ANNUNCI LEGALI

ACCORDI DI PROGRAMMA

Comune di Trino (Vercelli)

Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap


COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Provincia di Alessandria, Direzione Ambiente

Impianti di selezione meccanica del R.S.U. indifferenziato nelle discariche di Novi Ligure e Tortona - Impianto di stabilizzazione della Frazione organica proveniente dalla selezione meccanica nella discarica di Tortona - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento contestuale inerente la Fase di valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 12, della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40 e di approvazione di progetto ex art. 27 del D.Lgs. n. 22/97

Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli

Avvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - lavori di sistemazione Torrente Landwasser a protezione viabilità per la fraz. Riva S. Antonio S. Anna - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della proceduta di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della Legge Regionale 14 dicembre 1998 n. 40

Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli

Avvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - lavori di sistemazione idrogeologica e manutenzione di un tratto del Torrente Cavaglia all’imbocco dell’abitato - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della proceduta di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della Legge Regionale 14 dicembre 1998 n. 40

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua pubblica Torrente Mellea in Comune di Monticello d’Alba, con linea elettrica aerea 380 V

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua pubblica “Torrente Colla” in Comune di Peveragno, con linea elettrica a 15 kV

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Consorzio Acquedotto Casalgrasso, Polonghera e Faule - Richiesta autorizzazione attraversamento Rivo Chiaretto con condotta in Loc. Santuario M. del Pilone in Comune di Ponghera

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua pubblica “Rio Torto” in Comune di Rossana, con linea elettrica in cavo sotterraneo MT 15 kV

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Esecuzione dell’attraversamento della Bealera del Molino con una condotta posta in involucro di protezione in acciaio e staffatura in profili di ferro


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Dorzano (Biella)

Modifica allo Statuto Comunale - Avviso

Comune di Val della Torre (Torino)

Statuto comunale


ALTRI ANNUNCI

Azienda ospedaliera S. Croce e Carle - Cuneo

Avviso per vendere a trattativa privata gli immobili siti nell’area residenziale R4D Corso Francia in adiacenza all’Ospedale Villa S. Croce

Azienda Servizi Municipalizzati di Settimo Torinese - Settimo Torinese (Torino)

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9200 Mcal/mc distribuito a mezzo di rete urbana per l’utenza del bacino tariffario, relativamente ai Comuni di Settimo Torinese e di Brandizzo

Autogas Nord S.p.A. - Volpiano (Torino)

Metodo tariffario G.P.L.

Biamino Cav. Giuseppe e Figli S.r.l. - Asti

Tariffe gas

Casa di Riposo I.P.A.B. Istituto Domenica Romana - Castellamonte (Torino)

Avviso d’asta pubblica vendita lotto n. 1 lascito “Rovano”

Colombo Gas SpA - Lecco

Tariffe distribuzione gas metano anno 1999

Colombo Gas SpA - Lecco

Tariffe distribuzione gas metano anno 1999

Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Cuneo

Pubblicazione della graduatoria definitiva

Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC -  Cuneo

Pubblicazione della graduatoria definitiva

Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Vercelli

Pubblicazione della graduatoria definitiva

Comune di Alba (Cuneo)

Ripartizione “Servizi Legali” - n. 1/ 2000 Reg. Ord. - Ufficio Servizi Legali - n. 9 del 22.1.2000 - registro generale delle ordinanze - Rettifica Decreto di Espropriazione area in Via De Gasperi inclusa nel 1° ampliamento al piano per l’edilizia economica e popolare n. 296 del 17.12.1999 reg. in data 29.12.1999 al n. 4141 serie 3

Comune di Arizzano (Verbano Cusio Ossola)

Lavori di costruzione parcheggio Viale Rimembranze

Comune di Bellinzago Novarese (Novara)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 65 del 21 dicembre 1999, esecutiva in data 28 gennaio 2000, avente per oggetto: “Approvazione del regolamento Edilizio Comunale” conforme al Regolamento Edilizio tipo approvato dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 548-9691 del 29 luglio 99, ai sensi della L.R. 8 luglio 1999, n. 19

Comune di Cannobio (Verbano Cusio Ossola)

Decreto 7/99

Comune di Castagnito (Cuneo)

Pubblicazione piano di recupero di iniziativa privata di immobile sito in Castagnino, Via G. Marconi, di proprietà dei Sigg. Ferrero Giovanni ed Almondo Ileana

Comune di Caselle Torinese (Torino)

Avviso di pubblicazione bando di concorso per la concessione e regolamentazione del diritto di superficie in riferimento ad aree site nell’ambito del programma di recupero urbano - Area P.E.E.P.C2 bis, occorrenti per la realizzazione di un centro sociale e commerciale integrato ed infrastrutture con risorse private - Leggi: 17/2/1992 n. 179, 4/12/1993 n. 493 - Art. 11, D.M. 1/12/1994, deliberazione del Consiglio regionale n. 879-12428 del 20/9/1994 e della Giunta Regionale n. 51-43753 del 14/3/1995 n. 14-22596 del 6/10/1997 e n. 15-29234 del 31/1/2000

Comune di Castelnuovo Don Bosco (Asti)

Estratto deliberazione della Giunta comunale n. 197 del 25.11.1999 - “Classificazione strade”

Comune di Cumiana (Torino)

Piano di recupero di libera iniziativa per la ristrutturazione della Villa Provana di Collegno in frazione Costa. Proprietà Orsi Pier Luigi e Maletto Giorgio. Approvazione nuovo schema di convenzione e variante di adeguamento ed integrazione normativa a seguito D.G.R. n. 25-27880 del 26.7.99

Comune di Favria (Torino)

Estratto esito asta pubblica - Lavori: Vendita terreni locati di proprietà comunale

Comune di Gattinara (Vercelli)

Variante 6/A al piano regolatore generale comunale - Progetto definitivo - Avviso per notizia di deposito atti

Comune di Mondovì (Cuneo)

L.R. 5 dicembre 1977 n. 56, art. 40 - Piano Particolareggiato in area “Br/8B” di P.R.G.C. - Approvazione definitiva

Comune di Rivalta di Torino (Torino)

Bando di concorso generale per l’assegnazione in locazione semplice di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata disponibili per risulta nel Comune di Rivalta di Torino - Ambito Territoriale n. 12

Comune di Settimo Torinese (Torino)

Avviso ad opponendum (art. 360 legge 20 marzo 1865 n. 2248 all. F.) - Lavori di urbanizzazione strade comunali delle Vie Ariosto, Colombatto, Guarini, Modigliani e Fosse Ardeatine. Contratto: Rep. n. 196 del 14.5.1996; Contratto aggiuntivo: Rep. n. 166 del 30.4.1997

Comune di Torre Bormida (Cuneo)

Avviso di approvazione del regolamento edilizio comunale con deliberazione consiliare n. 21 del 14.12.1999, esecutiva dal 26.12.1999, conforme al regolamento tipo approvato con D.G.R. n. 548-9691, del 29.7.1999, ai sensi della L.R. 8.7.1999, n. 19

Comune di Villastellone (Torino)

D.C.C. n. 58 in data 20.12.1999 - Modifica Art. 6 vigente Regolamento Edilizio Comunale

Comunità Montana Valsesia - Varallo (Vercelli)

Avviso ad opponendum per lavori di Sistemazione idraulica del torrente Sermenza, in località Piaggiogna, in comune di Boccioleto

Mariani Energia Duemila S.p.A. - Milano

Tariffe distribuzione Gas Metano

Metan Alpi Val Chisone S.r.l. - Torino

Tariffe gas metano

Metan Alpi Val Chisone S.r.l. - Torino

Tariffe gas metano

Metanimpianti S.r.l. (Verbania)

Tariffe distribuzione gas metano

Nova Gas S.r.l. - Gravellona Toce (Verbano Cusio Ossola)

Tariffe distribuzione gas metano

Padana Gas S.p.A. - Verbania

Tariffe distribuzione gas metano

Provincia di Alessandria

Avviso per regolamento speciale per la coltivazione del riso. Integrazione

Provincia di Biella

Determinazione dirigenziale n. 2208 in data 27 settembre 1999

Provincia di Cuneo

Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 116/14 in data 30.11.1998 avente per oggetto “Declassificazione di un tratto della S.P. n. 10 tronco n. 12 Nuova Variante (Bivio S.S. n. 29 per Piobesi) e dismissione al Comune di Guarene”

Comune di Guarene

Delibera del Consiglio Comunale n. 14 del 31.8.1998

Provincia di Novara

Estratto del processo verbale della seduta del consiglio provinciale - Deliberazione n. 85/1999 n. Codice 20785 - Strada provinciale Bellinzago-Sologno. Declassificazione a comunale del tratto iniziale interno all’abitato di Bellinzago Novarese (dal km. 0+000 al Km. 0+550)

Società Camuzzi - Gazometri S.p.A. - Milano

Tariffe del gas distribuito a mezzo rete urbana all’utenza del bacino formato dai seguenti Comuni:

S.I.Me. Società Impianti Metano S.p.A. - Crema

Tariffe distribuzione gas metano

Società Metano Borgomanero - Borgomanero (Novara)

Tariffe gas metano

Società Nord Gas S.r.l. - Capriata d’Orba (Alessandria)

Tariffe distribuzione gas metano

SO.MET S.r.l. - Costigliole D’Asti (Asti)

Tariffe distribuzione gas metano


ANNUNCI LEGALI

ACCORDI DI PROGRAMMA

Comune di Trino (Vercelli)

Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap

Il Sindaco

Vista la Legge 8/6/90 n. 142, in particolare l’art. 27;

Vista la Legge 7/8/90 n. 241;

Visto il testo dell’accordo di programma sottoscritto, in data 27 gennaio 2000, tra il Comune di Trino, il Provveditorato agli Studi di Vercelli, l’Azienda Sanitaria Locale n. 21 ed il Comune di Palazzolo V.se relativo all’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap;

Visto che l’accordo di programma deve essere approvato con atto formale che, nella fattispecie, afferisce alla competenza del Sindaco;

Il Sindaco

Approva l’accordo di programma tra Comune di Trino, Provveditorato agli Studi di Vercelli, L’Azienda Sanitaria Locale n. 21 ed il Comune di Palazzolo V.se per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, sottoscritto in data 27 gennaio 2000;

Dispone la pubblicazione del presente provvedimento e dell’accordo sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Sindaco
Alessandro Serra

Accordo di programma per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap

Il Comune di Trino

Il Provveditorato agli Studi di Vercelli

L’Azienda Sanitaria Locale n. 21

Il Comune di Palazzolo V.se

premesso

Che il presente Accordo nasce dalla collaborazione tra i membri del G.L.I.P. (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap) di Vercelli e le altre componenti istituzionali coinvolte dall’indirizzo Ministeriale.

Gli enti aderenti all’accordo

Preso atto che:

- la Legge n. 104/92, Legge quadro sui diritti delle persone handicappate, prevede quale strumento di programmazione coordinata di tutti i Servizi, il ricorso alla stipula degli accordi di programma di cui all’art. 27 della L. 142/90;

- al fine di garantire i diversi servizi occorre coordinare gli interventi di competenza dei soggetti di cui sopra;

- in data 2/11/99 si è svolta la Conferenza dei Servizi, indetta dal Sindaco del Comune di Trino pervenendo all’accordo unanime sul contenuto del presente atto;

convengono e stipulano quanto segue

Art. 1

Le parti stipulanti, preso atto delle rispettive competenze di legge, riassunta nell’allegato “A”, parte integrante e sostanziale del presente accordo, si impegnano:

1. a porle in atto reciprocamente nonchè singolarmente e solidalmente verso gli utenti aventi diritto sulla base delle risorse disponibili.

2. A costruire appropriate forme di coordinamento per utilizzare le risorse annualmente disponibili a ciascuna parte per garantire l’attuazione degli impegni assunti con il presente atto;

3. A verificare, almeno annualmente (di norma entro il mese di settembre) la copertura qualitativa e quantitativa dei fabbisogni rilevati e a programmare di conseguenza gli interventi attraverso una “relazione annuale sullo stato dei servizi per l’ integrazione dei minori in situazioni di handicap”, che le parti contraenti si impegnano a redigere.

Art. 2

1. Qualora una o più parti dichiarino di garantire la gestione dei servizi di propria competenza in convenzione con altro soggetto pubblico o privato, i soggetti convenzionati possono avanzare proposte alla Conferenza dei servizi.

2. Detti soggetti convenzionati possono altresì stipulare “intese operative” con le parti pubbliche stipulanti l’accordo di programma, affinche’ venga assicurato il coordinamento di tutti i servizi oggetto dell’accordo secondo quanto stabilito nell’art. 13, comma 1ª, lett. a) L. n. 104/92.

3. “tali accordi di programma sono finalizzati alla predisposizione, attuazione e verifica congiunta di progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonchè a forme di integrazione tra attività scolastiche integrative extrascolastiche. Negli accordi sono altresì previsti i requisiti che devono essere posseduti dagli enti pubblici e privati ai fini della partecipazione delle attività di collaborazione coordinate”.

Art. 3

1. La conferenza dei servizi è costituita dagli enti sottoscrittori, da qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati nonchè dai portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati. Essa si riunisce almeno una volta all’anno per dare lettura della “relazione annuale sullo stato dei servizi per l’integrazione dei minori in situazione di handicap”.

2. Il gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap (G.L.I.P.), previsto dalla L. 104/92, art. 15, comma 1ª, ha il compito di attivare tutte le procedure necessarie per rendere operativo quanto previsto dall’art. 1.

3. Il Collegio di Vigilanza è costituito dal Sindaco di Trino o suo rappresentante, che lo presiede, dal Provveditore agli Studi di Vercelli o suo rappresentante, dal Sindaco di Palazzolo o suo rappresentante, dal Direttore Generale dell’Azienda A.S.L. n. 21 o suo rappresentante e da un rappresentante dei soggetti gestori delle funzioni Socio Assistenziali oltre che dal Prefetto di Vercelli o suo rappresentante.

4. Al Collegio di Vigilanza sono conferiti poteri di controllo sullo stato di attuazione dell’accordo.

Le controversie relative all’interpretazione ed all’esecuzione del presente accordo sono rimesse a un collegio di tre membri, nominati dal Collegio di Vigilanza.

Le controversie giudiziali sono riservate al Foro di Vercelli.

Art. 4
Durata

Il presente accordo di programma ha durata di 3 anni, a decorrere dalla data di sottoscrizione e verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Letto, approvato e sottoscritto in Trino, residenza comunale, in data 27/1/2000.

Il Comune di Trino:
Alessandro Serra

Il Provveditorato agli Studi di Vercelli:
Carlo Raimondo

L’Azienda Sanitaria Locale n. 21:
Anna Maria Avonto

Il Comune di Palazzolo V.se:
Luigi Mocca


COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Provincia di Alessandria, Direzione Ambiente

Impianti di selezione meccanica del R.S.U. indifferenziato nelle discariche di Novi Ligure e Tortona - Impianto di stabilizzazione della Frazione organica proveniente dalla selezione meccanica nella discarica di Tortona - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento contestuale inerente la Fase di valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 12, della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40 e di approvazione di progetto ex art. 27 del D.Lgs. n. 22/97

In data 3 gennaio 2000 il Consorzio Smaltimento Rifiuti Solidi “Ovasede-Valle Scrivia” con sede in Novi Ligure, Strada Vecchia per Bosco Marengo, ha depositato presso l’Ufficio di Deposito della Provincia di Alessandria - via Galimberti, 2 - ai sensi dell’art. 12, comma 2, lettera a) della L.R. n. 40/98, copia degli elaborati relativi “agli impianti di selezione meccanica del R.S.U. indifferenziato nelle discariche di Novi Ligure e Tortona - impianto di stabilizzazione della frazione organica proveniente dalla selezione meccanica nella discarica di Tortona” allegati alla richiesta - presentata alla Provincia di Alessandria, prot. di ricevimento nr. 64 del 3.1.2000 - contestuale di pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12, comma 1 della L.R. 40/98 e di approvazione di progetto ex art. 27 del D.Lgs. 22/97.

Contestualmente, il proponente ha dato avviso dell’avvenuto deposito degli elaborati sui giornali: “Italia Oggi” e “La Stampa” pubblicato in data 3.1.2000.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di Deposito dalle ore 9.00 alle ore 12.00 di tutti i giorni della settimana, sabato e domenica esclusi, per quarantacinque giorni a partire dal 3.1.2000, data di avvenuto deposito degli elaborati.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico-scientifici potranno essere presentati all’Ufficio di Deposito nel termine di quarantacinque giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di valutazione è stabilita entro 150 giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati, fatto salvo quanto previsto dall’art. 12, comma 6 e all’art. 14, comma 5 della L.R. 40/1998.

Ai sensi dell’art. 4 e seguenti della Legge 7 agosto 1990, n. 241, viene designato quale Responsabile Amministrativo del procedimento la Dott.ssa Maria Cristina Reggiani, tel. 0131-304560, responsabile del Nucleo Amministrativo dell’Organo Tecnico V.I.A., e quale Responsabile Tecnico l’Ing. Claudio Coffano, tel. 0131-304565, responsabile del Nucleo Tecnico dell’Organo Tecnico V.I.A..

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente della Direzione Ambiente
Antonino Andronico



Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli

Avvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - lavori di sistemazione Torrente Landwasser a protezione viabilità per la fraz. Riva S. Antonio S. Anna - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della proceduta di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della Legge Regionale 14 dicembre 1998 n. 40

In data 7-1-2000 il Comune di Rimella, Fraz. Chiesa - 13020 Rimella ha depositato presso l’Ufficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo n. 17 - Torino, ai sensi dell’articolo 1° comma 2 della L.R. 40/1998, copia degli elaborati relativi a lavori di sistemazione Torrente Landwasser a protezione viabilità per la fraz. Riva S. Antonio S. Anna allegati alla domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A., presentata al Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale (prot. 166 del 7-1-2000) ai sensi dell’art. 10, comma 1 della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito (con orario di apertura: 9.30-12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dell’Autorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico scientifici dovranno essere presentate all’Ufficio di Deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’articolo 4 e seguenti della Legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è l’Ing. Nino Chieppa - tel. O161/215129 - Settore Decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico di Vercelli, e funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è l’Ing. Roberto Crivelli del medesimo Settore.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperite ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Responsabile del Settore
Nino Chieppa



Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli

Avvio di procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - lavori di sistemazione idrogeologica e manutenzione di un tratto del Torrente Cavaglia all’imbocco dell’abitato - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della proceduta di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della Legge Regionale 14 dicembre 1998 n. 40

In data 17-1-2000 il Comune di Quarona, via Zignone 24 - 13012 Quarona ha depositato presso l’Ufficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo n. 17 - Torino, ai sensi dell’articolo 1° comma 2 della L.R. 40/1998, copia degli elaborati relativi a lavori di sistemazione idrogeologica e manutenzione di un tratto del Torrente Cavaglia all’imbocco dell’abitato allegati alla domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A., presentata al Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale (prot. 608 del 16-1-2000) ai sensi dell’art. 10, comma 1 della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito (con orario di apertura: 9.30-12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dell’Autorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico scientifici dovranno essere presentate all’Ufficio di Deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’articolo 4 e seguenti della Legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è l’Ing. Nino Chieppa - tel. O161/215129 - Settore Decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico di Vercelli, e funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è l’Ing. Luca De Antonis del medesimo Settore.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperite ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Responsabile del Settore
Nino Chieppa



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua pubblica Torrente Mellea in Comune di Monticello d’Alba, con linea elettrica aerea 380 V

N. protocollo dell’istanza: 1617/99

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi a: Sig.ra Luisella Piola

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua pubblica “Torrente Colla” in Comune di Peveragno, con linea elettrica a 15 kV

N. protocollo dell’istanza: 5070/99

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi a: Sig.ra Luisella Piola

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Consorzio Acquedotto Casalgrasso, Polonghera e Faule - Richiesta autorizzazione attraversamento Rivo Chiaretto con condotta in Loc. Santuario M. del Pilone in Comune di Ponghera

Data di avvio: 5697

N. protocollo dell’istanza: 14/12/99

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 90 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. Nicolangelo Cuomo

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: =

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua pubblica “Rio Torto” in Comune di Rossana, con linea elettrica in cavo sotterraneo MT 15 kV

N. protocollo dell’istanza: 18 del 3 gennaio 2000

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi a: Sig.ra Luisella Piola

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L.R. n. 27/94 - Esecuzione dell’attraversamento della Bealera del Molino con una condotta posta in involucro di protezione in acciaio e staffatura in profili di ferro

N. protocollo dell’istanza: 161 del 18.1.2000

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 90 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi a: Geom. Cuomo

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Dorzano (Biella)

Modifica allo Statuto Comunale - Avviso

Con deliberazione del Consiglio Comunale del 11/11/1999, n. 43, esaminato dal CO.RE.CO. - Novara, senza rilievi, è stato modificato l’art. 18 dello Statuto Comunale portando da 2 a 4 gli assessori in virtù dell’art. 11, 8º comma della legge 3 agosto 1999 n. 265.

Il Responsabile di Servizio
Antonino Loiaconi




Comune di Val della Torre (Torino)

Statuto comunale

INDICE

TITOLO I - PRINCIPI GENERALI

Art. 1 Principi fondamentali

Art. 2 Territorio e Sede comunale

Art. 3 Gonfalone e stemma

Art. 4 Albo Pretorio

Art. 5 Statuto Comunale

Art. 6 Regolamenti

TITOLO II - ORGANI ISTITUZIONALI

Art. 7 Organi

Art. 8 Consiglio Comunale

Art. 9 I Consiglieri

Art. 10 Prima seduta del Consiglio

Art. 11 Linee programmatiche dell’azione di governo dell’Ente

Art. 12 Convocazione, sessioni, numero legale per la validità delle sedute

Art. 13 Commissioni

Art. 14 Attribuzioni delle Commissioni

Art. 15 Gruppi Consiliari

Art. 16 Il Sindaco

Art. 17 Competenze del Sindaco

Art. 18 Il Vice Sindaco

Art. 19 Cessazione dalla Carica di Sindaco

Art. 20 Composizione della Giunta

Art. 21 Funzionamento della Giunta

Art. 22 Competenze della Giunta

Art. 23 Revoca degli Assessori

Art. 24 Mozione di sfiducia

TITOLO III - L’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA

Art. 25 Ordinamento degli Uffici e dei Servizi

Art. 26 Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio Comunale

Art. 27 Incarichi ed indirizzi di gestione

Art. 28 Il Segretario Comunale

Art. 29 ViceSegretario Comunale

Art. 20 Gestione Amministrativa

Art. 31 Autorizzazioni, concessioni e licenze di competenza dei funzionari

direttivi incaricati dal Sindaco

Art. 32 Le determinazioni ed i decreti

TITOLO IV - I SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Art. 33 I servizi pubblici locali

Art. 34 L’Azienda Speciale

TITOLO V - FORME ASSOCIATE DI COOPERAZIONE

Art. 35 Gestione dei servizi in forma associata

Art. 36 Istituzioni

Art. 37 Convenzioni

Art. 38 Consorzi

Art. 39 Unione dei Comuni

Art. 40 Accordi di programma

Art. 41 Partecipazione

Art. 42 Valorizzazione delle forme associative ed organi di partecipazione

Art. 43 Interventi nel procedimento amministrativo

Art. 44 Procedura per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte

Art. 45 Referendum consultivi

Art. 46 Effetti dei referendum

Art. 47 Diritto di accesso

Art. 48 Diritto d’informazione

TITOLO VI - PATRIMONIO E CONTABILITA’

Art. 49 Autonomia finanziaria

Art. 50 Demanio e patrimonio

Art. 51 Revisione economico - finanziaria

Art. 52 Controllo di gestione e controllo di qualità

Art. 53 Norme transitorie e finali

TITOLO I
PRINCIPI GENERALI

Art. 1
Principi fondamentali

Il Comune di Val Della Torre è Ente autonomo nell’ambito dei principi fissati dalle Leggi generali della Repubblica e dal presente Statuto.

Esercita funzioni proprie e funzioni attribuite o delegate dalle Leggi statali e regionali.

Il Comune di Val Della Torre s’inserisce nel comprensorio geografico ed ambientale della Comunità Montana “Val Ceronda e Casternone”, con la quale esprime peculiari identità etniche e culturali in un quadro socioeconomico d’interessi omogenei.

Il Comune rappresenta l’intera popolazione del suo territorio, ne cura i relativi interessi nel rispetto delle caratteristiche e delle tradizioni locali. Ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Carta Costituzionale e favorisce la piena partecipazione dei cittadini singoli ed associati, alle scelte politiche ed all’attività amministrativa. Riconosce e favorisce la partecipazione delle formazioni sociali nelle quali si espleta la personalità umana. Indirizza la propria azione alla promozione delle funzioni sociali dell’iniziativa economica pubblica e privata, anche attraverso lo sviluppo di forme di associazionismo economico e di cooperazione.

Il Comune fonda la propria azione sui principi costituzionali di libertà, eguaglianza, solidarietà e giustizia, concorrendo a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ne limitano la realizzazione; in particolare attua, nei vari settori, il principio di parità fra uomo e donna, promuovendo la presenza di entrambi i sessi nella Giunta e negli organi collegiali del Comune.

Nell’ambito delle competenze assegnate dalle Leggi statali e regionali attiva tutte le funzioni amministrative nei settori organici del lavoro, dei servizi sociali, dell’assetto ed utilizzazione dei territori e dello sviluppo economico, della salvaguardia ambientale, con particolare riguardo al sostegno ed alla valorizzazione delle risorse umane e materiali presenti sul territorio favorendo ogni collaborazione con la Comunità Montana. e con gli altri Enti pubblici locali.

Il Comune può delegare, nelle forme di cui al successivo Titolo V, alla Comunità Montana, a Consorzi fra Comuni e Province ed alle altre forme associative fra Enti locali previste dalla Legge, la gestione e l’organizzazione di servizi.

Art. 2
Territorio e sede comunale

Il territorio del Comune si estende per ettari 3.674, confinante con i Comuni di Alpignano, Caselette, Almese, Rubiana, Viù, Varisella, Givoletto e San Gillio.

Il Palazzo civico, sede comunale, è ubicato nel Capoluogo. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nel Salone “Papa Giovanni XXIII”. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.

Art. 3
Gonfalone e stemma

Il Comune ha un proprio gonfalone ed un proprio stemma ufficiale che sono quelli storicamente in uso.

Il gonfalone comunale, accompagnato dal Sindaco o da suo delegato, può essere esibito nelle manifestazioni e ricorrenze di pubblico interesse ovvero in cerimonie di interesse locale.

L’uso e la riproduzione di tali simboli per fini non istituzionali sono vietati.

Art. 4
Albo Pretorio

Il Consiglio Comunale individua nel Palazzo civico apposito spazio da destinare ad Albo Pretorio per la pubblicazione degli atti ed avvisi previsti dalla Legge, dallo Statuto e dai Regolamenti.

Deve essere garantita l’accessibilità, l’integrità e la facilità di lettura degli atti ed avvisi pubblicati.

Il Segretario cura l’affissione degli atti di cui al comma l avvalendosi di un Messo comunale e, su sua attestazione, ne certifica l’avvenuta pubblicazione.

Art. 5
Statuto Comunale

Il Comune determina il proprio ordinamento nello Statuto, cui devono uniformarsi i Regolamenti e gli atti degli organi istituzionali e di quelli amministrativi e di gestione.

Lo Statuto è adottato dal Consiglio Comunale con le maggioranze e le procedure stabilite dalla Legge.

Lo Statuto è a disposizione dei cittadini per la consultazione presso la sede comunale

Art. 6
Regolamenti

Il Comune ha potestà regolamentare nelle materie e funzioni proprie.

Il Comune esercita la potestà regolamentare nell’ambito dei principi fissati dalla Legge e nel rispetto delle norme statutarie.

I Regolamenti le cui disposizioni incidono su posizioni giuridiche soggettive possono essere sottoposti a forme di consultazione popolare.

I Regolamenti sono portati a conoscenza della popolazione attraverso idonei mezzi di informazione, che ne mettono in evidenza i contenuti e gli aspetti significativi.

TITOLO II
ORGANI ISTITUZIONALI

Art. 7
Organi

Sono organi del Comune: il Consiglio, la Giunta ed il Sindaco.

Art. 8
Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale determinando l’indirizzo ed esercitando il controllo politico - amministrativo, rappresenta l’intera comunità, per cui discute ed approva in apposito documento gli indirizzi generali di governo.

Il Consiglio, costituito in conformità alla Legge, ha autonomia organizzativa e funzionale.

Adempie alle funzioni specificatamente demandatagli dalle Leggi statali e regionali conformandosi ai principi, ai criteri, alle modalità ed ai procedimenti previsti dal presente Statuto e dalle norme regolamentari.

Impronta l’azione complessiva dell’Ente ai principi costituzionali della pubblicità e legalità onde garantire il buon andamento e l’imparzialità.

Privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione perseguendo il raccordo con la programmazione provinciale, regionale e statale.

Ispira la propria azione al principio della solidarietà sociale.

Le norme relative all’organizzazione ed al funzionamento del Consiglio Comunale sono previste in un Regolamento approvato a maggioranza assoluta dei Consiglieri.

L’elezione del Consiglio Comunale, il numero e la posizione giuridica dei Consiglieri, nonché le cause di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza sono regolate dalla Legge.

Dopo l’indizione dei comizi elettorali e sino alla data delle elezioni per il rinnovo dell’organo, il Consiglio adotta i soli atti urgenti ed improrogabili.

Art. 9
I Consiglieri

I Consiglieri rappresentano l’intera Comunità ed esercitano le funzioni senza vincolo di mandato.

Le prerogative ed i diritti dei Consiglieri sono disciplinati dalla Legge, dal presente Statuto e dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.

Le modalità e le forme di esercizio del diritto di iniziativa e di controllo spettanti ai Consiglieri Comunali sono disciplinati dal Regolamento del Consiglio Comunale.

Ciascun Consigliere Comunale deve eleggere domicilio nel Comune per facilitare la consegna di atti inerenti la carica.

Art. 10
Prima seduta del Consiglio

La prima seduta del Consiglio Comunale dopo le elezioni è convocata dal Sindaco nel termine di dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e deve tenersi entro 10 giorni dalla diramazione dell’invito di convocazione.

E’ presieduta dal Sindaco neo eletto.

Prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, l’Assemblea procede alla convalida dei Consiglieri eletti e del Sindaco.

La seduta prosegue con il giuramento del Sindaco, con la comunicazione da parte del Sindaco della composizione della Giunta e, quindi, con la trattazione degli altri eventuali argomenti iscritti all’ordine del giorno.

Art. 11
Linee programmatiche dell’azione di governo
dell’Ente

Il Sindaco definisce, con la collaborazione degli Assessori, le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato e le presenta sentita la Giunta al Consiglio Comunale per l’approvazione entro sessanta giorni dall’insediamento dello stesso.

Il documento contenente le linee programmatiche dell’azione amministrativa e gli adeguamenti successivi sono messi a disposizione dei Consiglieri almeno 10 giorni prima della data fissata per la trattazione in Consiglio Comunale e sono approvati a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, con unica votazione palese.

Il documento così approvato costituisce il principale atto d’indirizzo dell’attività amministrativa e riferimento per l’esercizio della funzione di controllo politico amministrativo del Consiglio.

L’azione di governo della Giunta ed il programma amministrativo possono essere sottoposti a verifica consiliare straordinaria, nelle forme previste dal Regolamento sul funzionamento del Consiglio, ove lo richieda almeno la metà dei Consiglieri assegnati.

Art. 12
Convocazione, sessioni, numero legale
per la validità delle sedute

Il Consiglio Comunale è convocato dal Sindaco che formula l’ordine del giorno e ne presiede i lavori secondo le norme del Regolamento.

Esso si riunisce in sessione ordinaria e straordinaria secondo i termini di consegna degli avvisi di convocazione, stabiliti dal Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale.

Può essere convocato in via straordinaria:

a) per iniziativa del Sindaco;

b) per deliberazione della Giunta comunale, che fissa, altresì, il giorno della seduta;

c) su richiesta di un quinto dei Consiglieri assegnati.

Nei casi di cui alle precedenti lettere b) e c) l’adunanza deve essere tenuta entro venti giorni dalla data in cui è stata adottata la deliberazione o è pervenuta la richiesta. Trascorso il predetto termine senza che la riunione abbia luogo, il Consiglio può essere convocato, con il consueto preavviso e con gli stessi oggetti, previa diffida, dal Prefetto.

Il Consiglio Comunale si riunisce validamente con la presenza della metà dei Consiglieri assegnati, salvo che sia richiesto un quorum speciale.

Nel computo del numero dei componenti del Consiglio necessari per la validità delle sedute non si considera il Sindaco.

Le deliberazioni sono validamente assunte ove ottengano la maggioranza assoluta dei voti validi, escludendo dal computo le astensioni e, nelle votazioni a scrutinio segreto, le schede bianche e nulle.

Nella seduta di seconda convocazione è sufficiente per la validità dell’adunanza, l’intervento di almeno un terzo dei componenti il consesso.

Si considera seduta di seconda convocazione unicamente quella che succede ad una precedente seduta resa nulla per mancanza, sia originaria che sopravvenuta in corso di seduta, del numero legale, a condizione che vengano trattati i medesimi punti iscritti all’ordine del giorno della seduta di prima convocazione, e che il rinvio ad altra seduta non sia stato determinato volontariamente dal Consiglio.

La seduta di seconda convocazione ha luogo in altro giorno ed è comunicata soltanto ai Consiglieri non intervenuti alla seduta di prima convocazione.

La seduta di seconda convocazione non è subordinata a specifica iscrizione nell’avviso di prima convocazione.

Non concorrono a determinare la validità dell’adunanza coloro che escono dalla sala prima della votazione.

Il quorum strutturale, accertato all’apertura della seduta, si presume persistere fino a verifica effettuata per iniziativa del Presidente, del Segretario o su istanza verbale di un Consigliere Comunale e comunque all’atto della votazione.

Nessuna deliberazione è valida se non ottiene la maggioranza assoluta dei votanti, fatti salvi i casi in cui sia richiesta una maggioranza qualificata o una diversa maggioranza.

Art. 13
Commissioni

Il Consiglio Comunale, nello svolgimento delle proprie attività, costituisce Commissioni permanenti, temporanee o speciali di propria istituzione, di cui può avvalersi secondo le necessità per il miglior esercizio delle sue funzioni.

Il Regolamento stabilisce il loro numero, le competenze, il funzionamento nonché la loro composizione nel rispetto dei criterio proporzionale.

Qualora la specificità o la tecnicità degli argomenti lo richiedano possono essere invitati ai lavori delle Commissioni oltre il Sindaco e gli Assessori, i rappresentanti di organismi associativi, funzionari e tecnici, rappresentanti di forze sociali, politiche ed economiche.

Art. 14
Attribuzioni delle Commissioni

Le Commissioni permanenti sono prevalentemente finalizzate all’esame preliminare e preparatorio degli atti deliberativi del Consiglio onde agevolare e favorire il miglior funzionamento di quest’ultimo.

