Bollettino Ufficiale n. 15 del 16 / 04 / 2009
ANNUNCI LEGALI
Provincia di Cuneo
Servizio Valutazione Impatto Ambientale
Progetto di coltivazione di cava in località Avei lotti 2f.c. 1,2,3,4,5,6,7,7A,7B e 7C nel comune di Bagnolo Piemonte. Proponenti: Lamberti Angelo Casale Monferrato e ditta S.L. Pietre s.r.l. Bagnolo Piemonte. Giudizio di compatibilità ambientale.
(omissis)
Preso atto delle autorizzazioni acquisite, ai sensi e per gli effetti dell'art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell'art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., nell'ambito delle Conferenze dei Servizi del 16 settembre 2008 e del 20 gennaio 2009, specificate più sopra e descritte nei relativi verbali, conservati agli atti dell'Ente.
(omissis)
La Giunta Provinciale
delibera
a. entro il 31 dicembre di ogni anno le Ditte autorizzate sono tenute alla presentazione di una relazione tecnica con allegata documentazione cartografica (planimetria e sezioni in scala adeguata sia su supporto informatico che cartaceo), in cui sia illustrato lo stato di avanzamento della coltivazione, il consuntivo delle opere di recupero ambientale realizzate ed una previsione degli interventi da realizzare nel corso dell'anno successivo;
b. prima della ripresa dei lavori di coltivazione dovrà essere ripristinata la viabilità d'accesso al cantiere alto e realizzata la rete di regimazione delle acque prevista in progetto lungo tale pista. Inoltre dovranno essere completati i lavori di sistemazione−rivegetazione previsti negli elaborati progettuali a carico della porzione utorizza compresa tra le quote 1290 m e 1305 m s.l.m. circa dei lotti 1−2−e 2 f.c.;
c. entro il terzo anno dal rilascio del provvedimento utorizzativi comunale dovranno essere completati sia i lavori di coltivazione che di recupero ambientale relativi al cantiere superiore;
d. la coltivazione proceda dall'alto verso il basso per ribassi successivi, rispettando le geometrie dei fronti verificate in fase progettuale e limitando il più possibile la formazione dei fronti laterali temporanei, operando in maniera coordinata rispetto ai limitrofi lotti di cava. In ogni caso, qualora fosse necessario mantenere fronti laterali di altezza elevata, dovrà essere lasciato in posto un gradone provvisorio di sufficiente ampiezza da asportare successivamente, una volta ridotta l'altezza del fronte laterale temporaneo con l'avanzare dei lavori di coltivazione;
e. al fine di garantire adeguate condizioni di sicurezza ai vari cantieri di lavoro dovranno essere realizzati dei cordoli in massi ciclopici lungo il margine dei due piazzali dei lotti 1−2 e 2 f.c. da ripristinare in seguito ad ogni ribasso di piazzale; inoltre, sempre nei medesimi lotti, non sarà possibile condurre lavorazioni contemporanee sui due cantieri (alto e basso);
f. lungo i gradoni residui dovrà essere realizzato, in stretta successione con le operazioni di profilatura e di recupero ambientale del gradone stesso, e comunque prima di procedere a successivi ribassi, un cordolo in massi ciclopici;
g. le pedate dei gradoni risultanti dall'evolversi della coltivazione durante le diverse fasi di progetto dovranno essere interessate da lavori di recupero ambientale, prima di procedere ai successivi ribassi;
h. i materiali di scarto derivanti dall'attività estrattiva, che non troveranno impiego come prodotti secondari, dovranno essere conferiti all'esterno del bacino estrattivo di Bagnolo P.te secondo quanto previsto nella documentazione allegata agli elaborati progettuali;
i. sia in fase di coltivazione che al termine degli interventi di recupero ambientale sia assicurata la corretta regimazione delle acque meteoriche, provvedendo alla manutenzione ed al tempestivo adeguamento della rete di drenaggio prevista nelle aree interessate dalla coltivazione;
j. tutti gli interventi di sistemazione morfologica e rivegetazione a carico delle aree marginali e delle zone di contorno, che si creeranno gradualmente con l'avanzare della coltivazione, dovranno essere realizzati nel più breve tempo possibile;
k. in considerazione delle difficili condizioni stazionali in cui si opera, tutti gli interventi di inerbimento previsti sulle diverse aree di cava dovranno essere realizzati con adeguate tecniche di idrosemina potenziata;
l. nella scelta dei soggetti arborei ed arbustivi da mettere a dimora sulle pedate dei gradoni e sul piazzale risultante dalla coltivazione dovranno essere privilegiate, tra quelle indicate in progetto, le specie contraddistinte da spiccate caratteristiche di pionierismo;
m. l'impianto delle specie arboreo−arbustive che interesserà sia la pedata dei gradoni, che il piazzale di cava dovrà essere realizzato secondo un sesto irregolare in modo da conferire al soprassuolo arboreo−arbustivo un aspetto il più naturaliforme possibile;
(omissis)
− sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo come integrato nel corso del procedimento di VIA, di cui una copia è conservata agli atti dell'Ufficio provinciale Deposito Progetti, C.so Nizza 30, Cuneo;
− facendo salvi ed impregiudicati i diritti di terzi;
− subordinatamente alla rigorosa osservanza di tutte le prescrizioni riportate al precedente punto 3., nonché di quelle formulate dai soggetti titolari del rilascio delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione ed esercizio degli interventi in progetto, di cui al già citato punto 4.
Al presente provvedimento è allegata, per farne parte integrante e sostanziale, la seguente documentazione:
(omissis)
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 12, comma 8 della L.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso l'Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l'Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.
Avverso il presente atto deliberativo è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell'atto, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra.
Allegati
(omissis)