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Bollettino Ufficiale n. 46 del 13 / 11 / 2008

Deliberazione della Giunta Regionale 10 novembre 2008, n. 58–10037

Approvazione Protocollo d'intenti tra la Regione Piemonte e l'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte del MIUR per la progettazione e la realizzazione di attivita' di formazione . Spesa presunta euro 350.000,00 (anni 2008– 2009 – 2010) .

A relazione degli Assessori Pentenero, Migliasso, Artesio:

La riforma del Titolo V prevede una forte sinergia tra gli enti chiamati ad attuare il sistema integrato dell'istruzione. Diventa, quindi, strategico sia per l'Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte – MIUR che per la Regione Piemonte prevedere, nell'ambito delle rispettive competenze, dei percorsi comuni che consentano di coordinare i propri interventi in un'ottica di sistema.

Vista la D.G.R. n. 1–4197 del 6.11.2006 di istituzione del gruppo interassessorile per l'inserimento scolastico degli alunni disabili e con esigenze educative speciali formato da funzionari degli Assessorati regionali all'Istruzione, Sanità e Welfare e da rappresentanti dell'Ufficio Scolastico Regionale, costituito con l'intento di lavorare in sinergia al fine di garantire la possibilità di realizzazione di un progetto di vita per gli alunni disabili che si faccia carico delle problematiche legate alla disabilità dell'alunno interessato e della sua famiglia per tutto l'arco della vita, a cominciare dal percorso scolastico.

Considerato che uno dei compiti del gruppo interassessorile è la revisione della circolare regionale 11/SAP (Sanità Pubblica) del 10 aprile 1995 "Linee di indirizzo e coordinamento relativa ai compiti delle Aziende U.S.L. in materia di alunni portatori di handicap. Attuazione D.P.R. 24.2.1994", alla luce della nuova normativa statale e regionale che rafforza la necessità di realizzare progetti personalizzati con una valutazione non solo diagnostica ma anche funzionale;

Rilevato che la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) permette di comprendere, studiare e promuovere lo stato di salute delle persone superando gli stereotipi un tempo utilizzati per certificare l'handicap;

Preso atto che adottare la filosofia dell'ICF significa considerare la disabilità come un problema che non riguarda i singoli cittadini che ne sono colpiti e le loro famiglie ma che coinvolge tutta la comunità e le istituzioni,

Visto il D.P.C.M. 185 del 23.2.2006 "Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap";

Vista l'lntesa del 20 marzo 2008 tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane in merito alle modalità e ai criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in carico dell'alunno con disabilità che prevede, tra l'altro, la predisposizione della Diagnosi Funzionale (l'atto di valutazione di ingresso e presa in carico per la piena integrazione scolastica e sociale) secondo i criteri del modello bio–psico sociale alla base dell'ICF;

Vista la l.r. 28/2007 "Norme sull'istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa" che all'art. 15 prevede la possibilità di interventi educativi personalizzati oltre che per gli alunni disabili, per gli studenti con esigenze educative speciali;

Considerato che il Piano Socio–Sanitario Regionale 2007–2010, di cui alla l.r. 6 agosto 2007 n. 18, prevede, tra l'altro, come strategie generali di sviluppo a favore delle persone con disabilità:

  1. l'attivazione ...di equipes multidisciplinari–multiprofessionali integrate per la presa in carico delle persone con disabilità che... individuino ed attivino gli interventi necessari per l'integrazione scolastica;
  2. la definizione di un progetto individuale... (comprendendovi anche gli interventi per l'inserimento scolastico).

Considerato che ai fini della revisione della circolare 11/SAP/1995 l'Assessorato alla Sanità ha promosso , con nota n. 13642 /28.1 dell'8.11.2006, la sperimentazione finalizzata a definire nuove procedure per l'individuazione dell'alunno con disabilità per meglio evidenziare le capacità e le potenzialità del soggetto interessato;

Considerato che i risultati della sperimentazione, presentati in un seminario rivolto agli operatori delle Neuropsichiatrie infantili delle Aziende Sanitarie Regionali in data 22 maggio 2008, hanno messo in evidenza che l'utilizzo dell'ICF non solo consente di descrivere il profilo di funzionamento di un alunno ma rende più chiara la comunicazione tra i soggetti coinvolti e facilita la definizione di un progetto individualizzato aiutando inoltre a distinguere gli alunni disabili dagli alunni con esigenze educative speciali.

Considerato che sia la Regione Piemonte che l'Ufficio scolastico regionale piemontese concordano sulle opportunità formative e didattiche che possono nascere da una sinergia di intenti per la necessaria revisione delle modalità di certificazione degli alunni disabili e con esigenze educative speciali e per la formazione integrata e congiunta degli operatori scolastici, sanitari e dei servizi sociali e ritengono di comune interesse sostenere iniziative di formazione ed in particolare:

  1. Offrire al personale della scuola proposte di formazione al fine di promuovere la conoscenza del modello concettuale e del linguaggio alla base dell'ICF, per introdurre in modo consapevole nelle scuole l'uso di tale strumento per la redazione congiunta (scuola,sanità, servizi sociali, famiglia) del progetto individualizzato.
  2. Ottimizzare l'utilizzo delle risorse umane e finanziarie disponibili, secondo piani di lavoro congiunti che rispondano agli obiettivi prioritari individuati;
  3. Favorire la collaborazione interistituzionale e la partecipazione degli operatori di altri Enti locali territoriali ad iniziative coerenti con quelle indicate dal presente protocollo.

Considerato che la Regione Piemonte – Assessorato Istruzione e Formazione Professionale, Assessorato Welfare e Lavoro, Assessorato Tutela della Salute e Sanità e l'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte del MIUR, per la realizzazione congiunta delle azioni surriportate, convengono sull'opportunità di sottoscrivere uno specifico protocollo d'intenti allegato alla presente deliberazione di cui è parte integrante;

Considerato che per la realizzazione delle azioni previste nel protocollo d'intenti summenzionato si prevede una spesa complessiva a carico della Regione Piemonte – Assessorato Istruzione e Formazione Professionale per il triennio 2008/2010 di circa €. 350.000,00 (€. 150.000,00 sul bilancio 2008 ed €. 100.000,00 e 100.000,00 rispettivamente sui bilanci 2009 e 2010) e che l'Assessorato Tutela della Salute e Sanità contribuirà al progetto complessivo con fondi già assegnati alle ASL TO3 e CN1, finalizzati ad attività di formazione;

Vista la proposta di piano triennale d'interventi in materia di istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa, in attuazione dell'art. 27 della l.r. 28/2007, presentato con DGR n 45–9142 del 7.7.2008 al Consiglio regionale che prevede, tra l'altro, per il triennio 2009–2011 attività di formazione specifica per il personale della scuola su conoscenza, utilizzo e interpretazione dell'ICF per la redazione congiunta (scuola,sanità, sociale, famiglia) del progetto individualizzato, con una previsione di spesa annua massima di €. 200.000,00;

Rilevato che per la spesa di 150.000,00 sul bilancio 2008 si farà fronte con le risorse di cui al capitolo 127764 che risulta pertinente e presenta la necessaria disponibilità;

Considerato che per gli anni successivi la spesa presunta, pari a €. 100.000,00 per il 2009 ed €. 100.000,00 per il 2010, avrà copertura nel limite delle risorse disponibili sugli stanziamenti di cui all'UPB DA15071 dei rispettivi esercizi finanziari;

Tutto ciò premesso, la Giunta regionale, unanime,

delibera

  1. di approvare, per le ragioni espresse in premessa, lo schema di protocollo d'intenti allegato alla presente deliberazione di cui è parte integrante, tra la Regione Piemonte e l'Ufficio scolastico regionale per il Piemonte del Ministero dell'Istruzione dell' Università e della Ricerca per sostenere iniziative di formazione del personale;
  2. di demandare all'Assessore all'Istruzione e Formazione Professionale, la sottoscrizione del protocollo d'intenti;
  3. di dare mandato al Direttore all'Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro di provvedere a tutti i necessari adempimenti per l'attuazione del protocollo allegato.

La spesa per l'anno 2008 di €. 150.000,00 farà carico sullo stanziamento di cui al cap. 127764/2008.

Le spese presunte per gli anni 2009 e 2010, pari rispettivamente a €. 100.000,00 ed €. 100.000,00 faranno carico, compatibilmente con le risorse disponibili, sugli stanziamenti di cui all'UPB DA15071 dei rispettivi esercizi finanziari.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell'art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

PROTOCOLLO D'INTENTI

TRA LA REGIONE PIEMONTE – Assessorati Istruzione, Sanità, Welfare

E L'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL PIEMONTE DEL MINISTERO DELL' ISTRUZIONE UNIVERSITA' E RICERCA

Premessa

L'attuazione dell'art. 117 della Costituzione e la riforma del Titolo V comportano una forte sinergia tra gli Enti chiamati ad attuare il sistema integrato dell'istruzione e della formazione. Diventa, quindi, strategico sia per l' Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte sia per la Regione Piemonte prevedere, nell'ambito delle rispettive competenze, dei percorsi comuni e condivisi che consentano di coordinare i propri interventi in un'ottica di sistema.

In tale contesto si colloca l'attività del Gruppo interassessorile per l'inserimento scolastico degli alunni disabili e con esigenze educative speciali formato da funzionari degli Assessorati regionali all'Istruzione, Sanità e Welfare e da rappresentanti dell'Ufficio Scolastico Regionale, costituito con d.g.r. n. 1–4197 del 6.11.2006 con l'obiettivo di lavorare in sinergia al fine di garantire agli alunni disabili la possibilità di realizzare un progetto di vita che tenga conto delle problematiche legate alla disabilità dell'alunno e della sua famiglia per tutto l'arco della vita, a partire dal percorso scolastico.

Uno dei compiti del Gruppo è la revisione della circolare regionale 11/SAP del 1995, sulla base della quale le ASL hanno sin'ora individuato e certificato l'alunno disabile; revisione da effettuarsi alla luce della nuova normativa statale e regionale, in particolare del D.P.C.M. 185 del 23.2.2006 "Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap" , della "lntesa del 20 marzo 2008 tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane in merito alle modalità e ai criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in carico dell'alunno con disabilità" e della L.R. 28/2007 "Norme sull'istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa" che all'art. 15 ha introdotto la distinzione tra alunni disabili e alunni con esigenze educative speciali.

Si rileva inoltre che il Piano Socio–Sanitario Regionale 2007 – 2010 prevede, tra l'altro, come "strategie generali di sviluppo a favore delle persone con disabilità:

  1. l'attivazione ...di equipes multidisciplinari–multiprofessionali integrate per la presa in carico delle persone con disabilità che ...individuino ed attivino gli interventi necessari per l'integrazione scolastica.
  2. La definizione di un progetto individuale... (comprendendovi anche gli interventi per l'inserimento scolastico)".

La suddetta normativa rafforza la necessità di realizzare progetti personalizzati sulla base di una valutazione non solo diagnostica ma anche funzionale. In particolare la recente Intesa prevede la predisposizione della Diagnosi Funzionale (l'atto di valutazione di ingresso e presa in carico per la piena integrazione sociale e scolastica ) secondo i criteri del modello bio–psico–sociale alla base dell'ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute).

Ai fini della revisione della circolare 11/SAP l'Assessorato alla Sanità ha promosso con nota n. 13642/28.1 dell'8.11.2006, la sperimentazione finalizzata a definire nuove procedure per l'individuazione dell'alunno con disabilità per meglio evidenziare le capacità e le potenzialità del soggetto interessato, attuata in 7 ASL del Piemonte: ciò in affiancamento all'attuale modalità di certificazione (ICD10).

La predisposizione della Diagnosi Funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale e del successivo piano educativo individualizzato (PEI) sulla base della classificazione ICF, presuppone la conoscenza del modello da parte delle persone che operano con gli alunni disabili o aventi esigenze educative speciali, per stabilire un linguaggio comune allo scopo di migliorare la comunicazione e l'integrazione tra servizi e competenze diverse.

In tale cornice di coordinamento e di sinergia si pone il presente protocollo tra:

– la Regione Piemonte – Assessorati all'Istruzione e Formazione, alla Sanità e al Welfare,

– l'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, nell'ambito dei suoi compiti di

– coordinamento e gestione del servizio d'istruzione e formazione nelle scuole dell'infanzia,

– del primo e del secondo ciclo.

Tutto ciò premesso

  1. la REGIONE PIEMONTE , in persona dell'Assessore all'Istruzione e Formazione Professionale – dott.ssa Giovanna Pentenero, domiciliata per la carica in Torino – via Magenta, 12
  2. l'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE per il Piemonte del MIUR , in persona del Direttore generale dott. Francesco de Sanctis, domiciliato per la carico in Torino – via Pietro Micca, 20

Preso atto

delle opportunità formative e didattiche che possono nascere da una sinergia di intenti tra gli Enti firmatari del presente protocollo per la necessaria revisione delle modalità di certificazione degli alunni disabili mediante la formazione integrata e congiunta degli operatori sanitari, sociali e scolastici ai fini della redazione della prevista documentazione correlata alla stessa certificazione mediante l'utilizzo della nuova classificazione internazionale (ICF),

Ritenuto

di procedere alla stesura di un protocollo d'intenti che consenta di prevedere percorsi di formazione anche per il personale docente,

sottoscrivono il presente

PROTOCOLLO D'INTENTI

  1. Finalità:
  1. offrire al personale della scuola proposte di formazione volte a promuovere la conoscenza del modello concettuale e del linguaggio alla base dell'ICF, per introdurre in modo consapevole nelle scuole l'uso di tale strumento per la redazione congiunta (scuola, sanità, servizi sociali, famiglia) del Profilo di funzionamento (ex Diagnosi funzionale e Profilo Dinamico Funzionale) e del Progetto educativo individualizzato;
  2. ottimizzare l'utilizzo delle risorse umane e finanziarie disponibili, secondo piani di lavoro congiunti che rispondano agli obiettivi prioritari individuati;
  3. favorire la collaborazione interistituzionale e la partecipazione degli operatori di altri Enti Locali territoriali ad iniziative coerenti con quelle indicate dal presente protocollo.
  1. Impegni:

2.1 La REGIONE PIEMONTE, s' impegna a:

coprogettare e finanziare iniziative di formazione rivolte anche al personale della scuola per il perseguimento degli scopi sopra descritti;

mettere a disposizione a tali fini le proprie strutture ed esperti;

contribuire alla pubblicizzazione del progetto di formazione integrata anche tramite il proprio sito ed i propri canali di comunicazione.

2.2 L'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE per il Piemonte del MIUR s'impegna a:

  1. offrire al personale docente della scuola piemontese proposte di formazione per il perseguimento degli scopi sopra descritti;
  2. favorire la partecipazione del personale docente alle attività di formazione;
  3. mettere a disposizione a tali fini le proprie strutture ed esperti;
  4. contribuire alla pubblicizzazione del progetto di formazione integrata anche tramite il proprio sito e i propri canali di comunicazione.
  1. Disposizioni generali

Il presente protocollo ha validità triennale, con possibilità di eventuale proroga da definire entro la data di scadenza ove le parti lo concordino e ove il progetto si presti ad ulteriori sviluppi.

Torino il Firme

DELIBERAZIONI DELLE CONFERENZE DEI SERVIZI