Torna al Sommario del Supplemento ordinario n. 2

Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 22

Codice DA1103
D.D. 27 maggio 2008, n. 320

L.R. 22/12/1995, n. 95 art. 6 comma 2, lettere b), c), e), g) e comma 3. Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore ortofrutticolo. D.G.R. n. 42-8853 del 26/5/2008. Approvazione istruzioni operative.

La Giunta Regionale, con Deliberazione n. 42-8853 del 26/5/2008, ha approvato il Bando relativo alla L.R. 22/12/1995, n. 95, art. 6, comma 2, lett. b), c), e), g) e comma 3 “Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore ortofrutticolo”.

Il Bando rinvia a una determinazione della Direzione Regionale Agricoltura l’adozione delle istruzioni operative circa le spese ammissibili, i requisiti di ammissibilità (specifiche e indicazioni sulla loro dimostrazione), le condizioni di esclusione (specifiche), le procedure generali di istruttoria (istruttoria, verifiche, erogazione del contributo ecc.), la modulistica e quant’altro necessario per l’operatività.

Sono state pertanto predisposte le Istruzioni operative di cui all’allegato A che fanno parte integrante della presente determinazione.

IL DIRETTORE

Visti gli artt. 4 e 17 del D.lgs. n. 165 del 30 marzo 2001;

visto l’art. 23 della L.R. 8 agosto 1997, n. 51;

vista la L.R. n. 7/2001;

determina

di approvare le Istruzioni operative di cui all’allegato A, parte integrante della presente determinazione in applicazione del Bando approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 42-8853 del 26/05/2008, ai sensi della L.R. 22/12/1995, n. 95, art. 6, comma 2, lettere b), c), e), g) e comma 3 “Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore ortofrutticolo”.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Direttore regionale
Gianfranco Corgiat Loia

Allegato A

L.R. 22/12/1995, n. 95 articolo 6, comma 2, lettere b), c), e), g) e comma 3 “INTERVENTI REGIONALI PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA AGROINDUSTRIALE PIEMONTESE”

Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore ortofrutticolo

Istruzioni operative

INDICE

I PARTE GENERALE

1. PROGRAMMAZIONE E POLITICA COMUNITARIA

2. BENEFICIARI

3. REQUISITI DI AMMISSIBILITA’

4. ESCLUSIONI

5. GRADUATORIE

6. PUNTEGGI

7. PROCEDURE

8. RICORSI

9. AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE

10. NORME TECNICHE

11. VINCOLO DI DESTINAZIONE

12. MODULISTICA

II INTERVENTI

1. DISPOSIZIONI GENERALI

2. STRUTTURE. (art. 6, comma 2, lett. b)

3. ACQUISTO MACCHINE. (art. 6, comma 2, lett. c)

4. PROGETTI COMMERCIALI E DI MARKETING. (art. 6, comma 2, lett. e)

5. SISTEMI DI QUALITA’. (art. 6, comma 2, lett. g)

6. STUDI DI FATTIBILITA’ (art. 6 comma 3).


I PARTE GENERALE

1. PROGRAMMAZIONE E POLITICA COMUNITARIA.

Con la Legge regionale n. 95/95 la Regione disciplina gli interventi per lo sviluppo del sistema agro-industriale piemontese attraverso l’utilizzo coordinato delle risorse finanziarie della Regione, dello Stato e dell’Unione Europea.

Poiché gli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale 2007-2013 (2006/C 319/01) pubblicati sulla GUCE - serie C del 27 dicembre 2006 prevedono che gli aiuti agli investimenti concessi alle imprese attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli siano assimilati agli aiuti concessi alle PMI, e propongono come termine ultimo per l’adeguamento dei regimi di aiuto esistenti il 31/12/2008, nel presente bando si farà ancora riferimento alla normativa preesistente.

In particolare, per essere ammesse ai benefici regionali le iniziative devono essere conformi alle norme fissate dalla UE in tema di aiuti di Stato per gli investimenti relativi alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli, con particolare riferimento agli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato (2000/C 28/02 e successive modificazioni ed integrazioni).

Gli investimenti proposti devono essere coerenti con il Programma di Sviluppo rurale 2007-2013, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 44-7485 del 19 novembre 2007 e approvato con decisione della Commissione C(2007) 5944 del 28 novembre 2007.

Gli investimenti proposti devono, inoltre, essere compatibili con quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1580/2007 del 21 dicembre 2007 recante modalità di applicazione dei regolamenti (CE) n. 2200/96, n. 2201/96 e n. 1182/2007 nel settore degli ortofrutticoli (OCM ortofrutta).

2. BENEFICIARI.

Di seguito vengono riportate le definizioni dei beneficiari dei finanziamenti previsti nelle presenti norme:

a) società cooperative agricole e loro consorzi, iscritti all’Albo delle cooperative a mutualità prevalente o che abbiano presentato domanda di iscrizione nei termini previsti dalla legge e, comunque, prima della presentazione della domanda di contributo;

b) organizzazioni di produttori (O.P.) ortofrutticoli riconosciute ai sensi del Reg. CE 2200/96 e s.m.i. e ai sensi del D. lgs. 102/2005 per il settore pataticolo;

c) società di capitali con finalità di operare nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il cui capitale sia posseduto per almeno il 50% da uno o più dei seguenti soggetti:

* cooperative agricole iscritte all’Albo delle cooperative a mutualità prevalente;

* organizzazioni dei produttori (O.P.) riconosciute ai sensi del Reg. CE 2200/96 e s.m.i. e ai sensi del D. lgs. 102/2005 per il settore pataticolo;

* imprenditori agricoli professionali.

La quota capitale del 50% può essere raggiunta anche con la partecipazione congiunta di Enti pubblici e/o di società a capitale prevalentemente pubblico.

Ai sensi della vigente legislazione, sono società di capitali le società per azioni (art. 2325 del Codice Civile), le società a responsabilità limitata (art. 2472 del Codice Civile), e le società in accomandita per azioni (art. 2462 del Codice Civile), anche nelle forme consortili di cui all’art. 2602 del Codice Civile.

3. REQUISITI DI AMMISSIBILITA’.

All’atto della domanda i beneficiari (escluse le O.P.) dovranno dimostrare di possedere almeno uno dei seguenti requisiti:

- essere il risultato della concentrazione, avvenuta nell’ultimo quinquennio, di due o più imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli che svolgano in forma aggregata una o più fasi del processo produttivo;

- impegnarsi a realizzare un processo di concentrazione e pervenire alla costituzione (anche attraverso processi di fusione per incorporazione) di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento;

- essere soci di una Organizzazione dei Produttori ortofrutticoli riconosciuta ai sensi del Reg. CE 2200/96 e s.m.i., e ai sensi del D. lgs. 102/2005 per il settore pataticolo, ed impegnarsi a conferire direttamente all’O.P. almeno il 51% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010);

- trasformare industrialmente e commercializzare confezionato come prodotto al consumo almeno il 51% della materia prima ortofrutticola acquistata e/o conferita dai soci.

