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Bollettino Ufficiale n. 14 del 9 / 04 / 2009


Codice DB1006
D.D. 1 aprile 2009, n. 122

Metanodotto "Caltignaga − Borgomanero 1 tratto DN 300 (12"), 75 bar e varianti agli Allacciamenti collegati", da localizzarsi nei Comuni di Caltignaga, Momo, Vaprio d'Agogna e Suno, nella Provincia di Novara, presentato dalla Societa' Snam Rete Gas S.p.A. Autorizzazione ai sensi degli articoli 52 quater e sexies del d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Ministero delle Comunicazioni − Ispettorato territoriale per il Piemonte e la Valle d'Aosta

  1. la realizzazione del metanodotto dovrà avvenire in osservanza delle leggi e prescrizioni per quanto attiene alla tutela dei preesistenti impianti di RPC (rete pubblica di comunicazione) che prevedono il rilascio del nulla osta alla costruzione, ai sensi dell'articolo 95 del d.lgs. del 01/08/2003 n. 259, da parte dell'Ispettorato territoriale per il Piemonte e la Valle d'Aosta dopo che Snam Rete Gas S.p.A. avrà presentato la prevista istanza;

TERNA S.p.A.

  1. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà predisporre il tracciato di dettaglio dell'opera affinché questo, in prossimità dei sostegni delle linee di AT, mantenga una distanza tale da rispettare i franchi dettati dalle norme tecniche di cui al D.M. 21/03/1988 e s.m.i.;

ENEL − Divisione Infrastrutture e Reti

  1. eventuali interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei dovranno rispettare quanto previsto dal d.m. 449/1988 e s.m.i., nonché dalle norme CEI 11−17 fasc. 558;
  2. qualora si rendesse necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all'opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi ad ENEL Distribuzione S.p.A. i progetti esecutivi dell'opera e comunicati i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi;
  3. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà prendere contatto con Enel − Divisione Infrastrutture e Reti per la segnalazione dell'interferenza del metanodotto in progetto con le condotte realizzate da Enel nel Comune di Vaprio d'Agogna e per concordare tutte le opere, di protezione delle condotte, che si rendessero necessarie in fase di esecuzione dei lavori;

Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Novara

  1. il metanodotto dovrà essere conforme alla regola tecnica di cui al D.M. 24 novembre 1984 ed il relativo progetto di prevenzione incendi dovrà essere sottoposto all'esame del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Novara, ai fini dell'ottenimento del parere di conformità alla normativa antincendio;

Comune di Momo

  1. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà depositare, presso il Comune di Momo, gli elaborati del metanodotto come realizzato, che evidenziano il rispetto di tutte le prescrizioni imposte dalla presente autorizzazione, particolarmente approfonditi in corrispondenza delle opere di protezione eseguite nei punti di intersezione con la viabilità in progetto e delle fasce di rispetto;

Provincia di Novara

  1. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà prevedere il ripristino della naturalità delle aree interessate dal progetto e ricadenti nella "Rete Ecologica" individuata dal Piano Territoriale Provinciale secondo le Linee Guida approvate dal Consiglio Provinciale con Delibera n. 10 del 30 marzo 2007;

Associazione Irrigua Est Sesia

  1. Snam Rete Gas S.p.A., dovrà presentare istanza di concessione all'Associazione Irrigua Est Sesia e rispettare le prescrizioni che saranno dettate in sede di istruttoria;

Molteni S.p.A.

  1. prima dell'inizio dei lavori, Snam Rete Gas S.p.A., dovrà prendere contatti con la società Molteni S.p.A. ai fini della definizione tecnica e amministrativa del punto di riconsegna; dovrà inoltre fornire i dati dell'impresa esecutrice dei lavori, del Direttore dei Lavori e dell'Unità Snam territorialmente competente per il coordinamento;

Settore Decentrato OO. PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Novara

  1. dovrà essere prevista in sponda destra e sinistra la realizzazione di difese in prosecuzione e con le stesse caratteristiche della prevista mantellata in alveo;
  2. nessuna variazione potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte del Settore Decentrato OO. PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Novara;
  3. durante la costruzione delle opere non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico del corso d'acqua;
  4. dovrà essere comunicato al Settore Decentrato OO. PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Novara, al fine di consentire eventuali accertamenti tesi a verificare la rispondenza fra quanto previsto e quanto realizzato, l'inizio e l'ultimazione dei lavori; inoltre, ad avvenuta ultimazione, dovrà essere inviata una dichiarazione del Direttore dei Lavori attestante che le opere sono state eseguite conformemente al progetto approvato;
  5. l'autorizzazione è accordata ai soli fini idraulici, fatti salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la responsabilità civile e penale di Snam Rete Gas S.p.A, che terrà l'Amministrazione regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovesse derivare ad essi in conseguenza della presente autorizzazione;

Direzione regionale Agricoltura

  1. le aree agricole e naturali interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie; il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di ripristino;
  2. il taglio della vegetazione arborea spontanea dovrà essere limitato al minimo indispensabile e dovrà essere effettuato preferibilmente nella stagione di riposo vegetativo; dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere, al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti;
  3. per quanto riguarda le aree agricole interferite dall'opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l'accesso alle proprietà;
  4. il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, conservato in modo da non alterare le sue caratteristiche fisico−chimiche e riutilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale; gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria; tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno;
  5. l'attraversamento dei canali e dei fossi irrigui con la tecnica a cielo aperto dovrà essere effettuato nel periodo non irriguo (ottobre−marzo);
  6. nelle fasi di predisposizione del progetto esecutivo, il proponente dovrà verificare con il consorzio irriguo operante nell'area di intervento (Associazione Irrigazione Est Sesia − Via Negroni 7 − Novara) e con i gestori dei cavi minori le soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente e concordare il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere, in modo da assicurare la funzionalità della rete irrigua e da permettere l'effettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza;
  7. al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica presente, durante l'esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del torrente Meja attraverso la realizzazione di idonee opere provvisionali; il cantiere dovrà inoltre essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d'acqua e i tempi delle operazioni in alveo; al termine dei lavori l'alveo dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo) analoghe a quelle precedenti all'intervento, in modo da non determinare effetti di banalizzazione dell'alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell'habitat originario;
  8. prima dell'esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate le operazioni di allontanamento dell'ittiofauna eventualmente presente; in base a quanto disposto dall'articolo 12 della legge regionale n. 37 del 29 dicembre 2006 "Norme per la gestione della fauna acquatica, degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca", il recupero e la successiva reimmissione della fauna ittica dovranno essere autorizzati dalla Provincia di Novara e i costi di esecuzione di tali operazioni sono a carico del proponente;
  9. si condivide la scelta delle specie arbustive ed arboree proposte per gli interventi di ripristino da realizzare laddove sarà necessario effettuare il taglio della vegetazione esistente; le fasi successive di progettazione dovranno sviluppare adeguatamente gli interventi di ripristino e di mitigazione ambientale e paesaggistica; al fine di assicurarne la riuscita, tali interventi dovranno essere eseguiti nel rispetto della stagionalità delle opere a verde e dovranno essere effettuate le cure colturali indicate dell'Addendum allegato al progetto definitivo;
  10. al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

Settore regionale Risanamento acustico e atmosferico

  1. dovranno essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio lavori del cantiere;
  2. i gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel, dovranno essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di particolato;
  3. tutte le macchine operatrici "off road" dotate di motore a combustione a ciclo diesel avente una potenza nominale superiore a 37 kW dovranno essere dotate di specifici sistemi (trappole) per il contenimento delle emissioni di particolato;
  4. i programmi di manutenzione dovranno prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate; in particolare tali interventi dovranno interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere;
  5. le piste di cantiere dovranno essere periodicamente bagnate al fine di limitare l'emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità dovrà essere effettuata anche la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista;
  6. dovranno essere realizzati idonei dispositivi di lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti all'uscita delle aree di cantiere;
  7. dovranno essere utilizzati teli protettivi a chiusura dei cassoni degli autocarri utilizzati per il trasporto dei materiali polverulenti;
  8. gli eventuali impianti di betonaggio, di frantumazione−vagliatura e recupero di inerti dovranno essere autorizzati per le emissioni in atmosfera ai sensi della normativa vigente, anche seguendo, ove possibile, le previste procedure semplificate;
  9. dovranno essere concordati, con i Comuni di Caltignaga, Momo, Vaprio d'Agogna e Suno, i punti di accesso al cantiere nonché i percorsi ottimali al fine di minimizzare gli impatti locali sulla qualità dell'aria, sul clima acustico e sulla viabilità;

Settore Attività di gestione e valorizzazione del paesaggio

nei Comuni di Momo, Vaprio d'Agogna e Suno:

  1. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà perseguire con attenzione costante i criteri progettuali enunciati al fine di giungere ad un'ottimizzazione dei lavori previsti dal punto di vista della compatibilità con il paesaggio attraversato;
  2. in particolare per quanto riguarda le zone boscate, le stesse dovranno essere preservate il più possibile da abbattimenti della vegetazione, ancorché di alto fusto e di pregio, avendo adeguata cura nella rinaturalizzazione dei siti al termine dei lavori;
  3. come previsto in progetto Snam Rete Gas S.p.A. dovrà aver cura nell'infissione delle palificate di consolidamento del terreno, ricucendo l'opera di ingegneria naturalistica adeguatamente con il pendio naturale limitrofo;
  4. le piste di cantiere dovranno essere considerate temporanee in funzione della durata dei lavori, e, pertanto, al loro termine dovrà essere ripristinata la situazione "quo ante";

ARPA Piemonte

  1. in fase esecutiva si consiglia di valutare se occorre applicare il "DECRETO MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO 17 APRILE 2008" (G.U. 8−5−2008, n. 115 − suppl.);
  2. nel caso in cui siano previsti superamenti dei limiti acustici, si ricorda a Snam Rete Gas S.p.A. di valutare la possibilità di chiedere ai Comuni attraversati dall'opera in progetto, l'autorizzazione in deroga;
  3. all'avvio dei lavori Snam Rete Gas S.p.A. dovrà trasmettere ad Arpa SC 11 una planimetria e una sintetica relazione descrittiva delle aree di cantiere che saranno predisposte dalla ditta appaltatrice dei lavori;

Ministero per i Beni e le Attività culturali − Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo antichità egizie

  1. le opere di scavo, di cantiere e di deposito delle attrezzature dovranno essere seguite da archeologi con la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo antichità egizie;

Settore regionale Attività negoziale e contrattuale − Espropri − Usi civici

in materia di Usi Civici:

  1. il Comune di Suno, prima dell'inizio dei lavori, risultando agli atti del Settore regionale Attività negoziale e contrattuale − Espropri − Usi civici che la situazione è tuttora da definire, (risultando solo un'Ordinanza Commissariale di legittimazione in data 28.07.1939 ed un Decreto Commissariale svincolo somme in data 20.11.1939), dovrà chiedere all'Ufficio regionale Usi Civici, la nomina di un Perito per l'accertamento e/o la verifica dell'esistenza o meno di gravami di uso civico nell'intero comprensorio comunale (ovvero almeno sulle aree soggette ad asservimento ed occupazione temporanea per la realizzazione dell'opera comprese quelle necessarie per la rimozione del tratto di condotta fuori esercizio) e contestuale trasposizione cartografica delle mappe antiche (Rabbini o Teresiana) sulla cartografia attuale (N.C.T.);
  2. qualora, al termine dei predetti accertamenti, risultasse che l'opera attraversa terreni vincolati, il Comune di Suno dovrà presentare, all'Ufficio regionale Usi Civici, istanza di concessione amministrativa come previsto dalla Legge 1766/1927 e s.m.i.; infatti l'"Uso Civico" è un vincolo imprescrittibile, inusucapibile, inalienabile e non espropriabile quindi ogni eventuale atto riguardante gli immobili vincolati, se non debitamente autorizzato nelle forme di legge, risulta inficiato da nullità assoluta;

in materia espropriativa:

  1. qualora, prima dell'inizio dei lavori, il Comune di Suno non abbia ancora adempiuto a quanto sopraesposto in materia di Usi Civici, la Direzione Regionale Risorse Umane e Patrimonio, non potrà rilasciare il richiesto provvedimento di "occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù" ex artt. 22 e 52 octies del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.;
  2. Snam Rete Gas S.p.A , dopo il rilascio dell'autorizzazione da parte del Settore regionale Politiche Energetiche, dovrà predisporre un piano particellare completo comprendente sia le aree soggette ad occupazione temporanea che quelle ad asservimento coattivo con l'indicazione delle rispettive indennità offerte;
  3. tale piano, unitamente ai Certificati Urbanistici completi di planimetria di P.R.G. in scala catastale ed estratto delle N.T.A. nonché ad eventuali ulteriori elaborati necessari per la stima delle indennità, dovrà essere allegato all'istanza di occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù con determinazione urgente dell'indennità ex artt. 22 e 52 octies del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i. da presentare al Settore regionale Attività negoziale e contrattuale − Espropri − Usi civici.
  4. l'istanza di occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù presentata da Snam Rete Gas S.p.A. dovrà indicare nel dettaglio (con riferimento al Decreto Ministero dell'Interno 24.11.1984, nonché al Decreto Ministero Sviluppo Economico 17.04.2008): la fascia di asservimento, quella di occupazione, la profondità effettiva di posa della tubazione rispetto al piano di campagna e la distanza minima dalla medesima di future canalizzazioni sotterranee e/o fabbricati;

Inoltre, si prescrive quanto segue:

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U.R. ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell'articolo 16 del D.P.G.R. 8/R/2002.

Avverso la presente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente
Roberto Quaglia