ANNUNCI LEGALI
ACCORDI DI PROGRAMMA
Comune di Trino (Vercelli)Accordo di Programma per lintegrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Provincia di Alessandria, Direzione AmbienteImpianti di selezione meccanica del R.S.U. indifferenziato nelle discariche di Novi Ligure e Tortona - Impianto di stabilizzazione della Frazione organica proveniente dalla selezione meccanica nella discarica di Tortona - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento contestuale inerente la Fase di valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 12, della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40 e di approvazione di progetto ex art. 27 del D.Lgs. n. 22/97
Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di VercelliAvvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - lavori di sistemazione Torrente Landwasser a protezione viabilità per la fraz. Riva S. Antonio S. Anna - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della proceduta di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della Legge Regionale 14 dicembre 1998 n. 40
Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico di VercelliAvvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - lavori di sistemazione idrogeologica e manutenzione di un tratto del Torrente Cavaglia allimbocco dellabitato - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della proceduta di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della Legge Regionale 14 dicembre 1998 n. 40
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - CuneoComunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso dacqua pubblica Torrente Mellea in Comune di Monticello dAlba, con linea elettrica aerea 380 V
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - CuneoComunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso dacqua pubblica Torrente Colla in Comune di Peveragno, con linea elettrica a 15 kV
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - CuneoComunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Consorzio Acquedotto Casalgrasso, Polonghera e Faule - Richiesta autorizzazione attraversamento Rivo Chiaretto con condotta in Loc. Santuario M. del Pilone in Comune di Ponghera
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - CuneoComunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso dacqua pubblica Rio Torto in Comune di Rossana, con linea elettrica in cavo sotterraneo MT 15 kV
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - CuneoComunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Esecuzione dellattraversamento della Bealera del Molino con una condotta posta in involucro di protezione in acciaio e staffatura in profili di ferro
STATUTI ENTI LOCALI
Comune di Dorzano (Biella)Modifica allo Statuto Comunale - Avviso
Comune di Val della Torre (Torino)Statuto comunale
ALTRI ANNUNCI
Azienda ospedaliera S. Croce e Carle - CuneoAvviso per vendere a trattativa privata gli immobili siti nellarea residenziale R4D Corso Francia in adiacenza allOspedale Villa S. Croce
Azienda Servizi Municipalizzati di Settimo Torinese - Settimo Torinese (Torino)Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9200 Mcal/mc distribuito a mezzo di rete urbana per lutenza del bacino tariffario, relativamente ai Comuni di Settimo Torinese e di Brandizzo
Autogas Nord S.p.A. - Volpiano (Torino)Metodo tariffario G.P.L.
Biamino Cav. Giuseppe e Figli S.r.l. - AstiTariffe gas
Casa di Riposo I.P.A.B. Istituto Domenica Romana - Castellamonte (Torino)Avviso dasta pubblica vendita lotto n. 1 lascito Rovano
Colombo Gas SpA - LeccoTariffe distribuzione gas metano anno 1999
Colombo Gas SpA - LeccoTariffe distribuzione gas metano anno 1999
Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - CuneoPubblicazione della graduatoria definitiva
Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - CuneoPubblicazione della graduatoria definitiva
Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - VercelliPubblicazione della graduatoria definitiva
Comune di Alba (Cuneo)Ripartizione Servizi Legali - n. 1/ 2000 Reg. Ord. - Ufficio Servizi Legali - n. 9 del 22.1.2000 - registro generale delle ordinanze - Rettifica Decreto di Espropriazione area in Via De Gasperi inclusa nel 1° ampliamento al piano per ledilizia economica e popolare n. 296 del 17.12.1999 reg. in data 29.12.1999 al n. 4141 serie 3
Comune di Arizzano (Verbano Cusio Ossola)Lavori di costruzione parcheggio Viale Rimembranze
Comune di Bellinzago Novarese (Novara)Deliberazione del Consiglio Comunale n. 65 del 21 dicembre 1999, esecutiva in data 28 gennaio 2000, avente per oggetto: Approvazione del regolamento Edilizio Comunale conforme al Regolamento Edilizio tipo approvato dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 548-9691 del 29 luglio 99, ai sensi della L.R. 8 luglio 1999, n. 19
Comune di Cannobio (Verbano Cusio Ossola)Decreto 7/99
Comune di Castagnito (Cuneo)Pubblicazione piano di recupero di iniziativa privata di immobile sito in Castagnino, Via G. Marconi, di proprietà dei Sigg. Ferrero Giovanni ed Almondo Ileana
Comune di Caselle Torinese (Torino)Avviso di pubblicazione bando di concorso per la concessione e regolamentazione del diritto di superficie in riferimento ad aree site nellambito del programma di recupero urbano - Area P.E.E.P.C2 bis, occorrenti per la realizzazione di un centro sociale e commerciale integrato ed infrastrutture con risorse private - Leggi: 17/2/1992 n. 179, 4/12/1993 n. 493 - Art. 11, D.M. 1/12/1994, deliberazione del Consiglio regionale n. 879-12428 del 20/9/1994 e della Giunta Regionale n. 51-43753 del 14/3/1995 n. 14-22596 del 6/10/1997 e n. 15-29234 del 31/1/2000
Comune di Castelnuovo Don Bosco (Asti)Estratto deliberazione della Giunta comunale n. 197 del 25.11.1999 - Classificazione strade
Comune di Cumiana (Torino)Piano di recupero di libera iniziativa per la ristrutturazione della Villa Provana di Collegno in frazione Costa. Proprietà Orsi Pier Luigi e Maletto Giorgio. Approvazione nuovo schema di convenzione e variante di adeguamento ed integrazione normativa a seguito D.G.R. n. 25-27880 del 26.7.99
Comune di Favria (Torino)Estratto esito asta pubblica - Lavori: Vendita terreni locati di proprietà comunale
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Comune di Mondovì (Cuneo)L.R. 5 dicembre 1977 n. 56, art. 40 - Piano Particolareggiato in area Br/8B di P.R.G.C. - Approvazione definitiva
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Mariani Energia Duemila S.p.A. - MilanoTariffe distribuzione Gas Metano
Metan Alpi Val Chisone S.r.l. - TorinoTariffe gas metano
Metan Alpi Val Chisone S.r.l. - TorinoTariffe gas metano
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Nova Gas S.r.l. - Gravellona Toce (Verbano Cusio Ossola)Tariffe distribuzione gas metano
Padana Gas S.p.A. - VerbaniaTariffe distribuzione gas metano
Provincia di AlessandriaAvviso per regolamento speciale per la coltivazione del riso. Integrazione
Provincia di BiellaDeterminazione dirigenziale n. 2208 in data 27 settembre 1999
Provincia di CuneoDeliberazione del Consiglio Provinciale n. 116/14 in data 30.11.1998 avente per oggetto Declassificazione di un tratto della S.P. n. 10 tronco n. 12 Nuova Variante (Bivio S.S. n. 29 per Piobesi) e dismissione al Comune di Guarene
Comune di GuareneDelibera del Consiglio Comunale n. 14 del 31.8.1998
Provincia di NovaraEstratto del processo verbale della seduta del consiglio provinciale - Deliberazione n. 85/1999 n. Codice 20785 - Strada provinciale Bellinzago-Sologno. Declassificazione a comunale del tratto iniziale interno allabitato di Bellinzago Novarese (dal km. 0+000 al Km. 0+550)
Società Camuzzi - Gazometri S.p.A. - MilanoTariffe del gas distribuito a mezzo rete urbana allutenza del bacino formato dai seguenti Comuni:
S.I.Me. Società Impianti Metano S.p.A. - CremaTariffe distribuzione gas metano
Società Metano Borgomanero - Borgomanero (Novara)Tariffe gas metano
Società Nord Gas S.r.l. - Capriata dOrba (Alessandria)Tariffe distribuzione gas metano
SO.MET S.r.l. - Costigliole DAsti (Asti)Tariffe distribuzione gas metano
ANNUNCI LEGALI
ACCORDI DI PROGRAMMA
Comune di Trino (Vercelli)
Accordo di Programma per lintegrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap
Il Sindaco
Vista la Legge 8/6/90 n. 142, in particolare lart. 27;
Vista la Legge 7/8/90 n. 241;
Visto il testo dellaccordo di programma sottoscritto, in data 27 gennaio 2000, tra il Comune di Trino, il Provveditorato agli Studi di Vercelli, lAzienda Sanitaria Locale n. 21 ed il Comune di Palazzolo V.se relativo allintegrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap;
Visto che laccordo di programma deve essere approvato con atto formale che, nella fattispecie, afferisce alla competenza del Sindaco;
Il Sindaco
Approva laccordo di programma tra Comune di Trino, Provveditorato agli Studi di Vercelli, LAzienda Sanitaria Locale n. 21 ed il Comune di Palazzolo V.se per lintegrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, sottoscritto in data 27 gennaio 2000;
Dispone la pubblicazione del presente provvedimento e dellaccordo sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Il Sindaco
Alessandro Serra
Accordo di programma per lintegrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap
Il Comune di Trino
Il Provveditorato agli Studi di Vercelli
LAzienda Sanitaria Locale n. 21
Il Comune di Palazzolo V.se
premesso
Che il presente Accordo nasce dalla collaborazione tra i membri del G.L.I.P. (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale per lintegrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap) di Vercelli e le altre componenti istituzionali coinvolte dallindirizzo Ministeriale.
Gli enti aderenti allaccordo
Preso atto che:
- la Legge n. 104/92, Legge quadro sui diritti delle persone handicappate, prevede quale strumento di programmazione coordinata di tutti i Servizi, il ricorso alla stipula degli accordi di programma di cui allart. 27 della L. 142/90;
- al fine di garantire i diversi servizi occorre coordinare gli interventi di competenza dei soggetti di cui sopra;
- in data 2/11/99 si è svolta la Conferenza dei Servizi, indetta dal Sindaco del Comune di Trino pervenendo allaccordo unanime sul contenuto del presente atto;
convengono e stipulano quanto segue
Art. 1
Le parti stipulanti, preso atto delle rispettive competenze di legge, riassunta nellallegato A, parte integrante e sostanziale del presente accordo, si impegnano:
1. a porle in atto reciprocamente nonchè singolarmente e solidalmente verso gli utenti aventi diritto sulla base delle risorse disponibili.
2. A costruire appropriate forme di coordinamento per utilizzare le risorse annualmente disponibili a ciascuna parte per garantire lattuazione degli impegni assunti con il presente atto;
3. A verificare, almeno annualmente (di norma entro il mese di settembre) la copertura qualitativa e quantitativa dei fabbisogni rilevati e a programmare di conseguenza gli interventi attraverso una relazione annuale sullo stato dei servizi per l integrazione dei minori in situazioni di handicap, che le parti contraenti si impegnano a redigere.
Art. 2
1. Qualora una o più parti dichiarino di garantire la gestione dei servizi di propria competenza in convenzione con altro soggetto pubblico o privato, i soggetti convenzionati possono avanzare proposte alla Conferenza dei servizi.
2. Detti soggetti convenzionati possono altresì stipulare intese operative con le parti pubbliche stipulanti laccordo di programma, affinche venga assicurato il coordinamento di tutti i servizi oggetto dellaccordo secondo quanto stabilito nellart. 13, comma 1ª, lett. a) L. n. 104/92.
3. tali accordi di programma sono finalizzati alla predisposizione, attuazione e verifica congiunta di progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonchè a forme di integrazione tra attività scolastiche integrative extrascolastiche. Negli accordi sono altresì previsti i requisiti che devono essere posseduti dagli enti pubblici e privati ai fini della partecipazione delle attività di collaborazione coordinate.
Art. 3
1. La conferenza dei servizi è costituita dagli enti sottoscrittori, da qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati nonchè dai portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati. Essa si riunisce almeno una volta allanno per dare lettura della relazione annuale sullo stato dei servizi per lintegrazione dei minori in situazione di handicap.
2. Il gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale per lintegrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap (G.L.I.P.), previsto dalla L. 104/92, art. 15, comma 1ª, ha il compito di attivare tutte le procedure necessarie per rendere operativo quanto previsto dallart. 1.
3. Il Collegio di Vigilanza è costituito dal Sindaco di Trino o suo rappresentante, che lo presiede, dal Provveditore agli Studi di Vercelli o suo rappresentante, dal Sindaco di Palazzolo o suo rappresentante, dal Direttore Generale dellAzienda A.S.L. n. 21 o suo rappresentante e da un rappresentante dei soggetti gestori delle funzioni Socio Assistenziali oltre che dal Prefetto di Vercelli o suo rappresentante.
4. Al Collegio di Vigilanza sono conferiti poteri di controllo sullo stato di attuazione dellaccordo.
Le controversie relative allinterpretazione ed allesecuzione del presente accordo sono rimesse a un collegio di tre membri, nominati dal Collegio di Vigilanza.
Le controversie giudiziali sono riservate al Foro di Vercelli.
Art. 4
Durata
Il presente accordo di programma ha durata di 3 anni, a decorrere dalla data di sottoscrizione e verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Letto, approvato e sottoscritto in Trino, residenza comunale, in data 27/1/2000.
Il Comune di Trino:
Alessandro Serra
Il Provveditorato agli Studi di Vercelli:
Carlo Raimondo
LAzienda Sanitaria Locale n. 21:
Anna Maria Avonto
Il Comune di Palazzolo V.se:
Luigi Mocca
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Provincia di Alessandria, Direzione Ambiente
Impianti di selezione meccanica del R.S.U. indifferenziato nelle discariche di Novi Ligure e Tortona - Impianto di stabilizzazione della Frazione organica proveniente dalla selezione meccanica nella discarica di Tortona - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento contestuale inerente la Fase di valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 12, della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40 e di approvazione di progetto ex art. 27 del D.Lgs. n. 22/97
In data 3 gennaio 2000 il Consorzio Smaltimento Rifiuti Solidi Ovasede-Valle Scrivia con sede in Novi Ligure, Strada Vecchia per Bosco Marengo, ha depositato presso lUfficio di Deposito della Provincia di Alessandria - via Galimberti, 2 - ai sensi dellart. 12, comma 2, lettera a) della L.R. n. 40/98, copia degli elaborati relativi agli impianti di selezione meccanica del R.S.U. indifferenziato nelle discariche di Novi Ligure e Tortona - impianto di stabilizzazione della frazione organica proveniente dalla selezione meccanica nella discarica di Tortona allegati alla richiesta - presentata alla Provincia di Alessandria, prot. di ricevimento nr. 64 del 3.1.2000 - contestuale di pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi dellart. 12, comma 1 della L.R. 40/98 e di approvazione di progetto ex art. 27 del D.Lgs. 22/97.
Contestualmente, il proponente ha dato avviso dellavvenuto deposito degli elaborati sui giornali: Italia Oggi e La Stampa pubblicato in data 3.1.2000.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di Deposito dalle ore 9.00 alle ore 12.00 di tutti i giorni della settimana, sabato e domenica esclusi, per quarantacinque giorni a partire dal 3.1.2000, data di avvenuto deposito degli elaborati.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico-scientifici potranno essere presentati allUfficio di Deposito nel termine di quarantacinque giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
La conclusione del procedimento inerente la Fase di valutazione è stabilita entro 150 giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati, fatto salvo quanto previsto dallart. 12, comma 6 e allart. 14, comma 5 della L.R. 40/1998.
Ai sensi dellart. 4 e seguenti della Legge 7 agosto 1990, n. 241, viene designato quale Responsabile Amministrativo del procedimento la Dott.ssa Maria Cristina Reggiani, tel. 0131-304560, responsabile del Nucleo Amministrativo dellOrgano Tecnico V.I.A., e quale Responsabile Tecnico lIng. Claudio Coffano, tel. 0131-304565, responsabile del Nucleo Tecnico dellOrgano Tecnico V.I.A..
Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Dirigente della Direzione Ambiente
Antonino Andronico
Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli
Avvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - lavori di sistemazione Torrente Landwasser a protezione viabilità per la fraz. Riva S. Antonio S. Anna - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della proceduta di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della Legge Regionale 14 dicembre 1998 n. 40
In data 7-1-2000 il Comune di Rimella, Fraz. Chiesa - 13020 Rimella ha depositato presso lUfficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo n. 17 - Torino, ai sensi dellarticolo 1° comma 2 della L.R. 40/1998, copia degli elaborati relativi a lavori di sistemazione Torrente Landwasser a protezione viabilità per la fraz. Riva S. Antonio S. Anna allegati alla domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A., presentata al Nucleo centrale dellOrgano tecnico regionale (prot. 166 del 7-1-2000) ai sensi dellart. 10, comma 1 della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di deposito (con orario di apertura: 9.30-12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La conclusione del procedimento inerente la Fase di verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dellAutorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico scientifici dovranno essere presentate allUfficio di Deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
Ai sensi dellarticolo 4 e seguenti della Legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è lIng. Nino Chieppa - tel. O161/215129 - Settore Decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico di Vercelli, e funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è lIng. Roberto Crivelli del medesimo Settore.
Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperite ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Responsabile del Settore
Nino Chieppa
Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli
Avvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - lavori di sistemazione idrogeologica e manutenzione di un tratto del Torrente Cavaglia allimbocco dellabitato - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della proceduta di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della Legge Regionale 14 dicembre 1998 n. 40
In data 17-1-2000 il Comune di Quarona, via Zignone 24 - 13012 Quarona ha depositato presso lUfficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo n. 17 - Torino, ai sensi dellarticolo 1° comma 2 della L.R. 40/1998, copia degli elaborati relativi a lavori di sistemazione idrogeologica e manutenzione di un tratto del Torrente Cavaglia allimbocco dellabitato allegati alla domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A., presentata al Nucleo centrale dellOrgano tecnico regionale (prot. 608 del 16-1-2000) ai sensi dellart. 10, comma 1 della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di deposito (con orario di apertura: 9.30-12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La conclusione del procedimento inerente la Fase di verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dellAutorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico scientifici dovranno essere presentate allUfficio di Deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
Ai sensi dellarticolo 4 e seguenti della Legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è lIng. Nino Chieppa - tel. O161/215129 - Settore Decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico di Vercelli, e funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è lIng. Luca De Antonis del medesimo Settore.
Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperite ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Responsabile del Settore
Nino Chieppa
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo
Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso dacqua pubblica Torrente Mellea in Comune di Monticello dAlba, con linea elettrica aerea 380 V
N. protocollo dellistanza: 1617/99
Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 gg.
Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo
Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi a: Sig.ra Luisella Piola
Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.
Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo
Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso dacqua pubblica Torrente Colla in Comune di Peveragno, con linea elettrica a 15 kV
N. protocollo dellistanza: 5070/99
Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 gg.
Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo
Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi a: Sig.ra Luisella Piola
Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.
Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo
Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Consorzio Acquedotto Casalgrasso, Polonghera e Faule - Richiesta autorizzazione attraversamento Rivo Chiaretto con condotta in Loc. Santuario M. del Pilone in Comune di Ponghera
Data di avvio: 5697
N. protocollo dellistanza: 14/12/99
Termine massimo per la conclusione del procedimento: 90 gg.
Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo
Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. Nicolangelo Cuomo
Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: =
Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo
Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso dacqua pubblica Rio Torto in Comune di Rossana, con linea elettrica in cavo sotterraneo MT 15 kV
N. protocollo dellistanza: 18 del 3 gennaio 2000
Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 gg.
Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo
Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi a: Sig.ra Luisella Piola
Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.
Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo
Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Esecuzione dellattraversamento della Bealera del Molino con una condotta posta in involucro di protezione in acciaio e staffatura in profili di ferro
N. protocollo dellistanza: 161 del 18.1.2000
Termine massimo per la conclusione del procedimento: 90 gg.
Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo
Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi a: Geom. Cuomo
Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.
Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo
STATUTI ENTI LOCALI
Comune di Dorzano (Biella)
Modifica allo Statuto Comunale - Avviso
Con deliberazione del Consiglio Comunale del 11/11/1999, n. 43, esaminato dal CO.RE.CO. - Novara, senza rilievi, è stato modificato lart. 18 dello Statuto Comunale portando da 2 a 4 gli assessori in virtù dellart. 11, 8º comma della legge 3 agosto 1999 n. 265.
Il Responsabile di Servizio
Antonino Loiaconi
Comune di Val della Torre (Torino)
Statuto comunale
INDICE
TITOLO I - PRINCIPI GENERALI
Art. 1 Principi fondamentali
Art. 2 Territorio e Sede comunale
Art. 3 Gonfalone e stemma
Art. 4 Albo Pretorio
Art. 5 Statuto Comunale
Art. 6 Regolamenti
TITOLO II - ORGANI ISTITUZIONALI
Art. 7 Organi
Art. 8 Consiglio Comunale
Art. 9 I Consiglieri
Art. 10 Prima seduta del Consiglio
Art. 11 Linee programmatiche dellazione di governo dellEnte
Art. 12 Convocazione, sessioni, numero legale per la validità delle sedute
Art. 13 Commissioni
Art. 14 Attribuzioni delle Commissioni
Art. 15 Gruppi Consiliari
Art. 16 Il Sindaco
Art. 17 Competenze del Sindaco
Art. 18 Il Vice Sindaco
Art. 19 Cessazione dalla Carica di Sindaco
Art. 20 Composizione della Giunta
Art. 21 Funzionamento della Giunta
Art. 22 Competenze della Giunta
Art. 23 Revoca degli Assessori
Art. 24 Mozione di sfiducia
TITOLO III - LORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Art. 25 Ordinamento degli Uffici e dei Servizi
Art. 26 Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio Comunale
Art. 27 Incarichi ed indirizzi di gestione
Art. 28 Il Segretario Comunale
Art. 29 ViceSegretario Comunale
Art. 20 Gestione Amministrativa
Art. 31 Autorizzazioni, concessioni e licenze di competenza dei funzionari
direttivi incaricati dal Sindaco
Art. 32 Le determinazioni ed i decreti
TITOLO IV - I SERVIZI PUBBLICI LOCALI
Art. 33 I servizi pubblici locali
Art. 34 LAzienda Speciale
TITOLO V - FORME ASSOCIATE DI COOPERAZIONE
Art. 35 Gestione dei servizi in forma associata
Art. 36 Istituzioni
Art. 37 Convenzioni
Art. 38 Consorzi
Art. 39 Unione dei Comuni
Art. 40 Accordi di programma
Art. 41 Partecipazione
Art. 42 Valorizzazione delle forme associative ed organi di partecipazione
Art. 43 Interventi nel procedimento amministrativo
Art. 44 Procedura per lammissione di istanze, petizioni e proposte
Art. 45 Referendum consultivi
Art. 46 Effetti dei referendum
Art. 47 Diritto di accesso
Art. 48 Diritto dinformazione
TITOLO VI - PATRIMONIO E CONTABILITA
Art. 49 Autonomia finanziaria
Art. 50 Demanio e patrimonio
Art. 51 Revisione economico - finanziaria
Art. 52 Controllo di gestione e controllo di qualità
Art. 53 Norme transitorie e finali
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1
Principi fondamentali
Il Comune di Val Della Torre è Ente autonomo nellambito dei principi fissati dalle Leggi generali della Repubblica e dal presente Statuto.
Esercita funzioni proprie e funzioni attribuite o delegate dalle Leggi statali e regionali.
Il Comune di Val Della Torre sinserisce nel comprensorio geografico ed ambientale della Comunità Montana Val Ceronda e Casternone, con la quale esprime peculiari identità etniche e culturali in un quadro socioeconomico dinteressi omogenei.
Il Comune rappresenta lintera popolazione del suo territorio, ne cura i relativi interessi nel rispetto delle caratteristiche e delle tradizioni locali. Ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Carta Costituzionale e favorisce la piena partecipazione dei cittadini singoli ed associati, alle scelte politiche ed allattività amministrativa. Riconosce e favorisce la partecipazione delle formazioni sociali nelle quali si espleta la personalità umana. Indirizza la propria azione alla promozione delle funzioni sociali delliniziativa economica pubblica e privata, anche attraverso lo sviluppo di forme di associazionismo economico e di cooperazione.
Il Comune fonda la propria azione sui principi costituzionali di libertà, eguaglianza, solidarietà e giustizia, concorrendo a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ne limitano la realizzazione; in particolare attua, nei vari settori, il principio di parità fra uomo e donna, promuovendo la presenza di entrambi i sessi nella Giunta e negli organi collegiali del Comune.
Nellambito delle competenze assegnate dalle Leggi statali e regionali attiva tutte le funzioni amministrative nei settori organici del lavoro, dei servizi sociali, dellassetto ed utilizzazione dei territori e dello sviluppo economico, della salvaguardia ambientale, con particolare riguardo al sostegno ed alla valorizzazione delle risorse umane e materiali presenti sul territorio favorendo ogni collaborazione con la Comunità Montana. e con gli altri Enti pubblici locali.
Il Comune può delegare, nelle forme di cui al successivo Titolo V, alla Comunità Montana, a Consorzi fra Comuni e Province ed alle altre forme associative fra Enti locali previste dalla Legge, la gestione e lorganizzazione di servizi.
Art. 2
Territorio e sede comunale
Il territorio del Comune si estende per ettari 3.674, confinante con i Comuni di Alpignano, Caselette, Almese, Rubiana, Viù, Varisella, Givoletto e San Gillio.
Il Palazzo civico, sede comunale, è ubicato nel Capoluogo. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nel Salone Papa Giovanni XXIII. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.
Art. 3
Gonfalone e stemma
Il Comune ha un proprio gonfalone ed un proprio stemma ufficiale che sono quelli storicamente in uso.
Il gonfalone comunale, accompagnato dal Sindaco o da suo delegato, può essere esibito nelle manifestazioni e ricorrenze di pubblico interesse ovvero in cerimonie di interesse locale.
Luso e la riproduzione di tali simboli per fini non istituzionali sono vietati.
Art. 4
Albo Pretorio
Il Consiglio Comunale individua nel Palazzo civico apposito spazio da destinare ad Albo Pretorio per la pubblicazione degli atti ed avvisi previsti dalla Legge, dallo Statuto e dai Regolamenti.
Deve essere garantita laccessibilità, lintegrità e la facilità di lettura degli atti ed avvisi pubblicati.
Il Segretario cura laffissione degli atti di cui al comma l avvalendosi di un Messo comunale e, su sua attestazione, ne certifica lavvenuta pubblicazione.
Art. 5
Statuto Comunale
Il Comune determina il proprio ordinamento nello Statuto, cui devono uniformarsi i Regolamenti e gli atti degli organi istituzionali e di quelli amministrativi e di gestione.
Lo Statuto è adottato dal Consiglio Comunale con le maggioranze e le procedure stabilite dalla Legge.
Lo Statuto è a disposizione dei cittadini per la consultazione presso la sede comunale
Art. 6
Regolamenti
Il Comune ha potestà regolamentare nelle materie e funzioni proprie.
Il Comune esercita la potestà regolamentare nellambito dei principi fissati dalla Legge e nel rispetto delle norme statutarie.
I Regolamenti le cui disposizioni incidono su posizioni giuridiche soggettive possono essere sottoposti a forme di consultazione popolare.
I Regolamenti sono portati a conoscenza della popolazione attraverso idonei mezzi di informazione, che ne mettono in evidenza i contenuti e gli aspetti significativi.
TITOLO II
ORGANI ISTITUZIONALI
Art. 7
Organi
Sono organi del Comune: il Consiglio, la Giunta ed il Sindaco.
Art. 8
Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale determinando lindirizzo ed esercitando il controllo politico - amministrativo, rappresenta lintera comunità, per cui discute ed approva in apposito documento gli indirizzi generali di governo.
Il Consiglio, costituito in conformità alla Legge, ha autonomia organizzativa e funzionale.
Adempie alle funzioni specificatamente demandatagli dalle Leggi statali e regionali conformandosi ai principi, ai criteri, alle modalità ed ai procedimenti previsti dal presente Statuto e dalle norme regolamentari.
Impronta lazione complessiva dellEnte ai principi costituzionali della pubblicità e legalità onde garantire il buon andamento e limparzialità.
Privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione perseguendo il raccordo con la programmazione provinciale, regionale e statale.
Ispira la propria azione al principio della solidarietà sociale.
Le norme relative allorganizzazione ed al funzionamento del Consiglio Comunale sono previste in un Regolamento approvato a maggioranza assoluta dei Consiglieri.
Lelezione del Consiglio Comunale, il numero e la posizione giuridica dei Consiglieri, nonché le cause di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza sono regolate dalla Legge.
Dopo lindizione dei comizi elettorali e sino alla data delle elezioni per il rinnovo dellorgano, il Consiglio adotta i soli atti urgenti ed improrogabili.
Art. 9
I Consiglieri
I Consiglieri rappresentano lintera Comunità ed esercitano le funzioni senza vincolo di mandato.
Le prerogative ed i diritti dei Consiglieri sono disciplinati dalla Legge, dal presente Statuto e dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
Le modalità e le forme di esercizio del diritto di iniziativa e di controllo spettanti ai Consiglieri Comunali sono disciplinati dal Regolamento del Consiglio Comunale.
Ciascun Consigliere Comunale deve eleggere domicilio nel Comune per facilitare la consegna di atti inerenti la carica.
Art. 10
Prima seduta del Consiglio
La prima seduta del Consiglio Comunale dopo le elezioni è convocata dal Sindaco nel termine di dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e deve tenersi entro 10 giorni dalla diramazione dellinvito di convocazione.
E presieduta dal Sindaco neo eletto.
Prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, lAssemblea procede alla convalida dei Consiglieri eletti e del Sindaco.
La seduta prosegue con il giuramento del Sindaco, con la comunicazione da parte del Sindaco della composizione della Giunta e, quindi, con la trattazione degli altri eventuali argomenti iscritti allordine del giorno.
Art. 11
Linee programmatiche dellazione di governo
dellEnte
Il Sindaco definisce, con la collaborazione degli Assessori, le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato e le presenta sentita la Giunta al Consiglio Comunale per lapprovazione entro sessanta giorni dallinsediamento dello stesso.
Il documento contenente le linee programmatiche dellazione amministrativa e gli adeguamenti successivi sono messi a disposizione dei Consiglieri almeno 10 giorni prima della data fissata per la trattazione in Consiglio Comunale e sono approvati a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, con unica votazione palese.
Il documento così approvato costituisce il principale atto dindirizzo dellattività amministrativa e riferimento per lesercizio della funzione di controllo politico amministrativo del Consiglio.
Lazione di governo della Giunta ed il programma amministrativo possono essere sottoposti a verifica consiliare straordinaria, nelle forme previste dal Regolamento sul funzionamento del Consiglio, ove lo richieda almeno la metà dei Consiglieri assegnati.
Art. 12
Convocazione, sessioni, numero legale
per la validità delle sedute
Il Consiglio Comunale è convocato dal Sindaco che formula lordine del giorno e ne presiede i lavori secondo le norme del Regolamento.
Esso si riunisce in sessione ordinaria e straordinaria secondo i termini di consegna degli avvisi di convocazione, stabiliti dal Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale.
Può essere convocato in via straordinaria:
a) per iniziativa del Sindaco;
b) per deliberazione della Giunta comunale, che fissa, altresì, il giorno della seduta;
c) su richiesta di un quinto dei Consiglieri assegnati.
Nei casi di cui alle precedenti lettere b) e c) ladunanza deve essere tenuta entro venti giorni dalla data in cui è stata adottata la deliberazione o è pervenuta la richiesta. Trascorso il predetto termine senza che la riunione abbia luogo, il Consiglio può essere convocato, con il consueto preavviso e con gli stessi oggetti, previa diffida, dal Prefetto.
Il Consiglio Comunale si riunisce validamente con la presenza della metà dei Consiglieri assegnati, salvo che sia richiesto un quorum speciale.
Nel computo del numero dei componenti del Consiglio necessari per la validità delle sedute non si considera il Sindaco.
Le deliberazioni sono validamente assunte ove ottengano la maggioranza assoluta dei voti validi, escludendo dal computo le astensioni e, nelle votazioni a scrutinio segreto, le schede bianche e nulle.
Nella seduta di seconda convocazione è sufficiente per la validità delladunanza, lintervento di almeno un terzo dei componenti il consesso.
Si considera seduta di seconda convocazione unicamente quella che succede ad una precedente seduta resa nulla per mancanza, sia originaria che sopravvenuta in corso di seduta, del numero legale, a condizione che vengano trattati i medesimi punti iscritti allordine del giorno della seduta di prima convocazione, e che il rinvio ad altra seduta non sia stato determinato volontariamente dal Consiglio.
La seduta di seconda convocazione ha luogo in altro giorno ed è comunicata soltanto ai Consiglieri non intervenuti alla seduta di prima convocazione.
La seduta di seconda convocazione non è subordinata a specifica iscrizione nellavviso di prima convocazione.
Non concorrono a determinare la validità delladunanza coloro che escono dalla sala prima della votazione.
Il quorum strutturale, accertato allapertura della seduta, si presume persistere fino a verifica effettuata per iniziativa del Presidente, del Segretario o su istanza verbale di un Consigliere Comunale e comunque allatto della votazione.
Nessuna deliberazione è valida se non ottiene la maggioranza assoluta dei votanti, fatti salvi i casi in cui sia richiesta una maggioranza qualificata o una diversa maggioranza.
Art. 13
Commissioni
Il Consiglio Comunale, nello svolgimento delle proprie attività, costituisce Commissioni permanenti, temporanee o speciali di propria istituzione, di cui può avvalersi secondo le necessità per il miglior esercizio delle sue funzioni.
Il Regolamento stabilisce il loro numero, le competenze, il funzionamento nonché la loro composizione nel rispetto dei criterio proporzionale.
Qualora la specificità o la tecnicità degli argomenti lo richiedano possono essere invitati ai lavori delle Commissioni oltre il Sindaco e gli Assessori, i rappresentanti di organismi associativi, funzionari e tecnici, rappresentanti di forze sociali, politiche ed economiche.
Art. 14
Attribuzioni delle Commissioni
Le Commissioni permanenti sono prevalentemente finalizzate allesame preliminare e preparatorio degli atti deliberativi del Consiglio onde agevolare e favorire il miglior funzionamento di questultimo.
Le Commissioni temporanee o speciali possono istituirsi per lesame di determinate materie involgenti questioni particolari la cui individuazione spetta unicamente al Consiglio Comunale.
Art. 15
Gruppi consiliari
I Consiglieri possono costituire Gruppi consiliari dandone comunicazione al Segretario Comunale.
Qualora non venga esercitata tale facoltà o nelle more della designazione, i Capigruppo sono individuati nei Consiglieri, non componenti la Giunta, che abbiano riportato il maggior numero dei voti dalla lista di appartenenza.
Ai sensi del presente articolo per Gruppo consiliare deve intendersi una pluralità di Consiglieri costituita almeno da due Consiglieri Comunali. E ammessa la costituzione di Gruppi misti.
Nel caso che una lista presentata alle elezioni abbia avuto eletto un solo Consigliere, a questi sono riconosciuti i diritti e la rappresentanza spettanti ad un Gruppo consiliare.
