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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 19

Codice DA1104
D.D. 29 aprile 2008, n. 267

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte. Misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” - Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli”. Istruzioni operative.

La Giunta Regionale, con deliberazione n. 49-8712 del 28 aprile 2008, ha approvato il Bando relativo alla misura 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali - Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” prevista dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte (d’ora in poi PSR) approvato con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 44-7485 del 19 novembre 2007 e approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2007) 5944 del 28 novembre 2007;

il Bando rinvia ad una determinazione della Direzione Regionale Agricoltura l’adozione di istruzioni operative inerenti la procedura informatica per le domande di aiuto, la modulistica, le scadenze, le spese ammissibili, i requisiti di ammissibilità (specifiche e indicazioni sulla loro dimostrazione), le condizioni di esclusione, le procedure generali di istruttoria e quant’altro necessario per l’operatività del bando;

sono state pertanto elaborate le istruzioni operative che fanno parte integrante della presente determinazione;

per quanto non previsto nelle istruzioni operative si rinvia al Bando approvato con deliberazione n. 49-8712 del 28 aprile 2008, al PSR della Regione Piemonte 2007-2013, ai Regg. (CE) n. 1698/2005, n. 1974/2006 e n. 1975/2006, al manuale delle procedure dell’ARPEA;

visto l’articolo 3 della L.R. 8 agosto 1997, n. 51 “Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale”;

IL DIRETTORE

visti gli artt. 4 e 17 del D.lgs. n. 165/2001;

visto l’art. 23 della L.R. n.51/97;

vista la L.R. n. 7/2001;

determina

in applicazione del Bando relativo alla misura 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali - Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” prevista dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte, sono approvate le istruzioni operative allegate per farne parte integrante.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Direttore regionale
Gianfranco Corgiat Loia

Allegato

ISTRUZIONI OPERATIVE

INDICE

A. PREMESSE

B. DISCIPLINA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

1. Disposizioni generali

2. Documentazione per la presentazione delle domande

3. Requisiti di ammissibilità

A) Conformità agli obiettivi specifici

B) Requisiti di ammissibilità delle imprese e degli investimenti

C) Rendimento globale delle aziende

D) Criteri di scelta degli investimenti

4. Indicazioni sulla dimostrazione di alcuni dei requisiti di ammissibilità

A) Redditività economica e finanziaria dell’impresa nella situazione ex-ante gli investimenti

B) Redditività economica e finanziaria derivante dalla realizzazione degli investimenti ex-post

C) Cantierabilità dell’investimento

D) Garanzia di una ricaduta positiva sui produttori di base

5. Condizioni di esclusione

6. Spese ammissibili

7. Spese non ammissibili

8. Inizio e decorrenza degli investimenti ammissibili

C. PROCEDURE GENERALI DELL’ISTRUTTORIA

1. Istruttoria formale

2. Istruttoria di merito

A) Preistruttoria e approvazione delle graduatorie

B) Istruttoria ed approvazione del progetto

1. Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento

2. Termine di ultimazione degli investimenti

3. Modifiche ai progetti ammessi a finanziamento: variante, adattamento tecnico-economico e cambiamenti della ragione sociale

A) Variante

B) Adattamenti tecnici

C) Adattamento tecnico- economico

4. Erogazione del contributo

A) Anticipazione fino al 20% del contributo concesso

B) Acconto su stato avanzamento lavori

C) Saldo del contributo concesso

* Finalità dell’accertamento

* Liquidazione del contributo

* Documentazione da conservare presso l’impresa

D) Controlli

E) Accertamenti dell’esecuzione dei lavori

F) Impegni successivi al collaudo

G) Controlli ex-post

D. DISPOSIZIONI FINALI

E. MODULISTICA

Modello 1 Domanda di contributo (previsto nella procedura informatica)

Allegati al modello 1:

1A Prospetto per il calcolo dei dati delle imprese associate o collegate

1B Prospetto riepilogativo dei dati relativi alle imprese associate

1B1 Scheda di partenariato relativa a ciascuna impresa associata

1C Scheda n.1 Imprese collegate

1D Scheda n.2 Imprese collegate

1D1 Scheda di collegamento

Modello 2 Conto economico a valore aggiunto

Modello 3 Stato patrimoniale sintetico

Modello 4 Conto economico previsionale a valore aggiunto

Modello 5 Materie prime e semilavorati

Modello 6 Prodotti trasformati

Modello 7 Prodotti commercializzati

Modello 8 Rilevazione consumi energetici

Modello 9 Rilevazione consumi idrici

Modello 10 Autoattribuzione dei punteggi relativi alle priorità territoriali

Modello 11 Autoattribuzione dei punteggi relativi alle priorità degli investimenti

Modello 12 Autoattribuzione dei punteggi relativi alle priorità settoriali e generali

Modello 13 Domanda di variante (previsto nella procedura informatica)

Modello 14 Domanda di anticipo del contributo (previsto nella procedura informatica)

Modello 15 Domanda di acconto del contributo (previsto nella procedura informatica)

Modello 16 Domanda di saldo del contributo (previsto nella procedura informatica)

Modello 17 Riepilogo dei documenti giustificativi degli investimenti realizzati

Modello 18 Confronto quantitativo tra previsioni e realizzazioni

Modello 19 Sintesi degli investimenti realizzati

Modello 20 Saldo consumi energetici

Modello 21 Saldo consumi idrici


A. PREMESSE

La Giunta Regionale, con Deliberazione n. 49-8712 del 28 aprile 2008 ha approvato il Bando relativo alla misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” - Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte (d’ora in poi PSR) approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 44-7485 del 19 novembre 2007 e con Decisione della Commissione Europea C(2007) 5944 del 28 novembre 2007.

Il Bando rinvia ad una determinazione della Direzione Regionale Agricoltura l’adozione di istruzioni operative inerenti la procedura informatica per le domande di aiuto, la modulistica, le scadenze, le spese ammissibili, i requisiti di ammissibilità (specifiche e indicazioni sulla loro dimostrazione), le condizioni di esclusione, le procedure generali di istruttoria e quant’altro necessario per l’operatività del bando.

Sono state pertanto elaborate le presenti istruzioni operative.

Per quanto non previsto nelle istruzioni operative si rinvia al Bando approvato con deliberazione n. 49-8712 del 28 aprile 2008, al PSR della Regione Piemonte 2007-2013, ai Regg. (CE) n. 1698/2005, n. 1974/2006 e n. 1975/2006, al manuale delle procedure dell’ARPEA e comunque ad ogni altra normativa applicabile in materia.

In materia di applicazione delle riduzioni, esclusioni o sanzioni a carico dei contributi pubblici previsti da programma di sviluppo rurale si fa riferimento alla vigenti disposizioni comunitarie e nazionali. Si fa espressa riserva di modifica del presente Bando, aggiornandolo con le ulteriori misure attuative ed integrative da applicare in materia di applicazione delle riduzioni, esclusioni e sanzioni e per le quali sono incorso di emanazione i relativi provvedimenti.

B. DISCIPLINA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

1. Disposizioni generali

Iscrizione all’anagrafe agricola unica

Negli ultimi anni sono state approvate alcune norme a livello comunitario (in particolare i Regg. (CE) n. 1782/2003, n. 796/2004 e n. 1975/2005) che istituiscono il sistema integrato di gestione e controllo (SIGC) per l’erogazione degli aiuti cofinanziati in materia di agricoltura e sviluppo rurale, e altre norme nazionali (D.P.R. n. 503/1999) che istituiscono il fascicolo aziendale e l’anagrafe delle imprese agroalimentari come strumento di semplificazione e controllo dei procedimenti amministrativi.

Con legge regionale n. 14/2006 la Regione Piemonte ha istituito l’anagrafe agricola unica del Piemonte che costituisce la componente centrale del sistema informativo agricolo piemontese (SIAP). Le nuove norme hanno previsto che la gestione di tutti i procedimenti in materia di sviluppo rurale sia effettuata utilizzando il SIAP.

La presentazione di una domanda di aiuto comporta quindi la presenza o l’attivazione di una posizione nell’anagrafe agricola unica piemontese.

Pertanto le imprese che partecipano al presente bando dovranno essere iscritte all’anagrafe agricola unica del Piemonte, come previsto dal D.P.R. n. 503/99 e dalla l.r. n. 9/2007.

Le imprese non ancora iscritte dovranno iscriversi all’anagrafe:

* costituendo il fascicolo aziendale presso un Centro di assistenza agricola (CAA) autorizzato, dove il rappresentante legale dovrà recarsi munito di documento di identità in corso di validità.

Il CAA, scelto liberamente dall’impresa, è tenuto a fornire, a titolo gratuito, il servizio di iscrizione all’anagrafe;

oppure presso:

* l’amministrazione regionale, compilando il modulo di iscrizione all’anagrafe agricola del Piemonte, disponibile on-line all’indirizzo: http://www.regione.piemonte.it/agri/servizi/moduli/iscr_anagrafe.htm, e trasmettendolo, debitamente firmato ed accompagnato dalla fotocopia leggibile di un documento di identità in corso di validità, alla Regione Piemonte - Direzione Agricoltura, corso Stati Uniti 21, 10128 Torino (fax 011/4325651).

Presentazione delle domande di aiuto

Le domande di aiuto devono riguardare la Misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” - Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” del PSR 2007-2013.

Le imprese iscritte all’anagrafe ed interessate all’ottenimento dei contributi previsti devono presentare domanda di aiuto utilizzando i servizi on line appositamente predisposti sul portale Sistemapiemonte, esclusivamente secondo le seguenti modalità:

1. tramite l’ufficio CAA che detiene il fascicolo;

oppure

2. in proprio utilizzando il servizio on line disponibile sul portale Sistemapiemonte alla pagina http://www.sistemapiemonte.it/agricoltura/piano_sviluppo_rurale (cliccare il link : “piano di sviluppo rurale - vai”), previa registrazione al portale.

La registrazione al portale Sistemapiemonte può essere effettuata dalla pagina http://www.regione.piemonte.it/agri/rupar_sistpiem/indexsistp.htm (cliccando il link “Registrazione aziende e privati)” oppure utilizzando una smart card rilasciata da Infocamere - società consortile di informatica delle camere di commercio italiane.

La procedura di registrazione attribuisce all’azienda un identificativo utente e una password.

Al termine della procedura on line (effettuata tramite CAA o in proprio) sarà possibile eseguire la stampa del modulo di domanda di aiuto. Tale originale cartaceo, esente da bollo, debitamente sottoscritto dal titolare (se trattasi di impresa individuale) o dal rappresentante legale (se trattasi di persona giuridica) dovrà essere spedito all’ARPEA (Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura), via Bogino 23, 10123 Torino entro tre giorni lavorativi dalla data di invio telematico, tramite raccomandata A.R. (farà fede, al solo fini del rispetto dei termini di presentazione, il timbro di partenza dell’ufficio postale) e con l’indicazione “(Misura 123 - azione 1)”.

Ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, la sottoscrizione della domanda cartacea non necessita di autenticazione, ma è fatto obbligo per il sottoscrittore di allegare alla medesima la fotocopia leggibile di un documento di identità in corso di validità.

Le domande di aiuto possono essere presentate a partire dalla data di pubblicazione della presenta determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (BUR) ed entro il 5 settembre 2008, termine ultimo per l’invio telematico ed entro il 9 settembre, termine ultimo per l’invio cartaceo.

La domanda di aiuto che perverrà oltre i termini prescritti oppure priva, anche parzialmente, della documentazione richiesta, sarà respinta.

La modulistica e gli eventuali aggiornamenti (escluso il modulo di domanda) saranno disponibili sul sito internet della Regione Piemonte nella sezione Agricoltura http://www.regione.piemonte.it/agri/servizi/moduli/index.htm

E’ ammessa la presentazione di una sola domanda di contributo per singolo richiedente, ed essa può riguardare anche più di un’unità produttiva.

Il recapito della domanda è ad esclusivo rischio del mittente ove per qualsiasi motivo non giunga a destinazione o pervenga oltre i termini previsti.

La Regione Piemonte e l’ARPEA non si assumono responsabilità per la perdita di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte del richiedente, oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a responsabilità di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

La documentazione indicata nel presente documento al capitolo B.2. da allegare alla domanda di aiuto dovrà pervenire in forma completa.

La presentazione della domanda di contributo da parte delle imprese interessate non comporta alcun impegno finanziario per l’ARPEA e per l’Amministrazione Regionale.

L’Ufficio istruttore si riserva la facoltà di chiedere eventuali integrazioni ritenute necessarie al completamento dell’iter amministrativo.

I lavori e gli acquisti effettuati dopo la domanda di aiuto e prima dell’approvazione del progetto ricadono sotto la piena responsabilità dell’impresa.

2. Documentazione per la presentazione delle domande

Le imprese di nuova o recente costituzione, nel compilare i previsti modelli e nel presentare la prevista documentazione, faranno riferimento (specificandolo) agli anni effettivi di esercizio.

L’impresa richiedente dovrà presentare, a pena di esclusione:

1) Modello 1 “Domanda di contributo” (previsto nella procedura informatica per l’invio on line e come conferma cartacea).

2) Copia conforme all’originale dell’atto costitutivo e dello statuto.

3) Certificato d’iscrizione al registro ditte della Camera di Commercio, in data non anteriore a sei mesi, attestante che la società non si trova in stato di liquidazione o fallimento e che nei confronti della stessa non è stata presentata domanda di concordato preventivo.

4) Copia dell’ultima revisione biennale o attestato di revisione (per le società cooperative).

5) Copia del bilancio degli ultimi tre esercizi sociali con relativi allegati recanti gli estremi di deposito al Registro delle imprese della CCIAA. I titolari delle imprese che non hanno l’obbligo di deposito del bilancio dovranno presentare lo Stato patrimoniale e il Conto economico dell’impresa riferiti agli ultimi tre esercizi sociali.

6) Modello 2 “Conto economico a valore aggiunto” riferito agli ultimi tre bilanci approvati, corredato di un sintetico commento relativo ai risultati della gestione finanziaria (insieme dei costi e dei ricavi collegati alla struttura e tipologia dei finanziamenti e degli investimenti aziendali), extra-caratteristica (che comprende tutte quelle attività svolte con continuità, ma estranee alla gestione tipica dell’impresa) e straordinaria (che racchiude il risultato delle operazioni che determinano componenti reddituali straordinari).

7) Modello 3 “Stato patrimoniale sintetico”.

8) Modello 4 “Conto economico previsionale a valore aggiunto”.

9) Indice di redditività dell’impresa: margine operativo lordo riferito agli ultimi 3 anni.

10) Dichiarazione, resa sotto forma di atto sostitutivo di notorietà, del legale rappresentante dell’impresa attestante che:

- l’impresa non lavora per conto terzi ovvero l’impresa lavora per conto terzi e le quantità così lavorate corrispondono alla percentuale del _____ rispetto alla quantità di materia prima complessivamente lavorata;

- l’impresa è in regola con il pagamento di imposte e tasse.

11) Dichiarazione, resa sotto forma di atto sostitutivo di notorietà, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) attestante il rispetto degli standard previsti dalle leggi in materia di sicurezza sul lavoro.

12) Copia del provvedimento di registrazione o riconoscimento previsti ai sensi dei Regg. CE 852/2004 e 853/2004.

13) Nota informativa sull’impresa:

a. denominazione e ragione sociale, sede legale, anno di costituzione, localizzazione stabilimento/i, numero soci, struttura organizzativa, numero di dipendenti fissi e stagionali, qualifiche occupazionali;

b. breve cronistoria dell’attività aziendale, risultati conseguiti e prospettive di sviluppo;

c. settore produttivo: descrizione del mercato dei prodotti, delle ricerche di mercato svolte, dei sistemi di tracciabilità dei prodotti (se esistenti), degli accordi commerciali, della quantità di prodotto (materia prima) destinato alla trasformazione o alla commercializzazione distinta per varietà o altra tipologia e per provenienza territoriale. Ai fini della rilevazione contenuta nel modello materie prime e semilavorati, l’impresa può indicare dati riferiti ad anni precedenti oltre a quelli previsti nel caso questi non siano significativi. In tal caso dovrà fornire opportuna motivazione;

d. descrizione delle strutture produttive esistenti.

14) Nota informativa sul progetto:

a. titolo del progetto;

b. individuazione degli obiettivi del progetto in conformità col PSR;

c. durata e localizzazione del progetto;

d. descrizione degli investimenti previsti (opere edili, impianti, macchine ed attrezzature, spese generali e tecniche, tra cui, se del caso, brevetti e licenze); nel caso di acquisto del terreno e/o di un immobile dimostrazione di un nesso diretto tra l’acquisto e gli obiettivi dell’operazione.

Gli investimenti dovranno essere classificati secondo le tipologie previste nella D.G.R. 49-8712 del 28 aprile 2008, dovrà essere data giustificazione di tale classificazione, dovrà essere specificato il valore percentuale degli stessi rispetto alla spesa totale (escluse le spese generali) dell’operazione;

e. cronoprogramma degli investimenti e relative spese con periodicità annuale;

f. descrizione degli eventuali sistemi di tracciabilità dei prodotti da adottarsi o da implementare se già esistenti;

g. strategie di commercializzazione previste in relazione al progetto;

h. benefici aziendali attesi e raggiungimento dei rendimenti globali delle imprese previsti al punto B. 3. C);

i. stima dei benefici previsti per gli agricoltori, descrizione della tipologia delle imprese fornitrici ed area di reperimento dei prodotti di base.

Tale nota informativa dovrà essere redatta in maniera argomentata e le informazioni contenute dovranno essere esaustive e verificabili.

15) Dichiarazione del competente organo societario, con la quale l’impresa assume l’impegno a sottoscrivere, all’atto della richiesta di acconto o saldo del contributo, contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti di base triennali almeno per una quantità pari al 60% della materia prima che sarà utilizzata (media dei due anni successivi alla domanda) dando indicazione del relativo quantitativo e della sua qualità (per i vini prioritariamente devono essere contrattualizzate le forniture di uve/mosti/vini destinate ai vini di qualità ammessi al sostegno della misura 132).

Tale impegno deve essere assunto come deliberazione, in conformità alle norme di legge, del competente organo societario,

Per le società di persone e le ditte individuali tale atto è assimilato ad una dichiarazione di impegno sottoscritta nel primo caso da tutti i soci nell’altro dal titolare dell’impresa individuale.

La stessa documentazione deve essere presentata anche dalle Società cooperative per la parte di prodotto trasformato acquistato da terzi.

16) Elenco dei soci (per le Società cooperative) con i quantitativi di prodotto conferito (dato dell’ultimo anno di conferimento) reso dal legale rappresentante sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

17) Deliberazione, in conformità alle norme di legge, del competente organo societario, con la quale si approva l’investimento, e si autorizza il legale rappresentante, o chi per lui, a presentare domanda di aiuto, a riscuotere il contributo e a compiere quanto ritenuto necessario dall’Amministrazione per l’espletamento della pratica. In caso di società unipersonali l’impresa dovrà produrre parere favorevole sull’investimento, rilasciato dall’organo di controllo se esistente.

Per le società di persone e le ditte individuali tale atto è assimilato in una dichiarazione sottoscritta nel primo caso da tutti i soci nell’altro dal titolare dell’impresa individuale.

18) Titolo di possesso del terreno e dei fabbricati interessati dagli investimenti la cui durata sia pari almeno a quella dei vincoli di uso e di destinazione.

Per i fabbricati il legale rappresentante deve dichiarare, con atto sostitutivo di notorietà, la conformità dell’immobile alla normativa urbanistica vigente o gli elementi di non conformità, nei casi in cui l’operazione preveda la loro regolarizzazione da parte del beneficiario.

19) Permesso di costruire oppure:

- richiesta di permesso di costruire e dichiarazione del Sindaco che certifica la destinazione urbanistica della particella su cui insisterà l’investimento;

oppure:

- dichiarazione del Sindaco che certifica la destinazione urbanistica della particella su cui insisterà l’investimento;

oppure:

- dichiarazione di inizio attività (DIA) per le opere non soggette a permesso di costruire.

20) Corografia generale (scala 1:25.000 / 1:50.000) con l’ubicazione dei fabbricati del richiedente, con precisazione del numero del foglio di mappa e del numero di particella catastale.

21) Disegni esecutivi per opere edili, fabbricati, sistemazioni esterne, ecc. (piante, sezioni, prospetti, indicazione del foglio di mappa, n. particelle catastali, sub-particelle ecc., firmati dal legale rappresentante e da un tecnico abilitato).

22) Riepilogo analitico degli investimenti, comprensivo di tutte le opere previste e suddiviso nelle seguenti principali categorie di investimenti: acquisto terreni, acquisto di fabbricati, lavori stradali e di sterro (sbancamento generale, accessi, fognature, sistemazioni esterne, piazzali, recinzioni, parcheggi, ecc.), opere edili per la costruzione di fabbricati e strutture, impianti, macchinari, attrezzature, spese generali e tecniche; tutti gli investimenti, secondo quanto enunciato nella nota informativa sul progetto, devono essere classificati secondo le tipologie di investimento indicate nella misura 123, az. 1 nonché nel bando e dovrà inoltre essere specificato il valore percentuale degli stessi rispetto alla spesa totale (escluse le spese generali) dell’operazione.

23) Computo metrico estimativo delle opere edili previste, suddiviso nelle seguenti principali categorie di investimenti: lavori stradali e di sterro (sbancamento generale, accessi, fognature, sistemazioni esterne, piazzali, recinzioni, parcheggi, ecc.), opere edili per la costruzione di fabbricati e strutture, impianti generici (idrico, elettrico, termico). Il computo metrico dovrà essere redatto utilizzando il prezzario di riferimento per Opere e Lavori Pubblici approvato con D.G.R. 41-8246 del 18/02/2008 pubblicato sul B.U. della Regione Piemonte n. 10 del 06/03/2008.

24) Tre preventivi in originale di ditte del settore per le opere edili speciali non indicate sul prezzario.

Nel caso di acquisizioni di beni altamente specializzati e nel caso di investimenti a completamento di forniture preesistenti, per i quali non sia possibile reperire o utilizzare più fornitori, è consentito presentare un solo preventivo e il legale rappresentante deve predisporre una dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni oggetto del finanziamento, allegando una specifica relazione tecnica giustificativa, indipendentemente dal valore del bene o della fornitura da acquistare.

25) Nel caso di acquisto del terreno idonea documentazione per determinarne il valore (vedere anche punto B. 6. a).

26) Nel caso di acquisto di fabbricati idonea documentazione per determinarne il valore (vedere anche punto B. 6. b). Il legale rappresentante deve dichiarare, con atto sostitutivo di notorietà, la conformità del fabbricato alla normativa urbanistica vigente o gli elementi di non conformità, nei casi in cui l’operazione preveda la loro regolarizzazione da parte del beneficiario finale.

27) Tre preventivi in originale di ditte del settore per ogni impianto specifico, macchinario ed attrezzatura.

Nel caso di acquisizioni di beni altamente specializzati e nel caso di investimenti a completamento di forniture preesistenti, per i quali non sia possibile reperire o utilizzare più fornitori, è consentito presentare un solo preventivo e il legale rappresentante deve predisporre una dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni oggetto del finanziamento, allegando una specifica relazione tecnica giustificativa, indipendentemente dal valore del bene o della fornitura da acquistare.

28) Quadro di raffronto e relazione tecnico economica, del legale rappresentante, dei preventivi di cui ai punti 24 e 27 che evidenzi il preventivo che, per parametri tecnico-economici, viene ritenuto il più idoneo.

29) Modello 5 “Materie prime e semilavorati”.

30) Modello 6 “Prodotti trasformati”.

31) Modello 7 “Prodotti commercializzati”.

32) Modello 8 “Rilevazione consumi energetici”.

33) Modello 9 “Rilevazione consumi idrici”.

34) Modelli 10, 11 e 12 di “Autoattribuzione dei punteggi” ed eventuale documentazione giustificativa.

3. Requisiti di ammissibilità

A) Conformità agli obiettivi specifici

I progetti per i quali è richiesto il contributo devono rispondere a uno o più degli obiettivi specifici della misura 123 del PSR:

- favorire l’efficienza dei processi di raccolta, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;

- promuovere l’utilizzo dei prodotti agricoli per la produzione di energie rinnovabili per autoconsumo;

- sviluppare nuovi prodotti, processi e tecnologie;

- promuovere la creazione di nuovi sbocchi di mercato per i prodotti agricoli;

- promuovere i prodotti agricoli ponendo l’accento sulla qualità, sui sistemi di certificazione di gestione sostenibile e di tracciabilità dei prodotti;

- garantire una ricaduta positiva sui produttori di base;

- migliorare la tutela ambientale con particolare riferimento al risparmio energetico e alla riduzione dei consumi idrici, la prevenzione degli inquinamenti, la sicurezza sul lavoro, l’igiene e il benessere animale;

- incentivare gli investimenti connessi al recupero ed allo smaltimento di rifiuti e sottoprodotti di provenienza agroindustriale, anche da destinare alla produzione di energia.

B) Requisiti di ammissibilità delle imprese e degli investimenti

Le imprese:

- devono dimostrare di essere in condizioni di redditività economica e di essere in equilibrio finanziario;

- devono rispettare gli standard previsti dalla legislazione in materia di sicurezza per i lavoratori;

- devono rispettare i requisiti di legge e la normativa, anche a livello locale, in materia di ambiente, di igiene e di benessere degli animali;

- devono proporre investimenti riguardanti prodotti compresi nell’Allegato I del Trattato, esclusi i prodotti della pesca, in esito al quale il prodotto ottenuto rimane comunque un prodotto del predetto Allegato I;

- devono proporre interventi riguardanti un solo settore; sono tuttavia ammessi progetti relativi a più settori produttivi, se presentati da imprese che trasformano e commercializzano in un’unica struttura polivalente;

- devono dimostrare la sostenibilità dell’intervento sotto l’aspetto logistico;

- devono dimostrare la fattibilità del progetto sotto l’aspetto finanziario, tenuto conto della situazione economico-finanziaria dell’impresa;

- devono dimostrare la fattibilità tecnica del progetto di cui si chiede il finanziamento;

- devono garantire una ricaduta positiva sui produttori di base;

- non devono svolgere lavoro per conto terzi oltre il 25% del totale complessivamente lavorato di materia prima;

- non devono trovarsi in stato fallimentare, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo e non devono avere in corso procedimenti che possano determinare una delle predette procedure;

- devono essere disponibili a fornire i dati aziendali e contabili a fini statistici e per il monitoraggio fisico e finanziario;

- devono rispettare il vincolo di destinazione d’uso di durata quinquennale per i macchinari e di durata decennale per le strutture dalla data della richiesta di accertamento dello stato finale dei lavori.

Non possono beneficiare degli aiuti previsti dal PSR 2007-2013 i soggetti che:

- non siano in regola con i versamenti contributivi. Tale regolarità è attestabile con la presentazione del DURC (Documento unico di regolarità contributiva). Viene fatta salva la possibilità della compensazione qualora prevista dalla normativa nazionale, nel quale caso è possibile erogare gli aiuti;

- non abbiano rispettato gli obblighi e/o non possiedano i requisiti previsti dalla normativa comunitaria e nazionale in materia di quote latte, compreso l’acquisto di latte dal primo acquirente che non effettui il versamento del prelievo supplementare dovuto;

- non abbiano provveduto al versamento di somme per sanzioni e penalità varie irrogate dalla Regione, Province, Comunità Montane, AGEA ed ARPEA nell’ambito dell’applicazione di programmi comunitari, nazionali e regionali;

- non abbiano restituito somme non dovute percepite nell’ambito dell’applicazione di programmi comunitari, nazionali e regionali da parte della Regione, Province, Comunità Montane, AGEA ed ARPEA.

Inoltre non possono beneficiare degli aiuti previsti dal PSR 2007-2013 i soggetti che:

- abbiano subito condanne passate in giudicato per reati di frode o sofisticazione di prodotti agroalimentari;

- siano in attesa di sentenza per reati di frode o sofisticazione di prodotti agroalimentari. In tale caso la concessione dell’aiuto resta sospesa fino alla pronuncia di sentenza definitiva e comunque non oltre la data ultima prevista con le regole comunitarie del disimpegno automatico delle disponibilità finanziarie (regola dell’ n. + 2).

Nel caso in cui dopo la concessione degli aiuti i soggetti beneficiari si trovino in una delle situazioni irregolari sopra indicate, l’autorità che ha emesso il provvedimento di concessione degli aiuti provvede alla relativa revoca con la richiesta di restituzione delle somme eventualmente già percepite maggiorate degli interessi.

C) Rendimento globale delle aziende

Il sostegno viene accordato alle imprese che migliorano il rendimento globale dell’azienda qualora l’investimento proposto sottenda il raggiungimento di almeno una delle seguenti condizioni:

- aumento del fatturato dell’impresa come risultante dal conto economico del bilancio (art. 2425 Codice Civile);

- consolidamento dell’occupazione (numero di addetti risultante alla fine del mese di chiusura dell’operazione non inferiore alla media degli addetti dei due anni precedenti la domanda di finanziamento);

- utilizzo e/o aumento del consumo, a partire dalla data della domanda di finanziamento, di fonti energetiche rinnovabili ed ecocompatibili, anche in funzione di un riutilizzo a tale fine di rifiuti e sottoprodotti di provenienza agroindustriale;

- diminuzione dei costi unitari di produzione calcolati dividendo il “costo della produzione” risultante dal conto economico del bilancio (voce B, art. 2425 Codice Civile) per il quantitativo totale della produzione;

- sviluppo delle attività di commercializzazione (aumento dei canali di vendita dei prodotti, anche attraverso l’e-commerce);

- adozione di sistemi di tracciabilità del prodotto.

Se non diversamente specificato, si considera raggiunto l’obbiettivo qualora, in riferimento ad uno degli indici riportati, sia dimostrata una differenza positiva tra la situazione ante e post operazione.

D) Criteri di scelta degli investimenti

Le operazioni sono ammissibili a finanziamento solo per i settori produttivi e con le limitazioni indicate nel PSR, misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” - Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli”, paragrafo 6.6 “Settori di produzione primaria interessati al sostegno degli investimenti” e nella D.G.R. 49-8712 del 28 aprile 2008.

Nel caso in cui le operazioni proposte riguardino settori produttivi regolamentati dalle Organizzazioni Comuni di Mercato, gli Uffici accerteranno, ai fini dell’ammissibilità delle domande per le quali è richiesto il sostegno finanziario sulla misura 123 del PSR, che gli investimenti rispettino le eventuali restrizioni alle produzioni o le limitazioni al sostegno comunitario o che non siano previsti nei Programmi Operativi delle Organizzazioni dei Produttori.

4. Indicazioni sulla dimostrazione di alcuni requisiti di ammissibilità

A) Redditività economica e finanziaria dell’impresa nella situazione ex ante gli investimenti

Le imprese, al fine di dimostrare di essere in condizioni di redditività economica e di essere in equilibrio finanziario, devono esibire in sede di presentazione della domanda un indice di redditività dell’impresa, ottenuto dal bilancio riclassificato, secondo le caratteristiche delle diverse imprese.

L’indice di redditività, che consente di evidenziare la capacità della gestione operativa delle imprese di produrre reddito, di reintegrare il capitale fisso consumato nel processo produttivo, di far fronte agli oneri finanziari ed al pagamento delle imposte, viene identificato con il margine operativo lordo della gestione caratteristica (collegata cioè all’attività tipica dell’azienda), calcolato sulla base dei dati relativi agli ultimi 3 anni.

Il margine operativo lordo della gestione caratteristica viene calcolato con la seguente metodologia:

    VALORE AGGIUNTO    
    Ricavi delle vendite    
+    Altri ricavi della gestione caratteristica    
+    Variazione delle rimanenze di magazzino    
+    Immobilizzazioni per lavori interni    
-    Costi per materie prime, sussidiarie e di consumo    
         
    Valore aggiunto    

    MARGINE OPERATIVO LORDO
    (MOL DELLA GESTIONE CARATTERISTICA)    
    Valore aggiunto    
-    Costi per servizi    
-    Costi per godimento beni di terzi    
-    Costi per il personale    
-    Accantonamento rischi    
-    Altri accantonamenti    
-    Oneri diversi di gestione    
        
    MOL    

Nel caso delle Società cooperative agricole, causa la particolare missione aziendale, i costi delle materie prime conferite dai soci (6.1 del Conto Economico secondo lo schema della quarta Direttiva CEE) rappresentano gli effettivi pagamenti ai soci conferenti e non i prezzi di mercato. Per il calcolo del MOL i costi delle materie prime possono essere ricalcolati con riferimento, per ciascuno dei tre anni, ai prezzi medi di mercato di prodotti omologhi effettivamente realizzati in zona. L’impresa cooperativa deve dare giustificazione della fonte da cui è tratta l’informazione sui prezzi (mercuriali della CCIAA, prezzi di riferimento fissati dalla contrattazione tra le parti, ecc.).

Per il rispetto del requisito della redditività ex ante, il valore del MOL deve essere pari o superiore a zero nei tre anni considerati.

Nel caso in cui, anche per uno solo dei tre anni, il valore dell’indicatore (MOL) è minore di zero, l’impresa deve corredare la domanda di documentazione probante che attesti l’accadimento di eventi congiunturali tali da aver condizionato negativamente i risultati della gestione caratteristica relativamente agli anni con MOL negativo.

Per le imprese in attività da un periodo inferiore a tre anni, gli indicatori di redditività, saranno desunti dai bilanci relativi agli anni di attività più quello previsionale relativo all’anno di presentazione della domanda.

Per le imprese di nuova e recente costituzione, comunque già in attività, che non dispongono di dati consuntivi di bilancio, l’analisi di redditività riguarderà il bilancio previsionale relativo all’anno di presentazione della domanda. Le condizioni di redditività desunte dal bilancio previsionale dovranno trovare conferma nel relativo bilancio consuntivo valutato al netto degli eventuali costi dell’investimento contabilizzati, pena l’esclusione dai benefici previsti dalla misura.

B) Redditività economica e finanziaria derivante dalla realizzazione degli investimenti ex-post

Per la dimostrazione della redditività economica e finanziaria derivante dalla redditività degli investimenti si richiede la compilazione dello schema di “Conto Economico previsionale a Valore Aggiunto” (vedere modello 4) e di una serie di tabelle previsionali (dal n. 1 al n. 6).

Le tabelle costituiscono un supporto utile alla stesura del modello “Conto Economico previsionale a valore aggiunto” richiesto.

In base all’analisi dei flussi finanziari viene data dimostrazione della redditività economica e finanziaria derivante dalla realizzazione degli investimenti, cioè viene rispettato il requisito dell’ammissibilità ex-post, se il cash flow netto previsionale relativamente all’anno in cui l’investimento è a regime risulta maggiore o uguale a zero.

C) Cantierabilità dell’investimento

Il requisito della cantierabilità dell’investimento è dimostrato, per quanto riguarda le opere edili e strutturali oggetto della domanda di contributo, con la presentazione di quanto previsto al punto 19 del capitolo B. 2.

La cantierabilità è requisito implicitamente posseduto e dimostrato quando gli investimenti oggetto della domanda di finanziamento riguardano esclusivamente l’acquisto di macchine ed attrezzature.

D) Garanzia di una ricaduta positiva sui produttori di base

Al fine di dimostrare la ricaduta sui produttori di base dei vantaggi economici derivanti dagli investimenti l’impresa, in sede di presentazione della domanda, deve presentare una dichiarazione con la quale la stessa assume l’impegno a sottoscrivere all’atto della richiesta di acconto o saldo del contributo, contratti e/o accordi di fornitura triennali dei prodotti di base per una quantità pari al 60% della materia prima che sarà utilizzata (media dei due anni successivi alla domanda) dando indicazione del relativo quantitativo e della sua qualità (per i vini prioritariamente devono essere contrattualizzate le forniture di uve/mosti/vini destinate ai vini di qualità ammessi al sostegno della misura 132).

Tale impegno deve essere assunto come deliberazione, in conformità alle norme di legge, del competente organo societario.

Per le società di persone e le ditte individuali tale atto è assimilato ad una dichiarazione di impegno sottoscritta nel primo caso da tutti i soci nell’altro dal titolare dell’impresa individuale.

Per le Società cooperative la garanzia di una ricaduta positiva sui produttori di base è considerata soddisfatta quando la materia prima conferita dai soci rappresenta almeno il 60% delle forniture dei prodotti di base. Nel caso in cui il conferimento sia inferiore al 60% la cooperativa dovrà sottoscrivere contratti e/o accordi di fornitura fino al raggiungimento di tale percentuale.

Per le imprese che svolgono lavorazioni per conto terzi, fatto salvo il rispetto del limite massimo del 25%, il quantitativo soggetto a contratti e/o accordi deve rappresentare il 60% delle quantità che saranno complessivamente lavorate nell’impianto finanziato.

Per le imprese che lavorano materia prima propria, fatto salvo il rispetto del limite massimo del 40%, il quantitativo soggetto a contratti e/o accordi deve rappresentare il 60% delle quantità che saranno complessivamente lavorate nell’impianto finanziato.

In sede di acconti su stato avanzamento lavori e saldo del contributo le ditte ammesse al finanziamento dovranno presentare i contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti opportunamente registrati presso l’Ufficio Registro pena la decadenza del progetto approvato e la restituzione secondo il manuale delle procedure di ARPEA Dei contributi già eventualmente percepiti.

Tali contratti e/o accordi devono:

b. essere stipulati con produttori agricoli singoli od associati,

c. avere valenza giuridica ed essere registrati,

d. avere validità almeno triennale dalla data della richiesta di accertamento dello stato finale dei lavori,

e. coprire il 60% del fabbisogno della materia prima e dei semilavorati dell’impianto finanziato. Fanno eccezione a tale contrattualizzazione i prodotti del sottobosco e i liquidi di governo dei prodotti finiti.

Per impianto finanziato si intende:

1. l’intero stabilimento qualora il finanziamento pubblico riguardi la realizzazione di un nuovo stabilimento o la ristrutturazione o l’ammodernamento dello stabilimento esistente nel suo complesso;

2. una parte dello stabilimento qualora il finanziamento pubblico riguardi l’ampliamento dello stabilimento esistente mediante la realizzazione ad esempio, di un capannone o magazzino aggiuntivo e la installazione degli impianti ivi contenuti (nuove linee di lavorazione, nuove celle frigorifere aggiuntive);

3. una specifica linea di lavorazione di uno o più prodotti.

I contratti e/o accordi devono riportare almeno i seguenti elementi:

1. tipo, qualità e quantità di prodotti vincolati dai contratti e/o accordi;

2. riferimenti anagrafici del produttore di base o dell’associazione di produzione o del conferente (per es. ragione sociale, data di nascita, residenza o domicilio, Codice fiscale, Partita IVA ecc.);

3. durata dei contratti e degli accordi (almeno 3 anni dalla data della richiesta di accertamento dello stato finale dei lavori) e condizioni di rinnovo o interruzione;

4. criteri di determinazione del prezzo che garantiscano il ritiro del prodotto alle migliori condizioni di mercato;

5. tempi e modalità di consegna della materia prima e/o dei semilavorati;

6. tempi e condizioni di pagamento;

7. eventuali criteri per il pagamento dei prodotti secondo la qualità;

8. clausole di garanzia;

9. istituto al quale ricorrere per la soluzione delle controversie.

Qualora il contraente, fornitore dei prodotti semilavorati o dei sottoprodotti, non sia un produttore singolo e/o associato, il contratto deve riportare l’elenco dei produttori fornitori della materia prima, la durata di tale fornitura, i criteri di determinazione del prezzo, tempi e modalità di consegna della materia prima, condizioni di pagamento.

5. Condizioni di esclusione

Non viene concesso il contributo alle imprese che realizzano investimenti che:

a. contravvengono ai divieti od alle restrizioni stabiliti nelle organizzazioni comuni di mercato;

b. siano effettuati prima della presentazione della domanda di aiuto;

c. non rispettano i divieti, le limitazioni e le prescrizioni del PSR;

d. non soddisfano i requisiti di ammissibilità riportati nella presente determinazione;

e. riguardano settori produttivi non previsti nel PSR misura 123 azione 1;

f. non concorrono al miglioramento della situazione dei settori di produzione agricola interessati;

g. non garantiscono la sottoscrizione di accordi o di contratti di fornitura dei prodotti agricoli che devono coprire almeno il 60% del fabbisogno di materia prima dell’impianto finanziato;

h. riguardano la fabbricazione e la commercializzazione di prodotti di imitazione e sostituzione del latte o dei prodotti lattiero caseari;

i. interessano progetti di ricerca o di promozione dei prodotti agricoli.

6. Spese ammissibili

Una spesa per essere ammissibile deve:

- essere imputabile ad un’operazione finanziata; vi deve essere una stretta relazione tra spese sostenute, operazioni svolte ed obiettivi al cui raggiungimento la misura concorre;

- essere pertinente rispetto all’azione ammissibile e risultare conseguenza diretta dell’azione stessa;

- essere congrua rispetto all’azione ammessa e comportare costi commisurati alla dimensione del progetto.

Nel caso una spesa ammissibile riguardi anche investimenti non finanziabili (ad esempio macchinario utilizzato per prodotti dell’allegato I del Trattato e prodotti non previsti dallo stesso) quest’ultima potrà essere imputata all’operazione in modo proporzionale. Tale principio, potrà essere utilizzato come linea guida in casi analoghi e in tutte le fasi del procedimento.

I costi, inoltre, devono essere ragionevoli e conformi ai principi di sana gestione finanziaria, in particolare in termini di economicità e di efficienza.

Le spese ammissibili a contributo sono quelle effettivamente sostenute dal beneficiario finale e devono corrispondere a “pagamenti effettuati”, comprovati da fatture e, ove ciò non sia possibile, da documenti contabili aventi forza probante equivalente.

Per documento contabile avente forza probante equivalente si intende, nei casi in cui le norme fiscali contabili non rendano pertinente l’emissione di fattura, ogni documento comprovante che la scrittura contabile rifletta fedelmente la realtà, in conformità alla normativa vigente in materia di contabilità.

Per essere considerate ammissibili, le spese devono essere sostenute, imputate e comprovate in conformità alla normativa comunitaria e nazionale applicabile all’operazione considerata.

Nel rispetto della normativa vigente, per essere ammissibile, ogni spesa deve aver dato luogo ad adeguate registrazioni contabili, in conformità alle disposizioni di legge, ai principi contabili.

Le spese ammissibili riguardano:

a) acquisto di terreni per un costo non superiore al 10% del totale delle spese ammissibili. Nel caso di acquisto di un terreno il valore da utilizzarsi per il calcolo della spesa ammissibile a contributo è quello inferiore tra il valore dichiarato nell’atto di acquisto e quello dominicale rivalutato ai sensi del Testo unico dell’imposta di registro (D.P.R. n. 131/1986);

b) la costruzione, l’acquisto e l’ammodernamento di fabbricati.

Nel caso di acquisto di un fabbricato questo deve essere strettamente funzionale alla realizzazione del progetto, il suo costo deve essere separato da quello del terreno di sua pertinenza e il valore considerato per il calcolo della spesa ammissibile a contributo è quello inferiore tra quello dichiarato nell’atto di acquisto e quello catastale rivalutato ai sensi del Testo unico dell’imposta di registro (D.P.R. n. 131/1986).

L’importo massimo ammissibile per l’acquisto di fabbricati non potrà superare il 30% della spesa complessivamente ammessa per la realizzazione del progetto.

Gli immobili devono essere dismessi da almeno tre anni o avere avuto altra destinazione produttiva (settore produttivo) rispetto a quella da destinarsi.

Gli investimenti relativi alle abitazioni destinate al personale di custodia dello stabilimento sono ammissibili fino a euro 60.000,00;

c) gli impianti, le macchine e le attrezzature nuove, compresi i sistemi e i programmi informatici (hardware e software), gli impianti telefonici, il telefax e le attrezzature di laboratorio.

I beni acquistati devono essere nuovi e privi di vincoli o ipoteche e sulle relative fatture dovrà essere indicato con chiarezza l’oggetto dell’acquisto e, in funzione della tipologia del bene, il numero seriale o di matricola;

d) l’acquisto di veicoli specializzati per il trasporto di prodotto semilavorato o finito dallo stabilimento di trasformazione e commercializzazione alle imprese di distribuzione, purché si tratti di veicoli direttamente ed esclusivamente destinati al trasporto di tali prodotti, sempreché tale spesa non incida sulla totale spesa ammessa in percentuale superiore al 20%;

e) la creazione e allestimento di spazi destinati alla vendita di prodotti agricoli provenienti esclusivamente dalla trasformazione effettuata dalla propria azienda purché ubicati all’interno delle unità produttive (stabilimento di trasformazione), e per un importo di spesa non superiore a euro 200.000,00. E’ comunque obbligatorio realizzare altri investimenti produttivi almeno per una cifra pari all’importo previsto per la creazione ed allestimento di spazi destinati alla vendita;

f) le spese generali e tecniche comprendenti le spese di progettazione, predisposizione e gestione della pratica, perizie, direzione lavori, contabilità e collaudo delle opere. Sono escluse le somme relative agli acquisti di qualsiasi natura e genere, fatto salvo l’acquisto di brevetti e licenze.

Le spese generali e tecniche sono ammissibili fino all’8% per tutte le voci riportate alla lettera b) e per il 2,5% per le voci riportate alle lettere c), d) ed e).

Qualora siano previsti gli acquisti di brevetti e licenze, i costi relativi saranno compresi nelle spese generali e tecniche che, in tal caso, saranno ammissibili fino a un massimo del 12%. Per tali acquisti si dovranno fornire informazioni dettagliate su caratteristiche, modalità di uso ed effetti di tali brevetti e licenze nei confronti di processi produttivi, prodotti e profitti.

Gli investimenti per la produzione di energia e per il risparmio energetico sono consentiti solo se finalizzati all’autoconsumo e per una potenza complessiva di 1 MWh per sito produttivo. Tali investimenti non potranno superare il 50% della spesa ammessa.

7. Spese non ammissibili

Non sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie di spesa:

a. spese notarili, IVA, tasse e altre imposte;

b. acquisto di fabbricati destinati alla demolizione;

c. acquisto di fabbricati già destinati ad attività di trasformazione e di commercializzazione di prodotti appartenenti allo stesso settore produttivo nel quale si chiede il contributo, a meno che sia dimostrato che l’attività economica sia dismessa da almeno 3 anni;

d. demolizione di opere e manufatti esistenti;

e. opere provvisorie non direttamente connesse all’esecuzione del progetto;

f. acquisto di veicoli non specializzati, di sole motrici di trasporto;

g. arredi da ufficio;

h. acquisto di imballaggi, cassoni, contenitori, barriques ecc. anche se ammortizzabili;

i. acquisto di attrezzature ammortizzate in un anno e materiali di consumo;

j. investimenti immateriali, diversi da brevetti e licenze;

k. indennità versate dai beneficiari a terzi per espropri, frutti pendenti ecc.;

l. manutenzione di attrezzature e di macchinari;

m. acquisto ed installazione di attrezzature, macchinari ed impianti usati;

n. lavori di abbellimento (per esempio allestimento giardini, spazi verdi);

o. acquisto di beni immobili che abbiano già fruito di finanziamenti pubblici nel corso dei 10 anni precedenti. Tale limitazione non ricorre nel caso in cui l’Amministrazione concedente abbia revocato e recuperato totalmente le agevolazioni medesime;

p. noleggio di attrezzature e investimenti finanziati con leasing;

q. investimenti finalizzati alla mera commercializzazione realizzati da beneficiari che svolgono esclusivamente tale attività (acquisto, deposito e vendita dei prodotti);

r. interventi di mera sostituzione che non comportino miglioramenti tecnologici e funzionali;

s. investimenti destinati ad adeguamenti a normative cogenti i cui termini di regolarizzazione risultino scaduti;

t. iniziative volte a sostenere progetti di promozione e ricerca;

u. spese di gestione;

v. investimenti realizzati direttamente dal beneficiario (lavori in economia).

8. Inizio e decorrenza degli investimenti ammissibili

Sono ammessi al contributo gli investimenti avviati dopo la data di presentazione della domanda cartacea.

I contratti o le ordinazioni di lavori e di forniture possono anche essere antecedenti alla data ammessa, purché l’effettivo inizio dei lavori o la consegna dei beni sia avvenuta dopo la data di presentazione della domanda.

Le fatture ed i pagamenti delle spese ammissibili, comprese le spese generali, dovranno essere successive alla data di presentazione della domanda, pena la non ammissibilità della spesa al finanziamento.

C. PROCEDURE GENERALI DELL’ISTRUTTORIA

1. Istruttoria formale

L’ARPEA verifica l’ammissibilità amministrativa delle domande (data di presentazione, beneficiari, completezza e regolarità della documentazione, ecc.) valutando l’idoneità della domanda.

2. Istruttoria di merito

A) Preistruttoria e approvazione delle graduatorie

Relativamente alle domande idonee e pertanto ammissibili gli Uffici si riservano di richiedere alle Ditte ulteriori informazioni per la valutazione tecnico economica dei progetti.

Gli Uffici effettuano la valutazione tecnico economica delle domande ammissibili, che si conclude con la predisposizione di verbali di preistruttoria, contenenti le seguenti risultanze del procedimento:

* esito dell’istruttoria formale:

- l’individuazione dei progetti ritenuti non idonei, di cui si propone l’archiviazione;

- l’individuazione dei progetti ritenuti idonei;

* esito dell’istruttoria di merito:

- l’individuazione dei progetti ritenuti non idonei, di cui si propone l’archiviazione;

- l’individuazione dei progetti ritenuti idonei, attribuzione a ciascun progetto del punteggio di merito, della spesa massima ammissibile e del contributo massimo concedibile.

I verbali di preistruttoria costituiscono la base per le determinazioni dirigenziali di:

* rigetto dei progetti non idonei, con motivazione dell’archiviazione stessa;

* approvazione di graduatorie di settore per i progetti idonei che individuano:

- i progetti idonei e finanziabili nei limiti delle risorse finanziarie previste per ciascun settore nell’Allegato al 7 della D.G.R. n. 49-8712 del 28 aprile, fatta salva la rimodulazione finanziaria tra i settori, con indicazione per ogni progetto del punteggio di merito, della spesa massima ammissibile e del contributo massimo concedibile.

- i progetti idonei, non finanziabili (che non trovano copertura finanziaria) e conseguentemente respinti ed archiviati.

B) Istruttoria ed approvazione del progetto

Le imprese in graduatoria i cui progetti sono risultai idonei e finanziabili, sono invitate a presentare ad ARPEA entro i termini che saranno indicati nella comunicazione:

a. Certificato d’iscrizione al registro ditte della Camera di Commercio, in data non anteriore a sei mesi, attestante che la società non si trova in stato di liquidazione o fallimento e che nei confronti della stessa non è stata presentata domanda di concordato preventivo con dicitura antimafia.

b. Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) in corso di validità.

A seguito della presentazione della citata documentazione da parte delle Ditte, gli Uffici competenti completano l’istruttoria dei progetti, predisponendo per ognuno un verbale di istruttoria che costituisce la base per la determinazione dirigenziale di approvazione.

La determinazione dirigenziale di approvazione del progetto riguarda:

* gli investimenti ammessi a finanziamento;

* la spesa ammessa a contributo;

* il contributo concesso;

* l’obbligo a presentare i contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti di base in sede di eventuale acconto su stato avanzamento lavori e saldo del contributo pena la decadenza del progetto approvato e la restituzione secondo il manuale delle procedure di ARPEA dei contributi già eventualmente percepiti;

* il rispetto della normativa antimafia ai sensi della legge n. 575 del 31/05/1965 e successive modifiche;

* le prescrizioni che la Ditta è tenuta ad osservare per ottenere l’erogazione dei contributi.

La determinazione dirigenziale di approvazione del progetto verrà adottata entro 180 giorni dal termine di scadenza di presentazione delle domande di contributo.

3. Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento

Al fine di rendere trasparenti e documentabili tutte le operazioni finanziarie connesse alla realizzazione degli interventi, il beneficiario, per dimostrare l’avvenuto pagamento delle spese potrà utilizzare le seguenti modalità:

a) Bonifico o ricevuta bancaria (Riba). Il beneficiario deve produrre copia del bonifico o della Riba, con riferimento a ciascuna fattura rendicontata. Tale documentazione, rilasciata dall’istituto di credito, deve essere allegata alla pertinente fattura. Nel caso in cui il bonifico sia disposto tramite “home banking”, il beneficiario del contributo è tenuto a produrre la stampa dell’operazione dalla quale risulti la data ed il numero della transazione eseguita, oltre alla descrizione della causale dell’operazione a cui la stessa fa riferimento. In ogni caso il beneficiario è tenuto a fornire all’autorità competente l’estratto conto rilasciato dall’istituto di credito di appoggio, ove sono elencate le scritture contabili eseguite.

b) Assegno. Tale modalità è accettata, purché l’assegno sia sempre emesso con la dicitura “non trasferibile” e il beneficiario produca l’estratto conto rilasciato dall’istituto di credito di appoggio riferito all’assegno con il quale è stato effettuato il pagamento e la fotocopia dell’assegno emesso.

c) Bollettino postale effettuato tramite conto corrente postale. Tale modalità di pagamento deve essere documentata dalla copia della ricevuta del bollettino, unitamente all’estratto del conto corrente rilasciato dall’istituto di credito. Nello spazio della causale devono essere riportati i dati identificativi del documento di spesa di cui si dimostra il pagamento: nome del destinatario del pagamento, numero e data della fattura pagata, tipo di pagamento (acconto o saldo).

d) Vaglia postale. Tale forma di pagamento può essere ammessa a condizione che sia effettuata tramite conto corrente postale e sia documentata dalla copia della ricevuta del vaglia postale e dall’estratto del conto corrente rilasciato dall’istituto di credito. Nello spazio della causale devono essere riportati i dati identificativi del documento di spesa di cui si dimostra il pagamento: nome del destinatario del pagamento, numero e data della fattura pagata, tipo di pagamento (acconto o saldo).

In nessun caso sono ammessi pagamenti in contanti.

4. Termine di ultimazione degli investimenti

Il progetto è ultimato quando tutti gli investimenti sono completamente realizzati e le relative spese, comprese quelle generali, sono state effettivamente pagate dal beneficiario.

Il termine per il completamento degli investimenti è il 31/12/2011.

5. Modifiche ai progetti ammessi a finanziamento: variante, adattamento tecnico, adattamento tecnico-economico

Le Ditte beneficiarie possono, nel corso della realizzazione degli investimenti, apportare modifiche al progetto approvato.

Le modifiche possono essere di più tipi: variante, adattamento tecnico, adattamento tecnico economico.

A) Variante

Sono da considerarsi varianti tutti i cambiamenti al progetto originale che comportano modifiche agli obiettivi ed ai parametri che hanno reso l’iniziativa finanziabile, in particolare:

1) cambio di beneficiario;

2) cambio di sede dell’investimento;

3) modifiche tecniche sostanziali degli investimenti approvati;

4) modifica degli investimenti approvati qualora superiori al 20% della spesa ammessa per l’operazione;

5) cambiamento della ragione sociale della ditta beneficiaria.

Per poter effettuare una variante il beneficiario deve presentare preventiva richiesta all’ARPEA.

Non sono ammesse varianti in sanatoria.

Non saranno ammesse richieste di variante, aventi ad oggetto modifiche degli investimenti, presentate negli ultimi sei mesi di realizzazione degli investimenti.

La variante per essere ammissibile deve:

* rispettare tutta la disciplina di cui alla misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” - Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte, del Bando (D.G.R. n. 49-8712 del 28 aprile 2008) e della presente determinazione;

* fare riferimento allo stesso settore produttivo;

* confermare la finalità del progetto iniziale approvato;

* confermare almeno il punteggio di merito ottenuto;

* confermare la redditività degli investimenti.

In ogni caso, la variante non può comportare l’aumento della spesa ammessa e del contributo concesso.

Nel caso di cambiamento di sede degli investimenti, la variante è ammissibile solo:

* per sopraggiunte e comprovate cause di forza maggiore;

* se gli investimenti già realizzati possono essere trasferiti nella nuova sede senza pregiudizio.

La documentazione da produrre per la richiesta di variante è la seguente:

1. Modello 13 “Domanda di variante” (previsto nella procedura informatica per l’invio on line e come conferma cartacea).

2. Deliberazione, in conformità alle norme di legge, del competente organo societario, con il quale si approva la variante e si autorizza il legale rappresentante, o chi per lui, a presentare richiesta di variante. In caso di società unipersonali è richiesta la produzione del parere favorevole inerente la variante rilasciato dall’organo di controllo se esistente.

3. Relazione di variante (descrizione, motivazioni e conseguenze sul piano tecnologico, del processo produttivo, del prodotto e del mercato, ecc.).

4. Quadro economico della variante.

5. Quadro di raffronto con il progetto precedentemente approvato.

6. Computo metrico estimativo (nel caso di opere edili) redatto con il prezziario indicato nelle presenti disposizioni.

7. Disegni esecutivi per opere edili, fabbricati, sistemazioni esterne, ecc. (piante, sezioni, prospetti, indicazione del foglio di mappa, n. particelle catastali, sub-particelle ecc., firmati dal legale rappresentante e da un tecnico qualificato).

8. Tre preventivi originali di imprese del settore per ogni macchinario od attrezzatura inseriti nella variante, nonché, per le opere edili speciali, non riscontrabili o non riportate a prezziario.

9. Quadro di raffronto e relazione tecnico economica, del legale rappresentante, dei preventivi di cui al punto 8 che evidenzi il preventivo che, per parametri tecnico-economici, viene ritenuto il più idoneo.

La richiesta di variante dovrà essere presentata utilizzando i servizi on line appositamente predisposti sul portale Sistemapiemonte, esclusivamente secondo le seguenti modalità:

1) tramite l’ufficio CAA che detiene il fascicolo;

oppure

2) in proprio utilizzando il servizio on line disponibile sul portale Sistemapiemonte alla pagina http://www.sistemapiemonte.it/agricoltura/piano_sviluppo_rurale (cliccare il link : “piano di sviluppo rurale - vai”), previa registrazione al portale.

Al termine della procedura on line (effettuata tramite CAA o in proprio) sarà possibile eseguire la stampa del modulo di richiesta di variante. Tale originale cartaceo, esente da bollo, debitamente sottoscritto dal titolare (se trattasi di impresa individuale) o dal rappresentante legale (se trattasi di persona giuridica) dovrà essere spedito all’ARPEA (Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura), via Bogino 23, 10123 Torino, entro tre giorni lavorativi dalla data di invio telematico, tramite raccomandata A.R. (farà fede, ai solo fini del rispetto dei termini di presentazione, il timbro di partenza dell’ufficio postale) e con l’indicazione “(Misura 123 azione 1)”.

Ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, la sottoscrizione della domanda cartacea non necessita di autenticazione, ma è fatto obbligo per il sottoscrittore di allegare alla medesima la fotocopia leggibile del documento di identità in corso di validità.

Resta inteso che il recapito della richiesta di variante è ad esclusivo rischio del mittente ove per qualsiasi motivo non giunga a destinazione.

La documentazione indicata, da allegare alla richiesta di variante, dovrà pervenire in forma completa.

L’Ufficio competente si riserva la facoltà di chiedere eventuali integrazioni ritenute necessarie al completamento dell’iter amministrativo.

La variante sarà oggetto di istruttoria da parte dell’Ufficio competente che redigerà relativo verbale. La variante sarà approvata o respinta con determinazione dirigenziale.

La realizzazione di una variante non approvata, comporterà la revoca del contributo concesso nonché il recupero di eventuali anticipazioni e/o acconti erogati secondo quanto stabilito nel manuale delle procedure dell’ARPEA.

In caso di presentazione di variante, gli adattamenti tecnico-economici eventualmente già realizzati devono essere segnalati, evidenziati e giustificati all’atto di presentazione della stessa.

Tali adattamenti tecnici-economici non rientrano nella variante.

Gli adattamenti tecnico-economici possono essere effettuati, sempre nel limite massimo del 20% della spesa ammessa a finanziamento, al netto delle spese generali e tecniche, anche dopo la presentazione di una eventuale variante.

In tale caso però eventuali adattamenti tecnico-economici realizzati prima della domanda di variante e non segnalati alla presentazione della variante stessa non saranno considerati ammissibili.

Nel caso di cambiamenti della ragione sociale della ditta beneficiaria conseguenti a modifiche societarie, comprese fusioni, incorporazioni, vendite, successioni ecc., il nuovo soggetto deve:

* rientrare tra i possibili beneficiari della misura 123, azione 1;

* appartenere al medesimo settore produttivo;

* farsi carico di tutti gli impegni assunti dal precedente soggetto beneficiario.

Il nuovo soggetto deve presentare all’ARPEA la documentazione probante il cambiamento della ragione sociale della ditta non appena esperite le necessarie procedure previste dalla legislazione vigente in materia. L’ARPEA verificate le condizioni sovraesposte, provvede a prendere atto della nuova ragione sociale con determinazione dirigenziale.

B) Adattamenti tecnici

Di norma non sono considerate varianti al progetto originario le modifiche di dettaglio o le soluzioni tecniche migliorative ed i cambi di preventivo, purché sia garantita la possibilità di identificare il bene e fermo restando la spesa ammessa in sede di istruttoria,.

C) Adattamento tecnico-economico

E’ considerato adattamento tecnico-economico la modifica degli investimenti approvati purché queste rappresentino al massimo il 20% della spesa totale ammessa a finanziamento, al netto delle spese generali e tecniche.

L’adattamento tecnico-economico non richiede preventiva autorizzazione da parte dell’ARPEA.

L’adattamento tecnico-economico deve:

* rispettare tutta la disciplina di cui alla misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” - Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte, del Bando (D.G.R. n. 49-8712 del 28 aprile 2008) e della presente determinazione;

* fare riferimento allo stesso settore produttivo;

* confermare la finalità del progetto iniziale approvato;

* confermare la redditività degli investimenti.

L’adattamento tecnico-economico non può comportare l’aumento della spesa ammessa e del contributo concesso.

Il beneficiario è responsabile del buon fine dell’adattamento tecnico economico, senza alcun impegno da parte dell’ARPEA.

In sede di accertamento dello stato finale dei lavori l’importo massimo liquidabile per gli adattamenti tecnico-economici è pari al 20% della spesa ammessa con l’approvazione del progetto ed effettivamente sostenuta, al netto delle spese generali.

L’aumento di prezzo non è considerato adattamento tecnico economico.

6. Erogazione dei contributi

L’erogazione del contributo in conto capitale potrà avvenire successivamente all’atto di approvazione del progetto e di concessione del contributo stesso.

Le procedure dettagliate per l’erogazione dei contributi saranno riportate nel Manuale dell’ARPEA.

La domanda di erogazione del contributo dovrà essere presentata utilizzando i servizi on line appositamente predisposti sul portale Sistemapiemonte, esclusivamente secondo le seguenti modalità:

1) tramite l’ufficio CAA che detiene il fascicolo;

oppure

2) in proprio utilizzando il servizio la modalità on line disponibile sul portale Sistemapiemonte alla pagina http://www.sistemapiemonte.it/agricoltura/piano_sviluppo_rurale (cliccare il link : “piano di sviluppo rurale - vai”), previa registrazione al portale.

Al termine della procedura on line (effettuata tramite CAA o in proprio) sarà possibile eseguire la stampa del modulo di domanda di erogazione del contributo. Tale originale cartaceo, esente da bollo, debitamente sottoscritto dal titolare (se trattasi di impresa individuale) o dal rappresentante legale (se trattasi di persona giuridica) dovrà essere spedito all’ARPEA (Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura), via Bogino 23, 10123 Torino, entro tre giorni lavorativi dalla data di invio telematico, tramite raccomandata A.R. (farà fede, ai solo fini del rispetto dei termini di presentazione, il timbro di partenza dell’ufficio postale) e con l’indicazione “(Misura 123 azione 1)”.

Ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, la sottoscrizione della domanda cartacea non necessita di autenticazione, ma è fatto obbligo per il sottoscrittore di allegare alla medesima la fotocopia leggibile del documento di identità in corso di validità.

Resta inteso che il recapito della domanda di erogazione dei contributi è ad esclusivo rischio del mittente ove per qualsiasi motivo non giunga a destinazione.

L’impresa, per poter accedere all’erogazione del contributo deve produrre la documentazione indicata ai paragrafi successivi.

La documentazione indicata, da allegare alla domanda di erogazione del contributo, dovrà pervenire in forma completa.

L’ARPEA incaricata della liquidazione o di successivi controlli, si riserva di richiedere ogni altra documentazione ritenuta necessaria al completamento dell’iter amministrativo.

Tutti gli atti presentati all’ARPEA devono riportare il riferimento al PSR 2007-2013 della Regione Piemonte, Misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali”, Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” ed alla determinazione regionale di approvazione del progetto.

L’anno finanziario è quello del FEASR ed inizia il 16 ottobre e termina il 15 ottobre dell’anno successivo.

L’ARPEA accerta la regolarità delle domande di pagamento del contributo e della prescritta documentazione, anche a mezzo di visita in loco, e provvede alla predisposizione degli elenchi di liquidazione entro 180 giorni dal ricevimento della domanda di erogazione del contributo completa di tutta la documentazione.

L’erogazione dei contributi per i progetti può avvenire secondo le seguenti modalità:

a) anticipazione fino al 20% del contributo concesso, su presentazione di fideiussione assicurativa o bancaria a favore dell’ARPEA ad avvenuto inizio degli investimenti;

b) acconti su stato avanzamento lavori fino ad un massimo del 90% del contributo concesso relativo agli investimenti realizzati e pagati. Per poter accedere all’acconto il Beneficiario deve aver realizzato e regolarmente pagato almeno il 50% degli investimenti ammessi;

Nella percentuale massima di contributo erogato con l’acconto è compresa l’eventuale anticipazione del contributo già ricevuta.

c) saldo del contributo concesso ad ultimazione lavori e pagamento di tutti gli investimenti.

Potrà essere presentata una sola richiesta di anticipazione del contributo concesso e di acconto su stato avanzamento lavori.

Le richieste di acconto e saldo del contributo, complete di tutta la documentazione necessaria, devono pervenire entro il 31 gennaio di ogni anno. Le richieste che perverranno dal 1° febbraio potranno essere evase negli anni finanziari successivi.

Le richieste di acconti e saldi del contributo saranno evase secondo l’ordine cronologico di arrivo e fino alla concorrenza della disponibilità finanziaria dell’anno. Le richieste eccedenti tale disponibilità potranno essere evase negli anni finanziari successivi.

Le richieste di anticipazione del contributo devono pervenire, a pena di esclusione, complete di tutta la documentazione necessaria, dal 15 marzo al 15 aprile di ciascun anno per poter accedere esclusivamente all’erogazione nell’anno finanziario in corso.

Le richieste di anticipazione eccedenti le risorse finanziarie disponibili saranno respinte e potranno essere ripresentate tra il 15 marzo ed il 15 aprile dell’anno successivo.

Per il calcolo dell’importo erogabile si applica il Reg. (CE) 1975/2006 art. 31.

A) Anticipazione fino al 20% del contributo concesso

Le imprese che hanno ottenuto l’approvazione del progetto possono richiedere una anticipazione fino al 20% del contributo concesso purché abbiano iniziato i lavori o gli acquisti.

Le richieste di anticipazione del contributo saranno evase tenendo conto della percentuale di realizzazione degli investimenti: viene attribuita priorità ai beneficiari che hanno realizzato più investimenti in termini di spesa in rapporto alla spesa ammessa come desunto dal modello 17.

A parità di punteggio si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo cartaceo delle richieste di anticipazione.

L’impresa beneficiaria, nel caso di realizzazioni di opere edili, per poter accedere all’erogazione del contributo deve produrre il permesso di costruire o la DIA (dichiarazione di inizio attività) qualora non già presentati.

E’ comunque obbligatorio per le anticipazioni aver iniziato i lavori o gli acquisti.

L’impresa deve presentare la seguente documentazione in originale:

1. Modello14 “Domanda di anticipo del contributo” (previsto nella procedura informatica per l’invio on line e come conferma cartacea).

2. Permesso di costruire e comunicazione all’Ufficio del Comune di inizio lavori (nel caso questi documenti non siano già stati presentati).

3. DIA (per le opere edili non soggette a concessione edilizia e nel caso la DIA non sia già stata presentata) e l’attestazione, da parte dell’impresa, di non intervenuto diniego alla realizzazione degli interventi da parte dell’Autorità Comunale.

4. Modello 17 “Riepilogo dei documenti giustificativi degli investimenti realizzati”.

5. Certificato d’iscrizione al registro ditte della Camera di Commercio, in data non anteriore a sei mesi, attestante che la società non si trova in stato di liquidazione o fallimento e che nei confronti della stessa non è stata presentata domanda di concordato preventivo.

Qualora siano intervenute modifiche negli organi statutari, con riferimento alla situazione certificata in occasione dell’attestazione antimafia, il documento richiesto deve prevedere anche la dicitura antimafia.

6. Relazione del legale rappresentante descrittiva degli investimenti realizzati.

L’ARPEA, verificata l’ammissibilità delle richieste e tenuto conto della priorità indicata e delle disponibilità finanziarie, predispone un elenco delle domande, comunicando agli interessati l’ammontare del contributo e della relativa fideiussione.

La fideiussione bancaria od assicurativa, rilasciata da soggetti autorizzati, deve essere redatta secondo lo schema approvato da ARPEA con il manuale delle procedure.

Il beneficiario, preliminarmente all’erogazione dell’anticipazione, deve prestare apposita cauzione costituita da polizza fidejussoria assicurativa o bancaria a garanzia della somma anticipata. Detta cauzione resterà operante fino al momento del rilascio di dichiarazione liberatoria alla chiusura del procedimento amministrativo da parte di ARPEA, che ne darà comunicazione all’Ente assicurativo o bancario garante della fideiussione.

L’ammontare della fideiussione, sottoscritta a favore di ARPEA, deve essere pari al 110% dell’importo da liquidare.

L’ARPEA verificati i documenti sopraccitati, redige apposito verbale di liquidazione dell’anticipo del contributo in conto capitale.

Le richieste di anticipazione del contributo saranno evase nell’anno finanziario corrente qualora sia completata la procedura di verifica delle fideiussioni entro le scadenze stabilite da ARPEA.

L’erogazione dell’anticipazione non costituisce approvazione delle spese sostenute o ancora da sostenere.

B) Acconto su Stato avanzamento lavori (SAL)

Le ditte che hanno ottenuto l’approvazione del progetto possono richiedere un acconto fino ad un massimo del 90% del contributo concesso relativo agli investimenti realizzati e pagati.

La ditta deve presentare la seguente documentazione in originale:

1. Modello 15 “Domanda di acconto del contributo” (previsto nella procedura informatica per l’invio on line e come conferma cartacea).

2. Relazione del Direttore dei lavori o di altro tecnico abilitato, descrittiva delle opere edili realizzate e di tutti gli eventuali adattamenti tecnico economici e loro giustificazione. Inoltre deve essere indicata la data di inizio dei lavori edili.

3. Relazione del legale rappresentante descrittiva delle macchine, attrezzature ed impianti acquistati e di tutti gli eventuali adattamenti tecnico economici e loro giustificazione. Inoltre deve essere indicata la data di inizio degli acquisti (fattura) e dei pagamenti.

4. Permesso di costruire e comunicazione di inizio lavori all’Ufficio del Comune (nel caso questi documenti non siano già stati presentati).

5. DIA (per le opere edili non soggette a concessione edilizia e nel caso la DIA non sia già stata presentata) e l’attestazione, da parte dell’impresa, di non intervenuto diniego alla realizzazione degli interventi da parte dell’Autorità Comunale.

6. Modelli:

a) modello 17 “Riepilogo dei documenti giustificativi degli investimenti realizzati”. (n. 2 originali);

b) modello 18 “Confronto quantitativo tra previsioni e realizzazioni”;

Per le opere edili, nelle colonne relative agli investimenti approvati e varianti devono essere riportate le voci o gruppi di voci presenti nel computo metrico estimativo;

c) modello 19 “Sintesi degli investimenti realizzati”.

Per le opere edili, nelle colonne relative agli investimenti approvati e varianti devono essere riportate le voci o gruppi di voci presenti nel computo metrico estimativo;

Tutti i modelli prescritti devono essere timbrati e firmati in originale dal legale rappresentate dell’impresa in ogni loro pagina e completati in tutte le loro parti.

I modelli devono riportare in alto a sinistra l’anagrafica della Ditta, la dicitura Programma di Sviluppo Rurale 2007 - 2013 della Regione Piemonte, Misura 123 Az. 1 - numero e data della determinazione dirigenziale di approvazione del progetto.

7. Certificato d’iscrizione al registro ditte della Camera di Commercio, in data non anteriore a sei mesi, attestante che la società non si trova in stato di liquidazione o fallimento e che nei confronti della stessa non è stata presentata domanda di concordato preventivo.

Qualora siano intervenute modifiche negli organi statutari, con riferimento alla situazione certificata in occasione dell’attestazione antimafia, il documento richiesto deve prevedere anche la dicitura antimafia.

8. Copia delle fatture dettagliate delle imprese emittenti comprese quelle delle spese generali e tecniche, attestate conformi all’originale dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Tale dichiarazione deve riportare tutti i dati relativi alle fatture (Ditta, data, numero e imponibile).

Il legale rappresentante deve inoltre attestare che le fatture allegate alla richiesta di acconto sono state regolarmente pagate per gli importi in esse indicati, che si è provveduto a tutti i conseguenti adempimenti fiscali previsti dalle vigenti leggi e che non sono state emesse su tali fatture note di accredito.

Le fatture relative ai macchinari devono riportare il numero di matricola.

Le fatture originali riguardanti il progetto devono essere annullate con un timbro contenente la seguente dicitura:

“PSR 2007-2013 della Regione Piemonte, Dec. CE n. C(2007) 5944 del 28/11/2007 - Misura 123 Az. 1; Progetto approvato con D.D. n. ....... del ..........

Le fotocopie da consegnare all’ARPEA devono essere eseguite dopo l’apposizione del sopraccitato timbro.

Qualora le fatture non fossero dettagliate, alle stesse dovrà essere allegata documentazione atta a dimostrare il dettaglio (documentazione di trasporto, dichiarazione della impresa emittente, contratti od ordini richiamati in fattura, dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del beneficiario in caso di impossibilità ad ottenere altra documentazione).

9. Disegni consuntivi, con indicazioni degli estremi catastali, delle opere edili (piante sezioni e prospetti, debitamente quotati e firmati dal legale rappresentante e da un tecnico qualificato). I disegni devono evidenziare gli adattamenti tecnico economici apportati in corso d’opera rispetto al progetto approvato, le ristrutturazioni rispetto all’esistente e le nuove realizzazioni.

10. Computo metrico consuntivo delle opere edili realizzate suddiviso nelle voci di spesa utilizzate per la redazione del computo metrico estimativo.

Il computo metrico consuntivo delle opere edili deve essere redatto utilizzando i prezzi unitari approvati.

Il citato prezzario deve essere utilizzato anche nel caso di impiego di materiali e di realizzazioni di opere diversi da quelli approvati.

11. Contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti di base secondo quanto indicato al paragrafo B.4.D).

Le Società cooperative agricole che trasformano prodotto conferito dai soci devono presentare l’elenco dei soci con i quantitativi di prodotto conferito (dato dell’ultimo anno di conferimento) reso dal legale rappresentante sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;

Il contributo relativo agli investimenti finanziati è liquidato sulla base del valore determinato in sede di istruttoria o della minor spesa effettuata.

Il contributo relativo alle opere edili viene liquidato sulla base della minor spesa dimostrata tra il computo metrico consuntivo e le fatture relative alle opere stesse.

L’erogazione dell’acconto non costituisce approvazione delle spese sostenute.

Per eventuali controlli l’impresa dovrà conservare presso la propria sede, a disposizione dell’ARPEA, la documentazione utilizzata per la compilazione del modello 17.

C) Saldo del contributo

Finalità dell’accertamento

L’accertamento dello stato finale dei lavori è finalizzato alla verifica tecnico amministrativa ed in particolare:

* la conformità degli investimenti realizzati rispetto a quelli approvati ed ammessi a finanziamento;

* la quantificazione della spesa effettivamente sostenuta sulla base della documentazione contabile consuntiva e dei giustificativi di spesa.

Gli investimenti effettuati con materiali usati o i costi sostenuti con spese non ammissibili, non verranno considerati ai fini della realizzazione del progetto ed al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità previste dallo stesso.

L’impresa deve realizzare almeno l’80% degli investimenti e della spesa ammessa.

La realizzazione inferiore all’80% comporta la revoca del contributo ed il recupero delle somme eventualmente erogate secondo quanto previsto nel manuale delle procedure dell’ARPEA.

Liquidazione del contributo

La richiesta di pagamento finale del contributo deve essere presentata all’ARPEA entro 60 giorni dall’ultimazione del progetto.

Il contributo relativo agli investimenti finanziati è liquidato sulla base del valore determinato in sede di istruttoria o della minor spesa effettuata.

Il contributo relativo alle opere edili viene liquidato sulla base della minor spesa dimostrata tra il computo metrico consuntivo e le fatture relative alle opere stesse.

L’impresa, ultimati gli investimenti entro il termine indicato in progetto, in sede di richiesta di accertamento finale delle opere eseguite e di liquidazione del contributo, dovrà produrre la documentazione tecnica, amministrativa e contabile di seguito riportata, giustificativa dello stato finale di tutti gli investimenti realizzati:

1) Modello 16 “Domanda di saldo del contributo” (previsto nella procedura informatica per l’invio on line e come conferma cartacea).

2) Disegni consuntivi, con indicazioni degli estremi catastali, delle opere edili (piante sezioni e prospetti, debitamente quotati e firmati dal legale rappresentante e da un tecnico qualificato). I disegni devono evidenziare gli adattamenti tecnico economici apportati in corso d’opera rispetto al progetto approvato, le ristrutturazioni rispetto all’esistente e le nuove realizzazioni.

3) Planimetria schematica con ubicazione degli impianti e i macchinari fissi. Per i macchinari, qualora disponibile, deve essere indicato il numero di matricola.

4) Computo metrico consuntivo delle opere edili realizzate suddiviso nelle voci di spesa utilizzate per la redazione del computo metrico estimativo.

Il computo metrico consuntivo delle opere edili deve essere redatto utilizzando i prezzi unitari approvati.

Il citato prezzario deve essere utilizzato anche nel caso di impiego di materiali e di realizzazioni di opere diversi da quelli approvati.

5) Certificazione del direttore dei lavori (di un tecnico abilitato o del legale rappresentante nei casi non sia stato necessario ed obbligatorio l’incarico ad un direttore lavori) attestante:

* l’oggetto della certificazione;

* l’ubicazione delle opere interessate dall’investimento;

* la descrizione delle opere edili e impiantistiche (idriche, elettriche, ecc.) realizzate, degli eventuali adattamenti tecnico-economici e loro giustificazione;

* la conformità delle opere edili realizzate con quelle approvate, con indicazione della data di inizio e della data di fine lavori edili;

* che tutte le opere realizzate sono state eseguite a regola d’arte;

* che tutte le quantità contabilizzate e fatturate sono quelle riportate nel computo metrico consuntivo;

* che le opere edili ed impiantistiche hanno avuto tutte le necessarie autorizzazioni e certificazioni (impiantistiche, di sicurezza, ecc.);

* che sono stati adempiuti gli obblighi assicurativi con l’indicazione delle relative posizioni.

6) Certificato di agibilità dell’opera realizzata.

7) Riepilogo generale sintetico di tutti gli investimenti realizzati, firmato dal legale rappresentante della ditta e distinto in:

- opere edili (totale del computo metrico consuntivo e totale fatturato);

- impianti, macchinari ed attrezzature;

- spese generali e tecniche (compresi gli acquisti di brevetti e licenze).

Gli investimenti dovranno essere classificati secondo le tipologie previste nella D.G.R. n. 49-8712 del 28 aprile 2008 (bando), dovrà essere data giustificazione di tale classificazione ed essere specificato il valore percentuale degli stessi rispetto alla spesa totale (escluse le spese generali) dell’operazione.

8) Certificazione del legale rappresentante attestante:

* l’oggetto della certificazione;

* la descrizione degli impianti, macchinari ed attrezzature acquistati, degli eventuali adattamenti tecnico economici e loro giustificazione;

* la data di inizio e di fine delle forniture o della installazione degli impianti , macchinari ed attrezzature;

* la data di inizio e di fine di tutti i pagamenti effettuati;

* gli effetti prodotti dagli investimenti realizzati sull’economia e sull’organizzazione aziendale ed il grado di conseguimento degli obiettivi previsti nel progetto approvato;

* che tutti i impianti, macchinari ed attrezzature sono di nuova costruzione;

* che le forniture e i lavori contemplati nei documenti giustificativi concernono la realizzazione del progetto approvato.

9) Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa dal legale rappresentante dell’impresa attestante che sugli investimenti realizzati l’impresa non ha beneficiato di altri contributi pubblici di qualsiasi genere ovvero che l’impresa ha ottenuto tali contributi. In tale caso la sommatoria dei diversi contributi non deve superare le percentuali di contributo indicate per le diverse tipologie di imprese e dovrà essere allegata documentazione rilasciata dagli Enti concedenti.

10) Certificato d’iscrizione al registro ditte della Camera di Commercio, in data non anteriore a sei mesi, attestante che la società non si trova in stato di liquidazione o fallimento e che nei confronti della stessa non è stata presentata domanda di concordato preventivo.

Qualora siano intervenute modifiche negli organi statutari, con riferimento alla situazione certificata in occasione dell’attestazione antimafia, il documento richiesto deve prevedere anche la dicitura antimafia.

11) Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) in corso di validità.

12) Perizia asseverata eseguita da un professionista iscritto al relativo Albo professionale, esperto nella materia oggetto dell’investimento, attestante la congruità dei prezzi di acquisto con quelli di mercato per gli impianti, i macchinari, le attrezzature, le opere edili speciali, i brevetti e le licenze. La congruità dei prezzi deve riguardare anche gli investimenti introdotti con una eventuale variante e gli adeguamenti tecnici economici.

13) Copia delle fatture dettagliate delle imprese emittenti comprese quelle delle spese generali e tecniche, attestate conformi all’originale dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Tale dichiarazione deve riportare tutti i dati relativi alle fatture (Ditta, data, numero e imponibile).

Il legale rappresentante deve inoltre attestare che le fatture, allegate alla richiesta di verifica dello stato finale dei lavori finanziati, sono state regolarmente pagate per gli importi in esse indicati, che si è provveduto a tutti i conseguenti adempimenti fiscali previsti dalle vigenti leggi e che non sono state emesse su tali fatture note di accredito.

Le fatture relative ai macchinari devono riportare il numero di matricola.

Le fatture originali riguardanti il progetto devono essere annullate con un timbro contenete la seguente dicitura:

“PSR 2007-2013 della Regione Piemonte, Dec. CE n. C(2007) 5944 del 28/11/2007 - Misura 123 Az. 1; Progetto approvato con D.D. n. ....... del ..........

Le fotocopie da consegnare all’ARPEA devono essere eseguite dopo l’apposizione del sopraccitato timbro.

Qualora le fatture non siano dettagliate dovrà essere allegata alle stesse documentazione atta a dimostrare il dettaglio (documentazione di trasporto, dichiarazione della ditta emittente, contratti od ordini richiamati in fattura, dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del beneficiario in caso di impossibilità ad ottenere altra documentazione).

Nel caso di acquisto di beni immobili dovrà essere presentato l’atto di compra-vendita e la nota di trascrizione alla conservatoria RRII.

14) Copia conforme della delibera del Consiglio di Amministrazione con la quale il beneficiario si assume l’obbligo, pieno e incondizionato, di:

- non distogliere dalla prevista destinazione d’uso per almeno 5 anni i macchinari e 10 anni le strutture dalla data della richiesta di accertamento dello stato finale dei lavori gli investimenti ammessi a contributo;

- richiedere preventiva autorizzazione alla Regione Piemonte per l’alienazione dei beni oggetto di finanziamento e, in caso di mancata richiesta o autorizzazione, a restituire, secondo le disposizioni vigenti, il contributo incassato.

Tali impegni sono vincolanti sia per gli eventuali nuovi soci sia per gli aventi causa.

Per le società di persone e le ditte individuali tale atto è assimilato ad una dichiarazione di impegno sottoscritta nel primo caso da tutti i soci nell’altro dal titolare dell’impresa individuale.

15) Contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti di base secondo quanto indicato al paragrafo B.4.D)

Qualora i contratti di fornitura dei prodotti siano già stati presentati in sede di acconto si dovrà dare conferma degli stessi o produrre eventuali accordi e/o contratti di fornitura di prodotto parzialmente o totalmente sostitutivi rispetto a quelli presentati.

La Ditta deve motivare in modo circostanziato le ragioni delle sostituzioni parziali o totali degli accordi o contratti.

Le Società cooperative agricole che trasformano prodotto conferito dai soci devono presentare l’elenco dei soci con i quantitativi di prodotto conferito (dato dell’ultimo anno di conferimento) reso dal legale rappresentante sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

16) Eventuale documentazione specifica prescritta nella determinazione di approvazione del progetto.

17) Modelli:

a) modello 17 “Riepilogo dei documenti giustificativi degli investimenti realizzati”. (n. 2 originali);

b) modello 18 “Confronto quantitativo tra previsioni e realizzazioni”;

Per le opere edili, nelle colonne relative agli investimenti approvati e varianti devono essere riportate le voci o gruppi di voci presenti nel computo metrico estimativo;

c) modello 19 “Sintesi degli investimenti realizzati”.

Per le opere edili, nelle colonne relative agli investimenti approvati e varianti devono essere riportate le voci o gruppi di voci presenti nel computo metrico estimativo;

Tutti i modelli prescritti devono essere timbrati e firmati in originale dal legale rappresentate dell’impresa in ogni loro pagina e completati in tutte le loro parti.

I modelli devono riportare in alto a sinistra l’anagrafica della Ditta, la dicitura Programma di Sviluppo Rurale 2007 - 2013 della Regione Piemonte, Misura 123 Az. 1 - numero e data della determinazione dirigenziale di approvazione del progetto.

I modelli devono riportare la data di inizio ed ultimazione del progetto. Tali date sono individuate tra la prima e l’ultima, in ordine cronologico, tra le seguenti: data di inizio e fine dei lavori edili, data di inizio e fine delle installazioni e forniture degli impianti, macchinari ed attrezzature, data di inizio e fine di tutti i pagamenti.

Documentazione da conservare presso l’impresa

Per il periodo di vincolo di destinazione d’uso delle strutture, macchine, impianti ed attrezzature finanziate, l’impresa dovrà tenere, a corredo delle fatture e per eventuali controlli, la seguente documentazione:

* documento di trasporto o od altro certificato di accompagnamento;

* eventuale certificato di sdoganamento;

* documentazione atta ad indicare le modalità di pagamento delle fatture relative agli investimenti finanziati;

* contratti, ordini, conferme o quant’altro a supporto delle fatture inserite nel modello 17 “Riepilogo dei documenti giustificativi degli investimenti”.

Durante il sopralluogo di accertamento dei lavori il Beneficiario è tenuto a mettere a disposizione tutta la documentazione tecnica, amministrativa e contabile ritenuta necessaria ai fini dell’accertamento della corretta realizzazione del progetto (libro giornale, libro IVA, registro dei beni ammortizzabili, estratti conto bancari da cui risulti l’addebito dell’importo delle fatture, ecc.).

D) Controlli

Sul 100% delle domande di aiuto e di pagamento sono effettuati i controlli amministrativi richiesti dalla normativa comunitaria e precisati nel Regolamento (CE) n. 1975/06 art. 26.

I controlli amministrativi relativi ad operazioni connesse ad investimenti comprendono almeno una visita sul luogo dell’operazione sovvenzionata o del relativo investimento per verificare la realizzazione dell’investimento stesso.

Tale controllo in azienda è svolto dopo l’inizio dei lavori e, di norma, dopo la richiesta di accertamento dello stato finale e prima dell’erogazione del saldo del contributo in conto capitale.

Prima del versamento del saldo per un dato progetto l’ARPEA effettua i controlli in loco in base a quanto stabilito dagli articoli 27 e 28 del Regolamento (CE) n. 1975/06 e alle disposizioni procedurali dei Manuali ARPEA. Tali controlli comprendono la verifica in merito al possesso ed al mantenimento dei requisiti minimi, dei vincoli e degli obblighi certificati e conseguenti la domanda di aiuto e pagamento.

E) Accertamenti dell’esecuzione dei lavori

L’accertamento dell’esecuzione dei lavori è effettuato da persone diverse da quelle che hanno eseguito l’istruttoria.

L’incaricato di effettuare l’accertamento, effettuerà la visita in azienda al fine di verificare il riscontro con quanto approvato in concessione.

A seguito degli accertamenti verrà redatto apposito verbale, che costituirà parte integrante del provvedimento di liquidazione finale a cui seguirà la proposta di liquidazione del contributo.

F) Impegni successivi al collaudo

La Ditta, trascorso un anno dalla richiesta di saldo del contributo, deve trasmettere i dati relativi al fatturato della singola impresa, ai costi unitari e ai canali di commercializzazione. Deve inoltre presentare il modello 20 “Saldo consumi energetici” ed il modello 21 “Saldo consumi idrici”.

G) Controlli ex -post

Ai sensi del Reg. (CE) n. 1975/2006 saranno realizzati controlli ex post.

D. Disposizioni finali

Informazioni e pubblicità sul sostegno da parte del FEASR (art. 58 parag. 3 Reg. (CE) n. 1974/2006)

Per le operazioni che comportano investimenti di costo complessivo superiore ad euro 50.000,00, il beneficiario è tenuto ad affiggere una targa informativa.

Nei luoghi in cui sorgono infrastrutture di costo complessivo superiore ad euro 500.000,00 deve essere affisso un cartello.

I cartelli e le targhe recheranno una descrizione dell’operazione e gli elementi di cui al punto 3.1 del Reg. (CE) n. 1974/2006 allegato VI. Queste informazioni occupano almeno il 25% dello spazio del cartello o della targa.

Tutela dei dati personali

I dati personali ed aziendali in possesso dell’ARPEA, acquisiti a seguito della presentazione delle domande di aiuto e di pagamento verranno trattati nel rispetto del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e successive modifiche ed integrazioni.


Allegato