Banche dati naturalistiche

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Archivio dati

L'archivio informatico di origine contiene dati provenienti da differenti fonti (bibliografica, dati inediti di campagna, dati di erbario/collezione). Per quanto concerne i dati floristico-vegetazionali, la banca dati IPLA è strutturata in quattro archivi corrispondenti a quattro diverse modalità di inserimento dati: dati di Erbario, Segnalazioni di singole specie, elenchi floristici (Flore), veri e propri Rilievi fitosociologici. Per quanto riguarda invece la banca dati faunistica l'archivio è suddiviso per gruppi sistematici, in quanto i dati raccolti per i diversi gruppi zoologici possono differire a seconda della metodologia di studio.


La tassonomia della Banca dati Fauna si basa sulla Checklist della Fauna d'Italia; l'archivio della entità specifiche e subspecifiche gestite dalla "Banca dati Floristico-Vegetazionale" è basato sulla nomenclatura e tassonomia utilizzate nella Flora d'Italia (Pignatti, 1982) . Attualmente è in corso un aggiornamento degli archivi alla nomenclatura e sistematica adottate nella "Annotated Checklist of Italian Vascular flora" curata da Conti et al. (2005).


I dati sono archiviati nella banca dati in funzione della possibilità di una loro rappresentazione cartografica a scala differente e per la produzione di atlanti di distribuzione.
Prima di tutto si è dovuto affrontare il problema della georeferenziazione di dati provenienti da fonti molto diverse. Le coordinate dei dati inediti sono state individuate con l'ausilio di strumenti di rilevamento satellitare della posizione (GPS) o tramite programmi di cartografia numerica; per quanto riguarda invece i dati storici, bibliografici, d'erbario o di collezione, non è sempre possibile ricondurre le segnalazioni ad una località o a un punto sulla carta.


IPLA ha quindi optato per una procedura di georeferenziazione che prevede di indicare le coordinate UTM della segnalazione, associata ad una stima della imprecisione massima di localizzazione. Il sistema della precisione di localizzazione si è reso utile soprattutto nella fase di elaborazione dei dati, rendendo possibile filtrare i dati compatibili con la scala o con le modalità di rappresentazione cartografica scelta.


FONTE: Banche Dati Naturalistiche Regionali – Repertorio aggiornato a Maggio 2007, redatto da IPLA, Luglio 2007