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Bollettino Ufficiale n. 30 del 24 / 07 / 2008

Codice DA1008
D.D. 9 giugno 2008, n. 322

Metanodotto “Potenziamento spina di Santena DN 300, 12 BAR”, da localizzarsi nel Comune di Santena, nella Provincia di Torino, presentato dalla Societa’ Snam Rete Gas S.p.A. Autorizzazione ai sensi degli articoli 52 quater e sexies del d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di approvare il progetto definitivo per la realizzazione del metanodotto “Potenziamento spina di Santena DN 300, 12 BAR”, così come da istanza presentata dalla Società Snam Rete Gas in data 26 novembre 2007, così come integrato dalla nota prot. DI.NOCC.-1228-BAB. del 18 aprile 2008 e dalla nota prot. DI.NOCC.-1229-BAB. del 18 aprile 2008 di Snam Rete Gas;

- di stabilire che la società Snam Rete Gas S.p.A. è autorizzata a costruire ed esercire l’opera di cui all’oggetto nel Comune di Santena nella Provincia di Torino, in conformità al progetto approvato;

- di stabilire che l’opera deve essere realizzata nella posizione e secondo le caratteristiche e le modalità costruttive previste nel progetto approvato e in osservanza delle disposizioni delle norme vigenti in materia di metanodotti;

- di subordinare la validità della presente autorizzazione al rispetto delle prescrizioni espresse dai soggetti partecipanti nel corso del procedimento, che si riportano di seguito:

Ministero delle Comunicazioni - Ispettorato territoriale per il Piemonte e la Valle d’Aosta

1) la realizzazione dovrà avvenire in osservanza delle leggi e prescrizioni per quanto attiene alla tutela dei preesistenti impianti di RPC (rete pubblica di comunicazione) che prevedono il rilascio del nulla osta alla costruzione, ai sensi dell’articolo 95 del d.lgs. del 01/08/2003 n. 259, dopo che Snam Rete Gas S.p.A. presenterà la prevista istanza;

S.A.T.A.P. S.p.A.

2) il metanodotto dovrà essere posto, in corrispondenza dell’attraversamento autostradale, a una profondità di almeno un metro dalla quota inferiore dei fossi posti al piede dei rilevati;

3) sia valutata e verificata l’eventuale presenza di sottoservizi e predisposti tutti i necessari accorgimenti atti a evitare danneggiamenti degli stessi;

4) nel caso di eventuali lavorazioni che potessero condizionare il traffico autostradale, siano individuati i provvedimenti a sicurezza dello stesso;

5) in corrispondenza dell’attraversamento dell’autostrada Snam Rete Gas dovrà prolungare i tubi di protezione del gasdotto e dei cavi, dal limite di proprietà per almeno 10 m per lato, in quanto è prevista la realizzazione della terza corsia della A21;

6) i lavori di realizzazione del metanodotto non dovranno interferire con la realizzazione della terza corsia, previsti indicativamente per l’anno 2010;

7) Snam Rete gas dovrà procedere a stipulare una apposita convenzione con S.A.T.A.P. prima dell’inizio dei lavori;

TERNA S.p.A.

8) il proponente dovrà predisporre il tracciato di dettaglio dell’opera affinché questo, in prossimità dei sostegni delle linee di AT, mantenga una distanza tale da rispettare i franchi dettati dalle norme tecniche di cui al D.M. 21/03/1988 e s.m.i.

Ministero per i Beni e le Attività culturali - Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo antichità egizie

9) per tutte le attività di movimento terra, siano esse accessorie o di cantiere, dovrà essere garantita l’assistenza costante da parte di operatori archeologici che opereranno sotto il controllo della Soprintendenza senza oneri per tale Ufficio, al fine di evitare possibili danneggiamenti e consentire l’immediata identificazione di rinvenimenti occasionali, ai sensi del d.lgs. 42/2004;

10) nel caso avvengano ritrovamenti di depositi archeologici, si dovrà procedere a un’indagine esaustiva dei medesimi, considerando che la presenza di eventuali manufatti di importante interesse archeologico potrebbe portare a varianti progettuali e/o a opere provvisionali di salvaguardia e tutela;

11) Snam Rete Gas dovrà, inoltre, dare esplicite formali istruzioni alla d.l. affinché sia garantito il più scrupoloso rispetto del d.lgs. 42/2004 in caso di ritrovamenti, anche dubbi, con particolare riguardo alla immediata segnalazione alla Soprintendenza e alla sospensione dei lavori sino al sopralluogo da parte di un funzionario della Soprintendenza, con cui la d.l. dovrà concordare tempi e modalità operative connesse alle specifiche competenze;

