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Bollettino Ufficiale n. 07 del 14 / 02 / 2008
Regione Piemonte
Direzione Agricoltura
Comunicazione relativa ad una richiesta di riconoscimento ai sensi del Reg. CE n. 510/2006. Denominazione di Origine Protetta: Pesche di Volpedo
Si comunica che é pervenuta allufficio competente della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte la richiesta di riconoscimento ai sensi dellart. 5 del Reg. CE n. 510/2006 del prodotto:
Denominazione di Origine Protetta:
Pesche di Volpedo
Entro trenta giorni dalla data della presente comunicazione gli interessati potranno produrre alla Regione Piemonte, Direzione Agricoltura, Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, C.so Stati Uniti n. 21, 10128 Torino, osservazioni e controdeduzioni.
Per informazioni in merito alla richiesta citata contattare la Dr.ssa Gimondo, tel. 011/432.29.62 del Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, Direzione Agricoltura, Regione Piemonte, C.so Stati Uniti n. 21, 10128 Torino.
Il Direttore regionale
Gianfranco Corgiat Loia
Disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta Pesche di Volpedo
Art. 1
Nome del prodotto
La Denominazione di Origine Protetta Pesche di Volpedo è riservata ai frutti che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
Art. 2
Descrizione del prodotto
Le pesche di Volpedo risultano diverse dalle altre pesche in quanto la raccolta effettuata in più stacchi, eseguiti in prossimità della maturazione, consentono di raccogliere un frutto con grado zuccherino e una delicatezza superiore.
2.1 Cultivar ammesse
La Denominazione di Origine Protetta Pesche di Volpedo designa esclusivamente il frutto delle seguenti cultivar di pesco:
Cultivar precoci
* Maycrest
* Springcrest
* Springlady
* Springbelle
Cultivar medie
* Dixired
* Early Redhaven
* Flavorcrest
* Redhaven
* Richlady
* Royal Gem
* Royalglory
* Sentry
Cultivar tardive
* Cresthaven
* Elegant Lady
* Fayette
* Glohaven
* Roberta
* Suncrest
Cultivar a polpa bianca media
* Ernany
Cultivar a polpa bianca tardiva
* Duchessa dEste
* Maria Bianca
* Rosa Del West
2.2 Caratteristiche del prodotto
La Pesche di Volpedo D.O.P. si caratterizzano dalla raccolta effettuata in più stacchi, eseguiti in prossimità della maturazione.
Le Pesche di Volpedo D.O.P. allatto della immissione al consumo devono avere le caratteristiche definite sulla base della normativa comunitaria vigente previste per le categorie extra e prima.
Indipendentemente dalla categoria di appartenenza e dalla cultivar, i frutti alla raccolta devono avere almeno calibro B.
Art. 3
Zona di produzione
Il territorio di elezione del prodotto abbraccia le vallate dei torrenti Curone, Ossona, Grue, Borbera, Staffora e la parte collinare della Valle Scrivia.
La zona di produzione, lavorazione e trasformazione delle Pesche di Volpedo D.O.P. si estende su una parte del territorio della Provincia di Alessandria comprendente i comuni Avolasca, Berzano Di Tortona, Borghetto Borbera, Brignano Frascata, Cantalupo Ligure, Carbonara, Carezzano, Casalnoceto, Casasco, Cassano Spinola, Castellania, Castellar Guidobono, Cerreto Grue, Costa Vescovato, Dernice, Fabbrica Curone, Garbagna, Gavazzana, Gremiasco, Momperone, Monleale, Montacuto, Montegioco, Montemarzino, Pozzolgroppo, San Sebastiano Curone, Santagata Fossili, Sardigliano, Sarezzano, Spineto Scrivia, Stazzano, Tortona, Vignole Borbera, Viguzzolo, Villalvernia, Villaromagnano, Volpedo, Volpeglino e su una porzione del terreno della Provincia di Pavia comprendente i comuni Bagnaria, Cecima, Godiasco, Mangazzano, Montesegale, Ponte Nizza, Rivanazzano, Rocca Susella, Val di Nizza, Varzi.
Art. 4
Elementi che comprovano lorigine
La frutticoltura nella zona di Volpedo risale a molte decine di anni fa.
Intorno al 1920 viene introdotta la coltura del pesco che si diffonde massicciamente, in alternativa alla bachicoltura.1
La gamma varietale, per condizioni di mercato quali la sempre crescente richiesta e lapprezzamento dei consumatori viene in alcuni casi conservata fino al comparire nel dopoguerra di varietà moderne con le quali è stato possibile soddisfare laumento della domanda.
La tradizionalità della coltivazione era legata già ai tempi agli stacchi dei frutti che consisteva nel raccogliere le pesche nellespressione ottimale del grado zuccherino e della delicatezza, delicatezza che legò già ai tempi il confezionamento in zona in modo tale che i frutti venissero manipolati il meno possibile per mantenere le migliori caratteristiche naturali.
Allepoca, lagricoltura, era caratterizzata dallattività di famiglie diretto coltivatrici insistenti su aziende medio piccole e con superfici suddivise in più corpi fondiari, ha avuto uno sviluppo diacronico alquanto variegato.
Uno dei pionieri fu un avvocato della zona che riuscì a conciliare il lavoro professionale con lattività di frutticoltore nel Comune di Volpedo.
Nel 1935, grazie anche alla carica di amministratore del Comune che ricopriva, riuscì ad istituire un mercato quotidiano allingrosso della frutta, dotato di un razionale e decoroso edificio, che inaugurò nel luglio dellanno successivo.
Fin dal primo anno, vennero venduti sul mercato di Volpedo in media 100 quintali di frutta al giorno, con risultati economici soddisfacenti; il successo andò crescendo di anno in anno tanto che, nel 1950, si raggiunsero circa 100 mila quintali di produzione. (Dipartimento di Scienze Merceologiche Università degli Studi di Torino)
Tracciabilita
Rintracciabilità: a livello di controlli per lattestazione di provenienza (origine) della produzione D.O.P., la prova dellorigine delle Pesche di Volpedo D.O.P. dalla zona geografica di produzione delimitata e certificata dallorganismo di controllo di cui al successivo art. 7, sulla base di numerosi adempimenti cui si sottopongono i produttori interessati nellambito dellintero ciclo produttivo.
Gli adempimenti fondamentali che assicurano la rintracciabilità del prodotto, in ogni fase della filiera, sono costituiti da:
- iscrizione dei produttori delle Pesche di Volpedo D.O.P. in un apposito registro, attivato, tenuto ed aggiornato da parte dellorganismo di controllo autorizzato;
- iscrizione degli impianti idonei alla produzione delle Pesche di Volpedo D.O.P. in un apposito elenco, attivato, tenuto ed aggiornato da parte dellorganismo di controllo autorizzato;
- iscrizione dei confezionatori in un apposito elenco, attivato, tenuto ed aggiornato da parte dellorganismo di controllo autorizzato;
annotazione cronologica da parte dei produttori/confezionatori e dei confezionatori, nei registri di scarico e scarico, dei quantitativi delle partite di prodotto trattati nelle varie fasi della filiera produttiva.
denuncia mensile dei quantitativi prodotti e confezionati, allorganismo di controllo, nel corso della campagna di raccolta;
Lo stesso organismo, opererà i controlli definiti, in un apposito piano approvato preventivamente dal Ministero delle politiche agricole e forestali
Il prodotto diventa D.O.P. solo dopo il confezionamento (che avvenga in cooperativa o in azienda) non in campo.
Art. 5
Operazioni colturali
5.1 Densità di impianto
le forme di allevamento ammesse per la produzione delle Pesche di Volpedo D.O.P. sono:
Palmetta con sesti di impianto compresi fra 3x3,5 e 4x4,5 per un massimo di 955 piante/ha
Fusetto con sesti di impianto compresi fra 1,5x4 e 3x4,5 per un massimo di 1850 piante/ha
Vaso con sesti di impianto compresi fra 4x4 e 5x5 per un massimo di 625 piante/ha
La scelta è funzione di: fertilità del terreno, giacitura/esposizione del terreno, organizzazione aziendale con lo scopo di assecondare la naturale fisiologia della pianta, favorendo gli aspetti qualitativi della produzione (arieggiamento, insolazione,...) ed agevolando nel contempo la gestione dellimpianto.
5.2 Gestione del terreno
La preparazione del terreno viene eseguita secondo i metodi tradizionali badando ad assicurare innanzi tutto il deflusso della acque superficiali, lo scolo delle acque di infiltrazione e la transitabilità ai mezzi meccanici.
In particolare si prevede lesecuzione di una rippatura profonda abbinata ad una aratura superficiale.
E prevista lesecuzione della concimazione di fondo secondo criteri derivati dallinterpretazione delle analisi del suolo.
Sullintera superficie si realizza un sistema operativo di scoline finalizzato allallontanamento delle acque di superficie.
In caso di reimpianto è necessario un periodo di riposo variabile secondo la natura pedologica dei terreni; in alternativa è possibile ladozione di portinnesti specifici per questa situazione.
E ammessa la gestione del suolo mediante inerbimento, anche solo temporaneo, almeno nelle fasce prospicenti il torrente Curone.
In particolare sono incentivati i comportamenti finalizzati alla prevenzione di fenomeni di dissesto idro-geologico.
In caso di inerbimento è possibile gestire mediante diserbo il sottofilare, soprattutto nei primi anni (visti gli effetti sullo sviluppo delle piantine), ammettendo a trattamento una striscia di larghezza non superiore ad 1 metro.
Prodotti utilizzati e tempi da rispettare nellesecuzione dellintervento sono uniformati alle indicazioni fornite dai disciplinari di lotta integrata adottati nella normativa Agro-ambientali comunitaria
5.3 Scelta varietale
Operata nel rispetto della vocazionalità intesa come insieme delle caratteristiche pedo-climatiche che fanno di un dato territorio il luogo ideale per la produzione di una certa varietà.
Gli astoni utilizzati devono possedere le seguenti caratteristiche:
* certificati virus esenti;
* integri;
* dotati di apparato radicale sano e ben formato.
Dettaglio dei portainnesti
* FRANCO e sue selezioni (P. Persica)
* GF677 (Ibrido naturale di P. Persica per P. amigdala
* BARRIER 1R (Ibrido P. davidiana x P. persica)
* MRS 2/5 (selezione di P. cerasifera)
5.4 Controllo della produzione
Le Pesche di Volpedo D.O.P. si distinguono dalla raccolta effettuata in più stacchi, eseguiti in prossimità della maturazione fisiologica delle diverse varietà, localmente definita, sullonda.
Allevamento delle piante
Le pratiche adottate nellallevamento hanno la finalità di assecondare la naturale fisiologia della pianta, favorendo gli aspetti qualitativi della produzione (arieggiamento, insolazione) ed agevolando la gestione dellimpianto.
Potatura
Almeno una potatura al verde durante la stagione vegetativa ed una a fine inverno sul secco.
Nutrizione
La fertilizzazione dei fruttiferi è eseguita secondo le indicazioni fornite dai normativa Comunitari in materia di agricoltura ecocompatibile e nellottica di massimizzare la qualità del prodotto fresco.
Diradamento dei frutti
Esclusivamente manuale, effettuato in una o due passate nel periodo di ingrossamento frutti.
Il primo ad inizio ingrossamento (maggio), il secondo, eventualmente, di rifinitura dopo almeno 20 giorni.
Il carico dei frutti lasciato sulla pianta e la sua distribuzione sui vari tipi di rami sono in funzione di età, vigore della pianta, varietà ed andamento climatico e sono comunque tese al raggiungimento delle migliori caratteristiche organolettiche e commerciali della produzione tipica della zona.
Irrigazione
Si effettua in funzione delle condizioni pedo-climatiche escludendo in ogni caso pratiche di forzatura.
Tutte le operazioni svolte in frutteto devono essere registrate su quaderno di campagna.
Art 5.5 Raccolta
I sistemi di produzione delle Pesche di Volpedo D.O.P. sono finalizzati a valorizzare il frutto.
Essi prevedono più stacchi e vista la delicatezza del prodotto il confezionamento in zona già allatto della raccolta perché vista la delicatezza della pesca questa si potrebbe alterare facilmente.
La commercializzazione del prodotto prevede occasionalmente nel flusso produttivo lo stoccaggio in locali refrigerati per un massimo di 48 ore per il mantenimento delle caratteristiche qualitative.
La scelta del momento in cui effettuare la raccolta delle pesche fa riferimento ad elementi oggettivi di valutazione, individuati mediante opportuni indici di raccolta, quali grado zuccherino e delicatezza, che sono in relazione al consumo immediato in breve tempo, ed alla logistica della distribuzione.
Gli indici di maturazione, di seguito indicati, soddisfano il requisito della praticità e della facile applicabilità:
Peso Medio, di evoluzione tipica per ciascuna cultivar.
Colore di Fondo, correlato con le caratteristiche organolettiche dei frutti.
Durezza, rappresenta un buon indice di maturazione, in quanto il trend di diminuzione è funzione del progredire della maturazione e della specifica cultivar;
Per le Pesche di Volpedo D.O.P. il valore viene rilevato su un campione di 9 pesche rappresentative della partita da valutare e su entrambi i lati di ciascun frutto, e deve essere compreso: tra 2,0 kg e 5,0 kg. (diametro del puntale mm. 6)
Residuo Rifrattometrico, questo indice di maturazione è espresso in gradi BRIX (=°Brix):
Valori minimi per varietà precoci (entro 10 luglio) = 10° Brix
Valori minimi per varietà medie e medio tardive (contemporanee o successive R. Haven) = 13° Brix
Art. 5.6 Rese produttive
La resa massima ammessa per garantire la più alta qualità finale del prodotto è riportata nella tabella seguente.
Varieta |
Resa in quintali ad ettaro |
Precoci |
80 |
Medio-precoci |
100 |
Medio-tardive |
120 |
Tardive |
120 |
5.7 Conservazione
La conservazione può essere effettuata per un massimo di 48 ore per il mantenimento delle caratteristiche qualitative.
Il prodotto infatti nelle 48 ore viene raccolto e trasferito al banco del venditore per salvaguardare esaltando le caratteristiche organolettiche - gustative del frutto raccolto in maturazione.
5.8 Commercializzazione
Il periodo di commercializzazione della Pesche di Volpedo D.O.P. inizia il 15 giugno per terminare il 6 settembre ed è coperto dal complesso delle cultivar ammesse, la cui scalarità di maturazione è così schematizzata:
Cv a polpa gialla |
Cv a polpa |
|
10 giugno |
Maycrest |
|
Springcrest |
||
Springlady |
||
Springbelle |
||
25 giugno |
Dixired |
Ernany |
Royalglory Redhaven |
||
Early Readhaven |
||
Sentry |
||
Flavorcrest |
||
Royal Gem |
||
Richlady |
||
15 luglio |
Suncrest |
Maria Bianca |
Elegant Lady |
Duchessa dEste |
|
Glohaven |
||
Cresthaven |
||
Roberta |
||
Fayette |
||
25 luglio |
Rosa del West |
Art. 6
Elementi che comprovano il legame tra qualità del prodotto con lambiente
Lareale di produzione delle Pesche di Volpedo D.O.P. è particolarmente vocato per conferire caratteristiche qualitative importanti, tra i quali il profumo conferito da fattori pedoclimatici ed umani.
Lareale è compreso tra un altitudine di 114 m slm di Tortona (dati della Casa Comunale) e i 448 m slm di Montemarzino (dati della Casa Comunale).
La zona è prettamente collinare e sviluppata lungo il corso dei seguenti torrenti:
Curone, Ossona, Grue, Borbera e parte nella porzione collinare del torrente Scrivia in provincia di Alessandria e del Torrente Staffora in provincia di Pavia.
Un effetto importante è dovuto dalle forti escursioni termiche circadiane che interagiscono nello sviluppo degli zuccheri nel frutto.
I terreni idonei per la coltivazione delle Pesche di Volpedo D.O.P. sono preferibilmente di medio impasto tendenti verso il sabbioso ma sono ammessi anche quelli moderatamente argillosi.
La reazione varia da sub-acida a moderatamente alcalina.
Per quanto riguarda le caratteristiche podologiche del terreno, sulla base della carta dei suoli della Regione Piemonte, si individua che coltivazione delle Pesche di Volpedo è praticata su terreni sabbiosi e franco-sabbiosi, particolarmente favorevoli alla suddetta coltura.
La matrice geologica si è formata nel periodo terziario e quaternario.
Considerando il medio-basso corso dei torrenti (Scrivia, Borbera, Curone) si è rilevata la presenza di calcari, terreni provenienti da substrato marnoso-arenaceo, terreni provenienti da substrato marnoso-argilloso e nella parte più a nord terreni provenienti da alluvioni recenti, che comunque interessano anche a monte la porzione dellalveo del torrente.
Scendendo più nel dettaglio nellarea del torrente Borbera, da Cantalupo Ligure sino a Vignole Borbera si susseguono prima conglomerati con strati arenacei intercalati per arrivare, nella zona compresa tra la frazione di Persi e Vignole Borbera ad una situazione che comprende in strati successivi un complesso argilloso-arenaceo, uno strato di marne azzurre (praticamente impermeabile e stabile) ed in superficie alluvioni quaternarie antiche e recenti.
Nellarea del torrente Scrivia passiamo dai calcari e dai conglomerati dellalto corso ad altri tipi che si succedono nel corso medio e soprattutto inferiore, in pianura questi strati sono coperti da alluvioni depositate nel quaternario.
Nellarea del torrente Curone troviamo nella porzione montana i Calcari dellAntola con sovrapposte in alcune parti le Argilliti di Pagliaro e poi, scendendo, le Marne di Rigoroso; nella porzione media e bassa, si succedono diverse formazioni: da San Sebastiano Curone a Brignano Frascata le Arenarie di Ranzano con conglomerati più o meno grossolani e sabbie più o meno cementate passanti ad arenarie e marne sabbiose; nella valle tra Brignasco Frascata e Volpedo troviamo i Calcari di Zebedassi con marne argilloso-siltose e argille con strati arenacei e calcarei. Il tratto collinare in raccordo con la pianura alluvionale è caratterizzato dalla presenza di Argille di Lugagnano (argille marnoso, siltoso sabbiose grigio azzurre) e dalle sabbie di Asti (sabbie e sabbie marnose).
I prodotti alluvionali infine sono ascrivibili al fluviale recente ma allo sbocco in pianura tra Volpedo e Casalnoceto sono presenti orizzonti abbastanza estesi del Fluviale Medio e Antico.(Agr.Giordano Cesare)
Le piante sono soggette ad irrigazioni effettuate in base alle condizioni pedoclimatiche, sovente vegetano anche senza alcun apporto idrico.
Le precipitazioni variano da 854 mm del 2005 a 1164 mm del 2001.
Per quanto riguarda la temperature si hanno nel mese di gennaio e febbraio le temperature minime (- 6,4 °C - 6.6°C) con umidità medie mensili ( 68-82% ) mentre si hanno i mesi più caldi a giugno, luglio ed agosto, che coincidono con gli stacchi della frutta, con temperature variabili dai 29°C a 34 °C con umidità media variabile da 62 a 66%
Fattore di essenziale importanza per le Pesche di Volpedo D.O.P. e il fattore umano che interviene con metodiche tradizionali fondamentali, quali la raccolta manuale, per la caratterizzazione del prodotto finale.
La raccolta viene effettuata in più stacchi eseguiti scalarmene in prossimità dellottimale maturazione fisiologica consentendo di massimizzare il colore ed il contenuto zuccherino del frutto in quanto la permanenza prolungata sulle piante e la relativa esposizione al sole migliora colore e pezzatura ed esalta le qualità organolettiche dei frutti che vengono confezionati direttamente e manualmente dalloperatore nelle confezioni stabilite (art.8 )
Art. 7
Controlli
Lattività di controllo sullapplicazione delle disposizioni del presente disciplinare di produzione è svolta da un organismo autorizzato, conformemente a quanto stabilito dallart. 11 del Reg CE N. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006
Art. 8
Etichettatura e Confezionamento
Logo
Il marchio (logo della denominazione di origine) consiste nella frase Pesche di Volpedo D.O.P., scritta in stampatello, a forma semicircolare che racchiude parzialmente nella parte superiore un cerchio nel quale appaiono bambini festanti attorno ad un albero circondato da altri alberi in fiore, oggetto del quadro Girotondo olio su tela Inv .1615 di Giuseppe Pellizza da Volpedo, la parte inferiore del cerchio è racchiusa da due V sovrapposte indicanti le due valli.
Note identificative dei caratteri
Pesche di Volpedo
Carattere Helvetica (normale,bold,black)
D.O.P.
Carattere Helvetica (normale,bold,black)
Riferimento colore
Colori usati quadricromia (stemma)
Il marchio può essere riprodotto in bianco e nero oppure nei colori originali.
La descrizione, raffigurazione e gli indici colorimetrici del logo, ovvero del simbolo distintivo della Denominazione di Origine Protetta, sono riportati in allegato al presente disciplinare.
Il marchio sarà utilizzato per contraddistinguere i seguenti prodotti e servizi: frutta fresca, classe 31.
Il marchio stesso verrà usato come etichetta o stampigliatura sulle confezioni contenenti la frutta, in legno o cartone di colore bianco.
Lidentificazione del Prodotto D.O.P., avverrà nelle confezioni o sui singoli frutti in cui dovrà apparire il marchio Pesche di Volpedo D.O.P., in modo chiaro e perfettamente leggibile. È consentito in abbinamento alla Denominazione di Origine Protetta lutilizzo di indicazioni e/o simboli grafici che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi collettivi o marchi dazienda individuali, purchè non abbiano significato laudativo o tali da trarre in inganno lacquirente.
E vietata laggiunta di qualsiasi indicazione di origine non espressamente prevista dal presente disciplinare o di indicazione complementari che potrebbero trarre in inganno il consumatore.
Nelle cassette vengono inserite pesche di calibro minimo A.
Nelle vaschette vengono inserite pesche di calibro minimo B.
* i contenitori di legno o di cartone non possono essere riutilizzati
* riportare il marchio Pesche di Volpedo, subito seguito dalla dizione Denominazione di Origine Protetta e la denominazione dellazienda, o il codice, sulle testate dellimballaggio (lato corto); sulle confezioni in plastica è prevista lapposizione di una etichetta o di una fascetta recante i riferimenti di legge previsti.
Art. 9
Prodotti Trasformati
I prodotti per la cui preparazione sono utilizzate le Pesche di Volpedo D.O.P. anche a seguito di processi di elaborazione e di trasformazione, possono essere immessi al consumo in confezioni recanti il riferimento alla detta Denominazione dOrigine Protetta senza lapposizione del logo comunitario, a condizione che:
* Gli utilizzatori del prodotto a Denominazione dOrigine Protetta siano autorizzati dai titolari del diritto di proprietà intellettuale conferito dalla registrazione della D.O.P. riuniti in consorzio incaricato alla tutela dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Lo stesso consorzio incaricato provvederà anche ad iscriverli in appositi registri e a vigilare sul corretto uso della Denominazione dOrigine Protetta. In assenza di un consorzio di tutela incaricato le predette funzioni saranno svolte dal Ministero della politiche agricole alimentari e forestali in quanto autorità nazionale preposta allattuazione del Reg. (CE) 510/06