Torna al Sommario del Supplemento ordinario n. 1

Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 19

Deliberazione della Giunta Regionale 5 maggio 2008, n. 21-8732

Piano Regionale Integrato dei Controlli di Sicurezza Alimentare (PRISA): adempimenti delle Aziende Sanitarie Locali.

A relazione dell’Assessore Artesio:

Il Regolamento Comunitario 882/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali, all’art. 41 dispone che ogni Stato membro debba elaborare un unico Piano Integrato di Controllo Nazionale Pluriennale, relativo all’attuazione dei controlli di sicurezza alimentare, intesi a verificare la conformità ai Regolamenti Comunitari di riferimento in materia di igiene e sanità degli alimenti, di alimentazione animale, di benessere e sanità animale.

Nel Sistema Sanitario Nazionale, le funzioni di programmazione sanitaria, incluse quelle relative alla prevenzione e alla sicurezza alimentare sono condivise tra Stato e Regioni e con l’intesa n. 133/CSR del 14 giugno 2007, la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano ha delineato i principi per la realizzazione del Piano Nazionale menzionato.

Inoltre, le attività amministrative in materia sanitaria sono di competenza della Regione che le esercita tramite le Aziende Sanitarie Locali, ai sensi della Legge n. 833 del 23 dicembre 1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, e del Titolo V della Costituzione, così come modificato dalla Legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001. Nello specifico settore, sono Autorità competenti, oltre al Ministero della Salute, le Regioni e Province autonome e le Aziende Sanitarie Locali, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 193 del 6 Novembre 2007, attuativo della Direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei Regolamenti Comunitari nel medesimo settore.

Pertanto, alla luce di tale riparto di competenze in ordine all’attuazione dei Regolamenti Comunitari in materia di sicurezza alimentare, con nota protocollo n. DGSAN-VIII-19306/P/I6a/35 del 21/12/2007, il Ministero della Salute ha richiesto alle Regioni l’invio del Piano Regionale Integrato, facendo altresì presente che i criteri per la redazione del piano 2008-2010, oltre a quelli enunciati dagli articoli 42 e 43 del Regolamento Comunitario n. 882/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio, sono stati meglio definiti con la Decisione della Commissione del 21 maggio 2007.

La Direzione Sanità della Regione Piemonte, sulla base delle indicazioni del vigente Piano Socio-Sanitario Regionale 2007-2010, approvato con DCR n. 137 - 40212 del 24 ottobre 2007, riconosce, peraltro, la necessità di effettiva integrazione progettuale nell’ambito della sicurezza alimentare come di altri temi della prevenzione. L’integrazione funzionale dei servizi che concorrono alla sicurezza alimentare e della relativa programmazione e rendicontazione, ha infatti il significato di migliorare l’efficacia ed efficienza delle azioni, di favorire la valutazione del rischio e la scelta del miglior rapporto costo-efficacia della attività di controllo ufficiale, oltre a rappresentare uno strumento per la valutazione delle risorse necessarie e per l’analisi dei risultati. Pertanto, la Direzione Sanità, attraverso i Settori Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti, Vigilanza e Controllo degli Alimenti di Origine Animale, Igiene e Sanità Pubblica, competenti in materia di sicurezza alimentare, sanità veterinaria, alimentazione e nutrizione, ha provveduto a redigere una prima stesura del Piano Regionale Integrato 2008-2010 dei Controlli di Sicurezza Alimentare, che è stata inviata al Ministero della Salute - Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti, ai Direttori Generali e ai Responsabili delle tre Aree Funzionali dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali del Piemonte, ai Responsabili dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, ai Presidi Multizonali di Profilassi e Polizia Veterinaria, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ed infine all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte, con nota protocollo n. 11888/DA2000 del 28 marzo 2008.

In attuazione delle indicazioni regionali, le Aziende Sanitarie Locali devono ora provvedere a redigere il documento di attuazione locale del Piano Regionale denominato Piano Integrato Aziende Sanitarie Locali di Sicurezza Alimentare, contenente i dettagli di applicazione del Piano Regionale ed in particolare:

* gli obiettivi individuati, recependo quelli previsti dal Piano Regionale ed inserendo eventuali priorità locali;

* le attività di controllo ufficiale previste per ogni obiettivo, indicandone la tipologia ed il numero, se del caso con la relativa definizione del personale dedicato su base annua; eventuali scostamenti in difetto od eccesso rispetto alla programmazione quadro regionale ed ai criteri di valutazione del rischio connessi dovranno essere evidenziati;

* le risorse complessivamente disponibili in termini di allocazione finanziaria del riparto del Fondo Sanitario Regionale, di entrate specifiche e di eventuali risorse regionali o statali finalizzate;

* il personale dipendente, convenzionato o a contratto disponibile per ogni ruolo e qualificazione prevista, corredato da un funzionigramma che evidenzi le responsabilità organizzative e gestionali variamente attribuite.

Il Piano dovrà riguardare l’anno in corso e includere una sintetica previsione di massima per il biennio successivo, con particolare riferimento ad aumenti o diminuzioni di attività attesi in relazione a metodi di lavoro e risultati.

Per garantire la programmazione del Piano Integrato delle Aziende Sanitarie Locali e la sua attuazione attraverso l’efficace integrazione dei Servizi che si occupano di sicurezza alimentare, le Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie Locali provvedono a costituire un apposito gruppo di progetto composto almeno dai Responsabili di Struttura Complessa (delle tre Aree Funzionali dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali del Piemonte e dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione), eventualmente integrato da altri Responsabili di Struttura Semplice o da esperti di supporto.

Il Piano Integrato Aziende Sanitarie Locali di Sicurezza Alimentare dovrà essere presentato alla Direzione Sanità della Regione Piemonte entro il 31 maggio per le Aziende Sanitarie Locali che non sono state oggetto di accorpamento (TO5, VC, BI, NO, VCO, CN2, AT), entro il 30 giugno per le restanti (TO1, TO2, TO3,TO4, CN1 e AL).

Sulla base di tali elementi attuativi, la Direzione Sanità della Regione Piemonte potrà, pertanto, recepire i programmi delle Aziende Sanitarie Locali redigendo la versione finale del Piano Regionale Integrato 2008-2010 dei Controlli di Sicurezza Alimentare, inclusa la previsione di dettaglio per l’anno 2009 ed una prima analisi orientativa per il 2010.

Entro il mese di febbraio 2009 le Aziende Sanitarie Locali provvederanno a fornire il rendiconto 2008 dell’attuazione del Piano Integrato Aziende Sanitarie Locali di Sicurezza Alimentare.

Per quanto riportato in premessa, la Giunta Regionale, unanime,

delibera

di attribuire alle Aziende Sanitarie Locali il compito di redigere, sulla base delle indicazioni regionali, contenute nella presente D.G.R. e di seguito indicate, il documento di attuazione locale del Piano Regionale denominato Piano Integrato Aziende Sanitarie Locali di Sicurezza Alimentare, contenente i dettagli di applicazione del Piano Regionale ed in particolare:

* gli obiettivi individuati, recependo quelli previsti dal Piano Regionale ed inserendo eventuali priorità locali;

* le attività di controllo ufficiale previste per ogni obiettivo, indicandone la tipologia ed il numero, se del caso con la relativa definizione del personale dedicato su base annua; eventuali scostamenti in difetto od eccesso rispetto alla programmazione quadro regionale ed ai criteri di valutazione del rischio connessi dovranno essere evidenziati;

* le risorse complessivamente disponibili in termini di allocazione finanziaria del riparto del Fondo Sanitario Regionale, di entrate specifiche e di eventuali risorse regionali o statali finalizzate;

* il personale dipendente, convenzionato o a contratto disponibile per ogni ruolo e qualificazione prevista, corredato da un funzionigramma che evidenzi le responsabilità organizzative e gestionali variamente attribuite.

Il Piano Integrato delle Aziende Sanitarie Locali deve riguardare l’anno in corso e includere una sintetica previsione di massima per il biennio successivo, con particolare riferimento ad aumenti o diminuzioni di attività attesi in relazione a metodi di lavoro e risultati.

Le Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie Locali devono provvedere a costituire, per garantire la programmazione del Piano Integrato delle Aziende Sanitarie Locali e la sua attuazione attraverso l’efficace integrazione dei Servizi che si occupano di sicurezza alimentare, un apposito gruppo di progetto composto almeno dai Responsabili di Struttura Complessa (delle tre Aree Funzionali dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali del Piemonte e dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione), eventualmente integrato da altri Responsabili di Struttura Semplice o da esperti di supporto.

Il Piano Integrato Aziende Sanitarie Locali di Sicurezza Alimentare dovrà essere presentato alla Direzione Sanità della Regione Piemonte entro il 31 maggio per le Aziende Sanitarie Locali che non sono state oggetto di accorpamento (TO5, VC, BI, NO, VCO, CN2, AT), entro il 30 giugno per le restanti (TO1, TO2, TO3,TO4, CN1 e AL).

Sulla base di tali elementi attuativi, la Direzione Sanità della Regione Piemonte recepirà i programmi delle Aziende Sanitarie Locali, redigendo la versione finale del Piano Regionale Integrato 2008-2010 dei Controlli di Sicurezza Alimentare, inclusa la previsione di dettaglio per l’anno 2009 ed una prima analisi orientativa per il 2010, che sarà approvata dalla Giunta regionale.

Entro il mese di febbraio 2009, le Aziende Sanitarie Locali dovranno provvedere a fornire il rendiconto 2008 dell’attuazione del Piano Integrato Aziende Sanitarie Locali di Sicurezza Alimentare.

Si dà atto che la presente delibera non comporta oneri a carico del bilancio regionale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)