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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 24

Codice DB1410
D.D. 23 Aprile 2009, n. 820


Eventi meteorologici 29/30 maggio 2008 - Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3683 del 13/06/2008 - Lavori di sistemazione idraulica e di difesa spondale del Fiume Po e del Torrente Varaita nei comuni di Moretta e Faule (CN) - Proponente: AIPO - Agenzia Interregionale per il Fiume Po - Moncalieri - Importo Euro 200.000,00 -

(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. di approvare il progetto per: "Lavori di sistemazione idraulica e di difesa spondale del Fiume Po e del Torrente Varaita nei Comuni di Moretta e Faule", con le seguenti prescrizioni:
- Preso atto che parte degli interventi in progetto ricadono nell'area SIC - IT1110015 Confluenza fiume PO e Torrente Pellice - ai sensi dell'Art. 2 comma 3 dell'O.P.C.M. n. 3683 del 13/06/2008, dovrà essere trasmessa copia del progetto definitivo alla Regione Piemonte - Settore Pianificazione e Gestione delle Aree Naturali Protette al fine dell'attivazione della fase di Sceening della procedura di Valutazione di Incidenza ai sensi del D.P.R. 357/97. Copia del presente verbale sarà trasmesso p.c. al Settore Pianificazione e Gestione delle Aree Naturali Protette;
- Preso atto che il Parco del Po tratto Cuneese partecipa alla presente C.d.S. pur non avendo potuto visionare la planimetria di progetto n. C03 e pertanto impossibilitato ad individuare l'area oggetto di intervento, rilevata la presenza dell'area SIC, il suddetto ente richiede, per l'intervento sul Fiume Po tratto a monte della S.P. Moretta-Villafranca P.te, la produzione di chiarimenti in merito alle modalità esecutive e si riserva di formulare il proprio parere congiuntamente al Settore Pianificazione e Gestione delle Aree Naturali Protette;
- Preso atto che parte degli interventi in progetto interessano parte del territorio comunale di Villafranca P.te, si invita l'AIPO a richiedere il nulla osta alla realizzazione dei lavori all'Amministrazione Comunale;
- Prima dell'inizio dei lavori dovrà essere richiesto al Settore OO.PP. di Cuneo il rilascio della concessione demaniale per il taglio piante;
- Prima dell'inizio dei lavori dovrà essere data comunicazione al settore Caccia e Pesca della Provincia di Cuneo al fine di concordare le operazioni di salvaguardia della fauna ittica;
- In fase di esecuzione, il materiale litoide oggetto di movimentazione non potrà essere asportato dall'alveo ma esclusivamente utilizzato per imbottimento spondale così come indicato in relazione generale di progetto;
- Prescrizioni del Corpo Forestale dello Stato:
Le operazioni di selezione della vegetazione dovranno essere effettuate sotto il controllo del competente comando stazione CFS di Saluzzo. Esso indicherà le modalità operative del taglio ed effettuerà una stima del materiale legnoso ritraibile. Si precisa fin d'ora che la vegetazione da eliminare dovrà essere esclusivamente quella morta, secca in piedi o deperente, ad esclusione degli esemplari che ostacolano il libero deflusso delle acque in alveo;
- Prescrizioni del Settore Gestione e Valorizzazione del Paesaggio:
a) Si abbia cura durante le operazioni di disalveo di assicurare profili finali dei corsi d'acqua naturali e sinuosi evitando eccessive geometrizzazioni;
b) Si preveda il raccordo morfologico e il rimodellamento delle sponde per le quali si prevede la realizzazione/ricarica di difese spondali in massi di cava, assicurando a lavori ultimati l'inerbimento delle scarpate interessate dalle modifiche morfologiche in oggetto;
- Prescrizioni del Parco del Po Cuneese:
1) Sia previsto un taglio selettivo con salvaguardia della vegetazione di pregio, si precisa (come prescritto dal Piano d'Area) che il rilascio di matricine è sempre obbligatorio e prevede il rilascio di almeno 90 soggetti per ettaro, le piante da rilasciare devono essere preferibilmente rilasciate a gruppi;
2) Nei cedui a regime l'estensione massima delle tagliate, da eseguirsi sempre con il rilascio di matricine come sopra indicato, non può superare gli 8.000 mq;
3) Venga evitato il taglio di arbusti in quanto non costituiscono pericolo idraulico e consentono un rifugio per la fauna selvatica;
4) Le scogliere dovranno essere realizzate con intasamento in terra fra i massi della stessa e la messa a dimora di talee di specie autoctone (nella fase di posa dei massi); tale intervento dovrà essere eseguito in stagione adeguata favorevole da consentire l'attecchimento delle stesse.
2. di autorizzare l'esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e del R. D. 523/1904.
3. l'autorizzazione all'esecuzione dei lavori è accordata ai sensi delle leggi di cui al punto 2., fatti salvi i diritti dei terzi, e dovrà essere rispettata pienamente sotto la responsabilità civile e penale del soggetto autorizzato, il quale terrà l'Amministrazione Regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovessero derivare a loro in conseguenza della presente autorizzazione.
Il Dirigente
Carlo Giraudo