ENEL - Divisione Infrastrutture e Reti

12) eventuali interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei dovranno rispettare quanto previsto dal d.m. 449/1988 e s.m.i., nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558;

13) qualora si rendesse necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi ad ENEL Distribuzione S.p.A. i progetti esecutivi dell’opera e comunicati i dati del soggetto la quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi; quando si darà avvio ai lavori, inoltre, dovrà essere rispettato quanto previsto dall’articolo 11 del d.p.r. 164/1956;

Direzione regionale Agricoltura

14) le aree agricole e naturali interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie; nel caso in cui il tracciato si snodi in superfici occupate da colture legnose (vigneti, frutteti, impianti di arboricoltura), il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di espianto e di successivo ripristino;

15) il taglio della vegetazione arborea spontanea e degli impianti legnosi (frutteti, vigneti, impianti di arboricoltura) dovrà essere limitato al minimo indispensabile; dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere, al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti;

16) per quanto riguarda le aree agricole interferite dall’opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l’accesso alle proprietà;

17) il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, conservato in modo da non alterare le sue caratteristiche fisico - chimiche e riutilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale; gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria; tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno;

18) durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua naturali ed artificiali dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque; a tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;

19) le fasi successive di progettazione dovranno sviluppare adeguatamente gli interventi di ripristino e di mitigazione ambientale e paesaggistica, per la cui realizzazione dovranno essere utilizzate specie autoctone adatte alle condizioni stazionali; al fine di assicurarne la riuscita, tali interventi dovranno essere eseguiti nel rispetto della stagionalità delle opere a verde; dovrà inoltre essere eseguito un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nel triennio successivo la realizzazione delle opere stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze tra le specie arboree ed arbustive; il periodo di manutenzione si riduce ad un solo anno nel caso di recuperi che prevedano l’utilizzo esclusivo di specie erbacee;

20) al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

ARPA Piemonte

21) le operazioni di cantiere più rumorose dovranno essere programmate nel periodo della giornata più tollerabile per la popolazione (ad esempio 8 - 12, 14 - 18) interrompendo tali operazioni nelle ore destinate la riposo (ad esempio 12 - 14);

22) gli impianti fissi e le aree di lavorazione più rumorose dovranno essere posizionate alla massima distanza possibile dai ricettori sensibili eventualmente presenti; se necessario può essere previsto l’uso di barriere acustiche mobili;

23) la movimentazione degli inerti derivanti dall’attività di scavo dovrà essere condotta con la massima attenzione, al fine di preservare le caratteristiche di qualità per l’uso agronomico, accantonando in maniera idonea il terreno vegetale e impedendo la promiscuità dei vari orizzonti raggiunti durante lo scavo;

24) dovrà essere prevista la gestione dell’esubero degli inerti derivanti dalla posa della tubazione e lo smaltimento differenziato di eventuali macerie di manufatti stradalie dell’asfalto o di altro materiale di risulta;

25) Snam Rete Gas dovrà prevedere, per l’intera durata della posa della condotta, l’adozione di misure di mitigazione atte a ridurre la polverosità (bagnatura delle aree di scavo) e il transito dei mezzi (organizzazione del traffico di cantiere, rispetto di “fasce orarie protette”) per minimizzare l’impatto acustico;

Italgas S.p.A.

26) l’esecuzione delle opere di scavo dovranno essere eseguite a profondità tale da non interferire con i sottoservizi;

27) non dovranno essere alterati i piani di quota;

28) in caso di interferenza con i sottoservizi, si dovranno rispettare le prescrizioni stabilite dalla norma UNI 10576 “Protezioni delle tubazioni gas durante i lavori nel sottosuolo”;

29) dovranno essere mantenuta l’accessibilità dei chiusini delle valvole d’intercettazione del gas;

30) dovrà essere consegnato l’elaborato progettuale nella sua forma esecutiva, per le opportune valutazioni tecnico-economica degli eventuali interventi della Società;

Settore regionale Risanamento acustico e atmosferico

31) dovranno essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio lavori del cantiere;

32) i gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel, devono essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di particolato;

33) tutte le macchine operatrici “off road” dotate di motore a combustione a ciclo diesel avente una potenza nominale superiore a 37 kW dovranno essere dotate di specifici sistemi (trappole) per il contenimento delle emissioni di particolato;