Art. 16
Il Sindaco
Il Sindaco è il capo dellAmministrazione comunale, eletto democraticamente dai cittadini a suffragio universale e diretto.
Il Sindaco rappresenta il Comune ed è responsabile dellamministrazione dellEnte.
Sovrintende allandamento generale dellEnte, provvede a dare impulso allattività degli altri organi comunali e ne coordina lattività.
Il Sindaco dirige i lavori della Giunta Comunale ed assicura la rispondenza dellattività degli organi del Comune agli atti generali e di indirizzo approvati dal Consiglio.
Il Sindaco assume le funzioni di Ufficiale di governo nei casi previsti dalla Legge ed esercita le funzioni delegategli dalla Regione, secondo le modalità previste dalle Leggi e dallo Statuto.
Per lesercizio di tali funzioni il Sindaco si avvale degli uffici comunali.
Prima di assumere le funzioni, il Sindaco presta giuramento innanzi al Consiglio Comunale, nella prima riunione, pronunciando la seguente formula: Giuro di osservare lealmente la Costituzione Italiana.
Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con gli stemmi della Repubblica e del Comune, da portarsi a tracolla.
Art. 17
Competenze del Sindaco
Il Sindaco convoca e presiede il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale e ne fissa lordine del giorno secondo le modalità previste dal Regolamento.
Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici ed allesecuzione degli atti di tutti gli organi comunali.
Il Sindaco coordina ed organizza, nellambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, dintesa con i responsabili delle amministrazioni interessate, gli orari dapertura al pubblico degli uffici operanti nel territorio, al fine di armonizzare lattività dei servizi alle esigenze degli utenti.
Il Sindaco può modificare gli orari degli esercizi commerciali dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, dintesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni pubbliche interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio in caso di emergenza, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dellutenza.
Il Sindaco provvede alla designazione, alla nomina ed alleventuale revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, società ed istituzioni entro i termini di scadenza del precedente incarico, ovvero entro gli eventuali termini diversi previsti da disposizioni normative.
Il Sindaco nomina il Segretario Comunale ed il Direttore generale e conferisce gli incarichi di responsabilità di uffici e servizi, nonché quelli di collaborazione esterna ad alta specializzazione, secondo le modalità previste dalla Legge e dal Regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi.
Il Sindaco indice i referendum comunali.
Gli atti del Sindaco non diversamente denominati dalla Legge o dallo Statuto assumono il nome di decreti.
Il Sindaco promuove, conclude e sottoscrive gli accordi di programma.
Ove non sia diversamente stabilito da norme regolamentari, il Sindaco ha la rappresentanza del Comune nei giudizi di qualunque natura e decide con proprio atto la costituzione in giudizio dellEnte e la proposizione delle liti.
Il Sindaco informa la popolazione sulle situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile avvalendosi dei mezzi tecnici previsti nei piani e programmi di protezione civile e comunque con ogni altro mezzo disponibile.
Esercita tutte le altre funzioni attribuitegli dalla Legge, dallo Statuto, dai Regolamenti e sovrintende allespletamento delle funzioni statali, regionali e provinciali attribuite o delegate al Comune.
Il Sindaco ha la facoltà di assegnare ai singoli Assessori lesercizio delle proprie attribuzioni. La delega può essere permanente o temporanea, generale in ordine a determinate materie o speciale per il compimento di singoli atti o procedimenti.
La delega può essere revocata dal Sindaco in qualunque momento senza alcuna specifica motivazione, essendo concessa come atto meramente discrezionale nellinteresse dellAmministrazione.
Art. 18
Il Vice Sindaco
Il Vice Sindaco sostituisce in tutte le funzioni il Sindaco temporaneamente assente, impedito o sospeso dalla carica.
In caso di assenza o impedimento anche del Vice Sindaco, alla sostituzione del Sindaco provvede lAssessore più anziano di età.
Art. 19
Cessazione dalla carica di Sindaco
Limpedimento permanente, la rimozione, la decadenza o il decesso del Sindaco danno luogo alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Il Consiglio e la Giunta restano temporaneamente in carica fino a nuove elezioni.
Nei casi previsti dal primo comma le funzioni del Sindaco sono assunte dal Vice Sindaco.
Le dimissioni del Sindaco sono presentate per iscritto al Consiglio Comunale che dovrà essere convocato nei successivi dieci giorni.
Una volta decorso il termine di venti giorni dalla presentazione delle dimissioni le stesse divengono efficaci ed irrevocabili e danno luogo allimmediata cessazione dalla carica del Sindaco, alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Di tale evenienza il Segretario Comunale dà immediata comunicazione al Prefetto, affinché questi possa adottare tempestivamente i conseguenti provvedimenti per lo scioglimento del Consiglio e la nomina del Commissario.
Art. 20
Composizione della Giunta
La Giunta è composta dal Sindaco che la presiede e da sei Assessori, compreso il Vice Sindaco.
Il Sindaco nomina il Vice Sindaco e gli Assessori, prima dellinsediamento del Consiglio Comunale, tra i cittadini in possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità a Consigliere Comunale.
Possono essere nominati Assessori sia i Consiglieri Comunali sia cittadini non facenti parti del Consiglio.
Non possono far parte della Giunta contemporaneamente Assessori che siano fra loro coniugi, ascendenti, discendenti, o parenti e affini fino al 2° grado ed il coniuge, gli ascendenti, i discendenti ed i parenti ed affini fino al 3° grado del Sindaco.
Art. 21
Funzionamento della Giunta
Nello svolgimento della propria attività la Giunta si uniforma al principio della collegialità.
Il Sindaco dirige e coordina i lavori della Giunta, assicura lunità dindirizzo politico degli Assessori e la collegiale responsabilità delle decisioni.
La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco.
Per la validità delle sedute è richiesto lintervento della metà dei suoi componenti, compreso il Sindaco.
La Giunta delibera a maggioranza assoluta dei voti; in caso di parità prevale il voto del Sindaco o di chi presiede la seduta in sua vece.
Le sedute della Giunta non sono pubbliche.
A discrezione del Sindaco possono essere ammessi a partecipare ai lavori della Giunta Consiglieri Comunali, funzionari del Comune, cittadini o autorità, al fine di acquisire elementi valutativi sugli argomenti in discussione.
Il Regolamento disciplina il funzionamento della Giunta per quanto non previsto dallo Statuto.
Art. 22
Competenze della Giunta
La Giunta collabora con il Sindaco nellAmministrazione del Comune e per lattuazione degli indirizzi generali di governo. Svolge funzioni propositive e dimpulso nei confronti del Consiglio.
La Giunta compie gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla Legge e dallo Statuto al Consiglio e che non rientrino nelle competenze del Sindaco, degli organi di decentramento, del Segretario Comunale e dei responsabili degli uffici e dei servizi.
Rientra altresì nella competenza della Giunta ladozione dei Regolamenti sullordinamento degli uffici e dei servizi, secondo le norme ed i principi stabiliti dallo Statuto in materia di organizzazione e di personale.
Art. 23
Revoca degli Assessori
Nel corso del mandato amministrativo il Sindaco può revocare dallincarico uno o più Assessori, provvedendo con il medesimo atto alla nomina dei sostituti.
La revoca è comunicata al Consiglio nella prima seduta utile unitamente ai nominativi dei nuovi Assessori.
Art. 24
Mozione di sfiducia
Il voto del Consiglio Comunale contrario ad una proposta del Sindaco o della Giunta non comporta le dimissioni degli stessi.
Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
La mozione di sfiducia, sottoscritta da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, deve essere motivata, anche con riferimento al solo venir meno della maggioranza consiliare, ed è messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua presentazione.
Nel caso in cui la mozione di sfiducia sia approvata, il Segretario Comunale ne informa il Prefetto, ai fini dellassunzione dei conseguenti provvedimenti di scioglimento del Consiglio e di nomina del Commissario.
TITOLO III
LORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Art. 25
Ordinamento degli uffici e dei servizi
Lorganizzazione degli uffici e dei servizi, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti di accesso allimpiego sono disciplinati in uno o più Regolamenti, in conformità alle disposizioni di Legge, dello Statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale degli enti locali.
I Regolamenti di cui al precedente comma, sullordinamento degli uffici e dei servizi, sono adottati dalla Giunta Comunale, sulla scorta dei principi e dei criteri direttivi approvati dal Consiglio Comunale.
Sono esclusi dalla competenza normativa della Giunta gli istituti espressamente riservati per Legge al Consiglio o alla contrattazione collettiva nazionale e decentrata.
Lorganizzazione degli uffici e dei servizi è improntata a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione e risponde a principi di professionalità e responsabilità.
La struttura organizzativa si articola in unità operative aggregate, secondo criteri di omogeneità, in ambiti o aree progressivamente più ampi, in modo da conseguire il coordinato esercizio di funzioni tra loro omogenee.
La dotazione organica e lorganigramma del personale sono qualitativamente e quantitativamente dimensionati in relazione alle esigenze di esercizio delle funzioni e dei servizi gestiti dal Comune ed alle disponibilità finanziarie consolidate dellEnte.
Il Regolamento sullordinamento degli uffici e gli altri Regolamenti attinenti per materia prevedono forme per lesercizio del controllo di gestione e definiscono le modalità per il conferimento degli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi, i criteri di valutazione dei responsabili di aree e servizi e le modalità di revoca dellincarico.
Negli stessi Regolamenti sono altresì previste forme di coordinamento dellattività degli uffici, nonché disciplinate la mobilità interna del personale e la formazione professionale, perseguendo lobiettivo di conseguire la piena integrazione e complementarità tra di vari settori di attività dellEnte.
Art. 26
Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale determina nellambito dei principi stabiliti dallo Statuto gli indirizzi ed i criteri direttivi cui la Giunta uniformerà i contenuti del Regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi.
Nellesercizio di tale attribuzione in particolare il Consiglio Comunale provvede a:
a) definire le linee essenziali dellorganizzazione dellEnte, nonché i criteri per il dimensionamento della dotazione organica in funzione delle esigenze operative dei servizi e dellattuazione del programma politico amministrativo;
b) stabilire eventuali limiti e forme di controllo della spesa del personale;
c) fissare i limiti del ricorso alla dirigenza esterna ed al personale a contratto;
d) definire i criteri atti a garantire il coordinato svolgimento dellattività degli uffici posti alla diretta dipendenza del Sindaco e degli Assessori, ove istituiti, per lesercizio della funzione di indirizzo e controllo, con lattività degli organismi preposti al controllo di gestione e la generale funzione di indirizzo e controllo spettante al Consiglio stesso;
Gli atti di indirizzo in materia di personale fanno parte necessariamente del documento contenente le linee programmatiche dellAmministrazione da sottoporre allapprovazione del Consiglio entro sessanta giorni dal suo insediamento.
Nel corso del mandato amministrativo il Consiglio, di propria iniziativa o su proposta della Giunta, adegua i criteri e gli indirizzi di politica del personale in relazione al divenire delle esigenze organizzative, alla programmazione delle risorse umane e finanziarie ed al fabbisogno di personale.
Art. 27
Incarichi ed indirizzi di gestione
Gli organi istituzionali dellEnte uniformano la propria attività al principio dellattribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai funzionari responsabili degli uffici e dei servizi.
Stabiliscono in atti e provvedimenti formali, anche sulla base delle proposte degli stessi funzionari, gli indirizzi e le direttive generali e settoriali per lazione amministrativa e la gestione, indicando le priorità dintervento, i criteri e le modalità per lesercizio delle attribuzioni.
Il Sindaco definisce e attribuisce ai funzionari di adeguata qualifica e di congrua capacità gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi.
La direzione degli Uffici e dei servizi può essere altresì attribuita al Segretario Comunale o a Dirigenti e funzionari esterni, in assenza di professionalità analoghe allinterno dellEnte, con le modalità e nei limiti previsti dalla Legge e dal Regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi.
Gli incarichi di direzione degli Uffici e dei servizi hanno durata temporanea e non possono superare quella del mandato elettorale del Sindaco che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati nei casi previsti dalla Legge e dai Regolamenti dellEnte.
Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con il funzionario interessato, secondo le modalità stabilite dal Regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme degli accordi collettivi di lavoro.
Il Comune può associarsi con altri enti locali per lesercizio in comune di funzioni amministrative o per lespletamento dei servizi, regolando con apposita convenzione i reciproci rapporti, le modalità di svolgimento delle attività gestite unitariamente ed i compiti del personale impiegato.
Gli atti dei responsabili dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma o revoca da parte del Sindaco.
In caso di inerzia o ritardo nellassunzione di atti dovuti, di competenza degli stessi o degli organi gerarchicamente sovraordinati, il Sindaco assegna ove possibile un termine per ladempimento e nomina un commissario ad acta ove linerzia permanga ulteriormente.
E in ogni caso fatta salva leventuale adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del funzionario inadempiente, come anche resta ferma la facoltà del Sindaco di revocare lincarico di direzione ove ne ricorrano i presupposti.
Fermo restando quanto previsto al comma precedente, il Regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi disciplina le ulteriori misure atte a conseguire efficacia allazione amministrativa ed efficienza nella gestione, compresi i rimedi nel caso di carenze imputabili ai responsabili dei servizi, per inefficienza, violazione delle direttive e degli atti di indirizzo o per altra causa.
Art. 28
Il Segretario Comunale
Il Comune ha un Segretario Comunale con compiti di collaborazione, consulenza ed assistenza nei confronti degli organi dellEnte in ordine alla conformità dellazione amministrativa alle Leggi, allo Statuto ed ai Regolamenti.
Il Segretario assicura il necessario supporto giuridico, amministrativo e di consulenza organizzativa alle decisioni degli organi istituzionali, con pareri scritti od orali, e, su richiesta, attraverso lapposizione del visto di conformità sui singoli atti.
Il Segretario partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e provvede attraverso persona di propria fiducia alla stesura dei relativi verbali. Le modalità per lesercizio di tali attribuzioni sono definite nei Regolamenti di funzionamento degli organi dellEnte.
Il Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili degli uffici e dei servizi e ne coordina lattività, secondo le direttive impartite dal Sindaco.
Al fine di assicurare unitarietà e complementarità allazione amministrativa nei vari settori di attività, il Segretario in particolare definisce, previa consultazione dei responsabili degli uffici e dintesa con lAmministrazione, modalità di snellimento delle procedure amministrative ed adotta le conseguenti direttive operative; formula proposte su questioni organizzative e gestionali di carattere generale e riferisce al Sindaco su ogni situazione di irregolarità, omissione o disfunzione, per ladozione dei conseguenti provvedimenti.
Il Segretario adotta provvedimenti con rilevanza esterna a valenza intersettoriale.
Il Sindaco può affidare al Segretario la direzione di singoli settori della struttura organizzativa dellEnte.
Il Segretario è il capo del personale e ne è responsabile.
Il Segretario ha la direzione complessiva della struttura operativa dellEnte secondo modalità e direttive impartite dal Sindaco, nel rispetto dellautonoma responsabilità settoriale dei responsabili degli uffici e dei servizi.
Nel caso in cui sia istituita la figura del Direttore Generale le attribuzioni del Segretario saranno disciplinate nel Regolamento di organizzazione e definite contestualmente alla nomina del Direttore, onde realizzare il pieno accordo operativo e funzionale tra i due soggetti, nel rispetto dei relativi ed autonomi ruoli.
Oltre alle funzioni espressamente previste dalla Legge e dallo Statuto, possono essere assegnati al Segretario, con Regolamento o con provvedimento del Sindaco, compiti specifici o attribuzioni anche a carattere gestionale, ove ciò si renda utile in relazione alle esigenze organizzative dellEnte ed agli obiettivi programmatici dellAmministrazione.
Il Segretario per lesercizio delle proprie funzioni si avvale della struttura, dei servizi e del personale dellEnte.
Art. 29
ViceSegretario Comunale
Il ViceSegretario è un funzionario comunale che coadiuva il Segretario Comunale nello svolgimento dellattività amministrativa.
I requisiti per laccesso, lo status giuridico ed economico dei Vicesegretario sono disciplinati dal contratto di lavoro e dal Regolamento sulla organizzazione ed il funzionamento degli uffici e servizi ove vengono anche precisate le particolari responsabilità gestionali attribuite al medesimo.
Art. 30
Gestione amministrativa
I funzionari direttivi incaricati dal Sindaco sono preposti, secondo lordinamento dellEnte, alla direzione degli uffici e dei servizi e sono responsabili della attuazione dei programmi approvati dagli organi istituzionali e della regolarità formale e sostanziale dellattività delle strutture che da essi dipendono.
A tal fine ai funzionari direttivi incaricati dal Sindaco sono riconosciuti poteri di organizzazione, amministrazione e gestione del personale, delle risorse finanziarie e strumentali assegnate, che esercitano nei limiti e secondo i criteri definiti negli atti dindirizzo.
Nellambito dei servizi cui sono preposti, i funzionari direttivi incaricati dal Sindaco in particolare:
a) assumono gli atti di gestione del personale secondo le norme del CCNL, provvedono allespletamento delle procedure per la selezione del personale ed alle relative assunzioni previste negli atti di programmazione o autorizzate dalla Giunta, alla stipula del contratto individuale di lavoro, allattribuzione del trattamento economico accessorio. Hanno poteri di iniziativa per lapplicazione delle sanzioni disciplinari ed assumono direttamente i provvedimenti disciplinari che per Legge od in base alle norme degli accordi collettivi di lavoro rientrano nella loro competenza;
b) espletano le procedure di appalto dei lavori e di fornitura dei beni e dei servizi previsti in atti fondamentali del Consiglio o rientranti nella ordinaria gestione dei servizi, assumendo tutti gli atti necessari, comprese la determinazione a contrattare e la conseguente stipula dei contratti;
c) curano il corretto svolgimento dei procedimenti attribuiti allufficio e individuano i dipendenti responsabili della istruttoria ed, eventualmente, delladozione del provvedimento finale;
d) esprimono i pareri di regolarità tecnica e contabile, ove previsti, sulle proposte di deliberazione;
e) assumono gli atti di gestione finanziaria, di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dellufficio, di spesa e liquidazione, nei limiti e con le modalità stabiliti dai Regolamenti, dal Piano Esecutivo di Gestione e dagli altri atti di programmazione approvati;
f) esercitano ogni altra attribuzione prevista dalla Legge, dallo Statuto od eventualmente conferita dal Sindaco.
