progetti che prevedono iniziative nellambito culturale, sportivo, sanitario o di formazione professionale finanziabili da altre leggi regionali di settore.
9. Enti non in possesso dei requisiti previsti per lammissione al contributo.
Indicatori utilizzati nella valutazione dei progetti
priorità indicate dalla (D.C.R. 564-CR 13913):
- progetti che consolidano le esperienze e i programmi che, già avviati in attuazione del programma di interventi 1997, sono proseguiti nel corso del 1998 ed hanno fornito risultati positivi"
- progetti di integrazione sociale rivolti a minori e a donne, con priorità alle iniziative volte a favorire la tutela sociale della maternità
- distribuzione territoriale per provincia
- presenza di immigrati sul territorio
- ambito di intervento (in relazione alle linee di intervento previste dalla D.C.R. 564-CR 13913)
- progetti che prevedono la partecipazione attiva di enti locali
- realizzazione del progetto in partenariato tra più enti
- collaborazione con altri enti o associazioni che operano nel settore in unottica di lavoro di rete
- cantierabilità dellintervento
- progettazione di attività finalizzate alla messa a punto di modelli di intervento innovativo
- nel caso di percorsi formativi coerenza con le politiche regionali di formazione professionale
- nel caso di studi o ricerche è stato considerato linteresse regionale prevalente per le tematiche proposte
rapporto ottimale costi/benefici in relazione:
al numero di persone destinatarie
alleffetto moltiplicatore dellintervento
alla trasferibilità dei risultati
Nel caso di Enti o Istituzioni presentatori di progetti complessi si sono selezionati per il finanziamento gli interventi più significativi, al momento attuale.
tutto ciò premesso e considerato:
IL DIRIGENTE
visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;
visto lart. 22 della L.R. 51/97;
vista la legge 55/81 e successive modificazioni ed integrazioni;
vista la nota del Direttore regionale n. 295 del 12/1/99, con la quale è stata attribuita ai Dirigenti la delega a gestire le risorse finanziarie disponibili sui capitoli relativi alla materia di competenza di ciascun settore;
nellambito delle risorse assegnate e in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 564-C.R. 13913 del 9.11.199 e nellambito delle risorse impegnate con la Determinazione Dirigenziale n. 616/30.1 del 30.12.1999;
determina
- di approvare lallegato A, elenco delle domande di contributi concessi distinte per Provincia, parte integrante della presente deliberazione;
- di approvare lallegato B, elenco delle domande dei contributi ammessi ma non finanziati per mancanza di fondi distinti per Provincia, parte integrante della presente deliberazione;
- di approvare lallegato C, elenco delle domande dei contributi esclusi distinti per Provincia, parte integrante della presente deliberazione;
- di dare attuazione al programma 1999 degli interventi previsti dalla L.R. n. 64/89 e al D.Lgs. 286/98, attuativo della L. 40/98, assegnando contributi per un totale complessivo di lire 4.572.624.000 così come specificato nellallegato A, parte integrante della presente determinazione, di cui lire 1.100.000.000 disponibili sul cap. 12000/99 e di lire 3.472.624.000 sul cap. 11917/99, con le seguenti modalità;
- di erogare ai soggetti indicati nellelenco allegato, la somma a fianco di ognuno riportata nella misura del 50% allavvio del progetto; il restante 50% sarà erogato su presentazione di una relazione finale attestante la realizzazione del progetto e corredata da idonee pezze giustificative attestanti il costo effettivo delle iniziative e delle attività finanziate;
- di revocare il contributo concesso qualora liniziativa non si realizzi in conformità a quanto previsto della presente determinazione, ovvero vengano accertate irregolarità nella contabilizzazione delle spese;
- di ridurre proporzionalmente i contributi assegnati qualora venga accertata, in sede di verifica, una diminuzione della spesa ammessa a contributo;
- di riservarsi, qualora i beneficiari dei contributi concessi non siano in grado di realizzare il progetto finanziato, lopportunità che i fondi resisi disponibili da eventuali revoche e/o economie di spesa, possano essere ridistribuiti nellambito di quei progetti ritenuti ammissibili e non finanziati per mancanza di disponibilità finanziaria (così come specificato nellallegato B, parte integrante alla presente determinazione);
La realizzazione dei progetti dovrà avvenire entro il termine di 18 mesi dallavvenuta comunicazione di inizio dellattività progettuale;
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR del Piemonte entro il termine di 60 giorni della notificazione o dallintervenuta piena conoscenza;
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuti.