Le Commissioni temporanee o speciali possono istituirsi per l’esame di determinate materie involgenti questioni particolari la cui individuazione spetta unicamente al Consiglio Comunale.

Art. 15
Gruppi consiliari

I Consiglieri possono costituire Gruppi consiliari dandone comunicazione al Segretario Comunale.

Qualora non venga esercitata tale facoltà o nelle more della designazione, i Capigruppo sono individuati nei Consiglieri, non componenti la Giunta, che abbiano riportato il maggior numero dei voti dalla lista di appartenenza.

Ai sensi del presente articolo per Gruppo consiliare deve intendersi una pluralità di Consiglieri costituita almeno da due Consiglieri Comunali. E’ ammessa la costituzione di Gruppi misti.

Nel caso che una lista presentata alle elezioni abbia avuto eletto un solo Consigliere, a questi sono riconosciuti i diritti e la rappresentanza spettanti ad un Gruppo consiliare.

Art. 16
Il Sindaco

Il Sindaco è il capo dell’Amministrazione comunale, eletto democraticamente dai cittadini a suffragio universale e diretto.

Il Sindaco rappresenta il Comune ed è responsabile dell’amministrazione dell’Ente.

Sovrintende all’andamento generale dell’Ente, provvede a dare impulso all’attività degli altri organi comunali e ne coordina l’attività.

Il Sindaco dirige i lavori della Giunta Comunale ed assicura la rispondenza dell’attività degli organi del Comune agli atti generali e di indirizzo approvati dal Consiglio.

Il Sindaco assume le funzioni di Ufficiale di governo nei casi previsti dalla Legge ed esercita le funzioni delegategli dalla Regione, secondo le modalità previste dalle Leggi e dallo Statuto.

Per l’esercizio di tali funzioni il Sindaco si avvale degli uffici comunali.

Prima di assumere le funzioni, il Sindaco presta giuramento innanzi al Consiglio Comunale, nella prima riunione, pronunciando la seguente formula: “Giuro di osservare lealmente la Costituzione Italiana”.

Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con gli stemmi della Repubblica e del Comune, da portarsi a tracolla.

Art. 17
Competenze del Sindaco

Il Sindaco convoca e presiede il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale e ne fissa l’ordine del giorno secondo le modalità previste dal Regolamento.

Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici ed all’esecuzione degli atti di tutti gli organi comunali.

Il Sindaco coordina ed organizza, nell’ambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili delle amministrazioni interessate, gli orari d’apertura al pubblico degli uffici operanti nel territorio, al fine di armonizzare l’attività dei servizi alle esigenze degli utenti.

Il Sindaco può modificare gli orari degli esercizi commerciali dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni pubbliche interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio in caso di emergenza, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dell’utenza.

Il Sindaco provvede alla designazione, alla nomina ed all’eventuale revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, società ed istituzioni entro i termini di scadenza del precedente incarico, ovvero entro gli eventuali termini diversi previsti da disposizioni normative.

Il Sindaco nomina il Segretario Comunale ed il Direttore generale e conferisce gli incarichi di responsabilità di uffici e servizi, nonché quelli di collaborazione esterna ad alta specializzazione, secondo le modalità previste dalla Legge e dal Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

Il Sindaco indice i referendum comunali.

Gli atti del Sindaco non diversamente denominati dalla Legge o dallo Statuto assumono il nome di decreti.

Il Sindaco promuove, conclude e sottoscrive gli accordi di programma.

Ove non sia diversamente stabilito da norme regolamentari, il Sindaco ha la rappresentanza del Comune nei giudizi di qualunque natura e decide con proprio atto la costituzione in giudizio dell’Ente e la proposizione delle liti.

Il Sindaco informa la popolazione sulle situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile avvalendosi dei mezzi tecnici previsti nei piani e programmi di protezione civile e comunque con ogni altro mezzo disponibile.

Esercita tutte le altre funzioni attribuitegli dalla Legge, dallo Statuto, dai Regolamenti e sovrintende all’espletamento delle funzioni statali, regionali e provinciali attribuite o delegate al Comune.

Il Sindaco ha la facoltà di assegnare ai singoli Assessori l’esercizio delle proprie attribuzioni. La delega può essere permanente o temporanea, generale in ordine a determinate materie o speciale per il compimento di singoli atti o procedimenti.

La delega può essere revocata dal Sindaco in qualunque momento senza alcuna specifica motivazione, essendo concessa come atto meramente discrezionale nell’interesse dell’Amministrazione.

Art. 18
Il Vice Sindaco

Il Vice Sindaco sostituisce in tutte le funzioni il Sindaco temporaneamente assente, impedito o sospeso dalla carica.

In caso di assenza o impedimento anche del Vice Sindaco, alla sostituzione del Sindaco provvede l’Assessore più anziano di età.

Art. 19
Cessazione dalla carica di Sindaco

L’impedimento permanente, la rimozione, la decadenza o il decesso del Sindaco danno luogo alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale.

Il Consiglio e la Giunta restano temporaneamente in carica fino a nuove elezioni.

Nei casi previsti dal primo comma le funzioni del Sindaco sono assunte dal Vice Sindaco.

Le dimissioni del Sindaco sono presentate per iscritto al Consiglio Comunale che dovrà essere convocato nei successivi dieci giorni.

Una volta decorso il termine di venti giorni dalla presentazione delle dimissioni le stesse divengono efficaci ed irrevocabili e danno luogo all’immediata cessazione dalla carica del Sindaco, alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale.

Di tale evenienza il Segretario Comunale dà immediata comunicazione al Prefetto, affinché questi possa adottare tempestivamente i conseguenti provvedimenti per lo scioglimento del Consiglio e la nomina del Commissario.

Art. 20
Composizione della Giunta

La Giunta è composta dal Sindaco che la presiede e da sei Assessori, compreso il Vice Sindaco.

Il Sindaco nomina il Vice Sindaco e gli Assessori, prima dell’insediamento del Consiglio Comunale, tra i cittadini in possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità a Consigliere Comunale.

Possono essere nominati Assessori sia i Consiglieri Comunali sia cittadini non facenti parti del Consiglio.

Non possono far parte della Giunta contemporaneamente Assessori che siano fra loro coniugi, ascendenti, discendenti, o parenti e affini fino al 2° grado ed il coniuge, gli ascendenti, i discendenti ed i parenti ed affini fino al 3° grado del Sindaco.

Art. 21
Funzionamento della Giunta

Nello svolgimento della propria attività la Giunta si uniforma al principio della collegialità.

Il Sindaco dirige e coordina i lavori della Giunta, assicura l’unità d’indirizzo politico degli Assessori e la collegiale responsabilità delle decisioni.

La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco.

Per la validità delle sedute è richiesto l’intervento della metà dei suoi componenti, compreso il Sindaco.

La Giunta delibera a maggioranza assoluta dei voti; in caso di parità prevale il voto del Sindaco o di chi presiede la seduta in sua vece.

Le sedute della Giunta non sono pubbliche.

A discrezione del Sindaco possono essere ammessi a partecipare ai lavori della Giunta Consiglieri Comunali, funzionari del Comune, cittadini o autorità, al fine di acquisire elementi valutativi sugli argomenti in discussione.

Il Regolamento disciplina il funzionamento della Giunta per quanto non previsto dallo Statuto.

Art. 22
Competenze della Giunta

La Giunta collabora con il Sindaco nell’Amministrazione del Comune e per l’attuazione degli indirizzi generali di governo. Svolge funzioni propositive e d’impulso nei confronti del Consiglio.

La Giunta compie gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla Legge e dallo Statuto al Consiglio e che non rientrino nelle competenze del Sindaco, degli organi di decentramento, del Segretario Comunale e dei responsabili degli uffici e dei servizi.

Rientra altresì nella competenza della Giunta l’adozione dei Regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, secondo le norme ed i principi stabiliti dallo Statuto in materia di organizzazione e di personale.

Art. 23
Revoca degli Assessori

Nel corso del mandato amministrativo il Sindaco può revocare dall’incarico uno o più Assessori, provvedendo con il medesimo atto alla nomina dei sostituti.

La revoca è comunicata al Consiglio nella prima seduta utile unitamente ai nominativi dei nuovi Assessori.

Art. 24
Mozione di sfiducia

Il voto del Consiglio Comunale contrario ad una proposta del Sindaco o della Giunta non comporta le dimissioni degli stessi.

Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.

La mozione di sfiducia, sottoscritta da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, deve essere motivata, anche con riferimento al solo venir meno della maggioranza consiliare, ed è messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua presentazione.

Nel caso in cui la mozione di sfiducia sia approvata, il Segretario Comunale ne informa il Prefetto, ai fini dell’assunzione dei conseguenti provvedimenti di scioglimento del Consiglio e di nomina del Commissario.

TITOLO III
L’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA

Art. 25
Ordinamento degli uffici e dei servizi

L’organizzazione degli uffici e dei servizi, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti di accesso all’impiego sono disciplinati in uno o più Regolamenti, in conformità alle disposizioni di Legge, dello Statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale degli enti locali.

I Regolamenti di cui al precedente comma, sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, sono adottati dalla Giunta Comunale, sulla scorta dei principi e dei criteri direttivi approvati dal Consiglio Comunale.

Sono esclusi dalla competenza normativa della Giunta gli istituti espressamente riservati per Legge al Consiglio o alla contrattazione collettiva nazionale e decentrata.

L’organizzazione degli uffici e dei servizi è improntata a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione e risponde a principi di professionalità e responsabilità.

La struttura organizzativa si articola in unità operative aggregate, secondo criteri di omogeneità, in ambiti o aree progressivamente più ampi, in modo da conseguire il coordinato esercizio di funzioni tra loro omogenee.

La dotazione organica e l’organigramma del personale sono qualitativamente e quantitativamente dimensionati in relazione alle esigenze di esercizio delle funzioni e dei servizi gestiti dal Comune ed alle disponibilità finanziarie consolidate dell’Ente.

Il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e gli altri Regolamenti attinenti per materia prevedono forme per l’esercizio del controllo di gestione e definiscono le modalità per il conferimento degli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi, i criteri di valutazione dei responsabili di aree e servizi e le modalità di revoca dell’incarico.

Negli stessi Regolamenti sono altresì previste forme di coordinamento dell’attività degli uffici, nonché disciplinate la mobilità interna del personale e la formazione professionale, perseguendo l’obiettivo di conseguire la piena integrazione e complementarità tra di vari settori di attività dell’Ente.

Art. 26
Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale determina nell’ambito dei principi stabiliti dallo Statuto gli indirizzi ed i criteri direttivi cui la Giunta uniformerà i contenuti del Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

Nell’esercizio di tale attribuzione in particolare il Consiglio Comunale provvede a:

a) definire le linee essenziali dell’organizzazione dell’Ente, nonché i criteri per il dimensionamento della dotazione organica in funzione delle esigenze operative dei servizi e dell’attuazione del programma politico amministrativo;

b) stabilire eventuali limiti e forme di controllo della spesa del personale;

c) fissare i limiti del ricorso alla dirigenza esterna ed al personale a contratto;

d) definire i criteri atti a garantire il coordinato svolgimento dell’attività degli uffici posti alla diretta dipendenza del Sindaco e degli Assessori, ove istituiti, per l’esercizio della funzione di indirizzo e controllo, con l’attività degli organismi preposti al controllo di gestione e la generale funzione di indirizzo e controllo spettante al Consiglio stesso;

Gli atti di indirizzo in materia di personale fanno parte necessariamente del documento contenente le linee programmatiche dell’Amministrazione da sottoporre all’approvazione del Consiglio entro sessanta giorni dal suo insediamento.

Nel corso del mandato amministrativo il Consiglio, di propria iniziativa o su proposta della Giunta, adegua i criteri e gli indirizzi di politica del personale in relazione al divenire delle esigenze organizzative, alla programmazione delle risorse umane e finanziarie ed al fabbisogno di personale.

Art. 27
Incarichi ed indirizzi di gestione

Gli organi istituzionali dell’Ente uniformano la propria attività al principio dell’attribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai funzionari responsabili degli uffici e dei servizi.

Stabiliscono in atti e provvedimenti formali, anche sulla base delle proposte degli stessi funzionari, gli indirizzi e le direttive generali e settoriali per l’azione amministrativa e la gestione, indicando le priorità d’intervento, i criteri e le modalità per l’esercizio delle attribuzioni.

Il Sindaco definisce e attribuisce ai funzionari di adeguata qualifica e di congrua capacità gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi.

La direzione degli Uffici e dei servizi può essere altresì attribuita al Segretario Comunale o a Dirigenti e funzionari esterni, in assenza di professionalità analoghe all’interno dell’Ente, con le modalità e nei limiti previsti dalla Legge e dal Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

Gli incarichi di direzione degli Uffici e dei servizi hanno durata temporanea e non possono superare quella del mandato elettorale del Sindaco che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati nei casi previsti dalla Legge e dai Regolamenti dell’Ente.

Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con il funzionario interessato, secondo le modalità stabilite dal Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme degli accordi collettivi di lavoro.

Il Comune può associarsi con altri enti locali per l’esercizio in comune di funzioni amministrative o per l’espletamento dei servizi, regolando con apposita convenzione i reciproci rapporti, le modalità di svolgimento delle attività gestite unitariamente ed i compiti del personale impiegato.

Gli atti dei responsabili dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma o revoca da parte del Sindaco.

In caso di inerzia o ritardo nell’assunzione di atti dovuti, di competenza degli stessi o degli organi gerarchicamente sovraordinati, il Sindaco assegna ove possibile un termine per l’adempimento e nomina un commissario “ad acta” ove l’inerzia permanga ulteriormente.

E’ in ogni caso fatta salva l’eventuale adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del funzionario inadempiente, come anche resta ferma la facoltà del Sindaco di revocare l’incarico di direzione ove ne ricorrano i presupposti.

Fermo restando quanto previsto al comma precedente, il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina le ulteriori misure atte a conseguire efficacia all’azione amministrativa ed efficienza nella gestione, compresi i rimedi nel caso di carenze imputabili ai responsabili dei servizi, per inefficienza, violazione delle direttive e degli atti di indirizzo o per altra causa.

Art. 28
Il Segretario Comunale

Il Comune ha un Segretario Comunale con compiti di collaborazione, consulenza ed assistenza nei confronti degli organi dell’Ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle Leggi, allo Statuto ed ai Regolamenti.

Il Segretario assicura il necessario supporto giuridico, amministrativo e di consulenza organizzativa alle decisioni degli organi istituzionali, con pareri scritti od orali, e, su richiesta, attraverso l’apposizione del visto di conformità sui singoli atti.

Il Segretario partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e provvede attraverso persona di propria fiducia alla stesura dei relativi verbali. Le modalità per l’esercizio di tali attribuzioni sono definite nei Regolamenti di funzionamento degli organi dell’Ente.

Il Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili degli uffici e dei servizi e ne coordina l’attività, secondo le direttive impartite dal Sindaco.

Al fine di assicurare unitarietà e complementarità all’azione amministrativa nei vari settori di attività, il Segretario in particolare definisce, previa consultazione dei responsabili degli uffici e d’intesa con l’Amministrazione, modalità di snellimento delle procedure amministrative ed adotta le conseguenti direttive operative; formula proposte su questioni organizzative e gestionali di carattere generale e riferisce al Sindaco su ogni situazione di irregolarità, omissione o disfunzione, per l’adozione dei conseguenti provvedimenti.

Il Segretario adotta provvedimenti con rilevanza esterna a valenza intersettoriale.

Il Sindaco può affidare al Segretario la direzione di singoli settori della struttura organizzativa dell’Ente.

Il Segretario è il capo del personale e ne è responsabile.

Il Segretario ha la direzione complessiva della struttura operativa dell’Ente secondo modalità e direttive impartite dal Sindaco, nel rispetto dell’autonoma responsabilità settoriale dei responsabili degli uffici e dei servizi.

Nel caso in cui sia istituita la figura del Direttore Generale le attribuzioni del Segretario saranno disciplinate nel Regolamento di organizzazione e definite contestualmente alla nomina del Direttore, onde realizzare il pieno accordo operativo e funzionale tra i due soggetti, nel rispetto dei relativi ed autonomi ruoli.

Oltre alle funzioni espressamente previste dalla Legge e dallo Statuto, possono essere assegnati al Segretario, con Regolamento o con provvedimento del Sindaco, compiti specifici o attribuzioni anche a carattere gestionale, ove ciò si renda utile in relazione alle esigenze organizzative dell’Ente ed agli obiettivi programmatici dell’Amministrazione.

Il Segretario per l’esercizio delle proprie funzioni si avvale della struttura, dei servizi e del personale dell’Ente.

Art. 29
ViceSegretario Comunale

Il ViceSegretario è un funzionario comunale che coadiuva il Segretario Comunale nello svolgimento dell’attività amministrativa.

I requisiti per l’accesso, lo status giuridico ed economico dei Vicesegretario sono disciplinati dal contratto di lavoro e dal Regolamento sulla organizzazione ed il funzionamento degli uffici e servizi ove vengono anche precisate le particolari responsabilità gestionali attribuite al medesimo.

Art. 30
Gestione amministrativa

I funzionari direttivi incaricati dal Sindaco sono preposti, secondo l’ordinamento dell’Ente, alla direzione degli uffici e dei servizi e sono responsabili della attuazione dei programmi approvati dagli organi istituzionali e della regolarità formale e sostanziale dell’attività delle strutture che da essi dipendono.

A tal fine ai funzionari direttivi incaricati dal Sindaco sono riconosciuti poteri di organizzazione, amministrazione e gestione del personale, delle risorse finanziarie e strumentali assegnate, che esercitano nei limiti e secondo i criteri definiti negli atti d’indirizzo.

Nell’ambito dei servizi cui sono preposti, i funzionari direttivi incaricati dal Sindaco in particolare:

a) assumono gli atti di gestione del personale secondo le norme del CCNL, provvedono all’espletamento delle procedure per la selezione del personale ed alle relative assunzioni previste negli atti di programmazione o autorizzate dalla Giunta, alla stipula del contratto individuale di lavoro, all’attribuzione del trattamento economico accessorio. Hanno poteri di iniziativa per l’applicazione delle sanzioni disciplinari ed assumono direttamente i provvedimenti disciplinari che per Legge od in base alle norme degli accordi collettivi di lavoro rientrano nella loro competenza;

b) espletano le procedure di appalto dei lavori e di fornitura dei beni e dei servizi previsti in atti fondamentali del Consiglio o rientranti nella ordinaria gestione dei servizi, assumendo tutti gli atti necessari, comprese la determinazione a contrattare e la conseguente stipula dei contratti;

c) curano il corretto svolgimento dei procedimenti attribuiti all’ufficio e individuano i dipendenti responsabili della istruttoria ed, eventualmente, dell’adozione del provvedimento finale;

d) esprimono i pareri di regolarità tecnica e contabile, ove previsti, sulle proposte di deliberazione;

e) assumono gli atti di gestione finanziaria, di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dell’ufficio, di spesa e liquidazione, nei limiti e con le modalità stabiliti dai Regolamenti, dal Piano Esecutivo di Gestione e dagli altri atti di programmazione approvati;

f) esercitano ogni altra attribuzione prevista dalla Legge, dallo Statuto od eventualmente conferita dal Sindaco.

Sono di competenza dei funzionari direttivi incaricati dal Sindaco gli atti costituenti manifestazione di giudizio e di conoscenza, gli atti ricognitori, di valutazione, d’estimazione e di comunicazione, gli accertamenti tecnici, le certificazioni e le legalizzazioni, i verbali e le diffide.

Fermi restando i compiti riservati espressamente dalla Legge e dallo Statuto al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio, i funzionari nell’esercizio delle loro attribuzioni assumono, con le modalità stabilite dai Regolamenti e secondo i criteri definiti negli atti di indirizzo, provvedimenti aventi rilevanza esterna, comportanti accertamenti e valutazioni anche di carattere discrezionale.

Art. 31
Autorizzazioni, concessioni e licenze di competenza
dei funzionari direttivi incaricati dal Sindaco

Oltre ai compiti indicati al precedente articolo, spettano ai funzionari direttivi incaricati dal Sindaco nelle materie rientranti nei servizi di cui hanno la direzione:

a) - il rilascio di autorizzazioni, licenze e concessioni, che costituiscono esecuzione di disposizioni di Leggi, di Regolamenti e di atti o attuazione di strumenti di pianificazione generali e particolareggiati;

b) - l’applicazione delle sanzioni amministrative per la violazione delle Leggi e dei Regolamenti comunali, anche in materia edilizia, e l’adozione degli atti connessi, antecedenti e susseguenti, compresi l’ingiunzione di pagamento ed i provvedimenti definitivi conseguenti alla valutazione di eventuali scritti difensivi.

Le attribuzioni del Sindaco nei servizi di competenza statale possono essere esercitate dai funzionari dell’Ente per delega solo nei casi previsti dalla Legge.

Art. 32
Le determinazioni ed i decreti

Gli atti dei responsabili dei servizi assumono la denominazione di “determinazioni” e sono regolati secondo le disposizioni del presente articolo.

Gli atti del Sindaco non diversamente disciplinati dalla Legge assumono il nome di “decreti”.

Le determinazioni ed i decreti hanno esecuzione dal giorno stesso dell’adozione o, nel caso in cui comportino spesa, dalla data di apposizione dell’attestazione di copertura finanziaria.

A tal fine sono trasmessi all’ufficio competente e da questo restituiti, previa registrazione dell’impegno contabile, entro cinque giorni.

Entro i successivi tre giorni sono pubblicati all’Albo Pretorio per dieci giorni e depositati in copia presso la Segreteria comunale.

Tutti gli atti del Sindaco e dei responsabili dei servizi sono numerati e classificati unitariamente, con sistemi di raccolta che ne individuano la cronologia, la materia e l’ufficio di provenienza.

TITOLO IV
I SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Art. 33
I servizi pubblici locali

Il Comune provvede alla gestione dei servizi rivolti a promuovere e garantire lo sviluppo sociale, civile ed economico della comunità locale.

Il Comune eroga i servizi pubblici con criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità nei confronti degli utenti, garantendo anche il diritto ad una completa informazione.

Il Consiglio Comunale individua la forma di gestione dei servizi più idonea tra quelle consentite dalla Legge, in relazione alle caratteristiche ed alla natura del servizio e secondo criteri di economicità ed efficienza organizzativa.

La gestione dei servizi può essere perseguita anche attraverso fermo di collaborazione od in consorzio con altri enti pubblici.

I servizi possono essere erogati altresì attraverso società a capitale interamente pubblico o attraverso società miste, partecipate dal Comune ed aperte all’apporto di soggetti privati che offrano garanzie di solidità economica e capacità imprenditoriale.

Fatta salva la disciplina legislativa in materia tributaria, per l’erogazione dei servizi di propria competenza il Comune applica tariffe e contribuzioni a carico degli utenti, in modo da conseguire il necessario equilibrio tra costi e ricavi.

La compartecipazione alla spesa per l’erogazione dei servizi a carattere sociale è determinata tenendo conto delle condizioni economiche e sociali degli utenti, applicando agevolazioni e forme di esenzione totale o parziale.

Anche in tale ipotesi il gettito tariffario dovrà garantire un adeguato livello di copertura dei costi, considerando anche gli eventuali trasferimenti di risorse da parte di enti e privati e le altre entrate finalizzate.

Art. 34
L’Azienda Speciale

L’Azienda Speciale è Ente strumentale del Comune, dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio Statuto approvato dal Consiglio Comunale.

Sono organi dell’Azienda il Presidente, il Consiglio di amministrazione ed il Direttore, cui compete la responsabilità gestionale.

Il Presidente ed i componenti del Consiglio di amministrazione sono nominati dal Sindaco, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio Comunale e salvaguardando la rappresentanza delle minoranze consiliari, fra coloro che abbiano i requisiti per la nomina a Consigliere Comunale e documentata esperienza e competenza tecnica ed amministrativa, preferibilmente nello stesso settore di attività dell’Azienda.

Lo Statuto dell’Azienda può prevedere ulteriori cause di incompatibilità per la nomina degli amministratori, oltre a quelle contemplate dalla Legge e dal presente Statuto.

Il Sindaco può revocare dall’incarico il Presidente ed i componenti del Consiglio di amministrazione, anche singolarmente, prima della scadenza del mandato, provvedendo contestualmente alla loro sostituzione.

La nomina, conferma e revoca del Direttore competono al Consiglio di amministrazione dell’Azienda.

Il Comune conferisce all’azienda il capitale di dotazione, ne determina le finalità e gli indirizzi, ne approva lo Statuto e gli atti fondamentali; verifica i risultati della gestione e provvede alla copertura degli eventuali costi sociali.

I Revisori dei conti dell’Azienda sono nominati dal Consiglio Comunale con modalità che assicurino la presenza nel collegio di almeno un componente di designazione della minoranza.

TITOLO V
FORME ASSOCIATE DI COOPERAZIONE

Art. 35
Gestione dei servizi in forma associata

Il Comune ricerca e promuove forme di collaborazione con gli altri enti locali e con gli enti istituzionali per lo svolgimento, in ambiti territoriali più idonei, di attività e di servizi di comune interesse, con l’obiettivo di conseguire la migliore efficienza organizzativa, l’economicità della gestione e la piena soddisfazione per gli utenti.

Possono essere gestite in forma associata anche funzioni amministrative, attraverso la costituzione di uffici comuni che si avvalgono di norma di personale distaccato ed operano in luogo e per conto degli enti aderenti.

Il Comune può, altresì, delegare ad enti sovracomunali o a Comuni contermini l’esercizio di funzioni ed a sua volta riceverne da questi, ove sia in grado di assicurare con risorse proprie, congiuntamente all’apporto economico, di personale e di attrezzature degli enti interessati, un’efficiente erogazione dei servizi.

I rapporti tra gli enti, le modalità di organizzazione dei servizi ed i criteri di ripartizione degli oneri economici saranno regolati da apposita convenzione.

Per l’esercizio di servizi a carattere imprenditoriale o di altra natura, il Comune può partecipare a consorzi.

Nelle convenzioni e negli atti costitutivi degli organismi associativi di qualsiasi natura, debbono essere previsti strumenti che rendano effettiva la funzione di indirizzo e controllo degli enti aderenti.

L’approvazione delle convenzioni per la gestione dei servizi e gli atti costitutivi delle forme associative, comunque denominate, è di competenza del Consiglio Comunale.

Art. 36
Istituzioni

Il Consiglio Comunale per l’esercizio di servizi sociali, che necessitano di particolare autonomia gestionale, costituisce istituzioni mediante apposito atto contenente il relativo Regolamento di disciplina dell’organizzazione e dell’attività dell’istituzione e previa redazione di apposito piano tecnico - finanziario dal quale risultino: i costi dei servizi, le forme di finanziamento e le dotazioni di beni mobili ed immobili compresi i fondi liquidi.

Gli indirizzi da osservare sono approvati dal Consiglio Comunale al momento della costituzione ed aggiornati in sede di esame del Bilancio Preventivo e del rendiconto Consuntivo dell’Istituzione.

Art. 37
Convenzioni

L’attività dell’Ente diretta a conseguire uno o più obiettivi di interesse comune con altri Enti locali, si organizza attraverso accordi ed intese di cooperazione, secondo i moduli e gli Istituti previsti dalla Legge.

Per le attività di comune interesse, l’esecuzione e la gestione di opere pubbliche, la realizzazione di iniziative e programmi speciali ed altri servizi, il Comune privilegia la stipulazione di apposite convenzioni con altri Enti locali o loro Enti strumentali.

Le convenzioni sono approvate dal Consiglio Comunale a maggioranza assoluta.

Art. 38
Consorzi

Il Consiglio Comunale può deliberare la costituzione di un Consorzio tra Enti per la realizzazione e gestione di servizi rilevanti sotto il profilo economico od imprenditoriale.

La deliberazione, deve assumersi nelle forme e secondo la maggioranza prescritta nel terzo comma dell’articolo precedente.

Contestualmente allo Statuto del Consorzio, il Consiglio Comunale approva la convenzione ad esso allegata che deve disciplinare l’organizzazione ed il funzionamento del nuovo Ente.

Art. 39
Unione dei Comuni

Il Consiglio Comunale, in attuazione dei principi di cooperazione e qualora ne sussistano le condizioni, può promuovere, nelle forme e con le finalità previste dalla Legge, unioni di Comuni allo scopo di migliorare le strutture pubbliche ed offrire servizi più efficienti alla collettività.

Art. 40
Accordi di programma

Per la realizzazione di opere, interventi o programmi previsti in Leggi speciali o settoriali che necessitano dell’attivazione di un procedimento complesso per il coordinamento e l’integrazione dell’attività di più soggetti interessati, il Comune può promuovere e concludere accordi di programma.

L’accordo, definito e stipulato dal Sindaco, deve altresì prevedere oltre alle forme per l’attivazione dell’eventuale arbitrato e degli interventi surrogatori:

i tempi e le modalità delle attività necessarie alla realizzazione dell’accordo;

un piano finanziario da cui sia possibile desumere i costi, le fonti di finanziamento ed il sistema regolante i rapporti tra gli Enti coinvolti;

c) il coordinamento con altri ed eventuali connessi adempimenti.

Art. 41
Partecipazione

Il Comune garantisce la partecipazione dei cittadini, singoli od associati, all’attività amministrativa, al fine di assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza.

Per gli stessi fini privilegia le libere forme associative e le organizzazioni di volontariato.

Ai cittadini sono consentite forme dirette e semplificate di tutela degli interessi che favoriscono il loro intervento nella formazione degli atti.

L’Amministrazione può attivare forme di consultazione, per acquisire il parere di categorie economiche e sociali su specifici problemi.

Art. 42
Valorizzazione delle forme associative
ed organi di partecipazione

L’Amministrazione comunale favorisce l’attività delle Associazioni, dei Comitati o degli Enti esponenziali operanti sul proprio territorio, a tutela d’interessi diffusi o portatori di alti valori culturali, economici, sociali e sportivi.

A tal fine viene incentivata la partecipazione di detti organismi alla vita amministrativa dell’Ente attraverso gli apporti consultivi alle Commissioni consiliari, l’accesso alle strutture ed ai servizi comunali, la possibilità di presentare memorie, documentazione, osservazioni utili alla formazione dei programmi di intervento pubblico ed alla soluzione dei problemi amministrativi.

L’Amministrazione comunale potrà inoltre intervenire con la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari, nonché l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere, a sostegno delle iniziative promosse dagli organismi di cui al primo comma predeterminandone modi e forme in un apposito Regolamento.

Art. 43
Interventi nel procedimento amministrativo

I soggetti portatori di interessi pubblici o privati o di interessi diffusi, cui possa derivare un pregiudizio, hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo, tranne che per i casi espressamente esclusi dalla Legge e dai Regolamenti comunali.

La rappresentanza degli interessi può avvenire ad opera sia dei soggetti singoli che di soggetti collettivi, dotati o meno di personalità giuridica, rappresentativi di interessi super individuali.

Il responsabile del procedimento ha l’obbligo di informare gli interessati, contestualmente all’inizio dello stesso, mediante comunicazione personale contenente le indicazioni previste per Legge.

Il Regolamento stabilisce quali siano i soggetti cui le diverse categorie di atti debbano essere inviati, nonché i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti ovvero i meccanismi di individuazione dei responsabili del procedimento.

Qualora sussistano particolari esigenze di celerità o il numero dei destinatari o l’indeterminatezza degli stessi la renda particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione, provvedendo a mezzo di pubblicazione all’Albo Pretorio o altri mezzi, garantendo, comunque, altre forme di idonea pubblicizzazione.

Gli aventi diritto, entro i tempi stabiliti nel Regolamento dalla comunicazione personale o dalla pubblicazione, possono presentare istanze, memorie scritte, proposte e documenti pertinenti all’oggetto del procedimento.

Il responsabile dell’istruttoria entro i termini stabiliti nel Regolamento, deve pronunciarsi sull’accoglimento o meno e rimettere all’organo competente all’emanazione dei provvedimento finale le sue conclusioni.

Il mancato o parziale accoglimento dei suggerimenti pervenuti deve essere adeguatamente motivato nella premessa dell’atto e può essere preceduto da contraddittorio orale.

Se l’intervento partecipativo non ha come obiettivo l’emanazione di un provvedimento, l’amministrazione deve in ogni caso esprimere per iscritto, entro i termini stabiliti nel Regolamento, le proprie valutazioni sull’istanza, la petizione e la proposta.

I soggetti di cui al comma l hanno altresì diritto a prendere visione di tutti gli atti del procedimento, salvo quelli che il Regolamento sottrae all’accesso.

Art. 44
Procedura per l’ammissione di istanze,
petizioni e proposte

I cittadini, singoli o associati, possono presentare all’Amministrazione istanze per richiedere le ragioni di specifici aspetti dell’attività dell’Amministrazione, petizioni per richiedere provvedimenti od esporre comuni necessità e proposte per presentare all’Amministrazione comunale la soluzione teorica di problemi di comune interesse, intese a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi.

Le richieste devono essere presentate per iscritto alla Segreteria del Comune che provvederà ad inoltrarle al Sindaco.

Il Sindaco affiderà le istanze, le petizioni e le proposte agli organi comunali che devono esaminare ed esprimere un parere in merito entro termini prestabiliti nel Regolamento.

Il Sindaco, attraverso la Segreteria, dopo aver comunicato ai cittadini interessati l’iter procedimentale, li informa motivatamente per iscritto dell’esito della medesima e dei successivi eventuali sviluppi procedimentali con l’indicazione degli uffici proposti e responsabili.

Art. 45
Referendum consultivi

Per consentire l’effettiva partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa è prevista l’indizione e l’attuazione di referendum consultivi tra la popolazione comunale in materia di esclusiva competenza locale.

Sono escluse dal referendum le materie concernenti i tributi locali, gli atti di bilancio, le norme statali o regionali contenenti disposizioni obbligatorie per l’Ente e, per cinque anni, le materie già oggetto di precedenti referendum con esito negativo.

L’iniziativa dei referendum viene presa dal Consiglio Comunale o su proposta del quaranta per cento degli elettori del Comune. Le sottoscrizioni di tale proposta dovranno essere autenticate nelle forme di Legge.

Le modalità operative per la consultazione referendaria formano oggetto di apposita normativa che, approvata dal Consiglio Comunale, viene successivamente depositata presso la Segreteria a disposizione dei cittadini.

Il referendum non è valido se non partecipa oltre la metà più uno degli aventi diritto.

I referendum consultivi non hanno luogo in coincidenza con altre operazioni di voto.

Art. 46
Effetti dei referendum

Entro 60 giorni dalla proclamazione dei risultati da parte dei Sindaco, il Consiglio delibera i relativi atti di indirizzo.

Il mancato ricevimento delle indicazioni referendarie deve essere approvato dalla maggioranza dei Consiglieri assegnati al Comune.

Art. 47
Diritto di accesso

Ai cittadini singoli od associati è garantita la libertà di accesso agli atti dell’Amministrazione e dei soggetti che gestiscono servizi pubblici comunali, secondo le modalità definite dal Regolamento.

Sono sottratti al diritto di accesso gli atti che disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione e quelli che contengono notizie riservate relative a persone, gruppi o imprese.

Il Regolamento, oltre ad enucleare le categorie degli atti riservati, disciplina anche i casi in cui è applicabile l’istituto dell’accesso differito e detta norme di organizzazione per il rilascio di copie.

Art. 48
Diritto d’informazione

Tutti gli atti dell’Amministrazione, delle Istituzioni sono pubblici, con le limitazioni previste al precedente articolo.

L’Ente, di norma, si avvale, oltre che dei sistemi tradizionali della notificazione e della pubblicazione all’Albo Pretorio, anche dei mezzi di comunicazione ritenuti più idonei ad assicurare il massimo di conoscenza degli atti.

L’informazione deve essere esatta, tempestiva, inequivocabile, completa e, per gli atti aventi una pluralità indistinta di destinatari, ha carattere di generalità.

La Giunta Comunale adotta i provvedimenti organizzativi interni ritenuti utili per dare concreta attuazione al diritto d’informazione.

Il Regolamento sul diritto di accesso e la pubblicità detta norme atte a garantire l’informazione ai cittadini, nel rispetto dei principi sopra enunciati e disciplina la pubblicazione per gli atti previsti dall’art. 26, Legge 7 agosto 1990, n. 241.

TITOLO VI
PATRIMONIO E CONTABILITA’

Art. 49
Autonomia finanziaria

Nel rispetto dei principi costituzionali e delle Leggi in materia di finanza pubblica il Comune ha autonomia finanziaria, fondata su certezza di risorse proprie e trasferite.

Il Comune è titolare di potestà impositiva autonoma, che esercita attraverso l’applicazione di imposte e tasse e la riscossione di tariffe, corrispettivi e contributi per l’erogazione dei servizi comunali.

Entro il mese di dicembre di ciascun anno o nel diverso termine stabilito dalla Legge, il Consiglio Comunale delibera il Bilancio di Previsione per l’anno successivo.

Il Bilancio è corredato della Relazione Previsionale e Programmatica, redatta per programmi, progetti ed interventi, che evidenzi in maniera distinta la spesa corrente consolidata, la spesa di sviluppo e quella destinata agli investimenti

Nel corso dell’esercizio l’azione amministrativa è strettamente correlata al costante mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario ed è soggetta a verifica ed aggiornamenti, in relazione alla realizzazione delle entrate ed all’andamento della spesa.

I risultati della gestione sono rilevati mediante contabilità economica e dimostrati nel rendiconto comprendente il Conto del Bilancio Finanziario, il Conto Economico e quello del Patrimonio, secondo le disposizioni della Legge e del Regolamento di contabilità.

I contenuti significativi e caratteristici del Bilancio annuale saranno resi noti ai cittadini ed agli organismi della partecipazione con adeguati mezzi informativi.

Art. 50
Demanio e patrimonio

I beni di proprietà del Comune sono soggetti, in relazione alla natura ed alla destinazione, al regime giuridico proprio del demanio e del patrimonio degli enti pubblici.

La gestione dei beni comunali s’ispira ai principi della conservazione, della valorizzazione e dell’utilità pubblica.

I beni non impiegati per i fini istituzionali dell’Ente e non strumentali alla erogazione dei servizi, sono dati di norma in locazione o in uso, compatibilmente con la loro natura, a canoni tali da conseguire un’adeguata redditività.

I beni comunali, mobili ed immobili, sono registrati in apposito inventario da redigere, in conformità alle disposizioni di Legge, secondo i principi e le tecniche della contabilità patrimoniale. L’inventario è tenuto aggiornato da un funzionario designato dal Sindaco.

Il funzionario incaricato della tenuta dell’inventario dei beni ha altresì l’obbligo di conservare i titoli, gli atti e le scritture relative al patrimonio del Comune.

Art. 51
Revisione economico-finanziaria

Un Revisore dei Conti, nominato dal Consiglio Comunale, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione del Comune e delle istituzioni.

Il Revisore attesta la veridicità delle scritture contabili e la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del Conto Consuntivo.

La relazione deve evidenziare i dati e gli elementi necessari per la valutazione del livello di produttività ed economicità della gestione ed esprime suggerimenti e proposte tese a migliorarne l’efficienza ed i risultati.

Nell’esercizio delle sue attribuzioni, il Revisore dei Conti ha accesso a tutti gli uffici comunali per effettuare le verifiche e gli accertamenti necessari per l’espletamento dell’incarico ed ha diritto ad ottenere direttamente dagli stessi copia degli atti e dei documenti necessari.

Il Regolamento di contabilità definisce le funzioni del Revisore dei Conti e può attribuire allo stesso ulteriori compiti di verifica e controllo, rispetto a quelli previsti dalla Legge, nonché di supporto all’attività degli organi amministrativi dell’Ente.

Il Regolamento di contabilità disciplina l’organizzazione ed il funzionamento dell’organo, le modalità di presentazione al Consiglio Comunale del referto su gravi irregolarità della gestione e specifica i rapporti del Revisore con gli organi elettivi e burocratici.

Il Comune mette a disposizione del Revisore le strutture logistiche, il personale ed i mezzi necessari per lo svolgimento dei propri compiti.

Art. 52
Controllo di gestione e controllo di qualità

Al fine di verificare lo stato d’attuazione degli obiettivi programmati, nonché l’efficienza, l’efficacia e l’economicità della gestione, è istituito il controllo di gestione, secondo le norme e con le modalità disciplinate nel Regolamento di contabilità.

Per i servizi gestiti direttamente dall’Ente e per quelli eventualmente erogati attraverso le istituzioni, deve essere posto in essere un sistema di rilevazione dei costi e dei ricavi secondo le tecniche della contabilità economica analitica, tenendo conto dell’articolazione organizzativa degli uffici e dei servizi.

Per l’esercizio del controllo di gestione il Comune può avvalersi di professionalità esterne all’Ente o di società ed organismi specializzati.

Nei servizi erogati all’utenza il comune definisce gli standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni e determina indici e parametri idonei a misurare e valutare i risultati conseguiti.

Il livello qualitativo e quantitativo dei servizi è periodicamente verificato con utenti, attraverso idonee forme di consultazione anche a campione, ed è costantemente adeguato al mutare delle esigenze e della domanda.

Art. 53
Norme transitorie e finali

Il presente Statuto entra in vigore nel tempo e dopo aver ottemperato agli adempimenti di Legge.

La Giunta propone al Consiglio i nuovi Regolamenti previsti dallo Statuto. Fino all’adozione dei suddetti Regolamenti, restano in vigore le norme adottate dal Comune secondo la precedente legislazione che risultano compatibili con la Legge e lo Statuto.



ALTRI ANNUNCI

Azienda ospedaliera S. Croce e Carle - Cuneo

Avviso per vendere a trattativa privata gli immobili siti nell’area residenziale R4D Corso Francia in adiacenza all’Ospedale Villa S. Croce

Si dà avviso che questa Azienda Ospedaliera intende vendere a trattativa privata gli immobili siti nell’area residenziale R4D Corso Francia in adiacenza all’Ospedale Villa S. Croce per i quali è stata ottenuta l’approvazione del PEC da parte del Consiglio Comunale di Cuneo.

Il prezzo base per la trattativa è quello di Lire 16.396.880.400 pari a Euro 8.468.282 al netto degli oneri fiscali ottenuto mediante le riduzioni di legge quale era indicato nel bando di gara della licitazione privata esperita in data 21.12.1999.

Le trattative potranno avere inizio a decorrere dal 15° giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso sul B.U.R. anche mediante l’invio di lettere indirizzate al Direttore Generale, contenenti la disponibilità alla trattativa.

Si precisa, sin d’ora, che in caso di pagamento dilazionato nei termini che risulteranno concordati, il compratore dovrà comunque fornire idonea fideiussione bancaria.

Cuneo, 31 gennaio 2000

Il Direttore Generale
Fulvio Moirano




Azienda Servizi Municipalizzati di Settimo Torinese - Settimo Torinese (Torino)

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9200 Mcal/mc distribuito a mezzo di rete urbana per l’utenza del bacino tariffario, relativamente ai Comuni di Settimo Torinese e di Brandizzo

L’ASM comunica che, in applicazione dei criteri stabiliti dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, con deliberazione n. 52/99 del 22/4/1999, applicazione degli aggiornamenti delle tariffe conseguenti le variazioni del prezzo dei gas distribuiti a mezzo rete urbana, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 100 del 30/4/1999; in applicazione delle deliberazioni n. 195 e 193 del 22/12/1999, le tariffe del gas metano aumentano di 3,4 Lire/mc per tutte le categorie T1, T2, T3, T4.

Le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, a decorrere dall’1/1/2000 risultano pari a:

T1 614,40 L/mc

T2 533.96 L/mc

T3 502.22 L/mc

(fino a 100.000 mc/anno) T4 405.80 L/mc

(oltre 100.000 mc/anno) 378.20 L/mc

Le tariffe saranno applicate con criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provv. CIP n. 24/88 del 9/12/1988.

Azienda Servizi Municipalizzati di Settimo Torinese.

Il Direttore
Teresio Asola




Autogas Nord S.p.A. - Volpiano (Torino)

Metodo tariffario G.P.L.

La Autogas Nord S.p.A. con sede in Volpiano (TO) via Amalfi 6, ai sensi della deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas del 22 aprile 1999, n. 52/99 (Deliberazione n. 161/99), ed in applicazione alla nota della stessa Autorità prot. CDM/M99/1481 del 1-10-99, comunica il prezzo del G.P.L. a Mcal (comprensivo delle accise) distribuito a mezzo rete urbana, applicato nei seguenti bimestri:

- per i Comuni di Viù (TO), Priero (CN), Aramengo (AT), Tonengo (AT), Moransengo (AT), Colcavagno (AT) e Piea Fr. Vallunga (AT).

Periodo    Prezzo    
Marzo - Aprile 1999    130.88    Lit./Mcal
Maggio - Giugno 1999    130.88    Lit./Mcal
Luglio - Agosto 1999    132.79    Lit./Mcal
Settembre - Ottobre 1999    144.21    Lit./Mcal
Novembre - Dicembre 1999    150.38    Lit./Mcal
Gennaio - Febbraio 2000    150.38    Lit./Mcal

- per il Comune di Netro (BI)

Periodo    Prezzo    
Marzo - Aprile 1999    123.38    Lit./Mcal
Maggio - Giugno 1999    123.38    Lit./Mcal
Luglio - Agosto 1999    125.29    Lit./Mcal
Settembre - Ottobre 1999    136.71    Lit./Mcal
Novembre - Dicembre 1999    142.88    Lit./Mcal
Gennaio - Febbraio 2000    142.88    Lit./Mcal

Volpiano, 28 gennaio 2000




Biamino Cav. Giuseppe e Figli S.r.l. - Asti

Tariffe gas

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9.200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana relativamente ai seguenti comuni:

Provincia di Asti

Refrancore, Castagnole M.to, Scurzolengo, Portacomaro, Calliano, Moncalvo, Castell’Alfero, Montemagno, Grana, Tonco, Grazzano Badoglio, Penango, Frinco, Viarigi, Corsione, Casorzo, Fr. S. Carlo di Villa S. Secondo;

Provincia di Alessandria

Alfiano Natta, Castelletto Merli,

La Società Biamino Cav. Giuseppe E Figli S.r.l. comunica che, in applicazione alla Deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n. 193/99 e n. 195/99 del 22/12/99 con decorrenza 1/1/2000 in relazione alle variazioni del costo della materia prima le tariffe di vendita gas metano distribuito a mezzo reti urbane conseguenti all’applicazione del Decreto 19.11.96 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23.12.1996 vengono aumentate di:

Lit./Mc. 3,4

Pertanto i nuovi livelli tariffari, imposte escluse, sono i seguenti:

    L/Mc
T1 Tariffa per usi domestici    614,4
T2 Tariffa per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo    558,52
T3 Tariffa per altri usi:
1º scaglione fino a 150.000 mc/anno    509,3
2º scaglione oltre 150.000 mc/anno    496,42
T4 Tariffe piccole industrie
1º scaglione fino a 100.00 mc/anno    405,8
2º scaglione oltre a 100.000 mc/anno 378,2

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. CIP n. 16/93 del 23.12.1993 e precisamente:

Quota fissa di 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici di cui alla tariffa T1.

Quota fissa di 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo) di cui alla tariffa T2.

Nella misura di 41,4 L/Mc per gli altri usi di cui alle tariffe T3 e T4.

Le tariffe saranno applicate con il criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito dal punto 3.1.6 del Provv. CIP n. 24/88 del 9.12.1988.

L’Amministratore
Nadia Biamino




Casa di Riposo I.P.A.B. Istituto Domenica Romana - Castellamonte (Torino)

Avviso d’asta pubblica vendita lotto n. 1 lascito “Rovano”

Si rende noto che il giorno 1.3.2000 con inizio alle ore 10,00 presso la sede dell’Istituto si terrà l’asta pubblica per la vendita del lotto n. 1 della proprietà denominata “lascito Rovano” sita nel Comune di Castellamonte in frazione S. Antonio consistente in fabbricato rurale a tre piani con terreno di pertinenza situato in frazione S. Antonio, strada del Rantano - distinto in mappa Catasto Terreni del Comune di CAstellamonte foglio n. 24 - particelle n.ri 136, 137 e 138 della superficie catastale complessiva di mq. 4.286.

Importo a base d’asta di L. 190.000.000 (centonovantamilioni).

L’asta si terrà ai sensi dell’art. 73 lett. c) del R.D. 23.5.1924, n. 827 e s.m.i. con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi poi col prezzo base d’asta ed aggiudicazione definitiva a favore del concorrente la cui offerta sia la maggiore e raggiunga almeno il prezzo a base d’asta.

L’offerta segrete ed incondizionata, stesa su carta bollata da lire 20.000, dovrà essere rimessa a mezzo posta in plico chiuso e raccomandato, dovrà portare sulla busta il nome del mittente, l’oggetto a cui si riferisce, l’indicazione dell’offerta pari al prezzo base d’asta ed in aumento e dovranno pervenire, per essere considerate valide, entro le ore 12,00 del giorno precedente la gara.

Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta.

Per avere copia del bando e ogni altra informazione rivolgersi presso l’Ufficio di segreteria dal Lunedì al Sabato, dalle ore 9,00 alle ore 12,00 - Telefono e fax 0124/515257.

Il Presidente
Mascheroni




Colombo Gas S.p.A. - Lecco

Tariffe distribuzione gas metano anno 1999

La Colombo Gas S.p.A. con sede in Lecco - Piazza Lega Lombarda n. 3, con riferimento alla Deliberazione n. 52/99 del 22.4.1999 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, di seguito comunica le tariffe gas applicate nell’anno 1999 relative al bacino tariffario costituito dai Comuni di Candia Lomellina, Cozzo, Ceretto Lomellina, Castello D’Agogna in Provincia di Pavia e Balzola, Villanova Monferrato in Provincia di Alessandria, nei quali distribuisce il gas metano a mezzo di reti urbane.

Decorrenza 1 gennaio 1999

Per effetto della deliberazione n. 166/98 del 29.12.1998 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, le tariffe per gli usi di riscaldamento individuale con o senza uso promiscuo e per tutti gli altri usi, escluse le tariffe per gli usi domestici di cottura cibi e produzione acqua calda (T1) sono diminuite di 7,1 Lire/m3, corrispondenti a 0,77 L/Mcal.

Tariffe aggiornate al 1.1.1999:

Tariffe in    L/m3    L/Mcal.
T1    Uso domestico    558,5    60,71
T2    Uso Riscaldamento Individuale    381,6    41,48
T3    Altri usi:
- fino a 100000 m3/anno    361,3    39,28
- oltre 100000 m3/anno    356,6    38,77
T3 (5)    Per Enti Pubblici e Comunali    351,6    38,22
T4    Usi industriali ed artigianali con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
- fino a 100000 m3/anno    349,9    38,04
- oltre 100000 m3/anno    322,3    35,04

Decorrenza 1 settembre 1999

Per effetto della deliberazione n. 126/99 del 26.8.1999 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, tutte le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo rete urbana (inclusa la tariffa T1 per uso domestico di cottura cibi e produzione acqua calda sono aumentate di 21,9 Lire/m3, corrispondenti a 2,38 L/Mcal.

Tariffe aggiornate al 1.9.1999:

Tariffe in    L/m3    L/Mcal.
T1    Uso domestico    580,4    63,09
T2    Uso Riscaldamento Individuale    403,5    43,86
T3    Altri usi:
- fino a 100000 m3/anno    383,2    41,66
- oltre 100000 m3/anno    378,5    41,15
T3 (5)    Per Enti Pubblici e Comunali    373,5    40,60
T4    Usi industriali ed artigianali con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
- fino a 100000 m3/anno    371,8    40,42
- oltre 100000 m3/anno    344,2    37,42.

Decorrenza 1 novembre 1999

per effetto della deliberazione n. 161/99 del 25.10.1999 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, tutte le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo rete urbana (inclusa la tariffa T1 per uso domestico di cottura cibi e produzione acqua calda) sono aumentate di 30,6 Lire/m3, corrispondenti a 3,32 L/Mcal.

Tariffe aggiornate al 1.11.1999:

Tariffe in    L/m3    L/Mcal.
T1    Uso domestico    611,0    66,41
T2    Uso Riscaldamento Individuale    434,1    47,18
T3    Altri usi:
- fino a 100000 m3/anno    413,8    44,98
- oltre 100000 m3/anno    409,1    44,47
T3 (5)    Per Enti Pubblici e Comunali    404,1    43,92
T4    Usi industriali ed artigianali con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
- fino a 100000 m3/anno    402,4    43,74
- oltre 100000 m3/anno    374,8    40,74.

Ai sensi del punto 2) del Provv. CIP 16/1993 pubblicato nella G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra sono state applicate le quote fisse stabilite in detto provvedimento, ovvero:

T1 Lire 3.000 al mese;

T2 Lire 5.000 al mese;

T3 41,4 Lire/m3;

T4 41,4 Lire/m3.

Le tariffe sono state applicate con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del Provv. CIP n. 24/1988.

Il Direttore Generale e Procuratore
Martino Viola




Colombo Gas S.p.A. - Lecco

Tariffe distribuzione gas metano anno 1999

La Colombo Gas S.p.A. con sede in Lecco - Piazza Lega Lombarda n. 3, con riferimento alla Deliberazione n. 52/99 del 22.4.1999 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, di seguito comunica le tariffe gas applicate nell’anno 1999 relative al bacino tariffario costituito dai Comuni di Molino dei Torti, Alzano Scrivia in Provincia di Alessandria, nei quali distribuisce il gas metano a mezzo di reti urbane.

Decorrenza 1 gennaio 1999

Per effetto della deliberazione n. 166/98 del 29.12.1998 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, le tariffe per gli usi di riscaldamento individuale con o senza uso promiscuo e per tutti gli altri usi, escluse le tariffe per gli usi domestici di cottura cibi e produzione acqua calda (T1) sono diminuite di 7,1 Lire/m3, corrispondenti a 0,77 L/Mcal.

Tariffe aggiornate al 1.1.1999:

Tariffe in    L/m3    L/Mcal.
T1    Uso domestico    558,5    60,71
T2    Uso Riscaldamento Individuale    443,3    48,19
T3    Altri usi:
- fino a 50000 m3/anno    438,1    47,63
- oltre 50000 m3/anno    428,9    46,63
T4    Usi industriali ed artigianali con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
- fino a 100000 m3/anno    349,9    38,04
- oltre 100000 m3/anno    322,3    35,04.

Decorrenza 1 settembre 1999

Per effetto della deliberazione n. 126/99 del 26.8.1999 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, tutte le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo rete urbana (inclusa la tariffa T1 per uso domestico di cottura cibi e produzione acqua calda sono aumentate di 21,9 Lire/m3, corrispondenti a 2,38 L/Mcal.

Tariffe aggiornate al 1.9.1999:

Tariffe in    L/m3    L/Mcal.
T1    Uso domestico    580,4    63,09
T2    Uso Riscaldamento Individuale    465,2    50,57
T3    Altri usi:
- fino a 50000 m3/anno    460,0    50,01
- oltre 50000 m3/anno    450,8    49,01
T4    Usi industriali ed artigianali con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
- fino a 100000 m3/anno    371,8    40,42
- oltre 100000 m3/anno    344,2    37,42.

Decorrenza 1 novembre 1999

per effetto della deliberazione n. 161/99 del 25.10.1999 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, tutte le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo rete urbana (inclusa la tariffa T1 per uso domestico di cottura cibi e produzione acqua calda) sono aumentate di 30,6 Lire/m3, corrispondenti a 3,32 L/Mcal.

Tariffe aggiornate al 1.11.1999:

Tariffe in    L/m3    L/Mcal.
T1    Uso domestico    611,0    66,41
T2    Uso Riscaldamento Individuale    495,8    53,89
T3    Altri usi:
- fino a 50000 m3/anno    490,6    53,33
- oltre 50000 m3/anno    481,4    52,33
T4    Usi industriali ed artigianali con consumo compreso fra 100000 e 200000 m3/anno:
- fino a 100000 m3/anno    402,4    43,74
- oltre 100000 m3/anno    374,8    40,74.

Ai sensi del punto 2) del Provv. CIP 16/1993 pubblicato nella G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra sono state applicate le quote fisse stabilite in detto provvedimento, ovvero:

T1 Lire 3.000 al mese;

T2 Lire 5.000 al mese;

T3 41,4 Lire/m3;

T4 41,4 Lire/m3.

Le tariffe sono state applicate con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del Provv. CIP n. 24/1988.

Il Direttore Generale e Procuratore
Martino Viola




Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC -  Cuneo

Pubblicazione della graduatoria definitiva

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46, è stata pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune di Ceva e nella Sede dell’A.T.C. di Cuneo la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 25/2/99 dal Comune di Ceva.

La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.

Cuneo, 26 gennaio 2000

Il Presidente
Carlo Maroglio




Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC -  Cuneo

Pubblicazione della graduatoria definitiva

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46, è stata pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune di Saluzzo e nella Sede dell’A.T.C. di Cuneo la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 27/4/99 dal Comune di Saluzzo.

La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.

Cuneo, 26 gennaio 2000

Il Presidente
Carlo Maroglio




Commissione Assegnazione Alloggi  c/o ATC - Vercelli

Pubblicazione della graduatoria definitiva

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.95 n. 46, è stata pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune di Vercelli e nella sede dell’A.T.C. di Vercelli la graduatoria definitiva relativa al Bando di Concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 14.4.99 dal Comune di Vercelli.

La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.

Il Presidente




Comune di Alba (Cuneo)

Ripartizione “Servizi Legali” - n. 1/ 2000 Reg. Ord. - Ufficio Servizi Legali - n. 9 del 22.1.2000 - registro generale delle ordinanze - Rettifica Decreto di Espropriazione area in Via De Gasperi inclusa nel 1° ampliamento al piano per l’edilizia economica e popolare n. 296 del 17.12.1999 reg. in data 29.12.1999 al n. 4141 serie 3

Il Dirigente

(omissis)

ordina

A parziale rettifica del provvedimento dirigenziale n. 296 del 17.12.1999, registrato in data 29.12.1999 al n. 4141 serie 3, l’area di proprietà del sig. Capra Vincenzo, (omissis), censita a Catasto Terreni al Fg. 53 partt. 708 e 709, risulta di mq. 2406.

Alba, 22 gennaio 2000

Il Dirigente
Angioletta Coppa




Comune di Arizzano (Verbano Cusio Ossola)

Lavori di costruzione parcheggio Viale Rimembranze

Il Segretario Comunale

Visto il Decreto del Sindaco in data 30.11.1998 con il quale sono state conferite al Segretario Comunale le ulteriori funzioni previste dalla legge n. 127 del 15/5/1997 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la delibera della G.C. n. 153 del 15/9/1999, esecutiva con la quale è stato approvato il progetto esecutivo dei lavori di costituzione parcheggio Viale Rimembranze e dichiarato l’opera di pubblica utilità, urgente ed indifferibile ai sensi dell’art. 1 comma 1 della legge n. 1 del 3.1.1978;

Visto il piano particellare d’esproprio;

Visto l’art. 10 della legge n. 865 del 22.10.1971;

rende noto

1) che sono depositati presso l’Ufficio di Segreteria del Comune di Arizzano, ai fini del procedimento espropriativo dei terreni interessati dall’opera succitata, i seguenti atti:

- relazione esplicativa dell’opera da realizzare;

- piano particellare d’esproprio;

- tavola di progetto;

- tavola dell’esistente;

- planimetria del vigente piano regolatore e della variante specifica approvata con delibera di C.C. n. 32 del 26/5/1999;

2) che i terreni da espropriare per la realizzazione della succitata opera sono qui di seguito elencati:

- Ditta catastale: Poletti Antonietta, Poletti Francesca, Poletti Luisa Angela, Poletti Marco, Poletti Vittorio;

- Ditta proprietaria: Poletti Antonietta, Poletti Francesca, Poletti Luisa Angela, Poletti Vittorio comproprietari;

- partita n. 1414 foglio n. 7 mappale n. 781 superficie mq. 190 superficie da espropriare mq. 190;

3) che chiunque abbia interesse può prendere visione degli atti suddetti e presentare eventuali proprie osservazioni scritte ed in carta libera entro e non oltre il termine perentorio di quindici giorni decorrenti dalla data di inserzione del presente avviso nel F.A.L. (Foglio Annunzi Legali) della Provincia del Verbano Cusio Ossola.

Arizzano, 14 gennaio 2000

Il Segretario Comunale
Ugo Palmieri




Comune di Bellinzago Novarese (Novara)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 65 del 21 dicembre 1999, esecutiva in data 28 gennaio 2000, avente per oggetto: “Approvazione del regolamento Edilizio Comunale” conforme al Regolamento Edilizio tipo approvato dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 548-9691 del 29 luglio 99, ai sensi della L.R. 8 luglio 1999, n. 19

Il Consiglio Comunale

(omissis)

Con votazione espressa per alzata di mano e voti favorevoli n. 16 su n. 16 Consiglieri presenti

delibera

1. Di approvare il Regolamento Edilizio comunale nel testo composto da n. 70 articoli, n. 10 modelli di certificazione e l’appendice all’art. 31, che si allega alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale.

2. Di provvedere, ai sensi dell’art. 72, comma 6, dello Statuto Comunale, alla ripubblicazione del presente regolamento ed esecutività avvenuta.

Il Sindaco
Giacomo Miglio




Comune di Cannobio (Verbano Cusio Ossola)

Decreto 7/99

Il Responsabile del Servizio

(omissis)

decreta

Art. 1 - L’annullamento del precedente Decreto 6/99 del 3.11.1999, per i motivi meglio evidenziati in premessa;

Art. 2 - In favore del Comune di Cannobio è pronunciata l’espropriazione degli immobili di seguiti descritti, siti nel territorio comunale, necessari per l’attuazione della Variante al P.I.P.:

- Attuale proprietaria: Allioli Maria Renata (omissis), Proprietaria per 1/6; Allioli Alberto (omissis), Proprietario per 1/6

Partita 280 - Foglio 50 mappale ex 104, ora: mappale 1334 mq. 102, mappale 1335 mq. 128, mappale 1142 mq. 160, mappale 1207 mq. 5, mappale 1208 mq. 35, per un totale di mq. 430.

Art. 2 - Il presente Decreto verrà notificato agli aventi diritto nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili, verrà trascritto in termini di urgenza presso il competente Ufficio dei Registri immobiliari e verrà adempiuto, altresì, a tutte le formalità necessarie affinchè le volture catastali e le trascrizioni apparenti dai libri censuari ed ipotecari risultino in piena corrispondenza con la traslazione dei beni immobiliari disposta con il presente Decreto.

Art. 3 - L’estratto del presente Decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte e sul Foglio Annunzi Legali della Provincia.

Cannobio, 23 novembre 1999

Il Capo Settore
Valerio Trisconi




Comune di Castagnito (Cuneo)

Pubblicazione piano di recupero di iniziativa privata di immobile sito in Castagnino, Via G. Marconi, di proprietà dei Sigg. Ferrero Giovanni ed Almondo Ileana

Ai sensi e per gli effetti della Legge 5.8.1978, n. 457 e della Legge Regionale 5.12.1977, n. 56 e s.m.i.;

si avvisa

che gli atti di progetto della proposta di Piano di Recupero di iniziativa privata presentata dai Sigg. Ferrero Giovanni ed Almondo Ileana, relativa all’immobile sito in Castagnito, via G. Marconi, adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 45 del 15.12.1999, esecutiva ai sensi di legge, saranno depositati in libera visione al pubblico nel palazzo comunale presso l’Ufficio Tecnico dal 1.2.2000 al 1.3.2000, con il seguente orario:

dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30;

ed il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00.

Le eventuali osservazioni nel pubblico interesse, a norma del 1º comma dell’art. 40 della L.R.P. n. 56/77 e s.m.i., dovranno essere redatte in triplice copia di cui una su competente carta bollata e presentate al protocollo generale del Comune entro le ore 12.00 del giorno 31.3.2000.

Anche i grafici eventualmente prodotti a corredo di dette osservazioni, dovranno essere presentati in triplice copia di cui una munita di competente marca da bollo.

Il suddetto termine di presentazione delle osservazioni ha carattere perentorio.

Dalla Residenza Municipale, 26 gennaio 2000

Il Responsabile del Servizio
Luca Paolini




Comune di Caselle Torinese (Torino)

Avviso di pubblicazione bando di concorso per la concessione e regolamentazione del diritto di superficie in riferimento ad aree site nell’ambito del programma di recupero urbano - Area P.E.E.P.C2 bis, occorrenti per la realizzazione di un centro sociale e commerciale integrato ed infrastrutture con risorse private - Leggi: 17/2/1992 n. 179, 4/12/1993 n. 493 - Art. 11, D.M. 1/12/1994, deliberazione del Consiglio regionale n. 879-12428 del 20/9/1994 e della Giunta Regionale n. 51-43753 del 14/3/1995 n. 14-22596 del 6/10/1997 e n. 15-29234 del 31/1/2000

Si informa che il bando di gara integrale è pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Caselle T.se, per 15 giorni consecutivi, a partire dal 8 febbraio 2000, per presa visione da parte degli interessati e non sarà inviata copia alle ditte richiedenti.

Le domande, stese su carta legale, corredate dai progetti preliminari del Centro Commerciale Integrato, del Centro Sociale Comunale ed opere aggiuntive proposte, e del Capitolato Tecnico Descrittivo dei materiali, dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo del servizio postale e dovranno pervenire al protocollo del Comune di Caselle Torinese, P.zza Europa numero 2, entro e non oltre le ore 12.30 del giorno 23/3/2000.

Caselle Torinese, 2 febbraio 2000

Il Responsabile dei Servizi
Urbanistica - Edilizia Pubblica
e privata - Casa
Giovanni Anania




Comune di Castelnuovo Don Bosco (Asti)

Estratto deliberazione della Giunta comunale n. 197 del 25.11.1999 - “Classificazione strade”

(omissis)

delibera

1. di dichiarare la demanialità, classificandola come Via Don Molas delle porzioni di terreno indicate nella planimetria allegata alla presente deliberazione per formarne parte integrante e sostanziale ed individuate nelle particelle catastali del Foglio 10 mappali 951 - 953 - 955 - 957 - 959 - 961 - 963 secondo le misure ivi descritte (mq. 685).

2. Di disporre la pubblicazione del presente atto all’Albo Pretorio per 15 giorni consecutivi, dando atto che nei successivi trenta giorni chiunque può presentare motivata opposizione al Comune avverso al provvedimento stesso, e che ad intervenuta esecutività del presente atto lo stesso verrà inviato alla Regione Piemonte che provvederà alla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

3. di dare mandato all’Ufficio Tecnico Comunale delle incombenze previste per legge regionale per la formalizzazione di tale classificazione e per le necessarie volturazioni catastali.

(omissis)




Comune di Cumiana (Torino)

Piano di recupero di libera iniziativa per la ristrutturazione della Villa Provana di Collegno in frazione Costa. Proprietà Orsi Pier Luigi e Maletto Giorgio. Approvazione nuovo schema di convenzione e variante di adeguamento ed integrazione normativa a seguito D.G.R. n. 25-27880 del 26.7.99

Il Sindaco

- Vista la Deliberazione del Consiglio Com.le n. 6 in data 13.1.2000, divenuta esecutiva in data 29.1.2000;

- Visto l’art. 41 bis, punto 6, della L.R. 5.12.77 n. 56 e s.m.i.;

rende noto

che con la suddetta deliberazione C.C. n. 6 del 13.1.2000 è stato approvato, in via definitiva, il piano di recupero di libera iniziativa presentato dai Sigg. Orsi Pier Luigi e Maletto Giorgio, per la ristrutturazione della Villa Provana di Collegno in Frazione Costa.

Cumiana, 31 gennaio 2000

Il Sindaco
Poli Gianfranco




Comune di Favria (Torino)

Estratto esito asta pubblica - Lavori: Vendita terreni locati di proprietà comunale

Sistema aggiudicazione: Art. 73, lett. c) e art. 76 R.D. 827/24.

Vendita terreni locati - Aggiudicazioni:

Lotto n. 1 Ferrando Battistà Carlo L. 2.700.000;

Invenduti lotti n.ri 2 - 3 - 4 - 5.

Vendita terreni liberi: deserta.

Il Responsabile U.T.
Livio Mattioda




Comune di Gattinara (Vercelli)

Variante 6/A al piano regolatore generale comunale - Progetto definitivo - Avviso per notizia di deposito atti

Il Responsabile del Servizio

avvisa

- che con deliberazione C.C. n. 92 del 28/12/1999 sono state esaminate e controdedotte le osservazioni presentate nei termini previsti dalla pubblicazione riguardante la Variante 6/A progetto preliminare al Piano Regolatore Generale Comunale;

- che con deliberazione C.C. n. 93 del 28/12/1999 è stato approvato il progetto definitivo della Variante 6/A al Piano Regolatore Generale Comunale, ai sensi dell’art. 15 della L.R 56/77 e successive modificazioni;

- che le sopracitate deliberazioni consiliare ed i relativi elaborati tecnici sono depositati presso la Segreteria Comunale e sono in visione presso l’Ufficio Tecnico Comunale - Settore urbanistica ed Edilizia - per trenta giorni consecutivi, sabato e festivi compresi, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 a decorrere dalla data 8 febbraio 2000 di pubblicazione del presente avviso all’Albo pretorio di questo Comune.

Si precisa che la presente pubblicazione e deposito degli atti sopracitati assolve solo ad una semplice funzione di pubblicità per notizia e che nessuna osservazione può essere presentata durante o a seguito di tale pubblicazione.

Gattinara, 8 febbraio 2000

Il Responsabile del Servizio
Emiliano Chiodo




Comune di Mondovì (Cuneo)

L.R. 5 dicembre 1977 n. 56, art. 40 - Piano Particolareggiato in area “Br/8B” di P.R.G.C. - Approvazione definitiva

Il Dirigente del Dipartimento

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 130 del 29 dicembre 1999, divenuta esecutiva ai sensi di legge,

rende noto

Che con la suddetta deliberazione è stato approvato il Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica in Mondovì Corso Statuto.

Il Dirigente del Dipartimento
G. Meineri




Comune di Rivalta di Torino (Torino)

Bando di concorso generale per l’assegnazione in locazione semplice di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata disponibili per risulta nel Comune di Rivalta di Torino - Ambito Territoriale n. 12

Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 5 del 18 gennaio 2000, è stato indetto un Bando Generale di Concorso per l’assegnazione in locazione di ERPS per chi abbia la residenza anagrafica o presti attività lavorativa esecutiva o principale in uno dei Comuni di: Rivalta di Torino, Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Volvera (Ambito Territoriale n. 12). le domande di partecipazione, redatte esclusivamente sui moduli predisposti, dovranno essere presentate in marca da bollo da L. 20.000 nel periodo dal 7 febbraio 2000 al 7 aprile 2000 incluso presso l’Ufficio del Cittadino tutti i giorni, sabato e domenica esclusi nel seguente orario: 8.30 / 12.00 - 14.30 / 15.30. Non saranno prese in considerazione le domande presentate dopo la scadenza del termine del presente Bando.

Inoltre le domande potranno essere spedite a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, con esclusione di qualsiasi altro mezzo, al Comune di Rivalta di Torino - Via C. Balma n. 5 - Ufficio del Cittadino - cap. 10040, scrivendo sul retro della busta Bando generale (Per i residenti nel Comune di Rivalta). Per i residenti nei Comuni di: Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Volvera, le domande dovranno essere presentate presso il proprio Comune di residenza.

Il testo del presente Bando è disponibile anche su internet al seguente indirizzo: http://www.comune.rivalta.to.it.

Il Dirigente del Settore Tecnico
Walter Martino




Comune di Settimo Torinese (Torino)

Avviso ad opponendum (art. 360 legge 20 marzo 1865 n. 2248 all. F.) - Lavori di urbanizzazione strade comunali delle Vie Ariosto, Colombatto, Guarini, Modigliani e Fosse Ardeatine. Contratto: Rep. n. 196 del 14.5.1996; Contratto aggiuntivo: Rep. n. 166 del 30.4.1997

Il Direttore

ai sensi e per gli effetti dell’art. 360 della Legge 20 marzo 1865 n. 2248 allegato F sui Lavori Pubblici;

avverte

dell’avvenuta ultimazione dei lavori in oggetto, assunti dall’impresa Torino Strade S.a.s., Strada Bramafame, n. 75 - 10148 Torino.

Si invitano pertanto, tutti coloro che vantassero verso l’Appaltatore medesimo in conseguenza dei lavori stessi per l’occupazione permanente o temporanea di stabili e danni relativi, a presentare alla Segreteria Comunale la loro istanza documentata entro 15 (quindici) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, avvertendo che non si terrà alcun conto, in sede amministrativa, delle istanze presentate trascorso detto termine.

Il Direttore del Settore
Giovanni Serra




Comune di Torre Bormida (Cuneo)

Avviso di approvazione del regolamento edilizio comunale con deliberazione consiliare n. 21 del 14.12.1999, esecutiva dal 26.12.1999, conforme al regolamento tipo approvato con D.G.R. n. 548-9691, del 29.7.1999, ai sensi della L.R. 8.7.1999, n. 19

Il Consiglio Comunale

(omissis)

A voti unanimi resi per alzata di mano;

delibera

- Di approvare, per quanto in premessa meglio specificato, il Regolamento Edilizio Comunale, composto da n. 70 articoli, più gli allegati, che si allegano al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale;

- Di dare atto che il presente Regolamento, approvato con la presente deliberazione, è conforme al regolamento tipo formato dalla Regione Piemonte;

- Di dare, altresì, atto che il presente regolamento esplica la sua efficacia a partire dal 1º gennaio 2000;

- Di revocare ogni precedente atto in materia di regolamento edilizio.

Sindaco
Canonica




Comune di Villastellone (Torino)

D.C.C. n. 58 in data 20.12.1999 - Modifica Art. 6 vigente Regolamento Edilizio Comunale

Ai sensi e per gli effetti di cui alla L.R. 19/1999

Si avvisa

Che il Consiglio Comunale con provvedimento deliberativo n. 58 in data 20.12.1999, esecutivo ai sensi di legge, ha approvato il nuovo testo dell’Art. 6 del vigente Regolamento Edilizio Comunale in conformità a quanto previsto dal Regolamento Edilizio Tipo di cui alla D.C.R. 29-7-1999 n. 548-9691 e, più precisamente agli artt. 2-3-4, inerenti la formazione, le attribuzioni ed il funzionamento della Commissione Edilizia Comunale.

Dalla Residenza Municipale, 25 gennaio 2000.

Il Sindaco
Giovanni Pollone

Il Responsabile del Servizio Urbanistica
Maria Virdò




Comunità Montana Valsesia - Varallo (Vercelli)

Avviso ad opponendum per lavori di Sistemazione idraulica del torrente Sermenza, in località Piaggiogna, in comune di Boccioleto

Si avvertono gli eventuali creditori della Ditta F.lli Bazzani S.p.A., avente sede in Cossato - via per Castelletto Cervo n. 7 -, esecutrice dei lavori di “Sistemazione idraulica del torrente Sermenza, in località Piaggiogna, in comune di Boccioleto” assunti con contratto d’appalto Rep. n. 387 in data 17.3.1999, che avendo ultimato i lavori la Ditta ha diritto a conseguire lo svincolo della cauzione prestata. In esecuzione del disposto dell’art. 360 della Legge 20.3.1865 n. 2248, si invitano pertanto gli eventuali creditori, per occupazione permanente o temporanea di immobili o danni relativi, dipendenti dalle opere predette, a presentare a questa Comunità Montana, nel termine di giorni quindici dalla data di pubblicazione del presente avviso, in competente bollo, la loro domanda di credito od opposizione allo svincolo, con i rispettivi titoli giustificativi, con diffida che, trascorso tale termine, non sarà più accettata da questo Ufficio alcuna domanda di opposizione.

Varallo, 25 gennaio 2000

Il Presidente
Guido Crevola




Mariani Energia Duemila S.p.A. - Milano

Tariffe distribuzione Gas Metano

La Società Mariani Energia Duemila S.p.A. con sede Legale in Milano, Via Orobia n. 3, Concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nel Bacino di Bra (Cn) - Comuni serviti: Bra, Belvedere, Langhe, Bene Vagienna, Carrù, Clavesana, Dogliani, Farigliano, La Morra, Lequio Tanaro, Magliano Alpi, Margarita, Monchiero, Monforte d’Alba, Morozzo, Murazzano, Novello, Pianfei, Piozzo, Rocca de’ Baldi, Verduno in Provincia di Cuneo - Altavilla Monferrato, Camagna, Castelletto Monferrato, Conzano, Cuccaro Monferrato, Frassinello Monferrato, Lu, Mirabello Monferrato, Occimiano, Olivola, Ottiglio, Pomaro, San Salvatore Monferrato, Valmacca, Vignale Monferrato in Provincia di Alessandria ai sensi della Delibera n. 52/99 del 22/4/1999 Autorità Energia Elettrica e il Gas, comunica le tariffe gas metano in vigore dal 1 gennaio 2000 alle utenze dei Comuni sopra elencati.

Tariffe in    L/m3
T1    Uso domestico    614,4
T2    Uso riscaldamento individuale    481,7
T3    altri usi:
- fino a 50.000 m3/anno    433,4
- oltre 50.000 m3/anno    417,3
T3.d    usi Comunali:
- Comuni di La Morra, Monchiero, Monforte Novello e Verduno    417,3
T4    usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 m3/anno
- fino a 100.000 m3/anno    405,8
- oltre 100.000 m3/anno    378,2

Ai sensi del punto 2) del Provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28/12/93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del Provvedimento CP n. 24/1988.

Milano, 21 gennaio 2000

Mariani Energia Duemila S.p.A.
Un Amministratore Delegato
Silvana Mariani




Metan Alpi Val Chisone S.r.l. - Torino

Tariffe gas metano

In applicazione di quanto disposto con la deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas n. 52/99 del 22/4/99, provvedimento a comunicare le tariffe di erogazione gas metano tal quale a 9,2 Mcal/mc. distribuito a mezzo rete urbana in vigore dal 1º Gennaio 2000 per l’utenza dei seguenti Comuni della Provincia di Torino:

San Gillio, Givoletto.

    L/mc
T1    uso domestico    614,4
T2    uso riscaldamento individuale con o senza uso promiscuo    546,3
T3    altri usi
1º scaglione (fino a 3000 mc/bim)    527,9
2º scaglione (oltre a 3000 mc/bim)    516,9
T4    piccole imprese industriali/artigianali
1º scaglione (fino a 100.000 mc/a)    405,8
2º scaglione (oltre a 100.000 mc/a)    378,2

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

T1 uso domestico L/anno 36.000 = L/mese 3.000

T2 uso riscald. individuale con o senza uso promiscuo: L/anno 60.000 = L./mese 5.000

T3 e T4 altri usi: L./Mcal 4,50 sui consumi effettuati

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6. del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Metan Alpi Val Chisone S.r.l.
Il Presidente
del Consiglio di Amministrazione
Andrea Chiaves




Metan Alpi Val Chisone S.r.l. - Torino

Tariffe gas metano

In applicazione di quanto disposto con la deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas n. 52/99 del 22/4/99, provvedimento a comunicare le tariffe di erogazione gas metano tal quale a 9,2 Mcal/mc. distribuito a mezzo rete urbana in vigore dal 1º Gennaio 2000 per l’utenza dei seguenti Comuni della Provincia di Torino:

Roure, Fenstrelle, Usseaux, Pragelato, Sestriere.

    L/mc
T1    uso domestico    614,4
T2    uso riscaldamento individuale con o senza uso promiscuo    672,3
T3    altri usi
1º scaglione (fino a 3000 mc/bim)    639,0
2º scaglione (oltre a 3000 mc/bim)    581,1
T4    piccole imprese industriali/artigianali
1º scaglione (fino a 100.000 mc/a)    405,8
2º scaglione (oltre a 100.000 mc/a)    378,2

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

T1 uso domestico L/anno 36.000 = L/mese 3.000

T2 uso riscald. individuale con o senza uso promiscuo: L/anno 60.000 = L./mese 5.000

T3 e T4 altri usi: L./Mcal 4,50 sui consumi effettuati

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6. del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Metan Alpi Val Chisone S.r.l.
Il Presidente
del Consiglio di Amministrazione
Andrea Chiaves




Metanimpianti S.r.l. (Verbania)

Tariffe distribuzione gas metano

La Società Metanimpianti S.r.l. con sede in Verbania Via Montorfano, 3 concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premosello C., Vogogna, Anzola D’Ossola, Ornavasso, Boca, Maggiora, Cavallirio, Cambiasca, Arizzano, Cossogno, Bee, Miazzina, Vignone, S. Bernardino, Ghiffa comunica che, con riferimento all’art. 3, comma 3.2 della deliberazione del 22 aprile 1999 n. 52/99 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, pubblicata sulla G.U. n. 100 del 30 aprile 1999, i valori tariffari in vigore dal 1º gennaio 2000 sono i seguenti:

Tariffe in    L/mc    L/Mcal    L/Kwh
T1    uso domestico    614,40    66.78    57,42
T2    uso riscaldamento individ.    477,50    51,90    44,63
T3    altri usi:
- fino a 100.000 mc/anno    469,30    51,01    43,86
- oltre a 100.000 mc/anno    461,30    50,14    43,11
T3d    Enti pubblici Comunali    416,30    45,25    38,91
T4    usi industriali ed artigianali
    con consumo compreso fra
    100.000 e 200.000 mc/anno
- fino a 100.000 mc/anno    405,80    44,11    37,93
- oltre a 100.000 mc/anno    378,20    41.11    35,35

Ai sensi del punto 2) del provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento CIP n. 24/1988.

Metanimpianti S.r.l.
Iginio Bertinotti




Nova Gas S.r.l. - Gravellona Toce (Verbano Cusio Ossola)

Tariffe distribuzione gas metano

La Società Nova Gas S.r.l. con sede in Gravellona Toce Corso Roma, 191, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nel Comune di Gravellona Toce comunica che, con riferimento all’art. 3, comma 3.2 della deliberazione del 22 aprile 1999 n. 52/99 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, pubblicata sulla G.U. n. 100 del 30 aprile 1999, i valori tariffari in vigore dal 1º gennaio 2000 sono i seguenti:

Tariffe in    L/mc    L/Mcal    L/Kwh
T1    uso domestico    614,40    66,78    57,42
T2    uso riscaldamento individ.    457,00    49,67    42,71
T3    altri usi:
- fino a 100.000 mc/anno    443,40    48,20    41,44
- oltre a 100.000 mc/anno    422,90    45,97    39,52
T3d    Enti pubblici Comunali    368,10    40,01    34,40
T4    usi industriali ed artigianali
    con consumo compreso fra
    100.000 e 200.000 mc/anno
- fino a 100.000 mc/anno    405,80    44,11    37,93
- oltre a 100.000 mc/anno    378,20    41,11    35,35

Ai sensi del punto 2) del provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento CIP n. 24/1988.

Nova Gas S.r.l.
Igino Bertinotti




Padana Gas S.p.A. - Verbania

Tariffe distribuzione gas metano

La Società Padana Gas S.p.A. con sede in Verbania via S. Bernardino, 50 concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di Domodossola, Villadossola, Verbania, Trontano, Beura Cardezza, S. Maria Maggiore, Malesco, Montescheno e Seppiana comunica che, con riferimento all’art. 3, comma 3.2 della deliberazione del 22 aprile 1999 n. 52/99 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, pubblicata sulla G.U. n. 100 del 30 aprile 1999, i valori tariffari in vigore dal 1º gennaio 2000 sono i seguenti:

Tariffe in    L/mc    L/Mcal    L/Kwh
T1    uso domestico    614,0    66,78    57,42
T2    uso riscaldamento individ.    494,60    53,76    46,22
T3    altri usi:
- fino a 100.000 mc/anno    489,40    53,20    45,74
- oltre a 100.000 mc/anno    441,60    48,00    41,27
T3d    Enti pubblici Comunali    396,60    43,11    37,07
T4    usi industriali ed artigianali
    con consumo compreso fra
    100.000 e 200.000 mc/anno
- fino a 100.000 mc/anno    405,80    44,11    37,93
- oltre a 100.000 mc/anno    378,20    41,11    35,35

Ai sensi del punto 2) del provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28.12.93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento CIP n. 24/1988.

Padana Gas S.p.A.
Igino Bertinotti




Provincia di Alessandria

Avviso per regolamento speciale per la coltivazione del riso. Integrazione

In ossequio alle disposizioni dell’art. 8 dello Statuto

si rende noto

che il Consiglio Provinciale nella seduta del 22.12.1999 ha approvato la deliberazione n. 79/80400 ad oggetto:

“Regolamento speciale per la coltivazione del riso. Integrazione”.

Il Responsabile del Procedimento
Gian Alfredo De Regibus




Provincia di Biella

Determinazione dirigenziale n. 2208 in data 27 settembre 1999

Il Dirigente del Settore

(omissis)

determina

Di approvare il disciplinare di concessione, sottoscritto dal Sig. Franco Conti, in qualità di Direttore Generale della Ditta “Zegna Baruffa Lane Borgosesia S.p.A.”, in data 4 maggio 1999 presso gli Uffici del Settore Provinciale Tutela Ambientale, relativo alla derivazione d’acqua in oggetto, costituente parte integrante della presente determinazione e conservato agli Atti dell’Amministrazione Provinciale di Biella.

Di assentire, salvo i diritti di terzi e nei limiti della disponibilità dell’acqua, alla Ditta “Zegna Baruffa Lane Borgosesia S.p.A.” (omissis), la concessione in sanatoria di derivazione di moduli continui 0,0233 (lt/sec. 2,33) d’acqua dalla falda freatica sotterranea, a mezzo di tre pozzi ubicati in Comune di Valle Mosso (Foglio n. 11 - mappale n. 214 e Foglio n. 18 - mappale n. 133), per scopi industriali, con restituzione dei reflui di scarico nella condotta “CO.R.D.A.R. - Cossato”.

Di accordare la concessione di che trattasi per anni trenta, successivi e continui, decorrenti dal 11 gennaio 1994, data dell’istanza di concessione, subordinatamente all’osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare sopra citato e previo pagamento anticipato e decorrente dalla stessa data dell’annuo canone di L. 3.000.000 (Euro 1549,37), pari al minimo ammesso, ai sensi dell’art. 18 della Legge 5 gennaio 1994 n. 36; dal 1º gennaio 1997 dell’annuo canone di L. 3.075.000 (Euro 1588,10), pari al minimo ammesso ai sensi dell’art. 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998; dal 1º gennaio 1998 dell’annuo canone di L. 3.130.350 (Euro 1616,69), pari al minimo ammesso ai sensi dell’articolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998 e dal 1º gennaio 1999 dell’annuo canone di L. 3.177.305 (Euro 1640,94), pari al minimo ammesso ai sensi dell’articolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998.

(omissis)

Il Dirigente del Settore
Giorgio Saracco

Estratto del Disciplinare n. 668 di Rep. in data 4 maggio 1999

Art. 7 - Garanzie da osservarsi

Saranno a carico del concessionario l’esecuzione ed il mantenimento di tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime della falda sotterranea in dipendenza della concessione di derivazione in qualunque momento se ne manifestasse la necessità.

Biella, 27 gennaio 2000

Il Responsabile del Servizio Risorse Idriche
Luciano Bosticco




Provincia di Cuneo

Estratto da pubblicare: deliberazione del Consiglio Provinciale n. 116/14 in data 30.11.1998 avente per oggetto “Declassificazione di un tratto della S.P. n. 10 tronco n. 12 Nuova Variante (Bivio S.S. n. 29 per Piobesi) e dismissione al Comune di Guarene”

Il Consiglio Provinciale

(omissis)

delibera

1) di prendere atto che con provvedimento n. 44 in data 31.8.1998 il Comune di Guarene, ha deliberato l’assunzione a proprio carico e il relativo inserimento nel demanio comunale del tratto della S.P. n. 10 tronco n. 12 Nuova Variante (Bivio S.S. n. 29 per Piobesi) dalla progressiva km 0+000 alla progressiva km 0+100 per una lunghezza di m. 100;

2) di declassificare da provinciale a comunale, con conseguente dismissione dal demanio della Provincia, il suddetto tratto stradale, in quanto non più rispondente all’uso ed alle tipologie di collegamento proprie delle strade provinciali, ai sensi del contributo disposto dall’art. 2 comma 9 del D.Lgs. 30.4.1992 n. 285 s.m.i. e dagli artt. 3 e 4 del D.P.R. 16.12.1992 n. 495 s.m.i.

Cuneo, 20 gennaio 2000

Il Segretario Generale
Benedetto Buscaino




Comune di Guarene (Cuneo)

Delibera del Consiglio Comunale n. 14 del 31.8.1998

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Di assumere, come assume, il tratto di strada indicato in planimetria tra la S.P. n. 10 e la S.S. n. 29 e prima classificato (quale strada provinciale n. 10 - tronco n. 10 tra le progressive km 0+000 e km 0+100) in carico al demanio del Comune denominandola via Carmagnola;

2) di classificare, come classifica, il predetto tratto di strada di collegamento tra la S.P. n. 10 e la S.S. n. 29 tra le strade comunali.

Guarene, 16 ottobre 1998

Il Segretario Comunale    Il Sindaco
Paola Fracchia    Emilio Cravanzola




Provincia di Novara

Estratto del processo verbale della seduta del consiglio provinciale - Deliberazione n. 85/1999 n. Codice 20785 - Strada provinciale Bellinzago-Sologno. Declassificazione a comunale del tratto iniziale interno all’abitato di Bellinzago Novarese (dal km. 0+000 al Km. 0+550)

Il Consiglio Provinciale

con n. 24 voti favorevoli su n. 24 presenti e votanti in modo palese;

delibera

1) di declassificare a “comunale”, per i motivi in premessa specificati, il tratto iniziale della strada provinciale Bellinzago-Sologno, dal km. 0+000 al km. 0+550, della lunghezza di ml. 550;

2) di dare atto che sono stati espressi i pareri favorevoli, come risulta dai relativi visti apposti sulla proposta di deliberazione dai Responsabili dei Servizi interessati e di Ragioneria, ai sensi e per gli effetti dell’art. 53 della Legge 8.6.1990, n. 142, nonchè dal Segretario Generale.




Società Camuzzi - Gazometri S.p.A. - Milano

Tariffe del gas distribuito a mezzo rete urbana all’utenza del bacino formato dai seguenti Comuni:

Provincia di Biella:

Andorno Micca, Benna, Biella, Bioglio, Brusnengo, Camburzano, Candelo, Castelletto Cervo, Cerreto Castello, Cossato, Crosa, Gaglianico, Graglia, Lessona, Massazza, Masserano, Miagliano, Mongrando, Mottalciata, Muzzano, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pettinengo, Piatto, Pollone, Ponderano, Pralungo, Quaregna, Ronco Biellese, Sagliano Micca, Sala Biellese, Sordevolo, Sostegno, Tavigliano, Ternengo, Tollegno, Torrazzo, Valdengo, Vallenzengo, Valle San Nicolao, Verrone, Vigliano Biellese, Zubiena, Zumaglia.

- Provincia di Vercelli:

Arborio, Asigliano, Borgosesia, Borgovercelli, Buronzo, Casanova Elvo, Costanzana, Desana, Formigliana, Gattinara, Ghislarengo, Lenta, Lignana, Lozzolo, Mantie fraz. Motta dè Conti, Partengo, Roasio, Ronsecco, Rovasenda, San Giacomo Vercellese, Serravalle Sesia, Tricerro, Trino Vercellese, Valduggia, Villa del Bosco, Villata.

- Provincia di Novara:

Barengo, Biandrate, Borgolavezzaro, Briona, Carpignano Sesia, Casalbeltrame, Casaleggio Novarese, Casalino, Casalvolone, Castellazzo Novarese, Cavaglietto, Cavaglio D’Agogna, Fara Novarese, Ghemme, Granozzo con Monticello, Landiona, Mandello Vitta, Prato Sesia, Recetto, Romagnano Sesia, San Nazzaro Sesia, Sillavengo, Sizzano, Suno, Vaprio D’Agogna, Vespolate, Vicolungo.

- Provincia di Alessandria:

Morano Po

- Provincia di Pavia:

Albonese, Langosco, Nicorvo.

- Provincia di Bergamo:

Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Antegnate, Averara, Barbata, Bolgare, Branzi, Cà de Rizzi Fraz. S. Pellegrino, Calcinate, Calcio, Camerata Cornello, Castelli Calepio, Cavernago, Cividate al Piano, Cortenuova, Covo, Credaro, Cusio, Dalmine, Fara Olivana, Fontanella, Foresto Sparso, Gandosso, Ghisalba, Isola di Fondra, Isso, Lenna, Levate, Martinengo, Mezzoldo, Moio de Calvi, Mornico al Serio, Olmo al Brembo, Osio Sopra, Palosco, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Predore, Pumenengo, Roncobello, San Giovanni Bianco, Santa Brigida, Sarnico, Telgate, Torre Pallavicina, Valnegra, Viadanica, Villongo.

- Provincia di Brescia:

Gardone, Gargnano, Salò, Toscolano

- Provincia di Como:

Argegno, Bene Lario, Beregazzo con Figliaro, Binago, Blessagno, Briennio, Cagno, Carate Urio, Carlazzo, Castelnuovo Bozzente, Casasco D’Intelvi, Castiglione D’Intelvi, Cerano D’Intelvi, Cernobbio, Colonno, Consiglio di Rumo, Corrido, Cremia, Dizzasco, Domaso, Dongo, Gera Lario, Gironico, Grandola ed Uniti, Gravedona, Griante, Laglio, Laino, Lenno, Luisago, Lurate Caccivio, Maslianico, Menaggio, Mezzegra, Moltrasio, Musso, Olgiate Comasco, Oltrona San Mamette, Ossuccio, Pellio D’Intelvi, Pianello Lario, Porlezza, Sala Comacina, San Fedele D’Intelvi, Sant’Abbondio, Santa Maria Rezzonico, Schignano, Solbiate, Sorico, Tremezzo, Valsolda, Vercana, Villaguardia.

- Provincia di Milano:

Ceriano Laghetto, Senago, Solaro.

- Provincia di Lecco:

Cernusco Lombardone, Colico, Merate, Monte Marenzo, Osnago, Torre de Busi, Vercurago.

- Provincia di Sondrio:

Andalo Valtellino, Ardenno, Buglio in Monte, Cercino, Cino, Chiavenna, Delebio, Dublino, Forcola, Gordona, Mantello, Mese, Morbegno, Novate Mezzola, Piantedo, Piuro, Prata Camportaccio, Rogolo, Samolaco, Talamona, Traona, Verceia.

- Provincia di Treviso:

Treviso, Ponzano Veneto, Silea.

- Provincia di Venezia:

Annone Veneto, Cinto Coamaggiore, Martellago, Noale, Pramaggiore, Salzano, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Scorzè.

- Provincia di Padova:

Boara Pisani, Borgoricco, Campodarsego, Piazzola sul Brenta, Pozzonovo, Sant’Elena, Solesino, Stanghella, Tribano, Villa Estense.

- Provincia di Vicenza:

Arzignano, Camisano Vicentino, Gambellara.

- Provincia di Verona:

Locara di San Bonifacio, Montecchia, Monteforte, Roncà, San Giovanni Ilarione.

- Provincia di Rovigo:

Ceregnano, Crespino, Gavello, Papozze, Pettorazza Grimani, San Martino di Venezze, Villanova Marchesana.

- Provincia di Ferrara:

Castello fraz. di Vigarano Mainarda, Migliarino, Poggio Renatico.

La società Camuzzi Gazometri, in conformità alle disposizioni vigenti (Provv. CIP n. 16/93 del 23.12.93 e successive modifiche, Deliberazioni Autorità per l’energia n. 193/99 e 195/99 del 22/12/99), comunica i nuovi livelli tariffari, imposte escluse, in vigore dal 1º Gennaio 2000.

Tariffe dal 1 gennaio 2000    L/Mcal    L/mc     L/mc
            PC 9,2    PC 4,5
T1    Uso Domestico    66,79    614,4    300,6
T2    Uso Riscaldamento
    Individuale    54,66    502,9    246,1
T3    Altri Usi:
1º scaglione 0 - 20.000 mc/a    51,58    474,5    232,2
2º scaglione 20.001 - 100.000 mc/a    44,11    405,8    198,6
3º scaglione oltre 100.000 mc/a    41,11    378,2    185,1
T4    Tariffa piccole industrie
    con consumo 100.000 mc/a
1º scaglione 0 - 100.000 mc/a    44,11    405,8    198,6
2º scaglione oltre 100.000 mc/a    41,11    378,2    185,1
T5    Usi Comunali    41,11    378,2    185,1

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del Provv. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Camuzzi - Gazometri S.p.A.
Il Vice-Direttore Generale
R. Brusamolino




S.I.Me. Società Impianti Metano S.p.A. - Crema

Tariffe distribuzione gas metano

La Società S.I.Me. Società Impianti Metano S.p.A. con Sede in Crema - frazione Ombriano - P.zza Benvenuti, 11 - concessionaria del servizio di distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di Carignano (TO) - Gavi (AL) - Pozzolo Formigaro (AL) comunica che, con riferimento alla Deliberazione n. 52/99 del 22/4/99 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 100 de; 30/4/1999 le tariffe in vigore dall’1 Gennaio 2000 nei Comuni sopra indicati sono le seguenti:

Comune di Carignano - (TO)

T.1 - Tariffa domestica

(cottura cibi e produzione acqua calda):

L/mc. 614,4 -

T.2 - Tariffa riscaldamento individuale:

L/mc. 436,5 -

T.3 - Tariffa altri usi:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 431,5 -

2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)

L/mc. 429,5 -

T.4 - Tariffe per piccole imprese industriali ed artigianali con consumo fra 100.000 e 200.000 mc./anno:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 405,8 -

2º scaglione (oltre 100.000 mc./anno)

L/mc. 378,2 -

T.5 - Tariffa per Enti Pubblici

L/mc. 423

Comune di Gavi - (AL)

T.1 - Tariffa domestica

(cottura cibi e produzione acqua calda):

L/mc. 614,4 -

T.2 - Tariffa riscaldamento individuale:

L/mc. 535,5 -

T.3 - Tariffa altri usi:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 522,5 -

2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)

L/mc. 517,5 -

T.4 - Tariffe per piccole imprese industriali ed artigianali con consumo fra 100.000 e 200.000 mc./anno:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 405,8 -

2º scaglione (oltre 100.000 mc./anno)

L/mc. 378,2 -

T.5 - Tariffa per Enti Pubblici

L/mc. 513,5 -

Comune di Pozzolo Formigaro (AL)

T.1 - Tariffa domestica

(cottura cibi e produzione acqua calda):

L/mc. 614,4 -

T.2 - Tariffa riscaldamento individuale:

L/mc. 457,5 -

T.3 - Tariffa altri usi:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 450,5 -

2º scaglione (oltre i 100.000 mc./anno)

L/mc. 440,5 -

T.4 - Tariffe per piccole imprese industriali ed artigianali con consumo fra 100.000 e 200.000 mc./anno:

1º scaglione (fino a 100.000 mc./anno)

L/mc. 405,8 -

2º scaglione (oltre 100.000 mc./anno)

L/mc. 378,2 -

T.5 - Tariffa per Enti Pubblici

L/mc. 440,5 -

Crema, 14 gennaio 2000

S.I.Me. S.p.A. - Società Impianti Metano
Roberto Bonaventura




Società Metano Borgomanero - Borgomanero (Novara)

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza dei Comuni di Borgomanero, Cureggio ed Orta S. Giulio in provincia di Novara.

La Società Metano Borgomanero, in applicazione della normativa tariffaria stabilita dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas con proprie deliberazioni, comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2000, sono le seguenti:

T1 per usi domestici di cottura cibi e produzione di acqua calda    L/M3    614,4
T2 per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo(    L/M3    451,3
T3 per altri usi:
1º scaglione per consumi fino a 50.000 mc/a    L/M3    438,6
2º scaglione per consumi oltre 50.000 mc/a    L/M3    429,4
comunale ove previsto    L/M3    429,4
T3 per usi speciali:
Grande Terziario con consumi superiori a 300.000 mc/a    L/M3    405,8
Raffrescamento estivo    L/M3    378,2
T4 per imprese industriali ed artigianali con consumo annuo compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
1º scaglione per consumi fino a 100.000 mc/a    L/M3    405,8
2º scaglione per consumi fino a 100.000 mc/a    L/M3    378,2

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provvedimento CIP n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/M3 per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Borgomanero, 18 gennaio 2000

Metano Borgomanero S.p.A.
Il Presidente
Claudio Bella




Società Nord Gas S.r.l. - Capriata d’Orba (Alessandria)

Tariffe distribuzione gas metano

La Società Nord Gas r.l. con sede in Capriata d’Orba (AL) - Piazza Carlevaro n. 98 - Codice Fiscale 01455410181 e P.IVA 01717360067 - concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei comuni di Capriata d’Orba, Castelletto d’Orba, Silvano d’Orba, Tagliolo Monf.to, Belforte Monf.to e San Cristoforo, comunica che, dall’applicazione combinata delle Deliberazioni n. 193/99 e n. 195/99 del 22/12/1999 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, salvo conguaglio, a decorrere dal 1 Gennaio 2000 le tariffe del gas naturale distribuito a mezzo di reti urbane subiscono come saldo un aumento di 3,4 Lit/mc, per gas metano con PCS di 9,2 Mcal/mc st.

I valori tariffari in vigore dal 1 Gennaio 2000 sono pertanto i seguenti:

Tariffe in    L/m3
T1 uso domestico    614,40
T2 uso riscaldamento individuale 460,08
T3 altri usi:
- fino a 100.000 m3/anno    437,26
- oltre 100.000 m3/anno    428,06
T4 usi industriali e artigianali con consumo compreso tra 100.000 e 200.000 m3/anno:
- fino a 100.000 m3/anno    399,80
- oltre 100.000 m3/anno    378,20
T5 per Enti Pubblici    418,86.

Ai sensi del punto 2) del Provv. CIP n. 16/93 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28/12/93, oltre alle tariffe di cui sopra, si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento.

Capriata d’Orba, 25 gennaio 2000

Nord Gas S.r.l.




SO.MET S.r.l. - Costigliole D’Asti (Asti)

Tariffe distribuzione gas metano

La Società SO.MET. S.r.l., con sede in Costigliole d’Asti, Via G. Testore n. 12, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana, comunica che, con riferimento alle deliberazioni n. 193/99 e n. 195/99 del 22 Dicembre 1999 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28 Dicembre 1999, a decorrere dal 1º Gennaio 2000 tutte le tariffe del gas distribuito a mezzo reti urbane diminuiscono di 23,7 L/mc e aumentano di 27,1 L/mc., portando un aumento complessivo di 3,4 L/mc.

I valori tariffari in vigore dal 1º Gennaio 2000 delle Utenze dei sottoelencati Bacini Tariffari, sono pertanto i seguenti:

Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2000 conseguenti:

Bacino Tariffario n. 1:

S. Carlo C.se (TO), Costigliole D’Asti (AT), Vauda C.se (TO), Rocca C.se (TO), Castagnole Lanze (AT), Barbania (TO), Neive (CN), Cerro Tanaro (AT), Villafranca (AT), Cantarana (AT), Levone (TO), Corio C.se (TO), Mango (CN), Coazzolo (AT), Castiglione Tinella (CN), Valdivilla Fraz. di S. Stefano Belbo (CN).

Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2000 conseguenti:

Tariffe    Usi    L/M3
T1    Uso Domestico    614,40
T2    Uso Riscaldamento individuale    501,13
T3    Altri Usi:
    fino a 50.000 m3/anno    465,62
    oltre a 50.000 m3/anno    430,02
T4    Usi industriali ed artigianali
    con consumo compreso fra
    100.000 e 200.000 m3/anno:
    fino a 100.000 m3/anno    405,80
    oltre a 100.000 m3/anno    378,20

Bacino Tariffario n. 2:

Scarnafigi (CN), Lagnasco (CN), Cardè (CN), Ruffia (CN), Monasterolo di Savigliano (CN), Murello (CN), Villanova Solaro (CN), Torre S. Giorgio (CN), Trinità (CN), S. Albano Stura (CN), Genola (CN).

Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2000 conseguenti:

Tariffe    Usi    L/M3
T1    Uso Domestico    614,40
T2    Uso Riscaldamento individuale    551,06
T3    Altri Usi:
    fino a 30.000 m3/anno    541,89
    fino a 50.000 m3/anno    514,29
    oltre a 50.000 m3/anno    502,33
T4    Usi industriali ed artigianali
    con consumo compreso fra
    100.000 e 200.000 m3/anno:
    fino a 100.000 m3/anno    405,80
    oltre a 100.000 m3/anno    378,20

Ai sensi del punto 2) del provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato nella G.U. n. 303 del 28/12/93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento.

I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3, 1, 6 del Provvedimento CIP n. 24/1998.

Costigliole d’Asti, 3 gennaio 2000

Il Presidente del Consiglio
Alberto Pippione