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Bollettino Ufficiale n. 16 del 17 / 04 / 2008

Codice DA1008
D.D. 19 marzo 2008, n. 169

Metanodotto “Potenziamento allacciamento A.E.M. DN 400 (16"), 75 BAR”, da localizzarsi nei Comuni di Moncalieri e di La Loggia, nella Provincia di Torino, presentato dalla Societa’ Snam Rete Gas S.p.A. Autorizzazione ai sensi degli articoli 52 quater e sexies del d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di approvare il progetto definitivo per la realizzazione del metanodotto “Potenziamento allacciamento A.E.M. DN 400 (16"), 75 BAR”, così come da istanza presentata dalla Società Snam Rete Gas in data 2 agosto 2007;

- di stabilire che la società Snam Rete Gas S.p.A. è autorizzata a costruire ed esercire l’opera di cui all’oggetto nel Comune di Moncalieri e di La Loggia nella Provincia di Torino, in conformità al progetto approvato;

- di stabilire che l’opera deve essere realizzata nella posizione e secondo le caratteristiche e le modalità costruttive previste nel progetto approvato e in osservanza delle disposizioni delle norme vigenti in materia di metanodotti;

- di subordinare la validità della presente autorizzazione al rispetto delle prescrizioni espresse dai soggetti partecipanti al procedimento, che si riportano di seguito:

Comune di La Loggia

1) Snam Rete Gas dovrà adottare tutte le necessarie cautele del caso oltre a effettuare i dovuti ripristini nell’attraversamento con manomissione della strada comunale di collegamento tra le borgate Tetti Sagrini e Baraudina;

2) l’Amministrazione comunale si riserva il diritto futuro di poter eventualmente allargare la rete stradale in rilevato;

Ministero delle Comunicazioni - Ispettorato territoriale per il Piemonte e la Valle d’Aosta

3) la realizzazione dell’opera dovrà avvenire in osservanza delle leggi e prescrizioni per quanto attiene alla tutela dei preesistenti impianti di RPC (rete pubblica di comunicazione) che prevedono il rilascio del nulla osta alla costruzione, ai sensi dell’articolo 95 del d.lgs. del 01/08/2003 n. 259, dopo che Snam Rete Gas S.p.A. presenterà la prevista istanza;

Parco fluviale del Fiume Po

4) al termine dei lavori il proponente dovrà ripristinare totalmente lo stato originario dei luoghi;

5) in fase di cantiere i lavori non dovranno determinare interferenze con la fascia boschiva ripariale all’interno dell’area protetta;

6) prima dell’inizio dei lavori Snam Rete Gas dovrà trasmettere all’Ente parco un elaborato grafico che evidenzi le aree di cantiere e i percorsi dei mezzi d’opera all’interno dell’area protetta;

7) la sbarra metallica con lucchetto che chiude l’accesso alla Strada Carignano dovrà essere mantenuta; in caso di necessità di passaggio le chiavi del lucchetto potranno essere chieste all’Ente Parco;

ENEL - Divisione Infrastrutture e Reti

8) eventuali interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei dovranno rispettare quanto previsto dal d.m. 449/1988 e s.m.i., nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558;

9) qualora si rendesse necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi ad ENEL Distribuzione S.p.A. i progetti esecutivi dell’opera e comunicati i dati del soggetto la quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi; quando si darà avvio ai lavori, inoltre, dovrà essere rispettato quanto previsto dall’articolo 11 del d.p.r. 164/1956;

Comune di Moncalieri

10) il metanodotto attraversa un’area interessata da fenomeni di dissesto idrogeologico, pertanto nelle ulteriori fasi progettuali dovrà essere valuto attentamente tale aspetto, con particolare riferimento alla compatibilità degli effetti indotti dall’opera sul drenaggio delle falde superficiali e con l’eventuale interferenza con le opere di mitigazione del rischio idrogeologico esistenti o in progetto, in relazione al quadro di dissesto del territorio;

11) in caso di rinvenimento di rifiuti o materiale contaminato dovranno essere adottate le procedure di cui al d.lgs. 152/2006 e s.m.i.; il rinvio alle procedure per bonifica è da intendersi anche in caso di episodi di sospetto inquinamento o superamento delle CSC per le diverse matrici ambientali,

12) per l’attività di scavo e realizzazione cantieristica dell’opera dovrà essere richiesta l’autorizzazione in deroga alle emissioni rumorose ex l. 447/1995 e l.r. 52/2000;

Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie

13) per tutte le attività di movimento terra, siano esse accessorie o di cantiere, dovrà essere garantita l’assistenza costante da parte di operatori archeologici che opereranno sotto il controllo della Soprintendenza senza oneri per tale Ufficio, al fine di evitare possibili danneggiamenti e consentire l’immediata identificazione di rinvenimenti occasionali, ai sensi del d.lgs. 42/2004;

14) nel caso avvengano ritrovamenti di depositi archeologici, si dovrà procedere a un’indagine esaustiva dei medesimi, considerando che la presenza di eventuali manufatti di importante interesse archeologico potrebbe portare a varianti progettuali e/o a opere provvisionali di salvaguardia e tutela;

15) si richiede, inoltre, che vengano date esplicite formali istruzioni alla d.l. affinché sia garantito il più scrupoloso rispetto del d.lgs. 42/2004 in caso di ritrovamenti, anche dubbi, con particolare riguardo alla immediata segnalazione alla Soprintendenza e alla sospensione dei lavori sino al sopralluogo da parte di un funzionario della Soprintendenza, con cui la d.l. dovrà concordare tempi e modalità operative connesse alle specifiche competenze;

Direzione regionale Agricoltura

16) le aree agricole e naturali interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie; nel caso in cui il tracciato si snodi in superfici occupate da colture legnose (vigneti, frutteti, impianti di arboricoltura), il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di espianto e di successivo ripristino;

17) il taglio della vegetazione arborea spontanea e degli impianti legnosi (frutteti, vigneti, impianti di arboricoltura) dovrà essere limitato al minimo indispensabile; dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere, al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti;

18) per quanto riguarda le aree agricole interferite dall’opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l’accesso alle proprietà;

19) il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, conservato in modo da non alterare le sue caratteristiche fisico - chimiche e riutilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale; gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria;

20) tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno;

21) durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua naturali ed artificiali dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque; a tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;

22) le fasi successive di progettazione dovranno sviluppare adeguatamente gli interventi di ripristino e di mitigazione ambientale e paesaggistica, per la cui realizzazione dovranno essere utilizzate specie autoctone adatte alle condizioni stazionali; al fine di assicurarne la riuscita, tali interventi dovranno essere eseguiti nel rispetto della stagionalità delle opere a verde; dovrà inoltre essere eseguito un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nel triennio successivo la realizzazione delle opere stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze tra le specie arboree ed arbustive; il periodo di manutenzione si riduce ad un solo anno nel caso di recuperi che prevedano l’utilizzo esclusivo di specie erbacee;

23) al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

Terna S.p.A.

24) predisporre il tracciato di dettaglio affinché questo, in prossimità dei sostegni delle linee ad Alta Tensione, mantenga una distanza tale da rispettare i franchi dettati dalle norme tecniche di cui al d.m. 21/03/2008 e s.m.i.;

Settore regionale Risanamento acustico e atmosferico

25) devono essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio lavori del cantiere;

26) i gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel, devono essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di particolato;

27) tutte le macchine operatrici “off road” dotate di motore a combustione a ciclo diesel avente una potenza nominale superiore a 37 kW devono essere dotate di specifici sistemi (trappole) per il contenimento delle emissioni di particolato;

28) i programmi di manutenzione devono prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate. In particolare tali interventi devono interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere;

29) le piste di cantiere devono essere periodicamente bagnate al fine di limitare l’emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità deve essere effettuata anche la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista;

30) devono essere realizzati idonei dispositivi di lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti all’uscita delle aree di cantiere;

31) devono essere utilizzati teli protettivi a chiusura dei cassoni degli autocarri utilizzati per il trasporto dei materiali polverulenti;

32) gli eventuali impianti di betonaggio, di frantumazione-vagliatura e recupero di inerti devono essere autorizzati per le emissioni in atmosfera ai sensi della normativa vigente, anche seguendo, ove possibile, le previste procedure semplificate;

33) devono essere concordati, con i Comuni di volta in volta interessati, i punti di accesso al cantiere nonché i percorsi ottimali al fine di minimizzare gli impatti locali sulla qualità dell’aria, sul clima acustico e sulla viabilità;

Settore regionale Beni ambientali

34) Snam Rete Gas dovrà provvedere alla sistemazione delle aree destinate alla deponia temporanea dei materiali di scotico e scavo e delle aree di cantiere, prevedendo anche opere di rimodellamento morfologico e di ripristino vegetativo dei siti interessati dagli interventi stessi;

35) Eventuali tracciati viari a servizio del cantiere dovranno essere oggetto di opere di recupero e ripristino dei siti a conclusione delle opere;

AIPO

36) il proponente dovrà trasmettere all’Agenzia, prima dell’inizio dei lavori, una copia completa del progetto esecutivo in forma cartacea;

37) il proponente dovrà provvedere a informare l’Agenzia (Ufficio di Torino) della data di inizio dei lavori e della loro ultimazione, che non dovrà avvenire dopo due anni dalla data della autorizzazione,

38) contestualmente all’inizio dei lavori dovrà essere comunicato il nominativo del direttore dei lavori che, al termine degli stessi, dovrà certificare che “i lavori sono stati eseguiti in conformità al progetto autorizzato e in ottemperanza a quanto stabilito dalla autorizzazione”;

39) il proponente dovrà verificare la compatibilità dell’intervento con le opere di difesa idraulica in corso di progettazione da parte del Comune di Moncalieri;

40) è vietata la formazione di accessi permanenti all’alveo;

41) sono vietati i depositi permanenti in alveo, o in prossimità dello stesso, di materiali di risulta con modifica dell’altimetria dei luoghi e delle quote delle sponde;

42) il proponente, a lavori ultimati, dovrà ripristinare le pertinenze demaniali interessate dai lavori;