Il Dirigente Responsabile
Anna Toffanin
CIRCOLARI \ DIRETTIVE
Circolare del Presidente della Giunta Regionale 14 aprile 2000, n. 4/ASA/LAP
D.G.R. n. 74-29563 del 1.03.2000 e D.G.R. 75-29564 del 1.3.2000 relative ai criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dellautorizzazione regionale per impianti di teleradiocomunicazione. Circolare applicativa
Ai Sindaci dei Comuni
della Regione Piemonte
Alle Province
della Regione Piemonte
AllIspettorato
territoriale regionale
per le telecomunicazioni
AllAutorità per le garanzie
nelle comunicazioni
Ai gestori degli impianti
di teleradiocomunicazione
AllARPA
LORO
SEDI
La D.G.R. n. 74-29563 del 1.03.2000 e la D.G.R. 75-29564 del 1.3.2000, con la quale è stato approvato il regolamento regionale relativo ai nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dell autorizzazione regionale in materia di teleradiocomunicazioni, in attuazione del D.M. 381/98, hanno disciplinato, in via transitoria ed in attesa della legge regionale, le modalità di rispetto dei nuovi limiti di esposizione e leffettuazione degli interventi di risanamento.
Considerata limportanza della materia trattata e la necessità di assicurare luniforme applicazione operativa delle disposizioni contenute nelle D.G.R. citate, in attesa di disporre di uninterpretazione autentica del D.M. 381/98 da parte del Ministero dellAmbiente, del Ministero della Sanità e di quello delle Comunicazioni, che hanno sottoscritto il predetto decreto, questa Amministrazione ritiene di dover sin da ora impartire direttive applicative , in particolare per ciò che attiene la riduzione a conformità e le azioni di risanamento.
Come indicato allart. 5 delle predette D.G.R., nel caso in cui si riscontri il superamento dei limiti di esposizione previsti dalle norme vigenti, lARPA procede alla valutazione della riduzione da apportare ai contributi dei campi elettromagnetici generati da diverse sorgenti, che concorrono a tale superamento, secondo le modalità di cui allAllegato C del D.M. 381/98.
Fermi restando i limiti di esposizione indicati allart. 3 del D.M. 381/98 che non possono essere in alcun caso superati, la riduzione a conformità deve tendere a ridurre i valori di campo elettromagnetico a livelli più bassi possibile e nel contempo assicurare il permanere della qualità del servizio svolto dai sistemi di teleradiocomunicazione, così come richiesto dallart. 4 del D.M. 381/98.
La riduzione a conformità, pertanto, deve in ogni caso assicurare il rispetto dei limiti di cui allart. 3 del D.M. 381/98, peraltro già contenuti nella L.R. 6/89, mentre per la riduzione a valori più bassi occorre valutare la compatibilità di tali limiti con il permanere della qualità del servizio; tale valutazione deve essere effettuata dallorgano ausiliario periferico delle Autorità centrali competenti per le teleradiocomunicazioni.
Se la riduzione a conformità è compatibile con il permanere della qualità del servizio, lAutorità sanitaria locale, ricevuta la comunicazione degli organi di cui sopra, deve diffidare le emittenti interessate a modificare entro 15 giorni le caratteristiche di emissione degli impianti e disattivare limpianto se, scaduti inutilmente i termini, permane il superamento dei limiti.
In caso invece di accertata incompatibilità della riduzione a conformità con il permanere della qualità del servizio, lAutorità sanitaria locale deve diffidare le emittenti a produrre, entro 15 giorni, misure alternative di risanamento, in armonia con quanto suggerito nelle linee guida applicative del D.M. 381/98, anche organizzate sotto forma di specifici piani proposti dai gestori, al fine di far rientrare il valore di campo rilevato nei limiti consentiti.
I piani di risanamento, infatti, che possono essere proposti anche ad avvenuta riduzione a conformità per una migliore organizzazione del territorio, nel caso di situazioni complesse che richiedono la predisposizione di metodi e strumenti straordinari di intervento anche in relazione alle localizzazioni, rappresentano la via per garantire la riduzione a conformità, fermi restando i limiti di cui allart. 3 del D.M. 381/98, oltre a perseguire obiettivi di qualità e di minimizzazione dellesposizione.
Nelluno e nellaltro caso, i piani richiedono per la loro adottabilità lindizione di apposite conferenze dei servizi, al fine di acquisire i pareri preventivi e le eventuali intese da parte di tutti quei soggetti, richiamati nelle citate deliberazioni che possiedono le competenze collegate alle attività e agli interessi coinvolti dai piani in argomento.
Considerata la rilevanza e la complessità della materia, si invitano le Autorità in indirizzo, ciascuna per quanto di propria competenza, ad assumere le iniziative necessarie per garantire una sollecita realizzazione dei piani di risanamento .
Visto: LAssessore alla Sanità
Antonio DAmbrosio
Visto: LAssessore allAmbiente
Ugo Cavallera
Il Presidente
Enzo Ghigo
COMUNICATI
Comunicato della Direzione Regionale Servizi tecnici di Prevenzione
Elenco dei nominativi dei committenti e dei soggetti intervenuti nella progettazione ed esecuzione dellopera nonchè esito del controllo a campione per le costruzioni in zona sismica estratte il 12/1/2000
La presente pubblicazione viene effettuata ai sensi dellart. 3 della legge regionale n. 19 del 12/3/1985 e della deliberazione della Giunta Regionale n. 49-42336 del 21/3/1985.
COMUNE DI SAN PIETRO VAL LEMINA
ACTIS DANNA Guido, proprietario
TOSCANO ing. Ezio, progettista e d.l. strutturali
TOSCANO ing. Ezio, progettista e d.l. architettonici
BERTONE Oreste, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI PINASCA
BECCARI Giorgio e SIONDINO Maria Lorena, proprietari
CORINO ing. Guido, progettista e d.l. strutturali
CLOT arch. Elena, d.l. architettonici
ROSTAN geom. Daniele, progettista architettonico
GALLIANO Silvano, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI CUMIANA
VALINOTTO Bruno, proprietario
TAMAGNONE ing. Sergio, progettista e d.l. strutturali
GILLIO geom. Renato, progettista e d.l. architettonici
BERTONE Adriano, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI CANTALUPA
FRAGOLA Bruno, proprietario
GIACOTTO ing. Massimo, progettista e d.l. strutturali
CAMUSSO geom. Davide, progettista e d.l. architettonici
RIGHERO Sergio, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI PINASCA
GALLIANO Silvano e GIAJ Carla, proprietari
BERTETTO ing. Dino, progettista e d.l. strutturali
BERTETTO ing. Dino, progettista e d.l. architettonici
GALLIANO Roberto, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI PINEROLO
BARONE Maria Grazia, proprietaria
MARINONE ing. Marcello, progettista e d.l. strutturali
CHIAPPERO geom. Roberto, progettista e d.l. architettonici
DEPETRIS Alberto, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI BAGNOLO PIEMONTE
UGHETTO Elvira, proprietaria PICOTTO ing. Franco, progettista e d.l. strutturali
BRUNO geom. Marco, d.l. architettonici
ROSSI arch. Giorgio e AVAGNINA arch. Chiara, progettisti architettonici
EDIL 2000, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI GIAVENO
GOCCIONE Costruzioni S.r.l., proprietaria
CHIAMPO ing. Marcello, progettista e d.l. strutturali
GOCCIONE arch. Giacomo, progettista e d.l. architettonici
BRUNFRANCO Aldo, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI GIAVENO
GUGLIELMINO Adelina, proprietaria
CHIAMPO ing. Marcello, progettista e d.l. strutturali
BATTAGLIOTTI geom. Franco, progettista e d.l. architettonici
SAUNA Giuseppe, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI COAZZE
COMUNE, proprietario
PATTA ing. Gianfranco, progettista e d.l. strutturali
PATTA ing. Gianfranco, progettista e d.l. architettonici
PA.R.ED. S.r.l., costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI PINASCA
ROSTAN Daniele e Marilena, proprietari
CORINO ing. Guido, progettista e d.l. strutturali
ROSTAN geom. Daniele, progettista e d.l. architettonici
VINCON Enrico, costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI CUMIANA
GILI Renata e LOVATI Gabriella, proprietari
TOSCANI ing. Giuseppe, progettista e d.l. strutturali
BONIZZOLI geom. Andrea, progettista e d.l. architettonici
LOVATI & C. s.a.s., costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI PINASCA
TERRERAN Carta, proprietaria
ZANINETTI ing. Elio, progettista e d.l. strutturali
CLOT geom. Flavio, progettista e d.l. architettonici
QUADRIFOGLIO CASA S.r.l., costruttore
ESITO: POSITIVO
COMUNE DI LUSERNA SAN GIOVANNI
RIVOIRA Ruben, proprietaria
BRUNO ing. Renzo, progettista e d.l. strutturali
BRUNO geom. Giorgio, progettista e d.l. architettonici
F.lli PONS s.n.c., costruttore
ESITO: POSITIVO
Parte II
ATTI DELLO STATO
ALTRI PROVVEDIMENTI
Corte Costituzionale
Ordinanza 22 marzo 2000, n. 84
Repubblica Italiana
In Nome del Popolo Italiano
La Corte Costituzionale
composta dai signori:
- Francesco GUIZZI Presidente
- Cesare MIRABELLI Giudice
- Fernando SANTOSUOSSO Giudice
- Massimo VARI Giudice
- Cesare RUPERTO Giudice
- Riccardo CHIEPPA Giudice
- Gustavo ZAGREBELSKY Giudice
- Valerio ONIDA Giudice
- Carlo MEZZANOTTE Giudice
- Guido NEPPI MODONA Giudice
- Piero Alberto CAPOTOSTI Giudice
- Annibale MARINI Giudice
- Franco BILE Giudice
ha pronunciato la seguente
Ordinanza
nei giudizi di legittimità costituzionale degli articoli 1, comma 2, 2, 3 e 4 della legge della Regione Piemonte 3 gennaio 1997, n. 4 (Regolamentazione dellesercizio dellattività libero-professionale dei medici veterinari dipendenti dal Servizio Sanitario Nazionale), promossi con due ordinanze emesse il 15 luglio 1998 dal Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte sui ricorsi proposti da G. Z. contro Azienda sanitaria regionale di Chieri n. 8 ed altra da L. B. ed altri contro Azienda sanitaria regionale n. 16 di Mondovì - Ceva ed altra, iscritte ai numeri 672 e 673 del registro ordinanze 1998 e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 39, prima serie speciale, dellanno 1998.
Visti gli atti di costituzione di G. Z., L. B. ed altri nonché gli atti di costituzione della Regione Piemonte;
- udito nelludienza pubblica dell8 febbraio 2000 il Giudice relatore Piero Alberto Capotosti;
uditi lavv. Sebastiano Zuccarello per G. Z., L. B. ed altri e Gustavo Romanelli per la Regione Piemonte.