Per poter beneficiare degli aiuti previsti dalla Legge, i soggetti beneficiari dovranno, inoltre, dimostrare di possedere i seguenti requisiti:

a) non rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà ai sensi della comunicazione della Commissione 2004/C244/02 “Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà”;

b) rispettare i requisiti comunitari e nazionali minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali;

c) fornire prove sufficienti dell’esistenza di normali sbocchi di mercato per i prodotti;

d) i prodotti lavorati e/o trasformati dalle cooperative o loro consorzi provengono per almeno il 60% dal conferimento dei soci, fatti salvi comprovati motivi di forza maggiore per un periodo limitato di tempo;

e) le Società di capitali devono garantire una adeguata e duratura partecipazione dei produttori agricoli ai vantaggi economici che da esse derivano, attraverso la stipula di contratti di coltivazione e vendita che definiscano: il prodotto, le attività e l’area geografica nei cui confronti è applicabile; la durata (non inferiore a cinque anni a partire dal momento in cui entra in funzione l’impianto), e le condizioni del suo rinnovo, la definizione di prescrizioni al fine di adeguare il prodotto oggetto del contratto alle esigenze dell’immissione sul mercato, con riferimento anche alle caratteristiche qualitative del prodotto ed ai servizi logistici che incidono sulla determinazione del prezzo di commercializzazione, le cause di forza maggiore che giustificano il mancato rispetto parziale o totale delle reciproche obbligazioni delle parti. Tali contratti devono riguardare almeno il 60% della materia prima trasformata, avere valenza giuridica ed essere registrati. L’accertamento del mancato rispetto delle obbligazioni da parte dell’impresa beneficiaria del contributo regionale comporta la revoca del contributo e la restituzione delle agevolazioni ricevute, maggiorate degli interessi legali.

Gli investimenti materiali devono essere localizzati nel territorio della Regione Piemonte. Gli altri investimenti devono fare riferimento ad unità locali e prodotti piemontesi.

I programmi devono prevedere il conseguimento di economie di scala mediante iniziative di concentrazione o di significativo ampliamento della base produttiva ovvero di riconversione (L.R. 95/95, art. 5, comma 4).

I programmi dovranno inoltre dimostrare l’idoneità a conseguire, nel tempo di tre anni, risultati di valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari piemontesi e produrre effetti strutturali e duraturi nel settore interessato (L.R. 95/95, art. 6, comma 1).

Dimostrazione di alcuni requisiti di ammissibilità.

Essere il risultato della concentrazione, avvenuta nell’ultimo quinquennio, di due o più imprese. All’atto della domanda dovrà essere allegata copia dell’atto costitutivo ovvero dell’atto di fusione e dello statuto dai quali si evincano le aziende associate e lo scopo sociale dell’impresa.

Impegnarsi a realizzare un processo di concentrazione e pervenire alla costituzione (anche attraverso processi di fusione per incorporazione) di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla presentazione della domanda di finanziamento. All’atto della domanda dovranno essere allegate le delibere dei consigli di amministrazione di tutte le imprese che parteciperanno alla costituzione del nuovo soggetto, indipendentemente dal fatto che presentino domanda di finanziamento ai sensi del presente bando. Tali delibere dovranno contenere l’assenso alla costituzione del nuovo soggetto, le modalità di adesione, le funzioni che verranno svolte in forma aggregata nonché i tempi necessari per realizzare l’aggregazione.

Essere soci di una Organizzazioni dei Produttori ortofrutticoli riconosciuta ai sensi del Reg. CE 2200/96 e s.m.i. e del D. lgs. 102/2005 per il settore pataticolo ed impegnarsi a conferire direttamente all’O.P. almeno il 51% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010).

La percentuale del 51% del prodotto deve essere raggiunta in termini di valore.

All’atto della domanda dovranno essere allegate le delibere dei consigli di amministrazione del beneficiario e dell’O.P. cui aderisce, indipendentemente dal fatto che presenti domanda di finanziamento ai sensi del presente bando.

La delibera del soggetto beneficiario dovrà contenere la rinuncia all’eventuale deroga alla fatturazione e l’impegno a conferire all’O.P. il prodotto nel triennio 2008-2009-2010 con l’indicazione di qualità e quantità indicativa anno per anno.

La delibera dell’O.P. dovrà contenere l’assenso al ritiro del prodotto del beneficiario con l’indicazione di qualità e quantità indicativa anno per anno.

L’Ufficio preposto all’istruttoria delle pratiche provvederà ad effettuare il controllo sul 100% degli impegni assunti nel triennio 2008-2009-2010 mediante sopralluoghi nelle aziende e verifica della documentazione contabile.

Trasformare industrialmente e commercializzare confezionato come prodotto al consumo almeno il 51% della materia prima ortofrutticola acquistata e/o conferita dai soci.

La percentuale del 51% del prodotto deve essere raggiunta in termini di quantità.

Il requisito deve essere posseduto relativamente alle vendite del biennio 2006 e 2007 ovvero della media del triennio 2005, 2006, 2007 se più favorevole.

Il possesso del requisito sarà oggetto di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da parte dell’impresa beneficiaria all’atto di presentazione della domanda e l’Ufficio preposto all’istruttoria delle pratiche provvederà ad effettuare il controllo sul 100% delle dichiarazioni mediante sopralluoghi nelle aziende e verifica della documentazione amministrativa e contabile.

Non rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà ai sensi della comunicazione della Commissione 2004/C244/02 “Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà”.

Sono considerate imprese in difficoltà, le imprese che non sono in grado, con le loro risorse ed in mancanza di un intervento esterno dei poteri pubblici, di contenere le perdite che potrebbero condurle quasi certamente al collasso economico a breve o a medio termine. Inoltre sono comunque considerate in difficoltà le società:

* a responsabilità limitata, qualora abbia perduto più della metà del capitale sottoscritto e la perdita di più di un quarto di tale capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi;

* a responsabilità illimitata, qualora abbia perduto più della metà dei suoi fondi propri, quali indicati nei libri della società, e la perdita di più di un quarto di detti fondi sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi;

* per qualunque forma di impresa, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per avviare nei suoi confronti una procedura concorsuale per insolvenza.

Le imprese dovranno comunque dimostrare di essere in condizioni di redditività economica e di equilibrio finanziario e in sede di presentazione della domanda dovranno produrre un indice di redditività dell’impresa ottenuto dal bilancio riclassificato, identificato con il margine operativo lordo della gestione caratteristica (collegata cioè all’attività tipica dell’azienda), calcolato relativamente agli ultimi due bilanci consolidati.

Requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali.

I requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali si intendono soddisfatti quando vi è il rispetto, da parte delle imprese beneficiarie, delle normative obbligatorie vigenti al momento della presentazione della domanda, fatte salve le eventuali deroghe concesse.

Tali requisiti saranno “autocertificati” da parte dell’impresa beneficiaria all’atto di presentazione della domanda e, a richiesta dell’Ufficio competente, dovrà essere dimostrato l’avvenuto adeguamento entro le scadenze stabilite dalla legislazione.

Il quadro normativo (disposizioni comunitarie, nazionali e regionali) in materia di ambiente e igiene con riferimento al settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli è quello riportato sul modello di dichiarazione predisposto dall’Assessorato Agricoltura.

4. ESCLUSIONI.

Non sono ammissibili i seguenti investimenti:

* investimenti fatturati prima della presentazione della domanda di aiuto,

* acquisto del terreno,

* sistemazione (sbancamento e livellamento) del terreno, salvo casi di entità limitata e di comprovata necessità,

* demolizioni,

* lavori di ordinaria manutenzione e di abbellimento,

* acquisto di macchinari ed attrezzature usate,

* acquisto di mobili e arredi per ufficio,

* acquisto di mezzi di trasporto ad eccezione degli accessori per mezzi di trasporto frigorifero o in atmosfera controllata,

* acquisto di attrezzatura minuta, materiali di consumo e tutti gli acquisti non soggetti ad ammortamento,

* attrezzature per il contenimento e l’imballaggio dei prodotti (bins, cassette, pallets, ecc...),

* interventi di mera sostituzione che non comportino miglioramenti tecnologici e funzionali.

Le opere non strettamente produttive (sale riunioni, recinzioni, piazzali, alloggi custode, ...) possono essere finanziate solo se complementari alla realizzazione di un investimento complessivo.

La spesa per IVA, imposte, o tasse non è mai ammissibile a finanziamento.

5. GRADUATORIE.

Qualora le risorse finanziarie stanziate sul bilancio di previsione della Regione Piemonte per l’anno 2008 e sul pluriennale 2008-2010 non siano sufficienti a finanziare tutte le domande pervenute, verrà redatta una graduatoria secondo i punteggi approvati con la D.G.R. n. 42-8853 del 26/5/2008.

6. PUNTEGGI.

In dettaglio, i punteggi da utilizzare sono i seguenti:

* progetto presentato da Organizzazione dei Produttori o da un suo associato che abbia commercializzato/conferito direttamente come media nel triennio precedente la presentazione della domanda (2005-2006-2007)

oltre l’80% del prodotto punti 6

dal 51% all’80% del prodotto punti 3

meno del 51% del prodotto punti 0

* impresa con sede operativa in zona montana (classificazione territoriale PSR 2007-2013 della Regione Piemonte, parte II, sezione II) punti 3

* impresa che trasforma e commercializza almeno il 60% di materie prime con certificazione biologica ai sensi del reg. CE 2092/91 e successive modificazioni ed integrazioni punti 3

* impresa certificata: UNI EN ISO serie 9000:2000 (Vision 2000), 14.000:2004, EMAS e altre certificazioni di qualità rilasciate da enti terzi accreditati secondo le norme EN 45000 punti 1 per ogni certificazione, fino ad un massimo di punti 3

* impresa che ha adottato sistemi di tracciabilità dei prodotti agricoli che prevedono l’indicazione in etichetta di dati facoltativi punti 3

* investimenti rivolti all’introduzione di nuovi prodotti, processi e tecnologie finalizzati a rispondere a nuove opportunità di mercato, almeno 30% del progetto punti 3

* investimenti in impianti e tecnologie funzionali alla produzione di prodotti afferenti ai sistemi di qualità, alla sicurezza alimentare e alla tracciabilità, almeno 30% del progetto punti 3

* investimenti connessi alla tutela dell’ambiente, al risparmio energetico, alla riduzione dei consumi idrici ed alla prevenzione degli inquinamenti, almeno 30% del progetto

punti 3

* investimenti finalizzati allo sviluppo delle filiere corte nelle aree “poli urbani”, almeno il 30% del progetto punti 3

A parità di punteggio in ciascuna graduatoria, verranno finanziate prioritariamente imprese che non hanno attualmente in corso altre domande di finanziamento sulla L.R. 95/95 e sul D.lgs. 173/98 e, successivamente, le domande ammissibili verranno finanziate in ordine cronologico di presentazione, desunto dal timbro postale di partenza.

Le domande non finanziate per esaurimento delle risorse finanziare disponibili saranno archiviate dandone comunicazione alle imprese.

I requisiti per l’assegnazione dei punteggi devono essere posseduti all’atto della presentazione della domanda e devono essere mantenuti fino alla liquidazione del contributo a saldo.

Non saranno ammesse varianti di alcun tipo, compresa la mancata realizzazione, relativamente alle tipologie di investimenti che sono requisito per l’assegnazione di punteggio.

7. PROCEDURE.

7.1 Domande. Le domande devono essere presentate, redatte sull’apposito modello e corredate di tutta la documentazione prevista, all’Assessorato Agricoltura, Tutela della Fauna e della Flora della Regione Piemonte, Direzione Agricoltura, Corso Stati Uniti 21, 10128 Torino, dal 03/06/2008 al 31/07/2008.

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo di raccomandata e, come data di presentazione, fa fede il timbro postale di partenza.

Eventuali informazioni possono essere richieste alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Direzione Agricoltura, Settore Sviluppo Agroindustriale, Corso Stati Uniti 21, 10128 Torino, tel. 011/4321476, e-mail agroindustria@regione.piemonte.it).

Le domande presentate oltre il termine prescritto o prive, anche parzialmente, della documentazione prevista saranno archiviate dandone comunicazione agli interessati.

La modulistica è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte nella sezione Agricoltura (http://www.regione.piemonte.it/agri/servizi/moduli/agroindustriale.htm).

La presentazione delle domande da parte delle imprese interessate non comporta alcun impegno finanziario per l’Amministrazione regionale. Le attività intraprese o gli acquisti eventualmente realizzati prima dell’approvazione del progetto sono effettuati a rischio e pericolo dell’impresa.

Entro 30 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande, l’ufficio provvede, ai sensi degli artt. 13 e 14 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7, a dare comunicazione agli interessati dell’avvio del procedimento.

7.2. Preistruttoria. L’Assessorato effettuerà una preistruttoria con eventuali accertamenti in loco per valutare l’esistenza dei requisiti fondamentali.

Entro 60 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande, l’Amministrazione provvede a respingere le istanze giunte fuori termine, quelle non corredate della documentazione prescritta e quelle ritenute inammissibili per mancanza dei requisiti soggettivi ed oggettivi.

La reiezione delle domande sarà comunicata agli interessati a mezzo lettera raccomandata A.R. secondo le procedure previste dall’art. 15 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7.

7.3. Nucleo di Valutazione. I programmi ritenuti ammissibili in sede di preistruttoria saranno trasmessi al Nucleo di Valutazione costituito con Deliberazione della Giunta Regionale che provvederà ad effettuarne l’esame tecnico-economico.

I programmi verranno presi in esame in ordine cronologico, anche prima della scadenza dei termini di presentazione delle domande.

Il Nucleo di Valutazione, qualora lo ritenga necessario, potrà richiedere eventuale documentazione integrativa utile alla valutazione del programma di investimenti e potrà procedere a sopralluoghi in azienda.

Al termine dell’istruttoria, il Nucleo provvederà a redigere una relazione con la valutazione tecnico-economica e finanziaria dei progetti.

7.4. Determinazione di approvazione della graduatoria e di impegno di spesa. Il Settore Sviluppo Agroindustriale, sentito il parere della Commissione regionale consultiva per l’agroindustria di cui all’art. 11, predisporrà la determinazione del Direttore regionale con la quale verrà approvata la graduatoria, se necessaria, e verranno effettuati gli impegni di spesa.

La determinazione stabilisce il limite massimo di spesa ammissibile per ciascuna iniziativa ed il relativo contributo a carico del bilancio regionale.

Per le istanze non finanziabili, l’Assessorato darà comunicazione del mancato accoglimento a tutti i soggetti interessati a mezzo lettera raccomandata A.R. secondo le procedure previste dall’art. 15 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7.

7.5. Istruttoria. Il Settore Sviluppo Agroindustriale, dopo la determinazione del Direttore, provvederà a definire l’istruttoria tecnico-amministrativa di ciascuna domanda e a predisporre il provvedimento del responsabile del Settore con il quale verrà determinata l’esatta spesa ammessa, l’importo del contributo in conto capitale e le necessarie prescrizioni.

7.6. Anticipo. Dopo l’approvazione del progetto, purché gli investimenti siano iniziati, le Ditte possono richiedere un anticipo fino all’80% (in un’unica soluzione), su presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo pari all’importo richiesto. La fideiussione non dovrà avere data di scadenza, e verrà svincolata dal Settore Sviluppo Agroindustriale all’atto dell’accertamento finale.

Qualora la fideiussione abbia una scadenza, dovrà essere previsto il rinnovo automatico della stessa fino allo svincolo da parte del Settore Sviluppo Agroindustriale. Non saranno accettate fideiussioni che non abbiano le caratteristiche sopra descritte.

7.7. Collaudo. I contributi a saldo saranno erogati, su richiesta dei beneficiari, previo accertamento di avvenuta esecuzione dei lavori e degli acquisti e a seguito della presentazione della documentazione prescritta con il provvedimento dirigenziale di concessione di cui al punto 7.5.

7.8. Liquidazione con riserva per opere ed impianti. L’Amministrazione regionale può procedere alla liquidazione delle agevolazioni concesse relative alla costruzione di opere ed impianti anche in assenza delle prescritte autorizzazioni e certificazioni rilasciate da pubbliche amministrazioni (vigili del fuoco, autorità sanitaria, comuni, ecc.), sempre che l’interessato dimostri di aver tempestivamente adempiuto a quanto in suo dovere per ottenere il rilascio della suddetta documentazione, e su presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo pari al contributo liquidato.

Rimane a carico del beneficiario l’obbligo di presentare i documenti mancanti entro il termine stabilito dall’Amministrazione e comunque non appena ne venga in possesso, pena la decadenza delle agevolazioni e la conseguente restituzione delle somme riscosse maggiorate degli interessi legali.

8. RICORSI.

I provvedimenti di archiviazione, diniego, sospensione e revoca delle istanze saranno comunicati a mezzo lettera raccomandata A.R., secondo le procedure previste dall’art. 15 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7, con obbligo per l’Amministrazione di motivare le ragioni del provvedimento; la comunicazione indicherà gli organi ai quali è possibile presentare ricorso.

9. AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE.

I documenti richiesti possono essere resi mediante dichiarazioni sostitutive di certificazione o dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà secondo quanto previsto dagli artt. 19, 46, 47, 48 e 49 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.

L’Amministrazione provvederà a verificare la rispondenza delle informazioni contenute nelle dichiarazioni sostitutive mediante controlli a campione e, in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni stesse, come previsto dall’art. 71 del medesimo D.P.R..

Ai sensi dell’art. 73, le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvi i casi di dolo o colpa grave, sono esenti da ogni responsabilità per gli atti emanati, quando l’emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall’interessato o da terzi.

10. NORME TECNICHE.

10.1. Inizio lavori. L’inizio dei lavori per le opere edili viene attestato dalla comunicazione inviata al Comune; per gli acquisti si fa riferimento alla data di fatturazione. Possono essere ammessi al contributo gli investimenti fatturati e pagati a partire dalla data di presentazione della domanda di finanziamento alla Direzione Agricoltura.

L’inizio dei lavori non comporta impegno alcuno per l’Amministrazione ai fini di un eventuale finanziamento.

10.2. Varianti. Sono ammesse varianti tecniche al progetto approvato in istruttoria, previa autorizzazione della Amministrazione regionale, sempre che le modifiche rientrino nell’ambito della stessa tipologia di investimento e nel limite dell’impegno complessivo di spesa stabilito in precedenza.

La domanda di variante deve essere presentata all’Ufficio che ha eseguito l’istruttoria, corredata dalla seguente documentazione:

* copia del verbale dell’organo competente con la quale si autorizza il legale rappresentante alla presentazione della variante;

* progetto completo di variante (disegni, relazione tecnica, computo metrico estimativo, preventivi, ecc.);

* concessione edilizia di variante nei casi previsti dalle vigenti leggi;

* perizia asseverata di congruità dei prezzi e quantità.

Si possono apportare, senza preventiva autorizzazione, compensazioni tra voci di spesa che restino nel limite del 15% di ognuna di esse, nell’ambito della spesa massima complessivamente ammessa.

La variazione della marca o della ditta fornitrice di manufatti, impianti e attrezzature non si configura come variante e pertanto non necessita di preventiva autorizzazione.

Varianti che, conseguentemente alla mancata realizzazione di opere e/o acquisti, comportino una riduzione superiore al 30% della spesa ammessa complessiva a finanziamento costituiranno motivo di revoca dell’intero finanziamento.

Non saranno ammesse varianti di alcun tipo, compresa la mancata realizzazione, relativamente alle tipologie di investimenti che sono requisito per l’assegnazione di punteggio.

Non sono ammesse varianti in sanatoria.

10.3. Tempo di esecuzione delle opere. Il termine per il completamento degli investimenti e la presentazione della documentazione per la liquidazione del contributo del progetto è stabilito al 31/12/2009. Tale termine potrà essere prorogato su motivata e comprovata richiesta da parte del beneficiario fino ad un massimo di 12 mesi.

Trascorso il termine assegnato senza l’avvenuta esecuzione delle opere e senza che sia stato richiesto il relativo accertamento, l’agevolazione decade.

Il Settore Sviluppo Agroindustriale procederà alla revoca del finanziamento con conseguente recupero delle somme eventualmente versate a titolo di anticipo maggiorate degli interessi legali.

10.4. Congruità di prezzi e quantità. Per dimostrare la congruità dei prezzi a progetto, le Ditte devono presentare una perizia asseverata, circostanziata e motivata, senza l’obbligo di fare riferimento a prezziari, ma facendo riferimento a preventivi dettagliati. Nel caso siano previste opere edili, dovrà essere presentato un computo metrico riportante anche solo le quantità, che dovranno essere dichiarate congrue nella perizia asseverata. Tale perizia deve essere eseguita da un professionista iscritto al relativo Albo, utilizzando il modello predisposto dall’Amministrazione.

Non sono previste maggiorazioni imputabili ad inflazione, imprevisti ed aggiornamento dei prezzi.

10.5. Spese generali e tecniche. La percentuale massima ammissibile per spese generali e tecniche è fissata come segue:

- fino all’8% dell’importo relativo agli investimenti previsti dall’art. 6, comma 2, lett. b),

- fino al 2,5% dell’importo relativo agli investimenti previsti dall’art. 6, comma 2, lett. c),

- fino al 2,5% dell’importo relativo agli investimenti previsti dall’art. 6, comma 2, lett. g).

Ai fini della determinazione delle spese generali, fanno parte delle opere edili anche gli impianti elettrici, idrici, termici ed i cablaggi informatici necessari ad assicurare una normale funzionalità degli stabilimenti.

Complessivamente, l’importo per le spese generali e tecniche, debitamente documentato, non potrà essere superiore a 200.000,00 euro per ciascun progetto.

10.6. Quietanze. Le fatture presentate unitamente alla richiesta di liquidazione del contributo devono essere quietanzate dalle ditte emittenti. La dicitura “pagato” apposta sulle fatture non è sufficiente: per essere considerata regolarmente quietanzata, la fattura deve riportare gli estremi delle modalità di pagamento (assegno, ricevuta bancaria, cambiale, ecc.) e deve essere datata e firmata. In alternativa, può essere allegata alla fattura copia della documentazione bancaria attestante il pagamento (bonifico bancario, ri.ba, ...), ovvero lettera della ditta emittente la fattura di dichiarazione di quietanza. Tale lettera deve riportare l’intestazione della ditta emittente la fattura stessa, gli estremi di quest’ultima, le modalità e i tempi di pagamento nonché la formula di quietanza liberatoria secondo il fac-simile predisposto dal Settore Sviluppo Agroindustriale. Non é ammesso il pagamento in contanti.

11. VINCOLO DI DESTINAZIONE.

Le strutture e gli impianti fissi realizzati con il contributo regionale non possono essere distolti dalle finalità e dall’uso per cui sono stati ottenuti i benefici, né alienate, totalmente o parzialmente, per un periodo di dieci anni dalla richiesta di collaudo; i macchinari, le attrezzature e gli altri impianti produttivi per un periodo di cinque anni dal loro acquisto.

E’ ammessa, previa autorizzazione dell’Amministrazione regionale, l’alienazione anticipata di strutture, di impianti e di macchinari, purché determinata da cause di forza maggiore o da motivate ragioni di ordine tecnico-economico.

L’inosservanza dei termini sopraindicati, anche quando ciò avviene in conseguenza della cessazione dell’attività dell’impresa e, se trattasi di società, anche in caso di scioglimento anticipato, liquidazione o fallimento, comporta la revoca immediata delle agevolazioni concesse e il recupero delle stesse maggiorate degli interessi legali.

12. MODULISTICA.

Per il presente bando, i modelli predisposti dal Settore Sviluppo Agroindustriale da utilizzare sono:

* domanda (modello 01.95 ORT);

* elenco soci per cooperative (modello 02.95);

* elenco soci per società di capitali (modello 03.95);

* elenco fornitori per società di capitali (modello 04.95);

* scheda rilevamento dati tecnico-economici (modello 05.95 ORT);

* scheda di auto-attribuzione del punteggio (modello 06.95 ORT);

* dichiarazione requisiti minimi in materia di ambiente e igiene (modello 07.95 ORT);

* dichiarazione Deggendorf;

* modello richiesta liquidazione contributi;

* dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale, cespiti ed acquisti;

* perizia asseverata di congruità di prezzi e quantità;

* perizia asseverata di collaudo;

* fac-simile garanzia fideiussoria per anticipo;

* fac-simile garanzia fideiussoria per liquidazione con riserva;

* fac-simile dichiarazione di quietanza liberatoria.

II INTERVENTI

1. DISPOSIZIONI GENERALI

Possono essere concessi contributi per la realizzazione di organici programmi economico-finanziari riguardanti interventi di impianto, consolidamento e sviluppo, nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli che dovranno dimostrare l’idoneità a conseguire, nel tempo di tre anni, risultati di valorizzazione delle produzioni ortofrutticole piemontesi e produrre effetti strutturali e duraturi per il settore interessato.

I programmi devono prevedere il conseguimento di economie di scala mediante iniziative di concentrazione ovvero di riconversione.

I programmi devono comprendere almeno due iniziative tra quelle previste dal presente bando e, esclusivamente per le cooperative e le società di capitali non aderenti alle O.P. una deve essere obbligatoriamente quella prevista dalla L.R. 95/95, art. 6, comma 2, lettera e) (progetti commerciali e di marketing).

Tale intervento non è invece finanziabile ai beneficiari soci di O.P..

I progetti proposti da ciascun beneficiario non potranno comunque avere importo complessivo inferiore a 500.000,00 euro e superiore a 6.000.000,00 di euro.

Qualora il beneficiario sia un’impresa che trasforma industrialmente e commercializza confezionato come prodotto al consumo almeno il 51% della materia prima ortofrutticola acquistata e/o conferita dai soci, l’importo massimo complessivo per progetto è di 3.000.000,00 di euro.

1.1. Domande. Le domande dovranno essere presentate, redatte sull’apposito modello e corredate di tutta la documentazione prevista, all’Assessorato Agricoltura, Tutela della Fauna e della Flora della Regione Piemonte, Direzione Agricoltura, Corso Stati Uniti 21, 10128 Torino, dal 03/06/2008 al 31/07/2008.

Gli aventi diritto dovranno presentare una domanda unica per tutti gli interventi richiesti, allegando la documentazione indicata nelle presenti istruzioni per ciascuna iniziativa.

1.2. Documentazione comune a tutti gli interventi.

1. domanda di finanziamento (modello 01.95 ORT);

2. copia dell’atto costitutivo e dello statuto vigente con gli estremi di omologazione (se non sono mai stati presentati) o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, firmata dal legale rappresentante, attestante che i documenti in oggetto sono già stati presentati all’Assessorato Agricoltura (specificare per quale intervento) e non vi sono state modifiche successive;

3. copia del certificato/attestato di avvenuta revisione cooperativa, ovvero copia della dichiarazione resa ai sensi dell’art. 6, D.L. 2 agosto 2002, n. 220 e del versamento del contributo per la revisione cooperativa;

4. certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. attestante che il beneficiario non risulta in stato fallimentare liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato o amministrazione controllata e contenente il nulla osta ai fini dell’art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni ed integrazioni (antimafia);

5. copia della delibera dell’organo competente, con la quale si è assunta la decisione di chiedere l’intervento regionale e si è designata la persona incaricata della presentazione della domanda, della riscossione del contributo e di tutti gli adempimenti eventualmente occorrenti;

6. progetto di consolidamento e/o sviluppo dal quale dovrà risultare:

* la cronistoria dell’azienda,

* l’organizzazione dell’impresa (produzione, strutture ed impianti attuali, laboratori di controllo, rete commerciale),

* l’attività svolta nell’ultimo triennio (rapporti con i fornitori/soci, dati relativi alla produzione, ai prodotti, ai mercati, ai canali distributivi, ai controlli di qualità ed ai sistemi di qualità, al costo delle materie prime e dei semilavorati, costo del lavoro, al target di consumo dei prodotti, ai prodotti ed alle imprese concorrenti, alle azioni promozionali, dati patrimoniali e finanziari),

* un’analisi in termini di punti di debolezza e punti di forza dell’impresa, minacce ed opportunità;

* gli obiettivi in termini di capacità di produzione e di mercato che si intendono raggiungere, con dimostrazione dell’esistenza di realistici sbocchi di mercato;

* l’idoneità degli investimenti ad ottenere, nell’arco di un triennio, risultati di valorizzazione dei prodotti e di determinare effetti strutturali e duraturi nel settore;

* i costi di investimento distinti per tipo di intervento;

* un’analisi di fattibilità tecnico-economica e di redditività degli investimenti (ROI);

* il piano finanziario e la modalità di reperimento delle risorse a copertura delle spese preventivate;

* ogni altra informazione ritenuta utile ai fini dell’illustrazione della validità tecnico-economica e finanziaria del programma di investimento.

7. per le cooperative e le organizzazioni dei produttori, elenco dei soci con l’indicazione dei conferimenti (modello 02.95);

8. per le società di capitali, elenco dei soci con l’indicazione della percentuale di capitale posseduta da ognuno (modello 03.95);

9. per le società di capitali, elenco dei fornitori della materia prima (modello 04.95);

10. per le società di capitali, copia della proposta di contratti di coltivazione e vendita sottoscritta da entrambe le parti che definisca: il prodotto, le attività e l’area geografica nei cui confronti è applicabile; la durata (non inferiore a cinque anni a partire dal momento in cui entra in funzione l’impianto), e le condizioni del suo rinnovo, la definizione di prescrizioni al fine di adeguare il prodotto oggetto del contratto alle esigenze dell’immissione sul mercato, con riferimento anche alle caratteristiche qualitative del prodotto ed ai servizi logistici che incidono sulla determinazione del prezzo di commercializzazione, le cause di forza maggiore che giustificano il mancato rispetto parziale o totale delle reciproche obbligazioni delle parti. Tali proposte di contratti devono riguardare almeno il 60% della materia prima trasformata. Prima della presentazione della domanda di accertamento finale i contratti dovranno essere stipulati e registrati.

11. ultimo bilancio di esercizio, recante gli estremi di deposito, completo di nota integrativa, relazione sulla gestione, relazione del collegio sindacale e verbale dell’assemblea che lo ha approvato;

12. scheda di rilevamento dei dati tecnico-economici (modello 05.95 ORT);

13. scheda di auto-attribuzione del punteggio (modello 06.95 ORT);

14. perizia asseverata di congruità di prezzi e quantità relativa a tutti gli interventi per i quali è chiesto il contributo;

15. dichiarazione, resa dal legale rappresentante della ditta, di conformità all’originale dei documenti presentati in copia, unitamente alla fotocopia del documento di identità.

L’Assessorato si riserva di richiedere qualsiasi altra documentazione che sia ritenuta necessaria dal Nucleo di Valutazione o dagli uffici incaricati di svolgere l’istruttoria delle domande.

2.STRUTTURE. (art. 6, comma 2, lett. b)

Iniziative finanziabili.

Fatte salve le esclusioni contenute al paragrafo 4 della Parte generale delle presenti istruzioni, sono finanziabili la costruzione e il potenziamento, la ristrutturazione e l’ammodernamento di stabilimenti produttivi per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli.

Tra le iniziative finanziabili sono compresi gli investimenti per la tutela dell’ambiente, il rispetto delle norme igienico-sanitarie, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, lo smaltimento dei sottoprodotti ottenuti dai processi di trasformazione aziendale, purché siano finalizzati al rispetto di requisiti obbligatori di nuova introduzione per i quali non siano già scaduti i termini per l’adeguamento.

Fanno parte degli investimenti finanziabili anche gli impianti elettrici, idrici, termici ed i cablaggi informatici necessari ad assicurare una normale funzionalità agli stabilimenti.

E’ ammesso l’acquisto di fabbricati a condizione che si tratti di strutture produttive dismesse da almeno 1 anno alla data di presentazione della domanda, o che siano utilizzate per attività non agricole, purché siano previsti investimenti significativi a fini di razionalizzazione e ristrutturazione per attività agroindustriali; non é comunque ammesso l’acquisto di strutture per la cui realizzazione siano stati erogati contributi pubblici negli ultimi dieci anni.

Limiti agli investimenti.

Il limite massimo agli investimenti relativi a strutture è 5.000.000,00 euro.

Gli specifici investimenti per il commercio al minuto (spacci, negozi, punti vendita, ecc.) saranno finanziati nel limite di spesa massima ammissibile di 60.000,00 euro purché coerenti con il progetto commerciale e di marketing presentato.

Agevolazioni previste.

Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile.

La percentuale di contribuzione potrà essere elevata fino al 40% nei seguenti casi:

a) il beneficiario realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, ovvero ne sia la risultante e sia stato costituito successivamente alla data di pubblicazione del presente bando;

b) il beneficiario sia una Organizzazione dei Produttori o un suo associato che si impegni a conferire direttamente all’O.P. almeno il 70% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010).

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi).

1. computo metrico dettagliato di spesa, distinto per categorie di opere, firmato dal legale rappresentante e dal tecnico progettista (anche solo quantitativo);

2. disegni dettagliati delle opere da eseguire con l’indicazione delle eventuali opere preesistenti (colorate in blu), di quelle da demolirsi (colorate in giallo) e di quelle da costruirsi (colorate in rosso). Inoltre dovrà prodursi una planimetria di insieme di tutti i fabbricati su scala 1:500 con riportati gli estremi catastali;

3. preventivi dettagliati di spesa di Ditte specializzate a scelta del beneficiario;

4. relazione tecnica dettagliata, con l’indicazione del tempo occorrente per la realizzazione delle opere, firmata dal legale rappresentante e dal tecnico progettista;

5. titolo di possesso del terreno su cui devono sorgere le opere o dello stabilimento in cui devono essere realizzate (copia dell’atto di acquisto debitamente trascritto, compromesso di vendita, certificato catastale, contratto di affitto registrato, ecc.);

6. copia della deliberazione con la quale il Consiglio di amministrazione ha approvato il progetto esecutivo;

7. eventuale permesso di costruire o D.I.A.;

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. perizia asseverata di collaudo;

2. computo metrico consuntivo;

3. copia delle fatture dettagliate e quietanzate;

4. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale, cespiti e registro IVA acquisti;

5. disegni esecutivi;

6. certificato di agibilità o equivalente;

7. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione;

8. dichiarazione di conformità all’originale dei documenti presentati in copia resa dal legale rappresentante della ditta unitamente alla fotocopia del documento di identità.

Prima della liquidazione del contributo l’Ufficio incaricato provvederà a verificare mediante procedura telematica l’iscrizione della società al Registro Imprese della Camera di Commercio ed il pieno possesso ed esercizio dei suoi diritti.

Qualora il beneficiario intenda avvalersi della possibilità della liquidazione con riserva, dovrà allegare alla richiesta di collaudo la documentazione utile a dimostrare di aver tempestivamente adempiuto a quanto in suo dovere per ottenere il rilascio delle autorizzazioni o certificazioni mancanti, e dovrà produrre una fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo pari al contributo liquidato.

Analogamente a quanto sopra dovrà produrre una fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo corrispondente al contributo liquidato anche il beneficiario che si trovi nelle condizioni sotto elencate:

* il beneficiario sia stato ammesso al finanziamento in quanto socio di una Organizzazione dei Produttori ortofrutticoli riconosciuta ai sensi del Reg. CE 2200/96 e s.m.i., e ai sensi del D. lgs. 102/2005 per il settore pataticolo, ed impegnatosi a conferire direttamente all’O.P. almeno il 51% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010) e non si sia ancora concluso il triennio di impegno;

* il beneficiario abbia ottenuto la maggiorazione della percentuale di contributo concessa a chi realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento ovvero a chi si impegni a conferire direttamente all’O.P. almeno il 70% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010), e non si sia ancora concluso il processo di concentrazione o non si sia ancora concluso il triennio di impegno.

3. ACQUISTO MACCHINE. (art. 6, comma 2, lett. c)

Iniziative finanziabili.

Sono finanziabili l’acquisto di impianti produttivi, macchinari ed attrezzature per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, la strumentazione di laboratorio, le apparecchiature informatiche (hardware e software) e telematiche.

Non sono finanziabili i mobili e gli arredi per ufficio, gli automezzi, ad eccezione degli accessori per mezzi di trasporto frigorifero o in atmosfera controllata, l’attrezzatura minuta, i materiali di consumo e tutti gli acquisti non soggetti ad ammortamento, le attrezzature per il contenimento e l’imballaggio dei prodotti (bins, cassette, pallets, , ecc...) e gli interventi di mera sostituzione che non comportino miglioramenti tecnologici e funzionali.

Nel caso in cui vengano acquistati accessori per mezzi di trasporto frigorifero o in atmosfera controllata, questi dovranno essere collocati su mezzi di proprietà della ditta richiedente.

Limiti agli investimenti.

Il limite massimo agli investimenti relativi ad attrezzature, macchine ed impianti produttivi è 5.000.000,00 euro. Gli specifici investimenti per il commercio al minuto (spacci, negozi, punti vendita, ecc.) saranno finanziati nel limite di spesa massima ammissibile di 60.000,00 euro purché coerenti con il progetto commerciale e di marketing presentato.

Agevolazioni previste.

Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile.

La percentuale di contribuzione potrà essere elevata fino al 40% nei seguenti casi:

a) il beneficiario realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, ovvero ne sia la risultante e sia stato costituito successivamente alla data di pubblicazione del presente bando;

b) il beneficiario sia una Organizzazione dei Produttori o un suo associato che si impegni a conferire direttamente all’O.P. almeno il 70% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010).

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi)

1. elenco degli impianti produttivi, macchinari ed attrezzature da acquistare con l’indicazione del relativo costo;

2. titolo di possesso dello stabilimento ove saranno collocati gli impianti produttivi, macchinari ed attrezzature;

3. un preventivo dettagliato di ditta specializzata per ogni impianto produttivo, macchinario ed attrezzatura.

Collaudo e liquidazione.

La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. perizia asseverata di collaudo;

2. elenco degli impianti, macchinari ed attrezzature acquistate;

3. copia delle fatture dettagliate e quietanzate;

4. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale, cespiti e registro IVA acquisti;

5. copia del libretto di circolazione per gli automezzi;

6. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione;

7. dichiarazione di conformità all’originale dei documenti presentati in copia resa dal legale rappresentante della ditta unitamente alla fotocopia del documento di identità.

Prima della liquidazione del contributo l’Ufficio incaricato provvederà a verificare mediante procedura telematica l’iscrizione della società al Registro Imprese della Camera di Commercio ed il pieno possesso ed esercizio dei suoi diritti.

Il beneficiario che si trovi nelle condizioni sotto elencate dovrà produrre una fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo corrispondente al contributo liquidato:

* il beneficiario sia stato ammesso al finanziamento in quanto socio di una Organizzazione dei Produttori ortofrutticoli riconosciuta ai sensi del Reg. CE 2200/96 e s.m.i., e ai sensi del D. lgs. 102/2005 per il settore pataticolo, ed impegnatosi a conferire direttamente all’O.P. almeno il 51% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010) e non si sia ancora concluso il triennio di impegno;

* il beneficiario abbia ottenuto la maggiorazione della percentuale di contributo concessa a chi realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento ovvero a chi si impegni a conferire direttamente all’O.P. almeno il 70% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010), e non si sia ancora concluso il processo di concentrazione o non si sia ancora concluso il triennio di impegno.

