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Bollettino Ufficiale n. 16 del 17 / 04 / 2008

Deliberazione della Giunta Regionale 14 aprile 2008, n. 22-8584

Espressione del Parere regionale sul Piano di Sviluppo 2008 della Rete di Trasmissione nazionale di Terna S.p.A., previsto ai sensi dell’art. 2 del Decreto Ministro dell’Industria del 22.12.2000, corredato del parere di VAS, ai sensi della direttiva 2001/42/CE e del decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 “Norme in Materia Ambientale”.

A relazione dell’Assessore De Ruggiero:

La Società TERNA, con nota del 12 ottobre 2007, ha dato formalmente avvio al procedimento di VAS del Piano di Sviluppo (PdS) della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) 2008, in particolare alla fase di specificazione dei contenuti del Rapporto Ambientale da allegare al Piano,con la trasmissione del documento di scoping alle autorità con competenza ambientale e la presentazione pubblica, avvenuta a Roma in data 6 novembre 2007.

Sulla base della documentazione trasmessa alla Regione Piemonte, la Direzione Ambiente ha proceduto a consultare le altre Direzioni regionali interessate per competenza, per poi inoltrare (nota n. 5018 del 28.11.2007) alla medesima Società elettrica le osservazioni e i contributi tecnici emersi.

Successivamente, la Società TERNA in data 15 febbraio 2008, ai sensi dell’art. 16 del Decreto Lgs.152/06, ha pubblicato sui quotidiani “Il Sole 24 Ore” e “La Stampa” l’avviso di richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale strategica nonché di avvenuto deposito presso le Regioni della proposta di Piano di Sviluppo 2008, del correlato Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica, con ciò avviando ai sensi dell’art. 10 del citato decreto la fase di consultazione delle autorità con competenza ambientale, da concludersi entro 45 giorni. Nell’ambito del procedimento la Regione Piemonte è chiamata ad esprimere il proprio parere, coordinando a livello regionale i contributi e le osservazioni delle autorità con competenze ambientali nell’ambito del processo di consultazione, ed altresì associando a tale rilascio formale l’espressione del parere sulla localizzazione dei nuovi tratti di rete, previsto ai sensi dell’art. 2 del Decreto Ministro dell’Industria del 22.12.2000.

Ai fini di avviare a livello piemontese la predetta consultazione, la Direzione regionale Ambiente ha insediato in data 11 marzo 2008 il Tavolo regionale di VAS, costituito dalle autorità con competenze ambientali interessate territorialmente dagli interventi previsti dal Piano di Sviluppo ed analizzati nel Rapporto Ambientale. Nel corso di tale riunione, la Società TERNA è intervenuta per illustrare i contenuti del Piano e le valutazioni compiute nel Rapporto Ambientale, consentendo in tal modo alle autorità convenute di accelerare i tempi di presa d’atto della nuova procedura prevista ai sensi del Decreto Lgs. n. 152/2006, nonché degli elementi di pianificazione elettrica afferenti alla porzione di territorio regionale.

Nel corso della riunione, la Direzione regionale Ambiente ha dato atto della particolare importanza rivestita dalla pianificazione elettrica della RTN sul territorio regionale, anche in considerazione del ruolo strategico svolto dalla rete piemontese nell’interconnessione del sistema elettrico nazionale con quelli d’oltralpe (import 2006 pari a 15.280 GWh, export pari a 2.180 GWh)), nonché nel garantire il transito dell’energia importata dall’estero verso le altre regioni italiane (cessione 2006 pari a 6.081 GWh). Una vocazione naturale di servizio al sistema elettrico nazionale, quest’ultima, che il Piemonte espleta versando un tributo importante sia in termini di occupazione di suolo, sia di pressione esercitata dall’infrastrutturazione elettrica esistente sulla popolazione e il territorio. Basti pensare, al riguardo, che l’incidenza spaziale della rete, intesa come occupazione di suolo determinato dalle fasce di servitù dalla stessa generate, è pari allo 0,6% della superficie regionale e che forti sono le interazioni della rete esistente con le aree urbane, gli abitati continui e discontinui, nonché le aree di pregio paesistico-ambientale.

Per quanto attiene all’implementazione della procedura, è stato altresì evidenziato che la fase regionale di applicazione sperimentale della VAS alla pianificazione elettrica di Terna, avviatasi proprio in Piemonte con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e il GRTN (ora Terna) in data 17 gennaio 2002, e sviluppatasi con cadenza annuale a livello regionale fino al 2007, si è conclusa. Al suo posto, con l’entrata in vigore del Decreto Lgs. 152/06 e il perfezionamento dell’accordo sulle modalità operative maturato nell’ambito dei lavori di un Tavolo tecnico nazionale tra i Ministeri competenti e le Regioni, ha preso avvio la procedura nazionale prevista dalla norma menzionata.

Tale accordo, stante la competenza del Ministro per l’Ambiente, attribuita dalla norma, per il rilascio del giudizio di compatibilità ambientale del Piano di Sviluppo di Terna, di concerto con il Ministro per i Beni Culturali, attribuisce alle singole Regioni sia il concorso alla valutazione delle proposte di piano contenute nelle articolazioni territoriali del medesimo, mediante l’espressione di un parere annuale all’autorità competente per la VAS, sia il coordinamento a livello locale dei processi di concertazione preventiva delle soluzioni localizzative degli interventi, destinate ad entrare nel primo Rapporto Ambientale utile, non appena consolidate.

Al riguardo, è stato rilevato come, tra le principali differenze rispetto alla fase di sperimentazione regionale sviluppatasi tra il 2002 e il 2007, figuri la novità secondo cui le alternative localizzative in ordine agli interventi previsti, nei rispettivi stati di valutazione (strategico, strutturale, attuativo), oggetto di analisi, valutazione comparativa e concertazione a livello locale, sono inseriti nel RA dopo la concertazione a livello locale e l’individuazione della soluzione preferibile. Inoltre, è stato evidenziato come nelle diverse fasi di valutazione localizzativa l’autonomia delle regioni nel coordinamento dei processi di concertazione sia completa, fatta salva la verifica di congruità rispetto ai criteri concertati a livello nazionale da parte del Tavolo tecnico nazionale.

Nel corso della riunione del Tavolo regionale di VAS, la Direzione Ambiente ha dato altresì atto come, alla luce della nuova procedura sinteticamente illustrata, i contenuti del RA sui quali effettuare la consultazione, per quanto attiene alle proposte d’intervento relative al territorio piemontese, non hanno subito variazioni rispetto alla proposta oggetto di valutazione nel 2007, su cui la Regione si è espressa con D.G.R. n. 19-5515 del 19 marzo 2007. E’ stato quindi evidenziato come, non essendo giunti a conclusione consolidata nuovi processi di concertazione, le autorità con competenze ambientali siano, per quest’anno, chiamate di fatto solo a verificare i contributi precedentemente espressi e coordinati nell’ambito della citata deliberazione regionale.

E’ stata quindi ribadita l’attualità degli indirizzi programmatici contenuti nella deliberazione di cui sopra, sotto il profilo energetico ed ambientale, con specifico riferimento all’applicazione della normativa sui risanamenti e sull’esposizione delle popolazioni ai campi elettromagnetici.

Sotto il profilo della valutazione dello stato della rete e delle esigenze di sviluppo ad essa correlate, per rapporto alla richiesta attuale e prevista di energia elettrica da parte del sistema-Piemonte, sulla base dell’analisi e della descrizione dello stato e delle criticità della RTN contenute nella proposta di Piano e nel Rapporto Ambientale ad esso correlato, si evidenzia che:

rispetto allo stato della rete descritto nell’ambito della D.G.R. n. 19-5515 del 19 marzo 2007 non sono intervenuti sviluppi nella sua estensione e configurazione;

1. a fronte della progressiva e costante crescita della domanda elettrica e del recente forte incremento della capacità di generazione in Piemonte, la situazione della porzione regionale di RTN conferma: a) uno stato di sofferenza nel livello di tensione a 380 kV, in termini di diffuse congestioni e di potenziali future limitazioni ai poli produttivi; b) un generale stato di vetustà delle linee a 220 kV, accompagnato dalla progressiva inadeguatezza di alcuni segmenti di rete (tra cui quello della Città di Torino); c) una condizione abbastanza diffusa di significativo sovraccarico sul livello di tensione a 132 kV, accompagnato da una geometria di rete organizzata su “isole di carico” troppo estese per un esercizio funzionale della stessa;

2. a fronte di una situazione caratterizzata da problematiche strutturali comuni, quali l’insufficienza della rete attuale nel garantire il trasporto di quantità crescenti di energia elettrica in condizioni di sicurezza, con il conseguente insorgere di situazioni sempre più generalizzate di sovraccarico e di limitazioni nell’approvvigionamento della rete distributiva e nel dispacciamento delle centrali (presenti e future), Terna ha avviato a progettazione e conseguente autorizzazione importanti interventi di consolidamento della rete a 220 kV, come quelli di sostituzione e potenziamento della rete in cavo della Città di Torino, nonché ha inserito nella propria pianificazione interventi di portata strategica, quali il riclassamento a 380 kV della linea esistente Casanova-Vignole Borbera a 220 kV, da collegarsi ad una futura stazione 380/132 kV nell’area di Asti;

3. al fine di soddisfare in tempi rapidi la necessità di provvedere ad importanti interventi di potenziamento e razionalizzazione della RTN che non paiono, allo stato attuale, ulteriormente rinviabili, sono stati condivisi con Terna (Accordo programmatico tra la Regione Piemonte e Terna S.p.A. approvato con DGR n. 18 – 8139 del 4.02.2008 e sottoscritto in data 27 febbraio 2008) il carattere strategico di interventi quali: a) la nuova interconnessione in cavo e in corrente continua a 380 kV tra Piossasco-Grand’Ile (FR); b) il citato riclassamento a 380 kV dell’esistente linea a 220 kV Casanova-Vignole Borbera; nonché il carattere d’urgenza della realizzazione di interventi quali: 1) il nuovo elettrodotto a 380 kV in doppia terna tra Trino V.se e Lacchiarella, attualmente in fase di concertazione attuativa con la Provincia di Vercelli e i Comuni Trino V.se, Ronsecco, Lignana, Desana, Vercelli, Asigliano V.se, Prarolo e Pezzana; 2) la razionalizzazione e potenziamento della rete a 220 kV di Torino; 3) il potenziamento della capacità di trasporto della rete a 132 kV, al fine di risolvere le diffuse criticità esistenti nelle diverse ‘isole di carico’ mediante interventi quali, primi tra tutti, il nuovo collegamento tra Magliano Alpi e Fossano, nonché la ricostruzione e potenziamento delle direttrici Borgomanero-Bornate, Borgoticino-Arona, Mercallo-Cameri, Balzola-Valenza-Alessandria Nord, Lemie-Crot-Funghera e Rosone-Bardonetto; 4) il riequilibrio territoriale di alcune porzioni di rete particolarmente critiche nell’impatto sulle aree urbane densamente abitate quali, ad esempio, la risoluzione della criticità esistente nei Comuni di Grugliasco, Rivoli, Pianezza e Alpignano per quanto attiene alle reti a 220 e 132 kV, nonché in Comune di Torino nell’intersezione delle linee esistenti con l’area del Parco urbano ‘Mario Carrara’;

4. gli ambiti prioritari d’intervento sui quali concentrare per l’anno in corso l’azione concertativa a livello locale afferiscono al nuovo collegamento a 380 kV Trino-Lacchiarella e alla conclusione dell’azione concertativi ad esso correlata (fase attuativa), all’individuazione delle alternative di corridoio ambientale per lo sviluppo del riclassamento a 380 kV della linea esistente Casanova-Vignole Borbera (fase strutturale), all’individuazione delle fasce di fattibilità di tracciato per la realizzazione del nuovo collegamento a 132 kV Magliano Alpi – Fossano, nonché per la ricostruzione/potenziamento delle linee Rosone-Bardonetto e Borgomanero-Bornate (fase attuativa);

5. si rende altresì improrogabile l’avvio di interventi di sviluppo che, per le loro caratteristiche intrinseche, consentano di superare le esigenze di risanamento oggi in essere nella rete piemontese, nelle more della predisposizione dei piani di cui alla Legge n. 36/2001.

Nel corso della fase di consultazione sui contenuti del PdS e del RA 2008 sono pervenuti contributi e pareri da parte delle seguenti autorità con competenze ambientali: Settore Ambiente, Ecologia ed Energia della Provincia di Novara, Servizio Valutazione Impatto Ambientale e Attività estrattiva della Provincia di Torino, Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve naturali del Lago Maggiore, Arpa Piemonte, Direzioni regionali Agricoltura, Programmazione Strategica-Politiche territoriali-Edilizia (Settore Gestione Beni Ambientali), Opere Pubbliche-Difesa del suolo-Economia montana e Foreste.

Tali pareri, in linea generale, confermano i contributi precedentemente espressi e riassunti in modo coordinato nella deliberazione della Giunta Regionale del 19 marzo 2007, n. 19-5515, e in particolare segnalano specifiche raccomandazioni sui singoli interventi, senza peraltro modificare le indicazioni localizzative preferenziali contenute nella medesima, che, in quanto tale, viene riconfermata.

In particolare, con riferimento all’intervento di ricostruzione della linea a 132 kV Rosone-Bardonetto, la Provincia di Torino evidenzia le seguenti raccomandazioni, in parte ribadendo quanto già contenuto nella citata deliberazione regionale, per il prosieguo della valutazione in fase attuativa:

1. l’individuazione di fasce di fattibilità del tracciato dovrà prioritariamente contemplare, oltre alla ricostruzione della linea in esame, il futuro spostamento di tutte le linee attualmente presenti;

2. si dovrà tenere in opportuna considerazione l’urbanizzato civile continuo presente in prossimità della stazione di Rosone, valutando l’opportunità di prevedere soluzioni di interramento della linea in uscita dalla stessa;

3. si raccomanda di tenere conto del Programma Energetico Provinciale approvato in data 14/01/2003 dal Consiglio Provinciale al fine di verificare l’adeguatezza dell’impianto rispetto alla potenzialità delle centrali esistenti o in progetto nell’area interessata;

4. con riferimento agli aspetti geologico-idraulici, dovranno essere predisposti ulteriori approfondimenti relativamente alle aree di instabilità, con particolare riferimento ai fenomeni franosi, di esondazione ed alla presenza di zone classificate dal P.A.I. come “a rischio molto elevato”;

5. in relazione alle future fasce di fattibilità e con riferimento alla vegetazione, flora, fauna ed ecosistemi, dovranno essere adottate tutte le precauzioni volte alla rimozione del minor numero di esemplari arborei di pregio;

6. in relazione alla tutela del suolo, in ragione delle forti criticità presenti nel fondo valle si richiede un riequilibrio territoriale e la rimozione dell’attuale linea dall’edificato; inoltre si dovrà porre la massima attenzione nel contenere gli impatti relativi ai terreni coltivati.

Con riferimento, poi, all’intervento di ricostruzione della linea a 132 kV Borgoticino-Arona, l’Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali del Lago Maggiore, condividendo sostanzialmente quanto riportato in precedenza nella deliberazione regionale, auspica che nella futura fase attuativa di individuazione delle alternative di fasce di fattibilità di tracciato l’area della Riserva Naturale del Bosco Solivo non venga interessata, fatto salvo l’insorgere di problemi localizzativi che impongano soluzioni alternative.

Nella fattispecie, la Direzione regionale Agricoltura, in relazione alle misure di mitigazione degli impatti indicate nel RA con riferimento agli interventi che intercettano importanti direttrici migratorie utilizzate dall’avifauna, sottolinea l’importanza che rivestono tali mitigazioni, ed auspica che le stesse siano generalmente adottate per tutti gli interventi.

Infine, con riferimento alla nuova interconnessione con la Francia tra Piossasco e Grand’Ile, il Settore Gestione Beni Ambientali, concordando con le indicazioni già espresse nella D.G.R. n. 19-5515, ribadisce l’esigenza di sovrapporre la fascia di fattibilità di tracciato del futuro elettrodotto al corridoio tecnologico già presente (autostrada del Fréjus), e sottolinea fin d’ora l’importanza di anticipare l’esame delle possibili criticità legate alle successive fasi di cantiere, individuando il necessario quadro di raccomandazioni.

Sotto il profilo generale metodologico si segnala quanto segue:

- pur condividendo la metodologia utilizzata che valorizza la concertazione tra autorità locali e proponente ai fini dell’individuazione della soluzione localizzativa preferenziale tra diverse alternative, si sottolinea l’esigenza di non utilizzare il RA solo ai fini di documentazione di un processo di concertazione della soluzione prescelta ma anche ai fini di una partecipazione allargata e sostanziale al processo decisionale, che non deve risultare già concluso.

- in riferimento ai criteri ERPA, (Esclusione Repulsione Problematicità ed Attrazione) segnala che il nuovo criterio Problematicità è stato generalmente condiviso ma è stata sottolineata la necessità di una revisione complessiva del sistema di attribuzione delle categorie territoriali ai criteri, utilizzando opportunamente il nuovo criterio per risolvere questioni peculiari a livello locale.

- ai fini di agevolare la lettura e l’interpretazione dell’implementazione dei criteri ERPA (fase strutturale) nelle diverse aree di studio correlate agli interventi in programma, si ribadisce la richiesta già avanzata in sede di deliberazione n. 19-5515 di corredare il Rapporto Ambientale di una specifica relazione territoriale;

- per quanto concerne la rappresentazione del contesto elettrico in cui si collocano gli interventi di sviluppo della RTN presentati in sede di Piano, si ribadisce l’esigenza di poter disporre nell’ambito del Rapporto Ambientale, almeno per la porzione di rete a maggiore vocazione locale (ovvero al livello di tensione di esercizio a 132 kV), di una relazione sullo stato della rete che consenta di avere un quadro il più possibile unitario della consistenza della medesima, del bilancio dei transiti, delle criticità esistenti e della loro natura in relazione ai fattori endogeni (necessità di corrispondere a parametri di sicurezza affidabilità nell’esercizio, nonché di qualità del servizio) ed esogeni (necessità di rispondere alle sollecitazioni provenienti dall’evoluzione del parco-impianti di generazione elettrica);

quanto sopra premesso;

visto il DM 22 dicembre 2000;

visto il DM 20 aprile 2005;

vista la Direttiva 2001/42/CE;

vista la legge n. 290/2003;

vista la legge n. 239/2004;

vista la legge n. 36/2001;

visto il DPCM 8 luglio 2003;

vista le L.r. n. 23/2002;

vista la L.r. n. 19/2004;

vista la DCR n. 351-3642 del 3 febbraio 2004;

vista la DGR n. 26-9934 del 14.07.2003;

vista la DGR n. 42-14476 del 29 dicembre 2004;

vista la DGR n. 19-5515 del 19 marzo 2007;

vista la DGR n. 18-8139 del 4 febbraio 2008;

la Giunta regionale, con voto unanime espresso nelle forme di legge,

delibera

- di confermare l’attualità dell’analisi dello stato della Rete di Trasmissione nazionale in Piemonte e degli indirizzi di carattere energetico ed ambientale sullo sviluppo della stessa contenuti nella DGR n. 19 - 5515 del 19 marzo 2007 e ripresi nell’Accordo programmatico sottoscritto con Terna in data 27.02.2008 ed approvato con DGR n. 18 - 8139 del 4.02.2008, così come illustrato in premessa;

- di esprimere il parere di VAS nell’ambito della procedura prevista dal Decreto Legislativo n. 152/2006, acquisiti a livello regionale i contributi delle autorità con competenze ambientali, confermando per i singoli interventi previsti l’attualità delle indicazioni e delle prescrizioni già contenute nella DGR n. 19 - 5515 del 19 marzo 2007, implementandole con le raccomandazioni illustrate in premessa;

- di dare atto che gli ambiti prioritari d’intervento per lo sviluppo dei processi concertativi a livello locale sono, per l’anno in corso, quelli elencati in premessa e di dare conseguentemente mandato alla Direzione Ambiente di coordinarne l’avanzamento.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)