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Bollettino Ufficiale n. 52 del 24 / 12 / 2008


Codice DA0800
D.D 15 dicembre 2008, n. 543

Art. 10 della l.r. 40/1998. Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto: "Palazzo degli uffici regionali, opere infrastrutturali e opere pubbliche di urbanizzazione connesse". Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all'art. 12 della l.r. 40/1998.

In data 4 luglio 2008, il direttore della Direzione regionale Risorse umane e Patrimonio della Regione Piemonte, ha richiesto l'avvio della Fase di verifica della procedura di VIA ai sensi dell'articolo 4, comma 1 della l.r. 40/1998, relativamente al progetto del Palazzo degli uffici regionali, delle opere infrastrutturale e delle opere pubbliche di urbanizzazione connesse.

Il progetto si inserisce nell'ambito dell'Accordo di Programma delle aree AVIO−OVAL, finalizzato all'attuazione di un programma di interventi con valenza di piano particolareggiato per la realizzazione del Palazzo degli uffici regionali, dei nuovi comparti edilizi e delle opere infrastrutturali connesse.

Il progetto è localizzato nel Comune di Torino, nella parte sud della città, tra le vie Nizza, Passo Buole, Canelli, Farigliano, il sedime ferroviario e l'area del Centro Polifunzionale Lingotto. Le opere oggetto della fase di verifica della procedura di VIA rientrano nella categoria progettuale n. 4 dell'allegato B1 ("progetti edilizi di sviluppo e riassetto urbano, all'interno di aree urbane esistenti, che interessano superfici superiori ai 10 ettari"), comprendono opere rientranti nella categoria progettuale n. 7 dell'allegato B3 ("costruzione di parcheggi con capacità superiore a 500 posti auto") e non ricadono in area naturale protetta.

Il Nucleo centrale dell'Organo Tecnico Regionale, individuato con d.g.r. n. 21−27037 del 12.04.1999 e s.m.i., sulla base delle previsioni di cui all'art. 7 della l.r. 40/1998, verificate la natura e le caratteristiche dell'opera, con nota prot. n. 15597/DA10.02 del 7 luglio 2008, ha individuato nella Direzione Programmazione Strategica Politiche Territoriali ed Edilizia, la struttura regionale competente, nonché quali strutture regionali indicativamente interessate all'istruttoria le Direzioni: Ambiente, Trasporti, logistica, mobilità ed infrastrutture, Sanità, Opere pubbliche, difesa del suolo, economia montana e foreste.

La Direzione competente ha provveduto, quindi, a dare annuncio sul Bollettino ufficiale della Regione n. 28 del 10 luglio 2008 dell'avvenuto deposito del progetto e dell'individuazione del responsabile del procedimento.

Preso atto che è stato attivato l'Organo tecnico regionale per gli adempimenti istruttori con il supporto tecnico−scientifico dell'ARPA.

Considerato che il responsabile del procedimento designato ha ritenuto di coinvolgere nell'istruttoria tecnica anche le Direzioni regionali Agricoltura, Istruzione, formazione professionale e lavoro, Politiche sociali e politiche per la famiglia, Turismo, Commercio e sport.

Preso atto che, nell'ambito dell'istruttoria condotta dall'Organo tecnico regionale, sono state indette nei giorni 23 luglio e 26 agosto 2008 le riunioni della Conferenza di Servizi ai fini dell'effettuazione, con i soggetti interessati di cui all'art. 9 della l.r. 40/1998, dell'esame contestuale degli interessi pubblici coinvolti nel procedimento, ai sensi e per gli effetti dell'art. 10, comma 3, della l.r. 40/1998 nonché di quanto disposto dalla D.G.R. n. 21−27037 del 12/04/1999.

Preso atto che, a seguito della pubblicazione dell'avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte n. 28 del 10 luglio 2008, sono state presentate osservazioni da parte dei seguenti soggetti:

Preso atto che, in data 25 agosto 2008, con nota prot. n. 41103 della Direzione regionale Risorse Umane e Patrimonio, il proponente ha fornito specifici chiarimenti in ordine alle problematiche evidenziate in sede di Conferenza di servizi, nella seduta del 23 luglio 2008.

Considerato che, come indicato dalla Circolare del Presidente della Giunta regionale 5 agosto 2002, n. 6/AQA, poiché il progetto edilizio prevede anche la realizzazione di parcheggi pertinenziali per un numero di posti auto complessivamente superiore a 500 unità, sottoposti a fase di verifica di competenza del Comune di Torino, la Regione Piemonte ed il Comune di Torino hanno svolto la procedura di verifica di concerto tra loro, utilizzando lo strumento della conferenza di servizi, al fine di addivenire ad una decisione finale unica e garantendo la valutazione complessiva delle opere e degli interventi necessari disposta dall'articolo 4, comma 5 della l.r. 40/1998.

Considerato che in data 9 giugno 2008, con d.g.r. n. 12−8931, sono stati emanati Primi indirizzi operativi per l'applicazione delle procedure in materia di Valutazione ambientale strategica di piani e programmi, a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale".

Considerato che, dalla data del 10 luglio 2008 alla data del 10 settembre 2008, a seguito della pubblicazione del relativo avviso sul B.U.R. n. 28, si è svolto, ai sensi del combinato disposto dell'art. 20 della l.r. 40/1998 e del d.lsg 152/2006, il periodo di consultazione del pubblico per la Procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ai sensi dell'art. 20 della l.r. 40/1998 e del d.lgs. 152/2006, della Variante al PRGC del Comune di Torino e connesso programma di interventi con valenza di Piano Particolareggiato per la realizzazione delle trasformazioni urbane previste per l'area Avio/Oval in oggetto.

Considerato che, al fine di consentire un compiuto pronunciamento in merito alla sottoposizione del presente progetto alla fase di valutazione della procedura di VIA, è stato ritenuto necessario che il provvedimento inerente la presente fase di verifica tenesse opportunamente conto del "Parere motivato" espresso dall'autorità regionale competente nell'ambito del citato processo di VAS, con particolare riferimento alle valutazioni relative agli aspetti urbanistici e alle problematiche di inserimento paesaggistico.

Considerato che tale necessità, evidenziata anche nelle osservazioni del pubblico pervenute, è stata condivisa dai soggetti istituzionali interessati nella seduta della Conferenza di servizi del 26 agosto 2008.

Considerato che, conseguentemente, con determinazione dirigenziale 335 del 4 settembre 2008, il responsabile del procedimento ha disposto, in accordo con il Nucleo centrale dell'organo tecnico regionale, la sospensione dei termini della fase di verifica della procedura di VIA, inerente il progetto "Palazzo degli uffici regionali, opere infrastrutturali e opere pubbliche di urbanizzazione connesse", di cui all'art. 10, comma 3 della l.r. 40/1998, fino all'avvenuta espressione del "Parere motivato" da parte dell'autorità regionale competente, nell'ambito del processo di VAS relativo alla sopra citata Variante Urbanistica al PRGC della Città di Torino, allo scopo di consentire il necessario ed opportuno coordinamento procedimentale.

Considerato che l'autorità regionale competente ha espresso il "Parere motivato", richiesto nell'ambito del processo di VAS, con deliberazione della Giunta regionale 24 novembre 2008, n. 16−10120, e che tale parere è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione (2º supplemento al numero 48), in data 27 novembre 2008, consentendo, in pari data, la riattivazione del procedimento inerente la presente fase di verifica della procedura di VIA, precedentemente sospeso.

Considerato che, in data 15 dicembre 2008, il Comune di Torino ha espresso parere favorevole all'esclusione dalla fase di valutazione della procedura di VIA del progetto di realizzazione del parcheggio con capacità superiore a 500 posti auto, previsto nell'ambito del progetto in esame, con determinazione dirigenziale n. 810 del Responsabile del Settore Ambiente e Territorio, subordinatamente al rispetto di una serie di prescrizioni, inerenti la fase di progettazione definitiva che sono ricomprese nella presente determinazione al successivo punto 13.

Considerati i seguenti pareri, espressi dai soggetti istituzionali interessati di cui all'art. 9 della l.r. 40/1998:

Considerati i contributi forniti dai componenti dell'organo tecnico in sede istruttoria, unitamente al contributo tecnico−scientifico dell'ARPA Piemonte, di cui alla relazione tecnica del rispettivo dipartimento provinciale di Torino − Struttura Semplice SS 06.03 "Attività istituzionali di produzione dell'Area Metropolitana Torinese".

