Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n.
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Codice DA1409
D.D. 26 agosto 2008, n. 1860
LR n. 40/1998 − Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto lavori di sistemazione idrogeologica del bacino del torrente Fiumetta nel comune di Omegna − II^ Lotto, presentato dal Comune di Omegna (VB) − Esclusione del progetto dalla fase di valutazione di cui all'art. 12 della LR n. 40/1998.
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
di ritenere che il progetto "Lavori di sistemazione idrogeologica del bacino del Torrente Fiumetta nel comune di Omegna" presentato dal Comune di Omegna, sia escluso dalla Fase di Valutazione di cui all'art. 12 della LR 40/1998 per le ragioni espresse in premessa, subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni, vincolanti ai fini dei successivi provvedimenti necessari alla realizzazione dell'intervento, di seguito così elencate:
- dovranno essere dettagliate le sezioni relative agli scavi e ai riporti con l'indicazione progressiva delle quantità di materiale movimentato, mentre per quello eventualmente asportato dall'alveo, e non riutilizzato nell'ambito dei lavori, si dovranno attivare le procedure previste dalla D.G.R. 44−5084 del 14.01.2002.
- La testata della difesa spondale in sponda sinistra in corrispondenza della sez. n. 31 dovrà essere raccordata al meglio alla sponda esistente al fine di evitare aggiramenti e/o scalzamenti.
- Dovranno essere mantenuti i massi di maggiore dimensione, superiori al metro cubo circa, presenti in alveo.
- Dovranno essere dettagliate il tracciato delle piste di accesso in alveo per la realizzazione degli interventi ed indicate tutte quelle opere, anche di carattere provvisionale, legate alla cantieristica.
- La sistemazione del tratto del torrente Fiumetta compreso tra la sez. n° 11 e sez. n° 13 in corrispondenza dell'attraversamento del collettore fognario consortile e del metanodotto, dovrà essere concordata nella modalità e tempistica dei lavori, con le società che gestiscono i relativi servizi.
- Tra le sez. n. 28 e n. 29 dovrà essere valutata la necessità di incrementare il franco idraulico di sicurezza, al fine di evitare fenomeni di possibile esondazione.
- In alternativa alla pavimentazione prevista tra le sez. n. 28 e 29, dovrà essere valutata la possibilità di sollevare la passerella ed il ciglio di sponda destra a quote sufficienti per garantire comunque franchi di sicurezza opportuni.
- Poiché gli interventi in progetto interessano il torrente Fiumetta, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare l'intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d'inquinamento delle acque. A tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l'assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo.
- Prima dell'esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate le operazioni di allontanamento dell'ittiofauna presente. In base a quanto disposto dall'articolo 12 della legge regionale n. 37 del 29 dicembre 2006 "Norme per la gestione della fauna acquatica, degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca", il recupero e la successiva reimmissione della fauna ittica dovranno essere autorizzati dalla Provincia del Verbano−Cusio−Ossola e i costi di esecuzione di tali operazioni sono a carico del proponente.
- Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l'esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque attraverso la realizzazione di idonee opere provvisionali e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d'acqua e da concentrare il più possibile i tempi delle operazioni in alveo. Al termine dei lavori l'alveo dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo, presenza di materiale lapideo di pezzatura significativa e caratterizzante) analoghe a quelle precedenti all'intervento, in modo da non determinare effetti di banalizzazione dell'alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell'habitat originario. In particolare, le sezioni di progetto dell'alveo dovranno essere opportunamente sagomate in modo da ottenere un alveo a due stadi tale da contenere i flussi di magra all'interno di una porzione interna più profonda e i flussi di morbida e di piena nell'alveo più ampio a quota più elevata. L'assetto finale dovrà privilegiare per quanto possibile un andamento sinuoso dell'alveo di magra all'interno della più ampia impronta dell'alveo di piena.
- Per limitare il più possibile gli impatti sulla fauna acquatica e sulla naturalità del torrente, i progetti definitivo ed esecutivo dovranno valutare la possibilità di non effettuare o di ridurre la pavimentazione del fondo alveo. Nel caso in cui la pavimentazione si rivelasse strettamente necessaria per motivi di sicurezza idraulica, si richiede che la stessa sia realizzata in modo da creare un fondo alveo il più possibile irregolare, evitando una banalizzazione del corso d'acqua soprattutto nell'alveo di magra e di mantenere aree di naturalità ed irregolarità morfo−planimetriche del corso d'acqua nei punti oggetto di disalveo, attraverso l'opportuno ed oculato reimpiego del materiale litoide di maggiore pezzatura derivante dalle attività di disalveo;
- Al fine di un miglior inserimento paesaggistico ed ambientale, si richiede di valutare la possibilità di realizzare scogliere rinverdite nella loro parte sommitale attraverso la posa di talee di salice in corrispondenza delle strutture con funzioni sociali e ricreative (Oasi della Vita).
- Il taglio della vegetazione arborea dovrà essere limitato al minimo indispensabile e dovrà essere effettuato preferibilmente nel periodo di riposo vegetativo. Dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti.
- I progetti definitivo ed esecutivo dovranno sviluppare la progettazione degli interventi di ripristino ambientale delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori e il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa. Le opere a verde (inerbimenti delle scarpate di raccordo tra la testa delle scogliere e il piano campagna, messa a dimora di alberi e arbusti) dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno), utilizzando specie adatte alle condizioni stazionali (quali ad esempio pioppi, salici, frassino maggiore, ontano nero). In particolare dovranno essere curati gli interventi di ripristino ambientale in corrispondenza delle strutture con funzioni sociali e ricreative (Oasi della Vita) e delle aree di proprietà comunale. Al fine di garantire l'attecchimento del materiale vegetale utilizzato, il proponente dovrà prevedere un periodo di manutenzione di tali opere, da svolgersi almeno nel triennio successivo alla realizzazione delle stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nell'ambito delle formazioni arboree ed arbustive ricostituite.
- Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l'esecuzione dei lavori, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.
- le attività di escavazione e rimodellamento in alveo dovranno essere coordinate fra loro e con altri interventi eventualmente ancora in corso e condensate nel più breve arco temporale possibile. Sarà comunque cura del proponente assicurarsi che le riprofilature d'alveo siano effettuate in modo tale da non interrompere del tutto la continuità ecologico−funzionale del torrente; in particolare, poichè quest'ultimo presenta flusso idrico anche nella stagione secca, se ne richiede, laddove l'ampiezza dell'alveo lo consenta, la regimazione temporanea in savanelle, onde limitare intorbidamenti e contaminazioni delle acque nonchè per impedire la dissipazione del flusso, favorendo così il recupero ecologico ed il ripopolamento dei pesci del corso d'acqua ad opere ultimate;
- nei punti oggetto di disalveo e nella realizzazione delle scogliere dovrà essere utilizzato il più possibile materiale già esistente in loco e comunque materiale litologicamente coerente con quello attualmente presente in alveo;
- anche in relazione al punto precedente, dovrà essere valutata attentamente la presenza nel lago d'Orta, alla foce del torrente Fiumetta, di due ampie località di balneazione (circa 450m), risultate sinora sempre agibili al pubblico (Spiaggia Pubblica Bagnella − cod.105 − e Spiaggia Lido Centro Sportivo − cod.106 −); pertanto, a fini di tutela della qualità ambientale e dell'utilizzo balneare del tratto di lago interessato, particolare cura dovrà essere posta ad impedire il riversarsi di torbide ed acque contaminate nello stesso; pertanto si ritiene opportuno che i servizi igienici eventualmente in uso al cantiere vengano posizionati fuori alveo e non siano recapitanti nel corso d'acqua;
- al fine di conservare un parziale habitat ripariale, in fase di progettazione definitiva dovrà essere verificata la possibilità di ripristinare una fascia arboreo−arbustiva di specie autoctone, a tergo delle scogliere, nelle aree in cui è previsto solo inerbimento o laddove si sia reso necessario il taglio di piante d'alto fusto.
- Tutti i macchinari di servizio dovranno essere a norma CE e soggetti a manutenzione ordinaria regolare e straordinaria in caso di necessità.
- I lavori in alveo dovranno essere effettuati nel periodo di asciutta del Torrente Fiumetta;
- Lo stoccaggio, la manipolazione ed il rifornimento di carburante, lubrificanti e fluidi idraulici dovrà avvenire solo ad adeguata distanza dal torrente (almeno 30 m) ed in condizioni di pendenza tali da non poter raggiungere l'alveo, in luogo dedicato e opportunamente impermeabilizzato;
- Il rischio di contaminazione chimica di acque superficiali e sotterranee, suolo e sottosuolo dovrà essere controllato, mediante l'utilizzo, in caso di evento accidentale, di materiali assorbenti, che devono essere disponibili per un intervento rapido e tempestivo.
- L'eventuale contatto tra l'acqua e le colate di calcestruzzo dovrà essere evitato per almeno 48 ore con temperatura atmosferica sopra lo zero e per almeno 72 ore se è sotto lo zero, poiché il cemento liquido è alcalino e fortemente tossico per gli organismi acquatici; le zone di lavoro devono essere isolate dall'alveo. E' necessario inoltre monitorare frequentemente il PH a valle degli interventi, intervenendo se cambia di più di una unità o se esce dal range di 6−9 unità.
- Non dovranno essere stoccate sostanze pericolose per l'ambiente, se non in condizioni di sicurezza.
- Dovrà essere garantita la percorribilità fluviale, mediante la posa di massi sporgenti in corrispondenza dei dislivelli determinati dalle esistenti briglie. Le rampe di risalita dovranno essere opportunamente posizionate al fine di essere interessate da deflusso superficiale anche in condizioni di magra.
- dovranno essere ripristinate le aree e la morfologia alterate dai lavori, al fine di consentire, almeno in parte, la rinaturizzazione del sito ed il suo inserimento nel circostante contesto paesaggistico.
- Dovrà essere presentata istanza di autorizzazione in deroga qualora l'attività di cantiere dovesse costituire impatto sul clima acustico superiore a 70 dB.
Si ritiene necessario che al Dipartimento ARPA territorialmente competente sia comunicato l'inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell'attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell'opera ai sensi dell'art. 8 della L.R. 40/98.
Si ritiene opportuno che il Direttore dei lavori, per le rispettive competenze, trasmetta all'ARPA Piemonte, Dipartimento del VCO, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all'attuazione di tutte le misure prescritte compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, e integrate da quelle contenute nella presente determinazione.
Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente e ai soggetti interessati di cui all'art. 9 della LR 40/1998 e depositata presso l'Ufficio di Deposito Progetti della Regione Piemonte.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'articolo 61 dello Statuto.
Il Direttore regionale
Giovanni Ercole