Ritenuto che nel corso di due giudizi aventi rispettivamente ad oggetto lannullamento dellatto con cui lAzienda sanitaria regionale del Piemonte n. 8 ha intimato ad un medico veterinario da essa dipendente la chiusura di un ambulatorio privato, nonché lannullamento della nota con cui lAzienda sanitaria regionale n. 16 del Piemonte ha chiesto ad alcuni medici veterinari da essa dipendenti informazioni sulla loro attività libero professionale, il Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte, con due ordinanze emesse il 15 luglio 1998, ha sollevato questione di costituzionalità, nel primo giudizio dellart. 2 della legge della Regione Piemonte 3 gennaio 1997, n. 4 (Regolamentazione dellesercizio dellattività libero-professionale dei medici veterinari dipendenti dal Servizio Sanitario Nazionale), nel secondo degli articoli 1, comma 2, 2, 3 e 4 della stessa legge, in relazione agli articoli 3, 4, 35, 117 e 120 della Costituzione;
che, ad avviso del collegio, le disposizioni impugnate disciplinano la libera professione dei medici veterinari del Servizio Sanitario Nazionale con modalità così restrittive da impedirne sostanzialmente lesercizio, ed appaiono quindi irragionevoli e in contrasto con il diritto costituzionale al lavoro, con i principi della legislazione statale e con il diritto dei cittadini di esercitare in ogni parte del territorio nazionale la loro professione;
che secondo i giudici a quibus lart. 2 della legge, prevedendo il divieto di svolgere, nel territorio dellazienda sanitaria di appartenenza, la libera professione sugli animali daffezione, viola gli articoli 4 e 35 della Costituzione, in quanto determina un grave affievolimento delle facoltà professionali del veterinario senza raccordarsi funzionalmente a specifiche esigenze della struttura sanitaria pubblica, e sovrappone il criterio territoriale a quello della potenziale situazione di conflitto, che impone di procedere alla individuazione in concreto delle situazioni pregiudizievoli per i fini istituzionali del Servizio sanitario nazionale;
che lart. 3 della legge impugnata implica, per i rimettenti, una analoga soppressione di ogni possibilità di esercizio della libera professione, in quanto la consente sugli animali da reddito solo in caso di carenza di veterinari libero-professionisti, e pone quindi una preclusione che difetta di ogni ponderato collegamento con le esigenze del servizio sanitario pubblico, sicché è inficiato da vizi che riguardano anche il successivo art. 4, il quale estende la disciplina degli articoli 2 e 3 allattività veterinaria sul cavallo sportivo, apparendo altresì illegittimo anche lart. 1, comma 2 della legge in ragione della sua connessione con la disciplina dei precedenti articoli 2, 3 e 4;
che, ad avviso del Tar, le norme impugnate vulnerano larticolo 3 della Costituzione, dato che prima riconoscono, e poi, contraddittoriamente, restringono fino a vanificare il diritto dei veterinari pubblici allesercizio dellattività libero-professionale, nonché larticolo 120 della Costituzione, a causa dellindebito limite territoriale che la legge impugnata appone allo svolgimento della libera professione;
che la legge regionale sarebbe altresì in contrasto con lart. 117 della Costituzione, in quanto, in una materia nella quale la competenza regionale (____) conserva un ruolo secondario, ovvero attuativo di principi e norme stabilite a livello statale, essa violerebbe i principi fondamentali posti dallart. 47 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale), dallart. 36, primo comma, del d.P.R. 20 dicembre 1979, n. 761 (Stato giuridico del personale delle unità sanitarie locali), e dallart. 4, settimo comma, della legge 30 dicembre 1991, n. 412 (Disposizioni in materia di finanza pubblica), i quali stabiliscono il diritto dei veterinari pubblici dipendenti allesercizio dellattività libero-professionale;
- che si è costituita in giudizio la Regione Piemonte, in persona del Presidente della Giunta regionale, convenuta in entrambi i giudizi principali, chiedendo che le questioni di costituzionalità siano dichiarate inammissibili, in quanto il decreto del Ministro della sanità 31 luglio 1997 - recante disposizioni sulla Attività libero professionale e incompatibilità del personale della dirigenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale - conterrebbe disposizioni di contenuto analogo a quello delle norme impugnate, con la conseguenza che, anche a seguito di una decisione di illegittimità costituzionale, esso rimarrebbe comunque in vigore, facendo quindi venir meno linteresse dei ricorrenti allimpugnativa;
