Torna al Sommario Annunci

Bollettino Ufficiale n. 27 del 9 / 07 / 2009

ANNUNCI LEGALI


Provincia di Cuneo

Progettto di nuovo impianto idroelettrico da realizzare in Comune di Brossasco, sul Torrente Gilba, alimentato con le acque di scarico della centrale ENEL. Proponente Rigenera s.r.l. (ex Sig. Vincenti Paolo) Verzuolo. Giudizio di compabilità ambientale ex L.R. 40/98 e s.m.i.

(omissis)
La Giunta Provinciale
Delibera
(omissis)
1. Di considerare le premesse parte integrante della presente deliberazione.
2. Di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale in merito al progetto di nuovo impianto idroelettrico da realizzare nel Comune di Brossasco sul Torrente Gilba, alimentato con le acque di scarico della centrale ENEL, presentato da parte del Sig. Paolo Vincenti, (omissis), in quanto -nel rispetto delle condizioni e prescrizioni di seguito esplicitate- gli interventi in progetto, così come risultanti a seguito delle integrazioni prodotte dal proponente su richiesta dell'autorità competente e di quelle dallo stesso presentate di propria iniziativa, paiono compatibili con la conservazione delle componenti ambientali presenti sull'area di intervento e non ne pregiudicano in modo significativo né permanente l'integrità.
3. Per mitigare ulteriormente l'entità degli impatti, rispetto alle misure già previste dal proponente, sulle componenti ambientali in corso d'opera ed in fase di esercizio dell'impianto, il giudizio positivo di compatibilità ambientale è subordinato al rispetto delle seguenti prescrizioni:
- Dovrà essere effettuato un monitoraggio biologico con i macroinvertebrati (metodo I.B.E.) prima e dopo la realizzazione dell'intervento nel tratto sotteso del Torrente Gilba e sul Torrente Varaita a valle e a monte del punto di immissione del Gilba, per almeno tre anni dopo l'entrata in esercizio della derivazione. I risultati di detto monitoraggio dovranno essere trasmessi annualmente all'ARPA Piemonte Dipartimento di Cuneo.
- Durante le operazioni di taglio della vegetazione, previste per la realizzazione dell'opera di presa e per la posa della condotta, dovranno essere evitati danneggiamenti agli alberi esistenti;
- Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l'esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il libero deflusso delle acque del torrente Gilba attraverso la realizzazione di idonee opere provvisionali (savanelle).
- Dovranno essere adottate tutte le precauzioni per limitare, durante la fase di cantiere, l'intorbidamento delle acque e per evitare sversamenti di combustibili e olii delle macchine operatrici, in modo da ridurre le possibilità d'inquinamento delle acque;
- Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l'esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.
- L'intervento non dovrà interferire con gli obiettivi fissati dal Piano regionale di Tutela delle Acque per il corpo idrico interessato dal prelievo.
- Le opere in alveo e per la difesa spondale dovranno essere realizzate in periodi che non interferiscono con la stagione riproduttiva della fauna ittica.
- Prima della realizzazione delle opere in alveo, il proponente dovrà comunicare con congruo anticipo la data di inizio dei lavori al Servizio Tutela Flora e Fauna della Provincia, al fine di consentire eventuali interventi a tutela dell'ecosistema acquatico interessato, nonché per il controllo delle modalità realizzative della scala di risalita per l'ittiofauna. Dalla data di sottoscrizione del disciplinare di concessione di derivazione e per un periodo pari a tre anni, il proponente dovrà impegnarsi a predisporre varianti al dispositivo di risalita dell'ittiofauna nel caso in cui il Servizio Vigilanza del predetto Settore dovesse riscontrare difetti nella funzionalità del manufatto. Tali modifiche non dovranno interferire e/o interessare i dispositivi di rilascio o di misura e non dovranno costituire variante rispetto a quanto approvato. In caso contrario dovrà essere contattato l'Ufficio Concessioni per i necessari adempimenti amministrativi.
- Dovranno essere installati e mantenuti in regolare stato di funzionamento idonei dispositivi di misurazione delle portate prelevate e del volume derivato e del DMV. A decorrere dalla data di entrata in esercizio dell'impianto, i risultati dovranno essere trasmessi a cura del Concessionario all'ARPA Piemonte - Dipartimento di Cuneo, alla Provincia di Cuneo - Settore Risorse Naturali.
- Qualora si avesse la cessazione dell'attività, il proponente avrà cura a sue spese di provvedere allo smantellamento dell'opera di presa ed al ripristino dell'alveo nello stato ante operam.
- Tutti i predetti obblighi debbono essere inseriti nel disciplinare di concessione di derivazione.
4. Di dare atto delle autorizzazioni e dei pareri espressi come più sopra esplicitato ed acquisiti ai sensi e per gli effetti dell'art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell'art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., descritti nei verbali delle Conferenze dei Servizi del 11 gennaio 2007 e del 23 aprile 2009, conservati agli atti dell'Ente, ed esplicitati ai punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 delle premesse al presente deliberato.
