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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 22

Deliberazione della Giunta Regionale 26 maggio 2008, n. 42-8853

L.R. 22/12/1995, n. 95, art. 6, comma 2, lett. b, c, e, g, comma 3. Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore ortofrutticolo. Approvazione bando.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

1. Di approvare, ai sensi della L.R. 22/12/1995 n. 95, art. 6, comma 2, lett. b, c, e, g e comma 3 il bando relativo al Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore ortofrutticolo piemontese, così come descritto nell’allegato A alla presente deliberazione quale parte integrante.

2. Di disporre l’apertura dei termini di presentazione delle domande dal 03/06/2008 al 31/07/2008.

3. Di dare atto che l’attuazione del programma regionale per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore ortofrutticolo trova copertura finanziaria sulle disponibilità del capitolo 264719 del bilancio di previsione 2008 e pluriennale 2008-2010 della Regione Piemonte.

4. Di incaricare la Direzione Agricoltura di procedere alla nomina del Nucleo di valutazione previsto all’art. 8, comma 5 della L.R. 22/12/1995 n. 95. Gli emolumenti previsti per gli esperti esterni verranno finanziati con quota parte delle risorse stanziate sul capitolo 120462 dell’UPB 11031 del bilancio regionale per l’anno 2008.

5. Di incaricare la Direzione Agricoltura di procedere all’approvazione delle istruzioni operative, all’istruttoria dei progetti, alla loro approvazione, al conseguente impegno di spesa ed alla liquidazione dei contributi.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

REGIONE PIEMONTE
ASSESSORATO AGRICOLTURA,
TUTELA DELLA FAUNA E DELLA FLORA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA

L.R. 22/12/1995, n. 95 - Interventi regionali per lo sviluppo del sistema agroindustriale piemontese articolo 6, comma 2, lettere b), c), e), g) e comma 3. Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore ortofrutticolo.

BANDO

1. Disposizioni generali.

E’ aperto il bando per la presentazione delle domande di contributo a valere sulla L.R. 22/12/1995, n. 95

“Interventi regionali per lo sviluppo del sistema agroindustriale piemontese” art. 6, comma 2, lettere b), c), e), g) e comma 3, a sostegno della cooperazione e dell’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore ortofrutticolo, esclusa la frutta in guscio.

Le domande dovranno essere presentate, redatte sull’apposito modello e corredate di tutta la documentazione prevista, all’Assessorato Agricoltura, Tutela della Fauna e della Flora della Regione Piemonte, Direzione Agricoltura, Corso Stati Uniti 21, 10128 Torino, dal 3/06/2008 al 31/07/2008.

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo di raccomandata e, come data di presentazione, fa fede il timbro postale di partenza.

Le domande presentate oltre il termine prescritto o prive, anche parzialmente, della documentazione prevista saranno archiviate dandone comunicazione agli interessati.

Gli aiuti previsti dal presente bando non sono cumulabili con altri contributi pubblici, pertanto sugli investimenti oggetto della domanda (materiali ed immateriali) non devono essere stati richiesti e non dovranno essere richiesti altri finanziamenti pubblici (comunitari, statali, regionali ecc...) sia in conto capitale che in conto interessi.

2. Beneficiari.

2.1 Il contributo viene concesso ai beneficiari previsti dalla L.R. 22/12/1995, n. 95, art. 4, comma 1, lettere a), b), d) che operano nel settore ortofrutticolo e che possiedono almeno uno dei requisiti di cui al successivo punto 2.2, ed in particolare:

- società cooperative agricole e loro consorzi iscritti all’Albo delle cooperative a mutualità prevalente,

- organizzazioni di produttori (O.P.) ortofrutticoli riconosciute ai sensi del Reg. CE 2200/96 e s.m.i. e del D. lgs. 102/2005 per il settore pataticolo,

- società di capitali il cui capitale sociale deve essere almeno per il 50% sottoscritto da imprenditori agricoli a titolo principale, cooperative o loro consorzi, organizzazioni di produttori.

2.2 All’atto della domanda i beneficiari (escluse le O.P.) dovranno dimostrare di possedere almeno uno dei seguenti requisiti:

- essere il risultato della concentrazione, avvenuta nell’ultimo quinquennio, di due o più imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli che svolgano in forma aggregata una o più fasi del processo produttivo;

- impegnarsi a realizzare un processo di concentrazione e pervenire alla costituzione (anche attraverso processi di fusione per incorporazione) di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento;

- essere soci di una Organizzazioni dei Produttori ortofrutticoli riconosciuta ai sensi del Reg. CE 2200/96 e s.m.i. e del D. lgs. 102/2005 per il settore pataticolo ed impegnarsi a conferire direttamente all’O.P. almeno il 51% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010);

- trasformare industrialmente e commercializzare confezionato come prodotto al consumo almeno il 51% della materia prima ortofrutticola acquistata e/o conferita dai soci.

2.3 I soggetti beneficiari dovranno, inoltre, dimostrare di possedere i seguenti requisiti:

- le cooperative devono disporre di un conferimento da parte dei soci pari ad almeno il 60% del quantitativo dei prodotti trasformati e commercializzati, salvo comprovati motivi di forza maggiore;

- le Società di capitali devono garantire una adeguata e duratura partecipazione dei produttori agricoli ai vantaggi economici che da esse derivano attraverso la stipula di contratti di coltivazione e vendita che definiscano: il prodotto, le attività e l’area geografica nei cui confronti è applicabile; la durata (non inferiore a cinque anni), e le condizioni del suo rinnovo, la definizione di prescrizioni al fine di adeguare il prodotto oggetto del contratto alle esigenze dell’immissione sul mercato, con riferimento anche alle caratteristiche qualitative del prodotto ed ai servizi logistici che incidono sulla determinazione del prezzo di commercializzazione, il riconoscimento delle cause di forza maggiore che giustificano il mancato rispetto parziale o totale delle reciproche obbligazioni delle parti. Tali contratti devono riguardare almeno il 60% della materia prima trasformata e commercializzata, avere valenza giuridica ed essere registrati;

- le imprese non devono rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà ai sensi della comunicazione della Commissione 2004/C244/02 “Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà”;

- le imprese devono rispettare i requisiti comunitari e nazionali minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali.

3. Localizzazione.

Gli investimenti materiali devono essere localizzati nel territorio della Regione Piemonte. Gli altri investimenti devono fare riferimento ad unità locali e prodotti piemontesi.

4. Tipologia degli interventi ammissibili.

Possono essere concessi contributi per la realizzazione di organici programmi economico-finanziari, riguardanti interventi di impianto, consolidamento e sviluppo, nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli che dovranno dimostrare l’idoneità a conseguire, nel tempo di tre anni, risultati di valorizzazione delle produzioni piemontesi e produrre effetti strutturali e duraturi per il settore interessato.

I programmi devono prevedere il conseguimento di economie di scala mediante iniziative di concentrazione ovvero di riconversione.

Gli interventi proposti devono rispettare le restrizioni alla produzione o le limitazioni del sostegno comunitario previste dal Regolamento (CE) n. 2200/96 del Consiglio del 28 ottobre 1996 relativo all’organizzazione comune dei mercati nel settore degli ortofrutticoli e successive modificazioni ed integrazioni.

Gli investimenti proposti devono essere coerenti con il Programma di Sviluppo rurale 2007-2013, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 44-7485 del 19 novembre 2007 e approvato con decisione della Commissione C(2007) 5944 del 28 novembre 2007.

Gli investimenti proposti dovono, inoltre, essere compatibili con quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1580/2007 del 21 dicembre 2007 recante modalità di applicazione dei regolamenti (CE) n. 2200/96, n. 2201/96 e n. 1182/2007 nel settore degli ortofrutticoli (OCM ortofrutta).

I programmi devono comprendere almeno due iniziative tra quelle previste dal presente bando e, esclusivamente per le cooperative e le società di capitali non aderenti alle O.P., una deve essere obbligatoriamente quella prevista dalla L.R. 95/95, art. 6, comma 2, lettera e) (progetti commerciali e di marketing). Tale intervento non é finanziabile ai beneficiari soci di O.P..

4.1 STRUTTURE (art. 6, comma 2, lett. b).

Sono finanziabili la costruzione e il potenziamento, la ristrutturazione e l’ammodernamento di stabilimenti produttivi per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli.

Tra le iniziative finanziabili sono compresi anche gli investimenti per la tutela dell’ambiente, il rispetto delle norme igienico-sanitarie, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, e lo smaltimento dei sottoprodotti ottenuti dai processi di trasformazione aziendale purché siano finalizzati al rispetto di requisiti obbligatori di nuova introduzione per i quali non siano già scaduti i termini per l’adeguamento.

Fanno parte degli investimenti finanziabili anche gli impianti elettrici, idrici, termici ed informatici necessari ad assicurare una normale funzionalità agli stabilimenti.

Gli investimenti per il commercio al minuto (spacci, negozi, punti vendita, ecc.) saranno finanziati nel limite di spesa massima ammissibile di 60.000,00 euro purché coerenti con il progetto commerciale e di marketing presentato.

Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile.

La percentuale di contribuzione potrà essere elevata fino al 40% nei seguenti casi:

1. il beneficiario realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, ovvero ne sia la risultante e sia stato costituito successivamente alla data di pubblicazione del presente bando;

2. il beneficiario sia una Organizzazione dei Produttori, o un suo associato che si impegni a conferire direttamente all’O.P. almeno il 70% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010).

E’ ammesso l’acquisto di fabbricati a condizione che si tratti di strutture produttive dismesse da almeno 1 anno alla data di presentazione della domanda, o che siano utilizzate per attività non agricole, purché siano previsti investimenti significativi a fini di razionalizzazione e ristrutturazione per attività agroindustriali; non é comunque ammesso l’acquisto di strutture per la cui realizzazione siano stati erogati contributi pubblici negli ultimi dieci anni.

Non sono ammissibili i seguenti investimenti:

* investimenti fatturati prima della presentazione della domanda di aiuto,

* acquisto del terreno,

* sistemazione (sbancamento e livellamento) del terreno, salvo casi di entità limitata e di comprovata necessità,

* demolizioni,

* lavori di ordinaria manutenzione e di abbellimento.

Le opere non strettamente produttive (sale riunioni, recinzioni, piazzali, alloggi custode, ...) possono essere finanziate solo se complementari alla realizzazione di un investimento complessivo.

La spesa per IVA, imposte, o tasse non è mai ammissibile a finanziamento.

4.2 ACQUISTO MACCHINE (art. 6, comma 2, lett. c).

Sono finanziabili l’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli; strumentazioni di laboratorio, apparecchiature informatiche (hardware e software) e telematiche.

Gli investimenti per il commercio al minuto (attrezzature per spacci, negozi, punti vendita, ecc.) saranno finanziati nel limite di spesa massima ammissibile di 60.000,00 euro purché coerenti con il progetto commerciale e di marketing presentato .

Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile.

La percentuale di contribuzione potrà essere elevata fino al 40% nei seguenti casi:

1. il beneficiario realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, ovvero ne sia la risultante e sia stato costituito successivamente alla data di pubblicazione del presente bando;

2. il beneficiario sia una Organizzazione dei Produttori, o un suo associato che si impegni a conferire direttamente all’O.P. almeno il 70% del prodotto come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010).

Non sono ammissibili i seguenti investimenti:

* investimenti fatturati prima della presentazione della domanda di aiuto,

* acquisto di macchinari ed attrezzature usate,

* acquisto di mobili e arredi per ufficio,

* acquisto di mezzi di trasporto, ad eccezione degli accessori per mezzi di trasporto frigorifero o in atmosfera controllata,

* acquisto di attrezzatura minuta, materiali di consumo e tutti gli acquisti non soggetti ad ammortamento,

* attrezzature per il contenimento e l’imballaggio dei prodotti (bins, cassette, pallets, , ecc...)

* interventi di mera sostituzione che non comportino miglioramenti tecnologici e funzionali.

La spesa per IVA, imposte, o tasse non è mai ammissibile a finanziamento

4.3 PROGETTI COMMERCIALI E DI MARKETING (art. 6, comma 2, lett. e).

Sono finanziabili l’acquisizione di specifiche consulenze professionali e la redazione di studi di fattibilità finalizzati all’avvio di progetti commerciali e di marketing aventi carattere innovativo riguardanti le strategie di prodotto (riduzione degli imballaggi, utilizzo di imballaggi ecocompatibili, etichettatura, ecc.), l’organizzazione della rete commerciale (con particolare riferimento allo sviluppo della filiera corta), le aree di mercato, i canali distributivi, la logistica e la politica promozionale (pubblicità, relazioni pubbliche, promozione delle vendite, vendita personale, ecc.).

Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile.

La percentuale di contribuzione potrà essere elevata fino al 50% nei seguenti casi:

1. il beneficiario, non socio di O.P., realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, ovvero ne sia la risultante e sia stato costituito successivamente alla data di pubblicazione del presente bando;

2. il beneficiario sia una Organizzazione dei Produttori e si impegni a commercializzare direttamente almeno il 65% del prodotto dei soci come media nel triennio successivo alla presentazione della domanda (2008-2009-2010).

4.4 SISTEMI DI QUALITA’ (art. 6, comma 2, lett. g).

Sono finanziabili l’acquisto di apparecchi e strumenti di prova, controllo e collaudo e relativi software, finalizzati alla realizzazione di sistemi di rintracciabilità nelle filiere alimentari (ISO 22005:2007) e sistemi di sicurezza alimentare (UNI 22000:2005), compresi gli standard BRC, GLOBALGAP e simili purché certificati da organismi terzi accreditati secondo le norme EN 45000.

I beneficiari dovranno dimostrare, al momento della richiesta di liquidazione del contributo, di aver ottenuto la certificazione del sistema da un organismo accreditato.

L’acquisizione di consulenze specialistiche finalizzate alla realizzazione di sistemi di qualità può essere rendicontata nell’ambito delle spese generali e tecniche.

Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ritenuta ammissibile.

4.6 SPESE GENERALI E TECNICHE.

La percentuale massima ammissibile per spese generali e tecniche è fissata come segue:

* fino all’8% dell’importo relativo agli investimenti previsti dall’art. 6, comma 2, lett. b),

* fino al 2,5% dell’importo relativo agli investimenti previsti dall’art. 6, comma 2, lett. c),

* fino al 2,5% dell’importo relativo agli investimenti previsti dall’art. 6, comma 2, lett. g).

5. Ulteriori aiuti alle imprese interessate da processi di concentrazione di imprese

Alle imprese beneficiarie che prevedano processi di concentrazione mediante la fusione con altre imprese del settore sono concessi i seguenti ulteriori aiuti:

5.1 STUDI DI FATTIBILITA’ (art. 6 comma 3).

Sono finanziabili gli studi di fattibilità, finalizzati a processi di concentrazione d’imprese mediante fusione, secondo quanto previsto dal comma 3 dell’art. 6 della L.R. n. 95 del 22/12/1995.

Potrà essere concesso un contributo fino al 50% delle spese ammissibili con un massimale di 15.000,00 euro per ogni impresa interessata.

Lo studio di fattibilità dovrà, tra l’altro, contenere:

- tipo di concentrazione d’imprese;

- approfondita analisi di bilancio delle imprese interessate dal processo di concentrazione tendente ad evidenziare attraverso il calcolo e la valutazione di indici di struttura e di natura finanziaria ed economica i punti di debolezza e di forza dei soggetti interessati dal processo di concentrazione nonché il vantaggio economico derivante dalla realizzazione del processo stesso;

- schema procedurale dettagliato dell’operazione, con l’indicazione dei tempi necessari per le diverse fasi del processo di concentrazione e delle date di ogni scadenza e/o atto individuato nello studio;

- modifiche statutarie da apportare agli statuti sociali delle imprese preesistenti;

- iniziative e interventi strutturali finalizzati al miglioramento qualitativo del prodotto.

Il processo di concentrazione d’imprese mediante fusione deve concludersi entro due anni dalla data di presentazione della domanda.

6. Limiti degli investimenti.

La spesa massima ammissibile per ciascun intervento è la seguente:

STRUTTURE (art. 6, comma 2, lett. b): 5.000.000,00 euro (gli investimenti per il commercio al minuto - spacci, negozi, punti vendita, ecc. - saranno finanziati nel limite di spesa massima ammissibile di 60.000,00 euro);

ACQUISTO MACCHINE (art. 6, comma 2, lett. c): 5.000.000,00 euro (gli investimenti per il commercio al minuto - attrezzature per spacci, negozi, punti vendita, ecc. - saranno finanziati nel limite di spesa massima ammissibile di 60.000,00 euro);

PROGETTI COMMERCIALI E DI MARKETING (art. 6, comma 2, lett. e): 200.000,00 euro;

SISTEMI DI QUALITA’ (art. 6, comma 2, lett. g): 200.000,00 euro;

STUDI DI FATTIBILITA’ (art. 6 comma 3): 15.000,00 euro per ogni impresa interessata.

I progetti proposti da ciascun beneficiario non potranno comunque avere importo complessivo inferiore a 500.000,00 euro e superiore a 6.000.000,00 di euro.

Qualora il beneficiario sia un’impresa che trasforma industrialmente e commercializza confezionato come prodotto al consumo almeno il 51% della materia prima ortofrutticola acquistata e/o conferita dai soci l’importo massimo complessivo per progetto é di 3.000.000,00 di euro.

7. Criteri di priorità e graduatorie.

7.1 Punteggi:

* progetto presentato da Organizzazione dei Produttori o da un suo associato che abbia commercializzato/conferito direttamente come media nel triennio precedente la presentazione della domanda (2005-2006-2007)

oltre l’ 80 % del prodotto punti 6

dal 51% all’ 80% del prodotto punti 3

meno del 51% del prodotto punti 0

* impresa con sede operativa in zona montana (classificazione territoriale PSR 2007-2013 della Regione Piemonte, parte II, sezione II) punti 3

* impresa che trasforma e commercializza almeno il 60% di materie prime con certificazione biologica ai sensi del reg. CE 2092/91 e successive modificazioni ed integrazioni punti 3

* impresa certificata: UNI EN ISO serie 9000:2000 (Vision 2000), 14.000:2004, EMAS e altre certificazioni di qualità rilasciate da enti terzi accreditati secondo le norme EN 45000 punti 1 per ogni certificazione fino ad un massimo di punti 3

* impresa che ha adottato sistemi di tracciabilità dei prodotti agricoli che prevedono l’indicazione in etichetta di dati facoltativi punti 3

* investimenti rivolti all’introduzione di nuovi prodotti, processi e tecnologie finalizzati a rispondere a nuove opportunità di mercato, almeno 30% del progetto punti 3

* investimenti in impianti e tecnologie funzionali alla produzione di prodotti afferenti ai sistemi di qualità, alla sicurezza alimentare e alla tracciabilità, almeno 30% del progetto punti 3

* investimenti connessi alla tutela dell’ambiente, al risparmio energetico, alla riduzione dei consumi idrici ed alla prevenzione degli inquinamenti, almeno 30% del progetto punti 3

* investimenti finalizzati allo sviluppo delle filiere corte nelle aree dei “poli urbani” (classificazione territoriale PSR 2007-2013 della Regione Piemonte, parte II, sezione I), almeno il 30% del progetto punti 3

A parità di punteggio verranno finanziate prioritariamente le imprese che non hanno attualmente in corso altre domande di finanziamento sulla L.R. 95/95 e sul D.lgs. 173/98 e, successivamente, le domande ammissibili in ordine cronologico di presentazione desunto dal timbro postale di partenza.

Le domande non finanziate per esaurimento delle risorse finanziare disponibili saranno archiviate dandone comunicazione alle imprese.

I requisiti per l’assegnazione dei punteggi devono essere posseduti all’atto della presentazione della domanda e devono essere mantenuti fino alla liquidazione del contributo a saldo.

Non saranno ammesse varianti di alcun tipo relativamente alle tipologie di investimenti che sono requisito per l’assegnazione di punteggio.

8. Inizio e decorrenza degli investimenti ammissibili.

Possono essere ammessi al contributo gli investimenti fatturati e pagati a partire dalla data di presentazione della domanda di finanziamento alla Direzione Agricoltura.

9. Termine di ultimazione degli investimenti

Il termine per il completamento degli investimenti e la presentazione della documentazione per la liquidazione del contributo del progetto è stabilito al 31/12/2009. Tale termine potrà essere prorogato su motivata e comprovata richiesta da parte del beneficiario fino ad un massimo di 12 mesi.

10. Motivi di revoca.

I contributi sono revocabili qualora il soggetto beneficiario:

1. non realizzi l’intervento o non rispetti le modalità e i tempi di realizzazione stabiliti nella determinazione di approvazione del progetto;

2. realizzi investimenti con una riduzione di spesa superiore al 30% della spesa complessivamente ammessa;

3. non osservi le prescrizioni indicate nelle Istruzioni operative e gli impegni assunti anche relativamente agli anni successivi alla liquidazione del contributo;

4. non mantenga i requisiti di ammissibilità sia soggettivi (es. non realizzi il processo di concentrazione) che relativi al programma di investimento (es. non realizzi il progetto di marketing o almeno due iniziative tra quelle previste dal bando).

I contributi, inoltre, sono revocabili con atto motivato, qualora si manifestino circostanze di fatto, anche sopraggiunte, che rendano inopportuna l’erogazione del contributo stesso in presenza di un interesse pubblico, concreto ed attuale.

In caso di revoca del contributo si procede al recupero delle somme eventualmente percepite indebitamente, maggiorate degli interessi legali.

11. Istruzioni Operative.

La Direzione Regionale Agricoltura è incaricata di nominare il Nucleo di valutazione previsto all’art. 8, comma 5 della L.R. 22/12/1995 n. 95 e di approvare con successivi provvedimenti le istruzioni operative circa le spese ammissibili, i requisiti di ammissibilità (specifiche e indicazioni sulla loro dimostrazione), le condizioni di esclusione (specifiche), le procedure generali di istruttoria (istruttoria, verifiche, erogazione del contributo ecc.), la modulistica e quant’altro necessario per l’operatività.