AFFARI INTERNAZIONALI E COMUNITARI
Codice S1.4Impegno ed erogazione della somma di ECU 37.082 (corrispondenti a circa Lire 72.000.000) sul capitolo n° 10940/99 per ladesione della Regione Piemonte allARE (Assemblea delle Regioni dEuropa), per il corrente anno 1999
Codice S1.4Gestione dellAntenna Piemonte in Bosnia per il primo semestre 1999. Impegno di spesa di L. 39.000.000 sul capitolo 10865/99 a favore del Centro Estero delle Camere di Commercio Piemontesi
Codice S1.4Impegno ed erogazione della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo n. 10963/99 per la partecipazione della Regione Piemonte alliniziativa partenariale Albi per il corrente anno 1999 ed erogazione a favore dellAssociazione Amici del Museo del Museo di Antropologia dellUniversità di Torino
Codice S1.4Impegno della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo n° 10887/99 per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto partenariale Ecomont - Crestnet ed erogazione di tale somma alla Comunità Montana di Val Varaita
Codice S1.4L.r. N° 46 del 4.XI.92: Istituzione del Premio Internazionale Piemontese nel Mondo". Realizzazione dellEdizione 1999. Spesa Lire 100.000.000; cap. 10745/1999
Codice S1.4L.R. 1/87: Articolo 19; Integrazione spese di cui alla determinazione N° 787 del 02.11.1999: Ulteriori spese aggiuntive urgenti, indifferibili ed indispensabili per la realizzazione della Ia Conferenza dellEmigrazione Piemontese; Torino 12/13 novembre 1999; Spesa Lire 38.879.000. Cap. 11892/99". Integrazione di spesa L. 617.000 cap. 11892/99
Codice S1.4Attuazione della dichiarazione di Intenti con la Repubblica e Cantone del Ticino per attività di cooperazione nellarea Piemonte/Ticino. Progetto sportello transfrontaliero. L.R. 50/94, impegno a favore della Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola di L. 22.100.000 sul capitolo 10865/99
Codice S1.4Impegno della somma di Lire 64.538.475 sul capitolo n° 10940/99 ed erogazione a favore dellAICCRE (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni dEuropa)
Codice S1.4Impegno della somma di Euro 6.500 corrispondenti a Lire 12.585.755 sul capitolo n° 10940/99 ed erogazione a favore dellAREV (Assemblea delle Regioni Viticole dEuropa) per quota di adesione 1999
Codice S1.4Impegno della somma di Lire 70.000.000 sul capitolo 10901/99 ed erogazione al Museo di Antropologia dellUniversità di Torino - Associazione Amici del Museo - Dip. di Antropologia ed Etnografia, per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto/network partenariale EU-Montana
Codice S1.4Impegno della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo 10903/99 ed erogazione alla Città di Macugnaga per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto/network partenariale denominato Ruadeoro
AGRICOLTURA
D.P.G.R. 23 marzo 2000, n. 28Accordo di programma per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso lIstituto lattiero caseario e delle tecnologie agroalimentari di Moretta (CN) dellAmministrazione Provinciale di Cuneo. (art. 27, legge 8 giugno 1990, n. 142)
D.G.R. 6 marzo 2000, n. 52 - 29641Reg. CEE 1221/97 del Consiglio del 25 giugno 1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele. Approvazione interventi per lanno 2000-2001
Codice 12.1Gestione delle quote latte - D.P.R. 569/93, art. 23 - Aggiornamento dellAlbo dei primi acquirenti di latte bovino con sede legale in Piemonte - Riconoscimento del Caseificio Valle Elvo S.c.a.r.l.
ASSISTENZA
D.C.R. 29 febbraio 2000, n. 624Criteri per il riparto del fondo per la gestione delle attività socio-assistenziali di cui alla legge regionale 13 aprile 1995, n. 62 (Norme per lesercizio delle funzioni socio-assistenziali)
ASSISTENZA SCOLASTICA
Codice 32.1L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per lesercizio delle funzioni di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 11.381.025 (cap. 11250/99)
Codice 32.1L.R. 49/85 - art. 7 - Attribuzione ai Comuni, loro Consorzi e Comunità Montane per interventi straordinari in materia di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 1.299.926.000 (cap. 11260/99)
BENI AMBIENTALI
Codice 19.2D.P.R. 616/77, art. 82 - Beni Ambientali - Parere ai sensi dellart. 32 - Legge 47/85 s.m.i.
Codice 19.2D.P.R. 616/77, art. 82, commi 1 e 2 - Titolo II del T.U. Beni Culturali e Ambientali (D.lgs. 29.10.1999 n. 490) - Beni Ambientali - Autorizzazione dinterventi nelle zone soggette ai disposti del Titolo Il dei T.U. Beni Culturali e Ambientali
Codice 19.2Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 1613-7383/19/19.20 del 13/9/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 163 del 21/9/99 - Comune di Rorà - Istanza: Ditta Selene Production s.n.c. di Domenino Giuseppe
Codice 19.2Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 725/19/19.20 del 19/5/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 48 del 27/5/99 - Comune di Roccaforte di Mondovì - Istanza: Comune di Monastero di Vasco
Codice 19.2Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 9745/19/19.20 del 23/12/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 233 del 28/12/99 - Comune di Avigliana - Istanza: Giuliano Giuseppe
Codice 19.2Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 11559/19/19.20 del 18/11/98, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 150 del 24/11/98 - Comune di Oulx - Istanza: Comune di Oulx
BENI CULTURALI
Codice 31.3Restauro conservativo delle antiche mura della città di Asti, integrazione del lotto funzionale di lavori. Spesa di L. 180.000.000 (cap. 20400/1999)
Codice 31.3D.G.R. 122-11633/1996, D.G.R. 210-15856/1996, D.G.R. 226-21954 del 1997, determinazione 137/1998. Rettifica di Soggetto Beneficiario (Varallo - Società Conservazione Opere darte in Valsesia)
Codice 31.3Parziale rettifica dellallegato della D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994 in merito alla indicazione delloggetto e della tipologia dellintervento da eseguirsi da parte della Chiesa Cattedrale S. Maria Assunta di Novara
Codice 31.1Intervento di recupero e riconvesione funzionale del sito denominato Ex Area Paramatti da destinare a biblioteca presso il Comune di Settimo Torinese. Spesa di L. 265.000.000 (cap. 20400/99)
Codice 31.3Opera Barolo di Torino: realizzazione del programma straordinario di attività per la preparazione e lorganizzazione di iniziative di valorizzazione museale e di promozione culturale a Torino e a Roma in vista delle manifestazioni del Giubileo. Spesa di L. 100.000.000. (Cap. 11750/99)
Codice 31.3Assegnazione di contributi integrativi al Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e lAsia e alla Provincia Italiana di San Maurizio dellIstituto della Carità - Rosminiani - Sacra di San Michele. Spesa di L. 60.000.000. (Cap. 11750/99)
Codice 31.3D.G.R. n. 84-28759 del 23/11/1999. Assegnazione del contributo accantonato per lallestimento della sede museale del Comune di Vezza dAlba. Spesa di L. 25.000.000 (Cap. 20450/99)
Codice 31.3Parziale rettifica dellallegato della Determinazione della Direzione Beni Culturali n. 58 del 14.11.1997 in merito alla errata indicazione dellEnte beneficiario del contributo per i lavori da eseguirsi presso la Chiesa dei Santi Martiri di Arona (NO)
Codice 31.3D.G.R. n. 39-572 del 4/8/1995. Erogazione del contributo assegnato al comune di Torino per restauri al Mausoleo di Tamagno. Spesa di L. 14.000.000 (cap. 20466/1999)
Codice 31.3Determinazione della Direzione Regionale ai Beni Culturali n. 125 del 30/7/98 - Nomina di nuovi componenti del gruppo di lavoro per la messa a punto dei progetti e per il coordinamento delle attività previste al Forte di Exilles
Codice 31.3Liquidazione della ritenuta dacconto su acconti erogati allIst. Salesiano Bernardi Semeria e alla Soc. Coop. Basso Monferrato Astigiano. Spesa di L. 1.210.643= capitoli vari
Codice 31.3Rettifica per mero errore materiale della determinazione della Direzione Beni Culturali n. 460 del 29/11/99. Integrazione di spesa di L. 75.800= cap. 20450
Codice 31.3Approvazione dellatto di modifica al Protocollo dIntesa Rep. n. 9171 del 17.12.1997 tra Regione Piemonte e Comune di Saluzzo. Nuovo testo integrato
Codice 31.1Approvazione della convenzione con lIstituto di Studi Storici Gaetano Salvemini per ladesione al polo regionale del servizio bibliotecario nazionale e al sistema informativo regionale dei beni culturali
Codice 31.3Schema di convenzione triennale tra la Regione Piemonte e il CSA Centro Piemontese di Studi Africani, il Comune di Bistagno, il Comune di Alessandria e lAssociazione per la Tutela e la Valorizzazione dei Beni Culturali di Cortemilia per ladesione al Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali
Codice 31.3Rettifica e integrazione della determina n. 402 del 17/11/1999
Codice 31.3Rinnovo della convenzione Rep. n. 7039 del 22/11/1996 tra la Regione Piemonte e lAccademia Albertina di Belle Arti per la pubblica fruizione della Pinacoteca Albertina
Codice 31.2Parziale rettifica determinazione n. 235 del 27.7.99 per variazione beneficiario
CACCIA
Codice 13.42 ATV Momo (NO) - Autorizzazione alla permuta di terreni
COMMERCIO
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 44 - 29534L.R. 28/99 - art. 18 - c. 1 lett. a). Programma per laccesso al credito di enti locali e di piccole imprese commerciali, operanti attraverso interventi diretti alla realizzazione di progetti integrati
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 78 - 29567Programma di intervento inerente ai criteri e alle modalita per listituzione dei centri di assistenza tecnica e incentivi a favore dei medesimi
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 79 - 29568Programma di promozione commerciale per lanno 2000. L.R. n. 32/87, art. 2
D.C.R. 1 marzo 2000, n. 626 - 3799Indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica, in attuazione dellarticolo 28 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dellarticolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59)
CONVEGNI
Codice 32.4Sostegno alla realizzazione del Convegno europeo Lindustria audiovisiva alle soglie del terzo millennio realizzato da Antenna Media Torino. Spesa di L. 7.032.000 (cap. 11610/99)
CULTURA
D.C.R. 1 marzo 2000, n. 628Partecipazione della Regione Piemonte allAssociazione Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio delletà evolutiva
Codice 31.3Programma Interreg II Italia-Confederazione Elvetica. Misura 3.1 Regia Pubblica. Progetto I Leponti tra mito e realtà. Approvazione schema di convenzione
Codice 32Finanziamento della RAI, Radio televisione Italiana, per la partecipazione al circuito musicale regionale Piemonte in Musica. Anno 1999. Spesa di L. 294.840.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.3Definizione delle modalità di controllo di attuazione del progetto n. 344 La Montagne et lEau - Crues dans les Alpes Occidentales / 1957 Memoire di fango, pietre, gente. Spesa di L. 31.500.000 (capitoli 20973, 20976, 20975/99)
Codice 32.4L.R. 68/80. Assegnazione di un primo contributo a Enti ed organismi teatrali per la realizzazione di attività nella stagione 1999/2000. Spesa L. 1.211.000.000 (Cap. 11690/99)
Codice 32.3Ulteriori lavori e forniture per ladattamento a sede espositiva e di rappresentanza dellimmobile denominato Palazzo Cavour sito in Torino, Via Cavour 8. Affidamento incarichi. Spesa L. 125.405.091 (cap. 11610/99)
Codice 32Servizio di immagazzinamento e distribuzione di pubblicazioni di interesse regionale. Spesa di L. 15.700.000 (cap. 11595/99)
Codice 32.5Definizione delle modalità di controllo di attuazione del Progetto n. 259 Creazione di un Centro di Documentazione per il turismo culturale transfrontaliero tra Piemonte e Provenza, nellambito del Programma Interreg II Italia-Francia 1994/1999. Spesa complessiva L. 92.749.000, di cui L. 46.375.000 Cap. 20973/99, L. 32.462.000 Cap. 20976/99 e L. 13.912.000 Cap. 20975/99
Codice 32.4Immagazzinamento materiali di allestimento. Spesa, in parziale sanatoria, di L. 13.200.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.5Realizzazione del cofanetto contenente Campact Disc dellEnsemble Le Vija e libretto illustrativo dei testi di compartecipazione con il CREL - Centro Etnografico Linguistico di Torino. Spesa L. 22.600.000 Cap. 11650/99
Codice 32Integrazione determinazione n. 77 del 14.6.99 Spese urgenti e non preventivabili occorrenti per lo svolgimento delle attività di organizzazione mostre, convegni e spettacoli della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzioni e Spettacolo. Spesa di L. 3.250.000 (L. 2.500.000 cap. 11595/99 e L. 750.000 cap. 11610/99)
Codice 32.3Progetto Ebrei Valdesi. Realtà da riconoscere. Realizzazione depliant promozionale per le scuole. Spedizione effettuata tramite lAgenzia Defendini di Torino. Spesa di L. 10.211.600 (cap. 11610/99)
Codice 32.3L.R. 25/98. Celebrazioni per il 150° anniversario della concessione dei diritti civili e politici alle minoranze valdese ed ebraica. Spesa di L. 33.000.000 (cap. 118535/99)
Codice 32.4Affidamento incarico per la realizzazione di BIG Torino 2000. Spesa di L. 7.000.000 (cap. 10870/99)
Codice 32.3Determinazione n. 234 del 17.11.99. Parziale rettifica, per mero errore e accensione polizza assicurativa responsabilità civile mostra Palazzo Cavour. Spesa di L. 4.895.600 (cap. 11610/99)
Codice 32.3D.P.R. 616/77 art. 49 - Programma di assegnazione di contributi a favore di associazioni, enti locali e consorzi di enti locali, proponenti per lanno 1999 attività educative e culturali di educazione permanente. Spesa di L. 700.000.000 (capitolo 11270/99)
Codice 32.4Riunione del Coordinamento Nazionale delle Film Commission italiane. Spesa L. 1.250.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.4Costituzione formale della Film Commission Torino-Piemonte. Affidamento incarico. Spesa di L. 6.000.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.4Acquisto di pubblicazioni da distribuire presso Scuole, Biblioteche, Enti, Istituzioni e Associazioni piemontesi. Spesa di L. 46.025.000 (cap. 11595/99)
Codice 32.4Variazione del soggetto beneficiario della somma di L. 46.617.600 stanziata a favore del Gruppo della Rocca con D.G.R. n° 177-21906 del 6/08/1997 e Determinazioni n° 134 del 23/07/1998 e n° 145 del 29/07/1998
Codice 32.3Revoca della determinazione n. 215/32.03 dell8 novembre 1999 e pagamento dei gettoni di presenza e delle spese di trasporto ai Presidenti delle Commissioni desame nei corsi di orientamento musicale Titolo I L.R. 49/91 Anno 1999. Spesa di L. 2.005.810 (capitolo 10590/99)
Codice 32.4Iniziative promozionali allestero. Partecipazione al Festival di Cultura Italiana di Edimburgo nellambito delliniziativa Piemonte dal vivo 1999". Ulteriore spesa in sanatoria di L. 760.000 (cap. 11610/99) +
Codice 32.4L.R. 16/84. Approvazione progetti per lanno 1999 e assegnazione fondi alla Finpiemonte S.p.A. di Torino. Spesa L. 1.000.000.000 (cap. 20470/99)
Codice 32.4Realizzazione di una retrospettiva sui film prodotti e ambientati a Torino e in Piemonte. Spesa di L. 48.000.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.4Utilizzo del Teatro Regio di Torino e del Teatro Carignano per la realizzazione di manifestazioni culturali e di spettacolo. Spesa di L. 3.660.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.4Immagazzinamento materiali di allestimento dello stand regionale realizzato in occasione di Musica 2000. Spesa di L. 5.400.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.4Sostegno alla realizzazione di film lungometraggi realizzati in Piemonte nella fase di avvio della Film Commission Torino-Piemonte. Affidamento incarico. Spesa L. 12.000.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.5L.R. 26/90 e succ. modif. LR 37/97 Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza delloriginale patrimonio linguistico del Piemonte. Approvazione, a cura del Teatro Zeta di Torino, della rassegna Le lingue storiche del Piemonte nello spettacolo. Spesa L. 60.000.000 Cap. 11650/99
Codice 32.3L.R. 58/78 art. 6. Assegnazione contributi ad Enti, Associazioni e Istituti piemontesi a sostegno di attività culturali. Anno 1999. Primo elenco. Spesa L. 309.500.000 (cap. 11740/99)
Codice 32.4Sostegno alla realizzazione delliniziativa Luci dartista. Spesa di L. 80.000.000 (cap. 11725/99)
Codice 32.2L.R. 21.3.1984 n. 18 - Contributo per ristrutturazione e messa a norma dei laboratori dellistituto Carlo Ubertini di Caluso, sedi coordinate e della sede di Osasco dellIstituto Porro di Pinerolo. L. 334.200.000 (Cap. 20185/99)
Codice 32.4Integrazione alla determinazione n. 174 del 30.09.1999 relativa ai lungometraggi Controvento e Tandem
Codice 32D.G.R. 89-28764 del 23.11.99 Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-99". Assegnazione fondi al Settore Spettacolo
Codice 32.4Parziale rettifica per mero errore materiale della determinazione n. 295 del 9.12.1999
Codice 32Parziale rettifica, per mero errore materiale, della determinazione n. 285 del 30.11.1999
ECONOMIA MONTANA E FORESTAZIONE
D.C.R. 28 febbraio 2000, n. 622Recepimento del contratto integrativo di lavoro per gli operai e gli impiegati addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria
EDILIZIA SCOLASTICA
Codice 32.2L.R. 21.3.1984 N. 18 - Revoca determine n. 207 e n. 209 del 4.11.1999
ENERGIA
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 24 - 29514Approvazione di uno schema di accordo volontario-tipo quale strumento per la promozione di iniziative finalizzate al miglioramento del sistema energetico ambientale piemontese
ISTRUZIONE
Codice 32.1L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per lesercizio delle funzioni di assistenza scolastica - D.P.C.M. n. 320/99. Esercizio 1999. Importo L. 10.956.000 (Cap. 11250/99)
Codice 32.4Attività dellOsservatorio dellImmaginario per lanno scolastico 1999/2000 a cura della Compagnia Stilema s.n.c. di Torino. Spesa di L. 36.000.000 (Cap. 11610/99)
Codice 32Innovazione didattica. Attuazione di proposte di promozione culturale con valenza educativa nelle Scuole statali del Piemonte per lanno scolastico 1999-2000. Impegno di spesa L. 641.173.095 (Cap. 11610/99)
Codice 32.1L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per lesercizio delle funzioni di assistenza scolastica - D.P.C.M. n. 320/99. Esercizio 1999. Importo L. 811.900 (Cap. 11250/99)
Codice 32.1L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per lesercizio delle funzioni di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 967.500 (Cap. 11250/99)
MOSTRE
Codice 32.5Realizzazione e allestimento a Torino della mostra Argiend, la tradizione dellargento in Albania e Kossovo, in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna. Spesa L. 125.000.000 Cap. 11610/99
Codice 32.3Mostra Da Segantini a Balla un viaggio nella luce. Torino, Palazzo Cavour, 1 dicembre 1999 - 27 febbraio 2000. Affidamento incarichi per servizi e forniture non comprese nel noleggio della mostra. Spesa L. 545.627.330 (cap. 11610/99)
Codice 32.3Palazzo Cavour. Inaugurazione ufficiale della nuova sede espositiva e di rappresentanza e presentazione in anteprima alla stampa dei lavori di recupero e della mostra Da Segantini a Balla un viaggio nella luce. Spesa L. 32.000.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.3Revoca della determinazione n. 218 dell11/11/99. Organizzazione della mostra antologica del Maestro Massimo Quaglino. Affidamento incarichi di collaborazione. Spesa di L. 13.125.000 (bolli e o.f.i.) (cap. 10870/99)
Codice 32.3Mostra Da Segantini a Balla un viaggio nella luce. Stampa di ulteriori 1500 manifesti f.to 70x100 da distribuire in omaggio. Spesa L. 2.131.200 (cap. 11610/99)
Codice 32Mostra Experimenta 2000". Individuazione Comitato Scientifico e convenzione con Studio Dedalo per progetto di allestimento di Direzione Lavori. Spesa L. 101.800.000 (Cap. 10870/99)
Codice 32.3Noleggio chiavi in mano della mostra Giuseppe Tarantino - opere grafiche a tema religioso, proposta dalla Associazione Piemontese Arte. Autorizzazione alla spesa di L. 50.000.000 (cap. 11610/99)
Codice 32.3Realizzazione mostra antologica dedicata a Enrico Colombotto Rosso, 2 marzo-7 maggio 2000, Torino, Sala Bolaffi. Affidamento incarichi. Spesa di L. 241.917.120 (capp. 11610/99 e 10870/99)
Codice 32.3Realizzazione mostre La Contessa di Castiglione e il suo tempo e Omaggio a Francesco Casorati, Torino, anno 2000. Affidamento incarichi di collaborazione. Spesa di L. 34.200.000 (cap. 11870/99)
Codice 32Rettifica determinazione n. 301/32.3 del 21.12.1999, per mero errore materiale
Codice S4Acquisto manifesti e locandine per mostra Extra Moenia. Ditta Silvestrelli di Moncalieri. Spesa di L. 2.246.520 (cap. 11585/99)
Codice S4Fornitura disegni specialisti per mostre sui colibrì. Sig.ra Cristina Girard. Spesa L. 3.500.000 (cap. 20360/99)
Codice S4Allestimento mostra Wildife. Ditta Eurofiere di Rivoli Tor.. Spesa L. 19.274.640 (cap. 11585/99)
Codice S4Allestimento mostra Extra Moenia di Alba. Ditta im.form. di Leinì. Spesa L. 44.693.880 (cap. 11585/99)
Codice S4Proroga mostra Attenti al Lupo e mostra sui Colibrì. Affidamento servizi di vigilanza, biglietteria, bookshoop e assistenza visitatori. Ditta Armodian Service di Torino. Spesa L. 22.934.400 (cap. 11670/99)
Codice S4Allestimento mostra sui colibrì. Fornitura stampati. Maggiore spesa. Ditta Egizia di Torino. Spesa di L. 216.000 (cap. 11670/99)
Codice S4Servizio di manutenzione ordinaria e riparazione attrezzature materiali utilizzati per lallestimento di mostre. Ditta Cubo di Venaria Reale. Spesa di L. 36.000.000 (cap. 11580/99)
Codice S4Servizio di manutenzione ordinaria e riparazione attrezzature elettriche utilizzati per lallestimento di mostre. Ditta I.E.M. di Torino. Spesa di L. 36.000.000 (cap. 11580/99)
Codice S4Acquisto lastre metacrilato per mostra presso il Giardino Botanico Rea. Ditta Eurofiere di Rivoli Torinese. Spesa di L. 4.380.000 (cap. 11585/99)
Codice S4Fornitura impaginato di fotografie su CD per predisposizione Quaderno su Colibrì della collezione Franchetti. Affidamento alla ditta Guido Fino Photo. Spesa di L. 3.763.200 sul cap. 11670/99
Codice S4Stampa catalogo mostra Omaggio a Goethe. Ditta Ages Arti Grafiche di Torino. Spesa di L. 85.592.000 (cap. 11670/99)
Codice S4Stampa Catalogo I due volti del sapere. Ditta Ages Arti Grafiche di Torino. Integrazione spesa di L. 14.102.400 (cap. 11670/99)
MUSEI E BIBLIOTECHE
Codice 31.1Integrazione alla determinazione n. 401 del 16.11.1999. Contributi per lacquisto di materiale bibliografico a favore delle biblioteche di ente locale. Piano 1999. Ulteriore specificazione
Codice 31.1Approvazione della convenzione con la Fondazione Carlo Donat-Cattin per ladesione al polo regionale del Servizio Bibliotecario Nazionale e al Sistema Informativo Regionale dei beni culturali
Codice S4Ricerca scientifica in Madagascar. Protocollo dintesa collaborativa tra il Museo Regionale di Scienze Naturali (MRSN) e il Parco Botanico e Zoologico di Tsimbazaza (PBZT) - Antananarivo. Spesa di L. 56.300.000 (cap. 11580/99)
Codice S4Incarico di collaborazione coordinata e continuativa per la realizzazione di laboratori didattici. Spesa L. 40.000.000 (Cap. 11580/99)
Codice S4Acquisto di N. 100 armadi metallici. Ditta Fram di Beinasco (To). Spesa di L. 37.044.000 (cap. 20360/99)
Codice S4Acquisto dalla Ditta Antiquariaat Junk B.V. di Amsterdam di pubblicazioni di antiquariato e storiche. Spesa L. 34.767.665 (cap. 11580/99)
Codice S4Acquisto dalla Book and book di Torino di pubblicazioni scientifiche. Spesa di L. 1.500.000 (cap. 11580/99)
Codice S4Acquisto dallInstitut Ocèanographique di Monaco di pubblicazioni scientifiche. Spesa L. 1.500.000 (cap. 11580/99)
Codice S4Acquisto dalla ditta Apollo books di Stenstrup (Danimarca) di pubblicazioni scientifiche. Spesa di L. 2.700.000 (cap. 11580/99)
Codice S4Acquisto di n. 6 stampanti laser A4 e n. 2 stampanti laser A3/A4. Ditta DP Sistemi di Torino. Spesa L. 25.074.000 (cap. 20360/99)
Codice S4Fornitura e posa in opera di attrezzature e vetrine di sicurezza per materiale mineralogico di pregio. Ditta Interlegno di Beinasco. Spesa di L. 155.232.000 (cap. 20360/99)
Codice S4Utilizzazione sale di Torino Incontra centro congressi di Torino. Spesa di L. 697.287 (cap. 11670/99)
Codice S4Fornitura oggettistica di arredo per lAntica farmacia dellOspedale oggi sede di rappresentanza e comunicazione istituzionale del M.R.S.N. Ditta Tilde Tondino S.n.c. di Torino. Spesa di L. 5.701.200 sul cap. 20360/99
Codice S4Acquisto sistema caldo-freddo con gruppo ventilante per il laboratorio tecnico di restauro osteologico. Ditta i.e.m. di Torino. Spesa di L. 33.633.600 (cap. 20360/99)
Codice S4Acquisto attrezzature meccaniche per il laboratorio tecnico annesso allatelier di restauro osteologico. Ditta Drovetti di Torino. Spesa di L. 8.853.170 (cap. 20360/99)
Codice S4Acquisto cappa elettrica e lavello armadiato per il laboratorio tecnico di restauro osteologico. Ditta Itic di Pianezza. Spesa di L. 4.300.040 (cap. 20360/99)
Codice S4Acquisto di materiale didattico. Ditta Borgione di Venaria Reale. Spesa di L. 2.722.250 (cap. 20360/99)
Codice S4Acquisto PC portatile con accessori per la Sezione di Botanica. Ditta Interdata di Torino. Spesa di L. 5.581.000 (cap. 20360/99)
Codice S4Determinazione dirigenziale n. 227 del 26.11.1999 Acquisto di due collezioni botaniche e una entomologica di ambra. Revoca
Codice S4Acquisto della collezione specialistica di Imenotteri dei sig.ri Anna Ponti e Pier Luigi Scaramozzino. Spesa L. 88.000.000 (cap. 20360/99)
Codice S4Acquisto attrezzature informatiche. Ditta Dimensione Personal di Torino. Spesa di L. 24.013.920 (cap. 20360/99)
Codice S4Museo Regionale di Scienze Naturali. Duplicazione del CD Rom dedicato alle tavole botaniche del Curtiss Botanical Magazine. Spesa L. 8.465.500 (cap. 11670/99)
Codice S4Acquisto attrezzature video. Ditta Europhoto di Torino. Spesa di L. 55.476.624 (cap. 20360/99)
Codice S4Stampa monografia Revisione della specie orientali del genere Melanothus. Ditta Tipolito Subalpina di Rivoli Torinese. Spesa di L. 24.240.000 (cap. 11670/99)
Codice S4Determinazione dirigenziale n. 235 del 30/11/99 Masterizzazione CD-Rom per il Centro Didattico, Ditta MEE di Milano. Spesa di L. 34.080.000 (cap. 11670/99). Revoca
PARCHI E RISERVE NATURALI
D.C.R. 28 febbraio 2000, n. 620Il variante al piano darea del Parco regionale La Mandria
D.C.R. 28 febbraio 2000, n. 621L.R. 28 aprile 1980, n. 30 Piano naturalistico e di intervento della Riserva naturale speciale del Sacro Monte Varallo - Modificazioni
D.C.R. 1 marzo 2000, n. 629Istituzione dellEcomuseo dellAlta Valle Maira e dellEcomuseo del Biellese (art. 2, della legge regionale 14 marzo 1995, n. 31, modificata dalla legge regionale 17 agosto 1998, n. 23)
PERSONALE REGIONALE
D.U.P.C.R. 23 febbraio 2000, n. 42Individuazione posizioni organizzative relative alle direzioni ed alle strutture speciali del Consiglio Regionale: rettifica alla deliberazione n. 105 del 21.6.99 - Allegato n. 38 - Limitatamente alla collocazione della posizione del profilo professionale a Attività negoziale nellambito della Direzione Amministrazione e Personale (GA)
D.U.P.C.R. 29 febbraio 2000, n. 45Determinazione, modalità e numero delle unità di personale da acquisire allUfficio di comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale, funzioni e relative retribuzioni (art. 1, comma 7, L.R. 39/98) esercizio finanziario 2000 - Incarico di collaborazione alle sigg.e Licciardi Francesca e Salamone Rosaria - Sig.a Dellocchio Laura: rettifica Deliberazione Ufficio di Presidenza n. 223/99 e revoca Deliberazione Ufficio di Presidenza n. 180/99 (GA)
Codice 7.4Concorsi pubblici per esami a n. 2 posti di categoria D3 per laureati in Ingegneria eletrica o elettrotecnica e a. n. 1 posto di categoria D1 per laureati in Scienze statistiche demografiche approvati con DGR n. 17-27564 del 14 giugno 1999. Approvazione dei bandi di concorso
PROTEZIONE CIVILE
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 18 - 29508Approvazione del programma di attivit per lanno 2000 del Settore Protezione Civile. Accantonamento di L. 1.727.000.000 sul cap. 10740/2000, L. 600.000.000 sul cap. 10920/2000, L. 350.000.000 sul cap. 10970/2000 con assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale
Codice S1.5Presa datto della variazione della sede legale della Organizzazione Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Pinerolo
Codice S1.5Iscrizione al registro regionale delle organizzazioni di volontariato della organizzazione Protezione Civile di Castagnito
SANITA
D.P.G.R. 20 marzo 2000, n. 27Profilassi della influenza aviare - Revoca del Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Spigno Monferrato (AL)
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 34 - 29524Sviluppo della rete regionale ospedaliera di Allergologia ed istituzione dell Osservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche
Comunicato dellAssessore alla Sanità e AssistenzaAlbo degli animatori di formazione di pediatria di libera scelta
TURISMO
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 55 - 29428L.R. n. 4/2000 art. 5, modificata con L.R. n. 5/2000 - Approvazione piano triennale 2000/2002
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 50 - 29540Approvazione delle procedure di valutazione dei progetti predisposti ai sensi del Programma annuale degli interventi 2000" attuativo della Legge Regionale 8.7.1999 n. 18 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica"
TUTELA DEL SUOLO
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 66 - 29555L. 267/98 e s.m.i.- Recepimento programma degli interventi urgenti di difesa del suolo ed individuazione criteri per la gestione tecnico-amministrativa delle opere
URBANISTICA
D.P.G.R. 23 marzo 2000, n. 292 ° Modifica allAccordo di Programma, stipulato tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino, in data 10.09.1997, finalizzato, nellambito dei Programmi Regionali di Edilizia Residenziale Pubblica, alla realizzazione delle proposte presentate da vari operatori ai sensi della legge 05.08.1978 n. 457, legge 17.020.1992 n. 179 art. 16 e legge regionale 06.08.1996 n. 59 (Fip), riguardanti interventi di Recupero Urbanistico - Nuova Costruzione e Recupero Edilizio, nonchè delle relative opere di urbanizzazione, nella Borgata Villaretto del Comune di Torino
Parte I
ATTI DELLA REGIONE
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 20 marzo 2000, n. 27
Profilassi della influenza aviare - Revoca del Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Spigno Monferrato (AL)
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(omissis)
decreta
Art. 1 - Sono revocate le misure di protezione e di sorveglianza per influenza aviare disposte per i focolai insorti nel Comune di Spigno Monferrato.
Art. 2 - Il proprio precedente Decreto n. 16/2000 del 3/2/2000 è revocato.
p. Enzo Ghigo
Il Vice Presidente
Antonino Masaracchio
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 marzo 2000, n. 28
Accordo di programma per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso lIstituto lattiero caseario e delle tecnologie agroalimentari di Moretta (CN) dellAmministrazione Provinciale di Cuneo. (art. 27, legge 8 giugno 1990, n. 142)
Premesso che:
lart. 47 della legge regionale 63/78 prevede la possibilità di dotare le istituzioni a prevalente partecipazione pubblica per la ricerca e sperimentazione agraria applicata o per lattività dimostrativa e divulgativa di strutture ed attrezzature tecnico scientifiche occorrenti per lo svolgimento delle loro attività;
il Presidente della Giunta regionale, su istanza del Comune di Moretta, ha indetto in data 6 maggio 1998 la conferenza prevista dallart. 27, c. 3, legge 142/90 per verificare la possibilità di concordare laccordo di programma tra Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Moretta, per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso lIstituto lattiero caseario e delle tecnologie agroalimentari di Moretta. I lavori della conferenza si sono positivamente conclusi con la seduta del 10 febbraio 2000;
lavviso di avvio del procedimento è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 20 del 20.05.98 e successivamente aggiornato sul Bollettino Ufficiale nn. 41/98, 17/99 e 45/99;
la Regione Piemonte con D.G.R. n. 119-26113 del 23/11/98 ha preso atto delle caratteristiche delliniziativa, che è stata dichiarata meritevole di interesse; con D.G.R. n. 105-28664 del 15/11/99 ha approvato la partecipazione finanziaria alla realizzazione degli interventi; con D.G.R. n. 45-28306 del 04/10/99, nellambito dellIniziativa comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-1999, ha inoltre approvato, tra laltro, il finanziamento dellacquisizione e dellinstallazione di macchine ed attrezzature necessarie per il funzionamento del laboratorio;
la Provincia di Cuneo, con deliberazione della Giunta n. 646 del 23/11/99 ha approvato il progetto definitivo del laboratorio;
il Comune di Moretta, con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 38 del 25/08/98, n.19 del 06/04/99 e n. 65 del 11/10/99 ha adottato le varianti al P.r.g.c. necessarie per la realizzazione degli interventi;
in data 28 febbraio 2000 è stato stipulato laccordo di programma in oggetto;
il Consiglio comunale, con deliberazione n. 14 del 2 marzo 2000, ha ratificato ladesione del Sindaco allaccordo;
laccordo prevede variazioni del Piano regolatore generale del Comune di Moretta e deve quindi essere adottato con il presente provvedimento.
Visti:
lart. 27, legge 8 giugno 1990, n. 142, come modificato dallart. 17, commi 8 e 9, legge 15 maggio 1997, n. 127;
la D.G.R. n. 27-23223 del 24 novembre 1997, Assunzione di direttive in merito al procedimento amministrativo sugli accordi di programma. L.R. 51/97, art. 17".
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
decreta
1. E adottato laccordo di programma stipulato il 29 febbraio 2000 tra Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Moretta, per la per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso lIstituto lattiero caseario e delle tecnologie agroalimentari di Moretta. Laccordo di programma e i relativi allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
2. Con le motivazioni e nei limiti di quanto espresso nel parere della Direzione regionale Pianificazione e gestione urbanistica, sono assentite le variazioni del Piano regolatore generale del Comune di Moretta evidenziate nella documentazione urbanistica allegata allaccordo e sottoscritta dai soggetti che lo hanno stipulato.
3. La vigilanza e il controllo sullesecuzione dellaccordo e gli eventuali interventi sostitutivi sono esercitati dal Collegio di vigilanza, nei tempi e con le modalità stabilite dallaccordo stesso.
4. Il presente provvedimento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. Lefficacia della variazione al Piano regolatore generale del Comune di Moretta decorre dalla predetta pubblicazione.
Enzo Ghigo
Allegato
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO DIDATTICO E DI SPERIMENTAZIONE NEL SETTORE DELLA LAVORAZIONE DELLE CARNI PRESSO LISTITUTO LATTIERO CASEARIO E DELLE TECNOLOGIE AGROALIMENTARI DI MORETTA (CN) DELLAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CUNEO
TRA
- REGIONE PIEMONTE, con sede in Torino, Piazza Castello n. 165, in persona dellAssessore allAgricoltura, Caccia e Pesca Giovanni BODO, alluopo delegato dal Presidente della Giunta Regionale On. Enzo Ghigo
- PROVINCIA DI CUNEO, con sede in Cuneo, C.so Nizza n. 21, in persona del Presidente della Giunta Provinciale Dr. Giovanni Quaglia
- COMUNE DI MORETTA, con sede in Moretta, Piazza Umberto I, n. 1, in persona del Sindaco Ing. Mario Piovano
PREMESSO CHE
1. In data 18/06/1997 la Provincia di Cuneo ha presentato alla Regione Piemonte domanda di finanziamento per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso lIstituto Lattiero Caseario e delle Tecnologie Agroalimentari di Moretta (Cn) allegando il relativo progetto di massima e tutta la documentazione esplicativa riguardante natura e finalità delliniziativa.
Successivamente la Provincia di Cuneo, in data 25.05.1998, ha presentato un altro progetto in cui la realizzazione del fabbricato, prevista inizialmente entro larea occupata dal parco del Santuario della Beata Vergine del Pilone, è stata localizzata in un terreno di circa 6.500 mq. di superficie, già acquisito dal Comune di Moretta (con atto notarile n. 33160 - raccolta n. 13474 - registrato a Saluzzo (CN) il 04/05/1998 al n. 582), sito, al momento dellacquisizione, in zona classificata dal P.r.g.c. come Zona agricola di salvaguardia, confinante con il Parco del Santuario in cui è ubicato lIstituto Lattiero Caseario di Moretta.
2. LIstituto Lattiero Caseario e delle Tecnologie Agro-alimentari di Moretta (in avanti detto, per brevità Istituto di Moretta), operativo dallanno 1990, è il risultato della collaborazione tra Provincia di Cuneo, Regione Piemonte (Assessorati allAgricoltura e alla Formazione Professionale), Comune di Moretta e Camera di Commercio di Cuneo.
La sua attività principale è stata fino ad oggi la formazione nel settore lattiero - caseario con la realizzazione di corsi, anche post-diploma, in tecnologie lattiero casearie, oltre a realizzare annualmente brevi corsi di formazione ed aggiornamento sempre inerenti le tecnologie agroalimentari nel settore prima indicato, rivolti ad allevatori e piccoli trasformatori.
In tale campo di attività rappresenta una delle due uniche scuole in Italia a sviluppare un corso post-diploma annuale nel settore lattiero caseario.
3. Si è espansa la richiesta sia di manodopera specializzata, sia di figure professionali più elevate, da utilizzarsi a tutti i livelli della filiera carne (cioè dalla macellazione fino alla distribuzione al consumo finale).
Per soddisfare la crescente domanda di personale qualificato la Provincia di Cuneo ha manifestato lintendimento di provvedere allampliamento delle attività dellIstituto di Moretta.
In particolare, si è previsto di attivare presso lIstituto un corso di specializzazione (post-diploma) di tecnico della lavorazione delle carni.
Il raggiungimento di tale obiettivo comporta lampliamento delle strutture dellIstituto, realizzando un laboratorio dotato di tutte le attrezzature per realizzare quasi tutte le tipologie di processi di lavorazione nel settore trasformazione carni.
Tale iniziativa, per altro, non solo consente le esercitazioni pratiche di tali corsi di formazione ma consente, in generale, di avviare delle sperimentazioni per la messa a punto di nuovi prodotti (in collaborazione con le unità produttive non solo site in provincia di Cuneo, ma potenzialmente riguardanti lintero territorio regionale) nel settore medesimo.
4. Il laboratorio può quindi anche rappresentare una struttura che svolge unattività di servizio nei confronti di impianti produttivi di dimensioni tali da non permettere loro la realizzazione in proprio di piccole sperimentazioni per la messa a punto di nuovi prodotti o il miglioramento delle tecnologie esistenti.
La sperimentazione può costituire la materia di una più ampia attività dimostrativo-divulgativa (affiancata dalla formazione).
5. Il laboratorio è una struttura che consentirà quindi la creazione di un Polo di sperimentazione e di servizio nel campo della lavorazione delle carni.
Linteresse della Regione Piemonte verso questo tipo di iniziativa è dovuto al fatto che tale polo di sperimentazione e di servizi è funzionale allo sviluppo soprattutto di un Polo agroalimentare a livello regionale nel quale, accanto al tradizionale settore lattiero-caseario, sta assumendo sempre più rilievo anche il settore di lavorazione e trasformazione delle carni.
Per tale motivo può rappresentare un notevole elemento di sviluppo per la filiera.
6. Liniziativa risulta coerente anche con la legislazione di settore e in particolare con:
- la L.R. 12.10.1978, n. 63.
Tale legge, allart. 47, prevede infatti la possibilità di dotare, tra laltro, Istituzioni a prevalente partecipazione pubblica per la ricerca e sperimentazione agraria applicata o per lattività dimostrativa e divulgativa di strutture ed attrezzature tecnico scientifiche occorrenti per lo svolgimento delle loro attività.
In proposito, si precisa che lIstituto di Moretta ha collaborato, quale Istituzione tecnico-scientifica, a progetti di ricerca agraria applicata anche con partner stranieri, nonché con lUniversità degli Studi di Torino per il progetto regionale caratterizzazione della Toma Piemontese (altro prodotto tipico che ha ottenuto la D.O.P.).
- la L.R. 13.04.1995, n. 63.
Esiste un interesse nei confronti delle iniziative formative dellIstituto svolte non solo a livello regionale ma anche a livello extraregionale.
Risulta infatti che ai corsi dellIstituto partecipano anche allievi provenienti da altre Regioni dItalia (specialmente del Centro-Sud), fatto che sembra destinato a consolidarsi con lampliamento della attività nel senso illustrato.
E realistica la prospettiva che le iniziative pilota dellIstituto abbiano un effetto trainante nei confronti di altri organismi (arricchendo perciò il panorama dei soggetti in grado di attuare la politica regionale della formazione professionale, in coerenza con il principio di pluralismo previsto dallart. 12 della legge medesima).
In particolare lIstituto di Moretta potrà costituire, nellambito della programmazione regionale, un polo di eccellenza, in relazione soprattutto alla proposizione di attività di tipo innovativo.
7. La realizzazione del laboratorio interessa più Enti pubblici, ognuno con propri interessi e ruoli:
- la Regione Piemonte, che è coinvolta sotto i seguenti aspetti:
- del ruolo di programmazione e di orientamento che esplica per lo sviluppo, tra laltro, in campo agricolo ed agroindustriale.
- del ruolo e delle competenze che riveste nei campi della Pianificazione urbanistica e della Pianificazione territoriale;
- della programmazione delle attività di formazione professionale, di livello anche superiore;
- del sostegno finanziario alliniziativa;
- la Provincia di Cuneo, che cura la progettazione, la realizzazione ed il parziale finanziamento dellopera;
- il Comune di Moretta, che mette a disposizione il terreno per costruire il fabbricato attraverso la stipula, dopo lapprovazione del presente Accordo di Programma, di un atto per la cessione alla Provincia di Cuneo del Diritto di superficie e si impegna a realizzare serie di servizi (opere di urbanizzazione, parcheggio) per consentire al laboratorio il proprio funzionamento.
8. Nei mesi di gennaio e aprile 1998 si sono svolti incontri preliminari fra i rappresentanti degli Enti coinvolti (Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Moretta) per stabilire il progetto di intervento di massima e constatare la possibilità di giungere alla stipula di un accordo di programma fra gli Enti stessi.
Al fine di conferire agli interventi di competenza dei vari Enti la necessaria organicità (tenuto conto della molteplicità degli interessi e delle esigenze da questi espressi) la Regione Piemonte, su istanza del Comune di Moretta (nota n. 2209 del 25.03.1998), in data 6 maggio 1998, ha indetto (lettera Prot. n. 9525/S1.1. del 21.4.1998, a firma del Presidente della Giunta Regionale On. Ghigo), la Conferenza dei Servizi prevista dallart. 27, comma 3° della legge n. 142/90, per verificare la possibilità di concordare lAccordo di programma tra Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Moretta per la realizzazione, presso lIstituto stesso, del laboratorio di cui trattasi.
Gli esiti di questa prima Conferenza, a cui per la Regione Piemonte hanno partecipato, tra laltro, rappresentanti degli Assessorati regionali interessati (Agricoltura, Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Formazione Professionale) sono stati positivi, nel senso che tutti hanno riconosciuto lopportunità e la possibilità di potere fare ricorso allo strumento dellAccordo di programma per raggiungere lobiettivo prefissato (vedi Verbale n. 1, allegato n. 1).
Si è pertanto provveduto ad avviare ufficialmente il procedimento relativo allAccordo di Programma per la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso lIstituto di Moretta (Cn) dellAmministrazione Provinciale di Cuneo.
Il relativo avviso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) n. 20 del 20.05.1998.
Il termine per la conclusione del Procedimento, inizialmente previsto al 6.10.1998, è stato successivamente modificato mediante pubblicazione degli avvisi riguardanti le relative proroghe sui seguenti numeri del B.U.R.:
- n. 41 del 14.10.1998
- n. 17 del 28.04.1999
- n. 45 del 10.11.1999
Il termine previsto dallultima proroga è pari a 180 giorni a partire dal 06.11.1999.
9. Con D.G.R. n. 119-26113 del 23.11.1998, si è preso atto delle caratteristiche socio - economiche generali delliniziativa e degli aspetti principali a cui sono interessati gli Enti pubblici precedentemente specificati.
Inoltre, liniziativa è stata dichiarata meritevole di interesse per la Regione Piemonte e si è preso atto della necessità di garantire la conformità dellintervento al Piano Regolatore Generale Comunale (P.r.g.c.) ed al Programma Territoriale Operativo - P.T.O - Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del Po, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 981-4186 del 08.03.1995 (in avanti detto, per brevità, P.T.O.).
Si è previsto di rimandare la definizione delle modalità di partecipazione finanziaria da parte della Regione Piemonte alla realizzazione delliniziativa (compatibilmente con le disponibilità finanziarie del Bilancio regionale per lanno 1999 e per gli anni seguenti), ad un successivo provvedimento anche in relazione con la concreta definizione delle caratteristiche salienti del progetto.
10. La Provincia di Cuneo ha espletato gli adempimenti richiesti in sede di Conferenza dei Servizi nella citata riunione del 06.05.1998.
Con nota n. 3687/5.4.6/1 del 25/10/99, ha infatti presentato (vedi allegato n. 7) una relazione circa la realizzazione delle opere previste riguardante, tra laltro, le modalità con cui sarà realizzato il fabbricato, in modo da armonizzare le caratteristiche del medesimo con le esigenze contenute nel citato P.T.O..
Con successiva nota n. 40668/2.11.83 del 26.11.1999 la stessa Provincia di Cuneo ha inviato alla Regione Piemonte il progetto definitivo relativo alla struttura del laboratorio, approvato con deliberazione della Giunta Provinciale di Cuneo n. 646 del 23.11.1999 (vedi allegato n. 8).
Il Progetto preliminare è stato in precedenza approvato da parte del Consiglio provinciale con D.C.P. n. 109/6 del 15/11/1999.
11. Larea adiacente al Santuario della Beata Vergine del Pilone, sulla quale si prevede di insediare il laboratorio, è compresa nella zona agricola A1 (zona senza sostanziali limitazioni alluso agricolo) del P.T.O..
Il P.T.O., nella zona A1, prevede la possibilità di realizzare esclusivamente servizi dinteresse locale.
Per garantire la conformità agli strumenti di pianificazione e urbanistici vigenti, il Comune di Moretta ha ritenuto opportuno, anche a seguito di numerosi incontri tecnici che hanno consentito di approfondire le problematiche, di operare per fasi successive e di predisporre uno specifico studio, facendo riferimento a quanto previsto dallart. 1.1, comma 5, delle Norme generali del P.T.O..
12. Il Comune di Moretta, con deliberazione del Consiglio comunale n. 38 del 25.08.1998, ha quindi adottato una variante al P.r.g.c. (variante n. 6), approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 16-26884 del 22.03.1999, con la quale veniva individuata in adiacenza al Santuario una zona per attrezzature di interesse collettivo.
Il Comune di Moretta, con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 06.04.1999, ha adottato il progetto definitivo della variante strutturale al P.r.g.c. (variante n. 7), trasmessa alla Regione Piemonte per lapprovazione con lettera prot. 3884 del 17.05.1999. In tale variante è stata confermata la zona per attrezzature dinteresse collettivo individuata con la variante n. 6.
Il Comune di Moretta, con deliberazione del Consiglio comunale n. 65 del 11.10.1999, ha adottato una variante in itinere alla variante n. 7 che, sulla base di uno specifico studio in conformità a quanto previsto dallart. 1.1, comma 5, delle Norme generali del P.T.O., propone una soluzione progettuale parzialmente diversa da quella prevista dal P.T.O. stesso, prevedendo una integrazione dellart. 43 delle norme tecniche dattuazione del P.r.g.c., con laggiunta di un punto 6 contenente norme specifiche per attrezzature collettive di interesse non esclusivamente locale nella zona attigua al parco del Santuario, definendo tipologie, materiali e parametri urbanistico-edilizi nel rispetto del contesto paesistico-ambientale (vedi allegato n. 4).
13. La Direzione regionale Pianificazione e gestione urbanistica, con parere prot. 1605/19.07 in data 04.02.2000 (vedi allegato n. 5), ha ritenuto che la modifica proposta dal Comune di Moretta rientrasse tra quelle ammissibili ai sensi dellart. 1.1, comma 5, delle Norme generali del P.T.O. ed ha ritenuto di non dover esprimere alcuna osservazione per quanto riguarda gli aspetti urbanistici contenuti nella variante in itinere.
14. Per consentire la realizzazione del laboratorio si ritiene che, nellinteresse pubblico, i contenuti della citata variante in itinere possano essere anticipati con la stipula del presente accordo.
15. La Provincia di Cuneo, con la precedentemente citata nota n. 3687/5.4.6/1 del 25/10/99, ha anche quantificato, in fase di preventivo, la spesa complessiva per la realizzazione dellopera (pari a £.1.455.420.000) relativamente alla quale si chiede la partecipazione finanziaria da parte della Regione Piemonte (pari a £. 800.000.000).
16. Al finanziamento dellopera concorre anche lUnione Europea ai sensi della Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-1999 - Decisione C(96) 716 del 3.04.1996, V^ fase.
Infatti mediante D.G.R. n. 45-28306 del 4.10.1999 la Regione Piemonte ha approvato, tra laltro, il finanziamento pubblico del progetto n. 338 avente per titolo Realizzazione di un laboratorio didattico per gli agricoltori/trasformatori delle filiere sezionamento carne e salumeria per un importo complessivo di finanziamento pubblico a carico dei fondi stanziati per il programma (di parte comunitaria, statale, regionale) pari a L. 255.420.000 rispetto ad una spesa ammessa complessiva di L. 464.400.000.
Il progetto riguarda lacquisizione e linstallazione delle macchine ed attrezzature necessarie per il funzionamento del laboratorio.
Con determinazione dirigenziale n. 294 del 03.11.1999, la Direzione regionale 12 Sviluppo dellAgricoltura - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo ha provveduto ad impegnare la somma complessiva pari a L. 255.420.000 in favore della Provincia di Cuneo.
17. La Provincia di Cuneo interviene, nella realizzazione del laboratorio, con un finanziamento complessivo di L. 400.000.000, così articolato:
- L. 208.980.000 quale cofinanziamento del progetto Interreg citato (acquisizione ed installazione macchine ed attrezzature) in qualità di beneficiario capofila di parte italiana (L. 464.400.000 totale progetto - L. 255.420.000 finanziamento pubblico = L. 208.980.000).
- L. 191.020.000 quale cofinanziamento per la realizzazione della struttura del laboratorio e delle opere collaterali.
18. La Giunta Regionale ha approvato, con la deliberazione n. 105-28664 del 15.11.1999, la partecipazione finanziaria della Regione Piemonte per la realizzazione del laboratorio, concedendo un contributo in conto capitale fino a L. 800.000.000 in favore della Provincia di Cuneo.
Con determinazione dirigenziale n. 325 del 19.11.1999, la Direzione regionale 12 Sviluppo dellAgricoltura - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo ha provveduto ad impegnare una somma pari a L. 500.000.000 quale prima tranche del finanziamento complessivo di L. 800.000.000.
Per i rimanenti L. 300.000.000 la Giunta regionale, con la stessa deliberazione n. 105-28664 del 26.11.1999, ha provveduto ad effettuare una prenotazione di impegno sul bilancio regionale pluriennale, previsto per lanno 2000.
Con successiva determinazione dirigenziale, nel corso dellanno 2000, si provvederà ad effettuare limpegno, in favore della Provincia di Cuneo, dei rimanenti L. 300.000.000.
19. Al fine di aggiornare la situazione inerente il procedimento amministrativo relativo alla stipula dellAccordo di programma è stata riconvocata la Conferenza dei Servizi in data 22.12.1999 a Torino, presso lAssessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte.
In tale occasione si è preso atto che gli Enti interessati hanno espletato gli adempimenti in precedenza concordati e che si sono verificate le condizioni per pervenire alla stipula dellaccordo di programma (vedi verbale n. 2, allegato n. 2) dando mandato al responsabile del procedimento di predisporre il testo completo e definitivo dellAccordo da sottoporre a verifica e da approvare in una successiva riunione in Conferenza dei Servizi.
20. In data 10.02.2000 è stata riconvocata, presso lAssessorato Regionale Agricoltura Caccia e Pesca, a Torino, la Conferenza dei Servizi che ha espresso il proprio consenso sui contenuti del testo definitivo dellAccordo (vedi verbale n. 3, allegato n. 3) dando mandato di fornirne comunicazione alla Giunta Regionale (vedi allegato n. 12)
Tutto ciò premesso, le parti, così come sopra individuate e rappresentate, ai sensi della L. 8.6.1990, n. 142, art. 27, come modificato ed integrato dalla L. 15.05.1997, n. 127, art. 17,
stipulano
il seguente ACCORDO DI PROGRAMMA RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO DIDATTICO E DI SPERIMENTAZIONE NEL SETTORE DELLA LAVORAZIONE DELLE CARNI PRESSO LISTITUTO LATTIERO CASEARIO E DELLE TECNOLOGIE AGROALIMENTARI DI MORETTA (CN)
ART. 1
Oggetto
Il progetto riguarda la realizzazione di un laboratorio didattico e di sperimentazione nel settore della lavorazione delle carni presso lIstituto Lattiero Caseario e delle Tecnologie agroalimentari di Moretta (Cn), in grado di garantire lo svolgimento di:
- esercitazioni pratiche da parte di allievi partecipanti a corsi di formazione, sulla filiera trasformazione carni a valle della macellazione;
- stage di formazione per personale occupato nel settore carni, inclusi corsi di aggiornamento sulle normative sanitarie, autocontrollo, ecc.;
- attività di ricerca e sviluppo su partite di prodotto limitate da parte di imprese piemontesi del settore carni;
- attività di sviluppo e consolidamento di prodotti a base di carne di produzione regionale.
ART. 2
Progetti degli interventi
Il progetto definitivo, approvato dalla Giunta Provinciale di Cuneo, prevede la realizzazione del fabbricato del laboratorio e linstallazione dei relativi macchinari ed attrezzature, nonché opere collaterali quali:
- la prosecuzione del percorso interno al parco del Santuario per collegare questultimo al laboratorio attraverso un passaggio da aprirsi nel muro di recinzione;
- accessi carrai alledificio del laboratorio di lavorazione delle carni;
- parcheggi interni disposti in modo opportuno e schermati alla vista da una opportuna disposizione del verde di raccordo;
- sistemazione dellarea mediante una opportuna disposizione del verde di raccordo con essenze arboree ed arbustive tipiche locali.
La realizzazione completa delliniziativa prevede anche i seguenti interventi di urbanizzazione primaria a cura del Comune di Moretta:
- Viabilità comunale daccesso allarea su cui sorgerà il laboratorio
- Parcheggio a servizio del laboratorio
- Rete di fognatura per la raccolta delle acque meteoriche provenienti dal parcheggio e dallarea del laboratorio.
- Rete di illuminazione pubblica.
- Rete di acquedotto a servizio dellarea su cui sorgerà il laboratorio.
- Allacciamento del laboratorio alla fognatura nera comunale, già esistente nellarea.
- Allacciamento alla rete del gas metano.
ART: 3
Acquisizione dellarea da parte della provincia
La struttura del Laboratorio oggetto del presente Accordo di programma sarà realizzata dalla Provincia di Cuneo sul terreno, attiguo al Santuario della Beata Vergine del Pilone, di proprietà del Comune di Moretta
A tal proposito il Comune di Moretta mette a disposizione il terreno per realizzare il fabbricato attraverso la stipula, dopo lapprovazione del presente Accordo di Programma, di un atto per la cessione alla Provincia di Cuneo del Diritto di superficie sullarea da destinare alla costruzione del laboratorio.
Per la cessione del diritto di superficie è stato concordato tra la Provincia di Cuneo ed il Comune di Moretta apposito schema di atto avente per titolo Contratto di costituzione del diritto di superficie a favore della Provincia di Cuneo su immobile di proprietà del Comune di Moretta ed in appresso denominato Contratto (vedi allegato n. 9) approvato, rispettivamente, dalla Giunta Comunale con D.G.C. n. 2 del 22.01.2000 e dalla Giunta Provinciale con D.G.P. n. 54 del 01.02.2000.
Art. 4
Variazioni urbanistiche
Con ladozione del presente accordo con Decreto del Presidente della Giunta regionale saranno assentite le variazioni del Piano regolatore generale del Comune di Moretta evidenziate nella documentazione urbanistica allegata e sottoscritta dai soggetti che lo stipulano (vedi allegato n. 4).
Art. 5
Pareri
I seguenti pareri, relativi agli interventi previsti dal presente accordo, e le prescrizioni o raccomandazioni in essi contenute dovranno essere rispettati in ogni loro parte:
- parere della Direzione regionale Pianificazione e gestione urbanistica prot. 1605/19.7 del 4.02.2000 (vedi allegato n. 5);
- parere preventivo di compatibilità per la realizzazione delle opere in progetto rilasciato dallAzienda Sanitaria Locale n. 17 Saluzzo-Savigliano-Fossano, Dipartimento di Prevenzione - Servizio Igiene e Sanità Pubblica (vedi allegato n. 6).
Tale parere ingloba anche quello rilasciato dallAgenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente per quanto di competenza in materia ambientale.
Art. 6
Piano finanziario e cronoprogramma
1. Piano finanziario.
Le spese complessive previste dalla Provincia di Cuneo per la realizzazione del laboratorio sono pari a L. 1.455.420.000 al cui finanziamento partecipano la Regione Piemonte e la Provincia di Cuneo.
Gli interventi complessivamente approvati dal Comune di Moretta (in cui consistono gli impegni del Comune stesso in relazione allAccordo di Programma per la realizzazione del laboratorio) comportano spese previste per ulteriori L. 135.867.936, a totale carico del Comune.
1.1. Limpegno finanziario della Regione Piemonte è così articolato:
1.1.1 Contributo ai sensi del combinato disposto della L.r. 12.10.1978 n. 63, art. 47, 3^ comma e della L.r. n. 4 del 26.03.1999:
- pari a L. 800.000.000 (circa 55% della spesa complessiva prevista).
Al fine di far fronte alla spesa di importo corrispondente al contributo:
1.1.1.1 Si è impegnata, in favore della Provincia di Cuneo, la somma di L. 500.000.000 mediante Determinazione dirigenziale n. 325/12.04 del 19.11.1999 sullo stanziamento del cap. n. 21420 del bilancio regionale 1999.
1.1.1.2 Mediante Determinazione dirigenziale, non appena sarà approvata la legge regionale che renderà gestibili in modo completo gli stanziamenti dei capitoli del bilancio regionale di previsione per lanno 2000, si provvederà allimpegno della restante quota di L. 300.000.000 (la cui prenotazione sullo stanziamento del cap. n. 21420 del bilancio regionale pluriennale per lanno 2000 è già stata effettuata mediante D.G.R. n. 105-28664 del 15.11.1999).
Circa la materiale erogazione delle somme, si prevede lerogazione degli anticipi solo successivamente allinizio dei lavori ed in ragione del loro stato di avanzamento, con le seguenti modalità:
- fino al 40% del contributo assegnato, pari al 22% della spesa complessiva prevista di L. 1.455.420.000, allatto della comunicazione di inizio lavori, da parte della Provincia di Cuneo, alla Direzione regionale n. 12 Sviluppo dellAgricoltura - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo (in appresso denominata , per brevità, Direzione regionale competente);
- fino all80% del contributo assegnato, pari al 44% della spesa complessiva prevista, decurtato dellanticipo di cui al punto precedente, ad avvenuta dimostrazione da parte della Provincia di Cuneo, di aver sostenuto spese non inferiori al 16,5% della spesa complessiva prevista mediante idonea certificazione;
- fino al 100% del contributo effettivamente maturato, pari al 55% della spesa complessiva accertata, al netto degli anticipi di cui ai punti precedenti, sulla base della rendicontazione analitica da parte della Provincia di Cuneo mediante idonea certificazione comprovante lavvenuta realizzazione delle opere ed il funzionamento del laboratorio in misura sufficiente a garantire le finalità della realizzazione stessa.
1.1.2. Contributo pubblico a carico dei fondi stanziati per il programma (di parte comunitaria, statale, regionale), ai sensi della Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-1999 - Decisione C(96) 716 del 3.04.1996, V^ fase, per lattuazione del progetto della Provincia di Cuneo avente per titolo Realizzazione di un laboratorio didattico per gli agricoltori/trasformatori delle filiere sezionamento carne e salumeria:
- pari a L. 255.420.000
Al fine di far fronte alla spesa di importo corrispondente al contributo:
1.1.2.1. Si è impegnata, in favore della Provincia di Cuneo, la somma di L. 255.420.000 mediante Determinazione dirigenziale n. 294/12.04 del 03.11.1999 sugli stanziamenti dei seguenti capitoli del bilancio regionale 1999:
L. 139.320.000 cap. 20978/99
L. 81.270.000 cap. 20976/99
L. 34.830.000 cap. 20975/99
Circa la materiale erogazione delle somme al beneficiario, si prevede lerogazione degli anticipi solo successivamente allinizio dei lavori ed in ragione del loro stato di avanzamento, con le seguenti modalità:
- per il 40% del contributo assegnato, ad avvenuta comunicazione dellavvenuto inizio dellattuazione del progetto, da parte del beneficiario Provincia di Cuneo alla Direzione regionale competente;
- per l80% del contributo assegnato - decurtato dellanticipo di cui al punto precedente - ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di avere sostenuto spese non inferiori al 30% del totale programmato di parte italiana, previa verifica contabile della Direzione regionale competente, responsabile del controllo del progetto;
- per il 100% del contributo effettivamente maturato in relazione alla spesa finale sostenuta dal beneficiario - al netto degli anticipi di cui sopra - ad avvenuta rendicontazione finale della spesa e previa attestazione della Direzione regionale competente in ordine alla congruità tecnica e finanziaria dellintervento effettuato rispetto alle indicazioni progettuali.
Per qualsiasi altra prescrizione riguardante la realizzazione del progetto si rimanda alla determinazione dirigenziale n. 294/12.04 del 3.11.1999.
1.2. Limpegno finanziario della Provincia è così articolato:
1.2.1. Finanziamento di L. 191.020.000 per la realizzazione delle strutture del Laboratorio e delle opere collaterali. Trattasi della quota a carico della Provincia di Cuneo che va ad aggiungersi al finanziamento regionale di L. 800.000.000 sopra indicato.
E in corso il procedimento per laccensione di un mutuo, di pari importo, presso la Cassa Depositi e Prestiti di Roma.
1.2.2 Finanziamento di L. 208.980.000 per assicurare la quota di finanziamento, di competenza della Provincia di Cuneo, nellambito del Programma Interreg II, V° fase, per dotare il laboratorio di idonei impianti ed attrezzature.
A questo impegno finanziario si è già fatto fronte attraverso laccensione di un mutuo di pari importo presso la Cassa Depositi e Prestiti di Roma (posizione n. 436010800).
1.3. Limpegno finanziario del Comune di Moretta è così articolato:
1.3.1. Lit. 36.753.186 per lacquisto dellarea su cui sorgerà il laboratorio delle carni.
(atto notarile n. 33160 - raccolta n. 13474 - registrato a Saluzzo (CN) il 04/05/1998 al n. 582)
1.3.2. Lit. 80.825.000 per lacquisizione dellarea da destinare a parcheggio, per la realizzazione del parcheggio, nonché delle canalizzazioni per la raccolta delle acque meteoriche e dellimpianto di illuminazione pubblica.
(Impegno n. 585 sullintervento 2.801.01 bilancio 1999).
1.3.3. Lit. 12.289.750 per la realizzazione di fognature nere e acquedotto.
(Impegno n. 584 sullintervento 2.904.01 bilancio 1999).
1.3.4. Lit. 6.000.000 integrazione impegno per lacquisizione dellarea da destinare a parcheggio e spese notarili per la stipula dellatto di acquisto.
(Impegno 659 sullintervento 2.801.01 bilancio 1999).
2. CRONOPROGRAMMA
Il Cronoprogramma degli interventi a carico della Provincia di Cuneo e del Comune di Moretta sono contenuti, rispettivamente, negli allegati n. 10 e n. 11 al presente Accordo e definiscono il programma dei lavori, le fasi di esecuzione degli interventi e i termini di attuazione delle singole unità di intervento.
Relativamente al Cronoprogramma riguardante gli interventi a carico della Provincia di Cuneo la tempistica ivi prevista decorre dalla consegna dei lavori allimpresa aggiudicataria dellappalto.
Tale consegna dei lavori avverrà entro 150 giorni a partire dalla pubblicazione del presente Accordo di programma sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Art. 7
Adempimenti degli enti coinvolti
per la realizzazione del progetto
In relazione alle iniziative progettate e descritte allart. 2 Progetti degli interventi del presente accordo gli Enti si impegnano rispettivamente ad espletare i seguenti adempimenti:
a) Regione Piemonte
- intervento finanziario.
b) Provincia di Cuneo
- progettazione;
- funzioni di stazione appaltante per quanto riguarda le opere previste nel progetto approvato dalla Provincia di Cuneo;
- finanziamento dellopera per la quota di competenza.
- Inoltre:
- trasmetterà alla Regione tutta la documentazione ritenuta da questultima necessaria per procedere allerogazione dei finanziamenti (documentazione relativa sia allavanzamento lavori, sia relativamente allo stato finale dei medesimi, sia al fine di effettuare il monitoraggio della realizzazione del progetto).
- fornirà alla Regione Piemonte tutta la collaborazione ed il supporto logistico necessari qualora questultima ritenga opportuno realizzare iniziative di carattere formativo, dimostrativo e divulgativo di interesse per la Regione stessa e per le quali possa ritenere utile avvalersi delle strutture e degli impianti di cui trattasi.
- porrà in adeguato rilievo, attraverso tutti i mezzi di informazione disponibili, che liniziativa è realizzata con il contributo della Regione Piemonte.
c) Comune di Moretta
- messa a disposizione del terreno mediante la concessione del diritto di superficie sullarea interessata alla Provincia di Cuneo;
- concessione edilizia;
- realizzazione di opere di urbanizzazione primaria (viabilità, parcheggi, fognatura bianca e nera, illuminazione, allacciamento allacquedotto, alla rete distributiva del gas metano).
Art. 8
Gestione del laboratorio per la lavorazione delle carni
A seguito della realizzazione dellopera e della sua entrata in funzione, la Provincia di Cuneo si impegna a:
- provvedere alla gestione dellattività formativa ed alle spese ordinarie di riscaldamento dei locali, di produzione dei fluidi caldi e freddi occorrenti per i laboratori, di consumo di energia elettrica, di pulizia dei locali e delle aree esterne scoperte.
- curerà inoltre la manutenzione ordinaria e straordinaria del fabbricato.
Il Comune di Moretta, a sua volta, si impegna a sostenere le spese relative allerogazione dei seguenti servizi:
- smaltimento rifiuti solidi assimilabili agli urbani;
- erogazione dellacqua potabile;
- fognatura bianca e nera (raccolta e depurazione acque reflue).
Art. 9
Destinazione successiva dei beni, mobili ed immobili
La concessione del diritto di superficie alla Provincia di Cuneo è perpetua e gratuita ed è regolata dal Contratto di cui si è parlato allart. 3.
Art. 10
Vigilanza e poteri sostitutivi
La vigilanza sullesecuzione del presente accordo e gli eventuali interventi sostitutivi sono esercitati da un Collegio di vigilanza costituito da rappresentanti dei soggetti che stipulano il presente accordo.
Il Collegio è composto dal:
- Presidente della Giunta della Regione Piemonte (o suo delegato) in qualità di Presidente del Collegio stesso.
- Presidente della Giunta della Provincia di Cuneo (o suo delegato).
- Sindaco di Moretta (o suo delegato).
Il Collegio può in ogni caso acquisire documenti e informazioni presso i soggetti stipulanti; può convocarne i rappresentanti, può disporre ispezioni e accertamenti, anche peritali; tenta la composizione delle controversie sullinterpretazione e attuazione del presente accordo; relaziona agli enti partecipanti sullo stato di avanzamento.
Art. 11
Modifiche
Il presente accordo può essere modificato con il consenso unanime dei soggetti che lo stipulano, con le stesse procedure previste per la sua promozione, definizione, formazione, stipula ed approvazione.
Eventuali modifiche non essenziali del presente accordo sono proposte dai soggetti stipulanti e saranno valutate dal Collegio di vigilanza.
Art. 12
Controversie
Per quanto non in contrasto con le disposizioni vigenti, le controversie derivanti dallapplicazione ed esecuzione del presente accordo che non siano risolte dal Collegio di vigilanza sono devolute alla cognizione di un collegio arbitrale nominato di comune accordo o, in difetto, da parte del Presidente del Tribunale di Torino su istanza della parte più diligente. Larbitrato è rituale ed è disciplinato dagli art. 806 e ss. c.p.c..
Art. 13
Vincolatività dellaccordo
I soggetti che stipulano il presente accordo hanno lobbligo di rispettarlo in ogni sua parte e non possono compiere validamente atti successivi che violino ed ostacolino laccordo o che contrastino con esso.
I soggetti che stipulano il presente accordo sono tenuti a compiere gli atti applicativi e attuativi dellaccordo stesso, stante lefficacia contrattuale del medesimo.
La delimitazione delle aree oggetto di variazione del P.r.g.c., evidenziate negli allegati, costituisce riferimento giuridico per gli adempimenti, le modalità operative e gli obblighi contenuti nel presente accordo.
Art. 14
Adozione, ratifica, pubblicazione, durata
Il presente accordo è adottato con Decreto del Presidente della Giunta regionale.
Ladesione del Sindaco del Comune di Moretta è ratificata dal Consiglio comunale entro trenta giorni dalla stipula del presente accordo, a pena di decadenza.
Il presente accordo e il Decreto del Presidente della Giunta regionale sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
La durata del presente accordo è stabilita in anni cinque dalla predetta pubblicazione.
Art. 15
Elenco degli allegati
I seguenti allegati costituiscono parte integrante del presente accordo:
Allegato n. 1: Verbale n. 1 Conferenza dei Servizi del 06.05.1998;
Allegato n. 2: Verbale n. 2 Conferenza dei Servizi del 22.12.1999;
Allegato n. 3: Verbale n. 3 Conferenza dei Servizi del 10.02.2000;
Allegato n. 4: Variante in itinere alla Variante Urbanistica al Piano Regolatore Generale del Comune di Moretta, n. 7;
Allegato n. 5: Parere della Direzione regionale Pianificazione e gestione urbanistica (prot. n. 1605/19.7 del 4.02.2000);
Allegato n. 6: Parere preventivo di compatibilità per la realizzazione delle opere in progetto rilasciato dallAzienda Sanitaria Locale n. 17 Saluzzo-Savigliano-Fossano, Dipartimento di Prevenzione - Servizio Igiene e Sanità Pubblica unitamente al parere rilasciato dallAgenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente per quanto di competenza in materia ambientale;
Allegato n. 7: Relazione della Provincia di Cuneo illustrante liniziativa oggetto dellAccordo di programma (prot. n. 36877/5.4.6/1 del 25/10/1999);
Allegato n. 8: Progetto definitivo approvato dalla Provincia di Cuneo inerente la struttura del laboratorio e sistemazione dellarea esterna (prot. n. 49668/2.11.83 del 26/11/1999);
Allegato n. 9: Schema di Contratto di costituzione del diritto di superficie a favore della Provincia di Cuneo su immobile di proprietà del Comune di Moretta;
Allegato n. 10: Cronoprogramma degli interventi a carico della Provincia di Cuneo;
Allegato n. 11: Cronoprogramma degli interventi a carico del Comune di Moretta;
Allegato n. 12: Comunicazione alla Giunta Regionale del testo dellAccordo di programma concordato ed approvato in sede di Conferenza dei Servizi del 10.02.2000 (prot. n. 1341/12.04 del 11.02.2000).
Letto, approvato e sottoscritto.
Torino, lì .............................
LASSESSORE REGIONALE ALLAGRICOLTURA CACCIA E PESCA
(Giovanni BODO)
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI CUNEO
(Giovanni QUAGLIA)
IL SINDACO DI MORETTA
(Mario PIOVANO)
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 marzo 2000, n. 29
2 ° Modifica allAccordo di Programma, stipulato tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino, in data 10.09.1997, finalizzato, nellambito dei Programmi Regionali di Edilizia Residenziale Pubblica, alla realizzazione delle proposte presentate da vari operatori ai sensi della legge 05.08.1978 n. 457, legge 17.020.1992 n. 179 art. 16 e legge regionale 06.08.1996 n. 59 (Fip), riguardanti interventi di Recupero Urbanistico - Nuova Costruzione e Recupero Edilizio, nonché delle relative opere di urbanizzazione, nella Borgata Villaretto del Comune di Torino
Premesso che:
In data 10.09.1997, tra il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte e il rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino, è stato stipulato lAccordo di Programma di cui alloggetto, successivamente adottato dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n. 3325 in data 11.09.1997 e pubblicato sul BUR n. 35 del 12.11.1997.
In data 04.05.1998, tra il rappresentante delegato dal Presidente della Giunta Regionale e il rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino, è stata stipulata la I° modifica allAccordo di Programma, successivamente adottata dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n. 27 del 04.05.1998, e pubblicato sul BUR n. 19 del 13.05.1998.
In data 10.09.1998, il Collegio di Vigilanza ha determinato la sospensione dei termini di alcuni adempimenti previsti dallAccordo di programma, con efficacia immediata dal 10.09.1998, fino alla conclusione della procedura amministrativa per la stesura della 2° Modifica dellAccordo di Programma, sospensione successivamente adottata dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n 68 del 06.11.1998, e pubblicato sul BUR n..45 dell11.11.1998.
Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha convocato in data 22.12.1998, presso la sala della Giunta Regionale del Piemonte, la Conferenza di Servizi, ai sensi del 3° comma dellart. 27 della legge 142 / 90, per verificare la possibilità, da parte dei soggetti firmatari dellaccordo originario, di addivenire alla 2° modifica dellaccordo medesimo.
Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha ulteriormente convocato in data 10.03.1999, presso la sala della Giunta Regionale del Piemonte, la Conferenza di Servizi, ai sensi del 3° comma dellart. 27 della legge 142 / 90 di aggiornamento delle questioni poste nella seduta precedente.
Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha convocato in data 17.05.1999 presso la sala riunioni del Palazzo della Giunta Regionale, la Conferenza conclusiva prevista dal 3° comma dellart. 27 della legge 142 / 90, per verificare definitivamente la possibilità da parte dei soggetti firmatari dellaccordo originario, di addivenire alla definizione della 2° modifica dellaccordo medesimo.
Preso atto che la 2° Modifica allAccordo di Programma prevede:
1. il ridimensionamento dellambito dellaccordo e la conseguente riduzione della capacità edificatoria e delle aree a servizi afferenti.
2. lintroduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna ad adottare il programma integrato di cui laccordo generale e la Modifica oggetto del presente Decreto sono anticipazione attuativa.
3. lintroduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna a determinare le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti allinterno dellAmbito del Villaretto;
4.
5. lapprovazione della variante edilizia al progetto relativo al lotto 5, unità dintervento U1, a favore del soggetto attuatore, Cooperativa Marina nonchè della Voltura alla condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia relativa al Progetto originario;
6. la modifica della Convenzione.
Vista la pubblicazione sul BUR della Regione Piemonte n.13 del .31.03.1999, della comunicazione dellavvio del procedimento, ai sensi della legge 07.08.1990, n. 241 e della legge regionale 25.07.1994 n. 27, artt. 12 e 13.
Vista la comunicazione dell11.02.2000 n. prot. 2165 con la quale il Responsabile del Procedimento ha informato la Giunta Regionale sugli aspetti salienti della 2° modifica allaccordo di programma, allegandone il testo
Preso atto che la Modifica oggetto del presente Decreto osserva le specifiche direttive assunte dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 27-23223 del 24.11.1997, in merito al Procedimento amministrativo sugli Accordi di Programma.
Preso atto che la Modifica oggetto del presente Decreto non comporta variazione allo strumento urbanistico del Comune di Torino per cui non necessita della Ratifica da parte del Consiglio Comunale ai sensi del 4°-5° Comma dellart.27 della legge 142/90.
Preso atto che la Modifica oggetto del presente Decreto è stata stipulata dai soggetti interessati in data 25 febbraio 2000 presso la Sala della Giunta Regionale sita in Torino Piazza Castello 165.
tutto ciò premesso, visto e constatato:
Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte ai sensi dellart. 27 della L. 142/90 e s.m.i.
decreta
1
E adottata ai sensi del 4° comma dellart. 27 della legge 142/ 90, così come modificato dalla legge 127 del 15.5.1997, la 2° Modifica allAccordo di Programma stipulata tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino in data 25 febbraio 2000 nella Sala della Giunta Regionale sita in Torino Piazza Castello 165, la quale prevede, nellambito degli interessi istituzionali degli enti firmatari dellAccordo:
- il ridimensionamento dellambito dellaccordo e la conseguente riduzione della capacità edificatoria e delle aree a servizi afferenti;
- lintroduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna ad adottare il programma integrato di cui laccordo generale e la presente modifica sono anticipazione attuativa.
- lintroduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna a determinare le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti allinterno dellAmbito del Villaretto.
-lapprovazione della variante edilizia al progetto relativo al lotto 5, unità dintervento U1, a favore del soggetto attuatore, Cooperativa Marina nonchè della voltura alla condizione sostitutiva al rilascio della Concessione edilizia relativa al Progetto originario.
- la modifica della convenzione.
La 2° modifica allaccordo di programmae i relativi allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
2
LAccordo di Programma originario con la presente Modifica viene ridimensionato nei suoi valori dimensionali nel seguente modo:
- Superficie delimitazione Accordo di Programma Originario mq. 55.495
- Superficie delimitazione prevista dalla 2° Modifica mq. 43.395
- Indice Territoriale dellAccordo di Programma Originario mq./mq. 0,41
- Indice Territoriale previsto dalla 2° Modifica mq./mq. 0,39
- S.L.P. generata dallAccordo di Programma Originario mq. 22.909
- S.L.P. generata dalla 2° Modifica mq. 16.856
- Abitanti insediabili previsti dallAccordo di Programma Originario ab. 677
- Abitanti insediabili previsti dalla 2° Modifica ab. 496
- Aree di concentrazione delledificato nellAccordo di Programma
Originario mq.26.485
- Aree di concentrazione delledificato previste dalla 2° Modifica mq.20.643
- Dotazione Standards per abitante nellAccordo di Programma
Originario mq./ab. 28
- Dotazione Standards per abitante prevista nella 2° Modifica mq./ab. 25
- Aree a Standards nellAccordo di Programma Originario mq. 22.909
- Aree a Standards previste nella 2° Modifica mq. 16.856
- Aree in cessione nellAccordo di Programma Originario mq.23.684
- Aree in cessione previste nella 2° Modifica mq.17.426
- Alloggi finanziati e/o finanziabili con contributi pubblici nellAccordo
di Programma Originario n. 209
- Alloggi finanziati e/o finanziabili con contributi pubblici previsti nella
nella 2° Modifica n. 168
3
I soggetti attuatori beneficiari dei finanziamenti pubblici destinati per la realizzazione degli interventi sono per effetto della 2° Modifica: la Cooperativa Edilizia Marina, la Cooperativa Edilizia Comunità, la Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima, la Cooperativa Edilizia San Giovanni 92, la Città di Torino, mentre i soggetti attuatori privati dei quali sono previsti gli interventi edilizi nella 2° Modifica dellAccordo di Programma sono rappresentati dal sig. Benedetto Giovanni, dalla Cooperativa Edilizia Marina e dalla Cooperativa Edilizia Comunità proponenti di alcuni interventi privati inseriti nella 2° Modifica dellAccordo di Programma.
4
Lattuazione dei contenuti dellAccordo di Programma così come modificato dalla 2° Modifica oggetto del presente Decreto è regolamentata dalla modifica alla Convenzione vigente stipulata questultima in data 04.11.1997 tra i Soggetti Proponenti e il Comune di Torino.
La suddetta modifica alla convenzione che i Soggetti Proponenti hanno dichiarato di conoscere ed accettare in tutte le sue parti sarà sottoscritta nei successivi sessanta giorni dalla Stipula della Modifica allAccordo, ovvero entro il 25 aprile 2000
5
I soggetti attuatori, come convenuto nella Modifica oggetto del presente Decreto dovranno entro 120 giorni dalla stipula della Modifica alla Convenzione allegata alla 2° Modifica dellA.d.P.V., cedere, per la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione afferenti agli interventi edilizi attuabili con la presente Modifica, aree nella misura di mq 17.426, da destinare alla realizzazione di nuove strade interne allinsediamento, al verde pubblico ed attrezzato, ai parcheggi ed alle aree di collegamento comune (piazze), secondo le modalità e le condizioni stabilite dalla Covenzione e relativa Modifica
6
La 2° Modifica allAccordo di programma non comporta variazione allo strumento urbanistico del Comune di Torino
7
Con il presente Decreto, ai sensi del 4° e 5° comma dellart. 27 della legge 142/90,è assentita la Variante Edilizia al progetto riguardante il Lotto 5 compreso nellUnità dIntervento U1, che costituisce condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia di variante a titolo oneroso ai sensi della legge n. 10 del 28.01.1997 a favore del soggetto attuatore Cooperativa Edilizia Marina proprietaria dellarea a seguito degli atti notarili allegati alla 2° Modifica. Con il presente Decreto è altresì assentita la voltura a favore della Cooperativa Edilizia Marina, della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia rilasciata al Consorzio Acli Casa nellA.d.P.V, fatti salvi i diritti di terzi e previa losservanza degli adempimenti, delle modalità attuative e degli obblighi contenuti nella Modifica alla Convenzione, nonchè dei pareri espressi dai settori regionali competenti e dagli altri enti interessati.
8
Gli Interventi contenuti nellAccordo di Programma e nella presente 2° Modifica sono considerati, ai fini della Conferenza Regionale prevista per lassegnazione dei finanziamenti, anticipazione del Programma Integrato presentato dai Soggetti Attuatori in data 10.02.1999 al Comune di Torino, alla cui adozione il comune stesso si impegna come convenuto nella modifica dellAccordo ad addivenire entro un anno dalla stipula della Modifica medesima.
9
Sono fatti salvi tutti gli impegni già contenuti nellAccordo originario e quelli previsti nella 2° Modifica allAccordo di Programma non citati nel presente Decreto.
Lefficacia dei contenuti della 2° modifica allaccordo di programma decorre dalla data di pubblicazione sul BUR del presente decreto e del testo integrale della 2° Modifica allAccordo di Programma, che saranno successivamente trasmessi al Sindaco del Comune di Torino, unitamente alla documentazione allegata.
Enzo Ghigo
Allegato
Premesso che:
In data 10.09.1997, tra il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte e il rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino, è stato stipulato lAccordo di Programma di cui alloggetto, successivamente adottato dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n. 3325 in data 11.09.1997 e pubblicato sul BUR n. 35 del 12.11.1997.
In data 04.05.1998, tra il rappresentante delegato dal Presidente della Giunta Regionale e il rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino, è stata stipulata la I° modifica allAccordo di Programma, successivamente adottata dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n. 27 del 04.05.1998, e pubblicato sul BUR n. 19 del 13.05.1998.
In data 10.09.1998, il Collegio di Vigilanza ha determinato la sospensione dei termini di alcuni adempimenti previsti dallAccordo di programma, con efficacia immediata dal 10.09.1998, fino alla conclusione della procedura amministrativa per la stesura della 2° Modifica dellAccordo di Programma, sospensione successivamente adottata dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte con Decreto n 68 del 06.11.1998, e pubblicato sul BUR n45 dell11.11.1998.
Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha convocato in data 22.12.1998, presso la sala della Giunta Regionale del Piemonte, la Conferenza di Servizi, ai sensi del 3° comma dellart. 27 della legge 142 / 90, per verificare la possibilità, da parte dei soggetti firmatari dellaccordo originario, di addivenire alla 2° modifica dellaccordo medesimo.
Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha ulteriormente convocato in data 10.03.1999, presso la sala della Giunta Regionale del Piemonte, la Conferenza di Servizi, ai sensi del 3° comma dellart. 27 della legge 142 / 90 di aggiornamento delle questioni poste nella seduta precedente.
Il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, ha convocato in data 17.05.1999 alle ore 15.00 presso la sala riunioni del Palazzo della Giunta Regionale, la Conferenza conclusiva prevista dal 3° comma dellart. 27 della legge 142 / 90, per verificare definitivamente la possibilità da parte dei soggetti firmatari dellaccordo originario, di addivenire alla definizione della 2° modifica dellaccordo medesimo.
Della suddetta seduta è stato redatto apposito verbale da parte del responsabile del procedimento, nel quale i rappresentanti della Conferenza, dopo ampio dibattito in merito alla possibilità di concludere positivamente la definizione della 2° modifica allAccordo di Programma, in coerenza con quanto determinato dai rappresentanti del Collegio di Vigilanza nella seduta del 10.09.1998, paragrafo 3, punti a); b); c); del verbale redatto e firmato dai rappresentanti medesimi in pari data, hanno convenuto allunanimità di:
a) Introdurre una scadenza pari ad un anno dalla firma della 2° Modifica allAccordo di Programma, entro la quale il Comune di Torino dovrà provvedere alladozione del Programma Integrato.
b) Ridimensionare lAmbito dellAccordo di Programma, in relazione agli interventi effettivamente attuabili a alla correlata disponibilità delle aree da dismettere per servizi.
c) ridimensionare conseguentemente in proporzione la quota edificabile.
d) stabilire entro un anno dalla stipula della 2° Modifica dellA.d.P.V. le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti allinterno dellAmbito del Villaretto.
e) autorizzare la variante edilizia al progetto relativo al lotto 5, unità dintervento U1, riferita al soggetto attuatore, Cooperativa Marina e la relativa voltura della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione edilizia del Progetto originario.
Il Responsabile del procedimento ha acquisito agli atti i pareri di competenza degli Enti interessati, di seguito riportati, dandone informazione ai rappresentanti della Conferenza:
- Parere favorevole dellAssessorato allUrbanistica della Regione Piemonte, Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica del 30.04.1999;
- Parere favorevole della Divisione Edilizia ed Urbanistica - Settore Procedimenti Istruttori Edilizi del Comune di Torino, protocollato dalla Regione Piemonte in data 09.11.1999 n. 14103/7;
- Parere favorevole del Servizio Sanitario nazionale Asl 1 riguardante la Variante edilizia al progetto riferito al lotto 5, unità dintervento U1.rilasciato in data 02.03.1999 n.prot. 10/B/99 del 22.01.199;
- Parere favorevole n. prot. 1152/19/19.20 del 20.01.2000 della Commissione Regionale per i Beni Culturali Ambientali espresso nella seduta del 15.12.1999, relativo alla Variante edilizia al progetto riguardante il lotto 5, unità dintervento U1;
- Parere favorevole della Direzione Regionale dellEdilizia, n. prot. 805/18.2 del 28.01.2000, relativo alla Variante edilizia al progetto riguardante il lotto 5, unità dintervento U1.
Con pubblicazione sul BUR della Regione Piemonte n.13 del 31.03.1999, è stata data comunicazione dellavvio del procedimento, ai sensi della legge 07.08.1990, n. 241 e della legge regionale 25.07.1994 n. 27, artt. 12 e 13.
Il Responsabile del procedimento ha comunicato in data 11.02.2000 n. prot. 2165 alla Giunta Regionale gli aspetti salienti della 2° modifica allaccordo di programma, allegando la bozza del medesimo.
tutto ciò premesso si stabilisce che:
lanno duemila, addì 25 del mese di febbraio alle ore 15.00 , nella sala della Giunta Regionale del Piemonte, sita in Piazza Castello 165, Torino.
TRA
La Regione Piemonte, rappresentata dal Dott. Franco Maria Botta ,nato a Torino l11.02.1958., il quale intervien con delega n____ del______ al presente atto, in qualità di Assessore allUrbanistica, domiciliato per la carica in Torino,Corso Bolzano 44, .per effetto della convocazione del Presidente della Giunta Regionale, prot. N. 3005/S1.1.45 del 16.02.2000.
E
Il Comune di Torino, rappresentato dal Dott. Mario Viano, nato a Nole, il 15.01.1950, il quale interviene con delega n. ___ del ___________al presente atto, in qualità di Assessore allUrbanistica, domiciliato per la carica in Torino Piazza San Giovanni n. 5, .per effetto della convocazione del Presidente della Giunta Regionale, prot. N. 3005/S1.1.45 del 16.02.2000.
SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE:
1) ai sensi del 4° comma dellart. 27 della legge 142/ 90, così come modificato dalla legge 127 del 15.5.1997,è condivisa allunanimità dal Presidente della Giunta Regionale, in questa sede rappresentato dal Dott. Fraco Maria Botta.e dal rappresentante delegato dal Sindaco del Comune di Torino Dott. Mario Viano, il contenuto relativo alla 2° modifica dellaccordo di programma, stipulato dagli Enti medesimi in data 10.09.1997, le cui premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente modifica, unitamente agli atti amministrativi ad essa allegati.
2) La presente modifica allaccordo di programma, nellambito degli interessi istituzionali degli Enti stipulanti lintesa, riguarda in sintesi :
- il ridimensionamento dellambito dellaccordo e la conseguente riduzione della capacità edificatoria e delle connesse aree a servizi;
- lintroduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna ad adottare il programma integrato di cui laccordo generale e la presente modifica sono anticipazione attuativa.
- introduzione di un termine entro il quale il Comune di Torino si impegna a determinare le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti allinterno dellAmbito del Villaretto.
- lapprovazione della variante edilizia al progetto relativo al lotto 5, unità dintervento U1, a favore del soggetto attuatore, Cooperativa Marina e la relativa voltura della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione edilizia del Progetto originario.
Le modifiche sopracitate, per maggiore funzionalità del testo in oggetto, sono esplicitate dettagliatamente nel successivo paragrafo.
3) - Il primo comma del punto 6) delle Premesse dellAccordo di Programma vigente che di seguito sarà chiamato semplicemente A.d.P.V. viene così modificato:
la 2° Modifica dellaccordo di programma, riguardante lanticipazione delle previsioni del succitato Programma Integrato dellAmbito residenziale del Villaretto, interessa una delimitazione territoriale costituita da nove unità dintervento per unarea di concentrazione edilizia, standards urbanistici e viabilità, pari a mq. 43.395, che rapportata alla superficie territoriale della previsione dello strumento urbanistico pari a mq. 95.288 rappresenta il 46%, e alla superficie territoriale prevista in variante allo strumento urbanistico generale dal SUE con lattuazione del Programma Integrato pari a mq. 112.465 rappresenta il 39%.
- Il punto 7) delle Premesse dellAccordo di Programma è stato modificato come di seguito riportato:
larea di concentrazione destinata agli interventi edilizi e alle Opere di Urbanizzazione, oggetto della 2° modifica allAccordo di Programma, per un valore complessivo di mq. 43.395, è per mq. 36.962 di proprietà dei vari soggetti proponenti e attuatori degli interventi, mentre la rimanente quota, pari a mq.6.433 è di proprietà del Comune di Torino (come evidenziato dallElaborato A della 2° Modifica).
- Il punto 8) delle Premesse dellAccordo di Programma è stato modificato come di seguito riportato:
la 2° Modifica allAccordo di Programma prevede la realizzazione di interventi di Recupero Urbanistico / Nuova Costruzione per una S.L.P. pari a mq 12.898, di cui mq 10.661 già Concessionati o in attesa del rilascio del Concessione; e di interventi di Recupero Edilizio su edifici esistenti per una S.L.P. pari a mq 3.958, di cui mq. 3.211 già Concessionati o in attesa del rilascio della Concessione; per un totale complessivo di S.L.P. di mq 16.856, corrispondente al 44% della S.L.P. prevista dalla proposta di Programma Integrato, pari a mq. 38.115 (come evidenziato dallelaborato C della 2° Modifica). La 2° Modifica allAccordo di Programma prevede altresì interventi di demolizione per una quota pari a mq. 868 di S.L.P., corrispondente al 43% degli interventi oggetto di demolizione, previsti nel Programma Integrato e gli edifici pubblici di cui si prevedono interventi nellambito della 2° Modifica rappresentano una quota pari a mq 976, corrispondente al 61% degli edifici pubblici individuati nel Programma Integrato (come evidenziato dallelaborato P della 2° Modifica).
- Il punto 9) delle Premesse dellAccordo di Programma è stato modificato come di seguito riportato:
lattuazione degli interventi di cui al punto precedente consente la creazione di n. 168 alloggi, finanziati e/o finanziabili con contributi pubblici, di cui n.147 con interventi di Recupero Urbanistico / Nuova Costruzione (n. 132 già Concessionati) e n. 21 con interventi di Recupero Edilizio già Concessionati su edifici esistenti per un totale corrispondente a mq. 13.473 di S.L.P. e la creazione di n. 41 alloggi, finanziati con capitali privati o con successivi finanziamenti pubblici, di cui n. 20 di Nuova Costruzione già Concessionati e n. 21 con interventi di Recupero Edilizio sugli edifici esistenti (n. 8 già Concessionati), per un totale corrispondente di mq. 3.383 di S.L.P.
- Il punto 10) delle Premesse dellAccordo di Programma è stato modificato come di seguito riportato:
Il numero di alloggi previsti in attuazione della 2° Modifica risultano finanziati e/o finanziabili nel modo seguente:
alloggi finanziabili con le risorse del quadriennio 92/95 ai sensi dellallegato B2. F2 della DGR n. 39 - 15441 del 23.12.1996.
edilizia sovvenzionata n. 60
riferiti allU.I.7 L.1; U.I.5 L.2; U.I.4 L. 4;
i cui soggetti attuatori sono da individuare:
ai sensi della D.G.R. 40-21087 del 21.07.1997 e
ai sensi della D.G.R. 46-20721 del 07.07.1997
alloggi finanziati con L. 457/78 - 5° biennio
edilizia agevolata ex art. 17 L.R. 76/79 n. 09
riferiti allU.I.6 L. 3;
il cui soggetto attuatore individuato é:
Cooperativa Edilizia Marina
alloggi finanziati con L. 457/78 5° biennio
edilizia autofinanziata ex. Art. 17 L.R. 76/79 n. 37
riferiti allU.I.1 L. 5
il cui soggetto attuatore individuato è:
Cooperativa Edilizia Marina
alloggi finanziati con L. 457/78 7° biennio
edilizia agevolata n. 12
riferiti allU.I.1 L. 6
il cui soggetto attuatore individuato è:
Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima
alloggi finanziati con F.I.P. - L.R. 59 / 96 n. 48
di cui:
edilizia in affitto n. 12
edilizia in proprietà n. 36
riferiti allU.I.1 L. 5, U.I.1 L. 6
i cui soggetti attuatori individuati sono:
Cooperativa Edilizia Marina;
Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima;
Cooperativa Edilizia San Giovanni 92
alloggi finanziati con L. 457/78 5° biennio
edilizia autofinanziata F.I.P. n. 02
riferiti allU.1 L. 5
il cui soggetto attuatore individuato è:
Cooperativa Edilizia Marina
alloggi previsti in attuazione dinterventi finanziati con
capitali privati o con successivi finanziamenti pubblici n. 41
di cui:
Nuova Costruzione n. 20
Recupero Edilizio n. 21
riferiti allU.I.2, U.I.3, U.5 L. 2, U.7 L. 1, U.8
i cui soggetti attuatori individuati sono:
Cooperativa Edilizia Comunità
Cooperativa Edilizia Marina
Sig. Benedetto Giovanni
per un totale di n. 209
di cui previsti con interventi di:
Recupero Urbanistico/Nuova Costruzione n. 155
Recupero Edilizio sullesistente n. 54"
- Il punto 11) delle Premesse dellAccordo di Programma è stato integrato come di seguito riportato:
Per quanto riguarda il progetto di Variante Edilizia relativo al Lotto 5 dellUnità dintervento U1, ladozione della 2° Modifica costituisce condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia in Variante, a tutti gli effetti, a titolo oneroso, ai sensi della Legge 28.01.1977 n.10 a favore del soggetto attuatore Cooperativa Edilizia Marina, proprietaria dellarea a seguito degli atti notarili allegati alla presente modifica, da cui consegue voltura della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia rilasciata al Consorzio Acli Casa nellA.d.P.V., fatti salvi i diritti di terzi e previa losservanza degli adempimenti, delle modalità attuative e degli obblighi contenuti nello modifica allo schema di Convenzione allegato alla Presente.
- I dati tecnici quantitativi del punto 11 bis) sono stati modificati come di seguito riportati:
Lotto 5:
Superficie del Lotto: mq. 4.449
S.L.P. in progetto mq. 4.410
Volumetria in progetto mc. 13.406
Alloggi previsti n. 62"
I valori relativi al Lotto 6 risultano invariati.
- E stato aggiunto il punto 12 bis) come integrazione del punto 12) che rimane invariato:
Latto unilaterale dobbligo relativo alle disposizioni contenute negli artt. 7 e 8 della legge n. 10 del 28.01.1977 per il Lotto 5 U. 1 è stato modificato ed allegato alla 2° Modifica dellAccordo di Programma
- E stato aggiunto il punto 13 bis) come integrazione del punto 13) che rimane invariato:
La Cooperativa Edilizia Marina, soggetto attuatore del Lotto 5 dellU. 1, in data 03.02.2000 ha prodotto le seguenti garanzie fideiussorie, come dichiarato dal Comune di Torino, Divisione Edilizia e Urbanistica Settore Procedimenti Istruttori Edilizi con nota prot. N. 1998 - 01 - 16252 del 04.02.2000:
- appendice a polizza fidejussoria n. 340R0058 della Zurich International, per un importo di £. 28.686.039, relativo al contributo per il costo di costruzione;
appendice a polizza fidejussoria n. 340R0057 della Zurich International, per un importo di £. 129.499.085, relativa al contributo per oneri di urbanizzazione primaria e secondaria;
come integrazione di quelle già prodotte in data 08.09.1997, esplicitate allart. 13 ed allegate allA.d. P.V., con le modalità definite dallart. 11 della Convenzione allegata allA.d. P.V. e stipulata in data 04.11.1997, corrispondente allimporto definito dal Comune di Torino con nota prot. 14103 del 09.11.1999.
- Il punto 14) delle premesse è stato sostituito come di seguito riportato:
I soggetti attuatori finanziati con contributi pubblici destinati per la realizzazione degli alloggi di cui al punto 10) delle premesse della 2° Modifica dellAccordo di Programma, sono:
La Cooperativa Edilizia Marina per una quota pari a n.83 alloggi, di cui n.21 con interventi di Recupero Edilizio e n.62 con interventi di Recupero Urbanistico/Nuova Costruzione;
La Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima, per una quota pari a n.25 alloggi con interventi di Nuova Costruzione;
La Cooperativa Edilizia San Giovanni 92, per una quota pari a n.12 alloggi con interventi di Nuova Costruzione;
La Cooperativa Edilizia Comunità per una quota pari a n. 33 alloggi con interventi di Nuova Costruzione.
Gli interventi potenzialmente localizzabili a valere sui fondi residui di cui allallegato B2. F2 della D.G.R. n. 39 - 15441 del 23.12.1996, sono:
- .15 alloggi, quali diritti edificatori comunali
La Cooperativa Edilizia Marina e la Cooperativa Edilizia Comunità sono altresì soggetti proponenti di alcuni interventi per la realizzazione rispettivamente di n.8 alloggi per interventi di recupero edilizio e di ununità commerciale di circa mq. 400; e di n. 20 alloggi per interventi di Nuova Costruzione, inseriti nella 2° Modifica
Lunico soggetto attuatore privato del quale sono previsti interventi edilizi nella 2° Modifica è il Sig. Giovanni Benedetto per una quota pari a n.13 alloggi con interventi di Recupero Edilizio
Tutti i dati sopra riportati sono evidenziati nellallegato C della 2° Modifica".
- Il punto 16 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:
Il Programma complessivo degli interventi riferiti agli interventi edilizi e alle opere di Urbanizzazione Primaria e Secondaria, previsti nellambito della 2° Modifica, ammonta a £.33.568.090.000, di cui £.29.564.800.000 per interventi edilizi e £.4.003.290.000 per Opere di Urbanizzazione (come evidenziato dallallegato Q della 2° Modifica).
- Il punto 17 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:
Che il progetto generale degli interventi edilizi e delle Opere di Urbanizzazione previsti nella 2° Modifica, si prefigge in sintonia con le indicazioni previsionali del Programma Integrato presentato dai Soggetti Attuatori in data 10.02.1999 presso gli Uffici Comunali, di favorire la riqualificazione urbanistica ed ambientale della Borgata Villaretto, attraverso interventi di recupero edilizio e di recupero urbanistico per una capacità insediativa di n. 496 abitanti insediabili, pari al 44% di quelli complessivamente previsti dal PRGC e dal Programma Integrato presentato in data 10.02.1999 presso gli Uffici Comunali, pari a n. 1.121 abitanti con una dotazione standards per abitante di mq./ab.25 (coincidente con la dotazione minima di standards richiesti dalla L.R. 56/77), a fronte di una dotazione prevista dal PRGC di mq./ab.31 e dal Programma Integrato di mq./ab. 35 (come evidenziato dallAllegato I della 2° Modifica).
- Il punto 18 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:
I soggetti attuatori, entro 120 giorni dalla stipula della Modifica alla Convenzione allegata alla 2° Modifica dellA.d.P.V., dovranno cedere, per la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione afferenti agli interventi edilizi attuabili con la presente Modifica, aree nella misura di mq.17.426, da destinare alla realizzazione di nuove strade interne allinsediamento, al verde pubblico ed attrezzato, ai parcheggi ed alle aree di collegamento comune (piazze), secondo le modalità e le condizioni stabilite dallart.6 della Convenzione allegata allA.d.P.V. e stipulata in data 04.11.1997, nonchè dello schema della modifica della medesima convenzione, allegato al presente atto (come evidenziato dallAllegato D della 2° Modifica).
- Il punto 19 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:
che i Proponenti gli interventi inseriti nellAmbito della 2° Modifica dellAccordo di Programma per la quota di SLP precisata al paragrafo 7 modificato col presente atto sono proprietari dei terreni così come evidenziato a pag. 5, 6, 7 del nuovo schema di modifica della convenzione e dagli elaborati tecnici A,G, H allegati alla 2° Modifica dellAccordo di Programma".
- Il punto 20 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:
I dati quantitativi significativi di carattere urbanistico ed edilizio confrontanti il PRGC, il Programma Integrato presentato in data 10.02.1999, gli interventi oggetto dellA.d. P.V. e quelli della 2° Modifica, sono riassumibili nel seguente modo (come evidenziato dallAllegato I della 2° Modifica):
- Superficie delimitazione ambito PRGC mq. 95.288
- Superficie delimitazione Programma Integrato mq.112.465
- Superficie delimitazione Accordo di Programma mq. 55.495
- Superficie delimitazione 2° Modifica mq. 43.395
- Indice Territoriale PRGC mq./mq. 0,4
- Indice Territoriale Programma Integrato mq./mq. 0,34
- Indice Territoriale dellAccordo di Programma mq./mq. 0,41
- Indice Territoriale della 2° Modifica mq./mq. 0,39
- S.L.P. generata dal PRGC mq. 38.115
- S.L.P. generata dal Programma Integrato mq. 38.115
- S.L.P. generata dallAccordo di Programma mq. 22.909
- S.L.P. generata dalla 2° Modifica mq. 16.856
- Abitanti insediabili previsti dal PRGC ab. 1.121
- Abitanti insediabili previsti dal Programma Integrato ab. 1.121
- Abitanti insediabili previsti dallAccordo di Programma ab. 677
- Abitanti insediabili previsti dalla 2° Modifica ab. 496
- Aree di concentrazione delledificato nel PRGC mq.48.251
- Aree di concentrazione delledificato nel P.I. mq.55.790
- Aree di concentrazione delledificato nellA.P. mq.26.485
- Aree di concentrazione delledificato della 2° Modifica mq.20.643
- Dotazione Standards per abitante nel PRGC mq./ab. 31
- Dotazione Standards per abitante nel P.I. mq./ab. 35
- Dotazione Standards per abitante nellA.P. mq./ab. 28
- Dotazione Standards per abitante nella 2° Modifica mq./ab. 25
- Aree a Standards nel PRGC mq.34.242
- Aree a Standards nel Programma Integrato mq. 39.809
- Aree a Standards nellAccordo di Programma mq. 22.909
- Aree a Standards nella 2° Modifica mq. 16.856
- Viabilità nel PRGC mq.12.795
- Viabilità nel Programma Integrato mq.16.866
- Viabilità nellAccordo di Programma mq.10.006
- Viabilità nella 2° Modifica mq.10.227
- Aree in cessione nel PRGC mq.41.711
- Aree in cessione nel Programma Integrato mq.51.349
- Aree in cessione nellAccordo di Programma mq.23.684
- Aree in cessione nella 2° Modifica mq.17.426
- Rapporto tra S.L.P. ed Aree in Cessione nel PRGC 0.9138
- Rapporto tra S.L.P. ed Aree in Cessione nel P.I. 0.7423
- Rapporto tra S.L.P.ed Aree in Cessione nellA.P. 0.9673
- Rapporto tra S.L.P. ed Aree in Cessione nella 2° Modifica 0.9673"
- Il punto 30 delle Premesse è stato modificato come di seguito riportato:
La documentazione riguardante la proposta progettuale riferita alliniziativa oggetto della 2° Modifica, é costituita dai seguenti elaborati ed atti amministrativi ad esso allegati:
- Elaborato riguardante le aree oggetto della 2° Modifica (Allegato A);
- Elaborato riguardante le unità dintervento e loro accessibilità (Allegato B);
- Elaborato riguardante lanalisi ed individuazione dei finanziamenti pubblici e privati (Allegato C);
- Elaborato riguardante la planimetria catastale con lindividuazione delle aree in cessione (Allegato D);
- Elaborato di comparazione dellazzonamento del PRGC, del Programma Integrato e della 2° Modifica (Allegato E);
- Rilievo fotografico dellarea e degli immobili oggetto della 2° Modifica (Allegato F);
- Elaborato riguardante la planimetria catastale con lindividuazione delle proprietà (Allegato G);
- Elenco degli intestatari (Allegato G);
- Elenco catastale degli Intestatari del Programma Integrato (Allegato H);
- Elenco catastale degli Intestatari della II° Modifica (Allegato H);
- Elaborato di comparazione tra i dati quantitativi del PRGC, del Programma Integrato, dellAccordo di programma e della II° Modifica (Allegato I);
- Norme tecniche (art. 12 delle NUEA del PRGC di Torino) (Allegato L);
- Elaborato riguardante la planimetria delle destinazioni urbanistiche (Allegato M);
- Elaborato relativo alla sovrapposizione del Programma Integrato e della 2° Modifica (allegato N);
- Elaborato relativo alla comparazione tra unità di intervento della 2° Modifica e del Programma integrato (Allegato O);
- Elaborati relativi allindividuazione schematica degli interventi edilizi del Programma Integrato e della 2° Modifica (Allegato P);
-Elaborato relativo allindividuazione schematica delle Opere di urbanizzazione (Allegato Q);
-Elaborato relativo alle fasi temporali e ai costi delle Opere di Urbanizzazione primaria (allegato R);
-Elaboranti riguardanti le Opere di Urbanizzazione previste nella 2° Modifica (Allegato S) costituiti da:
- elaborato relativo alla planimetria dinsieme della 2° Modifica;
- elaborato relativo alla planimetria riguardante gli interventi AEM;
- elaborato relativo alle reti idriche;
- elaborato relativo alla sistemazione delle aree verdi;
- elaborato relativo allarredo urbano;
- elaborato relativo alle reti tecnologiche.
- Documenti relativi agli atti di proprietà;
- Tabella di quantificazione degli oneri di urbanizzazione e delleventuale costo di costruzione riguardante gli interventi edilizi riferiti ai lotti 5 e 6 dellUnità dIntervento U1
- Tabella di quantificazione degli oneri di urbanizzazione e delleventuale costo di costruzione riguardante la Variante Edilizia del Lotto 5 dellUnità dintervento U1;
- Elaborato riguardante la relazione illustrativa urbanistica (allegato 1 alla deliberazione della Giunta Comunale n. 9704920/47)
- Schema di convenzione di attuazione dellAccordo di Programma (in sostituzione dellallegato 2 alla deliberazione della Giunta Comunale n. 9704920/47)
- Modifica allo Schema di Convenzione di Attuazione dellAccordo di Programma;
- Atto dobbligo di cui al Paragrafo R delle premesse dello Schema di Convenzione;
- Nuovo Atto dobbligo di cui al Paragrafo R delle premesse della Modifica allo Schema di Convenzione;
- schema di atto unilaterale dobbligo di cui al Paragrafo S delle premesse dello Schema di Convenzione;
- Schema di Integrazione e Rettifica di atto unilaterale dobbligo di cui al Paragrafo S delle premesse dello Schema di Convenzione;
- Atto dobbligo a firmare lo Schema di Integrazione e Rettifica di atto unilaterale dobbligo di cui al Paragrafo S delle premesse dello Schema di Convenzione;
- Copia completa dei Progetti Edilizi riguardanti i Lotti 5 e 6 compresi nellUnità dIntervento U1, costituiti da:
LOTTO 5
Tavola relativa allinserimento ambientale;
Tavola relativa ai computi - estratti di PRG, etc.;
Tavola relativa alla dimostrazione della S.L.P.;
Tavola relativa al Piano Terra;
Tavola relativa al Piano Primo;
Tavola relativa al Piano Secondo;
Tavola relativa al Piano Sottotetto;
Tavola relativa al Piano Interrato;
Tavola relativa ai Prospetti e alle sezioni;
Tavola relativa al Particolare Costruttivo;
Relazione Tecnica;
Relazione riguardante limpianto termico e gas e impianto elettrico;
Tavola relativa alla numerazione degli alloggi.
LOTTO 6
Tavola relativa allinserimento ambientale;
Tavola relativa ai computi - estratti di PRG, etc.;
Tavola relativa alla dimostrazione della S.L.P.;
Tavola relativa alla dimostrazione della S.L.P. logge;
Tavola relativa al Piano Interrato - Sottotetto;
Tavola relativa al Piano Terra;
Tavola relativa al Piano Primo e Secondo;
Tavola relativa ai Prospetti e alle sezioni;
Tavola relativa al Particolare Costruttivo;
Relazione Tecnica;
Relazione riguardante limpianto termico e gas e impianto elettrico;
Tavola relativa alla numerazione degli alloggi.
- Copia completa del Progetto Edilizio riguardante la Variante al Lotto 5 compreo nellUnità dIntervento U1, costituito da:
Tavola relativa allinserimento ambientale;
Tavola relativa ai computi - estratti di PRG, etc.;
Tavola relativa alla dimostrazione della S.L.P.;
Tavola riassuntiva delle piante del Municipale Licenziato;
Tavola relativa al Piano Terra;
Tavola relativa al Piano Primo;
Tavola relativa al Piano Secondo;
Tavola relativa al Piano Sottotetto;
Tavola relativa al Piano Interrato;
Tavola relativa ai Prospetti;
Tavola relativa alle Sezioni;
Tavola relativa al Particolare Costruttivo;
Relazione Tecnica;
Tavola relativa alla numerazione degli alloggi.
Dichiarazione del Comune di Torino, Divisione Edilizia e Urbanistica Settore Procedimenti Istruttori Edilizi prot. N. 1998 - 01 - 16252 del 04.02.2000, relativa alle fidejussioni bancarie prodotte dalla Cooperativa Edilizia Marina riguardanti la Variante Edilizia al progetto del Lotto 5 U.1;
Sono fatti salvi i documenti, le comunicazioni, i verbali e i pareri di competenza allegati allA.d.P.V. che rimangono invariati.
Sono altresì allegati alla 2° Modifica dellAccordo di Programma i seguenti documenti:
Verbale n. 1 della seduta conclusiva della Conferenza di servizi del 17.05.1999;
Pareri di competenza espressi dai servizi Regionali e dagli altri enti interessati richiamati in premessa alla presente modifica;
Comunicazione del 11.02.2000 n. prot. 2165 trasmessa dal responsabile del procedimento alla Giunta Regionale in merito ai contenuti delliniziativa riguardante la presente modifica allAccordo di Programma".
- E stato inserito un nuovo punto 34) che disciplina la destinazione urbanistica delle aree stralciate dallAccordo di programma con la presente Modifica:
Le destinazioni attuative delle aree oggetto dellA.d.P.V. stralciate ed evidenziate nellallegato A con la presente modifica non mutano la destinazione urbanistica previsonale del P.R.G. di Torino. La loro attuazione è rimandata allapprovazione del Programma Integrato presentato agli uffici comunali in data 10.02.1999, da parte dei Soggetti Attuatori.
4) Vengono altresì modificati i seguenti contenuti del dispositivo dellA.d.P.V. alla luce della presenta modifica:
Il punto 3) del dispositivo dellA.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:
La delimitazione territoriale riguardante lAmbito dellAccordo di Programma viene ridotta a seguito della presente 2° Modifica da mq. 55.495 a mq. 43.395 e rappresenta il 39% dellarea complessiva del perimetro oggetto della proposta di Programma Integrato presentato in data 10 febbraio 1999 presso gli Uffici Comunali da parte dei soggetti attuatori. Gli Interventi di Recupero Urbanistico/Nuova Costruzione oggetto dellAccordo di Programma vengono ridimensionati dalla 2° Modifica da mq. 15.327 a mq. 12.898. Gli Interventi di Recupero Edilizio su edifici esistenti vengono ridimensionati dalla 2° Modifica da mq. 7.582 a mq. 3.958. Il Totale complessivo di S.L.P. viene in conseguenza ridotto da mq. 22.909, corrispondente al 60% a mq. 16.856 corrispondenti al 44% della S.L.P. prevista dalla proposta contenuta nel Programma Integrato. Gli Interventi riguardanti la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione vengono ridotti da una superficie di mq. 29.010 ad una di mq. 22.752. Gli interventi oggetto della presente 2° Modifica allA.d. P.V. prevedono la riduzione da n. 277 alloggi, di cui n. 213 finanziati o finanziabili con contributi pubblici, e n. 64 con capitale privato o con successivi finanziamenti pubblici (come meglio specificato al punto 3 della presente Modifica) a n. 209 alloggi totali di cui n.168 con finanziamenti pubblici e n. 41 con finanziamenti privati.
Il punto 4) del dispositivo dellA.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:
I soggetti attuatori beneficiari dei finanziamenti pubblici destinati per la realizzazione degli di cui al punto 3 del dispositivo della presente Modifica sono: la Cooperativa Edilizia Marina, la Cooperativa Edilizia Comunità, la Cooperativa Edilizia Casainsieme Prima, la Cooperativa Edilizia San Giovanni 92, la Città di Torino, mentre i soggetti attuatori privati dei quali sono previsti gli interventi edilizi nella 2° Modifica dellAccordo di Programma sono rappresentati dal sig. Benedetto Giovanni, dalla Cooperativa Edilizia Marina e dalla Cooperativa Edilizia Comunità proponenti di alcuni interventi privati inseriti nella 2° Modifica dellAccordo di Programma.
Il primo comma del punto 5) del dispositivo dellA.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:
Lattuazione dei contenuti della 2° Modifica dellAccordo di Programma e lambito di applicazione della medesima modifica sono regolamentati dalla modifica alla convenzione vigente firmata questultima in data 04.11.1997 tra i soggetti Proponenti e il Comune di Torino, che i Proponenti hanno dichiarato con specifico atto dobbligo stipulato in data 28.06.1999, di conoscere ed accettare, impegnandosi a sottoscriverla, nei successivi 60 giorni dalladesione del Sindaco o del suo rappresentante delegato alla 2° Modifica dellAccordo di Programma. Copia della modifica della convenzione stipulata e trascritta dovrà essere successivamente trasmessa al Responsabile del procedimento per lacquisizione agli atti.
Il punto 6) del dispositivo dellA.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:
La presente Modifica prevede, ai sensi del 4° e 5° comma dellart. 27 della legge 142/90, che il progetto di Variante Edilizia riguardante il Lotto 5 compreso nellUnità dIntervento U1, costituisca, allatto delladozione della presente Modifica dellAccordo di Programma con Decreto del Presidente della Regione Piemonte, condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia di variante a titolo oneroso ai sensi della legge n. 10 del 28.01.1997 a favore del soggetto attuatore Cooperativa Edilizia Marina proprietaria dellarea a seguito degli atti notarili allegati e dellatto di voltura della condizione sostitutiva al rilascio della Concessione Edilizia rilasciata al Consorzio Acli Casa nellA.d.P.V, fatti salvi i diritti di terzi e previa losservanza degli adempimenti, delle modalità attuative e degli obblighi contenuti nella Modifica alla Convenzione da stipularsi alla data fissata nel presente dispositivo. Il soggetto attuatore beneficiario della presente condizione ha già acquisito e presentato al Responsabile del procedimento il parere Igienico Sanitario e le documentazioni relative alla Legge 46/90 sugli impianti tecnologici, alla Legge 13 relativa al superamento delle Barriere Architettoniche, e lautodichiarazione del Professionista abilitato in merito alla sicurezza antincendio degli edifici.
Il punto 7) del dispositivo dellA.d.P.V. viene integrato nel seguente modo:
La presente Modifica prevede la variante allatto unilaterale dobbligo relativo alle disposizioni contenute negli artt. 7 e 8 della legge n. 10 28.01.1977.
Latto perfezionato dovrà essere successivamente trasmesso al Responsabile del Procedimento".
Il primo comma del punto 8) del dispositivo dellA.d.P.V. viene modificato nel seguente modo:
La 2° Modifica prevede che i Soggetti Attuatori , entro 120 giorni dalla stipula della Modifica alla Convenzione, allegata alla 2° Modifica, cedano, per la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione afferenti agli interventi edilizi attuabili con la presente Modifica, aree nella misura di mq. 17.426, secondo le modalità e le condizioni stabilite dallart. 6 della Modifica dello Schema di Convenzione allegato al presente.
5) Gli Interventi contenuti nellAccordo di Programma e nella presente 2° Modifica sono da considerarsi, ai fini della Conferenza Regionale prevista per lassegnazione dei finanziamenti, anticipazione del Programma Integrato presentato dai Soggetti Attuatori in data 10.02.1999, la cui adozione deve avvenire come precisato al punto 7) del presente dispositivo.
6) Lefficacia della presente Modifica allAccordo di Programma vigente decorre dalla pubblicazione sul B.U.R. del decreto di adozione della medesima da parte del Presidente della Regione Piemonte.
7) Il Sindaco del Comune di Torino Prof. Valentino Castellani rappresentato con atto di delega n. ______ del _________ dal Dottor Mario Viano aderisce al contenuto della presente 2° Modifica così come specificato ai punti precedenti. Si impegna a verificare che i Soggetti Attuatori ottemperino agli impegni, agli obblighi e agli adempimenti, richiamati nella presente 2° Modifica allAccordo di Programma e sottoscritti dai medesimi negli atti allegati alla modifica stessa nei termini e nelle scadenze fissate dai singoli atti.
Si impegna altresì affinchè il Programma Integrato riguardante lAmbito della Borgata Villaretto presentato dai Soggetti Attuatori agli Uffici Tecnici del Comune di Torino in data 10.02.1999 sia adottato entro un anno dalla Stipula della presente 2° Modifica allA.d.P.V. pena la decadenza dellAccordo stesso, come già convenuto dallart. 14 dellA.d.P.V.
Si impegna inoltre a stabilire entro un anno dalla stipula della 2° Modifica dellA.d.P.V. a determinare le modalità di utilizzo delle capacità edificatorie della Città ricadenti allinterno dellAmbito del Villaretto, come espresso nella comunicazione prot. 237 - X - 9 del 27.01.2000 inviata dalla Divisione Edilizia e Urbanistica del Comune di Torino.
Si impegna altresì a verificare la coerenza tra Accordo di Programma e relativa 2° Modifica, Programma Integrato e PRGC vigente relativamente alla cessione delle aree a standards da parte di Proponenti e Non Proponenti, prevedendo un equilibrio tra le quantità di aree cedute dai Soggetti che interverranno nellAccordo di Programma e le quantità cedute dai soggetti che interverranno nel Programma Integrato, stabilendo inoltre un criterio di relazione tra le prescrzioni del PRGC vigente e le norme applicative del Programma Integrato.
Sono fatti salvi gli impegni comunque previsti nellA.d.P.V
8) Il Presidente della Regione Piemonte,On.Enzo Ghigo, in questa sede rappresentato con atto di delega n_____ del ___dal Dottor Franco Maria Botta aderisce al contenuto della presente 2° Modifica allAccordo di Programma così come specificato ai punti precedenti; inoltre si impegna ad adottare la Modifica medesima con specifico Decreto in ottemperanza del 4° e 5° Comma dellart. 27 della Legge 142/90 assentendo il ridimensionamento delle aree del Progetto di attuazione degli interventi previsti nellA.d.P.V. correlato alla concreta disponibilità delle aree da dismettere, nonchè autorizzando la voltura a favore della Cooperativa Edilizia Marina della condizione sostitutiva alla concessione edilizia rilasciata in data 10.09.1997 al Consorzio Acli Casa e di conseguenza la relativa Variante edilizia al progetto del Lotto 5 Unità dintervento U.1, costituente nella 2° Modifica, condizione sostitutiva al rilascio della relativa Concessione Edilizia di Variante; si impegna altresì a richiamare nel Decreto di adozione della presente variante allaccordo di programma, lobbligo alla rigorosa osservanza dei Pareri, espressi dai settori regionali competenti e dagli altri enti interessati, allegati alla presente modifica.
Sono fatti salvi gli impegni comunque previsti nellA.d.P.V.
9) La presente Modifica non comporta variazione urbanistica allo strumento urbanistico del Comune di Torino, per cui non necessita della ratifica da parte del Consiglio Comunale, ai sensi del 4° e 5° Comma dellart. 27 della 142/90,
Per la Regione Piemonte Per il Comune di Torino
Dott. Franco Maria Botta Dott.
Mario Viano
DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 55 - 29428
L.R. n. 4/2000 art. 5, modificata con L.R. n. 5/2000 - Approvazione piano triennale 2000/2002
A relazione dell Assessore Racchelli :
Vista la legge regionale 24 gennaio 2000, n. 4, modificata con la L.R. del 24 gennaio 2000 n. 5"Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo dei territori turistici" che definisce gli strumenti di pianificazione e di programmazione pubblica nonché individua le tipologie di intervento per lo sviluppo e la qualificazione dellofferta turistica piemontese realizzabili dagli enti locali, loro consorzi e da enti no profit, che possono beneficiare di contributi;
preso atto che lart. 5 di detta legge stabilisce che la Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, predisponga e approvi il piano triennale degli interventi definendo le priorità di intervento, i contenuti e i criteri degli strumenti di programmazione e di progettazione, gli indirizzi per la promozione e lintegrazione degli interventi, lentità delle modalità di uso delle risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi, ecc..;
preso atto che allart. 10 della L.R. 4/2000 si autorizza per il biennio 2000-2001 per lattuazione di questultima e del relativo piano triennale la spesa di L. 60.000.000.000, ripartita in L. 30.000.000.000 per lanno 2000 e L. 30.000.000.000 per lanno 2001;
sentita la competente III Commissione Consiliare, come stabilito dalla L.R. 4/2000 art. 5, che nella seduta del 18/02/2000 ha espresso a maggioranza parere favorevole in merito al piano triennale 2000-2002 predisposto;
la Giunta Regionale con voti unanimi espressi nelle forme di legge;
delibera
di approvare il Piano triennale 2000-2002, definito in attuazione dellart. 5 della L.R. 4/2000, modificata con la L.R. del 24 gennaio 2000 n. 5 Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo dei territori turistici a sostegno dellofferta turistica, allegato e parte integrante della presente deliberazione.
(omissis)
Allegato
Legge regionale 24 gennaio 2000, n. 4, modificata con L.R. del 24 gennaio 2000, n. 5 Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici"
Piano triennale degli interventi 2000-2002
1.1 Premessa
Con la legge regionale 24 gennaio 2000, n. 4 Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici" la Regione Piemonte indirizza limpegno a favore del turismo verso tre linee di azione principali, ossia:
- sviluppo dei territori a vocazione turistica;
- rivitalizzazione dei territori turistici in declino;
- miglioramento qualitativo dei territori turistici forti,
da perseguire nel rispetto del principio del turismo sostenibile.
In particolare la legge regionale, in conformità con tale principio, intende sviluppare unazione di pianificazione delle risorse naturali, sociali ed economiche, in campo turistico, che garantisca la compatibilità tra ambiente, società ed economia locale.
Il concetto di pianificazione a cui si ispira le legge regionale è quello improntato sulla concertazione tra soggetti pubblici e privati: Regione, enti locali e tutti i soggetti attivi sul territorio nei vari settori, in particolare quelli economici.
La legge regionale n. 4/2000, infatti, è complementare e operativamente integrata con la L.R. n. 18/99 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica anchessa recentemente approvata come il relativo Programma annuale degli interventi 2000.
Gli strumenti dazione individuati dalla legge n. 4/2000 sono quelli già in uso nel campo della pianificazione territoriale e ambientale, della programmazione socio economica e della progettazione degli interventi. In particolare con il Programma Integrato lo scopo è quello di sostenere una pianificazione e una programmazione integrata dello sviluppo turistico sul territorio in termini di iniziative, risorse e soggetti coinvolti.
Gli ambiti di intervento, oggetto del sostegno finanziario, sono le infrastrutture e le opere pubbliche aventi finalità turistica, diretta e indiretta, nonché impianti e strutture turistico-ricettive, ricreative e congressuali realizzate da Enti locali e enti no profit.
La legge promuove, infine, la costituzione di una struttura esterna di supporto alla Direzione Regionale competente in materia di turismo per lindirizzo, il coordinamento, il monitoraggio e la verifica delle iniziative realizzate e da realizzare.
Data la natura pubblica delle iniziative promosse e sostenute dalla legge regionale i beneficiari sono i Comuni e i loro consorzi, le Comunità Montane, le Province e i consorzi pubblici nonché gli enti no profit.
Gli obiettivi, gli strumenti e le iniziative promosse dalla L.R. n. 4/2000 e le relative procedure per la loro attuazione sono definite, come stabilito dalla stessa legge, dal Piano triennale degli interventi 2000-2002 che costituisce loggetto del presente documento.
Il Piano triennale degli interventi 2000-2002 è così articolato:
1 a SEZIONE: Indirizzi e criteri.
1.2 Finalità e Obiettivi generali, 1.3 Obiettivi specifici, 1.4 Strumenti e progetti di intervento, 1.5 Localizzazione degli interventi, 1.6 Requisiti e contenuti degli strumenti finanziabili,1.7 Tipologie di intervento finanziabili, 1.8 Criteri generali di valutazione, 1.9 Priorità, 1.10 Beneficiari, 1.11 Entità dei contributi, 1.12 Spese ammesse, 1.13 Spese non ammissibili, 1.14 Struttura di supporto, 1.15 Piano finanziario, 1.16 Effetti attesi, 1.17 Indicatori fisici e di impatto, 1.18 Programmazione annuale.
2 a SEZIONE: Modalità di attuazione.
2.1 Presentazione delle candidature, 2.2 Dossier di candidatura, 2.3 Valutazione delle candidature e formulazione della graduatoria di idoneità, 2.4 Realizzazione degli interventi, varianti, 2.5 Erogazione dei contributi, 2.6 Vincoli, rinunce e revoche, cumulo.
1 a SEZIONE: Indirizzi e criteri.
1.2 Finalità e Obiettivi generali
Il Piano triennale 2000-2002 assume quali linee di azione principali le finalità perseguite dalla L.R. n. 4/2000 ovvero:
- lo sviluppo dei territori a vocazione turistica;
- la rivitalizzazione dei territori turistici in declino;
- il miglioramento qualitativo dei territori turistici forti,
e individua, in armonia con quanto indicato dalla legge in materia di sostenibilità socio-economica e ambientale nonché di integrazione tra iniziativa pubblica e privata, anche in relazione alla programmazione definita ai sensi della L.R. n. 18/99 (*), i seguenti obiettivi generali:
- sviluppo, rafforzamento e qualificazione dei sistemi turistici locali;
- completamento, diversificazione e equilibrio dellofferta turistica locale;
- valorizzazione turistica integrata e sostenibile delle risorse locali,
da perseguire mediante:
a) la coerenza con i criteri di politica regionale in campo turistico, già individuati nella programmazione definita ai sensi della L.R. 18/99 (*), quali: contributo alla filiera produttiva turistica di riferimento, integrazione territoriale e socio-economica, effetto moltiplicatore, innovazione, esemplarità/trasferibilità.
b) attraverso gli strumenti di pianificazione, di programmazione e di progettazione promossi dalla legge in relazione agli ambiti di intervento definiti da questultima.
(*) L.R. 18/99 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica, Programma annuale degli interventi.
1.3 Obiettivi specifici
Per quanto concerne la coerenza con i criteri di politica regionale turistica, di cui al precedente paragrafo 1.2, punto a), gli obiettivi generali di cui sopra sono perseguiti attraverso i seguenti obiettivi specifici:
1. Contributo alla creazione, al potenziamento e alla qualificazione delle filiere che costituiscono il prodotto turistico locale al fine di sviluppare economie turistiche di sistema.
2. Sviluppo delliniziativa pubblica, in particolare sul fronte infrastrutturale, dei servizi e della sostenibilità ambientale, a sostegno delle attività turistico economiche al fine di favorire lintegrazione e la diversificazione del prodotto turistico locale;
3. Contributo alla generazione di ricadute socio-economiche delle attività turistiche locali attraverso il potenziamento infrastrutturale e della rete dei servizi turistici locali (effetto moltiplicatore).
4. Introduzione di elementi di innovazione nella programmazione e gestione delle attività territoriali, sia dal punto di vista tecnologico, sia organizzativo, coerenti e funzionali con il prodotto turistico locale .
5. Capacità di dar luogo a modelli" di programmazione turistico territoriale esemplari e trasferibili ad altre realtà analoghe (anche in collegamento con lobiettivo specifico 4).
1.4 Strumenti e progetti di intervento
In relazione agli obiettivi generali, per quanto concerne il sistema degli strumenti di programmazione, di pianificazione e di progettazione, con riferimento agli ambiti di intervento individuati dalla legge di cui al precedente paragrafo 1.2, punto b), gli strumenti attivabili e i progetti di intervento realizzabili sono qui di seguito descritti.
1.4.1 Strumenti
1. Valutazione preliminare dimpatto ambientale degli effetti diretti e indiretti della pianificazione e programmazione turistica darea (art. 20, L.R. 40/98).
2. Studio di fattibilità finalizzato alla verifica preliminare delle potenzialità di sviluppo turistico del contesto locale, in relazione alle risorse ambientali, socio economiche e culturali e nel rispetto dello sviluppo sostenibile.
3. Programma integrato che, sulla base dello Studio di fattibilità, predisponga un quadro complessivo degli interventi, pubblici e privati, che si intendono promuovere per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo del turismo nella località comprensivo delle azioni necessarie in materia di controllo degli impatti e della valutazione delle ricadute socio economiche e delluso sostenibile delle risorse.
4. Progettazione degli interventi in attuazione del Programma Integrato e coerente con i criteri di sostenibilità definiti da questultimo nonché attenta alle problematiche di impatto ambientale.
1.4.2 Progetti di intervento
Progetti di intervento per la realizzazione di:
a) Infrastrutture per la fruizione di circuiti, percorsi e aree di sosta attrezzate, compreso lacquisto di aree o immobili.
b) Riqualificazione ambientale di siti e aree rurali e urbane.
c) Impianti turistico-ricreativi e ricettivi, compreso lacquisto di aree e immobili.
d) Impianti di risalita, piste da sci e impianti per lo sci di fondo.
e) Strutture congressuali e per attività di rilevanza turistica, compreso lacquisto di aree immobili.
f) Impianti per la fruizione di aree lacuali e fluviali.
1.5 Localizzazione degli interventi
Lintero territorio regionale.
1.6 Requisiti e contenuti degli strumenti finanziabili
Gli strumenti di cui al precedente paragrafo 1.4.1, ai fini dellammissibilità al finanziamento, dovranno rispondere ai seguenti requisiti e comprendere i contenuti qui di seguito descritti.
1.6.1 Valutazione preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.)
Come stabilito dallart. 20 della L.R. n. 40 del 17/12/1998 Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione, la V.P.I.A. consiste in un insieme di informazioni relative allanalisi di compatibilità ambientale degli strumenti di pianificazione e di programmazione promossi ai vari livelli territoriali. Nel caso specifico si tratta di unanalisi di compatibilità riferita ai contenuti specifici dello Studio di Fattibilità e/o del Programma Integrato, descritti nei paragrafi successivi.
Ai fini dei finanziamenti previsti dalla L.R. n. 4/2000 e dal relativo Piano triennale 2000-2002, la V.P.I.A. è parte integrante, a seconda dei casi, dello Studio di Fattibilità e/o del Programma Integrato. In particolare la V.P.I.A. sarà compresa nello Studio di Fattibilità quando la verifica dei dati e degli effetti ambientali risulti determinante ai fini della selezione delle ipotesi alternative oggetto dello Studio; sarà invece compresa nel Programma Integrato quando non sia stata effettuata in sede di Studio di Fattibilità o quando il Programma Integrato necessiti un ulteriore approfondimento degli aspetti ambientali per la verifica di sostenibilità.
La V.P.I.A. contiene, in tutti i casi, le informazioni indicate nellAllegato F della citata L.R. n. 40/98 a cui si rinvia per il dettaglio.
1.6.2 Studio di Fattibilità (S.d.F.)
In relazione allobiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) lo Studio di Fattibilità è finalizzato alla formulazione di ipotesi alternative circa lindirizzo strategico e le scelte progettuali che si intendono privilegiare nel rispetto della sostenibilità turistica nonché, a seguito di valutazioni comparative, alla scelta dellipotesi che si ritiene più idonea in funzione dei risultati attesi.
In sintesi, la valutazione finale dello S.d.F. dovrà dimostrare che lipotesi prescelta rappresenta il mezzo più efficace rispetto alle alternative possibili per raggiungere lobiettivo di sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo del turismo locale perseguito.
Lo S.d.F. dovrà contenere in relazione alle ipotesi progettuali considerate:
- unanalisi dei punti di forza e di debolezza del contesto di riferimento
- una valutazione delle condizioni di mercato della domanda e dellofferta dei beni e dei servizi turistici prodotti;
- una valutazione degli aspetti organizzativi e attuativi (competenze, aspetti istituzionali e autorizzativi, risorse, tempi, ecc.)
- una valutazione della convenienza economica e sociale;
- la verifica preliminare di impatto ambientale (vedi paragrafo precedente).
Ai fini dellammissibilità al finanziamento lo S.d.F. dovrà essere predisposto quale documento preliminare alla successiva predisposizione e presentazione del Programma Integrato o dei singoli progetti unitari di intervento; secondo i casi, lo S.d.F riguarderà ipotesi alternative di Programmi Integrati o di progetti unitari di intervento (vedi paragrafo 1.6.3).
1.6.3 Programma Integrato (P.I.) e Progetti unitari di intervento
Il Programma Integrato è finalizzato a definire il quadro complessivo degli interventi, pubblici e privati, che si intendono promuovere sul territorio per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo del turismo locale.
Sono ammissibili al finanziamento esclusivamente i Programmi Integrati predisposti e presentati dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.10.1.
Ai fini dellammissibilità al finanziamento il Programma Integrato dovrà preliminarmente e obbligatoriamente essere preceduto dalla presentazione dello Studio di Fattibilità, redatto secondo le indicazioni fornite al paragrafo 1.6.2, e dalla relativa valutazione di idoneità positiva di questultimo da parte della Regione Piemonte.
I Programmi Integrati sono caratterizzati dallinsieme correlato di diverse tipologie di intervento, dalla presenza di più operatori, dal concorso di risorse pubbliche e private, dalla dimensione tale da incidere sulleconomia e sui livelli di offerta turistica locale nonché sullassetto ambientale complessivo.
Il P.I. contiene lindicazione e la descrizione funzionale, in relazione allobiettivo perseguito, degli interventi promossi direttamente dallente pubblico proponente (sia quelli di cui si chiede il finanziamento ai sensi della L.R. n. 4/2000, sia quelli la cui attuazione si avvale di altre risorse o il cui livello di progettazione è ancora iniziale) nonché degli interventi promossi da altri soggetti (imprese, enti no profit, privati, ecc.) di cui è prevista, o è in corso, lattuazione nellarco temporale considerato dallo stesso Programma. Per quanto concerne gli interventi da comprendere nel P.I. di iniziativa privata si precisa che, oltre agli interventi in corso o di certa realizzazione, potranno essere indicati anche quelli il cui livello di elaborazione progettuale sia ancora iniziale e/o siano stati semplicemente segnalati da detti soggetti a seguito di un invito pubblico (es. manifestazione di interesse), a tal scopo emanato dallente pubblico proponente il Programma Integrato. Infine, tra gli interventi di iniziativa privata da comprendere nel P.I. dovranno obbligatoriamente essere indicati quelli per i quali sia stato richiesto un finanziamento ai sensi della L.R. 18/99 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica e/o in applicazione di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari.
Di tali interventi il Programma Integrato dovrà:
- descrivere la strategia adottata dal Programma Integrato in funzione dellobiettivo perseguito dimostrandone lefficacia in relazione ai risultati dello Studio di fattibilità;
- descrivere gli elementi su cui si fonda lintegrazione del Programma in termini di soggetti e risorse coinvolte (naturali, culturali, economiche, sociali, ecc);
- descrivere le iniziative assunte e che si intendono assumere per creare reali forme di partenariato tra i diversi attori coinvolti e coinvolgibili;
- descrivere il grado di correlazione tra gli interventi in funzione dellobiettivo perseguito;
- giustificare la scelta degli interventi di iniziativa pubblica anche in relazione ai risultati dello S.d.F.;
- evidenziare gli interventi promossi e/o realizzati da enti no profit in campo turistico ai sensi del presente Piano triennale.
- evidenziare gli interventi promossi e/o realizzati da piccole e medie imprese e enti no profit in campo turistico compresi (o di cui è stata chiesta lammissione) nella programmazione regionale in attuazione della L.R. 18/99 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica, in particolare nel Programma annuale degli interventi e/o ai sensi di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari;
- fornire i dati di massima localizzativi, tipologici, tecnici, funzionali ed economici dei progetti di intervento pubblici e privati;
- descrivere e dove possibile quantificare le ricadute socio-economiche sulla collettività locale.
- descrivere le soluzioni adottate al fine del controllo degli impatti connessi con le attività turistiche promosse e della mitigazione degli effetti negativi sullambiente delle attività già esistenti;
- fornire un cronoprogramma dei tempi di attuazione del P.I. con riferimento ai singoli progetti di intervento previsti;
- fornire un bilancio economico complessivo del Programma con particolare dettaglio ai dati finanziari (fonti di finanziamento) relativi agli interventi di iniziativa dellente pubblico proponente il P.I.
Il Programma Integrato può essere costituito, in alternativa, anche dalla progettazione di interventi unitari di particolare rilevanza territoriale e/o caratterizzati da una marcata sostenibilità turistica. Come per il Programma Integrato anche i progetti di intervento unitari devono essere preliminarmente e obbligatoriamente preceduti dallo Studio di Fattibilità, redatto secondo le indicazioni fornite al paragrafo 1.6.2, e dalla relativa valutazione di idoneità positiva di questultimo da parte della Regione Piemonte.
1.6.4 Progettazione degli interventi
I progetti di intervento forniscono gli elementi di dettaglio tecnico progettuale relativamente agli interventi compresi nel Programma Integrato ai fini delleventuale finanziamento per la loro realizzazione e, laddove presentino le caratteristiche descritte al paragrafo precedente, possono essere definiti progetti di intervento unitari ai sensi del presente Piano triennale. Anche i progetti di intervento unitari sono costituiti dagli elaborati di dettaglio tecnico progettuale ai fini della loro realizzazione ed eventuale finanziamento.
Tutti i progetti di intervento e i progetti unitari di intervento che prevedano, successivamente alla realizzazione, la gestione di attività sia in forma diretta, sia indiretta, dovranno obbligatoriamente essere corredati da uno specifico piano di gestione.
Ai fini dellammissibilità al finanziamento, il livello di elaborazione dei progetti di intervento (compresi quelli unitari) predisposti dai soggetti pubblici è quello di progettazione definitiva ai sensi della L. 109/94 e s.m.i. Nel caso di enti no profit il livello di progettazione richiesto è assimilato, in termini di dettaglio progettuale, a quello di progettazione definitiva previsto per i soggetti pubblici.
1.7 Tipologie di intervento finanziabili
In relazione ai progetti di intervento di cui al paragrafo 1.4.2 le tipologie di intervento realizzabili e ammissibili al finanziamento nellambito del Piano triennale 2000-2002 sono le seguenti.
- Nei casi di progetti di intervento anche unitari, di cui al paragrafo 1.4.2 lettere a, c, e, sono ammesse le seguenti tipologie: nuova costruzione (anche mediante demolizione dellesistente), ampliamento, potenziamento tecnico, recupero e ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente sia già destinato a usi turistici ma in disuso, sia destinato ad altri usi, nel rispetto delle norme urbanistiche locali vigenti. Tra le tipologie ammissibili nellambito dei progetti riferiti alle lettere a, c (oltre a quelle esplicitamente indicate e connesse con le tipologie di cui al paragrafo 1.4.2 lettere a, c) sono comprese altresì quelle finalizzate alla valorizzazione e alla conoscenza dei caratteri storici, culturali e tradizionali tipici dellarea (es: centri di documentazione). Nellambito di tali tipologie sono altresì ammessi lavori e opere collegate a tali interventi funzionali alla riduzione dellimpatto dovuto alla presenza del traffico automobilistico. Per quanto concerne i progetti di intervento di cui alle lettere a, c, nei casi in cui i progetti ammessi al finanziamento prevedano, nella fase successiva alla realizzazione delle opere, attività la cui gestione sia demandata a terzi, laffidamento di questultima da parte del soggetto beneficiario del contributo dovrà essere effettuata a prezzi di mercato, nel rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia.
- Nei casi di progetti di intervento anche unitari, di cui al paragrafo 1.4.2, lettera b (interventi finalizzati alla valorizzazione dei luoghi e delle aree urbane e rurali di interesse turistico) sono ammissibili al finanziamento: lavori e opere di arredo urbano compresi i lavori di ripavimentazione stradale e di illuminazione pubblica se finalizzati al recupero dei caratteri storico-urbani propri della località e alla mitigazione degli impatti; lavori e opere in attuazione di Piani del colore approvati; realizzazione di parcheggi esclusivamente se collegati ad una delle tipologie precedenti o la cui funzione turistica prevalente sia comprovata e documentata; realizzazione di aree e servizi di accoglienza turistica. Nellambito di tali tipologie sono altresì ammessi lavori e opere collegate a tali interventi funzionali alla riduzione dellimpatto dovuto alla presenza del traffico automobilistico. Sono esclusi dallammissibilità al finanziamento anche se connessi con gli interventi prima descritti i lavori e le opere relative alla realizzazione o al rifacimento di: reti fognarie, impianti e reti di distribuzione idrica, energetica, ecc., impianti di depurazione e smaltimento, opere di riassetto idrogeologico e forestale.
- Per quanto concerne i progetti di intervento anche unitari, di cui al paragrafo 1.4, lettera d, lammissibilità al finanziamento riguarda: la realizzazione di nuovi impianti di risalita; la sostituzione di impianti di risalita esistenti e gli interventi di adeguamento tecnico; la realizzazione delle strutture complementari e di servizio allarea sciabile compresi gli impianti di innevamento artificiale; la realizzazione di nuove piste da sci, lestensione e il miglioramento tecnico in materia di sicurezza delle piste esistenti; la realizzazione di nuovi impianti di sci di fondo comprensivi di piste e di strutture complementari di servizio alla fruizione dellimpianto nonché il potenziamento e il miglioramento in materia di sicurezza degli impianti di sci di fondo esistenti. Gli interventi proposti nellambito di tali tipologie dovranno risultare compatibili con le normative di tutela e salvaguardia del territorio vigenti e con le caratteristiche ambientali dei luoghi nonché finalizzati alla mitigazione degli impatti e al mantenimento o al recupero dei caratteri originali naturali dei luoghi. Nellambito di tali tipologie sono altresì ammessi lavori e opere collegate a tali interventi funzionali alla riduzione dellimpatto dovuto alla presenza del traffico automobilistico. Nei casi in cui gli interventi ammessi al finanziamento prevedano, nella fase successiva alla realizzazione delle opere, attività la cui gestione sia demandata a terzi, laffidamento di questultima da parte del soggetto beneficiario del contributo dovrà essere effettuata a prezzi di mercato, nel rispetto delle norme e procedure vigenti in materia.
- Per le tipologie di cui al paragrafo 1.4, lettera f gli interventi ammissibili al finanziamento riguardano: sistemazione dei lungo lago e lungo fiume nelle aree urbane; sistemazione delle sponde lacuali e fluviali anche ai fini della balneazione e della pratica di attività ricreative e sportive compatibili con le caratteristiche ambientali dei luoghi; realizzazione di strutture per il tempo libero, laccoglienza e il ristoro; la realizzazione di attracchi, porti, pontili e strutture per la nautica ivi compresi ricoveri e impianti per lo sviluppo degli sport acquatici. Gli interventi proposti nellambito di tali tipologie dovranno risultare compatibili con le normative di tutela e di salvaguardia del territorio vigenti e con le caratteristiche ambientali dei luoghi nonché finalizzati alla mitigazione degli impatti e al mantenimento o al recupero dei caratteri originali naturali. Nellambito di tali tipologie sono altresì ammessi lavori e opere collegate a tali interventi funzionali alla riduzione dellimpatto dovuto alla presenza del traffico automobilistico. Nei casi in cui gli interventi ammessi al finanziamento prevedano, nella fase successiva alla realizzazione delle opere, attività la cui gestione sia demandata a terzi, laffidamento di questultima da parte del soggetto beneficiario del contributo dovrà essere effettuata a prezzi di mercato, nel rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia.
1.8 Criteri generali di valutazione
1.8.1 Valutazione degli strumenti
Gli strumenti di cui ai paragrafi 1.6.2 Studio di fattibilità e 1.6.3 Programma Integrato, comprensivi della Verifica Preliminare di Impatto Ambientale (V.P.I.A.) di cui al paragrafo 1.6.1, saranno valutati in relazione alla conformità con le linee di azione della L.R. n. 4/2000 e con gli obiettivi nonché quanto previsto dal presente Piano triennale in materia di pianificazione e programmazione turistica locale e sostenibilità.
In particolare, con riferimento ai criteri generali di cui sopra, per ognuno di detti strumenti saranno utilizzati i seguenti criteri specifici.
- Valutazione dello Studio di fattibilità
- completezza dellanalisi del contesto locale (esame dei punti di forza e dei punti di debolezza in relazione ai problemi e alle potenzialità turistiche della località);
- validità dellanalisi della domanda e dellofferta turistica;
- credibilità delle ipotesi programmatiche e/o progettuali alternative considerate;
- completezza e grado di approfondimento degli aspetti organizzativi e attuativi concernenti le ipotesi considerate;
- dimostrata validità dellipotesi programmatica e/o progettuale scelta in relazione allobiettivo perseguito;
- coerenza e qualità della V.P.I.A.
- Valutazione del Programma Integrato
(Il P.I. potrà essere presentato, ai fini del finanziamento, e quindi valutato solo se preceduto dalla presentazione e dalla relativa valutazione di idoneità positiva dello Studio di Fattibilità).
- coerenza del Programma con lobiettivo di sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo scelto in relazione al principio di sostenibilità turistica;
- qualità e efficacia della strategia proposta in relazione ai risultati dello Studio di Fattibilità;
- capacità di tradurre operativamente il principio di integrazione tra soggetti, risorse e interventi;
- adeguatezza delle modalità adottate per la formazione del Programma Integrato al fine di garantire linformazione e la partecipazione dei diversi soggetti affinché si realizzi lintegrazione prevista e il raggiungimento dellobiettivo;
- metodologia generale proposta con particolare riguardo alla coerenza interna delle iniziative previste sul territorio considerato, alladozione di procedure credibili e strumenti idonei di coordinamento e gestione del Programma.
- coerenza e qualità della V.P.I.A.
- efficacia del rapporto costi-benefici.
- tempi previsti per lattuazione del P.I.
- contributo alleconomia turistica della località in termini di aumento dei flussi e delle presenze;
- miglioramento della qualità ambientale e della sostenibilità turistica;
- elevato grado di fattibilità del Programma, in particolare sul fronte autorizzativo (idoneità tecnico-urbanistica, tempi) e finanziario;
- collegamento (filiera) con altre iniziative proposte e positivamente considerate sia ai sensi del presente Programma triennale, sia in attuazione della programmazione regionale ai sensi della L.R. 18/99 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica;
- sinergia con altre iniziative di programmazione regionale e sovralocale (Accordi di programma, Patti territoriali, Progetti integrato di sviluppo turistico ai sensi del DOC.U.P 97-99, obiettivo 2, ecc.);
- collegamento (filiera) con altre iniziative proposte e positivamente considerate in attuazione di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari;
- occupazione diretta e indiretta determinata dal Programma Integrato.
- creazione di nuovi servizi turistici e di nuove imprese.
- un elevato grado di innovazione progettuale e tecnica;
- una elevata possibilità di trasferibilità del modello di programmazione adottato.
- possibilità di dare ampia diffusione ai risultati del Programma.
1.8.2 Valutazione dei progetti di intervento
La realizzazione dei progetti di intervento compresi nei Programmi Integrati e dei progetti unitari di intervento, di cui al paragrafo 1.6.3, potrà essere ammessa a finanziamento solo se il Programma Integrato di appartenenza e lo Studio di Fattibilità di riferimento siano stati giudicati idonei sulla base dei criteri di cui al precedente paragrafo 1.8.1. (per i progetti unitari di intervento è richiesta esclusivamente lidoneità dello Studio di Fattibilità).
I progetti di intervento e i progetti unitari di intervento riferiti alle tipologie di cui al paragrafo 1.7, saranno valutati alla luce della dimostrata coerenza con gli indirizzi programmatici della legge regionale n. 4/2000 in materia di sviluppo, rivitalizzazione e miglioramento qualitativo delle aree turistiche regionali, da promuovere secondo il principio della sostenibilità ambientale e socio-economica nonché con gli obiettivi e i contenuti del Piano triennale 2000-2002.
In particolare per la valutazione di tali elementi saranno utilizzati i seguenti criteri generali:
- Qualità complessiva del progetto.
- Coerenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi generali e specifici del Piano triennale 2000-2003.
- Occupazione diretta generata dal progetto nella fase di realizzazione.
- Occupazione generata dal progetto nella fase di gestione (nei casi previsti).
- Contributo allo sviluppo di nuove attività in particolare da parte dei giovani.
- Metodologia generale proposta (in relazione agli strumenti adottati, par. 1.4.1 e 1.6.)
- Sostenibilità ambientale e socio economica della proposta progettuale.
- Contributo della proposta progettuale, in relazione allobiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) anche in termini di bilancio dellintervento sia in valore assoluto (efficienza), sia rispetto al valore aggiunto che apporta al contesto locale (efficacia).
- Contributo alla caratterizzazione del prodotto turistico locale.
- Qualità della proposta progettuale in relazione ai costi di manutenzione e di gestione successiva (se prevista).
1.9 Priorità
La valutazione dei progetti di intervento inerenti le tipologie di intervento di cui ai paragrafi 1.4.2 e 1.7, sarà svolta considerando i seguenti ordini di priorità:
1.9.1 coerenza con criteri specifici (definiti in relazione ai criteri generali di cui al paragrafo 1.8.2);
1.9.2 tipologie;
1.9.3 ambiti territoriali di intervento.
1.9.1 Coerenza con criteri specifici
In relazione ai criteri generali di valutazione, di cui al precedente paragrafo 1.8.2, verrà data precedenza alla realizzazione di progetti di intervento anche unitari sulla base dei seguenti criteri specifici:
- grado di fattibilità del progetto (livello di definizione progettuale, sostenibilità finanziaria, idoneità tecnico-urbanistica, tempi);
- caratteri tecnici, qualitativi e funzionali della tipologia di intervento proposta, in particolare rispetto alla capacità di soddisfare lobiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) nel rispetto della sostenibilità ambientale e socio-economica.
- grado di innovazione e di qualità progettuale con particolare riferimento alle soluzioni adottate in materia di impatto ambientale e di recupero dei caratteri originari dei luoghi sia naturali, sia storico-culturali.
- inserimento del progetto nel quadro di pianificazione turistica definito dalla L.R. n. 4/2000 (V.P.I.A. + S.d.F. + P.I.).
- collegamento (filiera) con altri interventi proposti e positivamente considerati nella programmazione regionale in attuazione del presente Piano triennale e della L.R. 18/99 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica (Programma annuale degli interventi).
- sinergie con altre iniziative di programmazione regionale e sovralocale (Accordi di programma, Patti territoriali, Progetti integrati di sviluppo turistico ai sensi del DOC.U.P 97-99, obiettivo 2, ecc.);
- collegamento (filiera) con altri interventi proposti e positivamente considerati in attuazione di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari;
- qualità e operatività del piano di gestione proposto (nei casi in cui lintervento preveda, successivamente alla realizzazione, la gestione diretta o indiretta di attività );
- elevato grado di esemplarità e trasferibilità.
I progetti di intervento che a seguito della valutazione effettuata mediante i criteri sopra indicati (generali e specifici) non raggiungano la soglia minima (punteggio minimo) stabilita dalle specifiche Procedure di valutazione saranno giudicati non idonei e pertanto non ammissibili al finanziamento.
1.9.2. Tipologie.
In relazione alle tipologie di intervento finanziabili, di cui al paragrafo 1.4.2 e 1.7 verrà data precedenza alla realizzazione di progetti di intervento anche unitari appartenenti alle tipologie sotto indicate, secondo il seguente ordine di priorità:
- Interventi di cui al paragrafo 1.4.2, lettere c, e, realizzati attraverso il recupero e il restauro di immobili di riconosciuto valore storico-architettonico e artistico dalle normative nazionali e regionali, dai P.R.G.C. (art. 24 L.R. 56/77 e s.m.i.) nonché dai programmi specifici della Direzione Regionale Beni Culturali purché in armonia con la normativa vigente. La precedenza è analogamente accordata agli interventi di cui alle lettere a, b, f, che interessino, anche parzialmente, tali tipologie di immobili e di intervento.
- Interventi di cui al paragrafo 1.4.2, lettere c, e, realizzati mediante il recupero e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente, sia già destinato ad attività turistiche ma in disuso, sia destinato ad altri usi nel rispetto delle norme urbanistiche locali vigenti. La precedenza è analogamente accordata agli interventi di cui alle lettere a, b, f, che interessino, anche parzialmente, tali tipologie di immobili e di intervento.
- Interventi di cui al paragrafo 1.4.2, lettera a, realizzate nelle aree parco regionali, cosi come definite dalla L.R. n. 12/90.
- Interventi di cui al paragrafo 1.4, lettera b, realizzati nelle aree di centro storico, secondo la perimetrazione definita dagli strumenti urbanistici comunali.
- Interventi di cui al paragrafo 1.4, lettera f, realizzati nelle aree di centro abitato, così come definite dagli strumenti urbanistici comunali.
1.9.3 Ambiti territoriali di intervento.
In relazione agli ambiti territoriali di intervento verrà data precedenza alla realizzazione di quelle proposte progettuali che, avendo ottenuto sulla base dei criteri sopra definiti una valutazione (punteggio) superiore alla soglia indicata dalle specifiche Procedure di valutazione degli interventi, siano localizzate nei Comuni:
- facenti parte di Comunità Montane;
- non compresi nelle aree definite dalla programmazione comunitaria vigente in materia di fondi strutturali per analoghe iniziative.
1.10 Beneficiari
1.10.1. Comuni o loro consorzi, Comunità Montane, Province e consorzi pubblici, per le iniziative di cui ai paragrafi 1.4.1 Strumenti e 1.4.2. Progetti di intervento (anche unitari).
1.10.2. Enti no profit per le iniziative di cui ai paragrafi 1.4.1 Strumenti (con la sola esclusione del Programma Integrato), e 1.4.2. Progetti di intervento (anche unitari).
1.11 Entità dei contributi
Per la predisposizione degli Strumenti e la realizzazione dei Progetti di intervento anche unitari ritenuti idonei, descritti ai paragrafi 1.4.1 e 1.4.2 del presente Piano triennale 2000-2002, la Regione Piemonte sulla base delle risorse disponibili e nel rispetto delle norme vigenti in materia di concessione di contributi e di regolamentazione delle attività turistiche concederà:
A. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al paragrafo 1.10.1 e 1.10.2, fino alla misura massima del 100% della spesa ritenuta ammissibile e, comunque, entro il limite di contribuzione massimo di Lire 100.000.000, per la predisposizione di Studi di fattibilità, così come definiti al paragrafo 1.6.2, compresi i casi in cui gli Studi contengano la Valutazione preliminare di impatto ambientale di cui al paragrafo 1.6.1.
B. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al paragrafo 1.10.1, fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile e comunque entro il limite massimo di contribuzione di Lire 100.000.000, per la predisposizione di Programmi Integrati, compresi i casi in cui i Programmi Integrati contengano la Valutazione preliminare di impatto ambientale di cui al paragrafo 1.6.1.
C. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui ai paragrafi 1.10.1 e 1.10.2, fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile, per la realizzazione di progetti di intervento e di progetti unitari di intervento, così come definiti ai paragrafi 1.6.3. e 1.6.4, inerenti le tipologie di cui ai paragrafi 1.4.2 e 1.7. La spesa minima ammissibile è di Lire 500.000.000. con un limite massimo di contribuzione di Lire 10.000.000.000. per la realizzazione di progetti compresi nei Programmi Integrati ritenuti idonei; la spesa minima ammissibile è invece di Lire 200.000.000. con un limite massimo di contribuzione di Lire 6.000.000.000. per la realizzazione deii progetti unitari di intervento il cui Studio di Fattibilità sia stato ritenuto idoneo.
La spesa ammissibile è computata al lordo dellI.V.A., salvo i casi in cui la stessa possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario; tali casi devono essere obbligatoriamente segnalati dal beneficiario al momento della domanda di contributo.
1.12 Spese ammesse
Per gli Strumenti e i Progetti di intervento predisposti e realizzati dai soggetti di cui ai paragrafi 1.10.1 e 1.10.2 le spese ammissibili sono le seguenti:
- spese inerenti lo svolgimento di consulenze finalizzate alla predisposizione degli Strumenti di cui al paragrafo 1.4.1
- lavori e opere edili compresi gli impianti tecnici; acquisto di terreni e immobili connesso con la realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento dal presente Piano Triennale 2000-2002, computato nella misura del 10% dellinvestimento complessivo; forniture di arredi e attrezzature, comprese quelle di natura informatica, funzionali alla realizzazione dei progetti di intervento; spese tecniche di progettazione.
Ai fini dellammissibilità ai contributi e al riconoscimento delle relative spese, gli incarichi di consulenza inerenti la predisposizione degli Strumenti di cui al paragrafo 1.4.1 (prodromi alla presentazione dei progetti di intervento e dei progetti unitari di intervento) dovranno risultare assegnati successivamente al 29 febbraio 2000; di conseguenza anche lapprovazione formale dei progetti definitivi da parte dei soggetti di cui ai paragrafi 1.10.1 e 1.10.2 dovrà risultare successiva a tale data ai fini dellammissibilità ai contributi e al riconoscimento delle relative spese.
Il rispetto di tale obbligo sarà oggetto di specifica verifica da parte degli uffici regionali competenti (vedi 2^ Sezione, Modalità di attuazione, par. 2.3.1) anche mediante la richiesta di ulteriore documentazione a quella obbligatoriamente indicata a corredo delle istanze presentate.
In tutti i casi non potranno essere oggetto di contributo lavori e opere iniziate prima della data sopra indicata ancorché connesse con la realizzazione degli interventi ammessi a contributo ai sensi del presente Piano Triennale 2000-2002.
1.13 Spese non ammissibili
Tutte quelle non comprese tra quelle ammissibili. In particolare:
- lI.V.A. che può essere recuperata, rimborsata o compensata in qualche modo dal beneficiario;
- le spese inerenti lacquisto di attrezzature di corredo quali: utensili e altri oggetti similari; tovaglie, biancheria varia, stoviglie (nelle strutture ricettive e di accoglienza turistica).
1.14 Struttura di supporto
In relazione ai Progetti di intervento, di cui al paragrafo 1.4.2, la Giunta regionale potrà costituire una struttura esterna di supporto organizzativo alla Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi, per lindirizzo, il coordinamento, il monitoraggio e la verifica delle strutture realizzate da realizzare in attuazione dei progetti di intervento e dei progetti unitari di intervento.
1.15 Piano finanziario
1.15.1 Il finanziamento del Piano triennale 2000-2002 è pari, per il biennio 2000-2001, a Lire 60.000.000.000.= equamente ripartiti in Lire 30.000.000.000.= per lanno 2000 e in Lire 30.000.000.000.= per lanno 2001. Alla definizione dello stanziamento per lanno 2002 si provvederà in sede di approvazione del prossimo bilancio pluriennale regionale.
1.15.2 Larticolazione della dotazione finanziaria pari a Lire 60.000.000.000.= per il biennio 2000-2001 è la seguente:
- per la predisposizione degli strumenti descritti ai paragrafi 1.6.1, 1.6.2 e 1.6.3, ritenuti idonei: Lire 2.000.000.000.= equamente ripartiti negli anni 2000 e 2001;
- per la realizzazione dei progetti di intervento e dei progetti unitari di intervento, riferiti alle tipologie definite al paragrafo 1.7, ritenuti idonei: Lire 56.000.000.000= equamente ripartiti negli anni 2000 e 2001;
- per la costituzione e il funzionamento della Struttura di supporto di cui al paragrafo 1.14. : Lire 2.000.000.000.= equamente ripartiti negli anni 2000 e 2001.
Il Piano annuale di attuazione stabilirà, nellambito della dotazione finanziaria relativa agli strumenti, la ripartizione delle quote di risorse da destinare al finanziamento degli Studi di Fattibilità e ai Programmi Integrati.
Nel caso in cui non risulti possibile esaurire gli importi destinati dal presente Piano Finanziario ad ognuna delle tipologie finanziabili (strumenti, interventi, struttura di supporto) si potrà procedere ad una diversa ripartizione delle risorse disponibili, al fine di ottimizzarne luso e garantire il finanziamento del numero massimo di iniziative idonee.
1.16 Effetti attesi
Potenziamento e qualificazione della dotazione infrastrutturale e dei servizi turistici locali; miglioramento della qualità ambientale urbana e rurale; aumento del n° di impianti e di opportunità turistico ricreative; incremento, potenziamento e qualificazione dei bacini sciistici e degli impianti di sci di fondo; qualificazione e incremento della dotazione di servizi turistici per la fruizione delle sponde fluviali e lacustri; aumento occupati diretti e indiretti; incremento delle presenze turistiche e dellinterscambio culturale; recupero del patrimonio edilizio; valorizzazione e tutela del patrimonio architettonico di pregio; miglioramento dellambiente costruito; riduzione degli effetti derivanti dalle presenze turistiche nelle località della Regione.
1.17 Indicatori fisici e di impatto
Ai fini della valutazione del presente Piano triennale saranno utilizzati i seguenti indicatori:
- N° impianti turistico ricreativi e ricettivi nuovi e riqualificati.
- N° opere di qualificazione urbana e rurale.
- N° strutture congressuali nuove e riqualificate.
- N° impianti di risalita nuovi e riqualificati.
- N° interventi di fruizione delle sponde fluviali e lacustri.
- N° interventi aventi ricadute dirette nella riduzione degli impatti ambientali.
- N° nuovi posti di lavoro a regime
- N° interventi di riuso turistico del patrimonio immobiliare esistente.
- N° interventi di restauro e di recupero del patrimonio architettonico di pregio.
1.18 Programmazione annuale
In conformità con gli obiettivi, i criteri, le priorità e le modalità previste dal presente Piano triennale 2000-2002 sarà predisposto e approvato dalla Giunta regionale, entro il 31 ottobre di ciascun anno, il Piano annuale di attuazione.
Il Piano annuale, nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 4/2000, potrà aggiornare e integrare il Piano triennale 2000-2002, in particolare per quanto riguarda le tipologie di intervento finanziabili, le priorità, le spese minime ammissibili e i massimali di contribuzione (salvo quelli specificati dalla stessa L.R. n. 4/2000), larticolazione del Piano finanziario, la documentazione richiesta, i tempi di presentazione e di valutazione delle istanze.
2 a SEZIONE: Modalità di attuazione
2.1 Presentazione delle candidature
Le candidature riferite alle iniziative di cui al paragrafo 1.4 (Strumenti e Progetti di intervento) dovranno essere presentate entro i termini di scadenza qui di seguito indicati.
Con riferimento alla programmazione annuale di cui al paragrafo 1.18, 1^ Sezione, ciascun Piano annuale di attuazione potrà stabilire, in relazione a specifiche e motivate esigenze, scadenze diverse da quelle indicate dal presente Piano triennale 2000-2002.
- Studi di Fattibilità (comprensivi di V.P.I.A) relativi ai Programmi Integrati: entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) del Piano annuale di attuazione.
- Studi di Fattibilità (comprensivi di V.P.I.A) relativi ai Progetti unitari di intervento: entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) del Piano annuale di attuazione.
- Programmi Integrati (ed eventuale V.P.I.A se non già contemplata nello S.d.F.) comprensivi dei progetti di intervento: entro 120 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della graduatoria relativa agli Studi di Fattibilità di riferimento (se questi ultimi risultano idonei).
- Progetti unitari di intervento: entro 90 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della graduatoria di idoneità relativa agli Studi di Fattibilità di riferimento (se questi ultimi risultano idonei).
Le candidature dovranno essere presentate, mediante un apposito Dossier, alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica e Interventi comunitari in materia turistica, Via Magenta, 12 - 10128 TORINO, che effettuerà altresì la valutazione delle proposte .
Nei casi previsti i documenti costituenti la candidatura dovranno risultare in regola con le norme vigenti in materia di imposta di bollo (D.M. 20/8/92).
La gestione dei contributi, una volta assegnati ai beneficiari, sarà demandata alla Finpiemonte S.p.A., Galleria San Federico, 54 - TORINO, ente strumentale della Regione Piemonte.
2.2 Dossier di candidatura
Il Dossier di candidatura dovrà essere presentato utilizzando la modulistica predisposta allo scopo dalla Regione Piemonte e, a seconda del finanziamento richiesto, comprenderà obbligatoriamente i documenti qui di seguito descritti.
2.2.1 Per ogni tipo di finanziamento richiesto il Dossier di candidatura dovrà contenere:
- Domanda di finanziamento da parte del legale rappresentante dellEnte richiedente (soggetti di cui ai paragrafi 1.10.1 e 1.10.2, 1^ Sezione) accompagnata dalla deliberazione dellorgano esecutivo che propone listanza.
La domanda di finanziamento dovrà contenere le seguenti informazioni:
- informazioni sul richiedente;
- indicazione dellobiettivo (sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo);
- denominazione del contenuto dellistanza (secondo i casi: dello S.d.F.; del P.I. e relativi progetti di intervento; del progetto unitario di intervento);
- indicazione dei documenti che compongono il Dossier di candidatura;
- natura del richiedente;
- costo totale e (nei casi dovuti) costi parziali nonché contributo/i richiesti;
- localizzazione (secondo i casi: dello S.d.F; del P.I. e relativi progetti di intervento; del progetto unitario);
- tipologia/e turistica oggetto dellistanza;
- responsabile incaricato (se diverso dal legale rappresentante);
- responsabile tecnico;
- dichiarazione ai fini riconoscimento I.V.A.
2.2.2 Per la richiesta di finanziamento relativa agli Studi di Fattibilità, oltre alla Domanda di cui al precedente paragrafo 2.2.1, il Dossier di candidatura dovrà comprendere:
- Studio di Fattibilità, redatto conformemente a quanto indicato al paragrafo 1.6.2, 1^ Sezione, corredato della Verifica preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.), se non esplicitamente prevista nel successivo Programma Integrato per le ragioni di cui al paragrafo 1.6.1, 1^ Sezione nonché svolta secondo le indicazioni di cui allo stesso paragrafo. Allo S.d.F. dovrà essere allegato il provvedimento di incarico e il relativo disciplinare o contratto relativo allaffidamento della consulenza per la redazione dello stesso S.d.F.
2.2.3 Per la richiesta di finanziamento relativa ai Programmi Integrati e alla realizzazione dei progetti di intervento in esso compresi, oltre alla Domanda di cui al precedente paragrafo 2.2.1, il Dossier di candidatura dovrà comprendere:
- Programma Integrato, redatto conformemente a quanto indicato al paragrafo 1.6.3, 1^ Sezione, corredato della Verifica preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.), se non già compresa nello Studio di Fattibilità precedentemente presentato e giudicato idoneo, svolta secondo le indicazioni di cui al paragrafo 1.6.1, 1^ Sezione. Al Programma Integrato dovrà essere allegato il provvedimento di incarico e il relativo disciplinare o contratto relativo allaffidamento della consulenza per la redazione dello stesso P.I.
- Progetto/i di intervento costituiti da: Relazione generale dellintervento (da redigere utilizzando lapposita modulistica), elaborati tecnico-progettuali definitivi (conformi a quanto stabilito dalla Legge 109/94 e s.m.i.).
2.2.4 Per la richiesta di finanziamento relativa alla realizzazione dei progetti unitari di intervento, il cui preliminare Studio di fattibilità comprensivo di V.P.I.A. sia stato giudicato idoneo, oltre alla Domanda di cui al precedente paragrafo 2.2.1 il Dossier di candidatura dovrà comprendere:
- Progetto unitario di intervento costituito da: Relazione generale dellintervento (da redigere utilizzando lapposita modulistica), elaborati tecnico-progettuali definitivi (conformi a quanto stabilito dalla Legge 109/94 e s.m.i.).
2.2.5 Relazione generale
La Relazione generale richiesta per i progetti di intervento e per i progetti unitari di intervento dovrà contenere una descrizione completa e articolata dellintervento organizzata secondo lordine illustrato nei seguenti punti:
- premessa;
- descrizione degli obiettivi specifici dellintervento rispetto agli obiettivi generali;
- previsione dei risultati attesi in coerenza con gli obiettivi generali;
- occupazione nella fase di realizzazione e gestione dellintervento;
- discussione critica delle soluzioni adottate rispetto agli obiettivi;
- fasi di lavoro e descrizione delle attività programmate per la realizzazione dellintervento;
- descrizione dei tempi (tabella dei tempi) suddivisa secondo le fasi di lavoro e le attività programmate;
- un capitolo dedicato agli aspetti finanziari contenente un bilancio finanziario dellintervento suddiviso per fasi, per singole attività di pertinenza di ciascuna fase e per voci di costo concorrenti a formare il valore di ciascuna attività. Indicare inoltre il costo totale dinvestimento, i valori - assoluti e percentuali - della quota di finanziamento richiesta alla Regione e della quota a carico del soggetto beneficiario (indicando lentità e la natura di eventuali altri contributi);
- documentazione comprovante la capacità del soggetto proponente di sostenere la quota di spesa a proprio carico non coperta da contributo pubblico;
- descrizione delle modalità gestionali e/ di manutenzione dellintervento nella fase successiva alla realizzazione (gestione diretta, tramite terzi e relative modalità di affidamento previste);
- piano di gestione per lottimizzazione e la valorizzazione dellinvestimento.
N.B.
Per la domanda e la predisposizione del Dossier di Candidatura, dovrà essere utilizzata la modulistica predisposta allo scopo, in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi, Settore Offerta turistica, Via Magenta 12, Torino o reperibile attraverso il sito Internet www.regione.piemonte.it
2.3 Valutazione delle candidature e formulazione delle graduatorie di idoneità
Le candidature presentate in attuazione del Piano di attuazione annuale saranno oggetto:
- di verifica sotto il profilo formale;
- di valutazione di merito.
Ai sensi dellart. 6, comma 3, della L.R. n. 4/2000, la procedura istruttoria per la valutazione delle istanze è quella negoziale così come definita dallart. 6 del decreto legislativo 31/3/1998, n. 123.
2.3.1 Le istanze presentate mediante la predisposizione dei Dossier di candidatura saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale ossia della conformità con quanto stabilito dalla L.R. n. 4/2000, dal Piano triennale 2000-2002, dal Piano annuale di riferimento per quanto concerne: iniziative e tipologie ammissibili, beneficiari, completezza della documentazione richiesta, rispetto dei tempi.
I Dossier di Candidatura che a seguito della verifica preliminare risulteranno: presentati oltre il termine stabilito; non completi dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire secondo la modulistica predisposta ); in contrasto con i termini di ammissibilità di cui al par. 1.12; il cui contenuto risulti incompatibile con le iniziative e le tipologie di intervento e con i beneficiari ritenuti ammissibili dalla L.R. n. 4/2000, dal Piano triennale e dal Piano annuale di riferimento saranno giudicati non accettabili e, pertanto, le istanze di finanziamento in essi descritte escluse dalla successiva fase di valutazione di merito e dalla ammissione al contributo.
2.3.2 La valutazione di merito delle istanze oggetto dei Dossier di candidatura, ai fini della selezione delle iniziative da ritenere idonee e ammissibili al finanziamento, sarà effettuata sulla base dei criteri e delle priorità indicate nel Piano triennale 2000-2002 e nel Piano annuale di riferimento mediante un metodo di valutazione a punteggio, che permetterà la formulazione di graduatorie aperte delle iniziative idonee e ammissibili al finanziamento nonché di stabilire lentità dei contributi assegnabili in relazione alle risorse disponibili.
A parità di punteggio sarà preso in considerazione lordine temporale di presentazione dei Dossier di candidatura.
Le graduatorie relative alle iniziative finanziabili sono approvate con provvedimento amministrativo secondo la seguente organizzazione dei tempi:
- Studi di Fattibilità relativi ai Programmi Integrati: entro 60 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.
- Studi di Fattibilità relativi ai Progetti unitari di intervento: entro 30 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.
- Programmi Integrati compresi i relativi progetti di intervento: entro 60 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.
- Progetti unitari di intervento: entro 60 giorni dalla dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.
Con lo stesso provvedimento di approvazione delle graduatorie saranno altresì stabiliti i tempi per lavvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.
Lesito finale della valutazione e leventuale ammissibilità al contributo saranno comunicati a tutti i soggetti che hanno presentato istanza.
2.4 Realizzazione degli interventi, varianti.
2.4.1 Nei casi di realizzazione di progetti di intervento e di progetti unitari di intervento, successivamente alla comunicazione da parte della Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, il legale rappresentante dellintervento ammesso al finanziamento dovrà confermare formalmente laccettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione e, nei casi previsti, alla successiva gestione dello stesso, secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.
Gli interventi dovranno comunque essere realizzati non oltre i tre anni successivi alla data del provvedimento di ammissione al contributo, se non diversamente stabilito dallo stesso provvedimento per casi specifici e motivati. Eventuali proroghe del termine di fine lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario.
2.4.2 La realizzazione dellintervento dovrà essere conforme al progetto definitivo approvato e finanziato. Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto definitivo approvato, apportate in sede esecutiva, comporteranno la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dellintervento.
I soggetti beneficiari di cui al paragrafo 1.10.1 e 1.10.2, 1^ Sezione, dovranno presentare, entro il termine che verrà indicato al momento della comunicazione sopra citata, alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, il progetto esecutivo nonché i beneficiari soggetti allapplicazione delle norme vigenti in materia di opere pubbliche dovranno altresì comunicare lesito della gara dappalto e il relativo importo di aggiudicazione.
Qualsiasi variante del progetto esecutivo anche se non modifica limpostazione originale del progetto ammesso al finanziamento dovrà essere adottata, da parte dei beneficiari soggetti allapplicazione delle norme vigenti in materia di opere pubbliche, ai sensi della Legge n. 109/94 e s.m.i.; in tutti i casi, comunque, i beneficiari dovranno preventivamente sottoporre alla Regione Piemonte qualunque variante. La Regione si pronuncerà in merito entro 30 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.
Leventuale incremento del costo dinvestimento totale dellintervento, determinatosi a seguito di variante accolta dalla Regione, non potrà comportare un incremento del contributo inizialmente assegnato al momento dellapprovazione del progetto definitivo.
Leventuale utilizzo delle economie derivanti dal cosiddetto ribasso dasta a seguito dellaggiudicazione dellappalto, a favore di varianti in corso dopera, dovrà essere oggetto di specifica richiesta da parte del beneficiario alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica che potrà autorizzarlo nel limite massimo del 5% dellimporto originario del contratto.
2.5 Erogazione dei contributi
2.5.1 I contributi concessi per la predisposizione degli strumenti (S.d.F. e P.I. con relativa V.P.I.A.) proposti e realizzati dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.10.1, 1^ Sezione, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità.
- 70% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dellaffidamento dellincarico di consulenza per la predisposizione dello strumento in questione;
- 30% del contributo ad avvenuta dimostrazione, mediante rendicontazione finale da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta per lincarico di consulenza affidato.
In alternativa il contributo può essere liquidato in ununica soluzione ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta per lincarico di consulenza affidato.
2.5.2 I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione dei progetti di intervento e dei progetti unitari di intervento, proposti dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.10.1, 1^ Sezione, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità:
- 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dellinizio dei lavori;
- 30% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver realizzato il 50% dei lavori entro i tempi stabiliti dal provvedimento di concessione del contributo;
- 20% del contributo o quota proporzionale spettante, quale saldo finale, ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta, previa verifica della conformità dellintervento realizzato con il progetto approvato.
2.5.3 I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione degli Studi di Fattibilità e dei relativi progetti unitari di intervento comprensivi della V.P.I.A., proposti e realizzati dagli enti no profit di cui al paragrafo 1.10.2, 1^ Sezione, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità.
- 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo;
- il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica (nei casi di progetti unitari di intervento) della conformità dellintervento realizzato con il progetto approvato. Nei casi relativi alla realizzazione di progetti unitari di intervento (esclusi pertanto gli Studi di Fattibilità) tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata allammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata. Nel caso in cui il soggetto beneficiario non rispetti i tempi di conclusione dei progetti unitari di intervento, stabiliti al momento della concessione del contributo, la Regione Piemonte, previa diffida notificata, potrà procedere alla revoca del contributo già assegnato e al recupero della parte già erogata, opportunamente rivalutata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
In alternativa alle modalità sopra descritte, i contributi per la redazione dello Studio di Fattibilità e annessa V.P.I.A. e per la realizzazione dei progetti unitari di intervento, possono essere erogati a fine lavori, in ununica soluzione nonché rapportati alla spesa effettivamente sostenuta e documentata, previa verifica della conformità con quanto approvato.
2.6 Vincoli, rinunce e revoche, cumulo.
2.6.1 Gli interventi realizzati con i contributi assegnati in base al presente Piano triennale 2000-2002 e ai Piani annuali di attuazione sono vincolate alla specifica destinazione duso o di attività per la durata di 10 anni.
2.6.2 Qualora intenda rinunciare al contributo, il beneficiario deve darne immediata comunicazione alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, Via Magenta, 12 - 10128 TORINO.
I beneficiari sono tenuti alla realizzazione del progetto approvato nei termini e secondo le modalità previste.
Il mancato rispetto dei termini e delle modalità di attuazione del progetto può determinare la revoca del contributo.
In caso di rinuncia o revoca del contributo il beneficiario dovrà provvedere a restituire alla Regione Piemonte le somme eventualmente già percepite a titolo di acconto opportunamente rivalutate.
2.6.3 Nei casi in cui le iniziative finanziate ai sensi del presente Piano triennale 2000-2002 e relativi Piani annuali di attuazione, beneficino di altri contributi pubblici, la somma totale di tali contributi non potrà superare il 100% della spesa sostenuta per la realizzazione di dette iniziative. In tali casi, comunque, il beneficiario è tenuto obbligatoriamente a informare preliminarmente la Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, degli ulteriori contributi assegnati e utilizzati per le iniziative in questione.
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 18 - 29508
Approvazione del programma di attività per lanno 2000 del Settore Protezione Civile. Accantonamento di L. 1.727.000.000 sul cap. 10740/2000, L. 600.000.000 sul cap. 10920/2000, L. 350.000.000 sul cap. 10970/2000 con assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare il programma di attività per lanno 2000 del Settore Protezione Civile della Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale riportato nellallegato a) che costituisce parte integrante alla presente deliberazione;
di accantonare la somma di L. 1.727.000.000, per la realizzazione di dette attività, sul cap. 10740/2000; (A. 100321)
di accantonare la somma di L. 600.000.000 sul capitolo 10920/2000 per lassegnazione di contributi per le attività di protezione civile effettuate dagli Enti Locali, ai sensi delle leggi regionali n. 41/86 e n. 10/90 e di demandare a successiva deliberazione della Giunta Regionale lindividuazione dei criteri per la loro assegnazione; (A. 100322)
di accantonare la somma di L. 350.000.000 sul cap. 10970/2000 per lassegnazione di contributi per le attività di protezione civile, formazione, addestramento e dotazione di mezzi, alle Associazioni di volontariato ai sensi delle leggi regionali n. 41/86 e n. 10/90, e di demandare a successiva deliberazione della Giunta Regionale lindividuazione dei criteri per la loro assegnazione; (A. 100323)
di assegnare la gestione dei fondi dei capitoli 10740/2000, 10920/2000 e 19970/2000 alla Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale.
(omissis)
Allegato a)
STRUTTURA SPECIALE GABINETTO
DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
SETTORE PROTEZIONE CIVILE
ATTIVITA ANNO 2000
PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE
PROGRAMMA REGIONALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE
- Predisposizione della delibera di aggiornamento del programma regionale.
- Predisposizione della relazione preliminare per la stesura del programma.
- Istituzione del gruppo interdirezionale per lanalisi delle tipologie di rischio e avvio di procedure congiunte con alcune Direzioni regionali per utilizzare la metodologie di analisi dei rischi e per la predisposizione di apposite procedure per il concorso nella gestione delle emergenze..
- Individuazione degli Enti di ricerca per il supporto alla stesura del programma.
COMPLETAMENTO STUDIO PER LA PREDISPOSIZIONE DI PIANI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI RISCHIO
- Avvio della seconda parte dello studio con lIRES per la comparazione dei costi di ricostruzione e gli investimenti di prevenzione al fine di predisporre piani finanziari per tipologia di rischio
PIANI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE
- Predisposizione schema di piano per redazione delle linee guida.
- Predisposizione relazione illustrativa.
- Stesura delle linee guida
CONTRIBUTI AI COMUNI
CAMPEGGI
- Predisposizione delle linee guida piani di emergenza per tipologia di rischio
PIANO DI CONCORSO
- Sviluppo delle schede relative alle funzioni di supporto.
- Integrazione con il piano di concorso
- Sviluppo protocollo VV.F. anche attraverso Commissioni, gruppi di lavoro, ecc.
AVVIO INIZIATIVE COMUNITARIE U.E
- Sviluppo e realizzazione di due progetti nellambito del programma dazione della comunità in materia di protezione civile. (TRANSEC DIKE)
SUPPORTO NELLE EMERGENZE-IMPLEMENTAZIONE SISTEMA INFORMATIVO
- Tutte le attività di cui ai punti precedenti saranno rese disponibili e compatibili con il SIPROC
EMERGENZE
PIANO DI CONCORSO NELLE EMERGENZE
- Convenzioni con Enti ed Organismi per supporto in emergenza
- Attività di supporto e consulenza nellemergenza con sopralluoghi di primo intervento
- Costituzione fondo cassa per interventi in emergenza
- Procedure per la definizione dellunità di crisi regionale di protezione civile
- Predisposizione linee guida per centri polifunzionali di protezione civile con realizzazione di un progetto di riuso dellex Istituto regionale di Coniglicultura di Alessandria.
- Integrazione Colonna mobile regionale con acquisto mezzo ad alta mobilità ad uso ufficio mobile, tende pneumatiche multiuso, container cucina e vettovagliamento. Organizzazione dei moduli provinciali.
- Trasporti di materiali e mezzi
- Coperture assicurative
IMPLEMENTAZIONE SISTEMA INFORMATIVO
- Realizzazione progetto sala informativa con arredi specifici ed idonee consolles informatizzate multimediali con display ad alta definizione e luminosità. Acquisizione sistemi hardware e software, e relativi impianti di continuità alimentazione elettrica
IMPLEMENTAZIONE SISTEMA TELECOMUNICAZIONI
- Implementazione per ambiti territoriali del Sistema telecomunicazioni fonia dati unitario in grado di supportare comunicazioni con sistemi mobili e personali delle componenti della protezione civile regionali
- Attività ordinaria e manutentiva canoni
- Avvio corso dellIstituto Superiore delle comunicazioni del Ministero delle Comunicazioni finalizzato al conseguimento di certificato di operatore radiotelefonico per sistemi radio mobili di emergenza
- Sperimentazione di un sistema di telecomunicazioni multimediale satellitare di protezione civile
INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
- Sperimentazione, sviluppo studi e cooperazioni tecniche specifiche al fine delleventuale acquisto di materiali speciali o forniture in comodati o dotazioni duso per le attività di previsione e prevenzione di protezione civile.
- Utilizzo di obiettori di coscienza da inserire nellarea Emergenza con apposite convenzioni
VOLONTARIATO
CONTRIBUTI (L.R. 10/90)
- criteri concessione contributi
- istruttoria domande
- erogazione contributi
MISSIONE ARCOBALENO: rimborso a aziende e organizzazioni di volontariato
- istruttoria
- controllo a campione affidato a studio di consulenza del lavoro
- erogazione rimborsi
NUOVI COMPITI EX D.Lgs 112
- Convenzioni con il volontariato
- Formazione del Volontariato
1) di base
2) specialistica
- Sviluppo del volontariato
1) coordinamenti provinciali
2) federazioni regionali
3) regolamentazione logo e divise
- Mappatura del volontariato
1) rapporti col C.S.I.
2) inserimento ed elaborazione dati
3) pubblicizzazione dei dati
- Riorganizzazione Comitato Coord. Regionale del Volontariato di P.C.
- Rapporti con lAgenzia Nazionale della Protezione Civile
FORMAZIONE OBIETTORI DI COSCIENZA
- Progettazione corsi di formazione
- Gestione corsi di formazione
- Rapporti col Centro Studi Sereno Regis
FORMAZIONE E INFORMAZIONE
SCUOLA DI PROTEZIONE CIVILE
- Corsi di Disaster Management
1) Attuazione e verifica 1° Corso sperimentale DI.MA.
2) Progettazione e attuazione 2° Corso DI.MA.
3) Ridefinizione convenzione USAS
- Agenzia formativa per Corsi di Formazione
1) Gara dappalto-Individuazione Agenzia Formativa
2) Piano Annuale Corsi
3) Progettazione, attuazione e verifica dei Corsi
TEATRO NELLE SCUOLE
- Gestione Piano rappresentazioni Teatrali Esseoesse
- Elaborazione Progetto iniziative di animazione
GIORNATA REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
- Organizzazione
- Pubblicizzazione
CONVEGNI EDITORIA E PROGETTI MULTIMEDIALI
- Restituzione delle linee guida piani comunali in formato interattivo
- Restituzione delle linee guida dei campeggi
- Predisposizione del Convegno Preparazione e Formazione psichiatrica e psicologica agli eventi catastrofici
- Predisposizione Convegno Beni Culturali a rischio e attività di Protezione Civile
- Stampa del volume Disaster Management - Gestione delle maxiemergenze extra e intraospedaliera
- Rinnovo abbonamenti rivista La Protezione Civile
-Realizzazione Kit formativo
RAPPORTI CON UNIVERSITA E POLITECNICO
- Premi di tesi
- Uitilizzo di borsisti per supporto al Settore nella realizzazione di progetti
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 24 - 29514
Approvazione di uno schema di accordo volontario-tipo quale strumento per la promozione di iniziative finalizzate al miglioramento del sistema energetico ambientale piemontese
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare lo schema di accordo volontario tipo, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale (all. A), dando comunque atto che lo stesso schema potrà essere suscettibile di eventuali modifiche ed integrazioni che si rendessero necessarie nel corso della stesura dei singoli accordi;
di promuovere, nellambito del Forum, una cabina di regia con le rappresentanze degli Enti Locali, delle associazioni di categoria e dellassociazionismo ambientalista e dei consumatori, al fine di promuovere iniziative finalizzate al miglioramento del sistema energetico ambientale piemontese in relazione alle risorse territoriali e alle potenzialità presenti nella Regione, anche nelle more dellelaborazione del Piano Regionale Energetico Ambientale;
di rinviare ad un successivo provvedimento la regolamentazione della stessa cabina di regia;
di regolamentare, nei modi di cui allallegato A, la sottoscrizione degli accordi volontari promossi dalla cabina di regia di cui sopra.
(omissis)
Allegato A
SCHEMA DI ACCORDO VOLONTARIO TIPO
Accordo Volontario diretto alla realizzazione dellintervento di _________________
tra
Regione Piemonte
Provincia di
Comuni di
Soggetto Economico
Altri soggetti coinvolti nella realizzazione dellintervento
Premessa
Il Protocollo, adottato il 10 dicembre 1997 a Kyoto dalla terza conferenza delle parti alla Convenzione sui cambiamenti climatici, impegna lItalia a ridurre le proprie emissioni di gas serra nella misura del 6,5% rispetto ai livelli del 1990, entro il periodo compreso tra il 2008 e il 2012.
In considerazione dei predetti impegni il CIPE, con deliberazione n.137 del 19 novembre 1998, ha approvato le linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra fissando gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
In occasione della Conferenza Nazionale Energia e Ambiente tenutasi a Roma nel mese di novembre 1998, le rappresentanze delle istituzioni, delle forze economiche e sociali, delassociazionismo ambientalista e dei consumatori hanno siglato il Patto per lEnergia e lAmbiente, impegnandosi a promuovere uno o più accordi volontari settoriali e territoriali al fine di realizzare gli obiettivi fissati in materia di politica energetica e di riduzione delle emissioni di CO2.
A proposito degli accordi volontari, oggetto anche di una raccomandazione dellU.E., la legge 28 dicembre 1996, n.662, allart.2, comma 203, poi, in materia di strumenti di programmazione negoziata, prevede la possibilità di attivare nuove tipologie negoziali, in tal modo favorendo la flessibilità degli strumenti predetti in ragione delle concrete necessità, anche al fine di accelerare il processo di sviluppo territoriale.
In particolare, come sottolineato nel citato Patto Nazionale per lEnergia e lAmbiente, gli accordi volontari, costituiscono uno strumento di politica ambientale diretto a:
- cogliere e sfruttare le capacità di azione e le risorse esistenti nel sistema economico per il raggiungimento di obiettivi di sviluppo, sulla base di azioni concordate e dimensionate sulle potenzialità di intervento reali dei soggetti coinvolti a determinate condizioni;
- cogliere e sfruttare le specificità territoriali degli enti coinvolti, ricercando soluzioni maggiormente aderenti alle problematiche esistenti, con la conseguente ottimizzazione dellazione rispetto agli obiettivi perseguiti;
- instaurare un rapporto di collaborazione stabile tra attori pubblici ed economici, aumentando il grado di accettabilità sociale degli interventi da realizzare;
- favorire e promuovere politiche di concertazione permanente tra i diversi soggetti coinvolti, consentendo la realizzazione degli interventi anche attraverso il sostegno pubblico sia in termini economico-finanziari sia attraverso il superamento delle barriere territoriali ed amministrative che possono ostacolare o rallentare le realizzazioni impiantistiche.
Ciò premesso
si conviene e si stipula il seguente
ACCORDO VOLONTARIO
per la realizzazione dellintervento di ___________ da ubicarsi nel comune/i di _____________con le seguenti modalità.
Art.1
Definizione dei termini
Laccordo volontario in oggetto, in armonia con gli impegni assunti dallItalia con la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto, è diretto alla realizzazione dellintervento di _______________________
da ubicarsi nel comune/i di _________________
Enti competenti _______________________________
Elementi progettuali __________________________
Piano Economico e Finanziario ___________
Tempo di ritorno dellinvestimento ______________
Rapporto risorse impiegate/risultati attesi
Cronoprogramma del percorso attuativo ________________________________
Eventuale definizione del contributo pubblico in termini quantitativi e temporali______
Soggetti partecipanti allinvestimento complessivo _____
Eventuali contributi privati sia in conto capitale, sia in conto esercizio ____
Eventuali condizioni e/o prescrizioni _____
Art.2
Obiettivi quantificabili
Risultato energetico
M tep risparmiati
Riduzione CO2
Investimenti necessari
Contributi pubblici
Occupazione:
-incremento stabile
-incremento temporaneo
Art. 3
Definizione delle azioni
Il conseguimento degli obiettivi enunciati al precedente art.2, richiede il compimento delle seguenti azioni:
a) (...)
b) (...)
c) (...)
d) rimozione degli ostacoli tecnico amministrativi che si frappongono allattuazione di progetti esistenti, oppure in corso di predisposizione, relativi alla realizzazione del progetto;
e) individuazione delle risorse utilizzabili attraverso eventuali forme di incentivazione finanziaria previste a livello comunitario, nazionale e regionale;
f) monitoraggio dei risultati conseguiti.
Art.4
Obblighi delle parti
La Regione e/o altro Ente si impegnano ad agevolare la realizzazione del progetto attraverso le seguenti modalità:
- nel caso di cofinanziamento, la Regione e/o altro Ente si impegnano allerogazione di risorse con le seguenti modalità: __________________ ;
- la Regione e/o altro Ente si impegnano, in caso di concorrenza di altri progetti al cofinanziamento, ad osservare i seguenti criteri: ______________
- gli Enti _______________ si impegnano a facilitare gli iter tecnico-amministrativi per il compimento delle azioni per la realizzazione del progetto. In particolare, gli Enti si impegnano ad utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente e il loro raccordo, al fine di pervenire ad un percorso semplificato per lacquisizione di intese, concerti, nulla-osta o assensi comunque denominati attraverso le seguenti modalità:___________.
Il soggetto proponente si impegna a presentare a tutti gli Enti interessati il progetto definitivo entro __________ giorni dalla data di sottoscrizione del presente accordo, con il cronoprogramma relativo.
Gli istituti di credito, ove coinvolti, si impegnano a: _____________________________
Art.5
Controllo dei risultati
Ferme restando le attività di controllo ai sensi di legge, la verifica dei risultati conseguiti attraverso la realizzazione del progetto sarà effettuata da un gruppo di lavoro costituito da un rappresentante di ciascuno degli Enti Locali interessati e da un rappresentante dei soggetti realizzatori. Lesito dei risultati sarà inviato alla Regione e alla Provincia competente.
Art.6
Durata dellaccordo e suoi effetti
Il presente accordo volontario decorre dalla stipula dello stesso da parte di tutti i soggetti interessati e per tutti gli effetti ivi contenuti e avrà la durata di _____________________
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 34 - 29524
Sviluppo della rete regionale ospedaliera di Allergologia ed istituzione dell Osservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare lo sviluppo della rete regionale ospedaliera di Allergologia;
* di attribuire, alle Aziende Regionali identificate, attività di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale così come previsto dallAllegato A che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
* di istituire lOsservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche così come previsto dallAllegato A che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
* di prevedere lo sviluppo dellOsservatorio Regionale nellambito dei budget aziendali assegnati ai servizi di allergologia, a cui potranno eventualmente aggiungersi finanziamenti dedicati qualora disponibili nel quadro di risorse regionali vincolate.
(omissis)
Allegato A
Lo sviluppo della rete regionale di Allergologia è una necessità che deriva dalladattare, secondo le indicazioni e nello spirito del PSR 1997/1999, alla nuova organizzazione sanitaria aziendalistica dellSSN ed alle raccomandazioni contenute nel PSN 1998/2000, pagine 33 e 34, relative alla materia in oggetto.
Tenuto conto che nella Regione Piemonte esiste da due anni una scuola di specializzazione in Allergologia ed Immunologia Clinica presso lOspedale Mauriziano di Torino e che in ciascun territorio delle ASL piemontesi è presente almeno una attività ambulatoriale di allergologia, è stato per ora raggiunto lobiettivo di garantire una risposta diffusa alle richieste dei cittadini allergopatici. Lobbiettivo principale diventa ora una corretta ed efficace presa in carico del paziente allergopatico nel suo complesso.
Le strutture attuali sono un sistema variegato: accanto a centri aperti al pubblico numerose ore settimanali, in grado di rispondere alla maggior parte dei quesiti clinici e ben correlati al sistema dellemergenza, ne esistono altri che possono occuparsi solamente della patologia più semplice, operano per un numero limitato di ore settimanali, talora sono commisti ad altre attività ambulatoriali e non sono coordinate da specialisti in Allergologia ed Immunologia Clinica (o discipline equipollenti).
Questo progetto, teso a ridefinire lorganizzazione della rete di allergologia stabilendone le funzioni di base e di quadrante, intende realizzare una migliore allocazione delle risorse umane allinterno delle ASL/ASO, costruire un sistema in grado di effettuare nel tempo delle reali economie di scala senza penalizzazioni dellutenza, impostare un sistema di auto-controllo quali-quantitativo delle prestazioni erogate e realizzare dei protocolli dintervento unitari e condivisi dagli operatori.
Gli obbiettivi generali che si intendono perseguire sono:
1. Sviluppo della rete di allergologia garantendo lo svolgimento delle attività di Allergologia in ogni ASL/ASO con la presenza di almeno uno specialista allergologo per ciascuna azienda; stabilire le funzioni di base e fornire linee guida organizzative orientate in senso dipartimentale.
2. Individuare la rete dei centri con funzioni sovrazonali (regionali o di quadrante) in grado di fornire risposte cliniche qualificate, anche per le patologie di maggior impegno, e di supportare e coordinare lattività specialistica di competenza nellambito territoriale assegnato.
3. Proporre le modalità di svolgimento dei programmi di educazione sanitaria continuativa per gli operatori sanitari e quelle di studio e validazione dei protocolli di intervento.
4. Promuovere programmi di informazione per il pubblico con lo scopo di prevenire i comportamenti facilitanti la sensibilizzazione allergica ed insegnare quelli atti a ridurre lesposizione agli allergeni e la gravità della malattia.
In particolare, rispetto al primo obbiettivo:
a) Sviluppo delle Rete di Allergologia:
Lattività di allergologia è ospedaliera, è di pertinenza dellarea medica e può corrispondere ad un centro di costo e di responsabilità clinico professionale; ogni ASL/ASO deve garantire le attività di base di diagnosi e cura delle allergopatie.
La responsabilità direttiva di dette attività deve essere assegnato ad uno specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica (denominazione ufficiale della specialità secondo lU.E.M.S.) o in discipline equipollenti, come da DPR 484 del 10 dicembre 1997.
Le attività di Allergologia afferiscono normalmente alle UOA di Medicina Generale o di Pediatria ovvero possono afferire ad una delle altre UOA che usualmente cooperano con loro operatori allo svolgimento delle attività di allergologia (Medicina del Lavoro, Pneumologia, Dermatologia ed Otorinolaringoiatria) laddove già appositamente specificato nel PSR 90/92, ovvero per le specifiche attribuzioni di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale.
Lerogazione delle prestazioni di diagnosi e terapia è effettuata di norma in un presidio ospedaliero sede di DEA con la possibilità di estendere, per esigenze organizzative e/o territoriali dellAzienda, leffettuazione di alcune procedure diagnostiche e la somministrazione dellimmunoterapia specifica anche in altri presidi ospedalieri dellASL nel rispetto delle indicazioni contenute nel Nomenclatore Tariffario per le prestazioni ambulatoriali (DGR n° 105/20622 del 30 giugno 1997) e previo inserimento, ed approvazione, del relativo piano organizzativo nelle intese di programma.
Per gli IRCCS di diritto pubblico o privato, che non svolgono istituzionalmente funzioni correlate allemergenza, deve essere garantita la presenza di un Anestesista Rianimatore durante lesecuzione delle procedure diagnostiche e terapeutiche per le quali tale presenza è prevista da leggi e/o dalle norme di buona pratica clinica.
b) Lorganizzazione ipartimentale nellASL / ASO
Il migliore utilizzo delle professionalità e delle strutture disponibili permette di rispondere meglio alle necessità dellutenza oltre che realizzare delle economie di scala legate ad una più facile gestione logistica.
Le attività di allergologia sono svolte nellambito dei dipartimenti di Medicina Generale, in eventuale raccordo funzionale con il Dipartimento Materno Infantile, secondo un modello organizzativo predisposto da ciascuna Azienda che raccordi funzionalmente le UO che cooperano con propri operatori allespletamento delle attività stesse e consenta il più facile accesso allutenza.
Lorganizzazione generale delle attività di allergologia deve prevedere la collaborazione con gli operatori di altre UO specialistiche anche negli ambulatori di allergologia dislocati in altri presidi aziendali, oltre che uno stretto raccordo funzionale con gli operatori del DEA, del Laboratorio Analisi e della Radiologia.
Lobiettivo è di arrivare al coordinamento della gestione delle oprestazioni allergologiche ancorchè svolte nellambito della stessa A.S.L. A.S.O. in presidi diversi.
c) Le attività di base
Gli operatori delle attività di Allergologia sono tenuti ad operare nel rispetto delle norme di buona pratica clinica ed attenendosi alle procedure diagnostiche ed alle modalità di prescrizione e gestione dellImmunoterapia specifica secondo le indicazioni contenute nelle Linee Guida Internazionali e Nazionali e del Nomenclatore tariffario regionale (DGR n° 105/20622 del 30 giugno 1997).
Le attività di Allergologia devono essere organizzate e strutturate per svolgere adeguatamente le seguenti attività:
- prevenzione, diagnosi e cura, riabilitazione ed immunoterapia specifica delle allergopatie.
Se necessario prevedono un eventuale adeguato numero di ore di attività da svolgere presso altri presidi dellASL, anche con la collaborazione di altri sanitari in servizio presso quelle sedi sotto controllo diretto dello specialista allergologo;
- garantire lassistenza infermieristica qualificata per tutte le ore di attività svolta per utenti esterni e per i ricoverati in qualsiasi sede di erogazione delle prestazioni;
- garantire lesecuzione dei test di funzione respiratoria di routine (spirometro, pneumotacografo), dei test di broncostimolazione aspecifica con metacolina e lesecuzione dei test allergometrici in vitro di base (almeno dosaggio delle IgE totali e specifiche) anche in raccordo con altre UO dellASL/ASO;
- garantire lesecuzione ed il monitoraggio dellITS per gli allergeni inalabili e per il veleno di imenotteri per 12 mesi/anno, secondo i criteri proposti ed accreditati dalle Società Scientifiche (SIAIC, EEACI e dal WHO)
- garantire almeno lesecuzione dei test cutanei in vivo per:
- inalabili ed alimenti, compreso il prick-prick
- patch test con la serie standard GIRDCA
- test cutanei per il veleno di imenotteri
- test per la diagnostica delle orticarie fisiche
- disponibilità per le consulenze richieste dal DEA e per la diagnosi differenziale ed il trattamento di altre immunopatie non allergiche;
- cooperare ai progetti regionali di sorveglianza attiva di alcune patologie garantendo almeno la segnalazione dei casi e lesecuzione di alcune delle procedure diagnostiche, sulla base di un accordo preliminare con i coordinatori dei vari progetti;
- rilevare i dati epidemiologici e di attività e partecipare ai programmi regionali di controllo delleconomicità e della qualità delle prestazioni;
- cooperare ai progetti regionali, e di ASL, finalizzati alla miglior formazione del personale e ad una efficace educazione sanitaria dellutenza.
Lespletamento delle attività di base non esclude la facoltà di eseguire altre procedure diagnostiche di competenza specialistica, quali le provocazioni allergeni specifiche, nel rispetto delle norme di buona pratica clinica.
I locali necessari per le attività di base sono:
- una sala di attesa confortevole e bagno riservato agli utenti facilmente raggiungibile
- una sala visita separata dalla sala per lesecuzione dei test allergometrici
- i locali per il personale previsti dalla normativa vigente
- quanto altro previsto nel rispetto delle normative sulla sicurezza degli ambienti di lavoro e dai criteri di accreditamento regionali
Devono essere altresì disponibili adeguate attrezzature per il pronto intervento quali: farmaci per lemergenza, ossigeno, carrello dellemergenza con pallone di Ambu e Kit per intubazione e, nellambito del presidio ove sono svolte le procedure diagnostiche di particolare impegno, la presenza di strutture e personale sanitario qualificato ed esperto in emergenza (specialisti in anestesia, UIC, Rianimazione, Terapia intensiva/semi intensiva multi funzionale, infermieri adeguatamente formati).
Infine è necessario adeguato materiale informatico (hardware e software) idoneo alla gestione delle attività cliniche e di rilevazione dati secondo i programmi regionali.
In merito al secondo obbiettivo:
a) La rete dei centri di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale
Una attività specialistica di riferimento di quadrante o regionale per patologie di particolare impegno è caratterizzata da un buon standard organizzativo e dalla disponibilità di risorse umane qualificate.
Questi requisiti sono la garanzia per lutente di ricevere risposte adeguate, vanno mantenuti nel tempo e devono essere sottoposti a processi di verifica e di miglioramento continuativi.
La rete dei centri di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale è definita per le patologie specificate nellallegato B Area di intervento sanitario 10 Prevenzione, diagnosi e cura delle Allergopatie della LR 61 del 12 Dicembre 1997, tenuto conto della densità della popolazione (in particolare Torino e cintura) e delle caratteristiche del territorio di riferimento, dei dati epidemiologici e di attività storici relativi al 1998, della potenzialità delle strutture esistenti di ottemperare agli oneri indotti.
Sono identificati centri di riferimento per: allergopatie professionali, diagnostica differenziale delle immunopatie respiratorie, disreattività rinosinusale, farmaco allergie, fotodinamica, allergie da alimenti e da additivi, allergie al veleno di imenotteri, allergia al lattice in età pediatrica, dermatiti eczematose della prima infanzia ed allergia alimentare in età pediatrica.
b) Le attività dei centri di riferimento
La responsabilità clinico-professionale ed il coordinamento delle attività di riferimento sono affidate allo specialista allergologo.
I centri di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale sono tenuti a:
- garantire lattività di consulenza, sulle patologie di pertinenza, agli altri servizi del quadrante;
- fornire assistenza diretta per gli utenti del territorio di competenza garantendone la presa in carico complessiva e lesecuzione delle procedure diagnostiche e terapeutiche necessarie;
- eseguire tutti i test previsti dai protocolli e cooperare attivamente ai programmi regionali di sorveglianza attiva delle patologie allergiche di competenza;
- collaborare ai processi diagnostici ed alla gestione dei soggetti affetti da immunopatie , cooperando attivamente con le altre unità operative, aziendali, di quadrante ed universitarie, in particolare con la Scuola di Specialità in Allergologia ed Immunologia Clinica istituita dallUniversità di Torino presso lOspedale Mauriziano , che si occupano di Immunologia ed Immunopatologia di base e clinica;
- partecipare alla progettazione e sperimentazione degli strumenti di controllo quali-quantitativo delle attività complessivamente intese e degli strumenti di verifica della correttezza tecnica ed economica delle prestazioni.
Le ASL/ASO identificate come centro di riferimento sovrazonale o regionale hanno lobbligo di svolgere i compiti loro affidati e sono tenute alla compilazione di una relazione annuale sulle attività svolte, da inviare agli uffici regionali competenti.
Sono sottoposte a controlli biennali della persistenza dei requisiti e del raggiungimento degli obbiettivi secondo le verifiche di qualità che saranno introdotte.
Al fine di garantire la qualità e la congruità delle prestazioni assistenziali di quadrante o regionale, il venire meno dei requisiti previsti o la sopraggiunta impossibilità ad adempiere ai compiti specifici, determina la decadenza dallincarico di centro di riferimento che viene affidato ad altra Azienda del quadrante che ne abbia fatto richiesta, in possesso dei requisiti.
c) ASL/ASO identificate come riferimento e relative attribuzioni
Nella tabella sottostante sono state identificate alcune Aziende a cui sono state attribuite una o più attività di riferimento sovrazonale o regionale. In alcuni casi lestensione del territorio e le preesistenti competenze, hanno indotto ad attribuire attività di riferimento per la stessa patologia a più Aziende dello stesso quadrante. In alcuni quadranti non è ancora stato possibile attribuire funzioni di riferimento ad alcune strutture (ASL/ASO) già operanti ma in fase di organizzazione, pertanto si rimanda a successivo provvedimento il completamento della rete dei centri di riferimento.
Tenuto conto della densità della popolazione e delle caratteristiche del territorio, dei dati storici e di attività rilevati nel 1998, verificata la potenzialità attuale delle strutture esistenti, e la loro implementabilità, si rileva che presso le seguenti ASL/ASO già esistono le condizioni per attribuire attività di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale.
Patologia di riferimento Azienda Regionale Riferimento
Allergopatie professionali
(respiratorie e cutanee) ASO CTO/CRF Quadrante
ASO Maggiore (Novara) Quadrante
ASL TO 3 Quadrante
Diagnostica differenziale delle immunopatie respiratorie
ASO S. Luigi Orbassano Quadrante
IRCCS Veruno Quadrante
Disreattività
naso sinusale ASO SGB Molinette Regionale
Fotodinamica (e dermatite atopica
delladulto) ASO SGB Molinette Regionale
Farmacoallergia ASO SGB Molinette
Quadrante
ASL 11 - Vercelli Quadrante
ASL 13 - Novara Quadrante
Allergia ad
alimenti ed additivi ASO SGB Molinette Quadrante
ASL 11 Vercelli Quadrante
Allergia
al veleno di imenotteri ASO SGB Molinette Quadrante
Ospedale Mauriziano
Quadrante
ASL 13 Novara Quadrante
ASL 19 Asti Quadrante
Allergia al
lattice ASO OIRM - S. Anna Regionale
Allergie alimentari in età pediatrica
e dermatiti
eczematose della prima infanzia. ASO OIRM S. Anna Regionale
Osservatorio
per le gravi reazioni allergiche ASO SGB Molinette Regionale
Relativamente al terzo obbiettivo:
Attività di formazione continua del personale medico ed infermieristico e verifica dei protocolli diagnostici e terapeutici
Lattività di educazione continua degli operatori medici e degli infermieri si è sviluppata negli anni con una serie di corsi monotematici organizzati dallAssessorato e realizzati come programma di qualificazione obbligatoria, al fine di garantire una fonte di aggiornamento continuativa.
Lobiettivo generale dei corsi è quello di fornire elementi utili ad una omogeneità di criteri per la diagnosi e la cura delle patologie trattate informando altresì gli operatori su quali percorsi preferenziali possono contare per la gestione della casistica più complessa.
Gli argomenti di maggior interesse negli anni 1997 e 1998 sono stati le allergopatie professionali e le patologie farmaco correlate; la collaborazione con gli epidemiologi del PRIOR ha consentito di sensibilizzare gli allergologi alla sorveglianza attiva delle allergopatie correlate allattività lavorativa.
Lattività di formazione si è rivelata efficace per offrire una assistenza sempre più qualificata agli utenti allergici ed ha generato una ricaduta interessante: numerosi operatori della rete hanno accentuato limpegno nellaggiornare i medici di medicina generale ed i pediatri di base organizzando convegni locali su argomenti specifici ed hanno proposto, da più parti, la costituzione di gruppi di studio intra-aziendali per la predisposizione di protocolli clinici ed organizzativi.
Pare opportuno, al fine di garantire omogeneità e scientificità del messaggio educativo, predisporre protocolli diagnostico-terapeutici ed organizzativi di rilievo regionale.
Al fine di perseguire il miglioramento continuo della qualificazione professionale degli operatori è opportuno, in collaborazione con le scuole di specialità e con presidi ospedalieri regionali qualificati : - continuare con lorganizzazione regionale dei corsi di aggiornamento obbligatori per medici ed infermieri qualificandoli ulteriormente con il patrocinio delle società scientifiche e con il ricorso a docenti di provata esperienza provenienti anche da altre regioni;
- Predisporre e verificare lapplicazione dei protocolli diagnostici e terapeutici proposti dalla comunità scientifica;
- preparare e distribuire il materiale didattico/informativo a tutti gli operatori interessati, al fine di ottimizzare lutilizzo delle risorse umane risparmiando sui costi e sul tempo di elaborazione e diffusione delle informazioni;
- confrontare ed integrare le varie esperienze scientifiche ed organizzative in ambito educativo.
In merito al quarto obbiettivo:
Programmi di educazione sanitaria dedicata al pubblico e verifica dellefficacia degli strumenti adottati
I programmi di informazione per il pubblico hanno lo scopo di proporre, ed indurre, comportamenti più consoni alla prevenzione delle malattie allergiche in quanto la conoscenza della patologia è condizione indispensabile per ottenere un consenso informato valido ed una migliore aderenza dei soggetti allergici ai programmi di prevenzione, diagnosi e cura.
Da tempo sono in corso iniziative educative in varie ASL /ASO concretizzate nella preparazione di opuscoli divulgativi distribuiti presso gli ambulatori dei servizi di allergologia e dei medici di base; sono stati, altresì, realizzati incontri con gli studenti ed i docenti nelle scuole di vario ordine e grado e trasmissioni radiofoniche e televisive con la collaborazione di emittenti locali.
Valutato limpegno e la bontà dei risultati ottenuti in alcune Aziende, data la necessità di continuare con una corretta informazione degli utenti, che deve essere omogenea e concordante su tutto il territorio, salvaguardando lopportunità di condividere il materiale elaborato al fine di un ottimale utilizzo delle risorse e riduzione dei costi, si prevede di:
- continuare nella preparazione e divulgazione capillare di informazioni corrette e complete preparate dagli esperti del settore quale supporto allattività educativa svolta capillarmente dal personale sanitario dei servizi di allergologia e dai medici di base;
- approfondire la possibilità di utilizzare anche altri strumenti divulgativi;
- verificare la validità e lefficacia dello strumento opuscolo e degli altri mezzi informativi con una particolare attenzione al rapporto tra la penetrazione dellinformazione ed i costi sostenuti per fornirla attivando un protocollo di studio ad hoc.
Osservatorio regionale per le gravi reazioni allergiche
Tra le manifestazioni allergiche e pseudo-allergiche potenzialmente a rischio di determinare quadri clinici anche mortali, le reazioni avverse a farmaci vanno assumendo sempre maggiore importanza in considerazione della crescente frequenza e gravità con cui si verificano e sono sicuramente sottostimate dal punto di vista epidemiologico. Analoghe considerazioni possono essere fatte per le gravi reazioni allergiche sistemiche di tipo anafilattico conseguenti a punture di imenotteri, ad infusione di mezzi di contrasto per indagini radiografiche, ad ingestione di alimenti o additivi alimentari, ed ancora per le reazioni avverse intra-operatorie che si verificano per allergia a farmaci anestetici o al latice di gomma, ecc.
La reale incidenza e prevalenza delle gravi reazioni allergiche complessivamente considerate non sono al momento note con precisione.
Tra le varie cause di anafilassi gli antibiotici ed i mezzi di contrasto per indagini radiografiche rappresentano le principali cause di reazioni severe e sebbene meno del 10% di queste reazioni siano letali costituiscono comunque la maggiore causa di morte per anafilassi.
Dai dati di attività rilevati dalla Rete regionale di allergologia si può desumere che circa 2000 piemontesi lamentino reazioni della linea allergica indotte da farmaci, un numero consistente di queste sono clinicamente gravi.
La prevalenza di anafilassi sistemica in ambito ospedaliero è stata calcolata negli USA pari a un caso ogni 3000 pazienti ricoverati (Boston Collaborative Drug Surveillance Program 1973).
Il 15% della popolazione generale va incontro a reazioni indesiderate a farmaci (International Conference On Adverse Reactions Reporting Systems, Washington D.C., National Academy Of Sciences, 1971) con una frequenza di reazioni fatali stimate intorno allo 0.01% in ambito chirurgico e allo 0.1% in ambito medico.
Per la maggior parte dei farmaci lincidenza di reazioni allergiche o pseudoallergiche è pari all1-3% . Si calcola che il 5% dei pazienti in terapia farmacologica manifesti una reazione avversa e che il 5-10% dei ricoveri sia dovuto a manifestazioni reattive da farmaci; lincidenza di pazienti ricoverati per reazioni a farmaci varia dal 2-6% secondo le casistiche considerate e dal 15 fino al 30% dei pazienti ospedalizzati è soggetto a reazioni avverse da farmaci.
Negli Stati Uniti le punture di imenotteri rappresentano la terza causa più frequente di anafilassi. Le morti per punture di imenotteri sono circa 50 allanno ma studi post mortem suggeriscono che tali dati probabilmente sono sottostimati in quanto IgE specifiche per veleni di imenotteri sono state rilevate nel 32-50% dei campioni di siero di soggetti adulti morti improvvisamente e inaspettatamente. Fortunatamente rare, le cause di morte improvvisa da puntura di imenotteri hanno funestato anche recentemente le cronache regionali.
Il 5% circa delle reazioni anafilattiche mortali sono attribuibili allingestione di alimenti e/o di additivi alimentari. Questi ultimi sono responsabili di alcune delle reazioni allergiche attribuite alluso dei farmaci.
E pertanto evidente che alcune reazioni allergiche sono in grado di determinare quadri clinici così gravi da mettere improvvisamente a rischio la vita del paziente. E inoltre noto che tali patologie, dopo le terapie durgenza e rianimatorie prestate con tempestività e perizia, sono lasciate allautogestione del paziente. Va altresì considerato che non sempre il paziente è in grado di stimare correttamente la reale gravità della sua malattia e che soprattutto non conosce le possibilità di diagnosi, terapia e profilassi relative alla sua condizione morbosa.
Da queste considerazioni ne deriva che lunico intervento clinico efficace è lindividuazione dellagente eziologico, e dei meccanismi patogenetici attraverso cui esso agisce, in relazione alla possibilità di prevenire ulteriori reazioni potenzialmente mortali.
Lo strumento che appare più idoneo a rilevare lentità del fenomeno, ed a sostenere la necessaria assistenza ai cittadini, è un Osservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche .
Gli obbiettivi dellOsservatorio sono:
- istituire un registro regionale delle gravi reazioni allergiche che si verifichino nel territorio regionale
- concorrere allindividuazione dei percorsi per la corretta gestione del paziente successivamente allintervento durgenza o rianimatorio .
Per raggiungere gli scopi previsti è necessario garantire un flusso informativo in entrata, dalla periferia allOsservatorio, ed in uscita, dallOsservatorio alla periferia dove sono svolte le procedure di prevenzione e diagnosi successive allevento acuto.
La rilevazione del flusso informativo in entrata deve essere garantita 24 ore al giorno ed essere collegata ad un sistema di gestione dellemergenza già efficiente ed efficace.
La gestione successiva dei flussi informativi prevede un intervento coordinato e qualificato delle attività di allergologia che è parte integrante della struttura deputata alla rilevazione.
Fra le strutture che appaiono più idonee, quale sede dellOsservatorio, lA.O. San Giovanni Battista di Torino ,che dispone sia di un qualificato Centro Antiveleni, presso lUADU di Anestesia e Rianimazione 2, in grado di svolgere da recettore delle segnalazioni e fornire consulenza per il trattamento durgenza sia di una qualificata attività di Allergologia ed Immunologia Clinica, presso lattuale UOA di Medicina D, in grado di provvedere al coordinamento delle procedure successive, è al momento lunica Azienda in grado di consentire una immediata attivazione dellOsservatorio stesso.
In merito al primo obbiettivo:
La rilevazione delle reazioni allergiche gravi avviene registrando le segnalazioni secondo un protocollo da concordare che permetta di identificare il soggetto, la tipologia della reazione ed il centro segnalatore sia per via telefonica, diretta o fax, sia per via Internet nel rispetto della vigente normativa sulla privacy.
I possibili segnalatori sono gli operatori che ricevono la prima richiesta di soccorso: il medico curante, il Servizio di Emergenza Territoriale (118) o una sede di DEA ospedaliero.
Unulteriore quota di pazienti manifesta gravi reazioni allergiche durante il ricovero ospedaliero presso unità mediche o chirurgiche che provvederanno alla segnalazione in alternativa al circuito delle Unità di EmergenzaUrgenza.
LOsservatorio tiene ed aggiorna il registro epidemiologico ed avvia le procedure connesse con il raggiungimento del secondo obbiettivo.
In merito al secondo obbiettivo:
Come riportato in premessa le problematiche che deve affrontare il soggetto che ha sperimentato una grave reazione allergica sono:
- capire e valutare la gravità dellaccaduto
- conoscere le procedure diagnostiche e le modalità di prevenzione
- sapere dove ed a chi rivolgersi per ottenere risposte adeguate
LOsservatorio, parte allergologica, predispone gli strumenti atti a guidare ed assistere il paziente nella fase post-acuzie, in particolare:
- indirizza il paziente al centro allergologico più vicino alla sua residenza in grado di effettuare i test opportuni e di assumersi lonere della gestione successiva in stretta collaborazione con il medico curante;
- rileva e registra la diagnosi conclusiva sollecitando le informazioni dal centro stesso;
- segnala i casi più a rischio al 118 per un eventuale successivo intervento durgenza mirato.
In pratica la fase efferente dei dati è una fase di sorveglianza attiva delle gravi reazioni allergiche e/o tossiche e permette di garantire una adeguata assistenza specifica ai soggetti affetti da tale patologie.
Per la realizzazione di entrambi gli obbiettivi è prevedibile lutilizzo di un supporto informatico adeguato, costituito da software di gestione dedicato, che permetta:
- la trasmissione di dati in tempo reale e la possibilità di collegamento diretto via Internet
- accesso in lettura/scrittura riservato e protezione dei dati in trasmissione
- possibilità di elaborazione statistica ed implementabilità del sistema.
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 44 - 29534
L.R. 28/99 - art. 18 - c. 1 lett. a). Programma per laccesso al credito di enti locali e di piccole imprese commerciali, operanti attraverso interventi diretti alla realizzazione di progetti integrati
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare il programma per laccesso al credito di enti locali e di piccole imprese commerciali, operanti attraverso interventi diretti alla realizzazione di progetti integrati, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 65 dello Statuto.
(omissis)
PROGRAMMA PER LACCESSO AL CREDITO DI ENTI LOCALI E DI PICCOLE IMPRESE COMMERCIALI, OPERANTI ATTRAVERSO INTERVENTI DIRETTI ALLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI (L.R. 28/99 art. 18 comma 1 lett. a)
BENEFICIARI E OBIETTIVI
DELLE AGEVOLAZIONI:
Possono ottenere le agevolazioni di cui al presente documento:
- gli enti locali piemontesi (secondo le modalità e i criteri previsti allIntervento A.1.)
- le piccole imprese operanti nel settore del commercio, con sede operativa nel territorio della Regione Piemonte, opportunamente convenzionate con lente locale promotore delliniziativa (secondo le modalità e i criteri previsti allIntervento A.2.),
che partecipano alla realizzazione di progetti globali unitari, qualificantisi come progetti di qualificazione urbana e progetti integrati di rivitalizzazione delle realtà minori, così come definiti agli articoli 18 e 19 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414, recante Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per linsediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31/3/98, n. 114, finalizzati a favorire la qualificazione del territorio, la valorizzazione del tessuto commerciale urbano e la rivitalizzazione delle realtà minori.
DOTAZIONE FINANZIARIA
Per lanno 2000 gli stanziamenti a valere sui capitoli di spesa sotto indicati, eventualmente modificati dalle variazioni previste nel corso dellesercizio finanziario:
Capitolo 25992 - per le agevolazioni a favore degli enti locali
Capitolo 26105 - per le agevolazioni a favore delle piccole imprese commerciali
INTERVENTO A.1.
Natura degli interventi ammissibili
Al fine di favorire la valorizzazione del tessuto commerciale urbano e la rivitalizzazione delle realtà minori, possono ottenere i benefici di cui al presente documento gli interventi promossi su porzioni di tutto il territorio comunale, interessate dalla presenza di insediamenti commerciali che si inseriscono in:
- progetti di qualificazione urbana, così come previsti dallart. 18 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414, recante Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per linsediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31/3/98, n. 114
- progetti integrati di rivitalizzazione delle realtà minori, così come previsti dallart. 19 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414
Sono considerati ammissibili, purchè inseriti allinterno di tali progetti globali unitari, quei progetti che prevedono la realizzazione di due o più dei seguenti interventi, volti a favorire limmagine globale dellarea, secondo le priorità sotto elencate, valutate in relazione allambito territoriale di riferimento:
a) la risistemazione viaria finalizzata anche alla pedonalizzazione
b) la risistemazione di spazi pubblici da destinare ad aree mercatali per lattività di commercio su area pubblica, con particolare riferimento alle opere di adeguamento igienico-sanitario ed alle infrastrutture idriche, elettriche e fognarie, nel rispetto delle indicazioni regionali vigenti e dellOrdinanza del Ministero della Sanità del 26/6/95 e s.m.i.
c) il rifacimento della illuminazione pubblica
d) lampliamento, la ristrutturazione e la trasformazione di immobili pubblici di disponibilità comunale, da adibire ad attività commerciali, eventualmente potenziate con attività para-commerciali e/o di servizio
e) la realizzazione di arredi urbani e la sistemazione o creazione di aree da destinare a verde pubblico e ludico-ricreative
Beneficiari
Comuni, consorzi tra comuni.
Domande
Devono essere presentate alla Direzione Regionale Commercio e Artigianato Settore Tutela del consumatore, mercati allingrosso ed aree mercatali Via XX Settembre 88, 10122 Torino, entro quattro mesi dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del presente documento, corredate dalla seguente documentazione:
1. una copia del progetto di qualificazione urbana o del progetto integrato di rivitalizzazione, così come sopra definiti, opportunamente approvati con deliberazione comunale in sede consiliare;
2. una relazione illustrativa dellintervento o degli interventi proposti per lagevolazione regionale, che ne specifichi finalità e caratteristiche generali;
3. il progetto definitivo relativo agli interventi di cui al precedente punto 2., redatto secondo le indicazioni fornite dal c. 4 art. 16 della L. 11/2/94 n. 109, così come modificata dalla L. 18/11/98, n. 415, recepito con provvedimento dellAmministrazione comunale secondo la normativa vigente in materia;
4. la dichiarazione sottoscritta dal Sindaco di titolarità di proprietà dellarea relativa allintervento in oggetto;
5. la dichiarazione sottoscritta dal Sindaco di inesistenza, sullarea interessata, di vincoli di natura idrogeologica, storica, archeologica e paesaggistica.
Entità delle agevolazioni
Per le opere progettuali ammissibili, indicate alle precedenti lettere a) b) c) d) e) , e previsto un contributo nella misura massima del 100%, applicata ai lavori a base dasta, erogabile nella percentuale del 40% a fondo perduto e del 60% a rimborso.
Per le spese di progettazione, gli studi di fattibilità, i piani di merchandising, le ricerche finalizzati ai progetti di intervento ammessi alle agevolazioni, in quanto riferibili alle precedenti lettere a) b) c) d) e), e previsto un contributo nella misura massima del 50%, erogabile interamente a fondo perduto.
Per la creazione di centri polifunzionali di servizi, purchè correlata ad un intervento sulla attività commerciale e volta a potenziare l attività medesima, così come indicato alla precedente lettera d), sono previsti premi una tantum, differenziati sulla base delle seguenti priorità:
- Lire 5.000.000 per lattivazione di presidi farmaceutici o medici
- Lire 4.000.000 per lattivazione di sportelli decentrati del comune o di uffici postali o bancari o simili
- Lire 3.000.000 per lavvio di bar o di attività ricettive-ricreative e di centri di informazione turistica o di attività artigianali
- Lire 2.000.000 per lattivazione di centri prenotazioni o biglietterie
Lentità massima della agevolazione regionale non può superare, complessivamente, Lire 900.000.000.
Modalità di erogazione
Ciascun contributo, comprensivo anche della quota a fondo perduto, viene erogato previa sottoscrizione della dichiarazione di accettazione delle condizioni stabilite dalla legge e di quelle stabilite con latto di concessione del contributo. In particolare, la quota a rimborso è erogata secondo le modalità definite con latto di concessione del contributo, e comunque successivamente alla stipula del contratto di appalto dei lavori e alla presentazione del verbale di inizio lavori; per la quota a fondo perduto lerogazione è subordinata allultimazione dei lavori.
Inoltre, qualora il contributo assegnato copra solo parzialmente limporto del progetto, la concessione del contributo resta subordinata alla presentazione, da parte del beneficiario, contestualmente al progetto esecutivo, della documentazione comprovante, con atti formali, la disponibilità effettiva delle somme residue, pena la revoca del contributo.
Modalità di rimborso
Le quote soggette a rimborso vengono restituite sulla base di piani di ammortamento decennali (con rate annuali costanti a tasso zero). La restituzione avviene entro il 30 giugno di ciascun anno, a partire dal primo anno successivo a quello in cui è avvenuta la prima erogazione.
Si precisa inoltre che, qualora si verifichi una riduzione dellinvestimento per minori opere realizzate, sulla quota eccedente il contributo effettivamente concedibile, saranno applicati gli interessi per il periodo che decorre dalla liquidazione del contributo alla restituzione della quota eccedente.
Tempi
Gli interventi devono essere ultimati entro 24 mesi dalla prima erogazione del contributo. I lavori devono aver avuto inizio dopo il 01.01.2000.
Criteri di selezione dei progetti e punteggio attribuibile
E prevista una selezione sulla base delle domande presentate da tutti i candidati, nei termini stabiliti con il presente documento, contestuale allapprovazione di una graduatoria, formulata sulla base dei punteggi sotto indicati. Tale graduatoria sarà approvata dallAmministrazione regionale entro 120 giorni dalla data di scadenza di presentazione delle domande. Le domande sono ammesse a contributo nei limiti delle disponibilità dei fondi secondo lordine decrescente di punteggio ottenuto. In caso di parità di punteggio, prevale la data di presentazione della domanda.
Ai fini della formulazione della graduatoria, i punteggi attribuibili sono i seguenti:
1. punti da 0 a 20, in relazione al grado di completezza e unitarietà del progetto, valutati in relazione al contesto territoriale di riferimento
2. punti 7 qualora i soggetti beneficiari abbiano adottato piani programmatici finalizzati alla riqualificazione delle aree, contenuti in appositi accordi di programma
3. punti 6 qualora i soggetti beneficiari, in possesso dei requisiti di ammissibilità, siano esclusi dal programma di finanziamento di cui alla L.R. 6/12/99, n. 31 (Scheda F.I.P. Commercio e Artigianato/1999), per insufficienza di risorse finanziarie
4. punti 4 per la presentazione del progetto esecutivo, unitamente alla domanda
5. punti 2 per la presentazione del titolo di proprietà dellarea oggetto dellintervento, unitamente alla domanda
Revoche e monitoraggio degli interventi
LAmministrazione regionale dispone, attraverso gli uffici competenti, le opportune verifiche ed i controlli atti ad accertare leffettiva realizzazione delle opere ammesse alle agevolazioni. I soggetti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni e leventuale documentazione richiesta ai fini del controllo.
LAmministrazione regionale può disporre la revoca dei benefici qualora le opere ammesse alle agevolazioni non siano state realizzate nel rispetto dei tempi e delle modalità stabiliti.
La revoca comporta la restituzione della somma ammessa a beneficio ed indebitamente fruita, maggiorata degli interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto vigente alla data di erogazione dei benefici e per il periodo intercorrente da tale data a quella di versamento delle somme da restituire.
LAmministrazione regionale, attraverso gli uffici competenti, provvede al monitoraggio degli interventi, al fine di verificare lo stato di attuazione del programma e la capacità di perseguirne gli obiettivi. A tal fine, predispone annualmente una relazione sulla attività svolta indicante lo stato di attuazione finanziario; lefficacia, in termini quantitativi, degli interventi rispetto agli obiettivi perseguiti; leventuale fabbisogno finanziario per gli interventi in vigore; lesistenza di nuovi interventi, tenuto conto degli obiettivi e dei possibili risultati conseguibili.
N.B. Lintervento contributivo regionale non è cumulabile con qualsiasi altro tipo di finanziamento o agevolazione.
INTERVENTO A.2.
Natura degli interventi ammissibili
Possono ottenere i benefici di cui al presente documento gli interventi di operatori commerciali, direttamente correlati ai progetti globali unitari di comuni e consorzi tra comuni, ammessi alle agevolazioni regionali secondo i criteri e le modalità di cui allIntervento A.1., che si inseriscono in:
- progetti di qualificazione urbana, così come previsti dallart. 18 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414, recante Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per linsediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31/3/98, n. 114
- progetti integrati di rivitalizzazione delle realtà minori, così come previsti dallart. 19 della D.C.R. 29/10/99 n. 563-13414
Sono considerati ammissibili i progetti di investimento che prevedono la realizzazione di almeno uno dei seguenti interventi, volti a favorire limmagine globale dellarea e finalizzati a garantire il recupero di immobili adibiti alle attività commerciali, così come sotto individuate, uniformando ed armonizzando lambiente in cui sono inserite:
- l illuminazione esterna degli esercizi adibiti alle attività sotto individuate
- il rifacimento di facciate di immobili e/o di porticati (intonacatura e coloritura) per la/e porzione/i su cui si affacciano gli esercizi adibiti alle attività sotto individuate
- la sistemazione di vetrine
- la sistemazione di dehors
- la sistemazione dei chioschi delle edicole e dei bar
- la sostituzione delle tende dei banchi dei mercati e relative opere accessorie, purchè trattasi di interventi inseriti nei progetti ammessi alle agevolazioni regionali, secondo i criteri e le modalità di cui allIntervento A.1. lettera b).
Beneficiari
Le piccole imprese commerciali, così come definite dal Decreto 23/12/97 del Ministero del Commercio, dellindustria e dellArtigianato, iscritte al Registro Imprese, aventi sede operativa nel territorio della Regione Piemonte e operanti nei seguenti settori:
1. commercio al dettaglio così come definito dallart. 4 comma 1 lett. b) e dall art. 27 comma 1 lett. a) del Decreto Legislativo 31/3/1998 n° 114
2. somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, così come disciplinata dalla Legge 25/8/91 n° 287
rivendita di giornali e riviste, così come disciplinata dallart. 28 del D.P.R. 27/4/82 n° 268.
Sono escluse le imprese esercenti attività di commercio ex art. 4, c.2 del D.Lgs. 114/98.
Entità delle agevolazioni
E previsto un contributo a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili.
Lentità massima della agevolazione regionale non può superare Lire 20.000.000.
Ai fini del calcolo dei benefici concedibili, si applicano le modalità stabilite con il regime de minimis.
Procedure
Le domande devono essere presentate, in bollo, dagli operatori ai comuni sede della iniziativa. Devono essere sottoscritte, ai sensi e per gli effetti della L. 4/1/68, n. 15 e s.m.i., dal legale rappresentante dell impresa, attestanti il possesso dei requisiti e la sussistenza delle condizioni per laccesso alle agevolazioni e essere corredate dalla seguente documentazione:
1. una relazione illustrativa dellintervento proposto, che ne specifichi finalità e caratteristiche generali;
2. il piano di investimento, corredato dei relativi preventivi;
3. la dichiarazione attestante limpegno a mantenere la qualifica di impresa commerciale, lattività e la destinazione delle opere e/o dei beni ammessi, per cinque anni successivi alla realizzazione della iniziativa;
4. la dichiarazione attestante la inesistenza di qualsiasi altro tipo di finanziamento o agevolazione, a valere sullintervento oggetto della agevolazione regionale.
Lammissibilità al beneficio regionale è subordinata alla stipulazione di apposita convenzione tra loperatore e il comune promotore delliniziativa, volta a vincolare le parti stipulanti alla realizzazione dei citati progetti globali unitari.
I comuni forniscono, entro sei mesi dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del presente documento un elenco, sottoscritto dal legale rappresentante dellente, illustrante i nominativi degli operatori aderenti alliniziativa e, per ciascuno, limporto della spesa ammissibile alla agevolazione regionale. Tale elenco deve essere corredato dalla seguente documentazione:
1. una copia delle convenzioni stipulate con gli operatori aderenti alliniziativa;
2. lattestazione della regolarità delle domande presentate dagli operatori inseriti nellelenco di cui sopra.
Loperatore, entro trenta giorni dal termine della realizzazione delliniziativa, dovrà trasmettere al comune il rendiconto delle spese sostenute, una relazione conclusiva e, ove la tipologia degli investimenti lo consenta, una documentazione fotografica degli investimenti effettuati.
Lerogazione della agevolazione, da parte dellAmministrazione regionale, ha luogo sulla base degli elenchi presentati trimestralmente dal comune agli uffici regionali competenti, attestanti la regolarità della documentazione giustificativa la realizzazione della iniziativa.
I soggetti beneficiari hanno diritto alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie previste. In caso di insufficienti risorse, è facoltà dellAmministrazione regionale procedere al riparto, con proporzionale riduzione del beneficio.
Tempi
Gli interventi devono essere ultimati entro 12 mesi dalla data di ammissibilità al beneficio, mediante provvedimento dellAmministrazione regionale. I lavori devono aver avuto inizio dopo il 01.01.2000.
Revoche e monitoraggio degli interventi
LAmministrazione regionale dispone, attraverso gli uffici competenti, le opportune verifiche ed i controlli atti ad accertare leffettiva realizzazione delle opere ammesse alle agevolazioni. I soggetti beneficiari e i comuni che partecipano alla realizzazione dei progetti cui aderiscono i soggetti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni e leventuale documentazione richiesta ai fini del controllo.
LAmministrazione regionale può disporre la revoca dei benefici qualora:
- il soggetto beneficiario non mantenga la qualifica di impresa commerciale come sopra definita, lattività e la destinazione delle opere e/o dei beni ammessi, per cinque anni successivi alla realizzazione della iniziativa;
- la realizzazione dellintervento non sia conforme al progetto ed alle dichiarazioni contenute nella domanda ammessa al beneficio;
- le opere ammesse alle agevolazioni non siano state realizzate nel rispetto dei tempi e delle modalità stabiliti;
- si riscontrasse, in sede di verifica della documentazione prodotta, lassenza di uno o più requisiti di ammissibilità, ovvero di documentazione incompleta o irregolare, per fatti comunque imputabili al richiedente e non sanabili.
La revoca comporta la restituzione della somma ammessa a beneficio ed indebitamente fruita, maggiorata degli interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto vigente alla data di erogazione dei benefici e per il periodo intercorrente da tale data a quella di versamento delle somme da restituire.
LAmministrazione regionale, attraverso gli uffici competenti, provvede al monitoraggio degli interventi, al fine di verificare lo stato di attuazione del programma e la capacità di perseguirne gli obiettivi. A tal fine, predispone annualmente una relazione sulla attività svolta indicante lo stato di attuazione finanziario; lefficacia, in termini quantitativi, degli interventi rispetto agli obiettivi perseguiti; leventuale fabbisogno finanziario per gli interventi in vigore; lesistenza di nuovi interventi, tenuto conto degli obiettivi e dei possibili risultati conseguibili.
N.B. Lintervento contributivo regionale non è cumulabile con qualsiasi altro tipo di finanziamento o agevolazione.
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 50 - 29540
Approvazione delle procedure di valutazione dei progetti predisposti ai sensi del Programma annuale degli interventi 2000" attuativo della Legge Regionale 8.7.1999 n. 18 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica"
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare le procedure di valutazione dei progetti presentati ai sensi del Programma annuale degli interventi 2000" attuativo della Legge Regionale 8.7.1999 n. 18 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica", così come definite nellAllegato A) nonché la Griglia di Valutazione riportata nellAllegato B), entrambi parti integranti della presente deliberazione.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 66 - 29555
L. 267/98 e s.m.i.- Recepimento programma degli interventi urgenti di difesa del suolo ed individuazione criteri per la gestione tecnico-amministrativa delle opere
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
1. di recepire il programma degli interventi approvati dal Comitato Istituzionale dellAutorità di bacino del fiume Po con deliberazione n. 14/99 del 26.10.1999, così come specificato nellallegato facente parte integrante del presente atto, per limporto complessivo di Lire 67.587.000.000.=;
2. di dare atto che alla gestione tecnico-amministrativa degli interventi elencati nel suddetto programma provvederanno gli Enti locali e/o il Magistrato per il Po e/o le Direzioni regionali individuate, che dovranno trasmettere gli atti progettuali in forma definitiva alla Direzione Difesa del Suolo;
3. di autorizzare la Direzione Difesa del Suolo ad indire apposite Conferenze di servizi ai sensi e per gli effetti dellart. 14 della legge n. 241/90;
4. di dare atto che gli interventi, per quanto detto in premessa, hanno le peculiarità e le caratteristiche rientranti nei casi previsti dallart. 4, comma 6 b), della L.R. n. 40 del 14.12.1998;
5. di erogare il contributo agli Enti gestori secondo le seguenti modalità:
a) una quota pari al 30% del contributo allatto della concessione;
b) unulteriore quota pari al 50% del contributo alla presentazione della deliberazione o determinazione con la quale lEnte beneficiario approva o attesta lo stato di avanzamento dei lavori in misura non inferiore al 50%;
c) il rimanente 20% o meno del contributo alla presentazione degli atti finali;
6. di autorizzare il Direttore Regionale alla Difesa del Suolo alla stipula della convenzione con il Magistrato per il Po per la gestione tecnico-amministrativa dellintervento da realizzarsi nei comuni di Vercelli-Buronzo (028-PI-VC);
7. di dare atto che allaccantonamento delle risorse di cui al presente provvedimento si è fatto fronte con D.G.R. n. 25-29515 del 1/3/2000 e che allimpegno di spesa si provvederà con successivo atto amministrativo.
(omissis)
Allegato
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 78 - 29567
Programma di intervento inerente ai criteri e alle modalita per listituzione dei centri di assistenza tecnica e incentivi a favore dei medesimi
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare i criteri e le modalità per listituzione dei centri di assistenza tecnica e gli incentivi a favore dei medesimi, secondo quanto previsto allAllegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.
(omissis)
Allegato A
CENTRI DI ASSISTENZA TECNICA
AL COMMERCIO - CAT - CRITERI PER
LISTITUZIONE
ED INCENTIVI
Legge Regionale 12 novembre 1999 num. 28, art. 16
1) Definizione
I Centri di assistenza tecnica al commercio, denominati CAT, svolgono attività di assistenza tecnica, formazione ed aggiornamento professionale a favore delle imprese commerciali del Piemonte, nelle seguenti materie:
a) innovazione tecnologica ed organizzativa;
b) gestione economica e finanziaria dimpresa;
c) accesso ai finanziamenti, anche europei;
d) sicurezza e tutela dei consumatori;
e) tutela dellambiente;
f) igiene e sicurezza sul lavoro;
g) interventi finalizzati alla introduzione di sistemi di qualità negli esercizi commerciali ed alla loro certificazione;
h) altre materie previste dallo statuto del CAT ed autorizzate dalla autorità competente.
2) Requisiti dei CAT
Lart. 16 della L.R. 28/99 stabilisce che i CAT sono autorizzati dalla competente autorità quando rispettano determinati requisiti. I soggetti costitutori dei CAT possono essere:
a) le associazioni di categoria del settore commercio rappresentative di almeno il 5% delle aziende commerciali operanti sul territorio regionale, anche congiuntamente ad altri soggetti interessati;
b) le associazioni e gli altri soggetti che abbiano svolto attività di assistenza tecnica alle imprese commerciali, nei tre anni precedenti la costituzione del CAT.
I soggetti costitutori devono disporre di una struttura articolata e funzionante sul territorio regionale e non devono già essere stati autorizzati dalla Regione Piemonte per altri CAT.
3) Autorizzazione regionale
Lautorità competente per lesame delle richieste e dei controlli della documentazione presentata viene individuata nella DIREZIONE COMMERCIO E ARTIGIANATO della REGIONE PIEMONTE. I CAT saranno autorizzati con provvedimento amministrativo e potranno essere autorizzati in misura massima di uno per soggetto costituente.
Ai fini della concessione dellautorizzazione si richiede lo statuto che, tra laltro, preveda lo svolgimento delle attività di cui al punto 1 a favore di tutte le imprese commerciali richiedenti le prestazioni, a prescindere dallappartenenza delle stesse ai soggetti costitutivi del CAT.
4) Termini per la richiesta ed il rilascio dellautorizzazione
Le richieste di autorizzazione devono pervenire alla REGIONE PIEMONTE - DIREZIONE COMMERCIO E ARTIGIANATO, entro il 30 giugno 2000 e devono essere prodotte in originale in bollo, ai sensi della normativa vigente. Le richieste di autorizzazione devono essere presentate e sottoscritte dal legale rappresentante del centro di assistenza tecnica CAT. Lautorizzazione sarà rilasciata entro 60 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle richieste.
5) Documentazione da allegare alla domanda di autorizzazione
Alla domanda di autorizzazione si deve allegare la seguente documentazione:
- Atto costitutivo del CAT;
- Statuto del CAT che preveda, tra laltro, le attività e le materie che verranno svolte dal Centro e che devono corrispondere almeno a quelle previste dalla L.R. 28/99, art. 16 comma 1, e la disponibilità a svolgere tali attività a favore di tutte le imprese commerciali richiedenti le prestazioni, a prescindere dalla loro appartenenza ai soggetti costitutivi dei CAT;
-Dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà presentata e sottoscritta dal legale rappresentante di ciascun soggetto costitutore del CAT che dichiari, per le associazioni di categoria:
a) il numero di aziende commerciali associate alla data del 31 dicembre dellanno precedente la costituzione del CAT;
b) di avere svolto attività di assistenza tecnica nei tre anni precedenti la costituzione del CAT;
c) di non avere partecipato alla costituzione di altri CAT.
Per gli altri soggetti costitutori, la dichiarazione deve contenere gli elementi di cui ai precedenti punti b) e c);
- Curriculum dellattività di cui al precedente punto b);
- Relazione sulla articolazione strutturale, funzionale e territoriale del CAT.
La Direzione Commercio e Artigianato si riserva di chiedere qualsiasi ulteriore documentazione che si rendesse necessaria per lespletamento dellistruttoria e dei relativi controlli.
6) Controlli
I controlli saranno effettuati dalla Direzione Commercio e Artigianato e riguarderanno la verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi dei CAT e dei soggetti costitutori.
7) Incentivazioni
La L.R. 28/99 prevede allarticolo 18, comma 1 lett. d), il sostegno alla costituzione dei CAT. Il finanziamento per la costituzione dei CAT, a valere sul capitolo di spesa 26109 per lesercizio finanziario 2000, sarà ripartito tra spese per la realizzazione strutturale e operativa dei CAT, pari al 75% della disponibilità e spese per inizio attività, pari al restante 25%.
Spese ammesse per la realizzazione strutturale e operativa dei CAT.
- attrezzature e macchinari dufficio;
- strumenti e prodotti informatici;
- strumenti e spese funzionali allattivazione e alla successiva attività del centro;
- spese per formazione professionale degli operatori;
- consulenze esterne.
Saranno ammesse spese, per un importo massimo di lire 250 milioni per ciascun CAT, finalizzate alla apertura della sede centrale e per lattivazione di sportelli provinciali e territoriali diversi da quelli dove è ubicata la sede centrale.
Spese per inizio attività.
Il finanziamento regionale sarà regolato da successivo provvedimento amministrativo che normerà sia lattività dellanno di costituzione dei centri sia quella degli anni successivi.
8) Domanda di finanziamento
La domanda di finanziamento relativa alla realizzazione strutturale e operativa dei CAT deve essere presentata entro 30 giorni dalla concessione dellautorizzazione, corredata da:
- relazione illustrativa della realizzazione strutturale e operativa;
- preventivi ed eventuali progetti.
Il contributo sarà pari al 100% delle spese ammesse. E concesso un anticipo pari al 50% del contributo ammesso. Il saldo verrà effettuato a presentazione del rendiconto delle spese, corredato di fatture o altre pezze giustificative. La documentazione per il saldo deve essere presentata entro il 31 dicembre 2000.
Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 79 - 29568
Programma di promozione commerciale per lanno 2000. L.R. n. 32/87, art. 2
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare le linee direttrici di promozione commerciale così come di seguito descritte:
Per lanno 2000, ferma restando la necessità di proseguire i programmi pluriennali già inseriti nelle precedenti convenzioni, sono emersi come prioritari i seguenti filoni:
* formazione rivolta a manager e/o tecnici provenienti da Paesi in via di sviluppo o emergenti e mirata settorialmente e a diplomandi della Scuola per il Commercio con lEstero dellUniversità di Torino attraverso lerogazione di borse di studio. Questanno, inoltre, la formazione verrà anche intesa come educational per giornalisti e operatori;
* penetrazione nel mercato cinese con prodotti di qualità e alto livello tecnologico (moda, componentistica auto, subforniture, ecc.);
* e-commerce;
* promozione agroalimentare, commerciale e di immagine sul mercato giapponese;
* collaborazione e presenza plurisettoriale sui mercati del Mercosur e dellarea caraibica (tessile, rubinetteria, editoria, tecnologie ambientali);
* azioni di presentazione dei prodotti piemontesi nei Paesi dellarea mediterranea (Israele, Libia) e nei Balcani;
* promozione dei settori tecnologici, della gioielleria e dellagroalimentare di qualità nei Paesi europei ed in quelli dellarea Nafta;
* approccio ai Paesi Arabi e dellEstremo Oriente;
* partecipazioni ad iniziative nazionali nei Paesi individuati dallICE;
* realizzazione dello sportello per linternazionalizzazione in collaborazione con Mincomes, ICE, Unioncamere, Sace, Simest;
* supporto alle manifestazioni internazionali che si svolgono in Piemonte e che interessino i settori produttivi più significativi (Salone del gusto, Eurochocolate, Congresso mondiale della grande distribuzione al Lingotto, ecc.);
* contributi a soggetti che operino per la valorizzazione dei prodotti locali ;
* predisposizione di idonei supporti multimediali utili a fornire a tutti gli interlocutori il materiale illustrativo più idoneo a presentare la realtà produttiva piemontese nelle sue diverse valenze settoriali e territoriali, nonché di gadget specificamente riferentisi alle produzioni di rilievo e di qualità, comprese quelle rientranti nellartigianato artistico.
Dal punto di vista della localizzazione allestero, gli interventi dunque si rivolgeranno alle seguenti aree: Paesi del Centro e Sud America, Paesi NAFTA, Paesi dellEstremo Oriente, Paesi UE, Paesi dellest europeo, area del Mediterraneo, Balcani, Emirati Arabi;
di dare atto che limpegno finanziario per i progetti da inserire nella Convenzione per lanno 2000 dovrebbe concretizzarsi in una spesa presunta di L. 5.400.000.000, di cui L. 2.700.000.000 a carico della Regione e L. 2.700.000.000 a carico dellICE, fatte salve eventuali variazioni conseguenti alla stesura definitiva della Convenzione medesima, mentre, per quanto riguarda le azioni non inserite in Convenzione, la spesa presunta dovrebbe essere di L. 300.000.000;
di precisare che i fondi necessari sono stati accantonati con D.G.R. n. 41-29360 del 14.2.2000 a favore della Direzione Commercio e Artigianato, n. 1-29491 e n. 3-29493 del 1.3.2000 a favore della Struttura speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale;
di precisare che eventuali variazioni dei progetti indicati in allegato, che si rendessero necessarie per le ragioni riportate in premessa, saranno effettuate mediante provvedimento dirigenziale, nellambito delle linee direttrici, delle priorità e degli iindirizzi di cui al presente atto;
di dare atto che, dopo lapprovazione delle presenti linee direttrici, gli uffici predisporranno i progetti, in collaborazione con lICE, se oggetto di convenzione, e provvederanno ad effettuare i necessari impegni sui capitoli di bilancio di competenza.
(omissis)
Allegato
Bozza accordo di programma
Regione Piemonte-Mincomes.
Progetti da inserire nella Convenzione 2000
1) Formazione
Il progetto è composto da diverse iniziative, alcune delle quali in prosecuzione di attività già avviate proficuamente nel 1999, e precisamente:
- Formazione di giovani provenienti da Paesi emergenti e/o in via di sviluppo nellintento di stabilire legami di professionalità con le aziende ed approfondire la conoscenza delle reciproche realtà produttive ai fini di accrescere gli scambi commerciali ed i rapporti di collaborazione
- Inserimento nelle aziende piemontesi di diplomandi in commercio estero tramite lerogazione di un contributo e/o svolgimento allestero di ricerche utili ai fini aziendali oppure tirocinio semestrale presso filiali collegate. In tal modo i giovani iscritti allultimo anno di corso hanno la possibilità di integrare la formazione teorica con la pratica e nello stesso tempo le aziende usufruiscono di professionalità nuove che favoriscono il processo di sviluppo dellinternazionalizzazione
- Educational per giornalisti ed operatori
- Supporto alla formazione di professionisti stranieri del settore agroalimentare, attraverso un sostegno allItalian Culinary Institute for foreigners per lorganizzazione di Master in enogastronomia della durata di sei mesi
- Formazione delle imprese piemontesi volta a fornire loro gli strumenti per approfondire le tematiche del commercio elettronico, allo scopo di allestire una vetrina virtuale multisettoriale, in prosecuzione dellattività avviata con OpenNet
- Assistenza tecnica fornita da seniores professional in missioni allestero nei settori oggetto sia di scambi che di cooperazione internazionale particolarmente per il settore agroindustriale
Data e luogo delle iniziative: Torino ed aziende della regione per i corsi ai giovani manager; sedi aziendali in Piemonte e allestero per gli stage degli studenti; Piemonte ed estero per gli educational; Costigliole dAsti per i Master; mercati di interesse per la presentazione delle-commerce.
Settori merceologici interessati: diversi.
Partecipanti: circa 60 imprenditori e manager provenienti indicativamente da Balcani, Centro e Sudamerica, Mongolia, Paesi dellEst e Mediterraneo.
Circa 100 studenti per gli stage aziendali.
Il numero delle aziende coinvolte nelle attività connesse al commercio elettronico non dovrebbe essere superiore a 50.
Gli studenti ICIF che beneficeranno del contributo saranno circa 120.
A carico della Regione Piemonte
- Organizzazione, sale riunioni, tutorship
- Vitto, alloggio, trasporti in Piemonte
- Borse di studio studenti
- Viaggi giornalisti ed operatori italiani per educational
A carico del Centro estero Camere di Commercio Piemontesi e della Scuola di Commercio estero dellUniversità di Torino:
- Selezioni
- Parte della docenza
A carico dellICE:
- Selezione managers
- Docenza, materiale didattico managers
- Viaggi internazionali managers
- Borse di studio managers
- Biglietti aerei studenti I.C.I.F.
Modalità e tempi di svolgimento: nel corso del 2000
2) Penetrazione commerciale delle PMI che producono beni di largo consumo nellarea del Golfo Persico.
Il progetto, iniziato nel 1999 e con valenza triennale, si prefigge lo scopo, attraverso la presenza fissa di PMI in uno show room nellEmirato di Sharja, di promuovere la penetrazione di prodotti piemontesi nel mondo arabo.
- partecipazione a fiere e manifestazioni nellarea;
- promozione pubblicitaria dello showroom
- inserimento di nuove o sostituzione di imprese.
A carico della Regione
- affitto dello spazio show-room, stipendi del personale di segreteria, partecipazione fiere in loco.
A carico ICE
- promozione pubblicitaria in loco
Settori merceologici: beni di largo consumo, materiali per ledilizia (lapidei e rubinetteria), gastronomia.
Partecipanti: oltre 30 aziende.
Modalità e tempi di svolgimento: Il secondo anno di attività permette il consolidamento dellazione.
3) Valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità
Il progetto segue percorsi differenziati, intesi a promuovere a tutto campo le peculiarità di un settore nel quale il Piemonte sta confermando grandi potenzialità.
Modalità di svolgimento: nel 2000 si terranno due grandi eventi di carattere internazionale a Torino. Si tratta di Eurochocolate (in collaborazione con Provincia e Comune di Torino) e Salone del Gusto (in collaborazione con Slowfood). Tali manifestazioni rappresentano una vetrina internazionale di rilievo sulla produzione di qualità del Piemonte.
Workshop di presentazione vini piemontesi in Cile in collaborazione con il Centro Estero delle Alpi del mare
Partecipazione ad Europartenariati
A carico della Regione:
- Sostegno finanziario per lorganizzazione di Eurochocolate e del Salone del Gusto in collaborazione con altri Settori Regionali.
- Organizzazione settimane enogastronomiche
A carico ICE:
- Predisposizione workshop, e coorganizzazione iniziative promozionali allestero.
Partecipanti: Aziende del settore agroalimentare.
4) Promozione dei prodotti di qualità piemontesi in Giappone.
Prosecuzione delliniziativa a carattere triennale avviata nel !999.
Allestimenti di corner con prodotti di qualità piemontesi in grandi strutture commerciali.
Sfilata gioielleria e abbigliamento
Partecipazione a Italia Expo 2000 a Tokyo tramite lorganizzazione Caterina de Medici .
Partecipazione a Foodex a Tokyo tramite il Centro Estero delle Alpi del Mare.
Allestimento mostra Disegnare lartigianato
Settori merceologici interessati:
Beni di consumo di qualità, gioielleria, moda.
5) Avvio in Piemonte dello sportello regionale per linternazionalizzazione.
Lo sportello regionale si pone come cabina di regia al fine di coordinare ed ottimizzare la rete di servizi già esistenti sul territorio e finalizzati al supporto dellexport e della internazionalizzazione delle PMI. Operativamente sul territorio agisce tramite i terminali delle Camere di Commercio in collaborazione con Unioncamere.
Inoltre fornisce servizi nuovi alle imprese (convenzione con Sace e Simest ).
A carico dellICE
- Informatizzazione e collegamento alla rete nazionale dell ICE (SINCE)
- Pubblicizzazione delle attività dello sportello
6) Iniziative sul mercato cinese
La presenza di due antenne in Cina (vedi progetto 10) ed il buon avvio del progetto Made in Piemonte nel 1999 suggeriscono di insistere sul settore moda, eventualmente ampliando il raggio dazione almeno alla Provincia gemellata di Chengdu e di ampliare le azioni promozionali ad altri settori.
In collaborazione con il Centro estero, la Camera di Commercio di Torino e lApi, invece, si organizzeranno missioni plurisettoriali in particolare e specifiche sul settore auto.
Aziende partecipanti
Almeno 20 per Made in Piemonte
Circa 30 per le missioni
A carico della Regione
- Contributi alle aziende che partecipano alle iniziative
- Promozione tramite iniziative collaterali in Cina
- Accoglienza missioni cinesi in Piemonte
A carico dellICE
- Organizzazione workshops in Cina
-Azioni pubblicitarie in Cina
7) Incremento dei rapporti commerciali con i Paesi del Mediterraneo e approccio con i Balcani.
Nel 1999 si è svolta una missione istituzionale-commerciale in Israele. Nel 2000 saranno imprenditori ed istituzioni israeliane a visitare il Piemonte: per organizzare gli incontri verranno coinvolte le Camere di Commercio e le Associazioni di categoria .
Lapertura del mercato libico rappresenta una grossa novità che fa ritenere utile la partecipazione all Fiera ITALEXPOLIBIA 2000 con una piccola presenza istituzionale di supporto ed un consistente contributo alle aziende (circa 30) interessate a far parte dello stand collettivo.
Per quanto riguarda i Balcani la partecipazione nel 1999 alla 2° Fiera del Levante in Albania e alla 1° Fiera di Pristina fanno ritenere che anche per i produttori piemontesi ci siano spazi da occupare nella ricostruzione dei due paesi e nella loro modernizzazione.
Per lAlbania la proposta condivisa dallICE di Tirana è di puntare su alcuni prodotti a enogastronomici (dolci, Asti spumante) e sulle macchine agricole .
Per il Kosovo materiali per ledilizia e le comunicazioni.
In entrambi i paesi si tratta di organizzare delle missioni e/o delle mostre autonome settoriali.
8) Consolidamento dei rapporti con il Mercosur: azioni in Argentina e Brasile.
In Argentina si tratta di proseguire azioni di promozione commerciale conseguenza anche dei forti legami con la popolazione di origine piemontese.
Anche in questo Paese la presenza dellAntenna testimonia la volontà di prestare particolare attenzione alle opportunità di scambio commerciale oltre che culturale: la Fiera del Libro di Buenos Aires le contempla entrambe sia per lopportunità di far conoscere autori italiani e piemontesi in particolare sia per promuovere ulteriormente a livello internazionale la Fiera del Libro di Torino.
A questultima il compito di organizzare lintera presenza italiana in fiera e le iniziative collaterali.
Invece il CSI, lAAM, lUniversità, la Federpiemonte, la Finpiemonte realizzeranno uno studio di fattibilità per il restauro ed il riutilizzo di quartieri degradati della Città di Buenos Aires in collaborazione con il Governo della Città medesima.
In Brasile si propongono due distinte azioni, una dedicata al completamento della ricerca sulle potenzialità di interscambio nel settore tessile in collaborazione con Biella Intraprendere, laltra indirizzata ad un posizionamento delle aziende del settore della rubinetteria e valvolame nellambito del progetto Comgas.
9) Area del Centroamerica
La partecipazione della Regione insieme al Centro Estero alla FIHAV (Fiera Internazionale dellHavana) nel 1999 ha permesso di avere una visione più ampia del mercato che fa capo a Cuba (il più importante dellarea caraibica).
Le opportunità per le imprese piemontesi non mancano ed è per ciò che per approfondirle si ritiene di dover proseguire una ricerca già avviata in collaborazione con la Camera di Commercio dellAvana con un incarico ad un consulente ed altre indagini di mercato.
Si ritiene ancora utile affrontare l importante realtà cubana di Santiago dove si svolge una fiera significativa, Expocaribe.
Inoltre, per il tramite del Centro estero delle Alpi del Mare, si organizzerà una missione con destinazione Messico e Cuba per la presentazione di macchine agricole.
Infine, per consentire un approccio il più possibile consapevole al particolare mercato cubano, si propone di cofinanziare con lApi la pubblicazione di una Guida-vademecum mirata alla specifica realtà piemontese di facile consultazione da distribuire agli imprenditori interessati.
10) Antenne
Le antenne cofinanziate dalla Regione Piemonte e dalla Camera di Commercio sono realtà da ormai due anni in Cina, Argentina, Cile.
Si tratta di riconfermarle per il 2000, aprirne altre e comunque ampliare lazione di presenza stabile sui mercati di interesse, per quanto possibile in collaborazione con la vasta e consolidata rete di uffici ICE allestero.
Il Brasile richiede per la sua vastità e importanza almeno unantenna a San Paolo e due subantenne a Curitiba e Belo Horizonte.
Per Curitiba la sede sarebbe presso il neocostituito ufficio ICE, a Belo Horizonte presso la Camera di Commercio italo-brasiliana.
Anche in Brasile come in Argentina si può contare sullappoggio di una consistente comunità di origine piemontese.
Lantenna è costituita da un addetto, anche part-time, con compiti di referente/agente/ rappresentante
11) Canada
Il Canada rappresenta un interessante mercato per i beni di consumo di altissima qualità legati al design: si propone di portare la mostra Torino Design a Vancouver e di abbinarla ad azioni di country presentation (particolarmente per il settore gioielleria, casalinghi ed agroalimentare).
12) Marketing territoriale
In Piemonte lAgenzia per gli Investimenti a Torino e in Piemonte (I.T.P.), organismo pubblico avente come scopo la promozione degli investimenti esteri in Piemonte, sta lavorando egregiamente per attirare sul territorio regionale nuovi insediamenti produttivi: allampio programma occorre affiancare iniziative specifiche collaterali che contribuiscano alla presentazione ottimale delle opportunità piemontesi.
Si propone di realizzare missioni ed azioni di concerto con lente
Limpegno finanziario per i progetti proposti ammonta complessivamente a Lire 5.400.000.000, così ripartito:
A carico della Regione L. 2.700.000.000
A carico dellICE L. 2.700.000.000
Bozza programma interventi anno 2000
non inseriti nella convenzione
Regione
Piemonte - Ice
Supporto a manifestazioni di carattere internazionale in Piemonte:
Per il 2000 si ritiene di dover concentrare le risorse per le manifestazioni che si svolgono in Piemonte su alcuni grandi eventi, rinunciando alla partecipazione alle iniziative minori.
Si interverrà, quindi, organizzando direttamente levento o contribuendo in modo significativo ai seguenti eventi:
- Congresso mondiale della grande distribuzione al Lingotto nel mese di marzo. Il Settore contribuirà alla realizzazione di vetrine sulle attività produttive piemontesi ed allorganizzazione di una serata enogastronomica.
- Fiera del Libro 2000 e Musica 2000. Si contribuirà allorganizzazione degli stand istituzionali.
- Congresso mondiale della Camere di Commercio italiane allestero (novembre). Si prevede di coinvolgere altre istituzioni pubbliche e sponsor privati.
Predisposizione e stampa del Calendario Fieristico per lanno 2001:
Si prevedono: studio, progettazione grafica dei volumi, stampa e promozione del calendario 2001.Il settore si impegnerà nella ricerca di possibili sponsor per diminuire le spese.
Iniziative multimediali e/o pubblicitarie:
Sotto questa voce si raggruppano diverse azioni: dallacquisto di gadget veri e propri, alla predisposizione di supporti multimediali, alla scelta di un magazzino idoneo a gestire le necessità di movimentazione di materiale e di un ristorante per ospitare delegazioni di autorità, operatori e giornalisti.
Proseguimento azioni con la Repubblica Mongola:
In virtù del grande interesse manifestato dai rappresentanti del governo mongolo - in occasione di un incontro avvenuto nel mese di dicembre - si prevede di organizzare, con la collaborazione dellAssociazione Cuochi di Torino, degustazioni e promozione in generale di prodotti enogastronomici nella capitale Ulan Bator insieme a missioni volte a potenziare gli scambi commerciali nel settore delle macchine tessili e del tessile.
Altre iniziative allestero
A seguito di diverse segnalazioni, sono state evidenziate alcune iniziative di diverso livello cui risulta interessante partecipare.
- Fiera di Lussemburgo Italia dimensione 2000 - Made in Italy (in settembre), dove portare prodotti di qualità del sistema casa (mobili, casalinghi, design).
- Fiera di Città del Capo in collaborazione con la Camera italiana in Sudafrica e con la comunità dei piemontesi. Questultima è fortemente interessata ad una presenza istituzionale.
- Italia & Polska crescendo (Varsavia, ottobre) evento organizzato da Mincomes-ICE con la partecipazione di tutte le Regioni dItalia. Levento segue ad una consolidata azione ne Paese avviata già nel 1999.
- Si prevede di contribuire alle attività del Consorzio Canavese Export per la prosecuzione del programma di workshop con imprese russe (maggio) e per le missioni economiche e operative presso C.E.R.N. (Centro Europeo di Ricerche Nucleari) di Ginevra e/o presso altre Agenzie operative ed Istituzionali in Europa e nel Mondo.
- Il Centro Estero delle Alpi del Mare è giunto alla 6^ presenza consecutiva a Fancy Food Summer (a New York nel mese di luglio) e, sulla base dei positivi riscontri ottenuti in occasione delle precedenti partecipazioni, è impegnato questanno, per la prima volta, in un programma promozionale più articolato per consolidare le proprie posizioni sul mercato statunitense.
La spesa presunta per i progetti non inseriti nella Convenzione Regione Piemonte - ICE dovrebbe aggirarsi su L. 300.000.000.
Deliberazione della Giunta Regionale 6 marzo 2000, n. 52 - 29641
Reg. CEE 1221/97 del Consiglio del 25 giugno 1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele. Approvazione interventi per lanno 2000-2001
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare gli interventi, allegati alla presente deliberazione per farne parte integrante, per lanno 2000-2001 in attuazione del Reg.(CE) 1221/97 del Consiglio del 25 giugno 1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele.
(omissis)
Allegato
REGIONE PIEMONTE
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
PROGRAMMA REGIONALE DI ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO (CE) N. 1221/97 DEL CONSIGLIO DEL 25 GIUGNO 1997, RELATIVO ALLE REGOLE GENERALI DI APPLICAZIONE DELLE AZIONI DIRETTE A MIGLIORARE LA PRODUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE DEL MIELE.
ANNO 2000 - 2001
Indice
1. Premessa
1.A. Durata
2. Il quadro regionale
2.A. Il patrimonio apistico
2.B. La produzione di miele
2.C. Altri prodotti
2.D. Api regine
2.E. Il consumo di miele
2.F. Il mercato
2.G. Limpollinazione
2.H. La situazione associativa
2.I. La ricerca scientifica
2.L. Limportanza ecologica
2.M. Limportanza economica
3. I vincoli
3.A. I limiti dellassistenza tecnica
3.B. I vincoli dovuti alla varroasi
3.C. Vincoli al nomadismo
3.D. Vincoli dovuti alla carenza del controllo della qualità del miele e delle sue caratteristiche
4. Le finalità
5. Le azioni
5.A. Azioni per lassistenza tecnica
5.B. Azioni di lotta contro la varroasi
5.C. Azioni a sostegno del nomadismo
6. Piano di finanziamento
7. Riferimenti legislativi, regolamentari ed amministrativi
8. Organizzazioni e cooperative coinvolte nel programma
9. Modalità di verifica e di valutazione del programma
10. Disposizioni finali
ALLEGATO A)
1. Premessa
Il presente programma regionale costituisce lattuazione del Regolamento (CE) n. 1221/97 del Consiglio del 25 giugno1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e ne condivide, pertanto, finalità, azioni, obiettivi.
Il programma è rivolto ad un comparto particolare della zootecnia piemontese e si inserisce nellottica degli obiettivi di sviluppo e programmazione della Regione Piemonte.
Il presente programma é stato elaborato in stretta collaborazione con le Associazioni produttori miele legalmente riconosciute dalla Regione.
1.A. Durata
La durata del presente programma regionale coincide con quella prevista dal Regolamento (CE) n. 1221/97.
2. Il quadro regionale
Lapicoltura piemontese si é manifestata in passato come attività integrativa del reddito agricolo; solo nel corso dellultimo ventennio, infatti, si é sviluppata con un gran numero di aziende non direttamente collegate allattività di coltivazione diretta del fondo.
Dopo un periodo in cui tale sviluppo ha subito un certo ridimensionamento, a seguito del diffondersi di patologie avverse e dellavvento di difficoltà di mercato, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un fenomeno che ha visto lampliamento delle dimensioni delle aziende apistiche, per cui diversi apicoltori hobbisti sono diventati apicoltori produttori apistici, mentre molte aziende di piccole e medie dimensioni stanno evolvendo verso dimensioni semiprofessionali o professionali.
Il quadro regionale é stato definito con lapprovazione della legge regionale 3 agosto 1998, n. 20 recante Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dellapicoltura in Piemonte, la quale ha introdotto importanti novità nella differenziazione dellapicoltore amatoriale dallapicoltore produttore apistico, nel riconoscimento dellattività apistica come attività agricola, nelle modalità di realizzazione del censimento apistico ed infine nei criteri cui si ispira la regolamentazione del nomadismo.
2.A. Il patrimonio apistico
Non esistono dati precisi circa il numero esatto degli addetti. Le uniche informazioni derivano dal censimento apistico effettuato dal Settore Assistenza Veterinaria nel 1997, dal quale risulta quanto segue:
Provincia n. aziende alveari
Alessandria 568 8.333
Asti 463 8.073
Biella 330 4.710
Cuneo 1.550 17.462
Novara 304 9.475
Torino 1.498 18.773
Verbania 415 6.355
Vercelli 233 4.208
Totale 5.361 77.389
Da notizie provenienti dal mondo apistico regionale, tali dati risultano sicuramente sottostimati.
Una rilevazione attendibile potrà aversi solamente dopo la realizzazione del censimento del patrimonio apistico previsto dalla legge regionale sullapicoltura, che prevede inoltre lobbligo della denuncia degli apiari e la loro identificazione.
La media di alveari per addetto, circa 23, indicherebbe che in Piemonte, come del resto in Italia, é diffusa la presenza di apicoltori hobbisti e semiprofessionisti, mentre più contenuta risulta quella degli apicoltori professionisti.
2.B. La produzione di miele
Considerando una produzione annua media per arnia di 25 chilogrammi, si stima una produzione regionale di miele pari a 3.945,6 tonnellate, che, venduta alla media di lire 4.000.000/t., dà una produzione lorda vendibile di 15,782 miliardi di lire circa.
La produzione più significativa, sia sotto laspetto quantitativo che economico, é rappresentata dal miele monoflorale di robinia, per il quale si svolge una intensa attività di nomadismo anche da parte di apicoltori provenienti dalle regioni limitrofe.
Altre produzioni sono rappresentate dal miele di castagno, tiglio, rododendro, tarassaco, ciliegio, girasole, millefiori, flora alpina e melate, che pur essendo qualitativamente inferiori al miele di robinia, non sono sufficientemente valorizzati nella commercializzazione.
2.C. Altri prodotti
Sono scarse le conoscenze per quanto concerne la produzione di propoli, polline, pappa reale e cera; si tratta comunque di quantitativi non significativi.
2.D. Api regine
Lallevamento delle api regine si é andato via via sviluppando nel corso degli ultimi anni.
Si é evidenziata una buona base produttiva con aziende specializzate ma prive di orientamenti comuni per la selezione.
2.E. Il consumo di miele
Mancano, allo stato attuale, dati precisi per quantificare il consumo pro capite e globale di miele. Una grossa parte di consumatori si rivolge direttamente al produttore, per cui la quantità di prodotto avviata alla grande distribuzione è sicuramente inferiore a quella venduta direttamente, anche a causa della mancanza di iniziative in grado di coprire efficacemente questo ruolo e di incidere sul mercato.
2.F. Il mercato
La peculiarità del mercato del miele é sicuramente la polverizzazione e la sua capillare diffusione sul territorio. Gli apicoltori, così, non sono in grado di fornire grosse partite omogenee di prodotto.
Succede di conseguenza che, a causa del prezzo estremamente concorrenziale, le quantità utilizzate dallindustria dolciaria e in particolare dai torronifici sono ricoperte dai mieli di importazione.
Il consumo di miele in Piemonte, come nel resto dItalia, risulta basso rispetto agli altri partner europei.
2.G. Limpollinazione
Lutilizzo delle api per incrementare, mediante una migliore impollinazione, la resa produttiva dei fruttiferi é largamente praticato nelle zone ad intensiva vocazione frutticola, dove maggiore risulta la necessità di tale beneficio.
Si calcola che, al fine di favorire ed incrementare limpollinazione, oltre 5.000 alveari vengono annualmente spostati nel triangolo fruttifero di Cuneo-Saluzzo-Fossano e nellareale di Vercelli- Borgo DAle.
2.H. La situazione associativa
La grande diffusione territoriale dellapicoltura ha favorito il sorgere di associazioni e consorzi a carattere locale, provinciale e regionale. Attualmente esistono due associazioni regionali di produttori giuridicamente riconosciute dalla Regione Piemonte ai sensi del Regolamento (CEE) n. 1360/78 del Consiglio del 19.6.1978.
2.I. La ricerca scientifica
Si é dovuto purtroppo constatare che, per vari motivi, gli obiettivi perseguiti dalla ricerca scientifica sono completamente staccati dagli interessi produttivi; i relativi risultati sono pertanto parzialmente utilizzabili dagli apicoltori per lapplicazione pratica in azienda.
2.L. Limportanza ecologica
Lape svolge il suo servizio ecologico tramite limpollinazione ed il monitoraggio dellinquinamento ambientale. Una eventuale diminuzione o scomparsa di questo preziosissimo insetto porterebbe a forti squilibri e modifiche dellecosistema.
2.M. Limportanza economica
E da sottolineare il continuo e gratuito servizio che lape svolge come impollinatore su tutte le colture, assicurando alle aziende agricole la fruttificazione delle piante entomofile e la conseguente produzione vegetale.
Lape rappresenta, quindi, un bene strettamente legato alle attività svolte dalluomo in campo agricolo. Tale contributo a livello nazionale é valutato in circa 2.000 miliardi di lire.
3. I vincoli
Lo sviluppo dellapicoltura regionale é rallentato o frenato da tutta una serie di vincoli.
3.A. I limiti dellassistenza tecnica
Lassistenza tecnica lamenta una certa carenza di tecnici apistici che possano consigliare lapicoltore sui nuovi metodi di allevamento, sulla conduzione razionale degli alveari, sulla produzione e sui metodi corretti di estrazione del miele.
Gli apicoltori piemontesi, infatti, registrano uno scarso livello conoscitivo delle tecniche di allevamento e di conduzione razionale degli apiari, fatto questo che incide in modo determinante sulla qualità e sulla quantità dei prodotti dellalveare.
3.B. Vincoli dovuti alla varroasi
La varroasi rappresenta per lapicoltura piemontese, al pari di quella nazionale, un vincolo notevole per uno sviluppo strutturale e produttivo.
In questi ultimi anni, infatti, la varroasi ha spazzato via più del 60% degli alveari presenti in Piemonte.
Oltre che al rapido diffondersi della patologia, la causa della rarefazione degli alveari é da ricercare anche nella mancanza di piani di risanamento e di tecnici che, con adeguata preparazione, potessero seguire e consigliare gli apicoltori. Le associazioni ed i consorzi hanno fatto tutto il possibile ma, spesso, con scarsi risultati dovuti anche alla carenza di fondi e di mezzi.
Le zone in cui sono presenti apicoltori dotati di una certa professionalità, che hanno curato lallevamento con una certa costanza e che hanno fatto volontariato per assistere i colleghi meno attenti e professionali, hanno risentito meno dei danni causati dalla varroa e da altre patologie.
3.C. Vincoli al nomadismo
In Piemonte esistono diversi agricoltori che potenzialmente potrebbero avvalersi della transumanza per sfruttare le risorse nettarifere presenti in vaste zone del territorio regionale.
Lassenza delle risorse finanziarie necessarie per dotarsi di quegli strumenti tecnici e logistici propri del nomadismo hanno impedito di fatto lo svilupparsi delle potenzialità latenti.
3.D. Vincoli dovuti alla carenza di controllo della qualità del miele e delle sue caratteristiche
Lesigua quantità di controlli effettuata sui mieli prodotti in Piemonte ha impedito di caratterizzare i mieli piemontesi e di distinguerli da quelli importati, che purtroppo, a causa dei bassi prezzi registrati e della carenza di controlli analitici per frodi e sofisticazioni, creano notevoli problemi sui mercati locali e sulla grande distribuzione.
La Regione Piemonte ha messo a disposizione degli apicoltori il proprio laboratorio agrochimico di Alessandria ai fini dellanalisi qualitativa dei mieli. Il laboratorio andrebbe potenziato strumentalmente e professionalmente al fine di consentire una più vasta gamma di analisi fisico-chimiche e melissopalinologiche.
4. Finalità
Gli obiettivi primari ed essenziali del presente programma regionale sono i seguenti:
a) assistenza tecnica agli apicoltori al fine di migliorare le condizioni di produzione e di commercializzazione del miele;
b) lotta alla varroasi e malattie connesse, nonché miglioramento delle condizioni di trattamento degli alveari;
c) razionalizzazione della transumanza;
5. Le azioni
Per poter conseguire le finalità sopracitate si sono individuate una serie di azioni ed incentivi finalizzati a rimuovere i vincoli che frenano lapicoltura piemontese e consentire alla stessa il necessario sviluppo qualitativo e quantitativo.
5.A. Azioni per lassistenza tecnica
Lassistenza tecnica agli apicoltori risulta basilare per salvaguardare, tutelare e sviluppare lapicoltura. Occorre pertanto assicurare una assistenza tecnica adeguata a mezzo di esperti apistici, che, formati ed aggiornati con appositi corsi, saranno, tramite le associazioni, messi a disposizione degli apicoltori di tutta la regione. Intanto potranno risultare utili apposite convenzioni con i tecnici apistici esistenti.
I tecnici opereranno presso le sedi delle Associazioni dei produttori e delle Organizzazioni professionali agricole e mediante visite presso le aziende apistiche.
Il costo annuo per lassistenza tecnica viene valutato in lire 353 milioni, per 5 tecnici più uno a tempo parziale necessari per coprire le province di Alessandria-Asti, Biella-Vercelli, Cuneo, Torino, Novara-Verbania, così dettagliato:
- costo per tecnico: compenso lire 52.000.000
- spese per trasferte e supporti
tecnici lire 8.000.000
totale lire 60.000.000
Saranno tenuti periodici corsi di aggiornamento, anche con dimostrazioni in azienda, sui nuovi ed innovativi metodi di allevamento delle api e di prevenzione e lotta alle patologie dellalveare.
Il costo viene valutato in lire 26.000.000, per organizzare una serie di corsi di aggiornamento da tenere nelle zone sopra descritte.
Un contributo notevole dovrà venire da quelle riviste periodiche specializzate del settore che sono in grado di fornire informazioni tecniche, economiche ed organizzative per gli operatori. Dovrà pertanto essere incentivata, da parte delle associazioni produttori, la sottoscrizione, a favore dei propri iscritti, di abbonamenti cumulativi a riviste specializzate che soddisfino i requisiti sopra indicati.
Il costo degli abbonamenti viene calcolato in lire 26.000.000.
Si prevede la realizzazione di un seminario o convegno tematico per la presentazione dei risultati conseguiti nel periodo di applicazione degli interventi previsti dal programma regionale.
Il costo viene valutato in lire 10.000.000.
Pertanto le risorse finanziarie necessarie per realizzare le azioni previste a favore dellassistenza tecnica ammontano a lire 415.000.000 (353.000.000 + 26.000.000 + 26.000.000 + 10.000.000).
5.B. Azioni di lotta contro la varroasi
Nella lotta contro tale parassitosi assume considerevole importanza il ruolo dei tecnici apistici, cui spetta la funzione di coordinare, in collaborazione con i Servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali della Regione, la realizzazione di piani di lotta territoriali.
Per la realizzazione dei suddetti piani, risulta fondamentale far ricorso a periodici incontri con gli apicoltori, a dimostrazioni pratiche in apiario, alla predisposizione e distribuzione di specifico materiale divulgativo.
Il costo delle azioni sopracitate viene valutato in lire 8.000.000, per organizzare una serie di incontri o dimostrazioni, mentre per il materiale divulgativo si fa riferimento a quello predisposto per lassistenza tecnica.
Considerevole importanza assume, inoltre, la realizzazione da parte delle Associazioni dei produttori miele, giuridicamente riconosciute dalla Regione, di ricerche sul campo finalizzate alla messa a punto di strategie di lotta alla varroa, caratterizzate da un basso impatto chimico sugli alveari e da eseguire in collaborazione con Istituzioni scientifiche. Il costo delle ricerche viene valutato in lire 50.800.000.
La divulgazione delle ricerche sarà effettuata direttamente dalla Regione a mezzo della rivista tecnica Quaderni di agricoltura della Regione Piemonte.
Risulterà, altresì, fondamentale ed efficace, ai fini delleradicazione della parassitosi, lincentivazione a favore degli apicoltori produttori apistici per lacquisto di arnie dotate di fondo a rete, che consentono una più razionale lotta contro il parassita.
Il costo dellazione sopra descritta viene calcolato in lire 280.000.000.
Pertanto le risorse finanziarie per realizzare le azioni previste a favore della lotta alla varroasi ammontano a lire 338.800.000 (8.000.000 + 50.800.000 + 280.000.000).
5.C. Azioni a sostegno del nomadismo
Il nomadismo, come pratica indispensabile per lo sfruttamento razionale ed ottimale delle risorse nettarifere della regione, deve essere favorito ed incentivato.
A tal fine risulta prioritario incentivare linvestimento da parte di apicoltori produttori apistici per lacquisto di macchine ed attrezzature necessarie alla movimentazione degli alveari (muletti, gru, supporti per arnie che ne consentano la movimentazione, ecc.), con esclusione dei mezzi per il trasporto degli alveari.
Il costo dellazione e le relative risorse finanziarie necessarie vengono calcolate in lire 430.000.000.
6. Piano di finanziamento
In riferimento ai costi stimati per le singole azioni a alle relative risorse finanziarie occorrenti, si riporta nellallegato A) il piano di finanziamento nel quale sono evidenziate le spese a carico dellUnione Europea, dello Stato e degli apicoltori.
7. Riferimenti legislativi, regolamentari ed amministrativi
Per quanto previsto nel presente programma si fa riferimento:
- per la parte normativa non prevista dal programma:
a) alla D.G.R. n. 45 - 27060 del 12 aprile 1999 e D.G.R. n. 4 - 27749 del 12 luglio 1999 di approvazione delle istruzioni operative del presente programma;
b) alla L.R. 3 agosto n. 20 Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dellapicoltura in Piemonte e alle relative istruzioni operative approvate con D.G.R. n. 6 - 28773 del 29 novembre 1999.
8. Organizzazioni e cooperative coinvolte nel programma
Le organizzazioni rappresentative del comparto apicolo che hanno collaborato per lelaborazione del presente programma regionale sono:
- Associazione Produttori miele Aspromiele, con sede in Torino Corso Francia, 9;
- Associazione Produttori miele Agripiemonte miele, con sede in Torino, Corso Vittorio Emanuele II, 58.
9. Modalità di verifica e di valutazione del programma
La realizzazione del presente programma regionale viene affidata al Settore regionale Sviluppo delle Produzioni Animali il quale provvederà ad eseguire le necessarie verifiche delle fatture giustificative degli interventi, nonché gli opportuni accertamenti sugli acquisti effettuati e sulla corretta applicazione delle singole azioni.
Il Settore regionale in questione si avvarrà della collaborazione dei Settori Provinciali dellAgricoltura e dei Servizi Veterinari delle Aziende sanitarie locali.
La valutazione del programma verrà eseguita mediante riunioni periodiche, almeno una a semestre, con le Associazioni produttori miele giuridicamente riconosciute dalla Regione.
10. Disposizioni finali
Il presente programma regionale di attuazione del Regolamento (CE) n. 1221/97 verrà attuato a mezzo delle apposite istruzioni deliberate dalla Giunta Regionale, sentita la Commissione regionale consultiva per lagricoltura e le foreste di cui alla Legge regionale 28 ottobre 1986 n. 44.
Le risorse finanziarie previste per ogni singola azione che, per vari motivi, rimarranno, in tutto od in parte, inutilizzate saranno devolute a quelle azioni che lamenteranno un rapporto deficitario tra risorse e richieste.
Allegato A
AZIONE SPESA A CARICO U.E. SPESA A CARICO SPESA A CARICO TOTALE
STATO APICOLTORI
A)ASSISTENZA
TECNICA
A1) CORSI AGGIORNAMENTO 11.700.000 11.700.000 2.600.000 26.000.000
A2)
SEMINARI E CONVEGNI TEMATICI 5.000.000 5.000.000 0 10.000.000
A3) AZIONI DI
COMUNICAZIONE 11.700.000 11.700.000 2.600.000 26.000.000
A4) SPESA PER TECNICI 150.000.000 150.000.000 53.000.000 353.000.000
TOTALE
ASSISTENZA TECNICA 178.400.000 178.400.000 58.200.000 415.000.000
B) LOTTA ALLA
VARROASI
B1) INCONTRI E DIMOSTRAZIONI LOTTA
ALLA VARROA 3.600.000 3.600.000 800.000 8.000.000
B2)
INDAGINI LOTTA ALLA VARROA 25.400.000 25.400.000 0 50.800.000
B3) ACQUISTO ARNIE
FONDO A RETE 70.000.000 70.000.000 140.000.000 280.000.000
TOTALE LOTTA VARROA 99.000.000 99.000.000 140.800.000 338.800.000
C)
SOSTEGNO AL NOMADISMO
C2) MATERIALI PER NOMADISMO 107.500.000 107.500.000 215.000.000 430.000.000
TOTALE
GENERALE 384.900.000 384.900.000 414.000.000 1.183.800.000
DELIBERAZIONI
DEL CONSIGLIO REGIONALE
Deliberazione del Consiglio Regionale 28 febbraio 2000, n. 620
Il variante al piano darea del Parco regionale La Mandria
(omissis)
Tale deliberazione emendata nel testo che segue, è posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esito: presenti e votanti n. 37 Consiglieri, voti favorevoli n. 26, astenuti n. 11.
Il Consiglio Regionale
delibera
- di approvare la II variante al Piano dArea del Parco regionale La Mandria, composta dai seguenti elaborati, costituenti parti integranti della presente deliberazione:
- Relazione introduttiva;
- Relazione sulla Gestione forestale;
- Relazione sulla Gestione naturalistica;
- Relazione sulla Fruizione ed accessibilità dellArea attrezzata di proprietà regionale;
- Relazione sugli Indirizzi per lutilizzo e la valorizzazione della Venaria Reale;
- Norme di attuazione;
- Allegato Cartografico n. 3v2 - Tavola di Piano (scala 1:10.000);
- Allegato Cartografico n. 6 - Il Sistema della accessibilità alla Venaria Reale (scala 1:25.000)
- di dare atto che con la presente deliberazione è contestualmente approvato lampliamento della zona di pre-parco nel Comune di Venaria Reale, ai sensi dellarticolo 6 della l.r. 12/1990, come indicato nellallegato cartografico n. 3v2.
(omissis)
Deliberazione del Consiglio Regionale 28 febbraio 2000, n. 621
L.R. 28 aprile 1980, n. 30 Piano naturalistico e di intervento della Riserva naturale speciale del Sacro Monte Varallo - Modificazioni
(omissis)
Tale deliberazione, nel testo che segue, è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esito: presenti e votanti n. 33 Consiglieri, voti favorevoli n. 33.
Il Consiglio Regionale
(omissis)
delibera
1) di approvare le modifiche apportate al Piano naturalistico e di Intervento della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 133 - 4219 del 19 marzo 1991, consistenti:
- nella sostituzione del Capitolo 9 - Parcheggi e vie di accesso al Sacro Monte;
- nella soppressione della Scheda W dellAllegato I - Immobili per servizi e del riferimento a tale Scheda nel Capitolo 17 - Immobili per servizi;
- nella sostituzione del Titolo III della Normativa, relativo alle Norme regolamentari;
2. di dare atto che le modifiche descritte sono contenute nei documenti allegati comprensivi di cartografia che costituiscono parte integrante della presente deliberazione.
(omissis)
Deliberazione del Consiglio Regionale 28 febbraio 2000, n. 622
Recepimento del contratto integrativo di lavoro per gli operai e gli impiegati addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria
(omissis)
Dopo lillustrazione da parte dellAssessore Vaglio, tale deliberazione, nel testo che segue, è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esisto: presenti e votanti n. 37 Consiglieri, voti favorevoli n. 36, astenuti n. 1.
Il Consiglio regionale
(omissis)
delibera
- di recepire, nelle forme e con i limiti e le modalità della vigente normativa regionale, il Contratto Integrativo Regionale di Lavoro del 14 gennaio 2000, inerente gli operai e gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e di curarne lapplicazione ai lavori eseguiti in amministrazione diretta dagli uffici regionali;
- di stabilire che nelle more di recepimento del presente accordo regionale, verranno applicati gli istituti contrattuali economici ivi previsti, salvo conguaglio.
(omissis)
Deliberazione del Consiglio Regionale 29 febbraio 2000, n. 624
Criteri per il riparto del fondo per la gestione delle attività socio-assistenziali di cui alla legge regionale 13 aprile 1995, n. 62 (Norme per lesercizio delle funzioni socio-assistenziali)
(omissis)
Tale deliberazione, così emendata nel seguente testo, è quindi posta ai voti per appello nominale ed approvata con il seguente esito: presenti n. 48 Consiglieri, votanti n. 46 Consiglieri, hanno risposto sì n. 35 Consiglieri, si sono astenuti n. 11 Consiglieri (n. 2 Consiglieri non partecipano alla votazione).
Il Consiglio regionale
(omissis)
delibera
- di approvare i criteri per il riparto del fondo per la gestione delle attività socio-assistenziali di cui alla legge regionale 13 aprile 1995 n. 62 (Norme per lesercizio delle funzioni socio-assistenziali), contenuti nellallegato A che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
- di dare atto che tali criteri espletano la loro efficacia fino alla approvazione della nuova legge di programmazione socio-assistenziale;
- di garantire al Consiglio Regionale, attraverso la competente Commissione Consiliare, la verifica nel tempo dellefficacia sul livello territoriale dei criteri assunti;
- di impegnare la Direzione competente a relazionare annualmente alla competente Commissione consiliare ed entro il 1 semestre di ogni anno a partire dal 2000, gli effettivi contributi assegnati e le modalità messe in atto per verificare lefficacia dei criteri assunti.
Allegato A
Criteri per la ripartizione del fondo per la gestione delle attività socio-assistenziali
I criteri cui si atterranno gli uffici competenti per la ripartizione traggono origine, in primo luogo, dai disposti della legge regionale 37/1990, che, al punto 11.1.2 prevede, tra laltro che la ripartizione del fondo socio-assistenziale, nelle sue varie componenti, venga effettuata tenendo conto dei seguenti elementi: la popolazione, caratteristiche del territorio (considerando la densità della popolazione), la valutazione dei servizi in atto nelle singole zone e lesame dei programmi di sicura attuazione nel corso dellanno, il riequilibrio nellerogazione delle risorse regionali, in rapporto al risultato di gestione rilevato nellanno precedente, lincentivazione per la gestione associata dei servizi socio-assistenziali e la valutazione delle risorse impiegate dai Comuni associati nel finanziamento dei servizi socio-assistenziali.
Le norme di riferimento sono, come è facilmente desumibile, molto generiche e nel corso degli anni sono state oggetto di una applicazione pratica che ha di fatto interpretato le disposizioni di cui sopra assegnando alcune priorità che saranno di seguito maggiormente chiarite.
Altro elemento, del quale si è tenuto conto, è dato dallimpostazione del piano di riparto 1998, che ha tenuto conto di fattori, quali la ricaduta sul territorio piemontese dei programmi, anche innovativi, previsti dagli Enti Gestori, come pure della rilevanza degli apporti finanziari da parte dei Comuni (che forniscono mediamente 2/3 delle entrate dei consorzi) che hanno avuto, come conseguenza, un aumento dei finanziamenti regionali.
1) Un primo criterio è di fatto costituito dalla relativa sicurezza di una erogazione, da parte regionale, di una quota a favore degli Enti Gestori, che non possono ricevere, stante questo principio e a parità di stanziamento, dalla Regione Piemonte, somme inferiori a quanto ottenuto nellanno precedente.
Tale assunto non è suffragato da alcuna norma scritta, ma si ritiene che possa costituire un criterio valido, anche perchè appare logico che lattività degli Enti Gestori non debba subire dei contraccolpi tali da creare insicurezza nella gestione a breve periodo (uno-due anni).
Il principio in questione può essere mantenuto, fermo restando che, se da una parte esso pertanto costituisce un impegno per lamministrazione regionale, daltra parte, anche per gli enti gestori, lo stesso costituisce un impegno a mantenere lo standard dei servizi quanto meno al livello dellanno precedente. In tal caso anche il contributo regionale può mantenersi al livello dellanno precedente.
E intendimento dellAmministrazione Regionale di definire dei parametri operativi che permettano una verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati dai soggetti gestori; esiste pertanto limpegno a tenere conto dei risultati al fine del piano di riparto, relativo allanno immediatamente seguente.
Al fine di garantire la sicurezza nella gestione da parte dei soggetti gestori, si ritiene che possa comunque essere assicurato, alle condizioni di cui sopra, il mantenimento delle quote attribuite per lanno precedente (e pertanto in caso di attribuzione di somme inferiori per le singole voci avverrà un riequilibrio), nel caso opposto, lincremento della quota spettante potrà raggiungere un incremento globale pari al 5% rispetto a quanto attribuito allanno precedente, maggiorato sino ad un massimo di altri 3 punti; in presenza di una maggiore disponibilità di risorse negli anni successivi, potranno essere previsti maggiori incrementi.
2a) Ferme restando le direttive generali sopra riportate, ha assunto rilevante importanza nella ripartizione del fondo di riparto, la suddivisione dello stesso, avendo presente il dato della popolazione piemontese, entro i limiti dei territori cui fanno capo i singoli Enti Gestori. Tale dato può apparire limitato e limitativo, ma costituisce un dato inoppugnabile che garantisce una equa distribuzione sul territorio piemontese di risorse finanziarie cui potranno accedere tutti i soggetti residenti.
Tuttavia la pura e semplice suddivisione di una parte così rilevante del fondo socio-assistenziale, secondo il dato della popolazione, non tiene minimamente conto della diversa e complessa realtà geografica e sociale del Piemonte, che comprende una ampia parte di territorio montano, ove sono presenti ampie zone di degrado, con innegabili difficoltà logistiche per la gestione dei servizi socio-assistenziali in realtà territoriali con una forte dispersione della popolazione, quali le zone montane e collinari.
2b) Si è anche pensato in termini correttivi, e nella logica di una opportuna pesatura della popolazione, di attribuire, allinterno della quota del fondo destinata alla popolazione, una rilevante proporzione alla quota della popolazione sempre disaggregata per Enti Gestori di appartenenza, ma con un correttivo che, privilegiando le zone con basso tasso di antropizzazione, permetta di erogare una parte della quota attribuita al parametro della popolazione, avendo presenti, oltre che il dato della popolazione, anche quello della densità della stessa sul territorio. Questo dato permette di sovvertire, e di correggere, in modo consistente la ripartizione di cui sub 2a). Per il corrente anno si terrà conto di soglie minime e massime.
2c) Si intende infine segmentare maggiormente la quota relativa alla popolazione, prendendo in considerazione anche una ulteriore pesatura della stessa, avuto riguardo dellincidenza della parte della popolazione che maggiormente ha necessità di un intervento da parte delle strutture socio-assistenziali, ovvero quella parte rilevante composta da anziani sopra i 65 anni di età e da giovani di età inferiore a 18 anni. I dati relativi saranno desunti dalla Banca Dati Demografica Evolutiva messa a disposizione dal Settore Programmazione Statistica dellamministrazione regionale. Verrà pertanto tenuto conto di tale parametro, ai fini della ripartizione della quota della popolazione.
2d) In merito al parametro della popolazione viene preso in considerazione anche un nuovo elemento che tiene conto, a livello di calcolo, dellincidenza nelle varie zone del fenomeno della disoccupazione, evento che crea necessità di interventi assistenziali. Le modalità esecutive, del riparto in questione per questa voce saranno oggetto di un elaborazione di dati che saranno richiesti al Ministero del Lavoro e Massima Occupazione.
Si intende pertanto attribuire per lintera quota del riparto relativa alla popolazione, una percentuale che sia compresa tra il 40 e il 50% del totale. Tale proporzione è leggermente inferiore a quella degli anni precedenti, ma occorre chiarire che già in altri parametri si è proceduto ad una moltiplicazione che privilegia il parametro della popolazione e pertanto si è preferito dare maggiore importanza ad altri indicatori.
La suddivisione tra le singole voci sarà la seguente:
popolazione residente (2a) 82%
densità (2b) 8%
popolazione (anziani/minori)
(2c) 5%
Popolazione (disoccupati) (2d) 5%
3) Per quanto riguarda il contributo straordinario per la creazione ed il primo impianto dei soggetti gestori di cui alla l.r. 62/1995, con il 1999, si compie il triennio entro il quale era stato stabilito di fornire tale anomala forma di finanziamento. Storicamente tale somma non ha mai superato la soglia massima di lire 100 MIL per ogni soggetto gestore e pertanto se ne prevede il mantenimento. Per gli enti gestori di nuova costituzione si prevede il mantenimento di detto contributo straordinario per un triennio.
4) Il contributo regionale, commisurato alla valutazione delle risorse impiegate dai Comuni singoli ed associati nel finanziamento dei servizi socio-assistenziali, è stato oggetto di una profonda rilettura da parte regionale rispetto agli anni scorsi, in quanto è stata fatta una profonda verifica delle spese documentate e sostenute da parte dei comuni e dalle comunità montane, a supporto dei bilanci degli enti consorziali.
La somma assegnata a tal fine, e della quale si dirà di seguito, è ripartita in maniera direttamente proporzionale allo sforzo sostenuto dalle amministrazioni comunali, e non in modo da compensare eventuali riduzioni da parte comunale.
Questa metodologia non permette certamente di considerare lintervento regionale come un integratore dellintervento comunale, ma altresì costituisce un incentivo ed uno stimolo rivolto alle amministrazioni comunali a fornire maggiore attenzione e fondi allassistenza.
5) Per quanto attiene la valutazione dei programmi degli enti gestori, è stata peraltro introdotta nel 1998 una formula per la quale il giudizio sui programmi è stato oggetto di una rivalutazione dello stesso, avuto presente un parametro indubbiamente limitato, ma attendibile, quale è quello della popolazione residente nei vari enti gestori.
Tale moltiplicatore ha una ragione dessere nel fatto che è indiscutibile che limpatto di un buon programma è sensibilmente maggiore, in linea generale, se adottato da un ente gestore che, in linea con la filosofia della l.r. 62/1995, aggrega un maggior numero di comuni, piuttosto che un buon programma che sia peraltro limitato dagli angusti confini di un ente gestore minore.
Potranno essere studiati diversi e più penetranti indicatori della qualità dei servizi forniti agli utenti che permettano una migliore ripartizione delle somme impegnate. A tal fine è in corso di predisposizione uno schema standard di relazione che dovrà essere compilata in tutte le sue parti dagli enti gestori, in modo da consentire, a livello regionale, una lettura omogenea dei programmi stessi.
E previsto che leffettiva realizzazione di quanto previsto nei programmi dei singoli enti gestori sia oggetto di una verifica nellanno successivo.
6) Una quota del fondo di riparto viene destinata per lincentivazione di forme gestionali che assicurino lefficacia e lefficienza dei servizi nonché lintegrazione con i servizi sanitari ed è calcolata, tenendo conto dei seguenti parametri:
a) tipologia delle forme gestionali adottate, secondo quanto previsto dallart. 13, comma 4º della l.r. 62/1995 (Consorzi, Comunità Montane, gestione associata tramite delega allA.S.L., comuni capoluogo di provincia);
b) esercizio totale o parziale dei servizi socio-assistenziali.
c) ambito territoriale coincidente con il distretto sanitario o, comunque, configurazione gestionale che assicuri la migliore integrazione tra i servizi socio-assistenziali ed i servizi sanitari.
Per quanto concerne il parametro B viene determinato un valore da attribuirsi ad ogni singolo servizio offerto o a gruppi di servizi: la somma dei valori così attribuiti costituirà il coefficiente di tale parametro.
Il risultato derivante dalla somma dei coefficienti A, B e C sarà moltiplicato per il parametro della popolazione residente in ciascun ente gestore.
(A+B+C) x popolazione.
7) E intendimento dellAmministrazione Regionale, mediante ladozione di specifici parametri di riferimento, privilegiare nella ripartizione del fondo, quegli enti gestori che, nellappalto di servizi a soggetti esterni:
a) rispettino i criteri di aggiudicazione dei servizi stessi, secondo le indicazioni regionali in materia;
b) favoriscano la partecipazione degli operatori a corsi di riqualificazione, concordandone le modalità e anticipando parte dei costi relativi allatto della stipula delle convenzioni.
8) LAmministrazione Regionale ha deciso negli anni scorsi di assumere a proprio carico la spesa documentata dagli enti gestori per la gestione delle funzioni legate allassistenza alle persone portatrici di handicap, già svolte facoltativamente dalle Province prima dellentrata in vigore della legge 142/1990. Non si tratta pertanto, come è ovvio, di parametri originariamente previsti dalle disposizioni più volte richiamate, quanto piuttosto di necessità dettate da esigenze posteriori.
Nel Piano di riparto 1998 sono state oggetto di verifica le spese documentate dagli Enti gestori per quanto attiene al personale trasferito mentre per le spese di gestione è stato deciso di accreditare una somma pari a quella riconosciuta per il 1996, maggiorata di una percentuale del 7,5%.
Tale procedura viene mantenuta; essa prevede linvio della documentazione da parte degli Enti gestori per quanto attiene le spese del personale, mentre per quanto riguarda le spese relative alla gestione, esse saranno mantenute ai livelli dello scorso anno, con una maggiorazione pari a quella dellinflazione programmata indicata nel D.P.E.F. dello scorso anno.
Al fine di incentivare gli enti gestori, per favorire il fenomeno del rientro di questo evento straordinario nella gestione ordinaria, si è dellavviso di programmare un piano di rientro nel medio/lungo periodo. Pertanto per il corrente anno si ipotizza una riduzione pari al 10% di quanto impegnato in questa specifica voce nel 1998.
9) Una quota del fondo di riparto non inferiore al 2% viene riservata al completamente del finanziamento dei corsi di formazione del personale socio-assistenziale, ad integrazione delle risorse disponibili sullo specifico capitolo di bilancio, qualora lo stesso si rivelasse insufficiente per le necessità ordinarie.
10) La parte del fondo da destinare al riequilibrio territoriale viene definita tenendo conto delle necessità che i servizi siano omogenei e ben distribuiti sul territorio, senza peraltro penalizzare quelle zone già dotate di servizi e sulle quali sono confluite maggiori risorse regionali per il mantenimento dei servizi stessi.
Una verifica puntuale nel corso degli anni scorsi, che ha avuto luogo unicamente ai soggetti gestori, in ordine ad un parametro di giudizio di sicura affidabilità, quale è quello dellanalisi dei conti consuntivi presentati e dei relativi avanzi di amministrazione ha permesso di ottenere un riequilibrio.
Tale analisi ha permesso, negli anni passati, di migliorare la politica di spesa ed indubbiamente il numero dei soggetti gestori oggetto di tale verifica è sicuramente diminuito, segno inequivocabile di una maggiore propensione alla gestione dinamica dei bilanci di competenza e pertanto tale parametro viene mantenuto.
11) Al fine di favorire la creazione di un piano di modernizzazione per il trasferimento di informazioni tra Regione e gli enti gestori, per dotare tutti gli enti di un sistema di posta elettronica, nel piano di riparto del 1999 viene riservata una limitata somma (5 milioni, come tetto massimo, per ogni ente gestore) per fornire il necessario supporto tecnico.
Viene infine riservata la cifra di lire 1 MLD a favore degli Enti Gestori che abbiano documentato a fine anno spese straordinarie affrontate per la gestione di emergenze non previste, quali lerogazione di prestazioni a favore di minori extracomunitari, oggetto di provvedimenti giudiziari in conseguenza dei quali gli Enti Gestori siano stati gravati di spese straordinarie.
Le quote di riparto relative ai punti 3, 4, 5, 6 e 8 dei presenti criteri, vengono ripartite conformemente a quanto disposto con deliberazione del Consiglio Regionale n. 519 - 4848 del 14 aprile 1999, relativa al riparto del fondo del 1998.
Gli uffici del competente Assessorato presentano, con cadenza annuale, un monitoraggio alla competente commissione consiliare, concernente il riparto del fondo e le spese degli enti gestori, elaborando indicatori di efficacia ed efficienza; per lanno 2000 il monitoraggio viene inviato alla stessa commissione consiliare entro il primo semestre dellanno.
Le disposizioni ed i criteri di cui sopra avranno validità, come impostazione di carattere generale, sino allapprovazione del nuovo Piano socio-assistenziale regionale.
(omissis)
Deliberazione del Consiglio Regionale 1 marzo 2000, n. 626 - 3799
Indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica, in attuazione dellarticolo 28 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dellarticolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59)
(omissis)
Tale deliberazione emendata, nel testo che segue, è posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esito: presenti e votanti n. 41 Consiglieri, voti favorevoli n. 26 e astenuti n. 15.
IL CONSIGLIO REGIONALE
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa);
visto il d.lgs. n. 114/1998, con il quale in Governo, in attuazione dellarticolo 4 della l. 59/1997, ha emanato le disposizioni relative alla riforma della disciplina del settore del commercio;
considerato in particolare che, con larticolo 28 del d.lgs. 114/1998, sono state conferite alle Regioni estese competenze nella definizione della disciplina e nella programmazione del settore del commercio su area pubblica;
vista la legge regionale 12 novembre 1999, n. 28 (Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114);
vista la deliberazione della Giunta regionale n. 9 - 27006 del 6 aprile 1999, recante in allegato gli indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica;
preso atto che su tale atto deliberativo la Regione ha acquisito i pareri delle rappresentanze territoriali e sociali di cui allarticolo 28, comma 14 d.lgs. 114/1998;
visto il parere espresso sulla deliberazione suindicata in data 9 dicembre 1999 dalla Conferenza permanente Regione-Autonomie locali, di cui alla legge regionale 20 novembre 1998, n. 34 (Riordino delle funzioni e dei compiti amministrativi della Regione e degli enti locali);
sentito il parere favorevole espresso allunanimità dei votanti dalla Commissione VII nella seduta del 2 febbraio 2000;
delibera
di approvare gli indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica, in attuazione dellarticolo 28 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dellarticolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59), così come individuati nellallegato A che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
(omissis)
ALLEGATO A
INDIRIZZI REGIONALI
PER LA PROGRAMMAZIONE
DEL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA
INDICE
Art. 1. Oggetto e finalità
Art. 2. Ambiti di intervento della programmazione
Art. 3. Mercati: definizioni
Art. 4. Forme alternative di commercio su area pubblica: definizioni
Art. 5. Individuazione delle aree del commercio su area pubblica
Art. 6. Programmazione regionale
Art. 7. Classificazione dei comuni
Art. 8. Dimensionamento del numero dei posti-banco
Art. 9. Compatibilità territoriale dello sviluppo del commercio su area pubblica
Art. 10. Igiene e sicurezza
Art. 11. Individuazione dei beni culturali e ambientali
Art. 12. Disposizioni ulteriori
Allegato 1.
Comuni polo e subpolo,
comuni intermedi, comuni minori
Art. 1.
Oggetto e finalità
1. Nel rispetto di quanto previsto dal titolo X del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dellarticolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59) ed in attuazione delle disposizioni di cui allarticolo 10 della legge regionale (Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114), di seguito denominata legge regionale sul commercio, per il perseguimento degli obiettivi ivi individuati si definiscono i criteri generali e gli indirizzi ai quali i comuni si devono attenere per lindividuazione delle aree da destinare allesercizio del commercio su area pubblica, nonché per il loro dimensionamento e la loro composizione merceologica.
2. In relazione agli obiettivi generali e particolareggiati individuati negli indirizzi generali e nei criteri di programmazione urbanistica per linsediamento del commercio al dettaglio in sede fissa di cui agli articoli 3 e 4 della legge regionale sul commercio, ed in relazione alla finalità prioritaria di incentivare il ruolo trainante dei sistemi distributivi locali, nel rispetto delle esigenze del consumatore, i presenti indirizzi tendono:
a) allincentivazione dello sviluppo del commercio su area pubblica nelle sue varie forme, al fine di promuoverne il ruolo di completamento e integrazione del commercio in sede fissa nellambito delle zone di insediamento commerciale urbano;
b) alla valorizzazione del ruolo del commercio su area pubblica quale effettiva integrazione rispetto alle forme di commercio fisso a localizzazione extraurbana;
c) allevoluzione delle forme organizzative e gestionali degli imprenditori commerciali su aree pubbliche;
d) alla valorizzazione del peso del settore del commercio su aree pubbliche nella distribuzione per favorire lo sviluppo di detto settore quale canale distributivo di alcuni prodotti in concorrenza con il commercio in sede fissa, in particolare per il servizio offerto ai consumatori e per i prezzi vantaggiosi dei prodotti venduti;
e) allincremento della qualificazione professionale e dellammodernamento del ruolo che ne evidenzi la specificità rispetto agli altri canali distributivi;
f) alla valorizzazione della produzione agricola locale e regionale;
g) al riconoscimento per i comuni della massima autonomia per organizzare il settore in funzione del servizio che deve essere offerto ai consumatori, e allo sviluppo ed alla qualificazione urbana.
Art. 2.
Ambiti di intervento della programmazione
1. La programmazione regionale, assumendo quale riferimento gli ambiti territoriali così come individuati nella parte prima dellallegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 29 ottobre 1999, n. 563-13414 (Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per linsediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 114) con particolare riguardo ai sistemi distributivi comunali, alle tipologie di comuni classificati secondo livelli gerarchici di importanza commerciale e socio-economica e alle zone di insediamento commerciale urbano, articola gli interventi per il commercio su area pubblica in riferimento:
a) alla localizzazione dei mercati, sia per effetto di nuova istituzione, che per effetto di rilocalizzazione di mercati preesistenti, alla struttura dei mercati ed allorganizzazione degli spazi al loro interno;
b) al dimensionamento dei mercati in termini di numero di posti-banco;
c) alla frequenza e ai limiti temporali di svolgimento dellattività;
d) alla composizione merceologica, con particolare attenzione alla possibilità di specializzazione della stessa;
e) alle esigenze di adeguate attrezzature di servizio;
f) alla salvaguardia delle aree aventi valore storico, artistico, archeologico e ambientale;
g) allutilizzo di forme di commercio su area pubblica alternative rispetto ai mercati;
h) al rispetto delle norme di igiene e sicurezza.
Art. 3.
Mercati: definizioni
1. Fatte salve le enunciazioni di cui allarticolo 27, comma 1, lettere a), b), c), d), e) del decreto legislativo n. 114/1998, è da intendersi come mercato, agli effetti dellapplicazione dei presenti indirizzi, ogni manifestazione di commercio su area pubblica, variamente denominata come mercato in senso stretto, fiera, fiera-mercato, fiera locale, sagra, nella quale avviene la commercializzazione al consumo da parte di operatori autorizzati al commercio su area pubblica, con leventuale partecipazione, a titolo complementare, di agricoltori.
2. La varietà di denominazione e la differenziazione tipologica si fondano sulla cadenza di svolgimento, sulla periodicità programmata o non prestabilita, sulla durata e sullassoggettabilità o meno dei posteggi ricadenti nelle aree pubbliche al regime della concessione decennale.
3. Sono mercati:
a) le manifestazioni, anche stagionali, che si svolgono su area pubblica o privata di cui il comune abbia la disponibilità, destinate allesercizio dellattività di commercio per uno, o più giorni, o per tutti i giorni della settimana o del mese, per lofferta integrata e/o specializzata di merci al dettaglio;
b) le manifestazioni su area pubblica o privata di cui il comune abbia la disponibilità, aventi cadenza ultramensile, nelle quali lofferta può assumere natura integrata o specializzata, istituite a tempo indeterminato con periodicità prefissata;
c) le manifestazioni di commercio su area pubblica o privata di cui il comune abbia la disponibilità, ad offerta varia o specializzata, svolgentisi in occasione di festività locali o circostanze analoghe, non caratterizzate da periodicità prestabilita, nonché le manifestazioni istituite in occasione di eventi eccezionali.
4. E da intendersi come fiera, oggetto di competenza legislativa regionale ai sensi dellarticolo 117, comma primo della Costituzione e, come tale, non rientrante nella disciplina di cui alla presente normativa, il luogo ed il momento di promozione dellattività produttiva e di allevamento e del loro sviluppo, attraverso lesposizione dei risultati della produzione stessa, siano essi industriali, artigianali, ortofrutticoli, zootecnici, di servizio, nel quale uneventuale attività di vendita assume valenza del tutto residuale rispetto alla finalità precipua di promozione.
Art. 4.
Forme alternative di commercio
su area pubblica: definizioni
1. In alternativa o a completamento delle forme mercatali di cui allarticolo 3 sono configurabili, qualora lo richiedano esigenze di miglioramento del servizio al consumatore o altri motivi di interesse pubblico, apposite aree, pubbliche o private, di cui il comune abbia la disponibilità, esterne alle sedi mercatali, da destinare allesercizio dellattività, secondo le seguenti tipologie:
a) posteggi singoli, o gruppi di posteggi, da un minimo di due ad un massimo di sei, anche ad utilizzo stagionale, articolati con cadenza varia, quotidiana o su alcuni giorni della settimana o del mese, per lofferta al consumo anche specializzata. Dette aree sono soggette a regime di concessione decennale e, in assenza di specifiche richieste di autorizzazione per il loro utilizzo, possono essere assegnate giornalmente ai titolari di autorizzazione ai sensi dellarticolo 28, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 114/1998 e, limitatamente ai giorni in cui non hanno posteggio assegnato, ai titolari di autorizzazione ai sensi dellarticolo 28, comma 1, lettera a) del decreto legislativo stesso; possono altresì essere assegnate agli agricoltori, qualora il comune abbia ritenuto opportuno effettuare in merito apposita riserva di spazi;
b) zone di sosta prolungata, anche ad utilizzo stagionale, articolate con cadenza varia, quotidiana o su alcuni giorni del mese, per lofferta al consumo anche specializzata. La sosta consentita non può superare le cinque ore giornaliere, eventualmente anche pomeridiane o alternate. Dette aree sono assegnabili giornalmente a soggetti titolari di autorizzazione ai sensi dellarticolo 28, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 114/1998 e, limitatamente ai giorni in cui non hanno posteggio assegnato, ai titolari di autorizzazione ai sensi dellarticolo 28, comma 1, lettera a) del decreto legislativo stesso; possono altresì essere assegnate agli agricoltori, qualora il comune abbia ritenuto opportuno effettuare in merito apposita riserva di spazi;
c) aree sulle quali è consentito il rilascio di autorizzazioni temporanee, secondo la nozione indicata allarticolo 11 della legge regionale sul commercio.
2. Gli spazi destinati al commercio su area pubblica nelle forme di cui al comma 1, lettere a) e b) non necessitano di infrastrutture di servizio o aree attrezzate, fatto comunque salvo il rispetto delle norme di igiene e sicurezza.
Art. 5.
Individuazione delle aree del commercio
su area pubblica
1. I comuni, sentite le rappresentanze locali delle parti interessate, nel rispetto di quanto definito nei presenti indirizzi di programmazione per il commercio su area pubblica, tenuto conto degli obiettivi di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999, assumono, con proprio atto deliberativo, le scelte per lubicazione, il dimensionamento e la composizione merceologica dei mercati per lo svolgimento del commercio su area pubblica, così come definiti allarticolo 3, nonché le iniziative in merito allindividuazione delle aree alternative alle forme mercatali di esercizio dellattività, così come definite allarticolo 4.
2. Nellatto deliberativo indicato al comma 1 vengono individuate, qualora il Comune ne ravvisi lesigenza in relazione ad un migliore servizio ai consumatori, le aree mercatali di cui allarticolo 3, comma 3, lettera a) e le aree extramercatali di cui allarticolo 4, comma 1, lettere a) e b).
3. Le aree di cui allarticolo 3, comma 3, lettere b) e c) e quelle di cui allarticolo 4, comma 1, lettera c), pur potendo, opportunamente, essere oggetto di apposito atto deliberativo di programma ai sensi del comma 1, possono altresì essere individuate in via successiva, contestualmente alladozione del provvedimento istitutivo della relativa manifestazione.
4. Latto deliberativo può costituire parte integrante delladeguamento degli strumenti urbanistici generali e particolareggiati, così come previsto allarticolo 6, comma 5 del decreto legislativo n. 114/1998 e allarticolo 4 della legge regionale sul commercio; in tal caso ladozione e lapprovazione deve avvenire secondo le procedure previste dalla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo), e successive modifiche ed integrazioni, dalla legge regionale sul commercio e dalla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999.
5. Con le forme indicate nei commi 1, 2, 3 e 4 i comuni procedono allindividuazione delle aree riservate agli agricoltori.
Art. 6.
Programmazione regionale
1. Gli indirizzi per il commercio su area pubblica realizzano le medesime finalità generali ed i medesimi obiettivi enunciati dallallegato A alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999, attraverso le seguenti specifiche scelte:
a) favorire lo sviluppo di mercati integrati al commercio in sede fissa garantendone unevoluzione ordinata;
b) favorire laumento dimensionale dei piccoli mercati per elevarne il livello di efficienza dellofferta, scoraggiando la crescita eccessiva dei grandi mercati, destinata a produrre sovraffollamento e frammentazione nella compagine mercatale e conseguenti disfunzioni di offerta;
c) favorire la presenza sui mercati degli operatori che praticano tecniche di vendita potenzialmente competitive (autobanchi, agricoltori) e promuovere una differenziazione delle dimensioni dei posteggi per garantire la presenza di diversi tipi dimpresa;
d) organizzare la disposizione del mercato e dei servizi in modo da garantire al massimo ligienicità, la comodità ed il confronto concorrenziale anche interno al mercato;
e) favorire la diffusione del commercio su area pubblica nei comuni minori, particolarmente in quelli collinari, prealpini e vallivi, promuovendo le iniziative degli operatori itineranti, organizzando mercati anche vespertini, nonché lintegrazione del commercio su area pubblica nei progetti integrati di rivitalizzazione delle realtà minori, di cui allarticolo 19 dellallegato A alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999, anche in alternativa o ad integrazione dei centri polifunzionali;
f) promuovere il ricorso a forme alternative di commercio su area pubblica, nelle fattispecie di posteggi isolati, gruppi di posteggi e aree di sosta prolungata, qualora sia necessario ovviare a disservizi derivanti da caduta o incompletezza dellofferta in zone residenziali, ovvero in zone turistiche non supportate da insediamenti commerciali adeguati, nonché in ambiti ove, per particolari esigenze, sia necessario garantire unofferta, anche ad alta specializzazione, in occasione di eventi culturali, sportivi, religiosi e simili. Le opzioni attinenti alle accennate modalità alternative di esercizio e commercio su area pubblica, comunque percorribili in ogni realtà locale, sono particolarmente raccomandate nelle realtà urbane minori (comuni con meno di 3.000 abitanti o frazioni o parti omogenee di territorio commerciale con meno di 3.000 abitanti), nelle quali è necessario promuovere ed incentivare interventi idonei a conseguire la rivitalizzazione del servizio commerciale, in particolare per quanto concerne lofferta di prima necessità;
g) valorizzare il ruolo della produzione agricola attraverso la previsione, per lo più in ambito mercatale, di apposite aree da riservare agli agricoltori al fine di promuovere, attraverso il mercato, la commercializzazione dei prodotti dellagricoltura, con particolare riguardo al ruolo della produzione tipica locale e/o regionale.
Art. 7.
Classificazione dei comuni
1. Nel rispetto di quanto stabilito dallarticolo 6 del decreto legislativo n. 114/1998, dallarticolo 3 della legge regionale sul commercio e da quanto stabilito per il commercio in sede fissa nellallegato A della deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999, i comuni, in relazione alle caratteristiche e allassetto della rete distributiva, della dotazione dei servizi, delle condizioni socio-economiche e di consistenza demografica, ai fini dellapplicazione delle disposizioni del presente provvedimento sono suddivisi secondo la seguente classificazione:
a) comuni della rete primaria: sono i comuni, poli e sub-poli, nei quali si rilevano, contemporaneamente, una notevole completezza merceologica dellofferta e le potenzialità per completare la gamma delle tipologie di strutture distributive in funzione delladeguamento dellofferta alle preferenze dei consumatori;
b) comuni della rete secondaria: sono i comuni che, pur non avendo il rilievo strategico attribuito a quelli dalla rete primaria, svolgono una funzione essenziale di diffusione del servizio commerciale più frequente, in prossimità di insediamenti residenziali. Appartengono a questa rete anche alcuni comuni, più lontani dai comuni polo o subpolo della rete primaria, che svolgono unimportante funzione di distribuzione dei servizi meno frequenti sul territorio circostante e di supporto alle altre attività terziarie.
2. I comuni della rete primaria sono classificati come segue:
a) centro metropolitano
b) poli della rete primaria (v. allegato 1)
c) subpoli della rete primaria (v. allegato 1)
3. I comuni polo della rete primaria, compreso il centro metropolitano, sono, nella maggior parte dei casi, centri attrattori di aree di programmazione commerciale, nei quali si è sviluppata una maggiore concentrazione di servizi commerciali, paracommerciali, artigianali e pubblici. Su di essi si concentrano flussi di gravitazione naturale che interessano vaste zone del territorio regionale.
4. I comuni sub-polo della rete primaria sono quelli che, pur rientrando nelle aree di gravitazione naturale dei poli della rete primaria, sono in grado di erogare servizi commerciali competitivi con quelli del polo della rete primaria, anche se per un numero limitato di funzioni.
5. I comuni della rete secondaria sono classificati come segue:
a) comuni turistici, non compresi tra quelli della rete primaria;
b) comuni intermedi: altri comuni con popolazione a partire da 3.000 abitanti non compresi negli elenchi precedenti (v. allegato 1);
c) comuni minori, o deboli: altri comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti (v. allegato 1).
6. I comuni turistici, non compresi negli elenchi dei comuni della rete primaria, sono, oltre a quelli riconosciuti dagli appositi elenchi regionali, anche quelli nei quali, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio regionale, è riconosciuta la presenza evidente di popolazione turistica, anche giornaliera; ai sensi, dellarticolo 12, comma 1 del decreto legislativo n. 114/1998, tali comuni possono limitare la vocazione turistica anche solo ad una parte del loro territorio. Analogamente, i comuni non turistici, con provvedimento autonomo adottato sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio regionale, riconoscono la vocazione turistica a parti del loro territorio interessate da manifestazioni, permanenti o episodiche, almeno di importanza regionale, alle quali siano associati flussi rilevanti di popolazione non residente, generati da turismo di divertimento, religioso, darte, daffari, e diversi dalle abituali gravitazioni commerciali.
7. I comuni intermedi sono quelli non turistici con dimensione demografica a partire da 3.000 abitanti e non compresi tra i comuni della rete primaria. Si pongono in posizione gerarchica intermedia tra i comuni minori (o deboli) e i comuni della rete primaria e offrono servizi non quotidiani ma di minor portata rispetto a quella dei comuni in posizione gerarchica superiore.
8. I centri minori (o deboli), sono i comuni non turistici con popolazione inferiore a 3.000 abitanti, sede di unofferta commerciale spesso non completa nella dotazione di base.
Art. 8.
Dimensionamento del numero dei posti-banco
1. I comuni, per il raggiungimento degli obiettivi di cui alla presente normativa ed in particolare per realizzare un adeguato servizio al consumatore, sentite le rappresentanze locali delle componenti interessate, definiscono il numero dei posti-banco-settimana tenendo conto della dimensione della domanda (numero di abitanti e caratteristiche socio-demografiche), con particolare riferimento alle caratteristiche delle tradizioni locali, alla quantità di offerta complessiva di beni e servizi localizzata nellambito del comune e/o delle singole zone di insediamento commerciale urbano, nonché ai requisiti indispensabili di buon funzionamento del mercato, e alla dimensione, allattrattività e periodicità dei mercati circostanti anche ubicati in altri comuni e/o in altre zone di un insediamento commerciale.
2. Per il calcolo teorico dei posti-banco-settimana, è opportuno che i comuni tengano conto dei seguenti criteri orientativi:
a) il numero totale di posti-banco-settimana è orientativamente di 1 posto-banco per ogni 80-100 abitanti;
b) la dimensione di ciascun mercato è opportuno che risulti compresa tra 60 e 180 banchi e che sia determinata in funzione del potenziale della domanda, tenuto conto del dimensionamento e del ruolo del comune secondo i criteri di classificazione di cui allarticolo 7;
c) il potenziale della domanda è determinato orientativamente dal numero dei residenti nel raggio di 1.500-2.000 metri dal luogo di insediamento del mercato, sommando ad essi i gravitanti, nella misura del 20-25 per cento della popolazione residente fuori del raggio.
3. Nel calcolo del numero dei posti-banco secondo i criteri indicati al comma 2 non sono compresi gli spazi riservati agli agricoltori.
Art. 9.
Compatibilità territoriale dello sviluppo
del commercio su area pubblica
1. Al fine di conseguire gli obiettivi della programmazione, è opportuno che i comuni, nellattuazione degli interventi relativi al settore del commercio su area pubblica, tengano conto delle seguenti indicazioni:
a) CENTRO metropolitano e comuni polo:
1) localizzazione dei mercati. In detti comuni, poiché dotati di una rete distributiva tendenzialmente completa e concentrata in addensamenti, sono preferibili le seguenti localizzazioni:
1.1) mercati di grande dimensione (120-180 banchi): allinterno o ai bordi degli addensamenti urbani storicamente consolidati e forti, che lallegato A alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999 definisce A.1. (addensamenti storici rilevanti), A.2. (addensamenti storici secondari), A.3. (addensamenti commerciali urbani forti), nonché nelle immediate vicinanze e possibilmente a stretto contatto con il commercio fisso; qualora le condizioni della viabilità lo consentano, è preferibile pedonalizzare larea intorno al mercato almeno nel periodo di svolgimento del mercato; è opportuno evitare localizzazioni periferiche, in specie se allontanano il flusso dei consumatori dalle principali concentrazioni del commercio fisso;
1.2) mercati di medie dimensione (70-90 banchi): anche per questi è preferibile una localizzazione allinterno o ai bordi degli addensamenti commerciali urbani storicamente consolidatati e forti (A.1., A.2., A.3.), puntando alla specializzazione merceologica; non si ritiene adeguata alla struttura dellofferta di questo tipo di comuni la presenza di mercati di queste dimensioni nelle zone di recente sviluppo;
1.3) mercati di piccola dimensione (10-20 banchi): rappresentano, in genere, soluzioni sostitutive del commercio fisso carente; la loro localizzazione naturale è nelle aree scarsamente servite. Possono trovare opportuna collocazione nelle zone di insediamento commerciale denominate addensamenti commerciali urbani minori;
2) dimensione e frequenza dei mercati. I comuni definiscono il monte totale di posti-banco e la dimensione di ciascun mercato, tenendo conto delle tradizioni consolidate dalla disponibilità di spazi e del potenziale della domanda. I criteri ai quali attenersi sono quelli definiti allarticolo 8. Per fornire un adeguato servizio ai consumatori e incrementare la funzione del mercato nel processo di concorrenza tra le varie forme distributive, al fine di ottimizzare la produttività del sistema, i comuni scelgono la frequenza e la periodicità dei mercati attenendosi, fatte salve le tradizioni e le tendenze locali della domanda, le caratteristiche, la frequenza e la periodicità degli altri mercati presenti nellambito delle circostanti zone di insediamento commerciale e negli altri comuni confinanti, ai seguenti criteri orientativi:
2.1) ridurre la periodicità del mercato, in particolare se di piccola dimensione prevedendo contestualmente un aumento del numero dei posti-banco;
2.2) estendere la periodicità del mercato eventualmente con una contestuale riduzione del numero dei posti-banco, in particolare per i mercati sovradimensionati, potendo in tal modo ovviare ai problemi di viabilità e sicurezza e assicurando al consumatore maggiore continuità di riferimento;
3) forma del mercato. La forma più efficiente di mercato è, in genere, quella a sviluppo lineare, costituita da due file contrapposte: una composta di soli generi non alimentari, e laltra, tenuto conto della generale maggiore presenza dei generi non alimentari, con zone di generi alimentari ai due estremi ed una parte di non alimentari nella zona centrale. Nei mercati a sviluppo lineare i settori trainanti del flusso dei consumatori sono quello della frutta e verdura, da situare allestremo meno favorito dallaccessibilità, e quello dei salumi e formaggi, da situare allaltro estremo; così facendo il consumatore è guidato da un capo allaltro del mercato ed ha modo di osservare lintera offerta, traendone vantaggi di servizio e migliorando, grazie alla maggiore quantità di acquisti, la produttività del mercato. Quando la forma lineare non è realizzabile, è opportuna unorganizzazione dei banchi che le sia, per quanto possibile, somigliante, quale: file incrociate, con le merceologie trainanti ai due estremi; più file contrapposte con alternanza delle merceologie (una alimentare e di fronte a questa una extralimentare). I mercati di forma mista, costituiti da zone con file incrociate (piazze) e zone con sviluppo lineare (strade), devono rispettare, per quanto possibile, le indicazioni precedenti, collocando nelle zone estreme le merceologie trainanti, con quelle più forti nella zona meno favorita dallaccessibilità;
4) composizione merceologica. I mercati devono essere completi di tutte le merceologie riferibili al livello di servizio che vogliono offrire. Pertanto, i mercati grandi devono essere ricchi di articoli nel settore extralimentare, evitando un ulteriore eccessivo sviluppo del settore dellabbigliamento e maglieria, e forzando la crescita della presenza di articoli alternativi; un mercato completo deve garantire una buona presenza di banchi del settore alimentare, nei quattro comparti più tipici: frutta e verdura, formaggi e salumi, carni consentite, altri alimentari. Per ottimizzare il mercato, sotto laspetto della sua offerta merceologica, i comuni possono ripartire per merceologie i posti-banco di ciascun mercato. Il valore minimo orientativo al quale è opportuno che i comuni si attengano, tenuto conto delle tradizioni, delle tendenze locali della domanda e dellofferta dei beni di consumo, è il seguente:
settore alimentare: posti-banco minimi 35 per cento del totale
settore extralimentare:
merceologie tessile e abbigliamento posti-banco minimi 35 per cento del totale
altre merceolologie extralimentari posti-banco minimi 30 per cento del totale
La distribuzione delle merceologie sul mercato può tendere allaccorpamento in zone attigue degli articoli simili, al fine di favorire una maggiore informazione e confrontabilità per il consumatore ed il crescere delle spinte alla specializzazione degli operatori. In sede di concessione del posteggio devono essere fissati vincoli alle merceologie da trattare in ciascuna posizione e tali vincoli devono essere ragionevolmente ampi. Per i mercati di medie dimensione che rappresentano o forme di grande specializzazione o una soluzione di ripiego per problemi di distribuzione commerciale in sede fissa non si può parlare di completezza merceologica; essi, quindi, si configurano diversamente a seconda delle situazioni socio-economiche e della struttura della distribuzione nellarea di influenza del mercato. I mercati di piccola dimensione devono tendere a riprodurre, fondamentalmente, la composizione di un buon nucleo di vicinato: alimentari vari, frutta e verdura, carni; extralimentari vari (mercerie, ferramenta). I criteri relativi alla composizione merceologica dei mercati non si riferiscono agli agricoltori;
5) superficie dei posti-banco. La dimensione di ciascun posto-banco deve essere tanto più grande quanto più è piccola la dimensione del mercato. Nei grandi mercati è consigliabile una varietà di dimensione che consenta sia il grande, in genere gli autobanchi, sia il piccolo molto specializzato. Qualora dovessero insorgere esigenze di completamento merceologico del mercato o di innesco di spinte concorrenziali, è opportuno tendere al graduale ridimensionamento dei posteggi più grandi che non siano giustificati dal particolare ingombro delle merceologie trattate. Una buona dimensione del posteggio per ambulanti che esercitano con tecnica tradizionale può essere fissata intorno ai 25-27 metri quadrati, tranne che nei grandi mercati dove può essere minore. La superficie da destinare a ciascun posto per gli autobanchi può essere fissata intorno a 30-35 metri quadrati;
6) servizi sul mercato. I comuni devono prevedere le zone di posteggio degli automezzi degli operatori di mercato e stabilire criteri per la realizzazione dei servizi igienici, dei parcheggi per i consumatori, dei punti di riferimento a cui far capo in caso di reclami concernenti questioni di vigilanza sanitaria, di prezzo, di peso dei prodotti, di tutela dellordine pubblico;
7) regolamentazione aree e soste per gli operatori. Gli operatori che esercitano al di fuori dei mercati regolarmente istituiti sono considerati itineranti; le eventuali aree per la sosta sono genericamente indicate precisando le condizioni di esercizio che devono tenere conto della libertà di svolgere le attività economiche, delle esigenze di viabilità, del rispetto della pubblica quiete, della tutela delligiene pubblica. I venditori stagionali di gelati, caldarroste e prodotti di analogo consumo, nonché coloro che operano nellambito di parchi di divertimento, fiere e luoghi di traffico intenso devono sostare nel rispetto delle norme fissate da ciascun comune ai sensi di quanto indicato agli articoli 4 e 5. E opportuno regolamentare le presenze dei punti di sosta per la vendita di fiori nelle prossimità dei cimiteri in occasione della commemorazione dei defunti;
b) comuni subpolo della rete primaria:
1) localizzazione dei mercati. Per i comuni subpolo della rete primaria è opportuna una sola localizzazione centrale, anche se il mercato si ripete più volte alla settimana; solo in caso di comuni formati da più addensamenti commerciali forti di analoga dimensione ed importanza, sono da favorirne le localizzazioni plurime. Per quanto attiene alle zone di sosta degli itineranti è necessario valutare attentamente le possibilità di organizzare e sviluppare questo servizio nelle zone di addensamento commerciale minori, nelle localizzazioni urbane non addensate, nelle frazioni e nelle zone decentrate;
2) dimensione e frequenza dei mercati. I comuni definiscono il monte totale di posti-banco e la dimensione di ciascun mercato, tenendo conto delle tradizioni consolidate dalla disponibilità di spazi e del potenziale della domanda. I criteri sono quelli definiti allarticolo 8. Per quanto riguarda la frequenza e la periodicità dei mercati vale quanto indicato per il centro metropolitano e per i poli della rete primaria;
3) forma del mercato. Vale quanto è stato detto per i comuni polo della rete primaria; probabilmente in molti subpoli assumono una maggiore importanza sul mercato le merceologie atipiche, quali articoli per lagricoltura, ferramenta, ricambi, motocicli, e le forme di specializzazione dellabbigliamento;
4) composizione merceologica. Il mercato, in questo tipo di comuni, assume una funzione di grande importanza, in quanto costituisce lintegrazione, per le merceologie più importanti, del commercio fisso che non può sviluppare unofferta quotidiana adeguata. La composizione dei mercati assume specificità diverse da caso a caso e deve, pertanto, essere studiata e perfezionata con attente valutazioni e con la partecipazione dei consumatori e degli operatori: orientativamente i comuni si attengono ai criteri indicati per i comuni appartenenti alla rete primaria;
5) superficie dei posti-banco, servizi sul mercato, regolamentazione aree di sosta per operatori al di fuori dei mercati. Vale quanto è stato definito per i comuni appartenenti alla rete primaria;
c) rete secondaria - comuni intermedi:
1) localizzazione dei mercati. In detti comuni è opportuna una sola localizzazione centrale o ai suoi bordi. Nel caso di comuni formati da più addensamenti commerciali di analoga dimensione ed importanza possono essere riconosciute localizzazioni plurime;
2) dimensione e frequenza dei mercati. Valgono le stesse indicazioni fornite per i comuni della rete primaria; la dimensione adeguata è compresa tra 60 e 120 banchi con frequenza settimanale;
3) forma del mercato, composizione merceologica, superficie dei posti-banco, servizi sul mercato, regolamentazione aree sosta per operatori al di fuori del mercato. Valgono le indicazioni fornite per i comuni subpolo della rete primaria;
d) rete secondaria - comuni turistici non compresi nella rete primaria:
1) e opportuno riservare una forte quota della domanda dei turisti al commercio su area pubblica; pertanto possono essere organizzati anche mercati domenicali. I mercati devono essere organizzati favorendo le merceologie extralimentari e le specializzazioni. Le dimensioni stagionali sono pianificate separatamente da quelle del periodo di non sviluppo del turismo. Allo scopo di garantire un adeguato servizio ai consumatori residenti può essere data priorità nellassegnazione dei posti-banco agli operatori che garantiscono il servizio in zona nei periodi di bassa stagione. La localizzazione del mercato può anche essere esterna agli addensamenti e al centro abitato, poiché durante il periodo turistico le abitudini di acquisto e le interrelazioni tra due comparti del commercio sono diverse da quelle poste a base delle indicazioni fornite per i periodi di normalità. Per quanto non detto valgono le indicazioni fornite per gli altri comuni;
e) rete secondaria - comuni minori (O DEBOLI):
1) in tali comuni il commercio su area pubblica riveste un ruolo fondamentale al fine del servizio ai residenti: pertanto esso è da sviluppare quale forma integrativa o anche sostitutiva del commercio in sede fissa. In tal senso i comuni possono stabilire le zone di mercato, senza vincolo per il numero dei banchi, per composizione merceologica e per dimensione dei posteggi. Possono essere fissati i criteri di gestione del mercato suggeriti dalle esperienze specifiche di ciascun comune, già sede di mercato, o dei comuni della zona. Il servizio può essere coperto dalle forme itineranti; pertanto è indispensabile che siano riservati spazi per posteggi singoli o gruppi di posteggi, così come definiti allarticolo 5, comma 1, lettera a), ed individuate apposite zone di sosta prolungata anche per un periodo di tempo limitato ad un numero di ore inferiore a quello massimo indicato allarticolo 5, comma 1, lettera b).
Art. 10.
Igiene e sicurezza
1. Requisito imprescindibile per il riconoscimento della condizione di mercato e per la sua successiva istituzione è ladeguamento delle aree alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza.
2. In particolare i comuni devono verificare almeno le seguenti condizioni:
a) igiene: verifica della presenza di tutte le infrastrutture e dei servizi necessari e della relativa conformità alle vigenti norme, anche comunitarie, in materia; tutela della salute degli operatori mercatali sia con particolare riferimento ai gas di scarico dei veicoli in circolazione, sia con riguardo alle condizioni di lavoro dei medesimi; rispetto, soprattutto nelle ore del mattino, di soglie di inquinamento acustico compatibili con la residenza;
b) sicurezza: nei mercati coperti bisogna garantire il deflusso rapido verso luoghi sicuri; anche negli altri mercati bisogna programmare la possibilità di uscita rapida che preservi dai rischi di panico in caso di incidenti; attenta valutazione deve essere riservata anche ai rischi di incendio eventualmente generati dalla presenza di allacciamenti aerei alla corrente elettrica, o da eventuali altri fattori non adeguatamente posti sotto attenta osservazione;
c) mezzi di soccorso: il mercato non deve impedire la fluida circolazione verso le abitazioni, gli edifici pubblici, le fabbriche e gli uffici delle autoambulanze, delle autobotti dei vigili del fuoco, e dei mezzi di pronto intervento della sicurezza pubblica.
3. Al rispetto delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza è altresì subordinato lutilizzo delle aree extramercatali individuate allarticolo 5;
4. Il comune, con apposito atto di Consiglio, deve deliberare lindividuazione e la delimitazione degli spazi e delle aree pubbliche sui quali è vietato lesercizio del commercio itinerante.
5. Il divieto di cui al comma 4 è fondato su motivazioni di carattere igienico-sanitario, di viabilità, di polizia stradale, di sicurezza o su gravi motivi di pubblico interesse, nonché sul rispetto delle limitazioni e dei divieti posti a tutela delle aree aventi valore archeologico, storico, artistico ed ambientale. Non sono consentite limitazioni il cui presupposto sia la tutela dellinteresse privato di altre forme di commercio esistenti.
Art. 11.
Individuazione dei beni culturali e ambientali
1. Lattività commerciale su area pubblica si svolge nel rigoroso rispetto dei beni culturali e ambientali individuati ai sensi dellarticolo 24 della l.r. 56/1977, della legge 29 giugno 1939, n. 1497 (Protezione delle bellezze naturali) e della legge 1° giugno 1939, n. 1089 (Tutela delle cose dinteresse artistico).
2. I comuni, con le modalità indicate allarticolo 10, stabiliscono le norme per le limitazioni o il divieto allesercizio del commercio su area pubblica in prossimità dei beni culturali, ambientali e in parti più estese di particolare pregio delle zone di addensamento commerciale urbano, che lallegato A alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999 definisce A.1. (addensamenti storici rilevanti), A.2. (addensamenti storici secondari), A.3. (addensamenti commerciali urbani forti).
Art. 12.
Disposizioni ulteriori
1. Fino alladozione dei criteri di cui allarticolo 11 della legge regionale sul commercio, rimangono in vigore i criteri relativi al commercio su area pubblica di cui alla delibera del Consiglio regionale 1 dicembre 1998, n. 508-14689 (Indirizzi provvisori ai Comuni in materia di commercio su aree pubbliche in attuazione della legge 112/1991 e legge regionale 17/1995) e, per quanto non previsto, alle disposizioni della legge regionale 13 febbraio 1995, n. 17 (Disciplina delle funzioni attribuite alle Regioni dalla legge 28 marzo 1991, n.112 in materia di commercio su aree pubbliche. Modifica della legge regionale 7 settembre 1987, n. 47); pertanto non è consentito ai comuni di dar corso allistituzione dei mercati di cui allarticolo 3 ed allutilizzo delle aree previste allarticolo 4.
2. La Giunta regionale, così come previsto dallarticolo 11 della legge regionale sul commercio, con proprio atto deliberativo stabilisce criteri per il rilascio delle autorizzazioni per il commercio su area pubblica, per listituzione, la soppressione, lo spostamento ed il funzionamento dei mercati nonché per ogni altra vicenda giuridico-amministrativa relativa allesercizio dellattività ed al funzionamento del comparto, secondo le competenze conferite alla Regione dallarticolo 28, commi 12 e 13 del decreto legislativo n. 114/1998.
Allegato 1
COMUNI POLO E SUBPOLO COMUNI INTERMEDI COMUNI MINORI
RETE PRIMARIA
COMUNI POLO
COMUNE PV POPOLAZIONE
TORINO TO 919.612
CARMAGNOLA TO 24.842
CHIERI TO 32.485
CHIVASSO TO 24.272
CIRIE TO 18.233
COLLEGNO* TO 47.548
IVREA TO 24.918
MONCALIERI* TO 58.475
NICHELINO* TO 45.204
ORBASSANO TO 21.625
PINEROLO TO 34.698
RIVOLI* TO 52.447
SETTIMO TORINESE* TO 47.705
ACQUI TERME AL 20.226
ALESSANDRIA AL 91.080
CASALE MONFERRATO AL 37.760
NOVI LIGURE AL 29.038
OVADA AL 12.119
TORTONA** AL 26.826
VALENZA** AL 20.797
ASTI AT 73.552
BIELLA BI 48.061
ALBA CN 29.782
BRA CN 27.137
CUNEO CN 54.811
FOSSANO CN 23.528
MONDOVI CN 22.022
SALUZZO CN 15.729
SAVIGLIANO CN 19.287
ARONA NO 15.062
BORGOMANERO NO 19.522
NOVARA NO 102.408
DOMODOSSOLA VB 18.796
OMEGNA VB 15.350
VERBANIA VB 30.209
BORGOSESIA VC 14.378
VERCELLI VC 48.376
*Comuni polo appartenenti allarea di programmazione commerciale di Torino
**Comuni polo appartenenti allarea di programmazione commerciale di Alessandria
COMUNI SUBPOLO
COMUNE PV POPOLAZIONE
AVIGLIANA TO 10.496
BEINASCO* TO 18.602
BUSSOLENO TO 6.721
CALUSO* TO 7.320
CASELLE TORINESE* TO 14.876
CASTELLAMONTE TO 8.950
CUORGNE TO 10.073
GASSINO TORINESE* TO 8.725
GIAVENO TO 14.318
GRUGLIASCO* TO 40.797
LANZO TORINESE TO 5.168
LUSERNA SAN GIOVANNI TO 8.016
PEROSA ARGENTINA TO 3.963
PONT CANAVESE TO 3.817
RIVAROLO CANAVESE TO 12.185
SAN MAURO TORINESE* TO 17.791
SUSA TO 6.630
TORRE PELLICE TO 4.591
VENARIA* TO 34.438
CANELLI AT 10.392
CASTELNUOVO DON BOSCO AT 2.923
MONCALVO AT 3.424
NIZZA MONFERRATO AT 9.954
COSSATO BI 15.217
TRIVERO BI 7.119
VALLE MOSSO BI 4.227
BORGO SAN DALMAZZO* CN 11.124
CEVA CN 5.613
CORTEMILIA CN 2.638
DOGLIANI CN 4.598
DRONERO CN 6.994
GARESSIO CN 3.744
SANTO STEFANO BELBO CN 4.167
GALLIATE* NO 13.364
OLEGGIO NO 11.680
TRECATE* NO 15.921
CANNOBIO VB 5.148
GRAVELLONA TOCE* VB 7.799
STRESA* VB 4.852
VILLADOSSOLA* VB 7.109
CIGLIANO VC 4.550
CRESCENTINO VC 7.535
GATTINARA VC 8.519
LIVORNO FERRARIS VC 4.512
SANTHIA VC 9.308
TRINO VC 8.025
VARALLO* VC 7.624
*Comuni subpolo appartenenti ad aree di programmazione commerciale
RETE SECONDARIA
COMUNI INTERMEDI
PROVINCIA DI TORINO: AIRASCA, ALMESE, ALPIGNANO*, BALANGERO, BALDISSERO TORINESE*, BANCHETTE*, BARDONECCHIA, BORGARO TORINESE*, BORGOFRANCO DIVREA, BRANDIZZO*, BRICHERASIO, BRUINO, BUTTIGLIERA ALTA, CAFASSE, CAMBIANO*, CANDIOLO*, CARIGNANO*, CASTIGLIONE TORINESE*, CAVOUR, CONDOVE, CORIO, CUMIANA*, DRUENTO, FAVRIA, FORNO CANAVESE, LA LOGGIA*, LEINI*, MATHI, MAZZE*, MONTALTO DORA*, MONTANARO*, NOLE*, NONE*, PAVONE CANAVESE*, PECETTO TORINESE*, PIANEZZA*, PINO TORINESE*, PIOSSASCO, PISCINA*, POIRINO*, RIVALTA DI TORINO*, RIVA PRESSO CHIERI*, ROMANO CANAVESE, ROSTA*, SAN BENIGNO CANAVESE*, SAN CARLO CANAVESE*, SAN FRANCESCO AL CAMPO*, SANGANO, SAN GIUSTO CANAVESE, SAN MAURIZIO CANAVESE*, SAN SECONDO DI PINEROLO*, SANTAMBROGIO DI TORINO, SANTANTONINO DI SUSA, SANTENA*, SCALENGHE*, STRAMBINO, TRANA, TROFARELLO*, VAL DELLA TORRE, VALPERGA, VEROLENGO*, VIGONE, VILLAFRANCA PIEMONTE, VILLAR PEROSA*, VILLASTELLONE*, VINOVO*, VOLPIANO*, VOLVERA*.
PROVINCIA DI ALESSANDRIA: ARQUATA SCRIVIA, CASSINE, CASTELLAZZO BORMIDA*, CASTELNUOVO SCRIVIA*, GAVI*, PONTECURONE*, POZZOLO FORMIGARO*, SALE*, SAN SALVATORE MONFERRATO*, SERRAVALLE SCRIVIA*, VIGUZZOLO*.
PROVINCIA DI ASTI: CASTAGNOLE DELLE LANZE, COSTIGLIOLE DASTI, SAN DAMIANO DASTI*, VILLANOVA DASTI.
PROVICIA DI BIELLA: ANDORNO MICCA*, CANDELO*, CAVAGLIA, GAGLIANICO*, MONGRANDO, OCCHIEPPO INFERIORE*, PONDERANO*, VIGLIANO BIELLESE*.
PROVINCIA DI CUNEO: BAGNOLO PIEMONTE, BARGE, BENEVAGIENNA*, BOVES*, BUSCA*, CANALE, CARAGLIO*, CARRU*, CAVALLERMAGGIORE*, CENTALLO*, CERVASCA*, CHERASCO*, CHIUSA DI PESIO, COSTIGLIOLE, SALUZZO, MANTA*, MONTA*, MORETTA*, NARZOLE, PAESANA, PEVERAGNO*, RACCONIGI*, REVELLO*, SOMMARIVA DEL BOSCO*, VERZUOLO*, VILLANOVA MONDOVI*.
PROVINCIA DI NOVARA: BELLINZAGO NOVARESE, BORGO TICINO, CAMERI*, CASTELLETTO SOPRA TICINO, CERANO, GATTICO*, GHEMME, GOZZANO, GRIGNASCO*, INVORIO*, ROMAGNANO SESIA, ROMENTINO*, VARALLO POMBIA.
PROVINCIA DI VERBANIA: BAVENO*, CASALE CORTE CERRO*, CREVOLADOSSOLA*, ORNAVASSO.
PROVINCIA DI VERCELLI: QUARONA*, SALUGGIA, SERRAVALLE SESIA*, TRONZANO VERCELLESE.
* Comuni appartenenti ad area di programmazione commerciale
COMUNI MINORI
PROVINCIA DI TORINO: AGLIE, ALA DI STURA, ALBIANO DIVREA*, ALICE SUPERIORE, ALPETTE, ANDEZENO*, ANDRATE, ANGROGNA, ARIGNANO*, AZEGLIO, BAIRO, BALDISSERO CANAVESE, BALME, BARBANIA, BARONE CANAVESE, BIBIANA, BOBBIO PELLICE, BOLLENGO*, BORGIALLO, BORGOMASINO, BORGONE SUSA, BOSCONERO, BROSSO, BROZOLO, BRUSASCO, BRUZOLO, BURIASCO*, BUROLO*, BUSANO, CAMPIGLIONE FENILE, CANDIA CANAVESE, CANISCHIO, CANTALUPA, CANTOIRA, CAPRIE, CARAVINO, CAREMA, CASALBORGONE, CASCINETTE DIVREA*, CASELETTE*, CASTAGNETO PO*, CASTAGNOLE PIEMONTE, CASTELNUOVO NIGRA, CAVAGNOLO, CERCENASCO, CERES, CERESOLE REALE, CESANA TORINESE, CHIALAMBERTO, CHIANOCCO, CHIAVERANO*, CHIESANUOVA, CHIOMONTE, CHIUSA DI SAN MICHELE, CICONIO, CINTANO, CINZANO, CLAVIERE, COASSOLO TORINESE, COAZZE, COLLERETTO CASTELNUOVO, COLLERETTO GIACOSA, COSSANO CANAVESE, CUCEGLIO, EXILLES, FELETTO, FENESTRELLE, FIANO, FIORANO CANAVESE*, FOGLIZZO*, FRASSINETTO, FRONT, FROSSASCO*, GARZIGLIANA, GERMAGNANO, GIAGLIONE, GIVOLETTO, GRAVERE, GROSCAVALLO, GROSSO, INGRIA, INVERSO PINASCA, ISOLABELLA, ISSIGLIO, LA CASSA, LAURIANO, LEMIE, LESSOLO, LEVONE, LOCANA, LOMBARDORE, LOMBRIASCO*, LORANZE, LUGNACCO, LUSERNETTA, LUSIGLIE, MACELLO*, MAGLIONE, MARENTINO, MASSELLO, MATTIE, MEANA DI SUSA, MERCENASCO, MEUGLIANO, MEZZENILE, MOMBELLO DI TORINO, MOMPANTERO, MONASTERO DI LANZO, MONCENISIO, MONTALDO TORINESE*, MONTALENGHE, MONTEU DA PO, MORIONDO TORINESE, NOASCA, NOMAGLIO, NOVALESA, OGLIANICO, ORIO CANAVESE, OSASCO*, OSASIO, OULX, OZEGNA, PALAZZO CANAVESE, PANCALIERI, PARELLA, PAVAROLO*, PECCO, PEROSA CANAVESE, PERRERO, PERTUSIO, PESSINETTO, PINASCA, PIOBESI TORINESE, PIVERONE, POMARETTO, PORTE*, PRAGELATO, PRALI, PRALORMO, PRAMOLLO, PRAROSTINO, PRASCORSANO, PRATIGLIONE, QUAGLIUZZO, QUASSOLO, QUINCINETTO, REANO, RIBORDONE, RIVALBA, RIVARA, RIVAROSSA, ROBASSOMERO*, ROCCA CANAVESE, ROLETTO*, RONCO CANAVESE, RONDISSONE*, RORA, ROURE, RUBIANA, RUEGLIO, SALASSA, SALBERTRAND, SALERANO CANAVESE*, SALZA DI PINEROLO, SAMONE*, SAN COLOMBANO, BELMONTE, SAN DIDERO, SAN GERMANO CHISONE, SAN GILLIO*, SAN GIORGIO CANAVESE, SAN GIORIO DI SUSA, SAN MARTINO CANAVESE, SAN PIETRO VAL LEMINA*, SAN PONSO, SAN RAFFAELE CIMENA*, SAN SEBASTIANO DA PO*, SAUZE DI CESANA, SAUZE DOULX, SCARMAGNO, SCIOLZE, SESTRIERE, SETTIMO ROTTARO, SETTIMO VITTONE, SPARONE, STRAMBINELLO, TAVAGNASCO, TORRAZZA PIEMONTE, TORRE CANAVESE, TRAUSELLA, TRAVERSELLA, TRAVES, USSEAUX, USSEGLIO, VAIE, VALGIOIE, VALLO TORINESE, VALPRATO SOANA, VARISELLA, VAUDA CANAVESE, VENAUS, VERRUA SAVOIA, VESTIGNE, VIALFRE, VICO CANAVESE, VIDRACCO, VILLANOVA CANAVESE, VILLAR DORA, VILLAR FOCCHIARDO, VILLAR PELLICE, VILLARBASSE*, VILLAREGGIA, VIRLE PIEMONTE, VISCHE, VISTRORIO, VIU.
PROVINCIA DI ALESSANDRIA: ALBERA LIGURE, ALFIANO NATTA, ALICE BEL COLLE*, ALLUVIONI CAMBIO*, ALTAVILLA MONFERRATO, ALZANO SCRIVIA*, AVOLASCA, BALZOLA*, BASALUZZO*, BASSIGNANA*, BELFORTE MONFERRATO*, BERGAMASCO, BERZANO DI TORTONA, BISTAGNO, BORGHETTO DI BORBERA, BORGO SAN MARTINO*, BORGORATTO ALESSANDRINO, BOSCO MARENGO*, BOSIO, BOZZOLE, BRIGNANO FRASCATA, CABELLA LIGURE, CAMAGNA*, CAMINO, CANTALUPO LIGURE, CAPRIATA DORBA, CARBONARA SCRIVIA*, CARENTINO, CAREZZANO, CARPENETO, CARREGA LIGURE, CARROSIO, CARTOSIO, CASAL CERMELLI, CASALEGGIO BOIRO, CASALNOCETO, CASASCO, CASSANO SPINOLA*, CASSINELLE, CASTELLANIA, CASTELLAR GUIDOBONO, CASTELLETTO DERRO, CASTELLETTO DORBA, CASTELLETTO MERLI, CASTELLETTO MONFERRATO*, CASTELNUOVO BORMIDA, CASTELSPINA, CAVATORE*, CELLA MONTE, CERESETO, CERRETO GRUE, CERRINA, CONIOLO*, CONZANO*, COSTA VESCOVATO, CREMOLINO*, CUCCARO MONFERRATO, DENICE, DERNICE, FABBRICA CURONE, FELIZZANO, FRACONALTO, FRANCAVILLA BISIO, FRASCARO, FRASSINELLO MONFERRATO, FRASSINETO PO*, FRESONARA*, FRUGAROLO*, FUBINE, GABIANO, GAMALERO, GARBAGNA, GAVAZZANA, GIAROLE, GREMIASCO, GROGNARDO*, GRONDONA, GUAZZORA*, ISOLA SANTANTONIO*, LERMA, LU, MALVICINO, MASIO, MELAZZO*, MERANA, MIRABELLO MONFERRATO, MOLARE*, MOLINO DEI TORTI, MOMBELLO MONFERRATO, MOMPERONE, MONCESTINO, MONGIARDINO LIGURE, MONLEALE, MONTACUTO, MONTALDEO, MONTALDO BORMIDA, MONTECASTELLO*, MONTECHIARO DACQUI, MONTEGIOCO, MONTEMARZINO, MORANO SUL PO*, MORBELLO, MORNESE, MORSASCO, MURISENGO, OCCIMIANO*, ODALENGO GRANDE, ODALENGO PICCOLO, OLIVOLA, ORSARA BORMIDA, OTTIGLIO, OVIGLIO*, OZZANO MONFERRATO*, PADERNA, PARETO, PARODI LIGURE, PASTURANA*, PECETTO DI VALENZA*, PIETRA MARAZZI*, PIOVERA*, POMARO MONFERRATO, PONTESTURA*, PONTI, PONZANO , MONFERRATO, PONZONE, POZZOL GROPPO, PRASCO, PREDOSA, QUARGNENTO*, QUATTORDIO, RICALDONE*, RIVALTA BORMIDA, RIVARONE*, ROCCA GRIMALDA*, ROCCAFORTE LIGURE, ROCCHETTA LIGURE, ROSIGNANO MONFERRATO*, SALA MONFERRATO, SAN CRISTOFORO, SAN GIORGIO MONFERRATO*, SAN SEBASTIANO CURONE, SANTAGATA FOSSILI, SARDIGLIANO, SAREZZANO*, SERRALUNGA DI CREA, SEZZADIO, SILVANO DORBA*, SOLERO*, SOLONGHELLO, SPIGNO MONFERRATO, SPINETO SCRIVIA*, STAZZANO, STREVI*, TAGLIOLO MONFERRATO*, TASSAROLO*, TERRUGGIA*, TERZO*, TICINETO, TREVILLE, TRISOBBIO*, VALMACCA, VIGNALE MONFERRATO, VIGNOLE BORBERA, VILLADEATI, VILLALVERNIA*, VILLAMIROGLIO, VILLANOVA MONFERRATO*, VILLAROMAGNANO*, VISONE*, VOLPEDO, VOLPEGLINO, VOLTAGGIO.
PROVINCIA DI ASTI: AGLIANO, ALBUGNANO, ANTIGNANO, ARAMENGO, AZZANO DASTI*, BALDICHIERI DASTI*, BELVEGLIO, BERZANO DI SAN PIETRO, BRUNO, BUBBIO, BUTTIGLIERA DASTI, CALAMANDRANA, CALLIANO*, CALOSSO, CAMERANO CASASCO, CANTARANA, CAPRIGLIO, CASORZO, CASSINASCO, CASTAGNOLE MONFERRATO*, CASTEL BOGLIONE, CASTEL ROCCHERO*, CASTELLALFERO*, CASTELLERO, CASTELLETTO MOLINA, CASTELLO DI ANNONE*, CASTELNUOVO BELBO, CASTELNUOVO CALCEA, CELLARENGO, CELLE ENOMONDO*, CERRETO DASTI, CERRO TANARO, CESSOLE, CHIUSANO DASTI*, CINAGLIO*, CISTERNA DASTI,COAZZOLO, COCCONATO, COLCAVAGNO, CORSIONE, CORTANDONE, CORTANZE, CORTAZZONE, CORTIGLIONE, COSSOMBRATO*, CUNICO, DUSINO SAN MICHELE, FERRERE, FONTANILE, FRINCO, GRANA, GRAZZANO BADOGLIO, INCISA SCAPACCINO, ISOLA DASTI*, LOAZZOLO, MARANZANA, MARETTO, MOASCA, MOMBALDONE, MOMBARUZZO, MOMBERCELLI, MONALE*, MONASTERO BORMIDA, MONCUCCO TORINESE, MONGARDINO*, MONTABONE*, MONTAFIA, MONTALDO SCARAMPI, MONTECHIARO DASTI, MONTEGROSSO DASTI, MONTEMAGNO, MONTIGLIO, MORANSENGO, OLMO GENTILE, PASSERANO MARMORITO, PENANGO, PIEA, PINO DASTI, PIOVA MASSAIA, PORTACOMARO*, QUARANTI, REFRANCORE*, REVIGLIASCO DASTI*, ROATTO, ROBELLA, ROCCA DARAZZO*, ROCCAVERANO, ROCCHETTA PALAFEA, ROCCHETTA TANARO, SAN GIORGIO SCARAMPI, SAN MARTINO ALFIERI, SAN MARZANO OLIVETO, SAN PAOLO SOLBRITO, SCANDELUZZA, SCURZOLENGO*, SEROLE, SESSAME, SETTIME*, SOGLIO, TIGLIOLE*, TONCO, TONENGO, VAGLIO SERRA, VALFENERA, VESIME, VIALE DASTI, VIARIGI, VIGLIANO DASTI*, VILLA SAN SECONDO, VILLAFRANCA DASTI, VINCHIO.
PROVINCIA DI BIELLA: AILOCHE, BENNA, BIOGLIO, BORRIANA, BRUSNENGO, CALLABIANA, CAMANDONA, CAMBURZANO, CAMPIGLIA CERVO, CAPRILE, CASAPINTA, CASTELLETTO CERVO, CERRETO CASTELLO, CERRIONE, COGGIOLA, CREVACUORE, CROSA, CURINO, DONATO, DORZANO, GIFFLENGA, GRAGLIA, LESSONA, MAGNANO, MASSAZZA, MASSERANO, MEZZANA MORTIGLIENGO, MIAGLIANO*, MOSSO SANTA MARIA, MOTTALCIATA, MUZZANO, NETRO, OCCHIEPPO SUPERIORE*, PETTINENGO*, PIATTO, PIEDICAVALLO, PISTOLESA, POLLONE*, PORTULA, PRALUNGO*, PRAY, QUAREGNA, QUITTENGO, RONCO BIELLESE*, ROPPOLO, ROSAZZA, SAGLIANO MICCA*, SALA BIELLESE, SALUSSOLA, SAN PAOLO CERVO*, SANDIGLIANO, SELVE MARCONE, SOPRANA, SORDEVOLO*, SOSTEGNO, STRONA, TAVIGLIANO, TERNENGO, TOLLEGNO*, TORRAZZO, VALDENGO, VALLANZENGO, VALLE SAN NICOLAO, VEGLIO, VERRONE, VILLA DEL BOSCO, VILLANOVA BIELLESE, VIVERONE, ZIMONE, ZUBIENA, ZUMAGLIA*.
PROVINCIA DI CUNEO: ACCEGLIO, AISONE, ALBARETTO DELLA TORRE, ALTO, ARGENTERA, ARGUELLO, BAGNASCO, BALDISSERO DALBA, BARBARESCO*, BAROLO, BASTIA MONDOVI*, BATTIFOLLO, BEINETTE*, BELLINO, BELVEDERE LANGHE, BENEVELLO*, BERGOLO, BERNEZZO, BONVICINO, BORGOMALE*, BOSIA, BOSSOLASCO, BRIAGLIA*, BRIGA ALTA, BRONDELLO, BROSSASCO, CAMERANA, CAMO, CANOSIO, CAPRAUNA, CARAMAGNA PIEMONTE*, CARDE*, CARTIGNANO, CASALGRASSO*, CASTAGNITO, CASTELDELFINO, CASTELLAR*, CASTELLETTO STURA*, CASTELLETTO UZZONE, CASTELLINALDO, CASTELLINO TANARO, CASTELMAGNO, CASTELNUOVO DI CEVA, CASTIGLIONE FALLETTO*, CASTIGLIONE TINELLA, CASTINO, CAVALLERLEONE, CELLE DI MACRA, CERESOLE ALBA*, CERRETTO LANGHE, CERVERE*, CIGLIE*, CISSONE, CLAVESANA, CORNELIANO DALBA*, COSSANO BELBO, CRAVANZANA, CRISSOLO, DEMONTE, DIANO DALBA*, ELVA, ENTRACQUE, ENVIE, FARIGLIANO, FAULE, FEISOGLIO, FRABOSA SOPRANA, FRABOSA SOTTANA, FRASSINO, GAIOLA, GAMBASCA, GENOLA*, GORZEGNO, GOTTASECCA, GOVONE, GRINZANE CAVOUR*, GUARENE*, IGLIANO, ISASCA, LA MORRA*, LAGNASCO*, LEQUIO BERRIA, LEQUIO TANARO, LESEGNO, LEVICE, LIMONE PIEMONTE, LISIO, MACRA, MAGLIANO ALFIERI, MAGLIANO ALPI*, MANGO, MARENE*, MARGARITA*, MARMORA, MARSAGLIA, MARTINIANA PO, MELLE, MOIOLA, MOMBARCARO, MOMBASIGLIO, MONASTERO DI VASCO*, MONASTEROLO CASOTTO, MONASTEROLO DI SAVIGLIANO*, MONCHIERO, MONESIGLIO, MONFORTE DALBA, MONTALDO DI MONDOVI, MONTALDO ROERO, MONTANERA*, MONTELUPO ALBESE, MONTEMALE DI CUNEO, MONTEROSSO GRANA, MONTEU ROERO, MONTEZEMOLO, MONTICELLO DALBA*, MOROZZO*, MURAZZANO, MURELLO, NEIVE, NEVIGLIE, NIELLA BELBO, NIELLA TANARO*, NOVELLO, NUCETTO, ONCINO, ORMEA, OSTANA, PAGNO*, PAMPARATO, PAROLDO, PERLETTO, PERLO, PEZZOLO VALLE UZZONE, PIANFEI*, PIASCO, PIETRAPORZIO, PIOBESI DALBA*, PIOZZO, POCAPAGLIA*, POLONGHERA, PONTECHIANALE, PRADLEVES, PRAZZO, PRIERO, PRIOCCA, PRIOLA, PRUNETTO, RIFREDDO, RITTANA, ROASCHIA, ROASCIO, ROBILANTE, ROBURENT, ROCCA CIGLIE, ROCCA DE BALDI*, ROCCABRUNA, ROCCAFORTE MONDOVI, ROCCASPARVERA, ROCCAVIONE, ROCCHETTA BELBO, RODDI*, RODDINO, RODELLO, ROSSANA, RUFFIA, SALE DELLE LANGHE, SALE SAN GIOVANNI, SALICETO, SALMOUR*, SAMBUCO, SAMPEYRE, SAN BENEDETTO BELBO, SAN DAMIANO MACRA, SAN MICHELE MONDOVI,SANFRE*, SANFRONT, SANTA VITTORIA DALBA*, SANTALBANO STURA*, SANTO STEFANO ROERO, SCAGNELLO, SCARNAFIGI*, SERRALUNGA DALBA*, SERRAVALLE LANGHE, SINIO, SOMANO, SOMMARIVA PERNO, STROPPO, TARANTASCA*, TORRE BORMIDA, TORRE MONDOVI, TORRE SAN GIORGIO*, TORRESINA, TREISO*, TREZZO TINELLA*, TRINITA*, VALDIERI, VALGRANA, VALLORIATE, VALMALA, VENASCA, VERDUNO*, VERNANTE, VEZZA DALBA, VICOFORTE*, VIGNOLO*, VILLAFALLETTO*, VILLANOVA SOLARO, VILLAR SAN COSTANZO, VINADIO, VIOLA, VOTTIGNASCO*.
PROVINCIA DI NOVARA: AGRATE CONTURBIA, AMENO, ARMENO*, BARENGO, BIANDRATE, BOCA, BOGOGNO*, BOLZANO NOVARESE, BORGOLAVEZZARO, BRIGA NOVARESE*, BRIONA, CALTIGNAGA*, CARPIGNANO SESIA, CASALBELTRAME, CASALEGGIO NOVARA, CASALINO*, CASALVOLONE, CASTELLAZZO NOVARESE, CAVAGLIETTO, CAVAGLIO DAGOGNA, CAVALLIRIO, COLAZZA, COMIGNAGO*, CRESSA*, CUREGGIO*, DIVIGNANO, DORMELLETTO*, FARA NOVARESE, FONTANETO DAGOGNA*, GARBAGNA NOVARESE*, GARGALLO, GRANOZZO CON MONTICELLO*, LANDIONA, LESA, MAGGIORA*, MANDELLO VITTA, MARANO TICINO, MASSINO VISCONTI, MEINA*, MEZZOMERICO, MIASINO, MOMO, NEBBIUNO, NIBBIOLA*, OLEGGIO CASTELLO*, ORTA SAN GIULIO, PARUZZARO*, PELLA, PETTENASCO*, PISANO, POGNO, POMBIA, PRATO SESIA, RECETTO, SAN MAURIZIO DOPAGLIO, SAN NAZZARO SESIA, SAN PIETRO MOSEZZO*, SILLAVENGO, SIZZANO, SORISO, SOZZAGO, SUNO, TERDOBBIATE, TORNACO, VAPRIO DAGOGNA, VERUNO*, VESPOLATE, VICOLUNGO, VINZAGLIO*.
PROVINCIA DI VERBANIA: ANTRONA SCHIERANCO, ANZOLA DOSSOLA, ARIZZANO*, AROLA, AURANO, BACENO, BANNIO ANZINO, BEE*, BELGIRATE, BEURA CARDEZZA*, BOGNANCO*, BROVELLO CARPUGNINO, CALASCA CASTIGLIONE, CAMBIASCA*, CANNERO RIVIERA, CAPREZZO, CAVAGLIO SPOCCIA, CEPPO MORELLI, CESARA, COSSOGNO*, CRAVEGGIA, CRODO, CURSOLO ORASSO, DRUOGNO, FALMENTA, FORMAZZA, GERMAGNO*, GHIFFA*, GIGNESE*, GURRO, INTRAGNA, LOREGLIA, MACUGNAGA, MADONNA DEL SASSO, MALESCO, MASERA*, MASSIOLA, MERGOZZO*, MIAZZINA*, MONTECRESTESE, MONTESCHENO*, NONIO*, OGGEBBIO, PALLANZENO, PIEDIMULERA, PIEVE VERGONTE, PREMENO, PREMIA, PREMOSELLO CHIOVENDA, QUARNA SOPRA*, QUARNA SOTTO*, RE, SAN BERNARDINO VERBANO*, SANTA MARIA MAGGIORE, SEPPIANA, TOCENO, TRAREGO , VIGGIONA, TRASQUERA, TRONTANO*, VALSTRONA, VANZONE CON SAN CARLO, VARZO, VIGANELLA, VIGNONE*, VILLETTE, VOGOGNA.
PROVINCIA DI VERCELLI : ALAGNA VALSESIA, ALBANO VERCELLESE, ALICE CASTELLO, ARBORIO, ASIGLIANO VERCELLESE*, BALMUCCIA, BALOCCO, BIANZE, BOCCIOLETO, BORGO DALE, BORGO VERCELLI*, BREIA*, BURONZO, CAMPERTOGNO, CARCOFORO, CARESANA, CARESANABLOT*, CARISIO, CASANOVA ELVO, CELLIO*, CERVATTO, CIVIASCO, COLLOBIANO, COSTANZANA, CRAVAGLIANA, CROVA, DESANA*, FOBELLO, FONTANETTO PO, FORMIGLIANA, GHISLARENGO, GREGGIO, GUARDABOSONE*, LAMPORO, LENTA, LIGNANA*, LOZZOLO, MOLLIA, MONCRIVELLO, MOTTA DEI CONTI*, OLCENENGO*, OLDENICO, PALAZZOLO VERCELLESE, PERTENGO, PEZZANA, PILA, PIODE, POSTUA*, PRAROLO*, QUINTO VERCELLESE, RASSA, RIMA SAN GIUSEPPE, RIMASCO, RIMELLA, RIVA VALDOBBIA, RIVE, ROASIO, RONSECCO, ROSSA, ROVASENDA, SABBIA, SALASCO*, SALI VERCELLESE, SAN GERMANO VERCELLESE, SAN GIACOMO VERCELLESE, SCOPA, SCOPELLO, STROPPIANA, TRICERRO, VALDUGGIA*, VILLARBOIT, VILLATA*, VOCCA*.
* Comuni appartenenti ad area di programmazione commerciale
Deliberazione del Consiglio Regionale 1 marzo 2000, n. 628
Partecipazione della Regione Piemonte allAssociazione Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio delletà evolutiva
(omissis)
Il punto 166) allordine del giorno reca: Esame proposta di liberazione n. 766: Partecipazione della Regione Piemonte allAssociazione Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio delletà evolutiva".
(omissis)
delibera
di approvare la partecipazione della Regione Piemonte allAssociazione denominata Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio delletà evolutiva
di approvare lo Statuto allegato che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
di autorizzare il Presidente della Giunta regionale o, in sua vece, lAssessore delegato, a provvedere a tutti gli atti necessari alla costituzione dellAssociazione e introdurre nello statuto quelle variazioni o sostituzioni che si rendessero necessarie e che non comportano modifiche significative e sostanziali alle condizioni previste;
di autorizzare la Giunta regionale ad accantonare, con successivo atto deliberativo, non appena lAssociazione sarà costituita, la somma di Lire 100 milioni a favore dellAssociazione Centro Studi Nuccia Fonio Mortara per lo studio delletà evolutiva, via Duomo n. 15, Vercelli, quale contributo a sostegno del suo finanziamento.
(omissis)
Deliberazione del Consiglio Regionale 1 marzo 2000, n. 629
Istituzione dellEcomuseo dellAlta Valle Maira e dellEcomuseo del Biellese (art. 2, della legge regionale 14 marzo 1995, n. 31, modificata dalla legge regionale 17 agosto 1998, n. 23)
(omissis)
Tale deliberazione, emendata, nel testo che segue, è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata con il seguente esito: presenti e votanti n. 38 Consiglieri, voti favorevoli n. 38.
Il Consiglio regionale
(omissis)
delibera
- di approvare listituzione dei seguenti Ecomusei, le cui caratteristiche sono sinteticamente descritte nelle schede allegate alla presente deliberazione per farne parte integrante:
Ecomuseo dellAlta Valle Maira
- Soggetto proponente: Comune di Celle di Macra (CN)
Ecomuseo del Biellese
- Soggetto proponente: Provincia di Biella
- di stabilire che i rapporti tra la Regione Piemonte ed i soggetti gestori saranno regolati con specifiche convenzioni sulla base dei criteri e delle linee guida stabiliti con D.G.R. n. 63-22978 del 3 novembre 1997.
(omissis)
DELIBERAZIONI
DELLUFFICIO DI PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO REGIONALE
Deliberazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale 23 febbraio 2000, n. 42
Individuazione posizioni organizzative relative alle direzioni ed alle strutture speciali del Consiglio Regionale: rettifica alla deliberazione n. 105 del 21.6.99 - Allegato n. 38 - Limitatamente alla collocazione della posizione del profilo professionale A Attività negoziale nellambito della Direzione Amministrazione e Personale (GA)
(omissis)
LUfficio di Presidenza, unanime,
delibera
di variare, per le considerazioni richiamate in premessa, la deliberazione dellUfficio di Presidenza n. 105 del 21.6.99 - allegato n. 38 - Posizione del profilo professionale A Attività Negoziale disponendone la collocazione alle dirette dipendenze della Direzione Amministrazione e Personale.
(omissis)
Deliberazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale 29 febbraio 2000, n. 45
Determinazione, modalità e numero delle unità di personale da acquisire allUfficio di comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale, funzioni e relative retribuzioni (art. 1, comma 7, L.R. 39/98) esercizio finanziario 2000 - Incarico di collaborazione alle sigg.e Licciardi Francesca e Salamone Rosaria - Sig.a Dellocchio Laura: rettifica Deliberazione Ufficio di Presidenza n. 223/99 e revoca Deliberazione Ufficio di Presidenza n. 180/99 (GA)
(omissis)
LUfficio di Presidenza, unanime,
delibera
1) La determinazione dellincarico di collaborazione coordinata e continuativa presso lUfficio di comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale alle Sig.re Licciardi Francesca (addetta alla Segreteria) e Salamone Rosaria (addetta alla Segreteria e incaricata di ricerche legislative), con periodo di decorrenza per entrambe dal 1.3.00, sino al 30.4.00, e con un compenso pari a L. 3.500.000 per la Sig.a Licciardi, e pari a L. 6.000.000 per la Sig.a Salamone;
2) Di rettificare la deliberazione dellUfficio di Presidenza n. 223, del 29.12.99, nella parte in cui ha stabilito al 30.4.2000, anzichè al 31.3.2000, la scadenza del contratto di collaborazione coordinata e continuativa con lUfficio di comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale, della Sig.ra Dellocchio Laura (decorrenza dal 1.1.2000), trattandosi di mero errore materiale, fermo restando ogni altra previsione contenuta nella medesima deliberazione;
3) Di revocare la deliberazione dellUfficio di Presidenza n. 180, del 28.10.99, in quanto meramente riproduttiva della precedente deliberazione n. 179, del 28.10.99, che qui si conferma interamente nella sua efficacia;
4) Di dare atto che gli oneri derivanti dal pagamento delle competenze a favore delle Sigg.re Licciardi Francesca e Salamone Rosaria troveranno copertura sul competente Capitolo 10118 del Bilancio della Giunta Regionale, che riceverà per lo scopo adeguato stanziamento.
(omissis)
DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI
La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino Ufficiale (Ndr)
Giunta regionale
Codice 7.4
D.D. 20 marzo 2000, n. 74
Concorsi pubblici per esami a n. 2 posti di categoria D3 per laureati in Ingegneria elettrica o elettrotecnica e a. n. 1 posto di categoria D1 per laureati in Scienze statistiche demografiche approvati con DGR n. 17-27564 del 14 giugno 1999. Approvazione dei bandi di concorso
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
- di approvare, ai sensi dellart. 5 della L.R. 34/89, per le considerazioni in premessa illustrate, i bandi di concorso - che si allegano alla presente determinazione per farne parte integrante - di seguito indicati:
* concorso pubblico per esami a n. 2 posti di categoria D3 - laurea in Ingegneria elettrica o elettrotecnica per esperti in impiantistica e sistemi di sicurezza, per le esigenze, legate allattuazione del D.lgs 626/94, della Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico per il profilo professionale di Funzionario addetto ad attività tecniche di progettazione, per il quale è richiesto il possesso del diploma di laurea in Ingegneria elettrica o in Ingegneria elettrotecnica;
* concorso pubblico per esami a n. 1 posto di categoria D1 - laurea in Scienze statistiche demografiche per le esigenze della Direzione Regionale Programmazione e statistica per il profilo professionale di Istruttore addetto ad attività amministrative, funzionali e contabili, per il quale è richiesto il possesso del diploma di laurea in Scienze statistiche demografiche;
- di rinviare a successivo provvedimento la nomina della Commissione giudicatrice per ciascuno dei concorsi sopra indicati composta a norma della L.R. 26/94;
- di stabilire che, ai sensi del regolamento concorsi attualmente in vigore, ogni Commissione giudicatrice decide circa lammissione o lesclusione dei candidati, espleta le prove del concorso provvedendo alla formulazione della graduatoria finale con losservanza delle disposizioni vigenti in materia di precedenza e di preferenza a parità di merito a favore di particolari categorie;
- di stabilire che il calendario e la sede degli esami dei concorsi sono fissati successivamente dalle Commissioni giudicatrici.
Il Direttore Regionale
Sergio Crescimanno
I bandi relativi alla presente determinazione sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale n. 13 del 29 marzo 2000 - parte III - nella sezione Concorsi. (Ndr)
Codice 12.1
D.D. 21 febbraio 2000, n. 6
Gestione delle quote latte - D.P.R. 569/93, art. 23 - Aggiornamento dellAlbo dei primi acquirenti di latte bovino con sede legale in Piemonte - Riconoscimento del Caseificio Valle Elvo S.c.a.r.l.
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
ai sensi dellart. 23 del D.P.R. 569/93, di procedere al riconoscimento della ditta Caseificio Valle Elvo s.c.a.r.l., P. IVA 01943450021, come primo acquirente di latte bovino, a partire dalla data del 26.11.1999, ed al conseguente aggiornamento dellAlbo regionale dei primi acquirenti, nella sezione relativa alla Provincia di Biella e con il seguente n. di Albo: 096008.
Avverso la presente Determinazione, linteressato può richiedere (in carta legale), entro 30 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, il riesame della pratica allo stesso Direttore Regionale che decide entro i successivi 90 giorni o termine più ampio se previsto dalle vigenti normative, sentito il parere della Commissione consultiva regionale per lagricoltura e le foreste di cui alla l.r. 44/86, come da istruzioni di cui alla circolare assessoriale n. 452 del 19.10.1998. In caso di esito negativo, linteressato può presentare ricorso al TAR entro i termini di legge.
Il Direttore Regionale
Franco Ardizzone
Codice 13.4
D.D. 21 dicembre 1999, n. 404
2 ATV Momo (NO) - Autorizzazione alla permuta di terreni
Premesso che con determinazione dirigenziale n. 39 del 15.2.1999 è stata approvata la trasformazione dellazienda faunistico-venatoria denominata Momo, ricadente nella zona faunistica di pianura della provincia di Novara, di ha 984.85.26, nellomonima azienda agri-turistico-venatoria, a decorrere dal 1 febbraio 1999 e con scadenza 31.1.2003;
vista listanza in data 23.6.1999, del legale rappresentante della Società Azienda faunistico-venatoria Momo S.r.l., concessionaria dellazienda anzidetta, successivamente integrata in data 6.12.1999, volta ad ottenere una permuta comportante lo stralcio di terreni pari ad ha 232.81.92 e linclusione di altri per complessivi ha 230.17.40. La superficie complessiva del comprensorio aziendale risulterebbe pertanto di ha 981.60.74;
considerato che la richiesta permuta di terreni è motivata dalla necessità di mantenere confini naturali, escludendo nel contempo terreni ad agricoltura pregiata ed intensiva le cui coltivazioni risultano soggette a danni da parte della fauna selvatica immessa nel territorio aziendale;
vista la documentazione prodotta dallazienda in parola a sostegno della richiesta anzidetta e verificatane la conformità alle disposizioni vigenti;
ritenuto opportuno, pertanto, autorizzare la permuta di terreno in argomento;
tutto ciò premesso
IL DIRIGENTE
visti gli artt. 13 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. 470/93;
visto lart. 22 della l.r. 51/97;
determina
di autorizzare nellazienda agri-turistico-venatoria Momo ricadente nella zona faunistica di pianura della provincia di Novara, una permuta comportante lo stralcio di terreni pari ad ha 232.81.92 e linclusione di altri per complessivi ha 230.17.40;
La superficie complessiva del suddetto comprensorio aziendale risulta pertanto di ha 981.60.74.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al T.A.R. della Regione Piemonte entro sessanta giorni dalla conoscenza del presente atto.
Il Dirigente responsabile
Vito Sorbilli
Codice 19.2
D.D. 16 febbraio 2000, n. 16
D.P.R. 616/77, art. 82 - Beni Ambientali - Parere ai sensi dellart. 32 - Legge 47/85 s.m.i.
Premesso che lart. 82 del D.P.R. 616/77 delega alle Regioni lesercizio delle funzioni amministrative già esercitate dagli organi centrali e periferici dello Stato in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici, ed in particolare, al punto b) del comma 2 del citato articolo, delega espressamente le funzioni amministrative concernenti la concessione dei nulla-osta per la realizzazione di opere modificative dello stato dei luoghi nelle località soggette a vincolo di tutela paesistico-ambientale;
considerato che lart. 32 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 e successive modifiche e integrazioni subordina al parere favorevole delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo il rilascio della concessione o dellautorizzazione in sanatoria per opere eseguite su aree sottoposte a vincolo;
constatato che, con lentrata in vigore della legge regionale 8 agosto 1997, n. 51 Norme sullorganizzazione degli uffici e sullordinamento del personale regionale pubblicata sul B.U.R.P. del 3.9.97, si dà piena attuazione ai principi stabiliti dal D.Lgs. 29/93 in materia di pubblico impiego, ed in particolare a quello fondamentale di separazione tra attività di indirizzo e controllo ed attività di gestione, con la conseguente attribuzione alle competenti strutture regionali del potere di emanare i provvedimenti relativi;
tutto ciò premesso
IL DIRIGENTE
- visto lart. 82, commi 1 e 2, del D.P.R. 616/77
- visto il Titolo II del T.U. sui Beni Culturali ed Ambientali (D.Lgs. 490/99)
- visto lart. 32 della legge 47/85 s.m.i.;
- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs n. 29/93 come modificato dal D.lgs n. 470/93;
- visto lart. 22 della L.R. n. 51/97;
- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale - Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale - con provvedimento deliberativo della Giunta Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;
- vista listruttoria condotta dallo scrivente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nellallegato elenco A e le conseguenti relazioni favorevoli al rilascio del parere ex art. 32 L. 47/85 formulate dal Settore Beni Ambientali (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione);
- vista listruttoria condotta dal competente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nellallegato elenco B e le conseguenti relazioni favorevoli al rilascio del parere ex art. 32 L. 47/85 formulate dal Settore Beni Ambientali con lindicazione di modalità, vincoli e condizioni sotto la cui osservanza il parere va concesso (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione);
- vista listruttoria condotta dal competente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nellallegato elenco C e le conseguenti relazioni negative al rilascio del parere ex art. 32 L. 47/85 formulate dal Settore Beni Ambientali (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione)
determina
di esprimere, ai sensi dellart. 32 della L. 47/85 s.m.i., parere favorevole alla conservazione delle opere indicate nellelenco A allegato, che costituisce parte integrante della presente determinazione;
di esprimere, ai sensi dellart. 32 della L. 47/85 s.m.i., parere favorevole secondo le prescrizioni indicate nelle relazioni tecniche precisate, alla conservazione delle opere indicate nellelenco B allegato, che costituisce parte integrante della presente determinazione;
di esprimere parere negativo, ai sensi dellart. 32 della L. 47/85 s.m.i., alla conservazione di opere indicate nellelenco C allegato, che costituisce parte integrante della presente determinazione.
Avverso la presente determinazione è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o dalla piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971 n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.
Il Dirigente responsabile
Margherita Bianco
ELENCO A
1) AVIGLIANA
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via dellOrologio n. 15.
Richiedente: PANICCO FRANCO
2) VOLPIANO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via Ivrea n. 151.
Richiedente: SOCIETA FINDAG S.p.A.
3) TORINO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - c.so Moncalieri n. 339.
Richiedente: SOCIETA ROSALBA S.a.s.
4) TORINO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Modifiche esterne a fabbricato - corso Massimo dAzeglio n. 24.
Richiedente: TORO ASSICURAZIONE S.p.A.
5) TORINO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Costruzione di basso fabbricato - s.da ai Ronchi n. 57/5.
Richiedente: BUFFA ANNA MARIA
6) TORINO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Modifiche esterne a fabbricato - viale XXV Aprile 106-116.
Richiedente: NITA LIVIA ADRIANA
7) CHIAVERANO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Realizzazione ampliamento di fabbricato in difformità dalla concessione edilizia. Cat. fg. 10 mapp. 166-165-167-203-204-313-314.
Richiedente: RAVERA CHION CLAUDIO E PAYET JANE
8) VILLASTELLONE
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Realizzazione deposito attrezzi agricoli - Loc. Borgo Cornalese, Reg. Fortepasso. Cat. fg. 35, mapp. 115-121.
Richiedente: RUSSO RICCARDO
9) SANGANO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via delle Rose n. 1 (via Devesio n. 31).
Richiedente: RICCARDO DELFINA
10) AVIGLIANA
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via Einaudi n. 4.
Richiedente: FASSINO RODOLFO
11) TORINO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Modifiche esterne a fabbricato. Corso Vittorio Emanuele n. 5.
Richiedente: TORO ASSICURAZIONI S.p.A.
12) CANNOBIO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Rondonico
Fg. 15, mapp. 443-442.
Richiedente: KESSLER H.
13) TORINO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - viale Enrico Thovez n. 43/14.
Richiedente: SONA LYDIA
14) VAL DELLA TORRE
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Reg. Mulino del Martinetto.
Richiedente: GAMMUTO ANTONIO E NICOLETTI MARIA CALOGERA
15) GALLIATE
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i.
Richiedente: SOCIETA S.AL.CO.S. S.r.l.
16) LIMONE PIEMONTE
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - c.so Nizza n. 11. Condominio S. Paolo I.
Richiedente: PORCELLI ADA
17) AVIGLIANA
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via Le Coq n. 3.
Richiedente: DENTI GIAMPAOLO
18) TORINO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - via Lavazza n. 48.
Richiedente: ALBAN EGIDIO - GALLESIO CARLA
ELENCO B
1) ALBA
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - sanatoria di bassi fabbricati e tettoia agricola.
Richiedente: SPANO - SOTTILE
2) TORINO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - corso Re Umberto n. 21.
Richiedente: SOCIETA ETIENNE
ELENCO C
1) ORTA SAN GIULIO
Parere ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. - Fg. 8, mapp. 99.
Richiedente: ANDREA LOPEZ
Codice 19.2
D.D. 16 febbraio 2000, n. 17
D.P.R. 616/77, art. 82, commi 1 e 2 - Titolo II del T.U. Beni Culturali e Ambientali (D.lgs. 29.10.1999 n. 490) - Beni Ambientali - Autorizzazione dinterventi nelle zone soggette ai disposti del Titolo Il dei T.U. Beni Culturali e Ambientali
Premesso che lart. 82 del D.P.R. 616/77 delega alle Regioni lesercizio delle funzioni amministrative già esercitate dagli organi centrali e periferici dello Stato in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici, ed in particolare, al punto b) del comma 2 del citato articolo, delega espressamente le funzioni amministrative concernenti la concessione dei nulla-osta per la realizzazione di opere modificative dello stato dei luoghi nelle località soggette a vincolo di tutela paesistico-ambientale;
considerato che lart. 151 del D.Lgs. 490/99 recante Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali prevede lobbligo di sottoporre alla Regione i progetti delle opere da realizzare nelle zone tutelate ai sensi del succitato decreto legislativo;
constatato che, con lentrata in vigore della legge regionale 8 agosto 1997, n. 51 Norme sullorganizzazione degli uffici e sullordinamento del personale regionale pubblicata sul B.U.R.P. del 3.9.97, si dà piena attuazione ai principi stabiliti dal D.Lgs. 29/93 in materia di pubblico impiego, ed in particolare a quello fondamentale di separazione tra attività di indirizzo e controllo ed attività di gestione, con la conseguente attribuzione alle competenti strutture regionali del potere di emanare i provvedimenti relativi;
tutto ciò premesso
IL DIRIGENTE
- visto lart. 82, commi 1 e 2, del D.P.R. 616/77
- visto il Titolo II del T.U. sui Beni Culturali ed Ambientali (D.Lgs. 490/99)
- visti gli artt. 3 e 16 del D.Lgs. 29/93, come modificato dal D.Lgs. 470/93
- visto lart. 22 della L.R. 51/97
- in conformità con gli indirizzi e i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale - Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale con provvedimento deliberativo della Giunta Regionale n. 2/22503 del 22.9.97;
- vista listruttoria condotta dal competente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nellallegato elenco A e le conseguenti relazioni favorevoli alla concessione dei nulla-osta, formulate dal Settore Beni Ambientali (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione)
- vista listruttoria condotta dal competente Settore Regionale in merito alle istanze indicate nellallegato elenco B e le conseguenti relazioni favorevoli alla concessione dei nulla-osta, formulate dal Settore Beni Ambientali con lindicazione di modalità, vincoli e condizioni sotto la cui osservanza il nulla-osta è concesso (relazioni che si intendono recepite integralmente nella presente determinazione)
determina
di autorizzare, ai sensi dellart. 151 del D.Lgs. 490/99, lesecuzione delle opere indicate nellelenco A allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
di autorizzare, ai sensi dellart. 151 del D.Lgs. 490/99, lesecuzione - secondo le prescrizioni indicate nelle relazioni tecniche precisate - delle opere indicate nellelenco B allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
Avverso la presente determinazione è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o dalla piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.71, n. 1034; ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del D.P.R. 24.11.71, n. 1199.
Il Dirigente Responsabile
Margherita Bianco
ELENCO A
1) CUMIANA
Autorizzazione per realizzazione di Centro Sportivo Polivalente in variante a D.D. n. 124 del 4/11/98.
Richiedente: COMUNE DI CUMIANA
2) MASSELLO
Autorizzazione per realizzazione lavori di costruzione della fognatura in loc. Campo la Salza e prosecuzione del collettore principale.
Richiedente: COMUNE DI MASSELLO
3) BALDISSERO TORINESE
Autorizzazione per realizzazione di fabbricato di civile abitazione - Cat. fg. 18, mapp. 818-822-829.
Richiedente: LISA PAOLINO E GUINO MARGHERITA
4) OMEGNA
Autorizzazione per ampliamento fabbricato esistente.
Richiedente: VENTURINI GIUSEPPE
5) AROLA
Autorizzazione per costruzione di tettuccio.
Richiedente: GAMBA GERMANA
6) BANNIO ANZINO
Autorizzazione per manutenzione straordinaria di fabbricato esistente.
Richiedente: CARMINATI ROSANNA
7) INGRIA
Autorizzazione per lavori di sistemazione sentiero pedonale di collegamento alla Borgata Arcavut.
Richiedente: COMUNE DI INGRIA
8) VALPERGA
Autorizzazione per realizzazione di nuovi tratti di recinzione, costruzione muri e muretti rivestiti in pietra naturale.
Richiedente: RIZZA ANTONIO
9) PRAGELATO
Autorizzazione per realizzazione cancello e recinzione, con movimento terra - via Nazionale n. 21. Cat. fg. 22, mapp. 54.
Richiedente: BERMOND MARCO
10) ASTI
Autorizzazione per costruzione di muro perimetrale e rifacimento capannone - fraz. Serravalle - via XX Settembre n. 21/a.
Richiedente: DITTA ARA S.A.S. DI MUSSO D. & C.
11) TIGLIOLE DASTI
Autorizzazione per lavori di adeguamento dei materiali di manufatto esistente - s.da di Cuciliè.
Richiedente: GORIA F.
12) SOMMARIVA PERNO
Autorizzazione per costruzione di fabbricato ad uso autorimessa.
Richiedente: DELLAVALLE CARLO E ALESSANDRIA SILVANA
13) SANFRONT
Autorizzazione per lavori per la costruzione di una tettoia aperta ad uso artigianale ad ampliamento del capannone esistente.
Richiedente: DITTA SE.LE.BO. s.n.c. DI BOASSI PIERCARLO, ADELCHI & C.
14) FORMAZZA
Autorizzazione per realizzazione di un impianto di adduzione acqua potabile al rifugio Miryam. Loc. Alpe Balma - Formazza.
Richiedente: ACLI SERVICE COOP. A.R.L.
15) CASTELNUOVO
Autorizzazione per costruzione di una tettoia - Loc. C.na Americhina.
Richiedente: TROVAMALA M.P.
16) CANDIA CANAVESE
Autorizzazione per intervento a sostegno di una frequentazione eco-compatibile nel Parco Naturale di interesse Provinciale del Lago di Candia.
Richiedente: PROVINCIA DI TORINO - SERVIZIO PARCHI
17) CONDOVE
Autorizzazione per concessione di derivazione dacqua ad uso idroelettrico dal Torrente Gravio e Rio Puta.
Richiedente: NUOVA GRAVIO S.r.l.
18) SANTA MARIA MAGGIORE
Autorizzazione per ricostruzione fabbricato rurale - via Per Druogno.
Richiedente: BARBIERI NICOLINA
19) ORTA S. GIULIO
Autorizzazione per formazione locale interrato - variante alla C.E. n. 8/99 - fg. n. 5, mapp. 323-234.
Richiedente: MAURO OGLINA
20) VARALLO POMBIA
Autorizzazione per costruzione ricovero attrezzi agricoli - fg. 7 mapp. 456.
Richiedente: CERMINARA FRANCESCO - MUSSO LETTERINA
21) CRODO - PREMIA
Autorizzazione per costruzione di impianto elettrico alla tensione di 15000/380 volt.
Richiedente: ENEL S.p.A.
22) PREMIA
Autorizzazione per costruzione di impianto elettrico alla tensione di 15000 volt.
Richiedente: ENEL S.p.A.
23) CANTALUPA
Autorizzazione per impianto elettrico a 15000/380/220 volt - costruzione nuove cabine in s.da della Scrivanda e via Torino.
Richiedente: ENEL - ESERCIZIO DI PINEROLO
24) BAGNOLO PIEMONTE
Autorizzazione per progetto di rinnovo di coltivazione della cava di gneiss esistente - Loc. Ciafalco Lotti 14-15-16.
Richiedente: DITTA S.O.L.E.G. DI MACCAGNO NATALINO E C.
25) ANGROGNA
Autorizzazione per installazione impianto di telecomunicazione.
Richiedente: TELECOM ITALIA MOBILE S.p.A.
26) OMEGNA
Autorizzazione per costruzione fabbricato ad uso accessorio alla residenza (deposito attrezzi).
Richiedente: DI MATTIA ONOFRIO - ROMAGNOLI FLAVIA
27) MIASINO
Autorizzazione per realizzazione di autorimessa interrata - fg. 20 mapp. 498-501-427.
Richiedente: CADEI SANTINO
28) MONCALIERI
Autorizzazione per conservazione di opere eseguite abusivamente. Centrale Termoelettrica.
Richiedente: A.E.M. S.p.A.
29) VERBANIA
Autorizzazione per taglio di piante pericolanti allinterno del Parco di Villa S. Remigio - Loc. Pallanza.
Richiedente: Regione Piemonte - Assess. Economia Montana e Foreste - Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale di Novara e Verbania.
30) VARALLO POMBIA
Autorizzazione per lavori di completamente Centro Sportivo Comunale.
Richiedente: COMUNE DI VARALLO POMBIA
31) CONDOVE
Autorizzazione per realizzazione pista di collegamento tra le frazioni Trune e Bellagarda - variante.
Richiedente: Consorzio Condove-Comba di Frassinere, nella persona del Presidente Pautasso Bruno.
32) COSTIGLIOLE DASTI
Autorizzazione per la conservazione di opere eseguite abusivamente - Loc. Cascine Feiteria.
Richiedente: Soc. Il Lago Polisportiva S.r.l.
33) ASTI
Autorizzazione per conservazione di opere eseguite abusivamente.
Richiedente: FONGO GIOVANNI
34) MONCALIERI
Autorizzazione per realizzazione di tettoia aperta ad uso parcheggio e di tettoia ad uso legnaia - s.da Torino n. 78.
Richiedente: CAVALLERA ANGELA - MONDINO AURELIO - MONDINO DARIO
35) CAVOUR
Autorizzazione per installazione stazioni via Crucis nella Rocca di Cavour.
Richiedente: RUATTA MARIO
36) STRESA
Autorizzazione per variante n. 1 alla C.E. 77/98 consistente nella formazione di un porticato coperto e modifiche alle aperture esterne - Fraz. Carciano - via S. Arialdo n. 6 - fg. 37, mapp. 173.
Richiedente: LONGONI SERGIO - VISIOLI DORIANA
37) ASTI
Autorizzazione per realizzazione porticato e tettoia - loc. Valmanera n. 137.
Richiedente: CANTATORE M. - SORIANO D.
38) AVIGLIANA
Autorizzazione per realizzazione capannone industriale - Via Don Balbiano - Fg. 29, mapp. 281-382-478.
Richiedente: DITTA OMER s.n.c.
ELENCO B
1) RIVOLI
Autorizzazione per ampliamento di fabbricato rurale ad uso stalla - Via G.B. Rossano n. 180. Ct. fg. 58, mapp. 40-41-42-43.
Richiedente: SAGGIA TULLIA
2) INGRIA
Autorizzazione per lavori di ripristino strada di collegamento alla frazione Pasturera.
Richiedente: COMUNE DI INGRIA
3) ASTI
Autorizzazione per realizzazione di porzione di fabbricato destinato ad attività agricola - Fraz. Quarto Inf.re n. 299.
Richiedente: FERRARIS QUAGLIO
4) ASTI
Autorizzazione per realizzazione di consolidamento statico di fabbricato esistente - Fraz. Quarto In.re - V. Dogana.
Richiedente: VALENZANO
5) S. MAURIZIO DOPAGLIO
Autorizzazione per lavori di ampliamento fabbricato ad uso abitazione.
Richiedente: MARCHINI MARCO, CERUTTI MARIA GRAZIA
6) MEZZANA MORTIGLIENGO
Autorizzazione per realizzazione di pista daccesso al fondo.
Richiedente: CANEVARI LUCIANO, NOVELLO MARUSCA
7) INGRIA
Autorizzazione per lavori di realizzazione strada di collegamento alla frazione Camprovardo.
Richiedente: COMUNE DI INGRIA
8) AVIGLIANA
Autorizzazione per piano di edilizia convenzionata di libera iniziativa riguardante la realizzazione di tre edifici uni-bifamiliari in via Giovanni Suppo. Cat. fg. 19, mapp. 457.
Richiedente: MEANO FOSCA
9) AISONE
Autorizzazione per progetto di struttura ricettiva allaperto - Campeggio.
Richiedente: SISMONDI GIOVANNI
10) PRAROSTINO
Autorizzazione per lavori di Nuova realizzazione piazzale da adibire a parcheggio a servizio dellimmobile di civile abitazione.
Richiedente: MONNET ENZO
11) CHIUSA DI PESIO
Autorizzazione per demolizione e ricostruzione di muro di contenimento.
Richiedente: DAZIANO PAOLO E GIRAUDI FRANCESCA
12) FABBRICA CURONE
Autorizzazione per costruzione di recinzione e sistemazione di pendici per la conservazione del suolo - Reg. Castello - fg. 4, mapp. 127.
Richiedente: MALASPINA BRUNA
13) STAZZANO
Autorizzazione per costruzione di locale accessorio a casa di civile abitazione - loc. C.na Nuova n. 73.
Richiedente: MARCHESOTTI - DALLAFIORE
14) AISONE
Autorizzazione per lavori di ristrutturazione di fabbricato di civile abitazione in concentrico di Aisone zona ZR1.
Richiedente: BRUNO IVO, MASSOLO IRMA, BRUNO RENATO
15) ENVIE
Autorizzazione per Piano Esecutivo Convenzionato in zona P.R.G.C. denominata RE2 sub - area B - area Residenziale di Espansione.
Richiedente: FLESA ROBERTO, DI FRANCESCO GIUSEPPE, SORBARA ADELAIDE, GRIFFONE CLAUDIO.
16) COSSATO
Autorizzazione per costruzione di una piscina ad uso privato - via Castellengo n. 85 - fg. 44, mapp. 8.
Richiedente: VILLA ANNA
17) BAVENO
Autorizzazione per formazione di riparo rio Stronetta con palizzata a scogliera. Fg. 1, mapp. 14-105-106-107.
Richiedente: POLLI S. - CAMPING MIRALAGO
18) INGRIA
Autorizzazione per lavori di ripristino strada di collegamento alle Borgate Beirasso, Bech e Bettassa.
Richiedente: COMUNE DI INGRIA
19) CASTELDELFINO
Autorizzazione per ristrutturazione di fabbricato esistente con cambio di destinazione duso da magazzino a residenza.
Richiedente: SOCIETA IL PORTICO.
20) INGRIA
Autorizzazione per lavori di realizzazione strada di collegamento alla frazione Mombianco.
Richiedente: COMUNE DI INGRIA
21) VILLADOSSOLA
Autorizzazione per allargamento strada comunale di accesso alla Località Maglietto.
Richiedente: COMUNE DI VILLADOSSOLA
22) BACENO
Autorizzazione per ristrutturazione edilizia.
Richiedente: COZZI ROBERTO - VANZANELLA IDA
23) SALUZZO
Autorizzazione per costruzione di fabbricato rurale ad uso abitazione.
Richiedente: MUSSO DARIO
24) VALLE MOSSO - STRONA - CROSA LESSONA - COSSATO
Autorizzazione per costruzione impianto elettrico alla tensione di 15000/380 volt.
Richiedente: ENEL S.p.A.
25) ROCCABRUNA
Autorizzazione per ripristino ed allargamento pista forestale.
Richiedente: BELLIARDO GUALTIERO
26) PAVONE CANAVESE
Autorizzazione per costruzione autolavaggio.
Richiedente: TINETTI BRUNO
27) RIFREDDO
Autorizzazione per costruzione di deposito agricolo in via San Bernardo n. 3A.
Richiedente: AIME GERMANA
28) ANTRONA SCHIERANCO
Autorizzazione per ristrutturazione di fabbricato esistente. Fg. 13, mapp. 85/3-85/5.
Richiedente: RAIERI GIOVANNI - MANIO ANNA
29) RIFREDDO
Autorizzazione per costruzione di fabbricato ad uso deposito agricolo in via Parrocchia n. 12.
Richiedente: DECOSTANZI DOMENICO
30) VERBANIA
Autorizzazione per ristrutturazione fabbricati ad uso residenziale-agricolo - Loc. Fondotoce - via ai Casoni - fg. 65, mapp. 929.
Richiedente: DANELLI GIUSEPPE
31) BALDISSERO TORINESE
Autorizzazione per realizzazione di fabbricato di civile abitazione - cat. fg. 178, mapp. 320.
Richiedente: FASANO MARIA
32) TORINO
Autorizzazione per la conservazione di opere eseguite abusivamente: modifiche esterne ai piani terreno e primo interno cortile. Via Madama Cristina n. 1.
Richiedente: ISTITUTO SAN GIOVANNI EVANGELISTA - SAC. GENESIO TARASCO
Codice 19.2
D.D. 17 febbraio 2000, n. 18
Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 1613-7383/19/19.20 del 13/9/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 163 del 21/9/99 - Comune di Rorà - Istanza: Ditta Selene Production s.n.c. di Domenino Giuseppe
Visto il parere rilasciato dalla Regione Piemonte ai sensi dellart. 82 del D.P.R. 616/77 con Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 163 del 21/9/99 avente per oggetto il rilascio di autorizzazione per interventi da compiersi nel territorio comunale di Rorà;
considerato che lautorizzazione citata in oggetto è inserita al punto (4 dellelenco B facente parte integrante della determinazione n. 163 del 21/9/99 con la relativa relazione istruttoria prot. n. 1613-7383/19/19.20 del 13/9/99;
considerato che al punto n. (4 dellelenco B sopra richiamato e nelloggetto della corrispondente relazione istruttoria è stato riportato erroneamente il nominativo del richiedente Ditta Selene Production s.n.c. e Domenino Giuseppe s.n.c. anzichè Ditta C.P.L. S.r.l. di Domenino e Sodano;
visto che listanza in oggetto è stata presentata in data 26/1/99 con prot. n. 1613/19/19.20 dalla Ditta C.P.L. S.r.l. di Domenino e Sodano e non dalla Ditta Selene Production s.n.c. e Domenino Giuseppe s.n.c.;
considerata la necessità di rettificare lerrore di trascrizione compiuto;
tutto ciò premesso
IL DIRIGENTE
- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;
- visto lart. 22 della L.R. n. 51/97;
- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con atto deliberativo Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;
determina
di rettificare per errore materiale la determinazione n. 163 del 21/9/99 come di seguito specificato;
al punto n. (4 dellelenco B modificando parzialmente loggetto dellautorizzazione sostituendo il nominativo del richiedente da Ditta Selene Production s.n.c. e Domenico Giuseppe s.n.c. in Ditta C.P.L. S.r.l. di Domenino e Sodano;
nella relazione istruttoria prot. 1613-7383/19/19.20 del 13/9/99 modificando parzialmente loggetto dellautorizzazione sostituendo il nominativo del richiedente da Ditta Selene Production s.n.c. e Domenino Giuseppe s.n.c. in Ditta C.P.L. S.r.l. di Domenino e Sodano.
Il Dirigente Responsabile
Margherita Bianco
Codice 19.2
D.D. 17 febbraio 2000, n. 19
Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 725/19/19.20 del 19/5/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 48 del 27/5/99 - Comune di Roccaforte di Mondovì - Istanza: Comune di Monastero di Vasco
Visto il parere rilasciato dalla Regione Piemonte ai sensi dellart. 82 del D.P.R. 616/77 con Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 48 del 27/5/99 avente per oggetto il rilascio di autorizzazione per interventi da compiersi nel territorio comunale di Roccaforte Mondovì;
considerato che lautorizzazione citata in oggetto è inserita al punto (18 dellelenco B facente parte integrante della determinazione n. 48 del 27/5/99 con la relativa relazione istruttoria prot. n. 725/19/19.20 del 19/5/99;
considerato che al punto n. (18 dellelenco B sopra richiamato e nelloggetto della corrispondente relazione istruttoria è stato riportato erroneamente il nominativo del Comune di intervento Roccaforte Mondovì anzichè Frabosa Sottana;
visto che listanza in oggetto riguarda il Comune di Frabosa Sottana e non quello di Roccaforte Mondovì;
considerata la necessità di rettificare lerrore materiale compiuto;
tutto ciò premesso
IL DIRIGENTE
- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;
- visto lart. 22 della L.R. n. 51/97;
- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con atto deliberativo Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;
determina
di rettificare per errore materiale la determinazione n. 48 del 27/5/99 come di seguito specificato;
al punto n. (18 dellelenco B modificando parzialmente loggetto dellautorizzazione sostituendo il nominativo del richiedente dal Comune di Roccaforte Mondovì in Comune di Frabosa Sottana;
nella relazione istruttoria prot. 725/19/19.20 del 19/5/99 modificando parzialmente loggetto dellautorizzazione sostituendo il nominativo del richiedente da Comune di Roccaforte Mondovì in Comune di Frabosa Sottana.
Il Dirigente Responsabile
Margherita Bianco
Codice 19.2
D.D. 17 febbraio 2000, n. 20
Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 9745/19/19.20 del 23/12/99, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 233 del 28/12/99 - Comune di Avigliana - Istanza: Giuliano Giuseppe
Vista lautorizzazione rilasciata dalla Regione Piemonte ai sensi dellart. 151 del T.U. sui Beni Culturali e Ambientali con Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 233 del 28/12/99 e relativa relazione istruttoria n. 9745/19/19.20 del 23/12/99, avente per oggetto il rilascio di autorizzazione per interventi da compiersi nel territorio di Avigliana;
considerato che lautorizzazione succitata è inserita al punto (22 dellelenco B facente parte integrante della determinazione n. 233 del 28/12/99 con la relativa relazione istruttoria prot. n. 9745/19/19.20 del 23/12/99;
considerato che al punto n. (22 dellelenco B sopra richiamato e nelloggetto della corrispondente relazione istruttoria è stato erroneamente indicato il nominativo del proponente listanza Giuliano Giuseppe anzichè Bissone Enrico per Nicet S.r.l.;
ritenuto necessario porre rimedio al sopra descritto errore materiale rettificando al punto 22 dellelenco B e nella relazione istruttoria prot. n. 9745/19/19.20 del 23/12/99 allegata alla Determinazione n. 233 del 28/12/99 il nominativo del proponente listanza in Bissone Enrico per Nicet S.r.l. e non Giuliano Giuseppe;
tutto ciò premesso
IL DIRIGENTE
- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;
- visto lart. 22 della L.R. n. 51/97;
- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con atto deliberativo Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;
determina
di rettificare per errore materiale, per le considerazioni esposte in premessa, la Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 233 del 28/12/99 come di seguito specificato:
al punto n. 22 dellelenco B modificando parzialmente loggetto dellautorizzazione sostituendo il nominativo del proponente listanza Giuliano Giuseppe in Bissone Enrico per Nicet S.r.l.;
Il Dirigente responsabile
Margherita Bianco
Codice 19.2
D.D. 18 febbraio 2000, n. 21
Rettifica per errore materiale della relazione istruttoria prot. n. 11559/19/19.20 del 18/11/98, costituente parte integrante e sostanziale della Determinazione n. 150 del 24/11/98 - Comune di Oulx - Istanza: Comune di Oulx
Visto il parere rilasciato dalla Regione Piemonte ai sensi dellart. 32 della legge 47/85 s.m.i. con Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 150 del 24/11/1998 e relativa relazione istruttoria n. 11559 del 18/11/1998 a fronte dellistanza presentata da Comune, avente per oggetto il rilascio di parere per interventi compiuti nel territorio comunale di Oulx;
considerato che il parere succitato è inserito al punto (5 dellelenco B facente parte integrante della determinazione n. 150 del 24/11/1998 e la corrispondente relazione istruttoria prot. n. 11559 del 18/11/1998;
considerato che al punto n. (5 dellelenco B sopra richiamato e nelloggetto della corrispondente relazione istruttoria è stato erroneamente indicato il nominativo del proponente listanza Comune di Oulx anzichè Faure Paolina Maria)
ritenuto necessario porre rimedio al sopra descritto errore materiale rettificando al punto 5 dellelenco B e nella relazione istruttoria allegata alla Determinazione n. 150 del 24/11/1998 il nominativo del proponente listanza Faure Paolina Maria anzichè Comune di Oulx
erroneamente indicata in oggetto
tutto ciò premesso
IL DIRIGENTE
- visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;
- visto lart. 22 della L.R. n. 51/97;
- in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con atto deliberativo Regionale n. 2/22503 del 22/9/97;
determina
di rettificare per errore materiale, per le considerazioni esposte in premessa, la Determinazione del Settore Gestione Beni Ambientali n. 150 del 24/11/1998 come di seguito specificato;
al punto n. (5 dellelenco B modificando parzialmente loggetto del parere sostituendo il nominativo del proponente listanza Faure Paolina Maria anzichè Comune di Oulx
nella relazione istruttoria prot. 11559 del 18/11/1998 modificando parzialmente loggetto del parere.
Il Dirigente responsabile
Margherita Bianco
Codice 31.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 415
Restauro conservativo delle antiche mura della città di Asti, integrazione del lotto funzionale di lavori. Spesa di L. 180.000.000 (cap. 20400/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di assegnare per le motivazioni ricordate in premessa al Comune di Asti la somma di L. 180.000.000 ad integrazione del lotto funzionale di restauro conservativo di un tratto delle antiche mura della città di Asti parzialmente finanziato in precedenza con la Determinazione n. 189 dello 08/07/1999 della Direzione ai Beni Culturali.
- di erogare la somma prevista, non soggetta a trattenuta IRPEG, in due soluzioni:
- la prima soluzione, pari al 50% dellintero contributo, a presentazione del progetto definitivo relativo allo specifico intervento e di un piano di spesa che comprenda almeno lo stanziamento regionale e quello di co-finanziamento dellEnte Beneficiario, che rimarranno depositati presso la Direzione ai Beni Culturali;
- la seconda soluzione a saldo del residuo 50% ad avvenuta realizzazione dellintervento stesso, previa presentazione di un certificato di regolare esecuzione o, per i lavori finanziati con un contributo di importo superiore ai trecento milioni, di una certificazione di collaudo, documentando almeno lequivalente del contributo regionale e della quota di co-finanziamento.
- di stabilire che, qualora entro 180 giorni dalla data della comunicazione di assegnazione del contributo non siano state presentate dal Comune di Asti la documentazione richiesta, oppure entro 24 mesi dalla stessa data i lavori non siano stati conclusi e rendicontati, la Regione provvederà di norma alla revoca del contributo e a destinare le risorse non spese ad altri interventi.
Alla spesa di L. 180.000.000 si fa fronte con laccantonamento 352703 di cui al capitolo 20400 del Bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 24 novembre 1999, n. 418
D.G.R. 122-11633/1996, D.G.R. 210-15856/1996, D.G.R. 226-21954 del 1997, determinazione 137/1998. Rettifica di Soggetto Beneficiario (Varallo - Società Conservazione Opere darte in Valsesia)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, la variazione dellente beneficiario dei contributi sotto elencati da Società per la Conservazione delle opere darte e dei monumenti in Valsesia in Società di Incoraggiamento allo Studio del Disegno e di Conservazione delle Opere DArte in Valsesia - ONLUS con sede legale in Varallo, via Pio Franzani 2.
D.G.R. Determina Prov. Comune Oggetto dellintervento Tipologia dintervento Contributo Allegato
122-11633
6/8/1996 VC Varallo Palazzo dei musei Attrezzature per il deposito
(pinacoteca
e museo e la conservazione delle collezioni 100.000.000 Attrezzature
Calderini)
210-15856
30/12/1996 VC Varallo Palazzo dei musei Recupero del palazzo dei musei 50.000.000 Edilizia
210-15856
30/12/1996 VC Varallo Casa valsesiana e chiesa Ristrutturazione spazi interni 250.000.000 Attrezzature
di
San Carlo
226-21954 6/8/1997 VC Varallo Palazzo dei musei Risistemazione sede
museale 300.000.000 Edilizia
137 3/8/1998 VC Varallo Pinacoteca Ristrutturazione
edilizia 50.000.000
Si precisa che la presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 24 novembre 1999, n. 419
Parziale rettifica dellallegato della D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994 in merito alla indicazione delloggetto e della tipologia dellintervento da eseguirsi da parte della Chiesa Cattedrale S. Maria Assunta di Novara
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare, per le motivazioni indicate in premessa, la Chiesa Cattedrale S. Maria Assunta di Novara ad utilizzare il contributo di L. 30.000.000, assegnato con D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994, per la prosecuzione dei lavori di restauro della Cappella del Lanino, rettificando conseguentemente lallegato alla D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994 nel seguente modo:
Prov Comune Soggetto beneficiario Oggetto intervento Tipologia intervento Contributo
NO Novara Chiesa
Cattedrale Cappella del Lanino Prosecuzione interventi di restauro 30.000.000
S.
Maria Assunta
Si precisa che la presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.
E fatta salva ogni altra disposizione prevista dalla D.G.R. n. 167-39940 del 07.11.1994.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.1
D.D. 24 novembre 1999, n. 420
Intervento di recupero e riconvesione funzionale del sito denominato Ex Area Paramatti da destinare a biblioteca presso il Comune di Settimo Torinese. Spesa di L. 265.000.000 (cap. 20400/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di impegnare la somma di L. 265.000.000 sul cap. 20400/99, quale cifra a carico dellamministrazione regionale destinata al recupero funzionale del sito denominato Ex Area Paramatti, situato nel Comune di Settimo Torinese, destinata a coprire il finanziamento delle voci relative allanno 1999, come risulta dallo schema qui di seguito riportato:
Anno Oggetto dellintervento Spesa regionale
1999 Progetto definitivo ed
esecutivo
e gara per
lesecuzione L. 265.000.000
Alla liquidazione della somma suddetta si farà luogo con le seguenti modalità: lacconto, pari all80%, sarà liquidato ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa della presente determinazione e dietro presentazione della deliberazione di affidamento dellincarico di progettazione; il saldo, pari al 20%, verrà erogato a seguito della presentazione, da parte del Comune di Settimo, del progetto definitivo ed esecutivo, accompagnato da una dichiarazione di avvenuto avvio dei lavori.
Alla spesa di L. 265.000.000 si fa luogo con lo stanziamento di cui al cap. 20400/99 (accantonamento n. 352703), di cui alla D.G.R. n. 1-27961 del 30.6.1999.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 424
Opera Barolo di Torino: realizzazione del programma straordinario di attività per la preparazione e lorganizzazione di iniziative di valorizzazione museale e di promozione culturale a Torino e a Roma in vista delle manifestazioni del Giubileo. Spesa di L. 100.000.000. (Cap. 11750/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di erogare, per le motivazioni indicate in premessa, allOpera Barolo la somma di L. 100.000.000 quale contributo per la realizzazione del programma straordinario di attività per la preparazione e lorganizzazione di iniziative di valorizzazione museale e di promozione culturale a Torino e a Roma in vista delle manifestazioni del Giubileo, che prevede la realizzazione di due importanti mostre a Roma e a Torino e di altre attività in collaborazione con le Province del Piemonte anche per migliorare limmagine culturale piemontese.
Il contributo di L. 100.000.000, non soggetto a trattenuta IRPEG ai sensi dellart. 28 del DPR n. 600/73, sarà erogato allOpera Barolo, Via delle Orfane n. 7, Torino in due soluzioni: una prima quota, pari all80% del contributo, ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa, la seconda, a saldo, pari al restante 20%, dietro presentazione da parte del legale rappresentante di una relazione sullattività svolta, di un rendiconto delle entrate e delle uscite inerente lintero intervento e di documentazione contabile relativa almeno allequivalente del contributo regionale.
Alla spesa di L. 100.000.000 si fa fronte con laccantonamento n. 364309 assunto con la D.G.R. n. 86-28761 del 23.11.1999 sul cap. 11750 del bilancio di previsione 1999.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 425
Assegnazione di contributi integrativi al Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e lAsia e alla Provincia Italiana di San Maurizio dellIstituto della Carità - Rosminiani - Sacra di San Michele. Spesa di L. 60.000.000. (Cap. 11750/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di assegnare ed erogare i seguenti contributi:
L. 35.000.000 al Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e lAsia a parziale sostegno dellorganizzazione, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, al Master in Telerilevamento applicato al patrimonio culturale, nel quadro di un progetto di cooperazione con la Tunisia;
L. 25.000.000 alla Provincia Italiana di San Maurizio dellIstituto della Carità - Rosminiani - Sacra di San Michele per la produzione e la distribuzione di copie del CD-ROM sulla Sacra di San Michele da realizzarsi in vista delle Celebrazioni per il Giubileo.
I contributi oggetto della presente determinazione non sono soggetti a IRPEG e saranno erogati in due soluzioni: una prima quota, pari all80% dellimporto, quale acconto, ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa; una seconda quota, pari al restante 20%, a saldo, dietro presentazione da parte del legale rappresentante di una relazione sullattività svolta, di un rendiconto delle entrate e delle uscite relativo alliniziativa oggetto di contributo e di documentazione contabile pari almeno allimporto del finanziamento regionale.
Alla spesa complessiva di L. 60.000.000 si fa fronte:
per L. 36.000.000 con laccantonamento n. 346267 assunto con la D.G.R. 55-27242 del 3/5/99 sul capitolo 11750/99 e nuovamente assegnato con la D.G.R. n. 86-28761 del 23/11/1999;
per L. 24.000.000 con laccantonamento n. 364309 assunto con la D.G.R. n. 86-28761 del 23/11/1999 sul capitolo 11750/99.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 429
D.G.R. n. 84-28759 del 23/11/1999. Assegnazione del contributo accantonato per lallestimento della sede museale del Comune di Vezza dAlba. Spesa di L. 25.000.000 (Cap. 20450/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di assegnare ed erogare al Comune di Vezza dAlba la somma di L. 25.000.000 accantonata con D.G.R. n. 84-28759 del 23.11.1999 per lallestimento della sede museale del suddetto ente.
Tale contributo, non soggetto a trattenuta IRPEG, sarà erogato in due soluzioni: una prima parte, pari all80% del contributo, ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa; previa presentazione di un progetto esecutivo specifico per il lotto funzionale affrontato con finanziamento regionale; una seconda, pari al restante 20% a saldo, dietro presentazione di una relazione conclusiva sui lavori svolti firmata dal sindaco, e di copia della documentazione contabile comprovante il completo utilizzo del contributo regionale.
In caso di mancato o parziale utilizzo del contributo, il soggetto beneficiario è tenuto alla restituzione della quota parte non spesa.
Alla spesa di L. 25.000.000 si fa fronte con laccantonamento n. 364305 di cui al capitolo 20450 del bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 436
Programma Interreg II Italia-Confederazione Elvetica. Misura 3.1 Regia Pubblica. Progetto I Leponti tra mito e realtà. Approvazione schema di convenzione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare lo schema di convenzione tra la Regione Piemonte e il Comune di Verbania, allegato alla presente determinazione, relativo al progetto I Leponti tra mito e realtà.
Tale schema risulta modificato rispetto a quello approvato con determinazione n. 272 del 24.11.1998 e precisamente al secondo comma dellart. 2, secondo quanto in premessa illustrato.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 26 novembre 1999, n. 446
Parziale rettifica dellallegato della Determinazione della Direzione Beni Culturali n. 58 del 14.11.1997 in merito alla errata indicazione dellEnte beneficiario del contributo per i lavori da eseguirsi presso la Chiesa dei Santi Martiri di Arona (NO)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, la rettifica dellallegato della Determinazione n. 58 del 14.11.1997 della Direzione Beni Culturali nel seguente modo:
Pratica Prov. Comune Ente beneficiario Oggetto dintervento Tipologia dintervento Importo
assegnato
58/31/1997/4897 NO Arona Parrocchia Natività Chiesa dei Santi Martiri Restauro
dipinti 25.000.000
di Maria Vergine di A. Bergognone
Si precisa che la presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.
E fatta salva ogni altra disposizione prevista dalla Determinazione n. 58 del 14.11.1997 della Direzione Beni Culturali.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.1
D.D. 26 novembre 1999, n. 448
Integrazione alla determinazione n. 401 del 16.11.1999. Contributi per lacquisto di materiale bibliografico a favore delle biblioteche di ente locale. Piano 1999. Ulteriore specificazione
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, lintegrazione della determinazione n. 401 del 16.11.1999 con la precisazione che nel corso dellistruttoria per la formulazione del Piano di contributi 1999 per lacquisto di materiale bibliografico a favore delle Biblioteche di Ente locale i competenti uffici regionali hanno effettuato i necessari controlli contabili e fiscali sulla documentazione presentata dagli enti richiedenti il contributo e che essa è disponibile presso la propria sede.
La presente determinazione non comporta impegno di spesa.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 26 novembre 1999, n. 451
D.G.R. n. 39-572 del 4/8/1995. Erogazione del contributo assegnato al comune di Torino per restauri al Mausoleo di Tamagno. Spesa di L. 14.000.000 (cap. 20466/1999)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare lerogazione di L. 14.000.000 a favore del Comune di Torino per restauri al mausoleo di Tamagno al cimitero monumentale, quale saldo del contributo già assegnato con D.G.R. n. 39-572 del 4/8/1995.
- di autorizzare il reimpegno della somma di L. 14.000.000 sul capitolo 20396 del bilancio di previsione della Regione Piemonte per il 1999;
- di disporre limmediata liquidazione ed il pagamento del suddetto importo ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa, secondo le modalità previste dalla citata D.G.R. n. 39-572 del 4/8/1995.
Alla spesa di L. 14.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 20396 del Bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 459
Determinazione della Direzione Regionale ai Beni Culturali n. 125 del 30/7/98 - Nomina di nuovi componenti del gruppo di lavoro per la messa a punto dei progetti e per il coordinamento delle attività previste al Forte di Exilles
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di nominare, ad integrazione della Determinazione della Direzione Regionale ai Beni Culturali n. 125 del 30/7/98, quali componenti del gruppo di lavoro che collabora con la Direzione Regionale ai Beni Culturali per la messa a punto dei progetti e per il coordinamento delle attività previste al Forte di Exilles, lArch. Marina Bravi del Politecnico di Torino e il Dott. Piero Gastaldo, studioso di storia locale.
Resta invariata ogni altra decisione assunta con la Determinazione n. 125/98.
La presente determinazione non comporta oneri di spesa a carico della Regione Piemonte.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 460
Liquidazione della ritenuta dacconto su acconti erogati allIst. Salesiano Bernardi Semeria e alla Soc. Coop. Basso Monferrato Astigiano. Spesa di L. 1.210.643= capitoli vari
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare il Settore Ragioneria Centrale, per le motivazioni espresse in premessa, al pagamento della ritenuta dacconto di L. 1.136.000=, oltre agli interessi legali pari a L. 18.000= e alla sanzione di L. 56.800=;
- di accertare la somma di L. 1.136.000= sul cap. 3050 Acc. n. 364828 delle partite di giro del bilancio 1999, già versata dallIstituto Salesiano Bernardi Semeria e dalla Soc. Coop. Basso Monferrato Astigiano;
- impegnare la somma di L. 1.136.000= sul cap. 40170 del bilancio 1999 per il pagamento della ritenuta a favore del Servizio di Riscossione Tributi;
- di impegnare la somma di L. 10.006= sul cap. 20450/99 (accantonamento n. 332606) a favore del Servizio Riscossione Tributi, di cui L. 8.800= per il pagamento della sanzione e L. 1.206= per il pagamento degli interessi legali;
- di impegnare la somma di L. 64.637= sul cap. 11720/99 (accantonamento 317178) a favore del Servizio Riscossione Tributi di cui L. 48.000= per il pagamento della sanzione e L. 16.637= per il pagamento degli interessi legali.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 1 dicembre 1999, n. 478
Rettifica per mero errore materiale della determinazione della Direzione Beni Culturali n. 460 del 29/11/99. Integrazione di spesa di L. 75.800= cap. 20450
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, la rettifica del 4º e 5º capoverso del dispositivo della determinazione della Direzione Beni Culturali n. 460 del 29/11/99 sostituendoli nel modo seguente:
- di impegnare la somma di L. 75.800 sul cap. 20450/99 (accantonamento 332606) a favore del Servizio Riscossione Tributi di cui L. 56.800= per il pagamento della sanzione e L. 19.000= per il pagamento degli interessi legali.
- di modificare nelloggetto della determinazione n. 460 del 29/11/99 limporto della spesa complessiva che assomma a L. 1.211.800= con imputazione a capitoli vari.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 10 dicembre 1999, n. 484
Approvazione dellatto di modifica al Protocollo dIntesa Rep. n. 9171 del 17.12.1997 tra Regione Piemonte e Comune di Saluzzo. Nuovo testo integrato
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di modificare, per le motivazioni indicate in premessa, il Protocollo dintesa Rep. n. 9171 del 17.12.1997 tra la Regione Piemonte e il Comune di Saluzzo per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale del Comune di Saluzzo, approvato con D.G.R. n. 219-21947 del 06.08.1997 e già modificato con Determinazione della Direzione Beni Culturali n. 160 del 21.06.1999, adottandone, fermo restando il termine di scadenza del Protocollo dintesa Rep. n. 9171 del 17.12.1997, un testo integrato sulla base dello schema che si allega alla presente determinazione per farne parte integrante.
Si precisa che la presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.1
D.D. 13 dicembre 1999, n. 485
Approvazione della convenzione con lIstituto di Studi Storici Gaetano Salvemini per ladesione al polo regionale del servizio bibliotecario nazionale e al sistema informativo regionale dei beni culturali
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
I. Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, la partecipazione dellIstituto di Studi Storici Gaetano Salvemini di Torino al Polo regionale piemontese del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e al Sistema informativo regionale dei beni culturali;
II. di stipulare con lIstituto di Studi Storici Gaetano Salvemini di Torino, per le motivazioni illustrate in premessa, la convenzione per ladesione al Polo regionale piemontese del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e al Sistema informativo regionale dei beni culturali, secondo il testo posto in allegato che costituisce parte integrante della presente determinazione.
La presente determinazione non comporta impegno di spesa in quanto la Regione Piemonte ha già contribuito allacquisto delle attrezzature tramite contributo, con determinazione n. 169 del 17.9.98 e le spese relative allattività del CSI-Piemonte sono comprese fra quelle destinate alla gestione del Polo SBN affidata al CSI-Piemonte.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 13 dicembre 1999, n. 487
Schema di convenzione triennale tra la Regione Piemonte e il CSA Centro Piemontese di Studi Africani, il Comune di Bistagno, il Comune di Alessandria e lAssociazione per la Tutela e la Valorizzazione dei Beni Culturali di Cortemilia per ladesione al Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare la stipula della convenzione triennale con la Regione Piemonte per ladesione al Sistema Informativo Regionale dei beni culturali proposta dal C.S.A. Centro Piemontese di Studi Africani, dal Comune di Bistagno, dal Comune di Alessandria e dallAssociazione per la Tutela e la Valorizzazione dei Beni Culturali di Cortemilia, di cui allallegato A che è parte integrante della presente determinazione.
La presente determinazione non comporta oneri di spesa a carico della Regione Piemonte.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 14 dicembre 1999, n. 493
Rettifica e integrazione della determina n. 402 del 17/11/1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di rettificare, per le motivazioni indicate in premessa, la determinazione n. 402 del 17/11/1999, nei seguenti termini eliminando dalloggetto della stessa la frase Spesa di Lire 3.150.000.000 (cap. 20390/99) e dal dispositivo la frase Alla spesa di L. 3.150.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 20390 del Bilancio di previsione per lesercizio 1999;
di sostituire, inoltre, il secondo capoverso del dispositivo, con la seguente frase:
di erogare il contributo con le seguenti modalità:
- i contributi, fino ad un massimo di 30 milioni compresi, saranno erogati in ununica soluzione ad avvenuta comunicazione, alla Direzione Beni Culturali, dellavvio lavori.
I soggetti beneficiari saranno comunque tenuti a fornire una dettagliata relazione sui lavori svolti e un rendiconto delle spese sostenute, da cui risultino i lavori eseguiti e le spese sostenute con il contributo regionale, a firma della direzione lavori e del rappresentante legale dellEnte beneficiario dellintervento.
- i contributi superiori a 30 milioni, verranno liquidati in due soluzioni: la prima, pari all80% dellimporto, ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa nel caso in cui i lavori siano già stati avviati ovvero previa comunicazione di avvenuto inizio lavori negli altri casi: la seconda, pari al restante 20%, a saldo, su presentazione di una dettagliata relazione sui lavori svolti e un rendiconto delle spese relative allopera finanziata da cui risultino i lavori eseguiti e le spese sostenute con il contributo regionale, a firma della direzione lavori e del rappresentante legale dellEnte beneficiario dellintervento.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 20 dicembre 1999, n. 497
Rinnovo della convenzione Rep. n. 7039 del 22/11/1996 tra la Regione Piemonte e lAccademia Albertina di Belle Arti per la pubblica fruizione della Pinacoteca Albertina
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- La convenzione Rep. n. 7039 stipulata il 22/11/1996 tra la Regione Piemonte e lAccademia Albertina di Belle Arti per la pubblica fruizione della Pinacoteca Albertina, è rinnovata per ulteriori anni 3 a far data dal 22 novembre 1999.
La presente determinazione non comporta oneri di spesa aggiuntivi a carico della Regione Piemonte.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.1
D.D. 20 dicembre 1999, n. 498
Approvazione della convenzione con la Fondazione Carlo Donat-Cattin per ladesione al polo regionale del Servizio Bibliotecario Nazionale e al Sistema Informativo Regionale dei beni culturali
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
I. Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, la partecipazione della Fondazione Carlo Donat-Cattin di Torino al Polo regionale piemontese del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e al Sistema informativo regionale dei beni culturali;
II. di stipulare con la Fondazione Carlo Donat-Cattin, per le motivazioni illustrate in premessa, la convenzione per ladesione al Polo regionale piemontese del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e al Sistema informativo regionale dei beni culturali, secondo il testo posto in allegato che costituisce parte integrante della presente determinazione;
La presente determinazione non comporta impegno di spesa in quanto le spese relative allattività del CSI-Piemonte sono comprese fra quelle destinate alla gestione del Polo SBN affidata al CSI-Piemonte con determina n. 154 del 21.5.99.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.2
D.D. 21 dicembre 1999, n. 499
Parziale rettifica determinazione n. 235 del 27.7.99 per variazione beneficiario
(omissis)
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 32.4
D.D. 11 novembre 1999, n. 219
Sostegno alla realizzazione del Convegno europeo Lindustria audiovisiva alle soglie del terzo millennio realizzato da Antenna Media Torino. Spesa di L. 7.032.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, lintervento a sostegno della realizzazione del convegno Lindustria audiovisiva europea alle soglie del terzo millennio realizzato da Antenna Media Torino, che avrà luogo il 26 novembre p.v. presso la Sala Puccini del Teatro Regio di Torino, mediante la copertura delle spese derivanti dal servizio di traduzione simultanea;
- di approvare gli esiti della trattativa privata, esperita ai sensi della L.R. 8/84, affidando lincarico di fornitura del servizio sopracitato alla società Pass Sistemi Audio Video di p.i. L. Panzica di Torino, secondo le caratteristiche descritte in premessa, per un costo complessivo di L. 7.032.000, IVA inclusa.
La ditta è esonerata dallobbligo di deposito cauzionale in quanto ha praticato un miglioramento dei prezzi sulla fornitura, ai sensi dellart. 37 della L.R. 8/84.
Lincarico verrà affidato, a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.
E prevista lapplicazione di una penale pari al 5% del costo della fornitura per inadempienze imputabili alla ditta.
Il suddetto importo verrà liquidato dietro presentazione di regolare fattura, ad avvenuta effettuazione della fornitura.
Alla spesa complessiva di L. 7.032.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (A. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.1
D.D. 11 novembre 1999, n. 220
L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per lesercizio delle funzioni di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 11.381.025 (cap. 11250/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare lattribuzione ed erogazione a favore dei Comuni sottoelencati della somma a fianco di ciascuno di essi indicata, per complessive L. 11.381.025 e determinata in applicazione dei criteri di cui alla L.R. 49/85 e alla D.G.R. n. 43-27534 del 7/6/1999 e con i coefficienti individuati con la determinazione n. 178 del 5/10/1999:
Comune di Rueglio L. 797.000
Comune di Castelletto DOrba L. 5.067.700
Comune
di S. Germano Vercellese L. 935.925
Comune di Arquata Scrivia L. 4.580.400
Alla spesa complessiva di L. 11.381.025 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11250 del bilancio per lanno 1999 (A349640) erogabile nellesercizio finanziario in corso.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.1
D.D. 11 novembre 1999, n. 221
L.R. 49/85 - art. 7 - Attribuzione ai Comuni, loro Consorzi e Comunità Montane per interventi straordinari in materia di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 1.299.926.000 (cap. 11260/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di prendere atto dei criteri ed indirizzi disposti dalla Giunta Regionale con la deliberazione n. 43-27534 del 7.6.1999 in premessa richiamata;
- di approvare, per le motivazioni e con le modalità indicate in premessa, lattribuzione ed erogazione a favore dei Comuni, loro Consorzi e Comunità Montane dellimporto a fianco di ciascuno di essi indicato, così come risulta dallallegato elenco che fa parte integrante della presente determinazione, per complessive L. 1.299.926.000.
Lerogazione dellimporto sarà effettuata nella misura del 50% ad avvenuta esecutività della presente determinazione ed il restante 50% a saldo, alla presentazione del rendiconto corredato della documentazione giustificativa di spesa.
Per gli interventi di cui al punto E) essendo già stato prodotto il relativo rendiconto, la liquidazione verrà effettuata in ununica soluzione ad avvenuta esecutività della presente determinazione.
Per gli interventi di cui ai punti C) e D) per i quali il contributo viene stabilito in misura forfettaria, la liquidazione verrà effettuata in ununica soluzione dopo la presentazione della deliberazione del Consiglio di Istituto da cui risultino le modalità di riparto del contributo regionale.
Allatto della liquidazione del saldo, qualora la spesa rendicontata risultasse inferiore allimporto richiesto e riconosciuto, il relativo contributo verrà rideterminato e commisurato alla spesa giustificata.
Si provvederà alla revoca del contributo, qualora lintervento non venga effettuato, con conseguente recupero di quanto già erogato.
Alla spesa complessiva di L. 1.299.926.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11260 del bilancio 1999 (A349641).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.1
D.D. 15 novembre 1999, n. 223
L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per lesercizio delle funzioni di assistenza scolastica - D.P.C.M. n. 320/99. Esercizio 1999. Importo L. 10.956.000 (Cap. 11250/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare lattribuzione ed erogazione a favore dei Comuni di cui allallegato elenco che fa parte integrante della presente determinazione, delle somme a fianco di ciascuno indicate, per un importo complessivo di L. 10.956.000 in applicazione della L.R. 49/85 e del D.P.C.M. n. 320/99.
Alla spesa complessiva di L. 10.956.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11250 del bilancio per lanno 1999 (A349640) erogabile nellesercizio finanziario in corso.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32
D.D. 15 novembre 1999, n. 224
Finanziamento della RAI, Radio televisione Italiana, per la partecipazione al circuito musicale regionale Piemonte in Musica. Anno 1999. Spesa di L. 294.840.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare lassegnazione della somma di L. 294.840.000, IVA inclusa, alla RAI, Radio Televisione Italiana, per la realizzazione di concerti effettuati dalle sue formazioni strumentali nellambito della partecipazione al circuito musicale regionale Piemonte in Musica 1999 ed in occasione di manifestazioni di particolare rilievo sul territorio regionale e allestero.
Alla liquidazione della somma si provvederà dietro presentazione di fatture e di una relazione sullattività espletata.
Alla spesa di L. 294.840.000, IVA inclusa, si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale 1999 (n. A349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 16 novembre 1999, n. 227
Definizione delle modalità di controllo di attuazione del progetto n. 344 La Montagne et lEau - Crues dans les Alpes Occidentales / 1957 Memorie di fango, pietre, gente. Spesa di L. 31.500.000 (capitoli 20973, 20976, 20975/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
I. Di impegnare il contributo pubblico pari a L. 31.500.000, di cui L. 15.750.000 sul capitolo 20973/99 (acc. n. 3602000), L. 11.025.000 sul capitolo 20976/99 (acc. n. 360243) e L. 4.725.000 sul capitolo 20975/99 (acc. n. 360258), a favore di Il Dialogo Soc. Coop. R.L., con sede in Via B. Buozzi 15 - 10055 Condove (TO);
II. di definire, nei termini sottoindicati e nel rispetto delle modalità generali stabilite con deliberazione della Giunta regionale n. 45-28306 del 4 ottobre 1999, le modalità specifiche di controllo di attuazione del progetto n. 344 La Montagne et lEau - Crues dans les Alpes Occidentales - 1957 Memorie di fango, pietre, gente, finanziato nellambito del programma Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-99;
III. Il Settore Promozione Attività Culturali, designato responsabile del controllo di attuazione del progetto, provvederà a:
A. effettuare il controllo tecnico, amministrativo e finanziario del progetto - con riferimento alle pertinenti discipline comunitaria, statale e regionale - sia attraverso sopralluoghi, sia mediante verifica - almeno una volta allanno e comunque prima delle erogazioni successive al primo anticipo - della documentazione amministrativa e contabile;
B. fornire al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste periodiche informazioni sullo stato di attuazione del progetto;
C. conservare, nellarchivio corrente, copia della documentazione contabile e amministrativa del progetto per i tre anni successivi allultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione allinsieme del programma;
IV. di dare atto che, in conformità con quanto indicato nel regolamento interno di attuazione del programma Interreg e nel vademecum, al beneficiario fanno carico i seguenti obblighi:
A. attuare il progetto con le modalità indicate nella scheda progettuale e nei documenti tecnici di dettaglio allegati al presente provvedimento con losservanza della disposizione di cui al comma 2, paragrafo 2.3, del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese concernente le procedure da seguire per la validazione delle modificazioni progettuali, ove strettamente necessarie - e nel rispetto - per quanto concerne lammissibile delle spese nel quadro dei Fondi strutturali comunitari - della decisione della Commissione europea C(97) 1035/6 del 23 aprile 1997;
B. assicurare il cofinanziamento del progetto nella misura del 30% della spesa totale sostenuta, pari a L. 13.500.000;
C. aprire apposito conto corrente bancario per la gestione dei fondi relativi al progetto ed effettuare i pagamenti esclusivamente a mezzo di assegno o bonifico bancario a valere sul conto medesimo o nel caso di Enti pubblici appositi capitoli di entrata e uscita;
D. tenere costantemente aggiornate, per il progetto, separate scritture contabili che indichino, per ciascuna spesa, la data della registrazione contabile, limporto, lidentificazione del documento giustificativo, la data ed il metodo di pagamento.
Tali scritture devono essere corredate dei necessari giustificativi di spesa.
Nel caso di spese che si riferiscano solo in parte al progetto cofinanziato, deve essere adeguatamente giustificata la ripartizione dellimporto tra operazioni cofinanziate e altre operazioni;
E. fornire al Settore regionale Promozione Attività Culturali responsabile del controllo, sulla base della modulistica predisposta dal Settore Politiche Comunitarie della Direzione Economia Montana e Foreste:
1. trimestralmente, lelenco, distinto per mese, dei pagamenti effettuati;
2. annualmente e su richiesta, la documentazione sullo stato di attuazione dellintervento e sulla sua conformità al progetto approvato;
F. accettare il controllo dei competenti organi comunitari, statali e regionali - questultimo da esercitarsi da parte del Settore regionale Promozione Attività Culturali - sullattuazione del progetto e sullutilizzo del contributo erogato;
G. menzionare, nelle attività obbligatorie di informazione e pubblicità relative al progetto, la partecipazione finanziaria dellUnione europea, dello Stato italiano e della Regione, con le modalità operative indicate nella Guida pratica predisposta dalla Commissione europea in applicazione della propria decisione 94/342/CE del 31 maggio 1994;
H. produrre la documentazione di rendicontazione finale del progetto entro 90 giorni dalla sua ultimazione ed in ogni caso entro il termine, fissato dalla Commissione europea, per la chiusura dei pagamenti dellintero programma;
I. conservare la documentazione contabile e amministrativa relativa allattuazione del progetto per i tre anni successivi allultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione allinsieme del programma;
V. di stabilire, inoltre, che la liquidazione del contributo pubblico di competenza del Piemonte - comprendente le quote comunitaria, statale e regionale - al beneficiario capofila di parte italiana, sia effettuata in conformità con quanto indicato al comma 7 del paragrafo 2.3 del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese - con le seguenti modalità:
A. per il 40% del contributo assegnato, ad avvenuta comunicazione - da parte de Il Dialogo Soc. Coop. R.L. al Settore regionale Promozione Attività Culturali - dellavvenuto inizio dellattuazione del progetto;
B. per l80% del contributo assegnato - decurtato dellanticipo di cui in 5.1 - ad avvenuta dimostrazione, da parte de Il Dialogo Soc. Coop. R.L., di aver sostenuto spese non inferiori al 30% del totale programmato di parte italiana, previa verifica contabile da parte del Settore regionale Promozione Attività Culturali;
C. per il 100% del contributo effettivamente maturato in relazione alla spesa finale sostenuta da Il Dialogo Soc. Coop. R.L. - al netto degli anticipi di cui in 5.1 e 5.2 - ad avvenuta rendicontazione finale della spesa e presentazione della relazione finale di attuazione del progetto, previa attestazione del Settore regionale Promozione Attività Culturali in ordine alla congruità tecnica e finanziaria dellintervento effettuato rispetto alle indicazioni progettuali;
La liquidazione dei contributi al Il Dialogo Soc. Coop. R.L. è subordinata allosservanza, da parte del beneficiario, degli obblighi previsti nel presente provvedimento.
La mancata osservanza di detti obblighi può comportare la riduzione o, nei casi più gravi, la revoca del contributo assegnato, da deliberarsi dalla Giunta regionale su motivata proposta del Settore Promozione Attività Culturali e sentito il beneficiario;
VI. di fissare - in coerenza con quanto indicato nella scheda progettuale riguardo al calendario dei lavori e in considerazione della data di ammissione a finanziamento del progetto - nel 30 settembre 2001 il termine per la chiusura dei pagamenti relativi al progetto da parte de Il Dialogo Soc. Coop. R.L.;
VII. di trasmettere copia del presente provvedimento al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste e a Il Dialogo Soc. Coop. R.L..
Il Dirigente responsabile
Marilena Damberto
Codice 32.5
D.D. 16 novembre 1999, n. 229
Realizzazione e allestimento a Torino della mostra Argiend, la tradizione dellargento in Albania e Kossovo, in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna. Spesa L. 125.000.000 Cap. 11610/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare ed autorizzare, con le motivazioni e per le finalità indicate in premessa, la realizzazione e lallestimento a Torino della mostra Argiend, la tradizione dellargento in Albania e Kossovo, in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna di Torino, che si terrà presso i locali del Museo dal 14 aprile al 30 luglio 2000;
- di autorizzare pertanto la spesa complessiva di L. 125.000.000 IVA inclusa, che verrà liquidata e pagata al Museo Nazionale della Montagna di Torino dietro presentazione di fatture, vistate per regolarità dal Dirigente di Settore competente.
Ad avvenuta realizzazione della mostra il Museo Nazionale della Montagna è tenuto a presentare una relazione illustrativa dellattività svolta ed il consuntivo delle spese sostenute.
Alla spesa complessiva di L. 125.000.000 IVA inclusa si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio 1999 (acc. n. 349646 Cap. 11610).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 17 novembre 1999, n. 231
L.R. 68/80. Assegnazione di un primo contributo a Enti ed organismi teatrali per la realizzazione di attività nella stagione 1999/2000. Spesa L. 1.211.000.000 (Cap. 11690/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, ai sensi della L.R. 30.5.1980 n. 68, sulla base delle motivazioni e dei criteri illustrati in premessa, lerogazione di un primo contributo a titolo di acconto, per un importo complessivo di L. 1.211.000.000, a sostegno di iniziative teatrali realizzate nella stagione 1999/2000, da assegnare ai soggetti indicati nellallegato elenco, che costituisce parte integrante della presente determinazione, per limporto indicato a fianco di ciascuno di essi.
Il pagamento dei relativi importi avverrà secondo le seguenti modalità:
- agli organismi teatrali di cui al punto 1 dellallegato elenco, liquidazione in ununica soluzione ad avvenuta esecutività della presente determinazione;
- agli Enti Locali e associazioni di cui al punto 2 dellallegato elenco, secondo le modalità di cui alle pagg. 18 e 19 del Programma di Attività per lanno 1999 della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo.
Lassegnazione di un secondo contributo, a titolo di saldo, sarà oggetto di una successiva determinazione, con i fondi che saranno a disposizione sul pertinente capitolo del bilancio regionale 2000.
Alla spesa complessiva di L. 1.211.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11690 del bilancio regionale 1999 (A 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 17 novembre 1999, n. 232
Attività dellOsservatorio dellImmaginario per lanno scolastico 1999/2000 a cura della Compagnia Stilema s.n.c. di Torino. Spesa di L. 36.000.000 (Cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare e autorizzare, per le motivazioni e secondo larticolazione di cui in premessa, il proseguimento dellattività dellOsservatorio dellImmaginario per lanno scolastico 1999/2000, con avvio dellattività a partire dal mese di dicembre 1999, affidandone la gestione alla Compagnia Stilema s.n.c. di Torino;
- di approvare e autorizzare la spesa di L. 36.000.000 IVA inclusa a copertura delle spese per lo svolgimento dellattività dellOsservatorio dellImmaginario previste dal programma presentato dalla Compagnia Stilema s.n.c., così come dettagliato in premessa.
Lincarico sarà affidato a mezzo lettera.
E prevista lapplicazione di una penale del 10% sul costo complessivo in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal programma di attività dellOsservatorio.
La liquidazione avverrà secondo la seguente articolazione:
- 50% dietro presentazione di regolare fattura e dichiarazione di avvenuto inizio dellattività;
- 50% a saldo dietro presentazione di regolare fattura, di relazione sullattività svolta e sugli obiettivi conseguiti.
Alla spesa complessiva di L. 36.000.000 IVA inclusa si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale 1999 (349646/A).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 17 novembre 1999, n. 233
Ulteriori lavori e forniture per ladattamento a sede espositiva e di rappresentanza dellimmobile denominato Palazzo Cavour sito in Torino, Via Cavour 8. Affidamento incarichi. Spesa L. 125.405.091 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare gli esiti delle trattative private per un ammontare complessivo di L. 125.405.091 (IVA inclusa) relative alla fornitura di materiali e la realizzazione di impianti per Palazzo Cavour concernenti: lacquisto di lampade demergenza secondo gli standard della normativa vigente in materia di sicurezza e di corpi illuminanti, la realizzazione e posa in opera di un impianto permanente di monitoraggio ambiente per le sale espositive, la pulitura mediante smontaggio e successivo rimontaggio di un lampadario e delle applique depoca presenti nelle sale auliche e di maniglie, la realizzazione e fornitura di corpi illuminanti per le sale storiche che abbiano anche la funzione di lampade di emergenza, la realizzazione dei lavori elettrici necessari per il montaggio e il funzionamento delle lampade demergenza, dei corpi illuminanti, limplementazione dellimpianto di sicurezza TVCC e di rilevazione fumi, lacquisto di deumidificatori/umidificatori, la realizzazione e il montaggio di due sportelli a doppia anta in acciaio inox con sistema di chiusura anti intrusione a protezione dei quadri elettrici, alla realizzazione di un servizio fotografico a documentazione dei lavori di restauro realizzati sia allinterno che allesterno del palazzo, la realizzazione di due targhe in ottone con lindicazione Regione Piemonte - Palazzo Cavour da posizionare a fianco dei due ingressi, allinterno di un restauratore, richiesto dalla Soprintendenza dopo lultimo sopralluogo, per il sondaggio di una volta, delle cornici e il restauro di due soprapporta rotondi affidando gli incarichi alle ditte sottoelencate e per gli importi a fianco di ciascuna di esse indicati:
Nuova S.E.A. S.r.l., Via L. Savarino 12, Rivoli - L. 6.204.000
Ferrari Paolo - Impianti Elettrici, Via Nizza 32, Torino L. 19.593.600
Astarte Conservazione e Restauro S.r.l., Via Padana Superiore 108/B S.S. 11, Molinetto di Mazzano (BS) - L. 25.800.000
Gurlino Illumina, Via Carlo Alberto 36 bis, Torino - L. 25.171.291
Biamino Bruna - Fotografo, Via Napione 17, Torino - L. 1.440.000
Bottega del Restauro di Rossi Maria Luisa, Via Giolitti 48, Torino - L. 5.753.000
S.r.l. Rava & C. Restauro Opere dArte, Via Castiglione 6/bis, 4, Torino - L. 5.400.000
Silvano Bauducco - Artigiano, Via Al Castello 13, Buttigliera Alta - L. 11.677.200
Regel Regolazioni elettroniche S.r.l., Via Garibaldi 22, Torino - L. 23.322.000
Ditta Villarboito di Giuseppe Berola, Corso Spezia 1, Torino - L. 1.044.000
Le ditte suindicate, sono esonerate dallobbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa hanno applicato uno sconto sui servizi e le forniture.
Alla liquidazione e al pagamento delle spettanze previste per ogni singolo soggetto si provvederà dietro presentazione di regolari fatture e/o parcelle vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competenti, ad avvenuta conclusione dei lavori e ad avvenuta consegna dei materiali.
Gli incarichi saranno affidati per mezzo di lettera sugli usi del commercio.
In caso di ritardi a loro imputabili, sarà applicata una penale pari al 10%.
Alla spesa complessiva di L. 125.405.091 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 17 novembre 1999, n. 234
Mostra Da Segantini a Balla un viaggio nella luce. Torino, Palazzo Cavour, 1 dicembre 1999 - 27 febbraio 2000. Affidamento incarichi per servizi e forniture non comprese nel noleggio della mostra. Spesa L. 545.627.330 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare gli esiti delle trattative private in premessa specificate, relative alla realizzazione della mostra Da Segantini a Balla un viaggio nella luce, per un ammontare complessivo di L. 545.627.330 (IVA inclusa), affidando gli incarichi alle ditte sottoelencate e per gli importi a fianco di ciascuna di esse indicati:
Allestimento:
Eurofiere Stand e Arredamenti S.r.l., C.so Allamano 125/A, Rivoli - L. 158.603.400
Presidio sale, biglietteria, reception e pulizie:
Rear s.c.a.r., Via P. Belli 5, Torino - L. 184.846.800
Stampa manifesti e cartoncini
Stamperia Artistica Nazionale S.p.A., C.so Siracusa 37, Torino - L. 9.239.400
Pubblicità stradale:
Sipea Pubblicità, C.so Lombardia 36, San Mauro Torinese - L. 135.876.000
Affissioni
IPAS divisione affissioni S.p.A., C.so Lombardia 36, San Mauro Torinese - L. 38.005.730
Agende Palazzo Cavour
Open Design S.r.l., Via D. Cucchiari 27, Milano - L. 10.458.000
Stampa biglietti SIAE
Noire Tipolitografia S.n.c., Via Bari 15, Torino - L. 3.168.000
Colonna Sonora
Dynamo Sound Studio s.n.c. di Cimino M. & C., Via Napione 8/A, Torino - L. 5.970.000
Le ditte suindicate, sono esonerate dallobbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa hanno applicato uno sconto sui servizi e le forniture.
Alla liquidazione e al pagamento delle spettanze previste per ogni singolo soggetto si provvederà in due soluzioni di pari importo, la prima pari al 60% ad avvenuta inaugurazione della mostra dietro presentazione di regolari fatture e/o parcelle vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competenti e la rimanente a conclusione delliniziativa, ad esclusione delle ditte Noire s.n.c., Ipas S.p.A., Stamperia Artistica, Dynamo Sound e Open Design il cui pagamento avverrà dietro presentazione di regolari fatture sempre vistate dai Responsabili competenti, ad avvenuta consegna dei materiali e ad avvenuta affissione dei manifesti.
Gli incarichi saranno affidati per mezzo di lettera sugli usi del commercio.
In caso di ritardi o inadempienze a loro imputazioni, sarà applicata una penale pari al 10%;
di fissare il costo del biglietto dingresso in L. 12.000 (intero), L. 8.000 (ridotto) e L. 5.000 (ridotto speciale);
di introitare lincasso derivante dalla vendita dei biglietti sul cap. 2340/99 delle entrate e il rispettivo capitolo del 2000.
Il versamento dovrà essere effettuato presso la Tesoreria Regionale a cadenza mensile dalla Ditta Rear s.c.a.r., incaricata del servizio di biglietteria.
Alla spesa complessiva di L. 545.627.330 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32
D.D. 18 novembre 1999, n. 236
Servizio di immagazzinamento e distribuzione di pubblicazioni di interesse regionale. Spesa di L. 15.700.000 (cap. 11595/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di accertare uneconomia di spesa pari a L. 4.778.640 (imp. n. 354344) relativamente alla determinazione n. 125 del 7.7.99.
- di approvare quanto previsto dalla determinazione della Direzione Beni Culturali n. 384/31.1 del 8.11.1999;
- di affidare, per le motivazioni indicate nella determinazione n. 384/31.1 del 8.11.1999, lincarico per il servizio di immagazzinamento e distribuzione delle pubblicazioni acquisite dalla Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo, alla Ditta Gondrand S.p.A., Fil. di Torino, per il periodo 1 novembre 1999 - 31 marzo 2000;
- di approvare per il periodo 1 novembre 1999 - 31 marzo 2000 la spesa complessiva di L. 15.700.000 (o.f.i.) a favore della Ditta Gondrand S.p.A., Filiale di Torino, che verrà liquidata e pagata ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa, dietro presentazione di fatture, vistate per regolarità dal Direttore della Direzione regionale Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo.
Alla spesa complessiva di L. 15.700.000, a favore della ditta Gondrand S.p.A. Filiale di Torino, si fa fronte con impegno sul capitolo 11595/99 e risulta così ripartita: L. 10.921.360, mediante i fondi accantonati con D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 I= 365051 (acc. n. 349645) e L. 4.778.640 (imp. n. 354344).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.5
D.D. 18 novembre 1999, n. 237
Definizione delle modalità di controllo di attuazione del Progetto n. 259 Creazione di un Centro di Documentazione per il turismo culturale transfrontaliero tra Piemonte e Provenza, nellambito del Programma Interreg II Italia-Francia 1994/1999. Spesa complessiva L. 92.749.000, di cui L. 46.375.000 Cap. 20973/99, L. 32.462.000 Cap. 20976/99 e L. 13.912.000 Cap. 20975/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
I. Di impegnare il contributo pubblico pari a L. 92.749.000, di cui L. 46.375.000 sul capitolo 20973/99 (acc. n. 360201), L. 32.462.000 sul capitolo 20976/99 (acc. n. 360244) e L. 13.912.000 sul capitolo 20975/99 (acc. n. 360260), a favore di Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN);
II. di definire, nei termini sottoindicati e nel rispetto delle modalità generali stabilite con deliberazione della Giunta regionale n. 45-28306 del 4 ottobre 1999, le modalità specifiche di controllo di attuazione del progetto n. 359 Creazione di un Centro di Documentazione per il turismo culturale transfrontaliero tra Piemonte e Provenza, finanziato nellambito del programma Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-99;
III. Il Settore Promozione Attività Culturali, designato responsabile del controllo di attuazione del progetto, provvederà a:
A. effettuare il controllo tecnico, amministrativo e finanziario del progetto - con riferimento alle pertinenti discipline comunitaria, statale e regionale - sia attraverso sopralluoghi, sia mediante verifica - almeno una volta allanno e comunque prima delle erogazioni successive al primo anticipo - della documentazione amministrativa e contabile;
B. fornire al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste periodiche informazioni sullo stato di attuazione del progetto;
C. conservare, nellarchivio corrente, copia della documentazione contabile e amministrativa del progetto per i tre anni successivi allultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione allinsieme del programma;
IV. di dare atto che, in conformità con quanto indicato nel regolamento interno di attuazione del programma Interreg e nel vademecum, al beneficiario fanno carico i seguenti obblighi:
A. attuare il progetto con le modalità indicate nella scheda progettuale e nei documenti tecnici di dettaglio allegati al presente provvedimento con losservanza della disposizione di cui al comma 2, paragrafo 2.3, del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese concernente le procedure da seguire per la validazione delle modificazioni progettuali, ove strettamente necessarie - e nel rispetto - per quanto concerne lammissibile delle spese nel quadro dei Fondi strutturali comunitari - della decisione della Commissione europea C(97) 1035/6 del 23 aprile 1997;
B. assicurare il cofinanziamento del progetto nella misura del 30% della spesa totale sostenuta, pari a L. 39.750.000;
C. aprire apposito conto corrente bancario per la gestione dei fondi relativi al progetto ed effettuare i pagamenti esclusivamente a mezzo di assegno o bonifico bancario a valere sul conto medesimo o nel caso di Enti pubblici appositi capitoli di entrata e uscita;
D. tenere costantemente aggiornate, per il progetto, separate scritture contabili che indichino, per ciascuna spesa, la data della registrazione contabile, limporto, lidentificazione del documento giustificativo, la data ed il metodo di pagamento.
Tali scritture devono essere corredate dei necessari giustificativi di spesa.
Nel caso di spese che si riferiscano solo in parte al progetto cofinanziato, deve essere adeguatamente giustificata la ripartizione dellimporto tra operazioni cofinanziate e altre operazioni;
E. fornire al Settore regionale Promozione Attività Culturali responsabile del controllo, sulla base della modulistica predisposta dal Settore Politiche Comunitarie della Direzione Economia Montana e Foreste:
1. trimestralmente, lelenco, distinto per mese, dei pagamenti effettuati;
2. annualmente e su richiesta, la documentazione sullo stato di attuazione dellintervento e sulla sua conformità al progetto approvato;
F. accettare il controllo dei competenti organi comunitari, statali e regionali - questultimo da esercitarsi da parte del Settore regionale Promozione Attività Culturali - sullattuazione del progetto e sullutilizzo del contributo erogato;
G. menzionare, nelle attività obbligatorie di informazione e pubblicità relative al progetto, la partecipazione finanziaria dellUnione europea, dello Stato italiano e della Regione, con le modalità operative indicate nella Guida pratica predisposta dalla Commissione europea in applicazione della propria decisione 94/342/CE del 31 maggio 1994;
H. produrre la documentazione di rendicontazione finale del progetto entro 90 giorni dalla sua ultimazione ed in ogni caso entro il termine, fissato dalla Commissione europea, per la chiusura dei pagamenti dellintero programma;
I. conservare la documentazione contabile e amministrativa relativa allattuazione del progetto per i tre anni successivi allultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione allinsieme del programma;
V. di stabilire, inoltre, che la liquidazione del contributo pubblico di competenza del Piemonte - comprendente le quote comunitaria, statale e regionale - al beneficiario capofila di parte italiana, sia effettuata in conformità con quanto indicato al comma 7 del paragrafo 2.3 del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese - con le seguenti modalità:
A. per il 40% del contributo assegnato, ad avvenuta comunicazione - da parte di Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN) al Settore regionale Promozione Attività Culturali - dellavvenuto inizio dellattuazione del progetto;
B. per l80% del contributo assegnato - decurtato dellanticipo di cui in 5.1 - ad avvenuta dimostrazione, da parte di Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN), di aver sostenuto spese non inferiori al 30% del totale programmato di parte italiana, previa verifica contabile da parte del Settore regionale Promozione Attività Culturali;
C. per il 100% del contributo effettivamente maturato in relazione alla spesa finale sostenuta da Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN) - al netto degli anticipi di cui in 5.1 e 5.2 - ad avvenuta rendicontazione finale della spesa e presentazione della relazione finale di attuazione del progetto, previa attestazione del Settore regionale Promozione Attività Culturali in ordine alla congruità tecnica e finanziaria dellintervento effettuato rispetto alle indicazioni progettuali;
La liquidazione dei contributi al Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN) è subordinata allosservanza, da parte del beneficiario, degli obblighi previsti nel presente provvedimento.
La mancata osservanza di detti obblighi può comportare la riduzione o, nei casi più gravi, la revoca del contributo assegnato, da deliberarsi dalla Giunta regionale su motivata proposta del Settore Promozione Attività Culturali e sentito il beneficiario;
VI. di fissare - in coerenza con quanto indicato nella scheda progettuale riguardo al calendario dei lavori e in considerazione della data di ammissione a finanziamento del progetto - nel 30 settembre 2001 il termine per la chiusura dei pagamenti relativi al progetto da parte di Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN);
VII. di trasmettere copia del presente provvedimento al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste e a Coumboscuro Centre Prouvencal di Monterosso Grana (CN).
Il Dirigente responsabile
Anna Maria Morello
Codice 32.4
D.D. 18 novembre 1999, n. 238
Immagazzinamento materiali di allestimento. Spesa, in parziale sanatoria, di L. 13.200.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa e sulla base del preventivo presentato dal Gruppo Bodino S.p.A. con sede in Torino, una spesa complessiva di L. 13.200.000 IVA inclusa, in parziale sanatoria, di cui L. 8.400.000, IVA inclusa, per limmagazzinamento per quattordici mesi, da ottobre 1998 a dicembre 1999, dei materiali utilizzati per lallestimento dello stand del Salone della Musica e L. 4.800.000, IVA inclusa, per limmagazzinamento per tutto il 2000 della sola struttura adibita ad auditorium.
La Società sopra citata è esonerata dallobbligo di deposito cauzionale in quanto ha praticato un miglioramento prezzi ai sensi dellart. 37 della L.R. 8/84.
E prevista lapplicazione di una penale del 10% del costo della fornitura del servizio in caso di inadempienze imputabili alla Società stessa.
Lincarico verrà affidato a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.
La somma sarà liquidata al Gruppo Bodino S.p.A. secondo le seguenti modalità:
- L. 7.200.000 dietro presentazione di relativa fattura, ad avvenuta esecutività della presente determinazione;
L. 1.200.000 dietro presentazione di relativa fattura da presentarsi entro il 31.12.1999;
- L. 1.600.000 dietro presentazione di relativa fattura da presentarsi entro il 30.04.2000;
- L. 1.600.000 dietro presentazione di relativa fattura da presentarsi entro il 31.08.2000;
- L. 1.600.000 dietro presentazione di relativa fattura da presentarsi entro il 31.12.2000.
Alla spesa complessiva di L. 13.200.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale 1999.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.5
D.D. 18 novembre 1999, n. 239
Realizzazione del cofanetto contenente Campact Disc dellEnsemble Le Vija e libretto illustrativo dei testi di compartecipazione con il CREL - Centro Etnografico Linguistico di Torino. Spesa L. 22.600.000 Cap. 11650/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni e le finalità in premessa illustrate, la compartecipazione alle spese di produzione del cofanetto contenente il Compact disc dellEnsemble Le Vijà, corredato di volumetto illustrativo dei testi, per una spesa complessiva di L. 22.600.000 oneri fiscali inclusi.
Il C.R.E.L. - Centro Regionale Etnografico Linguistico di Torino - è tenuto a riportare il logo della Regione Piemonte sulle copertine del Compact Disc, del libretto illustrativo e del cofanetto contenente entrambi, nonchè a fornire allAssessorato alla Cultura n. 300 copie del cofanetto completo, entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione prevista entro il 31.12.1999.
La spesa di L. 22.600.000 IVA inclusa, sarà liquidata al C.R.E.L. - Centro Regionale Etnografico Linguistico di Torino - dietro presentazione di fattura a pubblicazione avvenuta e previa consegna del materiale.
Alla spesa complessiva di L. 22.600.000 oneri fiscali inclusi, si fa fronte mediante stanziamento di cui al Cap. 11650, accantonamento n. 349647 del bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32
D.D. 22 novembre 1999, n. 240
Integrazione determinazione n. 77 del 14.6.99 Spese urgenti e non preventivabili occorrenti per lo svolgimento delle attività di organizzazione mostre, convegni e spettacoli della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzioni e Spettacolo. Spesa di L. 3.250.000 (L. 2.500.000 cap. 11595/99 e L. 750.000 cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare ed autorizzare per le motivazioni illustrate in premessa, lintegrazione dei budget previsti nellallegato A alla determinazione n. 77 del 14.6.99 così come indicato nellallegato al presente atto, per farne parte integrante.
Alla spesa complessiva di L. 3.250.000 si fa fronte per L. 2.500.000 con impegno sul cap. 11595/99 (acc. n. 349645) I= 364600 e per L. 750.000 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646) I= 364603.
La liquidazione e il pagamento delle spettanze avverrà a seguito di presentazione da parte dei soggetti interessati di regolari fatture, debitamente firmate dal Direttore della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo, comprovanti la regolare fornitura del servizio richiesto.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 22 novembre 1999, n. 241
Palazzo Cavour. Inaugurazione ufficiale della nuova sede espositiva e di rappresentanza e presentazione in anteprima alla stampa dei lavori di recupero e della mostra Da Segantini a Balla un viaggio nella luce. Spesa L. 32.000.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare la spesa complessiva di L. 32.000.000 occorrente per linaugurazione ufficiale della nuova sede espositiva e di rappresentanza della Regione Piemonte denominata Palazzo Cavour affidando lincarico per il buffet e la cena di gala alla società La Prima Smarrita S.r.l., Corso Unione Sovietica 244, Torino fino alla concorrenza massima dellimporto di L. 28.600.000 (IVA inclusa) e lincarico per gli addobbi floreali e il noleggio di piante alla Carlo Fiori S.a.s. di Pirollo Stefano, C.so Luigi Einaudi 1, Torino per limporto di L. 3.400.000 (IVA inclusa).
Le ditte suindicate, sono esonerate dallobbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa hanno applicato uno sconto sui servizi e le forniture.
La liquidazione e il pagamento delle spettanze previste avverrà dietro presentazione di regolari fatture e vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competenti, ad avvenuta conclusione dei servizi richiesti.
Gli incarichi saranno affidati per mezzo di lettera sugli usi del commercio.
In caso di ritardi o inadempienze a loro imputabili, sarà applicata una penale pari al 10%.
Alla spesa complessiva di L. 32.000.000 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 242
Progetto Ebrei Valdesi. Realtà da riconoscere. Realizzazione depliant promozionale per le scuole. Spedizione effettuata tramite lAgenzia Defendini di Torino. Spesa di L. 10.211.600 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- La partecipazione della Regione Piemonte - Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo al progetto Ebrei Valdesi: Realtà di riconoscere, con la spedizione dei depliant promozionali a tutte le scuole del Piemonte di ogni ordine e grado tramite LAgenzia Defendini di Torino, Via Bava, 16;
- la spesa complessiva di L. 10.211.600 (compresa I.V.A.) che verrà liquidata e pagata allAgenzia Defendini di Torino, Via Bava, 16 dietro presentazione di una fattura;
Alla spesa complessiva di L. 10.211.600 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 (n. accantonamento 349646) del Bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 243
L.R. 25/98. Celebrazioni per il 150º anniversario della concessione dei diritti civili e politici alle minoranze valdese ed ebraica. Spesa di L. 33.000.000 (cap. 118535/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare ed autorizzare per le motivazioni e le finalità indicate in premessa e ai sensi della L.R. 25/98, lassegnazione di contributi per una spesa complessiva di L. 33.000.000, a favore della Comunità Ebraica di Torino e del Museo dArte e Storia Antica di Casale Monf.to nella misura e con le modalità in premessa;
di autorizzare, per le motivazioni indicate in premessa, la liquidazione dei contributi a favore della Comunità Ebraica di Torino (che provvederà direttamente nei confronti del Museo dArte e Storia Antica di Casale Monf.to) ad avvenuta esecutività della presente in unica soluzione e dietro presentazione di:
- copia delle fatture quietanzate e/o note spese intestate allEnte organizzatore delliniziativa;
- relazione artistica sullattività svolta, corredata da rassegna stampa;
- rendiconto consuntivo analitico dellattività (articolato in entrate e uscite);
- copia delle fatture quietanzate e/o note spese intestate allEnte organizzatore delliniziativa, ordinate sistematicamente secondo le voci indicate nel bilancio consuntivo.
Le suddette fatture, a seguito di accurato controllo da parte degli uffici rimarranno agli atti per eventuale verifica da parte della ragioneria;
Alla spesa complessiva di L. 33.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11835 (n. accantonamento 349657) del Bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 244
Revoca della determinazione n. 218 dell11/11/99. Organizzazione della mostra antologica del Maestro Massimo Quaglino. Affidamento incarichi di collaborazione. Spesa di L. 13.125.000 (bolli e o.f.i.) (cap. 10870/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di revocare, per le motivazioni indicate in premessa, la determinazione n. 218/32.03 del 11.11.99 Organizzazione della mostra antologica del Maestro Massimo Quaglino, Affidamento incarichi di collaborazione ..... (imp. n. 363972);
- di affidare gli incarichi di collaborazione allattività espositiva promossa dalla Regione Piemonte, e dedicata al Maestro Massimo Quaglino, agli esperti sotto elencati, per limporto a fianco di ciascuno di essi indicato e per una spesa complessiva di L. 13.125.000:
Rolando Bellini L. 4.375.000
Giuseppe Mantovani L. 4.375.000
Francesco Poli L. 4.375.000
In caso di inadempienze o ritardi nella realizzazione degli impegni previsti per cause imputabili agli esperti sarà applicata una penale pari al 10% sul compenso.
I rapporti con gli esperti saranno regolati con apposite lettere dincarico.
La liquidazione e il pagamento delle spettanze previste avverrà dietro presentazione di regolari fatture, parcelle e/o note spese vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competente ad avvenuta realizzazione degli incarichi loro assegnati.
Alla spesa complessiva di L. 13.125.000 si fa fronte con impegno sul cap. 10870/99 mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 07.06.99 (acc. n. 349637).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 23 novembre 1999, n. 245
Affidamento incarico per la realizzazione di BIG Torino 2000. Spesa di L. 7.000.000 (cap. 10870/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, laffidamento dellincarico di collaborazione alla Dr.ssa Anna Maria Abbate, per il supporto organizzativo volto alla realizzazione delle iniziative che la Regione Piemonte intende realizzare in occasione di BIG - Rassegna Biennale della Creatività Internazionale Giovanile che si svolgerà a Torino dal 7 aprile al 21 maggio del 2000, per una spesa pari a L. 7.000.000, oneri fiscali e previdenziali inclusi.
Il rapporto con il soggetto indicato sarà regolato con apposita lettera di incarico.
E prevista lapplicazione di una penale pari al 5% del compenso per inadempienze o ritardi nella realizzazione dellincarico assunto per cause imputabili al soggetto.
Limporto di L. 7.000.000 verrà liquidato per il 50% ad avvenuta esecutività della presente determinazione e per il rimanente saldo dietro presentazione di una dettagliata relazione inerente allattività espletata.
Alla spesa di L. 7.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 10870 del bilancio regionale 1999 (A. 349637).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 24 novembre 1999, n. 247
D.P.R. 616/77 art. 49 - Programma di assegnazione di contributi a favore di associazioni, enti locali e consorzi di enti locali, proponenti per lanno 1999 attività educative e culturali di educazione permanente. Spesa di L. 700.000.000 (capitolo 11270/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni e le finalità indicate in premessa, in applicazione dei criteri di cui alle DD.GG.RR. n. 157-1122 del 30 agosto 1995 e n. 43-27534 del 7 giugno 1999, a sostegno della realizzazione delle attività educative e culturali di educazione permanente sopra illustrate, il Programma di assegnazione e lerogazione per lanno 1999 del contributo complessivo di L. 700.000.000 a favore dei 26 soggetti di seguito elencati, negli importi indicati a fianco di ciascun beneficiario:
1) Associazione Amici della Musica - Istituto Carlo Soliva Casale Monferrato (AL) L. 9.000.000
2) Accademia Internazionale Superiore di Musica Lorenzo Perosi Biella (BI) L. 90.000.000
3) Comune di Cossato (BI) L. 4.500.000
4) Associazione Socio-culturale Suonogioco - Alba (CN) L. 2.500.000
5) Comune di Barbaresco (CN) L. 5.000.000
6) Associazione Amici della Musica - Cuneo (CN) L. 3.500.000
7) Centro di attività musicali Claudio Monteverdi - Govone (CN) L. 4.000.000
8) Società consortile Città delle Langhe - Monforte dAlba (CN) L. 50.000.000
9) Associazione culturale Club Perigord - Cresso (NO) L. 2.500.000
10) Civico Istituto Musicale F.A. Cuneo - Ciriè (TO) L. 3.000.000
11) Associazione musicale Pietro Canonica - Moncalieri (TO) L. 7.500.000
12) Istituto di ricerca e formazione T.A.O. - Moncalieri (TO) L. 118.668.000
13) Associazione culturale Artistica - Quincinetto (TO) L. 3.500.000
14) Associazione Ulisse Centro di Psicologia della salute - Rivoli (TO) L. 7.000.000
15) Comune di Settimo Torinese (TO) L. 3.500.000
16) A.I.A.C.E. (Associazione Italiana Amici del Cinema dEssai) Torino (TO) L. 67.000.000
17) Associazione culturale GIO.N.A. - Torino (TO) L. 5.000.000
18) Associazione culturale Mythos - Torino (TO) L. 15.000.000
19) Associazione TuttoEuropa - Torino (TO) L. 151.332.000
20) Associazione Xenia Ensemble - Torino (TO) L. 25.000.000
21) Centro di cultura e di studi Giuseppe Toniolo - Torino (TO) L. 10.000.000
22) Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere - Torino (TO) L. 100.000.000
23) GiOC (Gioventù Operaia Cristiana) - Torino (TO) L. 4.500.000
24) Società Dante Alighieri Comitato di Torino - Torino (TO) L. 1.500.000
25) Comune di Cannobio (VB) L. 3.000.000
26) Comune di Domodossola (VB) L. 3.500.000
Alla spesa complessiva di L. 700.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11270 del bilancio per lesercizio 1999 (349642/A).
Alla liquidazione dellacconto del contributo - erogato in applicazione di quanto disposto dalla D.G.R. n. 43-27534 del 7 giugno 1999 nella misura del 50% dellimporto assegnato - provvederà con idoneo atto di liquidazione il Dirigente del Settore Promozione Attività Culturali di questa Direzione Regionale.
A presentazione, da parte dei soggetti inclusi nel Programma di progetti e contributi qui approvato, della rendicontazione afferente le attività svolte e concluse e il relativo consuntivo finanziario, il Dirigente del Settore Promozione Attività Culturali di questa Direzione Regionale provvederà a liquidare con idonei atti il saldo a conguaglio del contributo assegnato, nei limiti di cui alla D.G.R. n. 157-1122 del 30 agosto 1995.
Avverso la presente determinazione è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per territorio entro sessanta giorni dalla data di avvenuta notificazione ovvero di ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 248
Riunione del Coordinamento Nazionale delle Film Commission italiane. Spesa L. 1.250.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare, per le motivazioni illustrate in premessa e nellambito dellincontro del Coordinamento nazionale delle Film Commission in programma a Torino il prossimo 25 novembre, lorganizzazione di una cena offerta ai partecipanti alla riunione.
- di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, gli esiti della trattativa privata esperita ai sensi dellart. 31 lettera g) della L.R. 8/84, affidando lincarico di fornitura del servizio di ristorazione al ristorante Arcadia di Aian di Giulio Ferrari & C. s.a.s. di Torino, per un costo complessivo di L. 1.250.000 IVA inclusa.
La società è esentata, ai sensi dellart. 37 della L.R. 8/84, dallobbligo di deposito cauzionale, avendo applicato prezzi inferiori a quelli normalmente praticati.
E prevista lapplicazione di una penale pari al 10% del costo del servizio in caso di inadempienze imputabili alla Società incaricata.
Lincarico verrà affidato a mezzo lettera secondo gli usi del commercio.
La liquidazione dellimporto avverrà a servizio prestato dietro presentazione da parte della Società incaricata di regolari fatture intestate alla Regione Piemonte.
Alla spesa complessiva di L. 1.250.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale per lanno 1999 (acc. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 249
Costituzione formale della Film Commission Torino-Piemonte. Affidamento incarico. Spesa di L. 6.000.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare gli esiti della trattativa privata esperita ai sensi della L.R. n. 8/84, art. 31 lettera g, affidando lincarico per la realizzazione delle procedure necessarie alla costituzione formale della Film Commission Torino - Piemonte allo studio notarile Marocco Notaio Antonio Maria e notai associati di Torino per un compenso di L. 6.000.000, IVA inclusa.
Tale incarico dovrà essere espletato entro il 31.12.1999; in caso di inadempienze o ritardi per cause imputabili al soggetto sarà applicata una penale pari al 5% del compenso stabilito.
Il rapporto con lo studio Marocco Notaio Antonio Maria e notai associati sarà regolato da apposita lettera di incarico.
La somma prevista per la realizzazione dellincarico sarà liquidata, ad avvenuta esecutività della presente determinazione e a servizio effettuato, dietro presentazione di regolare fattura intestata alla Regione Piemonte.
Alla spesa complessiva di L. 6.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (A. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 250
Acquisto di pubblicazioni da distribuire presso Scuole, Biblioteche, Enti, Istituzioni e Associazioni piemontesi. Spesa di L. 46.025.000 (cap. 11595/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare e autorizzare lacquisto dei seguenti volumi: Le stelle nascoste. Mappa del desiderio dellimmaginario infantile; Officina torinese. Cento anni di cinema prodotto a Torino; Così ridevano e Teatri storici. Luoghi dello spettacolo in Piemonte dalla corte settecentesca al decoro della città moderna;
- di autorizzare una spesa complessiva di L. 46.025.000 (o.f.i.), alla cui liquidazione si provvederà previa consegna dei volumi e dietro presentazione di fatture vistate dal Responsabile del Settore competente, emesse dai soggetti individuati nellallegato elenco che costituisce parte integrante della presente determinazione, per gli importi a fianco di ciascuno di essi indicato.
Ai sensi dellart. 37, comma 2 della L.R. 8/84, ai soggetti indicati nel richiamato elenco non viene richiesto deposito cauzionale in quanto hanno effettuato miglioramento prezzi sulle forniture.
Lordine dacquisto verrà effettuato a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.
Alla spesa complessiva di L. 46.025.000 (o.f.i.) si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11595 del bilancio regionale 1999 (acc. n. 349645).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 251
Determinazione n. 234 del 17.11.99. Parziale rettifica, per mero errore e accensione polizza assicurativa responsabilità civile per la mostra presso il Palazzo Cavour. Spesa di L. 4.895.600 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
La parziale rettifica per mero errore materiale della determinazione n. 234 del 17.11.99 solo per quanto attiene il corrispettivo spettante alla ditta Eurofiere Stand e Allestimenti S.r.l., C.so Allamano 125/A, Rivoli che ammonta a L. 162.459.000 (I.V.A. inclusa) anzichè L. 158.063.400 (I.V.A. inclusa) fermo restando quantaltro previsto nel succitato atto;
di stipulare una polizza assicurativa con copertura responsabilità civile per le due mostre previste presso Palazzo Cavour nel periodo 3 dicembre 1999 - 2 luglio 2000, con lAssitalia Agenzia Generale di Torino, Via Roma 101, per limporto di L. 500.000 che verrà liquidato e pagato ad avvenuto perfezionamento della polizza.
Alla spesa complessiva di L. 4.895.600 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32
D.D. 25 novembre 1999, n. 252
Innovazione didattica. Attuazione di proposte di promozione culturale con valenza educativa nelle Scuole statali del Piemonte per lanno scolastico 1999-2000. Impegno di spesa L. 641.173.095 (Cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare e autorizzare, per le motivazioni esposte in premessa, lattuazione delle proposte di promozione culturale con valenza educativa, da attuarsi presso le istituzioni scolastiche statali del Piemonte, che ne hanno presentato richiesta.
Per lattuazione di tali proposte ci si avvale dei sotto elencati Enti ed Associazioni, riconoscendo la spesa a fianco di ciascuno indicata:
Istituto Storico della Resistenza di Alessandria L. 24.200.000
Istituto Storico
della Resistenza di Asti L. 60.500.000
Istituto Storico della Resistenza di
Biella e Vercelli L. 35.500.000
Istituto Storico della Resistenza di Cuneo L. 37.232.888
Istituto
Storico della Residenza di Torino L. 60.690.000
Archivio Nazionale Cinematografico
della Residenza L. 15.800.000
Centro Regionale Etnografico Linguistico L. 131.776.800
Musica
90 L. 87.700.000
Teatro dellAngolo L. 36.000.000
Etra Arte L. 18.624.000
AIACE L. 46.680.000
Anonima
Fumetti L. 12.100.000
Camerata Ducale L. 45.529.407
Centro Jazz Torino L. 28.840.000
Totale L. 641.173.095
Tali somme verranno liquidate a fine attività, dietro presentazione di regolare fattura o nota spese e previa relazione di valutazione curata dalle istituzioni scolastiche di riferimento.
Alla spesa complessiva di L. 641.173.095 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio Regionale 1999 (acc. nº 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 254
Variazione del soggetto beneficiario della somma di L. 46.617.600 stanziata a favore del Gruppo della Rocca con D.G.R. nº 177-21906 del 6/08/1997 e Determinazioni nº 134 del 23/07/1998 e nº 145 del 29/07/1998
(omissis)
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 25 novembre 1999, n. 255
Revoca della determinazione n. 215/32.03 dell8 novembre 1999 e pagamento dei gettoni di presenza e delle spese di trasporto ai Presidenti delle Commissioni desame nei corsi di orientamento musicale Titolo I L.R. 49/91 Anno 1999. Spesa di L. 2.005.810 (capitolo 10590/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di revocare, per le motivazioni illustrate in premessa e in sede di autotutela, la determinazione di questa Direzione Regionale n. 215 dell8 novembre 1999 recante per oggetto Pagamento dei gettoni di presenza e delle spese di trasporto ai Presidenti delle Commissioni desame nei corsi di orientamento musicale Titolo I L.R. 49/91 Anno 1999. Spesa di L. 2.005.810 (capitolo 10590/99);
- di corrispondere, per le motivazioni e le finalità illustrate in premessa e ai sensi della Legge Regionale 2 luglio 1976 nº 33, ai nove Presidenti delle Commissioni degli esami di fine triennio 1997/1999 dei corsi di orientamento musicale Titolo I L.R. 49/91 di seguito elencati, le somme indicate a fianco di ciascuno:
Presidente di Netto a pagare Somme complessivamente
Commissione desame a
carico della Regione
1) Davico Maurizio L. 101.322 L. 113.122
2) Depaoli Livio L. 145.610 L. 175.110
3)
Ferrero Carla L. 62.698 L. 75.258
4) Frezzato Valter L. 376.666 L. 450.234
5) Matulich
Rodolfo L. 179.070 L. 208.570
6) Nespoli Giorgio L. 402.962 L. 444.262
7) Rosin Marco L. 199.024 L. 222.624
8)
Storti Paolo L. 149.230 L. 178.730
9) Zorino Valentino L. 125.340 L. 137.900
Totale L. 1.741.922 L. 2.005.810
Alla spesa complessiva di L. 2.005.810, inclusiva degli oneri previdenziali a carico della Regione Piemonte, si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 10590 del bilancio per lanno 1999.
Alla liquidazione delle competenze assegnate ai Presidenti di Commissione di cui al succitato Elenco provvederà, con successivo e separato provvedimento, il Dirigente del Settore Promozione Attività Culturali di questa Direzione Regionale.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 256
Iniziative promozionali allestero. Partecipazione al Festival di Cultura Italiana di Edimburgo nellambito delliniziativa Piemonte dal vivo 1999. Ulteriore spesa in sanatoria di L. 760.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, una spesa in sanatoria di L. 760.000, IVA inclusa, per la copertura di ulteriori costi organizzativi derivanti dalla partecipazione della delegazione della Regione Piemonte al Festival di Cultura Italiana tenutosi ad Edimburgo dal 5 al 7 novembre u.s..
Tale somma verrà liquidata alla ditta Uvet Viaggi e Turismo S.p.A. di Torino, dietro presentazione di regolare fattura.
La Società sopra citata è esonerata dallobbligo di deposito cauzionale in quanto ha praticato un miglioramento prezzi ai sensi dellart. 37 della L.R. 8/84.
Lincarico verrà affidato a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.
Alla spesa complessiva di L. 760.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (acc. n. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 257
L.R. 16/84. Approvazione progetti per lanno 1999 e assegnazione fondi alla Finpiemonte S.p.A. di Torino. Spesa L. 1.000.000.000 (cap. 20470/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di dare atto dellistruttoria preliminare espletata dai competenti uffici regionali e dellistruttoria economico-finanziaria espletata dalla Finpiemonte S.p.A., dalle quali risultano ammissibili ai benefici della L.R. 16/84 le seguenti richieste:
- Cinema Vittoria di Busso Lucia & C. s.a.s. - Bra per la trasformazione del Cinema Vittoria in complesso multisala a due schermi, per un investimento di L. 1.600.000.000;
- Città di Moncalieri per il recupero e ristrutturazione del Teatro Matteotti, per un investimento di L. 1.800.000.000;
- Città di Pinerolo per la trasformazione dellex Teatro Sociale in Centro convegni e conferenze, per un investimento di L. 7.104.900.000;
- G.E.P. S.r.l. - Gestione Esercizi Proprietà S.r.l. - Torino per la trasformazione del Cinema Arlecchino in complesso multisala a due schermi, per un investimento di L. 1.500.000.000.
- di autorizzare conseguentemente la Finpiemonte S.p.A. sulla base dei parametri di calcolo di cui in premessa, ad attivare il fondo costituito per labbattimento dei tassi di interesse di cui allart. 2 della sopra citata legge, per un importo complessivo di L. 933.565.000, così articolato:
- Cinema Vittoria di Busso Lucia & C. s.a.s. - Bra L. 163.330.000;
- Città di Moncalieri L. 173.330.000;
- Città di Pinerolo L. 438.575.000;
- G.E.P. S.r.l. - Gestione Esercizi Proprietà S.r.l. - Torino 158.330.000.
- di autorizzare infine il pagamento dellimporto di L. 94.184.000 IVA inclusa allIstituto Finanziario Finpiemonte S.p.A., quale compenso per le prestazioni svolte dalla stessa nellanno 1998, relativamente alla gestione dei fondi assegnati per contributi in abbattimento dei tassi di interesse per progetti avviati, nonchè per lespletamento dellistruttoria economico-finanziaria sulle richieste di finanziamento di cui alla presente determinazione.
Alla spesa complessiva di L. 1.027.749.000 si fa fronte con le seguenti modalità:
- L. 1.000.000.000 con lo stanziamento di cui al cap. 20470 del bilancio regionale 1999;
- L. 27.749.000 utilizzando le giacenze del fondo di garanzia costituito secondo quanto previsto dallart. 2 della citata L.R. 16/84 e gestito dalla Finpiemonte S.p.A., che è autorizzata a tal fine a trasferire tale importo sul fondo per labbattimento dei tassi di interesse.
Limporto complessivo di L. 1.000.000.000 disponibili sul cap. 20470 verrà liquidato alla Finpiemonte S.p.A. con le seguenti modalità:
- L. 905.816.000, ad avvenuta esecutività della presente determinazione, ad incremento del fondo per labbattimento tassi di interesse;
- L. 94.184.000 dietro presentazione da parte della Finpiemonte S.p.A. di regolare fattura o nota spese inviata alla Regione Piemonte.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 25 novembre 1999, n. 258
Realizzazione di una retrospettiva sui film prodotti e ambientati a Torino e in Piemonte. Spesa di L. 48.000.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare la realizzazione del progetto presentato dallAssociazione Museo Nazionale del Cinema - Amici della Fondazione Maria Adriana Prolo, per la realizzazione di una rassegna retrospettiva sul cinema ambientato e prodotto a Torino e in Piemonte dalle origini ai giorni nostri, secondo larticolazione descritta in premessa;
- di approvare e autorizzare la spesa di L. 48.000.000, IVA inclusa, a favore dellAssociazione Museo Nazionale del Cinema - Amici della Fondazione Maria Adriana Prolo di Torino a parziale copertura delle spese sostenute per la predisposizione e lorganizzazione della rassegna.
Lincarico sarà affidato a mezzo lettera.
E prevista lapplicazione di una penale del 10% sullimporto complessivo in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto.
La liquidazione dellimporto avverrà dietro presentazione di regolari fatture intestate alla Regione Piemonte.
Alla spesa complessiva di L. 48.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (A. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 261
Utilizzo del Teatro Regio di Torino e del Teatro Carignano per la realizzazione di manifestazioni culturali e di spettacolo. Spesa di L. 3.660.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, la spesa complessiva di L. 3.660.000, IVA inclusa, relativa allutilizzo della sala del Caminetto del Teatro Regio di Torino e del Teatro Carignano, in occasione rispettivamente dellincontro di presentazione del volume La maschera e il video. Tutto il teatro in televisione, organizzato dal Centro Regionale Universitario per il Teatro di Torino e dellesecuzione dellopera musicale Il pallone volante, realizzata dallOrchestra Camerata Ducale di Torino, alle condizioni previste dalle convenzioni che regolano i rapporti di collaborazione fra la Regione Piemonte, la Fondazione Teatro Regio di Torino e il Teatro Stabile di Torino per la realizzazione di iniziative culturali e di spettacolo.
La spesa sopra richiamata verrà rimborsata alla Fondazione Teatro Regio di Torino e al Teatro Stabile di Torino dietro presentazione di relative fatture.
Alla spesa di L. 3.660.000 IVA inclusa, si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11610 del bilancio regionale 1999 (n. accantonamento 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 262
Immagazzinamento materiali di allestimento dello stand regionale realizzato in occasione di Musica 2000. Spesa di L. 5.400.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa e sulla base del preventivo presentato dalla ditta Gondrand S.p.A. con sede in Torino, una spesa complessiva di L. 5.400.000 IVA inclusa, per limmagazzinamento per sei mesi dei materiali utilizzati per lallestimento dello stand regionale realizzato in occasione di Musica 2000, grande manifestazione espositiva e spettacolare svoltasi a Torino, presso il Lingotto Fiere, dal 21 al 25 ottobre u.s..
La Società sopra citata è esonerata dallobbligo di deposito cauzionale in quanto ha praticato un miglioramento prezzi ai sensi dellart. 37 della L.R. 8/84.
E prevista lapplicazione di una penale del 10% del costo della fornitura del servizio in caso di inadempienze o eventuali danni imputabili alla Società stessa.
Lincarico verrà affidato a mezzo lettera, secondo gli usi del commercio.
La somma sarà liquidata alla ditta Gondrand S.p.A. dietro presentazione di relative fatture, dellimporto ciascuna di L. 2.700.000, da presentarsi rispettivamente entro il 31.01.2000 ed entro il 30.04.2000.
Alla spesa complessiva di L. 5.400.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (acc. n. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 263
Sostegno alla realizzazione di film lungometraggi realizzati in Piemonte nella fase di avvio della Film Commission Torino-Piemonte. Affidamento incarico. Spesa L. 12.000.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare gli esiti della trattativa privata esperita ai sensi della L.R. n. 8/84, art. 31 lettera g, affidando lincarico per il servizio di assistenza alla produzione e realizzazione di film lungometraggi a Torino e sul territorio regionale e sostenuti dalla Fondazione Film Commission Torino - Piemonte, per le motivazioni illustrate in premessa, alla Micio S.a.s. di Ladislao Zanini & Co. per un compenso di L. 12.000.000, IVA inclusa.
In caso di inadempienze nella realizzazione delle attività richieste per cause imputabili al soggetto sarà applicata una penale pari al 5% del compenso stabilito.
Il rapporto con la società in questione sarà regolato da apposita lettera di incarico, secondo gli usi di commercio.
La somma di L. 12.000.000 sarà liquidata, ad avvenuta esecutività della presente determinazione e a servizio effettuato, dietro presentazione di regolari fatture intestate alla Regione Piemonte.
Alla spesa complessiva di L. 12.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11610 del bilancio regionale 1999 (A. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 264
L.R. 26/90 e succ. modif. LR 37/97 Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza delloriginale patrimonio linguistico del Piemonte. Approvazione, a cura del Teatro Zeta di Torino, della rassegna Le lingue storiche del Piemonte nello spettacolo. Spesa L. 60.000.000 Cap. 11650/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, con le motivazioni e per le finalità in premessa illustrate, la realizzazione della seconda Edizione della rassegna, organizzata dalla Cooperativa Teatro Zeta di Torino, Le lingue storiche del Piemonte nello spettacolo;
- di autorizzare pertanto la spesa di L. 60.000.000 IVA inclusa, che sarà liquidata e pagata al Teatro Zeta di Torino dietro presentazione di fatture vistate per regolarità dal Dirigente del Settore competente.
A conclusione della rassegna la Cooperativa Teatro Zeta sarà tenuta a presentare una relazione illustrativa e il rendiconto delle spese sostenute.
Alla spesa complessiva di L. 60.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al Cap. 11650 del bilancio 1999 (accantonamento n. 349647 Cap. 11650).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.1
D.D. 29 novembre 1999, n. 267
L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per lesercizio delle funzioni di assistenza scolastica - D.P.C.M. n. 320/99. Esercizio 1999. Importo L. 811.900 (Cap. 11250/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare lattribuzione ed erogazione a favore dei sottoelencati Comuni, delle somme a fianco di ciascuno indicate, per un importo complessivo di L. 811.900 in applicazione della L.R. 49/85 e del D.P.C.M. n. 320/99:
Comune di Casalnoceto (AL) L. 322.000
Comune di Pozzol Groppo (AL) L. 322.000
Comune
di Vespolate (NO) L. 167.900
Alla spesa complessiva di L. 811.900 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11250 del bilancio per lanno 1999 (A349640) erogabile nellesercizio finanziario in corso.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.1
D.D. 29 novembre 1999, n. 268
L.R. 49/85. Contributi ai Comuni, Comunità Montane e Consorzi Scolastici per lesercizio delle funzioni di assistenza scolastica. Esercizio 1999. Importo L. 967.500 (Cap. 11250/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare lattribuzione ed erogazione a favore del Comune di Verbania della somma di L. 967.500 e determinata in applicazione dei criteri di cui alla L.R. 49/85 e alla D.G.R. n. 43-27534 del 7/6/1999 e con i coefficienti individuati con la determinazione n. 178 del 5/10/1999.
Alla spesa complessiva di L. 967.500 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11250 del bilancio per lanno 1999 (A349640) erogabile nellesercizio finanziario in corso.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 269
Mostra Da Segantini a Balla un viaggio nella luce. Stampa di ulteriori 1500 manifesti f.to 70x100 da distribuire in omaggio. Spesa L. 2.131.200 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
La ristampa di 1500 manifesti f.to 70x100 riproducenti unopera esposta nella mostra Da Segantini a Balla un viaggio nella luce da distribuire in omaggio alle scolaresche in visita, affidando lincarico alla Stamperia Artistica Nazionale, C.so Siracusa 37, Torino per limporto complessivo di L. 2.131.200 (IVA inclusa) che verrà liquidato e pagato dietro presentazione di fattura vistata dal Responsabile del Settore competente ad avvenuta consegna dei materiali prevista entro il 9 dicembre p.v..
La ditta è esonerata dallobbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa ha applicato uno sconto sulla fornitura.
Lincarico sarà affidato per mezzo di lettera sugli usi del commercio.
In caso di ritardi o inadempienze alla stessa imputabile, sarà applicata una penale pari al 10% sul costo della fornitura.
Alla spesa complessiva di L. 2.131.200 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 270
L.R. 58/78 art. 6. Assegnazione contributi ad Enti, Associazioni e Istituti piemontesi a sostegno di attività culturali. Anno 1999. Primo elenco. Spesa L. 309.500.000 (cap. 11740/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Ai sensi della L.R. n. 58/78 art. 6, lassegnazione di un primo elenco di contributi relativi a richieste pervenute dalle Province di Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli per una spesa complessiva di L. 309.500.000, a favore degli Enti e delle Associazioni di cui allAllegato A, che costituisce parte integrante della presente determinazione, per limporto a fianco di ciascuno di essi indicato:
- la liquidazione e il pagamento dei contributi, nel seguente modo:
1) per i contributi fino a L. 7.000.000 in ununica soluzione a iniziativa realizzata e dietro presentazione di:
- relazione sullattività svolta, corredata da eventuale rassegna stampa e documentazione comprovante leffettuazione delliniziativa
- rendiconto consuntivo analitico dellattività (articolato in entrate/uscite);
- copia delle fatture e/o note spese intestate allEnte organizzatore delliniziativa;
2) per i contributi dimporto superiore a L. 7.000.000, in due soluzioni: il 50% a iniziativa avviata, la restante parte a iniziativa realizzata e dietro presentazione di:
- relazione sullattività svolta, corredata da rassegna stampa;
- rendiconto consuntivo analitico dellattività (articolato in entrate/uscite);
- copia delle fatture e/o note spese intestate allEnte organizzatore delliniziativa, ordinate sistematicamente secondo le voci indicate nel bilancio consuntivo.
Alla spesa complessiva di L. 309.500.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 11740 (n. accantonamento 349651) del bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32
D.D. 29 novembre 1999, n. 271
Mostra Experimenta 2000. Individuazione Comitato Scientifico e convenzione con Studio Dedalo per progetto di allestimento di Direzione Lavori. Spesa L. 101.800.000 (Cap. 10870/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di individuare, per le motivazioni illustrate in premessa, il Comitato Scientifico della mostra Experimenta 2000 - Energia e Ambiente, composto come sotto indicato, riconoscendo ai membri del medesimo il compenso a fianco di ciascuno di essi indicato:
Dott. Piero Bianucci (Presidente) - Torino, L. 15.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali;
Prof. Giovanni Del Tin, Presidente A.E.M.;
Dott. Luca Mercalli - L. 11.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali;
Ing. Mario Palazzetti, L. 11.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali;
Dott. Maurizio Pallante, L. 11.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali.
I suddetti importi saranno liquidati ai soggetti su indicati dietro presentazione di note, parcelle o fatture vistate per regolarità dal Responsabile del Settore competente ex art. 41 L.R. 8/84.
Al conferimento dei suddetti incarichi si provvederà con lettera secondo gli usi del commercio.
In caso di ritardi, per cause imputabili ai suddetti soggetti, è prevista per ciascuno di essi una penale di L. 30.000 al giorno;
- di affidare, per le motivazioni illustrate in premessa, alla Dott.ssa Anna Maria Abbate, lincarico per la stesura dei testi dei materiali informativi della mostra, per un compenso di L. 4.000.000 lordi di oneri fiscali e previdenziali.
Tale compenso sarà liquidato dietro presentazione di nota vistata per regolarità dal Responsabile del Settore competente ex art. 41 L.R. 8/84.
Al conferimento del suddetto incarico si provvederà con lettera secondo gli usi del commercio.
In caso di ritardi, per cause imputabili alla Dott.ssa Anna Maria Abbate, sarà applicata una penale di L. 30.000 al giorno;
- di affidare, per le motivazioni illustrate in premessa, lincarico per lelaborazione del progetto di allestimento della mostra e per la direzione lavori allo Studio Dedalo Architettura e Immagine di Luisella Italia e Massimo Venegono - Via Vanchiglia 24 - Torino, riconoscendo allo stesso un importo di L. 49.800.000 IVA compresa, da liquidare dietro presentazione di fattura vistata per regolarità dal Responsabile del Settore competente ex art. 41 L.R. 8/84.
I rapporti con lo Studio Dedalo saranno regolati da apposita convenzione il cui schema è allegato alla presente determinazione per farne parte integrante.
In caso di ritardi, per cause imputabili allo Studio Dedalo, è prevista una penale di L. 100.000 al giorno mentre per gravi inadempienze sarà commisurata al danno emergente.
Alla spesa complessiva di L. 101.800.000 si fa fronte mediante impegno sul Cap. 10870 del bilancio 1999 con i fondi accantonati (n. 349637/A) con D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 272
Noleggio chiavi in mano della mostra Giuseppe Tarantino - opere grafiche a tema religioso, proposta dalla Associazione Piemontese Arte. Autorizzazione alla spesa di L. 50.000.000 (cap. 11610/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Il noleggio chiavi in mano da parte della Regione Piemonte della mostra: Giuseppe Tarantino, opere grafiche a tema religioso, che si terrà presso la sede operativa del Serming, nella prossima primavera, in date da precisarsi;
- la spesa di L. 50.000.000 (o.f.i.) per il noleggio della mostra in oggetto, che verrà liquidata e pagata alla Associazione Piemontese Arte, via Mantova 20f, 10153 Torino, su presentazione di fattura a consegna della mostra stessa.
La Associazione Piemontese Arte è esonerata dallobbligo del deposito cauzionale, in quanto non ha richiesto alcun compenso per lideazione e il coordinamento della mostra.
In caso di ritardo nella realizzazione dei servizi e dei lavori, verrà applicata una penale pari al 5% del relativo compenso, mentre per gravi inadempienze sarà commisurata al danno emergente.
Alla spesa complessiva di L. 50.000.000 si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 273
Realizzazione mostra antologica dedicata a Enrico Colombotto Rosso, 2 marzo-7 maggio 2000, Torino, Sala Bolaffi. Affidamento incarichi. Spesa di L. 241.917.120 (capp. 11610/99 e 10870/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di approvare gli esiti delle trattative private in premessa specificate, relative alla realizzazione della mostra antologica dedicata a Enrico Colombotto Rosso, per un ammontare complessivo di L. 193.917.120 (o.f.i.), affidando gli incarichi alle ditte sottoelencate e per gli importi a fianco di ciascuna di esse indicati:
- Allestimento:
Attitudine e Forma P.S.C. a r.l., Via Valprato 68, Torino - L. 54.006.480
- Impianto Illuminotecnico:
Art & Co. di Giacinto Gremo, Via degli Artisti 29 bis, Torino - L. 18.183.000
- Riprede video:
DemaLab s.n.c., Via Cardinal Massaia 2, 10147 Torino - L. 5.346.000
- Trasporti:
Cotrama Arts a.r.l., Via Reiss Romoli 122/9, Torino - L. 2.970.000
- Assicurazione:
Assitalia Agenzia Generale di Torino, Via Roma 101, Torino - L. 3.000.000
- Cura della mostra e del catalogo:
Lucio Cabutti, Torino - L. 7.502.500
- Catalogo e inviti:
Bolaffi S.p.A., Via Cavour 17, Torino - L. 40.800.000
- Ufficio Stampa:
Studio Irene Belloni, Via Camerana 28, Torino - L. 13.417.340
- Custodia:
Cooperativa Arte & Dintorni, Via Orfanotrofio 7, Asti - L. 17.992.800
- Immagine coordinata e stampa manifesti, pieghevoli e cartelle stampa:
Carlo Gaffoglio, Via Santa Chiara 52, Torino - L. 12.582.000
- Pubblicità stradale:
Sipea Pubblicità, C.so Lombardia 36, San Mauro Torinese - L. 14.196.600
- Rinfresco:
Salsamentario, Via Monferrato 14, Torino - L. 3.920.400
Le ditte suindicate sono esonerate dallobbligo del deposito cauzionale in quanto in sede di trattativa hanno applicato uno sconto sui servizi e le forniture.
Alla liquidazione e al pagamento delle spettanze previste per ogni singolo soggetto si provvederà in più soluzioni di cui la prima pari al 50% ad avvenuta inaugurazione della mostra dietro presentazione di regolari fatture e/o parcelle vistate dal Direttore Regionale o dal Responsabile del Settore competenti e la rimanente a conclusione delliniziativa, ad esclusione delle ditte DemaLab s.n.c., Assitalia, Carlo Gaffoglio Design, Bolaffi S.p.A. e il curatore Lucio Cabutti, il cui pagamento avverrà dietro presentazione di regolari fatture e/o parcelle sempre vistate dai Responsabili competenti, ad avvenuta consegna dei materiali, a perfezionamento della polizza assicurativa e a conclusione del lavoro richiesto.
Gli incarichi saranno affidati per mezzo di lettera sugli usi del commercio.
In caso di ritardi a loro imputabili, sarà applicata una penale pari al 10%.
2) di autorizzare la spesa di L. 48.000.000 (IVA inclusa) per lutilizzo per giorni 80 degli spazi espositivi presso la sede della Bolaffi S.p.A. di Via Cavour 17, Torino, che verrà liquidata e pagata secondo quanto previsto dallart. 4 della conv. Rep. n. 930 dell8.02.99 stipulata tra la Società Bolaffi e la Regione Piemonte.
Alla spesa complessiva di L. 241.917.120 si fa fronte per L. 234.414.620 con impegno sul cap. 11610/99 (acc. n. 349646) e per L. 7.502.500 sul cap. 10870/99 (acc. n. 349637) mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 7.6.99.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.3
D.D. 29 novembre 1999, n. 274
Realizzazione mostre La Contessa di Castiglione e il suo tempo e Omaggio a Francesco Casorati, Torino, anno 2000. Affidamento incarichi di collaborazione. Spesa di L. 34.200.000 (cap. 11870/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di approvare ed autorizzare, con le motivazioni e per le finalità indicate in premessa, laffidamento degli incarichi di collaborazione alle attività espositive promosse dalla Regione Piemonte agli esperti sotto elencati:
A) Mostra la Contessa di Castiglione ed il suo tempo
Per una spesa complessiva di L. 8.500.000. (diritti dautore e o.f.i.), che sarà ripartita secondo quanto indicato in premessa sulla base del numero di cartelle prodotto per i testi in catalogo, da ciascuno dei sottoelencati esperti:
- Francoise Tetart-Vittu
- Franco della Peruta
- Cesare Enrico Bertana
- Rosanna Maggio Serra
Per lacquisizione dei testi e schede già prodotti per il catalogo della mostra parigina:
- Michele Falzone del Barbarò L. 12.500.000 (diritti dautore ed o.f.i.)
Per la collaborazione al reperimento di opere:
- Gabriella Buffa di Perrero L. 6.000.000 (o.f.i.)
B) Mostra Omaggio a Francesco Casorati
Per la curatela della Mostra:
- Paolo Levi L. 7.200.000 (o.f.i.)
Alla spesa complessiva di L. 34.200.000 (o.f.i.) si fa fronte mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 43-27534 del 07.09.99, con impegno sul cap. 10870/99 (acc. n. 349637).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 275
Sostegno alla realizzazione delliniziativa Luci dartista. Spesa di L. 80.000.000 (cap. 11725/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare lassegnazione di un contributo di L. 80.000.000 a favore di Turismo Torino, Agenzia per lAccoglienza e la Promozione Turistica dellArea Metropolitana di Torino, a copertura di parte delle spese necessarie per la realizzazione delliniziativa Luci dartista. Percorsi brillanti ed opere sospese di 16 maestri degli spazi e del colore, che ha luogo a Torino dal 20 novembre 1999 al 9 gennaio 2000.
Tale importo sarà liquidato dietro presentazione di una relazione artistica sullattività svolta, corredata da rassegna stampa; di un rendiconto consuntivo analitico (articolato in entrate e uscite); di copia delle fatture e/o note spese quietanzate e intestate allEnte organizzatore della manifestazione, ordinate sistematicamente secondo le voci indicate nel rendiconto.
Alla somma di L. 80.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo 11725 del bilancio regionale 1999 (A. 349650).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 276
L.R. 21.3.1984 n. 18 - Contributo per ristrutturazione e messa a norma dei laboratori dellistituto Carlo Ubertini di Caluso, sedi coordinate e della sede di Osasco dellIstituto Porro di Pinerolo. L. 334.200.000 (Cap. 20185/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di impegnare la somma di L. 334.200.000, per le motivazioni e le finalità illustrate in premessa, per lerogazione, a favore della Provincia di Torino, nei modi e nei tempi stabiliti dalla L.R. 21.3.1984 n. 18.
Limpegno di spesa della complessiva somma di L. 334.200.000 graverà sul capitolo 20185 del bilancio regionale 1999 (imp. 349661/A) erogabile entro lesercizio finanziario in corso.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 293
Integrazione alla determinazione n. 174 del 30.09.1999 relativa ai lungometraggi Controvento e Tandem
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, lintegrazione alla determinazione n. 174 del 30.10.1999 relativa al sostegno di L. 90.000.000 per la realizzazione dei lungometraggi Controvento di Peter Del Monte e Tandem di Lucio Pellegrini, aggiungendo allelenco allegato di alberghi e ristoranti associati al Consorzio Azzurro ulteriori due alberghi: Hotel Liberty e Le Petit Hotel.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32
D.D. 7 dicembre 1999, n. 294
D.G.R. 89-28764 del 23.11.99 Iniziativa Comunitaria Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994-99. Assegnazione fondi al Settore Spettacolo
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di assegnare la somma di L. 157.500.000 (capitoli vari) al Settore Spettacolo (32.4) per lattuazione del Progetto avente per titolo Teatro e adolescenti / Theatre et adolescents Produzione di spettacoli destinati a un pubblico di adolescenti, secondo quanto stabilito nellallegato n. 4 alla D.G.R. n. 89-28764 del 23.11.99.
Il Settore sopra identificato avrà il compito di operare nel rispetto di quanto previsto dalla D.G.R. 89-28764 del 23.11.99, adottando in merito gli atti opportuni.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 296
Parziale rettifica per mero errore materiale della determinazione n. 295 del 9.12.1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare e autorizzare la parziale rettifica della determinazione n. 295 del 9.12.1999 relativa allassegnazione di un contributo complessivo di L. 240.000.000, in attuazione del Piano annuale di interventi per i giovani anno 1999, relativo alla L.R. 16/95, approvato con D.C.R. n. 593-14314 del 16 novembre 1999, per quanto attiene lindividuazione del capitolo di spesa, indicando in luogo del 11160/99, erroneamente riportato, il capitolo 11045/99 (Acc. 345826).
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32
D.D. 16 dicembre 1999, n. 299
Parziale rettifica, per mero errore materiale, della determinazione n. 285 del 30.11.1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di sostituire, per le motivazioni indicate in premessa, il punto del dispositivo narrante Alla spesa complessiva di L. 203.500.000 si fa fronte per L. 96.500.000 con impegno sul cap. 11595 (acc. n. 349645) e per L. 107.000.000 con impegno sul cap. 11610 (acc. n. 349646) del bilancio per lanno 1999, col seguente: Alla spesa complessiva di L. 203.500.000 si fa fronte per L. 96.500.000 con impegno sul cap. 11595 (acc. n. 349645) e per L. 107.000.000 con impegno sul cap. 11610 (acc. n. 362635) del bilancio per lanno 1999.
Rimane invariato quantaltro previsto dalla determinazione n. 285/32.99 del 30.11.99.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32.2
D.D. 21 dicembre 1999, n. 300
L.R. 21.3.1984 n. 18 - Revoca determine n. 207 e n. 209 del 4.11.1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di revocare le proprie determinazioni n. 207 e n. 209 del 4.11.1999.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice 32
D.D. 22 dicembre 1999, n. 310
Rettifica determinazione n. 301/32.3 del 21.12.1999, per mero errore materiale
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di sostituire, per le motivazioni indicate in premessa, il punto del dispositivo narrante Alla spesa complessiva di L. 500.000.000 si fa fronte con impegno sul cap. 11725/99 mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 90-29019 del 20.12.99 (acc. n. 366566), col seguente: Alla spesa complessiva di L. 500.000.000 si fa fronte con impegno sul cap. 11725/99 mediante i fondi accantonati con la D.G.R. n. 90-29019 del 20.12.99 (acc. n. 366563).
Rimane invariato quantaltro previsto dalla determinazione n. 301/32.3 del 21.12.99.
Il Direttore regionale
Rita Marchiori
Codice S1.4
D.D. 17 settembre 1999, n. 700
Impegno ed erogazione della somma di ECU 37.082 (corrispondenti a circa Lire 72.000.000) sul capitolo nº 10940/99 per ladesione della Regione Piemonte allARE (Assemblea delle Regioni dEuropa), per il corrente anno 1999
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 5 novembre 1999, n. 803
Gestione dellAntenna Piemonte in Bosnia per il primo semestre 1999. Impegno di spesa di L. 39.000.000 sul capitolo 10865/99 a favore del Centro Estero delle Camere di Commercio Piemontesi
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 9 novembre 1999, n. 821
Impegno ed erogazione della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo n. 10963/99 per la partecipazione della Regione Piemonte alliniziativa partenariale Albi per il corrente anno 1999 ed erogazione a favore dellAssociazione Amici del Museo del Museo di Antropologia dellUniversità di Torino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 9 novembre 1999, n. 822
Impegno della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo nº 10887/99 per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto partenariale Ecomont - Crestnet ed erogazione di tale somma alla Comunità Montana di Val Varaita
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 29 novembre 1999, n. 867
L.r. nº 46 del 4.XI.92: Istituzione del Premio Internazionale Piemontese nel Mondo. Realizzazione dellEdizione 1999. Spesa Lire 100.000.000; cap. 10745/1999
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 892
L.R. 1/87: Articolo 19; Integrazione spese di cui alla determinazione nº 787 del 02.11.1999: Ulteriori spese aggiuntive urgenti, indifferibili ed indispensabili per la realizzazione della Ia Conferenza dellEmigrazione Piemontese; Torino 12/13 novembre 1999; Spesa Lire 38.879.000. Cap. 11892/99. Integrazione di spesa L. 617.000 cap. 11892/99
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 30 novembre 1999, n. 895
Attuazione della dichiarazione di Intenti con la Repubblica e Cantone del Ticino per attività di cooperazione nellarea Piemonte/Ticino. Progetto sportello transfrontaliero. L.R. 50/94, impegno a favore della Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola di L. 22.100.000 sul capitolo 10865/99
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 917
Impegno della somma di Lire 64.538.475 sul capitolo nº 10940/99 ed erogazione a favore dellAICCRE (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni dEuropa)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 7 dicembre 1999, n. 918
Impegno della somma di Euro 6.500 corrispondenti a Lire 12.585.755 sul capitolo nº 10940/99 ed erogazione a favore dellAREV (Assemblea delle Regioni Viticole dEuropa) per quota di adesione 1999
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 17 dicembre 1999, n. 942
Impegno della somma di Lire 70.000.000 sul capitolo 10901/99 ed erogazione al Museo di Antropologia dellUniversità di Torino - Associazione Amici del Museo - Dip. di Antropologia ed Etnografia, per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto/network partenariale EU-Montana
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.4
D.D. 17 dicembre 1999, n. 943
Impegno della somma di Lire 50.000.000 sul capitolo 10903/99 ed erogazione alla Città di Macugnaga per la partecipazione della Regione Piemonte al progetto/network partenariale denominato Ruadeoro
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Aurelio Catalano
Codice S1.5
D.D. 22 dicembre 1999, n. 949
Presa datto della variazione della sede legale della Organizzazione Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Pinerolo
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Estella Gatti
Codice S1.5
D.D. 22 dicembre 1999, n. 950
Iscrizione al registro regionale delle organizzazioni di volontariato della organizzazione Protezione Civile di Castagnito
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Estella Gatti
Codice S4
D.D. 20 settembre 1999, n. 167
Ricerca scientifica in Madagascar. Protocollo dintesa collaborativa tra il Museo Regionale di Scienze Naturali (MRSN) e il Parco Botanico e Zoologico di Tsimbazaza (PBZT) - Antananarivo. Spesa di L. 56.300.000 (cap. 11580/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare - per le considerazioni esplicitate in premessa - la fornitura a favore del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (Italia) di un servizio tecnico scientifico da parte del Parco Botanico e Zoologico di Tsimbazaza (Madagascar) avvalendosi del contributo del Dr. J.E. Randrianirina (consulente del PBZT) per un importo complessivo di L. 56.300.000 di cui L. 38.000.000 a favore del suddetto Parco e L. 18.300.000 a favore del Dr. J.E. Randrianirina; la somma complessiva di cui sopra trova copertura al cap. 11580/99 (accantonamento disposto con D.G.R. n. 30-26757 del 1 marzo 1999) (Acc. 340338)
la liquidazione delle spese avverrà con le seguenti modalità:
a) L. 38.000.000 previa presentazione di regolare nota presentata da parte del Direttore del PBZT (Madagascar) e vistata dal Direttore del MRSN con lattestazione di conformità del servizio reso e conformità al regime fiscale del paese dorigine.
b) L. 18.300.000 a favore del collaboratore Dr. J.E. Randrianirina con le seguenti cadenze temporali di importo uguale: entro la 1ª, 5ª e 11ª settimana: L. 3.600.000 quale rimborso spese e dietro presentazione di giustificativi e L. 2.500.000 (con ritenuta secca del 30%) per la collaborazione.
Il Direttore del MRSN comunicherà, rispettivamente, per ognuna delle tre cadenze di pagamento: a) lavvenuto inizio della collaborazione; b) la prosecuzione della collaborazione; c) che la collaborazione continuerà fino al termine dei 90 giorni stabiliti.
Al termine della collaborazione con il Dr. J.E. Randrianirina, il tutor del MRSN dovrà presentare, al Direttore del Museo, una relazione scritta in ordine allattività svolta.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 gg. innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 1 ottobre 1999, n. 179
Acquisto manifesti e locandine per mostra Extra Moenia. Ditta Silvestrelli di Moncalieri. Spesa di L. 2.246.520 (cap. 11585/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, la fornitura di 200 manifesti e 500 locandine a 4 colori dalla Ditta Silvestrelli di Moncalieri ad un prezzo complessivo - I.V.A. 20% compresa - pari a Lire 2.246.520;
- il contratto verrà stipulato nella forma di cui alla L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 2.246.520 impegnata sul cap. 11585 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340339/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999;
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 7 ottobre 1999, n. 183
Fornitura disegni specialisti per mostre sui colibrì. Sig.ra Cristina Girard. Spesa L. 3.500.000 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre - per le motivazioni illustrate in premessa - lacquisizione di disegni inerenti la mostra sui colibrì dalla Sig.a Cristina Girard per una somma totale di L. 3.500.000 esente I.V.A. in quanto trattasi di cessione occasionale di beni da privato;
- il contratto verrà stipulato nella forma di cui allart. 33, lett. d) della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto dovuto avverrà a seguito della consegna del materiale a previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di nota debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di L. 3.500.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340341A assunto con D.G.R. nº 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 12 ottobre 1999, n. 184
Incarico di collaborazione coordinata e continuativa per la realizzazione di laboratori didattici. Spesa L. 40.000.000 (Cap. 11580/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di affidare, per le motivazioni illustrate in premessa, incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per la conduzione dei laboratori didattici del Museo Regionale di Scienze Naturali alle seguenti persone:
Bianco Chiara
Garetto Roberta
Garino Laura
Garola Giada
Ottaviani Daniela
Rancoita Renzo
Raso Roberta
Romano Barbara
Rosazza Gat Maria Cristina
coordinate da Elena Giacobino, Sovrintendente al Centro Didattico e con la supervisione del Responsabile del Reparto Museologia e Didattica, per limporto presunto complessivo per il periodo ottobre-dicembre 1999 di L. 40.000.000 oneri fiscali e previdenziali compresi e con le modalità descritte in premessa.
Il contratto verrà stipulato nella forma di cui allart. 33 comma 2 lett. c) della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse.
La liquidazione della somma dovuta alle incaricate dei laboratori didattici avverrà su presentazione di nota debitamente vistata dal Direttore del Museo, ai sensi dellart. 41 della L.R. 8/84.
La somma di L. 40.000.000 è impegnata sul Cap. 11580 del bilancio 1999, che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (accantonamento nº 340338/A assunto con D.G.R. nº 30-2677757 del 01/03/1999);
Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 gg. innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 12 ottobre 1999, n. 186
Acquisto di n. 100 armadi metallici. Ditta Fram di Beinasco (To). Spesa di L. 37.044.000 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto di n. 100 armadi metallici, offerti dalla ditta Fram di Beinasco ad un prezzo scontato e comprensivo di I.V.A. pari a L. 37.044.000;
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 37.044.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340341/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 188
Allestimento mostra Wildife. Ditta Eurofiere di Rivoli Tor.. Spesa L. 19.274.640 (cap. 11585/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lassegnazione dei lavori per lallestimento della mostra Wildlife - che si svolgerà dal 13 dicembre 1999 al 30 gennaio 2000 - alla ditta Eurofiere di Rivoli Torinese per un importo complessivo di L. 19.274.640 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito dellesecuzione dei lavori e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 19.274.640 è impegnata sul cap. 11585 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340339/A assunto con D.G.R. nº 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 189
Allestimento mostra Extra Moenia di Alba. Ditta im.form. di Leinì. Spesa L. 44.693.880 (cap. 11585/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lassegnazione dei lavori per lallestimento della mostra Extra Moenia - che si svolgerà ad Alba dal 19.11.1999 al 16 gennaio 2000 - alla ditta im.form. di Leinì per un importo complessivo di L. 44.693.880 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito dellesecuzione dei lavori e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 44.693.880 è impegnata sul cap. 11585 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340339/A assunto con D.G.R. Nº 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 190
Acquisto dalla Ditta Antiquariaat Junk B.V. di Amsterdam di pubblicazioni di antiquariato e storiche. Spesa L. 34.767.665 (cap. 11580/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto di sei pubblicazioni di antiquariato e storiche, presso ditta Antiquariaat Junk B.V. di Amsterdam per un importo di lire 34.767.665, pari a fiorini olandesi 39.568 (spese di spedizione comprese)
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione della somma dovuta avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di lire 34.767.665 pari a fiorini olandesi 39.568 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)
- la liquidazione dovrà avvenire in fiorini olandesi con accreditamento presso banca olandese;
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 15 ottobre 1999, n. 191
Proroga mostra Attenti al Lupo e mostra sui Colibrì. Affidamento servizi di vigilanza, biglietteria, bookshoop e assistenza visitatori. Ditta Armodian Service di Torino. Spesa L. 22.934.400 (cap. 11670/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di affidare - per le motivazioni indicate in premessa - alla ditta Armodian Service di Torino il servizio di vigilanza, biglietteria, bookshoop ed assistenza ai visitatori per il periodo di proroga della mostra Attenti al Lupo per un importo, comprensivo di I.V.A., di L. 19.171.200 nonchè il servizio di vigilanza ed assistenza ai visitatori in occasione della mostra sui Colibrì - nelle giornate di sabato, domenica e festivi - per un importo, comprensivo di I.V.A., di L. 3.763.200.
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito dellesecuzione del servizio e previa attestazione di conformità allordinazione, su fatture debitamente vistate dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 22.934.400 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 192
Acquisto dalla Book and book di Torino di pubblicazioni scientifiche. Spesa di L. 1.500.000 (cap. 11580/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto di 21 pubblicazioni scientifiche dalla ditta Book and book di Torino per un importo di lire 1.500.000 (spese bancarie e di spedizione comprese)
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione della somma dovuta avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di lire 1.500.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 193
Acquisto dallInstitut Ocèanographique di Monaco di pubblicazioni scientifiche. Spesa L. 1.500.000 (cap. 11580/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto di pubblicazioni scientifiche dallInstitut Ocèanographique di Monaco per un importo di lire 1.500.000 (spese bancarie e di spedizione comprese)
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione della somma dovuta avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di lire 1.500.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)
- la liquidazione dellimporto dei libri e di spedizione pari a f.f. 4894 dovrà avvenire in franchi francesi con accreditamento presso banca monegasca;
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 194
Acquisto dalla ditta Apollo books di Stenstrup (Danimarca) di pubblicazioni scientifiche. Spesa di L. 2.700.000 (cap. 11580/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto di pubblicazioni scientifiche dalla ditta Apollo books di Stenstrup (Danmark) per un importo di lire 2.700.000 (spese bancarie e di spedizione comprese)
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione della somma dovuta avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di lire 2.700.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)
- la liquidazione dellimporto dei libri e di spedizione pari a 9999 corone danesi dovrà avvenire in corone danesi con accreditamento presso banca danese;
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 25 ottobre 1999, n. 196
Acquisto di n. 6 stampanti laser A4 e n. 2 stampanti laser A3/A4. Ditta DP Sistemi di Torino. Spesa L. 25.074.000 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto di nº 6 stampanti laser A4 e nº 2 stampanti laser A3/A4 offerte dalla ditta DP Sistemi di Torino per una somma totale di L. 25.074.000 (I.V.A. e sconto compresi) ed alle condizioni descritte in offerta
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di lire 25.074.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. Nº 340341/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 3 novembre 1999, n. 197
Fornitura e posa in opera di attrezzature e vetrine di sicurezza per materiale mineralogico di pregio. Ditta Interlegno di Beinasco. Spesa di L. 155.232.000 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lassegnazione dei lavori per la fornitura e posa in opera di attrezzature e vetrine di sicurezza per materiale mineralogico di pregio alla ditta Interlegno di Beinasco per un importo complessivo di L. 155.232.000 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito dellesecuzione dei lavori e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 155.232.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. Nº 340341/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999)
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 3 novembre 1999, n. 198
Allestimento mostra sui colibrì. Fornitura stampati. Maggiore spesa. Ditta Egizia di Torino. Spesa di L. 216.000 (cap. 11670/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, la liquidazione della somma di L. 216.000 a favore della ditta Egizia di Torino;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito di attestazione di conformità su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 216.000 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340340/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 3 novembre 1999, n. 199
Utilizzazione sale di Torino Incontra centro congressi di Torino. Spesa di L. 697.287 (cap. 11670/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni in premessa illustrate, la liquidazione della somma di L. 697.287 a favore del Centro Congressi Torino Incontra di Torino.
- la liquidazione della somma avverrà a seguito di attestazione di conformità su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di L. 697.287 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. n. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999)
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 200
Servizio di manutenzione ordinaria e riparazione attrezzature materiali utilizzati per lallestimento di mostre. Ditta Cubo di Venaria Reale. Spesa di L. 36.000.000 (cap. 11580/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di affidare - per le motivazioni illustrate in premessa - alla ditta Cubo di Venaria (TO) il servizio di manutenzione ordinaria in occasione degli eventi ostensivi per un importo di L. 36.000.000 (I.V.A. inclusa) secondo i contenuti e le modalità operative descritti nellallegato contratto che è parte integrante della presente determinazione;
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione delle somme dovute alla ditta Cubo avverrà su presentazione di fatture debitamente vistate dal Direttore del Museo previa consegna delleventuale materiale occorrente e con relativa attestazione di conformità allordinazione rilasciata dal Dirigente del competente Reparto ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di L. 36.000.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 201
Servizio di manutenzione ordinaria e riparazione attrezzature elettriche utilizzati per lallestimento di mostre. Ditta I.E.M. di Torino. Spesa di L. 36.000.000 (cap. 11580/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di affidare - per le motivazioni illustrate in premessa - alla ditta I.E.M. di Torino il servizio di manutenzione ordinaria degli impianti elettrici in occasione degli eventi ostensivi per un importo di L. 36.000.000 (I.V.A. inclusa) secondo i contenuti e le modalità operative descritti nellallegato contratto che è parte integrante della presente determinazione;
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione delle somme dovute alla ditta I.E.M. avverrà su presentazione di fatture debitamente vistate dal Direttore del Museo previa consegna delleventuale materiale occorrente e con relativa attestazione di conformità allordinazione rilasciata dal Dirigente del competente Reparto ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di L. 36.000.000 è impegnata sul cap. 11580 del bilancio 1999 che presenta al riguardo la necessaria disponibilità (acc. 340338 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 202
Acquisto lastre metacrilato per mostra presso il Giardino Botanico Rea. Ditta Eurofiere di Rivoli Torinese. Spesa di L. 4.380.000 (cap. 11585/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di acquisire, per le motivazioni illustrate in premessa, dalla ditta Eurofiere di Rivoli Torinese n. 50 lastre doppie in metacrilato con accessori ad un costo complessivo (I.V.A. 20% compresa) di L. 4.380.000
- la liquidazione dellimporto avverrà previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 4.380.000 è impegnata sul cap. 11585 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340339/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999 e D.G.R. n. 33-28387 del 18/10/1999)
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 203
Fornitura impaginato di fotografie su CD per predisposizione Quaderno su Colibrì della collezione Franchetti. Affidamento alla ditta Guido Fino Photo. Spesa di L. 3.763.200 sul cap. 11670/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di acquisire, per le motivazioni illustrate in premessa, dalla ditta Guido Fino Photo di Torino limpaginato delle fotografie su CD per la realizzazione di un Quaderno relativo alla mostra sui Colibrì per un importo complessivo di lire 3.763.200 (I.V.A. e sconto compreso);
- il contratto verrà stipulato nella forma prevista dalla L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione della somma dovuta avverrà su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo e relativa attestazione di conformità ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di lire 3.763.200 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità; (acc. N. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.99)
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 8 novembre 1999, n. 204
Fornitura oggettistica di arredo per lAntica farmacia dellOspedale oggi sede di rappresentanza e comunicazione istituzionale del M.R.S.N. Ditta Tilde Tondino S.n.c. di Torino. Spesa di L. 5.701.200 sul cap. 20360/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di acquisire, per le motivazioni illustrate in premessa, dalla ditta Tilde Tondino S.n.c. di Torino riproduzioni di oggettistica artistica per larredo della sala istituzionale del Museo ubicata nellantica farmacia dellex Ospedale S. Giovanni Battista per un importo complessivo di lire 5.701.200 (I.V.A. e sconto compreso);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della l.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione della somma dovuta avverrà su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo e relativa attestazione di conformità ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di lire 5.701.200 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità; (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.99)
- avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 223
Acquisto sistema caldo-freddo con gruppo ventilante per il laboratorio tecnico di restauro osteologico. Ditta i.e.m. di Torino. Spesa di L. 33.633.600 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto dalla ditta i.e.m. di Torino di un sistema caldo/freddo, con connesso montaggio, per il laboratorio di restauro osteologico per un importo complessivo di L. 33.633.600 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito dellesecuzione della fornitura e dei lavori e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 33.633.600 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 224
Acquisto attrezzature meccaniche per il laboratorio tecnico annesso allatelier di restauro osteologico. Ditta Drovetti di Torino. Spesa di L. 8.853.170 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto, dalla Ditta Drovetti di Torino, di attrezzature meccaniche per il Laboratorio osteologico per un importo complessivo di L. 8.853.170 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito della fornitura della merce e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 8.853.170 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 225
Acquisto cappa elettrica e lavello armadiato per il laboratorio tecnico di restauro osteologico. Ditta Itic di Pianezza. Spesa di L. 4.300.040 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto dalla ditta Itic di Pianezza di una cappa aspirante elettrica e di un lavello armadiato, con connesso montaggio, per il laboratorio di restauro osteologico per un importo complessivo di L. 4.300.040 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito dellesecuzione della fornitura e dei lavori e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 4.300.040 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 226
Acquisto di materiale didattico. Ditta Borgione di Venaria Reale. Spesa di L. 2.722.250 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di acquisire, per le motivazioni illustrate in premessa, dalla ditta Borgione-Centro Didattico di Venaria Reale materiale didattico per un importo complessivo di L. 2.722.250 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione della somma dovuta avverrà su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo e relativa attestazione di conformità ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma di lire 2.722.250 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità; (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1.3.99)
- avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 26 novembre 1999, n. 228
Acquisto PC portatile con accessori per la Sezione di Botanica. Ditta Interdata di Torino. Spesa di L. 5.581.000 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto dalla ditta Interdata di Torino di un PC Compaq Presario, necessario per la Sezione di Botanica, per un importo complessivo di L. 5.581.000 comprensivo di I.V.A.;
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito dellesecuzione della fornitura e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 5.581.000 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 229
Determinazione dirigenziale n. 227 del 26.11.1999 Acquisto di due collezioni botaniche e una entomologica di ambra. Revoca
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di revocare, per le motivazioni in premessa evidenziate la determinazione dirigenziale n. 227 del 27.11.1999, disponendo contestuale la revoca dellimpegno contabile di spesa per L. 46.472.000 disposto sul cap. 20360 del bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 230
Acquisto della collezione specialistica di Imenotteri dei sig.ri Anna Ponti e Pier Luigi Scaramozzino. Spesa L. 88.000.000 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto della Collezione di Imenotteri Icneumonidi Mondiali dai sig.ri Anna Ponti e Pier Luigi Scaramozzino al prezzo di 88 milioni di lire italiane;
- il contratto verrà stipulato nella forma di cui allart. 33 lettera d) della L.R. 8/1984 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione della somma dovrà avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità allordine, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/1984;
- la somma di L. 88 milioni impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999, (accantonamento n. 340341/A) disposto con deliberazione della Giunta Regionale n. 30-26757 in data 1º marzo 1999) che presenta al riguardo sufficiente disponibilità.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 gg. innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 233
Acquisto attrezzature informatiche. Ditta Dimensione Personal di Torino. Spesa di L. 24.013.920 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto di attrezzature informatiche - dalla ditta Dimensione Personal di Torino per un importo complessivo di L. 24.013.920 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito dellesecuzione dei lavori e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 24.013.920 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 236
Museo Regionale di Scienze Naturali. Duplicazione del CD Rom dedicato alle tavole botaniche del Curtiss Botanical Magazine. Spesa L. 8.465.500 (cap. 11670/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di affidare, per le motivazioni descritte in premessa, alla ditta Temperino di Marco Zangrilli, corso Re Umberto 28 - 10128 Torino, la duplicazione di 3000 copie del CD Rom dedicato alle tavole botaniche del Curtiss Botanical Magazine, al prezzo di L. 8.465.600 comprensivi di IVA e di oneri SIAE;
- il contratto viene stipulato ai sensi dellart. 33 della L.R. 8/1984;
- la spesa di L. 8.465.600 di cui al presente provvedimento trova copertura al cap. 11670 del bilancio 1999 (accantonamento n. 340340/A disposto con deliberazione della Giunta Regionale n. 30-26757 in data 1º marzo 1999) che presente al riguardo adeguata disponibilità;
- la liquidazione avverrà a seguito di presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo, previa attestazione di conformità allordinazione rilasciata dal competente Reparto ai sensi della legge regionale 8/1984.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 gg. innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 237
Stampa catalogo mostra Omaggio a Goethe. Ditta Ages Arti Grafiche di Torino. Spesa di L. 85.592.000 (cap. 11670/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, laffidamento alla ditta Ages Arti Grafiche di Torino la stampa di 1000 copie del catalogo artistico della mostra fotografica Omaggio a Goethe, forme e colori di natura per un importo complessivo di L. 85.592.000 (I.V.A. compresa);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito della fornitura di quanto stabilito e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 85.592.000 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presente al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 238
Acquisto attrezzature video. Ditta Europhoto di Torino. Spesa di L. 55.476.624 (cap. 20360/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, lacquisto di attrezzature video - dalla ditta Europhoto di Torino per un importo complessivo di L. 55.476.624 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito dellesecuzione della fornitura e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 55.476.624 è impegnata sul cap. 20360 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340341 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 240
Stampa monografia Revisione della specie orientali del genere Melanothus. Ditta Tipolito Subalpina di Rivoli Torinese. Spesa di L. 24.240.000 (cap. 11670/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di disporre, per le motivazioni illustrate in premessa, laffidamento alla ditta Tipolito Subalpina di Rivoli Torinese la stampa di 500 copie della monografia Revisione delle specie orientali del genere Melanothus Eschscholtz per un importo complessivo di L. 24.240.000 (I.V.A. e sconto compresi);
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premesse;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito della fornitura di quanto stabilito e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 24.240.000 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340340 assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 30 novembre 1999, n. 241
Stampa Catalogo I due volti del sapere. Ditta Ages Arti Grafiche di Torino. Integrazione spesa di L. 14.102.400 (cap. 11670/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di affidare, per le motivazioni illustrate in premessa, alla Ditta Ages Arti Grafiche di Torino i maggiori lavori per la stampa di n. 2.000 copie del catalogo I due volti del sapere inerente la mostra per i 150 anni delle Facoltà di Scienze e Lettere dellUniversità di Torino, per una spesa di L. 14.102.400 (I.V.A. 4% compresa).
- la ditta Ages effettuerà - nelle forme previste dalla vigente normativa - il deposito cauzionale del 5% sullimporto della commessa.
- il contratto verrà stipulato ai sensi della L.R. 8/84 ed alle condizioni di cui alle premessa;
- la liquidazione dellimporto avverrà a seguito della consegna del materiale e previa attestazione di conformità allordinazione, su presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore del Museo ai sensi della L.R. 8/84;
- la somma complessiva di L. 14.102.400 è impegnata sul cap. 11670 del bilancio 1999 che presenta al riguardo sufficiente disponibilità (acc. N. 340340/A assunto con D.G.R. n. 30-26757 del 1/3/1999);
- avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R..
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
Codice S4
D.D. 23 dicembre 1999, n. 243
Determinazione dirigenziale n. 235 del 30/11/99 Masterizzazione CD-Rom per il Centro Didattico, Ditta MEE di Milano. Spesa di L. 34.080.000 (cap. 11670/99). Revoca
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di revocare, per le motivazioni in premessa enunciate, la determinazione dirigenziale n. 235 del 30.11.1999 relativa alla masterizzazione di 2 CD Rom per il centro didattico, disponendo conseguentemente la revoca dellimpegno di spesa di L. 34.080.000 assunto sul cap. 11670 dellesercizio 1999 (Impegno revocato n. 366309).
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Paolo Sibille
COMUNICATI
Comunicato dellAssessore alla Sanità e Assistenza
Albo degli animatori di formazione di pediatria di libera scelta
In applicazione dellart.8 comma 10 del D.P.R. 613/96, nonché degli Accordi Regionali per la Pediatria di Libera Scelta, il Comitato Consultivo di cui allart.12 del D.P.R. 613/96, visto lart. 9 degli Accordi Regionali in argomento, ha autorizzato lintegrazione dei medici iscritti nellalbo degli Animatori di Formazione relativi alla Pediatria di Libera Scelta in considerazione delle dimissioni intervenute.
Possono essere iscritti nellAlbo in argomento i medici iscritti negli elenchi della Pediatria di Libera Scelta della Regione Piemonte.
Poiché il numero complessivo degli iscrivibili allalbo in questione per lanno 2000 è stabilito in numero di 30 (trenta) e che attualmente il numero degli iscritti è pari a 20 (venti), si stabilisce che il numero dellintegrazione in argomento sia pari a 10 (dieci) medici in possesso dei requisiti sotto precisati.
La selezione sarà ispirata ai seguenti criteri (art. 10 Accordi Regionali):
a) almeno 5 (cinque) anni di anzianità di esercizio nella Pediatria di Libera Scelta;
b) numero di scelte in carico uguale o superiore a 400 (quattrocento);
c) competenza didattica dimostrata;
d) curriculum formativo;
e) attitudini e motivazioni personali.
La domanda dovrà essere redatta secondo il fac-simile allegato e dovrà essere inoltrata esclusivamente tramite posta (farà fede il timbro dellUfficio Postale accettante) entro e non oltre il 30° (trentesimo) giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del presente comunicato.
La domanda dovrà essere spedita alla Regione Piemonte Assessorato alla Sanità e Assistenza, Settore Organizzazione Personale e Formazione Risorse Umane - C.so Regina Margherita 153 bis 10122 Torino.
(segue schema di domanda)