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Bollettino Ufficiale n. 07 del 19 / 02 / 2009


Codice DA1008
D.D. 10 dicembre 2008, n. 722

Metanodotto "Derivazione per Caltignaga DN 150 mm (6") 75 bar, allacciamento Comune di Caltignaga DN 150 (6") 75 bar; variante allacciamento S.G.N. DN 100 (4") 75 bar", da localizzarsi nel Comune di Caltignaga nella Provincia di Novara, presentato dalla Societa' Snam Rete Gas S.p.A. Autorizzazione ai sensi degli articoli 52 quater e sexies del d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 33

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Ministero delle Comunicazioni − Ispettorato territoriale per il Piemonte e la Valle d'Aosta

  1. la realizzazione dovrà avvenire in osservanza delle leggi e prescrizioni per quanto attiene alla tutela dei preesistenti impianti di RPC (rete pubblica di comunicazione) che prevedono il rilascio del nulla osta alla costruzione, ai sensi dell'articolo 95 del d.lgs. del 01/08/2003 n. 259, dopo che Snam Rete Gas S.p.A. presenterà la prevista istanza;

ENEL − Divisione Infrastrutture e Reti

  1. eventuali interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei dovranno rispettare quanto previsto dal d.m. 449/1988 e s.m.i., nonché dalle norme CEI 11−17 fasc. 558;
  2. qualora si rendesse necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all'opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi ad ENEL Distribuzione S.p.A. i progetti esecutivi dell'opera e comunicati i dati del soggetto la quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi;

SIN &VE S.r.l.

  1. la Snam Rete Gas S.p.A. dovrà porre la massima attenzione nel momento di un eventuale ritrovamento di sottoservizi e dovrà contestualmente avvisare l'ente competente;

Provincia di Novara

  1. dovrà essere previsto, a carico di Snam Rete Gas S.p.A., il ripristino della naturalità delle aree interessate dal progetto e ricadenti nella "rete Ecologica" individuata dal Piano Territoriale Provinciale secondo le Linee Guida approvate dal Consiglio Provinciale con Delibera n. 10 del 30 marzo 2007;

Direzione regionale Agricoltura

  1. le aree agricole e naturali interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie. Poiché in alcuni tratti il tracciato interferisce con superfici agricole occupate da impianti di arboricoltura da legno (pioppeti), il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di espianto e di successivo ripristino;
  2. il taglio della vegetazione arborea spontanea e delle colture legnose dovrà essere limitato al minimo indispensabile e dovrà essere effettuato preferibilmente nella stagione di riposo vegetativo; dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere, al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti;
  3. per quanto riguarda le aree agricole interferite dall'opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l'accesso alle proprietà;
  4. il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, conservato in modo da non alterare le sue caratteristiche fisico − chimiche e riutilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale; gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria; tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno;
  5. l'attraversamento dei canali e dei fossi irrigui con la tecnica a cielo aperto dovrà essere effettuato nel periodo non irriguo (ottobre−marzo);
  6. nelle fasi di predisposizione del progetto esecutivo, il proponente dovrà verificare con il consorzio irriguo operante nell'area di intervento (Associazione Irrigazione Est Sesia − Via Negroni 7 − Novara) e con i gestori dei cavi minori le soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente e concordare il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere, in modo da assicurare la funzionalità della rete irrigua e da permettere l'effettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza;
  7. durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei canali irrigui dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d'inquinamento delle acque; a tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l'assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;
  8. le fasi successive di progettazione dovranno sviluppare adeguatamente gli interventi di ripristino e di mitigazione ambientale e paesaggistica, per la cui realizzazione dovranno essere utilizzate specie autoctone adatte alle condizioni stazionali; al fine di assicurarne la riuscita, tali interventi dovranno essere eseguiti nel rispetto della stagionalità delle opere a verde; dovrà inoltre essere eseguito un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nel triennio successivo la realizzazione delle opere stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze tra le specie arboree ed arbustive;
  9. al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

Settore regionale Risanamento acustico e atmosferico

  1. dovranno essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio lavori del cantiere;
  2. i gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel, dovranno essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di particolato;
  3. tutte le macchine operatrici "off road" dotate di motore a combustione a ciclo diesel avente una potenza nominale superiore a 37 kW dovranno essere dotate di specifici sistemi (trappole) per il contenimento delle emissioni di particolato;
  4. i programmi di manutenzione dovranno prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate; in particolare tali interventi dovranno interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere;
  5. le piste di cantiere dovranno essere periodicamente bagnate al fine di limitare l'emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità dovrà essere effettuata anche la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista;
  6. dovranno essere realizzati idonei dispositivi di lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti all'uscita delle aree di cantiere;
  7. dovranno essere utilizzati teli protettivi a chiusura dei cassoni degli autocarri utilizzati per il trasporto dei materiali polverulenti;
  8. gli eventuali impianti di betonaggio, di frantumazione−vagliatura e recupero di inerti dovranno essere autorizzati per le emissioni in atmosfera ai sensi della normativa vigente, anche seguendo, ove possibile, le previste procedure semplificate;
  9. dovranno essere concordati, con il Comune di Caltignaga, i punti di accesso al cantiere nonché i percorsi ottimali al fine di minimizzare gli impatti locali sulla qualità dell'aria, sul clima acustico e sulla viabilità;

ARPA Piemonte

  1. all'avvio dei lavori dovranno essere forniti ad ARPA Piemonte una planimetria e una sintetica relazione descrittiva delle aree di cantiere che saranno predisposte dalla ditta appaltatrice dei lavori;

Ministero per i Beni e le Attività culturali − Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo antichità egizie

  1. tutte le opere di scavo previste per la realizzazione della linea, ma anche per tutte le opere accessorie, dovranno essere controllate da tecnici archeologi con la direzione scientifica di questa Soprintendenza;

Settore regionale Attività negoziale e contrattuale − Espropri − Usi civici

  1. Snam Rete Gas S.p.A , dopo il rilascio dell'autorizzazione da parte del Settore regionale Programmazione e Risparmio in Materia energetica, dovrà predisporre un piano particellare completo comprendente sia le aree soggette ad occupazione temporanea che quelle ad asservimento coattivo con l'indicazione delle rispettive indennità offerte;
  2. l'istanza di occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù presentata da Snam Rete Gas S.p.A dovrà indicare nel dettaglio (con riferimento al Decreto Ministero dell'Interno 24.11.1984, nonché al Decreto Ministero Sviluppo Economico 17.04.2008): la fascia di asservimento, quella di occupazione, la profondità effettiva di posa della tubazione e la distanza minima dalla medesima di future canalizzazioni sotterranee e/o fabbricati;
  3. tale piano, unitamente ai Certificati Urbanistici completi di planimetria di P.R.G. in scala catastale ed estratto delle N.T.A. nonché ad eventuali ulteriori elaborati necessari per la stima delle indennità, dovrà essere allegato all'istanza di occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù con determinazione urgente dell'indennità ex artt. 22 e 52 octies del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i. da presentare alla Direzione Regionale Risorse Umane e Patrimonio, Settore regionale Attività negoziale e contrattuale − Espropri − Usi civici.

Inoltre, si prescrive quanto segue:

La presente determinazione sarà pubblicata sulBollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell'articolo 16 del d.p.g.r. 8/R/2002.

Avverso la presente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia