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Bollettino Ufficiale n. 15 del 10 / 04 / 2008

Codice DA1406
D.D. 23 novembre 2007, n. 526

L.R. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto “Sistemazioni idrauliche torrenti Ischiator, opere di protezione loc. Pianche e Goletta e Neraissa a monte abitato” presentato in data 26.09.2007 dal Sindaco pro-tempore del Comune di Vinadio, ricadente nella tipologia B1 13. - Pos. 43/VER/2007 Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

2. di concludere il procedimento relativo alla Fase di Verifica di compatibilità ambientale (ex art. 10 - L.R. 40/1998) del progetto: “Sistemazioni idrauliche torrenti Ischiator, opere di protezione località Pianche e Goletta e Neraissa a monte abitato” e successivi chiarimenti (allegati 1a, 1b, 5 tav.2b, 5 tav.2c, 5 tav.2d) allegati al progetto preliminare, da localizzarsi nel Comune di Vinadio (CN) e di non sottoporre il progetto alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998;

3. di richiedere al Comune di Vinadio che nel corso della redazione del progetto definitivo/esecutivo vengano recepite le prescrizioni vincolanti nel seguito elencate, finalizzate all’ottimizzazione del progetto dal punto di vista idraulico e ambientale:

* Il tratto di scogliera previsto in destra idrografica a monte della briglia in progetto dovrà essere addossato alla sponda naturale al fine di evitare qualsiasi restringimento della sezione di deflusso del corso d’acqua.

* Le altezze delle opere longitudinali in progetto dovranno essere dimensionate anche considerando la situazione di massimo accumulo a monte della briglia in progetto.

* Siano effettuate le idonee verifiche strutturali della briglia in progetto.

* Dovrà essere valutata la possibilità di chiusura della fessura della briglia con barre trasversali rimovibili al fine di intercettare il trasporto solido di maggiori dimensioni nonché materiali vegetali fluitati che potrebbero creare problematiche a valle.

* La scogliera in destra a valle della briglia dovrà avere altezza compatibile con i livelli di piena calcolati; si rileva infatti che, nella sezione posta presso la base della platea, la quota di testa della scogliera è analoga a quella della piena centennale.

* Poiché infine sembrerebbe che i livelli di piena a monte della briglia (nel bacino di accumulo) non siano stati calcolati considerando la presenza dell’accumulo, le verifiche idrauliche dovranno essere nuovamente calcolate nella situazione più gravosa; di conseguenza si dovrà eventualmente rivedere la quota di imposta della briglia, in modo da evitare che essa venga sormontata soprattutto in destra.

* In applicazione all’art. 11 del DPAE 1^ stralcio, la provenienza del materiale inerte da utilizzare senza interventi di lavorazione e/o selezione, destinate all’opera pubblica in oggetto sia definita nel progetto esecutivo, individuando cave in attività la cui produzione sia compatibile con le caratteristiche richieste. In alternativa, in carenza di cave già attive con disponibilità di materiale idoneo, il progetto esecutivo dovrà individuare i siti delle cave di prestito. Analogamente per altri materiali di cava (blocchi da scogliera o altro) ai sensi dell’art. 26 del D.P.R. 554/1999 il progetto esecutivo dovrà indicare le eventuali cave e discariche da utilizzare per la realizzazione dell’opera".

* Le soglie che saranno realizzate nell’ambito dell’intervento sul torrente Neraissa con funzione di stabilizzazione della quota di fondo alveo dovranno essere a raso, in modo da non costituire una soluzione di continuità nei confronti degli spostamenti della fauna ittica presente.

* Il progetto esecutivo dovrà essere corredato del piano di manutenzione della briglia, funzionale al mantenimento in efficienza della stessa anche ai fini del passaggio della fauna ittica, in modo da evitare che, con il tempo, il materiale lapideo e legnoso accumulato ostruisca la fessura e l’opera possa costituire una soluzione di continuità agli spostamenti dell’ittiofauna lungo il torrente Ischiator.

* I progetti definitivo ed esecutivo dovranno sviluppare la progettazione degli interventi di ripristino ambientale delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori in progetto e il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa. Le opere a verde dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno), utilizzando specie autoctone adatte alle condizioni stazionali. Al fine di garantire l’attecchimento del materiale vegetale utilizzato, il proponente dovrà prevedere un periodo di manutenzione di tali opere, da svolgersi almeno nell’anno successivo alla realizzazione delle stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nell’ambito delle formazioni arboree ed arbustive eventualmente ricostituite.

* Il progetto esecutivo dovrà prevedere l’individuazione e la quantificazione dei materiali inerti occorrenti per la realizzazione delle opere nonché l’indicazione delle cave di approvvigionamento come previsto dagli artt. 15 e 26 del D.P.R. 554/99.

4. di richiedere al Comune di Vinadio che in fase esecutiva dei lavori vengano recepite le prescrizioni gestionali vincolanti nel seguito elencate:

* Poiché gli interventi in progetto interessano i torrenti Ischiator e Neraissa, durante la fase di cantiere dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare l’intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque. A tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo.

* Prima dell’esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate le operazioni di allontanamento dell’ittiofauna presente. In base a quanto disposto dall’articolo 12 della legge regionale n. 37 del 29 dicembre 2006 “Norme per la gestione della fauna acquatica, degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca”, il recupero e la successiva reimmissione della fauna ittica dovranno essere autorizzati dalla Provincia di Cuneo e i costi di esecuzione di tali operazioni sono a carico del proponente.

* Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque dei corsi d’acqua interessati attraverso la realizzazione di idonee opere provvisionali (savanelle) per ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d’acqua. Al termine dei lavori l’alveo dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo, presenza residua di materiale lapideo di pezzatura rappresentativa e caratterizzante) analoghe a quelle precedenti all’intervento, in modo da non determinare effetti di banalizzazione dell’alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell’habitat originario.

* Il taglio di vegetazione arborea dovrà essere limitato al minimo indispensabile. Dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti.

* Al termine dei lavori sul torrente Ischiator, l’alveo dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo) analoghe a quelle precedenti all’intervento, in modo da non determinare effetti di banalizzazione dell’alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell’habitat originario

* Dovranno essere chiaramente individuate e localizzate le aree cantiere per le lavorazioni e lo stoccaggio dei materiali da utilizzarsi durante la realizzazione degli interventi in un’ottica di minimizzazione degli impatti connessi e prevedendo le opportune mitigazioni in corso d’opera definendo tempi e modi della fase di ripristino ambientale.

* I rifiuti prodotti durante la fase di cantiere, ai sensi del D.Lgs. 152/06 Parte IV, dovranno essere conferiti ai soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento e/o recupero.

* Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

Dovrà essere comunicato al Dipartimento ARPA di Cuneo l’inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Giraudo