Sono di competenza dei funzionari direttivi incaricati dal Sindaco gli atti costituenti manifestazione di giudizio e di conoscenza, gli atti ricognitori, di valutazione, destimazione e di comunicazione, gli accertamenti tecnici, le certificazioni e le legalizzazioni, i verbali e le diffide.
Fermi restando i compiti riservati espressamente dalla Legge e dallo Statuto al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio, i funzionari nellesercizio delle loro attribuzioni assumono, con le modalità stabilite dai Regolamenti e secondo i criteri definiti negli atti di indirizzo, provvedimenti aventi rilevanza esterna, comportanti accertamenti e valutazioni anche di carattere discrezionale.
Art. 31
Autorizzazioni, concessioni e licenze di competenza
dei funzionari
direttivi incaricati dal Sindaco
Oltre ai compiti indicati al precedente articolo, spettano ai funzionari direttivi incaricati dal Sindaco nelle materie rientranti nei servizi di cui hanno la direzione:
a) - il rilascio di autorizzazioni, licenze e concessioni, che costituiscono esecuzione di disposizioni di Leggi, di Regolamenti e di atti o attuazione di strumenti di pianificazione generali e particolareggiati;
b) - lapplicazione delle sanzioni amministrative per la violazione delle Leggi e dei Regolamenti comunali, anche in materia edilizia, e ladozione degli atti connessi, antecedenti e susseguenti, compresi lingiunzione di pagamento ed i provvedimenti definitivi conseguenti alla valutazione di eventuali scritti difensivi.
Le attribuzioni del Sindaco nei servizi di competenza statale possono essere esercitate dai funzionari dellEnte per delega solo nei casi previsti dalla Legge.
Art. 32
Le determinazioni ed i decreti
Gli atti dei responsabili dei servizi assumono la denominazione di determinazioni e sono regolati secondo le disposizioni del presente articolo.
Gli atti del Sindaco non diversamente disciplinati dalla Legge assumono il nome di decreti.
Le determinazioni ed i decreti hanno esecuzione dal giorno stesso delladozione o, nel caso in cui comportino spesa, dalla data di apposizione dellattestazione di copertura finanziaria.
A tal fine sono trasmessi allufficio competente e da questo restituiti, previa registrazione dellimpegno contabile, entro cinque giorni.
Entro i successivi tre giorni sono pubblicati allAlbo Pretorio per dieci giorni e depositati in copia presso la Segreteria comunale.
Tutti gli atti del Sindaco e dei responsabili dei servizi sono numerati e classificati unitariamente, con sistemi di raccolta che ne individuano la cronologia, la materia e lufficio di provenienza.
TITOLO IV
I SERVIZI PUBBLICI LOCALI
Art. 33
I servizi pubblici locali
Il Comune provvede alla gestione dei servizi rivolti a promuovere e garantire lo sviluppo sociale, civile ed economico della comunità locale.
Il Comune eroga i servizi pubblici con criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità nei confronti degli utenti, garantendo anche il diritto ad una completa informazione.
Il Consiglio Comunale individua la forma di gestione dei servizi più idonea tra quelle consentite dalla Legge, in relazione alle caratteristiche ed alla natura del servizio e secondo criteri di economicità ed efficienza organizzativa.
La gestione dei servizi può essere perseguita anche attraverso fermo di collaborazione od in consorzio con altri enti pubblici.
I servizi possono essere erogati altresì attraverso società a capitale interamente pubblico o attraverso società miste, partecipate dal Comune ed aperte allapporto di soggetti privati che offrano garanzie di solidità economica e capacità imprenditoriale.
Fatta salva la disciplina legislativa in materia tributaria, per lerogazione dei servizi di propria competenza il Comune applica tariffe e contribuzioni a carico degli utenti, in modo da conseguire il necessario equilibrio tra costi e ricavi.
La compartecipazione alla spesa per lerogazione dei servizi a carattere sociale è determinata tenendo conto delle condizioni economiche e sociali degli utenti, applicando agevolazioni e forme di esenzione totale o parziale.
Anche in tale ipotesi il gettito tariffario dovrà garantire un adeguato livello di copertura dei costi, considerando anche gli eventuali trasferimenti di risorse da parte di enti e privati e le altre entrate finalizzate.
Art. 34
LAzienda Speciale
LAzienda Speciale è Ente strumentale del Comune, dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio Statuto approvato dal Consiglio Comunale.
Sono organi dellAzienda il Presidente, il Consiglio di amministrazione ed il Direttore, cui compete la responsabilità gestionale.
Il Presidente ed i componenti del Consiglio di amministrazione sono nominati dal Sindaco, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio Comunale e salvaguardando la rappresentanza delle minoranze consiliari, fra coloro che abbiano i requisiti per la nomina a Consigliere Comunale e documentata esperienza e competenza tecnica ed amministrativa, preferibilmente nello stesso settore di attività dellAzienda.
Lo Statuto dellAzienda può prevedere ulteriori cause di incompatibilità per la nomina degli amministratori, oltre a quelle contemplate dalla Legge e dal presente Statuto.
Il Sindaco può revocare dallincarico il Presidente ed i componenti del Consiglio di amministrazione, anche singolarmente, prima della scadenza del mandato, provvedendo contestualmente alla loro sostituzione.
La nomina, conferma e revoca del Direttore competono al Consiglio di amministrazione dellAzienda.
Il Comune conferisce allazienda il capitale di dotazione, ne determina le finalità e gli indirizzi, ne approva lo Statuto e gli atti fondamentali; verifica i risultati della gestione e provvede alla copertura degli eventuali costi sociali.
I Revisori dei conti dellAzienda sono nominati dal Consiglio Comunale con modalità che assicurino la presenza nel collegio di almeno un componente di designazione della minoranza.
TITOLO V
FORME ASSOCIATE DI COOPERAZIONE
Art. 35
Gestione dei servizi in forma associata
Il Comune ricerca e promuove forme di collaborazione con gli altri enti locali e con gli enti istituzionali per lo svolgimento, in ambiti territoriali più idonei, di attività e di servizi di comune interesse, con lobiettivo di conseguire la migliore efficienza organizzativa, leconomicità della gestione e la piena soddisfazione per gli utenti.
Possono essere gestite in forma associata anche funzioni amministrative, attraverso la costituzione di uffici comuni che si avvalgono di norma di personale distaccato ed operano in luogo e per conto degli enti aderenti.
Il Comune può, altresì, delegare ad enti sovracomunali o a Comuni contermini lesercizio di funzioni ed a sua volta riceverne da questi, ove sia in grado di assicurare con risorse proprie, congiuntamente allapporto economico, di personale e di attrezzature degli enti interessati, unefficiente erogazione dei servizi.
I rapporti tra gli enti, le modalità di organizzazione dei servizi ed i criteri di ripartizione degli oneri economici saranno regolati da apposita convenzione.
Per lesercizio di servizi a carattere imprenditoriale o di altra natura, il Comune può partecipare a consorzi.
Nelle convenzioni e negli atti costitutivi degli organismi associativi di qualsiasi natura, debbono essere previsti strumenti che rendano effettiva la funzione di indirizzo e controllo degli enti aderenti.
Lapprovazione delle convenzioni per la gestione dei servizi e gli atti costitutivi delle forme associative, comunque denominate, è di competenza del Consiglio Comunale.
Art. 36
Istituzioni
Il Consiglio Comunale per lesercizio di servizi sociali, che necessitano di particolare autonomia gestionale, costituisce istituzioni mediante apposito atto contenente il relativo Regolamento di disciplina dellorganizzazione e dellattività dellistituzione e previa redazione di apposito piano tecnico - finanziario dal quale risultino: i costi dei servizi, le forme di finanziamento e le dotazioni di beni mobili ed immobili compresi i fondi liquidi.
Gli indirizzi da osservare sono approvati dal Consiglio Comunale al momento della costituzione ed aggiornati in sede di esame del Bilancio Preventivo e del rendiconto Consuntivo dellIstituzione.
Art. 37
Convenzioni
Lattività dellEnte diretta a conseguire uno o più obiettivi di interesse comune con altri Enti locali, si organizza attraverso accordi ed intese di cooperazione, secondo i moduli e gli Istituti previsti dalla Legge.
Per le attività di comune interesse, lesecuzione e la gestione di opere pubbliche, la realizzazione di iniziative e programmi speciali ed altri servizi, il Comune privilegia la stipulazione di apposite convenzioni con altri Enti locali o loro Enti strumentali.
Le convenzioni sono approvate dal Consiglio Comunale a maggioranza assoluta.
Art. 38
Consorzi
Il Consiglio Comunale può deliberare la costituzione di un Consorzio tra Enti per la realizzazione e gestione di servizi rilevanti sotto il profilo economico od imprenditoriale.
La deliberazione, deve assumersi nelle forme e secondo la maggioranza prescritta nel terzo comma dellarticolo precedente.
Contestualmente allo Statuto del Consorzio, il Consiglio Comunale approva la convenzione ad esso allegata che deve disciplinare lorganizzazione ed il funzionamento del nuovo Ente.
Art. 39
Unione dei Comuni
Il Consiglio Comunale, in attuazione dei principi di cooperazione e qualora ne sussistano le condizioni, può promuovere, nelle forme e con le finalità previste dalla Legge, unioni di Comuni allo scopo di migliorare le strutture pubbliche ed offrire servizi più efficienti alla collettività.
Art. 40
Accordi di programma
Per la realizzazione di opere, interventi o programmi previsti in Leggi speciali o settoriali che necessitano dellattivazione di un procedimento complesso per il coordinamento e lintegrazione dellattività di più soggetti interessati, il Comune può promuovere e concludere accordi di programma.
Laccordo, definito e stipulato dal Sindaco, deve altresì prevedere oltre alle forme per lattivazione delleventuale arbitrato e degli interventi surrogatori:
i tempi e le modalità delle attività necessarie alla realizzazione dellaccordo;
un piano finanziario da cui sia possibile desumere i costi, le fonti di finanziamento ed il sistema regolante i rapporti tra gli Enti coinvolti;
c) il coordinamento con altri ed eventuali connessi adempimenti.
Art. 41
Partecipazione
Il Comune garantisce la partecipazione dei cittadini, singoli od associati, allattività amministrativa, al fine di assicurare il buon andamento, limparzialità e la trasparenza.
Per gli stessi fini privilegia le libere forme associative e le organizzazioni di volontariato.
Ai cittadini sono consentite forme dirette e semplificate di tutela degli interessi che favoriscono il loro intervento nella formazione degli atti.
LAmministrazione può attivare forme di consultazione, per acquisire il parere di categorie economiche e sociali su specifici problemi.
Art. 42
Valorizzazione delle forme associative
ed organi di partecipazione
LAmministrazione comunale favorisce lattività delle Associazioni, dei Comitati o degli Enti esponenziali operanti sul proprio territorio, a tutela dinteressi diffusi o portatori di alti valori culturali, economici, sociali e sportivi.
A tal fine viene incentivata la partecipazione di detti organismi alla vita amministrativa dellEnte attraverso gli apporti consultivi alle Commissioni consiliari, laccesso alle strutture ed ai servizi comunali, la possibilità di presentare memorie, documentazione, osservazioni utili alla formazione dei programmi di intervento pubblico ed alla soluzione dei problemi amministrativi.
LAmministrazione comunale potrà inoltre intervenire con la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari, nonché lattribuzione di vantaggi economici di qualunque genere, a sostegno delle iniziative promosse dagli organismi di cui al primo comma predeterminandone modi e forme in un apposito Regolamento.
Art. 43
Interventi nel procedimento amministrativo
I soggetti portatori di interessi pubblici o privati o di interessi diffusi, cui possa derivare un pregiudizio, hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo, tranne che per i casi espressamente esclusi dalla Legge e dai Regolamenti comunali.
La rappresentanza degli interessi può avvenire ad opera sia dei soggetti singoli che di soggetti collettivi, dotati o meno di personalità giuridica, rappresentativi di interessi super individuali.
Il responsabile del procedimento ha lobbligo di informare gli interessati, contestualmente allinizio dello stesso, mediante comunicazione personale contenente le indicazioni previste per Legge.
Il Regolamento stabilisce quali siano i soggetti cui le diverse categorie di atti debbano essere inviati, nonché i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti ovvero i meccanismi di individuazione dei responsabili del procedimento.
Qualora sussistano particolari esigenze di celerità o il numero dei destinatari o lindeterminatezza degli stessi la renda particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione, provvedendo a mezzo di pubblicazione allAlbo Pretorio o altri mezzi, garantendo, comunque, altre forme di idonea pubblicizzazione.
Gli aventi diritto, entro i tempi stabiliti nel Regolamento dalla comunicazione personale o dalla pubblicazione, possono presentare istanze, memorie scritte, proposte e documenti pertinenti alloggetto del procedimento.
Il responsabile dellistruttoria entro i termini stabiliti nel Regolamento, deve pronunciarsi sullaccoglimento o meno e rimettere allorgano competente allemanazione dei provvedimento finale le sue conclusioni.
Il mancato o parziale accoglimento dei suggerimenti pervenuti deve essere adeguatamente motivato nella premessa dellatto e può essere preceduto da contraddittorio orale.
Se lintervento partecipativo non ha come obiettivo lemanazione di un provvedimento, lamministrazione deve in ogni caso esprimere per iscritto, entro i termini stabiliti nel Regolamento, le proprie valutazioni sullistanza, la petizione e la proposta.
I soggetti di cui al comma l hanno altresì diritto a prendere visione di tutti gli atti del procedimento, salvo quelli che il Regolamento sottrae allaccesso.
Art. 44
Procedura per lammissione di istanze,
petizioni e proposte
I cittadini, singoli o associati, possono presentare allAmministrazione istanze per richiedere le ragioni di specifici aspetti dellattività dellAmministrazione, petizioni per richiedere provvedimenti od esporre comuni necessità e proposte per presentare allAmministrazione comunale la soluzione teorica di problemi di comune interesse, intese a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi.
Le richieste devono essere presentate per iscritto alla Segreteria del Comune che provvederà ad inoltrarle al Sindaco.
Il Sindaco affiderà le istanze, le petizioni e le proposte agli organi comunali che devono esaminare ed esprimere un parere in merito entro termini prestabiliti nel Regolamento.
Il Sindaco, attraverso la Segreteria, dopo aver comunicato ai cittadini interessati liter procedimentale, li informa motivatamente per iscritto dellesito della medesima e dei successivi eventuali sviluppi procedimentali con lindicazione degli uffici proposti e responsabili.
Art. 45
Referendum consultivi
Per consentire leffettiva partecipazione dei cittadini allattività amministrativa è prevista lindizione e lattuazione di referendum consultivi tra la popolazione comunale in materia di esclusiva competenza locale.
Sono escluse dal referendum le materie concernenti i tributi locali, gli atti di bilancio, le norme statali o regionali contenenti disposizioni obbligatorie per lEnte e, per cinque anni, le materie già oggetto di precedenti referendum con esito negativo.
Liniziativa dei referendum viene presa dal Consiglio Comunale o su proposta del quaranta per cento degli elettori del Comune. Le sottoscrizioni di tale proposta dovranno essere autenticate nelle forme di Legge.
Le modalità operative per la consultazione referendaria formano oggetto di apposita normativa che, approvata dal Consiglio Comunale, viene successivamente depositata presso la Segreteria a disposizione dei cittadini.
Il referendum non è valido se non partecipa oltre la metà più uno degli aventi diritto.
I referendum consultivi non hanno luogo in coincidenza con altre operazioni di voto.
Art. 46
Effetti dei referendum
Entro 60 giorni dalla proclamazione dei risultati da parte dei Sindaco, il Consiglio delibera i relativi atti di indirizzo.
Il mancato ricevimento delle indicazioni referendarie deve essere approvato dalla maggioranza dei Consiglieri assegnati al Comune.
Art. 47
Diritto di accesso
Ai cittadini singoli od associati è garantita la libertà di accesso agli atti dellAmministrazione e dei soggetti che gestiscono servizi pubblici comunali, secondo le modalità definite dal Regolamento.
Sono sottratti al diritto di accesso gli atti che disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione e quelli che contengono notizie riservate relative a persone, gruppi o imprese.
Il Regolamento, oltre ad enucleare le categorie degli atti riservati, disciplina anche i casi in cui è applicabile listituto dellaccesso differito e detta norme di organizzazione per il rilascio di copie.
Art. 48
Diritto dinformazione
Tutti gli atti dellAmministrazione, delle Istituzioni sono pubblici, con le limitazioni previste al precedente articolo.
LEnte, di norma, si avvale, oltre che dei sistemi tradizionali della notificazione e della pubblicazione allAlbo Pretorio, anche dei mezzi di comunicazione ritenuti più idonei ad assicurare il massimo di conoscenza degli atti.
Linformazione deve essere esatta, tempestiva, inequivocabile, completa e, per gli atti aventi una pluralità indistinta di destinatari, ha carattere di generalità.
La Giunta Comunale adotta i provvedimenti organizzativi interni ritenuti utili per dare concreta attuazione al diritto dinformazione.
Il Regolamento sul diritto di accesso e la pubblicità detta norme atte a garantire linformazione ai cittadini, nel rispetto dei principi sopra enunciati e disciplina la pubblicazione per gli atti previsti dallart. 26, Legge 7 agosto 1990, n. 241.
TITOLO VI
PATRIMONIO E CONTABILITA
Art. 49
Autonomia finanziaria
Nel rispetto dei principi costituzionali e delle Leggi in materia di finanza pubblica il Comune ha autonomia finanziaria, fondata su certezza di risorse proprie e trasferite.
Il Comune è titolare di potestà impositiva autonoma, che esercita attraverso lapplicazione di imposte e tasse e la riscossione di tariffe, corrispettivi e contributi per lerogazione dei servizi comunali.
Entro il mese di dicembre di ciascun anno o nel diverso termine stabilito dalla Legge, il Consiglio Comunale delibera il Bilancio di Previsione per lanno successivo.
Il Bilancio è corredato della Relazione Previsionale e Programmatica, redatta per programmi, progetti ed interventi, che evidenzi in maniera distinta la spesa corrente consolidata, la spesa di sviluppo e quella destinata agli investimenti
Nel corso dellesercizio lazione amministrativa è strettamente correlata al costante mantenimento dellequilibrio economico e finanziario ed è soggetta a verifica ed aggiornamenti, in relazione alla realizzazione delle entrate ed allandamento della spesa.
I risultati della gestione sono rilevati mediante contabilità economica e dimostrati nel rendiconto comprendente il Conto del Bilancio Finanziario, il Conto Economico e quello del Patrimonio, secondo le disposizioni della Legge e del Regolamento di contabilità.
I contenuti significativi e caratteristici del Bilancio annuale saranno resi noti ai cittadini ed agli organismi della partecipazione con adeguati mezzi informativi.
Art. 50
Demanio e patrimonio
I beni di proprietà del Comune sono soggetti, in relazione alla natura ed alla destinazione, al regime giuridico proprio del demanio e del patrimonio degli enti pubblici.
La gestione dei beni comunali sispira ai principi della conservazione, della valorizzazione e dellutilità pubblica.
I beni non impiegati per i fini istituzionali dellEnte e non strumentali alla erogazione dei servizi, sono dati di norma in locazione o in uso, compatibilmente con la loro natura, a canoni tali da conseguire unadeguata redditività.
I beni comunali, mobili ed immobili, sono registrati in apposito inventario da redigere, in conformità alle disposizioni di Legge, secondo i principi e le tecniche della contabilità patrimoniale. Linventario è tenuto aggiornato da un funzionario designato dal Sindaco.
Il funzionario incaricato della tenuta dellinventario dei beni ha altresì lobbligo di conservare i titoli, gli atti e le scritture relative al patrimonio del Comune.
Art. 51
Revisione economico-finanziaria
Un Revisore dei Conti, nominato dal Consiglio Comunale, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione del Comune e delle istituzioni.
Il Revisore attesta la veridicità delle scritture contabili e la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del Conto Consuntivo.
La relazione deve evidenziare i dati e gli elementi necessari per la valutazione del livello di produttività ed economicità della gestione ed esprime suggerimenti e proposte tese a migliorarne lefficienza ed i risultati.
Nellesercizio delle sue attribuzioni, il Revisore dei Conti ha accesso a tutti gli uffici comunali per effettuare le verifiche e gli accertamenti necessari per lespletamento dellincarico ed ha diritto ad ottenere direttamente dagli stessi copia degli atti e dei documenti necessari.
Il Regolamento di contabilità definisce le funzioni del Revisore dei Conti e può attribuire allo stesso ulteriori compiti di verifica e controllo, rispetto a quelli previsti dalla Legge, nonché di supporto allattività degli organi amministrativi dellEnte.
Il Regolamento di contabilità disciplina lorganizzazione ed il funzionamento dellorgano, le modalità di presentazione al Consiglio Comunale del referto su gravi irregolarità della gestione e specifica i rapporti del Revisore con gli organi elettivi e burocratici.
Il Comune mette a disposizione del Revisore le strutture logistiche, il personale ed i mezzi necessari per lo svolgimento dei propri compiti.
Art. 52
Controllo di gestione e controllo di qualità
Al fine di verificare lo stato dattuazione degli obiettivi programmati, nonché lefficienza, lefficacia e leconomicità della gestione, è istituito il controllo di gestione, secondo le norme e con le modalità disciplinate nel Regolamento di contabilità.
Per i servizi gestiti direttamente dallEnte e per quelli eventualmente erogati attraverso le istituzioni, deve essere posto in essere un sistema di rilevazione dei costi e dei ricavi secondo le tecniche della contabilità economica analitica, tenendo conto dellarticolazione organizzativa degli uffici e dei servizi.
Per lesercizio del controllo di gestione il Comune può avvalersi di professionalità esterne allEnte o di società ed organismi specializzati.
Nei servizi erogati allutenza il comune definisce gli standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni e determina indici e parametri idonei a misurare e valutare i risultati conseguiti.
Il livello qualitativo e quantitativo dei servizi è periodicamente verificato con utenti, attraverso idonee forme di consultazione anche a campione, ed è costantemente adeguato al mutare delle esigenze e della domanda.
Art. 53
Norme transitorie e finali
Il presente Statuto entra in vigore nel tempo e dopo aver ottemperato agli adempimenti di Legge.
La Giunta propone al Consiglio i nuovi Regolamenti previsti dallo Statuto. Fino alladozione dei suddetti Regolamenti, restano in vigore le norme adottate dal Comune secondo la precedente legislazione che risultano compatibili con la Legge e lo Statuto.
ALTRI ANNUNCI
Azienda ospedaliera S. Croce e Carle - Cuneo
Avviso per vendere a trattativa privata gli immobili siti nellarea residenziale R4D Corso Francia in adiacenza allOspedale Villa S. Croce
Si dà avviso che questa Azienda Ospedaliera intende vendere a trattativa privata gli immobili siti nellarea residenziale R4D Corso Francia in adiacenza allOspedale Villa S. Croce per i quali è stata ottenuta lapprovazione del PEC da parte del Consiglio Comunale di Cuneo.
Il prezzo base per la trattativa è quello di Lire 16.396.880.400 pari a Euro 8.468.282 al netto degli oneri fiscali ottenuto mediante le riduzioni di legge quale era indicato nel bando di gara della licitazione privata esperita in data 21.12.1999.
Le trattative potranno avere inizio a decorrere dal 15° giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso sul B.U.R. anche mediante linvio di lettere indirizzate al Direttore Generale, contenenti la disponibilità alla trattativa.
Si precisa, sin dora, che in caso di pagamento dilazionato nei termini che risulteranno concordati, il compratore dovrà comunque fornire idonea fideiussione bancaria.
Cuneo, 31 gennaio 2000
Il Direttore Generale
Fulvio Moirano
Azienda Servizi Municipalizzati di Settimo Torinese - Settimo Torinese (Torino)
Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9200 Mcal/mc distribuito a mezzo di rete urbana per lutenza del bacino tariffario, relativamente ai Comuni di Settimo Torinese e di Brandizzo
LASM comunica che, in applicazione dei criteri stabiliti dallAutorità per lEnergia Elettrica e il Gas, con deliberazione n. 52/99 del 22/4/1999, applicazione degli aggiornamenti delle tariffe conseguenti le variazioni del prezzo dei gas distribuiti a mezzo rete urbana, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 100 del 30/4/1999; in applicazione delle deliberazioni n. 195 e 193 del 22/12/1999, le tariffe del gas metano aumentano di 3,4 Lire/mc per tutte le categorie T1, T2, T3, T4.
Le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, a decorrere dall1/1/2000 risultano pari a:
T1 614,40 L/mc
T2 533.96 L/mc
T3 502.22 L/mc
(fino a 100.000 mc/anno) T4 405.80 L/mc
(oltre 100.000 mc/anno) 378.20 L/mc
Le tariffe saranno applicate con criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provv. CIP n. 24/88 del 9/12/1988.
Azienda Servizi Municipalizzati di Settimo Torinese.
Il Direttore
Teresio Asola
Autogas Nord S.p.A. - Volpiano (Torino)
Metodo tariffario G.P.L.
La Autogas Nord S.p.A. con sede in Volpiano (TO) via Amalfi 6, ai sensi della deliberazione dellAutorità per lenergia elettrica e il gas del 22 aprile 1999, n. 52/99 (Deliberazione n. 161/99), ed in applicazione alla nota della stessa Autorità prot. CDM/M99/1481 del 1-10-99, comunica il prezzo del G.P.L. a Mcal (comprensivo delle accise) distribuito a mezzo rete urbana, applicato nei seguenti bimestri:
- per i Comuni di Viù (TO), Priero (CN), Aramengo (AT), Tonengo (AT), Moransengo (AT), Colcavagno (AT) e Piea Fr. Vallunga (AT).
Periodo Prezzo
Marzo - Aprile 1999 130.88 Lit./Mcal
Maggio - Giugno 1999 130.88 Lit./Mcal
Luglio
- Agosto 1999 132.79 Lit./Mcal
Settembre - Ottobre 1999 144.21 Lit./Mcal
Novembre
- Dicembre 1999 150.38 Lit./Mcal
Gennaio - Febbraio 2000 150.38 Lit./Mcal
- per il Comune di Netro (BI)
Periodo Prezzo
Marzo - Aprile 1999 123.38 Lit./Mcal
Maggio - Giugno 1999 123.38 Lit./Mcal
Luglio
- Agosto 1999 125.29 Lit./Mcal
Settembre - Ottobre 1999 136.71 Lit./Mcal
Novembre
- Dicembre 1999 142.88 Lit./Mcal
Gennaio - Febbraio 2000 142.88 Lit./Mcal
Volpiano, 28 gennaio 2000
Biamino Cav. Giuseppe e Figli S.r.l. - Asti
Tariffe gas
Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9.200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana relativamente ai seguenti comuni:
Provincia di Asti
Refrancore, Castagnole M.to, Scurzolengo, Portacomaro, Calliano, Moncalvo, CastellAlfero, Montemagno, Grana, Tonco, Grazzano Badoglio, Penango, Frinco, Viarigi, Corsione, Casorzo, Fr. S. Carlo di Villa S. Secondo;
Provincia di Alessandria
Alfiano Natta, Castelletto Merli,
La Società Biamino Cav. Giuseppe E Figli S.r.l. comunica che, in applicazione alla Deliberazione dellAutorità per lenergia elettrica e il gas n. 193/99 e n. 195/99 del 22/12/99 con decorrenza 1/1/2000 in relazione alle variazioni del costo della materia prima le tariffe di vendita gas metano distribuito a mezzo reti urbane conseguenti allapplicazione del Decreto 19.11.96 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23.12.1996 vengono aumentate di:
Lit./Mc. 3,4
Pertanto i nuovi livelli tariffari, imposte escluse, sono i seguenti:
L/Mc
T1 Tariffa per usi domestici 614,4
T2 Tariffa per uso riscaldamento individuale
(con o senza uso promiscuo 558,52
T3 Tariffa per altri usi:
1º scaglione fino
a 150.000 mc/anno 509,3
2º scaglione oltre 150.000 mc/anno 496,42
T4 Tariffe
piccole industrie
1º scaglione fino a 100.00 mc/anno 405,8
2º scaglione oltre
a 100.000 mc/anno 378,2
In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. CIP n. 16/93 del 23.12.1993 e precisamente:
Quota fissa di 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici di cui alla tariffa T1.
Quota fissa di 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) di cui alla tariffa T2.
Nella misura di 41,4 L/Mc per gli altri usi di cui alle tariffe T3 e T4.
Le tariffe saranno applicate con il criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito dal punto 3.1.6 del Provv. CIP n. 24/88 del 9.12.1988.
LAmministratore
Nadia Biamino
Casa di Riposo I.P.A.B. Istituto Domenica Romana - Castellamonte (Torino)
Avviso dasta pubblica vendita lotto n. 1 lascito Rovano
Si rende noto che il giorno 1.3.2000 con inizio alle ore 10,00 presso la sede dellIstituto si terrà lasta pubblica per la vendita del lotto n. 1 della proprietà denominata lascito Rovano sita nel Comune di Castellamonte in frazione S. Antonio consistente in fabbricato rurale a tre piani con terreno di pertinenza situato in frazione S. Antonio, strada del Rantano - distinto in mappa Catasto Terreni del Comune di CAstellamonte foglio n. 24 - particelle n.ri 136, 137 e 138 della superficie catastale complessiva di mq. 4.286.
Importo a base dasta di L. 190.000.000 (centonovantamilioni).
Lasta si terrà ai sensi dellart. 73 lett. c) del R.D. 23.5.1924, n. 827 e s.m.i. con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi poi col prezzo base dasta ed aggiudicazione definitiva a favore del concorrente la cui offerta sia la maggiore e raggiunga almeno il prezzo a base dasta.
Lofferta segrete ed incondizionata, stesa su carta bollata da lire 20.000, dovrà essere rimessa a mezzo posta in plico chiuso e raccomandato, dovrà portare sulla busta il nome del mittente, loggetto a cui si riferisce, lindicazione dellofferta pari al prezzo base dasta ed in aumento e dovranno pervenire, per essere considerate valide, entro le ore 12,00 del giorno precedente la gara.
Si procederà allaggiudicazione anche in presenza di una sola offerta.
Per avere copia del bando e ogni altra informazione rivolgersi presso lUfficio di segreteria dal Lunedì al Sabato, dalle ore 9,00 alle ore 12,00 - Telefono e fax 0124/515257.
Il Presidente
Mascheroni
Colombo Gas S.p.A. - Lecco
Tariffe distribuzione gas metano anno 1999
La Colombo Gas S.p.A. con sede in Lecco - Piazza Lega Lombarda n. 3, con riferimento alla Deliberazione n. 52/99 del 22.4.1999 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, di seguito comunica le tariffe gas applicate nellanno 1999 relative al bacino tariffario costituito dai Comuni di Candia Lomellina, Cozzo, Ceretto Lomellina, Castello DAgogna in Provincia di Pavia e Balzola, Villanova Monferrato in Provincia di Alessandria, nei quali distribuisce il gas metano a mezzo di reti urbane.
Decorrenza 1 gennaio 1999
Per effetto della deliberazione n. 166/98 del 29.12.1998 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, le tariffe per gli usi di riscaldamento individuale con o senza uso promiscuo e per tutti gli altri usi, escluse le tariffe per gli usi domestici di cottura cibi e produzione acqua calda (T1) sono diminuite di 7,1 Lire/m3, corrispondenti a 0,77 L/Mcal.
Tariffe aggiornate al 1.1.1999:
Tariffe in L/m3 L/Mcal.
T1 Uso domestico 558,5 60,71
T2 Uso Riscaldamento Individuale 381,6 41,48
T3 Altri
usi:
- fino a 100000 m3/anno 361,3 39,28
- oltre 100000 m3/anno 356,6 38,77
T3
(5) Per Enti Pubblici e Comunali 351,6 38,22
T4 Usi industriali ed artigianali
con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
- fino a 100000 m3/anno 349,9 38,04
-
oltre 100000 m3/anno 322,3 35,04
Decorrenza 1 settembre 1999
Per effetto della deliberazione n. 126/99 del 26.8.1999 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, tutte le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo rete urbana (inclusa la tariffa T1 per uso domestico di cottura cibi e produzione acqua calda sono aumentate di 21,9 Lire/m3, corrispondenti a 2,38 L/Mcal.
Tariffe aggiornate al 1.9.1999:
Tariffe in L/m3 L/Mcal.
T1 Uso domestico 580,4 63,09
T2 Uso Riscaldamento Individuale 403,5 43,86
T3 Altri
usi:
- fino a 100000 m3/anno 383,2 41,66
- oltre 100000 m3/anno 378,5 41,15
T3
(5) Per Enti Pubblici e Comunali 373,5 40,60
T4 Usi industriali ed artigianali
con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
- fino a 100000 m3/anno 371,8 40,42
-
oltre 100000 m3/anno 344,2 37,42.
Decorrenza 1 novembre 1999
per effetto della deliberazione n. 161/99 del 25.10.1999 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, tutte le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo rete urbana (inclusa la tariffa T1 per uso domestico di cottura cibi e produzione acqua calda) sono aumentate di 30,6 Lire/m3, corrispondenti a 3,32 L/Mcal.
Tariffe aggiornate al 1.11.1999:
Tariffe in L/m3 L/Mcal.
T1 Uso domestico 611,0 66,41
T2 Uso Riscaldamento Individuale 434,1 47,18
T3 Altri
usi:
- fino a 100000 m3/anno 413,8 44,98
- oltre 100000 m3/anno 409,1 44,47
T3
(5) Per Enti Pubblici e Comunali 404,1 43,92
T4 Usi industriali ed artigianali
con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
- fino a 100000 m3/anno 402,4 43,74
-
oltre 100000 m3/anno 374,8 40,74.
Ai sensi del punto 2) del Provv. CIP 16/1993 pubblicato nella G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra sono state applicate le quote fisse stabilite in detto provvedimento, ovvero:
T1 Lire 3.000 al mese;
T2 Lire 5.000 al mese;
T3 41,4 Lire/m3;
T4 41,4 Lire/m3.
Le tariffe sono state applicate con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del Provv. CIP n. 24/1988.
Il Direttore Generale e Procuratore
Martino Viola
Colombo Gas S.p.A. - Lecco
Tariffe distribuzione gas metano anno 1999
La Colombo Gas S.p.A. con sede in Lecco - Piazza Lega Lombarda n. 3, con riferimento alla Deliberazione n. 52/99 del 22.4.1999 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, di seguito comunica le tariffe gas applicate nellanno 1999 relative al bacino tariffario costituito dai Comuni di Molino dei Torti, Alzano Scrivia in Provincia di Alessandria, nei quali distribuisce il gas metano a mezzo di reti urbane.
Decorrenza 1 gennaio 1999
Per effetto della deliberazione n. 166/98 del 29.12.1998 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, le tariffe per gli usi di riscaldamento individuale con o senza uso promiscuo e per tutti gli altri usi, escluse le tariffe per gli usi domestici di cottura cibi e produzione acqua calda (T1) sono diminuite di 7,1 Lire/m3, corrispondenti a 0,77 L/Mcal.
Tariffe aggiornate al 1.1.1999:
Tariffe in L/m3 L/Mcal.
T1 Uso domestico 558,5 60,71
T2 Uso Riscaldamento Individuale 443,3 48,19
T3 Altri
usi:
- fino a 50000 m3/anno 438,1 47,63
- oltre 50000 m3/anno 428,9 46,63
T4 Usi
industriali ed artigianali con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
-
fino a 100000 m3/anno 349,9 38,04
- oltre 100000 m3/anno 322,3 35,04.
Decorrenza 1 settembre 1999
Per effetto della deliberazione n. 126/99 del 26.8.1999 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, tutte le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo rete urbana (inclusa la tariffa T1 per uso domestico di cottura cibi e produzione acqua calda sono aumentate di 21,9 Lire/m3, corrispondenti a 2,38 L/Mcal.
Tariffe aggiornate al 1.9.1999:
Tariffe in L/m3 L/Mcal.
T1 Uso domestico 580,4 63,09
T2 Uso Riscaldamento Individuale 465,2 50,57
T3 Altri
usi:
- fino a 50000 m3/anno 460,0 50,01
- oltre 50000 m3/anno 450,8 49,01
T4 Usi
industriali ed artigianali con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
-
fino a 100000 m3/anno 371,8 40,42
- oltre 100000 m3/anno 344,2 37,42.
Decorrenza 1 novembre 1999
per effetto della deliberazione n. 161/99 del 25.10.1999 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, tutte le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo rete urbana (inclusa la tariffa T1 per uso domestico di cottura cibi e produzione acqua calda) sono aumentate di 30,6 Lire/m3, corrispondenti a 3,32 L/Mcal.
Tariffe aggiornate al 1.11.1999:
Tariffe in L/m3 L/Mcal.
T1 Uso domestico 611,0 66,41
T2 Uso Riscaldamento Individuale 495,8 53,89
T3 Altri
usi:
- fino a 50000 m3/anno 490,6 53,33
- oltre 50000 m3/anno 481,4 52,33
T4 Usi
industriali ed artigianali con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
-
fino a 100000 m3/anno 402,4 43,74
- oltre 100000 m3/anno 374,8 40,74.
Ai sensi del punto 2) del Provv. CIP 16/1993 pubblicato nella G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra sono state applicate le quote fisse stabilite in detto provvedimento, ovvero:
T1 Lire 3.000 al mese;
T2 Lire 5.000 al mese;
T3 41,4 Lire/m3;
T4 41,4 Lire/m3.
Le tariffe sono state applicate con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del Provv. CIP n. 24/1988.
Il Direttore Generale e Procuratore
Martino Viola
Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Cuneo
Pubblicazione della graduatoria definitiva
La Commissione per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46, è stata pubblicata nellAlbo Pretorio del Comune di Ceva e nella Sede dellA.T.C. di Cuneo la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso per lassegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 25/2/99 dal Comune di Ceva.
La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.
Cuneo, 26 gennaio 2000
Il Presidente
Carlo Maroglio
Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Cuneo
Pubblicazione della graduatoria definitiva
La Commissione per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46, è stata pubblicata nellAlbo Pretorio del Comune di Saluzzo e nella Sede dellA.T.C. di Cuneo la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso per lassegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 27/4/99 dal Comune di Saluzzo.
La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.
Cuneo, 26 gennaio 2000
Il Presidente
Carlo Maroglio
Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Vercelli
Pubblicazione della graduatoria definitiva
La Commissione per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.95 n. 46, è stata pubblicata nellAlbo Pretorio del Comune di Vercelli e nella sede dellA.T.C. di Vercelli la graduatoria definitiva relativa al Bando di Concorso per lassegnazione in locazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 14.4.99 dal Comune di Vercelli.
La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.
Il Presidente
Comune di Alba (Cuneo)
Ripartizione Servizi Legali - n. 1/ 2000 Reg. Ord. - Ufficio Servizi Legali - n. 9 del 22.1.2000 - registro generale delle ordinanze - Rettifica Decreto di Espropriazione area in Via De Gasperi inclusa nel 1° ampliamento al piano per ledilizia economica e popolare n. 296 del 17.12.1999 reg. in data 29.12.1999 al n. 4141 serie 3
Il Dirigente
(omissis)
ordina
A parziale rettifica del provvedimento dirigenziale n. 296 del 17.12.1999, registrato in data 29.12.1999 al n. 4141 serie 3, larea di proprietà del sig. Capra Vincenzo, (omissis), censita a Catasto Terreni al Fg. 53 partt. 708 e 709, risulta di mq. 2406.
Alba, 22 gennaio 2000
Il Dirigente
Angioletta Coppa
Comune di Arizzano (Verbano Cusio Ossola)
Lavori di costruzione parcheggio Viale Rimembranze
Il Segretario Comunale
Visto il Decreto del Sindaco in data 30.11.1998 con il quale sono state conferite al Segretario Comunale le ulteriori funzioni previste dalla legge n. 127 del 15/5/1997 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la delibera della G.C. n. 153 del 15/9/1999, esecutiva con la quale è stato approvato il progetto esecutivo dei lavori di costituzione parcheggio Viale Rimembranze e dichiarato lopera di pubblica utilità, urgente ed indifferibile ai sensi dellart. 1 comma 1 della legge n. 1 del 3.1.1978;
Visto il piano particellare desproprio;
Visto lart. 10 della legge n. 865 del 22.10.1971;
rende noto
1) che sono depositati presso lUfficio di Segreteria del Comune di Arizzano, ai fini del procedimento espropriativo dei terreni interessati dallopera succitata, i seguenti atti:
- relazione esplicativa dellopera da realizzare;
- piano particellare desproprio;
- tavola di progetto;
- tavola dellesistente;
- planimetria del vigente piano regolatore e della variante specifica approvata con delibera di C.C. n. 32 del 26/5/1999;
2) che i terreni da espropriare per la realizzazione della succitata opera sono qui di seguito elencati:
- Ditta catastale: Poletti Antonietta, Poletti Francesca, Poletti Luisa Angela, Poletti Marco, Poletti Vittorio;
- Ditta proprietaria: Poletti Antonietta, Poletti Francesca, Poletti Luisa Angela, Poletti Vittorio comproprietari;
- partita n. 1414 foglio n. 7 mappale n. 781 superficie mq. 190 superficie da espropriare mq. 190;
3) che chiunque abbia interesse può prendere visione degli atti suddetti e presentare eventuali proprie osservazioni scritte ed in carta libera entro e non oltre il termine perentorio di quindici giorni decorrenti dalla data di inserzione del presente avviso nel F.A.L. (Foglio Annunzi Legali) della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
Arizzano, 14 gennaio 2000
Il Segretario Comunale
Ugo Palmieri
Comune di Bellinzago Novarese (Novara)
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 65 del 21 dicembre 1999, esecutiva in data 28 gennaio 2000, avente per oggetto: Approvazione del regolamento Edilizio Comunale conforme al Regolamento Edilizio tipo approvato dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 548-9691 del 29 luglio 99, ai sensi della L.R. 8 luglio 1999, n. 19
Il Consiglio Comunale
(omissis)
Con votazione espressa per alzata di mano e voti favorevoli n. 16 su n. 16 Consiglieri presenti
delibera
1. Di approvare il Regolamento Edilizio comunale nel testo composto da n. 70 articoli, n. 10 modelli di certificazione e lappendice allart. 31, che si allega alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale.
2. Di provvedere, ai sensi dellart. 72, comma 6, dello Statuto Comunale, alla ripubblicazione del presente regolamento ed esecutività avvenuta.
Il Sindaco
Giacomo Miglio
Comune di Cannobio (Verbano Cusio Ossola)
Decreto 7/99
Il Responsabile del Servizio
(omissis)
decreta
Art. 1 - Lannullamento del precedente Decreto 6/99 del 3.11.1999, per i motivi meglio evidenziati in premessa;
Art. 2 - In favore del Comune di Cannobio è pronunciata lespropriazione degli immobili di seguiti descritti, siti nel territorio comunale, necessari per lattuazione della Variante al P.I.P.:
- Attuale proprietaria: Allioli Maria Renata (omissis), Proprietaria per 1/6; Allioli Alberto (omissis), Proprietario per 1/6
Partita 280 - Foglio 50 mappale ex 104, ora: mappale 1334 mq. 102, mappale 1335 mq. 128, mappale 1142 mq. 160, mappale 1207 mq. 5, mappale 1208 mq. 35, per un totale di mq. 430.
Art. 2 - Il presente Decreto verrà notificato agli aventi diritto nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili, verrà trascritto in termini di urgenza presso il competente Ufficio dei Registri immobiliari e verrà adempiuto, altresì, a tutte le formalità necessarie affinchè le volture catastali e le trascrizioni apparenti dai libri censuari ed ipotecari risultino in piena corrispondenza con la traslazione dei beni immobiliari disposta con il presente Decreto.
Art. 3 - Lestratto del presente Decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte e sul Foglio Annunzi Legali della Provincia.
Cannobio, 23 novembre 1999
Il Capo Settore
Valerio Trisconi
Comune di Castagnito (Cuneo)
Pubblicazione piano di recupero di iniziativa privata di immobile sito in Castagnino, Via G. Marconi, di proprietà dei Sigg. Ferrero Giovanni ed Almondo Ileana
Ai sensi e per gli effetti della Legge 5.8.1978, n. 457 e della Legge Regionale 5.12.1977, n. 56 e s.m.i.;
si avvisa
che gli atti di progetto della proposta di Piano di Recupero di iniziativa privata presentata dai Sigg. Ferrero Giovanni ed Almondo Ileana, relativa allimmobile sito in Castagnito, via G. Marconi, adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 45 del 15.12.1999, esecutiva ai sensi di legge, saranno depositati in libera visione al pubblico nel palazzo comunale presso lUfficio Tecnico dal 1.2.2000 al 1.3.2000, con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30;
ed il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00.
Le eventuali osservazioni nel pubblico interesse, a norma del 1º comma dellart. 40 della L.R.P. n. 56/77 e s.m.i., dovranno essere redatte in triplice copia di cui una su competente carta bollata e presentate al protocollo generale del Comune entro le ore 12.00 del giorno 31.3.2000.
Anche i grafici eventualmente prodotti a corredo di dette osservazioni, dovranno essere presentati in triplice copia di cui una munita di competente marca da bollo.
Il suddetto termine di presentazione delle osservazioni ha carattere perentorio.
Dalla Residenza Municipale, 26 gennaio 2000
Il Responsabile del Servizio
Luca Paolini
Comune di Caselle Torinese (Torino)
Avviso di pubblicazione bando di concorso per la concessione e regolamentazione del diritto di superficie in riferimento ad aree site nellambito del programma di recupero urbano - Area P.E.E.P.C2 bis, occorrenti per la realizzazione di un centro sociale e commerciale integrato ed infrastrutture con risorse private - Leggi: 17/2/1992 n. 179, 4/12/1993 n. 493 - Art. 11, D.M. 1/12/1994, deliberazione del Consiglio regionale n. 879-12428 del 20/9/1994 e della Giunta Regionale n. 51-43753 del 14/3/1995 n. 14-22596 del 6/10/1997 e n. 15-29234 del 31/1/2000
Si informa che il bando di gara integrale è pubblicato allAlbo Pretorio del Comune di Caselle T.se, per 15 giorni consecutivi, a partire dal 8 febbraio 2000, per presa visione da parte degli interessati e non sarà inviata copia alle ditte richiedenti.
Le domande, stese su carta legale, corredate dai progetti preliminari del Centro Commerciale Integrato, del Centro Sociale Comunale ed opere aggiuntive proposte, e del Capitolato Tecnico Descrittivo dei materiali, dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo del servizio postale e dovranno pervenire al protocollo del Comune di Caselle Torinese, P.zza Europa numero 2, entro e non oltre le ore 12.30 del giorno 23/3/2000.
Caselle Torinese, 2 febbraio 2000
Il Responsabile dei Servizi
Urbanistica - Edilizia Pubblica
e privata - Casa
Giovanni
Anania
Comune di Castelnuovo Don Bosco (Asti)
Estratto deliberazione della Giunta comunale n. 197 del 25.11.1999 - Classificazione strade
(omissis)
delibera
1. di dichiarare la demanialità, classificandola come Via Don Molas delle porzioni di terreno indicate nella planimetria allegata alla presente deliberazione per formarne parte integrante e sostanziale ed individuate nelle particelle catastali del Foglio 10 mappali 951 - 953 - 955 - 957 - 959 - 961 - 963 secondo le misure ivi descritte (mq. 685).
2. Di disporre la pubblicazione del presente atto allAlbo Pretorio per 15 giorni consecutivi, dando atto che nei successivi trenta giorni chiunque può presentare motivata opposizione al Comune avverso al provvedimento stesso, e che ad intervenuta esecutività del presente atto lo stesso verrà inviato alla Regione Piemonte che provvederà alla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.
3. di dare mandato allUfficio Tecnico Comunale delle incombenze previste per legge regionale per la formalizzazione di tale classificazione e per le necessarie volturazioni catastali.
(omissis)
Comune di Cumiana (Torino)
Piano di recupero di libera iniziativa per la ristrutturazione della Villa Provana di Collegno in frazione Costa. Proprietà Orsi Pier Luigi e Maletto Giorgio. Approvazione nuovo schema di convenzione e variante di adeguamento ed integrazione normativa a seguito D.G.R. n. 25-27880 del 26.7.99
Il Sindaco
- Vista la Deliberazione del Consiglio Com.le n. 6 in data 13.1.2000, divenuta esecutiva in data 29.1.2000;
- Visto lart. 41 bis, punto 6, della L.R. 5.12.77 n. 56 e s.m.i.;
rende noto
che con la suddetta deliberazione C.C. n. 6 del 13.1.2000 è stato approvato, in via definitiva, il piano di recupero di libera iniziativa presentato dai Sigg. Orsi Pier Luigi e Maletto Giorgio, per la ristrutturazione della Villa Provana di Collegno in Frazione Costa.
Cumiana, 31 gennaio 2000
Il Sindaco
Poli Gianfranco
Comune di Favria (Torino)
Estratto esito asta pubblica - Lavori: Vendita terreni locati di proprietà comunale
Sistema aggiudicazione: Art. 73, lett. c) e art. 76 R.D. 827/24.
Vendita terreni locati - Aggiudicazioni:
Lotto n. 1 Ferrando Battistà Carlo L. 2.700.000;
Invenduti lotti n.ri 2 - 3 - 4 - 5.
Vendita terreni liberi: deserta.
Il Responsabile U.T.
Livio Mattioda
Comune di Gattinara (Vercelli)
Variante 6/A al piano regolatore generale comunale - Progetto definitivo - Avviso per notizia di deposito atti
Il Responsabile del Servizio
avvisa
- che con deliberazione C.C. n. 92 del 28/12/1999 sono state esaminate e controdedotte le osservazioni presentate nei termini previsti dalla pubblicazione riguardante la Variante 6/A progetto preliminare al Piano Regolatore Generale Comunale;
- che con deliberazione C.C. n. 93 del 28/12/1999 è stato approvato il progetto definitivo della Variante 6/A al Piano Regolatore Generale Comunale, ai sensi dellart. 15 della L.R 56/77 e successive modificazioni;
- che le sopracitate deliberazioni consiliare ed i relativi elaborati tecnici sono depositati presso la Segreteria Comunale e sono in visione presso lUfficio Tecnico Comunale - Settore urbanistica ed Edilizia - per trenta giorni consecutivi, sabato e festivi compresi, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 a decorrere dalla data 8 febbraio 2000 di pubblicazione del presente avviso allAlbo pretorio di questo Comune.
Si precisa che la presente pubblicazione e deposito degli atti sopracitati assolve solo ad una semplice funzione di pubblicità per notizia e che nessuna osservazione può essere presentata durante o a seguito di tale pubblicazione.
Gattinara, 8 febbraio 2000
Il Responsabile del Servizio
Emiliano Chiodo
Comune di Mondovì (Cuneo)
L.R. 5 dicembre 1977 n. 56, art. 40 - Piano Particolareggiato in area Br/8B di P.R.G.C. - Approvazione definitiva
Il Dirigente del Dipartimento
Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 130 del 29 dicembre 1999, divenuta esecutiva ai sensi di legge,
rende noto
Che con la suddetta deliberazione è stato approvato il Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica in Mondovì Corso Statuto.
Il Dirigente del Dipartimento
G. Meineri
Comune di Rivalta di Torino (Torino)
Bando di concorso generale per lassegnazione in locazione semplice di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata disponibili per risulta nel Comune di Rivalta di Torino - Ambito Territoriale n. 12
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 5 del 18 gennaio 2000, è stato indetto un Bando Generale di Concorso per lassegnazione in locazione di ERPS per chi abbia la residenza anagrafica o presti attività lavorativa esecutiva o principale in uno dei Comuni di: Rivalta di Torino, Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Volvera (Ambito Territoriale n. 12). le domande di partecipazione, redatte esclusivamente sui moduli predisposti, dovranno essere presentate in marca da bollo da L. 20.000 nel periodo dal 7 febbraio 2000 al 7 aprile 2000 incluso presso lUfficio del Cittadino tutti i giorni, sabato e domenica esclusi nel seguente orario: 8.30 / 12.00 - 14.30 / 15.30. Non saranno prese in considerazione le domande presentate dopo la scadenza del termine del presente Bando.
Inoltre le domande potranno essere spedite a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, con esclusione di qualsiasi altro mezzo, al Comune di Rivalta di Torino - Via C. Balma n. 5 - Ufficio del Cittadino - cap. 10040, scrivendo sul retro della busta Bando generale (Per i residenti nel Comune di Rivalta). Per i residenti nei Comuni di: Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Volvera, le domande dovranno essere presentate presso il proprio Comune di residenza.
Il testo del presente Bando è disponibile anche su internet al seguente indirizzo: http://www.comune.rivalta.to.it.
Il Dirigente del Settore Tecnico
Walter Martino
Comune di Settimo Torinese (Torino)
Avviso ad opponendum (art. 360 legge 20 marzo 1865 n. 2248 all. F.) - Lavori di urbanizzazione strade comunali delle Vie Ariosto, Colombatto, Guarini, Modigliani e Fosse Ardeatine. Contratto: Rep. n. 196 del 14.5.1996; Contratto aggiuntivo: Rep. n. 166 del 30.4.1997
Il Direttore
ai sensi e per gli effetti dellart. 360 della Legge 20 marzo 1865 n. 2248 allegato F sui Lavori Pubblici;
avverte
dellavvenuta ultimazione dei lavori in oggetto, assunti dallimpresa Torino Strade S.a.s., Strada Bramafame, n. 75 - 10148 Torino.
Si invitano pertanto, tutti coloro che vantassero verso lAppaltatore medesimo in conseguenza dei lavori stessi per loccupazione permanente o temporanea di stabili e danni relativi, a presentare alla Segreteria Comunale la loro istanza documentata entro 15 (quindici) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, avvertendo che non si terrà alcun conto, in sede amministrativa, delle istanze presentate trascorso detto termine.
Il Direttore del Settore
Giovanni Serra
Comune di Torre Bormida (Cuneo)
Avviso di approvazione del regolamento edilizio comunale con deliberazione consiliare n. 21 del 14.12.1999, esecutiva dal 26.12.1999, conforme al regolamento tipo approvato con D.G.R. n. 548-9691, del 29.7.1999, ai sensi della L.R. 8.7.1999, n. 19
Il Consiglio Comunale
(omissis)
A voti unanimi resi per alzata di mano;
delibera
- Di approvare, per quanto in premessa meglio specificato, il Regolamento Edilizio Comunale, composto da n. 70 articoli, più gli allegati, che si allegano al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale;
- Di dare atto che il presente Regolamento, approvato con la presente deliberazione, è conforme al regolamento tipo formato dalla Regione Piemonte;
- Di dare, altresì, atto che il presente regolamento esplica la sua efficacia a partire dal 1º gennaio 2000;
- Di revocare ogni precedente atto in materia di regolamento edilizio.
Sindaco
Canonica
Comune di Villastellone (Torino)
D.C.C. n. 58 in data 20.12.1999 - Modifica Art. 6 vigente Regolamento Edilizio Comunale
Ai sensi e per gli effetti di cui alla L.R. 19/1999
Si avvisa
Che il Consiglio Comunale con provvedimento deliberativo n. 58 in data 20.12.1999, esecutivo ai sensi di legge, ha approvato il nuovo testo dellArt. 6 del vigente Regolamento Edilizio Comunale in conformità a quanto previsto dal Regolamento Edilizio Tipo di cui alla D.C.R. 29-7-1999 n. 548-9691 e, più precisamente agli artt. 2-3-4, inerenti la formazione, le attribuzioni ed il funzionamento della Commissione Edilizia Comunale.
Dalla Residenza Municipale, 25 gennaio 2000.
Il Sindaco
Giovanni Pollone
Il Responsabile del Servizio Urbanistica
Maria Virdò
Comunità Montana Valsesia - Varallo (Vercelli)
Avviso ad opponendum per lavori di Sistemazione idraulica del torrente Sermenza, in località Piaggiogna, in comune di Boccioleto
Si avvertono gli eventuali creditori della Ditta F.lli Bazzani S.p.A., avente sede in Cossato - via per Castelletto Cervo n. 7 -, esecutrice dei lavori di Sistemazione idraulica del torrente Sermenza, in località Piaggiogna, in comune di Boccioleto assunti con contratto dappalto Rep. n. 387 in data 17.3.1999, che avendo ultimato i lavori la Ditta ha diritto a conseguire lo svincolo della cauzione prestata. In esecuzione del disposto dellart. 360 della Legge 20.3.1865 n. 2248, si invitano pertanto gli eventuali creditori, per occupazione permanente o temporanea di immobili o danni relativi, dipendenti dalle opere predette, a presentare a questa Comunità Montana, nel termine di giorni quindici dalla data di pubblicazione del presente avviso, in competente bollo, la loro domanda di credito od opposizione allo svincolo, con i rispettivi titoli giustificativi, con diffida che, trascorso tale termine, non sarà più accettata da questo Ufficio alcuna domanda di opposizione.
Varallo, 25 gennaio 2000
Il Presidente
Guido Crevola
Mariani Energia Duemila S.p.A. - Milano
Tariffe distribuzione Gas Metano
La Società Mariani Energia Duemila S.p.A. con sede Legale in Milano, Via Orobia n. 3, Concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nel Bacino di Bra (Cn) - Comuni serviti: Bra, Belvedere, Langhe, Bene Vagienna, Carrù, Clavesana, Dogliani, Farigliano, La Morra, Lequio Tanaro, Magliano Alpi, Margarita, Monchiero, Monforte dAlba, Morozzo, Murazzano, Novello, Pianfei, Piozzo, Rocca de Baldi, Verduno in Provincia di Cuneo - Altavilla Monferrato, Camagna, Castelletto Monferrato, Conzano, Cuccaro Monferrato, Frassinello Monferrato, Lu, Mirabello Monferrato, Occimiano, Olivola, Ottiglio, Pomaro, San Salvatore Monferrato, Valmacca, Vignale Monferrato in Provincia di Alessandria ai sensi della Delibera n. 52/99 del 22/4/1999 Autorità Energia Elettrica e il Gas, comunica le tariffe gas metano in vigore dal 1 gennaio 2000 alle utenze dei Comuni sopra elencati.
Tariffe in L/m3
T1 Uso domestico 614,4
T2 Uso riscaldamento individuale 481,7
T3 altri
usi:
- fino a 50.000 m3/anno 433,4
- oltre 50.000 m3/anno 417,3
T3.d usi Comunali:
-
Comuni di La Morra, Monchiero, Monforte Novello e Verduno 417,3
T4 usi industriali
e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 m3/anno
- fino
a 100.000 m3/anno 405,8
- oltre 100.000 m3/anno 378,2
Ai sensi del punto 2) del Provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28/12/93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del Provvedimento CP n. 24/1988.
Milano, 21 gennaio 2000
Mariani Energia Duemila S.p.A.
Un Amministratore Delegato
Silvana Mariani
Metan Alpi Val Chisone S.r.l. - Torino
Tariffe gas metano
In applicazione di quanto disposto con la deliberazione dellAutorità per lEnergia Elettrica e il Gas n. 52/99 del 22/4/99, provvedimento a comunicare le tariffe di erogazione gas metano tal quale a 9,2 Mcal/mc. distribuito a mezzo rete urbana in vigore dal 1º Gennaio 2000 per lutenza dei seguenti Comuni della Provincia di Torino:
San Gillio, Givoletto.
L/mc
T1 uso domestico 614,4
T2 uso riscaldamento individuale con o senza uso
promiscuo 546,3
T3 altri usi
1º scaglione (fino a 3000 mc/bim) 527,9
2º scaglione
(oltre a 3000 mc/bim) 516,9
T4 piccole imprese industriali/artigianali
1º scaglione
(fino a 100.000 mc/a) 405,8
2º scaglione (oltre a 100.000 mc/a) 378,2
In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:
T1 uso domestico L/anno 36.000 = L/mese 3.000
T2 uso riscald. individuale con o senza uso promiscuo: L/anno 60.000 = L./mese 5.000
T3 e T4 altri usi: L./Mcal 4,50 sui consumi effettuati
Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6. del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.
Metan Alpi Val Chisone S.r.l.
Il Presidente
del Consiglio di Amministrazione
Andrea
Chiaves
Metan Alpi Val Chisone S.r.l. - Torino
Tariffe gas metano
In applicazione di quanto disposto con la deliberazione dellAutorità per lEnergia Elettrica e il Gas n. 52/99 del 22/4/99, provvedimento a comunicare le tariffe di erogazione gas metano tal quale a 9,2 Mcal/mc. distribuito a mezzo rete urbana in vigore dal 1º Gennaio 2000 per lutenza dei seguenti Comuni della Provincia di Torino:
Roure, Fenstrelle, Usseaux, Pragelato, Sestriere.
L/mc
T1 uso domestico 614,4
T2 uso riscaldamento individuale con o senza uso
promiscuo 672,3
T3 altri usi
1º scaglione (fino a 3000 mc/bim) 639,0
2º scaglione
(oltre a 3000 mc/bim) 581,1
T4 piccole imprese industriali/artigianali
1º scaglione
(fino a 100.000 mc/a) 405,8
2º scaglione (oltre a 100.000 mc/a) 378,2
In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:
T1 uso domestico L/anno 36.000 = L/mese 3.000
T2 uso riscald. individuale con o senza uso promiscuo: L/anno 60.000 = L./mese 5.000
T3 e T4 altri usi: L./Mcal 4,50 sui consumi effettuati
Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6. del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.
Metan Alpi Val Chisone S.r.l.
Il Presidente
del Consiglio di Amministrazione
Andrea
Chiaves
Metanimpianti S.r.l. (Verbania)
Tariffe distribuzione gas metano
La Società Metanimpianti S.r.l. con sede in Verbania Via Montorfano, 3 concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premosello C., Vogogna, Anzola DOssola, Ornavasso, Boca, Maggiora, Cavallirio, Cambiasca, Arizzano, Cossogno, Bee, Miazzina, Vignone, S. Bernardino, Ghiffa comunica che, con riferimento allart. 3, comma 3.2 della deliberazione del 22 aprile 1999 n. 52/99 dellAutorità per lenergia elettrica ed il gas, pubblicata sulla G.U. n. 100 del 30 aprile 1999, i valori tariffari in vigore dal 1º gennaio 2000 sono i seguenti:
Tariffe in L/mc L/Mcal L/Kwh
T1 uso domestico 614,40 66.78 57,42
T2 uso riscaldamento
individ. 477,50 51,90 44,63
T3 altri usi:
- fino a 100.000 mc/anno 469,30 51,01 43,86
-
oltre a 100.000 mc/anno 461,30 50,14 43,11
T3d Enti pubblici Comunali 416,30 45,25 38,91
T4 usi
industriali ed artigianali
con consumo compreso fra
100.000 e 200.000 mc/anno
-
fino a 100.000 mc/anno 405,80 44,11 37,93
- oltre a 100.000 mc/anno 378,20 41.11 35,35
Ai sensi del punto 2) del provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento CIP n. 24/1988.
Metanimpianti S.r.l.
Iginio Bertinotti
Nova Gas S.r.l. - Gravellona Toce (Verbano Cusio Ossola)
Tariffe distribuzione gas metano
La Società Nova Gas S.r.l. con sede in Gravellona Toce Corso Roma, 191, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nel Comune di Gravellona Toce comunica che, con riferimento allart. 3, comma 3.2 della deliberazione del 22 aprile 1999 n. 52/99 dellAutorità per lenergia elettrica ed il gas, pubblicata sulla G.U. n. 100 del 30 aprile 1999, i valori tariffari in vigore dal 1º gennaio 2000 sono i seguenti:
Tariffe in L/mc L/Mcal L/Kwh
T1 uso domestico 614,40 66,78 57,42
T2 uso riscaldamento
individ. 457,00 49,67 42,71
T3 altri usi:
- fino a 100.000 mc/anno 443,40 48,20 41,44
-
oltre a 100.000 mc/anno 422,90 45,97 39,52
T3d Enti pubblici Comunali 368,10 40,01 34,40
T4 usi
industriali ed artigianali
con consumo compreso fra
100.000 e 200.000 mc/anno
-
fino a 100.000 mc/anno 405,80 44,11 37,93
- oltre a 100.000 mc/anno 378,20 41,11 35,35
Ai sensi del punto 2) del provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento CIP n. 24/1988.
Nova Gas S.r.l.
Igino Bertinotti
Padana Gas S.p.A. - Verbania
Tariffe distribuzione gas metano
La Società Padana Gas S.p.A. con sede in Verbania via S. Bernardino, 50 concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di Domodossola, Villadossola, Verbania, Trontano, Beura Cardezza, S. Maria Maggiore, Malesco, Montescheno e Seppiana comunica che, con riferimento allart. 3, comma 3.2 della deliberazione del 22 aprile 1999 n. 52/99 dellAutorità per lenergia elettrica ed il gas, pubblicata sulla G.U. n. 100 del 30 aprile 1999, i valori tariffari in vigore dal 1º gennaio 2000 sono i seguenti:
Tariffe in L/mc L/Mcal L/Kwh
T1 uso domestico 614,0 66,78 57,42
T2 uso riscaldamento
individ. 494,60 53,76 46,22
T3 altri usi:
- fino a 100.000 mc/anno 489,40 53,20 45,74
-
oltre a 100.000 mc/anno 441,60 48,00 41,27
T3d Enti pubblici Comunali 396,60 43,11 37,07
T4 usi
industriali ed artigianali
con consumo compreso fra
100.000 e 200.000 mc/anno
-
fino a 100.000 mc/anno 405,80 44,11 37,93
- oltre a 100.000 mc/anno 378,20 41,11 35,35
Ai sensi del punto 2) del provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento CIP n. 24/1988.
Padana Gas S.p.A.
Igino Bertinotti
Provincia di Alessandria
Avviso per regolamento speciale per la coltivazione del riso. Integrazione
In ossequio alle disposizioni dellart. 8 dello Statuto
si rende noto
che il Consiglio Provinciale nella seduta del 22.12.1999 ha approvato la deliberazione n. 79/80400 ad oggetto:
Regolamento speciale per la coltivazione del riso. Integrazione.
Il Responsabile del Procedimento
Gian Alfredo De Regibus
Provincia di Biella
Determinazione dirigenziale n. 2208 in data 27 settembre 1999
Il Dirigente del Settore
(omissis)
determina
Di approvare il disciplinare di concessione, sottoscritto dal Sig. Franco Conti, in qualità di Direttore Generale della Ditta Zegna Baruffa Lane Borgosesia S.p.A., in data 4 maggio 1999 presso gli Uffici del Settore Provinciale Tutela Ambientale, relativo alla derivazione dacqua in oggetto, costituente parte integrante della presente determinazione e conservato agli Atti dellAmministrazione Provinciale di Biella.
Di assentire, salvo i diritti di terzi e nei limiti della disponibilità dellacqua, alla Ditta Zegna Baruffa Lane Borgosesia S.p.A. (omissis), la concessione in sanatoria di derivazione di moduli continui 0,0233 (lt/sec. 2,33) dacqua dalla falda freatica sotterranea, a mezzo di tre pozzi ubicati in Comune di Valle Mosso (Foglio n. 11 - mappale n. 214 e Foglio n. 18 - mappale n. 133), per scopi industriali, con restituzione dei reflui di scarico nella condotta CO.R.D.A.R. - Cossato.
Di accordare la concessione di che trattasi per anni trenta, successivi e continui, decorrenti dal 11 gennaio 1994, data dellistanza di concessione, subordinatamente allosservanza delle condizioni contenute nel disciplinare sopra citato e previo pagamento anticipato e decorrente dalla stessa data dellannuo canone di L. 3.000.000 (Euro 1549,37), pari al minimo ammesso, ai sensi dellart. 18 della Legge 5 gennaio 1994 n. 36; dal 1º gennaio 1997 dellannuo canone di L. 3.075.000 (Euro 1588,10), pari al minimo ammesso ai sensi dellart. 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998; dal 1º gennaio 1998 dellannuo canone di L. 3.130.350 (Euro 1616,69), pari al minimo ammesso ai sensi dellarticolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998 e dal 1º gennaio 1999 dellannuo canone di L. 3.177.305 (Euro 1640,94), pari al minimo ammesso ai sensi dellarticolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998.
(omissis)
Il Dirigente del Settore
Giorgio Saracco
Estratto del Disciplinare n. 668 di Rep. in data 4 maggio 1999
Art. 7 - Garanzie da osservarsi
Saranno a carico del concessionario lesecuzione ed il mantenimento di tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime della falda sotterranea in dipendenza della concessione di derivazione in qualunque momento se ne manifestasse la necessità.
Biella, 27 gennaio 2000
Il Responsabile del Servizio Risorse Idriche
Luciano Bosticco
Provincia di Cuneo
Estratto da pubblicare: deliberazione del Consiglio Provinciale n. 116/14 in data 30.11.1998 avente per oggetto Declassificazione di un tratto della S.P. n. 10 tronco n. 12 Nuova Variante (Bivio S.S. n. 29 per Piobesi) e dismissione al Comune di Guarene
Il Consiglio Provinciale
(omissis)
delibera
1) di prendere atto che con provvedimento n. 44 in data 31.8.1998 il Comune di Guarene, ha deliberato lassunzione a proprio carico e il relativo inserimento nel demanio comunale del tratto della S.P. n. 10 tronco n. 12 Nuova Variante (Bivio S.S. n. 29 per Piobesi) dalla progressiva km 0+000 alla progressiva km 0+100 per una lunghezza di m. 100;
2) di declassificare da provinciale a comunale, con conseguente dismissione dal demanio della Provincia, il suddetto tratto stradale, in quanto non più rispondente alluso ed alle tipologie di collegamento proprie delle strade provinciali, ai sensi del contributo disposto dallart. 2 comma 9 del D.Lgs. 30.4.1992 n. 285 s.m.i. e dagli artt. 3 e 4 del D.P.R. 16.12.1992 n. 495 s.m.i.
Cuneo, 20 gennaio 2000
Il Segretario Generale
Benedetto Buscaino
Comune di Guarene (Cuneo)
Delibera del Consiglio Comunale n. 14 del 31.8.1998
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) Di assumere, come assume, il tratto di strada indicato in planimetria tra la S.P. n. 10 e la S.S. n. 29 e prima classificato (quale strada provinciale n. 10 - tronco n. 10 tra le progressive km 0+000 e km 0+100) in carico al demanio del Comune denominandola via Carmagnola;
2) di classificare, come classifica, il predetto tratto di strada di collegamento tra la S.P. n. 10 e la S.S. n. 29 tra le strade comunali.
Guarene, 16 ottobre 1998
Il Segretario Comunale Il Sindaco
Paola Fracchia Emilio Cravanzola
Provincia di Novara
Estratto del processo verbale della seduta del consiglio provinciale - Deliberazione n. 85/1999 n. Codice 20785 - Strada provinciale Bellinzago-Sologno. Declassificazione a comunale del tratto iniziale interno allabitato di Bellinzago Novarese (dal km. 0+000 al Km. 0+550)
Il Consiglio Provinciale
con n. 24 voti favorevoli su n. 24 presenti e votanti in modo palese;
delibera
1) di declassificare a comunale, per i motivi in premessa specificati, il tratto iniziale della strada provinciale Bellinzago-Sologno, dal km. 0+000 al km. 0+550, della lunghezza di ml. 550;
2) di dare atto che sono stati espressi i pareri favorevoli, come risulta dai relativi visti apposti sulla proposta di deliberazione dai Responsabili dei Servizi interessati e di Ragioneria, ai sensi e per gli effetti dellart. 53 della Legge 8.6.1990, n. 142, nonchè dal Segretario Generale.
Società Camuzzi - Gazometri S.p.A. - Milano
Tariffe del gas distribuito a mezzo rete urbana allutenza del bacino formato dai seguenti Comuni:
Provincia di Biella:
Andorno Micca, Benna, Biella, Bioglio, Brusnengo, Camburzano, Candelo, Castelletto Cervo, Cerreto Castello, Cossato, Crosa, Gaglianico, Graglia, Lessona, Massazza, Masserano, Miagliano, Mongrando, Mottalciata, Muzzano, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pettinengo, Piatto, Pollone, Ponderano, Pralungo, Quaregna, Ronco Biellese, Sagliano Micca, Sala Biellese, Sordevolo, Sostegno, Tavigliano, Ternengo, Tollegno, Torrazzo, Valdengo, Vallenzengo, Valle San Nicolao, Verrone, Vigliano Biellese, Zubiena, Zumaglia.
- Provincia di Vercelli:
Arborio, Asigliano, Borgosesia, Borgovercelli, Buronzo, Casanova Elvo, Costanzana, Desana, Formigliana, Gattinara, Ghislarengo, Lenta, Lignana, Lozzolo, Mantie fraz. Motta dè Conti, Partengo, Roasio, Ronsecco, Rovasenda, San Giacomo Vercellese, Serravalle Sesia, Tricerro, Trino Vercellese, Valduggia, Villa del Bosco, Villata.
- Provincia di Novara:
Barengo, Biandrate, Borgolavezzaro, Briona, Carpignano Sesia, Casalbeltrame, Casaleggio Novarese, Casalino, Casalvolone, Castellazzo Novarese, Cavaglietto, Cavaglio DAgogna, Fara Novarese, Ghemme, Granozzo con Monticello, Landiona, Mandello Vitta, Prato Sesia, Recetto, Romagnano Sesia, San Nazzaro Sesia, Sillavengo, Sizzano, Suno, Vaprio DAgogna, Vespolate, Vicolungo.
- Provincia di Alessandria:
Morano Po
- Provincia di Pavia:
Albonese, Langosco, Nicorvo.
- Provincia di Bergamo:
Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Antegnate, Averara, Barbata, Bolgare, Branzi, Cà de Rizzi Fraz. S. Pellegrino, Calcinate, Calcio, Camerata Cornello, Castelli Calepio, Cavernago, Cividate al Piano, Cortenuova, Covo, Credaro, Cusio, Dalmine, Fara Olivana, Fontanella, Foresto Sparso, Gandosso, Ghisalba, Isola di Fondra, Isso, Lenna, Levate, Martinengo, Mezzoldo, Moio de Calvi, Mornico al Serio, Olmo al Brembo, Osio Sopra, Palosco, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Predore, Pumenengo, Roncobello, San Giovanni Bianco, Santa Brigida, Sarnico, Telgate, Torre Pallavicina, Valnegra, Viadanica, Villongo.
- Provincia di Brescia:
Gardone, Gargnano, Salò, Toscolano
- Provincia di Como:
Argegno, Bene Lario, Beregazzo con Figliaro, Binago, Blessagno, Briennio, Cagno, Carate Urio, Carlazzo, Castelnuovo Bozzente, Casasco DIntelvi, Castiglione DIntelvi, Cerano DIntelvi, Cernobbio, Colonno, Consiglio di Rumo, Corrido, Cremia, Dizzasco, Domaso, Dongo, Gera Lario, Gironico, Grandola ed Uniti, Gravedona, Griante, Laglio, Laino, Lenno, Luisago, Lurate Caccivio, Maslianico, Menaggio, Mezzegra, Moltrasio, Musso, Olgiate Comasco, Oltrona San Mamette, Ossuccio, Pellio DIntelvi, Pianello Lario, Porlezza, Sala Comacina, San Fedele DIntelvi, SantAbbondio, Santa Maria Rezzonico, Schignano, Solbiate, Sorico, Tremezzo, Valsolda, Vercana, Villaguardia.
- Provincia di Milano:
Ceriano Laghetto, Senago, Solaro.
- Provincia di Lecco:
Cernusco Lombardone, Colico, Merate, Monte Marenzo, Osnago, Torre de Busi, Vercurago.
- Provincia di Sondrio:
Andalo Valtellino, Ardenno, Buglio in Monte, Cercino, Cino, Chiavenna, Delebio, Dublino, Forcola, Gordona, Mantello, Mese, Morbegno, Novate Mezzola, Piantedo, Piuro, Prata Camportaccio, Rogolo, Samolaco, Talamona, Traona, Verceia.
- Provincia di Treviso:
Treviso, Ponzano Veneto, Silea.
- Provincia di Venezia:
Annone Veneto, Cinto Coamaggiore, Martellago, Noale, Pramaggiore, Salzano, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Scorzè.
- Provincia di Padova:
Boara Pisani, Borgoricco, Campodarsego, Piazzola sul Brenta, Pozzonovo, SantElena, Solesino, Stanghella, Tribano, Villa Estense.
- Provincia di Vicenza:
Arzignano, Camisano Vicentino, Gambellara.
- Provincia di Verona:
Locara di San Bonifacio, Montecchia, Monteforte, Roncà, San Giovanni Ilarione.
- Provincia di Rovigo:
Ceregnano, Crespino, Gavello, Papozze, Pettorazza Grimani, San Martino di Venezze, Villanova Marchesana.
- Provincia di Ferrara:
Castello fraz. di Vigarano Mainarda, Migliarino, Poggio Renatico.
La società Camuzzi Gazometri, in conformità alle disposizioni vigenti (Provv. CIP n. 16/93 del 23.12.93 e successive modifiche, Deliberazioni Autorità per lenergia n. 193/99 e 195/99 del 22/12/99), comunica i nuovi livelli tariffari, imposte escluse, in vigore dal 1º Gennaio 2000.
Tariffe dal 1 gennaio 2000 L/Mcal L/mc L/mc
PC 9,2 PC 4,5
T1 Uso Domestico 66,79 614,4 300,6
T2 Uso
Riscaldamento
Individuale 54,66 502,9 246,1
T3 Altri Usi:
1º scaglione 0 - 20.000
mc/a 51,58 474,5 232,2
2º scaglione 20.001 - 100.000 mc/a 44,11 405,8 198,6
3º
scaglione oltre 100.000 mc/a 41,11 378,2 185,1
T4 Tariffa piccole industrie
con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a 44,11 405,8 198,6
2º
scaglione oltre 100.000 mc/a 41,11 378,2 185,1
T5 Usi Comunali 41,11 378,2 185,1
In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993.
Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del Provv. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.
Camuzzi - Gazometri S.p.A.
Il Vice-Direttore Generale
R. Brusamolino
S.I.Me. Società Impianti Metano S.p.A. - Crema
Tariffe distribuzione gas metano
La Società S.I.Me. Società Impianti Metano S.p.A. con Sede in Crema - frazione Ombriano - P.zza Benvenuti, 11 - concessionaria del servizio di distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di Carignano (TO) - Gavi (AL) - Pozzolo Formigaro (AL) comunica che, con riferimento alla Deliberazione n. 52/99 del 22/4/99 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 100 de; 30/4/1999 le tariffe in vigore dall1 Gennaio 2000 nei Comuni sopra indicati sono le seguenti:
Comune di Carignano - (TO)
T.1 - Tariffa domestica
(cottura cibi e produzione acqua calda):
L/mc. 614,4 -
T.2 - Tariffa riscaldamento individuale:
L/mc. 436,5 -
T.3 - Tariffa altri usi:
1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)
L/mc. 431,5 -
2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)
L/mc. 429,5 -
T.4 - Tariffe per piccole imprese industriali ed artigianali con consumo fra 100.000 e 200.000 mc./anno:
1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)
L/mc. 405,8 -
2º scaglione (oltre 100.000 mc./anno)
L/mc. 378,2 -
T.5 - Tariffa per Enti Pubblici
L/mc. 423
Comune di Gavi - (AL)
T.1 - Tariffa domestica
(cottura cibi e produzione acqua calda):
L/mc. 614,4 -
T.2 - Tariffa riscaldamento individuale:
L/mc. 535,5 -
T.3 - Tariffa altri usi:
1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)
L/mc. 522,5 -
2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)
L/mc. 517,5 -
T.4 - Tariffe per piccole imprese industriali ed artigianali con consumo fra 100.000 e 200.000 mc./anno:
1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)
L/mc. 405,8 -
2º scaglione (oltre 100.000 mc./anno)
L/mc. 378,2 -
T.5 - Tariffa per Enti Pubblici
L/mc. 513,5 -
Comune di Pozzolo Formigaro (AL)
T.1 - Tariffa domestica
(cottura cibi e produzione acqua calda):
L/mc. 614,4 -
T.2 - Tariffa riscaldamento individuale:
L/mc. 457,5 -
T.3 - Tariffa altri usi:
1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)
L/mc. 450,5 -
2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)
L/mc. 440,5 -
T.4 - Tariffe per piccole imprese industriali ed artigianali con consumo fra 100.000 e 200.000 mc./anno:
1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)
L/mc. 405,8 -
2º scaglione (oltre 100.000 mc./anno)
L/mc. 378,2 -
T.5 - Tariffa per Enti Pubblici
L/mc. 440,5 -
Crema, 14 gennaio 2000
S.I.Me. S.p.A. - Società Impianti Metano
Roberto Bonaventura
Società Metano Borgomanero - Borgomanero (Novara)
Tariffe gas metano
Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per lutenza dei Comuni di Borgomanero, Cureggio ed Orta S. Giulio in provincia di Novara.
La Società Metano Borgomanero, in applicazione della normativa tariffaria stabilita dallAutorità per lenergia elettrica ed il gas con proprie deliberazioni, comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2000, sono le seguenti:
T1 per usi domestici di cottura cibi e produzione di acqua calda L/M3 614,4
T2
per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo( L/M3 451,3
T3
per altri usi:
1º scaglione per consumi fino a 50.000 mc/a L/M3 438,6
2º scaglione
per consumi oltre 50.000 mc/a L/M3 429,4
comunale ove previsto L/M3 429,4
T3
per usi speciali:
Grande Terziario con consumi superiori a 300.000 mc/a L/M3 405,8
Raffrescamento
estivo L/M3 378,2
T4 per imprese industriali ed artigianali con consumo annuo
compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
1º scaglione per consumi fino a 100.000
mc/a L/M3 405,8
2º scaglione per consumi fino a 100.000 mc/a L/M3 378,2
In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provvedimento CIP n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:
- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);
- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);
- 41,4 L/M3 per gli altri usi.
Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.
Borgomanero, 18 gennaio 2000
Metano Borgomanero S.p.A.
Il Presidente
Claudio Bella
Società Nord Gas S.r.l. - Capriata dOrba (Alessandria)
Tariffe distribuzione gas metano
La Società Nord Gas r.l. con sede in Capriata dOrba (AL) - Piazza Carlevaro n. 98 - Codice Fiscale 01455410181 e P.IVA 01717360067 - concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei comuni di Capriata dOrba, Castelletto dOrba, Silvano dOrba, Tagliolo Monf.to, Belforte Monf.to e San Cristoforo, comunica che, dallapplicazione combinata delle Deliberazioni n. 193/99 e n. 195/99 del 22/12/1999 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, salvo conguaglio, a decorrere dal 1 Gennaio 2000 le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo di reti urbane subiscono come saldo un aumento di 3,4 Lit/mc, per gas metano con PCS di 9,2 Mcal/mc st.
I valori tariffari in vigore dal 1 Gennaio 2000 sono pertanto i seguenti:
Tariffe in L/m3
T1 uso domestico 614,40
T2 uso riscaldamento individuale 460,08
T3
altri usi:
- fino a 100.000 m3/anno 437,26
- oltre 100.000 m3/anno 428,06
T4
usi industriali e artigianali con consumo compreso tra 100.000 e 200.000
m3/anno:
- fino a 100.000 m3/anno 399,80
- oltre 100.000 m3/anno 378,20
T5 per
Enti Pubblici 418,86.
Ai sensi del punto 2) del Provv. CIP n. 16/93 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28/12/93, oltre alle tariffe di cui sopra, si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento.
Capriata dOrba, 25 gennaio 2000
Nord Gas S.r.l.
SO.MET S.r.l. - Costigliole DAsti (Asti)
Tariffe distribuzione gas metano
La Società SO.MET. S.r.l., con sede in Costigliole dAsti, Via G. Testore n. 12, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana, comunica che, con riferimento alle deliberazioni n. 193/99 e n. 195/99 del 22 Dicembre 1999 dellAutorità per lenergia elettrica e il gas, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28 Dicembre 1999, a decorrere dal 1º Gennaio 2000 tutte le tariffe del gas distribuito a mezzo reti urbane diminuiscono di 23,7 L/mc e aumentano di 27,1 L/mc., portando un aumento complessivo di 3,4 L/mc.
I valori tariffari in vigore dal 1º Gennaio 2000 delle Utenze dei sottoelencati Bacini Tariffari, sono pertanto i seguenti:
Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2000 conseguenti:
Bacino Tariffario n. 1:
S. Carlo C.se (TO), Costigliole DAsti (AT), Vauda C.se (TO), Rocca C.se (TO), Castagnole Lanze (AT), Barbania (TO), Neive (CN), Cerro Tanaro (AT), Villafranca (AT), Cantarana (AT), Levone (TO), Corio C.se (TO), Mango (CN), Coazzolo (AT), Castiglione Tinella (CN), Valdivilla Fraz. di S. Stefano Belbo (CN).
Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2000 conseguenti:
Tariffe Usi L/M3
T1 Uso Domestico 614,40
T2 Uso Riscaldamento individuale 501,13
T3 Altri
Usi:
fino a 50.000 m3/anno 465,62
oltre a 50.000 m3/anno 430,02
T4 Usi industriali
ed artigianali
con consumo compreso fra
100.000 e 200.000 m3/anno:
fino
a 100.000 m3/anno 405,80
oltre a 100.000 m3/anno 378,20
Bacino Tariffario n. 2:
Scarnafigi (CN), Lagnasco (CN), Cardè (CN), Ruffia (CN), Monasterolo di Savigliano (CN), Murello (CN), Villanova Solaro (CN), Torre S. Giorgio (CN), Trinità (CN), S. Albano Stura (CN), Genola (CN).
Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2000 conseguenti:
Tariffe Usi L/M3
T1 Uso Domestico 614,40
T2 Uso Riscaldamento individuale 551,06
T3 Altri
Usi:
fino a 30.000 m3/anno 541,89
fino a 50.000 m3/anno 514,29
oltre a 50.000
m3/anno 502,33
T4 Usi industriali ed artigianali
con consumo compreso fra
100.000 e 200.000 m3/anno:
fino a 100.000 m3/anno 405,80
oltre a 100.000 m3/anno 378,20
Ai sensi del punto 2) del provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato nella G.U. n. 303 del 28/12/93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento.
I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3, 1, 6 del Provvedimento CIP n. 24/1998.
Costigliole dAsti, 3 gennaio 2000
Il Presidente del Consiglio
Alberto Pippione