Bollettino Ufficiale n. 52 del 24 / 12 / 2008
Deliberazione della Giunta Regionale 16 dicembre 2008, n. 59−10314
Valutazione Ambientale Strategica del Programma Attuativo Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate (PAR FAS) 2007−2013. Espressione del parere motivato.
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di esprimere, in qualità di autorità competente per la VAS, parere positivo di compatibilità ambientale del Programma Attuativo Regionale FAS 2007− 2013 subordinatamente all'osservanza delle prescrizioni ed indicazioni di seguito elencate che dovranno essere recepite secondo le modalità e i tempi che saranno definiti nella dichiarazione di sintesi che accompagnerà l'approvazione definitiva del Programma;
- I principi guida, le condizioni per l'attuazione e gli elementi per la definizione dei criteri di selezione degli interventi, di cui all'Allegato I della Delibera CIPE 166/2007, costituiscono il quadro di riferimento per l'attuazione del Programma che deve essere integrato con le indicazioni specifiche date nell'ambito del presente parere;
- L'integrazione degli aspetti ambientali del Programma anche in fase di attuazione, sorveglianza e valutazione, nonché in fase di ri−programmazione dovrà essere garantito attraverso la previsione di specifiche attività di Assistenza Tecnica Ambientale continuativa e l'organizzazione delle relative funzioni;
- La valutazione della coerenza del FAS rispetto agli strumenti di pianificazione vigenti in materia ambientale deve essere ulteriormente approfondita e verificata nella predisposizione degli strumenti di attuazione del Programma;
- Deve essere definito un documento tecnico contenente "Criteri di regia operativa del FAS", al fine di accompagnare la fase attuativa del Programma. Tale documento dovrà prevedere un aggiornamento del quadro logico del sistema degli obiettivi di sostenibilità, in relazione sia ai temi ambientali considerati sia ai singoli obiettivi per rendere tale strumento esaustivo rispetto alle necessità di valutazioni che interverranno. La declinazione nelle singole azioni richiede infatti un'attenzione di maggior dettaglio alla sostenibilità ambientale delle stesse, anche in relazione agli effetti sinergici (non sempre positivi) e le interferenze che potrebbero intervenire e ad oggi sono difficilmente individuabili. Tale documento deve essere propedeutico alla definizione degli strumenti di attuazione ed allo sviluppo del Piano di Monitoraggio Ambientale. Per l'elaborazione di tale documento devono essere utilizzate le segnalazioni di criticità e le indicazioni tecniche ed operative contenute nel paragrafo "Analisi degli effetti ambientali" e deve essere garantita un'adeguata consultazione e concertazione che coinvolga i soggetti interessati dagli interventi e i soggetti competenti in materia ambientale;
- In relazione alla linea di intervento 2 dell'Asse II, relativa al Sistema fluviale del PO e reti idriche, è necessario che nella fase operativa del Programma sia garantita la coerenza generale con gli obiettivi del PSS Valle del Po e nello specifico con le attività di recupero morfologico e qualitativo dell'ambiente acquatico, che sono in progetto di realizzazione nell'ambito del PSS. E' pertanto necessario che nei "Criteri di regia operativa" sia evidenziata la necessità che i due Programmi vengano attuati in stretta sinergia tra loro e nel rispetto degli obiettivi specifici di ognuno;
- Ferma restando l'applicazione delle normative vigenti in materia di valutazione di impatto ambientale e di valutazione di incidenza sui Siti Natura 2000 in relazione ai singoli interventi, preliminarmente alla predisposizione degli strumenti attuativi deve essere effettuata una valutazione globale della potenziale incidenza del Programma sulla Rete Natura 2000, attraverso la quale dovranno essere individuate le condizioni per l'attuazione degli interventi e criteri da utilizzare nelle successive valutazioni. Tale analisi deve essere volta ad individuare le aree della Rete che possono essere significativamente interessate dagli interventi, ad approfondire rischi e minacce correlabili alle attività produttive, agli interventi di riqualificazione ambientale ed agli interventi strutturali e infrastrutturali previsti dagli Assi del Programma e dai Programmi Territoriali Integrati inseriti nell'Asse III, analizzando le problematiche ambientali rilevanti e verificando lo stato di gestione e l'esistenza di una regolamentazione specifica relativa alla Rete Natura 2000;
- Nella fase attuativa deve essere valutata con attenzione la reale necessità dei singoli interventi, tenendo in considerazione la contestuale realizzazione delle altre linee d'azione. Se tali interventi saranno ritenuti comunque necessari dovranno essere proposte adeguate mitigazioni e compensazioni ambientali. A tal proposito si richiede che nei "Criteri di regia operativa" siano inseriti criteri di selezione che promuovano progetti con carattere di sostenibilità ambientale (ridotta artificializzazione, utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica, basso impatto sugli habitat fluviali, etc.) e si ribadisce quanto sopra riportato in merito all'opportunità del coinvolgimento nei processi di concertazione territoriale dei soggetti portatori di interessi e responsabilità ambientali;
- Il quadro di riferimento per le nuove proposte progettuali di impianti a biomasse e di produzione idroelettrica è quello della D.G.R. n. 22−8733 del 22 maggio 2008 in cui viene coniugata l'esigenza di incrementare, alla luce degli obiettivi di riduzione di gas climalteranti fissati dalla UE per l'anno 2020, l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (tra cui sono annoverate le biomasse e la produzione idroelettrica), con la necessità, se possibile ancora più urgente, di migliorare la qualità dell'aria (ad oggi ancora critica su vaste zone del territorio regionale) nonché con l'esigenza di un impiego razionale e ambientalmente compatibile del territorio e delle risorse in esso disponibili (risorse idriche, risorse forestali, suolo, etc.). Tali criteri dovranno necessariamente essere assunti dal Programma al fine di indirizzare la fase esecutiva;
- Per quanto riguarda la linea d'azione sulla Mobilità sostenibile, al fine di rendere significativo il contributo del Programma FAS allo Stralcio di Piano per la Mobilità è necessario che gli interventi ed i relativi fondi vengano prioritariamente orientati ai contenuti e alle tempistiche di tale programmazione di settore (D.G.R. 66−3859 del 18 settembre 2006) che prevede Misure specifiche assolutamente in linea con quanto previsto dal Programma in materia di mobilità sostenibile, con la promozione del miglioramento qualitativo dei servizi di trasporto collettivo nell'area urbana (vedi paragrafo "Analisi degli effetti ambientali");
- In relazione al Piano di Monitoraggio Ambientale e' necessaria l'integrazione, laddove mancano, di indicatori per il monitoraggio degli effetti ambientali; le potenziali criticità evidenziate non trovano, infatti, riscontro negli indicatori proposti che sono relativi esclusivamente al conseguimento degli obiettivi programmatici. Per l'aggiornamento del quadro degli indicatori è necessario fare riferimento a quanto proposto nel paragrafo specifico del presente parere;
- Il Piano di Monitoraggio Ambientale deve prevedere, onde raggiungere la maggiore efficacia possibile del Programma, delle tappe (anche istituzionalizzate) con la realizzazione di report a scadenze precise in modo da consentire le opportune valutazioni e i necessari aggiustamenti della fase attuativa;
- Si sottolinea l'esigenza di considerare, in fase di realizzazione delle opere anche le criticità tipiche delle fasi di cantiere riguardanti la realizzazione delle singole opere, allineandone laddove possibile le tempistiche. Tali attenzioni dovranno essere finalizzate a mitigare le interferenze dirette con gli ecosistemi presenti sul territorio e ad individuare le mitigazioni necessarie a ridurre la momentanea caduta della qualità ambientale dovuta ad esempio a movimenti di terra, rumore, polveri, impiego di mezzi di trasporto e mezzi d'opera, stoccaggio temporaneo di materiale di scavo, sversamenti accidentali, eventuale raccolta e smaltimento di rifiuti;
- Per quanto attiene le previsioni della linea di azione 3.3 Reti infrastrutturali e logistica, è necessario, in fase attuativa, verificare la coerenza degli interventi con le previsioni del PAI sia in termini di localizzazione, sia di normativa e procedura, anche qualora sia stato approfondito a livello locale il quadro del dissesto, della pericolosità e del rischio idraulico e idrogeologico;
- Per quanto attiene la linea di azione 3.4 Riqualificazione post− manifatturiera, devono essere effettuate adeguate verifiche sulle condizioni di rischio idraulico−idrogeologico esistenti nelle aree oggetto di intervento al fine di valutare in modo complessivo, anche in termini di costi−benefici, l'opportunità di recuperare l'area o comunque la possibilità di intervenire attraverso un progetto sostenibile rispetto a tali problematiche;
- Per quanto riguarda gli interventi in area alpina, con particolare riferimento alle linee d'azione sul turismo montano sostenibile, si deve tenere in considerazione la necessità di non gravare sulle aree di maggior pregio naturalistico e faunistico (quartieri di svernamento, aree di riproduzione) e di non arrecare disturbo alle specie sensibili nei periodi più delicati (stagione invernale, periodo degli accoppiamenti e dell'allevamento della prole);
di stabilire che copia della presente deliberazione con il relativo allegato sia trasmessa al responsabile dell'Organismo di programmazione ed attuazione al fine di provvedere al recepimento delle indicazioni e prescrizioni tecnico− operative previste per le fasi attuative del Programma.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell'art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)