34) i programmi di manutenzione dovranno prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate; in particolare tali interventi dovranno interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere;

35) le piste di cantiere dovranno essere periodicamente bagnate al fine di limitare l’emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità deve essere effettuata anche la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista;

Comune di Santena

36) il proponente dovrà curare la raccolta e l’adeguato smaltimento delle acque meteoriche ricadenti all’interno dei lotti di intervento, nel rispetto del reticolato idrografico naturale o artificiale esistente;

37) divieto di sbarramento di fossi di scolo delle acque esistenti, o restringimento delle sezioni di deflusso definitive;

38) qualora, in corso d’opera, per fossi agricoli, si rendano necessari interventi di deviazione o di intubamento temporanei di brevi tratti, questi dovranno essere adeguatamente dimensionati per non arrecare danno alcuno al deflusso delle acque superficiali connesse al reticolo idrico minore;

39) divieto assoluto di deposito, anche temporaneo, di materiali in alveo (terreni di riporto, macerie, rifiuti, legname, ramaglie);

40) il proponente dovrà eseguire gli scavi di sbancamento impegnando le superfici strettamente necessarie, avendo al contempo cura di garantire sempre la corretta stabilità delle scarpate;

41) il proponente dovrà curare il tempestivo ritombamento con il materiale di risulta, evitando di lasciare scavi aperti per lunghi periodi (a tale scopo si auspica di procedere per lotti a estensione ridotta);

42) il proponente dovrà eseguire il tempestivo allontanamento di eventuale materiale di risulta dal sito, secondo le modalità previste dalle normative di settore vigenti;

43) il proponente dovrà curare il ripristino delle superfici di intervento, assegnando loro l’attuale configurazione morfologica ed evitando la formazione di accumuli o depressioni;

Provincia di Torino

44) l’attraversamento della S.S. n. 29 dovrà avvenire con tecnica spingitubo;

45) il parallelismo del metanodotto con la stessa Strada dovrà avvenire al di fuori della proprietà provinciale;

- di subordinare l’esercizio dell’opera agli adempimenti previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza;

- di dare atto che, fatto salvo quanto specificato in premessa e gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti, la presente autorizzazione sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, le autorizzazioni, concessioni, nulla osta e atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire le citate opere in conformità al progetto approvato;

- di dare atto che la presente autorizzazione ha effetto di variante urbanistica e ha, inoltre, efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità ai sensi del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;

- di dare atto che la presente autorizzazione costituisce vincolo preordinato all’esproprio dei beni interessati ai fini della realizzazione delle suddette opere ed indicati negli allegati al progetto approvato;

- di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A., prima di iniziare la fase di cantiere, prenda contatti con eventuali Consorzi gestori della rete irrigua, anche ai fini della definizione della tempistica dei lavori, nonché nei casi di eventuali interferenze con canali del demanio regionale;

- di dare atto che l’autorizzazione s’intende accordata fatti salvi i diritti dei terzi e nel rispetto di tutte le disposizioni vigenti; ne consegue che la Società assume la piena responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi e gli eventuali danni comunque causati dalla costruzione delle opere di cui trattasi, sollevando l’Amministrazione da qualsiasi pretesa da parte di terzi che si ritenessero danneggiati;

- di trasmettere la presente autorizzazione al Comune interessato ai fini dell’adozione delle corrispondenti varianti agli strumenti urbanistici comunali, ai sensi dell’articolo 19, comma 3 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;

- di dare atto che la società è obbligata ad eseguire, durante la costruzione e l’esercizio delle opere, tutte quelle opere nuove o modifiche che, a norma di legge, venissero prescritte per la tutela degli interessi pubblici e privati, entro i termini che saranno all’uopo stabiliti, con le conseguenze di legge in caso di inadempimento;

- di stabilire che copia integrale del progetto esecutivo sia inviata, a cura di Snam Rete Gas S.p.A., prima dell’inizio dei lavori, alle Amministrazioni autorizzanti, alla Regione e al Comune interessato, mentre gli elaborati esecutivi relativi alle sole opere interferenti devono essere inviati alle società proprietarie delle opere interferite;

- di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A. comunichi ai soggetti di cui al punto precedente la data e l’ora dell’entrata in esercizio delle opere;

- di dare atto che ai proprietari sarà data notizia, a cura e spese del proponente, della data di adozione di questo atto e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni all’albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o locale.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U.R. ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’articolo 16 del D.P.G.R. 8/R/2002.

Avverso la presente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia