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Bollettino Ufficiale n. 46 del 13 / 11 / 2008

Codice DA1008 D.D. 7 ottobre 2008, n. 549

Realizzazione del metanodotto Gattinara–Prato Sesia e Opere connesse, da localizzarsi nei Comuni di Romagnano Sesia, Cavallirio, Prato Sesia e Ghemme in Provincia di Novara, nonche' in Comune di Gattinara in Provincia di Vercelli, presentato dalla Societa' Snam Rete Gas S.p.A. Autorizzazione ai sensi degli articoli 52 quater e sexies del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal D. Lgs 27 dicembre 2004, n. 330.

La Società Snam Rete Gas S.p.A., soggetta all'attività di direzione e coordinamento dell'Eni S.p.A., con sede legale in San Donato Milanese (MI) Piazza Santa Barbara, 7 ed uffici in Alessandria – Spalto Gamondio 27/29, ha inoltrato in data 26 giugno 2007 alla Regione Piemonte l'istanza, ai sensi degli articoli 52 quater e 52 sexies D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, come modificato dal D.lgs. 27 dicembre 2004 n. 330, per l'accertamento della conformità urbanistica, l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, l'approvazione del progetto e la dichiarazione di pubblica utilità del "Metanodotto Gattinara–Prato Sesia e Opere connesse", da localizzarsi nei Comuni di Romagnano Sesia, Cavallirio, Prato Sesia e Ghemme in Provincia di Novara, nonché in Comune di Gattinara in Provincia di Vercelli.

La documentazione presentata da Snam Rete Gas S.p.A. in allegato all'istanza era comprensiva degli elaborati progettuali definitivi dell'opera in scala 1:10.000, delle planimetrie catastali in scala 1:1.500 con indicazione della fascia di vincolo preordinato all'esproprio e dell'area di occupazione lavori, della dichiarazione prevista dall'art. 31, comma 2 del D. lgs. 164/2000, della relazione tecnica, dell'elenco fogli e particelle catastali con i relativi intestatari interessati dal vincolo preordinato all'esproprio, di un elenco dei soggetti interessati al rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni ecc.

Con Determinazione Dirigenziale del 13 luglio 2007 n. 169 sono quindi state attribuite dal Responsabile del Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica le responsabilità del procedimento e dell'istruttoria per il procedimento in oggetto.

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 30 del 26 luglio 2007 è stato pubblicato il comunicato di avvio del procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati, ai sensi della D.G.R. n. 25 – 3293 del 3 luglio 2006, con in allegato l'elenco delle aree interessate dal vincolo preordinato all'esproprio e delle aree interessate dall'occupazione temporanea. Con tale avviso, ai sensi degli artt. 7 e 8 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. e dell'art. 14 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7, ha avuto inizio la fase istruttoria del procedimento.

Ai sensi dell'art. 52 ter del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e s.m.i., essendo il numero dei destinatari superiore a 50, lo stesso comunicato è stato pubblicato nella medesima data sul sito internet della Regione. Nella stessa data, inoltre, Snam Rete Gas S.p.A. ha provveduto a consegnare ai Comuni di Romagnano Sesia, Cavallirio, Prato Sesia, Ghemme e Gattinara copia del comunicato per l'affissione all'Albo Pretorio, che è avvenuta fino al 14 agosto 2007 nei Comuni di Romagnano Sesia e Cavallirio, fino al 15 agosto 2007 nei Comuni di Prato Sesia e Gattinara e fino al 20 agosto 2007 nel Comune di Ghemme, nonché a farlo pubblicare integralmente sui quotidiani La Stampa e La Repubblica. Al responsabile del procedimento non sono pervenute osservazioni al riguardo.

L'istruttoria ha seguito le procedure di autorizzazione alla realizzazione di gasdotti di distribuzione interprovinciale e di trasporto di competenza regionale come definite dalla D.G.R. 25 – 3293 del 3 luglio 2006, ed in particolare quanto indicato all'allegato B che definisce le modalità per il procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A.

Nella fase di autorizzazione sono stati invitati a partecipare, oltre all'ARPA Piemonte, la Direzione regionale Ambiente, con i Settori Risanamento acustico ed atmosferico, Grandi rischi industriali, Politiche di Prevenzione, Rilevamento–controllo–tutela–risanamento delle acque e disciplina degli scarichi, i Settori Gestione Beni ambientali, Accordi di Programma ed esame conformità urbanistica della Direzione Programmazione strategica, Politiche territoriali ed Edilizia, le Direzioni Agricoltura con il Settore Infrastrutture rurali e Territorio, nonché Opere Pubbliche–Difesa del suolo–Economia montana e foreste con i Settori decentrati Opere Pubbliche di Novara e Vercelli, e in ultimo il Settore Attività negoziale e contrattuale – Espropri – Usi civici della Direzione Risorse umane e Patrimonio. Sono stati inoltre invitati tutti i soggetti interessati come indicato da Snam Rete Gas. S.p.A. nell'istanza di autorizzazione.

In data 8 ottobre 2007 si è svolta la prima conferenza di servizi, convocata con nota n. 11002 del 20.09.07, al fine di valutare gli interessi pubblici coinvolti nel procedimento, in cui sono state illustrate le caratteristiche tecnico–progettuali dell'opera.

