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Bollettino Ufficiale n. 09 del 28 / 02 / 2008

Codice DA1702
D.D. 22 febbraio 2008, n. 78

D.D.G.R. nn. 17-3285 del 3.7.2006 e 17-8176 dell’11.02.2008. Misura 2: sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli. Approvazione bandi.

IL DIRIGENTE

premesso che:

Con la Deliberazione n. 17-3285 del 3 luglio 2006 la Giunta regionale ha approvato le Misure e le linee di intervento per la valorizzazione del commercio urbano e per il sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli, in attuazione della L.R. n. 28/99 e della Deliberazione C.I.P.E. n. 100/98.

La Misura 2. - “Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli” - si articola in due linee di intervento:

a. Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale

b. Sostegno delle aree commercialmente deboli

La richiamata D.G.R. n. 17-3285 definisce gli obiettivi e i principi fondamentali che disciplinano ciascuna delle sopra citate linee di intervento, rinviando a successive deliberazioni la specificazione, nel dettaglio, dei destinatari, delle azioni di intervento, delle spese eligibili, della misura e della forma delle agevolazioni, della entità delle agevolazioni, dei criteri per la selezione delle domande, delle modalità e delle forme dei controlli.

In particolare la Misura 2. ha il duplice obiettivo di garantire l’offerta commerciale, in termini di servizio, nei contesti rurali e montani a rischio di desertificazione commerciale, contesti con bassa densità di popolazione ed affetti da carenze strutturali del settore e, nel contempo, di garantire il mantenimento dell’offerta commerciale nelle aree commercialmente deboli. La presente Misura punta dunque ad ottenere un duplice risultato: assicurare alla popolazione residente la fornitura di beni e servizi che ne migliorino la qualità di vita e garantire alle imprese interessate a questa innovazione ed evoluzione la redditività sufficiente a renderne duratura l’attività.

La D.G.R. n. 17-8176 del 11/02/2008 ha approvato i criteri e le modalità per la concessione di agevolazioni a sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli relativi alla Misura 2., “Linee di intervento a. e b.”, come di seguito dettagliato:

* L’Allegato A contiene i criteri e le modalità per il sostegno dei centri polifunzionali in aree a rischio di desertificazione commerciale.

* L’Allegato B contiene i criteri e le modalità per il sostegno delle imprese esercenti nel settore del commercio in aree a rischio di desertificazione commerciale.

* L’Allegato C contiene i criteri e le modalità per il sostegno di azioni sperimentali in aree a rischio di desertificazione commerciale.

* L’Allegato D contiene i criteri e le modalità per il sostegno delle aree mercatali in aree a rischio di desertificazione commerciale e in aree commercialmente deboli.

* L’Allegato E contiene le Linee Guida, per la predisposizione di “indagini sul grado di desertificazione territoriale”, nonché punto di partenza per la selezione dei progetti che si candidano per accedere ai finanziamenti programmati nell’ambito della Misura 2.

La succitata D.G.R. n. 17-8176 del 11/02/2008 ha stabilito che le domande accompagnate dall’ “Indagine sul grado di desertificazione territoriale” di cui all’Allegato E e che trovino rispondenza nell’analisi economica ivi contenuta hanno precedenza di esame e finanziamento rispetto alle altre.

Le risorse a copertura degli interventi previsti con la D.G.R. n. 17-8176 del 11/02/2008 e con il presente atto sono:

* eventuali residui risultanti dai provvedimenti attuativi della D.G.R. 10-4030 del 17 ottobre 2006, per la quale sono stati destinati ed impegnati euro 4.000.000,00 (D.D. 447/2006: impegni 5192 e 5193 per euro 3.000.000,00 sul capitolo 22564/2006 - UPB 17022 e D.D. 268/2007: impegno 3867 per euro 1.000.000,00 sul capitolo 22564/2007 - UPB 17022)

* eventuali residui risultanti dai provvedimenti attuativi della D.G.R. 10-4030 del 17 ottobre 2006, per la quale sono stati destinati ed impegnati euro 500.000,00 per il sostegno degli interventi promossi dalle imprese esercenti nel settore del commercio in aree a rischio di desertificazione commerciale (D.D. 562/2006: impegno 7339 di euro 500.000,00 su capitolo 26145/06), ai quali vanno aggiunti altri euro 500.000,00 quale quota del “Fondo Unico per gli incentivi alle imprese” da assegnare alla Regione Piemonte con Decreto della Ragioneria generale dello Stato per l’anno 2007.

* le risorse iscritte sul capitolo 235733 (ex capitolo 22564) pari ad euro 3.000.000,00, che saranno approvate col Bilancio preventivo 2008.

La Giunta regionale ammette la compensazione di risorse tra i diversi Interventi programmati nell’ambito della Misura 2.; si riserva altresì la facoltà di finanziare iniziative ammesse in graduatoria e non finanziate per mancanza di risorse, qualora emergessero ulteriori disponibilità a seguito di revoche, rinunce o riduzioni di importo o assegnazione di ulteriori risorse. La Giunta regionale si riserva infine la facoltà di indire ulteriori bandi a valere sulle disponibilità non assegnate in applicazione al presente atto.

quanto sopra premesso

Vista la L.R. n. 51/97 e s.m.i.;

vista la L.R. n. 15/2007;

vista la D.G.R. n. 17-3285 del 3 luglio 2006;

vista la D.G.R. 10-4030 del 17 ottobre 2006;

viste le leggi regionali nn. 14 e 15 del 21 aprile 2006;

viste le leggi regionali nn. 9 e 10 del 23 aprile 2007;

vista la D.G.R. n. 17-8176 del 11/02/2008

determina

per le motivazioni espresse in premessa che qui integralmente e sostanzialmente si richiamano:

* nel rispetto dei criteri e delle modalità di cui alla D.G.R. n. 17-8176 del 11/02/2008 di approvare gli Allegati A, B, C, D e E che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.

L’Allegato A contiene il bando per l’accesso alle “Linee di intervento a. e b.” della Misura 2 per il sostegno dei centri polifunzionali in aree a rischio di desertificazione commerciale.

L’Allegato B contiene il bando per l’accesso alle “Linee di intervento a. e b.” della Misura 2 per il sostegno delle imprese esercenti nel settore del commercio in aree a rischio di desertificazione commerciale.

L’Allegato C contiene il bando per l’accesso alle “Linee di intervento a. e b.” della Misura 2 per il sostegno di azioni sperimentali in aree a rischio di desertificazione commerciale.

L’Allegato D contiene il bando per l’accesso alle “Linee di intervento a. e b.” della Misura 2 per il sostegno delle aree mercatali in aree a rischio di desertificazione commerciale e in aree commercialmente deboli.

L’Allegato E contiene il bando per l’accesso al sostegno per la predisposizione di “indagini sul grado di desertificazione territoriale”, punto di partenza per la selezione dei progetti che si candidano per accedere ai finanziamenti programmati nell’ambito della Misura 2. Per ragioni di organicità e completezza l’Allegato E contiene anche le LINEE GUIDA approvate con la D.G.R. n. 17-8176 del 11/02/2008;

* di richiamare quanto già dettagliatamente specificato nella D.G.R. n. 17-8176 del 11/02/2008 a proposito della disponibilità di risorse a copertura finanziaria degli interventi della Misura 2. per l’anno 2008;

* di demandare a successivo atto l’assunzione dei relativi impegni contabili.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 16 del Regolamento 29/7/2002, n. 8/R.

Il Direttore regionale
Marco Cavaletto

Allegato A

Misura 2 - Linea di intervento a. “Interventi a sostegno dei centri polifunzionali in aree a rischio di desertificazione commerciale”

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente bando i Comuni desertificati così individuati:

A. Comuni, inseriti e non in Comunità Montana, sprovvisti di esercizi commerciali e/o di attività di somministrazione di alimenti e bevande ovvero dotati di un numero massimo di due esercizi commerciali e/o un numero massimo di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande.

B. Sono altresì da considerarsi desertificati i Comuni, inseriti e non in Comunità Montana, privi o con uno/due esercizi commerciali e più d’un esercizio pubblico; in tale caso, l’intervento deve riguardare esclusivamente i centri polifunzionali in cui sia insediata l’attività commerciale eventualmente accompagnata da attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano, con esclusione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Ai fini del presente bando, i Comuni così definiti sono consultabili all’elenco estratto dalla rilevazione annuale della rete distributiva del Piemonte, effettuata dall’Osservatorio al Commercio della Regione Piemonte e riferita ai dati vigenti alla data del 1/1/2007.

L’elenco è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/credito e risulta così articolato:

* la “parte I” individua i Comuni di cui alla tipologia A.

* la “parte II” individua i Comuni di cui alla tipologia B.

Tale elenco è aggiornabile sulla base delle variazioni intervenute dopo il 1/1/2007. In ogni caso, i requisiti richiesti devono sussistere all’atto della presentazione della domanda ed essere attestati unitamente alla medesima.

Ai fini dell’ammissibilità ai benefici, l’Amministrazione regionale si riserva la facoltà di valutare situazioni specifiche, in particolar modo laddove il Comune richiedente, pur ricadendo nella tipologia A. o nella tipologia B., accolga medie strutture di vendita; in tali casi, la valutazione sarà principalmente legata alle superfici di vendita e alla tipologia di prodotti merceologici delle medie strutture presenti, in comparazione con l’offerta commerciale del territorio.

E’ vietato il cumulo dei benefici di cui al presente documento, per le medesime opere, con qualunque altra agevolazione di parte pubblica.

INIZIATIVE FINANZIABILI

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente bando le iniziative sotto individuate, purché riconducibili ad un progetto unitario:

* l’ampliamento, la ristrutturazione e la trasformazione di immobili di disponibilità dei Comuni da destinarsi ad attività commerciale di vendita; possono aggiungersi alla primaria attività commerciale di vendita l’attività di somministrazione di alimenti e bevande ed ulteriori attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano.

Qualora il Comune rientri nella tipologia B., l’intervento deve riguardare esclusivamente i centri polifunzionali in cui sia insediata l’attività commerciale eventualmente accompagnata da attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano, con esclusione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

* la sistemazione esterna dell’area adiacente al costituendo centro polifunzionale.

Per attività commerciale di vendita si intendono quelle attività svolte da microimprese, così come definite dal Decreto del Ministero delle Attività produttive del 18/4/2005, iscritte al Registro delle Imprese, che esercitino nel territorio della Regione Piemonte:

I. la vendita al dettaglio, così come definita all’art. 4, c. 1, lett. b) del Decreto Legislativo 31/3/98, n. 114.

Sono escluse le imprese operanti nei settori di cui all’art. 4, c. 2 del D.Lgs. 114/98, fatta eccezione per:

a) le farmacie purché l’attività non sia rivolta, esclusivamente, a prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici;

b) i titolari di rivendita di generi di monopolio purché l’attività di vendita non sia rivolta, esclusivamente, ai generi di monopolio di cui alla L. 22/12/57 n. 1293 e s.m. e al relativo regolamento di esecuzione, approvato con D.P.R. 14/10/58 n. 1074 e s.m. e/o alle attività riguardanti le lotterie e le scommesse;

c) gli artigiani iscritti nell’albo di cui all’art. 5, c. 1 della L. 8/8/85 n. 443.

Nel caso di imprese esercenti le attività elencate alle lettere a) - b) - c), i benefici si applicano esclusivamente, in presenza di autorizzazione alla vendita, prevista nel regime ante D.Lgs. n. 114/98 o di comunicazione, prevista in attuazione del D.Lgs. n. 114/98.

Possono insediarsi nel centro polifunzionale esclusivamente gli esercizi di “vicinato”, così come definiti dall’art. 4, c. 1, lett. d) del D.Lgs. n. 114/98 e dall’art. 5, c. 10 della D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i.. Si tratta di esercizi la cui superficie di vendita, per i Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 150.

II. la rivendita di giornali e riviste, così come disciplinata dal D.Lgs. 24/4/2001, n. 170 e s.m.i.;

Per attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande si intende l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, così come disciplinata dalla L. 25/8/91, n. 287 e s.m.i. e dalla L.R. n. 38/2006.

Per attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano si intendono, a titolo esemplificativo, servizi postali, servizi logistici di natura ambulatoriale, igienico-sanitaria ed infermieristica, bancomat e POS, attività di informazione turistica e di promozione delle attività locali, internet point, servizi telematici, servizi telefax, fotocopie e telefono pubblico.

L’Amministrazione regionale si riserva la facoltà di valutare specifiche situazioni, in particolar modo di escludere dall’ammissibilità l’insediamento nel centro polifunzionale di attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano ove già esistenti nel Comune.

Sono ammissibili le voci di spesa sotto elencate, riconducibili a spese per opere edili ed impianti tecnologici del costituendo centro polifunzionale nonché a spese per opere stradali necessarie alla sistemazione esterna dell’area adiacente al costituendo centro polifunzionale (scavi, marciapiedi, fognature, asfalti, scarico acque, illuminazione, etc.)

1. lavori a base d’asta secondo le tipologie indicate dal D.P.R. 554/1999 e s.m.i. - art. 17, comma 1 - lett. a). Il D.P.R. 554/1999 è in avanzata fase di revisione e verrà sostituito da un atto normativo in itinere; resta inteso che tutti i riferimenti al D.P.R. 554/1999, contenuti nel presente atto, saranno sostituiti dalla nuova normativa al momento della sua efficacia;

2. oneri di sicurezza, quantificati secondo i criteri indicati dal D.P.R. n. 222/2003 e dalla Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici con Determinazione n. 4 del 26/7/2006, nel limite massimo del 4% dell’importo dei lavori a base d’asta. Non sono ammessi gli oneri di sicurezza quantificati esclusivamente mediante scorporo percentuale dall’importo totale di Computo metrico estimativo;

3. I.V.A. sulle sopraelencate voci, secondo le rispettive aliquote correnti;

4. spese tecniche progettuali, esclusivamente quelle indicate dal D.P.R. 554/1999 e s.m.i. - art. 17, comma 1 - lett. b), punto 7, nel limite massimo del 12% dell’importo dei lavori a base d’asta, così come indicato dalla Commissione Europea per analoghe misure strutturali, IVA compresa.

Il progetto relativo alle spese per opere edili ed impianti tecnologici del costituendo centro polifunzionale nonché alle spese per opere stradali necessarie alla sistemazione esterna dell’area adiacente al costituendo centro polifunzionale deve essere unitario; inoltre, tutte le spese devono essere espressamente evidenziate e riconducibili alle specifiche categorie del progetto.

A completamento dei descritti programmi di investimento, si precisa che le imprese gerenti dei centri polifunzionali oggetto dei benefici di cui al presente Allegato hanno facoltà di presentare programmi di investimento per iniziative relative all’acquisizione di macchinari, attrezzature, macchine da ufficio e arredi funzionali all’attività (si rinvia a tale proposito all’Allegato B della presente determinazione).

DOMANDE

Devono essere corredate dalla documentazione sotto individuata:

1. una relazione tecnico-illustrativa dell’intervento proposto, che ne specifichi finalità e caratteristiche generali. Detta relazione deve illustrare la situazione e le condizioni territoriali ed economiche che hanno indotto l’Amministrazione comunale a determinare la decisione progettuale;

2. il progetto definitivo redatto secondo le indicazioni fornite dal D. Lgs. 163 del 12/04/2006, artt. 29 e 93, c. 4 e recepito con provvedimento dell’Amministrazione comunale secondo la normativa vigente in materia;

3. un quadro di raffronto che evidenzi, con chiarezza, le voci di computo metrico estimativo relative a opere edili ed impianti tecnologici e le voci di computo metrico estimativo relative alle opere di sistemazione esterna;

4. la dichiarazione di titolarità di disponibilità dell’immobile e dell’area relativa all’intervento in oggetto;

5. la dichiarazione attestante l’impegno a concedere i locali al gestore dell’attività commerciale a titolo di comodato gratuito, per tutto il periodo di durata dell’iniziativa, facendo obbligo al comodatario di restituire gli stessi nello stato in cui si trovavano all’atto della consegna;

6. la dichiarazione di rispetto, per l’area interessata, dei vincoli di natura idrogeologica e l’attestazione di rispetto dei pareri rilasciati dagli organi competenti in materia di vincoli archeologici, storico-architettonici e del paesaggio;

7. la dichiarazione di conformità agli strumenti urbanistici comunali vigenti o adottati;

8. il nominativo del gestore dell’attività, qualora già individuato;

9. l’indagine sul grado di desertificazione commerciale dell’area, qualora realizzata.

La documentazione di cui al citato punto 8, qualora non disponibile all’atto della domanda, può essere trasmessa in data successiva. La medesima costituisce elemento indispensabile per l’erogazione del beneficio.

I lavori non devono essere stati appaltati in data anteriore a quella di presentazione della domanda.

Con riferimento al progetto definitivo di cui al punto 2, si specifica quanto segue:

a) la stima degli interventi in progetto deve essere effettuata, ove possibile, mediante l’utilizzo dei “Prezzi di Riferimento per opere e lavori pubblici nella Regione Piemonte”, in vigore all’atto della presentazione della domanda. Per eventuali voci mancanti o per particolari lavorazioni non riconducibili al Prezzario di Riferimento, i relativi prezzi di applicazione devono essere giustificati mediante apposite Analisi di Prezzo, da redigere secondo quanto indicato nel D.P.R. 554/99 e s.m.i. - art. 34, c. 2

b) qualora il Responsabile del Procedimento si sia avvalso delle facoltà attribuitegli dal D. Lgs. 163/2006 (art. 93 - comma 2), unitamente al progetto definitivo deve essere trasmessa copia del Documento preliminare all’avvio della progettazione, al fine della verifica degli elaborati progettuali prescritti con lo stesso (per necessità, adeguatezza e completezza rispetto allo specifico intervento), redatto ai sensi del D.P.R. 554/99 e s.m.i. - art. 15, comma 5 - lettere i) ed l).

DIREZIONE E SETTORE A CUI PRESENTARE LE DOMANDE

Le domande, redatte sulla base dei fac-simili che saranno disponibili sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/credito, devono essere inviate alla Direzione Regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Tutela del consumatore - Mercati all’ingrosso ed aree mercatali - Piazza Nizza n. 44 - 10126 Torino.

Per eventuali informazioni rivolgersi a:

Carlo Salvadore (Responsabile del Settore) 011/4322357

Pierdomenico Albanese 011/4326054

Nunzia Pignataro 011/4322512

DATA DI APERTURA E CHIUSURA DELLE DOMANDE

Le domande devono essere presentate a partire dal 15/04/2008 sino al 30/5/2008 e dal 1/11/2008 sino al 19/12/2008. Per le domande inviate per posta fa fede il timbro in partenza dell’ufficio postale.

CRITERI DI SELEZIONE DEI PROGETTI E PUNTEGGIO ATTRIBUIBILE

Le domande accompagnate dall’ “Indagine sul grado di desertificazione territoriale” di cui all’Allegato E e che trovino rispondenza nell’analisi economica ivi contenuta hanno precedenza di esame e finanziamento rispetto alle altre.

In particolare la sostenibilità economica dell’intervento sarà ricavata dai risultati dell’indagine sul grado di desertificazione presentata dal soggetto richiedente.

E’ prevista la formulazione di due graduatorie sulla base delle domande presentate da tutti i candidati. Le graduatorie sono approvate dall’Amministrazione regionale entro centoventi giorni dalla data di scadenza di presentazione delle domande: la prima contiene l’esito delle domande accompagnate dall’indagine sul grado di desertificazione territoriale, la seconda le restanti domande.

Le domande sono ammesse a contributo nei limiti delle disponibilità dei fondi secondo l’ordine decrescente di punteggio ottenuto.

Ai fini della formulazione delle graduatorie, i punteggi attribuibili sono i seguenti:

a. punti da 0 a 10, in relazione al livello di integrazione dell’intervento proposto con gli interventi promossi sul territorio comunale e che abbiano una ricaduta nel settore commerciale, derivanti dai risultati dell’indagine sul grado di desertificazione territoriale

b. punti da 0 a 11, in relazione al grado di adeguatezza, completezza del progetto e congruità dei tempi di realizzazione degli interventi proposti

c. punti 2, per la presentazione, unitamente alla domanda, di atti formali attestanti il nominativo del gestore dell’attività

d. punti da 1 a 4, in proporzione al numero di attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano, aggiuntive alla primaria attività commerciale

In caso di disponibilità di fondi, derivanti da economie di spesa prodotte dagli Interventi citati, è facoltà dell’Amministrazione regionale ammettere al finanziamento istanze originariamente ammesse e non finanziate per insufficienza di risorse.

TIPO, ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO

Le agevolazioni sono corrisposte tramite contributi in conto capitale nelle entità sotto individuate:

1. Il 90% della spesa ammessa, con il limite massimo di spesa ammissibile di Euro 125.000,00 per l’ampliamento, la ristrutturazione e la trasformazione di immobili di disponibilità di Comuni da destinarsi ad attività commerciale di vendita con aggiunta delle attività paracommerciali e di somministrazione di alimenti e bevande.

2. Il 90% della spesa ammessa per le opere stradali necessarie alla sistemazione esterna dell’area adiacente al costituendo centro polifunzionale, in aggiunta al contributo di cui al punto 1. e per un limite non superiore al 20% della spesa ammessa per il centro polifunzionale.

CONTROLLI IN ITINERE - MODALITA’ DI EROGAZIONE

I soggetti beneficiari sono tenuti a trasmettere agli uffici regionali competenti la documentazione sotto indicata, nei termini specificati:

Entro il 31/01/09 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e entro il 31/08/09 per quelli presentati nell’ambito della seconda:

1. il progetto esecutivo delle opere, redatto secondo le indicazioni fornite dal fornite dal D. Lgs. 163 del 12/04/2006 e dal D.P.R. 554/1999 e s.m.i., recepito con provvedimento dell’Amministrazione comunale secondo la normativa vigente in materia. In allegato al progetto esecutivo delle opere deve essere trasmesso il relativo Verbale di Validazione, redatto dal Responsabile del Procedimento ai sensi degli artt. 47 e 48 del D.P.R. 554/99. Si evidenzia che detto Verbale, qualora il Responsabile del Procedimento si sia avvalso delle facoltà di cui al D. Lgs. 163/2006, deve contenere l’elenco degli elaborati costituenti il livello di progettazione esecutiva, secondo le indicazioni contenute nel Documento Preliminare all’avvio della Progettazione (ad integrazione ovvero a modificazione di quelli elencati nell’art. 35 del D.P.R. 554/99);

2. la dichiarazione di compartecipazione finanziaria relativa alla spesa ammessa e non finanziata dall’ente regionale;

3. la dichiarazione di non aver ottenuto e/o richiesto, né di richiedere altre agevolazioni di parte pubblica, relativamente alle opere oggetto del contributo regionale.

Entro il 30/06/09 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e entro il 31/01/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda:

1. il contratto di appalto dei lavori e l’avvenuto avvio dei medesimi;

2. esclusivamente nel caso di gara esperita con il metodo dell’offerta a prezzi unitari, l’elenco prezzi offerti dalla ditta aggiudicatrice.

Entro il 30/11/09 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e entro il 30/06/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda: devono essere trasmesse notizie in merito all’ andamento dei lavori.

Entro il 28/02/2010 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e entro il 30/09/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda devono essere trasmessi:

1. gli atti di contabilità finale dei lavori nonché i documenti di rendicontazione relativi a tutte le voci di spesa ammessa, recepiti con provvedimenti dell’Amministrazione comunale secondo la normativa vigente in materia. Tali atti devono essere accompagnati da un quadro di raffronto che evidenzi, con chiarezza, le voci di computo metrico estimativo relative a opere edili ed impianti tecnologici e le voci di computo metrico estimativo relative alle opere di sistemazione esterna

2. la dichiarazione attestante l’avvenuto avvio dell’attività commerciale, con la specifica indicazione del nominativo del gestore e la dichiarazione attestante l’avvenuto avvio delle eventuali attività di somministrazione di alimenti e bevande e/o para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano, aggiuntive alla primaria attività. L’erogazione del contributo è subordinata al possesso dei requisiti soggettivi ed oggettivi per l’esercizio delle suddette attività.

Sulla base della documentazione citata, l’Amministrazione regionale dispone i provvedimenti ritenuti necessari per l’eventuale rideterminazione del beneficio ammesso. In particolare, la riduzione del costo dei lavori, in seguito alla applicazione del ribasso d’asta in sede di gara, comporterà la rideterminazione del contributo assegnato. Inoltre, qualora si verificasse una riduzione dell’investimento complessivo, anche conseguente la realizzazione di minori opere rispetto a quelle previste in sede di assegnazione del contributo, si procederà alla rideterminazione del medesimo.

La liquidazione dei benefici avviene in due soluzioni:

* un primo acconto pari al 30% della spesa ammessa e rideterminata all’atto della presentazione del contratto d’appalto

* il saldo, su presentazione degli atti di contabilità finale

I termini del 28/02/2010 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e del 30/09/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda, sono perentori.

CONTROLLI EX-POST - MONITORAGGIO DEGLI INTERVENTI

I Comuni devono vincolare le opere alla destinazione ammessa al beneficio, per almeno cinque anni dalla data di fruizione della agevolazione, pena la revoca del contributo.

Le imprese gerenti il centro polifunzionale devono mantenere la qualifica di “impresa commerciale”, la destinazione dell’attività e non trasferirne la sede per la durata di cinque anni a decorrere dalla data di erogazione del beneficio a favore del medesimo centro polifunzionale.

I soggetti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni e l’eventuale documentazione richiesta ai fini del controllo.

L’Amministrazione regionale provvede altresì al monitoraggio degli interventi, al fine di verificare lo stato di attuazione del programma e la capacità di perseguirne gli obiettivi. A tal fine, predispone annualmente una relazione sull’attività svolta indicante lo stato di attuazione finanziario; l’efficacia, in termini quantitativi, degli interventi rispetto agli obiettivi perseguiti; l’eventuale fabbisogno finanziario per gli interventi in vigore; l’esistenza di nuovi interventi programmabili, tenuto conto dei risultati conseguiti.

L’Amministrazione regionale dispone la revoca dei benefici qualora le opere ammesse alle agevolazioni non siano realizzate nel rispetto delle modalità stabilite.


Allegato B

Misura 2 - Linea di intervento a. “Interventi a sostegno delle imprese esercenti nel settore del commercio in aree a rischio di desertificazione commerciale”

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente bando i soggetti sotto individuati:

Le microimprese, così come definite dal Decreto del Ministero delle Attività produttive del 18/4/2005, iscritte al Registro delle Imprese, che esercitino l’attività in Comuni desertificati così individuati:

A. Comuni, inseriti e non in Comunità Montana, sprovvisti di esercizi commerciali e/o di attività di somministrazione di alimenti e bevande ovvero dotati di un numero massimo di due esercizi commerciali e/o un numero massimo di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande.

B. Comuni, inseriti e non in Comunità Montana, privi o con uno/due esercizi commerciali e più d’un esercizio pubblico; in tale caso, l’intervento può essere promosso esclusivamente dalle imprese esercenti l’attività commerciale con esclusione di quelle che esercitano l’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Ai fini del presente bando, i Comuni così definiti sono consultabili all’elenco estratto dalla rilevazione annuale della rete distributiva del Piemonte, effettuata dall’Osservatorio al Commercio della Regione Piemonte e riferita ai dati vigenti alla data del 1/1/2007.

L’elenco è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/credito e risulta così articolato:

* la “parte I” individua i Comuni di cui alla tipologia A.

* la “parte II” individua i Comuni di cui alla tipologia B.

Tale elenco è aggiornabile sulla base delle variazioni intervenute dopo il 1/1/2007. In ogni caso, i requisiti richiesti devono sussistere all’atto della presentazione della domanda ed essere attestati dall’Amministrazione comunale unitamente alla domanda.

Tali imprese devono esercitare:

I. la vendita al dettaglio, così come definita all’art. 4, c. 1, lett. b) del Decreto Legislativo 31/3/98, n. 114.

Sono escluse le imprese operanti nei settori di cui all’art. 27, c. 1 lett. a) del D.Lgs. n. 114/98 e le imprese di cui all’art. 4, c. 2 del D.Lgs. n. 114/98, fatta eccezione per:

a) le farmacie purché l’attività non sia rivolta, esclusivamente, a prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici;

b) i titolari di rivendita di generi di monopolio purché l’attività di vendita non sia rivolta, esclusivamente, ai generi di monopolio di cui alla L. 22/12/57 n. 1293 e s.m. e al relativo regolamento di esecuzione, approvato con D.P.R. 14/10/58 n. 1074 e s.m. e/o alle attività riguardanti le lotterie e le scommesse;

c) gli artigiani iscritti nell’albo di cui all’art. 5, c. 1 della L. 8/8/85 n. 443.

Nel caso di imprese esercenti le attività elencate alle lettere a) - b) - c), i benefici si applicano esclusivamente, in presenza di autorizzazione alla vendita, prevista nel regime ante D.Lgs. n. 114/98 o di comunicazione, prevista in attuazione del D.Lgs. n. 114/98.

Sono ammessi alle agevolazioni esclusivamente gli esercizi di “vicinato”, così come definiti dall’art. 4, c. 1, lett. d) del D.Lgs. n. 114/98 e dall’art. 5, c. 10 della D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i.. Si tratta di esercizi la cui superficie di vendita, per i Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 150.

II. la rivendita di giornali e riviste, così come disciplinata dal D.Lgs. 24/4/2001, n. 170 e s.m.i.;

Nel caso di imprese esercenti l’attività di vendita al dettaglio come sopra descritta e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, è possibile l’intervento su entrambe le attività, purché sia prevalente quella relativa alla vendita al dettaglio.

E’ vietato il cumulo dei benefici di cui al presente documento, per le medesime opere, con qualunque altra agevolazione di parte pubblica.

INIZIATIVE FINANZIABILI

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente bando le iniziative sotto individuate, che possano essere inserite nel più ampio quadro di interventi promossi sul territorio con finalità di lotta alla desertificazione commerciale:

B1. ampliamento, ristrutturazione e trasformazione di immobili da destinarsi o destinati ad attività commerciale di vendita, così come sopra definite ai punti I e II. Sono da escludersi le spese per l’acquisto di immobili, di terreni e per la costruzione ex novo di fabbricati.

All’interno di questi immobili, in aggiunta alla primaria attività commerciale di vendita, sono ammissibili interventi relativi ad attività di somministrazione di alimenti e bevande ed attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano quali, ad esempio, servizi postali, servizi logistici di natura ambulatoriale, igienico-sanitaria ed infermieristica, bancomat e POS, attività di informazione turistica e di promozione delle attività locali, internet point, servizi telematici, servizi telefax, fotocopie e telefono pubblico.

L’Amministrazione regionale si riserva la facoltà di valutare specifiche situazioni, in particolar modo di escludere dall’ammissibilità attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano ove già esistenti nel Comune.

Sono ammissibili tutte le spese per opere edili ed impianti tecnologici connesse all’esercizio delle attività, le spese di attivazione delle utenze, nonché le relative spese di progettazione tecnica, con esclusione dell’IVA ad esse relativa. Le spese di progettazione tecnica sono ammesse fino ad un massimo del 10% dell’investimento complessivo.

B2. acquisizione di macchinari, attrezzature, macchine da ufficio e arredi funzionali all’attività, così come sopra definita ai punti I e II, con esclusione dell’IVA.

Non sono ritenuti ammissibili i beni acquistati usati né i beni acquisiti o da acquisire in leasing.

Le iniziative di tipologia B2. sono ammissibili esclusivamente se inserite in programmi di investimento comprensivi anche di iniziative di tipologia B1.

Fanno eccezione le imprese gerenti dei centri polifunzionali oggetto dei benefici di cui alla “Misura 2 - Linea di intervento a.” (si rinvia a tale proposito all’Allegato A della presente deliberazione); tali imprese hanno facoltà di presentare programmi di investimento contenenti esclusivamente iniziative di tipologia B2., purchè opportunamente accompagnati da una dichiarazione di accettazione rilasciata dal Comune realizzatore del centro polifunzionale.

Sono comunque esclusi dai benefici di cui al presente bando gli interventi sull’attività di somministrazione di alimenti e bevande in Comuni desertificati di tipologia B.

DOMANDE

Devono essere corredate dalla documentazione sotto individuata, articolata per tipologia di intervento:

B1. Per l’ampliamento, la ristrutturazione e la trasformazione di immobili, così come sopra descritti:

1. una relazione illustrativa della tipologia delle attività da sviluppare;

2. tavole grafiche esplicative degli interventi edili e tecnologici proposti e relativo computo metrico estimativo analitico;

3. la dichiarazione di inizio attività o il permesso a costruire o l’autorizzazione edilizia, ove dovute;

4. la dichiarazione, a firma di un tecnico abilitato, che attesti la compatibilità delle insediande attività di somministrazione di alimenti e bevande e delle eventuali attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano, aggiuntive alla primaria attività commerciale, con le vigenti norme di P.R.G.C. e con la destinazione d’uso consentita per i locali in oggetto

5. una dichiarazione rilasciata dal Comune in cui l’impresa esercita l’attività, che attesti:

* che il Comune in cui si realizza l’investimento è desertificato

* la necessità dell’intervento rispetto alla finalità di lotta alla desertificazione commerciale perseguita dal presente bando.

La documentazione di cui al citato punto B1.3, qualora non disponibile all’atto della domanda, può essere trasmessa in data successiva. La medesima costituisce elemento indispensabile per l’erogazione del beneficio.

I lavori non devono aver avuto inizio in data anteriore a quella di presentazione della domanda.

B2. Per l’acquisizione di macchinari, attrezzature, macchine da ufficio e arredi funzionali all’attività:

1. una relazione illustrativa dell’investimento proposto;

2. una scheda riepilogativa, articolata per tipologia di spese previste, con i relativi costi;

3. i preventivi di spesa;

4. esclusivamente per i programmi di investimento promossi dalle imprese gerenti dei centri polifunzionali oggetto dei benefici di cui alla “Misura 2 - Linea di intervento a.”, deve essere prodotta la dichiarazione di accettazione rilasciata dal Comune realizzatore del centro polifunzionale.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute in data successiva a quella di presentazione della domanda.

Le domande presentate per gli interventi B1. e B2. devono essere sottoscritte, ai sensi e per gli effetti del T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (D.P.R. n. 445/2000 e s.m.i.).

DIREZIONE E SETTORE A CUI PRESENTARE LE DOMANDE

Le domande, redatte sulla base dei fac-simili che saranno disponibili sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/credito, devono essere inviate alla Direzione Regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Tutela del consumatore - Mercati all’ingrosso ed aree mercatali - Piazza Nizza n. 44 - 10126 Torino.

Per eventuali informazioni rivolgersi a:

Carlo Salvadore (Responsabile del Settore) 011/4322357

Pierdomenico Albanese 011/4326054

Nunzia Pignataro 011/4322512

DATA DI APERTURA E CHIUSURA DELLE DOMANDE

Le domande devono essere presentate a partire dal 15/04/2008 sino al 30/5/2008 e dal 1/11/2008 sino al 19/12/2008.

Per le domande inviate per posta fa fede il timbro in partenza dell’ufficio postale.

CRITERI DI SELEZIONE DEI PROGETTI E PUNTEGGIO ATTRIBUIBILE

E’ prevista la formulazione di una graduatoria sulla base delle domande presentate da tutti i candidati. Tale graduatoria è approvata dall’Amministrazione regionale entro centoventi giorni dalla data di scadenza di presentazione delle domande.

Le domande sono ammesse a contributo nei limiti delle disponibilità dei fondi secondo l’ordine decrescente di punteggio ottenuto.

Ai fini della formulazione della graduatoria, i punteggi attribuibili sono i seguenti:

a. punti da 0 a 5, in relazione al grado di adeguatezza, completezza del programma di investimento e congruità dei tempi di realizzazione dell’intervento

b. punti da 1 a 4, in proporzione al numero di attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano, aggiuntive alla primaria attività commerciale e/o di somministrazione di alimenti e bevande

In caso di disponibilità di fondi, derivanti da economie di spesa prodotte dagli Interventi citati, è facoltà dell’Amministrazione regionale ammettere al finanziamento istanze originariamente ammesse e non finanziate per insufficienza di risorse.

TIPO, ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO

Le agevolazioni sono corrisposte tramite contributi in conto capitale nelle entità sotto individuate:

Il 40% della spesa ammessa, con il limite massimo di spesa ammissibile di Euro 150.000,00.

Le agevolazioni sono concesse nell’ambito di applicazione del regime “de minimis”; tali agevolazioni, sommate ad altre agevolazioni soggette allo stesso regime non possono superare Euro 200.000,00 nell’arco temporale di tre anni, salvo il diverso limite fissato con Regolamento della Commissione UE.

CONTROLLI IN ITINERE - MODALITA’ DI EROGAZIONE

I soggetti beneficiari sono tenuti a trasmettere agli uffici regionali competenti la documentazione sotto indicata, nei termini specificati:

Entro il 28/02/2010 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e entro il 30/09/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda:

B1. In caso di ampliamento, ristrutturazione e trasformazione di immobili, occorre presentare:

* l’autocertificazione attestante il rendiconto delle spese sostenute, redatta secondo il fac-simile che sarà allegato alla determinazione dirigenziale di approvazione della graduatoria;

* una relazione conclusiva e la documentazione fotografica degli interventi effettuati;

* esclusivamente nel caso in cui non sia stata prodotta all’atto di presentazione della domanda, la dichiarazione di inizio attività o la concessione o l’autorizzazione edilizia, ove dovute;

* esclusivamente nei casi di avvio di nuova attività, la dichiarazione attestante l’avvenuto avvio della medesima;

* la dichiarazione attestante l’avvenuto avvio delle eventuali attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano, aggiuntive alla primaria attività commerciale e/o di somministrazione di alimenti e bevande;

* la ragione sociale, il codice fiscale o partita Iva nonché i dati bancari, comprese le coordinate di conto corrente.

B2. In caso di acquisto di beni strumentali all’esercizio dell’attività, occorre presentare:

* l’autocertificazione attestante il rendiconto delle spese sostenute, redatta secondo il fac-simile che sarà allegato alla determinazione dirigenziale di approvazione della graduatoria.

Sulla base della documentazione citata, l’Amministrazione regionale dispone i provvedimenti ritenuti necessari per l’eventuale rideterminazione del beneficio ammesso.

L’erogazione dei benefici è subordinata al possesso dei requisiti soggettivi ed oggettivi per l’esercizio delle suddette attività.

La liquidazione dei benefici avviene in unica soluzione.

I termini del 28/02/2010 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e del 30/09/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda, sono perentori.

CONTROLLI EX-POST - MONITORAGGIO DEGLI INTERVENTI

Le imprese beneficiarie devono mantenere la qualifica di “impresa commerciale”, la destinazione dell’attività commerciale, delle eventuali attività di somministrazione di alimenti e bevande e delle attività para-commerciali e/o di servizio locale ad uso quotidiano, pena la revoca del contributo. Le medesime imprese non devono trasferire la sede dell’attività per la durata di cinque anni a decorrere dalla data di fruizione della agevolazione. Inoltre, hanno l’obbligo di non distogliere dalla loro destinazione i beni oggetto della agevolazione per cinque anni dalla data dell’acquisto.

I soggetti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni e l’eventuale documentazione richiesta ai fini del controllo e devono comunicare tempestivamente all’Ufficio regionale competente qualsiasi modificazione soggettiva ed oggettiva rilevante ai fini del mantenimento dell’attività per la quale è stato ottenuto il beneficio.

Rientrano nelle verifiche di competenza dell’Amministrazione regionale i controlli sulle dichiarazioni sostitutive di certificazione e sulle dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà degli operatori commerciali, secondo le modalità contenute nel T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (D.P.R. n. 445/2000 e s.m.i.).

L’Amministrazione regionale provvede altresì al monitoraggio degli interventi, al fine di verificare lo stato di attuazione del programma e la capacità di perseguirne gli obiettivi. A tal fine, predispone annualmente una relazione sull’attività svolta indicante lo stato di attuazione finanziario; l’efficacia, in termini quantitativi, degli interventi rispetto agli obiettivi perseguiti; l’eventuale fabbisogno finanziario per gli interventi in vigore; l’esistenza di nuovi interventi programmabili, tenuto conto dei risultati conseguiti.

L’Amministrazione regionale dispone la revoca dei benefici qualora le opere ammesse alle agevolazioni non siano realizzate nel rispetto delle modalità stabilite.


Allegato C

Misura 2 - Linea di intervento a. “Interventi a sostegno di azioni sperimentali in aree a rischio di desertificazione commerciale”

Progetti di consegna di merci a domicilio/ di trasporto di persone alle sedi mercatali e di creazione di un sistema di mercatini itineranti, in aree a rischio di desertificazione commerciale

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente bando i soggetti sotto individuati:

le Comunità montane, le Comunità collinari e i Comuni in forma associativa, inseriti e non in Comunità montana e collinare e i Comuni desertificati cioè sprovvisti di esercizi commerciali ovvero dotati di un numero massimo di due esercizi commerciali. Per le Comunità montane, le Comunità collinari e i Comuni in forma associativa l’intervento deve ricadere necessariamente in Comuni desertificati, così come sopra definiti, con la possibile estensione alle frazioni desertificate (prive, con uno o due esercizi commerciali) di Comuni non desertificati.

Ai fini del presente bando, i Comuni così definiti sono consultabili all’elenco estratto dalla rilevazione annuale della rete distributiva del Piemonte, effettuata dall’Osservatorio al Commercio della Regione Piemonte e riferita ai dati vigenti alla data del 1/1/2007.

L’elenco è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/credito ed è aggiornabile sulla base delle variazioni intervenute dopo il 1/1/2007. In ogni caso, i requisiti richiesti devono sussistere all’atto della presentazione della domanda ed essere attestati unitamente alla medesima.

INIZIATIVE FINANZIABILI

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente bando:

* I progetti di raccolta, telefonica o telematica, di ordini di spesa, di smistamento ed evasione degli ordini medesimi, con consegna delle merci a domicilio a favore dei territori dell’Ente promotore dell’iniziativa.

- Sono ammissibili tutte le spese relative alla raccolta, allo smistamento e all’evasione degli ordini di spesa, all’immagazzinamento delle merci, nonché le spese connesse all’utilizzo del mezzo di trasporto funzionale all’attività.

Sono esclusi:

- l’IVA su tutte le voci di spesa

- il costo di acquisto delle merci

- l’acquisto di immobili e/o la costruzione ex-novo

* I progetti di organizzazione e gestione del servizio di trasporto, di residenti e non, per il raggiungimento delle sedi mercatali che operano nel territorio dell’Ente promotore dell’iniziativa, nei giorni di svolgimento dell’attività mercatale. Sono ammissibili le spese relative all’organizzazione e alla gestione del servizio di trasporto, nei giorni di mercato, comprese le spese connesse all’utilizzo del mezzo di trasporto funzionale all’attività, con esclusione dell’IVA.

* I progetti che prevedano la creazione di un sistema di mercatini itineranti, aventi la funzione di assicurare il servizio commerciale nei comuni desertificati e nelle frazioni desertificate di comuni desertificati e non, inseriti in Comunità Montane, Comunità Collinari e forme associative di Comuni.

I progetti sono da considerarsi alternativi tra loro; i soggetti beneficiari sono tenuti a scegliere l’intervento più idoneo a soddisfare i bisogni locali.

DOMANDE

Devono essere corredate dalla documentazione sotto individuata:

1. una relazione illustrativa dell’investimento proposto che ne specifichi finalità e caratteristiche generali, contenente un’analisi del potenziale bacino d’utenza del servizio;

2. una scheda riepilogativa, articolata per tipologia di spese previste, con i relativi costi;

3. i preventivi di spesa, ove possibile

Sono considerate ammissibili le spese sostenute in data successiva a quella di approvazione della domanda.

DIREZIONE E SETTORE A CUI PRESENTARE LE DOMANDE

Le domande, redatte sulla base dei fac-simili che saranno disponibili sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/credito, devono essere inviate alla Direzione Regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Tutela del consumatore - Mercati all’ingrosso ed aree mercatali - Piazza Nizza n. 44 - 10126 Torino.

Per eventuali informazioni rivolgersi a:

Carlo Salvadore (Responsabile del Settore) 011/4322357

Pierdomenico Albanese 011/4326054

Nunzia Pignataro 011/4322512

DATA DI APERTURA E CHIUSURA DELLE DOMANDE

Le domande devono essere presentate a partire dal 15/04/2008 sino al 30/05/2008 e dal 1/11/2008 al 19/12/2008. Per le domande inviate per posta fa fede il timbro in partenza dell’ufficio postale.

CRITERI DI SELEZIONE DEI PROGETTI E PUNTEGGIO ATTRIBUIBILE

Le domande accompagnate dall’ “Indagine sul grado di desertificazione territoriale” di cui all’Allegato E e che trovino rispondenza nell’analisi economica ivi contenuta hanno precedenza di esame e finanziamento rispetto alle altre.

In particolare la sostenibilità economica dell’intervento sarà ricavata dai risultati dell’indagine sul grado di desertificazione presentata dal soggetto richiedente.

E’ prevista la formulazione di una graduatoria sulla base delle domande presentate da tutti i candidati. Tale graduatoria è approvata dall’Amministrazione regionale entro novanta giorni dalla data di scadenza di presentazione delle domande.

Le domande sono ammesse a contributo nei limiti delle disponibilità dei fondi secondo l’ordine decrescente di punteggio ottenuto.

Ai fini della formulazione della graduatoria, i punteggi attribuibili sono i seguenti:

a. punti da 0 a 10, in relazione al livello di integrazione territoriale dell’intervento proposto con gli interventi promossi sul resto del territorio e che abbiano una ricaduta nel settore commerciale, derivanti dai risultati dell’indagine sul grado di desertificazione territoriale

b. punti da 0 a 10, in relazione alla congruità dei costi pro-capite stimati del servizio rispetto ai potenziali fruitori

c. punti da 0 a 5, in relazione al grado di adeguatezza e completezza del programma di investimento

TIPO, ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO

Le agevolazioni sono corrisposte tramite contributi in conto capitale nella misura del 90% della spesa ammessa.

CONTROLLI IN ITINERE - MODALITA’ DI EROGAZIONE

I soggetti beneficiari sono tenuti a trasmettere agli uffici regionali competenti la documentazione sotto indicata, nei termini specificati:

Entro il 19/12/2008 per la prima scadenza ed entro il 30/09/2009 per la seconda scadenza:

la comunicazione di avvio del progetto, a cui è subordinata l’erogazione del primo 30% del contributo assegnato.

Entro il 30/06/2009 per la prima scadenza ed entro il 31/03/2010 per la seconda scadenza:

gli atti, opportunamente approvati dal soggetto promotore del progetto, attestanti il rendiconto delle spese sostenute sino al . Alla presentazione di tali atti è subordinata l’erogazione della seconda quota del contributo assegnato, calcolato in proporzione alla spesa sostenuta rispetto alla spesa complessiva del progetto ammesso al beneficio.

Entro il 18/12/2009 per la prima scadenza ed entro il 30/09/2010 per la seconda scadenza:

gli atti, opportunamente approvati dal soggetto promotore del progetto, attestanti la conclusione del progetto e il rendiconto delle spese sostenute. Alla presentazione di tali atti è subordinata l’erogazione del saldo del contributo assegnato.

Sulla base della documentazione citata, l’Amministrazione regionale dispone i provvedimenti ritenuti necessari per l’eventuale rideterminazione del beneficio ammesso.

Tutti i termini sopra indicati sono perentori.

CONTROLLI - MONITORAGGIO DEGLI INTERVENTI

I soggetti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni e l’eventuale documentazione richiesta ai fini del controllo.

L’Amministrazione regionale provvede altresì al monitoraggio degli interventi, al fine di verificare lo stato di attuazione del programma e la capacità di perseguirne gli obiettivi. A tal fine, predispone annualmente una relazione sull’attività svolta indicante lo stato di attuazione finanziario; l’efficacia, in termini quantitativi, degli interventi rispetto agli obiettivi perseguiti; l’eventuale fabbisogno finanziario per gli interventi in vigore; l’esistenza di nuovi interventi programmabili, tenuto conto dei risultati conseguiti.

L’Amministrazione regionale dispone la revoca dei benefici qualora gli interventi ammessi alle agevolazioni non siano realizzati nel rispetto delle modalità stabilite.


Allegato D

Misura 2 - Linee di intervento a. e b. “Interventi a sostegno delle aree mercatali in aree a rischio di desertificazione commerciale e in aree commercialmente deboli”

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente bando i soggetti sotto individuati:

Linea a.

I Comuni desertificati così definiti:

Comuni, inseriti e non in Comunità Montana, sprovvisti di esercizi commerciali ovvero dotati di un numero massimo di due esercizi

Ai fini del presente atto, i Comuni così definiti sono consultabili all’elenco estratto dalla rilevazione annuale della rete distributiva del Piemonte, effettuata dall’Osservatorio al Commercio della Regione Piemonte e riferita ai dati vigenti alla data del 1/1/2007.

L’elenco è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/credito ed è aggiornabile sulla base delle variazioni intervenute dopo il 1/1/2007. In ogni caso, i requisiti richiesti devono sussistere all’atto della presentazione della domanda ed essere attestati unitamente alla medesima.

Linea b.

I Comuni che non rientrino nell’ambito di applicazione della Linea a. né delle iniziative programmate con la Misura 1. della D.G.R. n. 17-3285 del 3/7/2006.

Per entrambe le linee di intervento, è vietato il cumulo dei benefici di cui al presente documento, per le medesime opere, con qualunque altra agevolazione di parte pubblica.

INIZIATIVE FINANZIABILI

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente atto le iniziative sotto individuate, articolate per tipologia di intervento:

D1. sistemazione di spazi pubblici da destinare ai mercati, così come definiti all’articolo 3, c. 3, lett. a) dell’Allegato A alla D.C.R. 1 marzo 2000, n. 626-3799.

D2. sistemazione di spazi pubblici, esterni alle sedi mercatali, da destinare all’esercizio dell’attività tramite l’assegnazione di “posteggi singoli” o di “gruppi di posteggi”, così come definiti all’art. 4, c. 1, lett. a) dell’Allegato A alla D.C.R. 1 marzo 2000, n. 626-3799.

Gli interventi D1. e D2. devono essere prioritariamente rivolti ad opere di adeguamento alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza.

Nel caso di mercati già esistenti i Comuni devono aver ottemperato agli adempimenti di cui al Titolo III, Capo I, “Mercati e altre forme di commercio su area pubblica già esistenti” dell’Allegato A alla D.G.R. 2 aprile 2001, n. 32-2642.

Nel caso di nuove istituzioni i Comuni devono aver ottemperato agli adempimenti di cui al Titolo III, Capo I, “Nuove istituzioni e interventi modificativi dell’esistente” dell’Allegato A alla D.G.R. 2 aprile 2001, n. 32-2642. Il presupposto di cui al citato Capo I - punto 2.b) deve sussistere all’atto della domanda unicamente per quanto concerne la programmazione comunale della forma mercatale; l’adeguamento rispetto alle norme igienico sanitarie e di sicurezza vigenti in materia costituisce presupposto condizionante l’erogazione del saldo del beneficio regionale.

Per gli interventi D1. e D2. sono ammissibili le seguenti voci di spesa:

1. lavori a base d’asta secondo le tipologie indicate dal D.P.R. 554/1999 e s.m.i. - art. 17, comma 1 - lett. a. Il D.P.R. 554/1999 è in avanzata fase di revisione e verrà sostituito da un atto normativo in itinere; resta inteso che tutti i riferimenti al D.P.R. 554/1999, contenuti nel presente atto, saranno sostituiti dalla nuova normativa al momento della sua efficacia;

2. oneri di sicurezza, quantificati secondo i criteri indicati dal D.P.R. n. 222/2003 e dalla Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici con Determinazione n. 4 del 26/7/2006, nel limite massimo del 4% dell’importo dei lavori a base d’asta. Non sono ammessi gli oneri di sicurezza quantificati esclusivamente mediante scorporo percentuale dall’importo totale di Computo metrico estimativo;

3. I.V.A. sulle sopraelencate voci, secondo le rispettive aliquote correnti.

4. spese tecniche progettuali, esclusivamente quelle indicate dal D.P.R. 554/1999 e s.m.i. - art. 17, comma 1 - lett. b), punto 7, nel limite massimo del 12% dell’importo dei lavori a base d’asta, così come indicato dalla Commissione Europea per analoghe misure strutturali, IVA compresa.

I lavori a base d’asta di cui al precedente punto 1. si sostanziano in:

per gli interventi D1.:

a. servizi igienici funzionali all’operatività del mercato;

b. impianti per la fornitura idrica ed elettrica ai punti di erogazione dei posteggi di mercato;

c. impianto di illuminazione dell’area mercatale, purché l’impianto sia di titolarità comunale;

d. infrastrutture fognarie per lo smaltimento delle acque di rifiuto del mercato e per quelle meteoriche;

e. su aree mercatali esistenti, sistemazione delle pavimentazioni, limitatamente alle superfici che costituiscono “aree di vendita” del mercato;

f. su aree mercatali di nuova istituzione, realizzazione completa delle pavimentazioni necessarie allo svolgimento del mercato, limitatamente alle superfici destinate a costituire “aree di vendita” del mercato stesso (movimenti terra, strato di fondazione e strati superficiali);

g. opere di completamento (es: recinzioni in legno, cestini porta-rifiuti).

per gli interventi D2.:

a. realizzazione completa della pavimentazione necessaria all’attività di vendita sull’area del “gruppo di posteggi” (movimenti terra, strato di fondazione e strati superficiali), comprese le infrastrutture fognarie per lo smaltimento delle acque meteoriche;

b. impianti per la fornitura elettrica ai punti di erogazione dei posteggi e per l’illuminazione dell’area, purché gli impianti siano di proprietà comunale;

c. opere di completamento (es: recinzioni in legno, cestini porta-rifiuti);

d. nel caso di area destinata ad attività di vendita con periodicità annuale e cadenza settimanale, sono considerati ammissibili i servizi igienici; nei casi di realizzazione dei servizi igienici, sono altresì ammissibili, per un massimo di 100 metri lineari:

* infrastrutture fognarie per lo smaltimento delle acque di rifiuto;

* impianto per la fornitura idrica dell’area.

DOMANDE

Devono essere corredate dalla documentazione sotto individuata:

per ciascuno degli interventi D1. e D2.:

1. l’indagine sul grado di desertificazione commerciale dell’area, qualora realizzata

2. una relazione tecnico-illustrativa dell’intervento proposto, che ne specifichi finalità e caratteristiche generali. Detta relazione deve illustrare la situazione e le condizioni territoriali ed economiche che hanno indotto l’Amministrazione comunale a determinare la decisione progettuale;

3. il provvedimento/i di approvazione degli adempimenti di cui al Titolo III Capo I “Mercati e altre forme di commercio su area pubblica già esistenti” dell’Allegato A alla D.G.R. 2 aprile 2001 n. 32-2642 e/o degli adempimenti di cui al Titolo III Capo I “Nuove istituzioni e interventi modificativi dell’esistente” dell’Allegato A alla D.G.R. 2 aprile 2001 n. 32-2642;

4. il Regolamento di mercato, previsto al Titolo III, Capo I dell’Allegato A alla D.G.R. 2/4/2001, n. 32-2642, approvato con apposito provvedimento amministrativo;

5. il progetto definitivo redatto secondo le indicazioni fornite dal D. Lgs. 163 del 12/04/2006, artt. 29 e 93, c. 4 e recepito con provvedimento dell’Amministrazione comunale secondo la normativa vigente in materia;

6. la dichiarazione di titolarità di proprietà dell’area relativa all’intervento in oggetto e, qualora sia previsto l’impianto di illuminazione tra le spese progettuali, la dichiarazione di titolarità comunale dell’impianto di illuminazione medesimo;

7. la dichiarazione di rispetto, sull’area interessata, dei vincoli di natura idrogeologica e l’attestazione di rispetto dei pareri rilasciati dagli organi competenti in materia di vincoli archeologici, storico-architettonici e del paesaggio.

I lavori non devono essere stati appaltati in data anteriore a quella di presentazione della domanda.

Con riferimento al progetto definitivo di cui al punto 5, si specifica quanto segue:

a) la stima degli interventi in progetto deve essere effettuata, ove possibile, mediante l’utilizzo dei “Prezzi di Riferimento per opere e lavori pubblici nella Regione Piemonte”, in vigore all’atto della presentazione della domanda. Per eventuali voci mancanti o per particolari lavorazioni non riconducibili al Prezzario di Riferimento, i relativi prezzi di applicazione devono essere giustificati mediante apposite Analisi di Prezzo, da redigere secondo quanto indicato nel D.P.R. 554/99 e s.m.i. - art. 34, c. 2

b) qualora il Responsabile del Procedimento si sia avvalso delle facoltà attribuitegli dal D. Lgs. 163/2006 (art. 93 - comma 2), unitamente al progetto definitivo deve essere trasmessa copia del Documento preliminare all’avvio della progettazione, al fine della verifica degli elaborati progettuali prescritti con lo stesso (per necessità, adeguatezza e completezza rispetto allo specifico intervento), redatto ai sensi del D.P.R. 554/99 e s.m.i. - art. 15, comma 5 - lettere i) ed l).

DIREZIONE E SETTORE A CUI PRESENTARE LE DOMANDE

Le domande, redatte sulla base dei fac-simili che saranno disponibili sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/credito, devono essere inviate alla Direzione Regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Tutela del consumatore - Mercati all’ingrosso ed aree mercatali - Piazza Nizza n. 44 - 10126 Torino.

Per eventuali informazioni rivolgersi a:

Carlo Salvadore (Responsabile del Settore) 011/4322357

Pierdomenico Albanese 011/4326054

Nunzia Pignataro 011/4322512

DATA DI APERTURA E CHIUSURA DELLE DOMANDE

Le domande devono essere presentate a partire dal 15/04/2008 sino al 30/5/2008 e dal 1/11/2008 sino al 19/12/2008. Per le domande inviate per posta fa fede il timbro in partenza dell’ufficio postale.

CRITERI DI SELEZIONE DEI PROGETTI E PUNTEGGIO ATTRIBUIBILE

Le domande accompagnate dall’ “Indagine sul grado di desertificazione territoriale” di cui all’Allegato E e che trovino rispondenza nell’analisi economica ivi contenuta hanno precedenza di esame e finanziamento rispetto alle altre.

In particolare la sostenibilità economica dell’intervento sarà ricavata dai risultati dell’indagine sul grado di desertificazione presentata dal soggetto richiedente.

E’ prevista la formulazione di due graduatorie sulla base delle domande presentate da tutti i candidati, articolate per tipologia di intervento (D1 e D2). Tali graduatorie sono approvate dall’Amministrazione regionale entro centoventi giorni dalla data di scadenza di presentazione delle domande.

Le domande sono ammesse a contributo nei limiti delle disponibilità dei fondi secondo l’ordine decrescente di punteggio ottenuto. Ai fini della formulazione delle graduatorie, i punteggi attribuibili sono i seguenti:

Linea a. e b. Intervento D1.

a. punti da 0 a 10, in relazione al livello di integrazione dell’intervento proposto con gli Interventi promossi sul territorio comunale e che abbiano una ricaduta nel settore commerciale, derivanti dai risultati dell’indagine sul grado di desertificazione territoriale

b. punti da 0 a 7, in relazione al grado di adeguatezza e completezza del progetto

c. punti da 0 a 4, in relazione alla necessità dell’investimento, misurata in relazione all’incidenza delle opere di adeguamento alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza

Linea a. e b. Intervento D2.

a. punti da 0 a 10, in relazione al livello di integrazione dell’intervento proposto con gli Interventi promossi sul territorio comunale e che abbiano una ricaduta nel settore commerciale, derivanti dai risultati dell’indagine sul grado di desertificazione territoriale

b. punti da 0 a 7, in relazione al grado di adeguatezza e completezza del progetto

c. per interventi di adeguamento alle norme igienico-sanitarie di “gruppi di posteggi”, così come disciplinati dall’art. 4, c. 1, lett. a) dell’Allegato A alla D.C.R. 1 marzo 2000, n. 626-3799:

* punti 4, per attività di commercio con periodicità annuale

* punti 2, per attività di commercio con periodicità stagionale

In caso di disponibilità di fondi, derivanti da economie di spesa prodotte da ciascuno degli Interventi citati, è facoltà dell’Amministrazione regionale ammettere al finanziamento istanze originariamente ammesse e non finanziate per insufficienza di risorse.

TIPO, ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO

Le agevolazioni sono corrisposte tramite contributi in conto capitale nelle entità sotto individuate, articolate per tipologia di intervento:

Linea a. e b. Intervento D1.

* 90% della spesa ammessa, per gli interventi realizzati in Comuni desertificati, così come definiti al presente atto e piccoli ai sensi della L.R. 15/2007

* 90% della spesa ammessa, per gli interventi realizzati in Comuni piccoli ai sensi della L.R. 15/2007 e non desertificati

* 70% della spesa ammessa, per gli interventi realizzati in Comuni minori (ai sensi della D.C.R. 563-13414 del 29/10/99 e s.m.i.)

* 50% della spesa ammessa, per gli interventi realizzati in Comuni intermedi, sub-polo e polo, che non rientrano nell’ambito di applicazione della Linea a. né delle iniziative programmate con la Misura 1. della D.G.R. n. 17-3285 del 3/7/2006.

In entrambi i casi, sono previsti limiti massimi di spesa ammissibile, così di seguito individuati:

a. Euro 250.000,00 relativamente all’adeguamento di aree mercatali esistenti

b. Euro 400.000,00 relativamente ad interventi in aree mercatali di nuova istituzione.

Linea a. e b. Intervento D2.

* 90% della spesa ammessa, per gli interventi realizzati in Comuni desertificati, così come definiti al presente atto e piccoli ai sensi della L.R. 15/2007

* 90% della spesa ammessa, per gli interventi realizzati in Comuni piccoli ai sensi della L.R. 15/2007 e non desertificati

* 80% della spesa ammessa, per gli interventi realizzati in Comuni minori (ai sensi della D.C.R. 563-13414 del 29/10/99 e s.m.i.)

* 50% della spesa ammessa, per gli interventi realizzati in Comuni intermedi, sub-polo e polo, che non rientrano nell’ambito di applicazione della Linea a. né delle iniziative programmate con la Misura 1. della D.G.R. n. 17-3285 del 3/7/2006

In entrambi i casi, sono previsti limiti massimi di spesa ammissibile, così di seguito individuati:

a. Euro 50.000,00 relativamente ad interventi che comprendono le tipologie di opere “a - b - c” elencate al Capo “INIZIATIVE FINANZIABILI”;

b. Euro 70.000,00 relativamente ad interventi che comprendono le tipologie di opere “a - b - c - d” elencate al Capo “INIZIATIVE FINANZIABILI”.

CONTROLLI IN ITINERE - MODALITA’ DI EROGAZIONE

I soggetti beneficiari sono tenuti a trasmettere agli uffici regionali competenti la documentazione sotto indicata, nei termini specificati in riferimento a ciascuna tipologia di intervento:

Entro il 31/01/2009 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e entro il 31/08/2009 per quelli presentati nell’ambito della seconda:

* il progetto esecutivo delle opere, redatto secondo le indicazioni fornite dal D. Lgs. 163/2006 . e dal D.P.R. 554/1999 (articoli da 35 a 45), recepito con provvedimento dell’Amministrazione comunale secondo la normativa vigente in materia.

In allegato al progetto esecutivo delle opere deve essere trasmesso il relativo Verbale di Validazione, redatto dal Responsabile del Procedimento ai sensi degli artt. 47 e 48 del D.P.R. 554/99. Si evidenzia che detto Verbale, qualora il Responsabile del Procedimento si sia avvalso delle facoltà di cui al D. Lgs. 163/2006, deve contenere l’elenco degli elaborati costituenti il livello di progettazione esecutiva, secondo le indicazioni contenute nel Documento Preliminare all’avvio della Progettazione (ad integrazione ovvero a modificazione di quelli elencati nell’art. 35 del D.P.R. 554/99);

* la dichiarazione di compartecipazione finanziaria relativa alla spesa ammessa e non finanziata dall’ente regionale;

* la dichiarazione di non aver ottenuto e/o richiesto, né di richiedere altre agevolazioni di parte pubblica, relativamente alle opere oggetto del contributo regionale.

Entro il 30/06/2009 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e entro il 30/01/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda:

* il contratto di appalto ed il verbale di inizio lavori;

* esclusivamente nel caso di gara esperita con il metodo dell’offerta a prezzi unitari, l’elenco prezzi offerti dalla ditta aggiudicatrice.

Entro il 30/11/2009 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e entro il 30/06/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda:

* notizie in merito all’ andamento dei lavori.

Entro il 28/02/2010 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e entro il 30/09/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda devono essere trasmessi:

* gli atti di contabilità finale dei lavori, recepiti con provvedimento dell’Amministrazione comunale secondo la normativa vigente in materia;

* per gli interventi D1. relativi a mercati di nuova istituzione e per gli interventi D2., gli atti opportunamente approvati dall’Amministrazione comunale attestanti l’avvio dell’attività mercatale nell’area oggetto del beneficio e l’avvenuta assegnazione dei posteggi.

Sulla base della documentazione citata, l’Amministrazione regionale dispone i provvedimenti ritenuti necessari per l’eventuale rideterminazione del beneficio ammesso. In particolare, la riduzione del costo dei lavori, in seguito all’applicazione del ribasso d’asta offerto in sede di gara, comporterà la rideterminazione del contributo assegnato. Inoltre, qualora si verificasse una riduzione dell’investimento complessivo, anche conseguente la realizzazione di minori opere rispetto a quelle previste in sede di assegnazione del contributo, si procederà alla rideterminazione del medesimo.

La liquidazione dei benefici avviene in unica soluzione.

I termini del 28/02/2010 per i progetti presentati nell’ambito della prima scadenza e del 30/09/2010 per quelli presentati nell’ambito della seconda, sono perentori.

CONTROLLI - MONITORAGGIO DEGLI INTERVENTI

I Comuni devono vincolare le opere ricadenti negli “Interventi D1. e D2.” alla destinazione ammessa al beneficio, per almeno dieci anni dalla data di fruizione della agevolazione, pena la revoca del contributo.

I soggetti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni e l’eventuale documentazione richiesta ai fini del controllo.

L’Amministrazione regionale provvede altresì al monitoraggio degli interventi, al fine di verificare lo stato di attuazione del programma e la capacità di perseguirne gli obiettivi. A tal fine, predispone annualmente una relazione sull’attività svolta indicante lo stato di attuazione finanziario; l’efficacia, in termini quantitativi, degli interventi rispetto agli obiettivi perseguiti; l’eventuale fabbisogno finanziario per gli interventi in vigore; l’esistenza di nuovi interventi programmabili, tenuto conto dei risultati conseguiti.

L’Amministrazione regionale dispone la revoca dei benefici qualora le opere ammesse alle agevolazioni non siano realizzate nel rispetto delle modalità stabilite.


Allegato E

Misura 2 - Predisposizione di indagini sul grado di desertificazione territoriale

BENEFICIARI E INIZIATIVE FINANZIABILI

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente bando:

le Comunità montane, le Comunità collinari e i Comuni in forma associativa, inseriti e non in Comunità montana e collinare, realizzatori di “indagini sul grado di desertificazione territoriale” con finalità di lotta alla desertificazione commerciale.

Le “indagini sul grado di desertificazione territoriale” costituiscono strumenti di governo dello sviluppo commerciale territoriale, di valorizzazione delle specificità locali, nonché guida alla promozione di investimenti volti a favorire l’insediamento di nuove attività commerciali e l’attrazione di utenti potenziali, nel quadro delle iniziative programmate con la presente deliberazione.

L’indagine è considerata propedeutica e di grande aiuto a ciascuno dei progetti illustrati agli Allegati A - C e D.

L’ambito dell’indagine è rappresentato dal territorio, o sua parte, sul quale opera la Comunità montana o collinare o la forma associativa di Comuni.

L’indagine dovrà essere articolata in due parti:

* l’analisi, in cui sono esaminati e valutati tutti gli elementi e i fattori utili ad individuare le criticità ed i punti di forza della struttura e dell’articolazione del sistema distributivo del territorio nonché ad individuare l’equilibrio del rapporto domanda-offerta, l’equilibrio del rapporto gravitazione-attrazione, la qualità della vita;

* il piano strategico con il quale, sulla base delle informazioni raccolte e degli elementi valutati tramite l’analisi, si definiscono le misure e gli interventi da ritenersi prioritari che abbiano una ricaduta sul settore commerciale, le possibili linee di azione e la programmazione delle risorse, sempre nel quadro delle iniziative programmate con la presente deliberazione.

L’Amministrazione regionale ha individuato ed approvato “linee guida” per la realizzazione delle “indagini sul grado di desertificazione territoriale” di seguito riportate.

DOMANDE

Ai fini del presente bando, le domande devono contenere:

1. l’indicazione dell’ambito territoriale di sviluppo dell’"indagine"

2. la proposta di “analisi” così come sopra definita

3. la proposta di “piano strategico” così come sopra definito

4. l’indicazione di metodologie di lavoro, tempi e soggetti coinvolti

DIREZIONE E SETTORE A CUI PRESENTARE LE DOMANDE

Le domande, redatte sulla base dei fac-simili che saranno disponibili sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/credito, devono essere inviate alla Direzione Regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Tutela del consumatore - Mercati all’ingrosso ed aree mercatali - Piazza Nizza n. 44 - 10126 Torino.

Per eventuali informazioni rivolgersi a:

Carlo Salvadore (Responsabile del Settore) 011/4322357

Pierdomenico Albanese 011/4326054

Nunzia Pignataro 011/4322512

DATA DI APERTURA E CHIUSURA DELLE DOMANDE

Le domande devono essere presentate a partire dal 15/04/2008 sino al 30/5/2008 e dal 1/11/2008 sino al 19/12/2008. Per le domande inviate per posta fa fede il timbro in partenza dell’ufficio postale.

CRITERI DI SELEZIONE DEI PROGETTI E PUNTEGGIO ATTRIBUIBILE

E’ prevista la formulazione di una graduatoria sulla base delle domande presentate da tutti i candidati. Tale graduatoria è approvata dall’Amministrazione regionale entro novanta giorni dalla data di scadenza di presentazione delle domande.

Ai fini della formulazione della graduatoria, i punteggi attribuibili sono i seguenti:

a. punti da 0 a 5, in relazione alla congruità della proposta di “indagine” rispetto alle finalità di cui al presente atto

b. punti da 0 a 5, in relazione al livello di integrazione degli interventi proposti sul territorio sovracomunale e che abbiano una ricaduta nel settore commerciale

c. punti da 0 a 5, in relazione al grado di adeguatezza, completezza della proposta di “indagine” e congruità dei tempi di realizzazione degli interventi

TIPO, ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO

E’ prevista l’assegnazione di un “premio”, stabilito nella misura massima di Euro 5.000,00 (IVA inclusa) per la copertura delle spese sostenute per la realizzazione della sperimentazione di cui al presente atto.

MODALITA’ DI EROGAZIONE

La liquidazione del “premio” a favore del soggetto beneficiario avviene su presentazione di specifica richiesta, di una relazione finale che attesti lo svolgimento della sperimentazione, su presentazione della idonea documentazione di spesa e dei dati bancari per l’accreditamento della somma dovuta.

In caso di giustificativi di spesa inferiori al limite massimo di € 5.000,00, il premio sarà proporzionato all’effettiva spesa sostenuta.

Saranno escluse le domande ritenute non valutabili in quanto mancanti delle parti essenziali in cui esse si articolano.


Linee guida per la realizzazione di indagini sul grado di desertificazione territoriale

LA REALIZZAZIONE DI UNA INDAGINE SUL GRADO DI DESERTIFICAZIONE TERRITORIALE

Gli obiettivi delle azioni previste dalla Misura 2, la metodologia e il campo d’indagine su cui focalizzare l’analisi sul grado di desertificazione territoriale

Le caratteristiche geografiche del territorio e la parcellizzazione degli enti locali piemontesi inducono ad ipotizzare che, dovendo effettuare un’indagine, questa non possa essere limitata all’analisi “a tavolino” delle informazioni disponibili, in quanto la varietà delle potenziali casistiche che la realtà piemontese dei piccoli comuni presenta è tale da rendere indispensabile che la fase di analisi dei dati effettuata a tavolino sia accompagnata da alcune rilevazioni che dovranno necessariamente essere effettuate “sul campo”.

Il rischio che si correrebbe infatti limitandosi ad un semplice esame delle informazioni presenti nelle banche dati sarebbe quello di non cogliere in modo puntale alcune delle caratteristiche dei territori analizzati, quali ad esempio, la reale consistenza numerica delle persone che, risiedendo in questi comuni, sono effettivamente impossibilitate o trovano serie difficoltà a provvedere al proprio approvvigionamento e per le quali si può quindi rendere necessario supplire al problema, attraverso il ricorso a strumenti agevolativi.

Il solo fatto di risiedere in un piccolo comune montano, magari non dotato di una situazione viabilistica particolarmente agevole e di essere anziano, fa ipotizzare che sia ragionevole pensare che esiste un problema, ma non è di per sé risolutivo nel definirne i contorni precisi, né fornisce una qualche indicazione realisticamente attendibile circa il fatto che, qualora fosse favorita l’evoluzione e/o l’apertura di un punto vendita in quel particolare luogo, si ridurrebbero effettivamente gli svantaggi per una quota significativa dei residenti; e nemmeno che in tal modo si garantirebbe all’impresa commerciale “potenziata” o neo costituita una redditività sufficiente.

E’ pertanto opportuno richiamare quali sono gli obiettivi che la Regione persegue con le differenti azioni a cui prevede di dare sostegno, al fine di poter focalizzare l’attenzione su quelli che potranno essere gli elementi oggetto di analisi e ,anche, per provare a ipotizzare una prima delimitazione del “campo” di un’indagine sul grado di desertificazione territoriale.

Nel testo della D.G.R. n. 10-4030 del 17 ottobre 2006 si legge:

“In particolare la Misura 2. ha il duplice obiettivo di garantire l’offerta commerciale, in termini di servizio, nei contesti rurali e montani a rischio di desertificazione commerciale, contesti con bassa densità di popolazione ed affetti da carenze strutturali del settore e, nel contempo, di garantire il mantenimento dell’offerta commerciale nelle aree commercialmente deboli. La presente Misura punta dunque ad ottenere un duplice risultato: assicurare alla popolazione residente la fornitura di beni e servizi che ne migliorino la qualità di vita e garantire alle imprese interessate a questa innovazione ed evoluzione la redditività sufficiente a renderne duratura l’attività”

Gli obiettivi dichiarati sono quindi:

a) assicurare alla popolazione residente (nei comuni individuati nell’elenco allegato alla delibera) la fornitura di beni e servizi che ne migliorino la qualità di vita e garantire alle imprese interessate a questa innovazione ed evoluzione la redditività sufficiente a renderne duratura l’attività;

b) garantire l’offerta commerciale, in termini di:

* servizio, nei contesti rurali e montani a rischio di desertificazione commerciale, contesti con bassa densità di popolazione ed affetti da carenze strutturali del settore;

* mantenimento dell’offerta commerciale nelle aree commercialmente deboli.

Gli obiettivi indicati sono diversificati ed in particolare comprendono elementi di natura quantitativa, qualitativa e racchiudono aspetti di natura economica e di natura “sociale”.

Quanto dichiarato al punto a) infatti individua obiettivi diversi, per la popolazione residente e per le imprese.

Per le imprese aderire alle innovazioni favorisce la crescita di redditività e la capacità di renderne duratura l’attività; per la popolazione residente l’obiettivo è quello di poter fruire di beni e servizi che ne migliorino la qualità della vita.

Al punto b) viene ulteriormente specificato che l’offerta commerciale, vale a dire la fornitura di beni e servizi, va garantita nei contesti rurali e montani a rischio di desertificazione, con bassa densità di popolazione e affetti da carenze strutturali del settore, perseguendo soluzioni che privilegino la componente di servizio , in quanto si ritiene che in un contesto che presenta tali criticità non vi siano condizioni tali da “garantire la redditività sufficiente a renderne duratura l’attività” per imprese che decidano di aprire ex - novo.

Le soluzioni da proporre in tale contesto dovranno quindi essere mirate al rafforzamento, alla evoluzione ed al miglioramento delle modalità organizzative attraverso le quali assicurare la fornitura di beni e servizi alla popolazione residente.

Questo non esclude, però, a priori che per ottenere un miglioramento del servizio non si debba anche intervenire, da parte dei comuni, nella predisposizione di condizioni strutturali idonee a realizzare tale obiettivo.

Occorrerà quindi assumere, da parte dei comuni interessati, decisioni in relazione agli obiettivi indicati dalla Regione Piemonte, sulla base degli esiti di una puntuale indagine, che integri le analisi a tavolino con una rilevazione sul campo e che sia in grado di evidenziare quali sono i problemi effettivamente esistenti e le soluzioni realisticamente perseguibili.

Le indicazioni fornite consentono inoltre di ipotizzare che il campo di indagine debba essere circoscritto a quegli aspetti che siano in grado di fornire indicazioni utili a prospettare soluzioni idonee a perseguire gli obiettivi prima esplicitati.

Il percorso per la realizzazione di un’indagine sul grado di desertificazione territoriale coerente con gli obiettivi perseguiti

Per poter concretamente realizzare il duplice risultato di “colmare e/o integrare le carenze che il servizio commerciale attualmente rilevato presenta” nei contesti rurali e montani a rischio di desertificazione commerciale, oppure di “mantenere il livello attuale” nelle aree commercialmente deboli, si propone di realizzare una indagine sul grado di desertificazione territoriale".

Viene cioè puntualizzato che l’indagine non dovrà essere limitata all’analisi degli aspetti strettamente riconducibili alle relazioni domanda/offerta commerciale, ma dovrà essere estesa anche ad altri elementi e caratteristiche proprie di un determinato territorio per disporre di un quadro più completo delle criticità e delle positività espresse da un determinato ambito.

L’insieme delle informazioni raccolte, opportunamente analizzate in relazione al tipo di obiettivi indicati dovrebbe, conseguentemente, indirizzare i Comuni, con il coordinamento delle rispettive Comunità Montane e collinari, ad assumere le decisioni ed intraprendere le azioni più efficaci per contrastare il fenomeno della desertificazione.

Vale a dire che ciascuno dei comuni appartenenti alla Comunità Montana, Collinare o Unione, purché sia anche compreso in uno degli elenchi allegati alla D.G.R. n. 10-4030 del 17 ottobre 2006, potrà presentare domanda per la realizzazione di una delle azioni di sostegno previste, ma che tale decisione dovrà essere presa in modo coordinato con l’ente territoriale sovra comunale, per evitare inutili sovrapposizioni.

Appare quindi con ancora maggiore chiarezza che la funzione di una indagine sul grado di desertificazione territoriale deve essere quella di raccogliere dati ed informazioni utili a valutare in quali comuni del territorio appaiano esistere le condizioni più idonee alla localizzazione di uno degli interventi strutturali (centri polifunzionali o sistemazione/predisposizione di aree/posteggi mercatali) e organizzativi (quelli previsti dall’intervento C2).

Nel testo dell’ALLEGATO C si precisa inoltre che:

Le “indagini sul grado di desertificazione territoriale” devono costituire strumenti di governo dello sviluppo commerciale territoriale, di valorizzazione delle specificità locali, nonché guida alla promozione di investimenti volti a favorire l’insediamento di nuove attività commerciali e l’attrazione di utenti potenziali, nel quadro delle iniziative programmate con la presente deliberazione.

L’ambito dell’indagine è rappresentato dal territorio, o sua parte, sul quale opera la Comunità montana o collinare o la forma associativa di Comuni.

L’indagine dovrà essere articolata in due parti:

* l’analisi, in cui sono esaminati e valutati tutti gli elementi e i fattori utili ad individuare le criticità ed i punti di forza della struttura e dell’articolazione del sistema distributivo del territorio nonché ad individuare l’equilibrio del rapporto domanda-offerta, l’equilibrio del rapporto gravitazione-attrazione, la qualità della vita;

* il piano strategico con il quale, sulla base delle informazioni raccolte e degli elementi valutati tramite l’analisi, si definiscono le misure e gli interventi da ritenersi prioritari che abbiano una ricaduta sul settore commerciale, le possibili linee di azione e la programmazione delle risorse, sempre nel quadro delle iniziative programmate con la presente deliberazione." (allegato C1 alla Misura 2 - Beneficiari e iniziative finanziabili)

Una fase di raccolta e valutazione di informazioni e dati dovrà quindi essere accompagnata da una definizione delle “priorità” e si dovranno infine individuare gli interventi ritenuti opportuni e prioritari.

Indicazioni metodologiche per la realizzazione di indagini sul grado di desertificazione territoriale

In ragione del numero dei comuni potenzialmente interessati alle Misure, delle caratteristiche geografiche del territorio piemontese, degli aspetti che la D.G.R. n. 10-4030/2006 prende in considerazione e delle numerose e diversificate articolazioni dei soggetti localizzati nel territorio ed il cui sistema di relazioni dovrà essere oggetto dell’indagine, l’approccio metodologico più idoneo si ritiene essere quello basato su un’ analisi multi - criteri.

Tale metodo appare il più efficace, in quanto data la varietà degli elementi che il sistema di relazioni tra i diversi soggetti presenta, permette di ottenere una valutazione ponderata dell’importanza e del ruolo che ciascun fattore ha nell’influenzare positivamente o negativamente un processo progettuale e decisionale finalizzato al contrasto del fenomeno della desertificazione commerciale, attraverso il ricorso agli strumenti resi disponibili dalla D.G.R. 10-4030/2006.

Nel caso specifico si può applicare tale metodologia definendo, entro un determinato spazio circoscritto, che nel nostro caso è rappresentato dall’insieme dei territori dei comuni che compongono uno degli enti territoriali sovracomunali, dei criteri, ovvero delle caratteristiche, che debbono necessariamente essere analizzate nel processo logico di studio (sia a tavolino che sul campo), in quanto rappresentano dei fattori fondamentali per lo sviluppo di un percorso progettuale e decisionale finalizzato alla realizzazione degli obiettivi indicati.

Tali criteri dovranno, per definizione, possedere la peculiarità di essere rilevanti nel sistema di interrelazioni esistente e di essere rilevabili in ciascuno dei territori oggetto di indagine.

Coerentemente con tale impostazione occorrerà poi ipotizzare più dettagliatamente, per ciascun criterio, quali possano essere i termini di raffronto (parametri) da utilizzare per definire gli elementi più importanti.

Per ciascuno dei parametri individuati sarà quindi necessario stabilire le evidenze, ovvero le informazioni e/o i supporti che rendano documentalmente verificabile e confrontabile lo stato di fatto in cui ciascuno dei termini di raffronto individuati è rilevabile nei comuni che compongono l’insieme territoriale oggetto dell’indagine.

Le informazioni necessarie potranno essere reperite attraverso la rilevazione da fonti di informazione certe, oggettive, pubbliche e/o da una puntuale raccolta sul campo.

Sarà contestualmente necessario effettuare una valutazione quantitativa degli elementi raccolti, ovvero quantificare numericamente il peso di ciascuna evidenza all’interno del parametro e il peso di ciascun parametro rispetto al criterio in modo da ottenere una scala di valori attribuibile a ciascun criterio.

Questo consentirà di definire un peso ponderato per ciascun criterio, definendone l’importanza nel sistema di relazioni territoriali, in riferimento agli obiettivi dell’indagine.

Per ciascuna scala di valori deve poi essere individuato un verso di preferenza, utile a definire, in relazione alla posizione occupata nella scala dall’aspetto esaminato (evidenza riferita al parametro), i punteggi per stabilire la posizione relativa che gli elementi oggetto di analisi occupano in ogni singolo comune rispetto al resto dell’ambito territoriale.

Si potrà così verificare in quali comuni, appartenenti alla Comunità montane, collinare, ecc., si rilevino le maggiori criticità e/o potenzialità e, di conseguenza, definire su quali territori appare preferibile localizzare gli interventi agevolativi.

Alla conclusione di questo processo si potrà disporre di una griglia di valutazione che permetterà di stabilire una graduatoria , in termini di opportunità/minacce e di punti forti/deboli, per ciascuno dei comuni dell’area di indagine e trarre utili indicazioni sul percorso progettuale da intraprendere, su dove possano essere localizzate e su quali possano essere, tra le iniziative rese disponibili, quelle applicabili e che diano maggiori garanzie in termini di efficace contrasto al fenomeno della desertificazione commerciale.

Indicazioni per l’applicazione operativa della metodologia multi - criteri

Seguendo tale impostazione di metodo e con riferimento a quanto scritto nell’allegato alla delibera, le caratteristiche (criteri) rispetto a cui si dovrà sviluppare l’indagine sul grado di desertificazione territoriale sono:

* la struttura e l’articolazione del sistema distributivo sul territorio che permette di ottenere un quadro complessivo dell’offerta commerciale localizzata sul territorio

* l’individuazione dell’equilibrio del rapporto gravitazione - attrazione e del rapporto domanda - offerta che permette di comprendere dove sono localizzati i poli commerciali che esercitano un’attrazione, intorno ai quali gravitano normalmente i residenti nel territorio e fino a dove i residenti di ciascun comune sono solitamente abituati a recarsi per il proprio approvvigionamento di beni e servizi

* la qualità della vita, intesa come ricognizione sulla dotazione di servizi para - commerciali che permette di ottenere un quadro complessivo del sistema di servizi disponibili nel territorio e valutarne l’agevole o disagevole accessibilità e fruibilità da parte dei residenti nei singoli comuni

Sul versante dell’analisi dell’offerta commerciale espressa, singolarmente e dall’insieme dei comuni che fanno parte della Comunità montana o collinare su cui si intende intervenire, occorrerà pertanto esaminare e valutare i seguenti parametri:

1. le criticità ed i punti di forza della struttura, della distribuzione territoriale e dell’articolazione del sistema distributivo (vicinato, medie, grandi strutture, centri commerciali, commercio su area pubblica) nei comuni potenzialmente beneficiari: articolazione, densità, evoluzione nel tempo, da valutare rispetto al/agli attrattore/i(1) più prossimo/i individuato/i attraverso la misurazione di un tempo di percorrenza predefinito (30 minuti);

2. l’accessibilità viabilistica, il sistema e l’offerta di trasporto pubblico esistente nei comuni potenzialmente beneficiari da e verso il/i comune/i attrattore/i più prossimo/i (viabilità di collegamento, tempi di percorrenza, distanza tra i diversi comuni, orari, frequenza delle corse, costo dei biglietti);

3. il sistema e l’articolazione dei servizi para - commerciali (edicole, farmacie, distributori di carburante, rivendite generi di monopolio, imprese e servizi turistici, sportelli bancari, uffici postali) nei comuni potenzialmente beneficiari rispetto a quanto è localizzato nel/nei comune/i attrattore/i più prossimo/i.

Sul versante dell’analisi della domanda:

1. verificare se, nei comuni potenzialmente beneficiari , esiste una domanda potenziale di consumo di beni e di servizi che non trova piena soddisfazione, in concomitanza con una carenza nell’offerta del servizio commerciale di vicinato e dei servizi ivi localizzati;

2. verificare quanta parte della domanda potenziale insoddisfatta individuata potrebbe essere soddisfatta da un’offerta facilmente raggiungibile, con mezzi privati o con mezzi pubblici di trasporto, localizzata entro una raggio di 30’, oppure parzialmente soddisfatta dall’auto produzione di beni di consumo alimentare;

3. quantificare quanta parte della domanda insoddisfatta residua non possa sopperire, spostandosi, alla carenza di offerta locale;ovvero quanta parte della domanda sia in una situazione tale da rendere difficoltoso uno spostamento

Dall’analisi comparata degli aspetti sopra evidenziati, a ciascuno dei quali occorrerà necessariamente attribuire un peso proporzionale, quantificato con un punteggio, sarà possibile ottenere una griglia di valutazione che, per ciascuna delle caratteristiche analizzate, renda espliciti quali possono essere i punti forti su cui far leva per un programma di sviluppo e quali i punti deboli da correggere e/o superare.

Conseguentemente a tale valutazione si dovrebbe essere quindi in condizione di prospettare una o più soluzioni in grado di soddisfare la domanda insoddisfatta esistente attraverso un rafforzamento dell’offerta commerciale locale, in termini strutturali e/o organizzativi, che, ove opportuno, integrata da servizi aggiuntivi, rappresenti una opzione economicamente sostenibile e in grado di produrre reddito per il soggetto che la gestisce.

Per ottenere tale griglia di valutazione occorre però, da un punto di vista pratico, identificare attraverso quali evidenze sia documentalmente verificabile e confrontabile lo stato di fatto presente nei diversi comuni che dovranno essere analizzati.

GLI STRUMENTI PER L’ANALISI DELL’OFFERTA

Il percorso dovrà essere il seguente:

* delimitare il campo di svolgimento dell’indagine per individuare con precisione i territori inclusi nell’indagine

* tracciare un profilo demografico della popolazione residente e delle principali caratteristiche infrastrutturali ed economiche

* stabilire gli aspetti da analizzare rispetto ai quali valutare il sistema dell’offerta distributiva

LA DEFINIZIONE DEL BACINO TERRITORIALE OGGETTO DELL’INDAGINE

TUTTI i comuni che fanno parte dell’ente amministrativo sovra comunale (Comunità Montana, Collinare o Unione)

+

gli eventuali comuni polo, sub polo o intermedi, in cui siano presenti medie e/o grandi strutture di vendita di generi alimentari o misti, localizzati ad una distanza, misurata da centro urbano a centro urbano, uguale o inferiore ai 30’ minuti di percorrenza dal/dai comune/i minori desertificati appartenenti all’ente sovracomunale (inclusi nell’Elenco dei Comuni desertificati ex Allegati C e D della D.G.R. 10 - 4030(2)).

LA COMPOSIZIONE DEMOGRAFICA DEI COMUNI DESERTIFICATI POTENZIALMENTE BENEFICIARI

Elencare per classi d’età, in valori percentuali, i residenti nei comuni potenziali beneficiari e mettere a confronto i dati con i valori medi del bacino territoriale in termini di indici di vecchiaia e di dipendenza.

LE CARATTERISTICHE INFRASTRUTTURALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO

Illustrare brevemente il sistema di collegamenti e di infrastrutture(3) del territorio e riportare dati di sintesi riferiti alle attività economiche e alla eventuale dotazione di infrastrutture turistiche e di servizi pubblici.

I criteri da prendere in esame

CRITERIO 1

La struttura e l’articolazione del sistema distributivo del territorio che permette di ottenere un quadro complessivo dell’offerta commerciale localizzata nel territorio e di individuare il/i comune/i attrattore/i localizzato/i in questo ambito;

PARAMETRO

Criticità e punti di forza della struttura, della distribuzione territoriale e dell’articolazione del sistema distributivo (esercizi di vicinato, medie, grandi strutture, centri commerciali, commercio su area pubblica)

EVIDENZE

Per ciascuno dei comuni che fanno parte del bacino territoriale ed amministrativo considerato enumerare gli esercizi commerciali appartenenti alle tipologie del commercio in sede fissa (esercizi di vicinato, medie, grandi strutture e centri commerciali) e giorno di svolgimento, numero e tipo di banchi dell’eventuale mercato su area pubblica o, nel caso di comuni totalmente privi di esercizi commerciali, la data di chiusura dell’ultimo esercizio commerciale.

Per ciascuno dei comuni che fanno parte del bacino territoriale ed amministrativo considerato calcolare il dato di densità commerciale(4), nel modo seguente:

* per i negozi di vicinato: abitanti/n.°esercizi

* per le medie, grandi strutture e centri commerciali: superficie di vendita/abitanti per 1.000.

Nel caso in cui uno o più comuni siano totalmente privi di esercizi commerciali, il dato non va calcolato.

Per ciascuno dei comuni che fanno parte del bacino territoriale e amministrativo considerato enumerare i pubblici esercizi , suddivisi per tipologia (bar, ristoranti, etc.). Nel caso in cui uno o più comuni siano totalmente privi di pubblici esercizi , il dato non va calcolato.

CRITERIO 2

Equilibrio del rapporto gravitazione - attrazione, che permette di comprendere dove sono localizzati i poli commerciali che esercitano un’attrazione, intorno ai quali gravitano normalmente i residenti nel territorio ed il limite territoriale entro cui i residenti di ciascun comune gravitano per l’ approvvigionamento di beni e servizi

PARAMETRO

Stimare la capacità teorica di orientare/attrarre la domanda potenziale

EVIDENZE

Elencare e confrontare per ciascuno dei comuni potenzialmente beneficiari i seguenti elementi:

* distanza in tempo di percorrenza e chilometri dal/dai comune/i attrattore/i(5) del bacino territoriale;

* livello gerarchico delle strade di collegamento con il/i comune/i attrattore/i del bacino territoriale;

* frequenza delle corse dei mezzi pubblici di trasporto da e per il/i comune/i attrattore/i del bacino territoriale.

CRITERIO 3

Qualità della vita, intesa come ricognizione sulla dotazione di servizi para - commerciali che permette di ottenere un quadro complessivo del sistema di servizi disponibili nel territorio e valutarne l’agevole o disagevole accessibilità e fruibilità da parte dei residenti nei singoli comuni;

PARAMETRO

Il sistema e l’articolazione dei servizi para - commerciali (edicole, farmacie, distributori di carburante, rivendite generi di monopolio, imprese e servizi turistici, sportelli bancari, uffici postali) nei comuni potenzialmente beneficiari rispetto ai servizi presenti nel/nei comune/i attrattore/i più prossimo/i

EVIDENZE

Elencare per ciascuno dei comuni del bacino territoriale il sistema ed articolazione dei servizi para - commerciali

Per ciascuno dei comuni potenzialmente beneficiari, elencare a quale distanza, in termini di tempo di percorrenza e di chilometri, sono localizzati i seguenti servizi più vicini: farmacie, sportelli bancari e uffici postali.

Per rendere più immediata l’auto valutazione delle evidenze sopra menzionate è stata predisposta la seguente CHECK LIST di verifica, che andrà compilata per ciascuno dei comuni desertificati potenzialmente beneficiari degli interventi di sostegno:


NOTE:

1) gli eventuali comuni polo, sub polo o intermedi, in cui siano presenti medie e/o grandi strutture di vendita di generi alimentari o misti, localizzati ad una distanza uguale o inferiore ai 30’ minuti di percorrenza dal/dai comune/i minori desertificati appartenenti all’ente sovracomunale. Per l’individuazione della tipologia e delle soglie dimensionali delle strutture di vendita il riferimento è all’Allegato A alla D.G.R. n.° 563 - 13414 del 29/10/99 e s.m. e i.

2) Si ricorda che tale elenco, consultabile sul sito http://www.regione.piemonte.it/commercio/credito/index.htm include tutti i comuni desertificati riportati negli elenchi riferiti ai beneficiari dei sostegni previsti agli Allegati A e B della medesima delibera.

3) Nella definizione di “infrastrutture” sono ricomprese, oltre a quelle riferite alla viabilità ed ai trasporti, anche scuole, servizi pubblici e quanto altro possa rappresentare un fattore tale da determinare una significativa e continuativa presenza e/o transito di persone in un’area definita.

4) Per una definizione puntuale vedi “Note metodologiche e criteri di lettura” e “Glossario e definizioni” del volume “Il Commercio in Piemonte” edizione 2005 e precedenti; vedi inoltre “Definizioni” in “Manuale sinottico di autoverifica del percorso e del contenuto progettuale per l’accreditamento dei soggetti promotori di un Programma di Qualificazione Urbana”. Entrambi i testi sono scaricabili dal sito http://www. regione.piemonte.it/commercio/credito/index.htm

5) Vedi precedente nota n.° 1


Allegato