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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 22

Codice DB1406
D.D. 12 Marzo 2009, n. 484


O.P.C.M. n. 3683 del 13/06/2008 - O.C. n. 5 del 02/08/2008. Evento alluvionale 29-30 maggio 2008. Comunita' Montana Bassa Valle Susa e Val Cenischia. Interventi di riduzione del rischio legato al reticolo idrografico minore nel concentrico di Venaus. Conferenza di Servizi del 27/02/2009 per l'esame del progetto definitivo. Importo complessivo di progetto : Euro 1.750.000,00.

(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di approvare il progetto che prevede sostanzialmente la costruzione di un nuovo canale scolmatore che allontani le acque di piena sia del rio Croce che del rio Supita mantenendo inalterate le sezioni trasversali del canale del Mulino nel tratto urbano. L'opera in progetto partirà poco a monte della confluenza tra i rii Croce e Supita convogliando direttamente le acque nel torrente Cenischia seguendo il più breve percorso possibile. La lunghezza complessiva del nuovo canale scolmatore è di circa 630 m e si può suddividere in tre tratti: il primo tratto da via Roma alla confluenza Bealera del Mulino, il secondo tratto dalla confluenza Bealera del Mulino alla S.P. 210, il terzo tratto da valle della S.P. 210 allo sbocco in torrente Cenischia; il tutto ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 e del R.D. n. 523/1904, nonché di autorizzare l'esecuzione delle opere in oggetto nella posizione e secondo le caratteristiche e modalità indicate ed illustrate negli elaborati progettuali trasmessi, e subordinatamente all'osservanza delle seguenti prescrizioni, in particolare per quanto riguarda lo sbocco in sponda dx del torrente Cenischia:
1. nessuna variazione agli interventi progettati potrà essere introdotta senza le preventive autorizzazioni;
2. i manufatti di difesa spondale interessati dovranno essere mantenuti ad un'altezza non superiore alla quota dell'esistente piano di campagna;
3. i massi costituenti la platea nel torrente Cenischia allo sbobbo del canale, dovranno essere posizionati in modo da offrire reciprocamente garanzie di stabilità, dovranno avere volume non inferiore a 0,30 m3 e peso superiore a 8 q.li; inoltre dovrà essere verificata analiticamente l'idoneità della dimensione dei massi impiegati a non essere mobilitati dalla corrente, tenendo conto degli opportuni coefficienti di sicurezza;
4. il materiale demaniale di risulta proveniente dagli eventuali scavi in alveo per la realizzazione delle opere di difesa spondale dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità delle opere di cui trattasi, mentre quello proveniente dalla demolizione delle murature esistenti dovrà essere asportato dall'alveo e conferito a discarica;
5. le sponde, le eventuali opere di difesa esistenti e le aree demaniali interessate dall'esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d'arte, restando il soggetto autorizzato unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;
6. durante l'esecuzione dei lavori non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico del corso d'acqua;
7. la presente autorizzazione ha validità per mesi 24 (ventiquattro) dalla data di ricevimento del presente atto e pertanto i lavori in argomento dovranno essere eseguiti, a pena decadenza della stessa, entro il termine sopraindicato, con la condizione che una volta iniziati dovranno essere eseguiti senza interruzione, salvo eventuali sospensioni dovute a causa di forza maggiore quali eventi di piena, condizioni climatologiche avverse ed altre simili circostanze; è fatta salva l'eventuale concessione di proroga, su istanza del soggetto autorizzato, nel caso in cui, per giustificati motivi, l'ultimazione dei lavori non potesse avere luogo nei termini previsti;
8. il committente dell'opera dovrà comunicare a questo Settore, a mezzo di lettera raccomandata, l'inizio e l'ultimazione dei lavori, al fine di consentire eventuali accertamenti tesi a verificare la rispondenza fra quanto previsto e quanto realizzato, nonché il nominativo del tecnico incaricato della direzione dei lavori; ad avvenuta ultimazione il committente dovrà inviare dichiarazione del Direttore dei lavori attestante che le opere sono state eseguite conformemente al progetto approvato;
9. l'autorizzazione si intende accordata con l'esclusione di ogni responsabilità dell'Amministrazione Regionale in ordine alla stabilità dei manufatti (caso di danneggiamento o crollo) in relazione al variabile regime idraulico del corso d'acqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamenti o innalzamento d'alveo), in quanto resta l'obbligo del soggetto autorizzato di mantenere inalterata nel tempo la zona di imposta dei manufatti mediante la realizzazione di quelle opere che saranno necessarie, sempre richiedendo le necessarie autorizzazioni;
10. il soggetto autorizzato dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia dell'alveo che delle sponde, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle dei manufatti, che si renderanno necessarie al fine di garantire il regolare deflusso delle acque, sempre richiedendo le necessarie autorizzazioni;
11. l'Amministrazione Regionale si riserva la facoltà di ordinare, a cura e spese del soggetto autorizzato, modifiche agli interventi autorizzati, o anche di procedere alla revoca della presente autorizzazione, nel caso intervengano variazioni delle attuali condizioni del corso d'acqua o che gli interventi stessi siano, in seguito, giudicati incompatibili in relazione al buon regime idraulico del corso d'acqua interessato;
12. in sede di progetto esecutivo, tutte le opere che presentano rilevanza strutturale ed interessano la pubblica incolumità dovranno acquisire l'autorizzazione preventiva all'inizio dei lavori, ai sensi degli artt. n. 93 e 94 del D.P.R. n. 380 del 06/06/2001;
13. come prescritto dalla Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia, Settore Attività di Gestione e Valorizzazione del Paesaggio, con nota prot. n. 7567/0814 del 26/02/2009 date la caratteristiche che connotano il territorio sia posta la massima attenzione al fine di limitare le trasformazioni indotte dalle realizzazioni in progetto; pertanto i lavori siano condotti in modo da garantire il rispetto degli aspetti paesaggistici esistenti;
14. le superfici interessate dai lavori e le aree di cantiere siano oggetto di pronto ed accurato ripristino e recupero vegetativo in coerenza con la situazione che caratterizza l'intorno;
15. dovranno essere osservate tutte le prescrizioni attuative di cui al parere della Provincia di Torino in data 26.02.2009 prot. 169364.
di precisare che la Regione Piemonte riconosce "oneri di progettazione, oneri fiscali compresi" nella misura del 10% da calcolarsi sui lavori, ai sensi dell'Ordinanza Commissariale n. 10 del 20.10.2008; i suddetti oneri sono da considerarsi al netto degli oneri derivanti dai disposti del D.Lgs. n. 81/2008;
di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonché urgenti ed indifferibili in sintonia con l'O.P.C.M. n. 3683 del 13/06/2008.
Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell'atto.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte secondo quanto previsto dallo Statuto.
Il Dirigente
Andrea Tealdi