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Bollettino Ufficiale n. 29 del 17 / 07 / 2008

Deliberazione della Giunta Regionale 7 luglio 2008, n. 65-9161

L.R. n. 4 del 24.01.2000, modificata con L.R. n. 5 del 24.01.2000 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo di territori turistici”. Approvazione del Piano annuale di attuazione per l’anno 2008.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di approvare il Piano annuale di attuazione per l’anno 2008, predisposto in applicazione dell’art. 5, comma 2, della L.R. n. 4/00 e s.m.i., allegato e parte integrante della presente deliberazione;

di autorizzare ai fini del Piano annuale di attuazione 2008 l’utilizzo dello stanziamento attuale di Euro 14.787.236,99 sull’UPB DA17062 capitolo n. 240715 del bilancio 2008 “Contributi in conto capitale di enti pubblici per interventi per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo di territori turistici (L.R. 4/2000) per la costituzione presso Finpiemonte di apposito ”Fondo” per la gestione dei contributi, con possibilità di integrarlo con ulteriori stanziamenti;

di autorizzare, al fine di poter aumentare la dotazione del “Fondo” e al fine di sostenere maggiormente gli interventi ritenuti idonei ed ammissibili ai contributi previsti nel presente Piano 2008, l’utilizzo delle disponibilità finanziarie derivanti da rinunce, revoche e riduzioni di contributi, che potranno essere accertate nell’anno attraverso le modalità previste dal Piano Annuale di Attuazione 2008.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002

(omissis)

Allegato

Regione Piemonte
Assessorato al Turismo
Direzione Turismo, Commercio e Sport
Settore Offerta Turistica

LEGGE REGIONALE del 24.01.2000, n. 4 modificata con L.R. del 24.01.2000 n.5 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici”

PIANO ANNUALE DI ATTUAZIONE 2008

1.1 Premessa

La Giunta regionale del Piemonte, con D.G.R. n. 80-3601 del 2 agosto 2006, ha approvato il Piano triennale degli interventi 2006-2008 in attuazione dell’art. 5 della Legge Regionale 24 gennaio 2000, n. 4 modificata con L.R. del 24 gennaio 2000 n. 5 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici”. La legge regionale, come è richiamato nello stesso Piano triennale, stabilisce che quest’ultimo sia attuato mediante Piani annuali da approvarsi entro il 31 ottobre di ciascun anno.

Il precedente Piano annuale 2006 ha ottenuto un consistente e ampio riscontro da parte del territorio: sono pervenute presso gli uffici della Direzione Turismo, Commercio e Sport 358 proposte progettuali e di queste sono stati ritenuti idonei e finanziati 153 progetti per un investimento complessivo di quasi 97 milioni di euro a cui corrisponde un finanziamento pubblico pari a circa 48 milioni di euro.

Il presente documento costituisce il Piano annuale di attuazione per l’anno 2008.

Il Piano annuale di attuazione 2008 richiama i contenuti del Piano triennale degli interventi 2006-2008 e, come precisato al paragrafo 1.18 “Programmazione annuale” di quest’ultimo, per l’anno in corso provvede a integrarne alcuni aspetti, in particolare per quanto riguarda le modalità di presentazione delle richieste di contributo, le tipologie di intervento finanziabili, le spese minime ammissibili ed i massimali di contribuzione.

Il Piano annuale di attuazione 2008, come già avvenuto per il precedente Piano 2006, assume quali strumenti operativi i Progetti Unitari (anche in considerazione della prossima scadenza del Piano Triennale) e concentra la propria azione solo su alcune tipologie di intervento.

Con riferimento alla predisposizione e alla presentazione delle istanze di finanziamento ai sensi della L.R. n. 4/2000 s.m.i., il Piano annuale di attuazione 2008 precisa specifiche priorità di intervento.

In particolare, le principali novità del Piano annuale di attuazione 2008 sono di seguito indicate:

* presentazione del progetto definitivo e dei relativi elaborati esclusivamente per le iniziative ritenute idonee in seguito alle procedure istruttorie;

* definizione dei criteri di valutazione e delle priorità;

* definizione delle percentuali e dei relativi massimali di contribuzione.

1.2 Finalità ed obiettivi

Il Piano annuale di attuazione 2008, come già indicato nel Piano 2006 e nel Piano triennale degli interventi 2006-2008, assume quali linee di azione principali le finalità perseguite all’art. 1 della L.R. n. 4/2000:

* lo sviluppo dei territori a vocazione turistica;

* la rivitalizzazione dei territori turistici in declino;

* il miglioramento qualitativo dei territori turistici forti

e individua, in armonia con quanto indicato anche nel Piano Strategico regionale per il Turismo di cui alla D.G.R. n. 47-8657 del 21 aprile 2008 e nel Programma Turistico Operativo di cui alla D.G.R. n. 49-8659 del 21 aprile 2008, gli strumenti attraverso cui realizzare lo sviluppo turistico piemontese, favorendo la nascita e il consolidamento di prodotti turistici coerenti con la realtà regionale e adeguati alle aspettative della domanda a cui si rivolgono.

Il piano triennale 2006-2008 assume quali obiettivi generali:

* sviluppo, rafforzamento e qualificazione dei sistemi turistici locali;

* completamento, diversificazione ed equilibrio dell’offerta turistica locale;

* valorizzazione turistica integrata e sostenibile delle risorse locali.

In particolare, il Piano annuale di attuazione 2008 si propone di:

- incrementare i flussi turistici;

- favorire l’aumento della permanenza media dei turisti;

- aumentare il contributo del turismo all’economia regionale,

con lo sviluppo di modelli che sappiano coniugare la tutela dell’ambiente naturale e culturale del territorio con lo sviluppo sociale ed economico.

1.3 Strumenti

Come per gli anni precedenti, gli strumenti di intervento adottati dal Piano annuale 2008 sono:

* gli Studi di fattibilità(1);

* i Progetti di intervento unitari(2)

Come già anticipato, la grande novità del Piano 2008 è costituita dalla presentazione dello S.d.F. e dei modelli regionali relativi alla descrizione del Progetto unitario. In un secondo momento - e solo per gli interventi ammessi a contributo - dovrà essere presentata, nei termini specificati al paragrafo 2.1, la progettazione definitiva costituita dagli elaborati tecnico progettuali conformi a quanto stabilito dalla normativa vigente sui lavori pubblici.

1.3.1 Studi di fattibilità

Le finalità e i contenuti degli S.d.F. sono quelli indicati nel Piano triennale 2006-2008 (par.1.6.2) opportunamente adeguati agli obiettivi e ai contenuti del presente Piano annuale. In particolare lo S.d.F. dovrà contenere - in relazione alle ipotesi progettuali considerate e con un grado di approfondimento e di completezza consoni alla dimensione ed alla fattispecie dell’opera studiata - i seguenti elementi:

a) un quadro conoscitivo generale che consenta un inquadramento complessivo dell’opera e che tenga conto dei punti di forza e di debolezza del contesto di riferimento;

b) una valutazione delle condizioni di mercato della domanda e dell’offerta dei beni e dei servizi turistici e turistico-sportivi prodotti all’interno dell’area interessata dall’iniziativa: occorre descrivere in termini quali-quantitativi lo stato attuale e le prospettive di evoluzione della domanda di beni e/o servizi che costituiscono i bisogni da soddisfare con l’intervento proposto. Per quanto riguarda l’ offerta dei beni e dei servizi riferibili direttamente all’opera studiata, bisogna fare riferimento all’offerta attuale nel bacino di utenza individuando gli eventuali “competitori”. Dopo la descrizione della domanda e dell’offerta è possibile redigere un bilancio domanda-offerta e, quindi, indicare la stima (di massima) dei potenziali utenti. E’ anche utile fornire eventuali alternative sotto il profilo tecnico-funzionale, localizzativo gestionale ecc. L’inesistenza di alternative all’intervento proposto dovrà in ogni caso essere puntualmente motivata;

c) una valutazione degli aspetti organizzativi e attuativi: tutte le opere - sebbene con diverso grado di complessità - necessitano di un’attività di gestione nella fase di regime, dalla sola attività di manutenzione dell’opera a quella di gestione di sistemi complessi. Lo S.d.F. deve dunque porre una particolare attenzione nell’individuare il sistema più efficiente di gestione dell’opera pubblica;

d) una valutazione della convenienza economica e sociale che analizzi sinteticamente i vantaggi (benefici) e gli svantaggi (costi) per la collettività connessi alla realizzazione dell’opera;

e) una analisi dettagliata della sostenibilità dei costi e della copertura finanziaria: il bilancio domanda-offerta precedentemente esaminato, assume un’importanza decisiva per la giustificazione finanziaria ed economico-sociale (utilità) dell’investimento.

1.3.2 Progetti di intervento unitari

Ai fini della presentazione delle candidature a valere sul presente Piano annuale di attuazione 2008, i progetti di intervento unitari dovranno essere di particolare rilevanza territoriale e turisticamente sostenibili. Pertanto, a differenza degli altri anni, ogni progetto dovrà essere inviato in duplice copia e su supporto informatico agli uffici regionali dove una Commissione tecnica - costituita da funzionari regionali del Settore Offerta Turistica e da funzionari della Provincia interessata dall’intervento in esame - valuterà le proposte progettuali verificando la rilevanza regionale o intercomunale dell’opera.

Per “rilevanza regionale” si intende la capacità dei progetti in questione di qualificarsi e di collocarsi nel panorama regionale, sia in termini di funzione di servizio svolta, sia in termini di “attrattività” - intesa come capacità di risultare “destinazione turistica” - in posizione sovra ordinata rispetto all’analoga offerta locale e sovra locale; ciò significa, secondo i casi, che elementi quali la dimensione, la qualità, la varietà e la specificità dei servizi offerti collegati all’ampiezza del bacino d’utenza a cui tali strutture si rivolgono (che dovrà essere quanto meno interregionale ma preferibilmente nazionale e internazionale) costituiscono i fattori che caratterizzano tali interventi.

Per “rilevanza intercomunale” si intende la capacità dei progetti in questione di svolgere funzioni che interessino un bacino d’utenza, sia in termini di popolazione che di turisti, di livello “sovra locale”; a titolo esemplificativo, il bacino d’utenza e/o l’area turistica a cui si fa riferimento per tali interventi è quella delle Comunità montane o collinari, così come quella degli “ambiti turistici” definiti al sensi della L.R. 75/96.

Data l’importanza della verifica svolta dalla Commissione tecnica, ogni Provincia (attraverso il funzionario designato a partecipare ai lavori della Commissione stessa) dovrà scegliere, tra i progetti di propria competenza territoriale, un massimo di 10 (dieci) interventi che più degli altri riterrà meritevoli del sostegno, considerando la compatibilità degli stessi con la programmazione regionale e provinciale, le possibili interazioni dell’opera con altri interventi in fase di attuazione, l’inserimento paesaggistico dell’intervento, gli aspetti positivi e negativi di valorizzazione del contesto.

Come per i precedenti anni di programmazione, anche per il Piano 2008 i “progetti di intervento unitari” sono costituiti dagli elaborati di dettaglio tecnico e progettuale necessari alla realizzazione e all’eventuale finanziamento.

Come già indicato al paragrafo 1.3.1, lett. c), tutti i progetti di intervento unitari - in proporzione al grado di complessità - dovranno essere corredati da uno specifico “piano di gestione”. All’interno del piano occorrerà descrivere il modello di gestione previsto individuandone normativa, soggetti, modalità, attività ecc., nonchè le azioni che dovranno essere intraprese per rendere possibile, sul piano gestionale, il conseguimento degli obiettivi ai quali l’intervento è finalizzato. Il modello di gestione previsto dovrà trovare corrispondenza nella fattibilità finanziaria.

Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento, il livello di elaborazione dei progetti di intervento unitari predisposti dai soggetti pubblici è quello di “progettazione definitiva” ai sensi della vigente normativa in materia di lavori pubblici. Nel caso di enti no profit il livello di progettazione richiesto è assimilato, in termini di dettaglio progettuale, a quello di “progettazione definitiva” previsto per i soggetti pubblici.

Per la realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento dovrà essere adottata la procedura pubblica secondo quanto disposto dal D.Lgs. n. 163/2006 anche per gli Enti no profit indipendentemente dal costo dell’opera oggetto di intervento.

Si ricorda, inoltre, che nel rispetto di quanto disposto al paragrafo 1.12 del Piano Triennale degli Interventi 2006-2008 e così come già avvenuto per il Piano Annuale 2006, ai fini dell’ammissibilità al contributo , gli incarichi di consulenza e l’approvazione formale dei progetti definitivi da parte dei soggetti proponenti, dovrà risultare successiva al 1.01.2006.

1.4 Tipologie di intervento finanziabili

Ai fini della presentazione delle candidature a valere sul presente Piano annuale 2008, tra le tipologie comprese tra quelle indicate all’art. 4 della L.R. n. 4/00 e dal Piano Triennale, (par.1.4.2 e 1.7 ), i Progetti di intervento unitari riguarderanno esclusivamente:

1) strutture ed infrastrutture per la fruizione di circuiti, percorsi ed aree di sosta attrezzate, escluso l’acquisto di aree o immobili;

2) impianti di risalita, piste da sci e impianti per la pratica dello si di fondo;

3) impianti turistico-ricreativi;

4) impianti turistico-ricettivi, escluso l’acquisto di aree o immobili.

5) impianti per la fruizione di aree lacuali e fluviali.

1.5 Valutazione

In relazione a quanto previsto dal presente Piano annuale di attuazione 2008, la valutazione delle candidature ai fini dell’idoneità e dell’ammissibilità al finanziamento avverrà mediante la seguente procedura:

* la valutazione dello S.d.F.

* la valutazione dei Progetti di intervento unitari attraverso la modulistica predisposta allo scopo dagli uffici regionali.

1.5.1 Valutazione degli S.d.F.

I criteri di valutazione degli S.d.F. sono scelti tra quelli indicati al Par.1.8.1 del Piano triennale degli interventi 2006-2008. Tali criteri sono qui di seguito elencati:

* completezza dell’analisi del contesto locale (esame dei punti di forza e dei punti di debolezza in relazione ai problemi e alle potenzialità turistiche della località);

* validità dell’analisi della domanda e dell’offerta turistica;

* completezza e grado di approfondimento degli aspetti organizzativi e attuativi concernenti le ipotesi considerate;

* fattibilità dell’ipotesi progettuale in relazione alla sostenibilità economico-finanziaria (sia nella fase di investimento, sia nella fase gestionale)

1.5.2 Valutazione dei Progetti di intervento unitari

I criteri di valutazione dei progetti di intervento unitari sono scelti tra quelli indicati al Par.1.8.2 del Piano triennale 2006-2008.

Tali criteri sono qui di seguito elencati:

* Qualità complessiva del progetto;

* Coerenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi del Piano triennale degli interventi 2006-2008, del presente Piano annuale di attuazione 2008 e con le indicazioni contenute nel Piano Strategico regionale per il Turismo di cui alla D.G.R. n. 47-8657 del 21 aprile 2008 e nel Programma Turistico Operativo di cui alla D.G.R. n. 49-8659 del 21 aprile 2008;

* Sostenibilità ambientale e socio economica della proposta progettuale;

* Contributo della proposta progettuale, in relazione all’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) anche in termini di “bilancio” dell’intervento sia in valore assoluto (efficienza), sia rispetto al valore aggiunto che apporta al contesto locale (efficacia);

* Contributo al rafforzamento e/o alla caratterizzazione del prodotto turistico locale.

1.5.3 Procedure di valutazione: rinvio

Nel rispetto dei criteri di valutazione indicati, la Regione Piemonte, con successivo atto deliberativo, provvederà alla definizione di apposite “Procedure di valutazione” che stabiliranno l’entità e le modalità di applicazione dei punteggi assegnabili a ciascun indicatore, al fine della formazione delle graduatorie di idoneità dei progetti di intervento unitari.

Al termine delle procedure istruttorie, sarà predisposta una graduatoria di idoneità finale per ciascuna Provincia piemontese (ci saranno, quindi, 8 graduatorie separate) formulate sulla base del punteggio totale ottenuto dalla somma del punteggio assegnato ad ogni indicatore comprensivo del punteggio di priorità di cui al successivo paragrafo 1.6.

Le “Procedure di valutazione” potranno, infine, prevedere l’esclusione dell’iniziativa nel caso in cui uno o più indicatori, considerati determinanti ai fini dell’idoneità, non risultino soddisfatti quali, a titolo esemplificativo, l’inadeguatezza dello S.d.F., la coerenza del progetto alle specifiche tipologiche del Piano annuale di attuazione 2008, la sostenibilità economico-finanziaria, l’ipotesi e la sostenibilità gestionale.

Tra i progetti di intervento proposti, saranno considerati prioritari quelli che risultano coerenti con i criteri specifici (parag. 1.6.1) ed appartengono alle Tipologie (parag. 1.6.2) e agli Ambiti territoriali (parag. 1.6.3) sotto descritti.

Tra i progetti di intervento proposti saranno considerati finanziabili soltanto i progetti che siano individuati dalle Province (con un massimo di dieci progetti ciascuna) o dalla Regione come di particolare rilevanza turistica per il territorio di riferimento, considerando la compatibilità degli stessi con la programmazione provinciale e regionale.

1.6 Priorità (par. 1.9 del Piano triennale)

1.6.1 Criteri specifici

La valutazione dei progetti sarà svolta considerando, in primo luogo, la coerenza con i criteri specifici - di seguito indicati - individuati tra quelli contenuti al paragrafo 1.9.1 del Piano Triennale ed integrati con alcuni nuovi criteri evidenziati in grassetto:

* grado di fattibilità del progetto: dovrà essere chiaramente individuato il livello di compatibilità dell’intervento con il quadro normativo e con le previsioni degli strumenti di pianificazione urbanistica eventualmente integrato da brevi commenti. Il soggetto proponente dovrà verificare le condizioni e gli adempimenti tecnici (quali autorizzazioni, pareri e nulla osta preliminari) ai quali è subordinato l’avvio dell’iniziativa ed i tempi previsti per il loro rilascio;

* cronoprogramma delle scadenze temporali: sulla base delle analisi emerse dal punto precedente il richiedente dovrà indicare i passaggi normativi necessari per risolvere le criticità riscontrate, che potrebbero ostacolare o rallentare la realizzazione dell’opera. Occorrerà, infatti, individuare con dettaglio le fasi ed i tempi che portano alla cantierizzazione dell’opera, dalla progettazione definitiva a quella esecutiva, alla realizzazione ed all’entrata in funzione;

* caratteri tecnici, qualitativi e funzionali: dovrà essere indicata la capacità dell’intervento proposto di soddisfare l’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo del territorio interessato) nel rispetto della sostenibilità ambientale e socio-economica. Dovranno essere descritte le principali modificazioni (se previste) sull’ambiente indicando anche le misure necessarie per eliminare o mitigare gli effetti negativi, le eventuali misure compensative e le azioni di prevenzione da adottare;

* grado di innovazione e di qualità progettuale: sulla base delle considerazioni progettuali di cui al punto precedente, dovranno essere evidenziate le soluzioni adottate per il recupero dei caratteri originari dei luoghi naturali e storico-culturali presenti nel territorio direttamente interessato, individuando le possibili interazioni con la realizzazione dell’opera, l’inserimento paesaggistico dell’intervento e gli aspetti positivi di valorizzazione del contesto;

* inserimento del progetto nel quadro di pianificazione turistica indicato nel Piano Strategico regionale per il Turismo di cui alla D.G.R. n. 47-8657 del 21 aprile 2008 e nel Programma Turistico Operativo di cui alla D.G.R. n. 49-8659 del 21 aprile 2008;

* filiera: dovrà essere indicato l’eventuale collegamento dell’iniziativa proposta con altri provvedimenti di incentivazione comunitari, nazionali o regionali (ad esempio: Accordi di programma, Patti territoriali, Progetti Integrati d’Area, Piani Integrati di Sviluppo Locale) ed in particolare con i Programmi Territoriali Integrati dell’area interessata;

* entità di risorse private che direttamente o indirettamente il progetto è in grado di attivare;

* qualità e operatività del “piano di gestione” in relazione al grado di complessità dell’opera, come più volte sottolineato.

1.6.2 Tipologie

Con riferimento alle tipologie specificate al paragrafo 1.4 del presente Piano di attuazione 2008 verrà considerata prioritaria la realizzazione di progetti che abbiano rilevanza regionale o intercomunale (secondo quanto gia indicato al paragrafo 1.3.2), inerenti le iniziative qui di seguito descritte:

* la realizzazione, miglioramento, potenziamento di strutture ed infrastrutture di importanza sovra-locale (per capacità di attrazione di flussi turistici) finalizzate al turismo del benessere, al turismo enogastronomico ed alla valorizzazione paesaggistica dei siti turistici;

* realizzazione, ampliamento, miglioramento, completamento di strutture ed infrastrutture per attività turistiche outdoor e di impianti turistico-ricreativi idonei allo svolgimento di attività sportive di importanza sovra-locale sia per capacità attrattiva, dimensione e/o polifunzionalità, sia per la specificità dell’ attività o della pratica sportiva a cui sono prevalentemente destinati;

* realizzazione di interventi materiali atti a qualificare e a valorizzare strutture esistenti destinate ad attività museale al fine di rafforzarne la competitività e l’attrattiva turistica.

1.6.3 Ambiti territoriali.

In relazione agli ambiti territoriali di intervento verrà assegnato un punteggio aggiuntivo ai progetti di intervento ricadenti negli ambiti territoriali sotto indicati:

* proposte progettuali finalizzate ad obiettivi di sviluppo, rivitalizzazione e miglioramento qualitativo realizzate nei Comuni ad alta marginalità così come definiti dalla D.C.R. n. 102-36778 del 12 dicembre 2000;

* proposte progettuali finalizzate ad obiettivi di sviluppo, rivitalizzazione e miglioramento qualitativo realizzate nei Comuni collinari molto svantaggiati, così come indicati dalla D.C.R. n. 211-35416 del 13 novembre 2001;

1.7 Beneficiari

Nel rispetto di quanto disposto all’art. 7 della L.R. n. 4/00 e s.m.i., i beneficiari dei contributi previsti dal presente Piano annuale 2008 per la predisposizione degli S.d.F. e dei progetti di intervento unitari ritenuti idonei sono:

* Comuni o loro consorzi (comprese le Unioni dei Comuni/Comunità Collinari ai sensi della D.C.R. n. 826-6658 del 12 maggio 1988),

* Comunità Montane,

* Province e consorzi pubblici,

* Enti “no profit”,

* Enti Parco.

1.8 Entità dei contributi

Per la predisposizione degli S.d.F. e per la realizzazione dei progetti di intervento unitari ritenuti idonei presentati a valere sul presente Piano annuale 2008, la Regione Piemonte, sulla base delle risorse disponibili e nel rispetto delle disposizioni contenute nell’art. 7 della L.R. n. 4/00 e s.m.i. e della L.R. n. 15 del 29.06.2007, concederà:

a. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al precedente par.1.7, fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile e, comunque, entro il limite di contribuzione massimo di euro 30.000,00 per la predisposizione degli S.d.F. relativi a progetti finanziati;

b. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al par. 1.7, fino alla misura massima del 60% della spesa ritenuta ammissibile, per la realizzazione di progetti di intervento unitari, che comportino un investimento minimo ammissibile pari o superiore a euro 80.000,00. Il contributo massimo concedibile è pari a euro 700.000,00.

Per i comuni compresi negli ambiti territoriali di cui al paragrafo 1.6.3 :

a. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al precedente par. 1.7, fino alla misura massima del 100% della spesa ritenuta ammissibile e, comunque, entro il limite di contribuzione massimo di euro 30.000,00 per la predisposizione degli S.d.F. relativi a progetti finanziati;

b. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al par. 1.7, fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile, per la realizzazione di progetti di intervento unitari, che comportino un investimento minimo ammissibile pari o superiore a euro 50.000,00. Il contributo massimo concedibile è pari a euro 300.000,00;

c. Contributo in conto capitale, a favore dei comuni con popolazione pari o inferiore a 1.000 abitanti - nel rispetto dell’art. 5 della citata L.R. n. 15/2007 “Limitazioni all’onere di cofinanziamento da parte dei piccoli comuni” - fino alla misura massima del 90% della spesa complessiva ritenuta ammissibile, per la realizzazione di progetti unitari che comportino un investimento minimo ammissibile pari o superiore ad euro 30.000,00. Il contributo massimo concedibile è pari ad euro 200.000,00(3).

L’Ente proponente può decidere di richiedere una percentuale più bassa di contributo pubblico rispetto alle misure massime indicate al presente paragrafo 1.8. In questo caso - in sede istruttoria - verrà assegnato un punteggio aggiuntivo che sarà definito e quantificato con il successivo provvedimento di approvazione delle procedure di valutazione.

La spesa ammissibile è computata al lordo dell’I.V.A., salvo i casi in cui la stessa possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario; tali casi devono essere obbligatoriamente segnalati dal richiedente al momento della domanda di contributo.

Le spese tecniche, escluse quelle relative agli studi di fattibilità, sono ammesse a contributo solo se riferite ad incarichi assegnati all’esterno dell’Ente beneficiario - successivi al 1.01.2006 ai sensi del paragrafo 1.3.2 del Piano Annuale 2008 - e nella misura massima del 10% dell’importo ammissibile delle opere edili e impiantistiche.

1.9 Valutazione ex post

Ai soggetti beneficiari dei contributi potrà essere richiesta, dopo un anno dal termine dei lavori, documentazione contenente dati economici e fisici inerenti il progetto finanziato, e una relazione che analizzi i risultati conseguiti dal progetto realizzato relativamente agli obiettivi proposti nella fase di progettazione iniziale.

1.10 Piano finanziario

Le risorse necessarie per il finanziamento del Piano annuale di attuazione 2008 saranno definite nella loro entità complessiva sulla base delle disponibilità relative all’esercizio finanziario 2008 .

Un importo pari all’80% del totale complessivo delle risorse disponibili verrà suddiviso con le seguenti modalità:

* una quota fissa di euro 500.000,00 verrà assegnata - senza distinzione - per ognuna delle 8 graduatorie (1 graduatoria per ciascuna Provincia);

* le risorse rimanenti verranno assegnate in proporzione alla popolazione di ogni Provincia (ultimi dati ISTAT disponibili 2006) e ai flussi turistici registrati dall’Osservatorio Regionale per l’anno 2007 in ogni Provincia piemontese.

Il restante 20% del totale complessivo di fondi disponibili sarà assegnato per il sostegno dei progetti non finanziati nelle precedenti graduatorie provinciali e ritenuti di importanza strategica regionale, secondo le modalità che saranno stabilite nel provvedimento di approvazione delle procedure di valutazione.

Nel caso in cui le risorse destinate ad una Provincia risultassero eccedenti rispetto al fabbisogno economico della relativa graduatoria dei progetti finanziabili, le maggiori disponibilità saranno utilizzate per incrementare i fondi destinati al finanziamento dei progetti ritenuti dalla Commissione tecnica di rilevanza sovra-locale e non finanziati nelle 8 graduatorie provinciali.

La dotazione di risorse da destinare al sostegno degli interventi idonei è, inoltre, incrementabile con le disponibilità derivanti dall’attuazione della programmazione pluriennale precedente della L.R. 4/2000 e s.m.i. così come le possibili disponibilità del Piano annuale di attuazione 2008 potranno essere utilizzate nelle programmazioni successive.

1.11 Struttura di supporto

Ai sensi dell’art. 5 della Legge 4/2000 e s.m.i., è costituita una struttura esterna di supporto organizzativo alla Direzione Regionale Turismo, Commercio e Sport per l’indirizzo, il coordinamento, il monitoraggio e la verifica delle strutture realizzate e da realizzare in attuazione ai progetti unitari di intervento.

1.12 Azioni di comunicazione

I beneficiari dovranno, infine, assicurare la piena visibilità della Regione Piemonte in tutte le azioni di comunicazione relative al progetto di cui al presente bando con espressa citazione del sostegno regionale e con la presenza di targhe esplicative aventi logo e marchio dell’ ente regionale stesso.

2^ SEZIONE: Modalità di attuazione

2.1 Presentazione delle candidature

I Dossier di candidatura dovranno essere presentati in duplice copia cartacea e su due cd-rom (in file pdf) entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) del presente Piano annuale di attuazione.

La modulistica di candidatura sarà approvata con determina dirigenziale successivamente all’approvazione del Piano annuale di attuazione 2008 e pubblicata sul B.U.R.

Le candidature dovranno essere presentate, mediante l’apposito Dossier, alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta Turistica Interventi Comunitari in Materia Turistica, Via Avogadro, 30 - 10121 TORINO, che effettuerà altresì la valutazione delle proposte.

Le domande dovranno essere sottoscritte dal legale rappresentante dell’ente allegando copia fotostatica del documento di identità del richiedente in corso di validità.

Nel caso il soggetto richiedente non sia un ente pubblico la domanda di accesso al finanziamento dovrà risultare in regola con le norme vigenti in materia di imposta di bollo (D.M. 20/8/92) e alla domanda stessa dovrà essere allegata copia dello statuto o dell’atto costitutivo.

Il soggetto proponente non potrà presentare più di 1 richiesta di contributo a valere sul presente Piano Annuale 2008.

Per gli interventi che saranno giudicati dalla Commissione tecnica idonei al finanziamento, l’Ente richiedente dovrà - entro 120 giorni dal ricevimento della comunicazione ufficiale di ammissibilità - presentare la documentazione relativa al progetto definitivo approvato.

Appare opportuno sottolineare, inoltre, che nel rispetto di quanto indicato al paragrafo 1.12 del Piano Triennale degli Interventi 2006-2008, le opere e le infrastrutture sono consentite ed ammesse a finanziamento solo se riguardino immobili o aree di proprietà del beneficiario o la cui disponibilità sia garantita dal proprietario con atto scritto giuridicamente vincolante e non revocabile, per un periodo non inferiore a 20 anni a partire dalla data di avvio dei lavori.

La gestione dei contributi, una volta assegnati ai beneficiari, sarà demandata alla Finpiemonte S.p.A., Galleria San Federico, 54 - TORINO.

I progetti di intervento unitari finanziati saranno oggetto delle attività di monitoraggio svolte dalla struttura esterna prevista dall’art. 5, comma 3, della L.R. 4/2000 e s.m.i. a supporto della Direzione regionale Turismo, Commercio e Sport.

I soggetti beneficiari dei contributi di cui al presente Piano annuale 2008 sono tenuti a collaborare con detta struttura esterna ai fini delle attività di monitoraggio secondo le indicazioni impartite da quest’ultima in accordo con la Direzione regionale competente.

2.2 Dossier di candidatura

Il Dossier di candidatura dovrà essere presentato utilizzando la modulistica predisposta allo scopo dalla Regione Piemonte e comprenderà obbligatoriamente i documenti qui di seguito descritti.

* Domanda di finanziamento a firma del legale rappresentante dell’Ente richiedente (Modulo 1);

* Studio di Fattibilità, redatto conformemente a quanto indicato dal presente Piano 2008, obbligatoriamente corredato da un “piano di gestione” tanto più particolareggiato quanto più complessa sarà l’opera che si intende realizzare;

* Relazione generale dell’intervento (Modulo 2),

* Deliberazione dell’Organo esecutivo o verbale dell’Assemblea che autorizzi il legale rappresentante a proporre l’istanza di contribuzione;

* Provvedimento di incarico relativo all’affidamento della consulenza tecnica esterna all’Ente per la predisposizione degli elaborati necessari alla presentazione del Dossier di Candidatura successivo al 1.01.2006 ai sensi del paragrafo 1.3.2 del Piano Annuale 2008;

* Dichiarazione scritta relativa alla proprietà/disponibilità dell’immobile o dell’area oggetto dell’intervento.

Tale documentazione non è integrabile in momenti successivi.

L’amministrazione regionale si riserva di richiedere chiarimenti in ordine ai documenti prodotti qualora necessari ai fini della verifica di ammissibilità delle proposte o di una più completa valutazione del progetto.

La modulistica di candidatura contiene la specificazione delle informazioni richieste ai paragrafi 2.2.1 - 2.2.5 del Piano Triennale 2006-2008 aggiornate e integrate coerentemente con quanto previsto dal presente Piano annuale 2008.

La modulistica è in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Commercio e Sport, Settore Offerta Turistica, Via Avogadro, 30, Torino o reperibile attraverso il sito web: www.regione.piemonte.it/turismo

2.3 Valutazione delle candidature e formulazione delle graduatorie di idoneità

Le candidature presentate in attuazione del Piano di attuazione annuale saranno oggetto:

* di verifica sotto il profilo formale;

* di valutazione di merito.

2.3.1 Profilo formale

Le istanze presentate mediante la predisposizione dei Dossier di candidatura saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale ossia della conformità con quanto stabilito dalla L.R. n. 4/2000 e s.m.i. e dal Piano annuale di attuazione 2008 per quanto concerne: iniziative e tipologie ammissibili, beneficiari, completezza della documentazione richiesta, rispetto dei tempi.

I Dossier di Candidatura che a seguito della verifica preliminare risulteranno: presentati oltre il termine stabilito, non completi dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire utilizzando la modulistica predisposta ), in contrasto con i termini di ammissibilità, o il cui contenuto risulti incompatibile con le iniziative e le tipologie di intervento e con i beneficiari ritenuti ammissibili dalla L.R. n. 4/2000 s.m.i. e dal Piano annuale di attuazione 2008 saranno giudicati “non accettabili” e, pertanto, le relative istanze di finanziamento escluse dalla successiva fase di valutazione di merito e dalla ammissione al contributo.

2.3.2 Valutazione di merito

La valutazione di merito delle istanze oggetto dei Dossier di candidatura, ai fini della selezione delle iniziative da ritenere idonee e ammissibili al finanziamento, sarà effettuata sulla base dei criteri, delle priorità e delle modalità indicate nel presente Piano annuale di attuazione 2008 e delle relative “Procedure di valutazione” mediante un metodo di valutazione “a punteggio” che permetterà la formulazione delle graduatorie delle iniziative idonee e ammissibili al finanziamento nonché di stabilire l’entità dei contributi assegnabili in relazione alle risorse disponibili.

A parità di punteggio sarà preso in considerazione l’ordine temporale di presentazione dei Dossier di candidatura.

Le graduatorie relative alle iniziative finanziabili sono approvate con provvedimento amministrativo entro 90 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

Con lo stesso provvedimento di approvazione delle graduatorie saranno altresì stabiliti i tempi per l’avvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.

L’esito finale della valutazione sarà comunicato a tutti i soggetti che hanno presentato la richiesta di contributo.

Soltanto per le istanze ritenute meritevoli di sostegno pubblico sarà necessario, pena l’esclusione dal finanziamento, presentare - entro 120 giorni dal ricevimento della comunicazione di ammissione al finanziamento - anche la documentazione relativa al progetto definitivo costituita da:

1. elaborati tecnico-progettuali definitivi (conformi a quanto stabilito dalla normativa vigente sui lavori pubblici) in scala e contenuti idonei;

2. computo metrico estimativo redatto sulla base del prezziario regionale “Prezzi di riferimento per opere e lavori pubblici della Regione Piemonte” - Edizione 2007 valevole per il 2008, approvato con D.G.R. n. 41-8246 del 18.02.2008 (B.U.R. n.10 del 6 marzo 2008);

3. relazione tecnico-descrittiva;

4. atto dell’organo esecutivo di approvazione del progetto definitivo successivo al 1.01.2006, ai sensi del paragrafo 1.3.2 del Piano 2008.

Il termine indicato per l’invio degli elaborati tecnici di cui sopra non è prorogabile, pertanto il mancato inoltro della documentazione richiesta comporta l’inammissibilità dell’istanza al finanziamento.

2.4 Realizzazione degli interventi, varianti

Successivamente alla comunicazione di ammissibilità a contributo da parte della Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta Turistica, il legale rappresentante dell’intervento ammesso a finanziamento dovrà confermare formalmente l’accettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione e, nei casi previsti, alla successiva gestione dello stesso, secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.

Eventuali proroghe del termine di inizio lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario e per un periodo massimo di dodici mesi.

Gli interventi dovranno comunque essere realizzati non oltre i tre anni successivi alla data del provvedimento di ammissione al contributo, se non diversamente stabilito dallo stesso provvedimento per casi specifici e motivati. Eventuali proroghe del termine di fine lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario.

La realizzazione dell’intervento dovrà essere conforme al progetto definitivo approvato e finanziato. Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto definitivo approvato, apportate in sede esecutiva, comporteranno la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dell’intervento.

I soggetti beneficiari di cui al paragrafo 1.7, dovranno presentare - alla Finpiemonte s.p.a., Galleria San Federico, 54 - TORINO, - insieme alla comunicazione di inizio lavori anche il progetto esecutivo nonché comunicare l’esito della gara d’appalto e il relativo importo di aggiudicazione.

Qualsiasi variante del progetto esecutivo anche se non modifica l’impostazione originale del progetto ammesso al finanziamento dovrà essere adottata, da parte dei beneficiari, ai sensi della normativa vigente in materia di opere pubbliche; in tutti i casi, comunque, i beneficiari dovranno preventivamente sottoporre alla Regione Piemonte qualunque variante. La Regione si pronuncerà in merito entro 60 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.

L’eventuale incremento del costo d’investimento totale dell’intervento, determinatosi a seguito di variante accolta dalla Regione, non potrà comportare un incremento del contributo inizialmente assegnato al momento dell’approvazione del progetto definitivo.

L’eventuale utilizzo delle economie derivanti dal cosiddetto “ribasso d’asta” a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto, a favore di varianti in corso d’opera, dovrà essere oggetto di specifica richiesta da parte del beneficiario alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta Turistica.

2.5 Erogazione dei contributi

2.5.1 Soggetti pubblici

I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione dei progetti unitari di intervento - comprensivi dei relativi S.d.F. - proposti dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.7 ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità:

* 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’inizio dei lavori;

* 40% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver realizzato il 50% dei lavori;

* 10% del contributo o quota proporzionale spettante, quale saldo finale, ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato.

2.5.2 Enti no profit

I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione dei progetti unitari di intervento - comprensivi dei relativi S.d.F. - proposti e realizzati dagli enti “no profit” di cui al paragrafo 1.7, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità:

* 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo, o in alternativa, 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’inizio dei lavori, previa presentazione di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto;

* il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato. Tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata. Nel caso in cui il soggetto beneficiario non rispetti i tempi di conclusione del progetto, stabilito al momento della concessione del contributo, la Regione Piemonte, previa diffida notificata, potrà procedere alla revoca del contributo già assegnato e al recupero della parte già erogata, opportunamente rivalutata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

* In alternativa alle modalità sopra descritte, il contributo può essere erogato a fine lavori, in un’unica soluzione nonché rapportato alla spesa effettivamente sostenuta e documentata, previa verifica della conformità con quanto approvato.

2.6 Vincoli, rinunce e revoche, cumulo.

Gli enti beneficiari del contributo si impegnano a garantire la destinazione d’uso degli interventi realizzati per le medesime finalità per cui sono stati approvati per un periodo di 10 anni.

Eventuali deroghe dovranno essere autorizzate con provvedimento della Regione Piemonte che ne preciserà i limiti e le modalità di attuazione.

Qualora intenda rinunciare al contributo, il beneficiario deve darne immediata comunicazione scritta alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta Turistica, Via Avogadro, 30 - 10121 Torino.

I beneficiari sono tenuti alla realizzazione del progetto approvato nei termini e secondo le modalità previste.

Il mancato rispetto dei termini e delle modalità di attuazione del progetto può determinare la revoca del contributo.

In caso di rinuncia o revoca del contributo il beneficiario dovrà provvedere a restituire alla Regione Piemonte tutte le somme eventualmente già percepite e opportunamente rivalutate.

I progetti presentati e finanziati ai sensi del presente Piano annuale di attuazione 2008, è possibile richiedere e beneficiare di ulteriori contributi pubblici. Ovviamente, la somma totale di tali contributi non potrà superare il 100% della spesa sostenuta per la realizzazione di dette iniziative. In tali casi, comunque, il beneficiario è tenuto obbligatoriamente a informare preliminarmente la Regione Piemonte, Direzione Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta Turistica, degli ulteriori contributi assegnati e utilizzati per le iniziative in questione.

NOTE:

1 Di seguito abbreviato S.d.F.

2 Trattandosi di “Progetti unitari” non è richiesta la predisposizione della “Valutazione preliminare di impatto ambientale” (V.P.I.A.) ai sensi dell’art. 20 della L.R. n.40/98 e s.m.i.

3 l’art. 5 della L.R. n. 15 del 29.06.2007 “Misure di sostegno a favore dei piccoli comuni del Piemonte” prevede che a partire dall’esercizio 2008 per i comuni con popolazione pari o inferiore ai 1.000 abitanti debba essere limitato l’onere di cofinanziamento nella misura non superiore al 10% dell’importo totale delle iniziative ammesse a contributo regionale. Tale limitazione è estendibile per i comuni fino a 5.000 abitanti ove ricorrano particolari indici di marginalità socio-economica individuati da uno studio IRES e pubblicati sul sito Web del Settore regionale Autonomie Locali all’indirizzo: www.regione.piemonte.it/autonomie/.