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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 34

Codice DA1701
D.D. 9 maggio 2008, n. 214

L.R. n. 40/1998, art. 10 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto di “centro commerciale classico (Intervento A) e centro commerciale sequenziale (Intervento B) del Parco commerciale Baudolino Center” localizzato nel Comune di Castellazzo Bormida (AL) presentato dalla Societa’ Pragaquattro Center Spa - Esclusione del progetto dalla Fase di Valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/98

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ritenere che il progetto di “centro commerciale classico (Intervento A) e centro commerciale sequenziale (Intervento B) del Parco Commerciale ”Baudolino Center", localizzato nel Comune di Castellazzo Bormida (AL) presentato dalla Società Pragaquattro Center S.p.A. con sede in Serravalle Scrivia (AL), via Novi n. 39, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che vengano realizzate tutte le mitigazioni di impatto ambientale proposte nel progetto allegato all’istanza in oggetto e che il progetto municipale recepisca tutte le prescrizioni e le raccomandazioni di seguito elencate:

Dal punto di vista tecnico-progettuale:

Viabilità

* Le opere di viabilità così come previste nella soluzione concordata nell’Atto di concertazione sottoscritto tra la Provincia di Alessandria, il Comune di Castellazzo Bormida e la Società Praga Holding Real Estate S.p.A. dovranno essere eseguite prima dell’attivazione dell’insediamento commerciale.

* Dovrà essere trasmesso alla Provincia di Alessandria - Dipartimento ambiente territorio e infrastrutture - direzione viabilità - apposito progetto, sottoscritto da tecnico abilitato, individuante le caratteristiche geometriche delle corsie di diversione lungo la ex S.S. 30 e delle rotatorie lungo le strade di competenza provinciale, in conformità al D.M. 19.04.2006 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”;

* Dovranno essere garantiti e dimostrati i livelli di servizio previsti nell’accordo sopra citato e dovrà essere specificata ed evidenziata a livello progettuale, con opportuni elaborati, la modalità di gestione del traffico in caso di superamento dei suddetti livelli;

* Lo scatolare della S.P. n. 240 da realizzarsi al disotto della ferrovia dovrà essere costruito in categoria “C1" (D.M. 05/11/2001) in considerazione di quanto previsto dalla D.G.R. 27 aprile 2007 n. 9-5791 successiva all’Atto di concertazione.

* Nell’ambito della realizzazione dello scatolare sopra citato dovrà essere previsto il passaggio di una pista ciclopedonale secondo le norme dettate dal D.M. 30 novembre 1999 n. 557;

* Il progetto del sottopasso dovrà essere redatto in conformità alle normative vigenti ed alle istruzioni FS per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo dei ponti ferroviaria n. I/SC/PS-OM/2298 del 2 giugno 95, aggiornata al 13 gennaio 1997, e dovrà essere corredato del programma temporale dei lavori, del piano di sicurezza e del piano di manutenzione del nuovo manufatto che dovrà tener conto dell’Istruzione FS n. 44C. Si precisa che le normative FS impongono che il tasso di lavoro delle armature dei manufatti interrati sotto le linee ferroviarie non deve superare i 1600 kg/cmq e che pertanto, dovrà essere attentamente studiata la tipologia del sottopasso in progetto. Il progetto esecutivo dovrà essere trasmesso in quadruplice copia al RFI - Gruppo Ferrovie dello Stato - Unità Opere Civili, via Sacchi n. 3 - Torino precisando la denominazione dell’Ente con il quale dovrà essere stipulata la Convenzione che regolerà l’attraversamento. Per la spinta del manufatto, costruito fuori opera, dovrà essere previsto l’utilizzo di un sistema di ponte provvisorio per il sostegno del binario che, compatibilmente con le caratteristiche della Linea , garantisca in sicurezza la massima velocità di transito dei convogli ferroviari. In considerazione del fatto che il nuovo sottopasso andrà a sostituire il PL esistente nelle immediate vicinanze FS si farà carico degli oneri derivanti dall’istituzione delle interruzioni e dei rallentamenti. Il gestore della nuova viabilità in attraversamento potrà collocare a propria cura e spese nel manufatto propri cavi e condutture di qualsiasi genere, strettamente funzionali all’esercizio del manufatto stesso. Sarà comunque necessario il preventivo assenso scritto di FS che potrà prescrivere le norme di sicurezza e nel caso anche negare il consenso qualora l’impianto fosse incompatibile con la sicurezza e regolarità dell’esercizio ferroviario. Il passaggio di impianti diversi da quelli strettamente funzionali al manufatto stesso, costituiranno invece un nuovo attraversamento da regolarizzare con apposito Atto. Si rammenta che tutti gli interventi che s’intendono realizzare non solo su proprietà ferroviaria, ma anche quelli ricadenti nella fascia di rispetto di 30 metri dalla più vicina rotaia(tratto di strada da realizzare parallelamente alla linea ferroviaria) sono soggetti al preventivo benestare di Ferrovie dello Stato, secondo quanto disposto dal D.P.R. 11 luglio 80, n. 753. Per tali interventi dovranno essere predisposti e presentati elaborati grafici contenenti stralcio di mappa, planimetrie e sezioni quotate rispetto alla più vicina rotaia ed al confine ferroviario.

Progetto

* Le nuove costruzioni dovranno inserirsi convenientemente nell’ambiente, rispettandone le caratteristiche peculiari. A tal fine, all’Amministrazione comunale è riservata la valutazione delle caratteristiche tipologiche e costruttive proposte negli elaborati progettuali definitivi.

Dal punto di vista ambientale

Acque

* In considerazione della Relazione Idraulica , si richiede di valutare, in accordo con la Direzione regionale Opere Pubbliche l’opportunità di adeguare la sezione idraulica del ponticello di attraversamento del Rio Roccaldone lungo la S.S. n. 30.

Sistemi di illuminazione

* Il sistema di illuminazione del centro commerciale deve essere adeguata alla Legge Regionale n°31 del 24/03/00 “Disposizione per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche” al fine di ridurre l’inquinamento luminoso ed ottico con particolare attenzione alla riduzione dei consumi, al miglioramento dell’efficienza luminosa degli impianti ed alla salvaguardia dei bioritmi naturali delle piante e degli animali

Gestione rifiuti

* I rifiuti assimilabili agli urbani devono essere conferiti ad appositi contenitori.

* Gli imballaggi ed assimilabili in carta, cartone, plastica, legno , ecc. devono essere destinati al riutilizzo ed al riciclaggio.

* L’area predisposta per lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti separati deve essere ben individuata e dotata di compattatori per ridurre il volume dei rifiuti.

* I rifiuti liquidi pericolosi (olii esausti, acidi grassi in olio minerali, i liquidi di lavaggio delle attrezzature, ecc. ) devono essere stoccati in contenitori etichettati e posizionati in un luogo coperto, utilizzando un bacino di contenimento per contenere gli eventuali spandimenti.

Risparmio energetico

* Gli affinamenti progettuali da introdurre in sede di stesura del progetto definitivo devono incentivare il risparmio energetico e l’uso di energie alternative, che dovranno rispondere a quanto previsto dal D.lgs. n. 311 del 29/12/2006 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 26 del 01/02/2007 che modifica il D.lgs. n. 192/2005 sul rendimento energetico in edilizia;

* Nella progettazione e realizzazione degli impianti di produzione di energia, riscaldamento e condizionamento, il proponente deve tenere conto di quanto previsto dalla scheda 5N dello “Stralcio di piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento”, documento di aggiornamento del Piano Regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, approvato dal Consiglio Regionale con D.C.R. n. 98 -1247 del 11.1.2007.

Fase di cantiere

* L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio.

Verifica delle prescrizioni e monitoraggi

* Fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad Arpa Dipartimento di Alessandria ai sensi dell’art. 8 della l.r. n. 40/98 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera.

* Si richiede una campagna di monitoraggio ambientale con particolare riferimento alle componenti rumore e traffico, mediante presentazione di un piano di monitoraggio nelle fasi di costruzione ed esercizio da concordare con Arpa Piemonte del Dipartimento di Alessandria.

* Deve essere comunicato al Dipartimento ARPA di Alessandria l’inizio ed il termine dei lavori onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998.

* Il Direttore dei lavori deve trasmettere all’ARPA Dipartimento di Alessandria, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nel presente atto ed inoltre una planimetria e una relazione dettagliata relativa alla distribuzione interna dell’area di cantiere (ubicazione, dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della capacità e dell’efficacia;

* i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi all’ARPA Dipartimento di Alessandria;

* in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione a carico del proponente volti alla riduzione degli impatti.

* Prima del rilascio dell’autorizzazione regionale ex art. 26 comma 7 e seguenti della l.r. n. 56/77 s.m.i. e dei permessi di costruire dovrà essere acquisito il parere preventivo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Alessandria, il quale, in qualità di Ente competente e a conoscenza sia dell’attività dello stabilimento Arkema sia del progetto definitivo dei due centri commerciali in esame, potrà esprimersi sulle eventuali interazioni in tema di sicurezza e prevenzione tra i due insediamenti, al fine di acquisire un parere di compatibilità tra la ditta Arkema e i centri commerciali, entrambi soggetti a certificato di prevenzione incendi. Eventuali opere di natura progettuale che i Vigili del Fuoco ritenessero utili adottare ai fini della salvaguardia della salute pubblica dovranno essere necessariamente recepite nel progetto municipale dei due centri commerciali.

* Dovrà essere predisposto un adeguato Piano di evacuazione esteso all’area destinata ai parcheggi che tenga conto degli eventuali scenari di rischio in caso di incidente nello stabilimento limitrofo della Società Arkema.

* Dovrà essere ottenuta autorizzazione regionale ex art. 26 l.r. n. 56/77 s.m.i. preventiva al rilascio dei permessi di costruire subordinata al rispetto delle prescrizioni contenute nel presente atto.

* L’approvazione del progetto municipale per il rilascio dei permessi di costruire da parte del Comune di Castellazzo Bormida è subordinata al recepimento delle prescrizioni di cui al presente atto.

Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonché le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

Si invita il proponente a prendere visione interamente dei pareri pervenuti a questo Settore per quanto di competenza di ogni organo interessato ai sensi dell’art. 9 della l.r. n. 40/98.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente Determinazione é ammesso ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione o in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di cui sopra.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.r. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni