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Bollettino Ufficiale n. 13 del 27 / 03 / 2008

Codice DA1008
D.D. 18 febbraio 2008, n. 104

Metanodotto Allacciamento Alba Power DN 200 mm, 75 bar, da localizzarsi nei Comuni di Alba e di Monticello d’Alba, nella Provincia di Cuneo, presentato dalla Societa’ Snam Rete Gas S.p.A. Autorizzazione ai sensi degli articoli 52 quater e sexies del d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330.

Snam Rete Gas S.p.A., società soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Eni S.p.A., con sede legale in San Donato Milanese (MI) Piazza Santa Barbara, 7, in data 28 giugno 2007 ha inoltrato alla Regione Piemonte istanza, ai sensi degli articoli 52 quater e 52 sexies d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327, come modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330, per l’accertamento della conformità urbanistica, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’approvazione del progetto e la dichiarazione di pubblica utilità del metanodotto “Allacciamento ALBA POWER DN 200 mm (8"), 75 bar”. Il metanodotto in oggetto attraversa il territorio dei Comuni di Alba e Monticello d’Alba nella Provincia di Cuneo.

Scopo del progetto è quello di realizzare un allacciamento alla Snam Rete Gas della società Alba Power, consentendone l’utilizzo del gas naturale a seguito di sua specifica richiesta, in quanto non è possibile assicurare la fornitura per mezzo della rete esistente.

Il gasdotto è costituito da una tubazione interrata a una profondità minima di 0,90 m (come previsto dal d.m. 24/11/1984) e media di 1,5 m, del diametro nominale di 200 mm (8’’) e lunghezza di circa 3,550 km, costituito da tubi in acciaio con giunzioni di testa mediante saldatura ad arco voltaico.

La condotta in progetto ha origine dal metanodotto Asti-Cuneo DN 300, previa realizzazione di un PIDI (Punto di Intercettazione Derivazione Importante) da ubicarsi in fregio alla strada vicinale del Molino, nei pressi della C.na Paruzzo. Il tracciato, dopo aver incrociato il Metanodotto Asti-Cuneo esistente, si dirige decisamente verso Sud, attraversando per due volte la Bealera del Mussotto. A questo punto, la condotta piegando verso est, si appresta ad attraversare in subalveo il Fiume Tanaro utilizzando il metodo della TOC (Trivellazione Orizzontale Controllata). Dal punto di uscita della trivella, nei pressi della C.na Topino, procedendo verso nord-est, la tubazione aggira un’area adibita a canile ponendosi costantemente a circa 10 m dalla scarpata dell’argine demaniale esistente. Parallelamente a quest’ultimo, dopo aver superato alcune stradine sterrate d’accesso ai campi affiancate da fossi di irrigazione di secondaria importanza, raggiunge e attraversa rispettivamente l’argine stesso, la S.P. Asti - Cuneo e due gallerie in progetto del nuovo raccordo autostradale. In adiacenza alla strada sterrata esistente tra le due gallerie è prevista la realizzazione dell’impianto terminale tipo PIDA (Punto di Intercettazione con Disaggio di Allacciamento) con relativo accesso. La condotta, infine, dopo un’ulteriore breve tratto che comprende l’attraversamento del Canale Scaricatore, raggiunge il punto terminale previsto (giunto isolante interrato) all’interno dell’area di proprietà dell’utente. La tubazione interesserà terreni pianeggianti prettamente agricoli.

L’opera è stata progettata nel rispetto delle “Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l’accumulo e l’utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8" di cui al Decreto del Ministero dell’Interno del 24/11/1984 e s.m.i., e consente il trasporto del gas naturale a una pressione massima di esercizio di 64 bar.

L’area di vincolo preordinato all’esproprio è come minimo pari a 13,50 m per parte dall’asse della tubazione, ivi compresa la superficie occorrente per accedere ai punti di intercettazione gas.

Le opere di realizzazione del metanodotto, che SNAM Rete Gas S.p.A. prevede di concludere entro 12 mesi dall’inizio dei lavori, comportano in sintesi: l’accatastamento delle tubazioni, l’apertura della pista di lavoro, lo sfilamento delle tubazioni, la saldatura delle tubazioni e delle curve, i controlli non distruttivi, lo scavo della trincea, i controlli dell’isolamento elettrico, la posa ed il rinterro della condotta, i collaudi ed i ripristini.

Snam Rete Gas S.p.A., unitamente all’istanza di procedimento unico, ha presentato la documentazione tecnica, il progetto definitivo dell’opera, le planimetrie catastali in scala 1:2.000 con indicazione della fascia di vincolo preordinato all’esproprio e dell’area di occupazione temporanea, la dichiarazione prevista dall’art. 31, comma 2, del d.lgs. 164/2000, il piano particellare con indicazione delle particelle interessate e dei proprietari interessati, l’elenco dei soggetti interessati al rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni.

Con Determinazione Dirigenziale n. 161 del 5 luglio 2007 sono state attribuite dal Responsabile del Settore Programmazione e Risparmio in Materia energetica le responsabilità del procedimento e dell’istruttoria per il procedimento in oggetto.

La fase istruttoria del procedimento, ai sensi degli articoli 7 e 8 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. e dell’articolo 14 della legge regionale 4 luglio 2005, n. 7, ha avuto inizio con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) n. 31 del 2 agosto 2007 (consultabile anche via Internet) del comunicato di avvio del procedimento e dell’avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati, recante altresì l’elenco delle aree interessate dal vincolo preordinato all’esproprio e delle aree interessate dall’occupazione temporanea con indicazione dei comuni, dei fogli e delle particelle catastali, sulla base della d.g.r. 3 luglio 2006, n. 25 - 3293.

Nella stessa data, inoltre, ai sensi dell’articolo 52 ter del d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 e s.m.i., essendo il numero dei proprietari interessati superiore a 50, Snam Rete Gas S.p.A. ha provveduto a pubblicare il comunicato sui quotidiani “La Stampa” e “Il Corriere della Sera”, nonché a consegnare ai comuni interessati dal tracciato copia del comunicato per l’affissione all’Albo Pretorio, regolarmente avvenuta dal giorno 2 agosto 2007 per un periodo di almeno 20 giorni.

L’istruttoria è stata svolta secondo la procedura definita dalla d.g.r. 3 luglio 2006, n. 25 - 3293, con particolare riguardo all’allegato B, che disciplina, tra l’altro, le modalità per il procedimento di autorizzazione di gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A. di competenza regionale.

Nell’ambito del procedimento sono stati invitati a partecipare, oltre all’ARPA Piemonte, il Settore Risanamento acustico e atmosferico, il Settore Grandi Rischi industriali, il Settore Tecnologie di Smaltimento e Recupero, il Settore Politiche di Prevenzione, il Settore Pianificazione delle Risorse idriche, Bilancio idrico e Disciplina delle Utilizzazioni della Direzione Ambiente, il Settore Beni ambientali, il Settore Accordi di Programma ed Esame di Conformità urbanistica della Direzione Programmazione strategica, Politiche territoriali ed Edilizia, la Direzione Agricoltura, la Direzione Opere pubbliche, Difesa del Suolo, Economia montana e Foreste, il Settore decentrato Opere pubbliche e Difesa Assetto idrogeologico di Cuneo, il Settore Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici della Direzione Risorse umane e Patrimonio, l’A.S.L. n. 18, l’ Italgas S.p.A., il Consorzio Irriguo Mussotto - Vaccheria - Lavandaio. Sono stati inoltre invitati tutti i soggetti interessati come indicato da Snam Rete Gas S.p.A. nell’istanza di autorizzazione.

In data 13 settembre 2007, ai sensi della l. 241/1990 e s.m.i. e della l.r. 7/2005, è stata convocata la prima seduta della conferenza di servizi, al fine di valutare gli interessi pubblici coinvolti nel procedimento.

Al responsabile del procedimento sono direttamente pervenute unicamente le osservazioni sul tracciato inviate da parte della Federazione provinciale Coldiretti di Cuneo, che sono state esaminate durante la seconda seduta della conferenza dei servizi, unitamente alle controdeduzioni presentate da Snam Rete Gas.

In data 17 ottobre 2007 si è quindi svolta la seconda seduta della conferenza dei servizi, al fine di valutare gli interessi pubblici coinvolti nel procedimento, le osservazioni e le segnalazioni riguardanti il progetto. A tale riunione è stato invitato il proponente, che ha consegnato una Nota Tecnica in merito alle proposte espresse, nel corso della precedente seduta della conferenza, dal Comune di Alba e dall’Autostrada Asti - Cuneo S.p.A., alle richieste di variazione del percorso da parte della Coldiretti di Cuneo e contenente una proposta di modifica della parte terminale del tracciato.

Nel corso del procedimento sono pervenuti pareri, nulla osta, comunicazioni e autorizzazioni, agli atti del Settore Programmazione e Risparmio in Materia energetica, da parte della Direzione Agricoltura, del Comando provinciale Vigili del Fuoco di Cuneo, del Ministero delle Comunicazioni, della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie, del Settore decentrato OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Cuneo, dell’Agenzia per il fiume Po - AIPO - Ufficio di Alessandria, di TERNA S.p.A., dell’Autostrada Asti - Cuneo S.p.A., del Consorzio irriguo Canali Mussotto - Vaccheria - Lavandaio, di Enel S.p.A. - Divisione Infrastrutture e Reti, di ARPA, del Settore Risanamento acustico e atmosferico, della Provincia di Cuneo, del Comune di Alba, del Settore Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici, del Settore Accordi di Programma ed Esame di Conformità urbanistica.

Successivamente, Snam Rete Gas S.p.A., con nota prot. DI.NOCC.-75-MAN del 10 gennaio 2008, ha formalizzato due varianti al progetto presentato, derivate dalle richieste formulate in due occasioni successive dal Comune di Alba.

Tenuto conto di tali varianti al progetto, al fine di permettere ai soggetti coinvolti nel procedimento l’espressione di un eventuale parere di modifica o di integrazione di quelli già espressi, con Determinazione Dirigenziale del 30 gennaio 2008 n. 43 del Settore Programmazione e Risparmio in Materia energetica è stato prorogato il termine di conclusione del procedimento, ed è stata conseguentemente fissata una nuova scadenza al sessantesimo giorno dal ricevimento della documentazione di variante al progetto.

Con nota prot. n. 2331 del 29 gennaio 2008 del Settore Programmazione e Risparmio in Materia energetica, è stato quindi richiesto, a tutti soggetti partecipanti al procedimento, l’invio di eventuali nuovi pareri o integrazioni a quelli già precedentemente espressi, entro la data dello 8 febbraio 2008.

Non sono successivamente giunti agli uffici competenti, nuovi pareri o integrazioni che modifichino quelli già precedentemente espressi.

In data 27 dicembre, inoltre, Snam Rete Gas S.p.A., con nota prot. DI.NOCC.-3897-MAN., ha trasmesso al Settore regionale Accordi di Programma ed Esame di Conformità urbanistica la documentazione necessaria all’espressione del parere in merito all’accertamento della conformità urbanistica, integrata successivamente con la nota prot. DIC.NOCC.-100-MAN. del 16 gennaio 2008.

Il Settore regionale Accordi di Programma ed Esame di Conformità Urbanistica, con nota prot. n. 5751 dello 11 febbraio 2008, ha fatto quindi pervenire il proprio parere in merito alla conformità urbanistica, dichiarando la difformità dell’opera in progetto rispetto agli strumenti urbanistici vigenti e adottati nel Comune di Alba, ed esprimendo al contempo parere favorevole in merito al progetto proposto.

Tale Settore, inoltre, ha formulato le seguenti richieste al Comune di Alba in merito all’adeguamento degli strumenti urbanistici alla presenza della nuova opera:

a) che siano adeguati gli strumenti urbanistici del Comune di Alba con l’individuazione sulle tavole di piano del tracciato del metanodotto approvato, comprensivo delle fasce di rispetto e delle servitù, anche al fine della apposizione del vincolo urbanistico, come previsto dalle leggi in materia espropriativi. Copia degli aggiornamenti cartografici dei piani urbanistici dovrà essere trasmessa al Settore regionale Accordi di Programma ed Esame di Conformità urbanistica a cura del Comune di Alba;

b) che il Comune di Alba, nella predisposizione del suddetto adeguamento degli strumenti urbanistici al progetto in esame, provveda alla correzione cartografica dello strumento urbanistico vigente in relazione all’area normativa FE 19 (casa circondariale) delimitando il corretto perimetro dell’area demaniale esistente e ripristinando l’indicazione cartografica della precedente destinazione sui mappali esterni a tale area.

Considerato che i termini del procedimento, a seguito della proroga, scadono il giorno 29 marzo 2008.

Considerato che, sia in sede di conferenza di servizi, sia sulla base delle comunicazioni pervenute, non sono emersi pareri ostativi alla realizzazione del metanodotto in oggetto, a condizione che siano osservate le prescrizioni progettuali e gestionali indicate dai soggetti che si sono espressi nel corso del procedimento, che si riportano di seguito:

Comune di Alba

1) deroga alla distanza di rispetto, da ridursi a 13,50 m per parte, anche nel caso di proprietà interessate da attività di cava, qualora previste nel piano regolatore;

ARPA Piemonte

2) per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua naturali e artificiali, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque;

3) al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

4) il recupero mediante la rivegetazione e l’inerbimento delle singole aree di cantiere deve comunque avvenire nei tempi più brevi possibili, senza attendere l’ultimazione complessiva dei lavori;

5) tra le opere di ripristino ambientale in corrispondenza di attraversamenti di pendii naturali e di corsi d’acqua è sempre preferibile l’adozione di soluzioni che utilizzino tecniche di ingegneria naturalistica (secondo le tecniche descritte nel Manuale Tecnico di Ingegneria Naturalistica della Regione Piemonte);

6) il proponente, inoltre, comunicherà al Dipartimento ARPA di Cuneo l’inizio e il termine dei lavori, per permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera, ai sensi dell’articolo 8 della l.r. 40/1998;

Direzione regionale Agricoltura

7) le aree agricole e naturali interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie; nel caso in cui il tracciato si snodi in superfici occupate da colture legnose (vigneti, frutteti, impianti di arboricoltura), il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di espianto e di successivo ripristino;

8) il taglio della vegetazione arborea spontanea e degli impianti legnosi (frutteti, vigneti, impianti di arboricoltura) dovrà essere limitato al minimo indispensabile; dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere, al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti;

9) per quanto riguarda le aree agricole interferite dall’opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l’accesso alle proprietà;

10) il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, conservato in modo da non alterare le sue caratteristiche fisico - chimiche e riutilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale; gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria; tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno;

11) nelle successive fasi di progettazione, il proponente dovrà verificare con il consorzio irriguo Mussotto-Vaccheria-Lavandaro (Piazza Garibaldi 3, Alba, tel. 0173-440094) operante nell’area di intervento le soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente e il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere, in modo da assicurare la funzionalità della rete irrigua e da permettere l’effettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza;

12) durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua naturali ed artificiali dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque; a tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;

13) le fasi successive di progettazione dovranno sviluppare adeguatamente gli interventi di ripristino e di mitigazione ambientale e paesaggistica, per la cui realizzazione dovranno essere utilizzate specie erbacee, arbustive ed arboree autoctone adatte alle condizioni stazionali; al fine di assicurarne la riuscita, tali interventi dovranno essere eseguiti nel rispetto della stagionalità delle opere a verde; dovrà inoltre essere eseguito un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nel triennio successivo la realizzazione delle opere stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze tra le specie arboree ed arbustive; il periodo di manutenzione si riduce ad un solo anno nel caso di recuperi che prevedano l’utilizzo esclusivo di specie erbacee;

14) al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco;

15) per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

Settore regionale Risanamento acustico e atmosferico

16) al fine di contenere le emissioni derivanti dai cantieri si ritiene indispensabile che, nell’ambito della progettazione definitiva, vengano definite dettagliate procedure di gestione delle attività svolte nel cantiere stesso. Tali procedure dovranno far proprie le seguenti prescrizioni minime;

17) dovranno essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio lavori del cantiere.

18) i gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel, devono essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di articolato;

19) tutte le macchine operatrici “off road” dotate di motore a combustione a ciclo diesel avente una potenza nominale superiore a 37 kW dovranno essere dotate di specifici sistemi (trappole) per il contenimento delle emissioni di particolato;

20) i programmi di manutenzione dovranno prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate. In particolare tali interventi dovranno interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere;

21) le piste di cantiere dovranno essere periodicamente bagnate al fine di limitare l’emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità deve essere effettuata anche la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista;

Settore regionale decentrato OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico - Cuneo

22) per quanto attiene alla concessione per l’occupazione di sedime demaniale dell’attraversamento con la condotta interrata del Fiume Tanaro, nella fase di progettazione esecutiva dovrà essere richiesta al Settore decentrato la relativa concessione e versato il conseguente canone di occupazione;

Agenzia interregionale per il Fiume Po

23) in fase di approvazione del progetto esecutivo l’Agenzia provvederà al rilascio del provvedimento autorizzativi ai sensi del T.U. 523/1904, anche per quanto concerne le opere con carattere provvisorio e di cantierizzazione per le quali dovrà essere trasmessa successiva documentazione integrativa;

Provincia di Cuneo

24) deve essere garantita la continuità del transito, in sicurezza, sia in fase di realizzazione del metanodotto che in fase di esercizio;

25) SNAM Rete Gas dovrà rilasciare apposita dichiarazione di impegno a spostare, adeguare o proteggere, a proprie spese, la condotta da realizzarsi in corrispondenza della carreggiata o delle fasce di rispetto stradale, a semplice richiesta della Provincia, per eventuali future modifiche alla viabilità;

26) l’armadio A7.01.11, il PIDA e gli impianti connessi dovranno essere posti ad almeno 10 m dalla proprietà stradale (fondo scarpata pista ciclabile), a condizione che:

a) venga accertato il rispetto delle norme di sicurezza, facendo specifico riferimento alle disposizioni legislative;

b) venga acquisito il parere del Comune di Alba che ha realizzato il tratto comunale della pista ciclabile;

c) venga realizzata una opportuna barriera verde con modalità da concordare, con oneri manutentivi a carico della Snam Rete Gas;

27) dovranno, durante l’esecuzione dei lavori, essere adottate le cautele e gli accorgimenti necessari per garantire in sicurezza il transito sulla pista ciclabile - strada di servizio adiacente alla S.P. 3 bis;

28) in fase di progetto esecutivo dovranno essere rilevati e cartografati eventuali sotto servizi indicando le modalità per risolvere le eventuali interferenze;

29) l’attraversamento della strada provinciale dovrà avere luogo esclusivamente con la tecnica dello spingitubo;

30) a richiesta dell’Ufficio Tecnico della Provincia di Cuneo, eventuali assestamenti dovranno essere ripristinati prevedendo la ribitumatura a piena sezione stradale di una fascia della larghezza di almeno 50 m;

31) dovrà essere presentata istanza di concessione, corredata dai necessari elaborati esecutivi, per l’attraversamento o la percorrenza in parallelo nel sottosuolo, delle strade di competenza provinciale, comprensiva del progetto della segnaletica di cantiere e degli accorgimenti che verranno adottati per garantire il transito sulle strade di competenza Provinciale;

32) l’inizio dei lavori dovrà essere comunicato in via formale almeno un mese prima. L’Amministrazione si riserva la facoltà di effettuare visite in cantiere per accertare la corretta esecuzione dei lavori e di richiedere eventuali integrazioni alle opere in progetto al fine di risolvere aspetti di dettaglio;

33) in sede di istanza per il rilascio della necessaria concessione, dovrà essere prevista specifica polizza fideiussoria dell’importo di Euro 100.000,00 (centomila), a garanzia della corretta esecuzione delle opere e per il rispetto delle prescrizioni sopra indicate;

Ministero delle Comunicazioni - Ispettorato territoriale per il Piemonte e la Valle d’Aosta

34) la realizzazione dovrà avvenire in osservanza delle leggi e prescrizioni per quanto attiene alla tutela dei preesistenti impianti di RPC (rete pubblica di comunicazione) che prevedono il rilascio del nulla osta alla costruzione, ai sensi dell’articolo 95 del d.lgs. del 01/08/2003 n. 259, dopo che Snam Rete Gas S.p.A. presenterà la prevista istanza;

Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Sopraintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie

35) Snam Rete Gas S.p.A. dovrà prevedere la puntuale assistenza a tutte le opere di scavo da parte di operatori qualificati, senza oneri per la Soprintendenza, per evitare possibili danneggiamenti e consentire l’immediata identificazione di rinvenimenti occasionali, ai sensi del d.lgs. 42/2004; in caso di ritrovamenti di particolare interesse potranno essere chieste, anche in corso d’opera, varianti progettuali per il completamento della documentazione o a tutela di quanto eventualmente rinvenuto;

ENEL - Divisione Infrastrutture e Reti

36) eventuali interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei dovranno rispettare quanto previsto dal d.m. 449/1988 e s.m.i., nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558;

37) qualora si rendesse necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi ad ENEL Distribuzione S.p.A. i progetti esecutivi dell’opera e comunicati i dati del soggetto la quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi; quando si darà avvio ai lavori, inoltre, dovrà essere rispettato quanto previsto dall’articolo 11 del d.p.r. 164/1956;

Consorzio irriguo Canali Mussotto - Vaccheria - Lavandaio

38) la tubazioni devono essere interrate a profondità tale che garantisca l’esecuzione dei di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’alveo dei canali da entrambi i lati;

39) devono essere contrassegnati i punti di attraversamento dei canali da entrambi i lati;

Autostrada Asti - Cuneo S.p.A.

40) il tratto del metanodotto intersecante il futuro tracciato autostradale Asti - Cuneo, all’altezza delle galleria di Alba, dovrà essere opportunamente monitorato al fine di verificare eventuali cedimenti o problemi pensionali indotti dallo scavo in galleria;

Settore regionale Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici

41) al fine di consentire alla Direzione regionale Risorse umane e Patrimonio di rilasciare il provvedimento di occupazione d’urgenza o di determinazione urgente dell’indennità (ex articoli 22 bis e 22 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.), i Comuni interessati dall’opera dovranno presentare idonea dichiarazione da cui risulti, a seguito degli accertamenti effettuati presso la sede comunale nonché presso il “Commissariato Usi civici Piemonte - Valle d’Aosta e Liguria”, l’esistenza o meno del vincolo di uso civico sui terreni da occupare, anche per le aree soggette a sola occupazione temporanea;

42) qualora l’opera interessasse terreni vincolati, prima di iniziare i lavori, ogni Comune dovrà presentare, all’Ufficio regionale Usi civici, istanza di concessione amministrativa, come previsto dalla l. 1766/1927 e s.m.i.;

43) in caso di occupazione e di asservimento coatto, Snam Rete Gas S.p.A., dovrà predisporre un piano particellare completo comprendente sia le aree soggette a occupazione temporanea sia quelle ad asservimento coattivo, con l’indicazione delle rispettive indennità offerte;

44) tale piano, unitamente ai certificati urbanistici, completi di planimetria di P.R.G. in scala catastale ed estratto delle N.T.A., nonché a eventuali ulteriori elaborati necessari per la stima delle indennità, dovrà essere allegato alle istanze di occupazione d’urgenza (ex art. 22 bis d.p.r. 327/2001) o di determinazione urgente dell’indennità (ex art. 22 d.p.r. 327/2001), da presentare al Settore.

IL DIRIGENTE

Vista la l. 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;

Visto il d.lgs. 23 maggio 2000, n. 164;

Visto il d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327;

Visto il d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330;

Vista la l.r. 4 luglio 2005, n. 7;

Vista la d.g.r. 3 luglio 2006, n. 25 - 3293;

Vista la Determinazione Dirigenziale n. 161 del 5 luglio 2007 del Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica;

Vista la Determinazione Dirigenziale n. 43 del 30 gennaio 2008 del Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica;

Vista la Delibera del Consiglio comunale n. 116 del 29 novembre 2007 del Comune di Alba;

Vista la Delibera del Consiglio comunale n. 23 del 12 dicembre 2007 del Comune di Monticello d’Alba;

Visti i lavori della conferenza dei servizi e i relativi verbali delle sedute;

Visti i pareri, i nulla osta, le autorizzazioni, le comunicazioni, agli atti del Settore Programmazione e Risparmio in Materia energetica, pervenuti dai soggetti interessati;

determina

- di approvare il progetto definitivo per la realizzazione del metanodotto “Allacciamento Alba Power DN 200 mm (8"), 75 bar”, così come da istanza presentata dalla Società Snam Rete Gas in data 28 giugno 2007, integrato dalle varianti al tracciato contenute nella Nota Tecnica consegnata durante la seduta della conferenza dei servizi tenutasi il giorno 17 ottobre 2007 e nelle richieste esposte dalla seconda Commissione consiliare del Comune di Alba nella seduta del 26/10/2007, così come riassunte nella nota prot. DI.NOCC.-75-MAN del 10 gennaio 2008 di Snam Rete Gas;

- di stabilire che la società Snam Rete Gas S.p.A. è autorizzata a costruire ed esercire l’opera di cui all’oggetto nel Comune di Alba e di Monticello d’Alba nella Provincia di Cuneo, in conformità al progetto approvato;

- di stabilire che l’opera deve essere realizzata nella posizione e secondo le caratteristiche e le modalità costruttive previste nel progetto approvato e in osservanza delle disposizioni delle norme vigenti in materia di metanodotti;

- di subordinare la validità della presente autorizzazione al rispetto delle prescrizioni espresse dai soggetti partecipanti nel corso del procedimento, che si riportano di seguito:

Comune di Alba

1) deroga alla distanza di rispetto, da ridursi a 13,50 m per parte, anche nel caso di proprietà interessate da attività di cava, qualora previste nel piano regolatore;

ARPA Piemonte

2) per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua naturali e artificiali, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque;

3) al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

4) il recupero mediante la rivegetazione e l’inerbimento delle singole aree di cantiere deve comunque avvenire nei tempi più brevi possibili, senza attendere l’ultimazione complessiva dei lavori;

5) tra le opere di ripristino ambientale in corrispondenza di attraversamenti di pendii naturali e di corsi d’acqua è sempre preferibile l’adozione di soluzioni che utilizzino tecniche di ingegneria naturalistica (secondo le tecniche descritte nel Manuale Tecnico di Ingegneria Naturalistica della Regione Piemonte);

6) il proponente, inoltre, comunicherà al Dipartimento ARPA di Cuneo l’inizio e il termine dei lavori, per permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera, ai sensi dell’articolo 8 della l.r. 40/1998;

Direzione regionale Agricoltura

7) le aree agricole e naturali interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie; nel caso in cui il tracciato si snodi in superfici occupate da colture legnose (vigneti, frutteti, impianti di arboricoltura), il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di espianto e di successivo ripristino;

8) il taglio della vegetazione arborea spontanea e degli impianti legnosi (frutteti, vigneti, impianti di arboricoltura) dovrà essere limitato al minimo indispensabile; dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere, al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti;

9) per quanto riguarda le aree agricole interferite dall’opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l’accesso alle proprietà;

10) il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, conservato in modo da non alterare le sue caratteristiche fisico - chimiche e riutilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale; gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria; tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno;

11) nelle successive fasi di progettazione, il proponente dovrà verificare con il consorzio irriguo Mussotto-Vaccheria-Lavandaro (Piazza Garibaldi 3, Alba, tel. 0173-440094) operante nell’area di intervento le soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente e il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere, in modo da assicurare la funzionalità della rete irrigua e da permettere l’effettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza;

12) durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua naturali ed artificiali dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque; a tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;

13) le fasi successive di progettazione dovranno sviluppare adeguatamente gli interventi di ripristino e di mitigazione ambientale e paesaggistica, per la cui realizzazione dovranno essere utilizzate specie erbacee, arbustive ed arboree autoctone adatte alle condizioni stazionali; al fine di assicurarne la riuscita, tali interventi dovranno essere eseguiti nel rispetto della stagionalità delle opere a verde; dovrà inoltre essere eseguito un periodo di manutenzione obbligatoria di tali opere, da svolgersi almeno nel triennio successivo la realizzazione delle opere stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze tra le specie arboree ed arbustive; il periodo di manutenzione si riduce ad un solo anno nel caso di recuperi che prevedano l’utilizzo esclusivo di specie erbacee;

14) al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco;

15) per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

Settore regionale Risanamento acustico e atmosferico

16) al fine di contenere le emissioni derivanti dai cantieri si ritiene indispensabile che, nell’ambito della progettazione definitiva, vengano definite dettagliate procedure di gestione delle attività svolte nel cantiere stesso. Tali procedure dovranno far proprie le seguenti prescrizioni minime;

17) dovranno essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio lavori del cantiere.

18) i gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel, devono essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di articolato;

19) tutte le macchine operatrici “off road” dotate di motore a combustione a ciclo diesel avente una potenza nominale superiore a 37 kW dovranno essere dotate di specifici sistemi (trappole) per il contenimento delle emissioni di particolato;

20) i programmi di manutenzione dovranno prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate. In particolare tali interventi dovranno interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere;

21) le piste di cantiere dovranno essere periodicamente bagnate al fine di limitare l’emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità deve essere effettuata anche la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista;

Settore regionale decentrato OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico - Cuneo

22) per quanto attiene alla concessione per l’occupazione di sedime demaniale dell’attraversamento con la condotta interrata del Fiume Tanaro, nella fase di progettazione esecutiva dovrà essere richiesta al Settore decentrato la relativa concessione e versato il conseguente canone di occupazione;

Agenzia interregionale per il Fiume Po

23) in fase di approvazione del progetto esecutivo l’Agenzia provvederà al rilascio del provvedimento autorizzativi ai sensi del T.U. 523/1904, anche per quanto concerne le opere con carattere provvisorio e di cantierizzazione per le quali dovrà essere trasmessa successiva documentazione integrativa;

Provincia di Cuneo

24) deve essere garantita la continuità del transito, in sicurezza, sia in fase di realizzazione del metanodotto che in fase di esercizio;

25) SNAM Rete Gas dovrà rilasciare apposita dichiarazione di impegno a spostare, adeguare o proteggere, a proprie spese, la condotta da realizzarsi in corrispondenza della carreggiata o delle fasce di rispetto stradale, a semplice richiesta della Provincia, per eventuali future modifiche alla viabilità;

26) l’armadio A7.01.11, il PIDA e gli impianti connessi dovranno essere posti ad almeno 10 m dalla proprietà stradale (fondo scarpata pista ciclabile), a condizione che:

a) venga accertato il rispetto delle norme di sicurezza, facendo specifico riferimento alle disposizioni legislative;

b) venga acquisito il parere del Comune di Alba che ha realizzato il tratto comunale della pista ciclabile;

c) venga realizzata una opportuna barriera verde con modalità da concordare, con oneri manutentivi a carico della Snam Rete Gas;

27) dovranno, durante l’esecuzione dei lavori, essere adottate le cautele e gli accorgimenti necessari per garantire in sicurezza il transito sulla pista ciclabile - strada di servizio adiacente alla S.P. 3 bis;

28) in fase di progetto esecutivo dovranno essere rilevati e cartografati eventuali sotto servizi indicando le modalità per risolvere le eventuali interferenze;

29) l’attraversamento della strada provinciale dovrà avere luogo esclusivamente con la tecnica dello spingitubo;

30) a richiesta dell’Ufficio Tecnico della Provincia di Cuneo, eventuali assestamenti dovranno essere ripristinati prevedendo la ribitumatura a piena sezione stradale di una fascia della larghezza di almeno 50 m;

31) dovrà essere presentata istanza di concessione, corredata dai necessari elaborati esecutivi, per l’attraversamento o la percorrenza in parallelo nel sottosuolo, delle strade di competenza provinciale, comprensiva del progetto della segnaletica di cantiere e degli accorgimenti che verranno adottati per garantire il transito sulle strade di competenza Provinciale;

32) l’inizio dei lavori dovrà essere comunicato in via formale almeno un mese prima. L’Amministrazione si riserva la facoltà di effettuare visite in cantiere per accertare la corretta esecuzione dei lavori e di richiedere eventuali integrazioni alle opere in progetto al fine di risolvere aspetti di dettaglio;

33) in sede di istanza per il rilascio della necessaria concessione, dovrà essere prevista specifica polizza fideiussoria dell’importo di Euro 100.000,00 (centomila), a garanzia della corretta esecuzione delle opere e per il rispetto delle prescrizioni sopra indicate;

Ministero delle Comunicazioni - Ispettorato territoriale per il Piemonte e la Valle d’Aosta

34) la realizzazione dovrà avvenire in osservanza delle leggi e prescrizioni per quanto attiene alla tutela dei preesistenti impianti di RPC (rete pubblica di comunicazione) che prevedono il rilascio del nulla osta alla costruzione, ai sensi dell’articolo 95 del d.lgs. del 01/08/2003 n. 259, dopo che Snam Rete Gas S.p.A. presenterà la prevista istanza;

Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Sopraintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie

35) Snam Rete Gas S.p.A. dovrà prevedere la puntuale assistenza a tutte le opere di scavo da parte di operatori qualificati, senza oneri per la Soprintendenza, per evitare possibili danneggiamenti e consentire l’immediata identificazione di rinvenimenti occasionali, ai sensi del d.lgs. 42/2004; in caso di ritrovamenti di particolare interesse potranno essere chieste, anche in corso d’opera, varianti progettuali per il completamento della documentazione o a tutela di quanto eventualmente rinvenuto;

ENEL - Divisione Infrastrutture e Reti

36) eventuali interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei dovranno rispettare quanto previsto dal d.m. 449/1988 e s.m.i., nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558;

37) qualora si rendesse necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi ad ENEL Distribuzione S.p.A. i progetti esecutivi dell’opera e comunicati i dati del soggetto la quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi; quando si darà avvio ai lavori, inoltre, dovrà essere rispettato quanto previsto dall’articolo 11 del d.p.r. 164/1956;

Consorzio irriguo Canali Mussotto - Vaccheria - Lavandaio

38) la tubazioni devono essere interrate a profondità tale che garantisca l’esecuzione dei di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’alveo dei canali da entrambi i lati;

39) devono essere contrassegnati i punti di attraversamento dei canali da entrambi i lati;

Autostrada Asti - Cuneo S.p.A.

40) il tratto del metanodotto intersecante il futuro tracciato autostradale Asti - Cuneo, all’altezza delle galleria di Alba, dovrà essere opportunamente monitorato al fine di verificare eventuali cedimenti o problemi pensionali indotti dallo scavo in galleria;

Settore regionale Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici

41) al fine di consentire alla Direzione regionale Risorse umane e Patrimonio di rilasciare il provvedimento di occupazione d’urgenza o di determinazione urgente dell’indennità (ex articoli 22 bis e 22 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.), i Comuni interessati dall’opera dovranno presentare idonea dichiarazione da cui risulti, a seguito degli accertamenti effettuati presso la sede comunale nonché presso il “Commissariato Usi civici Piemonte - Valle d’Aosta e Liguria”, l’esistenza o meno del vincolo di uso civico sui terreni da occupare, anche per le aree soggette a sola occupazione temporanea;

42) qualora l’opera interessasse terreni vincolati, prima di iniziare i lavori, ogni Comune dovrà presentare, all’Ufficio regionale Usi civici, istanza di concessione amministrativa, come previsto dalla l. 1766/1927 e s.m.i.;

43) in caso di occupazione e di asservimento coatto, Snam Rete Gas S.p.A., dovrà predisporre un piano particellare completo comprendente sia le aree soggette a occupazione temporanea sia quelle ad asservimento coattivo, con l’indicazione delle rispettive indennità offerte;

44) tale piano, unitamente ai certificati urbanistici, completi di planimetria di P.R.G. in scala catastale ed estratto delle N.T.A., nonché a eventuali ulteriori elaborati necessari per la stima delle indennità, dovrà essere allegato alle istanze di occupazione d’urgenza (ex art. 22 bis d.p.r. 327/2001) o di determinazione urgente dell’indennità (ex art. 22 d.p.r. 327/2001), da presentare al Settore.

- di subordinare l’esercizio dell’opera agli adempimenti previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza;

- di dare atto che, fatto salvo quanto specificato in premessa e gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti, la presente autorizzazione sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, le autorizzazioni, concessioni, nulla osta e atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire le citate opere in conformità al progetto approvato;

- di dare atto che la presente autorizzazione ha effetto di variante urbanistica e ha, inoltre, efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità ai sensi del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;

- di dare atto che la presente autorizzazione costituisce vincolo preordinato all’esproprio dei beni interessati ai fini della realizzazione delle suddette opere ed indicati negli allegati al progetto approvato;

- di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A., prima di iniziare la fase di cantiere, prenda contatti con il Consorzio irriguo Mussotto-Vaccheria-Lavandaio, anche ai fini della definizione della tempistica dei lavori, nonché nei casi di eventuali interferenze con canali del demanio regionale;

- di dare atto che l’autorizzazione s’intende accordata fatti salvi i diritti dei terzi e nel rispetto di tutte le disposizioni vigenti; ne consegue che la Società assume la piena responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi e gli eventuali danni comunque causati dalla costruzione delle opere di cui trattasi, sollevando l’Amministrazione da qualsiasi pretesa da parte di terzi che si ritenessero danneggiati;

- di trasmettere la presente autorizzazione ai Comuni interessati ai fini dell’adozione delle corrispondenti varianti agli strumenti urbanistici comunali, ai sensi dell’articolo 19, comma 3 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;

- di dare atto che la società è obbligata ad eseguire, durante la costruzione e l’esercizio delle opere, tutte quelle opere nuove o modifiche che, a norma di legge, venissero prescritte per la tutela degli interessi pubblici e privati, entro i termini che saranno all’uopo stabiliti, con le conseguenze di legge in caso di inadempimento;

- di stabilire che copia integrale del progetto esecutivo sia inviata, a cura di Snam Rete Gas S.p.A., prima dell’inizio dei lavori, alle Amministrazioni autorizzanti, alla Regione e al Comune interessato, mentre gli elaborati esecutivi relativi alle sole opere interferenti devono essere inviati alle società proprietarie delle opere interferite;

- di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A. comunichi ai soggetti di cui al punto precedente la data e l’ora dell’entrata in esercizio delle opere;

- di dare atto che ai proprietari sarà data notizia, a cura e spese del proponente, della data di adozione di questo atto e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni all’albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o locale.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U.R. ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’articolo 16 del d.p.g.r. 8/R/2002.

Avverso la presente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia