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Bollettino Ufficiale n. 23 del 11 / 06 / 2009

D.G.R. 3 Giugno 2009, n. 18-11508


Istituzione di uno sportello regionale finalizzato alla presentazione di progetti di Promozione della salute ed Educazione Sanitaria. Definizione dei criteri per la loro selezione e validazione.

A relazione dell'Assessore Artesio:
Autorevoli istituzioni e organismi internazionali (O.M.S, FAO, ILO, U.E.) raccomandano ormai da decenni la Promozione della salute quale elemento di sistema cruciale, rilevante e necessario, nella complessa dinamica politico sociale, per un'efficace tutela ed un impegnativo sviluppo del patrimonio individuale e collettivo di salute/benessere.
È sufficiente qui richiamare, a titolo esemplificativo le persuasive argomentazioni contenute nelle risoluzioni strategiche, "Salute 21", "Agenda 21" e "Salute in tutte le politiche" nonché le implicazioni operative contenute in varie linee progettuali preventive, quali "Guadagnare salute".
La Promozione della salute, sempre più radicalmente connotata in senso partecipativo, autonomo e diretto, rappresenta un complesso processo socio-politico, che investe azioni ed attività a prevalente valenza individuale, finalizzate al rafforzamento di competenze e capacità positive personali, azioni che trovano un utile supporto da parte di appropriate professionalità operanti nel sistema socio-sanitario; ma, soprattutto, investe azioni ed attività in ambito sociale ed economico, a prevalente valenza collettiva ed orientate al governo dei determinanti strutturali negativi e positivi di salute: azioni, queste, a prevalente se non esclusiva connotazione politica e a forte incisività sociale.
La sinergia modulata tra questi stili progettuali ed operativi costituisce una buona garanzia di evoluzione sobria ed efficace nella direzione dell'ambizioso traguardo sociale del controllo democratico dei contenuti di salute in ogni politica territoriale e settoriale, ovvero la salute in tutte le politiche.
Questo è l'orientamento nettamente voluto e delineato dalla Legge Regionale 6 agosto 2007 n. 18, laddove richiama, in particolare all'art. 1 e all'art. 10, tra i principi ispiratori della programmazione, la Promozione della salute e la partecipazione degli enti locali e dei cittadini e della società civile organizzata, al punto e) del detto art 1.
Il Piano Socio Sanitario regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 137-40212 del 24.10.2007, prevede un sostanziale processo di riordino della materia con particolare riferimento alla corretta allocazione delle risorse sostenendo che "...nonostante le reiterate affermazioni di principio, e la periodica riproposizione del primato della prevenzione sulle cure, le risorse destinate alle attività di prevenzione e promozione della salute non hanno ancora raggiunto livelli soddisfacenti."
Partecipazione e prevenzione rappresentano, quindi, due cardini del sistema socio-politico generale, che devono ispirare l'azione collettiva autonoma ed indirizzare, in modo vincolante, l'azione professionale di supporto offerto e prestato dalla rete complessiva dei servizi e in particolare dai servizi sociosanitari.
Considerato che la salute, quale bene comune indisponibile e diritto costituzionalmente tutelato, riconosce come determinanti di gran lunga prevalenti i determinanti strutturali, politici, sociali, antropologico-culturali ed ambientali, che rinviano quindi, necessariamente, ad una responsabilità socialmente diffusa, partecipata e certamente non esclusivamente confinabile nella competenza professionale socio-sanitaria.
Rilevato, inoltre, che la promozione della salute esige a monte un'informata, competente ed impegnata partecipazione della società civile nella costruzione sociale dei profili e dei piani di salute, in quanto strumenti preziosi del processo diagnostico e terapeutico della comunità democraticamente autogovernata.
Ribadito, quindi, che responsabilità, interesse e titolarità per valide e sostenibili attività di promozione della salute si distribuiscono all'interno di una molteplicità di attori, poiché richiedono azioni integrate e cooperative di molti soggetti pubblici e privati, le cui istanze partecipative vanno quindi sollecitate, sostenute e funzionalmente coordinate in base a coerenti criteri e democraticamente validate in base a criteri di produttività, appropriatezza, efficacia e sostenibilità sociale.
Ritenuto, pertanto, di dover procedere alla definizione di criteri appropriati per l'ammissione e la valutazione di tali istanze, affinché siano promossi e sostenuti progetti validi coerenti e fattibili, finalizzati alla tutela del benessere ed alla promozione della salute della comunità.
Considerata, inoltre, la necessità di dotare gli uffici regionali preposti all'accoglimento ed alla successiva presa in carico dei progetti di promozione della salute ed educazione sanitaria di interesse generale elaborati dai soggetti aventi titolo in materia e non già ricompresi nelle linee programmatiche previste dalla vigente normativa, di uno strumento valido, efficace e riproducibile che consenta di valutare con trasparenza e rapidità i lavori proposti.
Tenuto conto che una delle prassi meno onerose e più efficienti per ottenere i risultati sopra previsti ed auspicati è rappresentata dalla cosiddetta modalità "a sportello", che prevede la possibilità di presentare continuativamente progetti, finanziabili fino ad un massimo di €. 20.000,00 ciascuno, rispettando modalità e procedure appropriate e garantendo altresì una sollecita approvazione ed un tempestivo avvio nel rispetto dei criteri per l'ammissione.
La Direzione Sanità, Settore Promozione della Salute e Interventi di Prevenzione individuale e collettiva, competente in materia, con il presente provvedimento intende stabilire i criteri di predisposizione e le modalità di presentazione dei progetti di promozione della salute ed educazione sanitaria di interesse generale non già ricompresi in altre linee programmatiche.
Vista la L.R. 6/8/2007 n. 18;
vista la D.C.R. n. 137-40212 del 24/10/2007;
la Giunta Regionale, condividendo le argomentazioni del Relatore, a voti unanimi espressi nelle forme di legge,
delibera
- di istituire, per le motivazioni espresse in premessa, uno sportello regionale finalizzato all'accoglimento ed all'attivazione di progetti, finanziabili fino ad un massimo di €. 20.000,00 ciascuno, socialmente partecipati di promozione della salute ed educazione sanitaria presso il Settore Promozione della Salute e Interventi di Prevenzione individuale e collettiva della Direzione regionale Sanità;
- di approvare l'allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, contenente le modalità per la presentazione di progetti di promozione della salute ed educazione sanitaria di interesse generale non già ricompresi in altre linee programmatiche;
- di prevedere sul capitolo 157428 le risorse finanziarie per sostenere e supportare i progetti presentati da soggetti pubblici e privati, quantificabili per l'anno 2009 in €. 200.000,00;
- con successive determinazioni dirigenziali si provvederà all'approvazione dei progetti ed all'impegno delle risorse necessarie.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell'art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato

Allegato 1