Al riguardo, il progetto è composto da interventi che hanno lo scopo di potenziare i metanodotti Vercelli–Romagnano Sesia–Cureggio, Romagnano Sesia–Serravalle e la Derivazione per Ghemme, a seguito dei notevoli incrementi dei volumi di gas naturale trasportati nel corso degli ultimi anni, consentendo di riportare l'assetto del trasporto delle condotte interessate nell'ambito degli usuali criteri di affidabilità e flessibilità di esercizio richiesti.

In particolare, il progetto è costituito dalla realizzazione del nuovo metanodotto Gattinara–Prato Sesia DN 400, esercito a 75 bar e di lunghezza pari a circa 13 km, costituente uno stacco in Comune di Gattinara dal metanodotto esistente Vercelli–Romagnano Sesia–Cureggio, con interessamento di aree agricole pianeggianti, boscate e a prato, nonché con l'attraversamento del fiume Sesia, e da quattro interventi ricompresi nella dicitura "opere connesse" e costituititi rispettivamente da:

  1. Variante Derivazione metanodotto per Ghemme DN 150, esercita a 75 bar e di lunghezza pari a 1,83 km, costituente uno stacco dal punto di intercettazione PIDI n. 2 sul metanodotto in progetto Gattinara–Prato Sesia e diretto ad un nuovo impianto di intercettazione da cui si dipartiranno i collegamenti per Ghemme e il Cotonificio Crespi, con sviluppo del tracciato parallelamente alla ferrovia Novara–Varallo Sesia e dell'Autostrada A26.
  2. Modifica stacco allacciamento Kimberly Clark DN 150, di lunghezza pari a 15 metri ed esercito a 75 bar, per il collegamento dell'omonima utenza all'esistente metanodotto Derivazione per Ghemme.
  3. Metanodotto allacciamento F.I.P di Romagnano Sesia DN 100, esercito a 75 bar, di lunghezza pari a 1,1 km e costituente uno stacco dalla linea in progetto Gattinara–Prato Sesia in Comune di Romagnano Sesia.
  4. Variante metanodotto Romagnano Sesia–Cureggio DN 200, di lunghezza pari a 1,7 km, sita nei Comuni di Cavallirio, Prato Sesia e Romagnano Sesia, esercita a 75 bar, e costituente collegamento tra l'esistente metanodotto Romagnano Sesia–Cureggio e il punto d'intercettazione in località Baraggia (Prato Sesia).

L'area interessata dall'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio nel caso di condotte DN 150/DN 200 è costituita da una fascia di larghezza pari a 13,5 metri per lato rispetto all'asse della tubazione, mentre nel caso del metanodotto DN 400 tale fascia è pari a circa 19,5 metri.

Nel corso della Conferenza dei servizi viene dato atto della pervenuta comunicazione del Responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Cavallirio che, evidenziando la corretta affissione all'Albo Pretorio del Comune dell'avviso al pubblico, esprime il parere favorevole alla realizzazione del progetto.

Sulla base dell'illustrazione del progetto effettuata dal proponente SnamReteGas S.p.A. ammessa per l'occasione ai lavori della Conferenza si sviluppa il dibattito e il confronto nei quali intervengono i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali territorialmente interessate.

Nella fattispecie, il Sindaco di Romagnano Sesia evidenzia l'esigenza che il proponente si faccia carico delle opere di protezione rispetto all'area del centro commerciale interferito dal tracciato; solleva la questione afferente all'auspicato recupero dei tratti di linea dismessi; richiede che venga allegato al progetto copia del disciplinare di servitù ed evidenzia l'esigenza di verificare puntualmente l'interferenza con il tracciato della viabilità pedemontana Romagnano Sesia–Rollino in progettazione.

Il Sindaco di Gattinara, per parte sua, segnala un errore nella cartografia progettuale circa l'interferenza con la sopra citata pedemontana ed evidenzia l'interferenza con la condotta forzata ad uso idroelettrico del Consorzio Baraggia.

I Sindaci di Ghemme e Prato Sesia, esprimendo la preoccupazione per l'interessamento di aree di sviluppo residenziale, richiedono l'affiancamento dei tracciati alla viabilità esistente ed in progetto.

Inoltre, viene generalmente evidenziata la presenza di lacune nella documentazione progettuale presentata ed emerge in particolare, da parte dei rappresentanti delle Direzioni regionali Opere Pubbliche, Difesa del Suolo ed Economia montana e foreste, nonché Programmazione Strategica, Politiche territoriali ed Edilizia, unitamente al Corpo Forestale dello Stato, l'esigenza di una sua integrazione.

Tali istanze di integrazione progettuale vengono successivamente formalizzate e meglio precisate al Responsabile del procedimento rispettivamente con note n. 1334 del 5.10.07 del Settore regionale Pianificazione Difesa del Suolo, n. 3275 del 22.10.07 del Settore Gestione beni ambientali, nonché n. 6366 del 12.10.07 del Corpo Forestale dello Stato – Comando di Novara, e concernono in sintesi i seguenti aspetti e temi documentali:

  1. Studio di compatibilità idraulica concernente l'attraversamento del fiume Sesia.
  2. Relazione paesaggistica.
  3. Motivazione approfondita legata alla scelta dei tracciati in progetto per rapporto ai valori paesaggistici delle aree interferite segnalati dal PTR e dai PTP.
  4. Evidenziazione dei tratti in dismissione e degli interventi di ripristino ambientale.
  5. Relazione tecnica illustrativa sugli attraversamenti previsti dei corsi d'acqua nonché sulla demanialità o meno degli stessi.
  6. Verifica puntuale circa gli aspetti correlati alle interferenze con infrastrutture irrigue e ad uso idroelettrico esistenti e con infrastrutture della viabilità in progetto.

Con determinazione dirigenziale n. 56 del 2.11.2007 il responsabile del Settore regionale Programmazione e Risparmio in materia energetica sospendeva dunque il termine di conclusione del procedimento per un periodo massimo di 90 giorni, stabilendo la ripresa del medesimo a partire dal ricevimento da parte del proponente delle integrazioni progettuali richieste con nota del responsabile del procedimento n. 2934 del 5.11.2007.

Successivamente, SnamReteGas S.p.A. con nota n. 20379 del 30.01.2008 provvedeva a trasmettere al responsabile del procedimento le integrazioni progettuali richieste. Quest'ultimo, valutata la completezza della documentazione consegnata, provvedeva con determinazione dirigenziale n. 109 del 19.02.2008 a riavviare il procedimento, fissando nel 8 maggio 2008 il termine ultimo per l'emanazione del provvedimento finale.

Con nota n. 5115 del 25.02.2008 veniva indetta la seconda conferenza dei servizi che aveva luogo in data 17 marzo 2008.

Nel corso dei lavori di tale Conferenza veniva dato atto che in vista della stessa erano pervenuti i seguenti pareri:

  1. nota n. 19518 del 14.03.2008 contenente parere favorevole del Settore regionale decentrato Opere Pubbliche di Vercelli, condizionatamente al rispetto di prescrizioni;
  2. nota n. 10973 del 17.03.2008 con allegato parere favorevole, previo rispetto di quadro prescrittivo, da parte del Settore regionale Gestione Beni Ambientali;
  3. nota n. 54380 del 17.03.2008 della Provincia di Novara, in cui si evidenzia la non interferenza del progetto con aree interessate dal vincolo idrogeologico e si esprime il parere favorevole del Settore Urbanistica e Trasporti, condizionatamente al rispetto di prescrizioni.

I lavori della Conferenza proseguivano, poi, con l'illustrazione da parte del proponente delle integrazioni progettuali prodotte, nonché con il conseguente dibattito tra i soggetti e gli enti partecipanti.

Successivamente, in data 24 aprile 2008, SnamReteGas S.p.A. richiedeva, con nota n. 131, una proroga di sessanta giorni del termine di conclusione del procedimento, motivando l'istanza con la mancata acquisizione da parte dei Comuni territorialmente interessati dal progetto della documentazione urbanistica necessaria al Settore regionale Accordi di Programma ed Accertamento conformità urbanistica per l'espressione del parere di competenza.

Prendendo atto della mancanza dei presupposti per addivenire all'adozione del provvedimento finale, con determinazione dirigenziale n. 258 del 9.05.2008 il responsabile del Settore regionale Programmazione e risparmio in materia energetica prorogava il termine di conclusione del procedimento, prevedendo una nuova scadenza al sessantesimo giorno dalla data di avvenuto ricevimento da parte del Settore regionale competente della documentazione necessaria per l'accertamento della conformità urbanistica delle opere.

Poiché l'effettiva consegna da parte del proponente della citata documentazione urbanistica avveniva il 24 giugno 2008 con nota n. 00290, il nuovo termine di conclusione del procedimento veniva così a definirsi nel 22 agosto 2008.

In vista di tale termine, il responsabile del Settore regionale Accordi di Programma ed Accertamento conformità urbanistica, rilevando la fase di emergenza in cui si trovava il Settore medesimo, in ordine alla conclusione di precedenti ed improrogabili procedimenti, con nota n. 35360 del 7.08.2008 richiedeva ulteriore proroga dei termini del procedimento.

Prendendo nuovamente atto dell'insussistenza dei presupposti per pervenire all'adozione del provvedimento finale, sentito il Settore menzionato, il responsabile del Settore regionale Programmazione e risparmio in materia energetica, con determinazione dirigenziale n. 465 del 22.08.2008, prorogava il termine di conclusione del procedimento di ulteriori quarantacinque giorni, stabilendo in tal modo il nuovo termine nel 6 ottobre 2008.

In ultimo, in merito alla conformità urbanistica dell'opera in progetto, il competente Settore regionale, con nota n. 43602 del 2.10.2008, rilevando la complessiva difformità urbanistica dell'opera in progetto rispetto agli strumenti urbanistici vigenti ed adottati nei Comuni di Gattinara, Romagnano Sesia, Cavallirio, Prato Sesia, e Ghemme ha espresso parere favorevole al progetto proposto.

Ciò considerato, si dà atto che tutti i pareri espressi in sede di conferenza di servizi, o pervenuti successivamente nel corso del procedimento, sono favorevoli alla realizzazione dell'opera, a condizione che siano osservate le prescrizioni progettuali e gestionali indicate dai soggetti che si sono espressi nel corso del procedimento, e che si riportano di seguito.

Direzione regionale Agricoltura (nota n. 8708 del28.03.2008)

  1. Le aree agricole e naturali interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie. Nel caso in cui il tracciato si snodi in superfici agricole occupate da colture legnose (vigneti, frutteti, impianti di arboricoltura) il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di espianto e di successivo ripristino.
  2. Il taglio della vegetazione arborea spontanea dovrà essere limitato al minimo indispensabile e dovrà essere effettuato nella stagione di riposo vegetativo. Dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere, al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti.
  3. Per quanto riguarda le aree agricole interferite dall'opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l'accesso alle proprietà.
  4. Il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, conservato in modo da non alterare le sue caratteristiche fisico–chimiche e riutilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale. Gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria. Tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno.
  5. Nelle fasi di predisposizione del progetto esecutivo, il proponente dovrà verificare con i consorzi irrigui operanti nell'area d'interventole soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente e concordare il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere, in modo da assicurare la funzionalità della rete irrigua e da permettere l'effettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza.
  6. Durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d'acqua naturali ed artificiali dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d'inquinamento delle acque. A tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l'assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo.
  7. Prima dell'esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate le operazioni di allontanamento dell'ittiofauna presente. In base a quanto disposto dall'art. 12 della legge regionale n. 37 del 29 dicembre 2006 "Norme per la gestione della fauna acquatica, degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca", il recupero e la successiva reimmissione della fauna ittica dovranno essere autorizzati dalla Provincia competente per territorio e i costi di esecuzione di tali operazioni sono a carico del proponente.
  8. Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l'esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque dei corsi d'acqua interferiti attraverso la realizzazione di idonee opere provvisionali. Il cantiere dovrà inoltre essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni dei corsi d'acqua e i tempi delle operazioni in alveo. Al termine dei lavori l'alveo dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità(quali irregolarità planimetriche del fondo, presenza di materiale lapideo di pezzatura significativa e caratterizzante) analoghe a quelle precedenti all'intervento, in modo da non determinare effetti di banalizzazione dell'alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell'habitat originario.
  9. Al fine di mitigare l'impatto sulla fauna ornitica, i lavori relativi alla realizzazione dell'attraversamento del fiume Sesia e del suo ramo non dovranno essere effettuati nel periodo di nidificazione e di riproduzione dell'avifauna (inizio aprile – metà luglio).
  10. Il proponente dovrà sviluppare la progettazione esecutiva degli interventi di recupero e mitigazione ambientale delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori in progetto, anche avvalendosi di tecniche di ingegneria naturalistica, e il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa. Tale progetto dovrà essere concordato preventivamente con la Direzione regionale Agricoltura e con gli enti interessati. Gli interventi di recupero e di mitigazione ambientale dovranno procedere per lotti funzionali parallelamente all'avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde. Il piano di manutenzione delle opere a verde indicato nel documento "Approfondimenti ed integrazioni in esito alla CdS del 8/10/2007" al punto 6 deve essere integrato prevedendo la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea. Si chiede, infine, che il proponente stipuli idonea fideiussione a garanzia della corretta esecuzione degli interventi di recupero e di mitigazione ambientale, delle cure colturali e della riuscita delle opere a verde.
  11. Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

Settore regionale Gestione Beni Ambientali (nota n. 10973 del 17.03.2008)

  1. Dovranno essere perseguiti con attenzione costante i criteri di scelta progettuali enunciati (paragrafo n. 4 – Relazione Paesaggistica), al fine di giungere ad un'ottimizzazione dei lavori previsti dal punto di vista della compatibilità con il paesaggio interferito.
  2. In particolare, per quanto riguarda le zone boscate, le stesse dovranno essere preservate il più possibile da abbattimenti della vegetazione, a maggior ragione ove di alto fusto e di pregio, e avendo adeguata cura nella rinaturalizzazione dei siti al termine dei lavori.
  3. Le cosiddette "aree di passaggio" e le piazzole dovranno essere considerate temporanee in funzione della durata dei lavori.
  4. Per quanto riguarda l'esecuzione di manufatti tipo scogliere, gabbioni, ecc...., ove necessari, dovranno adottarsi tecniche di ingegneria naturalistica.

Settore regionale decentrato Opere Pubbliche e difesa assetto idrogeologico – Vercelli (nota n. 19518 del 14.03.2008)

  1. Le opere dovranno essere realizzate come da progetto e nessuna variazione potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte del Settore regionale competente.
  2. Le sponde ed eventuali opere di difesa interessate dall'esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d'arte, restando il soggetto attuatore unico responsabile dei danni eventualmente cagionati.
  3. Il materiale di risulta proveniente dagli scavi in alveo dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni di alveo o di sponda, se necessario, in prossimità delle opere di cui trattasi.
  4. Il soggetto attuatore dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria sia dell'alveo, sia delle aree ripali, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle degli attraversamenti, che si renderanno necessarie per il mantenimento di buone condizioni di officiosità delle sezioni, al fine di garantire il regolare deflusso delle acque.

Settore regionale decentrato Opere Pubbliche e difesa assetto idrogeologico – Novara (nota n. 29732 del 22.04.2008)

  1. Dovrà essere prevista una platea di collegamento dei dadi di fondazione delle scogliere in massi ciclopici nelle sezioni d'alveo ristrette, al fine di evitare un approfondimento dell'alveo nella zona centrale.
  2. Nell'esecuzione delle protezioni spondali si dovrà evitare il restringimento delle sezioni d'alveo, curandone i raccordi con le sponde naturali esistenti.
  3. Il materiale proveniente da scavi di fondazione, sbancamento e riprofilatura dovrà essere riutilizzato in loco a tombamento spondale e/o di depressioni d'alveo.
  4. Le sponde ed eventuali opere di difesa interessate dall'esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d'arte, restando il soggetto autorizzato unico responsabile dei danni eventualmente cagionati.
  5. Durante la costruzione delle opere non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico del corso d'acqua.
  6. Nessuna variazione potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte del Settore regionale competente.
  7. L'autorizzazione è accordata ai soli fini idraulici, fatti salvi i diritti di terzi, da rispettare pienamente sotto la responsabilità civile e penale dell'Ente autorizzato, il quale terrà l'Amministrazione regionale e i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovesse derivare ad essi in conseguenza della presente autorizzazione.
  8. Prima dell'inizio dei lavori, dovrà essere acquisita la concessione per l'utilizzo di beni del demanio idrico fluviale e lacuale non navigabile, ai sensi della L.r. 18 maggio 2004 n. 12 e del DPGR 6 dicembre 2004 n. 14/R.
  9. Dovranno essere comunicati al Settore decentrato Opere pubbliche di Novara, al fine di consentire eventuali accertamenti tesi a verificare la rispondenza fra quanto previsto e quanto realizzato, l'inizio e l'ultimazione dei lavori; inoltre, ad avvenuta ultimazione, dovrà essere inviata una dichiarazione del Direttore dei lavori attestante che le opere sono state eseguite conformemente al progetto approvato.

Settore regionale Attività negoziale e contrattuale – Espropri – Usi civici (nota n. 48046 del 6 ottobre 2008)

In materia di Usi Civici

  1. I Comuni di GATTINARA e CAVALLIRIO dovranno presentare idonea dichiarazione da cui risulti, a seguito degli accertamenti effettuati presso la sede Comunale nonché il "Commissariato Usi Civici Piemonte – Valle d'Aosta e Liguria", l'esistenza o meno del vincolo di ‘uso civico' sui terreni da occupare ed asservire. Qualora l'opera interessasse terreni vincolati ad ‘uso civico', prima che inizino i lavori, i predetti Comuni dovranno presentare all'Ufficio regionale Usi Civici istanza di concessione amministrativa come previsto dalla Legge n. 1766/1927 e s.m.i.
  2. Per i Comuni di PRATO SESIA, ROMAGNANO SESIA e GHEMME risultano agli atti vari decreti commissariali di accertamento e assegnazione a categoria che però identificano i beni vincolati da uso civico su cartografia antica (Rabbini), per cui è impossibile una verifica di eventuali interferenze con il metanodotto senza una preventiva trasposizione cartografica. Pertanto, i Comuni sopraccitati dovranno chiedere all'Ufficio regionale Usi Civici, prima dell'inizio dei lavori, la nomina di un perito per la trasposizione cartografica su mappa N.C.T. della cartografia antica (Rabbini) di tutto il territorio comunale, ovvero almeno dell'area interessata dall'opera (compresa la fascia di asservimento e di occupazione temporanea).
  1. Qualora, al termine dei predetti accertamenti, risultasse che l'opera attraversa terreni vincolati, i Comuni di PRATO SESIA, ROMAGNANO SESIA e GHEMME dovranno presentare all'Ufficio regionale Usi Civici istanza di concessione amministrativa come previsto dalla Legge n. 1766/1927 e s.m.i. Infatti, l'uso civico è un vincolo imprescrittibile, inusucapibile, inalienabile e non espropriabile; quindi, ogni eventuale atto riguardante gli immobili vincolati, se non debitamente autorizzato nelle forme di legge, risulta inficiato da nullità assoluta. In materia espropriativa. In caso di inadempienza da parte dei Comuni di GATTINARA (VC), CAVALLIRIO, PRATO SESIA, ROMAGNANO SESIA e GHEMME (NO) a quanto sopraesposto in materia di ‘usi civici', il Settore regionale competente non potrà rilasciare il richiesto provvedimento di "occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù" ex artt. 22 e 52 octies del DPR 327/2001 e s.m.i.
  1. SnamReteGas S.p.A, dopo il rilascio dell'autorizzazione da parte del Settore regionale Attività negoziale e contrattuale – Espropri – Usi Civici, dovrà predisporre un piano particellare completo comprendente sia le aree soggette ad occupazione temporanea, sia quelle ad asservimento coattivo con l'indicazione delle rispettive indennità offerte.
  2. Tale piano, unitamente ai Certificati Urbanistici completi di planimetria di PRG in scala catastale ed estratto delle N.T.A., nonché ad eventuali ulteriori elaborati necessari per la stima delle indennità, dovrà essere allegato all'istanza di occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù con determinazione urgente dell'indennità ex artt. 22 e 52 octies del DPR n. 327/2001 e s.m.i. da presentare alla Direzione regionale Risorse umane e Patrimonio, Settore Attività negoziale e contrattuale – Espropri – Usi Civici.

Provincia di Vercelli (note n. 27332 del 5.05.2008 e n. 28840 del 12.05.2008)

  1. Con riferimento alla parte di tracciato che interessa la parte dell'opera inclusa tra la fascia C del PAI e il fiume Sesia (classificata quale Zona 1 dal PTCP adottato dal Consiglio Provinciale) in sede realizzativa dell'opera dovranno essere rispettati i seguenti criteri: "le opere necessarie alla realizzazione di infrastrutture di rete dei servizi di pubblico interesse devono limitare al massimo le azioni di disturbo e prevedere il recupero ambientale delle aree interessate dalle trasformazioni; gli interventi di trasformazione del territorio non possono modificare o danneggiare gli elementi strutturanti il territorio agrario (strade significative, conformazione altimetrica del terreno, pendii, terrazzamenti, elementi qualificanti della vegetazione, fontanili, fossi, canali e corsi d'acqua, elementi architettonici caratteristici); non devono altresì essere alterati i cigli dei terrazzi geomorfologici e dev'essere consentito il mantenimento o la ricostruzione della vegetazione lungo le scarpate; non è consentito l'interramento delle teste di fontanile.
  2. Per quanto concerne la parte di tracciato che interessa la parte dell'opera interclusa tra la fascia C del PAI e l'edificato di Gattinara (classificata quale Zona 3 dal citato PTCP) si dovranno prevedere interventi di recupero ambientale delle aree interessate dalle attività di trasformazione (scavi, terrapieni, piazzali, margini delle strade e dei parcheggi), incluse quelle utilizzate nella fase di cantiere.
  3. Dovranno altresì rispettarsi le disposizioni applicative relative alle autorizzazioni alla messa in secca di corsi d'acqua, bacini e canali ai fini della salvaguardia della fauna ittica, secondo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta Provinciale di Vercelli n. 2569 del 24.05.2007, in attuazione dell'art. 12 della L.r. 37/2006.
  4. Con riferimento all'interferenza prevista del metanodotto Gattinara–Prato Sesia con il tracciato della Pedemontana piemontese in prossimità del viadotto sul fiume Sesia, SnamReteGas S.p.A. dovrà sottoscrivere apposito atto con la Provincia di Vercelli al fine di impegnarsi, qualora si verificasse l'interferenza della condotta con le opere di fondazione del viadotto sul fiume Sesia previsto nel progetto della Pedemontana, ad attuare l'eventuale spostamento della condotta a proprie cura e spese, ovvero a sostenere i maggiori costi derivanti dalla messa in sicurezza delle opere stradali che interferiranno con il metanodotto.

Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte (nota n. 7980 del 7.11.2007)

  1. Poiché le aree interessate dalla realizzazione del progetto si configurano ad elevato rischio archeologico per l'addensamento di strutture abitative e necropoli ricollegabili all'organizzazione territoriale preromana e romana, sarà necessario prevedere un'assistenza archeologica continua in corso d'opera, da parte di operatori specializzati sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, a tutti i lavori di scotico e scavo, comprese eventuali opere accessorie, allo scopo di garantire l'immediato riconoscimento e salvaguardia di eventuali preesistenze di natura archeologica tutelate ai sensi della vigente normativa.
  2. Preliminarmente all'avvio delle opere di scavo e con congruo anticipo, dovrà essere inviata alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte una comunicazione con indicazione della data effettiva di inizio dei lavori, del cronoprogramma degli stessi, nonché del nominativo della ditta incaricata dell'assistenza archeologica. SnamReteGas S.p.A. è altresì invitata a prendere contatti con gli Uffici della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, al fine di elaborare congiuntamente un piano per l'esecuzione di sondaggi e scavi in estensione nelle aree interessate dalle realizzazioni previste.

Ministero delle Telecomunicazioni, Ispettorato Territoriale per il Piemonte e la Valle d'Aosta, Ufficio Interferenze Elettriche

  1. La realizzazione dell'opera in progetto dovrà avvenire in osservanza delle Leggi e prescrizioni, per quanto attiene alla tutela dei preesistenti impianti della Rete Pubblica di Comunicazione, che prevedono il rilascio del nulla–osta alla costruzione da parte dell'Ufficio Interferenze elettriche competente, a valle della presentazione da parte del proponente della prevista istanza.

Agenzia Interregionale per il fiume Po (note n. 4417 del 1.10.2007 e n. 18075 del 28.04.2008)

  1. è fatto divieto alla Ditta che realizzerà l'opera di attraversamento del fiume Sesia di trasportare materiali inerti fuori alveo, sradicare vegetazioni o ceppaie sulle sponde, formare accessi definitivi all'alveo, depositare o scaricare in alveo o in prossimità dello stesso materiali di risulta modificando l'altimetria dei luoghi e con l'obbligo di ripristinare, a lavori ultimati, le pertinenze demaniali nel caso siano interessate dai lavori.
  2. Resta a carico della sopraccitata Ditta l'onere della vigilanza, chiusura e sgombero del cantiere a seguito delle variazioni idrometriche che possono avere influenza sulla sicurezza dell'area. In particolare, dovrà essere garantito il pronto allontanamento del personale e dei mezzi d'opera in caso di piena. A tale riguardo, la Ditta concessionaria dovrà attuare tutti gli accorgimenti previsti dal D. Lgs. n. 494/96 e s.m.i. e D. Lgs 626/94 e s.m.i.
  3. L'accesso e l'uso del cantiere dovrà avvenire sotto la sorveglianza continua della Ditta concessionaria che dovrà realizzare e curare la chiusura degli accessi al cantiere e sorvegliare il sito durante le ore notturne ed i giorni di inattività e festivi. In tali giorni, le attrezzature di cantiere, i mezzi d'opera ed i materiali che potrebbero essere trascinati da eventuali correnti fluviali di piena, dovranno essere sistemati in aree non esondabili.
  4. La tubazione dovrà essere posta ad una profondità non inferiore a m. 2,00 dal fondo alveo.
  5. La Ditta esecutrice dovrà provvedere ad informare l'Agenzia Interregionale per il fiume Po della data d'inizio e di ultimazione delle opere autorizzate, al fine di poter provvedere agli eventuali accertamenti del caso.

Associazione Irrigazione Est Sesia (note n. 4423 del 27.11.2007 e n. 1198 del 5.05.2008)

  1. Le Opere dovranno essere eseguite a regola d'arte e sotto la sorveglianza del personale tecnico dell'Associazione, alle cui prescrizioni l'istante dovrà uniformarsi anche qualora dette prescrizioni dovessero comportare modifiche al progetto presentato, laddove ritenute necessarie dall'Associazione medesima per garantire la funzionalità idraulica della roggia e la continuità del servizio irriguo.
  2. SnamReteGas S.p.A. dovrà comunicare per iscritto l'inizio e la fine dei lavori. Le opere dovranno essere eseguite in periodi che non ostacolino il normale flusso delle acque, previo preventivo accordo con l'Associazione.

SIN & VE s.r.l

  1. SnamReteGas S.p.A. dovrà adottare tutte le misure necessarie atte a garantire un'adeguata protezione delle condotte acquedottizie e fognarie esistenti. Inoltre, è fatto obbligo dell'Impresa che eseguirà i lavori richiedere con congruo anticipo sull'inizio delle lavorazioni il tracciamento preventivo delle reti all'Ufficio Reti di questa Società.

Comune di Gattinara (DCC n. 23 del 14.05.2008)

  1. SnamReteGas S.p.A. dovrà valutare attentamente la possibilità di ridurre in sede di progettazione esecutiva la fascia operativa d'intervento necessaria per la posa delle tubazioni. Inoltre, il proponente dovrà curare in modo specifico il ripristino delle aree oggetto di scavo, provvedendo al ricoprimento delle stesse secondo la buona norma, eliminando eventuali materiali pietrosi non compatibili con il ripristino ambientale, al fine di favorire la ricostituzione dell'area boschiva. Infine, dovranno essere adottati in sede di progettazione esecutiva gli accorgimenti tecnico–progettuali al fine di minimizzare l'eventuale impatto arrecato dall'interferenza con la Pedemontana Rolino–Romagnano Sesia, ritenuta d'importanza fondamentale per lo sviluppo del territorio.

Comune di Romagnano Sesia (DGC n. 50 del 28.05.2008)

  1. Con riferimento al tratto di metanodotto in progetto ricompreso in area a standard ed in area agricola, in prossimità della Via Novara, e ricompreso all'interno del perimetro della Localizzazione Urbano periferica L2 di Via Novara, le eventuali opere di protezione del metanodotto, volte alla riduzione della fascia di rispetto, dovranno essere sostenute a totale cura e spese della società proponente o degli eventuali futuri aventi causa.

Consorzio di bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese (nota n. 3573 del 2.10.2008)

  1. Con riferimento all'interferenza con la condotta irrigua in fase di progettazione il proponente dovrà avere cura di prolungare il tratto sottopassante la condotta stessa dai 13,20 metri di progetto a 25 metri con relativo tubo di protezione. Resta inteso che l'attraversamento così previsto sarà attuabile solo nel caso in cui il metanodotto venga realizzato prima dell'esecuzione della condotta irrigua. Inoltre, si dovrà provvedere ad ogni opera necessaria alla protezione del metanodotto per il passaggio dei mezzi d'opera durante le fasi di realizzazione delle condotte.
  2. Ogni altro intervento sul reticolo irriguo, anche se di carattere provvisorio o se non previsto nelle tavole progettuali, dovrà essere preventivamente concordato ed autorizzato dal personale preposto del Consorzio di bonifica. In qualsiasi caso dovrà sempre essere mantenuta la funzionalità irrigua ed idraulica dei canali consortili. Nel caso di verificassero danni alle strutture irrigue esistenti dipendenti dalle lavorazioni in oggetto, la ditta esecutrice dei lavori dovrà farsi carico di ogni eventuale ripristino delle opere irrigue e degli eventuali danni causati al Consorzio o a terzi conseguenti alla sospensione della funzionalità irrigua ed idraulica della rete consortile.

Direzione regionale Ambiente

  1. Nel corso delle attività di cantiere dovranno essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio dei lavori.
  2. I gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel dovranno essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di articolato.
  3. I programmi di manutenzione dovranno prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate. In particolare tali interventi dovranno interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere.
  4. Le piste di cantiere dovranno essere periodicamente bagnate al fine di limitare l'emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità dovrà altresì essere effettuata la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista.
  5. Dovranno essere realizzati idonei dispositivi di lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti all'uscita delle aree di cantiere.
  6. Dovranno essere utilizzati teli protettivi a chiusura dei cassoni degli autocarri utilizzati per il trasporto dei materiali polverulenti.
  7. Gli eventuali impianti di betonaggio, di frantumazione–vagliatura e recupero di inerti dovranno essere autorizzati per le emissioni in atmosfera ai sensi della normativa vigente, anche seguendo, ove possibile, le previste procedure semplificate.
  8. Dovranno essere concordati con i Comuni i punti di accesso al cantiere nonché i percorsi ottimali al fine di minimizzare gli impatti locali sulla qualità dell'aria, sul clima acustico e sulla viabilità.
  9. Dovrà essere prevista la gestione dell'esubero degli inerti derivanti dalla posa della tubazione e lo smaltimento differenziato di eventuali macerie di manufatti stradali e dell'asfalto.

Considerato che, alla luce di quanto sopra esposto, appaiono soddisfatte le condizioni per l'accertamento della conformità urbanistica, l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, l'approvazione del progetto e la dichiarazione di pubblica utilità afferenti alla realizzazione del "Metanodotto Gattinara–Prato Sesia e Opere connesse" nei Comuni di Gattinara (VC), e Romagnano Sesia, Prato Sesia, Cavallirio e Ghemme (NO);

considerato che non sono emersi elementi ostativi al prodursi dell'effetto di variante agli strumenti urbanistici,

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

VISTA la L. 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;

VISTO il D.Lgs. 23 maggio 2000 n. 164;

VISTO il D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327;

VISTO il D.Lgs. 27 dicembre 2004 n. 330;

VISTA la L.R. 4 luglio 2005 n. 7;

VISTA la D.G.R. 3 luglio 2006 n. 25 – 3293;

VISTE le DD n. 169 del 13.07.07, n. 56 del 2.11.07, n. 109 del 19.02.08, n. 258 del9.05.2008 e n. 465 del 22.08.2008 del Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica;

VISTI i lavori delle conferenze dei servizi e i relativi verbali delle sedute;

VISTI i pareri, i nulla osta, le autorizzazioni, le comunicazioni, agli atti del Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica, pervenuti dai soggetti interessati;

DETERMINA

  1. di approvare il progetto definitivo per la realizzazione dell'intervento "Metanodotto Gattinara–Prato Sesia e Opere connesse", così come da istanza presentata dalla Società Snam Rete Gas in data 26 giugno 2007 e successivamente integrata con la documentazione progettuale illustrata dallo stesso proponente nel corso dei lavori della Conferenza dei servizi del 17 marzo 2008, come evidenziato in premessa;
  2. di stabilire che la società Snam Rete Gas S.p.A. è autorizzata a costruire ed esercire le opere di cui all'oggetto nei Comuni di Gattinara (VC), Prato Sesia, Romagnano Sesia, Ghemme e Cavallirio in Provincia di Novara, in conformità al progetto approvato;
  3. di subordinare la validità della presente autorizzazione al rispetto delle prescrizioni citate in premessa;
  4. di dare atto che, fatto salvo quanto specificato in premessa e gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti, la presente autorizzazione sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, le autorizzazioni, concessioni, nulla osta e atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire le citate opere in conformità al progetto approvato;
  5. di subordinare l'esercizio delle opere agli adempimenti previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza;
  6. di dare atto che la presente autorizzazione ha effetto di variante urbanistica ed ha, inoltre, efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità ai sensi del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.;
  7. di trasmettere la presente autorizzazione ai Comuni interessati, ai fini dell'adozione delle corrispondenti varianti agli strumenti urbanistici comunali ai sensi dell'articolo 19 comma 3 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.;
  8. di dare atto che la presente autorizzazione costituisce vincolo preordinato all'esproprio dei beni interessati, ai fini della realizzazione delle suddette opere ed indicati negli allegati al progetto approvato;
  9. di dare atto che l'opera deve essere realizzata nella posizione e secondo le caratteristiche e le modalità costruttive previste nel progetto approvato e in osservanza delle disposizioni delle norme vigenti in materia di metanodotti;
  10. di stabilire che prima dell'inizio dei lavori Snam Rete Gas S.p.A. trasmetta ai soggetti competenti, un documento che indichi tutte le prescrizioni che in fase di cantiere Snam Rete Gas S.p.A. e le società appaltatrici si impegnano a rispettare;
  11. di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A., prima di iniziare la fase di cantiere prenda contatti con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte anche ai fini di concordare le modalità dell'assistenza agli scavi da parte di operatori archeologi specializzati e di consentire di prevedere l'effettuazione di specifici sopralluoghi preliminari;
  12. di dare atto che l'autorizzazione s'intende accordata fatti salvi i diritti dei terzi e nel rispetto di tutte le disposizioni vigenti. Ne consegue che la Società assume la piena responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi e gli eventuali danni comunque causati dalla costruzione delle opere di cui trattasi, sollevando l'Amministrazione da qualsiasi pretesa da parte di terzi che si ritenessero danneggiati;
  13. di dare atto che la società è obbligata ad eseguire, durante la costruzione e l'esercizio delle opere, tutte quelle opere nuove o modifiche che, a norma di legge, venissero prescritte per la tutela degli interessi pubblici e privati, entro i termini che saranno all'uopo stabiliti, con le conseguenze di legge in caso di inadempimento;
  14. di stabilire che copia integrale del progetto esecutivo sia inviata, a cura di Snam Rete Gas S.p.A., prima dell'inizio dei lavori, alle Amministrazioni autorizzanti, alla Regione ed ai Comuni interessati, mentre gli elaborati esecutivi relativi alle sole opere interferenti devono essere inviati alle società proprietarie delle opere interferite;
  15. di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A. comunichi ai soggetti di cui al punto precedente la data e l'ora dell'entrata in esercizio delle opere;

di dare atto che ai proprietari sarà data notizia, a cura e spese del proponente, della data di adozione di questo atto e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni all'albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o locale.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell'art. 16 del D.P.G.R. 8/R/2002.

Avverso la presente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente responsabile

Roberto Quaglia