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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 25

Deliberazione della Giunta Regionale 16 giugno 2008, n. 15-8962

Intesa in materia di servizi socio-educativi per le prima infanzia, di cui all’art. 1, comma 1259, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 - Conferenza unificata atto n. 83/CU del 26 settembre 2007 - D.G.R. n. 37-8337 del 3 marzo 2008 e s.m.i. - Approvazione criteri di riparto e modalita’ di uso del fondo di euro 4.503.089,05 al cap. 226190/2008.

A relazione dell’Assessore Migliasso:

Premesso che:

- con intesa siglata in sede di Conferenza Unifica, repertorio atti n. 83/cu del 26 settembre 2007, le Regioni promuovono azioni di sostegno all’incremento dei posti disponibili per i servizi per la prima infanzia e anche per la copertura della domanda di servizi presso il sistema pubblico;

- con deliberazione della Giunta regionale n. 37-8337 del 3 marzo 2008, rettificata negli importi con D.G.R. n. 29-8467 del 27 marzo 2008, è stato approvato l’atto d’indirizzo sul programma e il metodo di riparto del fondo nazionale destinato ai servizi per la prima infanzia di cui all’art. 1, comma 1259, della L. 27 dicembre 2006, n. 296;

- con l’inoltro della deliberazione su detta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche della Famiglia è stata disposta, in accoglimento della proposta, la liquidazione della quota del fondo nazionale citato per l’annualità dell’anno 2007.

Preso atto che:

- con tale provvedimento si è rinviata a successiva deliberazione, previa concertazione con le rappresentanze degli EE.LL., la determinazione dei criteri di riparto e delle modalità di uso delle risorse trasferite a favore dei comuni piemontesi titolari del servizio di asilo nido comunale;

* si è stabilito di utilizzare il 50% del fondo nazionale destinato ai servizi per la prima infanzia di cui all’art. 1, comma 1259, della L. 27 dicembre 2006, n. 296, per ripartirlo a favore dei comuni piemontesi titolari, all’ultima rilevazione effettuata (a.s. 2006/2007), del servizio di asilo nido comunale, finalizzando l’uso delle risorse all’aumento dei posti disponibili nelle strutture di asilo nido comunale o alla riserva, attraverso apposito convenzionamento, di posti presso servizi di asilo nido o micro-nidi privati garantendo, alle famiglie fruitrici dei servizi, le stesse condizioni praticate nei servizi di asilo nido comunale;

preso atto che, in prima applicazione del presente programma, occorre estendere il metodo di applicazione del riparto rispetto a quanto approvato con D.G.R. n. 37/2008, ammettendo al beneficio del contributo in aggiunta le azioni, promosse dai comuni titolari del servizio di asilo nido comunale, rivolte ad offrire delle opportunità agevolate di accesso al servizio di asilo nido privato o micro-nido privato per i bambini presenti in lista di attesa per l’accesso al servizio pubblico;

evidenziato che la quota complessiva del fondo disponibile per tale uso, disponibile al cap. n. 226190/2008, è di euro 4.503.089,05;

considerato che la Direzione regionale competente ha raccolto da tutti i comuni piemontesi titolari di asilo nido o di micro-nido il dato, consolidato al 31/12/2007, delle liste di attesa per l’ingresso nei servizi comunali;

ritenuto, come già delineato dalla D.G.R. n. 37/2008, di procedere ad un riparto delle risorse effettuato unicamente in base al dato consolidato per ciascun comune delle liste di attesa, creando 8 fasce di consistenza delle liste di attesa così divise:

1. Comuni con meno di 4 bambini in lista di attesa;

2. Comuni con lista di attesa tra 4 e 9 bambini;

3. Comuni con lista di attesa tra 10 e 19 bambini;

4. Comuni con lista di attesa tra 20 e 49 bambini;

5. Comuni con lista di attesa tra 50 e 99 bambini;

6. Comuni con lista di attesa tra 100 e 199 bambini;

7. Comuni con lista di attesa tra 200 e 299 bambini;

8. Comuni con oltre 300 bambini in lista di attesa;

ritenuto inoltre di assegnare una quota crescente di risorse in funzione del crescente numero di bambini in lista di attesa a partire dalla seconda fascia di lista di attesa;

preso atto inoltre che è delineata una piena autonomia nella gestione delle risorse trasferite ai comuni, fatto salvo quanto disposto dalle norme procedurali contenute nell’accordo di Conferenza Unificata del 26 settembre 2007 e dai criteri di dettaglio riassunti nell’allegato A, parte integrante della presente deliberazione;

richiamata l’intesa siglata in sede di Conferenza Unifica con repertorio atti n. 83/cu del 26 settembre 2007, e in particolare la metodologia di monitoraggio delle risorse, che sarà oggetto di futura definizione in sede di confronto con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia;

visto l’allegato A, parte integrante della presente deliberazione, che riporta i criteri di riparto e le modalità di uso del fondo citato;

sentite le rappresentanze degli EE.LL. nell’incontro tenutosi in data 9 giugno 2008;

evidenziata l’urgenza del provvedimento al fine di rendere disponibile le risorse entro l’avvio del prossimo anno scolastico 2008/2009;

tutto ciò premesso per le motivazioni sopra esposte;

visto l’art. 1, comma 1259 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007),

la Giunta regionale, a voti unanimi, resi nelle forme di legge,

delibera

di approvare i criteri di riparto e le modalità di uso del quota del fondo di cui all’art. 1, comma 1259, della L. 296/2007, contenuti nell’Allegato A parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

di autorizzare i comuni fruenti del presente riparto ad utilizzare le risorse trasferite, oltre a quanto già definito dalla D.G.R. n. 37-8337 del 3 marzo 2008 e s.m.i. anche per le azioni rivolte ad offrire delle opportunità agevolate di accesso, tramite apposito convenzionamento, al servizio di asilo nido privato o micro-nido privato per i bambini presenti in lista di attesa per l’accesso al servizio pubblico;

di dare atto che la quota di fondo utilizzabile, per quanto in premessa illustrato, secondo quanto approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 37-8337 del 3 marzo 2008 e s.m.i. è di euro 4.503.089,05 disponibile al cap. 226190/2008;

di delegare alla Direzione regionale compente l’assunzione di tutti gli atti necessari per l’impegno e il successivo riparto delle risorse a favore dei comuni;

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

Intesa in materia di servizi socio-educativi per le prima infanzia, di cui all’art. 1, comma 1259, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 - Conferenza unificata atto n. 83/CU del 26 settembre 2007 - D.G.R. n. 37-8337 del 3 marzo 2008 e s.m.i.

CRITERI DI RIPARTO
E MODALITA’ D’USO DEL FONDO

1 - OBIETTIVO

La Regione Piemonte parallelamente alla campagna per il potenziamento della rete di servizi per la prima infanzia attuata e in corso di realizzazione secondo il programma approvato con D.G.R. n. 31-6180 del 18 giugno 2007, intende avviare, in via sperimentale, per il prossimo anno scolastico 2008/2009 un’azione di riduzione delle liste di attesa per l’ingresso nei servizi di asilo-nido e micro-nido comunali.

Pertanto, secondo quanto stabilito dalla D.G.R. n. 37-8337 del 3 marzo 2008, si definiscono i criteri di riparto, a favore dei comuni titolari di asilo nido e/o micro-nido, della quota di fondo nazionale di cui all’art. 1, comma 1259, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Le norme generali di riferimento sono contenute nei seguenti provvedimenti:

- Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “legge finanziaria 2007";

- Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane in materia di servizi socio-educativi per la prima infanzia repertorio atti n. 83/CU del 26 settembre 2007;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 37-8337 del 3 marzo 2008, rettificata negli importi con D.G.R. n. 29-8467 del 27 marzo 2008;

- Legge regionale 4 luglio 2005, n. 7 “Nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

- Legge regionale 23 aprile 2007, n. 9 “legge finanziaria per l’anno 2007";

- Legge regionale 23 maggio 2008, n. 13 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2008-2010".

2 - BENEFICIARI

Sono beneficiari del riparto del fondo i Comuni piemontesi titolari del servizio di asilo nido o di micro-nido, secondo l’ultima rilevazione effettuata dalle Province (a.s. 2006/2007), che registrano una lista di attesa per l’accesso agli stessi superiore a 3 unità alla data del 31/12/2007.

I comuni titolari di tale servizio all’ultima rilevazione sono 117 dei quali 91 con una lista di attesa per l’accesso ai propri servizi di asilo nido o micro-nido superiore a 3 unità.

3 - MODALITA’ D’USO DEL FONDO TRASFERITO

Il fondo ripartito è utilizzato per l’anno scolastico 2008/2009:

* rendendo disponibili, per i bambini in lista di attesa, nuovi e ulteriori posti all’interno delle strutture a titolarità comunale di asilo nido e/o micro-nido;

* rendendo disponibili, per i bambini in lista di attesa, posti in regime “convenzionato e agevolato”, offrendo opportunità di accesso, in asili nido o micro-nidi privati o pubblici non a titolarità comunale, dislocati nel territorio della Regione.

I servizi privati convenzionabili sono esclusivamente i servizi di asilo nido e micro-nido autorizzati a funzionare ai sensi della L.R. n. 1/2004 sul territorio della Regione Piemonte.

Il fondo trasferito è utilizzato prioritariamente per i bambini presenti nella lista di attesa di età compresa fra 2 e 3 anni.

Non è utilizzabile il fondo per il convenzionamento o l’agevolazione nell’inserimento, dei bambini in lista di attesa, presso Centri di Custodia Oraria, Nidi in famiglia o altri servizi integrativi per la prima infanzia.

Il fondo non è cumulabile con le risorse assegnate per l’attivazione delle “sezioni primavera” ai sensi dell’art. 1, comma 630, della L. 296/2006 e con le risorse assegnate per il potenziamento della rete dei servizi per la prima infanzia ai sensi delle D.D. G.R. n. 31-6180 del 18 giugno 2007, n. 50-13233 del 3 agosto 2004 e n. 80-9710 del 16 giugno 2003.

4 - CRITERI PER IL RIPARTO DEL FONDO

Il quadro complessivo dei Comuni aventi titolo è di 117 unità raggruppabili in 8 fasce di consistenza per lista di attesa:

1. Comuni con meno di 4 bambini in lista di attesa - 26 Comuni (di cui 21 Comuni con 0 bambini in lista di attesa);

2. Comuni con lista di attesa tra 4 e 9 bambini - 16 Comuni;

3. Comuni con lista di attesa tra 10 e 19 bambini - 25 Comuni;

4. Comuni con lista di attesa tra 20 e 49 bambini - 30 Comuni;

5. Comuni con lista di attesa tra 50 e 99 bambini - 11 Comuni;

6. Comuni con lista di attesa tra 100 e 199 bambini - 6 Comuni;

7. Comuni con lista di attesa tra 200 e 299 bambini - 2 Comuni;

8. Comuni con oltre 300 bambini in lista di attesa - 1 Comune.

La quota unitaria di riparto per ogni bambino in lista di attesa è stabilita in 4.000 euro annue.

Le percentuali di riparto per ciascuna fascia sono definite nel modo seguente:

1. Comuni con meno di 4 bambini in lista di attesa - nessuna assegnazione;

2. Comuni con lista di attesa tra 4 e 9 bambini - copertura del 12%;

3. Comuni con lista di attesa tra 10 e 19 bambini - copertura del 15%;

4. Comuni con lista di attesa tra 20 e 49 bambini - copertura del 18%;

5. Comuni con lista di attesa tra 50 e 99 bambini - copertura del 20%;

6. Comuni con lista di attesa tra 100 e 199 bambini - copertura del 23%;

7. Comuni con lista di attesa tra 200 e 299 bambini - copertura del 24%;

8. Comuni con oltre 300 bambini in lista di attesa - copertura del 26%.

I residui derivanti dal riparto sono distribuiti a favore del Comune con maggior lista di attesa.

5 - MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DEL FONDO

Il riparto del fondo è disposto con Determinazione Dirigenziale, ai sensi della L.R. n. 51/97, in applicazione dei criteri di cui al precedente punto, a favore dei 91 Comuni con una lista di attesa per l’accesso ai propri servizi di asilo nido o micro-nido superiore a 3 unità.

La quota assegnata sarà somministrata in 2 rate distinte, previa presentazione della seguente documentazione:

* 1° RATA, pari al 80% della quota assegnata (documentazione da presentare entro il 30/09/2008):

* dichiarazione, con apposito provvedimento del Responsabile del Procedimento, che attesta le modalità d’uso del fondo trasferito, secondo quanto definito dal precedente punto 3), corredata da relazione illustrativa di dettaglio che sintetizza le azioni che il comune intende attuare per la riduzione della lista di attesa per l’accesso al servizio comunale;

* indirizzo - n. partita I.V.A. - n. codice fiscale - estremi della Tesoreria e relativo numero conto corrente (bancario o postale con Cod. IBAN ) - n. telefonico e nominativo al quale fare riferimento;

* scheda di monitoraggio del procedimento redatta secondo un apposito schema che sarà adottato dalla Direzione regionale Politiche Sociali e per la Famiglia.

* 2° RATA, pari al 20% della quota assegnata (documentazione da presentare entro il 8/07/2009):

* dichiarazione, con apposito provvedimento del Responsabile del Procedimento, che dimostra l’uso dell’intera quota assegnata nel corso dell’anno scolastico 2008/2009, corredata da relazione illustrativa di dettaglio che sintetizza le azioni che il comune ha attuato per la riduzione della lista di attesa per l’accesso al servizio comunale;

* scheda di monitoraggio del procedimento redatta secondo un apposito schema che sarà adottato dalla Direzione regionale Politiche Sociali e per la Famiglia.

6 - TERMINI DEL PROCEDIMENTO E REVOCA

Ai sensi della L.R. 4 luglio 2005, n. 7 “Nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti” la determinazione regionale che dispone il riparto delle risorse in argomento verrà emanata entro il termine del 18/07/2008.

Nel caso in cui i comuni beneficiari non provvedano all’inoltro degli atti richiesti per la somministrazione della prima rata, entro il termine definito al punto 5), o nel caso in cui adottino modalità d’uso del fondo assegnato non coerenti con quanto indicato al punto 3), si provvederà alla revoca dell’assegnazione effettuata e al conseguente riparto del residuo secondo quanto indicato al punto 4).

La seconda rata del contributo sarà liquidata solo previa valutazione, a conclusione dell’anno scolastico, della metodologia scelta all’interno delle alternative indicate al precedente punto 3). In caso di non completo e/o mancato utilizzo della prima rata liquidata si provvederà alla revoca della quota di risorse assegnate e all’avvio del procedimento di restituzione della quota liquidata.

Il Responsabile del Procedimento, ai sensi del Capo III della L.R. n. 7/2005, è il Direttore regionale della Direzione Politiche Sociali e per la Famiglia, Dott. Giampaolo Albini.

Il Responsabile dell’Istruttoria è individuato ai sensi dell’art. 12 della L.R. n. 7/2005 nel Dott. Marco Musso.

7 - ISPEZIONI, CONTROLLI E MONITORAGGIO

L’Amministrazione regionale può disporre in qualsiasi momento ispezioni e verifiche, anche a campione, allo scopo di accertare lo stato di attuazione delle azioni scelte dal Comune per la riduzione della lista di attesa per l’accesso al servizio comunale, nonchè il rispetto dei criteri definiti dal presente provvedimento.

In caso di difformità o di non rispetto dei criteri di utilizzo della quota trasferita, l’Amministrazione regionale provvederà a revocare la quota di risorse assegnata e a disporre la restituzione delle quote già somministrate.

In caso di revoca della quota contributiva assegnata, derivante da quanto sopra detto, è fatto divieto al beneficiario, per il quinquennio successivo, di usufruire di contribuzioni erogate dall’Assessorato regionale al Welfare per la stessa tipologia d’intervento.

Secondo quanto previsto dall’art. 4 dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane in materia di servizi socio-educativi per la prima infanzia repertorio atti n. 83/CU del 26 settembre 2007, la Direzione regionale competente richiederà a tutti i comuni beneficiari del presente provvedimento tutte le informazioni e i dati necessari per l’espletamento delle azioni di monitoraggio previste dall’intesa.

La Direzione regionale Politiche Sociali e per la Famiglia è delegata ad emanare tutte le direttive e i provvedimenti per rendere operative le azioni di monitoraggio richieste dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche della Famiglia.

8 - VALUTAZIONE EX POST

Ai Comuni beneficiari dei contributi potrà essere richiesta, entro tre anni dall’ultimazione dell’anno scolastico 2008/2009, documentazione contenente dati economici e statistici inerenti le azioni intraprese con la quota di risorse ripartite e una relazione che analizzi i risultati conseguiti dall’iniziativa realizzata relativamente agli obiettivi proposti nella fase di programmazione iniziale.

9 - TRATTAMENTO DEI DATI E DIFFUSIONE DELL’INIZIATIVA

Ai sensi del Titolo II del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, si informa che i dati riferiti ai soggetti partecipanti verranno utilizzati soltanto per le finalità connesse al procedimento, non verranno comunicati o diffusi a terzi e verranno comunque trattati in modo da garantirne la riservatezza e la sicurezza.

I dati personali comunicati sono utilizzati al solo scopo di procedere all’istruttoria della pratica e sono raccolti presso la Direzione Politiche Sociali e per la Famiglia.

Responsabile del trattamento dati personali è il Direttore regionale della Direzione Politiche Sociali e per la Famiglia.

Per quanto riguarda i diritti degli interessati si fa riferimento alle disposizioni del Titolo III del D.Lgs. 196/2003.

I Comuni destinatari delle risorse sono tenuti a citare, in ogni iniziativa mirata a diffondere la conoscenza delle azioni finanziate, la partecipazione finanziaria della Regione.

10 - DOTAZIONE FINANZIARIA

Secondo quanto approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 37-8337 del 3 marzo 2008 e s.m.i. lo stanziamento destinato al presente riparto, disponibile al cap. 226190/2008, è di euro 4.503.089,05.

11 - INFORMAZIONI

Per ogni ulteriore informazione, i Comuni interessati possono rivolgersi alla Direzione Politiche Sociali e per la Famiglia - Ufficio “progetti complessi in materia di strutture socio-assistenziali-educative e a rilievo sociale” - C.so Stati Uniti 1 - 10128 Torino.

Funzionari incaricati:

- Marida Cardillo - tel. 011/4324132.

- Maria Gradogna - tel. 011/4324606.

- Marco Musso - tel. 011/4322945.