4. PROGETTI COMMERCIALI E DI MARKETING. (art. 6, comma 2, lett. e)

Iniziative finanziabili.

Sono finanziabili l’acquisizione di specifiche consulenze professionali e la redazione di studi di fattibilità finalizzati all’avvio di progetti commerciali e di marketing aventi carattere innovativo riguardanti le strategie di prodotto (riduzione degli imballaggi, utilizzo di imballaggi ecocompatibili, etichettatura, ecc.), l’organizzazione della rete commerciale (con particolare riferimento allo sviluppo della filiera corta), le aree di mercato, i canali distributivi, la logistica e la politica promozionale (pubblicità, relazioni pubbliche, promozione vendite, vendita personale, ecc.).

Limite agli investimenti. Spesa massima ammissibile 200.000,00 euro.

Agevolazioni previste.

Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile.

La percentuale di contribuzione potrà essere elevata fino al 50% nei seguenti casi:

a) il beneficiario realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, ovvero ne sia la risultante e sia stato costituito successivamente alla data di pubblicazione del presente bando;

b) il beneficiario sia una Organizzazione dei Produttori che si impegni a commercializzare direttamente almeno il 65% del prodotto dei soci come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010).

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi).

1. relazione sul programma che si intende attuare con l’indicazione degli obiettivi da raggiungere in riferimento alle strategie di prezzo, al prodotto, ai canali distributivi, al target, ecc.;

2. preventivo di spesa;

3. curriculum del professionista o della società di consulenza incaricata;

4. eventuale altra documentazione ritenuta necessaria in relazione alla tipologia del progetto.

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. rendiconto della spesa sostenuta;

2. copia delle fatture dettagliate e quietanzate;

3. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale e registro IVA acquisti;

4. sintesi del lavoro svolto redatta dal professionista o dalla società di consulenza incaricata;

5. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio dei propri diritti o dichiarazione sostitutiva di certificazione;

6. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione.

Il beneficiario che si trovi nelle condizioni sotto elencate dovrà produrre una fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo corrispondente al contributo liquidato:

* il beneficiario abbia ottenuto la maggiorazione della percentuale di contributo concessa a chi realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento ovvero sia un’O.P. che si impegni a commercializzare direttamente almeno il 65% del prodotto dei soci come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010) e non si sia ancora concluso il triennio di impegno.

5. SISTEMI DI QUALITA’. (art. 6, comma 2, lett. g)

Iniziative finanziabili.

Sono finanziabili l’acquisto di apparecchi e strumenti di prova, controllo e collaudo e i relativi software, finalizzati alla realizzazione di sistemi di qualità aziendale.

I beneficiari dovranno dimostrare, nell’arco di tre anni dalla data di erogazione del contributo, di aver ottenuto la certificazione del sistema da un organismo accreditato.

L’acquisizione di consulenze specialistiche finalizzate alla realizzazione di sistemi di qualità può essere rendicontata nell’ambito delle spese generali e tecniche.

Limite agli investimenti.

Spesa massima ammissibile 200.000,00 euro.

Agevolazioni previste.

Può essere concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ritenuta ammissibile.

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi)

1. relazione sugli obiettivi previsti dall’iniziativa, che comprovi che il beneficiario abbia proceduto all’analisi dettagliata della situazione aziendale, all’individuazione dei punti critici del processo produttivo, all’identificazione degli adempimenti da attuare in relazione agli aspetti organizzativi, di qualificazione del personale e di adeguamento tecnologico, all’elaborazione di manuali di qualità e delle procedure ed ad altri eventuali adempimenti relativi all’adozione della norma prescelta oppure documentazione comprovante l’elaborazione di manuali di qualità e delle procedure, ed altri eventuali adempimenti relativi all’adozione della norma prescelta;

2. elenco delle attrezzature da acquistare con l’indicazione del relativo costo;

3. titolo di possesso dello stabilimento ove saranno collocate le attrezzature;

4. un preventivo dettagliato di ditta specializzata per ogni attrezzatura.

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. perizia asseverata di collaudo;

2. elenco delle attrezzature acquistate;

3. copia delle fatture dettagliate e quietanzate;

4. copia dell’attestato di conformità alla norma prescelta rilasciata da un organismo accreditato;

5. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale, cespiti e registro IVA acquisti;

6. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio dei propri diritti;

7. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione;

8. dichiarazione di conformità all’originale dei documenti presentati in copia resa dal legale rappresentante della ditta unitamente alla fotocopia del documento di identità.

Qualora il beneficiario intenda avvalersi della possibilità della liquidazione con riserva, dovrà allegare alla richiesta di collaudo la documentazione utile a dimostrare di aver tempestivamente adempiuto a quanto in suo dovere per ottenere il rilascio della certificazione e dovrà produrre una fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo pari al contributo liquidato.

6. STUDI DI FATTIBILITA’ (art. 6, comma 3).

Iniziative finanziabili Sono finanziabili l’acquisizione di specifiche consulenze professionali e la redazione di studi di fattibilità finalizzati a processi di concentrazione d’imprese mediante fusione, secondo quanto previsto dal comma 3 dell’art. 6 della L.R. n. 95 del 22/12/1995.

Limite agli investimenti. Spesa massima ammissibile 15.000,00 euro per ciascuna azienda interessata dal processo di fusione.

Agevolazioni previste. Può essere concesso un contributo in conto capitale fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile.

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi)

1. relazione sul processo di fusione con l’indicazione delle motivazioni, delle aziende interessate e dei tempi necessari per le diverse fasi del processo;

2. preventivi di spesa;

3. curriculum del professionista o della società di consulenza incaricata;

4. eventuale altra documentazione ritenuta necessaria in relazione alla tipologia del progetto.

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. studio di fattibilità che dovrà, tra l’altro, contenere:

a. tipo di concentrazione d’imprese;

b. approfondita analisi di bilancio delle imprese interessate dal processo di concentrazione tendente ad evidenziare attraverso il calcolo e la valutazione di indici di struttura e di natura finanziaria ed economica i punti di debolezza e di forza dei soggetti interessati dal processo di concentrazione nonché il vantaggio economico derivante dalla realizzazione del processo stesso;

c. schema procedurale dettagliato dell’operazione, con l’indicazione dei tempi necessari per le diverse fasi del processo di concentrazione e delle date di ogni scadenza e/o atto individuato nello studio;

d. modifiche statutarie da apportare agli statuti sociali delle imprese preesistenti;

e. iniziative e gli interventi strutturali finalizzati al miglioramento qualitativo del prodotto.

2. fatture dettagliate e quietanzate relative alla redazione dello studio di fattibilità;

3. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale e registro IVA acquisti;

4. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio dei propri diritti o dichiarazione sostitutiva di certificazione;

5. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione.