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Bollettino Ufficiale n. 30 del 24 / 07 / 2008

Codice DA1008
D.D. 6 giugno 2008, n. 318

Metanodotto “Derivazione per San Benigno DN 150 mm (6"), 64 bar - Variante in Comune di Chivasso per interferenza con la linea ferroviaria alta capacita’ Torino - Milano”, da localizzarsi nel Comune di Chivasso, nella Provincia di Torino, presentato dalla Societa’ Snam Rete Gas S.p.A. Autorizzazione ai sensi degli articoli 52 quater e sexies del d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal d.lgs. 3/2004

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di approvare il progetto definitivo per la realizzazione del metanodotto “Derivazione per San Benigno DN 150 mm (6"), 64 bar - Variante in Comune di Chivasso per interferenza con la linea ferroviaria alta capacità Torino - Milano”, così come da istanza presentata dalla Società Snam Rete Gas in data 11 luglio 2007;

- di stabilire che la società Snam Rete Gas S.p.A. è autorizzata a costruire ed esercire l’opera di cui all’oggetto nel Comune di Chivasso nella Provincia di Torino, in conformità al progetto approvato;

- di stabilire che l’opera deve essere realizzata nella posizione e secondo le caratteristiche e le modalità costruttive previste nel progetto approvato e in osservanza delle disposizioni delle norme vigenti in materia di metanodotti;

- di subordinare la validità della presente autorizzazione al rispetto delle prescrizioni espresse dai soggetti partecipanti nel corso del procedimento, che si riportano di seguito:

Ministero delle Comunicazioni - Ispettorato territoriale per il Piemonte e la Valle d’Aosta

1) la realizzazione dovrà avvenire in osservanza delle leggi e prescrizioni per quanto attiene alla tutela dei preesistenti impianti di RPC (rete pubblica di comunicazione) che prevedono il rilascio del nulla osta alla costruzione, ai sensi dell’articolo 95 del d.lgs. del 01/08/2003 n. 259, dopo che Snam Rete Gas S.p.A. presenterà la prevista istanza;

Parco fluviale del Po torinese

2) dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi al termine dei lavori;

Comune di Chivasso

3) dovrà essere acquisito l’assenso da parte dei proprietari dei terreni interessati dalla posa del metanodotto;

4) non dovrà essere interrotta la viabilità di accesso ai lotti e ai cantieri interessati dai lavori dell’autostrada TO-MI;

RFI

5) l’opera non dovrà interessare direttamente il corpo stradale della linea ferroviaria AV/AC Torino Milano (ad esempio con spingitubo);

6) dovrà essere predisposto e trasmesso il progetto esecutivo dell’opera per l’attivazione della successiva fase autorizzativa;

7) RFI rilascerà la definita autorizzazione a seguito della verifica dell’opera con le norme vigenti, della stipulazione di apposita convenzione a titolo oneroso e del pagamento degli oneri derivanti dall’esecuzione dell’opera;

TERNA S.p.A.

8) il proponente dovrà predisporre il tracciato di dettaglio dell’opera affinché questo, in prossimità dei sostegni delle linee di AT, mantenga una distanza tale da rispettare i franchi dettati dalle norme tecniche di cui al D.M. 21/03/1988 e s.m.i.

S.A.T.A.P. S.p.A.

9) Snam Rete gas dovrà procedere a stipulare una apposita convenzione con S.A.T.A.P. per i tratti di condotta insistenti sulla proprietà di quest’ultima;

ENEL - Divisione Infrastrutture e Reti

10) eventuali interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei dovranno rispettare quanto previsto dal d.m. 449/1988 e s.m.i., nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558;

11) qualora si rendesse necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi ad ENEL Distribuzione S.p.A. i progetti esecutivi dell’opera e comunicati i dati del soggetto la quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi; quando si darà avvio ai lavori, inoltre, dovrà essere rispettato quanto previsto dall’articolo 11 del d.p.r. 164/1956;

Direzione regionale Agricoltura

12) le aree agricole e naturali interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie; nel caso in cui il tracciato si snodi in superfici occupate da colture legnose (vigneti, frutteti, impianti di arboricoltura), il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di espianto e di successivo ripristino;

13) il taglio della vegetazione arborea spontanea e degli impianti legnosi (frutteti, vigneti, impianti di arboricoltura) dovrà essere limitato al minimo indispensabile; dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere, al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti;

14) per quanto riguarda le aree agricole interferite dall’opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l’accesso alle proprietà;

15) il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, conservato in modo da non alterare le sue caratteristiche fisico - chimiche e riutilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale; gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria; tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno;

16) durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua naturali ed artificiali dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque; a tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;

17) le fasi successive di progettazione dovranno sviluppare adeguatamente gli interventi di ripristino e di mitigazione ambientale e paesaggistica, per la cui realizzazione dovranno essere utilizzate specie autoctone adatte alle condizioni stazionali; al fine di assicurarne la riuscita, tali interventi dovranno essere eseguiti nel rispetto della stagionalità delle opere a verde; dovrà inoltre essere eseguito un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nel triennio successivo la realizzazione delle opere stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze tra le specie arboree ed arbustive; il periodo di manutenzione si riduce ad un solo anno nel caso di recuperi che prevedano l’utilizzo esclusivo di specie erbacee;

18) al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

Settore regionale Pianificazione Aree protette

19) al termine dei lavori le aree di intervento dovranno essere recuperate dal punto di vista ambientale, così come richiesto anche dal Parco fluviale del Fiume Po;

Settore regionale Risanamento acustico e atmosferico

20) dovranno essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio lavori del cantiere;

21) i gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel, devono essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di particolato;

22) tutte le macchine operatrici “off road” dotate di motore a combustione a ciclo diesel avente una potenza nominale superiore a 37 kW dovranno essere dotate di specifici sistemi (trappole) per il contenimento delle emissioni di particolato;

23) i programmi di manutenzione dovranno prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate; in particolare tali interventi dovranno interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere;

24) le piste di cantiere dovranno essere periodicamente bagnate al fine di limitare l’emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità deve essere effettuata anche la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista;

ARPA Piemonte

25) durante la fase di realizzazione dell’opera dovrà essere posta particolare cura nell’allestimento delle aree di cantiere e in particolare nel posizionare le attrezzature e i macchinari che si configurino come sorgenti sonore, in riferimento alla presenza di ricettori sensibili;

26) la movimentazione degli inerti derivanti dall’attività di scavo dovrà essere condotta con la massima attenzione, al fine di preservare le caratteristiche di qualità per l’uso agronomico, accantonando in maniera idonea il terreno vegetale e impedendo la promiscuità dei vari orizzonti raggiunti durante lo scavo;

27) dovrà essere prevista la gestione dell’esubero degli inerti derivanti dalla posa della tubazione e lo smaltimento differenziato di eventuali macerie di manufatti stradalie dell’asfalto o di altro materiale di risulta;

28) Snam Rete Gas dovrà prevedere, per l’intera durata della posa della condotta, l’adozione di misure di mitigazione atte a ridurre la polverosità (bagnatura delle aree di scavo) e il transito dei mezzi (organizzazione del traffico di cantiere, rispetto di “fasce orarie protette”) per minimizzare l’impatto acustico;

29) dovranno essere ripristinati i profili del terreno oggetto di scavo;

Settore regionale Gestione Beni ambientali

30) dovrà essere effettuata la ricomposizione morfologica e il recupero vegetativo delle aree interessate dagli interventi;

Ministero per i Beni e le Attività culturali - Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo antichità egizie

31) tutti i lavori di scavo, di scortico e di movimento terra, sia inerenti la realizzazione dell’opera, sia conseguenti agli interventi accessori, anche provvisori (viabilità e zone di cantiere, impianti per il trasporto dei detriti, ecc.) dovranno essere seguiti da operatori archeologici di provata esperienza, secondo le indicazioni tecnico-scientifiche che questa Soprintendenza avrà cura di fornire preliminarmente all’avvio dei lavori e in corso d’opera;

32) i siti archeologici eventualmente individuati durante l’assistenza in corso d’opera dovranno essere indagati con metodologia stratigrafica, per quanto possibile in estensione, e potranno comportare varianti progettuali nel caso di ritrovamenti di importante interesse archeologico;

Settore regionale Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici

33) per permettere alla Direzione Risorse umane e Patrimonio il rilascio del provvedimento di occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù con determinazione urgente dell’indennità (ex articoli 22 e 52 octies del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.), il Comune di Chivasso dovrà chiedere all’Ufficio regionale Usi civici, prima dell’inizio dei lavori, la nomina di un perito per l’accertamento dell’esistenza o meno di gravami di uso civico nel comprensorio comunale ovvero almeno sull’area interessata dall’opera (compresa la fascia di asservimento e di occupazione temporanea);

34) qualora, al termine dei predetti accertamenti, risultasse che l’opera attraversa terreni vincolati, il Comune di Chivasso dovrà presentare all’ Ufficio regionale Usi civici istanza di concessione amministrativa, come previsto dalla l. 1766/1927 e s.m.i.;

35) in caso di occupazione e di asservimento coatto, Snam Rete Gas S.p.A., dovrà predisporre un piano particellare completo comprendente sia le aree soggette a occupazione temporanea sia quelle ad asservimento coattivo, con l’indicazione delle rispettive indennità offerte; tale piano, unitamente ai certificati urbanistici, completi di planimetria di P.R.G. in scala catastale ed estratto delle N.T.A., nonché a eventuali ulteriori elaborati necessari per la stima delle indennità, dovrà essere allegato alle istanze di occupazione d’urgenza (ex art. 22 bis d.p.r. 327/2001) o di determinazione urgente dell’indennità (ex art. 22 d.p.r. 327/2001), da presentare al Settore;

- di subordinare l’esercizio dell’opera agli adempimenti previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza;

- di dare atto che, fatto salvo quanto specificato in premessa e gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti, la presente autorizzazione sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, le autorizzazioni, concessioni, nulla osta e atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire le citate opere in conformità al progetto approvato;

- di dare atto che la presente autorizzazione ha effetto di variante urbanistica e ha, inoltre, efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità ai sensi del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;

- di dare atto che la presente autorizzazione costituisce vincolo preordinato all’esproprio dei beni interessati ai fini della realizzazione delle suddette opere ed indicati negli allegati al progetto approvato;

- di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A., prima di iniziare la fase di cantiere, prenda contatti con eventuali Consorzi gestori della rete irrigua, anche ai fini della definizione della tempistica dei lavori, nonché nei casi di eventuali interferenze con canali del demanio regionale;

- di dare atto che l’autorizzazione s’intende accordata fatti salvi i diritti dei terzi e nel rispetto di tutte le disposizioni vigenti; ne consegue che la Società assume la piena responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi e gli eventuali danni comunque causati dalla costruzione delle opere di cui trattasi, sollevando l’Amministrazione da qualsiasi pretesa da parte di terzi che si ritenessero danneggiati;

- di trasmettere la presente autorizzazione li Comune interessato ai fini dell’adozione delle corrispondenti varianti agli strumenti urbanistici comunali, ai sensi dell’articolo 19, comma 3 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;

- di dare atto che la società è obbligata ad eseguire, durante la costruzione e l’esercizio delle opere, tutte quelle opere nuove o modifiche che, a norma di legge, venissero prescritte per la tutela degli interessi pubblici e privati, entro i termini che saranno all’uopo stabiliti, con le conseguenze di legge in caso di inadempimento;

- di stabilire che copia integrale del progetto esecutivo sia inviata, a cura di Snam Rete Gas S.p.A., prima dell’inizio dei lavori, alle Amministrazioni autorizzanti, alla Regione e al Comune interessato, mentre gli elaborati esecutivi relativi alle sole opere interferenti devono essere inviati alle società proprietarie delle opere interferite;

- di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A. comunichi ai soggetti di cui al punto precedente la data e l’ora dell’entrata in esercizio delle opere;

- di dare atto che ai proprietari sarà data notizia, a cura e spese del proponente, della data di adozione di questo atto e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni all’albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o locale.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U.R. ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’articolo 16 del d.p.g.r. 8/R/2002.

Avverso la presente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia