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Bollettino Ufficiale n. 24 del 12 / 06 / 2008

ANNUNCI LEGALI


Provincia del Verbano Cusio Ossola

L.R. 40/98, D.P.G.R. 16/R del 2001. Fase di Valutazione procedura di V.I.A. e valutazione di incidenza relativa al progetto di “Realizzazione impianto idroelettrico con derivazione d’acqua dal torrente Gries e captazione delle acque di drenaggio della galleria SNAM nel comune di Formazza (VB)”. Determinazione n. 215 del 23/05/2008

Il Dirigente

(omissis)

Visto:

- La L. 241/90 e s.m.i. “Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”.

- Il D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali”

- La L.R. 40/98 e s.m.i. “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”.

- La D.G.P. n. 90 del 31.03.2005, avente per oggetto la “Nuova disposizione concernente la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione di cui alla L.R. 40/98".

- Il decreto del Presidente di questa Provincia n. 34/2007 del 28.12.2007 avente per oggetto “Conferimento incarichi di direzione dei Settori dell’ente”.

- La determinazione conclusiva del procedimento di competenza formulata dal responsabile del procedimento prot. n. 0029152/7° del 23.05.2008.

Tutto ciò premesso,

determina

Di approvare e rendere efficace, operativa ed eseguibile in tutte le sue parti, nessuna esclusa, la proposta di cui alla “Determinazione conclusiva”, relativa all’intervento in oggetto, formulata dal responsabile del procedimento, prot. n. 0029152/7° del 23.05.2008, allegata al presente atto per farne parte integrante e sostanziale.

avverte

Che contro il presente provvedimento è ammesso ricorso entro il termine di 60 (sessanta) giorni dalla piena conoscenza dell’atto nei seguenti termini:

- al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche, istituito presso la Corte d’Appello di Torino, ove si ravvisino lesioni a diritti soggettivi, ai sensi dell’art. 140 lettera c) del R.D. 1775/33 e s.m.i.;

- al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, ove si ravvisino vizi di legittimità, ai sensi dell’art. 143 comma 1 lettera a) dello stesso R.D.;

ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di 120 (centoventi) giorni dalla piena conoscenza del provvedimento.

Il Dirigente
Mauro Proverbio

Determinazione conclusiva del procedimento prot. n. 0029152/7° del 23.05.2008.

Il Responsabile del Procedimento

(omissis)

propone

1. Alla luce di quanto emerso dalla disamina degli impatti ambientali dell’intervento in questione, svolta nell’ambito della Conferenza di Servizi, che sia possibile esprimere, ai sensi degli artt. 12 della L.R. 40/98 e s.m.i. ed ai sensi del D.P.R. 357/97 e D.P.G.R. 16/11/2001 n. 16/R, giudizio positivo di compatibilità ambientale, relativamente al progetto di “realizzazione impianto idroelettrico con derivazione d’acqua dal torrente Gries e captazione delle acque di drenaggio della galleria SNAM nel Comune di Formazza (VB)”., presentato con istanza datata 06.02.2007, ns. prot. n. 0007909 del 06.02.2007, dal Sig. Imboden Franco, (omissis).

2. Il giudizio di compatibilità ambientale di cui al precedente punto dovrà essere subordinato al rispetto delle soluzioni progettuali proposte, comprensive delle opere di mitigazione degli impatti e di compensazione ambientale, e delle seguenti prescrizioni:

a) Dovrà essere posta la massima attenzione al fine di evitare abbandoni di materiali di qualsiasi genere e natura sui luoghi oggetto di intervento; in relazione ad eventuali rifiuti prodotti nell’ambito dell’attività in oggetto dovranno essere rispettati i dettami di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..

b) Durante la fase di cantiere l’abbattimento delle polveri in aria dovrà essere costantemente garantito mediante:

- bagnatura periodica dei cumuli di terra, da realizzarsi con maggiore frequenza in periodi secchi e ventosi;

- lavaggio dei pneumatici dei mezzi di cantiere in uscita dalle aree interessate;

- utilizzo di mezzi a cassone coperto per il trasporto del materiale di risulta degli scavi;

- tutti gli scavi dovranno essere realizzati progressivamente in piccole porzioni e ritombati immediatamente, al fine di limitare il sollevamento di polveri.

c) L’utilizzo di materiali potenzialmente inquinanti quali carburanti, lubrificanti e fluidi idraulici dovrà avvenire solo ad adeguata distanza dal torrente. Dovranno essere tenute a disposizione in cantiere panne contenitive e sepiolite da utilizzare in caso di contaminazione chimica accidentale delle acque superficiali e sotterranee; tutti i macchinari di servizio dovranno essere a norma CE e soggetti a manutenzione ordinaria regolare e straordinaria in caso di necessità.

d) I lavori in alveo dovranno essere effettuati evitando di deviare completamente il corso d’acqua per garantire la sopravvivenza dell’ecosistema a valle. In caso di necessaria interruzione totale, essa dovrà essere il più breve possibile; i lavori in alveo dovranno quindi essere effettuati su una porzione alla volta della sezione trasversale, isolando la stessa affinché le acque pulite non si mescolino a quelle sporche.

e) Il contatto tra l’acqua e le colate di calcestruzzo dovrà essere evitato per almeno 48 ore con temperatura atmosferica sopra lo 0 e per almeno 72 ore se è sotto lo 0, poiché il cemento liquido è alcalino e fortemente tossico per gli organismi acquatici; le zone di lavoro devono quindi essere isolate dall’alveo; è necessario inoltre monitorare frequentemente il pH a valle degli interventi, intervenendo se cambia di più di una unità o se esce dal range di 6-9 unità.

f) Tutti gli interventi di recupero ambientale dovranno essere effettuati nel pieno rispetto delle indicazioni progettuali e tecniche contenute nel progetto di recupero ambientale del Gennaio 2007 e sue integrazioni del Settembre 2007, e delle misure e interventi di mitigazione proposti nella “Valutazione di incidenza” del Gennaio 2007.

g) In riferimento agli scavi su suolo, onde facilitare i ripristini, dovrà essere adottata la massima cautela nel recuperare ed accantonare il terreno vegetale risultante dalle operazioni di scortico con tutte le precauzioni di mantenimento inalterato della qualità, per riutilizzarlo nel recupero ambientale (separare le aliquote relative ai diversi orizzonti del terreno e non invertirle in fase di stesa finale). Inoltre lo stoccaggio provvisorio del materiale di risulta degli scavi non dovrà comunque essere effettuato in aree prossime agli alvei attivi e sensibili alla dinamica torrentizia.

h) Durante la fase di cantiere siano adottati tutti gli accorgimenti tecnici e gestionali per contenere le emissioni acustiche, monitorando le fasi maggiormente impattanti e, laddove necessario, prevedere la richiesta di “autorizzazioni in deroga come previsto dalla normativa vigente. Ad opera realizzata dovrà essere effettuata una campagna di monitoraggio del rumore prodotto dalla centrale e dal canale di scarico, nelle aree circostanti al fine di verificare il rispetto dei limiti di zona.

3. Di dare atto che, ai sensi dell’art. 14-ter comma 7 della L. 241/90 e s.m.i., si considera acquisito l’assenso dell’amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà dell’amministrazione rappresentata.

4. Ai fini della realizzazione ed esercizio dell’impianto in progetto dovrà essere acquisita apposita autorizzazione ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. n. 387 del 29/12/2003, del competente Settore provinciale.

5. Di dare atto che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 1, ai fini dell’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia, ai sensi dall’art. 12 comma 9 della L.R. 40/98 e s.m.i., per la durata di 3 (tre) anni dalla data del provvedimento amministrativo che consente in via definitiva la realizzazione del progetto; scaduto il termine senza che siano stati iniziati i lavori per la realizzazione del progetto, il giudizio di compatibilità ambientale decade e, ai fini della realizzazione del progetto, la procedura è integralmente rinnovata.

6. Dovranno essere comunicate per opportuna conoscenza al VII Settore della Provincia del Verbano Cusio Ossola, Servizio Cave e Compatibilità Ambientale - Organo Tecnico VIA provinciale e al Dipartimento ARPA territorialmente competente, le date di inizio lavori, fine lavori e collaudo delle opere relative a quanto in oggetto.

7. Eventuali varianti di tipo sostanziale al progetto esaminato dovranno essere preventivamente sottoposte alla Fase di Verifica della procedura di V.I.A. di cui all’art. 10 della L.R. 40/98 e s.m.i..

8. La Determinazione Dirigenziale, conclusiva del procedimento di cui all’oggetto, dovrà essere pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 12 comma 8 della L.R. 40/98 e s.m.i.. Copia della stessa dovrà essere trasmessa alla Ditta Imboden F.lli s.r.l., ai Soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/98 e s.m.i., alle Autorità di Supporto all’Organo Tecnico Provinciale nonché all’Ufficio di Segreteria Generale dell’Ente per la pubblicazione all’Albo ed al Segretario Generale.

Il Responsabile del Procedimento
Marco Carozza