Vetta

Metodi e strumenti per migliorare la qualità della gestione dei servizi


alt L’intervento dell'Università di Torino ripercorre tre filoni di iniziative legate alla figura del rifugio:
1. La caratterizzazione del rifugio, attraverso un’analisi in situ delle strutture.
2. La predisposizione di una Carta di Qualità, confluita nel Marchio Q Ospitalità Italiana.
3. La sperimentazione di un sistema prototipale di telerilevamento di variabili ambientali.

alt L’intervento presenta le azioni compiute dall’Università di Torino nel Verbano-Cusio-Ossola per l’identificazione e la valorizzazione di un approccio turistico sostenibile del territorio alpino, attraverso la qualificazione delle strutture a supporto dell’attività di trekking, nello specifico i rifugi alpini, e lavorando a livello di filiera turistica di valle.
Tali azioni si sono sostanziate in tre filoni di attività, fra loro interrelati, ed aventi come fulcro la figura del rifugio di montagna.
In primo luogo, si è predisposto un modello di analisi e di gestione dei dati che ha permesso di ottenere un quadro aggiornato ed esaustivo della ricettività turistica d’alta quota nell’area oggetto di intervento (52 strutture interessate). Tale modello prevede un’analisi del rifugio che prende in considerazione aspetti strutturali, impiantistici e gestionali ed il cui patrimonio di dati è gestito attraverso un database, la cui architettura ed interfaccia Internet è stata creata con software opensource.
La metodologia, i risultati di sintesi, il modello di gestione delle informazioni e le schede elaborate sono state recentemente pubblicate dalla casa editrice Edizioni Ambiente, nell’innovativo contenitore Freebook. Sono consultabili e reperibili gratuitamente all’indirizzo Internet: http://freebook.edizioniambiente.it/
Grazie all’azione compiuta è stata possibile l’individuazione di standard di ospitalità per i rifugi, che ha portato alla creazione di una Carta di Qualità, successivamente confluita nel Marchio Q - Ospitalità Italiana per rifugi alpini ed escursionistici, strumento gestito dell’Istituto Nazionale per le Ricerche Turistiche delle Camere di Commercio italiane - ISNART.
A seguito di una prima fase di test nelle strutture nel 2010, sono stati organizzati alcuni tavoli di lavoro in cui le bozze dei criteri (in due versioni differenziate per rifugi alpini ed escursionistici in base alla Legge regionale 8/2010 vigente in Piemonte) sono state condivise con i Gestori ed il CAI e, parallelamente, si è lavorato con ISNART al fine di allineare i disciplinari al Marchio Ospitalità Italiana. Nell’estate 2011 sono state condotte le prime visite a cui è seguito il rilascio del Marchio a 9 rifugi del Verbano-Cusio-Ossola, primi in Italia ad ottenere questo riconoscimento.
Il progetto-pilota relativo sul telerilevamento di variabili ambientali e gestionali, infine, ha permesso di progettare e sperimentare con successo in 4 rifugi Ossolani (Andolla, Castiglioni, Città di Novara e Crosta), un sistema opensource utile al gestore ed al proprietario per tenere sotto controllo il profilo ambientale della struttura in condizioni normali di esercizio e di avvertire tempestivamente circa eventuali anomalie. Attraverso una rete di sensori, il sistema effettua la rilevazione di variabili quali consumi energetici, qualità dell’aria, umidità, temperatura, quantità di rifiuti e trasmette i dati ad un personal computer che è in grado di far confluire i propri dati su un server disponibile in Internet che li raccoglie e organizza.

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