AFFARI INTERNAZIONALI E COMUNITARI

Codice S1.4
D.D. 17 settembre 1999, n. 700

Impegno ed erogazione della somma di ECU 37.082 (corrispondenti a circa Lire 72.000.000) sul capitolo n° 10940/99 per l’adesione della Regione Piemonte all’ARE (Assemblea delle Regioni d’Europa), per il corrente anno 1999

Codice S1.4
D.D. 5 novembre 1999, n. 803

Gestione dell’Antenna Piemonte in Bosnia per il primo semestre 1999. Impegno di spesa di L. 39.000.000 sul capitolo 10865/99 a favore del Centro Estero delle Camere di Commercio Piemontesi

Codice S1.4
D.D. 9 novembre 1999, n. 821

Impegno ed erogazione della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo n. 10963/99 per la partecipazione della Regione Piemonte all’iniziativa partenariale “Albi” per il corrente anno 1999 ed erogazione a favore dell’Associazione “Amici del Museo” del Museo di Antropologia dell’Università di Torino

Codice S1.4
D.D. 9 novembre 1999, n. 822

Impegno della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo n° 10887/99 per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto partenariale “Ecomont - Crestnet” ed erogazione di tale somma alla Comunità Montana di Val Varaita

Codice S1.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 867

L.r. N° 46 del 4.XI.92: “Istituzione del Premio Internazionale ”Piemontese nel Mondo". Realizzazione dell’Edizione 1999. Spesa Lire 100.000.000; cap. 10745/1999

Codice S1.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 892

L.R. 1/87: Articolo 19; Integrazione spese di cui alla determinazione N° 787 del 02.11.1999: “Ulteriori spese aggiuntive urgenti, indifferibili ed indispensabili per la realizzazione della Ia Conferenza dell’Emigrazione Piemontese; Torino 12/13 novembre 1999; Spesa Lire 38.879.000. Cap. 11892/99". Integrazione di spesa L. 617.000 cap. 11892/99

Codice S1.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 895

Attuazione della dichiarazione di Intenti con la Repubblica e Cantone del Ticino per attività di cooperazione nell’area Piemonte/Ticino. Progetto sportello transfrontaliero. L.R. 50/94, impegno a favore della Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola di L. 22.100.000 sul capitolo 10865/99

Codice S1.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 917

Impegno della somma di Lire 64.538.475 sul capitolo n° 10940/99 ed erogazione a favore dell’AICCRE (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa)

Codice S1.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 918

Impegno della somma di Euro 6.500 corrispondenti a Lire 12.585.755 sul capitolo n° 10940/99 ed erogazione a favore dell’AREV (Assemblea delle Regioni Viticole d’Europa) per quota di adesione 1999

Codice S1.4
D.D. 17 dicembre 1999, n. 942

Impegno della somma di Lire 70.000.000 sul capitolo 10901/99 ed erogazione al Museo di Antropologia dell’Università di Torino - Associazione “Amici del Museo” - Dip. di Antropologia ed Etnografia, per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto/network partenariale “EU-Montana”

Codice S1.4
D.D. 17 dicembre 1999, n. 943

Impegno della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo 10903/99 ed erogazione alla Città di Macugnaga per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto/network partenariale denominato “Ruadeoro”

AGRICOLTURA

D.P.G.R. 23 marzo 2000, n. 28

Accordo di programma per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso l’Istituto lattiero caseario e delle tecnologie agroalimentari di Moretta (CN) dell’Amministrazione Provinciale di Cuneo. (art. 27, legge 8 giugno 1990, n. 142)

D.G.R. 6 marzo 2000, n. 52 - 29641

Reg. CEE 1221/97 del Consiglio del 25 giugno 1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele. Approvazione interventi per l’anno 2000-2001

Codice 12.1
D.D. 21 febbraio 2000, n. 6

Gestione delle quote latte - D.P.R. 569/93, art. 23 - Aggiornamento dell’Albo dei primi acquirenti di latte bovino con sede legale in Piemonte - Riconoscimento del Caseificio Valle Elvo S.c.a.r.l.

ASSISTENZA

D.C.R. 29 febbraio 2000, n. 624

Criteri per il riparto del fondo per la gestione delle attività socio-assistenziali di cui alla legge regionale 13 aprile 1995, n. 62 (Norme per l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali)

ASSISTENZA SCOLASTICA

Codice 32.1
D.D. 11 novembre 1999, n. 220

L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per l’esercizio delle funzioni di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 11.381.025 (cap. 11250/99)

Codice 32.1
D.D. 11 novembre 1999, n. 221

L.R. 49/85 - art. 7 - Attribuzione ai Comuni, loro Consorzi e Comunità Montane per interventi straordinari in materia di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 1.299.926.000 (cap. 11260/99)

BENI AMBIENTALI

Codice 19.2
D.D. 16 febbraio 2000, n. 16

D.P.R. 616/77, art. 82 - Beni Ambientali - Parere ai sensi dell’art. 32 - Legge 47/85 s.m.i.

Codice 19.2
D.D. 16 febbraio 2000, n. 17

D.P.R. 616/77, art. 82, commi 1 e 2 - Titolo II del T.U. Beni Culturali e Ambientali (D.lgs. 29.10.1999 n. 490) - Beni Ambientali - Autorizzazione d’interventi nelle zone soggette ai disposti del Titolo Il dei T.U. Beni Culturali e Ambientali

Codice 19.2
D.D. 17 febbraio 2000, n. 18

Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 1613-7383/19/19.20 del 13/9/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 163 del 21/9/99 - Comune di Rorà - Istanza: Ditta Selene Production s.n.c. di Domenino Giuseppe

Codice 19.2
D.D. 17 febbraio 2000, n. 19

Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 725/19/19.20 del 19/5/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 48 del 27/5/99 - Comune di Roccaforte di Mondovì - Istanza: Comune di Monastero di Vasco

Codice 19.2
D.D. 17 febbraio 2000, n. 20

Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 9745/19/19.20 del 23/12/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 233 del 28/12/99 - Comune di Avigliana - Istanza: Giuliano Giuseppe

Codice 19.2
D.D. 18 febbraio 2000, n. 21

Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 11559/19/19.20 del 18/11/98, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 150 del 24/11/98 - Comune di Oulx - Istanza: Comune di Oulx

BENI CULTURALI

Codice 31.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 415

Restauro conservativo delle antiche mura della città di Asti, integrazione del lotto funzionale di lavori. Spesa di L. 180.000.000 (cap. 20400/1999)

Codice 31.3
D.D. 24 novembre 1999, n. 418

D.G.R. 122-11633/1996, D.G.R. 210-15856/1996, D.G.R. 226-21954 del 1997, determinazione 137/1998. Rettifica di Soggetto Beneficiario (Varallo - Società Conservazione Opere d’arte in Valsesia)

Codice 31.3
D.D. 24 novembre 1999, n. 419

Parziale rettifica dell’allegato della D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994 in merito alla indicazione dell’oggetto e della tipologia dell’intervento da eseguirsi da parte della Chiesa Cattedrale S. Maria Assunta di Novara

Codice 31.1
D.D. 24 novembre 1999, n. 420

Intervento di recupero e riconvesione funzionale del sito denominato “Ex Area Paramatti” da destinare a biblioteca presso il Comune di Settimo Torinese. Spesa di L. 265.000.000 (cap. 20400/99)

Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 424

Opera Barolo di Torino: realizzazione del programma straordinario di attività per la preparazione e l’organizzazione di iniziative di valorizzazione museale e di promozione culturale a Torino e a Roma in vista delle manifestazioni del Giubileo. Spesa di L. 100.000.000. (Cap. 11750/99)

Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 425

Assegnazione di contributi integrativi al Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia e alla Provincia Italiana di San Maurizio dell’Istituto della Carità - Rosminiani - Sacra di San Michele. Spesa di L. 60.000.000. (Cap. 11750/99)

Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 429

D.G.R. n. 84-28759 del 23/11/1999. Assegnazione del contributo accantonato per l’allestimento della sede museale del Comune di Vezza d’Alba. Spesa di L. 25.000.000 (Cap. 20450/99)

Codice 31.3
D.D. 26 novembre 1999, n. 446

Parziale rettifica dell’allegato della Determinazione della Direzione Beni Culturali n. 58 del 14.11.1997 in merito alla errata indicazione dell’Ente beneficiario del contributo per i lavori da eseguirsi presso la Chiesa dei Santi Martiri di Arona (NO)

Codice 31.3
D.D. 26 novembre 1999, n. 451

D.G.R. n. 39-572 del 4/8/1995. Erogazione del contributo assegnato al comune di Torino per restauri al Mausoleo di Tamagno. Spesa di L. 14.000.000 (cap. 20466/1999)

Codice 31.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 459

Determinazione della Direzione Regionale ai Beni Culturali n. 125 del 30/7/98 - Nomina di nuovi componenti del gruppo di lavoro per la messa a punto dei progetti e per il coordinamento delle attività previste al Forte di Exilles

Codice 31.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 460

Liquidazione della ritenuta d’acconto su acconti erogati all’Ist. Salesiano Bernardi Semeria e alla Soc. Coop. Basso Monferrato Astigiano. Spesa di L. 1.210.643= capitoli vari

Codice 31.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 478

Rettifica per mero errore materiale della determinazione della Direzione Beni Culturali n. 460 del 29/11/99. Integrazione di spesa di L. 75.800= cap. 20450

Codice 31.3
D.D. 10 dicembre 1999, n. 484

Approvazione dell’atto di modifica al Protocollo d’Intesa Rep. n. 9171 del 17.12.1997 tra Regione Piemonte e Comune di Saluzzo. Nuovo testo integrato

Codice 31.1
D.D. 13 dicembre 1999, n. 485

Approvazione della convenzione con l’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini per l’adesione al polo regionale del servizio bibliotecario nazionale e al sistema informativo regionale dei beni culturali

Codice 31.3
D.D. 13 dicembre 1999, n. 487

Schema di convenzione triennale tra la Regione Piemonte e il CSA Centro Piemontese di Studi Africani, il Comune di Bistagno, il Comune di Alessandria e l’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dei Beni Culturali di Cortemilia per l’adesione al Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali

Codice 31.3
D.D. 14 dicembre 1999, n. 493

Rettifica e integrazione della determina n. 402 del 17/11/1999

Codice 31.3
D.D. 20 dicembre 1999, n. 497

Rinnovo della convenzione Rep. n. 7039 del 22/11/1996 tra la Regione Piemonte e l’Accademia Albertina di Belle Arti per la pubblica fruizione della Pinacoteca Albertina

Codice 31.2
D.D. 21 dicembre 1999, n. 499

Parziale rettifica determinazione n. 235 del 27.7.99 per variazione beneficiario

CACCIA

Codice 13.4
D.D. 21 dicembre 1999, n. 404

2 ATV Momo (NO) - Autorizzazione alla permuta di terreni

COMMERCIO

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 44 - 29534

L.R. 28/99 - art. 18 - c. 1 lett. a). Programma per l’accesso al credito di enti locali e di piccole imprese commerciali, operanti attraverso interventi diretti alla realizzazione di progetti integrati

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 78 - 29567

Programma di intervento inerente ai criteri e alle modalita’ per l’istituzione dei centri di assistenza tecnica e incentivi a favore dei medesimi

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 79 - 29568

Programma di promozione commerciale per l’anno 2000. L.R. n. 32/87, art. 2

D.C.R. 1 marzo 2000, n. 626 - 3799

Indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica, in attuazione dell’articolo 28 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59)

CONVEGNI

Codice 32.4
D.D. 11 novembre 1999, n. 219

Sostegno alla realizzazione del Convegno europeo “L’industria audiovisiva alle soglie del terzo millennio” realizzato da Antenna Media Torino. Spesa di L. 7.032.000 (cap. 11610/99)

CULTURA

D.C.R. 1 marzo 2000, n. 628

Partecipazione della Regione Piemonte all’Associazione “Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio dell’età evolutiva”

Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 436

Programma Interreg II Italia-Confederazione Elvetica. Misura 3.1 Regia Pubblica. Progetto “I Leponti tra mito e realtà”. Approvazione schema di convenzione

Codice 32
D.D. 15 novembre 1999, n. 224

Finanziamento della RAI, Radio televisione Italiana, per la partecipazione al circuito musicale regionale “Piemonte in Musica”. Anno 1999. Spesa di L. 294.840.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.3
D.D. 16 novembre 1999, n. 227

Definizione delle modalità di controllo di attuazione del progetto n. 344 “La Montagne et l’Eau - Crues dans les Alpes Occidentales / 1957 Memoire di fango, pietre, gente”. Spesa di L. 31.500.000 (capitoli 20973, 20976, 20975/99)

Codice 32.4
D.D. 17 novembre 1999, n. 231

L.R. 68/80. Assegnazione di un primo contributo a Enti ed organismi teatrali per la realizzazione di attività nella stagione 1999/2000. Spesa L. 1.211.000.000 (Cap. 11690/99)

Codice 32.3
D.D. 17 novembre 1999, n. 233

Ulteriori lavori e forniture per l’adattamento a sede espositiva e di rappresentanza dell’immobile denominato Palazzo Cavour sito in Torino, Via Cavour 8. Affidamento incarichi. Spesa L. 125.405.091 (cap. 11610/99)

Codice 32
D.D. 18 novembre 1999, n. 236

Servizio di immagazzinamento e distribuzione di pubblicazioni di interesse regionale. Spesa di L. 15.700.000 (cap. 11595/99)

Codice 32.5
D.D. 18 novembre 1999, n. 237

Definizione delle modalità di controllo di attuazione del Progetto n. 259 “Creazione di un Centro di Documentazione per il turismo culturale transfrontaliero tra Piemonte e Provenza”, nell’ambito del Programma Interreg II Italia-Francia 1994/1999. Spesa complessiva L. 92.749.000, di cui L. 46.375.000 Cap. 20973/99, L. 32.462.000 Cap. 20976/99 e L. 13.912.000 Cap. 20975/99

Codice 32.4
D.D. 18 novembre 1999, n. 238

Immagazzinamento materiali di allestimento. Spesa, in parziale sanatoria, di L. 13.200.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.5
D.D. 18 novembre 1999, n. 239

Realizzazione del cofanetto contenente Campact Disc dell’Ensemble “Le Vija” e libretto illustrativo dei testi di compartecipazione con il CREL - Centro Etnografico Linguistico di Torino. Spesa L. 22.600.000 Cap. 11650/99

Codice 32
D.D. 22 novembre 1999, n. 240

Integrazione determinazione n. 77 del 14.6.99 “Spese urgenti e non preventivabili occorrenti per lo svolgimento delle attività di organizzazione mostre, convegni e spettacoli della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzioni e Spettacolo”. Spesa di L. 3.250.000 (L. 2.500.000 cap. 11595/99 e L. 750.000 cap. 11610/99)

Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 242

Progetto “Ebrei Valdesi. Realtà da riconoscere”. Realizzazione depliant promozionale per le scuole. Spedizione effettuata tramite l’Agenzia Defendini di Torino. Spesa di L. 10.211.600 (cap. 11610/99)

Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 243

L.R. 25/98. Celebrazioni per il 150° anniversario della concessione dei diritti civili e politici alle minoranze valdese ed ebraica. Spesa di L. 33.000.000 (cap. 118535/99)

Codice 32.4
D.D. 23 novembre 1999, n. 245

Affidamento incarico per la realizzazione di BIG Torino 2000. Spesa di L. 7.000.000 (cap. 10870/99)

Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 251

Determinazione n. 234 del 17.11.99. Parziale rettifica, per mero errore e accensione polizza assicurativa responsabilità civile mostra Palazzo Cavour. Spesa di L. 4.895.600 (cap. 11610/99)

Codice 32.3
D.D. 24 novembre 1999, n. 247

D.P.R. 616/77 art. 49 - Programma di assegnazione di contributi a favore di associazioni, enti locali e consorzi di enti locali, proponenti per l’anno 1999 attività educative e culturali di educazione permanente. Spesa di L. 700.000.000 (capitolo 11270/99)

Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 248

Riunione del Coordinamento Nazionale delle Film Commission italiane. Spesa L. 1.250.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 249

Costituzione formale della Film Commission Torino-Piemonte. Affidamento incarico. Spesa di L. 6.000.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 250

Acquisto di pubblicazioni da distribuire presso Scuole, Biblioteche, Enti, Istituzioni e Associazioni piemontesi. Spesa di L. 46.025.000 (cap. 11595/99)

Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 254

Variazione del soggetto beneficiario della somma di L. 46.617.600 stanziata a favore del Gruppo della Rocca con D.G.R. n° 177-21906 del 6/08/1997 e Determinazioni n° 134 del 23/07/1998 e n° 145 del 29/07/1998

Codice 32.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 255

Revoca della determinazione n. 215/32.03 dell’8 novembre 1999 e pagamento dei gettoni di presenza e delle spese di trasporto ai Presidenti delle Commissioni d’esame nei corsi di orientamento musicale Titolo I L.R. 49/91 Anno 1999. Spesa di L. 2.005.810 (capitolo 10590/99)

Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 256

Iniziative promozionali all’estero. Partecipazione al Festival di Cultura Italiana di Edimburgo nell’ambito dell’iniziativa “Piemonte dal vivo 1999". Ulteriore spesa in sanatoria di L. 760.000 (cap. 11610/99) +

Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 257

L.R. 16/84. Approvazione progetti per l’anno 1999 e assegnazione fondi alla Finpiemonte S.p.A. di Torino. Spesa L. 1.000.000.000 (cap. 20470/99)

Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 258

Realizzazione di una retrospettiva sui film prodotti e ambientati a Torino e in Piemonte. Spesa di L. 48.000.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 261

Utilizzo del Teatro Regio di Torino e del Teatro Carignano per la realizzazione di manifestazioni culturali e di spettacolo. Spesa di L. 3.660.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 262

Immagazzinamento materiali di allestimento dello stand regionale realizzato in occasione di Musica 2000. Spesa di L. 5.400.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 263

Sostegno alla realizzazione di film lungometraggi realizzati in Piemonte nella fase di avvio della Film Commission Torino-Piemonte. Affidamento incarico. Spesa L. 12.000.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 264

L.R. 26/90 e succ. modif. LR 37/97 “Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza dell’originale patrimonio linguistico del Piemonte”. Approvazione, a cura del Teatro Zeta di Torino, della rassegna “Le lingue storiche del Piemonte nello spettacolo”. Spesa L. 60.000.000 Cap. 11650/99

Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 270

L.R. 58/78 art. 6. Assegnazione contributi ad Enti, Associazioni e Istituti piemontesi a sostegno di attività culturali. Anno 1999. Primo elenco. Spesa L. 309.500.000 (cap. 11740/99)

Codice 32.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 275

Sostegno alla realizzazione dell’iniziativa “Luci d’artista”. Spesa di L. 80.000.000 (cap. 11725/99)

Codice 32.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 276

L.R. 21.3.1984 n. 18 - Contributo per ristrutturazione e messa a norma dei laboratori dell’istituto “Carlo Ubertini” di Caluso, sedi coordinate e della sede di Osasco dell’Istituto “Porro” di Pinerolo. L. 334.200.000 (Cap. 20185/99)

Codice 32.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 293

Integrazione alla determinazione n. 174 del 30.09.1999 relativa ai lungometraggi “Controvento” e “Tandem”

Codice 32
D.D. 7 dicembre 1999, n. 294

D.G.R. 89-28764 del 23.11.99 “Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-99". Assegnazione fondi al Settore Spettacolo

Codice 32.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 296

Parziale rettifica per mero errore materiale della determinazione n. 295 del 9.12.1999

Codice 32
D.D. 16 dicembre 1999, n. 299

Parziale rettifica, per mero errore materiale, della determinazione n. 285 del 30.11.1999

ECONOMIA MONTANA E FORESTAZIONE

D.C.R. 28 febbraio 2000, n. 622

Recepimento del contratto integrativo di lavoro per gli operai e gli impiegati addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria

EDILIZIA SCOLASTICA

Codice 32.2
D.D. 21 dicembre 1999, n. 300

L.R. 21.3.1984 N. 18 - Revoca determine n. 207 e n. 209 del 4.11.1999

ENERGIA

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 24 - 29514

Approvazione di uno schema di accordo volontario-tipo quale strumento per la promozione di iniziative finalizzate al miglioramento del sistema energetico ambientale piemontese

ISTRUZIONE

Codice 32.1
D.D. 15 novembre 1999, n. 223

L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per l’esercizio delle funzioni di assistenza scolastica - D.P.C.M. n. 320/99. Esercizio 1999. Importo L. 10.956.000 (Cap. 11250/99)

Codice 32.4
D.D. 17 novembre 1999, n. 232

Attività dell’Osservatorio dell’Immaginario per l’anno scolastico 1999/2000 a cura della Compagnia Stilema s.n.c. di Torino. Spesa di L. 36.000.000 (Cap. 11610/99)

Codice 32
D.D. 25 novembre 1999, n. 252

Innovazione didattica. Attuazione di proposte di promozione culturale con valenza educativa nelle Scuole statali del Piemonte per l’anno scolastico 1999-2000. Impegno di spesa L. 641.173.095 (Cap. 11610/99)

Codice 32.1
D.D. 29 novembre 1999, n. 267

L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per l’esercizio delle funzioni di assistenza scolastica - D.P.C.M. n. 320/99. Esercizio 1999. Importo L. 811.900 (Cap. 11250/99)

Codice 32.1
D.D. 29 novembre 1999, n. 268

L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per l’esercizio delle funzioni di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 967.500 (Cap. 11250/99)

MOSTRE

Codice 32.5
D.D. 16 novembre 1999, n. 229

Realizzazione e allestimento a Torino della mostra “Argiend, la tradizione dell’argento in Albania e Kossovo”, in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna. Spesa L. 125.000.000 Cap. 11610/99

Codice 32.3
D.D. 17 novembre 1999, n. 234

Mostra “Da Segantini a Balla un viaggio nella luce”. Torino, Palazzo Cavour, 1 dicembre 1999 - 27 febbraio 2000. Affidamento incarichi per servizi e forniture non comprese nel noleggio della mostra. Spesa L. 545.627.330 (cap. 11610/99)

Codice 32.3
D.D. 22 novembre 1999, n. 241

Palazzo Cavour. Inaugurazione ufficiale della nuova sede espositiva e di rappresentanza e presentazione in anteprima alla stampa dei lavori di recupero e della mostra “Da Segantini a Balla un viaggio nella luce”. Spesa L. 32.000.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 244

Revoca della determinazione n. 218 dell’11/11/99. Organizzazione della mostra antologica del Maestro Massimo Quaglino. Affidamento incarichi di collaborazione. Spesa di L. 13.125.000 (bolli e o.f.i.) (cap. 10870/99)

Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 269

Mostra “Da Segantini a Balla un viaggio nella luce”. Stampa di ulteriori 1500 manifesti f.to 70x100 da distribuire in omaggio. Spesa L. 2.131.200 (cap. 11610/99)

Codice 32
D.D. 29 novembre 1999, n. 271

Mostra “Experimenta 2000". Individuazione Comitato Scientifico e convenzione con Studio Dedalo per progetto di allestimento di Direzione Lavori. Spesa L. 101.800.000 (Cap. 10870/99)

Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 272

Noleggio chiavi in mano della mostra “Giuseppe Tarantino - opere grafiche a tema religioso”, proposta dalla Associazione Piemontese Arte. Autorizzazione alla spesa di L. 50.000.000 (cap. 11610/99)

Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 273

Realizzazione mostra antologica dedicata a Enrico Colombotto Rosso, 2 marzo-7 maggio 2000, Torino, Sala Bolaffi. Affidamento incarichi. Spesa di L. 241.917.120 (capp. 11610/99 e 10870/99)

Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 274

Realizzazione mostre “La Contessa di Castiglione e il suo tempo” e “Omaggio a Francesco Casorati”, Torino, anno 2000. Affidamento incarichi di collaborazione. Spesa di L. 34.200.000 (cap. 11870/99)

Codice 32
D.D. 22 dicembre 1999, n. 310

Rettifica determinazione n. 301/32.3 del 21.12.1999, per mero errore materiale

Codice S4
D.D. 1 ottobre 1999, n. 179

Acquisto manifesti e locandine per mostra Extra Moenia. Ditta Silvestrelli di Moncalieri. Spesa di L. 2.246.520 (cap. 11585/99)

Codice S4
D.D. 7 ottobre 1999, n. 183

Fornitura disegni specialisti per mostre sui colibrì. Sig.ra Cristina Girard. Spesa L. 3.500.000 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 188

Allestimento mostra “Wildife”. Ditta Eurofiere di Rivoli Tor.. Spesa L. 19.274.640 (cap. 11585/99)

Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 189

Allestimento mostra “Extra Moenia” di Alba. Ditta “im.form.” di Leinì. Spesa L. 44.693.880 (cap. 11585/99)

Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 191

Proroga mostra “Attenti al Lupo” e mostra sui “Colibrì”. Affidamento servizi di vigilanza, biglietteria, bookshoop e assistenza visitatori. Ditta Armodian Service di Torino. Spesa L. 22.934.400 (cap. 11670/99)

Codice S4
D.D. 3 novembre 1999, n. 198

Allestimento mostra sui colibrì. Fornitura stampati. Maggiore spesa. Ditta Egizia di Torino. Spesa di L. 216.000 (cap. 11670/99)

Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 200

Servizio di manutenzione ordinaria e riparazione attrezzature materiali utilizzati per l’allestimento di mostre. Ditta “Cubo” di Venaria Reale. Spesa di L. 36.000.000 (cap. 11580/99)

Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 201

Servizio di manutenzione ordinaria e riparazione attrezzature elettriche utilizzati per l’allestimento di mostre. Ditta “I.E.M.” di Torino. Spesa di L. 36.000.000 (cap. 11580/99)

Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 202

Acquisto lastre metacrilato per mostra presso il Giardino Botanico Rea. Ditta Eurofiere di Rivoli Torinese. Spesa di L. 4.380.000 (cap. 11585/99)

Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 203

Fornitura impaginato di fotografie su CD per predisposizione Quaderno su “Colibrì della collezione Franchetti”. Affidamento alla ditta Guido Fino Photo. Spesa di L. 3.763.200 sul cap. 11670/99

Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 237

Stampa catalogo mostra “Omaggio a Goethe”. Ditta Ages Arti Grafiche di Torino. Spesa di L. 85.592.000 (cap. 11670/99)

Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 241

Stampa Catalogo “I due volti del sapere”. Ditta Ages Arti Grafiche di Torino. Integrazione spesa di L. 14.102.400 (cap. 11670/99)

MUSEI E BIBLIOTECHE

Codice 31.1
D.D. 26 novembre 1999, n. 448

Integrazione alla determinazione n. 401 del 16.11.1999. Contributi per l’acquisto di materiale bibliografico a favore delle biblioteche di ente locale. Piano 1999. Ulteriore specificazione

Codice 31.1
D.D. 20 dicembre 1999, n. 498

Approvazione della convenzione con la Fondazione Carlo Donat-Cattin per l’adesione al polo regionale del Servizio Bibliotecario Nazionale e al Sistema Informativo Regionale dei beni culturali

Codice S4
D.D. 20 settembre 1999, n. 167

Ricerca scientifica in Madagascar. Protocollo d’intesa collaborativa tra il Museo Regionale di Scienze Naturali (MRSN) e il Parco Botanico e Zoologico di Tsimbazaza (PBZT) - Antananarivo. Spesa di L. 56.300.000 (cap. 11580/99)

Codice S4
D.D. 12 ottobre 1999, n. 184

Incarico di collaborazione coordinata e continuativa per la realizzazione di laboratori didattici. Spesa L. 40.000.000 (Cap. 11580/99)

Codice S4
D.D. 12 ottobre 1999, n. 186

Acquisto di N. 100 armadi metallici. Ditta Fram di Beinasco (To). Spesa di L. 37.044.000 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 190

Acquisto dalla Ditta “Antiquariaat Junk B.V.” di Amsterdam di pubblicazioni di antiquariato e storiche. Spesa L. 34.767.665 (cap. 11580/99)

Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 192

Acquisto dalla Book and book di Torino di pubblicazioni scientifiche. Spesa di L. 1.500.000 (cap. 11580/99)

Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 193

Acquisto dall’Institut Ocèanographique di Monaco di pubblicazioni scientifiche. Spesa L. 1.500.000 (cap. 11580/99)

Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 194

Acquisto dalla ditta “Apollo books” di Stenstrup (Danimarca) di pubblicazioni scientifiche. Spesa di L. 2.700.000 (cap. 11580/99)

Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 196

Acquisto di n. 6 stampanti laser A4 e n. 2 stampanti laser A3/A4. Ditta DP Sistemi di Torino. Spesa L. 25.074.000 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 3 novembre 1999, n. 197

Fornitura e posa in opera di attrezzature e vetrine di sicurezza per materiale mineralogico di pregio. Ditta Interlegno di Beinasco. Spesa di L. 155.232.000 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 3 novembre 1999, n. 199

Utilizzazione sale di “Torino Incontra” centro congressi di Torino. Spesa di L. 697.287 (cap. 11670/99)

Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 204

Fornitura oggettistica di arredo per l’Antica farmacia dell’Ospedale oggi sede di rappresentanza e comunicazione istituzionale del M.R.S.N. Ditta Tilde Tondino S.n.c. di Torino. Spesa di L. 5.701.200 sul cap. 20360/99

Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 223

Acquisto sistema caldo-freddo con gruppo ventilante per il laboratorio tecnico di restauro osteologico. Ditta “i.e.m.” di Torino. Spesa di L. 33.633.600 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 224

Acquisto attrezzature meccaniche per il laboratorio tecnico annesso all’atelier di restauro osteologico. Ditta Drovetti di Torino. Spesa di L. 8.853.170 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 225

Acquisto cappa elettrica e lavello armadiato per il laboratorio tecnico di restauro osteologico. Ditta Itic di Pianezza. Spesa di L. 4.300.040 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 226

Acquisto di materiale didattico. Ditta Borgione di Venaria Reale. Spesa di L. 2.722.250 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 228

Acquisto PC portatile con accessori per la Sezione di Botanica. Ditta Interdata di Torino. Spesa di L. 5.581.000 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 229

Determinazione dirigenziale n. 227 del 26.11.1999 “Acquisto di due collezioni botaniche e una entomologica di ambra”. Revoca

Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 230

Acquisto della collezione specialistica di Imenotteri dei sig.ri Anna Ponti e Pier Luigi Scaramozzino. Spesa L. 88.000.000 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 233

Acquisto attrezzature informatiche. Ditta Dimensione Personal di Torino. Spesa di L. 24.013.920 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 236

Museo Regionale di Scienze Naturali. Duplicazione del CD Rom dedicato alle tavole botaniche del Curtis’s Botanical Magazine. Spesa L. 8.465.500 (cap. 11670/99)

Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 238

Acquisto attrezzature video. Ditta Europhoto di Torino. Spesa di L. 55.476.624 (cap. 20360/99)

Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 240

Stampa monografia “Revisione della specie orientali del genere Melanothus”. Ditta Tipolito Subalpina di Rivoli Torinese. Spesa di L. 24.240.000 (cap. 11670/99)

Codice S4
D.D. 23 dicembre 1999, n. 243

Determinazione dirigenziale n. 235 del 30/11/99 “Masterizzazione CD-Rom per il Centro Didattico, Ditta MEE di Milano. Spesa di L. 34.080.000 (cap. 11670/99)”. Revoca

PARCHI E RISERVE NATURALI

D.C.R. 28 febbraio 2000, n. 620

Il variante al piano d’area del Parco regionale La Mandria

D.C.R. 28 febbraio 2000, n. 621

L.R. 28 aprile 1980, n. 30 “Piano naturalistico e di intervento della Riserva naturale speciale del Sacro Monte Varallo - Modificazioni

D.C.R. 1 marzo 2000, n. 629

Istituzione dell’Ecomuseo dell’Alta Valle Maira e dell’Ecomuseo del Biellese (art. 2, della legge regionale 14 marzo 1995, n. 31, modificata dalla legge regionale 17 agosto 1998, n. 23)

PERSONALE REGIONALE

D.U.P.C.R. 23 febbraio 2000, n. 42

Individuazione posizioni organizzative relative alle direzioni ed alle strutture speciali del Consiglio Regionale: rettifica alla deliberazione n. 105 del 21.6.99 - Allegato n. 38 - Limitatamente alla collocazione della posizione del profilo professionale a “Attività negoziale” nell’ambito della Direzione Amministrazione e Personale (GA)

D.U.P.C.R. 29 febbraio 2000, n. 45

Determinazione, modalità e numero delle unità di personale da acquisire all’Ufficio di comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale, funzioni e relative retribuzioni (art. 1, comma 7, L.R. 39/98) esercizio finanziario 2000 - Incarico di collaborazione alle sigg.e Licciardi Francesca e Salamone Rosaria - Sig.a Dellocchio Laura: rettifica Deliberazione Ufficio di Presidenza n. 223/99 e revoca Deliberazione Ufficio di Presidenza n. 180/99 (GA)

Codice 7.4
D.D. 20 marzo 2000, n. 74

Concorsi pubblici per esami a n. 2 posti di categoria D3 per laureati in Ingegneria eletrica o elettrotecnica e a. n. 1 posto di categoria D1 per laureati in Scienze statistiche demografiche approvati con DGR n. 17-27564 del 14 giugno 1999. Approvazione dei bandi di concorso

PROTEZIONE CIVILE

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 18 - 29508

Approvazione del programma di attivit’ per l’anno 2000 del Settore Protezione Civile. Accantonamento di L. 1.727.000.000 sul cap. 10740/2000, L. 600.000.000 sul cap. 10920/2000, L. 350.000.000 sul cap. 10970/2000 con assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale

Codice S1.5
D.D. 22 dicembre 1999, n. 949

Presa d’atto della variazione della sede legale della Organizzazione “Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Pinerolo”

Codice S1.5
D.D. 22 dicembre 1999, n. 950

Iscrizione al registro regionale delle organizzazioni di volontariato della organizzazione “Protezione Civile di Castagnito”

SANITA’

D.P.G.R. 20 marzo 2000, n. 27

Profilassi della influenza aviare - Revoca del Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Spigno Monferrato (AL)

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 34 - 29524

Sviluppo della rete regionale ospedaliera di Allergologia ed istituzione dell’ Osservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche

Comunicato dell’Assessore alla Sanità e Assistenza

Albo degli animatori di formazione di pediatria di libera scelta

TURISMO

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 55 - 29428

L.R. n. 4/2000 art. 5, modificata con L.R. n. 5/2000 - Approvazione piano triennale 2000/2002

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 50 - 29540

Approvazione delle procedure di valutazione dei progetti predisposti ai sensi del “Programma annuale degli interventi 2000" attuativo della Legge Regionale 8.7.1999 n. 18 ”Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica"

TUTELA DEL SUOLO

D.G.R. 1 marzo 2000, n. 66 - 29555

L. 267/98 e s.m.i.- Recepimento programma degli interventi urgenti di difesa del suolo ed individuazione criteri per la gestione tecnico-amministrativa delle opere

URBANISTICA

D.P.G.R. 23 marzo 2000, n. 29

2 ° Modifica all’Accordo di Programma, stipulato tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino, in data 10.09.1997, finalizzato, nell’ambito dei Programmi Regionali di Edilizia Residenziale Pubblica, alla realizzazione delle proposte presentate da vari operatori ai sensi della legge 05.08.1978 n. 457, legge 17.020.1992 n. 179 art. 16 e legge regionale 06.08.1996 n. 59 (Fip), riguardanti interventi di Recupero Urbanistico - Nuova Costruzione e Recupero Edilizio, nonchè delle relative opere di urbanizzazione, nella Borgata Villaretto del Comune di Torino

Parte I
ATTI DELLA REGIONE


DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 20 marzo 2000, n. 27

Profilassi della influenza aviare - Revoca del Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Spigno Monferrato (AL)

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

Art. 1 - Sono revocate le misure di protezione e di sorveglianza per influenza aviare disposte per i focolai insorti nel Comune di Spigno Monferrato.

Art. 2 - Il proprio precedente Decreto n. 16/2000 del 3/2/2000 è revocato.

p. Enzo Ghigo
Il Vice Presidente
Antonino Masaracchio



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 marzo 2000, n. 28

Accordo di programma per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso l’Istituto lattiero caseario e delle tecnologie agroalimentari di Moretta (CN) dell’Amministrazione Provinciale di Cuneo. (art. 27, legge 8 giugno 1990, n. 142)

Premesso che:

l’art. 47 della legge regionale 63/78 prevede la possibilità di dotare le istituzioni a prevalente partecipazione pubblica per la ricerca e sperimentazione agraria applicata o per l’attività dimostrativa e divulgativa di strutture ed attrezzature tecnico scientifiche occorrenti per lo svolgimento delle loro attività;

il Presidente della Giunta regionale, su istanza del Comune di Moretta, ha indetto in data 6 maggio 1998 la conferenza prevista dall’art. 27, c. 3, legge 142/90 per verificare la possibilità di concordare l’accordo di programma tra Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Moretta, per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso l’Istituto lattiero caseario e delle tecnologie agroalimentari di Moretta. I lavori della conferenza si sono positivamente conclusi con la seduta del 10 febbraio 2000;

l’avviso di avvio del procedimento è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 20 del 20.05.98 e successivamente aggiornato sul Bollettino Ufficiale nn. 41/98, 17/99 e 45/99;

la Regione Piemonte con D.G.R. n. 119-26113 del 23/11/98 ha preso atto delle caratteristiche dell’iniziativa, che è stata dichiarata meritevole di interesse; con D.G.R. n. 105-28664 del 15/11/99 ha approvato la partecipazione finanziaria alla realizzazione degli interventi; con D.G.R. n. 45-28306 del 04/10/99, nell’ambito dell’Iniziativa comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-1999, ha inoltre approvato, tra l’altro, il finanziamento dell’acquisizione e dell’installazione di macchine ed attrezzature necessarie per il funzionamento del laboratorio;

la Provincia di Cuneo, con deliberazione della Giunta n. 646 del 23/11/99 ha approvato il progetto definitivo del laboratorio;

il Comune di Moretta, con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 38 del 25/08/98, n.19 del 06/04/99 e n. 65 del 11/10/99 ha adottato le varianti al P.r.g.c. necessarie per la realizzazione degli interventi;

in data 28 febbraio 2000 è stato stipulato l’accordo di programma in oggetto;

il Consiglio comunale, con deliberazione n. 14 del 2 marzo 2000, ha ratificato l’adesione del Sindaco all’accordo;

l’accordo prevede variazioni del Piano regolatore generale del Comune di Moretta e deve quindi essere adottato con il presente provvedimento.

Visti:

l’art. 27, legge 8 giugno 1990, n. 142, come modificato dall’art. 17, commi 8 e 9, legge 15 maggio 1997, n. 127;

la D.G.R. n. 27-23223 del 24 novembre 1997, “Assunzione di direttive in merito al procedimento amministrativo sugli accordi di programma. L.R. 51/97, art. 17".

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

decreta

1. E adottato l’accordo di programma stipulato il 29 febbraio 2000 tra Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Moretta, per la per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso l’Istituto lattiero caseario e delle tecnologie agroalimentari di Moretta. L’accordo di programma e i relativi allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

2. Con le motivazioni e nei limiti di quanto espresso nel parere della Direzione regionale Pianificazione e gestione urbanistica, sono assentite le variazioni del Piano regolatore generale del Comune di Moretta evidenziate nella documentazione urbanistica allegata all’accordo e sottoscritta dai soggetti che lo hanno stipulato.

3. La vigilanza e il controllo sull’esecuzione dell’accordo e gli eventuali interventi sostitutivi sono esercitati dal Collegio di vigilanza, nei tempi e con le modalità stabilite dall’accordo stesso.

4. Il presente provvedimento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. L’efficacia della variazione al Piano regolatore generale del Comune di Moretta decorre dalla predetta pubblicazione.

Enzo Ghigo

Allegato

ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO DIDATTICO E DI SPERIMENTAZIONE NEL SETTORE DELLA LAVORAZIONE DELLE CARNI PRESSO L’ISTITUTO LATTIERO CASEARIO E DELLE TECNOLOGIE AGROALIMENTARI DI MORETTA (CN) DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CUNEO

TRA

- REGIONE PIEMONTE, con sede in Torino, Piazza Castello n. 165, in persona dell’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Giovanni BODO, all’uopo delegato dal Presidente della Giunta Regionale On. Enzo Ghigo

- PROVINCIA DI CUNEO, con sede in Cuneo, C.so Nizza n. 21, in persona del Presidente della Giunta Provinciale Dr. Giovanni Quaglia

- COMUNE DI MORETTA, con sede in Moretta, Piazza Umberto I, n. 1, in persona del Sindaco Ing. Mario Piovano

PREMESSO CHE

1. In data 18/06/1997 la Provincia di Cuneo ha presentato alla Regione Piemonte domanda di finanziamento per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso l’Istituto Lattiero Caseario e delle Tecnologie Agroalimentari di Moretta (Cn) allegando il relativo progetto di massima e tutta la documentazione esplicativa riguardante natura e finalità dell’iniziativa.

Successivamente la Provincia di Cuneo, in data 25.05.1998, ha presentato un altro progetto in cui la realizzazione del fabbricato, prevista inizialmente entro l’area occupata dal parco del Santuario della Beata Vergine del Pilone, è stata localizzata in un terreno di circa 6.500 mq. di superficie, già acquisito dal Comune di Moretta (con atto notarile n. 33160 - raccolta n. 13474 - registrato a Saluzzo (CN) il 04/05/1998 al n. 582), sito, al momento dell’acquisizione, in zona classificata dal P.r.g.c. come “Zona agricola di salvaguardia”, confinante con il Parco del “Santuario” in cui è ubicato l’Istituto Lattiero Caseario di Moretta.

2. L’Istituto Lattiero Caseario e delle Tecnologie Agro-alimentari di Moretta (in avanti detto, per brevità “Istituto di Moretta”), operativo dall’anno 1990, è il risultato della collaborazione tra Provincia di Cuneo, Regione Piemonte (Assessorati all’Agricoltura e alla Formazione Professionale), Comune di Moretta e Camera di Commercio di Cuneo.

La sua attività principale è stata fino ad oggi la formazione nel settore lattiero - caseario con la realizzazione di corsi, anche post-diploma, in tecnologie lattiero casearie, oltre a realizzare annualmente brevi corsi di formazione ed aggiornamento sempre inerenti le tecnologie agroalimentari nel settore prima indicato, rivolti ad allevatori e piccoli trasformatori.

In tale campo di attività rappresenta una delle due uniche scuole in Italia a sviluppare un corso post-diploma annuale nel settore lattiero caseario.

3. Si è espansa la richiesta sia di manodopera specializzata, sia di figure professionali più elevate, da utilizzarsi a tutti i livelli della filiera carne (cioè dalla macellazione fino alla distribuzione al consumo finale).

Per soddisfare la crescente domanda di personale qualificato la Provincia di Cuneo ha manifestato l’intendimento di provvedere all’ampliamento delle attività dell’Istituto di Moretta.

In particolare, si è previsto di attivare presso l’Istituto un corso di specializzazione (post-diploma) di tecnico della lavorazione delle carni.

Il raggiungimento di tale obiettivo comporta l’ampliamento delle strutture dell’Istituto, realizzando un laboratorio dotato di tutte le attrezzature per realizzare quasi tutte le tipologie di processi di lavorazione nel settore trasformazione carni.

Tale iniziativa, per altro, non solo consente le esercitazioni pratiche di tali corsi di formazione ma consente, in generale, di avviare delle sperimentazioni per la messa a punto di nuovi prodotti (in collaborazione con le unità produttive non solo site in provincia di Cuneo, ma potenzialmente riguardanti l’intero territorio regionale) nel settore medesimo.

4. Il laboratorio può quindi anche rappresentare una struttura che svolge un’attività di servizio nei confronti di impianti produttivi di dimensioni tali da non permettere loro la realizzazione in proprio di piccole sperimentazioni per la messa a punto di nuovi prodotti o il miglioramento delle tecnologie esistenti.

La sperimentazione può costituire la materia di una più ampia attività dimostrativo-divulgativa (affiancata dalla formazione).

5. Il laboratorio è una struttura che consentirà quindi la creazione di un “Polo di sperimentazione e di servizio” nel campo della lavorazione delle carni.

L’interesse della Regione Piemonte verso questo tipo di iniziativa è dovuto al fatto che tale polo di sperimentazione e di servizi è funzionale allo sviluppo soprattutto di un “Polo agroalimentare” a livello regionale nel quale, accanto al tradizionale settore lattiero-caseario, sta assumendo sempre più rilievo anche il settore di lavorazione e trasformazione delle carni.

Per tale motivo può rappresentare un notevole elemento di sviluppo per la filiera.

6. L’iniziativa risulta coerente anche con la legislazione di settore e in particolare con:

- la L.R. 12.10.1978, n. 63.

Tale legge, all’art. 47, prevede infatti la possibilità di dotare, tra l’altro, Istituzioni a prevalente partecipazione pubblica per la ricerca e sperimentazione agraria applicata o per l’attività dimostrativa e divulgativa di strutture ed attrezzature tecnico scientifiche occorrenti per lo svolgimento delle loro attività.

In proposito, si precisa che l’Istituto di Moretta ha collaborato, quale Istituzione tecnico-scientifica, a progetti di ricerca agraria applicata anche con partner stranieri, nonché con l’Università degli Studi di Torino per il progetto regionale “caratterizzazione della Toma Piemontese” (altro prodotto tipico che ha ottenuto la D.O.P.).

- la L.R. 13.04.1995, n. 63.

Esiste un interesse nei confronti delle iniziative formative dell’Istituto svolte non solo a livello regionale ma anche a livello extraregionale.

Risulta infatti che ai corsi dell’Istituto partecipano anche allievi provenienti da altre Regioni d’Italia (specialmente del Centro-Sud), fatto che sembra destinato a consolidarsi con l’ampliamento della attività nel senso illustrato.

E’ realistica la prospettiva che le iniziative pilota dell’Istituto abbiano un effetto trainante nei confronti di altri organismi (arricchendo perciò il panorama dei soggetti in grado di attuare la politica regionale della formazione professionale, in coerenza con il principio di pluralismo previsto dall’art. 12 della legge medesima).

In particolare l’Istituto di Moretta potrà costituire, nell’ambito della programmazione regionale, un polo di eccellenza, in relazione soprattutto alla proposizione di attività di tipo innovativo.

7. La realizzazione del laboratorio interessa più Enti pubblici, ognuno con propri interessi e ruoli:

- la Regione Piemonte, che è coinvolta sotto i seguenti aspetti:

- del ruolo di programmazione e di orientamento che esplica per lo sviluppo, tra l’altro, in campo agricolo ed agroindustriale.

- del ruolo e delle competenze che riveste nei campi della Pianificazione urbanistica e della Pianificazione territoriale;

- della programmazione delle attività di formazione professionale, di livello anche superiore;

- del sostegno finanziario all’iniziativa;

- la Provincia di Cuneo, che cura la progettazione, la realizzazione ed il parziale finanziamento dell’opera;

- il Comune di Moretta, che mette a disposizione il terreno per costruire il fabbricato attraverso la stipula, dopo l’approvazione del presente Accordo di Programma, di un atto per la cessione alla Provincia di Cuneo del “Diritto di superficie” e si impegna a realizzare serie di servizi (opere di urbanizzazione, parcheggio) per consentire al laboratorio il proprio funzionamento.

8. Nei mesi di gennaio e aprile 1998 si sono svolti incontri preliminari fra i rappresentanti degli Enti coinvolti (Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Moretta) per stabilire il progetto di intervento di massima e constatare la possibilità di giungere alla stipula di un accordo di programma fra gli Enti stessi.

Al fine di conferire agli interventi di competenza dei vari Enti la necessaria organicità (tenuto conto della molteplicità degli interessi e delle esigenze da questi espressi) la Regione Piemonte, su istanza del Comune di Moretta (nota n. 2209 del 25.03.1998), in data 6 maggio 1998, ha indetto (lettera Prot. n. 9525/S1.1. del 21.4.1998, a firma del Presidente della Giunta Regionale On. Ghigo), la Conferenza dei Servizi prevista dall’art. 27, comma 3° della legge n. 142/90, per verificare la possibilità di concordare l’Accordo di programma tra Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Moretta per la realizzazione, presso l’Istituto stesso, del laboratorio di cui trattasi.

Gli esiti di questa prima Conferenza, a cui per la Regione Piemonte hanno partecipato, tra l’altro, rappresentanti degli Assessorati regionali interessati (Agricoltura, Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Formazione Professionale) sono stati positivi, nel senso che tutti hanno riconosciuto l’opportunità e la possibilità di potere fare ricorso allo strumento dell’Accordo di programma per raggiungere l’obiettivo prefissato (vedi Verbale n. 1, allegato n. 1).

Si è pertanto provveduto ad avviare ufficialmente il procedimento relativo all’Accordo di Programma per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso l’Istituto di Moretta (Cn) dell’Amministrazione Provinciale di Cuneo.

Il relativo avviso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) n. 20 del 20.05.1998.

Il termine per la conclusione del Procedimento, inizialmente previsto al 6.10.1998, è stato successivamente modificato mediante pubblicazione degli avvisi riguardanti le relative proroghe sui seguenti numeri del B.U.R.:

- n. 41 del 14.10.1998

- n. 17 del 28.04.1999

- n. 45 del 10.11.1999

Il termine previsto dall’ultima proroga è pari a 180 giorni a partire dal 06.11.1999.

9. Con D.G.R. n. 119-26113 del 23.11.1998, si è preso atto delle caratteristiche socio - economiche generali dell’iniziativa e degli aspetti principali a cui sono interessati gli Enti pubblici precedentemente specificati.

Inoltre, l’iniziativa è stata dichiarata meritevole di interesse per la Regione Piemonte e si è preso atto della necessità di garantire la conformità dell’intervento al Piano Regolatore Generale Comunale (P.r.g.c.) ed al “Programma Territoriale Operativo - P.T.O - Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del Po”, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 981-4186 del 08.03.1995 (in avanti detto, per brevità, “P.T.O.”).

Si è previsto di rimandare la definizione delle modalità di partecipazione finanziaria da parte della Regione Piemonte alla realizzazione dell’iniziativa (compatibilmente con le disponibilità finanziarie del Bilancio regionale per l’anno 1999 e per gli anni seguenti), ad un successivo provvedimento anche in relazione con la concreta definizione delle caratteristiche salienti del progetto.

10. La Provincia di Cuneo ha espletato gli adempimenti richiesti in sede di Conferenza dei Servizi nella citata riunione del 06.05.1998.

Con nota n. 3687/5.4.6/1 del 25/10/99, ha infatti presentato (vedi allegato n. 7) una relazione circa la realizzazione delle opere previste riguardante, tra l’altro, le modalità con cui sarà realizzato il fabbricato, in modo da armonizzare le caratteristiche del medesimo con le esigenze contenute nel citato ”P.T.O.”.

Con successiva nota n. 40668/2.11.83 del 26.11.1999 la stessa Provincia di Cuneo ha inviato alla Regione Piemonte il progetto definitivo relativo alla struttura del laboratorio, approvato con deliberazione della Giunta Provinciale di Cuneo n. 646 del 23.11.1999 (vedi allegato n. 8).

Il Progetto preliminare è stato in precedenza approvato da parte del Consiglio provinciale con D.C.P. n. 109/6 del 15/11/1999.

11. L’area adiacente al Santuario della Beata Vergine del Pilone, sulla quale si prevede di insediare il laboratorio, è compresa nella zona agricola A1 (zona senza sostanziali limitazioni all’uso agricolo) del “P.T.O.“.

Il “P.T.O.”, nella zona A1, prevede la possibilità di realizzare esclusivamente servizi d’interesse locale.

Per garantire la conformità agli strumenti di pianificazione e urbanistici vigenti, il Comune di Moretta ha ritenuto opportuno, anche a seguito di numerosi incontri tecnici che hanno consentito di approfondire le problematiche, di operare per fasi successive e di predisporre uno specifico studio, facendo riferimento a quanto previsto dall’art. 1.1, comma 5, delle Norme generali del “P.T.O.”.

12. Il Comune di Moretta, con deliberazione del Consiglio comunale n. 38 del 25.08.1998, ha quindi adottato una variante al P.r.g.c. (variante n. 6), approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 16-26884 del 22.03.1999, con la quale veniva individuata in adiacenza al Santuario una zona per attrezzature di interesse collettivo.

Il Comune di Moretta, con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 06.04.1999, ha adottato il progetto definitivo della variante strutturale al P.r.g.c. (variante n. 7), trasmessa alla Regione Piemonte per l’approvazione con lettera prot. 3884 del 17.05.1999. In tale variante è stata confermata la zona per attrezzature d’interesse collettivo individuata con la variante n. 6.

Il Comune di Moretta, con deliberazione del Consiglio comunale n. 65 del 11.10.1999, ha adottato una variante in itinere alla variante n. 7 che, sulla base di uno specifico studio in conformità a quanto previsto dall’art. 1.1, comma 5, delle Norme generali del “P.T.O.”, propone una soluzione progettuale parzialmente diversa da quella prevista dal “P.T.O.” stesso, prevedendo una integrazione dell’art. 43 delle norme tecniche d’attuazione del P.r.g.c., con l’aggiunta di un punto 6 contenente norme specifiche per attrezzature collettive di interesse non esclusivamente locale nella zona attigua al parco del Santuario, definendo tipologie, materiali e parametri urbanistico-edilizi nel rispetto del contesto paesistico-ambientale (vedi allegato n. 4).

13. La Direzione regionale Pianificazione e gestione urbanistica, con parere prot. 1605/19.07 in data 04.02.2000 (vedi allegato n. 5), ha ritenuto che la modifica proposta dal Comune di Moretta rientrasse tra quelle ammissibili ai sensi dell’art. 1.1, comma 5, delle Norme generali del “P.T.O.” ed ha ritenuto di non dover esprimere alcuna osservazione per quanto riguarda gli aspetti urbanistici contenuti nella variante in itinere.

14. Per consentire la realizzazione del laboratorio si ritiene che, nell’interesse pubblico, i contenuti della citata variante in itinere possano essere anticipati con la stipula del presente accordo.

15. La Provincia di Cuneo, con la precedentemente citata nota n. 3687/5.4.6/1 del 25/10/99, ha anche quantificato, in fase di preventivo, la spesa complessiva per la realizzazione dell’opera (pari a £.1.455.420.000) relativamente alla quale si chiede la partecipazione finanziaria da parte della Regione Piemonte (pari a £. 800.000.000).

16. Al finanziamento dell’opera concorre anche l’Unione Europea ai sensi della Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-1999 - Decisione C(96) 716 del 3.04.1996, V^ fase.

Infatti mediante D.G.R. n. 45-28306 del 4.10.1999 la Regione Piemonte ha approvato, tra l’altro, il finanziamento pubblico del progetto n. 338 avente per titolo “Realizzazione di un laboratorio didattico per gli agricoltori/trasformatori delle filiere “sezionamento carne” e “salumeria”” per un importo complessivo di finanziamento pubblico a carico dei fondi stanziati per il programma (di parte comunitaria, statale, regionale) pari a L. 255.420.000 rispetto ad una spesa ammessa complessiva di L. 464.400.000.

Il progetto riguarda l’acquisizione e l’installazione delle macchine ed attrezzature necessarie per il funzionamento del laboratorio.

Con determinazione dirigenziale n. 294 del 03.11.1999, la Direzione regionale 12 “Sviluppo dell’Agricoltura” - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo ha provveduto ad impegnare la somma complessiva pari a L. 255.420.000 in favore della Provincia di Cuneo.

17. La Provincia di Cuneo interviene, nella realizzazione del laboratorio, con un finanziamento complessivo di L. 400.000.000, così articolato:

- L. 208.980.000 quale cofinanziamento del progetto Interreg citato (acquisizione ed installazione macchine ed attrezzature) in qualità di beneficiario capofila di parte italiana (L. 464.400.000 totale progetto - L. 255.420.000 finanziamento pubblico = L. 208.980.000).

- L. 191.020.000 quale cofinanziamento per la realizzazione della struttura del laboratorio e delle opere collaterali.

18. La Giunta Regionale ha approvato, con la deliberazione n. 105-28664 del 15.11.1999, la partecipazione finanziaria della Regione Piemonte per la realizzazione del “laboratorio”, concedendo un contributo in conto capitale fino a L. 800.000.000 in favore della Provincia di Cuneo.

Con determinazione dirigenziale n. 325 del 19.11.1999, la Direzione regionale 12 “Sviluppo dell’Agricoltura” - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo ha provveduto ad impegnare una somma pari a L. 500.000.000 quale prima tranche del finanziamento complessivo di L. 800.000.000.

Per i rimanenti L. 300.000.000 la Giunta regionale, con la stessa deliberazione n. 105-28664 del 26.11.1999, ha provveduto ad effettuare una prenotazione di impegno sul bilancio regionale pluriennale, previsto per l’anno 2000.

Con successiva determinazione dirigenziale, nel corso dell’anno 2000, si provvederà ad effettuare l’impegno, in favore della Provincia di Cuneo, dei rimanenti L. 300.000.000.

19. Al fine di aggiornare la situazione inerente il procedimento amministrativo relativo alla stipula dell’Accordo di programma è stata riconvocata la Conferenza dei Servizi in data 22.12.1999 a Torino, presso l’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte.

In tale occasione si è preso atto che gli Enti interessati hanno espletato gli adempimenti in precedenza concordati e che si sono verificate le condizioni per pervenire alla stipula dell’accordo di programma (vedi verbale n. 2, allegato n. 2) dando mandato al responsabile del procedimento di predisporre il testo completo e definitivo dell’Accordo da sottoporre a verifica e da approvare in una successiva riunione in Conferenza dei Servizi.

20. In data 10.02.2000 è stata riconvocata, presso l’Assessorato Regionale Agricoltura Caccia e Pesca, a Torino, la Conferenza dei Servizi che ha espresso il proprio consenso sui contenuti del testo definitivo dell’Accordo (vedi verbale n. 3, allegato n. 3) dando mandato di fornirne comunicazione alla Giunta Regionale (vedi allegato n. 12)

Tutto ciò premesso, le parti, così come sopra individuate e rappresentate, ai sensi della L. 8.6.1990, n. 142, art. 27, come modificato ed integrato dalla L. 15.05.1997, n. 127, art. 17,

stipulano

il seguente “ACCORDO DI PROGRAMMA RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO DIDATTICO E DI SPERIMENTAZIONE NEL SETTORE DELLA LAVORAZIONE DELLE CARNI PRESSO L’ISTITUTO LATTIERO CASEARIO E DELLE TECNOLOGIE AGROALIMENTARI DI MORETTA (CN)”

ART. 1

Oggetto

Il progetto riguarda la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso l’Istituto Lattiero Caseario e delle Tecnologie agroalimentari di Moretta (Cn), in grado di garantire lo svolgimento di:

- esercitazioni pratiche da parte di allievi partecipanti a corsi di formazione, sulla filiera trasformazione carni a valle della macellazione;

- stage di formazione per personale occupato nel settore carni, inclusi corsi di aggiornamento sulle normative sanitarie, autocontrollo, ecc.;

- attività di ricerca e sviluppo su partite di prodotto limitate da parte di imprese piemontesi del settore carni;

- attività di sviluppo e consolidamento di prodotti a base di carne di produzione regionale.

ART. 2

Progetti degli interventi

Il progetto definitivo, approvato dalla Giunta Provinciale di Cuneo, prevede la realizzazione del fabbricato del laboratorio e l’installazione dei relativi macchinari ed attrezzature, nonché opere collaterali quali:

- la prosecuzione del percorso interno al parco del Santuario per collegare quest’ultimo al laboratorio attraverso un passaggio da aprirsi nel muro di recinzione;

- accessi carrai all’edificio del “laboratorio di lavorazione delle carni”;

- parcheggi interni disposti in modo opportuno e schermati alla vista da una opportuna disposizione del verde di raccordo;

- sistemazione dell’area mediante una opportuna disposizione del verde di raccordo con essenze arboree ed arbustive tipiche locali.

La realizzazione completa dell’iniziativa prevede anche i seguenti interventi di urbanizzazione primaria a cura del Comune di Moretta:

- Viabilità comunale d’accesso all’area su cui sorgerà il laboratorio

- Parcheggio a servizio del laboratorio

- Rete di fognatura per la raccolta delle acque meteoriche provenienti dal parcheggio e dall’area del laboratorio.

- Rete di illuminazione pubblica.

- Rete di acquedotto a servizio dell’area su cui sorgerà il laboratorio.

- Allacciamento del laboratorio alla fognatura nera comunale, già esistente nell’area.

- Allacciamento alla rete del gas metano.

ART: 3

Acquisizione dell’area da parte della provincia

La struttura del Laboratorio oggetto del presente Accordo di programma sarà realizzata dalla Provincia di Cuneo sul terreno, attiguo al Santuario della Beata Vergine del Pilone, di proprietà del Comune di Moretta

A tal proposito il Comune di Moretta mette a disposizione il terreno per realizzare il fabbricato attraverso la stipula, dopo l’approvazione del presente Accordo di Programma, di un atto per la cessione alla Provincia di Cuneo del “Diritto di superficie” sull’area da destinare alla costruzione del laboratorio.

Per la cessione del diritto di superficie è stato concordato tra la Provincia di Cuneo ed il Comune di Moretta apposito schema di atto avente per titolo “Contratto di costituzione del diritto di superficie a favore della Provincia di Cuneo su immobile di proprietà del Comune di Moretta” ed in appresso denominato “Contratto” (vedi allegato n. 9) approvato, rispettivamente, dalla Giunta Comunale con D.G.C. n. 2 del 22.01.2000 e dalla Giunta Provinciale con D.G.P. n. 54 del 01.02.2000.

Art. 4

Variazioni urbanistiche

Con l’adozione del presente accordo con Decreto del Presidente della Giunta regionale saranno assentite le variazioni del Piano regolatore generale del Comune di Moretta evidenziate nella documentazione urbanistica allegata e sottoscritta dai soggetti che lo stipulano (vedi allegato n. 4).

Art. 5

Pareri

I seguenti pareri, relativi agli interventi previsti dal presente accordo, e le prescrizioni o raccomandazioni in essi contenute dovranno essere rispettati in ogni loro parte:

- parere della Direzione regionale Pianificazione e gestione urbanistica prot. 1605/19.7 del 4.02.2000 (vedi allegato n. 5);

- parere preventivo di compatibilità per la realizzazione delle opere in progetto rilasciato dall’Azienda Sanitaria Locale n. 17 Saluzzo-Savigliano-Fossano, Dipartimento di Prevenzione - Servizio Igiene e Sanità Pubblica (vedi allegato n. 6).

Tale parere ingloba anche quello rilasciato dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente per quanto di competenza in materia ambientale.

Art. 6

Piano finanziario e cronoprogramma

1. Piano finanziario.

Le spese complessive previste dalla Provincia di Cuneo per la realizzazione del laboratorio sono pari a L. 1.455.420.000 al cui finanziamento partecipano la Regione Piemonte e la Provincia di Cuneo.

Gli interventi complessivamente approvati dal Comune di Moretta (in cui consistono gli impegni del Comune stesso in relazione all’Accordo di Programma per la realizzazione del laboratorio) comportano spese previste per ulteriori L. 135.867.936, a totale carico del Comune.

1.1. L’impegno finanziario della Regione Piemonte è così articolato:

1.1.1     Contributo ai sensi del combinato disposto della L.r. 12.10.1978 n. 63, art. 47, 3^ comma e della L.r. n. 4 del 26.03.1999:

- pari a L. 800.000.000 (circa 55% della spesa complessiva prevista).

Al fine di far fronte alla spesa di importo corrispondente al contributo:

1.1.1.1 Si è impegnata, in favore della Provincia di Cuneo, la somma di L. 500.000.000 mediante Determinazione dirigenziale n. 325/12.04 del 19.11.1999 sullo stanziamento del cap. n. 21420 del bilancio regionale 1999.

1.1.1.2 Mediante Determinazione dirigenziale, non appena sarà approvata la legge regionale che renderà gestibili in modo completo gli stanziamenti dei capitoli del bilancio regionale di previsione per l’anno 2000, si provvederà all’impegno della restante quota di L. 300.000.000 (la cui prenotazione sullo stanziamento del cap. n. 21420 del bilancio regionale pluriennale per l’anno 2000 è già stata effettuata mediante D.G.R. n. 105-28664 del 15.11.1999).

Circa la materiale erogazione delle somme, si prevede l’erogazione degli anticipi solo successivamente all’inizio dei lavori ed in ragione del loro stato di avanzamento, con le seguenti modalità:

- fino al 40% del contributo assegnato, pari al 22% della spesa complessiva prevista di L. 1.455.420.000, all’atto della comunicazione di inizio lavori, da parte della Provincia di Cuneo, alla Direzione regionale n. 12 “Sviluppo dell’Agricoltura” - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo (in appresso denominata , per brevità, Direzione regionale competente);

- fino all’80% del contributo assegnato, pari al 44% della spesa complessiva prevista, decurtato dell’anticipo di cui al punto precedente, ad avvenuta dimostrazione da parte della Provincia di Cuneo, di aver sostenuto spese non inferiori al 16,5% della spesa complessiva prevista mediante idonea certificazione;

- fino al 100% del contributo effettivamente maturato, pari al 55% della spesa complessiva accertata, al netto degli anticipi di cui ai punti precedenti, sulla base della rendicontazione analitica da parte della Provincia di Cuneo mediante idonea certificazione comprovante l’avvenuta realizzazione delle opere ed il funzionamento del laboratorio in misura sufficiente a garantire le finalità della realizzazione stessa.

1.1.2. Contributo pubblico a carico dei fondi stanziati per il programma (di parte comunitaria, statale, regionale), ai sensi della Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-1999 - Decisione C(96) 716 del 3.04.1996, V^ fase, per l’attuazione del progetto della Provincia di Cuneo avente per titolo “Realizzazione di un laboratorio didattico per gli agricoltori/trasformatori delle filiere “sezionamento carne” e “salumeria””:

- pari a L. 255.420.000

Al fine di far fronte alla spesa di importo corrispondente al contributo:

1.1.2.1. Si è impegnata, in favore della Provincia di Cuneo, la somma di L. 255.420.000 mediante Determinazione dirigenziale n. 294/12.04 del 03.11.1999 sugli stanziamenti dei seguenti capitoli del bilancio regionale 1999:

L. 139.320.000 cap. 20978/99

L. 81.270.000 cap. 20976/99

L. 34.830.000 cap. 20975/99

Circa la materiale erogazione delle somme al beneficiario, si prevede l’erogazione degli anticipi solo successivamente all’inizio dei lavori ed in ragione del loro stato di avanzamento, con le seguenti modalità:

- per il 40% del contributo assegnato, ad avvenuta comunicazione dell’avvenuto inizio dell’attuazione del progetto, da parte del beneficiario Provincia di Cuneo alla Direzione regionale competente;

- per l’80% del contributo assegnato - decurtato dell’anticipo di cui al punto precedente - ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di avere sostenuto spese non inferiori al 30% del totale programmato di parte italiana, previa verifica contabile della Direzione regionale competente, responsabile del controllo del progetto;

- per il 100% del contributo effettivamente maturato in relazione alla spesa finale sostenuta dal beneficiario - al netto degli anticipi di cui sopra - ad avvenuta rendicontazione finale della spesa e previa attestazione della Direzione regionale competente in ordine alla congruità tecnica e finanziaria dell’intervento effettuato rispetto alle indicazioni progettuali.

Per qualsiasi altra prescrizione riguardante la realizzazione del progetto si rimanda alla determinazione dirigenziale n. 294/12.04 del 3.11.1999.

1.2. L’impegno finanziario della Provincia è così articolato:

1.2.1. Finanziamento di L. 191.020.000 per la realizzazione delle strutture del Laboratorio e delle opere collaterali. Trattasi della quota a carico della Provincia di Cuneo che va ad aggiungersi al finanziamento regionale di L. 800.000.000 sopra indicato.

E’ in corso il procedimento per l’accensione di un mutuo, di pari importo, presso la Cassa Depositi e Prestiti di Roma.

1.2.2 Finanziamento di L. 208.980.000 per assicurare la quota di finanziamento, di competenza della Provincia di Cuneo, nell’ambito del Programma Interreg II, V° fase, per dotare il laboratorio di idonei impianti ed attrezzature.

A questo impegno finanziario si è già fatto fronte attraverso l’accensione di un mutuo di pari importo presso la Cassa Depositi e Prestiti di Roma (posizione n. 436010800).

1.3. L’impegno finanziario del Comune di Moretta è così articolato:

1.3.1. Lit. 36.753.186 per l’acquisto dell’area su cui sorgerà il laboratorio delle carni.

(atto notarile n. 33160 - raccolta n. 13474 - registrato a Saluzzo (CN) il 04/05/1998 al n. 582)

1.3.2. Lit. 80.825.000 per l’acquisizione dell’area da destinare a parcheggio, per la realizzazione del parcheggio, nonché delle canalizzazioni per la raccolta delle acque meteoriche e dell’impianto di illuminazione pubblica.

(Impegno n. 585 sull’intervento 2.801.01 bilancio 1999).

1.3.3. Lit. 12.289.750 per la realizzazione di fognature nere e acquedotto.

(Impegno n. 584 sull’intervento 2.904.01 bilancio 1999).

1.3.4. Lit. 6.000.000 integrazione impegno per l’acquisizione dell’area da destinare a parcheggio e spese notarili per la stipula dell’atto di acquisto.

(Impegno 659 sull’intervento 2.801.01 bilancio 1999).

2. CRONOPROGRAMMA

Il Cronoprogramma degli interventi a carico della Provincia di Cuneo e del Comune di Moretta sono contenuti, rispettivamente, negli allegati n. 10 e n. 11 al presente Accordo e definiscono il programma dei lavori, le fasi di esecuzione degli interventi e i termini di attuazione delle singole unità di intervento.

Relativamente al “Cronoprogramma” riguardante gli interventi a carico della Provincia di Cuneo la tempistica ivi prevista decorre dalla consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria dell’appalto.

Tale consegna dei lavori avverrà entro 150 giorni a partire dalla pubblicazione del presente Accordo di programma sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Art. 7

Adempimenti degli enti coinvolti
per la realizzazione del progetto

In relazione alle iniziative progettate e descritte all’art. 2 “Progetti degli interventi” del presente accordo gli Enti si impegnano rispettivamente ad espletare i seguenti adempimenti:

a)     Regione Piemonte

- intervento finanziario.

b)     Provincia di Cuneo

- progettazione;

- funzioni di stazione appaltante per quanto riguarda le opere previste nel progetto approvato dalla Provincia di Cuneo;

- finanziamento dell’opera per la quota di competenza.

- Inoltre:

- trasmetterà alla Regione tutta la documentazione ritenuta da quest’ultima necessaria per procedere all’erogazione dei finanziamenti (documentazione relativa sia all’avanzamento lavori, sia relativamente allo stato finale dei medesimi, sia al fine di effettuare il monitoraggio della realizzazione del progetto).

- fornirà alla Regione Piemonte tutta la collaborazione ed il supporto logistico necessari qualora quest’ultima ritenga opportuno realizzare iniziative di carattere formativo, dimostrativo e divulgativo di interesse per la Regione stessa e per le quali possa ritenere utile avvalersi delle strutture e degli impianti di cui trattasi.

- porrà in adeguato rilievo, attraverso tutti i mezzi di informazione disponibili, che l’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Piemonte.

c)     Comune di Moretta

- messa a disposizione del terreno mediante la concessione del diritto di superficie sull’area interessata alla Provincia di Cuneo;

- concessione edilizia;

- realizzazione di opere di urbanizzazione primaria (viabilità, parcheggi, fognatura bianca e nera, illuminazione, allacciamento all’acquedotto, alla rete distributiva del gas metano).

Art. 8

Gestione del laboratorio per la lavorazione delle carni

A seguito della realizzazione dell’opera e della sua entrata in funzione, la Provincia di Cuneo si impegna a:

- provvedere alla gestione dell’attività formativa ed alle spese ordinarie di riscaldamento dei locali, di produzione dei fluidi caldi e freddi occorrenti per i laboratori, di consumo di energia elettrica, di pulizia dei locali e delle aree esterne scoperte.

- curerà inoltre la manutenzione ordinaria e straordinaria del fabbricato.

Il Comune di Moretta, a sua volta, si impegna a sostenere le spese relative all’erogazione dei seguenti servizi:

- smaltimento rifiuti solidi assimilabili agli urbani;

- erogazione dell’acqua potabile;

- fognatura bianca e nera (raccolta e depurazione acque reflue).

Art. 9

Destinazione successiva dei beni, mobili ed immobili

La concessione del diritto di superficie alla Provincia di Cuneo è perpetua e gratuita ed è regolata dal “Contratto” di cui si è parlato all’art. 3.

Art. 10

Vigilanza e poteri sostitutivi

La vigilanza sull’esecuzione del presente accordo e gli eventuali interventi sostitutivi sono esercitati da un Collegio di vigilanza costituito da rappresentanti dei soggetti che stipulano il presente accordo.

Il Collegio è composto dal:

- Presidente della Giunta della Regione Piemonte (o suo delegato) in qualità di Presidente del Collegio stesso.

- Presidente della Giunta della Provincia di Cuneo (o suo delegato).

- Sindaco di Moretta (o suo delegato).

Il Collegio può in ogni caso acquisire documenti e informazioni presso i soggetti stipulanti; può convocarne i rappresentanti, può disporre ispezioni e accertamenti, anche peritali; tenta la composizione delle controversie sull’interpretazione e attuazione del presente accordo; relaziona agli enti partecipanti sullo stato di avanzamento.

Art. 11

Modifiche

Il presente accordo può essere modificato con il consenso unanime dei soggetti che lo stipulano, con le stesse procedure previste per la sua promozione, definizione, formazione, stipula ed approvazione.

Eventuali modifiche non essenziali del presente accordo sono proposte dai soggetti stipulanti e saranno valutate dal Collegio di vigilanza.

Art. 12

Controversie

Per quanto non in contrasto con le disposizioni vigenti, le controversie derivanti dall’applicazione ed esecuzione del presente accordo che non siano risolte dal Collegio di vigilanza sono devolute alla cognizione di un collegio arbitrale nominato di comune accordo o, in difetto, da parte del Presidente del Tribunale di Torino su istanza della parte più diligente. L’arbitrato è rituale ed è disciplinato dagli art. 806 e ss. c.p.c..

Art. 13

Vincolatività dell’accordo

I soggetti che stipulano il presente accordo hanno l’obbligo di rispettarlo in ogni sua parte e non possono compiere validamente atti successivi che violino ed ostacolino l’accordo o che contrastino con esso.

I soggetti che stipulano il presente accordo sono tenuti a compiere gli atti applicativi e attuativi dell’accordo stesso, stante l’efficacia contrattuale del medesimo.

La delimitazione delle aree oggetto di variazione del P.r.g.c., evidenziate negli allegati, costituisce riferimento giuridico per gli adempimenti, le modalità operative e gli obblighi contenuti nel presente accordo.

Art. 14

Adozione, ratifica, pubblicazione, durata

Il presente accordo è adottato con Decreto del Presidente della Giunta regionale.

L’adesione del Sindaco del Comune di Moretta è ratificata dal Consiglio comunale entro trenta giorni dalla stipula del presente accordo, a pena di decadenza.

Il presente accordo e il Decreto del Presidente della Giunta regionale sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

La durata del presente accordo è stabilita in anni cinque dalla predetta pubblicazione.

Art. 15

Elenco degli allegati

I seguenti allegati costituiscono parte integrante del presente accordo:

Allegato n. 1: Verbale n. 1 Conferenza dei Servizi del 06.05.1998;

Allegato n. 2: Verbale n. 2 Conferenza dei Servizi del 22.12.1999;

Allegato n. 3: Verbale n. 3 Conferenza dei Servizi del 10.02.2000;

Allegato n. 4: Variante in itinere alla Variante Urbanistica al Piano Regolatore Generale del Comune di Moretta, n. 7;

Allegato n. 5: Parere della Direzione regionale Pianificazione e gestione urbanistica (prot. n. 1605/19.7 del 4.02.2000);

Allegato n. 6: Parere preventivo di compatibilità per la realizzazione delle opere in progetto rilasciato dall’Azienda Sanitaria Locale n. 17 Saluzzo-Savigliano-Fossano, Dipartimento di Prevenzione - Servizio Igiene e Sanità Pubblica unitamente al parere rilasciato dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente per quanto di competenza in materia ambientale;

Allegato n. 7: Relazione della Provincia di Cuneo illustrante l’iniziativa oggetto dell’Accordo di programma (prot. n. 36877/5.4.6/1 del 25/10/1999);

Allegato n. 8: Progetto definitivo approvato dalla Provincia di Cuneo inerente la struttura del laboratorio e sistemazione dell’area esterna (prot. n. 49668/2.11.83 del 26/11/1999);

Allegato n. 9: Schema di “Contratto di costituzione del diritto di superficie a favore della Provincia di Cuneo su immobile di proprietà del Comune di Moretta”;

Allegato n. 10: Cronoprogramma degli interventi a carico della Provincia di Cuneo;

Allegato n. 11: Cronoprogramma degli interventi a carico del Comune di Moretta;

Allegato n. 12: Comunicazione alla Giunta Regionale del testo dell’Accordo di programma concordato ed approvato in sede di Conferenza dei Servizi del 10.02.2000 (prot. n. 1341/12.04 del 11.02.2000).

Letto, approvato e sottoscritto.

Torino, lì .............................

L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA CACCIA E PESCA
(Giovanni BODO)

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI CUNEO
(Giovanni QUAGLIA)

IL SINDACO DI MORETTA
(Mario PIOVANO)



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 marzo 2000, n. 29

2 ° Modifica all’Accordo di Programma, stipulato tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino, in data 10.09.1997, finalizzato, nell’ambito dei Programmi Regionali di Edilizia Residenziale Pubblica, alla realizzazione delle proposte presentate da vari operatori ai sensi della legge 05.08.1978 n. 457, legge 17.020.1992 n. 179 art. 16 e legge regionale 06.08.1996 n. 59 (Fip), riguardanti interventi di Recupero Urbanistico - Nuova Costruzione e Recupero Edilizio, nonché delle relative opere di urbanizzazione, nella Borgata Villaretto del Comune di Torino

Premesso che:

In data 10.09.1997, tra il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte e il rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino, è stato stipulato l’Accordo di Programma di cui all’oggetto, successivamente adottato dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n. 3325 in data 11.09.1997 e pubblicato sul BUR n. 35 del 12.11.1997.

In data 04.05.1998, tra il rappresentante delegato dal Presidente della Giunta Regionale e il rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino, è stata stipulata la I° modifica all’Accordo di Programma, successivamente adottata dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n. 27 del 04.05.1998, e pubblicato sul BUR n. 19 del 13.05.1998.

In data 10.09.1998, il Collegio di Vigilanza ha determinato la sospensione dei termini di alcuni adempimenti previsti dall’Accordo di programma, con efficacia immediata dal 10.09.1998, fino alla conclusione della procedura amministrativa per la stesura della 2° Modifica dell’Accordo di Programma, sospensione successivamente adottata dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n 68 del 06.11.1998, e pubblicato sul BUR n..45 dell’11.11.1998.

Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha convocato in data 22.12.1998, presso la sala della Giunta Regionale del Piemonte, la Conferenza di Servizi, ai sensi del 3° comma dell’art. 27 della legge 142 / 90, per verificare la possibilità, da parte dei soggetti firmatari dell’accordo originario, di addivenire alla 2° modifica dell’accordo medesimo.

Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha ulteriormente convocato in data 10.03.1999, presso la sala della Giunta Regionale del Piemonte, la Conferenza di Servizi, ai sensi del 3° comma dell’art. 27 della legge 142 / 90 di aggiornamento delle questioni poste nella seduta precedente.

Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha convocato in data 17.05.1999 presso la sala riunioni del Palazzo della Giunta Regionale, la Conferenza conclusiva prevista dal 3° comma dell’art. 27 della legge 142 / 90, per verificare definitivamente la possibilità da parte dei soggetti firmatari dell’accordo originario, di addivenire alla definizione della 2° modifica dell’accordo medesimo.

Preso atto che la 2° Modifica all’Accordo di Programma prevede:

1. il ridimensionamento dell’ambito dell’accordo e la conseguente riduzione della capacità edificatoria e delle aree a servizi afferenti.

2. l’introduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna ad adottare il programma integrato di cui l’accordo generale e la Modifica oggetto del presente Decreto sono anticipazione attuativa.

3. l’introduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna a determinare le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti all’interno dell’Ambito del Villaretto;

4.

5. l’approvazione della variante edilizia al progetto relativo al lotto 5, unità d’intervento U1, a favore del soggetto attuatore, Cooperativa Marina nonchè della Voltura alla condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia relativa al Progetto originario;

6. la modifica della Convenzione.

Vista la pubblicazione sul BUR della Regione Piemonte n.13 del .31.03.1999, della comunicazione dell’avvio del procedimento, ai sensi della legge 07.08.1990, n. 241 e della legge regionale 25.07.1994 n. 27, artt. 12 e 13.

Vista la comunicazione dell’11.02.2000 n. prot. 2165 con la quale il Responsabile del Procedimento ha informato la Giunta Regionale sugli aspetti salienti della 2° modifica all’accordo di programma, allegandone il testo

Preso atto che la Modifica oggetto del presente Decreto osserva le specifiche direttive assunte dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 27-23223 del 24.11.1997, in merito al Procedimento amministrativo sugli Accordi di Programma.

Preso atto che la Modifica oggetto del presente Decreto non comporta variazione allo strumento urbanistico del Comune di Torino per cui non necessita della Ratifica da parte del Consiglio Comunale ai sensi del 4°-5° Comma dell’art.27 della legge 142/90.

Preso atto che la Modifica oggetto del presente Decreto è stata stipulata dai soggetti interessati in data 25 febbraio 2000 presso la Sala della Giunta Regionale sita in Torino Piazza Castello 165.

tutto ciò premesso, visto e constatato:

Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte ai sensi dell’art. 27 della L. 142/90 e s.m.i.

decreta

1

E’ adottata ai sensi del 4° comma dell’art. 27 della legge 142/ 90, così come modificato dalla legge 127 del 15.5.1997, la 2° Modifica all’Accordo di Programma stipulata tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino in data 25 febbraio 2000 nella Sala della Giunta Regionale sita in Torino Piazza Castello 165, la quale prevede, nell’ambito degli interessi istituzionali degli enti firmatari dell’Accordo:

- il ridimensionamento dell’ambito dell’accordo e la conseguente riduzione della capacità edificatoria e delle aree a servizi afferenti;

- l’introduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna ad adottare il programma integrato di cui l’accordo generale e la presente modifica sono anticipazione attuativa.

- l’introduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna a determinare le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti all’interno dell’Ambito del Villaretto.

-l’approvazione della variante edilizia al progetto relativo al lotto 5, unità d’intervento U1, a favore del soggetto attuatore, Cooperativa Marina nonchè della voltura alla condizione sostitutiva al rilascio della Concessione edilizia relativa al Progetto originario.

- la modifica della convenzione.

La 2° modifica all’accordo di programmae i relativi allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

2

L’Accordo di Programma originario con la presente Modifica viene ridimensionato nei suoi valori dimensionali nel seguente modo:

- Superficie delimitazione Accordo di Programma Originario mq. 55.495

- Superficie delimitazione prevista dalla 2° Modifica mq. 43.395

- Indice Territoriale dell’Accordo di Programma Originario mq./mq. 0,41

- Indice Territoriale previsto dalla 2° Modifica mq./mq. 0,39

- S.L.P. generata dall’Accordo di Programma Originario mq. 22.909

- S.L.P. generata dalla 2° Modifica mq. 16.856

- Abitanti insediabili previsti dall’Accordo di Programma Originario ab. 677

- Abitanti insediabili previsti dalla 2° Modifica ab. 496

- Aree di concentrazione dell’edificato nell’Accordo di Programma

Originario mq.26.485

- Aree di concentrazione dell’edificato previste dalla 2° Modifica mq.20.643

- Dotazione Standards per abitante nell’Accordo di Programma

Originario mq./ab. 28

- Dotazione Standards per abitante prevista nella 2° Modifica mq./ab. 25

- Aree a Standards nell’Accordo di Programma Originario mq. 22.909

- Aree a Standards previste nella 2° Modifica mq. 16.856

- Aree in cessione nell’Accordo di Programma Originario mq.23.684

- Aree in cessione previste nella 2° Modifica mq.17.426

- Alloggi finanziati e/o finanziabili con contributi pubblici nell’Accordo

di Programma Originario n. 209

- Alloggi finanziati e/o finanziabili con contributi pubblici previsti nella

nella 2° Modifica n. 168

3

I soggetti attuatori beneficiari dei finanziamenti pubblici destinati per la realizzazione degli interventi sono per effetto della 2° Modifica: la Cooperativa Edilizia Marina, la Cooperativa Edilizia Comunità, la Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima, la Cooperativa Edilizia San Giovanni ’92, la Città di Torino, mentre i soggetti attuatori privati dei quali sono previsti gli interventi edilizi nella 2° Modifica dell’Accordo di Programma sono rappresentati dal sig. Benedetto Giovanni, dalla Cooperativa Edilizia Marina e dalla Cooperativa Edilizia Comunità proponenti di alcuni interventi privati inseriti nella 2° Modifica dell’Accordo di Programma.

4

L’attuazione dei contenuti dell’Accordo di Programma così come modificato dalla 2° Modifica oggetto del presente Decreto è regolamentata dalla modifica alla Convenzione vigente stipulata quest’ultima in data 04.11.1997 tra i Soggetti Proponenti e il Comune di Torino.

La suddetta modifica alla convenzione che i Soggetti Proponenti hanno dichiarato di conoscere ed accettare in tutte le sue parti sarà sottoscritta nei successivi sessanta giorni dalla Stipula della Modifica all’Accordo, ovvero entro il 25 aprile 2000

5

I soggetti attuatori, come convenuto nella Modifica oggetto del presente Decreto dovranno entro 120 giorni dalla stipula della Modifica alla Convenzione allegata alla 2° Modifica dell’A.d.P.V., cedere, per la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione afferenti agli interventi edilizi attuabili con la presente Modifica, aree nella misura di mq 17.426, da destinare alla realizzazione di nuove strade interne all’insediamento, al verde pubblico ed attrezzato, ai parcheggi ed alle aree di collegamento comune (piazze), secondo le modalità e le condizioni stabilite dalla Covenzione e relativa Modifica

6

La 2° Modifica all’Accordo di programma non comporta variazione allo strumento urbanistico del Comune di Torino

7

Con il presente Decreto, ai sensi del 4° e 5° comma dell’art. 27 della legge 142/90,è assentita la Variante Edilizia al progetto riguardante il Lotto 5 compreso nell’Unità d’Intervento U1, che costituisce condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia di variante a titolo oneroso ai sensi della legge n. 10 del 28.01.1997 a favore del soggetto attuatore Cooperativa Edilizia Marina proprietaria dell’area a seguito degli atti notarili allegati alla 2° Modifica. Con il presente Decreto è altresì assentita la voltura a favore della Cooperativa Edilizia Marina, della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia rilasciata al Consorzio Acli Casa nell’A.d.P.V, fatti salvi i diritti di terzi e previa l’osservanza degli adempimenti, delle modalità attuative e degli obblighi contenuti nella Modifica alla Convenzione, nonchè dei pareri espressi dai settori regionali competenti e dagli altri enti interessati.

8

Gli Interventi contenuti nell’Accordo di Programma e nella presente 2° Modifica sono considerati, ai fini della Conferenza Regionale prevista per l’assegnazione dei finanziamenti, anticipazione del Programma Integrato presentato dai Soggetti Attuatori in data 10.02.1999 al Comune di Torino, alla cui adozione il comune stesso si impegna come convenuto nella modifica dell’Accordo ad addivenire entro un anno dalla stipula della Modifica medesima.

9

Sono fatti salvi tutti gli impegni già contenuti nell’Accordo originario e quelli previsti nella 2° Modifica all’Accordo di Programma non citati nel presente Decreto.

L’efficacia dei contenuti della 2° modifica all’accordo di programma decorre dalla data di pubblicazione sul BUR del presente decreto e del testo integrale della 2° Modifica all’Accordo di Programma, che saranno successivamente trasmessi al Sindaco del Comune di Torino, unitamente alla documentazione allegata.

Enzo Ghigo

Allegato

Premesso che:

In data 10.09.1997, tra il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte e il rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino, è stato stipulato l’Accordo di Programma di cui all’oggetto, successivamente adottato dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n. 3325 in data 11.09.1997 e pubblicato sul BUR n. 35 del 12.11.1997.

In data 04.05.1998, tra il rappresentante delegato dal Presidente della Giunta Regionale e il rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino, è stata stipulata la I° modifica all’Accordo di Programma, successivamente adottata dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n. 27 del 04.05.1998, e pubblicato sul BUR n. 19 del 13.05.1998.

In data 10.09.1998, il Collegio di Vigilanza ha determinato la sospensione dei termini di alcuni adempimenti previsti dall’Accordo di programma, con efficacia immediata dal 10.09.1998, fino alla conclusione della procedura amministrativa per la stesura della 2° Modifica dell’Accordo di Programma, sospensione successivamente adottata dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n 68 del 06.11.1998, e pubblicato sul BUR n45 dell’11.11.1998.

Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha convocato in data 22.12.1998, presso la sala della Giunta Regionale del Piemonte, la Conferenza di Servizi, ai sensi del 3° comma dell’art. 27 della legge 142 / 90, per verificare la possibilità, da parte dei soggetti firmatari dell’accordo originario, di addivenire alla 2° modifica dell’accordo medesimo.

Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha ulteriormente convocato in data 10.03.1999, presso la sala della Giunta Regionale del Piemonte, la Conferenza di Servizi, ai sensi del 3° comma dell’art. 27 della legge 142 / 90 di aggiornamento delle questioni poste nella seduta precedente.

Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha convocato in data 17.05.1999 alle ore 15.00 presso la sala riunioni del Palazzo della Giunta Regionale, la Conferenza conclusiva prevista dal 3° comma dell’art. 27 della legge 142 / 90, per verificare definitivamente la possibilità da parte dei soggetti firmatari dell’accordo originario, di addivenire alla definizione della 2° modifica dell’accordo medesimo.

Della suddetta seduta è stato redatto apposito verbale da parte del responsabile del procedimento, nel quale i rappresentanti della Conferenza, dopo ampio dibattito in merito alla possibilità di concludere positivamente la definizione della 2° modifica all’Accordo di Programma, in coerenza con quanto determinato dai rappresentanti del Collegio di Vigilanza nella seduta del 10.09.1998, paragrafo 3, punti a); b); c); del verbale redatto e firmato dai rappresentanti medesimi in pari data, hanno convenuto all’unanimità di:

a) Introdurre una scadenza pari ad un anno dalla firma della 2° Modifica all’Accordo di Programma, entro la quale il Comune di Torino dovrà provvedere all’adozione del Programma Integrato.

b) Ridimensionare l’Ambito dell’Accordo di Programma, in relazione agli interventi effettivamente attuabili a alla correlata disponibilità delle aree da dismettere per servizi.

c) ridimensionare conseguentemente in proporzione la quota edificabile.

d) stabilire entro un anno dalla stipula della 2° Modifica dell’A.d.P.V. le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti all’interno dell’Ambito del Villaretto.

e) autorizzare la variante edilizia al progetto relativo al lotto 5, unità d’intervento U1, riferita al soggetto attuatore, Cooperativa Marina e la relativa voltura della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione edilizia del Progetto originario.

Il Responsabile del procedimento ha acquisito agli atti i pareri di competenza degli Enti interessati, di seguito riportati, dandone informazione ai rappresentanti della Conferenza:

- Parere favorevole dell’Assessorato all’Urbanistica della Regione Piemonte, Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica del 30.04.1999;

- Parere favorevole della Divisione Edilizia ed Urbanistica - Settore Procedimenti Istruttori Edilizi del Comune di Torino, protocollato dalla Regione Piemonte in data 09.11.1999 n. 14103/7;

- Parere favorevole del Servizio Sanitario nazionale Asl 1 riguardante la Variante edilizia al progetto riferito al lotto 5, unità d’intervento U1.rilasciato in data 02.03.1999 n.prot. 10/B/99 del 22.01.199;

- Parere favorevole n. prot. 1152/19/19.20 del 20.01.2000 della Commissione Regionale per i Beni Culturali Ambientali espresso nella seduta del 15.12.1999, relativo alla Variante edilizia al progetto riguardante il lotto 5, unità d’intervento U1;

- Parere favorevole della Direzione Regionale dell’Edilizia, n. prot. 805/18.2 del 28.01.2000, relativo alla Variante edilizia al progetto riguardante il lotto 5, unità d’intervento U1.

Con pubblicazione sul BUR della Regione Piemonte n.13 del 31.03.1999, è stata data comunicazione dell’avvio del procedimento, ai sensi della legge 07.08.1990, n. 241 e della legge regionale 25.07.1994 n. 27, artt. 12 e 13.

Il Responsabile del procedimento ha comunicato in data 11.02.2000 n. prot. 2165 alla Giunta Regionale gli aspetti salienti della 2° modifica all’accordo di programma, allegando la bozza del medesimo.

tutto ciò premesso si stabilisce che:

l’anno duemila, addì 25 del mese di febbraio alle ore 15.00 , nella sala della Giunta Regionale del Piemonte, sita in Piazza Castello 165, Torino.

TRA

La Regione Piemonte, rappresentata dal Dott. Franco Maria Botta ,nato a Torino l’11.02.1958., il quale intervien con delega n____ del______ al presente atto, in qualità di Assessore all’Urbanistica, domiciliato per la carica in Torino,Corso Bolzano 44, .per effetto della convocazione del Presidente della Giunta Regionale, prot. N. 3005/S1.1.45 del 16.02.2000.

E

Il Comune di Torino, rappresentato dal Dott. Mario Viano, nato a Nole, il 15.01.1950, il quale interviene con delega n. ___ del ___________al presente atto, in qualità di Assessore all’Urbanistica, domiciliato per la carica in Torino Piazza San Giovanni n. 5, .per effetto della convocazione del Presidente della Giunta Regionale, prot. N. 3005/S1.1.45 del 16.02.2000.

SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE:

1) ai sensi del 4° comma dell’art. 27 della legge 142/ 90, così come modificato dalla legge 127 del 15.5.1997,è condivisa all’unanimità dal Presidente della Giunta Regionale, in questa sede rappresentato dal Dott. Fraco Maria Botta.e dal rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino Dott. Mario Viano, il contenuto relativo alla 2° modifica dell’accordo di programma, stipulato dagli Enti medesimi in data 10.09.1997, le cui premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente modifica, unitamente agli atti amministrativi ad essa allegati.

2) La presente modifica all’accordo di programma, nell’ambito degli interessi istituzionali degli Enti stipulanti l’intesa, riguarda in sintesi :

- il ridimensionamento dell’ambito dell’accordo e la conseguente riduzione della capacità edificatoria e delle connesse aree a servizi;

- l’introduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna ad adottare il programma integrato di cui l’accordo generale e la presente modifica sono anticipazione attuativa.

- introduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna a determinare le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti all’interno dell’Ambito del Villaretto.

- l’approvazione della variante edilizia al progetto relativo al lotto 5, unità d’intervento U1, a favore del soggetto attuatore, Cooperativa Marina e la relativa voltura della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione edilizia del Progetto originario.

Le modifiche sopracitate, per maggiore funzionalità del testo in oggetto, sono esplicitate dettagliatamente nel successivo paragrafo.

3) - Il primo comma del punto 6) delle Premesse dell’Accordo di Programma vigente che di seguito sarà chiamato semplicemente A.d.P.V. viene così modificato:

“ la 2° Modifica dell’accordo di programma, riguardante l’anticipazione delle previsioni del succitato Programma Integrato dell’Ambito residenziale del Villaretto, interessa una delimitazione territoriale costituita da nove unità d’intervento per un’area di concentrazione edilizia, standards urbanistici e viabilità, pari a mq. 43.395, che rapportata alla superficie territoriale della previsione dello strumento urbanistico pari a mq. 95.288 rappresenta il 46%, e alla superficie territoriale prevista in variante allo strumento urbanistico generale dal SUE con l’attuazione del Programma Integrato pari a mq. 112.465 rappresenta il 39%.”

- Il punto 7) delle Premesse dell’Accordo di Programma è stato modificato come di seguito riportato:

“ l’area di concentrazione destinata agli interventi edilizi e alle Opere di Urbanizzazione, oggetto della 2° modifica all’Accordo di Programma, per un valore complessivo di mq. 43.395, è per mq. 36.962 di proprietà dei vari soggetti proponenti e attuatori degli interventi, mentre la rimanente quota, pari a mq.6.433 è di proprietà del Comune di Torino (come evidenziato dall’Elaborato A della 2° Modifica).

- Il punto 8) delle Premesse dell’Accordo di Programma è stato modificato come di seguito riportato:

“ la 2° Modifica all’Accordo di Programma prevede la realizzazione di interventi di Recupero Urbanistico / Nuova Costruzione per una S.L.P. pari a mq 12.898, di cui mq 10.661 già Concessionati o in attesa del rilascio del Concessione; e di interventi di Recupero Edilizio su edifici esistenti per una S.L.P. pari a mq 3.958, di cui mq. 3.211 già Concessionati o in attesa del rilascio della Concessione; per un totale complessivo di S.L.P. di mq 16.856, corrispondente al 44% della S.L.P. prevista dalla proposta di Programma Integrato, pari a mq. 38.115 (come evidenziato dall’elaborato C della 2° Modifica). La 2° Modifica all’Accordo di Programma prevede altresì interventi di demolizione per una quota pari a mq. 868 di S.L.P., corrispondente al 43% degli interventi oggetto di demolizione, previsti nel Programma Integrato e gli edifici pubblici di cui si prevedono interventi nell’ambito della 2° Modifica rappresentano una quota pari a mq 976, corrispondente al 61% degli edifici pubblici individuati nel Programma Integrato (come evidenziato dall’elaborato P della 2° Modifica).”

- Il punto 9) delle Premesse dell’Accordo di Programma è stato modificato come di seguito riportato:

“l’attuazione degli interventi di cui al punto precedente consente la creazione di n. 168 alloggi, finanziati e/o finanziabili con contributi pubblici, di cui n.147 con interventi di Recupero Urbanistico / Nuova Costruzione (n. 132 già Concessionati) e n. 21 con interventi di Recupero Edilizio già Concessionati su edifici esistenti per un totale corrispondente a mq. 13.473 di S.L.P. e la creazione di n. 41 alloggi, finanziati con capitali privati o con successivi finanziamenti pubblici, di cui n. 20 di Nuova Costruzione già Concessionati e n. 21 con interventi di Recupero Edilizio sugli edifici esistenti (n. 8 già Concessionati), per un totale corrispondente di mq. 3.383 di S.L.P.”

- Il punto 10) delle Premesse dell’Accordo di Programma è stato modificato come di seguito riportato:

“Il numero di alloggi previsti in attuazione della 2° Modifica risultano finanziati e/o finanziabili nel modo seguente:

alloggi finanziabili con le risorse del quadriennio 92/95 ai sensi dell’allegato B2. F2 della DGR n. 39 - 15441 del 23.12.1996.

edilizia sovvenzionata n. 60

riferiti all’U.I.7 L.1; U.I.5 L.2; U.I.4 L. 4;

i cui soggetti attuatori sono da individuare:

ai sensi della D.G.R. 40-21087 del 21.07.1997 e

ai sensi della D.G.R. 46-20721 del 07.07.1997

alloggi finanziati con L. 457/78 - 5° biennio

edilizia agevolata ex art. 17 L.R. 76/79 n. 09

riferiti all’U.I.6 L. 3;

il cui soggetto attuatore individuato é:

Cooperativa Edilizia Marina

alloggi finanziati con L. 457/78 5° biennio

edilizia autofinanziata ex. Art. 17 L.R. 76/79 n. 37

riferiti all’U.I.1 L. 5

il cui soggetto attuatore individuato è:

Cooperativa Edilizia Marina

alloggi finanziati con L. 457/78 7° biennio

edilizia agevolata n. 12

riferiti all’U.I.1 L. 6

il cui soggetto attuatore individuato è:

Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima

alloggi finanziati con F.I.P. - L.R. 59 / 96 n. 48

di cui:

edilizia in affitto n. 12

edilizia in proprietà n. 36

riferiti all’U.I.1 L. 5, U.I.1 L. 6

i cui soggetti attuatori individuati sono:

Cooperativa Edilizia Marina;

Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima;

Cooperativa Edilizia San Giovanni ‘92

alloggi finanziati con L. 457/78 5° biennio

edilizia autofinanziata F.I.P. n. 02

riferiti all’U.1 L. 5

il cui soggetto attuatore individuato è:

Cooperativa Edilizia Marina

alloggi previsti in attuazione d’interventi finanziati con

capitali privati o con successivi finanziamenti pubblici n. 41

di cui:

Nuova Costruzione n. 20

Recupero Edilizio n. 21

riferiti all’U.I.2, U.I.3, U.5 L. 2, U.7 L. 1, U.8

i cui soggetti attuatori individuati sono:

Cooperativa Edilizia Comunità

Cooperativa Edilizia Marina

Sig. Benedetto Giovanni

per un totale di n. 209

di cui previsti con interventi di:

Recupero Urbanistico/Nuova Costruzione n. 155

Recupero Edilizio sull’esistente n. 54"

- Il punto 11) delle Premesse dell’Accordo di Programma è stato integrato come di seguito riportato:

“Per quanto riguarda il progetto di Variante Edilizia relativo al Lotto 5 dell’Unità d’intervento U1, l’adozione della 2° Modifica costituisce condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia in Variante, a tutti gli effetti, a titolo oneroso, ai sensi della Legge 28.01.1977 n.10 a favore del soggetto attuatore Cooperativa Edilizia Marina, proprietaria dell’area a seguito degli atti notarili allegati alla presente modifica, da cui consegue voltura della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia rilasciata al Consorzio Acli Casa nell’A.d.P.V., fatti salvi i diritti di terzi e previa l’osservanza degli adempimenti, delle modalità attuative e degli obblighi contenuti nello modifica allo schema di Convenzione allegato alla Presente”.

- I dati tecnici quantitativi del punto 11 bis) sono stati modificati come di seguito riportati:

“Lotto 5:

Superficie del Lotto: mq. 4.449

S.L.P. in progetto mq. 4.410

Volumetria in progetto mc. 13.406

Alloggi previsti n.  62"

I valori relativi al Lotto 6 risultano invariati.

- E’ stato aggiunto il punto 12 bis) come integrazione del punto 12) che rimane invariato:

“L’atto unilaterale d’obbligo relativo alle disposizioni contenute negli artt. 7 e 8 della legge n. 10 del 28.01.1977 per il Lotto 5 U. 1 è stato modificato ed allegato alla 2° Modifica dell’Accordo di Programma”

- E’ stato aggiunto il punto 13 bis) come integrazione del punto 13) che rimane invariato:

“La Cooperativa Edilizia Marina, soggetto attuatore del Lotto 5 dell’U. 1, in data 03.02.2000 ha prodotto le seguenti garanzie fideiussorie, come dichiarato dal Comune di Torino, Divisione Edilizia e Urbanistica Settore Procedimenti Istruttori Edilizi con nota prot. N. 1998 - 01 - 16252 del 04.02.2000:

- appendice a polizza fidejussoria n. 340R0058 della Zurich International, per un importo di £. 28.686.039, relativo al contributo per il costo di costruzione;

appendice a polizza fidejussoria n. 340R0057 della Zurich International, per un importo di £. 129.499.085, relativa al contributo per oneri di urbanizzazione primaria e secondaria;

come integrazione di quelle già prodotte in data 08.09.1997, esplicitate all’art. 13 ed allegate all’A.d. P.V., con le modalità definite dall’art. 11 della Convenzione allegata all’A.d. P.V. e stipulata in data 04.11.1997, corrispondente all’importo definito dal Comune di Torino con nota prot. 14103 del 09.11.1999.

- Il punto 14) delle premesse è stato sostituito come di seguito riportato:

“I soggetti attuatori finanziati con contributi pubblici destinati per la realizzazione degli alloggi di cui al punto 10) delle premesse della 2° Modifica dell’Accordo di Programma, sono:

La Cooperativa Edilizia Marina per una quota pari a n.83 alloggi, di cui n.21 con interventi di Recupero Edilizio e n.62 con interventi di Recupero Urbanistico/Nuova Costruzione;

La Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima, per una quota pari a n.25 alloggi con interventi di Nuova Costruzione;

La Cooperativa Edilizia San Giovanni ‘92, per una quota pari a n.12 alloggi con interventi di Nuova Costruzione;

La Cooperativa Edilizia Comunità per una quota pari a n. 33 alloggi con interventi di Nuova Costruzione.

Gli interventi potenzialmente localizzabili a valere sui fondi residui di cui all’allegato B2. F2 della D.G.R. n. 39 - 15441 del 23.12.1996, sono:

- .15 alloggi, quali diritti edificatori comunali

La Cooperativa Edilizia Marina e la Cooperativa Edilizia Comunità sono altresì soggetti proponenti di alcuni interventi per la realizzazione rispettivamente di n.8 alloggi per interventi di recupero edilizio e di un’unità commerciale di circa mq. 400; e di n. 20 alloggi per interventi di Nuova Costruzione, inseriti nella 2° Modifica

L’unico soggetto attuatore privato del quale sono previsti interventi edilizi nella 2° Modifica è il Sig. Giovanni Benedetto per una quota pari a n.13 alloggi con interventi di Recupero Edilizio

Tutti i dati sopra riportati sono evidenziati nell’allegato C della 2° Modifica".

- Il punto 16 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:

“Il Programma complessivo degli interventi riferiti agli interventi edilizi e alle opere di Urbanizzazione Primaria e Secondaria, previsti nell’ambito della 2° Modifica, ammonta a £.33.568.090.000, di cui £.29.564.800.000 per interventi edilizi e £.4.003.290.000 per Opere di Urbanizzazione (come evidenziato dall’allegato Q della 2° Modifica)”.

- Il punto 17 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:

“Che il progetto generale degli interventi edilizi e delle Opere di Urbanizzazione previsti nella 2° Modifica, si prefigge in sintonia con le indicazioni previsionali del Programma Integrato presentato dai Soggetti Attuatori in data 10.02.1999 presso gli Uffici Comunali, di favorire la riqualificazione urbanistica ed ambientale della Borgata Villaretto, attraverso interventi di recupero edilizio e di recupero urbanistico per una capacità insediativa di n. 496 abitanti insediabili, pari al 44% di quelli complessivamente previsti dal PRGC e dal Programma Integrato presentato in data 10.02.1999 presso gli Uffici Comunali, pari a n. 1.121 abitanti con una dotazione standards per abitante di mq./ab.25 (coincidente con la dotazione minima di standards richiesti dalla L.R. 56/77), a fronte di una dotazione prevista dal PRGC di mq./ab.31 e dal Programma Integrato di mq./ab. 35 (come evidenziato dall’Allegato I della 2° Modifica)”.

- Il punto 18 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:

“I soggetti attuatori, entro 120 giorni dalla stipula della Modifica alla Convenzione allegata alla 2° Modifica dell’A.d.P.V., dovranno cedere, per la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione afferenti agli interventi edilizi attuabili con la presente Modifica, aree nella misura di mq.17.426, da destinare alla realizzazione di nuove strade interne all’insediamento, al verde pubblico ed attrezzato, ai parcheggi ed alle aree di collegamento comune (piazze), secondo le modalità e le condizioni stabilite dall’art.6 della Convenzione allegata all’A.d.P.V. e stipulata in data 04.11.1997, nonchè dello schema della modifica della medesima convenzione, allegato al presente atto (come evidenziato dall’Allegato D della 2° Modifica)”.

- Il punto 19 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:

“che i Proponenti gli interventi inseriti nell’Ambito della 2° Modifica dell’Accordo di Programma” per la quota di SLP precisata al paragrafo 7 modificato col presente atto sono proprietari dei terreni così come evidenziato a pag. 5, 6, 7 del nuovo schema di modifica della convenzione e dagli elaborati tecnici A,G, H allegati alla 2° Modifica dell’Accordo di Programma".

- Il punto 20 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:

“I dati quantitativi significativi di carattere urbanistico ed edilizio confrontanti il PRGC, il Programma Integrato presentato in data 10.02.1999, gli interventi oggetto dell’A.d. P.V. e quelli della 2° Modifica, sono riassumibili nel seguente modo (come evidenziato dall’Allegato I della 2° Modifica):

- Superficie delimitazione ambito PRGC mq. 95.288

- Superficie delimitazione Programma Integrato mq.112.465

- Superficie delimitazione Accordo di Programma mq. 55.495

- Superficie delimitazione 2° Modifica mq. 43.395

- Indice Territoriale PRGC mq./mq. 0,4

- Indice Territoriale Programma Integrato mq./mq. 0,34

- Indice Territoriale dell’Accordo di Programma mq./mq. 0,41

- Indice Territoriale della 2° Modifica mq./mq. 0,39

- S.L.P. generata dal PRGC mq. 38.115

- S.L.P. generata dal Programma Integrato mq. 38.115

- S.L.P. generata dall’Accordo di Programma mq. 22.909

- S.L.P. generata dalla 2° Modifica mq. 16.856

- Abitanti insediabili previsti dal PRGC ab. 1.121

- Abitanti insediabili previsti dal Programma Integrato ab. 1.121

- Abitanti insediabili previsti dall’Accordo di Programma ab. 677

- Abitanti insediabili previsti dalla 2° Modifica ab. 496

- Aree di concentrazione dell’edificato nel PRGC mq.48.251

- Aree di concentrazione dell’edificato nel P.I. mq.55.790

- Aree di concentrazione dell’edificato nell’A.P. mq.26.485

- Aree di concentrazione dell’edificato della 2° Modifica mq.20.643

- Dotazione Standards per abitante nel PRGC mq./ab. 31

- Dotazione Standards per abitante nel P.I. mq./ab. 35

- Dotazione Standards per abitante nell’A.P. mq./ab. 28

- Dotazione Standards per abitante nella 2° Modifica mq./ab. 25

- Aree a Standards nel PRGC mq.34.242

- Aree a Standards nel Programma Integrato mq. 39.809

- Aree a Standards nell’Accordo di Programma mq. 22.909

- Aree a Standards nella 2° Modifica mq. 16.856

- Viabilità nel PRGC mq.12.795

- Viabilità nel Programma Integrato mq.16.866

- Viabilità nell’Accordo di Programma mq.10.006

- Viabilità nella 2° Modifica mq.10.227

- Aree in cessione nel PRGC mq.41.711

- Aree in cessione nel Programma Integrato mq.51.349

- Aree in cessione nell’Accordo di Programma mq.23.684

- Aree in cessione nella 2° Modifica mq.17.426

- Rapporto tra S.L.P. ed Aree in Cessione nel PRGC 0.9138

- Rapporto tra S.L.P. ed Aree in Cessione nel P.I. 0.7423

- Rapporto tra S.L.P.ed Aree in Cessione nell’A.P. 0.9673

- Rapporto tra S.L.P. ed Aree in Cessione nella 2° Modifica 0.9673"

- Il punto 30 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:

“La documentazione riguardante la proposta progettuale riferita all’iniziativa oggetto della 2° Modifica, é costituita dai seguenti elaborati ed atti amministrativi ad esso allegati:

- Elaborato riguardante le aree oggetto della 2° Modifica (Allegato A);

- Elaborato riguardante le unità d’intervento e loro accessibilità (Allegato B);

- Elaborato riguardante l’analisi ed individuazione dei finanziamenti pubblici e privati (Allegato C);

- Elaborato riguardante la planimetria catastale con l’individuazione delle aree in cessione (Allegato D);

- Elaborato di comparazione dell’azzonamento del PRGC, del Programma Integrato e della 2° Modifica (Allegato E);

- Rilievo fotografico dell’area e degli immobili oggetto della 2° Modifica (Allegato F);

- Elaborato riguardante la planimetria catastale con l’individuazione delle proprietà (Allegato G);

- Elenco degli intestatari (Allegato G);

- Elenco catastale degli Intestatari del Programma Integrato (Allegato H);

- Elenco catastale degli Intestatari della II° Modifica (Allegato H);

- Elaborato di comparazione tra i dati quantitativi del PRGC, del Programma Integrato, dell’Accordo di programma e della II° Modifica (Allegato I);

- Norme tecniche (art. 12 delle NUEA del PRGC di Torino) (Allegato L);

- Elaborato riguardante la planimetria delle destinazioni urbanistiche (Allegato M);

- Elaborato relativo alla sovrapposizione del Programma Integrato e della 2° Modifica (allegato N);

- Elaborato relativo alla comparazione tra unità di intervento della 2° Modifica e del Programma integrato (Allegato O);

- Elaborati relativi all’individuazione schematica degli interventi edilizi del Programma Integrato e della 2° Modifica (Allegato P);

-Elaborato relativo all’individuazione schematica delle Opere di urbanizzazione (Allegato Q);

-Elaborato relativo alle fasi temporali e ai costi delle Opere di Urbanizzazione primaria (allegato R);

-Elaboranti riguardanti le Opere di Urbanizzazione previste nella 2° Modifica (Allegato S) costituiti da:

- elaborato relativo alla planimetria d’insieme della 2° Modifica;

- elaborato relativo alla planimetria riguardante gli interventi AEM;

- elaborato relativo alle reti idriche;

- elaborato relativo alla sistemazione delle aree verdi;

- elaborato relativo all’arredo urbano;

- elaborato relativo alle reti tecnologiche.

- Documenti relativi agli atti di proprietà;

- Tabella di quantificazione degli oneri di urbanizzazione e dell’eventuale costo di costruzione riguardante gli interventi edilizi riferiti ai lotti 5 e 6 dell’Unità d’Intervento U1

- Tabella di quantificazione degli oneri di urbanizzazione e dell’eventuale costo di costruzione riguardante la Variante Edilizia del Lotto 5 dell’Unità d’intervento U1;

- Elaborato riguardante la relazione illustrativa urbanistica (allegato 1 alla deliberazione della Giunta Comunale n. 9704920/47)

- Schema di convenzione di attuazione dell’Accordo di Programma (in sostituzione dell’allegato 2 alla deliberazione della Giunta Comunale n. 9704920/47)

- Modifica allo Schema di Convenzione di Attuazione dell’Accordo di Programma;

- Atto d’obbligo di cui al Paragrafo R delle premesse dello Schema di Convenzione;

- Nuovo Atto d’obbligo di cui al Paragrafo R delle premesse della Modifica allo Schema di Convenzione;

- schema di atto unilaterale d’obbligo di cui al Paragrafo S delle premesse dello Schema di Convenzione;

- Schema di Integrazione e Rettifica di atto unilaterale d’obbligo di cui al Paragrafo S delle premesse dello Schema di Convenzione;

- Atto d’obbligo a firmare lo Schema di Integrazione e Rettifica di atto unilaterale d’obbligo di cui al Paragrafo S delle premesse dello Schema di Convenzione;

- Copia completa dei Progetti Edilizi riguardanti i Lotti 5 e 6 compresi nell’Unità d’Intervento U1, costituiti da:

LOTTO 5

Tavola relativa all’inserimento ambientale;

Tavola relativa ai computi - estratti di PRG, etc.;

Tavola relativa alla dimostrazione della S.L.P.;

Tavola relativa al Piano Terra;

Tavola relativa al Piano Primo;

Tavola relativa al Piano Secondo;

Tavola relativa al Piano Sottotetto;

Tavola relativa al Piano Interrato;

Tavola relativa ai Prospetti e alle sezioni;

Tavola relativa al Particolare Costruttivo;

Relazione Tecnica;

Relazione riguardante l’impianto termico e gas e impianto elettrico;

Tavola relativa alla numerazione degli alloggi.

LOTTO 6

Tavola relativa all’inserimento ambientale;

Tavola relativa ai computi - estratti di PRG, etc.;

Tavola relativa alla dimostrazione della S.L.P.;

Tavola relativa alla dimostrazione della S.L.P. logge;

Tavola relativa al Piano Interrato - Sottotetto;

Tavola relativa al Piano Terra;

Tavola relativa al Piano Primo e Secondo;

Tavola relativa ai Prospetti e alle sezioni;

Tavola relativa al Particolare Costruttivo;

Relazione Tecnica;

Relazione riguardante l’impianto termico e gas e impianto elettrico;

Tavola relativa alla numerazione degli alloggi.

- Copia completa del Progetto Edilizio riguardante la Variante al Lotto 5 compreo nell’Unità d’Intervento U1, costituito da:

Tavola relativa all’inserimento ambientale;

Tavola relativa ai computi - estratti di PRG, etc.;

Tavola relativa alla dimostrazione della S.L.P.;

Tavola riassuntiva delle piante del Municipale Licenziato;

Tavola relativa al Piano Terra;

Tavola relativa al Piano Primo;

Tavola relativa al Piano Secondo;

Tavola relativa al Piano Sottotetto;

Tavola relativa al Piano Interrato;

Tavola relativa ai Prospetti;

Tavola relativa alle Sezioni;

Tavola relativa al Particolare Costruttivo;

Relazione Tecnica;

Tavola relativa alla numerazione degli alloggi.

Dichiarazione del Comune di Torino, Divisione Edilizia e Urbanistica Settore Procedimenti Istruttori Edilizi prot. N. 1998 - 01 - 16252 del 04.02.2000, relativa alle fidejussioni bancarie prodotte dalla Cooperativa Edilizia Marina riguardanti la Variante Edilizia al progetto del Lotto 5 U.1;

Sono fatti salvi i documenti, le comunicazioni, i verbali e i pareri di competenza allegati all’A.d.P.V. che rimangono invariati.

Sono altresì allegati alla 2° Modifica dell’Accordo di Programma i seguenti documenti:

Verbale n. 1 della seduta conclusiva della Conferenza di servizi del 17.05.1999;

Pareri di competenza espressi dai servizi Regionali e dagli altri enti interessati richiamati in premessa alla presente modifica;

Comunicazione del 11.02.2000 n. prot. 2165 trasmessa dal responsabile del procedimento alla Giunta Regionale in merito ai contenuti dell’iniziativa riguardante la presente modifica all’Accordo di Programma".

- E’ stato inserito un nuovo punto 34) che disciplina la destinazione urbanistica delle aree stralciate dall’Accordo di programma con la presente Modifica:

“Le destinazioni attuative delle aree oggetto dell’A.d.P.V. stralciate ed evidenziate nell’allegato A con la presente modifica non mutano la destinazione urbanistica previsonale del P.R.G. di Torino. La loro attuazione è rimandata all’approvazione del Programma Integrato presentato agli uffici comunali in data 10.02.1999, da parte dei Soggetti Attuatori”.

4) Vengono altresì modificati i seguenti contenuti del dispositivo dell’A.d.P.V. alla luce della presenta modifica:

Il punto 3) del dispositivo dell’A.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:

“La delimitazione territoriale riguardante l’Ambito dell’Accordo di Programma viene ridotta a seguito della presente 2° Modifica da mq. 55.495 a mq. 43.395 e rappresenta il 39% dell’area complessiva del perimetro oggetto della proposta di Programma Integrato presentato in data 10 febbraio 1999 presso gli Uffici Comunali da parte dei soggetti attuatori. Gli Interventi di Recupero Urbanistico/Nuova Costruzione oggetto dell’Accordo di Programma vengono ridimensionati dalla 2° Modifica da mq. 15.327 a mq. 12.898. Gli Interventi di Recupero Edilizio su edifici esistenti vengono ridimensionati dalla 2° Modifica da mq. 7.582 a mq. 3.958. Il Totale complessivo di S.L.P. viene in conseguenza ridotto da mq. 22.909, corrispondente al 60% a mq. 16.856 corrispondenti al 44% della S.L.P. prevista dalla proposta contenuta nel Programma Integrato. Gli Interventi riguardanti la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione vengono ridotti da una superficie di mq. 29.010 ad una di mq. 22.752. Gli interventi oggetto della presente 2° Modifica all’A.d. P.V. prevedono la riduzione da n. 277 alloggi, di cui n. 213 finanziati o finanziabili con contributi pubblici, e n. 64 con capitale privato o con successivi finanziamenti pubblici (come meglio specificato al punto 3 della presente Modifica) a n. 209 alloggi totali di cui n.168 con finanziamenti pubblici e n. 41 con finanziamenti privati”.

Il punto 4) del dispositivo dell’A.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:

“I soggetti attuatori beneficiari dei finanziamenti pubblici destinati per la realizzazione degli di cui al punto 3 del dispositivo della presente Modifica sono: la Cooperativa Edilizia Marina, la Cooperativa Edilizia Comunità, la Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima, la Cooperativa Edilizia San Giovanni ‘92, la Città di Torino, mentre i soggetti attuatori privati dei quali sono previsti gli interventi edilizi nella 2° Modifica dell’Accordo di Programma sono rappresentati dal sig. Benedetto Giovanni, dalla Cooperativa Edilizia Marina e dalla Cooperativa Edilizia Comunità proponenti di alcuni interventi privati inseriti nella 2° Modifica dell’Accordo di Programma.”

Il primo comma del punto 5) del dispositivo dell’A.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:

“L’attuazione dei contenuti della 2° Modifica dell’Accordo di Programma e l’ambito di applicazione della medesima modifica sono regolamentati dalla modifica alla convenzione vigente firmata quest’ultima in data 04.11.1997 tra i soggetti Proponenti e il Comune di Torino, che i Proponenti hanno dichiarato con specifico atto d’obbligo stipulato in data 28.06.1999, di conoscere ed accettare, impegnandosi a sottoscriverla, nei successivi 60 giorni dall’adesione del Sindaco o del suo rappresentante delegato alla 2° Modifica dell’Accordo di Programma. Copia della modifica della convenzione stipulata e trascritta dovrà essere successivamente trasmessa al Responsabile del procedimento per l’acquisizione agli atti”.

Il punto 6) del dispositivo dell’A.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:

“La presente Modifica prevede, ai sensi del 4° e 5° comma dell’art. 27 della legge 142/90, che il progetto di Variante Edilizia riguardante il Lotto 5 compreso nell’Unità d’Intervento U1, costituisca, all’atto dell’adozione della presente Modifica dell’Accordo di Programma con Decreto del Presidente della Regione Piemonte, condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia di variante a titolo oneroso ai sensi della legge n. 10 del 28.01.1997 a favore del soggetto attuatore Cooperativa Edilizia Marina proprietaria dell’area a seguito degli atti notarili allegati e dell’atto di voltura della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia rilasciata al Consorzio Acli Casa nell’A.d.P.V, fatti salvi i diritti di terzi e previa l’osservanza degli adempimenti, delle modalità attuative e degli obblighi contenuti nella Modifica alla Convenzione da stipularsi alla data fissata nel presente dispositivo. Il soggetto attuatore beneficiario della presente condizione ha già acquisito e presentato al Responsabile del procedimento il parere Igienico Sanitario e le documentazioni relative alla Legge 46/90 sugli impianti tecnologici, alla Legge 13 relativa al superamento delle Barriere Architettoniche, e l’autodichiarazione del Professionista abilitato in merito alla sicurezza antincendio degli edifici”.

Il punto 7) del dispositivo dell’A.d.P.V. viene integrato nel seguente modo:

“La presente Modifica prevede la variante all’atto unilaterale d’obbligo relativo alle disposizioni contenute negli artt. 7 e 8 della legge n. 10 28.01.1977.

L’atto perfezionato dovrà essere successivamente trasmesso al Responsabile del Procedimento".

Il primo comma del punto 8) del dispositivo dell’A.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:

“La 2° Modifica prevede che i Soggetti Attuatori , entro 120 giorni dalla stipula della Modifica alla Convenzione, allegata alla 2° Modifica, cedano, per la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione afferenti agli interventi edilizi attuabili con la presente Modifica, aree nella misura di mq. 17.426, secondo le modalità e le condizioni stabilite dall’art. 6 della Modifica dello Schema di Convenzione allegato al presente”.

5) Gli Interventi contenuti nell’Accordo di Programma e nella presente 2° Modifica sono da considerarsi, ai fini della Conferenza Regionale prevista per l’assegnazione dei finanziamenti, anticipazione del Programma Integrato presentato dai Soggetti Attuatori in data 10.02.1999, la cui adozione deve avvenire come precisato al punto 7) del presente dispositivo.

6) L’efficacia della presente Modifica all’Accordo di Programma vigente decorre dalla pubblicazione sul B.U.R. del decreto di adozione della medesima da parte del Presidente della Regione Piemonte.

7) Il Sindaco del Comune di Torino Prof. Valentino Castellani rappresentato con atto di delega n. ______ del _________  dal Dottor Mario Viano aderisce al contenuto della presente 2° Modifica così come specificato ai punti precedenti. Si impegna a verificare che i Soggetti Attuatori ottemperino agli impegni, agli obblighi e agli adempimenti, richiamati nella presente 2° Modifica all’Accordo di Programma e sottoscritti dai medesimi negli atti allegati alla modifica stessa nei termini e nelle scadenze fissate dai singoli atti.

Si impegna altresì affinchè il Programma Integrato riguardante l’Ambito della Borgata Villaretto presentato dai Soggetti Attuatori agli Uffici Tecnici del Comune di Torino in data 10.02.1999 sia adottato entro un anno dalla Stipula della presente 2° Modifica all’A.d.P.V. pena la decadenza dell’Accordo stesso, come già convenuto dall’art. 14 dell’A.d.P.V.

Si impegna inoltre a stabilire entro un anno dalla stipula della 2° Modifica dell’A.d.P.V. a determinare le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti all’interno dell’Ambito del Villaretto, come espresso nella comunicazione prot. 237 - X - 9 del 27.01.2000 inviata dalla Divisione Edilizia e Urbanistica del Comune di Torino.

Si impegna altresì a verificare la coerenza tra Accordo di Programma e relativa 2° Modifica, Programma Integrato e PRGC vigente relativamente alla cessione delle aree a standards da parte di Proponenti e Non Proponenti, prevedendo un equilibrio tra le quantità di aree cedute dai Soggetti che interverranno nell’Accordo di Programma e le quantità cedute dai soggetti che interverranno nel Programma Integrato, stabilendo inoltre un criterio di relazione tra le prescrzioni del PRGC vigente e le norme applicative del Programma Integrato.

Sono fatti salvi gli impegni comunque previsti nell’A.d.P.V

8) Il Presidente della Regione Piemonte,On.Enzo Ghigo, in questa sede rappresentato con atto di delega n_____ del ___dal Dottor Franco Maria Botta aderisce al contenuto della presente 2° Modifica all’Accordo di Programma così come specificato ai punti precedenti; inoltre si impegna ad adottare la Modifica medesima con specifico Decreto in ottemperanza del 4° e 5° Comma dell’art. 27 della Legge 142/90 assentendo il ridimensionamento delle aree del Progetto di attuazione degli interventi previsti nell’A.d.P.V. correlato alla concreta disponibilità delle aree da dismettere, nonchè autorizzando la voltura a favore della Cooperativa Edilizia Marina della condizione sostitutiva alla concessione edilizia rilasciata in data 10.09.1997 al Consorzio Acli Casa e di conseguenza la relativa Variante edilizia al progetto del Lotto 5 Unità d’intervento U.1, costituente nella 2° Modifica, condizione sostitutiva al rilascio della relativa Concessione Edilizia di Variante; si impegna altresì a richiamare nel Decreto di adozione della presente variante all’accordo di programma, l’obbligo alla rigorosa osservanza dei Pareri, espressi dai settori regionali competenti e dagli altri enti interessati, allegati alla presente modifica.

Sono fatti salvi gli impegni comunque previsti nell’A.d.P.V.

9) La presente Modifica non comporta variazione urbanistica allo strumento urbanistico del Comune di Torino, per cui non necessita della ratifica da parte del Consiglio Comunale, ai sensi del 4° e 5° Comma dell’art. 27 della 142/90,

Per la Regione Piemonte     Per il Comune di Torino
Dott. Franco Maria Botta    Dott. Mario Viano


DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 55 - 29428

L.R. n. 4/2000 art. 5, modificata con L.R. n. 5/2000 - Approvazione piano triennale 2000/2002

A relazione dell’ Assessore Racchelli :

Vista la legge regionale 24 gennaio 2000, n. 4, modificata con la L.R. del 24 gennaio 2000 n. 5"Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo dei territori turistici" che definisce gli strumenti di pianificazione e di programmazione pubblica nonché individua le tipologie di intervento per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta turistica piemontese realizzabili dagli enti locali, loro consorzi e da enti “no profit”, che possono beneficiare di contributi;

preso atto che l’art. 5 di detta legge stabilisce che la Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, predisponga e approvi il piano triennale degli interventi definendo le priorità di intervento, i contenuti e i criteri degli strumenti di programmazione e di progettazione, gli indirizzi per la promozione e l’integrazione degli interventi, l’entità delle modalità di uso delle risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi, ecc..;

preso atto che all’art. 10 della L.R. 4/2000 si autorizza per il biennio 2000-2001 per l’attuazione di quest’ultima e del relativo piano triennale la spesa di L. 60.000.000.000, ripartita in L. 30.000.000.000 per l’anno 2000 e L. 30.000.000.000 per l’anno 2001;

sentita la competente III Commissione Consiliare, come stabilito dalla L.R. 4/2000 art. 5, che nella seduta del 18/02/2000 ha espresso a maggioranza parere favorevole in merito al piano triennale 2000-2002 predisposto;

la Giunta Regionale con voti unanimi espressi nelle forme di legge;

delibera

di approvare il Piano triennale 2000-2002, definito in attuazione dell’art. 5 della L.R. 4/2000, modificata con la L.R. del 24 gennaio 2000 n. 5 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo dei territori turistici a sostegno dell’offerta turistica”, allegato e parte integrante della presente deliberazione.

(omissis)

Allegato

Legge regionale 24 gennaio 2000, n. 4, modificata con L.R. del 24 gennaio 2000, n. 5 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici"

Piano triennale degli interventi 2000-2002

1.1 Premessa

Con la legge regionale 24 gennaio 2000, n. 4 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici" la Regione Piemonte indirizza l’impegno a favore del turismo verso tre linee di azione principali, ossia:

- sviluppo dei territori a vocazione turistica;

- rivitalizzazione dei territori turistici in declino;

- miglioramento qualitativo dei territori turistici forti,

da perseguire nel rispetto del principio del turismo sostenibile.

In particolare la legge regionale, in conformità con tale  principio, intende sviluppare un’azione di pianificazione delle risorse naturali, sociali ed economiche, in campo turistico, che garantisca la compatibilità tra ambiente, società ed economia locale.

Il concetto di pianificazione a cui si ispira le legge regionale è quello improntato sulla concertazione tra soggetti pubblici e privati: Regione, enti locali e tutti i soggetti attivi sul territorio nei vari settori, in particolare  quelli economici.

La legge regionale n. 4/2000, infatti, è  complementare e operativamente integrata con la L.R. n. 18/99 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica” anch’essa recentemente approvata come il relativo Programma annuale degli interventi 2000.  

Gli strumenti d’azione individuati dalla legge n. 4/2000 sono quelli già in uso nel campo della pianificazione territoriale e ambientale, della programmazione socio economica e della progettazione  degli interventi. In particolare con il Programma Integrato lo scopo è     quello di sostenere una pianificazione e una programmazione integrata dello sviluppo turistico sul territorio in termini di iniziative, risorse e soggetti coinvolti.

Gli ambiti di intervento, oggetto del sostegno finanziario, sono le infrastrutture e le opere pubbliche aventi finalità turistica, diretta e indiretta,  nonché impianti e strutture turistico-ricettive,  ricreative e congressuali realizzate da Enti locali  e enti “no profit”.

La legge promuove, infine, la costituzione di una struttura esterna di supporto alla Direzione Regionale competente in materia di turismo per l’indirizzo, il coordinamento, il monitoraggio e la verifica delle iniziative realizzate e da realizzare.  

Data la natura pubblica delle iniziative promosse e sostenute dalla legge regionale i beneficiari sono i Comuni e i loro consorzi, le Comunità Montane, le Province e i consorzi pubblici  nonché gli enti “no profit”.  

Gli obiettivi, gli strumenti e le iniziative promosse dalla L.R. n. 4/2000 e le relative procedure per la loro attuazione sono definite, come stabilito dalla stessa legge, dal Piano triennale degli interventi 2000-2002  che costituisce l’oggetto del presente documento.

Il Piano triennale degli interventi 2000-2002 è così articolato:

1 a SEZIONE: Indirizzi e criteri.

 1.2 Finalità e Obiettivi generali, 1.3 Obiettivi specifici, 1.4 Strumenti e progetti di intervento, 1.5 Localizzazione degli interventi, 1.6 Requisiti e contenuti degli strumenti finanziabili,1.7 Tipologie di intervento finanziabili, 1.8 Criteri generali di valutazione, 1.9 Priorità, 1.10 Beneficiari, 1.11 Entità dei contributi, 1.12 Spese ammesse, 1.13 Spese non ammissibili, 1.14 Struttura di supporto, 1.15 Piano finanziario, 1.16 Effetti attesi, 1.17 Indicatori fisici e di impatto, 1.18 Programmazione annuale.

 2 a SEZIONE: Modalità di attuazione.

 2.1 Presentazione delle candidature, 2.2 Dossier di candidatura, 2.3 Valutazione delle candidature e formulazione della graduatoria di idoneità, 2.4 Realizzazione degli interventi, varianti, 2.5 Erogazione dei contributi, 2.6  Vincoli, rinunce e revoche, cumulo.

 1 a SEZIONE: Indirizzi e criteri.

 1.2 Finalità e Obiettivi generali

 Il Piano triennale 2000-2002 assume quali linee di azione principali le finalità perseguite dalla  L.R. n. 4/2000 ovvero:

- lo sviluppo dei territori a vocazione turistica;

- la rivitalizzazione dei territori turistici in declino;

- il miglioramento qualitativo dei territori turistici forti,

e individua, in armonia con quanto indicato dalla legge in materia di sostenibilità socio-economica e ambientale nonché di integrazione tra iniziativa pubblica e privata, anche in relazione alla programmazione definita ai sensi della L.R. n. 18/99 (*), i seguenti obiettivi generali:

- sviluppo, rafforzamento e qualificazione dei sistemi turistici locali;

- completamento, diversificazione  e equilibrio dell’offerta turistica locale;

- valorizzazione turistica integrata e sostenibile delle risorse locali,

da perseguire mediante:

a) la coerenza con i criteri di politica regionale in campo turistico, già individuati nella programmazione definita ai sensi della L.R. 18/99 (*), quali: contributo alla filiera produttiva turistica di riferimento, integrazione territoriale e socio-economica, effetto moltiplicatore, innovazione, esemplarità/trasferibilità.

b) attraverso gli strumenti di pianificazione, di programmazione e di progettazione promossi dalla legge in relazione agli ambiti di intervento definiti da quest’ultima.

(*)  L.R. 18/99 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica”, Programma annuale degli interventi.

1.3 Obiettivi specifici

Per quanto concerne la coerenza con i criteri di politica regionale turistica, di cui al precedente paragrafo 1.2, punto a), gli obiettivi generali di cui sopra  sono perseguiti attraverso i seguenti obiettivi specifici:

1. Contributo alla creazione, al potenziamento e alla qualificazione delle “filiere” che costituiscono il prodotto turistico locale al fine di sviluppare economie turistiche di sistema.

2. Sviluppo dell’iniziativa pubblica, in particolare sul fronte infrastrutturale, dei servizi e della sostenibilità ambientale, a sostegno delle attività turistico economiche al fine di favorire l’integrazione e la diversificazione del prodotto turistico locale;

3. Contributo alla generazione di ricadute socio-economiche delle attività turistiche locali attraverso il potenziamento infrastrutturale e della rete dei servizi turistici locali (effetto moltiplicatore).

4. Introduzione di elementi di innovazione nella programmazione e gestione delle attività territoriali, sia dal punto di vista  tecnologico, sia organizzativo, coerenti e funzionali con il prodotto turistico locale .

5.  Capacità di dar luogo a “modelli" di programmazione turistico territoriale esemplari e trasferibili ad altre realtà analoghe (anche in collegamento con l’obiettivo specifico 4).

1.4 Strumenti e progetti di intervento

In relazione agli obiettivi generali, per quanto concerne il sistema degli strumenti di programmazione, di pianificazione e di  progettazione, con riferimento agli ambiti di intervento  individuati dalla legge di cui  al precedente paragrafo 1.2, punto b), gli strumenti attivabili e i progetti di intervento realizzabili sono  qui di seguito descritti.

1.4.1 Strumenti

1. Valutazione preliminare d’impatto ambientale degli effetti diretti e indiretti della pianificazione e programmazione turistica d’area (art. 20, L.R. 40/98).

2. Studio di fattibilità finalizzato alla verifica preliminare delle potenzialità di sviluppo turistico del contesto locale, in relazione alle risorse ambientali, socio economiche e culturali e nel rispetto dello sviluppo sostenibile.

3. Programma integrato che, sulla base dello Studio di fattibilità, predisponga un quadro complessivo degli interventi, pubblici e privati, che si intendono promuovere per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo del turismo nella località  comprensivo delle azioni necessarie in materia di controllo degli impatti e della valutazione delle ricadute socio economiche e dell’uso sostenibile delle risorse.

4. Progettazione degli interventi in attuazione del Programma Integrato e coerente con i criteri di sostenibilità definiti da quest’ultimo nonché attenta alle problematiche di impatto ambientale.

1.4.2 Progetti di intervento

Progetti di intervento per la realizzazione di:

a) Infrastrutture per la fruizione di circuiti, percorsi e aree di sosta attrezzate, compreso l’acquisto di aree o immobili.

b) Riqualificazione ambientale di siti e aree rurali e urbane.

c) Impianti turistico-ricreativi e ricettivi, compreso l’acquisto di aree e immobili.

d) Impianti di risalita, piste da sci e impianti per lo sci di fondo.

e) Strutture congressuali e per attività di rilevanza turistica, compreso l’acquisto di aree immobili.

f) Impianti per la fruizione di aree lacuali e fluviali.

1.5 Localizzazione degli interventi

L’intero territorio regionale.

1.6 Requisiti e contenuti degli strumenti finanziabili

Gli strumenti di cui al precedente paragrafo 1.4.1, ai fini dell’ammissibilità al finanziamento,  dovranno rispondere ai seguenti requisiti e comprendere i contenuti qui di seguito descritti.

1.6.1 Valutazione preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.)

Come stabilito dall’art. 20 della L.R. n. 40 del 17/12/1998 “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”, la V.P.I.A. consiste in un insieme di informazioni relative all’analisi di compatibilità ambientale degli strumenti di pianificazione e di programmazione promossi ai vari livelli territoriali. Nel caso specifico si tratta di un’analisi di compatibilità riferita ai contenuti specifici dello Studio di Fattibilità e/o del Programma Integrato, descritti nei paragrafi successivi.

Ai fini dei finanziamenti previsti dalla L.R. n. 4/2000 e dal relativo Piano triennale 2000-2002, la V.P.I.A. è parte integrante, a seconda dei casi, dello Studio di Fattibilità e/o del Programma Integrato. In particolare la V.P.I.A. sarà compresa nello Studio di Fattibilità quando la verifica dei dati e degli effetti ambientali risulti determinante ai fini della selezione delle ipotesi alternative oggetto dello Studio; sarà invece compresa nel Programma Integrato quando non sia stata effettuata in sede di Studio di Fattibilità o quando il Programma Integrato necessiti un ulteriore approfondimento degli aspetti ambientali per la verifica di sostenibilità.

La V.P.I.A. contiene, in tutti i casi, le informazioni indicate nell’Allegato F della citata L.R. n. 40/98 a cui si rinvia per il dettaglio.

1.6.2 Studio di Fattibilità (S.d.F.)

In relazione all’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) lo Studio di Fattibilità è finalizzato alla formulazione di ipotesi alternative circa l’indirizzo strategico e le scelte progettuali che si intendono privilegiare nel rispetto della sostenibilità turistica nonché, a seguito di valutazioni comparative, alla scelta dell’ipotesi che si ritiene più idonea in funzione dei risultati attesi.

In sintesi, la valutazione finale dello S.d.F. dovrà dimostrare che l’ipotesi prescelta rappresenta il mezzo più efficace rispetto alle alternative possibili per raggiungere l’obiettivo di sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo del turismo locale perseguito.

Lo S.d.F. dovrà contenere in relazione alle ipotesi  progettuali considerate:

- un’analisi dei punti di forza e di debolezza del contesto di riferimento

- una valutazione delle condizioni di mercato della domanda e dell’offerta dei beni e dei servizi turistici prodotti;

- una valutazione degli aspetti organizzativi e attuativi (competenze, aspetti istituzionali e autorizzativi, risorse, tempi, ecc.)

- una valutazione della convenienza economica e sociale;

- la verifica preliminare di impatto ambientale (vedi paragrafo precedente).

Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento lo S.d.F. dovrà  essere predisposto quale documento preliminare alla successiva predisposizione e presentazione del Programma Integrato o dei singoli “progetti unitari di intervento”;  secondo i casi, lo S.d.F riguarderà ipotesi alternative di Programmi Integrati o di “progetti unitari di intervento” (vedi paragrafo  1.6.3).  

1.6.3 Programma Integrato (P.I.) e Progetti unitari di intervento

Il Programma Integrato è finalizzato a definire il quadro complessivo degli interventi, pubblici e privati, che si intendono promuovere sul territorio per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo del turismo locale.

Sono ammissibili al finanziamento esclusivamente i Programmi Integrati predisposti e presentati dai soggetti pubblici di cui  al paragrafo 1.10.1.

Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento il Programma Integrato dovrà preliminarmente e obbligatoriamente essere preceduto dalla presentazione dello Studio di Fattibilità, redatto secondo le indicazioni fornite al paragrafo 1.6.2, e dalla relativa valutazione di idoneità positiva di quest’ultimo da parte della Regione Piemonte.

I Programmi Integrati sono caratterizzati dall’insieme correlato di diverse tipologie di intervento, dalla presenza di più operatori, dal concorso di risorse pubbliche e private, dalla dimensione tale da incidere sull’economia e sui livelli di offerta turistica locale nonché sull’assetto ambientale complessivo.

Il P.I. contiene l’indicazione e la descrizione funzionale, in relazione all’obiettivo perseguito, degli interventi promossi direttamente dall’ente pubblico proponente (sia quelli di cui si chiede il finanziamento ai sensi della L.R. n. 4/2000, sia quelli la cui attuazione si avvale di altre risorse o il cui livello di progettazione è ancora iniziale) nonché degli interventi promossi da altri soggetti (imprese, enti “no profit”, privati, ecc.) di cui è prevista, o è in corso, l’attuazione nell’arco temporale considerato dallo stesso Programma. Per quanto concerne gli interventi da comprendere nel P.I. di iniziativa privata si precisa che, oltre agli interventi in corso o di certa  realizzazione, potranno essere indicati anche quelli il cui livello di elaborazione progettuale sia ancora iniziale e/o siano stati semplicemente segnalati da detti soggetti a seguito di un invito pubblico (es. “manifestazione di interesse”), a tal scopo emanato dall’ente pubblico proponente il Programma Integrato. Infine, tra gli interventi di iniziativa privata da comprendere nel P.I. dovranno obbligatoriamente essere indicati  quelli per i quali sia stato richiesto un finanziamento ai sensi della L.R. 18/99 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica” e/o in applicazione di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari.  

Di tali interventi il Programma Integrato dovrà:

- descrivere la strategia adottata dal Programma Integrato in funzione dell’obiettivo perseguito dimostrandone l’efficacia in relazione ai risultati dello Studio di fattibilità;

- descrivere gli elementi su cui si fonda l’integrazione del Programma in termini di soggetti e risorse coinvolte (naturali, culturali, economiche, sociali, ecc);

- descrivere le iniziative assunte e che si intendono assumere per creare reali forme di partenariato tra i diversi “attori” coinvolti e coinvolgibili;

- descrivere il grado di correlazione tra gli interventi in funzione dell’obiettivo perseguito;

- giustificare la scelta degli interventi di iniziativa pubblica anche in relazione ai risultati dello S.d.F.;

- evidenziare gli interventi promossi e/o realizzati da enti “no profit” in campo turistico ai sensi del presente Piano triennale.

- evidenziare gli interventi promossi e/o realizzati da piccole e medie imprese e enti “no profit” in campo turistico compresi (o di cui è stata chiesta l’ammissione) nella programmazione regionale in attuazione della L.R. 18/99 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica”, in particolare nel Programma annuale degli interventi e/o ai sensi di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari;

- fornire i dati di massima localizzativi,  tipologici, tecnici, funzionali ed economici dei progetti di intervento pubblici e privati;

- descrivere e dove possibile quantificare le ricadute socio-economiche sulla collettività locale.

- descrivere le soluzioni adottate al fine del controllo degli impatti connessi con le attività turistiche promosse e della mitigazione degli effetti negativi  sull’ambiente delle attività già esistenti;

- fornire un cronoprogramma dei tempi di attuazione del P.I. con riferimento ai singoli progetti di intervento previsti;

- fornire un bilancio economico complessivo del Programma con particolare dettaglio ai dati finanziari (fonti di finanziamento) relativi agli interventi di iniziativa dell’ente pubblico proponente il P.I.

Il Programma Integrato può essere costituito, in alternativa, anche dalla “progettazione di interventi unitari” di particolare rilevanza territoriale e/o caratterizzati da una marcata sostenibilità turistica. Come per il Programma Integrato anche i “progetti di intervento  unitari” devono essere preliminarmente e obbligatoriamente preceduti dallo Studio di Fattibilità, redatto secondo le indicazioni fornite al paragrafo 1.6.2, e dalla relativa valutazione di idoneità positiva di quest’ultimo da parte della Regione Piemonte.

1.6.4 Progettazione degli interventi

I progetti di intervento forniscono gli elementi di dettaglio tecnico progettuale relativamente agli interventi compresi nel Programma Integrato ai fini dell’eventuale finanziamento per la  loro realizzazione e, laddove presentino le caratteristiche  descritte al paragrafo precedente, possono essere definiti “progetti di intervento unitari” ai sensi del presente Piano triennale. Anche i “progetti di intervento unitari” sono costituiti dagli elaborati di dettaglio tecnico progettuale ai fini della loro realizzazione ed eventuale finanziamento.

Tutti i progetti di intervento e i “progetti unitari di intervento” che prevedano, successivamente alla realizzazione, la gestione di attività sia in forma diretta, sia indiretta, dovranno obbligatoriamente essere corredati da uno specifico “piano di gestione”.

Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento, il livello di elaborazione dei progetti di intervento (compresi quelli “unitari”) predisposti dai soggetti pubblici è quello di “progettazione definitiva” ai sensi della L. 109/94 e s.m.i.  Nel caso di enti “no profit” il livello di progettazione richiesto è assimilato, in termini di dettaglio progettuale, a quello di “progettazione definitiva” previsto per i soggetti pubblici.

1.7 Tipologie di intervento finanziabili

In relazione ai progetti di intervento di cui al paragrafo 1.4.2 le tipologie di intervento realizzabili e ammissibili al finanziamento nell’ambito del Piano triennale 2000-2002 sono le seguenti.

- Nei casi di progetti di intervento anche “unitari”, di cui al paragrafo 1.4.2 lettere a, c, e, sono ammesse le seguenti tipologie: nuova costruzione (anche mediante demolizione dell’esistente), ampliamento, potenziamento tecnico, recupero e ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente sia già destinato a usi turistici ma in disuso, sia destinato ad altri usi, nel rispetto delle norme urbanistiche locali vigenti. Tra le tipologie ammissibili nell’ambito dei progetti riferiti alle lettere a, c (oltre a quelle esplicitamente indicate e connesse con le tipologie di cui al paragrafo 1.4.2 lettere a, c) sono comprese altresì quelle finalizzate alla valorizzazione e alla conoscenza dei caratteri storici, culturali e tradizionali tipici dell’area (es: centri di documentazione). Nell’ambito di tali tipologie sono altresì ammessi lavori e opere collegate a tali interventi funzionali alla riduzione dell’impatto dovuto alla presenza del traffico automobilistico. Per quanto concerne i progetti di intervento di cui alle lettere a, c, nei casi in cui i progetti ammessi al finanziamento prevedano, nella fase successiva alla realizzazione delle opere, attività la cui gestione sia demandata a terzi, l’affidamento di quest’ultima da parte del soggetto beneficiario del contributo dovrà essere effettuata a prezzi di mercato, nel rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia.    

- Nei casi di progetti di intervento anche “unitari”, di cui al paragrafo 1.4.2, lettera b (interventi finalizzati alla valorizzazione dei luoghi e delle aree urbane e rurali di interesse turistico) sono ammissibili al finanziamento:  lavori e opere di arredo urbano compresi i lavori di ripavimentazione stradale e di illuminazione pubblica se finalizzati al recupero dei caratteri storico-urbani propri della località e alla mitigazione degli impatti; lavori e opere in attuazione di “Piani del colore” approvati; realizzazione di parcheggi esclusivamente se collegati ad una delle tipologie precedenti o la cui funzione turistica prevalente  sia comprovata e documentata; realizzazione di aree e servizi di accoglienza turistica. Nell’ambito di tali tipologie sono altresì ammessi lavori e opere collegate a tali interventi funzionali alla riduzione dell’impatto dovuto alla presenza del traffico automobilistico. Sono esclusi dall’ammissibilità al finanziamento anche se connessi con gli interventi prima descritti i lavori e le opere relative alla realizzazione o al rifacimento di: reti fognarie, impianti e reti di distribuzione idrica, energetica, ecc., impianti di depurazione e smaltimento, opere di riassetto idrogeologico e forestale.

- Per quanto concerne i progetti di intervento anche “unitari”, di cui al paragrafo 1.4, lettera d, l’ammissibilità al finanziamento riguarda: la realizzazione di nuovi impianti di risalita; la sostituzione  di  impianti di risalita esistenti e gli interventi di adeguamento tecnico; la realizzazione delle strutture complementari e di servizio all’area sciabile compresi gli impianti di innevamento artificiale; la realizzazione di nuove piste da sci, l’estensione e il miglioramento tecnico in materia di sicurezza delle piste esistenti; la realizzazione di nuovi impianti di sci di fondo comprensivi di piste e di strutture complementari di servizio alla fruizione dell’impianto nonché il potenziamento e il miglioramento in materia di sicurezza degli impianti di  sci di fondo esistenti. Gli interventi proposti nell’ambito di tali tipologie dovranno risultare compatibili con le normative di tutela e salvaguardia del territorio vigenti e con le caratteristiche ambientali dei luoghi nonché  finalizzati alla mitigazione degli impatti e al mantenimento o al recupero dei caratteri originali naturali dei luoghi. Nell’ambito di tali tipologie sono altresì ammessi lavori e opere collegate a tali interventi funzionali alla riduzione dell’impatto dovuto alla presenza del traffico automobilistico. Nei casi in cui gli interventi ammessi al finanziamento prevedano, nella fase successiva alla realizzazione delle opere, attività la cui gestione sia demandata a terzi, l’affidamento di quest’ultima da parte del soggetto beneficiario del contributo dovrà essere effettuata a prezzi di mercato, nel rispetto delle norme e procedure vigenti in materia.   

- Per le tipologie di cui al paragrafo 1.4, lettera f gli interventi ammissibili al finanziamento riguardano: sistemazione dei lungo lago e lungo fiume nelle aree urbane; sistemazione delle sponde lacuali e fluviali anche ai fini della balneazione e della pratica di attività ricreative e sportive compatibili con le caratteristiche ambientali dei luoghi; realizzazione di strutture per il tempo libero, l’accoglienza e il ristoro; la realizzazione di attracchi, porti, pontili e strutture per la nautica ivi compresi ricoveri e impianti per lo sviluppo degli sport acquatici.  Gli interventi proposti nell’ambito di tali tipologie dovranno risultare compatibili con le normative di tutela e di salvaguardia del territorio vigenti e con le caratteristiche ambientali dei luoghi nonché finalizzati alla mitigazione degli impatti e al mantenimento o al  recupero dei caratteri originali naturali. Nell’ambito di tali tipologie sono altresì ammessi lavori e opere collegate a tali interventi funzionali alla riduzione dell’impatto dovuto alla presenza del traffico automobilistico. Nei casi in cui gli interventi ammessi al finanziamento prevedano, nella fase successiva alla realizzazione delle opere, attività la cui gestione sia demandata a terzi, l’affidamento di quest’ultima da parte del soggetto beneficiario del contributo dovrà essere effettuata a prezzi di mercato, nel rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia.    

1.8    Criteri generali di valutazione

1.8.1 Valutazione degli strumenti

Gli strumenti di cui ai paragrafi 1.6.2 Studio di fattibilità e 1.6.3 Programma Integrato, comprensivi della Verifica Preliminare di Impatto Ambientale (V.P.I.A.) di cui al paragrafo 1.6.1, saranno valutati in relazione alla conformità con le linee di azione della L.R. n. 4/2000 e con  gli obiettivi nonché quanto  previsto dal presente Piano triennale in materia di pianificazione e programmazione turistica locale e sostenibilità.

In particolare, con riferimento ai criteri generali di cui sopra, per ognuno di detti strumenti saranno utilizzati i seguenti criteri specifici.

- Valutazione dello Studio di fattibilità

- completezza dell’analisi del contesto locale (esame dei punti di forza e dei punti di debolezza in relazione ai problemi e alle potenzialità turistiche della località);

- validità dell’analisi della domanda e dell’offerta turistica;

- credibilità delle ipotesi programmatiche e/o progettuali alternative considerate;

- completezza e grado di approfondimento degli aspetti organizzativi e attuativi concernenti le ipotesi considerate;

- dimostrata validità dell’ipotesi programmatica e/o progettuale scelta in relazione all’obiettivo perseguito;

- coerenza e qualità della V.P.I.A.

- Valutazione del Programma Integrato

(Il P.I. potrà essere presentato, ai fini del finanziamento, e quindi valutato solo se preceduto dalla presentazione e dalla relativa valutazione di idoneità positiva dello Studio di Fattibilità).

- coerenza del Programma con l’obiettivo di sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo scelto in relazione al principio di sostenibilità turistica;

- qualità e efficacia della strategia proposta in relazione ai risultati dello Studio di Fattibilità;

- capacità di tradurre operativamente il principio di integrazione tra soggetti, risorse e interventi;

- adeguatezza delle modalità adottate per la formazione del Programma Integrato al fine di garantire l’informazione e la partecipazione dei diversi soggetti affinché si realizzi l’integrazione prevista e il raggiungimento dell’obiettivo;

- metodologia generale proposta con  particolare riguardo alla coerenza interna delle iniziative previste sul territorio considerato, all’adozione di procedure credibili e strumenti idonei di coordinamento e gestione del Programma.

- coerenza e qualità della V.P.I.A.

- efficacia del rapporto costi-benefici.

- tempi previsti per l’attuazione del P.I.

- contributo all’economia turistica della località in termini di aumento dei flussi e delle presenze;

- miglioramento della qualità ambientale e della sostenibilità turistica;

- elevato grado di fattibilità del Programma, in particolare sul fronte autorizzativo (idoneità tecnico-urbanistica, tempi) e finanziario;

- collegamento (filiera) con altre iniziative proposte e positivamente considerate sia ai sensi del presente Programma triennale, sia in attuazione della programmazione regionale ai sensi della L.R. 18/99 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica”;

- sinergia con altre iniziative di programmazione regionale e sovralocale (Accordi di programma, Patti territoriali, Progetti integrato di sviluppo turistico ai sensi del DOC.U.P 97-99, obiettivo 2, ecc.);

- collegamento (filiera) con altre iniziative proposte e positivamente considerate in attuazione di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari;

- occupazione diretta e indiretta determinata dal Programma Integrato.

- creazione di nuovi servizi turistici e di nuove imprese.

- un elevato grado di innovazione progettuale e tecnica;

- una elevata possibilità di trasferibilità del modello di programmazione adottato.

- possibilità di dare ampia diffusione ai risultati del Programma.

1.8.2 Valutazione dei progetti di intervento

 La realizzazione dei progetti di intervento compresi nei Programmi Integrati e dei “progetti unitari di intervento”, di cui al paragrafo 1.6.3, potrà essere ammessa a finanziamento solo se il Programma Integrato di appartenenza e lo Studio di Fattibilità di riferimento siano stati giudicati idonei sulla base dei criteri di cui al precedente paragrafo 1.8.1. (per i “progetti unitari di intervento” è richiesta esclusivamente l’idoneità dello Studio di Fattibilità).

I progetti di intervento e i “progetti unitari di intervento” riferiti alle tipologie di cui al paragrafo 1.7, saranno valutati alla luce della dimostrata coerenza con gli indirizzi programmatici della legge regionale n. 4/2000 in materia di sviluppo, rivitalizzazione e miglioramento qualitativo delle aree turistiche regionali, da promuovere secondo il principio della sostenibilità  ambientale e socio-economica nonché con gli obiettivi e i contenuti del Piano triennale 2000-2002.

In particolare per la valutazione di tali elementi saranno utilizzati i seguenti criteri generali:

- Qualità complessiva del progetto.

- Coerenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi generali e specifici del Piano triennale 2000-2003.

- Occupazione diretta generata dal progetto nella fase di realizzazione.

- Occupazione generata dal progetto nella fase di gestione (nei casi previsti).

- Contributo allo sviluppo di nuove attività in particolare da parte dei giovani.

- Metodologia generale proposta (in relazione agli strumenti adottati, par. 1.4.1 e 1.6.)

- Sostenibilità ambientale e socio economica della proposta  progettuale.

- Contributo della proposta progettuale, in relazione all’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione,  miglioramento qualitativo) anche in termini di “bilancio” dell’intervento sia in valore assoluto (efficienza), sia rispetto al valore aggiunto che apporta al contesto locale (efficacia).

- Contributo alla caratterizzazione del prodotto turistico locale.

- Qualità della proposta progettuale in relazione ai costi di manutenzione e di gestione successiva (se prevista).

1.9  Priorità

 La valutazione dei progetti di intervento inerenti le tipologie di intervento di cui ai paragrafi 1.4.2  e  1.7, sarà svolta considerando i seguenti ordini di priorità:

1.9.1   coerenza con criteri specifici (definiti in relazione ai criteri generali di cui al paragrafo 1.8.2);

1.9.2    tipologie;

1.9.3   ambiti  territoriali di intervento.

1.9.1 Coerenza con criteri specifici

 In relazione ai criteri generali di valutazione, di cui al precedente paragrafo 1.8.2, verrà data precedenza  alla realizzazione di progetti di intervento anche “unitari” sulla base dei seguenti criteri specifici:

- grado di fattibilità del progetto (livello di definizione progettuale, sostenibilità  finanziaria, idoneità tecnico-urbanistica, tempi);

- caratteri tecnici, qualitativi e funzionali della tipologia di intervento proposta, in particolare rispetto alla capacità di soddisfare l’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione,  miglioramento qualitativo) nel rispetto della sostenibilità ambientale e socio-economica.

- grado di innovazione e di qualità progettuale con particolare riferimento alle soluzioni adottate in materia di impatto ambientale e di recupero dei caratteri originari dei luoghi sia naturali, sia storico-culturali.

- inserimento del progetto nel quadro di pianificazione turistica definito dalla L.R. n. 4/2000 (V.P.I.A. + S.d.F. + P.I.).

- collegamento (filiera) con altri interventi proposti e positivamente considerati nella programmazione regionale in attuazione del presente Piano triennale e della L.R. 18/99 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica” (Programma annuale degli interventi).

- sinergie con altre iniziative di programmazione regionale e sovralocale (Accordi di programma, Patti territoriali, Progetti integrati di sviluppo turistico ai sensi del DOC.U.P 97-99, obiettivo 2, ecc.);

- collegamento (filiera) con altri interventi proposti e positivamente considerati in attuazione di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari;

- qualità e operatività del “piano di gestione” proposto (nei casi in cui l’intervento preveda, successivamente alla realizzazione, la gestione diretta o indiretta di attività );

- elevato grado di esemplarità e trasferibilità.

I progetti di intervento che a seguito della valutazione effettuata mediante i criteri sopra indicati (generali e specifici) non raggiungano la soglia minima (punteggio minimo) stabilita dalle specifiche “Procedure di valutazione” saranno giudicati non idonei e pertanto non ammissibili al finanziamento.

1.9.2. Tipologie.

In relazione alle tipologie di intervento finanziabili, di cui al paragrafo 1.4.2 e 1.7 verrà data precedenza alla realizzazione di progetti di intervento anche “unitari” appartenenti alle tipologie sotto indicate, secondo il seguente ordine di priorità:

- Interventi di cui al paragrafo 1.4.2, lettere c, e, realizzati attraverso il recupero e il restauro di immobili di riconosciuto valore storico-architettonico e artistico dalle normative nazionali e regionali, dai P.R.G.C. (art. 24 L.R. 56/77 e s.m.i.) nonché dai programmi specifici della Direzione Regionale Beni Culturali purché in armonia con la normativa vigente. La precedenza è analogamente accordata agli interventi di cui alle lettere a, b, f, che interessino, anche parzialmente, tali tipologie di immobili e di intervento.

- Interventi di cui al paragrafo 1.4.2, lettere c, e, realizzati mediante il recupero e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente, sia già destinato ad attività turistiche ma in disuso, sia destinato ad altri usi nel rispetto delle norme urbanistiche locali vigenti. La precedenza è analogamente accordata agli interventi di cui alle lettere a, b, f, che interessino, anche parzialmente, tali tipologie di immobili e di intervento.

- Interventi di cui al paragrafo 1.4.2, lettera a, realizzate nelle aree parco regionali, cosi come definite dalla L.R. n. 12/90.

- Interventi di cui al paragrafo 1.4, lettera b, realizzati nelle aree di  centro storico, secondo la perimetrazione definita dagli strumenti urbanistici comunali.  

- Interventi di cui al paragrafo 1.4, lettera f, realizzati nelle aree di  centro abitato, così come definite dagli strumenti urbanistici comunali.

1.9.3  Ambiti territoriali di intervento.

In relazione agli ambiti territoriali di intervento verrà data precedenza alla realizzazione di quelle proposte progettuali che, avendo ottenuto sulla base dei criteri sopra definiti una  valutazione (punteggio) superiore alla soglia indicata dalle specifiche “Procedure di valutazione degli interventi”, siano localizzate nei Comuni:

- facenti parte di Comunità Montane;

- non compresi nelle aree definite dalla programmazione  comunitaria vigente in materia di  fondi strutturali per analoghe iniziative.

1.10      Beneficiari

1.10.1.  Comuni o loro consorzi, Comunità Montane, Province e consorzi pubblici, per le iniziative di cui ai paragrafi 1.4.1 Strumenti e 1.4.2. Progetti di intervento (anche “unitari”).

1.10.2. Enti “no profit” per le iniziative di cui ai paragrafi 1.4.1 Strumenti (con la sola esclusione del Programma Integrato), e 1.4.2. Progetti di intervento (anche “unitari”).

1.11  Entità dei contributi

Per la predisposizione degli Strumenti e la realizzazione dei Progetti  di intervento anche “unitari” ritenuti idonei, descritti ai paragrafi 1.4.1 e 1.4.2 del presente Piano  triennale 2000-2002, la Regione Piemonte sulla base delle risorse disponibili e nel rispetto delle norme vigenti in materia di concessione di contributi e di regolamentazione delle attività turistiche concederà:

A. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al paragrafo 1.10.1 e 1.10.2, fino alla misura massima del 100% della spesa ritenuta ammissibile e, comunque, entro il limite di contribuzione massimo di Lire 100.000.000, per la predisposizione di Studi di fattibilità, così come definiti al paragrafo 1.6.2, compresi i casi in cui gli Studi contengano la “Valutazione preliminare di impatto ambientale” di cui  al paragrafo 1.6.1.

B. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al paragrafo 1.10.1, fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile e comunque entro il limite massimo di contribuzione di Lire 100.000.000, per la predisposizione di Programmi Integrati, compresi i casi in cui i Programmi Integrati contengano la “Valutazione preliminare di impatto ambientale” di cui  al paragrafo 1.6.1.

C. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui ai paragrafi 1.10.1 e 1.10.2, fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile, per la realizzazione di progetti di intervento e di “progetti unitari di intervento”, così come definiti ai paragrafi 1.6.3. e 1.6.4, inerenti le tipologie di cui  ai paragrafi 1.4.2 e 1.7. La spesa minima ammissibile è di Lire 500.000.000. con un limite massimo di contribuzione di Lire 10.000.000.000. per la realizzazione di progetti compresi nei Programmi Integrati ritenuti idonei; la spesa minima ammissibile è invece di Lire 200.000.000. con un limite massimo di contribuzione di Lire 6.000.000.000. per la realizzazione deii “progetti unitari di intervento” il cui Studio di Fattibilità sia stato ritenuto idoneo.

La spesa ammissibile è computata al lordo dell’I.V.A., salvo i casi in cui la stessa possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario;  tali casi devono essere obbligatoriamente segnalati dal beneficiario al momento della domanda di contributo.

1.12 Spese ammesse

Per gli Strumenti e i Progetti di intervento predisposti e realizzati dai soggetti di cui ai paragrafi 1.10.1 e 1.10.2  le spese ammissibili sono le seguenti:

- spese  inerenti lo svolgimento di consulenze finalizzate alla predisposizione degli Strumenti di cui al paragrafo 1.4.1

- lavori e opere edili compresi gli impianti tecnici; acquisto di terreni e immobili connesso con la realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento dal presente Piano Triennale 2000-2002, computato nella misura del 10% dell’investimento complessivo; forniture di arredi e attrezzature, comprese quelle di natura informatica, funzionali alla realizzazione dei progetti di intervento; spese tecniche di progettazione.

Ai fini dell’ammissibilità ai contributi e al riconoscimento delle relative spese, gli incarichi di consulenza inerenti la predisposizione degli Strumenti di cui al paragrafo 1.4.1 (prodromi alla presentazione dei progetti di intervento e dei “progetti unitari di intervento”) dovranno risultare assegnati successivamente al 29 febbraio 2000; di conseguenza anche l’approvazione formale dei progetti definitivi da parte dei soggetti di cui ai paragrafi 1.10.1 e 1.10.2 dovrà risultare successiva a tale data ai fini dell’ammissibilità ai contributi e al riconoscimento delle relative spese.

Il rispetto di tale obbligo sarà oggetto di specifica verifica da parte degli uffici regionali competenti (vedi 2^ Sezione, Modalità di attuazione, par. 2.3.1) anche mediante la richiesta di ulteriore documentazione a quella obbligatoriamente indicata a corredo delle istanze presentate.

In tutti i casi non potranno essere oggetto di  contributo lavori e opere iniziate prima della data sopra indicata ancorché connesse con la realizzazione degli interventi ammessi a contributo ai sensi del presente Piano Triennale 2000-2002.

1.13  Spese non ammissibili

 Tutte quelle non comprese tra quelle ammissibili. In particolare:

- l’I.V.A.  che può essere recuperata, rimborsata o compensata in qualche modo dal beneficiario;

- le spese inerenti l’acquisto di attrezzature di “corredo” quali: utensili e altri oggetti similari; tovaglie, biancheria varia, stoviglie (nelle strutture ricettive e di accoglienza turistica).

1.14  Struttura di supporto

In relazione ai Progetti di intervento, di cui al paragrafo 1.4.2, la Giunta  regionale potrà costituire una struttura esterna di supporto organizzativo alla Direzione regionale  Turismo, Sport, Parchi, per l’indirizzo, il coordinamento, il monitoraggio e la verifica delle strutture realizzate da realizzare in attuazione  dei progetti di intervento e dei “progetti unitari di intervento”.  

1.15  Piano finanziario

1.15.1  Il finanziamento del Piano triennale 2000-2002  è pari, per il biennio 2000-2001, a Lire 60.000.000.000.= equamente ripartiti in Lire 30.000.000.000.= per l’anno 2000 e in Lire 30.000.000.000.= per l’anno 2001. Alla definizione dello stanziamento per l’anno 2002 si provvederà  in sede di  approvazione del prossimo bilancio pluriennale regionale.

1.15.2 L’articolazione della dotazione finanziaria  pari a Lire 60.000.000.000.= per il biennio 2000-2001 è la seguente:

- per la predisposizione degli strumenti descritti ai paragrafi 1.6.1, 1.6.2 e 1.6.3, ritenuti idonei: Lire 2.000.000.000.= equamente ripartiti negli anni 2000 e 2001;

- per la realizzazione dei progetti di intervento e dei “progetti unitari di intervento”, riferiti alle tipologie  definite al paragrafo 1.7, ritenuti idonei: Lire 56.000.000.000= equamente ripartiti negli anni 2000 e 2001;

- per la costituzione e il funzionamento della Struttura di supporto di cui al paragrafo 1.14. :  Lire 2.000.000.000.= equamente ripartiti negli anni 2000 e 2001.

Il Piano annuale di attuazione stabilirà, nell’ambito della dotazione finanziaria relativa agli strumenti, la ripartizione delle quote di risorse da destinare al finanziamento degli Studi di Fattibilità e ai Programmi Integrati.

Nel caso in cui non risulti possibile esaurire gli importi  destinati dal presente Piano Finanziario ad ognuna delle tipologie finanziabili (strumenti, interventi, struttura di supporto) si potrà procedere ad una diversa ripartizione delle risorse disponibili, al fine di ottimizzarne l’uso e  garantire il finanziamento del  numero massimo di iniziative idonee.

1.16  Effetti attesi

Potenziamento e qualificazione della dotazione infrastrutturale e dei servizi turistici locali; miglioramento della qualità ambientale urbana e rurale; aumento del n° di impianti e di opportunità turistico ricreative; incremento, potenziamento e qualificazione dei bacini sciistici e degli impianti di sci di fondo; qualificazione e incremento della dotazione di servizi turistici per la fruizione delle sponde fluviali e lacustri; aumento occupati diretti e indiretti; incremento delle presenze turistiche e dell’interscambio culturale; recupero del patrimonio edilizio; valorizzazione e tutela del patrimonio architettonico di pregio; miglioramento dell’ambiente costruito; riduzione degli effetti derivanti dalle presenze turistiche nelle località della Regione.

1.17  Indicatori fisici e di impatto

Ai fini della valutazione del presente Piano triennale saranno utilizzati i seguenti indicatori:

- N° impianti turistico ricreativi e ricettivi  nuovi e riqualificati.

- N° opere di qualificazione urbana e rurale.

- N° strutture congressuali  nuove e riqualificate.

- N° impianti di risalita nuovi e riqualificati.

- N° interventi di fruizione delle sponde fluviali e lacustri.

- N° interventi aventi ricadute dirette nella riduzione degli impatti ambientali.

- N° nuovi posti di lavoro a regime

- N° interventi di riuso turistico del patrimonio immobiliare esistente.

-  N° interventi di restauro e di recupero del patrimonio architettonico di pregio.

1.18 Programmazione annuale

In conformità con gli obiettivi, i criteri, le priorità e le modalità previste dal presente Piano triennale 2000-2002 sarà predisposto e approvato dalla Giunta regionale, entro il 31 ottobre di ciascun anno, il Piano annuale di attuazione.

Il Piano annuale, nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 4/2000, potrà aggiornare e integrare il Piano triennale 2000-2002, in particolare per quanto riguarda le tipologie di intervento finanziabili, le priorità, le spese minime ammissibili e i massimali di contribuzione (salvo quelli specificati dalla stessa L.R. n. 4/2000),  l’articolazione del Piano finanziario, la documentazione richiesta, i tempi di presentazione e di valutazione delle istanze.

2 a SEZIONE: Modalità di attuazione

2.1 Presentazione delle candidature

Le candidature riferite alle iniziative di cui al paragrafo 1.4 (Strumenti e Progetti di intervento) dovranno essere presentate entro i termini di scadenza qui di seguito indicati.

Con riferimento alla programmazione annuale di cui al paragrafo 1.18, 1^ Sezione, ciascun Piano annuale di attuazione  potrà stabilire, in relazione a specifiche e motivate esigenze, scadenze diverse da quelle indicate dal presente Piano triennale 2000-2002.

- Studi di Fattibilità (comprensivi di V.P.I.A) relativi ai Programmi Integrati: entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.)  del Piano annuale di attuazione.

- Studi di Fattibilità (comprensivi di V.P.I.A) relativi ai Progetti unitari di intervento: entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.)  del Piano annuale di attuazione.

- Programmi Integrati (ed eventuale V.P.I.A se non già contemplata nello S.d.F.) comprensivi dei progetti di intervento: entro 120 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della graduatoria relativa agli Studi di Fattibilità di riferimento (se questi ultimi risultano idonei).

- Progetti unitari di intervento:  entro 90 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della graduatoria di idoneità relativa agli Studi di Fattibilità di riferimento (se questi ultimi risultano idonei).

Le candidature dovranno essere presentate, mediante un apposito Dossier, alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica e Interventi comunitari in materia turistica, Via Magenta, 12 - 10128 TORINO, che effettuerà altresì la valutazione delle proposte .

Nei casi previsti i documenti costituenti la candidatura dovranno risultare in regola con le norme vigenti in materia di imposta di bollo (D.M. 20/8/92).

La gestione dei contributi, una volta assegnati ai beneficiari, sarà demandata alla Finpiemonte S.p.A., Galleria San Federico, 54 - TORINO, ente strumentale della Regione Piemonte.

2.2 Dossier di candidatura

Il Dossier di candidatura dovrà essere presentato utilizzando la modulistica predisposta allo scopo dalla Regione Piemonte e, a seconda del finanziamento richiesto, comprenderà obbligatoriamente i documenti qui di seguito descritti.

2.2.1 Per ogni tipo di finanziamento richiesto il Dossier di candidatura dovrà contenere:

- Domanda di finanziamento da parte del legale rappresentante dell’Ente richiedente (soggetti di cui ai paragrafi 1.10.1 e 1.10.2, 1^ Sezione) accompagnata dalla deliberazione dell’organo esecutivo che propone l’istanza.  

La domanda di finanziamento dovrà contenere le seguenti informazioni:

- informazioni sul richiedente;

- indicazione dell’obiettivo (sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo);

- denominazione del contenuto dell’istanza (secondo i casi: dello S.d.F.; del P.I. e relativi progetti di intervento; del “progetto unitario di intervento”);

- indicazione dei documenti che compongono il Dossier di candidatura;

- natura del richiedente;

- costo totale e (nei casi dovuti) costi parziali nonché  contributo/i  richiesti;

- localizzazione (secondo i casi: dello S.d.F; del P.I. e relativi progetti di intervento; del “progetto unitario”);

- tipologia/e turistica oggetto dell’istanza;

- responsabile incaricato (se diverso dal legale rappresentante);

- responsabile tecnico;

- dichiarazione ai fini riconoscimento I.V.A.

2.2.2 Per la richiesta di finanziamento relativa agli Studi di Fattibilità, oltre alla Domanda di cui al precedente paragrafo 2.2.1, il Dossier di candidatura dovrà comprendere:

- Studio di Fattibilità, redatto conformemente a quanto indicato al paragrafo 1.6.2, 1^ Sezione, corredato della Verifica preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.), se non esplicitamente prevista nel successivo Programma Integrato per le ragioni di cui al paragrafo 1.6.1, 1^ Sezione nonché svolta secondo le indicazioni di cui allo stesso paragrafo. Allo S.d.F. dovrà essere allegato il provvedimento di incarico e il relativo disciplinare o contratto relativo all’affidamento della consulenza per la redazione dello stesso S.d.F.

2.2.3 Per la richiesta di finanziamento relativa ai Programmi Integrati e alla realizzazione dei progetti di intervento in esso compresi, oltre alla Domanda di cui al precedente paragrafo 2.2.1, il Dossier di candidatura dovrà comprendere:

- Programma Integrato, redatto conformemente a quanto indicato al paragrafo 1.6.3, 1^ Sezione, corredato della Verifica preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.), se non già compresa nello  Studio di Fattibilità precedentemente presentato e giudicato idoneo, svolta secondo le indicazioni di cui al paragrafo 1.6.1, 1^ Sezione. Al Programma Integrato dovrà essere allegato il provvedimento di incarico e il relativo disciplinare o contratto relativo all’affidamento della consulenza per la redazione dello stesso P.I.

- Progetto/i di intervento costituiti da: Relazione generale dell’intervento (da redigere utilizzando l’apposita modulistica), elaborati tecnico-progettuali definitivi (conformi a quanto stabilito dalla Legge 109/94 e s.m.i.).

2.2.4 Per la richiesta di finanziamento relativa alla realizzazione dei “progetti unitari di intervento”, il cui preliminare Studio di fattibilità comprensivo di V.P.I.A.  sia stato giudicato idoneo, oltre alla Domanda di cui al precedente paragrafo 2.2.1 il Dossier di candidatura dovrà comprendere:

- Progetto unitario di intervento costituito da: Relazione generale dell’intervento (da redigere utilizzando l’apposita modulistica), elaborati tecnico-progettuali definitivi (conformi a quanto stabilito dalla Legge 109/94 e s.m.i.).

2.2.5 Relazione generale

La Relazione generale richiesta per i progetti di intervento e per i “progetti unitari di intervento” dovrà contenere una descrizione completa e articolata dell’intervento organizzata secondo l’ordine illustrato nei seguenti punti:

- premessa;

- descrizione degli obiettivi specifici dell’intervento rispetto agli obiettivi generali;

- previsione dei risultati attesi in coerenza con gli obiettivi generali;

- occupazione nella fase di realizzazione e gestione dell’intervento;

- discussione critica delle soluzioni adottate rispetto agli obiettivi;

- fasi di lavoro e descrizione delle attività programmate per la realizzazione dell’intervento;

- descrizione dei tempi (tabella dei tempi) suddivisa secondo le fasi di lavoro e le attività programmate;

- un capitolo dedicato agli aspetti finanziari contenente un bilancio finanziario dell’intervento suddiviso per fasi, per singole attività di pertinenza di ciascuna fase e per voci di costo concorrenti a formare il valore di ciascuna attività. Indicare inoltre il costo totale d’investimento, i valori - assoluti e percentuali - della quota di finanziamento richiesta alla Regione e della quota a carico del soggetto beneficiario (indicando l’entità e la natura di eventuali altri contributi);

- documentazione comprovante la capacità del soggetto proponente di sostenere la quota di spesa a proprio carico non coperta da contributo pubblico;

- descrizione delle modalità gestionali e/ di manutenzione dell’intervento nella fase successiva alla realizzazione (gestione diretta, tramite terzi e relative modalità di affidamento previste);

- piano di gestione per l’ottimizzazione e la valorizzazione dell’investimento.

N.B.

Per la domanda e la predisposizione del Dossier di Candidatura, dovrà essere utilizzata la modulistica predisposta allo scopo, in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi, Settore Offerta turistica, Via Magenta 12, Torino o reperibile attraverso il sito Internet  www.regione.piemonte.it

2.3  Valutazione delle candidature e formulazione delle graduatorie di idoneità

Le candidature presentate in attuazione del Piano di attuazione annuale saranno oggetto:

- di verifica sotto il profilo formale;

- di valutazione di merito.

Ai sensi dell’art. 6, comma 3, della L.R. n. 4/2000, la procedura istruttoria per la valutazione delle istanze è quella negoziale così come definita dall’art. 6 del decreto legislativo 31/3/1998, n. 123.

2.3.1 Le istanze presentate mediante la predisposizione dei Dossier di candidatura saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale ossia della conformità con quanto stabilito dalla L.R. n. 4/2000, dal Piano triennale 2000-2002, dal Piano annuale di riferimento per quanto concerne: iniziative e tipologie ammissibili, beneficiari, completezza della documentazione richiesta, rispetto dei tempi.

I Dossier di Candidatura che a seguito della verifica preliminare risulteranno: presentati oltre il termine stabilito; non completi dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire secondo la modulistica predisposta ); in contrasto con i termini di ammissibilità di cui al par. 1.12;  il cui contenuto risulti incompatibile con le iniziative e le tipologie di intervento e con i beneficiari ritenuti ammissibili dalla L.R. n. 4/2000, dal  Piano triennale e dal Piano annuale di riferimento saranno giudicati “non accettabili” e, pertanto, le istanze di finanziamento in essi descritte escluse dalla successiva fase di valutazione di merito e dalla ammissione al contributo.

2.3.2 La valutazione di merito delle istanze oggetto dei  Dossier di candidatura, ai fini della selezione delle iniziative da ritenere idonee e ammissibili al finanziamento, sarà effettuata sulla base dei criteri e delle priorità indicate nel Piano triennale 2000-2002 e nel Piano annuale di riferimento  mediante un metodo di valutazione “a punteggio”, che permetterà la formulazione di graduatorie aperte delle iniziative idonee e ammissibili al finanziamento nonché di stabilire l’entità dei contributi  assegnabili in relazione alle risorse disponibili.

A parità di punteggio sarà preso in considerazione l’ordine temporale di presentazione dei Dossier di candidatura.

Le graduatorie relative alle iniziative finanziabili sono approvate con provvedimento amministrativo secondo la seguente organizzazione dei tempi:

- Studi di Fattibilità relativi ai Programmi Integrati: entro 60 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

- Studi di Fattibilità relativi ai Progetti unitari di intervento: entro 30 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

- Programmi Integrati compresi i relativi progetti di intervento: entro 60 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

- Progetti unitari di intervento:  entro 60 giorni dalla dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

Con lo stesso provvedimento di approvazione delle graduatorie saranno altresì stabiliti i tempi  per l’avvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.

L’esito finale della valutazione e l’eventuale ammissibilità al contributo saranno comunicati a tutti i soggetti che hanno presentato istanza.

2.4    Realizzazione degli interventi, varianti.

2.4.1 Nei casi di realizzazione di progetti di intervento e di “progetti unitari di intervento”, successivamente alla comunicazione da parte della Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica,  il legale rappresentante dell’intervento ammesso al finanziamento dovrà confermare formalmente l’accettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione e, nei casi previsti, alla successiva gestione dello stesso, secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.

Gli interventi dovranno comunque essere realizzati non oltre i  tre anni successivi alla data del provvedimento di ammissione al contributo, se non diversamente stabilito dallo stesso provvedimento per casi specifici e motivati. Eventuali proroghe del termine di fine lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario.

2.4.2 La realizzazione dell’intervento dovrà essere conforme al progetto definitivo approvato e finanziato. Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto definitivo approvato, apportate in sede  esecutiva, comporteranno la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dell’intervento.

I soggetti beneficiari di cui al paragrafo 1.10.1 e 1.10.2, 1^ Sezione, dovranno presentare, entro il termine che verrà indicato al momento della comunicazione sopra citata, alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, il progetto esecutivo nonché i beneficiari soggetti all’applicazione delle norme vigenti in materia di opere pubbliche dovranno altresì comunicare l’esito della gara d’appalto e il relativo importo di aggiudicazione.

Qualsiasi variante del progetto esecutivo anche se non modifica l’impostazione originale del progetto ammesso al finanziamento dovrà essere adottata, da parte dei beneficiari soggetti all’applicazione delle norme vigenti in materia di opere pubbliche, ai sensi della Legge n. 109/94 e s.m.i.;  in tutti i casi, comunque, i beneficiari dovranno preventivamente sottoporre alla Regione Piemonte qualunque variante. La Regione si pronuncerà in merito entro 30 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.

L’eventuale incremento del costo d’investimento totale dell’intervento, determinatosi a seguito di variante accolta dalla Regione, non potrà comportare un incremento del contributo inizialmente assegnato al momento dell’approvazione del progetto definitivo.

L’eventuale utilizzo delle economie derivanti dal cosiddetto “ribasso d’asta” a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto, a favore di varianti in corso d’opera, dovrà essere oggetto di specifica richiesta da parte del beneficiario alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica che potrà autorizzarlo nel limite massimo del 5% dell’importo originario del contratto.

2.5 Erogazione dei contributi

2.5.1 I contributi concessi per la predisposizione degli strumenti (S.d.F. e P.I. con relativa V.P.I.A.) proposti e realizzati dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.10.1, 1^ Sezione, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità.

- 70% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’affidamento dell’incarico di consulenza per la predisposizione dello strumento in questione;

- 30% del contributo ad avvenuta dimostrazione, mediante rendicontazione finale da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta per l’incarico di consulenza affidato.

In alternativa il contributo può essere liquidato in un’unica soluzione ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta per l’incarico di consulenza affidato.

2.5.2 I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione dei progetti di intervento e dei “progetti unitari di intervento”, proposti dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.10.1, 1^ Sezione, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità:

- 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’inizio dei lavori;

- 30% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver realizzato il 50% dei lavori entro i tempi stabiliti dal provvedimento di concessione del contributo;

- 20% del contributo o quota proporzionale spettante, quale saldo finale, ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato.

2.5.3 I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione degli Studi di Fattibilità e dei relativi “progetti unitari di intervento”  comprensivi della V.P.I.A., proposti e realizzati dagli enti “no profit” di cui al paragrafo 1.10.2, 1^ Sezione, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità.

- 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo;

- il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica (nei casi di “progetti unitari di intervento”) della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato. Nei casi relativi alla realizzazione di “progetti unitari di intervento” (esclusi pertanto gli Studi di Fattibilità) tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto.  Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata. Nel caso in cui il soggetto beneficiario non rispetti i tempi di conclusione dei “progetti unitari di intervento”, stabiliti al momento della concessione del contributo, la Regione Piemonte, previa diffida notificata, potrà procedere alla revoca del contributo già assegnato e al recupero della parte già erogata, opportunamente rivalutata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

In alternativa alle modalità sopra descritte, i contributi per la redazione dello Studio di Fattibilità e annessa V.P.I.A. e per la realizzazione dei “progetti unitari di intervento”, possono essere erogati a fine lavori, in un’unica soluzione nonché rapportati alla spesa effettivamente sostenuta e documentata, previa verifica della conformità con quanto approvato.

2.6 Vincoli, rinunce e revoche, cumulo.

2.6.1 Gli interventi realizzati con i contributi assegnati in base al presente Piano triennale 2000-2002 e ai Piani annuali di attuazione  sono vincolate alla specifica destinazione d’uso o di attività per la durata di 10 anni.

2.6.2 Qualora intenda rinunciare al contributo, il beneficiario deve darne immediata comunicazione alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, Via Magenta, 12 - 10128 TORINO.

I beneficiari sono tenuti alla realizzazione del progetto approvato nei termini e secondo le modalità previste.

Il mancato rispetto dei termini e delle modalità di attuazione del progetto può determinare la revoca del contributo.

In caso di rinuncia o revoca del contributo il beneficiario dovrà provvedere a restituire alla Regione Piemonte le somme eventualmente già percepite a titolo di acconto opportunamente rivalutate.

2.6.3  Nei casi in cui le iniziative finanziate ai sensi del presente Piano triennale 2000-2002 e relativi Piani annuali di attuazione, beneficino di altri contributi pubblici, la somma totale di tali contributi non potrà superare il 100% della spesa sostenuta per la realizzazione di dette iniziative. In tali casi, comunque, il beneficiario è tenuto obbligatoriamente a informare preliminarmente la Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, degli ulteriori contributi assegnati e utilizzati per le iniziative in questione.



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 18 - 29508

Approvazione del programma di attività per l’anno 2000 del Settore Protezione Civile. Accantonamento di L. 1.727.000.000 sul cap. 10740/2000, L. 600.000.000 sul cap. 10920/2000, L. 350.000.000 sul cap. 10970/2000 con assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare il programma di attività per l’anno 2000 del Settore Protezione Civile della Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale riportato nell’allegato a) che costituisce parte integrante alla presente deliberazione;

di accantonare la somma di L. 1.727.000.000, per la realizzazione di dette attività, sul cap. 10740/2000; (A. 100321)

di accantonare la somma di L. 600.000.000 sul capitolo 10920/2000 per l’assegnazione di contributi per le attività di protezione civile effettuate dagli Enti Locali, ai sensi delle leggi regionali n. 41/86 e n. 10/90 e di demandare a successiva deliberazione della Giunta Regionale l’individuazione dei criteri per la loro assegnazione; (A. 100322)

di accantonare la somma di L. 350.000.000 sul cap. 10970/2000 per l’assegnazione di contributi per le attività di protezione civile, formazione, addestramento e dotazione di mezzi, alle Associazioni di volontariato ai sensi delle leggi regionali n. 41/86 e n. 10/90, e di demandare a successiva deliberazione della Giunta Regionale l’individuazione dei criteri per la loro assegnazione; (A. 100323)

di assegnare la gestione dei fondi dei capitoli 10740/2000, 10920/2000 e 19970/2000 alla Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale.

(omissis)

Allegato  a)

STRUTTURA SPECIALE GABINETTO
DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

SETTORE PROTEZIONE CIVILE

ATTIVITA’  ANNO  2000

PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE

PROGRAMMA REGIONALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE

- Predisposizione della delibera di aggiornamento del programma regionale.

- Predisposizione della relazione preliminare per la stesura del programma.

- Istituzione del gruppo interdirezionale per l’analisi delle tipologie di rischio e avvio di  procedure congiunte con alcune Direzioni regionali per utilizzare la metodologie di analisi dei rischi e per la predisposizione di apposite procedure per il concorso nella gestione delle emergenze..

- Individuazione degli  Enti di ricerca per il supporto alla stesura del programma.

COMPLETAMENTO STUDIO PER LA PREDISPOSIZIONE DI  PIANI  FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI RISCHIO

- Avvio della seconda parte dello studio con l’IRES per la comparazione dei costi di ricostruzione e gli investimenti di prevenzione al fine di predisporre piani finanziari per tipologia di rischio

PIANI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE

- Predisposizione schema di piano per redazione delle linee guida.

- Predisposizione relazione illustrativa.

- Stesura delle linee guida

CONTRIBUTI AI COMUNI

CAMPEGGI

- Predisposizione delle linee guida piani di emergenza per tipologia di rischio

PIANO DI CONCORSO

- Sviluppo delle schede relative alle funzioni di supporto.

- Integrazione con il piano di concorso

- Sviluppo protocollo VV.F. anche attraverso Commissioni, gruppi di lavoro, ecc.

AVVIO INIZIATIVE COMUNITARIE U.E

- Sviluppo e realizzazione di due progetti nell’ambito del programma d’azione della comunità in materia di protezione civile. (TRANSEC – DIKE)

SUPPORTO NELLE EMERGENZE-IMPLEMENTAZIONE SISTEMA INFORMATIVO

- Tutte le attività di cui ai punti precedenti saranno rese disponibili e compatibili con il SIPROC

EMERGENZE

PIANO DI CONCORSO NELLE EMERGENZE

- Convenzioni con Enti ed Organismi per supporto in emergenza

- Attività di supporto e consulenza nell’emergenza con sopralluoghi di primo intervento

- Costituzione fondo cassa per interventi in emergenza

- Procedure per la definizione dell’unità di crisi regionale di protezione civile

- Predisposizione linee guida per centri polifunzionali di protezione civile con  realizzazione di un progetto di riuso dell’ex  Istituto regionale di Coniglicultura di Alessandria.

- Integrazione Colonna mobile regionale con acquisto mezzo ad alta mobilità ad uso ufficio mobile, tende pneumatiche multiuso, container  cucina e vettovagliamento. Organizzazione dei moduli provinciali.

- Trasporti di materiali e mezzi

- Coperture assicurative

IMPLEMENTAZIONE SISTEMA INFORMATIVO

- Realizzazione progetto sala  informativa con arredi specifici ed idonee consolles informatizzate multimediali con display ad alta definizione e luminosità.  Acquisizione sistemi hardware e software, e relativi impianti di continuità alimentazione elettrica

IMPLEMENTAZIONE SISTEMA TELECOMUNICAZIONI

- Implementazione per ambiti territoriali del “Sistema telecomunicazioni fonia dati unitario” in grado di supportare comunicazioni con sistemi mobili e personali delle componenti della protezione civile regionali

- Attività ordinaria e manutentiva canoni

- Avvio corso dell’Istituto Superiore delle comunicazioni del Ministero delle Comunicazioni finalizzato al conseguimento di certificato di operatore radiotelefonico per sistemi radio mobili di emergenza

- Sperimentazione di un sistema di telecomunicazioni multimediale satellitare di  protezione civile

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE

- Sperimentazione, sviluppo studi e cooperazioni  tecniche specifiche  al fine dell’eventuale acquisto di  materiali speciali o forniture in comodati o dotazioni d’uso per le attività di previsione e prevenzione di protezione civile.

- Utilizzo di obiettori di coscienza da inserire nell’area Emergenza con apposite convenzioni

VOLONTARIATO

CONTRIBUTI  (L.R. 10/90)

- criteri concessione contributi

- istruttoria domande

- erogazione contributi

MISSIONE ARCOBALENO: rimborso a aziende e organizzazioni di volontariato

- istruttoria

- controllo a campione affidato a studio di consulenza del lavoro

- erogazione rimborsi

NUOVI COMPITI EX D.Lgs 112

- Convenzioni con il volontariato

- Formazione del Volontariato

1) di base

2) specialistica

- Sviluppo del volontariato

1) coordinamenti provinciali

2) federazioni regionali

3) regolamentazione logo e divise

- Mappatura del volontariato

1) rapporti col C.S.I.

2) inserimento ed elaborazione dati

3) pubblicizzazione dei dati  

- Riorganizzazione Comitato Coord. Regionale del Volontariato di P.C.

- Rapporti con l’Agenzia Nazionale della Protezione Civile

FORMAZIONE OBIETTORI DI COSCIENZA

- Progettazione corsi di formazione

- Gestione corsi di formazione

- Rapporti col Centro Studi Sereno Regis

FORMAZIONE E INFORMAZIONE

SCUOLA DI PROTEZIONE CIVILE

- Corsi di Disaster Management

1) Attuazione e verifica 1° Corso sperimentale DI.MA.

2) Progettazione e attuazione 2° Corso DI.MA.

3) Ridefinizione convenzione USAS

- Agenzia formativa per Corsi di Formazione

1) Gara d’appalto-Individuazione Agenzia Formativa

2) Piano Annuale Corsi

3) Progettazione, attuazione e verifica dei Corsi

TEATRO NELLE SCUOLE

- Gestione  Piano rappresentazioni Teatrali “Esseoesse”  

- Elaborazione Progetto “iniziative di animazione”

GIORNATA REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE

- Organizzazione

- Pubblicizzazione

CONVEGNI EDITORIA E PROGETTI MULTIMEDIALI  

- Restituzione delle linee guida piani comunali in formato interattivo

- Restituzione delle linee guida dei campeggi

- Predisposizione del Convegno “Preparazione e Formazione psichiatrica e psicologica agli eventi catastrofici

- Predisposizione Convegno Beni Culturali a rischio e attività di Protezione Civile

- Stampa del volume “Disaster Management - Gestione delle maxiemergenze extra e intraospedaliera”

- Rinnovo abbonamenti rivista “La Protezione Civile”

-Realizzazione Kit formativo

RAPPORTI CON UNIVERSITA’ E POLITECNICO

- Premi di tesi

- Uitilizzo di borsisti per supporto al Settore nella realizzazione di progetti



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 24 - 29514

Approvazione di uno schema di accordo volontario-tipo quale strumento per la promozione di iniziative finalizzate al miglioramento del sistema energetico ambientale piemontese

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare lo schema di accordo volontario tipo, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale (all. A), dando comunque atto che lo stesso schema potrà essere suscettibile di eventuali modifiche ed integrazioni che si rendessero necessarie nel corso della stesura dei singoli accordi;

di promuovere, nell’ambito del Forum, una cabina di regia con le rappresentanze degli Enti Locali, delle associazioni di categoria e dell’associazionismo ambientalista e dei consumatori, al fine di promuovere iniziative finalizzate al miglioramento del sistema energetico ambientale piemontese in relazione alle risorse territoriali e alle potenzialità presenti nella Regione, anche nelle more dell’elaborazione del Piano Regionale Energetico Ambientale;

di rinviare ad un successivo provvedimento la regolamentazione della stessa cabina di regia;

di regolamentare, nei modi di cui all’allegato A, la sottoscrizione degli accordi volontari promossi dalla cabina di regia di cui sopra.

(omissis)

Allegato A

SCHEMA DI ACCORDO VOLONTARIO TIPO

Accordo Volontario diretto alla realizzazione dell’intervento di _________________

tra

Regione Piemonte

Provincia di

Comuni di

Soggetto Economico

Altri soggetti coinvolti nella realizzazione dell’intervento

Premessa

Il Protocollo, adottato il 10 dicembre 1997 a Kyoto dalla terza conferenza delle parti alla Convenzione sui cambiamenti climatici, impegna l’Italia a ridurre le proprie emissioni di gas serra nella misura del 6,5% rispetto ai livelli del 1990, entro il periodo compreso tra il 2008 e il 2012.

In considerazione dei predetti impegni il CIPE, con deliberazione n.137 del 19 novembre 1998, ha approvato le “linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra” fissando gli obiettivi di riduzione delle emissioni.

In occasione della Conferenza Nazionale Energia e Ambiente tenutasi a Roma nel mese di novembre 1998, le rappresentanze delle istituzioni, delle forze economiche e sociali, del’associazionismo ambientalista e dei consumatori hanno siglato il Patto per l’Energia e l’Ambiente, impegnandosi a promuovere uno o più accordi volontari settoriali e territoriali al fine di realizzare gli obiettivi fissati in materia di politica energetica e di riduzione delle emissioni di CO2.

A proposito degli accordi volontari, oggetto anche di una raccomandazione dell’U.E., la legge 28 dicembre 1996, n.662, all’art.2, comma 203, poi, in materia di strumenti di programmazione negoziata, prevede la possibilità di attivare nuove tipologie negoziali, in tal modo favorendo la flessibilità degli strumenti predetti in ragione delle concrete necessità, anche al fine di accelerare il processo di sviluppo territoriale.

In particolare, come sottolineato nel citato Patto Nazionale per l’Energia e l’Ambiente, gli accordi volontari, costituiscono uno strumento di politica ambientale diretto a:

- cogliere e sfruttare le capacità di azione e le risorse esistenti nel sistema economico per il raggiungimento di obiettivi di sviluppo, sulla base di azioni concordate e dimensionate sulle potenzialità di intervento reali dei soggetti coinvolti a determinate condizioni;

- cogliere e sfruttare le specificità territoriali degli enti coinvolti, ricercando soluzioni maggiormente aderenti alle problematiche esistenti, con la conseguente ottimizzazione dell’azione rispetto agli obiettivi perseguiti;

- instaurare un rapporto di collaborazione stabile tra attori pubblici ed economici, aumentando il grado di accettabilità sociale degli interventi da realizzare;

- favorire e promuovere politiche di concertazione permanente tra i diversi soggetti coinvolti, consentendo la realizzazione degli interventi anche attraverso il sostegno pubblico sia in termini economico-finanziari sia attraverso il superamento delle barriere territoriali ed amministrative che possono ostacolare o rallentare le realizzazioni impiantistiche.

Ciò premesso

si conviene e si stipula il seguente

ACCORDO VOLONTARIO

per la realizzazione dell’intervento di ___________ da ubicarsi nel comune/i di _____________con le seguenti modalità.

Art.1

Definizione dei termini

L’accordo volontario in oggetto, in armonia con gli impegni assunti dall’Italia con la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto, è diretto alla realizzazione dell’intervento di _______________________

da ubicarsi nel comune/i di _________________

Enti competenti _______________________________

Elementi progettuali __________________________

Piano Economico e Finanziario ___________

Tempo di ritorno dell’investimento ______________

Rapporto risorse impiegate/risultati attesi

Cronoprogramma del percorso attuativo ________________________________

Eventuale definizione del contributo pubblico in termini quantitativi e temporali______

Soggetti partecipanti all’investimento complessivo _____

Eventuali contributi privati sia in conto capitale, sia in conto esercizio ____

Eventuali condizioni e/o prescrizioni _____

Art.2

Obiettivi quantificabili

Risultato energetico

M tep risparmiati

Riduzione CO2

Investimenti necessari

Contributi pubblici

Occupazione:

-incremento stabile

-incremento temporaneo

Art. 3

Definizione delle azioni

Il conseguimento degli obiettivi enunciati al precedente art.2, richiede il compimento delle seguenti azioni:

a) (...)

b) (...)

c) (...)

d) rimozione degli ostacoli tecnico amministrativi che si frappongono all’attuazione di progetti esistenti, oppure in corso di predisposizione, relativi alla realizzazione del progetto;

e) individuazione delle risorse utilizzabili attraverso eventuali forme di incentivazione finanziaria previste a livello comunitario, nazionale e regionale;

f) monitoraggio dei risultati conseguiti.

Art.4

Obblighi delle parti

La Regione e/o altro Ente si impegnano ad agevolare la realizzazione del progetto attraverso le seguenti modalità:

- nel caso di cofinanziamento, la Regione e/o altro Ente si impegnano all’erogazione di risorse con le seguenti modalità: __________________ ;

- la Regione e/o altro Ente si impegnano, in caso di concorrenza di altri progetti al cofinanziamento, ad osservare i seguenti criteri: ______________

- gli Enti _______________ si impegnano a facilitare gli iter tecnico-amministrativi per il compimento delle azioni per la realizzazione del progetto. In particolare, gli Enti si impegnano ad utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente e il loro raccordo, al fine di pervenire ad un percorso semplificato per l’acquisizione di intese, concerti, nulla-osta o assensi comunque denominati attraverso le seguenti modalità:___________.

Il soggetto proponente si impegna a presentare a tutti gli Enti interessati il progetto definitivo entro __________ giorni dalla data di sottoscrizione del presente accordo, con il cronoprogramma relativo.

Gli istituti di credito, ove coinvolti, si impegnano a: _____________________________

Art.5

Controllo dei risultati

Ferme restando le attività di controllo ai sensi di legge, la verifica dei risultati conseguiti attraverso la realizzazione del progetto sarà effettuata da un gruppo di lavoro costituito da un rappresentante di ciascuno degli Enti Locali interessati e da un rappresentante dei soggetti realizzatori. L’esito dei risultati sarà inviato alla Regione e alla Provincia competente.

Art.6

Durata dell’accordo e suoi effetti

Il presente accordo volontario decorre dalla stipula dello stesso da parte di tutti i soggetti interessati e per tutti gli effetti ivi contenuti e avrà la durata di _____________________



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 34 - 29524

Sviluppo della rete regionale ospedaliera di Allergologia ed istituzione dell’ Osservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare lo sviluppo della rete regionale ospedaliera di Allergologia;

* di attribuire, alle Aziende Regionali identificate, attività di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale così come previsto dall’Allegato A che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

* di istituire l’Osservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche così come previsto dall’Allegato A che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

* di prevedere lo sviluppo dell’Osservatorio Regionale nell’ambito dei budget aziendali assegnati ai servizi di allergologia, a cui potranno eventualmente aggiungersi finanziamenti dedicati qualora disponibili nel quadro di risorse regionali vincolate.

(omissis)

Allegato A

Lo sviluppo della rete regionale di Allergologia è una necessità che deriva dall’adattare, secondo le indicazioni e nello spirito del PSR 1997/1999, alla nuova organizzazione sanitaria aziendalistica dell’SSN ed alle raccomandazioni contenute nel PSN 1998/2000, pagine 33 e 34, relative alla materia in oggetto.

Tenuto conto che nella Regione Piemonte esiste da due anni una scuola di specializzazione in Allergologia ed Immunologia Clinica presso l’Ospedale Mauriziano di Torino e che in ciascun territorio delle ASL piemontesi è presente almeno una attività ambulatoriale di allergologia, è stato per ora raggiunto l’obiettivo di garantire una risposta diffusa alle richieste dei cittadini allergopatici. L’obbiettivo principale diventa ora una corretta ed efficace presa in carico del paziente allergopatico nel suo complesso.

Le strutture attuali sono un sistema variegato: accanto a centri aperti al pubblico numerose ore settimanali, in grado di rispondere alla maggior parte dei quesiti clinici e ben correlati al sistema dell’emergenza, ne esistono altri che possono occuparsi solamente della patologia più semplice, operano per un numero limitato di ore settimanali, talora sono commisti ad altre attività ambulatoriali e non sono coordinate da specialisti in Allergologia ed Immunologia Clinica (o discipline equipollenti).

Questo progetto, teso a ridefinire l’organizzazione della rete di allergologia stabilendone le funzioni di base e di quadrante, intende realizzare una migliore allocazione delle risorse umane all’interno delle ASL/ASO, costruire un sistema in grado di effettuare nel tempo delle reali economie di scala senza penalizzazioni dell’utenza, impostare un sistema di auto-controllo quali-quantitativo delle prestazioni erogate e realizzare dei protocolli d’intervento unitari e condivisi dagli operatori.

Gli obbiettivi generali che si intendono perseguire sono:

1. Sviluppo della rete di allergologia garantendo lo svolgimento delle attività di Allergologia in ogni ASL/ASO con la presenza di almeno uno specialista allergologo per ciascuna azienda; stabilire le funzioni di base e fornire linee guida organizzative orientate in senso dipartimentale.

2. Individuare la rete dei centri con funzioni sovrazonali (regionali o di quadrante) in grado di fornire risposte cliniche qualificate, anche per le patologie di maggior impegno, e di supportare e coordinare l’attività specialistica di competenza nell’ambito territoriale assegnato.

3. Proporre le modalità di svolgimento dei programmi di educazione sanitaria continuativa per gli operatori sanitari e quelle di studio e validazione dei protocolli di intervento.

4. Promuovere programmi di informazione per il pubblico con lo scopo di prevenire i comportamenti facilitanti la sensibilizzazione allergica ed insegnare quelli atti a ridurre l’esposizione agli allergeni e la gravità della malattia.

In particolare, rispetto al primo obbiettivo:

a) Sviluppo delle Rete di Allergologia:

L’attività di allergologia è ospedaliera, è di pertinenza dell’area medica e può corrispondere ad un centro di costo e di responsabilità clinico professionale; ogni ASL/ASO deve garantire le attività di base di diagnosi e cura delle allergopatie.

La responsabilità direttiva di dette attività deve essere assegnato ad uno specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica (denominazione ufficiale della specialità secondo l’U.E.M.S.) o in discipline equipollenti, come da DPR 484 del 10 dicembre 1997.

Le attività di Allergologia afferiscono normalmente alle UOA di Medicina Generale o di Pediatria ovvero possono afferire ad una delle altre UOA che usualmente cooperano con loro operatori allo svolgimento delle attività di allergologia (Medicina del Lavoro, Pneumologia, Dermatologia ed Otorinolaringoiatria) laddove già appositamente specificato nel PSR 90/92, ovvero per le specifiche attribuzioni di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale.

L’erogazione delle prestazioni di diagnosi e terapia è effettuata di norma in un presidio ospedaliero sede di DEA con la possibilità di estendere, per esigenze organizzative e/o territoriali dell’Azienda, l’effettuazione di alcune procedure diagnostiche e la somministrazione dell’immunoterapia specifica anche in altri presidi ospedalieri dell’ASL nel rispetto delle indicazioni contenute nel Nomenclatore Tariffario per le prestazioni ambulatoriali (DGR n° 105/20622 del 30 giugno 1997) e previo inserimento, ed approvazione, del relativo piano organizzativo nelle intese di programma.

Per gli IRCCS di diritto pubblico o privato, che non svolgono istituzionalmente funzioni correlate all’emergenza, deve essere garantita la presenza di un Anestesista Rianimatore durante l’esecuzione delle procedure diagnostiche e terapeutiche per le quali tale presenza è prevista da leggi e/o dalle norme di buona pratica clinica.

b) L’organizzazione  ipartimentale nell’ASL / ASO

Il migliore utilizzo delle professionalità e delle strutture disponibili permette di rispondere meglio alle necessità dell’utenza oltre che realizzare delle economie di scala legate ad una più facile gestione logistica.

Le attività di allergologia sono svolte nell’ambito dei dipartimenti di Medicina Generale, in eventuale raccordo funzionale con il Dipartimento Materno Infantile, secondo un modello organizzativo predisposto da ciascuna Azienda che raccordi funzionalmente le UO che cooperano con propri operatori all’espletamento delle attività stesse e consenta il più facile accesso all’utenza.

L’organizzazione generale delle attività di allergologia deve prevedere la collaborazione con gli operatori di altre UO specialistiche anche negli ambulatori di allergologia dislocati in altri presidi aziendali, oltre che uno stretto raccordo funzionale con gli operatori del DEA, del Laboratorio Analisi e della Radiologia.

L’obiettivo è di arrivare al coordinamento della gestione delle oprestazioni allergologiche ancorchè svolte nell’ambito della stessa A.S.L. – A.S.O. in presidi diversi.

c)  Le attività di base

Gli operatori delle attività di Allergologia sono tenuti ad operare nel rispetto delle norme di buona pratica clinica ed attenendosi alle procedure diagnostiche ed alle modalità di prescrizione e gestione dell’Immunoterapia specifica secondo le indicazioni contenute nelle Linee Guida Internazionali e Nazionali e del Nomenclatore tariffario regionale (DGR n° 105/20622 del 30 giugno 1997).

Le attività di Allergologia devono essere organizzate e strutturate per svolgere adeguatamente le seguenti attività:

- prevenzione, diagnosi e cura, riabilitazione ed immunoterapia specifica delle allergopatie.

Se necessario prevedono un eventuale adeguato numero di ore di attività da svolgere presso altri presidi dell’ASL, anche con la collaborazione di altri sanitari in servizio presso quelle sedi sotto controllo diretto dello specialista allergologo;

- garantire l’assistenza infermieristica qualificata per tutte le ore di attività svolta per utenti esterni e per i ricoverati in qualsiasi sede di erogazione delle prestazioni;

- garantire l’esecuzione dei test di funzione respiratoria di routine (spirometro, pneumotacografo), dei test di broncostimolazione aspecifica con metacolina e l’esecuzione dei test allergometrici in vitro di base (almeno dosaggio delle IgE totali e specifiche) anche in raccordo con altre UO dell’ASL/ASO;

- garantire l’esecuzione ed il monitoraggio dell’ITS per gli allergeni inalabili e per il veleno di imenotteri per 12 mesi/anno, secondo i criteri proposti ed accreditati dalle Società Scientifiche (SIAIC, EEACI e dal WHO)

- garantire almeno l’esecuzione dei test cutanei in vivo per:

- inalabili ed alimenti, compreso il prick-prick

- patch test con la serie standard GIRDCA

- test cutanei per il veleno di imenotteri

- test per la diagnostica delle orticarie fisiche

 - disponibilità per le consulenze richieste dal DEA e per la diagnosi differenziale ed il trattamento di altre immunopatie non allergiche;

 - cooperare ai progetti regionali di sorveglianza attiva di alcune patologie garantendo almeno la segnalazione dei casi e l’esecuzione di alcune delle procedure diagnostiche, sulla base di un accordo preliminare con i coordinatori dei vari progetti;

 - rilevare i dati epidemiologici e di attività e partecipare ai programmi regionali di controllo dell’economicità e della qualità delle prestazioni;

 - cooperare ai progetti regionali, e di ASL, finalizzati alla miglior formazione del personale e ad una efficace educazione sanitaria dell’utenza.

 L’espletamento delle attività di base non esclude la facoltà di eseguire altre procedure diagnostiche di competenza specialistica, quali le provocazioni allergeni specifiche, nel rispetto delle norme di buona pratica clinica.

 I locali necessari per le attività di base sono:

- una sala di attesa confortevole e bagno riservato agli utenti facilmente raggiungibile

- una sala visita separata dalla sala per l’esecuzione dei test allergometrici

- i locali per il personale previsti dalla normativa vigente

- quanto altro previsto nel rispetto delle normative sulla sicurezza degli ambienti di lavoro e dai criteri di accreditamento regionali

Devono essere altresì disponibili adeguate attrezzature per il pronto intervento quali: farmaci per l’emergenza, ossigeno, carrello dell’emergenza con pallone di Ambu e Kit per intubazione e, nell’ambito del presidio ove sono svolte le procedure diagnostiche di particolare impegno, la presenza di strutture e personale sanitario qualificato ed esperto in emergenza (specialisti in anestesia, UIC, Rianimazione, Terapia intensiva/semi intensiva multi funzionale, infermieri adeguatamente formati).

Infine è necessario adeguato materiale informatico (hardware e software) idoneo alla gestione delle attività cliniche e di rilevazione dati secondo i programmi regionali.

In merito al secondo obbiettivo:

a) La rete dei centri di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale

Una attività specialistica di riferimento di quadrante o regionale per patologie di particolare impegno è caratterizzata da un buon standard organizzativo e dalla disponibilità di risorse umane qualificate.

Questi requisiti sono la garanzia per l’utente di ricevere risposte adeguate, vanno mantenuti nel tempo e devono essere sottoposti a processi di verifica e di miglioramento continuativi.

La rete dei centri di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale è definita per le patologie specificate nell’allegato B Area di intervento sanitario 10 “Prevenzione, diagnosi e cura delle Allergopatie” della LR 61 del 12 Dicembre 1997, tenuto conto della densità della popolazione (in particolare Torino e cintura) e delle caratteristiche del territorio di riferimento, dei dati epidemiologici e di attività storici relativi al 1998, della potenzialità delle strutture esistenti di ottemperare agli oneri indotti.

Sono identificati centri di riferimento per: allergopatie professionali, diagnostica differenziale delle immunopatie respiratorie, disreattività rinosinusale, farmaco allergie, fotodinamica, allergie da alimenti e da additivi, allergie al veleno di imenotteri, allergia al lattice in età pediatrica, dermatiti eczematose della prima infanzia ed allergia alimentare in età pediatrica.

b)  Le attività dei centri di riferimento

La responsabilità clinico-professionale ed il coordinamento delle attività di riferimento sono affidate allo specialista allergologo.

I centri di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale sono tenuti a:

- garantire l’attività di consulenza, sulle patologie di pertinenza, agli altri servizi del quadrante;

- fornire assistenza diretta per gli utenti del territorio di competenza garantendone la presa in carico complessiva e l’esecuzione delle procedure diagnostiche e terapeutiche necessarie;

- eseguire tutti i test previsti dai protocolli e cooperare attivamente ai programmi regionali di sorveglianza attiva delle patologie allergiche di competenza;

- collaborare ai processi diagnostici ed alla gestione dei soggetti affetti da immunopatie , cooperando attivamente con le altre unità operative, aziendali, di quadrante ed universitarie, in particolare con la Scuola di Specialità in Allergologia ed Immunologia Clinica istituita dall’Università di Torino presso l’Ospedale Mauriziano , che si occupano di Immunologia ed Immunopatologia di base e clinica;

- partecipare alla progettazione e sperimentazione degli strumenti di controllo quali-quantitativo delle attività complessivamente intese e degli strumenti di verifica della correttezza tecnica ed economica delle prestazioni.

 Le ASL/ASO identificate come centro di riferimento sovrazonale o regionale hanno l’obbligo di svolgere i compiti loro affidati e sono tenute alla compilazione di una relazione annuale sulle attività svolte, da inviare agli uffici regionali competenti.

 Sono sottoposte a controlli biennali della persistenza dei requisiti e del raggiungimento degli obbiettivi secondo le verifiche di qualità che saranno introdotte.

 Al fine di garantire la qualità e la congruità delle prestazioni assistenziali di quadrante o regionale, il venire meno dei requisiti previsti o la sopraggiunta impossibilità ad adempiere ai compiti specifici, determina la decadenza dall’incarico di centro di riferimento che viene affidato ad altra Azienda del quadrante che ne abbia fatto richiesta, in possesso dei requisiti.

 c) ASL/ASO identificate come riferimento e relative attribuzioni

 Nella tabella sottostante sono state identificate alcune Aziende a cui sono state attribuite una o più attività di riferimento sovrazonale o regionale. In alcuni casi l’estensione del territorio e le preesistenti competenze, hanno indotto ad attribuire attività di riferimento per la stessa patologia a più Aziende dello stesso quadrante. In alcuni quadranti non è ancora stato possibile attribuire funzioni di riferimento ad alcune strutture (ASL/ASO) già operanti ma in fase di organizzazione, pertanto si rimanda a successivo provvedimento il completamento della rete dei centri di riferimento.

 Tenuto conto della densità della popolazione e delle caratteristiche del territorio, dei dati storici e di attività rilevati nel 1998, verificata la potenzialità attuale delle strutture esistenti, e la loro implementabilità, si rileva che presso le seguenti ASL/ASO già esistono le condizioni per attribuire attività di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale.


Patologia di riferimento     Azienda Regionale     Riferimento


Allergopatie professionali (respiratorie e cutanee)     ASO CTO/CRF      Quadrante
    ASO Maggiore (Novara)      Quadrante
    ASL TO 3     Quadrante

Diagnostica differenziale delle immunopatie respiratorie      ASO S. Luigi – Orbassano      Quadrante
    IRCCS Veruno     Quadrante

Disreattività naso sinusale     ASO SGB Molinette     Regionale

Fotodinamica (e dermatite atopica dell’adulto)     ASO SGB Molinette     Regionale

Farmacoallergia     ASO SGB Molinette      Quadrante
    ASL 11 - Vercelli      Quadrante
    ASL 13 - Novara      Quadrante

Allergia ad alimenti ed additivi     ASO SGB Molinette      Quadrante
    ASL 11 – Vercelli     Quadrante

Allergia al veleno di imenotteri     ASO SGB Molinette      Quadrante
    Ospedale Mauriziano     Quadrante    
    ASL 13 – Novara      Quadrante
    ASL 19 – Asti     Quadrante

Allergia al lattice      ASO OIRM - S. Anna     Regionale

Allergie alimentari in età pediatrica e dermatiti
eczematose della prima infanzia.     ASO OIRM – S. Anna     Regionale

Osservatorio per le gravi reazioni allergiche     ASO SGB Molinette     Regionale


 Relativamente al terzo obbiettivo:

 Attività di formazione continua del personale medico ed infermieristico e verifica dei protocolli diagnostici e terapeutici

 L’attività di educazione continua degli operatori medici e degli infermieri si è sviluppata negli anni con una serie di corsi monotematici organizzati dall’Assessorato e realizzati come programma di qualificazione obbligatoria, al fine di garantire una fonte di aggiornamento continuativa.

 L’obiettivo generale dei corsi è quello di fornire elementi utili ad una omogeneità di criteri per la diagnosi e la cura delle patologie trattate informando altresì gli operatori su quali percorsi preferenziali possono contare per la gestione della casistica più complessa.

 Gli argomenti di maggior interesse negli anni 1997 e 1998 sono stati le allergopatie professionali e le patologie farmaco correlate; la collaborazione con gli epidemiologi del PRIOR ha consentito di sensibilizzare gli allergologi alla sorveglianza attiva delle allergopatie correlate all’attività lavorativa.

 L’attività di formazione si è rivelata efficace per offrire una assistenza sempre più qualificata agli utenti allergici ed ha generato una ricaduta interessante: numerosi operatori della rete hanno accentuato l’impegno nell’aggiornare i medici di medicina generale ed i pediatri di base organizzando convegni locali su argomenti specifici ed hanno proposto, da più parti, la costituzione di gruppi di studio intra-aziendali per la predisposizione di protocolli clinici ed organizzativi.

 Pare opportuno, al fine di garantire omogeneità e scientificità del messaggio educativo, predisporre protocolli diagnostico-terapeutici ed organizzativi di rilievo regionale.

 Al fine di perseguire il miglioramento continuo della qualificazione professionale degli operatori è opportuno, in collaborazione con le scuole di specialità e con presidi ospedalieri regionali qualificati :  - continuare con l’organizzazione regionale dei corsi di aggiornamento obbligatori per medici ed infermieri qualificandoli ulteriormente con il patrocinio delle società scientifiche e con il ricorso a docenti di provata esperienza provenienti anche da altre regioni;

- Predisporre e verificare l’applicazione dei protocolli diagnostici e terapeutici proposti dalla comunità scientifica;

- preparare e distribuire il materiale didattico/informativo a tutti gli operatori interessati, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane risparmiando sui costi e sul tempo di elaborazione e diffusione delle informazioni;

- confrontare ed integrare le varie esperienze scientifiche ed organizzative in ambito educativo.

 In merito al quarto obbiettivo:

 Programmi di educazione sanitaria dedicata al pubblico e verifica dell’efficacia degli strumenti adottati

 I programmi di informazione per il pubblico hanno lo scopo di proporre, ed indurre, comportamenti più consoni alla prevenzione delle malattie allergiche in quanto la conoscenza della patologia è condizione indispensabile per ottenere un consenso informato valido ed una migliore aderenza dei soggetti allergici ai programmi di prevenzione, diagnosi e cura.

 Da tempo sono in corso iniziative educative in varie ASL /ASO concretizzate nella preparazione di opuscoli divulgativi distribuiti presso gli ambulatori dei servizi di allergologia e dei medici di base; sono stati, altresì, realizzati incontri con gli studenti ed i docenti nelle scuole di vario ordine e grado e trasmissioni radiofoniche e televisive con la collaborazione di emittenti locali.

 Valutato l’impegno e la bontà dei risultati ottenuti in alcune Aziende, data la necessità di continuare con una corretta informazione degli utenti, che deve essere omogenea e concordante su tutto il territorio, salvaguardando l’opportunità di condividere il materiale elaborato al fine di un ottimale utilizzo delle risorse e riduzione dei costi, si prevede di:

- continuare nella preparazione e divulgazione capillare di informazioni corrette e complete preparate dagli esperti del settore quale supporto all’attività educativa svolta capillarmente dal personale sanitario dei servizi di allergologia e dai medici di base;

- approfondire la possibilità di utilizzare anche altri strumenti divulgativi;

- verificare la validità e l’efficacia dello strumento opuscolo e degli altri mezzi informativi con una particolare attenzione al rapporto tra la penetrazione dell’informazione ed i costi sostenuti per fornirla attivando un protocollo di studio ad hoc.

 Osservatorio regionale per le gravi reazioni allergiche

 Tra le manifestazioni allergiche e pseudo-allergiche potenzialmente a rischio di determinare quadri clinici anche mortali, le reazioni avverse a farmaci vanno assumendo sempre maggiore importanza in considerazione della crescente frequenza e gravità con cui si verificano e sono sicuramente sottostimate dal punto di vista epidemiologico. Analoghe considerazioni possono essere fatte per le gravi reazioni allergiche sistemiche di tipo anafilattico conseguenti a punture di imenotteri, ad infusione di mezzi di contrasto per indagini radiografiche, ad ingestione di alimenti o additivi alimentari, ed ancora per le reazioni avverse intra-operatorie che si verificano per allergia a farmaci anestetici o al latice di gomma, ecc.

 La reale incidenza e prevalenza delle gravi reazioni allergiche complessivamente considerate non sono al momento note con precisione.

 Tra le varie cause di anafilassi gli antibiotici ed i mezzi di contrasto per indagini radiografiche rappresentano le principali cause di reazioni severe e sebbene meno del 10% di queste reazioni siano letali costituiscono comunque la maggiore causa di morte per anafilassi.

 Dai dati di attività rilevati dalla Rete regionale di allergologia si può desumere che circa 2000 piemontesi lamentino reazioni della linea allergica indotte da farmaci, un numero consistente di queste sono clinicamente gravi.

  La prevalenza di anafilassi sistemica in ambito ospedaliero è stata calcolata negli USA pari a un caso ogni 3000 pazienti ricoverati (Boston Collaborative Drug Surveillance Program 1973).

 Il 15% della popolazione generale va incontro a reazioni indesiderate a farmaci (International Conference On Adverse Reactions Reporting Systems, Washington D.C., National Academy Of Sciences, 1971) con una frequenza di reazioni fatali stimate intorno allo 0.01% in ambito chirurgico e allo 0.1% in ambito medico.

 Per la maggior parte dei farmaci l’incidenza di reazioni allergiche o pseudoallergiche è pari all’1-3% . Si calcola che il 5% dei pazienti in terapia farmacologica manifesti una reazione avversa e che il 5-10% dei ricoveri sia dovuto a manifestazioni reattive da farmaci; l’incidenza di pazienti ricoverati per reazioni a farmaci varia dal 2-6% secondo le casistiche considerate e dal 15 fino al 30% dei pazienti ospedalizzati è soggetto a reazioni avverse da farmaci.

 Negli Stati Uniti le punture di imenotteri rappresentano la terza causa più frequente di anafilassi. Le morti per punture di imenotteri sono circa 50 all’anno ma studi post mortem suggeriscono che tali dati probabilmente sono sottostimati in quanto IgE specifiche per veleni di imenotteri sono state rilevate nel 32-50% dei campioni di siero di soggetti adulti morti improvvisamente e inaspettatamente. Fortunatamente rare, le cause di morte improvvisa da puntura di imenotteri hanno funestato anche recentemente le cronache regionali.

 Il 5% circa delle reazioni anafilattiche mortali sono attribuibili all’ingestione di alimenti e/o di additivi alimentari. Questi ultimi sono responsabili di alcune delle reazioni allergiche attribuite all’uso dei farmaci.

 E’ pertanto evidente che alcune reazioni allergiche sono in grado di determinare quadri clinici così gravi da mettere improvvisamente a rischio la vita del paziente. E’ inoltre noto che tali patologie, dopo le terapie d’urgenza e rianimatorie prestate con tempestività e perizia, sono lasciate all’autogestione del paziente. Va altresì considerato che non sempre il paziente è in grado di stimare correttamente la reale gravità della sua malattia e che soprattutto non conosce le possibilità di diagnosi, terapia e profilassi relative alla sua condizione morbosa.

 Da queste considerazioni ne deriva che l’unico intervento clinico efficace è l’individuazione dell’agente eziologico, e dei meccanismi patogenetici attraverso cui esso agisce, in relazione alla possibilità di prevenire ulteriori reazioni potenzialmente mortali.

Lo strumento che appare più idoneo a rilevare l’entità del fenomeno, ed a sostenere la necessaria assistenza ai cittadini, è un ”Osservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche” .

 Gli obbiettivi dell’Osservatorio sono:

- istituire un registro regionale delle gravi reazioni allergiche che si verifichino nel territorio regionale

- concorrere all’individuazione dei percorsi per la corretta gestione del paziente successivamente all’intervento d’urgenza o rianimatorio .

 Per raggiungere gli scopi previsti è necessario garantire un flusso informativo in entrata, dalla periferia all’Osservatorio, ed in uscita, dall’Osservatorio alla periferia dove sono svolte le procedure di prevenzione e diagnosi successive all’evento acuto.

 La rilevazione del flusso informativo in entrata deve essere garantita 24 ore al giorno ed essere collegata ad un sistema di gestione dell’emergenza già efficiente ed efficace.

 La gestione successiva dei flussi informativi prevede un intervento coordinato e qualificato delle attività di allergologia che è parte integrante della struttura deputata alla rilevazione.

 Fra le strutture che appaiono più idonee, quale sede dell’Osservatorio, l’A.O. San Giovanni Battista di Torino ,che dispone sia di un qualificato Centro Antiveleni, presso l’UADU di Anestesia e Rianimazione 2, in grado di svolgere da recettore delle segnalazioni e fornire consulenza per il trattamento d’urgenza sia di una qualificata attività di Allergologia ed Immunologia Clinica, presso l’attuale UOA di Medicina D, in grado di provvedere al coordinamento delle procedure successive, è al momento l’unica Azienda in grado di consentire una immediata attivazione dell’Osservatorio stesso.

 In merito al primo obbiettivo:

 La rilevazione delle reazioni allergiche gravi avviene registrando le segnalazioni secondo un protocollo da concordare che permetta di identificare il soggetto, la tipologia della reazione ed il centro segnalatore sia per via telefonica, diretta o fax, sia per via Internet nel rispetto della vigente normativa sulla privacy.

 I possibili segnalatori sono gli operatori che ricevono la prima richiesta di soccorso: il medico curante, il Servizio di Emergenza Territoriale (118) o una sede di DEA ospedaliero.

 Un’ulteriore quota di pazienti manifesta gravi reazioni allergiche durante il ricovero ospedaliero presso unità mediche o chirurgiche che provvederanno alla segnalazione in alternativa al circuito delle Unità di Emergenza–Urgenza.

 L’Osservatorio tiene ed aggiorna il registro epidemiologico ed avvia le procedure connesse con il raggiungimento del secondo obbiettivo.

 In merito al secondo obbiettivo:

 Come riportato in premessa le problematiche che deve affrontare il soggetto che ha sperimentato una grave reazione allergica sono:

- capire e valutare la gravità dell’accaduto

- conoscere le procedure diagnostiche e le modalità di prevenzione

- sapere dove ed a chi rivolgersi per ottenere risposte adeguate

 L’Osservatorio, parte allergologica, predispone gli strumenti atti a guidare ed assistere il paziente nella fase post-acuzie, in particolare:

- indirizza il paziente al centro allergologico più vicino alla sua residenza in grado di effettuare i test opportuni e di assumersi l’onere della gestione successiva in stretta collaborazione con il medico curante;

- rileva e registra la diagnosi conclusiva sollecitando le informazioni dal centro stesso;

- segnala i casi più a rischio al 118 per un eventuale successivo intervento d’urgenza mirato.

In pratica la fase efferente dei dati è una fase di sorveglianza attiva delle gravi reazioni allergiche e/o tossiche e permette di garantire una adeguata assistenza specifica ai soggetti affetti da tale patologie.

Per la realizzazione di entrambi gli obbiettivi è prevedibile l’utilizzo di un supporto informatico adeguato, costituito da software di gestione dedicato, che permetta:

- la trasmissione di dati in tempo reale e la possibilità di collegamento diretto via Internet

- accesso in lettura/scrittura riservato e protezione dei dati in trasmissione

- possibilità di elaborazione statistica ed implementabilità del sistema.



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 44 - 29534

L.R. 28/99 - art. 18 - c. 1 lett. a). Programma per l’accesso al credito di enti locali e di piccole imprese commerciali, operanti attraverso interventi diretti alla realizzazione di progetti integrati

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

 a voti unanimi ...

delibera

- di approvare il programma per l’accesso al credito di enti locali e di piccole imprese commerciali, operanti attraverso interventi diretti alla realizzazione di progetti integrati, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

(omissis)

PROGRAMMA  PER L’ACCESSO AL CREDITO DI ENTI LOCALI E DI PICCOLE IMPRESE COMMERCIALI, OPERANTI ATTRAVERSO INTERVENTI DIRETTI ALLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI (L.R. 28/99 art. 18 comma 1 lett. a)

BENEFICIARI E OBIETTIVI
DELLE AGEVOLAZIONI:

Possono ottenere le agevolazioni di cui al presente documento:

- gli enti locali piemontesi (secondo le modalità e i criteri previsti all’”Intervento A.1.”)

- le piccole imprese operanti nel settore del commercio,  con sede operativa nel territorio della Regione Piemonte, opportunamente convenzionate con l’ente locale promotore dell’iniziativa (secondo le modalità e i criteri previsti all’”Intervento A.2.”),

che partecipano alla realizzazione di progetti globali unitari, qualificantisi come progetti di qualificazione urbana e progetti integrati di rivitalizzazione delle realtà minori, così come definiti agli articoli 18 e 19 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414, recante “Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31/3/98, n. 114”, finalizzati a favorire la qualificazione del territorio, la valorizzazione del tessuto commerciale urbano e la rivitalizzazione delle realtà minori.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Per l’anno 2000 gli stanziamenti a valere sui capitoli di spesa sotto indicati, eventualmente modificati dalle variazioni previste nel corso dell’esercizio finanziario:

Capitolo 25992 - per le agevolazioni a favore degli enti locali

Capitolo 26105 - per le agevolazioni a favore delle piccole imprese   commerciali

INTERVENTO A.1.

Natura degli interventi  ammissibili

Al fine di favorire la valorizzazione del tessuto commerciale urbano e la rivitalizzazione delle realtà minori, possono ottenere i benefici di cui al presente documento gli  interventi promossi su porzioni di tutto il territorio comunale, interessate dalla presenza di insediamenti commerciali che si inseriscono in:

- progetti di qualificazione urbana, così come previsti dall’art. 18 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414, recante “Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31/3/98, n. 114”

- progetti integrati di rivitalizzazione delle realtà minori,  così come previsti dall’art. 19 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414

Sono considerati ammissibili, purchè inseriti all’interno di tali progetti globali unitari, quei progetti che prevedono la realizzazione di due o più dei seguenti  interventi, volti a favorire l’immagine globale dell’area, secondo le priorità sotto elencate, valutate in relazione all’ambito territoriale di riferimento:

a) la risistemazione viaria finalizzata anche alla pedonalizzazione

b) la risistemazione di spazi pubblici da destinare ad aree mercatali per l’attività di commercio su area pubblica, con particolare riferimento alle opere di adeguamento igienico-sanitario ed alle infrastrutture idriche, elettriche e fognarie, nel rispetto delle indicazioni regionali vigenti e dell’Ordinanza del Ministero della Sanità del 26/6/95 e s.m.i.

c) il rifacimento della illuminazione pubblica

d) l’ampliamento, la ristrutturazione e la trasformazione di immobili pubblici di disponibilità comunale, da adibire ad attività commerciali, eventualmente potenziate con attività para-commerciali e/o di servizio

e) la realizzazione di arredi urbani e la sistemazione o creazione di aree da destinare a verde pubblico e ludico-ricreative

Beneficiari

Comuni,  consorzi tra comuni.

Domande

Devono essere presentate alla Direzione Regionale Commercio e Artigianato – Settore Tutela del consumatore, mercati all’ingrosso ed aree mercatali – Via XX Settembre 88, 10122 Torino, entro quattro mesi dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del presente documento, corredate dalla seguente documentazione:

1. una copia del progetto di qualificazione urbana o del progetto integrato di rivitalizzazione, così come sopra definiti, opportunamente approvati con deliberazione comunale in sede consiliare;

2. una relazione illustrativa dell’intervento o degli interventi proposti per l’agevolazione regionale, che ne specifichi finalità e caratteristiche generali;

3.  il progetto definitivo relativo agli interventi di cui al precedente punto 2., redatto secondo le indicazioni fornite dal c. 4 art. 16 della L. 11/2/94 n. 109, così come modificata dalla L. 18/11/98, n. 415, recepito con provvedimento dell’Amministrazione comunale secondo la normativa vigente in materia;

4. la dichiarazione sottoscritta dal Sindaco di titolarità di proprietà dell’area relativa all’intervento in oggetto;

5. la dichiarazione sottoscritta dal Sindaco di inesistenza, sull’area interessata, di vincoli di natura idrogeologica, storica, archeologica e paesaggistica.

Entità delle agevolazioni

Per le opere  progettuali  ammissibili, indicate alle precedenti lettere a) – b) – c) – d) – e) ,  e’ previsto un contributo  nella misura massima del 100%, applicata ai “lavori a base d’asta”, erogabile nella percentuale del  40% a fondo perduto  e del 60% a rimborso.

Per le spese di progettazione, gli studi di fattibilità, i piani di merchandising, le ricerche finalizzati ai progetti di intervento ammessi alle agevolazioni, in quanto riferibili  alle precedenti lettere a) – b) – c) – d) – e), e’ previsto un contributo  nella misura massima del 50%, erogabile interamente a  fondo perduto.

Per la creazione di centri polifunzionali di servizi, purchè correlata ad un intervento sulla attività commerciale e volta a potenziare l’ attività medesima, così come indicato alla precedente lettera d), sono previsti premi “una tantum”, differenziati sulla base delle seguenti priorità:

- Lire 5.000.000 per l’attivazione di presidi farmaceutici o medici

- Lire 4.000.000 per l’attivazione di sportelli decentrati del comune o di uffici postali o bancari o simili

- Lire 3.000.000 per l’avvio di bar o di attività ricettive-ricreative e di centri di informazione turistica o di attività artigianali

- Lire 2.000.000 per l’attivazione di centri prenotazioni o biglietterie

L’entità massima della agevolazione regionale non può superare, complessivamente, Lire 900.000.000.

Modalità di erogazione

Ciascun contributo, comprensivo anche della quota a fondo perduto, viene erogato previa sottoscrizione della dichiarazione di accettazione delle condizioni stabilite dalla legge e di quelle stabilite con l’atto di concessione del contributo. In particolare, la quota a rimborso è erogata secondo le modalità definite con l’atto di concessione del contributo, e comunque successivamente alla stipula del contratto di appalto dei lavori e alla presentazione del verbale di inizio lavori; per la quota a fondo perduto l’erogazione è subordinata all’ultimazione dei lavori.

Inoltre, qualora il contributo assegnato copra solo parzialmente l’importo del progetto, la concessione del contributo resta subordinata alla presentazione, da parte del beneficiario, contestualmente al progetto esecutivo, della documentazione comprovante, con atti formali, la disponibilità effettiva delle somme residue, pena la revoca del contributo.

Modalità di rimborso

Le quote soggette a rimborso vengono restituite sulla base di piani di ammortamento decennali (con rate annuali costanti a tasso zero). La restituzione avviene entro il 30 giugno di ciascun anno, a partire dal primo anno successivo a quello in cui è avvenuta la prima erogazione.

Si precisa inoltre che, qualora si verifichi una riduzione dell’investimento per minori opere realizzate, sulla quota eccedente il contributo effettivamente concedibile, saranno applicati gli interessi per il periodo che decorre dalla liquidazione del contributo alla restituzione della quota eccedente.

Tempi

Gli interventi devono essere ultimati entro 24 mesi dalla prima erogazione del contributo. I lavori devono aver avuto inizio dopo il 01.01.2000.

Criteri di selezione dei progetti e punteggio attribuibile

E’ prevista una selezione sulla base delle domande presentate da tutti i candidati, nei termini stabiliti con il presente documento, contestuale all’approvazione di una graduatoria, formulata sulla base dei punteggi sotto indicati. Tale graduatoria sarà approvata dall’Amministrazione regionale entro 120 giorni dalla data di scadenza di  presentazione delle domande. Le domande sono ammesse a contributo nei limiti delle disponibilità dei fondi secondo l’ordine decrescente di punteggio ottenuto. In caso di parità di punteggio, prevale la data di presentazione della domanda.

Ai fini della formulazione della graduatoria, i punteggi attribuibili sono i seguenti:

1. punti da  0 a 20, in  relazione  al grado di completezza e unitarietà del progetto, valutati in relazione al contesto territoriale di riferimento

2. punti 7  qualora i soggetti beneficiari abbiano adottato piani programmatici finalizzati alla riqualificazione delle aree, contenuti in appositi accordi di programma

3. punti 6 qualora i soggetti beneficiari, in possesso dei requisiti di ammissibilità, siano esclusi dal programma di finanziamento di cui alla L.R. 6/12/99, n. 31 (Scheda “F.I.P.” Commercio e Artigianato/1999), per insufficienza di risorse finanziarie

4. punti 4   per la presentazione del progetto esecutivo, unitamente alla domanda

5. punti 2  per la presentazione del titolo di proprietà dell’area oggetto dell’intervento, unitamente alla domanda

Revoche e monitoraggio degli interventi

L’Amministrazione regionale dispone, attraverso gli uffici competenti, le opportune verifiche ed i controlli atti ad accertare l’effettiva realizzazione delle opere ammesse alle agevolazioni. I soggetti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni e l’eventuale documentazione richiesta ai fini del controllo.

L’Amministrazione regionale può disporre  la revoca dei benefici qualora le opere ammesse alle agevolazioni non siano state realizzate nel rispetto dei tempi e delle modalità stabiliti.

La revoca comporta la restituzione della somma ammessa a beneficio ed indebitamente fruita, maggiorata degli interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto vigente alla data di erogazione dei benefici e per il periodo intercorrente da tale data a quella di versamento delle somme da restituire.

L’Amministrazione regionale, attraverso gli uffici competenti, provvede al monitoraggio degli interventi, al fine di verificare lo stato di attuazione del programma e la capacità di perseguirne gli obiettivi. A tal fine, predispone annualmente una relazione sulla attività svolta indicante lo stato di attuazione finanziario; l’efficacia, in termini quantitativi, degli interventi rispetto agli obiettivi perseguiti; l’eventuale fabbisogno finanziario per gli interventi in vigore; l’esistenza di nuovi interventi, tenuto conto degli obiettivi e dei possibili risultati conseguibili.

N.B. L’intervento contributivo regionale non è cumulabile con qualsiasi altro tipo di finanziamento o agevolazione.

INTERVENTO A.2.

Natura degli interventi  ammissibili

Possono ottenere i benefici di cui al presente documento gli interventi di operatori commerciali, direttamente correlati ai progetti globali unitari di comuni e consorzi tra comuni, ammessi alle agevolazioni regionali secondo i criteri e le modalità di cui all’Intervento A.1., che  si inseriscono in:

- progetti di qualificazione urbana, così come previsti dall’art. 18 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414, recante “Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31/3/98, n. 114”

- progetti integrati di rivitalizzazione delle realtà minori,  così come previsti dall’art. 19 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414

Sono considerati ammissibili i progetti di investimento che prevedono la realizzazione di almeno uno dei seguenti  interventi, volti a favorire l’immagine globale dell’area e finalizzati a garantire il recupero di immobili adibiti alle attività commerciali, così come sotto individuate, uniformando ed armonizzando l’ambiente in cui sono inserite:

- l’ illuminazione esterna degli esercizi adibiti alle attività sotto individuate

- il rifacimento di facciate di immobili e/o di porticati (intonacatura e coloritura) per la/e porzione/i su cui si affacciano gli esercizi adibiti alle attività sotto individuate

- la sistemazione di vetrine

- la sistemazione di dehors

- la sistemazione dei chioschi delle edicole e dei bar

- la sostituzione delle tende dei banchi dei mercati e relative opere accessorie, purchè trattasi di interventi inseriti nei progetti ammessi alle agevolazioni regionali, secondo i criteri e le modalità di cui all’Intervento A.1. – lettera b).

Beneficiari

Le piccole imprese commerciali, così come definite dal Decreto 23/12/97 del Ministero del Commercio, dell’industria e dell’Artigianato, iscritte al Registro Imprese, aventi sede operativa nel territorio della Regione Piemonte e operanti nei seguenti settori:

1. commercio al dettaglio così come definito dall’art. 4 comma 1 lett. b) e dall’ art. 27 comma 1 lett. a) del Decreto Legislativo 31/3/1998 n° 114

2. somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, così come disciplinata dalla Legge 25/8/91 n° 287

 rivendita di giornali e riviste, così come disciplinata dall’art. 28 del D.P.R. 27/4/82 n° 268.

Sono escluse le imprese esercenti attività di commercio ex art. 4, c.2 del D.Lgs. 114/98.

Entità delle agevolazioni

E’ previsto un contributo  a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili.

L’entità massima della agevolazione regionale non può superare Lire 20.000.000.

Ai fini del calcolo dei benefici concedibili, si applicano le modalità stabilite con il regime “de minimis”.

Procedure

Le domande devono essere presentate, in bollo,  dagli operatori ai comuni sede della iniziativa. Devono essere sottoscritte, ai sensi e per gli effetti della L. 4/1/68, n. 15 e s.m.i.,  dal legale rappresentante dell’ impresa, attestanti il possesso dei requisiti e la sussistenza delle condizioni per l’accesso alle agevolazioni e essere corredate dalla seguente documentazione:

1. una relazione illustrativa dell’intervento proposto, che ne specifichi finalità e caratteristiche generali;

2. il piano di investimento, corredato dei relativi preventivi;

3. la dichiarazione attestante l’impegno a mantenere la qualifica di “impresa commerciale”, l’attività e la destinazione delle opere e/o dei beni ammessi, per cinque anni successivi alla realizzazione della iniziativa;

4. la dichiarazione attestante la inesistenza di qualsiasi altro tipo di finanziamento o agevolazione, a valere sull’intervento oggetto della agevolazione regionale.

L’ammissibilità al beneficio regionale è subordinata alla stipulazione di apposita convenzione tra l’operatore  e il comune promotore dell’iniziativa, volta a vincolare le parti stipulanti alla realizzazione dei citati progetti globali unitari.

I comuni forniscono, entro sei mesi dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del presente documento  un elenco, sottoscritto dal legale rappresentante dell’ente, illustrante i nominativi degli operatori aderenti all’iniziativa e, per ciascuno, l’importo della spesa ammissibile alla agevolazione regionale. Tale elenco deve essere corredato dalla seguente documentazione:

1. una copia delle convenzioni stipulate con gli operatori aderenti all’iniziativa;

2. l’attestazione della regolarità delle domande presentate dagli operatori inseriti nell’elenco di cui sopra.

L’operatore, entro trenta giorni dal termine della realizzazione dell’iniziativa, dovrà trasmettere al comune il rendiconto delle spese sostenute, una relazione conclusiva e, ove la tipologia degli investimenti lo consenta, una documentazione fotografica degli investimenti effettuati.

L’erogazione della agevolazione, da parte dell’Amministrazione regionale, ha luogo sulla base degli elenchi presentati trimestralmente dal comune agli uffici regionali competenti, attestanti la regolarità della documentazione giustificativa la realizzazione della iniziativa.

I soggetti beneficiari hanno diritto alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie previste. In caso di insufficienti risorse, è facoltà dell’Amministrazione regionale procedere al riparto, con proporzionale riduzione del beneficio.

Tempi

Gli interventi devono essere ultimati entro 12 mesi dalla data di ammissibilità al beneficio, mediante provvedimento dell’Amministrazione regionale. I lavori devono aver avuto inizio dopo il 01.01.2000.

Revoche e monitoraggio degli interventi

L’Amministrazione regionale dispone, attraverso gli uffici competenti, le opportune verifiche ed i controlli atti ad accertare l’effettiva realizzazione delle opere ammesse alle agevolazioni. I soggetti beneficiari e i comuni che partecipano alla realizzazione dei progetti cui aderiscono i soggetti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni e l’eventuale documentazione richiesta ai fini del controllo.

L’Amministrazione regionale può disporre  la revoca dei benefici qualora:

- il soggetto beneficiario non mantenga la qualifica di “impresa commerciale” come sopra definita, l’attività e la destinazione delle opere e/o dei beni ammessi, per cinque anni successivi alla realizzazione della iniziativa;

- la realizzazione dell’intervento non sia conforme al progetto ed alle dichiarazioni contenute nella domanda ammessa al beneficio;

- le opere ammesse alle agevolazioni non siano state realizzate nel rispetto dei tempi e delle modalità stabiliti;

- si riscontrasse, in sede di verifica della documentazione prodotta, l’assenza di uno o più requisiti di ammissibilità, ovvero di documentazione incompleta o irregolare, per fatti comunque imputabili al richiedente e non sanabili.

La revoca comporta la restituzione della somma ammessa a beneficio ed indebitamente fruita, maggiorata degli interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto vigente alla data di erogazione dei benefici e per il periodo intercorrente da tale data a quella di versamento delle somme da restituire.

L’Amministrazione regionale, attraverso gli uffici competenti, provvede al monitoraggio degli interventi, al fine di verificare lo stato di attuazione del programma e la capacità di perseguirne gli obiettivi. A tal fine, predispone annualmente una relazione sulla attività svolta indicante lo stato di attuazione finanziario; l’efficacia, in termini quantitativi, degli interventi rispetto agli obiettivi perseguiti; l’eventuale fabbisogno finanziario per gli interventi in vigore; l’esistenza di nuovi interventi, tenuto conto degli obiettivi e dei possibili risultati conseguibili.

N.B. L’intervento contributivo regionale non è cumulabile con qualsiasi altro tipo di finanziamento o agevolazione.



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 50 - 29540

Approvazione delle procedure di valutazione dei progetti predisposti ai sensi del “Programma annuale degli interventi 2000" attuativo della Legge Regionale 8.7.1999 n. 18 ”Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica"

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare le procedure di valutazione dei progetti presentati ai sensi del “Programma annuale degli interventi 2000" attuativo della Legge Regionale 8.7.1999 n. 18 ”Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica", così come definite nell’Allegato A) nonché la “Griglia di Valutazione” riportata nell’Allegato B), entrambi parti integranti della presente deliberazione.

(omissis)

Allegato



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 66 - 29555

L. 267/98 e s.m.i.- Recepimento programma degli interventi urgenti di difesa del suolo ed individuazione criteri per la gestione tecnico-amministrativa delle opere

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. di recepire il programma degli interventi approvati dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po con deliberazione n. 14/99 del 26.10.1999, così come specificato nell’allegato facente parte integrante del presente atto, per l’importo complessivo di Lire 67.587.000.000.=;

2. di dare atto che alla gestione tecnico-amministrativa degli interventi elencati nel suddetto programma provvederanno gli Enti locali e/o il Magistrato per il Po e/o le Direzioni regionali individuate, che dovranno trasmettere gli atti progettuali in forma definitiva alla Direzione Difesa del Suolo;

3. di autorizzare la Direzione Difesa del Suolo ad indire apposite Conferenze di servizi ai sensi e per gli effetti dell’art. 14 della legge n. 241/90;

4. di dare atto che gli interventi, per quanto detto in premessa, hanno le peculiarità e le caratteristiche rientranti nei casi previsti dall’art. 4, comma 6 b), della L.R. n. 40 del 14.12.1998;

5. di erogare il contributo agli Enti gestori secondo le seguenti modalità:

a) una quota pari al 30% del contributo all’atto della concessione;


b) un’ulteriore quota pari al 50% del contributo alla presentazione della deliberazione o determinazione con la quale l’Ente beneficiario approva o attesta lo stato di avanzamento dei lavori in misura non inferiore al 50%;

c) il rimanente 20% o meno del contributo alla presentazione degli atti finali;

6. di autorizzare il Direttore Regionale alla Difesa del Suolo alla stipula della convenzione con il Magistrato per il Po per la gestione tecnico-amministrativa dell’intervento da realizzarsi nei comuni di Vercelli-Buronzo (028-PI-VC);

7. di dare atto che all’accantonamento delle risorse di cui al presente provvedimento si è fatto fronte con D.G.R. n. 25-29515 del 1/3/2000 e che all’impegno di spesa si provvederà con successivo atto amministrativo.

(omissis)

Allegato





Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 78 - 29567

Programma di intervento inerente ai criteri e alle modalita’ per l’istituzione dei centri di assistenza tecnica e incentivi a favore dei medesimi

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare i criteri e le modalità per l’istituzione dei centri di assistenza tecnica e gli incentivi a favore dei medesimi, secondo quanto previsto all’Allegato “A” che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.

(omissis)

Allegato A

CENTRI DI ASSISTENZA TECNICA
AL COMMERCIO -  CAT  - CRITERI PER
L’ISTITUZIONE ED INCENTIVI

Legge Regionale 12 novembre 1999 num.  28,  art.  16

1) Definizione

I Centri di assistenza tecnica al commercio, denominati CAT, svolgono attività di assistenza tecnica, formazione ed aggiornamento professionale a favore delle imprese commerciali del Piemonte, nelle seguenti materie:

a) innovazione tecnologica ed organizzativa;

b) gestione economica e finanziaria d’impresa;

c) accesso ai finanziamenti, anche europei;

d) sicurezza e tutela dei consumatori;

e) tutela dell’ambiente;

f) igiene e sicurezza sul lavoro;

g) interventi finalizzati alla introduzione di sistemi di qualità negli esercizi commerciali ed alla loro certificazione;

h) altre materie previste dallo statuto del CAT ed autorizzate dalla autorità competente.

2)    Requisiti dei CAT

L’art. 16 della L.R. 28/99 stabilisce che i CAT sono autorizzati dalla competente autorità quando rispettano determinati requisiti. I soggetti costitutori dei CAT possono essere:

a) le associazioni di categoria del settore commercio rappresentative di almeno il 5% delle aziende commerciali operanti sul territorio regionale, anche congiuntamente ad altri soggetti interessati;

b) le associazioni e gli altri soggetti che abbiano svolto attività di assistenza tecnica alle imprese commerciali, nei tre anni precedenti la costituzione del CAT.

I soggetti costitutori devono disporre di una struttura articolata e funzionante sul territorio regionale e non devono già essere stati autorizzati dalla Regione Piemonte per altri CAT.

3)    Autorizzazione regionale

L’autorità competente per l’esame delle richieste e dei controlli della documentazione presentata viene individuata nella DIREZIONE COMMERCIO E ARTIGIANATO della REGIONE PIEMONTE. I CAT saranno autorizzati con provvedimento amministrativo e potranno essere autorizzati in misura massima di uno per soggetto costituente.

Ai fini della concessione dell’autorizzazione si richiede lo statuto che, tra l’altro, preveda lo svolgimento delle attività di cui al punto 1 a favore di tutte le imprese commerciali richiedenti le prestazioni, a prescindere dall’appartenenza delle stesse ai soggetti costitutivi del CAT.

4)    Termini per la richiesta ed il rilascio dell’autorizzazione

Le richieste di autorizzazione devono pervenire alla REGIONE PIEMONTE - DIREZIONE COMMERCIO E ARTIGIANATO, entro il 30 giugno 2000 e devono essere prodotte in originale in bollo, ai sensi della normativa vigente. Le richieste di autorizzazione devono essere presentate e sottoscritte dal legale rappresentante del centro di assistenza tecnica – CAT. L’autorizzazione sarà rilasciata entro 60 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle richieste.

5)    Documentazione da allegare alla domanda di autorizzazione

Alla domanda di autorizzazione si deve allegare la seguente documentazione:

- Atto costitutivo del CAT;

- Statuto del CAT che preveda, tra l’altro, le attività e le materie che verranno svolte dal Centro e che devono corrispondere almeno a quelle previste dalla L.R. 28/99, art. 16 comma 1,  e la disponibilità a svolgere tali attività a favore di tutte le imprese commerciali richiedenti le prestazioni, a prescindere dalla loro appartenenza ai soggetti costitutivi dei CAT;

-Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà presentata e sottoscritta dal legale rappresentante di ciascun soggetto costitutore del CAT che dichiari, per le associazioni di categoria:

a) il numero di aziende commerciali associate alla data del 31 dicembre dell’anno precedente la costituzione del CAT;

b) di avere svolto attività di assistenza tecnica nei tre anni precedenti la costituzione del CAT;

c) di non avere partecipato alla costituzione di altri CAT.

Per gli altri soggetti costitutori, la dichiarazione deve contenere gli elementi di cui ai precedenti punti b) e c);

- Curriculum dell’attività di cui al precedente punto b);

- Relazione sulla articolazione strutturale, funzionale e territoriale del CAT.

La Direzione Commercio e Artigianato si riserva di chiedere qualsiasi ulteriore documentazione che si rendesse necessaria per l’espletamento dell’istruttoria e dei relativi controlli.

6)    Controlli

I controlli saranno effettuati dalla Direzione Commercio e Artigianato e riguarderanno la verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi dei CAT e dei soggetti costitutori.

7)    Incentivazioni

La L.R. 28/99 prevede all’articolo 18, comma 1 lett. d), il sostegno alla costituzione dei CAT. Il finanziamento per la costituzione dei CAT, a valere sul capitolo di spesa 26109 per l’esercizio finanziario 2000, sarà ripartito tra spese per la realizzazione strutturale e operativa dei CAT, pari al 75% della disponibilità e  spese per inizio attività, pari al restante 25%.

Spese ammesse per la realizzazione strutturale e operativa dei CAT.

- attrezzature e macchinari d’ufficio;

- strumenti e prodotti informatici;

- strumenti e spese funzionali all’attivazione e alla successiva attività del centro;

- spese per formazione professionale degli operatori;

- consulenze esterne.

Saranno ammesse spese, per un importo massimo di lire 250 milioni per ciascun CAT, finalizzate alla apertura della sede centrale e per l’attivazione di sportelli provinciali e territoriali diversi da quelli dove è ubicata la sede centrale.

 Spese per inizio attività.

Il finanziamento regionale sarà regolato da successivo provvedimento amministrativo che normerà sia l’attività dell’anno di costituzione dei centri sia quella  degli anni successivi.

8)    Domanda di finanziamento

La domanda di finanziamento relativa alla realizzazione strutturale e operativa dei CAT deve essere presentata entro 30 giorni dalla concessione dell’autorizzazione,  corredata da:

- relazione illustrativa della realizzazione strutturale e operativa;

- preventivi ed eventuali progetti.

Il contributo sarà pari al 100% delle spese ammesse. E’ concesso un anticipo pari al 50% del contributo ammesso. Il saldo verrà effettuato a presentazione del rendiconto delle spese, corredato di fatture o altre pezze giustificative. La documentazione per il saldo deve essere presentata entro il 31 dicembre 2000.



Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 79 - 29568

Programma di promozione commerciale per l’anno 2000. L.R. n. 32/87, art. 2

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare le linee direttrici di promozione commerciale così come di seguito descritte:

Per l’anno 2000, ferma restando la necessità di proseguire i programmi pluriennali già inseriti nelle precedenti convenzioni, sono emersi come prioritari i seguenti filoni:

* formazione rivolta a manager e/o tecnici provenienti da Paesi in via di sviluppo o emergenti e mirata settorialmente e a diplomandi della Scuola per il Commercio con l’Estero dell’Università di Torino attraverso l’erogazione di borse di studio. Quest’anno, inoltre, la formazione verrà anche intesa come educational per giornalisti e operatori;

* penetrazione nel mercato cinese con prodotti di qualità e alto livello tecnologico (moda, componentistica auto, subforniture, ecc.);

* e-commerce;

* promozione agroalimentare, commerciale e di immagine sul mercato giapponese;

* collaborazione e presenza plurisettoriale sui mercati del Mercosur e dell’area caraibica (tessile, rubinetteria, editoria, tecnologie ambientali);

* azioni di presentazione dei prodotti piemontesi nei Paesi dell’area mediterranea (Israele, Libia) e nei Balcani;

* promozione dei settori tecnologici, della gioielleria e dell’agroalimentare di qualità nei Paesi europei ed in quelli dell’area Nafta;

* approccio ai Paesi Arabi e dell’Estremo Oriente;

* partecipazioni ad iniziative nazionali nei Paesi individuati dall’ICE;

* realizzazione dello sportello per l’internazionalizzazione in collaborazione con Mincomes, ICE, Unioncamere, Sace, Simest;

* supporto alle manifestazioni internazionali che si svolgono in Piemonte e che interessino i settori produttivi più significativi (Salone del gusto, Eurochocolate, Congresso mondiale della grande distribuzione al Lingotto, ecc.);

* contributi a soggetti che operino per la valorizzazione dei prodotti locali ;

* predisposizione di idonei supporti multimediali utili a fornire a tutti gli interlocutori il materiale illustrativo più idoneo a presentare la realtà produttiva piemontese nelle sue diverse valenze settoriali e territoriali, nonché di gadget specificamente riferentisi alle produzioni di rilievo e di qualità, comprese quelle rientranti nell’artigianato artistico.

Dal punto di vista della localizzazione all’estero, gli interventi dunque si rivolgeranno alle seguenti aree: Paesi del Centro e Sud America, Paesi NAFTA, Paesi dell’Estremo Oriente, Paesi UE, Paesi dell’est europeo, area del Mediterraneo, Balcani, Emirati Arabi;

di dare atto che l’impegno finanziario per i progetti da inserire nella Convenzione per l’anno 2000 dovrebbe concretizzarsi in una spesa presunta di L. 5.400.000.000, di cui L. 2.700.000.000 a carico della Regione e L. 2.700.000.000 a carico dell’ICE, fatte salve eventuali variazioni conseguenti alla stesura definitiva della Convenzione medesima, mentre, per quanto riguarda le azioni non inserite in Convenzione, la spesa presunta dovrebbe essere di L. 300.000.000;

di precisare che i fondi necessari sono stati accantonati con D.G.R. n. 41-29360 del 14.2.2000 a favore della Direzione Commercio e Artigianato, n. 1-29491 e n. 3-29493 del 1.3.2000 a favore della Struttura speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale;

di precisare che eventuali variazioni dei progetti indicati in allegato, che si rendessero necessarie per le ragioni riportate in premessa, saranno effettuate mediante provvedimento dirigenziale, nell’ambito delle linee direttrici, delle priorità e degli iindirizzi di cui al presente atto;

di dare atto che, dopo l’approvazione delle presenti linee direttrici, gli uffici predisporranno i progetti, in collaborazione con l’ICE, se oggetto di convenzione, e provvederanno ad effettuare i necessari impegni sui capitoli di bilancio di competenza.

(omissis)

Allegato

 Bozza accordo di programma
Regione Piemonte-Mincomes.

Progetti da inserire nella Convenzione 2000

1) Formazione

Il progetto è composto da diverse iniziative, alcune delle quali in prosecuzione di attività già avviate proficuamente nel 1999, e precisamente:

- Formazione di giovani provenienti da Paesi emergenti e/o in via di sviluppo nell’intento di stabilire legami di professionalità con le aziende ed approfondire la conoscenza delle reciproche realtà produttive ai fini di accrescere gli scambi commerciali ed i rapporti di collaborazione

- Inserimento nelle aziende piemontesi di diplomandi in commercio estero tramite l’erogazione di un contributo e/o svolgimento all’estero di ricerche utili ai fini aziendali oppure tirocinio semestrale presso filiali collegate. In tal modo i giovani iscritti all’ultimo anno di corso hanno la possibilità di integrare la formazione teorica con la pratica  e nello stesso tempo le aziende usufruiscono di professionalità nuove che favoriscono il processo di sviluppo dell’internazionalizzazione

- Educational per giornalisti ed operatori

- Supporto alla formazione di professionisti stranieri del settore agroalimentare, attraverso un sostegno all’Italian Culinary Institute for foreigners per l’organizzazione di Master in enogastronomia della durata di sei mesi

- Formazione delle imprese piemontesi volta a fornire loro gli strumenti per approfondire le tematiche del commercio elettronico, allo scopo di allestire una “vetrina virtuale” multisettoriale, in prosecuzione dell’attività avviata con OpenNet

- Assistenza tecnica fornita da seniores professional in missioni all’estero nei settori oggetto sia di scambi che di cooperazione internazionale particolarmente per il settore agroindustriale  

Data e luogo delle iniziative: Torino ed aziende della regione per i corsi ai giovani manager; sedi aziendali in Piemonte e all’estero per gli stage degli studenti; Piemonte ed estero per gli educational; Costigliole d’Asti per i Master; mercati di interesse per la presentazione dell’e-commerce.

Settori merceologici interessati: diversi.

Partecipanti: circa 60 imprenditori e manager provenienti indicativamente da Balcani, Centro e Sudamerica, Mongolia, Paesi dell’Est e Mediterraneo.

Circa 100 studenti per gli stage aziendali.

Il numero delle aziende coinvolte nelle attività connesse al commercio elettronico non dovrebbe essere superiore a 50.

Gli studenti ICIF che beneficeranno del contributo saranno circa 120.

A carico della Regione Piemonte

-  Organizzazione, sale riunioni, tutorship

-  Vitto, alloggio, trasporti in Piemonte

-  Borse di studio studenti

-  Viaggi giornalisti ed operatori italiani per educational

A carico del Centro estero Camere di Commercio Piemontesi e della Scuola di Commercio estero dell’Università di Torino:

- Selezioni

- Parte della docenza

A carico dell’ICE:

- Selezione managers

- Docenza, materiale didattico managers

- Viaggi internazionali managers

- Borse di studio managers

- Biglietti aerei studenti I.C.I.F.

Modalità e tempi di svolgimento: nel corso del 2000

2) Penetrazione commerciale delle PMI che producono beni di largo consumo nell’area del Golfo Persico.

Il progetto, iniziato nel 1999 e con valenza triennale, si prefigge lo scopo, attraverso la presenza fissa di PMI in uno show room nell’Emirato di Sharja, di promuovere la penetrazione di prodotti piemontesi nel mondo arabo.

- partecipazione a fiere e manifestazioni nell’area;

- promozione pubblicitaria dello showroom

- inserimento di nuove o sostituzione di imprese.

A carico della Regione

- affitto dello spazio show-room, stipendi del personale di segreteria, partecipazione fiere in loco.

A carico  ICE    

- promozione pubblicitaria in loco

Settori merceologici: beni di largo consumo, materiali per l’edilizia (lapidei e rubinetteria), gastronomia.

Partecipanti: oltre 30 aziende.

Modalità e tempi di svolgimento: Il secondo anno di attività permette il consolidamento dell’azione.

3) Valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità

Il progetto segue percorsi differenziati, intesi a promuovere “a tutto campo” le peculiarità di un settore nel quale il Piemonte sta confermando grandi potenzialità.

Modalità di svolgimento: nel 2000 si terranno due grandi eventi di carattere internazionale a Torino. Si tratta di Eurochocolate (in collaborazione con Provincia e Comune di Torino) e Salone del Gusto (in collaborazione con Slowfood). Tali manifestazioni rappresentano una vetrina internazionale di rilievo sulla produzione di qualità del Piemonte.

Workshop di presentazione vini piemontesi in Cile in collaborazione con il Centro Estero delle Alpi del mare

Partecipazione ad Europartenariati

A carico della Regione:

- Sostegno finanziario per l’organizzazione di Eurochocolate e del Salone del Gusto in collaborazione con altri Settori Regionali.  

- Organizzazione settimane enogastronomiche

A carico ICE:

- Predisposizione workshop, e coorganizzazione iniziative promozionali all’estero.

Partecipanti: Aziende del settore agroalimentare.

4) Promozione dei prodotti di qualità piemontesi in Giappone.

Prosecuzione dell’iniziativa a carattere triennale avviata nel !999.

Allestimenti di corner con prodotti di qualità piemontesi in grandi strutture commerciali.

Sfilata gioielleria e abbigliamento

Partecipazione a  “Italia Expo 2000” a Tokyo tramite l’organizzazione Caterina de’ Medici .

Partecipazione a “Foodex” a Tokyo tramite il Centro Estero delle Alpi del Mare.

Allestimento mostra “Disegnare l’artigianato”

Settori merceologici interessati:

Beni di consumo di qualità, gioielleria, moda.

5) Avvio in Piemonte dello sportello regionale per l’internazionalizzazione.

Lo sportello regionale si pone come cabina di regia al fine di coordinare ed ottimizzare la rete di servizi già esistenti sul territorio e finalizzati al supporto dell’export e della internazionalizzazione delle PMI. Operativamente sul territorio agisce tramite i terminali delle Camere di Commercio in collaborazione con Unioncamere.

Inoltre fornisce servizi nuovi alle imprese (convenzione con Sace e Simest ).

A carico dell’ICE

- Informatizzazione e collegamento alla rete nazionale dell’ ICE (SINCE)

- Pubblicizzazione delle attività dello sportello

6) Iniziative sul mercato cinese

La presenza di due antenne in Cina (vedi progetto 10) ed il buon avvio del progetto “Made in Piemonte” nel 1999 suggeriscono di insistere sul settore moda, eventualmente ampliando il raggio d’azione almeno alla Provincia gemellata di Chengdu e di ampliare le azioni promozionali ad altri settori.

In collaborazione con il Centro estero, la Camera di Commercio di Torino e l’Api, invece, si organizzeranno missioni plurisettoriali in particolare e specifiche sul settore auto.

Aziende partecipanti

Almeno 20 per “ Made in Piemonte”

Circa 30 per le missioni

A carico della Regione

- Contributi alle aziende che partecipano alle iniziative

- Promozione tramite iniziative collaterali in Cina

- Accoglienza missioni cinesi in Piemonte

A carico dell’ICE

- Organizzazione workshops in Cina

-Azioni pubblicitarie in Cina

7) Incremento dei rapporti commerciali con i Paesi del Mediterraneo e approccio con i Balcani.

Nel 1999 si è svolta una missione istituzionale-commerciale in Israele. Nel 2000 saranno imprenditori ed istituzioni israeliane a visitare il Piemonte: per organizzare gli incontri verranno coinvolte le Camere di Commercio e le Associazioni di categoria .

L’apertura del mercato libico rappresenta una grossa novità che fa ritenere utile la partecipazione all Fiera “ITALEXPOLIBIA 2000” con una piccola presenza istituzionale di supporto ed un consistente contributo alle aziende (circa 30) interessate a far parte dello stand collettivo.

Per quanto riguarda i Balcani la partecipazione nel 1999 alla 2° Fiera del Levante in Albania e alla 1° Fiera di Pristina fanno ritenere che anche per i produttori piemontesi ci siano spazi da occupare nella ricostruzione dei due paesi e nella loro modernizzazione.

Per l’Albania la proposta condivisa dall’ICE di Tirana è di puntare su alcuni prodotti a enogastronomici (dolci, Asti spumante) e sulle macchine agricole .

Per il Kosovo materiali per l’edilizia e le comunicazioni.

In entrambi i paesi si tratta di organizzare delle missioni e/o delle mostre autonome settoriali.

8) Consolidamento dei rapporti con il Mercosur: azioni in Argentina e Brasile.

In Argentina si tratta di proseguire azioni di promozione commerciale conseguenza anche dei forti legami con la popolazione di origine piemontese.

Anche in questo Paese la presenza dell’Antenna testimonia la volontà di prestare particolare attenzione alle opportunità di scambio commerciale oltre che culturale: la Fiera del Libro di Buenos Aires le contempla entrambe sia per l’opportunità di far conoscere autori italiani e piemontesi in particolare sia per promuovere ulteriormente a livello internazionale la Fiera del Libro di Torino.

A quest’ultima il compito di organizzare l’intera presenza italiana in fiera e le iniziative collaterali.

Invece il CSI, l’AAM, l’Università, la Federpiemonte, la Finpiemonte realizzeranno uno studio di fattibilità per il restauro ed il riutilizzo di quartieri degradati della Città di Buenos Aires in collaborazione con il Governo della Città medesima.

In Brasile si propongono due distinte azioni, una dedicata al completamento della ricerca sulle potenzialità di interscambio nel settore tessile in collaborazione con “Biella Intraprendere”, l’altra indirizzata ad un posizionamento delle aziende del settore della rubinetteria e valvolame nell’ambito del progetto Comgas.

9) Area del Centroamerica

La partecipazione della Regione insieme al Centro Estero alla FIHAV (Fiera Internazionale dell’Havana) nel 1999  ha permesso di avere una visione più ampia del mercato che fa capo a Cuba (il più importante dell’area caraibica).

Le opportunità per le imprese piemontesi non mancano ed è per ciò che per approfondirle si ritiene di dover proseguire una ricerca già avviata in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Avana con un incarico ad un consulente ed altre indagini di mercato.

Si ritiene ancora utile affrontare l’ importante realtà cubana di Santiago dove si svolge una fiera significativa, “Expocaribe”.

Inoltre, per il tramite del Centro estero delle Alpi del Mare, si organizzerà una missione con destinazione Messico e Cuba per la presentazione di macchine agricole.

Infine, per consentire un approccio il più possibile consapevole al particolare mercato cubano, si propone di cofinanziare con l’Api  la pubblicazione di una “Guida-vademecum” mirata alla specifica realtà piemontese di facile consultazione da distribuire agli imprenditori interessati.

10) Antenne

Le “antenne”  cofinanziate dalla Regione Piemonte e dalla Camera di Commercio sono realtà da ormai due anni in Cina, Argentina, Cile.

Si tratta di riconfermarle per il 2000, aprirne altre e comunque ampliare l’azione di presenza stabile sui mercati di interesse, per quanto possibile in collaborazione con la vasta e consolidata rete di uffici ICE all’estero.

Il Brasile richiede per la sua vastità e importanza almeno un’antenna a San Paolo e due subantenne a Curitiba e Belo Horizonte.

Per Curitiba la sede sarebbe presso il neocostituito ufficio ICE, a Belo Horizonte presso la Camera di Commercio italo-brasiliana.

Anche in Brasile come in Argentina si può contare sull’appoggio di una consistente comunità di origine piemontese.

L’antenna è costituita da un addetto, anche part-time, con compiti di referente/agente/ rappresentante

11) Canada

Il Canada rappresenta un interessante mercato per i beni di consumo di altissima qualità legati al design: si propone di portare la mostra “Torino Design” a Vancouver e di abbinarla ad azioni di country presentation (particolarmente per il settore gioielleria, casalinghi ed agroalimentare).

12) Marketing territoriale

In Piemonte l’Agenzia per gli Investimenti a Torino e in Piemonte (I.T.P.), organismo pubblico avente come scopo la promozione degli investimenti esteri in Piemonte, sta lavorando egregiamente per attirare sul territorio regionale nuovi insediamenti produttivi: all’ampio programma occorre affiancare iniziative specifiche collaterali che contribuiscano alla presentazione ottimale delle opportunità piemontesi.

Si propone di realizzare missioni ed azioni di concerto con l’ente

L’impegno finanziario per i progetti proposti ammonta complessivamente a Lire 5.400.000.000, così ripartito:

A carico della Regione L. 2.700.000.000

A carico dell’ICE L. 2.700.000.000

Bozza programma interventi anno 2000
non inseriti nella convenzione
Regione Piemonte - Ice

Supporto a manifestazioni di carattere internazionale in Piemonte:

Per il 2000 si ritiene di dover concentrare le risorse per le manifestazioni che si svolgono in Piemonte su alcuni grandi eventi, rinunciando alla partecipazione alle iniziative minori.

Si interverrà, quindi, organizzando direttamente l’evento o contribuendo in modo significativo ai seguenti eventi:

- Congresso mondiale della grande distribuzione al Lingotto nel mese di marzo. Il Settore contribuirà alla realizzazione di vetrine sulle attività produttive piemontesi ed all’organizzazione di una serata enogastronomica.

- Fiera del Libro 2000 e Musica 2000. Si contribuirà all’organizzazione degli stand istituzionali.

- Congresso mondiale della Camere di Commercio italiane all’estero (novembre). Si prevede di coinvolgere altre istituzioni pubbliche e sponsor privati.

Predisposizione e stampa del Calendario Fieristico per l’anno 2001:

Si prevedono: studio, progettazione grafica dei volumi, stampa e promozione del calendario 2001.Il settore si impegnerà nella ricerca di possibili sponsor per diminuire le spese.

Iniziative multimediali e/o pubblicitarie:

Sotto questa voce  si raggruppano diverse azioni: dall’acquisto di gadget veri e propri, alla predisposizione di supporti multimediali, alla scelta di un magazzino idoneo a gestire le necessità di movimentazione di materiale e di un ristorante per ospitare delegazioni di autorità, operatori e giornalisti.

Proseguimento azioni con la Repubblica Mongola:

In virtù del grande interesse manifestato dai rappresentanti del governo mongolo - in occasione di un incontro avvenuto nel mese di dicembre - si prevede di organizzare, con la collaborazione dell’Associazione Cuochi di Torino, degustazioni e promozione in generale di prodotti enogastronomici nella capitale Ulan Bator insieme a missioni volte a potenziare gli scambi commerciali nel settore delle macchine tessili e del tessile.

Altre iniziative all’estero

A seguito di diverse segnalazioni, sono state evidenziate alcune iniziative di diverso livello cui risulta interessante partecipare.

- Fiera di Lussemburgo  “Italia dimensione 2000 - Made in Italy” (in settembre), dove portare prodotti di qualità del sistema casa (mobili, casalinghi, design).

- Fiera di Città del Capo in collaborazione con la Camera italiana in Sudafrica e con la comunità dei piemontesi. Quest’ultima è  fortemente interessata ad una presenza istituzionale.

- “Italia & Polska crescendo” (Varsavia, ottobre) evento organizzato da Mincomes-ICE con la partecipazione di tutte le Regioni d’Italia. L’evento segue ad una consolidata azione ne Paese avviata già nel 1999.

- Si prevede di contribuire alle attività del Consorzio Canavese Export per la prosecuzione del programma di workshop con imprese russe (maggio) e per le missioni economiche e operative presso C.E.R.N. (Centro Europeo di Ricerche Nucleari) di Ginevra e/o presso altre Agenzie operative ed Istituzionali in Europa e nel Mondo.

- Il Centro Estero delle Alpi del Mare è giunto alla 6^ presenza consecutiva a Fancy Food Summer (a New York nel mese di luglio) e, sulla base dei positivi riscontri ottenuti in occasione delle precedenti partecipazioni, è impegnato quest’anno, per la prima volta, in un programma promozionale più articolato per consolidare le proprie posizioni sul mercato statunitense.

La spesa presunta per i progetti non inseriti nella Convenzione Regione Piemonte - ICE dovrebbe aggirarsi su L. 300.000.000.



Deliberazione della Giunta Regionale 6 marzo 2000, n. 52 - 29641

Reg. CEE 1221/97 del Consiglio del 25 giugno 1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele. Approvazione interventi per l’anno 2000-2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare gli interventi, allegati alla presente deliberazione per farne parte integrante, per l’anno 2000-2001 in attuazione del Reg.(CE) 1221/97 del Consiglio del 25 giugno 1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele.

(omissis)

Allegato

REGIONE PIEMONTE
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA

PROGRAMMA REGIONALE DI ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO (CE) N. 1221/97 DEL CONSIGLIO DEL 25 GIUGNO 1997, RELATIVO ALLE REGOLE GENERALI DI APPLICAZIONE DELLE AZIONI DIRETTE A MIGLIORARE LA PRODUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE DEL MIELE.

ANNO 2000 - 2001

Indice

1.     Premessa

1.A. Durata

2.     Il quadro regionale

2.A. Il patrimonio apistico

2.B. La produzione di miele

2.C. Altri prodotti

2.D. Api regine

2.E. Il consumo di miele

2.F. Il mercato

2.G. L’impollinazione

2.H. La situazione associativa

2.I. La ricerca scientifica

2.L. L’importanza ecologica

2.M. L’importanza economica

3.     I vincoli

3.A. I limiti dell’assistenza tecnica

3.B. I vincoli dovuti alla varroasi

3.C. Vincoli al nomadismo

3.D. Vincoli dovuti alla carenza del controllo della qualità del miele e delle sue caratteristiche

4.     Le finalità

5.     Le azioni

5.A. Azioni per l’assistenza tecnica

5.B. Azioni di lotta contro la varroasi

5.C. Azioni a sostegno del nomadismo

6.     Piano di finanziamento

7.     Riferimenti legislativi, regolamentari ed amministrativi

8.     Organizzazioni e cooperative coinvolte nel programma

9.     Modalità di verifica e di valutazione del programma

10.     Disposizioni finali

ALLEGATO A)

1. Premessa

 Il presente programma regionale costituisce l’attuazione del Regolamento (CE) n. 1221/97 del Consiglio del 25 giugno1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e ne condivide, pertanto, finalità, azioni, obiettivi.

 Il programma è rivolto ad un comparto particolare della zootecnia piemontese e si inserisce nell’ottica degli obiettivi di sviluppo e programmazione della Regione Piemonte.

Il presente programma é stato elaborato in stretta collaborazione con le Associazioni produttori miele legalmente riconosciute dalla Regione.

1.A. Durata

 La durata del presente programma regionale coincide con quella prevista dal Regolamento (CE) n. 1221/97.

2. Il quadro regionale

 L’apicoltura piemontese si é manifestata in passato come attività integrativa del reddito agricolo; solo nel corso dell’ultimo ventennio, infatti, si é sviluppata con un gran numero di aziende non direttamente collegate all’attività di coltivazione diretta del fondo.

 Dopo un periodo in cui tale sviluppo ha subito un certo ridimensionamento, a seguito del diffondersi di patologie avverse e dell’avvento di difficoltà di mercato, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un fenomeno che ha visto l’ampliamento delle dimensioni delle aziende apistiche, per cui diversi “apicoltori hobbisti” sono diventati “apicoltori produttori apistici”, mentre molte aziende di piccole e medie dimensioni stanno evolvendo verso dimensioni semiprofessionali o professionali.

 Il quadro regionale é stato definito con l’approvazione della legge regionale 3 agosto 1998, n. 20 recante “Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dell’apicoltura in Piemonte”, la quale ha introdotto importanti novità nella differenziazione dell’apicoltore amatoriale dall’apicoltore produttore apistico, nel riconoscimento dell’attività apistica come attività agricola, nelle modalità di realizzazione del censimento apistico ed infine nei criteri cui si ispira la regolamentazione del nomadismo.

2.A. Il patrimonio apistico

 Non esistono dati precisi circa il numero esatto degli addetti. Le uniche informazioni derivano dal censimento apistico effettuato dal Settore Assistenza Veterinaria nel 1997, dal quale risulta quanto segue:

Provincia    n. aziende    alveari
Alessandria    568    8.333
Asti    463    8.073
Biella    330    4.710
Cuneo    1.550    17.462
Novara    304    9.475
Torino    1.498    18.773
Verbania    415    6.355
Vercelli    233    4.208
Totale    5.361    77.389

 Da notizie provenienti dal mondo apistico regionale, tali dati risultano sicuramente sottostimati.

Una rilevazione attendibile potrà aversi solamente dopo la realizzazione del censimento del patrimonio apistico previsto dalla legge regionale sull’apicoltura, che prevede inoltre l’obbligo della denuncia degli apiari e la loro identificazione.

La media di alveari per addetto, circa 23, indicherebbe che in Piemonte, come del resto in Italia, é diffusa la presenza di apicoltori hobbisti e semiprofessionisti, mentre più contenuta risulta quella degli apicoltori professionisti.

2.B. La produzione di miele

Considerando una produzione annua media per arnia di 25 chilogrammi, si stima una produzione regionale di miele pari a 3.945,6 tonnellate, che, venduta alla media di lire 4.000.000/t., dà una produzione lorda vendibile di 15,782 miliardi di lire circa.

La produzione più significativa, sia sotto l’aspetto quantitativo che economico, é rappresentata dal miele monoflorale di robinia, per il quale si svolge una intensa attività di nomadismo anche da parte di apicoltori provenienti dalle regioni limitrofe.

Altre produzioni sono rappresentate dal miele di castagno, tiglio, rododendro, tarassaco, ciliegio, girasole, millefiori, flora alpina e melate, che pur essendo qualitativamente inferiori al miele di robinia, non sono sufficientemente valorizzati nella commercializzazione.

2.C. Altri prodotti

 Sono scarse le conoscenze per quanto concerne la produzione di propoli, polline, pappa reale e cera; si tratta comunque di quantitativi non significativi.

2.D. Api regine

 L’allevamento delle api regine si é andato via via sviluppando nel corso degli ultimi anni.

Si é evidenziata una buona base produttiva con aziende specializzate ma prive di orientamenti comuni per la selezione.

2.E. Il consumo di miele

 Mancano, allo stato attuale, dati precisi per quantificare il consumo pro capite e globale di miele. Una grossa parte di consumatori si rivolge direttamente al produttore, per cui la quantità di prodotto avviata alla grande distribuzione è sicuramente inferiore a quella venduta direttamente, anche a causa della mancanza di iniziative in grado di coprire efficacemente questo ruolo e di incidere sul mercato.

2.F. Il mercato

 La peculiarità del mercato del miele é sicuramente la polverizzazione e la sua capillare diffusione sul territorio. Gli apicoltori, così, non sono in grado di fornire grosse partite omogenee di prodotto.

 Succede di conseguenza che, a causa del prezzo estremamente concorrenziale, le quantità utilizzate dall’industria dolciaria e in particolare dai torronifici sono ricoperte dai mieli di importazione.

 Il consumo di miele in Piemonte, come nel resto d’Italia, risulta basso rispetto agli altri partner europei.

2.G. L’impollinazione

 L’utilizzo delle api per incrementare, mediante una migliore impollinazione, la resa produttiva dei fruttiferi é largamente praticato nelle zone ad intensiva vocazione frutticola, dove maggiore risulta la necessità di tale beneficio.

 Si calcola che, al fine di favorire ed incrementare l’impollinazione, oltre 5.000 alveari vengono annualmente spostati nel triangolo fruttifero di Cuneo-Saluzzo-Fossano e nell’areale di Vercelli- Borgo D’Ale.

2.H. La situazione associativa

 La grande diffusione territoriale dell’apicoltura ha favorito il sorgere di associazioni e consorzi a carattere locale, provinciale e regionale. Attualmente esistono due associazioni regionali di produttori giuridicamente riconosciute dalla Regione Piemonte ai sensi del Regolamento (CEE) n. 1360/78 del Consiglio del 19.6.1978.

2.I. La ricerca scientifica

 Si é dovuto purtroppo constatare che, per vari motivi, gli obiettivi perseguiti dalla ricerca scientifica sono completamente staccati dagli interessi produttivi; i relativi risultati sono pertanto parzialmente utilizzabili dagli apicoltori per l’applicazione pratica in azienda.

2.L. L’importanza ecologica

 L’ape svolge il suo servizio ecologico tramite l’impollinazione ed il monitoraggio dell’inquinamento ambientale. Una eventuale diminuzione o scomparsa di questo preziosissimo insetto porterebbe a forti squilibri e modifiche dell’ecosistema.

2.M. L’importanza economica

 E’ da sottolineare il continuo e gratuito servizio che l’ape svolge come impollinatore su tutte le colture, assicurando alle aziende agricole la fruttificazione delle piante entomofile e la conseguente produzione vegetale.

 L’ape rappresenta, quindi, un bene strettamente legato alle attività svolte dall’uomo in campo agricolo. Tale contributo a livello nazionale é valutato in circa 2.000 miliardi di lire.

3. I vincoli

 Lo sviluppo dell’apicoltura regionale é rallentato o frenato da tutta una serie di vincoli.

3.A. I limiti dell’assistenza tecnica

 L’assistenza tecnica lamenta una certa carenza di tecnici apistici che possano consigliare l’apicoltore sui nuovi metodi di allevamento, sulla conduzione razionale degli alveari, sulla produzione e sui metodi corretti di estrazione del miele.

 Gli apicoltori piemontesi, infatti, registrano uno scarso livello conoscitivo delle tecniche di allevamento e di conduzione razionale degli apiari, fatto questo che incide in modo determinante sulla qualità e sulla quantità dei prodotti dell’alveare.

3.B. Vincoli dovuti alla varroasi

 La varroasi rappresenta per l’apicoltura piemontese, al pari di quella nazionale, un vincolo notevole per uno sviluppo strutturale e produttivo.

 In questi ultimi anni, infatti, la varroasi ha spazzato via più del 60% degli alveari presenti in Piemonte.

 Oltre che al rapido diffondersi della patologia, la causa della rarefazione degli alveari é da ricercare anche nella mancanza di piani di risanamento e di tecnici che, con adeguata preparazione, potessero seguire e consigliare gli apicoltori. Le associazioni ed i consorzi hanno fatto tutto il possibile ma, spesso, con scarsi risultati dovuti anche alla carenza di fondi e di mezzi.

 Le zone in cui sono presenti apicoltori dotati di una certa professionalità, che hanno curato l’allevamento con una certa costanza e che hanno fatto volontariato per assistere i colleghi meno attenti e professionali, hanno risentito meno dei danni causati dalla varroa e da altre patologie.

3.C. Vincoli al nomadismo

 In Piemonte esistono diversi agricoltori che potenzialmente potrebbero avvalersi della transumanza per sfruttare le risorse nettarifere presenti in vaste zone del territorio regionale.

 L’assenza delle risorse finanziarie necessarie per dotarsi di quegli strumenti tecnici e logistici propri del nomadismo hanno impedito di fatto lo svilupparsi delle potenzialità latenti.

3.D. Vincoli dovuti alla carenza di controllo della qualità del miele e delle sue caratteristiche

 L’esigua quantità di controlli effettuata sui mieli prodotti in Piemonte ha impedito di caratterizzare i mieli piemontesi e di distinguerli da quelli importati, che purtroppo, a causa dei bassi prezzi registrati e della carenza di controlli analitici per frodi e sofisticazioni, creano notevoli problemi sui mercati locali e sulla grande distribuzione.

 La Regione Piemonte ha messo a disposizione degli apicoltori il proprio laboratorio agrochimico di Alessandria ai fini dell’analisi qualitativa dei mieli. Il laboratorio andrebbe potenziato strumentalmente e professionalmente al fine di consentire una più vasta gamma di analisi fisico-chimiche e melissopalinologiche.

4. Finalità

Gli obiettivi primari ed essenziali del presente programma regionale sono i seguenti:

a)     assistenza tecnica agli apicoltori al fine di migliorare le condizioni di produzione e di commercializzazione del miele;

b)     lotta alla varroasi e malattie connesse, nonché miglioramento delle condizioni di trattamento degli alveari;

c)     razionalizzazione della transumanza;

5. Le azioni

 Per poter conseguire le finalità sopracitate si sono individuate una serie di azioni ed incentivi finalizzati a rimuovere i vincoli che frenano l’apicoltura piemontese e consentire alla stessa il necessario sviluppo qualitativo e quantitativo.

5.A. Azioni per l’assistenza tecnica

 L’assistenza tecnica agli apicoltori risulta basilare per salvaguardare, tutelare e sviluppare l’apicoltura. Occorre pertanto assicurare una assistenza tecnica adeguata a mezzo di esperti apistici, che, formati ed aggiornati con appositi corsi, saranno, tramite le associazioni, messi a disposizione degli apicoltori di tutta la regione. Intanto potranno risultare utili apposite convenzioni con i tecnici apistici esistenti.

 I tecnici opereranno presso le sedi delle Associazioni dei produttori e delle Organizzazioni professionali agricole e mediante visite presso le aziende apistiche.

 Il costo annuo per l’assistenza tecnica viene valutato in lire 353 milioni, per 5 tecnici più uno a tempo parziale necessari per coprire le province di Alessandria-Asti, Biella-Vercelli, Cuneo, Torino, Novara-Verbania, così dettagliato:

- costo per tecnico: compenso     lire     52.000.000
- spese per trasferte e supporti
 tecnici     lire     8.000.000
 totale     lire     60.000.000

 Saranno tenuti periodici corsi di aggiornamento, anche con dimostrazioni in azienda, sui nuovi ed innovativi metodi di allevamento delle api e di prevenzione e lotta alle patologie dell’alveare.

 Il costo viene valutato in lire 26.000.000, per organizzare una serie di corsi di aggiornamento da tenere nelle zone sopra descritte.

 Un contributo notevole dovrà venire da quelle riviste periodiche specializzate del settore che sono in grado di fornire informazioni tecniche, economiche ed organizzative per gli operatori. Dovrà pertanto essere incentivata, da parte delle associazioni produttori, la sottoscrizione, a favore dei propri iscritti, di abbonamenti cumulativi a riviste specializzate che soddisfino i requisiti sopra indicati.

 Il costo degli abbonamenti viene calcolato in lire 26.000.000.

 Si prevede la realizzazione di un seminario o convegno tematico per la presentazione dei risultati conseguiti nel periodo di applicazione degli interventi previsti dal programma regionale.

 Il costo viene valutato in lire 10.000.000.

Pertanto le risorse finanziarie necessarie per realizzare le azioni previste a favore dell’assistenza tecnica ammontano a lire 415.000.000 (353.000.000 + 26.000.000 + 26.000.000 + 10.000.000).

5.B. Azioni di lotta contro la varroasi

 Nella lotta contro tale parassitosi assume considerevole importanza il ruolo dei tecnici apistici, cui spetta la funzione di coordinare, in collaborazione con i Servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali della Regione, la realizzazione di piani di lotta territoriali.

 Per la realizzazione dei suddetti piani, risulta fondamentale far ricorso a periodici incontri con gli apicoltori, a dimostrazioni pratiche in apiario, alla predisposizione e distribuzione di specifico materiale divulgativo.

 Il costo delle azioni sopracitate viene valutato in lire 8.000.000, per organizzare una serie di incontri o dimostrazioni, mentre per il materiale divulgativo si fa riferimento a quello predisposto per l’assistenza tecnica.

 Considerevole importanza assume, inoltre, la realizzazione da parte delle Associazioni dei produttori miele, giuridicamente riconosciute dalla Regione, di ricerche sul campo finalizzate alla messa a punto di strategie di lotta alla varroa, caratterizzate da un basso impatto chimico sugli alveari e da eseguire in collaborazione con Istituzioni scientifiche. Il costo delle ricerche viene valutato in lire 50.800.000.

 La divulgazione delle ricerche sarà effettuata direttamente dalla Regione a mezzo della rivista tecnica “Quaderni di agricoltura della Regione Piemonte”.

 Risulterà, altresì, fondamentale ed efficace, ai fini dell’eradicazione della parassitosi, l’incentivazione a favore degli “apicoltori produttori apistici” per l’acquisto di arnie dotate di fondo a rete, che consentono una più razionale lotta contro il parassita.

 Il costo dell’azione sopra descritta viene calcolato in lire 280.000.000.

 Pertanto le risorse finanziarie per realizzare le azioni previste a favore della lotta alla varroasi ammontano a lire 338.800.000 (8.000.000 + 50.800.000 + 280.000.000).

5.C. Azioni a sostegno del nomadismo

 Il nomadismo, come pratica indispensabile per lo sfruttamento razionale ed ottimale delle risorse nettarifere della regione, deve essere favorito ed incentivato.

 A tal fine risulta prioritario incentivare l’investimento da parte di “apicoltori produttori apistici” per l’acquisto di macchine ed attrezzature necessarie alla movimentazione degli alveari (muletti, gru, supporti per arnie che ne consentano la movimentazione, ecc.), con esclusione dei mezzi per il trasporto degli alveari.

 Il costo dell’azione e le relative risorse finanziarie necessarie vengono calcolate in lire 430.000.000.

6. Piano di finanziamento

 In riferimento ai costi stimati per le singole azioni a alle relative risorse finanziarie occorrenti, si riporta nell’allegato A) il piano di finanziamento nel quale sono evidenziate le spese a carico dell’Unione Europea, dello Stato e degli apicoltori.

7. Riferimenti legislativi, regolamentari ed amministrativi

 Per quanto previsto nel presente programma si fa riferimento:

- per la parte normativa non prevista dal programma:

a)     alla D.G.R. n. 45 - 27060 del 12 aprile 1999 e D.G.R. n. 4 - 27749 del 12 luglio 1999 di approvazione delle istruzioni operative del presente programma;

b)     alla L.R. 3 agosto n. 20 “Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dell’apicoltura in Piemonte” e alle relative istruzioni operative approvate con D.G.R. n. 6 - 28773 del 29 novembre 1999.

8. Organizzazioni e cooperative coinvolte nel programma

 Le organizzazioni rappresentative del comparto apicolo che hanno collaborato per l’elaborazione del presente programma regionale sono:

- Associazione Produttori miele Aspromiele, con sede in Torino Corso Francia, 9;

- Associazione Produttori miele Agripiemonte miele, con sede in Torino, Corso Vittorio Emanuele II, 58.

9. Modalità di verifica e di valutazione del programma

 La realizzazione del presente programma regionale viene affidata al Settore regionale “Sviluppo delle Produzioni Animali” il quale provvederà ad eseguire le necessarie verifiche delle fatture giustificative degli interventi, nonché gli opportuni accertamenti sugli acquisti effettuati e sulla corretta applicazione delle singole azioni.

 Il Settore regionale in questione si avvarrà della collaborazione dei Settori Provinciali dell’Agricoltura e dei Servizi Veterinari delle Aziende sanitarie locali.

 La valutazione del programma verrà eseguita mediante riunioni periodiche, almeno una a semestre, con le Associazioni produttori miele giuridicamente riconosciute dalla Regione.

10. Disposizioni finali

 Il presente programma regionale di attuazione del Regolamento (CE) n. 1221/97 verrà attuato a mezzo delle apposite istruzioni deliberate dalla Giunta Regionale, sentita la Commissione regionale consultiva per l’agricoltura e le foreste di cui alla Legge regionale 28 ottobre 1986 n. 44.

 Le risorse finanziarie previste per ogni singola azione che, per vari motivi, rimarranno, in tutto od in parte, inutilizzate saranno devolute a quelle azioni che lamenteranno un rapporto deficitario tra risorse e richieste.

Allegato A


AZIONE    SPESA A CARICO U.E.    SPESA A CARICO     SPESA A CARICO     TOTALE
        STATO    APICOLTORI
A)ASSISTENZA TECNICA                

A1)
CORSI AGGIORNAMENTO    11.700.000    11.700.000    2.600.000    26.000.000
A2) SEMINARI E CONVEGNI TEMATICI    5.000.000    5.000.000    0    10.000.000
A3) AZIONI DI COMUNICAZIONE    11.700.000    11.700.000    2.600.000    26.000.000
A4) SPESA PER TECNICI    150.000.000    150.000.000    53.000.000    353.000.000

TOTALE ASSISTENZA TECNICA    178.400.000    178.400.000    58.200.000    415.000.000

B) LOTTA ALLA VARROASI                

B1) INCONTRI E DIMOSTRAZIONI LOTTA
ALLA VARROA    3.600.000    3.600.000    800.000    8.000.000
B2) INDAGINI LOTTA ALLA VARROA    25.400.000    25.400.000    0    50.800.000
B3) ACQUISTO ARNIE FONDO A RETE    70.000.000    70.000.000    140.000.000    280.000.000

TOTALE LOTTA VARROA    99.000.000    99.000.000    140.800.000    338.800.000

C) SOSTEGNO AL NOMADISMO                

C2) MATERIALI PER NOMADISMO    107.500.000    107.500.000    215.000.000    430.000.000

TOTALE GENERALE    384.900.000    384.900.000    414.000.000    1.183.800.000


DELIBERAZIONI
DEL CONSIGLIO REGIONALE

Deliberazione del Consiglio Regionale 28 febbraio 2000, n. 620

Il variante al piano d’area del Parco regionale La Mandria

(omissis)

Tale deliberazione emendata nel testo che segue, è posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esito: presenti e votanti n. 37 Consiglieri, voti favorevoli n. 26, astenuti n. 11.

Il Consiglio Regionale

delibera

- di approvare la II variante al Piano d’Area del Parco regionale La Mandria, composta dai seguenti elaborati, costituenti parti integranti della presente deliberazione:

- Relazione introduttiva;

- Relazione sulla Gestione forestale;

- Relazione sulla Gestione naturalistica;

- Relazione sulla Fruizione ed accessibilità dell’Area attrezzata di proprietà regionale;

- Relazione sugli Indirizzi per l’utilizzo e la valorizzazione della Venaria Reale;

- Norme di attuazione;

- Allegato Cartografico  n. 3v2 - Tavola di Piano (scala 1:10.000);

- Allegato Cartografico n. 6 - Il Sistema della accessibilità alla Venaria Reale (scala 1:25.000)

- di dare atto che con la presente deliberazione è contestualmente approvato l’ampliamento della zona di pre-parco nel Comune di Venaria Reale, ai sensi dell’articolo 6 della l.r. 12/1990, come indicato nell’allegato cartografico n. 3v2.

(omissis)



Deliberazione del Consiglio Regionale 28 febbraio 2000, n. 621

L.R. 28 aprile 1980, n. 30 “Piano naturalistico e di  intervento della Riserva naturale speciale del Sacro Monte Varallo - Modificazioni

(omissis)

Tale deliberazione, nel testo che segue, è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esito: presenti e votanti n. 33 Consiglieri, voti favorevoli n. 33.

Il Consiglio Regionale

(omissis)

delibera

1) di approvare le modifiche apportate al Piano naturalistico e di Intervento della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 133 - 4219 del 19 marzo 1991, consistenti:

- nella sostituzione del Capitolo 9 - Parcheggi e vie di accesso al Sacro Monte;

- nella soppressione della Scheda W dell’Allegato I - Immobili per servizi e del riferimento a tale Scheda nel Capitolo 17 - Immobili per servizi;

- nella sostituzione del Titolo III della Normativa, relativo alle Norme regolamentari;

2. di dare atto che le modifiche  descritte sono contenute nei documenti allegati comprensivi di cartografia che costituiscono parte integrante della presente deliberazione.

(omissis)



Deliberazione del Consiglio Regionale 28 febbraio 2000, n. 622

Recepimento del contratto integrativo di lavoro per gli operai e gli impiegati addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria

(omissis)

Dopo l’illustrazione da parte dell’Assessore Vaglio, tale deliberazione, nel testo che segue, è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esisto: presenti e votanti n. 37 Consiglieri, voti favorevoli n. 36, astenuti n. 1.

Il Consiglio regionale

(omissis)

delibera

- di recepire, nelle forme e con i limiti e le modalità della vigente normativa regionale, il Contratto Integrativo Regionale di Lavoro del 14 gennaio 2000, inerente gli operai e gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e di curarne l’applicazione ai lavori eseguiti in amministrazione diretta dagli uffici regionali;

- di stabilire che nelle more di recepimento del presente accordo regionale, verranno applicati gli istituti contrattuali economici ivi previsti, salvo conguaglio.

(omissis)



Deliberazione del Consiglio Regionale 29 febbraio 2000, n. 624

Criteri per il riparto del fondo per la  gestione delle attività socio-assistenziali di cui alla legge regionale 13 aprile 1995, n. 62 (Norme per l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali)

(omissis)

Tale deliberazione, così emendata nel seguente testo, è quindi posta ai voti per appello nominale ed approvata con il seguente esito: presenti n. 48 Consiglieri, votanti n. 46 Consiglieri, hanno risposto sì n. 35 Consiglieri, si sono astenuti n. 11 Consiglieri (n. 2 Consiglieri non partecipano alla votazione).

Il Consiglio regionale

(omissis)

delibera

- di approvare i criteri per il riparto del fondo per la gestione delle attività socio-assistenziali di cui alla legge regionale 13 aprile 1995 n. 62 (Norme per l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali), contenuti nell’allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- di dare atto che tali criteri espletano la loro efficacia fino alla approvazione della nuova legge di programmazione socio-assistenziale;

- di garantire al Consiglio Regionale, attraverso la competente Commissione Consiliare, la verifica nel tempo dell’efficacia sul livello territoriale dei criteri assunti;

- di impegnare la Direzione competente a relazionare annualmente alla competente Commissione consiliare ed entro il 1 semestre di ogni anno a partire dal 2000, gli effettivi contributi assegnati e le modalità messe in atto per verificare l’efficacia dei criteri assunti.

Allegato A

Criteri per la ripartizione del fondo per la gestione delle attività socio-assistenziali

I criteri cui si atterranno gli uffici competenti per la ripartizione traggono origine, in primo luogo, dai disposti della legge regionale 37/1990, che, al punto 11.1.2 prevede, tra l’altro che la ripartizione del fondo socio-assistenziale, nelle sue varie componenti, venga effettuata tenendo conto dei seguenti elementi: la popolazione, caratteristiche del territorio (considerando la densità della popolazione), la valutazione dei servizi in atto nelle singole zone e l’esame dei programmi di sicura attuazione nel corso dell’anno, il riequilibrio nell’erogazione delle risorse regionali, in rapporto al risultato di gestione rilevato nell’anno precedente, l’incentivazione per la gestione associata dei servizi socio-assistenziali e la valutazione delle risorse impiegate dai Comuni associati nel finanziamento dei servizi socio-assistenziali.

Le norme di riferimento sono, come è facilmente desumibile, molto generiche e nel corso degli anni sono state oggetto di una applicazione pratica che ha “di fatto” interpretato le disposizioni di cui sopra assegnando alcune priorità che saranno di seguito maggiormente chiarite.

Altro elemento, del quale si è tenuto conto, è dato dall’impostazione del piano di riparto 1998, che ha tenuto conto di fattori, quali la ricaduta sul territorio piemontese dei programmi, anche innovativi, previsti dagli Enti Gestori, come pure della rilevanza degli apporti finanziari da parte dei Comuni (che forniscono mediamente 2/3 delle entrate dei consorzi) che hanno avuto, come conseguenza, un aumento dei finanziamenti regionali.

1) Un primo criterio è “di fatto” costituito dalla relativa sicurezza di una erogazione, da parte regionale, di una quota a favore degli Enti Gestori, che non possono ricevere, stante questo principio e a parità di stanziamento, dalla Regione Piemonte, somme inferiori a quanto ottenuto nell’anno precedente.

Tale assunto non è suffragato da alcuna norma scritta, ma si ritiene che possa costituire un criterio valido, anche perchè appare logico che l’attività degli Enti Gestori non debba subire dei contraccolpi tali da creare insicurezza nella gestione a breve periodo (uno-due anni).

Il principio in questione può essere mantenuto, fermo restando che, se da una parte esso pertanto costituisce un impegno per l’amministrazione regionale, d’altra parte, anche per gli enti gestori, lo stesso costituisce un impegno a mantenere lo standard dei servizi quanto meno al livello dell’anno precedente. In tal caso anche il contributo regionale può mantenersi al livello dell’anno precedente.

E’ intendimento dell’Amministrazione Regionale di definire dei parametri operativi che permettano una verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati dai soggetti gestori; esiste pertanto l’impegno a tenere conto dei risultati al fine del piano di riparto, relativo all’anno immediatamente seguente.

Al fine di garantire la “sicurezza” nella gestione da parte dei soggetti gestori, si ritiene che possa comunque essere assicurato, alle condizioni di cui sopra, il mantenimento delle quote attribuite per l’anno precedente (e pertanto in caso di attribuzione di somme inferiori per le singole voci avverrà un riequilibrio), nel caso opposto, l’incremento della quota spettante potrà raggiungere un incremento globale pari al 5% rispetto a quanto attribuito all’anno precedente, maggiorato sino ad un massimo di altri 3 punti; in presenza di una maggiore disponibilità di risorse negli anni successivi, potranno essere previsti maggiori incrementi.

2a) Ferme restando le direttive generali sopra riportate, ha assunto rilevante importanza nella ripartizione del fondo di riparto, la suddivisione dello stesso, avendo presente il dato della popolazione piemontese, entro i limiti dei territori cui fanno capo i singoli Enti Gestori. Tale dato può apparire limitato e limitativo, ma costituisce un dato inoppugnabile che garantisce una equa distribuzione sul territorio piemontese di risorse finanziarie cui potranno accedere tutti i soggetti residenti.

Tuttavia la pura e semplice suddivisione di una parte così rilevante del fondo socio-assistenziale, secondo il dato della popolazione, non tiene minimamente conto della diversa e complessa realtà geografica e sociale del Piemonte, che comprende una ampia parte di territorio montano, ove sono presenti ampie zone di degrado, con innegabili difficoltà logistiche per la gestione dei servizi socio-assistenziali in realtà territoriali con una forte dispersione della popolazione, quali le zone montane e collinari.

2b) Si è anche pensato in termini correttivi, e nella logica di una opportuna “pesatura” della popolazione, di attribuire, all’interno della quota del fondo destinata alla popolazione, una rilevante proporzione alla quota della popolazione sempre disaggregata per Enti Gestori di appartenenza, ma con un correttivo che, privilegiando le zone con basso tasso di antropizzazione, permetta di erogare una parte della quota attribuita al parametro della popolazione, avendo presenti, oltre che il dato della popolazione, anche quello della densità della stessa sul territorio. Questo dato permette di sovvertire, e di correggere, in modo consistente la ripartizione di cui sub 2a). Per il corrente anno si terrà conto di soglie minime e massime.

2c) Si intende infine segmentare maggiormente la quota relativa alla popolazione, prendendo in considerazione anche una ulteriore “pesatura” della stessa, avuto riguardo dell’incidenza della parte della popolazione che maggiormente ha necessità di un intervento da parte delle strutture socio-assistenziali, ovvero quella parte rilevante composta da anziani sopra i 65 anni di età e da giovani di età inferiore a 18 anni. I dati relativi saranno desunti dalla Banca Dati Demografica Evolutiva messa a disposizione dal Settore Programmazione Statistica dell’amministrazione regionale. Verrà pertanto tenuto conto di tale parametro, ai fini della ripartizione della quota della “popolazione”.

2d) In merito al parametro della “popolazione” viene preso in considerazione anche un nuovo elemento che tiene conto, a livello di calcolo, dell’incidenza nelle varie zone del fenomeno della disoccupazione, evento che crea necessità di interventi assistenziali. Le modalità esecutive, del riparto in questione per questa voce saranno oggetto di un elaborazione di dati che saranno richiesti al Ministero del Lavoro e Massima Occupazione.

Si intende pertanto attribuire per l’intera quota del riparto relativa alla popolazione, una percentuale che sia compresa tra il 40 e il 50% del totale. Tale proporzione è leggermente inferiore a quella degli anni precedenti, ma occorre chiarire che già in altri parametri si è proceduto ad una “moltiplicazione” che privilegia il parametro della popolazione e pertanto si è preferito dare maggiore importanza ad altri indicatori.

La suddivisione tra le singole voci sarà la seguente:

popolazione residente (2a)    82%
densità (2b)    8%
popolazione (anziani/minori) (2c)    5%
Popolazione (disoccupati) (2d)    5%

3) Per quanto riguarda il contributo straordinario per la creazione ed il primo impianto dei soggetti gestori di cui alla l.r. 62/1995, con il 1999, si compie il triennio entro il quale era stato stabilito di fornire tale anomala forma di finanziamento. Storicamente tale somma non ha mai superato la soglia massima di lire 100 MIL per ogni soggetto gestore e pertanto se ne prevede il mantenimento. Per gli enti gestori di nuova costituzione si prevede il mantenimento di detto contributo straordinario per un triennio.

4) Il contributo regionale, commisurato alla valutazione delle risorse impiegate dai Comuni singoli ed associati nel finanziamento dei servizi socio-assistenziali, è stato oggetto di una profonda rilettura da parte regionale rispetto agli anni scorsi, in quanto è stata fatta una profonda verifica delle spese documentate e sostenute da parte dei comuni e dalle comunità montane, a supporto dei bilanci degli enti consorziali.

La somma assegnata a tal fine, e della quale si dirà di seguito, è ripartita in maniera direttamente proporzionale allo sforzo sostenuto dalle amministrazioni comunali, e non in modo da compensare eventuali riduzioni da parte comunale.

Questa metodologia non permette certamente di considerare l’intervento regionale come un integratore dell’intervento comunale, ma altresì costituisce un incentivo ed uno stimolo rivolto alle amministrazioni comunali a fornire maggiore attenzione e fondi all’assistenza.

5) Per quanto attiene la valutazione dei programmi degli enti gestori, è stata peraltro introdotta nel 1998 una formula per la quale il giudizio sui programmi è stato oggetto di una rivalutazione dello stesso, avuto presente un parametro indubbiamente limitato, ma attendibile, quale è quello della popolazione residente nei vari enti gestori.

Tale “moltiplicatore” ha una ragione d’essere nel fatto che è indiscutibile che l’impatto di un buon programma è sensibilmente maggiore, in linea generale, se adottato da un ente gestore che, in linea con la filosofia della l.r. 62/1995, aggrega un maggior numero di comuni, piuttosto che un buon programma che sia peraltro limitato dagli angusti confini di un ente gestore minore.

Potranno essere studiati diversi e più penetranti indicatori della qualità dei servizi forniti agli utenti che permettano una migliore ripartizione delle somme impegnate. A tal fine è in corso di predisposizione uno schema standard di relazione che dovrà essere compilata in tutte le sue parti dagli enti gestori, in modo da consentire, a livello regionale, una lettura omogenea dei programmi stessi.

E’ previsto che l’effettiva realizzazione di quanto previsto nei programmi dei singoli enti gestori sia oggetto di una verifica nell’anno successivo.

6) Una quota del fondo di riparto viene destinata per l’incentivazione di forme gestionali che assicurino l’efficacia e l’efficienza dei servizi nonché l’integrazione con i servizi sanitari ed è calcolata, tenendo conto dei seguenti parametri:

a) tipologia delle forme gestionali adottate, secondo quanto previsto dall’art. 13, comma 4º della l.r. 62/1995 (Consorzi, Comunità Montane, gestione associata tramite delega all’A.S.L., comuni capoluogo di provincia);

b) esercizio totale o parziale dei servizi socio-assistenziali.

c) ambito territoriale coincidente con il distretto sanitario o, comunque, configurazione gestionale che assicuri la migliore integrazione tra i servizi socio-assistenziali ed i servizi sanitari.

Per quanto concerne il parametro B viene determinato un valore da attribuirsi ad ogni singolo servizio offerto o a gruppi di servizi: la somma dei valori così attribuiti costituirà il coefficiente di tale parametro.

Il risultato derivante dalla somma dei coefficienti A, B e C sarà moltiplicato per il parametro della popolazione residente in ciascun ente gestore.

(A+B+C) x popolazione.

7) E’ intendimento dell’Amministrazione Regionale, mediante l’adozione di specifici parametri di riferimento, privilegiare nella ripartizione del fondo, quegli enti gestori che, nell’appalto di servizi a soggetti esterni:

a) rispettino i criteri di aggiudicazione dei servizi stessi, secondo le indicazioni regionali in materia;

b) favoriscano la partecipazione degli operatori a corsi di riqualificazione, concordandone le modalità e anticipando parte dei costi relativi all’atto della stipula delle convenzioni.

8) L’Amministrazione Regionale ha deciso negli anni scorsi di assumere a proprio carico la spesa documentata dagli enti gestori per la gestione delle funzioni legate all’assistenza alle persone portatrici di handicap, già svolte facoltativamente dalle Province prima dell’entrata in vigore della legge 142/1990. Non si tratta pertanto, come è ovvio, di parametri originariamente previsti dalle disposizioni più volte richiamate, quanto piuttosto di necessità dettate da esigenze posteriori.

Nel Piano di riparto 1998 sono state oggetto di verifica le spese documentate dagli Enti gestori per quanto attiene al personale trasferito mentre per le spese di gestione è stato deciso di accreditare una somma pari a quella riconosciuta per il 1996, maggiorata di una percentuale del 7,5%.

Tale procedura viene mantenuta; essa prevede l’invio della documentazione da parte degli Enti gestori per quanto attiene le spese del personale, mentre per quanto riguarda le spese relative alla gestione, esse saranno mantenute ai livelli dello scorso anno, con una maggiorazione pari a quella dell’inflazione programmata indicata nel D.P.E.F. dello scorso anno.

Al fine di incentivare gli enti gestori, per favorire il fenomeno del rientro di questo evento straordinario nella gestione ordinaria, si è dell’avviso di programmare un piano di rientro nel medio/lungo periodo. Pertanto per il corrente anno si ipotizza una riduzione pari al 10% di quanto impegnato in questa specifica voce nel 1998.

9) Una quota del fondo di riparto non inferiore al 2% viene riservata al completamente del finanziamento dei corsi di formazione del personale socio-assistenziale, ad integrazione delle risorse disponibili sullo specifico capitolo di bilancio, qualora lo stesso si rivelasse insufficiente per le necessità ordinarie.

10) La parte del fondo da destinare al riequilibrio territoriale viene definita tenendo conto delle necessità che i servizi siano omogenei e ben distribuiti sul territorio, senza peraltro penalizzare quelle zone già dotate di servizi e sulle quali sono confluite maggiori risorse regionali per il mantenimento dei servizi stessi.

Una verifica puntuale nel corso degli anni scorsi, che ha avuto luogo unicamente ai soggetti gestori, in ordine ad un parametro di giudizio di sicura affidabilità, quale è quello dell’analisi dei conti consuntivi presentati e dei relativi avanzi di amministrazione ha permesso di ottenere un riequilibrio.

Tale analisi ha permesso, negli anni passati, di migliorare la politica di spesa ed indubbiamente il numero dei soggetti gestori oggetto di tale verifica è sicuramente diminuito, segno inequivocabile di una maggiore propensione alla gestione dinamica dei bilanci di competenza e pertanto tale parametro viene mantenuto.

11) Al fine di favorire la creazione di un piano di modernizzazione per il trasferimento di informazioni tra Regione e gli enti gestori, per dotare tutti gli enti di un sistema di posta elettronica, nel piano di riparto del 1999 viene riservata una limitata somma (5 milioni, come tetto massimo, per ogni ente gestore) per fornire il necessario supporto tecnico.

Viene infine riservata la cifra di lire 1 MLD a favore degli Enti Gestori che abbiano documentato a fine anno spese straordinarie affrontate per la gestione di emergenze non previste, quali l’erogazione di prestazioni a favore di minori extracomunitari, oggetto di provvedimenti giudiziari in conseguenza dei quali gli Enti Gestori siano stati gravati di spese straordinarie.

Le quote di riparto relative ai punti 3, 4, 5, 6 e 8 dei presenti criteri, vengono ripartite conformemente a quanto disposto con deliberazione del Consiglio Regionale n. 519 - 4848 del 14 aprile 1999, relativa al riparto del fondo del 1998.

Gli uffici del competente Assessorato presentano, con cadenza annuale, un monitoraggio alla competente commissione consiliare, concernente il riparto del fondo e le spese degli enti gestori, elaborando indicatori di efficacia ed efficienza; per l’anno 2000 il monitoraggio viene inviato alla stessa commissione consiliare entro il primo semestre dell’anno.

Le disposizioni ed i criteri di cui sopra avranno validità, come impostazione di carattere generale, sino all’approvazione del nuovo Piano socio-assistenziale regionale.

(omissis)



Deliberazione del Consiglio Regionale 1 marzo 2000, n. 626 - 3799

Indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica, in attuazione dell’articolo 28 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59)

(omissis)

Tale deliberazione emendata, nel testo che segue, è posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esito: presenti e votanti n. 41 Consiglieri, voti favorevoli n. 26 e astenuti n. 15.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa);

visto il d.lgs. n. 114/1998, con il quale in Governo, in attuazione dell’articolo 4 della l. 59/1997, ha emanato le disposizioni relative alla riforma della disciplina del settore del commercio;

considerato in particolare che, con l’articolo 28 del d.lgs. 114/1998, sono state conferite alle Regioni estese competenze nella definizione della disciplina e nella programmazione del settore del commercio su area pubblica;

vista la legge regionale 12 novembre 1999, n. 28 (Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 9 - 27006 del 6 aprile 1999, recante in allegato gli indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica;

preso atto che su tale atto deliberativo la Regione ha acquisito i pareri delle rappresentanze territoriali e sociali di cui all’articolo 28, comma 14 d.lgs. 114/1998;

visto il parere espresso sulla deliberazione suindicata in data 9 dicembre 1999 dalla Conferenza permanente Regione-Autonomie locali, di cui alla legge regionale 20 novembre 1998, n. 34 (Riordino delle funzioni e dei compiti amministrativi della Regione e degli enti locali);

sentito il parere favorevole espresso all’unanimità dei votanti dalla Commissione VII nella seduta del 2 febbraio 2000;

delibera

di approvare gli indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica, in attuazione dell’articolo 28 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59), così come individuati nell’allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(omissis)

ALLEGATO A

INDIRIZZI REGIONALI
PER LA PROGRAMMAZIONE
DEL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA

INDICE

Art. 1. Oggetto e finalità

Art. 2. Ambiti di intervento della programmazione

Art. 3. Mercati: definizioni

Art. 4. Forme alternative di commercio su area pubblica: definizioni

Art. 5. Individuazione delle aree del commercio su area pubblica

Art. 6. Programmazione regionale

Art. 7. Classificazione dei comuni

Art. 8. Dimensionamento del numero dei posti-banco

Art. 9. Compatibilità territoriale dello sviluppo del commercio su area pubblica

Art. 10. Igiene e sicurezza

Art. 11. Individuazione dei beni culturali e ambientali

Art. 12. Disposizioni ulteriori


Allegato 1.
Comuni polo e subpolo,
comuni intermedi, comuni minori

Art. 1.
Oggetto e finalità

1. Nel rispetto di quanto previsto dal titolo X del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59) ed in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 10 della legge regionale (Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114), di seguito denominata legge regionale sul commercio, per il perseguimento degli obiettivi ivi individuati si definiscono i criteri generali e gli indirizzi ai quali i comuni si devono attenere per l’individuazione delle aree da destinare all’esercizio del commercio su area pubblica, nonché per il loro dimensionamento e la loro composizione merceologica.

2. In relazione agli obiettivi generali e particolareggiati individuati negli indirizzi generali e nei criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa di cui agli articoli 3 e 4 della legge regionale sul commercio, ed in relazione alla finalità prioritaria di incentivare il ruolo trainante dei sistemi distributivi locali, nel rispetto delle esigenze del consumatore, i presenti indirizzi tendono:

a) all’incentivazione dello sviluppo del commercio su area pubblica nelle sue varie forme, al fine di promuoverne il ruolo di completamento e integrazione del commercio in sede fissa nell’ambito delle zone di insediamento commerciale urbano;

b) alla valorizzazione del ruolo del commercio su area pubblica quale effettiva integrazione rispetto alle forme di commercio fisso a localizzazione extraurbana;

c) all’evoluzione delle forme organizzative e gestionali degli imprenditori commerciali su aree pubbliche;

d) alla valorizzazione del peso del settore del commercio su aree pubbliche nella distribuzione per favorire lo sviluppo di detto settore quale canale distributivo di alcuni prodotti in concorrenza con il commercio in sede fissa, in particolare per il servizio offerto ai consumatori e per i prezzi vantaggiosi dei prodotti venduti;

e) all’incremento della qualificazione professionale e dell’ammodernamento del ruolo che ne evidenzi la specificità rispetto agli altri canali distributivi;

f) alla valorizzazione della produzione agricola locale e regionale;

g) al riconoscimento per i comuni della massima autonomia per organizzare il settore in funzione del servizio che deve essere offerto ai consumatori, e allo sviluppo ed alla qualificazione urbana.

Art. 2.
Ambiti di intervento della programmazione

1. La programmazione regionale, assumendo quale riferimento gli ambiti territoriali così come individuati nella parte prima dell’allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 29 ottobre 1999, n. 563-13414 (Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 114) con particolare riguardo ai sistemi distributivi comunali, alle tipologie di comuni classificati secondo livelli gerarchici di importanza commerciale e socio-economica e alle zone di insediamento commerciale urbano, articola gli interventi per il commercio su area pubblica in riferimento:

a) alla localizzazione dei mercati, sia per effetto di nuova istituzione, che per effetto di rilocalizzazione di mercati preesistenti, alla struttura dei mercati ed all’organizzazione degli spazi al loro interno;

b) al dimensionamento dei mercati in termini di numero di posti-banco;

c) alla frequenza e ai limiti temporali di svolgimento dell’attività;

d) alla composizione merceologica, con particolare attenzione alla possibilità di specializzazione della stessa;

e) alle esigenze di adeguate attrezzature di servizio;

f) alla salvaguardia delle aree aventi valore storico, artistico, archeologico e ambientale;

g) all’utilizzo di forme di commercio su area pubblica alternative rispetto ai mercati;

h) al rispetto delle norme di igiene e sicurezza.

Art. 3.
Mercati: definizioni

1. Fatte salve le enunciazioni di cui all’articolo 27, comma 1, lettere a), b), c), d), e) del decreto legislativo n. 114/1998, è da intendersi come mercato, agli effetti dell’applicazione dei presenti indirizzi, ogni manifestazione di commercio su area pubblica, variamente denominata come mercato in senso stretto, fiera, fiera-mercato, fiera locale, sagra, nella quale avviene la commercializzazione al consumo da parte di operatori autorizzati al commercio su area pubblica, con l’eventuale partecipazione, a titolo complementare, di agricoltori.

2. La varietà di denominazione e la differenziazione tipologica si fondano sulla cadenza di svolgimento, sulla periodicità programmata o non prestabilita, sulla durata e sull’assoggettabilità o meno dei posteggi ricadenti nelle aree pubbliche al regime della concessione decennale.

3. Sono mercati:

a) le manifestazioni, anche stagionali, che si svolgono su area pubblica o privata di cui il comune abbia la disponibilità, destinate all’esercizio dell’attività di commercio per uno, o più giorni, o per tutti i giorni della settimana o del mese, per l’offerta integrata e/o specializzata di merci al dettaglio;

b) le manifestazioni su area pubblica o privata di cui il comune abbia la disponibilità, aventi cadenza ultramensile, nelle quali l’offerta può assumere natura integrata o specializzata, istituite a tempo indeterminato con periodicità prefissata;

c) le manifestazioni di commercio su area pubblica o privata di cui il comune abbia la disponibilità, ad offerta varia o specializzata, svolgentisi in occasione di festività locali o circostanze analoghe, non caratterizzate da periodicità prestabilita, nonché le manifestazioni istituite in occasione di eventi eccezionali.

4. E’ da intendersi come fiera, oggetto di competenza legislativa regionale ai sensi dell’articolo 117, comma primo della Costituzione e, come tale, non rientrante nella disciplina di cui alla presente normativa, il luogo ed il momento di promozione dell’attività produttiva e di allevamento e del loro sviluppo, attraverso l’esposizione dei risultati della produzione stessa, siano essi industriali, artigianali, ortofrutticoli, zootecnici, di servizio, nel quale un’eventuale attività di vendita assume valenza del tutto residuale rispetto alla finalità precipua di promozione.

Art. 4.
Forme alternative di commercio
su area pubblica: definizioni

1. In alternativa o a completamento delle forme mercatali di cui all’articolo 3 sono configurabili, qualora lo richiedano esigenze di miglioramento del servizio al consumatore o altri motivi di interesse pubblico, apposite aree, pubbliche o private, di cui il comune abbia la disponibilità, esterne alle sedi mercatali, da destinare all’esercizio dell’attività, secondo le seguenti tipologie:

a) posteggi singoli, o gruppi di posteggi, da un minimo di due ad un massimo di sei, anche ad utilizzo stagionale, articolati con cadenza varia, quotidiana o su alcuni giorni della settimana o del mese, per l’offerta al consumo anche specializzata. Dette aree sono soggette a regime di concessione decennale e, in assenza di specifiche richieste di autorizzazione per il loro utilizzo, possono essere assegnate giornalmente ai titolari di autorizzazione ai sensi dell’articolo 28, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 114/1998 e, limitatamente ai  giorni in cui non hanno posteggio assegnato, ai titolari di autorizzazione ai sensi dell’articolo 28, comma 1, lettera a) del decreto legislativo stesso; possono altresì essere assegnate agli agricoltori, qualora il comune abbia ritenuto opportuno effettuare in merito apposita riserva di spazi;

b) zone di sosta prolungata, anche ad utilizzo stagionale, articolate con cadenza varia, quotidiana o su alcuni giorni del mese, per l’offerta al consumo anche specializzata. La sosta consentita non può superare le cinque ore giornaliere, eventualmente anche pomeridiane o alternate. Dette aree sono assegnabili giornalmente a soggetti titolari di autorizzazione ai sensi dell’articolo 28, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 114/1998 e, limitatamente ai giorni in cui non hanno posteggio assegnato, ai titolari di autorizzazione ai sensi dell’articolo 28, comma 1, lettera a) del decreto legislativo stesso; possono altresì essere assegnate agli agricoltori, qualora il comune abbia ritenuto opportuno effettuare in merito apposita riserva di spazi;

c) aree sulle quali è consentito il rilascio di autorizzazioni temporanee, secondo la nozione indicata all’articolo 11 della legge regionale sul commercio.

2. Gli spazi destinati al commercio su area pubblica nelle forme di cui al comma 1, lettere a) e b) non necessitano di infrastrutture di servizio o aree attrezzate, fatto comunque salvo il rispetto delle norme di igiene e sicurezza.

Art. 5.
Individuazione delle aree del commercio
su area pubblica

1. I comuni, sentite le rappresentanze locali delle parti interessate, nel rispetto di quanto definito nei presenti indirizzi di programmazione per il commercio su area pubblica, tenuto conto degli obiettivi di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999, assumono, con proprio atto deliberativo, le scelte per l’ubicazione, il dimensionamento e la composizione merceologica dei mercati per lo svolgimento del commercio su area pubblica, così come definiti all’articolo 3, nonché le iniziative in merito all’individuazione delle aree alternative alle forme mercatali di esercizio dell’attività, così come definite all’articolo 4.

2. Nell’atto deliberativo indicato al comma 1 vengono individuate, qualora il Comune ne ravvisi l’esigenza in relazione ad un migliore servizio ai consumatori, le aree mercatali di cui all’articolo 3, comma 3, lettera a) e le aree extramercatali di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a) e b).

3. Le aree di cui all’articolo 3, comma 3, lettere b) e c) e quelle di cui all’articolo 4, comma 1, lettera c), pur potendo, opportunamente, essere oggetto di apposito atto deliberativo di programma ai sensi del comma 1, possono altresì essere individuate in via successiva, contestualmente all’adozione del provvedimento istitutivo della relativa manifestazione.

4. L’atto deliberativo può costituire parte integrante dell’adeguamento degli strumenti urbanistici generali e particolareggiati, così come previsto all’articolo 6, comma 5 del decreto legislativo n. 114/1998 e all’articolo 4 della legge regionale sul commercio; in tal caso l’adozione e l’approvazione  deve avvenire secondo le procedure previste dalla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo), e successive modifiche ed integrazioni, dalla legge regionale sul commercio e dalla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999.

5. Con le forme indicate nei commi 1, 2, 3 e 4 i comuni procedono all’individuazione delle aree riservate agli agricoltori.

Art. 6.
Programmazione regionale

1. Gli indirizzi per il commercio su area pubblica realizzano le medesime finalità generali ed i medesimi obiettivi enunciati dall’allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999, attraverso le seguenti specifiche scelte:

a) favorire lo sviluppo di mercati integrati al commercio in sede fissa garantendone un’evoluzione ordinata;

b) favorire l’aumento dimensionale dei piccoli mercati per elevarne il livello di efficienza dell’offerta, scoraggiando la crescita eccessiva dei grandi mercati, destinata a produrre sovraffollamento e frammentazione nella compagine mercatale e conseguenti disfunzioni di offerta;

c) favorire la presenza sui mercati degli operatori che praticano tecniche di vendita potenzialmente competitive (autobanchi, agricoltori) e promuovere una differenziazione delle dimensioni dei posteggi per garantire la presenza di diversi tipi d’impresa;

d) organizzare la disposizione del mercato e dei servizi in modo da garantire al massimo l’igienicità, la comodità ed il confronto concorrenziale anche interno al mercato;

e) favorire la diffusione del commercio su area pubblica nei comuni minori, particolarmente in quelli collinari, prealpini e vallivi, promuovendo le iniziative degli operatori itineranti, organizzando mercati anche vespertini, nonché l’integrazione del commercio su area pubblica nei progetti integrati di rivitalizzazione delle realtà minori, di cui all’articolo 19 dell’allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999, anche in alternativa o ad integrazione dei centri polifunzionali;

f) promuovere il ricorso a forme alternative di commercio su area pubblica, nelle fattispecie di posteggi isolati, gruppi di posteggi e aree di sosta prolungata, qualora sia necessario ovviare a disservizi  derivanti da caduta o incompletezza dell’offerta in zone residenziali, ovvero in zone turistiche non supportate da insediamenti commerciali adeguati, nonché in ambiti ove, per particolari esigenze,  sia necessario garantire un’offerta, anche ad alta specializzazione, in occasione di eventi culturali, sportivi, religiosi e simili. Le opzioni attinenti alle accennate modalità alternative di esercizio e commercio su area pubblica, comunque percorribili in ogni realtà locale, sono particolarmente raccomandate nelle realtà urbane minori (comuni con meno di 3.000 abitanti o frazioni o parti omogenee di territorio commerciale con meno di 3.000 abitanti), nelle quali è necessario promuovere ed incentivare interventi idonei a conseguire la rivitalizzazione del servizio commerciale, in particolare per quanto concerne l’offerta di prima necessità;

g) valorizzare il ruolo della produzione agricola attraverso la previsione, per lo più in ambito mercatale, di apposite aree da riservare agli agricoltori al fine di promuovere, attraverso il mercato, la commercializzazione dei prodotti dell’agricoltura, con particolare riguardo al ruolo della produzione tipica locale e/o regionale.

Art. 7.
Classificazione dei comuni

1. Nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 6 del decreto legislativo n. 114/1998, dall’articolo 3 della legge regionale sul commercio e da quanto stabilito per il commercio in sede fissa nell’allegato A della deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999, i comuni, in relazione alle caratteristiche e all’assetto della rete distributiva, della dotazione dei servizi, delle condizioni socio-economiche e di consistenza demografica, ai fini dell’applicazione delle disposizioni del presente provvedimento sono suddivisi secondo la seguente classificazione:

a) comuni della rete primaria: sono i comuni, poli e sub-poli, nei quali si rilevano, contemporaneamente, una notevole completezza merceologica dell’offerta e le potenzialità per completare la gamma delle tipologie di strutture distributive in funzione dell’adeguamento dell’offerta alle preferenze dei consumatori;

b) comuni della rete secondaria: sono i comuni che, pur non avendo il rilievo strategico attribuito a quelli dalla rete primaria, svolgono una funzione essenziale di diffusione del servizio commerciale più frequente, in prossimità di insediamenti residenziali. Appartengono a questa rete anche alcuni comuni, più lontani dai comuni polo o subpolo della rete primaria, che svolgono un’importante funzione di distribuzione dei servizi meno frequenti sul territorio circostante e di supporto alle altre attività terziarie.

2. I comuni della rete primaria sono classificati come segue:

a) centro metropolitano

b) poli della rete primaria (v. allegato 1)

c) subpoli della rete primaria (v. allegato 1)

3. I comuni polo della rete primaria, compreso il centro metropolitano, sono, nella maggior parte dei casi, centri attrattori di aree di programmazione commerciale, nei quali si è sviluppata una maggiore concentrazione di servizi commerciali, paracommerciali, artigianali e pubblici. Su di essi si concentrano flussi di gravitazione naturale che interessano vaste zone del territorio regionale.

4. I comuni sub-polo della rete primaria sono quelli che, pur rientrando nelle aree di gravitazione naturale dei poli della rete primaria, sono in grado di erogare servizi commerciali competitivi con quelli del polo della rete primaria, anche se per un numero limitato di funzioni.

5. I comuni della rete secondaria sono classificati come segue:

a) comuni turistici, non compresi tra quelli della rete primaria;

b) comuni intermedi: altri comuni con popolazione a partire da 3.000 abitanti non compresi negli elenchi precedenti (v. allegato 1);

c) comuni minori, o deboli: altri comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti (v. allegato 1).

6. I comuni turistici, non compresi negli elenchi dei comuni della rete primaria, sono, oltre a quelli riconosciuti dagli appositi elenchi regionali, anche quelli nei quali, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio regionale, è riconosciuta la presenza evidente di popolazione turistica, anche giornaliera; ai sensi, dell’articolo 12, comma 1 del decreto legislativo n. 114/1998, tali comuni possono limitare la vocazione turistica anche solo ad una parte del loro territorio. Analogamente, i comuni non turistici, con provvedimento autonomo adottato sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio regionale, riconoscono la vocazione turistica a parti del loro territorio interessate da manifestazioni, permanenti o episodiche, almeno di importanza regionale, alle quali siano associati flussi rilevanti di popolazione non residente, generati da turismo di divertimento, religioso, d’arte, d’affari, e diversi dalle abituali gravitazioni commerciali.

7. I comuni intermedi sono quelli non turistici con dimensione demografica a partire da 3.000 abitanti e non compresi tra i comuni della rete primaria. Si pongono in posizione gerarchica intermedia tra i comuni minori (o deboli) e i comuni della rete primaria e offrono servizi non quotidiani ma di minor portata rispetto a quella dei comuni in posizione gerarchica superiore.

8. I centri minori (o deboli), sono i comuni non turistici con popolazione inferiore a 3.000 abitanti, sede di un’offerta commerciale spesso non completa nella dotazione di base.

Art. 8.
Dimensionamento del numero dei posti-banco

1. I comuni, per il raggiungimento degli obiettivi di cui alla presente normativa ed in particolare per realizzare un adeguato servizio al consumatore, sentite le rappresentanze locali delle componenti interessate, definiscono il numero dei posti-banco-settimana tenendo conto della dimensione della domanda (numero di abitanti e caratteristiche socio-demografiche), con particolare riferimento alle caratteristiche delle tradizioni locali, alla quantità di offerta complessiva di beni e servizi localizzata nell’ambito del comune e/o delle singole zone di insediamento commerciale urbano, nonché ai requisiti indispensabili di buon funzionamento del mercato, e alla dimensione, all’attrattività e periodicità dei mercati circostanti anche ubicati in altri comuni e/o in altre zone di un insediamento commerciale.

2. Per il calcolo teorico dei posti-banco-settimana, è opportuno che i comuni tengano conto dei seguenti criteri orientativi:

a) il numero totale di posti-banco-settimana è orientativamente di 1 posto-banco per ogni 80-100 abitanti;

b) la dimensione di ciascun mercato è opportuno che risulti compresa tra 60 e 180 banchi e che sia determinata in funzione del potenziale della domanda, tenuto conto del dimensionamento e del ruolo del comune secondo i criteri di classificazione di cui all’articolo 7;

c) il potenziale della domanda è determinato orientativamente dal numero dei residenti nel raggio di 1.500-2.000 metri dal luogo di insediamento del mercato, sommando ad essi i gravitanti, nella misura del 20-25 per cento della popolazione residente fuori del raggio.

3. Nel calcolo del numero dei posti-banco secondo i criteri indicati al comma 2 non sono compresi gli spazi riservati agli agricoltori.

Art. 9.
Compatibilità territoriale dello sviluppo
del commercio su area pubblica

1. Al fine di conseguire gli obiettivi della programmazione, è opportuno che i comuni, nell’attuazione degli interventi relativi al settore del commercio su area pubblica, tengano conto delle seguenti indicazioni:

a) CENTRO metropolitano e comuni polo:

1) localizzazione dei mercati. In detti comuni, poiché dotati di una rete distributiva tendenzialmente completa e concentrata in addensamenti, sono preferibili le seguenti localizzazioni:

1.1) mercati di grande dimensione (120-180 banchi): all’interno o ai bordi degli addensamenti urbani storicamente consolidati e forti, che l’allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999 definisce A.1. (addensamenti storici rilevanti), A.2. (addensamenti storici secondari), A.3. (addensamenti commerciali urbani forti), nonché nelle immediate vicinanze e possibilmente a stretto contatto con il commercio fisso; qualora le condizioni della viabilità lo consentano, è preferibile pedonalizzare l’area intorno al mercato almeno nel periodo di svolgimento del mercato; è opportuno evitare localizzazioni periferiche, in specie se allontanano il flusso dei consumatori dalle principali concentrazioni del commercio fisso;

1.2) mercati di medie dimensione (70-90 banchi): anche per questi è preferibile una localizzazione all’interno o ai bordi degli addensamenti commerciali urbani storicamente consolidatati e forti (A.1., A.2., A.3.), puntando alla specializzazione merceologica; non si ritiene adeguata alla struttura dell’offerta di questo tipo di comuni la presenza di mercati di queste dimensioni nelle zone di recente sviluppo;

1.3) mercati di piccola dimensione (10-20 banchi): rappresentano, in genere, soluzioni sostitutive del commercio fisso carente; la loro localizzazione naturale è nelle aree scarsamente servite. Possono trovare opportuna collocazione nelle zone di insediamento commerciale denominate addensamenti commerciali urbani minori;

2) dimensione e frequenza dei mercati. I comuni definiscono il monte totale di posti-banco e la dimensione di ciascun mercato, tenendo conto delle tradizioni consolidate dalla disponibilità di spazi e del potenziale della domanda. I criteri ai quali attenersi sono quelli definiti all’articolo 8. Per fornire un adeguato servizio ai consumatori e incrementare la funzione del mercato nel processo di concorrenza tra le varie forme distributive, al fine di ottimizzare la produttività del sistema, i comuni scelgono la frequenza e la periodicità dei mercati attenendosi, fatte salve le tradizioni e le tendenze locali della domanda, le caratteristiche, la frequenza e la periodicità degli altri mercati presenti nell’ambito delle circostanti zone di insediamento commerciale e negli altri comuni confinanti, ai seguenti criteri orientativi:

2.1) ridurre la periodicità del mercato, in particolare se di piccola dimensione prevedendo contestualmente un aumento del numero dei posti-banco;

2.2) estendere la periodicità del mercato eventualmente con una contestuale riduzione del numero dei posti-banco, in particolare per i mercati sovradimensionati, potendo in tal modo ovviare ai problemi di viabilità e sicurezza e assicurando al consumatore maggiore continuità di riferimento;

3) forma del mercato. La forma più efficiente di mercato è, in genere, quella a sviluppo lineare, costituita da due file contrapposte: una composta di soli generi non alimentari, e l’altra, tenuto conto della generale maggiore presenza dei generi non alimentari, con zone di generi alimentari ai due estremi ed una parte di non alimentari nella zona centrale. Nei mercati a sviluppo lineare i settori trainanti del flusso dei consumatori sono quello della frutta e verdura, da situare all’estremo meno favorito dall’accessibilità, e quello dei salumi e formaggi, da situare all’altro estremo; così facendo il consumatore è guidato da un capo all’altro del mercato ed ha modo di osservare l’intera offerta, traendone vantaggi di servizio e migliorando, grazie alla maggiore quantità di acquisti, la produttività del mercato. Quando la forma lineare non è realizzabile, è opportuna un’organizzazione dei banchi che le sia, per quanto possibile, somigliante, quale: file incrociate, con le merceologie trainanti ai due estremi; più file contrapposte con alternanza delle merceologie (una alimentare e di fronte a questa una extralimentare). I mercati di forma mista, costituiti da zone con file incrociate (piazze) e zone con sviluppo lineare (strade), devono rispettare, per quanto possibile, le indicazioni precedenti, collocando nelle zone estreme le merceologie trainanti, con quelle più forti nella zona meno favorita dall’accessibilità;

4) composizione merceologica. I mercati devono essere completi di tutte le merceologie riferibili al livello di servizio che vogliono offrire. Pertanto, i mercati grandi devono essere ricchi di articoli nel settore extralimentare, evitando un ulteriore eccessivo sviluppo del settore dell’abbigliamento e maglieria, e forzando la crescita della presenza di articoli alternativi; un mercato completo deve garantire una buona presenza di banchi del settore alimentare, nei quattro comparti più tipici: frutta e verdura, formaggi e salumi, carni consentite, altri alimentari. Per ottimizzare il mercato, sotto l’aspetto della sua offerta merceologica, i comuni possono ripartire per merceologie i posti-banco di ciascun mercato. Il valore minimo orientativo al quale è opportuno che i comuni si attengano, tenuto conto delle tradizioni, delle tendenze locali della domanda e dell’offerta dei beni di consumo, è il seguente:

settore alimentare: posti-banco minimi 35 per cento del totale

settore extralimentare:

merceologie tessile e abbigliamento posti-banco minimi 35 per cento del totale

altre merceolologie extralimentari posti-banco minimi 30 per cento del totale

La distribuzione delle merceologie sul mercato può tendere all’accorpamento in zone attigue degli articoli simili, al fine di favorire una maggiore informazione e confrontabilità per il consumatore ed il crescere delle spinte alla specializzazione degli operatori. In sede di concessione del posteggio devono essere fissati vincoli alle merceologie da trattare in ciascuna posizione e tali vincoli devono essere ragionevolmente ampi. Per i mercati di medie dimensione che rappresentano o forme di grande specializzazione o una soluzione di ripiego per problemi di distribuzione commerciale in sede fissa non si può parlare di completezza merceologica; essi, quindi, si configurano diversamente a seconda delle situazioni socio-economiche e della struttura della distribuzione nell’area di influenza del mercato. I mercati di piccola dimensione devono tendere a riprodurre, fondamentalmente, la composizione di un buon nucleo di vicinato: alimentari vari, frutta e verdura, carni; extralimentari vari (mercerie, ferramenta). I criteri relativi alla composizione merceologica dei mercati non si riferiscono agli agricoltori;

5) superficie dei posti-banco. La dimensione di ciascun posto-banco deve essere tanto più grande quanto più è piccola la dimensione del mercato. Nei grandi mercati è consigliabile una varietà di dimensione che consenta sia il grande, in genere gli autobanchi, sia il piccolo molto specializzato. Qualora dovessero insorgere esigenze di completamento merceologico del mercato o di innesco di spinte concorrenziali, è opportuno tendere al graduale ridimensionamento dei posteggi più grandi che non siano giustificati dal particolare ingombro delle merceologie trattate. Una buona dimensione del posteggio per ambulanti che esercitano con tecnica tradizionale può essere fissata intorno ai 25-27 metri quadrati, tranne che nei grandi mercati dove può essere minore. La superficie da destinare a ciascun posto per gli autobanchi può essere fissata intorno a 30-35 metri quadrati;

6) servizi sul mercato. I comuni devono prevedere le zone di posteggio degli automezzi degli operatori di mercato e stabilire criteri per la realizzazione dei servizi igienici, dei parcheggi per i consumatori, dei punti di riferimento a cui far capo in caso di reclami concernenti questioni di vigilanza sanitaria, di prezzo, di peso dei prodotti, di tutela dell’ordine pubblico;

7) regolamentazione aree e soste per gli operatori. Gli operatori che esercitano al di fuori dei mercati regolarmente istituiti sono considerati itineranti; le eventuali aree per la sosta sono genericamente indicate precisando le condizioni di esercizio che devono tenere conto della libertà di svolgere le attività economiche, delle esigenze di viabilità, del rispetto della pubblica quiete, della tutela dell’igiene pubblica. I venditori stagionali di gelati, caldarroste e prodotti di analogo consumo, nonché coloro che operano nell’ambito di parchi di divertimento, fiere e luoghi di traffico intenso devono sostare nel rispetto delle norme fissate da ciascun comune ai sensi di quanto indicato agli articoli 4 e 5. E’ opportuno regolamentare le presenze dei punti di sosta per la vendita di fiori nelle prossimità dei cimiteri in occasione della commemorazione dei defunti;

b) comuni subpolo della rete primaria:

1) localizzazione dei mercati. Per i comuni subpolo della rete primaria è opportuna una sola localizzazione centrale, anche se il mercato si ripete più volte alla settimana; solo in caso di comuni formati da più addensamenti commerciali forti di analoga dimensione ed importanza, sono da favorirne le localizzazioni plurime. Per quanto attiene alle zone di sosta degli itineranti è necessario  valutare attentamente le possibilità di organizzare e sviluppare questo servizio nelle zone di addensamento commerciale minori, nelle localizzazioni urbane non addensate, nelle frazioni e nelle zone decentrate;

2) dimensione e frequenza dei mercati. I comuni definiscono il monte totale di posti-banco e la dimensione di ciascun mercato, tenendo conto delle tradizioni consolidate dalla disponibilità di spazi e del potenziale della domanda. I criteri sono quelli definiti all’articolo 8. Per quanto riguarda la frequenza e la periodicità dei mercati vale quanto indicato per il centro metropolitano e per i poli della rete primaria;

3) forma del mercato. Vale quanto è stato detto per i comuni polo della rete primaria; probabilmente in molti subpoli assumono una maggiore importanza sul mercato le merceologie atipiche, quali articoli per l’agricoltura, ferramenta, ricambi, motocicli, e le forme di specializzazione dell’abbigliamento;

4) composizione merceologica. Il mercato, in questo tipo di comuni, assume una funzione di grande importanza, in quanto costituisce l’integrazione, per le merceologie più importanti, del commercio fisso che non può sviluppare un’offerta quotidiana adeguata. La composizione  dei mercati assume specificità diverse da caso a caso e deve, pertanto, essere studiata e perfezionata con attente valutazioni e con la partecipazione dei consumatori e degli operatori: orientativamente i comuni si attengono ai criteri indicati per i comuni appartenenti alla rete primaria;

5) superficie dei posti-banco, servizi sul mercato, regolamentazione aree di sosta per operatori al di fuori dei mercati. Vale quanto è stato definito per i comuni appartenenti alla rete primaria;

c) rete secondaria - comuni intermedi:

1) localizzazione dei mercati. In detti comuni è opportuna una sola localizzazione centrale  o ai suoi bordi. Nel caso di comuni formati da più addensamenti commerciali di analoga dimensione ed importanza possono essere riconosciute localizzazioni plurime;

2) dimensione e frequenza dei mercati. Valgono le stesse indicazioni fornite per i comuni della rete primaria; la dimensione adeguata è compresa tra 60 e 120 banchi con frequenza settimanale;

3) forma del mercato, composizione merceologica, superficie dei posti-banco, servizi sul mercato, regolamentazione aree sosta per operatori al di fuori del mercato. Valgono le indicazioni fornite per i comuni subpolo della rete primaria;

d) rete secondaria - comuni turistici non compresi nella rete primaria:

1) e’ opportuno riservare una forte quota della domanda dei turisti al commercio su area pubblica; pertanto possono essere organizzati anche mercati domenicali. I mercati devono essere organizzati favorendo le merceologie extralimentari e le specializzazioni. Le dimensioni stagionali sono pianificate separatamente da quelle del periodo di non sviluppo del turismo. Allo scopo di garantire un adeguato servizio ai consumatori residenti può essere data priorità nell’assegnazione dei posti-banco agli operatori che garantiscono il servizio in zona nei periodi di bassa stagione. La localizzazione del mercato può anche essere esterna agli addensamenti e al centro abitato, poiché durante il periodo turistico le abitudini di acquisto e le interrelazioni tra due comparti del commercio sono diverse da quelle poste a base delle indicazioni fornite per i periodi di normalità. Per quanto non detto valgono le indicazioni fornite per gli altri comuni;

e) rete secondaria - comuni minori (O DEBOLI):

1) in tali comuni il commercio su area pubblica riveste un ruolo fondamentale al fine del servizio ai residenti: pertanto esso è da sviluppare quale forma integrativa o anche sostitutiva del commercio in sede fissa. In tal senso i comuni possono stabilire le zone di mercato, senza vincolo per il numero dei banchi, per composizione merceologica e per dimensione dei posteggi. Possono essere fissati i criteri di gestione del mercato suggeriti dalle esperienze specifiche di ciascun comune, già sede di mercato, o dei comuni della zona. Il servizio può essere coperto dalle forme itineranti; pertanto è indispensabile che siano riservati spazi per posteggi singoli o gruppi di posteggi, così come definiti all’articolo 5, comma 1, lettera a), ed individuate apposite zone di sosta prolungata anche per un periodo di tempo limitato ad un numero di ore inferiore a quello massimo indicato all’articolo 5, comma 1, lettera b).

Art. 10.
Igiene e sicurezza

1. Requisito imprescindibile per il riconoscimento della condizione di mercato e per la sua successiva istituzione è l’adeguamento delle aree alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza.

2. In particolare i comuni devono verificare almeno le seguenti condizioni:

a) igiene: verifica della presenza di tutte le infrastrutture e dei servizi necessari e della relativa conformità alle vigenti norme, anche comunitarie, in materia; tutela della salute degli operatori mercatali sia con particolare riferimento ai gas di scarico dei veicoli in circolazione, sia con riguardo alle condizioni di lavoro dei medesimi; rispetto, soprattutto nelle ore del mattino, di soglie di inquinamento acustico compatibili con la residenza;

b) sicurezza: nei mercati coperti bisogna garantire il deflusso rapido verso luoghi sicuri; anche negli altri mercati bisogna programmare la possibilità di uscita rapida che preservi dai rischi di panico in caso di incidenti; attenta valutazione deve essere riservata anche ai rischi di incendio eventualmente generati dalla presenza di allacciamenti aerei alla corrente elettrica, o da eventuali altri fattori non adeguatamente posti sotto attenta osservazione;

c) mezzi di soccorso: il mercato non deve impedire la fluida circolazione verso le abitazioni, gli edifici pubblici, le fabbriche e gli uffici delle autoambulanze, delle autobotti dei vigili del fuoco, e dei mezzi di pronto intervento della sicurezza pubblica.

3. Al rispetto delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza è altresì subordinato l’utilizzo delle aree extramercatali individuate all’articolo 5;

4. Il comune, con apposito atto di Consiglio, deve deliberare l’individuazione e la delimitazione degli spazi e delle aree pubbliche sui quali è vietato l’esercizio del commercio itinerante.

5. Il divieto di cui al comma 4 è fondato su motivazioni di carattere igienico-sanitario, di viabilità, di polizia stradale, di sicurezza o su gravi motivi di pubblico interesse, nonché sul rispetto delle limitazioni e dei divieti posti a tutela delle aree aventi valore archeologico, storico, artistico ed ambientale. Non sono consentite limitazioni il cui presupposto sia la tutela dell’interesse privato di altre forme di commercio esistenti.

Art. 11.
Individuazione dei beni culturali e ambientali

1. L’attività commerciale su area pubblica si svolge nel rigoroso rispetto dei beni culturali e ambientali individuati ai sensi dell’articolo 24 della l.r. 56/1977, della legge 29 giugno 1939, n. 1497 (Protezione delle bellezze naturali) e della legge 1° giugno 1939, n. 1089 (Tutela delle cose d’interesse artistico).

2. I comuni, con le modalità indicate all’articolo 10, stabiliscono le norme per le limitazioni o il divieto all’esercizio del commercio su area pubblica in prossimità dei beni culturali, ambientali e in parti più estese di particolare pregio delle zone di addensamento commerciale urbano, che l’allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999 definisce A.1. (addensamenti storici rilevanti), A.2. (addensamenti storici secondari), A.3. (addensamenti commerciali urbani forti).

Art. 12.
Disposizioni ulteriori

1. Fino all’adozione dei criteri di cui all’articolo 11 della legge regionale sul commercio, rimangono in vigore i criteri relativi al commercio su area pubblica di cui alla delibera del Consiglio regionale 1 dicembre 1998, n. 508-14689 (Indirizzi provvisori ai Comuni in materia di commercio su aree pubbliche in attuazione della legge 112/1991 e legge regionale 17/1995) e, per quanto non previsto, alle disposizioni della legge regionale 13 febbraio 1995, n. 17 (Disciplina delle funzioni attribuite alle Regioni dalla legge 28 marzo 1991, n.112 in materia di commercio su aree pubbliche. Modifica della legge regionale 7 settembre 1987, n. 47); pertanto non è consentito ai comuni di dar corso all’istituzione dei mercati di cui all’articolo 3 ed all’utilizzo delle aree previste all’articolo 4.

2. La Giunta regionale, così come previsto dall’articolo 11 della legge regionale sul commercio, con proprio atto deliberativo stabilisce criteri per il rilascio delle autorizzazioni per il commercio su area pubblica, per l’istituzione, la soppressione, lo spostamento ed il funzionamento dei mercati nonché per ogni altra vicenda giuridico-amministrativa relativa all’esercizio dell’attività ed al funzionamento del comparto, secondo le competenze conferite alla Regione dall’articolo 28, commi 12 e 13 del decreto legislativo n. 114/1998.


Allegato 1

COMUNI POLO E SUBPOLO COMUNI INTERMEDI COMUNI MINORI

RETE PRIMARIA

COMUNI POLO

COMUNE    PV    POPOLAZIONE

TORINO    TO    919.612

CARMAGNOLA    TO    24.842

CHIERI    TO    32.485

CHIVASSO    TO    24.272

CIRIE’    TO    18.233

COLLEGNO*    TO    47.548

IVREA    TO    24.918

MONCALIERI*    TO    58.475

NICHELINO*    TO    45.204

ORBASSANO    TO    21.625

PINEROLO    TO    34.698

RIVOLI*    TO    52.447

SETTIMO TORINESE*    TO    47.705

ACQUI TERME    AL    20.226

ALESSANDRIA    AL    91.080

CASALE MONFERRATO    AL    37.760

NOVI LIGURE    AL    29.038

OVADA    AL    12.119

TORTONA**    AL    26.826

VALENZA**    AL    20.797

ASTI    AT    73.552

BIELLA    BI    48.061

ALBA    CN    29.782

BRA    CN    27.137

CUNEO    CN    54.811

FOSSANO    CN    23.528

MONDOVI’    CN    22.022

SALUZZO    CN    15.729

SAVIGLIANO    CN    19.287

ARONA    NO    15.062

BORGOMANERO    NO    19.522

NOVARA    NO    102.408

DOMODOSSOLA    VB    18.796

OMEGNA    VB    15.350

VERBANIA    VB    30.209

BORGOSESIA    VC    14.378

VERCELLI    VC    48.376

*Comuni polo appartenenti all’area di programmazione commerciale di Torino

**Comuni polo appartenenti all’area di programmazione commerciale di Alessandria

COMUNI SUBPOLO

COMUNE    PV    POPOLAZIONE

AVIGLIANA    TO    10.496

BEINASCO*    TO    18.602

BUSSOLENO    TO    6.721

CALUSO*    TO    7.320

CASELLE TORINESE*    TO    14.876

CASTELLAMONTE    TO    8.950

CUORGNE’    TO    10.073

GASSINO TORINESE*    TO    8.725

GIAVENO    TO    14.318

GRUGLIASCO*    TO    40.797

LANZO TORINESE    TO    5.168

LUSERNA SAN GIOVANNI    TO    8.016

PEROSA ARGENTINA    TO    3.963

PONT CANAVESE    TO    3.817

RIVAROLO CANAVESE    TO    12.185

SAN MAURO TORINESE*    TO    17.791

SUSA    TO    6.630

TORRE PELLICE    TO    4.591

VENARIA*    TO    34.438

CANELLI    AT    10.392

CASTELNUOVO DON BOSCO    AT    2.923

MONCALVO    AT    3.424

NIZZA MONFERRATO    AT    9.954

COSSATO    BI    15.217

TRIVERO    BI    7.119

VALLE MOSSO    BI    4.227

BORGO SAN DALMAZZO*    CN    11.124

CEVA    CN    5.613

CORTEMILIA    CN    2.638

DOGLIANI    CN    4.598

DRONERO    CN    6.994

GARESSIO    CN    3.744

SANTO STEFANO BELBO    CN    4.167

GALLIATE*    NO    13.364

OLEGGIO    NO    11.680

TRECATE*    NO    15.921

CANNOBIO    VB    5.148

GRAVELLONA TOCE*    VB    7.799

STRESA*    VB    4.852

VILLADOSSOLA*    VB    7.109

CIGLIANO    VC    4.550

CRESCENTINO    VC    7.535

GATTINARA    VC    8.519

LIVORNO FERRARIS    VC    4.512

SANTHIA’    VC    9.308

TRINO    VC    8.025

VARALLO*    VC    7.624

*Comuni subpolo appartenenti ad aree di programmazione commerciale

RETE SECONDARIA

COMUNI INTERMEDI

PROVINCIA DI TORINO: AIRASCA, ALMESE, ALPIGNANO*, BALANGERO, BALDISSERO TORINESE*, BANCHETTE*, BARDONECCHIA, BORGARO TORINESE*, BORGOFRANCO D’IVREA, BRANDIZZO*, BRICHERASIO, BRUINO, BUTTIGLIERA ALTA, CAFASSE, CAMBIANO*, CANDIOLO*, CARIGNANO*, CASTIGLIONE TORINESE*, CAVOUR, CONDOVE, CORIO, CUMIANA*, DRUENTO, FAVRIA, FORNO CANAVESE, LA LOGGIA*, LEINI’*, MATHI, MAZZE’*, MONTALTO DORA*, MONTANARO*, NOLE*, NONE*, PAVONE CANAVESE*, PECETTO TORINESE*, PIANEZZA*, PINO TORINESE*, PIOSSASCO, PISCINA*, POIRINO*, RIVALTA DI TORINO*, RIVA PRESSO CHIERI*, ROMANO CANAVESE, ROSTA*, SAN BENIGNO CANAVESE*, SAN CARLO CANAVESE*, SAN FRANCESCO AL CAMPO*, SANGANO, SAN GIUSTO CANAVESE, SAN MAURIZIO CANAVESE*, SAN SECONDO DI PINEROLO*, SANT’AMBROGIO DI TORINO, SANT’ANTONINO DI SUSA, SANTENA*, SCALENGHE*, STRAMBINO, TRANA, TROFARELLO*, VAL DELLA TORRE, VALPERGA, VEROLENGO*, VIGONE, VILLAFRANCA PIEMONTE, VILLAR PEROSA*, VILLASTELLONE*, VINOVO*, VOLPIANO*, VOLVERA*.


PROVINCIA DI ALESSANDRIA: ARQUATA SCRIVIA, CASSINE, CASTELLAZZO BORMIDA*, CASTELNUOVO SCRIVIA*, GAVI*, PONTECURONE*, POZZOLO FORMIGARO*, SALE*, SAN SALVATORE MONFERRATO*, SERRAVALLE SCRIVIA*, VIGUZZOLO*.


PROVINCIA DI ASTI: CASTAGNOLE DELLE LANZE, COSTIGLIOLE D’ASTI, SAN DAMIANO D’ASTI*, VILLANOVA D’ASTI.


PROVICIA DI BIELLA: ANDORNO MICCA*, CANDELO*, CAVAGLIA’, GAGLIANICO*, MONGRANDO, OCCHIEPPO INFERIORE*, PONDERANO*, VIGLIANO BIELLESE*.


PROVINCIA DI CUNEO: BAGNOLO PIEMONTE, BARGE, BENEVAGIENNA*, BOVES*, BUSCA*, CANALE, CARAGLIO*, CARRU’*, CAVALLERMAGGIORE*, CENTALLO*, CERVASCA*, CHERASCO*, CHIUSA DI PESIO, COSTIGLIOLE, SALUZZO, MANTA*, MONTA’*, MORETTA*, NARZOLE, PAESANA, PEVERAGNO*, RACCONIGI*, REVELLO*, SOMMARIVA DEL BOSCO*, VERZUOLO*, VILLANOVA MONDOVI’*.


PROVINCIA DI NOVARA: BELLINZAGO NOVARESE, BORGO TICINO, CAMERI*, CASTELLETTO SOPRA TICINO, CERANO, GATTICO*, GHEMME, GOZZANO, GRIGNASCO*, INVORIO*, ROMAGNANO SESIA, ROMENTINO*, VARALLO POMBIA.


PROVINCIA DI VERBANIA: BAVENO*, CASALE CORTE CERRO*, CREVOLADOSSOLA*, ORNAVASSO.


PROVINCIA DI VERCELLI: QUARONA*, SALUGGIA, SERRAVALLE SESIA*, TRONZANO VERCELLESE.

* Comuni appartenenti ad area di programmazione commerciale

COMUNI MINORI

PROVINCIA DI TORINO: AGLIE’, ALA DI STURA, ALBIANO D’IVREA*, ALICE SUPERIORE, ALPETTE, ANDEZENO*, ANDRATE, ANGROGNA, ARIGNANO*, AZEGLIO, BAIRO, BALDISSERO CANAVESE, BALME, BARBANIA, BARONE CANAVESE, BIBIANA, BOBBIO PELLICE, BOLLENGO*, BORGIALLO, BORGOMASINO, BORGONE SUSA, BOSCONERO, BROSSO, BROZOLO, BRUSASCO, BRUZOLO, BURIASCO*, BUROLO*, BUSANO, CAMPIGLIONE FENILE, CANDIA CANAVESE, CANISCHIO, CANTALUPA, CANTOIRA, CAPRIE, CARAVINO, CAREMA, CASALBORGONE, CASCINETTE D’IVREA*, CASELETTE*, CASTAGNETO PO*, CASTAGNOLE PIEMONTE, CASTELNUOVO NIGRA, CAVAGNOLO, CERCENASCO, CERES, CERESOLE REALE, CESANA TORINESE, CHIALAMBERTO, CHIANOCCO, CHIAVERANO*, CHIESANUOVA, CHIOMONTE, CHIUSA DI SAN MICHELE, CICONIO, CINTANO, CINZANO, CLAVIERE, COASSOLO TORINESE, COAZZE, COLLERETTO CASTELNUOVO, COLLERETTO GIACOSA, COSSANO CANAVESE, CUCEGLIO, EXILLES, FELETTO, FENESTRELLE, FIANO, FIORANO CANAVESE*, FOGLIZZO*, FRASSINETTO, FRONT, FROSSASCO*, GARZIGLIANA, GERMAGNANO, GIAGLIONE, GIVOLETTO, GRAVERE, GROSCAVALLO, GROSSO, INGRIA, INVERSO PINASCA, ISOLABELLA, ISSIGLIO, LA CASSA, LAURIANO, LEMIE, LESSOLO, LEVONE, LOCANA, LOMBARDORE, LOMBRIASCO*, LORANZE’, LUGNACCO, LUSERNETTA, LUSIGLIE’, MACELLO*, MAGLIONE, MARENTINO, MASSELLO, MATTIE, MEANA DI SUSA, MERCENASCO, MEUGLIANO, MEZZENILE, MOMBELLO DI TORINO, MOMPANTERO, MONASTERO DI LANZO, MONCENISIO, MONTALDO TORINESE*, MONTALENGHE, MONTEU DA PO, MORIONDO TORINESE, NOASCA, NOMAGLIO, NOVALESA, OGLIANICO, ORIO CANAVESE, OSASCO*, OSASIO, OULX, OZEGNA, PALAZZO CANAVESE, PANCALIERI, PARELLA, PAVAROLO*, PECCO, PEROSA CANAVESE, PERRERO, PERTUSIO, PESSINETTO, PINASCA, PIOBESI TORINESE, PIVERONE, POMARETTO, PORTE*, PRAGELATO, PRALI, PRALORMO, PRAMOLLO, PRAROSTINO, PRASCORSANO, PRATIGLIONE, QUAGLIUZZO, QUASSOLO, QUINCINETTO, REANO, RIBORDONE, RIVALBA, RIVARA, RIVAROSSA, ROBASSOMERO*, ROCCA CANAVESE, ROLETTO*, RONCO CANAVESE, RONDISSONE*, RORA’, ROURE, RUBIANA, RUEGLIO, SALASSA, SALBERTRAND, SALERANO CANAVESE*, SALZA DI PINEROLO, SAMONE*, SAN COLOMBANO, BELMONTE, SAN DIDERO, SAN GERMANO CHISONE, SAN GILLIO*, SAN GIORGIO CANAVESE, SAN GIORIO DI SUSA, SAN MARTINO CANAVESE, SAN PIETRO VAL LEMINA*, SAN PONSO, SAN RAFFAELE CIMENA*, SAN SEBASTIANO DA PO*, SAUZE DI CESANA, SAUZE D’OULX, SCARMAGNO, SCIOLZE, SESTRIERE, SETTIMO ROTTARO, SETTIMO VITTONE, SPARONE, STRAMBINELLO, TAVAGNASCO, TORRAZZA PIEMONTE, TORRE CANAVESE, TRAUSELLA, TRAVERSELLA, TRAVES, USSEAUX, USSEGLIO, VAIE, VALGIOIE, VALLO TORINESE, VALPRATO SOANA, VARISELLA, VAUDA CANAVESE, VENAUS, VERRUA SAVOIA, VESTIGNE’, VIALFRE’, VICO CANAVESE, VIDRACCO, VILLANOVA CANAVESE, VILLAR DORA, VILLAR FOCCHIARDO, VILLAR PELLICE, VILLARBASSE*, VILLAREGGIA, VIRLE PIEMONTE, VISCHE, VISTRORIO, VIU’.


PROVINCIA DI ALESSANDRIA: ALBERA LIGURE, ALFIANO NATTA, ALICE BEL COLLE*, ALLUVIONI CAMBIO’*, ALTAVILLA MONFERRATO, ALZANO SCRIVIA*, AVOLASCA, BALZOLA*, BASALUZZO*, BASSIGNANA*, BELFORTE MONFERRATO*, BERGAMASCO, BERZANO DI TORTONA, BISTAGNO, BORGHETTO DI BORBERA, BORGO SAN MARTINO*, BORGORATTO ALESSANDRINO, BOSCO MARENGO*, BOSIO, BOZZOLE, BRIGNANO FRASCATA, CABELLA LIGURE, CAMAGNA*, CAMINO, CANTALUPO LIGURE, CAPRIATA D’ORBA, CARBONARA SCRIVIA*, CARENTINO, CAREZZANO, CARPENETO, CARREGA LIGURE, CARROSIO, CARTOSIO, CASAL CERMELLI, CASALEGGIO BOIRO, CASALNOCETO, CASASCO, CASSANO SPINOLA*, CASSINELLE, CASTELLANIA, CASTELLAR GUIDOBONO, CASTELLETTO D’ERRO, CASTELLETTO D’ORBA, CASTELLETTO MERLI, CASTELLETTO MONFERRATO*, CASTELNUOVO BORMIDA, CASTELSPINA, CAVATORE*, CELLA MONTE, CERESETO, CERRETO GRUE, CERRINA, CONIOLO*, CONZANO*, COSTA VESCOVATO, CREMOLINO*, CUCCARO MONFERRATO, DENICE, DERNICE, FABBRICA CURONE, FELIZZANO, FRACONALTO, FRANCAVILLA BISIO, FRASCARO, FRASSINELLO MONFERRATO, FRASSINETO PO*, FRESONARA*, FRUGAROLO*, FUBINE, GABIANO, GAMALERO, GARBAGNA, GAVAZZANA, GIAROLE, GREMIASCO, GROGNARDO*, GRONDONA, GUAZZORA*, ISOLA SANT’ANTONIO*, LERMA, LU, MALVICINO, MASIO, MELAZZO*, MERANA, MIRABELLO MONFERRATO, MOLARE*, MOLINO DEI TORTI, MOMBELLO MONFERRATO, MOMPERONE, MONCESTINO, MONGIARDINO LIGURE, MONLEALE, MONTACUTO, MONTALDEO, MONTALDO BORMIDA, MONTECASTELLO*, MONTECHIARO D’ACQUI, MONTEGIOCO, MONTEMARZINO, MORANO SUL PO*, MORBELLO, MORNESE, MORSASCO, MURISENGO, OCCIMIANO*, ODALENGO GRANDE, ODALENGO PICCOLO, OLIVOLA, ORSARA BORMIDA, OTTIGLIO, OVIGLIO*, OZZANO  MONFERRATO*, PADERNA, PARETO, PARODI LIGURE, PASTURANA*, PECETTO DI VALENZA*, PIETRA MARAZZI*, PIOVERA*, POMARO MONFERRATO, PONTESTURA*, PONTI, PONZANO , MONFERRATO, PONZONE, POZZOL GROPPO, PRASCO, PREDOSA, QUARGNENTO*, QUATTORDIO, RICALDONE*, RIVALTA BORMIDA, RIVARONE*, ROCCA GRIMALDA*, ROCCAFORTE LIGURE, ROCCHETTA LIGURE, ROSIGNANO MONFERRATO*, SALA MONFERRATO, SAN CRISTOFORO, SAN GIORGIO MONFERRATO*, SAN SEBASTIANO CURONE, SANT’AGATA FOSSILI, SARDIGLIANO, SAREZZANO*, SERRALUNGA DI CREA, SEZZADIO, SILVANO D’ORBA*, SOLERO*, SOLONGHELLO, SPIGNO MONFERRATO, SPINETO SCRIVIA*, STAZZANO, STREVI*, TAGLIOLO MONFERRATO*, TASSAROLO*, TERRUGGIA*, TERZO*, TICINETO, TREVILLE, TRISOBBIO*, VALMACCA, VIGNALE MONFERRATO, VIGNOLE BORBERA, VILLADEATI, VILLALVERNIA*, VILLAMIROGLIO, VILLANOVA MONFERRATO*, VILLAROMAGNANO*, VISONE*, VOLPEDO, VOLPEGLINO, VOLTAGGIO.


PROVINCIA DI ASTI: AGLIANO, ALBUGNANO, ANTIGNANO, ARAMENGO, AZZANO D’ASTI*, BALDICHIERI D’ASTI*, BELVEGLIO, BERZANO DI SAN PIETRO, BRUNO, BUBBIO, BUTTIGLIERA D’ASTI, CALAMANDRANA, CALLIANO*, CALOSSO, CAMERANO CASASCO, CANTARANA, CAPRIGLIO, CASORZO, CASSINASCO, CASTAGNOLE MONFERRATO*, CASTEL BOGLIONE, CASTEL ROCCHERO*, CASTELL’ALFERO*, CASTELLERO, CASTELLETTO MOLINA, CASTELLO DI ANNONE*, CASTELNUOVO BELBO, CASTELNUOVO CALCEA, CELLARENGO, CELLE ENOMONDO*, CERRETO D’ASTI, CERRO TANARO, CESSOLE, CHIUSANO D’ASTI*, CINAGLIO*, CISTERNA D’ASTI,COAZZOLO, COCCONATO, COLCAVAGNO, CORSIONE, CORTANDONE, CORTANZE, CORTAZZONE, CORTIGLIONE, COSSOMBRATO*, CUNICO, DUSINO SAN MICHELE, FERRERE, FONTANILE, FRINCO, GRANA, GRAZZANO BADOGLIO, INCISA SCAPACCINO, ISOLA D’ASTI*, LOAZZOLO, MARANZANA, MARETTO, MOASCA, MOMBALDONE, MOMBARUZZO, MOMBERCELLI, MONALE*, MONASTERO BORMIDA, MONCUCCO TORINESE, MONGARDINO*, MONTABONE*, MONTAFIA, MONTALDO SCARAMPI, MONTECHIARO D’ASTI, MONTEGROSSO D’ASTI, MONTEMAGNO, MONTIGLIO, MORANSENGO, OLMO GENTILE, PASSERANO MARMORITO, PENANGO, PIEA, PINO D’ASTI, PIOVA’ MASSAIA, PORTACOMARO*, QUARANTI, REFRANCORE*, REVIGLIASCO D’ASTI*, ROATTO, ROBELLA, ROCCA D’ARAZZO*, ROCCAVERANO, ROCCHETTA PALAFEA, ROCCHETTA TANARO, SAN GIORGIO SCARAMPI, SAN MARTINO ALFIERI, SAN MARZANO OLIVETO, SAN PAOLO SOLBRITO, SCANDELUZZA, SCURZOLENGO*, SEROLE, SESSAME, SETTIME*, SOGLIO, TIGLIOLE*, TONCO, TONENGO, VAGLIO SERRA, VALFENERA, VESIME, VIALE D’ASTI, VIARIGI, VIGLIANO D’ASTI*, VILLA SAN SECONDO, VILLAFRANCA D’ASTI, VINCHIO.


PROVINCIA DI BIELLA: AILOCHE, BENNA, BIOGLIO, BORRIANA, BRUSNENGO, CALLABIANA, CAMANDONA, CAMBURZANO, CAMPIGLIA CERVO, CAPRILE, CASAPINTA, CASTELLETTO CERVO, CERRETO CASTELLO, CERRIONE, COGGIOLA, CREVACUORE, CROSA, CURINO, DONATO, DORZANO, GIFFLENGA, GRAGLIA, LESSONA, MAGNANO, MASSAZZA, MASSERANO, MEZZANA MORTIGLIENGO, MIAGLIANO*, MOSSO SANTA MARIA, MOTTALCIATA, MUZZANO, NETRO, OCCHIEPPO SUPERIORE*, PETTINENGO*, PIATTO, PIEDICAVALLO, PISTOLESA, POLLONE*, PORTULA, PRALUNGO*, PRAY, QUAREGNA, QUITTENGO, RONCO BIELLESE*, ROPPOLO, ROSAZZA, SAGLIANO MICCA*, SALA BIELLESE, SALUSSOLA, SAN PAOLO CERVO*, SANDIGLIANO, SELVE MARCONE, SOPRANA, SORDEVOLO*, SOSTEGNO, STRONA, TAVIGLIANO, TERNENGO, TOLLEGNO*, TORRAZZO, VALDENGO, VALLANZENGO, VALLE SAN NICOLAO, VEGLIO, VERRONE, VILLA DEL BOSCO, VILLANOVA BIELLESE, VIVERONE, ZIMONE, ZUBIENA, ZUMAGLIA*.


PROVINCIA DI CUNEO: ACCEGLIO, AISONE, ALBARETTO DELLA TORRE, ALTO, ARGENTERA, ARGUELLO, BAGNASCO, BALDISSERO D’ALBA, BARBARESCO*, BAROLO, BASTIA MONDOVI’*, BATTIFOLLO, BEINETTE*, BELLINO, BELVEDERE LANGHE, BENEVELLO*, BERGOLO, BERNEZZO, BONVICINO, BORGOMALE*, BOSIA, BOSSOLASCO, BRIAGLIA*, BRIGA ALTA, BRONDELLO, BROSSASCO, CAMERANA, CAMO, CANOSIO, CAPRAUNA, CARAMAGNA PIEMONTE*, CARDE’*, CARTIGNANO, CASALGRASSO*, CASTAGNITO, CASTELDELFINO, CASTELLAR*, CASTELLETTO STURA*, CASTELLETTO UZZONE, CASTELLINALDO, CASTELLINO TANARO, CASTELMAGNO, CASTELNUOVO DI CEVA, CASTIGLIONE FALLETTO*, CASTIGLIONE TINELLA, CASTINO, CAVALLERLEONE, CELLE DI MACRA, CERESOLE  ALBA*, CERRETTO LANGHE, CERVERE*, CIGLIE’*, CISSONE, CLAVESANA, CORNELIANO D’ALBA*, COSSANO BELBO, CRAVANZANA, CRISSOLO, DEMONTE, DIANO D’ALBA*, ELVA, ENTRACQUE, ENVIE, FARIGLIANO, FAULE, FEISOGLIO, FRABOSA SOPRANA, FRABOSA SOTTANA, FRASSINO, GAIOLA, GAMBASCA, GENOLA*, GORZEGNO, GOTTASECCA, GOVONE, GRINZANE CAVOUR*, GUARENE*, IGLIANO, ISASCA, LA MORRA*, LAGNASCO*, LEQUIO BERRIA, LEQUIO TANARO, LESEGNO, LEVICE, LIMONE PIEMONTE, LISIO, MACRA, MAGLIANO ALFIERI, MAGLIANO ALPI*, MANGO, MARENE*, MARGARITA*, MARMORA, MARSAGLIA, MARTINIANA PO, MELLE, MOIOLA, MOMBARCARO, MOMBASIGLIO, MONASTERO DI VASCO*, MONASTEROLO CASOTTO, MONASTEROLO DI SAVIGLIANO*, MONCHIERO, MONESIGLIO, MONFORTE D’ALBA, MONTALDO DI MONDOVI’, MONTALDO ROERO, MONTANERA*, MONTELUPO ALBESE, MONTEMALE DI CUNEO, MONTEROSSO GRANA, MONTEU ROERO, MONTEZEMOLO, MONTICELLO D’ALBA*, MOROZZO*, MURAZZANO, MURELLO, NEIVE, NEVIGLIE, NIELLA BELBO, NIELLA TANARO*, NOVELLO, NUCETTO, ONCINO, ORMEA, OSTANA, PAGNO*, PAMPARATO, PAROLDO, PERLETTO, PERLO, PEZZOLO VALLE UZZONE, PIANFEI*, PIASCO, PIETRAPORZIO, PIOBESI D’ALBA*, PIOZZO, POCAPAGLIA*, POLONGHERA, PONTECHIANALE, PRADLEVES, PRAZZO, PRIERO, PRIOCCA, PRIOLA, PRUNETTO, RIFREDDO, RITTANA, ROASCHIA, ROASCIO, ROBILANTE, ROBURENT, ROCCA CIGLIE’, ROCCA DE’ BALDI*, ROCCABRUNA, ROCCAFORTE MONDOVI’, ROCCASPARVERA, ROCCAVIONE, ROCCHETTA BELBO, RODDI*, RODDINO, RODELLO, ROSSANA, RUFFIA, SALE DELLE LANGHE, SALE SAN GIOVANNI, SALICETO, SALMOUR*, SAMBUCO, SAMPEYRE, SAN BENEDETTO BELBO, SAN DAMIANO MACRA, SAN MICHELE MONDOVI,SANFRE’*, SANFRONT, SANTA VITTORIA D’ALBA*, SANT’ALBANO STURA*, SANTO STEFANO ROERO, SCAGNELLO, SCARNAFIGI*, SERRALUNGA D’ALBA*, SERRAVALLE LANGHE, SINIO, SOMANO, SOMMARIVA PERNO, STROPPO, TARANTASCA*, TORRE BORMIDA, TORRE MONDOVI’, TORRE SAN GIORGIO*, TORRESINA, TREISO*, TREZZO TINELLA*, TRINITA’*, VALDIERI, VALGRANA, VALLORIATE, VALMALA, VENASCA, VERDUNO*, VERNANTE, VEZZA D’ALBA, VICOFORTE*, VIGNOLO*, VILLAFALLETTO*, VILLANOVA SOLARO, VILLAR SAN COSTANZO, VINADIO, VIOLA, VOTTIGNASCO*.


PROVINCIA DI NOVARA: AGRATE CONTURBIA, AMENO, ARMENO*, BARENGO, BIANDRATE, BOCA, BOGOGNO*, BOLZANO NOVARESE, BORGOLAVEZZARO, BRIGA NOVARESE*, BRIONA, CALTIGNAGA*, CARPIGNANO SESIA, CASALBELTRAME, CASALEGGIO NOVARA, CASALINO*, CASALVOLONE, CASTELLAZZO NOVARESE, CAVAGLIETTO, CAVAGLIO D’AGOGNA, CAVALLIRIO, COLAZZA, COMIGNAGO*, CRESSA*, CUREGGIO*, DIVIGNANO, DORMELLETTO*, FARA NOVARESE, FONTANETO D’AGOGNA*, GARBAGNA NOVARESE*, GARGALLO, GRANOZZO CON MONTICELLO*, LANDIONA, LESA, MAGGIORA*, MANDELLO VITTA, MARANO TICINO, MASSINO VISCONTI, MEINA*, MEZZOMERICO, MIASINO, MOMO, NEBBIUNO, NIBBIOLA*, OLEGGIO CASTELLO*, ORTA SAN GIULIO, PARUZZARO*, PELLA, PETTENASCO*, PISANO, POGNO, POMBIA, PRATO SESIA, RECETTO, SAN MAURIZIO D’OPAGLIO, SAN NAZZARO SESIA, SAN PIETRO MOSEZZO*, SILLAVENGO, SIZZANO, SORISO, SOZZAGO, SUNO, TERDOBBIATE, TORNACO, VAPRIO D’AGOGNA, VERUNO*, VESPOLATE, VICOLUNGO, VINZAGLIO*.


PROVINCIA DI VERBANIA: ANTRONA SCHIERANCO, ANZOLA D’OSSOLA, ARIZZANO*, AROLA, AURANO, BACENO, BANNIO ANZINO, BEE’*, BELGIRATE, BEURA CARDEZZA*, BOGNANCO*, BROVELLO CARPUGNINO, CALASCA CASTIGLIONE, CAMBIASCA*, CANNERO RIVIERA, CAPREZZO, CAVAGLIO SPOCCIA, CEPPO MORELLI, CESARA, COSSOGNO*, CRAVEGGIA, CRODO, CURSOLO ORASSO, DRUOGNO, FALMENTA, FORMAZZA, GERMAGNO*, GHIFFA*, GIGNESE*, GURRO, INTRAGNA, LOREGLIA, MACUGNAGA, MADONNA DEL SASSO, MALESCO, MASERA*, MASSIOLA, MERGOZZO*, MIAZZINA*, MONTECRESTESE, MONTESCHENO*, NONIO*, OGGEBBIO, PALLANZENO, PIEDIMULERA, PIEVE VERGONTE, PREMENO, PREMIA, PREMOSELLO CHIOVENDA, QUARNA SOPRA*, QUARNA SOTTO*, RE, SAN BERNARDINO VERBANO*, SANTA MARIA MAGGIORE, SEPPIANA, TOCENO, TRAREGO , VIGGIONA, TRASQUERA, TRONTANO*, VALSTRONA, VANZONE CON SAN CARLO, VARZO, VIGANELLA, VIGNONE*, VILLETTE, VOGOGNA.


PROVINCIA DI VERCELLI : ALAGNA VALSESIA, ALBANO VERCELLESE, ALICE CASTELLO, ARBORIO, ASIGLIANO VERCELLESE*, BALMUCCIA, BALOCCO, BIANZE’, BOCCIOLETO, BORGO D’ALE, BORGO VERCELLI*, BREIA*, BURONZO, CAMPERTOGNO, CARCOFORO, CARESANA, CARESANABLOT*, CARISIO, CASANOVA ELVO, CELLIO*, CERVATTO, CIVIASCO, COLLOBIANO, COSTANZANA, CRAVAGLIANA, CROVA, DESANA*, FOBELLO, FONTANETTO PO, FORMIGLIANA, GHISLARENGO, GREGGIO, GUARDABOSONE*, LAMPORO, LENTA, LIGNANA*, LOZZOLO, MOLLIA, MONCRIVELLO, MOTTA DEI CONTI*, OLCENENGO*, OLDENICO, PALAZZOLO VERCELLESE, PERTENGO, PEZZANA, PILA, PIODE, POSTUA*, PRAROLO*, QUINTO VERCELLESE, RASSA, RIMA SAN GIUSEPPE, RIMASCO, RIMELLA, RIVA VALDOBBIA, RIVE, ROASIO, RONSECCO, ROSSA, ROVASENDA, SABBIA, SALASCO*, SALI VERCELLESE, SAN GERMANO VERCELLESE, SAN GIACOMO VERCELLESE, SCOPA, SCOPELLO, STROPPIANA, TRICERRO, VALDUGGIA*, VILLARBOIT, VILLATA*, VOCCA*.

* Comuni appartenenti ad area di programmazione commerciale



Deliberazione del Consiglio Regionale 1 marzo 2000, n. 628

Partecipazione della Regione Piemonte all’Associazione “Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio dell’età evolutiva”

(omissis)

Il punto 166) all’ordine del giorno reca: Esame proposta di liberazione n. 766: “Partecipazione della Regione Piemonte all’Associazione ”Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio dell’età evolutiva".

(omissis)

delibera

di approvare la partecipazione della Regione Piemonte all’Associazione denominata “Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio dell’età evolutiva”

di approvare lo Statuto allegato che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale o, in sua vece, l’Assessore delegato, a provvedere a tutti gli atti necessari alla costituzione dell’Associazione e introdurre nello statuto quelle variazioni o sostituzioni che si rendessero necessarie e che non comportano modifiche significative e sostanziali alle condizioni previste;

di autorizzare la Giunta regionale ad accantonare, con successivo atto deliberativo, non appena l’Associazione sarà costituita, la somma di Lire 100 milioni  a favore dell’Associazione “Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio dell’età evolutiva”, via Duomo n. 15, Vercelli, quale contributo a sostegno del suo finanziamento.

(omissis)



Deliberazione del Consiglio Regionale 1 marzo 2000, n. 629

Istituzione dell’Ecomuseo dell’Alta Valle Maira e dell’Ecomuseo  del Biellese (art. 2, della legge regionale 14 marzo 1995, n. 31, modificata dalla legge regionale 17 agosto 1998, n. 23)

(omissis)

Tale deliberazione, emendata, nel testo che segue, è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esito: presenti e votanti n. 38 Consiglieri, voti favorevoli n. 38.

Il Consiglio regionale

(omissis)

delibera

- di approvare l’istituzione dei seguenti Ecomusei, le cui caratteristiche sono sinteticamente descritte nelle schede  allegate alla presente deliberazione per farne parte integrante:

Ecomuseo dell’Alta Valle Maira

- Soggetto proponente: Comune di Celle di Macra (CN)

Ecomuseo del Biellese

- Soggetto proponente: Provincia di Biella

- di stabilire che i rapporti tra la Regione Piemonte ed i soggetti gestori saranno regolati con specifiche convenzioni sulla base dei criteri e delle linee guida stabiliti con D.G.R. n. 63-22978 del 3 novembre 1997.

(omissis)


DELIBERAZIONI
DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO REGIONALE

Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale 23 febbraio 2000, n. 42

Individuazione posizioni organizzative relative alle direzioni ed alle strutture speciali del Consiglio Regionale: rettifica alla deliberazione n. 105 del 21.6.99 - Allegato n. 38 - Limitatamente alla collocazione della posizione del profilo professionale A “Attività negoziale” nell’ambito della Direzione Amministrazione e Personale (GA)

(omissis)

L’Ufficio  di Presidenza, unanime,

delibera

di variare, per le considerazioni richiamate in premessa, la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 105 del 21.6.99 - allegato n. 38 - “Posizione del profilo professionale  A “Attività Negoziale” disponendone la collocazione alle dirette dipendenze della Direzione Amministrazione e Personale.

(omissis)



Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale 29 febbraio 2000, n. 45

Determinazione, modalità e numero delle unità di personale da acquisire all’Ufficio di comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale, funzioni e relative retribuzioni (art. 1, comma 7, L.R. 39/98) esercizio finanziario  2000 - Incarico di collaborazione alle sigg.e Licciardi Francesca e Salamone Rosaria - Sig.a Dellocchio Laura: rettifica Deliberazione Ufficio di Presidenza n. 223/99 e revoca Deliberazione Ufficio di Presidenza n. 180/99 (GA)

(omissis)

L’Ufficio  di Presidenza, unanime,

delibera

1) La determinazione dell’incarico di collaborazione coordinata e continuativa presso l’Ufficio di comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale alle Sig.re Licciardi Francesca (addetta alla Segreteria) e Salamone Rosaria (addetta alla Segreteria e incaricata di ricerche legislative), con periodo di decorrenza per entrambe dal 1.3.00, sino al 30.4.00, e con un compenso pari a L. 3.500.000 per la Sig.a Licciardi, e pari a L. 6.000.000 per la Sig.a Salamone;

2) Di rettificare la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 223, del 29.12.99, nella parte in cui ha stabilito al 30.4.2000, anzichè al 31.3.2000, la scadenza del contratto di collaborazione coordinata e continuativa con l’Ufficio di comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale, della Sig.ra Dellocchio Laura (decorrenza dal 1.1.2000), trattandosi di mero errore materiale, fermo restando ogni altra previsione contenuta nella medesima deliberazione;

3) Di revocare la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 180, del 28.10.99, in quanto meramente riproduttiva della precedente deliberazione n. 179, del 28.10.99, che qui si conferma interamente nella sua efficacia;

4) Di dare atto che gli oneri derivanti dal pagamento delle competenze a favore delle Sigg.re Licciardi Francesca e Salamone Rosaria troveranno copertura sul competente Capitolo 10118 del Bilancio della Giunta Regionale, che riceverà per lo scopo adeguato stanziamento.

(omissis)


DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)

Giunta regionale


Codice 7.4
D.D. 20 marzo 2000, n. 74

Concorsi pubblici per esami a n. 2 posti di categoria D3 per laureati in Ingegneria elettrica o elettrotecnica e a. n. 1 posto di categoria D1 per laureati in Scienze statistiche demografiche approvati con DGR n. 17-27564 del 14 giugno 1999. Approvazione dei bandi di concorso

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- di approvare, ai sensi dell’art. 5 della L.R. 34/89, per le considerazioni in premessa illustrate, i bandi di concorso - che si allegano alla presente determinazione per farne parte integrante - di seguito indicati:

* concorso pubblico per esami a n. 2 posti di categoria D3 - laurea in Ingegneria elettrica o elettrotecnica per esperti in impiantistica e sistemi di sicurezza, per le esigenze, legate all’attuazione del D.lgs 626/94, della Direzione Regionale “Patrimonio e Tecnico” per il profilo professionale di “Funzionario addetto ad attività tecniche di progettazione”, per il quale è richiesto il possesso del diploma di laurea in “Ingegneria elettrica” o in “Ingegneria elettrotecnica”;

* concorso pubblico per esami a n. 1 posto di categoria D1 - laurea in Scienze statistiche demografiche per le esigenze della Direzione Regionale “Programmazione e statistica” per il profilo professionale di “Istruttore addetto ad attività amministrative, funzionali e contabili”, per il quale è richiesto il possesso del diploma di laurea in “Scienze statistiche demografiche”;

- di rinviare a successivo provvedimento la nomina della Commissione giudicatrice per ciascuno dei concorsi sopra indicati composta a norma della L.R. 26/94;

- di stabilire che, ai sensi del regolamento concorsi attualmente in vigore, ogni Commissione giudicatrice decide circa l’ammissione o l’esclusione dei candidati, espleta le prove del concorso provvedendo alla formulazione della graduatoria finale con l’osservanza delle disposizioni vigenti in materia di precedenza e di preferenza a parità di merito a favore di particolari categorie;

- di stabilire che il calendario e la sede degli esami dei concorsi sono fissati successivamente dalle Commissioni giudicatrici.

Il Direttore Regionale
Sergio Crescimanno

I bandi relativi alla presente determinazione sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale n. 13 del 29 marzo 2000 - parte III - nella sezione Concorsi. (Ndr)



Codice 12.1
D.D. 21 febbraio 2000, n. 6

Gestione delle quote latte - D.P.R. 569/93, art. 23 - Aggiornamento dell’Albo dei primi acquirenti di latte bovino con sede legale in Piemonte - Riconoscimento del Caseificio Valle Elvo S.c.a.r.l.

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

ai sensi dell’art. 23 del D.P.R. 569/93, di procedere al riconoscimento della ditta Caseificio Valle Elvo s.c.a.r.l., P. IVA 01943450021, come primo acquirente di latte bovino, a partire dalla data del 26.11.1999, ed al conseguente aggiornamento dell’Albo regionale dei primi acquirenti, nella sezione relativa alla Provincia di Biella e con il seguente n. di Albo: 096008.

Avverso la presente Determinazione, l’interessato può richiedere (in carta legale), entro 30 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, il riesame della pratica allo stesso Direttore Regionale che decide entro i successivi 90 giorni o termine più ampio se previsto dalle vigenti normative, sentito il parere della Commissione consultiva regionale per l’agricoltura e le foreste di cui alla l.r. 44/86, come da istruzioni di cui alla circolare assessoriale n. 452 del 19.10.1998. In caso di esito negativo, l’interessato può presentare ricorso al TAR entro i termini di legge.

Il Direttore Regionale
Franco Ardizzone



Codice 13.4
D.D. 21 dicembre 1999, n. 404

2 ATV Momo (NO) - Autorizzazione alla permuta di terreni

Premesso che con determinazione dirigenziale n. 39 del 15.2.1999 è stata approvata la trasformazione dell’azienda faunistico-venatoria denominata “Momo”, ricadente nella zona faunistica di pianura della provincia di Novara, di ha 984.85.26, nell’omonima azienda agri-turistico-venatoria, a decorrere dal 1 febbraio 1999 e con scadenza 31.1.2003;

vista l’istanza in data 23.6.1999, del legale rappresentante della Società “Azienda faunistico-venatoria Momo S.r.l.”, concessionaria dell’azienda anzidetta, successivamente integrata in data 6.12.1999, volta ad ottenere una permuta comportante lo stralcio di terreni pari ad ha 232.81.92 e l’inclusione di altri per complessivi ha 230.17.40. La superficie complessiva del comprensorio aziendale risulterebbe pertanto di ha 981.60.74;

considerato che la richiesta permuta di terreni è motivata dalla necessità di mantenere confini naturali, escludendo nel contempo terreni ad agricoltura pregiata ed intensiva le cui coltivazioni risultano soggette a danni da parte della fauna selvatica immessa nel territorio aziendale;

vista la documentazione prodotta dall’azienda in parola a sostegno della richiesta anzidetta e verificatane la conformità alle disposizioni vigenti;

ritenuto opportuno, pertanto, autorizzare la permuta di terreno in argomento;

tutto ciò premesso

IL DIRIGENTE

visti gli artt. 13 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. 470/93;

visto l’art. 22 della l.r. 51/97;

determina

di autorizzare nell’azienda agri-turistico-venatoria Momo ricadente nella zona faunistica di pianura della provincia di Novara, una permuta comportante lo stralcio di terreni pari ad ha 232.81.92 e l’inclusione di altri per complessivi ha 230.17.40;

La superficie complessiva del suddetto comprensorio aziendale risulta pertanto di ha 981.60.74.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. della Regione Piemonte entro sessanta giorni dalla conoscenza del presente atto.

Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli



Codice 19.2
D.D. 16 febbraio 2000, n. 16

D.P.R. 616/77, art. 82 - Beni Ambientali - Parere ai sensi dell’art. 32 - Legge 47/85 s.m.i.

Premesso che l’art. 82 del D.P.R. 616/77 delega alle Regioni l’esercizio delle funzioni amministrative già esercitate dagli organi centrali e periferici dello Stato in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici, ed in particolare, al punto b) del comma 2 del citato articolo, delega espressamente le funzioni amministrative concernenti la concessione dei nulla-osta per la realizzazione di opere modificative dello stato dei luoghi nelle località soggette a vincolo di tutela paesistico-ambientale;

considerato che l’art. 32 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 e successive modifiche e integrazioni subordina al parere favorevole delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo il rilascio della concessione o dell’autorizzazione in sanatoria per opere eseguite su aree sottoposte a vincolo;

constatato che, con l’entrata in vigore della legge regionale 8 agosto 1997, n. 51 “Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale” pubblicata sul B.U.R.P. del 3.9.97, si dà piena attuazione ai principi stabiliti dal D.Lgs. 29/93 in materia di pubblico impiego, ed in particolare a quello fondamentale di separazione tra attività di indirizzo e controllo ed attività di gestione, con la conseguente attribuzione alle competenti strutture regionali del potere di emanare i provvedimenti relativi;

tutto ciò premesso

IL DIRIGENTE

- visto l’art. 82, commi 1 e 2, del D.P.R. 616/77

- visto il Titolo II del T.U. sui Beni Culturali ed Ambientali (D.Lgs. 490/99)

- visto l’art. 32 della legge 47/85 s.m.i.;

- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs n. 29/93 come modificato dal D.lgs n. 470/93;

- visto l’art. 22 della L.R. n. 51/97;

- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale - Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale - con provvedimento deliberativo della Giunta Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;

- vista l’istruttoria condotta dallo scrivente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nell’allegato elenco A e le conseguenti relazioni favorevoli al rilascio del parere ex art. 32 L. 47/85 formulate dal Settore Beni Ambientali (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione);

- vista l’istruttoria condotta dal competente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nell’allegato elenco B e le conseguenti relazioni favorevoli al rilascio del parere ex art. 32 L. 47/85 formulate dal Settore Beni Ambientali con l’indicazione di modalità, vincoli e condizioni sotto la cui osservanza il parere va concesso (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione);

- vista l’istruttoria condotta dal competente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nell’allegato elenco C e le conseguenti relazioni negative al rilascio del parere ex art. 32 L. 47/85 formulate dal Settore Beni Ambientali (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione)

determina

di esprimere, ai sensi dell’art. 32 della L. 47/85 s.m.i., parere favorevole alla conservazione delle opere indicate nell’elenco A allegato, che costituisce parte integrante della presente determinazione;

di esprimere, ai sensi dell’art. 32 della L. 47/85 s.m.i., parere favorevole secondo le prescrizioni indicate nelle relazioni tecniche precisate, alla conservazione delle opere indicate nell’elenco B allegato, che costituisce parte integrante della presente determinazione;

di esprimere parere negativo, ai sensi dell’art. 32 della L. 47/85 s.m.i., alla conservazione di opere indicate nell’elenco C allegato, che costituisce parte integrante della presente determinazione.

Avverso la presente determinazione è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o dalla piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971 n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Margherita Bianco

ELENCO A

1) AVIGLIANA

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via dell’Orologio n. 15.

Richiedente: PANICCO FRANCO

2) VOLPIANO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via Ivrea n. 151.

Richiedente: SOCIETA’ FINDAG S.p.A.

3) TORINO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - c.so Moncalieri n. 339.

Richiedente: SOCIETA’ ROSALBA S.a.s.

4) TORINO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Modifiche esterne a fabbricato - corso Massimo d’Azeglio n. 24.

Richiedente: TORO ASSICURAZIONE S.p.A.

5) TORINO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Costruzione di basso fabbricato - s.da ai Ronchi n. 57/5.

Richiedente: BUFFA ANNA MARIA

6) TORINO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Modifiche esterne a fabbricato - viale XXV Aprile 106-116.

Richiedente: NITA LIVIA ADRIANA

7) CHIAVERANO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Realizzazione ampliamento di fabbricato in difformità dalla concessione edilizia. Cat. fg. 10 mapp. 166-165-167-203-204-313-314.

Richiedente: RAVERA CHION CLAUDIO E PAYET JANE

8) VILLASTELLONE

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Realizzazione deposito attrezzi agricoli - Loc. Borgo Cornalese, Reg. Fortepasso. Cat. fg. 35, mapp. 115-121.

Richiedente: RUSSO RICCARDO

9) SANGANO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via delle Rose n. 1 (via Devesio n. 31).

Richiedente: RICCARDO DELFINA

10) AVIGLIANA

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via Einaudi n. 4.

Richiedente: FASSINO RODOLFO

11) TORINO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Modifiche esterne a fabbricato. Corso Vittorio Emanuele n. 5.

Richiedente: TORO ASSICURAZIONI S.p.A.

12) CANNOBIO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Rondonico

Fg. 15, mapp. 443-442.

Richiedente: KESSLER H.

13) TORINO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - viale Enrico Thovez n. 43/14.

Richiedente: SONA LYDIA

14) VAL DELLA TORRE

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Reg. Mulino del Martinetto.

Richiedente: GAMMUTO ANTONIO E NICOLETTI MARIA CALOGERA

15) GALLIATE

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i.

Richiedente: SOCIETA’ S.AL.CO.S. S.r.l.

16) LIMONE PIEMONTE

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - c.so Nizza n. 11. Condominio S. Paolo I.

Richiedente: PORCELLI ADA

17) AVIGLIANA

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via Le Coq n. 3.

Richiedente: DENTI GIAMPAOLO

18) TORINO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via Lavazza n. 48.

Richiedente: ALBAN EGIDIO - GALLESIO CARLA

ELENCO B

1) ALBA

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - sanatoria di bassi fabbricati e tettoia agricola.

Richiedente: SPANO’ - SOTTILE

2) TORINO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - corso Re Umberto n. 21.

Richiedente: SOCIETA’ ETIENNE

ELENCO C

1) ORTA SAN GIULIO

Parere ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Fg. 8, mapp. 99.

Richiedente: ANDREA LOPEZ



Codice 19.2
D.D. 16 febbraio 2000, n. 17

D.P.R. 616/77, art. 82, commi 1 e 2 - Titolo II del T.U. Beni Culturali e Ambientali (D.lgs. 29.10.1999 n. 490) - Beni Ambientali - Autorizzazione d’interventi nelle zone soggette ai disposti del Titolo Il dei T.U. Beni Culturali e Ambientali

Premesso che l’art. 82 del D.P.R. 616/77 delega alle Regioni l’esercizio delle funzioni amministrative già esercitate dagli organi centrali e periferici dello Stato in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici, ed in particolare, al punto b) del comma 2 del citato articolo, delega espressamente le funzioni amministrative concernenti la concessione dei nulla-osta per la realizzazione di opere modificative dello stato dei luoghi nelle località soggette a vincolo di tutela paesistico-ambientale;

considerato che l’art. 151 del D.Lgs. 490/99 recante “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali” prevede l’obbligo di sottoporre alla Regione i progetti delle opere da realizzare nelle zone tutelate ai sensi del succitato decreto legislativo;

constatato che, con l’entrata in vigore della legge regionale 8 agosto 1997, n. 51 “Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale” pubblicata sul B.U.R.P. del 3.9.97, si dà piena attuazione ai principi stabiliti dal D.Lgs. 29/93 in materia di pubblico impiego, ed in particolare a quello fondamentale di separazione tra attività di indirizzo e controllo ed attività di gestione, con la conseguente attribuzione alle competenti strutture regionali del potere di emanare i provvedimenti relativi;

tutto ciò premesso

IL DIRIGENTE

- visto l’art. 82, commi 1 e 2, del D.P.R. 616/77

- visto il Titolo II del T.U. sui Beni Culturali ed Ambientali (D.Lgs. 490/99)

- visti gli artt. 3 e 16 del D.Lgs. 29/93, come modificato dal D.Lgs. 470/93

- visto l’art. 22 della L.R. 51/97

- in conformità con gli indirizzi e i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale - Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale con provvedimento deliberativo della Giunta Regionale n. 2/22503 del 22.9.97;

- vista l’istruttoria condotta dal competente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nell’allegato elenco A e le conseguenti relazioni favorevoli alla concessione dei nulla-osta, formulate dal Settore Beni Ambientali (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione)

- vista l’istruttoria condotta dal competente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nell’allegato elenco B e le conseguenti relazioni favorevoli alla concessione dei nulla-osta, formulate dal Settore Beni Ambientali con l’indicazione di modalità, vincoli e condizioni sotto la cui osservanza il nulla-osta è concesso (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione)

determina

di autorizzare, ai sensi dell’art. 151 del D.Lgs. 490/99, l’esecuzione delle opere indicate nell’elenco A allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;

di autorizzare, ai sensi dell’art. 151 del D.Lgs. 490/99, l’esecuzione - secondo le prescrizioni indicate nelle relazioni tecniche precisate - delle opere indicate nell’elenco B allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;

Avverso la presente determinazione è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o dalla piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.71, n. 1034; ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del D.P.R. 24.11.71, n. 1199.

Il Dirigente Responsabile
Margherita Bianco

ELENCO A

1) CUMIANA

Autorizzazione per realizzazione di Centro Sportivo Polivalente in variante a D.D. n. 124 del 4/11/98.

Richiedente: COMUNE DI CUMIANA

2) MASSELLO

Autorizzazione per realizzazione lavori di costruzione della fognatura in loc. Campo la Salza e prosecuzione del collettore principale.

Richiedente: COMUNE DI MASSELLO

3) BALDISSERO TORINESE

Autorizzazione per realizzazione di fabbricato di civile abitazione - Cat. fg. 18, mapp. 818-822-829.

Richiedente: LISA PAOLINO E GUINO MARGHERITA

4) OMEGNA

Autorizzazione per ampliamento fabbricato esistente.

Richiedente: VENTURINI GIUSEPPE

5) AROLA

Autorizzazione per costruzione di tettuccio.

Richiedente: GAMBA GERMANA

6) BANNIO ANZINO

Autorizzazione per manutenzione straordinaria di fabbricato esistente.

Richiedente: CARMINATI ROSANNA

7) INGRIA

Autorizzazione per lavori di sistemazione sentiero pedonale di collegamento alla Borgata Arcavut.

Richiedente: COMUNE DI INGRIA

8) VALPERGA

Autorizzazione per realizzazione di nuovi tratti di recinzione, costruzione muri e muretti rivestiti in pietra naturale.

Richiedente: RIZZA ANTONIO

9) PRAGELATO

Autorizzazione per realizzazione cancello e recinzione, con movimento terra - via Nazionale n. 21. Cat. fg. 22, mapp. 54.

Richiedente: BERMOND MARCO

10) ASTI

Autorizzazione per costruzione di muro perimetrale e rifacimento capannone - fraz. Serravalle - via XX Settembre n. 21/a.

Richiedente: DITTA “ARA S.A.S. DI MUSSO D. & C.”

11) TIGLIOLE D’ASTI

Autorizzazione per lavori di adeguamento dei materiali di manufatto esistente - s.da di Cuciliè.

Richiedente: GORIA F.

12) SOMMARIVA PERNO

Autorizzazione per costruzione di fabbricato ad uso autorimessa.

Richiedente: DELLAVALLE CARLO E ALESSANDRIA SILVANA

13) SANFRONT

Autorizzazione per lavori per la costruzione di una tettoia aperta ad uso artigianale ad ampliamento del capannone esistente.

Richiedente: DITTA “SE.LE.BO. s.n.c. DI BOASSI PIERCARLO, ADELCHI & C”.

14) FORMAZZA

Autorizzazione per realizzazione di un impianto di adduzione acqua potabile al rifugio Miryam. Loc. Alpe Balma - Formazza.

Richiedente: ACLI SERVICE COOP. A.R.L.

15) CASTELNUOVO

Autorizzazione per costruzione di una tettoia - Loc. C.na Americhina.

Richiedente: TROVAMALA M.P.

16) CANDIA CANAVESE

Autorizzazione per intervento a sostegno di una frequentazione eco-compatibile nel Parco Naturale di interesse Provinciale del Lago di Candia.

Richiedente: PROVINCIA DI TORINO - SERVIZIO PARCHI

17) CONDOVE

Autorizzazione per concessione di derivazione d’acqua ad uso idroelettrico dal Torrente Gravio e Rio Puta.

Richiedente: NUOVA GRAVIO S.r.l.

18) SANTA MARIA MAGGIORE

Autorizzazione per ricostruzione fabbricato rurale - via Per Druogno.

Richiedente: BARBIERI NICOLINA

19) ORTA S. GIULIO

Autorizzazione per formazione locale interrato - variante alla C.E. n. 8/99 - fg. n. 5, mapp. 323-234.

Richiedente: MAURO OGLINA

20) VARALLO POMBIA

Autorizzazione per costruzione ricovero attrezzi agricoli - fg. 7 mapp. 456.

Richiedente: CERMINARA FRANCESCO - MUSSO LETTERINA

21) CRODO - PREMIA

Autorizzazione per costruzione di impianto elettrico alla tensione di 15000/380 volt.

Richiedente: ENEL S.p.A.

22) PREMIA

Autorizzazione per costruzione di impianto elettrico alla tensione di 15000 volt.

Richiedente: ENEL S.p.A.

23) CANTALUPA

Autorizzazione per impianto elettrico a 15000/380/220 volt - costruzione nuove cabine in s.da della Scrivanda e via Torino.

Richiedente: ENEL - ESERCIZIO DI PINEROLO

24) BAGNOLO PIEMONTE

Autorizzazione per progetto di rinnovo di coltivazione della cava di gneiss esistente - Loc. Ciafalco Lotti 14-15-16.

Richiedente: DITTA S.O.L.E.G. DI MACCAGNO NATALINO E C.

25) ANGROGNA

Autorizzazione per installazione impianto di telecomunicazione.

Richiedente: TELECOM ITALIA MOBILE S.p.A.

26) OMEGNA

Autorizzazione per costruzione fabbricato ad uso accessorio alla residenza (deposito attrezzi).

Richiedente: DI MATTIA ONOFRIO - ROMAGNOLI FLAVIA

27) MIASINO

Autorizzazione per realizzazione di autorimessa interrata - fg. 20 mapp. 498-501-427.

Richiedente: CADEI SANTINO

28) MONCALIERI

Autorizzazione per conservazione di opere eseguite abusivamente. Centrale Termoelettrica.

Richiedente: A.E.M. S.p.A.

29) VERBANIA

Autorizzazione per taglio di piante pericolanti all’interno del Parco di Villa S. Remigio - Loc. Pallanza.

Richiedente: Regione Piemonte - Assess. Economia Montana e Foreste - Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale di Novara e Verbania.

30) VARALLO POMBIA

Autorizzazione per lavori di completamente Centro Sportivo Comunale.

Richiedente: COMUNE DI VARALLO POMBIA

31) CONDOVE

Autorizzazione per realizzazione pista di collegamento tra le frazioni Trune e Bellagarda - variante.

Richiedente: Consorzio “Condove-Comba di Frassinere”, nella persona del Presidente Pautasso Bruno.

32) COSTIGLIOLE D’ASTI

Autorizzazione per la conservazione di opere eseguite abusivamente - Loc. Cascine Feiteria.

Richiedente: Soc. Il Lago Polisportiva S.r.l.

33) ASTI

Autorizzazione per conservazione di opere eseguite abusivamente.

Richiedente: FONGO GIOVANNI

34) MONCALIERI

Autorizzazione per realizzazione di tettoia aperta ad uso parcheggio e di tettoia ad uso legnaia - s.da Torino n. 78.

Richiedente: CAVALLERA ANGELA - MONDINO AURELIO - MONDINO DARIO

35) CAVOUR

Autorizzazione per installazione stazioni via Crucis nella Rocca di Cavour.

Richiedente: RUATTA MARIO

36) STRESA

Autorizzazione per variante n. 1 alla C.E. 77/98 consistente nella formazione di un porticato coperto e modifiche alle aperture esterne - Fraz. Carciano - via S. Arialdo n. 6 - fg. 37, mapp. 173.

Richiedente: LONGONI SERGIO - VISIOLI DORIANA

37) ASTI

Autorizzazione per realizzazione porticato e tettoia - loc. Valmanera n. 137.

Richiedente: CANTATORE M. - SORIANO D.

38) AVIGLIANA

Autorizzazione per realizzazione capannone industriale - Via Don Balbiano - Fg. 29, mapp. 281-382-478.

Richiedente: DITTA OMER s.n.c.

ELENCO B

1) RIVOLI

Autorizzazione per ampliamento di fabbricato rurale ad uso stalla - Via G.B. Rossano n. 180. Ct. fg. 58, mapp. 40-41-42-43.

Richiedente: SAGGIA TULLIA

2) INGRIA

Autorizzazione per lavori di ripristino strada di collegamento alla frazione Pasturera.

Richiedente: COMUNE DI INGRIA

3) ASTI

Autorizzazione per realizzazione di porzione di fabbricato destinato ad attività agricola - Fraz. Quarto Inf.re n. 299.

Richiedente: FERRARIS QUAGLIO

4) ASTI

Autorizzazione per realizzazione di consolidamento statico di fabbricato esistente - Fraz. Quarto In.re - V. Dogana.

Richiedente: VALENZANO

5) S. MAURIZIO D’OPAGLIO

Autorizzazione per lavori di ampliamento fabbricato ad uso abitazione.

Richiedente: MARCHINI MARCO, CERUTTI MARIA GRAZIA

6) MEZZANA MORTIGLIENGO

Autorizzazione per realizzazione di pista d’accesso al fondo.

Richiedente: CANEVARI LUCIANO, NOVELLO MARUSCA

7) INGRIA

Autorizzazione per lavori di realizzazione strada di collegamento alla frazione Camprovardo.

Richiedente: COMUNE DI INGRIA

8) AVIGLIANA

Autorizzazione per piano di edilizia convenzionata di libera iniziativa riguardante la realizzazione di tre edifici uni-bifamiliari in via Giovanni Suppo. Cat. fg. 19, mapp. 457.

Richiedente: MEANO FOSCA

9) AISONE

Autorizzazione per progetto di struttura ricettiva all’aperto - Campeggio.

Richiedente: SISMONDI GIOVANNI

10) PRAROSTINO

Autorizzazione per lavori di “Nuova realizzazione piazzale da adibire a parcheggio a servizio dell’immobile di civile abitazione”.

Richiedente: MONNET ENZO

11) CHIUSA DI PESIO

Autorizzazione per demolizione e ricostruzione di muro di contenimento.

Richiedente: DAZIANO PAOLO E GIRAUDI FRANCESCA

12) FABBRICA CURONE

Autorizzazione per costruzione di recinzione e sistemazione di pendici per la conservazione del suolo - Reg. Castello - fg. 4, mapp. 127.

Richiedente: MALASPINA BRUNA

13) STAZZANO

Autorizzazione per costruzione di locale accessorio a casa di civile abitazione - loc. C.na Nuova n. 73.

Richiedente: MARCHESOTTI - DALLAFIORE

14) AISONE

Autorizzazione per lavori di ristrutturazione di fabbricato di civile abitazione in concentrico di Aisone zona ZR1.

Richiedente: BRUNO IVO, MASSOLO IRMA, BRUNO RENATO

15) ENVIE

Autorizzazione per Piano Esecutivo Convenzionato in zona P.R.G.C. denominata RE2 sub - area B - area Residenziale di Espansione.

Richiedente: FLESA ROBERTO, DI FRANCESCO GIUSEPPE, SORBARA ADELAIDE, GRIFFONE CLAUDIO.

16) COSSATO

Autorizzazione per costruzione di una piscina ad uso privato - via Castellengo n. 85 - fg. 44, mapp. 8.

Richiedente: VILLA ANNA

17) BAVENO

Autorizzazione per formazione di riparo rio Stronetta con palizzata a scogliera. Fg. 1, mapp. 14-105-106-107.

Richiedente: POLLI S. - CAMPING MIRALAGO

18) INGRIA

Autorizzazione per lavori di ripristino strada di collegamento alle Borgate Beirasso, Bech e Bettassa.

Richiedente: COMUNE DI INGRIA

19) CASTELDELFINO

Autorizzazione per ristrutturazione di fabbricato esistente con cambio di destinazione d’uso da magazzino a residenza.

Richiedente: SOCIETA’ “IL PORTICO”.

20) INGRIA

Autorizzazione per lavori di realizzazione strada di collegamento alla frazione Mombianco.

Richiedente: COMUNE DI INGRIA

21) VILLADOSSOLA

Autorizzazione per allargamento strada comunale di accesso alla Località “Maglietto”.

Richiedente: COMUNE DI VILLADOSSOLA

22) BACENO

Autorizzazione per ristrutturazione edilizia.

Richiedente: COZZI ROBERTO - VANZANELLA IDA

23) SALUZZO

Autorizzazione per costruzione di fabbricato rurale ad uso abitazione.

Richiedente: MUSSO DARIO

24) VALLE MOSSO - STRONA - CROSA LESSONA - COSSATO

Autorizzazione per costruzione impianto elettrico alla tensione di 15000/380 volt.

Richiedente: ENEL S.p.A.

25) ROCCABRUNA

Autorizzazione per ripristino ed allargamento pista forestale.

Richiedente: BELLIARDO GUALTIERO

26) PAVONE CANAVESE

Autorizzazione per costruzione autolavaggio.

Richiedente: TINETTI BRUNO

27) RIFREDDO

Autorizzazione per costruzione di deposito agricolo in via San Bernardo n. 3A.

Richiedente: AIME GERMANA

28) ANTRONA SCHIERANCO

Autorizzazione per ristrutturazione di fabbricato esistente. Fg. 13, mapp. 85/3-85/5.

Richiedente: RAIERI GIOVANNI - MANIO ANNA

29) RIFREDDO

Autorizzazione per costruzione di fabbricato ad uso deposito agricolo in via Parrocchia n. 12.

Richiedente: DECOSTANZI DOMENICO

30) VERBANIA

Autorizzazione per ristrutturazione fabbricati ad uso residenziale-agricolo - Loc. Fondotoce - via ai Casoni - fg. 65, mapp. 929.

Richiedente: DANELLI GIUSEPPE

31) BALDISSERO TORINESE

Autorizzazione per realizzazione di fabbricato di civile abitazione - cat. fg. 178, mapp. 320.

Richiedente: FASANO MARIA

32) TORINO

Autorizzazione per la conservazione di opere eseguite abusivamente: modifiche esterne ai piani terreno e primo interno cortile. Via Madama Cristina n. 1.

Richiedente: ISTITUTO SAN GIOVANNI EVANGELISTA - SAC. GENESIO TARASCO



Codice 19.2
D.D. 17 febbraio 2000, n. 18

Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 1613-7383/19/19.20 del 13/9/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 163 del 21/9/99 - Comune di Rorà - Istanza: Ditta Selene Production s.n.c. di Domenino Giuseppe

Visto il parere rilasciato dalla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 82 del D.P.R. 616/77 con Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 163 del 21/9/99 avente per oggetto il rilascio di autorizzazione per interventi da compiersi nel territorio comunale di Rorà;

considerato che l’autorizzazione citata in oggetto è inserita al punto (4 dell’elenco B facente parte integrante della determinazione n. 163 del 21/9/99 con la relativa relazione istruttoria prot. n. 1613-7383/19/19.20 del 13/9/99;

considerato che al punto n. (4 dell’elenco B sopra richiamato e nell’oggetto della corrispondente relazione istruttoria è stato riportato erroneamente il nominativo del richiedente “Ditta Selene Production s.n.c. e Domenino Giuseppe s.n.c.” anzichè “Ditta C.P.L. S.r.l. di Domenino e Sodano”;

visto che l’istanza in oggetto è stata presentata in data 26/1/99 con prot. n. 1613/19/19.20 dalla “Ditta C.P.L. S.r.l. di Domenino e Sodano” e non dalla “Ditta Selene Production s.n.c. e Domenino Giuseppe s.n.c.”;

considerata la necessità di rettificare l’errore di trascrizione compiuto;

tutto ciò premesso

IL DIRIGENTE

- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

- visto l’art. 22 della L.R. n. 51/97;

- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con atto deliberativo Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;

determina

di rettificare per errore materiale la determinazione n. 163 del 21/9/99 come di seguito specificato;

al punto n. (4 dell’elenco B modificando parzialmente l’oggetto dell’autorizzazione sostituendo il nominativo del richiedente da “Ditta Selene Production s.n.c. e Domenico Giuseppe s.n.c.” in “Ditta C.P.L. S.r.l. di Domenino e Sodano”;

nella relazione istruttoria prot. 1613-7383/19/19.20 del 13/9/99 modificando parzialmente l’oggetto dell’autorizzazione sostituendo il nominativo del richiedente da “Ditta Selene Production s.n.c. e Domenino Giuseppe s.n.c.” in “Ditta C.P.L. S.r.l. di Domenino e Sodano”.

Il Dirigente Responsabile
Margherita Bianco



Codice 19.2
D.D. 17 febbraio 2000, n. 19

Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 725/19/19.20 del 19/5/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 48 del 27/5/99 - Comune di Roccaforte di Mondovì - Istanza: Comune di Monastero di Vasco

Visto il parere rilasciato dalla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 82 del D.P.R. 616/77 con Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 48 del 27/5/99 avente per oggetto il rilascio di autorizzazione per interventi da compiersi nel territorio comunale di Roccaforte Mondovì;

considerato che l’autorizzazione citata in oggetto è inserita al punto (18 dell’elenco B facente parte integrante della determinazione n. 48 del 27/5/99 con la relativa relazione istruttoria prot. n. 725/19/19.20 del 19/5/99;

considerato che al punto n. (18 dell’elenco B sopra richiamato e nell’oggetto della corrispondente relazione istruttoria è stato riportato erroneamente il nominativo del Comune di intervento “Roccaforte Mondovì” anzichè “Frabosa Sottana”;

visto che l’istanza in oggetto riguarda il Comune di Frabosa Sottana e non quello di Roccaforte Mondovì;

considerata la necessità di rettificare l’errore materiale compiuto;

tutto ciò premesso

IL DIRIGENTE

- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

- visto l’art. 22 della L.R. n. 51/97;

- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con atto deliberativo Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;

determina

di rettificare per errore materiale la determinazione n. 48 del 27/5/99 come di seguito specificato;

al punto n. (18 dell’elenco B modificando parzialmente l’oggetto dell’autorizzazione sostituendo il nominativo del richiedente dal Comune di Roccaforte Mondovì in Comune di Frabosa Sottana;

nella relazione istruttoria prot. 725/19/19.20 del 19/5/99 modificando parzialmente l’oggetto dell’autorizzazione sostituendo il nominativo del richiedente da Comune di Roccaforte Mondovì in Comune di Frabosa Sottana.

Il Dirigente Responsabile
Margherita Bianco



Codice 19.2
D.D. 17 febbraio 2000, n. 20

Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 9745/19/19.20 del 23/12/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 233 del 28/12/99 - Comune di Avigliana - Istanza: Giuliano Giuseppe

Vista l’autorizzazione rilasciata dalla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 151 del T.U. sui Beni Culturali e Ambientali con Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 233 del 28/12/99 e relativa relazione istruttoria n. 9745/19/19.20 del 23/12/99, avente per oggetto il rilascio di autorizzazione per interventi da compiersi nel territorio di Avigliana;

considerato che l’autorizzazione succitata è inserita al punto (22 dell’elenco B facente parte integrante della determinazione n. 233 del 28/12/99 con la relativa relazione istruttoria prot. n. 9745/19/19.20 del 23/12/99;

considerato che al punto n. (22 dell’elenco B sopra richiamato e nell’oggetto della corrispondente relazione istruttoria è stato erroneamente indicato il nominativo del proponente l’istanza “Giuliano Giuseppe” anzichè “Bissone Enrico per Nicet S.r.l.”;

ritenuto necessario porre rimedio al sopra descritto errore materiale rettificando al punto 22 dell’elenco B e nella relazione istruttoria prot. n. 9745/19/19.20 del 23/12/99 allegata alla Determinazione n. 233 del 28/12/99 il nominativo del proponente l’istanza in “Bissone Enrico per Nicet S.r.l.” e non “Giuliano Giuseppe”;

tutto ciò premesso

IL DIRIGENTE

- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

- visto l’art. 22 della L.R. n. 51/97;

- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con atto deliberativo Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;

determina

di rettificare per errore materiale, per le considerazioni esposte in premessa, la Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 233 del 28/12/99 come di seguito specificato:

al punto n. 22 dell’elenco B modificando parzialmente l’oggetto dell’autorizzazione sostituendo il nominativo del proponente l’istanza “Giuliano Giuseppe” in “Bissone Enrico per Nicet S.r.l.”;

Il Dirigente responsabile
Margherita Bianco



Codice 19.2
D.D. 18 febbraio 2000, n. 21

Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 11559/19/19.20 del 18/11/98, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 150 del 24/11/98 - Comune di Oulx - Istanza: Comune di Oulx

Visto il parere rilasciato dalla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 32 della legge 47/85 s.m.i. con Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 150 del 24/11/1998 e relativa relazione istruttoria n. 11559 del 18/11/1998 a fronte dell’istanza presentata da Comune, avente per oggetto il rilascio di parere per interventi compiuti nel territorio comunale di Oulx;

considerato che il parere succitato è inserito al punto (5 dell’elenco B facente parte integrante della determinazione n. 150 del 24/11/1998 e la corrispondente relazione istruttoria prot. n. 11559 del 18/11/1998;

considerato che al punto n. (5 dell’elenco B sopra richiamato e nell’oggetto della corrispondente relazione istruttoria è stato erroneamente indicato il nominativo del proponente l’istanza Comune di Oulx anzichè Faure Paolina Maria)

ritenuto necessario porre rimedio al sopra descritto errore materiale rettificando al punto 5 dell’elenco B e nella relazione istruttoria allegata alla Determinazione n. 150 del 24/11/1998 il nominativo del proponente l’istanza Faure Paolina Maria anzichè Comune di Oulx

erroneamente indicata in oggetto

tutto ciò premesso

IL DIRIGENTE

- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

- visto l’art. 22 della L.R. n. 51/97;

- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con atto deliberativo Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;

determina

di rettificare per errore materiale, per le considerazioni esposte in premessa, la Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 150 del 24/11/1998 come di seguito specificato;

al punto n. (5 dell’elenco B modificando parzialmente l’oggetto del parere sostituendo il nominativo del proponente l’istanza Faure Paolina Maria anzichè Comune di Oulx

nella relazione istruttoria prot. 11559 del 18/11/1998 modificando parzialmente l’oggetto del parere.

Il Dirigente responsabile
Margherita Bianco



Codice 31.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 415

Restauro conservativo delle antiche mura della città di Asti, integrazione del lotto funzionale di lavori. Spesa di L. 180.000.000 (cap. 20400/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di assegnare per le motivazioni ricordate in premessa al Comune di Asti la somma di L. 180.000.000 ad integrazione del lotto funzionale di restauro conservativo di un tratto delle antiche mura della città di Asti parzialmente finanziato in precedenza con la Determinazione n. 189 dello 08/07/1999 della Direzione ai Beni Culturali.

- di erogare la somma prevista, non soggetta a trattenuta IRPEG, in due soluzioni:

- la prima soluzione, pari al 50% dell’intero contributo, a presentazione del progetto definitivo relativo allo specifico intervento e di un piano di spesa che comprenda almeno lo stanziamento regionale e quello di co-finanziamento dell’Ente Beneficiario, che rimarranno depositati presso la Direzione ai Beni Culturali;

- la seconda soluzione a saldo del residuo 50% ad avvenuta realizzazione dell’intervento stesso, previa presentazione di un certificato di regolare esecuzione o, per i lavori finanziati con un contributo di importo superiore ai trecento milioni, di una certificazione di collaudo, documentando almeno l’equivalente del contributo regionale e della quota di co-finanziamento.

- di stabilire che, qualora entro 180 giorni dalla data della comunicazione di assegnazione del contributo non siano state presentate dal Comune di Asti la documentazione richiesta, oppure entro 24 mesi dalla stessa data i lavori non siano stati conclusi e rendicontati, la Regione provvederà di norma alla revoca del contributo e a destinare le risorse non spese ad altri interventi.

Alla spesa di L. 180.000.000 si fa fronte con l’accantonamento 352703 di cui al capitolo 20400 del Bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 24 novembre 1999, n. 418

D.G.R. 122-11633/1996, D.G.R. 210-15856/1996, D.G.R. 226-21954 del 1997, determinazione 137/1998. Rettifica di Soggetto Beneficiario (Varallo - Società Conservazione Opere d’arte in Valsesia)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, la variazione dell’ente beneficiario dei contributi sotto elencati da Società per la Conservazione delle opere d’arte e dei monumenti in Valsesia in Società di Incoraggiamento allo Studio del Disegno e di Conservazione delle Opere D’Arte in Valsesia - ONLUS con sede legale in Varallo, via Pio Franzani 2.





D.G.R. Determina    Prov. Comune    Oggetto dell’intervento    Tipologia d’intervento    Contributo    Allegato

122-11633 6/8/1996    VC Varallo    Palazzo dei musei     Attrezzature per il deposito
        (pinacoteca  e museo      e la conservazione delle collezioni    100.000.000    Attrezzature
        Calderini)

210-15856 30/12/1996    VC Varallo    Palazzo dei musei    Recupero del palazzo dei musei    50.000.000    Edilizia
210-15856 30/12/1996    VC Varallo    Casa valsesiana e chiesa     Ristrutturazione spazi interni    250.000.000    Attrezzature
        di San Carlo
226-21954 6/8/1997    VC Varallo    Palazzo dei musei    Risistemazione sede museale    300.000.000    Edilizia
137 3/8/1998    VC Varallo    Pinacoteca    Ristrutturazione edilizia    50.000.000


Si precisa che la presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 24 novembre 1999, n. 419

Parziale rettifica dell’allegato della D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994 in merito alla indicazione dell’oggetto e della tipologia dell’intervento da eseguirsi da parte della Chiesa Cattedrale S. Maria Assunta di Novara

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare, per le motivazioni indicate in premessa, la Chiesa Cattedrale S. Maria Assunta di Novara ad utilizzare il contributo di L. 30.000.000, assegnato con D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994, per la prosecuzione dei lavori di restauro della Cappella del Lanino, rettificando conseguentemente l’allegato alla D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994 nel seguente modo:




Prov    Comune    Soggetto beneficiario    Oggetto intervento    Tipologia intervento    Contributo

NO    Novara    Chiesa Cattedrale     Cappella del Lanino    Prosecuzione interventi di restauro    30.000.000
        S. Maria Assunta


Si precisa che la presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.

E’ fatta salva ogni altra disposizione prevista dalla D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.1
D.D. 24 novembre 1999, n. 420

Intervento di recupero e riconvesione funzionale del sito denominato “Ex Area Paramatti” da destinare a biblioteca presso il Comune di Settimo Torinese. Spesa di L. 265.000.000 (cap. 20400/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di impegnare la somma di L. 265.000.000 sul cap. 20400/99, quale cifra a carico dell’amministrazione regionale destinata al recupero funzionale del sito denominato “Ex Area Paramatti”, situato nel Comune di Settimo Torinese, destinata a coprire il finanziamento delle voci relative all’anno 1999, come risulta dallo schema qui di seguito riportato:

Anno    Oggetto dell’intervento    Spesa regionale

1999    Progetto definitivo ed
    esecutivo e gara per
    l’esecuzione    L. 265.000.000

Alla liquidazione della somma suddetta si farà luogo con le seguenti modalità: l’acconto, pari all’80%, sarà liquidato ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa della presente determinazione e dietro presentazione della deliberazione di affidamento dell’incarico di progettazione; il saldo, pari al 20%, verrà erogato a seguito della presentazione, da parte del Comune di Settimo, del progetto definitivo ed esecutivo, accompagnato da una dichiarazione di avvenuto avvio dei lavori.

Alla spesa di L. 265.000.000 si fa luogo con lo stanziamento di cui al cap. 20400/99 (accantonamento n. 352703), di cui alla D.G.R. n. 1-27961 del 30.6.1999.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 424

Opera Barolo di Torino: realizzazione del programma straordinario di attività per la preparazione e l’organizzazione di iniziative di valorizzazione museale e di promozione culturale a Torino e a Roma in vista delle manifestazioni del Giubileo. Spesa di L. 100.000.000. (Cap. 11750/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di erogare, per le motivazioni indicate in premessa, all’Opera Barolo la somma di L. 100.000.000 quale contributo per la realizzazione del programma straordinario di attività per la preparazione e l’organizzazione di iniziative di valorizzazione museale e di promozione culturale a Torino e a Roma in vista delle manifestazioni del Giubileo, che prevede la realizzazione di due importanti mostre a Roma e a Torino e di altre attività in collaborazione con le Province del Piemonte anche per migliorare l’immagine culturale piemontese.

Il contributo di L. 100.000.000, non soggetto a trattenuta IRPEG ai sensi dell’art. 28 del DPR n. 600/73, sarà erogato all’Opera Barolo, Via delle Orfane n. 7, Torino in due soluzioni: una prima quota, pari all’80% del contributo, ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa, la seconda, a saldo, pari al restante 20%, dietro presentazione da parte del legale rappresentante di una relazione sull’attività svolta, di un rendiconto delle entrate e delle uscite inerente l’intero intervento e di documentazione contabile relativa almeno all’equivalente del contributo regionale.

Alla spesa di L. 100.000.000 si fa fronte con l’accantonamento n. 364309 assunto con la D.G.R. n. 86-28761 del 23.11.1999 sul cap. 11750 del bilancio di previsione 1999.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 425

Assegnazione di contributi integrativi al Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia e alla Provincia Italiana di San Maurizio dell’Istituto della Carità - Rosminiani - Sacra di San Michele. Spesa di L. 60.000.000. (Cap. 11750/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di assegnare ed erogare i seguenti contributi:

L. 35.000.000 al Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia a parziale sostegno dell’organizzazione, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, al Master in Telerilevamento applicato al patrimonio culturale, nel quadro di un progetto di cooperazione con la Tunisia;

L. 25.000.000 alla Provincia Italiana di San Maurizio dell’Istituto della Carità - Rosminiani - Sacra di San Michele per la produzione e la distribuzione di copie del CD-ROM sulla Sacra di San Michele da realizzarsi in vista delle Celebrazioni per il Giubileo.

I contributi oggetto della presente determinazione non sono soggetti a IRPEG e saranno erogati in due soluzioni: una prima quota, pari all’80% dell’importo, quale acconto, ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa; una seconda quota, pari al restante 20%, a saldo, dietro presentazione da parte del legale rappresentante di una relazione sull’attività svolta, di un rendiconto delle entrate e delle uscite relativo all’iniziativa oggetto di contributo e di documentazione contabile pari almeno all’importo del finanziamento regionale.

Alla spesa complessiva di L. 60.000.000 si fa fronte:

per L. 36.000.000 con l’accantonamento n. 346267 assunto con la D.G.R. 55-27242 del 3/5/99 sul capitolo 11750/99 e nuovamente assegnato con la D.G.R. n. 86-28761 del 23/11/1999;

per L. 24.000.000 con l’accantonamento n. 364309 assunto con la D.G.R. n. 86-28761 del 23/11/1999 sul capitolo 11750/99.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 429

D.G.R. n. 84-28759 del 23/11/1999. Assegnazione del contributo accantonato per l’allestimento della sede museale del Comune di Vezza d’Alba. Spesa di L. 25.000.000 (Cap. 20450/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di assegnare ed erogare al Comune di Vezza d’Alba la somma di L. 25.000.000 accantonata con D.G.R. n. 84-28759 del 23.11.1999 “per l’allestimento della sede museale” del suddetto ente.

Tale contributo, non soggetto a trattenuta IRPEG, sarà erogato in due soluzioni: una prima parte, pari all’80% del contributo, ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa; previa presentazione di un progetto esecutivo specifico per il lotto funzionale affrontato con finanziamento regionale; una seconda, pari al restante 20% a saldo, dietro presentazione di una relazione conclusiva sui lavori svolti firmata dal sindaco, e di copia della documentazione contabile comprovante il completo utilizzo del contributo regionale.

In caso di mancato o parziale utilizzo del contributo, il soggetto beneficiario è tenuto alla restituzione della quota parte non spesa.

Alla spesa di L. 25.000.000 si fa fronte con l’accantonamento n. 364305 di cui al capitolo 20450 del bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 436

Programma Interreg II Italia-Confederazione Elvetica. Misura 3.1 Regia Pubblica. Progetto “I Leponti tra mito e realtà”. Approvazione schema di convenzione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare lo schema di convenzione tra la Regione Piemonte e il Comune di Verbania, allegato alla presente determinazione, relativo al progetto “I Leponti tra mito e realtà”.

Tale schema risulta modificato rispetto a quello approvato con determinazione n. 272 del 24.11.1998 e precisamente al secondo comma dell’art. 2, secondo quanto in premessa illustrato.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 26 novembre 1999, n. 446

Parziale rettifica dell’allegato della Determinazione della Direzione Beni Culturali n. 58 del 14.11.1997 in merito alla errata indicazione dell’Ente beneficiario del contributo per i lavori da eseguirsi presso la Chiesa dei Santi Martiri di Arona (NO)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, la rettifica dell’allegato della Determinazione n. 58 del 14.11.1997 della Direzione Beni Culturali nel seguente modo:



Pratica    Prov.    Comune    Ente beneficiario    Oggetto d’intervento    Tipologia d’intervento    Importo assegnato

58/31/1997/4897    NO    Arona    Parrocchia Natività     Chiesa dei Santi Martiri    Restauro dipinti    25.000.000
            di Maria Vergine         di A. Bergognone


Si precisa che la presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.

E’ fatta salva ogni altra disposizione prevista dalla Determinazione n. 58 del 14.11.1997 della Direzione Beni Culturali.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.1
D.D. 26 novembre 1999, n. 448

Integrazione alla determinazione n. 401 del 16.11.1999. Contributi per l’acquisto di materiale bibliografico a favore delle biblioteche di ente locale. Piano 1999. Ulteriore specificazione


(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, l’integrazione della determinazione n. 401 del 16.11.1999 con la precisazione che nel corso dell’istruttoria per la formulazione del Piano di contributi 1999 per l’acquisto di materiale bibliografico a favore delle Biblioteche di Ente locale i competenti uffici regionali hanno effettuato i necessari controlli contabili e fiscali sulla documentazione presentata dagli enti richiedenti il contributo e che essa è disponibile presso la propria sede.

La presente determinazione non comporta impegno di spesa.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 26 novembre 1999, n. 451

D.G.R. n. 39-572 del 4/8/1995. Erogazione del contributo assegnato al comune di Torino per restauri al Mausoleo di Tamagno. Spesa di L. 14.000.000 (cap. 20466/1999)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare l’erogazione di L. 14.000.000 a favore del Comune di Torino per restauri al mausoleo di Tamagno al cimitero monumentale, quale saldo del contributo già assegnato con D.G.R. n. 39-572 del 4/8/1995.

- di autorizzare il reimpegno della somma di L. 14.000.000 sul capitolo 20396 del bilancio di previsione della Regione Piemonte per il 1999;

- di disporre l’immediata liquidazione ed il pagamento del suddetto importo ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa, secondo le modalità previste dalla citata D.G.R. n. 39-572 del 4/8/1995.

Alla spesa di L. 14.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 20396 del Bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 459

Determinazione della Direzione Regionale ai Beni Culturali n. 125 del 30/7/98 - Nomina di nuovi componenti del gruppo di lavoro per la messa a punto dei progetti e per il coordinamento delle attività previste al Forte di Exilles

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di nominare, ad integrazione della Determinazione della Direzione Regionale ai Beni Culturali n. 125 del 30/7/98, quali componenti del gruppo di lavoro che collabora con la Direzione Regionale ai Beni Culturali per la messa a punto dei progetti e per il coordinamento delle attività previste al Forte di Exilles, l’Arch. Marina Bravi del Politecnico di Torino e il Dott. Piero Gastaldo, studioso di storia locale.

Resta invariata ogni altra decisione assunta con la Determinazione n. 125/98.

La presente determinazione non comporta oneri di spesa a carico della Regione Piemonte.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 460

Liquidazione della ritenuta d’acconto su acconti erogati all’Ist. Salesiano Bernardi Semeria e alla Soc. Coop. Basso Monferrato Astigiano. Spesa di L. 1.210.643= capitoli vari

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare il Settore Ragioneria Centrale, per le motivazioni espresse in premessa, al pagamento della ritenuta d’acconto di L. 1.136.000=, oltre agli interessi legali pari a L. 18.000= e alla sanzione di L. 56.800=;

- di accertare la somma di L. 1.136.000= sul cap. 3050 Acc. n. 364828 delle partite di giro del bilancio 1999, già versata dall’Istituto Salesiano Bernardi Semeria e dalla Soc. Coop. Basso Monferrato Astigiano;

- impegnare la somma di L. 1.136.000= sul cap. 40170 del bilancio 1999 per il pagamento della ritenuta a favore del Servizio di Riscossione Tributi;

- di impegnare la somma di L. 10.006= sul cap. 20450/99 (accantonamento n. 332606) a favore del Servizio Riscossione Tributi, di cui L. 8.800= per il pagamento della sanzione e L. 1.206= per il pagamento degli interessi legali;

- di impegnare la somma di L. 64.637= sul cap. 11720/99 (accantonamento 317178) a favore del Servizio Riscossione Tributi di cui L. 48.000= per il pagamento della sanzione e L. 16.637= per il pagamento degli interessi legali.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 478

Rettifica per mero errore materiale della determinazione della Direzione Beni Culturali n. 460 del 29/11/99. Integrazione di spesa di L. 75.800= cap. 20450

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, la rettifica del 4º e 5º capoverso del dispositivo della determinazione della Direzione Beni Culturali n. 460 del 29/11/99 sostituendoli nel modo seguente:

- di impegnare la somma di L. 75.800 sul cap. 20450/99 (accantonamento 332606) a favore del Servizio Riscossione Tributi di cui L. 56.800= per il pagamento della sanzione e L. 19.000= per il pagamento degli interessi legali.

- di modificare nell’oggetto della determinazione n. 460 del 29/11/99 l’importo della spesa complessiva che assomma a L. 1.211.800= con imputazione a capitoli vari.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 10 dicembre 1999, n. 484

Approvazione dell’atto di modifica al Protocollo d’Intesa Rep. n. 9171 del 17.12.1997 tra Regione Piemonte e Comune di Saluzzo. Nuovo testo integrato

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di modificare, per le motivazioni indicate in premessa, il Protocollo d’intesa Rep. n. 9171 del 17.12.1997 tra la Regione Piemonte e il Comune di Saluzzo per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale del Comune di Saluzzo, approvato con D.G.R. n. 219-21947 del 06.08.1997 e già modificato con Determinazione della Direzione Beni Culturali n. 160 del 21.06.1999, adottandone, fermo restando il termine di scadenza del Protocollo d’intesa Rep. n. 9171 del 17.12.1997, un testo integrato sulla base dello schema che si allega alla presente determinazione per farne parte integrante.

Si precisa che la presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.1
D.D. 13 dicembre 1999, n. 485

Approvazione della convenzione con l’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini per l’adesione al polo regionale del servizio bibliotecario nazionale e al sistema informativo regionale dei beni culturali

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

I. Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, la partecipazione dell’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini di Torino al Polo regionale piemontese del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e al Sistema informativo regionale dei beni culturali;

II. di stipulare con l’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini di Torino, per le motivazioni illustrate in premessa, la convenzione per l’adesione al Polo regionale piemontese del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e al Sistema informativo regionale dei beni culturali, secondo il testo posto in allegato che costituisce parte integrante della presente determinazione.

La presente determinazione non comporta impegno di spesa in quanto la Regione Piemonte ha già contribuito all’acquisto delle attrezzature tramite contributo, con determinazione n. 169 del 17.9.98 e le spese relative all’attività del CSI-Piemonte sono comprese fra quelle destinate alla gestione del Polo SBN affidata al CSI-Piemonte.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 13 dicembre 1999, n. 487

Schema di convenzione triennale tra la Regione Piemonte e il CSA Centro Piemontese di Studi Africani, il Comune di Bistagno, il Comune di Alessandria e l’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dei Beni Culturali di Cortemilia per l’adesione al Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare la stipula della convenzione triennale con la Regione Piemonte per l’adesione al Sistema Informativo Regionale dei beni culturali proposta dal C.S.A. Centro Piemontese di Studi Africani, dal Comune di Bistagno, dal Comune di Alessandria e dall’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dei Beni Culturali di Cortemilia, di cui all’allegato A che è parte integrante della presente determinazione.

La presente determinazione non comporta oneri di spesa a carico della Regione Piemonte.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 14 dicembre 1999, n. 493

Rettifica e integrazione della determina n. 402 del 17/11/1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di rettificare, per le motivazioni indicate in premessa, la determinazione n. 402 del 17/11/1999, nei seguenti termini eliminando dall’oggetto della stessa la frase “Spesa di Lire 3.150.000.000 (cap. 20390/99)” e dal dispositivo la frase “Alla spesa di L. 3.150.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 20390 del Bilancio di previsione per l’esercizio 1999”;

di sostituire, inoltre, il secondo capoverso del dispositivo, con la seguente frase:

“di erogare il contributo con le seguenti modalità:

- i contributi, fino ad un massimo di 30 milioni compresi, saranno erogati in un’unica soluzione ad avvenuta comunicazione, alla Direzione Beni Culturali, dell’avvio lavori.

I soggetti beneficiari saranno comunque tenuti a fornire una dettagliata relazione sui lavori svolti e un rendiconto delle spese sostenute, da cui risultino i lavori eseguiti e le spese sostenute con il contributo regionale, a firma della direzione lavori e del rappresentante legale dell’Ente beneficiario dell’intervento.

- i contributi superiori a 30 milioni, verranno liquidati in due soluzioni: la prima, pari all’80% dell’importo, ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa nel caso in cui i lavori siano già stati avviati ovvero previa comunicazione di avvenuto inizio lavori negli altri casi: la seconda, pari al restante 20%, a saldo, su presentazione di una dettagliata relazione sui lavori svolti e un rendiconto delle spese relative all’opera finanziata da cui risultino i lavori eseguiti e le spese sostenute con il contributo regionale, a firma della direzione lavori e del rappresentante legale dell’Ente beneficiario dell’intervento”.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 20 dicembre 1999, n. 497

Rinnovo della convenzione Rep. n. 7039 del 22/11/1996 tra la Regione Piemonte e l’Accademia Albertina di Belle Arti per la pubblica fruizione della Pinacoteca Albertina

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- La convenzione Rep. n. 7039 stipulata il 22/11/1996 tra la Regione Piemonte e l’Accademia Albertina di Belle Arti per la pubblica fruizione della Pinacoteca Albertina, è rinnovata per ulteriori anni 3 a far data dal 22 novembre 1999.

La presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.1
D.D. 20 dicembre 1999, n. 498

Approvazione della convenzione con la Fondazione Carlo Donat-Cattin per l’adesione al polo regionale del Servizio Bibliotecario Nazionale e al Sistema Informativo Regionale dei beni culturali

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

I. Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, la partecipazione della Fondazione Carlo Donat-Cattin di Torino al Polo regionale piemontese del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e al Sistema informativo regionale dei beni culturali;

II. di stipulare con la Fondazione Carlo Donat-Cattin, per le motivazioni illustrate in premessa, la convenzione per l’adesione al Polo regionale piemontese del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e al Sistema informativo regionale dei beni culturali, secondo il testo posto in allegato che costituisce parte integrante della presente determinazione;

La presente determinazione non comporta impegno di spesa in quanto le spese relative all’attività del CSI-Piemonte sono comprese fra quelle destinate alla gestione del Polo SBN affidata al CSI-Piemonte con determina n. 154 del 21.5.99.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.2
D.D. 21 dicembre 1999, n. 499

Parziale rettifica determinazione n. 235 del 27.7.99 per variazione beneficiario

(omissis)

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 32.4
D.D. 11 novembre 1999, n. 219

Sostegno alla realizzazione del Convegno europeo “L’industria audiovisiva alle soglie del terzo millennio” realizzato da Antenna Media Torino. Spesa di L. 7.032.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, l’intervento a sostegno della realizzazione del convegno “L’industria audiovisiva europea alle soglie del terzo millennio” realizzato da Antenna Media Torino, che avrà luogo il 26 novembre p.v. presso la Sala Puccini del Teatro Regio di Torino, mediante la copertura delle spese derivanti dal servizio di traduzione simultanea;

- di approvare gli esiti della trattativa privata, esperita ai sensi della L.R. 8/84, affidando l’incarico di fornitura del servizio sopracitato alla società Pass Sistemi Audio Video di p.i. L. Panzica di Torino, secondo le caratteristiche descritte in premessa, per un costo complessivo di L. 7.032.000, IVA inclusa.

La ditta è esonerata dall’obbligo di deposito cauzionale in quanto ha praticato un miglioramento dei prezzi sulla fornitura, ai sensi dell’art. 37 della L.R. 8/84.

L’incarico verrà affidato, a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.

E’ prevista l’applicazione di una penale pari al 5% del costo della fornitura per inadempienze imputabili alla ditta.

Il suddetto importo verrà liquidato dietro presentazione di regolare fattura, ad avvenuta effettuazione della fornitura.

Alla spesa complessiva di L. 7.032.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (A. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.1
D.D. 11 novembre 1999, n. 220

L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per l’esercizio delle funzioni di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 11.381.025 (cap. 11250/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare l’attribuzione ed erogazione a favore dei Comuni sottoelencati della somma a fianco di ciascuno di essi indicata, per complessive L. 11.381.025 e determinata in applicazione dei criteri di cui alla L.R. 49/85 e alla D.G.R. n. 43-27534 del 7/6/1999 e con i coefficienti individuati con la determinazione n. 178 del 5/10/1999:

Comune di Rueglio    L.    797.000
Comune di Castelletto D’Orba    L.    5.067.700
Comune di S. Germano Vercellese    L.    935.925
Comune di Arquata Scrivia    L.    4.580.400

Alla spesa complessiva di L. 11.381.025 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11250 del bilancio per l’anno 1999 (A349640) erogabile nell’esercizio finanziario in corso.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.1
D.D. 11 novembre 1999, n. 221

L.R. 49/85 - art. 7 - Attribuzione ai Comuni, loro Consorzi e Comunità Montane per interventi straordinari in materia di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 1.299.926.000 (cap. 11260/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di prendere atto dei criteri ed indirizzi disposti dalla Giunta Regionale con la deliberazione n. 43-27534 del 7.6.1999 in premessa richiamata;

- di approvare, per le motivazioni e con le modalità indicate in premessa, l’attribuzione ed erogazione a favore dei Comuni, loro Consorzi e Comunità Montane dell’importo a fianco di ciascuno di essi indicato, così come risulta dall’allegato elenco che fa parte integrante della presente determinazione, per complessive L. 1.299.926.000.

L’erogazione dell’importo sarà effettuata nella misura del 50% ad avvenuta esecutività della presente determinazione ed il restante 50% a saldo, alla presentazione del rendiconto corredato della documentazione giustificativa di spesa.

Per gli interventi di cui al punto E) essendo già stato prodotto il relativo rendiconto, la liquidazione verrà effettuata in un’unica soluzione ad avvenuta esecutività della presente determinazione.

Per gli interventi di cui ai punti C) e D) per i quali il contributo viene stabilito in misura forfettaria, la liquidazione verrà effettuata in un’unica soluzione dopo la presentazione della deliberazione del Consiglio di Istituto da cui risultino le modalità di riparto del contributo regionale.

All’atto della liquidazione del saldo, qualora la spesa rendicontata risultasse inferiore all’importo richiesto e riconosciuto, il relativo contributo verrà rideterminato e commisurato alla spesa giustificata.

Si provvederà alla revoca del contributo, qualora l’intervento non venga effettuato, con conseguente recupero di quanto già erogato.

Alla spesa complessiva di L. 1.299.926.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11260 del bilancio 1999 (A349641).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.1
D.D. 15 novembre 1999, n. 223

L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per l’esercizio delle funzioni di assistenza scolastica - D.P.C.M. n. 320/99. Esercizio 1999. Importo L. 10.956.000 (Cap. 11250/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare l’attribuzione ed erogazione a favore dei Comuni di cui all’allegato elenco che fa parte integrante della presente determinazione, delle somme a fianco di ciascuno indicate, per un importo complessivo di L. 10.956.000 in applicazione della L.R. 49/85 e del D.P.C.M. n. 320/99.

Alla spesa complessiva di L. 10.956.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11250 del bilancio per l’anno 1999 (A349640) erogabile nell’esercizio finanziario in corso.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32
D.D. 15 novembre 1999, n. 224

Finanziamento della RAI, Radio televisione Italiana, per la partecipazione al circuito musicale regionale “Piemonte in Musica”. Anno 1999. Spesa di L. 294.840.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare l’assegnazione della somma di L. 294.840.000, IVA inclusa, alla RAI, Radio Televisione Italiana, per la realizzazione di concerti effettuati dalle sue formazioni strumentali nell’ambito della partecipazione al circuito musicale regionale “Piemonte in Musica” 1999 ed in occasione di manifestazioni di particolare rilievo sul territorio regionale e all’estero.

Alla liquidazione della somma si provvederà dietro presentazione di fatture e di una relazione sull’attività espletata.

Alla spesa di L. 294.840.000, IVA inclusa, si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale 1999 (n. A349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 16 novembre 1999, n. 227

Definizione delle modalità di controllo di attuazione del progetto n. 344 “La Montagne et l’Eau - Crues dans les Alpes Occidentales / 1957 Memorie di fango, pietre, gente”. Spesa di L. 31.500.000 (capitoli 20973, 20976, 20975/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

I. Di impegnare il contributo pubblico pari a L. 31.500.000, di cui L. 15.750.000 sul capitolo 20973/99 (acc. n. 3602000), L. 11.025.000 sul capitolo 20976/99 (acc. n. 360243) e L. 4.725.000 sul capitolo 20975/99 (acc. n. 360258), a favore di Il Dialogo Soc. Coop. R.L., con sede in Via B. Buozzi 15 - 10055 Condove (TO);

II. di definire, nei termini sottoindicati e nel rispetto delle modalità generali stabilite con deliberazione della Giunta regionale n. 45-28306 del 4 ottobre 1999, le modalità specifiche di controllo di attuazione del progetto n. 344 “La Montagne et l’Eau - Crues dans les Alpes Occidentales - 1957 Memorie di fango, pietre, gente”, finanziato nell’ambito del programma Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-99;

III. Il Settore Promozione Attività Culturali, designato responsabile del controllo di attuazione del progetto, provvederà a:

A. effettuare il controllo tecnico, amministrativo e finanziario del progetto - con riferimento alle pertinenti discipline comunitaria, statale e regionale - sia attraverso sopralluoghi, sia mediante verifica - almeno una volta all’anno e comunque prima delle erogazioni successive al primo anticipo - della documentazione amministrativa e contabile;

B. fornire al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste periodiche informazioni sullo stato di attuazione del progetto;

C. conservare, nell’archivio corrente, copia della documentazione contabile e amministrativa del progetto per i tre anni successivi all’ultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione all’insieme del programma;

IV. di dare atto che, in conformità con quanto indicato nel regolamento interno di attuazione del programma Interreg e nel vademecum, al beneficiario fanno carico i seguenti obblighi:

A. attuare il progetto con le modalità indicate nella scheda progettuale e nei documenti tecnici di dettaglio allegati al presente provvedimento con l’osservanza della disposizione di cui al comma 2, paragrafo 2.3, del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese concernente le procedure da seguire per la validazione delle modificazioni progettuali, ove strettamente necessarie - e nel rispetto - per quanto concerne l’ammissibile delle spese nel quadro dei Fondi strutturali comunitari - della decisione della Commissione europea C(97) 1035/6 del 23 aprile 1997;

B. assicurare il cofinanziamento del progetto nella misura del 30% della spesa totale sostenuta, pari a L. 13.500.000;

C. aprire apposito conto corrente bancario per la gestione dei fondi relativi al progetto ed effettuare i pagamenti esclusivamente a mezzo di assegno o bonifico bancario a valere sul conto medesimo o nel caso di Enti pubblici appositi capitoli di entrata e uscita;

D. tenere costantemente aggiornate, per il progetto, separate scritture contabili che indichino, per ciascuna spesa, la data della registrazione contabile, l’importo, l’identificazione del documento giustificativo, la data ed il metodo di pagamento.

Tali scritture devono essere corredate dei necessari giustificativi di spesa.

Nel caso di spese che si riferiscano solo in parte al progetto cofinanziato, deve essere adeguatamente giustificata la ripartizione dell’importo tra operazioni cofinanziate e altre operazioni;

E. fornire al Settore regionale Promozione Attività Culturali responsabile del controllo, sulla base della modulistica predisposta dal Settore Politiche Comunitarie della Direzione Economia Montana e Foreste:

1. trimestralmente, l’elenco, distinto per mese, dei pagamenti effettuati;

2. annualmente e su richiesta, la documentazione sullo stato di attuazione dell’intervento e sulla sua conformità al progetto approvato;

F. accettare il controllo dei competenti organi comunitari, statali e regionali - quest’ultimo da esercitarsi da parte del Settore regionale Promozione Attività Culturali - sull’attuazione del progetto e sull’utilizzo del contributo erogato;

G. menzionare, nelle attività obbligatorie di informazione e pubblicità relative al progetto, la partecipazione finanziaria dell’Unione europea, dello Stato italiano e della Regione, con le modalità operative indicate nella “Guida pratica” predisposta dalla Commissione europea in applicazione della propria decisione 94/342/CE del 31 maggio 1994;

H. produrre la documentazione di rendicontazione finale del progetto entro 90 giorni dalla sua ultimazione ed in ogni caso entro il termine, fissato dalla Commissione europea, per la chiusura dei pagamenti dell’intero programma;

I. conservare la documentazione contabile e amministrativa relativa all’attuazione del progetto per i tre anni successivi all’ultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione all’insieme del programma;

V. di stabilire, inoltre, che la liquidazione del contributo pubblico di competenza del Piemonte - comprendente le quote comunitaria, statale e regionale - al beneficiario capofila di parte italiana, sia effettuata in conformità con quanto indicato al comma 7 del paragrafo 2.3 del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese - con le seguenti modalità:

A. per il 40% del contributo assegnato, ad avvenuta comunicazione - da parte de Il Dialogo Soc. Coop. R.L. al Settore regionale Promozione Attività Culturali - dell’avvenuto inizio dell’attuazione del progetto;

B. per l’80% del contributo assegnato - decurtato dell’anticipo di cui in 5.1 - ad avvenuta dimostrazione, da parte de Il Dialogo Soc. Coop. R.L., di aver sostenuto spese non inferiori al 30% del totale programmato di parte italiana, previa verifica contabile da parte del Settore regionale Promozione Attività Culturali;

C. per il 100% del contributo effettivamente maturato in relazione alla spesa finale sostenuta da Il Dialogo Soc. Coop. R.L. - al netto degli anticipi di cui in 5.1 e 5.2 - ad avvenuta rendicontazione finale della spesa e presentazione della relazione finale di attuazione del progetto, previa attestazione del Settore regionale Promozione Attività Culturali in ordine alla congruità tecnica e finanziaria dell’intervento effettuato rispetto alle indicazioni progettuali;

La liquidazione dei contributi al Il Dialogo Soc. Coop. R.L. è subordinata all’osservanza, da parte del beneficiario, degli obblighi previsti nel presente provvedimento.

La mancata osservanza di detti obblighi può comportare la riduzione o, nei casi più gravi, la revoca del contributo assegnato, da deliberarsi dalla Giunta regionale su motivata proposta del Settore Promozione Attività Culturali e sentito il beneficiario;

VI. di fissare - in coerenza con quanto indicato nella scheda progettuale riguardo al calendario dei lavori e in considerazione della data di ammissione a finanziamento del progetto - nel 30 settembre 2001 il termine per la chiusura dei pagamenti relativi al progetto da parte de Il Dialogo Soc. Coop. R.L.;

VII. di trasmettere copia del presente provvedimento al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste e a Il Dialogo Soc. Coop. R.L..

Il Dirigente responsabile
Marilena Damberto



Codice 32.5
D.D. 16 novembre 1999, n. 229

Realizzazione e allestimento a Torino della mostra “Argiend, la tradizione dell’argento in Albania e Kossovo”, in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna. Spesa L. 125.000.000 Cap. 11610/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare ed autorizzare, con le motivazioni e per le finalità indicate in premessa, la realizzazione e l’allestimento a Torino della mostra “Argiend, la tradizione dell’argento in Albania e Kossovo”, in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna di Torino, che si terrà presso i locali del Museo dal 14 aprile al 30 luglio 2000;

- di autorizzare pertanto la spesa complessiva di L. 125.000.000 IVA inclusa, che verrà liquidata e pagata al Museo Nazionale della Montagna di Torino dietro presentazione di fatture, vistate per regolarità dal Dirigente di Settore competente.

Ad avvenuta realizzazione della mostra il Museo Nazionale della Montagna è tenuto a presentare una relazione illustrativa dell’attività svolta ed il consuntivo delle spese sostenute.

Alla spesa complessiva di L. 125.000.000 IVA inclusa si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio 1999 (acc. n. 349646 Cap. 11610).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 17 novembre 1999, n. 231

L.R. 68/80. Assegnazione di un primo contributo a Enti ed organismi teatrali per la realizzazione di attività nella stagione 1999/2000. Spesa L. 1.211.000.000 (Cap. 11690/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, ai sensi della L.R. 30.5.1980 n. 68, sulla base delle motivazioni e dei criteri illustrati in premessa, l’erogazione di un primo contributo a titolo di acconto, per un importo complessivo di L. 1.211.000.000, a sostegno di iniziative teatrali realizzate nella stagione 1999/2000, da assegnare ai soggetti indicati nell’allegato elenco, che costituisce parte integrante della presente determinazione, per l’importo indicato a fianco di ciascuno di essi.

Il pagamento dei relativi importi avverrà secondo le seguenti modalità:

- agli organismi teatrali di cui al punto 1 dell’allegato elenco, liquidazione in un’unica soluzione ad avvenuta esecutività della presente determinazione;

- agli Enti Locali e associazioni di cui al punto 2 dell’allegato elenco, secondo le modalità di cui alle pagg. 18 e 19 del Programma di Attività per l’anno 1999 della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo.

L’assegnazione di un secondo contributo, a titolo di saldo, sarà oggetto di una successiva determinazione, con i fondi che saranno a disposizione sul pertinente capitolo del bilancio regionale 2000.

Alla spesa complessiva di L. 1.211.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11690 del bilancio regionale 1999 (A 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 17 novembre 1999, n. 232

Attività dell’Osservatorio dell’Immaginario per l’anno scolastico 1999/2000 a cura della Compagnia Stilema s.n.c. di Torino. Spesa di L. 36.000.000 (Cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare e autorizzare, per le motivazioni e secondo l’articolazione di cui in premessa, il proseguimento dell’attività dell’Osservatorio dell’Immaginario per l’anno scolastico 1999/2000, con avvio dell’attività a partire dal mese di dicembre 1999, affidandone la gestione alla Compagnia Stilema s.n.c. di Torino;

- di approvare e autorizzare la spesa di L. 36.000.000 IVA inclusa a copertura delle spese per lo svolgimento dell’attività dell’Osservatorio dell’Immaginario previste dal programma presentato dalla Compagnia Stilema s.n.c., così come dettagliato in premessa.

L’incarico sarà affidato a mezzo lettera.

E’ prevista l’applicazione di una penale del 10% sul costo complessivo in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal programma di attività dell’Osservatorio.

La liquidazione avverrà secondo la seguente articolazione:

- 50% dietro presentazione di regolare fattura e dichiarazione di avvenuto inizio dell’attività;

- 50% a saldo dietro presentazione di regolare fattura, di relazione sull’attività svolta e sugli obiettivi conseguiti.

Alla spesa complessiva di L. 36.000.000 IVA inclusa si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale 1999 (349646/A).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 17 novembre 1999, n. 233

Ulteriori lavori e forniture per l’adattamento a sede espositiva e di rappresentanza dell’immobile denominato Palazzo Cavour sito in Torino, Via Cavour 8. Affidamento incarichi. Spesa L. 125.405.091 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare gli esiti delle trattative private per un ammontare complessivo di L. 125.405.091 (IVA inclusa) relative alla fornitura di materiali e la realizzazione di impianti per Palazzo Cavour concernenti: l’acquisto di lampade d’emergenza secondo gli standard della normativa vigente in materia di sicurezza e di corpi illuminanti, la realizzazione e posa in opera di un impianto permanente di monitoraggio ambiente per le sale espositive, la pulitura mediante smontaggio e successivo rimontaggio di un lampadario e delle applique d’epoca presenti nelle sale auliche e di maniglie, la realizzazione e fornitura di corpi illuminanti per le sale storiche che abbiano anche la funzione di lampade di emergenza, la realizzazione dei lavori elettrici necessari per il montaggio e il funzionamento delle lampade d’emergenza, dei corpi illuminanti, l’implementazione dell’impianto di sicurezza TVCC e di rilevazione fumi, l’acquisto di deumidificatori/umidificatori, la realizzazione e il montaggio di due sportelli a doppia anta in acciaio inox con sistema di chiusura anti intrusione a protezione dei quadri elettrici, alla realizzazione di un servizio fotografico a documentazione dei lavori di restauro realizzati sia all’interno che all’esterno del palazzo, la realizzazione di due targhe in ottone con l’indicazione “Regione Piemonte - Palazzo Cavour” da posizionare a fianco dei due ingressi, all’interno di un restauratore, richiesto dalla Soprintendenza dopo l’ultimo sopralluogo, per il sondaggio di una volta, delle cornici e il restauro di due soprapporta rotondi affidando gli incarichi alle ditte sottoelencate e per gli importi a fianco di ciascuna di esse indicati:

Nuova S.E.A. S.r.l., Via L. Savarino 12, Rivoli - L. 6.204.000

Ferrari Paolo - Impianti Elettrici, Via Nizza 32, Torino L. 19.593.600

Astarte Conservazione e Restauro S.r.l., Via Padana Superiore 108/B S.S. 11, Molinetto di Mazzano (BS) - L. 25.800.000

Gurlino Illumina, Via Carlo Alberto 36 bis, Torino - L. 25.171.291

Biamino Bruna - Fotografo, Via Napione 17, Torino - L. 1.440.000

Bottega del Restauro di Rossi Maria Luisa, Via Giolitti 48, Torino - L. 5.753.000

S.r.l. Rava & C. Restauro Opere d’Arte, Via Castiglione 6/bis, 4, Torino - L. 5.400.000

Silvano Bauducco - Artigiano, Via Al Castello 13, Buttigliera Alta - L. 11.677.200

Regel Regolazioni elettroniche S.r.l., Via Garibaldi 22, Torino - L. 23.322.000

Ditta Villarboito di Giuseppe Berola, Corso Spezia 1, Torino - L. 1.044.000

Le ditte suindicate, sono esonerate dall’obbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa hanno applicato uno sconto sui servizi e le forniture.

Alla liquidazione e al pagamento delle spettanze previste per ogni singolo soggetto si provvederà dietro presentazione di regolari fatture e/o parcelle vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competenti, ad avvenuta conclusione dei lavori e ad avvenuta consegna dei materiali.

Gli incarichi saranno affidati per mezzo di lettera sugli usi del commercio.

In caso di ritardi a loro imputabili, sarà applicata una penale pari al 10%.

Alla spesa complessiva di L. 125.405.091 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 17 novembre 1999, n. 234

Mostra “Da Segantini a Balla un viaggio nella luce”. Torino, Palazzo Cavour, 1 dicembre 1999 - 27 febbraio 2000. Affidamento incarichi per servizi e forniture non comprese nel noleggio della mostra. Spesa L. 545.627.330 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare gli esiti delle trattative private in premessa specificate, relative alla realizzazione della mostra “Da Segantini a Balla un viaggio nella luce”, per un ammontare complessivo di L. 545.627.330 (IVA inclusa), affidando gli incarichi alle ditte sottoelencate e per gli importi a fianco di ciascuna di esse indicati:

Allestimento:

Eurofiere Stand e Arredamenti S.r.l., C.so Allamano 125/A, Rivoli - L. 158.603.400

Presidio sale, biglietteria, reception e pulizie:

Rear s.c.a.r., Via P. Belli 5, Torino - L. 184.846.800

Stampa manifesti e cartoncini

Stamperia Artistica Nazionale S.p.A., C.so Siracusa 37, Torino - L. 9.239.400

Pubblicità stradale:

Sipea Pubblicità, C.so Lombardia 36, San Mauro Torinese - L. 135.876.000

Affissioni

IPAS divisione affissioni S.p.A., C.so Lombardia 36, San Mauro Torinese - L. 38.005.730

Agende “Palazzo Cavour”

Open Design S.r.l., Via D. Cucchiari 27, Milano - L. 10.458.000

Stampa biglietti SIAE

Noire Tipolitografia S.n.c., Via Bari 15, Torino - L. 3.168.000

Colonna Sonora

Dynamo Sound Studio s.n.c. di Cimino M. & C., Via Napione 8/A, Torino - L. 5.970.000

Le ditte suindicate, sono esonerate dall’obbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa hanno applicato uno sconto sui servizi e le forniture.

Alla liquidazione e al pagamento delle spettanze previste per ogni singolo soggetto si provvederà in due soluzioni di pari importo, la prima pari al 60% ad avvenuta inaugurazione della mostra dietro presentazione di regolari fatture e/o parcelle vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competenti e la rimanente a conclusione dell’iniziativa, ad esclusione delle ditte Noire s.n.c., Ipas S.p.A., Stamperia Artistica, Dynamo Sound e Open Design il cui pagamento avverrà dietro presentazione di regolari fatture sempre vistate dai Responsabili competenti, ad avvenuta consegna dei materiali e ad avvenuta affissione dei manifesti.

Gli incarichi saranno affidati per mezzo di lettera sugli usi del commercio.

In caso di ritardi o inadempienze a loro imputazioni, sarà applicata una penale pari al 10%;

di fissare il costo del biglietto d’ingresso in L. 12.000 (intero), L. 8.000 (ridotto) e L. 5.000 (ridotto speciale);

di introitare l’incasso derivante dalla vendita dei biglietti sul cap. 2340/99 delle entrate e il rispettivo capitolo del 2000.

Il versamento dovrà essere effettuato presso la Tesoreria Regionale a cadenza mensile dalla Ditta Rear s.c.a.r., incaricata del servizio di biglietteria.

Alla spesa complessiva di L. 545.627.330 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32
D.D. 18 novembre 1999, n. 236

Servizio di immagazzinamento e distribuzione di pubblicazioni di interesse regionale. Spesa di L. 15.700.000 (cap. 11595/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di accertare un’economia di spesa pari a L. 4.778.640 (imp. n. 354344) relativamente alla determinazione n. 125 del 7.7.99.

- di approvare quanto previsto dalla determinazione della Direzione Beni Culturali n. 384/31.1 del 8.11.1999;

- di affidare, per le motivazioni indicate nella determinazione n. 384/31.1 del 8.11.1999, l’incarico per il servizio di immagazzinamento e distribuzione delle pubblicazioni acquisite dalla Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo, alla Ditta Gondrand S.p.A., Fil. di Torino, per il periodo 1 novembre 1999 - 31 marzo 2000;

- di approvare per il periodo 1 novembre 1999 - 31 marzo 2000 la spesa complessiva di L. 15.700.000 (o.f.i.) a favore della Ditta Gondrand S.p.A., Filiale di Torino, che verrà liquidata e pagata ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa, dietro presentazione di fatture, vistate per regolarità dal Direttore della Direzione regionale Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo.

Alla spesa complessiva di L. 15.700.000, a favore della ditta Gondrand S.p.A. Filiale di Torino, si fa fronte con impegno sul capitolo 11595/99 e risulta così ripartita: L. 10.921.360, mediante i fondi accantonati con D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 I= 365051 (acc. n. 349645) e L. 4.778.640 (imp. n. 354344).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.5
D.D. 18 novembre 1999, n. 237

Definizione delle modalità di controllo di attuazione del Progetto n. 259 “Creazione di un Centro di Documentazione per il turismo culturale transfrontaliero tra Piemonte e Provenza”, nell’ambito del Programma Interreg II Italia-Francia 1994/1999. Spesa complessiva L. 92.749.000, di cui L. 46.375.000 Cap. 20973/99, L. 32.462.000 Cap. 20976/99 e L. 13.912.000 Cap. 20975/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

I. Di impegnare il contributo pubblico pari a L. 92.749.000, di cui L. 46.375.000 sul capitolo 20973/99 (acc. n. 360201), L. 32.462.000 sul capitolo 20976/99 (acc. n. 360244) e L. 13.912.000 sul capitolo 20975/99 (acc. n. 360260), a favore di Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN);

II. di definire, nei termini sottoindicati e nel rispetto delle modalità generali stabilite con deliberazione della Giunta regionale n. 45-28306 del 4 ottobre 1999, le modalità specifiche di controllo di attuazione del progetto n. 359 “Creazione di un Centro di Documentazione per il turismo culturale transfrontaliero tra Piemonte e Provenza”, finanziato nell’ambito del programma Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-99;

III. Il Settore Promozione Attività Culturali, designato responsabile del controllo di attuazione del progetto, provvederà a:

A. effettuare il controllo tecnico, amministrativo e finanziario del progetto - con riferimento alle pertinenti discipline comunitaria, statale e regionale - sia attraverso sopralluoghi, sia mediante verifica - almeno una volta all’anno e comunque prima delle erogazioni successive al primo anticipo - della documentazione amministrativa e contabile;

B. fornire al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste periodiche informazioni sullo stato di attuazione del progetto;

C. conservare, nell’archivio corrente, copia della documentazione contabile e amministrativa del progetto per i tre anni successivi all’ultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione all’insieme del programma;

IV. di dare atto che, in conformità con quanto indicato nel regolamento interno di attuazione del programma Interreg e nel vademecum, al beneficiario fanno carico i seguenti obblighi:

A. attuare il progetto con le modalità indicate nella scheda progettuale e nei documenti tecnici di dettaglio allegati al presente provvedimento con l’osservanza della disposizione di cui al comma 2, paragrafo 2.3, del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese concernente le procedure da seguire per la validazione delle modificazioni progettuali, ove strettamente necessarie - e nel rispetto - per quanto concerne l’ammissibile delle spese nel quadro dei Fondi strutturali comunitari - della decisione della Commissione europea C(97) 1035/6 del 23 aprile 1997;

B. assicurare il cofinanziamento del progetto nella misura del 30% della spesa totale sostenuta, pari a L. 39.750.000;

C. aprire apposito conto corrente bancario per la gestione dei fondi relativi al progetto ed effettuare i pagamenti esclusivamente a mezzo di assegno o bonifico bancario a valere sul conto medesimo o nel caso di Enti pubblici appositi capitoli di entrata e uscita;

D. tenere costantemente aggiornate, per il progetto, separate scritture contabili che indichino, per ciascuna spesa, la data della registrazione contabile, l’importo, l’identificazione del documento giustificativo, la data ed il metodo di pagamento.

Tali scritture devono essere corredate dei necessari giustificativi di spesa.

Nel caso di spese che si riferiscano solo in parte al progetto cofinanziato, deve essere adeguatamente giustificata la ripartizione dell’importo tra operazioni cofinanziate e altre operazioni;

E. fornire al Settore regionale Promozione Attività Culturali responsabile del controllo, sulla base della modulistica predisposta dal Settore Politiche Comunitarie della Direzione Economia Montana e Foreste:

1. trimestralmente, l’elenco, distinto per mese, dei pagamenti effettuati;

2. annualmente e su richiesta, la documentazione sullo stato di attuazione dell’intervento e sulla sua conformità al progetto approvato;

F. accettare il controllo dei competenti organi comunitari, statali e regionali - quest’ultimo da esercitarsi da parte del Settore regionale Promozione Attività Culturali - sull’attuazione del progetto e sull’utilizzo del contributo erogato;

G. menzionare, nelle attività obbligatorie di informazione e pubblicità relative al progetto, la partecipazione finanziaria dell’Unione europea, dello Stato italiano e della Regione, con le modalità operative indicate nella “Guida pratica” predisposta dalla Commissione europea in applicazione della propria decisione 94/342/CE del 31 maggio 1994;

H. produrre la documentazione di rendicontazione finale del progetto entro 90 giorni dalla sua ultimazione ed in ogni caso entro il termine, fissato dalla Commissione europea, per la chiusura dei pagamenti dell’intero programma;

I. conservare la documentazione contabile e amministrativa relativa all’attuazione del progetto per i tre anni successivi all’ultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione all’insieme del programma;

V. di stabilire, inoltre, che la liquidazione del contributo pubblico di competenza del Piemonte - comprendente le quote comunitaria, statale e regionale - al beneficiario capofila di parte italiana, sia effettuata in conformità con quanto indicato al comma 7 del paragrafo 2.3 del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese - con le seguenti modalità:

A. per il 40% del contributo assegnato, ad avvenuta comunicazione - da parte di Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN) al Settore regionale Promozione Attività Culturali - dell’avvenuto inizio dell’attuazione del progetto;

B. per l’80% del contributo assegnato - decurtato dell’anticipo di cui in 5.1 - ad avvenuta dimostrazione, da parte di Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN), di aver sostenuto spese non inferiori al 30% del totale programmato di parte italiana, previa verifica contabile da parte del Settore regionale Promozione Attività Culturali;

C. per il 100% del contributo effettivamente maturato in relazione alla spesa finale sostenuta da Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN) - al netto degli anticipi di cui in 5.1 e 5.2 - ad avvenuta rendicontazione finale della spesa e presentazione della relazione finale di attuazione del progetto, previa attestazione del Settore regionale Promozione Attività Culturali in ordine alla congruità tecnica e finanziaria dell’intervento effettuato rispetto alle indicazioni progettuali;

La liquidazione dei contributi al Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN) è subordinata all’osservanza, da parte del beneficiario, degli obblighi previsti nel presente provvedimento.

La mancata osservanza di detti obblighi può comportare la riduzione o, nei casi più gravi, la revoca del contributo assegnato, da deliberarsi dalla Giunta regionale su motivata proposta del Settore Promozione Attività Culturali e sentito il beneficiario;

VI. di fissare - in coerenza con quanto indicato nella scheda progettuale riguardo al calendario dei lavori e in considerazione della data di ammissione a finanziamento del progetto - nel 30 settembre 2001 il termine per la chiusura dei pagamenti relativi al progetto da parte di Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN);

VII. di trasmettere copia del presente provvedimento al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste e a Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN).

Il Dirigente responsabile
Anna Maria Morello



Codice 32.4
D.D. 18 novembre 1999, n. 238

Immagazzinamento materiali di allestimento. Spesa, in parziale sanatoria, di L. 13.200.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa e sulla base del preventivo presentato dal Gruppo Bodino S.p.A. con sede in Torino, una spesa complessiva di L. 13.200.000 IVA inclusa, in parziale sanatoria, di cui L. 8.400.000, IVA inclusa, per l’immagazzinamento per quattordici mesi, da ottobre 1998 a dicembre 1999, dei materiali utilizzati per l’allestimento dello stand del Salone della Musica e L. 4.800.000, IVA inclusa, per l’immagazzinamento per tutto il 2000 della sola struttura adibita ad auditorium.

La Società sopra citata è esonerata dall’obbligo di deposito cauzionale in quanto ha praticato un miglioramento prezzi ai sensi dell’art. 37 della L.R. 8/84.

E’ prevista l’applicazione di una penale del 10% del costo della fornitura del servizio in caso di inadempienze imputabili alla Società stessa.

L’incarico verrà affidato a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.

La somma sarà liquidata al Gruppo Bodino S.p.A. secondo le seguenti modalità:

- L. 7.200.000 dietro presentazione di relativa fattura, ad avvenuta esecutività della presente determinazione;

L. 1.200.000 dietro presentazione di relativa fattura da presentarsi entro il 31.12.1999;

- L. 1.600.000 dietro presentazione di relativa fattura da presentarsi entro il 30.04.2000;

- L. 1.600.000 dietro presentazione di relativa fattura da presentarsi entro il 31.08.2000;

- L. 1.600.000 dietro presentazione di relativa fattura da presentarsi entro il 31.12.2000.

Alla spesa complessiva di L. 13.200.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale 1999.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.5
D.D. 18 novembre 1999, n. 239

Realizzazione del cofanetto contenente Campact Disc dell’Ensemble “Le Vija” e libretto illustrativo dei testi di compartecipazione con il CREL - Centro Etnografico Linguistico di Torino. Spesa L. 22.600.000 Cap. 11650/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni e le finalità in premessa illustrate, la compartecipazione alle spese di produzione del cofanetto contenente il Compact disc dell’Ensemble “Le Vijà”, corredato di volumetto illustrativo dei testi, per una spesa complessiva di L. 22.600.000 oneri fiscali inclusi.

Il C.R.E.L. - Centro Regionale Etnografico Linguistico di Torino - è tenuto a riportare il logo della Regione Piemonte sulle copertine del Compact Disc, del libretto illustrativo e del cofanetto contenente entrambi, nonchè a fornire all’Assessorato alla Cultura n. 300 copie del cofanetto completo, entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione prevista entro il 31.12.1999.

La spesa di L. 22.600.000 IVA inclusa, sarà liquidata al C.R.E.L. - Centro Regionale Etnografico Linguistico di Torino - dietro presentazione di fattura a pubblicazione avvenuta e previa consegna del materiale.

Alla spesa complessiva di L. 22.600.000 oneri fiscali inclusi, si fa fronte mediante stanziamento di cui al Cap. 11650, accantonamento n. 349647 del bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32
D.D. 22 novembre 1999, n. 240

Integrazione determinazione n. 77 del 14.6.99 “Spese urgenti e non preventivabili occorrenti per lo svolgimento delle attività di organizzazione mostre, convegni e spettacoli della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzioni e Spettacolo”. Spesa di L. 3.250.000 (L. 2.500.000 cap. 11595/99 e L. 750.000 cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare ed autorizzare per le motivazioni illustrate in premessa, l’integrazione dei budget previsti nell’allegato A alla determinazione n. 77 del 14.6.99 così come indicato nell’allegato al presente atto, per farne parte integrante.

Alla spesa complessiva di L. 3.250.000 si fa fronte per L. 2.500.000 con impegno sul cap. 11595/99 (acc. n. 349645) I= 364600 e per L. 750.000 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646) I= 364603.

La liquidazione e il pagamento delle spettanze avverrà a seguito di presentazione da parte dei soggetti interessati di regolari fatture, debitamente firmate dal Direttore della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo, comprovanti la regolare fornitura del servizio richiesto.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 22 novembre 1999, n. 241

Palazzo Cavour. Inaugurazione ufficiale della nuova sede espositiva e di rappresentanza e presentazione in anteprima alla stampa dei lavori di recupero e della mostra “Da Segantini a Balla un viaggio nella luce”. Spesa L. 32.000.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare la spesa complessiva di L. 32.000.000 occorrente per l’inaugurazione ufficiale della nuova sede espositiva e di rappresentanza della Regione Piemonte denominata “Palazzo Cavour” affidando l’incarico per il buffet e la cena di gala alla società La Prima Smarrita S.r.l., Corso Unione Sovietica 244, Torino fino alla concorrenza massima dell’importo di L. 28.600.000 (IVA inclusa) e l’incarico per gli addobbi floreali e il noleggio di piante alla Carlo Fiori S.a.s. di Pirollo Stefano, C.so Luigi Einaudi 1, Torino per l’importo di L. 3.400.000 (IVA inclusa).

Le ditte suindicate, sono esonerate dall’obbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa hanno applicato uno sconto sui servizi e le forniture.

La liquidazione e il pagamento delle spettanze previste avverrà dietro presentazione di regolari fatture e vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competenti, ad avvenuta conclusione dei servizi richiesti.

Gli incarichi saranno affidati per mezzo di lettera sugli usi del commercio.

In caso di ritardi o inadempienze a loro imputabili, sarà applicata una penale pari al 10%.

Alla spesa complessiva di L. 32.000.000 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 242

Progetto “Ebrei Valdesi. Realtà da riconoscere”. Realizzazione depliant promozionale per le scuole. Spedizione effettuata tramite l’Agenzia Defendini di Torino. Spesa di L. 10.211.600 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- La partecipazione della Regione Piemonte - Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo al progetto “Ebrei Valdesi: Realtà di riconoscere”, con la spedizione dei depliant promozionali a tutte le scuole del Piemonte di ogni ordine e grado tramite L’Agenzia Defendini di Torino, Via Bava, 16;

- la spesa complessiva di L. 10.211.600 (compresa I.V.A.) che verrà liquidata e pagata all’Agenzia Defendini di Torino, Via Bava, 16 dietro presentazione di una fattura;

Alla spesa complessiva di L. 10.211.600 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 (n. accantonamento 349646) del Bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 243

L.R. 25/98. Celebrazioni per il 150º anniversario della concessione dei diritti civili e politici alle minoranze valdese ed ebraica. Spesa di L. 33.000.000 (cap. 118535/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare ed autorizzare per le motivazioni e le finalità indicate in premessa e ai sensi della L.R. 25/98, l’assegnazione di contributi per una spesa complessiva di L. 33.000.000, a favore della Comunità Ebraica di Torino e del Museo d’Arte e Storia Antica di Casale Monf.to nella misura e con le modalità in premessa;

di autorizzare, per le motivazioni indicate in premessa, la liquidazione dei contributi a favore della Comunità Ebraica di Torino (che provvederà direttamente nei confronti del Museo d’Arte e Storia Antica di Casale Monf.to) ad avvenuta esecutività della presente in unica soluzione e dietro presentazione di:

- copia delle fatture quietanzate e/o note spese intestate all’Ente organizzatore dell’iniziativa;

- relazione artistica sull’attività svolta, corredata da rassegna stampa;

- rendiconto consuntivo analitico dell’attività (articolato in entrate e uscite);

- copia delle fatture quietanzate e/o note spese intestate all’Ente organizzatore dell’iniziativa, ordinate sistematicamente secondo le voci indicate nel bilancio consuntivo.

Le suddette fatture, a seguito di accurato controllo da parte degli uffici rimarranno agli atti per eventuale verifica da parte della ragioneria;

Alla spesa complessiva di L. 33.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11835 (n. accantonamento 349657) del Bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 244

Revoca della determinazione n. 218 dell’11/11/99. Organizzazione della mostra antologica del Maestro Massimo Quaglino. Affidamento incarichi di collaborazione. Spesa di L. 13.125.000 (bolli e o.f.i.) (cap. 10870/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di revocare, per le motivazioni indicate in premessa, la determinazione n. 218/32.03 del 11.11.99 “Organizzazione della mostra antologica del Maestro Massimo Quaglino, Affidamento incarichi di collaborazione .....” (imp. n. 363972);

- di affidare gli incarichi di collaborazione all’attività espositiva promossa dalla Regione Piemonte, e dedicata al Maestro Massimo Quaglino, agli esperti sotto elencati, per l’importo a fianco di ciascuno di essi indicato e per una spesa complessiva di L. 13.125.000:

Rolando Bellini    L.    4.375.000
Giuseppe Mantovani    L.    4.375.000
Francesco Poli    L.    4.375.000

In caso di inadempienze o ritardi nella realizzazione degli impegni previsti per cause imputabili agli esperti sarà applicata una penale pari al 10% sul compenso.

I rapporti con gli esperti saranno regolati con apposite lettere d’incarico.

La liquidazione e il pagamento delle spettanze previste avverrà dietro presentazione di regolari fatture, parcelle e/o note spese vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competente ad avvenuta realizzazione degli incarichi loro assegnati.

Alla spesa complessiva di L. 13.125.000 si fa fronte con impegno sul cap. 10870/99 mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 07.06.99 (acc. n. 349637).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 23 novembre 1999, n. 245

Affidamento incarico per la realizzazione di BIG Torino 2000. Spesa di L. 7.000.000 (cap. 10870/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, l’affidamento dell’incarico di collaborazione alla Dr.ssa Anna Maria Abbate, per il supporto organizzativo volto alla realizzazione delle iniziative che la Regione Piemonte intende realizzare in occasione di BIG - Rassegna Biennale della Creatività Internazionale Giovanile che si svolgerà a Torino dal 7 aprile al 21 maggio del 2000, per una spesa pari a L. 7.000.000, oneri fiscali e previdenziali inclusi.

Il rapporto con il soggetto indicato sarà regolato con apposita lettera di incarico.

E’ prevista l’applicazione di una penale pari al 5% del compenso per inadempienze o ritardi nella realizzazione dell’incarico assunto per cause imputabili al soggetto.

L’importo di L. 7.000.000 verrà liquidato per il 50% ad avvenuta esecutività della presente determinazione e per il rimanente saldo dietro presentazione di una dettagliata relazione inerente all’attività espletata.

Alla spesa di L. 7.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 10870 del bilancio regionale 1999 (A. 349637).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 24 novembre 1999, n. 247

D.P.R. 616/77 art. 49 - Programma di assegnazione di contributi a favore di associazioni, enti locali e consorzi di enti locali, proponenti per l’anno 1999 attività educative e culturali di educazione permanente. Spesa di L. 700.000.000 (capitolo 11270/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni e le finalità indicate in premessa, in applicazione dei criteri di cui alle DD.GG.RR. n. 157-1122 del 30 agosto 1995 e n. 43-27534 del 7 giugno 1999, a sostegno della realizzazione delle attività educative e culturali di educazione permanente sopra illustrate, il Programma di assegnazione e l’erogazione per l’anno 1999 del contributo complessivo di L. 700.000.000 a favore dei 26 soggetti di seguito elencati, negli importi indicati a fianco di ciascun beneficiario:

1) Associazione “Amici della Musica” - Istituto “Carlo Soliva” Casale Monferrato (AL) L. 9.000.000

2) Accademia Internazionale Superiore di Musica “Lorenzo Perosi” Biella (BI) L. 90.000.000

3) Comune di Cossato (BI) L. 4.500.000

4) Associazione Socio-culturale “Suonogioco” - Alba (CN) L. 2.500.000

5) Comune di Barbaresco (CN) L. 5.000.000

6) Associazione “Amici della Musica” - Cuneo (CN) L. 3.500.000

7) Centro di attività musicali “Claudio Monteverdi” - Govone (CN) L. 4.000.000

8) Società consortile “Città delle Langhe” - Monforte d’Alba (CN) L. 50.000.000

9) Associazione culturale “Club Perigord” - Cresso (NO) L. 2.500.000

10) Civico Istituto Musicale “F.A. Cuneo” - Ciriè (TO) L. 3.000.000

11) Associazione musicale “Pietro Canonica” - Moncalieri (TO) L. 7.500.000

12) Istituto di ricerca e formazione T.A.O. - Moncalieri (TO) L. 118.668.000

13) Associazione culturale “Artistica” - Quincinetto (TO) L. 3.500.000

14) Associazione “Ulisse” Centro di Psicologia della salute - Rivoli (TO) L. 7.000.000

15) Comune di Settimo Torinese (TO) L. 3.500.000

16) A.I.A.C.E. (Associazione Italiana Amici del Cinema d’Essai) Torino (TO) L. 67.000.000

17) Associazione culturale “GIO.N.A.” - Torino (TO) L. 5.000.000

18) Associazione culturale “Mythos” - Torino (TO) L. 15.000.000

19) Associazione “TuttoEuropa” - Torino (TO) L. 151.332.000

20) Associazione “Xenia Ensemble” - Torino (TO) L. 25.000.000

21) Centro di cultura e di studi “Giuseppe Toniolo” - Torino (TO) L. 10.000.000

22) Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere - Torino (TO) L. 100.000.000

23) GiOC (Gioventù Operaia Cristiana) - Torino (TO) L. 4.500.000

24) Società “Dante Alighieri” Comitato di Torino - Torino (TO) L. 1.500.000

25) Comune di Cannobio (VB) L. 3.000.000

26) Comune di Domodossola (VB) L. 3.500.000

Alla spesa complessiva di L. 700.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11270 del bilancio per l’esercizio 1999 (349642/A).

Alla liquidazione dell’acconto del contributo - erogato in applicazione di quanto disposto dalla D.G.R. n. 43-27534 del 7 giugno 1999 nella misura del 50% dell’importo assegnato - provvederà con idoneo atto di liquidazione il Dirigente del Settore Promozione Attività Culturali di questa Direzione Regionale.

A presentazione, da parte dei soggetti inclusi nel Programma di progetti e contributi qui approvato, della rendicontazione afferente le attività svolte e concluse e il relativo consuntivo finanziario, il Dirigente del Settore Promozione Attività Culturali di questa Direzione Regionale provvederà a liquidare con idonei atti il saldo a conguaglio del contributo assegnato, nei limiti di cui alla D.G.R. n. 157-1122 del 30 agosto 1995.

Avverso la presente determinazione è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per territorio entro sessanta giorni dalla data di avvenuta notificazione ovvero di ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 248

Riunione del Coordinamento Nazionale delle Film Commission italiane. Spesa L. 1.250.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare, per le motivazioni illustrate in premessa e nell’ambito dell’incontro del Coordinamento nazionale delle Film Commission in programma a Torino il prossimo 25 novembre, l’organizzazione di una cena offerta ai partecipanti alla riunione.

- di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, gli esiti della trattativa privata esperita ai sensi dell’art. 31 lettera g) della L.R. 8/84, affidando l’incarico di fornitura del servizio di ristorazione al ristorante Arcadia di Aian di Giulio Ferrari & C. s.a.s. di Torino, per un costo complessivo di L. 1.250.000 IVA inclusa.

La società è esentata, ai sensi dell’art. 37 della L.R. 8/84, dall’obbligo di deposito cauzionale, avendo applicato prezzi inferiori a quelli normalmente praticati.

E’ prevista l’applicazione di una penale pari al 10% del costo del servizio in caso di inadempienze imputabili alla Società incaricata.

L’incarico verrà affidato a mezzo lettera secondo gli usi del commercio.

La liquidazione dell’importo avverrà a servizio prestato dietro presentazione da parte della Società incaricata di regolari fatture intestate alla Regione Piemonte.

Alla spesa complessiva di L. 1.250.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale per l’anno 1999 (acc. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 249

Costituzione formale della Film Commission Torino-Piemonte. Affidamento incarico. Spesa di L. 6.000.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare gli esiti della trattativa privata esperita ai sensi della L.R. n. 8/84, art. 31 lettera g, affidando l’incarico per la realizzazione delle procedure necessarie alla costituzione formale della Film Commission Torino - Piemonte allo studio notarile Marocco Notaio Antonio Maria e notai associati di Torino per un compenso di L. 6.000.000, IVA inclusa.

Tale incarico dovrà essere espletato entro il 31.12.1999; in caso di inadempienze o ritardi per cause imputabili al soggetto sarà applicata una penale pari al 5% del compenso stabilito.

Il rapporto con lo studio Marocco Notaio Antonio Maria e notai associati sarà regolato da apposita lettera di incarico.

La somma prevista per la realizzazione dell’incarico sarà liquidata, ad avvenuta esecutività della presente determinazione e a servizio effettuato, dietro presentazione di regolare fattura intestata alla Regione Piemonte.

Alla spesa complessiva di L. 6.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (A. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 250

Acquisto di pubblicazioni da distribuire presso Scuole, Biblioteche, Enti, Istituzioni e Associazioni piemontesi. Spesa di L. 46.025.000 (cap. 11595/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare e autorizzare l’acquisto dei seguenti volumi: “Le stelle nascoste. Mappa del desiderio dell’immaginario infantile”; “Officina torinese. Cento anni di cinema prodotto a Torino”; “Così ridevano” e “Teatri storici. Luoghi dello spettacolo in Piemonte dalla corte settecentesca al decoro della città moderna”;

- di autorizzare una spesa complessiva di L. 46.025.000 (o.f.i.), alla cui liquidazione si provvederà previa consegna dei volumi e dietro presentazione di fatture vistate dal Responsabile del Settore competente, emesse dai soggetti individuati nell’allegato elenco che costituisce parte integrante della presente determinazione, per gli importi a fianco di ciascuno di essi indicato.

Ai sensi dell’art. 37, comma 2 della L.R. 8/84, ai soggetti indicati nel richiamato elenco non viene richiesto deposito cauzionale in quanto hanno effettuato miglioramento prezzi sulle forniture.

L’ordine d’acquisto verrà effettuato a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.

Alla spesa complessiva di L. 46.025.000 (o.f.i.) si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11595 del bilancio regionale 1999 (acc. n. 349645).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 251

Determinazione n. 234 del 17.11.99. Parziale rettifica, per mero errore e accensione polizza assicurativa responsabilità civile per la mostra presso il Palazzo Cavour. Spesa di L. 4.895.600 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

La parziale rettifica per mero errore materiale della determinazione n. 234 del 17.11.99 solo per quanto attiene il corrispettivo spettante alla ditta Eurofiere Stand e Allestimenti S.r.l., C.so Allamano 125/A, Rivoli che ammonta a L. 162.459.000 (I.V.A. inclusa) anzichè L. 158.063.400 (I.V.A. inclusa) fermo restando quant’altro previsto nel succitato atto;

di stipulare una polizza assicurativa con copertura responsabilità civile per le due mostre previste presso Palazzo Cavour nel periodo 3 dicembre 1999 - 2 luglio 2000, con l’Assitalia Agenzia Generale di Torino, Via Roma 101, per l’importo di L. 500.000 che verrà liquidato e pagato ad avvenuto perfezionamento della polizza.

Alla spesa complessiva di L. 4.895.600 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32
D.D. 25 novembre 1999, n. 252

Innovazione didattica. Attuazione di proposte di promozione culturale con valenza educativa nelle Scuole statali del Piemonte per l’anno scolastico 1999-2000. Impegno di spesa L. 641.173.095 (Cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare e autorizzare, per le motivazioni esposte in premessa, l’attuazione delle proposte di promozione culturale con valenza educativa, da attuarsi presso le istituzioni scolastiche statali del Piemonte, che ne hanno presentato richiesta.

Per l’attuazione di tali proposte ci si avvale dei sotto elencati Enti ed Associazioni, riconoscendo la spesa a fianco di ciascuno indicata:

Istituto Storico della Resistenza di Alessandria    L.    24.200.000
Istituto Storico della Resistenza di Asti    L.    60.500.000
Istituto Storico della Resistenza di Biella e Vercelli    L.    35.500.000
Istituto Storico della Resistenza di Cuneo    L.    37.232.888
Istituto Storico della Residenza di Torino    L.    60.690.000
Archivio Nazionale Cinematografico della Residenza    L.    15.800.000
Centro Regionale Etnografico Linguistico    L.    131.776.800
Musica 90    L.    87.700.000
Teatro dell’Angolo    L.    36.000.000
Etra Arte    L.    18.624.000
AIACE    L.    46.680.000
Anonima Fumetti    L.    12.100.000
Camerata Ducale    L.    45.529.407
Centro Jazz Torino    L.    28.840.000

Totale    L.    641.173.095

Tali somme verranno liquidate a fine attività, dietro presentazione di regolare fattura o nota spese e previa relazione di valutazione curata dalle istituzioni scolastiche di riferimento.

Alla spesa complessiva di L. 641.173.095 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio Regionale 1999 (acc. nº 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 254

Variazione del soggetto beneficiario della somma di L. 46.617.600 stanziata a favore del Gruppo della Rocca con D.G.R. nº 177-21906 del 6/08/1997 e Determinazioni nº 134 del 23/07/1998 e nº 145 del 29/07/1998

(omissis)

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 255

Revoca della determinazione n. 215/32.03 dell’8 novembre 1999 e pagamento dei gettoni di presenza e delle spese di trasporto ai Presidenti delle Commissioni d’esame nei corsi di orientamento musicale Titolo I L.R. 49/91 Anno 1999. Spesa di L. 2.005.810 (capitolo 10590/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di revocare, per le motivazioni illustrate in premessa e in sede di autotutela, la determinazione di questa Direzione Regionale n. 215 dell’8 novembre 1999 recante per oggetto “Pagamento dei gettoni di presenza e delle spese di trasporto ai Presidenti delle Commissioni d’esame nei corsi di orientamento musicale Titolo I L.R. 49/91 Anno 1999. Spesa di L. 2.005.810 (capitolo 10590/99)”;

- di corrispondere, per le motivazioni e le finalità illustrate in premessa e ai sensi della Legge Regionale 2 luglio 1976 nº 33, ai nove Presidenti delle Commissioni degli esami di fine triennio 1997/1999 dei corsi di orientamento musicale Titolo I L.R. 49/91 di seguito elencati, le somme indicate a fianco di ciascuno:





Presidente di         Netto a pagare    Somme complessivamente
Commissione d’esame            a carico della Regione

1) Davico Maurizio    L.    101.322    L.    113.122
2) Depaoli Livio    L.    145.610    L.    175.110
3) Ferrero Carla    L.    62.698    L.    75.258
4) Frezzato Valter    L.    376.666    L.    450.234
5) Matulich Rodolfo    L.    179.070    L.    208.570
6) Nespoli Giorgio    L.    402.962    L.    444.262
7) Rosin Marco    L.    199.024    L.    222.624
8) Storti Paolo    L.    149.230    L.    178.730
9) Zorino Valentino    L.    125.340    L.    137.900
Totale    L.    1.741.922    L.    2.005.810


Alla spesa complessiva di L. 2.005.810, inclusiva degli oneri previdenziali a carico della Regione Piemonte, si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 10590 del bilancio per l’anno 1999.

Alla liquidazione delle competenze assegnate ai Presidenti di Commissione di cui al succitato Elenco provvederà, con successivo e separato provvedimento, il Dirigente del Settore Promozione Attività Culturali di questa Direzione Regionale.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 256

Iniziative promozionali all’estero. Partecipazione al Festival di Cultura Italiana di Edimburgo nell’ambito dell’iniziativa “Piemonte dal vivo 1999”. Ulteriore spesa in sanatoria di L. 760.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, una spesa in sanatoria di L. 760.000, IVA inclusa, per la copertura di ulteriori costi organizzativi derivanti dalla partecipazione della delegazione della Regione Piemonte al Festival di Cultura Italiana tenutosi ad Edimburgo dal 5 al 7 novembre u.s..

Tale somma verrà liquidata alla ditta Uvet Viaggi e Turismo S.p.A. di Torino, dietro presentazione di regolare fattura.

La Società sopra citata è esonerata dall’obbligo di deposito cauzionale in quanto ha praticato un miglioramento prezzi ai sensi dell’art. 37 della L.R. 8/84.

L’incarico verrà affidato a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.

Alla spesa complessiva di L. 760.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (acc. n. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 257

L.R. 16/84. Approvazione progetti per l’anno 1999 e assegnazione fondi alla Finpiemonte S.p.A. di Torino. Spesa L. 1.000.000.000 (cap. 20470/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di dare atto dell’istruttoria preliminare espletata dai competenti uffici regionali e dell’istruttoria economico-finanziaria espletata dalla Finpiemonte S.p.A., dalle quali risultano ammissibili ai benefici della L.R. 16/84 le seguenti richieste:

- Cinema Vittoria di Busso Lucia & C. s.a.s. - Bra per la trasformazione del Cinema Vittoria in complesso multisala a due schermi, per un investimento di L. 1.600.000.000;

- Città di Moncalieri per il recupero e ristrutturazione del Teatro Matteotti, per un investimento di L. 1.800.000.000;

- Città di Pinerolo per la trasformazione dell’ex Teatro Sociale in Centro convegni e conferenze, per un investimento di L. 7.104.900.000;

- G.E.P. S.r.l. - Gestione Esercizi Proprietà S.r.l. - Torino per la trasformazione del Cinema Arlecchino in complesso multisala a due schermi, per un investimento di L. 1.500.000.000.

- di autorizzare conseguentemente la Finpiemonte S.p.A. sulla base dei parametri di calcolo di cui in premessa, ad attivare il fondo costituito per l’abbattimento dei tassi di interesse di cui all’art. 2 della sopra citata legge, per un importo complessivo di L. 933.565.000, così articolato:

- Cinema Vittoria di Busso Lucia & C. s.a.s. - Bra L. 163.330.000;

- Città di Moncalieri L. 173.330.000;

- Città di Pinerolo L. 438.575.000;

- G.E.P. S.r.l. - Gestione Esercizi Proprietà S.r.l. - Torino 158.330.000.

- di autorizzare infine il pagamento dell’importo di L. 94.184.000 IVA inclusa all’Istituto Finanziario Finpiemonte S.p.A., quale compenso per le prestazioni svolte dalla stessa nell’anno 1998, relativamente alla gestione dei fondi assegnati per contributi in abbattimento dei tassi di interesse per progetti avviati, nonchè per l’espletamento dell’istruttoria economico-finanziaria sulle richieste di finanziamento di cui alla presente determinazione.

Alla spesa complessiva di L. 1.027.749.000 si fa fronte con le seguenti modalità:

- L. 1.000.000.000 con lo stanziamento di cui al cap. 20470 del bilancio regionale 1999;

- L. 27.749.000 utilizzando le giacenze del fondo di garanzia costituito secondo quanto previsto dall’art. 2 della citata L.R. 16/84 e gestito dalla Finpiemonte S.p.A., che è autorizzata a tal fine a trasferire tale importo sul fondo per l’abbattimento dei tassi di interesse.

L’importo complessivo di L. 1.000.000.000 disponibili sul cap. 20470 verrà liquidato alla Finpiemonte S.p.A. con le seguenti modalità:

- L. 905.816.000, ad avvenuta esecutività della presente determinazione, ad incremento del fondo per l’abbattimento tassi di interesse;

- L. 94.184.000 dietro presentazione da parte della Finpiemonte S.p.A. di regolare fattura o nota spese inviata alla Regione Piemonte.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 258

Realizzazione di una retrospettiva sui film prodotti e ambientati a Torino e in Piemonte. Spesa di L. 48.000.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare la realizzazione del progetto presentato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema - Amici della Fondazione Maria Adriana Prolo, per la realizzazione di una rassegna retrospettiva sul cinema ambientato e prodotto a Torino e in Piemonte dalle origini ai giorni nostri, secondo l’articolazione descritta in premessa;

- di approvare e autorizzare la spesa di L. 48.000.000, IVA inclusa, a favore dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema - Amici della Fondazione Maria Adriana Prolo di Torino a parziale copertura delle spese sostenute per la predisposizione e l’organizzazione della rassegna.

L’incarico sarà affidato a mezzo lettera.

E’ prevista l’applicazione di una penale del 10% sull’importo complessivo in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto.

La liquidazione dell’importo avverrà dietro presentazione di regolari fatture intestate alla Regione Piemonte.

Alla spesa complessiva di L. 48.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (A. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 261

Utilizzo del Teatro Regio di Torino e del Teatro Carignano per la realizzazione di manifestazioni culturali e di spettacolo. Spesa di L. 3.660.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, la spesa complessiva di L. 3.660.000, IVA inclusa, relativa all’utilizzo della sala del Caminetto del Teatro Regio di Torino e del Teatro Carignano, in occasione rispettivamente dell’incontro di presentazione del volume “La maschera e il video. Tutto il teatro in televisione”, organizzato dal Centro Regionale Universitario per il Teatro di Torino e dell’esecuzione dell’opera musicale “Il pallone volante”, realizzata dall’Orchestra Camerata Ducale di Torino, alle condizioni previste dalle convenzioni che regolano i rapporti di collaborazione fra la Regione Piemonte, la Fondazione Teatro Regio di Torino e il Teatro Stabile di Torino per la realizzazione di iniziative culturali e di spettacolo.

La spesa sopra richiamata verrà rimborsata alla Fondazione Teatro Regio di Torino e al Teatro Stabile di Torino dietro presentazione di relative fatture.

Alla spesa di L. 3.660.000 IVA inclusa, si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale 1999 (n. accantonamento 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 262

Immagazzinamento materiali di allestimento dello stand regionale realizzato in occasione di Musica 2000. Spesa di L. 5.400.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa e sulla base del preventivo presentato dalla ditta Gondrand S.p.A. con sede in Torino, una spesa complessiva di L. 5.400.000 IVA inclusa, per l’immagazzinamento per sei mesi dei materiali utilizzati per l’allestimento dello stand regionale realizzato in occasione di Musica 2000, grande manifestazione espositiva e spettacolare svoltasi a Torino, presso il Lingotto Fiere, dal 21 al 25 ottobre u.s..

La Società sopra citata è esonerata dall’obbligo di deposito cauzionale in quanto ha praticato un miglioramento prezzi ai sensi dell’art. 37 della L.R. 8/84.

E’ prevista l’applicazione di una penale del 10% del costo della fornitura del servizio in caso di inadempienze o eventuali danni imputabili alla Società stessa.

L’incarico verrà affidato a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.

La somma sarà liquidata alla ditta Gondrand S.p.A. dietro presentazione di relative fatture, dell’importo ciascuna di L. 2.700.000, da presentarsi rispettivamente entro il 31.01.2000 ed entro il 30.04.2000.

Alla spesa complessiva di L. 5.400.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (acc. n. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 263

Sostegno alla realizzazione di film lungometraggi realizzati in Piemonte nella fase di avvio della Film Commission Torino-Piemonte. Affidamento incarico. Spesa L. 12.000.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare gli esiti della trattativa privata esperita ai sensi della L.R. n. 8/84, art. 31 lettera g, affidando l’incarico per il servizio di assistenza alla produzione e realizzazione di film lungometraggi a Torino e sul territorio regionale e sostenuti dalla Fondazione Film Commission Torino - Piemonte, per le motivazioni illustrate in premessa, alla Micio S.a.s. di Ladislao Zanini & Co. per un compenso di L. 12.000.000, IVA inclusa.

In caso di inadempienze nella realizzazione delle attività richieste per cause imputabili al soggetto sarà applicata una penale pari al 5% del compenso stabilito.

Il rapporto con la società in questione sarà regolato da apposita lettera di incarico, secondo gli usi di commercio.

La somma di L. 12.000.000 sarà liquidata, ad avvenuta esecutività della presente determinazione e a servizio effettuato, dietro presentazione di regolari fatture intestate alla Regione Piemonte.

Alla spesa complessiva di L. 12.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (A. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 264

L.R. 26/90 e succ. modif. LR 37/97 “Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza dell’originale patrimonio linguistico del Piemonte”. Approvazione, a cura del Teatro Zeta di Torino, della rassegna “Le lingue storiche del Piemonte nello spettacolo”. Spesa L. 60.000.000 Cap. 11650/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, con le motivazioni e per le finalità in premessa illustrate, la realizzazione della seconda Edizione della rassegna, organizzata dalla Cooperativa Teatro Zeta di Torino, “Le lingue storiche del Piemonte nello spettacolo”;

- di autorizzare pertanto la spesa di L. 60.000.000 IVA inclusa, che sarà liquidata e pagata al Teatro Zeta di Torino dietro presentazione di fatture vistate per regolarità dal Dirigente del Settore competente.

A conclusione della rassegna la Cooperativa Teatro Zeta sarà tenuta a presentare una relazione illustrativa e il rendiconto delle spese sostenute.

Alla spesa complessiva di L. 60.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al Cap. 11650 del bilancio 1999 (accantonamento n. 349647 Cap. 11650).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.1
D.D. 29 novembre 1999, n. 267

L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per l’esercizio delle funzioni di assistenza scolastica - D.P.C.M. n. 320/99. Esercizio 1999. Importo L. 811.900 (Cap. 11250/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare l’attribuzione ed erogazione a favore dei sottoelencati Comuni, delle somme a fianco di ciascuno indicate, per un importo complessivo di L. 811.900 in applicazione della L.R. 49/85 e del D.P.C.M. n. 320/99:

Comune di Casalnoceto (AL)    L. 322.000
Comune di Pozzol Groppo (AL)    L. 322.000
Comune di Vespolate (NO)    L. 167.900

Alla spesa complessiva di L. 811.900 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11250 del bilancio per l’anno 1999 (A349640) erogabile nell’esercizio finanziario in corso.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.1
D.D. 29 novembre 1999, n. 268

L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per l’esercizio delle funzioni di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 967.500 (Cap. 11250/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare l’attribuzione ed erogazione a favore del Comune di Verbania della somma di L. 967.500 e determinata in applicazione dei criteri di cui alla L.R. 49/85 e alla D.G.R. n. 43-27534 del 7/6/1999 e con i coefficienti individuati con la determinazione n. 178 del 5/10/1999.

Alla spesa complessiva di L. 967.500 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11250 del bilancio per l’anno 1999 (A349640) erogabile nell’esercizio finanziario in corso.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 269

Mostra “Da Segantini a Balla un viaggio nella luce”. Stampa di ulteriori 1500 manifesti f.to 70x100 da distribuire in omaggio. Spesa L. 2.131.200 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

La ristampa di 1500 manifesti f.to 70x100 riproducenti un’opera esposta nella mostra “Da Segantini a Balla un viaggio nella luce” da distribuire in omaggio alle scolaresche in visita, affidando l’incarico alla Stamperia Artistica Nazionale, C.so Siracusa 37, Torino per l’importo complessivo di L. 2.131.200 (IVA inclusa) che verrà liquidato e pagato dietro presentazione di fattura vistata dal Responsabile del Settore competente ad avvenuta consegna dei materiali prevista entro il 9 dicembre p.v..

La ditta è esonerata dall’obbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa ha applicato uno sconto sulla fornitura.

L’incarico sarà affidato per mezzo di lettera sugli usi del commercio.

In caso di ritardi o inadempienze alla stessa imputabile, sarà applicata una penale pari al 10% sul costo della fornitura.

Alla spesa complessiva di L. 2.131.200 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 270

L.R. 58/78 art. 6. Assegnazione contributi ad Enti, Associazioni e Istituti piemontesi a sostegno di attività culturali. Anno 1999. Primo elenco. Spesa L. 309.500.000 (cap. 11740/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Ai sensi della L.R. n. 58/78 art. 6, l’assegnazione di un primo elenco di contributi relativi a richieste pervenute dalle Province di Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli per una spesa complessiva di L. 309.500.000, a favore degli Enti e delle Associazioni di cui all’Allegato A, che costituisce parte integrante della presente determinazione, per l’importo a fianco di ciascuno di essi indicato:

- la liquidazione e il pagamento dei contributi, nel seguente modo:

1) per i contributi fino a L. 7.000.000 in un’unica soluzione a iniziativa realizzata e dietro presentazione di:

- relazione sull’attività svolta, corredata da eventuale rassegna stampa e documentazione comprovante l’effettuazione dell’iniziativa

- rendiconto consuntivo analitico dell’attività (articolato in entrate/uscite);

- copia delle fatture e/o note spese intestate all’Ente organizzatore dell’iniziativa;

2) per i contributi d’importo superiore a L. 7.000.000, in due soluzioni: il 50% a iniziativa avviata, la restante parte a iniziativa realizzata e dietro presentazione di:

- relazione sull’attività svolta, corredata da rassegna stampa;

- rendiconto consuntivo analitico dell’attività (articolato in entrate/uscite);

- copia delle fatture e/o note spese intestate all’Ente organizzatore dell’iniziativa, ordinate sistematicamente secondo le voci indicate nel bilancio consuntivo.

Alla spesa complessiva di L. 309.500.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11740 (n. accantonamento 349651) del bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32
D.D. 29 novembre 1999, n. 271

Mostra “Experimenta 2000”. Individuazione Comitato Scientifico e convenzione con Studio Dedalo per progetto di allestimento di Direzione Lavori. Spesa L. 101.800.000 (Cap. 10870/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di individuare, per le motivazioni illustrate in premessa, il Comitato Scientifico della mostra “Experimenta 2000 - Energia e Ambiente”, composto come sotto indicato, riconoscendo ai membri del medesimo il compenso a fianco di ciascuno di essi indicato:

Dott. Piero Bianucci (Presidente) - Torino, L. 15.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali;

Prof. Giovanni Del Tin, Presidente A.E.M.;

Dott. Luca Mercalli - L. 11.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali;

Ing. Mario Palazzetti, L. 11.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali;

Dott. Maurizio Pallante, L. 11.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali.

I suddetti importi saranno liquidati ai soggetti su indicati dietro presentazione di note, parcelle o fatture vistate per regolarità dal Responsabile del Settore competente ex art. 41 L.R. 8/84.

Al conferimento dei suddetti incarichi si provvederà con lettera secondo gli usi del commercio.

In caso di ritardi, per cause imputabili ai suddetti soggetti, è prevista per ciascuno di essi una penale di L. 30.000 al giorno;

- di affidare, per le motivazioni illustrate in premessa, alla Dott.ssa Anna Maria Abbate, l’incarico per la stesura dei testi dei materiali informativi della mostra, per un compenso di L. 4.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali.

Tale compenso sarà liquidato dietro presentazione di nota vistata per regolarità dal Responsabile del Settore competente ex art. 41 L.R. 8/84.

Al conferimento del suddetto incarico si provvederà con lettera secondo gli usi del commercio.

In caso di ritardi, per cause imputabili alla Dott.ssa Anna Maria Abbate, sarà applicata una penale di L. 30.000 al giorno;

- di affidare, per le motivazioni illustrate in premessa, l’incarico per l’elaborazione del progetto di allestimento della mostra e per la direzione lavori allo Studio Dedalo Architettura e Immagine di Luisella Italia e Massimo Venegono - Via Vanchiglia 24 - Torino, riconoscendo allo stesso un importo di L. 49.800.000 IVA compresa, da liquidare dietro presentazione di fattura vistata per regolarità dal Responsabile del Settore competente ex art. 41 L.R. 8/84.

I rapporti con lo Studio Dedalo saranno regolati da apposita convenzione il cui schema è allegato alla presente determinazione per farne parte integrante.

In caso di ritardi, per cause imputabili allo Studio Dedalo, è prevista una penale di L. 100.000 al giorno mentre per gravi inadempienze sarà commisurata al danno emergente.

Alla spesa complessiva di L. 101.800.000 si fa fronte mediante impegno sul Cap. 10870 del bilancio 1999 con i fondi accantonati (n. 349637/A) con D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 272

Noleggio chiavi in mano della mostra “Giuseppe Tarantino - opere grafiche a tema religioso”, proposta dalla Associazione Piemontese Arte. Autorizzazione alla spesa di L. 50.000.000 (cap. 11610/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Il noleggio chiavi in mano da parte della Regione Piemonte della mostra: “Giuseppe Tarantino, opere grafiche a tema religioso”, che si terrà presso la sede operativa del Serming, nella prossima primavera, in date da precisarsi;

- la spesa di L. 50.000.000 (o.f.i.) per il noleggio della mostra in oggetto, che verrà liquidata e pagata alla Associazione Piemontese Arte, via Mantova 20f, 10153 Torino, su presentazione di fattura a consegna della mostra stessa.

La Associazione Piemontese Arte è esonerata dall’obbligo del deposito cauzionale, in quanto non ha richiesto alcun compenso per l’ideazione e il coordinamento della mostra.

In caso di ritardo nella realizzazione dei servizi e dei lavori, verrà applicata una penale pari al 5% del relativo compenso, mentre per gravi inadempienze sarà commisurata al danno emergente.

Alla spesa complessiva di L. 50.000.000 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 273

Realizzazione mostra antologica dedicata a Enrico Colombotto Rosso, 2 marzo-7 maggio 2000, Torino, Sala Bolaffi. Affidamento incarichi. Spesa di L. 241.917.120 (capp. 11610/99 e 10870/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di approvare gli esiti delle trattative private in premessa specificate, relative alla realizzazione della mostra antologica dedicata a Enrico Colombotto Rosso, per un ammontare complessivo di L. 193.917.120 (o.f.i.), affidando gli incarichi alle ditte sottoelencate e per gli importi a fianco di ciascuna di esse indicati:

- Allestimento:

Attitudine e Forma P.S.C. a r.l., Via Valprato 68, Torino - L. 54.006.480

- Impianto Illuminotecnico:

Art & Co. di Giacinto Gremo, Via degli Artisti 29 bis, Torino - L. 18.183.000

- Riprede video:

DemaLab s.n.c., Via Cardinal Massaia 2, 10147 Torino - L. 5.346.000

- Trasporti:

Cotrama Arts a.r.l., Via Reiss Romoli 122/9, Torino - L. 2.970.000

- Assicurazione:

Assitalia Agenzia Generale di Torino, Via Roma 101, Torino - L. 3.000.000

- Cura della mostra e del catalogo:

Lucio Cabutti, Torino - L. 7.502.500

- Catalogo e inviti:

Bolaffi S.p.A., Via Cavour 17, Torino - L. 40.800.000

- Ufficio Stampa:

Studio Irene Belloni, Via Camerana 28, Torino - L. 13.417.340

- Custodia:

Cooperativa Arte & Dintorni, Via Orfanotrofio 7, Asti - L. 17.992.800

- Immagine coordinata e stampa manifesti, pieghevoli e cartelle stampa:

Carlo Gaffoglio, Via Santa Chiara 52, Torino - L. 12.582.000

- Pubblicità stradale:

Sipea Pubblicità, C.so Lombardia 36, San Mauro Torinese - L. 14.196.600

- Rinfresco:

Salsamentario, Via Monferrato 14, Torino - L. 3.920.400

Le ditte suindicate sono esonerate dall’obbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa hanno applicato uno sconto sui servizi e le forniture.

Alla liquidazione e al pagamento delle spettanze previste per ogni singolo soggetto si provvederà in più soluzioni di cui la prima pari al 50% ad avvenuta inaugurazione della mostra dietro presentazione di regolari fatture e/o parcelle vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competenti e la rimanente a conclusione dell’iniziativa, ad esclusione delle ditte DemaLab s.n.c., Assitalia, Carlo Gaffoglio Design, Bolaffi S.p.A. e il curatore Lucio Cabutti, il cui pagamento avverrà dietro presentazione di regolari fatture e/o parcelle sempre vistate dai Responsabili competenti, ad avvenuta consegna dei materiali, a perfezionamento della polizza assicurativa e a conclusione del lavoro richiesto.

Gli incarichi saranno affidati per mezzo di lettera sugli usi del commercio.

In caso di ritardi a loro imputabili, sarà applicata una penale pari al 10%.

2) di autorizzare la spesa di L. 48.000.000 (IVA inclusa) per l’utilizzo per giorni 80 degli spazi espositivi presso la sede della Bolaffi S.p.A. di Via Cavour 17, Torino, che verrà liquidata e pagata secondo quanto previsto dall’art. 4 della conv. Rep. n. 930 dell’8.02.99 stipulata tra la Società Bolaffi e la Regione Piemonte.

Alla spesa complessiva di L. 241.917.120 si fa fronte per L. 234.414.620 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646) e per L. 7.502.500 sul cap. 10870/99 (acc. n. 349637) mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 274

Realizzazione mostre “La Contessa di Castiglione e il suo tempo” e “Omaggio a Francesco Casorati”, Torino, anno 2000. Affidamento incarichi di collaborazione. Spesa di L. 34.200.000 (cap. 11870/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare ed autorizzare, con le motivazioni e per le finalità indicate in premessa, l’affidamento degli incarichi di collaborazione alle attività espositive promosse dalla Regione Piemonte agli esperti sotto elencati:

A) Mostra “la Contessa di Castiglione ed il suo tempo”

Per una spesa complessiva di L. 8.500.000. (diritti d’autore e o.f.i.), che sarà ripartita secondo quanto indicato in premessa sulla base del numero di cartelle prodotto per i testi in catalogo, da ciascuno dei sottoelencati esperti:

- Francoise Tetart-Vittu

- Franco della Peruta

- Cesare Enrico Bertana

- Rosanna Maggio Serra

Per l’acquisizione dei testi e schede già prodotti per il catalogo della mostra parigina:

- Michele Falzone del Barbarò L. 12.500.000 (diritti d’autore ed o.f.i.)

Per la collaborazione al reperimento di opere:

- Gabriella Buffa di Perrero L. 6.000.000 (o.f.i.)

B) Mostra “Omaggio a Francesco Casorati”

Per la curatela della Mostra:

- Paolo Levi L. 7.200.000 (o.f.i.)

Alla spesa complessiva di L. 34.200.000 (o.f.i.) si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 07.09.99, con impegno sul cap. 10870/99 (acc. n. 349637).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 275

Sostegno alla realizzazione dell’iniziativa “Luci d’artista”. Spesa di L. 80.000.000 (cap. 11725/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare l’assegnazione di un contributo di L. 80.000.000 a favore di Turismo Torino, Agenzia per l’Accoglienza e la Promozione Turistica dell’Area Metropolitana di Torino, a copertura di parte delle spese necessarie per la realizzazione dell’iniziativa “Luci d’artista. Percorsi brillanti ed opere sospese di 16 maestri degli spazi e del colore”, che ha luogo a Torino dal 20 novembre 1999 al 9 gennaio 2000.

Tale importo sarà liquidato dietro presentazione di una relazione artistica sull’attività svolta, corredata da rassegna stampa; di un rendiconto consuntivo analitico (articolato in entrate e uscite); di copia delle fatture e/o note spese quietanzate e intestate all’Ente organizzatore della manifestazione, ordinate sistematicamente secondo le voci indicate nel rendiconto.

Alla somma di L. 80.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11725 del bilancio regionale 1999 (A. 349650).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 276

L.R. 21.3.1984 n. 18 - Contributo per ristrutturazione e messa a norma dei laboratori dell’istituto “Carlo Ubertini” di Caluso, sedi coordinate e della sede di Osasco dell’Istituto “Porro” di Pinerolo. L. 334.200.000 (Cap. 20185/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di impegnare la somma di L. 334.200.000, per le motivazioni e le finalità illustrate in premessa, per l’erogazione, a favore della Provincia di Torino, nei modi e nei tempi stabiliti dalla L.R. 21.3.1984 n. 18.

L’impegno di spesa della complessiva somma di L. 334.200.000 graverà sul capitolo 20185 del bilancio regionale 1999 (imp. 349661/A) erogabile entro l’esercizio finanziario in corso.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 293

Integrazione alla determinazione n. 174 del 30.09.1999 relativa ai lungometraggi “Controvento” e “Tandem”

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, l’integrazione alla determinazione n. 174 del 30.10.1999 relativa al sostegno di L. 90.000.000 per la realizzazione dei lungometraggi “Controvento” di Peter Del Monte e “Tandem” di Lucio Pellegrini, aggiungendo all’elenco allegato di alberghi e ristoranti associati al Consorzio Azzurro ulteriori due alberghi: Hotel Liberty e Le Petit Hotel.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32
D.D. 7 dicembre 1999, n. 294

D.G.R. 89-28764 del 23.11.99 “Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-99”. Assegnazione fondi al Settore Spettacolo

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di assegnare la somma di L. 157.500.000 (capitoli vari) al Settore Spettacolo (32.4) per l’attuazione del Progetto avente per titolo “Teatro e adolescenti / Theatre et adolescents Produzione di spettacoli destinati a un pubblico di adolescenti”, secondo quanto stabilito nell’allegato n. 4 alla D.G.R. n. 89-28764 del 23.11.99.

Il Settore sopra identificato avrà il compito di operare nel rispetto di quanto previsto dalla D.G.R. 89-28764 del 23.11.99, adottando in merito gli atti opportuni.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 296

Parziale rettifica per mero errore materiale della determinazione n. 295 del 9.12.1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare e autorizzare la parziale rettifica della determinazione n. 295 del 9.12.1999 relativa all’assegnazione di un contributo complessivo di L. 240.000.000, in attuazione del “Piano annuale di interventi per i giovani” anno 1999, relativo alla L.R. 16/95, approvato con D.C.R. n. 593-14314 del 16 novembre 1999, per quanto attiene l’individuazione del capitolo di spesa, indicando in luogo del 11160/99, erroneamente riportato, il capitolo 11045/99 (Acc. 345826).

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32
D.D. 16 dicembre 1999, n. 299

Parziale rettifica, per mero errore materiale, della determinazione n. 285 del 30.11.1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di sostituire, per le motivazioni indicate in premessa, il punto del dispositivo narrante Alla spesa complessiva di L. 203.500.000 si fa fronte per L. 96.500.000 con impegno sul cap. 11595 (acc. n. 349645) e per L. 107.000.000 con impegno sul cap. 11610 (acc. n. 349646) del bilancio per l’anno 1999, col seguente: Alla spesa complessiva di L. 203.500.000 si fa fronte per L. 96.500.000 con impegno sul cap. 11595 (acc. n. 349645) e per L. 107.000.000 con impegno sul cap. 11610 (acc. n. 362635) del bilancio per l’anno 1999.

Rimane invariato quant’altro previsto dalla determinazione n. 285/32.99 del 30.11.99.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32.2
D.D. 21 dicembre 1999, n. 300

L.R. 21.3.1984 n. 18 - Revoca determine n. 207 e n. 209 del 4.11.1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di revocare le proprie determinazioni n. 207 e n. 209 del 4.11.1999.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice 32
D.D. 22 dicembre 1999, n. 310

Rettifica determinazione n. 301/32.3 del 21.12.1999, per mero errore materiale

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di sostituire, per le motivazioni indicate in premessa, il punto del dispositivo narrante “Alla spesa complessiva di L. 500.000.000 si fa fronte con impegno sul cap. 11725/99 mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 90-29019 del 20.12.99 (acc. n. 366566)”, col seguente: “Alla spesa complessiva di L. 500.000.000 si fa fronte con impegno sul cap. 11725/99 mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 90-29019 del 20.12.99 (acc. n. 366563)”.

Rimane invariato quant’altro previsto dalla determinazione n. 301/32.3 del 21.12.99.

Il Direttore regionale
Rita Marchiori



Codice S1.4
D.D. 17 settembre 1999, n. 700

Impegno ed erogazione della somma di ECU 37.082 (corrispondenti a circa Lire 72.000.000) sul capitolo nº 10940/99 per l’adesione della Regione Piemonte all’ARE (Assemblea delle Regioni d’Europa), per il corrente anno 1999

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 5 novembre 1999, n. 803

Gestione dell’Antenna Piemonte in Bosnia per il primo semestre 1999. Impegno di spesa di L. 39.000.000 sul capitolo 10865/99 a favore del Centro Estero delle Camere di Commercio Piemontesi

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 9 novembre 1999, n. 821

Impegno ed erogazione della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo n. 10963/99 per la partecipazione della Regione Piemonte all’iniziativa partenariale “Albi” per il corrente anno 1999 ed erogazione a favore dell’Associazione “Amici del Museo” del Museo di Antropologia dell’Università di Torino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 9 novembre 1999, n. 822

Impegno della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo nº 10887/99 per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto partenariale “Ecomont - Crestnet” ed erogazione di tale somma alla Comunità Montana di Val Varaita

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 867

L.r. nº 46 del 4.XI.92: “Istituzione del Premio Internazionale ”Piemontese nel Mondo”. Realizzazione dell’Edizione 1999. Spesa Lire 100.000.000; cap. 10745/1999

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 892

L.R. 1/87: Articolo 19; Integrazione spese di cui alla determinazione nº 787 del 02.11.1999: “Ulteriori spese aggiuntive urgenti, indifferibili ed indispensabili per la realizzazione della Ia Conferenza dell’Emigrazione Piemontese; Torino 12/13 novembre 1999; Spesa Lire 38.879.000. Cap. 11892/99”. Integrazione di spesa L. 617.000 cap. 11892/99

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 895

Attuazione della dichiarazione di Intenti con la Repubblica e Cantone del Ticino per attività di cooperazione nell’area Piemonte/Ticino. Progetto sportello transfrontaliero. L.R. 50/94, impegno a favore della Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola di L. 22.100.000 sul capitolo 10865/99

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 917

Impegno della somma di Lire 64.538.475 sul capitolo nº 10940/99 ed erogazione a favore dell’AICCRE (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 918

Impegno della somma di Euro 6.500 corrispondenti a Lire 12.585.755 sul capitolo nº 10940/99 ed erogazione a favore dell’AREV (Assemblea delle Regioni Viticole d’Europa) per quota di adesione 1999

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 17 dicembre 1999, n. 942

Impegno della somma di Lire 70.000.000 sul capitolo 10901/99 ed erogazione al Museo di Antropologia dell’Università di Torino - Associazione “Amici del Museo” - Dip. di Antropologia ed Etnografia, per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto/network partenariale “EU-Montana”

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.4
D.D. 17 dicembre 1999, n. 943

Impegno della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo 10903/99 ed erogazione alla Città di Macugnaga per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto/network partenariale denominato “Ruadeoro”

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano



Codice S1.5
D.D. 22 dicembre 1999, n. 949

Presa d’atto della variazione della sede legale della Organizzazione “Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Pinerolo”

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Estella Gatti



Codice S1.5
D.D. 22 dicembre 1999, n. 950

Iscrizione al registro regionale delle organizzazioni di volontariato della organizzazione “Protezione Civile di Castagnito”

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Estella Gatti



Codice S4
D.D. 20 settembre 1999, n. 167

Ricerca scientifica in Madagascar. Protocollo d’intesa collaborativa tra il Museo Regionale di Scienze Naturali (MRSN) e il Parco Botanico e Zoologico di Tsimbazaza (PBZT) - Antananarivo. Spesa di L. 56.300.000 (cap. 11580/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare - per le considerazioni esplicitate in premessa - la fornitura a favore del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (Italia) di un servizio tecnico scientifico da parte del Parco Botanico e Zoologico di Tsimbazaza (Madagascar) avvalendosi del contributo del Dr. J.E. Randrianirina (consulente del PBZT) per un importo complessivo di L. 56.300.000 di cui L. 38.000.000 a favore del suddetto Parco e L. 18.300.000 a favore del Dr. J.E. Randrianirina; la somma complessiva di cui sopra trova copertura al cap. 11580/99 (accantonamento disposto con D.G.R. n. 30-26757 del 1 marzo 1999) (Acc. 340338)

la liquidazione delle spese avverrà con le seguenti modalità:

a) L. 38.000.000 previa presentazione di regolare nota presentata da parte del Direttore del PBZT (Madagascar) e vistata dal Direttore del MRSN con l’attestazione di conformità del servizio reso e conformità al regime fiscale del paese d’origine.

b) L. 18.300.000 a favore del collaboratore Dr. J.E. Randrianirina con le seguenti cadenze temporali di importo uguale: entro la 1ª, 5ª e 11ª settimana: L. 3.600.000 quale rimborso spese e dietro presentazione di giustificativi e L. 2.500.000 (con ritenuta secca del 30%) per la collaborazione.

Il Direttore del MRSN comunicherà, rispettivamente, per ognuna delle tre cadenze di pagamento: a) l’avvenuto inizio della collaborazione; b) la prosecuzione della collaborazione; c) che la collaborazione continuerà fino al termine dei 90 giorni stabiliti.

Al termine della collaborazione con il Dr. J.E. Randrianirina, il tutor del MRSN dovrà presentare, al Direttore del Museo, una relazione scritta in ordine all’attività svolta.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 gg. innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 1 ottobre 1999, n. 179

Acquisto manifesti e locandine per mostra Extra Moenia. Ditta Silvestrelli di Moncalieri. Spesa di L. 2.246.520 (cap. 11585/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, la fornitura di 200 manifesti e 500 locandine a 4 colori dalla Ditta Silvestrelli di Moncalieri ad un prezzo complessivo - I.V.A. 20% compresa - pari a Lire 2.246.520;

- il contratto verrà stipulato nella forma di cui alla L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 2.246.520 impegnata sul cap. 11585 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340339/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999;

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 7 ottobre 1999, n. 183

Fornitura disegni specialisti per mostre sui colibrì. Sig.ra Cristina Girard. Spesa L. 3.500.000 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre - per le motivazioni illustrate in premessa - l’acquisizione di disegni inerenti la mostra sui colibrì dalla Sig.a Cristina Girard per una somma totale di L. 3.500.000 esente I.V.A. in quanto trattasi di cessione occasionale di beni da privato;

- il contratto verrà stipulato nella forma di cui all’art. 33, lett. d) della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo dovuto avverrà a seguito della consegna del materiale a previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di nota debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di L. 3.500.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340341A assunto con D.G.R. nº 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 12 ottobre 1999, n. 184

Incarico di collaborazione coordinata e continuativa per la realizzazione di laboratori didattici. Spesa L. 40.000.000 (Cap. 11580/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di affidare, per le motivazioni illustrate in premessa, incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per la conduzione dei laboratori didattici del Museo Regionale di Scienze Naturali alle seguenti persone:

Bianco Chiara

Garetto Roberta

Garino Laura

Garola Giada

Ottaviani Daniela

Rancoita Renzo

Raso Roberta

Romano Barbara

Rosazza Gat Maria Cristina

coordinate da Elena Giacobino, Sovrintendente al Centro Didattico e con la supervisione del Responsabile del Reparto Museologia e Didattica, per l’importo presunto complessivo per il periodo ottobre-dicembre 1999 di L. 40.000.000 oneri fiscali e previdenziali compresi e con le modalità descritte in premessa.

Il contratto verrà stipulato nella forma di cui all’art. 33 comma 2 lett. c) della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse.

La liquidazione della somma dovuta alle incaricate dei laboratori didattici avverrà su presentazione di nota debitamente vistata dal Direttore del Museo, ai sensi dell’art. 41 della L.R. 8/84.

La somma di L. 40.000.000 è impegnata sul Cap. 11580 del bilancio 1999, che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (accantonamento nº 340338/A assunto con D.G.R. nº 30-2677757 del 01/03/1999);

Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 gg. innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 12 ottobre 1999, n. 186

Acquisto di n. 100 armadi metallici. Ditta Fram di Beinasco (To). Spesa di L. 37.044.000 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto di n. 100 armadi metallici, offerti dalla ditta Fram di Beinasco ad un prezzo scontato e comprensivo di I.V.A. pari a L. 37.044.000;

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 37.044.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340341/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 188

Allestimento mostra “Wildife”. Ditta Eurofiere di Rivoli Tor.. Spesa L. 19.274.640 (cap. 11585/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’assegnazione dei lavori per l’allestimento della mostra “Wildlife” - che si svolgerà dal 13 dicembre 1999 al 30 gennaio 2000 - alla ditta Eurofiere di Rivoli Torinese per un importo complessivo di L. 19.274.640 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito dell’esecuzione dei lavori e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 19.274.640 è impegnata sul cap. 11585 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340339/A assunto con D.G.R. nº 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 189

Allestimento mostra “Extra Moenia” di Alba. Ditta “im.form.” di Leinì. Spesa L. 44.693.880 (cap. 11585/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’assegnazione dei lavori per l’allestimento della mostra “Extra Moenia” - che si svolgerà ad Alba dal 19.11.1999 al 16 gennaio 2000 - alla ditta “im.form.” di Leinì per un importo complessivo di L. 44.693.880 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito dell’esecuzione dei lavori e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 44.693.880 è impegnata sul cap. 11585 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340339/A assunto con D.G.R. Nº 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 190

Acquisto dalla Ditta “Antiquariaat Junk B.V.” di Amsterdam di pubblicazioni di antiquariato e storiche. Spesa L. 34.767.665 (cap. 11580/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto di sei pubblicazioni di antiquariato e storiche, presso ditta “Antiquariaat Junk B.V.” di Amsterdam per un importo di lire 34.767.665, pari a fiorini olandesi 39.568 (spese di spedizione comprese)

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione della somma dovuta avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di lire 34.767.665 pari a fiorini olandesi 39.568 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)

- la liquidazione dovrà avvenire in fiorini olandesi con accreditamento presso banca olandese;

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 191

Proroga mostra “Attenti al Lupo” e mostra sui “Colibrì”. Affidamento servizi di vigilanza, biglietteria, bookshoop e assistenza visitatori. Ditta Armodian Service di Torino. Spesa L. 22.934.400 (cap. 11670/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di affidare - per le motivazioni indicate in premessa - alla ditta Armodian Service di Torino il servizio di vigilanza, biglietteria, bookshoop ed assistenza ai visitatori per il periodo di proroga della mostra “Attenti al Lupo” per un importo, comprensivo di I.V.A., di L. 19.171.200 nonchè il servizio di vigilanza ed assistenza ai visitatori in occasione della mostra sui Colibrì - nelle giornate di sabato, domenica e festivi - per un importo, comprensivo di I.V.A., di L. 3.763.200.

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito dell’esecuzione del servizio e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su fatture debitamente vistate dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 22.934.400 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 192

Acquisto dalla Book and book di Torino di pubblicazioni scientifiche. Spesa di L. 1.500.000 (cap. 11580/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto di 21 pubblicazioni scientifiche dalla ditta Book and book di Torino per un importo di lire 1.500.000 (spese bancarie e di spedizione comprese)

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione della somma dovuta avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di lire 1.500.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 193

Acquisto dall’Institut Ocèanographique di Monaco di pubblicazioni scientifiche. Spesa L. 1.500.000 (cap. 11580/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto di pubblicazioni scientifiche dall’Institut Ocèanographique di Monaco per un importo di lire 1.500.000 (spese bancarie e di spedizione comprese)

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione della somma dovuta avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di lire 1.500.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)

- la liquidazione dell’importo dei libri e di spedizione pari a f.f. 4894 dovrà avvenire in franchi francesi con accreditamento presso banca monegasca;

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 194

Acquisto dalla ditta “Apollo books” di Stenstrup (Danimarca) di pubblicazioni scientifiche. Spesa di L. 2.700.000 (cap. 11580/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto di pubblicazioni scientifiche dalla ditta “Apollo books” di Stenstrup (Danmark) per un importo di lire 2.700.000 (spese bancarie e di spedizione comprese)

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione della somma dovuta avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di lire 2.700.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)

- la liquidazione dell’importo dei libri e di spedizione pari a 9999 corone danesi dovrà avvenire in corone danesi con accreditamento presso banca danese;

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 196

Acquisto di n. 6 stampanti laser A4 e n. 2 stampanti laser A3/A4. Ditta DP Sistemi di Torino. Spesa L. 25.074.000 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto di nº 6 stampanti laser A4 e nº 2 stampanti laser A3/A4 offerte dalla ditta DP Sistemi di Torino per una somma totale di L. 25.074.000 (I.V.A. e sconto compresi) ed alle condizioni descritte in offerta

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di lire 25.074.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. Nº 340341/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 3 novembre 1999, n. 197

Fornitura e posa in opera di attrezzature e vetrine di sicurezza per materiale mineralogico di pregio. Ditta Interlegno di Beinasco. Spesa di L. 155.232.000 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’assegnazione dei lavori per la fornitura e posa in opera di attrezzature e vetrine di sicurezza per materiale mineralogico di pregio alla ditta Interlegno di Beinasco per un importo complessivo di L. 155.232.000 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito dell’esecuzione dei lavori e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 155.232.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340341/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999)

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 3 novembre 1999, n. 198

Allestimento mostra sui colibrì. Fornitura stampati. Maggiore spesa. Ditta Egizia di Torino. Spesa di L. 216.000 (cap. 11670/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, la liquidazione della somma di L. 216.000 a favore della ditta Egizia di Torino;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito di attestazione di conformità su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 216.000 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340340/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 3 novembre 1999, n. 199

Utilizzazione sale di “Torino Incontra” centro congressi di Torino. Spesa di L. 697.287 (cap. 11670/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni in premessa illustrate, la liquidazione della somma di L. 697.287 a favore del Centro Congressi “Torino Incontra” di Torino.

- la liquidazione della somma avverrà a seguito di attestazione di conformità su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di L. 697.287 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. n. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
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Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 200

Servizio di manutenzione ordinaria e riparazione attrezzature materiali utilizzati per l’allestimento di mostre. Ditta “Cubo” di Venaria Reale. Spesa di L. 36.000.000 (cap. 11580/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di affidare - per le motivazioni illustrate in premessa - alla ditta “Cubo” di Venaria (TO) il servizio di manutenzione ordinaria in occasione degli eventi ostensivi per un importo di L. 36.000.000 (I.V.A. inclusa) secondo i contenuti e le modalità operative descritti nell’allegato contratto che è parte integrante della presente determinazione;

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione delle somme dovute alla ditta “Cubo” avverrà su presentazione di fatture debitamente vistate dal Direttore del Museo previa consegna dell’eventuale materiale occorrente e con relativa attestazione di conformità all’ordinazione rilasciata dal Dirigente del competente Reparto ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di L. 36.000.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

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Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 201

Servizio di manutenzione ordinaria e riparazione attrezzature elettriche utilizzati per l’allestimento di mostre. Ditta “I.E.M.” di Torino. Spesa di L. 36.000.000 (cap. 11580/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di affidare - per le motivazioni illustrate in premessa - alla ditta “I.E.M.” di Torino il servizio di manutenzione ordinaria degli impianti elettrici in occasione degli eventi ostensivi per un importo di L. 36.000.000 (I.V.A. inclusa) secondo i contenuti e le modalità operative descritti nell’allegato contratto che è parte integrante della presente determinazione;

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione delle somme dovute alla ditta “I.E.M.” avverrà su presentazione di fatture debitamente vistate dal Direttore del Museo previa consegna dell’eventuale materiale occorrente e con relativa attestazione di conformità all’ordinazione rilasciata dal Dirigente del competente Reparto ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di L. 36.000.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
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Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 202

Acquisto lastre metacrilato per mostra presso il Giardino Botanico Rea. Ditta Eurofiere di Rivoli Torinese. Spesa di L. 4.380.000 (cap. 11585/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di acquisire, per le motivazioni illustrate in premessa, dalla ditta “Eurofiere” di Rivoli Torinese n. 50 lastre doppie in metacrilato con accessori ad un costo complessivo (I.V.A. 20% compresa) di L. 4.380.000

- la liquidazione dell’importo avverrà previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 4.380.000 è impegnata sul cap. 11585 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340339/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999 e D.G.R. n. 33-28387 del 18/10/1999)

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

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Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 203

Fornitura impaginato di fotografie su CD per predisposizione Quaderno su “Colibrì della collezione Franchetti”. Affidamento alla ditta Guido Fino Photo. Spesa di L. 3.763.200 sul cap. 11670/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di acquisire, per le motivazioni illustrate in premessa, dalla ditta “Guido Fino Photo” di Torino l’impaginato delle fotografie su CD per la realizzazione di un Quaderno relativo alla mostra sui Colibrì per un importo complessivo di lire 3.763.200 (I.V.A. e sconto compreso);

- il contratto verrà stipulato nella forma prevista dalla L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione della somma dovuta avverrà su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo e relativa attestazione di conformità ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di lire 3.763.200 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità; (acc. N. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.99)

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

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Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 204

Fornitura oggettistica di arredo per l’Antica farmacia dell’Ospedale oggi sede di rappresentanza e comunicazione istituzionale del M.R.S.N. Ditta Tilde Tondino S.n.c. di Torino. Spesa di L. 5.701.200 sul cap. 20360/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di acquisire, per le motivazioni illustrate in premessa, dalla ditta “Tilde Tondino S.n.c.” di Torino riproduzioni di oggettistica artistica per l’arredo della sala istituzionale del Museo ubicata nell’antica farmacia dell’ex Ospedale S. Giovanni Battista per un importo complessivo di lire 5.701.200 (I.V.A. e sconto compreso);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della l.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione della somma dovuta avverrà su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo e relativa attestazione di conformità ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di lire 5.701.200 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità; (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.99)

- avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

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Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 223

Acquisto sistema caldo-freddo con gruppo ventilante per il laboratorio tecnico di restauro osteologico. Ditta “i.e.m.” di Torino. Spesa di L. 33.633.600 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto dalla ditta “i.e.m.” di Torino di un sistema caldo/freddo, con connesso montaggio, per il laboratorio di restauro osteologico per un importo complessivo di L. 33.633.600 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito dell’esecuzione della fornitura e dei lavori e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 33.633.600 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

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Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 224

Acquisto attrezzature meccaniche per il laboratorio tecnico annesso all’atelier di restauro osteologico. Ditta Drovetti di Torino. Spesa di L. 8.853.170 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto, dalla Ditta Drovetti di Torino, di attrezzature meccaniche per il Laboratorio osteologico per un importo complessivo di L. 8.853.170 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito della fornitura della merce e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 8.853.170 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
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Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 225

Acquisto cappa elettrica e lavello armadiato per il laboratorio tecnico di restauro osteologico. Ditta Itic di Pianezza. Spesa di L. 4.300.040 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto dalla ditta Itic di Pianezza di una cappa aspirante elettrica e di un lavello armadiato, con connesso montaggio, per il laboratorio di restauro osteologico per un importo complessivo di L. 4.300.040 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito dell’esecuzione della fornitura e dei lavori e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 4.300.040 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
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Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 226

Acquisto di materiale didattico. Ditta Borgione di Venaria Reale. Spesa di L. 2.722.250 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di acquisire, per le motivazioni illustrate in premessa, dalla ditta “Borgione-Centro Didattico” di Venaria Reale materiale didattico per un importo complessivo di L. 2.722.250 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione della somma dovuta avverrà su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo e relativa attestazione di conformità ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma di lire 2.722.250 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità; (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.99)

- avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
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Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 228

Acquisto PC portatile con accessori per la Sezione di Botanica. Ditta Interdata di Torino. Spesa di L. 5.581.000 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto dalla ditta Interdata di Torino di un PC Compaq Presario, necessario per la Sezione di Botanica, per un importo complessivo di L. 5.581.000 comprensivo di I.V.A.;

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito dell’esecuzione della fornitura e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 5.581.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
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Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 229

Determinazione dirigenziale n. 227 del 26.11.1999 “Acquisto di due collezioni botaniche e una entomologica di ambra”. Revoca

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di revocare, per le motivazioni in premessa evidenziate la determinazione dirigenziale n. 227 del 27.11.1999, disponendo contestuale la revoca dell’impegno contabile di spesa per L. 46.472.000 disposto sul cap. 20360 del bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 230

Acquisto della collezione specialistica di Imenotteri dei sig.ri Anna Ponti e Pier Luigi Scaramozzino. Spesa L. 88.000.000 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto della Collezione di Imenotteri Icneumonidi Mondiali dai sig.ri Anna Ponti e Pier Luigi Scaramozzino al prezzo di 88 milioni di lire italiane;

- il contratto verrà stipulato nella forma di cui all’art. 33 lettera d) della L.R. 8/1984 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione della somma dovrà avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità all’ordine, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/1984;

- la somma di L. 88 milioni impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999, (accantonamento n. 340341/A) disposto con deliberazione della Giunta Regionale n. 30-26757 in data 1º marzo 1999) che presenta al riguardo sufficiente disponibilità.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 gg. innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 233

Acquisto attrezzature informatiche. Ditta Dimensione Personal di Torino. Spesa di L. 24.013.920 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto di attrezzature informatiche - dalla ditta Dimensione Personal di Torino per un importo complessivo di L. 24.013.920 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito dell’esecuzione dei lavori e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 24.013.920 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 236

Museo Regionale di Scienze Naturali. Duplicazione del CD Rom dedicato alle tavole botaniche del Curtis’s Botanical Magazine. Spesa L. 8.465.500 (cap. 11670/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di affidare, per le motivazioni descritte in premessa, alla ditta Temperino di Marco Zangrilli, corso Re Umberto 28 - 10128 Torino, la duplicazione di 3000 copie del CD Rom dedicato alle tavole botaniche del Curtis’s Botanical Magazine, al prezzo di L. 8.465.600 comprensivi di IVA e di oneri SIAE;

- il contratto viene stipulato ai sensi dell’art. 33 della L.R. 8/1984;

- la spesa di L. 8.465.600 di cui al presente provvedimento trova copertura al cap. 11670 del bilancio 1999 (accantonamento n. 340340/A disposto con deliberazione della Giunta Regionale n. 30-26757 in data 1º marzo 1999) che presente al riguardo adeguata disponibilità;

- la liquidazione avverrà a seguito di presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo, previa attestazione di conformità all’ordinazione rilasciata dal competente Reparto ai sensi della legge regionale 8/1984.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 gg. innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 237

Stampa catalogo mostra “Omaggio a Goethe”. Ditta Ages Arti Grafiche di Torino. Spesa di L. 85.592.000 (cap. 11670/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’affidamento alla ditta “Ages Arti Grafiche” di Torino la stampa di 1000 copie del catalogo artistico della mostra fotografica “Omaggio a Goethe, forme e colori di natura” per un importo complessivo di L. 85.592.000 (I.V.A. compresa);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito della fornitura di quanto stabilito e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 85.592.000 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presente al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 238

Acquisto attrezzature video. Ditta Europhoto di Torino. Spesa di L. 55.476.624 (cap. 20360/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’acquisto di attrezzature video - dalla ditta “Europhoto” di Torino per un importo complessivo di L. 55.476.624 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito dell’esecuzione della fornitura e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 55.476.624 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
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Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 240

Stampa monografia “Revisione della specie orientali del genere Melanothus”. Ditta Tipolito Subalpina di Rivoli Torinese. Spesa di L. 24.240.000 (cap. 11670/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, l’affidamento alla ditta Tipolito Subalpina di Rivoli Torinese la stampa di 500 copie della monografia “Revisione delle specie orientali del genere Melanothus Eschscholtz” per un importo complessivo di L. 24.240.000 (I.V.A. e sconto compresi);

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito della fornitura di quanto stabilito e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 24.240.000 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

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Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 241

Stampa Catalogo “I due volti del sapere”. Ditta Ages Arti Grafiche di Torino. Integrazione spesa di L. 14.102.400 (cap. 11670/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di affidare, per le motivazioni illustrate in premessa, alla Ditta Ages Arti Grafiche di Torino i maggiori lavori per la stampa di n. 2.000 copie del catalogo “I due volti del sapere” inerente la mostra per i 150 anni delle Facoltà di Scienze e Lettere dell’Università di Torino, per una spesa di L. 14.102.400 (I.V.A. 4% compresa).

- la ditta Ages effettuerà - nelle forme previste dalla vigente normativa - il deposito cauzionale del 5% sull’importo della commessa.

- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premessa;

- la liquidazione dell’importo avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità all’ordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;

- la somma complessiva di L. 14.102.400 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340340/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);

- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..

Il Direttore regionale
Paolo Sibille



Codice S4
D.D. 23 dicembre 1999, n. 243

Determinazione dirigenziale n. 235 del 30/11/99 “Masterizzazione CD-Rom per il Centro Didattico, Ditta MEE di Milano. Spesa di L. 34.080.000 (cap. 11670/99)”. Revoca

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di revocare, per le motivazioni in premessa enunciate, la determinazione dirigenziale n. 235 del 30.11.1999 relativa alla masterizzazione di 2 CD Rom per il centro didattico, disponendo conseguentemente la revoca dell’impegno di spesa di L. 34.080.000 assunto sul cap. 11670 dell’esercizio 1999 (Impegno revocato n. 366309).

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
Paolo Sibille





COMUNICATI

Comunicato dell’Assessore alla Sanità e Assistenza

Albo degli animatori di formazione di pediatria di libera scelta

In applicazione dell’art.8 comma 10 del D.P.R. 613/96, nonché degli Accordi Regionali per la Pediatria di Libera Scelta, il Comitato Consultivo di cui all’art.12 del D.P.R. 613/96, visto l’art. 9 degli Accordi Regionali in argomento, ha autorizzato l’integrazione dei medici iscritti nell’albo degli Animatori di Formazione relativi alla Pediatria di Libera Scelta in considerazione delle dimissioni intervenute.


Possono essere iscritti nell’Albo in argomento i medici iscritti negli elenchi della Pediatria di Libera Scelta della Regione Piemonte.

Poiché il numero complessivo degli iscrivibili all’albo in questione per l’anno 2000 è stabilito in numero di 30 (trenta) e che attualmente il numero degli iscritti è pari a 20 (venti), si stabilisce che il numero dell’integrazione in argomento sia pari a 10 (dieci) medici in possesso dei requisiti sotto precisati.

La selezione sarà ispirata ai seguenti criteri (art. 10 Accordi Regionali):

a) almeno 5 (cinque) anni di anzianità di esercizio nella Pediatria di Libera Scelta;

b) numero di scelte in carico uguale o superiore a 400 (quattrocento);

c) competenza didattica dimostrata;

d) curriculum formativo;

e) attitudini e motivazioni personali.

La domanda dovrà essere redatta secondo il fac-simile allegato e dovrà essere inoltrata esclusivamente tramite posta (farà fede il timbro dell’Ufficio Postale accettante) entro e non oltre il 30° (trentesimo) giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del presente comunicato.

La domanda dovrà essere spedita alla Regione Piemonte Assessorato alla Sanità e Assistenza, Settore Organizzazione Personale e Formazione Risorse Umane - C.so Regina Margherita 153 bis 10122 Torino.

(segue schema di domanda)