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Bollettino Ufficiale n. 09 del 5 / 03 / 2009


Codice DB1006
D.D. 20 febbraio 2009, n. 50

Metanodotto "Cortemaggiore − Torino DN 400 (16"); variante DN 400 (16") − 60 bar nel Comune di Palazzolo Vercellese (VC)", da localizzarsi nel Comune di Palazzolo Vercellese, nella Provincia di Vercelli, presentato dalla Societa' Snam Rete Gas S.p.A. Autorizzazione ai sensi degli articoli 52 quater e sexies del d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Ministero delle Comunicazioni − Ispettorato territoriale per il Piemonte e la Valle d'Aosta

  1. la realizzazione del metanodotto dovrà avvenire in osservanza delle leggi e prescrizioni per quanto attiene alla tutela dei preesistenti impianti di RPC (rete pubblica di comunicazione) che prevedono il rilascio del nulla osta alla costruzione, ai sensi dell'articolo 95 del d.lgs. del 01/08/2003 n. 259, dopo che Snam Rete Gas S.p.A. presenterà la prevista istanza;

TERNA S.p.A.

  1. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà predisporre il tracciato di dettaglio dell'opera affinché questo, in prossimità dei sostegni delle linee di AT, mantenga una distanza tale da rispettare i franchi dettati dalle norme tecniche di cui al D.M. 21/03/1988 e s.m.i.;

ENEL − Divisione Infrastrutture e Reti

  1. eventuali interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei dovranno rispettare quanto previsto dal d.m. 449/1988 e s.m.i., nonché dalle norme CEI 11−17 fasc. 558;
  2. qualora si rendesse necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all'opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi ad ENEL Distribuzione S.p.A. i progetti esecutivi dell'opera e comunicati i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi;

Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Vercelli

  1. il metanodotto dovrà essere conforme alla regola tecnica di cui al D.M. 24 novembre 1984 ed il relativo progetto di prevenzione incendi dovrà essere sottoposto all'esame del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vercelli, ai fini dell'ottenimento del parere di conformità alla normativa antincendio;

Provincia di Vercelli

  1. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà verificare l'esistenza di eventuali interferenze con una rete idrica precedentemente autorizzata ed eseguita in prossimità della S.P. n. 34;
  2. dopo il rilascio dell'autorizzazione da parte del Settore regionale Politiche Energetiche, Snam Rete Gas S.p.A. dovrà chiedere il rinnovo della concessione precedentemente richiesta e attualmente scaduta;

Consorzio Ovest Sesia

  1. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà realizzare i ripristini in prossimità degli attraversamenti dei cavi e delle rogge di competenza del Consorzio Ovest Sesia con le modalità previste dal disciplinare 155 del 3 agosto;

Settore Decentrato OO. PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli

  1. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà osservare le prescrizioni riportate nella D.D. di proroga n. 844 del 21 dicembre 2007, rilasciata dal Settore Decentrato OO. PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli;
  2. Snam Rete Gas S.p.A. dovrà coordinare l'esecuzione degli interventi con il progetto predisposto dal Comune di Palazzolo Vercellese, relativo alla manutenzione della Roggia Guatta − lotto B, autorizzato, ai sensi del R.D. 503/1904, con D.D. n. 2403 del 14 ottobre 2008, rilasciata dal Settore Decentrato OO. PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli;
  3. prima dell'inizio dei lavori relativi agli attraversamenti della Roggia Guatta, Snam Rete Gas S.p.A. dovrà presentare istanza, corredata dell'autorizzazione rilasciata dal Settore Politiche Energetiche, per l'acquisizione della concessione per l'occupazione del sedime demaniale, ai sensi del Regolamento regionale n. 14/R del 6 dicembre 2004;

Direzione regionale Agricoltura

  1. le aree agricole interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie; il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di ripristino;
  2. per quanto riguarda le aree agricole interferite dall'opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l'accesso alle proprietà;
  3. il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, conservato in modo da non alterare le sue caratteristiche fisico − chimiche e riutilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale; gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria; tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno;
  4. l'attraversamento dei canali e dei fossi irrigui con la tecnica a cielo aperto dovrà essere effettuato nel periodo non irriguo (ottobre−marzo);
  5. nelle fasi di predisposizione del progetto esecutivo, il proponente dovrà verificare con il consorzio irriguo operante nell'area di intervento (Associazione d'Irrigazione Ovest Sesia − Via Duomo 2 − Vercelli) e con i gestori dei cavi minori le soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente e concordare il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere, in modo da assicurare la funzionalità della rete irrigua e da permettere l'effettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza;
  6. le fasi successive di progettazione dovranno sviluppare adeguatamente gli interventi di ripristino ambientale, per la cui realizzazione dovranno essere utilizzate specie autoctone adatte alle condizioni stazionali; al fine di assicurarne la riuscita, tali interventi dovranno essere eseguiti nel rispetto della stagionalità delle opere a verde; dovrà inoltre essere eseguito un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nell'anno successivo la realizzazione delle opere stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea;
  7. al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

Settore regionale Risanamento acustico, elettromagnetico e atmosferico

  1. dovranno essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio lavori del cantiere;
  2. i gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel, dovranno essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di particolato;
  3. tutte le macchine operatrici "off road" dotate di motore a combustione a ciclo diesel avente una potenza nominale superiore a 37 kW dovranno essere dotate di specifici sistemi (trappole) per il contenimento delle emissioni di particolato;
  4. i programmi di manutenzione dovranno prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate; in particolare tali interventi dovranno interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere;
  5. le piste di cantiere dovranno essere periodicamente bagnate al fine di limitare l'emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità dovrà essere effettuata anche la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista;
  6. dovranno essere realizzati idonei dispositivi di lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti all'uscita delle aree di cantiere;
  7. dovranno essere utilizzati teli protettivi a chiusura dei cassoni degli autocarri utilizzati per il trasporto dei materiali polverulenti;
  8. gli eventuali impianti di betonaggio, di frantumazione−vagliatura e recupero di inerti dovranno essere autorizzati per le emissioni in atmosfera ai sensi della normativa vigente, anche seguendo, ove possibile, le previste procedure semplificate;
  9. dovranno essere concordati, con il Comune di Palazzolo Vercellese, i punti di accesso al cantiere nonché i percorsi ottimali al fine di minimizzare gli impatti locali sulla qualità dell'aria, sul clima acustico e sulla viabilità;

ASL − AL, Dipartimento di prevenzione

  1. la giacitura del sottosuolo del metanodotto, non dovrà interferire con il normale funzionamento della rete dell'acquedotto e delle eventuali reti fognarie (bianche, nere e/o miste);
  2. i gestori dell'acquedotto e delle eventuali reti fognarie dovranno essere opportunamente informati della realizzazione del metanodotto in progetto;
  3. l'intersezione con il metanodotto non dovrà limitare l'utilizzo e la manutenzione della rete dell'acquedotto;
  4. nel punto di intersezione delle tubazioni del metanodotto e dell'acquedotto, entrambe in pressione, dovrà essere assicurata una distanza minima di metri 0,50; in caso di distanza minore, dovranno essere adottate soluzioni che impediscano il contatto metallico tra le due condotte;
  5. qualora il metanodotto intersechi condutture fognarie, la distanza verticale tra le due condotte non dovrà essere inferiore a metri 1,50; nel caso in cui sia impossibile osservare tale distanza, la condotta del gas o quella fognaria, se possibile, dovrà essere collocata entro un manufatto di protezione chiuso, drenante, prolungato da entrambe le parti dell'incrocio per almeno un metro nei sovrappassi e tre metri nei sottopassi, in conformità all'Allegato A del DM 17 aprile 2008;
  6. le operazioni di cantiere dovranno rispettare i limiti e le prescrizioni previste dal Regolamento Comunale di zonizzazione acustica; durante tali attività dovrà inoltre essere contenuta l'emissione di polvere;

ARPA Piemonte

  1. qualora Snam Rete Gas S.p.A. intenda rifornire di carburante i mezzi d'opera nell'area di cantiere, si dovrà attrezzare una zona opportuna al fine di contenere eventuali sversamenti accidentali; in particolare l'area di rifornimento dovrà essere ubicata a sufficiente distanza dai corsi d'acqua; il rifornimento dovrà avvenire su platea impermeabilizzata dotata di cordoli di contenimento e di opportune pendenze al fine di poter far confluire eventuale carburante in un apposito tombino di raccolta;
  2. qualora lo scavo delle trincee interessi l'acquifero, le acque di falda dovranno essere allontanate previa decantazione in apposite vasche; in ogni caso, concordemente con quanto affermato da Snam Rete Gas S.p.A., i lavori dovranno essere eseguiti nel periodo autunno−inverno quando la soggiacenza dell'acquifero risulta maggiore;
  3. qualora si verifichino sversamenti accidentali di olii o carburante, dovranno essere adottate tutte le misure necessarie per minimizzare l'impatto sulle diverse matrici (acque e suolo), così come descritto da Snam Rete Gas S.p.A. nella documentazione prodotta, applicando, se necessario, i disposti di cui al D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i., artt. 240 e seguenti;
  4. qualora si rendesse necessario l'utilizzo di terreno proveniente dall'esterno, questo materiale dovrà rispettare i requisiti previsti all'art. 186 del D.Lgs 152/06 e s.m.i. al fine di poterlo escludere dalla normativa sui rifiuti;

Ministero per i Beni e le Attività culturali − Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo antichità egizie

  1. le opere di scavo dovranno essere condotte sotto il controllo da parte di operatori archeologici specializzati;
  2. nel quadro economico dovrà essere accantonata una somma a disposizione per eventuali interventi imprevisti;

Settore regionale Attività negoziale e contrattuale − Espropri − Usi civici

in materia di Usi Civici:

  1. il Comune di Palazzolo Vercellese dovrà presentare, prima dell'inizio dei lavori, idonea dichiarazione da cui risulti, a seguito degli accertamenti effettuati presso la sede Comunale nonché il "Commissariato Usi Civici Piemonte − Valle d'Aosta e Liguria", l'esistenza o meno del vincolo di USO CIVICO sui terreni interessati dall'opera e che saranno occupati e/o asserviti;
  2. qualora l'opera interessasse terreni vincolati, prima che inizino i lavori, il Comune di Palazzolo Vercellese dovrà presentare, all'Ufficio regionale Usi Civici, istanza di concessione amministrativa come previsto dalla Legge 1766/1927 e s.m.i.; infatti l'"USO CIVICO" è un vincolo imprescrittibile, inusucapibile, inalienabile e non espropriabile quindi ogni eventuale atto riguardante gli immobili vincolati, se non debitamente autorizzato nelle forme di legge, risulta inficiato da nullità assoluta; in materia espropriativa:
  3. in caso di inadempienza a quanto sopraesposto in materia di USI CIVICI, prima dell'inizio dei lavori, da parte del Comune di Palazzolo Vercellese (VC), la Direzione Regionale Risorse Umane e Patrimonio, non potrà rilasciare il richiesto provvedimento di "occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù" ex artt. 22 e 52 octies del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.;
  4. Snam Rete Gas S.p.A. , dopo il rilascio dell'autorizzazione da parte del Settore regionale Politiche Energetiche, dovrà predisporre un piano particellare completo comprendente sia le aree soggette ad occupazione temporanea che quelle ad asservimento coattivo con l'indicazione delle rispettive indennità offerte;
  5. tale piano, unitamente ai Certificati Urbanistici completi di planimetria di P.R.G. in scala catastale ed estratto delle N.T.A. nonché ad eventuali ulteriori elaborati necessari per la stima delle indennità, dovrà essere allegato all'istanza di occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù con determinazione urgente dell'indennità ex artt. 22 e 52 octies del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i. da presentare al Settore regionale Attività negoziale e contrattuale − Espropri − Usi civici;
  6. l'istanza di occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù presentata da Snam Rete Gas S.p.A. dovrà indicare nel dettaglio (con riferimento al Decreto Ministero dell'Interno 24.11.1984, nonché al Decreto Ministero Sviluppo Economico 17.04.2008): la fascia di asservimento, quella di occupazione, la profondità effettiva di posa della tubazione e la distanza minima dalla medesima di future canalizzazioni sotterranee e/o fabbricati.

Inoltre, si prescrive quanto segue:

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U.R. ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell'articolo 16 del d.p.g.r. 8/R/2002.

Avverso la presente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente
Roberto Quaglia