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Bollettino Ufficiale n. 05 del 05 / 02 / 2009


Deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2008, n. 1−10445

Approvazione della scheda metodologica di analisi tecnico−normativa per la predisposizione dei disegni di legge.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

− di approvare la scheda metodologica di analisi tecnico−normativa per la predisposizione dei disegni di legge, allegata alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale (Allegato A);

− di stabilire che la suddetta scheda verrà utilizzata dalle strutture regionali, alle quali compete l'iniziativa legislativa, a seguito di un congruo periodo da dedicare alla formazione dei referenti legistici e ad una sua prima sperimentazione da ipotizzare in circa sei mesi; al termine di tale fase si procederà alla sua formale omologazione quale documento indispensabile a corredo del progetto normativo presentato e la sua redazione e ricezione saranno condizioni necessarie per la iscrizione all'ordine del giorno dei lavori dell'Esecutivo dei relativi progetti di legge;

− di dare atto che il Settore Attività Giuridico−Legislativa, oltre ad assicurare la supervisione finale sui testi normativi, garantirà anche nella fase di progettazione e stesura delle proposte di legge e delle relative schede metodologiche per la loro istruttoria, il necessario supporto alle Direzioni proponenti in collaborazione con i referenti legistici;

− di definire con successivi provvedimenti dirigenziali ulteriori aspetti procedurali, funzionali ed organizzativi.

La presente deliberazione sarà pubblica sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell'art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

SCHEDA METODOLOGICA DI ANALISI
TECNICO−NORMATIVA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI DISEGNI DI LEGGE

Parte generale

− Provenienza (Assessorato e struttura tecnica di riferimento in relazione alla proposta)

− Oggetto (titolo)

Parte I

Profili tecnico−normativi di diritto interno
ed organizzazione

1) Materia (individuazione della materia e della relativa competenza regionale in relazione alle disposizioni costituzionali)

2) Coordinamento tra le Direzioni in caso di materie correlate

3) Effettiva necessità dell'intervento, anche a seguito di successiva valutazione politica, e sua coerenza con la fonte normativa utilizzata. Descrizione delle finalità e degli obiettivi previsti dal progetto normativo.

4) Presenza ed analisi di una relazione illustrativa redatta in termini di esaustività e coerenza (anche suddivisa per singoli articoli).

5) Predisposizione, laddove previsto per legge, della relazione tecnico−finanziaria svolta in termini programmatici, finanziari e contabili congrui con la ratio dell'intervento normativo e preferibilmente sulla base della apposita griglia redazionale, di cui all'allegato B.

6) Verifica degli effetti giuridico−amministrativi più immediati nonchè dell'eventuale impatto che il progetto produce su enti pubblici e soggetti amministrati.

7) Presenza di aspetti legati all'attività di conferimento di funzioni amministrative agli enti locali, anche in considerazione del recepimento dei principi costituzionali di sussidiarietà, differenziazione e di adeguatezza.

8) Presenza di atti di concertazione

Parte II

Correlazioni e vincoli con le normative
di vario livello:

1) Rapporti e verifica di compatibilità con il diritto comunitario (precisando l'esatta titolarità del suddetto rapporto e l'eventuale presenza di aiuti di Stato)

2) Correlazioni e verifica di compatibilità con la Carta costituzionale e la normativa statale di riferimento. Coordinamento con altre eventuali iniziative normative all'esame del Parlamento sul medesimo o analogo oggetto.

3) Rapporti e verifica di compatibilità e coerenza con lo Statuto regionale e le norme regionali pregresse (esistenza di progetti su analoga materia e verifica di assenza di rilegificazioni)

4) Eventuali considerazioni in merito alle linee prevalenti della giurisprudenza comunitaria, costituzionale, ordinaria ed amministrativa di riferimento

Parte III

Profili di semplificazione

1) Utilizzo degli strumenti di delegificazione

2) Snellimento delle procedure anche ai sensi della l. 241/1990 e l.r. 7/2005 (evitare di richiedere dati, atti o documenti inutili ed onerosi che potrebbero aggravare il procedimento)

3) Maggior ricorso al principio della responsabilità incentivando l'attività di autocertificazione e disciplinando puntuali controlli ex post o a campione

4) Presenza di organismi interni e/o esterni: riduzione o soppressione di quelli esistenti

Parte IV

Elementi di natura sistematico−legistica
e redazionale

1) Correttezza dei riferimenti normativi contenuti nel testo

2) Utilizzo di novelle legislative per inserire modifiche ed integrazioni espresse a disposizioni pregresse e vigenti

3) Accertamento degli eventuali effetti abrogativi e razionalizzazione delle norme pregresse e incompatibili nella medesima materia. Verifica della coesistenza di più leggi nello stesso ambito normativo (contestuali accorpamenti e soppressioni)

4) Verifica degli effetti retroattivi o di disposizioni di proroga o deroga rispetto alla normativa vigente. Valutazioni in merito ad eventuali aspetti di transitorietà

5) Individuazione di eventuali atti successivi di attuazione e riscontro sulla congruità dei termini previsti per la loro adozione

6) Inserimento della clausola d'urgenza o di differimento termini per l'entrata in vigore del provvedimento (opportunità e motivazione)

7) Eventuale previsione della clausola valutativa da redigere in collaborazione con i funzionari del Consiglio regionale

Allegato B

ANALISI PRELIMINARE
TECNICO−FINANZIARIA DEI DISEGNI
DI LEGGE (ART. 26, L.R. 7/2001)

INDIVIDUAZIONE DELL'OGGETTO E DELLE FINALITA' DEL D.D.L.:

ANALISI DEGLI OBIETTIVI DELL'INTERVENTO

a) Quali esigenze della collettività si intende soddisfare

b) Quali sono i destinatari, diretti e indiretti, della proposta normativa

c) In quale modo il d.d.l intende perseguire gli obiettivi

ESAME DEL CONTESTO SOCIO−ECONOMICO

a) Verificare la razionalità degli obiettivi sotto il profilo−economico

b) Indicare se il perseguimento degli obiettivi previsti può produrre effetti collaterali anche in settori o ambiti diversi da quelli disciplinati dal d.d.l

c) Valutare, attraverso la predisposizione del d.d.l., la necessità di fornire un quadro normativo certo al fine di disciplinare nuove realtà socio−economiche

d) Rilevare la ricaduta degli effetti economici della proposta normativa, evidenziando gli aspetti in ambito economico sui quali la proposta normativa può incidere

e) Verificare l'adeguatezza degli effetti economici prefigurati in relazione agli obiettivi

f) Analizzare la coerenza e la compatibilità finanziaria degli obiettivi con la destinazione delle risorse

ANALISI DEGLI ASPETTI
CONTABILI E FINANZIARI

a) Determinazione della totalità dei costi connessi all'attuazione della proposta normativa

b) Individuazione di metodi per la quantificazione dei costi complessivi

c) Definizione delle risorse con cui far fronte

d) Rilevazione degli effetti finanziari prodotti dall'atto sui successivi esercizi

f) Indicazione delle previsioni afferenti al bilancio pluriennale