Visti i verbali delle riunioni della conferenza di servizi, valutato tutto quanto complessivamente emerso nel corso dell'istruttoria svolta, tenuto conto degli elementi di verifica di cui all'allegato E della l.r. 40/1998 ed in accordo col nucleo centrale dell'organo tecnico regionale, si evidenzia quanto di seguito esposto:

Prescrizioni inerenti il progetto definitivo ed esecutivo, la realizzazione e la gestione delle opere e degli interventi previsti.

  1. Bonifica del sito ex Fiat Avio

Considerato che allo stato attuale è in corso una procedura di bonifica del sito ex Fiat Avio, per procedere alla realizzazione dell'opera si dovrà attendere il completamento degli interventi di bonifica per le aree a destinazione d'uso commerciale e industriale interessate dall'opera, attualmente in corso, come da progetto approvato.

  1. Pozzi esistenti ex Fiat Avio

Con riferimento ai 5 pozzi esistenti nell'area di intervento, già di proprietà Fiat Avio, in fase di redazione del progetto definitivo il proponente deve verificare lo stato di detti pozzi, valutare se vi sia interesse a mantenerli in esercizio o se, diversamente non sia opportuno chiuderli.

Qualora vi siano pozzi che interessano il sistema acquifero profondo, il proponente dovrà verificare lo stato di consistenza ai sensi del Regolamento Regionale 10/R del 2003, nei termini previsti dalla Provincia. Qualora venga decisa la chiusura di alcuni o di tutti i pozzi, il proponente dovrà seguire la procedura tecnica prevista dal Regolamento regionale citato.

In considerazione della strategicità del sistema acquifero profondo e del fatto che l'area è oggetto di bonifica occorre altresì valutare, in fase di redazione del progetto definitivo, che lo stesso non sia stato in alcun modo oggetto di contaminazione.

  1. Assetto idrogeologico

I progetti definitivi delle opere sotterranee previste (fondazioni palazzo regionale, viabilità e parcheggi, pozzi di prelievo e di reignezione a servizio dell'impianto di termoregolazione del Palazzo regionale) dovranno essere redatti in base ad una approfondita indagine idrogeologica, articolata come di seguito riportato, i cui risultati dovranno essere comunicati dal proponente al dipartimento provinciale di Torino dell'ARPA Piemonte − Struttura Semplice SS 06.03 "Attività istituzionali di produzione dell'Area Metropolitana Torinese" ed alla direzione Ambiente della Regione.

L'indagine dovrà essere così articolata:

L'area modellata dovrà essere estesa, in tutte le direzioni, oltre l'area d'interesse ad una distanza adeguata (scala chilometrica) o sino ad un confine idraulico naturale. Il modello dovrà essere tarato sia in regime stazionario (piezometria media di riferimento) sia in regime transitorio (giugno 2007 − luglio 2008) con passo temporale di 15 gg. In questa fase dovranno essere considerate tutte le opere civili sotterranee esistenti ante operam in grado di interferire con la falda freatica.

Il modello, superata positivamente la fase di calibrazione transitoria ed una volta in possesso di un congruo numero di dati significativi, dovrà simulare:

Con riferimento, inoltre, ai 4 pozzi di prelievo e ai 2 pozzi di reimmissione a servizio dell'impianto di termoregolazione del Palazzo regionale, una volta chiarito il quantitativo d'acqua che s'intende prelevare nonché il quantitativo d'acqua che s'intende reimmettere in falda, occorre acquisire in fase di redazione del progetto definitivo, tramite prove di pompaggio sul campo, i principali parametri idrodinamici dell'acquifero freatico per verificare direttamente la disponibilità dei quantitativi necessari.

è infine necessario, in fase di redazione del progetto definitivo, effettuare una simulazione modellistica riguardo il sistema pozzi di prelievo−pozzi di reimmissione sia per quanto riguarda le alterazioni del livello freatico sia per quanto riguarda le alterazioni termiche che verranno indotte nell'acquifero (valutare la geometria del pennacchio di dispersione dell'alterazione termica dell'acqua).

  1. Uso razionale della risorsa idrica e compatibilità dell'intervento con le infrastrutture del Servizio Idrico Integrato

Per le finalità di risparmio idrico si prescrive che, in aggiunta al previsto riutilizzo delle acque meteoriche, siano utilizzate, per tutti gli usi compatibili, acque prelevate al di fuori del pubblico servizio di acquedotto.

Conseguentemente, il progetto definitivo dovrà prevedere l'integrazione delle reti di distribuzione tecnologica verticali, inserendo la rete idrica di acqua non destinabile all'uso umano introducendo inoltre, ove possibile, i c.d. sistemi a cascata ovvero ad uso multiplo della stessa risorsa (ad es. scarico dai lavelli ai WC)

Tale aspetto, si ricorda, costituisce comunque un adempimento normativo (art. 146, comma 1, lett. c. del d.lgs. 152/2006) di stretta competenza regionale.

Per quanto attiene l'utilizzo e l'integrazione della rete acquedottistica, si rinvia alle prescrizioni eventualmente impartite dal Gestore del servizio idrico integrato.

Con riferimento alla prevista rete di raccolta acque, interna al parcheggio, ed ai connessi sistemi di disoleazione delle acque meteoriche, si richiede di valutare, in fase di redazione del progetto definitivo, la necessità di inserimento di tali sistemi e la loro gestione in un contesto più ampio così come previsto dal d.p.g.r. 20 febbraio 2006, n. 1/R − Regolamento regionale recante: "Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)", cui il progetto dovrà fare esplicito riferimento.

Per tutti gli utilizzi dell'acqua della prima falda, in fase di redazione del progetto definitivo, dovrà essere effettuata una preventiva caratterizzazione per valutarne la compatibilità qualitativa anche in considerazione del contesto di area soggetta a bonifica.

  1. Sondaggi geotecnici lotto 2

In fase di progettazione esecutiva, la realizzazione dei 28 sondaggi previsti nel comprensorio 2, di cui 13 a 80 m di profondità e 3 a 40 m, deve essere coordinata con le attività di bonifica in atto sul sito al fine di evitare la veicolazione in profondità della contaminazione.

  1. Sistemi antincendio ed utilizzo delle acque di falda

Con riferimento all'impianto sprinkler ad umido, previsto per i parcheggi interrati, in considerazione della presenza di contaminazione da solventi clorurati della falda freatica, occorre verificare, in sede di redazione del progetto definitivo, che tali acque siano compatibili con l'utilizzo di tale tecnica antincendio al fine di evitare la dispersione di inquinanti in atmosfera. Questa avvertenza deve essere considerata, in generale, per ogni utilizzo delle acque di falda.

  1. Compatibilità dell'intervento in materia di risparmio energetico

Il progetto definitivo dovrà fare esplicito riferimento al Piano Stralcio al Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell'Aria dedicato al riscaldamento degli ambienti ed al condizionamento (d.c.r. n. 98−1247 dell'11.01.2007), che integra a livello regionale il d.lgs. 311/2006, indicando le prestazioni minime dell'involucro e degli elementi di ambito che devono essere garantite nella progettazione di nuovi edifici. In particolare, nella relazione tecnica e nella simulazione relativa ai consumi energetici dell'edificio dovranno essere esplicitate le condizioni di rispetto di:

Il progetto definitivo dovrà prevedere l'installazione di collettori solari termici in grado di soddisfare la quota del 60% del fabbisogno di energia per acqua calda sanitaria, determinato secondo la norma tecnica UNI TS 11300, parte 2 (che ha sostituito la raccomandazione CTI R3−03, citata a riferimento nella d.c.r. 11.01.2007, n. 98−1247, per la determinazione del fabbisogno di acqua calda sanitaria), alla luce del combinato disposto delle prescrizioni contenute nel d.lgs 311/2006, nell'articolo 18 della legge regionale 13/2007 e nella d.c.r. 11.01.2007, n. 98−1247, fatte salve le eventuali impossibilità tecniche dovute all'ubicazione dell'edificio.

Qualora l'ubicazione dell'edificio renda tecnicamente impossibile l'installazione di un impianto solare termico, la quota del 60% del fabbisogno di energia per acqua calda sanitaria potrà essere soddisfatta mediante altra fonte rinnovabile, opportunamente documentata e descritta nel progetto definitivo; in proposito, si sottolinea come il solare termico sia il sistema più efficace per sfruttare, a parità di superficie, l'energia solare per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di un edificio, anche rispetto a sistemi quali il fotovoltaico accoppiato a pompa di calore.

In merito ai previsti sistemi di produzione di energia elettrica con moduli fotovoltaici che utilizzano silicio amorfo, si evidenzia come tale tipo di silicio sia un produttore di energia molto inefficiente: conseguentemente, in fase di redazione del progetto definitivo dovranno essere valutate altre soluzioni di produzione di energia elettrica con moduli fotovoltaici più efficienti (ad es.: cristallini), eventualmente attuabili solo a determinati piani (ad es.: ultimo piano) o nell'attigua palazzina centro servizi.

  1. Tutela della qualità dell'aria e mobilità sostenibile

Essendo il settore trasporti la principale fonte di inquinamento del territorio piemontese e dovendo, conseguentemente, agevolare la mobilità collettiva attraverso il potenziamento sia delle connessioni con le Stazioni Ferroviarie, sia dei mezzi pubblici verso le altre zone della città, ipotizzando i massimi flussi di persone che si muoveranno in fasce orarie piuttosto ristrette, si ritiene necessaria, in fase di progettazione definitiva, un'analisi preventiva della congruità delle tempistiche di realizzazione del Palazzo Regionale con quelle previste per le nuove infrastrutture di trasporto (nuova stazione e metropolitana); qualora l'esito di tale analisi mostrasse delle discrasie temporali critiche per la gestione della mobilità, il progetto definitivo dovrà prevedere l'attivazione di adeguati ed efficienti servizi di collegamento con le Stazioni Ferroviarie e il centro cittadino.

Il progetto definitivo dovrà individuare le prevedibili modificazioni della viabilità, le esigenze di rafforzamento del servizio pubblico, i fabbisogni e la dotazione complessiva di spazi pubblici a parcheggio previsti, soprattutto dedicati ai residenti, indotti dalla realizzazione del Palazzo Regionale, dalle aree terziarie e commerciali e dalle relative opere connesse, attraverso una approfondita valutazione relativa ad un comprensorio urbanistico di area vasta, più esteso rispetto a quello preso in considerazione dalle analisi condotte in sede di progettazione preliminare (indicativamente: area compresa tra piazza Carducci e corso Maroncelli)

Il progetto definitivo deve prevedere, infine, la realizzazione del collegamento con le piste ciclabili presenti lungo il fiume Po e oltre la ferrovia (via Pio VII); deve inoltre prevedere un apposito spazio per il parcheggio in condizioni di sicurezza delle biciclette (almeno 150) e per le postazioni di bike sharing.

Al fine di disincentivare la mobilità con autoveicoli singoli, si richiede di valutare, in fase di progettazione esecutiva, la possibilità di utilizzare una rilevante parte del parcheggio sotterraneo quale parcheggio di interscambio per i flussi di traffico provenienti dalle vicine autostrade.

  1. Limitazione dell'impatto acustico

Gli interventi di mitigazione individuati nel progetto permettono di stimare, in corrispondenza dei ricettori presenti nei Comparti 4, 6a, 6b, una compatibilità ai limiti di fascia in periodo diurno e notturno; mentre in corrispondenza dell'area scolastica, alla quale è attribuita la Classe I, viene stimato un esubero in facciata al 2º piano dell'ordine di 2−3 dBA, che deve essere risolto in sede di progettazione esecutiva.

In particolare, il progetto definitivo dovrà prevedere l'inserimento di una barriera acustica artificiale, da realizzare sul terrapieno in progetto nell'area a verde compresa tra la nuova viabilità interna lato ferrovia e gli edifici residenziali; la barriera antirumore dovrà essere adeguatamente dimensionata, attraverso una specifica progettazione acustica, tenendo conto altresì dell'impatto visivo del manufatto e del suo inserimento paesaggistico.

Inoltre, si richiede di adottare specifici interventi volti alla mitigazione del rumore prodotto dagli avvisatori acustici della stazione ferroviaria Lingotto; a tal fine, sarà necessario valutare, in accordo con il gestore dell'infrastruttura ferroviaria, le migliori soluzioni tecniche e gestionali attuabili.

In fase di cantiere, il rumore generato deve rispettare i limiti di zona vigenti al momento dell'inizio dei lavori, fatte salve le eventuali deroghe concesse dal Comune per le attività rumorose temporanee di cui all'art. 6, comma 1, lettera h, della legge 447/1995, qualora detto obiettivo non fosse raggiungibile con l'adozione di tutti i possibili accorgimenti tecnici e operativi atti a minimizzare il disturbo.

Al fine di verificare l'adeguatezza delle mitigazioni individuate, dovranno essere effettuate apposite campagne di misura nelle situazioni di cantiere e post operam. Le modalità di realizzazione delle campagne di misura sia nelle fasi di cantiere che post operam devono essere concordare con il dipartimento provinciale di Torino dell'ARPA prima dell'inizio del cantiere. Le campagne di misura dovranno verificare l'efficacia degli interventi di mitigazione previsti e il rispetto dei limiti presso i ricettori. Sulla base delle risultanze di tale monitoraggio dovranno essere realizzati eventuali ulteriori interventi di mitigazione, se necessari.

La documentazione previsionale di impatto acustico e la valutazione di clima acustico, per ogni singolo intervento, dovranno essere ripresentate al Comune contestualmente alla domanda di rilascio della concessione edilizia, o di altro provvedimento autorizzativo della realizzazione dell'opera, tenendo conto della classificazione acustica definitiva approvata dal Comune.

  1. Gestione dei rifiuti

Il progetto definitivo dovrà recepire le seguenti prescrizioni:

  1. Tutela dell'avifauna

L'intera superficie vetrata che costituisce l'involucro del Palazzo degli uffici regionali dovrà essere realizzata utilizzando vetri opachi o colorati o satinati o idoneamente serigrafati, in modo tale da non riflettere l'ambiente esterno e da non lasciare trasparire quello interno, o comunque individuando soluzioni che a livello visivo siano più facilmente percepibili come volume pieno.

Particolare attenzione dovrà essere posta nella progettazione delle superfici vetrate delle serre e dei giardini previsti internamente agli edifici, della veletta posta sulla parte sommitale della torre, in quanto costituiscono le situazioni di maggiore criticità nei confronti dell'avifauna. Pur non essendo prevista la messa a dimora di alberi nelle immediate vicinanze dell'edificio, che potrebbero attirare gli uccelli, analoga attenzione dovrà essere posta nella progettazione delle superfici vetrate dei piani bassi del palazzo.

Al fine di rendere massima l'efficienza delle misure di mitigazione nei confronti dell'avifauna, la scelta delle soluzioni progettuali dovrà essere concordata con la direzione regionale Agricoltura già a partire dalla fase di progettazione definitiva.

Per quanto riguarda la mitigazione degli impatti in fase notturna, dovrà essere prevista una bassa illuminazione dell'intero edificio, in maniera da renderlo visibile ed assicurare nello stesso tempo un'adeguata efficienza nei consumi energetici. La bassa illuminazione della torre dovrà garantire un livello di luce residua tale da illuminare e rendere visibili anche i vetri della veletta posta sulla parte sommitale.

  1. Limitazione dell'inquinamento luminoso

Tutte le opere previste nell'ambito dell'area di trasformazione devono garantire il rispetto dei limiti e le disposizioni tecniche stabilite dalla L.R. 31 del 24/3/00, le Norme UNI 10819, le Linee Guida per la limitazione dell'inquinamento luminoso e del consumo energetico redatte dalla Regione Piemonte approvate con D.G.R. 29−4373 del 20 novembre 2006 e le Linee Guida per l'applicazione della L.R.31/00 emanate dalla Provincia di Torino con deliberazione del Consiglio Provinciale nº 330414 del 10 febbraio 2004.

  1. Viabilità e parcheggi interrati

Il progetto definitivo dovrà recepire le seguenti prescrizioni:

  1. Gestione della fase di cantiere

Al fine di contenere le emissioni derivanti dai cantieri si ritiene indispensabile che, nell'ambito della progettazione definitiva, vengano definite dettagliate procedure di gestione delle attività svolte nel cantiere stesso; tali procedure dovranno far proprie le seguenti prescrizioni minime:

per ogni area di cantiere dovrà essere prodotto uno studio di impatto acustico di dettaglio prima dell'avvio dei lavori, da sottoporre al parere tecnico del competente organo di controllo. Lo studio di impatto acustico dovrà essere corredato dalla seguente documentazione:

  1. Riutilizzo e gestione delle terre e rocce da scavo

Relativamente alle terre e rocce da scavo, non vi è nel progetto presentato alcun richiamo sulle modalità mediante le quali verranno gestite.

Si sottolinea che, qualora le terre e rocce da scavo non siano riutilizzate all'interno del cantiere ma siano allontanate dall'area occorrerà gestirle in base alla disciplina vigente in materia di rifiuti. In ogni caso, occorrerà tener conto della loro caratterizzazione analitica e della relativa limitazione nella destinazione d'uso (d.lgs. 152/2006, art. 186).

è pertanto necessario che, in sede di progettazione definitiva, sia fornito un dettagliato piano di gestione delle terre da scavo, ai sensi del comma 2 dell'art. 186 del d.lgs. 152/2006, che tenda ha minimizzare il trasferimento delle stesse all'esterno dell'area, ovvero in discarica, puntando a massimizzare il riutilizzo interno.

  1. Sistemazioni esterne

In relazione alle sistemazioni esterne, senza entrare nel merito dell'organizzazione degli "spazi verdi" previsti nell'area, è possibile formulare le seguenti raccomandazioni, da recepire in fase di redazione del progetto definitivo:

  1. Gestione delle emergenze

Si ritiene opportuna, in fase di redazione del progetto definitivo, una disamina delle casistiche di plausibili incidenti e si effettuino le valutazioni conseguenti, tenuto conto della particolarità dell'edificio a fronte della attuale situazione delle squadre antincendio urbane e dei relativi equipaggiamenti.

  1. Disposizioni generali

Dovrà essere comunicato al dipartimento provinciale di Torino dell'ARPA l'inizio ed il termine dei lavori e il luogo del deposito del progetto esecutivo, onde permettere il controllo dell'attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell'opera ai sensi dell'art. 8 della l.r. 40/1998.

Dovranno essere concordate con il dipartimento provinciale di Torino dell'ARPA le modalità e le tempistiche di attuazione delle eventuali attività di monitoraggio e di consegna dei risultati delle attività suddette.

Il direttore dei lavori dovrà trasmettere al dipartimento provinciale di Torino dell'ARPA, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all'attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, di mitigazione e di monitoraggio previste nella documentazione presentata dal proponente per la fase di verifica unitamente a quelle disposte dalla presente determinazione, integrate da quelle contenute nel Provvedimento dell'Autorità Competente conclusivo del procedimento amministrativo relativo all'opera in oggetto.

A seguito di quanto sopra esposto, pertanto, si ritiene che il progetto, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni sopra riportate, vincolanti ai fini dei successivi provvedimenti preordinati alla realizzazione e gestione degli interventi, non comporti apprezzabili effetti negativi sull'ambiente e possa, conseguentemente, essere escluso dalla fase di valutazione di cui all'art. 12 della l.r. 40/1998.

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

Vista la direttiva 85/337/CEE e s.m.i.;

vista la l.r. 40/1998 e s.m.i.;

vista la d.g.r. n. 21−27037 del 12.04.1999 e s.m.i.;

vista la Parte seconda del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.;

vista la d.g.r. n. 16−10120 del 24.11.2008;

determina

di ritenere che il progetto "Palazzo degli uffici regionali, opere infrastrutturali e opere pubbliche di urbanizzazione connesse", presentato dal direttore della Direzione regionale Risorse umane e Patrimonio della Regione Piemonte, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all'articolo 12 della l.r. 40/1998, per le ragioni esposte in premessa subordinatamente al rispetto delle prescrizioni, vincolanti ai fini dei successivi provvedimenti preordinati alla realizzazione e gestione degli interventi, dettagliatamente descritte in premessa e inerenti, in particolare, i seguenti argomenti:

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all'articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l'Ufficio di deposito progetti della Regione.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 61 dello Statuto.

Il Responsabile del Procedimento

Grazia Sartorio

La Deliberazione della Giunta Regionale 24 novembre 2008, n. 16−10120 − Valutazione Ambientale Strategica del programma d'interventi, con valenza di Piano Particolareggiato, con annessa variante urbanistica finalizzato alla realizzazione del Palazzo degli uffici regionali, dei nuovi comparti edilizi e delle infrastrutture connesse, oggetto di accordo di programma. Parere motivato di compatibilità ambientale, allegato alla presente determinazione dirigenziale, è stata pubblicata sul 2º supplemento al Bollettino Ufficiale n. 48 del 27 novembre 2008 (Ndr).