Bollettino Ufficiale n. 08 del 26 / 02 / 2009
ANNUNCI LEGALI
Provincia di Vercelli
Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della L.R. n. 40/98 e s.m.i. Giudizio negativo di compatibilità ambientale relativamente al Progetto di "Impianto a biomassa per la produzione di energia elettrica in Comune di Caresana (VC)" presentato dalla Ditta BIOPOWER Vercellese srl con sede in Settimo Torinese (TO). Deliberazione della Giunta Provinciale n. 136 del 16.1.2009.
(omissis)
La Giunta Provinciale
Premesso che:
- In data 10.12.2007 la Ditta BIOPOWER srl, con sede in Vercelli Via G. Ferraris 34, ha presentato alla Provincia di Vercelli domanda di avvio della fase di Verifica della procedura di VIA, ai sensi della L.R.40/98 art.10, relativamente al Progetto di "Impianto a biomassa per la produzione di energia elettrica in Comune di Caresana (VC)".
- La fase di Verifica di VIA si è conclusa con decisione della Provincia di Vercelli (Autorità Competente) di sottoporre il progetto alla fase di Valutazione e Giudizio di Compatibilità Ambientale di cui all'art. 12 della L.R.n.40/98 e s.m.i., come da Deliberazione della G.P. n.445 del 07.02.2008.
- In data.26.06.2008 la Ditta BIOPOWER Vercellese srl di Settimo Torinese (TO), Via Moglia n.19, ha presentato istanza di avvio della fase di valutazione al fine di ottenere il giudizio di compatibilità ambientale, ai sensi dell'art.12 della Legge Regionale n.40/98 e s.m.i., relativamente al Progetto denominato "Impianto a biomassa per la produzione di energia elettrica in Comune di Caresana (VC).
- Contestualmente la Ditta Proponente ha provveduto al deposito presso l'Ufficio di Deposito Progetti della Provincia di Vercelli degli elaborati di cui all'art.12 comma 2 lettera a) della L.R.n.40/98.
- Il Proponente, ai sensi dell'art.12 − comma 2 lettera b) della L.R. n.40/98, ha dato avviso dell'avvenuto deposito degli elaborati con pubblicazione sul quotidiano "La Stampa " del 27.06.2008, e in data 21.07.2008 ha perfezionato l'invio della documentazione trasmessa in data 26.06.2007.
- La Provincia di Vercelli, Autorità Competente per la VIA, ai sensi dell'art.13 − comma 1 della L.R.40/98, ha dato avviso dell'avvio del procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati del Progetto mediante pubblicazione sul B.U.R. della Regione Piemonte n. 29 del 17.07.2008.
- Durante il periodo di pubblicazione dell'avviso di avvenuto deposito degli elaborati sono pervenute le seguenti osservazioni, ai sensi dell'art.13 comma 1 lettera b) della L.R. n. 40/98:
- Associazione per la Difesa e Tutela del Territorio della Bassa Vercellese nota 07.08.2008 pervenuta in data 07.08.2008 n. 49399.
- Legambiente Piemonte − Settore Energia nota pervenuta n. 0049667 del 08.08.2008.
- L'Organo Tecnico Provinciale, istituito con D.G.P.n.12180 del 13.04.99 e la cui struttura e funzionamento è stata stabilita con successiva D.G.P.n. 27882 del 26.06.2000, ha condotto l'attività istruttoria ai sensi dell'art.7 della L.R. n.40/98 avvalendosi del supporto tecnico scientifico dell'ARPA.
- La Provincia di Vercelli, ai sensi di quanto disposto dagli artt.12 e 13 della L.R.n.40/98, in data 24.09.2008 ha attivato la Conferenza dei Servizi coinvolgendo: ARPA Dip. Vercelli e Settore Prevenzione Rischio Geologico Asti, A.P.E.V.V. Vercelli, Azienda Sanitaria Locale ASL 11 Vercelli, ASL 21 Casale Monferrato (AL), Comune di Caresana e Rive (VC), Comune di Balzola (AL), Unione COSER Bassa Vercellese, Provincia di Alessandria, Provincia di Pavia, Comuni di Pezzana, Stroppiana, Costanzana, Motta dei Conti, Pertengo (VC), Comune di Villanova M.to (AL), Comuni di Palestro e Langosco (PV), Regione Piemonte Settore Decentrato Urbanistica Territoriale Vercelli, Regione Piemonte Settore Beni Ambientali Torino, Regione Piemonte Settore Decentrato OO.PP. Vercelli, Regione Piemonte Settore Decentrato OO.PP. Alessandria, Regione Piemonte Settore Difesa del Suolo Torino, Regione Piemonte Settore Aree Protette Torino, Corpo Forestale dello Stato Vercelli, Corpo Forestale dello Stato Alessandria, Associazione di Irrigazione Ovest Sesia, ATEnA spa, Terna spa, Autorità d'Ambito ATO2 e ENEL Distribuzione Novara.
- La Ditta Proponente Biopower srl è stata invitata alla riunione di Conferenza di Servizi nel cui ambito ha illustrato la documentazione depositata e ha fornito chiarimenti alle osservazioni poste dai presenti, così come risulta dal relativo verbale.
- con Determinazione Dirigenziale n. 4.897 del 18.11.2008, è stato disposto il prolungamento della fase di valutazione, ai sensi dell'art.12 comma 4 della L.R.40/98 e s.m.i., per ulteriori 60 giorni .
Rilevato che:
- Il Progetto presentato dalla Biopower Vercellese srl consiste nella costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica da biomasse, con potenza 17,8 MWe alimentata a paglia e lolla di riso.
- L'area interessata dalla realizzazione del Progetto è ubicata nel Comune di Caresana (VC), lungo la Strada Provinciale n.4 "Caresana−Pezzana" in località C.na Scarampa, ed ha una superficie di 27.000 m2 circa, con una un'area coperta prevista pari a 9.676 m2 circa e area verde con parcheggi pari a 12.300 m2 circa.
- La centrale è alimentata da biomasse quali paglia e lolla di riso, provenienti dalle aziende agricole della Provincia di Vercelli e della confinante Provincia di Pavia, nonché dalla Provincia di Novara.
- Le principali opere connesse alla realizzazione della centrale sono individuate in: Elettrodotto di lunghezza 8.5 km circa con 34 sostegni, interferente i territori dei Comuni di Caresana, Stroppiana , Rive (VC) e Balzola (AL); Metanodotto di lunghezza 700 m circa in Comune di Caresana; Viabilità di accesso con rotatoria sulla Strada Provinciale n.4; n.2 pozzi per emungimento acqua ad uso industriale di profondità m 36 dal p.c.; Collegamento con l'acquedotto comunale di Caresana.
- La biomassa, ottenuta dal trattamento di residui del riso, sarà reperita nella zona meridionale della pianura Vercellese e della Provincia di Pavia, nonché dalla Provincia di Novara. E' previsto l'impiego di circa 100.000 t/a di paglia e lolla di riso per la produzione di circa 140 GWh all'anno di energia.
- L'impianto, attraverso un circuito acqua−vapore, sfrutta il contenuto energetico della paglia e della lolla di riso per la produzione di energia elettrica, l'energia prodotta dall'impianto alimenterà la rete elettrica nazionale. La produzione di energia elettrica avviene tramite una caldaia a recupero nella quale l'acqua viene trasformata in vapore ad alta temperatura e pressione (540ºC e 120 bar), per poi passare in un turboalternatore a condensazione.
- Il condensatore è stato progettato per condensare l'intero vapore di alimentazione in caso di trip della turbina; l'acqua in uscita dal condensatore (120 bar) scambia calore con l'acqua di raffreddamento dei moduli termici ed entra nella caldaia a recupero.
- La torre di raffreddamento presenta altezza pari al corpo della centrale. L'acqua ausiliaria viene reperita da due pozzi sotterranei , con una capacità complessiva di 22 l/s (80 m3/h), e poi portata in un serbatoio da 1.000 m3, da esso poi una pompa alimenta sia il depuratore delle acque di raffreddamento sia il depuratore del reintegro caldaia.
- La biomassa viene conferita all'impianto attraverso autocarri telonati o bilici, e in parte minore con mezzi agricoli; la paglia sarà accettata sotto forma di balle che verranno stoccate in apposito magazzino con capacità di 25.000 m3, mentre la lolla di riso sarà stoccata in 3 silos di capacità m3 250 ciascuno.
- In fase di avviamento si provvede al riscaldamento dei moduli termici utilizzando gas metano; al raggiungimento dei 450ºC si procede all'alimentazione della biomassa nel percorso di reazione.
- Il cantiere si svilupperà in un arco temporale di 26 mesi e come prima operazione sarà necessaria la sistemazione altimetrica dell'area, mediante la realizzazione di un rilevato di circa 4 m di altezza per complessivo volume di 27.010 m3. Per le sistemazioni delle aree a verde è previsto il riutilizzo dei materiali di scortico accantonati.
- Tenuto conto delle note pervenute durante la fase istruttoria sul progetto presentato, agli atti, contenenti osservazioni e pareri avanzati da parte degli Enti e Soggetti interessati e coinvolti, che hanno evidenziato in sintesi:
- Provincia di Alessandria nota n.125701 del 25.08.2008 (omissis)
- Regione Piemonte Settore Gestione Beni Ambientali nota n.36383 del 18.08.2008 (omissis)
- Regione Piemonte − Settore Decentrato OO.PP. Alessandria nota n.57673 (omissis)
- Ovest Sesia Vercelli nota n.1412 del 25.08.2008 (omissis)
- ENEL Divisione Infrastrutture e Reti Alessandria fax pervenuto in data 26.08.2008 (omissis)
- ASL Alessandria − Ambito Territoriale di Casale M.to nota n.97169 del 29.08.2008 (omissis)
- Terna Connessioni RTN nota del 28.08.2008 n.TE/P2008013161 (omissis)
- ARPA − Vercelli nota n.110027 del 23.09.2008 (omissis)
- Regione Piemonte OO.PP. Vercelli, nota n.63797 del 23.09.2008 (omissis)
- Comune di Balzola, nota n.2915 del 23.09.2008 (omissis)
- Provincia di Pavia nota n. 28953 del 23.09.2008 (omissis)
- Comune di Langosco (PV) nota n. 1308 del 22.09.2008 (omissis)
- Comune di Rive nota n.1078 del 23.09.2008 (omissis)
- Comune di Rive nota 23.09.2008 (omissis)
- Nota ASL Casale Monferrato n. 105528 del 23.09.2008 (omissis)
- Nota APEVV Vercelli n. 172 del 23.09.2008 (omissis)
Viste le note avanzate da parte del pubblico ai sensi dell'art.14 comma 1 lettera b) della L.R.n.40/98, ovvero:
- Associazione per la Difesa e Tutela del Territorio della Bassa Vercellese nota 07.08.2008 pervenuta in data 07.08.2008 n. 49399 (omissis)
- Legambiente Piemonte − Settore Energia nota pervenuta n. 0049667 del 08.08.2008 (omissis)
Preso atto:
- Dell'istruttoria tecnica esperita nell'ambito dell'Organo Tecnico Provinciale, di cui alla Relazione Settore Pianificazione Territoriale datata Settembre 2008, alla nota del Settore Agricoltura n.59406 del 23.09.2008, alla nota del Settore Risorse Idriche n.58141 del 18.09.2008, alla nota del Settore Viabilità e Difesa del Suolo n.59542 del 23.09.2008 e alla nota del Settore Tutela Ambientale n.59412 del 23.09.2008, agli atti della Conferenza dei Servizi del 24.09.2008, che hanno evidenziato in sintesi, sulla documentazione avanzata dalla Ditta Proponente, elementi negativi e criticità riferite alla progettazione delle opere, alla localizzazione dell'impianto e agli effetti generati dall'inserimento della centrale nel contesto territoriale ambientale interferito, nonché al più ampio contesto extraprovinciale interessato dal reperimento e conferimento delle biomasse, ed in sintesi:
- Relazione Settore Pianificazione Territoriale datata Settembre 2008 (omissis)
- nota del Settore Agricoltura n.59406 del 23.09.2008 (omissis)
- nota del Settore Risorse Idriche n.58141 del 18.09.2008 (omissis)
- nota del Settore Viabilità e Difesa del Suolo n.59542 del 23.09.2008 (omissis)
- nota del Settore Tutela Ambientale n.59412 del 23.09.2008 (omissis)
- Delle risultanze della Conferenza dei Servizi, riunitasi presso la sede della Provincia di Vercelli in data 24.09.2008, di cui al verbale allegato alla presente Deliberazione (Allegato sub.C), dalla quale emergono prevalentemente:
- un quadro di criticità e problemi non affrontati, non risolti e non risolvibili in ordine: al Progetto presentato, al contesto ambientale interferito, alla non certa disponibilità delle biomasse, alla complessa logistica inerente lo stoccaggio e il trasporto delle biomasse, alle implicanze di carattere agronomico sulle colture attualmente sviluppate, all'aumento delle emissioni in atmosfera dovuto anche al consistente traffico veicolare indotto.
- un quadro di documentate e non risolte criticità in ordine a preoccupazioni e timori riguardo la salute pubblica dell'ampio territorio interessato.
- Dei pareri e osservazioni avanzati dagli Enti e Soggetti coinvolti, pervenuti a seguito della Conferenza dei Servizi del 24.09.2008 a maggior specificazione dei pareri e osservazioni già espressi per la Conferenza stessa, che comunque non hanno apportato elementi positivi rispetto a quanto già significato più sinteticamente in sede di Conferenza stessa e, anzi, aggiungono ulteriori perplessità circa la concreta fattibilità e sostenibilità del progetto, nonché timori per un peggioramento delle condizioni ambientali della più ampia area interessata, ovvero:
- Nota Unione COSER Bassa Vercellese n.2643 del 25.09.2008 (omissis)
- Nota Comune di Rive n.1093 del 26.09.2008 (omissis)
- Nota Comune di Villanova M.to n.3279 del 25.09.2008 (omissis)
- Nota Terna Direzione Pianificazione e Sviluppo Rete, Roma, n. TE/2008015829 del 14.10.2008 (omissis)
- Nota Comune di Langosco n.1514 del 12.11.2008 (omissis)
- Della Relazione del Responsabile del Procedimento, datata 16 Gennaio 2009 (Allegato sub.B), contenente la sintesi dell'istruttoria esperita e la proposta di adozione del provvedimento conclusivo del procedimento.
Ritenuto, pertanto, per le motivazioni e valutazioni sopra riportate:
- che, per la realizzazione dell'intervento proposto in data 26.06.2008 dalla Ditta BIOPOWER srl, non sussistono i presupposti di compatibilità ambientale, e pertanto il Progetto è da ritenersi non compatibile;
- di esprimere giudizio negativo di Compatibilità Ambientale sul Progetto di "Impianto a biomassa per la produzione di energia elettrica in Comune di Caresana (VC)", presentato dalla Società Biopower Vercellese srl, Via Moglia n.19 Settimo T.se (TO), di cui all'istanza del 26.06.2008.
Visti: la L.R.n.40 del 14.12.1998 "Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione", e s.m.i.; la nota esplicativa Regione Piemonte n.14607 del 04.07.2000.
Dato atto che è stato ottemperato al disposto di cui all'art.49, comma 1, del D.L.vo 267/2000, come evincesi dal documento inserito nella presente deliberazione;
A voti unanimi
delibera
- Di prendere atto dell'istruttoria tecnica condotta nell'ambito dell'Organo Tecnico, nelle premesse sintetizzata, degli esiti della Conferenza dei Servizi tenutasi in data 24.09.2008 di cui al verbale allegato alla presente Deliberazione (Allegato sub.C alla presente Deliberazione), della Relazione del Responsabile del Procedimento datata 16 gennaio 2009 (Allegato sub B alla presente Deliberazione).
- Di ritenere che, per la realizzazione dell'intervento non sussistono i presupposti di compatibilità ambientale e di esprimere, pertanto, ai sensi e per gli effetti dell'art.12 della L.R. n. 40/98, giudizio negativo di Compatibilità Ambientale sul Progetto di "Impianto a biomassa per la produzione di energia elettrica in Comune di Caresana (VC)", presentato dalla Società Biopower Vercellese srl, Via Moglia n.19 Settimo T.se (TO), di cui all'istanza del 26.06.2008, composto dagli elaborati elencati in premessa, per le seguenti motivazioni:
- L'istruttoria tecnica condotta ha evidenziato, sulla documentazione avanzata dalla Ditta Proponente, elementi negativi e criticità riferite alla progettazione delle opere, alla localizzazione dell'impianto e agli effetti generati dall'inserimento della centrale nel contesto territoriale ambientale interferito, nonché al più ampio contesto extraprovinciale interessato dal reperimento e conferimento delle biomasse, in quanto:
- Non sono state considerate soluzioni alternative riguardo la localizzazione della centrale; sulla scelta localizzativa la Ditta ha ritenuto di dare peso esclusivo alla disponibilità dei terreni necessari per la realizzazione della centrale, e ciò ha comportato la necessità di realizzare consistenti interventi per rendere idoneo il sito (rilevati e difese) e rilevanti opere connesse (elettrodotto e viabilità);
- la localizzazione dell'impianto non soddisfa le necessarie esigenze di ottimizzazione dei trasporti della biomassa in quanto è previsto il reperimento della stessa per ben il 75% da territori posti fuori dalla Provincia di Vercelli, e comunque distanti dalla centrale; l'impatto sulla viabilità risulta pertanto piuttosto alto e non mitigabile;
- la realizzazione della centrale comporta un peggioramento delle condizioni ambientali per l'aumento delle emissioni di sostanze inquinanti e polveri in atmosfera dovuti sia all'impianto della centrale che al considerevole aumento del traffico di mezzi pesanti necessari per il conferimento delle materie conferite alla centrale tessa e per lo smaltimento delle ceneri prodotte;
- la lontananza del punto di consegna alla rete dell'energia prodotta dalla centrale rende necessaria la realizzazione di un nuovo elettrodotto aereo di lunghezza 8.5 km circa, con 34 sostegni, il cui tracciato, oltre a essere di notevole lunghezza e comportare sicuramente costi molto elevati, risulta molto invasivo dal punto di vista paesaggistico−ambientale e non condiviso dai Comuni interessati;
- la soluzione progettuale proposta per la localizzazione dell'impianto prevede sia la realizzazione di un consistente rilevato, composto da materiali inerti idonei per l'installazione delle strutture il cui reperimento genera un aumento del traffico con conseguenti ulteriori emissioni in atmosfera, e sia la realizzazione di consistenti opere a difesa del rilevato stesso per garantire la sicurezza idrogeologica del sito;
- la Ditta proponente non ha sufficientemente dimostrato e garantito la disponibilità della biomassa necessaria per il funzionamento della centrale, né ha fornito garanzie circa la complessa organizzazione della raccolta in campo della paglia e degli stoccaggi in loco presso le aziende agricole; non sono stati documentati accordi o intese, anche preliminari, con le associazioni agricole di categoria che indicassero qualche certezza sulla disponibilità dell'imprenditorialità agricola alla fornitura delle biomasse, alla realizzazione e organizzazione delle strutture e mezzi necessari per sostenere l'iniziativa (aree di stoccaggio, fabbricati e macchine agricole); occorre rilevare ancora in merito che la realizzazione di strutture ed aree dedicate e attrezzate nelle aziende agricole comporta la ulteriore sottrazione di terreni fertili dalle coltivazioni;
- per l'affidamento della gestione dell'organizzazione della fornitura delle biomasse a società diversa dall'istante, non sono stati documentati rapporti od accordi intercorsi;
- lo studio presentato ha omesso una valutazione agronomica che, partendo da una analisi reale del contesto agricolo interessato, potesse dimostrare l'effettiva utilità e beneficio per la cessione della paglia da parte delle aziende agricole, anche in relazione alla sottrazione della stessa quale ammendante per le operazioni agricole. In merito è giusto rilevare che le aziende agricole di vocazione risicola non sono più, da lungo tempo ormai, dotate di strutture e impianti per la raccolta e stoccaggio della paglia, e si sono attrezzate invece per la trinciatura in campo al fine di sfruttarne l'apporto fertilizzante e diminuendo di conseguenza l'utilizzo di concimi chimici. Dal punto di vista agronomico la sottrazione della paglia comporta conseguentemente un aumento di apporto di prodotti chimici ai terreni per garantirne la fertilità, con aumento dei costi per le aziende, delineando un bilancio costi−benefici che non può essere ritenuto positivo anche dal punto di vista agronomico;
- la mancanza di verifiche e dati sperimentali su impianti analoghi o che utilizzano le stesse tecnologie e biomasse, non fornisce certezze sulla funzionalità e redditività dell'impianto proposto;
- i percorsi utilizzati dai mezzi di trasporto della biomassa alla centrale comportano l'attraversamento di parte del centro abitato del Comune di Pezzana lungo la Strada Provinciale n.4, generando un peggioramento delle condizioni ambientali per gli abitanti dovuto alle maggiori emissioni nocive in atmosfera, all'aumento del rumore e all'abbassamento del livello di sicurezza stradale, e conseguenze negative anche a carico della viabilità e del sistema di sottoservizi esistente; per contro non sono state avanzate dalla Ditta Proponente proposte adeguate di interventi finalizzati alla riduzione e contenimento degli impatti generati, anche in accordo con il Comune che, in merito all'attraversamento del centro abitato, ha espresso parere contrario in sede di Conferenza dei Servizi;
- la Ditta proponente ha omesso le considerazioni sulla fase di dismissione dell'impianto a fine vita, necessarie, oltre che per la fase di Valutazione del progetto, anche in relazione ai disposti del D.Lgs. n.387/2003 che prevede il rilascio dell'autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell'impianto, con l'obbligo alla rimessa in ripristino dello stato dei luoghi (art.12 comma 4); tale previsione risulta pertanto molto importante in fase di valutazione in quanto le operazioni di smantellamento e smaltimento delle strutture, nonché le operazioni di miglioramento agricolo per ripristinare le aree, implicano considerevoli effetti ambientali che non sono stati considerati;
- permangono incertezze e dubbi sulla fase di cantiere, sia per la realizzazione della centrale che per le opere connesse, che non è stata sufficientemente approfondita riguardo le strutture e servizi provvisori necessari, la durata temporale dei lavori che comporta un rilevante impatto ambientale dovuto alle movimentazioni dei materiali, alle forniture, ai mezzi utilizzati e alla regimazione e smaltimento delle acque superficiali, nonché riguardo le precauzioni da mettere in atto per prevenire e minimizzare gli impatti in caso si verificassero anomalie e problematiche ambientali nel cantiere;
- la Ditta proponente non ha allegato all'istanza di VIA il progetto del sistema di captazione delle acque sotterranee, quale opera connessa, e la progettazione dell'opera di difesa del rilevato (scogliera in massi); la progettazione delle principali strutture previste (capannoni, magazzini e palazzina uffici) non è stata adeguatamente rappresentata negli elaborati allegati all'istanza di VIA, circa le caratteristiche dimensionali e, soprattutto, circa le tipologie di fondazioni in rapporto alla reale situazione e caratteristiche dei suoli;
- lo Studio presentato non risulta appropriato per l'indagine del territorio interessato in quanto non ha debitamente considerato e proposto interventi compatibili con:
- la presenza del S.I.R. (Sito di Interessa Regionale cod IT1120020) denominato "Stagno Cascina Guidia", posto ad una distanza di circa 1 km dal sito dell'intervento, anche per dimostrare l'esclusione di una incidenza dovuta alla presenza delle opere per la conservazione dell'habitat naturale individuato dalla Regione Piemonte;
- per quanto riguarda il tema della tutela e valorizzazione dei beni storico culturali e ambientali, la Cascina Scarampa, posta nelle immediate vicinanze della centrale e già oggetto di recente parziale recupero, nonché altre Cascine (Annunziata e Besina) poste nelle vicinanze del tracciato del nuovo elettrodotto previsto;
- riguardo il tracciato del nuovo elettrodotto, l'area in corrispondenza dell'attraversamento del Torrente Marcova, che risulta classificata dagli atti di Pianificazione Territoriale Provinciale come sondabile "coinvolgibile da pericolosità elevata (Eb )";
- non è previsto l'utilizzo del calore residuo (cogenerazione), per consentire un maggior rendimento complessivo dell'impianto; la proposta progettuale non risulta pertanto coerente con le indicazioni della Regione Piemonte, in merito ad impianti a biomassa, che comunque privilegiano la cogenerazione abbinata al teleriscaldamento;
- la proposta progettuale non risulta presentare elementi di coerenza con l'atto di indirizzo n.1006 adottato dal Consiglio Provinciale in data 17.03.2008, nelle more dell'adozione del Piano Energetico Provinciale (PEP), circa i criteri e indirizzi prioritari che costituiscono linee guida utili per l'apertura degli iter istruttori sui progetti e per le analisi e valutazioni degli Uffici Provinciali i seguenti aspetti:
- la non disponibilità sul territorio provinciale delle biomasse e materie prime da utilizzare;
- le non dimostrate migliori modalità di approvvigionamento e stoccaggio delle biomasse e materie prime da utilizzare, la non considerazione dell'andamento della produzione agricola e delle scelte agronomiche dell'imprenditorialità locale, nonché la mancata indicazione delle aree interessate;
- la mancata conclusione di contratti preliminari di approvvigionamento sottoscritti, con validità di almeno 5 anni dalla data di rilascio dell'autorizzazione, che dimostrino la disponibilità di biomassa locale;
- la mancata valutazione dell'organizzazione di una filiera a livello locale che favorisca una economia di scala a ricaduta locale, con considerazioni circa la gestione del patrimonio delle colture locali;
- la mancata adozione di accordi ed intese con soggetti pubblici e privati operanti sul territorio, tesi a sviluppare la filiera di produzione e recupero della biomassa;
- la previsione di realizzare una centrale di potenza 50 MWt che non garantisce l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili ai fini energetici e ambientali; tale obiettivo è ritenuto raggiungibile privilegiando la realizzazione di centrali e impianti di taglia medio piccola, al massimo 5 MWt, ai fini di uno sfruttamento sostenibile delle risorse e delle aree disponibili;
- la non vicina disponibilità del punto di fornitura della produzione elettrica alla rete, al fine di contenere gli impatti generati dalle opere connesse e direttamente collegate alla realizzazione dell'impianto;
- le mancate certezze sull'utilizzo del calore residuo (teleriscaldamento ecc..);
- l'alta incidenza dei trasporti delle materie prime dal luogo di origine sino alla centrale di combustione, con riferimento all'aumento delle emissioni di inquinanti in atmosfera ed all'aumento del traffico indotto dalla nuova attività.
- Gli esiti della Conferenza dei Servizi, (verbale allegato sub C alla presente deliberazione) che ha messo in evidenza prevalentemente:
- un quadro di criticità e problemi non affrontati, non risolti e non risolvibili in ordine: al Progetto presentato, al contesto ambientale interferito, alla non certa disponibilità delle biomasse, alla complessa logistica inerente lo stoccaggio e il trasporto delle biomasse, alle implicanze di carattere agronomico sulle colture attualmente sviluppate, all'aumento delle emissioni in atmosfera dovuto anche al consistente traffico veicolare indotto;
- un quadro di documentate e non risolte criticità in ordine a preoccupazioni e timori riguardo la salute pubblica dell'ampio territorio interessato.
- I pareri e le osservazioni avanzati dagli Enti e Soggetti coinvolti, pervenuti a seguito della Conferenza dei Servizi del 24.09.2008, a maggior specificazione dei pareri e osservazioni già espressi per la Conferenza stessa, che comunque non hanno apportato elementi positivi rispetto a quanto già significato più sinteticamente in sede di Conferenza stessa e, anzi, hanno aggiunto ulteriori perplessità circa la concreta fattibilità e sostenibilità del progetto, nonché timori per un peggioramento delle condizioni ambientali della più ampia area interessata.
- Di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri di spesa a carico della Provincia.
Avverso il presente Provvedimento è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 06 Dicembre 1971 n.1034, ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 Novembre 1971 n.1199.
Copia della presente Deliberazione, ai sensi dell'art.12 comma 8 della L.R. n. 40/98, sarà inviata al Proponente e a tutti i Soggetti invitati in Conferenza di Servizi, di cui all'art.9 della stessa Legge Regionale.
La presente Deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell'art.12 comma 8 della L.R.n.40/98, e depositata presso l'Ufficio di Deposito Progetti della Regione Piemonte e presso l'Ufficio di Deposito Progetti della Provincia di Vercelli, ai sensi dell'art.6 comma 5 e dell'art.19 comma 1 della stessa Legge Regionale.
Allegato Sub.A (omissis).
Allegato Sub.B Relazione Istruttoria del Responsabile del Procedimento (omissis).
Allegato Sub.C Verbale Conferenza dei Servizi del 24.09.2008 (omissis).
Il Direttore del Settore Pianificazione Territoriale,
Responsabile dell'Organo Tecnico
Manuela Ranghino