che, secondo la difesa della Regione, le questioni sarebbero comunque infondate, in quanto le norme impugnate disciplinerebbero la libera professione dei veterinari pubblici secondo un criterio non irragionevole, finalizzato ad assicurare la migliore funzionalità del servizio pubblico sanitario, mentre il riferimento allart. 4 della Costituzione non sarebbe pertinente, poiché detta norma costituzionale concerne precipuamente laccesso al mercato del lavoro;
che si sono costituiti i ricorrenti nei due giudizi principali, svolgendo argomentazioni a sostegno dellaccoglimento delle questioni di costituzionalità e deducendo in particolare che limiti allattività libero-professionale dei veterinari pubblici possono venire disposti soltanto per grave e comprovato pregiudizio al servizio sanitario nazionale, e che il legislatore regionale non avrebbe rispettato il principio che essi devono essere dimensionati in relazione al tipo di attività svolta nellambito della struttura pubblica, e non anche in riferimento al luogo in cui opera il veterinario.
Considerato che i giudizi hanno ad oggetto le medesime disposizioni di legge in riferimento agli stessi parametri costituzionali e quindi vanno riuniti per essere decisi congiuntamente;
che, successivamente alle ordinanze di rimessione, è stato emanato il decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229 (Norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale, a norma dellart. 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419), il quale, fra laltro, ha stabilito, allart. 13, una nuova disciplina della dirigenza medica e delle professioni sanitarie, la quale, come questa Corte ha rilevato, ha determinato il superamento della stessa summa divisio fra regime dei sanitari che svolgono attività c.d. extramuraria e regime dei sanitari che svolgono attività intramuraria, (sentenza n. 61 del 2000);
che, in particolare, lart. 15-quater del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, nel testo modificato dallart. 13 dello stesso decreto legislativo n. 229 del 1999, ha disciplinato, al comma 3, anche il rapporto di lavoro di coloro che erano già alle dipendenze del Servizio Sanitario Nazionale, stabilendo, a seguito della ulteriore modifica introdotta dallart. 1 del decreto legislativo 2 marzo 2000, n. 49 (Disposizioni correttive del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, concernenti il termine di opzione per il rapporto esclusivo da parte dei dirigenti sanitari), che entro il 14 marzo 2000 tutti i dirigenti in servizio alla data del 31 dicembre 1998 sono tenuti a comunicare al direttore generale lopzione in ordine al rapporto esclusivo, e che anche in assenza di comunicazione si presume che il dipendente abbia optato per il rapporto esclusivo, prevedendo altresì, al comma 1, che i dirigenti sanitari con i quali sia stato stipulato il contratto di lavoro o un nuovo contratto di lavoro in data successiva al 31 dicembre 1998, nonché quelli che, alla data di entrata in vigore del presente decreto (____) abbiano optato per lesercizio dellattività libero professionale intramuraria, sono assoggettati al rapporto di lavoro esclusivo;
che, infine, il successivo art. 15 sexies, comma 1, dispone che lo stesso rapporto di lavoro dei dirigenti sanitari, che abbiano comunicato lopzione per lesercizio della libera professione extramuraria, comporta la totale disponibilità nellambito dellimpegno di servizio, per la realizzazione dei risultati programmati e lo svolgimento delle attività professionali di competenza;
che la predetta sopravvenuta disciplina modifica il quadro normativo di riferimento considerato dai giudici rimettenti, cosicché si impone un nuovo esame della rilevanza delle questioni di costituzionalità nei giudizi a quibus.
Per questi motivi
La Corte Costituzionale
riuniti i giudizi,
ordina la restituzione degli atti al Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della
Consulta, il 22 marzo 2000.
Corte Costituzionale
Pubblicazione disposta dal Presidente della Corte costituzionale a norma dellart. 24 delle Norme integrative del 16 marzo 1956
Ricorso n. 11 depositato il 25 marzo 2000
Ricorso
per il Presidente del Consiglio dei Ministri, rappresentato dallAvvocatura Generale dello Stato
nei confronti della
Regione Piemonte, in persona del Presidente della Giunta regionale,
avverso
la delibera legislativa riapprovata il 29 febbraio 2000 concernente Regolamentazione sulla applicazione della terapia elettroconvulsivante, la lobotomia prefrontale e transorbitale ed altri interventi di psicochirurgia, delibera pervenuta al Commissario del Governo il 3 marzo 2000.
La delibera legislativa anzidetta aveva formato oggetto di rinvio ad opera del Governo (Consiglio dei Ministri del 28 gennaio 2000) ed è stata approvata senza modifiche. La proposizione del presente ricorso è stata decisa nel Consiglio dei Ministri del 14 marzo 2000.
La delibera legislativa piemontese 29 febbraio 2000 contrasta con gli artt. 2, 32 e 117 Cost. e con le norme interposte contenute negli artt. 1, 2, 3 e 5 della legge 13 maggio 1978 n. 180 negli artt. 33, 34 e 35 della legge 23 dicembre 1978 n. 833, negli artt. 1 e 14 (nei testi attualmente vigenti) del d.lgs. 30 dicembre 1992 n. 502, e negli 112, 113, 114 e 115 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112.
La delibera intenderebbe introdurre - ovviamente solo nella Regione Piemonte - disposizioni limitative di alcune pratiche terapeutiche. Tali disposizioni (in particolare, quelle contenute negli artt. 4 e 5 della delibera) comprimerebbero in modo dirigistico lautonomia scientifica e professionale dei sanitari e delle strutture proposti alla cura della salute, contrasterebbero con il principio i trattamenti sanitari sono volontari salvo tassative eccezioni consentite dalla legge, e comunque sarebbero invasive della competenza statale da ultimo puntualizzata dallart. 115 comma 1 lettere b) d) ed e) del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112.
Giova sottolineare che le disposizioni recate dagli artt. 4 e 5 della delibera sub judice attengono alla preferibilità, qualità ed appropriatezza (così nellart. 1 comma 2 del d.lgs 30 dicembre 1992 n. 502 come sostituito dal d.lgs 19 giugno 1999 n. 229) di alcune cure, quindi al diritto sostanziale di ciascun cittadino (e in genere essere umano) alla salute, e non agli aspetti strumentali quali lorganizzazione e la gestione dei presidi e strutture sanitari e più in generale del servizio sanitario. Si è quindi nellarea concettuale dei diritti fondamentali della persona paziente e nella contigua area delle responsabilità (anche civilistiche) degli esercenti le professioni sanitarie ed in qualche misura delle linee di ricerca degli studiosi dediti alla scienza medica, aree la cui configurazione ed il cui spessore spetta allo Stato determinare in modo uniforme. I compiti conferiti alle Regioni in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera per così dire vengono dopo, ed attengono alla concreta prestazione di detta assistenza.
Del resto, in un contesto che non inibisce la circolazione delle persone ed è sempre più globalizzato, sarebbe non poco irrazionale un assetto normativo che consentisse ad un singolo Consiglio regionale di vietare una terapia (ad esempio, paradossalmente, la dialisi) o di promuoverne unaltra; e ciò non per esigenze organizzative o finanziarie, ma per scelte attinenti alla adeguatezza medica.
Si chiede pertanto che sia dichiara la illegittimità della delibera sottoposta a giudizio, con ogni conseguenziale pronuncia.
Si depositeranno la delibera 29 febbraio 2000, la nota 28 gennaio 2000, e la determinazione 14 marzo 2000.
Roma, 15 marzo 2000
Il Vice Avvocato Generale dello Stato
Franco Favara