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Bollettino Ufficiale n. 30 del 24 / 07 / 2008

Deliberazione della Giunta Regionale 1 luglio 2008, n. 47-9093

Centro Regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto. Approvazione del programma operativo e nomina del Comitato strategico e del Comitato tecnico-scientifico.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

per le motivazioni di cui alle premesse:

di approvare il programma operativo di massima del Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi di amianto istituito con DGR n. 80-6707 del 3 agosto 2007, allegato alla presente deliberazione a farne parte integrante e sostanziale, che prevede le seguenti linee di lavoro:

- sorveglianza sanitaria di ex-esposti e degli addetti delle imprese di bonifica;

- registrazione mesoteliomi e costruzione elenchi di ex-esposti ad amianto e di lavoratori addetti ad opere di bonifiche;.

- - modalità di trattamento dei piemontesi malati di mesotelioma e di cancro polmonare;

- analisi della giurisprudenza italiana ed europea relativamente ai diritti delle vittime di esposizioni ambientali non professionali dovute ad emissioni industriali;

- esposizione ad amianto di origine naturale in Piemonte (e rischio di esposizione in occasioni di grande opere);

- aggiornamento tecniche per la bonifica e smaltimento;

- armonizzazione normative regionali sull’amianto come rischi ambientale e sanitario;

ed i seguenti organismi di gestione e di partecipazione:

* Comitato strategico cui competono le seguenti funzioni:

- sostenere la partecipazione alle attività nazionali/interregionali anche mediante la promozione delle esperienze/iniziative regionali;

- definire le strategie d’azione finalizzate al coordinamento delle politiche sanitarie ed ambientali regionali inerenti alle problematiche connesse con l’amianto;

- operare scelte in funzione del feed-back e delle proposte del Comitato Tecnico Scientifico;

- effettuare un monitoraggio delle attività del Centro;

* Comitato tecnico scientifico cui competono le seguenti funzioni:

- coordinare le linee di attività identificate;

- operare scelte e strategie definendo le priorità in relazione alle risorse disponibili ed alle indicazioni fornite dalla ricerca scientifica;

- rappresentare l’interfaccia con gli altri Enti o Strutture regionali e non;

- definire le priorità di intervento a partire dalle indicazioni del Comitato strategico;

- fornire proposte al Comitato Strategico;

di dare atto che il Comitato tecnico scientifico, in conformità agli indirizzi espressi dal Comitato strategico, provvederà ad apportare al programma operativo di cui trattasi le ulteriori integrazioni ed i dettagli necessari al fine di assicurare il corretto funzionamento del Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi di amianto;

di individuare i seguenti componenti del Comitato Strategico del Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi di amianto:

* Artesio Eleonora - Assessore alla Tutela della Salute e Sanità - Regione Piemonte - con funzioni di presidente;

* De Ruggiero Nicola - Assessore Ambiente - Regione Piemonte - con funzioni di vicepresidente;

* Filippi Paolo - Presidente Provincia di Alessandria;

* Mascarino Paolo - Sindaco di Casale Monferrato;

* Crisafulli Gianni - Vice-Sindaco e Assessore Lavori Pubblici di Casale Monferrato;

* Mazzù Marcello - Sindaco di Grugliasco;

* Zanetta Gian Paolo - Direttore Generale ASL AL;

* Pesce Bruno - Associazione familiari Vittime Amianto - Casale Monferrato;

* Minazzi Luisa - Comitato Vertenze Amianto;

* Sartorio Elio - Associazione Rischio Amianto Sostanze Inquinanti per la Salute - Mondovì;

* Vanotto Armando - Associazione Italiana Esposti Amianto Piemonte;

* Borgna Pier Mario - CGIL Piemonte;

* Maggio Marcello - CISL Piemonte;

* Benetello Ezio - UIL Piemonte;

* Pondrano Nicola - CGIL Casale Monferrato;

* Ferraris Luigi - CISL Casale Monferrato;

* Ferrando Luigi - UIL Casale Monferrato.

di individuare i seguenti componenti del Comitato tecnico scientifico del Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi di amianto:

* Terracini Benedetto - Epidemiologo dei tumori con funzioni di coordinamento;

* Demicheli Vittorio - Direttore direzione regionale Sanità;

* De Giorgio Salvatore - Direttore direzione regionale Ambiente;

* Bertazzi Pier Alberto - Professore di Medicina del Lavoro -Università degli Studi di Milano;

* Betta Pier Giacomo - Responsabile Anatomia Patologica ASO Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria;

* Bottero Guido - Responsabile S.O. ASO Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo - Alessandria;

* Fubini Bice - Rappresentante Centro Scansetti - Torino;

* Lantermo Annalisa - Responsabile Servizio Prevenzione e Sicurezza ambienti di lavoro ASL TO 1;

* Magnani Corrado - Professore di Statistica - Universita’ del Piemonte Orientale;

* Merletti Franco - Direttore Centro Prevenzione Oncologica;

* Ravera Silvano - Direttore Agenzia ARPA;

* Scagliotti Giorgio - Professore di Pneumologia Università degli Studi di Torino;

* Silvestri Stefano - Igienista industriale Regione Toscana - Componente Commissioni Ministeriali Amianto;

di dare atto che alle riunioni del Comitato strategico parteciperà, in qualità di esperto, il coordinatore del Comitato-tecnico scientifico ed altresì che alle riunioni del Comitato-Tecnico scientifico potranno partecipare, qualora necessario, i responsabili dei progetti del Centro;

di rinviare a successivo provvedimento della direzione Sanità l’impegno delle somme occorrenti a garantire all’ASL AL la copertura degli oneri connessi all’avvio delle attività del Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi di amianto quantificate in Euro 250.000,00 (duecentocinquantamila//00).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte a norma dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

PROGRAMMA OPERATIVO DI MASSIMA DEL CENTRO REGIONALE PER LA RICERCA, SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEI RISCHI DI AMIANTO

PREMESSA

La produzione scientifica sugli effetti sanitari dell’esposizione ad amianto è cospicua ed ha consentito di assumere importanti decisioni di tipo scientifico e regolatorio relativamente alla classificazione delle fibre di amianto come cancerogeni, alle patologie indotte dalle fibre di amianto, ai livelli di esposizione, alle modalità di esposizione ed alle modalità per la rimozione. Altrettanto cospicua e rilevante è la ricerca sugli aspetti tecnologici relativi alla misura ed alla rimozione delle fibre ed al deterioramento dei materiali con amianto.

Nondimeno esistono numerosi aspetti su cui la comunità scientifica è discorde o che non sono ancora stati adeguatamente affrontati, sui quali permane un notevole interesse.

Gli studi condotti in Italia hanno dato un contributo rilevante alla ricerca scientifica sull’amianto e sugli effetti dell’esposizione ad amianto. La Regione Piemonte, sia per peculiarità di contesto correlate alla presenza di stabilimenti di produzione di manufatti in Eternit e del sito amiantifero di Balangero, sia per la particolare attenzione a problematiche di prevenzione in ambiente di lavoro e di sorveglianza sanitaria, ha sviluppato specifiche esperienze tali da costituire buone pratiche di riferimento per tutte le realtà regionali in tema di sorveglianza sanitaria degli ex esposti, criteri di priorità di intervento per le bonifiche, controllo e partecipazione tecnico operativa nelle bonifiche dei siti di interesse nazionale.

Per il potenziamento delle attività di prevenzione connesse alla contaminazione da amianto, la giunta Regionale - con D.G.R. n. 80-6707 del 03.08.2007 - ha attribuito all’allora ASL 21 di Casale Monferrato (ora ASL AL) funzioni sovrazonali per le attività di gestione ordinaria e straordinaria delle problematiche sanitarie amianto-correlate.

La stessa deliberazione individua come principali obiettivi del Centro:

- la salvaguardia e la tutela della salute rispetto all’inquinamento da fibre di amianto;

- la promozione della rimozione dei fattori di rischio indotti dall’amianto;

- il sostegno alla ricerca e alla sperimentazione nel campo della prevenzione e della terapia sanitaria;

- la promozione della ricerca e la sperimentazione di tecniche per la bonifica e il recupero dei siti contaminati;

- la promozione di iniziative di educazione ed informazione finalizzate a ridurre il rischio amianto

e definisce come funzioni finalizzate al perseguimento degli obiettivi:

- proposte per aggiornamento e gestione del Piano Regionale Amianto;

- coordinamento nazionale dei progetti del Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute (CCM);

- pianificazione strategica delle attività di ricerca su: epidemiologia, eziologia, prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie correlate all’amianto.

Gli obiettivi citati concorrono a soddisfare quanto previsto dal Piano Socio-sanitario regionale 2007-2010 che, per il raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, tra l’altro, prevede “la completa attuazione del Piano regionale amianto assicurando la continuità alla sorveglianza degli ex esposti, il completamento degli interventi di bonifica, l’avvio di interventi per la prevenzione del rischio da amianto naturale in collegamento e integrazione con il Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto.”

Il ruolo sovrazonale del Centro deve fornire una risposta al bisogno di unitarietà nella gestione delle problematiche amianto correlate sul territorio regionale mediante azioni di indirizzo e coordinamento delle funzioni attribuite alle ASL e ad ARPA in materia di amianto favorendone l’integrazione al riparo da conflitti, duplicazione e sovrapposizione di ruoli, compiti e funzioni.

Con successivo provvedimento (D.D. 122 del 10.08.2007) la Direzione Regionale Sanità Pubblica ha istituito un gruppo di lavoro per la definizione di progetti di fattibilità in merito agli obiettivi ed alle funzioni attribuite al Centro, per l’elaborazione di un modello organizzativo gestionale di funzionamento e per la valutazione delle risorse necessarie per il primo avviamento delle attività.

Di seguito viene delineato il progetto di attività a partire dalle indicazioni del gruppo di lavoro e dalle successive valutazioni degli Assessorati competenti, dei rappresentanti dei Comuni e delle Associazioni in merito alle prime azioni necessarie ad avviare concretamente le attività del Centro (indicato brevemente come Centro).

1. Proposta di un modello organizzativo gestionale di funzionamento

Il Centro Regionale per la Ricerca, Sorveglianza e Prevenzione dei Rischi da Amianto ha le caratteristiche di una Struttura Sovrazonale con un livello regionale collocato nelle Direzioni Regionali (principalmente Sanità e Ambiente) anche al fine di rendere cogenti per tutti gli attori quanto viene richiesto o promosso dal Centro ed un livello locale incardinato nell’ASL di Alessandria.

Le funzioni del Centro sono relative alle attività di gestione ordinaria e straordinaria delle problematiche amianto correlate quali, ad esempio:

- proposte di aggiornamento e gestione del Piano Regionale Amianto;

- coordinamento dei progetti CCM;

- pianificazione strategica delle attività di ricerca sulla epidemiologia, eziologia, prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie correlate all’amianto;

- formazione;

- informazione sull’amianto, con fornitura di documentazione, anche normativa, a tutti gli operatori ed ai cittadini interessati.

La missione della struttura dovrà essere orientata all’integrazione ed al coordinamento scientifico ed operativo delle strutture esistenti - verso le quali potrà fungere anche da committente - nel rispetto delle specifiche funzioni e competenze, soprattutto per ciò che riguarda le attività di maggiore impegno.

Fra le strutture esistenti a livello piemontese che possono fornire le competenze utili al raggiungimento degli obiettivi sopraindicati, si citano ad esempio:

- Centro di Riferimento Regionale per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica (CPO-Piemonte);

- Centro Operativo Regionale (COR) per il Piemonte del Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM), che ha sede presso il CPO Piemonte;

- ARPA Piemonte;

- Medicine del Lavoro della Rete Integrata della Prevenzione;

- DORS;

- Servizi sovrazonali di Epidemiologia

- Rete Oncologica Piemontese;

- INAIL;

- INPS;

- ISPESL;

- Università degli Studi e Politecnico di Torino;

- Università degli Studi del Piemonte Orientale.

Dovranno inoltre essere previsti collegamenti e integrazioni con organismi e soggetti che a livello nazionale costituiscono un riferimento riconosciuto dalla comunità scientifica . Il Centro potrà avvalersi della consulenza di ricercatori organizzati sul modello di Steering Committee per la definizione delle priorità di ricerca e la valutazione delle attività scientifiche svolte.

2. Organismi di direzione e partecipazione

Vengono previsti :

a) Comitato Strategico a livello regionale con compiti di indirizzo e coordinamento a valenza politico-strategica che:

- recepisce le indicazioni nazionali raccordandosi con gli organismi centrali;

- sostiene la partecipazione alle attività nazionali/interregionali anche mediante la promozione delle esperienze/iniziative regionali;

- coordina le politiche sanitarie ed ambientali regionali inerenti alle problematiche connesse con l’amianto definendo le strategie d’azione;

- opera scelte in funzione del feed-back e delle proposte del Comitato Tecnico Scientifico;

- effettua un monitoraggio delle attività del Centro.

Si ritiene opportuno attribuire funzioni di presidente del Comitato Strategico all’Assessore regionale alla tutela della salute e sanità e funzioni di vicepresidente all’Assessore all’Ambiente ed altresì di prevedere la partecipazione del Coordinatore del Comitato Tecnico-scientifico alle riunioni del Comitato Strategico.

b) Comitato Tecnico Scientifico, con funzioni progettuale e organizzativa che:

- coordina le attività generali;

- opera scelte e strategie definendo le priorità in relazione alle risorse disponibili ed alle indicazioni fornite dalla ricerca scientifica;

- rappresenta l’interfaccia con gli altri Enti o Strutture regionali e non;

- definisce le priorità di attivazione su quanto indicato dal Comitato Direttivo;

- fornisce proposte al Comitato Direttivo.

Componenti: Direzioni Regionali, Rappresentanti Servizi del Dipartimento di Prevenzione, ARPA, CPO, Rete Oncologica, . Nella fase iniziale è prevista la nomina di un coordinatore del Comitato Tecnico-scientifico che svolge funzioni di armonizzazione e integrazione dei progetti di attività di cui al punto seguente.

3. Programma operativo

Si è proceduto ad analizzare quanto, nel corso degli anni precedenti, era stato realizzato/avviato per attuare il Piano Regionale Amianto approvato dalla Regione Piemonte nel 2001.

La disamina del Piano Regionale Amianto ha permesso di definire un elenco (peraltro non esaustivo) di capitoli principali che possono essere oggetto di attività del Centro.

In particolare in conformità a quanto previsto dalla DGR n. 80-6707 del 3 agosto 2007 e in considerazione delle prime indicazioni provenienti dagli incontri con i rappresentanti dei Comuni e delle Associazioni è possibile definire un progetto operativo di massima (integrabile a partire da necessità e valutazioni successivamente evidenziate) articolato nelle linee di lavoro di seguito indicate .

- Sorveglianza sanitaria di ex-esposti e degli addetti delle imprese di bonifica.

- Registrazione mesoteliomi e costruzione elenchi di ex-esposti ad amianto e di lavoratori addetti ad opere di bonifiche.

- Modalità di trattamento dei piemontesi malati di mesotelioma e di cancro polmonare.

- Analisi della giurisprudenza italiana ed europea relativamente ai diritti delle vittime di esposizioni ambientali non professionali dovute ad emissioni industriali.

- Esposizione ad amianto di origine naturale in Piemonte (e rischio di esposizione in occasioni di grande opere).

- Aggiornamento tecniche per la bonifica e smaltimento.

- Armonizzazione normative regionali sull’amianto come rischi ambientale e sanitario.

Nel primo anno di attività del Centro saranno individuati referenti specifici per ogni linea progettuale a cui viene affidata la responsabilità della progettazione e della conduzione delle attività .Il coordinamento funzionale delle attività viene garantito dal Coordinatore del Comitato Tecnico scientifico.

4. Valutazione della necessità di risorse per il primo avviamento delle attività

È prevista per il primo avviamento delle attività una dotazione minima di risorse e di personale, sufficiente per adempiere ai compiti organizzativi, alle attività ed alle funzioni connesse all’interazione con le altre strutture interessate. Sarà compito del Centro attingere in via prioritaria alle risorse professionali già eventualmente presenti nelle strutture in premessa o in altre strutture, prima di prevedere l’assunzione di nuove figure professionali. E’ necessario che le risorse di personale di nuova assunzione siano assegnate stabilmente al Centro, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Come già indicato, la missione della struttura dovrà essere orientata all’integrazione ed al coordinamento delle strutture esistenti - verso le quali potrà fungere anche da committente nel rispetto delle specifiche funzioni e competenze, soprattutto per ciò che riguarda attività di maggiore impegno. Dovranno pertanto essere previste risorse economiche adeguate anche per lo svolgimento delle attività commissionate a strutture specialistiche esterne.

Sono inoltre da considerare le spese di primo impianto relative alla struttura, agli arredi ed alle attrezzature, inclusi programmi software per gestione dati ed analisi statistica che si ritiene di quantificare in Euro 250.000,00 (duecentocinquantamila). Il Centro dovrà essere fornito di tutta la necessaria documentazione scientifica e dovrà avere accesso dalle proprie sedi alle basi dati bibliografiche online, eventualmente anche stipulando accordi specifici con le Università piemontesi e con il Politecnico di Torino.

Per le successive annualità, a copertura degli oneri connessi alle attività del Centro verrà riconosciuta all’ASL AL una quota aggiuntiva nell’ambito del finanziamento annuale.