Bollettino Ufficiale n. 14 del 9 / 04 / 2009
ANNUNCI LEGALI
Provincia di Cuneo
Servizio Valutazione Impatto Ambientale
Giudizio positivo di compatibilità ambientale ex artt. 12 e 13 L.R.40/98 e s.m.i. Progetto di captazione della Sorgente di San Macario in Comune di Vernante ad uso idropotabile alimentare. Proponente: Acquedotto delle Langhe ed Alpi cuneesi corso Nizza 21 Cuneo.
(omissis)
In conclusione,
- alla luce di quanto emerso dalla disamina degli impatti ambientali dell'intervento in questione, svolta dagli enti e dagli organi tecnici interessati nelle quattro Conferenze dei Servizi i cui verbali sono conservati agli atti dell'Ente;
- rilevato che l'impianto proposto prevede la realizzazione di una captazione ad uso idropotabile che, oltre ad incrementare la dotazione idrica complessiva dell'A.L.A.C., è stata anche individuata −in sede di procedura di VIA nazionale− quale fonte idrica integrativa/sostitutiva della sorgente del Tenda, nell'eventualità che durante i lavori di realizzazione dell'omonimo tunnel si verificasse una compromissione qualitativa e/o quantitativa, anche temporanea, di detta sorgente, attualmente in uso per l'approvvigionamento idropotabile;
- considerato che il Piano regionale di Tutela delle Acque approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 117−10731 del 13.03.2007 riconosce la priorità dell'uso potabile rispetto a qualunque altra utilizzazione idrica;
- rilevato altresì che nel rispetto delle condizioni e prescrizioni sopra esplicitate, gli interventi in progetto, così come risultanti a seguito delle integrazioni prodotte dal proponente su richiesta dell'autorità competente, paiono compatibili con la conservazione delle componenti ambientali presenti dell'ambito di riferimento e non ne pregiudicano in modo significativo né permanente l'integrità e la qualità paesaggistica, è emersa la compatibilità ambientale dell'intervento in progetto.
(omissis)
La Giunta Provinciale
(omissis)
delibera
- Di considerare le premesse parte integrante della presente Deliberazione.
- Di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale del progetto di captazione ad uso idropotabile della sorgente San Macario in Comune di Vernante, presentato da parte del Sig. Roberto Boffa, in qualità di Presidente dell'Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi S.p.A.., con sede in Cuneo, Corso Nizza 21, in quanto l'impianto proposto prevede la realizzazione di una captazione ad uso idropotabile che, oltre ad incrementare la dotazione idrica complessiva dell'A.L.A.C., è stata anche individuata −in sede di procedura di VIA nazionale− quale fonte idrica integrativa/sostitutiva della sorgente del Tenda, nell'eventualità che durante i lavori di realizzazione dell'omonimo tunnel si verificasse una compromissione qualitativa e/o quantitativa, anche temporanea, di detta sorgente, attualmente in uso per l'approvvigionamento idropotabile.
Inoltre, nel rispetto delle condizioni e prescrizioni sotto esplicitate, gli interventi in progetto, così come risultanti a seguito delle integrazioni prodotte dal proponente su richiesta dell'autorità competente, paiono compatibili con la conservazione delle componenti ambientali presenti dell'ambito di riferimento e non ne pregiudicano in modo significativo né permanente l'integrità e la qualità paesaggistica. La concessione richiesta è stata ritenuta altresì compatibile con gli obiettivi stabiliti in particolare con il Piano regionale di Tutela delle Acque approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 117−10731 del 13.03.2007, che riconosce la priorità dell'uso potabile rispetto a qualunque altra utilizzazione idrica.
- Di dichiarare le opere in progetto di pubblica utilità ai sensi dell'art. 12 del D.P.R. 327/2001, precondizione per procedere all'espropriazione dei beni immobili necessari alla realizzazione delle opere stesse, previa adozione − da parte del Comune di Vernante − di apposita Variante al P.R.G.C. ai sensi degli artt. 10 e 19 del D.P.R. 327/2001, l'approvazione della quale comporterà l'apposizione del vincolo urbanistico preordinato all'esproprio.
- Per mitigare ulteriormente l'entità degli impatti, rispetto alle misure già previste dal proponente, sulle componenti ambientali in corso d'opera ed in fase di esercizio dell'impianto di captazione, il giudizio positivo di compatibilità ambientale è subordinato al rispetto delle seguenti prescrizioni:
- il proponente Acquedotto delle Langhe e Alpi Cuneesi S.p.A dovrà:
- garantire la sistemazione e manutenzione della zona di tutela assoluta, che dovrà essere recintata, ove possibile, e completamente dedicata alla gestione della risorsa al fine di garantire l'integrità e l'efficienza delle relative opere;
- provvedere alla verifica delle condizioni di drenaggio delle acque meteoriche e di dilavamento della sede stradale che conduce alle frazioni di Tetto Ruinas e di Tetto Nuovo procedendo, ove necessario, alla loro raccolta e convogliamento all'esterno dell'area di salvaguardia medesima;
- provvedere alla pulizia del versante al fine di mantenere l'elevata naturalità del pendio racchiuso dalla captazione.
- La derivazione dovrà rilasciare quale DMV il 10 % della portata naturale della sorgente, fatto salva la deroga prevista all'art .9, comma 4 e segg., del Regolamento regionale n.8/R del 17.07.2007. La stessa dovrà in ogni caso tenere conto del rapporto tra l'effettivo fabbisogno idrico e la portata complessivamente erogata da tutte le captazioni di cui dispone il proponente Acquedotto delle Langhe e Alpi Cuneesi S.p.A. e non sono solo di quella della sorgente San Macario. Tale deroga, qualora si rendesse necessaria, dovrà essere richiesta al Servizio Acque della Provincia, per la verifica delle condizioni e per la definizione delle tempistiche e delle modalità di adduzione dell'acqua.
- Sino alla fine dei lavori di costruzione del tunnel di Tenda, la portata massima e media estraibile dalla sorgente San Macario per incrementare la dotazione idrica a disposizione del proponente Acquedotto delle Langhe e Alpi Cuneesi S.p.A non dovrà eccedere i 100 l/sec ; nello stesso periodo gli ulteriori 100 l/sec massimi potenzialmente estraibili dalla medesima sorgente dovranno essere vincolati per essere utilizzati, se necessario, come alternativi alla sorgente del Tenda. Durante tale periodo l'eventuale superamento dei 100 l/sec di prelievo dalla sorgente di San Macario, fino al raggiungimento della portata complessiva istantanea massima di 200 l/sec, dovrà essere tempestivamente comunicato al Servizio Acque della Provincia.
- L'attivazione dell'incremento del prelievo dalla medesima sorgente fino ai 200 l/sec di portata massima istantanea previsto al termine dei lavori di costruzione del tunnel di Tenda sarà subordinata alla dimostrazione, da parte del proponente Acquedotto delle Langhe e Alpi Cuneesi S.p.A., dell'avvenuto completamento dei lavori di adeguamento delle infrastrutture acquedottistiche in coerenza con le previsioni del Piano d'ambito.
- Dovranno essere installati dispositivi di misura e registrazione delle portate naturali della sorgenti di San Macario e del Tenda e di quelle istantanee prelevate dalle medesime. I dati raccolti dovranno essere trasmessi annualmente secondo quanto indicato nell'art. 13 del Regolamento regionale n.7/R del 25.06.2007.
- Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l'esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere tempestivamente effettuato il recupero ed il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.
- Qualora si avesse la cessazione della captazione, il proponente avrà cura a sue spese di provvedere allo smantellamento dell'opera di presa ed al ripristino dell'alveo nello stato ante operam
- Tutti i predetti obblighi debbono essere inseriti nel disciplinare di concessione di derivazione.
5. Di dare atto delle autorizzazioni e dei pareri espressi come più sopra esplicitato ed acquisiti ai sensi e per gli effetti dell'art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell'art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., descritti nei verbali delle Conferenze dei Servizi del 14.10.2004, del 12 dicembre 2006, del 21 Maggio 2008 e del 13.01.2009, conservati agli atti dell'Ente, e cioè:
(omissis)
6. Di dare atto che in applicazione della legge 241/1990 e s.m.i., è stato considerato acquisito l'assenso della Regione Piemonte −Settore Gestione Beni Ambientali in quanto la stessa non ha espresso definitivamente, né notificandola all'autorità competente né esprimendola in Conferenza, la propria volontà.
7. Di rinviare la formalizzazione della concessione di derivazione ex D.P.G.R. 29.07.03, n. 10/R, a successiva separata determinazione del Responsabile del competente Settore provinciale Risorse Naturali, da assumere oltre i termini del procedimento di VIA, entro 30 giorni dalla notifica del presente provvedimento e dalla trasmissione della documentazione indicata nella relazione istruttoria finale consegnata agli atti della Conferenza decisoria (Allegato 1).
8. Di rinviare altresì la formalizzazione dell'atto di autorizzazione ai sensi del DPR 380/2001 al relativo provvedimento di competenza del Comune di Vernante, da assumere oltre i termini del procedimento di VIA, con l'obbligo −previamente al rilascio del predetto permesso di costruire− di adozione ed approvazione, nel termine di 60 giorni dalla notifica del presente provvedimento, di apposita Variante al P.R.G.C. per l'apposizione del vincolo urbanistico preordinato all'esproprio ai sensi degli artt. 10 e 19 del D.P.R. 327/2001, onde rendere efficace la pubblica utilità delle opere in progetto (art. 12 c 3 D.P.R. 327/2001).
9. Di stabilire per il proponente i seguenti obblighi:
- presentare, entro mesi 6 dalla data del provvedimento di concessione, il progetto esecutivo alla Provincia Cuneo −Settore Risorse Naturali− C.so Nizza, 30, Cuneo, per la verifica della regolarità degli atti e la conseguente approvazione per quanto di competenza, così come previsto dall'art. 25 del D.P.G.R. 29.07.03, n.10/R;
- iniziare i lavori entro mesi 12 dalla data di cui alla lettera a., dandone preavviso al predetto Settore, all'ASL CN 1 e all'ARPA Dipartimentale di Cuneo;
- terminare i lavori entro mesi 24 dalla data di cui alla lettera a.;
- in ogni caso, in recepimento della D.G.R. n.3−7521 "Giudizio positivo di compatibilità ambientale in merito al progetto transfrontaliero "SS20 del Colle di Tenda Nuovo Tunnel del Colle di Tenda" da localizzare nel Comune di Limone Piemonte". le opere e l'immissione nella rete acquedottistica dell'acqua derivata dovrà avvenire prima che vengano avviati i lavori del tunnel di Tenda.
10. Di fare salvi gli ulteriori adempimenti che si rendessero eventualmente necessari per l'acquisizione formale delle autorizzazioni e dei pareri di competenza di altri Enti per la realizzazione e l'esercizio dell'opera, in particolare dell'espressione del Giudizio di potabilità da parte dell'ASL CN 1, da formalizzare prima dell'immissione in rete dell'acqua captata e del suo utilizzo per scopi potabili.
11. Di dare atto altresì che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 2. nonché le autorizzazioni ed i pareri di cui al punto 5. sono rilasciati:
- sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo come integrato nel corso del procedimento in argomento, di cui una copia è conservata agli atti dell'Ufficio provinciale Deposito Progetti, C.so Nizza 30, Cuneo;
- facendo salvi ed impregiudicati i diritti di terzi;
- subordinatamente alla rigorosa osservanza di tutte le prescrizioni e condizioni riportate ai precedenti punti 4, e 9, nonché di quelle di cui al medesimo punto 5.
12. Di stabilire che le eventuali modifiche al progetto definitivo come integrato nel corso del procedimento, dovranno essere preventivamente ed obbligatoriamente sottoposte all'esame dell'autorità competente alla VIA.
13. Di prescrivere, fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, di affidare all'ARPA Piemonte Dipartimento di Cuneo il controllo dell'effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa delle opere e a lavori conclusi e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell'avvio e del termine dei lavori all'ARPA Piemonte −Dipartimento di Cuneo− Settore VIA− Via Vecchia di Borgo san Dalmazzo 11, Cuneo.
14. Di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 2., ai fini dell'inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia, ai sensi dell'art. 12, comma 9 della L.R. 40/98 e s.m.i., per la durata di tre anni a decorrere dalla data del presente provvedimento. Scaduto il termine senza che siano stati iniziati i lavori per la realizzazione del progetto, il giudizio di compatibilità ambientale decade e, ai fini della realizzazione del progetto, la procedura è integralmente rinnovata.
15. Di inviare il presente provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati.
16. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio dell'anno in corso.
17. Di dare atto che in relazione al presente provvedimento è stato acquisito il parere tecnico di cui all'art. 49 del richiamato D. Lgs. 267/2000.
18. Di dichiarare il presente provvedimento, per l'urgenza, immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000.
Al presente provvedimento è allegata, per farne parte integrante e sostanziale, la seguente documentazione:
(omissis)
Posto ai voti il provvedimento, con votazione palese, viene approvato all'unanimità. ugualmente all'unanimità, con separata votazione palese, viene dichiarata la sua immediata eseguibilità.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 12, comma 8 della L.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso l'Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l'Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.
Avverso il presente atto deliberativo è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell'atto, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra.
Allegati
(omissis)