5. Di dare atto del parere favorevole del Settore regionale Gestione Beni Ambientali espresso ai sensi dell'art. 159 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.. subordinatamente al rispetto delle condizioni dettagliate nella nota prot. n. 26847 del 12.05.2009, allegata al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale (Allegato n. 4);
6. Di rinviare la formalizzazione della concessione di derivazione ex D.P.G.R. 29.07.03, n. 10/R, a successiva separata determinazione del Responsabile del competente Settore provinciale Risorse Naturali, da assumere oltre i termini del procedimento di VIA, entro 30 giorni dalla notifica della presente deliberazione, subordinatamente allo scrupoloso rispetto delle prescrizioni contenute nell'Elaborato tecnico "Prescrizioni per il rilascio della concessione a derivare ex D.P.G.R. 29 luglio 2003, n. 10/R", che si allega alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale (Allegato n. 1).
7. Di rinviare altresì la formalizzazione dell'atto di autorizzazione ai sensi del DPR 380/2001 e s.m.i. al relativo provvedimento di competenza del Comune di Brossasco, da assumere oltre i termini del procedimento di VIA, entro 30 giorni dalla notifica del presente provvedimento, previa presentazione del progetto esecutivo.
8. Di stabilire per il proponente l'obbligo di presentare, prima dell'inizio dei lavori, il progetto esecutivo a:
- Provincia Cuneo -Settore Risorse Naturali- C.so Nizza 30, Cuneo, per la verifica del rispetto delle prescrizioni formulate ai fini del rilascio della concessione di derivazione ex D.P.G.R. 29.07.03, n.10/R nonché per l'approvazione di cui all'art. 25 del D.P.G.R. medesimo;
- Comune di Brossasco, ai fini della formalizzazione del permesso di costruire ex DPR 380/2001 e s.m.i.,
- Settore provinciale Viabilità- Reparto di Saluzzo, ai fini del rilascio dell'autorizzazione ad eseguire gli interventi interferenti con la S.P. n. 8.
9. Di fare salvi gli ulteriori adempimenti che si rendessero eventualmente necessari per l'acquisizione formale delle autorizzazioni di competenza di altri Enti per la realizzazione e l'esercizio dell'opera; in particolare per tutte le opere occupanti sedime demaniale (esclusa la traversa e lo scarico finale) dovrà essere richiesta al Settore decentrato regionale OO.PP. di Cuneo la relativa concessione all'occupazione del sedime stesso.
10. Di dare atto altresì che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 2. nonché le autorizzazioni ed i pareri di cui al punto 4. sono rilasciate:
- sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo come integrato nel corso del procedimento in argomento, di cui una copia è conservata agli atti dell'Ufficio provinciale Deposito Progetti, C.so Nizza 30, Cuneo;
- facendo salvi ed impregiudicati i diritti di terzi;
- subordinatamente alla rigorosa osservanza di tutte le prescrizioni riportate al precedente punto 3., di quelle formulate dai soggetti titolari del rilascio delle autorizzazioni ex D.P.G.R. 29.07.03, n. 10/R, ex R.D. 523/1904 e s.m.i., ex D.Lgs 42/2004 e s.m.i., ex DPR 380/2001 e s.m.i..
11. Di stabilire che le eventuali modifiche al progetto definitivo come integrato nel corso del procedimento in argomento, dovranno essere preventivamente ed obbligatoriamente sottoposte all'esame dell'autorità competente alla VIA.
12. Di affidare, fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, all'ARPA Piemonte Dipartimento di Cuneo il controllo dell'effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa delle opere e a lavori conclusi.
13. Di stabilire per il proponente l'obbligo di dare tempestiva comunicazione dell'avvio e del termine dei lavori all'ARPA Piemonte -Dipartimento di Cuneo- Settore VIA- Via Vecchia di Borgo San Dalmazzo, 11, Cuneo, all'Ufficio provinciale VIA- C.so Nizza 30- Cuneo ed al Settore provinciale Tutela Flora Fauna -C.so Nizza, 21- Cuneo.
14. Di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 2., ai fini dell'inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia, ai sensi dell'art. 12, comma 9 della L.R. 40/98 e s.m.i., per la durata di tre anni a decorrere dalla data del presente provvedimento. Scaduto detto termine senza che siano stati iniziati i lavori per la realizzazione del progetto, il giudizio di compatibilità ambientale decade e, ai fini della realizzazione del progetto, la procedura è integralmente rinnovata.
15. Di inviare il provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati.
16. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio dell'anno in corso.
17. Di dare atto che in relazione al presente provvedimento è stato acquisito il parere tecnico di cui all'art. 49 del richiamato D. Lgs. 267/2000.
18. Di dichiarare il presente provvedimento, per l'urgenza di concludere l'iter in corso, immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000, al fine di garantire il completamento degli adempimenti amministrativi di competenza che, ai sensi dell'art. 12 L.R. 40/98 e s.m.i., dovrà avvenire entro il 27.06.2009.
Al presente provvedimento è allegata, per farne parte integrante e sostanziale, la seguente documentazione:
(omissis)
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 12, comma 8 della L.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso l'Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l'Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.
Avverso il presente atto deliberativo è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell'atto, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra.
Allegati (omissis)