43) è vietata l’asportazione di materiale litoide fuori alveo;

44) la ditta esecutrice dovrà prendere informazioni in merito a eventuali innalzamenti idrometrici relativi agli eventi meteorici, essendo a carico del richiedente l’onere conseguente la sicurezza idraulica del cantiere, ai sensi del d.lgs. 494/1996 e s.m.i.;

45) l’Agenzia si riserva la facoltà di ordinare modifiche nell’esecuzione dei lavori, nel caso in cui, per sopravvenute variazioni delle condizioni dei corsi d’acqua, le stesse siano giudicate incompatibili per il buon regime idraulico degli stessi;

46) il proponente accetta di provvedere a proprie spese a un eventuale spostamento futuro del metanodotto in progetto, su richiesta esplicita da parte dell’Agenzia, per sopravvenute esigenze di realizzazione e/o adeguamento di opere idrauliche; tale obbligo rimarrà in carico alla società concessionaria in caso di eventuale cessione del metanodotto;

Settore regionale Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici

47) al fine di permettere alla Direzione Risorse umane e Patrimonio il rilascio del provvedimento di occupazione temporanea e contestuale imposizione di servitù con determinazione urgente dell’indennità (ex articolo 22 e articolo 52 octies del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.), il Comune di Moncalieri dovrà:

a) chiedere all’Ufficio regionale Usi civici, prima dell’inizio dei lavori, la nomina di un Perito per l’accertamento dell’esistenza o meno di gravami di uso civico nel comprensorio comunale, ovvero almeno sull’area interessata dall’opera (compresa la fascia di asservimento e di occupazione temporanea);

b) presentare all’Ufficio regionale Usi civici istanza di concessione amministrativa, come previsto dalla l. 1766/1927 e s.m.i., qualora, al termine dei predetti accertamenti, risultasse che l’opera attraversa terreni vincolati;

48) in caso di occupazione e di asservimento coatto, Snam Rete Gas S.p.A., dovrà predisporre un piano particellare completo comprendente sia le aree soggette a occupazione temporanea sia quelle ad asservimento coattivo, con l’indicazione delle rispettive indennità offerte;

49) tale piano, unitamente ai certificati urbanistici, completi di planimetria di P.R.G. in scala catastale ed estratto delle N.T.A., nonché a eventuali ulteriori elaborati necessari per la stima delle indennità, dovrà essere allegato alle istanze di occupazione d’urgenza (ex articolo 22 bis d.p.r. 327/2001) o di determinazione urgente dell’indennità (ex articolo 22 d.p.r. 327/2001), da presentare al Settore;

- di subordinare l’esercizio dell’opera agli adempimenti previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza;

- di dare atto che, fatto salvo quanto specificato in premessa e gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti, la presente autorizzazione sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, le autorizzazioni, concessioni, nulla osta e atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire le citate opere in conformità al progetto approvato;

- di dare atto che la presente autorizzazione ha effetto di variante urbanistica e ha, inoltre, efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità ai sensi del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;

- di dare atto che la presente autorizzazione costituisce vincolo preordinato all’esproprio dei beni interessati ai fini della realizzazione delle suddette opere e indicati negli allegati al progetto approvato;

- di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A., prima di iniziare la fase di cantiere, prenda contatti con eventuali Consorzi gestori della rete irrigua, anche ai fini della definizione della tempistica dei lavori, nonché nei casi di eventuali interferenze con canali del demanio regionale;

- di dare atto che l’autorizzazione s’intende accordata fatti salvi i diritti dei terzi e nel rispetto di tutte le disposizioni vigenti; ne consegue che la Società assume la piena responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi e gli eventuali danni comunque causati dalla costruzione delle opere di cui trattasi, sollevando l’Amministrazione da qualsiasi pretesa da parte di terzi che si ritenessero danneggiati;

- di trasmettere la presente autorizzazione ai Comuni interessati ai fini dell’adozione delle corrispondenti varianti agli strumenti urbanistici comunali, ai sensi dell’articolo 19, comma 3 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;

- di dare atto che la società è obbligata ad eseguire, durante la costruzione e l’esercizio delle opere, tutte quelle opere nuove o modifiche che, a norma di legge, venissero prescritte per la tutela degli interessi pubblici e privati, entro i termini che saranno all’uopo stabiliti, con le conseguenze di legge in caso di inadempimento;

- di stabilire che copia integrale del progetto esecutivo sia inviata, a cura di Snam Rete Gas S.p.A., prima dell’inizio dei lavori, alle Amministrazioni autorizzanti, alla Regione e ai Comuni interessati, mentre gli elaborati esecutivi relativi alle sole opere interferenti devono essere inviati alle società proprietarie delle opere interferite;

- di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A. comunichi ai soggetti di cui al punto precedente la data e l’ora dell’entrata in esercizio delle opere;

- di dare atto che ai proprietari sarà data notizia, a cura e spese del proponente, della data di adozione di questo atto e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni all’albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o locale.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’articolo 16 del d.p.g.r. 8/R/2002.

Avverso la presente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia