Vetta

Il bivacco come cellula abitativa minima, autonoma e removibile: Presentazione di esempi realizzativi dalle soluzioni minimali a quelle più evolute

alt Il Distretto Culturale, con CAI Lombardia e Parco dell’Adamello, ha promosso il Concorso internazionale di idee Abitare minimo nelle Alpi, per la progettazione di una cellula abitativa minima, autonoma, reversibile (bivacco) destinata al ricovero temporaneo per escursionisti ed alpinisti, da collocarsi lungo un sentiero in quota in area alpina.

Sono stati presentati i progetti premiati e menzionati, selezionati dalla giuria per qualità, durabilità e realizzabilità, in relazione alla sostenibilità economica, energetica e ambientale, che possono offrire un ampio panorama di soluzioni architettoniche, tipologiche e tecniche.
Cogliendo un’esigenza presente all’interno dell’intero Arco Alpino, la progettazione di una micro-architettura d’alta quota può contribuire al processo di riqualificazione dei bivacchi esistenti, attivando progettualità improntate alla minima invasività e all’utilizzo di soluzioni tecniche in chiave di stretta utilità.
Il tema dell’alloggiare temporaneo ha consentito un confronto attorno al ripensamento del rapporto tra uomo e territorio sulla base di concetti come responsabilità, sostenibilità e sobrietà, così come il tema dell’ospitalità di sicurezza ad alta quota indirizza il pensiero architettonico in senso funzionale e sociale, aprendo un dialogo sul significato dell’escursionismo alpino.
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