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Bollettino Ufficiale n. 10 del 12 / 03 / 2009


Codice DB2001
D.D. 29 gennaio 2009, n. 23

Piano di controllo regionale per la ricerca di organismi geneticamente modificati (OGM) nelle sementi destinate alla campagna di semina 2009. Approvazione del programma di intervento.

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R. per il Piemonte.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell'articolo 61 dello Statuto.

Il Direttore
Vittorio Demicheli

Allegato A)

Piano di controllo regionale delle sementi di mais e soia per la presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) − Campagna di semina 2009.

1 − PREMESSA

Come era avvenuto negli anni precedenti, il Piano regionale di controllo delle sementi per la verifica della presenza di OGM è stato predisposto al fine di integrare i due interventi preventivi in materia, il piano di controllo sugli alimenti ed il piano di controllo sui mangimi, in quanto solo il controllo tempestivo delle fonti di rischio di contaminazione può garantire, a tutela dei consumatori e dei produttori, la piena applicazione della normativa vigente relativa a queste biotecnologie.

Nel 2003 la campagna di campionamento delle sementi era stata coordinata dall'Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei prodotti Agroalimentari − ICQ (ex dall'Ispettorato Centrale Repressione Frodi − ICRF) in collaborazione con l'Ente Nazionale Sementi Elette (ENSE); erano stati controllati 320 campioni di semente; il 10 % circa di questi campioni era risultato positivo alla presenza di OGM.

Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MIPAF), dopo questo primo approccio, aveva approvato il Decreto 27 novembre 2003 "Modalità di controllo delle sementi di mais e soia per la presenza di organismi geneticamente modificati" e varato, per le campagne di semina 2004, 2005, 2006, 2007 e 2008, un nuovo piano di controllo delle sementi di mais e soia, attuandolo, come già nel 2003, tramite l'l'Ispettorato Centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari (ICQ), l'Ente Nazionale Sementi Elette (ENSE) nonché l'Agenzia delle Dogane. Con questo programma, nel 2004, sono stati esaminati circa il 20 % dei lotti distribuiti sul territorio nazionale; nel 2005 sono stati controllati complessivamente il 94,8 % del mais ed il 50,8 % della soia destinata alle semine (percentuali calcolate non in base al numero di lotti ma alle tonnellate di prodotto); nel 2006 sono stati controllati complessivamente 3117 lotti di mais e soia, con percentuali di irregolarità rispettivamente dell'1,3 e 2,5%; nel 2007 sono stati complessivamente prelevati 2.583 campioni di seme (2.170 di mais e 413 di soia), che sono risultati irregolari nell'1,5% dei casi per il mais e nel 5,8% dei casi per la soia; nel 2008, infine, sono stati prelevati 2.197 lotti di mais (28 irregolari, pari all'1,3%) e 358 lotti di soia (14 irregolari, pari al 3,9%).

La Regione Piemonte, ad integrazione del controllo nazionale, aveva già nel 2004 potenziato ulteriormente la vigilanza sulle sementi attraverso uno specifico programma di controllo ufficiale. L'intervento regionale, ripetuto poi nel corso delle campagne di semina 2005, 2006, 2007 e 2008, è stato condotto parallelamente al piano di controllo nazionale e, coordinandosi con questo, ha puntato l'attenzione sui lotti non ancora controllati attraverso l'applicazione delle stesse metodiche di analisi approvate da parte del Ministero.

Il piano di controllo regionale aveva previsto, nel quinquennio 2004−2008, il prelievo di 60 campioni di mais e di 20 campioni di soia: nel 2004, nel 2006, nel 2007 e nel 2008 l'esito dell'analisi è stato in tutti i casi conforme, mentre nel 2005 un campione di mais è risultato irregolare.

La Regione Piemonte, tenuto conto dell'impatto che i controlli fino ad oggi realizzati hanno avuto sul livello di attenzione delle ditte produttrici relativamente alla commercializzazione delle sementi, ai fini della tutela della salute pubblica e dell'ambiente nonché per scongiurare eventuali ripercussioni nei confronti dei produttori, ha nuovamente predisposto, per la campagna di semina 2009, un intervento in stretto coordinamento con il programma nazionale che dovrà tendere esclusivamente alla verifica dei lotti non ancora controllati.

2 − IL FABBISOGNO DI SEME IN PIEMONTE

Nel 2008 in Piemonte sono stati messi a coltura 191.367 ettari di mais per la produzione di granella ed erbai di mais ceroso e 2.970 ettari di soia.

Nella regione non sono presenti ditte che confezionano sementi di mais e soia; la semente, qualora confezionata in Italia, è stoccata presso gli stabilimenti di confezionamento in depositi adiacenti e consegnata, senza soste intermedie, direttamente alle rivendite piemontesi.

Saranno pertanto oggetto di campionamento ufficiale le sementi di mais e soia destinate alla semina nella campagna 2009 introdotte in Piemonte già confezionate; sarà necessario seguire una tempistica tale da non compromettere la commercializzazione e la distribuzione del prodotto, assicurando che gli accertamenti possano concludersi in tempi antecedenti la semina.

3 − OBIETTIVO

Il presente piano di controllo ha il fine di minimizzare il rischio di contaminazione delle colture e, di conseguenza, degli alimenti e mangimi da parte di organismi geneticamente modificati non autorizzati e potenzialmente dannosi per la salute dell'uomo o degli animali allevati.

4 − NORMATIVA DI RIFERIMENTO

5 − SOGGETTI COINVOLTI

Il programma regionale si avvarrà della collaborazione dei seguenti soggetti:

  1. Direzione Sanità − Settore DB 20.01 Promozione della salute e Interventi di prevenzione individuale e collettiva, che, oltre alla funzione di programmazione, coordinerà il progetto;
  2. Settore Servizi di Sviluppo Agricolo della Direzione Regionale Agricoltura, che provvederà al raccordo del programma regionale con l'intervento nazionale attuato dall'ICQ;
  3. Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell'ASL CN2 Alba − Bra, che collaborerà per l'esecuzione del programma in oggetto con attività di analisi del comparto, pianificazione e gestione dei prelievi, consegna dei campioni al laboratorio di riferimento, elaborazione ed analisi dei risultati, con il coordinamento della Direzione Sanità − Settore DB 20.01 Promozione della salute e Interventi di prevenzione individuale e collettiva;
  4. Dipartimenti di Prevenzione (DP) delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) regionali che, attraverso l'azione dei Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione e dei Servizi Veterinari, supporteranno le attività di pianificazione e gestione dei prelievi effettuati dal SIAN dell'ASL CN2 Alba − Bra;
  5. Laboratorio del Polo Chimico Regionale Alimenti di La Loggia (TO) dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) del Piemonte, al quale dovranno essere inviati tutti i campioni prelevati.

6 − CAMPIONAMENTO

Le sementi stoccate presso le rivendite possono avere origini diverse:

L'obiettivo principale del campionamento sarà la verifica delle sementi non moltiplicate in Italia e dovrà essere effettuato secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste 22 dicembre 1992 − "Metodi ufficiali di analisi delle sementi".

Dovrà inoltre essere applicato il protocollo per il campionamento e l'analisi qualitativa approvato dall'ENSE e approvato con DM 27.11.2003, fatta salva l'emanazione di ulteriori disposizioni impartite dal piano di controllo nazionale.

I campioni prelevati dovranno essere consegnati al laboratorio di riferimento entro il giorno successivo al prelievo.

Sui verbali di campionamento, alla voce "sostanza da ricercare" si dovrà indicare la seguente dicitura: "PIANO REGIONALE RICERCA OGM IN SEMENTI".

Sul verbale di campionamento dovrà essere precisato:

Si dovrà inoltre acquisire in copia, per tutti i lotti campionati, la certificazione di assenza di OGM rilasciata da parte dell'azienda sementiera.

Le rivendite devono essere invitate a non commercializzare il prodotto prima del completamento dell'analisi e della comunicazione dell'esito; nel caso in cui il prodotto sia distribuito agli
utilizzatori, le rivendite dovranno essere sollecitate ad attivarsi al fine di permettere, se necessario, la rintracciabilità della merce già venduta.

Per il prelevamento dei campioni di semente dovrà essere utilizzato il verbale di campionamento predisposto da parte della Direzione Sanità − Settore DB 20.01 Promozione della salute e Interventi di prevenzione individuale e collettiva, già allegato ai precedenti programmi.

7 − METODICHE ANALITICHE E TEMPI DI RISPOSTA

Le analisi di laboratorio dovranno essere rivolte alla ricerca di OGM sotto il profilo qualitativo e quantitativo secondo il protocollo comunitario.

E' opportuno che il Laboratorio di riferimento si attivi per effettuare eventuali verifiche con strutture di secondo livello e con il Laboratorio nazionale di riferimento, al fine di allineare le procedure ed i metodi di analisi.

Il Laboratorio di riferimento dovrà comunicare i risultati delle analisi, via fax entro e non oltre i tre giorni lavorativi successivi all'accettazione del campione, al DP dell'ASL territorialmente competente nonché al SIAN dell'ASL CN2 Alba − Bra. Il rapporto di prova dovrà essere successivamente inviato alle stesse strutture nel più breve tempo possibile.

8 − PIANO OPERATIVO

Verificato che le semine di mais sono sempre più anticipate, per la diffusione di varietà più precoci e resistenti ai possibili ritorni di freddo, e che prendono avvio già ai primi di marzo, l'attività di controllo, per il mais, dovrà iniziare nel mese di febbraio e concludersi entro il mese di marzo; per la soia il periodo di semina più opportuno coincide con fine marzo−aprile, di conseguenza i controlli dovranno concludersi entro la prima decade di aprile.

Eventuali variazioni alla tempistica ed alla numerosità dei prelievi dovranno essere giustificate (ritardi nella consegna delle sementi, andamento climatico anomalo, anticipo nella semina, ecc…) e concordate con la Direzione Sanità − Settore DB 20.01 Promozione della salute e Interventi di prevenzione individuale e collettiva.

La situazione relativa alle superfici seminate in Piemonte accorpata per quadrante, è così rappresentata (dati annata agraria 2008, forniti da parte dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura):

PROVINCE

semine mais (ha)

 

semine soia (ha)

 

ALESSANDRIA

26.831

14,02%

414

13,94%

ASTI

10.311

5,39%

230

7,74%

BIELLA

2.419

1,26%

202

6,80%

CUNEO

59.978

31,34%

485

16,33%

NOVARA

14.186

7,41%

532

17,91%

TORINO

63.542

33,20%

475

15,99%

V.C.O.

215

0,11%

0

0,00%

VERCELLI

13.885

7,25%

632

21,28%

PIEMONTE

191.367

2.970

Il piano di controllo prevede, per il 2009, il prelievo di 30 campioni di mais e di 10 campioni di soia, così distribuiti:

PROVINCE

campioni mais

campioni soia

totale

ALESSANDRIA

4

1

5

ASTI

2

0

2

BIELLA

0

0

0

CUNEO

9

2

11

NOVARA

2

2

4

TORINO

11

2

13

V.C.O.

0

0

0

VERCELLI

2

3

5

PIEMONTE

30

10

40

Il SIAN dell'ASL CN2 Alba − Bra ed i DP dovranno trasmettere tempestivamente alla Direzione Sanità − Settore DB 20.01 Promozione della salute e Interventi di prevenzione individuale e collettiva tutte le informazioni necessarie per il coordinamento dell'attività nonché l'eventuale riscontro di non conformità degli esiti analitici.

I tempi programmati tra il prelievo, la consegna e l'emissione dell'esito dovranno essere strettissimi e rispettati, al fine di non compromettere la collaborazione con le aziende di produzione ed i distributori, con conseguente rischio di commercializzazione del prodotto ed impossibilità di recupero della semente non conforme.

9 − ADEMPIMENTI IN CASO DI RISCONTRO DI POSITIVITA'

In riferimento a quanto previsto dal "Programma di controlli sulle sementi di mais e soia. Ricerca di eventuali OGM. Semine 2008/2009" nazionale, nel caso di accertata presenza di OGM sui campioni prelevati, è necessario procedere immediatamente:

Come previsto dal D.M. 27.11.2003, in caso di richiesta da parte degli operatori interessati, l'analisi di seconda istanza è effettuata dal laboratorio dell'Istituto sperimentale per cerealicoltura − sezione operativa di Bergamo.

Qualora la semente non conforme per presenza di OGM risultasse essere già stata seminata, dovrà essere trasmessa notizia di reato all'Autorità Giudiziaria, ai sensi del comma 5, art. 1 del D.L.vo 24.04.2001, n. 212.