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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 46

DA1403
D.D. 14 luglio 2008, n. 1533
L.R. n. 40/1998. Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto “Pulizia rimodellamento ed adeguamento sezioni del rio Denoglia” presentato dal Comune di Foglizzo. Tip- B1-13 pos. 14/ver/2008
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di non sottoporre il progetto “Pulizia rimodellamento ed adeguamento sezioni del rio Denoglia”, presentato dal Comune di Foglizzo, alla fase di valutazione di impatto ambientale di cui all’articolo 12 della L.R. 40/1998, per le ragioni espresse in premessa, subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni, vincolanti ai fini del rilascio delle necessarie autorizzazioni e della realizzazione dell’intervento:
1. Poiché gli interventi in progetto interessano il rio Denoglia, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare l’intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque. A tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo.
2. Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica eventualmente presente, durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del rio Denoglia attraverso la realizzazione di idonee opere provvisionali. Il cantiere dovrà inoltre essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d’acqua e i tempi delle operazioni in alveo. Al termine dei lavori l’alveo dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo) analoghe a quelle precedenti all’intervento, in modo da non determinare effetti di banalizzazione dell’alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell’habitat originario.
3. Il taglio della vegetazione arborea dovrà essere limitato al minimo indispensabile e dovrà essere effettuato preferibilmente nel periodo di riposo vegetativo. Dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti.
4. Le opere in progetto dovranno essere progettate ed eseguite in modo da non interferire con la funzionalità della rete irrigua. A tale proposito si raccomanda di prendere contatto con il soggetto gestore della rete irrigua operante nell’area di intervento (Sig. Luigi Peila - Consorzio Irriguo Roggia di Foglizzo – Via Umberto I 25 – San Giorgio Canavese), al fine di individuare le soluzioni più adatte per risolvere le eventuali interferenze e il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere.
5. I progetti definitivo ed esecutivo dovranno sviluppare la progettazione degli interventi di ripristino e di mitigazione ambientale (inerbimenti, messa a dimora di alberi e arbusti) delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori in progetto, con particolare riferimento agli interventi di ricucitura della vegetazione lungo il rio Denoglia, e il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa. Le opere a verde dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno), utilizzando specie erbacee, arboree ed arbustive autoctone adatte alle condizioni stazionali. Al fine di garantire l’attecchimento del materiale vegetale utilizzato, il proponente dovrà prevedere un periodo di manutenzione delle opere a verde, da svolgersi almeno nel triennio successivo alla realizzazione delle stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nell’ambito delle formazioni arboree ed arbustive ricostituite.
6. Il proponente del progetto dovrà porre particolare attenzione agli aspetti relativi alla gestione del bacino di laminazione, attraverso la redazione di un apposito piano di manutenzione, in modo da evitare fenomeni di abbandono e di degrado dell’area che limiterebbero la funzionalità stessa del bacino. Nel caso di utilizzo a scopi agricoli dell’area, dovrà essere valutato con attenzione l’apporto di concimi e di fitofarmaci al fine di garantire la qualità del sistema idrico.
7. Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione dei lavori, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.
8. di stabilire che il soggetto proponente prima dell’inizio dei lavori dovrà richiedere ed ottenere tutte le necessarie autorizzazioni per la realizzazione dell’opera (autorizzazione idraulica ai sensi del R.D. 523/1904, autorizzazione di cui al D.lgs. 42/2004 – vincolo paesaggistico, autorizzazione di cui alla L.R. 45/89 – vincolo idrogeologico, permesso di costruire. Ecc)
Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale, da parte dei soggetti legittimati, avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della presente oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento secondo quanto previsto dal D.P.R. 24.11.1971 n. 1199.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte secondo quanto stabilito dal vigente Statuto.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice