Torna al Sommario del Supplemento ordinario n. 1

Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 17

Codice DA1420
D.D. 15 febbraio 2008, n. 306

Legge regionale 9.8.1989 n. 45 - Ditta Comune di Antrona Schieranco - Comune di Antrona Schieranco (VB) - Localita’ “Rovina” - Tipo d’intervento: realizzazione pista per sci da fondo.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare, ai sensi della L.R. 9.8.1989 n. 45, il Comune di Antrona Schieranco (VB), all’effettuazione delle trasformazioni del suolo necessarie per la realizzazione pista per sci da fondo, sui terreni iscritti al N.C.T. del Comune di Antrona Schieranco (VB), località “Rovina”.

L’autorizzazione è subordinata al rispetto delle seguenti prescrizioni:

1. i lavori dovranno essere realizzati a perfetta regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed in osservanza di quanto descritto nelle relazioni, con il massimo rispetto della stabilità del terreno e il buon regime delle acque, limitando i movimenti di terreno allo stretto necessario;

2. gli interventi al soprassuoli arboreo dovranno essere limitati allo stretto necessario, in corrispondenza della fascia di rispetto della pista (sezione trasversale più margine di sicurezza), gli abbattimenti dovranno essere realizzati a perfetta regola d’arte, secondo le buone norme selvicolturali senza provocare danni alla vegetazione arborea circostante;

3. il materiale prodotto dalle ramature e/o dal taglio dalla vegetazione arborea ed arbustiva ingombrante le superfici d’intervento, dovrà essere concentrato con cura in luoghi idonei subito dopo l’avvenuto abbattimento;

4. per le proprietà comunali il taglio dovrà essere preceduto dalle operazioni di assegno e stima da parte del Corpo Forestale dello Stato, previa adozione di specifica delibera dell’Ente proprietario;

5. in corso d’opera dovranno essere adottate le precauzioni e gli accorgimento tecnico-operativi più idonei per prevenire qualsiasi forma di danno ai terreni interessati;

6. nell’esecuzione generale dell’opera si dovrà porre particolare cura ed attenzione nella scelta ed impiego dei materiali, così da non turbare l’equilibrio del contesto ambientale con elementi di disturbo, con speciale riguardo ai metodi di lavorazione, mantenendo intatte le caratteristiche tipiche della zona;

7. dovrà essere fatta scrupolosa attenzione alla tutela del patrimonio ambientale del territorio e nel rispetto alla salvaguardia della vegetazione, della fauna, degli habitat e dei biotipi ivi presenti e di tutte le componenti ambientali, paesaggistiche ed ecosistemiche, durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno eseguite, dovranno essere predisposte tutte le misure atte a scongiurare il rischio di emissione di sostanze inquinanti le acque, da parte di mezzi di cantiere (oli e idrocarburi in genere, residui bitumosi e cementizi, ecc.). A tal fine, pertanto, dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali. Eventuali stoccaggi di materiali e sostanze chimiche in area di cantiere dovranno essere localizzati il più lontano possibile da corsi d’acqua, onde evitare situazioni di dilavamento diretto verso i medesimi;

8. le superfici rappresentate da terreno smosso, nonché le aree circostanti oggetto di sistemazione, dovranno essere opportunamente profilate, ragguagliate, consolidate ed inerite nel più breve tempo possibile, date le condizioni climatiche tipiche della zona risultano di lento recupero vegetazione; i ripristini dovranno essere condotti facendo ricorso alle più moderne tecniche bioingegneristiche e dovranno essere diretti e seguiti da tecnico specializzato in materia onde garantire la buona riuscita delle operazioni;

9. dovranno essere rispettante le indicazioni contenute nella Relazione Geologico-Tecnica datata Dicembre 2007 nonché le osservazioni della Relazione Valanghiva datata Dicembre 2007, redatte dal Dott. Geol. Paolo Marangon;

10. nessun tipo di intervento di trasformazione o di modificazione del suolo non previsto in progetto, nonché le eventuali varianti in corso d’opera potrà essere eseguito se non autorizzato con atto ai sensi della L.R. n. 45/89;

11. restano fatte salve le disposizioni più restrittive risultanti dall’applicazione delle specifiche norme di tutela ambientale, essendo le superfici d’intervento sottoposte al vincolo ai sensi del D.lgs. 22.1.2004 n. 42, art. 142;

12. ai sensi dell’articolo 8 e dell’art.9, comma 4° lettera b), della L.R. 45/1989, gli interventi in argomento sono esenti dal versamento del deposito cauzionale e dall’obbligo del rimboschimento sostitutivo, in quanto trattasi di opera di interesse pubblico.

Si specifica che il presente parere è relativo unicamente alla compatibilità della modificazione del suolo di cui trattasi con la situazione idrogeologica locale, pertanto esula dalle problematiche relative alla corretta funzionalità dell’opera, dall’esecuzione della manutenzione ordinaria e straordinaria della stessa, nonché dall’adozione di tutti i possibili accorgimenti tecnici di sicurezza.

E’ fatta salva la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni, qualora se ne accertasse la necessità a seguito di verifiche in corso d’opera o al termine di lavori.

I lavori dovranno essere ultimati entro 1 (uno) anno dalla data della presente Determinazione Dirigenziale.

Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, le competenze di altri Organi, Amministrazioni od Enti, nonché la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni qualora se ne accertasse la necessità.

Avvero alla presente Determinazione è ammesso ricorso al T.A.R. entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della presente.

Eventuali omissioni e/o violazioni dei disposti della presente Determinazione, saranno perseguite a norma delle leggi vigenti.

Il Dirigente responsabile
Vito Debrando